BIMBI BELLI MAGAZINE Gennaio 2011

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ANNO 1 Numero 5 Mensile Il diario di una mamma Paola e Chiara ESCLUSIVA intervista sul nuovo album Bimbi e cani

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Il numero di Gennaio della nuova rivista interattiva dedicata al mondo delle mamme e ai loro bimbi

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ANNO 1 Numero 5 Mensile

Il diario di una mamma

Paola e ChiaraESCLUSIVA intervista sul nuovo album

Bimbi e cani

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Qualche giorno fa leggevo questo titolo su un quotidiano e sono rimasto molto colpito.Erano i giorni in cui ci sono stati disordini pubblici, ragazzi che durante la manifestazio-ne a Roma, per dar voce ai loro diritti, si sono ritrovati a usar violenza tra di loro. Forse per poca chiarezza d’idee non si sono accorti che erano tutti li a manifestare per lo stesso fine, per lo stesso motivo: il loro Futuro.Bene, mi sento in dovere di riprendere il titolo di quella prima pagina, e di estenderlo, non solo agli studenti, ma soprattutto agli adulti. C’è bisogno di riprenderci il futuro anche noi che siamo oramai cresciuti, perché proprio dal nostro futuro potremo far crescere al meglio le nuove generazioni, i nostri figli o quelli che verranno.“Ridateci il Futuro” sembra un implorare qualcuno, ma visto che probabilmente quel “qualcuno” non ci vuole sentire, facciamo in modo che con le nostre possibilità il no-stro futuro diventi migliore.È iniziato un nuovo anno, da adesso impegniamoci per renderlo splendido. Regaliamo un sorriso in più, evitiamo quanto più possibile ciò che ci rende stressati. Iniziamo a prendere la vita con più gioia, magari servirà a poco, giusto per sentirci leggermente più felici, ma intanto abbiamo già fatto un piccolo grande passo per noi stessi.Cito una frase trovata dalla mamma del bimbo copertina di questo mese:“Bisognerebbe tentare di essere felici. Non fosse altro, per dare l’esempio”

Ridateci Il FUTURO

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Carlo Bello

e tentando tentando si potrebbe arrivare a esserlo davvero.Questo nuovo numero segna l’inizio di una nuova era per noi e scorrendo le pagine potrete entrare a scoprire le grandi novità, dall’impaginazione, alle nuove collaboratrici, alle gare previste per il 2011. Partendo proprio dalla più attesa: il nuovo Reality “Mamy & Papy” che viene ufficialmente presentato nelle pagine seguenti.Un’ultima novità, che avrete già notato se avete le casse accese: ogni numero del magazine sarà accompagna-to da un’esclusiva compilation di musica selezionata per rendere ancora più piacevole il tempo che passere-te con il vostro magazine preferito, per coccolar ancora di più voi, il vostro pancione o i vostri bimbi.Buona continuazione, buona lettura e se vi piace, condividetelo e consigliatelo.Noi ci mettiamo il cuore.Dateci Futuro.

Direttore e redazioneDIRETTORE: Carlo BelloCAPOREDATTORE: Jennifer MarfiaGRAFICA E IMPAGINAZIONE: Valentina RadaelliCOLLABORATORI: Lucia Macchioni, Alice Bernardi,Ilaria Martina, Alessandra Moschetta, Rania Ibrahim, Cinzia Parmi, Elisabetta BelottiCOMITATO SCIENTIFICOSara Notarantonio: Dottoressa Ostetrica, collabora con Sos Genitori per consulenze nel puerperio e assistenza al neonato domiciliare. Ostetrica presso il Nido “gli amici di pooh” gestendo la classe lattante e conducendo corsi rivolti al neo genitori e futuri genitori nella stessa struttura e in altre strutture.Marta Armilli: Dottore in Scienze BiologicheCarmela Giordano: psicologa – psicoterapeuta, espertain psicodiagnosi, insegnante di massaggio infantile e socia A.I.M.I. Associazione Italiana Massaggio Infantile. Svolge, inoltre, attività di formazione e tutoraggio.

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SOMMARIOgennaio 2011

RubricheEditoriale 2

La posta Bimbi Belli 6

MammaDiario di una mamma: la gravidanza

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BimboBimbo Copertina 30

Salute L’ostetrica risponde 49

MusicaPaola e Chiara 62

Tempo liberoBimbi Belli’s Toons 86

Gossip 88Scelti per voi 94

I belli di mamma e papà 98

CucinaLo chef sei tu! 118

OroscopoCosa ci dicono le stelle 122

ServiziMamma

Dopo il parto come cambia il corpo di una donna 12

BimboBimbi e cani, binomio perfetto 20È allarme obesità tra i più piccoli 26

FamigliaTutto per il baby 40

Educazione sessuale: in famiglianon se ne parla! 44

SaluteDonazione o conservazione del cordone ombellicale 52

L’amico immaginario di vostro figlio 56

SportÈ arrivata la neve?

Tempo di vacanze 68Ginnastica ritmica 72

ConcorsiUn 2011 ricco

di novità e concorsi 76Presentazione “Mamy e Papy” 79

Tempo liberoSaponette fai da te 82

Un altro mondo 96

CucinaAcido folico 114

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La posta Bimbi Belli xxxxxxxx xx

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La posta bimbi belli

Dicembre 2006

C aro bambino mio, eccoci qui: tu ed io. Non mi sembra possi-bile, niente di tutto quello che è accaduto in questi giorni mi sembra reale. Cerco di

fissare sulla carta ciò che adesso sento e provo, per ri-cordarmi di questo momento speciale e unico. Un ricordo

che rimarrà in me per sempre. È così strano scriverti, è strano sedermi davanti alla tua culla e parlarti come se fossi già grande, adulto. Come se tu potessi capirmi.Ti guardo. Sei poco più di un esserino piccino e fragile. Potrei guardarti per ore senza stancarmi mai, è diventato quasi un gioco osservarti mentre dormi. Ogni tuo respiro mi fa sospirare di gioia, mi emoziona. Tutto di te mi scalda il cuore: le tue mani, chiuse in rigidi pugni, si muovono su e giù e la bocca si apre appena appe-na, come se volessi parlare.Stai sognando? Cosa sogni?Io non riesco a capirlo. Mi chiedo se riuscirò a capirti quando avrai veramente bisogno di me. Riuscirò a essere all’altezza della situazione? Sarò una buona madre? Al solo pensiero rabbri-

vidisco. Non per la paura, ma per il disagio del pronunciare la parola “madre”. Io, mamma di un bambino. Devo ancora assimilare questa nuova notizia, nonostante la stessi pensando e ripen-sando nella mia testa già da qualche tempo. Per quanto possa essere preoccupata, davanti a te, davanti alla tua innocenza e fragilità, tut-to si sbriciola, si scioglie, svanisce come neb-bia. Non riesco più a pensare a qualcosa di sbagliato. Le tessere del puzzle sono tutte a loro posto, combaciano come fatte l’una per l’altra. Tutto è perfetto, magnifico. Nella mia pancia ti sentivo scalciare, muoverti e vivere. I nove mesi più belli della mia vita. Culla, pannolini, biberon e tutine. Tutta la casa, la mia famiglia, le porte, perfino io ero infiocchettata improvvisamente di blu. Avevi preso il controllo della mia via vita.Eppure, quando l’infermiera ti ha messo

Giulia Franchi

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tra le mie braccia, tutto è cambiato. Sapevo solo che eri lì, con me: eri mio. I tuoi grandi occhi scuri mi guardavano per la prima volta, sembrava che mi stessi scavando dentro, sempre più in fondo, per accertarti che io ti amassi, come una mamma ama incondizionatamente il proprio figlio.

Piangevi, oh sì! Sembrava volessi gridare a tutti: «Eccomi qui, sono arrivato. Sono io la star!». Sto provando una moltitudine di sensazioni indescrivibili, l’amo-re, l’affetto e la gioia. Tutte queste emozioni insieme, che solo una madre può provare davanti a una creatura simile. Un’implo-sione e poi un’esplosione. Nessuna parola della lingua italiana è capace di descriverti al meglio: di descrivere i tuoi occhi, il tuo naso, la tua bocca e le tue mani. Sappi solo che qualunque cosa succederà, qualunque persona tu diventa, tu resterai sempre il mio bambino, che tirava pugni e calci nel mio pancione di mam-ma ignorante, che non capiva che la gioia di un figlio le avrebbe cambiato la vita. Buona notte figlio mio, ti voglio bene con tutta la mia anima.

Gennaio 2010La cosa che voglio dirti proprio oggi che siamo soli è che sei la cosa più bella e più importante che mi sia mai capitata in tutta la vita. Ti ho cercato e ti ho trovato finalmente.Oggi se tu non fossi venuto con me non sarei nemmeno partita, tanto mi sento tutt’uno con la tua personcina. Voglio vederti crescere ed essere indipendente, fare la tua vita ma ora che sei così piccolo staccarmi da te è praticamente impossibile e lotterei con le un-ghie e con i denti se ti sapessi in pericolo.Ti guardo dormire con il tuo adorato ciuccio in boc Davide Naldi

Alessandro

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La posta bimbi belli

8 gennaio 2011

ca, sei beato nel tuo sonno ed io, mamma in cammino, ogni giorno mi chiedo quali siano le cose migliori per te. Vorresti forse avere più giochi come i tuoi amici, oppure le tutine colorate. No, non credo for-se quel che ti basta è solo l’amore della tua mamma.Non dimenticherò mai il piacere di dormire accanto a te, di sentire il tuo respi-ro che si fa profondo quando ti stai addormentando. Non cambierei nulla del nostro rapporto: ti ho portato in grembo, ma poi ti ho cullato, portato

con me dappertutto “pel-le a pelle”. Ti massaggi-vo il pancino quando hai avuto mal di pancia e ho sentito il profumo della tua pelle di bambino. Tut-to questo ora fa parte di noi e della nostra storia da cui non ci slegheremo mai.Auguro a tutte le mam-me e a tutti i genitori di avere un rapporto stretto come il nostro con il loro bambino, perchè tutto ciò fa parte del ciclo del-la vita: darti il mio latte, coccolarti, accarezzarti, addormentarti, guardare i tuoi giochi, consolare il tuo pianto, parlare con te e ascoltare i tuoi pri-mi discorsi e le tue pri-me parole. Sono legami

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inscindibili, che solo un genitore può pro-vare. Io ho cercato di seguire il mio istinto per educarti. Avrò fat-to degli sbagli? Non so, probabilmente solo il tempo potrà fornire una risposta. Ora quel-lo che sento è che vo-glio continuare a dirti che ti vogliamo infinita-mente bene.Ti vogliamo bene anche se intorno a noi vorrem-mo sempre un mondo diverso, più dolce e più umano. Credo però che anche il fatto stesso di essere vicino a te sia per gli altri una dimostrazione che la vita può essere bel-la e che si può vivere sen-za violenza e in pace con se stessi. Io solo a sapere che ci sei mi sento in pace con me stessa. Vo-glio che tu sappia che ogni cosa che potrà succederti noi saremo qui con te. Ci sarà un momento in cui farai le tue esperienze e proverai le tue strade, trovando la tua, ma noi saremo sempre i genitori che ti ameranno incondizionatamente per tutta la vita.

Giulia Franchi

Anche tu vuoi inviatci una tua lettera? Vuoi raccontarci una tua esperienza

particolare? Manda la tua testimonianza a:

[email protected]. Continua a leggere il magazine, la tua

lettera potrebbe essere presto pubblicata.

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Diario di una mamma: la gravidanzapag. 16

Dopo il parto come cambia il corpo di una donnapag. 12

Mamma

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12 gennaio 2011

La sfera più intima di una neo-mamma e la ripresa della propria vita sessuale

a cura di Rania Ibrahim

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opo il parto: come cambia il corpo di una mamma

12 gennaio 2011

Dopo la gioia del parto arriva an-che il momento del ritorno a casa.

Un’ esperienza unica, quella del-la gravidanza e del parto, che ti cambia la vita. Con il piccolo tra le braccia, pronto a riempire le giornate di mamma e papà, la maggior parte delle donne, da poco diventate neo-mamme ini-

ziano ad avere dubbi riguardo la loro intimità, la loro vita di coppia e di conseguenza la ripresa dei rapporti sessuali. Questi alcuni dei dubbi che assillano maggior-mente le neo-mamme: • Quando tornerà il ciclo me-struale? • Quando si possono ripren-dere i rapporti?

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• Bisogna ricorrere alla contrac-cezione durante l’allattamento? Facciamo chiarezza con l’aiuto della dottoressa Giulia Zinno, ginecologa, consigliere nazionale dell’Agico (Associazione gineco-logi consultoriali) che spiega: «La ricomparsa del ciclo mestruale dopo una gravidanza non è sem-pre prevedibile con esattezza, soprattutto se si allatta -spiega la dottoressa-. Generalmente, nelle madri che non allattano, le me-struazioni ricompaiono dalle 7 alle 16 settimane dal parto. Se ritarda-no ulteriormente è opportuno farsi consigliare da uno specialista che prescriverà opportune indagini clini-che. È comunque vero che già dalla seconda settimana dopo il parto si possono verificare perdite di san-gue più o meno consistenti, ma non si tratta di mestruazioni, bensì di lochi, cioè residui di gravidanza misti a sangue che l’utero continua a espellere. Inizialmente sono di co-lore rosso vivo, poi tendono a dimi-nuire e a cambiare colore e consi-stenza. Possono durare dalle due

alle otto settimane dopo il parto». Un altro dilemma riguarda la ripre-sa dell’attività sessuale, quindi la vita di coppia, e a questo riguardo la dottoressa Zinno precisa: «L’atti-vità sessuale dopo il parto può es-sere ripresa compatibilmente con le condizioni vulvo-vaginali. Se l’e-spletamento del parto è avvenuto per via vaginale e si sono verificate delle lacerazioni vulvo-vaginali, op-pure è stata effettuata l’episioto-mia, la ripresa dell’attività sessuale deve rispettare i tempi della cica

La ricomparsa del ciclo mestruale dopo una gravidanza non è sempre prevedibi-le con esattezza

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trizzazione che sono dell’ordine dei 10-15 giorni. In caso di taglio cesareo i tempi di ripresa dei rap-porti sessuali sono più brevi»È importante non sottovalutare l’aspetto contraccettivo, con l’alibi dell’allattamento. «È vero che dopo il parto la ripresa dell’attivi-tà ovulatoria è molto influenzata dall’allattamento, perché durante l’allattamento la situazione ormo-nale nella donna può rendere as-senti o irregolari le mestruazioni. Questo però non significa che allattare protegga da gravidan-

ze indesiderate. Anzi, è impor-tante utilizzare una contraccezione efficace, che può essere di tipo meccanico (come la spirale, il cui inserimento andrà concordato con lo specialista) oppure ormonale. Esiste infatti un tipo di pillola com-patibile con l’allattamento, a base di solo progesterone, conosciuta come minipillola. Un consulto dal ginecologo di fi-ducia è in ogni caso la via migliore per scegliere l’opzione più adatta al singolo caso» ha concluso la dottoressa.

