BIMBI BELLI MAGAZINE Ottobre 2011

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e nella copertina successiva L e c o pertine d’autunn o V i presentiamo M artina A ndrea I nostri Bimbi: ¢ Dopo scuola... mille impegni come scegliere le attività extra-scolastiche per i nostri bambini Numero 13 Ottobre 2011 Mensile - Anno II ¢ Speciale Il nostro addio

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Il numero di Ottobre della nuova rivista interattiva dedicata al mondo delle mamme e ai loro bimbi.

Transcript of BIMBI BELLI MAGAZINE Ottobre 2011

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e nella copertina successiva

Le copertine d’autunno

Vi presentiamo

Martina

Andrea

I nostri Bimbi:

¢Dopo scuola...mille impegnicome sceglierele attivitàextra-scolasticheper i nostri bambini

Numero 13 Ottobre 2011Mensile - Anno II

¢Speciale Il nostro addio

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Prodotto e distribuito da H-angar 93 s.a.s.

www.h-angar93.it - [email protected]

AutunnoInverno 2011- 2012

Presso Bimbi Belli abbigliamentoC.so Buenos Aires 75, Milano - Via 25 Aprile 68, Peschiera Borromeo

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¢Cucinamenù di ottobre

addio piatti freddie insalatine

per i più piccoliIdee divertenti per halloweenSorrisi

MOSTRUOSI

¢Novità: musica LIVE! “Lorenzo Cherubini” Ora tour 2011

¢Olioextravergined’oliva

Numero 13 Ottobre 2011Mensile - Anno II

l’energia giusta per il nuovo anno scolastico

¢“Aiutami a fare da solo”La scuola primaria nata dal metodo Montessori

¢PERCHÉ GIOCARE A RUGBY?i dottori consigliano...

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Ecco il video: http://www.facebook.com/photo.php?v=292095737468202

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Carlo Bello

Direttore e redazioneDIRETTORE: Carlo BelloREALIZZAZIONE GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Valentina RadaelliCOLLABORATORI: Lucia Macchioni, Elisabetta Be-lotti, Federica Federico, Andrea Lehotska, Manuela Figlia, Maria Rosa, Antonella Cennamo, Chia-ra Conserva, Valentina NettiCOMITATO SCIENTIFICO: Carmela Giordano: psicologa e psicoterapeuta, esperta in psico-diagnosi, insegnante di massag-gio infantile. Carla Gambini:Biologa nutrizioni-sta, esperta in nutrizione e benes-sere, collabora con centri polifun-zionali e sportivi per consulenze ed elaborazione di diete.Federica Federico: Ginecologia ed OstretriciaFOTO COPERTINA: 2 click Photography - MILANOwww.2clickphoto.comREDAZIONE: via 25 Aprile, 68/1 20068 Peschiera Borromeo (MI)

TELEFONO: 02 87.28.34.02MAIL: [email protected]

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Questa fotorisale all'estate dell'84, avevo 8 anni ed ero alto poco più dei puffi.Di quell'estate ho un ricordo indelebile:quello di una notte incredibile!

Un'emozione che ho rivissuto nella notte di qualche giorno fa,in cui sarebbe dovuto cadere un satellite sull’Italia.

Sarebbe dovuto cadere proprio nel mio giardino secon-do le previsioni, e nella mia fantasia, già immaginavo la colonizzazione da parte esserini simpatici tipo E.T. l'extraterrestre. Ho passato la notte guardando il cielo e ricordando quell'estate di quando avevo 8 anni.

Ad agosto si andava in vacanza nella nostra casa al mare per quei 2-3 mesi, ma un paio di giorni, li passavo sempre nella grande casa del fratello di mio padre.Lui, noto giornalista e scrittore,quasi 30 anni fa era inviato per la Rai in tutte le zone del mondo,è sempre stato un grandissimo oratore,quando inizia a parlare e a raccontare ciò che ha visto,parla non solo con la voce, ma con gli occhi, con la passione.Una splendida cultura che arrivi a respirare.

Lui, per lavoro, utilizzava al fianco della sua classica mac-china da scrivere,una serie di apparecchiature gigantesche,tecnologicamente "fantascientifiche" per l'epoca.Aveva un telefono "cellulare" che era grande quanto una valigiae che gli permetteva di telefonare in qualunque angolo del mondo,

E se fossero Extraterrestri? Un ricordo del la mia infanzia, che mi torna in mente oggi.

di Carlo Bello

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utilizzava apparecchiature per trasferire gli articoli dalle zone di guerra alla sede giornalistica,ecc.Ma quella notte, dell'agosto '84, fu incre-dibile l'attrazione che provai per un suo dispositivo apparentemente "normale",anche se, in fondo in fondo, non lo era.La mia attenzione cadde su quella grande radio portatile.Sarà che la radio è un mezzo che ho sempre amato,sarà la passione per la musica che già fortemente avevo,ma quella era una radio molto diversa,oltre a funzionare su normali stazioni (AM/FM),aveva tutta una serie di frequenze speciali.C'erano le "onde corte",con le quali si riuscivano a sentire radio che trasmettevano dal giappone o dall'america....e già qui le emozioni salivano nell'ascoltare popoli così lontani da noi,c'erano le frequenze delle forze dell'ordine,perché un buon giornalista in zone di guerradeve arrivare subito nei luoghi dove sono segnalate problematiche,ma quella che mi lasciò immobile,era la frequenza "navale",dove praticamente le imbarcazioni,tramite il codice morse lanciavano gli S.O.S. o comunicavano le anomalie.Lo zio, mi spiegò che S.O.S. era la forma contratta di"Save Our Ship" o "Save Our Souls"che tradotto voleva dire: salvate le nostre barche o le nostre anime.Intorno a noi era buio,un buio fortissimo,un nero che ancora ricordo,

ed essendo piena estate significava che era già notte fonda.La temperatura era comunque gradevolissima,e io e lui eravamo impegnati, con un foglio che conteneva l'al-fabeto morse,a decifrare i segnali provenienti dalle navi.Gli chiesi:"Ma se questi segnali non provenissero dalle navi?Zio, chi ce lo dice che non sono segnali che arrivano dallo spazio?"Lo zio mi guardò con un'aria un po' compiaciuta, ma davanti al mio visino tenero, mi assecondò. Fisso la radio che emetteva questo suono

"TI-TI-TI TA-TA-TA TI-TI-TI""3 punti, 3 linee, 3 punti" mi disse lui,e guardando il foglio dell'alfabeto morse, corrispondevano proprio alle lettere S.O.S.Cercai con il suo aiuto di decifrare e scrivere altri messaggi.

di Carlo Bello

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Ricordo che erano messaggi di panico.Qualcosa di pericoloso,qualcosa di molto più grande di me che stava per accade-re altrove.Volevo poter far qualcosa,e lo zio mi tranquillizzava dicen-domi che quei segnalili stava ricevendo anche la capita-neria di portoe che la stessa avrebbe provveduto ad aiutare quelle persone in difficoltà. Incuriositi entrambi,continuammo ancora a lungo questo "gioco" dell'ascolto,finchè non rivolsi lo sguardo su quel cielo nero,e mi accorsi di alcune strane luci,in alto,in un punto indefinito,senza il nulla intorno,null'altro si intravedevaa parte loro,delle luci bianche e rosse.Come tutti i bambini sgranai gli occhi econ la bocca spalancata,presi fiato e gridai:"ZIO!!! ECCO CHI STA LANCIANDO GLI SOS, STANNO ARRIVANDO!"Lo zio guardò in alto,mi disse "Cosa? Carlo cosa??"gli indicai tremando quelle luci in fondo alla campagna circostante.Lui le osservò.Rimase in silenzio,ma la radio no.Lei continuava il suo TI-TI-TI TA-TA-TA TI-TI-TILo zio cercò di tranquillizzarmi,ma quei segnali "coincidenti" per me erano già una certezza. Ad un certo punto, l'apocalisse.Dal cielo apparve un fascio di luce che proseguivafino ad arrivare fin giù a terra,non sapevo in quale luogo esattamente,ma in quella zona.

Lo zio esclamò "Porca miseria! Che cosa succede?"La radio si fermò,per poi riprendere subito dopo con i soliti TI-TI e TA-TAma mischiati,

veloci,sincopati.Corsi sul foglio dell'alfabeto morse,ma non ci riuscivo,

non capivo,era troppo veloce il messaggio,ma ero certo, arrivava da loro.

Lo zio era con il naso all'insù,e non sapeva cosa dirmi per tranquillizzarmi,ma lo vedevo benissimo che anche lui si era agitato,aveva l'emozione sulla pelle tanto quanto l'avevo io.Fu una notte interminabile.La mattina seguente,lui già sveglio dall'alba,perché, anche se era in vacanza,era ligio al suo lavoro,e dalle 5 alle 9 scriveva le notizie per il suo GR1 di Radio Rai.

Lo raggiunsi,mi misi al suo fianco.La zia ci preparò la colazione su un tavolo imbanditoproprio sul piazzale antistante all'ingresso principale della casa.Nonostrante tutto lo spazio che avevamo a dispozione,"casualmente" ci ritrovammo proprio nello stesso punto in cui eravamo la notte prima.Intorno a noi solo campagna e il viale di accesso alla tenuta.Io guardavo lo zio come per ricevere conferme,come per aver certezze che non fosse stato tutto semplicemente un sogno,lui non disse nulla,finché non ci sedemmo,e non iniziammo a mangiare.

A quel punto,seduti a quel tavolo eravamo in 3,si era aggiunta anche la zia,che disse con la sua bella voce squillante e sempre rassicurante:

"Uomini di questa casa, rac-

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Lo zio esclamò "Porca miseria! Che cosa succede?"La radio si fermò,per poi riprendere subito dopo con i soliti TI-TI e TA-TAma mischiati,

veloci,sincopati.Corsi sul foglio dell'alfabeto morse,ma non ci riuscivo,

non capivo,era troppo veloce il messaggio,ma ero certo, arrivava da loro.

Lo zio era con il naso all'insù,e non sapeva cosa dirmi per tranquillizzarmi,ma lo vedevo benissimo che anche lui si era agitato,aveva l'emozione sulla pelle tanto quanto l'avevo io.Fu una notte interminabile.La mattina seguente,lui già sveglio dall'alba,perché, anche se era in vacanza,era ligio al suo lavoro,e dalle 5 alle 9 scriveva le notizie per il suo GR1 di Radio Rai.

Lo raggiunsi,mi misi al suo fianco.La zia ci preparò la colazione su un tavolo imbanditoproprio sul piazzale antistante all'ingresso principale della casa.Nonostrante tutto lo spazio che avevamo a dispozione,"casualmente" ci ritrovammo proprio nello stesso punto in cui eravamo la notte prima.Intorno a noi solo campagna e il viale di accesso alla tenuta.Io guardavo lo zio come per ricevere conferme,come per aver certezze che non fosse stato tutto semplicemente un sogno,lui non disse nulla,finché non ci sedemmo,e non iniziammo a mangiare.

A quel punto,seduti a quel tavolo eravamo in 3,si era aggiunta anche la zia,che disse con la sua bella voce squillante e sempre rassicurante:

"Uomini di questa casa, rac-

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contatemi che avete fatto di bello ieri sera!"

Io, piccolino piccol

ino, guardai il grande uomo che avevo al mio fianco,

che prima di rispondere alla zia (Nini),

mi guardò,sospirò,e disse;"Vedi Nini questo sciuscett

o?" (lo zio mi ha sempre chiamato così, è un

termine che derivava da sciuscià -i lustra

scarpe- e dal suo modo carino di

ricordarmi che fu lui l'uomo che da neonato mi battezzò)

"Bene Nini, questo disgraziato stanotte mi ha fatto venire u

n colpo.

Abbiamo vissuto dal vivo l'arrivo degli alien

i".

Per lo stupore,sgranai gli occhi a

ncor di più rispetto a come lo feci la notte precedente,

e mi spuntò il sorriso.

Mi sentii sollevato, non era stato un se

mplice sogno...

Ma era accaduto veramente!

E poi pensai: "lo zio ha usato la parola alieni, quindi anche lui ci ha cre-

duto, non solo io!"Continuò lo zio,che aveva come tutte le mattine almeno 15-20 quotidia

ni sottomano:

"Nini, vedi quelle antenne la in fondo?

Di notte per renderle visibili ai velivol

i,

hanno delle luci bianche e rosse acc

ese,

e leggi qui..." -prese i quotidiani loca

li-

"ieri notte hanno inaugurato la nuov

a discoteca qui vicino

e per attirare il pubblico hanno usa

to questa novità:

i fari di luce puntati al cielo!"

"Bene. Vuoi sapere cosa abbiamo fatto noi uomini di casa ieri notte?

Ce la siamo fattta addosso!"

Siamo scoppiati a ridere,

abbiamo fatto colazione sereni,

ma io...non ho smesso di crederci.

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E ieri notte,li ho aspettati.

Ma nessun segnale fino alle 4,ora in cui sono crollato dalla stanchezza,

ma alle 6 ero già (incredibilmente) sveglio e guardavo il giardino,

ma nulla.Nessun frammento di satellite caduto.

Io continuo ad aspettarli. Arriveranno.

