Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

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Bilancio Sociale 2010

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Pubblicazione cartacea del bilancio dell'arci di reggio emilia

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Bilancio Sociale 2010

NON FARE A MENO.VOGLIAMO FARE.

www.arcire.it

delic

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sen.

it

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PremessaEsistono molte definizioni di bilancio sociale, e molti modi di costruirlo. In linea di massima, “il bilancio sociale è un documento pubblico rivolto agli interlocutori sociali che, direttamente o indirettamente, sono coinvolti nell’eser-cizio dell’attività. Destinatari del bilancio sociale sono, dunque, tutti gli stakeholder e la collettività in genera-le” (da Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale, Principi di redazione del bilancio sociale, Milano, 1998). Inoltre, “rappresenta la certificazione di un profilo etico, l’elemen-to che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comuni-tà di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio” (dal sito www.bilanciosociale.it). Infine, “il bilancio sociale è uno strumento in grado di provare che il fine dell’impresa non è solo quello di con-seguire per sé un vantaggio economico, ma anche quello della creazione e della ripartizione di valore aggiunto per la comunità nel rispetto delle norme e dei valori che la caratterizzano” (definizione dell’Istituto Europeo per il Bi-lancio Sociale).Sia il mondo dell’impresa che il no profit hanno da tempo iniziato a sviluppare modelli di valutazione e verifica per rendere quantificabile lo sviluppo dei processi che indi-rizzano la propria azione e con essi il livello di ricaduta sociale delle proprie attività. Colmando almeno in parte il vuoto esistente, l’Agenzia per le Onlus ha varato ufficial-mente nel febbraio 2010 le “Linee Guida per la redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit”, tut-tora non vincolanti ma che certamente costituiscono un passo avanti nell’ambito di una legislazione come quella italiana che tuttora, nonostante diversi tentativi, stenta a collocare in un unico quadro normativo coerente la grande varietà di modelli associativi esistenti.

In questa panoramica, anche una associazione come l’Arci, che pure vanta storia, diffusione territoriale, au-torevolezza, esperienza e capacità di elaborazione, non è ancora riuscita nell’impresa di elaborare un proprio mo-dello in grado di meglio spiegare e comunicare l’identità e l’essenza delle esperienza associative, o almeno dei suoi principali presidi geografici, ovvero i Comitati territoriali.Fa eccezione il Comitato Arci di Reggio Emilia, che già dal 1998 invece ha autonomamente voluto impostare un pro-prio modello di bilancio sociale, avvertendo l’urgenza di informare maggiormente e in modo più completo i propri referenti principali (i Circoli aderenti e di riflesso i soci dei Circoli stessi) ma anche di forgiare e utilizzare strumenti nuovi di interpretazione del proprio agire. Nel 2005 e nel 2007, l’Arci di Reggio Emilia ha inoltre proposto i risul-tati del proprio bilancio sociale (rispettivamente degli anni 2004 e 2006) in due pubblicazioni aperte e diffuse al pubblico, nella convinzione che la platea di riferimento dell’associazione non sia solo quella degli aderenti, collet-tivi o singoli che siano, ma - dato il ruolo di protagonista nella vita sociale e culturale della città e della provincia che le viene riconosciuto - l’intera comunità che abita e vive il territorio.Per essere uno strumento significativo, tuttavia, un bi-lancio sociale deve essere in grado di riportare attività, obiettivi, strategie e relativi risultati trasformandoli in dati numerici e quindi misurabili, sulla base di criteri che li rendano controllabili e ripetibili negli anni e quindi raf-frontabili, per consentire la costruzione di una sequenza storica attendibile.

Gli obiettiviLe linee guida e gli obiettivi principali che l’Arci di Reggio Emilia si è prefissa da diversi anni non sono sostanzial-mente mutati. Essi sono:• la tutela e la promozione della realtà associativa

delle proprie basi sul territorio• il mantenimento e il rafforzamento delle attività

consolidate e identitarie

• l’attenzione alle nuove prospettive con sviluppo di capacità di innovazione

• il miglioramento della visibilità esterna della pro-pria azione

• una elevata e crescente capacità di operare in part-nership con altri soggetti

Questi sono i principi di fondo che hanno ispirato la ste-sura del modello di bilancio sociale, con l’aggiunta di una serie di fattori caratteristici per permettere agli Organismi Dirigenti di valutare la capacità organizzativa e strutturale del Comitato. Pertanto, su questa base l’Arci di Reggio Emilia ha iniziato nel 1998 a produrre un proprio autonomo bilancio sociale, scegliendo in modo personalizzato e del tutto soggettivo una propria peculiare modalità di costru-zione di un modello, in assenza - pur dopo tanti anni che se ne dibatte - di uno praticato e praticabile nell’ambito dell’associazionismo di promozione sociale.Non vi si troveranno pertanto tutti gli elementi che di so-lito compongono un “classico” bilancio sociale, per una scelta di campo rispetto alle valutazioni ritenute più im-portanti e funzionali per il Comitato. Così come non se ne trovano altri per la mancanza o l’insufficienza di elementi fondati e attendibili di valutazione numerica sufficiente-mente oggettiva, avendo ritenuto opportuno produrre ed esaminare solo quei dati la cui quantificazione non sia aleatoria o meramente “sociopolitica”.Peraltro, l’obiettivo è quello di essere in grado di produrre, oltre ai dati da ripetere per il necessario raffronto, anche riflessioni differenziate da un anno all’altro, usando la lente d’ingrandimento per approfondire l’analisi su singoli settori o singoli aspetti dell’azione e della struttura del Comitato.

Gli indicatoriLa scelta degli indicatori è stata oggetto di una ricerca molto attenta, che peraltro nel tempo ha portato a diverse modifiche del modello iniziale. Di indicatori insomma ce ne potevano essere molti altri, ma sono stati scelti quelli ritenuti più significativi e comunque misurabili con qual-che tipo di strumento:• i numeri relativi all’insediamento associativo indivi-

duale e collettivo• la scomposizione progressiva dei dati riguardanti il

corpo sociale• il rapporto con i Circoli affiliati e le associazioni

aderenti• il rapporto con i componenti gli Organismi dirigenti

e con gli operatori• la visibilità esterna, sui media e fra la gente• il rapporto con il tessuto sociale complessivo• Gli indicatori utilizzati per questo bilancio sociale

sono essenzialmente di tre tipi:• finanziari, direttamente tratti dal bilancio econo-

mico corrente (fatturato, ripartizione per settori e capitoli, ecc.)

• numerici, di natura non finanziaria (il tesseramento, le riunioni, ecc.)

• statistici, da questionari o da gruppi di valutazione (rapporti interpersonali, partecipazione, motivazio-ne, ecc.)

Gli strumentiCome reperire i dati per comporre tabelle e sequenze nu-meriche relative agli indicatori scelti? Certamente, quelli su Circoli e soci sembrano i più semplici, ma solo se ci si ferma al dato quantitativo e complessivo. Perché, per ottenere tutti gi altri dati, occorre:• convincere i Circoli a rendere al Comitato le veline

delle tessere fatte• inserire pazientemente nel computer i dati (socio

per socio, Circolo per Circolo, anno dopo anno)• utilizzare un programma in grado di compilare

elenchi sfruttabili anche per usi pratici (tessere pre-stampate, libro soci dei Circoli, etichette per spe-dire notiziari, newsletter, vademecum, convocazioni di assemblee...)

• confrontare gli anni fra di loro per apprezzare le variazioni

• Anche il rapporto con i Circoli è apparentemente semplice da rendicontare, ma in realtà comporta:

• riportare e poi archiviare costantemente le infor-mazioni relative al contatto con ogni singolo Circolo

• classificare le riunioni svolte, gli argomenti affron-tati, le decisioni prese

• raccogliere ogni anno dai Presidenti, al momento del rinnovo dell’adesione, le informazioni principali relative al Circolo tramite la compilazione guidata di un questionario

La compilazione e la raccolta di questionari è anche alla base dei dati relativi alle percezioni dei Consiglieri e dei Presidenti di Circolo inerenti il loro rapporto con il Comi-tato.Dopo aver tratto, nella passata edizione di questa pub-blicazione, una serie di valutazioni sull’utilizzo delle ri-sorse proprie come volano delle esperienze innovative e dello sviluppo delle basi associative aderenti (i cosiddetti Fondi), nonché una prima analisi strutturale delle risorse umane (dipendenti, collaboratori, volontari) connesse al lavoro del Comitato, abbiamo proceduto quest’anno ad una visualizzazione più completa del bilancio economico ripartito per settori di lavoro e per capitoli (secondo la nuova impostazione approvata di recente dal Consiglio provinciale).Per quanto riguarda l’esterno, se il dato relativo alle visite e all’uso del sito web è di semplice reperimento perché fornito direttamente dal contatore ad esso collegato, più complicato è stabilire quante volte siamo presenti con nostre iniziative sulla carta stampata, in quanto questo comporta un attento servizio di ufficio stampa che con-trolli e documenti quotidianamente le fonti; per quanto riguarda infine il rapporto con la società civile diffusa, abbiamo ritenuto sufficientemente significativo riportare le opinioni espresse da alcuni dei principali stakeholder pubblici, associativi e privati, avendo cura di prendere in considerazione ogni volta anche interlocutori differenti dalle precedenti occasioni.

I risultatiUna selezione ragionata delle tabelle riportanti l’ela-borazione e l’incrocio di questi dati viene presentata e commentata (singolarmente o per gruppi omogenei) nelle pagine seguenti, mentre delle principali iniziative, attività, progetti del Comitato si rende invece conto a parte; infine chiude ancora una volta questa pubblicazione - ultima per ordine ma non certo per importanza - la folta appendice che siamo usi dedicare alla vetrina della compagine di Circoli e associazioni aderenti all’Arci di Reggio Emilia, una parte del patrimonio associativo nazionale molto importante, storicamente e non solo, perché in continua espansione, modifica ed evoluzione, anche problematica, in presa diretta con le difficoltà e le opportunità dei tempi che cambiano.Come già detto - ma giova senza dubbio ripeterlo - attrez-zarsi per il reperimento di dati attendibili è certamente la parte più impegnativa della costruzione del bilancio so-ciale, e comportano una attenzione costante ed un lavoro pressoché quotidiani; la “ricompensa” finale di questo sforzo implica però, oltre ai preziosi dati sui quali ragio-nare, anche l’acquisizione di un metodo di lavoro che, una volta diventato abituale, consente di indirizzare in modo più efficiente lo svolgimento dei servizi così come il più efficace dispiegarsi del rapporto associativo nel suo com-plesso.

Metodo di lavoro e lettura dei dati

Comitato Territoriale Reggio Emilia

Viale Ramazzini, 37 42124 Reggio EmiliaTel.0522 392137 Fax 0522 553432

e-mail: [email protected] - www.arcire.it

L’Arci di Reggio Emilia è iscritta all’Albo provinciale dell’Associazionismo.Progetto Grafico: Delicatessen

Illustrazione di copertina: Davide CastelluccioStampa: Tipografia Sanmartino, Reggio Emilia

Elaborazione a cura di:Federico A. Amico

Stefano BertiniRiccardo FaiettiPaolo Gallinari

Hanno inoltre collaborato:Daniele Catellani, Valentino Gazzini

Silvia Guareschi

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Cultura DirittiPaCe

ParteCiPazioneSoliDarietà

69.824

2.934

3.518.750,00euro

1.922.042,10euro

1.908.402,08euro

21.396.917,63euro

cittadini

volontari e dirigenti

69.824 cittadini 136 circoli e associazionihanno scelto l’Arci di Reggio EmiliaAssociazione di Promozione SocialeComitato che rappresenta sul territorio provinciale la più grande associazione culturale italiana

2.934 volontari e dirigentisono quotidianamente impegnati nella realizzazione di attività, iniziative e progetti

3.518.750,00 euroè la stima del valore del tempo gratuitamente messo a disposizione dai volontari nei Circoli

1.922.042,10 eurosono le entrate complessive

derivanti dalle quote sociali e dalle attività programmate dal

Comitato Territoriale

1.908.402,08 eurosono stati spesi per realizzare

le attività, le iniziative e i progetti associativi

21.396.917,63 euroè la stima dell’ammontare comples-sivo delle risorse (entrate ed uscite) gestite dal “sistema Arci” in provincia di Reggio Emilia

nel 2010

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Appendice I Circoli aderenti

Sui controlli e sulle leggendeMetodo di lavoro e lettura dei dati

Introduzione del Presidente Arci Nazionale, Paolo Beni

Presentazione del Presidente Arci di Reggio Emilia, Federico A. Amico

L’Arci di Reggio Emilia è socia e partner di...

Identità, missione, valori

La parola agli stakeholder

Work in progress

Analisi dei dati I Circoli I Soci Il Comitato

BilanciIl bilancio economico

Il bilancio complessivo dei Circoli

Attività, progetti, associazioni collegateOrganismi dirigenti e di controlloOrganigrammaProgetti e attivitàAssociazioni collegate

3 4

5

6

8

9

1017

2333

inDiCe

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La presentazione del bilancio sociale dell’Arci di Reggio Emilia è ormai un appuntamento abituale, che ogni due anni offre a tanti cittadini l’opportunità di conoscere più a fondo le attività e le scelte dell’Associazione.

Il bilancio sociale è uno strumento fondamentale nella vita di un’as-sociazione, perché va oltre il doveroso esercizio democratico di una trasparente rendicontazione delle attività economiche svolte, e consente a soci ed interlocutori esterni una verifica ragionata delle scelte effettuate, degli obbiettivi che ci si è posti, dei risultati rag-giunti, delle cose ancora da fare.

Un esercizio importante, tanto più in considerazione del ruolo vitale che l’associazionismo svolge oggi nei contesti locali, in una fase particolarmente difficile per il Paese. Le nostre comunità sentono il peso della crisi e del disagio sociale, ma anche dell’impoverimen-to culturale, del dilagare della corruzione e dell’illegalità. Siamo una società che sembra smarrire la capacità di animare lo spazio pubblico, fa fatica a riconoscersi in un progetto comune, a riporre fiducia nel futuro.

Oggi, mentre celebriamo i 150 anni dell’Unità d’Italia in un Paese attraversato come non mai da tensioni e divisioni, abbiamo ancor più bisogno di ridare senso e speranza a un progetto unitario di cittadinanza ancorato a solidi valori comuni, quelli scritti nella Car-ta Costituzionale. Le persone hanno bisogno di incontrarsi, ricono-scersi, riallacciare i fili del dialogo e della discussione pubblica, sentirsi protagoniste della costruzione di una società migliore. E i circoli Arci, con mille attività quotidiane di animazione sociale e culturale, possono essere un laboratorio di idee e di pratiche per questo cambiamento.

L’associazionismo è fiducia reciproca nelle persone, scelta libera e consapevole di condividere bisogni, problemi, aspettative, cercare le soluzioni e provare a praticarle insieme. La varietà e la ricchezza dell’offerta sociale, culturale e ricreativa è il filo rosso che unisce le decine di concerti, le rassegne cinematografiche, gli spettacoli tea-trali, i corsi di musica, le iniziative di carattere sociale e internazio-nale promosse dall’Arci di Reggio Emilia. Grazie al lavoro dei nostri circoli, migliaia di cittadini di ogni età e condizione sociale possono coltivare interessi e passioni, rendersi utili a se stessi e alla città, e – perché no – scoprire che l’impegno civile è anche un piacere.

PAOLO BENIPresidente Arci Nazionale

una VeriFiCa raGionata Delle SCelte

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VoGliaMo Fare,non Fare a Meno

FEDERICO A. AMICO Presidente Arci di Reggio Emilia

A due anni di distanza si rinnova l’appuntamento della presentazio-ne del Bilancio Sociale dell’Associazione Arci di Reggio Emilia. Un momento pubblico importante per riferire delle attività e dei numeri di un’Associazione che per il 2010 conta 69.824 soci e 136 basi associative, confermando così la sua capillarità e la ragguardevole estensione.

Per la prima volta dalla sua introduzione abbiamo inteso arricchire questa indagine con i dati economici dell’Arci di Reggio Emilia nel suo complesso, cercando di offrire uno sguardo che integra i dati del comitato con quello dei suoi Circoli, prendendo in esame il mon-tante complessivo del sistema su base territoriale.

Innanzitutto per rispondere all’obbiettivo che nel congresso di fine 2009 si era posto come prioritario: illustrare con trasparenza i valori che siamo in grado di generare nei confronti dei nostri soci e della comunità di riferimento. Convinti che la trasparenza sia da perse-guire anche per rispondere alle dicerie che troppo spesso alterano il giudizio sul nostro operare, nonché il passaggio necessario per rendicontare propriamente l’importanza delle attività sociali che quotidianamente l’Associazione mette in campo.

Gli ultimi due anni hanno segnato un profondo mutamento culturale circa la legittimità del nostro agire, fomentati da un’azione di go-verno nazionale che si è posta come fine il recupero della fiscalità proprio dalle attività no-profit (è come dire smettiamola di indaga-re sui possessori di panfili e rendite sommerse, colpiamo là dove quella parte sana della società non alimenta il nostro consenso elettorale, prendiamocela con quei signori che intendono proporre un altro modello di società e di economia).

Credo che la risposta più forte che possiamo dare a Tremonti e com-pagnia sia quella di ribadire con determinazione che non abbiamo nulla da nascondere, che crediamo fermamente nel valore aggiunto delle attività dei circoli e del comitato territoriale, i quali sono in grado di coinvolgere attivamente decine di migliaia di cittadini per il bene comune.

Siamo fermamente convinti che i principi economici non debbano essere forzatamente votati al lucro e sottostare semplicemente alle leggi di mercato. Riteniamo che sia legittimo operare per il benes-sere sociale attraverso le associazioni, naturalmente, e che tale legittimità sia sancita a chiare lettere nella Carta Costituzionale. È un diritto che non vogliamo sia alienato e che ad oggi rappresenta una risposta fattiva e concreta alle povertà sociali e civili di cui purtroppo siamo testimoni.

Da buoni pragmatici emiliani vogliamo fare e non vogliamo fare da soli, ma con la partecipazione in termini di tempo e denaro di circoli e soci, perché il nostro fare possa rendere un po’ migliore e più gentile il posto in cui viviamo.

Se pensiamo che le attività del mondo Arci sono cinema, musica, teatro, solidarietà, possiamo dire che questo mondo è un sogget-to socio-economico autonomo, autorganizzato, emancipato (solo il 2,6% delle risorse complessive deriva dal denaro pubblico) che ri-versa nella propria comunità una quantità poderosa di risorse, non certo solo economiche.