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Diario di una mamma�

Ilaria è sociologa, si occupava di pubbliche relazioni e uffici stampa di moda a Milano. Ora è mamma, abita a Torino, ed ha aperto un’associazione con cui propone attività per le mamme e scrive su riviste per genitori e

bambini. Alice, 18 mesi, dolce, allegra e un po’ birichina. Il suo arrivo ha dato inizio ad

una trasformazione incredibile. Ma non è forse alice che fa crescere la mamma?

R icordo quei due minuti come un’attesa interminabile. Il mio com-pagno ha iniziato a ridere, ho guardato anch’io il test di gravidanza e… due linee ben colorate e ben visibili: ero incinta!Una sensazione d’incredibile emozione mi ha pervaso e in pochi secondi ho provato a immaginare tutta la mia vita con un bambino.Come sarebbe stata? Ma ho smesso subito perché non sapevo da che parte iniziare e ci siamo goduti la notizia. E che notizia!Contenti, emozionati, un po’ agitati abbiamo proseguito la serata. C’è voluto qualche giorno per riprenderci dalla novità, desiderata, cercata, ma pur sempre un’incredibile novità.Nel primo trimestre abbiamo custodito il segreto con molta atten-zione. Prima dovevamo sistemare alcune questioni con i famigliari. Anche in ufficio nessuno sapeva nulla. È stato molto difficile non dire niente nemmeno alle mie amiche più care però… più passava-no i giorni più mi sentivo molto bene, a mio agio nel nuovo ruolo di mamma, o quasi mamma, come se sapessi già tutto, come se fossi mamma da sempre. Le prime settimane volarono via senza alcun problema. Ho iniziato a sostenere i primi esami ancora inconsapevole delle decine e decine di appuntamenti, esami, controlli, che mi avrebbero aspettato du-rante i nove mesi. Come avrei appreso ben presto, infatti, una donna in gravidanza è davvero “controllatissima”!La rivelazione della notizia al mondo è stata molto divertente. Le più diverse reazioni mi hanno davvero sorpreso: alcune amiche deluse mi guardavano come se fossi un marziano, pensando che ormai la mia vita fosse finita. Basta con le feste, i viaggi e il divertimento. Altre, seppur felici per me, diventavano immediatamente tristi per la

La rivela-zione della notizia al mondo è stata molto divertente.

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loro situazione sentimentale e iniziano a farti sentire quasi in colpa, tipo: «Chissà quando toccherà a me…», oppu-re: «Quando potrò anch’io vivere una gioia così?».I nonni sono letteralmente impazziti dall’emozione. Scioc-cati, stupiti, felici che la loro bambina avesse fatto finalmente qual-cosa di buono di cui renderli orgogliosi e non vedevano l’ora di po-terlo urlare al mondo intero. Anche in ufficio andò abbastanza bene, a parte un breve shock , soprattutto del mio capo che inizialmente ha avuto un attimo di paura, pensando che l’ufficio potesse crollare senza la mia presenza. Ha subito poi rettificato in un’altra direzione, prima che mi rendessi conto di quanto ero importante e magari le chiedessi l’aumento!La pancia cresceva e tutto il mondo mi diceva che ero radiosa, lumi-nosa e più bella. Non ho mai capito se lo dicono a tutte le donne che aspettano un bambino o se è realmente vero. Io comunque mi sen-tivo davvero bene. Più la pancia cresceva più la mostravo con orgo-glio, con magliette aderenti mai indossate prima (ho sempre cercato di nascondere la pancetta).Insieme al mio compagno avevo la sensazione che si trattasse di un maschio, per cui abbiamo parlato al maschile per almeno cinque mesi. Senza considerare che nelle due visite fatte in precedenza ci avessero detto come il bambino sembrasse una femmina. Non ab-biamo mai creduto a questa ipotesi, finché a un certo punto, l’eco-grafia morfologica sentenziò: «È una femminuccia!» dice la gineco-loga. Noi due restiamo di sasso, quasi stupiti... Pochi attimi dopo ci riprendiamo e felici immaginiamo la nostra pic-cola bimba che sta arrivando. Avrà un forte temperamento, è per questo che ci siamo sbagliati. I mesi successivi sono trascorsi molto velocemente: io mi dividevo tra l’ufficio e la preparazione per l’arrivo di questo “esserino” che avevo nella pancia. Ero circondata da persone che mi dicevano cosa mi sarebbe servito e cosa no. Normalmente cercano di con-vincerti che avrai bisogno di una quantità di oggetti spropositata e, in genere ce la fanno. Infatti, nella lista nascita, avevo inserito di tutto e di più. Abito in un piccolo appartamento, a cosa mai mi potran-no mai servire le radioline per sentire la bimba nell’altra stanza? Lo scalda biberon da auto? Ma io vorrei allattare per cui non dovrebbe servirmi e, anche se non dovessi allattare, devo per forza scaldare il biberon in macchina? Capirai quanti viaggi si fanno i primi mesi… O ancora: «Non prendi la sdraietta che dondola la bambina?», io: «Ma no, voglio cullarla io la piccola e poi si vedrà più avanti». Uffi! Cercare di non lasciarsi convincere che senza quell’oggetto tua figlia non possa

La pancia è stata una sensazione unica e me-ravigliosa

«È una femminuc-cia!» dice la ginecolo-ga. Noi due restiamo di sasso, quasi stupiti...

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crescere felice, è stato davvero difficile perché, nella condizione in cui si è particolarmente sensibili ed emotivamente vulnerabili, i negozianti ti hanno in pugno. Molti oggetti infatti alla fine non sono nemmeno stati aperti… Li passerò alle mie amiche.Dopo moltissime letture e dopo essermi debitamente documentata ho deciso che avrei partorito in casa. Lascio a voi immaginare le rea-zioni di amici e parenti: mi hanno fatto sentire una matta che metteva in pericolo la mia vita e quella della mia pupetta. Ho deciso, per cui, di fare dietro front ed ho lasciato credere a tutti che sarei andata in ospedale. In questo modo tutti sarebbero stati tranquilli.La pancia cresceva a dismisura ed io pure. Fino all’ottavo mese ho pre-so solo 8 kg, peccato che al nono abbia raggiunto i 15 kg, ma ero tal-mente orgogliosa del mio pancione che alla ciccia proprio non pensavo.Ho lavorato fino alla fine dell’ottavo mese e le ultime quattro settima-ne prima del parto mi sono coccolata fra letture, massaggi e coccole di tutti i familiari (sapevo che poi avrebbero guardato solo lei! Alice? Anna? Mah…)La pancia è stata una sensazione unica e meravigliosa. Questa cre-atura che senti dentro di te è un vero “miracolo” della natura ed io mi sentivo quasi un “Dio” in quanto generatrice di vita. È davvero un mo-mento magico per la donna e i poveri maschietti possono solo starti vicino e ammirare la tua immensità… Sono esagerata? No!Nei giorni che hanno preceduto il parto infine ero davvero molto curio-sa, forse anche un po’ agitata, ma non vedevo l’ora di vivere finalmen-te quell’esperienza tanto immaginata e di cui tutte le donne hanno un proprio personalissimo ricordo...

Ah, ma che sensazione strana… Saranno le contrazioni?

Fino all’ot-tavo mese ho preso solo 8 kg, peccato che al nono abbia rag-giunto i 15 kg, ma ero talmente or-gogliosa del mio pancione che alla ciccia proprio non pensavo.

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Bimbo e Canipag. 20

Obesità infantilepag. 26

Bimbo Copertina pag. 30

bimbo

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a cura di Alice Bernardi

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Bimbi & cani, binomio perfetto?

Animali e bambini posso andare d’accordo. È bene, però, adottare alcuni accorgimenti prima di far incontrare i due cuccioli

Il binomio bambino-cane è or-mai sempre più diffuso nella so-cietà odierna. È bene però adot-tare alcuni accorgimenti per far si che il rapporto tra i due sia di amicizia pura.

Bisogna sempre ricordare che il cane è un animale e non un pe-luche o un giocattolo; necessita

di attenzioni, cure, stimoli, coc-cole e soprattutto di rispetto. In cambio lui potrà dare a tutta la famiglia amore incondizionato e fedeltà per tutta la sua vita. A questo punto, come in ogni rap-porto sincero che si rispetti, bi-sogna fissare alcune regole di convivenza che devono essere rispettate da entrambe le parti. Il

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genitore dovrà fare da “arbitro” tra i due “cuccioli” che divente-ranno sicuramente degli ottimi compagni di giochi e di avventure nella natura. Per prima cosa una buona so-cializzazione, un rapporto equi-librato con i componenti della famiglia, una buona conoscenza caratteriale del proprio cane, oltre

alla supervisione, sarebbero ne-cessari perchè si evitino proble-matiche di vario genere tra cane e bambino.Il genitore ha il compito di edu-care il proprio figlio e il cane alla convivenza. Bisogna insegnare al bimbo come rapportarsi nel modo corretto con il cane.

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I due saranno ottimi compagni di giochi, scopriranno la natura insieme, avranno un amico fedele su cui contare ogni giorno

Elenchiamo alcuni utili consigli:

- Evitare urla, schiamazzi, gesti bruchi e improvvisi che potreb-bero spaventare il cane e indurlo alla reazione aggressiva.- Spiegare il modo corretto per avvicinarsi a un cane, gradual-mente, lentamente, chiamando-lo, porgendo una mano verso di lui e tutte le relative motivazioni di questi gesti.- Evitare di riferirsi al bambino con frasi del tipo: «Non lo tocca-re che ti morde», oppure: «Non lo toccare che ha le pulci» perché oltre a non essere vero(il cane non morde mai senza preavviso e la pulce, finché c’è il cane nelle vicinanze, preferisce stare su di esso perché il sangue dell’uomo è meno appetibile) aumentereb-

bero la paura del bambino verso il cane, inibendolo.- Scegliere il cane (di razza o meticcio) che più si avvicina, dal punto di vista caratteriale e fisico, alle esigenze della famiglia. Ad esempio se si ha poco spazio, evitare cani troppo grossi o ec-cessivamente vivaci.Per quanto riguarda il nostro amico a quattro zampe è bene farlo socializzare nel modo cor-retto sin da cucciolo, abituando-lo alla presenza del bambino con gli stimoli appropriati. Il cane, se è cucciolo, riconosce nel bimbo un suo simile, un compagno di giochi. Non ci saranno molti pro-blemi di convivenza se entrambi conoscono le regole del gioco. Se invece il cane è adulto biso-gna avere una maggiore atten-

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zione secondo l’imprinting di quest’ultimo. Se il pelosone non è mai stato abituato alla presenza di un bambino è bene evitare che il piccolo sia preso come “ogget-to misterioso”. Si deve passare a una conoscenza graduale, in un ambiente neutro e sereno, che permetta a entrambi di avvi-cinarsi e di conoscersi reciproca-mente.A questo punto, dopo aver ana-lizzato le regole per una sere-na convivenza è bene illustrare gli effetti benefici del rapporto bambino-cane: i due saranno ottimi compagni di giochi, scopri-ranno la natura insieme, avranno un amico fedele su cui contare ogni giorno. Il genitore scoprirà che affiancare la vita di un bam-bino a quella di un cane la ren-

derà senz’altro più divertente e brillante, renderà vivo il suo spiri-to e gli permetterà di sviluppare e concepire una serie di valori che purtroppo, oggi, vanno ormai scomparendo, come l’umanità e l’umiltà •

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Nell’era del digitale e dei giochi elettronici, le partite a pallone e le passeggiate a piedi, sembrano un ricordo molto lontano

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allarme obesità

tra i più piccolia cura di Lucia Macchioni

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In Italia un bambino su quattro è obeso. Si tratta del drammatico quadro della società odierna, dove il classico gioco del “nascondino” tra le vie del paese è stato sop-piantato dal mondo virtuale.

Nell’era digitale, si può giocare a tennis, a baseball, addirittura

sciare, senza fare il minimo sfor-zo. Cosa chiedere di più? I risvolti negativi, però, sono innumerevoli: oltre alle gravi problematiche le-gate allo sviluppo cognitivo del bambino, le ripercussioni dettate dalla sedentarietà, sono moltepli-ci. La ridotta attività fisica ed uno stile di vita scorretto, determinano sempre più spesso fenomeni di obesità infantile. La definizione di sovrappeso nel bambino risulta, però, molto più complessa rispet-to alla persona adulta: pertanto, si definisce obeso un bambino il cui peso supera del venti per cento quello ideale. Purtroppo, dallo spaccato di vita dei piccoli italiani, traspare che dai tre ai die-ci anni, i bambini trascorrono in media circa un’ora e quarantacin-que minuti davanti allo schermo della tv; ma la situazione va ag-gravandosi ulteriormente durante l’adolescenza dove si arriva ad oltrepassare le due ore al giorno.

“Dai tre ai dieci anni, i bambini tra-scorrono in media cir-ca un’ora e quaranta-cinque mi-nuti davanti allo schermo della tv”

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Le partite a pallone nel campetto dell’oratorio, le sudate tra la sfida a “guardie e ladri” e gli altri mille gio-chi d’infanzia, stanno tramutan-dosi sempre più in tradizioni d’altri tempi. Quindi, si tratta di un tema da non sottovalutare per il benes-sere e la salute del tuo bambino. Mamme e papà, cominciate a co-gliere i primi campanelli d’allar-me e, soprattutto, a prendere seri

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china, che peraltro diventa fat-tore di inquinamento e stress,

in collaborazione con altri genito-ri, organizzate dei turni per far in modo di percorrere il tragitto ca-sa-scuola tranquillamente a piedi, in sicurezza. Si tratta di un modo per combattere la sedentarietà ed, inoltre, per aiutare il piccolo a conoscere la realtà che lo circon-da, a sviluppare la percezione e a socializzare con gli altri. Ricor-diamo, poi, che l’obesità infantile è il risultato di diverse cause che interagiscono tra loro: oltre alla ri-dotta attività fisica, infatti, in pri-mo luogo ricordiamo come la cat-tiva alimentazione sia una tra le principali fonti del problema. Gra-ve rilevanza hanno, anche, fattori di tipo genetico-familiare; rari, in-vece, i casi di obesità derivati da alterazioni ormonali. Quindi, so-stituiamo la frutta alla merendina e cominciamo ad invogliare il pic-colo a mangiare verdure e pesce. Quest’ultimo, ricco di grassi buo-ni, è un alimento indispensabile per una dieta equilibrata •

prov -vedimenti.

