BIMBI BELLI MAGAZINE Maggio/Giugno 2012

Numero 17 Maggio

Giugno 2012Bimestrale - Anno III

Speciale Culle da sogno

iMammeLe APP

per le mamme in attesa

la primavera...Calpestando Ginevra la nostra bimba copertina

Sì al cacao in gravidanza!

Bimbi Belli e il socialeun piccolo

aiuto per i più

piccoli

¢Bimbi Una merenda tuttaKAWAII

Lara è nata sana.Poi ha perso tutto.

Ma non i suoiocchi meravigliosi,che oggi tichiedono aiuto.

““

SOMMARIO

La copertinadi primaveraBimba Copertina Ginevra

ServiziBimbo

Calpestando la primavera... 16Le meraviglie del latte

materno 64Servizio - Flower Power 58Speciale Culle da sogno 94

Come “allenare” il bimbo allerelazioni sociali 111

Servizio - I 7 Vizi 114Servizio - Sweet Puppies 150

MammeAssegni maternità 58

Che tipo di parto scegliere 60

Editoriale 4

Appuntamenti fissiSpazio Associazioni 184

Menù di maggio/giugno 168La verdura del mese 174

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Numero 17 Maggio

Giugno 2012Bimestrale - Anno III

Speciale Culle da sogno

iMammeLe APP

per le mamme in attesa

la primavera...Calpestando Ginevra la nostra bimba copertina

Sì al cacao in gravidanza!

Bimbi Belli e il socialeun piccolo

aiuto per i più

piccoli

¢Bimbi Una merenda tuttaKAWAII

FamigliaNidi famiglia 90

Nonni e nipotidue generazioni di sognatori 108

Servizio - Laura Gozzi 180

SalutePet terapy 132La parotite 144

AttualitàLe App per le mamme 140

Libro Sì Kids 146

CucinaSì al cacao in gravidanza 164

Una merenda tutta KAWAII 178

SocialeProgetto Hargeisa Somalia 8

AIRETT 200

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I sabati della

scuola...E chi se li dimentica? Nella mia testa sono tutti presenti; ogni singolo sabato degli anni da studente. Sono sicuro che se provate a pensare al vostro passa-to, anche a voi torneranno in mente una marea di ricordi.Era un giorno di festa perché spalancava le porte ad un pomeriggio gio-ioso e spensierato senza l'incombenza dei compiti visto che la giornata successiva era di ozio totale: la domenica.Il sabato con le interro-gazioni era un'agonia, ma quello con le ore di educazione fisica era in as-soluto il mio preferito. In en-trambi i casi, era fon-damen-talmente un semplice

Direttore e redazioneDirettore: Carlo Bellorealizzazione grafica e impaginazione: Valentina Radaellicollaboratori: Federica Federico, Andrea Lehotska, Maria Rosa, Antonella Cennamo,Chiara Conserva, Valentina Netti, Paolo De Grandis,Lisa Ziri comitato scientifico: carmela giordano: psicologa e psicoterapeuta, esperta in psico-diagnosi, insegnante di massag-gio infantile. carla gambini: Biologa nutrizio-nista, esperta in nutrizione e be-nessere, collabora con centri poli-funzionali e sportivi per consulenze ed elaborazione di diete.federica federico: Ginecologia ed Ostretriciafoto copertina: Foto di Maison Lumiérefoto servizio flower power, i 7 vizi, sweet pUppies, foto papà: Foto di Laura Gozzifoto servizio calpestanDo la primavera: Foto di Maison LumiérereDazione: via 25 Aprile, 68/1 20068 Peschiera Borromeo (MI)

telefono: 02 87.28.34.00mail: [email protected]

ditorialeconto alla rovescia che portava al

suono di quell'ultima campanella della settimana. Che corse giù per le scale, avremmo potuto vincere le staffette olimpioniche cor-rendo verso l'uscita. Ci si salutava tutti, ma con un tono di voce più alto rispetto ai sa-luti dei giorni infrasettimanali, i sorrisi illuminavano quei visi acqua e sapone di noi ragazzini. Essendo un giorno festivo, mol-te mamme e papà erano in giro in macchina per fare la spesa, spesso riuscivamo a farci dare un passaggio evitando di affollare i mezzi pubbli-ci e riducendo i tempi di attesa per arrivare a casa per pranzare.

Ogni sabato, dalle mie par-ti, il pranzo era sempre lo stesso, indimenticabile. Una specie di tradizione alla quale non saprei dare una esatta motivazione, forse perché quel pasto era il più veloce da preparare, in modo da non far per-dere a nessuno in famiglia quel tempo libero finalmente a disposizione. Poi di corsa ad incontrare gli amici.

Quanti di quei pomeriggi a fare "le vasche" con i compagni di classe camminando continuamente tra

piazza Duomo e San Babila, con la speranza di trovare delle nostre co-etanee interessate a noi, missione veramente impossibile visto che fon-

COME A BRINDISIUn conto alla rovescia di un qualunque sabato fatto però da un timer sbagliato. E quel sabato, per alcune ragazze non ci sono state pas-seggiate in centro con le compagne e per alcuni ragazzi non ci sono state partite a calcetto con i compagni.

Scrivo queste righe mentre guardo le immagini di quei ragazzi feriti, girate fuori dall'Istituto professionale "Francesca Laura Morvillo Fal-cone" di Brindisi pochi minuti dopo l'attentato e l'idea che l'ordigno sarebbe dovuto esplodere 10 minuti dopo, quando si sarebbero accalcati davanti all'ingresso centinaia e centi-naia di ragazzi indifesi, mi genera semplicemente un ulterio-re sentimento di rabbia. La cosa più triste è doversi consolare pen-sando che sarebbe potuta andare molto peg-gio rispetto al ricordare "solo" una ragazza spensierata che oggi non c'è più...Non riesco neanche a consolarmi nel vedere i ragazzi che fortunatamente si sono "solo" feriti e che presto si ripren-deranno, perché ho visto le loro ustioni e probabilmente sono segni che porteranno con loro per tutta la vita. Segni indelebili non solo nel cuore e nella mente, ma ferite fisiche presen-ti prevalentemente in corrispondenza degli zainetti, già, oggi scopro che il materiale con cui sono fatti i più comuni zaini scolastici è altamente infiammabile, e mi sembra assurdo dover scrivere qui un appello ai vari produttori affinché li realizzino d'ora in poi in materiale ignifugo.

GLI STUDENTI, AL MASSIMO DOVREBBERO MORIRE DI NOIA.Che poi di noia non si muore, invece una bomba non lascia scampo. Quello che noi abbiamo vissuto a 16 anni a scuola è ciò che meritano di vivere i ragazzi di oggi.

Concludo ricordando le immagini in piazza Tienanmen in cui uno studente si mise da-vanti ad un carro armato, nessuno osò sparargli. A questa immagine aggiungo le parole di Giovanni Falcone, che fino a 20 anni fa diede un grande contributo alla lotta contro la mafia. Lui non volle avere figli e disse: “non si mettono al mondo orfani”, sapendo che prima o poi la sua lotta contro quel terrorismo presente in Sicilia non gli avrebbe dato futuro. Bene, le mie ultime parole sono dedicate a te caro Giovanni Falcone spero che possano arrivarti ovunque tu sia, ma in fondo credo che tu sia ancora con noi dentro a tanti di noi:non volevi mettere al mondo figli per paura di lasciarli orfani, tranquillo Gio-vanni, SIAMO TUTTI TUOI FIGLI.

damentalmente noi maschietti eravamo presi a parlate dei nostri interes-si sportivi-musicali-motociclistici, mentre le ragazzine erano prese dalle vetrine e dal gossip che ruotava intorno alle boy band.

GLI STUDENTI, AL MASSIMO DOVREBBERO MORIRE DI NOIA.Che poi di noia non si muore, invece una bomba non lascia scampo. Quello che noi abbiamo vissuto a 16 anni a scuola è ciò che meritano di vivere i ragazzi di oggi.

Concludo ricordando le immagini in piazza Tienanmen in cui uno studente si mise da-vanti ad un carro armato, nessuno osò sparargli. A questa immagine aggiungo le parole di Giovanni Falcone, che fino a 20 anni fa diede un grande contributo alla lotta contro la mafia. Lui non volle avere figli e disse: “non si mettono al mondo orfani”, sapendo che prima o poi la sua lotta contro quel terrorismo presente in Sicilia non gli avrebbe dato futuro. Bene, le mie ultime parole sono dedicate a te caro Giovanni Falcone spero che possano arrivarti ovunque tu sia, ma in fondo credo che tu sia ancora con noi dentro a tanti di noi:non volevi mettere al mondo figli per paura di lasciarli orfani, tranquillo Gio-vanni, SIAMO TUTTI TUOI FIGLI.

Sembra una richiesta assurda ma oggi diventa praticamente necessaria.Non deve esistere e non deve essere concepibile il morire in quel modo o l'assistere alla morte o ferimento dei compagni, soprattut-to a quell'età.

Quei ragazzi sarebbero potuti essere nostri figli.

Quei ragazzi saremmo potuti essere noi.

Questo numero lo dedico a Melissa Bassi

Buona lettura Carlo

Bene, tutto iniziava da quell'ultima campanella, quel conto alla rovescia di un qualunque sabato.

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Progetto>Hargeisa_Somalia

OrganizzazioneLa Marco Berry Onlus Magic for Children

è stata fondata il 13 ottobre 2011.

La Società legale ha sede in Torino, in corso Gali-leo Ferraris, 144, mentre la sede operativa è in Lun-go Dora Colletta, 95. L’associazione è un’istituzione apolitica, aconfessionale, senza fini di lucro, che per-segue esclusivamente finalità di solidarietà sociale

nel campo della beneficenza.L’associazione si prefigge, attraverso attività e proget-ti, di raccogliere fondi da destinare a fondazioni, as-sociazioni, organizzazioni non governative, enti ed isti-tuzioni che intervengono in aiuto di bambini, persone e popolazioni in difficoltà sia in Italia che nel mondo.L’associazione si prefigge inoltre di reperire i fondi ne-cessari per proporre proprie iniziative atte a migliorare la qualità della vita dei bambini, persone e popolazio-ni e di fornire supporto alle loro famiglie. L’associazio-ne potrà collaborare con enti pubblici e con privati.

Il Consiglio Direttivo è composto da:Marco Berry – Presidente

Giorgio Merlone – Consigliere e Vice PresidenteGuido Avigdor – Consigliere

Cristina Cavagnero – ConsigliereMatteo Migliano – Consigliere

Giorgio Risi – ConsigliereCristian Cataldo – Consigliere

Lastruttura

Fonti: marcoberryonlus.org

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Progetto>Hargeisa_SomaliaOspedale pediatrico

La Onlus Marco Berry Magic for Children raccoglie fon-di per sostenere la costruzione dell’ospedale pediatrico MOHAMED ADEN SHEIKH TEACHING HOSPITAL di Hargeisa, nella regione del Somaliland, da parte dell’Associazione Soomaalya Onlus.

