Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Bilancio di sostenibilità 2014

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Bilancio di sostenibilità

2014

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Con immenso piacere siamo qui a presentarVi il Bilancio di Sostenibilità 2014 del gruppo AQP S.p.A.Il Bilancio di Sostenibilità testimonia il naturale ritorno della Società alla reportistica sociale ed ambientale d’impresa, tema da sempre a Noi molto caro, i cui primi segnali di attenzione risalgono al 1999, anno di redazione del primo rapporto ambientale nonché di trasformazione dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese in società per azioni. Da quel momento abbiamo affrontato un lungo percorso caratterizzato da trasformazioni e riorganizzazioni che ha reso AQP S.p.A. la più grande realtà del servizio idrico integrato in Italia, e tra i maggiori player europei.Il ruolo che rivestiamo nell’ambito del servizio idrico integrato ci impone di rendicontare non solo la nostra capacità di creare valore, ma soprattutto di esplicitare in che modo il nostro operato vada nella direzione di un valore responsabile e sostenibile, rispettoso dell’equilibrio economico, dell’ambiente e delle risorse umane. Nella veste di gestore di un bene prezioso come l’acqua, la nostra società contribuisce per vocazione naturale alla

diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile ed alla conservazione e preservazione del patrimonio naturale e culturale del territorio. Tale missione è rafforzata proprio dalla nostra volontà di dotarci di uno strumento di rendicontazione e pianificazione delle attività in un’ottica di sostenibilità, quale appunto il Bilancio di Sostenibilità, che contempla in maniera integrata informazioni di tipo ambientale, sociale ed economico.Per fare questo si è rivelato fondamentale l’apporto dei nostri stakeholders e il dialogo partecipato con gli stessi che ha consentito la definizione di strategie e regole di condotta che hanno rafforzato l’appartenenza di AQP S.p.A. ad un territorio dalle grande potenzialità. Nelle pagine che seguono troverete illustrate le performance e gli obiettivi realizzati e da realizzare, i risultati del dialogo intrapreso con gli stakeholders ed i progetti in campo. Nel rinnovare il ringraziamento a tutti gli stakeholders coinvolti ed in particolare al personale tutto, che per l’impegno profuso, ha consentito la redazione del Bilancio di Sostenibilità 2014, Vi auguriamo una buona lettura.

L'AQP S.p.A. contribuisce

per vocazione naturale alla

diffusione della cultura

dello sviluppo sostenibile

ed alla conservazione

e preservazione del patrimonio

naturale e culturale del

territorio

Lettera agli Stakeholders

Nicola Costantino(Amministratore Unico)

Nicola Di Donna(Direttore Generale)

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Report di sostenibilità

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Il presente documento, dopo diversi anni, rappresenta la prima edizione del Report di sostenibilità di AQP S.p.A. redatto secondo le norme del Global Reporting Initiative (di seguito anche “GRI”); in particolare, nella redazione del presente bilancio di soste-nibilità si è fatto riferimento alle “G4 Su-stainability Reporting Guidelines”, definite nel maggio 2013 dal GRI e limitatamente a taluni aspetti, ove ritenuto opportuno, sono state integrate con le informazioni richieste dal supplemento settoriale “G4 Electric Uti-lities Sector Disclosures”. La società ritie-ne che le suddette linee guida vadano nella direzione di una maggiore attenzione allo stakeholder engagement.Le informazioni contenute nel presente report rappresentano le dimensioni del Gruppo, composto da Acquedotto Pugliese S.p.A. e dalla sua controllata Aseco S.p.A., e sono riportate senza omettere informa-zioni o dati significativi. Le stesse, sulla scorta di un miglioramento del processo di coinvolgimento degli stakeholder, saranno sempre più analiticamente presentate nei report dei prossimi esercizi, unitamente ad un maggior dettaglio degli obiettivi del Gruppo.Al solo fine di agevolare la lettura ai por-tatori di interesse, le informazioni ed i dati rendicontati, sono stati comparati con i corrispondenti valori delle annualità 2012 e 2013 che naturalmente, essendo questo il primo, non provengono da alcun prece-dente report.Processo di reportingPer la definizione del processo di repor-ting sono state prese a riferimento le linee guida internazionali Accountability 1000, standard di processo predisposto dall’ISEA (Institute of Social and Ethical Accountabi-lity) che rivolge particolare attenzione all’a-scolto e al dialogo con gli stakeholder.In tale prospettiva la società ha avviato un processo di improvement della gestione della sostenibilità e della reportistica che si fonda sul miglioramento continuo della me-todologia interna di analisi della materialità in conformità alle indicazioni contenute nel framework dell’International Integrated Reporting Committe (IIRC), ove si richiede

che la ponderazione tra tematiche di inte-resse e aspettative degli stakeholder av-venga mediante l’incrocio con la strategia aziendale. AQP intende puntare alla defini-zione di un modello di reportistica integrata ove alla base del processo di reporting vi sia un maggiore coinvolgimento dei porta-tori di interessi ed un’analisi di materialità rigorosa.L’analisi di materialità condotta nel 2014 è stata effettuata realizzando un’attività di mappatura e prioritizzazione degli sta-keholder rilevanti per AQP, che ha visto il coinvolgimento delle differenti aree azien-dali dedicate alle relazioni con i diversi por-tatori di interesse. Le informazioni e i dati gestiti derivano soprattutto da documenti e sistemi informativi interni e, solo in minima parte, da fonti esterne. Sono stati rilevati considerando i processi aziendali esistenti e organizzando un sistema di rendiconta-zione basato sull’utilizzo di apposite sche-de di rilevazione indirizzate alle specifiche aree aziendali.Il perimetro di rendicontazioneIl perimetro di rendicontazione del report di sostenibilità coincide con l’area di consoli-damento del gruppo AQP che ricomprende anche i dati economici e patrimoniali (con-solidati con il metodo integrale) della con-trollata Aseco S.p.A., società partecipata al 100%.L’asseverazionePur essendo il primo anno di applicazione del report di sostenibilità, AQP ha chiesto ad un soggetto terzo, che presenta le ca-ratteristiche di professionalità e indipen-denza, di verificare il rispetto dei principi di reporting e del livello di informazioni di so-stenibilità previsti dalle linee guida GRI-G4.La società di revisione BDO S.p.A. del network BDO International ha sottoposto a revisione limitata il bilancio di sostenibi-lità 2014. La relazione conforme ai criteri di limited assurance engagement, è emessa ai sensi dell’International Standards on Assurance Engagements 3000: Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Financial Information emanato dall’International Auditing and Assurance Standard Board (IAASB) dell’International

Federation of Accountants (IFAC).Il gruppo di lavoroPer la redazione del report di sostenibilità 2014 AQP è stato costituito un gruppo di la-voro interno:(Responsabile del Gruppo di Lavoro)Responsabile Affari Regolamentari – dott. Luigi De Caro; Affari Regolamentari – dott.ssa Elodia Gagliese; Controllo di Gestione – dott.ssa Anna Bollettieri; Risorse Umane – dott. Emanuele Fino; Approvvigionamenti e Contratti – per. ind. Emanuele Fiorito.Si ringraziano per il supporto professionale la prof.ssa Chiara Mio, il prof. Andrea Ven-turelli ed il dott. Leonardo De Giosa.Si ringraziano inoltre tutti i colleghi che hanno fornito il loro contributo, in partico-lare:dott. Pierpaolo Abis; ing. Danilo Ancora; sig.ra Nunzia Andriola; dott.ssa Camilla Antola; dott. Francesco Ardito; ing. Massimiliano Baldini; ing. Sergio Blasi; dott.ssa Maria Bottalico; sig. Antonio Brescia; ing. Santa Busano; dott.ssa Daniela Campanile; sig.ra Daniela Capogna; avv. Maurizio Cianci; sig.ra Angela Cotrona; dott. Gennaro Cotugno; sig. Francesco De Fonte; ing. Gianluigi Fiori; dott. Enzo Introna; dott. Domenico Larove-re; dott.ssa Monica Leonetti; dott. Franco Lovecchio; dott.ssa Deborah Ludovico; sig. Donato Marinelli; avv. Giorgio Martellino; ing. Gianfredi Mazzolani; dott. Domenico Miscioscia; ing. Marco Mottola; ing. An-tonio Orlando; dott. Vito Palumbo; dott.ssa Eugenia Paradiso; sig. Vincenzo Patruno; sig. Carmine Pellegrini; sig.ra Lucrezia Pic-colo; dott.ssa Caterina Quagliarella; ing. Giuseppe Rizzi; sig. Gigi Rizzo; dott. Pietro Scrimieri; Sig. Marco Scannicchio; ing. Mauro Spagnoletta; dott.ssa Antonella Strambelli; Dott. Francesco Tempesta; dott.ssa Luigia Troiano; dott. Giuseppe Valentini; ing. Luciano Venditti; ing. Monica Vicenti.Informazioni:Acquedotto Pugliese S.p.A.Via S. Cognetti, 36 – 70121 BARIDirezione Pianificazione e ControlloArea Affari Regolamentaridott. Luigi De Carotel. 080 572 3027 - fax 080 572 3058www.aqp.it

Nota metodologica

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Indice

1 Lettera agli stakeholder

2 Nota metodologica

4 Presentazione del Gruppo AQP S.p.A.

4 Vision, Mission e Valori

5 La nostra storia

6 Il contesto nel quale operiamo

9 Il governo della politica della sostenibilità

11 L'importanza dei nostri stakeholders

13 Le Nostre performances

14 I risultati economici e il valore aggiunto

20 Istituzioni e territorio

29 Il nostro personale

38 I nostri fornitori e partner

45 I nostri clienti

58 Il Servizio idrico integrato e l'Ambiente

80 Appendici

80 Glossario

82 Tavola di correlazione dei contenuti GRI-G4

91 Dichiarazione di Assurance

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Report di sostenibilità

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Acquedotto Pugliese S.p.A. nasce dalla tra-sformazione in società per azioni dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese (E.A.A.P.) come previsto dal Decreto Legislativo n. 141 dell’11 maggio 1999. È tra le maggiori real-tà del servizio idrico integrato (di seguito anche SII) in Italia, provvede alla gestione

del servizio idrico integrato nell’ATO Unico Puglia ai sensi della Convenzione di affida-mento della gestione sottoscritta nel 2002, gestisce altresì, il servizio idrico in alcuni Comuni della Campania ricadenti nell’ATO 1 Campania Calore Irpino ed assicura l’ap-provvigionamento di risorsa idrica in sub-di-

stribuzione ad Acquedotto Lucano S.p.A., gestore del servizio idrico integrato nell’A-TO Unico Basilicata. La sede principale del-la Società è a Bari in via Cognetti, 36, nello splendido palazzo storico progettato da Ce-sare Vittorio Brunetti e decorato da Duilio Cambellotti agli inizi del secolo scorso.

La presentazionedel Gruppo AQP Spa

Assicurare, attraverso un complesso si-stema interconnesso di acquedotti e un articolato sistema di impianti ed opere di ingegneria idraulica, l’approvvigionamento idrico verso i territori gestiti ed assicurare la tutela dell’ambiente attraverso i nostri impianti di depurazione di acque reflue ur-bane, è la nostra Missione.Il rispetto e la tutela del territorio, l’efficien-za energetica e la salvaguardia ambienta-le, il dialogo costante con le comunità ed i territori, la soddisfazione dei clienti e l’at-tenzione alla valorizzazione dei dipendenti sono parte dell’identità aziendale e costi-tuiscono i Valori alla base delle strategie aziendali.La gestione sostenibile di un “bene comu-ne” come l’acqua, la progettazione ed im-plementazione di attività aziendali in un’ot-tica di miglioramento delle prestazioni e di riduzione dell’impatto ambientale costitui-scono le nostre Linee guida.

Vision, Mission e Valori

AQP S.p.A. è tra le maggiori realtà del servizio idrico integrato in Italia

Un particolare del palazzo dell'Acquedotto Pugliese a Bari

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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La nostra storiaLa storia dell’Acquedotto Pugliese è intima-mente connessa con quella del Mezzogiorno d’Italia dove ha svolto e svolge tutt’ora un ruolo fondamentale nella modernizzazione economi-ca e sociale dei territori serviti.Da un’intuizione dell’Ing. Camillo Rosalba e dalla tenacia di politici locali come l’on. Matteo Renato Imbriani, nasce l’idea di un acquedotto che trasporti l’acqua dall’alta Irpinia fino alla Puglia.Il 26 giugno 1902 viene approvata dal Regno d’Italia la Legge n. 245 “per la costruzione e l’e-sercizio dell’Acquedotto Pugliese”.Attraverso un bando di gara, il primo a livello europeo, nel 1906 iniziano i lavori per la costruzione di un canale lungo oltre 200 chilometri che attraversa l’Appennino e porta l’acqua dalle sorgenti del fiume Sele fino alla Puglia, dando lavoro ad oltre 20 mila operai.Il 24 aprile 1915 l’acqua corrente giunge per la prima volta a Bari. Sgorga simbolicamente dalla fontana di piazza Umberto I. L’evento, vissuto con particolare emozione e partecipazione dalle popolazioni locali, segna l’inizio di una nuova era per la Puglia e per le regioni limitrofe.Da quel momento l’acqua non si ferma più, dalle piazze raggiunge le abitazioni e i palazzi di nuova costruzione, dove per la prima volta appa-iono le stanze da bagno.Nel luglio 1999, viene approvato il Decreto Legislativo che trasforma l’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese in Società per Azioni.Con il passaggio delle azioni nel gennaio 2002 dal Governo alle Regioni Puglia e Basilicata, e con successiva cessione da parte di quest’ultima delle proprie quote, la Regione Puglia diviene nel 2011 unico proprietario della Società.

1902 Viene istituito un Consorzio fra lo Stato e le tre province di Bari, Foggia e Lecce, cui è affidato il compito della “Co-

struzione, manutenzione e l’esercizio perpetuo dell’Acquedotto Pu-gliese che verranno concessi in un unico appalto all’industria privata, mercé gara internazionale fra le ditte riconosciute idonee dal Ministero dei lavori pubblici”.

1903 Viene pubblicato il primo bando, ma la relativa gara va de-serta; l’anno successivo viene indetta una seconda gara, a

livello internazionale, cui partecipano cinque ditte italiane e altrettante europee. È la “Società anonima italiana Ercole Antico e soci conces-sionaria dell’Acquedotto Pugliese” che si aggiudica il lavoro, per un importo di Lire 125 milioni. Il contratto viene sottoscritto nel luglio 1905.

1920 Il Regio Decreto n. 2060 del 1919, convertito nella Legge 23 settembre 1920 n° 1365, istituisce con sede a Bari l’”Ente

Autonomo per la costruzione, manutenzione ed esercizio dell’Acque-dotto Pugliese” fissandone l’ordinamento. Alle semplici prerogative della costruzione, manutenzione ed esercizio perpetuo dell’Acquedot-to Pugliese si aggiungono:- costruzione delle condutture interne;- completamento delle opere di rimboschimento del bacino del Sele;- manutenzione di tali opere;- costruzione delle fognature;- collegamento di edifici pubblici alle condutture d’acqua e fognarie;- coordinamento dei piani regolatori con le esigenze di costruzione e

funzionamento delle condotte d’acqua e fognarie; opere di irrigazione;

- costruzione di case popolari e borgate rurali;- risanamento di quartieri ed abitazioni insalubri.

1938 Con il Decreto Legge di agosto, vengono affidati all’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese la costruzione e la gestio-

ne delle fognature nei comuni serviti dall’acquedotto stesso.

1942 Il governo affida all’E.A.A.P. il completamento e la gestione della rete idrica e fognaria della Lucania, attivando gli Ac-

quedotti dell’Agri, del Basento e del Caramola.

1947 Con Decreto Legge del Capo provvisorio dello Stato, viene concesso all’E.A.A.P. un contributo statale per la costru-

zione dell’acquedotto dell’Alta Irpinia.

1972 In coincidenza con l’emergenza conseguente all’epide-mia di colera, viene avviato un complesso programma di

costruzione di nuovi impianti di depurazione diffusi nell’intera regione. Significativi sono quelli a servizio della città di Bari che, in esercizio alla fine degli anni Settanta, consentono al capoluogo pugliese di porsi all’avanguardia nel settore, tra le grandi città italiane.

1999 A maggio viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il de-creto legislativo che sancisce la trasformazione dell’Ente

Autonomo Acquedotto Pugliese in Società per azioni. Da ora in poi si chiamerà Acquedotto Pugliese S.p.A. Azionista unico è il Ministero del Tesoro.

2002 Con la legge finanziaria viene disposta la cessione gratuita dell’intero pacchetto azionario dell’Acquedotto Pugliese

S.p.A., da parte del Ministero dell’Economia e della Finanza, alle Re-gioni Puglia e Basilicata.Nel mese di gennaio il Ministero dell’Economia assegna alle Regioni Puglia e Basilicata l’intero capitale della società in base alla popola-zione residente: circa l’87% viene assegnato alla Puglia e il 13% alla Basilicata.Il 30 settembre 2002 viene sottoscritta con il Commissari Delegato per l’emergenza socio-economico-ambientale la Convenzione con la qua-le viene affidato all’AQP la gestione del servizio idrico integrato per la Puglia fino al 31 dicembre 2018.A dicembre dello stesso anno viene costituita l’Autorità d’Ambito Ter-ritoriale per la Puglia (AATO Puglia), soggetto espressione della co-munità delle amministrazioni locali della Puglia proprietarie delle reti idriche.

2004 Il 30 aprile 2004 viene sottoscritto l’accordo per il trasfe-rimento della gestione del servizio idrico integrato per la

Basilicata dall’AQP all’Acquedotto Lucano S.p.A.

2009 AQP ha acquisito la società Aseco S.p.A. il cui impianto di compostaggio, sito nel territorio di Ginosa Marina (TA),

consente di estendere il ciclo della depurazione anche al trattamento dei fanghi.

2011La Regione Puglia ha acquisito le quote azionarie detenute dalla Regione Basilicata detenendo il 100% del capitale so-

ciale di Acquedotto Pugliese S.p.A.

I lavori di costruzione del canale principale

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Il Gruppo AQP è attualmente costituito dalle società Acquedotto Pugliese S.p.A. ed Aseco S.p.A. (controllata al 100% da Acquedotto Pugliese S.p.A.).Aseco S.p.A. è stata acquisita nel 2009 con la finalità di estendere la filiera del ciclo dell’acqua con la produzione di compost di qualità a partire dai fanghi della depurazione.L’assetto di Acquedotto Pugliese S.p.A. è regolato dallo Statuto della Società ap-provato in ultimo aggiornamento dall’As-

semblea Straordinaria del 28 giugno 2013.In conformità allo Statuto, AQP S.p.A. è gestita da un Amministratore Unico che nell’ambito dei poteri che la legge gli at-tribuisce, si è avvalso di un’ampia facoltà di delega al Direttore.Generale, altro organo nominato dall’As-semblea che sovraintende a tutte le fun-zioni aziendali ed a tutte le relative ope-razioni.Dipendono, invece, direttamente dall’Am-ministratore Unico la Direzione Tutela

Giuridica e Compliance e l’Unità Comuni-cazione e Relazioni Esterne.Altro Organo Statutario è il Collegio Sin-dacale composto da tre membri effettivi e da due supplenti. Alle riunioni del Col-legio Sindacale partecipa anche un Con-sigliere Delegato al controllo della Corte dei Conti.La revisione contabile è affidata ad una primaria società di revisione che opera in stretto raccordo con il Collegio Sinda-cale.

Il contesto nel quale operiamo

L’Organizzazione aziendale

La struttura organizzativa di AQP è raffigurata nel grafico che segue

Prof. Ing. Nicola CostantinoAmministratore Unicodal 20 gennaio 2014

Dott. Nicola Di DonnaDirettore Generaledal 27 dicembre 2013

I principi che animano l’azione di Ac-quedotto Pugliese sono improntati alla massima equità e trasparenza, nel pie-no rispetto della normativa vigente ed ad una piena condivisione del bene co-mune “acqua”.

In applicazione dei suddetti principi e nell’ottica di una gestione sempre più efficiente ed orientata a prevenire e ge-stire i rischi di mancata compliance, Ac-quedotto Pugliese ha ottemperato pun-tualmente alle disposizioni di legge che

si sono succedute in materia di respon-sabilità amministrativa degli Enti, di cui al D. Lgs. n. 231/01, di anticorruzione, di trasparenza, di privacy e tutela dei dati personali.

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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In attuazione delle disposizioni normative introdotte dalla Leg-ge n. 190/2012 riguardante “la prevenzione e la repressione del-la corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” in data 31 gennaio 2014 è stato approvato dall’Amministratore Unico il Piano Triennale, aziendale per la Prevenzione della Corruzione 2014 – 2016 ed è stato nominato il responsabile an-ti-corruzione.In considerazione dei profondi mutamenti organizzativi inter-venuti successivamente alla sua adozione, che hanno reso necessario rimodulare la mappatura dei processi a rischio per adeguarli alle sopravvenute esigenze, il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione è stato aggiornato per il triennio 2015 – 2017.In coerenza con il disposto normativo di cui all’art. 1 comma 42 della legge 190/2012 sono state impartite le direttive in materia di attribuzione di incarichi dirigenziali, di verifica delle condi-zioni ostative alla conferibilità e delle cause di incompatibili-tà, quelle riguardanti le attività successive alla cessazione del rapporto di lavoro e quelle relative alla verifica dei precedenti penali nell’attribuzione degli incarichi dirigenziali.Ad integrazione del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione la Società ha adottato anche il Piano Triennale del-la Trasparenza e l’integrità in forma autonoma coordinando gli adempimenti relativi agli obblighi di trasparenza previsti dal Decreto Legislativo 33/2013 con le aree di rischio individuate dalla succitata Legge Anticorruzione.Con Delibera assunta dall’Amministratore Unico in data 18 mar-zo 2014, è stato nominato il nuovo responsabile della Traspa-renza. Anche il Piano Triennale della Trasparenza è soggetto ad

un costante aggiornamento e ad un’attività di monitoraggio con un focus particolare sul portale di AQP - sezione trasparenza ed anticorruzione - volto a segnalare gli aggiornamenti appor-tati e da apportare alle relative sotto sezioni, nonché il grado di fruibilità da parte degli utenti esterni. Nel portale confluiscono tutte le informazioni e i documenti che hanno rilevanza esterna e che attengono alla funzione d’interesse pubblico esercitata da AQP, secondo la normativa alla stessa applicabile.A partire dal mese di dicembre 2014 è stato istituito un corso di formazione e-learning in materia di “Etica e Legalità: Anticor-ruzione – legge 190/2012 ” destinato a tutti i dipendenti della Società, mentre per i Dirigenti si è tenuta un’apposita sessione formativa.

Nel 2014 è stata sviluppata un’analisi preliminare per l’individua-zione dei rischi aziendali che si è focalizzata, in particolare, sui rischi di carattere operativo - gestionale.All’esito di tale assessment sono state individuate 60 potenziali aree di rischio a carattere gestionale che potrebbero avere un impatto significativo da un punto di vista economico - finanzia-rio.In base ad un’analisi Impatto - Probabilità, le aree di rischio sono state opportunamente classificate al fine di individuare quelle prioritarie (10) che sono oggetto di opportune azioni di contenimento e riduzione.

Risk Management

Anticorruzione e trasparenza

A partire dal 2006 Acquedotto Pugliese ha adottato il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di cui al D. Lgs. n. 231/01 e s.m.i. con il quale è stato intro-dotto nell’ordinamento italiano un regime di responsabilità amministrativa a carico degli enti derivante dalla commissione di determinati reati, benché commessi ma-terialmente da persone fisiche.Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di AQP ha subìto nel tempo periodici aggiornamenti, da ultimo la ver-sione approvata nel mese di dicembre 2014 per tener conto dell’introduzione di nuovi reati presupposto che hanno am-pliato il catalogo dei reati punibili ai fini della responsabilità amministrativa degli Enti (ad es: il reato di induzione a dare o promettere utilità, la corruzione tra privati e l’impiego di cittadini di paesi terzi privi

di permesso di soggiorno); per recepire le operazioni societarie di incorporazio-ne per fusione delle società controllate PURA Depurazione e PURA Acqua; per rendere il Modello stesso rispondente alla nuova realtà aziendale e alle modi-fiche sostanziali apportate alla struttura organizzativa della Società.Il Modello adottato da AQP si ispira alle Linee Guida redatte da Confindustria nel 2002 e successivamente aggiornate a marzo 2008 ed a marzo 2014. Gli aspetti salienti delle summenzionate Linee Guida possono essere così riassunti in:1. l’identificazione dei rischi, ossia l’ana-

lisi del contesto aziendale per eviden-ziare in quale area o settore di attività e secondo quali modalità potrebbero verificarsi eventi pregiudizievoli agli obiettivi perseguiti dal D. Lgs. n. 231/01;

2. la progettazione del sistema di con-trollo ovvero di protocolli finalizzati a programmare sia la formazione che l’attuazione delle decisioni dell’ente, in relazione ai reati da prevenire;

3. l’individuazione di un Organismo di con-trollo (l’OdV) interno all’impresa con il compito di vigilare sull’efficacia, ade-guatezza ed applicazione del modello;

4. l’introduzione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.

Particolare rilevanza assumono nel Modello le sezioni dedicate ai reati am-bientali e a quelli relativi alla tutela del-la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Costante e puntuale è inoltre l’attività formativa sulle finalità e sui contenuti del Modello, in modo particolare nei riguardi dei neo assunti.

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01

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Il Codice etico contiene le norme com-portamentali cui devono ispirarsi i dipendenti di AQP S.p.A. e coloro che vengono in contatto con la Società, al fine di evitare la commissione di fat-tispecie di reato cui conseguirebbe la responsabilità della Società, ai sensi del citato D. Lgs. n. 231/2001.Non va sottaciuto che AQP, già nella

prima stesura, ha ritenuto opportuno estendere le norme comportamentali in funzione di quelle fattispecie che non rientravano nei cosiddetti reati-pre-supposto per l’applicazione della re-sponsabilità ex D. Lgs. n.231/2001, quali l’ambiente e la corruzione tra privati.Proprio all’Ambiente, infatti, AQP rivol-ge particolare attenzione impegnan-

dosi ad adottare strategie e tecniche aziendali che minimizzino l’impatto ambientale delle proprie attività, nel rispetto della normativa vigente e te-nendo anche conto dello sviluppo della ricerca scientifica e delle migliori tec-nologie disponibili.

Il Codice Etico

A seguito dell’approvazione del De-creto Legislativo n. 196/2003, la So-cietà ha attuato la verifica e la bo-nifica delle banche dati esistenti in azienda e dei correlati trattamenti.Con l’introduzione di tale Decreto è stata eseguita una nuova valutazione dei rischi connessi a detti trattamenti, in linea con l’evoluzione degli stru-menti di cui AQP si è dotata e sono state attuate tutte quelle azioni fina-lizzate a contenere i possibili rischi che potrebbero insistere sulle ban-che dati esistenti e quelle di nuova individuazione.Oltre a ciò, come rigorosamente ri-chiesto dalla normativa, sono state individuate e poste in essere quelle misure minime di sicurezza impre-scindibili alla tutela delle informazio-ni detenute dalla società. Allo stato, non risultano pervenuti reclami rela-tivi alla violazione della privacy e alla perdita di dati dei consumatori.Inoltre, sebbene il Decreto Legge n. 5/2012 abbia eliminato l’obbligatorietà della redazione e/o aggiornamento del Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS) è stato in ogni caso redatto un manuale di “Aggiornamen-to Annuale Privacy” che racchiude l’analisi dei rischi e la pianificazione della sicurezza dei dati e delle infor-mazione e che descrive, in dettaglio, come si tutelano i dati personali de-gli interessati che sono conservati e trattati da AQP S.p.A.

La tutela dei dati personali

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La responsabilità di definire la Politica della sostenibilità è attribuita al Direttore Generale che, attraverso la Direzione Pia-nificazione e Controllo, cura la predispo-sizione del Piano della Sostenibilità.Il monitoraggio della corretta attuazione del Piano e dei risultati conseguiti attra-verso le Azioni definite viene effettuato in

sede di periodico Comitato di Direzione.Per il 2015 le Linee strategiche sulle quali la Società intende focalizzare la sua azio-ne, individuate nel Piano Industriale 2015-2018, sono le seguenti:• Consolidare l’attività regolamentata;• Migliorare il servizio offerto;• Incrementare la tutela e la protezione

dell’ambiente;• Sviluppare le competenze e le perfor-

mance delle risorse umane;• Ricerca e Sviluppo.Coerentemente con tali Linee Strategi-che, gli obiettivi di sostenibilità per il pe-riodo 2015-2018 sono di seguito rappre-sentati:

Il governo della politica della sostenibilità

Obiettivo AzioniMigliorare la comunicazione esterna 1. Rafforzare la presenza di AQP sui social network;

2. Rinnovare i contenuti del sito web istituzionale;3. Proseguire nell’opera di recupero e valorizzazione del patrimonio di arredi del Palazzo dell’acqua di Bari;4. Realizzare una mappa digitalizzata delle fontanine pubbliche coinvolgendo gli studenti delle scuole;5. Campagna pulizia autoclavi;6. Campagna uso consapevole dell’acqua;7. Campagna sul corretto scarico in pubblica fogna;

Sviluppare le competenze professionali dei dipendenti

1. Implementare il processo di formazione professionale aziendale attraverso la costituzione del learning center “AQP WATER ACADEMY“;

2. Migliorare la comunicazione interna;3. Effettuare la rilevazione del clima aziendale;4. Sviluppare la Intranet aziendale con sezioni dedicate ai dipendenti;

Migliorare il processo di selezione dei fornitori e di acquisto/appalto

1. Avviare l’introduzione, tra i requisiti di qualificazione e/o selezione dei fornitori, del possesso di certifica-zione dei sistemi di gestione ambientale e della sicurezza;

2. Avviare l’estensione del sistema di Gestione e Monitoraggio “web based” anche agli approvvigionamen-ti di beni e servizi;

Migliorare il servizio all’utenza 1. Potenziare il Contact Center al fine di facilitare il contatto telefonico;2. Potenziare il servizio multicanale via Chat, Call me back, click to talk, application sharing;3. Ridurre i tempi di attesa agli sportelli;4. Ridurre i tempi di risposta alle richieste degli utenti;5. Avviare un progetto di evoluzione dello sportello on line con servizi più efficienti e performanti;6. Formazione continua via e-learning;7. Implementazione servizio web base in linguaggio naturale AQPrisponde;8. Implementazione del progetto di Knowledge Management9. Progetto catalogo mobile APP;10.Avviare l’estensione del Work Force Management alla gestione integrata delle richieste di sostituzione in

campo ed altre tipologie di intervento;11. Implementare un modello automatizzato di gestione del processo di fatturazione elettronica vs PA;

Sostenere le Utenze deboli 1. Estendere anche al 2015 i benefici previsti dal Protocollo d’Intesa a sostegno delle Utenze Deboli;

Sviluppare ed implementare sistemi innovativi di ge-stione anche attraverso azioni di ricerca e sviluppo

1. Implementare un sistema di telelettura e telegestione multi-servizio;2. Realizzare un sistema di supporto decisionale per la gestione integrata, dinamica ed eco-efficiente dei si-

stemi di collettamento, trattamento e smaltimento dei reflui urbani;

Page 12: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

10

Ridurre le perdite idriche 1. Potenziare il telecontrollo delle portate e delle pressioni nelle reti di distribuzione idrica;2. Migliorare il controllo delle pressioni in rete sulla base delle misure ed installando valvole intelligenti;3. Rendere più efficienti le attività di ricerca perdite programmata e riparazione delle perdite;4. Implementare progetti mirati di riabilitazione delle reti meno efficienti sulla base di studi avanzati del fun-

zionamento idraulico;5. Sperimentare sistemi innovativi per la ispezione delle condotte idriche e fognarie, la localizzazione del-

le perdite e la loro riparazione;

Tutelare l’ambiente 1. Verificare e monitorare i rilasci idrici ai fini del rispetto dei Deflussi Minimi Vitali dei corpi idrici naturali per le derivazioni dalle sorgenti di Cassano Irpino e del bacino del Sele;

2. Implementare un sistema di monitoraggio energetico per gli impianti di sollevamento idrico e fognario maggiormente energivori;

3. Installare elettropompe ad alta efficienza per l’Impianto di Sollevamento Idrico di Caposele, Mercadan-te e Figazzano, al fine di ridurne i consumi energetici e regolare automaticamente le portate in funzio-ne dei livelli dei serbatoi;

4. Ridurre i consumi specifici di energia elettrica sugli impianti di depurazione intervenendo sulle compo-nenti elettriche più energivore degli stessi;

5. Avviare le diagnosi energetiche previste dal Decreto Legislativo n. 102/2014 propedeutiche alla cer-tificazione del sistema di gestione dell’Energia secondo quanto definito dalla Norma UNI CEI EN ISO 50001:2011;

6. Contenere e trattare le emissioni in atmosfera, incluse quelle odorigene, degli impianti di depurazione;7. Incrementare la produzione di energia elettrica attraverso ulteriori impianti a fonte rinnovabile, per una

potenza pari a 1,5 MW.

Estendere le certificazioni ad ulteriori sistemi di gestione aziendale

1. Estendere la certificazione del sistema di gestione ambientale ai potabilizzatori, depuratori e sorgenti se-condo quanto definito dalla Norma UNI EN ISO 14001:2004;

2. Estendere il sistema di Sicurezza e della Salute dei Lavoratori a tutte le Unità Organizzative di AQP, secon-do quanto definito dalla OHSAS 18001:2007;

3. Estendere l’accreditamento ai laboratori di Lecce e Taranto, secondo i requisiti ISO/IEC 17025:2005;4. Convalidare la Dichiarazione Ambientale dell’impianti di compostaggio Aseco, ai sensi del Reg. CE

1221/2009 EMAS.

Nell’ottica di un miglioramento costante delle performance aziendali in tema di so-stenibilità, la Società ritiene fondamenta-le il confronto con le altre grandi utilities italiane.A tale fine, aderendo all’invito della Fon-dazione Utilitatis, dal 2014 AQP parte-

cipa al progetto di benchmarking della sostenibilità che coinvolge le principa-li utilities italiane del settore e in parti-colare, Acea S.p.A., Acque S.p.A., Aimag S.p.A., Amiat S.p.A., Asia Napoli S.p.A., Cap Holding S.p.A., Enel S.p.A., Hera S.p.A., Iren S.p.A., Metropolitana Milane-

se S.p.A., Publiacqua S.p.A., Quadrifoglio S.p.A., Società Metropolitana Acque Tori-no S.p.A., Toscana Energia S.p.A., Veritas S.p.A. Si rammenta che Utilitatis rappre-senta l’istituto di ricerca dell’associazio-ne di categoria Federutility alla quale AQP S.p.A. è associata.

Il Gruppo Acquedotto Pugliese ha sviluppato un Sistema di Gestione in riferimento a standard internazionali sulla Qualità (ISO 9001 e ISO 17025), sull’Ambiente (ISO 14001) e sulla Sicurezza (OHSAS 18001).Attualmente, il Gruppo dispone delle seguenti certificazioni rilasciate da Organismo di Certificazione accreditato.• ISO 9001: Gestione del Servizio Idrico Integrato incluse le attività di

progettazione e realizzazione delle infrastrutture. Produzio-ne di compost aerobico di qualità (ammendante compostato misto) attraverso le fasi di: miscelazione, ossidazione, matu-razione, rivoltatura e vagliatura. Raccolta, trasporto conto terzi, recupero e trattamento di fanghi civili, agroalimentare e legno vegetale.

Inoltre, relativamente alla ISO 9001, è stato esteso il campo di appli-cazione di AQP all’attività di verifica progetti secondo quanto previsto dal DPR 207/2010.• ISO 14001: Gestione e conduzione impianti di potabilizzazione

acque superficiali mediante processi di chiarificazione e disinfe-zione. Gestione discarica per smaltimento fanghi disidratati del processo di potabilizzazione (Impianto del Sinni). Produzione di compost di qualità (ammendante compostato misto) con stabiliz-zazione aerobica attraverso le fasi di miscelazione, ossidazione, maturazione, rivoltatura e vagliatura. Raccolta, trasporto conto terzi, recupero e trattamento di fanghi civili, agroalimentari e legno

vegetale. Gestione e conduzione impianti di depurazione di reflui urbani mediante processo di tipo biologico (Impianti di Maglie e Noci).

• OHSAS 18001: Produzione di compost di qualità (ammendante compostato misto) con stabilizzazione aerobica attraverso le fasi di miscelazione, ossidazione, maturazione, rivoltatura e vagliatu-

ra. Raccolta, trasporto conto terzi, recupero e trattamento di fanghi civili, agroalimentari e legno vegetale (Impianto di Compostaggio di Aseco). Inoltre, il Laboratorio Centrale della Vigilanza Igienica dispone del certificato di confor-mità alla Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005, rilasciato dall’Ente Italiano di Accreditamento ACCREDIA, per le se-

guenti prove:• relativamente alle acque di scarico: Azoto Totale, determinazione

degli effetti tossici acuti con Daphnia Magna Straus nelle acque reflue e nei corpi recettori, Escherichia Coli, Fosforo Totale, richie-sta biochimica di ossigeno (BOD5), Richiesta chimica di ossigeno (COD), Solidi sospesi totali (SST);

• relativamente alle acque potabili, superficiali e sotterranee: Ente-rococchi intestinali, Alluminio, Cloriti, Cloruri, Coliformi Totali, Du-rezza Totale, Escherichia Coli, Solventi clorurati;

• relativamente ai fanghi di depurazione: Cadmio, Rame, Piombo, Zinco, Solidi Totali (DR%).