Stop all’automobile, per esem-pio: invece di accompagnare il vostro bambino a scuola in mac-

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BIMBO COPERTINA

Cristiano è il primo Bimbo Copertina del 2011. Un bel biondino di tre anni, con già all’at-tivo un’apparizione sul Calendario Bimbi Belli 2011. Abbiamo incontrato la mamma di Cristiano: Stella Macrì, che ci ha rac-contato come vive il piccolo Cristiano.Nelle pagine che se-guono l’intervista po-tete vedere Cristiano in alcuni scatti del Calendario Bimbi Belli 2011, in quelle del casting e in alcu-ni scatti fatti a casa di mamma e papà.

La Rubrica dei Bimbi Copertina

continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti da poter pubblicare all’interno del-

le nostre pagine. Se vuoi vedere le foto di tuo

figlio all’interno del magazine non devi fare altro che inviarle a:

[email protected]

a cura di Jennifer Marfia

la mamma

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CristianoBimbo Copertina

gennaio 2011 31

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32 gennaio 2011

Nome, città di residenza e nascita del bambino.Cristiano è nato a Desio, in provincia di Milano, il 01-12-2007 ed è residente a Meda, provincia di Monza e Brianza.

Segni particolari.Bellissimo.

La prima volta che hai preso tra le braccia tuo figlio cosa hai pensato?Ho pensato che per la terza volta mi era stato fatto un re-galo meraviglioso.

Cosa ama di più fare il suo bambino?Adora giocare con i fratelloni.

vivace

spiritosocurioso

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gennaio 2011 33

Quale gioco gli piace di più?I suoi giochi preferiti, per ora, sono i personaggi di Toy Story 3, in particolare Woody.

Che carattere ha?Cristiano è un bimbo molto vivace e curioso, parla tantissi-mo ed è molto spiritoso, nono-stante abbia appena 3 anni. È

molto coccolone ed educato. Non dimentica mai di dire grazie, prego e scusa, anzi, per l’esat-tezza dice «scusi».

Ha già detto quale lavo-ro gli piacerebbe fare da grande?Non ha ancora detto cosa vuo

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le fare da grande, è ancora molto piccolo.

I, voi come geniotori, cosa vorreste?Per i miei figli desidero un futuro di serenità, mi auguro che nella vita possano fare quello che desiderano di più.

Che rapporto ha con il papà?Con il padre ha un bellissimo

rapporto, giocano molto e da lui ama farsi raccontare le favole.

E con la mamma? Come si comporta?Con me è adorabile, spesso mi dice frasi come «sei la mia migliore mamma» oppure «sei la

mamma più bella del mondo» e chiara-

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gennaio 2011 35

mente io mi sciolgo.

Gli piace andare a scuo-la? Ci sono materie che preferisce?Cristiano non va ancora all’a-silo, ma credo che gli piacerà molto, visto che ama stare con i bambini.

Quando ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dei casting e delle fotografie?Ha fatto il suo primo casting con Bimbi Belli per il calen-dario 2011 e per il bimbo del mese di novembre. Ama molto farsi fotografare e si mette anche in posa, oppure sorride dicendo «llisss», che sarebbe “cheese”.

Continuerà?Non so se continuerà, se ca-piterà l’occasione forse sì, ma senza particolari pretese.

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36 gennaio 2011

Ci racconti un aneddoto particolare legato a suo figlio.Ultimamente fa tante affermazioni che ci fanno ridere. Il suo lin-guaggio non è ancora del tutto perfetto, ad esempio la “C” e la “G” sono sostituite dalla “L”, quindi molte parole risultano quasi incomprensibili.L’altra sera uno dei fratelli gli ha detto: «Cristiano, devi andare a dormire altrimenti domani ti svegli all’una», lui gli ha risposto: «Cosa dilli Simone, io non mi sveio mai a luna, mi sveio sempe a sole». Di queste affermazione ve ne potrei raccontare tantis-sime. Spero di aver reso un po’ l’idea di come è il mio bimbo Cristiano.

la famiglia

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Tra 20 anni vedi tuo figlio come?Non saprei dirvi come lo vedo da grande, è ancora troppo piccolo.

La mamma, Stella Ma-cri, con la foto che ha partecipato al concorso “Vota i pan-cioni belli 2010”

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Stranezze sul webpag. 40

Educazione sessuale: in famiglia non se ne parlapag. 44

Famiglia

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40 gennaio 2011

Su Internet si può fare di tutto: chattare con vecchi e nuovi amici, guardare la tv, aggiornar-si sui gossip del momento ma, in fatto di acquisti, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Siete nuovi genitori e non pote-te più fare a meno dell’e-com-merce? Comprare su Internet è diver-tente e, oltre a un bel paio di sandali per la mamma e l’ultimo modello di palmare per il papà, si possono fare acquisti anche per i nostri bambini. In questo modo sarà più facile confron-tare siti diversi per individuare i prodotti più convenienti e tener-si informati sulle novità, anche grazie al confronto con gli altri genitori.

Ma avete mai fatto caso alle centinaia di stramberie pubbli-cizzate da alcuni siti specializza-ti per l’infanzia? No? Beh io l’ho fatto per voi e devo dirvi che è stato molto divertente.Sicuramente tutti genitori sono in grado di capire se il pannolino del bebè è bagnato o no ma, in caso contrario, nessun proble-ma grazie al Wet baby diaper alarm. Con soli 14 dollari il di-spositivo, un grazioso coniglietto o un orsetto, vi avviserà che è ora di cambiare il piccolo e lo farà con una dolce musichetta. L’invenzione sarebbe brillante ma la messa in opera della stes-sa un po’ meno visto che si deve collegare un sensore al pannoli-no.Dopo aver cambiato il pan-

utto per il baby

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nolino come asciugheremmo il culetto del nostro piccolino? Una salvietta direste voi? Invece no! Con il Baby bottom fan: l’asciuga culetti. Un ventilatore, disponibile in vari colori pastello, che renderà asciutto il nostro bambino dandogli un fresco profumo di lavanda. I produttori assicurano la poca rumorosità del prodotto. Ma lui sarà d’ac-cordo?Sicuramente tutti i genitori di questo mondo avranno cercato d’interpretare i pianti dei propri bimbi. Problema risolto grazie alWhy cry baby Crying Analyzer, ovvero l’analizzato-re del pianto del bebè. Questo piccolo monitor saprà dirvi con un’approssimazione pari al 90 perché il vostro piccolo angelo

urla in quel modo. È stanco? Affamato? Stressato? Infeli-ce? Annoiato? Nessun segreto per questo congegno che ana-lizza anche il livello di umidità e temperatura della stanza.Meno di 40 dollari e non ci chie-deremo mai più perché il piccolo piange. Voi ci credete?

Illustrazione 3: whycry baby

si possono fare acquisti per i nostri bambini, con-frontando siti diversi per individuare i prodotti più convenienti

A caccia di stranezze sul web

gennaio 2011 41

a cura di Alessandra Moschetta

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42 gennaio 2011

L’elenco è lungo e sul web c’è di tutto e ancora di più. Dal cu-scino a forma di mano, al mar-supio ammortizzato, aggeggi per far cadere dentini dondolan-ti, cannucce antisbrodolamento e tanto altro.

Prodotti dall’utilità vagamente assurda ma, in fondo essere genitori è dura e un aiuto in più non fa mai male, sempre che non vada a nuocere alla salute dei nostri piccoli •

Questo è un oggetto che personalmente ho trovato alquanto inquie-tante, non è concepito per i bimbi ma per le mamme. Il Pregnant belly casting kit serve a creare, e conservare, un calco della pancia durante la gravidanza: potrà essere indossato qualora la donna do-vesse sentire la mancanza delle forme che aveva prima del parto.Sul sito è possibile ordinare anche colori per decorare il calco che, assicurano, è progettato per durare parecchi anni.

Pregnant belly casting kit

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44 gennaio 2011

Educazione sessuale: in famiglia non se ne parla!

Solo il 10 per cento degli adulti ha buone

conoscenze sulla contraccezione.

a cura di Rania Ibrahim

In Italia genitori e figli non parlano di sessualità. L’educazione ses-suale in famiglia spesso è una ar-gomento tabù. In una casa su tre manca il dialogo e solo il dieci per cento degli adulti ha buone cono-scenze sulla contraccezione. Ma non solo, spesso i genitori non si dimostrano all’altezza di risponde-re alle domande degli adolescenti.

A tal proposito segnaliamo l’iniziati-va attuata dai ginecologi della So-cietà italiana di ginecologia e oste-tricia (Sigo), i quali hanno attivato una campagna di sensibilizzazione per mamme e papà, dando il via al primo progetto nazionale per for-mare i genitori. La Professoressa Alessandra Graziottin, Direttore del centro di Ginecologia e sessuologia

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gennaio 2011 45

medica del San Raffaele Resnati di Milano, spiega: «Dobbiamo corre-re ai ripari, è evidente che i genitori hanno bisogno di una formazione specifica su come iniziare un dia-logo ma soprattutto su cosa dire. Questo è quanto emerge da un no-stro sondaggio su un campione di 600 madri e padri, loro stessi non hanno ricevuto un’educazione ses-suale strutturata. I ragazzi hanno bi-sogno di trovare in casa interlocutori competenti con cui confrontarsi: per questo presentiamo il primo proget-to della Sigo pensato espressamen-te per i genitori». Sul sito internet www.sceglitu.it è attiva un’area dedicata con un gruppo di esperti a disposizione per rispondere alle domande. Lo stesso portale offre informazioni approfondite sulla fisio-logia, la contraccezione, le malattie sessualmente trasmissibili. • Qual è l’età giusta per iniziare a parlare di contraccezione con i pro-pri figli?• È vero che la masturbazione è dannosa per lo sviluppo?• Ho trovato dei preservativi nello zaino di mio figlio…Come mi devo comportare?

Cosa vogliono sapere? I dubbi più frequenti riguardano le mestruazioni (regolarità, dolori e possibilità di rimanere incinta), la dimensione e la funzionalità degli organi sessuali, la prima volta, l’eccitazione (orgasmo e eiaculazio-ne precoce) e le istruzioni tecniche su come utilizza-re correttamente i contraccettivi. In Italia, il 37 per cento dei ragazzi si presenta alla “prima volta” sen-za protezioni e le infezioni sono in continuo aumen-to: il 68 per cento dei casi di clamidia ed il 48 per cento di quelli di gonorrea si verificano nei giovani sotto i 25 anni. «Il servizio nel sito - spiega la Pro-fessoressa - vede un gruppo di esperti al massimo livello per offrire risposte personalizzate ma anche approfondimenti e web survey, in modo da capire in tempo reale dove è necessario intervenire. Il nostro percorso inizia da qui, ma vogliamo ampliarlo su tutto il territorio e coinvolgere in maniera sempre più significativa i genitori».

«Sono solo alcune delle questioni che angosciano ragazzi e genitori - ribadisce la Professaressa Graziot-tin -. Per catturare l’interesse degli adolescenti è opportuno stimolare la curiosità sui temi che più stanno loro a cuore» •

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L’ostetrica rispondepag. 49

Conservazione cordone

ombellicale pag. 52

Salute

L’amico immaginariopag. 56

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gennaio 2011 49

SALUTE

Sara Notarantonio nasce nel 1985 a Sora. Laureata in Ostetricia presso l’Università dell’Aquila, Facoltà di Medicina e Chi-rurgia e iscritta al Collegio Provinciale delle Ostetri-che di Frosinone. Ha conseguito numerose certifica-zioni: allattamento avanzato, diabete in gravidanza, le condizioni del puerperio, il neonato dopo la dimis-sione a casa, metodologia per condurre e tenere corsi di preparazione al parto e gruppi di sostegno dopo parto, agli albori della salute: prevenzione e cura del-la depressione post-natale, acquamotricista prena-tale e neonatale e uso della musicoterapia in acqua con la gestante. Collabora con l’asilo nido “amici di pooh” gestendo la classe lattanti. Lavora come libera professionista occupandosi di assistenza notturna del neonato nella regolazione del ritmo sonno/sveglia e regolazione delle poppate. Assiste la donna durante la gravidanza conducendola al parto e nel puerperio.

Anna Prina, 36 anni di Milano

Cara Ostetrica, quali farmaci si possono prendere in gravidanza e quali no? Ad esempio se mi viene mal di testa posso prendere un Moment, un’Aspirina o una Tachipirina o devo tenermelo e soffrire?L’emicrania è combattuta con dei farmaci che in gravidanza non possono essere assunti o, comunque, prima di assumerli bisogna sempre consultare il ginecologo. I farmaci che si possono assumere tranquillamente sono il paracetamolo e il metoprololo come cura pre-ventiva dell’emicrania. Posso consigliarti di fare degli impacchi freddi intorno gli occhi e sulla radice del naso se si hanno delle congestioni paranasali o alla base della nuca se l’emicrania è data da una tensio-ne muscolare. Se sei in giro quando hai l’emicrania puoi assumere una caramella zuccherata che è un rimedio semplice ma efficace. In genere la cefalea in gravidanza scompare verso il secondo trimestre.

Tatiana De Carolis, 58 anni di Como

Ciao ostetrica Sara, ho una mia figlia di 24 anni e da alcuni mesi ha il ciclo mestruale non regolare. Devo preoccuparmi?

L’ostetrica risponde

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50 gennaio 2011

Ciao Tatiana, il ciclo mestruale è regolato dagli ormoni. Ma ci sono anche i fattori psicologici: alcune donne hanno ad esempio cicli mol-to irregolari oppure semplicemente fonti di stress possono giocare come fattore psicologico nel ritardare l’ovulazione, anche cronica-mente. Alimentazione scorretta e sport eccessivo influiscono. Un ciclo è irregolare quando ha oscillazioni di almeno 5 giorni, più o meno. Se tua figlia non ha particolari problemi di salute ti consiglio di farle fare una visita ginecologica così da capire l’entità dell’irregolarità mestruale. Con un’ecografia, degli esami ormonali la ginecologa può capire se prescriverle una pillola o un altro metodo contraccettivo.