Lastruttura

Il nuovo ospedale pediatrico di Hargeisa nasce dalla volontà di combi-nare una moderna concezione europea di ospedale con le peculiarità culturali e costruttive somale. L’area di circa 12.500 metri quadri messa a disposizione dal governo somalo è situata a est dell’ospedale di Hargeisa.Il progetto è incentrato sul massimo risparmio energetico, sulla

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FilosofiaHo girato il mondo, ho visitato i Paesi tra i più poveri e ho incontrato tanti bambini che non sanno cosa significa sorridere. Sono stato in Uganda, in Cambo-gia, nelle Favelas in Brasile, in Guatemala, in Soma-lia. Ho visto bambini lavorare in fabbriche di mattoni, arruolati come soldati, venduti per poche centinaia di euro dai propri genitori, obbligati a smerciare dro-

ga, morire in ospedali sporchi e improvvisati.Penso di avere avuto tanto dalla vita, di essere una per-sona fortunata perché faccio un lavoro che mi piace, sono in buona salute e ho due bambine meravigliose.Sono convinto che parte di questa fortuna vada restituita.Così, ho coinvolto in questa avventura un gruppo di amici, imprenditori e professionisti che la pensano come me. Insieme abbiamo un unico scopo, che è quello di dare vita a iniziative e progetti con la nostra professionalità, energia ed entusiasmo per regalare a più bambini possibile quello che per diritto dovreb-

bero avere: un sorriso.Nella vita basta un piccolo gesto e se in tanti ne fac-ciamo uno, tutti insieme può diventare una grande cosa. Aiutateci a fare questa magia per i bambini.

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razionalità ed economicità di costruzione e di esercizio. Il risultato è un’ampia copertura metallica piana di circa 3000 metri quadri, sotto la quale un insieme di fabbricati rivestiti in pietra di Hargeisa si uniscono a comporre l’ospedale.La copertura, su cui sono collocati i pannelli solari termici che assicurano l’acqua calda nelle ore diurne, e fotovoltaici che contri-buiscono al fabbisogno di elettricità necessaria al funzionamento dell’ospedale, è pensata staccata dai volumi sottostanti in modo da assicurare riparo dalla pioggia e protezione dal sole.L’accesso prin-cipale avviene lungo il lato nord dell’area dove è stato immaginato un portale totem per dare visibilità all’ingresso.L’ospedale è caratterizzato di un lungo corridoio sul quale si af-facciano i vari blocchi funzionali: servizi igienici, mensa, quattro blocchi letto, il blocco medico e il blocco isolamento per i ricoverati con malattie infettive; all’esterno uno spazio giochi per i bambini.

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Mohamed Aden Sheikhin Somalia Aden fu ministro, per il suo pensiero criti-co venne incarcerato nel periodo della dittatura e dichiarato per questo da Amnesty International “pri-gioniero dell’anno” nel 1984. In Italia Aden è stato

medico e consigliere comunale a Torino.Sheikh ha operato per favorire il rientro in Somalia della diaspora somala e di quei tecnici, specialmen-te i medici, fuggiti all’estero, disponibili e desiderosi

di tornare, e quanto mai necessari.Tra i suoi ultimi progetti, la realizzazione di un ospeda-le nel nord della Somalia, a Hargeisa nel Somaliland, la regione più idonea per la sua stabilità politica e che attualmente offre maggiori garanzie di sicurez-za rispetto al resto del paese. Il Somaliland è meta di un massiccio flusso di profughi causato dai conflitti del sud e, più recentemente dalla drammatica crisi

umanitaria provocata dalla siccità.

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I progetti della struttura

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Ilavori

Raccolta Fondia Onlus Marco Berry Magic for Children raccoglie fondi per sostenere la costruzione dell’ospedale pediatrico MOHAMED ADEN SHEIKH TEACHING HO-SPITAL di Hargeisa, nella regione del Somaliland, da parte dell’Associazione Soomaalya Onlus. I do-natori potranno acquistare uno dei 53.334 matto-ni che serviranno a costruire l’ospedale. Il costo di ogni mattone è di 10 euro. Oppure è possibile fare una donazione libera per sostenere l’avvio dell’at-tività nei primi 3 anni tramite a mezzo bonifico a:

IT 54 C 03069 01001 1000000 63685Importante! Indicare nella causale:

“Ospedale di Hargeisa, Somalia”l’indirizzo completo per la spedizione

[email protected]

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La prima foto di Claudio Gatti, nominato Capo Progetto a ottobre, è arrivata il 5 febbraio 2012. C’era solo il battuto di terra, all’inizio, ma i lavori procedono rapidamente.Nella sezione Progresso dei lavori – Le foto del cantiere di Hargeisa andando su marcoberryonlus.org verranno inseriti tutti gli aggiorna-menti fotografici del cantiere dell’Ospedale di Hargeisa, sempre dalla stessa postazione.

Ilavori

L’ultima foto è del 23 aprile 2012.

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Foto di Maison Lumière www.facebook.com/maisonlumierephotography

la primaveraCalpestando

con le mani sporche di terra

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le differenze spiegate dall ’ostetrica V aleria B archiesi

Il parto è il punto culminante della gravidanza e sono molte le maniere in cui una donna può scegliere di partorire, oggi, nella seconda parte dell’intervista a Valeria Barchiesi, sco-priamo insieme cosa significa scegliere un parto naturale

piuttosto che un parto con epidurale, e come una donna vada seguita nei differenti casi.

M n r - L’epidurale è con-templata anche nel parto naturale?Valeria Barchiesi - L’epidura-le è oggigiorno una scelta di-sponibile per le mamme. Il ruo-lo dell’osterica è di rispettarne e sostenerne la libertà di scelta.È importante una scelta consa-pevole ed informata, un’infor-mazione chiara e completa che comprenda tutti gli aspetti della

sicurezza e i significati, anche a lungo termine, per la salute della mamma, per il suo vissu-to di donna e di madre, per un esito facile e sicuro del parto, per l’assenza di complicazioni e della necessità di interven-ti successivi, per la salute del bambino, per le fondamentali e delicate funzioni dell’imprin-ting, del bonding (il primo lega-me) e dell’allattamento.

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Fonti: Mamme nella rete

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Il parto in epidurale è medicaliz-zato, altamente medicalizzato. Va affrontato solo in ambiente medico, con competenze me-diche altamente specializzate, con l’uso di tecniche invasive e farmaci, con l’ausilio di tec-nologie di supporto e la dispo-nibilità di interventi appropriati, se necessari.Il successo del parto in epi-durale è frutto, in buona par-te, della professionalità degli operatori. Nel partonaturale, è la mamma che mette in gio-co la propria competenza. Nel parto in anestesia la mamma spesso è soddisfatta e felice ed è quindi ovviamente mol-to grata agli operatori che le hanno regalato quel’esperien-za che l’hanno salvata dal suo dolore. Quando è la mamma a partorire veramente con le proprie competenze gli ope-ratori diventano piccoli picco-li e la mamma si rende conto, soprattutto se è la prima vol-ta, che è stata lei e solo lei ad essere professionale. Comun-que la mamma dovrebbe sen-tirsi sempre sostenuta, qua-

lunque scelta compia, senza mai giudizio di valore.L’importante è “sai quel che bevi”. Il parto in epidurale non è lo stesso parto, senza il do-lore. E’ un altro parto. E’ un altro viaggio. O si va al mare o si va in montagna, non è la stessa eseprienza. Per ca-pirne nel dettaglio le ragioni occorrerebbe spiegare la fi-siologia e la psiconeuroendo-crinologia. Per chi volesse ap-profondire, ci sono tanti autori che si sono espressi sul tema, come Michel Odent o Verena Schmid. Per un discorso pra-tico su parto naturale e par-to in epidurale, vi consiglio la lettura di “Partorire senza paura” diElisabetta Malvagna.

M N R - Come accompa-gnate la mamma nel per-corso della nascita?Valeria Barchiesi - Di nuovo la sicurezza: creare un am-biente efficace, un luogo ed un tempo di protezione e di accoglienza, in cui i genitori possono trovare ed elaborare

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risposte ai propri bisogni.È lo stesso ambiente di cui ha bisogno il bambino quando viene al mondo, ed è lo stesso ambiente di cui ha bisogno la mamma durante la gravidan-za…perché, abbiamo detto e ribadito, che non è l’ostetrica che fa nascere il bambino, che il bambino e la mamma sono competenti e necessitano solo della sicurezza dell’ambiente. Il Nido, l’abbraccio che acco-glie: uno spazio, un luogo, un ambiente relazionale, un am-biente fisico in cui le mamme, i bambini e i papà (che sono i miei preferiti) possano espri-mere se stessi e le proprie specifiche competenze.

M N R - Quali spazi e inizia-tive offre L’Associazione Il Nido?Valeria Barchiesi - Il Nido è un’Associazione che esiste ufficilamente a Roma dal ’97 ma è l’ultima generazione di quella evoluzione di iniziative che hanno origine nel ’76 – ’78. È un luogo che si propone

di offrire accoglienza, calore e strumenti pratici per poter diventare più serenamente e consapevolmente mamme e papà, valorizzando la propria competenza genitoriale, che deve essere fonte di soddisfa-zione e felicità.Forse l’attività in assoluto più bella è lo Spazio Mamma. E’ l’attività gratuita principa-le. E’ uno spazio aperto, di scambio, in cui si incontrano le mamme in attesa, o dopo il parto, o con bambini picco-li. Talvolta gli incontri sono a tema, talvolta con esperti, ma spesso gli argomenti nasco-no dal gruppo. Io consiglio sempre alle mamme in atte-sa di andarci, per rubare con gli occhi. Perché ci si prepara e si impara più che nel corso di preparazione al parto. Per poter partecipare alle attività del Nido bisogna essere soci dell’Associazione.Lo spazio mamma si tiene tut-ti i mercoledì dalle 11 alle 13 ed è aperto a chiunque sia in-teressato a partecipare, per saperne di piú.

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Le meraviglie del latte materno.

Ma non é solo latte?Certo, tutti i mammiferi ne pro-ducono per i loro bambini e ne bevemmo, ma c'è molto di più. Prima di tutto, ogni tipo di mam-mifero, sia un topo o un'alce, rende il proprio latte particolar-mente adatto alle esigenze nutri-zionali della propria prole. Questi bisogni nutrizionali riflettono il fabbisogno per far si che la prole cresca in modo veloce e grande, l'ambiente in cui cresce e anche le dimensioni del cervello dell'a-

nimale. Tutte queste cose si tro-vano nel latte con cui vengono nutriti i cuccioli dei mammiferi.

i componenti di base del latte sono i grassi, le proteine, icarboi-drati, le vitamine, i minerali e l'ac-qua. Questo vale per il latte vac-cino e il latte umano. Ma, ancora, ci sono differenze. Il latte vacci-no, per esempio, ha circa tre vol-te più proteine del latte umano. Sia un bambino sia un cucciolo hanno bisogno di proteine per

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La storia di nutri-zione infantile inizia con la mamma.

I principali elementi nutritivi che mantengono le madri sane

sono scomposti e poi trasformati in un alimento liquido che viene dato

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Le meraviglie del latte materno.

la "costruzione di blocchi" affinché crescano e svi-luppino. Ma men-tre i piccoli umani possono triplicare il loro peso dalla nascita nell'arco del primo anno, il peso alla na-scita di un vitello può aumentare di cinque volte in soli 6 mesi.

ai loro bambini, i quali, a loro volta, scompongono e ricompongono questi nutrienti nel proprio corpo in crescita. Il latte materno deve supportare la crescita straordinaria del bambino e il suo sviluppo, oltre a fornire energia per la divisione cellulare, la crescita dei tessuti e le attività motorie e e dei cerebrali.