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SOMMARIO

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¢ Le copertined’autunno

Bimbo CopertinaAndrea

Bimba Copertina Martina

ServiziMamma

Dormi,dormi,dormi 22

BimboDopo scuola...mille impegni 26Bimba copertina Martina 30

Aiutami a fare da solo 54Bimbo copertina Andrea 60

AttualitàAddio a Steve Jobs 86

Matrimonio da sogno... 92Lorenzo Capuano,

Ti amo comunque 96

SaluteL’importanza della creatività 78

Olio extra vergine d’oliva: l’energia giusta

per il nuovo anno scolastico 98

SportPerchè giocare a rugby? 102

MusicaLorenzo Cherubini,

“Ora tour 2011” 106Madonna, Coldplay, il Boss 110

CucinaMenù di ottobre 112

Editoriale 2Spazio Associazioni 14

Gossip 118

30

58Tinte

d’autunnoVestire le vostre

piccole donne

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INTERVISTA ALLA DOTT.SSA PAOLA MUSCATO, Psicologa e Neuropsicologa,

Si occupa di diagnosi e abilitazione di di-sturbi neuropsicologici e di sostegno alle famiglie. Svolge attività libero professionale ed è docente di corsi sui Disturbi dell’Ap-

prendimento e Valutazione Neuropsicolo-gica. Ha lavorato presso l’Unità Operativa di

Neuropsicologia di Narni Scalo della ASL4 di Terni e ha collaborato con l’Unità di Neuroriabi-

litazione dell’IRCSS Bambino Gesù nelle sedi di Pali-doro e Santa Marinella.

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a cura di Carmela Giordano

Come nasce “Bambiniincorso” e quali sono le principali attività e settori a cui si rivolge?

L’associazione è nata quest’anno dalla collaborazione già collaudata con colleghi interessati a promuovere lo sviluppo psicologico del bambino. Da diversi anni seguiamo le famiglie per supportarle nell’educazione dei bambini, rispetto a situazioni difficili, momenti di crisi o anche per situazione di problematiche più o meno gravi che intervengono nello sviluppo quali ad esempio l’Autismo, i Disturbi dell’Apprendimento, i Disturbi del Linguaggio.

L’ambito a cui ci rivolgiamo è piuttosto ampio e sono necessari interventi specializzati che un solo professionista non potrebbe gestire, da qui l’idea di costituire un gruppo con professionalità diverse.

Il nostro lavoro è rivolto principalmente ai singoli bambini e alla loro famiglia, anche se prevediamo interventi di gruppo che possono essere più efficaci in alcune situazioni.

Il processo di cambiamento del bambino è legato al benessere ed alla comprensione da parte dei genitori che a seconda delle situazioni sono coinvolti nell’intervento con modalità differenti. In alcuni casi diamo priorità allo spiegare ai genitori il tipo di difficoltà che riscontriamo nel bambino, illustrando gli esiti della valutazione con lo scopo di contribuire alla conoscenza che i genitori possono avere dei propri figli. Altre volte la priorità è quella di individuare possibili obiettivi da porsi nell’educazione del bambino.

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Laddove ne riscontriamo la necessità dedichiamo ai genitori percorsi in cui sono presenti in terapia con i bambini o li invitiamo a partecipare ad incontri di gruppo.

Ultimamente, sembra che vi sia un incremento dei disturbi legati all’apprendimento, potrebbe, quindi, dirmi cosa pensa al riguardo e cosa “Bambiniincorso” potrebbe fare in merito ad azioni preventive o di sostegno?

Negli ultimi anni sono aumentate le diagnosi di Disturbo Specifico e Aspecifico dell’apprendimento, non credo per un aumento dell’incidenza della patologia nella popolazione, quanto per una maggiore sensibilità e informazione rispetto a questo tipo di disturbo. L’associazione “Bambiniincorso” è molto attiva in questo campo e propone alle scuole la possibilità di effettuare uno screening per individuare i bambini con queste problematiche e progettare per loro un percorso terapeutico. Inoltre viene proposto uno screening anche per i più piccoli (fino ai 8-9 anni) per i quali non è possibile effettuare una diagnosi, ma per cui è possibile trovare indicatori di sensibilità alla patologia e proporre percorsi di sostegno precoci.

Potrebbe delineare come la presenza di un disturbo di attenzione ed iperattività

(ADHD) possa incidere sul rendimento scolastico di un bambino e, quindi, descrivere quali strategie ed azioni intraprendere affinché il

bambino viva in maniera più serena la scuola?

La problematica del deficit di Attenzione, con o senza Iperattività, è sicuramente uno degli ambiti più complessi della nostra attività. Un bambino

con queste problematiche può presentare

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numeros i sintomi e in molti contesti. In particolare nel contesto scolastico il bambino potrebbe avere difficoltà a rimanere seduto sulla sua sedia per il tempo richiesto, a mantenere l’attenzione sul compito o sulla spiegazione, a ignorare le distrazioni, a inibire comportamenti con il movimento delle mani o della gambe. Tutto ciò incide sia sul suo rendimento scolastico in senso stretto a causa delle difficoltà di concentrazione, sia sul suo vissuto scolastico, in quanto verrà etichettato come disturbante all’interno della classe e quindi potrebbe identificarsi con il suo problema e cioè come un

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bambino “cattivo”.

È molto importante per questi bambini porre l’attenzione sul fatto che la loro difficoltà di controllo deriva da una patologia e non da un tratto caratteriale o da una cattiva educazione.

Cosa fate quando una famiglia non accetta che il proprio bambino presenti un disturbo legato all’apprendimento?

Nel nostro modello di intervento la famiglia è centrale, poiché non si può aiutare un bambino se non prestando attenzione a tutto ciò che lo circonda e in particolare alla sua famiglia. Generalmente se alcuni genitori hanno difficoltà ad accettare le difficoltà del figlio, prevediamo un percorso parallelo con la famiglia volto proprio a far conoscere le difficoltà del bambino nello specifico, in modo da rendere al genitore più facile trovare una modalità di relazione con il figlio.

Come è possibile per un insegnante accorgersi della presenza di un eventuale disturbo legato all’apprendimento e all’attenzione? E cosa può fare l’insegnante per poter aiutare il bambino a superare tale situazione?

Gli insegnanti sono figure importantissime nella vita di un bambino e spesso si accorgono prima degli altri che qualcosa nell’apprendimento del bambino non procede in maniera tipica. È difficile dare un elenco di indicatori che si possono vedere a scuola poiché dipendono moltissimo dal contesto, dal tipo di attività eseguita e da altri fattori. Sicuramente gli insegnanti notano delle difficoltà in alcuni settori, come la scrittura, la lettura, esposizione orale o più in generale la capacità di concentrazione. Se un insegnante rileva queste difficoltà allora è bene allertare la famiglia perché venga effettuata una valutazione neuropsicologica approfondita. Quando il quadro della situazione sarà chiarito allora il professionista di riferimento potrà certamente effettuare una

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Per poter contattare

BambiniI nCORSOLa sede è Via Lorenzo il Magnifico 42, 00162 Roma

Tel. 06 44252550

Cell. 327 1824274

e-mail: [email protected]

sito: www.bambiniincorso.it

www.sinpia.eu/lineeguida/index/get/lastwww.airipa.it” www.airipa.it

www.aifa.it” www.aifa.it

riunione con gli insegnanti allo scopo di individuare le strategia migliori per aiutare quel particolare bambino che ha manifestato quello specifico pattern di difficoltà.

Mi potrebbe raccontare un aneddoto divertente, emozionante, significativo?

Posso concludere con le parole di Giacomo, 9 anni, il quale dopo aver espresso la sua rabbia per le ingiustizie ricevute a scuola dagli amichetti, dopo aver rivissuto la situazione e sperimentato diverse possibili reazioni e dopo aver concluso l’incontro con l’apprendere un trucchetto di magia ha detto:”Da grande voglio fare anch’io lo psicologo perché è un lavoro in cui ci si diverte”

BambiniI nCORSO :

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Per poter contattare BambiniI nCORSO :

Prodotto e distribuito da H-angar 93 s.a.s.

www.h-angar93.it - [email protected]

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DormiDormi Dormi

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S e sei una del le poche mamme che ha un bimbo che dorme 12h per notte senza fiatare? Cambia pagina!

La privazione del sonno era spesso usata dal KGB come strumento di tor-tura per far parlare le spie, detto questo potrei pure chiudere qui, si è già capito tutto!Però continuo, (sono masochista).Ignare mamme che avete ancora il vostro dolce cucciolino in pancia godetevi tutto il sonno che potete, ignare puerpere che avete un dolce fagottino di po-chi mesi che succhia latte e dorme beato nella sua cullina, anche voi godetevi ogni straccio di minuto di sonno che vi resta… Perché verrà un giorno e met-tetevi il cuore in pace che verrà in cui il sonno non esisterà a causa di: dentini, incubi, lettinochemifaschifo, zanzara che vola, fa caldo, fa freddo, nonhodigerito, voglio il latte, voglio l’acqua, voglio la camomilla, devo fare la cacca, mi scappa la pipì, mamma ti voglio punire. Insomma una ragione ci sarà per cui il vostro bambino smetterà di essere un dolce angioletto dormiente e si tramuterà in un vampiro scaccia sonno! Alcune di voi ovviamente penseranno “eh ma che esagerata!” e sicuramente fanno parte delle due categorie sopracitate (ne riparleremo tra un po’ di mesi) oppure fanno parte della bassissima percentuale di mamme di bambini che dormono e che hanno sempre dormito (nel caso, sappiate che vi odio). Ma loro sono li piccoli delinquenti in attesa di rovinare le vostre meritate ore di sonno.Tanto tempo fa c’era una volta una giovane donna in carriera che alle nove di sera guardava un film sul divano, usciva per un drink o addirit-tura si preparava per andare a ballare… Quella stessa donna ora alle nove di sera inizia a rincorrere una pazza scatenata cercando di farle infilare il pigiama, lavare i denti, e soprattutto andare a dormire, dopo la consueta lettura dei libretti, sempre gli stessi da 10 mesi, ormai li conosco a memo-ria non ho nemmeno bisogno di guardarli…

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Il mio sguardo è perso nel vuoto! Finalmente dorme, non ci posso credere ma dorme,  è fatta ho portato a casa il risultato, così, stanca ma felice, inizio a mettere in ordine i due milioni di giocattoli sparsi per il soggiorno, sogno quasi quasi di guardare un film… Ma sono già le dieci e mezza e i miei occhi si stanno cementando,  allora mi butto a letto “Dio com’è comodo, questo è il paradiso”, mi lascio andare tra le braccia di morfeo… Mi sembra di dormire da un minuto che sento “mamma” – “no, no è un sogno… Vai avanti a dormire” – ma i miei padiglioni auricolari vengono di nuovo sollecitati “mamma beni ki?”, mi giro guardo l’ora mezzanotte e 12’ “No! Non può essere vero” infilo la testa sotto il cuscino ma lei continua “mamma mamma beni ki?” -  “Camy dormi per favore”  - “gno gno beni ki” alla 47esima chiamata mi alzo con una serie di sproloqui silenziosi da far impallidire uno scarica

Free

Digi

talP

hoto

.net

Mi chiamo Chiara C. abito a Monza, sono mamma un po’ per caso e soprattutto sono una “mamma al lo sbando”, ogni giorno mi arrabatto tra il mio lavoro di mamma, quel lo di marketing manager e quel la di blogger! Seguimi su facebook www.facebook.com/unamammallosbando

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tore di porto e vado in cameretta “ecco un po’ di acqua, ecco il ciuccio, adesso mettiti giù e dormi”. Non mi sembra vero ma si riaddormenta in un nano secondo con passo felpatissimo torno in camera mi butto sul letto e assaporo quel momento. Non c’è niente di più bello che dormire quando hai sonno! Beatamente sto sognando George Clooney che mollata la Canalis ha deciso di fidanzarsi con la sottoscritta quando dalla bocca di George esce un “mamma” con voce da bambina!!! NOOOO…. Anche se mi aggrappo a George con le unghie ven-go subito risucchiata nella realtà “mamma acqua” guardo l’ora le due e 26’. Penso…. “ti annego con l’acqua!” Mi alzo, cameretta, acqua, ciuccio, dormi, ritorno in camera, butto sul letto, morfeo, George  Clooney… “Mamma!”: le cin-que e 42’ – Basta! La porto nel lettone e cerco di dormire con lei svaccata a X e io nell’ultimo centimetro di letto che rimaneva libero, anche se comunque non è facile riprendere sonno con un piede nr.22 in faccia!!!L’unica cosa positiva di tutto ciò è che prima le alzate erano per ogni “UEE UEE UEE” e quindi dovevi pure scervellarti su quello che voleva: pannol-lino cambiato, latte dato, ruttino fatto, rigurgitino fatto (sul mio pigiama), cacca fatta, pannolino ricambiato, cullata, ciuccio, carillon, apine che gira-no sopra la culla CHE COSA VUOI ANCORA??? Adesso per lo meno si sa che “Mamma ttone” – “Mamma acqua”  – “Mamma cacca” – “Mamma bibi” – “Mamma pipi” – “Mamma momilla” – “Mamma un martini e due olive”… Ehm, no, no questo è ancora il sogno con George Clooney.