Il sistema qualità e le certificazioni

Page 13: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

11

volgimento dei propri stakeholder.Per una corretta gestione delle questioni legate alla sostenibilità e per la conse-guente redazione del Report di Sosteni-bilità, AQP ha identificato e classificato i propri stakeholder e le questioni rilevan-ti a loro associate, seguendo le prime fasi del processo di stakeholder enga-gement previste dalle linee guida AA-1000SES, applicando il principio di mate-rialità previsto dalle linee guida GRI-G4.Per l’individuazione delle tematiche ma-teriali AQP ha effettuato in successione

Per una società come AQP è fonda-mentale considerare le aspettative dei propri stakeholder, portatori sovente di istanze diverse, ma che per questo non possono essere esclusi dall’attività propedeutica di selezione e di dialogo partecipato. Nella veste di gestore di un bene prezioso come l’acqua, AQP ha sentito fortemente sulle proprie spalle la responsabilità di avviare, prima ancora della redazione del report di sostenibili-tà 2014, che ricordiamolo è al suo primo anno, un’attività di mappatura e di coin-

una serie di attività:a) una prima di tipo preliminare nell’am-

bito della quale, a seguito di una ri-cognizione interna sui possibili temi ritenuti significativi (analisi interna), è seguita un’analisi di confronto su altri potenziali argomenti ritenuti rilevanti da altri comparables, ope-ranti nel settore delle public utilities (analisi esterna),

b) una seconda di rilevazione interna nell’ambito della quale, partendo da una lista estesa di tematiche ritenu-

L’importanza degli stakeholders

Page 14: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

12

d’interesse ritenuti:• influenti – ovvero in grado di in-

fluenzare, allo stato attuale o in futuro, i processi decisionali di AQP;

• strategici – ovvero considerati stakeholder chiave per le scelte strategiche aziendali;

• prossimi – ovvero con i quali l’a-zienda ha instaurato relazioni du-revoli.

L’attività di raccolta dati ed informazioni è avvenuta mediante la somministrazio-ne di un questionario e l’organizzazione di incontri ad hoc in base alla tipologia di stakeholder coinvolto.L’elaborazione delle informazioni e delle indicazioni raccolte ha consentito di de-finire un data set in grado di monitorare nel tempo il livello di soddisfazione de-gli stakeholder riguardo le azioni intra-prese e le informazioni rendicontate da AQP in tema sostenibilità.Per quanto concerne, in particolare, l’a-nalisi di materialità si precisa che la va-

te di potenziale interesse, l’Ammini-stratore Unico, la Direzione generale e l’Area Affari Regolamentari afferi-bile alla Direzione Pianificazione e controllo, hanno selezionato alcuni temi ritenuti di prioritario interesse, individuati in base al criterio della criticità d’impatto sulle performance di medio - lungo termine,

c) una terza di rilevanza esterna che ha portato alla definizione di un panel di stakeholder esterni identificati da un campione che annovera al suo inter-no le seguenti categorie di soggetti: associazioni di consumatori, sinda-cati, grandi clienti, fornitori, istituzio-ni (Regione Puglia e Università pu-gliesi), enti regolatori. In tale attività ricognitiva non sono rientrati i clienti e i dipendenti, in quanto utilizzate come proxy le associazioni di consu-matori e le organizzazioni sindacali. Per individuare gli stakeholder da includere nell’analisi di materialità sono stati considerati quei portatori

lutazione di ciascun item da parte degli stakeholder è avvenuta considerando il livello di importanza assegnato dallo stesso portatore di interesse che, quin-di, combina al livello di interesse verso la tematica, il livello di impatto che la stessa può avere sulle aspettative dello stakeholder.La matrice di materialità sotto riportata definisce il posizionamento delle tema-tiche materiali combinando il livello di importanza assegnato alle stesse dagli stakeholder e dalla struttura organizza-tiva di AQP. Le tematiche riportate nel quadrante in alto a destra identificano quelle di maggiore rilevanzaOccorre precisare che, in ossequio a quanto previsto dal nuovo paradigma introdotto dal framework dell’Interna-tional Integrated Reporting Committe (IIRC), le tematiche riportate nell’ambi-to della matrice di materialità non sono state distinte in funzione della triplice dimensione: economica, sociale e am-bientale.

Rile

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Rilevanza per l’azienda

Innov. e biodiversità

ALT

AM

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SSA

Compliancesociale

Istituzioni e politiche pubbliche

Remunerazionelavoro

Anticorruzione/antiriciclaggio

Sviluppocomunità locali

Servizio clientela

Diversità

emissioni

consumi

investimenti

Assunzione/turnover

Pariopportunità

Relazioniclienti

Formazione/educazione

Relazionifornitori

BASSA MEDIA ALTA

Page 15: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

13

Le nostre performance

Oltre 4 milioni (Istat)I cittadini serviti

970.928I clienti

249Acquedotto

232Fognatura

254Depurazione

COMUNI GESTITI

1897DIPENDENTI

479 milioni di Euro

VALORE DELLA PRODUZIONE

Page 16: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

14

L’esercizio 2014 è stato caratterizzato dal riassetto societario volto ad ottimizzare la gestione del personale e delle strut-ture sul territorio, l’integrazione tecnica ed organizzativa del personale al fine di ricondurre nel perimetro della control-lante Acquedotto Pugliese S.p.A. tutti i servizi gestiti.L’Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 28 maggio 2014 ha infatti deliberato, con effetto dal 1° ottobre 2014, la fusione per incorporazione in Acquedotto Pu-gliese S.p.A. delle società controllate:• Pura Acqua S.r.l., costituita nel 2001

per gestire alcuni impianti di potabi-lizzazione;

• Pura Depurazione S.r.l., costituita nell’ottobre del 2008, al fine di accre-scere l’efficacia e l’efficienza azien-dale nei processi di gestione degli impianti di depurazione internaliz-zando le attività di conduzione degli stessi, precedentemente affidata a terzi. Tale operazione ha consentito un significativo recupero di efficien-za gestionale.

Si precisa che, ai fini fiscali e contabili, le operazioni effettuate dalle due So-cietà sono state imputate a bilancio della incorporante AQP S.p.A. a partire dal 1 gennaio 2014.Va inoltre sottolineato che nel bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2014 sono stati recepiti i mutamenti nella classifi-cazione degli accantonamenti a seguito dell’aggiornamento dei principi contabili elaborati dall’Organismo Italiano di Con-tabilità (OIC). In particolare, le voci de-gli accantonamenti a fondo rischi sono state riclassificate fra i costi operativi al fine di imputarle per natura.Infine, si fa presente che i ricavi del ser-vizio idrico integrato sono stati iscritti in bilancio in base al Vincolo dei Ricavi riconosciuto per il Gestore (VRG) appro-vato dall’Ente d’Ambito competente, uni-tamente ai conguagli (positivi o negativi) relativi ai costi effettivamente sostenuti, previsti dal Metodo Tariffario dell’AEEG-SI iscritti nell’anno “n” in cui il gestore

sostiene i relativi costi, in base agli ele-menti disponibili alla data di chiusura dei bilanci, nel rispetto del principio del full cost recovery e del requisito della componente passante e dei conguagli (positivi o negativi) sui ratei consumi di esercizi precedenti.In tal senso di era espressa anche l’A-genzia delle Entrata a seguito di un inter-pello presentato dalla Società nel 2014.Ciò premesso, nel corso dell’esercizio 2014 il Gruppo AQP ha conseguito un margine operativo lordo di 151 milioni di euro pari al 31,49% del valore della pro-duzione, rispetto al 33,86% del 2013.Nonostante l’incremento tariffario per il 2014, il valore della produzione rimane costante rispetto al precedente eserci-zio per effetto dello storno dei conguagli degli anni precedenti, mentre si rileva un lieve incremento dei costi diretti di produzione (esclusi gli accantonamenti operativi) pari a 4 milioni di euro (+1%) essenzialmente per i seguenti fenomeni:• incremento dei costi di trasporto e

smaltimento dei fanghi di depura-zione (+3 milioni di euro rispetto al 2013), derivante dalle maggiori ton-nellate smaltite (+2.431 tonnellate rispetto al 2013), dal diverso mix di smaltimento (nel 2014 il 52% dei fan-ghi sono stati smaltiti in agricoltura, il 40% in compostaggio e la restante parte in discarica) e dall’incremento del prezzo medio di smaltimento;

• aumento del costo del personale (+4 milioni di euro rispetto al 2013, com-prese le voci di costo che afferiscono al costo del personale in forza, seb-bene classificate come costi per ser-vizi). Tale incremento è imputabile, sostanzialmente, al rinnovo contrat-tuale ed alle altre voci c.d. “incom-primibili”, nonché alle assunzioni effettuate nel corso dell’anno per esigenze tecnico-organizzative con-nesse all’assunzione in gestione di nuovi impianti, al potenziamento del controllo di processo chimico-bio-logico in ragione della necessità di

garantire il controllo degli scarichi in fognatura e depurazione e ad altri miglioramenti/potenziamenti del ser-vizio offerto.

• decremento degli altri costi diretti per circa 3 milioni di euro rispetto al 2013. I principali risparmi si sono avuti sui costi per energia elettrica (-1,2 milio-ni di euro), imputabili alla riduzione dei consumi (dovuta sia al miglio-ramento dello scenario idrico delle fonti di approvvigionamento, sia alle attività di efficientamento energetico messe in campo in tutte le fasi del servizio idrico) e al decremento del prezzo unitario di acquisto dell’ener-gia (imputabile principalmente alla riduzione della componente energia grazie a modalità di approvvigiona-mento e operazioni di hedging che hanno consentito di cogliere le mi-gliori opportunità del mercato spot e future dell’energia). Ulteriori risparmi derivano, oltre che dalle efficienze gestionali, dalla riduzione dei costi per partite quali transazioni, soprav-venienze caratteristiche e simili.

L’utile netto di esercizio, pari a circa 40 milioni di euro, registra un incremento del 10% rispetto al 2013 anche per i se-guenti fenomeni:• gestione extracaratteristica: decre-

mento, rispetto al 2013, di circa 23 milioni di euro sostanzialmente im-putabile all’iscrizione nel 2013 dei conguagli di competenza 2012 da fat-turare agli utenti;

• imposte anticipate/differite: incre-mento di circa 20 milioni di euro im-putabile all’iscrizione di imposte anti-cipate, anche di esercizi precedenti. Tale iscrizione è stata possibile in seguito all’approvazione della tariffa 2014-2015 che ha reso ragionevol-mente certo l’ottenimento di imponi-bili tali da consentire un recupero dei crediti iscritti nell’orizzonte tariffario di assorbimento.

La situazione patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2014, evidenzia rispetto

I risultati economici e il valore aggiunto

Page 17: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

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al 31 dicembre 2013, un incremento delle attività di circa 105 milioni di Euro. Tale variazione è determinata dall’incremen-to dell’attivo immobilizzato netto di circa 90 milioni di Euro, quale effetto dell’in-cremento di immobilizzazioni materia-li ed immateriali per investimenti, dei crediti finanziari (sinking fund) dovuto al versamento delle rate a Merrill Lynch Capital Markets Ltd compensato dalla diminuzione dei crediti oltre l’esercizio collegata principalmente all’incasso di crediti verso lo Stato per contributo ex L. 398/98. Le attività correnti si incremen-tano di 15 milioni di Euro principalmente per l’effetto del decremento di risconti e delle disponibilità liquide bilanciato da incremento di crediti per imposte antici-pate e correnti. Le passività consolida-te sono aumentate di circa 95 milioni di Euro, principalmente a seguito della con-cessione, da parte dell’azionista unico Regione Puglia, dell’anticipazione di 200 milioni di Euro, erogata per 94,9 milioni

di Euro. Per quanto riguarda le passività correnti, le stesse risultano decrementa-te rispetto al 31 dicembre 2013 di circa 30 milioni principalmente per l’effetto di rimborsi di finanziamenti a breve termi-ne e per la riduzione delle quote a breve

termine da rimborsare sui finanziamenti a lungo termine in essere. La posizione finanziaria netta negativa, pari a circa 223 milioni di Euro, si è decrementata ri-spetto al 31 dicembre 2013 di circa Euro 15 milioni.

Principali risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo (milioni di euro) 2012 2013 2014

Conto Economico

Ricavi 458 479 479

Costi (315) (317) (321)

Accantonamento f.do rischi operativi 0 0 7

Margine Operativo Lordo 143 162 151

Ammortamenti e svalutazioni (77) (96) (96)

Accantonamenti (36) (21) (11)

Gestione finanziaria e straordinaria 5 21 (2)

Imposte (18) (30) (2)

Risultato di esercizio 17 36 40

Stato patrimoniale

Capitale circolante netto (335) (321) (378)

Immobilizzazioni 930 994 1080

Fondi (126) (139) (143)

Capitale investito netto 469 534 559

Posizione Finanziaria Netta 209 238 223

Patrimonio netto 260 296 335

Totale fonti 469 534 559

Investimenti (milioni di euro) 2012 2013 2014

Investimenti operativi acquedotto 70 66 68

Investimenti operativi fognatura 43 47 63

Investimenti operativi depurazione 20 26 36

Altri investimenti 6 5 4

Totale 138 144 171

Gli investimenti di Acquedotto Pugliese sono principalmente riferiti a risanamen-ti e potenziamenti di reti e impianti, do-vuti anche ad adeguamenti normativi per un totale di 171 milioni di euro, con un in-cremento del 19% rispetto all’anno 2013.In particolare, sono stati investiti in ma-nutenzioni straordinarie 41,9 milioni di euro. Per interventi infrastrutturali, com-plessivamente sono stati investiti 109 milioni di euro, circa 24,4 milioni di euro riferiscono ad interventi di adeguamento e potenziamento del sistema di approv-vigionamento idrico, altri 65,3 milioni di euro riguardano il settore idrico e fogna-rio (interventi finalizzati soprattutto alla riduzione delle perdite nella distribuzio-ne ed all’incremento della copertura del servizio fognario), circa 19,3 milioni di euro interessano interventi del comparto depurativo (adeguamento e/o potenzia-

mento dei presidi depurativi). La restante parte, pari a circa 20 milioni attiene alla realizzazione di allacciamenti e tronchi idrici e fognari.I dati sugli investimenti sono stati indi-cati al lordo dei contributi ricevuti dagli enti finanziatori e iscritti tra i risconti passivi, senza considerare la variazione degli acconti corrisposti ai fornitori per interventi in corso.

Gli investimenti

Page 18: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

16

Gli investimenti realizzati da AQP, oltre a consentire il raggiungimento degli obiettivi per i quali sono stati previsti, determinano benefici indiretti per la col-lettività.La quantificazione del grado di utilità di ciascun intervento per la collettività viene effettuata attraverso un’analisi economico-sociale che, strutturalmente simile a quella finanziaria, tiene conto anche degli eventuali costi e benefici economici non derivanti dai costi e rien-tri finanziari, ovvero delle c.d. esternali-tà (costi e benefici indiretti).Per costi esterni si intendono quei costi sopportati da soggetti diversi da quello/quelli cui compete la realizzazione o la

gestione dell’opera. Si può trattare, ad esempio, dei costi relativi ad opere col-laterali all’intervento, ma necessarie per la sua funzionalità, dei costi connessi alle attività economiche indotte (ai quali corrispondono i relativi benefici ester-ni), dei costi “esterni al mercato”, cioè relativi a beni e servizi non vendibili (ad esempio, i costi sociali relativi alla salu-te, all’impiego del tempo, ecc.).Per benefici economici esterni si inten-dono quelli derivanti alla collettività nel suo insieme dalla realizzazione e gestio-ne dell’opera e risultano, dunque, diver-si rispetto a quelli (interni) eventualmen-te individuati dall’analisi finanziaria.Nel presente documento, dovendo valu-

Interventi relativi al settore dell’approvvigionamento e distribuzione (asset “acquedotto”)Tali interventi, nel caso di AQP, sono generalmente finalizzati alla razionalizzazione e risparmio della risorsa idrica, nonché all’incremento della dotazione idrica procapite ed alla messa in sicurezza dell’intero sistema di approvvigionamento (si pensi, a titolo di esempio, ai temi dei Minimi Deflussi Vitali, ai deficit di falda, alle politiche di miglioramento dello stato degli ecosistemi e della biodiversità in genere, alle politiche di garanzia di disponibilità di acqua potabile in quantità e qualità adeguata, ecc.).- I benefici sociali di tali interventi, incrementando la dotazione idrica procapite, si sostanziano in un minor costo per

l’utenza rispetto ad un servizio alternativo e sostitutivo di quello del SII (ad es. approvvigionamento su gomma).- Dall’analisi condotta è emerso che l’incremento della dotazione idrica sul territorio pugliese di circa 10 milioni di metri

cubi, consentirebbe ad oltre 50.000 famiglie (il numero è stimato in base ai consumi medi per famiglia rilevati) il risparmio di costo di un sistema alternativo di approvvigionamento (rispetto alla tariffa praticata da AQP per lo stesso servizio).

- Questo beneficio economico (stimato, attraverso i fattori di conversione raccomandati nella “Guida agli Studi di Fat-tibilità redatta dalla Rete dei Nuclei di Valutazione e Verifica degli investimenti Pubblici”) è quantificabile in 4,25 euro per ogni euro investito. Pertanto, si può dedurre che gli investimenti del periodo 2012-2014 generano nel medio-lungo periodo benefici economici per la collettività pari a 863 milioni di euro.

Interventi finalizzati all’adeguamento del sistema fognario e di depurazione (“asset” “fognatura” ed asset “depurazione”)in questa categoria rientrano generalmente gli interventi che, avendo per oggetto gli impianti di depurazione e di collet-tamento, mirano al potenziamento della capacità depurativa ovvero all’adeguamento delle linee di processo ai livelli di trattamento previsti dalla normativa vigente, anche per una riduzione dei costi di gestione ad esse associati.Pertanto, in questo caso l’analisi economica, sempre finalizzata a determinare il minor costo per l’utenza rispetto al ser-vizio alternativo (in coerenza con l’analisi sopra riportata), è partita dall’analisi del livello di trattamento che i depuratori devono raggiungere in funzione delle tabelle che identificano i limiti allo scarico individuati dalla normativa e della tipo-logia del corpo idrico ricettore, in termini di abitanti equivalenti.I benefici sociali dell’incremento del numero di abi-tanti equivalenti serviti derivante dal potenziamento della dotazione impiantistica (nonché dall’adegua-mento degli impianti esistenti) sono quantificabili nel lungo periodo in 19,16 euro per ogni euro investito.Pertanto, i benefici derivanti dagli investimento dell’ultimo triennio, monetizzati in termici economici, sono pari a 5.356 milioni di euro.

tare gli impatti economici degli investi-menti realizzati da AQP, tenuto conto del primo anno di predisposizione del Bilan-cio di Sostenibilità, tale analisi è stata svolta in forma semplificata:• considerando solo i costi di investi-

mento e non i costi/ricavi connessi alla gestione delle infrastrutture re-alizzate;

• calcolando le esternalità in forma parametrica rispetto ad analisi co-sti-benefici simili già redatte da Ac-quedotto Pugliese.

Tanto premesso, i principali impatti eco-nomici indiretti degli investimenti realiz-zati sono stati valutati suddividendoli in tre categorie principali:

Gli impatti economici indiretti degli investimenti realizzati da AQP

Stima benefici economici attesi dagli investimenti realizzati (milioni di euro)

2012 2013 2014

Asset acquedotto 297 279 287

Asset fognatura 818 902 1.201

Asset depurazione 383 493 696

Totale 1.498 1.674 2.184

Page 19: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Il Valore Aggiunto generato è stato cosi distribuito:• 37% al Personale. È la quota di Valo-

re Aggiunto costituita da salari e sti-pendi, oneri e altri costi del persona-le. Al personale sono stati destinati circa 97 milioni di euro;

• 40% all’Azienda. Tale quota, che riguarda la parte di ricchezza rein-vestita all’interno del Gruppo, comprende gli ammortamenti al netto contributi ricevuti dagli Enti Finanziatori e gli utili non distribuiti. Nell’esercizio 2014 ammonta a circa 106 milioni di euro; L’Acquedotto Pu-

gliese non procede alla distribuzione dei dividendi a favore di una maggio-re capitalizzazione della società vol-ta a sostenere l’ingente piano degli investimenti.

• 8% alla Pubblica Amministrazione. La remunerazione distribuita sotto forma d’imposte dirette e indirette, nonché di altri oneri pagati a vario titolo ai diversi Enti con cui l’Acque-dotto Pugliese si interfaccia (oneri corrisposti all’Autorità Idrica Puglie-se, all’AEEGSI, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed altri minori) ammonta per l’anno 2014

a circa 21 milioni di euro; • 6% ai finanziatori e istituti di credi-

to. È la quota del Valore Aggiunto costituita dal complesso di oneri finanziari sostenuti nei confronti di tutti i soggetti creditori del Gruppo Acquedotto Pugliese al netto degli interessi attivi maturati sul derivato del prestito obbligazionario, nonché dagli oneri e commissioni sul pool e dagli oneri e spese bancarie e po-stali. Nell’esercizio 2014 tale valore ammonta a circa 16 milioni di euro;

• 0% agli azionisti. Come già esplicitato Acquedotto pugliese non distribuisce

Nell’esercizio 2014 il Valore Aggiunto globale lordo generato per gli stakeholder è stato pari a circa 264 milioni di euro

* tale voce accoglie sia gli accantonamenti iscritti nella gestione operativa che quelli della voce b12

Benefici economici indiretti minori (c.d. “esternalità”) degli investimenti realizzati:Gli interventi realizzati, oltre agli impatti diretti sopra menzionati, hanno delle evidenti ricadute positive (esternalità) in ter-mini di effetti occupazionali sul territorio di riferimento, nonché effetti positivi sulla salute umana derivanti dall’attuazione degli investimenti finalizzati al miglioramento dello stato qualitativo e quantitativo della risorsa idrica. Per di più, il conte-nimento dei fenomeni di sversamento mediante un miglioramento dei sistemi fognari di collettamento ed il potenziamento/adeguamento dei trattamenti di depurazione ha determinato una progressiva diminuzione del livello dei nutrienti veicolato dai corsi d’acqua e la riduzione dei fenomeni di eutrofizzazione delle acque. Ciò rileva fortemente se si considera che, allo stato la contaminazione del sottosuolo costituisce un aspetto di particolare criticità per la Regione Puglia.Effetti positivi rilevanti sono prevedibili, nell’immediato futuro, anche in relazione alla riduzione delle fonti di inquinamento diffuso, attraverso la riduzione della pratica di spandimento di fanghi provenienti dalla depurazione in aree già vulnerate ai nitrati e/o oggetto a specifiche orme di tutela. In particolare, sono da segnalare i benefici economici positivi dovuti al miglioramento ambientale delle acque marino - costiere e delle acque destinate alla vita dei pesci e dei molluschi, laddove la riduzione degli apporti di inquinanti in tali corpi idrici contribuirà a ridurre il rischio sanitario derivante dalla concentrazione di eventuali colonie batteriche. Nel caso della Puglia, il considerevole sviluppo costiero ha fatto del mare e del territorio annesso una notevole ricchezza della Regione sia in termini ambientali che in termini economico - turistici.

Il valore aggiunto

Valore aggiunto globale lordo (euro) 2012 2013 2014

Ricavi 456.615.234 487.677.954 490.609.113

Contributi c/impianti (12.041.977) (18.457.081) (21.331.363)

Materiali (23.779.045) (21.548.191) (21.196.683)

Servizi (165.790.924) (167.450.270) (171.458.720)

Svalutazione crediti (23.716.269) (33.995.138) (29.323.875)

Accantonamento f.do rischi ed altri fondi (22.359.735) (13.484.648) (15.029.446)*

Costi capitalizzati 13.359.474 9.779.387 9.584.580

Altro: 15.482.279 17.846.237 22.046.242

- di cui oneri diversi e godimento beni terzi (8.843.373) (11.366.327) (8.168.079)

- di cui gestione finanziaria 7.562.396 11.083.812 11.064.747

- di cui gestione straordinaria 6.674.687 22.450.812 2.976.511

- di cui imposte 10.088.570 (4.322.059) 16.173.063

TOTALE 237.769.037 260.368.250 263.899.849

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Report di sostenibilità

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i dividendi ma li reinveste al suo inter-no;

• 9% alle Comunità locali inclusa la collettività. Nel 2014 sono stati ero-gati alla collettività circa 25 milioni di euro. È la quota di Valore Aggiunto che il Gruppo Acquedotto Pugliese ha elargito a titolo di contributi alle comunità locali; in tale valore rien-trano i costi che Acquedotto sostiene per il ristoro dei costi ambientali degli invasi del Sinni e del Pertusillo come sancito dall’accordo di programma

quadro per l’uso delle risorse idriche siglato da Basilicata e Puglia per 16 milioni di euro, a cui si aggiungono quelli nei confronti di Acquedotto Lucano come perequazione dei mag-giori costi di subdistribuzione soste-nuti a seguito della gestione diretta degli impianti a servizio Basilicata, nonché i canoni erariali per i pozzi, le sorgenti e gli invasi; inoltre, sono comprese le agevolazioni tariffarie previste dagli enti regolatori (ac-cantonamento di ulteriori 3 milioni di

euro per le utenze deboli in funzione del vincolo di destinazione dei rica-vi corrispondente al FoNI) ed i costi sostenuti per l’individuazione dell’e-rogazione di contributi alle utenze deboli del SII ATO Puglia stabilite dal Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese, ANCI Puglia e Acquedotto Pugliese (205 mila euro);

sono infine compresi i contributi elargiti per favorire la realizzazione di eventi at-traverso liberalità e sponsorizzazioni.

Valore aggiunto lordo distribuito alla PA (euro) 2012 2013 2014

Imposte sul reddito d’esercizio correnti: 28.198.260 25.836.347 18.411.600

- Irap 8.366.147 8.009.349 7.650.629

- Ires 19.832.113 17.826.998 10.760.971

Imposte e tasse 1.323.088 1.867.120 1.694.697

Oneri Pubblica Amministrazione: 81.508 429.713 447.334

- Autorità Idrica Pugliese 0 269.544 277.889

- Contributo funzionamento AEEGSI/GSE 81.508 129.212 127.488

- Autorità Garante Concorrenza e Mercato 0 30.956 24.557

TOTALE 29.602.856 28.133.180 20.553.631

Valore aggiunto lordo distribuito alle comunità locali (euro) 2012 2013 2014

Liberalità 66.868 23.081 8.120

Oneri utilità sociale (Oasi di Conza) 57.690 57.549 57.500

Componente ambientale acquisto acqua (Regione Basilicata) 17.379.324 15.959.068 15.895.714

Costi per utenze deboli 0 0 205.209

Accantonamento utenze deboli 13.467.697 7.486.641 3.394.371

Acquedotto Lucano 2.500.000 2.500.000 2.500.000

Canoni di concessione diversi (Puglia-Basilicata-Campania) 1.972.591 2.565.447 2.698.177

TOTALE 35.444.171 28.591.786 24.759.091

Valore aggiunto globale lordo distribuito (euro) (*) 2012 2013 2014

Lavoratori 92.969.104 92.575.519 96.557.902

Azionisti 0 0 0

Aziende finanziatrici/istituti credito 9.242.331 13.127.974 16.083.060

Pubblica Amministrazione 29.602.856 28.133.180 20.553.631

Comunità locali 35.444.171 28.591.786 24.759.091

Azienda 70.510.575 97.939.790 105.946.165

TOTALE 237.769.037 260.368.249 263.899.849

* tale voce accoglie sia gli accantonamenti iscritti nella gestione operativa che quelli della voce b12

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Si evidenzia che con Deliberazione n. 6/2013/R/COM l’AEEGSI ha istituito ap-posito conto presso la Cassa Conguaglio per l’Energia Elettrica (CCSE), destinato alla compensazione delle agevolazioni tariffarie applicate nelle zone colpite da-gli eventi sismici del 20 maggio 2012. A partire dal 1° gennaio 2013 quindi, tutti i gestori nazionali del servizio idrico inte-grato applicano agli utenti la cosiddetta componente tariffaria “UI1” applicata sui volumi fatturati agli utenti per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione che viene riversata trimestralmente alla CCSE. Di seguito si riportano gli importi versati da Acquedotto Pugliese:

Finanziamenti in conto capitale ricevuti dalla Pubblica Amministrazione (milioni di euro) 2012 2013 2014

Incassi contributi da Enti Finanziatori 51 40 75

Debiti verso la Regione Puglia per anticipazioni contributi pubblici (D.G.R. 2787/2012 e D.G.R.91/2013) 0 182 3(*)

Valore aggiunto lordo distribuito alle comunità locali (euro) 2013 2014

Componente UI1 (euro) 266.866 2.502.462

Lavoratori Aziende finanziatrici/istituti credito

Pubblica Amministrazione Comunità locali

Azienda

40%37%

6%8%9%

I principali contributi ricevuti dalla Pub-blica Amministrazione sono relativi alle opere finanziate da enti finanziatori terzi (Stato, Regioni, Comunità Europea) e sono contabilizzati in bilancio nel momento in cui sussiste il titolo giuridico a percepirli ed il loro ammontare è ragionevolmente determinabile. Le principali fonti di finan-ziamento sono il PO FESR 2007-2013, Fon-do per lo Sviluppo e la coesione, Fondi Re-gionali, Fondi FAS 2000 – 2006; gli incassi di tale contributi relativi all’annualità

2014 sono pari a circa 75 milioni di euro. Nel 2013, è stato incassato il I acconto pari al 90% dell’importo complessivo de-gli investimenti individuati dall’Accordo di Programma Quadro Rafforzato “Settore idrico- depurazione delle acque” ai sensi del D.G.R. 2787/2012 e D.G.R. 91/2013. Si tratta di investimenti che al 31 dicembre 2014 erano per lo più ancora in fase di progettazione e appalto. Il totale della voce, inserita in un conto vincolato, è pari a 185 milioni al 31/12/2014.

I Finanziamenti della Pubblica Amministrazione

(*) il valore rappresenta l’incremento per interessi maturati rispetto al 2013

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Report di sostenibilità

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Istituzioni e territorio

OBIETTIVO AZIONI

Migliorare la comunicazione esterna

1. Rafforzare la presenza di AQP sui social network;

2. Rinnovare i contenuti del sito web istituzionale;

3. Proseguire nell’opera di recupero e valorizzazione del patrimonio di arredi del Palazzo dell’acqua di Bari;

4. Realizzare una mappa digitalizzata delle fontanine pubbliche coinvolgendo gli studenti delle scuole;

5. Campagna pulizia autoclavi;6. Campagna uso consapevole dell’acqua;7. Campagna sul corretto scarico in pubblica

fogna;

Acquedotto Pugliese interagisce e collabora per l’espletamento delle proprie attività con numerosi soggetti istituzionali.

In qualità di azionista unico di Acquedotto Pugliese, la Regione Puglia ha approvato in occasione dell’Assemblea Straordina-ria del 25 giugno 2013 l’ultimo aggiorna-mento dello Statuto della Società, det-tando le nuove linee della governance societaria.In conformità a quanto espresso nel-la risoluzione A/64/L.63/Rev.1, adottata dall’Assemblea generale dell’Organiz-zazione delle Nazioni Unite il 20 luglio 2010, lo Statuto della Società garantisce l’accesso all’acqua potabile quale valore essenziale per la realizzazione dei diritti umani. Pertanto, al fine di garantire l’accesso al servizio idrico integrato a tutti i cittadini serviti e compatibilmente con la necessa-ria tutela dell’equilibrio economico-finan-ziario, lo Statuto della Società prevede che la stessa debba impegnare ed accan-tonare in un apposito fondo una somma stabilita di volta in volta, finalizzata pro-prio alla realizzazione di tale obiettivo. In applicazione di tale previsione statuta-

L’Autorità Idrica Pugliese (AIP) istituita con Legge Regionale n. 9 del 30 maggio 2011 è l’organo rappresentativo dei Co-muni pugliesi per il governo pubblico dell’acqua.Ai sensi della Convenzione di affida-mento della gestione del servizio idrico integrato nell’ATO Puglia, sottoscritta il 30 settembre 2002 tra il Commissario Delegato per l’emergenza socio – eco-

ria, la Società ha redatto idoneo Piano di utilizzo del Fondo oneri statutari. Il Fondo in esame è stato utilizzato nel 2014, in parte per compensare le som-me spese dalla Regione per finanziare la fornitura e trasporto di acqua nelle cam-pagne in favore dei migranti del foggiano (Emergency) per un importo pari a euro 1,1 milioni; in parte, per il sostegno delle utenze deboli assegnatari di case popo-lari (IACP) per un importo pari a euro 0,4 milioni.L’ammontare residuo, pari a euro 1,8 mi-lioni al 31 dicembre 2014, verrà utilizzato secondo le determinazione della Regione Puglia.Si evidenzia, infine, che per previsione statutaria ben il 90% degli utili netti devo-no essere accantonati in apposita riserva a sostegno della realizzazione degli inve-stimenti previsti nei programmi annuali e pluriennali di volta in volta predisposti ed approvati dall’Autorità Idrica Pugliese, nonché al miglioramento della qualità del servizio.

nomico - ambientale e AQP, l’AIP veri-fica il raggiungimento degli obiettivi e dei livelli di servizio previsti dal Piano d’Ambito e dal Disciplinare tecnico al-legato alla Convenzione. Pertanto, AQP al fine di consentire le opportune attivi-tà di controllo, invia annualmente dati ed informazioni relative alla gestione del servizio. L’AIP definisce gli obiettivi di servizio

Istituzioni

Regione Puglia

Autorità Idrica Pugliese

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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da raggiungere e, sulla base della pro-posta della Società relativa agli inter-venti necessari, predispone la proposta tariffaria per il periodo regolatorio di

riferimento in coerenza con le regole tariffarie definite dall’Autorità per l’E-nergia Elettrica, il Gas ed il Sistema idrico (AEEGSI).

L’art. 21 del Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 (cd Decreto Salva Italia), convertito con modificazioni nella Legge 22 dicembre 2011 n. 214, ha assegnato le funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici all’AEEG (attuale AEEGSI) che le esercita con i medesimi poteri ad essa attribuiti dalla Legge n. 481/95 re-cante norme per la concorrenza e la re-golazione dei servizi di pubblica utilità. L’azione regolatoria dell’Autorità nazio-nale ha preso avvio dalla necessità di adeguamento del vecchio Metodo Ta-riffario Normalizzato, previsto dal DM 1 agosto 1996, agli esiti della consultazio-ne referendaria di giugno 2011 (cd refe-rendum sull’acqua).Nel corso del 2012 e 2013, infatti, sono state effettuate specifiche consultazioni pubbliche a conclusione delle quali l’A-EEGSI ha adottato dapprima il Metodo Tariffario Transitorio (MTT) per il perio-do 2012-2013 e poi il Metodo Tariffario Idrico (MTI) per il periodo 2014-2015, a completamento del primo periodo rego-latorio 2012 – 2015.

Attualmente è in via di definizione la regolazione tariffaria relativa al perio-do regolatorio 2016-2019. Nel corso del 2014, inoltre, l’Autorità ha ampliato la propria azione regolatoria estendendola ai temi della qualità e dell’efficienza del servizio idrico integrato.A tal fine, ha avviato e concluso una pri-ma raccolta di dati finalizzata all’acqui-sizione di informazioni relative al grado di copertura del servizio idrico integrato sull’intero territorio nazionale, alla qua-lità ed all’efficienza dello stesso.L’AEEGSI ha anche avviato dal 2013 consultazioni pubbliche relative alla disciplina di separazione contabile (unbundling) per gli esercenti i servizi idrici, come atto propedeutico alla fu-tura definizione di costi standard dei servizi.Nel 2014 ha anche avviato consultazioni pubbliche finalizzate all’individuazione ed esplicitazione nella tariffa del servi-zio idrico integrato dei costi ambientali e della risorsa, nonché alla definizione di Convenzioni standard di gestione.

Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il

Sistema Idrico

L’Agenzia Regione per la Protezio-ne dell’Ambiente (ARPA) assicura, ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs. n. 152/06 (cd Codice dell’Ambiente), l’e-secuzione dei controlli sui corpi idrici superficiali e sotterranei utilizzati qua-li fonti di approvvigionamento idrico da Acquedotto Pugliese, nonché sugli scarichi degli impianti di depurazione gestiti dalla Società e sui relativi corpi ricettori.Al fine di garantire la massima efficacia delle attività di controllo degli impianti di trattamento delle acque reflue urba-ne su scale regionale, nel 2007 ARPA e Acquedotto Pugliese hanno sottoscrit-to un apposito Protocollo operativo fi-nalizzato all’attuazione di un sistema di controlli rispondente alle disposizioni del citato Codice dell’Ambiente.In particolare, sono state regolamenta-te le procedure e le modalità di pianifi-

cazione dei controlli, di esecuzione dei campionamenti e delle analisi nonché di trasmissione dei risultati ai vari li-velli istituzionali, anche ai fini della valutazione di conformità degli scari-chi in base alla normativa vigente.La sottoscrizione del Protocollo ha, inoltre, la finalità di arricchire il siste-ma di conoscenze sul sistema depura-tivo anche al fine di valutare gli inter-venti di adeguamento necessari. ARPA e Acquedotto Pugliese collabo-rano attivamente alle attività del Tavo-lo Tecnico Permanente costituito nel 2011 dalla Regione Puglia per la tra-smissione periodica alla Commissione Europea, per il tramite del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Ter-ritorio e del Mare, delle informazioni relative alla conformità del servizi di fognatura e depurazione agli standard previsti dalla Direttiva n. 91/271/CEE.

Agenzia Regionale per la Protezione

dell’Ambiente

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Report di sostenibilità

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Con riferimento ai rapporti con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), si segnala che, attualmente, non sono in corso procedimenti legali che coinvolgono la Società. Tuttavia, nel 2007 la stessa Autorità avviò a carico di AQP un’istruttoria finalizzata all’accertamento di presunte condotte lesive della concorrenza in materia di allacciamenti alla reti idriche e fognarie. L’istruttoria si focalizzava sulla realizza-zione da parte di AQP, in qualità di gestore unico del servizio idrico integrato nell’A-TO Puglia, delle opere di allacciamento degli immobili alle reti idriche e fognarie in regime di monopolio legale, svolte sul-la base della vigente Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato.AQP, pur non condividendo la ricostru-zione globale della vicenda elaborata dall’AGCM, nell’ambito del procedimento istruttorio presentò un’articolata serie di

Acquedotto Pugliese da sempre è impe-gnata nell’agevolare le scelte professio-nali delle nuove generazioni favorendo l’alternanza tra studio e lavoro nell’am-bito dei processi formativi, con l’obiettivo fondamentale di contribuire al completa-mento della formazione curriculare degli studenti. A tal fine la società sottoscrive con le principali università italiane delle ap-posite Convenzioni per lo svolgimento di tirocini e/o attività di ricerca e sperimen-tazione. Ne costituiscono un esempio le Convenzioni sottoscritte con il Politec-nico di Bari, l’Università “Aldo Moro” di Bari, l’Università “Ca Foscari” di Vene-zia, e l’Università degli Studi Roma Tre.Inoltre la Società partecipa attivamente a diversi progetti di ricerca, sviluppo ed in-novazione nazionali ed esteri, in collabo-razione con il mondo scientifico ed indu-striale. Ne costituiscono alcuni esempi:

• Progetto di ricerca sottoscritto con il Politecnico di Bari finalizzato alla individuazione di interventi per il mi-glioramento dell’efficienza comples-siva degli impianti di sollevamento più energivori di Acquedotto Pugliese, meglio descritto nel capitolo “Il servi-zio idrico integrato e l’ambiente” nel paragrafo “Energia”.