Il latte forma i bambini.

www.tuttoperlei.it

Fonti: http://www.infomamma.it

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Æ Analizzando il latte materno.I ricercatori hanno cominciato ad analizzare scientificamente le principali componenti del lat-te (grassi, proteine e carboidra-ti) più di un secolo fa. Ma de-terminare con precisione la lista completa di tutti gli ingredienti che si trovano nel latte è stato molto difficile. Il latte è un fluido straordi-nariamente complesso, ric-co di vitamine, minerali e altre sostanze nutritive, nonché una vasta gamma dioligoelementi, anticorpi, fattori di crescita ed enzimi digestivi. In un senso molto reale, il latte è vivo, per-ché contiene anche le cellule vi-venti immunitarie.

Anche se il latte è una materia difficile da elaborare, alcuni ri-cercatori fanno notare che, data la nostra sofisticazione scienti-fica, è sorprendente come si conosca poco del latte mater-no. Parte del problema è rap-presentato dalle limitazioni insi-te nello studio sui bambini e la loro nutrizione.

Il tentativo di svela-re i misteri del latte materno è stata una sfida importante per la salute pubblica. Una comunità interna-

zionale di ricercatori ha trascorso decenni analiz-zando le componenti del latte, determinando la

loro funzioni e la scom-posizione e ricostruzione della fisiologia della nu-

trizione infantile.

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www.voceditalia.it

www.salutepourfemme.it

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ÆNegli anni 1970 e 1980, spiega sharon Donovan, professore di nutrizione e pediatria presso l’Univer-sità dell’Illinois, “abbiamo sviluppato una migliore analisi chimica e abbiamo iniziato a scoprire un sacco diversi di fattori di crescita in altre secrezioni, come le lacrime e il sangue e altri fluidi biologici, e abbiamo iniziato a individuarli nel latte materno. Così abbia-mo iniziato a compilare delle liste e delle tabelle di fattori di crescita diversi, come ormoni, citochine, e persino cellule immu-nitarie vive nel latte umano. “

Questo è stato certamente un primo passo impor-tante, ma la vera sfida era capire la funzione del lat-te materno nel contesto della fisiologia infantile. Si possono ottenere solo informazioni facendo espe-rimenti in provetta, dice Donovan. Cosa è cambiato drasticamente negli ultimi anni, tuttavia, sono i mi-gliori mezzi tecnologici che gli scienziati hanno per comprendere le vie biochimiche e le basi genetiche della funzione.

“Ci sono stati un sacco di cambiamenti”, dice bo lönnerdal, professore di nutrizione e medicina interna presso l’Università di California, Davis, “e per fortuna gli scienziati hanno seguito dei nuovi sviluppi e anticipazioni sfruttati in altre discipline. Gli studi sul latte mater-no sono per natura molto interdisciplinari. E’ affascinante lavorare in questo settore e credo che la maggior parte delle scoper-te siano ancora da fare. “

Una delle maggiori sfide che rimane, comunque, sarà quella di progettare approcci sperimentali che consentiranno ai ricercatori di studiare non solo l’impatto di un unico ingrediente nel latte materno,

www.voceditalia.it

www.salutepourfemme.it

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Ma ciò non significa che non siano impor-

tanti. Tutt’altro. Quello che i ricercato-

ri stanno scoprendo è che molti componenti nel latte

materno eseguono hanno dei ruoli specializzati e “funzio-nali” che vanno ben al di

là di fornire semplicemen-te al bambino una fonte

di calorie o di blocchi co-struttivi. Questi componenti funzionali “fanno” qualco-

sa di attivo.

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Gli scienziati stanno sempre più cercando di decifrare il ruo-lo funzionale svolto dalle varie sostanze presenti nel latte ma-terno. Questa scoperta aiuterà i ricercatori ad approfondire la loro comprensione dei misteri di crescita e sviluppo, nonché migliorerà l’alimentazione per tutti i neonati. Nel frattempo, l’elenco dei benefici dell’al-lattamento al seno continua a crescere più in quanto si pensi,

perché il latte materno è il miglior modo per sostenere la salute e il benes-sere dei bambini.

Ad esempio, il latte materno contiene carboidrati indigeri-bili che favoriscono la cresci-ta di batteri intestinali benefi-ci e stimolano la maturazione del rivestimento intestinale del neonato. Altri componenti funzionali, comprese le protei-ne, che prima sconfiggono gli agenti patogeni nel corpo del bambino e sono poi a loro vol-ta digeriti come combustibile e utilizzati come “mattoni” per il corpo del bambino.

www.ecologiae.com

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ShoppingIn aiuto delle mamme sono stati creati dei cuscini ap-positi, creati proprio per allattare (che sono diversi da quelli usati nel periodo della maternità) stando nella cor-retta posizione; un oggetto ideato per sistemare bene il bebé al seno. Esiste addirittura una versione gonfiabile, da viaggio. Sono brevettati, dalle forme ergonomiche; vi aiuteranno a non avere dolori alla schiena e a mantenere una buona postura.TANTE IDEE LE POTRETE TROVA QUA http://www.nursingcovers.com/

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ma l’interazione combinata dei componenti del latte materno. Come funziona un determinato atto di nutrienti in presenza di altri nutrienti? Quando fa aumentare, inibire oppure modificare l’a-zione di sostanze nutritive?

“Come scienziati”,spiega Donovan, “noi assumiamo spesso un approccio mi-nimalista, per cui stiamo solo guardando un ormone o un fattore di crescita. Ma è probabile che tutte queste cose stiano la-vorando insieme in modo diverso, perché sono tutti presenti come un pacchetto ed è così che il bambino li utilizza “.

La complessità del latte materno ha altre dimensio-ni importanti.

“In genere, pensiamo al latte materno come l’alimentazione, il combustibile che deve essere completamente digerito e as-sorbito”, spiega Donovan. “Ma ci sono un numero di componenti nel latte materno che non vengono digeriti.”

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Bianca

Bianca

Bianca La vincitrice del Casting Bimbibelli Magazine

durante il Bimbi in Fiera di Roma allo stand di Laura Gozzi Photography

fra il 31 marzo e 1 aprile

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Foto di Laura Gozzi www.lauragozzi.com

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Accudire il pargolo o ri-mettersi in gioco lavo-rativamente.

É il dilemma di fronte al qua-le ogni neo mamma si è trova-ta dopo la nascita del proprio bambino. Da qualche anno ri-solverlo è più semplice perché si sta diffondendo anche nel nostro Paese un’attività capa-ce di coniugare il legittimo de-siderio di realizzarsi professio-nalmente a quello di seguire la

crescita del proprio bambino. Di importazione Nord Europea, il nido famiglia è un nido domi-ciliare che può ospitare fino ad un massimo di 6 bambini dai 3 mesi ai 3 anni.In linea di massima avviare un nido famiglia non è particolar-mente difficile a fronte dei van-taggi sia per chi intraprende l’attività, sia per i genitori che affidano i propri figli al nido: chi gestisce il nido ha la comodi-

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Come è possibile coniugare maternità e lavoro? Scopriamolo insieme attraverso la ricerca sui nidi famiglia di Help Consumatori.

famiglia,Nidi

parmaoggi.it

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quando accudire il proprio bambino

diventa un lavoro

tà di lavorare a casa propria, accudire in prima persona il proprio figlio e offrire un uti-le servizio alla comunità.Chi lascia il proprio figlio ad un nido famiglia, invece, ha la certezza che il bimbo sarà accudito da una persona di fiducia (nella maggior parte dei casi si accudiscono figli di amici o conoscenti), il numero ridotto di bimbi da accudire fa si che l’ educatrice possa dare maggiori attenzioni a tutti i soggetti sia nell’educazione che nell’alimentazione, l’am-biente familiare specie per i più piccoli eviterà il trauma da distacco dalla mamma, inoltre molto spesso i pro-grammi educativi sono con-cordati tra le famiglie.

Se l’idea vi sembra stimolante e siete in possesso delle ne-cessarie competenze basilari per accudire un bambino e la passione di voler impegnare il proprio tempo con il loro, rivol-getevi direttamente al comune di residenza, oppure ai nume-rosi enti o associazioni nati con lo scopo di sviluppare, or-ganizzare e incentivare l’aper

famiglia,

Fonti: Valentina Corvino per Help Consumatori

FreeDigitalPhotos.net

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tura di questi nidi.I servizi appartenenti alla tipo-logia dei “nidi in casa”, per le ridotte dimensioni dell’attivi-tà prestata all’utenza e per la loro limitata capienza, non ri-entrano nel novero dei servizi socio-assistenziali; essi, di-versamente dagli asili nido, non sono pertanto soggetti né all’autorizzazione, né alla conseguente vigilanza previ-

ste dalla L. R. 1/86.L’attività è facilmente gestibile, la si svolge a casa propria, non necessita di particolari autoriz-zazioni, anche se le normative variano da comune a comune, quindi mentre in alcune zone basta inviare una semplice co-municazione di inizio attività, in altri comuni/regioni è ne-cessaria una visita della ASL di competenza per verificare lo

L’art. 22 del D. L. 269 del 30-09-03 “Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e la correzione dell’andamento dei conti pubblici” così recita: Il mutamento della destinazione d’uso di immobili ad uso abitativo per essere adibiti ad asili nido è sottoposto a denuncia di inizio attività. Restano ferme le previsioni normative in materia di sicurezza, igiene e tutela della salute, nonché le disposizioni contenute

nei regolamenti condominiali.

asili-nidi-infanzia.it

guadagnorisparmiando.com

stato dell’abitazione e le con-dizioni igienico- sanitarie.L’investimento richiesto per avviare un nido di famiglia è quasi nullo poiché l’atti-vità è svolta a casa propria, quindi, tranne qualche piccola “modifica” per rendere la casa più colorata e accogliente per i bimbi, qualche gioco, fogli e colori, il resto si presume che sia già disponibile in casa.Stipulare una polizza assicu-rativa per i bimbi è comunque consigliato e in alcuni comuni richiesta.Per quanto riguarda il reddito, questa non è un’attività che pone il “lucro” con fine prima-rio, piuttosto è considerata un’ attività sociale, tuttavia si rica-verà un buon stipendio.

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ioeilmiobambino.it

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Ecco come le madri italiane possono chiedere aiuto al ComuneE’ un assegno che la madre non lavoratrice può chiedere al proprio Comune di residenza per la nascita del figlio oppure per l’adozione o l’affidamento preadottivo di un minore di età non superiore ai 6 anni (o ai 18 anni in caso di adozioni o affidamenti internazionali). La madre lavoratrice può chiedere l’assegno se non ha diritto all’indennità di maternità dell’Inps oppure alla retribuzione per il periodo di maternità. Se l’importo dell’indennità o della retribuzione è inferiore all’importo dell’assegno, la madre lavoratrice può chiedere al Comune l’assegno in misura ridotta.

A CHI SPETTA

Cittadine italiane o comunitarie residenti in Italia al momento del parto o ingresso in famiglia del minore adottato/affidato;cittadine non comunitarie resi-denti in Italia al momento del parto o ingresso in famiglia del minore adottato/affidato in possesso di uno dei seguenti titoli di soggiorno: • carta di soggiorno; • permesso di soggiorno CE

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Fonti: inps.it

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DOCUMENTAZIONE

La dichiarazione sostitutiva unica oppure l’attestazione della dichiarazione so-stitutiva ancora valida contenente i redditi percepiti dal nucleo familiare di ap-partenenza nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda di assegno;Una autocertificazione nella quale il richiedente è tenuto a dichiarare sotto la propria responsabilità:• i requisiti richiesti dalla legge per la concessione dell’assegno (residenza, cit-tadinanza e così via);• di non avere diritto per il periodo di maternità all’indennità di maternità dell’Inps ovvero alla retribuzione;• diversamente, dev’essere indicato l’importo di tali trattamenti economici per il calcolo della eventuale differenza;• di non avere presentato, per il medesimo figlio, domanda per l’assegno di maternità a carico dello Stato di cui all’art. 75 del D.Lgs. 151/2001 (assegno, questo, istituito dall’art. 49 della Legge n. 488/99). Le cittadine non comunitarie devono presentare agli uffici del Comune la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.

