Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.
BILANCIO SOCIALE - Ciclo Integrato Acquedotto Depurazione ... · dono il progetto. Valore per i...
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I tecnici: fornitori privilegiati . . . . . . . . . . . . . 56Analisi del livello di soddisfazione dei fornitori . . . . . . . . . . 56
2.3 I Clienti . . . . . . . . . . . . . . . . 63Il servizio di controllo ambientale . . . . . . . . . . . . 64Responso analisi on line . . . . . . . . . . . . . . 64L’attività di smaltimento reflui e percolati . . . . . . . . . . . 64Il livello di soddisfazione dei clienti . . . . . . . . . . . . 66
2.4 Gli Utenti . . . . . . . . . . . . . . . . 68Avvio del rapporto contrattuale . . . . . . . . . . . . . 72Gestione del rapporto contrattuale . . . . . . . . . . . . 74Accessibilità al servizio . . . . . . . . . . . . . . 76Continuità del servizio . . . . . . . . . . . . . . 78Informazioni all’utente . . . . . . . . . . . . . . 82Il livello di soddisfazione dell’utente . . . . . . . . . . . . 83
2.5 Il Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . 86 Tutela dell’ambiente naturale e delle risorse . . . . . . . . . . 86Il C.E.A. La fabbrica dell’acqua . . . . . . . . . . . . . 89Ricerca e innovazione . . . . . . . . . . . . . . 100L’impegno nel sociale e la cooperazione internazionale . . . . . . . . . 102
3. Relazione economica . . . . . . . . . . . . 106
4. Obiettivi di miglioramento . . . . . . . . . . . 111
Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . 112
Questionario di valutazione del documento di Bilancio Sociale . . . . . . . . . . . . . 116
IndiceGuida alla lettura . . . . . . . . . . . . . . . . 8Nota metodologica . . . . . . . . . . . . . . . 9
1. Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta” . . . . . . 12
1.1 La Storia . . . . . . . . . . . . . . . . 16
1.2 Il contesto di riferimento . . . . . . . . . . . . . . 19
1.3 La mission, la vision e i valori . . . . . . . . . . . . . 21
1.4 Il sistema di governance . . . . . . . . . . . . . . 25
1.5 Le strategie e le politiche . . . . . . . . . . . . . . 30
1.6 Gli stakeholder . . . . . . . . . . . . . . . 35
2. Relazione sociale . . . . . . . . . . . . . . 40
2.1 Le Risorse umane . . . . . . . . . . . . . . . 41Personale e politiche del lavoro . . . . . . . . . . . . . 41Le competenze del personale . . . . . . . . . . . . . 44Il processo di assunzione del personale . . . . . . . . . . . 46 Il sistema di incentivazione del personale . . . . . . . . . . . 50La comunicazione interna . . . . . . . . . . . . . . 50Lo sviluppo del personale . . . . . . . . . . . . . 53
2.2 I Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . 54La distribuzione dei fornitori nel territorio . . . . . . . . . . . 54L’analisi degli approvvigionamenti . . . . . . . . . . . . 55
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
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Il 2010 per il C.A.D.F. è stato un anno di evoluzione, di importanti riscontri e di affinamento del sistema organizza-tivo. Efficienza, tempestività e tecnologia sono gli aspetti a cui si ispira il nostro lavoro. Sempre consapevoli, però, che è strategico comunicare quanto facciamo e monito-rarne la percezione.
Ogni giorno ci attende una sfida importante. Il C.A.D.F., l’Acquedotto del Delta, ha il compito di gestire in maniera efficiente il ciclo idrico integrato dell’acqua - dalla depura-zione alla potabilizzazione sino alla distribuzione - nei 15 comuni soci dell’area del basso ferrarese, non possiamo allora prescindere da un forte radicamento al territorio. Un legame intenso che vogliamo certamente onorare garan-tendo un uso razionale e responsabile della risorsa idrica.
In un periodo di grave difficoltà economica mondiale, come quello attuale, il C.A.D.F. ha saputo dare un segnale di grande laboriosità grazie all’impegno di tutti i nostri dipendenti. Abbiamo allora trovato naturale raccontare, per la prima volta, attraverso uno strumento come il Bi-lancio Sociale la nostra straordinaria realtà. In un mo-mento in cui, nel nostro settore, assistiamo a sempre più concentrazioni, crediamo fortemente che occorra svelare le ragioni che rendono uniche realtà come il C.A.D.F. Il filo indissolubile, a nostro avviso, è la creazione del valore. Valore per il territorio, senza il quale l’azienda non avreb-be ragione di esistere. Valore per i soci che ne condivi-dono il progetto. Valore per i dipendenti che vi operano. Valore per la comunità di riferimento.
Possiamo dunque essere la testimonianza della capacità di un’azienda pubblica, nata e cresciuta in uno dei territo-ri più caratteristici del nostro Paese, che è possibile saper fare e fare bene. E ora vogliamo anche comunicarlo e rendicontarlo per confrontarci su basi pragmatiche e vol-gere, tutti insieme - soci, dipendenti e l’intera comunità - lo sguardo agli anni a venire. Nel segno della continuità, certo, ma anche del dialogo e dell’innovazione.
Il PresidenteArch. Cristiano Bertelli
Cristiano BertelliPresidente C.A.D.F.
In virtù della crescente interdipendenza tra economia e società nel mercato globale, informazioni sempre più esaurienti e attendibili e criteri di rendicontazione sem-pre più rigorosi sono richiesti alle aziende nel persegui-re obiettivi di sviluppo sostenibile dai diversi gruppi di stakeholder e dall’opinione pubblica in generale, al fine di valutare le prestazioni dell’impresa in relazione agli speci-fici interessi di cui sono portatori, e dai manager per poter programmare la propria attività e controllarne gli esiti.
In questo contesto si inserisce il Bilancio Sociale 2010 di C.A.D.F., l’Acquedotto del Delta, la prima edizione di un documento con il quale abbiamo scelto di comunicare ai nostri utenti, clienti, fornitori, risorse umane e a tutto il territorio le performance sociali, ambientali ed economi-che delle nostre attività in relazione agli obiettivi prefis-sati e agli impegni presi. In sintesi il valore sociale creato dalla nostra organizzazione.
Il bilancio sociale è per noi anche un importante strumen-to di gestione, in quanto facilita il sistema delle relazioni tra l’attività di direzione e di governo della nostra azien-da permettendo di valutare, programmare e pianificare di anno in anno le strategie in funzione degli obiettivi e dei valori sociali in cui si riconosce.
Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo documento. Uno stru-mento di trasparenza e partecipazione democratica che ci consente di raccontare, in maniera semplice e trasparente alla collettività, se quanto dichiarato nella nostra mission sia stato effettivamente perseguito.
Il DirettoreIng. Silvio Stricchi
Silvio StricchiDirettore Generale C.A.D.F.
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
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Guida alla letturaIl bilancio sociale 2010 è la prima edizione di un docu-mento con il quale C.A.D.F. S.p.A. vuole comunicare ai propri utenti, clienti, fornitori, risorse umane e a tutto il territorio le performance sociali, ambientali e economiche delle proprie attività in relazione agli obiettivi prefissati e agli impegni presi. Per C.A.D.F. S.p.A. il bilancio sociale vuole essere una concreta manifestazione dell’impegno di trasparenza verso la società e il territorio.Il documento deriva da un processo di rendicontazione sociale che l’azienda ha intrapreso per la prima volta: pro-cesso basato su principi di rilevanza sociale dei contenuti, effettivi comportamenti socialmente responsabili e verità delle informazioni rendicontate. Il documento non ha un obiettivo di quadratura ma fornisce elementi di valuta-
Nel documento sono esposti anche i risultati di attività di dialogo condotti con i diversi stakeholder allo scopo di comprenderne le attese, i bisogni, la soddisfazione e indirizzare le azioni di miglioramento.Al termine è riportato un glossario dei principali termini utilizzati e un questionario di valutazione del documento di Bilancio Sociale.
Nota metodologica
Il bilancio sociale è stato redatto ispirandosi a standard nazionali e internazionali. In particolare, il presente do-cumento è stato predisposto in conformità allo standard AA1000 (AccountAbility 1000) che identifica un processo di rendicontazione che parte da una fase di pianificazio-ne, identificazione degli stakeholder e degli indicatori, per poi comprendere l’intera attività di raccolta, analisi ed elaborazione delle informazioni, fino a terminare con la determinazione degli obiettivi di miglioramento in relazio-ne ai valori dell’organizzazione, agli obiettivi strategici e operativi e alle attese degli stakeholder.
Tutto il processo si basa su tre principi cardine: • l’inclusività (favorire la partecipazione degli stakeholder
allo sviluppo e al raggiungimento di una risposta responsabile e strategica alla sostenibilità),
• la materialità (determinare la rilevanza e la significatività di un tema per un’organizzazione e i suoi stakeholder),
• la rispondenza (rispondere ai temi sollevati dagli stakeholder e che hanno a che fare con la performan-ce aziendale).
Lo standard AA1000 sottolinea l’importanza del coinvol-gimento dei vari portatori di interesse nella preparazione del bilancio sociale allo scopo di consentire l’identificazio-ne e la comprensione delle aspettative e dei bisogni degli stakeholder. Quanto manifestato dai diversi interlocutori dell’azienda, infatti, consente di indirizzare strategie e at-tività alle finalità aziendale e al conseguimento di legitti-mazione e consenso delle azioni dell’organizzazione nel territorio di riferimento e, in generale, verso tutta la col-lettività. Il coinvolgimento degli stakeholder è stato rea-
zione quantitativi e descrittivi, a beneficio di tutti i suoi interlocutori privati e pubblici. C.A.D.F. S.p.A. vuol con tale strumento comunicare le scel-te operate sulla base dei bisogni emersi nel territorio e degli obiettivi, le attività svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate, descrivendo altresì quali effetti ha prodotto sugli stakeholder (clienti, utenti, fornitori, risorse umane e territorio) e quali azioni di mi-glioramento si prevedono. Proprio per tale motivo, la sua redazione ha richiesto anche un’attività di dialogo con gli stakeholder aventi lo scopo di conoscere le aspettative dei diversi portatori di interesse per ogni attività o insie-me di attività.Il presente bilancio sociale è strutturato come segue:
lizzato mediante questionari e interviste, ispirandosi alle linee guide proposte dall’ AA1000SES (2005) Stakeholder Engagement Standard.Inoltre, per la redazione del bilancio sociale 2010, le risor-se umane operanti nel C.A.D.F. S.p.A. sono state coinvol-te. Il loro contributo è stato essenziale per poter realiz-zare un documento chiaro, semplice e completo con dati quantitativi e qualitativi sull’attività aziendale fruibili a un vasto numero di interlocutori. Per ciò che attiene ai contenuti, si è preso a riferimento il modello proposto dal Gruppo di studio per il Bilancio Sociale (GBS), arricchito nei contenuti informativi da un set di indicatori tratti dalle linee guida del GRI (Global Reporting Initiative).
Pianificazione dell’interoprocesso di rendicontazioneetico-sociale
Definizione del ruolo degli stakeholders e loro identificazione
Raccolta delle
informazioni
Raccolta dei dati e delle
informazioni relative alla
propria performance rispetto agli indicatori individuati
Analisi ed elaborazione delle informazioni e
valutazione degli eventuali scostamenti
Determinazione degli obiettivi futuri e sviluppodi piani di miglioramento
Verifica del processo e del documento da un’org.ne indipendente, con il rilascio di un audit report
Comunicazione del bilancio
sociale a tutti i gruppi di stakeholder e sollecitazione delle informazioni di feedback
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”C.A.D.F. S.p.A. opera nel settore del servizio idrico inte-grato in un territorio costituito da 15 comuni appartenenti alla provincia di Ferrara. Ha sede legale in Codigoro (FE), via Alfieri 3.Fino al 2001 la natura giuridica della società era un Con-sorzio fra Comuni (ai sensi dell’art. 25 della Legge n. 142/1990). Dal 21.08.2001 il consorzio si è trasformato in Società per Azioni (ai sensi dell’art. 115 del D.Lgs. n. 267/2000), i cui soci sono i Comuni di Berra, Codigoro, Co-macchio, Copparo, Formignana, Goro, Iolanda di Savoia, Lagosanto, Massafiscaglia, Mesola, Migliaro, Migliarino, Ostellato, Ro Ferrarese, Tresigallo.La sede legale dell’azienda è a Codigoro (FE). Per ciò che riguarda il servizio Utenze e i servizi Tecnici sono presenti altri due uffici allocati nei comuni di Copparo e di Comacchio.
Inoltre nei comuni di Ro e Serravalle sono presenti due centrali, nelle quali avviene il processo di potabilizzazio-ne e l’immissione nella rete di distribuzione dell’acqua potabile destinata ai cittadini e alle aziende del territo-rio. Le centrali sono collegate da una condotta di gros-so diametro che, consentendo interscambi, ne ottimizza l’utilizzo in funzione delle caratteristiche delle acque da potabilizzare, delle richieste dell’utenza e della necessità di preservare e tutelatre le fonti di approvvigionamento. I prelievi avvengono per il 50% da falde profonde e per il 50% da acque superficiali (fiume Po); la marcata diver-sificazione delle fonti di approvvigionamento consente di garantire con efficacia la continuità del servizio.
1
LEGENDA
CENTRALE DI PRODUZIONE
E POTABILIZZAZIONE:
Via Pioppa, 26
Ro (FE)
UFFICI (Utenze e Tecnico):
Via Togliatti
Copparo (FE)
CENTRALE DI PRODUZIONE
E POTABILIZZAZIONE:
Via Argine Po, 1
Serravalle (FE)
SEDE: Via Alfieri n. 3 Codigoro (FE)
UFFICI (Utenze e Tecnico):
Via dei Mercanti
Comacchio (FE)
IMPIANTO DI DEPURAZIONE:
Via Provinciale per Portogaribaldi
Comacchio (FE)
19
44200 mc
46
174
935 Km
2301
Impianti di accumulo-sollevamento
Volume degli stoccaggi di acqua potabile
Impianti di depurazione
Impianti di sollevamento acque reflue
Estensione della rete di raccolta acque reflue
Estensione della rete di adduzione e depurazione acqua potabile
Oggetto Sociale
C.A.D.F. S.p.A. si occupa della fornitura di servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue e di percolati da discarica. Inoltre cura, nel proprio territorio di competenza, la realizzazione di reti e impianti connessi all’utilizzo di risorse idriche, focalizzando gli interventi nell’ambito di ristrutturazione e miglioramento dell’infra-struttura esistente.La gestione del servizio idrico integrato a beneficio dei cittadini sul territorio di riferimento (utenti) comporta:• la fornitura di acqua per uso pubblico e/o privato (uso
domestico, non domestico, zootecnico e antincendio);• la gestione delle reti di fognatura e depurazione nei
comuni di influenza allo scopo di assicurare la raccolta e il convogliamento delle acque reflue nella pubblica fognatu-ra e il loro trattamento mediante impianti di depurazione;
• il servizio di controllo ambientale realizzato mediante analisi di laboratorio finalizzate ai controlli fisico-chimi-co-batteriologici sull’intero processo e, di conseguenza, su ognuna delle fasi di produzione, distribuzione e de-purazione delle acque.
L’attività del C.A.D.F. S.p.A. si esplica anche in una serie di ser-vizi a favore di clienti privati che richiedono analisi chimiche specifiche, smaltimento reflui e percolati da discarica. La focalizzazione della gestione su aspetti ad alto impatto ambientale comportano, in capo all’azienda, una respon-sabilità di tutela e salvaguardia dell’ambiente naturale e delle risorse del territorio. La consapevolezza e la sensibi-lità dell’azienda in merito a tale aspetto non si sostanzia solo in una gestione attenta del servizio, nel rispetto di
norme nazionali o comunitarie ma anche in un’attività di educazione ambientale alla comunità.Nello svolgimento delle proprie funzioni l’azienda C.A.D.F. S.p.A. crea valore sul territorio, attuando un processo di erogazione e produzione a favore di utenti, clienti e am-biente (includendo iniziative a favore della comunità, che vedono l’istaurarsi di relazioni con enti di ricerca, enti ter-ritoriali, enti locali, imprese, organizzazioni appartenenti al terzo settore, ecc.).
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
14
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
15
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
˚ Captazione˚ Produzione˚ Distribuzione
UTENTI
CLIENTI
TERRITORIO
RISORSE UMANE
FORNITORI DI BENI E SERVIZI
COMUNI SOCI
Acquedotto
Fognatura e Depurazione
˚ Fognatura˚ Depurazione
Servizio di controllo ambientale
Costruzione reti e impianti
Centro di Educazione Ambientale
Analisichimiche
Smaltimento reflui e
percolati da discarica
L’analisi del mercato di riferimento mostra che nell’ultimo triennio c’è stato un aumento sia delle utenze attive che di quelle allacciate (la percentuale di incidenza delle se-conde sul totale delle attive si attesta per tutti gli anni su un valore del 87%). Tale aumento è stato più rilevante dal 2008 al 2009 (+0,74% per le utenze attive e +1,06% per le utenze allacciate) rispetto all’incremento avuto negli ultimi due anni (+0,34% per le utenze attive e +0,42% per le utenze allacciate).
Utenze (andamento triennale)
L’analisi triennale dei consumi mostra che si è assistito a un aumento dei consumi dal 2009 al 2010 (+0,57% per il settore “Acquedotto” e +0,45% per il settore “Fognatura e depurazione”), situazione antitetica se si analizza lo stes-so andamento negli anni 2008 e 2009, dove si è assistito a un decremento del totale dei consumi nel territorio di riferimento (-1,12% per il settore “Acquedotto” e -3,39% per il settore “Fognatura e depurazione”).
70.000
67.000
68.46
4
2010
2009
2008
68.22
9
67.72
5
64.000
61.000
58.000
55.000
utenze attive
67.72
5
2010
2009
2008
68.22
9
59.68
9
utenze allacciate
Metri cubi distinti per mercato di riferimento (confronto triennale)
L’andamento descritto non è uniforme in tutta l’area di interesse. Analizzando i consumi distinti per comune nel triennio 2008-2010 (tabella 1) emerge infatti una situazio-ne eterogenea.
10.000
10.62
4,16
3
10.68
3,48
4
2010
2009
2008
10.56
3,43
4
5.000
0
acquedotto
7.837
,106
2010
2009
2008
7802
,357
8.076
,475
fognatura e depurazione
Acquedotto Fognatura e Depurazione
Codigoro
Massafiscaglia
Comacchio
Lagosanto
Mesola
Goro
Berra
Iolanda di Savoia
Copparo
Ro Ferrarese
Formignana
Tresigallo
Migliaro
Migliarino
Ostellato
Totale
2010
1.653.908
258.788
3.626.120
437.415
588.280
392.346
398.898
256.229
1.250.171
219.759
207.407
341.412
158.733
267.958
566.739
10.624.163
2009
1.641.544
258.651
3.490.432
432.818
575.855
405.279
414.435
256.778
1.318.163
220.792
215.615
351.477
168.506
259.757
553.332
10.563.434
2008
1.580.489
260.321
3.675.709
426.684
592.388
386.565
416.285
245.359
1.332.797
221.478
202.483
334.729
170.767
275.307
562.123
10.683.484
Var. % (‘09-‘10)
-3,91%
-0,75%
1,89%
0,63%
19,09%
-0,45%
0,58%
-0,33%
-7,77%
-1,23%
-4,65%
-2,27%
-5,17%
7,11%
6,40%
0,45%
Var. % (‘08-‘09)
2,47%
-1,67%
-4,33%
-0,60%
-12,18%
-4,46%
-8,51%
3,37%
-1,37%
-2,44%
-0,04%
3,18%
-1,22%
-11,73%
-6,99%
-3,39%
2010
788.121
201.620
3.221.380
342.638
417.400
329.374
293.897
128.837
863.120
150.805
153.290
289.787
105.425
192.342
359.070
7.837.106
2009
820.201
203.149
3.161.637
340.495
350.477
330.864
292.200
129.263
935.868
152.685
160.758
296.532
111.171
179.570
337.487
7.802.357
2008
800.465
206.591
3.304.669
342.560
399.064
346.308
319.369
125.046
948.837
156.496
160.826
287.392
112.547
203.437
362.868
8.076.475
Var. % (‘09-‘10)
0,75%
0,05%
3,89%
1,06%
2,16%
-3,19%
-3,75%
-0,21%
-5,16%
-0,47%
-3,81%
-2,86%
-5,80%
3,16%
2,42%
0,57%
Var. % (‘08-‘09)
3,86%
-0,64%
-5,04%
1,44%
-2,79%
4,84%
-0,44%
4,65%
-1,10%
-0,31%
6,49%
5,00%
-1,32%
-5,65%
-1,56%
-1,12%
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
1.1 La storiaL’Azienda C.A.D.F. S.p.A. si è costituita nel 2001 a seguito della trasformazione del Consorzio Acque Delta Ferrarese in Società per Azioni. Tale consorzio nacque il 3 gennaio 1994 dalla fusione di due consorzi: il Consorzio Acquedot-to Basso Ferrarese (CABF), formato da 8 Comuni (Berra, Codigoro, Comacchio, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Massa Fiscaglia e Mesola), costituito il 27 maggio 1935 ed il Consorzio Intercomunale Acquedotto di Copparo (CIA), formato da 7 Comuni (Copparo, Formignana, Migliarino, Migliaro, Ostellato, Ro, Tresigallo), costituito il 21 settem-bre 1924.In data 21-8-2001, dalla trasformazione del Consorzio C.A.D.F., si è costituita l’Azienda C.A.D.F. S.p.A. con sede legale in Codigoro, via Alfieri 3 (atto notarile del 27.07.01 rep. n 9713/18089).L’operazione ha richiesto l’adeguamento dello Statuto so-
cietario alle regole previste dall’Unione Europea per le Aziende Pubbliche “In House” (Cfr. D.Lgs. 267/2000). Nel 2004 alcuni eventi importanti hanno segnato l’evo-luzione storica dell’azienda: l’entrata nella compagine sociale del Comune di Comacchio; la creazione, per scis-sione proporzionale, della società DELTA RETI S.p.A., ove confluiscono la proprietà delle reti degli impianti e do-tazioni patrimoniali, nonché dei diritti di utilizzo per il servizio idrico integrato. Nello stesso anno l’Agenzia di Ambito per i Servizi Pubblici di Ferrara (ATO 6) ha affidato “in house” per 20 anni (mediante convenzione) all’azienda la gestione del Servizio Idrico integrato nei 15 comuni che ne costituiscono altresì la compagine sociale. Infine, sempre nel 2004, dalla volontà di C.A.D.F., il Con-sorzio Acque Delta Ferrarese (Ciclo integrato Acquedotto Depurazione Fognatura) in collaborazione con la provincia
di Ferrara è nato il C.E.A., la fabbrica dell’acqua, con lo scopo di promuovere la conoscenza, il rispetto e l’uso responsabile delle risorse idriche locali e globali, quale bene comune dell’umanità.