• Progetto MO.GE.SA, svolto dal DI-CAM (Dipartimento di Ingegneria, Ci-

impegni tra le quali la previsione di misu-re volte a consentire la possibilità per gli utenti di realizzare direttamente i propri allacciamenti. L’AGCM ritenne che gli impegni fossero tali da far venire meno i profili anticon-correnziali, concludendo conseguen-temente il procedimento istruttorio. Tali misure avrebbero dovuto in ogni caso essere approvate dall’Autorità d’Ambito Puglia.A seguito della successiva attribuzione delle competenze di regolazione del ser-vizio idrico integrato all’AEEGSI, il nuovo Metodo Tariffario ha stabilito che la rea-lizzazione degli allacciamenti rientra nel perimetro del servizio idrico integrato.In base a tale nuova regolazione, nel 2014, l’AGCM ha chiuso definitivamente il procedimento nei confronti di AQP, non sussistendo più i presupposti per la viola-zione delle regole della concorrenza.

vile, Ambientale Aerospaziale e dei Materiali) dell’Università degli Studi di Palermo per conto di Acquedotto Pugliese. Il progetto ha lo scopo di consentire una migliore valutazione in merito alla disponibilità idriche degli invasi di breve – medio termine. In questo studio la variabile oggetto di previsione è sempre il deflusso in un determinato mese dell’anno idro-logico, cioè del periodo di dodici mesi che inizia il primo mese della stagione umida (Settembre o Otto-bre). Per tale motivo, le previsioni a cui si farà riferimento in questo la-voro sono stime di valori associati a determinati quantili (probabilità di accadimento) valutati a partire dai dati storici disponibili. Tali previsio-ni permetteranno di valutare, in un certo mese, qual è il valore di dispo-nibilità idrica atteso nei mesi suc-cessivi, con determinate probabilità di accadimento.

Il modello di previsione delle dispo-nibilità idriche degli invasi da cui si approvvigiona AQP è stato presentato al XXXIV Convegno Nazionale di Idrau-lica e Costruzioni idrauliche tenutosi a Bari 8-10 Settembre 2014 con il titolo “Valutazione di modelli di previsione delle disponibilità idriche da fonti su-perficiali per la gestione in tempo rea-le delle fonti di approvvigionamento di Acquedotto Pugliese S.p.A.”.

Autorità Garante della Concorrenza e

del Mercato

Università ed Enti di Ricerca

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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• Progetto “U.N.I.Co Urban Network for Integrated Communication”, il proget-to è stato promosso da AEEGSI con de-liberazione n. 393/2013 con la finalità di sperimentare infrastrutture di tele gestione multi servizi nella logica di “Smart City”. Il progetto presentato da AQP e AMGAS in collaborazione con Enel Distribuzione e Comune di Bari, avviato nel mese di ottobre 2014, è sta-to ammesso al finanziamento con De-liberazione dell’AEEGSI n. 334/2014/R/GAS del 10.07.2014. Il progetto preve-de nella logica di “Smart City”, l’im-plementazione di un sistema di tele-lettura e telegestione multi-servizio, con infrastruttura di comunicazione condivisa, di contatori di gas natura-le e di acqua, congiuntamente ad altri servizi di pubblica utilità, quali calo-re, illuminazione pubblica e gestio-ne energetica. È previsto, inoltre, un canale web che consentirà ai clienti di verificare periodicamente i propri consumi ed un’applicazione su piat-taforma innovativa per l’accesso a tali dati da tablet o smartphone. Enel Di-stribuzione è il partner tecnologico di questo importante progetto di innova-zione installando nelle proprie cabine elettriche concentratori multiservizio, in grado di teleleggere e telegestire contatori del gas, dell’acqua e di altri servizi municipali.

• Progetto di collaborazione tecnico – scientifica tra AQP e Politecnico di Bari per eseguire le fasi di sperimen-tazione avente ad oggetto il “Processo per la valorizzazione e lo smaltimento di rifiuti organici umidi”. La sperimen-tazione proposta si colloca nel proget-to di ricerca attuato dal nodo POLIBA della rete dei laboratori di ricerca VALBIOR, il cui obiettivo è finalizzato allo studio di fattibilità, relativamente ad un processo brevettato, della pos-sibilità di ridurre significativamente la quantità dei fanghi di depurazione producendo contemporaneamente importanti quantitativi di biometano “fuel grade” in accordo con la Diret-tiva 2003/30/CE, tuttora ampiamente disattesa in Italia attraverso un pro-cesso innovativo.

• Progetto di ricerca denominato “IUS OPTIMA Integrated Urban System

OPTImization and Management”, Planetek Italia S.r.l. società capofila dell’associazione temporanea di sco-po cui partecipano AQP S.p.A., Biotec S.r.l., Faver S.p.A., Geophysical Appli-cations Processing (Gap) S.r.l., la.Ing S.r.l., Intesis S.r.l., CNR-IRSA, Politec-nico di Bari - D.E.I. Il progetto si pone l’obiettivo generale di sviluppare un sistema di supporto decisionale per la gestione integrata, dinamica ed eco-efficiente dei sistemi di colletta-mento, trattamento e smaltimento dei reflui urbani (Sistema Acque Urbane).

Il sistema integrato avrà la funzione di trasferire l’informazione dal cam-po all’utente e di automatizzare i pro-cessi di collettamento, trattamento e smaltimento attraverso il monitorag-gio ed il controllo remoto dei disposi-tivi e degli impianti. Attenzione verrà posta anche al monitoraggio ambien-tale in grado di rilevare sia le variabili critiche di innesco di fenomeni poten-zialmente critici che di “allertare” gli operatori in caso di eventi potenzial-mente dannosi per l’impianto e am-biente esterno.

L’obiettivo è di fornire un supporto de-cisionale alla gestione razionale e so-stenibile del Sistema Acque Urbane, riducendo i consumi energetici e co-niugando l’efficienza della produzione con la minimizzazione dell’impatto ambientale. Le principali tematiche di ricerca e sviluppo interessano la modellistica ambientale e meteoro-logica, i sistemi di supporto alle de-cisioni, la realizzazione di strumenti di misura, il monitoraggio satellitare degli ambienti a monte e a valle degli impianti.

• Progetto di ingegneria denominato “Diagnóstico y Plan Estratégico del Sistema de Agua Potable de Asunción y Área Metropolitana – PARAGUAY”: è in attesa di esito la manifestazione di interesse presentata da AQP ad ottobre 2014 in collaborazione con BETA Studio S.r.l., ITALIA, Universi-dad Católica “Nuestra Señora de la Asunción” – CTA – DICIA, PARAGUAY. Il progetto ha come obiettivo l’analisi della situazione attuale di funziona-mento del sistema idrico (alimenta-zione, pompe, serbatoi, rete); ottimiz-zazione del funzionamento corrente

Page 26: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

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(modellazione e segmentazione della rete, revisione delle caratteristiche delle apparecchiature di pompaggio e delle condizioni operative); studio del-la domanda idrica al 2040; sintesi della situazione delle risorse idriche, prepa-razione dei Terms of Reference per lo studio della capacità e la qualità della falda acquifera Patiño; studio di ria-bilitazione delle rete attuale, piano di sviluppo generale al 2040; Piano degli interventi a medio termine (2015-2020).

• ROV (Remotely Operated Vehicle”) - Per poter procedere al monitoraggio e controllo del Canale principale , che rappresenta il tratto più impor-tante dell’Acquedotto Sele Calore e che consente di trasportare l’acqua captata dalle sorgenti del Sele e del Calore in Puglia e Basilicata, ad oggi, è necessario procedere ad un’interru-zione del flusso idrico per consentire ai tecnici di AQP di poter effettuare le opportune visite ispettive.

Nei giorni compresi tra il 9 e il 12 di-cembre u.s. AQP ha sperimentato l’uso di un ROV per verificare la pos-sibilità di condurre ispezioni del Ca-nale Principale senza dover procedere all’interruzione del flusso idrico nel Canale stesso. La sperimentazione ha riguardato un tratto di Canale che nor-malmente non viene verificato perché, durante le interruzioni di flusso, rimane sempre in esercizio. Si parla del tratto compreso tra lo scarico “Lapilloso” e il nodo idrico “Contista”, per uno svi-luppo complessivo di circa 3 km com-plessivi. L’ispezione del tratto è stata fatta in due giorni, la prima parte è stata ispezionata a favore di corrente, la seconda contro corrente. A causa della forte velocità della corrente, che si aggira intorno a 1 m/s, è stato neces-sario ancorare il ROV ad una cima di ritenzione per accompagnarlo, recupe-rarlo e trainarlo.

L’attività svolta in questo modo presen-

ta i seguenti vantaggi:- assenza di interruzione del flusso

idrico in canale e quindi riduzione dei costi ad essa connessi (ogni interruzione costa ad AQP circa € 300.000);

- alta qualità del dato e sua standar-dizzazione (ovvero la valutazione di un eventuale dissesto è diretta-mente demandata ad un dato og-gettivo, e non ad una valutazione individuale del tecnico che in quel momento sta effettuando l’ispezio-ne);

- la possibilità di ispezionare tratti del Canale che non sono ispezio-nati ormai da tempo;

- la possibilità di effettuare l’ispe-zioni in ogni periodo e non solo du-rante i periodidell’anno caratteriz-zati da una domanda idrica bassa.

• Progetto “S.I.M.P.Le. – concluso nel 2013 il System for Identifying and Mo-nitoring Pipe LEaks”, è un progetto inerente lo sviluppo e messa a punto di un sistema innovativo, basato sulla ri-flettometria a microonde (riflettometria nel dominio del tempo, time domain reflectometry, TDR), per la rivelazione e la localizzazione di perdite lungo condotte idriche e fognarie interrate.

L’attività è stata condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università del Sa-lento (coordinato dal Prof. Andrea Ca-taldo) con il supporto tecnico di AQP.

La tecnica TDR, già adoperata con suc-cesso in altri campi, rappresenta una tecnologia alternativa per le attività di ricerca e localizzazione delle perdite grazie alla versatilità, all’accuratezza di misura, alla possibilità di imple-mentazione pratica, in particolare per le nuove condotte, nonché di gestione in remoto. Nel corso del 2014 AQP ha sperimentato tale tecnologia su scala reale in occasione dei lavori di infra-strutturazione effettuati nel territorio del Comune di Lecce.

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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L’attenzione al territorio servito si ma-nifesta inoltre, attraverso il sostegno di iniziative avviate nella consapevolezza che l’acqua in quanto “bene comune” sia una risorsa utile anche a favorire lo sviluppo culturale nel contesto nel quale l’azienda opera. Ne costituiscono alcuni esempi:- il contributo a favore dell’Associazio-

ne Culturale Teatrale e Musicale di Molfetta (BA) che, in occasione del centenario dell’arrivo dell’acqua e della collocazione delle fontane nella terra di Bari, ha proposto uno spetta-colo “Gòcce e squicce d’acque” per rivivere un evento che ha radicalmen-te cambiato gli usi ed i costumi dell’in-tera regione;

- il contributo stanziato per il concorso “La Voce dell’Acqua in rete” che ha premiato gli alunni del Liceo Poliva-lente Statale di Cisternino (BR), inizia-tiva descritta di seguito;

- i contributi stanziati a favore dell’Am-ministrazione Comunale di Sant’An-drea di Conza (AV) e dell’Associazione Turistica proloco di Caposele (AV).

Con particolare riferimento al tema dei contributi, si evidenzia che la Società nel corso dell’esercizio sociale 2014, non ne ha concessi a partiti e movi-menti politici. Di seguito si riportano le principali iniziative effettuata nel corso dell’anno 2014:

• “La Voce dell’Acqua”, giunta al 4° anno la pubblicazione del giornale tri-mestrale di AQP S.p.A. la cui funzione principale è rendere noto ai cittadini ed a tutti i dipendenti le principali no-vità del settore e le attività aziendali improntate all’impegno per l’acqua, intesi come bene comune. Il giornale è distribuito a tutti i dipendenti, alle personalità politico/istituzionali, pres-so gli sportelli commerciali dell’Ac-quedotto Pugliese e presso tutti i Co-muni serviti.

Il servizio “myaqpaggiorna” disponi-bile sul portale web dell’azienda, offre la possibilità di riceverne copia in for-mato elettronico.

• “Acqua Bene Comune”, progetto avviato nel 2012 per la promozione

dell’acqua pubblica, attraverso le buone pratiche, vede come prota-goniste le Amministrazioni Comunali pugliesi ai quali vengono forniti parti-colari servizi quali: - l’attivazione gratuita del servizio

“Grandi Clienti” per il monitoraggio delle utenze del Comune. Si tratta di un servizio personalizzato che si prefigge l’obiettivo di ottimizzare l’uso della risorsa, eliminando even-tuali sprechi anche attraverso una gestione dei costi più razionale e rispondente ai fabbisogni dell’Am-ministrazione comunale;

- l’apertura di uno “sportello comuna-le on-line” a cui i cittadini potranno rivolgersi per ricevere informazioni ed usufruire di tutti i servizi relativi al Servizio Idrico Integrato. La so-cietà fornisce apparecchiature har-dware e i software necessari, assi-stenza tecnica, idonea formazione ed assistenza al personale volonta-rio per la gestione dello sportello. Il personale è individuato dal Comune tra le Associazioni che operano sul territorio;

- monitoraggio gratuito, da parte di tecnici dell’Acquedotto Pugliese, delle fontane comunali presenti sul territorio e della loro condizione ed eventuale manutenzione;

- campagna di sensibilizzazione per

la manutenzione dell’impiantistica domestica attraverso incontri pub-blici e articoli da pubblicare sui giornali locali, con layout grafico of-ferto gratuitamente da Acquedotto Pugliese.

- fornitura gratuita di bottiglie in ve-tro per promuovere l’uso dell’acqua di rubinetto, da utilizzare durante le sedute del Consiglio Comunale dei ragazzi e degli adulti;

- iniziative nelle scuole del territo-rio con fornitura gratuita dei libri sull’acqua ;

- realizzazione di giornate di studio con ragazzi della scuola media a cura di personale tecnico di Acque-dotto Pugliese per descrive i para-metri dell’acqua distribuita sul ter-ritorio confrontandola con etichette di altre acque potabili in commer-cio;

- visite guidate agli impianti di AQP, quali: sorgenti, impianti di potabiliz-zazione, centrali idroelettriche, de-puratori, impianto di compostaggio, opere idrauliche e il prestigioso pa-lazzo di Bari, con un accento parti-colare all’arte di Duilio Cambellotti, l’artista romano che, negli anni ‘30, ha realizzato gli interni della sede centrale di Bari. Un percorso cul-turale che abbraccia le molteplici tematiche inerenti l’acqua e l’ac-

Territorio

Particolare Sala Consiglio. Opera di Duilio Cambellotti - Sede AQP S.p.A. Bari

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Report di sostenibilità

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quedotto. Il Personale AQP guida i visitatori attraverso i sistemi im-piantistici e le tecnologie presenti sul territorio per la gestione soste-nibile delle risorse idriche. Un per-corso che permette di conoscere come e quali operazioni vengono svolte per far uscire l’acqua dal no-stro rubinetto di casa.

- acquisto di nuove fontane AQP da parte dell’Amministrazione Comu-nale con annesso impianto da in-stallare sul territorio;

- acquisto e distribuzione di sacchi di Terra di Puglia, da parte dell’Am-ministrazione comunale. Il terriccio di acquedotto pugliese ottenuto da processi biologici controllati di componenti esclusivamente orga-niche accuratamente selezionate.

Le matrici sono rigorosamente na-turali e provengono dalla raccolta differenziata, da cicli di lavorazione agro-alimentare, da fanghi biologici civili e da scarti vegetali di origine agricola provenienti soprattutto dalla Regione Puglia e da utilizzare per il verde pubblico, per progetti scolastici o da regalare alla cittadi-nanza in occasione di feste presso il parco comunale al fine di sensibiliz-zare tutti sul tema acqua.

• Il 22 marzo, per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua, la ricorrenza delle Nazioni Unite giunta alla sua 22esima edizione, Acquedotto Pu-gliese, con il patrocinio della Regione Puglia, ha donato a tutti i reparti pe-diatrici dei nosocomi pugliesi una bi-

blioteca sull’acqua dedicata ai piccoli ospiti di queste strutture. L’iniziativa dal titolo: “Splash, cick, plin, cioff, ciak. L’acqua racconta” si propone un semplice quanto magnifico obiet-tivo: quello di regalare un sorriso e momenti di svago ai piccoli degenti, offrendo loro l’opportunità di cogliere un messaggio importante per la co-munità tutta. L’acqua come valore as-soluto e bene comune fondamentale per la vita e fonte di speranza.

• Il 5 aprile, in contrada Figazzano, nel Comune di Cisternino (Br), il Presi-dente della Regione Puglia, Nichi Vendola, l’Assessore alle Infrastrut-ture e Mobilità della Regione Puglia, Giovanni Giannini, e l’Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese, Nicola Costantino, hanno inaugurato il pri-mo tratto di ciclovia sull’acqua rea-lizzato sui camminamenti del Canale Principale, la galleria centenaria che trasporta l’acqua del Sele dall’Irpinia alla Puglia.

• Il 16 e 17 aprile, Acquedotto Pugliese ospita a Bari, nella sede storica di Via Cognetti, l’annuale riunione plenaria europea del CEN/TC308 - Comitato Eu-ropeo di Normazione, o Standardizza-zione. Il CEN, fondato nel 1961, lavora in accordo alle politiche dell’Unione europea per produrre norme tecniche e favorire il libero scambio, la prote-zione dell’ambiente, la sicurezza dei lavoratori e dei consumatori, ecc.

• Il 12 maggio, Nicola Costantino, Am-ministratore Unico di Acquedotto Pugliese S.p.A - Ugo Patroni Griffi, Presidente di AMGAS Bari, e Rocco De Franchi, Assessore al Commercio del Comune di Bari hanno illustrato nella sala conferenze di AQP in Bari, un innovativo sistema integrato di te-legestione di utenze dei servizi a rete e municipali per una città sempre più intelligente, già illustrato a pag. 23

• Dal 2013 AQP è associato ad Aqua Publica Europea che rappresenta aziende provenienti da sette Paesi (Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Spa-gna, Germania, Portogallo). A queste si aggiungono cinque associazioni na-zionali di operatori pubblici: Aquabru Particolare pavimento salottino Amministratore Unico - Palazzo AQP S.p.A. Bari

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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(Bruxelles), Aquawal (Wallonia), Ae-opas (Spagna), FNCCR (Francia), AIA (Portogallo) e AOW (Germania). Il 23 maggio, per la prima volta l’Assemblea Generale di APE si è tenuta nel palaz-zo storico di AQP. Rinnovato il Consiglio di Amministrazione: per l’Ita-lia è stato nominato Nicola Costantino, Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese. L’assemblea è stata anche occasione per fare il punto sui pros-simi passi per promuovere la gestione pubblica dell’acqua, puntando sull’in-novazione.

• Il 29 maggio, l’Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese, Nicola Co-stantino, ha presentato a Bari, nella Sala Conferenze dell’Acquedotto Pu-gliese, alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Onofrio Introna, il sito dell’House Or-gan aziendale “La Voce dell’Acqua”, realizzato da un gruppo di alunni del Liceo Polivalente “Don Punzi” di Ci-sternino (Brindisi) vincitori del con-corso “La Voce dell’Acqua in rete”. Il concorso con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi, ma anche la comunità tutta del territorio servito, al valore dell’ac-qua bene comune, anche attraverso la riscoperta della storia dell’acquedotto e delle sue molteplici attività , era sta-to lanciato l’anno precedente in colla-borazione con il Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consi-glio Regionale della Puglia e il patroci-nio dell’Ufficio Scolastico regionale.

• Nel mese di settembre AQP ha pro-mosso per l’anno scolastico 2014/2015 “FontaninApp”, un concorso rivolto alle scuole primarie e secondarie. L’iniziativa, in collaborazione con il Servizio biblioteca e Comunicazione istituzionale del Consiglio Regionale, ha goduto del patrocinio dell’ANCI Pu-glia e dell’Ufficio scolastico regionale ed è stata finalizzata a realizzare una mappa digitale e una APP per la geo-localizzazione delle fontane pubbliche gestite dalle amministrazioni comuna-li. L’obiettivo è di avvicinare i ragazzi al valore del bene comune.

• Il primo ottobre, l’Amministratore Uni-co, Nicola Costantino, insieme a quali-ficati tecnici ha incontrato una delega-

zione cinese di cattedratici dell’Harbin Institute of Technology (HIT). L’HIT, tra le più prestigiose istituzioni cinesi a livello universitario, ha mostrato par-ticolare interesse alle tematiche della depurazione delle acque e della ge-stione dei fanghi di depurazione.

• Il 22 ottobre è stato siglato un proto-collo d’intesa tra Regione Puglia, Ac-quedotto Pugliese e Provveditorato

Regionale dell’Amministrazione Pe-nitenziaria per “l’inclusione sociale delle persone adulte sottoposte a pro-cedimento penale”. L’obiettivo è im-piegare i soggetti coinvolti nella manu-tenzione delle aree verdi e di altri siti di competenza dell’Acquedotto Pugliese, facendo in modo che il periodo della pena si trasformi in un tirocinio utile ad una più adulta capacità di stare in società.

Casa dell’acqua, Comune di Bari

A partire da ottobre 2014 Acquedotto Pu-gliese d’intesa con il Comune di Bari ha av-viato, in via sperimentale, la prima “Casa dell’Acqua” con l’obiettivo di promuovere il consumo dell’acqua attraverso la rea-lizzazione di strutture che consentano la erogazione di acqua liscia (temperatura ambiente e refrigerata) e gassata (refri-gerata). Tale progetto consente un signi-ficativo risparmio economico per l’utente/cittadino e contribuisce anche alla diminu-zione dei rifiuti plastici di bottiglie di acqua minerale e alle emissioni di CO2 nell’am-biente per il trasporto e la produzione delle stesse.

Situato nel cuore di Bari, “Il Palazzo dell’Acqua” è diventato nel tempo pa-trimonio della Puglia e dei pugliesi.Lo stile architettonico scelto da Bru-netti per la realizzazione del Palazzo è il romanico pugliese, che meglio si integra con la tradizione locale e che trova espressione visibile, oltre che nei materiali, anche nei molteplici elemen-ti decorativi, ispirati ai più famosi mo-numenti architettonici della Regione. La progettazione degli ambienti e degli arredi del Palazzo è opera del Maestro Duilio Cambellotti, eclettico artista ro-mano che ha donato al Palazzo uno stile inconfondibile: al tempo stesso severo e gioioso, facendone un vero e proprio monumento all’acqua salubre, fonte di vita ed alla epopea pugliese per la sua conquista. Nel giugno del 2000 fu inau-gurato all’interno del palazzo dell’ac-quedotto pugliese il “Museo dell’ac-qua” che da allora è possibile visitare. All’interno del Palazzo sono state ospi-tate nel corso del 2014 diverse iniziati-ve:

• l’8 marzo, in occasione della Gior-nata internazionale della donna, Ac-quedotto Pugliese ha ospitato a Bari, nella suggestiva cornice del palazzo storico, una eccezionale esibizione del coro polifonico “Le Donne che Cantano e Incantano”, diretto dal Ma-estro Elisabetta Nardulli;

• il 2 aprile Acquedotto Pugliese ha aderito alla VII Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Autismo, illuminando di blu il palazzo storico;

• il 29 maggio si è tenuta la cerimonia di premiazione per i vincitori del con-corso “Tweet Water”, partito l’anno precedente e rivolto a tutte le scola-resche in visita al museo per sensi-bilizzare i giovani al tema dell’acqua, bene comune, nelle sue molteplici declinazioni;

• il 22 settembre si è tenuto a Bari, nella sala Conferenze di Acquedot-to Pugliese, l’incontro “La memoria nascosta dell’acqua – Sabotaggi e stragi all’ombra dell’Acquedotto Pugliese durante la ritirata nazifa-

La casa dell’acqua

Cultura e patrimonio storico

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scista del ‘43”. Da recenti indagini compiute dell’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo, in colla-borazione con l’Acquedotto Pugliese e la CGIL, Camera del Lavoro di Bari, sono emersi nuovi ed inediti aspetti sui gravi danneggiamenti all’Acque-dotto. Rilevante fu l’attività di infor-mazione e di “intelligence” svolta da operai e tecnici dell’Acquedotto Pugliese e dai militari delle stazioni locali dell’Arma dei Carabinieri che al rischio della propria incolumità, segnalarono con tempestività, ai co-mandi militari italiani ed alle prefet-ture, i movimenti e le operazioni dei reparti germanici, scongiurando così danni maggiori;

• il 5 ottobre all’interno del Palazzo dell’Acqua è stato ospitato un mono-logo dal titolo KOKORIKO, una produ-zione di Teatro Bottega degli Apocrifi, interpretato dall’attore Martin Ilunga Chishimba, diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano;

Si tratta della conclusione del pro-getto “Nella gioia e nel dolore: Porto Ricco Sud” vincitore del bando PRIN-CIPI ATTIVI 2012 giovani idee per una Puglia migliore, sostenuto dalla Regione Puglia e patrocinato dal Co-mune di Bari, dal Municipio I e dal Teatro Pubblico Pugliese, con la col-laborazione del Teatro Kismet Opera;

• il 17 novembre, nella suggestiva cornice del Salone degli Affreschi dell’Ateneo di Bari, Acquedotto Pu-gliese e l’Accademia Pugliese delle Scienze hanno presentato “L’Acque-dotto Pugliese prima…. Dall’Unità d’Italia alla nascita dell’EAAP”;

Il volume, edito dalla ADDA Edito-re, intende celebrare il Centenario – 24 aprile 1915 – del primo zampil-lo dell’acqua del Sele a Bari, dalla fontana del Palazzo Ateneo in piazza Umberto, e riscrivere la “storia” che portò alla realizzazione della tita-nica opera che permise, e permette tutt’oggi, di soddisfare l’antico biso-gno di acqua in Puglia.

Particolare stele cariatide Sala Consiglio Palazzo AQP S.p.A. - Bari - Opera di Duilio Cambellotti

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Il nostropersonale

OBIETTIVO AZIONI

Sviluppare le competenze professionali dei dipendenti

1. Implementare il processo di formazione professionale aziendale attraverso la costituzione del learning center “AQP WATER ACADEMY“;

2. Migliorare la comunicazione interna;3. Effettuare la rilevazione del clima aziendale;4. Sviluppare la Intranet aziendale con sezioni

dedicate ai dipendenti;

Il 2014 ha rappresentato per Acquedotto Pugliese un anno di forti cambiamenti in termini organizzativi e di assetto socie-tario del gruppo che ha visto, nel mese di febbraio, la nomina del nuovo Ammi-nistratore Unico.Nell’ottica del contenimento e della re-visione di spesa e al fine di quantificare i compensi con criteri oggettivi, misurabili e correlati al merito, sulla base di quan-to stabilito dall’azionista Regione Puglia, con Deliberazione della Giunta Regiona-le n. 810 del 5 maggio 2014, il trattamento economico da corrispondere all’Ammi-nistratore Unico e al Direttore Generale non può risultare superiore al trattamen-to economico complessivo riconosciuto alle strutture di vertice amministrativo della Regione stessa.Con particolare riferimento al Direttore Generale, il compenso stabilito con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1980 del 22 ottobre 2013 è pari a cinque volte la media dei compensi omnicom-prensivi corrisposti ai dipendenti AQP di 3° livello.A seguito del rinnovamento del vertice aziendale, è stata avviata un’incisiva ri-organizzazione mirata al perseguimento degli obiettivi di efficientamento e di mi-glioramento delle performance tecniche e di semplificazione e snellimento della struttura organizzativa e dei processi, anche indirizzata ad una maggior chia-rezza di ruoli e responsabilità.Si è, inoltre, proceduto alla fusione per incorporazione delle società controllate PURA Depurazione e PURA Acqua, scel-ta frutto di una strategia aziendale fina-lizzata all’integrazione organizzativa ed alla volontà di ricondurre nel perimetro della controllante tutti i processi rien-tranti nella gestione del Servizio Idrico

Integrato. Ciò nonostante, AQP è riusci-to a consolidare e mantenere il proprio impegno nei confronti del personale, sia dal punto di vista prettamente lavorativo, in termini di recupero del proprio know-how e delle competenze distintive, sia per quanto concerne le attività volte alla socializzazione ed alla condivisione del tempo libero, con un particolare focus ed una decisa attenzione rivolta alle fa-miglie.Di tutto questo si fornirà un più appro-fondita rendicontazione nei paragrafi a seguire.Per quanto concerne gli ambiti e gli obiettivi di miglioramento che l’azienda si pone per gli anni a venire, anche alla luce del rinnovamento e delle evoluzioni che la società ha conosciuto nel corso dell’anno, nel 2014 si sono poste le basi per gli anni a venire con la definizione del Piano Industriale 2015/2018. L’idea-chiave, relativamente al persona-le, è quella di dare ad ogni lavoratore la possibilità di partecipare ai processi di cambiamento organizzativi e socio-cul-turali in atto, al fine di migliorare, in pri-ma persona, la “qualità” del proprio ruo-lo organizzativo, in termini di “benessere di vita dentro e fuori l’Azienda”.A tale proposito, l’Azienda intende at-tuare le seguenti iniziative: 1) l’implementazione del “Centro di

Internal Consulting”, deputato al ridisegno ed al controllo di proces-si e strutture organizzative, con la funzione di attivare progetti in col-laborazione con le altre Funzioni Centrali e con la Linea, sviluppando una cultura organizzativa moderna e in continua integrazione fra organiz-zazione, sistemi informativi e profes-sionali;

2) la valorizzazione di ciascun ruolo or-ganizzativo dei dipendenti attraverso una chiara “definizione e condivisio-ne dei profili professionali” svolti, in termini di posizione individuale e col-locazione nel contesto organizzativo in itinere;

3) la stabile “prevenzione del conten-zioso sul lavoro” attraverso l’adozio-ne di strumenti e modalità operative finalizzate alla riduzione dell’insor-genza di nuove situazione conflittuali aziendali;

4) il consolidamento di una “politica di reclutamento e selezione del perso-nale” rispettosa dei principi di tra-sparenza, imparzialità e pubblicità, attraverso il potenziamento dei ca-nali di comunicazione interna/ester-na (portale e intranet) e l’ottimizza-zione del processo di selezione.

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Report di sostenibilità

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La composizione

Nel biennio 2012 - 2013 non erano intervenute variazioni sul piano organizzativo e/o degli assetti societari con im-patto sul perimetro del gruppo AQP.Pertanto, a perimetro costante, il gruppo AQP contava 1.899 lavoratori al 31 dicembre 2012 e 1.883 lavoratori al 31 dicembre 2013, tutti con contratto di lavoro a tempo in-determinato.Nel 2014 a seguito della fusione per incorporazione delle due controllate Pura Depurazione e Pura Acqua è variato il perimetro del gruppo, che ad oggi, è composto da due sole società: AQP S.p.A. e ASECO. Al 31 dicembre 2014, i dipendenti in forza al gruppo AQP erano 1.897, di cui 1.878 a tempo indeterminato.È il caso di precisare che alla forza lavoro indicata sono a tutt’oggi applicati contratti collettivi differenti, in conside-razione della genesi del gruppo e delle modalità di acqui-sizione e costituzione delle due società (Pura Acqua S.r.l. e Pura Depurazione S.r.l.).

A livello territoriale, come noto, Acquedotto Pugliese ge-stisce il SII in Puglia e in alcuni abitati ricadenti nell’ATO 1 Calore Irpino, permane, inoltre, nel territorio della Pro-vincia di Potenza, uno dei più importanti impianti di pota-bilizzazione. Conseguentemente e in linea percentuale, si riporta la suddivisione del personale sul territorio servito:

A chiusura di questa panoramica sulla composizione del personale, si ritiene necessario anticipare un dato aggre-gato e percentuale concernente la suddivisione per genere.In particolare, si sottolinea che, nonostante la riduzione dell’organico intervenuta tra il 2012 ed il 2013, la percen-tuale di forza lavoro di genere femminile è sostanzialmen-te rimasta invariata, rappresentando circa il 16.30 % sul totale dell’organico. I dati non mutano nel 2014, anno in cui si è registrata una percentuale di donne in servizio sul totale dell’organico a tempo indeterminato pari al 16,61%.Si riportano a seguire le tabelle di dettaglio relative alla composizione del personale con contratto a tempo inde-terminato per qualifica e genere.

La composizione e il turnover

CCNL (n.) 2012 2013 2014

Gas- Acqua 1447 1433 1434

Dirigenti - Conferservizi 33 33 31

Igiene Ambientale (FISE) 395 393 390

Piccola e Media Industria Metalmeccanica 24 24 23

TOTALE 1.899 1.883 1.878

REGIONE (%) 2012 2013 2014

Puglia 96,73 96,82 96,20

Basilicata 1,10 0,90 1,05

Campania 2,17 2,28 2,75

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Il turnoverIn merito alla composizione dell’organico, si osserva che le variazioni registrate nel 2012, così come quelle relative agli anni 2013 e 2014, sono conseguenza diretta del tur-nover.A tal proposito, si evidenza che il numero di contratti di lavoro cessati nel 2012 pari a 40, sono da ricollegare alle novità normative introdotte nel 2012che hanno inciso sul regime pensionistico a livello nazionale.Anche nel 2014 si registra la cessazione di ulteriori con-tratti a tempo indeterminato in quanto, in base ad esi-genze manifestate dal personale con maggiore anziani-tà anagrafica, l’azienda ha accolto le richieste di esodo volontario, ferma restando la salvaguardia delle esigenze tecnico – organizzative aziendali.

Alla luce della vigente normativa, si stima che i dipenden-ti pensionabili nei prossimi 5/10 anni ammontino al 14% circa dell’attuale organico; di questi il 3,53% è composto da dirigenti, il 41,59% è composto da impiegati, il 54,88% è composto da operai. Il 14,15% del personale pensionabile è di genere femminile.

ASSUNZIONI E TURNOVER (n.) 2012 2013 2014

Assunzioni a tempo determinato 0 0 19

Assunzioni a tempo indeterminato 20 5 25

Lavoratori a tempo indeterminato cessati 40 21 30

Totale lavoratori a tempo indeterminato 1.899 1.883 1.878

Tasso di turnover (%) 3,16 1,38 2,93

OCCUPAZIONE FEMMINILE a tempo indeterminato (n.) 2012 2013 2014

Dirigenti 4 4 4

Quadri 10 12 15

Impiegati 295 291 291

Impiegati, Quadri e Dirigenti 309 307 310

Operai 1 1 2

Totale lavoratrici a tempo indeterminato 310 308 312

OCCUPAZIONE TOTALE a tempo indeterminato (n.) 2012 2013 2014

Dirigenti 33 33 31

Quadri 56 61 74

Impiegati 1355 1334 1306

Impiegati, Quadri e Dirigenti 1.444 1.428 1.411

Operai 455 455 467

Totale lavoratrici a tempo indeterminato 1.899 1.883 1.878

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La retribuzione fissaSi riporta una tabella di confronto tra le retribuzioni minime e medie dei dipendenti per qualifica ed i corrispondenti minimi contrattuali, prendendo a riferimento il CCNL gas-acqua, in quanto applicato ad oltre il 75% del personale (i dati si riferiscono al solo anno 2014).

È il caso di specificare che i minimi retributivi concernenti le qualifiche di operaio ed impiegato risultano coincidere con i minimi tabellari da contratto, in quanto riferiti ad assunzioni intervenute in corso d’anno. Di contro nel medesimo periodo non sono intervenute assunzioni con qualifica di quadro. Integrando i dati con un approfondimento in relazione al genere, si rileva quanto segue:

È interessante notare che, nella categoria “impiegati” il genere femminile percepisce una retribuzione mediamente superiore a quella degli uomini, rilevandosi, di contro, un dato differente in relazione a quadri ed operai. Nel caso dei dipendenti con qualifi-ca di operaio assume indubbia valenza sul differenziale retributivo la circostanza che le donne risultino in numero decisamente esiguo rispetto alla forza (2/467). Si osserva, da ultimo, che le variazioni sulle retribuzioni individuali intervenute nel corso dell’anno sono il frutto di meri adegua-menti contrattuali, o di eventuali riconoscimenti di livelli superiori dovuti ad assegnazioni a diverse mansioni, in linea prevalente per variazioni organizzative. Passando ai dirigenti, occorre preliminarmente precisare che in ossequio alla vigente normativa, in materia di trasparenza i compensi (retribuzione fissa, variabile e benefit), compresi quelli degli organi di vertice, sono oggetto di pubblicazione sul sito istituzionale AQP, con aggiornamento annuale e comunque nei termini previsti dalla legge. A seguire, i dati relativi all’anno 2014:

La retribuzione variabileQuanto alla retribuzione variabile, relativamente ai dipendenti cui è applicato il CCNL gas-acqua, AQP ha sottoscritto in data 8 settembre 2011 apposito accordo sindacale, finalizzato a stabilire una erogazione economica annua variabile e non determina-bile collegata a risultati concreti di redditività, produttività, efficienza e qualità.Il punto di partenza condiviso era e rimane il coinvolgimento dei lavoratori nel miglioramento continuo dell’Azienda e la parte-cipazione degli stessi ai benefici ottenuti. Tanto, in un’ottica di consolidamento del ruolo di AQP di gestore del Servizio Idrico Integrato e con l’intento di garantire e migliorare il livello e la qualità del servizio erogato.Fissati gli indicatori concernenti condizioni di competitività, redditività e produttività ed i relativi valori obiettivo, nel biennio 2012/2013, l’azienda ha sempre superato il valore 100, riconoscendo ai dipendenti, anche in ragione del sistema di variabilità definito, in entrambi gli anni il 108% dell’importo del premio.