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L ’ anno scolastico è appena iniziato ed ecco che da bravi genitori siamo già

alle prese con la scelta del-le attività extrascolastiche da far fare ai nostri bambini, durante i lunghi pomeriggi invernali.In alcune famiglie le si pianifica prima dell’estate, in altre all’ini-zio di settembre, per altri geni-tori la pianificazione avviene pri-ma che il figlio venga messo al mondo! Calcio, pianoforte, nuo-to, equitazione, danza, teatro ....l’importante è “riempire “ gli spazi dei nostri figli, in modo che crescano sani, in-telligenti e soprattutto occu-pati finché uno o entrambi i genitori tornino dal lavoro.Ormai è diventata una esagera-ta consuetudine, troppo spesso i genitori obbligano i figli a svol-gere una miriade di attività ex-tra-scolastiche pomeridiane. Ho visto casi di genitori che hanno

iscritto il proprio figlio perfino a tre attività diverse, e la domeni-ca per non averlo tra i piedi, lo portavano agli scout!Pienamente consapevo-

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le del fatto che i pomeriggi in inverno sono tanti, lunghi e

stare a casa tante ore per

alcuni bimbi può risultare noio-so, sono favorevolissima a far svolgere un’attività sportiva ex-tra-scolastica che non impegni il bambino più di due o tre po-meriggi a settimana, perchè ov-viamente lo sport educa alla di-sciplina, all’impegno, e nel caso di sport di squadra, alla collabo-razione e al rispetto delle regole e inoltre non dimentichiamo che l’attività fisica è fondamentale per la crescita fisico-cognitiva educativa e sociale. Può essere un modo per sfogare le proprie ener-gie e un’occasione per instaurare nuove ami-cizie.Personalmente, per merito dei miei quattro figli, posso vantare una lunga e variegata esperien-za in materia di attività extra-scolastiche. Credo che ci sia rimasto veramente poco da pro

Stuart Miles/FreeDigitalPh

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di Maria Rosa

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vare: dal calcio al nuoto, dalla chitarra alla danza classica, dai balli latino-americani al teatro, dall’informatica all’equitazio-ne… Ecco mi pare che i miei figli non abbiano tralasciato nulla… Forse ci manca solo il corso di danza del ventre.Per anni ho assecondato le loro attività pomeridiane, ovviamen-te ne facevano una la settima-na, ho dato loro la possibilità di sperimentare nuove aree di in-teresse, dallo sport alla musica, all’arte e di interagire e relazio-narsi con altri bambini. Mi è co-stato tanta fatica (oltrechè dena-ro...), facevo le corse tra scuola, casa, pranzo e poi di fretta in pi-scina, o in palestra o a scuola di ballo; però ne è valsa la pena, perchè attraverso queste atti-vità hanno imparato a ballare, suonare, giocare a basket o a nuotare, ecc. E’ stato impegna-tivo, non solo per loro, concilia-re studio e attività pomeridiane, ma soprattutto per me, correre da una parte all’altra, accompa-gnarli e riprenderli, ogni giorno, interrompendo e tralasciando tutti gli altri impegni. Non è stato per nulla semplice.Oggi a neanche un mese dall’i-

nizio del nuovo anno scolastico si presenta nuovamente il soli-to quesito: “cosa far fare durante i lunghi pome-riggi invernali?”Ormai sembra proprio “fuori moda” farli giocare tranquilla-mente a casa o al parco gio-chi, anche se personalmente mi preoccupa di più il rischio “Tv-merendine-videogiochi”, quindi ben vengano le attività extra-scolastiche purchè si riescano a conciliare esigenze di orari e im-pegni di mamma e papà. Sono quindi ampiamente favorevole

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soprattutto se le attività sono scelte dai nostri figli e rappre-sentano un sano divertimento oltre che a una valvola di sfogo, quindi senza imposizione e sen-za stress, perchè questa è l’età del gioco e della spensieratez-za, costringere un bambino a vivere una giornata intensa, pa-ragonabile per stanchezza ad una nostra giornata lavorativa, è pericoloso oltre che esagerato!Ricordiamoci che dopo una giornata trascorsa a scuola, i bimbi sono stanchi e quindi evi-tiamo di riempire la loro agenda con troppi impegni. Le attività extra-scolastiche vanno bene, ma evitiamo di organizza-re ogni minuto della loro giornata, cercando di non strutturare la loro vita come fossero dei manager, che corrono da un’attività all’altra, lasciando al bambino spazi vuoti, e tempo per il “dolce far nulla”. An-che i tempi vuoti sono formativi, perchè consentono di sviluppare la capacità di pen-sare, riflettere e concentrarsi. I bambini hanno bisogno del

loro tempo per essere “

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di Manuela Figlia

NomeMartina

Data nascita

18 / 10 / 2000

Città di residenza

Napoli

BIMBA COPERTINA

Co ertina Bimb

M artina

La Rubrica dei Bimbi Copertina continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti da poter pubblicare all’interno delle nostre pagine. Se vuoi ve-dere le foto di tuo figlio all’inter-no del magazine non devi fare altro che inviarle a:[email protected]

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Bimb

M artina

Foto http://www.facebook.com/2clickphoto

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Roberta, dove e quando e’ nataMartina ?Il mio piccolo fiore è nato a Napoli il 18/10/2000 Quali sono state le emo-zioni che hai provato quando l’ hai stretta a te la prima volta?Dato che il parto è stato molto lungo e intenso ricor-do di aver esclamato questa frase:”Dio Santo ce l'ho fatta”

Segni particolari di tua figlia?Semplicemente bellissima. Cosa ama fare di piu’?Marty è una bimba molto giudiziosa, adora trascor-rere del tempo con gli ani-mali, leggere, danzare e fare fotografie,e le risulta molto semplice svolgere i compiti assegnati a scuola.

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Cosa dicono di lei gli

amici?

Marty ha un carattere molto deciso tende

a legare con le persone di cui ha molta sti-

ma ed è per questo che lega con bambine e

bambini tendenzialmente ai suoi livelli, ma nello

stesso tempo è una bambina molto umile e offre

una mano sempre per i più deboli, tra i suoi coetanei è

molto amata.

Che tipo di rapporto ha con  voi genitori?

Lei tende a fare la donnina di casa ed essendo cresciuta in

un ambiente di genitori giovani e’ molto svelta e perspicace.

E con suo fratello maggiore?

Segue e protegge anche lui.. come se lei fosse la sorella

maggiore e lo coccola da tale.

I suoi piatti preferiti?

Mmmmmmm su questo la scelta e molto semplice Marty

mangia come un uccellino, adora cotoletta e patatine,un piat-

to di pasta e legumi le soddisfa il pancino, ma sgranocchia 4 o

5 pasti al giorno, carne e pesce sono tra i suoi preferiti.

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A che gioco le piace giocare ?Ama molto i giochi all'aperto e vivendo in una dimora ampia e con tutte le sue cuginette va molto in bici, gioca a nascondino, mamma e figlia..essendo una bambina molto attiva e con un'incredibile voglia di scoprire e conoscere non riesce a stare seduta con un videogame in mano.

La sua favola

preferita?Biancaneve e Cenerentola ma co-

munque le piacciono moltissimo qua-si tutti i classici Disney.

Che cosa fa arrabbiare Marti?La maleducazione e le ingiustizie in ge-

nerale e detesta asciugare i capelli.

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Pratica sport? Quale?

Per 4 anni ha fatto danza classica per poi cambiare in hip hop.

Che tipo di lavoro le piace-rebbe fare da grande?O la scrittrice o la giornalista sportiva..lei ha le idee molto

chiare.

Che cosa vorreste voi come genitori per vostra

figlia?Per le doti e le cono-scenze che già ha

a soli 11 anni il minimo sarebbe una laurea, ma come tutti i ge-nitori dovreb-bero fare ti

dico seguirla da dietro

lasciandola volare

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Pratica sport? Quale?

Per 4 anni ha fatto danza classica per poi cambiare in hip hop.

Che tipo di lavoro le piace-rebbe fare da grande?O la scrittrice o la giornalista sportiva..lei ha le idee molto

chiare.

Che cosa vorreste voi come genitori per vostra

figlia?Per le doti e le cono-scenze che già ha

a soli 11 anni il minimo sarebbe una laurea, ma come tutti i ge-nitori dovreb-bero fare ti

dico seguirla da dietro

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Come va a scuola?Ormai le inse-

gnanti non mi ten-gono più di 2 minuti

a colloquio a scuola, la definiscono:

”La donnina sempre pronta e

ordinata”

Raccontami un aneddoto particolare legato a tua figlia…Vi racconto quello che

è successo il giorno delle foto:arriviamo all' aereoporto di Milano..

lei come sempre scatta subito a prendere le vali-gie, arrivati a casa in tut-

ta fretta apriamo la valigia per procurarci l'occorrente

per lo shooting quando ops invece dei suoi abiti cerchietti

colorati nastrini troviamo pantofole e medicinali di

un ottantenne.. non abbiamo poi riso tanto anche se la cosa è sta-

ta buffa!

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Come si è avvicina-ta al mondo dei

casting?Tramite un'agenzia di

Roma.

Martina, ne par-lavamo durante lo shooting, ha principalmente sfilato, come ha vissuto questa esperienza per Bimbi Belli?Per lei non

esiste la pa-rola lavoro..

farsi fotogra-fare per lei

è un hobby.. camminare in

passerella le risul-ta facilissimo.. ma

questa volta è sta-to diverso grazie alla disponibilità e alla fa-miliarità e al modo in cui è stata accolta da

te e Fabio si è divertita tantissimo..soprattutto nel saltare e fare gira-

volte..

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Prodotto e distribuito da H-angar 93 s.a.s.

www.h-angar93.it - [email protected]

AutunnoInverno 2011- 2012

Presso Bimbi Belli abbigliamentoC.so Buenos Aires 75, Milano - Via 25 Aprile 68, Peschiera Borromeo

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“Aiutami a fare da solo”

Il 16 settembre 2011, pres-so l’Hotel Cadro Panorami-ca, si è tenuta la conferenza “AMI SCHWEIZ presenta il

Metodo Montessori” volta non solo a definire ed illustrare il meto-do educativo nella sua scientifici-tà, ma anche a presentare la na-scita della Scuola “Montessori Ticino” che aprirà le sue porte ai piccoli ospiti nel marzo del 2012.

Alla Conferenza sono intervenuti: Sig. Jürg R. Schüepp, Presidente della Montessori As-sociazione Svizzera, sezione di

lingua tedesca e romancia; Gino Baratella, Rappresentante della Scuola Montessori Ticino; Verena Schüepp Lanz, Docente Montessori; Marianna Cerritelli, Direttrice Casa dei Bambini; Rachel Tedesco-Spy-cher, Rappresentante della Casa dei Bambini; Tiziana De Francesco, Direttrice Scuola Elementare.“La Scuola Montessori Tici-no”, sostiene la sig.ra Marianna Cerritelli, Direttrice della Casa

“Aiutami a fare da solo” è una delle frasi più note di Maria Montessori.Proviamo a capire nel dettaglio cosa vuol dire questa esclamazione infantile:

aiutami: è una richiesta di aiuto che il bambino rivolge all’adulto;a fare: è il cimentarsi direttamente in un’esperienza e ciò crea l’occasione per diventare

competenti. Diventare competenti significa essere autonomi e liberi, significa che nessuno può sostituirsi a me e può apprendere per me;

da solo: è la vera essenza del verbo “Educare”. Per educazione si intende l’accezione latina di “e-ducere”, cioè condurre fuori dall’uomo le buone inclinazioni dell’animo e le potenze della mente.L’“aiutami a fare da solo” esorta chi si occupa di educazione a non interferire nello sviluppo infantile, ma a fornire ad ogni bambino gli aiuti opportuni, nei tempi opportuni,

rispondendo ai bisogni principali di ognuno.Si racconta che una visitatrice di una delle prime “Case dei Bambini” si rivolse ad uno dei bambini chiedendo: “Così in questo posto fate quello che volete, è vero?”. Il

bambino interpellato rispose: “No signora, noi non facciamo quello che vogliamo, ma vogliamo quello che facciamo”.

Tale risposta sottolinea la volontà di ogni bambino a diventare “essere competente”, la volontà di auto-costruirsi, la volontà di imparare a prendersi cura di sé,

perché solo così si diventa autonomi.Tutto ciò è alla base del “Metodo Montessori” e delle scuole che abbracciano la filoso-

fia - pedagogia montessoriana.

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Maria Montessori nasce a Chiaravalle (Ancona) il 31 agosto 1870Muore il 6 maggio 1952 a Noordwijk, in Olanda

dei Bambini, “è pronta ad acco-gliere bambini dai 2 anni e mez-zo ai 6 nella Casa dei Bambini e dai 6 ai 12 anni nella Scuola Elementare”.La sig.ra Rachele Tedesco-Spycher, Rappresentante della Casa dei Bambini, aggiunge “La scuola è così strutturata: all’en-trata vi sarà la reception e gli uf-fici amministrativi. Al piano sub, quello livello giar-dino, si troveranno i locali uti-lizzati per le attività musicali e scientifiche, extra-scolastiche, di religione; inoltre, vi saranno ubi-

cati una saletta per i docenti, i due refettori e la cucina. La scuola è, infatti, dotata di una cucina interna che garantisce un’elevata qualità e varietà di cibi. Un secondo spazio, riser-vato alle attività di arti creative, sarà posto al piano mansarda-to. Le attività relative all’inglese ed al francese, condotte sem-pre nel rispetto dei principi mon-tessoriani, si svolgeranno per lo più nelle classi. Al piano terra si troveranno due spazi desti-nati all’accoglienza dei bambini; esperienze di semina e coltiva

di Carmela Giordano

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“Aiutami a fare da solo”zione saranno svolte in una par-te del giardino esterno, di circa 1500 mq, adibita ad orto, per un’estensione di circa 100 mq. Vi sarà, inoltre, una palestra di circa 200 mq, dotata di bagni e docce. Una biblioteca racco-glierà libri di storia, geografia, scienze, astronomia, mitologia e narrativa di tutti i generi lette-rari; saranno a disposizione dei ragazzi computer dotati di pro-grammi adatti.