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
1.2 Il contesto di riferimentoIl territorio di interesse del C.A.D.F. S.p.A. si estende per 1.312,70 kmq, interamente caratterizzato da pianure, ed abbraccia 15 comuni di diversa estensione.
SUPERFICIE DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO
Berra 68,62
Codigoro 169,79
Comacchio 283,77
Copparo 157
Formignana 22,33
Jolanda di Savoia 108,09
Lagosanto 34,23
Massa Fiscaglia 57,83
Mesola 84,25
Migliarino 35,36
Ostellato 173,7
Ro 43,03
Tresigallo 20,79
Goro 31,38
Migliaro 22,53
1.312,7
Fonte: www.comuni-italiani.it
Nel territorio di influenza dell’azienda (15 comuni) la po-polazione complessiva al 31.12.2010 è di 104.517 indivi-dui, composta per il 51,73% da femmine e il restante da maschi ed ha una struttura per età particolarmente an-ziana. Essa rappresenta il 29,03% del totale popolazione
COMPOSIZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE (2009)
25,0
20,0
35,0
30,026
,4
16,4
16,4
18,4
15,0
10,0
5,0
0,0
agricoltura
9,0
11,8 12
,0
10,8
industria
15,0
17,7
16,7
15,7
costruzioni
21,0 22
,222
,0
26,8
commercio
28,6
31,9
30,8
30,3
altre attività di servizi
della provincia ferrarese. Una fotografia del contesto di riferimento mostra la presenza di 47.105 famiglie e 53 convivenze (dato DemoIstat aggiornato al 31.12.2010). La popolazione straniera residente nei 15 comuni è circa il 4,30% del totale.
LEGENDA
Italia
Nord-Est
Emilia Romagna
Ferrara
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
20
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
21
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
50
0
150
100
Il territorio di riferimento si inserisce nel contesto socio-economico della provincia di Ferrara1. Uno sguardo al tessuto imprenditoriale mostra un’elevata incidenza del settore “Agricoltura, silvicoltura e pesca” sul totale, pari al 26,42%, percentuale superiore rispetto alla media re-gionale (16,37%) e a quella nazionale (16,44%). Il setto-re più diffuso resta comunque quello dei servizi, seguito dall’agricoltura, commercio, costruzioni e industria (figura in alto). La densità imprenditoriale si attesta a livelli supe-riori (9,68%) rispetto alla media italiana (8,76%), con una rilevanza notevole delle ditte individuali sul totale delle imprese (66,61%). La situazione della provincia si mostra delicata per ciò che attiene alla dotazione infrastruttura-le, dove, come mostra il grafico che segue, solamente gli indici di dotazione di impianti e reti energetico-ambientali hanno un valore superiore alla media nazionale, ma co-munque inferiore a quello della regione nel suo comples-so. Anche la dotazione di infrastrutture sociali mostra alcu-ne carenze, seppur da segnalare la grande evoluzione delle strutture sanitarie (dal 34,9% del 2001 al 98,1% del 2009) e l’ottima performance delle strutture per l’istruzione.
(1) La fonte dei dati presentati è
Atlante della competitività
delle province e delle regioni
Istituto Guglielmo Tagliacarne
aggiornamento al 31/12/2009
FERRARA
78,87
108,71
99,13
strutture culturali e ricreative
strutture per l’istruzione
strutture sanitarie
EMILIA ROMAGNA
110,55
97,98
108,49
DOTAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE SOCIALIPROV. FERRARA
* Italia = 100
In generale, su dati 2010, la provincia di Ferrara mostra un indice di qualità ambientale pari al 59,28, posizionandosi al 14° posto (tra le province italiane) nella graduatoria dell’Indice di qualità della vita di Legambiente e al 27° posto (tra le province italiane) nella graduatoria dell’In-dice di qualità della vita de Il Sole 24 Ore, con un indice pari a 533.
1.3 La mission, la vision e i valori
Mission Acqua per tuttiAssicurare la disponibilità di acqua potabile ai cittadini preservando e tutelando l’ambiente naturale e le sue ri-sorse, mediante una gestione del ciclo idrico integrato improntata all’efficacia e all’efficienza.
Vision
Acqua bevuta da tuttiSensibilizzare i cittadini a bere sempre di più l’acqua po-tabile. Accrescere la qualità dell’acqua potabile e le per-formance della gestione mediante utilizzo di nuove tecno-logie e incentivazione della ricerca e sviluppo; operando, in aggiunta, verso la diminuzione di sprechi nell’intero ciclo integrato nell’ottica della tutela del bene comune.
LEGENDA
Ferrara
Emilia Romagna
Italia
rete stradale
rete ferroviaria
porti e bacini di utenza
aeroporti e bacini di utenza
impianti e reti energetico-ambientali
strutture e reti per la telefonia
e la telematica
reti bancarie e servizi vari
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
22
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
ValoriL’intera attività dell’azienda C.A.D.F. S.p.A. è orientata al rispetto dei valori etici di seguito descritti.
EGUAGLIANZA E IMPARZIALITÀ DEL TRATTAMENTO L’Azienda C.A.D.F. S.p.A. garantisce l’eguaglianza di trat-tamento agli Utenti e a tutti coloro che usufruiscono dei Suoi servizi a parità di servizio prestato nell’ambito di tutto il territorio di competenza. Particolare attenzione è dedicata ai soggetti portatori di handicap, agli anziani, a coloro che per lingua possono avere difficoltà comunicati-ve e ad utenti appartenenti alle fasce sociali più deboli.
CHIAREZZA, COMPRENSIBILITÀ TRASPARENZA E COMPLETEZZA DELL’INFORMAZIONE L’Azienda C.A.D.F. S.p.A. pone la massima attenzione alla
chiarezza, comprensione e semplificazione del linguaggio, anche simbolico, nei rapporti con l’Utente al fine di non indurre errate interpretazioni. A tale fine la società si im-pegna a fornire informazioni complete, trasparenti, com-prensibili ed accurate.
CONTINUITÀ Costituisce impegno prioritario dell’Azienda C.A.D.F. S.p.A., garantire un servizio continuo e regolare, evitando even-tuali disservizi o riducendone la durata e garantendo ade-guata comunicazione preventiva e servizi sostitutivi in caso di emergenza.
EFFICACIA ED EFFICIENZA L’Azienda C.A.D.F. S.p.A. persegue l’obiettivo del progres-sivo e continuo miglioramento dell’efficacia e dell’efficien-za del servizio adottando soluzioni tecnologiche, organiz-zative e procedurali atte al soddisfacimento di bisogni, aspettative e all’ottenimento dei risultati pianificati.
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE La società si impegna a garantire un ambiente di lavoro sicuro, tale da agevolare l’assolvimento del lavoro e da valorizzare le attitudini professionali di ciascuno.
CORTESIA L’Azienda C.A.D.F. S.p.A. si impegna a curare in modo par-ticolare il rispetto e la cortesia nei confronti degli Utenti, fornendo al proprio personale le opportune istruzioni.
PARTECIPAZIONE L’Azienda C.A.D.F. S.p.A. promuove la partecipazione del-l’Utente alla fruizione del servizio sia per tutelare il diritto alla sua corretta erogazione sia per migliorare la collabo-razione tra l’Utente e l’Azienda.
SOSTENIBILITÀ L’azienda C.A.D.F. S.p.A. ormai saldamente ancorata alla logica dello sviluppo sostenibile, s’impegna a utilizzare, proteggere, curare e mantenere le risorse idriche del ter-ritorio di competenza.
La gestione è comunque condotta nel rispetto di leggi e regolamenti, secondo principi di equa e libera concorrenza e trasparenza, evitando comportamenti non etici e ogni discriminazione in base all’età, al sesso, alla sessualità, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità, alle opinioni politiche ed alle credenze religiose dei suoi interlocutori.
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
24
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
25
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
1.4 Il sistema di governance L’organo deliberativo del C.A.D.F. S.p.A. è l’Assemblea, che rappresenta l’universalità dei Soci e le sue delibera-zioni, assunte in conformità della legge e dello Statuto. La stessa, in sede ordinaria, si occupa dell’approvazione dei documenti programmatori e consuntivi (compreso il bilancio di esercizio) oltre che dell’approvazione degli in-dirizzi strategici relativi alla gestione aziendale (restano di competenza dell’assemblea i compiti di nomina degli altri organi come da Statuto); in sede straordinaria, de-libera su modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto e sulle operazioni straordinarie della società (trasformazio-ni, scioglimento, ecc.).
L’organo con poteri di gestione ordinaria e straordinaria della società è il Consiglio di Amministrazione, composto da 4 consiglieri e dal Presidente.
DI SEGUITO ALCUNI DATI DI ATTIVITÀ DEGLI ORGANI DELL’AZIENDA C.A.D.F. S.p.A.:
2008 2009 2010
4 4 513 9 8
Numero riunioni assemblea soci Numero riunioni CdA
Mentre il direttore generale ha la responsabilità gestiona-le della società.
CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
26
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
27
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
Cosa pensano i sindaci
Allo scopo di comprendere le attese e i bisogni di coloro che rappresentano gli organi di governance dell’azienda, per la prima volta, sono state condotte interviste dirette a tutti i sindaci dei 15 comuni che costituiscono il territorio di riferimento della società C.A.D.F. S.p.A. Le interviste sono state strutturate in domande a risposta chiusa e domande a risposte aperta. Si riportano nel prosieguo i principali risultati emersi.Il totale del campione identificato ha fornito risposta. Gli intervistati sono prevalentemente uomini e per il 53% di età compresa tra i 30 e 45 anni. I sindaci partecipano al governo dell’azienda da tempi diversi (figura 1): la mag-gior parte ha un ruolo attivo nelle decisioni societarie da almeno un anno.
È stato chiesto loro di esprimere un giudizio sull’impor-tanza del ruolo dell’azienda nell’ambito della comunità lo-cale. Il livello riscontrato è medio-alto: il punteggio medio, infatti, è il 3,7 in una scala da 1 (minima) a 4 (massima). Ampiamente positiva risulta essere anche l’opinione dei sindaci in merito alla rispondenza delle diverse attività aziendali alle necessità del territorio (il 73% è abbastanza o molto d’accordo circa le azioni attuate).Dai risultati emerge una soddisfazione elevata circa l’im-piego delle risorse (seppur con alcuni margini di miglio-ramento). Come mostra il grafico che segue (figura 2), la prevalenza degli intervistati ha mostrato giudizi posi-tivi circa la trasparenza, l’attenzione alle esigenze della collettività e il contributo allo sviluppo locale da parte dell’azienda. Anche l’efficacia e l’efficienza circa l’impiego delle risorse economiche è apparso in linea con le attese dei sindaci.
oltre 10 anni
meno di 1 anno
40%
27%
7%
20%
6%
da 1 a 3 anni
da 3 a 10 anni
senza risposta
FIGURA 1 PARTECIPAZIONE AL GOVERNO DELL’AZIENDA
33%
60%
20%
40%27%
7% 7%
7%7%
svolge attività in modo trasparente
è molto attento alle
esigenze della
collettività
contribuisce allo
sviluppo locale del territorio
impiega le risorse economiche in modo efficace ed efficiente
Emili
a Rom
agna
80%60% 53%
FIGURA 2 - SODDISFAZIONE IN MERITO ALL’IMPIEGO DELLE RISORSE
LEGENDA
nessuna risposta
poco d’accordo
molto d’accordo
abbastanza d’accordo
Alcune criticità si rilevano invece per quanto riguarda l’ef-ficacia della comunicazione (il 13% degli intervistati infatti, si dichiara “poco d’accordo” su tale aspetto); migliore la situazione in merito all’adeguatezza della comunicazione nell’attuazione di strategie e obiettivi (figura 3).
Il quadro si mostra ancora più positivo in relazione al-l’operatività degli uffici. I risultati mostrano infatti una soddisfazione (in prevalenza) elevata sia per la disponi-bilità e competenza del personale sia per i tempi di con-vocazione e di risposta. Solo quest’ultimo aspetto merita attenzione in quanto il 13% degli intervistati ha dichiarato una scarsa adeguatezza dei tempi di risposta alle richie-ste (tabella 1).
Infine, è stato chiesto ai sindaci di indicare gli ambiti dei quali vorrebbe che l’azienda C.A.D.F. S.p.A. si occupas-se maggiormente (in riferimento al territorio del proprio comune). In una scala da 1 (importanza minima) a 4 (im-portanza massima), le indicazione fornite hanno mostrato un bisogno prevalente nel settore delle costruzioni di reti idriche e forniture per uso pubblico (figura 4).
Ambiti di miglioramento si riscontrano riguardo alla co-municazione delle attività attuate dal Centro di Educazio-ne Ambientale: alcuni intervistati dichiarano, infatti, che i cittadini del proprio territorio conoscono poco le iniziative promosse dalla Fabbrica dell’Acqua (il 30% dichiara una scarsa o nulla conoscenza).
LEGENDA
nessuna risposta
poco d’accordo
molto d’accordo
abbastanza d’accordo
FIGURA 3
abbastanza d’accordo
molto d’accordo
poco d’accordo
53%
47%
0%
47%
53%
0%
40%
60%
0%
67%
20%
13%
Il personaleè disponibilea fornire informazioni
Il personale è preparato e competente
Le convocazioni sono effettuate in tempi adeguati
I tempi di risposta alle richieste sono adeguati
TABELLA 1 - OPERATIVITÀ DEGLI UFFICI
2,0
3,0
4,0
3,6
1,0
0,0
costruzione reti idriche forniture per uso pubblico forniture per uso privato - uso domestico
forniture per uso privato - uso antincendio
forniture per uso privato - uso zootecnico
forniture per uso privato - uso non domestico (nei locali destinati ad attività industriale, agricola, artigianale, commerciale o del settore terziario)
smaltimento reflui analisi chimiche
3,4 3,23,0 3,0
2,92,8
2,3
FIGURA 4 - IMPORTANZA MEDIA
33%27%
13% 7%7% 7%
comunica in modo efficace le sue attività sul territorio
la comunicazione (riguardo attività, obiettivi, risultati) è adatta a consentire il perseguimento di obiettivi comuni
53% 53%
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
Punti di forza
Rapporto diretto (7)
Radicamento nel territorio (6)
Buon rapporto costo/qualità nel servizio (5)
Tempestivo intervento in caso di rottura (5)
Buon rapporto istituzionale col CADF (3)
Campagna operazione trasparenza (3)
Qualità dell’acqua (3)
Creazione di valore per il territorio (3)
Buona comunicazione (3)
Efficienza rete (3)
PRINCIPALI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA EMERSI DALLE INTERVISTE CON I SINDACI
Punti di debolezza
Rete idrica vecchia con necessità di manutenzione straordinaria (6)
Scarsa capacità di investimenti (3)
Morosità troppo onerose (2)
Tempi di intervento tropp0 lunghi (2)
Dall’analisi di cui sopra, emerge una diversa percezione di alcuni aspetti. Come mostra la figura che segue alcuni sono ritenuti di elevata importanza, altri meno rilevanti per la gestione aziendale:
ASPETTI DA MIGLIORARE
Rapporti con l’utenza (2)
Comunicazione agli utenti delle attività realizzate (4)
Reti idriche e fognarie (6)
Continuare la campagna operazione trasparenza (3)
Sicurezza idraulica del territorio (2)
Sinergia nel piano di controllo della rete fognaria e di pulizia (2)
Tempi di risposta agli interventi
Rapporto più diretto con i soci
Reperimento fondi per investimenti
Gestione delle morosità
+˚ organizzazione
˚ flessibilità
˚ C.E.A.
˚ capacità di innovare
˚ flessibilità
˚ utenti soddisfatti
˚ sensibilità nella gestione delle situazioni morose
˚ rispetto del volere dei soci
˚ rapporto chiaro e veloce
˚ affidabilità di risposta alle richieste
˚ tecnici preparati
˚ regolarità fornitura e pressione
˚ chiarezza nelle bollette
˚ disponibilità del personale
-˚ dimensione piccola dell’azienda
˚ mancata comunicazione agli utenti del grande lavoro svolto nei loro confronti
˚ programmazione poco adeguata degli interventi sulla rete
˚ aumento eccessivo dei costi
˚ scarsa pulizia delle condotte
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
1.5 Le strategie e le politicheL’intera attività dell’azienda C.A.D.F. S.p.A. è guidata da due principi ispiratori che identificano la risorsa idrica come bene comune e diritto umano fondamentale. Pertan-to, la gestione del ciclo idrico integrato e l’erogazione di servizi ai clienti privati (analisi chimiche, smaltimento reflui e percolati da discarica) è interamente diretta a preservare e tutelare l’acqua quale risorsa indispensabile alla vita e patrimonio da condividere nell’interesse pubblico. L’impegno dell’azienda in questa direzione non si estende solo ai confini del territorio di riferimento, ma la consape-volezza che la risorsa idrica costituisce un diritto umano fondamentale è stato il motore che ha attivato gli sforzi aziendali verso iniziative di cooperazione internazionale.I principi enunciati si traducono nei seguenti obiettivi, che guidano la gestione dell’azienda:
-
Acqua pubblica, bene comune
Acqua, diritto umanofondamentale
Il raggiungimento di tali scopi è agevolato dall’ambito sovracomunale di azione non troppo esteso (come de-scritto nel contesto) e dalla gestione associata dei servizi idrici atti a operare secondo criteri di economicità, flessi-bilità e qualità.Allo scopo di guidare la gestione verso gli obiettivi stra-tegici descritti l’azienda attua un processo di pianifica-zione e programmazione che si traduce in documenti in cui vengono quantificati gli obiettivi da raggiungere; si esplicitano le azioni da fare per raggiungerli. Rientrano in tale ambito i documenti programmatici quali il Piano plu-riennale degli investimenti che definisce le diverse attività dell’azienda tese a incrementare e valorizzare il patrimo-nio relativamente a impianti di potabilizzazione, reti ac-quedotto, fognatura, depurazione e struttura; il Bilancio Preventivo con obiettivi strategici di medio-lungo periodo e obiettivi di breve periodo.
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
33
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
Inoltre, per garantire qualità al servizio erogato, C.A.D.F. ha attivato un Sistema di Gestione per la Qualità secondo le norme internazionali ISO 9001:2008: in particolare, il sistema è stato applicato alle attività svolte dal Servizio Utenza e dal Servizio di Controllo Ambientale (Laborato-rio Analisi). Il fine dell’azienda è di assicurare e garantire idonei livelli di sicurezza e rispetto ambientale ai propri stakeholder siano essi utenti, clienti, risorse umane che intera collettività.In aggiunta, per poter eseguire le lavorazioni riferibili alla propria attività ed anche per conto dei Comuni soci, C.A.D.F. S.p.A. si è dotata dell’attestazione SOA con la quale è abilitata ad eseguire lavori fino all’importo uni-tario di euro 516.457 nelle seguenti categorie ex D.P.R. 34/2000:• OG6 - Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione
e di evacuazione;• OS22 - Impianti di potabilizzazione e depurazioneHa altresì conseguito l’abilitazione alla progettazione fino alla classifica VIII (importo illimitato), disponendo al pro-
CODICE ETICO
Si tratta di un documento in cui sono contenuti diritti, doveri e responsa-bilità dell’azienda nei confronti degli stakeholder. Se le norme, infatti, de-finiscono la struttura e i limiti dell’im-presa, i codici etici consentono di ri-solvere i problemi relativi a situazioni di corruzione diffusa o crisi generale di immagine, discrezionalità o abuso di autorità e slealtà nelle relazioni di de-lega, corporate governance, reputazio-ne, norme. Il documento è volontario e ufficiale, viene approvato dal Consiglio di Amministrazione e impegna l’azienda, i suoi collaboratori e tutti coloro che contribuiscono a creare valore.
prio interno di uno staff tecnico di adeguato livello.Tutta l’attività esercitata a favore della comunità nel-la gestione della risorsa idrica quale bene comune e di pubblico interesse è altresì improntata a un comporta-mento trasparente e responsabile della stessa azienda. La dimostrazione di impegni etici verso le attuali e le nuove generazioni è rivelata nel Codice etico e modello di organizzazione e gestione ai sensi del D.Lgs 231/2001, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 no-vembre 2008.La peculiarità dell’attività esercitata e la chiarezza in-formativa che guida l’operato dell’azienda ha promosso l’adozione di strumenti di comunicazione: il Regolamento e la Carta dei Servizi.