La retribuzione fissa e le componenti variabili

QUALIFICA (€) Minimo Contrattuale (A)

Retribuzione Minima AQP (B) Differenza % (tra B:A) Retribuzione Media

AQP (C) Differenza %

Quadri 2.799,87 3.019,15 7,83 4.099,80 46,42

Impiegati 1.538,39 1.538,39 - 2.211,02 43,72

Operai 1.538,39 1.538,39 - 1.744,79 13,41

QUALIFICA (€) Minimo Contrattuale (A)

Retribuzione Media AQP Uomini (B)

Differenza % (tra B:A)

Retribuzione Media AQP Donne (C)

Differenza %(tra C:A)

Quadri 2.799,87 4.141,99 47,93 3.918,98 39,97

Impiegati 1.538,39 2.198,53 42,91 2.255,19 46,59

Operai 1.538,39 1.746,93 13,55 1.637,69 6,45

QUALIFICA (€) Minimo Contrattuale (A)

Retribuzione Media

Retribuzione Media

Uomini (B)

Retribuzione Media

Donne (C)

Differenza %(tra B:A)

Differenza %(tra C:A)

Dirigenti 4.846,15 7.263,48 7.336,49 6.752,44 51,38 39,33

Page 35: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

33

Nella tabella che segue si riportano gli importi erogati per categoria (per impiegati ed operai il valore riportato è quello medio).

Relativamente ai dirigenti, la retribuzione variabile media per il 2012 è stata pari a 14.852,41 euro, importo, sostanzialmente, in linea con quello relativo all’anno 2013 pari 14.466,25 euro. Come già indicato, i dati di dettaglio sono pubblicati sul sito internet www.aqp.it

QUALIFICA (€) 2012 2013

Quadri 2.854,00 2.927,00

Impiegati 1.972,00 2.022,00

Operai 1.416,00 1.451,50

A seguito della trasformazione dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese in AQP S.p.A., l’Azienda concordava con le Or-ganizzazione Sindacali lo stanziamento annuale di due fondi: il primo da destinare al Circolo Ricreativo Aziendale per le atti-vità culturali, ludiche, sportive e per ogni eventuale attività a beneficio dei dipen-denti e delle rispettive famiglie; il secon-do destinato ad iniziative sociali sempre a vantaggio del lavoratori e delle famiglie, iniziative da condividersi ed attivarsi at-traverso una Commissione Mista Parite-tica sugli Affari Sociali istituita ad hoc. La Società pone da sempre notevole atten-zione all’individuazione e all’implementa-zione di tali iniziative, in quanto rappre-sentano strumenti e percorsi a sostegno dei dipendenti e al bilanciamento delle esigenze familiari e lavorative del perso-nale. Tali attività, che coinvolgono anche le famiglie dei dipendenti, sono, peraltro, finalizzate ad incentivare e facilitare mo-menti di incontro e socializzazione fonda-mentali, che si riflettono positivamente sull’attività lavorativa, creando il giusto spirito di appartenenza all’azienda. Le iniziative sociali, sempre in funzione della genesi dell’assetto societario del gruppo, sono fondamentalmente rivolte al personale cui è applicato il CCNL Gas-Ac-qua. Tra quelle, ormai, consolidate segnalia-mo:• i soggiorni estivi, per i figli dei dipen-

denti di età compresa tra i 6 e i 12 anni;• i soggiorni studio all’estero, per i figli

dei dipendenti di età compresa tra i 12 e i 15 anni;

• i premi di incentivazione al merito, rico-

nosciuti ai dipendenti, e ai i figli dipen-denti;

– le convenzioni bancarie finalizzate all’accesso a prestiti personali a tassi agevolati;

• l’erogazione di un contributo in occa-sione dell’epifania in favore dei figli dei dipendenti di età inferiore ad 11 anni;

- il contributo a sostegno spese sostenu-te per gli asili nido.

A titolo solo esemplificativo, nel 2012, è stato organizzato un campo estivo della durata di 15 giorni, con programmazione specifica di attività ludiche, sportive e culturali presso il Villaggio Olimpia situato a Marina di Ascea (SA) in collaborazione con Ciocco Ragazzi, nonché presso Camp

Cà di Gianni – San Piero in Bagno (FC), in collaborazione con CGE- Centro Gioco Educativo.Con le medesime modalità nel 2013 è sta-to organizzato un campo estivo presso la Fattoria biologica dell’Oasi di Collalto nella Riserva Regionale del Lago di Penne (PE), in collaborazione con Panda Avven-ture, e nel 2014 presso Castelvecchio Pa-scoli, in collaborazione con il Ciocco Ra-gazzi nonché presso Campo Cà di Gianni – San Piero in Bagno (FC), in collaborazio-ne con CGE- Centro Gioco Educativo. Inoltre, nello stesso periodo i ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 16 anni hanno preso parte alla vacanza studio organiz-zata presso l’isola di Malta (Gozo).

Il welfare aziendale e le pari opportunità

Campo estivo 2012

Page 36: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

34

Ai fini della partecipazione alle attività so-ciali, non ha rilievo la tipologia di contrat-to individuale (ferma restando la neces-sità di un rapporto di lavoro subordinato alle dirette dipendenze di AQP), salvo per quel che concerne l’accesso ai prestiti personali a tassi agevolati, nel qual caso sono esclusi i lavoratori con contratto a termine, in quanto il rapporto di lavoro è fisiologicamente destinato a cessare pri-ma del termine dell’ipotetico prestito.Di concerto con il Circolo Ricreativo Aziendale, la Società organizza annual-mente altre attività destinate a dipendenti e alle rispettive famiglie, tra le quali:• la visita presso impianti e/o siti azien-

dali di particolare rilievo tecnologico e paesaggistico, con l’intento di ampliare la conoscenza delle opere, diffuse su un territorio che copre ben tre Regioni ed accrescere il giusto spirito di appar-tenenza;

• la festa di Natale, momento che coniu-ga convivialità e spettacolo;

• il veglione di carnevale per i figli dei di-pendenti.

Inoltre, al fine di conciliare le esigenze aziendali con quelle familiare dei lavora-tori, AQP ha concordato negli ultimi anni con le OO.SS. un “pacchetto” di misure integrative, quali:• la regolamentazione part-time;• l’ampliamento delle ore riconosciute

per gli accertamenti sanitari(da 16 a 32

h), per invalidi civili e/o a fronte di gravi e comprovati motivi di salute;

• la possibile estensione sino a 4 gg. dei permessi per gravi motivi familiari ex L. 53/00.

Con riferimento alle pari opportunità, in coerenza con i principi del proprio Codice Etico, AQP adotta una politica di gestione del personale mirata ad evitare qualsiasi forma di discriminazione offrendo a tutti i lavoratori le medesime opportunità, assi-curando un trattamento equo, basato su criteri di merito e sul rispetto delle norme contrattuali e di legge. Pertanto, non vi sono distinzioni e diver-sificazioni di genere sul piano retributivo, essendo le retribuzioni meramente com-misurate all’allineamento tra posizione organizzativa e inquadramento contrat-tuale previsto. Difatti, per gli anni 2012 e 2013, il rapporto dello stipendio base di uomini e donne è percentualmente pros-simo all’unità.D’altro canto, come evidenziato poc’an-zi, AQP persegue una politica di welfare aziendale che incide in maniera rilevan-

te anche sulle pari opportunità, avendo fatto ricorso alla contrattazione di se-condo livello per una più specifica rego-lamentazione di istituti quali il part-time, o ponendo particolare attenzione al bi-lanciamento delle esigenze aziendali e familiari.Indicativo è il tasso di mantenimento del posto di lavoro dopo la fruizione di con-gedi parentali, che è sempre pari al 100% e si riferisce esclusivamente al persona-le di genere femminile essendo storica-mente rari i casi di fruizione dei congedi previsti dalla legge da parte di personale di genere maschile. Si ritiene, infine, di dover segnalare un’i-niziativa attivata nel 2014, che AQP inten-de rendere sistematica.In occasione della festa della donna, Ac-quedotto Pugliese, in collaborazione con GVM Care&Research ha fatto dono a tutte le dipendenti del pacchetto Medbox Check Up Cuore, ricomprendente visite mediche ed esami diagnostici su più aree di prevenzione (cardiologia, odontoiatria, senologia, nutrizione).

Campo estivo 2013

Vacanza studio presso l’isola di Malta

Page 37: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

35

Come già indicato nel paragrafo relativo alla composizione del personale, in consi-derazione della genesi costitutiva e/o del-le modalità di acquisizione delle diverse società che, fino al 2013, hanno composto il gruppo Acquedotto Pugliese, la Società applica ai propri dipendenti più di un con-tratto collettivo.In particolare, il CCNL Gas-Acqua ed il CCNL Igiene Ambientale (FISE) hanno at-tivi i rispettivi fondi pensione, ossia il fon-do PEGASO ed il PREVIAMBIENTE.Nella tabella che segue si riporta la per-centuale complessiva di iscritti, negli anni di riferimento, in relazione all’età.

L’impegno formativo è notoriamente un elemento rilevante per conseguire il suc-cesso nelle società e nelle imprese. Acquedotto Pugliese considera le proprie risorse umane parte importante del pro-prio patrimonio, in quanto espressione di competenza e professionalità. Verso tale direzione volge l’attività for-mativa di Acquedotto Pugliese, in quanto attraverso lo sviluppo personale e profes-sionale dei singoli si possano apportare migliorie a tutti i processi lavorativi, con-sentire ai dipendenti di acquisire maggio-re consapevolezza circa il significato e l’importanza del proprio ruolo in azienda e, conseguentemente, ottenere presta-zioni positive, favorendo un clima sereno e buone relazioni interpersonali.Nel corso degli anni 2012 e 2013, l’obietti-vo fondamentale dell’azione formativa è stato lo sviluppo delle competenze tecni-co-professionali del personale.In tal senso, le principali iniziative di for-mazione sono state :• l’aggiornamento sul nuovo codice degli

appalti;• la formazione comportamentale per gli

addetti commerciali;• la riqualificazione tecnico-pratica dei

manutentori;• la disciplina dell’affidamento dei con-

tratti pubblici dei lavori.Con particolare riferimento al tema della sicurezza, si riportano in via esemplifica-tiva e non esaustiva i seguenti corsi ero-gati:

• l’aggiornamento Professionale RLS ex d.lgs. n. 81/2008;

• l’aggiornamento sulla Sicurezza per i Coordinatori per la Progettazione e per l’Esecuzione dei Lavori”;

• la formazione per Preposti per la sicu-rezza sul lavoro ex D. Lgs. n. 81/2008.

Con riferimento ai sistemi di prevenzione e repressione della corruzione e dell’ille-galità nel contesto aziendale, nel 2014 è stato erogato un primo step formativo sui contenuti del D. Lgs. 190/2012, rivolto alle prime linee aziendali.La definizione del Piano formativo avvie-ne, esclusivamente in base ai fabbisogni annualmente censiti senza distinzione di

sorta in relazione a genere, età, categorie e suddivisione territoriale.È intendimento di Acquedotto Pugliese riattivare e consolidare, a breve termine, il sistema di valutazione delle prestazioni, monitorandone costantemente la funzio-nalità e l’efficacia. Tanto, con la certez-za che la valutazione delle prestazioni costituisca uno strumento essenziale e imprescindibile ai fini della progettazio-ne e dell’implementazione delle politiche di sviluppo delle Risorse Umane e delle competenze.A seguire uno spaccato di dettaglio sulle ore di formazione per gli anni oggetto di analisi.

I fondi pensione

Formazione e sviluppo del personale

I FONDI PENSIONE (%) 2012 2013 2014

Percentuale under 40 iscritti 8,85 7,9 10,51

Di cui donne 1,38 1,39 1,39

Percentuale over 40 iscritti 45,71 47,27 41,54

Di cui donne 10,20 10,27 4,16

FORMAZIONE 2012 2013 2014

Ore Totali erogate 14.946 22.965 20.820

Dipendenti formati n. 1.013 1.615 1.878

Dipendenti Totali n. 1.899 1.883 1.878

Ore erogate sul totale dipen-denti (pro capite) 7,87 12,19 11,08

Percentuale di dipendenti for-mati sul totale 53,34 85,76 100

Page 38: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

36

A seguito di accordo sindacale interve-nuto nel marzo del 2012, ad aprile dello stesso anno, i lavoratori AQP procede-vano al voto per il rinnovo delle Rap-presentanze Sindacali Unitarie (RSU) aziendali. In tale contesto e nell’ambito degli 8 presidi territoriali presso i quali si procedeva ad elezione di altrettante R.S.U., venivano individuati ben 15 Rap-presentanti dei Lavoratori per la Sicu-rezza (RLS), cui vengono, chiaramente, riconosciute le prerogative di cui al D. Lgs. n. 81/08 ed al vigente CCNL e con le quali, costantemente e fattivamente, il Servizio di Prevenzione Protezione Aziendale collabora a presidio e tutela della salute e della sicurezza dei dipen-denti.Per quanto concerne la salute dei lavo-ratori e la sicurezza sui luoghi di lavoro, nell’arco triennio 2012 - 2014 il Servi-zio Prevenzione e Protezione (SPP) ha provveduto alla realizzazione di tutte le attività di base previste dalla vigente normativa, estendendole anche alle aziende Controllate del Gruppo. A tal fine la Società ha fornito il neces-sario supporto tecnico specialistico a tutte le U.O. del gruppo Acquedotto Pu-gliese per gli adempimenti in materia di Igiene e Sicurezza sul Lavoro, l’attività ordinaria è consistita nella:• gestione delle attività di Medicina

del Lavoro e Sorveglianza sanitaria obbligatoria al personale, inclusi i rapporti istituzionali con le strutture sanitarie del SSN;

• gestione delle attività relative ai ser-vizi di verifica e manutenzione dei dispositivi antincendio;

• supporto tecnico specialistico per le attività di collaudo sui nuovi impianti assunti in gestione ed avviati all’e-sercizio;

• acquisizione e fornitura annuale dei DPI e degli indumenti da lavoro ai la-voratori;

• attività di analisi interna relativamen-te alle necessità formative di base, specialistiche e di aggiornamento in materia di Igiene e Sicurezza sul La-voro e di Gestione dell’Emergenza.

Nell’arco di tempo considerato, inoltre, il Servizio Prevenzione e Protezione ha implementato anche progetti ed attivi-tà, quali la realizzazione di interventi

di adeguamento strutturale e logistico dei luoghi di lavoro aziendali, finalizzati all’incremento dei livelli di sicurezza e l’emissione di nuove procedure e istru-zioni operative relative a: • la gestione della sicurezza durante

le operazioni di approvvigionamento dei reattivi chimici, anche in funzio-ne della tutela ambientale;

• la gestione degli infortuni, finalizza-ta ad una più accurata analisi degli stessi a scopo preventivo;

• le verifiche di macchine ed impianti con la collaborazione dell’ARPA Pu-glia attraverso il sistema telematico ARPA MIP.

Passando ad un’analisi del fenomeno infortunistico e lasciando alle tabel-le che seguono un maggior dettaglio quantitativo dei dati, si segnala che il numero di infortuni direttamente dipen-denti da attività lavorativa può ritener-si, sostanzialmente, marginale rispet-to al totale degli infortuni occorsi nel triennio 2012 - 2014, essendo la gran parte degli eventi verificatisi, ricondu-cibili alla categoria dell’infortunio in

itinere e/o dell’incidente stradale.Al proposito, è il caso di sottolineare che, dalle indagini sugli infortuni ricon-ducibili ad attività lavorativa, non sono emersi elementi di criticità riconduci-bili alla quantità/qualità della forma-zione e dell’informazione erogata o ad accorgimenti procedurali da adottare a scopo preventivo.L’esiguità degli infortuni occorsi negli anni considerati non consente di poter gestire dati statistici rilevanti ai fini di una suddivisione degli eventi per area geografica, o per genere. Allo stesso modo, per quanto sopra esposto, non sono individuabili categorie di lavorati con alta incidenza o alto rischio di in-fortunio in relazione alla specifica atti-vità lavorativa. In via generale, si può, però, sostenere che i lavoratori che effettuano attività al di fuori delle sedi aziendali, a tito-lo esemplificativo tecnici o operativi, sono più esposti al rischio di sinistri stradali per il sol fatto di doversi spo-stare dalla sede di lavoro al luogo di intervento.

Salute e sicurezza

ORE DI ASSENZE PROCAPITE (h/ procapite) 2012 2013 2014

Assenza per malattia 70,52 71,06 51,87

Assenza per sciopero 0,08 2,91 0,50

Assenza a vario titolo 28,77 24,74 27,26

Assenza totali 99,37 98,71 79,63

SICUREZZA SUL LAVORO 2012* 2013* 2014

Infortuni verificatisi n. 28 42 40

Giornate di assenza per infortunio n. 15,85 25,78 29,5

Ore lavorate per calcolo degli indici di infortunio 3.072.000 2.703.360 2.943.360

Indice di frequenza di infortunio 9,11 15,54 13,59

Indice di gravità di infortunio 0,144 0,401 0,401

Numero di dipendenti totali n. 1.415 1.404 1.878

Indice di incidenza di infortunio 17,5 29,83 26,09

Lavoratori a tempo indeterminato con qualifica di operaio 92 93 467

Quota di operai sul totale dipendenti a tempo indeterminato 0,06% 0,06% 24,86%

* i dati si riferiscono alla sola AQP S.p.A.

Page 39: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Nel mese di dicembre del 2012, AQP e le Organizzazioni Sin-dacali di riferimento hanno rinnovato il previgente Protocollo di intesa sulle modalità di gestione delle relazioni industriali (risalente al marzo 2007), con l’intento di razionalizzare il si-stema relazionale in essere, valorizzandone i punti di forza e ribadendo l’importanza e l’utilità del dialogo e di un clima co-struttivo di relazioni.Con il Protocollo, anche alla luce rinnovo delle Rappresentan-ze Sindacali Unitarie intervenuto nello stesso anno, le parti si sono poste l’obiettivo di favorire il mantenimento di un dialogo costante e sistematico, fattivamente orientato alla prevenzio-ne ed al superamento di qualsivoglia eventuale motivo di con-flittualità, nonché alla ricerca di soluzioni condivise utili a co-niugare il raggiungimento di elevate performances aziendali, in termini di competitività, redditività, produttività, qualità del servizio e soddisfazione dell’utenza, con la valorizzazione e la crescita professionale del personale.Il documento in questione ha, inoltre, sancito il potenziamento del ruolo e delle sedi di bilateralità, per lo sviluppo di ulteriori strumenti di promozione della cultura partecipativa dei lavo-ratori, garantendo, in un’ottica di valori ed obiettivi comuni, il perseguimento di scelte il più possibile condivise.Resta fermo, infatti, il proposito dell’Azienda di improntare la gestione del personale a criteri di coinvolgimento, responsabi-lizzazione e valorizzazione delle professionalità, mettendo i la-voratori in condizione di condividere gli obiettivi aziendali, nel-la piena convinzione che un accrescimento della condivisione dei valori e delle strategie aziendali possa aprire la strada ad un impegno consapevole, maturo e determinato alla realizza-zione dei progetti.Pertanto, fermo restando quanto previsto dal vigente CCNL sugli assetti contrattuali ed in tema di relazioni sindacali, nel più fermo rispetto del richiamato Protocollo, AQP gestisce le relazioni con gli interlocutori sindacali, rifacendosi ai seguenti principi:a) costante ricorso agli strumenti della contrattazione, del

confronto, della consultazione e della informazione preven-tiva e/o periodica, al fine di favorire condizioni di efficienza, di qualità del lavoro e del servizio erogato e tendere alla ricerca di plausibili convergenze sulle principali tematiche di interesse comune;

b) ricerca di un’appropriata condivisione delle strategie aziendali, per agevolare i processi decisionali ed una più efficace realizzazione dei progetti;

c) garanzia del riconoscimento reciproco dei soggetti;d) trasparenza nell’attuazione delle procedure aziendali, nei

rapporti reciproci tra le parti, nella attuazione delle rispet-tive prerogative e nel perseguimento degli obiettivi di interesse comune;

e) valorizzazione del personale e della qualità della vita dei dipendenti;

f) valorizzazione delle tematiche della salute, della sicurezza e della tutela dell’ambiente.

In tale contesto sistemico, negli anni in considerazione, si è perseguito l’obiettivo di mantenere costante il dialogo, l’infor-mazione ed il confronto con le OO.SS. ai vari livelli di interlo-

Con la riorganizzazione intervenuta nel febbraio del 2014, AQP ha ritenuto di dover intensificare il focus sulla comunicazione interna, con finalità motivazionali, in un’ottica di maggior coin-volgimento del personale sugli obiettivi aziendali e con il pro-posito di avere un monitoraggio costante e continuo del clima aziendale.A tal fine è stata istituita in seno alla Direzione Servizi Centrali Risorse Umane, Organizzazione e Lavoro l’Area Relazioni Inter-ne e Servizi per il Personale che vede tra le principali responsa-bilità assegnate:- il monitoraggio continuo delle esigenze del personale, al fine

di individuare e predisporre tutti gli opportuni strumenti di ge-stione atti a migliorare il livello di soddisfazione del personale;

- fornire a tutto il personale le informazioni utili alla compren-sione dei fini aziendali e delle relative politiche e acquisire risposte da analizzare per migliorare il clima aziendale;

- favorire buone relazioni dei dipendenti con la Direzione.

cuzione, sottoscrivendo accordi in sede territoriale per la de-finizione di tematiche locali ed agli livelli per ogni questione concernente il gruppo.Peraltro, come sottolineato in apertura del paragrafo, il 2012 è stato l’anno del rinnovamento: nuove R.S.U.; consolidamento del Protocollo sulle modalità di gestione delle relazioni Indu-striali.Nel 2013 è giunta, invece, a definizione la trattativa sull’istituto delle missioni e trasferte, la cui regolamentazione era ferma al periodo immediatamente successivo alla trasformazione da Ente in Società di capitale.Nel 2014, in ultimo, portando a sintesi una lunga trattativa, è stato, tra gli altri, sottoscritto un accordo con cui si è fatta chiarezza in merito all’interfaccia commerciale con l’utenza, nel contesto dell’organizzazione aziendale. In dettaglio, è stato previsto un consolidamento ed uno sviluppo organizzativo dei profili professionali del contact center e dell’assistenza clienti, coerente con l’organizzazione aziendale e il CCNL, contribuen-do ad una maggior chiarezza dei ruoli e favorendo, nell’imme-diato, un miglioramento del clima nelle aree in questione, non-ché, nel lungo periodo, la costante tensione dei dipendenti a migliorare competenze, conoscenze e, quindi, performance, in un’ottica di crescita professionale e contrattuale.Un ultimo aspetto da evidenziare e sottolineare: una politica delle relazioni industriali orientata alla prevenzione ed al supe-ramento delle conflittualità ed al dialogo costante, unita ad un approccio alla gestione delle risorse umane tendente alla va-lorizzazione delle persone e delle professionalità, fisiologica-mente, finisce per incidere in maniera positiva sul contenzioso del lavoro. A tal proposito, sebbene oltre il 30% del contenzioso del lavoro ad oggi pendente tragga origini da accordi sindacali sottoscritti all’atto della trasformazione dell’E.A.A.P. in Società per azioni, AQP intende ridurre l’insorgenza di nuove situazioni conflittuali dotandosi di strumenti tecnici e gestionali, quali la definizione e condivisione dei profili professionali aziendali.

Le relazioni industriali

La comunicazione interna

Page 40: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

38

I nostri fornitori e partner

OBIETTIVO AZIONI

Migliorare il processo di selezione dei fornitori e di acquisto/appalto

1. Avviare l’introduzione, tra i requisiti di qualificazione e/o selezione dei fornitori, del possesso di certificazione dei sistemi di gestione ambientale e della sicurezza;

2. Avviare l’estensione del sistema di Gestione e Monitoraggio “web based” anche agli approvvigionamenti di beni e servizi;

pubblica che opera nel settore speciale dei servizi idrici. La gestione del “procurement” si svolge nel pieno rispetto del quadro normativo di riferimento (D. Lgs. n. 163/2006), ricorren-do all’indizione di gara come metodologia prevalente di individuazione del fornitore ed improntando le procedure di affida-mento a criteri di massima trasparenza. Anche le procedure di contenzioso sono gestite ai sensi del D. Lgs. n. 163/2006.Tutti gli acquisti sono ispirati ai criteri di economicità e qualità. Al fine di dare concreta attuazione ai principi sanciti dal trattato fondamentale UE, di trasparenza, legalità, tutela del-la concorrenza, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, AQP ha pre-visto lo svolgimento di procedure di se-lezione dei fornitori iscritti nell’apposito

Ai fornitori è garantito l’accesso ad un area riservata del portale attraverso una normale procedura di registrazione. L’ac-cesso all’area di qualificazione consente al fornitore di modificare i dati di iscri-zione, sostituire la documentazione pre-sentata, effettuare richiesta di rinnovo, inviare una comunicazione all’ufficio albo fornitori, consultare le comunicazioni in-viate e ricevute, visionare le gare di ap-palto alle quali è possibile partecipare. La qualificazione ha validità triennale.

È interesse primario di AQP chiedere a tutti coloro che incorrono in relazioni d’affari con la Società l’osservanza dei principi e dei valori contenuti nel pro-prio Codice Etico.La mancata sottoscrizione del Codice Etico di AQP rappresenta, infatti, causa

sistema di qualificazione, anche quando la normativa vigente prevede la possibi-lità di procedere all’affidamento diretto.I rapporti con i propri partner contrattua-li si basano sui valori della correttezza e dell’onestà, della trasparenza e dell’im-parzialità, prevenzione del conflitto di interessi, concorrenza leale e riserva-tezza, tutela dei lavoratori e salvaguardia dell’ambiente. Ai fornitori viene chiesto, nello svolgimento delle loro attività, di al-linearsi alle politiche aziendali di AQP e di garantirne il rispetto a tutti i livelli della catena di fornitura, promuovendo la cul-tura della sostenibilità.La Società si è da tempo dotata di un sistema di qualificazione dei fornitori istituito e gestito ai sensi e per gli effetti dell’art. 232 del Codice dei contratti pub-blici.

L’Acquedotto Pugliese procede alla valu-tazione degli operatori economici al fine di accertare con un metodo oggettivo le capacità tecniche ed organizzative delle ditte e per selezionare e qualificare in modo trasparente le ditte più affidabili, acquisisce le certificazioni e/o attesta-zioni previste dalla vigente legislazione, come la certificazione SOA, l’Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Rifiuti. Com-plessivamente, gli operatori economici che forniscono beni, servizi, lavori e pre-

di esclusione dalla partecipazione alle gare. Non possono parimenti essere derogate le clausole inserite nei Capi-tolati d’appalto relative alla tutela dei lavoratori in materia di sicurezza e di pagamenti degli oneri contributivi e re-tributivi dei dipendenti dell’appaltatore.

Il rapporto con i fornitori

Procedure di qualificazione e

selezioneVendor management

Sistema di qualificazione e

selezione dei fornitori

Page 41: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

39

stazioni professionali, iscritti nell’Albo fornitori aziendale nelle varie categorie merceologiche, dislocati su tutto il terri-torio nazionale, sono circa 1.200.Nel 2014, sono stati 596 gli operatori rego-larmente qualificati che hanno fornito ad

Nel 2014, attraverso il portale di e-pro-curement, 173 fornitori diversi si sono aggiudicati almeno un appalto su un to-

lizza la piattaforma del sistema informa-tivo aziendale SAP R/3. Dal 2004 ad oggi sono stati censiti in tale sistema poco

Da tempo AQP utilizza una piattaforma per la gestione delle procedure di gara che garantisce la più ampia concorren-za e trasparenza, semplificazione, otti-mizzazione dei processi, riduzione dei tempi nonché riduzione dei costi per gli enti per i fornitori. Tutti gli operatori economici iscritti al portale fornitori, interessati a par-tecipare alle gare d’appalto, possono accedere direttamente al portale per l’espletamento delle gare online. La piattaforma è progettata secondo la tecnologia ASP (Active Server Pages).La documentazione prodotta dagli ope-ratori economici concorrenti viene rac-colta in un fascicolo elettronico, senza rischi di alterazione dei contenuti, sia in fase di gara che per eventuali veri-fiche e controlli successivi alla stessa, nel pieno rispetto di quanto disposto dal D. Lgs. n. 163/2006.L’utilizzo della piattaforma di e-procu-rement, consente di snellire le modalità di comunicazione tra le ditte e la Sta-zione Appaltante, le modalità di gestio-

Acquedotto Pugliese beni, servizi e lavori.Le statistiche che seguono si riferiscono a dati presenti nel sistema di qualifica-zione fornitori e ad approvvigionamenti effettuati attraverso la piattaforma di e-procurement.

tale di 290 aggiudicazioni, per il valore complessivo di circa 120 milioni di euro. Per la gestione amministrativa AQP uti-

più di 13.000 fornitori che hanno ricevu-to almeno un ordine di acquisto.

ne dei quesiti di gara, la pubblicazione di precisazioni e l’integrazione della documentazione; sono azzerati i tempi di notifica e si riduce, di conseguenza, al minimo anche il periodo di decorren-za dei termini di oppugnabilità.La modalità di erogazione del servizio avviene tramite un semplice accesso ad internet, attraverso i browser più diffusi.La piattaforma riproduce esattamente la prassi operativa delle gare tradizionali, procedure aperte, ristrette e negoziate, sopra e sotto soglia comunitaria, con il criterio del prezzo più basso o dell’of-ferta economicamente più vantaggiosa, il tutto ai sensi della normativa vigente in materia di appalti pubblici.

Piattaforma di e-procurement

Fornitori attivi (n.) 2012 2013 2014

Fornitori con i quali è stato perfezionato almeno un contratto nell’anno 249 226 173

Fornitori iscritti n. 2012 2013 2014

Forniture 132 136 133

Servizi 92 243 178

Lavori 266 296 354

Totale 429 614 596

(La tabella indica il numero di fornitori inseriti nelle varie categorie merceologiche. Poiché alcuni fornitori possono essere presenti in più di una classe, la somma delle voci non è uguale al numero complessivo dei fornitori).

Page 42: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

40

Nell’ultimo triennio, su un valore totale di circa 840 milioni di euro di gare di appalto bandite da Acquedotto Pugliese, l’84% è

Si riportano di seguito gli importi a base d’asta per ciascun anno, suddivisi per tipologia, al netto delle somme a dispo-

Si evidenzia che nel 2014 l’importo dei la-vori avviati all’appalto al lordo delle som-me a disposizione è di euro 346.852.575.Inoltre, nel 2013 l’importo a base d’asta per le forniture, così come l’importo ag-

stato gestito attraverso il portale telema-tico per un valore pari a circa 605 milioni di euro.

sizione dell’amministrazione da quadro economico.

giudicato, risulta notevolmente superiore rispetto sia al 2012 che al 2014 in quanto risente dell’affidamento, per mezzo di pro-cedure aperte, della fornitura di energia elettrica e dei servizi connessi.

Le gare

Modalità Valori (€)

Telematiche 604.124.991

Tradizionali 235.028.437

Totali 839.153.428

Importi a base d'asta (€) 2012 2013 2014

Servizi 35.710.075 20.196.417 37.632.876

Forniture 35.317.780 82.824.929 6.997.638

Lavori 256.781.026 79.125.229 284.567.456

Totali 327.808.881 182.146.575 329.197.970

16+84+z16%

84%

Telematiche Tradizionali

Modalità di pubblicazione delle gare nel triennio(incidenza sulle quantità)

11+11+78+z11%

11%

78%

Servizi Forniture Lavori

Incidenza % su base d’asta per appalti 2012

46+11+43+z11%

43%46%

Servizi Forniture Lavori

Incidenza % su base d’asta per appalti 2013

2+11+87+z11%2%

87%

Servizi Forniture Lavori

Incidenza % su base d’asta per appalti 2014

Page 43: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

41

I fornitori localiIn virtù della propria natura giuridica di impresa pubblica operante in un settore speciale AQP non può inserire clausole che privilegino in via diretta le imprese locali in coerenza con i principi comuni-tari di libera circolazione delle merci e delle persone.

La tabella che segue riporta, per le di-verse tipologie di forniture appaltate, gli

Ciò nonostante le ricadute sul tessuto lavorativo locale sono evidenti come ri-sulta dalla tabella seguente, che riporta la suddivisione del numero di fornitori per territorio di appartenenza. Si preci-sa che per fornitori locali si intendono i fornitori con sede nel Territorio di rife-rimento (Puglia e provincia di Avellino).

importi aggiudicati al netto del ribasso d’asta.

Le ricadute sul territorio

Importi aggiudicati (€) 2012 2013 2014

Servizi 5.850.519 5.167.178 10.903.371

Forniture 18.354.832 76.817.784 5.632.299

Lavori 112.102.528 101.534.625 115.920.090

Totali 136.307.879 183.519.587 132.455.760

FORNITORI (n.) 2012 2013 2014 % 2014 sul totale

Territorio di Bari 126 196 158 26,5%

Territorio di BAT 7 18 22 3,7%

Territorio di Brindisi 15 20 18 3,0%

Territorio di Lecce 69 91 87 14,6%

Territorio di Taranto 29 38 44 7,4%

Territorio di Foggia 30 40 36 6,0%

Avellino 1 1 3 0,5%

TOTALE 277 404 368 61,7%

FORNITORI (n.) 2012 2013 2014 % 2014 sul totale

Milano 39 43 40 6,7%

Torino 1 3 5 0,8%

Bologna 6 7 6 1,0%

Altre regioni del Nord 34 48 51 8,6%

Totale Regioni del Nord 80 101 102 17,1%

Paesi Esteri 1 3 2 0,3%

TOTALE 429 614 596 100%

FORNITORI (n.) 2012 2013 2014 % 2014 sul totale

Territorio di Matera 13 19 15 2,5%

Territorio di Potenza 8 12 19 3,2%

Altre Regioni del Mezzogiorno 25 36 43 7,2%

TOTALE 46 67 77 12,9%

FORNITORI (n.) 2012 2013 2014 % 2014 sul totale

Roma 11 21 29 4,9%

Firenze 1 4 5 0,8%

Altre Regioni del Centro 13 14 13 2,2%

TOTALE 25 39 47 7,9%

Page 44: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

42

I grafici successivi mostrano, per le di-verse tipologie di forniture appaltate, gli importi aggiudicati rispettivamente ai

fornitori locali e ai fornitori dislocati sul territorio nazionale.

Nel 2013 l’importo delle aggiudicazio-ni risente dell’affidamento, per mezzo

di procedure aperte, della fornitura di energia elettrica e dei servizi connessi.

0

50

100

150

200

250

300

2012

131

133

2013

131

94

2014

126

60

Aggiudicazioni di forniture e Servizi a Fornitori locali (per quantità)

Fornitori altro territorioFornitori locali

2012 2013

131

94

2014

Aggiudicazioni di forniture e Servizi a Fornitori locali (per valori)

Fornitori altro territorioFornitori locali

0

€ 20000000

€ 40000000

€ 60000000

€ 80000000

€ 100000000

€ 12.340.901,70€ 7.659.843,14

€ 8.266.789,32

€ 11.864.450,49€ 8.875.828,10

€ 73.718.174,05

2012 2013 2014

Aggiudicazioni di Lavori a Fornitori locali (per valori)Fornitori altro territorio Fornitori locali

€ 90.682.595,05

€ 92.146.332,62

€ 21.419.932,90€ 9.388.292,15

0

€ 20000000

€ 40000000

€ 60000000

€ 80000000

€ 100000000

€ 120000000 € 68.470.746,63

€ 47.449.343,17

Page 45: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

43

Appare evidente che, nell’ultimo trien-nio i fornitori locali si sono aggiudicati

lavori il cui valore è pari ad oltre il 70% del totale nella stessa categoria.

Dai tre grafici precedenti si evince che la percentuale di spesa totale sia con-centrata prevalentemente sui fornitori

locali, a conferma del positivo impatto economico dell’AQP sul proprio territo-rio regionale.

28+72+z28%

72%

Fornitori altro territorioFornitori locali

Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali - 2012 (incidenza sulle quantità)

28+72+z28%

72%

Fornitori altro territorioFornitori locali

Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali - 2013 (incidenza sulle quantità)

28+72+z28%

72%

Fornitori altro territorioFornitori locali

Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali - 2014 (incidenza sulle quantità)

La Regione Puglia con legge n. 23/06 ha di-sciplinato le procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche, promuovendo di fatto gli acquisti pubblici ecologici. Conseguentemente, AQP nei propri bandi di gara e nei capitolati d’oneri per appalti pubblici di beni e servizi ha introdotto ap-posite clausole atte a salvaguardare gli aspetti ambientali e promuovere una po-litica di acquisti pubblici ecologici (green public procurement). Le principali azioni poste in essere dalla Società nel rispetto della normativa tutt’o-ra vigente, sono state:• acquisto di energia elettrica prodotta, in

quota parte, da fonti rinnovabili;• revamping degli impianti finalizzato alla

ottimizzazione dei consumi ed alla ridu-zione degli impatti ambientali;

• noleggio di autovetture e autoveicoli di servizio certificati EURO 5;

• noleggio di apparecchiature informati-che certificate Energy Star;

• acquisto di apparecchiature elettriche ad alto rendimento;

• utilizzazione di prodotti ecocompatibili nei servizi di pulizia;

• utilizzazione di apparecchiature elettri-che ed elettromeccaniche a basso con-sumo energetico.