Elsa Bartolomucce, 45 anni di Frosinone

Salve sono Elsa. Sono al quarto mese di gravidanza e tramite le analisi del sangue ho scoperto che la mia tiroide non funziona come dovrebbe. Questo può portare dei problemi al mio bam-bino?Ciao Elsa, molte donne in gravidanza presentano un’alterazione del funzionamento della tiroide. Il cattivo funzionamento può por-tare possibili danni neurologici al feto, può causare nascita preter-mine o basso peso oppure il distacco prematuro della placenta. Gli ormoni della tiroide sono importantissimi per lo sviluppo cerebrale del feto che avviene nel primo trimestre quando il bambino utilizza gli ormoni tiroidei della madre. Sicuramente sei seguita visto che ti hanno prescritto le analisi, se non hai ancora un appuntamento con un endocrinologo dovresti prenderlo così da controllare i risul-tati degli esami e darti una terapia adeguata.

Valentina Ciocca, 18 anni dell’Aquila

Buongiorno sono di 18 settimane e da alcuni giorni ho notato

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di avere la pelle molto sensibile. Noto che quando mi gratto, mi vengono dei puntini rossi come se fosse un eritema. Devo preoc-cuparmi? Ciao Valentina, come avrai notato tu stessa ora che sei in gravidanza la tua pelle è diventata più sensibile. Ti consiglio di stare attenta a ciò che mangi, controlla le creme che usi o se hai cambiato detersivo per lavare i panni. Bevi almeno un litro e mezzo-due litri di acqua al giorno, evita docce e bagni con acqua troppo calda, cerca di avere un’alimentazione povera di grassi, fritti e dolciumi, tutto questo può essere di una qualche efficacia nel limitare questo disturbo della pelle.

Carolina Di folco, 22 anni di Milano

Ostetrica Sara, le scrivo perchè non riesco a capire se è vero che si deve usare o meno la panciera dopo il parto. Il mio ginecolo-go me la consiglia mentre al corso preparto dell’ospedale dicono che non serve. Grazie.La pancera è consigliata alle donne che hanno avuto un taglio ce-sareo. La pancera contiene la tua pancia e i tuoi muscoli mettendoli a riposo, più la usi, più i tuoi muscoli si possono affievolire e perdere la capacità di contenere la tua pancia. È quindi consigliato che tu stia libera e senza la pancera così i tuoi muscoli restano tonici. Però se mi dici che la pancera te la consiglia il tuo ginecologo allora ci saranno dei motivi. Chiedi spiegazione a lui di questa scelta •

gennaio 2011 51

Non sai se prendere un farmaco mentre sei in attesa? Hai dei dub-bi? Delle perplessità? Chiariscili ponendo tue domande alla nostra ostetrica. Sara sarà lieta di poterti rispondere nel più breve tempo possibile.

Manda le tue domande a: [email protected]

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Donazione oconservazionedel cordoneombellicale

52 gennaio 2011

Gettato via dopo il parto, in re-altà, è fonte indiscussa di vita: la sua importanza sta nel san-gue che contiene cellule sta-minali, le stesse presenti nel midollo osseo.

Queste cellule, a differenza di tutte le altre presenti nel nostro organi-smo, non hanno ancora ricevuto il loro programma di lavoro. Grazie ai progressi della medicina pos-sono essere indirizzate a piacere, riparare organi o tessuti e provare a combattere, ad esempio, diversi tipi di leucemia infantile.In Italia è possibile donare il cor-done ombelicale subito dopo il parto, ma la conservazione per uso personale deve essere effet-tuata privatamente.Vediamo con ordine le procedure per la donazione e la conservazione del cordone ombellicale.

Per quanto riguarda la donazione (eterologa) bisogna sapere che non tutti gli ospedali dispongo-no di attrezzature per conserva-re il cordone. Per questo motivo è importante scoprirlo in tempo debito.La procedura di donazione etero-loga può avvenire sia in caso di

Donare o conservare per sé il cordone ombelicale? Da qualche tempo si è iniziato a parlare anche del suo utilizzo.

a cura di Alessandra Moschetta

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parto naturale che cesareo. Que-sto meccanismo comprende una serie di esami pre e post parto, che serviranno per accertare l’e-sclusione di una serie di patolo-gie, che renderebbero il cordone inutilizzabile.

La raccolta avviene direttamen-te in sala parto: il cordone reciso viene conservato ed etichettato per consentirne la rintracciabilità. Ricordiamo che la legge italiana pur non ammettendo la conser-vazione autologa, consente l’u-tilizzo personale del sangue di cordone ombelicale raccolto da neonati fratelli di pazienti affetti da patologie.

onazione oconservazionedel cordoneombellicale

La raccolta avviene direttamente in sala parto: il cordone reciso viene con-servato ed etichettato per consentir-ne la rintracciabilità

53gennaio 2011

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Un discorso a parte merita la con-servazione autologa che consiste nel preservare, in Banche di Cri-oconservazione private estere, il sangue del cordone ombelicale. Questo potrà essere utilizzato per uso riservato o essere donato a un suo consanguineo. Va ricor-dato che in Italia è vietato istitui-re banche per la conservazione di sangue cordonale presso struttu-re private.Per poter esportare il sangue cor-donale è necessario aver ottenuto l’autorizzazione all’esportazione rilasciata dalla Direzione Sanitaria dell’Ospedale dove la mamma ha deciso di partorire. I costi inerenti alla conservazione autologa del sangue cordonale sono a carico dei genitori o del richiedente.

Scegliere se donare o conserva-re è una decisione personale, ma ricordiamoci di non buttare via il cordone ombelicale. Pensiamo al futuro •

54 gennaio 2011

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L’amico immaginario: frutto della fantasia infantile o sintomo di un problema?

56 gennaio 2011

La consapevolezza da parte del bam-bino che quello che sta facendo è un gioco, è un “far finta di”

Spesso nella prima infanzia, più facilmente dai 4 anni in poi, alcuni bambini “inventano” un amico im-

maginario con cui giocano, par-lano, trascorrono del tempo.

Ai genitori può sembrare un comportamento strano,

preoccupante, una spia di un ma-

lessere non identificato.In realtà gli p s i c o l o g i sostengo-no che per i bambini creare un compagno di giochi im-m a g i n a r i o

non è affatto un com-portamento patologico,

ma una modalità di inte-razione che arricchisce la vita

personale ed emotiva del bambi-no. L’amico immaginario si rive-la una creazione positiva dell’im-maginazione del bambino; ha il compito di aiutare il bambino ad affrontare le emozioni, le difficoltà e le tensioni della vita di tutti i gior-ni. Solitamente i compagni di gioco immaginari sono riconducibili a due tipi: quelli che il bambino identifica con un pupazzo o un gioco che il bambino già possiede e quelli to-talmente inventati (animali magici, supereroi, bambini della stessa età con caratteristiche particolari).Il bambino che crea un amico im-maginario viene coinvolto in giochi di ruolo complessi e questo aiu-ta il processo di socializzazione. In sostanza, giocando in questo modo, riesce a:• Sviluppare maggiori capacità comunicative.

amico immaginario di vostro figlio

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a cura di Elisabetta Belotti

• Sviluppare la capacità di metter-si nella prospettiva dell’altro.• Sviluppare maggiore empatia nei confronti dei bisogni dell’altro.• Sviluppare la capacità di mettere in atto soluzioni in situazioni cono-sciute e anche in quelle non note.• Superare una preesistente ti-midezzaUn’altra caratteristica comune dell’interazione bambino-compa-gno immaginario è la consapevo-lezza, da parte del bambino, che quello che sta fa-cendo è un gio-co, è un “far fin-ta di”; mentre il bambino par-la, gioca, ride con il suo amico, sa benissimo che questo non esiste. Il bambino quindi non perde mai il contatto

con la realtà, ma interpreta un gio-co di ruolo.Per quanto tempo dura un com-pagno di giochi immaginario? Da qualche mese a qualche anno, finché il bambino che lo crea ne sente il bisogno; generalmente l’amico immaginario scompare prima dei 7-8 anni. Qual è l’atteggiamento corret-to che un genitore deve tenere in questa situazione?• Non prendere in giro il bambino• Non dirgli che il suo amico non

esiste; il

L’amico immaginario si rivela una creazione positiva dell’immaginazio-ne del bambino

gennaio 2011 57

amico immaginario di vostro figlio

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58 gennaio 201158 gennaio 2011

bambino lo sa per-fettamente, e voi lo mortifichereste inutilmente• Non parlarne da-vanti a parenti ed amici; probabil-mente vostro figlio ha detto solo a voi del suo compagno e non vuole che altri sappiano.• Condividete con vostro figlio questa esperienza: ascoltate-lo quando vi parla del suo amico immaginario. Magari ogni tanto chiedete voi notizie, facendovi raccontare giochi e discorsi.L’amico immaginario poi scom-pare, ma i genitori che vivono serenamente questa esperienza con il figlio possono conoscere meglio il mondo interiore del pro-prio bambino.Magari raccontare al figlio di quan-do anche loro avevano un compa-gno di giochi immaginario •

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Musica

Paola e Chiarapag. 60

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P aola e C hiara

Le avevamo lasciate così, a luglio, poco dopo l’uscita del loro singo-lo: “Pioggia d’estate”. Le ritrovia-mo oggi, dopo la pubblicazione del nuovo album: “Milleluci”. Stiamo parlando del duetto Paola&Chiara, cantautrici note al grande pubbli-co dopo l’esordio a San Remo, nel 1997. Le abbiamo incontrate nuo-vamente per continuare l’intervista iniziata a luglio.

Si sta parlando molto del vostro nuovo album, soprattutto perché ci sono delle considerevoli inno-vazioni. Come per esempio la copertina 3D. Come mai la scelta di questo strumento così innova-tivo? La copertina è l’unica inno-vazione di questo album?

Paola: È la vera particolarità del cd. In Italia e nel mondo “Milleluci” è il primo disco con la copertina in 3D. L’effetto è divertente e unico. Siamo state spesso in televisione per par-lare di questo nuovo ritorno e tutti i presentatori hanno voluto indossare gli occhialini, che sono contenuti nel cd, per vedere la copertina. Chiara: Grazie al prezioso aiuto del fotografo, Paolo Santambrogio, ab-biamo realizzato lo scatto di coperti-na che prende ispirazione dagli anni 60 ma con un’immagine attuale.Da dove è nata l’idea del nuovo album?Chiara : L’ispirazione è nata scriven-do. Desideravamo una motivazione reale e un’emozione profonda pri-ma di tornare a fare un cd insieme.

a cura di Jennifer Marfia

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Abbiamo iniziato a scrivere la prima canzone, “Pioggia d’estate”, lo scorso settembre. Paola: Dopo le prime liriche ci sia-mo rese conto che c’era qualcosa da dire. Così abbiamo proseguito a scrivere senza pensare troppo. In un anno esatto avevamo scritto, pro-dotto, scelto l’immagine e realizzato le foto dell’intero album.A cosa vi siete ispirate per i te-sti? A qualcuno in particolare o a una esperienza specifica?Chiara: Le canzoni nostre sono un collage di esperienze individuali, co-muni, autobiografiche e non. In una canzone se vuoi, puoi metterci tutta la tua vita o quella di un altra perso-na, da dove ti guida l’ispirazione.La magia sta nel farlo in poche parole messe in rima. Il momento creativo è la cosa più affascinante e misteriosa di questo lavoro.Il nuovo album si inserisce nella

corrente pop-rock, con influenze dal sound britannico, ma anche dall’Rnb e dall’hip-hop. Come mai la scelta di questo stile? Paola : Amiamo diversi generi musi-cali e riuscire a dare un’omogeneità alle canzoni nonostante le diversità fra loro, è stata la vera sfida di questo disco. Si chiama “Milleluci” anche per questo motivo. Oltre ad essere il titolo del singolo, vuole dare un significato al contenuto dell’album nel quale vi sono racchiuse mille emozioni diver-se , che hanno un loro filo conduttore. All’interno di questo nuovo lavo-ro avete sperimentato qualcosa di nuovo o di innovativo rispetto al passato?P&C: Ci siamo avvalse della colla-borazione di diversi professionisti come Gianni Bini, Andrea Anzal-di, Nathan Radovich e Christian Norbedo. Anche un producer americano ha avuto piacere

Conquistano anche e definitivamente il titolo di icone e anticipatrici del trend

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62 gennaio 2011

di produrre una traccia del cd. Ci sono collaborazioni con alcuni autori giovani tra cui Virginio Si-monelli con cui abbiamo lavorato al singolo Milleluci. In base a quali esigenze avete scelto lo studio di registrazione?P&C: In base agli impegni promo-zionali. il singolo di Pioggia d’estate era già uscito e noi stavamo termi-nando l’album tra Milano e Viareggio

dove risiede uno dei nostri producer, Gianni Bini.Per la scelta dei musicisti che vi accompagnano nell’album, a chi vi siete affidati? La scelta è lega-ta a qualche fattore particolare dei musicisti stessi?P&C: In base al loro talento ed entusiasmo. Ma non solo. Tutte le collaborazioni sono nate da sti-ma reciproca, dalla sintonia che ci lega a queste persone. Il fattore più importante era l’apporto artistico

specifico di ognuno. Essendo un disco con influenze differenti, dalla dance, al rock e r’n’b, è nata la ne-cessità di richiedere ad ognuno di fare ciò che era più nelle loro cor-de. Gianni per esempio ha curato molto di più la parte dance. A quale canale vi siete affidate per la distribuzione dell’album?P&C: Ci ha pensato la casa disco-grafica con cui siamo in alleanza in qusto momento.Credete che la distribuzione online a basso costo possa sal-vare la musica?Chiara: Non saprei. Le idee e lo spiri-to creativo sono la benzina essenzia-le per ogni cosa. Per noi la creatività è tutto. L’emozione è tutto. Per un’e-mozione trasmessa con onestà, la gente è disposta a seguirti. Avete in programma una tour-née? Se sì, quando?Paola: Vorremmo. Stiamo pensan-do in primavera. Sul sito www.pa-olaechiara.it verranno aggiornate le date al più presto.Nelle vostre esperienze all’e-stero che riscontro avete avu-to dal pubblico, rispetto a quel-lo italiano?P&C: Non particolari differenze. Sia-mo state benissimo ovunque. Milano, Londra, Madrid, o Atene. Dal Belgio al Canada. Abbiamo bellissimi ricordi.Recentemente i giornali di gos-sip hanno parlato di un pette-golezzo legato alla vostra vita sentimentale. Un intreccio amo-roso. Ci svelate cosa è succes-so veramente? C’è chi vi accusa che questa storia sia una trovata