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
1.6 Gli Stakeholder Nel perseguimento della propria missione, C.A.D.F. S.p.A. si confronta con una pluralità di soggetti, gli Stakeholder.
LE RISORSE UMANESono gli individui che prestano la loro attività lavorativa nell’azienda e con la loro professionalità e competenza supportano gli organi nel perseguimento della mission e rappresentano fonte di vantaggio competitivo.
GLI UTENTISono i cittadini, appartenenti al contesto di riferimento del C.A.D.F. S.p.A. che usufruiscono dei servizi del ciclo idrico integrato e delle attività inerenti la gestione della risorsa idrica e la tutela dell’ambiente naturale. Essi si configura-no come beneficiari diretti dell’attività aziendale.
I SINDACI DEI COMUNI SOCISi tratta di stakeholder sia interni che esterni all’orga-nizzazione. Gli stessi, infatti, rappresentano il Comune in qualità di socio del C.A.D.F. S.p.A. e pertanto partecipano alla governance della stessa. Dall’altro lato sono i porta-tori di interessi privilegiati degli utenti che risiedono nel comune che rappresentano.
I CLIENTI Si tratta di beneficiari di servizi specifici quali analisi chi-miche, smaltimento reflui, smaltimento percolati da di-scarica, costruzione reti idriche. Possono essere aziende private, enti pubblici territoriali, organizzazioni del terzo settore che, in regime di libero mercato, richiedono i ser-vizi sopra citati al C.A.D.F. S.p.A.
I FORNITORI DI BENI E SERVIZISono aziende industriali e di servizi che forniscono i pro-dotti ed erogano prestazioni idonee a consentire l’esercizio dell’attività aziendale. Nell’ambito della corretta, efficiente ed efficace gestione del servizio del ciclo idrico integrato, il loro ruolo è cruciale anche per attività di ricerca e svilup-po. Tra i fornitori di servizi un’importanza rilevante assu-mono i “tecnici” cioè biologi, chimici, ingegneri, geometri che come liberi professionisti o dipendenti di altre società prestano le loro competenze per particolari esigenze sia di progettazione che di manutenzione al C.A.D.F. S.p.A. me-diante rapporti routinari che assicurano tempestività e qua-lità a tutti i processi in favore di utenti e clienti.
IL TERRITORIORientrano in questa categoria tutti gli stakeholder del ter-ritorio di riferimento, compresa la comunità in genere e le generazioni future, titolari del diritto umano fondamenta-le di fruizione della risorsa idrica e della salvaguardia del-l’ambiente naturale. È in questo senso che si inquadrano le azioni verso gli istituiti scolastici promossi dal Centro di Educazione Ambientale, braccio di sensibilizzazione del C.A.D.F. S.p.A., verso gli enti di ricerca pubblici o privati nella direzione di miglioramento continuo e incentivazio-ne di azioni di ricerca e sviluppo.
Alle categorie indicate occorre aggiungere gli organi di governance del C.A.D.F. S.p.A. (già descritti nella sezione del “Sistema di Governance”) e gli organi di controllo del rispetto dell’impatto ambientale delle diverse attività e del rispetto dei regolamenti e normative di settori. Rien-trano in quest’ultimo aggregato ad esempio i funzionari dell’azienda sanitaria locale, i referenti del Parco Delta del Po e dei Consorzi di Bonifica, l’Agenzia Regionale Preven-zione e Ambiente, l’Autorità di Ambito Territoriale Ottima-le di Ferrara (con specifiche funzioni di programmazione e controllo sull’erogazione del Servizio Idrico Integrato).
AZIENDA C.A.D.F. S.p.A.
Identità del C.A.D.F. S.p.A. “L’Acquedotto del Delta”1
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
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C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
Le Risorse umane
I sindaci dei Comuni soci
Gli Utenti
I Clienti
I Fornitori di beni e servizi
Il Territorio
L’Assemblea dei Soci e il Consiglio di Amministrazione
Gli organi di controllo
Incontri di informazione, formazione e confrontoRiunioni di lavoroDialogo nei progetti che vedono il loro coinvolgimento
•••
STAKEHOLDER
Convocazione periodica degli Organi su aspetti di natura economico-finanziaria e gestionaleApprovazione dei documenti programmatici e di modifiche allo StatutoConfronto sugli aspetti normativi e regolamentariIntervista personale condotta sulle percezioni dei soggetti residenti nel comune che rappresentano
•
•••
Indagine di customer satisfaction (focalizzata su aspetti qualitativi del ciclo idrico integrato)
•
Comunicazioni relative a standard di prodotto/servizio offerto (Manuale della qualità)Indagine di customer satisfaction (focalizzata sull’attività di analisi chimica e smaltimento reflui e percolati da discarica)
••
ATTIVITÀ DI DIALOGO REALIZZATA
Comunicazioni per la gestione dell’approvvigionamento di beni e serviziQuestionari realizzati allo scopo di comprendere le attese e le prospettive di miglioramento per ciò che concerne l’attività di approvvigionamento
••
Comunicazione attraverso sito internet Comunicati stampa, affissioni e pubblicazioni su mass mediaQuestionario ai referenti di istituti scolastici (focalizzati sulle attività del Centro di Educazione Ambientale)
•••
(rientrano in questo ambito anche i sindaci in qualità di soci)
Convocazione periodica degli Organi su aspetti di natura economico-finanziaria e gestionaleApprovazione dei documenti programmatici e di modifiche allo StatutoConfronto sugli aspetti normativi e regolamentariIntervista personale ai sindaci dei Comuni (soci dell’azienda) condotta su aspetti di governance
•
•••
Comunicazioni nel rispetto della normativa vigente Testimonianza privilegiata
••
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
40 41
Relazione sociale
22.1 Le Risorse umanePersonale e politiche del lavoro L’organico complessivo C.A.D.F. S.p.A. conta 139 dipen-denti nel 2010, in diminuzione rispetto al 2009 a causa di una politica aziendale volta al consolidamento della struttura organica presente.
100
120
140 143
160
80
C.A.D.F.
C.A.D.F.
C.A.D.F.
di cu
i L.68
di cu
i L.68
di cu
i L.68
60
40
20
80
2008 2009 2010
9 9
145
139
Analizzando infatti l’organico per tipologia di contratto, si può notare come il personale a tempo indeterminato è aumentato, passando da 135 a 138 collaboratori.
A tempo determinato
A tempo indeterminato
Totale
2008 2009 2010
7
136
143
10
135
145
1
138
139
Organico per tipologia di contratto
La diminuzione del personale, infatti, è quasi totalmente at-tribuibile al mancato rimpiazzo di pensionamenti e al manca-to rinnovo di contratti a tempo determinato in scadenza.
00,00%0,00%
1,40%
2,00%
3,00%
4,00%
5,00%
per scadenza contratto
per pensionamento
per decesso
per dimissioni
per licenziamenti
6,00%
1,00%
0,00%
2008 2012009
4,93%
0,70% 0,70%
1,38%
0,69%
2,07%
5,59%5,52%
Il forte radicamento di C.A.D.F. S.p.A. sul territorio viene testimoniato dalla provenienza dei propri collaboratori, per l’85% residente nei comuni soci del C.A.D.F. S.p.A. Da sempre, infatti, il C.A.D.F. S.p.A. si adopera a creare occupazione per il territorio in cui opera al fine di avere un contatto ancora più diretto con gli utenti che usufruiscono del servizio idrico integrato.
ANALISI DEL TURNOVER NEGATIVO
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
42 43
Relazione sociale2
La composizione dell’organico è prettamente maschile, per via della maggiore necessità di organico in ruoli per loro natura a minor domanda femminile (settore tecnico).
L’inquadramento prevalente è quello nella figura di ope-raio (quasi il 60% dell’organico).
100%
80%
60%
70%
90%
40%
50%
30%
20%
10%
0%
2008 2009
15 16
5 5
123 124
2010
16
5
118
ORGANICO PER PROVENIENZA TERRITORIALE
LEGENDA
altre province
provincia di Ferrara
Comuni soci CADF
100%
80%
60%
70%
90%
40%
50%
30%
20%
10%
0%
2008 2009
23 24
120 121
2010
25
114
ORGANICO PER SESSO
LEGENDA
donne
uomini
100%
80%
60%
70%
90%
40%
50%
30%
20%
10%
0%
2008 2009
53 5355
87
3
2010
3 3
87 83
ORGANICO PER INQUADRAMENTO
LEGENDA
operai
impiegati
dirigenti
L’età media è di 46,74 anni (circa l’80% dei collaboratori ha più di 40 anni) con una media di anzianità di servizio di 13,42 anni. Ciò testimonia un forte attaccamento dei collaboratori verso il C.A.D.F. S.p.A., ripagato dall’azienda con un contratto a tempo indeterminato per la quasi tota-lità del personale (99,3% a tempo indeterminato).
100%
80%
60%
70%
90%
40%
50%
30%
20%
10%
0%
2008 2009
3531
48
53 57 59
7 5
2010
27
2
52 51
ORGANICO PER ETÀ
LEGENDA
> 49 anni
40-49 anni
30-39 anni
< 30 anni
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
44 45
2
Da evidenziare come nel corso di soli 3 anni, il personale con età maggiore di 40 anni è passato dal 70,6 % del 2008 al 79,1% del 2010. Il C.A.D.F. S.p.A., infatti, ha deciso di stabilizzare in azienda i collaboratori che potrebbero avere maggiori difficoltà nell’eventuale ricollocamento nel mercato del lavoro. Altro indicatore che sottolinea un’ottima capacità di reten-tion dei collaboratori è il tasso di assenteismo, il quale si mantiene su livelli del tutto fisiologici. Il tasso di as-senza per malattia, infatti, è sceso nel corso del triennio al 2,60%. Le ore medie di assenza per sciopero, invece, anche se passate da 1,26 del 2008 a 1,63 del 2010, si mantengono su livelli del tutto fisiologici.Il numero di ore di assenza per infortunio è su valori del tutto contenuti (0,49% nel 2010). Ciò testimonia l’esisten-za di un sistema di salute e sicurezza sul lavoro efficace, in grado di prevenire nella maggior parte delle situazioni eventuali infortuni sul lavoro. C.A.D.F. S.p.A., infatti, pre-vede ogni anno momenti formativi dedicati alla tematica della sicurezza, al fine di sviluppare nei propri collabora-tori una cultura verso il lavoro in sicurezza.
Le competenze del personale
In C.A.D.F. S.p.A. è possibile risalire al livello di compe-tenze posseduto dal proprio personale analizzando la struttura organizzativa per titolo di studio, per anzianità aziendale e per livello contrattuale.Nel corso del triennio 2008-2010 la percentuale di lau-reati/diplomati di C.A.D.F. S.p.A. è passata dal 45,45% al 48,20%. Tale aumento testimonia un miglioramento delle competenze in ingresso del personale C.A.D.F. S.p.A., il quale risulta essere maggiormente qualificato.
Anche l’anzianità aziendale dei collaboratori è aumentata, passando da 11,55 anni a 13,42. Ciò sta ad evidenziare un’alta specializzazione del personale C.A.D.F. S.p.A., da anni presente all’interno della struttura organizzativa. La percentuale di collaboratori con un’anzianità di servizio superiore a 10 anni è cresciuta dal 57% del 2008 al 64% del 2010.
TASSO DI ASSENTEISMO
100%
80%
60%
70%
90%
40%
50%
30%
20%
10%
0%
2008 2009
75 75
48
17 19 18
3 3
2010
69
3
48 49
ORGANICO PER TITOLO DI STUDIO
LEGENDA
laurea
diploma
licenza media
licenza elementare
100%
80%
60%
70%
90%
40%
50%
30%
20%
10%
0%
2008 2009
1120
42
13
27 31 31
2828
5042
2010
27
23
24
24
LEGENDA
> 19 anni
15-19 anni
10-14 anni
5-9 anni
< 5 anni
L’alta specializzazione dei collaboratori C.A.D.F. S.p.A. è testimoniata anche dall’analisi della progressione di car-riera. L’aumento di livello contrattuale per un collabora-tore va a sottolineare il maggior possesso di competenze professionali nel proprio ruolo aziendale.La percentuale di collaboratori in possesso di almeno il 5° livello contrattuale è passata dal 35,6% del 2008 al 38,1% del 2010, mentre i collaboratori con almeno il 6° livello contrattuale sono aumentati dal 21,7% del 2008 al 27,3% del 2010.Il livello delle competenze C.A.D.F. S.p.A. è quindi aumen-tato sotto tutti i punti di vista, dovuto sia da un migliora-mento delle competenze in ingresso, che da una maggiore esperienza dei collaboratori testimoniata dall’aumento del-l’anzianità aziendale e dall’aumento dei livelli contrattuali.
100%
80%
60%
70%
90%
40%
50%
30%
20%
10%
0%
2008 2009
4 4
31
13
27 33 3˚ livello: 33
4 14 3
143
34 28
7 121620
3 343
2010
15
32 32
31
23
ORGANICO PER ANZIANITÀ AZIENDALE
ORGANICO PER LIVELLO CONTRATTUALE
LEGENDA
2° livello
3° livello
4° livello
5° livello
6° livello
7° livello
8° livello
quadri
dirigenti
4,24%
0,24%
2,00%
3,00%
4,00%
5,00%
totale
altre cause
infortunio
malattia
6,00%
1,00%
0,00%
2008 20102009
7,00%
8,00%
9,00%
7,43%
3,69% 3,95%
0,36% 0,49%
3,50%
2,60%
8,55%
6,59%
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
46 47
2
Il processo di assunzione del personale Dal 2010, una volta individuato un fabbisogno di persona-le, viene attivato il processo di assunzione in attuazione di quanto previsto dall’art. 18 comma 1 del D.L. 112/2008. Tale procedura fa riferimento alle ipotesi di costituzione di nuovi rapporti di lavoro e non a progressioni di carriera o riqualificazioni, le quali possono essere gestite autono-mamente da parte di C.A.D.F. S.p.A.Nelle assunzioni a tempo determinato, ove le esigenze siano incompatibili con i tempi di realizzazione delle pro-cedure per le assunzioni a tempo indeterminato, possono essere attivate procedure operative abbreviate e criteri di selezione semplificati purché espressamente indicati nello specifico avviso di selezione. In tale situazione, i tempi di pubblicazione dell’avviso di selezione possono essere ridotti rispetto a quelli ordinari.Inoltre, il reclutamento per il lavoro a tempo determinato
DirigenteValutazionetitoli/curriculum
6˚-7˚-8˚ e Quadri Preselezione
Preselezione
Colloquioattitudinale
Prova di selezione
Prova di selezione
Prova selettiva
3˚-4˚-5˚
1˚-2˚
Prova di idoneità
FIGURA 1 - IL PROCESSO DI SELEZIONE C.A.D.F. S.p.A.
Dirigente
Quadro
8°
7°
6°
5°
4°
3°
2°
1°
Titolo di studio
Laurea magistrale o specialistica ad indirizzo pertinente al posto da ricoprire
Laurea magistrale o specialistica
Laurea magistrale o specialistica
Laurea magistrale o specialistica (tecnico)Laurea magistrale o specialistica (amministrativo)Laurea triennale (amministrativo)
Diploma di scuola media superioreLaurea triennale
Diploma di scuola media superioreLaurea triennale
Diploma di scuola media superiore(amministrativo)Diploma di scuola media superiore ad indirizzo tecnico o professionale (operaio)Laurea triennale
Scuola dell’obbligoDiploma di qualifica di istituto professionale
Scuola dell’obbligoDiploma di qualifica di istituto professionale
Scuola dell’obbligoDiploma di qualifica di istituto professionale
Livello Esperienza
Esperienze professionali nel settore specifico
Abilitazione professionale (tecnico)Esperienza specifica (amministrativo)
Abilitazione professionale (tecnico)Esperienza specifica (amministrativo)
Abilitazione professionale (tecnico)Nessuna esperienza (amministrativo)Esperienza specifica (amministrativo)
Esperienza specificaNessuna esperienza
Esperienza specificaNessuna esperienza
1 anno di esperienza specifica (amministrativo)1 anno di esperienza specifica (operaio)Nessuna esperienza
1 anno di esperienza specificaNessuna esperienza
1 anno di esperienza specificaNessuna esperienza
1 anno di esperienza specificaNessuna esperienza
può avvenire anche con il ricorso al lavoro somministrato.Tutte le procedure di selezione avvengono attraverso ap-posito bando pubblicato con determina del Direttore Ge-nerale sul sito web della società www.cadf.it.Le selezioni si effettuano distintamente per ognuno dei livelli previsti dal CCNL per il settore gas-acqua e per qua-lifiche omogenee.Il processo di selezione avviene secondo i principi di im-parzialità e di buon andamento. In relazione al livello contrattuale di inquadramento, è previsto un diverso pro-cesso di selezione (vedi figura 1).Per l’ammissione alle selezioni viene inoltre richiesto il possesso di competenze minime di ingresso (tabella 1) e di requisiti di carattere generale.
TABELLA 1 - REQUISITI DI AMMISSIONE ALLE SELEZIONI
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
48 49
2
I dipendenti in servizio a tempo indeterminato possono partecipare ai concorsi pubblici purché in possesso dei requisiti richiesti o in possesso del titolo di studio im-mediatamente inferiore a quello richiesto dal bando ed in possesso di un’anzianità di servizio minima di tre anni nella qualifica immediatamente inferiore o di 5 anni nella qualifica ulteriormente inferiore. All’anzianità sopra indi-cata dovrà essere aggiunta anche l’anzianità richiesta dal bando come esperienza per l’ammissione dall’esterno.Al personale interno è riservato il 50% dei posti da met-tere a concorso.
PRESELEZIONEPrevista solo nel caso in cui sia pervenuto un numero di domande di partecipazione alla selezione dieci volte su-periore al numero delle persone da assumere.La prova di preselezione consiste in un test di cultura generale. La prova verrà valutata con un punteggio mas-simo di 30/30. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’idoneità è di 21/30.
PROVA SELETTIVAProva teorico-pratica volta ad accertare esclusivamente l’idoneità del lavoratore a svolgere le relative mansioni, con esclusione di qualunque valutazione comparativa.La prova si intenderà superata qualora il candidato superi almeno il 70% delle situazioni proposte.
PROVA DI SELEZIONE Consiste nella soluzione, in un tempo predeterminato, di temi anche di natura tecnica ovvero di appositi quiz a risposta multipla e/o quesiti a risposta sintetica o aperta in materie ed argomenti attinenti l’attività della Società o ritenuti necessari per l’assolvimento delle mansioni da svolgere oppure prove tecniche e/o pratiche relative all’at-tività da svolgere.La prova verrà valutata con un punteggio massimo di 30/30. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’ido-neità è di 21/30.
PROVA DI IDONEITÀColloquio volto a verificare la conoscenza delle funzioni della Società, la preparazione richiesta per l’espletamento delle attività specifiche demandate al posto da ricoprire e la capacità di espressione e di relazione.La prova verrà valutata con un punteggio massimo di 30/30. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’ido-neità è di 21/30.
COLLOQUIO ATTITUDINALEColloquio volto ad accertare: la professionalità del con-corrente attraverso l’analisi dei titoli e del curriculum, dei risultati professionali conseguiti e dimostrati, delle capa-cità di organizzazione tecnico-amministrativa; l’idoneità del concorrente all’incarico attraverso l’esame di espe-rienze maturate in incarichi presso strutture pubbliche o private; la conoscenza e la capacità di affrontare e risol-vere le problematiche particolari e specifiche legate alla
gestione dei servizi svolti dalla società.La prova verrà valutata con un punteggio massimo di 60/60. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’ido-neità è di 42/60.
VALUTAZIONE DELLE PROVE PER RUOLI NON DIRIGENZIALI
Per ciascuna prova prevista dal processo di assunzione verrà attribuito un punteggio massimo di 30/30. Il punteg-gio minimo per il conseguimento dell’idoneità è di 21/30 per ciascuna prova.I titoli di studio e di esperienza lavorativa verranno va-lutati dalla commissione prima di attribuire il punteggio ai candidati presentatisi alla prova di selezione o prima dell’espletamento della prova di idoneità.Per titoli di studio verranno valutati solo i titoli di studio superiori a quelli richiesti dal bando purché attinenti con il posto da ricoprire attribuendo un punto per ogni grado di istruzione superiore a quella richiesta dal bando risul-tante dall’ordinamento scolastico.Per esperienza lavorativa verrà valutata solo l’attività la-vorativa svolta presso enti pubblici o privati in attività attinenti a quelle relative al posto da ricoprire. Verranno valutati solo i periodi di servizio superiori a tre mesi con arrotondamento a mese per le attività lavorative superiori a 20 giorni. Verrà assegnato un punteggio pari a 0,20 punti per ogni anno di attività lavorativa.Il punteggio massimo conseguibile per i titoli di studio è di punti 3 mentre per l’attività lavorativa il punteggio massimo è di punti 2.La graduatoria finale degli aspiranti idonei sarà approva-ta dal Consigli di Amministrazione con propria determina che verrà affissa presso la sede della Società.