CHI PAGA

L’assegno è pagato dall’Inps dopo che il Comu-ne ha trasmesso tutti i dati della madre necessari per il pagamento.

K per soggiornanti di lungo perio-do.Il figlio di cittadina non comu-nitaria nato all’estero deve es-sere in possesso dello stesso titolo di soggiorno della madre. In alcuni casi particolari, se la madre non può richiedere l’as-segno, il beneficio può essere richiesto, a seconda dei casi, dal padre del bambino, dal ge-nitore della madre, dall’adottan-te, dall’affidatario preadottivo o dall’affidatario non preadottivo.

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43 COSA SPETTA

Un assegno di importo com-plessivo pari ad euro 1.545,55 in caso di madre non è lavora-trice. In caso di madre lavoratrice, l’assegno viene pagato per in-tero se durante il periodo di maternità non spetta l’indenni-tà di maternità dell’Inps oppu-re la retribuzione; se l’indennità di maternità dell’Inps oppure la retribuzione sono di importo superiore rispetto all’importo dell’assegno, l’assegno viene pagato per la differenza (c.d. quota differenziale). L’assegno spetta per ogni figlio; quindi, in caso di parto gemel-lare oppure di adozione o affi-damento di più minori, l’impor-to è moltiplicato per il numero dei nati o adottati/affidati.

LA DOMANDA

La domanda deve essere pre-sentata al proprio Comune di residenza necessariamente entro sei mesi dalla nascita del figlio o dall’ingresso in famiglia del minore adottato/affidato. In genere, gli uffici dei Comu-ni rendono disponibili i modelli di domanda che possono es-sere utilizzati per la richiesta dell’assegno.

yREQUISITI

L’assegno di maternità spetta a condizione che i redditi ed i patri-moni posseduti dal nucleo familiare della madre al momento della data della domanda di assegno non superino il valore dell’Indica-tore della Situazione Economica (ISE) applicabile alla data di na-scita del figlio (ovvero di ingresso del minore nella famiglia adot-tiva o affidataria). Ai fini della dichiarazione ISE è comunque possibile ricevere op-portuna assistenza da parte dei CAF convenzionati con il Comu-ne di residenza.

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Nonni nipoti&

due generazioni di sognatoriCome rendere “speciale”

il rapporto tra bambini e anziani

“I sogni di un an-ziano sono i sogni di un bambino di tanti anni fa…”. Questa frase non suonerà nuova a chi a visto “UP”, decimo film Disney-Pixar, che racconta le avventu-re di un 78enne venditore di palloncini, Carl, che rie-sce a realizzare il sogno di una vita, insieme al piccolo esploratore Russel.

Quali sono le caratte-ristiche dei nonni della new generation? Cosa li accomuna ai nipoti? “Le caratteristiche essen-ziali sono: una diversa con-cezione del tempo libero ed una maggiore apertura nei confronti delle nuove tecnologie.E’ proprio quest’ultima ad avvicinarli a quello che per loro sono i ‘referenti natura-li’ e le guide nel mondo dei nuovi media, i nipoti”, dice Matteo Brega.

Qual è il ruolo dei non-ni nella società italiana odierna? “Un ruolo fondamentale di ‘ammortizzatori sociali’. Inoltre questa generazione di nonni ha a che fare con

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Nonni nipoti

due generazioni di sognatoriCome rendere “speciale”

il rapporto tra bambini e anziani

una generazione di nipoti particolarmente a loro affini per condizioni esistenziali e per visione della vita. Dicia-mo che stiamo assistendo al termine definitivo del se-condo dopoguerra e ad un tramonto delle dinamiche e degli immaginari dei “baby boomers” (i bambini nati nel dopoguerra)”.

Quando nascono i nipo-tini, i nonni sono di gran-de sostegno alla nuova famiglia, viste la carenza di nidi o la difficoltà delle donne a gestire famiglia e lavoro: come conti-nuare a rendere il rap-porto nonni-nipoti “spe-ciale” quando i bambini crescono e diventano autonomi? “Tra nonni e nipoti si fonda-no oggi dei ponti a doppia direzione. Non dobbiamo più pensare al nonno de-positario di saggezza ed al nipote lontano e che prova ammirazione per un mon-do che non esiste più. Oggi i nonni non sono soltanto i depositari di un’esperienza ma sono anche delle figure amiche e caricate di signifi-cati emotivi positivi in quan-to non conflittuali”.

Spesso proprio perché i nonni sono così indi

Fonti: www.quimamme.it

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spensabili sorgono dei contrasti con i genito-ri: alcune mamme, in particolare, sono con-vinte che i nonni vizino i nipotini. Quali consigli darebbe ai genitori di oggi? “In effetti i giovani oggi lo fanno già: guardano ai non-ni come a dei referenti, non di rado come a delle specie di ‘secondi genitori’. Le potenzialità esperienziali tipiche della terza età pos-sono oggi essere avvicina-te senza pregiudizi grazie ad un doppio movimento di avvicinamento sia dei nonni nei confronti dei nipoti che dei nipoti nei confronti dei nonni. Ancora una volta sono i media il tramite di queste dinamiche”.

Quali sono i sogni che accomunano nonni e bambini oggi? “Non è facile dirlo. Qualche tempo fa si citava l’attualità della canzone ‘Mille lire al mese’. I nonni hanno lottato tutta la vita per avere un futuro migliore dei propri genitori. Per i loro figli non è stato così. Ora i figli di quei figli si ritrovano nella condizio-ne dei nonni”.

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Come "allenare”

il tuo bimbo alle relazioni soc ial i?

Fonti: www.stimolazioneinfantile.it

Lisa McDonald / FreeDigitalPhotos.net

Per rispondere a questa do-manda è necessario fare una breve premessa. Gli psicolo-gi dello sviluppo ci insegnano che un bimbo comincia a svi-luppare fin dalla nascita il lega-me sociale con le persone che di più se ne prendono cura, cioè i suoi genitori. Se questo vincolo è solido, da grande il bimbo potrà instaurare relazio-ni positive anche con gli altri.Non solo, ma il bimbo sarà an-che più curioso, frequenterà la scuola con maggiore profit-to, riuscirà a gestire meglio lo stress ed è più difficile che ab-bia problemi di condotta.Il tuo bimbo riceve le sue pri-me lezioni di “allenamento psico-sociale” proprio da te genitore. Il “trucco” sta nel fare in modo che il bimbo sviluppi una solida fiducia di base in te. In effetti, una delle prime cose che il bimbo impara è se può o meno fidarsi di chi si prende cura di lui.Uno dei modi più efficaci per sviluppare nel bimbo questa

essenziale fiducia di base con-siste nel rispondere in modo adeguato alle sue necessità. E questo in varie situazioni:

Un bimbo che avverte fiducia nel genitore si sente libero di esplorare il mondo e di appren-dere perché sa di aver sempre una base sicura cui fare ritor-no: la sua mamma!

Immagina di essere un allenatore: curi la preparazione atletica dei giocatori, li incoraggi quando il loro morale è basso, gli dai dei sug-gerimenti mentre giocano la loro partita o durante gli intervalli.

La stessa attitudine e comportamento è salutare per il tuo bimbo: puoi allenare anche lui a giocare la partita più importante: quella della sua stessa vita.

Ma come è possibile raggiungere questo risultato?

» Quando piange perché ha fame e tu lo alimenti;» Se si sente scomodo, gli cambi il pannolino o gli ac-carezzi la pancia quando ha coliche;» Quando avverte la neces-sità di giocare, giochi con lui;» Quando è stanco o irri-tabile, lo aiuti a rilassarsi e dormire.

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Il “trucco” sta nel fare in modo che il bimbo sviluppi una solida fiducia di base in te. In effetti, una delle prime cose che il bimbo im-para è se puo o meno fidarsi di chi si prende cura di lui.

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7ViziAristoteleDante AlighieriTommaso D’aquinocome loro molti li citarononella storia e letteratura, poesia e canzoni ne traggono isporazioni...

Loro li hanno interpretati così...

Foto di Laura Gozzi www.lauragozzi.comI

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La Gola

L’Avarizia

L’ invidia

La uperbia

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La l ussuria

L ’accidia

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La pet therapy è or-mai da qualche anno una modalità terapeu-tica ampiamente ricono-sciuta anche in Italia. Gli animali che possono intera-gire in maniera terapeutica con le persone sono molti: gatti, cavalli, delfini…ma i cani, per le loro caratteristiche, possono avere una marcia in più, soprat-tutto nella gestione di alcune problematiche specifiche.I cani possono avere un dupli-ce ruolo nell’aiuto dei bambini diversamente abili o con pro-blematica emotive e comporta-mentali. Possono dare loro un suppor-to nella gestione della attivi-tà quotidiane e trasformarsi in

veri e pro-pri terapeuti a quattro zampe. A d e g u a t a m e n -te addestrati, i cani, possono, per esempio, aiutare un bambino non vedente ad attraversare la strada, possono aprire e chiu-dere una porta, prendere e tra

Pet therapy e cani

Il cane è il miglior amico dell’uomo dice il detto.

I cani, infatti, hanno una particolare capacità di relazio-

narsi con gli uomini, se poi l’uomo è un bambino molto spe-

ciale il cane può assumere un ruolo ancora più importante

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Il cane è il miglior amico dell’uomo dice il detto.

I cani, infatti, hanno una particolare capacità di relazio-

narsi con gli uomini, se poi l’uomo è un bambino molto spe-

ciale il cane può assumere un ruolo ancora più importante

Fonti: cure-nautali.it

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sportare piccoli oggetti con la bocca, accendere o spegnere la luce con il muso…tutte abi-lità particolari che possono di-ventare di enorme utilità.I cani, poi, sono in grado di mo-tivare i bambini nel movimento, incoraggiandoli ad attività quali correre, camminare, saltare. Se-condo alcuni studi sulla pet the-rapysono inoltre buoni ascolta-tori e possono aiutare i bambini a calmarsi, a combattere le an-sie e a ridurre le tensioni.

Il rapporto con un cane può do-nare molto a qualsiasi bambino. La pet therapy con i cani si è

però dimostrata particolarmen-te efficace nei bambini molto piccoli e nell’autismo, cioè nei casi in cui non è possibile uti-lizzare una terapia verbale; è inoltre considerata idonea nei bambini che non hanno fiducia negli adulti, in quelli con deficit di attenzione e iperattività e in chi manifesta disturbi emotivi e comportamentali.

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Cani: quali bambini?

I cani sono in grado di dona-re molto a livello affettivo ed è proprio questo scam-bio di emozioni tracani e bambini che aiuta questi ul-timi ad acquisire sicurezza e fiducia in se stessi.

Il rapporto con un cane può donare molto a qualsiasi bambino

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Imparando a trattare con genti-lezza e riguardo il cane, il bam-bino impara a gestire i rapporti, anche con gli uomini. Infatti i risultati positivi non si devono alla sola vicinanza e il tempo trascorso con l’animale; il bam-bino impara moltissimo anche osservando il comportamento del cane, la sua capacità di ub-bidire ai comandi e la sua pron-tezza di risposta. E molti anco-

ra sono i modi in cui un rapporto tra cani e bambini può dare risultati soddisfacenti a livello terapeutico e non.