Inoltre, per talune categorie merceologi-

che particolarmente sensibili, Acquedotto Pugliese richiede ulteriori requisiti ai fini dell’iscrizione nel sistema di qualifica-zione dei fornitori (albo). Le categorie più significative in relazione all’impatto am-bientale sono:- Smaltimento di rifiuti pericolosi Per questa categoria AQP chiede l’i-

scrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali per la categoria 5 ed il relati-vo certificato per la comprova del requi-sito.

Rappresenta requisito preferenziale la disponibilità della certificazione confor-me alle norme europee della serie “UNI ENI ISO 14001-2004”;

- Smaltimento di rifiuti non pericolosi È richiesta l’iscrizione all’Albo Nazio-

nale dei Gestori Ambientali per la cate-goria 4 ed il relativo certificato per la comprova del requisito. Anche per que-sta categoria, la disponibilità della certi-ficazione conforme alle norme europee della serie “UNI ENI ISO 14001-2004” rappresenta requisito preferenziale;

- Autospurgo È richiesta l’iscrizione all’Albo Nazio-

nale dei Gestori Ambientali per la ca-tegoria 4 ed il relativo certificato per la comprova del requisito;

- Smaltimento di rifiuti da laboratorio È richiesta l’iscrizione all’Albo Nazionale

Acquisti verdi

Page 46: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

44

dei Gestori Ambientali sia per la catego-ria 4 che per la categoria 5 ed il relativo certificato per la comprova del requisito;

Attualmente, dei circa 1.200 fornitori iscritti al sistema di qualificazione il 15% è in possesso della certificazione ambien-

tale conforme a quanto richiesto dalla UNI ENI ISO 14001-2004.Nei prossimi anni AQP incrementerà ulte-riormente gli acquisti di materiale strate-gico che soddisfi criteri eco-compatibilità e di responsabilità sociale.

28+72+z15%

85%

Fornitori con ISO 14001

Fornitori senza ISO 14001

Fornitori con certificazione ambientale

La sede dell'AQP S.p.A. a Bari

Page 47: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

45

I nostriclienti

OBIETTIVO AZIONI

Migliorare il servizio all’utenza

1. Potenziare il Contact Center al fine di facilitare il contatto telefonico;

2. Potenziare il servizio multicanale via Chat, Call me back, click to talk, application sharing;

3. Ridurre i tempi di attesa agli sportelli; 4. Ridurre i tempi di risposta alle richieste degli utenti;5. Avviare un progetto di evoluzione dello sportello on line con

servizi più efficienti e performanti; 6. Formazione continua via e-learning;7. Implementazione servizio web base in linguaggio naturale

AQPrisponde;8. Implementazione del progetto di Knowledge Management;9. Progetto catalogo mobile APP;10. Avviare l’estensione del Work Force Management per la

gestione integrata delle richieste di sostituzione in campo ed altre tipologie di intervento

11. Implementare un modello automatizzato di gestione del processo di fatturazione elettronica vs PA

Sostenere le Utenze deboli 1. Estendere anche al 2015 i benefici previsti dal Protocollo d’Intesa a sostegno delle Utenze Deboli

Lo scenario di continua evoluzione della società e degli stili di vita necessita di strategie commerciali e di relazione con i cittadini ed i clienti sempre più evolute ed innovative che seguano costante-mente l’evoluzione dei bisogni e delle richieste dei cittadini. Partendo da questa considerazione so-cio-economica, che non può non con-siderare anche il particolare periodo di crisi economica del Paese, appare quanto mai utile rilanciare iniziative commerciali, disegnando nuovi modelli di business che contribuiscano al su-peramento della criticità sociale, con soluzioni territoriali di sviluppo e che traguardino l’efficienza economico-fi-nanziaria del core-business aziendale.A tale scopo AQP ha inteso individuare un percorso finalizzato alla fidelizzazio-ne e soddisfazione dei clienti, traguar-dando l’ottimizzazione dei costi e dei tempi, a beneficio dell’ambiente, sulla scorta di quanto già fatto negli anni pre-cedenti.Il modello ipotizzato intende implemen-tare un percorso di crescita culturale e di competenze parallelamente allo sviluppo di soluzioni innovative dell’in-tera filiera del ciclo attivo “letturazione – fatturazione – incasso”, potenziando il rapporto commerciale e contrattuale con servizi di pre-vendita e post-vendita

funzionali alla gestione completa della relazione con il cliente “dal contatto alla soluzione”.In particolare, AQP ha investito con de-terminazione in un percorso di innova-zione tecnologica ed organizzativa mira-ta al miglioramento della relazione con

i cittadini con l’obiettivo fondamentale di aumentare la “prossimità” ai propri utenti.Il pilastro di tale innovazione è rappre-sentato dal sistema di Customer Rela-tionship Management (CRM) e dal si-stema SAP IS/U per la gestione del ciclo

La politica commerciale di AQP

Competenza

Costi

Fidelizzazione eSoddisfazione

del Cliente

Qualità

Form

azio

ne

Soluzioni

Ambiente

Tempi

Page 48: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

46

attivo aziendale, con la dematerializza-zione della documentazione commer-ciale tramite il sistema ARCO.Ultimo traguardo raggiunto nel percor-so intrapreso è stato l’avvio della con-trattualistica “on field” che consente, tramite l’utilizzo della tecnologia mobile (tablet forniti agli operatori in campo), la sottoscrizione del contratto direttamen-te presso l’abitazione del cliente. Proseguendo in tale direzione, la So-cietà è fortemente impegnata nell’imple-mentazione di un sistema di Work Force Management che, sempre con l’ausilio della tecnologia mobile, consentirà di migliorare le performance aziendali an-che degli altri processi commerciali.

Composizione della clientela In Puglia AQP gestisce il servizio di acquedotto in 238 Comuni, il servizio di fognatura in 230 Comuni ed il servizio di Depurazione in 252 Comuni. Nei Comuni di Bovino e Isole Tremiti la società for-nisce solo acqua all’ingrosso in subdi-stribuzione. In Campania, AQP gestisce

La composizione del bacino d’utenza evi-denzia naturalmente, la prevalenza dell’u-so domestico che rappresenta quasi il 94% del totale utenti, visto l’impiego della

il servizio di acquedotto in 11 Comuni ed il servizio di fognatura e depurazione in 2 Comuni. La tabella che segue, riporta

risorsa idrica primariamente rivolto all’u-tilizzo civile potabile. Il restante 6% delle utenze è costituito, essenzialmente, dall’uso produttivo (indu-

la suddivisione dei servizi gestiti tra le Province della Puglia e della Campania per un totale di 970.928 utenti.

striale e commerciale) e dagli usi pubblici come dettagliato nella tabella seguente.

Servizio Cliente

Misura

Ciclo Attivo

Allacciamenti

Relazione MulticanaleIniziative Customer Oriented

Gestione Contrattuale

Gestione Contatori e Telecontrollo

LetturazioneFatturazione

Bonifica

Regione Provincia Nr. Comune Serviti Acquedotto Serviti Fognatura Serviti Depurazione

PUGLIA Bari 41 41 41 41

Brindisi 20 20 20 20

Foggia 61 41 37 59

Lecce 97 97 95 95

Taranto 29 29 27 27

B.A.T. 10 10 10 10

TOTALE 258 238 230 252

CAMPANIA Avellino 11 11 2 2

TOTALE 269 249 232 254

Tipologia di utenza 2012 2013 2014

domestiche residenti 893.572 903.984 910.990

non domestiche 58.132 55.527 56.556

di cui pubbliche 16.786 12.276 12.221

di cui artigianali, commerciali 35.785 38.056 39.668

di cui industriali 2.562 2.560 2.447

di cui bocche antincendio 2.999 2.635 2.220

altri usi 6.534 3.479 3.382

UTENZE TOTALI (UtT) 958.238 962.990 970.928

Page 49: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

47

Gli utenti sul territorio gestito per anno di competenza

UT 2012 2013 2014

Bari 221.768 220.867 221.994

Brindisi 113.534 114.168 115.213

Foggia 145.452 146.742 147.533

Lecce 286.282 289.708 292.959

Taranto 113.507 113.232 114.778

Trani 65.498 66.036 66.176

Calitri 12.197 12.237 12.275

TOTALE 958.238 962.990 970.928

Bari

Brindisi

Foggia

TarantoTrani

Calitri

Lecce

Distribuzione territoriale degli Utenti serviti anno 2014

La qualità del servizio offerto

La qualità e l’efficienza del servizio offerto sono da sempre al centro delle politiche aziendali. Con la predisposizione della Carta del SII, adottata per la prima volta nel 2000, l’Azienda ha inteso definire i principi ed i criteri del servizio offerto, assumendo un formale impegno con i cittadini sia per quanto attiene la qualità del servizio che per i continui ambiti di miglioramento da perseguire. La vigente Carta del SII, ag-giornata a giugno del 2013, è resa dispo-nibile sul portale aziendale www.aqp.it.I principi fondamentali espressi nella Car-ta del SII sono conformi ai principi gene-rali previsti dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 Gennaio 1994. In particolare, sono da annoverare l’obbligo di eguaglianza ed imparzialità, nei confronti degli utenti, nella relazione e gestione del servizio, la garanzia di con-tinuità nella erogazione del servizio, come anche la partecipazione sia all’accesso

delle informazioni di pertinenza che nelle fasi di gestione del servizio stesso. Corte-sia, chiarezza e comprensibilità, condi-zioni di fornitura, efficienza ed efficacia sono principi fondamentali alla base della relazione, di un rapporto trasparente e del continuo miglioramento del servizio, da sviluppare mediante percorsi di formazio-ne continua e di innovazione tecnologica ed organizzativa. In armonia con i principi di trasparenza e cooperazione, nello spirito di un continuo dialogo per il miglioramento della qualità del servizio, sono state intrattenute e svi-luppate costanti relazioni con le Associa-zioni di Consumatori.Con queste ultime, infatti, la Società ha condiviso le principali innovazioni ed ini-ziative intraprese, la predisposizione di un modello regolamentare funzionale alla Commissione Mista Conciliativa e l’espe-rienza del focus qualitativo previsto dal Customer Satisfaction Audit.

Page 50: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

48

Il costante monitoraggio dei principali indicatori della Carta del SII ha consen-tito alla Società di porre in essere le ne-cessarie azioni correttive che nel tempo hanno portato ad un miglioramento delle performance. Appare opportuno segnalare che l’Au-

I valori medi degli indicatori presentano un andamento positivo nell’ambito del triennio, consentendo nel 2014 il sostan-

torità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema idrico, ha avviato nel 2014 il processo di consultazione pubblica, finalizzato all’individuazione di livelli minimi del servizio idrico integrato omo-genei sul territorio nazionale, al quale la Società partecipa attivamente.

ziale rispetto degli standard previsti dal-la Carta del Servizio idrico Integrato. La Società ha definito azioni che con-

In attesa dell’individuazione dei nuovi standard, si riportano nelle tabelle che seguono i risultati del triennio 2012-2014 (valori medi) rispetto agli standard pre-visti dalla vigente Carta del SII. Si ram-menta che i valori sono espressi in gior-ni lavorativi.

sentiranno un ulteriore miglioramento delle prestazioni sia da punto di vista tecnico che procedurale.

Il monitoraggio degli standard della Carta del SII

Indicatore CSII STANDARD 2012 2013 2014

Tempo di preventivazione 40 GG 30,11 6,90 6,93

Tempo esecuzione allacciamento alla rete idrica 90 GG 63,20 66,64 61,95

Tempo esecuzione allacciamento pubblica fognatura 90 GG 59,91 69,89 79,93

Tempo di attivazione della fornitura 5 GG 22,00 5,01 1,92

Tempo per la cessazione della fornitura 30 GG 61,55 56,14 38,22

Avvio del rapporto contrattuale

Indicatore CSII STANDARD 2012 2013 2014

Durata delle sospensioni programmate 15 h/gg 6,76 7,18 6,66

Preavviso per interventi programmati min 3 gg 4,95 7,32 6,44

Durata interruzioni non programmate media 5h 2,02 1,6 1,58

Pronto intervento in situazioni di pericolo 2 h 0,82 0,82 2,05

Continuità del servizio

Indicatore CSII STANDARD 2012 2013 2014

Fatturazioni annuali 2 semestrali 3,99 3,91 3,87

Rettifiche di fatturazione 180 GG 40,12 35,63 33,97

Verifica del contatore 30 GG 114,64 57,34 31,41

Verifica del livello di pressione 15 GG (*) 9,83 2,00

Risposta alle richieste scritte degli utenti 30 GG 2,62 6,40 2,78

Morosità (Tempo max riavvio fornitura ) 2 GG 1,71 4,49 1,00

Risposta ai reclami 45 GG 45,14 32,85 28,29

Gestione rapporto contrattuale

(*) il dato nel 2012 non è stato rilevato

Page 51: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

49

Le analisi effettuate sulle acque destinate al consumo umanoI controlli sulla qualità delle acque destinate alla potabilizzazione e quelle destinate al consumo umano sono regolati rispettiva-mente dal D. Lgs. n. 152/2006 e dal D. Lgs. n. 31/2001.Nel 2014 nei laboratori di AQP sono state effettuate sulle acque potabili 405.527 analisi su 24.178 campioni prelevati su acque di-stribuite e fonti, ovvero circa 1.110 analisi parametriche al giorno su 66 campioni prelevati ed analizzati in media giornalmente. Di queste, circa il 62% sono analisi relative a campioni prelevati di-rettamente nelle reti di distribuzione e serbatoi. Inoltre, nei i laboratori situati presso gli impianti di potabilizzazio-ne vengono condotte giornalmente ulteriori analisi per garantire una produzione di acqua conforme ai requisiti di legge a partire dalle fonti naturali. A completamento di questo scenario vanno considerati le migliaia di dati analitici prodotti in continuo attra-verso una rete di sensori inseriti in una estesa rete di telecon-trollo. I controlli effettuati dal gestore del servizio idrico e dalle Azien-de USL sono svolti presso i punti di campionamento delle fonti, presso gli impianti di potabilizzazione e accumulo, lungo le reti di adduzione e di distribuzione. AQP ha consolidato una strategia di monitoraggio a più livelli che si affida ai laboratori di controllo di processo dislocati presso gli impianti di Potabilizzazione, ai labo-ratori Provinciali di controllo dei serbatoi e delle acque distribuite ed emunte dai pozzi, nonché ad un laboratorio Centrale di coor-dinamento e supporto analitico e specialistico che svolge anche controlli aggiuntivi su sorgenti e acqua prodotta dagli impianti do

I Laboratori di AQP S.p.A.L’attività di analisi è effettuata attraverso il Sistema dei Laborato-ri aziendale costituito da cinque laboratori situati a Bari, Foggia, Lecce, Taranto, Brindisi che effettuano prevalentemente analisi di acque distribuite e di acque reflue. Altrettanti laboratori sono situati presso gli impianti di potabilizzazione delle acque superfi-ciali (Impianti del Sinni, Locone, Pertusillo, Fortore e Conza) con la finalità di garantire che tramite il processo di potabilizzazione le acque grezze naturali raggiungano uno standard qualitativo in linea con i requisiti di legge. I laboratori situati a livello provin-ciale effettuano anche analisi relative al ciclo delle acque reflue. Il Sistema Laboratori conta circa 2.500 m2 di strutture e nel 2014 ha effettuato oltre 563 mila determinazioni di analisi tra acque

I controlli sono effettuati su campioni raccolti direttamen-te dal personale di laboratorio e su di essi vengono, inoltre, misurati direttamente sul campo alcuni parametri indicatori quali: cloro libero, torbidità e conducibilità. Ogni campione, una volta arrivato in laboratorio, viene registrato nel sistema informatico aziendale LIMS che, oltre ad assegnare un nume-ro univoco di identificazione, gestisce il flusso complessivo di tracciabilità del dato analitico a partire dai reagenti utilizzati sino alla supervisione finale del Rapporto di Prova. Il sistema

potabilizzazione. Infine, AQP si è dotato di un sistema di sensori online diffuso sul territorio che, oltre a monitorare parametri di routine rileva parametri meno usuali quali, ad esempio, i sotto-prodotti del processo di disinfezione (ione clorito e trialometani).Il sistema degli autocontrolli di legge è governato da un Piano dei Controlli Annuale, emesso a livello centrale, che consente ai laboratori provinciali di programmare i prelievi in funzione delle specificità delle singole aree territoriali. Il Piano di Controllo è sviluppato sulla base di linee guida tese alla caratterizzazione chimica, fisica e batteriologica dell’acqua, a tutela del pieno ri-spetto dei requisiti di legge ed a garanzia della salute del con-sumatore.Da diversi anni i dati medi rilevati per i principali parametri sono pubblicati sul sito internet per singolo comune e aggiornati con frequenza minima semestrale. Dal 2013 i parametri pubblicati sono stati incrementati sino a raggiungere il numero di 18 così come disposto dall’Autorità Idrica Nazionale.Sin dal 2010 non sono state chieste e concesse deroghe al ri-spetto dei limiti previsti dal D. Lgs. n. 31/2001. Per motivi di igiene, sanità e sicurezza pubblica ciascun Comune può emettere, per determinati periodi di tempo, ordinanze di non potabilità dell’ac-qua con conseguente interruzione del servizio. In questi casi l’u-so dell’acqua per scopi alimentari può essere del tutto vietato oppure subordinato all’adozione di particolari accorgimenti (per es. bollitura) mentre di norma l’acqua può continuare a essere utilizzata per tutti gli altri usi. Nel corso del triennio 2012 – 2014 non sono state emesse ordinanze sindacali di non potabilità.

potabili e reflue, corrispondenti a oltre 1.500 determinazioni parametriche giornaliere. Attualmente, a seguito di recenti e consistenti assunzioni di personale, consta di circa 100 tecni-ci specializzati in analisi e prelievi. I laboratori costituiscono un laboratorio “multisito” accreditato ACCREDIA in conformità alla norma UNI EN ISO/IEC 17025:2005. In particolare risultano già Accreditate le Sedi di Bari e Foggia ed è previsto l’accredita-mento delle sedi di Lecce e Taranto nel corso del 2015. Tali sedi operano comunque già in conformità con quanto previsto dalla norma ISO17025:2005. Nella tabella sottostante sono riassunti i dati consolidati relativi ai campioni di acque destinate al consumo umano analizzati ne-gli ultimi tre anni:

LIMS utilizzato è anch’esso di tipo multisito ed gestito a livello centralizzato. L’attenzione di AQP alla sicurezza del consuma-tore è testimoniata anche dal servizio di reperibilità dei labo-ratori che interviene al di fuori del normale orario di lavoro in caso di chiamate degli Utenti che segnalano casi di sospetta acqua non conforme. È in stato avanzato di realizzazione la acquisizione di veicoli at-trezzati con unità frigorifere fisse per elevare ulteriormente il livello operativo delle attività di campionamento.

La qualità dell’acqua potabile

controlli (n.) 2012 2013 2014

Parametri Campioni Parametri Campioni Parametri Campioni

TOTALE 293.118 18.453 345.480 17.659 405.527 24.178

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Report di sostenibilità

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La nuova regolazione tariffaria nazionaleCon il Decreto Legge n. 201/2011 (c.d. “Decreto Salva Italia”), il Governo Mon-ti ha assegnato all’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas anche le funzioni di re-golazione e controllo sui servizi idrici.A seguito di tale disposizione normativa, l’Autorità ha assunto la denominazione di Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico (di seguito AEEGSI) e ha avviato sin da subito specifiche consul-tazioni pubbliche finalizzate alla determi-nazione del nuovo Metodo Tariffario per il servizio idrico integrato, anche in relazio-ne alla necessità di adeguare il vecchio Metodo Tariffario Normalizzato agli esiti della consultazione referendaria del 2011 e al criterio del “Full Cost Recovery” co-

È doveroso rappresentare che il costo del SII nell’ATO Puglia è fortemente influenzato da oneri, anche di tipo am-bientale, che gravano sul sistema a causa delle peculiari caratteristiche idrogeologiche e climatiche della Pu-glia.Per assicurare il servizio idrico ai pro-pri utenti, infatti, Acquedotto Pugliese garantisce la gestione di un comples-so sistema interconnesso di acquedot-ti che assicura l’approvvigionamento della risorsa prevalentemente da fonti esterne alla Regione Puglia (Campania e Basilicata) ed il vettoriamento della stessa, tramite opere di grande addu-zione, verso i territori gestiti.A causa delle note caratteristiche idro-geologiche della Puglia, infatti, Acque-dotto Pugliese preleva la gran parte

erente con il principio comunitario “Chi inquina paga”. Pertanto, il richiamato “referendum sull’acqua”, aveva comun-que determinato la necessità di eliminare dalla tariffa del servizio idrico integrato la remunerazione del capitale investito dal soggetto gestore, così come prevista dal Metodo Tariffario Normalizzato.A conclusione delle attività di consulta-zione, l’AEEGSI ha adottato il Metodo Ta-riffario Transitorio per gli anni 2012-2013 (con Deliberazione n. 585/2012) e, succes-sivamente il Metodo Tariffario Idrico per gli anni 2014-2015 (con Deliberazione n. 643/2013).Per quanto riguarda la gestione del SII nell’ATO Puglia l’Autorità Idrica Pugliese (AIP) con proprie determinazioni ha sta-

delle proprie risorse idriche da fonti extraregionali quali sorgenti (grandi derivazioni del Sele e del Calore in Campania) ed invasi (Pertusillo e Sinni in Basilicata) oltre che da prelievi da invasi ubicati in Puglia (Fortore e Loco-ne) nonché da falde sotterranee ubicate sempre in Puglia. È di prossima attiva-zione anche la derivazione dall’invaso di Conza in Campania.Tale sistema di grande adduzione rap-presenta un unicum a livello nazionale e determina oneri significativi di gestio-ne e di investimento che gravano sugli utenti del SII ATO Puglia. Allo stesso modo anche gli oneri di gestione e di investimento dei grandi impianti di po-tabilizzazione di Acquedotto Pugliese sono a carico della tariffa del SII ATO Puglia.

bilito gli incrementi tariffari per gli anni 2013, 2014 e 2015, approvati in via defini-tiva dall’AEEGSI, e pertanto applicati alle utenze gestite.In particolare la tariffa applicata da AQP S.p.A. per l’esercizio 2014 è stata appro-vata dall’AIP in data 11 luglio 2014 a va-lidata dall’AEEGSI in data 7 agosto 2014.Per quanto riguarda le gestioni dei servizi idrici in alcuni Comuni ricadenti nell’ATO 1 Campania Calore Irpino gli incrementi ta-riffari per il medesimo periodo sono stati approvati da Acquedotto Pugliese, in qua-lità di soggetto competente. Si precisa che gli incrementi 2013 sono stati appro-vati solo ai fini dei successivi conguagli e non sono stati applicati alle utenze gestite nell’ATO Calore Irpino.

Accanto agli oneri gestionali, d’altra parte, la Società sopporta anche oneri di compensazione ambientale connes-si all’approvvigionamento idrico. Per quanto riguarda i prelievi dalle grandi sorgenti presenti sul territorio della Regione Campania, pur derivando tali risorse idriche in forza di dispositivi di Legge, sono stati sottoscritti appositi atti convenzionali con i Comuni di ri-ferimento (Caposele, Cassano Irpino e Conza della Campania) attraverso i quali sono stati definiti gli oneri da riconosce-re alle Amministrazioni Comunali quale ristoro ambientale in relazione alle ope-re che insistono sui rispettivi territori fi-nalizzate all’approvvigionamento idrico.Per quanto riguarda, invece, i prelievi dagli invasi presenti sul territorio del-la Regione Basilicata, in data 5 agosto

La bolletta media per l’ATO PugliaSi riporta di seguito la bolletta applicata negli anni 2012-2014 nell’ATO Puglia per un’utenza domestica costituita da una famiglia tipo di 3 persone con un consumo medio procapite di 150 litri/giorno:

Il costo del Servizio Idrico Integrato

I costi sostenuti dalla Tariffa del SII ATO Puglia

Euro 2012 2013 2014

Acquedotto 160,57 168,59 179,67

Fognatura 38,74 40,68 43,35

Depurazione 67,27 70,63 75,27

Iva 26,66 27,99 29,829

TOTALE 293,24 307,88 328,12

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Si evidenzia che l’attuale regolazione del servizio nell’ATO Puglia prevede forme di tutela che assicurino un adeguato livello di accesso alla risorsa per gli utenti.La vigente articolazione tariffaria, infatti, prevede una prima fascia di tariffa age-volata per lo scaglione di consumo che va da 0 a 73 mc, corrispondente ad un fabbi-sogno di 200 l/g per utenza che consente il soddisfacimento dei bisogni primari. Allo scopo di favorire l’accesso uni-versale all’acqua come bene pubblico essenziale alle utenze che versano in condizioni di disagio economico e/o fisi-co sono anche assicurate, a seguito della sottoscrizione nel 2012 di un Protocollo d’Intesa tra Regione Puglia, Autorità Idri-ca Pugliese, ANCI Puglia e Acquedotto Pugliese, apposite agevolazioni tariffarie.In particolare, i cittadini pugliesi utenti del servizio idrico, sia con contratto indivi-duale che condominiale, che hanno avuto accesso al Bonus Elettrico ed in regola con i pagamenti delle fatture AQP, hanno potuto beneficiare del Bonus Idrico pre-via richiesta, semplicemente chiamando

Si precisa che le erogazioni relative all’anno 2014 saranno effettuate nel 2015 a seguito della pubblicazione del relativo bando da parte dell’AIP.La soluzione adottata per la registrazione della domanda da parte degli aventi diritto ha consentito, in autonomia ed in tempo reale, 24 ore su 24, con modalità semplici ed intuitive, oltre che dal basso impatto ambientale, di acquisire ed informare il cittadino circa l’esito della domanda di contributo, che successivamente è stata accreditata, direttamente nella fattura consumi del servizio idrico fornito da AQP. Il successo dell’iniziativa è confermato dalla erogazione di Bonus Idrici che ha complessivamente interessato 24.729 cit-tadini. Per il più ampio coinvolgimento dei cit-

tadini beneficiari, in condivisione con gli altri partner del progetto, è stato anche definito un piano di comunicazione che ha previsto la diffusione dell’iniziativa at-traverso comunicati stampa, l’utilizzo dei social network, l’affissione di locandine presso i Comuni e gli sportelli AQP, spot in accoglienza al numero verde AQP, volan-tini informativi in fattura consumi AQP e specifiche azioni di comunicazione rivolte alle Associazioni di categoria interessate dall’iniziativa. Ulteriore iniziativa di erogazione di Bonus Idrico è stato indirizzato ai cittadini abi-tanti in condomini in autogestione IACP, per i quali, in presenza di ingente debito-ria, è stato riconosciuto un incentivo fina-lizzato a saldare l’ammontare dovuto con piano di dilazione a lungo termine.

1999 è stato sottoscritto tra il Ministero dei Lavori Pubblici, la Regione Basili-cata e la Regione Puglia un Accordo di Programma per la regolamentazione del trasferimento interregionale di risorse idriche tra le due regioni, ai sensi di quanto previsto dall’art. 17 della Legge n. 36/1994. Tale Accordo ha definito tariffa relativa alla componente industriale per l’acqua all’ingrosso in favore dell’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasfor-mazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia (EIPLI), per le forniture effettuate in favore delle utenze potabili, irrigue ed industriali, e di una tariffa relativa alla componente di ristoro ambientale in favore della Regione Basilicata, an-ch’essa differenziata tra le utenze pota-bili, irrigue ed industriali. Allo stesso modo, sempre a causa delle caratteristiche climatiche e idrologiche della Puglia anche il comparto fognario - depurativo determina oneri di investi-mento e di gestione superiori alla me-dia nazionale al fine di assicurare una maggiore tutela dell’ambiente. Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Pu-glia, infatti, prevede in maniera nume-ricamente significativa che lo scarico degli impianti di depurazione a servi-zio degli agglomerati urbani avvenga sul suolo (attraverso trincee drenanti) ovvero in corpi idrici non significativi con conseguente applicazione di limiti da rispettare allo scarico più restrittivi di quelli previsti dalla Direttiva 91/271/CEE, in conformità a quanto previsto dal D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i.Agli oneri precedentemente citati oc-corre aggiungere anche quelli connessi all’affinamento delle acque reflue ur-bane che, sulla base di quanto previsto dalla Legge Regionale n. 27/2008, è ri-compreso nel Servizio Idrico Integrato laddove necessario a perseguire gli obiettivi di qualità stabiliti dal Piano di Tutela delle Acque. Vanno infine considerati anche i mag-giori oneri sia di investimento che di gestione a carico del Servizio Idrico In-tegrato derivanti dalla realizzazione di condotte sottomarine previste dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Pu-glia, nel caso di scarichi a mare degli impianti di depurazione, al fine di ridur-re gli impatti socio-economico-ambien-tali sulle porzioni di costa interessate.

un numero verde dedicato, il 800.660.860 o consultando il sito www.bonusidrico.puglia.it. Di segui-to le ca-t e g o r i e previste dal Protocollo Regionale Utenze deboli ed i relativi importi delle agevolazioni eroga-te per il 2012 ed il 2013, espresse in euro.

L’impegno di AQP a sostegno delle “utenze deboli”

Categ. Redditi ISEE Importo

agevolazione Protocollo

Importo agevolazione

tariffe 2012

Importo agevolazione

tariffe 2013

A < 7.500 36,65 40,69 42,72

B < 20.000 con almeno 4 figli 116,96 128,47 134,89

C< 10.000 con

familiari in condizioni particolari

54,98 61,03 64,08

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Report di sostenibilità

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La comunicazione e l’assistenza ai clienti si sviluppa secondo paradigmi multica-nale per favorire l’accesso e la relazione con i cittadini ed i clienti. Canali di contat-to con i clienti sono i seguenti (sportelli, call center, posta, web). Il Contact Center AQP, attraverso il nume-ro verde 800.735.735, la PEC ed il portale internet aziendale, offre un’ampia gamma di servizi ai clienti e consente di efficien-tare i tempi di accesso, ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale in quanto non necessita di alcuno spostamento. Il Contact Center AQP garantisce un acces-so mediante 120 canali, su piattaforma VoIP, con un’architettura distribuita, ed è gestito completamente In House. Si basa sull’impegno e la costanza di operatori al-tamente qualificati e formati attraverso un percorso basato su un modello di aggior-namento integrato. Il servizio di accoglienza del numero ver-de AQP è composto da un albero vocale interattivo automatico che garantisce informazioni aggiornate in tempo reale in caso di emergenze e permette di accede-re comodamente alle seguenti informa-zioni:• Orari e indirizzi degli sportelli di Assi-

stenza Clienti, degli Sportelli Comunali Online

• Tariffe del servizio idrico integrato• Canali e modalità di pagamento delle

fatture• Qualità dell’acqua fornita• Modalità di accesso al Bonus Idrico

• Informazioni sulla privacy• Informazioni in merito alle azioni di re-

cupero credito• Informazioni in merito alla modalità di

gestione dei refluiIn particolare, il servizio informativo circa la Qualità dell’Acqua Erogata è stato reso disponibile, oltre che via portale internet, anche agli Sportelli di Assistenza Clienti e mediante servizio automatico del Numero Verde. Il servizio tradizionale di Assistenza Clien-ti AQP è svolto presso i 32 sportelli AQP dislocati sia in Puglia che in provincia di Avellino. A questi sportelli AQP si af-fiancano 30 Sportelli Comunali Online. Quest’ultimi infatti, gestiti in autonomia dai Comuni ospitanti, offrono un servizio settimanale alla cittadinanza di circa 8 ore/settimana ciascuno.

Gli sportelli di Assistenza Clienti AQP, do-tati di sistemi automatici di elimina code, consentono ai clienti e cittadini di inoltra-re ogni tipologia di richiesta, richiedere informazioni commerciali, sulle fatture e sui consumi. Il personale addetto è competente e continuamente aggiorna-to, offre un servizio di qualità anche con l’ausilio di soluzioni di Document Mana-gement, di Customer Relationship Mana-gement (CRM) e del Sistema Informativo Aziendale. In automatico le richieste dei clienti sono tracciate e instradate secon-do i work flow previsti dalle procedure di qualità. La fattura è lo strumento fiscale di comu-nicazione degli addebiti/accrediti, come previsto dalle leggi, e AQP la utilizza an-che come veicolo per informare i clienti in merito a modalità, procedure e novità che migliorano il servizio offerto. Nel processo di evoluzione AQP ha introdotto la fattur@online che permette ai clienti di ricevere in tempo reale la notifica della fattura appe-na emessa con la possibilità di scaricarla in qualsiasi momento dallo Sportello OnLi-ne via internet. Inoltre, da giugno 2014, come previsto dalle leggi vigenti, AQP emette fatture elettroniche secondo le specifiche XML (eXtensible Markup Lan-guage) del SDI (Sistema Di Interscambio), verso le Pubbliche Amministrazioni Cen-trali, che risultano accreditate come tali su sito internet del MEF (Ministero dell’E-conomia e delle Finanze). Per favorire il servizio di fatturazione elettronica verso le PA Centrali, AQP ha anche predisposto dal portale www.aqp.it un sito internet dedi-cato www.fatturapa.aqp.it.

Comunicazione e assistenza ai clienti

Contatti (n.) 2012 % 2013 % 2014 %

Sportelli 200.457 41% 172.063 37% 178.993 37%

Contact Center 255.607 52% 269.946 58% 278.384 58%

Posta 14.269 3% 12.689 3% 11.866 2%

Web 19.218 4% 12.270 3% 10.126 2%

TOTALE 489.551 466.968 479.369

[email protected]

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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La comunicazione con i clienti avviene secondo molteplici canali, mediante comunicati stampa, via internet, con in-formazioni pubblicate sul portale www.aqp.it, via Numero Verde, sia in maniera automatica che con l’ausilio degli ope-ratori, presso gli sportelli di Assistenza Clienti e gli Sportelli Comunali OnLine, ed in fattura consumi. La fattura consumi è il mezzo più diffuso e pervasivo di comunicazione, sempre aggiornato e dettagliato. Il piano di co-municazione attuato nel 2014 ha inteso informare i clienti in particolare in meri-to ai seguenti argomenti:

• domiciliazione delle fatture con l’in-troduzione della modalità SEPA SDD (Single Euro Payments Area – SEPA Direct Debit);

• l’informazione sulla qualità dell’ac-qua;

• le nuove modalità di determinazione del deposito cauzionale;

• la lettura semplificata del nuovo layout fattura;

• le modalità di accesso alla fattura elettronica;

• il servizio Alert Forti consumi; • iniziative di Bonus Idrico.

Oltre alla comunicazione mediante Box Informativo in fattura, è stato anche pre-disposto un catalogo di inserti allegati alla fattura consumi, in relazione con le specifiche iniziative o in relazione agli eventi di maggior rilievo.

Ai molteplici canali di comunicazione, si affianca anche il volantinaggio porta a porta, adottato per raggiungere i poten-ziali beneficiari dell’iniziativa di Bonus Idrico destinato ai cittadini abitanti in condomini in autogestione IACP.Il dialogo con le Associazioni dei Con-sumatori si è articolato in varie comuni-cazioni e in incontri periodici finalizzati nel condividere le molteplici iniziative ed innovazioni intraprese dalla Società. In particolare, le innovazioni del layout del-la fattura, l’iniziativa del Bonus idrico e la nuova modalità di calcolo del deposi-to cauzionale ha visto specifici incontri di approfondimento. Ampia comunicazione è stata adottata

Comunicazione Commerciale

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Report di sostenibilità

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negli Uffici degli Sportelli di Assistenza Clienti per consentire e favorire l’ac-cesso a coloro che manifestano una qualsiasi difficoltà. Oltre alla specifica comunicazione sono state predisposte specifiche indicazioni al personale ad-detto al servizio.Nell’ambito delle iniziative di comunica-zione sviluppate nel contesto commer-ciale sono da evidenziare l’adesione alla Giornata Nazione della Relazione con il Cittadino ed il Cliente organizzata perio-dicamente dall’Organizzazione CMMC (Customer Management Multimedia Competence). Questi eventi offrono un costruttivo confronto con altre realtà di relazione e di Contact Center e favori-scono il coinvolgimento delle realtà lo-

cali di formazione e scolastiche. La partecipazione attiva a web seminar tematici e le giornate, che sviluppano la motivazione ed il senso di appartenenza da parte degli operatori addetti al ser-vizio, sono state sempre caratterizzate dal coinvolgimento delle scuole, le qua-li, hanno avuto modo di sviluppare temi orientati al lavoro oltre che accedere al

Contact Center AQP con percorsi guidati di presentazione ed ascolto attivo.L’esperienza AQP, nell’ambito del pro-getto e-learning orientato al Contact Center ed al Customer Care, è stata anche presentata ed ha rappresenta-to occasione di confronto costruttivo, all’evento nazionale MoodleMoot 2014 presso Università degli Studi di Pado-va, Centro Multimediale e E-Learning di Ateneo, con il lavoro “AQPaths2know: percorso continuo di formazione e di gestione della conoscenza - caso studio applicato al problem solving“.

L’indagine di Customer Satisfaction è stata condotta nel corso del 2014 da primaria società specializzata che ha sviluppato l’indagine con metodologia CATI (interviste telefoniche), con meto-dologia PAPI (presso undici sportelli di Assistenza Clienti AQP), con metodolo-gia CAWI (via internet), con metodologia Call Back (mediante richiami a caldo). L’indagine qualitativa è stata sviluppa-ta con le Associazioni di Consumatori, intervenute ad un focus verticale di in-terviste. I risultati dell’indagine hanno conferma-to un indice di soddisfazione complessi-vo dell’utenza superiore a quello che si registra mediamente nel Sud (comprese le Isole) ed in linea con quello nazionale. È molto positiva la prestazione sul servi-zio di allacciamento per le nuove forni-ture con un livello di soddisfazione pari al 93,03.