Più nello specifico, la Casa dei Bambini dispor-rà di 3 aule, site al piano

terra, per una utenza massima di 42 bambini. Per la Scuola Elementare si disporrà di 5 aule, site al 1° ed al 2° piano, per

un’utenza massima di 70 bambini. Ogni piano

disporrà di servizi igienici. Ogni materiale e suppel-

lettile della scuola sarà fornito dalle due aziende

riconosciute dalla AMI, Association Montessori

Internazionale”.

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“Aiutami a fare da solo”

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Maria Montessori nasce a Chiaravalle (Ancona) il 31 agosto 1870Muore il 6 maggio 1952 a Noordwijk, in Olanda

“Inoltre, la scuola primaria Mon-tessori”, aggiunge la sig.ra Ti-ziana De Francesco, Diret-trice della Scuola Elementare, “è un laboratorio permanen-te, finalizzato alla conquista dell’autonomia e alla costruzio-ne dell’uomo. Le classi stesse sono dei laboratori, comuni-canti tra loro per favorire scam-bi di esperienze, soprattutto tra i bambini del I ciclo, sito al primo piano, e del II ciclo, po-sto al secondo piano.

Questo momento di passaggio rappresenta una delle fasi più delicate della vita del bambi-no, che necessita, quindi, del-la presenza di importanti figure “guida”. Nella scuola primaria Montessori punto di riferimen-to per gli allievi è l’insegnan-te. La maestra deve dirigere l’attività del bambino in modo discreto, lasciandolo agire da solo, ma deve anche essere pronta ad intervenire quando il bambino dimostra di non sa

La Scuola Prima-ria Montessori è il proseguimento na-turale del percorso montessoriano ini-ziato nella Casa dei Bambini.

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“Aiutami a fare da solo”per fare senza aiuto. Il compito dell’insegnante non è semplice ed ha come obiettivo quello di saper mettere in contatto il bam-bino con le cose dell’ambiente, presentandone l’uso ed il signi-ficato in una posizione che assi-curi l’autonomia e la manifesta-zione dell’autentico “essere” del bambino”.

“La missione della scuola “Montessori Ticino” è quel-la di favorire stimolanti espe-rienze educative, consone alle esigenze di crescita psico-fi-sica di ogni singolo bambino nel rispetto totale delle tappe evolutive. Il sistema educativo proposto è quello di introdurre naturalmente e precocemente il bambino a ragionamenti di tipo logico-matematico, linguistico-intellettuale ed artistico-creati-vo. Cerchiamo di coltivare nei bambini il naturale desiderio di apprendere e favorire la sua naturale curiosità e amore per il sapere”, chiude con queste parole il suo intervento la sig.ra Marianna Cerritelli.La serata si conclude con l’augu-rio che nella scuola “Montesso-ri Ticino” tutti, bambini, genitori ed insegnanti, possano sentirsi parte di una grande famiglia!

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Maria Montessori nasce a Chiaravalle (Ancona) il 31 agosto 1870Muore il 6 maggio 1952 a Noordwijk, in Olanda

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di Manuela Figlia

Nome

Andrea

Data nascita

16 / 02 / 2007

Città di residenza

Milano

BIMBO COPERTINA

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Foto http://www.facebook.com/2clickphoto

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La Rubrica dei Bimbi Copertina

continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti

da poter pubblicare all’interno delle nostre pagine. Se vuoi ve-dere le foto di tuo figlio all’inter-no del magazine non devi fare

altro che inviarle a:[email protected]

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Elena dove e quan-do è nato Andrea?Andrea nasce du-rante una sera d'in-verno..esattamente il 16 / 02 / 2007 a Milano.

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Andrea è figlio del tuo secondo matri-monio è il terzo figlio maschio e il suo papà non è il papà degli al-tri due figli come hai vissuto la sua attesa?La sua attesa è stata vis-suta con estrema felicità e trepidazione da tutta quanta l’intera famiglia. È inutile dirti che avrei voluto una femmina ma me ne sono innamorata irrimediabilmente appe-na l’ho visto! L'attesa invece per me è stata lunga e nonostante fos-se la terza è stata col-ma di preoccupazioni.

Come è cambiata la v ita de l la vostra fa-miglia con i l suo ar-r i vo come lo hanno accolto i due frate l li maggior i??Ovviamente l'arrivo di una creatura da accudi-re comporta molti cam-biamenti e nuovi equilibri alterati da ristabilire ...ma i fratelli Jacopo e Loren-zo hanno accolto me-ravigliosamente Andrea. Subito si è respirato un’e-norme istinto di protezione per quell'essere così picci-no.

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Andrea è figlio del tuo secondo matri-monio è il terzo figlio maschio e il suo papà non è il papà degli al-tri due figli come hai vissuto la sua attesa?La sua attesa è stata vis-suta con estrema felicità e trepidazione da tutta quanta l’intera famiglia. È inutile dirti che avrei voluto una femmina ma me ne sono innamorata irrimediabilmente appe-na l’ho visto! L'attesa invece per me è stata lunga e nonostante fos-se la terza è stata col-ma di preoccupazioni.

Come è cambiata la v ita de l la vostra fa-miglia con i l suo ar-r i vo come lo hanno accolto i due frate l li maggior i??Ovviamente l'arrivo di una creatura da accudi-re comporta molti cam-biamenti e nuovi equilibri alterati da ristabilire ...ma i fratelli Jacopo e Loren-zo hanno accolto me-ravigliosamente Andrea. Subito si è respirato un’e-norme istinto di protezione per quell'essere così picci-no.

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Quali sono state le emozioni che hai pro-

vato quando hai stretto a te Andrea la prima volta?

Dopo un parto veramente velocissimo...quasi lampo oserei dire..mi han-

no dato Andrea...il mio piccino.. fragile bellissimo e soprattutto finalmente

fuori dalla mia pancia!!!!

Se i dire t tore vendi te di una nota azienda cosmet ica, hai due

matr imoni a l le spal le , hai t re f ig l i maschi , come r ie sci a ge-

st ire la tua splendida famiglia e tu t to ciò che comporta e ssere

donna single ma al lo s te sso tempo l’avere una moderna fami-

glia al largata?Generalmente le donne che si trovano nella mia condizione devono

per forza trovare un punto equilibrio, tra l'essere mamma, donna in

carriera e solo donna ammettendo anche con loro stesse di correre

il rischio di non riuscire ad essere perfette. L'organizzazione prati-

ca è fondamentale e anche l'aiuto dei papà e delle nonne diventa

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un elemento necessario per riuscire a fare tutto. Diciamo che si impara velocemente a essere sempre di corsa con ritmi serra-tissimi (la mia giornata comincia alle 5:30 di mattina per essere in ufficio solo 3-4 ore dopo) consapevoli però che si vive con l'im-previsto dietro l'angolo. Il rapporto attuale di Andrea con Jacopo e Lorenzo?Come con tutti i fratelli Andrea sceglie di con-dividere degli aspetti della sua giornata con uno o l'altro. Lorenzo ha 9 anni e proprio per-ché sono vicini d’età è considerato suo com-pagno di giochi, mentre Jacopo che ha 13 anni viene visto come fratello maggiore quasi un adulto. Sicuramente alla base tra tutti e tre vi è un sano rapporto d'amore.

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C ome v i vono le nonne questa famiglia al largata e come

i loro nipot i acquisi t i?Con le nonne gli equilibri sono sempre un po’ fragili. Non è facile per tutti sostenere con serenità

sempre questa situazione. Ma il fine comune che è il bene di tutti e tre stimola una grande colla-

borazione e apertura. Segni Particolari di AndreaAndrea è un bimbo intelligente, cocciuto, ostinato, solare, sempre con l'ultima parola in bocca,

sensibile e bisognoso di attenzioni e soprattutto di amore.

Cosa ama fare di piu’ i l tuo bimbo?Ama ascoltare fiabe sussurrate mentre si addormenta, adora la bicicletta e stare all'aria aperta.

Che tipo di rapporto con te?Io sono la sua mamma! Descr i v ici i l rapporto di Andrea con i l suo papà Lucio..

La prima reazione di Andrea è stato essere arrabbiato con entrambi ma Lucio e Andrea

sono uniti da un rapporto di condivisione e complicità abbastanza evidente anche agli

altri. Lucio che non aveva mai voluto figli prima di allora, aveva 50 anni quando è arri-

vato Andrea, per lui e’ stato una sorpresa ma anche una folgorazione, vive suo figlio

con molta passione, è il suo affetto più grande.

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C ome v i vono le nonne questa famiglia al largata e come

i loro nipot i acquisi t i?Con le nonne gli equilibri sono sempre un po’ fragili. Non è facile per tutti sostenere con serenità

sempre questa situazione. Ma il fine comune che è il bene di tutti e tre stimola una grande colla-

borazione e apertura. Segni Particolari di AndreaAndrea è un bimbo intelligente, cocciuto, ostinato, solare, sempre con l'ultima parola in bocca,

sensibile e bisognoso di attenzioni e soprattutto di amore.

Cosa ama fare di piu’ i l tuo bimbo?Ama ascoltare fiabe sussurrate mentre si addormenta, adora la bicicletta e stare all'aria aperta.

Che tipo di rapporto con te?Io sono la sua mamma! Descr i v ici i l rapporto di Andrea con i l suo papà Lucio..

La prima reazione di Andrea è stato essere arrabbiato con entrambi ma Lucio e Andrea

sono uniti da un rapporto di condivisione e complicità abbastanza evidente anche agli

altri. Lucio che non aveva mai voluto figli prima di allora, aveva 50 anni quando è arri-

vato Andrea, per lui e’ stato una sorpresa ma anche una folgorazione, vive suo figlio

con molta passione, è il suo affetto più grande.

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Com’è il rapporto di An-drea con il papà di Jacopo e Lorenzo?Andrea vuole molto bene a Papà di Jacopo e Lorenzo...per lui è Papà Massimo. Un aggett ivo da parte tua per Andrea, Lorenzo e Jacopo.Andrea: Determinato Lorenzo: Impulsivo Jacopo. Riflessivo I piatti preferiti di Andrea?Quelli che non cucino io. A che gioco gli piace giocare ?Lui adora i veicoli...ma anche i travestimenti. La sua favola preferita?

Cappuccetto Rosso.

Che cosa fa arrabbiare Andrea?La parola NO. Pratica sport?No, esce di scuola alle 4 del pomeriggio è stanco e non me la sento almeno per ora di dargli altri impegni, amo portarlo al parco, vederlo correre giocare e stare con gli amici.

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Che t ipo di lavoro gli piacerebbe fare

da grande?Non ha ancora espresso una volontà così

specifica, ma i veicoli e la musica sono le

sue passioni, passa da Bach a un rock sfre-

natissimo con naturalezza e eccitazione.

Cosa dicono di lui gli amici?

Che è un Bel peperino!!!

Come la mamma, credo che caratterialmente

mi assomigli molto!

Che cosa vorreste tu e suo padre per i l fu-

turo di Andrea?Che diventasse un adulto onesto e libero di

pensiero. Raccontami un aneddoto particolare le-

gato al tuo bimbo?Ogni volta che vede una chitarra ,non resiste, la avvol-

ge e con fare "rocchettaro" simula una danza forsen-

nata ...Trasuda grinta e ritmo.

Come ave te v issuto que sta e sper ienza per Bim-

bi Be l l i?Rimarrà un’esperienza isolata o “pensi quasi quasi pro-

vo a iscriverlo in un’agenzia di pubblicità per bambini”?

Questa esperienza è stata accolta con entusiasmo e devo

dire con estremo divertimento un po' da tutti noi.

Le persone che abbiamo incontrato, che avevo avuto già

modo di conoscere in altri ambiti, hanno pazientemente

catturato ogni emozione del pomeriggio trascorso insieme

però per il momento desidero che resti un’esperienza isolata,

divertente ed entusiasmante proprio per questo!

L’augurio piu’ intenso che gli fa il tuo cuore di

mamma pensandolo nel futuro?

Di percorrere la sua strada serenamente e con impegno,sapendo

che quando avrà bisogno di me io sarò sempre li al suo fianco

pronta a fare il possibile e l’impossibile per lui.