Il rapporto con un cane può donare molto a qualsiasi bambino

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SÌ KIDQUARANTA RAGIONI (+1)

PER AVERE FIGLI

Simona Caracciolo

Sinossi dell’operaIl presente libro vuole rappresenta-re, almeno in parte e in partenza, una risposta sentita (persino indignata) al tono sarcastico e alle affermazio-ni provocatoriamente estremistiche del testo di Corinne Maier edito da

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SÌ KIDBompiani nel 2008, ‘No Kid. Quaranta ragioni per non avere figli’. In quan-to madre – e fiera di esserlo - l’au-trice procede a sfatare alcuni miti relativi alla maternità, alla geni-torialità e al presunto peso, fasti-dio o ostacolo costituito dall’avere

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figli per la piena soddisfazione delle esigenze adulte di auto-realizzazione

e di ricerca della felicità. La convinzione è che le polemiche stru-mentali costruite su punti di vita vo-lutamente estremistici, contrari alla realtà essenziale dei fatti e persino sprezzanti delle opinioni contrarie (e dunque di grande successo edito-riale, come spesso avviene in questi casi) meritino risposte altrettanto forti e dirette, edificate su fonda-menta solide di buon senso, logica e fatti, pur riconoscendo l’inevitabi-lità di prospettive e giudizi sogget-

tivi sui temi trattati. Tornando al tema della felicità dei genitori o aspiranti tali, vero ful-cro dello ‘scontro’ ideologico (per-sino scientifico) tra i partiti pro- o anti-figli, esso costituisce uno dei flussi discorsivi e di ragiona-mento che scorre attraverso la mag-gioranza dei 40+1 capitoli del testo (anche questo un rinvio diretto e un richiamo polemico al libro del-la Maier). Analizzando i molteplici aspetti legati alla scelta di essere genitori e all’effettivo svolgimen-to di tale ruolo, il più importante - persino sacro – che un uomo e una donna possano ricoprire nella vita, si evidenzia la natura positiva di crescita, arricchimento e progresso, umano e sociale, che questa scelta e

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il ruolo di genitore portano con sé, quando sono affrontati e onorati in

modo responsabile e maturo.L’attuale crisi della società oc-cidentale in cui viviamo, società fondata su/crisi causata da un con-sumismo sfrenato che trova facile terreno di conquista negli egoismi materialistici di chi vorrebbe eli-minare figli e fecondità dall’espe-rienza umana (seguaci dei miti fune-sti della sovrappopolazione e della ricerca della felicità attraverso la sterilità), rende ancora più urgente e necessario dissipare le nebbie ni-chilistiche di questa siccità mora-le per gettare una nuova luce sulla straordinaria avventura dell’essere genitori, del formare famiglie unite, felici e solide, del crescere figli competenti, sicuri di sé e responsa-bili. In questo modo – dall’interno, dal basso, dal cuore – possiamo rin-novare la speranza non troppo nasco-sta ma spesso utopica di bonificare la nostra società, il nostro mondo,

il loro futuro.

Questo è l’obiettivo che si prefigge l’autrice, augurandosi che possano scaturirne riflessioni,

mutamenti di prospettive e punti di vista e atteggiamenti/pratiche positive-proattive in merito all’essere genitori soddisfatti e adulti

realizzati.

L’app per le mamme in attesa!

Le app per le mamme in attesa!

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Igravidanza di Sara Mervi, è l’app per iPhone e iPod Touch con informazioni e consigli utili per le future mamme. L’app consente di calcolare la data presunta del parto ed è fornita di un’agenda e un diario per-sonalizzato per la gravidanza, un contraziometro, un

databese con i nomi per il bambino, il loro significato e il giorno dell’onomastico. Inoltre un GPS per trovare l’ospedale più vicino, un grafico con l’andamento del peso del bambino e molto altro. Tutto arricchito da una grafica colorata e funzionale. Igravidanza, in lingua italiana, è su App Store al prezzo di 7,99 euro.

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Acquisire informazioni utili sull’argomento, avere qualcu-

no o anche qualcosa che pos-sa seguire passo passo i nove

mesi di gestazione è molto importante. Oggi, tutto è reso

più facile e anche le applicazioni sull’iPhone, diventano uno strumen-

to utile. Ce ne sono per tutti i nostri de-sideri, specifiche per le richieste di cui

abbiamo bisogno.

La gravidanza è un periodo molto particolare per le donne.

Gioia, ansia, pensieri, desideri avvolgono la mente e non sempre si riesce a vi-

vere al meglio questo straordinario “miracolo” della vita.

IPregnancy è forse la migliore e più nota app che fornisce le più utili informazioni ad una futura mamma su tutto quello che deve sapere per affrontare al meglio la gravidanza, un periodo emozionan-te e bello per una donna. La possibilità di visualizzare im-magini ecografiche in 2D e 3D di tutto il periodo della gesta-zione aiutano la ne-omamma a capire la progressiva

Fonti: www.miglioriappiphone.com

L’app per le mamme in attesa!

Le app per le mamme in attesa!

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crescita del feto. La possibilità di memorizzare tutte le informazioni utili dalle misure della mamma e del bebè, allo scadenzare le visite di controllo, sono alcune della caratteristiche principali dell’app che inoltre fornisce un elenco molto ampio dei nomi da dare al nascituro. E’ possibile acquistare IPre-gnancy in lingua inglese al prezzo di 2,99 euro.

BabyBump è un’interessante app in lingua inglese, utile sia per le mamme che per i papà che consente di monitorare le varie fasi della gravi-danza con il proprio iPhone. BabyBump si divide in varie sezioni dove registrare il proprio peso e girovita e prendere nota degli umori della neomamma, cal-colare il peso e la lunghezza del bambino, segnare i

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vari appuntamenti di controllo. Un video espli-cativo sul processo della nascita del bambino, un temporizzatore che registra i calci, un elen-

co di nomi per il neonato e l’opportunità alla nascita del bambino, di inviare il lieto annuncio a parenti ed amici tramite Twitter, Facebook ed

e-mail. BabyBump al prezzo 3,99 euro.

L’app iMamy di Boroli Editore è stata progettata per tutte le mamme in attesa, accompagnandole nei novi mesi della gravidanza. L’app è fornita di varie funzioni come l’Agenda

dove trascrivere i vari esami da effettuare, il Disco di Crescita per controllare l’aumento del peso corporeo, gli esercizi con le

immagini per il rilassamento e la preparazione al parto. Un ricca lista di nomi con l’origine e il loro significato, gli indirizzi utili da

avere a portata di mano, una lista delle

cose che servono in ospedale per il parto.

Inoltre un dizionario medico con le spie-

gazioni dei vari esami. iMamy su App Store,

nella sezione Salute e Benessere al prezzo di

2,39€

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2 detta anche... “OReCCHIoNI!“

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La Parotite

detta anche... “OReCCHIoNI!“

Conoscere le malattie più frequenti che colpi-scono i nostri bambini.Appuntamento riproposto sul Bimbi Belli Maga-zine, con l’aiuto di esperti medici, pedriati che rispoderanno ai vostri dubbi e vi aiuteranno a ri-conoscerle al più presto.

Quali sono i sintomi? Quali le cure?Dopo aver trattato la Varicella, in questo numero conoscermo la Parotite..

Fonti: www.levaccinazioni.it

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Che cos’è la parotite? E cosa c’entrano le orecchie?E’ una malattia causata da un virus, proprio come il morbillo e la va-ricella (vai a vedere nel sito anche queste malattie!), che si diffonde in tutto il nostro organismo, ma che interessa preferibilmente le ghiando-le più grandi che producono la saliva, dette Parotidi: ne abbiamo due, uan a destra e una a sinistra, tra l’orecchio e la guancia. Quando ci si ammala, queste ghiandole a volte si gonfiano così tanto, che sembra siano le orecchie ad essersi ingrandite: ecco perchè il nome “orec-chioni”! E’ una malattia tipica dei bambini e in questa età non provoca grossi problemi... .

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Come si prende? La parotite è molto contagiosa perché il virus si propaga da persona a per-sona attraverso l’aria, per mezzo delle goccioline lanciate in ogni direzione dagli starnuti o dai colpi di tosse (come l’influenza, il morbillo e la varicella)

di qualcuno ammalato.

Quindi, dopo essere stati casualmente investiti da questa “doccia” di virus, possono passare da 14 a 18 giorni prima di ammalarsi e qualche volta an-

che di più (incubazione...).

Trascorso questo periodo siamo a nostra volta contagiosi, possiamo cioè rendere pan...per focaccia e trasmettere a nostra volta la malattia, da 1-2 giorni prima fino a 5 giorni dopo la comparsa del gonfiore: niente inviti a casa perciò e neppure andare a scuola (...in fondo questo non è un gran

sacrificio, vero?)

Che cosa devi fare? ...Un po’ di pazienza!Non aver frettaad alzarti dal letto,

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2Come si presenta?

L’aspetto tipico è quello della facciona tonda-tonda a causa del gonfiore di una o più spesso entrambe le ghiandole pa-

rotidi, ma ci sono casi in cui il gonfiore è più lieve oppure sono interessate altre

ghiandole salivari, come quelle che si tro-vano sotto la mandibola

Puoi avere febbre, anche alta, mal di te-sta e un malessere generale; le ghiandole fanno male tanto che masticare e degluti-

re diventa difficoltoso.

Può capitare, anche se molto raramen-te e specie nei ragazzi più grandi e negli adulti, che il gonfiore possa interessare

anche altre ghiandole, come ad esempio i testicoli (è la cosiddetta “orchite”, che

ovviamente non c’entra con gli orchi), ma in genere non lascia conseguenze: nel

giro di 7-10 giorni si è guariti.

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se non vorrai ritornarci al più presto.Non fare salti o partite al pallone,e non studiare per l’interrogazione.Un po’ di pazienza,dormi e riposae se ne hai voglia mangia pure qualcosa,ma che non sia secco,salato o ghiacciato,perché ti farebbe male al palato.Chiama la mamma,o il tuo papà,che tante storie ti racconterà.Dai tempo al tempoe presto vedrai,quanta energia ti ritroverai!

ConsigliSe non hai avuto questa malattia e non sei stato vaccinato con il vaccino MPR, non aspettare an-

cora e fallo subito; vaccinarsi dopo essere venuti a contatto con un compagno malato non sempre è

efficace nel prevenire la malattia, e in più sarai pro-tetto anche contro il morbillo e la rosolia!

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Ho un po’ paura della vaccina-zione: potrebbe farmi male?I vaccini sono sicuri, è per questa ragione che sono raccomandati. Quello che potrebbe suc-cederti, è ad esempio un piccolo gonfiore nella sede dalla iniezione, che, potrai trattare con impacchi di ghiaccio, oppure meno frequente-mente, un po’ di febbre. Si tratta comunque di disturbi lievi e passeggeri!

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Come fare per evitare di pren-

dersi la parotite?Una volta si doveva... stare alla larga dai compagni che si sapeva ammalati e spe-

rare di non essersela presa; oggi per fortuna abbiamo un

sistema più efficace e si-curo: la vaccinazione con il

vaccino MPR. E’ un vaccino che protegge contempora-neamente contro 3 diverse

malattie dei bambini: il Mor-billo, la Parotite e la Rosolia; pensa, 3 malattie con 1 sola vaccinazione ! E’ veramen-

te conveniente non trovi? Meglio di quelle offerte dei

supermercati che piacciono tanto alle mamme. Non è

una vaccinazione di quelle obbligatorie, ma questo non significa che non sia utile ed efficace: parlane con mam-

ma e papà e invitali a leg-gere le schede dedicate alle malattie e ai diversi vaccini!