La capacità di soddisfare i propri clienti, espressa dall’indice complessivo di Cu-stomer Satisfaction Index (CSI), è inoltre migliorata rispetto alla rilevazione pre-cedente del 2009 (84,7 vs 82,2). Allo stesso modo sono anche migliorati gli indicatori di soddisfazione parziale di prodotto e di relazione, come si rileva dalla tabella sottostante.Nello specifico risultano migliorate le performance delle componenti di “pro-dotto”, in particolare, per quanto attiene la “continuità del servizio” che risulta migliorativa rispetto agli standard nazio-

nali (92% vs 90%) e di gran lunga distan-te dagli standard del Sud e delle Isole che si attesta su 84%. Questo risultato è ancora più importante se si considera che negli ultimi anni i vo-lumi persi in distribuzione si sono signi-ficativamente ridotti così come i volumi prelevati dall’ambiente, proprio grazie ad un’attenta gestione sostenibile delle risorse idriche come descritto più com-piutamente nel Capitolo 2.6 “Il Servizio Idrico Integrato e l’Ambiente”.Permane, come in passato, di livello in-feriore, rispetto agli standard nazionali (53% vs 58%,) mentre è migliorativo ri-spetto al Sud ed Isole, l’indicatore relati-vo all’utilizzo dell’acqua del rubinetto da parte dei cittadini. É utile osservare che, in questa circo-stanza, la percezione delle caratteristi-che dell’acqua al rubinetto delle abita-zioni, risente della buona tenuta degli impianti di autoclave e dei serbatoi di accumulo, non di competenza AQP. Rimane, invece, confermata la quota di clienti che “utilizzano regolarmente l’acqua del rubinetto per bere”, che è in

Soddisfazione dei clienti

AQP 2014 utenze private

Standard Nazionale 2014

Standard Sud e Isole 2014

Customer Satisfaction Index CSI 84,6 86,1 81,8

CSI parziale “di prodotto” 83,6 86,1 82,2

CSI parziale “di relazione” 84,8 86,2 80,7

Fonte: Databank

Fonte: Databank

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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linea con gli standard nazionali. La “cortesia del personale”, la “tempe-stività negli interventi” sono fra gli ele-menti che evidenziano un miglioramento nell’ambito dei driver della relazione. Quale ambito di miglioramento della re-lazione è da annoverare la “facilità di contatto” del numero verde. Nonostante si siano intraprese azioni di miglioramento, tuttavia, le iniziative dell’ultimo periodo riguardanti le inno-vazioni introdotte per adempiere alle indicazioni dell’AEEGSI ed alle normati-ve internazionali (eg SEPA), unitamente alle iniziative relative al Bonus Idrico, hanno provocato un significativo incre-mento delle richieste di contatto al nu-mero verde. È rilevante la percezione risultante dall’indagine riguardante la modalità “one call on solution” adottata dal nu-mero verde. Infatti, l’83% dei clienti che hanno contattato il numero verde di-chiara di aver risolto del tutto (54%), o in parte (29%) la sua richiesta con la chia-mata, questi ultimi in quanto la pratica è

ancora in corso. Di fatto il restante 17% non ha risolto con la relazione telefonica

per impossibilità nel trattare la richiesta telefonicamente.

AQP 2014 utenze private

Standard Nazionale 2014

Standard Sud e Isole 2014

Utilizza l’acqua per bere 53% 58% 44%

Beve l’acqua regolarmente 35% 34% 29%

La rilevazione nazionale BICSI Servizi Idrici Integrati si rivolge ai comuni sopra i 10 mila abitantiFonte: Databank

Fonte: Databank

La Mappa degli Interventi Il risultato dell’indagine di Customer Sa-tisfaction svolta nel 2014 evidenzia, nella percezione dei clienti/cittadini, alcuni aspetti di miglioramento, di prioritario intervento, che AQP ha già all’attenzio-ne per via del continuo monitoraggio degli indicatori e dei fenomeni. Infatti, nei piani di miglioramento di AQP sono previste iniziative per il superamento di tali aspetti. Per ciascuno degli aspetti percepiti e rilevati quali elementi prio-ritari e/o di intervento, sono tracciate le iniziative intraprese e/o da intrapren-dere. Al fine di aumentare il CSI (Cu-stomer Satisfaction Index) complessivo gli aspetti più rilevanti, specie per gli utenti privati, sono la qualità dell’acqua e la sua quantità, nonché la continuità del servizio idrico che resta un punto di forza da valorizzare e mantenere, così come la professionalità e competenza del personale. L’attenzione dell’azienda è stata posta, inoltre, sulla percezione, di una difficoltà nel contatto telefonico mediante numero verde che interessa tutti i target di clienti. Infatti, sono state intraprese iniziative di potenziamento del personale e del servizio.

Intervento di ampliamento del personale

Migliorare Tempi di Intervento

Miglioramento Sportello OnLine e CC

Migliorare la comunicazio-ne utile per la pulizia delle autoclavi

Ampliamento Knowledge Management Potenziare il servizio di

Verifica PressioneAmpliamento Knowledge Management

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Report di sostenibilità

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Dall’andamento delle contestazioni si rileva, stante le numerose iniziative in-traprese dall’Azienda, un miglioramento rispetto al periodo precedente e, co-munque in linea con un andamento, pari al 1,3% sul numero dei contratti serviti, che conferma l’impegno e la costanza di AQP nella gestione del servizio.La tracciatura dei reclami, come tutte le altre tipologie di contatti con i clienti, consente di analizzare e valutare i feno-meni che si sviluppano secondo molte-plici dimensioni sia cronologiche che qualitative. Dall’analisi dei fenomeni risulta e si re-cepisce che, le iniziative di rinnovamen-to del parco contatori, sviluppato nel periodo, ha ridotto il numero di conte-stazioni per anomalie contatori. Analo-gamente è significativo il miglioramento relativo al rispetto dei termini degli stan-dard contrattuali, a seguito dell’adozio-ne delle innovazioni che hanno attuato la politica della contrattualizzazione in campo mediante l’ausilio di tablet che, in tempo reale, sviluppano i preventivi e acquisiscono la sottoscrizione da parte dei clienti ottimizzando tempi e costi.

La conciliazione è una procedura pre-vista dalla Carta del Servizio Idrico In-tegrato e disciplinata dal Regolamento di Conciliazione (approvato d’intesa

ricorso alla procedura di conciliazione ha determinato un clima di fiduciosa e feconda collaborazione tra l’Azienda e gli utenti, per il tramite delle Associazioni dei Consumatori.Col passare degli anni, dal lontano 2002, anno di istituzione della Commissione Mi-sta Conciliativa, un numero sempre cre-scente di controversie (ad oggi sono cir-ca 2000 le istanze pervenute all’Ufficio),

con le Associazioni dei Consumatori il 18/3/2002), che consente al cliente di risolvere gratuitamente eventuali con-troversie, in merito a importi addebitati

destinate a risolversi in sede giudiziaria, hanno trovato bonaria composizione, senza costi aggiuntivi per eventuali spe-se legali a carico degli utenti e in tempi abbastanza ristretti, rispetto a quelli pre-visti dalla giustizia ordinaria.In particolare, dall’inizio del 2014 ad oggi sono pervenute 335 richieste di concilia-zione, mentre le transazioni conclusesi con esito positivo sono state 149, poco

in fattura, funzionalità dell’apparecchio misuratore, preventivazione, costruzione nuovi allacci, mancata attivazione della fornitura, sospensione della fornitura. Il

meno del 50%.Un’ampia e articolata attività, dunque, con evidenti ricadute positive sul piano sociale, in senso lato, per la folta pla-tea degli utenti, in grado, finalmente, di potersi interfacciare con la struttura amministrativa dell’Azienda e risolvere gratuitamente le controversie, che diver-samente, richiederebbero spese ben più consistenti e tempi ben più lunghi.

Analisi reclami e contestazioni

Commissione Mista Conciliativa

Richieste di Conciliazioni (n.) 2012 2013 2014

pervenute e ricevibili Servizio Idrico Integrato 96 340 335

concluse con conciliazione 62 45 149

concluse senza conciliazione 9 5 90

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Le attività legate al Recupero delle Per-dite Amministrative prevedono una se-rie di iniziative “standard”, attraverso analisi e verifiche continue dell’utenza che consentono il mantenimento del livello di efficienza del ciclo commer-ciale intervenendo in maniera puntuale su alcuni degli aspetti caratteristici del sistema, quali:• la misura dei consumi• la verifica dei contrattiLe attività si sviluppano su due diret-trici di intervento, una legata ad azioni proprie delle Macro Aree Territoriali ed un’altra curata centralmente dall’Area Commerciale e riguardano essenzial-mente i seguenti temi principali:• analisi consumi e consumi a zero:

- verifica trimestrale dei consumi anomali in rapporto a tipologia d’u-

so, consumi storici, moduli con-trattuali, calibro contatore;

• bonifica Banca Dati:- azioni di efficientamento del ciclo

attivo e di miglioramento del livello di servizio all’utenza mirate a: – letturazione utenze storicamente

non lette– incrocio con altre banche dati– bonifica anagrafiche fiscali ed in-

dirizzi tecnici e di recapito– gestione degli scarti e dei blocchi

di fatturazione– normalizzazione dello stradario– dematerializzazione dell’archivio;– sostituzione contatori:

- sostituzione programmata dei con-tatori fermi / illeggibili / obsoleti ai fini della corretta misurazione dei consumi;

• monitoraggio Grandi Utenti:- analisi dei consumi delle Grandi

Utenze con verifica del rapporto in-tercorrente tra moduli contrattuali, tipologia d’uso, consumi rilevati e media dei consumi per utenze tipo-logicamente analoghe;

• recupero volumi fognatura e depura-zione:- focus sul recupero della contabiliz-

zazione dei volumi erogati per servi-zi di fognatura e depurazione, con contestuale regolarizzazione delle relative posizioni contrattuali;

• abusivismo:- ricerca di utenze/prelievi, attra-

verso l’ottimizzazione di risorse già impegnate in attività di campo su servizi affidati ad imprese ap-paltatrici.

Recupero perdite Amministrative

Sala del Consiglio. Palazzo dell'Acquedotto Pugliese S.p.A. - Bari

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Report di sostenibilità

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Il servizio idrico integrato e l'ambiente

OBIETTIVO AZIONI

Sviluppare ed implementare sistemi innovativi di gestione anche attraverso azioni di ricerca

e sviluppo

1. Implementare un sistema di telelettura e telegestione multi-servizio;

2. Realizzare un sistema di supporto decisionale per la gestione integrata, dinamica ed eco-efficiente dei sistemi di collettamento, trattamento e smaltimento dei reflui urbani;

Ridurre le perdite idriche

1. Potenziare il telecontrollo delle portate e delle pressioni nelle reti di distribuzione idrica

2. Migliorare il controllo delle pressioni in rete sulla base delle misure ed installando valvole intelligenti

3. Rendere più efficienti le attività di ricerca perdite programmata e riparazione delle perdite

4. Implementare progetti mirati di riabilitazione delle reti meno efficienti sulla base di studi avanzati del funzionamento idraulico

5. Sperimentare sistemi innovativi per la ispezione delle condotte idriche e fognarie, la localizzazione delle perdite e la loro riparazione;

Tutelare l'ambiente

1. Verificare e monitorare i rilasci idrici ai fini del rispetto dei Deflussi Minimi Vitali dei corpi idrici naturali per le derivazioni dalle sorgenti di Cassano Irpino e del bacino del Sele;

2. Implementare un sistema di monitoraggio energetico per gli impianti di sollevamento idrico e fognario, maggiormente energivori;

3. Installare elettropompe ad alta efficienza per l’Impianto di Sollevamento Idrico di Caposele, Mercadante e Figazzano, al fine di ridurne i consumi energetici e regolare automaticamente le portate in funzione dei livelli dei serbatoi;

4. Ridurre i consumi specifici di energia elettrica sugli impianti di depurazione intervenendo sulle componenti elettriche più energivore degli stessi;

5. Avviare le diagnosi energetiche previste dal Decreto Legislativo n. 102/2014 propedeutiche alla certificazione del sistema di gestione dell’Energia secondo quanto definito dalla Norma UNI CEI EN ISO 50001:2011;

6. Contenere e trattare le emissioni in atmosfera, incluse quelle odorigene, degli impianti di depurazione;

7. Incrementare la produzione di energia elettrica attraverso ulteriori impianti a fonte rinnovabile, per una potenza pari a 1,5 MW.

Il Gruppo AQP S.p.A. gestisce l’insieme dei servizi di captazione, potabilizzazio-ne, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depura-zione delle acque reflue, in un contesto unico e complesso, un sistema intercon-

nesso di acquedotti che si estendono su una superficie vasta e diversificata da un punto di vista morfologico, altimetri-co ed ambientale. In particolare, il siste-ma di captazione e di grande adduzione gestito dalla Società ha carattere inter-

regionale ed assicura l’approvvigiona-mento idropotabile della regione Puglia, ed in parte delle regioni Basilicata e Campania. Il territorio servito ricade nel Distretto dell’Appennino Meridionale che, nel

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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suo complesso, è dotato di sufficienti disponibilità di acqua, anche se non uni-formemente allocate e distribuite, deter-minando, in un quadro di sostenibilità e solidarietà dell’uso delle risorse idriche, la necessità di grandi trasferimenti tra le diverse Regioni, come risulta evidente dalla figura riportata in basso. Tali trasferimenti riguardano risorse idriche destinate a differenti usi (pota-bile, irriguo ed industriale) la cui piani-ficazione e gestione viene assicurata da Autorità di Distretto al momento vicaria-ta dall’Autorità di Bacino Nazionale dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno, dalle nu-merose Autorità di Bacino, dalle Regioni e dalle numerose Autorità d’Ambito Ter-ritoriale Ottimale.Appare evidente che in tale contesto la governance del “bene acqua” risul-ta complessa ed articolata proprio in quanto deve soddisfare le diverse esi-genze dei territori interessati e degli utenti dei diversi usi.In tale scenario va certamente anno-verato, quale pietra miliare ed esempio unico a livello nazionale per la gover-nance solidale e sostenibile delle ri-sorse idriche, l’Accordo di Programma sottoscritto in data 5 agosto 1999 tra il Ministero dei Lavori Pubblici, la Regio-ne Basilicata e la Regione Puglia per la regolamentazione del trasferimento interregionale di risorse idriche tra le due regioni, ai sensi di quanto previsto dall’art. 17 della Legge n. 36/1994. A distanza di un decennio, in data 6 apri-le 2011 tutte le Regioni ricadenti nel Di-stretto dell’Appennino Meridionale han-no sottoscritto un Documento di intenti finalizzato alla definizione di un Accordo di Programma Unico per l’intero Distret-to che, al momento, non è stato ancora stipulato.La stipula di tale atto è fondamentale per la regolamentazione a livello di Di-stretto dei trasferimenti idrici e per la definizione delle relative tariffe, anche al fine di assicurare la sostenibilità dei prelievi (per esempio in ordine alla ne-cessità di garantire il Deflusso Minimo Vitale dei corsi d’acqua superficiali) e la definizione degli oneri di compensazio-ne ambientale.

Sistemi di acquedotti gestiti da AQP S.p.A. - Fonte: elaborazione AQP S.p.A.

Fonte: Piano di Gestione delle Acque Distretto Idrografico Appennino Meridionale

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Report di sostenibilità

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A causa delle ben note caratteristiche geomorfologiche e climatiche della Pu-glia, al fine di soddisfare le esigenze idrico potabili dei territori gestiti, AQP ha la necessità di approvvigionarsi at-traverso molteplici fonti dislocate anche nelle regioni limitrofe,

Appare evidente che la gestione delle ri-sorse idriche che alimentano un sistema interregionale così complesso richiede una particolare attenzione alla soste-nibilità di tali prelievi anche negli anni futuri.In particolare, la sempre maggiore at-tenzione posta al rispetto dei Deflussi Minimi Vitali comporta una più marca-ta riflessione circa l’utilizzo di fonti di

In particolare, nel 2014 circa il 55% dell’approvvigionamento per usi potabili è avvenuto da bacini artificiali, gestiti da Enti Irrigui, a valle dei quali la Società gestisce impianti di potabilizzazione tec-nologicamente complessi che trattano portate dell’ordine di migliaia di litri al

approvvigionamento alternativo della risorsa idrica rispetto alle sorgenti ed alle falde sotterranee. Una riduzione del prelievo da tali fonti, che rappresentano una parte rilevante del mix di approvvi-gionamento per l'Acquedotto Pugliese, potrebbe determinare situazioni di crisi idrica ove non fosse possibile un mag-gior prelievo dagli invasi.Pertanto, al fine di rispettare quanto sta-

secondo; circa il 30% è stato assicurato dalle sorgenti “Sanità” di Caposele e dal gruppo sorgentizio di Cassano Irpino in provincia di Avellino; il restante 15% è stato garantito mediante l’emungimento dalle falde acquifere dislocate sul terri-torio pugliese.

bilito in termini di deflussi minimi vitali, sarà determinante l’entrata in esercizio dell’impianto di potabilizzazione di Con-za, nonché lo studio di ulteriori forme di approvvigionamento idrico (ad esempio impianti di dissalazione) e/o forme di mi-glioramento dell’attuale gestione delle dighe.Di seguito si riporta il Bilancio Idrico di AQP in Mln di mc.

L'approvvigionamento idrico

2012 2013 2014

Volume di acqua prelevato 559,26 549,67 541,43

di cui sorgenti 144,78 169,35 163,57

di cui pozzi 88,53 84,58 82,60

di cui acque superficiali 325,95 295,74 295,26

Volume prodotto totale 553,30 542,46 536,98

di cui sorgenti 144,78 169,35 163,57

di cui pozzi 88,53 84,58 82,60

di cui acque superficiali 319,99 288,53 290,81

2012 2013 2014

Volume prodotto totale 553,30 542,46 536,99

di cui Puglia 521,98 509,60 505,66

di cui Campania 10,07 11,05 10,09

di cui Basilicata 21,24 21,80 21,24

Volume ceduto dal sistema di adduzione 35,7 34,7 35,0

di cui Puglia 9,5 9,2 10,1

di cui Campania 5,0 3,7 3,7

di cui Basilicata 21,2 21,8 21,2

Volume immesso nelle reti di distribuzione 443,32 432,10 425,71

di cui Puglia 439,21 428,67 422,14

di cui Campania 4,11 3,43 3,57

di cui Basilicata 0,00 0,00 0,00

Volume fatturato nelle reti di distribuzione 241,93 236,49 230,33

di cui Puglia 240,26 234,92 228,73

di cui Campania 1,67 1,57 1,60

di cui Basilicata 0,00 0,00 0,00

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Per quanto riguarda i prelievi dalle grandi sorgenti presenti sul territorio della Re-gione Campania, pur derivando tali risor-se idriche in forza di dispositivi di Legge, Acquedotto Pugliese S.p.A. ha sottoscrit-

to appositi atti convenzionali con i Co-muni di riferimento (Caposele e Cassano Irpino) attraverso i quali sono stati definiti gli oneri da riconoscere alle Amministra-zioni Comunali quale ristoro ambientale

in relazione alle opere che insistono sui rispettivi territori finalizzate all’approvvi-gionamento idrico.Sono riportate di seguito le informazioni relative a ciascuna derivazione in essere.

Il prelievo dalle grandi Sorgenti

Sorgente Sanità nel territorio del Comune di Caposele Acquedotto Pugliese deriva la risorsa idrica ad uso potabile dalla Sorgente Sanità sita in agro di Caposele per ef-fetto di due distinte concessioni. La prima derivazione viene effettuata in forza della Legge n. 245 del 26 giu-gno 1902 per la “Costruzione e l’eserci-zio dell’Acquedotto Pugliese e la tutela della silvicoltura nel bacino del Sele” che prevedeva che l’esercizio perpe-tuo dell’acquedotto pugliese dovesse realizzarsi mediante la derivazione di non meno di 4 mc/sec di acqua dalle Sorgenti Sanità di Caposele.La concessione veniva rilasciata per 90 anni decorrenti dall’approvazione del collaudo definitivo dell’opera da realiz-zarsi (art. 2 della Legge 245/1902). Alla scadenza della concessione le acque e le opere dell’acquedotto sarebbero passate nella proprietà e nella libera disponibilità del Consorzio per la co-struzione dell’acquedotto pugliese (art. 12 della Legge 245/1902).La seconda derivazione viene effettua-ta in forza del Decreto Reale 11 maggio 1942 “Concessione all’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese di una derivazio-ne di acqua dal fiume Sele” che forniva la concessione a derivare di ulteriori medi moduli 3,63 dalle Sorgenti Sanità per una durata di 70 anni, con scaden-za il 10 maggio 2012.La Società ha provveduto, entro i ter-mini previsti dalla normativa vigente, a presentare apposita istanza di rinnovo della concessione in data 23 febbraio 2011 attualmente in fase di Valutazione di Impatto Ambientale e di Valutazione di Incidenza da parte della Regione Campania. Infine, Acquedotto Pugliese deriva risorse idriche ad uso potabile dalle Sorgenti tributarie del fiume Ca-lore denominate “Bagno della Regina”, “Pollentina”, “Peschiera” e “Lavatoio”

in forza del Decreto Interministeriale 10 aprile 1958 n. 2354.Tale Decreto concede alla Società di “derivare una quantità di acqua che po-trà variare da un massimo di moduli 40 ad un minimo di moduli 14 con una porta-ta media di moduli 25,40 per incrementa-re le dotazioni delle popolazioni servite da esso E.A.A.P.”

Al di fuori della citata portata, questa Società deve garantire la portata di 6 moduli da destinare alle province di Avellino e Benevento tramite l’Alto Ca-lore Servizi S.p.A.Ai sensi dello stesso Decreto, inoltre, la concessione è accordata per 70 anni decorrenti a partire dal 16 gennaio 1956 e, pertanto, risulta tuttora in validità.

Sorgente Sanità – Caposele(AV)

Sorgenti nel territorio dei Comuni di Cassano Irpino e Montella

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Report di sostenibilità

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Sono 208 i pozzi attualmente utilizzabili dalla Società per un prelievo nominale di circa 4.300 l/sec.

La normativa regionale che attualmente disciplina l’utilizzo delle acque da falda è costituita da:• Legge Regionale n. 3 del 22/2/2005 e

s.m.i. che ha consentito l’utilizzo dei pozzi affetti da non conformità delle aree di salvaguardia sino al 31/12/2014;

• Regolamento Regionale n. 1 del 9/1/2014 recante le linee guida per il rilascio del giudizio di qualità ed ido-neità dell’uso delle acque sotterranee destinate al consumo umano;

• Regolamento Regionale n. 12 del 16/6/2011 che disciplina gli insedia-menti e le attività ricadenti all’interno

L’acqua prelevata dai pozzi viene sot-toposta ad un processo di disinfezione prima dell’immissione nella rete di addu-

Il grafico e la tabella che seguono evi-denziano che il 51% dei pozzi è ubica-to nella provincia di Lecce, territorio

delle zone di rispetto delle opere di captazione delle acque sotterranee destinate al consumo umano.

In ottemperanza alla suddetta normativa, è stata avviata nel 2011 una campagna di sopralluoghi congiunti con le autorità territorialmente competenti (ASL, UTC e Genio Civile) finalizzata alla verifica delle aree di salvaguardia dei pozzi. In esito ai sopralluoghi congiunti, sono stati acquisiti i giudizi di qualità ed ido-neità d’uso di 11 pozzi ubicati nella pro-vincia di Lecce, per una portata di circa 220 l/s.Sono stati invece ritenuti “non sanabili”

zione o distribuzione.Si riporta di seguito la ripartizione dei volumi emunti per provincia e dei cor-

alimentato per circa l’80% da acqua di falda. La causa principale di tale fe-nomeno è da ricercare nella limitata capacità di trasporto verso il Salento dell’attuale sistema dei grandi vettori in corrispondenza del nodo di Gioia del Colle (schema Sele) e del nodo di Parco del Marchese (schema Pertusillo), oltre a limitazioni locali di trasporto degli ad-duttori secondari del sistema idrico del Salento. L’acqua prelevata dai pozzi vie-ne sottoposta ad un processo di disinfe-zione prima dell’immissione nella rete di adduzione o distribuzione.Si riporta di seguito la ripartizione dei volumi emunti per provincia e dei cor-rispondenti consumi di ipoclorito, dalla quale si evince un decremento nel corso del triennio nell’utilizzo della falda.

34 pozzi, per una portata complessiva di circa 820 l/s, per la presenza, nelle aree di salvaguardia, di centri di perico-lo ed attività vietate ai sensi del Codice dell’Ambiente e del Regolamento Regio-nale n. 12/2011.Al fine di scongiurare il rischio di non utilizzabilità dei pozzi per carenza auto-rizzativa, considerata l’entità del con-seguente deficit idrico assolutamente insostenibile per il sistema, con Legge Regionale n. 4 del 27/01/2015, la Regio-ne Puglia ha prorogato al 31 dicembre 2017 i termini previsti dalla L.R. n. 3 del 22/2/2005 e s.m.i.

rispondenti consumi di ipoclorito, dalla quale si evince un decremento nel corso del triennio nell’utilizzo della falda.

Il prelievo dalle falde

Normativa di riferimento

PROVINCE n. pozzi

Bari 49

BAT 17

Taranto 23

Brindisi 4

Foggia 9

Lecce 106

TOTALE 208 51+24+8+11+2+4zLecce51%

Bat8%

Taranto8%

Foggia4%

Brindisi2%

Bari24%

Distribuzione percentuale dei pozzi gestiti sul territorio regionale

2012 2013 2014

Province Mln mc ton Mln mc ton Mln mc ton

Bari 5,88 25,5 4,72 20,4 4,82 20,3

BAT 1,15 3,1 0,46 1,6 0,44 1,1

Brindisi 1,40 4,8 1,05 4,2 0,94 3,8

Foggia 2,64 5,3 3,22 5,2 2,90 3,9

Lecce 75,59 118,0 74,31 105,6 73,02 105,6

Taranto 1,87 7,3 0,82 2,6 0,48 1,7

TOTALE 88,53 163,9 84,58 139,7 82,60 136,4

Consumi di ipoclorito di sodio pozzi – Fonte AQP

Page 65: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

63

È noto che la falda pugliese è soggetta a rilevanti fenomeni di salinizzazione, particolarmente significativi nelle fasce dell’ac-quifero più prossime al mare. Le cause della salinizzazione dell’acqua di falda sono riconducibili sia all’intrusione di acqua marina nella falda libera, contenuta nelle sabbie e nelle ghiaie conseguenti ad eccessiva erosione delle stesse, sia all’intru-sione dell’acqua di mare nelle foci dei corsi d’acqua e nei ca-nali di bonifica, che non essendo impermeabilizzati, le ricedono all’acquifero sottostante. Tale fenomeno può essere accentuato

dall’eccesso di prelievi per i vari usi (agricolo, domestico, turi-stico) durante i periodi di minima ricarica della falda. Per tale motivo, l’utilizzo intenso della falda viene attuato soprattutto nelle condizioni di crisi idrica, quando l’acqua delle altre fonti non è più quantitativamente in grado di sopperire al fabbisogno potabile del sistema interconnesso Puglia-Basilicata-Cam-pania. Lo stesso Piano d’Ambito Puglia prevede, pertanto, un progressivo decremento dell’utilizzo della falda, sopperito dalla realizzazione di opere per l’approvvigionamento alternativo.

Criticità del prelievo da falda

L’acqua prelevata da invasi viene sotto-posta ad un trattamento di potabilizzazio-ne in funzione della classificazione delle acque grezze effettuata dalle Autorità competenti ai sensi del vigente Codice dell’Ambiente. Gli invasi a servizio del sistema interregionale di grande ap-provvigionamento che serve la Puglia, la

Basilicata e la Campania sono dislocati in Puglia (Occhito-Fortore in Provincia di Foggia e Locone in provincia di Bari) ed in Basilicata (Sinni e Pertusillo). È in fase di attivazione l’impianto di potabilizzazio-ne di Conza della Campania in provincia di Avellino che è in attesa da parte della ASL di Avellino del giudizio di idoneità e

qualità delle acque destinate al consumo umano. Attualmente l’impianto risulta in esercizio provvisorio mediante derivazio-ne dall’invaso e rilascia in alveo i volumi trattati.Si riportano di seguito le principali infor-mazioni relative agli impianti di potabiliz-zazione gestiti da Acquedotto Pugliese.

Il prelievo dagli invasi e la potabilizzazione

Impianti di potabilizzazione

Nome Impianto Anno di Costruzione. Localizzazione Nota descrittiva Dati Tecnici

Sinni 1983-1985In Esercizio dal 1986

C.da Gaudella Laterza (TA)

Potabilizza le acque superficiali provenienti dall’invaso di Monte

Cotugno sul fiume Sinni in prov. di Potenza classificate

in Categoria A2.L’acqua prodotta viene inviata

al nodo idrico di Parco del Marchese

N. 2 linee indipendenti da 3000 l/sec

Portata max.6000 l/sec; Portata min .750 l/sec;

Portata max sollevabile a P.d.M. 4500 l/sec;

Vascone acqua grezza 20.000 mc.

Locone 1990-1993In Esercizio dal 1999

C.da Lamalunga Minervino Murge (BT)

Potabilizza le acque superficiali dell’invaso sul torrente Locone

classificate in Categoria A2.L’acqua prodotta viene

convogliata al nodo idrico di Monte Carafa e immessa negli

schemi idrici Sele-Calore e Pertusillo – Sinni

N. 1 linea da 1500 l/sec;Portata max 1500 l/sec;Portata min. 600 l/sec.

Portata max sollevabile 1500 l/sec;

portata a gravità 350 l/sec.

Pertusillo 1970-1973In esercizio dal 1974 Missanello (PZ)

Potabilizza le acque superficiali dell’invaso del Pertusillo sul fiume Agri classificate in Categoria A2.

L’acqua prodotta viene inviata al nodo idrico di Parco del

Marchese.

N. 1 linea da 4.500 l/sec;Portata max 4500 l/sec, Portata min. 800 l/sec.;

Vasconi accumulo acqua grezza 700.000 mc.

A valle impianto Serbatoio di testata da 100.000 mc con mandata a gravità a Parco

del Marchese.w

Fortore 1970-1973In esercizio dal 1974

Masseria Finocchito Castelnuovo della

Daunia (FG)

Potabilizza le acque superficiali dell’invaso di Occhito sul fiume

Fortore Categoria A2

N. 1 linea da 2.400 l/sec;Portata max 2.400 l/sec; Portata min. 600 l/sec. A valle dell’impianto

Serbatoio di testata da 80.000 mc con mandata a

gravità.

Conza 2008-2014In fase di avviamento

Conza della Campania C.da Cigliogallo (AV

Potabilizza le acque superficiali dell’invaso di Conza sul fiume

Ofanto Categoria A3

N. 1 linea da 1.500 l/secPortata max 1.500,00 l/sec,

Portata min. 500 l/sec.;

Page 66: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

64

IMPIANTI DI POTABILIZZAZIONE

Impianti Anno Acqua grezza Mln mc Acqua potabile Mln mc Consumo reattivi to Fanghi smaltiti (*) ton

Sinni

2012 125,54 122,83 6.493,1 7.602,7

2013 106,64 103,22 5.793,5 6.347,8

2014 106,44 104,73 5.585,4 6.023,6

Locone

2012 35,98 34,91 1.848,9 1.949,9

2013 32,49 31,46 1.542,2 1.614,8

2014 36,72 35,30 1.551,7 1.507,3

Pertusillo

2012 104,07 110,70 4.688,3 2.766,5

2013 101,96 100,46 4.320.89 3.518,6

2014 97,78 97,22 3.613,8 3.419,1

Fortore

2012 52,39 50,88 4.083,7 1.025,9

2013 54,65 52,71 4.515,7 831,5

2014 54,32 52,87 4.344,0 1.477,1

Conza 2014 23,32 22,55 1.373,7 1.515,9

(*) Trattasi di rifiuti non pericolosi assimilabili ad inerti, disidratati e palabili in uscita dalle nastropresse e dalle centrifughe trasportati e stoccati nella apposita discarica tipo B annessa all’ impianto per il Sinni e conferito in discarica autorizzata mediante Ditta iscritta all’Albo Smaltitori, per i restanti impianti, mentre il surnatante dell’ispessitore finale viene inviato allo scarico previo trattamento.

Principali parametri di gestione

Impianto Sinni Impianto Locone Impianto Pertusillo Impianto Fortore Impianto Conza

Reattivo di processo 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2014

Ipoclorito di sodio 289,9 236,3 282,9 217,8 180,2 214,2 273,2 304,0 182,9 257,1 301,5 328,3 444,1

Acido Cloridrico 49,9 75,7 129,4 71,3 607,9 776,0 660,1

Anidride Carbonica 614,4 545,5 482,7 304,3 361,2 324,1

Clorito di sodio 21,8

Policloruro di Alluminio 2.932,7 2.808,8 2.688,9 700,2 648,9 678,7 3.047,4 2.864,3 2.219,4 1092,3 1.340,5 1.397,8 679,3

Cloruro Ferroso 240.2 31,5

Silicato di Sodio 1.246,7 1.058,9 1009,2 844,4 784,5 688,4

Acido solforico al 94% 154,5 136,7 135,4 119,5 110,9 91,1

Purate 467,7 405,5 388,1 253,8 219,3 238,7 561,9 463,5 484,4 342,1 345,9 333,9 104,8

Acido solforico al 78% 676,7 592,7 584,1 376,1 323,8 347,4 757,7 660,4 675,2 503,5 505,2 511,5 160,8

Polielettrolita 23,2 17,4 16,6 11,2 6,8 6,2 9,1 13,4 12,0 3,6 2,7 4,3 5,6

I rettivi di processo utilizzati da AQP sono idonei al trattamento delle acque destinate al consumo umano, come riportato nelle specifiche tecniche e nelle schede di sicurezza dei prodotti.

Quantitativi di reattivi utilizzati (ton)

Impianto di potabilizzazione del Sinni

Page 67: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

65

NUNERO CAMPIONAMENTI EFFETTUATI

Analisi Chimiche Acqua Analisi Batteriologiche Acqua

Impianti Anno Acqua grezza Acqua potabile Acqua grezza Acqua potabile Analisi reattivi processo

Sinni

2012 419 539 458 531 225

2013 431 524 464 535 194

2014 405 524 416 492 194

Locone

2012 512 512 170 170 71

2013 488 488 200 200 60

2014 452 452 155 155 55

Pertusillo

2012 482 483 165 165 111

2013 469 490 185 185 110

2014 247 488 193 193 80

Fortore

2012 427 426 370 369 146

2013 394 392 336 338 155

2014 407 405 341 343 151

Conza 2014 328 328 305 305 50

Il fango totale prodotto nell’intero anno 2014 nelle sezioni trattamento fanghi de-gli impianti Sinni, Locone, Pertusillo e del Fortore, ha determinato una produzione di fango disidratato pari a 130493 ton.Il fango prodotto dagli impianti del Lo-cone, Pertusillo, Fortore e Conza è stato conferito in discariche autorizzate me-diante Ditte regolarmente iscritte nell’Al-bo Gestori Ambientali.Il fango prodotto dall’impianto del Sinni, pari a 6.023,58 ton., invece, è stato con-ferito nell’annessa discarica, gestita di-rettamente dalla Società con significative economie rispetto al conferimento a terzi.Con riferimento alla discarica annessa all’impianto del Sinni con Determinazione Dirigenziale n. 22 del 14 .03.2014, il Diri-gente del Settore Ecologia ed Ambiente della Prov. di Taranto, ha espresso giudi-

zio positivo di compatibilità ambientale e valutazione di incidenza dell’impianto di discarica concludendo l’iter autorizzativo dell’istanza inoltrata da Pura Acqua S.r.l. in ottemperanza a quanto disposto dalla Determina di AIA n. 9/2011 rilasciata dalla Regione Puglia.Ad inizio anno 2014 sono stati effettuati dei rilievi topografici plano-altimetrici per valutare i volumi occupati dai fanghi disi-dratati, la capacità residua della discari-ca e il comportamento dell’assestamento del materiale conferito e per tutto l’anno è continuata la gestione diretta con perso-nale e mezzi propri della discarica annes-sa all’impianto Sinni ed è stato completa-to l’intervento di adeguamento della sala pompe a servizio dell’impianto di irrigazio-ne e del circuito di abbattimento delle pol-veri della discarica annessa all’impianto.

I laboratori chimico e batteriologico presenti sugli impianti di potabiliz-zazione eseguono giornalmente, così come previsto dalla normativa vigente, le analisi chimiche e le analisi batterio-logiche di controllo sull’acqua grezza in arrivo e sull’acqua potabile prodotta, le analisi di controllo dei reattivi ap-

provvigionati, dei fanghi disidratati e del refluo avviato allo scarico, nonché le analisi di controllo delle singole se-zioni di impianto. I parametri analizzati con frequenza giornaliera per l’acqua grezza e per l’acqua potabile consistono nella torbi-dità, il pH, la conducibilità, la durezza,

lo ione Ca, lo ione Mg, lo ione Clorito, i THM ed i metalli, Al, Fe e Mn. Con frequenza settimanale viene valutato il grado di disidratazione dei fanghi.I reattivi di processo vengono analizzati alla consegna e per essi viene ricerca-to il titolo contrattuale di ogni carico consegnato in impianto.

Controlli analitici

Page 68: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

66

Una rete idrica di oltre 19.000 km assi-cura la distribuzione dell’acqua potabile

negli abitati gestiti ad oltre 4 milioni di cittadini serviti.

Le reti idriche

(*) si precisa che il dato 2012 si riferisce in parte a reti di distribuzione oggetto di specifico rilievo ed in parte ad una stima. Il rilievo delle reti di distribuzione effettuato in altri 95 Comuni ha evidenziato che la lunghezza complessiva effettiva era maggiore.