VALUTAZIONE DELLE PROVE PER RUOLI DIRIGENZIALI
La commissione esaminatrice ha a disposizione 100 punti, di cui:
60 per il colloquio attitudinale;fino ad un massimo di 20 punti per il titolo di studio richiesto;fino ad un massimo di 10 punti per gli altri titoli cul-turali e di specializzazione professionale (corsi di per-fezionamento e specializzazione, master, dottorati di ricerca, pubblicazioni, ecc.)fino ad un massimo di 10 punti per i titoli di servizio, formalmente documentati, idonei ad evidenziare il li-vello di esperienza posseduto inerente alla qualifica da ricoprire.
La graduatoria finale degli aspiranti idonei sarà approvata dal Direttore Generale con propria determina che verrà affissa presso la sede della Società.Tutti coloro che sono assunti a servizio dovranno sot-
••
•
•
toscrivere il contratto individuale di lavoro, che prevede trattamento economico, normativo e un periodo di prova obbligatorio secondo quanto previsto dal CCNL.
ITER DI SELEZIONE
LEGENDA
numero di procedure pubbliche per selezione
curricula/domande pervenute
assunti
146
0 11 0 13
250
200
150
100
50
0
2008 2009 201022
710 812
0
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
50 51
2
Il sistema di incentivazione del personale
Annualmente viene affrontata la procedura di gestione retributiva. Al fine di valorizzare il patrimonio di Risorse Umane e di favorire la condivisione degli obiettivi del “si-stema impresa” è stato studiato un sistema premiante che sia in grado di generare benefici economici sia per i singoli collaboratori che per l’impresa. Ogni dipendente, oltre alle 14 mensilità annuali, ha diritto ad una retribuzione aggiun-tiva chiamata “premio di produzione” differenziato per ogni dipendente in relazione al raggiungimento di determinati obiettivi stabiliti ad inizio anno.
100%
80%
60%
70%
90%
40%
50%
30%
20%
10%
0%
2008 2009
10,61%2,19%
87,20%
9,01%2,62%
88,37%
9,67% 2,68%
87,65%
2010
ANALISI DELLA RETRIBUZIONE
LEGENDA
fissa
variabile
premio di produzione
La comunicazione interna
C.A.D.F. S.p.A. crede che attraverso una buona comunica-zione interna si possa non solo condividere informazioni e scelte aziendali, ma anche sviluppare cultura e identità d’impresa e creare condizioni di motivazione, coinvolgi-mento e clima favorevoli alla realizzazione degli obiettivi e delle strategie aziendali.Gli strumenti di comunicazione interna maggiormente uti-lizzati sono i seguenti.
PORTALE INTRANET AZIENDALE
Il portale intranet è il sistema informativo atto a consolida-re il bilancio e ad uniformare i processi. Grazie a tale siste-ma si è raggiunta una maggiore integrazione delle funzioni amministrative al sistema logistico aziendale, permettendo uno snellimento dei flussi aziendali e delle attività IT.
RIUNIONI
C.A.D.F. S.p.A. crede che il contatto diretto con i vari col-laboratori sia il mezzo più idoneo per poter affrontare l’attività lavorativa e risolvere le eventuali problematiche. Periodicamente, pertanto, vengono organizzate riunioni di lavoro di ufficio/reparto.
BACHECHE
Ogni sede C.A.D.F. S.p.A. è dotata di bacheche informa-tive distribuite nei punti di passaggio e di incontro dei dipendenti. Attraverso tale strumento di comunicazione è possibile comunicare giornalmente con tutti, diffondendo informazioni sul contesto organizzativo aziendale.
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
52 53
2
Lo sviluppo del personale
La formazione serve per creare le condizioni che consen-tono alle persone inserite nell’organizzazione di erogare la loro prestazione.L’attività di formazione inizia nella fase di inserimento per accompagnare i dipendenti durante tutto il percorso di sviluppo professionale.L’investimento in formazione da parte di C.A.D.F. S.p.A. nel triennio 2008-2010 è raddoppiato, passando da 610 ore di formazione a 1212 ore del 2010.
Anche il personale coinvolto in formazione è aumentato, passando da 67 allievi a 214. Ciò significa che nel 2010 ogni dipendente ha partecipato mediamente a più di un corso di formazione (1,53).L’attività formativa si è concentrata negli anni 2008 e 2010 esclusivamente sulla sicurezza al fine di garantire un ambiente di lavoro sano e informare costantemente il personale sui rischi connessi alla propria attività lavorati-va. Nel corso del 2009, invece, la maggioranza delle ore erogate è stata destinata ai rifiuti, continuando comunque ad investire in formazione sulla sicurezza e in maniera marginale sulla qualità.
C.A.D.F. S.p.A., da sempre, non solo vuol sviluppare il pro-prio personale, ma contribuire allo sviluppo professionale di potenziali collaboratori, instaurando rapporti di stage e tirocinio con gli istituti scolastici di secondo grado e con le università.Nel corso del triennio, il numero complessivo di studen-ti ospitati è passato da 8 a 14, a testimonianza di un maggiore impegno da parte di C.A.D.F. S.p.A. al mondo dell’istruzione.
Ore di formazione
Allievi corsi di formazione
Ore di formazione pro-capite per allievo
Ore di formazione pro-capite per dipendente
2008 2009 2010
610
67
9,10
4,26
351
96
3,65
2,42
1212
214
5,66
8,72
100%
80%
60%
70%
90%
40%
50%
30%
20%
10%
0%
2008 2009
100% 100%
21,37%
71,79%
6,84%
2010
LEGENDA
rifiuti
sicurezza
qualità
ORE DI FORMAZIONE PER NATURA
Stage
Tirocini
Totale
2008 2009 2010
8
0
8
6
2
8
10
4
14
Rapporti con le scuole
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
54 55
2
2.2 I Fornitori La distribuzione dei fornitori nel territorio
Il forte radicamento di C.A.D.F. S.p.A. sul territorio si tradu-ce non solo in una politica del lavoro volta a creare occu-pazione diretta ma anche a creare opportunità lavorative indirette attraverso l’instaurazione di rapporti di fornitura principalmente con aziende locali.Il 42,86% dei fornitori C.A.D.F. S.p.A., infatti, ha la propria sede legale nella provincia di Ferrara, provincia di appar-tenenza di tutti i comuni soci. Se si considerano anche le province geograficamente più vicine (Bologna, Rovigo, Ravenna, Padova, Modena, Vicenza, Forlì-Cesena, Parma, Reggio-Emilia) la presenza di fornitori considerabili come locali sale 68,89%.Quota rilevante delle forniture è rappresentata da aziende della provincia di Milano (13,50%), mentre del tutto margi-nale può essere considerata la distribuzione dei fornitori nel resto delle province italiane.
-
FORNITORI PER TERRITORIO
L’analisi degli approvvigionamenti
Il principale prodotto/servizio di cui C.A.D.F. S.p.A. si ap-provvigiona è l’energia elettrica (26,76%), input fondamen-tale per garantire l’erogazione del servizio idrico integrato.Al fine di garantire un servizio continuativo ed efficien-te, C.A.D.F. S.p.A. ritiene fondamentale eseguire continue opere di manutenzione delle condotte di acquedotto, fo-gnatura e degli impianti di depurazione. Tali attività rap-presentano il 22,96% del totale approvvigionamenti. La qualità del servizio erogato viene testimoniato dalla par-ticolare attenzione verso l’attività del laboratorio, volta ad effettuare controlli fisico-chimico-batteriologici su ognuna delle fasi di produzione, distribuzione e depurazione delle acque. L’8,18% degli approvvigionamenti è infatti destinato all’acquisto di prodotti chimici e reagenti, input principale per lo svolgimento dell’attività del laboratorio.
APPROVVIGIONAMENTI
42,86%
13,50%
6,85%
6,07%
3,13%
3,13%
2,74%
1,96%2,15%
17,61%
altre province
altre province Emilia Romagna
Vicenza
Modena
Padova
Ravenna
Rovigo
Bologna
Milano
Ferrara
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
56 57
2
I tecnici: fornitori privilegiati
C.A.D.F. S.p.A. collabora continuamente con professionisti singoli, associati o società di professionisti per l’affidamen-to di incarichi professionali di ingegneria ed architettura.L’attività dei tecnici è fondamentale per l’ampliamento e la manutenzione delle condotte di acquedotto e fogna-tura, in particolare il loro intervento è richiesto nelle se-guenti fasi:
Progettazione di opereDirezione lavoriDirezione operativaCollaudo tecnico-amministrativoCollaudo staticoCollaudo impiantistico-funzionaleSicurezza in fase di progettazioneSicurezza in fase di esecuzione
L’individuazione dei professionisti con cui collaborare av-viene mediante la formazione di un Elenco continuamente aggiornato attraverso apposito avviso pubblicato sul sito internet aziendale e pubblicizzato negli Ordini di Ingegne-ri e Architetti della provincia di Ferrara.L’affidamento degli incarichi di progettazione può avve-nire direttamente da C.A.D.F. S.p.A. per importi inferiori a 20.000 €, altrimenti mediante gara ufficiosa tra almeno cinque professionisti iscritti nell’Elenco.Nel corso del 2010 C.A.D.F. S.p.A. ha collaborato con 31 tecnici, per la maggior parte geometri (38,71%) ed inge-gneri (41,94%).
Analisi del livello di soddisfazione dei
fornitori
Allo scopo di comprendere le istanze delle aziende forni-trici, in fase di redazione del presente documento è stato somministrato loro un questionario mirato a comprendere le peculiarità della loro relazione con l’azienda C.A.D.F. S.p.A. e a delineare azioni di miglioramento sia dal punto di vista gestionale sia relazionale. Le aziende che han-no aderito all’indagine hanno sede prevalentemente nella provincia di Ferrara (80%): a testimonianza dell’attenzio-ne che si vuole dare alla creazione di valore nel territorio di riferimento.Il punto di vista dei fornitori supporta tale affermazione: su una scala da 1 a 4 (1: importanza minima - 4: importanza massima), gli intervistati hanno dichiarato un’ elevata impor-tanza del ruolo dell’azienda C.A.D.F. S.p.A. nella comunità locale, con indice medio pari a 3,6.La maggior parte dei contratti di approvvigionamento del-l’azienda C.A.D.F. S.p.A. è assegnata con procedura ad evidenza pubblica. Pertanto, è stato chiesto agli intervi-stati di esprimere un parere circa alcuni aspetti operativi
••••••••
attuati di tali procedure, con risultati positivi, come mo-stra la figura che segue.
La vicinanza territoriale e l’attenzione della società al con-testo locale è confermata dal fatto che la maggioranza dei fornitori (50%) dichiara che il primo contatto con l’azienda C.A.D.F. S.p.A. è avvenuto mediante conoscenza diretta, il 20% con contatto telefonico e i restanti mediante risposta ad avviso di procedura ad evidenza pubblica (con parteci-pazione anche in anni passati).Specifica sezione è stata dedicata alla comprensione del grado di conoscenza delle attività della società e alla veri-fica di idoneità dei canali di comunicazione utilizzati.In merito all’organizzazione dell’azienda C.A.D.F. S.p.A., tutti hanno dichiarato di conoscere tale aspetto, seppur con livelli di approfondimento diversi (figura 2).
12; 38,71%
3; 9,68%
13; 41,94%
2; 6,45%
1;3,23%
geometra
architetto
ingegnere
geologo
archeologo
INCARICHI TECNICI
FIGURA 1
FIGURA 2 - GRADO DI CONOSCENZA DELL’ORGANIZZAZIONE
40%
30%30%
sì, ne ho una discreta conoscenza
sì, ne ho una buona conoscenza
ne ho sentito parlare, ma non lo conosco bene
10% 10%
soddisfazione delle
richieste effettuateidoneità dei tempi di risposta
90%
30%
facilità di compren-sione delle procedure
60%
100%
LEGENDA
non so
abbastanza d’accordo
molto d’accordo
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
58 59
2
Il canale di conoscenza prevalente è risultato essere, anche in questo caso, il contatto diretto con l’azienda (40% dei casi); importanza è riconosciuta anche alle informazioni di-vulgate sul sito internet (30% dei casi) e alla pubblicazione di avvisi e regolamenti (30%). L’evidenza di un accento sui contatti diretti è dovuta prevalentemente al fatto che gli intervistati intrattengono relazioni frequenti con l’azienda. Infatti, l’analisi della frequenza di contatto mostra che solo il 30% si relazione con la società C.A.D.F. S.p.A. meno di una volta al mese (categoria “altro”, figura 3)
Analizzando il livello di soddisfazione per le diverse atti-vità, inerenti la fase dell’approvvigionamento, risulta una soddisfazione mediamente elevata (considerando 1: impor-tanza minima - 4: importanza massima): un aspetto da mi-gliorare può risultare la modalità e i tempi di pagamento (figura 4).
Cercando di comprendere se l’attività della C.A.D.F. S.p.A. (servizio idrico integrato, analisi chimiche e smaltimento reflui e percolati da discarica) influisce in modo rilevan-te sulle caratteristiche del prodotto/servizio fornito dalle aziende fornitrici, il 70% degli intervistati ha dichiarato che l’influenza è notevole, assegnando i seguenti ordini di importanza (considerando 1: importanza minima - 4: im-portanza massima) agli aspetti presentati nella figura 5. Interessante notare l’elevato peso riconosciuto al possesso di certificazioni ambientali e sociali, a testimonianza di una diffusa sensibilità per l’impatto delle diverse attività azien-dali sul territorio e sulla comunità.
Uno sguardo ad aspetti operativi della catena di fornitura mostra una percentuale di soddisfazione elevata. Come evi-denziato dalla figura (figura 6) che segue, infatti, gli aspetti da migliorare risultano essere relativi alla fase di scarico merci e di compilazione della modulistica per le richieste (uniche variabili con percentuali di bassa soddisfazione).
30%
10%
30%
30%
settimanale
giornaliera
mensile
altro
FIGURA 3 - FREQUENZA DI CONTATTO
2,5
2,0
3,5
3,6
3,4
3,0
1,5
1,0
0,5
0,0
definizione condizioni contrattuali
richiesta iniziale di preventivo
evasioneordine
consegna merce
pagamento
3,3
3,0
2,7
FIGURA 4
3,00
impatto ambientale delle materie prime/merci/semilavorati forniti
tempi di consegna delle materie prime/merci/semilavorati finiti
possesso di certificazioni di qualità, ambientali, sostenibili di settore
manutenzione ordinaria degli impianti/attrezzature
innovazione di prodotto
2,80
2,60
2,40
2,20
FIGURA 5
80%
20%
facilit
à di co
munica
zione
con l’a
ziend
a
corre
ttezza de
lle procedu
re
disp
onibilit
à de
l perso
nale
chiar
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mpesti
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lle in
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azion
i fornit
e
la mod
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atich
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re
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uatezza tempi
di risp
osta alle
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ieste
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zioni
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tto e processo
approp
riatezza ric
hieste
di a
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l rag
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sedi
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i tem
pi di e
vasio
ne deg
li ordin
i
chiar
ezza dell
a do
manda
contrattu
ale
flessibilit
à e disp
onibilit
à ne
lla defi
nizion
e de
gli accordi
contrattu
ali
40%
50%
50%
50%
50%
50%
60%
10%
40%
50%
10%
40%
50%
10%
50%
30%
10% 10%
10%
30%
60%
10%
40%
40%
20%
50%
50%
50%
20%
40%
50%
40%
70%
20%
70%
40%
50%
40%
60%10%
10%
20%
40%
10%
30% 30%
30%
FIGURA 6
LEGENDA
non so
poco d’accordo
abbastanza d’accordo
molto d’accordo
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
60 61
2
Altri aspetti indagati hanno riguardato l’efficacia della co-municazione nel perseguimento di obiettivi comuni e la trasparenza dell’attività espletata. Per tali ambiti le percen-tuali di soddisfazioni sono elevate (figura 7).
Infine, è stato chiesto alle aziende fornitrici il loro grado di conoscenza delle iniziative del Centro di Educazione Am-bientale al fine di comprendere come aumentare la diffu-sione di informazioni delle attività di tale settore a evidente impatto sociale sul territorio, considerando la forte presen-za di fornitori locali nella catena di fornitura. Le risposte mostrano la necessità di migliorare tale aspetto (figura 8).
non so
poco d’accordo
abbastanza d’accordo
molto d’accordo
/
10
80
10
Il C.A.D.F. comunica in modo efficace le sue attività ed iniziative sul territorio
La comunicazione (riguardo attività, obiettivi, risultati) è adatta a consentire il perseguimento di obiettivi comuni
il C.A.D.F. svolge l’attività in modo trasparente
10
/
80
10
10
/
80
50
100%
80%
60%
70%
90%
40%
50%
30%
20%
10%
0%
il CADF comunica in modo efficace le sueiniziative sul territorio
la comunicazione (riguardo attività, obiettivi, risultati) è
adatta a consentire il perseguimento di obiettivi comuni
il CADF svolge l’attività in modo trasparente
10%
10%
80%
10%
10%
80%
50%
10%
40%
FIGURA 7
LEGENDA
non so
poco d’accordo
abbastanza d’accordo
molto d’accordo
40%
30%
10%20%
poco
abbastanza
per nientemolto
FIGURA 8 - CONOSCENZA DEL C.E.A.
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
63
2
2.3 I ClientiI servizi che il C.A.D.F. S.p.A. va ad erogare in regime di libero mercato sono le analisi chimiche, tramite l’attività del pro-prio laboratorio analisi, e lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi liquidi, in particolare reflui e percolati.Dal 2004 il laboratorio effettua analisi a pagamento per tutti coloro, dall’utente a grandi aziende, che intendano conoscere profili analitici di tipo chimico e batteriologico sulle matrici in elenco. Il fatturato generato da tale atti-vità è raddoppiato nel 2009, mantenendosi sugli stessi livelli anche nel 2010 (134.780,50 €).Per quanto riguarda invece il fatturato generato dall’atti-vità di smaltimenti reflui e percolati, nel corso dell’ultimo triennio, si è registrata un’oscillazione degli introiti da circa 900.000 € del 2008 ad un fatturato di 777.881,42 € nel 2010. La variazione è attribuibile in parte ad una minore richiesta dei produttori (calo della produzione industriale) ed in parte alla lievitazione dei costi di trasporto che ha, di fatto, limitato l’afflusso dei rifiuti alla produzione locale.
1.000.000
1.200.000
800.000
600.000
400.000
200.000
0
2008 2009
902.009,63
64.112,00
982.395,05
134.556,50
777.881,42
134.780,50
2010
FATTURATO CLIENTI
LEGENDA
attività di smaltimento reflui e percolati
attività di laboratorio
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
64 65
2
Il servizio di controllo ambientale
Il servizio di controllo ambientale, originariamente diviso in due sedi, viene erogato attraverso il laboratorio situato presso la Centrale di potabilizzazione di Ro Ferrarese, at-tivo dal 1991 con un organico composto da 7 unità.Il laboratorio analisi effettua continui controlli fisico-chi-mico-batteriologici su ognuna delle fasi di produzione, distribuzione e depurazione delle acque; mediamente vengono effettuati ogni anno 18.000 campioni che con-sentono di verificare circa 163.000 parametri.In parallelo si effettuano secondo la normativa cogente (Dl n 31 02/02/2001) controlli sulla qualità dell’acqua de-stinata al consumo umano nell’intera zona del Medio e Basso Ferrarese.Le verifiche del laboratorio interno, associate a quelle del-l’autorità sanitaria locale, garantiscono permanentemente la potabilità dell’acqua e alle utenze un prodotto finale salubre che rispetta i limiti della normativa vigente.
Il laboratorio analisi dal 28/12/2004 ha acquisito la certifi-cazione di qualità ISO 9001:2000 e alla fine del 2009 l’ag-giornamento alla nuova normativa UNI EN ISO 9001:2008 per la gestione della propria attività.
Responso analisi on line
È un accesso riservato ai clienti del Laboratorio analisi C.A.D.F. S.p.A. che, regolarmente registrati, possono vi-sionare i parametri analitici in tempo reale. Ciò permette al cliente di avere risultati parziali in tempi ridotti, sen-za dover aspettare obbligatoriamente il completamento delle analisi richieste. Ciò diventa importante soprattutto nei casi in cui certi parametri, la cui indagine è di breve durata, possono essere contemplati ed utilizzati per la gestione di attività da parte del cliente stesso.