Chi dovrebbe vaccinarsi contro questa malattia?

Il vaccino è consigliato per tutti i bambini

dal 1°anno di età, per i ragazzi ed anche per i grandi che non sono stati vaccinati o non hanno avuto questa malattia: per loro infatti

la parotite può essere più grave.

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C’era una volta...


Questa è la storia dell’orso goloso

Questa è la storia dell’orso goloso

che per i dolci ha un fiuto favoloso.

Passeggiando calmo

sente forte

Passeggiando calmo

sente forteil profumo

per la foresta

di una festa

Quatto quatto si aggira silentenon vuol spaventare la gente, il suo intento è ben altro e ormai si sa

portar via di soppiatto ciò che non ha.

Un dolcetto, una torta o la cioccolatache per noi ha cucinato nonna Renata.

Questo orso è un tantino birbantee a tutto dire è anche un furfante.Ma come posso non dargli ragione?

Come lui, sono anch’ io un

golosone!!

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La cura è dolce, natura-le e senza effetti col-laterali, e a funzionare sarebbe soprattutto il

cioccolato fondente. A scoprire la particolare pro-prietà del cioccolato in tut-te le sue espressioni, bevan-

da calda compresa, è uno studio condotto dall`University of Yale di new Haven (Con-necticut) e pubblicato sulla rivista Annals of Epidemiology, da cui emerge che il merito

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Sì al cacao in gravidanza:dimezza il rischio di nascite premature q

Le future mamme incinte hanno la scusa migliore per cedere alla voglia dicioccolato: dimezzerebbe infatti il rischio di incorrere nella preeclam-psia, diminuendo il pericolo di parti prematuri e preservando la salute del bambino e della mamma.

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Sì al cacao in gravidanza:dimezza il rischio di nascite premature q

è della teobromina contenuta nel cacao.La preeclampsia - patologia che può colpire le donne incinte ca-ratterizzata dalla presenza, sin-gola o in associazione, di sin-tomi come ipertensione,edema e proteinuria - può causare convulsioni, coaguli di sangue, danni al fegato e insufficienza renale. Lo studio ha visto coin-volte 2500 donne in dolce atte-sa: gli studiosi, dopo un`analisi delle abitudini alimentari del-le partecipanti, hanno rilevato che le signore che si abbando-navano più facilmente a snack “cioccolatosi” avevano fino al 50% in meno di probabilità di sviluppare la sindrome.

Alcune ricerche suggeriscono che il cioccolato al latte e quel-lo bianco non hanno gli stessi benefici in quanto contengono più zucchero e menoflavanoli, le sostanze in grado di favori-re una buona circolazione san-guigna e tenere sotto controllo

la pressione arteriosa. Quanto alla “posologia”, tra primo, secondo e terzo trime-stre non c`è differenza: il cioc-colato sembra avere effetti be-nefici sulla salute delle gestanti in ogni mese. “L`assunzione di cioccolato - si legge nella ricerca - risul-ta ugualmente protettiva durante tutti i trimestri della gravidanza”.

Fonti: www.ilsole24ore.it

TI è venuta voglia di cioccolato!?!?Gira pagina!

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Torta di cacao e pereIngredienti per 4 persone:

120 gr di burro

120 gr di zucchero

50 gr di cacao amaro

140 gr di farina

3 uova

mezzo cucchiaino di lievito per dolci

sale

2 pere

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C ome preparar la: STagliate il burro a pezzetti

e metteteli in una ciotola, lasciandolo ammorbidire per 1 oretta a temperatura ambiente.

SMontate il burro a crema lavorandolo con un cuc-chiaio di legno oppure con le fruste elettriche. Uni-te lo zucchero e i tuorli delle uova. Montate gli al-

bumi a neve ben ferma con un pizzico di sale.

SMescolate insieme il cacao, la farina e il lievi-to e uniteli al miscuglio di burro, alternando ogni

tanto con un cucchiaio di albumi.

SQuando avete unito la farina, unite gli albumi ri-mesti, mescolando delicatamente.

SSbucciate le pere e tagliatele a fette piuttosto spesse.

SVersate il composto in uno stampo imburrato e in-farinato (non troppo grande, circa 20 cm di diame-tro, oppure uno stampo da plum-cake) e sistemate le

fette di pere sulla superficie.

SCuocete nel forno già caldo a 170° per 45 minuti circa.

di Antonel la Cennamo

Piatti leggeri, freschi e ricchi di vitamine, per grandi e piccini, ci aiuteranno a combattere l’afa che comincia a farsi sentire!

E allora via libera ai colori e ai sapori estivi, pronti?

L’ estate sta arrivandoe noi ci prepariamo ad accoglierla anche in tavola!

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Tagliare il pane in pezzi e bagnarlo con poco aceto bianco, diciamo 2 cucchiai, e lasciarlo da parte. Incidere la buccia di ogni pomodoro con un coltello, formando una croce, facendo attenzione a non andare troppo in profondità. Tuffare i pomodori in una pentola capace piena di acqua in ebollizione e lasciateveli per 90 secondi. Scolateli e spellateli.Grazie a questa operazione la buccia verrà via con

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Gazpacho Pasta con salsa di carote Polpettone olive e pomodori secchi

MerendaPirati Cupcakes

Menù di maggio / giugno

400 g di pomodori maturi1/2 cetriolo

1 fette di panepoco aceto bianco

un pezzetto di cipollottouna falda di peperone poco olio extravergineacqua fredda, qb

sale, pepe uova sode per

decorare, o crostini

estrema facilità.Aprirli in due, togliere i semi, e

tagliarli in pezzi grossolani.Nel bicchiere del frullatore versare pomodori, pane, cetriolo sbucciato,

peperone crudo, cipollotto , sale, pepe e fare andare alla massima

velocità fino ad ottenere un composto perfettamente liscio.

A questo punto aggiungere tanta acqua freddissima quanto basta per raggiungere la consistenza che più

vi aggrada, a me piace più denso, ma c’è chi lo preferisce più liquido...

fate voi!Aggiungere 3 cucchiai di olio

extravergine d’oliva, aggiustare di sale e tenere in frigo.

Servire freddissimo, dopo almeno un paio d’ore di riposo

in frigo, arricchito da uova sode sminuzzate, cetrioli a cubetti o

semplici crostini.

L’ estate sta arrivando

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e noi ci prepariamo ad accoglierla anche in tavola!

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Pasta con salsa di carota

Polpettone Olive e pomodori secchi

2 caroteBrodo vegetale

Olio evoPasta

Formaggino

500 gr macinato di pollo4/5 pomodori semi

secchi sott’oliouna manciata di olive nere di Gaeta

1 fetta di pane seccolatte q.b

pangrattato

Lessare le carote in acqua salata, schiacciarle fino a farle diventare una purea allungare

con del brodo vegetale e portare a ebollizione. Cuocere la pasta del formato che si preferisce, facendo in modo che il brodo

sia assorbito quasi del tutto e un minuto prima di spegnere il

fuoco, aggiungere il formaggino. A fuoco spento, amalgamarlo

alla pasta, si creerà una cremina deliziosa. Per i bambini, servire aggiungendo solo un filo di olio

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tiingr

edien

tiIn un mixer, frullare i pomodori

semi secchi e le olive denocciolate, fino a formare una salsa.

Mettere a bagno il pane, strizzare bene e aggiungerlo al macinato e alle salse, amalgamare bene,

se serve rendere il composto più lavorabile con qualche goccia di latte. Una volta pronta, dare la forma del polpettone, adagiare su una pirofila e cospargere la superficie con del pangrattato.

Cuocere circa 30 minuti a 200°.

Pasta con salsa di carota

e del parmigiano grattugiato. Per gli adulti consiglierei anche

una spolveratina di 3 pepi (nero, bianco e rosa).

Polpettone Olive e pomodori secchim

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Pirati Cupcakes150gr. di burro morbido210gr. di zucchero90gr. di farina 60gr. di fecola3 uova 1 cucchiaino di lievito per dolci1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia

ingr

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ti

Mescolare tutti gli ingredienti liquidi, aggiungere quelli secchi

precedentemente setacciati e amalgamare il più velocemente possibile.

Dividere nei pirottini e cuocere circa 25 min a 180°, fare sempre la prova

stecchino. Una volta freddi, coprire con un velo di marmellata o cioccolato

spalmabile, ricoprire di pasta di zucchero e decorare.

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Descrizione La parte commestibile è costituita dai giovani germogli o turioni,

che spuntano alla base dei rizomi legnosi, denominati zampe. Sono di forma allungata, consistenza carnosa e sapore piuttosto delicato che evoca quello del carciofo.

Utilizzo principaleAsparagi bianchi, verdi e violetti sono adatti a tutte le prepara-zioni, mentre per frittate e zuppe, sono preferibili quelli selvatici. In Italia l’asparago viene servito in vari modi a seconda delle tradizioni locali: saltati con burro e parmigiano, accompagnati da uova fritte o sode o alla coque (vedi ricette), serviti con vinaigrette, con salsa maltese o con un filo di olio d’oliva e del Parmigiano reggiano. Gli asparagi possono essere usati per preparare zuppe, mousse o in vellutate.

Varieta’Asparagi bianchi o di Bassano vengono coltivati in assenza di luce durante la cre-scita. Hanno un sapore delicato. Asparagi violetti, dal sapore più rustico e un po’ amaro, sono in realtà aspa-ragi bianchi che riescono a fuoriuscire dal loro sito e, vedendo la luce, la punta diventa lilla. Asparagi verdi che germogliano all’aria aperta, hanno un sapore marcato e il loro germoglio possiede un gusto dolciastro. È il solo asparago che non ha bisogno di essere pelato.Asparagi selvatici (ideale per frittate e minestre), detti anche “asparagi di cam-

Nome: AsparagoASPArAGuS offIcInALISè una pianta erbacea perenne, primaverile. Ha origini millenarie e possiede particolari proprietà diuretiche. Il suo sapore cambia leggermente a seconda che sia verde, bianco, violetto o selvatico. Per lessarlo, esiste una pentola apposita detta “asparagiera”. contengono poche calorie, adatti a una dieta dimagrante.

La verduradel mese

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po”, crescono spontanei, sono sottili e hanno colore uniforme. Dato il sapore intenso, prima della cottura vanno sbollentati sempre.

La piantaE’ una specie dioica, cioè con una distinzione fra pianta maschio e femmina: solo le femmine portano i frutti e piccole bacche rosse con-tenenti semi neri. Diversamente da molte verdure, dove i germogli più piccoli e fini sono anche più teneri, gli steli più grossi dell’asparago hanno una maggiore polpa rispetto allo spessore della pelle, risultando quindi più teneri.

OrigineProbabilmente originari della Mesopotamia, o dell’Iran.

Stagionalita’Primavera. Da Marzo a Giugno.

Come sceglierePer essere sicuri che gli asparagi siano freschi, all’acquisto bisogna osserva-re le punte: - non devono essere piegate, ma belle dritte- devono essere chiuse - spezzandole devono venir via di netto, scrocchiando.I gambi:- devono essere lucidi, duri, flessibili dello stesso spessore e privi di screpolature.