Riportati nero su bianco i dati ci aiutano a dare maggiore contezza della rilevanza positiva del fenomeno associativo e del suo valore diffuso messo a disposizione di una base sociale assai ampia e che supera definitivamente il concetto di autoreferenza. Riportati nero su bianco i dati ci aiutano a costruire un indicatore complessivo che possiamo riassumere in BIL (Benessere Interno Lordo) di cui l’Arci può essere fautore centrale.

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l’arCi Di reGGio eMilia è SoCia e Partner Di...

Tavolo Provinciale della Pace - La Provincia di Reggio Emilia, tramite l’Ufficio Politiche Comunitarie e Rapporti Internazionali, ha dato vita a un Tavolo di coordinamento degli attori del territorio coinvolti nella promozione di attività di pace, solidarietà e cooperazione internazionale.

Scuola di Pace - È un progetto aperto, promosso dal Comune di Reggio Emilia e da una rete territoriale di enti, associazioni, scuole, gruppi e persone nato con l’intento di valorizzare le esperienze impegnate sui temi della pace, dei diritti umani e della nonviolenza.

Movimento del Volontariato - L’Arci, attraverso Arci Solidarietà, fa parte del Consiglio Direttivo del Movimento del Volontariato, organismo costituito da 35 organizzazioni di Volontariato del territorio, nato per dare rappresentanza alle istanze del volontariato reggiano.

DarVoce - È il Centro di Servizi per il Volontariato della provincia di Reggio Emilia, che sostiene e promuove le organizzazioni di volontariato con attività di formazione, promozione e consulenza. L’Arci vi aderisce attraverso Arci Solidarietà.

Libera - È un coordinamento di associazioni, gruppi, scuole, realtà di base e singole persone, impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità.

Istoreco - L’Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea in Provincia di Reggio Emilia, ente culturale indipendente e non accademico fondato nel 1965, si occupa dall’inizio degli anni ’90, della storia contemporanea di tutto il Novecento ed organizza fra l’altro scambi giovanili internazionali, viaggi di studio e politiche giovanili contro il razzismo.

Fuori Orario Soc. Coop. - L’Arci è socio sovventore della Cooperativa costituita insieme al Circolo Fuori Orario e ad altri soci individuali per la gestione ed organizzazione di attività e servizi al fine di promuovere i valori e l’identità dell’associazione attraverso lo strumento dell’impresa sociale.

L’Altro Teatro - L’Arci, insieme al Circolo Vallechiara, e alla Cooperativa Futura, ha costituito una A.T.I. per la gestione dell’Altro Teatro di Cadelbosco, che si caratterizza per la suddivisione funzionale delle competenze e la valorizzazione dell’impegno volontario.

Arcinquanta - È la società di progetto che il Comitato ha costituito assieme ad Unieco per la realizzazione e gestione della futura nuova sede Arci presso la villa ex-Omi Reggiane (project-financing).

Coordinamento provinciale Forum del Terzo Settore - È l’insieme delle principali realtà del mondo del Volontariato, dell’Associazionismo e della Cooperazione Sociale della provincia reggiana.

Istituto Cervi - È il luogo simbolo della Resistenza reggiana e nazionale, ha sede nella casa dei sette Fratelli Cervi, che per volontà del padre Alcide è diventato Museo dedicato alla loro memoria.

Inoltre l’Arci di Reggio Emilia fa parte di…Salviamo la CostituzioneCooperativa verso la Banca Etica EthicaCooperativa Centro Anch’ioCooperativa Centro InsiemeCo.Pr.E.S.CReggio ChildrenEdizioni DiabasisLibera Informazione Editrice

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sviluppino in una so-cietà accogliente e solidale, laica e pluralista, nell’am-bito di un autentico sviluppo umano, in un’economia rispet-tosa dei beni comu-ni, dell’ambiente e delle relazioni socia-li. Abbiamo fiducia nelle persone e nella loro capacità di con-tribuire a un futuro migliore per l’uma-nità e per il pianeta.

Nel 2007 l’Arci ha compiuto 50 anni,

ma le sue radici sono ben più antiche e affondano nella secola-re tradizione del mutualismo e del movimento operaio italiano da cui ebbero origine i sodalizi che nel secondo dopoguerra avrebbero dato vita all’Associazione Ricreativa Culturale Italiana. Questo as-sociazionismo popolare radicato nella cultura civile, di cui l’Arci è tanta parte, ha contribuito, attraverso vicende storiche, individuali e collettive, e generazioni diverse, a formare e consolidare uno dei tratti caratterizzanti della moderna democrazia italiana. Ed è guar-dando con orgoglio a quelle origini e a quel cammino, consapevole del patrimonio di valori ed esperienze di cui è portatrice, che l’Arci oggi è impegnata a definire compiti e responsabilità di un moderno associazionismo di promozione sociale nell’Italia del ventunesimo secolo, attraverso una presenza attiva nella vita e nella cultura del Paese.

Negli anni più recenti, in particolare sotto la guida del compian-to Tom Benetollo, l’Arci è diventata un grande laboratorio sociale, politico e culturale. Migliaia di eventi coinvolgono le sue strutture territoriali e mostrano un’associazione più che mai vitale, che si mi-sura con i grandi temi della pace, della giustizia, dei diritti, coniuga partecipazione e associazionismo con la critica del sistema sociale ed economico mondiale, moltiplica i suoi campi di intervento; sono gli anni in cui nascono e poi si affermano le esperienze dei Circoli giovanili.

Proprio a Reggio Emilia, nella frazione di Massenzatico, è stata costruita nel 1893, mattone su mattone, la prima Casa del Popolo italiana; sulle stesse fondamenta è stato costruito il Teatro Artigia-no, non a caso anche ora Circolo Arci. Le esperienze di autorganiz-

Fondata il 25 e 26 maggio 1957 a Fi-renze, oggi l’Arci, con oltre un milio-ne di soci, donne e uomini che libera-mente hanno scelto di impegnarsi per promuovere parte-cipazione, cultura, solidarietà e coesio-ne sociale. Erede di un’antica tradizione mutualistica e di una lunga storia as-sociativa, quella dei movimenti popolari che contribuirono a costruire e consoli-dare la democrazia italiana, l’Arci rappresenta una delle più grandi esperienze di parte-cipazione popolare e di autorganizzazione civile in Italia e in Europa, una rete di oltre 5.000 fra Case del popolo, Circoli culturali e Centri sociali diffusi in tutto il paese, dalle grandi città ai piccoli centri.

Le sedi Arci sono spazi aperti in cui persone di ogni età e condizione sociale, culturale, etnica e religiosa si incontrano, condividono in-teressi e passioni, producono attività nell’interesse della comunità. Offrono occasioni di aggregazione sociale e ricreazione, di forma-zione e conoscenza, fanno cultura; operano per l’animazione socia-le e culturale delle comunità locali, immersi nei mutamenti che le attraversano; vogliono essere un laboratorio di idee e di pratiche per il cambiamento; si battono per affermare i diritti di cittadinan-za, contro ogni forma di esclusione e discriminazione; promuovono attività di volontariato e di solidarietà, progetti e azioni di sostegno ai cittadini svantaggiati e di prevenzione del disagio; si impegnano nella cooperazione a fianco dei popoli del sud del mondo; sono parte attiva del movimento per la democrazia e la giustizia sociale, per la pace e la globalizzazione dei diritti individuali e collettivi. In una società minacciata dagli egoismi e dal rischio di disgregazione, l’as-sociazionismo è un’alternativa al vuoto sociale, alla solitudine delle persone, lo strumento con cui ricostruire relazioni umane e legami sociali, unire le persone al di là delle differenze, rafforzare la cultura della convivenza e del bene comune, promuovere la partecipazione alla vita pubblica.

L’Arci crede fermamente nella libertà e nella dignità di ogni esse-re umano, nell’uguaglianza dei diritti e nella giustizia sociale, nella pace e nella cooperazione fra i popoli, nel valore della conoscen-za e delle culture, nella libertà di pensiero e di espressione che si

iDentità, MiSSione, Valori

5 manifesti della campagna nazionale Arci

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zazione di operai e contadini, nate da principio nelle campagne della nostra regione, r i s p o n d e v a n o originariamente a due bisogni; creare un luogo dove ritrovarsi per socializzare e far fronte alle grandi difficoltà di que-gli anni grazie al mutuo sostegno. Le loro attività erano molto varie, dai corsi per gli analfabeti, alle attività culturali in genere, dalla solidarietà concreta nei confronti dei tanti poveri, alla spinta per la formazione di una coscienza politica diffusa.

Da allora, la società è molto cambiata; le motivazioni per cui ci si aggrega non sono più quelle originarie (imparare a leggere e scrive-re, rivendicare i propri diritti in fabbrica e fuori) ma ci si aggrega per organizzare un tempo libero migliore, per praticare la cultura e lo sport, per combattere con strumenti adeguati la battaglia contro le nuove povertà: disagio esistenziale, solitudine, non comunicazione, isolamento.

Negli anni, l’Arci di Reggio Emilia si è assunta il ruolo di promuo-vere, tutelare e garantire ai cittadini l’opportunità di potersi riunire e organizzare per rispondere ad un bisogno comune di socialità, di gioco, di cultura, di riconoscimento concreto e ideale, slegati dal-la ricerca del profitto ma costruendo nei fatti, giorno per giorno, iniziativa dopo iniziativa, un mondo migliore per tutti. La partita a carte o a bocce, in questa prospettiva, è importante come la più grande campagna di sensibilizzazione politica. Così come sono di fondamentale importanza le nuove esperienze di Circoli giovanili affermatesi, in particolare nel territorio reggiano, a partire dai primi anni ’90.

L’Arci di Reggio Emilia – come è possibile rilevare dai dati e dalle schede di attività che seguono - si è via via caratterizzata nel tem-po, oltre che per il numero dei soci (secondo Comitato in Italia) e la quantità e la qualità dei Circoli aderenti, per una propensione alla

gestione diretta di diverse attività, iniziative e pro-getti, nonché per lo sforzo costante di essere punto di riferimento politi-co e organizzativo dei Circoli. Im-portanti settori di lavoro riguardano l’organizzazione di eventi musicali, progettazione cul-turale e cinemato-grafica, servizi ai soci e ai Circoli, co-progettazione con enti locali e istituzioni pubbli-che e private.

iDentità, MiSSione, Valori

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Stakeholder è una parola difficile per un concetto semplice: al di là delle tante definizioni che gli sono state date a seconda dell’am-bito di applicazione, con il termine “stakeholder” si indicano nor-malmente tutti i soggetti che hanno un interesse legittimo (stake) nell’attività di un soggetto, e che influenzano o sono influenzati dal-le sue decisioni. La traduzione, che va per la maggiore in italiano, ancorché parziale, è “portatore di interessi”. Possono essere sia interni all’associazione e ai suoi percorsi (in questo caso: dipen-denti collaboratori, volontari, ma anche Circoli e soci), sia esterni ad essa (di solito: altre associazioni, consorzi e coordinamenti delle medesime, amministratori pubblici, imprenditori, media...).

Abbiamo rivolto loro alcune domande inerenti il loro rapporto con l’Arci di Reggio e la loro opinione su di essa, sulle sue attività, sul suo ruolo rispetto alla collettività.

Hanno risposto:

Rosanna Gandolfi (Consigliere Fondazione “P. Manodori”)Ilenia Malavasi (Assessore all’Istruzione, Provincia di Reggio Emilia)Augusto Ditel (Direttore Responsabile Gazzetta di Reggio)Giancarlo Bonetti (Presidente Ancescao Reggio Emilia)Paolo Colli (Sindaco del Comune di Montecchio Emilia)

Ecco la sintesi delle opinioni che hanno espresso:

Come valuta i rapporti fra l’entità da Lei rappresentata e l’Arci di Reggio Emilia?

Per ognuno dei referenti i rapporti sono indicati come buoni e posi-tivi, variano ovviamente le sfumature a seconda dell’intreccio che maturano con l’Associazione. “In questi ultimi anni si sono inten-sificati con risultati importanti e proficui” (Bonetti), “connotati da uno spirito do reale collaborazione” (Malavasi) e da “un approccio propositivo alle problematiche e alla progettualità” (Colli).

Quale ruolo pensa che l’Arci svolga nell’ambito della comu-nità reggiana sul territorio provinciale?

Si tratta di un “ruolo culturale di aggregazione, di promozione della solidarietà e dei diritti” (Gandolfi), “assai importante nell’ambito del già ricco panorama culturale del territorio” (Ditel).

Inoltre di “un ruolo di progettualità e iniziativa in campo culturale e sociale, con particolare riferimento ai giovani. Arci è infatti in grado di coinvolgere/dialogare con le nuove generazioni, in quan-to sa interpretarne i ‘codici’ e riesce a valorizzare positivamente i linguaggi e i sentimenti cui i ragazzi fanno riferimento” (Colli), con particolare attenzione “a temi quali della legalità e dell’agire con-sapevole” (Malavasi).

Quali sono i principali punti di forza e quali i punti deboli che individua dal suo osservatorio?

Tra i punti di forza troviamo: “proposte culturali e sociali interes-santi, penetrazione nella società soprattutto a livello giovanile, l’organizzazione dell’associazione e la comunicazione” (Gandolfi); “la capacità di essere soggetto di riferimento per campagne socia-li e politiche di interesse generale” (Colli); “la sensibilità sui temi della qualità dello stato sociale” (Bonetti); “essere l’associazione di riferimento per ogni età” (Malavasi).

Ovviamente non mancano le criticità che sono identificate in una “patina di residua immagine da “organizzazione collaterale’ di stampo partitico” (Colli, Gandolfi), inoltre “non sempre la comuni-cazione di ciò che viene proposto è puntuale ed efficace”(Ditel).

Ritiene che l’azione e la presenza dell’Arci di Reggio Emilia nella società e sul territorio siano coerenti con le finalità e con la mission dell’associazione?

La coerenza è generalmente riconosciuta ma è possibile “lavorare per l’incremento della presenza sul territorio” (Ditel) e può essere opportuno prestare “più attenzione a non essere coinvolti in pole-miche politiche su tematiche di grande valore ideologico ma che incidono oggi in modo molto marginale sul senso comune e sull’i-dentità degli individui” (Colli).

Quale ritiene possa essere in futuro il ruolo delle associa-zioni, e in particolare dell’Arci, nello sviluppo dei rapporti fra cittadino e politica in ambito locale, sul piano sociale, civile e anche amministrativo?

Si tratta di un “ruolo insostituibile da valorizzare che deve rifuggire dalla tentazione di apparire acquisito e scontato” (Bonetti) anche per “rappresentare sempre più uno stimolo per le amministrazioni pubbliche, laddove l’Arci potrebbe contribuire anche ad accorciare le distanze tra cittadino ed ente” (Ditel).

Tra gli obbiettivi da perseguire “favorire la cittadinanza attiva e la partecipazione delle persone alla creazione ed al mantenimento del bene comune; lavorare in rete con gli altri soggetti che operano nel sociale, inclusi Enti Locali, fondazioni di origine bancaria ed al-tre associazioni in modo da ottimizzare le risorse economiche ed umane; contribuire a difendere i diritti delle fasce più deboli della popolazione” (Gandolfi).

Può esprimere “grandi potenzialità nel mondo giovanile e rafforzare ulteriormente il rapporto con Enti Locali e Istituzioni in futuro” (Ma-lavasi) e quindi risultare “decisivo. Un’associazione come Arci può essere codici di comunicazione, linguaggi e strumenti che una or-ganizzazione partitica o un ente pubblico, per loro natura ‘ingessati’ e ‘ostaggi’ di continue mediazioni/compromessi, non riesce a darsi. Arci può essere, come già è, molto efficace in azioni di sensibilizza-zione, in iniziative per perseguire determinati obiettivi di interesse generale e in campagne per la promozione di diritti collettivi dei cit-tadini, con particolare riferimento alle giovani generazioni” (Colli).

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la Parola aGli StakeholDer

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Work in ProGreSS

Dal congresso 2001 l’Arci di Reggio Emilia ha in progetto la defini-zione di una nuova sede, che sappia manifestare anche oggettiva-mente la rilevanza che l’Associazione riveste sul territorio.

Con l’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia è stato individua-to nella palazzina dell’ex Omi-Reggiane (prospiciente Piazzale Europa) il luogo in cui potranno trovare collocazione sia la scuola di musica Cepam che gli uffici dell’Associazione.

Attraverso la procedura di Project Financing e la partecipazione di UNIECO già nel 2005 è stato avanzato il progetto di ristrutturazione della palazzina liberty che da anni giaceva in stato di abbandono. Tale progetto ha visto l’aggiudicazione del bando e la stipula della convenzione relativa nel corso del 2008.

Ricevuto oggi il parere positivo della Sovrintendenza ai Beni Cultu-rali si potrà finalmente dare avvio tra i mesi di giugno e luglio 2011 ai lavori di ristrutturazione.

Questo importante intervento economico e finanziario garantirà all’Associazione l’utilizzo dello stabile per le attività di formazione e i propri uffici per quarant’anni dalla fine dei lavori.

La struttura che andremo ad abitare (a fianco del Centro Interna-zionale dell’Infanzia ‘Loris Malaguzzi’) si colloca in una zona della città che vedrà un significativo sviluppo nel prossimo futuro collo-candosi nel pieno dell’Area Nord, a testimonianza di come e quanto l’Associazione rivesta un ruolo di primaria importanza nel tessuto reggiano.

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analiSi Dei Dati

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La difficoltà a costituire e mantenere attivi Circoli associativi ha in qualche modo prodotto il risultato di stabilizzare la situazione dal punto di vista numerico, e per il momento lo ha fatto ai massimi li-velli mai raggiunti finora dal Comitato. Appaiono infatti più o meno stabili tutti i numeri, negli ultimi due anni, dal totale dei Circoli alle unità perse così come le new entry; è in generale positivo che, pur in una difficile situazione economica complessiva, complicata pe-raltro da un aumento dei controlli condotti spesso con spirito puniti-vo dalle autorità preposte, si assista comunque ogni anno all’arrivo di nuovi Circoli e Associazioni, certamente significativi dal punto di vista dell’intento sociale e culturale di chi li costituisce anche se modesti sotto l’aspetto quantitativo dei soci aderenti. Nel corso del nuovo millennio, l’Arci di Reggio Emilia ha segnato una forte crescita per soci, basi associative, attività, progetti e soprattutto

ha consolidato tale crescita, e tuttavia nel corso del 2010 abbiamo dovuto prendere atto della presenza di segnali da un lato poco con-fortanti sul versante interno e dall’altro lato in linea generale poco favorevoli allo sviluppo dei percorsi associativi così come si sono storicamente prodotti nel nostro territorio.