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pubblicitaria legata al nuovo al-bum, come gli rispondete?P&C: Raccontarla così sembrereb-be di sì, e invece è successo che ci piacesse la stessa persona. Ci ha colto impreparate perchè era una cosa che non avevamo mai messo in conto. Al di là del fatto che lui non facesse sul serio, noi abbiamo raf-forzato e reso più autentico il nostro rapporto di sorelle . È stato un test importante. Ne abbiamo superati diversi in questi anni, e non è stato semplice.Adesso siete fidanzate? Paola: sì, sono fidanzata con un fotografo.Chiara: Non sono fidanzata al momento.In questo periodo siete felici e soddisfatte di voi stesse?P&C: È un periodo di grandi prove e di divertimento. La musica è tera-peutica per entrambe.Siamo contentissime del cd e stia-mo già scrivendo cose nuove. Non stiamo mai ferme e non ci soffer-miamo mai troppo a far bilanci. Siamo due pratiche, che amano costruire sempre e che non si sen-tono mai arrivate.Progetti per il futuro? Sogni nel cassetto?P&C: Scrivere nuovi brani, collabo-rare con nuovi artisti e il tour, per il momento.www.paoalechiara.itBIOGRAFIAIl loro esordio avviene sul palcosce-nico del “Festival di Sanremo” nel lontano 1997, dove vinsero nella ca-tegoria giovani. Il loro brano, “Amici

come prima”, s’impose subito come rivelazione pop italiana di quell’anno. Contemporaneamente esce il loro primo album “Ci chiamano bambi-ne”. Nello stesso anno aprono l’u-nica data italiana del tour di Michael Jackson allo stadio “San Siro” di Mi-lano. Sorelle, cantanti, autrici e pro-duttrici dei loro dischi, Paola&Chiara non si fanno mancare niente e par-tecipano più volte al “Festival di San-remo”. Nel 2000 esce il terzo album “Television”, anticipato dal singolo “Vamos a bailar (Esta Vida Nueva)”, disco di platino, che frutta le vittorie al “Disco per l’estate” e al “Festival-bar” ed un enorme successo inter-nazionale; la canzone fa letteralmen-te il giro del mondo. Ottiene infatti il disco di platino in Germania e Svezia in lingua inglese, la top ten in Spa-gna, arriva alla posizione nr 1 della Club Chart in Inghilterra e la nr 1 nel-la classifica italiana ed ottiene ottimi piazzamenti un po’ in tutta Europa. Nel 2004 esce “Blu”, quinto al-bum, e l’anno successivo, nel 2005 Paola&Chiara si presentano a San-remo portando una splendida ballad di ispirazione soul dal titolo “A modo mio” contenuta nel loro primo “Gre-atest Hits”. Contemporaneamente esce anche la raccolta video che ar-riva alla posizione numero 1 dei DVD italiani musicali più venduti.Il 20 A fine gennaio 2007 Chiara scri-ve produce e pubblica un suo EP da solista dal titolo “Nothing at All” ,dalle sonorità pop-dance ,che ottiene un ottimo riscontro di pubblico. Si piaz-za infatti per diverse settimane, alla posizione numero 2 dei CD singoli

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italiani più venduti dopo gli U2 e al Nr 1 sulla classifica “dance” di iTunes. Paola&Chiara tornano, nel 2007, con la pubblicazione del loro primo album in inglese, “Win the Game”. E’ il primo completamente prodotto dalla neo fondata etichetta indipen-dente di proprietà di Paola e Chia-ra Iezzi, la “Trepertre”. Nel gennaio 2009 Paola pubblica, dopo averlo scritto e prodotto, un Ep da solista dal titolo “Alone”. Il brano d’ispirazio-ne blues-soul, nato in inglese, viene tradotto anche in italiano con l’aiu-to del cantautore Niccolò Agliardi. Nell’estate 2009 “Vamos a Bailar”, grazie ad un sondaggio indetto da TV Sorrisi e Canzoni, viene insignita del titolo di Hit estiva più amata de-gli ultimi vent’anni dagli italiani.Per celebrare questo importante riconoscimento Paola&Chiara pub-blicano unicamente per il mercato digitale, un Ep dalle sonorità latine dal titolo Emozioni, una canzone scritta anni prima dalle due sorelle e che avrebbe dovuto diventare una sigla televisiva per un programma di Raffaella Carrà, poi non andato in porto. Emozioni balza immedia-tamente alla posizione numero 1 della classifica italiana degli album di iTunes e alla Nr 5 di quella spa-gnola. L’ep esce anche in versio-ne “spanglish” con una copertina completamente diversa e con ver-sioni remixate in stile “dance”. Di particolare spicco è il Rmx del fa-moso dj e produttore italiano Gian-ni Bini (Bini&Martini), il titolo è “Can you feel it”, tuttora in classifica su iTunes nella categoria “dance”.

Attualmente il duo di cantanti, autrici, produttrici è impegnato nella produzione del nuovo al-bum; nell’estate 2010 sono state impegnate in un nuovo tour esti-vo con Live nation. A luglio 2010 è uscito il primo singolo “Pioggia d’estate”, stabile ai vertici della classifica di iTunes per settimane.A ottobre è uscito invece “millelu-ci”, il secondo estratto dal nuovo

album, che ha replicato il successo estivo, esordendo direttamente al 1° posto della classifica di iTunes.Il nuovo album è uscito il 9 novembre 2010 (Trepertre/Carosello Records, distribuzione Carosello Records).www.paolaechiara.it www.facebook.com/paolaechiaraofficial

Discografia

Discografia

Discografia1997 Ci chiamano bambine1998 Giornata storica2000 Television2002 Festival2004 Blu2005 Greatest Hits2007 Win the Game2009 Emozioni2010 Milleluci Mi

Nell’estate 2009 “Vamos a Bailar”, grazie ad un sondaggio indetto da TV Sorrisi e Canzoni,

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Discografia

Discografia

Discografia1997 Ci chiamano bambine1998 Giornata storica2000 Television2002 Festival2004 Blu2005 Greatest Hits2007 Win the Game2009 Emozioni2010 Milleluci Mi

viene insignita del titolo di Hit estiva più ama-ta degli ultimi vent’anni dagli italiani.

Crediti:foto Paolo Santambrogiogioielli Nomination

Leggi la prima parte dell’intervista a Paola & Chiara nel Bimbi Belli Magazine di Luglio/Agosto

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Scipag. 68

Ginnastica ritmica pag. 72

Sport

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Consigli pratici per genitori che amano sciare con i propri filgi. Tempi e modi giusti per i primi passi sugli sci

Il fascino della neve resiste all’età: grandi e piccini restano incantati di fronte ad un pae-saggio innevato. Per gli amanti degli sport invernali, gennaio e febbraio sono i mesi più belli e tanto attesi perché, di solito, la neve arriva abbondante.Anche quando si hanno bam-bini piccoli, al di sotto dei 4 anni, si può comunque godere di una sana e ricostituente va-canza bianca. I virus si diffondo con maggiore facilità in ambienti chiusi ed è per questo che, una volta coperti bene i nostri picco-li, sarà possibile sfruttare le ore più calde della giornata per una rigenerante passeggiata sulla neve.Lo sci è sconsigliato ai bimbi al di sotto dei 3/4 anni di età. Per loro, però, si possono trovare dei nidi ai piedi delle principali piste, con personale altamen-te qualificato che si occupa di intrattenerli, mentre mamma e

papà si godono una bella sciata in tutta tranquillità.Per lo più si tratta di strutture al coperto, con aree gioco all’a-perto, dove tutto è a misura di bambino e dove vengono con-sumati anche i pasti, forniti dal vicino ristorante convenziona-to. In genere, i bambini vengo-no accolti a partire dai 6 mesi in avanti.

Pensando invece ai primi passi sugli sci diventa importante tro-vare una località in grado di sod-disfare più esigenze: alberghi, mini club e scuole di sci.Alto Adige e Trentino sono sicu-ramente mete privilegiate poten-do contare su lunghe tradizioni. Gli alberghi e i kindergarten, sono ambienti confortevoli, che offrono numerosi servizi per i piccoli ospi-ti. Sale gioco interne con anima-zione, ristoranti con seggioloni e menù ad hoc, camere dotate di lettini con sponde e fasciatoi.

arrivata la neve? Tempo di vacanze

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A che età è consiglia-bile iniziare lo sci? Verso i 3-4 anni. Lo sci è, infatti, un’attività che si può apprendere sin da piccoli. Non occorre im-piegare troppa forza nel compiere il gesto atletico perché, anche se è uno sport complesso, lo sci si basa più sulla stabilità e i bambini sono avvan-taggiati poiché hanno un baricentro molto basso rispetto all’adulto.

Quali sono i benefici dello sci?

Dal punto di vista fisico sviluppa l’agilità e l’equilibrio, favoren-do la coordinazione neuro-motoria. È inol-tre uno sport molto indicato per i bambi-ni timidi e insicuri in quanto aiuta a svilup-pare l’autostima e la sicurezza, mostrando al piccolo la propria abilità nel restare in equilibrio.

Meglio corsi colletti-vi o individuali? Un maestro privato ha più

tempo e più attenzione da dedicare al singolo. Ma per i piccoli lo sci è e deve essere so-prattutto un gioco, un divertimento. I corsi collettivi, oltre a co-stare meno, risultano più divertenti, poiché i bambini stanno fra di loro.

Quando è consi-gliabile cominciare l’attività agonistica? A 11 anni, come per quasi tutti gli altri sport.

arrivata la neve? Tempo di vacanze

‣‣ Quanto all’alimentazione meglio privilegiare alimenti che mantengano calda la tempe-ratura dell’apparato digerente: minestroni, zuppe e passati di verdura, ricchi di carboidrati, fi-bre, vitamine e minerali.Direttamente negli alberghi, maestri di sci offrono tutte le spiegazioni sulle lezioni che si possono avere, costi, durata e dove è possibile noleggiare l’attrezzatura (scarponi, casco e sci) in modo che le famiglie siano più facilitate a trovare le informazioni di cui hanno bi-sogno.

In genere, una lezione di sci dura due ore. Meglio è farne solo una di prova per vedere come il bam-bino accoglie questa nuova atti-vità. Se poi si mostra entusiasta, allora si potrà optare per pac-chetti di tre o cinque giorni.

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Di Cinzia Parmi

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Al contrario, se la lezione dovesse non piacere, piuttosto che ren-dere il soggiorno poco piacevole per tutti, è consigliabile desiste-re e far divertire il proprio figlio con lo slittino o semplicemente giocando a fare un pupazzo di neve.A questo riguardo, vale la pena spendere due righe sui pro e i contro nel noleggiare o com-prare l’attrezzatura da sci per i bambini. Sicuramente meglio l’acquisto se si hanno figli più piccoli che potranno riutilizza-re scarponi e sci. Inoltre, se si ha la certezza che questo sport piace al bambino e che si pas-seranno almeno 10/15 giornate sulla neve l’anno, l’acquisto è consigliabile.

Al contrario, meglio noleggiare l’attrezzatura se i giorni sono pochi perché così, sicuramente, si risparmiano soldi e si è certi di prendere il tutto della giusta misura senza fare “economia”.Il discorso vale, ad esempio, per gli scarponi. Di solito, se vengono acquistati, si tende a prendere una misura o due in più pensando di poterli utiliz-zare per un paio di stagioni. Al massimo però, dovrebbero es-sere di mezza misura più gran-de in modo da stringere il piede senza fare male.Per l’acquisto sarebbe comun-que sempre preferibile farsi con-sigliare da personale qualifica-to, evitando di prendere sci da gara per ragazzini di 8/10 anni,

ai primi passi sugli sci diventa importante trova-re una località in grado di soddisfare più esigenze

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non ancora molto pratici. Evita-re di prendere sci troppo lunghi che se da una parte possono essere utilizzati per due o tre anni, dall’altra rendono compli-cato l’apprendimento al bambi-no. Preferibili quindi sci corti che danno più stabilità. Tutti questi accorgimenti servono a rendere più facile e sicuro questo sport.Importante e obbligatorio anche l’uso del casco fino all’età di 14 anni. I genitori, per invogliare e abituare i propri figli a indossar-lo, dovrebbero metterlo sempre anche loro.Da non dimenticare gli occhiali

da sole, con protezione totale dai raggi Uv, per proteggere gli occhi dal forte riverbero della neve.Infine, soprattutto per i più grandicelli, poche regole ma buone: essere prudenti, non fermarsi in mezzo alle piste, fare attenzione agli altri sciato-ri e non andare mai fuoripista. Poi, con l’occhio sempre vigile dei genitori, si possono lascia-re anche liberi, con i loro amici e fratelli a divertirsi.Così, la vacanza “bianca” sarà sicuramente piacevole per tutta la famiglia, grandi e piccini •

Gli alberghi, i kinder-garten, sono ambienti confortevoli, che offro-no numerosi servizi per i piccoli ospiti.

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GGNastri, giochi di mu-

sica, ritmo, hula hop e tanti at-

trezzi artistici. Stiamo par-lando della g innas t i ca ritmica. Uno sport re-cente che c o n s i s t e n e l l ’ e s e -cuzione in una pro-g ress ione

continua, al suono della mu-

sica, di una serie di esercizi ginnici, più o meno

complessi, che prevedono l’u-so di piccoli attrezzi (fune, palla, nastro, cerchio, clavette). Nasce come branchia della ginnastica artistica con la peculiarità di es-

sere esclusivamente femminile. Per conoscere meglio quest’af-fascinante sport abbiamo inter-vistato Monica Vanoni, tecnico regionale F.G.I (federazione gin-nastica d’Italia)

Per quali ragioni consiglie-resti a una bambina di ini-ziare a questo sport?Con la ginnastica ritmica s’impa-ra ad apprezzare il proprio cor-po, a viverlo appieno, a capirlo e a sentirlo. È uno sport individuale ma anche di squadra, che per-mette alle bambine di interagire con le altre e con il loro corpo. Si scoprono a poco a poco i pro-pri limiti, si apprendono gli eser-cizi per cercare di migliorarli, si diventa consapevoli del proprio corpo. Tutto ciò è condito con una buona dose di divertimento e di soddisfazioni.

a cura di Alice Bernardiritmicainnasticag

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Quando invece, ar-rivano i primi fred-di, bisogna procu-rarsi una stufa!!

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ritmicaritmicaQual è l’età migliore per ini-ziare?Le bimbe iniziano all’età di quat-tro anni, con un preciso percor-so di psicomotricità che unisce il gioco, lo svago, il divertimento, all’acquisizione del ritmo, della coordinazione, della creatività e della capacità di ascoltare il pro-prio corpo. Dai sei anni, s’introdu-cono nelle lezioni i primi elementi della ginnastica, che verranno in-segnati gradualmente, a secon-da delle capacità motorie delle singole allieve.