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A cura di Valentina Netti, consulente pedagogica

Premessa: la nascita del disegno nell’infanziaQuante volte i bambini ci chiedo-no delle matite e dei colori? Forse sono loro i veri artisti, perché ba-sta osservarli per guardare come si impegnano a fondo in ciò che fanno. Il bambino, come un pittore, ci tiene ad essere ammirato e mostra con fe-licità la sua creazione al mondo adulto, arricchendo a voce di particolari la scena rappresentata.L’attività grafica, e nello specifi-co il disegno infantile è fonte di interesse di studiosi e di colo-ro che circondano il bambi-no cercando di ecifrarne l ’ i n -tento comunicativo. Esso infatti appare oggi come una via pri-vilegiata per capire il percorso di conoscenza del bambino e

lo sviluppo di processi ad esso correlati: percezione, memoria, attenzione, ma è soprattutto un modo per avvicinarci ad anime innocenti.Col tempo è maturata la concezione, per la quale il bambino non disegna non solo ciò che sa, ma ciò che sente.

Relativamente al disegno dell’uomo, pare allora più ade-guato sostenere che il bambino, attra-verso la sua creati-vità, non esprime solo quanto conosce della realtà, ma anche l’e-sperienza che vive nel rapporto con il reale.

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Le fasi che percorre il bam-bino nello sviluppo grafico sono essenzialmente tre:

2-4 anni: il primo tentativo di disegnare del bambino è molto importante per il piccolo protago-nista, in quanto manifesta il suo primo simbolo di espressività. All’inizio, l’attività grafica è senza intenzionalità simbolica, quasi una traduzione dell’attività motoria. Tale fase è definita “scarabocchio”;

4-7 anni: si passa ad un se-condo stadio, nel quale sono pre-ferite le forme circolari, poiché appaiono più consone al grafismo di tipo motorio del secondo-terzo anno di vita. Prende vita il cosid-detto “omino”, in cui l’uomo viene rappresentato tipicamente con un cerchio e due linee verticali. In se-guito, diviene possibile il disegno delle forme quadrate, delle rette e degli angoli.Nel disegno infantile, i rapporti tra le parti sono inizialmente non articolati; verso tale fascia di età i rapporti spa-ziali tra le varie parti della figura diven-tano più reali, anche se sono ancora di tipo topologico, cioè rapporti spa-ziali di vicinanza, ordine, successio-ne, posizione interna-esterna.

8-10 anni: comparsa dei rap-porti spaziali euclidei: il bambino adesso è capace sempre più di ri-spettare le misure e le proporzioni di ciò che disegna, ma non solo.Simultaneamente si perfezionano i

rapporti topologici per cui il bambi-no terrà sempre in maggior conto i rapporti di dimensione e reciprocità tra le parti. Questo è evidente an-che dalle prove di costruzione di un modello di uomo, in cui cioè il bam-bino deve unire in un’unica struttu-ra, il corpo, le diverse parti di essa.La posizione del foglio: sembra

che il bambino inizi a dire qualcosa di sé proprio a partire dalla scelta della posizione verticale od oriz-zontale del foglio.La collocazione nello spazio: l’uso dello spazio esprime la relazione del soggetto con l’ambiente e le sue reazioni ad esso.La sequenza: corrisponde alla libe-ra associazione degli adulti, ogni dettaglio cela come un bambino vede e vorrebbe vedere la realtà che rappresenta.La dimensione: i bambini al di sot-to dei 6 anni, tendono naturalmen-te a disegnare figure grandi. Con il crescere verranno maggiormente rispettate proporzioni.

Per capire il disegno di un bambino si conside-rano come principali gli aspetti strutturali e formali quali la posizione del foglio, la collocazione nello spazio, la sequenza, le dimensioni, la pressio-ne della matita, i tratti, le cancellature, i colori .

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Come stimolare l’arte dei bambiniGeneralmente i bambini amano di-segnare soprattutto in alcuni mo-menti della giornata. Il tutto può tra-sformarsi in divertimento, in un gioco tranquillo che si può fare da soli o con i compagni, mentre in specifi-ci momenti può invece divenire una vera e propria attività didattica che richiede serietà ed impegno.L’interesse per il disegno permane per tutto il periodo della scuola pri-maria, durante il quale gli si viene affiancando, come altra attività gra-fica fondamentale, la scrittura (che talvolta integra i disegni dei bambi-ni, nella forma del nome dell’autore, della didascalia o del fumetto). Durante questo lungo periodo si presentano varie novità.Si arricchisce via via il pa-trimonio di modelli interni, sia nel senso che vengono af-frontati anche elementi non ancora presi in considerazio-ne in precedenza, sia nel sen-so che ogni singolo modello si arricchisce di particolari, sia infine nel senso che a un certo modello ancora molto generi-co, per esempio quello della figura umana, si sostituisce (e questo già a partire dall’ultimo periodo della scuola dell’infanzia) una molteplici-tà di modelli più specifici: l’uomo, la donna, il bambino, la bambina, il proprio padre, il proprio nonno, e più tardi anche la figura vista di profilo.Si viene via via manifestando an-che un’esigenza di sintesi, l’esigen-

za cioè di mettere spazialmente in rapporto in un modo più organico i vari elementi di una scena inve-ce di disegnarli uno accanto all’al-tro in relativo isolamento. Questa tendenza a stabilire dei rapporti, a considerare contemporaneamente due o più oggetti, porta a rispetta-re sempre meglio le proporzioni fra i diversi elementi.Il bisogno di sintesi pone però il bambino anche di fronte a nuove difficoltà, che derivano dalla sua incapacità di apportare ai modelli interni che utilizza quelle modifi-che che sarebbero richieste per un loro corretto inserimento nella sce-na d’insieme. Tali modelli sono stati infatti da lui elaborati in base all’esi-genza di raffigurare i vari oggetti in modo sufficientemente completo, con piena visibilità di tutte le parti considerate importanti. Così, la fi-gura umana è rappresentata come vista di fronte, perché ciò permette di raffigurare entrambe le braccia e le gambe, entrambi gli occhi, ecc.Se la maggior parte dei bam-bini è per natura ben dispo-sto al disegno e si diverte nel dedicarsi a tale attività, non è però così scontato che tutti i bambini siano inclini all’arte. Anche imporre temi d’espressione obbligatori è sbagliato per vari motivi. In generale qualsiasi forma d’impo-sizione che provenga dall’esterno, senza una motivazione valida, trau-matizza il bambino bloccandone il flusso creativo.

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Inoltre spesso la didattica, come accennato precedente-mente, e le attività scolasti-che che prevedono forzature con indicazioni precise di di-segno “obbligatorie”, possono rendere il disegno un qualcosa di imposto e per niente ludico, dove fantasia e spensieratezza vengono meno. In questi casi il bambino si fissa su modu-li standardizzati e li riproduce meccanicamente.La creatività infantile può essere

Questo avviene perché il più delle volte la richie-sta dell’adulto è superio-re alle obiettive possibilità del bambino, ad esempio chiedere ad un bimbo, di 3 anni di disegnare nei dettagli una figura, quan-do ancora non avverte l’e-sigenza o non ne possiede le capacità non si ottiene altro che di inibirlo favo-rendo l’insorgere di un senso di soggezione o di inadeguatezza.

Come favorire e stimolare allora la creativi-tà dei propri figli/allievi e cosa l’adulto può predisporre ?il materiale artistico: spesso il bambino si scoraggia perché non ha i mezzi adeguati; le percezioni sensoriali del piccolo artista possono essere stimolati in diversi modi. Con le mani per esempio può riscoprire il piacere di pitturare attraverso la tempera, e più avanti con pennelli ...un disegno di gruppo: l’attività di gruppo è spesso di stimolo alla fantasia. Ad esempio in famiglia, con gli amici, attraverso l’interpreta-zione ad hoc di un tema.della musica e disegno: la musica è come il colore, molto sentita dal bambino, e la connessione tra i due elementi può stimolare creatività e fantasia.un ambiente educativo: l’adulto può intervenire sul comporta-mento espressivo, sia ampliando le conoscenze del bambino, sia in-

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così incoraggiata o ostacolata rispetto agli stimoli e alle espe-rienze che i bambini fanno, in relazione anche al contesto in cui vive.Il bambino per po-ter imparare espri-mendosi, soprattut-to nei primi anni di vita, necessita di cre-scere in un ambien-

te che faciliti il suo sviluppo psicofisico.

L’adulto, che sia il genitore o che sia l’insegnante, deve ac-compagnare il bambino alla scoperta del mondo, dei suoi colori, attento ai bisogni e alla sua realtà emotiva, all’interno della quale valorizzare le pro-duzioni espressive.

fluenzandone l’immaginazione. Importante è nel trasmettere contenuti, quali concetti, lezioni farlo in modo naturale, e perché no anche con colori e matite!

E’ così che allora il disegno può diventare gioco!

Numerose analogie tra il disegno e il gioco trovano di-versi autori in accordo su un punto fondamentale: il loro valore comunicativo. Entrambe le attività dimostrano di offrire al bambino la possibilità di raccontare anche ciò che le parole tal-volta non gli consentono di esprimere e di comprendere la realtà circostante rielaborando e consolidando ricordi e vissuti.Nelle attività ludiche la creatività diventa parte integrante, consentendo al bambino di entrare a contatto col mondo, sperimentando![In allegato, in relazione al film appena uscito nelle sale, un disegno da colorare dei “Puffi”! Buon divertimento!]

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Piccoli artisti crescono

l’importanza della creatività nei bambini

[Digitare il nome dell'autore]

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Piccoli artisti crescono l’importanza della creatività nei bambini [Digitare il nome dell'autore]

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L’annuncio sul sito del-la società: «Abbiamo perso un uomo crea-

tivo, visionario e formidabile»

È morto Steve Jobs, il patron e fondatore del-

la Apple e figura di primo piano dell’hi-tech interna-zionale. Aveva 56 anni ed era da tempo malato di un

tumore al pancreas. L’annuncio è stato dato dalla

stessa società di informatica. «Apple ha perso un genio creativo e visionario e il mondo ha perso un for-midabile essere umano»è quanto si legge sulla home

page della Apple dove campeg-gia una foto in bianco e nero di Steve Jobs con l’anno della nascita e quello della morte:

1955-2011_

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.289056661105443.79167.100000033330945&type=1

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LA NOTIZIA SUI MEDIA AMERICANILa morte di Steve Jobs ha fatto irruzione sui no-tiziari tv e sui siti dei media americani, scalzan-do drasticamente Sarah Palin e la sua rinuncia alla corsa per la Casa Bianca. Il sito del New York Times titola a tutto schermo: «STEVE JOBS, IL VISIONARIO DELLA APPLE, MUORE A 56 ANNI» e sotto una foto con un Iphone. Il Washington Post: «Muore Steve Jobs, il pioniere della tecnologia». La Cnn, sopra una foto della sua ultima creatura, l’Ipad, il titolo «MUORE IL FONDATORE DELLA APPLE». Sulla stessa linea tutte le tv che sono mobilitate con le telecame-re puntate sullo stato maggiore di Cupertino, nella Silicon Valley, in California, dove è ancora giorno. Infine l’Huffington Post, presenta il titolo piu« eclatante»: solo due parole a caratteri cu-bitali «Rip, Steve» (dove Rip sta per «Rest In Peace» cioè Riposa in pace).«Siate affamati, siate folli», la vita dell’uomo che ha saputo osareSteve Jobs fu dato in adozione ancora in fasce.

«QUELLI DI NOI CHE HANNO AVUTO LA FORTUNA DI CONO-SCERLO ABBASTANZA E DI LA-VORARE CON LUI - SI LEGGE ANCORA SUL SITO - HANNO PERSO UN CARO AMICO E UN MENTORE ISPIRATORE. STE-VE LASCIA UNA SOCIETÀ CHE SOLO LUI AVREBBE POTUTO COSTRUIRE E IL SUO SPIRITO SARÀ SEMPRE IL FONDAMEN-TO DI APPLE». «NESSUNA PA-ROLA - HA DATO TIM COOK, AMMINISTRATORE DELEGA-TO DI APPLE DOPO L’ADDIO DI JOBS L’ESTATE SCOR-SA - PUÒ ADEGUATAMENTE ESPRIMERE LA NOSTRA TRI-STEZZA PER LA MORTE DI STEVE O LA NOSTRA GRATI-TUDINE PER L’OPPORTUNITÀ DI AVER LAVORATO CON LUI. ONOREREMO LA SUA MEMO-RIA DEDICANDOCI A CONTI-NUARE IL LAVORO CHE LUI AMAVA COSÌ TANTO».

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Lasciò l’università e fondò la AppleLa filosofia di vita di Steve Jobs è tutta contenuta nelle parole pronunciate nel 2005 davanti agli studenti dell’Università di Stanford. Un invito a provare, a rischiare.

se di Santa Clara Val-ley, in California.