Il ruolo svolto dal Comitato in funzione di tutela e promozione del-le basi associative aderenti ha finora consentito, come si vede dai dati, una sostanziale tenuta della compagine Arci, ma certo oc-correrà lavorare a stretto contatto con i gruppi dirigenti dei Circoli affinché prosegua con celerità ed efficacia il processo di rinnova-mento e adeguamento di strutture e attività associative ai tempi non facili che viviamo, nei quali anche ai volontari che ricoprono ruoli di responsabilità è richiesto di essere competenti, aggiornati e informati.

Numero dei Circoli aderenti

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Circoli e relativi associati per tipologia di attività

La ripartizione dei Circoli in tre tipologie (tradizionali, giovanili, tematici) da noi adottata è naturalmente da ritenersi puramente indicativa (ci sono Circoli che, per nascita, vocazione o per attività svolta potrebbero appartenere a tutte e tre...) e serve sostanzial-mente a rendere l’idea della composizione dell’insediamento asso-ciativo in base al tipo di attività e di cittadinanza cui si rivolge. Le

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41.253 soci

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23.399 soci 23.678 soci

43.002 soci

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2008

TRAD

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CIRCOLI E RELATIVI ASSOCIATI PER TIPOLOGIA DI ATTIVITà

Associazioni e i Circoli tematici, acquisizione relativamente recente per l’Arci di Reggio, non hanno mai sfondato realmente in termini di numeri e iniziativa, anche se c’è stata negli ultimi due anni una certa ripresa almeno quantitativa, anche relativamente al numero di soci iscritti. sembrano aver trovato la strada per decollare, infatti il loro numero, lungi dall’aumentare, continua a diminuire. I Circoli

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cosiddetti tradizionali si mantengono sostanzialmente stabili nel tempo, sia in termini percentuali che in termini assoluti, nel nu-mero dei sodalizi come nel numero dei soci; rappresentano quasi l’80% delle basi aderenti al Comitato e continuano ad incrementare seppur lievemente il numero dei soci, pur indietreggiando a meno del 34% del corpo sociale individuale complessivo per via della continua crescita dei soci dei Circoli giovanili. Questi ultimi, pur rappresentando meno del 6% delle basi associative, assommano oltre il 61% dei soci complessivi; questo sviluppo, apparentemente poco equilibrato, è stato sempre monitorato in modo molto attento, per verificare e sottolineare i caratteri di socialità e democraticità interna di quei Circoli che troppo semplicisticamente sono stati e sono tuttora da alcuni equiparati a locali di divertimento e intratte-

La semplificazione che viene operata di solito parlando dei servi-zi di cui dispone un Circolo, riferita in particolare alla presenza di

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ripartizione dei circoli in base alla dislocazione territoriale

volontari che prestano servizio gratuito per il proprio circolo

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circoli

circoli per tipologia di adesioneadesione senza bar

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Adesioni con bar

Circoli per tipologia di adesione autorizzazione per la somministrazione alimenti e bevande, ovvero di un bar interno, non rende giustizia all’importante e spesso fon-damentale ruolo di autofinanziamento che tale servizio implica. Ciò detto, il rapporto numerico fra i due tipi di adesione pare essersi assestato, in linea di tendenza come dal punto di vista numerico. Peraltro, è interessante notare come siano ormai parecchi i Circoli dotati di un bar interno che in realtà ne cedono la gestione a privati (persone o aziende) per evitare di dover impiegare preziose risorse umane nel faticoso compito di gestire acquisti e vendite; tale ten-denza ha prodotto la comparsa e lo sviluppo di modesti settori ri-feribili alle attività commerciali nei rendiconti dei Circoli medesimi, come previsto e premesso dalla legislazione vigente.

nimento, e di cui va invece riconosciuta la funzione fondamentale per l’aggregazione di tipo culturale di migliaia di giovani che svol-gono ormai da molti anni, ad onta del presunto carattere effimero che viene loro attribuito. Tuttavia, assistiamo da qualche tempo ad una vera e propria empasse del modello di Circolo giovanile, che come si vede dai dati più recenti non solo non produce più nuove adesioni, ma in alcuni casi stenta a trovare le motivazioni e le risor-se per proseguire, il che ha portato ad una diminuzione delle unità attive. Una prima risposta a questa crisi è stata data con l’istituzio-ne di un apposito Fondo per l’associazionismo giovanile, costituito attraverso l’accantonamento di una quota parte del tesseramento degli stessi Circoli giovanili.

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Questo continua ad essere un indicatore di particolare importan-za: si tratta del numero dei soci che svolgono attività volontaria e gratuita per il proprio Circolo consentendone quindi l’apertura e lo svolgimento di iniziative, stimato sulla base dei dati forniti dai Presidenti stessi dei Circoli. Il volontariato Arci non solo non è dimi-nuito ma si è anzi stabilizzato sui massimi livelli raggiunti in questi

Volontari che prestano servizio gratuito per il proprio Circolo

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circoli

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ultimi anni. La presenza dei volontari, dirigenti o semplici attivisti che siano, è non solo apprezzabile di questi tempi, considerando le difficoltà generali dovute ai problemi economici e sociali del Paese, ma fondamentale per consentire il concreto svolgimento di inizia-tive nel Circolo e nella comunità intera di cui il Circolo è parte; si tratta di un grande valore diffuso, una risorsa di interesse generale per la collettività: sono quasi due terzi del totale, infatti, i Circoli Arci che promuovono attività per la comunità locale (feste pubbli-che, manifestazioni, ecc.), contribuiscono con donazioni a strutture pubbliche o altre associazioni, svolgono servizi in collaborazione con altre associazioni o in convenzione con gli Enti Locali. Si tratta indiscutibilmente di un valore reale, quantificabile in ore di lavoro e di impegno concreto, senza il quale il tessuto sociale e il territorio sarebbero sicuramente più poveri e tristi. Questo valore reale diffu-so garantisce la presenza di luoghi sul territorio aperti e propositivi, presidia spazi per la cultura (cinema, teatri, spazi di aggregazione) che altrimenti non sarebbero operanti, propone occasioni favoren-do scelte dal basso, sviluppando le passioni e i desideri di migliaia di persone. E non di rado svolge la funzione di stampella degli Enti Locali, come fa tanta parte del Terzo Settore.

Page 14: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

analiSi Dei Dati

1212

la fascia 18-25 anni si conferma largamente maggioritaria ma in calo negli ultimi due anni, seguita dalla fascia 26-30 anni, mentre i 36-45enni superano i 31-35enni. Più in generale, mentre gli over 55 restano stabili in percentuale, i soci che stanno nella fascia d’età da 36 a 55 anni, quelli della cosid-detta “piena maturità”, risalgono fino a superare il 20% del totale, segno che le diverse attività e iniziative promosse sia dai Circoli giovanili che da quelli tradizionali

per recuperare lo scarto in questa direzione sta cominciando a dare i suoi frutti. Comunque, se è vero che oltre il 60% dei soci iscritti ha meno di 35 anni, si può continuare a definire il corpo sociale dell’Arci di Reggio decisamente giovane.

Ripartizione dei Circoli in base alla dislocazione territoriale

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Suddivisione percentuale dei soci per fasce d’età

Rispetto alla valutazione di due anni fa, si osserva uno spostamento generale verso l’età di mezzo, ovvero proprio quella che negli anni passati è stata segnalata come la fascia d’età meno rappresentata nel corpo sociale. Infatti, calano in percentuale i soci minori d’età,

Come da tradizione, l’insediamento Arci nella provincia evidenzia una discreto equilibrio e una diffusione soddisfacente, sostanzial-mente il linea con la situazione territoriale complessiva, con la sto-rica lacuna della limitata e difficoltosa presenza nella zona monta-na appenninica, problema comune pressoché a tutte le associazioni similari, e coerente con il costante spopolamento della zona, a Reg-gio come in tutta la Regione: la zona di Castelnuovo Monti viene infatti ulteriormente penalizzata dalla chiusura di alcune delle già poche unità presenti. La zona di Reggio Emilia, nettamente maggioritaria per insedia-

mento di basi associative rispetto alle altre zone, ha recuperato negli ultimi due anni il calo di numero di Circoli aderenti patito in precedenza, così come accade per la zona di Scandiano, mentre la zona di Correggio si conferma dietro la Val d’Enza, e la Bassa resta piuttosto stagnante. In una generale situazione di crescente diffi-coltà a favorire la nascita di nuove basi associative, ed in assenza di un modello funzionale e funzionante di sviluppo delle medesime, e anzi in presenza delle difficoltà già ricordate in apertura, la stabi-lità dell’insediamento territoriale Arci è comunque una garanzia di qualità sociale per tutti.

SUDDIVISIONE PERCENTUALE DEI SOCI PER GENERE

SUDDIVISIONE PERCENTUALE DEI SOCI PER FASCE D’ETÀ E PER GENERE

SUDDIVISIONE PERCENTUALE DEI SOCI PER FASCE D’ETÀ

2004 2005 2006 2007

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63,49 58,30 57,7342,2741,7036,51

2008

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35,8940,0643,85

2008 2009 2010

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2010

fino 14anni

oltre 65anni

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26-30 31-35 36-45

46-55 56-65

8,805,387,1710,28

1,452,0026,1218,1112,92

13,387,117,0811,83

2010

1,712,5124,1119,5714,00

10,516,318,0413,43

32.72017.850

tot. 50.525

20.05932.112

tot. 52.171

33.45230.977

tot. 54.429

37.60523.711

tot. 61.316

37.56329.335

tot. 66.898

41.83327.959

tot. 69.792

44.76425.060

tot. 69.824

0,74 0,71 0,96 1,04 13,74 12,38 10,31 7,80 7,80 5,12 7,98 5,40 4,08 3,03 4,14 2,94 6,95 4,13

NUOVI SOCI

SOCI CHE RINNOVA-

NO

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analiSi Dei Dati

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SUDDIVISIONE PERCENTUALE DEI SOCI PER GENERE

SUDDIVISIONE PERCENTUALE DEI SOCI PER FASCE D’ETÀ E PER GENERE

SUDDIVISIONE PERCENTUALE DEI SOCI PER FASCE D’ETÀ

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fino 14anni

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1,712,5124,1119,5714,00

10,516,318,0413,43

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NUOVI SOCI

SOCI CHE RINNOVA-

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Suddivisione percentuale dei soci per fasce d’età e per genere nell’anno 2010

Il rapporto numerico fra i due sessi, che procedeva in modo piutto-sto costante nel corso degli anni qui presi in esame, ha subito una decisa sterzata in favore della rappresentanza femminile nel 2009 e nel 2010. La corsa verso la parità anche in tema di numero di soci aderenti continua dunque in maniera sostenuta, con la percentuale di donne iscritte che raggiunge i livelli massimi di sempre. La lente d’ingrandimento puntata sul 2010 ci consente di apprez-zare come la percentuale femminile più elevata si verifichi nella

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liazio

ni)

Prosegue apparentemente senza sosta la crescita numerica del nu-mero dei soci che, nel 2010 raggiunge il nuovo record nella storia dell’Arci di Reggio Emilia, il che ne fa in assoluto il secondo Comi-tato Arci in Italia, dietro soltanto a quello di Milano (il che è tutto dire, tenendo conto del bacino territoriale del capoluogo milanese rispetto a quello della provincia reggiana). Già però nei primi mesi del 2011, a dimostrazione di un clima certo non favorevole, i primi rapporti sul tesseramento 2011 segnalano una lieve contrazione ri-spetto ai massimi raggiunti.Il dato di continua progressione del numero di soci, abbinato alla complessiva tenuta del numero dei Circoli, è ovviamente da conside-rarsi largamente positivo, ma va attentamente valutato il fatto che, come già visto, buona parte di questo aumento viene da pochi Circoli giovanili in cui il turn over dei soci è cospicuo. Contraddicendo un trend di recupero numerico e di stabilizzazione del corpo sociale evidenziato negli anni recenti, nel 2009 e nel 2010 assistiamo ad un forte incremento della crescita di nuovi soci a sca-pito dei rinnovi, tornando ad un livello mai visto dopo il 2004, oltre il 64%; il che significa che solo poco più del 40% dei soci nel 2009 e

SUDDIVISIONE PERCENTUALE DEI SOCI PER GENERE

SUDDIVISIONE PERCENTUALE DEI SOCI PER FASCE D’ETÀ E PER GENERE

SUDDIVISIONE PERCENTUALE DEI SOCI PER FASCE D’ETÀ

2004 2005 2006 2007

63,70

36,30

62,84

37,16

63,49 58,30 57,7342,2741,7036,51

2008

2008

2,214,9231,7217,9311,29

2006

2009 2010

63,49

36,51

63,09

36,91

2004 2005 2006 2007

64,76

35,24

61,33

38,6756,15 59,94 64,11

35,8940,0643,85

2008 2009 2010

61,55

38,45

61,46

38,54

2010

fino 14anni

oltre 65anni

15-17 18-25

26-30 31-35 36-45

46-55 56-65

8,805,387,1710,28

1,452,0026,1218,1112,92

13,387,117,0811,83

2010

1,712,5124,1119,5714,00

10,516,318,0413,43

32.72017.850

tot. 50.525

20.05932.112

tot. 52.171

33.45230.977

tot. 54.429

37.60523.711

tot. 61.316

37.56329.335

tot. 66.898

41.83327.959

tot. 69.792

44.76425.060

tot. 69.824

0,74 0,71 0,96 1,04 13,74 12,38 10,31 7,80 7,80 5,12 7,98 5,40 4,08 3,03 4,14 2,94 6,95 4,13

NUOVI SOCI

SOCI CHE RINNOVA-

NO

Permanenza e ricambio dei soci

del 35% dei soci nel 2010 ha rinnovato al propria adesione dell’anno precedente. I soci che rinnovano calano negli ultimi due anni sia in termini assoluti che percentuali. Ha dunque subito una brusca bat-tuta d’arresto il lavoro di fidelizzazione e stabilizzazione del corpo sociale, anche dei Circoli giovanili, che è stato condotto con grande pazienza e lunga lena? La domanda meriterebbe un approfondimen-to maggiore di quello che siamo in grado di fare con questi dati, ma di certo il clima di precarietà sociale ed economica che si respira non può che permeare tutti i livelli del vivere civile, e poiché i Circoli sono immersi nella società e nella vita delle loro comunità locali non possono che subire almeno in parte questi contraccolpi.Ha però anche giocato sicuramente anche lo spostamento verso fa-sce d’età diverse (come scritto poco sopra), e quindi verso nuovi soci non intercettati in precedenza, provocato dalla realizzazione di una serie di attività mirate a recuperare terreno nei confronti dell’età di mezzo, quei quaranta-cinquantenni che sembravano rifuggire le compagini associative.Luci ed ombre, quindi, che devono essere attentamente prese in considerazione per i futuri sviluppi.

fascia d’età più giovane presa in esame, dove le ragazze sono in maggioranza sotto i 18 anni, mentre nelle fasce d’età seguenti la distanza fra donne e uomini oscilla fra 1 e 2,50%. Si conferma dun-que nuovamente, e ormai non è più un caso, che, dopo lo stereo-tipo del socio Arci in prevalenza anziano, crolla anche quello del socio Arci in prevalenza maschio: nel 2010, infatti, sono socie Arci a Reggio Emilia quasi 30.000 donne, e 21 di loro sono Presidenti di Circolo.

Page 16: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

analiSi Dei Dati

1414

Il ComitatoCOMPOSIzIONE DEL CONSIgLIO

2004 2006 2008 2010Totale Consiglieri 37 37 37 31Consiglieri da Circoli 19 21 21 22% su totale Consiglieri 51% 56% 56% 71%Maschi 28 (75%) 27 (73%) 27 (73%) 21 (68%)Femmine 9 (25%) 10 (27%) 10 (27%) 10 (32%)

(Fonte: Verbali del Consiglio)

PERCENTuALE DI PARTECIPAzIONE DEI CONSIgLIERI ALLE RIuNIONI DEL CONSIgLIO

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010Numero riunioni 5 5 6 4 5 6 6% di partecipazione 67,60% 67% 70,72% 69,89% 69% 60,13% 66% (Fonte: Verbali del Consiglio)

Le modifiche apportate alla struttura operativa del Comitato, appro-vate dall’ultimo Congresso del dicembre 2009, ha avuto conseguen-ze dirette anche sulla composizione degli Organismi dirigenti. Con l’introduzione dello strumento operativo della Direzione, allo scopo di meglio applicare nei tempi opportuni le decisioni di Consiglio e Presidenza, a quest’ultima è stato demandato un compito istituzio-nale di natura eminentemente politica, con una presenza autorevole di Presidenti dei Circoli. Essendo la Direzione composta sostanzial-mente dai responsabili dei settori di lavoro del Comitato, si è repu-tato non indispensabile la loro presenza negli Organismi dirigenti; questo ha portato alla diminuzione del numero dei componenti il Consiglio, passato da 37 a 31 unità, e ad un conseguente aumento

percentuale della presenza di rappresentanti dei Circoli al suo in-terno, dal 56 al 71%. Il secondo importante criterio di composizione degli Organismi, quello della presenza femminile, segna anch’esso un importante incremento in termini percentuali, dal 27 al 32% in Consiglio, dato percentuale confermato nella Presidenza, con 2 com-ponenti su 6, nella delegazione reggiana in Consiglio Regionale (3 su 8) e in Consiglio Nazionale (3 su 7). Non è ancora la parità dei generi all’interno degli Organismi dirigenti, ma la strada imboccata è quella giusta. Per quanto riguarda la partecipazione e la presenza dei consiglieri alle riunioni del Consiglio provinciale, si può notare come essa si mantenga negli anni ad un livello complessivo più che soddisfacente (in media circa 2/3 dei consiglieri presenti).