L’attività di smaltimento reflui e percolati
Oltre alla depurazione dei reflui urbani collettati dalla rete fognaria, C.A.D.F. opera il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi liquidi, provenienti sia da privati cittadini che da attività di servizio e produttive.I rifiuti sono trasportati agli impianti di depurazione con automezzi autorizzati e sono sottoposti ad una serie di trattamenti preliminari prima della loro immissione nella linea di trattamento reflui urbani.Nei depuratori di Copparo e Tresigallo, sono depurati principalmente fanghi delle fosse settiche (pozzi neri) ed acque di lavaggio cassonetti R.S.U., ai sensi dell’Art. 110 comma 3 del D.Lgs. n 152/06; mentre negli impianti di Codigoro e Comacchio, dotati di tecnologie più avanzate, sono trattati anche i rifiuti di origine alimentare ed i per-
Acque superficiali
Acque sotterranee
Acque potabili
Acque minerali
Piscine
Scarichi civili
Scarichi industriali
Acque di depurazione
Pozzi piezometrici
Percolati discarica
TABELLA 1MATRICI SU CUI POSSONO ESSERE EFFETTUATE ANALISI
colati prodotti dalle discariche per rifiuti solidi urbani.Gli oneri di trattamento di questi rifiuti non rientrano nel-la normale tariffazione e sono regolati con convenzioni tra C.A.D.F. ed i produttori o detentori dei rifiuti.Come si può osservare dal grafico, l’attività di smaltimen-to reflui e percolati viene effettuata sia per i rifiuti gene-rati dal C.A.D.F. S.p.A. che per conto terzi.Mentre i rifiuti generati dal C.A.D.F. S.p.A. sono diminuiti nel corso del triennio dell’11,07%, a testimonianza di una riduzione dell’impatto della propria attività caratteristi-ca sull’ambiente, i rifiuti smaltiti da clienti sono aumenti del 17,4%, passando da 46.269,78 tonnellate del 2008 a 54.320,76 tonnellate del 2010.
50.000,00
60.000,00
70.000,00
40.000,00
30.000,00
20.000,00
10.000,00
0.00
2008 2009
46.269,78
5.891,98
57.289,77
2010
6.044,70 5.239,60
54.320,76
TONNELLATE DI REFLUI E PERCOLATI SMALTITI
LEGENDA
rifiuti clienti
rifiuti CADF
10.000
12.000
8.000
2.471,00
10.91
5,00
10.88
1,00
6.000
4.000
2.000
0
2008 2009 2010
NUMERO PARAMETRI
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
66 67
2
Il livello di soddisfazione dei clienti
Per accrescere il dialogo con le diverse categorie di stakeholder sono stati contattati anche i clienti dell’azien-da C.A.D.F. S.p.A. ed è stato loro somministrato un que-stionario, durante il periodo di elaborazione del presente documento. L’iniziativa di coinvolgimento attuata ha lo scopo di comprendere come migliorare la gestione com-merciale dell’offerta (per quanto attiene le attività di laboratorio e smaltimento reflui e percolati), sulla base delle istanze dichiarate e del livello di soddisfazione co-municato. La maggioranza degli aderenti al questionario dichiara di avere contatti giornalieri con l’azienda (circa i due terzi). Gli intervistati hanno espresso di avere una buona cono-scenza delle attività e delle struttura organizzativa del-l’azienda C.A.D.F. S.p.A. (eccetto il 30% circa che dichiara di averne solo sentito parlare), grazie (nella totalità dei casi) ai contatti diretti avuti con l’azienda. Assente impor-tanza su tale aspetto è stata riconosciuta al sito internet dell’azienda, sebbene la maggioranza degli intervistati ha dichiarato di averlo visitato e di essere soddisfatta circa la facilità di consultazione, l’aggiornamento delle informa-zioni e la loro completezza.
In merito all’importanza del ruolo dell’azienda nella comu-nità locale, i clienti riconoscono un punteggio medio più basso rispetto ai fornitori (2,7 considerando 1: importan-za minima - 4: importanza massima).Per quanto attiene la loro soddisfazione circa le fasi della gestione commerciale dell’attività di laboratorio e smalti-mento reflui e percolati, i risultati (figura 1) hanno eviden-ziato un livello di alta soddisfazione (anche se, per alcuni aspetti, percentuali rilevanti riguardano coloro che hanno dichiarato di non avere parametri di giudizio).
Situazione analoga si presenta per aspetti relativi alla co-municazione (figura 2).
Cercando di comprendere quali azioni attuare per miglio-rare gli aspetti relazionali nella fase di inizio del rapporto commerciale e di successiva assistenza al cliente è stato posto l’accento sull’adeguatezza delle informazioni fornite. Circa il 70% degli aderenti si dichiara abbastanza soddisfat-to sulle informazioni circa le modalità di accesso ai servizi forniti; il 30% mostra un’elevata soddisfazione sul modus operandi dell’assistenza per la soluzione di problematiche emergenti; i restanti invece palesano di non possedere pa-rametri per rispondere. Quest’ultima affermazione fa emer-gere l’esigenza di migliorare aspetti comunicativi riguardo le variabili indagate.Un’ulteriore criticità emersa riguarda la capacità di ascolto di reclami e l’adeguatezza delle risposte: un terzo degli aderenti, infatti, dichiara delle problematiche in merito. Rispetto ai diversi ambiti di intervento dell’azienda C.A.D.F. S.p.A., è stato chiesto agli intervistati di attribuire una va-lutazione d’importanza alle diverse attività. Considerando una scala da 1 a 4 (1: importanza minima - 4: importanza massima), i risultati sono esposti nella tabella che segue.
Attività
Forniture del servizio idrico integrato
Analisi chimiche
Smaltimento Reflui e Percolati da discarica
Costruzioni reti idriche
Importanza media
3,33
3,00
3,67
3,00
Un giudizio complessivo di soddisfazione di quanto la so-cietà sta facendo per il territorio e la collettività mostra un risultato medio molto elevato, pari a 3,3 (considerando 1: soddisfazione minima - 4: soddisfazione massima).Infine, anche per quanto riguarda i clienti, scarsa è la cono-scenza delle iniziative del Centro di Educazione Ambientale (circa il 68% degli intervistati, infatti, dichiara di non cono-scere tale aspetto o di averne una scarsa percezione).fle
ssibilit
à ne
lla defi
nizion
e de
gli accordi
chiar
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mpletezza de
ll’offe
rta
adeg
uatezza rapp
orto dom
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rta
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nden
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adeg
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i
innov
azion
e di prodo
tto e processo
facilit
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lla m
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stica
0%
10%
20%30%40%
50%
60%70%
80%90%
100%
FIGURA 1
LEGENDA
non so
abbastanza d’accordo
molto d’accordo
FIGURA 2
LEGENDA
non so
poco d’accordo
abbastanza d’accordo
molto d’accordo 0%
10%
20%30%40%
50%
60%70%
80%90%
100%
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
68 69
2
2.4 Gli UtentiC.A.D.F. S.p.A. fornisce ai cittadini del territorio di riferimen-to il servizio acquedotto, depurazione e fognatura assicuran-do qualità della risorsa idrica integrata e tempestività alle richieste dell’utente. Allo scopo di esser trasparente verso
Il servizio acquedotto (usi potabili)
uso civile domestico
uso civile non domestico, inteso come consumi pubblici (scuole, ospedali, edifici pub-blici, centri sportivi, ecc.)
altri usi, relativi ai settori commerciali, artigianali e terziario in genere con esclusione di quello produttivo
coloro che beneficiano dei servizi, la società ha redatto la carta dei Servizi con indicazione sulle modalità operative di erogazione del servizio idrico integrato.
Erogare il servizio relativo all’acquedotto comporta la ge-stione della fase della captazione e produzione e della fase di distribuzione, entrambe direttamente gestite dal-l’Azienda C.A.D.F. S.p.A.: dalla fonte primaria della risorsa idrica fino alla disponibilità per il singolo utente dell’ac-qua potabile. La fase di captazione e produzione utilizza due impianti di potabilizzazione: uno dislocato a Ro e l’altro a Serravalle (a 25 km di distanza l’un l’altro), collegati da una condotta per consentire interscambio di acqua potabilizzata e assicurare così continuità del servizio in caso di indisponibilità tem-poranea di una delle due fonti.
La fase di distribuzione è indirizzata al conferimento del-l’acqua potabile (a sufficienza e con la giusta pressione) a tutti gli Utenti. Tale fase comporta la gestione delle tuba-zioni e degli impianti di sollevamento e accumulo in grado di consentire l’attuazione dei processi che vanno dall’addu-zione all’allacciamento della singola utenza.
La centrale di Ro
Si approvvigiona nel sottosuolo da falda; l’ac-qua estratta da 29 pozzi profondi viene rac-colta e trattata per l’abbattimento delle so-stanze indesiderate prima di essere immessa in rete; gli eventuali composti organici pre-senti nell’acqua greggia vengono abbattuti da filtri a carboni attivi; il prelievo massimo è di 500 litri al secondo. Strumentazioni on line con rilevazioni e allarmi in automatico nei punti greggia pozzi, pre-accumulo, rete per le sostanze da tenere sotto controllo: ammonia-ca, pH, conducibilità, cloro libero.
La centrale di Serravalle
Si approvvigiona direttamente dal fiume Po; prima di essere immessa in rete l’acqua viene raccolta e trattata in bacini di decantazione e filtrazione per abbattimento delle sostanze in sospensione; gli eventuali composti organici presenti nell’acqua greggia vengono abbattuti da filtri a carboni at-tivi: il prelievo massimo è di 550 litri al secondo. Strumentazioni on line con rilevazioni e allarmi in automatico nei punti greggia Po, entrata filtri a sabbia, entrata filtri a carbone e rete per le so-stanze da tenere sotto controllo: ammoniaca, pH, conducibilità, cloro libero, torbidità.
Tubazioni (rete idrica)
Condotte adduttrici
Condotte distributrici
3.274 km
1.974 km
Impianti di sollevamento e accumulo
Numero 19 per un volume complessivo di 35.800 Mc.
DOTAZIONE RETI - SERVIZIO ACQUEDOTTO
LEGENDA
anno 2008
anno 2009
anno 2010
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
70 71
2
Il servizio fognatura attiene agli scarichi che hanno recapi-to in pubblica fognatura, cioè accoglie la gestione di tutte le opere che raccolgono, allontanano e scaricano le acque di rifiuto provenienti da insediamenti civili, produttivi pri-vati e pubblici, congiunti o meno alle acque meteoriche.
La rete fognaria è distinta come segue:
Il servizio fognatura (condotte)
fognatura bianca, convogliante acque meteoriche
fognatura nera, convogliante acque di rifiuto
fognatura mista, convogliante sia le prime che le seconde
L’Azienda C.A.D.F. S.p.A. gestisce 174 impianti di sollevamento.Le acque di rifiuto possono provenire da tre diverse fonti:
Negli ultimi tre anni, la copertura del servizio fognatura sul territorio è progressivamente aumentata (+ 0,5% sul totale dal 2008 al 2010) con una maggior incidenza di reti nere rispetto alle miste e una maggior estensione della rete (a fronte di investimenti nelle reti fognarie).
Copertura del servizio di fognatura %
Incidenza delle reti miste sul totale %
Incidenza delle reti nere sul totale %
Lunghezza della rete Km
2008 2009 2010
86,85%
74,08%
11,43%
928
87,12%
73,28%
12,27%
935
87,33%
73,13%
12,45%
936
TABELLA 1 - SERVIZIO FOGNATURA
A seguito della fase di raccolta, allontanamento e sca-rico delle acque di rifiuto, viene svolto il processo di depurazione. A tal proposito, l’Azienda C.A.D.F. S.p.A. gestisce 46 impianti di depurazione, con una potenzia-lità complessiva di 316.330 abitanti equivalenti, di cui l’81,6% nei seguenti comuni:
Il servizio depurazione(depuratori)
Codigoro (44.000 a.eq.)
Copparo (18.000 a.eq.)
Tresigallo (16.000 a.eq.)
Comacchio (180.000 a.eq.)
La depurazione è effettuata con la tecnologia utilizzata “a fanghi attivi” con produzione finale di acqua depurata e fango. Le acque depurate vengono immesse in corsi d’ac-qua superficiali ad una concentrazione di inquinanti nei limiti previsti dalla normativa vigente in materia. I fanghi prodotti nei 3 impianti a maggior potenziale ven-gono smaltiti, previa indagine chimico-biologica effettuata dall’ARPA di Ferrara, in agricoltura, mentre quelli prodotti nei rimanenti impianti vengono trasportati e stoccati in discarica controllata.L’analisi dei dati mostra un andamento positivo anche per il servizio depurazione, sia la copertura del servizio sia l’utilizzo della capacità depurativa sono, infatti, aumenta-ti dal 2008 al 2010 (tabella 2).
Tutta l’attività descritta dal C.A.D.F. S.p.A. prevede in aggiun-ta analisi chimiche giornaliere per la verifica dei limiti impo-sti dalla normativa vigente in materia di acque destinate al consumo umano, eseguiti da personale interno qualificato.
I controlli, programmati su scala annuale, vengono eseguiti su:
Copertura del servizio di depurazione %
Utilizzo della capacità depurativa %
2008 2009 2010
86,51%
81,18%
87,12%
81,18%
87,18%
81,69%
TABELLA 2 - SERVIZIO DEPURAZIONE
Il servizio di controllo ambientale
fonti di approvvigionamento
impianti di produzione
punti significativi della rete idrica
acque in ingresso e uscita ai depuratori
scarichi produttivi potenzialmente inquinanti
Parametro/sostanza
Portata
PH
Temperatura
Colore
Materiali grossolani
Solidi sospesi totali
BOD5 (come ossigeno)
COD
Rapporto COD/BOD5
Fosforo totale (P)
Azoto ammoniacale (NH4)
Azoto nitroso (N)
Azoto nitrico (N)
Grassi e oli animali/vegetali
Tensioattivi
Valore limite di emissione
15 mc/giorno
5,5-9,5
30 C° Non percettibile con diluizione 1:40
Assenti
mg/l 700
mg/l 300
mg/l 700
2,2
mg/l 30
mg/l 50
mg/l 0,6
mg/l 30
mg/l 40
mg/l 20
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
72 73
2
Per garantire un servizio tempestivo, efficiente ed efficace agli utenti, C.A.D.F. S.p.A. si è dotata di un sistema di qua-lità atto a monitorare le proprie performance e gli standard di servizio erogato dall’avvio del rapporto contrattuale alla sua gestione e cessione. In particolare, C.A.D.F. S.p.A. è attenta al rispetto dei tempi di risposta alle diverse richie-ste degli utenti e alle loro esigenze per la garanzia del servizio. Il processo dall’avvio del rapporto contrattuale alla sua gestione e eventuale disattivazione del servizio è attentamente monitorato dall’azienda mediante indicatori che consentano una valutazione dei risultati in ottempe-ranza agli obiettivi stabiliti.
Avvio del rapporto contrattuale
In relazione al periodo temporale intercorrente tra la data di ricevimento, da parte del Gestore, della richiesta do-cumentata dell’Utente e la data di spedizione, da parte del gestore, del preventivo (compreso il tempo necessario per effettuare, ove necessario, uno o più sopraluoghi), la società mostra una buona tempestività nell’evasione della preventivazione (con tempi più ridotti nel settore acque-dotto rispetto al settore fognatura). Rispetto a un valore di riferimento massimo di venti giorni (stabilito nel Manuale della Qualità e atto a garantire un buon servizio) le regole di gestione della preventivazione hanno assicurato negli ultimi tre anni un’ottimizzazione dei tempi. Tale risultato esula dalla considerazione del tempo necessario al rilascio di autorizzazioni o permessi da parte di terzi ed alla pre-disposizione di opere edili e di altri adempimenti a carico dell’Utente.
anno
200
9
anno
200
8
56
4,8 4,6
10 10anno
201
0
preventivazione allaccio acquedottoN.B.: valore massimo di riferimento 20 giorni
preventivazione allaccio fognatura
anno
200
9
anno
200
8
anno
201
0TEMPI DI PREVENTIVAZIONE (IN GIORNI)
Il numero dei preventivi è diminuito progressivamente negli ultimi tre anni (si è passati da 720 nel 2008 a 436 nel 2009, fino a raggiungere un valore di 370 nel corrente anno).In linea si mostrano anche i dati relativi ai nuovi allacci. Dal 2009 al 2010, infatti, si è assistito ad un decremento del 13% (stessa percentuale in diminuzione si era manifestata l’anno precedente). Nonostante i dati di attività presenta-no un trend decrescente, l’analisi della tempistica relativa all’attività di allacciamento (cioè il tempo che intercorre dall’accettazione del preventivo da parte dell’Utente e la completa esecuzione dei lavori) mostra che nell’ultimo triennio C.A.D.F. S.p.A. riesce ad assicurare la realizza-zione dell’intervento in circa 5 giorni (con miglioramenti della tempistica nell’ultimo anno) restando nell’obiettivo stabilito dalle norme sulla qualità di 6 giorni massimo.
Per ciò che attiene l’allacciamento a pubblica fognatura la società si attesta sempre su un periodo di tempo inferiore ai 20 giorni lavorativi. In caso di nuovi scarichi o allacciamenti, ristrutturazioni dell’impianto di fognatura o altre variazioni, l’Utente deve richiedere l’autorizzazione allo scarico in pubblica fogna-tura o il parere tecnico di conformità al regolamento di fognatura. Come mostra il grafico che segue tale periodo ha subito un aumento nell’ultimo anno.
.
0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
6,0
2008 2009 2010
ATTIVAZIONE FORNITURA (IN GIORNI)
2008 2009
19
2313
56
2010
63 64
AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO IN FOGNATURA PUBBLICA (IN GIORNI)
LEGENDA
Nulla osta allo scarico
in pubblica fognatura
Autorizzazione allo scarico
in pubblica fognatura
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
74 75
2
Altrettanto tempestiva si mostra la disattivazione della fornitura idrica. Uno sguardo al tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta scritta dell’Utente e la chiusura del contatore mostra infatti un tempo medio di due giorni (notevolmente inferiore rispetto allo standard definito di cinque giorni).
5
4
3
2
1
0
2008 2009
tempo per la cessazione della fornitura
2010
valore massimo di riferimento: 5 giorni
TEMPO PER LA CESSAZIONE DELLA FORNITURA (IN GIORNI)
Gestione del rapporto contrattuale
Le procedure di fatturazione sono rese trasparenti dal C.A.D.F. S.p.A. nella carta dei servizi disponibile sul sito web. La stessa varia secondo la tipologia di consumo (do-mestico residente, domestico non residente, non domesti-co) e delle relative tariffe (stabilite dall’Agenzia di Ambito per i Servizi Pubblici – ATO 6 – di Ferrara). I corrispettivi do-vuti dagli Utenti vengono riscossi tre volte l’anno sulla base dei consumi pregressi effettivi o presunti, con emissione di bollette il cui termine di pagamento è indicato nelle stesse.
Se l’Utente opta per fornire direttamente la quantità di ac-qua da fatturare all’azienda (su modulistica indicata) me-diante lettura del proprio contatore, la società si riserva il diritto di verificare quanto certificato. In alternativa l’Uten-te può richiedere all’azienda la verifica del contatore e se
importi di consumo + + + + =imposta
fogneimpostadepurazione
manutenzio-ne contatore
eventualirimborsi
corrispettivo(riscosso
ogni 3 mesi)
le indicazioni rilevate non rientrano nei limiti previsti dal Servizio Metrico Nazionale (tolleranza + o – 5%), l’azienda s’impegna, senza oneri aggiuntivi, al cambio del contatore e al ricalcolo delle eventuali fatturazioni errate limitatamente al periodo di lettura immediatamente precedente a quello in cui ha avuto luogo l’accertamento. Al fine di garantire cele-rità del servizio, C.A.D.F. S.p.A. si è posta come obiettivo di non superare il limite dei 15 giorni per il servizio di lettura e verifica del contatore e eventuale sostituzione (l’intera attivi-tà di sostituzione nel triennio 2008-2010 ha riguardato oltre 2.000 contatori l’anno).I dati degli ultimi tre anni evidenziano il rispetto di tale pa-rametro (con miglioramenti nel tempo di verifica nel 2010 rispetto agli anni precedenti). 7 5 6 6 6
tempo medio di verifica lettura
tempo medio di verifica contatore
13
22
9
tempo medio di verifica inversione contatore
3
Anche il tempo di emissione della nuova bolletta per consu-mi errati resta nel periodo stabilito (seppur con un allunga-mento dei tempi di 3 giorni nel 2010 da quanto assicurato negli anni precedenti).
Altro aspetto da porre in evidenza è l’aumento dei numeri dei contatori chiusi per disdetta negli ultimi tre anni. Aspetto in netta contrapposizione con l’andamento degli indicatori sulla morosità che manifestano un decremento (dal 2008) dei relativi indici (figura che segue).
693
564581
299 302
chiusura contatoremoroso
riapertura contatoremoroso
chiusura contatoredisdettato
192
478
526
disdetta con rimozione contatore
avviso morosità
474
308 316
551
249
341361
LEGENDA
anno 2008
anno 2009
anno 2010
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
76 77
2
Accessibilità al servizio
C.A.D.F. S.p.A. è a disposizione dell’Utente tutti i giorni nelle diverse sedi sia per quanto riguarda il servizio idrico che per la richiesta allo scarico in fognatura per un totale di 28 h/settimana.
SEDE DELL’AZIENDA CODIGORO (FE)
lunedì - martedì - mercoledìgiovedì - venerdì
martedì – giovedì
dalle 9:00 alle 12:00
dalle 9:00 alle 12:01
Per Servizio Idrico
Per Autorizzazione allo scarico in fognatura
UFFICIO DI COPPARO
martedì - venerdì
mercoledì
dalle 9:00 alle 12:30
dalle 10:00 alle 13:00
Per Servizio Idrico
Per Autorizzazione allo scarico in fognatura
UFFICIO DI COMACCHIO
lunedì – mercoledì
venerdì
dalle 9:00 alle 12:30
dalle 10:00 alle 13:00
Per Servizio Idrico
Per Autorizzazione allo scarico in fognatura
Il tempo di attesa agli sportelli è progressivamente diminuito nei tre anni mentre il tempo di attesa al telefono pur con scostamenti positivi dal 2009 al 2010, si mostra in peggiora-mento rispetto al dato del 2008.