LA CARRIERAFin da bambino si mise in luce per le sue capacità scientifiche e si diplomò a 17 anni nel 1972 alla Homestead High Scho-ol di Cupertino, dove quattro anni dopo sarà fondata Apple. Nello stesso anno si iscris-se al Reed College di Portland, per specia-lizzarsi in informatica, ma dopo un semestre decise di abbandonare l’università, dove però continuò a seguire al-cuni corsi. Nel 1974

Steve Jobs e le sue creazioni

L’INFANZIAJobs era nato in California a Green Bay, nel 24 febbraio 1955 e fu dato in adozione dai genitori naturali, l’americana Joanne Carole Schie-ble e il professore siriano Abdul-fattah Jandali. Fu affidato ancora in fasce a una famiglia che avrebbe dovuto garantirgli un futuro mi-gliore, consentendogli di iscriver-si all’università. La coppia però si tirò indietro all’ultimo momento e Jobs fu così allevato da Paul e Cla-ra Jobs, una coppia medio borghe-

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Jobs coinvolse il suo ex compagno di liceo e amico Steve Wozniak e insieme il primo aprile

1976 fondarono Apple Computer: Apple I fu il primo modello prodotto, ne seguirono mol-ti altri. Wozniak dopo un incidente aereo nel 1983 la-sciò Apple e Jobs «arruolò» l’allora presidente di Pepsi, John Sculley. Una mossa pes-sima: a seguito dell’insucces-so del lancio di Apple III e

degli attriti con Sculley nel 1985, Jobs lasciò la società per fondare Next Computer. Il 1995 è l’anno più difficile della storia di Apple. Il nuo-vo amministratore delegato Gil Amelio offre in licen-za il sistema operativo di Apple ad al-tri produttori di pc, poi si fa da parte, r i pe scando Jobs, che tor-

na alla guida della società nel dicembre 1996. Da lì in poi è la svolta: nel 2002 è la vol-ta dell’iPod e dello sviluppo della piattaforma Itunes, il più grande mercato virtuale legalizzato di musica. Negli

anni successi-vi arrivano l’i-Book (2004), il MacBook (2005) ed il G4 (2003/2004), poi l’iPhone e l’iPad.

LA MALATTIANel 2004 Jobs parlò del cancro che lo aveva col-pito, dicendo di aver su-perato il primo intervento e di non aver bisogno di chemioterapie. Anche in quei mesi a sostituirlo fu chiamato il suo braccio destro, Tim Cook. Nel

2009 subì un trapianto di fegato, dal quale secondo

qualcuno non si riprese mai del tutto. Il 24 agosto scorso ha lasciato la gui-da di Apple, passando il timone a Tim Cook, che il 4 ottobre ha presentato iPhone 4S. Il giorno dopo,

Steve Jobs è morto.

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STEVE JOBS, il pioniere

DELLA TECNOLOGIA

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Catturare con la macchina

fotografica i momenti più

imbarazzanti durante le

occasioni ufficiali.

Questa l’iniziativa del blog

AwkwardFamilyPhotos.com che

ha pubblicato le bizzarie di sposi

e damigelle. C’è chi esagera con

il look, chi annusa l’ascella della

sposa, chi porta un fucile nella foto

ricordo e chi inserisce effetti trash

col photoshop

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fonte:

Repubblica (http://

www.repubblica.it/per-

sone/2011/10/03/foto/spo-

si_bizzarre-22627195/1/)

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Presso Bimbi Belli abbigliamentoC.so Buenos Aires 75, Milano - Via 25 Aprile 68, Peschiera Borromeo

Prodotto e distribuito da H-angar 93 s.a.s.

www.h-angar93.it - [email protected]

AutunnoInverno 2011- 2012

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L'unico vero obiettivo dell'essere umano è quello di vivere costantemente nella gioia e nella feli-cità, e per raggiungere questo stato dell'Essere bisogna vivere in pace con tutto e tutti, in que-

sto momento e in ogni attimo della propria vita.

Si può essere totalmente liberi? Cosa si prova ad essere vera-mente felici? Queste ed altre importanti domande troveran-no risposta in questo prezioso “manuale d’amor proprio”. L’autore ti aiuterà a scoprire chi sei veramente e perché ora stai vivendo una vita che non ti appartiene pienamente.

Lorenzo Capuano, nato a Milano nel 1974, è da sempre impegnato nella ricerca del vero Sé e nella crescita personale.Attualmente tiene corsi e convegni principalmente a Milano. La sola fede in cui crede è quella dell’Amore incondizionato ver-so tutto ciò che è, unica strada che possa portare a quella “terra promessa” chiamata libertà.Ha inoltre pubblicato con Anima edizioni Ti Amo Comunque - Le

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Potrai capire tutte quelle dinamiche inconsce che ti spingono a fare sempre gli stessi errori, potrai scoprire cosa ti limita e come liberartene, cosa cerchi e come trovarlo, dove vuoi andare e come arrivarci, e soprattutto capirai come poter vivere finalmente la vita che meriti!

e allo stesso modo tutto ciò che ci circonda, rap-presenta il primo passo fondamentale verso la no-stra libertà perché il Paradiso esiste veramente e possiamo viverlo "qui e ora"... dipende solo da noi!

meditazioni che trasformeranno per sempre la tua vita un cd contenente tre meditazioni guidate sul perdono, la gratitudine e l’amore incondizionato, che permettono in breve tempo di liberarsi da paure, sensi di colpa ed autocri-tica, attraverso un meraviglioso percorso di autoconsapevolezza.

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l'energia giusta per il nuovo anno

scolastico

Roma, 27 settembre 2011. Finite le vacanze si ripar-te con l’anno scolastico.

E per le prove da superare sui banchi, dopo test di ammissione ed esami di riparazione, gli stu-denti necessitano della benzina adeguata. Un problema che interessa le fa-miglie italiane consapevoli che il soggiorno vacanziero è stato senz’altro fruttuoso sul versante del divertimento, ma non altret-tanto caratterizzato da una cor-retta alimentazione. Necessaria, invece, a facilitare il ritorno sui banchi di scuola. “Lo studente è un atleta mentale” spiega il pro-

fessor Alberto Ugolini, Primario Ospedaliero e Docente di Pato-logia Medica e Malattie Infettive presso l’Università La Sapienza di Roma. “Così come lo sporti-vo deve garantire al suo fisico un sufficiente apporto di energie, os-sia di carburante, così gli studen-ti per rendere intellettualmente hanno bisogno di nutrire il proprio corpo in modo sano”.Via libera dunque al recupero di abitudini alimentari improntate ad una sana dieta mediterranea con elemento cardine l’olio extra vergine d’oliva di qualità, condi-mento e alimento dalle proprietà nutritive e salutistiche eccellenti.

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“Il giovane, prosegue Ugolini, deve tener conto che nella dieta mediterranea trove-rà gli amidi, le proteine e i grassi. Condi-re i cibi con l’olio extra vergine di oliva, sopratutto a ragione dei grassi insaturi che contiene, è fondamentale per un fun-zionamento ottimale del cervello. Vice-versa sarebbe bene evitare il burro, lo strutto e i grassi contenuti nella carne”.

extravergine di oliva:

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Il professor Ugolini, che nel corso della sua attività pro-fessionale ha curato personal-mente uomini che hanno fatto la storia dell’Italia, uno fra tutti il Presidente Sandro Pertini, si dice convinto che il segreto di numerose individualità di suc-cesso sia racchiuso in quattro variabili: alimentazione, lavoro, ginnastica e riposo.

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Il Consorzio di Garanzia dell’Olio Extra Vergine di Oliva di Qualità (CEQ) da anni porta avanti una bat-taglia finalizzata alla realizzazione di un prodotto di categoria superiore. I soci, appartenenti alle diverse

categorie della filiera olivicola, rispettano linee guida defi-nite dal Consorzio che assicurano la qualità e il rispetto di standard molto restrittivi dalla produzione in campo, passando per il confezionamento e l’esposizione nel punto di vendita, fino alla tavola dei consumatori. Tutti i passaggi dalla produzione al confezionamento e alla esposizione nella distribuzione, sono fondamentali per la garantire un olio di alta qualità: Se ben conservato infatti, l’olio extra vergine si difende bene dal fisiologico processo di ossidazione e mantiene intatte le sue proprietà nutrizionali e salutiste, il suo vero valore aggiunto.

Attenzione però alla scelta dell’olio. L’avviso a famiglie e studenti da parte degli esperti è anche quel-lo di operare una selezione nel-la scelta del prodotto: non tutti gli oli sono uguali e non tutti gli extravergini sono tali. “L’olio di

oliva deve essere buono, affer-ma ancora Ugolini. E non sem-pre è facile scegliere un extra-vergine che possa definirsi tale da un punto di vista chimico e nutrizionale. Di conseguenza sa-rebbe bene fidarsi solo delle dit-te che garantiscono la qualità”.

“Il Presidente Sandro Pertini – ha affermato Ugolini – si atteneva a uno stile di vita rigoro-sissimo. Non mancava mai di fare ginnastica e di riposare. E, natu-

ralmente, si faceva con-sigliare il suo menù dal

sottoscritto”.

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Presso Bimbi Belli abbigliamentoC.so Buenos Aires 75, Milano - Via 25 Aprile 68, Peschiera Borromeo

Prodotto e distribuito da H-angar 93 s.a.s.

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AutunnoInverno 2011- 2012

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Quali sono gli aspetti positivi per la cresci-ta di un bambino legati allo sport del Rugby?Anzitutto bisogna sottolineare

come il rugby sia uno sport di

squadra: quindi, facilita il con-

tatto fra coetanei, la socializza-

zione, la possibilità di confron-

tarsi con gli altri.Il competere con i propri coetanei

spinge il bambino a cercare di ti-

rar fuori il meglio di se stesso, por-

tando a termine l’esercizio fisico

nel migliore dei modi con indubbi

vantaggi anche di carattere psico-

logico.Il sentirsi partecipe del successo

di una squadra accresce la pro-

pria autostima e sicurezza e nello

stesso tempo la sconfitta viene ac-

cettata più serenamente se divisa

fra tutti i componenti del gruppo.

Quanto è importante la preparazione fisica e l’allenamento per uno sport così intenso?Come in tutte le discipline spor-

tive, il corretto allenamento fon-

damentale per eseguire corretta-

mente l’attività fisica; inoltre, evita

o comunque riduce gli incidenti

osteo-articolari e muscolo tendi-

nei così frequenti in questo sport.

Al bambino va insegnato che lo

sviluppo armonico e corretto del

proprio corpo presidio indispen-

sabile per una crescita corretta e

per rendere al meglio nella disci-

plina fisica prescelta.In uno sport di contatto così in-

tenso, un corretto ed adeguato

sviluppo muscolare rende più

facile la sua esecuzione e pro-

tegge nei frequenti contatti fisici

con l’avversario.

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Dott. Armando Calzolari

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LE INDICAZIONI DELLA MEDICINA DELLO SPORT

Esistono controindicazioni particolari nella pratica di questo sport?Come per tutte le discipline sporti-ve una accurata visita medica è di fondamentale importanza per de-terminare le reali condizioni fisiche del bambino; le controindicazioni sono soprattutto quelle derivanti

da un non ottimale stato dell’ap-parato cardio-respiratorio. Il Rugby è una disciplina inten-sa, impegnativa per l’organi-smo: per questo lo stato fisico deve essere sempre ottimale.Uno stato influenzale, un raf-freddore intenso, un risenti-mento muscolo tendineo devo-no portare alla cautela, tenendo il bambino a riposo per il tem-po necessario a farlo tornare in perfetta forma.

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PERCHÉ GIOCARE A RUGBY?Dott.Marco CappaDipartimento di Medicina Pediatrica – Endocrinologia API B

Perché giocare a Rugby?Appena un bambino vede una pal-

la, in genere non la prende a calci,

ma la esplora con le mani la osser-

va e la lancia con le mani.È naturale che poi impari a corre-

re con la palla in mano. Già questa

osservazione fa capire perché l’in-

ventore del Rugby William Webb

Ellis, durante una partita di Football

prese la palla con le mani e corse

fino a portarla oltre la linea di porta.

Ciò avveniva nel 1823 nella scuola

della cittadina di Rugby e quel ge-

sto spontaneo ha innescato il mon-

do del rugby che oltre ad essere

uno sport è una filosofia di vita.Per un bambino di 6-7 anni che

cosa c’è di più bello che avere la

possibilità di correre con la palla in

mano, “acchiappare” quello che ha

la palla e rotolarsi per terra.Il Rugby è libertà, scuola di vita e

disciplina.Da un punto di vista medico sporti-

vo è un classico sport aerobico ana-

erobico alternato, cioè è necessaria

Tutti possono giocare a Rugby?Si, dato che c’è notevole differenza fra i ruoli, contrariamente a quello che si pensa un bambino non ec-cessivamente grande può giocare tranquillamente, svilupperà quelle che sono le capacità per risolvere il “problema” statura e peso.Ci sono esempi anche a livello in-ternazionale che mostrano come un classico “mingherlino” può giocare contro i sovradimensionati “avanti”. Vediamo ad esempio come nel 6 Nazioni giocatori come il mediano di mischia irlandese Peter Stringer o l’i-talo-argentino Ramiro Pez riescano ad emergere nonostante abbiano un fisico da comune mortale.

Naturalmente non ci sono im-pedimenti diversi dagli altri sport di squadra, e le limitazioni sono le stesse per quanto riguarda calcio, basket e volley.

Quando iniziare a giocare?Il minirugby è da anni introdotto in Italia e già da un’età di 7-8 anni è possibile praticarlo, naturalmente le regole sono diverse e nelle pri-me fasi la pratica del rugby equiva-le a momenti ludici con delle regole molto semplici.Il bambino che gioca a Rugby impa-ra a correre con la palla, a fermare l’avversario che è portatore di palla e a superare la linea di meta.Acquisisce quindi le modalità per 104

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PERCHÉ GIOCARE A RUGBY?