LIVELLI DI CONDIVISIONE DEI CONSIgLIERI (DA 1 A 100) 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Che importanza ha per l’Arci il tuo contributo? 51 63 60 61 59 53 63Quanto ti è chiara la modalità di assunzione delle decisioni? 71 71 77 73 72 76 68Quanto senti di condividere la responsabilità delle decisioni? 67 69 73 67 64 66 65Quanto senti di condividere gli scopi associativi dell’Arci? 89 91 90 85 86 88 87Quanto ti sembrano cordiali le relazioni con gli altri Consiglieri? 80 76 83 74 77 76 72 (Fonte: questionario anonimo ai Consiglieri provinciali)

Quando si chiede alle persone di valutare le proprie impressioni, bi-sogna considerare che il valore numerico espresso non può essere, da una volta all’altra, necessariamente preso come misura esatta dal punto di vista matematico. Va quindi considerato sostanzial-mente il livello generale al quale viene valutata tale impressione. Ciò detto, i consiglieri continuano a percepire il loro contributo ai lavori del Consiglio di livello sufficiente ma non entusiasmante (il numero aumenta significativamente dopo ogni Congresso, per poi calare gradualmente) e ritengono abbastanza chiara la modalità di assunzione delle decisioni in quella sede. Resta discreta la sensazio-ne che essi hanno di condividere le responsabilità nella conduzione del Comitato, mentre sentono di condividere moltissimo gli scopi

associativi Arci, e si trovano inoltre decisamente a proprio agio nei rapporti interpersonali fra di loro, segno di un clima complessivo che resta ampiamente positivo. Giova alla comprensione di questi senti-menti a volte contraddittori sottolineare come i compiti istituzionali del Consiglio chiamano i suoi membri a pronunciarsi a volte anche su questioni operative, di cui sono informati in maniera completa ma pur sempre per linee generali, e che vengono esaminate in quella sede perlopiù in termini consuntivi. Quando si tratta invece di defini-re le linee guida dell’Associazione in termini programmatici e ideali, i consiglieri si dimostrano più determinati e motivati, e il livello qua-litativo del dibattito risente positivamente del loro contributo fattivo e di elaborazione.

Page 17: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

analiSi Dei Dati

1515

INCONTRI E RIuNIONI FRA OPERATORI DEL COMITATO E CIRCOLI

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Circoli che consegnano il bilancio al Comitato 55 56 58 63 68 61 96

Circoli incontrati almeno una volta 126 131 130 136 129 133 136

Riunioni complessive fra Comitato e Circoli 313 311 305 356 338 450 428

% Riunioni programmatiche 75% 57% 60% 46% 42% 43% 43%

% Riunioni per consulenze 25% 43% 40% 54% 58% 57% 57% (Fonte: schede degli operatori del Comitato)

È un obiettivo minimo ma fondamentale dell’attività del Comitato poter incontrare almeno una volta l’anno tutti i Circoli e/o i loro di-rigenti, poiché questa modalità consente di tenere costantemente aggiornate le informazioni reciproche e di avere il polso dello stato dell’Associazione in tempo pressoché reale. I numeri dimostrano che non solo tutti i Circoli sono stati incontrati, ma che in diversi di loro gli incontri sono stati anche più di uno ogni anno, il che significa che i rapporti non si limitano ad espletare formalità o genericamente ve-rificare lo stato di salute del sodalizio, ma che spesso si affrontano assieme questioni e problemi specifici, segno della competenza che i Circoli riconoscono al Comitato in merito ai problemi da affrontare nel quotidiano e della fiducia che ripongono nella sua azione, dato dimostrato anche dal crescente numero di Circoli che consegnano ogni anno copia del loro bilancio (importante il risultato conseguito a questo proposito nel 2010 con i bilanci consuntivi 2009, ben 96).

Siamo solitamente abituati a pensare che i Circoli si rivolgano al Co-mitato sostanzialmente per chiedere aiuto quando hanno gravi pro-blemi che non riescono a risolvere da sé. Anche questo, come altri, è un riuscito stereotipo del Circolo Arci: come si vede, le riunioni con i Circoli che hanno come oggetto l’attività del Circolo, i programmi, le iniziative, le idee, la loro organizzazione e gestione restano ad un livello percentuale costante molto elevato, nonostante la crescita cospicua del numero di riunioni complessive negli ultimi due anni vada realisticamente attribuita all’aumentare delle incombenze di ordine pratico e burocratico in carico ai Circoli stessi e ai loro Presi-denti principalmente. A questo proposito, si conferma il gradimento e l’ulteriore consolidamento dello sportello di consulenza tecnica, fi-scale e amministrativa, attivato nel 2002, che ha decisamente preso piede anche con l’affidamento di incarichi diretti da parte dei Circoli, ben 40.

PERCEzIONE RECIPROCA FRA COMITATO E CIRCOLI (DA 1 A 100)

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Quanto pensi che sia efficace la comunicazione fra Circolo e Comitato? 68 69 72 73 76 70 64

Quanto pensi che il Circolo riesca a influenzare le scelte del Comitato? 52 50 48 49 68 70 51

Quanto il tuo Circolo sente di condividere gli scopi associativi dell’Arci? 80 81 84 83 83 82 86 (Fonte: questionario ai Presidenti dei Circoli)

Uno dei dati più problematici emerso negli anni scorsi, ovvero la percezione che i Circoli hanno della propria importanza nell’elabo-razione delle idee, nella organizzazione e nell’azione del Comitato, continua ad essere presente, e anzi si è rafforzato con il crescere dei problemi che gravano sulla quotidianità del lavoro volontario dei dirigenti dei Circoli.Nonostante si sia svolto un lavoro apposito in questa direzione, attraverso il supporto qualificato che l’Ufficio Stampa fornisce in alcuni casi anche alle basi associative, permettendo alle nostre at-tività di godere di ottima visibilità sui media locali, non aumenta la

percezione dei Circoli di una maggiore efficacia nell’azione di comu-nicazione nei loro confronti, né tantomeno aumenta la percezione dell’influenza positiva delle idee e degli stimoli dei Circoli diretti ad indirizzare almeno in parte il lavoro del Comitato provinciale, che anzi nel 2010 segna il passo in modo evidente. Il che è tanto più rappresentativo di un momento di empasse, se è vero che invece i dati relativi alla condivisione degli scopi associativi generali dell’Arci da parte dei Circoli restano molto elevati e anzi continuano a crescere.

Page 18: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

analiSi Dei Dati

1616

VALuTAzIONE DEI DIVERSI SERVIzI DA PARTE DEI CIRCOLI (DA 1 A 100) 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Servizio Convenzioni 74 70 74 72 75 77 75Servizio Finanziamenti 74 65 79 67 68 78 72Servizio Consulenze 81 80 84 86 83 86 83Servizio Proposte culturali 74 73 74 76 75 76 75Servizio Tesseramento 83 86 84 86 80 79 81Gradimento generale sede 70 73 72 71 76 71 72 (Fonte: questionario ai Presidenti dei Circoli)

Come già detto, quando si chiede alle persone di attribuire un valore numerico alle proprie impressioni, bisogna considerare che tale va-lore numerico espresso va preso come indicazione di tendenza, più che come cifra esatta del livello di gradimento. Si può pertanto considerare che il gradimento dei principali servizi prestati dal Comitato ai Circoli, da sempre piuttosto elevato, rimane tale nonostante la fluttuazione di alcuni numeri in su e in giù, non sempre collegata o collegabile all’effettivo successo o all’efficacia del servizio in questione.

Così, appare davvero strano come il Servizio Convenzioni, sempre più scarsamente utilizzato e sempre meno remunerativo per il Co-mitato come per i Circoli, resti fortemente gradito, mentre il servizio di consulenza, che pure si conferma il più gradito di tutti, scenda a sua volta nel 2010 rispetto al 2009, o che il livello di gradimento del servizio di finanziamento, attraverso il Fondo di sviluppo, cambi così repentinamente da un anno all’altro. Resta stabile ad ottimi livelli il servizio riguardante le proposte culturali, così come quello del tes-seramento, mentre si nota il calo del gradimento della funzionalità della sede del Comitato, da cui non a caso l’Arci ha traslocato.

VISIBILITà ESTERNA E MEDIA

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010Articoli sui giornali 399 531 661 973 955 1.084 1.121Visite al sito web 38.060 44.824 53.255 63.417 65.871 62.733 47.955Visibilità sul territorio (da 1 a 100) 68 72 73 74 74 70 72 (Fonti: ufficio stampa, Medianet, questionario ai Presidenti dei Circoli)

La visibilità dell’Arci, relativamente ai media operanti in ambito pro-vinciale, è notevole, a volte addirittura si può dire che il Comitato risulti sovraesposto, per la concomitanza in alcuni periodi di molte iniziative differenti. Lo dimostrano i numeri nettamente crescenti, in particolare negli ultimi 4 anni, di articoli di stampa che ne parlano, mentre il calo evidente di contatti tramite il sito web www.arcire.it

va certamente attribuito alla necessità di rinnovarne forma e conte-nuti, cosa che è stata fatta recentemente, con il varo del nuovo sito nell’aprile 2011. A conferma poi di quanto si diceva poco sopra, la visibilità dell’Arci sul territorio, così come percepita dai Circoli, continua ad essere sol-tanto poco più che discreta.

Page 19: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

BilanCi

1717

BASI ASSOCIATIVE € 774.582,93

ENTRATE

2006

2008

BASI ASSOCIATIVECOSTI

CULTURACOSTI

CEPAM E FORMAZIONECOSTI

RISORSE COSTI

BASI ASSOCIATIVE RICAVI

CULTURARICAVI

2010

USCITE

BILANCIO ECONOMICO CONSUNTIVO 2010

RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE ENTRATE PER PROVENIENZA

COSTI E RICAVI SUDDIVISI PER CAPITOLO

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 506.878,17

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 601.408,48

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 39.172,52 €

ADESIONI

ADESIONI

ADESIONI

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONISERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

CO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCI

ATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONIATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

BASI ASSOCIATIVE€ 332.456,91

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 500.423,06

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 421.961,19

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 653.560,92

TESSERAMENTO€ 172.024,08

INIZIATIVE E SERVIZI€ 83.831,13

POLITICHE SOCIALI€ 54.112,98

COMUNICAZIONE€ 22.488,00

40,30

%

2,04%

31,29%

26,37% 34,2

5%

17,42

%

26,22% 22,11%

51,74

%

25,22% 16,28% 6,67%

TESSERAMENTO€ 637.273,00

INIZIATIVE E SERVIZI€ 73.273,00POLITICHE SOCIALI€ 56.306,67

COMUNICAZIONE€ 7.726,67

82,27

%

9,46%

7,27%

1,00%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 30.0926,72

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 194.833,63

SPETTACOLI€ 123.700,10

CINEMA€ 150.962,61

6,18%

38,93%

24,72%

30,17%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 28.837,86

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 235.537,77

SPETTACOLI€ 189.467,39

CINEMA€ 147.565,46

4,80%

39,16%

31,50%

24,54%

CORSI MUSICALI SUCCURSALI CEPAM€ 210.089,35

CORSI MUSICALI CEPAM SEDE REGGIO EMILIA€ 153.526,85

ALTRE ATTIVITÀ CEPAM€ 40.401,79

CORSI EXTRA MUSICALI€ 17.943,20

36,38

%

49,79%

9,57% 4,25%

SEDE€ 110.687,10

PERSONALE€ 465.573,30

AMMNISTRAZIONE E IMPOSTE€ 77.300,52

16,94

%

71,24%

11,83%

27,35

%

3,63%13,01%2,77%20,71%

32,53%

30,64

%

4,04%16,24%2,87%24,21%

22,00%

33,15

%

4,87%15,28%2,34%20,04%24,32%

TOTALE 1.922.042,10

TOTALE 1.908.402,08

La struttura del bilancio economico corrente 2010 del Comitato è quella riorganizzata nel 2008 in quattro grandi capitoli al posto dei sette esistenti in precedenza. Come si può facilmente notare, il ca-pitolo 2 e il capitolo 3 totalizzano la gran parte delle attività e delle iniziative ordinarie del Comitato, e presentano una struttura in cui le entrate e le uscite sono cospicue e sostanzialmente equilibrate fra di loro: il margine operativo lordo infatti è pressoché identico (16,79% per il capitolo 2 e 16,75% per il capitolo 3). I capitoli 1 e 4 sono invece di natura opposta: sostanzialmente di sola spesa il capitolo 4, di grande apporto alle entrate complessive il capitolo 1 (con un margine lordo del 57,08%). In sostanza, i due capitoli di gestione delle attività devono essere nel complesso autosufficienti, mentre il capitolo del tesseramento serve a coprire in buona parte le spese fisse (sedi e personale).Come valutazione generale, nonostante un leggero calo in termini assoluti rispetto al 2008 e al 2009, il volume economico movimen-tato dall’Arci di Reggio resta molto significativo, assommando fra entrate ed uscite quasi 4 milioni di euro. Una tale dimensione richie-de naturalmente un ragguardevole sforzo per riuscire a controllare la gestione di costi e ricavi e il loro equilibrio durante l’anno, stante l’andamento diversificato dei flussi di entrata (il tesseramento, ad esempio, vede il suo massimo apporto nei primi mesi dell’anno e va gradualmente calando fino all’estate, per poi aumentare nuovamen-te verso la fine dell’anno).Così stando le cose, è in capo a tutta la struttura e a tutti gli operatori del Comitato la responsabilità di rendersi competente in materia di controllo di gestione, perché ogni iniziativa ha una propria rilevanza

(Fonte: Ufficio Amministrazione)

e ci sono attività che da sole ricoprono molta parte del corrisponden-te capitolo o dell’intero bilancio. Una voce di bilancio in perdita può naturalmente avere ugualmente un senso nell’ambito del program-ma annuale, ma va attentamente monitorata e rapportata allo stato di salute generale del bilancio, che va dunque tenuto costantemente monitorato. Infatti, quando le cifre diventano di questa portata, una percentuale di errore apparentemente lieve può essere invece molto significativa in termini assoluti.

Esiste un fondamentale equilibrio nella ripartizione percentuale del-le uscite; in presenza di una organizzazione fortemente strutturata per poter provvedere direttamente alla gestione di attività e inizia-tive, il capitolo di maggior spesa diventa quello relativo a sede e personale, per il quale l’Arci spende poco più del 34% del totale delle uscite, seguito da quello delle attività culturali, oltre il 26% del totale. Inoltre, va notato con soddisfazione come il Cepam, partito quasi 30 anni fa come Scuola di musica popolare, gravato da molte spese certe (i docenti in primo luogo) con un assetto precario e un futuro assai incerto, spesso legato all’entità di contributi pubblici al-talenanti e comunque declinanti, sia diventato nel tempo una realtà solida e del tutto autonoma, al punto di diventare uno dei pilastri dell’attività Arci a Reggio Emilia, e parte fondamentale della sua identità. Naturalmente non si può prescindere dall’apprezzamento per lo sviluppo del tesseramento, risorsa fondamentale che costi-tuisce oltre il 40% delle entrate ma solo poco più del l’17% delle uscite.

Page 20: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

BilanCi

1818

BASI ASSOCIATIVE € 774.582,93

ENTRATE

2006

2008

BASI ASSOCIATIVECOSTI

CULTURACOSTI

CEPAM E FORMAZIONECOSTI

RISORSE COSTI

BASI ASSOCIATIVE RICAVI

CULTURARICAVI

2010

USCITE

BILANCIO ECONOMICO CONSUNTIVO 2010

RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE ENTRATE PER PROVENIENZA

COSTI E RICAVI SUDDIVISI PER CAPITOLO

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 506.878,17

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 601.408,48

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 39.172,52 €

ADESIONI

ADESIONI

ADESIONI

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONISERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

CO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCI

ATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONIATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

BASI ASSOCIATIVE€ 332.456,91

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 500.423,06

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 421.961,19

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 653.560,92

TESSERAMENTO€ 172.024,08

INIZIATIVE E SERVIZI€ 83.831,13

POLITICHE SOCIALI€ 54.112,98

COMUNICAZIONE€ 22.488,00

40,30

%

2,04%

31,29%

26,37% 34,2

5%

17,42

%

26,22% 22,11%

51,74

%

25,22% 16,28% 6,67%

TESSERAMENTO€ 637.273,00

INIZIATIVE E SERVIZI€ 73.273,00POLITICHE SOCIALI€ 56.306,67

COMUNICAZIONE€ 7.726,67

82,27

%

9,46%

7,27%

1,00%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 30.0926,72

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 194.833,63

SPETTACOLI€ 123.700,10

CINEMA€ 150.962,61

6,18%

38,93%

24,72%

30,17%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 28.837,86

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 235.537,77

SPETTACOLI€ 189.467,39

CINEMA€ 147.565,46

4,80%

39,16%

31,50%

24,54%

CORSI MUSICALI SUCCURSALI CEPAM€ 210.089,35

CORSI MUSICALI CEPAM SEDE REGGIO EMILIA€ 153.526,85

ALTRE ATTIVITÀ CEPAM€ 40.401,79

CORSI EXTRA MUSICALI€ 17.943,20

36,38

%

49,79%

9,57% 4,25%

SEDE€ 110.687,10

PERSONALE€ 465.573,30

AMMNISTRAZIONE E IMPOSTE€ 77.300,52

16,94

%

71,24%

11,83%

27,35

%

3,63%13,01%2,77%20,71%

32,53%

30,64

%

4,04%16,24%2,87%24,21%

22,00%

33,15

%

4,87%15,28%2,34%20,04%24,32%

TOTALE 1.922.042,10

TOTALE 1.908.402,08

BASI ASSOCIATIVE € 774.582,93

ENTRATE

2006

2008

BASI ASSOCIATIVECOSTI

CULTURACOSTI

CEPAM E FORMAZIONECOSTI

RISORSE COSTI

BASI ASSOCIATIVE RICAVI

CULTURARICAVI

2010

USCITE

BILANCIO ECONOMICO CONSUNTIVO 2010

RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE ENTRATE PER PROVENIENZA

COSTI E RICAVI SUDDIVISI PER CAPITOLO

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 506.878,17

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 601.408,48

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 39.172,52 €

ADESIONI

ADESIONI

ADESIONI

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONISERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

CO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCI

ATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONIATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