Illustraci una lezione tipo.Per prima cosa bisogna distin-guere i due gruppi nei quali sono divise le allieve: il primo gruppo fa lezione per circa un’ora due volte la settimana, il secondo gruppo, che com-prende tutte le ragazze del set-

tore agonistico, si allena per due ore, tre volte la settimana. La lezione tipo del primo gruppo consiste come prima cosa nel ri-scaldamento. Vengono proposti esercizi specifici per i diversi livelli ed età. Ci si focalizza molto sul-la libera interpretazione da parte delle bambine di brani musicali differenti e di svariati stati d’ani-mo (interpretazione con il corpo di una sensazione di rabbia e di felicità). Si acquisisce la gestione di se stessi, dello spazio, degli al-tri, della musica e delle sensazio-ni. Poi si eseguono esercizi a cor-po libero e con gli attrezzi (fune, palla, cerchio, nastro, clavette).Per il gruppo delle agoniste inve-ce, s’inizia con un riscaldamento improntato sull’utilizzo dell’attrez-zo (ad esempio: corsa e saltelli con la fune); si eseguono esercizi a corpo libero; si studiano gli ele-menti che compongono

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l’esercizio di gara (coreografia a corpo libero e con attrezzi), infine lo si completa e lo si esegue con il brano musicale prescelto.

Qual è la tua idea di ginna-stica artistica?La ginnastica, come prima cosa, deve rispettare il corpo. Troppo spesso, soprattutto ad alti livelli, s’impongono degli esercizi inap-propriati a bambine molto picco-le per cercare di plasmare delle

super campionesse. Non lo trovo giusto, ci sono fasi ben specifi-che della crescita di una bambina che vanno rigidamente rispetta-te. Non si devono bruciare le tap-pe. Proprio per questo motivo le mie allieve gareggiano nel settore promozionale (il livello preceden-te alla serie c), ambiente ancora divertente, che può dare grandi soddisfazioni e far ottenere ottimi risultati mettendo come priorità il rispetto del corpo •

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Un 2011 ricco di novità

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Presentazione “Mamy & Papy”

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concorsi

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Con l’inizio del nuovo anno ripartono tutti i con-corsi targati Bimbi Belli. Un anno ricco di even-ti, concorsi e tante novità. La più grande è pro-prio il magazine, che darà la possibilità, a tutti i partecipanti ai vari concorsi, di apparire sulle

nostre pagine. Infatti il magazine darà modo di far conoscere e vedere i concorrenti dei concorsi.

PAPÀ BELLI 2011Il primo contest che aprirà le danze sarà: “Papà Belli 2011”, che inizierà il 14 Febbraio. Il vincitore sarà estrat-to il 19Marzo. Per poter partecipare bisogna mandare le foto solo ed esclusivamente a: [email protected] Ricordiamo che verranno considerate valide solo le foto con i papà e i figli o con i nonni e i nipotini dove sarà ben visibile il viso.

MASCHERINE BELLE 2011 Il 21 marzo partirà “Mascherine Belle 2011”. Questo concorso terminerà il 10 aprile. Per po-ter partecipare mandateci le foto più belle dei vostri piccoli bambini vestiti per la festa di Car-nevale via mail a: [email protected]

CASTING 2011 A concludere il tutto a settembre ci saranno i “Casting 2011” validi per poter par-tecipare al calendario 2012. I casting avranno luogo all’interno dei punti vendita Bimbi Belli e si concluderanno a novembre, per dare vita alla votazione sulla pagi-na ufficiale di Facebook.

Un 2011 RICCO di NOVITÀe CONCORSI

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ALTRE INIZIATIVE Sogni una vacanza da sogno a costo zero? Ecco che Bimbi Belli ha pensato anche a quello. Al raggiungimento dei 100.000 fan sulla pagina ufficiale di Facebook:http://www.facebook.com/bimbibelli, verrà estratto uno degli amici della pagina che si aggiu-dicherà la vacanza. Suggerisci la pagina, il fortunato vincitore potresti essere proprio tu!Ma non finisce qui perché Bimbi Belli continua a stupirci. Ogni mese verrà estratto un Ipod che verrà spedito a uno dei fan della pagina di Facebook. L’estrazione avverrà ogni ultimo giorno del mese. Suggerisci la pagina anche a tuoi amici, http://www.facebook.com/bimbibelli, e potrebbero vincere questo splendido premio.Per concludere in bellezza Bimbi Belli è sempre alla ricerca di bambini da poter usare per le proprie attività. Se hai delle foto professionali con il tuo bambino vestito Bimbi Belli mandaci le sue foto, potrebbe essere proprio tuo figlio il Bimbo Copertina del mese. Oppure potrebbe apparire nelle campagne pubblicitarie Bimbi Belli o nei volantini pubblicativi. Bimbi Belli è anche alla ricerca di foto “Amatoriali” dei vostri bimbi. Foto simpatiche, ma non per forza professionali. Inviaci le tue foto e potreste vederle pubblicate della rubrica “I belli di mamma e papà” del magazine. Per tutte queste iniziative invia il tuo materiale a: [email protected] «Noi vi abbiamo preparato un anno ricco di motivi per non abbandonarci mai – ha dichia-rato Carlo Bello, responsabile dei negozi Bimbi Belli e del Bimbi Belli Magazine -. Voi non perdete l’occasione di partecipare a tutte le nostre gare! Buon 2011».

PANCIONI BELLI 2011 “Pancioni Belli 2011” partirà il 9 Maggio e si concluderà il 3 Luglio, valgono tutte le foto delle mamme in dolce at-tesa che riceveremo via mail a [email protected] anche se degli anni passati, ma deve vedersi il volto. Vale sia il pancione coperto, sia scoperto.

Ma le sorprese non finiscono di certo qui. Infatti, durante tutto l’anno, prenderà vita un nuovissimo progetto: “Mamy&Papy”, il nuovo reality Bimbi Belli. In palio la fornitura, per un anno intero di capi per vestire il vostro bimbo.Il premio sarà equivalente a 2.000 €. Se vuoi fare parte dei concorrenti dei reality manda la tua richiesta a: [email protected]

MAMME BELLE 2011 “Mamme Belle 2011” che avrà inizio 11 Aprile e si con-

cluderà l’8 Maggio. Per poter partecipare a questa sele-zione è necessario inviare fotografie con la madre e i figli o le nonne con i nipotini. L’indirizzo email dove inviare le fotografie è sempre lo stesso: [email protected] di far vedere sempre i visi dei protagonisti del-la fotografia.

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PUBBLICITà

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Tutto pronto per il nuovo grande progetto

firmato Bimbi Belli. Da qualche tempo abbiamo iniziato a svelare alcuni piccoli indizi ad alcuni di voi che ci seguono

assiduamente su Facebook, ma senza mai rivelare in cosa

consisteva veramente questa nuova iniziativa. Bene è arrivato il

momento di dirvi tutto, ma proprio tutto. Parte ufficialmente il reality di

Bimbi Belli: Mami&Papy, il reality che ti insegna a far crescere. Grazie a questo nuovo gioco andremo ad affrontare tutte le situazioni famigliari dei concorrenti, con racconti, foto, discussioni e tanto altro ancora. Nei prossimi giorni verranno pubblicate, sul profilo ufficiale di Facebook di Bimbi Belli (www.facebook.com/bimbibelli), le schede dei primi papabili concorrenti al reality. Le schede serviran-no per avere qualche informazione di base sui possibili partecipan-ti: nome, provenienza, una piccola presentazione del papà o della

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mamma e dei loro figli. È questo il primo passo per iniziare a co-noscere quelli che potrebbero diventare i protagonisti del reality. Se vuoi essere tra i primi partecipanti, invia la tua candidatura scri-vendo una mail con oggetto “Richiesta di partecipazione al Reality Mamy&Papy” a [email protected]. Nei prossimi giorni ver-ranno pubblicate le schede dei primi iscritti. Le votazioni, che av-verranno sulla pagina Facebook ufficiale di Bimbi Belli, serviranno a scegliere i primi 10 concorrenti. La votazione di Facebook varrà al 50 per cento, sommandosi con la valutazione insindacabile degli autori che seguiranno giorno per giorno i protagonisti e le loro storie. I concorrenti avranno da esprimere settimanalmente dei parerei, o dare consigli, su determinate situazioni che riguardano il mondo dei genitori. Tratteremo e ci confronteremo su temi come l’educazione, l’alimentazione, la scuola e tutte le problematiche quotidiane che ri-guardano le famiglie con i figli. Ogni risposta ai quesiti andrà votata e questa votazione andrà a stilare una classifica di preferenze a fine mese. Gli ultimi 4 concorrenti in classifica andranno in sfida per un solo weekend e si giocheranno fino all’ultimo voto il posto all’interno del reality. Verranno eliminati i 2 meno votati degli ultimi 4 in classifica. Prima dell’eliminazione i concorrenti potranno fare un ultimo appello, per cercare di salvarsi. Nel frat-tempo le iscrizioni sono sempre aperte per coloro che entreranno nei mesi successivi e le schede dei concor-renti continueranno a essere aggiornate e votate. Que-sto servirà per selezionare coloro che entreranno a far parte del Cast di Mamy&Papy e sostituire i 2 con-correnti che si ritrovano ad uscire ogni fine mese. Il reality avrà durata un anno e farà vincere, al primo classificato, una fornitura annuale di abbigliamento Bimbi Belli, equivalente al valore di 2.000 €. Ma ancora tanto andrà svelato…Non vi siete ancora iscritti al reality? Cosa state aspettando?

inviate la vostra candidatura via mail a

[email protected]

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SvagoIl sapone fatto in casa

pag. 82

Bimbi Belli’s toons pag. 86

Gossip pag. 88

Scelti per voi pag. 94

Un altro mondopag. 96

I Belli di mamma e papà

pag. 98

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Un modo semplice e creativo per evadere dalla quotidianità e sperimentare nuovi profumi e forme all’interno del proprio bagno.

Saponette fai da te

Profumatissime e colorate sapo-nette fatte a mano. Per dire stop allo stress quotidiano e conce-dere finalmente del tempo anche a noi stesse, sprofondando in un mondo di aromi e profumi tutto da scoprire. Attraverso una semplicissima pro-cedura, chiunque potrà cimentarsi in questa simpatica pratica speri-mentando, perché no, un origina-le passatempo. Si tratta, infatti, di un’ottima scusa per evadere dalla routine di tutti i giorni, di un ottimo rimedio per dar sfogo alla propria fantasia e concentrarsi su qualco-sa di creativo. Così, quando im-pegni di lavoro o incresciose fac-cende domestiche ti portano allo sfinimento, potrai scivolare nel tuo mondo di bolle e ritrovare l’armonia e la serenità che c’è in te. Esisto-no diversi procedimenti per creare fantasiose saponette “fai da te”. Il meno impegnativo in assoluto consiste sicuramente nell’utilizza-re scaglie di sapone oppure sapo-

nette già fatte da poter decorare a piacimento. Per far fronte agli sprechi, anche i classici avanzi di sapone diventano utili elementi da poter recuperare; una volta sciolte accuratamente a bagno maria, potrai riutilizzarli, donando loro un tocco personale: qual-che goccia di olio essenziale o del tuo profumo preferito. Infatti, una volta sciolte ed amalgamate utilizzando un cucchiaio di legno, dovrai disporre il composto otte-nuto negli appositi stampi (sono perfetti sia quelli in metallo che quelli in silicone che si usano in cucina). Per donare un ulteriore tocco alle tue saponette, potrai anche utilizzare coloranti alimen-tari, spezie o erbe aromatiche. Tutto ciò contribuirà a regalare un tocco raffinato e personaliz-zato alla tua creazione. Infine, una volta raffreddate, lascia ri-posare le saponette in frigorifero per qualche ora. Poi, sfilale dallo stampino ed il gioco è fatto: un

a cura di Lucia Macchioni

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grazioso abbellimento per il tuo bagno ma anche un goloso sa-pone da regalare; qualche foglio di carta a fiori e qualche nastro colorato ed il risultato è garan-tito. Ovviamente potrai scegliere profumazioni diverse in base ai gusti delle tue amiche e, anche stavolta, farai un figurone!

…con la soda causticaIl metodo professionale per cre-are le saponette è, invece, quello derivato dalla reazione chimica tra soda caustica e grassi animali o vegetali: la saponificazione. In questo caso occorre, però, con-sultare le norme di sicurezza re-lative all’utilizzo di tale sostanza e, soprattutto, munirsi delle ade-guate attrezzature. Indispensa-bili, quindi, guanti di gomma da

cucina, maschera professionale oppure occhiali per proteggere gli occhi e mascherina per evita-re di inalare vapori dannosi.

Procurati anche:‣ 450 grammi di grasso (olio di oliva, olio di mandorle dolci, olio di jojoba e burro di karitè)‣ 170 millilitri di acqua (o infuso o qualsiasi altro liquido)‣ 60 grammi di soda caustica‣ Bilancia elettronica che garanti-sca la precisione nei dosaggi‣ Termometro ‣ Pentola di acciaio inox ‣ Caraffa in vetro o ceramica re-sistente alle alte temperature‣ Cucchiaio di legno ‣ Frullatore ad immersione‣ Stampi ‣ Coperte

Per far fronte agli sprechi, anche i classici avanzi di sa-

pone diventano utili elementi da poter recuperare

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Disponi della carta di giornale sul piano di lavoro e indossa guanti, mascherina ed occhialini. Dopo aver minuziosamente pesato la soda e misurato il corretto livello dell’acqua, versa la soda caustica del recipiente contenute il liquido prescelto. Fai molta attenzione durante questa operazione: per sicurezza svolgi tale operazione direttamente nel lavabo. Mescola la soluzione caustica che raggiungerà presto gli ottanta gradi, per cui lasciarla raffreddare fino alla temperatura di quaranta-cinque gradi. Attenzione, quindi,

a deporre il contenitore in un luo-go sicuro. Scalda non eccessivamente gli oli ed i vari aromi nella pentola; poi, una volta raggiunta la tem-peratura ottimale, versa il com-posto ottenuto con la soda. Con un frullatore ad immersione, frulla la soluzione e successivamente aggiungi eventuali ingredienti in base al tuo gusto (pigmenti colo-rati, fiori secchi e miele). Disponi il sapone negli stampi ed isolalo con delle coperte per circa due giorni. Ora il tuo sapone è pronto! •

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Ovviamente potrai scegliere profuma-

zioni diverse in base ai gusti delle

tue amiche e, anche stavolta, farai un

figurone!

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BelliBimbi

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Belli Toons

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GOSSIP

Alessia Marcuzzi ancora in dolce attesa?sarà mamma? E sì perchè il dilemma è proprio questo e sembra che la notizia si stia fortificando sempre di più. Pare proprio che Francesco Facchinetti, compagno della presentatrice, abbia dichiarato, durante un’intervista, che presto sarà papà. La notizia non si è ancora confermata e non si sa se il giovane Facchinetti abbia scherzato dichiarando che presto diventerà papà. La conduttrice del Gf a già due figli avuti da due pre-cedenti relazioni.