Attesa agli sportelli
Attesa al telefono
2008 2009 2010
9’
23”
7’ 45”
34”
6’ 44”
31”
L’Azienda C.A.D.F. S.p.A. si impegna a rispettare gli appunta-menti concordati con gli Utenti, garantendo un tempo mas-simo di attesa non superiore a 7 feriali a partire dal giorno della richiesta (in caso di impossibilità momentanea del per-sonale o dell’utente il preavviso è concordato in un tempo di 24 h). Inoltre, la fascia oraria massima entro la quale l’Azien-da richiede la disponibilità dell’Utente è di 2 ore, nell’ambito dell’orario di ufficio.Oltre alla disponibilità del personale negli orari suddetti, per via postale e all’indirizzo di - via Alfieri, 3 Codigoro – posso-no essere espletate le seguenti pratiche:
contratto di fornitura per acqua potabilevariazioni contrattualidisdetta fornitura di acqua potabile
•••
Tutta la modulistica necessaria allo svolgimento delle pra-tiche per via postale, può essere reperita presso gli uffici dell’Azienda o al sito internet www.cadf.itInoltre la società ha predisposto un numero verde 800 017 807, attivo tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24 utilizzato per se-gnalazioni di perdite acqua, irregolarità o interruzioni del-le forniture. Risponde direttamente il centralino di Milano (Tiempo Nord). Mediante questo servizio l’utente può esple-tare le seguenti pratiche:
variazione dell’indirizzo di recapito bolletta;informazioni tecniche e amministrative;chiarimenti in materia di bollettazione, pagamenti, ecc;informazioni sulla richiesta di preventivi.
Al fine di facilitare l’accesso ai servizi di alcune categorie par-ticolari, l’Azienda C.A.D.F. S.p.A., oltre a garantire un idoneo accesso alle proprie infrastrutture ai portatori di handicap tramite l’eliminazione di barriere architettoniche di qualsiasi natura, pone in essere i propri interventi cercando di ridurre di 1/3 i tempi di allacciamento ed attivazione della fornitura ai portatori di handicap e malati gravi.Inoltre, incentivi sono riconosciuti agli utenti in condizioni di disagio economico e sociale.
••••
IL FONDO SOCIALE PER GLI UTENTI IN CONDIZIONI DI DISAGIO ECONOMICO E SOCIALE
In particolare, possono usufruire del contributo le uten-ze domestiche con reddito ISEE compreso tra 0 e 10.000 euro e gli utenti non che superano il consumo giornalie-ro di 200 litri/abitante giorno. I contributi attengono ad un Fondo sociale emanato dall’ Autorità d’Ambito.
L’art. 10, comma 6, del Decreto del Presidente della Giunta Regionale n 49 del 13 marzo 2006 prevede che ciascun Comune può richiedere all’Autorità d’Ambito l’applicazione di una quota aggiuntiva, non superiore alla percentuale massima dell’1% delle tariffe, al net-to delle imposte, da destinarsi a contributi di spese connesse alla fornitura del Servizio Idrico Integrato a clienti in condizioni economiche disagiate, con attesta-zione ISEE compresa tra 0 e 10.000 Euro.
Tale Fondo verrà versato dai Gestori ai Comuni in un’unica rata alla chiusura del periodo annuale di bol-lettazione, in relazione ai volumi fatturati a consuntivo e proporzionalmente al numero di utenti serviti.
Ogni Comune provvederà autonomamente a de-stinare il Fondo di propria competenza agli utenti bisognosi e a rendicontare annualmente le somme percepite ed erogate.
Tale disposizione (con quota aggiuntiva pari allo 0,5% per la costituzione del Fondo sociale) è stata applicata negli ultimi tre esercizi, con ottimi risultati in termini di contri-buti erogati dai Comuni agli utenti in condizioni di disagio economico e sociale. Si è passati, infatti da 418 utenze nel 2008 a 762 nel 2010 (con una crescita su tutto il territorio di riferimento come mostrato dal grafico che segue).
UTENTI CON PARTICOLARI CONDIZIONI DI REDDITO
Inoltre, sono previsti pagamenti rateizzati per gli utenticon condizioni di reddito particolarmente disagiate.
44
2008
2009
2010
2008
2009
2010
Ostella
to
Codig
oro
Massa
Fiscag
lia
Comac
chio
Lago
santo
Mesola Go
roBe
rra
Iolan
da
Copp
aro Ro
Form
ignan
a
Migliar
o
Migliar
ino
112
108
40
198
63
28
65
14 23 1920 12
25
108
39
37
150
35
78
3065
13 1418 16 33
17
104
14
6735 62 63
5 6934 23 3312 10
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
78 79
2
Continuità del servizio
L’Azienda C.A.D.F. S.p.A. garantisce un servizio continuo, re-golare e senza interruzioni. Se a causa di eventi di forza maggiore, guasti improvvisi o manutenzioni necessarie, il servizio non è erogato idoneamente all’utente, l’impegno dell’azienda è assicurare tempi minimi di intervento.In particolare, in caso di situazioni di emergenza la società garantisce entro 24 ore il servizio con autobotti sostitutivo alla distribuzione. È garantito inoltre il servizio di pronto intervento 24 ore su 24 mediante numero verde (come de-scritto in precedenza). A seconda della gravità dei guasti l’azienda garantisce all’utente (si vedano i livelli espressi nella figura a lato), l’intervento del personale aziendale, a chiamata, sui guasti segnalati con i seguenti tempi:• Livello 1 - Entro 2 ore• Livello 2 - Entro 2 giorni dalla richiesta• Livello 3 - Entro 5 giorni dalla richiesta• Livello 4 - Entro 10 giorni dalla richiesta
GUASTI e FUGHE D’ACQUA
All’interno del fabbricato con discreta fuoriuscitaIn prossimità delle pareti esterne e quando vi è la presenza di interrati e/o seminterratiIn strada con rilevante fuoriuscita in qualsiasi stagioneIn strada con possibilità di gelate anche con poca fuoriuscitaIn prossimità di edifici pubbliciDove esistono apparecchiature elettricheAllagamento da acque di fogna
••
•••••
DISSERVIZI
Manca l’erogazione del servizio acqua a qualsiasi clienteServizio discontinuo ad attività produttiva e pubbliche Chiusura e riapertura presa a servizio di allacciamento di utenza Misuratore acqua bloccato; Impianti danneggiati da incidenti, frane o calamità naturaliContatore rotto per geloAcqua con potabilità sospetta Avvallamenti del terreno improvvisi in corrispondenza di opere gestite dal Gestore Occlusione scarico di allacciamento fognaAcque reflue in ambienti a destinazione d’uso umano Riscontrata grave difformità dell’impianto interno
••••
•••
•••
LIVELLO UNO
GUASTI e FUGHE D’ACQUA
Fuga da allacciamento in piccola quantitàFuga discreta da reti in campagna o cortili interniFuga in strada con incanalamento dell’acqua in fogna o canaletta
•••
DISSERVIZI
Controllo tempi di esecuzione e qualità dei ripristini stradaliVerifica avvallamento stradaleRubinetti contatori rotti o bloccatiControllo o verifica di danni agli impianti gestitiRiscontrata lieve difformità dell’impianto internoPiccoli cedimenti del manto stradale
••••••
LIVELLO DUE
GUASTI e FUGHE D’ACQUA
Piccola fuga al misuratore posto all’esterno in pozzettoFuga acqua in campagna o in luogo tale da non destare pericolo con piccole fughe che non pregiudicano il servizio sia alle reti che agli allacciamentiPiccole fughe su pezzi speciali tipo sfiati o valvolame
••
•
DISSERVIZI
Sistemazione chiusino o pozzettoUbicazione condotte e/o presaContatore sporcoDemolizione o sezionamento impianto
••••
LIVELLO TRE
GUASTI e FUGHE D’ACQUA DISSERVIZI
Spurgo tubazioneVerifica potenzialità impiantoControllo funzionalità del misuratoreDifformità non sostanziali dell’impianto internoRichiesta modifiche di reti ed allacciamenti fatti da terzi
•••••
LIVELLO QUATTRO
In caso di interruzioni programmate, la società comunica, con un preavviso di almeno 48 ore, la durata all’utente cercando di non eccedere le 24 ore di non erogazione. I dati raccolti per gli ultimi tre anni evidenziano una dura-ta delle interruzioni di circa 6 ore, quindi perfettamente in linea con quanto stabilito. In caso di scarsità, prevedibile o in atto, dovuta a fenome-ni naturali o a fattori antropici comunque non dipendenti dall’attività di gestione aziendale, la società si impegna ad adottare (avvisando preventivamente l’Utente) misure come ad esempio:
invito al risparmio idrico ed alla limitazione degli usi non essenziali;utilizzo di risorse destinate ad altri usi;limitazione dei consumi mediante riduzione della pressione in rete;urnazione delle utenze.
Particolare attenzione in questa sezione merita l’atti-vità di manutenzione effettuata dal C.A.D.F. S.p.A. per garantire continuità e qualità del servizio sia delle reti idriche che fognarie.
•
••
•
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
80 81
2
Come mostrano i dati che seguono il numero degli interventi è stato variabile negli anni a seconda delle diverse tipologie.
19951873
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
1995
Riparazione allacciamento
Spostamentocontatore
1752
2768 26Sostituzione valvola
Riparazionecondotta
Manutenzioni suparti condotte
397340 385
676753
530 273
198
216
NUMERO INTERVENTI RETI IDRICHE
NUMERO INTERVENTI RETI IDRICHE
Nonostante in alcuni casi il numero degli interventi sia au-mentato, la durata media per intervento è stata comunque ottimizzata nell’arco degli ultimi due-tre anni.
11,8914,75
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
Manutenzioni su parti condotta
Riparazionecondotta
9,85 8,31
04,97
Sostituzione valvola
Spostamentocontatore
Riparazioneallacciamento
8,615,61
7,79
21,67
10,51
3,155,33 5,366,05
DURATA MEDIA INTERVENTI MANUTENZIONE RETI IDRICHE
DURATA MEDIA INTERVENTI RETI FOGNARIE
LEGENDA
anno 2008
anno 2009
anno 2010
Relazione sociale
1631860
200
400
600
800
1000
Riparazione tubazione e/osfondamento
Costruzione condotta/sfioro/rifac. all.to
176 610 10Sostituzione riquotatura botola
Costruzione pozzetto e/o caditoia
Lavaggio e pulizia condotta
208271195 1223 25
556
728
417
3,142,09
18,78
Lavaggio e pulizia condotta
Costruzione pozzetto e/ocaditoia
1,81
215,92
4,04
Sostituzione riquotatura botola
Costruzione condotta/sfioro/rifac. all.to
Riparazione tubature e/o sfondamento
30,50
2,58 2,65
89,67
29,30
8,80
87,51
7,04
13,91
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
82 83
2
Informazioni all’utente
L’Azienda C.A.D.F. S.p.A., garantisce all’Utente, attraver-so idonee modalità di comunicazione, l’informazione sui principali aspetti normativi, contrattuali, tariffari e loro modificazioni, che caratterizzano la fornitura del servi-zio; inoltre rende note procedure e iniziative aziendali che possono interessarlo.Gli strumenti di comunicazione di cui l’Azienda si avvale sono i seguenti:
linee di comunicazione e telefonia
avvisi e
affissioni
regolamenti distribuiti a
tutti gli Utenti
bolletta
visite guidate verso gli impianti
portale
internet
rapporti con mass-media
campagne promozionali e rapporti con le
scuole
partecipazione a iniziative
pubbliche
materiale informativo sulle proprie
attività
Inoltre il Gestore si impegna attraverso i suddetti strumenti a fornire all’Utente, su richiesta di quest’ultimo, i valori ca-ratteristici indicativi dei seguenti parametri chimico-fisicidell’acqua distribuita: durezza totale, pH, residuo fisso, nitrati, nitriti, ammoniaca, fluoruri e cloruri.
Il livello di soddisfazione dell’utente
Nel presente anno è stata svolta un’indagine di soddisfa-zione degli utenti del servizio idrico integrato nella provin-cia di Ferrara. Con focus sul servizio erogato dall’azienda C.A.D.F. S.p.A., il confronto è stato possibile con i risultati provenienti da un’ indagine curata nel 2007. Inoltre, C.A.D.F. ha integrato i dati raccolti con gli standard di riferimento per EMILIA ROMAGNA e ITALIA pubblicati nel report BICSI 2010 per giungere ad un maggior approfondimento.L’indagine 2010 è stata condotta mediante interviste tele-foniche assistite da supporto informatico. In particolare, il campione di riferimento si compone di 600 soggetti residenti nei comuni serviti dall’azienda. I dati presentati di seguito sono interamente a valori percentuali.I risultati esposti denotano una scarsa conoscenza del-l’azienda sul territorio. Solo il 38% degli intervistati infatti dichiara di conoscere il nome di questa azienda (i restanti o non forniscono indicazioni o forniscono nomi di altre società del settore). Analizzando il consumo di acqua da rubinetto emerge un decremento, dal 2007 a oggi (-10%), di chi la usa rego-larmente. Nonostante tale decremento l’analisi spaziale mostra risultati positivi.
Indagando le cause del non consumo di acqua del rubi-netto emerge che la maggior parte preferisce altre forme per abitudine (44%) o la scelta di alternative è dovuta al sapore o odore non gradevole (40%).Cercando di comprendere quali attività potrebbero incen-tivare l’uso di acqua da rubinetto le risposte sono state le seguenti:
CADF 2010** Emilia Romagna* Italia*
28
47
2530
35 35
28
3438
Ricevere nella bolletta i risultati dei controlli periodici
sulla qualità dell’acqua
Il confronto dei valorisulla qualità dell’acqua di rubinetto
con quelli medi delle acque minerali
Il confronto dei valori sulla qualità dell’acqua di rubinetto con quelli medi di altre acque potabilizzate
Altro
Non sa/non risponde
Risultati (% - anno 2010)
50
37
18
14
17
tipologia attività
Un’indagine sul livello di soddisfazione rispetto alla quan-tità di acqua disponibile fa emergere che circa la totalità degli intervistati (96%) è completamente o sufficiente-mente soddisfatto, così come per la regolarità della for-nitura (71 % completamente soddisfatto; 27% sufficiente-
mente soddisfatto). Risultati lievemente meno positivi si riscontrano in merito alla qualità dell’acqua rispetto al suo odore (il 12% si dimostra poco o per niente soddisfatto) così come rispetto al suo sapore (19% si dimostra poco o per niente soddisfatto). Alta soddisfazione (completamen-te o sufficientemente soddisfatto) è dimostrata per la lim-pidezza (92%) e regolarità della pressione (91%). A livello complessivo l’indice è comunque molto positivo (96%; + 1% rispetto alla precedente indagine del 2007).
CADF 2010** Emilia Romagna* Italia*2 3 5 50
9892
9
86
REGOLARITÀ DELLA FORNITURA
LEGENDA
completamente e sufficientemente
soddisfatti
insoddisfatti
non sa
CADF 2010** Emilia Romagna* Italia*
4 3 5 50
9692
9
86
REGOLARITÀ DELLA PRESSIONE DELL’ACQUA
LEGENDA
completamente e sufficientemente
soddisfatti
insoddisfatti
non sa
LEGENDA
mai
qualche volta
regolarmente
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
84 85
2
I risultati circa il consumo dell’acqua dell’acquedotto han-no evidenziato che dal 2007 al 2010 la percentuale di chi utilizza questo servizio è cresciuta solo dell’1%.Specifica sezione dell’indagine è stata dedicata alla sod-disfazione circa il livello di servizio ricevuto.In particolare, come richiamato anche dagli indicatori esposti in precedenza, coloro che si sono recati presso gli uffici dell’azienda, nel 73% dei casi dichiarano di non aver atteso più di 20 minuti (di cui il 29% non più di 5 minuti). Un’analisi più approfondita fa emergere un tempo medio di attesa dichiarato di 13,8 minuti circa (percezione mag-giore rispetto al tempo monitorato) giudicato comunque adeguato dal 94% degli intervistati.L’attesa al telefono, come esposto anche dagli indicatori monitorati dall’azienda risulta essere più critica: il 28% dei partecipanti all’indagine ha dichiarato di dover atten-dere alcuni minuti prima di parlare con un impiegato (per-centuale sicuramente migliore rispetto al 2007 dove tale variabile risultava pari a circa il 50%).Attenzione va prestata alla gestione dei reclami e alla ri-chiesta delle informazioni. Dalle interviste condotte risulta infatti che il 60% dei soggetti dichiara una scarsa atten-zione al cliente o tempi di intervento non rapidi. Inoltre, dal 2007 aumentato è il numero di soggetti che non sa a chi rivolgersi per un guasto o un’emergenza. Proprio per supplire a tale gap informativo gli intervistati consigliano maggiore comunicazione mediante indicazione dei numeri sulla bolletta (call center) o istituzione di un numero ver-de: azione già posta in essere dal C.A.D.F. S.p.A. ma non ampiamente conosciuta dagli utenti.Alla questione sulla soddisfazione della soluzione tariffaria in caso di gestione di rotture delle tubazioni di impianti, su 115 soggetti, poco più del 10% dichiara una scarsa soddi-sfazione a causa dei seguenti fattori:
Costi elevati
L’assicurazione copre solo una parte del danno / è insufficiente
Mancato riconoscimento del danno
Mancata informazione sul guasto.L’ha scoperto all’addebito in bolletta
Addebito iniquo poiché derivante da guasto e non da consumo
Non sa/non risponde
Risultati (% - anno 2010)
49
18
10
10
8
5
Motivazione di insoddisfazione
Specifica sezione è stata dedicata ad aspetti qualitativi relativi a bolletta, materiale informativo e carta dei servizi. In particolare, il 70% degli intervistati dichiara una buo-na chiarezza della bolletta di fatturazione (- 7% rispet-
CADF 2010** Emilia Romagna* Italia*
19
611 9
5
70
85
13
81
GRADO DI CHIAREZZA DELLA BOLLETTA DI FATTURAZIONE
LEGENDA
molto o abbastanza chiara
poco o per niente chiara
non sa o non la legge
L’indagine ha rilevato che solo il 26% dei soggetti presta sempre attenzione al materiale informativo allegato alla fattura, pur se il 70% circa dichiara utile il suo contenuto. Mancanza di conoscenza risulta dalle interviste condotte in merito alla carta dei servizi. Il 76% degli intervistati non ne conosce i contenuti: per i restanti, la soddisfazio-ne sulle informazioni fornite è alta. Sull’appropriatezza delle tariffe, solo il 19% dichiara ina-deguato il costo del servizio fornito, denunciandone un costo eccessivo.
CADF 2010 Emilia Romagna Italia
19 1914
815 11
73 71 70
GRADO DI GIUDIZIO SULL’ ADEGUATEZZA DEL COSTO DEL SERVIZIO CHE VIENE FORNITO
LEGENDA
molto o abbastanza adeguato
poco o per nulla adeguato
non sa
to alla precedente edizione): le problematche riguardano soprattutto la difficoltà di comprensione sul contenuto e difficoltà di comprensione sull’applicazione dei costi. Tale paramento si mostra leggermente inferiore rispetto alla media regionale e nazionale.
Ultima sezione è dedicata alla fedeltà al proprio operatore: il 72% non abbandonerebbe mai il C.A.D.F. S.p.A. come proprio gestore (+ 10% rispetto al 2007). Inoltre, la mag-gioranza (74%) degli intervistati sostiene il carattere pub-blico dell’ente gestore del servizio idrico integrato.Concludendo, dai risultati dell’indagine di customer sati-sfaction, oltre all’ottimizzazione di alcuni aspetti di ge-stione (aumentare la qualità e la regolarità dell’acqua e ridurre i tempi di attesa al telefono), emerge un buon livello di soddisfazione.
GRADO DI SODDISFAZIONE COMPLESSIVA SUL SERVIZIO IDRICO
LEGENDA
soddisfatti
insoddisfatti
CADF 2010 Emilia Romagna Italia
5412
96 9588
Ambiti di miglioramento si rintracciano nella comunicazio-ne sia su aspetti di pronto intervento (call center, numero verde) che su aspetti prettamente informativi del servizio (carta dei servizi, materiale informativo).