BASI ASSOCIATIVE€ 332.456,91

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 500.423,06

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 421.961,19

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 653.560,92

TESSERAMENTO€ 172.024,08

INIZIATIVE E SERVIZI€ 83.831,13

POLITICHE SOCIALI€ 54.112,98

COMUNICAZIONE€ 22.488,00

40,30

%

2,04%

31,29%

26,37% 34,2

5%

17,42

%

26,22% 22,11%

51,74

%

25,22% 16,28% 6,67%

TESSERAMENTO€ 637.273,00

INIZIATIVE E SERVIZI€ 73.273,00POLITICHE SOCIALI€ 56.306,67

COMUNICAZIONE€ 7.726,67

82,27

%

9,46%

7,27%

1,00%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 30.0926,72

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 194.833,63

SPETTACOLI€ 123.700,10

CINEMA€ 150.962,61

6,18%

38,93%

24,72%

30,17%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 28.837,86

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 235.537,77

SPETTACOLI€ 189.467,39

CINEMA€ 147.565,46

4,80%

39,16%

31,50%

24,54%

CORSI MUSICALI SUCCURSALI CEPAM€ 210.089,35

CORSI MUSICALI CEPAM SEDE REGGIO EMILIA€ 153.526,85

ALTRE ATTIVITÀ CEPAM€ 40.401,79

CORSI EXTRA MUSICALI€ 17.943,20

36,38

%

49,79%

9,57% 4,25%

SEDE€ 110.687,10

PERSONALE€ 465.573,30

AMMNISTRAZIONE E IMPOSTE€ 77.300,52

16,94

%

71,24%

11,83%

27,35

%

3,63%13,01%2,77%20,71%

32,53%

30,64

%

4,04%16,24%2,87%24,21%

22,00%

33,15

%

4,87%15,28%2,34%20,04%24,32%

TOTALE 1.922.042,10

TOTALE 1.908.402,08

BASI ASSOCIATIVE € 774.582,93

ENTRATE

2006

2008

BASI ASSOCIATIVECOSTI

CULTURACOSTI

CEPAM E FORMAZIONECOSTI

RISORSE COSTI

BASI ASSOCIATIVE RICAVI

CULTURARICAVI

2010

USCITE

BILANCIO ECONOMICO CONSUNTIVO 2010

RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE ENTRATE PER PROVENIENZA

COSTI E RICAVI SUDDIVISI PER CAPITOLO

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 506.878,17

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 601.408,48

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 39.172,52 €

ADESIONI

ADESIONI

ADESIONI

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONISERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

CO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCI

ATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONIATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

BASI ASSOCIATIVE€ 332.456,91

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 500.423,06

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 421.961,19

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 653.560,92

TESSERAMENTO€ 172.024,08

INIZIATIVE E SERVIZI€ 83.831,13

POLITICHE SOCIALI€ 54.112,98

COMUNICAZIONE€ 22.488,00

40,30

%

2,04%

31,29%

26,37% 34,2

5%

17,42

%

26,22% 22,11%

51,74

%

25,22% 16,28% 6,67%

TESSERAMENTO€ 637.273,00

INIZIATIVE E SERVIZI€ 73.273,00POLITICHE SOCIALI€ 56.306,67

COMUNICAZIONE€ 7.726,67

82,27

%

9,46%

7,27%

1,00%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 30.0926,72

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 194.833,63

SPETTACOLI€ 123.700,10

CINEMA€ 150.962,61

6,18%

38,93%

24,72%

30,17%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 28.837,86

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 235.537,77

SPETTACOLI€ 189.467,39

CINEMA€ 147.565,46

4,80%

39,16%

31,50%

24,54%

CORSI MUSICALI SUCCURSALI CEPAM€ 210.089,35

CORSI MUSICALI CEPAM SEDE REGGIO EMILIA€ 153.526,85

ALTRE ATTIVITÀ CEPAM€ 40.401,79

CORSI EXTRA MUSICALI€ 17.943,20

36,38

%

49,79%

9,57% 4,25%

SEDE€ 110.687,10

PERSONALE€ 465.573,30

AMMNISTRAZIONE E IMPOSTE€ 77.300,52

16,94

%

71,24%

11,83%

27,35

%

3,63%13,01%2,77%20,71%

32,53%

30,64

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4,04%16,24%2,87%24,21%

22,00%

33,15

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4,87%15,28%2,34%20,04%24,32%

TOTALE 1.922.042,10

TOTALE 1.908.402,08

BASI ASSOCIATIVE € 774.582,93

ENTRATE

2006

2008

BASI ASSOCIATIVECOSTI

CULTURACOSTI

CEPAM E FORMAZIONECOSTI

RISORSE COSTI

BASI ASSOCIATIVE RICAVI

CULTURARICAVI

2010

USCITE

BILANCIO ECONOMICO CONSUNTIVO 2010

RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE ENTRATE PER PROVENIENZA

COSTI E RICAVI SUDDIVISI PER CAPITOLO

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 506.878,17

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 601.408,48

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 39.172,52 €

ADESIONI

ADESIONI

ADESIONI

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONISERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

CO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCI

ATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONIATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

BASI ASSOCIATIVE€ 332.456,91

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 500.423,06

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 421.961,19

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 653.560,92

TESSERAMENTO€ 172.024,08

INIZIATIVE E SERVIZI€ 83.831,13

POLITICHE SOCIALI€ 54.112,98

COMUNICAZIONE€ 22.488,00

40,30

%

2,04%

31,29%

26,37% 34,2

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%

26,22% 22,11%

51,74

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25,22% 16,28% 6,67%

TESSERAMENTO€ 637.273,00

INIZIATIVE E SERVIZI€ 73.273,00POLITICHE SOCIALI€ 56.306,67

COMUNICAZIONE€ 7.726,67

82,27

%

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7,27%

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PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 30.0926,72

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 194.833,63

SPETTACOLI€ 123.700,10

CINEMA€ 150.962,61

6,18%

38,93%

24,72%

30,17%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 28.837,86

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 235.537,77

SPETTACOLI€ 189.467,39

CINEMA€ 147.565,46

4,80%

39,16%

31,50%

24,54%

CORSI MUSICALI SUCCURSALI CEPAM€ 210.089,35

CORSI MUSICALI CEPAM SEDE REGGIO EMILIA€ 153.526,85

ALTRE ATTIVITÀ CEPAM€ 40.401,79

CORSI EXTRA MUSICALI€ 17.943,20

36,38

%

49,79%

9,57% 4,25%

SEDE€ 110.687,10

PERSONALE€ 465.573,30

AMMNISTRAZIONE E IMPOSTE€ 77.300,52

16,94

%

71,24%

11,83%

27,35

%

3,63%13,01%2,77%20,71%

32,53%

30,64

%

4,04%16,24%2,87%24,21%

22,00%

33,15

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4,87%15,28%2,34%20,04%24,32%

TOTALE 1.922.042,10

TOTALE 1.908.402,08

BASI ASSOCIATIVE € 774.582,93

ENTRATE

2006

2008

BASI ASSOCIATIVECOSTI

CULTURACOSTI

CEPAM E FORMAZIONECOSTI

RISORSE COSTI

BASI ASSOCIATIVE RICAVI

CULTURARICAVI

2010

USCITE

BILANCIO ECONOMICO CONSUNTIVO 2010

RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE ENTRATE PER PROVENIENZA

COSTI E RICAVI SUDDIVISI PER CAPITOLO

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 506.878,17

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 601.408,48

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 39.172,52 €

ADESIONI

ADESIONI

ADESIONI

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONISERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

CO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCI

ATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONIATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

BASI ASSOCIATIVE€ 332.456,91

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 500.423,06

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 421.961,19

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 653.560,92

TESSERAMENTO€ 172.024,08

INIZIATIVE E SERVIZI€ 83.831,13

POLITICHE SOCIALI€ 54.112,98

COMUNICAZIONE€ 22.488,00

40,30

%

2,04%

31,29%

26,37% 34,2

5%

17,42

%

26,22% 22,11%

51,74

%

25,22% 16,28% 6,67%

TESSERAMENTO€ 637.273,00

INIZIATIVE E SERVIZI€ 73.273,00POLITICHE SOCIALI€ 56.306,67

COMUNICAZIONE€ 7.726,67

82,27

%

9,46%

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1,00%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 30.0926,72

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 194.833,63

SPETTACOLI€ 123.700,10

CINEMA€ 150.962,61

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30,17%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 28.837,86

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 235.537,77

SPETTACOLI€ 189.467,39

CINEMA€ 147.565,46

4,80%

39,16%

31,50%

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CORSI MUSICALI SUCCURSALI CEPAM€ 210.089,35

CORSI MUSICALI CEPAM SEDE REGGIO EMILIA€ 153.526,85

ALTRE ATTIVITÀ CEPAM€ 40.401,79

CORSI EXTRA MUSICALI€ 17.943,20

36,38

%

49,79%

9,57% 4,25%

SEDE€ 110.687,10

PERSONALE€ 465.573,30

AMMNISTRAZIONE E IMPOSTE€ 77.300,52

16,94

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71,24%

11,83%

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%

3,63%13,01%2,77%20,71%

32,53%

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TOTALE 1.922.042,10

TOTALE 1.908.402,08

Analizzando le entrate per provenienza, così come registrate in tre annate a distanza costante, si verifica anche qui come, pur misu-rate in maniera differente, le risorse ripartite per grandi sorgenti siano tuttora piuttosto equilibrate. Se aumenta nel tempo e in modo costante l’apporto del tesseramento, come appare logico data la costante crescita del numero di soci, è importante vedere come le “gambe” che sostengono il lavoro dell’Associazione siano varie e robuste, al di là di qualche fluttuazione dovuta a situazioni esterne al Comitato e indipendenti dalla sua volontà. L’Arci di Reggio non dipende, come è a volte accaduto nella sua storia, dal solo tessera-mento, ma neanche dal solo contributo che Enti Locali e altri inter-locutori possono dare ai suoi progetti; non dipende dal solo apporto che le viene dai propri soci, ma anche dalle tante attività e iniziative pubbliche, rivolte alla cittadinanza intera. Si tratta di un risultato ottenuto attraverso anni di lavoro indirizzati appunto a far sì che il Comitato non si rendesse dipendente esclusi-vamente da una sola fonte di reddito purché importante e necessa-ria, ampliando a tal fine il numero ed il tipo di attività svolte, senza per questo far calare attenzione e servizi alla funzione fondamentale del Comitato: la tutela e la promozione delle basi associative e le ini-

ziative rivolte ai soci. Si può anzi affermare che la maggiore apertura alla collettività intera giova e ha giovato senza dubbio allo sviluppo dell’Associazione, prendendo esempio da quanto gli stessi Circoli aderenti fanno a loro volta.

(Fonte: Ufficio Amministrazione)

(Fonte: Ufficio Amministrazione)

Page 21: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

BilanCi

1919

BASI ASSOCIATIVE € 774.582,93

ENTRATE

2006

2008

BASI ASSOCIATIVECOSTI

CULTURACOSTI

CEPAM E FORMAZIONECOSTI

RISORSE COSTI

BASI ASSOCIATIVE RICAVI

CULTURARICAVI

2010

USCITE

BILANCIO ECONOMICO CONSUNTIVO 2010

RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE ENTRATE PER PROVENIENZA

COSTI E RICAVI SUDDIVISI PER CAPITOLO

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 506.878,17

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 601.408,48

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 39.172,52 €

ADESIONI

ADESIONI

ADESIONI

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONISERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

CO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCI

ATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONIATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

BASI ASSOCIATIVE€ 332.456,91

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 500.423,06

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 421.961,19

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 653.560,92

TESSERAMENTO€ 172.024,08

INIZIATIVE E SERVIZI€ 83.831,13

POLITICHE SOCIALI€ 54.112,98

COMUNICAZIONE€ 22.488,00

40,30

%

2,04%

31,29%

26,37% 34,2

5%

17,42

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26,22% 22,11%

51,74

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25,22% 16,28% 6,67%

TESSERAMENTO€ 637.273,00

INIZIATIVE E SERVIZI€ 73.273,00POLITICHE SOCIALI€ 56.306,67

COMUNICAZIONE€ 7.726,67

82,27

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9,46%

7,27%

1,00%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 30.0926,72

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 194.833,63

SPETTACOLI€ 123.700,10

CINEMA€ 150.962,61

6,18%

38,93%

24,72%

30,17%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 28.837,86

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 235.537,77

SPETTACOLI€ 189.467,39

CINEMA€ 147.565,46

4,80%

39,16%

31,50%

24,54%

CORSI MUSICALI SUCCURSALI CEPAM€ 210.089,35

CORSI MUSICALI CEPAM SEDE REGGIO EMILIA€ 153.526,85

ALTRE ATTIVITÀ CEPAM€ 40.401,79

CORSI EXTRA MUSICALI€ 17.943,20

36,38

%

49,79%

9,57% 4,25%

SEDE€ 110.687,10

PERSONALE€ 465.573,30

AMMNISTRAZIONE E IMPOSTE€ 77.300,52

16,94

%

71,24%

11,83%

27,35

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3,63%13,01%2,77%20,71%

32,53%

30,64

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4,04%16,24%2,87%24,21%

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33,15

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TOTALE 1.922.042,10

TOTALE 1.908.402,08

Come è noto, l’Arci è prima di tutto un’Associazione di promozione culturale e il fatto è confermato dalle cifre. L’attività progettuale ri-volta ai Circoli, nonostante sia crescente e impegnativa, spesso non viene intercettata in termini di bilancio, perché costi e ricavi delle iniziative e dei progetti dei Circoli cui il Comitato collabora ricado-no in gran parte nel bilancio dei medesimi, cosicché solo poco più del 6% delle uscite del Capitolo è relativo alla progettazione con/per le basi associative (Premio Daolio, Hangover, Kaleidos, Banda di Quartiere). La ripartizione poi fra collaborazioni progettuali e spet-tacoli deriva sostanzialmente dalla titolarità delle iniziative e dalle modalità di realizzazione delle stesse, essendo molte di entrambe le voci riferibili al mondo dello spettacolo. Così, emerge fra le collabo-razioni progettuali strategiche di lungo respiro l’alleanza con i Teatri per le Rassegne musicali, con la Provincia e con diversi Comuni per il Progetto ON, e con L’Altro Teatro di Cadelbosco Sopra, di cui l’Arci ha la direzione artistica e conduce la programmazione. Quanto agli spettacoli, essi sono intesi sia come servizi prestati in forma professionale a terzi (la programmazione delle feste popola-ri, delle kermesse estive in Comuni e Quartieri, le convention) e a Circoli (il liscio, Carosello...) che come impresa diretta di concerti e

rassegne. Spiccano fra queste, per rilevanza, impegno e originalità, le rassegne organizzate da Dietro le Quinte nel campo della musica classica (Concerti della Via Lattea e Suoni DiVini).C’è da dire che i tagli alla spesa pubblica hanno fortemente condi-zionato purtroppo le capacità/possibilità di contributo da parte degli Enti Locali alle attività in programma, e diverse di queste sono state ridimensionate o addirittura cancellate, come accaduto con Restate. Non diversamente si può dire delle aziende private, in realtà.A fronte di questi chiari di luna, va sottolineato come la qualità espressa dalla nostra organizzazione abbia condotto ad una tenuta economica sostanziale del capitolo.Il cinema continua a vivere tempi piuttosto magri, e anche questo bilancio ne è la testimonianza, ma per l’Arci di Reggio si tratta di un importante investimento culturale; se la gestione dell’Arena Estiva Stalloni e delle programmazioni esterne sono infatti risultate passi-ve dal punto di vista economico, è di buon auspicio vedere come la prima stagione da noi gestita del Cinema Apollo di Albinea, dopo la chiusura (non certo per nostra volontà) del Cinema Cristallo, sia stata seppur lievemente positiva dal punto di vista economico ma ancora di più per la risposta del pubblico.

Dell’importanza del tesseramento, economica e non solo, si è già detto. Nonostante i numeri siano molto inferiori, anche le altre com-ponenti di questo capitolo non sono però da meno, e anzi crescono rispetto al passato. Fra le attività istituzionali, tipiche dell’Associa-zione, vediamo decrescere la rilevanza dei ristorni derivanti dalle convenzioni commerciali legate agli acquisti da parte dei bar circo-listici, praticamente azzerate nel 2010, mentre, fra i servizi prestati a pagamento ai Circoli, la Consulenza (soprattutto fiscale) riscuote progressivamente sempre maggior gradimento (sono 40 i Circoli e le Associazioni che ne usufruiscono pagandone le spettanze), vista anche la progressiva complicazione degli adempimenti normativi e formali da rispettare.Il progetto Assieme continua ad operare con grande efficacia, sulla base dei fondi regionali messi a disposizione dalla Provincia, grazie anche al riconoscimento ottenuto dalle istituzioni e dai numerosi

utenti che ne utilizzano i servizi. Infine, i due precedenti Fondi per i Circoli sono stati riuniti in un solo Fondo di sviluppo. Quanto alle Politiche sociali, a fronte dei problemi derivanti dai tagli governativi al Servizio Civile Volontario con il conseguente contingentamento dei posti messi a bando e la limitazione delle possibilità di impiego nei circoli e nelle organizzazioni a noi vicine, ha preso invece quo-ta il Protocollo in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia che prevede un percorso all’interno dei Circoli del territorio volto a sviluppare e potenziare le progettazioni e le azioni nel campo del sociale. In parallelo, si è realizzato un lavoro di accompagnamento e monitoraggio insieme al Forum del Terzo Settore rivolto ai referenti dei Circoli interessati a partecipare ai tavoli territoriali di program-mazione socio-sanitaria. Parimenti, comincia ad emergere in modo concreto, dopo il lavoro di ricognizione fatto nello scorso anno, la disponibilità di alcuni Circoli ad attivare nuove iniziative rivolte a ragazzi e adolescenti.

(Fonte: Ufficio Amministrazione)

Page 22: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

BilanCi

2020

Presente a Reggio da quasi 30 anni (nacque infatti come Scuola popolare di musica nel 1981) nel campo dell’educa-zione musicale non accademica, il Cepam è ormai un vero e proprio “marchio” di qualità, e fa giustamente la parte del leone nel capitolo dedicato alle attività corsistiche e forma-tive. Nell’anno scolastico 2010/2011 sono stati quasi 1.200 (450 nella sola sede centrale) gli iscritti ai corsi che si sono tenuti nel capoluogo e nelle 12 succursali in provincia. Un nuovo record, specie se si considera che nella provincia reggiana quasi in ogni Comune è presente una Scuola di musica locale e quindi esiste una agguerrita concorrenza; questo però non ha in alcun modo scalfito la rilevanza del Cepam, che si è anzi consolidato e rafforzato nel corso degli anni, vedendo premiata la scelta di gestire con la massima regolarità e rigore tutti gli aspetti organizzativi, a partire dal rapporto con i docenti (attualmente 64) per finire con l’ori-ginalità di programmi e iniziative anche collaterali all’inse-gnamento strettamente inteso: laboratori per le scuole, per gli anziani, per i disabili, percorsi di musicoterapia, concerti guidati.Pur non essendo così rilevante nei numeri, è di un certo inte-resse anche l’attività corsistica non musicale, in gran parte costituita dai corsi di lingue, piuttosto frequentati, e dai cor-si di fotografia. Difficoltoso invece si è rivelato il decollo e il consolidamento di altre tipologie di corso.