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della cittadina di Rugby e quel ge-

sto spontaneo ha innescato il mon-

do del rugby che oltre ad essere

uno sport è una filosofia di vita.Per un bambino di 6-7 anni che

cosa c’è di più bello che avere la

possibilità di correre con la palla in

mano, “acchiappare” quello che ha

la palla e rotolarsi per terra.Il Rugby è libertà, scuola di vita e

disciplina.Da un punto di vista medico sporti-

vo è un classico sport aerobico ana-

erobico alternato, cioè è necessaria

resistenza e nel contempo velocità.

Ma diversamente ad altri sport i

ruoli determinano un impegno di-

verso, infatti gli “avanti” devono

anche avere qualità di potenza

pura, mentre i tre quarti (gli attac-

canti) devono avere nel loro ba-

gaglio tecnico oltre a capacità di

forza esplosiva “velocità” anche

notevole “destrezza”.

È pericoloso giocare a Rugby?Il Rugby è uno sport di contatto, e

c o m e tale un bambino che effettua tale sport sicuramente si abitua a

ricevere e dare colpi.Proprio l’abitudine al contatto fi-

sico che permette ai giovani che

praticano questo sport di evitare

traumi, e nel contempo a rispetta-

re l’avversario.Il contatto è ammesso soltanto per

chi ha la palla in mano e pertan-

to ci si aspetta il placcaggio ed è

prevedibile che possa cadere con

la palla in mano.

Naturalmente non ci sono im-pedimenti diversi dagli altri sport di squadra, e le limitazioni sono le stesse per quanto riguarda calcio, basket e volley.

Quando iniziare a giocare?Il minirugby è da anni introdotto in Italia e già da un’età di 7-8 anni è possibile praticarlo, naturalmente le regole sono diverse e nelle pri-me fasi la pratica del rugby equiva-le a momenti ludici con delle regole molto semplici.Il bambino che gioca a Rugby impa-ra a correre con la palla, a fermare l’avversario che è portatore di palla e a superare la linea di meta.Acquisisce quindi le modalità per

una corretta corsa ed un corretto modo di cadere se placcato e comincia ad acquisire capacità di destrezza per evitare di essere bloc-cato dall’avversario. Inoltre comincia ad acquisire il concetto di disciplina in campo dove non si deve mai pro-testare ne reagire e imparare a con-trollare le reazioni.Con il minirugby inizia una vera e propria scuola di vita.

Quale impegno fisico deve sostenere un giovane che pratica il rugby?L’impegno cardiovascolare è identi-co a quello degl’altri sport di squa-dra, la differenza è legata all’abitudi-ne al contatto fisico, indubbiamente il

piccolo atleta deve essere in buone condizioni generali e soprattutto deve avere un’integri-tà dell’apparato muscolo tendineo ed osteoarticolare, naturalmente gli impegni di tale apparato sono diversi a seconda dell’età del pra-ticante, ovviamente il bambino più piccolo incontrerà pari età e l’im-patto sarà proporzionato. La prepa-razione fisica del giovane atleta deve essere impostata, come tutti gli sport di squadra ad impegnare l’apparato cardiovascolare, l’apparto osteoarti-colare e muscolo-tendineo. Il bambi-no che pratica rugby deve essere in grado di correre, spingere, saltare, e deve avere una buona destrezza per scartare gli avversari.

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Jovanotti all’Arena di Verona ha promes-so un concerto speciale e non ha deluso le aspettative. Il 17 settembre, tutti in piedi (sulle sedie) per il suo ingresso sul palco dal retro, come un pugile. Più di due ore di concerto live in un’atmosfe-ra nuda, prima dance da “Megamix“, passando per le tracce più belle del suo ultimo album “Ora“.La potenza del suo nuovo lavoro diventa la potenza principale di questo concerto, dove parole, musica e immagini sono energia e divertimento.

Entra in punta di piedi emozionando con freschez-za. Dice: “È da più di 20 anni che faccio tutto questo, ma ogni partita riparte sempre da zero“. È questa la sua emozione, vero professionista dell’intrattenimento vero, uomo fisico che ricerca il contatto continuo con i suoi fan. Autorevole, pulito, senza sbavature.Cambia abito almeno sei volte. Sarà forse per moda? No, è per combattere contro un sudore copioso, conseguenza di un movimento continuo, sfrenato, libero. Alza le

gambe come una cheerleader e si scatena come un giovane rocker,

È più di un concerto rock, è qualcosa di nuovo, è il 2.0 di un modo di fare festa. È il “party evolutivo” e andrà avanti fino a dicembre. Forse tornerà nelle grandi città dove è già passato, e passerà da tutte le regioni italiane la prossima estate o nel prossimo autunno.

Il culto per Loren-zo Cherubini non è

classista, è diverso da tutti gli altri. Si emo-ziona senza lo sfoggio del divismo. Ama le im-magini (di altissima qua-lità), il ritmo, la fisicità di un protagonista assoluto

del palcoscenico.

C’è spazio per il passato, con una ripresa di tutti i suoi brani più noti,

Lorenzo

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È più di un concerto rock, è qualcosa di nuovo, è il 2.0 di un modo di fare festa. È il “party evolutivo” e andrà avanti fino a dicembre. Forse tornerà nelle grandi città dove è già passato, e passerà da tutte le regioni italiane la prossima estate o nel prossimo autunno.

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È il più bel concerto mai visto in Italia”: questa è la voce che circola dal giorno del debutto, confermata dai post di twitter dai commenti di facebook e dagli innumerevoli video postati in rete. La penisola è percorsa da questa elettricità mai sperimentata prima.

LorenzoCherubini

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Ecco le date finali dell’Ora Tour:

27 novembre FORLI’29 novembre TORINO1 dicembre GENOVA3 dicembre FIRENZE4 dicembre FIRENZE

6 dicembre ROMA7 dicembre ROMA

9 dicembre MILANO10 dicembre MILANO12 dicembre TRIESTE14 dicembre MODENA16 dicembre ANCONA

danzando in più punti come un africano rapito dalle percussioni. Ha la musica nel sangue e per lui non è un luogo comune.C’è spazio per il passato, con una ripresa di tutti i suoi brani più noti, come “Tanto tanto tanto“, “Penso positivo“, “L’ombelico del mondo“. Non finisce mai di stupirci, dalla semplicità degli effetti grafici di nuova genera-zione (bellissimi) fino agli ospiti come Cesare Cremonini e Luca Carboni.Abbassa i toni, accende l’emozione delle sue ballad più struggenti.Non pretende le lacrime, si emoziona prima di noi. Non lascia buchi, nessuno spazio a possibili carenze di scaletta. Chiude il concerto dopo più di 30 brani cantati e con le energie ancora intatte di chi suonereb-be per un’altra ora. La passione è trascinante, il pubblico non sta nelle sedie (e nella pelle) e balla libera, con il sorriso stampato sulle labbra.Si può avere di più da uno spettacolo live? Probabilmente no. Jovanotti in questo suo “Ora Tour 2011” è all’apice della sua bellezza.Emana carisma, fascino e bellezza senza artifici, al pari con i suoi spet-tatori che in realtà sono amici. Il pubblico gli regala una collezione di “Go!!!” a fine live e si emoziona come un bambino, abbraccia Cre-monini e gli mette la testa sulla spalla come farebbe con una mamma. Estasi di un’anima pura, intrattenimento pop di altissima qualità.

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AutunnoInverno 2011- 2012

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Già fissate le date dei primi con-certi. La sorpresa è il ritorno di Springsteen quattro anni

dopo lo show finito in tribunale per lo sforamento di 22 minuti rispettoall’orario stabilitoIl Boss se ne andò ballando 22 minuti di troppo, e dimenti-cando la sua scarpetta di cri-stallo che finì — sotto forma di processo — in testa al pro-moter Claudio Trotta. Per i quattro principi inglesi non bastò uno stadio, i sudditi italiani esclusi dal gala prega-rono per un ritorno l’e-state successiva, e ne sono passate tre. La regina invece si go-dette tutto: trono, glamour, la corte dei nobili stilisti e il popo-lo dei fan. Bruce Springsteen, i Coldplay e Ma-donna. Tutti a San Siro il prossimo giugno. E se per il 62enne rocker di Freehold ci sono ancora alcuni “se” (ma i più grossi sono stati spazzati via), per Chris Martin e soci e Lady Ciccone ci sono già le date.

Il 14 giugno è quella fissata per il ritorno di Madonna, a tre anni dal trionfo pop dello Sti-cky & Sweet Tour. L’acclamarono in 55mila, lei salutò col classico «ciao Milano» dal trono, infine rese omaggio al popolo rom e all’amico scomparso Michael Jackson. Nel menu 2012 della 53enne ex material girl ci saranno molti piatti freschi: quelli del suo album in lavora-zione a New York col produttore William Orbit (già mente di Ray of light, il suo disco miglio-re) e pronto per la primavera, anticipato da un singolo che uscirà, con ogni probabilità, durante l’intervallo del Superbowl della Nfl a fine gennaio. Lì, alla finale del campionato di football americano, su 70 milioni di schermi dell’evento sportivo più televisto d’America, almeno secondo i rumours più aggiornati.

Madonna•Coldplay•i l Boss a San Siro

un 2012 di stelle

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Madonna•Coldplay•i l Boss a San Siro

un 2012 di stelleIl colpo, però, è il ritorno di Springsteen. Impensato fino a dieci giorni fa, per tanti mo-tivi. Personali e musicali: i 62 anni da poco compiuti, il pen-

dolo tra progetti individuali e quelli con la Estreet Band che sembrava tornare verso i primi, la morte estiva di Claren-ce Clemons che ha privato il gruppo di un sax, di un fondatore, della grande anima. E le voci circolate la settimana scorsa su Arcade at night, il presunto album pronto per il prossimo 8 novem-bre, somigliano troppo a una bufala. Infine, il processo per lo sforamento dell’indimenticato concerto del 25 giu-gno 2008 pareva il vero macigno. E in-vece — vuoi per l’assoluzione di Trotta, vuoi per il diverso colore della giunta e il vento cambiato — le garanzie legali chieste da Barley Arts per riportare il

Boss a Milano stanno per arrivare. E agli indizi disseminati su Facebook da Claudio Trotta, con allusioni sulla pri-ma metà di giugno sotto un video di Springsteen, ora si aggiungono nuo-ve, ufficiose conferme. Tutto è pronto: Bruce sta per tornare a casa.

Per la seconda volta dei Coldplay al Meazza la data è compresa tra il 19 e il 30 giugno. Questo l’arco di tem-po prenotato per montare e smontare il palco del Mylo xyloto tour, è vero-simile segnare sul calendario il 26 o il 27 per lo show. Milano e l’Italia sono al momento esclusi dalla parte invernale e indoor della tournée: ci sarà di che rifarsi.

(fonte:Repubblica)

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Primo

di Antonel la Cennamo

Quando le giornate si accorcia-no e le temperature scendono, le abitudini cambiano... anche a tavola! Ciao ciao insalatine e paste fredde! Adesso la voglia di piatti caldi e sostanziosi ini-zia a farsi sentire, almeno per chi è un inguaribile buongusta-io come me! Cosa c’è di me-

glio che rientrare da una lunga giornata di lavoro e scaldarsi con un una cena saporita, ma non eccessivamente pesante?

Ecco per voi un menù di tut-to rispetto, ricco e corposo, dal forte sapore di terra e che profuma di buono.

Tritate lo scalogno e riducete a dadini la carota, fate rosolare in padella con un filo di olio e la salvia. Aggiungete i funghi precedentemente lavati e tagliati a fettine e i piselli. Rosolate per un minuto rimestando spesso, poi sfumate con il vino.

Ciao ciao insalatine e paste fredde!�

Eliche al sugo di funghi, piselli e carote

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PrimoEliche al sugo di funghi, piselli e caroteSecondo Tagliata di manzo su letto di rucolaDolce Yogurtgoloso

MerendaSorrisi

MOSTRUOSI

Menù di ottobrePer i più piccoli

Eliche al sugo di funghi, piselli e carote

280 gr di pasta -eliche- 200 gr di funghi misti

1 scalogno1 carota

salvia frescauna tazzina di piselli 20 gr di olio extra vergine d’oliva

300 gr passata di pomodoro20 g di vino rosso1/2 dado di carne1 pizzico di sale

A questo punto unite la passata di pomodoro e lasciate cuocere,

coperto e a fuoco lento, per almeno una decina di minuti.

Insaporite con il dado di carne e nel caso serva, correggete la

sapidità del sugo, infine lasciar cuocere ancora una decina di minuti, ma questa volta senza coprire. Nel frattempo mettete

a cuocere la pasta secondo le istruzioni riportate sulla

confezione, scolatela al dente e condite con parte del sugo.

Servire molto caldo, con una dose generosa di sugo e una spolverata

di parmigiano, se lo gradite. otto

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Secondo

Dolce

Cuocete in padella antiaderente la carne, lasciandola scottare sui due lati. Adattate il tempo di cottura ai vostri gusti, ma consiglierei la cottura al sangue. Lavate e asciugate la rucola, poi deponetela sul

di Antonel la Cennamo

Tagliata Di Manzo su letto di rucola

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Tagliata Di Manzo su letto di rucola

Yogurtgoloso

Controfiletto Rucola fresca

Olio evofleur de sel

Pomodorini e basilico per guarnire

Yogurt bianco mirtilli e lamponi freschi

mandorle a lamellefrollini sbriciolati

piatto di portata. Una volta che la carne è cotta, tagliatela a fettine e disponetela sul piatto di portata. A

questo punto aggiungete il fleur de sel e l’olio evo; guarnite con pomodorino e qualche foglia di basilico. Il segreto della bontà di questo piatto, sta tutto

nella velocità con cui si serve, in quanto è consigliabile consumarlo

caldo; magari con della zucca arrostita come contorno e un buon

bicchiere di vino rosso.