Come pulirloPer la mondatura, occorre tagliare le estremità legnose dell’asparago e, a se-conda del tipo, togliere eventualmente la pelle bianca fino a 4 cm sotto il

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germoglio o oltre nel caso di asparagi vecchi o particolarmente grandi.

SuggerimentiPer preservarne il colore vivo alcuni consigliano di bagnarli in acqua gelata subito dopo la cottura.

Calorie25 Kcal/100gr.Gli asparagi contengono poche calorie, per questo sono particolarmente indicati nelle diete dimagranti.

Proprieta’Hanno proprietà depurative, ma per finire hanno un alto contenuto di calcio, fosforo e potassio.L’asparagina è uno degli amminoacidi presente in abbondanza, che serve alla fab-

bricazione di numerose sostanze proteiche, e dunque per la trasformazione dello zucchero.Ricco di Rutina che serve a rinforzare le pareti dei capillari.Acido folico è presente in abbondanza. Manganese e Vitamina A che hanno un effetto benefico sui legamenti, sui reni e la pel-le. Fosforo e Vitamina B che permettono di lottare contro l’astenia.contengono inoltre calcio, Magnesio, Potassio e sono poveri di Sodio.Controindicazioni uricemia, gotta e calcoli renali, malattie urinarie in genere. Limitarne il consumo in caso di arteriosclerosi.

ConservazioneDurano in frigorifero 4 giorni, nel cassetto della verdura, avvolti in un panno umido. fuori dal frigorifero, si conservano con i gambi immersi nell’acqua fredda per 24 ore.

Zuppa di asparagi con i gamberi-Affettate sottilmente le cipolle e tagliate a rondelle le carote: fatele rosolare nel burro per 5 minuti a fiamma dolce, mescolando di tanto in tanto. -Irrorate con il brodo bollente, mescolate e lasciate cuoce-re per 10 minuti. -Sbollentate gli asparagi in acqua leggermente salata, sgocciolateli ed uniteli alle altre verdure, in casseruola,

aggiungendo le erbe tritate. -Lasciate cuocere per 15 mi-nuti a fiamma vivace e poi frullate il tutto. -Tuffate in acqua bollente i gamberi per pochi minuti, sgocciolateli, sgusciateli e uni-teli alla zuppa con un bicchiere di vino bianco.-Dopo 5 minuti di cottura unite la panna, mescolate, regolate di sale, pepate legger-

bricazione di numerose sostanze proteiche, e dunque per la trasformazione dello zucchero.Ricco di Rutina che serve a rinforzare le pareti dei capillari.Acido folico è presente in abbondanza. Manganese e Vitamina A che hanno un effetto benefico sui legamenti, sui reni e la pel-le. Fosforo e Vitamina B che permettono di lottare contro l’astenia.contengono inoltre calcio, Magnesio, Potassio e sono poveri di Sodio.Controindicazioni uricemia, gotta e calcoli renali, malattie urinarie in genere. Limitarne il consumo in caso di arteriosclerosi.

ConservazioneDurano in frigorifero 4 giorni, nel cassetto della verdura, avvolti in un panno umido. fuori dal frigorifero, si conservano con i gambi immersi nell’acqua fredda per 24 ore.

Zuppa di asparagi con i gamberi

Ingredienti per 4 persone2 - Cipolle2 - Carote

40 G - Burro75 Cl - Brodo

1 Cucchiaino - Santoreggia Tritata1 Cucchiaino - Dragoncello Tritato

450 G - Asparagi Surgelati200 G - Gamberi Freschi

1 Bicchiere - Panna1/2 Bicchiere - Vino Bianco

1/2 Bicchiere - Vino SpumanteSalePepe

Cerfoglio (o Prezzemolo) per decorare

mente, unite lo spumante, mescolate e togliete dal fuoco.-Servite sbito!

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Una merenda

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Kawaii

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vUna merenda

tutta

I vostri bambini vi fanno disperare perchE’

non vogliono proprio mangiare?

Date vita a spuntini divertenti magari da condividere con gli amichetti in un pomeriggio di gioco post-scuola.

Una soluzione che oltre che trasfornare i sandwich in fac-ce buffe può anche stampare sopra il cibo

dei personaggini può essere questa!Perfetto per fare panini simpatici

con i musetti di conigli, rane e orsi. Ogni pezzo può tagliare il pane, la carne, le verdure e i san-

dwich, comunque del cibo spesso circa 4 centimetri e mezzo. È l’ideale per bambini che hanno bisogno di un aiutino per

aprire la bocca, e realizzare dei mini panini con cui riempire i bento-box.

Potete imprimere anche solo le facce dei personaggini kawaii senza dover tagliare il cibo.

Il gadget è lavabile in lavatrice, e facile da usare.

prodotto da torune che realizza stru-menti per rendere spassoso il cibo dei piccoli, è in vendita su Jbox a $10.50.

Non vi resta

solo che sbizzarrirvi

con i vostri cucc

ioli!!

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FIGLI NEGATIII appuntamento

Eccoci di nuovo qui, Dott. Ceccarelli.Come preannunciato nel numero scorso, è arrivato il momento di delineare un po’ più nel dettaglio progetti e risultati raggiunti da Figli Negati.Inizio con il chiederLe che risonanza abbia avuto l’iniziativa promossa da “I Love Papà” legata al Campionato del mondo di Trial, previsto per il 17 marzo al Mediolanum Forum Assago

Per la prima volta in Italia, in occasione della Festa del papà, le Associazioni I Love Papà e Figli Negati hanno ottenuto una collaborazione con gli organizzatori di un evento mondiale a beneficio dei padri e dei figli.

La crisi economica dei padri separati è sempre più grave. Dopo la separazione si perde la casa, assegnata alla ex moglie, più della metà dello stipendio (se il padre ha un lavoro) e la vicinanza con i figli.

Abbiamo provato ad aiutare i padri e i figli coinvolgendo gli organizzatori del campionato del mondo di Trial.

I figli accompagnati dal padre sono entrati gratis e le Associazioni e gli

FIGLI NEGATI DADDY’S PrIDE

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FIGLI NEGATI DADDY’S PrIDEa cura di Carmela Giordano

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organizzatori dell’evento hanno offerto le magliette I Love Papà.

Questa iniziativa si ripeterà ogni anno estendendola ai Presidenti delle squadre di calcio, ai cinema, ai ristoranti etc.

Quel giorno di festa dei padri deve diventare la Festa dei papà con i figli. Per par condicio chiederemo lo stesso “trattamento” anche per le mamme in occasione della Festa della mamma il prossimo 6 maggio.Di solito il 15 giugno avete un appuntamento fisso con la “Festa Nazionale dei Figli”, Le chiedo, quindi, come e dove si svolgerà quest’anno la festa e se può delineare come nasce e qual è l’obiettivo principale dell’iniziativa?

Abbiamo scelto questa data simbolica perché è al centro dell’anno, si posiziona tra la festa del papà e della mamma (marzo e maggio) e quella dei nonni istituita il 2 ottobre.

Questo è il terzo anno che chiediamo allo Stato Italiano di istituire la Festa Nazionale dei Figli.

In altre nazioni si dedica un giorno dell’anno ai figli, in Italia ancora no.

Mettere al centro dell’interesse familiare la festa dei figli ci porterebbe ogni anno ad interessarci, in maniera diversa, dei problemi, delle aspettative, dei desideri e delle difficoltà dei figli.

Festeggiare ogni anno solo i padri, le madri e i nonni è diseducativo e incivile. Per par condicio e per scomodare anche l’art. 3 della Costituzione, “siamo tutti uguali …”, è giusto dedicare un giorno anche ai figli.

L’anno scorso abbiamo premiato i “figli dell’anno” dal momento che da molti anni premiamo il papà, la mamma e i nonni dell’anno.

Sempre lo scorso anno, il Presidente Gianfranco Fini ci rispose che una commissione parlamentare si sarebbe occupata della nostra richiesta. Nell’attesa, il prossimo 15 giugno, ritorneremo a Piazza Montecitorio per chiedere la Festa dei Figli.

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Comunicato Stampa

Istituzione della Festa Nazionale dei Figli

Roma 15 giugno 2011, Piazza Montecitorio

Per il secondo anno consecutivo le Associazioni I Love Papà, Figli Negati e I Love Alatri richiederanno ufficialmente allo Stato Italiano l’Istituzione della Festa Nazionale dei Figli.

La Festa - manifestazione si svolgerà a Roma in Piazza Montecitorio dalle 10 alle 19.

Verranno premiati con due Minioscar, per la prima volta in Italia, i figli dell’anno 2010.

Hanno aderito alla richiesta altre Associazioni: Rotary Club Guidonia Montecelio, Associazione Simper Fidelis Roma ( Gruppo motociclisti Harley Davidson ),

Associazione Gruppo Storico Romano, Associazione Uomini Casalinghi, Associazione Alessandro Bini, Associazione I Love Sanremo,

Gruppo Black Jack Cafè (campione del mondo Ferrari Challenge).

Dopo le Feste della Mamma, del Papà e dei Nonni è doveroso dedicare la stessa giornata di festa anche ai Figli. Questa festa si festeggia in mol-tissimi Paesi del mondo. In Svezia si festeggia dal 1916.

Ogni 15 giugno, data stabilita dalle tre Associazioni (è una data a metà tra la festa dei genitori e quella dei nonni), si celebrerà questa felice ri-correnza davanti a Montecitorio fino a quando non verrà votata dal Parlamento.

L’anno scorso, il dott. Alberto Solia, Consigliere Capo della Segreteria del Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, ha ricevuto una delegazione delle Associazioni composta da Giorgio e Giulia Ceccarelli (Presidente e Vice Presidente dell’Associazione I Love Papà) che ha conse-

gnato la richiesta della Istituzione della Festa Nazionale dei Figli.

Tre Comuni Italiani (Albano, Tivoli e Ponzano Romano) e il Municipio XI del Comune di Roma hanno aderito alla Festa dei Figli con Patrocinio gratuito.

Il 15 giugno verrà consegnato al Parlamento il documento di richiesta della Festa Nazionale dei Figli in cui si chiederanno: - il rispetto dell’importanza dei figli all’interno delle famiglie

- iniziative per la valorizzazione del ruolo dei figli promosse dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni

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Comunicato Stampa

Istituzione della Festa Nazionale dei Figli

Roma 15 giugno 2011, Piazza Montecitorio

Per il secondo anno consecutivo le Associazioni I Love Papà, Figli Negati e I Love Alatri richiederanno ufficialmente allo Stato Italiano l’Istituzione della Festa Nazionale dei Figli.

La Festa - manifestazione si svolgerà a Roma in Piazza Montecitorio dalle 10 alle 19.

Verranno premiati con due Minioscar, per la prima volta in Italia, i figli dell’anno 2010.

Hanno aderito alla richiesta altre Associazioni: Rotary Club Guidonia Montecelio, Associazione Simper Fidelis Roma ( Gruppo motociclisti Harley Davidson ),

Associazione Gruppo Storico Romano, Associazione Uomini Casalinghi, Associazione Alessandro Bini, Associazione I Love Sanremo,

Gruppo Black Jack Cafè (campione del mondo Ferrari Challenge).

Dopo le Feste della Mamma, del Papà e dei Nonni è doveroso dedicare la stessa giornata di festa anche ai Figli. Questa festa si festeggia in mol-tissimi Paesi del mondo. In Svezia si festeggia dal 1916.