CEPAM E FORMAZIONECOSTI

CORSI MUSICALI SUCCURSALI CEPAM€ 210.089,35

CORSI MUSICALI CEPAM SEDE REGGIO EMILIA€ 153.526,85

ALTRE ATTIVITÀ CEPAM€ 40.401,79

CORSI EXTRA MUSICALI€ 17.943,20

36,38

%

49,79%

9,57% 4,25%

BASI ASSOCIATIVE € 774.582,93

ENTRATE

2006

2008

BASI ASSOCIATIVECOSTI

CULTURACOSTI

CEPAM E FORMAZIONECOSTI

RISORSE COSTI

BASI ASSOCIATIVE RICAVI

CULTURARICAVI

2010

USCITE

BILANCIO ECONOMICO CONSUNTIVO 2010

RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE ENTRATE PER PROVENIENZA

COSTI E RICAVI SUDDIVISI PER CAPITOLO

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 506.878,17

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 601.408,48

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 39.172,52 €

ADESIONI

ADESIONI

ADESIONI

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONISERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLICO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

CO-PROGETTAZIONI CON ENTI LOCALIE ALTRE ORGANIZZAZIONI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONI

ATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCI

ATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

ALTRE ENTRATE DA CIRCOLI

SERVIZI AD ALTRE ORGANIZZAZIONIATTIVITÀ RIVOLTE AI SOCIATTIVITÀ APERTE ALLA CITTADINANZA

BASI ASSOCIATIVE€ 332.456,91

CULTURA (progettazioni, spettacoli, cinema)€ 500.423,06

CEPAM E FORMAZIONE (corsistica musicale e non)€ 421.961,19

RISORSE (personale, sede, amministrazione) € 653.560,92

TESSERAMENTO€ 172.024,08

INIZIATIVE E SERVIZI€ 83.831,13

POLITICHE SOCIALI€ 54.112,98

COMUNICAZIONE€ 22.488,00

40,30

%

2,04%

31,29%

26,37% 34,2

5%

17,42

%

26,22% 22,11%

51,74

%

25,22% 16,28% 6,67%

TESSERAMENTO€ 637.273,00

INIZIATIVE E SERVIZI€ 73.273,00POLITICHE SOCIALI€ 56.306,67

COMUNICAZIONE€ 7.726,67

82,27

%

9,46%

7,27%

1,00%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 30.0926,72

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 194.833,63

SPETTACOLI€ 123.700,10

CINEMA€ 150.962,61

6,18%

38,93%

24,72%

30,17%

PROGETTO BASI ASSOCIATIVE€ 28.837,86

COLLABORAZIONIPROGETTUALI€ 235.537,77

SPETTACOLI€ 189.467,39

CINEMA€ 147.565,46

4,80%

39,16%

31,50%

24,54%

CORSI MUSICALI SUCCURSALI CEPAM€ 210.089,35

CORSI MUSICALI CEPAM SEDE REGGIO EMILIA€ 153.526,85

ALTRE ATTIVITÀ CEPAM€ 40.401,79

CORSI EXTRA MUSICALI€ 17.943,20

36,38

%

49,79%

9,57% 4,25%

SEDE€ 110.687,10

PERSONALE€ 465.573,30

AMMNISTRAZIONE E IMPOSTE€ 77.300,52

16,94

%

71,24%

11,83%

27,35

%

3,63%13,01%2,77%20,71%

32,53%

30,64

%

4,04%16,24%2,87%24,21%

22,00%

33,15

%

4,87%15,28%2,34%20,04%24,32%

TOTALE 1.922.042,10

TOTALE 1.908.402,08

I costi di struttura attuali restano segnati dalla necessità di in-vestire al più presto sul piano di Project Financing relativo alla costruzione della nuova sede congiunta di Comitato e Cepam, per poter ottimizzare e razionalizzare i costi; qualche risparmio si è in realtà verificato sui costi di affitto, mentre le forme con-trattuali di noleggio in vigore con i fornitori di fotocopiatori, stampanti e computer hanno consentito di non dover proce-dere all’acquisto di strumenti che invecchiano rapidamente. Sono comprese in questo conteggio le spese (rateizzate) per l’acquisto dei nuovi apparecchi telefonici, non ancora invece le spese per il trasloco in Viale Ramazzini, avvenuto nel gen-naio 2011.Nel corso del 2010 è stato stipulato il contratto integrativo aziendale. Tale contratto prevede un integrazione del compen-so in parte in misura fissa ed in parte variabile a partire dal 2009. La parte variabile viene confermata in base ai parametri stabiliti dalla contrattazione (utile di bilancio e numero tesse-rati). Questo ha concorso nell’aumento del costo in termini sia assoluti che percentuali del monte stipendi, compensi, rimborsi e oneri collegati, che assomma ad oltre 465.000 euro. Compongono la struttura operativa del Comitato 10 di-pendenti a tempo indeterminato (di cui 7 full time e 3 part time), 4 dipendenti a tempo determinato (di cui 1 full time e 3 part time), e 10 collaboratori a progetto, i cui costi sono parte imputati nel capitolo personale e parte negli specifici capitoli di attività.

(Fonte: Ufficio Amministrazione)

(Fonte: Ufficio Amministrazione)

Page 23: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

BilanCi

2121

Il bilancio complessivo dei Circoli

ENTRATE TOTALE 8.720.956,73

TOTALE 8.562.619,02

TOTALE 10.796.824, 21

TOTALE 10.600.293,42uSCITE

BILAnCIO ECOnOmICO COnSunTIvO 2009 DEI CIRCOLI ARCI

Tesseramento

Tesseramento

Attività commerciali

Attività commerciali

Contributi

Contributi Spese generali

Attività sociali

Attività sociali

Comitato Arci Reggio E.

Comitato Arci Reggio E.

730.763,00

584.610,30

935.180,32

337.434.31 213.794,75 2.461.426,67

227.522,836.827.490,58

4.965.352,99

2.075.767,48

2.037.754,40

(Fon

te: U

ffici

o Co

nsul

enze

)

Il focus di questa edizione del bilancio sociale dell’Arci di Reggio Emilia si può a buon conto individuare nella valutazione, svolta per la prima volta in assoluto, del valore diffuso complessivo economico, ovvero del peso che l’economia dei Circoli Arci ha nel complesso dell’economia provinciale reggiana. La difficoltà nel recuperare tali dati non va identificata con una presunta “allergia” dei dirigenti dei Circoli nei confronti della gestione dei soldi e dei conti, dal momento che ormai il rendiconto è obbligatorio per legge e che le assemblee di bilancio con i soci si fanno ovunque, quanto nella ritrosia a ren-derli in qualche modo noti ad “estranei” al di fuori del Circolo, in una specie di tentativo, insomma, di proteggere il medesimo. Atteggia-mento che ormai però appartiene ad un retaggio del passato, infatti quando il Comitato ha richiesto il deposito dei bilanci consuntivi con maggior vigore e convinzione, anche per uno scopo concreto e non solo per affermare una giusta consuetudine, il risultato è stato molto più efficace del passato, come si può evincere anche dalle relative tabelle poco indietro.Stante la estrema varietà di forme impiegate dai Circoli per stilare i propri rendiconti, si è scelto di raggruppare le cifre in poche voci comuni, evidenziando il fattore attività commerciali perché soggetto a trattamento fiscale differenziato. Il dato che esce da questa prima valutazione è importante, ancorché tuttora non del tutto significativo, perché non raffrontabile con statistiche di anni precedenti; tuttavia, un ammontare complessivo delle risorse (entrate ed uscite) di en-trate e uscite per 17.283.575,75 euro, che diventano 21.397.117,63 euro se sommiamo ai dati dei Circoli quelli del Comitato provinciale nel 2009, non è sicuramente da trascurare. Quali altre considerazioni possiamo trarre da questi primi, importanti dati?

Intanto, possiamo notare come, a differenza di quanto accade per il Comitato Arci, la rilevanza del tesseramento, in entrata (poco più dell’8%) come in uscita (poco meno del 7%), sia modesta. La princi-pale fonte di ricavi (oltre il 78% del totale) ma anche di costi (quasi il58%) deriva naturalmente dalla gestione delle attività sociali, e non potrebbe del resto essere diversamente: il Circolo associa le persone perché fa delle attività, non viceversa. Una certa dimensio-ne, quantomeno in entrata (oltre il 10%) comincia ad averla anche la voce delle attività commerciali, introdotta soprattutto per la gestio-ne di attività legate alla ristorazione (commerciale per definizione), per le gestione del bar interno data in affitto a privati, o per contratti di pubblicità o sponsorizzazione. Come per il bilancio del Comitato, anche qui si può notare come alcune voci di bilancio tendano a controbilanciarsi quasi in modo naturale: sommando attività sociali e attività commerciali (circa l’89% del totale delle entrate) si perviene a coprire i costi per lo svolgimento delle attività sociali stesse e delle spese generali (affit-to, manutenzione, utenze, a volte personale), che assommano circa l’87% del totale delle uscite.

8,38%

6,83%

78,29%

57,99%

10,72%

3,93%

2,61%

2,50% 28,75%

Page 24: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

BilanCi

2222

Lo scopo dell’attività economica del Circolo è naturalmente quello di consentire al sodalizio di svolgere il ruolo e le iniziative per cui è sorto per volontà dei soci. Indicativamente, dunque, occorre che il bilancio del Circolo sia perlopiù in pareggio, ma non è sempre detto che le cose vadano così.

Il Circolo che chiude il bilancio annuale in attivo può accantonare tutto o parte dell’avanzo per azioni future coerenti con gli scopi sta-tutari, che consentono quindi al Circolo di effettuare spese con una copertura sufficiente anche quando il bilancio corrente non lo con-sentirebbe, attingendo al Fondo accantonato. Da qui, la possibilità di chiudere il bilancio anche in passivo.

Cosa che però, come si vede dai dati qui sopra, non si verifica in real-tà con grande frequenza (gli amministratori dei Circoli sono di solito dei volontari scelti fra quelli più vocati e più... virtuosi!).

CIRCOLI PER RISuLTATO ECOnOmICO

CIRCOLI PER DImEnSIOnE ECOnOmICA (EnTRATE)

In attivo

In pareggio

In passivo

65,63%

4,17%

30,21%

Dei 96 Circoli che hanno depositato i loro bilanci, solo pochi possono dire di avere una rilevante attività economica; in fondo, oltre il 60% resta al di sotto dei 50.000 euro di entrata, e quasi il 22% non passa la soglia dei 10.000 euro.

Ben pochi, quindi, sono i Circoli che possono vantare una gestione complessa dei loro “ingenti” proventi, e questo già di per sé dovreb-be essere di monito a chi pensa di poter ricavare da qui chissà quale gettito fiscale... Probabilmente, l’importanza che questi sodalizi han-no sul territorio di loro competenza va ben oltre la loro dimensione organizzativa ed economica, che ad ogni modo giova alla comunità tutta perché viene in essa reinvestita in gran parte.

Tuttavia, non va trascurato il contributo monetario diretto che a vol-te i Circoli si ritrovano a garantire ad altre entità associative meno fortunate, o a servizi pubblici in difficoltà, o a raccolte fondi di varia natura, o ancora a progetti di solidarietà, spesso rivolti ai bambini.

(Fonte: Ufficio Consulenze)

(Fonte: Ufficio Consulenze)

Fino a 10.000 € 21 21,88 Da 10.001 a 50.000 € 37 38,54 Da 50.001 a 100.000 € 15 15,63 Da 100.001 a 200.000 € 13 13,54 Da 200.001 a 400.000 € 6 6,25 Oltre 400.000 € 4 4,17

Fino a 10.000 € 21

63

4

29

21,88%

Da 10.001 a 50.000 € 37 38,54%

Da 50.001 a 100.000 € 15 15,63%

Da 100.001 a 200.000 € 13 12,54%

Da 200.001 a 400.000 € 6 6,25%

Oltre 400.000 € 4 4,17%

Fino a 10.000 € 21 21,88 Da 10.001 a 50.000 € 37 38,54 Da 50.001 a 100.000 € 15 15,63 Da 100.001 a 200.000 € 13 13,54 Da 200.001 a 400.000 € 6 6,25 Oltre 400.000 € 4 4,17

Page 25: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

2323

Consiglio direttivoFederico A. Amico SedeMauro Baldi SedeMarzia Barani Cooperativa Sociale StradelloGiulia Bassi Arci SolidarietàAlberto Bigi SedeAlfredo Bizzarri Circolo Arci GramsciLamberto Bondi Circolo Arci CiminiereMassimo Boniburini Circolo Arci CadèDanilo Borciani Circolo Arci Ricreativo Castelnovo SottoChiara Carbognani Circolo Arci Parco MarastoniDaniele Catellani SedeMario Davoli Circolo Arci Al PalazzoRemo Delmonte Circolo Arci Centro di Poesia Cultura e ArteChiara Fantesini Circolo Arci Anziani BibbianoAdolfo Ferrari Circolo Arci CalernoFabrizio Ficarelli Circolo Arci RondòElmo Gallinari Circolo Arci CellaLoretta Gambetti SedeValentino Gazzini Circolo Arci PigalFlavio Iori Circolo Arci Marasma 51Corrado Magnani Circolo Arci Fuori OrarioRoberto Meglioli UISPMichele Montanari Circolo Arci TunnelElisa Musiari Circolo Arci BainaitFrancesca Perlini Circolo Arci DaunbailòMauro Pirondi Circolo Arci CampagnolaGreta Salavolti Circolo Arci GA3Grazianna Soncini Circolo Arci PucciniLuciano Tamagnini SedeMarco Zanardi Circolo Arci Castellarano

Collegio dei garantiEros Ferretti Paolo Gallinari Enzo Salati

Collegio dei Sindaci revisori Francesco Beggi Maurizio Cagnoli Tito Gobbi

Presidenza Federico A. Amico Lamberto Bondi Viviana Bonini Daniele Catellani Chiara Fantesini Elmo Gallinari

DirezioneFederico A. AmicoStefano Bertini Daniele Catellani Riccardo Faietti Giuliano Giovanelli

Consiglieri RegionaliFederico A. AmicoStefano BertiniAlberto Bigi Daniele CatellaniRiccardo FaiettiLoretta Gambetti Francesca Perlini Greta Salavolti

Consiglieri NazionaliFederico A. AmicoGiulia Bassi Daniele CatellaniRiccardo FaiettiElisa Musiari Federica Sabioni Marco Vicini

Presidente: Federico Alessandro Amico Vice Presidente: Daniele Catellani

orGaniSMi DiriGenti e Di Controllo

Page 26: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

PresidenzaFederico A. Amico

PresidenteDaniele CatellaniVice - PresidenteLamberto BondiViviana Bonini

Chiara FantesiniElmo Gallinari

Corrado Magnani

Riccardo FaiettiResponsabile Basi associative

Mauro BaldiServizio Tesseramento

Daniele CatellaniServizio Consulenza Circoli

Valentino GazziniCircoli Tradizionali

Vincenzo CavallarinComunicazione

Giulia BassiPolitiche Sociali

Paolo GallinariConsulenze progettuali

Stefano BertiniResponsabile Cultura

Alberto BigiServizi per lo spettacolo

Pietro PatacciniLiscio

Loretta GambettiConsulenza e organizzazione

Paolo TestiDietro le Quinte

Federico A. AmicoCinema

Luciano TamagniniProgrammazione cinematografica

Andrea GanapiniCoordinamento CInema Apollo

Daniela Giacopelli

Marco Caldiani

Sllvia Bonini

Collaboratori progetti

Giuliano GiovanelliResponsabile Formazione

Angela CavazziniSegreteria CEPAM

Federica CanepariSegreteria CEPAM

Michele LeoneSegreteria CEPAM e Corsi

Collegio Docenti

Giorgia CaminatiCorsi non musicali

Daniele CatellaniResponsabile Risorse

Silvia GuareschiAmministrazione

Stefania GarganoSegreteria Amministrativa

Federico A. AmicoPersonale

Paris BulgarelliFront office

Consiglio Direttivo

orGaniGraMMa arCi reGGio e.

Page 27: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

PresidenzaFederico A. Amico

PresidenteDaniele CatellaniVice - PresidenteLamberto BondiViviana Bonini

Chiara FantesiniElmo Gallinari

Corrado Magnani

Riccardo FaiettiResponsabile Basi associative

Mauro BaldiServizio Tesseramento

Daniele CatellaniServizio Consulenza Circoli

Valentino GazziniCircoli Tradizionali

Vincenzo CavallarinComunicazione

Giulia BassiPolitiche Sociali

Paolo GallinariConsulenze progettuali

Stefano BertiniResponsabile Cultura

Alberto BigiServizi per lo spettacolo

Pietro PatacciniLiscio

Loretta GambettiConsulenza e organizzazione

Paolo TestiDietro le Quinte

Federico A. AmicoCinema

Luciano TamagniniProgrammazione cinematografica

Andrea GanapiniCoordinamento CInema Apollo

Daniela Giacopelli

Marco Caldiani

Sllvia Bonini

Collaboratori progetti

Giuliano GiovanelliResponsabile Formazione

Angela CavazziniSegreteria CEPAM

Federica CanepariSegreteria CEPAM

Michele LeoneSegreteria CEPAM e Corsi

Collegio Docenti

Giorgia CaminatiCorsi non musicali

Daniele CatellaniResponsabile Risorse

Silvia GuareschiAmministrazione

Stefania GarganoSegreteria Amministrativa

Federico A. AmicoPersonale

Paris BulgarelliFront office

Consiglio Direttivo

orGaniGraMMa arCi reGGio e.

Page 28: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

26

ProGetti attiVità

Dopo la più che positiva prima triennalità del pro-getto, Regione, Provincia di Reggio Emilia e 22 Comuni del territorio hanno rinno-vato la propria partecipa-zione per un nuovo triennio (2009-2011). La sinergia

ormai collaudata con i vari enti ci ha consentito di proseguire il percorso di incentivazione della creatività giovanile, attraverso la realizzazione di occasioni di formazione in ambito artistico, in particolare musica, video, scrit-tura e grafica. Diverse anche le produzioni che il progetto ON, insieme ai ragazzi partecipanti, ha realizzato; tra queste Beat On Town (happening hip hop), Immagine esemplare al Museo Cervi e diverse letture, presenta-zioni, proiezioni, mostre ecc.