Alessia Marcuzzi ancora mamma? Facchinetti annun-cia la presunta gravidanza

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Sotto l’albero di Natale Alanis Morisette ha trovato Ever Imre, il suo primo figlioUn giorno speciale, quello del Natale 2010 per la famosissima cantante Alanis Morisette, 36 anni. Lo scorso 25 dicembre, infatti, la cantante ha dato alla luce il suo primogenito. Ever Imre Morisette-Treadway è il nome scelto dalla cantante e dal marito Souleye Treadway. La cantante aveva dato l’annuncio della gravidan-za l’estate scorsa attraverso il social network Twitter dichiarando: «Felice notizie: aspetto un bambino. Io e Mario siamo molto emozionati all’idea di iniziare la nostra famiglia». Dopo il parto la famiglia ha fatto sapere che era andato tutto bene, che mamma e figlio stavano benissimo e che tutti, ovviamente, erano felicissimi.

Sotto l’albero di natale anche Zachary per la coppia Elton John e David Furnish

Il 25 dicembre è stato un giorno speciale anche per Elton John e il compagno, nonché marito, David Furnish. Infatti, la cicogna gli ha portato il loro primo figlio: Zachary Jackson Levon Fur-nish-Jon. La coppia inizialmente voleva adottare un bambino, ma sembra che questa procedura fosse ostacolata dall’età avanzata del cantate e dal fatto che il matrimonio della coppia non fosse riconosciuto nel paese di provenienza del bambino. Elton John, 63 anni, e il marito David Furnish, 48 anni, hanno allora deciso di prende-re una madre in affitto, comunemente chiamata “madre surrogata”. Un metodo molto conosciuto negli Stati Uniti, sopratutto tra le star che hanno la possibilità economica di pagare tale servizio.Il primo figlio arriva dopo 5 anni di matrimonio e 13 di relazione. La coppia si è detta felicissi-ma dopo il lieto evento: «Siamo soprafatti dalla felicità dalla gioia in questo momento davvero speciale. Zachary sta bene e tutto va per il me-glio, siamo due genitori orgogliosi e felici» han-no dichiarato la coppia.

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GOSSIP

Doppia notizia per Natalie Portman: presto mamma e moglie

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L’attrice di origine israeliana, Natalie Portman, ha reso noto di essere in dolce attesa. La notizia è stata subito seguita da quella di un futuro matri-monio con il fidanzato uffi-ciale: Benjamin Millepied, ballerino e coreografo. I due si sarebbero conosciuti proprio sul set dell’ultimo film della Porman, “Vlack Swan”, pel-licola presentata all’ultimo Fe-stival di Venezia dove l’attrice interpreta il ruolo di una balle-rina newyorkese. Il fidanzato sarebbe proprio il co-prota-gonista del film in questione. Il film ha regalato all’attrice 29enne due nomination come miglior attrice ai prossimi Gol-den Globe e Screen Actors Guild Awards. La nascita del bebè rimane ancora un mistero, come anche la data delle future nozze. Non ci resta, quindi , che aspettare le foto delle nozze e del pancio-ne dell’attrice.

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GOSSIP

Gianna Nannini riesce sem-pre a far parlare di se: nel bene o nel male. Dopo la tanto con-testata gravidanza, avuta a 54 anni, adesso a far gridare allo scandalo è una copertina di un disco. Infatti, la controver-sa cantante, avrebbe utilizzato una foto, che la ritrae in dolce attesa, per pubblicizzare il suo prossimo concerto e il relativo album.La foto dell’album, “Io e te”, la ritrarre con le rotondità del pancione, settimo-ottavo mese, bene in vista. «Offre un’immagine della maternità come potere assoluto – di-chiara Marina Corradi, edi-torialista di Avvenire -. Il mes-saggio che manda è questo: «Posso fare un figlio come e quando voglio. Lontano da

quel concetto di accoglienza che preferisco». Mi colpisce an-che lo sfruttamento dell’immagine di una gravidanza che diven-ta spot per creare e vendere un brand: mamma come mi pare. Senza voler lanciare anatemi, dico che non mi piace, un pancione non è oggetto di mercato». Ales-sio Fronzoni, pubblicista per Lowe-Pirella-Fronzoli la pensa in maniera diver-sa: «Mi ha fatto un po’ di tristezza quella foto, l’auto-celebrazione di un momen-to personale, che ci può

Gianna

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stare, ma non quando ormai è passato. Il pan-cione mostrato mesi dopo, lo trovo di dubbio gusto, un’idea retrò, inutile. La pancia inteneri-sce, fa leva sui sentimenti uni-versali di buo-nismo e sull’af-fettività delle

persone, però la Nannini poteva trovare di meglio. Farsi ritrarre con la figlia sarebbe stato un messaggio più vero e contemporaneo, ol-tre che efficace, è dal milleduecento che la Madonna con bambino cattura l’attenzione degli spettatori. Questa invece è una strizzatina d’occhio commerciale per lanciare il disco». E le polemiche sembra-no non poter cessare, dopo le dichiarazioni sul battesimo rilasciate dalla cantate a “Tv sorrisi e canzoni”: «Penelope voleva nascere, è nata. E mi sono fatta fotografare sulla copertina del disco col pan-cione perché mi sentivo bella. Quando sei incinta viene fuori tutta la tua bellezza e la tua espressione. Penelope avrà un battesimo rock. Sarà una sorpresa. Vorrei che avvenisse all’apertura del tour, a Mila-no il 29 aprile. Non sarà un battesimo religioso, avrà tempo lei poi di scegliere se e come battezzarsi. Voglio invitare un mucchio di gen-te». La Nannini racconta anche della gravidanza e della scoperta del sesso della piccola. «Fino alle analisi ne ero convinta. Poi è arrivata Penelope e in un momento quell’immaginazione è svanita. Magari il prossimo sarà maschio». L’intervista parla anche del padre della pic-cola Penelope: «Se Penelope ha una mamma, ha anche un padre. Non credo sia necessario avere per forza una famiglia ‘normale’, i ruoli padre-madre non sono così vincolanti: è necessario che nella famiglia ci sia molto amore. Vedevo questo lunghissimo cordone ombelicale fluorescente uscire, ecco Penelope che mi fissa negli oc-chi – continua la rocker parlando del parto -. È stato un attimo, mi è venuto da piangere e mi viene da piangere anche adesso che lo racconto».

Nannini

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Svago

Mi chiamo Marco Solferini e sono un amante della carta stampata. Ho impa-rato ad apprezzare i libri come scienza della condivisione. Una perpetua fonte di apprendimento, ma altresì un modo per spaziare nel vasto universo della com-prensione e della conoscenza. Mi ritorna alla mente la celebre frase dell’Alighieri: «Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtude e canoscenza» ed in ciò penso che ci possa e per molti versi “ci debba” essere una finestra di dialogo, fra quanti rispettano il romanzo e lo con-cepiscono come un arte. Questa è, in so-stanza, la motivazione che mi ha spinto ad aprire un blog dove pubblicare le mie recensioni letterarie. Per leggere tutte le mie recensioni collegatevi direttamente al mio blog: amicideilibri.splinder.com

Buona lettura

scelto per voi Marco Solferino

Autori: Ulrich Hub – Jorg Muhle

Genere: Esistenziale

“L “L“L’arca parte alle otto” è un libro illustrato, avente carat-tere umoristico esistenziale, il cui sottotitolo “l’esistenza di Dio spiegata da tre pingui-ni” rappresen-ta una godibi-le panoramica metaforica del

dogma religioso sull’accettazione. Un amabile serie di metafore, incardinate in una piacevo-le retorica dal gusto agrodolce. Una narrazione ricca di sintesi qualificanti il pensiero umanista, rivisitato attraverso una goliardica serie di eventi. Il razio-nale e semplicistico ragionamento dei pinguini, costretti a salvare se stessi di fronte all’avvento del diluvio universa-le, rappresenta l’espediente per una giocosa, ma non troppo, rivisitazione dei canoni dell’amicizia e della furbizia. “L’arca parte alle otto” è una godibilis-sima narrazione, ricca di spunti creativi e introspettivi, arricchita da un piace-vole umorismo che rende omaggio alla curiosità della scoperta e prende in giro, con eleganza, l’irriverenza delle regole •

L’ARCA PARTE ALLE OTTO

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Scelti per voi

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Autore: David Grossman – Michal Rovner Genere: Sentimentale, esistenziale.

“L“L’abbraccio” è l’ultimo libro il-lustrato a firma di David Gros-sman, una delle più illustri figure contemporanee delle narrazioni per Bambini e Autore di indi-scusso pregio di romanzi, dai forti contenuti filosofico esisten-ziali. In questo testo, propone un inciso letterario che rappresenta l’amore come un affresco poeti-co, in quello che potrebbe esse-re vissuto come la parafrasi di un aforismo. Il dettaglio esistenziale della solitudine, riassume in sé il concetto della ricerca di un im-magine del proprio “io”, così sin-tetica da sfuggire al particolare. Il gioco sostanziale e per molti versi irrazionale della “scoper-ta”, combatte il realismo con la logica, abbattendo il primo, laddove la confutazione dell’a-nalisi cosciente di una metafo-ra, attribuisce un senso a quel che usualmente è indefinibile: il calore umano. La cognizione di essere, comporta una soffe-renza, per addivenire all’amo-re, come il bocciolo prima del fiore o il bozzolo che custodi-sce la farfalla. Solo dopo la ne-gazione sorge l’alba dell’accet-tazione, nel mentre l’amicizia è

un aiuto fedele, l ’osservazione è la chiave del-la comprensione e l’incondizio-nata profondità dell’amore rap-presenta l’eterna possibilità, offer-ta a tutti, per rico-noscere l’umana parte dell’affetto. Così il fanciullo, nel romanzo, pri-ma rigetta la sua natura unica, poi la riconosce nell’amicizia del suo cane, la osserva nella naturalezza delle formiche e in-fine l’abbraccia nella possibilità di andare oltre, attraverso l’af-fetto materno. L’autore ricorda al Bambino la sua natura unica e questo lo spaventa. “L’Ab-braccio” è la fiducia che osten-ta il metodo, la soluzione più semplice ed efficace, che può essere accettata in ogni dove: sempre e comunque. Per questa ragione io posso affermare che di liberatoria pu-rezza furono le parole, quando nell’amore riconobbero la verità dell’essere •

L’ABBRACCIO

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Ua cura di Carmela Giordano

n“ “altro mondo

Charlie: pelle-cioccolato, occhi vispi e profondi, eloquio vivo, spontaneo, sincero e pieno d’amore.

Charlie eredità scomoda, travolgente e sconvolgente.Charlie otto anni di esperienza, insegna ad Andrea e Livia a non

vivere solo insieme ma, a con-vivere.Andrea e Livia due nomi, due storie e una sola incapacità:

Amare davvero.Livia: un rapporto difficile con il padre, prima della sua morte. Orfana di entrambi i genitori e con gravi disturbi alimentari.

Andrea: cinico e incattivito dall’abbandono del padre, subito nell’in-fanzia, e un difficile rapporto con la madre, algida ed anaffettiva. Vive

la sua vita in modo superficiale, privo di ogni responsabilità.

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Certo, a grandi linee, questa è la trama di un film, Un altro mon-do, con la regia di Silvio Mucci-no, adattamento di un romanzo di Carla Evangelista, uscito nel-le sale il 22 dicembre a ridosso delle festività natalizie, ma spec-chio di reali situazioni di vita.Noi adulti abbiamo imparato ad indossare, molto spesso, la maschera della superficialità che ci ha resi impermeabili ed inaccessibili. È più comodo sta-re insieme divertendosi, senza affrontare le verità più profonde di noi stessi, senza condividere realmente situazioni quotidiane, pensieri, sentimenti ed emozioni.I bambini, al contrario, sono veri, si nutrono di emozioni e ri-chiedono spontaneità e verità.La vera essenza di ogni famiglia è proprio questa: essere capa-ci di vera con-divisione, fatta di empatia, di fiducia, di rispetto, di momenti belli e brutti.Diventare genitori non capita per caso, non si programma, ma ha bisogno della capacità

di riadattarsi, di allenare il cuore alle responsabilità.Il tema della crescita persona-le inizia con un viaggio reale, un reale spostamento dall’Italia a Nairobi, ma metafora di un viag-gio più complesso: il viaggio dentro se stessi, per ritrovare le parti dimenticate e seppellite, per ritrovarsi.Oltre al tema familiare e della crescita per-sonale c’è un altro tema forte l’Afri-ca, il tema antirazzista, che ha spin-to gli stessi Muccino e Evangelista a sostenere l’associazio-ne “World F r i e n d s ” che sta co-s t r u e n d o uno ospeda-le a Nairobi •

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Inviaci via mailla foto

del tuo bimbo con i suoi dati a:

[email protected]

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Giulio di Genova

nato il 24 / 2 / 2010

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Gabrieldi Turate

5 anni

Francescodi Parma

nato il 13 / 9 / 2010

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Rebecca

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Martinadi Milano

nata il 1 / 5 / 2009

Christian2 anni

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Nicole3 anni e mezzo

di Vercelli

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Alessia

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Beatricedi Milano

nata il 10 / 5 / 2002

Cristina

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Gaiadella provincia

di Como6 anni

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Matteo Vincenzo

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110gennaio 2011

Alessia

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Federicadi Verona

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CucinaAcido folico

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Lo chef sei tu! pag. 118

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Acido folico

L’acido folico è una vitamina (B9) necessaria per la sintesi del DNA, delle proteine e dell’emoglobina.

114 gennaio 2011

a cura di Marta A

rmilli

Il nostro organismo non è in gra-do di fabbricarlo per cui è indi-spensabile assumerlo attraverso la dieta.