Ogni 15 giugno, data stabilita dalle tre Associazioni (è una data a metà tra la festa dei genitori e quella dei nonni), si celebrerà questa felice ri-correnza davanti a Montecitorio fino a quando non verrà votata dal Parlamento.

L’anno scorso, il dott. Alberto Solia, Consigliere Capo della Segreteria del Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, ha ricevuto una delegazione delle Associazioni composta da Giorgio e Giulia Ceccarelli (Presidente e Vice Presidente dell’Associazione I Love Papà) che ha conse-

gnato la richiesta della Istituzione della Festa Nazionale dei Figli.

Tre Comuni Italiani (Albano, Tivoli e Ponzano Romano) e il Municipio XI del Comune di Roma hanno aderito alla Festa dei Figli con Patrocinio gratuito.

Il 15 giugno verrà consegnato al Parlamento il documento di richiesta della Festa Nazionale dei Figli in cui si chiederanno: - il rispetto dell’importanza dei figli all’interno delle famiglie

- iniziative per la valorizzazione del ruolo dei figli promosse dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni

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Mi piacerebbe poi puntare l’attenzione su altre due iniziative da Lei promosse ed organizzate: “La Festa dei Nonni” e il “Memorial Day”. Le chiedo di chiarire ai lettori come nascono queste iniziative, dove si svolgono e quali risultati hanno prodotto in questi anni

La Festa Nazionale dei Nonni è stata istituita dalla legge

- approfondimenti nelle scuole pubbliche e private delle tematiche relative al ruolo dei figli - Istituzione del Premio Nazionale del Figlio e della Figlia dell’anno per premiare quelli che hanno

compiuto azioni meritorie sul piano sociale.

Alla Festa del 15 giugno parteciperanno genitori, nonni e soprattutto i figli.Su richiesta del consigliere del Municipio XI del Comune di Roma, Massimo Cartella, è stata approvata all’unanimità da tutto il Consiglio del Mu-

nicipio XI la proposta delle Associazioni I Love Papà e Figli Negati sulla Istituzione della Festa Nazionale dei Figli.Questa votazione unanime è la dimostrazione che la Festa dei Figli è riconosciuta da tutti i partiti

italiani come utile per tutte le famiglie e per il Paese.

Dopo il Daddy’s Pride di Roma e di Vienna (nona edizione) un’altra giornata storica per tutti gli italiani:

la Festa Nazionale dei Figli.

dott. Giorgio Ceccarelliideatore e promotore della Festa dei Figli.

Presidente delle Associazioni I Love Papà, Figli Negati e I Love Alatri.

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31 luglio 2005 n. 159.

Voglio ricordare, con vero orgoglio, che proprio nel 2005, l’Associazione Figli Negati da me presieduta, organizzò una festa con i nonni della Casa di Riposo “G.B. Lisi” della città di Alatri.

Li portai, per il giorno della loro festa, a mangiare al ristorante come raramente gli capitava di fare.

Lo scopo era quello di festeggiare con i nonni meno fortunati. Non tutte le strutture italiane sono valide come quella della Casa di Riposo “G.B. Lisi” di Alatri, ma il mio pensiero era rivolto soprattutto a tutti i nonni dimenticati in queste strutture a volte fatiscenti e pericolose.

- approfondimenti nelle scuole pubbliche e private delle tematiche relative al ruolo dei figli - Istituzione del Premio Nazionale del Figlio e della Figlia dell’anno per premiare quelli che hanno

compiuto azioni meritorie sul piano sociale.

Alla Festa del 15 giugno parteciperanno genitori, nonni e soprattutto i figli.Su richiesta del consigliere del Municipio XI del Comune di Roma, Massimo Cartella, è stata approvata all’unanimità da tutto il Consiglio del Mu-

nicipio XI la proposta delle Associazioni I Love Papà e Figli Negati sulla Istituzione della Festa Nazionale dei Figli.Questa votazione unanime è la dimostrazione che la Festa dei Figli è riconosciuta da tutti i partiti

italiani come utile per tutte le famiglie e per il Paese.

Dopo il Daddy’s Pride di Roma e di Vienna (nona edizione) un’altra giornata storica per tutti gli italiani:

la Festa Nazionale dei Figli.

dott. Giorgio Ceccarelliideatore e promotore della Festa dei Figli.

Presidente delle Associazioni I Love Papà, Figli Negati e I Love Alatri.

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Difficilmente i nonni e gli anziani escono dalle loro case di riposo. Onoriamo la festa dei nonni con un pranzo, soprattutto per i nonni ricoverati o ospitati nella casa di cura “G.B. Lisi” o seguiti dai servizi sociali, con lo scopo di farli sentire vivi e non dimenticati.

Ho voluto invitare tutte le città italiane a copiare la nostra iniziativa.

La legge sulla Festa dei nonni prevede, tra le altre iniziative, la premiazione dei nonni dell’anno (Legge 31 luglio 2005, n. 159 Art. 2. c. 1).

Non ci risulta che sia mai stato premiato un nonno o una nonna.

La legge c’è ma non si applica. L’Associazione Figli Negati, ogni anno, da sette anni ormai, premia i nonni dell’anno.

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Nel 2011 abbiamo premiato con il Minioscar “Nonni dell’anno 2011” la nonna Guarascone Alda e il nonno Pecci Nello, i nonni più anziani della Casa di Riposo di Alatri, che si aggiungono ai 72 personaggi, noti o meno noti (Maurizio Costanzo, Federica Sciarelli, gli Ambasciatori Argentino, Venezuelano, Moldavo etc.), già premiati negli ultimi tre anni.

Con la consegna del premio sono diventati i “testimonial dei nonni” come loro, e per un anno rappresenteranno tutti gli anziani chiusi nelle Case di Riposo.

Grazie alle Associazioni, ed in particolare ad “I Love Alatri”, siamo giunti alla 7° edizione di questa

manifestazione che ha riscosso un enorme successo negli anni passati.

Lo scorso anno, nelle diverse attività promosse dall’Associazione “I LOVE ALATRI”, sono stati infatti coinvolti, oltre ai nonni, molte scuole del territorio, dalla materna, all’elementare fino alla media. Moltissimi alunni hanno partecipato con grande entusiasmo ai vari concorsi promossi. Molti ricorderanno la manifestazione conclusiva svoltasi al Palazzetto dello Sport di Alatri e alla quale hanno partecipato circa 2000 persone, con grande soddisfazione per l’Associazione.

VII MEMORIAL DAY - Roma 7 aprile

Per il settimo anno consecutivo l’Associazione Figli Negati ha organizzato a Roma la GIORNATA MONDIALE DELLA MEMORIA, MEMORIAL DAY, dedicata a tutti i papà che si sono suicidati nel mondo a causa della lontananza dai figli.

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La data del 7 aprile rimarrà come il giorno simbolico di molti suicidi nei quali non debbono mai cadere i genitori separati.

In quel giorno del 1996 si tolse la vita, dandosi fuoco, ad Aosta un padre separato per la mancanza della figlia dopo la separazione.

Nel pieno rispetto della volontà della figlia, l’Associazione ha deciso di non tenere la “Giornata della memoria” ad Aosta e di dedicare l’evento, come negli anni passati e per il futuro, non solo ad uno ma a tutti i padri che hanno compiuto l’estremo gesto.

I padri hanno commemorato i padri suicidatisi davanti al Vaticano con un minuto di silenzio e con l’esposizione dei cartelli “PAPA’ C’ERA”, “PAPA’ NON C’E’ PIU’ “, “DADDY’S GONE”, “DADDY WAS HERE” e con delle sagome di bare nere con la croce bianca.

La tragedia dei decessi post familiari è un problema mondiale che necessita di un intervento da parte degli Stati.

Hanno aderito il movimento pacifista Armata dei Padri (Figli Negati, Figli Liberi e Genitori negati) e, da due anni, la RACE FOR LIFE, maratona mondiale per la prevenzione dei suicidi.

Ogni anno ripeteremo questa commemorazione per ricordare il dolore e la disperazione di tanti padri allontanati dai figli dopo la separazione e

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rinnoveremo l’appello a tutti i padri separati di non suicidarsi e di non usare violenza contro le ex mogli e i figli. Dott. Ceccarelli credo che le iniziative descritte, in entrambe le interviste, rivestano un ruolo transgenerazionale di significati, valori, codici emozionali, modelli relazionali e qualità degli affetti.

L’attenzione non è posta solo ai padri, ma alla famiglia nel suo significato più profondo.

Dott. Giorgio Ceccarelli, funzionario direttivo amministrativo del comune di Roma.

Presidente delle Associazioni: Figli Negati, I Love Papà, I Love Alatri.

Sostenitore, con 100 manifestazioni italiane ed estere, della Legge sull’Affido Condiviso

Coordinatore mondiale dell’INTERNATIONAL MAN’S DAY, Giornata Mondiale dell’Uomo festeggiata in 50 Nazioni.

Fondatore e coordinatore del movimento pacifista dei padri, ARMATA DEI PADRI.

Ideatore e Promotore dei seguenti premi ed eventi:

Per poter contattare Figli Negati

Per info su:

La sede è in Via dei Buonvisi 97

TEL: 3392753088

E-MAIL: [email protected]”

SITO: www.figlinegati.it - www.ilovepapa.it

www.daddyspride.org

Dott.Ceccarelli

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DADDY’S PRIDE - Unica Marcia mondiale dei papà giunta alla 10° edizione.

MINIOSCAR IN CAMPIDOGLIO

FESTA NAZIONALE DEI FIGLI il 15 giugno di ogni anno (presentata quest’anno alla segreteria del Presidente della

Camera Gianfranco Fini).

FESTA DEI NONNI rinchiusi nelle case di riposo e da quattro anni festa con i nonni della Casa di Riposo di Alatri.

CASA DEI PAPÀ SEPARATI a Roma e del Progetto PAPÀ C’È VILLAGE il Villaggio dei papà separati nei capoluoghi d’Italia.

Dei premi PAPÀ DELL’ANNO, NONNI DELL’ANNO, MAMMA DELL’ANNO e FIGLI DELL’ANNO

CIRCOLARE SCOLASTICA del Ministro Moratti: i genitori separati hanno il diritto di ricevere la copia della pagella dei figli

e possono parlare con i loro insegnanti.

MEMORIAL DAY, giornata dedicata al suicidio di un maestro elementare di Aosta privato della frequentazione con la figlia. Si

diede fuoco davanti al Tribunale e morì.

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foto di alcune iniziative Figli Negati

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COMUNICATO STAMPAAssociazione I Love Papà

LA MOLDAVA NINA RADU, MAMMA DELL’ANNO 2010.

L’Associazione I Love Papà ha premiato la moldava Nina Radu come mamma dell’anno 2010.

La sua morte improvvisa avvenuta, a causa di un ictus, il 13 aprile 2010.

Questa donna e madre moldava, di soli 44 anni, ha salvato la vita a quattro cit-tadini italiani, donando il cuore, un rene, il fegato e

il pancreas e rene insieme.

Il Minioscar sarà consegnato all’ambasciatore moldavo Gheorghe Rusnac per inviarlo al figlio di Nina Radu, Ion.

Il giovane figlio, con grande coraggio, ha espresso il suo consenso all’espianto degli organi dal corpo dell’ amata mamma.

Il premio Minioscar è un ringraziamento per questa mamma che non sarà mai dimenticata dall’Italia e dalla Moldova.

Il Presidentedott. Giorgio Ceccarelli

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AIRETT ONLUS, 20 anni di lotta e speranza

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BIMBI BELLI MAGAZINE Maggio/Giugno 2012

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