Ormai consolidate le rassegne di musica classica, e non solo, realizzate in luoghi non conven-zionali: le latterie, nel caso del-la rassegna de ”I Concerti della

Via Lattea”, giunta all’ottava edizione; le cantine e le aceta-ie, nella rassegna ”Suoni DiVi-ni”, di cui nel 2010 si è svolta la quinta edizione. Grande qualità della musica, grande successo di pubblico e grande sinergia tra cultura e territorio, inteso anche come prodotto enogastronomico d’eccellenza.

Dopo dieci fortunate edizioni della rassegna ”Dedicato a Fabrizio De Andrè”, continua la collaborazione con il circolo Manzoni ed il Comune di Cadel-bosco di Sopra: per la rinnova-ta rassegna si è però scelto di individuare ogni anno un tema

specifico a cui dedicare un momento di incontro ed approfondimen-to, sotto il segno della socialità, della ricreatività e della cultura. Dedicato a 2010 è stato ”Orchestra Disastri”: dedicato a Daniil Charms, un pranzo filosovietico, letture di Paolo Nori e Marco Raf-faini, musica del concerto a fiato l’Usignolo e scenografia di Timofej Kostin.

Nel 2010 abbiamo rinnovato la convenzione con I Teatri, sottoscrivendo un documen-to d’intesa per realizzare nei prossimi anni eventi dedicati alla Musica popolare contemporanea e alla Canzone d’autore. In-tanto abbiamo cominciato alla grande e in una maniera rinnovata con due appuntamenti: Carmen Consoli e Afterhours, due scelte che

ci hanno consentito di spostare un poco il target di età dell’abi-tuale pubblico del teatro. Con-tinuano anche le collaborazioni sul Festival Aperto-REC.

Come da convenzione, nel giu-gno 2010 è terminata la no-stra attività di coordinamento e direzione artistica de L’Altro Teatro di Cadelbosco di Sopra, che ci ha visto in co-

stituire appositamente un’associazione tem-poranea d’impresa con il circolo Vallechiara e la Cooperativa Futura. Il bilancio sui due anni

ON laboratorio itinerante di musica e arti varie

Dietro le quinte

Via LatteaVIIIª edizione Estate 2010

I Concerti della

del

ica

tess

en

Per informazioni: Arci Reggio Emilia0522.392137 - www.arcire.it Direzione artistica: Paolo Testi

Con la collaborazione dei Comuni diCAmPAgnolA nEll’EmIlIACAnoSSACASTElnuovo RAngonECASTElnovo DI SoTToCASTElnovo nè monTI CoRREggIolAmA moCognomoDEnAmonTESEPAlAgAnoRuBIERARAmISEToSESTolA

inizio concerti ore 21.00 - ingresso gratuito

Sabato 12 Giugno Correggio (Re) lATTERIA “lA FAmIglIARE” le storie di o’Carolan

Martedì 22 giugno Rubiera (Re) lATTERIA “nuovA FonTAnA” Ensemble Armonie di Corte Estense

Venerdi 25 giugno Castelnovo di Sotto (Re) lATTERIA SoC. CooP. “lA gRAnDE” Birkin Tree

Sabato 26 giugno modena (loc. lesignana) CASEIFICIo SoCIAlE 4 mADonnE modena Flute Ensemble

Sabato 10 luglio Palagano (mo) lATTERIA SAvonIERo E SuSAno massimo Santaniello e Carlo Benatti

Sabato 17 luglio Sestola (mo) lATTERIA S.luCIA Duo Jongleurs

Martedì 20 luglio Canossa (Re) lATTERIA SElvAPIAnA Duo Provenzali-Carlini

Venerdi 23 luglio Castelnovo ne’ monti (Re) lATTERIA FoRnACIonE Felipe Ainza, Pedro Basterra, Aitor De Juan

Giovedì 5 agosto Campagnola nell’Emilia (Re) lATTERIA “Il CASTEllAzzo” Alta Cucina vocale

Mercoledì 11 agosto montese (mo) lATTERIA DISmAno Ivano Rondoni, Stefano Rondoni, Piero montanucci

Giovedì 19 agosto Ramiseto (Re) CASEIFICIo DEl PARCo Duo Francioli-Scarabottini

Domenica 29 agosto Castelnuovo Rangone (mo) CASEIFICIo CASTElnovESE Paolo Testi, Silvia mazzon, Françoise Renard

Domenica 3 ottobre lama mocogno (mo) Teatro All’Aperto la Rotonda

FESTA DEl PARmIgIAno REggIAno Bozen Brass Quintett

Un ringraziamento particolare a: Muse Eventi Musicali (Firenze)

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Dedicato a…

Rassegna Canzoni d’Autore

ed iniziative varie

Canzone d’autore La canzone popolare è una delle ricchezze del nostro paese.

Questa rassegna, realizzata da Arci in collaborazione con la fondazione I Teatri, da anni a Reggio Emlia, propone alcune delle sue espressioni migliori.

Dal connubio tra poesia e musica nasce un appuntamento che negli anni ha portato in teatro, tra gli altri, la musica di Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Vinicio Capossela, Csi, Fiorella Mannoia, Francesco Guccini, Franco Battiato.

Al Teatro Valli arrivano oggi gli eredi di questa lunga tradizione.

Comitato Territoriale Reggio Emilia

Prevendite disponibili su www.ticketone.it e alla biglietteria delTeatro Valli con sconti per i soci Arci.Info 0522-392137

evento sostenuto da

id: delicatessen illustrazione: aboikis

Arci in collaborazione con I Teatripresenta

Canzone d’autore

Carmen Consoli11 MARZO 2010 | Teatro Valli

Afterhours 19 MARZO 2010 | Teatro Valli

L’Altro Teatro di Cadelbosco Sopra

27gennaiogiovedì

mattina

Principio attivo teatroMANNAGGIA A’ MORT Storia di un uomo e della sua ombra

16 dicembregiovedì

mattina

10 marzogiovedì

Compagnia Drelon&SchmidMATTI PATTI BU

mattina

7 aprilegiovedì

mattina

COOPERATIVA ITALIANA DI RISTORAZIONE

altre sceneprosa cabaret musica letteratura

programma completo stagione 2010/2011

CADELBOSCO DI SOPRA

Proiezioni cinematografiche altri schermi

L’aLtro teatro Galleria Giuseppe Carretti 2/a

42023 Cadelbosco di Sopra (RE)Tel. 0522.919339

www.laltroteatro.itE-mail: [email protected]

INFo:334.2429041

Per gli spettacoli in cartellone sono previsti sconti riservati ai soci Arci.

Comune diCadelbosco di Sopra

Con il contributo di

Cooperativa FutuRA

Circolo Arci VALLEChIARA

In collaborazione con

Serra Teatro/AlboretoVOLARE A TUTTI I COSTI, FORSE

17 febbraiogiovedì

mattina

Proiezione film per Scuola Secondaria di primo grado

Woodhouse production ITAGLIANIuna produzione dei ragazzi della Scuola secondaria di primo grado “G. Pascoli” di Cadelbosco Sopraregia di Mauro Incerti

24

17

2627

febbraio

marzo

maggio

giovedì

giovedì

giovedì

venerdì

mattina

mattina

Proiezione film per secondo ciclo Scuola Primaria

Proiezione film per Scuola dell’Infanzia e primo ciclo Scuola Primaria

Compagnia l’Asina sull’IsolaAL SIGNOR RODARI

Spettacoli mattutini riservati alle scuole

altri monelliIn collaborazione con

Page 29: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

2727

è certamente positivo e la soddisfazione d’aver contribuito a far crescere praticamente da zero una realtà come quella de L’Altro Te-atro è tanta. Le economie però sono decisamente cambiate e oggi ci troviamo, per un secondo ”mandato”, a gestire una triennalità (2010/2012) certamente non facile.

La gestione del cinema Apollo di Albinea è un’occasione di confronto all’interno di una re-altà territoriale (Albinea) in cui Arci, storicamente, non risulta ben radicata a livello di presi-dio socioculturale. Una sala da 320 posti, confortevole e attrezzata anche per le visioni estive, seconda, a livello di dotazione tecnica, solo alle maestose multisala. Aperto sette giorni su sette l’Apollo prevede una programmazione di prima visione costante per tutto il corso dell’anno con integrazione, durante la settimana, di due giorni fissi di rassegna composta da film di qualità freschi d’annata cinematografica. Biglietti a prezzo politico con benefici per giovani, studenti, anziani e ovviamente soci Arci.

L’andamento delle presenze per l’anno 2010 ha mantenuto in parte i fasti degli anni d’oro (complice anche il clima parti-colarmente favorevole), ma il punto debole è senza dubbio rappresentato dalla raccolta pubblicitaria che è stata assai ridotta anche a causa della crisi economica generale. Da sottolineare, all’interno della programma-zione estiva, le rassegne in collaborazione con altri soggetti: CGIL e GA3 per proiezioni gratuite a contenuto sociale, e Fice e Comune di Reggio Emilia per “Accadde domani”, ovvero proiezioni di film di giovani registi italiani.

OutOctoni è una selezione di band emergenti di Reggio Emilia e Parma che ha come obiettivo principale la valoriz-zazione del sottobosco musi-cale nostrano, con particolare attenzione alla dimensione gio-vanile. Le adesioni a settembre 2010 risultano più di 100, dieci le band che hanno potuto suonare prima degli artisti principali in programmazione sul palco del Fuori Orario fino a dicembre. Un’occasione di fondamentale importanza

per i gruppi della zona che hanno avuto l’opportunità di misurarsi in situazioni tecniche profes-sionali e confrontarsi con un pubblico preparato e attento. Un

progetto sinergico alle politiche sulla musica di base dell’Arci che si inserisce in un più ampio panorama di valorizzazione e professio-nalizzazione del fare musica.

Il salto di qualità per la musi-ca dei giovani emergenti per anni atteso e progettato è fi-nalmente arrivato. Giunto alla sedicesima edizione il Nuovo Premio Centro Giovani Augu-sto Daolio, promosso dal Co-mune di Cavriago, Assessorato ai Giovani, Sport e Tempo Libe-

ro, Arci Reggio Emilia e Circolo Arci Calamita si adegua ai tempi e rifà il look per un rilancio davvero importante. Diverse le novità: un sito internet dedicato (www.premiodaolio.it), il coinvolgimento di tre importanti musicisti del territorio in qualità di tutor (Gigi Cavalli Cocchi, Mara Redeghieri e Fabrizio Tavernelli) e la possibilità da parte del pubblico di premiare il gruppo/solista preferito tramite voto on line e con sms.

Ogni due anni al premio musicale si affianca il premio Primo Fuoco, concorso a tema per giovani fumettisti esordienti. Il titolo dell’ultima edizione è stato “Italiani brava gente - storie di ordinario razzismo”.

APOLLOIL CINEMADELLE NUOVEVISIONIAR

CI P

RESE

NTA

vademecum soci 2011

ogni martedì e mercoledì promozione cinema di qualitàinizio proiezioni ore 21.15

2011gennaio/marzo

ProGetti attiVità

Cinema Apollo

Cinema Estivo

OutOctoni basi musicali

emergenti

Nuovo premio centro giovani Augusto Daolio

Primo Fuoco

Page 30: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

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ProGetti attiVità

Rilanciare il marchio e l’even-to, prendendo in corsa e pro-muovendo l’entusiasmo di un gruppo di giovani del circolo Arci Neruda di Villa Cadè; da sei anni la compagine giova-

nile del circolo mette in piedi una appuntamento importante (Hangover) dedicato alla musi-ca e all’arte giovanile, che sta acquistando, di volta in volta, sempre maggiore visibilità e qualità. È proposito del Comi-tato proseguire nell’appoggio organizzativo e progettuale dei ragazzi e contribuire ulterior-mente al rinnovamento e alla crescita del marchio”festa del-la musica”.

La Nuova Banda di Quartiere, laboratorio legato all’ambito musicale, destinato ai musicisti e non di ogni età, prosegue la propria attività riproponendosi anche nel 2010. In collaborazio-ne con l’Assessorato alla Co-esione Sociale del Comune di Reggio (col quale si è stabilita la biennalità 2009/2010) e all’inter-no del Centro d’Incontro Reggio Est, il laboratorio intende ribadire un nuovo modo di produrre relazione, coesione e rappresentazione; con la musica come comune elemento denominatore, il laborato-

rio andrà a caratterizzarsi, con il coordinamento di un docente preposto, se-condo differenti passaggi temporali, attraverso i vari linguaggi musicali, allar-gando e arricchendo in questo modo la concezio-ne classica della banda di quartiere.

FESTA DELLA MUSICACADÈ (RE)

25-26-27 giugno 2010

HANGOVER7NUMBER

INFO: 349 4680409 / 349 5673995 / 333 8664536 / [email protected] / www.myspace.com/hangoverfest

VENERDI 25 - ore 21.30

RATS in concerto

DOMENICA 27 - dalle ore 21.30In concerto le migliori band dalNuovo Premio Centro Giovani Augusto Daolio

SABATO 26 - ore 21.30

DISCORARI in concerto

EmiliaRomagnaRegione -

SPETTACOLI AD INGRESSO GRATUITO

È bene ribadire e rimarcare come continui proficuo il rapporto con alcuni degli scrittori più attivi del nostro territorio (Paolo Nori, Da-niele Benati, Ugo Cornia, Marco Raffaini, Ermanno Cavazzoni, Gianni Celati e altri), attraverso

la rivista L’Accalappiacani, il settemestrale di letteratura compa-rato al nulla. Con la chiusura del cinema Cristallo però si è colta al balzo l’opportunità offerta dal Comune di Reggio Emilia di usufrui-re, per le riunioni di redazione e per la presentazione di libri, dei locali del poliedrico Spazio Gerra e della Biblioteca delle Arti e non è mancata l’occa-sione di vedere incontri assai partecipati in occasione per esempio della presentazione di Silenzio in Emilia con Da-niele Benati o per la lettura de La Fondazione con Giuseppe Bellosi.

Festa della musicaHangover

Banda di quartiere

l’Accalappiacani

Le Mostre del Fumetto reggia-ne occupano un posto impor-tante nel calendario nazionale di settore, poiché sono rivolte in particolare ad un pubblico

di appassionati e di colle-zionisti, con un continuo in-cremento del numero degli espositori e dei visitatori. Da segnalare, nell’edizione del dicembre 2010, la realizzazio-ne del Convegno sulla figura e l’opera di Carlo Bisi, cui ha poi fatto seguito il volume omonimo “Un maestro dell’i-ronia borghese”.

Mostra mercato del Fumetto

Page 31: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

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ProGetti attiVità

Il progetto Assieme, finan-ziato attraverso i fondi della Legge Regionale 34/2002 del-la Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Reggio Emilia e dalle Associazioni di Promozione Sociale, ha da diversi anni istituito il Centro Servizi di consulenza giuridi-

ca normativa e fiscale per le Associazioni di Promozione Sociale del territorio. Il servizio si basa su consulenze telefoniche (0522 1695991) e online (www.assieme.re.it) attraverso le quali poter vi-sionare aggiornamenti o scaricare modulistica, nonché porre que-siti a un consulente. A fine 2009 ha pubblicato una guida pratica sulle Associazioni di Promozione sociale e sportive dilettantistiche.

Liberarci ha inteso celebrare anche nel 2010 la ricorrenza della Liberazione tra il Museo Cervi e Reggio Emilia, coinvol-gendo l’intero coordinamento dei Circoli Giovanili, l’Istoreco e l’Isituto Cervi, realizzando una partecipazione notevole in entrambi i luoghi e nei circoli stessi. Nel 2010 si sono esibiti in piazza della Vittoria numerosi gruppi hip hop; al Museo Cervi, affollato con oltre 15.000 spettatori hanno preso parte Cisco, Don Gallo, Michele Santoro, Paola Turci e tanti altri artisti.

Dal 2008, in collaborazione con Cassa Padana, è stato avviata una convenzione che consente un accesso al credito agevolato alle basi associative per affron-tare piccoli interventi di am-modernamento delle strutture, finanziare attività specifiche, e altro. È possibile dunque fare richiesta di un mutuo chirogra-

fario a tassi assai vantaggiosi per un ammontare fino a 10.000 euro per facilitare tali interventi rispondendo così alle esigenze di svi-luppo del circolo che altrimenti non si concretizzerebbero.

Nel 2010 è stato previsto un progetto specifico di microcredito le-gato alle realtà giovanili. Tale progetto permetterà di accedere al credito per le realtà giovanili con cifre significative. Alla formazio-ne della garanzia per tale progetto hanno partecipato tutti i circoli giovanili ed il Comitato territoriale.

Ancora un anno in crescita per il Cepam che, rispetto a quanto preventivato, ha avuto un sensibile aumento sia per quanto riguarda le iscrizioni ai corsi che relativamente alle attività rivolte verso l’ester-

no. Considerando che già lo scorso anno la crisi economica mostra-va segnali evidenti, questo trend positivo è un ulteriore indicatore della solidità e del valore del Cepam che ogni anno deve peraltro confrontarsi con nuove problematiche, tra le quali occorre segna-lare l’aumento di strutture concorrenziali. L’obiettivo principale è consolidare questo stato di salute fino all’appuntamento con la nuova sede che consentirà di dare un ulteriore slancio all’attività e di risolvere le attuali problematiche logistiche.

I due principali servizi, la Consulenza Fiscale e l’Ufficio Stampa riscuotono progressi-vamente maggior gradimento tra le nostre basi associative. Il primo si sta dimostrando sempre più essenziale, vista anche la progressiva compli-

cazione degli adempimenti normativi da rispettare; il secondo offre un supporto qualificato che permette alle nostre innumerevoli atti-vità di godere di ottima visibilità sulla stampa, come si evince dai dati costantemente in crescita del bilancio sociale.

Assieme

Liberarci

Cepam e corsi

Microcredito ai circoli

Servizi ai Circoli

CEPAM (Centro Permanente Attività Musicali) - V.le Ramazzini, 37 - Reggio Emiliatel. 0522.511990 - 231490 (tel.+fax) e-mail: [email protected] sito: www.scuolecepam.it

Comitato Territoriale Reggio Emilia

Guida ai corsi e alle attività musicaliAnno scolastico 2009/2010

Page 32: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

aSSoCiazioni ColleGateNasce il 27 marzo 1997 come organizzazione di volontariato (e come tale iscritta al registro delle Onlus e socia del Centro Servizi per il Volontariato DarVoce), per raccogliere e incrementare il patrimo-nio di impegno e lavoro nel campo della solidarietà dell’Arci di Reggio Emilia (in particolare sui bam-bini di Chernobyl e sulle vittime della guerra nella ex-Jugoslavia). L’associazione “ispirandosi ai prin-cipi della solidarietà umana, si prefigge come scopo di promuovere in Italia e all’estero, iniziative di solidarietà attiva e concreta con le persone e i popoli che, per motivi etnici, politici, religiosi, di guerra o

di catastrofe naturale o artificiale, soffrono di condi-zioni di povertà e deprivazione morale e materiale, patiscono gravi danni alla salute con pregiudizio serio per la sopravvivenza e le prospettive in par-ticolare delle giovanissime generazioni”. Intende promuovere raccolte di fondi, stimolare l’intervento delle amministrazioni pubbliche, far crescere una cultura diffusa della solidarietà e dare vita a gemel-

laggi, progetti di cooperazione e affidi a distanza, intensificando in particolare le iniziative di solidarietà internazionale, come i progetti più recenti e tuttora in corso di seguito elencati.