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
86 87
2
2.5 Il Territorio Tutela dell’ambiente naturale
e delle risorse
C.A.D.F. S.p.A. crede fortemente nella salvaguardia del-l’ambiente e delle risorse naturali, attuando una politica improntata il più possibile al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale della propria attività.Nonostante un aumento del volume della produzione aziendale del 17,1% nel triennio 2008-2010, il consumo di acqua, energia elettrica ed energia termica si è mantenuto pressoché costante, riscontrando un aumento meno che proporzionale. Nel triennio analizzato, infatti, il consumo di acqua è aumentato del 2,06%, quello di energia elettri-ca del 2,31% e quello di energia termica del 3,93%.Ciò testimonia un miglioramento dell’efficienza energetica C.A.D.F. S.p.A., la quale è riuscita ad aumentare il proprio vo-
lume produttivo producendo un minore impatto ambientale.Il consumo specifico in kWh/mc per l’acqua potabilizzata è il seguente:
anno 2008
anno 2009
anno 2010
0,461 kWh/mc
0,460 kWh/mc
0,485 kWh/mc
20.000.000
16.000.000
12.000.000
14.000.000
18.000.000
8.000.000
10.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
2008 2009
8.489.602
8.907.682
2010
9.434.970 9.589.438
8.502.790 8.116.623
CONSUMO DI ACQUA MC/ANNO
LEGENDA
acqua di falda
acqua superficiale
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
88 89
2
20.000.000
16.000.000
12.000.000
14.000.000
18.000.000
8.000.000
10.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
2008 2009 2010
10.204.96010.263.120
10.512.499
1.837.5182.048.411
5.594.3675.429.866
1.665.341
5.712.671
CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA KWH/ANNO
LEGENDA
depurazione
fognatura
acquedotto
60.000
40.000
50.000
30.000
20.000
10.000
0
2008 2009 2010
58.500 57.90060.800
CONSUMO DI ENERGIA TERMICA MC/ANNO DI METANO
L’attenzione verso l’ambiente è poi testimoniata dalla poli-tica nei confronti dei rifiuti. La percentuale dei fanghi smal-titi ha avuto un incremento dal 2008 al 2010 del 2,56%, dal totale di 7731 t del 2008 al totale di 7929 t del 2010, si consideri che l’andamento dei fanghi di potabilizzazione dipende dall’apporto dei solidi sospesi contenuti nell’acqua del fiume Po, contenuto che varia in funzione degli agenti atmosferici, quali le piogge. Il leggero aumento dei chilo-grammi di rifiuti prodotti non deve quindi essere conside-rato come un fattore allarmante.
8.000
6.000
7.000
9.000
4.000
5.000
3.000
2.000
1.000
0
2008 2009 2010
2.135,313.275,33 3.125,70
5.234,714.803,71
5.595,80
FANGHI PRODOTTI IN T
LEGENDA
impianti di depurazione
centrali di potabilizzazione
8.000
6.000
7.000
9.000
4.000
5.000
3.000
2.000
1.000
0
2008 2009 2010
1.779,552.896,89 3.009,10
4.116,27 4.618.53
3.764,02LEGENDA
impianti di depurazione
centrali di potabilizzazione
RIFIUTI RICICLATI/SMALTITI IN KG
Il C.E.A. La fabbrica dell’acqua
Il C.E.A. (Centro di Educazione Ambientale) La fabbrica del-l’acqua è nato nel 2004 dalla volontà di C.A.D.F., in collabo-razione con la provincia di Ferrara.Il C.E.A. è situato all’interno di un edificio appositamente ristrutturato e allestito, presso la centrale di potabilizzazio-ne di Serravalle.Obiettivo principale del C.E.A. è promuovere la conoscenza, il rispetto e l’uso responsabile delle risorse idriche locali e globali, quale bene comune dell’umanità.Il C.E.A. si rivolge principalmente alle scuole con progetti didattici e laboratori sperimentali ma anche a tutti i cit-tadini che siano interessati a scoprire il valore di questa risorsa, attraverso campagne informative e organizzazione di eventi e convegni. Negli ultimi anni diversi sono stati gli eventi a tale scopo. Nel 2010 in particolare sono stati orga-nizzati 5 eventi (2 in aggiunta rispetto al 2009 e 2008), di cui due sono stati totalmente organizzati dal C.E.A. (negli altri si è chiesta la collaborazione di altri enti interessati).
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
92 93
È suddiviso in alcuni ambienti accoglienti e spaziosi, dove è possibile, per le scolaresche, svolgere attività didattiche diverse:• laboratorio scientifico, provvisto di microscopi per gli
studenti, dove si svolgono le attività sperimentali legate in particolare all’analisi microbiologica dell’acqua, ma anche all’osservazione di macroinvertebrati, insetti e piante;
• laboratorio didattico, con diverse postazioni dove gli studenti possono sperimentare e osservare alcune carat-teristiche chimico-fisiche dell’acqua con kit di analisi e giochi didattici;
• aula multimediale e sala convegni;• spazio piccoli, allestito appositamente per i bambini
della scuola dell’infanzia, con una ambientazione colora-ta e accogliente e il teatrino dei burattini;
• spazio biblioteca, con numerosi testi riguardanti l’acqua;• giardino, con ampio gazebo per attività didattiche
all’aperto e momenti di svago e gioco;• sala gioco.
2 Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
94
Il numero dei visitatori del Centro si attesta superiore ai 2.000 individui (con una flessione lo scorso anno).
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
2008 20102009
2804
1570
2210
NUMERO VISITATORI
2
95
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
96 97
L’ATTIVITÀ DIDATTICA
L’attività didattica del C.E.A. è strutturata in 9 differenti ambiti di progetto (tabella 1), i quali prevedono un pro-gramma personalizzato in relazione alla fascia d’età degli studenti coinvolti.Nel corso degli ultimi tre anni, i progetti condotti presso le diverse scuole sono stati molteplici: 228 nel 2008; 214 nel 2009 e 252 nel 2010. Tali progetti hanno coinvolto gli alun-ni e scuole anche esternamente al territorio di riferimento dell’azienda C.A.D.F. S.p.A. e appartenenti ad altre province.
L’attività didattica del C.E.A. comprende anche la visita guidata alla centrale di potabilizzazione, in assoluta sicu-rezza anche per i bambini più piccoli.Inoltre è possibile proseguire l’attività anche sul campo, nel giardino del C.E.A. e nella vicina golena. I bambini e i ragazzi possono così cimentarsi nel ricono-scimento di alcune specie arboree ed arbustive ma anche scoprire l’affascinante biodiversità delle erbe aromatiche, così come osservare piante, anfibi e macroinvertebrati ospiti del nostro piccolo laghetto.Il percorso didattico continua in laboratorio dove si os-serveranno foglie, fusti, radici ma anche pollini e insetti, alghe e funghi.Il giardino del C.E.A. diventa così un ponte verde che unisce l’attività didattica più sperimentale nei laboratori scientifici all’attività più ludica e naturalistica nella golena sul fiume.
2
NUMERO SCUOLE COINVOLTE
LEGENDA
2008
2009
2010
2010
2009
2008
28
27
26
Comuni esterni al territorio di riferimento del C.A.D.F. (provincia di Ferrara)
Comuni esterni al territorio di riferimento del C.A.D.F. (provincia di Rovigo)
Comuni esterni al territorio di riferimento del C.A.D.F.
Altri comuni fuori provincia (FE e RO)
18
9
11
26
41
23
1
1
0
altri comuni fuori provincia (FE e RO)
2500
2000
2064
1355
1635
551609
1022
1500
1000
500
0comuni esterni al territorio di riferimento del CADF(provincia di Ferrara)
comuni esterni al territorio di riferimento del CADF(provincia di Rovigo)
1410
2082
1760
0 40 50
comuni appartenenti al territorio di riferimento del CADF
NUMERO ALUNNI COINVOLTILEGENDA
2008
2009
2010
2010
2009
2008
1635
1355
2064
Comuni esterni al territorio di riferimento del C.A.D.F. (provincia di Ferrara)
Comuni esterni al territorio di riferimento del C.A.D.F. (provincia di Rovigo)
Comuni esterni al territorio di riferimento del C.A.D.F.
Altri comuni fuori provincia (FE e RO)
1022
609
551
1760
2082
1410
50
40
0
Relazione sociale
altri comuni fuori provincia (FE e RO)
50
40
2627
28
11
9
18
30
20
10
0comuni esterni al territorio di riferimento del C.A.D.F.(provincia di Ferrara)
comuni esterni al territorio di riferimento del C.A.D.F.(provincia di Rovigo)
23
41
26
0 1 1comuni appartenenti al territorio di riferimento del C.A.D.F.
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
98 99
2
Acqua e musica
Acqua da scoprire
Acqua un bene comune
Acqua una risorsa naturale
Acqua in provincia di Ferrara
Acqua amica
Acqua universo in una goccia
Acqua e storia
Acqua e piante
• Presentare i concetti di silenzio, rumore e suono• Avvicinare i bambini alla musica con giochi di movimento e di gruppo• Coinvolgere i bambini nell’ascolto guidato di brani di musica classica• Presentare l’acqua come elemento sonoro
• Creare curiosità e stupore per le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua• Coinvolgere attivamente i bambini in semplici attività sperimentali• Introdurre in modo semplice e immediato alcuni concetti di chimica e fisica• Permettere ai bambini di riprodurre facilmente in autonomia le attività presentate
• Scoprire e affrontare diverse e gravi problematiche correlate alle risorse idriche a livello globale• Stimolare la riflessione sulle differenze nella distribuzione delle risorse e nella
accessibilità all’acqua a livello globale• Fornire strumenti critici e momenti di confronto su temi quali guerra, economia,
globalizzazione, povertà, sostenibilità• Coinvolgere attivamente gli studenti mediante metodologie dinamiche quali brainstorming,
giochi di ruolo, discussioni• Creare curiosità e stupore per le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua
• Scoprire la caratteristiche e le potenzialità della risorsa acqua attraverso un approccio multidisciplinare (chimica, fisica, zoologia, botanica, ecologia)
• Fornire un approccio naturalistico alla tematica dell’acqua con attività sul campo e in laboratorio• Coinvolgere in prima persona gli studenti in attività sperimentali e di ricerca scientifica
• Conoscere le risorse idriche della provincia di Ferrara• Scoprire l’evoluzione, la geologia e l’ecologia del fiume Po• Studiare l’evoluzione del territorio• Analizzare la situazione e la gestione delle risorse idriche nella provincia di Ferrara
• Conoscere le differenze nell’uso dell’acqua in diversi Paesi del mondo • Suscitare la curiosità verso altre culture• Stimolare l’interesse verso uno scambio culturale con coetanei stranieri, sul tema
dell’uso delle risorse idriche• Favorire l’orientamento verso scelte concrete più solidali per garantire a tutti il diritto all’acqua
• Introdurre il concetto di microscopico• Suscitare interesse e curiosità verso animali e microrganismi spesso sconosciuti• Preparare i bambini alla attività sperimentale di laboratorio di microscopia del C.E.A.• Introdurre il concetto di classificazione sistematica• Favorire la memorizzazione di termini scientifici tramite il gioco• Far comprendere l’importanza di macroinvertebrati e microrganismi per la qualità
delle acque e l’equilibrio degli ecosistemi
• Avvicinare i bambini allo studio dell’archeologia legata al tema dell’uso delle risorse idriche• Introdurre concetti legati alla tecnologia applicata allo sfruttamento dell’acqua• Presentare il rapporto costante tra la storia dell’uomo e l’evoluzione delle tecniche
usate per la gestione delle risorse idriche
• Presentare le differenze tra cellula animale e cellula vegetale• Conoscere i legami tra piante e acqua• Riconoscere le parti principali che costituiscono una pianta• Osservare e riconoscere alcune essenze del nostro territorio legate ad ambienti acquatici• Preparare i bambini alle attività di laboratorio di microscopia vegetale e alle attività
di riconoscimento sul campo che si svolgeranno al C.E.A.
Progetto Obiettivi Destinatari
TABELLA 1 – PROGETTI DIDATTICI C.E.A. LA FABBRICA DELL’ACQUA
bambini della scuola dell’infanzia e primo ciclo della scuola primaria
bambini della scuola dell’infanzia e scuole primarie (primo ciclo)
scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado
scuole primarie e scuole secon-darie di primo grado
scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado
scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado
scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado
scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado
scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado
CAMPAGNE DI INFORMAZIONE
Il C.E.A. organizza anche campagne di informazione e sensibi-lizzazione sul tema dell’acqua come bene comune, così come eventi e convegni, aperti a tutta la cittadinanza, sia presso il Centro che in altre sedi particolarmente significative.
InfoTrasparenzaNel corso del 2010 in particolare è stato lanciato lo stru-mento di divulgazione InfoTrasparenza, che raccoglie di-versi articoli che illustrano le novità presentate dal Cen-tro. È pubblicato sulla testata locale la Rivista ma può anche essere richiesto singolarmente, come materiale di approfondimento, dai cittadini che visitano il C.E.A.
Campagna “10 consigli utili” Tale iniziativa, nel 2010, ha consentito la divulgazione di ma-teriale informativo del C.E.A. alle scuole mediante dépliant.
EVENTI ORGANIZZATI
Giornata Mondiale dell’AcquaIn occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, è sta-to organizzato a Ferrara il 20 marzo il convegno: “Acqua potabile: scoprirne i pregi per incentivarne l’uso”. Il filo conduttore della giornata è stato la qualità dell’acqua di rubinetto da bere, che può inoltre farci risparmiare sulle spese domestiche e sull’impatto ambientale globale.
Impianti pubblici apertiIn occasione della Giornata degli Impianti Pubblici Aperti, il 7 maggio è stata effettuata un’iniziativa presso la cen-trale di Serravalle, sede del C.E.A. la fabbrica dell’acqua, per presentare ai cittadini il lavoro effettuato nelle centra-li di potabilizzazione.Nel 2010 si è voluto aggiungere un elemento nuovo alla celebrazione di questa giornata. Alunni di scuola secon-daria sono stati i protagonisti, accogliendo insieme agli educatori del Centro una sessantina di bambini frequen-tanti la scuola primaria e una cinquantina di anziani dei Centri sociali di alcuni Comuni del ferrarese.L’obiettivo dell’iniziativa era creare un ponte tra genera-zioni diverse attraverso l’esperienza diretta di una giorna-ta scandita in tre momenti distinti ma connessi tra loro.Durante la mattinata alcuni allievi delle scuole hanno pre-sentato delle attività didattiche del C.E.A., guidando gli ospiti in un percorso a tappe: dalla spiegazione del pro-cesso di potabilizzazione agli esperimenti di chimica e fi-sica, dalla visita agli impianti della centrale al laboratorio di microbiologia.
PROGETTI PER IL TERRITORIO
Il C.E.A. si presta inoltre per accogliere ed ospitare eventi e iniziative di particolare interesse per la comunità locale, come ad esempio i campi estivi ricreativi per i bambini dei Comuni limitrofi o convegni per enti e associazioni impegna-ti nella salvaguardia dell’ambiente e delle risorse idriche.
Centro estivo con ASSPDurante l’estate 2010, il C.E.A. ha ospitato gratuitamente il centro estivo Waterland, organizzato dall’ASSP dell’Unione Terre e Fiumi e gestito dalla cooperativa Zucchero Filato.Un educatore del C.E.A. ha collaborato con gli educatori della cooperativa per tutta la durata del campo, per-mettendo ai ragazzi di mettersi alla prova anche come piccoli naturalisti.I quaranta bambini e ragazzi ospiti si sono cimentati in atti-vità diverse, impegnandosi e divertendosi, potendo usufrui-re di tutte le strutture del C.E.A.: dalla sala multimediale per le proiezioni video alla sala gioco e mensa, dal giardino alla biblioteca, dai laboratori didattici a quelli di microscopia.
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
100 101
2
Ricerca e innovazione
PALMARI – GESTIONE ORDINI DI INTERVENTO
C.A.D.F. S.p.A. gestisce un territorio molto esteso e tratta un volume annuo di Ordini di Intervento (in seguito OI) relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria molto elevato (circa 30.000). Per un miglior controllo degli stes-si, da circa 5 anni si è scelto di informatizzare l’iter com-pleto degli OI, utilizzando hardware e software dedicati. Il personale operativo, dotato di computer palmare, prende in carico gli OI di competenza mediante un collegamento al server e successivamente, col procedere delle lavora-zioni, scarica i materiali utilizzati, le prestazioni di terzi e le ore impiegate per portare a termine l’ordine.
TELELETTURA CONTATORI
C.A.D.F. S.p.A. ha avviato la sperimentazione di un si-stema di telelettura dei contatori acqua applicata a un distretto di 200 utenti sul litorale. Il progetto ha lo scopo di monitorare in continuo i consumi, segnalando tempe-stivamente all’operatore di zona la presenza di un emun-gimento continuo e quindi l’eventuale perdita idrica nel-l’impianto privato.Si precisa inoltre che mediante questa metodologia si è ov-viato anche al problema della difficoltà di lettura diretta del contatore dovuta all’assenza dei proprietari (spesso utenti non residenti) e alla presenza di recinzioni invalicabili.Lo step successivo sarà quello di aumentare il numero di utenti monitorati e di dotare i distretti creati di misuratori di portata, in modo da poter effettuare il bilancio idrico e riuscire a controllare le perdite occulte anche sulle con-dotte distributrici.
MODELLO IDRAULICO
Al fine di ottenere una gestione efficiente del proprio si-stema acquedottistico, C.A.D.F. S.p.A. si è dotato di un avanzato software idraulico che consente la modellazione matematica dell’intero sistema. Questo, supportato da un capillare apparato di telecontrollo, ha consentito di cono-scere nel dettaglio il comportamento idraulico delle reti e degli impianti in ogni condizione di funzionamento, di progettarne ogni intervento e opera di adeguamento e completamento, e di disporre di strumenti di decisione per ottimizzarne il funzionamento e la gestione economica. Sfruttando il modello idraulico si è potuto iniziare a pianificare la distrettualizzazione della rete ai fini della ricerca di perdite e l’ottimizzazione energetica degli impianti di sollevamento.Come si può evincere dal grafico, le perdite di rete hanno avuto un trend negativo dal 2003 ad oggi, passando da 3822 m3/Km a 2941 m3/km del 2010. Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Emilia-Romagna indica il limite di 3500 m3/km per anno sulle perdite di rete per zone non urbane come obiettivo da conseguire entro il 2016.
C.A.D.F. S.p.A. ha raggiunto tale obiettivo già nel 2005, continuando in una politica volta all’efficientamento della propria rete. Secondo il recente studio “Perdite e riabili-tazione delle reti” effettuato da C.A.D.F. S.p.A. in colla-borazione con AGAM S.p.A., ASM Pavia S.p.A., Padania Acque S.p.A., AMGA S.p.A., SMAT S.p.A., tra il 2016 e il 2021 C.A.D.F. S.p.A. raggiungerà un obiettivo di perdite di 2.570 m3/Km.
3500
3700
3833
3600
3477
3366
3033
2847
3211
2041
3900
3300
3100
2900
2700
2500
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
PERDITE LINEARI DI RETE ACQUEDOTTISTICA
LEGENDA
perdite lineari C.A.D.F.
PTA Regione E.R. Anno 2016
studio AGFAM S.p.A anno 2021
CODIGESTIONE ANAEROBICA FANGHI FORSU NELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI COMACCHIO
L’impianto di depurazione di Comacchio è il più grande a disposizione di C.A.D.F. S.p.A. Al fine di sfruttarne al mas-simo le sue potenzialità, è stata realizzata un’analisi inter-na volta a monitorare la capacità di trattamento residua dell’impianto, che può essere adeguatamente sfruttata per produrre energia utilizzando le infrastrutture esistenti.Dallo studio effettuato è emerso che trattando nei dige-stori del depuratore tutti i fanghi prodotti dagli impianti dislocati sul territorio di C.A.D.F. rimane ancora una capa-cità residua di trattamento che può essere utilizzata per trattare una quantità di FORSU stimata in 22.000 tonnel-late all’anno.Con FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) si identifica la digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani. È una fonte altamente concentrata di carbonio che permette di soddisfare l’esigenza della li-nea acqua per il miglioramento del rendimento depurativo in generale e dell’azoto in particolare. È la fonte fonda-mentale per la produzione di biogas da cui, con opportuni
gruppi di cogenerazione, si ottengono elevate quantità di energia elettrica ed energia termica.C.A.D.F. S.p.A. ha realizzato una serie di investimenti volti ad integrare nell’impianto di depurazione di Comacchio, adibito da sempre ad attività di smaltimento reflui e per-colati, l’attività di codigestione anaerobica della FORSU.La soluzione impiantistica attualmente in uso prevede una prima fase di pretrattamento del rifiuto seguita da dige-stione anaerobica (finalizzata alla produzione di biogas uti-lizzato per la generazione di energia elettrica e termica), e una successiva fase di compostaggio aerobico del fango proveniente dalla disidratazione del digestato, finalizzata alla produzione di fertilizzante organico di qualità.Contestualmente alla fase di affinamento della miscela fanghi-FORSU, una frazione di FORSU viene sottratta alla linea principale di trattamento ed inviata ad un fermenta-tore in grado di produrre in loco carbonio solubile imme-diatamente utilizzabile dalla linea acqua per ottimizzare il processo di abbattimento dell’azoto.L’impianto è in fase autorizzativa.