2012 2013 2014

Lunghezza rete principale (km) 17.819 19.292 19.372

di cui adduzione (km) 4.732 4.732 4.732

di cui distribuzione (km) 13.087(*) 14.560 14.640

Lunghezza totale allacci (km) 4.791 4.815 4.855

TOTALE 22.610 24.107 24.227

Page 69: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

67

Di seguito si riporta la composizione dei materiali delle reti di adduzione e distribuzione

49+20+25+2+4z49%25%

4%

2%

20%

Rete di adduzione - tipologia di materiale

Ghisa

Materiale cementizio

Cemento amianto

Altro

Acciaio/Ferro

7+84+5+1+3z7%

84%

3%

1%

5%

Rete di distribuzione - tipologia di materiale

Ghisa

Materiale sintetico

Materiale cementizio

Cemento amianto

Acciaio/Ferro

Il censimento ISTAT 2012 sulle perdite nelle reti di distribuzione in Italia eviden-zia un incremento del tasso percentuale di perdita nel Paese tra il 2008 ed il 2012 pari a 5,3 %, corrispondente ad un incre-mento annuo dei volumi di perdita pari a 514 Mm3/anno.Nello stesso periodo AQP ha ridotto il tasso di perdita nelle reti, grazie ad in-vestimenti massivi dedicati al potenzia-mento ed efficientamento della misura

Di conseguenza, il volume prodotto e con-segnato dal sistema dei grandi vettori ha fatto registrare negli ultimi anni un trend costante di riduzione dei volumi, come il-

(sviluppo del sistema di Telecontrollo, sostituzione massiva contatori d’utenza obsoleti), al rilievo ed alla modellazione delle reti di distribuzione, alla sostituzio-ne di condotte obsolete, alla regolazione delle pressioni in diverse reti di distribu-zione, ed all’avvio a partire dal 2012 di squadre per la ricerca perdite program-mata. Tra il 2009 ed il 2013 il volume non fat-turato nelle reti di distribuzione è stato

lustrato nel grafico che segue. L’andamento dei dati relativi al secondo semestre 2008 ed al primo semestre 2009 è stato determinato dalla grave crisi idrica

ridotto di oltre 50 Mm3/anno, come illu-strato nel grafico che segue.Il volume non fatturato include i volumi tecnici di servizio (lavaggio serbatoi e condotte), pari a circa 1 % del totale, le perdite reali (perdite fisiche dalle con-dotte e sfiori dei serbatoi) per circa 93 % e le perdite apparenti (o perdite ammini-strative costituite prevalentemente dal sottoconteggio dei misuratori d’utenza ed abusivismo) per il restante 6 %.

che ha colpito la regione, in conseguen-za della quale molte reti di distribuzione furono oggetto di regolazioni quotidiane con riduzione delle portate immesse.

Il trend delle perdite dal 2009-2013

2009

2010

2011

2012

2013

2014

260

250

240

230

220

210

200

190

180

Volume non fatturato reti distribuzione

Volu

me

non

fattu

rato

(Mm

3 )

Page 70: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

68

Volume medio giornaliero consegnato alle UT 2008-2015 - Totale Ato Puglia

Volu

me

med

io g

iorn

alie

ro (m

3 /gio

rno)

gen-08

1.500.000

1.400.000

1.300.000

1.200.000

1.100.000

gen-09 gen-10 gen-11 gen-12 gen-13 gen-14 gen-15

Il trend dei volumi consegnati negli anni successivi evidenzia invece i risultati ot-tenuti con le diverse attività implementate finalizzate al recupero ed al controllo del-le perdite. Il grafico evidenzia che se si fosse veri-ficata nel 2014 una crisi della stessa se-

I dati evidenziano che al 50 % delle reti più efficienti (in termini di lunghezza cumulata) è associato un volume di perdita pari al 20 % del totale, mentre al 10 % delle reti “peg-giori” è associato un volume di perdite pari a ca. il 30 % del volume totale. La rappresentazione su SIT dei tassi di perdite reali evidenzia che le reti meno efficienti si concentrano nell’area centra-le del territorio pugliese, ed in particolare nella provincia di Bari.

verità di quella del 2008-2009 non avrebbe richiesto alcun intervento di restrizione delle erogazioni nelle reti, grazie ai risul-tati nel frattempo sono stati conseguiti sul recupero e controllo delle perdite nelle reti di distribuzione. La distribuzione dei tassi di perdita nelle

Il divario tra i tassi di perdita della provincia di Bari e quelli delle altre province gestite resta ancora molto elevato, sebbene circa il 50 % del volume complessivo di perdite recuperato nelle reti di distribuzione da AQP a partire dal 2009 abbia interessato proprio la provincia di Bari.La ragione per cui i tassi di perdite delle reti in provincia di Bari sono molto mag-giori rispetto a quelle delle altre province gestite, elevando con ciò in modo signifi-

reti idriche gestite da AQP, evidenzia una significativa differenza tra i valori medi per provincia, come illustrato nel grafico che segue, nel quale è evidente che le perdite lineari della provincia di Bari (reti meno efficienti) sono oltre il triplo di quelle della provincia di Foggia (reti più efficienti).

cativo il tasso medio delle perdite in Pu-glia, verosimilmente riviene dalla modalità di gestione delle reti nei passati decenni. Durante le crisi idriche che hanno periodi-camente colpito la Puglia, venivano effet-tuate quotidianamente manovre manuali di parziale chiusura notturna delle reti di distribuzione al fine di rallentare lo svuota-mento degli invasi. Tali manovre, che inte-ressavano principalmente le reti della pro-vincia di Bari, sono state ripetute centinaia

Bari BAT Avellino Taranto Lecce Brindisi Foggia

Tassi di perdite totali lineari nelle reti idriche di distribuzione (m3/Km/gg)Dati medi per provincia (2014)

0

10

20

30

40

50

Page 71: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

69

di volte, inducendo fenomeni di transitori di pressione (colpi d’ariete) che possono essere deleteri per l’efficienza delle reti se non efficientemente controllati. A questo si aggiunga che i terreni carsici pugliesi non aiutano a far emergere le rotture, renden-dole visibili, ma piuttosto le “inghiottono”. Oggi la regolazione delle pressioni e quindi delle perdite viene effettuata non più con manovre manuali, bensì con valvole “intel-ligenti” a regolazione automatica, grazie alle quali sono stati ridotti i tassi di perdite in diverse reti di distribuzione. Attualmen-te, oltre 30 valvole automatiche di controllo delle pressioni risultano installate, tra le quali tra le quali la “valvola Valeria” in-stallata nella postazione di Bari-Carafa a marzo 2014, che ha consentito di ridurre la portata minima notturna da 225 a 70 L/s nella porzione di rete sottesa. La riduzione delle perdite conseguente alla installazione di valvole intelligenti in altri due comuni della provincia di Bari è illustrata nel grafico che segue, che evi-denzia la riduzione delle portate notturne a seguito dell’installazione di tali valvole di controllo delle pressioni di rete. Tra il 2014 ed il 2018 è prevista la riduzione di perdi-te nelle reti di distribuzione per un volume pari a 14,2 Mm3/anno.Tale riduzione di volume è attribuibile per circa. 10 Mm3/anno agli interventi del Pro-getto di Risanamento 2 e per la restante parte alla messa in esercizio di valvole di regolazione di pressione, nonché alle atti-vità di ricerca programmata delle perdite che contribuisce principalmente al mante-nimento del tasso di perdite, bilanciando e compensando il tasso naturale ed inevita-bile di insorgenza di nuove perdite. Effetto dell’installazione di una valvola “intelligente” a Casamassima

ATO Puglia - Distribuzione geografica del tasso di perdite reali nelle reti pugliesi

Acquedotto Pugliese assicura il servizio di fognatura in 230 abitati della Puglia ed in 2 abitati della Campania attraverso 11.425 km di rete.

La rete di fognatura nera

72%72+9+17+1+1z1%

1%9%

17%

Rete di fognatura - tipologia di materiale

Materiale sintetico

Materiale cementizio

Materiale cementizio

Cemento amianto

Gres

2012 2013 2014

Lunghezza rete (km) 11.073 11.382 11.425

Lunghezza totale allacci (km) 3.745 3.860 3.924

TOTALE 14.818 15.242 15.349

Page 72: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

70

Le acque reflue depurate sono smaltite in diverse tipologie di recapito:• 29 impianti recapitano in acque marino

costiere;• 8 impianti recapitano in corpo idrico su-

perficiale (CIS);• 142 impianti recapitano sul suolo e/o

trincee e corpi idrici non significativi –(CIS-NS);

• 7 impianti recapitano nel sottosuolo in deroga.

Nella tabella seguente sono riportati i volumi in uscita dagli impianti di depura-zione suddivisi per tipologia di recapito finale.

Il numero di impianti di depura-zione distinti per Provincia è il seguente:

27 Bari

12 Barletta Andria Trani

17 Brindisi

67 Foggia

37 Lecce

24 Taranto

2 Avellino

I volumi in ingresso e in uscita dagli impianti di depurazione sono:

U.M. 2012 2013 2014

Volume acque reflue in ingresso Mln mc 279,01 280,97 278,29

Volume rifiuti liquidi in ingresso Mln mc 0,38 0,35 0,37

Volume reflui depurati in uscita Mln mc 279,38 281,32 278,66

concluse con conciliazione 62 62 45 149

Reflui in uscita per tipologia di recapito (Mln mc) 2012 2013 2014

Mare 111,75 112,53 114,25

CIS 5,59 5,63 5,57

CIS-NS 108,96 109,72 108,68

Suolo 41,91 42,20 41,80

Sottosuolo 11,18 11,25 8,36

Le caratteristiche idrologiche del terri-torio gestito, con particolare riferimen-to alla scarsa presenza di corpi idrici superficiali significativi in Puglia, ha indotto la Regione Puglia ha prevedere nel Piano di Tutela delle Acque il ricorso allo scarico su suolo o in corpo idrico su-perficiale non significativo con la conse-guente applicazione di limiti allo scarico più restrittivi, determinando la necessità di trattamenti di depurazione più spinti. Con Legge Regionale n. 27 del 21 ottobre 2008, inoltre, la Regione Puglia ha stabi-lito che sia compreso nella gestione del Servizio Idrico Integrato anche l’affina-mento delle acque reflue laddove neces-sario a perseguire gli obiettivi di qualità stabiliti dal Piano di Tutela delle Acque. Va anche evidenziato infine che, nel caso di scarichi a mare degli impianti di de-

purazione, il citato Piano di Tutela della Regione Puglia prevede la realizzazione di condotte sottomarine al fine di ridurre gli impatti socio-economico-ambientali sulle porzioni di costa interessate.Si evidenzia che il Piano d’Ambito Puglia, approvato dall’Autorità Idrica Pugliese, rappresenta un piano di attuazione delle scelte strategiche in materia di depura-zione effettuate dalla Regione Puglia nel Piano di Tutela delle Acque. AQP in qualità di soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato nell’ATO Puglia, ha solo il compito di attuare gli interventi previsti dal Piano d’Ambito, in coerenza con il Piano di Tutela delle Acque. Acquedotto Pugliese gestisce 191 impian-ti di depurazione, di cui 186 per la depura-zione delle acque reflue civili e 5 di affina-mento, per un totale di circa 280Mln mc/

anno di acque reflue trattate e di circa 4,6 milioni di abitanti equivalenti serviti.

La depurazione

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Gli impianti depurativi in esercizio si possono anche classificare in base alla potenzialità di progetto:

Oltre agli impianti di depurazione sono in esercizio, come sopra accennato, cinque impianti di affinamento. Per tre

di questi: Ostuni, Corsano e Gallipoli le acque trattate vengono riutilizzate per gli usi irrigui in agricoltura, in conformi-

tà al D.M. 185/2003. Nella tabella sono riportati i volumi riutilizzati negli anni 2012-2014:

Nei restanti due impianti di affinamento di San Pancrazio Salentino e Trinitapo-li, nelle more che i rispettivi Consorzi di Bonifica (dell’Arneo e della Capitanata) portino a termine i lavori di propria com-petenza per garantire la distribuzione

Si precisa, inoltre, che per diversi im-pianti di depurazione, già attrezzati con stazioni di affinamento al loro in-terno e che attualmente restituiscono un refluo conforme alla tabella 4 del D. lgs. 152/2006, è previsto, nella pro-grammazione regionale, l’utilizzo della risorsa ai fini irrigui nel rispetto del DM 185/2003 e del R.R. n. 8 del 18.04.2012.Tra questi per gli impianti a servizio degli Agglomerati di San Severo, San Ferdinando di Puglia, Castellana Grotte, Acquaviva delle Fonti, Noci, Maruggio, Montemesola e Casarano, il riutilizzo della risorsa è previsto a breve termine, probabilmente già a partire dalla pros-

irrigua delle acque affinate, l’esercizio si limita ad un utilizzo temporaneo degli stessi per garantire la conservazione ed il mantenimento ottimale delle stazioni di trattamento e delle apparecchiature elettromeccaniche installate.

sima stagione estiva.Gli impianti di depurazione gestiti da AQP sono del tipo biologico a fanghi at-tivi, e non utilizzano trattamenti chimici. Gli unici reagenti chimici sono utilizzati in determinate stazioni di trattamento e per particolari situazioni. Nel dettaglio si usano per la disinfe-zione dei reflui, prima dello scarico nel recapito finale, l’ipoclorito di sodio o l’acido peracetico; per il condiziona-mento dei fanghi nella fase di disidra-tazione, in modo da facilitare la sepa-razione dell’acqua, polielettroliti di tipo cationico in polvere o in emulsione e in situazioni di emergenza, per contrasta-

Le acque trattate, a tal fine, da questi due impianti vengono poi scaricate nei rispettivi corpi ricettori, come previsto dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia.

re alcuni fenomeni che si possono ma-nifestare nel processo biologico, tipo bulking, rising e foaming, policloruro di alluminio o cloruro ferrico. Il processo di depurazione dà origine alla produzione di rifiuti, tra cui i princi-pali sono i cosiddetti fanghi da depura-zione (codice CER 19.08.05) che vengono trasportati e riutilizzati/smaltiti presso siti di conferimento autorizzati. Non sono in ogni caso prodotti rifiuti perico-losi a cui si applichi la Convenzione di Basilea. I fanghi prodotti negli triennio considerato, solo in minima parte sono stati smaltiti in discariche regionali (direttamente o tramite centri di stoc-

Volume riutilizzato in agricoltura (mc/anno)

Impianto di affinamento 2012 2013 2014

Corsano 136.505 156.000 137.975

Gallipoli 87.920 181.958 445.739

Ostuni 2.520 59.167 38.978

Volume affinato (mc/anno)

Impianto di affinamento 2012 2013 2014

San Pancrazio Salentino 4.000 4.700 4500

Trinitapoli 27.600 30.000

Classe di potenzialità N. impianti

A.E. < 2.000 18

2.000 < A.E. < 10.000 56

10.000 < A.E. < 100.000 105

A.E. > 100.000 7

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Report di sostenibilità

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caggio), la maggior parte sono stati ri-utilizzati in agricoltura direttamente o tramite siti di compostaggio, per la pro-duzione di ammendante; negli anni una

I fanghi prodotti negli triennio considera-to, solo in minima parte sono stati smalti-ti in discariche regionali (direttamente o tramite centri di stoccaggio), la maggior parte sono stati riutilizzati in agricoltura direttamente o tramite siti di compostag-gio, per la produzione di ammendante;

Il riutilizzo agricolo diretto costituisce, attualmente, la forma di smaltimento più importante e quasi del tutto esclu-siva in riferimento agli impianti delle Province di Foggia, Brindisi e Lecce, non altrettanto avviene per una parte degli impianti della Provincia di Taran-to e per gli impianti ricadenti nelle Pro-vince di Bari e Bat. In particolare per la Provincia di Taranto le difficoltà nell’u-tilizzazione agronomica dei fanghi sono sorte a seguito del blocco delle ope-razioni di utilizzazione diretta su tutti i terreni agricoli, ricadenti in zona SIC (Siti di interesse Comunitario) che rap-presentano buona parte del territorio provinciale, a seguito dell’intervenuta prescrizione di dover sottoporre pre-ventivamente a Valutazione di Inciden-za Ambientale le operazioni di utilizza-zione diretta dei fanghi di depurazione.L’efficienza depurativa degli impianti di

parte dapprima residuale, ma nell’ulti-mo anno più consistente, sempre ai fini del riutilizzo agricolo è stata conferita presso siti di produzione di fertilizzanti

negli anni una parte dapprima residua-le, ma nell’ultimo anno più consistente, sempre ai fini del riutilizzo agricolo è stata conferita presso siti di produzione di fertilizzanti e/o di recupero, fuori dalla Regione Puglia, in particolare in Lombar-dia nella provincia di Pavia.

depurazione gestiti da AQP è costante-mente monitorata attraverso l’analisi dei parametri caratterizzanti le acque in ingresso ed in uscita.Vengono annualmente programmati Controlli ed Autocontrolli, in numero e ragione dei reflui trattati dai singoli impianti e dei relativi Abitanti Equiva-lenti serviti, ferma restando la facoltà del controllore di effettuare prelievi a campione in qualsiasi momento.Nel 2012 sono stati prelevati ed analiz-zati 6.798 campioni, nel 2013 il numero dei campioni è aumentato passando a 8.675, nel 2014 sono stati prelevati 10.646 campioni per un totale di 99.634 parametri analizzati.In relazione ai sistemi di controllo a distanza, quasi tutti gli impianti depu-rativi delle province di Lecce e Foggia sono dotati di un sistema di teleallarme e/o telecontrollo, con tecnologia di tra-

e/o di recupero, fuori dalla Regione Pu-glia, in particolare in Lombardia nella provincia di Pavia.

Nella tabella che segue sono indicate le quantità dei fanghi riutilizzati ad uso agricolo direttamente o mediante centri di recupero (compostaggio, fertilizzanti, ecc.) nell’Ambito della Regione Puglia e fuori regione (specificatamente Lombar-dia).

smissione GSM, mentre, con appalto in corso si completeranno, per i restanti impianti ricadenti nelle Aree territoriali Bari – BAT e Taranto – Brindisi analo-ghi sistemi di teleallarme/telecontrol-lo che con l’adozione di tecnologia di trasmissione GPRS saranno integrati nel SISMAP (sistema di telecontrollo aziendale). Detti sistemi, in particolare, consentono da un lato di effettuare un monitoraggio da remoto dello stato del-le principali apparecchiature presenti sugli impianti e degli allarmi dovuti al fuori servizio delle stesse con inoltro di SMS ai Responsabili di Conduzio-ne e Manutenzione e ai manutentori e dall’altro di acquisire e gestire misure di energia elettrica, misure di portata in ingresso e/o in uscita e di produrre report e grafici delle grandezze analo-giche e digitali coinvolte nella gestione ottimizzata.

Disinfezione reflui (ton) 2012 2013 2014

Ipoclorito di sodio 4.051 4.397 4.763

Polielettrolita 674 973 1.109

Fanghi (ton) 2012 2013 2014

Totale fanghi prodotti 202.036 206.579 206.670

di cui riutilizzati 195.850 194.734 191.393

di cui smaltiti in discarica 6.186 11.845 15.277

Fanghi (ton) 2012 2013 2014

Fanghi totali riutilizzati 195.850 194.734 191.393

direttamente in agricoltura Puglia 149.051 130.928 108.208

tramite compost in agricoltura Puglia 43.140 59.740 53.831

riutilizzati altrove 3.659 4.066 29.354

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

73

È, inoltre, in fase di affidamento, per i 55 impianti prioritari (di taglia maggiore e/o che recapitano in aree particolarmente sensibili) l’intervento di “Potenziamento del sistema di monitoraggio automatico da remoto degli impianti depurativi” uti-le a garantire in particolare:• un potenziamento delle attività di con-

trollo dei processi di depurazione• una definizione dello stato di qualità

ambientale dei recapiti finali• un controllo costante e centralizzato

dell’andamento dei carichi in ingres-so ed in uscita agli impianti

A tal fine l’intervento prevede il monito-raggio da remoto dei seguenti parametri:• Ingresso impianto: Portata, SST, pH,

Concentrazione sostanze organiche, Conducibilità;

• Uscita impianto: Portata, SST, Con-centrazione sostanze organiche, Cloro residuo.

Inoltre, per gli impianti di Bari Est, Bi-sceglie, Gallipoli e Corsano si procederà in via prototipale, alla installazione del-la strumentazione necessaria alla im-plementazione di un sistema di monito-raggio più spinto, con la misurazione di più parametri, che interesserà anche le fasi intermedie della linea acque e della linea fanghi ed in particolare: ingresso impianto, equalizzazione, sedimentazio-ne primaria, predenitrificazione, ossi-dazione-nitrificazione, sedimentazione

secondaria, digestione fanghi e la disin-fezione.Acquedotto Pugliese in un’ottica di ef-ficientamento del servizio ha, infine, previsto nel Piano Industriale 2015-2018 una serie di interventi sugli impianti di depurazione per raggiungere i seguenti obiettivi:- perseguimento della conformità am-

bientale dell’effluente depurato;- efficientamento del servizio;- incremento della capacità depurativa

in conformità agli strumenti pianifica-tori vigenti;

- contenimento della diffusione degli odori molesti;

- ripristino funzionale degli impianti e dimensionamento dei fabbisogni ma-nutentivi al fine di garantire la piena efficienza funzionale delle opere, pre-venire i malfunzionamenti, di ridurre i costi di gestione e di allungare la vita utile delle apparecchiature elettro-meccaniche;

- individuazione di una strategia per la gestione dei fanghi di depurazione a breve, medio e lungo termine;

- adeguamento normativo degli impian-ti in materia di igiene e sicurezza

- risoluzione delle criticità dei recapiti finali su suolo.

Per quanto riguarda il contenimento delle emissioni in atmosfera, in confor-mità al D.Lgs. 152/2006 e smi, AQP dovrà

eseguire una serie di interventi per la captazione ed il successivo trattamen-to dell’aria esausta proveniente dalle stazioni della linea fanghi, dei pretrat-tamenti e della sedimentazione primaria per un importo complessivo di circa 83 milioni di euro.Per gli adeguamenti strutturali di tutti gli impianti depurativi gestiti da AQP al fine non solo di assicurare la conformità ambientale degli scarichi ma anche per una maggiore efficienza impiantistica, il costo stimato è invece di circa 122 milioni di euro. A detto importo occorre sommare circa 236. milioni di euro per l’ottimizzazione della manutenzione in termini di tempi e modalità.Per la gestione dei fanghi e per adeguar-si agli indirizzi della politica dell’Unione Europea nella gestione dei rifiuti, AQP, ha delineato delle strategie per la pre-venzione della produzione (riduzione) dei fanghi e per il recupero di materia e di energia.Nell’Area Bari/BAT dove sono localizzati gli impianti di maggior taglia, dovrebbe essere realizzato il nuovo essiccatore di Bari Ovest, che dovrebbe assorbire la produzione fanghi di Bari Ovest, mentre nella provincia di Taranto dovrebbe es-sere riattivato il forno di essiccamento fanghi di Taranto Bellavista cui dovreb-bero essere destinati i fanghi prodotti da tale impianto.

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Report di sostenibilità

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ASECO S.p.A. è la Società controllata del Gruppo Acquedotto Pugliese dal 2009 situata in un area agricola pianeg-giante nei pressi dell’abitato di Ginosa Marina (TA) in una posizione strategica per l’intero bacino pugliese e lucano.Sul territorio dal 1997, vanta un’espe-rienza consolidata nell’ambito del trat-tamento, del recupero e del trasporto rifiuti, finalizzata alla produzione di am-mendante compostato misto.Il compostaggio assicura il riciclo dei rifiuti organici in un modo ambiental-mente compatibile, permettendo al con-tempo la protezione delle risorse idriche dall'inquinamento e dal degrado.Il processo produttivo dell’impianto ASECO S.p.A. si articola nelle seguenti fasi:- ricezione/pesatura dei rifiuti;- scarico e Stoccaggio dei rifiuti;- pretrattamento materiale ligneo-cel-

lulosico e F.O.R.S.U.;- miscelazione;- biossidazione accelerata con sistema

di controllo automatizzato del proces-so;

- maturazione;- vagliatura e raffinazione;- analisi compost;- insacchettamento;Le materie prime utilizzate dal ciclo pro-duttivo sono caratterizzate da fanghi civili da impianti di depurazione, fanghi e gli scarti agroalimentari, FORSU e da rifiuti vegetali, e le quantità trattate nel triennio di riferimento sono riportate nelle seguenti tabelle di monitoraggio espressa in kg:

La Società fornisce prodotti e servizi in-novativi in linea con le esigenze di un mercato sempre più sensibile e attento alle problematiche ambientali, dialogan-do quotidianamente con Enti ed Istituti di Ricerca come la Facoltà di Agraria dell’U-

niversità degli Studi di Bari - Dipartimen-to di Scienze delle Produzioni Vegetali, il Laboratorio di Olfattometria dinamica dell’Università degli Studi di Udine, il di-partimento di Ingegneria dell’Università di Perugia.

ASECO in collaborazione con il Diparti-mento di Scienze delle Produzioni Vege-tali e all’Acquedotto Pugliese conduce esperimenti per verificare la qualità, l’ef-ficacia e la convenienza tecnico/econo-mica dell’ammendante compostato misto

Anno Rifiuti fanghi civili ritirati

Rifiuti fanghi e scarti agr. ritirati FORSU ritirata Rifiuti legno ritirati Tot rifiuti ritirati

2012 27.999.820 11.850.460 13.716.010 26.434.240 79.999.930

2013 26.545.000 12.403.000 12.204.000 28.835.000 79.989.000

2014 21.631.640 10.297.570 16.924.760 25.562.160 74.416.130

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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ottenuto da fanghi di depurazione biologi-ca insieme ad altri rifiuti organici (FORSU, scarti mercatali, fanghi e scarti agroali-mentari e legno vegetale). I risultati già ottenuti e in fase di ulteriore conferma consentono oggi di affermare che il com-post produce effetti molto positivi sulla crescita delle piante e sulla ripartizione di biomassa, incrementando la produzione agricola e/o floricola del 20% circa.L’ASECO è partner del progetto “Posido-nia Residus Integrated Management for Ecosustainability (PRIME) nell’ambito del programma LIFE Plus Politica ambientale e governance 2009”. Il progetto ha sviluppato le potenzialità connesse al recupero dei residui di po-sidonia (Posidonia oceanica) attraverso l'individuazione di un Sistema di Gestione Integrata in grado di coniugare le esigen-ze di tutela ambientale con la gestione delle biomasse di scarto e il recupero di materia da destinare all’agricoltura e di-mostrare che è possibile ridurre l’impatto ambientale connesso alla rimozione dei residui spiaggiati di posidonia ed abbat-tere i costi connessi al loro smaltimento, principalmente attraverso il recupero e il compostaggio delle biomasse di scarto.La capacità produttiva dell’impianto è di 80.000 tonnellate annue di materiali com-postabili: FORSU, fan-ghi agroalimentari, biologici (frutto dei processi di depurazio-ne) e potature vegetali.L’impianto ASECO dista circa 15 Km dal centro abitato di Ginosa e 10 Km dal cen-tro abitato di Ginosa Marina; è ubicato in un’area pianeggiante interessata da ter-reni agricoli.

Investe anche in energie e risorse nello studio e nell’acquisizione di tecnologie che consentono di svolgere le proprie at-tività nel massimo rispetto dell’ambiente.La società ASECO ha richiesto alla Pro-vincia di Taranto di realizzare interventi tecnologici e organizzativi idonei per un miglioramento delle condizioni ambienta-li e di salubrità dell’impianto.Gli interventi richiesti ed autorizzati con la determina dirigenziale n. 72 sono: • installazione di uno specifico impianto

di trattamento delle acque di percolato con tecnologia di nuova generazione a bassissimo impatto ambientale;

• realizzazione di un sistema automatiz-zato di controllo del processo di com-postaggio e relative strumentazioni da campo, governate da una postazione computerizzata con software realiz-zato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia, a seguito di sperimentazione;

• installazione di un’attrezzatura di pro-cesso per il miglior trattamento della FORSU in grado di minimizzare l’impat-to olfattivo durante la produzione del compost;

• realizzazione di una struttura prefab-bricata in legno da destinare agli ope-ratori di ASECO per pause lavorative e ricreative, al fine di migliorare il benes-sere degli stessi

• realizzazione di una sala di controllo computerizzata del processo di com-postaggio e sala attrezzata per il con-trollo di qualità dei materiali in ingresso e lavorazione;

• installazione di una stazione auto-

matizzata per l’insacchettamento del compost di qualità.

L’ASECO S.p.A. inoltre, sensibilizza e pro-muove attraverso campagne di sensibiliz-zazione pubblica, la corretta separazione del rifiuto organico, al fine del successivo recupero mediante il compostaggio. Pro-muove, inoltre, l’utilizzo del compost in favore del fertilizzante tradizionale.La raccolta differenziata permette inoltre la promozione del compostaggio all’in-terno di piccole comunità locali. Questa maniera di gestire i rifiuti biodegradabili ha due sostanziali vantaggi: gli impatti ambientali del trasporto e del trattamen-to dei rifiuti vengono evitati e c’è gene-ralmente un uso diretto del compost pro dotto da parte del cittadino.Inoltre il coinvolgimento del cittadino nella raccolta differenziata genera una maggiore consapevolezza riguardo la produzione dei rifiuti e aiuta lo sviluppo di un accresciuto senso di responsabilità per i rifiuti prodotti.L’impiego del compost è sempre più crescente nell’agricoltura estensiva e nell’orticoltura specializzata, nella viti-coltura, frutticoltura, manutenzione del verde ornamentale, giardinaggio, flori-coltura e vivaistica. L'utilizzo del compost quale fertilizzante rientra, inoltre, nelle strategie che l'Unione Europea promuo-ve in ottemperanza al Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici. È proprio in tale ottica che viene proposta una attività di monitoraggio nell’ambito del triennio di attività, distribuito in diversi areali puglie-si, su varie colture al fine di valorizzare il prodotto.

U.M. 2012 2013 2014

Punti di prelievo n. 1.561 1.511 1.588

Potenza disponibile contrattuale kW 183.046 182.047 184.721

Consumo di energia elettrica GWh 576 540 538

Acquedotto Pugliese, nel corso dell’anno 2014, ha proseguito l’impegno, già avviato negli anni precedenti, di ridurre i consumi energetici nelle varie fasi del sistema idri-co integrato e, contestualmente, incre-mentare la produzione di energia elettrica da impianti a fonte rinnovabile.La particolare morfologia del territorio servito, la limitata disponibilità idrica ad uso potabile presente nella Regione Pu-glia (con la conseguente necessità di trasportare la risorsa idrica dalle regioni limitrofe e a distanze considerevoli) e la numerosità degli impianti di depurazione

gestiti, rendono Acquedotto Pugliese una società fortemente energivora: i consumi totali di energia elettrica sono pari a 538

GWh e rappresentano circa lo 0,17% dell’energia complessivamente consu-mata in Italia.

L'energia

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Report di sostenibilità

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I consumi di energia elettrica risultano così suddivisi per le singole fasi del servizio idrico integrato:

U.M. 2012 2013 2014

Consumo di energia elettrica GWh 576 540 538

di cui per servizio di approvvigionamento idropotabile GWh 376 348 345

di cui per servizio di fognatura GWh 28 27 28

di cui per servizio di depurazione GWh 172 165 165

di cui per altre attività idriche GWh 0,021 0,018 0,018

U.M. 2012 2013 2014

Totale energia elettrica prodotta GWh 6,98 13,92 13,02

Quota di energia prodotta da fonti rinnovabili % 100 100 100

Volumi di energia elettrica venduta GWh 5,55 12,80 12,11

Energia prodotta su venduta 1,26 1,09 1,08

Energia prodotta su consumata % 1,20 2,40 2,40

Il consumo di energia elettrica nel 2014 è stato minore dello 0,3% rispetto all’anno precedente.La riduzione dei consumi deriva dalla ridu-zione dei volumi idrici immessi in rete, dal diverso mix delle fonti di approvvigiona-mento, oltre che dall’attività di efficienta-mento energetico messa in campo in tutte le fasi del servizio idrico.Nell’ambito del consumo energetico con-nesso al servizio di approvvigionamen-to idropotabile si segnala una riduzione dell’energia elettrica consumata nelle fasi di:• captazione, per effetto dei minori prelie-

vi idrici soprattutto da falda profonda;• distribuzione, per effetto della riduzione

delle perdite nelle reti, per interventi di efficientamento energetico degli im-pianti di sollevamento, per il completa-mento dell’automazione degli impianti di sollevamento con i livelli dei serbatoi e il controllo dei valori di pressione in rete;

parzialmente compensata dall’incremento nelle fasi della potabilizzazione e del tra-sporto e accumulo, causato dalla neces-sità di utilizzare fonti energeticamente più svantaggiose dal punto di vista economico.I consumi di energia sono mensilmente rapportati alle variabili di processo dei sin-goli impianti (quali ad es. mc potabilizzati per impianti di potabilizzazione, mc solle-vati per impianti di sollevamento, ecc..) al fine di monitorare gli indici KPI (Key Per-formance Indicator). Questi ultimi sono rappresentativi nel tempo di indici presta-zionali di impianto e/o delle sezioni che lo

costituiscono, da cui valutare eventuali necessità manutentive straordinarie, inci-pienti criticità di rendimento dell’impianto o eventuali inefficienze di altra natura al fine di porvi rimedio nel più breve tempo possibile.Gli interventi messi in campo per il conte-nimento dei costi energetici sono ricondu-cibili ai seguenti campi di azione:• approvvigionamento energetico: l’at-

tuale struttura contrattuale di fornitura di energia elettrica consente ad Acque-dotto Pugliese una copertura progres-siva del portafoglio al fine di sfruttare i momenti di opportunità del mercato spot e future mitigandone il rischio;

• progetti di risparmio energetico: inve-stimenti per efficientare gli impianti esistenti attraverso la sostituzione dei motori con altri a maggiore efficienza, l’installazione di sistemi elettronici di regolazione della frequenza (inverter) dove possibile ed opportuno, sistemi di automazione per il corretto funzio-namento delle apparecchiature in base alle reali necessità di processo (ad es. sonde di ossigeno nelle vasche di os-sidazione, regolazione automatica del numero di giri dei motori elettrici, ecc..), rifasamento elettrico, ecc..

• manutenzione: implementazione di un progetto integrato di manutenzione elet-tromeccanica come descritto in prece-denza.

In ambito energetico, un focus particolare merita il Piano Industriale delle Depurazio-ne sopra descritto, che rappresentando lo

strumento di pianificazione dimensionale ed impiantistica degli impianti di depura-zione nei prossimi anni, avrà conseguen-temente anche impatti energetici. Da una stima effettuata, l’impatto energetico di tali interventi sarà comunque complessiva-mente limitato in quanto l’incremento dei consumi di alcuni impianti di depurazione che saranno oggetti di ampliamento e/o adeguamento sarà quasi bilanciato con l’attivazione delle linee gas e dalla conse-guente produzione di energia elettrica. Il costante impegno di Acquedotto Pugliese in un uso razionale delle risorse energeti-che si è manifestato nel corso degli anni precedenti e lo sarà per gli anni successivi anche nella produzione di energia elettri-ca da fonti rinnovabili. Attualmente sono in esercizio n. 4 centrali idroelettriche con una potenza installata complessiva pari a 3,2 MW ed un impianto fotovoltaico da 1 MW; nel corso del 2015 è prevista l’attiva-zione di ulteriori n. 5 centrali idroelettriche per ulteriori 2 MW installati.Nell’anno 2014 si è registrata una riduzione del 6% della produzione di energia elettri-ca a causa della minore produzione della centrale di Padula (dovuta alla minore do-tazione idrica delle sorgenti rispetto all’an-no precedente) e agli interventi manuten-tivi sulle altre. Si stima che la produzione delle nuove centrali che saranno progres-sivamente attivate sarà pari ad ulteriori 2,6 GWh nel 2015 e a 4 GWh nel 2016.Di seguito sono riportati, invece, i dati rela-tivi all’energia elettrica venduta ed il con-fronto con quella consumata.

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Acquedotto Pugliese S.p.A.

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Valore monetario delle multe (€) 2012 2013 2014

Accantonamento 300.083 222.305 490.353

Multe 7.063 911 8.872

TOTALE 307.146 223.216 498.225

Considerata la complessità impiantistica di una rete acquedottistica delle dimen-sioni precedentemente citate e la con-testuale necessità di utilizzare le migliori tecnologie disponibili, Acquedotto Puglie-se ha sottoscritto un contratto di ricerca con il Politecnico di Bari che si è articola-to nelle seguenti due linee di azione: 1) “Caratterizzazione, parametrizzazione

e modellizzazione dei consumi ener-getici di impianti di sollevamento nei sistemi acquedottistici” il cui obiet-tivo è stato definire un approccio si-stematico per l’individuazione degli interventi per il miglioramento dell’ef-ficienza complessiva degli impianti di sollevamento più energivori di Acque-dotto Pugliese (impianti del Locone, del Sinni e di Parco del Marchese);

2) “Aumento dell’efficienza dei siste-mi di pompaggio tramite variatori di frequenza” – l’obiettivo è stato ana-lizzare la convenienza di utilizzo di variatori di frequenza per i motori elettrici delle elettropompe in esercizio presso alcuni impianti di sollevamento di AQP.

Tutte le attività descritte e gli sforzi azien-dali sino ad oggi profusi per un uso razio-nale delle risorse energetiche hanno uno sbocco naturale nella Certificazione ISO 50001 sui sistemi di gestione dell’energia. Tale norma indica i requisiti per creare, implementare, mantenere e migliorare un sistema di gestione dell’energia il cui fine è quello di supportare una organizzazione nel perseguire, con un approccio siste-matico, il miglioramento continuo della

propria efficienza energetica.La fase di Certificazione ISO 50001 sarà avviata nel 2015.I progetti di risparmio energetico in cor-so di attivazione e l’implementazione del sistema di gestione dell’energia, consen-tiranno ad Acquedotto Pugliese di massi-mizzare i risparmi energetici conseguiti che potranno essere valorizzati anche attraverso i Titoli di Efficienza Energetica (TEE). Grazie ad interventi di efficientamento già conclusi, Acquedotto Pugliese ha rendi-contato tali attività ed ottenuto i certificati bianchi (TEE) per la durata prevista del-la vita utile; i TEE sono periodicamente scambiati sulla piattaforma dei Titoli di Efficienza Energetica gestita dal Gestore dei Mercati Energetici

AQP ha adottato un sistema di gestione ambientale conforme alla Norma UNI EN ISO 14001 ed ha strutturato, tra gli altri, un processo di gestione dei reclami in materia ambientale finalizzato a garantire risposte chiare ed esaustive.In particolare, la Società si è dotata di una procedura che consente a tutti gli stakehol-der come Amministrazioni pubbliche, Auto-rità di Controllo e collettività di presentare reclami, rilievi segnalazioni e contestazioni

di valenza ambientale. Ciò consente alla Società di porre in essere azione di rientro della criticità, laddove accertata, trasmet-tendo opportuna comunicazione al sogget-to interessato.