Gli alimenti particolarmente ricchi di acido folico sono le verdure a foglia verde (insalata, spinaci, broccoli), arance, alcuni tipi di frutta (come limoni, kiwi e frago-le), lievito, legumi, fegato, latte e cereali. Meglio preferire frutta e verdura fresche perché in seguito alla cottura viene distrutto circa il 90 per cento

del folato presente. Il fabbisogno giornaliero di acido folico è pari a circa 0,2 milligrammi, quantità facilmente assumibile attraverso un’alimentazione sana, secondo le regole della dieta mediterra-nea; in gravidanza, però il fabbi-sogno raddoppia (circa 0,4-0,5 milligrammi al giorno) perché, ol-tre che per la madre, l’acido fo-lico è fondamentale anche per il bimbo.È ormai assodato che bassi livel-li di acido folico nel sangue della

mamma sono associati alla

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possibile presenza di difetti nella formazione del tubo neurale del bambino. Il tubo neurale è una struttura da cui si originano il cranio, il cer-vello, il midollo spinale e la co-lonna vertebrale; inizia a formarsi molto presto e arriva a chiuder-si completamente tra il 22° e il 29° giorno dal concepimento. Se al bambino non arriva abba-stanza acido folico possono ori-ginarsi delle malformazioni del tubo neurale che non si richiude correttamente, dando così origi-ne a patologie anche molto gravi come anencefalia (il cervello non

si sviluppa o si sviluppa in manie-ra incompleta), cefalocele (difetto congenito delle ossa craniche) o spina bifida (caratterizzata da chiusura incompleta di alcune vertebre, per cui il midollo spinale risulta danneggiato).È stato dimostrato che l’assun-zione quotidiana di acido folico durante la gravidanza può ridurre del 50-70 per cento l’insorgenza di queste anomalie. Non sempre l’acido folico introdotto nell’orga-nismo con il cibo è sufficiente a soddisfare il fabbisogno quotidia-no, per cui è spesso utile abbina-re anche l’assunzione di appositi

In gravidanza il fabbisogno raddoppia per-ché, oltre alla madre, l’acido folico è fon-damentale anche per il bimbo

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integratori, che contengono quantità note di questa vitamina. In quale pe-riodo della gravidanza è necessario assumere elevate quantità di acido folico? Come già detto, il tubo neurale si forma nei primi 30 giorni di gesta-zione, per cui è importante iniziare l’assunzione di acido folico appena si scopre di essere in dolce attesa o addirittura, se possibile, comincia-re anche prima dell’inizio della gra-vidanza. È opportuno mantenere

alti livelli di folato nel sangue per i primi due mesi, dopodiché il fab-bisogno della madre torna a es-sere di circa 0,2 milligrammi al giorno.Meglio attenersi alle quantità in-dicate, senza esagerare, poiché un eccesso di vitamine (specie in caso di assunzione di complessi

multivitaminici) può causare altri danni alla mamma o al bimbo.

Esistono alcune condizioni, come la presenza di diabete mellito insulino-dipendente e celiachia, che rendono difficile l’assorbimento di vitamina B9. In questi casi la mamma, anche se attenta nell’introdurre nell’organismo acido folico con il cibo e/o integratori, non sempre riesce ad assorbirlo per cui deve monitorarne i livelli nel proprio organismo ed eventualmente assu-merne quantità maggiori •

È importante iniziare l’assunzione di aci-do folico appena si scopre di essere in dolce attesa o addirittura, se possibile, cominciare anche prima dell’inizio della gravidanza

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CUCINA

FRITTO MISTO IN TEMPURA

Per Tempura s’intende un fritto misto di origine giap-ponese. Anche se co-munemente s’intende la

preparazione a base di pastella o fritture. Una curiosità riguarda l’origi-ne del termine Tempura, che non sarebbe orientale. Infatti il termine Tempura è di origine portoghese. Furono proprio i portoghesi, duran-te le Quattro Tempora ( che erano dei giorni di magro e di penitenza che ricorrevano quattro volte l’anno) ad introdurre nel Giappone l’usan-za di friggere il pesce con la pastella.Gli ingredienti principali della Tem-pura sono gli stessi che usiamo in Occidente. La differenza sta nella preparazione. Infatti per mantenere la pastella leggera bisogna mante-nere contenitori ed ingredienti freddi.Preparazione:‣ Pulite i calamari togliendo loro la pelle, gli occhi, il dente, e la carti-lagine interna e tagliateli a fettine. Mondate le zucchine e tagliatele a strisce verticali; sbucciate le carote e tagliatele a listarelle sottili.‣ Preparate la pastella sbattendo bene il tuorlo e aggiungendo l’ac-qua gassata ghiacciata . Mescolate bene e aggiungete la farina setacciata, mescolando non troppo a lungo per evitare che l’im-pasto diventi colloso.‣ Mettete dell’olio di semi nel wok (o nella friggitrice) e scaldatelo fino a raggiungere la temperatura di 170-180 gradi, poi passate un tipo

di verdure alla volta nella pastella e friggetele dorandole su ogni lato.‣ Togliete le verdure dall’olio quan-do saranno ben croccanti e pone-tele su carta assorbente da cucina. Procedete poi nello stesso modo con i calamari. Per ottenere una pastella fredda, usate ingredienti freddi e contenito-ri possibilmente di metallo preventi-vamente raffreddati; potrete inoltre mantenere la pastella fredda tenen-dola lontana dai fornelli e immer-gendovi, senza farlo affondare, un bicchiere di plastica o un qualsiasi contenitore con dentro del ghiac-cio (in questo modo raffredderete la pastella senza annacquarla).

Ingredienti:- Calamari: 8 media grandeza- Carote: 2 media grandeza- Zucchine: 2 media grandeza- Acqua: 160ml gassata e ghiacciata- Farina: 100gr tipo “00”- Uova: 1 tuorlo

Lo chef sei tu

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CIRASHI SUSHI

Ingredienti:- Aceto: di riso 10ml- Acqua: 500ml

- Avocado: ½- Gamberetti e gamberi:12 misti- Pesche spada: 200gr

- Riso: a chicco tondo 300 gr- Sale: ½ cuc-chiaino- Salmone:200gr

- Tonno: 200gr- Vino: di riso(sakè) 10ml- Zucchero: se-molato 2 cucchiai

Il cirashi è una delle preparazio-ni tradizionali del sushi giappo-nese; la base è sempre il riso cotto per assorbimento e con

la classica riduzione di aceto-vino-zucchero e sale che regala il tipico sapore dolciastro al riso stesso e che si sposa a meraviglia con il pe-sce crudo. Nel cirashi solitamente si utilizza-no pesci carnosi come tonno, sal-mone, sgombro, spada, ricciola e gamberi che solitamente si serve sopra il riso; per le versioni più ric-che ci sono anche la presenza di omelette avvolte con alga nori e polpo.Preparazione:‣ Come prima cosa è necessario pesare il riso e lavarlo molto bene sotto acqua corrente fredda fintan-to che l’acqua non resti del tutto limpida; lasciate ora riposare il riso nel colino per 15 minuti. ‣ Versate il riso in una pentola con i 500ml di acqua e portate a bollore, raggiunto quest’ultimo abbassate il fuoco al minimo e cuocete fino a che tutto il liquido si sarà asciugato. Nel frattempo preparate la riduzio-neunendo in un pentolino, l’aceto di riso, il vino di riso o il sakè, lo zuc-

chero e il sale e fate cuocere fino a che zucchero e sale si si-ano sciolti; tenete da parte. Trasfe-rite il riso cotto in una teglia dai bor-di bassi e ben larga perchè ora è il momento di farlo raffreddare: ver-sate a filo sul dorso di un cucchiaio di legno, o una spatola, la riduzione in modo da spargerla bene su tut-to il riso e aiutandovi sempre con il cucchiaio allargate il riso in modo che prenda più aria possibile, sa-rebbe l’ideale anche sventolarlo con un ventaglio o un altro attrezzo che possa fare aria, così che l’ace-to evapori presto e il riso si raffreddi dolcemente. Questo è un passag-gio fondamentale per la buona riu-scita del riso, che avrà la tendenza a restare colloso, ma è giusto così. ‣ Procedete a tagliare le fette dal trancio del salmone, del tonno, e dello spada cercando di ricavarle tutte della medesima dimensione; tagliate anche delle fette molto sot-tili di avocado. Disponete quindi il riso nelle 4 ciotole individuali e so-pra, a vostro gusto, adagiate le fet-tine di pesce e avocado; in ultimo i gamberetti freschissimi. Servite ac-compagnando con salsa di soya, wasabi e zenzero sott’aceto.

Lo chef sei tu Invia le tue ricette più riuscite a :

[email protected] lieti

di pubblicarle

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oroscopo

Oroscopo Gennaio 2011

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Cosa ci dicono le stelle

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122 gennaio 2011

OROSCOPO Cosa ci dicono le stelle

ARIETE 21 MARZO - 20 APRILE

Il 2011 inizia con un’ottima vitalità e con la consapevolezza di essere pronto ad assumere nuove responsabilità che riguardano le relazioni, il lavoro o un investimento economico. A marzo 2011 Urano entrerà nel tuo Segno, amico dell’ariete, sollecitandoti ad agire con decisione per superare le incertezze che ora ti limitano. Sii chiaro su ciò che vuoi realizzare. Nel periodo del tuo compleanno, Nettuno ti offrirà un’incredibile ricchezza creativa.

TORO 21 APRILE - 20 MAGGIO

Amico del toro, a gennaio il Sole dal Capricorno favorisce la volontà e il co-raggio di metterti in gioco. Ancora non comprendi il significato di quello che hai messo in movimento, ma le persone intorno a te sono consapevoli della tua forza e del tuo sostegno. Ad aprile e poi a Giugno, potrai contare su in incredibile popolarità e comprendere il motivo di un periodo statico solo in apparenza, proprio come il seme che sotto la neve rinasce.

GEMELLI 21 MAGGIO - 20 GIUGNO

Il 2011 porterà un’attitudine diversa nei confronti della vita, ti sentirai meno smarrito e inizierai a camminare puntando su te stesso e sulla tua creatività. Col passare dei giorni una nuova energia prenderà il posto del dubbio. Da marzo in poi e specialmente a Giugno, Urano e Giove potrebbero farti un dono sotto forma d’incontro con un’idea o una per-sona che potrebbe dare una svolta alla tua vita. Ora ti stai preparando a quest’appuntamento con l’anima libera.

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Gennaio 2011Cosa ci dicono le stelle

CANCRO 21 GIUGNO - 22 LUGLIO

Per gli amici del Cancro i primi giorni del nuovo anno vi vedranno decisi a portare avanti i vostri obiettivi. Gennaio è un mese d’intense emozioni e di un’elevata cre-atività che va espressa con azioni precise. I cambiamenti degli ultimi mesi ti hanno portato sia sicurezza sia una forte capacità di rispondere alle situazioni con corag-gio. A febbraio, Nettuno entrerà nei Pesci e da Giugno, con Giove nel Toro, potrai raggiungere concretamente la tua meta.

LEONE 23 LUGLIO - 23 AGOSTO

L’azione di Saturno dalla Bilancia ti porta a considerare con attenzione alcuni rapporti di amicizia e di lavoro. All’inizio del mese potresti sentirti intimamente vul-nerabile ed esposto alla confusione o all’insicurezza. Resta in contatto con i tuoi valori e propositi. Da marzo a giugno avrai la possibilità di risolvere alcune questioni famigliari o personali che ora ti richiedono un’elevata responsabilità. Dal 3 febbraio in poi tutto sarà più scorrevole.

VERGINE 24 AGOSTO - 23 SETTEMBRE

Le Stelle ti accompagnano verso un 2011 veramente ricco di abbondan-za. È bene rispolverare alcuni progetti che hai messo da parte o alcu-ne idee che ritenevi impossibili da realizzare. Gennaio sarà un mese di esplorazione delle tue risorse, da giugno in poi ti sentirai pronto per una grande avventura. Il cambio di casa, di lavoro o di residenza, segneran-no l’inizio di un ciclo di vita nuovo. Anche Marte, il Pianeta dell’azione, ti sarà vicino.

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OROSCOPO Cosa ci dicono le stelle

BILANCIA 24 SETTEMBRE - 23 OTTOBRE

Forse non ti è chiaro il valore delle trasformazioni messe in atto da Saturno e Plu-tone. Questi Pianeti hanno effetti lenti ma molto profondi. Nel 2010 ti sei confron-tato con alcune grandi paure e hai trovato in te stesso la via per uscire dal caos e prendere in mano la tua vita. Il 2011 porterà una reazione a catena che nasce dalla scelta di aver detto la tua verità, semplicemente. Da giugno anche l’abbondanza economica giungerà come una ricompensa.

SCORPIONE 24 OTTOBRE - 22 NOVEMBRE

L’anno inizia con Luna e Venere nel tuo Segno regalandoti l’armonia. Qualcosa d’importante è avvenuto negli ultimi mesi del 2010, qualcosa che ti ha fatto uscire dal bisogno sospingendoti verso il dono. La tua generosità risiede nella tua anima che non è più oscurata dalla mancanza, ma è illuminata dalla condivisione. Ci saranno momenti di grande intensità nel 2011 durante i quali ti lascerai guidare dall’amore.

SAGGITARIO 23 NOVEMBRE - 22 DICEMBRE

Ci saranno decisioni da prendere e programmi da avviare. Molte persone ti stanno osservando, tu sei per molti un punto di riferimento importante. Ci sa-ranno amicizie che si rafforzano o che si allontanano per seguire il flusso della vita. Ciò che conta è esprimere la tua essenza che è frutto di esperienze dirette ed è per questo le persone ti stimano. Nella seconda parte dell’anno dovrai pilotare la tua nave in modo consapevole e gioioso.

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Gennaio 2011Cosa ci dicono le stelle

CAPRICORNO 23 DICEMBRE - 20 GENNAIO

Sole, Plutone e Marte nel tuo Segno iniziano un anno di azione, risultati e tanta visibilità. Solitamente non ami apparire, ma nel 2011, soprattutto da giugno in poi, sarai impegnato a dirigere, unire e comunicare in molti modi e forme. È giunto il tempo di far vedere le tue abilità. Mostrandoti in piena luce scoprirai quanta leggerezza è racchiusa nel tuo spirito. È la fiducia che hai bisogno di potenziare per non lottare più.

ACQUARIO 21 GENNAIO - 19 FEBBRAIO

Fino al 19 Gennaio sarà un mese di preparazione al tuo compleanno. Dal 3 feb-braio Nettuno uscirà dall’Acquario portandosi via l’instabilità che il fluire del mare porta con sé. L’Aria e l’Acqua profonda, associata al Pianeta, per alcuni anni ti ha messo alla prova con situazioni che sembravano stabili e improvvisamente sva-nivano dalla tua realtà. Con Giove e Urano al tuo fianco saprai esprimere il meglio di te e sarà un regalo all’umanità.

PESCI 20 FEBBRAIO - 20 MARZO

Mese interessante, dinamico e portatore d’iniziative da vivere con entusiasmo. Un viaggio, un lavoro all’estero, l’incontro con un Maestro spirituale, tutto si apre per darti una prospettiva nuova. Da febbraio in poi, l’ingresso di Nettuno, che è il tuo Pianeta, nel tuo Segno rappresenterà per tutti un invito a “tornare a casa”. Ognuno acquisirà una vibrazione nuova, fatta di consapevolezza e di amore che tu, prima di tutti gli altri Segni, esprimerai •