FILIERA DI TRATTAMENTO
FILIERA DI TRATTAMENTOimpianto di ComacchioFanghi esterni
Acque reflue
Fermentatore Digestore/i
Disidratatore effluenti
CompostaggioPressoestrusore
CogenerazioneLinea di selezione
fermentatoi
FORSU
pressata
fanghi di
depurazioneeffluent e
biogas ENERGIA
ACQUADEPURATA
FORSU
Relazione sociale
COMPOSTDI QUALITÀ
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
102
103
2
L’impegno nel sociale
e la cooperazione internazionale
“PROGETTO DIGA” – ST. ALBERT’S MISSION - ZIMBABWE
O.I.N. 2132 - € 2.455,00Nel 2010 è stata effettuata come unica iniziativa di liberalità a sostegno della Cooperazione verso i paesi del Terzo Mondo.È nell’ambito di una compartecipazione economica dell’im-porto sopraindicato, come contributo di partecipazione in partnership pubblica ad un progetto parzialmente finanzia-to con il fondo per lo sviluppo della Cooperazione Ferrare-se della provincia di Ferrara, denominato “Progetto Diga”, dell’importo complessivo di € 156.000 portato avanti dalla ONG ferrarese IBO Italia – Soci Costruttori e da A.S.I. – As-sociazione Sanitaria Internazionale di Roma.Il progetto consiste nel realizzare una serie di opere di approvvigionamento idrico e potabilizzazione per un ospedale missionario sito nel distretto di Centinare, in Zimbabwe, nella zona nord del paese nella valle del fiume
Zambesi al confine con il Mozambico.Il progetto prevede la realizzazione di una diga in terreno per la raccolta delle acque piovane, di un potabilizzatore, di un sistema di irrigazione e di potenziamento della rete idrica del villaggio a servizio delle scuole primarie e se-condarie e dell’orfanotrofio.L’anno 2010 è stato un anno “interlocutorio”, nel senso che è stato preparatorio alla missione svoltasi nel 2011 e che ha portato alla messa in funzione dell’impianto di potabilizzazione a servizio dell’ospedale e del villaggio (produzione circa 20 mc/h). Nel 2010 è stata effettuata la 1^ missione con cui l’impianto prodotto in Italia è stato trasportato ed allestito e sono stati realizzati una parte dei collegamenti idraulici necessari. Inoltre sono stati ef-fettuati i primi test di funzionalità e taratura.Con la seconda missione del 2011 verranno poi completati i collegamenti elettrici ed idraulici e la taratura del pro-cesso depurativo.Altre erogazioni e contributi a favore di organizzazioni non profit sono esposti nella tabella che segue:
Contributo per la realizzazione di un nuovo impianto per lo smaltimento delle acque reflue del St. Orsola Hospital di Matiri - TaraKa (Kenya)
Contributo Comunità Alloggio “Don Bosco” fornitura di un tubo in polietilene
Contributo per il ripristino fognario Canale Valle Oriola a Rero
Sponsorizzazione manifestazione “Sceriffi Ecologici” progetto educazione ambientale nelle scuole prima-rie comune di Tresigallo
Contributo al progetto di educazione alimentare “Il Filoverde” realizzato dalla Scuola Secondaria di I grado di Codigoro
Contributo per la realizzazione del progetto “Emergency Days 2008” fondi destinati all’ambulatorio pedia-trico di Goderich in Sierra Leone
Contributo alla manifestazione “50° Anniversario Alluvione di Goro” Comune di Goro
Contributo Agenzia di Ambito per i servizi pubblici di Ferrara: indagine del grado di soddisfazione degli utenti per il Servizio Idrico Integrato e Servizio di gestione dei rifiuti urbani
Sponsorizzazione progetto “SALVA LA GOCCIA” indetto dal Comune di Codigoro: progetto ambientale nelle scuole primarie
Contributo per la realizzazione del progetto “Emergency Days 2009” fondi destinati al progetto “Lasciateci in pace”
“SCERIFFI ECOLOGICI”: progetto di salvaguardia e tutela ambientale nelle scuole primarie di Tresigallo
Contributo alla realizzazione “Progetto diga e acqua da bere” per l’Ospedale St. Albert in Zimbabwe
FRESA SCALARE
PETRIFILM-BATTERIA + COLI
MULTIMETRO DIGITALE E MATERIALE VARIO
Anno Iniziativa Destinatario
Onlus Emiliano De Marco
Comun. Alloggio Don Bosco
Comune di Tresigallo
Comune di Tresigallo
Scuola Sec. di 1° grado di Codigoro
Ass.ne Emergency onlus
Comune di Goro
ATO6 Ferrara
Comune di Codigoro
Emergency Ferrara
Comune di Tresigallo
IBO
AFRICA
AFRICA
AFRICA
AFRICA
Importo
2008
2009
2010
€ 5.000,00
€ 324,00 € 2.000,00 € 2.000,00
€ 1.000,00
€ 1.000,00 € 1.000,00 € 3.200,00
€ 500,00 € 1.000,00 € 2.000,00 € 2.000,00
€ 93,24 € 286,20 € 1.339,53 € 484,80
Relazione sociale
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
106 107107
Relazione economica
3
Il bilancio sociale si conclude con la riclassificazione dei dati contabili a valore aggiunto: un approccio di rendicontazione che sottintende la volontà di dare conto di performance e risultati sociali agli stakeholder. Dall’analisi dei dati presentati emerge come l’azienda C.A.D.F. S.p.A. nei tre anni sia riuscita a migliorare il proprio risultato economico grazie a un contenimento dei costi di godimento beni di terzi e dei costi del personale.
2010
importi
Valore della produzione del periodo
%
26.397.808
2009
importi %
24.303.782
2008
importi %
22.537.555
Costi materie prime, consumo e merci
Costo per servizi
Costo per godimento beni di terzi
Altri costi diversi di gestione
VALORE AGGIUNTO
Costi per il personale
MARGINE OPERATIVO LORDO
Ammortamenti, altre svalutazioni e accantonamenti
RISULTATO OPERATIVO
Proventi e oneri finanziari
REDDITO DELLA GESTIONE CORRENTE
Proventi e oneri straordinari
REDDITO AL LORDO DELLE IMPOSTE
Imposte esercizio
REDDITO NETTO DELL’ESERCIZIO
2.961.024
8.859.106
4.915.027
321.493
9.341.158
6.424.876
2.916.282
1.435.171
1.481.111
- 29.969
1.451.142
- 372.828
1.078.314
886.000
192.314
-
-
-
-
=
-
=
-
=
+/-
=
+/-
=
-
=
100,0%
11,2%
33,6%
18,6%
1,2%
35,4%
24,3%
11,0%
5,4%
5,6%
-0,1%
5,5%
-1,4%
4,1%
3,4%
0,7%
2.175.883
8.008.063
5.050.284
813.751
8.255.801
6.557.075
1.698.726
921.868
776.858
- 149.914
626.944
- 201.582
425.362
408.500
16.862
100,0%
9,0%
32,9%
20,8%
3,3%
34,0%
27,0%
7,0%
3,8%
3,2%
-0,6%
2,6%
-0,8%
1,8%
1,7%
0,1%
2.135.654
6.963.489
5.129.023
505.605
7.803.784
6.466.441
1.337.343
425.049
912.294
- 242.877
669.417
- 296.011
373.406
362.000
11.406
100,0%
9,5%
30,9%
22,8%
2,2%
34,6%
28,7%
5,9%
1,9%
4,0%
-1,1%
3,0%
-1,3%
1,7%
1,6%
0,1%
Nel 2011 è stato svolto uno studio triennale avente per oggetto le performance economico-finanziarie di azien-de concorrenti operanti nel settore del servizio idrico in-tegrato. Dalle risultanze del lavoro sono emerse alcune importanti informazioni di natura economica relative al-l’azienda C.A.D.F. S.p.A. derivanti sia da una comparazio-ne temporale delle performance realizzate (esercizi 2008-2009-2010) sia da un confronto con le medie di settore. Si espongono di seguito i principali risultati dello studio.Analizzando il ROA (return on assets) emerge che il ca-pitale investito dall’azienda C.A.D.F. S.p.A. nelle diverse attività ha manifestato un rendimento superiore rispetto alla media di settore, rivelando una gestione efficiente del capitale investito, indipendentemente dalle modalità di finanziamento. Tale andamento positivo dell’azienda è confermato ponendo l’attenzione sul ROI (return on inve-stment), anch’esso sopra la media di settore. Il risultato dell’analisi si mostra positivo anche sulla base di un con-fronto temporale di tali indici (seppur con una leggera flessione del ROI nel 2010).
L’analisi del ROE (return on common equity), contraria-mente, rivela una redditività del capitale proprio inferiore alla percentuale media di settore (seppur crescente dal 2008 al 2010); stesso andamento mostra il calcolo del ROS (return on sale), dato dal rapporto tra il margine ante oneri finanziari e i ricavi e mirato a comprendere la rela-zione fra i prezzi (tariffe) di vendita ed i costi connessi con la gestione operativa (l’indicatore in oggetto mostra, quindi, una redditività delle vendite bassa a testimonian-za un basso scostamento delle tariffe rispetto ai costi operativi sostenuti).
A conferma di una politica di prezzi (tariffe) contenuti, l’analisi del turnover mostra livelli superiori alla media di settore, allineandosi sulla dimostrazione di efficienza gestionale del capitale investito.
LEGENDA
media di settore
azienda C.A.D.F. S.p.A.
2008
3,654,46
2009
ROA
3,52
4,89
2010
4,175,60
2008
6,72 6,70
11,06
2009
ROI
14,17
2010
7,99
13,95
2008
3,92
0,30 0,40
2009
ROE
4,58
2010
7,03
4,40 4,91 4,75
7,23
2008
12,02 12,25
14,53
2009
ROS
2010
Turnover (media di settore)
Turnover(azienda C.A.D.F. S.p.A.)
2008 2009 2010
0,30
0,90
0,29
1,02
0,29
0,77
La politica di gestione delle scorte si dimostra prudenzia-le per il triennio 2008-2010, con una crescita dei giorni
medi di scorta (da 13,81 gg del 2008 si passa a 14,74 nel 2009 e a 18,06 nel 2010), attestandosi sopra la media di settore (pari a 8 giorni).La gestione finanziaria, nel 2010, si rivela in netto miglio-ramento rispetto al 2008 e al 2009. Il costo medio di indebitamento finanziario (%) si mostra, infatti, per il 2010 notevolmente inferiore rispetto alla me-dia di settore (contrariamente a quanto risulta nei due anni precedenti).
Costo medio di indebitamento(media di settore)
Costo medio di indebitamento (azienda C.A.D.F. S.p.A.)
2008 2009 2010
5,44
6,78
3,84
5,36
3,55
1,11
108
Relazione economica3
L’analisi dei principali risultati economici in termini pro-capite (in relazione ai dipendenti) mostra che l’azienda C.A.D.F. S.p.A., pur migliorando di anno in anno l’anda-mento di tali indici, si attesta ancora al di sotto della media di settore.
2008
137,17
151,31 151,62
2009
RICAVO PRO CAPITE
2010
48,20 49,40 50,30
81,20
110,00 114,10
45,22 45,22 45,6746,22
2008
207,3 213,3225,8
2009
COSTO LAVORO PRO CAPITE
2010
61,48 64,86
2008 2009
VALORE AGGIUNTO OPERATIVO PRO CAPITE
2010
LEGENDA
media di settore
azienda C.A.D.F. S.p.A.
Le dilazioni mediamente concesse alla clientela risultano infe-riori alla media di settore, cosi come la durata media dei debiti commerciali (a prova di un contenuto sostegno finanziario me-diamente richiesto e ottenuto dai fornitori).
LEGENDA
media di settore
azienda C.A.D.F S.p.A.
109
2008
197,07174,53 164,19
146,14184,48
198,65
2009
DURATA MEDIA CREDITI COMMERCIALI (gg) DURATA MEDIA DEBITI COMMERCIALI (gg)
2010 2008
317,0 301,0338,0404,0 388,0
326,0
2009 2010
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
Obiettivi di miglioramento
4
112
Di seguito sono presentati gli obiettivi di miglioramento, sia di natura annuale che pluriennale, che l’Azienda C.A.D.F. S.p.A. si assume al fine di rispettare le esigenze emerse dal dialogo attuato con gli stakeholder nei prossimi anni. La necessità di contemplare obiettivi realizzabili nell’arco del prossimo triennio e non solo nel 2011 deriva dal fatto che la società basa la propria attività su una programma-zione triennale.Gli obiettivi descritti non considerano, pertanto, informa-zioni di natura economica ma pongono l’accento su aspet-ti qualitativi finalizzati al miglioramento della gestione e del dialogo con gli stakeholder. Tali parametri e azioni sono esposti in considerazione delle diverse categorie di stakeholder, considerando quanto rilevato in fase di mo-nitoraggio degli indicatori e delle istanze pervenute dalle iniziative di coinvolgimento attuate nella prima edizione del bilancio sociale.
113
Le principali attività programmate prevedono la revisione delle procedure del Servizio Utenza, l’adeguamento degli indicatori di processo e l’attuazione di una nuova indagine di customer satisfaction. In particolare ci si propone di ridurre i tempi per le verifiche letture, verifiche funzionamento contatore e verifica inversione contatore.Anche l’attività relativa alla sostituzione contatori programmata per zona sarà interessata da alcune migliorie nelle procedure: gli utenti interessati saranno avvisati attraverso volantini nella buchetta della posta, avvisi sui giornali e ad esecuzione avvenuta sarà inviata un’ apposita lettera con i dati relativi alla lettura del vecchio misuratore e la matricola del nuovo.Gli investimenti relativi alla rete idrica saranno caratterizzati da una più intensa attività di manutenzione e adeguamento, anche funzionale delle strutture, degli impianti di potabilizzazione, degli impianti dislocati sul territorio.
La Società, considerando la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro un elemento fondamentale ed imprescindibile della gestione aziendale, prevede di aumentare sensibilmente le ore di formazione del personale (la previsione è di raddop-piare tali ore nel 2011 e triplicare nel 2012). Oltre all’attività formativa, annualmente vengono rivisti, anche sulla base delle innovazioni tecnologiche adottate, i documenti di valutazione dei rischi e redatte nuove procedure la cui applicazione è regolarmente monitorata e documentata dal SPP.
Accrescere il dialogo con i fornitori sensibilizzando un sempre maggior numero di soggetti nella compilazione del questionario.Per rispondere alle istanze manifestate si attueranno procedure per l’allineamento delle reciproche attese. Inoltre, ci si propone di attuare gli opportuni correttivi per agevolare la fase di scarico merci e semplificare la modulistica, anche mediante un’attività di dialogo puntuale con le aziende fornitrici al fine di trovare le misure che possano al meglio ri-spettare le loro necessità.Altro aspetto emerso è la necessità di miglioramento della comunicazione inerente le iniziative del Centro di Educazione Ambientale: a tal fine ci si propone di divulgare materiale informativo anche a tale categoria di stakeholder.
Anche per i clienti, volontà dell’azienda C.A.D.F. S.p.A. è quella di accrescere il dialogo con i propri clienti e aumentare l’informativa relativa alle iniziative del Centro di Educazione Ambientale. Allo scopo di rispettare le loro istanze ci si propone altresì di comprendere le criticità manifestate nella capacità di ascolto di reclami e improntare azioni di migliormento.
Allo scopo di migliorare la gestione della risorsa idrica, è obiettivo dell’azienda C.A.D.F. continuare con l’azione di monitoraggio e interventi al fine di diminuire progressivamente le perdite lineari (azione che vede annualmente una significativa diminuzione delle perdite lineari : nel 2010 la perdita al m3/Km anno è diminuita a 2887 contro i 3211 del 2009).Contestualmente, riconoscendo l’importanza dell’impatto ambientale della propria attività, ci si propone di attuare una politica di riduzione dei consumi energetici e contemporaneamente generare risparmi di natura economica. Le iniziative sul territorio saranno caratterizzate da interventi, anche ingenti dal punto di vista economico, sugli im-pianti dell’intero ciclo idrico, con aggiunta di adeguamenti funzionali agli impianti di depurazione e fognari. La volontà è quella di realizzare un nuovo depuratore intercomunale nel territorio. Per ciò che attiene gli aspetti di sensibilizzazione, nuove azioni di comunicazione saranno intraprese in merito alle attività del Centro di Educazione Ambientale.Inoltre, verrà effettuata un’indagine verso i Dirigenti Scolastici volta a valutare il livello di conoscenza del Centro di Educazione Ambientale e il livello di soddisfazione dell’attività fino ad ora realizzata.
Utenti
Risorse umane
Fornitori
Clienti
Territorio
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
Campione frazione rappresentativa di una entità o di una popolazione.
Captazionericerca di pozzi e riserve d’acqua dove poter effettuare l’emungimento.
Customer satisfaction letteralmente “la soddisfazione del cliente”: è un parametro utilizzato per conoscere la bontà di un determinato ser-vizio offerto al pubblico.
C
Digestione dei fanghi processo biologico che sfrutta l’azione di adatti microrganismi per la mineralizzazione dei fanghi, cioè per la trasfor-mazione, in prodotti più semplici e stabili (non putrescibili), del materiale organico contenuto nei fanghi; materiale costituito, generalmente, da sostanze che si degradano con difficoltà (cellulosa, grassi, ecc.). La digestione può essere digestione anaerobica o digestione aerobica.
Distrettualizzazionenell’ambito delle reti di distribuzione di acqua, il termine rappresenta la tecnica di suddividere una intera rete in di-stretti omogenei, territorialmente raccolti e con caratteristiche idrauliche simili al fine di migliorare la gestione e la manutenzione della rete.
D 115
Glossario
AA 1000(AccountAbility 1000) - standard (non certificabile) sviluppato dall’ISEA (Institute of Social and Ethical Accountabili-ty), frutto dell’evoluzione, nei processi di bilancio, auditing e reporting etico dovuti alla pratica, alla loro applicazio-ne concreta, all’elaborazione di studiosi ed a standard già esistenti. AA 1000 è nato per migliorare le performance complessive delle organizzazioni mediante l’aumento della qualità nell’accounting, auditing e nel reporting sociale ed etico. È un modello dinamico per il miglioramento continuo con un approccio progressivo che consente la sua costruzione nel tempo.
Accountability rendere conto. Accountability significa che aziende e organizzazioni devono essere in grado di giustificare pubbli-camente i propri comportamenti. Un’organizzazione è “accountable” se rende conto periodicamente e comunica in modo trasparente alle parti interessate quanto è stato fatto nel corso delle proprie attività.
Adduzione nei sistemi di distribuzione idrica è il passaggio dai punti di prelievo dell’acqua potabile ai serbatoi, prima dell’im-missione nella rete di distribuzione.
A
Budgetprogramma di gestione espresso in termini quantitativo-monetari, riferito al periodo di un anno che supporta la dire-zione nella guida aziendale verso gli obiettivi di efficienza e di efficacia gestionale.
B114
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
stakeholderportatore di interesse. Con questo termine sono indicate tutte le categorie di soggetti che possono influenzare, essere influenzati o avere un interesse per le attività dell’impresa/banca come le risorse umane, gli azionisti, i clienti, la comu-nità nazionale e lo Stato, i fornitori, le generazioni future.
S
117
Emungimento attività che consiste nell’estrarre acqua o idrocarburi allo stato liquido dal sottosuolo.
E
Governanceinsieme dei criteri e dei processi di governo in un’organizzazione.
G
Pozzo piezometrico pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di volano idraulico cioè di rendere immediata-mente disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all’apertura delle valvole in centrale.
P
Glossario
116
C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010 C.A.D.F. Bilancio Sociale 2010
118
Questionario di valutazione del documento di Bilancio Sociale Dati generali del compilatore (compliare solo la sezione che interessa)
Provincia di residenza:
Sesso M F
Anno di nascita:
Categorie di appartenenza: Fornitore
Personale interno
Utente
Istituzioni
Collettività
Professione: Dipendente
Libero Professionista
Studente
Pensionato
Disoccupato
Altro
L’azienda C.A.D.F S.p.A. e il Bilancio Sociale
Come è venuto in possesso/conoscenza del bilancio sociale? Convegno di presentazione
Ricevuto dall’azienda tramite una dipendenza
Internet
Per motivi di studio
Ricevuto per posta
Tramite conoscenti
Altro (specificare)
Quale capitolo del bilancio socialeha trovato più interessante? Identità aziendale
Relazione economica
Relazione sociale
Utenti
Clienti
Fornitori
Risorse Umane
Territorio
119
Quali argomenti vorrebbe approfondire o aggiungere?
Che giudizio assegna al Bilancio Sociale Dell’azienda C.A.D.F S.p.A.? (1=minimo 4=massimo) Completezza
Chiarezza
Trasparenza
Verificabilità
Grafica
Commenti e suggerimenti
Identità aziendale Relaz. Economica Relaz. Sociale
Riferimenti per il pubblico
Attività oggetto del Bilancio SocialeServizio idrico integrato
PresidenteCristiano Bertelli
Direttore GeneraleSilvio Stricchi
Responsabile QualitàGianni Marani
Responsabile LaboratorioFranco Gnudi
Dirigente Settore AmministrativoAnnibale Cavallari
Responsabile Settore Giuridico LegalePietro Zoli
Dirigente Settore TecnicoCarlo Bariani
Ringraziamenti
Ai sindaci dei Comuni soci di C.A.D.F. , ai Clienti e Forni-tori che ci hanno permesso, grazie al loro contributo, di redigere questo documento. Un sentito ringraziamento a tutti i dipendenti di C.A.D.F. che lavorano ogni giorno in azienda con entusiasmo e al puntuale, paziente ed effi-ciente lavoro di coordinamento di Cinzia Boscolo che ci ha consentito di portare a termine il Bilancio Sociale.
Progetto editorialeSegni e Suoni srlL.I.V.E. srl - Spin off dell’Università Politecnica delle Marche
Progetto graficoSegni e Suoni srl
Crediti fotograficiFotoliaIStockphotoGalleria fotografica CADF
StampaLa Pieve Poligrafica Editore Villa Verucchio S.r.l.
Il Bilancio Sociale è stato stampato su carta FSC (Forest Stewardship Council)
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