Versate un paio di cucchiaiate di yogurt in un barattolino e aggiungete la frutta fresca,

lavata e asciugata, nelle quantità che desiderate.

Decorate con le mandorle e mezzo biscotto sbriciolato.

Ripetete l’operazione in base al numero di dessert da

preparare..115

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di Antonel la Cennamo

Merenda

SORRISI GOLOSITagliate una mela a spicchi sottili, spennellate la parte esterna con del succo di limone e quella interna con della marnellata. Posizionate i mini marshmallows sullo spicchio inferiore e poi aggiungete lo spicchio superiore. Decorate con i confettini coloratiRAGNI DI FRUTTAMateriale: stecchini di legno oppure bastoncini dolci (tipo Mikado) – non so se si può menzionare un prodotto-Sistemare gli acini sugli stecchini

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Per i più piccoliIn molti obbietterete che Hal-loween non è una festa della nostra tradizione, e avete asso-lutamente ragione! Noi da bam-bine non andavamo in giro a chie-dere caramelle, non intagliavamo zucche e non preparavamo dolcet-ti a tema. Ai nostri tempi ci si trave-stiva solo a Carnevale – rigorosa-mente da principessa o ballerina, assolutamente non da streghetta o da zombie!Eppure, oggi questa festa dilaga sempre più; i nostri bambini la at-tendono con impazienza, vuoi per

i dolcetti di cui sono sempre ghiot-ti, vuoi per gli scherzetti divertenti che riescono a inventare.Allora, mi chiedo, perché impe-dir loro di trascorrere un pome-riggio con qualche amichetto? Magari travestiti da mostriciat-toli e liberi di seminare per casa (orribili) finti insetti, (ripugnanti) finti rettili e altre simili burle?

Ma certo, manca qualcosa! … come cosa? Una merenda sana, gustosa e possibilmente mostruo-sa! Prepariamola insieme...

Spicchi di melaMarmellata di albicocca o di pesca

Mini marshmallowssucco di limone

confettini colorati1 prugna nera 1 prugna gialla

Uva biancaUva neraPasta da zucchero

(bianca, nera, azzurra, rossa)

e poi infilarli nella prugna, premurandosi di fissarli in

profondità.Personalizzare il viso dei ragni

realizzando occhi, bocca ecc. ecc. Personalmente ho scelto di

utilizzare della pasta di zucchero, ma si può usare qualsiasi cosa vi suggerisce la fantastia (dei

confettini, caramelle, glassa... ).

Accompagnare il tutto con un sano e nutriente succo d’arancia,

servito in un bicchiere tondo su cui ho applicato dei ritagli di

colore nero per richiamare l’idea di una zucca ..

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«Presto il parto». Carlà invade il webImminente la nascita di Sarkozy jr. Tam tam in ReteMILANO - Carla Bruni è in clinica. Carla Bruni sta per partorire. Carla Bruni darà alla luce un maschietto. Da diverse ore ormai si rincorrono, so-prattutto via Twitter, le voci sul parto imminente della première dame di Francia. Il travaglio sarebbe iniziato giovedì pomeriggio e l’indiscrezione, circolata in Rete, è stata rilanciata dal sito plurielles.fr e dal quotidiano spa-gnolo El Pais. L’Eliseo non ha confer-

mato né smentito, ma tanto è bastato a mobilitare una folla di cronisti, foto-grafi e cameraman che hanno passato la notte accampati davanti alla clinica parigina «La Muette». Sempre stando alle indiscrezioni di stampa, Nicolas Sarkozy e la moglie starebbero per di-ventare genitori di un maschietto. Sarà il secondo figlio per la 43enne ex top model e il quarto per l’attuale inquili-no dell’Eliseo.

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«Presto il parto». Carlà invade il webImminente la nascita di Sarkozy jr. Tam tam in Rete

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MILANO - Niente matrimonio. Per colpa di Nina Moric. È lei a mettere i bastoni tra le ruote a Fabrizio Corona e a Belen Rodriguez nel loro progetto di convolare a giuste nozze. Dalle pagine di Novella 2000 emerge infatti che la modella croata, ex moglie del re dei paparazzi e madre del suo unico figlio Carlos, non intende ancora mettersi da parte. Gli attriti del passato con la soubrette argentina sembrano non esistere più ma la modella e showgirl ha chiesto una corposa somma di dena-ro per concedere il divorzio a Corona e lui dovrà impegnarsi molto e cercare di conciliare se non vuole azzerare il suo patrimonio. Sapremo come andrà a finire il prossimo 3 dicembre, data dell’ultima udienza.

DALLE CRITICHE ALLA QUASI PACE - La Moric ha critica-to a lungo Belen per le effusioni troppo spinte di lei e dell’ex marito davanti al bambino: «Si può avere anche un grande istinto materno - ha detto a Top - ma solo una mamma capisce certe situazioni.Quando lei avrà un bambino ci penserà due volte prima di fare certe cose». Poi qualcosa è cambiato: la Moric ha dichiarato a Domenica Cin-que di avere un rapporto equilibrato con Fabrizio e di aver cominciato a stimare Belen perché la showgirl «vuole bene a Carlos» e di considerare la loro una «famiglia allargata». Eppure, finché non avranno trovato un accordo un accordo, il nuovo nucleo non potrà decollare.

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SARKO FUORI SEDE - Proprio giovedì il presidente francese è par-tito per un giro di 48 ore nelle repubbliche del Caucaso: Armenia, Azerbaigian e in Georgia. Se davvero - come ha «sparato» lo spagnolo El Pais sul sito online - Carlà partorisce

in queste ore, il presidente dovrà probabilmente accorciare la visi-ta, e forse - nel silenzio generale - sarà forse quello l’unico segnale dell’arrivo del bebè da prendere sul serio.

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Si chiama paintball ed è un gioco.

Un gioco di ‘guerra’, in cui bisogna eliminare gli

avversari con fucili caricati con palline di gelatina ri-

empite di vernice.

A lanciarsi nel paintball, in-credibile ma vero, Angelina

Jolie e Brad Pitt, paparazzati ad Hollywood con indosso

tute mimetiche e armi di vario tipo. E no, non stiamo parlan-do di un nuovo film da girare, ma di un pomeriggio di ‘gio-

co’ passato in compagnia di Maddox, figlio maggiore della

coppia da far divertire. Chi ha battuto chi?

Questo nessuno l’ha scoperto. Ma certo è che i Brangelina si

sono dimostrati ancora una vol-ta una coppia di genitori celebri decisamente ‘fuori dal comune’.

Fonte: Quem

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Angelina Jolie e Brad Pitt giocano a fare la ‘guerra’ con il figlio

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Angelina Jolie e Brad Pitt giocano a fare la ‘guerra’ con il figlio

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oUn 2010 da ricordare per David Beckham. L’ex calciatore del Milan ha infatti guadagnato circa 66,000 dollari al giorno per tutto l’anno. Il conto, infatti, è assai facile. Ai 9 milioni di dollari annui che gli versano i Los Angeles Galaxy dobbiamo aggiungere gli altri 24 legati alle varie sponsorizzazioni che lo vedono protagonista. Se il prossimo mese scadrà il contratto calcistico, David non è ovviamente rimasto con le mani in mano, tanto da cercare immediatamente un’al-tra squadra di calcio. Perché Beckham senza pallone proprio non sa stare. Il Tottenham di Londra si è già fatto avanti, ma Victoria spinge per un rifiuto secco, volendo rimanere in California. In caso contrario, nessuna squadra per David, e ’solo’ 24 milioni di dollari l’anno da met-tersi in tasca. Voi che ne dite, riuscirà a viverci?Fonte: ShowBizSpy

David Beckham nel 2010 ha guadagnato 66,000 dollari al giorno

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http://www.gossipblog.it/post/24041/bianca-balti-vorrebbe-vivere-di-rendita

Eliminata dal reality Dancing With The Stars, Elisabetta Canalis è rimasta negli States per cercar for-

tuna. Diverse le offerte ricevute, per una Canalis pronta

probabilmente al debutto cinematografico. Magari in tono

minore, con particine ad hoc, sognando di sfondare nel

paese dei sogni. Nell’attesa, l’ex velina di Striscia è stata

paparazzata per le strade di Los Angeles con indosso un toppino cortissimo,

capace di mostrare ai fotografi l’eccessiva magrezza raggiunta.

Sempre più visibili le costole, con gli addominali particolarmente in forma, ed un fisico

mai apparso allenato come in queste ultime settimane.

Anche se la domanda appare scontata, ovvero… ma così non sarà un po’ troppo

magra?

Elisabetta Canalis sempre più magra

Bianca Balti vorrebbe vivere di rendita

È sempre un piacere leg-gere le in-terviste delle

modelle. Non siamo fra quelli che credono nell’equazione “bellez-za uguale stupidità”, eppure molto spesso le top model si lasciano scappare dalle labbra parole che farebbero infuriare anche il più tranquillo uomo del-la strada. Sentite cosa ha dichiarato la bella Bianca all’inviato di A,

l’inserto femminile del Corriere della Sera:Ho un piano diabo-lico: vorrei mettere da parte abbastan-za per lasciare tutto e vivere di rendita. Mi basterebbe avere una casa a Milano, una al mare e 2.500 euro al mese. Di possedere automobili costose o yacht non mi frega nulla. Di vestiti me ne hanno regalati

tanti che mi bastano per due vite. Potrei andare in giro con i miei amici, godermi le giornate con il mio uomo, osservare cre-scere Matilde. Avrei tutto quello che serve.Insomma, una che si accontenta di poco.Via | Corriere della Sera

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Eliminata dal reality Dancing With The Stars, Elisabetta Canalis è rimasta negli States per cercar for-

tuna. Diverse le offerte ricevute, per una Canalis pronta

probabilmente al debutto cinematografico. Magari in tono

minore, con particine ad hoc, sognando di sfondare nel

paese dei sogni. Nell’attesa, l’ex velina di Striscia è stata

paparazzata per le strade di Los Angeles con indosso un toppino cortissimo,

capace di mostrare ai fotografi l’eccessiva magrezza raggiunta.

Sempre più visibili le costole, con gli addominali particolarmente in forma, ed un fisico

mai apparso allenato come in queste ultime settimane.

Anche se la domanda appare scontata, ovvero… ma così non sarà un po’ troppo

magra?

http://www.gossipblog.it/post/24057/anna-tatangelo-smentisce-di-essere-incinta

La smentita, secca. Anna Tatangelo non aspetta il secondo figlio.A rivelarlo, dopo le voci uscite ad agosto, la stessa cantante, intervi-stata dal settimanale Eva 3000, in edicola da domani, 6 ottobre:“No, non è vero”. “E per ora non se ne parla. Fra qualche anno, in-vece, mi piacerebbe dare un fratellino, o una sorellina, ad Andrea”. Un anno e mezzo fa, infatti, Anna e Gigi D’Alessio sono diventati geni-tori del piccolo Andrea.Il quarto figlio per il cantante parte-nopeo, dopo i 3 avuti con l’ex mo-glie Carmela Barbato, e probabil-mente in futuro padre per la quinta volta.

Ma senza nessuna fretta. Parola di Anna Tatangelo!

Anna Tatangelo smentisce di essere incinta

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Modella MartinaAbiti Bimbi BelliFoto 2 Click PhotographyMake Up Artist Paola BiancheraStilyst Paola Bianchera e Manuela Figlia

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Inviaci via mailla foto

del tuo bimbo con i suoi dati a:

[email protected]

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Solideadi Milanoha 9 mesi

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Elijah Khaleldi Milanoha 7 mesi

Alessandrodi Romaha 3 anni

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Chloèha 22 mesi

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Asiadi Cagliariha 1 anno

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Dennisdi Cagliariha 9 anni

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Vittoriadi Crevalcore

ha 4 anni e mezzo

Edoardodi Milano

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Giadaha 4 anni

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Salvatoredi Gricignano

di Aversaha 3 anni

Saradi Carate Brianza

ha 3 annie mezzo

Asiadi Carate Brianza

ha 2 anni

Serenadi Tribianoha 20 mesi

Andrea Nataliadi Trinitapoli

nata il17/01/2006

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Ginevradi Bubbianoha 16 mesi

Andrea Nataliadi Trinitapoli

nata il17/01/2006

Alexandra Camelia

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Morganadi Milanoha 3 anni

Gionadi Milanoha 7 mesi

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Shivaha 5 anni

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Federicadi Parmaha 7 anni

Lorenzodi Parmaha 8 mesi

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Mariagraziadi Monza

ha quasi 2 anni

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Simonanata il

29 gennaio

Nikonato

8 maggio

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Presso Bimbi Belli abbigliamentoC.so Buenos Aires 75, Milano - Via 25 Aprile 68, Peschiera Borromeo

Prodotto e distribuito da H-angar 93 s.a.s.

www.h-angar93.it - [email protected]

AutunnoInverno 2011- 2012