Con particolare riferimento alle sanzioni e multe per il mancato rispetto dei regola-menti e delle leggi in materia ambientale, di seguito si riporta il valore delle multe pagate nel triennio di riferimento.

Reclami ambientali e sanzioni

2012 2013 2014

Numero di mezzi totali 470 452 477

Carburante diesel consumato (litri) 737.438 698.378 739.992

Emissioni di CO2 (tonnellate) 1.936 1.833 1.943

2012 2013 2014

Energia elettrica consumata netta (GWh) (*) 568 526 525

Emissioni di CO2 (ton) 230.792 213.751 213.304

Le emissioni dirette di CO2 sono essen-zialmente dovute al consumo di carbu-rante dei mezzi aziendali. Il coefficiente

Le emissioni indirette di CO2 sono dovute al consumo di energia elettrica al netto di quella prodotta. Il coefficiente di con-

di conversione utilizzato per la determi-nazione della quantità di CO2 prodotta è quello definito dalla International Ener-

versione utilizzato per la determinazione della quantità di CO2 prodotta è quello definito dalla International Energy Agen-

gy Agency (IEA) e pari a 2,6256 Kg CO2/l per il diesel.

cy (IEA) e pari a 406,309 CO2 g/KWh di energia elettrica.

Emissioni di CO2

(*) è determinato dalla differenza tra energia elettrica consumata e quella prodotta da fonti rinnovabili(13 GWh per l’esercizio 2014)

Page 80: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

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Acquedotto Pugliese è da sempre impe-gnata nel contribuire al mantenimento ed alla promozione della tutela dell’ambiente e della biodiversità.Si riportano di seguito alcune iniziative for-temente sostenute dalla Società in partner-ship con altri soggetti istituzionali rilevanti.

Biodiversità

L’Oasi WWF “Lago di Conza”, include e tutela un’importante area umida origina-tasi in seguito allo sbarramento del fiume Ofanto per la costruzione dell’invaso ar-tificiale gestito da EIPLI. Oltre ad essere designata Oasi del WWF l’area rientra nella Rete Natura 2000 come zone SIC e ZPS rappresentando un importante sito per molte specie animali e vegetali di interesse comunitario. La componente principale, l’avifauna, che include molte specie elencate in liste nazionali ed inter-nazionali di conservazione, abita i vari e rari ambienti che caratterizzano l’Oasi: il bosco igrofilo, il prato naturale e le prate-rie allagate.L’Oasi rappresenta, inoltre, un fondamen-tale crocevia delle migrazioni e ogni anno, durante la stagione primaverile ed autun-nale, è possibile incrociare il passaggio di grandi volatori come Gru, per le quali nel 2013 è stato stimato il passaggio di quasi 10.000 individui, Rapaci, Cicogne ed Ana-tidi.L’area infatti è situata sulla direttrice Ofan-to-Sele (direzione NE-SW) e rappresenta uno dei siti più importanti nel sud Italia per il riposo e il foraggiamento di molte spe-cie ornitiche lungo la rotta migratoria tra il mar Tirreno ed il mare Adriatico. Inoltre l'Oasi acquisisce un ruolo rilevante anche per la variegata e popolosa avifauna che vi nidifica e per varie specie di mammife-ri quali il Tasso, ormai sempre più raro in Campania, la Volpe e la rarissima ed elusi-va Lontra, per la quale l’Ofanto rappresen-ta uno degli ultimi ambienti italiani in cui è

possibile registrarne la presenza.Nel mese di ottobre 2007 Acquedotto Pu-gliese ha sottoscritto con la Provincia di Avellino, il Comune di Conza della Cam-pania e di Cairano, l’EIPLI, l’Agenzia del Demanio di Napoli, la Comunità Montana dell’Alta Irpinia, l’Autorità di Bacino del-la Puglia, il WWF Italia e l’Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica un Protocollo d’Intesa per la gestione dell’O-asi naturalistica WWF “Lago di Conza”.La gestione di tale Oasi viene assicurata dall’ACOWWF Onlus sulla base di una pianificazione delle attività finanziate da alcuni enti sottoscrittori dell’Intesa.In particolare le quote di contribuzione per il 2014 sono state così suddivise:• Acquedotto Pugliese: 57.500 euro• Comune di Conza della Campania: 5.000

euro• Provincia di Avellino: 50.000 euroCon le risorse finanziarie messe a dispo-sizione dei soggetti finanziatori ACOWWF assicura la gestione e manutenzione del-le strutture dell’Oasi. In particolare:• Sentieri per i visitatori• Sentiero natura• Sentiero della cicogna bianca• Sentiero per mountain bike• Area faunistica delle Testuggini• Giardino delle piante autoctone• Centro VisiteACOWWF, inoltre, assicura l’effettuazione di visite guidate, visite tematiche, labora-tori didattici per le scuole, birdwatching, ricerca scientifica, sorveglianza, monito-raggio, manutenzione strutture e sentieri.

Gestione dell’Oasi di Conza della Campania

(Av)

Page 81: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

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In maniera del tutto naturale i campi di spandimento a servizio, quale recapito, dell’impianto di depurazione di Gioia del

Il 14 luglio 2011 Acquedotto Pugliese ha sottoscritto con la Regione Puglia, il Comune di Melendugno e Legambiente una Convenzione per la disciplina delle attività di monitoraggio e valorizzazione di natura ambientale dell’impianto di fi-todepurazione di Melendugno. L’impianto di fitodepurazione si estende su una superficie di 8 ettari, di cui 5 et-tari occupati da bacini di lagunaggio, e si colloca in una zona di particolare va-lenza ambientale, caratterizzata da aree naturali (che ne fanno un sito potenzial-mente idoneo alla presenza stanziale di differenti specie animali vista l'ampia fascia di macchia mediterranea posta in direzione nord ed un'area boscata, con annessa area umida, in direzione nord-est) e da una posizione strategica nella dinamica dei flussi migratori dell'avi-fauna.L’impianto coniuga l'esigenza tecnica della depurazione dei reflui con la ne-cessità di un corretto inserimento dell'o-pera in un ambiente di notevole valore naturalistico, ricostruendo di fatto una

Colle gestito da AQP sono divenuti un'o-asi faunistica, rappresentando un ecosi-stema filtro.

zona umida, all'interno del mosaico di aree naturali e seminaturali presenti nell'area.Le aree umide così ricostruite offrono notevoli vantaggi, tra cui:• la ricostruzione della capacità auto-

depurativa dei corpi idrici superficiali, perduta a causa di interventi di regi-mentazione idraulica indifferenti alle esigenze ambientali;

• la ricostruzione di habitat naturali e della biodiversità;

• la ricarica della falda;• la riappropriazione del territorio at-

traverso l’uso ricreativo e didattico dell'area.

In base alla Convenzione sottoscritta nel 2011, Legambiente assicura lo svol-gimento delle attività di monitoraggio e valorizzazione ambientale dell’area umi-da. Tali attività consistono in particolare nella comunicazione, informazione, ri-cerca, educazione ambientale, volonta-riato, tutela della biodiversità, gestione delle risorse naturali, formazione, ecotu-rismo ed ospitalità di qualità.

Valorizzazione naturalistica dei campi

di spandimento a servizio dell’impianto

di depurazione di Gioia del Colle

Impianto di fitodepurazione di

Melendugno

AQP: Impianto di fitodepurazione Melendugno

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Report di sostenibilità

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AATO = ambito territoriale ottimale

Abitante equivalente = carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno (D. Lgs. 152/99).

Acque reflue urbane (o Acque reflue) = acque reflue domestiche o miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero acque meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate e provenienti da agglomerato.

Agglomerato urbano = area in cui la popolazione, ovvero le attività produttive, sono concentrate in misura tale da rendere ammissibile, sia tecnicamente che economica-mente in rapporto anche ai benefici ambientali conseguibili la raccolta ed il convoglia-mento delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento e verso un punto di recapito finale.

BBOD (Biological Oxygen Demand) = Domanda Biochimica di Ossigeno. È, per definizio-ne, la quantità di Ossigeno utilizzato dai microrganismi per degradare la materia organi-ca contenuta nel liquame alla temperatura di 20°C.

BOD5 = valore del BOD misurato dopo 5 giorni. È comunemente utilizzato come misura delle sostanze organiche biodegradabili presenti nelle acque reflue.

CCaptazione = è il sistema delle opere idrauliche di raccolta delle acque di una sorgente, di un pozzo o di un invaso.

COD (Chemical Oxygen Demand) = Domanda Chimica di Ossigeno. Rappresenta la quantità di ossigeno necessaria per degradare per via chimica la materia organica biodegradabile e non biodegradabile contenuta nel liquame. È comunemente utilizzato come misura delle sostanze organiche presenti nelle acque reflue.

Compost = ammendante compostato misto ottenuto da fanghi di depurazione biologica e altri rifiuti organici.

DDisinfezione = processo di trattamento che ha come obiettivo quello di distruggere o rendere inoffensivi i microrganismi presenti nelle acque.

FFanghi attivi = fiocchi presenti nei processi di depurazione delle acque reflue, formati da batteri ed altri microrganismi in presenza di ossigeno disciolto. Sono utilizzati per la rimozione delle sostanze organiche biodegradabili.

Fitodepurazione = sistema naturale di depurazione delle acque mediante l’uso di piante selezionate.

AppendiciGlossario

Page 83: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

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I Ipoclorito di sodio = prodotto chimico contenete cloro che, in soluzione acquoso con-centrata viene utilizzato nei processi di disinfezione delle acque.

NNitrificazione = processo di trasformazione dell’azoto ammoniacale in azoto notrico per mezzo di microrganismi (Nitrosomonas e Nitrobacter)

NOx = ossidi di azoto

OOssidazione = reazione chimica o biochimica che determina l’incremento del numero di ossidazioni di un atomo.

PPolicloruro di alluminio = prodotto chimico utilizzato come agente flocculante nella depurazione delle acque reflue e nella potabilizzazione delle acque.

Polielettrolita = sostanza utilizzata come coadiuvante nei processi di chiari flocculazio-ne per la potabilizzazione delle acque.

SSST = solidi sospesi totali. Vengono convenzionalmente definiti come le sostanze non disciolte nell’acqua, trattenute da una membrana filtrante con pori di diametro pari a 0.45 micrometri.

SOx = ossidi di zolfo

SIC = siti di importanza comunitaria

ZZPS = zone a protezione speciale

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Report di sostenibilità

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La tabella di seguito riportata guida il lettore nella identificazione all’interno del report di sostenibilità delle specifiche informazioni richieste dalle linee guida GRI G4. Per ogni tipologia di informazione sono riportati la codifica richiesta dallo standard di rendicontazione (la codifica con asterisco riguarda lo standard relativo al supplemento settoriale Electric Utilities Sector Disclosures), il numero di pagina in cui è trattato l’argomento all’interno del report, nonché il livello di aderenza allo stesso standard. In riferimento a tale ultimo aspetto si riporta la seguente legenda:

√ indica un’informazione rendicontata integralmente, ovvero i dati e le informazioni sodd is fano interamente i requisiti dello standard;

o indica un’informazione rendicontata parzialmente, ovvero i dati e le informazioni soddisfano solo in parte i requisiti dello standard;

- indica un’informazione non rendicontata perché non disponibile, ovvero i dati e le informazioni non sono raccolti o non sono sufficientemente rappresentativi;

ns indica un’informazione non significativa e, pertanto, non applicabile nel caso di specie.

Tavola di correlazione dei contenuti Gri-G4

Codice GRI INDICATORE LIVELLO PAGINA

Strategia e analisi

G4-1

Dichiarazione della più alta autorità nell'ambito del processo decisionale (ad es. amm. delegato, pre-sidente e posizione equivalente) in merito all'im-portanza della sostenibilità per l'organizzazione e la sua strategia

√ 1

G4-2 Descrizione dei principali impatti, rischi ed oppor-tunità √ 7-8, 16-17

Profilo dell'organizzazione

G4-3 Nome dell'organizzazione √ 4

G4-4 Principali marchi, prodotti e servizi √ 45-57

G4-5 Luogo in cui ha sede il quartier generale √ 4

G4-6

Numero dei paesi nei quali opera l'organizzazione, e nome dei paesi nei quali l'organizzazione svolge la maggior parte della propria attività operativa e che sono particolarmente importanti ai fini delle te-matiche di sostenibilità richiamate nel report

√ 46-47

G4-7 Assetto proprietario e forma legale √ 4

G4-8 Mercati serviti (includendo analisi geografica, set-tori serviti, tipologia di consumatori/beneficiari) √ 45-57

G4-9 Dimensione dell'organizzazione √ 13

G4-10 Numero di dipendenti per tipo di contratto, regione e genere √ 30-31

G4-11 Percentuale di dipendenti coperti da contratti col-lettivi di contrattazione nazionale √ 30-31

G4-12 Descrizione della catena di fornitura √ 38-44

G4-13 Altre informazioni rilevanti in tema di dimensione, struttura, proprietà, catena di fornitura √ 4,6

G4-14 Descrizione dell'applicazione dell'approccio pru-denziale (gestione del rischio) o 7

Page 85: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

83

Codice GRI INDICATORE LIVELLO PAGINA

G4-15 Sottoscrizione di codici di condotta (altre iniziative economiche, ambientali e sociali) √ 8

G4-16 Elenco delle adesioni ad associazioni di categoria ed organizzazioni nazionali o internazionali √ 25-28

EU3 Numero di clienti domestici, industriali, istituzionali e commerciali √ 47

Aspetti materiali e perimetro di rendicontazione

G4-17Elenco delle imprese incluse nel bilancio consoli-dato di gruppo ed elenco delle imprese non com-prese nel report

√ 2

G4-18 Descrizione del processo di definizione del conte-nuto del bilancio √ 2

G4-19 Elenco degli aspetti materiali identificati nel pro-cesso di reporting √ 11-12

G4-20 Descrizione del perimetro di consolidamento per ciascun aspetto materiale (all'interno dell'azienda) √ 12

G4-21 Descrizione del perimetro di consolidamento per ciascun aspetto materiale (all'esterno dell'azienda) √ 12

G4-22

Segnalare gli effetti di eventuali ripetizioni di infor-mativa inserite nei report precedenti e le ragioni di tali ripetizioni (nessuna ripetizione in quanto primo anno di redazione del report di sostenibilità)

ns

G4-23

Segnalare cambiamenti significativi rispetto a re-port di periodi precedenti relativamente ad obiettivi e limitazioni (nessun cambiamento in quanto primo anno di redazione del report di sostenibilità)

ns

Coinvolgimento degli stakeholder

G4-24 Elenco degli stakeholder coinvolti dall'azienda √ 12

G4-25 Criteri utilizzati per identificare e selezionare gli stakeholder coinvolti √ 12

G4-26 Descrizione del processo di stakeholder engage-ment √ 12

G4-27

Segnalazione di argomenti chiave e criticità emer-se dall'attività di coinvolgimento degli stakeholder; descrizione del modo in cui la organizzazione ha reagito alle criticità emerse.

o 12

Profilo del report

G4-28 Periodo di rendicontazione delle informazioni for-nite √ 2

G4-29 Data di pubblicazione del bilancio più recente √ 2

G4-30 Periodicità di rendicontazione √ 2

G4-31 Contatti e indirizzi utili per chiedere informazioni su report e i suoi contenuti √ 2

G4-32Indicazione dell'opzione "in accordance" scelta; tabella dei contenuti GRI; riferimenti alla verifica esterna

√ 2

G4-33 Indicazione del soggetto che effettua assurance √ 2

Governance

G4-34

Struttura di governo dell'azienda, inclusi i comitati che rispondono direttamente al più alto organo di governo, responsabili di specifici compiti come la definizione della strategia ed il controllo organizzativo

o 10-11

G4-35Descrizione del processo di delega su questioni economiche, ambientali e sociali (dalla carica più alta verso manager/lavoratori)

- 6

G4-36 Responsabilità sugli aspetti economici, sociali ed ambientali √ 6

Page 86: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

84

Codice GRI INDICATORE LIVELLO PAGINA

G4-37Descrizione del processo di confronto tra stakeholders e le più alte cariche di governo su aspetti sociali, am-bientali ed economici

o 6

G4-38 Descrizione della composizione delle cariche di gover-nance più importanti √ 6

G4-39 Indicare se il più alto organo di governo ricopre anche il ruolo di amministratore delegato √ 6

G4-40 Indicare i criteri utilizzati per la scelta dei componenti il più alto organo di governo -

G4-41 Descrizione dei processi utilizzati per assicurare l'as-senza di conflitti d'interesse o 7

G4-42Ruolo del più alto organo di governo nella definizio-ne della mission, strategie, policy, obiettivi relativi ad aspetti economici, ambientali e sociali

√ 4,7

G4-43Sviluppo delle conoscenze degli aspetti economici, ambientali e sociali da parte del più alto organo di go-verno

o 6

G4-44

Indicazione dei processi di valutazione delle perfor-mance del più alto organo di governo per quanto ri-guarda la governance degli aspetti economici, ambien-tali e sociali

-

G4-45

Segnalazione del ruolo del più alto organo di governo per l'identificazione e la gestione degli impatti, dei ri-schi e delle opportunità relative agli aspetti economici, ambientali e sociali

o 9

G4-46Segnalazione del ruolo del più alto organo di governo nella verifica dell'efficacia del sistema di gestione dei rischi per gli aspetti economici, ambientali e sociali

o 6-8

G4-47

Segnalazione della frequenza delle verifiche del più alto organo di governo dell'efficacia del sistema di ge-stione dei rischi per gli aspetti economici, ambientali e sociali

-

G4-48 Segnalazione dell'organo che approva il bilancio di sostenibilità √ 6

G4-49 Descrizione del processo di comunicazione delle criti-cità con il più alto organo di governo o 37

G4-50

Numero e descrizione delle comunicazioni critiche ricevute dal più alto organo di governo, nonché de-scrizione delle procedure utilizzate per affrontarle e risolverle.

-

G4-51 Descrizione delle politiche retributive per l'alto organo di governo e dirigenti √ 32-33

G4-52 Descrizione del processo di determinazione delle re-munerazioni √ 32-33

G4-53 Descrizione di come le opinioni degli stakeholders sono considerate nelle politiche retributive -

G4-54 Rapporto tra la remunerazione del dipendente con sti-pendio più elevato e la retribuzione mediana o 32-33

G4-55Rapporto tra l'incremento percentuale dello stipendio del dipendente con stipendio più elevato rispetto all'in-cremento mediano

-

Etica e integrità

G4-56 Descrizione del sistema di valori, principi, come codici di condotta e codici etici √ 4,8

G4-57 Descrizione delle procedure intere ed esterne per ave-re segnalazioni su comportamenti non etici e illegali √ 7-8

G4-58 Descrizione delle procedure interne ed esterne per la comunicazione di comportamenti non etici o illegali √ 7-8

Page 87: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

85

Codice GRI INDICATORE LIVELLO PAGINA

Performance economica

G4-EC1 Valore economico diretto, generato e distribuito √ 14-19

G4-EC2Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità per le attività delle organizzazioni dovute ai cambiamenti climatici

√ 16-17

G4-EC3 Copertura degli obblighi assunti in sede di definizione del piano pensionistico √ 35

G4-EC4 Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Am-ministrazione √ 19

Presenza sul mercato

G4-EC5Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più signifi-cative, articolato per genere

√ 32

G4-EC6 Percentuale di senior manager assunti nella comunità locale nelle sedi operative più significati -

Impatti economici indiretti

G4-EC7 Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti per pubblica utilità √ 15-17,64

G4-EC8 Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate √ 16-17

Gestione degli appalti

G4-EC9 Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali in relazione alle sedi operative più significative √ 41-43

Materiali

G4-EN1 Materiali utilizzati suddivisi per peso e volume o 63,67,72,73

G4-EN2 Percentuale dei materiali che deriva da materiale rici-clato -

Energia

G4-EN3 Consumo di energia all'interno dell'azienda √ 75-77

G4-EN4 Consumo di energia all'esterno dell'azienda (impianti) √ 75-77

G4-EN5 Intensità energetica Ns

G4-EN6 Riduzione del consumo energetico √ 75-77

G4-EN7 Riduzione del fabbisogno energetico di prodotti e ser-vizi √ 75-77

Acqua

G4-EN8 Prelievo di acqua totale per fonte √ 60-63

G4-EN9 Fonti idriche significativamente interessate dal prelie-vo di acqua √ 60-63

G4-EN10 Percentuale e volume totale dell'acqua riciclata e ri-utilizzata √ 60-63

Biodiversità

G4-EN11Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti, af-fittati e gestiti in aree (o adiacenti ad aree) protette o in aree ad elevata biodiversità esterna ad aree protette

√ 78-79

G4-EN12Descrizione dei maggiori impatti di attività prodotti e servizi sulla biodiversità di aree protette o aree ad alta biodiversità esterna alle aree protette

√ 78-79

G4-EN13 Habitat protetti e ripristinati √ 78-79

G4-EN14

Numero di specie elencate nella lista rossa (UCN) e nelle liste nazionali delle specie protette che trovano il proprio habitat nelle aree di operatività dell'organizza-zione suddivise per livello di rischio di estinzione

-

Page 88: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

86

Codice GRI INDICATORE LIVELLO PAGINA

Emissioni

G4-EN15 Emissioni dirette di gas effetto serra √ 77

G4-EN16 Emissioni indirette di gas effetto serra √ 77

G4-EN17 Altre emissioni di gas effetto serra Ns

G4-EN18 Intensità di emissioni di gas effetto serra -G4-EN19 Riduzioni di emissioni di gas effetto serra √ 77

G4-EN20 Emissioni di sotanze nocive per l'ozono per peso Ns

G4-EN21 NO,SO e altre emissioni significative nell'aria per tipo-logia e peso Ns

Effluenti e rifiuti

G4-EN22 Acqua reflua totale scaricata per qualità e destinazio-ne √ 69-73

G4-EN23 Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smal-timento √ 72-73

G4-EN24 Numero totale e volumi di sversamenti significativi √ 62-63

G4-EN25

Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla Convenzione di Basilea (allegati I, II, III e VIII) che sono trasportati, importati, esportati e trattati e loro percen-tuale trasportata all'esterno

√ 70-73

G4-EN26

Identità, dimensione, stato di salvaguardia e valore del-la biodiversità della fauna e della flora acquatica e i re-lativi habitat colpiti in maniera significativa dagli scari-chi di acqua e dalle disposizioni provocate dall'azienda

o 78-79

Prodotti e Servizi

G4-EN27 Iniziative per mitigare impatti ambientali dei prodotti e servizi e grado di mitigazione dell'impatto √ 58

G4-EN28 Percentuale di prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato e riutilizzato per categoria Ns

Conformità

G4-EN29Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale

o 77

Trasporti

G4-EN30Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e beni/materiali utilizzati per l'attività dell'organizzazio-ne e per gli spostamenti del personale

√ 74-75

Generale

G4-EN31 Spese ed investimenti per la protezione dell'ambiente, suddivise per tipologie √ 15

Valutazione ambientale dei fornitori

G4-EN32 Percentuale dei nuovi fornitori che sono stati selezio-nati sulla base di criteri ambientali o 44

G4-EN33Impatti ambientali attuali significativi e potenzialmente negativi nella catena di fornitura e relative azioni intra-prese

-

Meccanismo di reclami ambientali

G4-EN34Numero di reclami in tema di impatti ambientali gestiti e risolti attraverso un formale meccanismo di gestione dei reclami.

o 77

Occupazione

G4-LA1

Numero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologie, tipo di contratto, distribuzione territoriale e genere e nu-mero totale e tasso di turnover del personale e dei nuovi dipendenti, suddiviso per età, sesso e area geografica

o 30-32

Page 89: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

87

Codice GRI INDICATORE LIVELLO PAGINA

G4-LA2 Benefits previsti per i lavoratori a tempo pieno, ma non per i lavoratori part-time e a tempo determinato -

G4-LA3Tasso di rientro al lavoro e di mantenimento del posto di lavoro dopo la fruizione di congedi parentali, artico-lato per genere

√ 34

Relazioni industriali

G4-LA4Periodo minimo di preavviso per modifiche operative (cambiamenti organizzativi), specificando se tali condi-zioni siano incluse o meno nella contrattazione collettiva

√ 33-34

Salute e Sicurezza sul lavoro

G4-LA5

Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per la Salute e la Sicurezza, composto da rappresen-tanti della direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e fornire consigli sui programmi per la tute-la della salute e della sicurezza del lavoratore

o 36-37

G4-LA6Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di decessi, divisi per area geografica e per genere

√ 36

G4-LA7 Lavoratori con alta incidenza o altro rischio di infortuni legato alla loro occupazione -

G4-LA8 Accordi formali con associazioni sindacali relativi alla salute e alla sicurezza √ 37

Formazione e istruzione

G4-LA9 Ore medie annue di formazione per dipendente, suddi-vise per categoria di lavoratori e per genere o 35-36

G4-LA10

Programmi per la gestione delle competenze e per pro-muovere una formazione/aggiornamento progressivo a sostegno dell'impiego continuativo dei dipendenti e per la gestione della fase finale delle proprie carriere.

√ 35-36

G4-LA11Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente va-lutazioni delle performance e dello sviluppo della propria carriera, suddivisa per genere e categoria di lavoratori

-

Diversità e pari opportunità

G4-LA12

Composizione degli organi di governo dell'impresa e ri-partizione dei dipendenti per categoria in base a sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità

o 16,30-31

Parità di remunerazione tra donne e uomini

G4-LA13

Rapporto tra lo stipendio base e la remunerazione nel suo complesso (inclusi bonus, indennità, etc) delle don-ne rispetto agli uomini a parità di categoria e per i prin-cipali luoghi di lavoro

√ 34

Valutazione fornitori sulla base delle politiche del lavoro

G4-LA14 Percentuale di nuovi fornitori selezionati utilizzando cri-teri basati sulle politiche del lavoro -

G4-LA15Significativi impatti negativi effettivi o potenziali legati a politiche del lavoro nel processo di approvvigionamento e azioni intraprese

-

Politiche del lavoro e meccanismi di reclamo

G4-LA16Numero di reclami per politiche del lavoro, catalogati, indirizzati e risolti attraverso apposite procedure formali di reclamo

o 37

Investimenti

G4-HR1

Percentuale e numero totale di accordi significativi di investimento e di contratti che includono clausole che incorporano i diritti umani e che sono stati sottoposti ad una relativa valutazione (Aspetto già coperto dalla legi-slazione italiana)

ns

Page 90: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

88

Codice GRI INDICATORE LIVELLO PAGINA

G4-HR2

Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche e procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti umani rilevanti per l'attività dell'organizzazione e percentuale dei lavoratori formati (Aspetto già coperto dalla legi-slazione italiana)

ns

Non discriminazione

G4-HR3Numero totale di episodi legati a pratiche discriminato-rie e azioni correttive intraprese (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)

ns

Libertà di associazione e contrattazione collettiva

G4-HR4

Identificazione delle attività e dei maggiori fornitori presso cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere violata o esposta a rischi signifi-cativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti. (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)

ns

Lavoro minorile

G4-HR5

Identificazione delle operazioni e dei maggiori fornitori che presentano un elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure adottate per contribuire alla sua eliminazione (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)

ns

Lavoro forzato o obbligato

G4-HR6

Attività e maggiori fornitori con altro rischio di ricorso al lavoro forzato o obbligato e misure intraprese per contribuire ad abolire tutte le forme di lavoro forzato o obbligato (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)

ns

Pratiche di Sicurezza

G4-HR7

Percentuale del personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle po-litiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività dell'organizzazione. (Aspetto già coperto dalla legisla-zione italiana)

ns

Diritti della comunità locale

G4-HR8Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese (Aspetto già coperto dalla legislazio-ne italiana)

ns

Valutazione

G4-HR9

Percentuale e numero totale di attività che sono state sottoposte ad un riesame in termini di diritti umani e/o ad una valutazione degli impatti (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)

ns

Valutazione fornitori sulla base dei diritti umani

G4-HR10Percentuale di nuovi fornitori selezionati utilizzando cri-teri basati sui diritti umani. (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)

ns

G4-HR11

Significativi impatti negativi effettivi o potenziali legati ai diritti umani nel processo di approvvigionamento e azio-ni intraprese. (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)

ns

Diritti umani e meccanismi di reclamo

G4-HR12Numero di reclami per diritti umani, catalogati, indirizzati e risolti attraverso apposite procedure formali di recla-mo (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)

ns

Collettività e comunità locali

G4-SO1Percentuale di attività in cui è stato implementato il coin-volgimento delle comunità locali, la valutazione degli im-patti socio-ambientali e i programmi di sviluppo

o 18-19

Page 91: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

89

Codice GRI INDICATORE LIVELLO PAGINA

G4-SO2 Attività con importanti impatti positivi e negativi - reali e potenziali - sulle comunità locali √ 25-28

Anti-corruzione

G4-SO3 Numero totale e percentuale di operazioni valutate per rischi legati a corruzione e rischi significativi identificati o 7

G4-SO4Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto forma-zione su politiche e procedure anti-corruzione dell'or-ganizzazione

√ 35

G4-SO5 Azioni intraprese in risposta ad episodi di corruzione -

Contributi politici

G4-SO6 Totale dei contributi a partiti e movimenti politici, distin-ti per beneficiario √ 25

Comportamenti anti-collusivi

G4-SO7Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza sleale, antitrust e pratiche monopolistiche e relative sentenze

√ 21,38

Conformità

G4-SO8Valore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie per non conformità a leggi e regolamenti

o 77

Valutazione dei fornitori in base agli impatti sulla Società

G4-SO9 Percentuale di nuovi fornitori selezionati utilizzando criteri basati sugli impatti sulla società -

G4-SO10Significativi impatti negativi effettivi o potenziali sulla società nel processo di approvvigionamento e azioni intraprese

-

Meccanismi di reclamo per impatti sulla società

G4-SO11Numero di reclami per impatti sulla società, catalogati, indirizzati e risolti attraverso apposite procedure formali di reclamo

o 56

Salute e Sicurezza dei consumatori

G4-PR1Percentuale delle principali categorie di prodotti/servizi per i quali gli impatti sulla salute e la sicurezza sono va-lutati per promuoverne il miglioramento

√ 49

G4-PR2

Numero totale, suddiviso per tipologia, di casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza di prodotti/servizi du-rante il loro ciclo di vita

o 56

G4-EU25*Numero di infortuni, malattie e incidenti mortali che han-no coinvolto la collettività, incluse cause legali anche pendenti

-

Etichettatura di prodotti e servizi

G4-PR3Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi ri-chieste dalle procedure e percentuale di prodotti/servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi

√ 54-55

G4-PR4Numero totale, suddiviso per tipologia, di casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti le informazioni e le etichettature di prodotti/servizi

-

G4-PR5 Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusi i ri-sultati delle indagini volte alla sua misurazione √ 54-55

Marketing e Comunicazione

G4-PR6 Vendita di prodotti vietati o contestati √ 45-57

G4-PR7

Numero totale, suddiviso per tipologia, di casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riferiti alla attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione

-

Page 92: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

90

Codice GRI INDICATORE LIVELLO PAGINA

Rispetto della privacy del cliente

G4-PR8 Numero di reclami documentati relativi alla violazione della privacy e a perdita di dati dei consumatori √ 8

Conformità

G4-PR9Valore monetario delle sanzioni significative per non conformità a leggi e regolamenti riguardanti la fornitu-ra e l'utilizzo di prodotti e servizi

√ 77

Accesso

G4-EU26* Percentuale di popolazione non servita nelle aree sotto gestione o 46-47

G4-EU29* Durata delle interruzioni √ 49

Page 93: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Acquedotto Pugliese S.p.A.

91

All'Amministratore Unico della Acquedotto Pugliese S.p.A.

Abbiamo svolto un esame limitato ("limited assurance engagement") del bilancio di sostenibilità del Gruppo Acquedotto Pugliese S.p.A. (di seguito il "Gruppo") per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.

Responsabilità dell'Amministratore Unico per il bilancio di sostenibilità L'Amministratore Unico è responsabile per la redazione del bilancio di sostenibilità in conformità alle linee guida "G4 Sustainability Reporting Guidelines" definite nel 2013 dal GRI – Global Reporting lnitiative, indicate nel paragrafo "Nota metodologica" del bilancio di sostenibilità, e per quella parte del controllo interno che egli ritiene necessaria al fine di consentire la redazione di un bilancio di sostenibilità che non contenga er-rori significativi, anche dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. L'Amministratore Unico è altresì responsabile per la definizione degli obiettivi del Gruppo in relazione alla performance di sostenibilità e alla rendicontazione dei risultati conseguiti, nonché per l'identificazione degli stakeholder e degli aspetti significativi da rendicontare.

Responsabilità del revisore È nostra la responsabilità della redazione della presente relazione sulla base delle procedure svolte. Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri indicati nel principio "lnternational Standard on Assurance Engagemen-ts 3000 - Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Financial lnformation" ("ISAE 3000"), emanato dall'lnternational Auditing and Assurance Standards Board per gli incarichi che consistono in un esame limitato. Tale principio richiede il rispetto dei principi etici applicabili, compresi quelli in materia di indipendenza, nonché la pianificazione e lo svolgimento del nostro lavoro al fine di acquisire una sicurezza limitata che il bilancio di sostenibilità non contenga errori significativi. Tali procedure hanno compreso col-loqui, prevalentemente con il personale del Gruppo responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nel bilancio di sostenibilità, analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili. Le procedure svolte sul bilancio di sostenibilità hanno riguardato il rispetto dei principi per la definizione del contenuto e della qualità del bilancio di sostenibilità, nei quali si articolano le "G4 Sustainability Reporting Guidelines", e sono riepilogate di seguito: • comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario riportati nel paragrafo 2.1 " I ri-

sultati economici e il valore aggiunto" del bilancio di sostenibilità e i dati e le informazioni inclusi nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014, sul quale altro revisore ha emesso la relazione ai sensi dell'art. 14 del D.lgs. 27.1.2010, n.39, in data 15 aprile 2015;

• analisi, tramite interviste, del sistema di governo e del processo di gestione dei temi connessi allo sviluppo sostenibile inerenti la strategia e l'operatività del Gruppo;

• analisi del processo di definizione degli aspetti significativi rendicontati nel bilancio di sostenibilità, con riferimento alle modalità di identificazione in termini di loro priorità per le diverse categorie di stakeholder e alla validazione interna delle risultanze del processo;

• analisi delle modalità di funzionamento dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestio-ne dei dati quantitativi inclusi nel bilancio di sostenibilità. In particolare, abbiamo svolto: – interviste e discussioni con il personale della Direzione del Gruppo, al fine di raccogliere informazioni

circa il sistema informativo, contabile e di reporting in essere per la predisposizione del bilancio di sostenibilità, nonché circa i processi e le procedure di controllo interno che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni alla funzione responsabile della predisposizione del bilancio di sostenibilità;

– analisi a campione della documentazione di supporto alla predisposizione del bilancio di sostenibilità,

Relazione della società di revisione indipendentesul bilancio di sostenibilità

Page 94: Bilancio di sostenibilità 2014 di Acquedotto Pugliese S.p.A.

Report di sostenibilità

92

al fine di ottenere evidenza dei processi in atto, della loro adeguatezza e del funzionamento del sistema di controllo interno per il corretto trattamento dei dati e delle informazioni in relazione agli obiettivi de-scritti nel bilancio di sostenibilità;

• analisi della conformità e della coerenza interna delle informazioni qualitative riportate nel bilancio di so-stenibilità rispetto alle linee guida identificate nel paragrafo "Responsabilità dell'Amministratore Unico per il bilancio di sostenibilità" della presente relazione;

• analisi del processo di coinvolgimento degli stakeholder, con riferimento alle modalità utilizzate, median-te l'analisi dei verbali riassuntivi o dell'eventuale altra documentazione esistente circa gli aspetti salienti emersi dal confronto con gli stessi;

• ottenimento della lettera di attestazione, sottoscritta dal legale rappresentante dell'Acquedotto Pugliese S.p.A., sulla conformità del bilancio di sostenibilità alle linee guida indicate nel paragrafo "Responsabilità dell'Amministratore Unico per il bilancio di sostenibilità", nonché sull'attendibilità e completezza delle infor-mazioni e dei dati in esso contenuti.

I dati e le informazioni oggetto dell'esame limitato sono riportati, come previsto dalle "G4 Sustainability Repor-ting Guidelines", nella tabella "Tavola di Correlazione dei contenuti GRl-G4" del bilancio di sostenibilità. Il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quello da svolgere per un esame completo secondo l'ISAE 3000 ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Conclusione Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio di sostenibilità del Gruppo Acquedotto Pugliese S.p.A. al 31 dicembre 2014 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle linee guida "G4 Sustainability Reporting Guidelines" definite nel 2013 dal GRI - Global Reporting lnitiative come descritto nel paragrafo "Nota metodologica" del bilancio di sostenibilità.

Altri aspetti Come indicato nel paragrafo "Nota Metodologica", il bilancio di sostenibilità del Gruppo Acquedotto Pugliese S.p.A. al 31 dicembre 2014 rappresenta la prima edizione redatta secondo le linee guida del GRI -Global Repor-ting lnitiative. Su tali basi, il Gruppo ha fatto riferimento alle "G4 Sustainability Reporting Guidelines", definite nel maggio 2013 dal GRI, integrate, limitatamente a taluni aspetti, dalle informazioni richieste dal supplemento settoriale "G4 Electric Utilities Sector Disclosures". Tenuto conto della sua prima redazione secondo le sud-dette linee guida, il bilancio di sostenibilità non presenta i dati comparativi dell'esercizio precedente. Tuttavia, per agevolare la lettura ai portatori di interesse, taluni dati ed informazioni rendicontati sono stati comparati con i corrispondenti valori 2012 e 2013 che, pertanto, non provengono da alcun report precedente e non sono stati assoggettati al nostro esame.

Bari, 16 Aprile 2015

BDO S.p.A.

Antonio Campanaro(Socio)

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Aprile 2015

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