Arci Solidarietà

Dei diritti e delle sereÈ un calendario di appuntamenti organizzato insieme ai Circoli Tunnel e Bainait. Incontri con ospiti sui temi della legalità, della so-lidarietà e dei diritti. Insieme alla musica e alle cene, il progetto vuole coinvolgere la rete dei volontari Arci convogliando le ener-gie verso un obiettivo comune: la tutela dei diritti.

A Pemba in MozambicoDiversi microprogetti vengono rea-lizzati, in collaborazione con Reggio nel Mondo e GVC, nell’area urbana di Pemba, nel nord del Mozambico. Un microbus per il trasporto pubblico collettivo gestito da un’associazione giovanile, orti comunitari coltivati da-gli ex combattenti e altre iniziative per giungere alla realizzazione di un vero e proprio gemellaggio.

Il Treno della MemoriaIn collaborazione con la Fondazione Fossoli di Carpi e il Circolo Fuori Orario, l’associazione si è impegnata nel sostegno e nell’organiz-zazione del Treno della Memoria che porta oltre 700 ragazzi delle Scuole superiori in visita ai campi di Auschwitz nella settimana in cui ricorre la giornata della memoria (27 gennaio).

Progetto Libera-Mente a Reggio EmiliaInsieme a C.S. Papa Giovanni XXIII, Coop La Quercia, Coop La Vigna, La Villetta Svizzera, viene realizzato un Giornale di Strada distribuito gratuitamente attraverso persone individuate dalle strutture e soste-nute da borse-lavoro temporanee.

Per l’economia solidaria a Rio de Janeiro in BrasileIn collaborazione con IBASE (Istituto Brasiliano di Analisi Sociali ed Econo-miche), sosteniamo i movimenti locali attivi nell’ambito dell’economia solida-le per promuovere il lavoro di rete con le istituzioni locali e lo sviluppo di atti-vità per l’inclusione sociale delle donne e dei giovani.

Progetto Pau de Arara a Salvador de Bahia in BrasileÈ un progetto di cooperazione interna-zionale realizzato grazie al sostegno del Circolo Fuori Orario, del Circolo Via Piave di Fabbrico e della Regione Emilia-Ro-magna. In collaborazione con la Socie-dade Novo Marotinho e il Forum Contro la Violenza di Salvador de Bahia, il pro-getto prevede le ristrutturazione e il so-stegno ad una struttura adibita a biblio-teca e ludoteca nel quartiere periferico del Novo Marotinho e l’impiego di una equipe di avvocati impegnati nella tutela della popolazione contro la Polizia Militare dello Stato.

Progetto Saraswati in TibetUn progetto di affidamento a distanza per garantire ai bambini delle famiglie tibetane in esilio l’accesso alla formazio-ne scolastica della propria cultura, soste-nendo la retta scolastica annuale.

dei diritti

DELLE SERE

E

TIBET

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Page 33: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

aSSoCiazioni ColleGateArci Servizio Civile di Reggio Emilia è un’associazione senza scopo di lucro che ha come finalità la promozione della cultura e delle esperienze di servizio civile.

Prima attraverso la gestione degli obiettori di coscienza e oggi at-traverso la promozione del Servizio Civile Volontario Arci Servizio Civile ha avviato all’esperienza del volontariato e dell’associazioni-smo alcune migliaia di giovani sul territorio reggiano.

I soci di Arci Servizio Civile Reggio sono Arci, Uisp, Legambiente, Auser, Istoreco e Museo Cervi. Inoltre sono diversi i Circoli, le asso-ciazioni e gli enti locali con cui Arci Servizio Civile collabora e a cui rivolge i propri servizi.

Dall’ottobre 2004 Arci Servizio Civile opera all’interno del Consiglio Direttivo del Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile della Provincia di Reggio (Co.Pr.E.S.C.)

I progetti di Arci Servizio Civile spaziano dalla promozione culturale allo sport, dalla tutela dell’ambiente all’assistenza. Attraverso le associazioni socie e le varie sedi operative accreditate l’associa-zione interviene su diversi ambiti attraverso progetti che vedono impegnati ragazzi e ragazze della nostra provincia in percorsi di cittadinanza attiva e costruzione dell’impegno sociale rivolti alla comunità e ai volontari inseriti nei progetti.

Arci Servizio Civile propone inoltre esperienze di servizio civile all’estero nell’ambito dei progetti di cooperazione internazionale che Arci Solidarietà ha attivato in Mozambico e Brasile.

Arci Servizio Civile

giovani

giovanigiovani

Servizio Civile Volontario

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opportunità

dai 18 ai 28 anni

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12 mesi30 ore settimanali

433 euro

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Giovani dai 18 ai 28 anni 30 ore settimanali433 euro mensili

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Page 34: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

aSSoCiazioni ColleGateL’ANAFI, erede dell’ANAF, è nata nel 1992 ed ha sede a Reggio Emilia. Fra le attività da essa organizzate, c’è la pubblicazione della rivista trimestrale FUMETTO (insostituibile materiale di consultazione e lettura per chi si occupa di fumetti anche dal punto di vista filolo-gico e storico), la stampa di volumi - originali, inediti o ristampe, di fumetti e/o di critica - riservate ai soci, la gestione di un nutrito parco di arretrati dell’associazione e dell’ANAF, e la realizzazione di una serie di avvenimenti (mostre personali, incontri con autori, ecc.), di solito in concomitanza con Mostre Mercato del Fumetto di

cui l’ANAFI è organiz-zatore o copromotore, fra le quali risalta la Mostra Mercato di Reggio Emilia (in mag-gio e in dicembre di ogni anno), dove i soci, mostrando la tessera, hanno diritto all’in-gresso gratuito.

ANAFIASSOCIAZIONE NAZIONALE AMICI DEL FUMETTO E DELL’ILLUSTRAZIONE

Indirizzo: c/o Arci Viale Ramazzini, 37 - 42124 Reggio Emilia

Telefono: 0522 392137 Fax: 0522 553432cell. 392 9806784

E-mail: [email protected] internet: http://www.amicidelfumetto.it

Notizie aggiornate e dettagliate si trovano sul sito www.amicidel-fumetto.it, dove si possono leggere e scaricare articoli scelti della rivista e accedere alle informazioni per diventare soci e poter così anche acquistare riviste, albi e volumi non reperibili in commercio. A supporto dell’attività informativa svolta dalla rivista, l’ANAFI edita anche una newslet-ter elettronica per soci e appassionati di fumetti, dal titolo MANO LIBERA.

Presidente attuale dell’associazione è Paolo Gallinari, VicePresi-dente e capo redattore della rivista FUMETTO è Luciano Tamagni-ni. Fra i principali colla-boratori, si segnalano i critici Luigi Marcianò, Giulio Cesare Cucco-lini, Gianni Brunoro, Silvio Costa, Alberto Becattini, Dario Ghelfi e altri.

Pubblicazione Trimestrale • Anno XX • Numero 77 • marzo 2011

Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70%DCB Reggio Emilia

Pubblicazione Trimestrale • Anno XX • Numero 78 • maggio 2011

Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% DCB Reggio Emilia

Un maestro dell’ironia borgheseCARLO BISI FUMETTISTA E ILLUSTRATORE NELLA CULTURA DEL SUO TEMPO

Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione

a cura di Paolo Gallinari

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SOMMARIO

1 DA MILANO A NAPOLI 2 UN CAPRIOLI QUASI INEDITO... 3 MOSTRACI LE CARTOLINE! 4 ANCORA SUL REFERENDUM 5 TERZO FUOCO? 6 FUMETTO DI PIETRA! 7 RARITA' DAL NOSTRO CATALOGO

1Nuovamente ospiti al Comicon partenopeo... ------------------------------------------------------------------------------------------------------ DA MILANO A NAPOLI

Faccio caso solo ora al fatto che in questa preziosa istantanea sembro un avvinazzato (per via del naso rosso) con lo sguardo perso chissà dove... E dire che l’ho scelta perché mi sembrava invece una immagine così poetica! Come sono dunque limitrofe, quasi parenti, l’estasi poetica e quella etilica, si potrebbe dire! Oppure, un’altra interpretazione potrebbe vederci l’espressione preoccupata di chi scruta la distanza chilometrica fra Milano e Napoli, sedi delle mostre che vedono l’Anafi presenziare con un proprio stand nell’arco di un solo mese... Ebbene sì, anche quest’anno, fedeli alla dimensione nazionale della nostra associazione, faremo lo sforzo di essere presenti a Comicon 2009, giunto alla sua 11ma edizione, per accogliere i tanti (speriamo!) soci del sud che vorranno intervenire. Ricordiamo, infatti, che chi ci verrà a trovare in questa occasione, rinnovando la propria adesione per il 2009, riceverà, oltre al primo numero stagionale della

nostra rivista, il primo volume omaggio, quello dedicato al Sgt. Kirk di Hugo Pratt e H. G. Oesterheld, e poi la scheda per partecipare al voto del nostro Referendum annuale, e infine anche la nuova tessera associativa, disegnata da Alessandrini. A fare gli onori di casa presso il nostro stand, che si trova nella Stanza, lo spazio dedicato agli editori indipendenti, il nostro VicePresidente Luciano Tamagnini. Il programma completo della manifestazione, come al solito organizzata dal capace staff di FactaManent con la direzione artistica di Luca Boschi, lo trovate sul sito web www.comicon.it. E vi assicuro che ne vale assolutamente la pena: questi ragazzi ci sanno veramente fare. Oltre allo spazio ufficiale di Comicon, presso l’incantevole Castel Sant’Elmo dal 24 al 26 aprile, in città si trovano diversi altri spazi, in calendario sotto il titolo Comic(On)Off, circuito diffuso che ospita varie chicche, fra le quali la riproduzione della nostra mostra dedicata al francobollo celebrativo del Corriere dei Piccoli. Dall’inizio di aprile la mostra è aperta al pubblico presso il Palazzo delle Poste Centrali, ne hanno già parlato il TG regionale della Campania e la cronaca locale del quotidiano Repubblica. Quindi, alla carica! Ci si vede al Comicon!

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Page 35: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

Da alcuni mesi si stanno succedendo, senza tregua e su tutto il territorio nazionale, controlli nei circoli associativi, principalmente di natura fiscale, ma riguardanti anche altri aspetti (a seguito di specifiche indicazioni emanate dal Ministero dell’Interno) quali sor-vegliabilità, ordine pubblico ecc. Questi controlli riguardano diverse tipologie di associazione, dal circolo giovanile - con svariate attività ricreative e culturali - al circolo ”tradizionale” (come le bocciofile o i luoghi di aggregazione per gli anziani, ma anche case del popolo, centri sociali e polisportive).Tutto ciò è assolutamente legittimo e nella facoltà degli enti prepo-sti; l’Arci ha più volte auspicato un controllo severo delle realtà non profit al fine di smascherare le finte associazioni che recano danno all’autentico associazionismo ancor prima che ai conti dello Stato, e ci siamo pronunciati in tal senso anche all’interno del Forum Terzo Settore e dell’Osservatorio delle Associazioni di Promozione Socia-le presso il Ministero del lavoro e della Solidarietà Sociale. Ma questo presuppone da parte dell’accertatore la conoscenza del-la complessa realtà dell’associazionismo e un approccio corretto, mentre invece l’azione di controllo disposta dal Governo sembra mossa dalla convinzione che il mondo dell’associazionismo sia il vero responsabile dell’evasione fiscale nel nostro paese, senza al-cuna considerazione del merito e del ruolo sociale che i diversi sog-getti attivi in questo ambito svolgono nelle nostre comunità; magari il Ministro Tremonti pensa di risanare le esangui casse statali sulla pelle delle associazioni e dei volontari.La cosa ancor più preoccupante è che ultimamente ci troviamo ad affrontare accertamenti che tendono a mettere in discussione le modalità stesse di funzionamento non solo dei circoli associativi, ma di qualsiasi altro sodalizio basato sulla libera associazione di cittadini. Si mette in discussione la modalità di tesseramento dei soci, di convocazione e svolgimento dell’assemblea, di verbaliz-zazione delle riunioni dell’assemblea e del consiglio direttivo, per giungere sempre alla conclusione che ci si trovi di fronte ad attività commerciali mascherate da associazioni, dichiarandone dunque l’illegittimità.Sappiamo che il terreno su cui si muovono i controlli si presta a diverse interpretazioni, ma appare chiaro come queste vadano tutte in una sola direzione, viziate da un atteggiamento persecutorio e pregiudizievole, da poca conoscenza e dal discredito che nell’opi-nione pubblica si sta diffondendo anche per via dell’azione di media spesso strumentalizzati.Vogliamo ricordare anzitutto che il circolo, in quanto associazione, deriva la sua disciplina di base oltre che dall’art.18 della Costituzio-ne (“I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente senza autoriz-zazione per i fini che non siano vietati ai singoli dalla legge penale”) dagli articoli del Codice Civile dal 14 al 38. In particolare, per ciò che riguarda le associazioni non riconosciute, la codicistica civile ha ritenuto di interpretare il principio costituzio-nale sopra richiamato devolvendo ordinamento e amministrazione interni ai soli accordi fra associati, formalizzati nelle norme statu-tarie (art. 36 ss. c.c.). Alla normativa di base si è successivamente aggiunta la cosiddetta legislazione speciale di settore, con l’intento di agevolare e valoriz-

zare le diverse forme organizzate dell’operare associativo, divenuto ormai una componente essenziale del contesto sociale del paese, elemento propulsivo non solo per la coesione sociale e le politiche di welfare, ma anche per lo sviluppo economico in quanto tale.

Ecco quindi prima il decreto legislativo 460 del 1997 (la cosiddetta riforma fiscale del non profit) e poi soprattutto la Legge 383/2000 per la valorizzazione delle associazioni di promozione sociale.

Quest’ultimo provvedimento ha previsto l’istituzione dei Registri delle Associazioni di Promozione Sociale, che avrebbero dovuto rappresentare un riconoscimento di valore per le associazioni iscrit-te. Dopo diversi anni dalla loro istituzione, i registri si stanno invece rivelando un aggravio burocratico senza reale riconoscimento.

Anzi, si sta diffondendo l’idea che più si è riconoscibili ed esposti attraverso l’iscrizione nei registri, più si è soggetti a controlli. Si è portati a pensare che i veri evasori, quelli che agiscono nell’ombra e non compaiono in alcun registro, siano meno soggetti a controlli. Tra le varie associazioni controllate, sicuramente l’Arci fa la parte del leone, sia perché è quella più diffusa sul territorio ma anche, temiamo, per ragioni di carattere politico. Non passa giorno che un circolo Arci non sia visitato dalla Finanza o dall’Agenzia delle Entra-te, dalla Polizia Municipale o dalla Polizia di Stato, per concludere con Vigili del Fuoco, ASL e NAS, quando non tutti assieme.

Siamo di fronte a una situazione schizofrenica: da una parte i circoli Arci vengono elogiati e sostenuti dagli Enti Locali per il ruolo socia-le e culturale svolto sul territorio, dall’altro sono oggetto di un’at-tenzione ai limiti del persecutorio da parte dei diversi organismi di controllo. Tale situazione crea malessere nel corpo associativo ma soprattutto nei dirigenti dei circoli, in particolare nei Presidenti, che si sentono bersaglio di un’ingiustificata azione repressiva. Oltre alle sanzioni di carattere amministrativo, pendono sulle loro teste accuse di carattere penale per apertura/esercizio abusivo di locali di pubblico spettacolo.

Tutto questo accentuato dal fatto che i Presidenti delle associazioni non riconosciute sono solidalmente responsabili con l’associazione stessa, tanto più che la maggior parte di essi svolge questo compito a livello di volontariato. Se questo contesto non muterà, si rischia di faticare sempre più a trovare persone disponibili ad assumere tali responsabilità, con la conseguenza di disperdere il patrimonio di coesione e solidarietà sociale, fermento culturale, partecipazione e cittadinanza attiva rappresentato dai circoli, che tanto giova alle nostre comunità.

Non va sottovalutato il pericolo che, perdurando queste azioni con le stesse modalità, al di là delle centinaia di contenziosi che si apri-rebbero nelle aule dei tribunali ordinari e tributari, venga a manca-re il protagonismo di intere categorie di cittadini, dagli anziani dei centri sociali e delle case del popolo, ai giovani dei circoli culturali che in queste strutture sperimentano l’impegno sociale, la produ-zione creativa ed in molti casi anche le prime esperienze lavorative.

Sia chiaro, non chiediamo di essere più tutelati degli altri e non rifiutiamo a prescindere le forme di controllo sulle nostre attività: ma non è possibile che tutto questo si traduca in una messa in discussione delle fondamenta della nostra realtà.

e Sulle leGGenDeSui Controlli

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Page 36: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

“I circoli non sono sottoposti alle leggi come i pubblici esercizi”

Il carattere privato, di luogo non aperto al pubblico, del circolo determina

effettivamente alcune specificità come il non assoggettamento al regime autorizzatorio per

le attività. Peraltro ciò non è sempre vero: ad esempio, il divieto riguardante il fumo si

applica anche ai locali dei circoli, così come i parametri per la sicurezza

e l’incolumità delle persone.

e Sulle leGGenDeSui Controlli“A fare un

circolo si guadagnano un sacco di soldi”

Il carattere non lucrativo dell’associazione esclude la

suddivisione di utili: eventuali compensi per l’espletamento di

mansioni di servizio possono essere corrisposti solo nelle

forme consentite.

Leggende metropolitane sui circoli

“I circoli non pagano le tasse”

È vero in linea generale per quanto concerne le attività istituzionali,

purché siano riservate ai soci (con l’eccezione di alcune attività

fiscalmente rilevanti, come ad esempio la somministrazione

di pasti). “Il circolo può utilizzare solo il lavoro

volontario dei soci”Nulla vieta di prevedere compensi a

persone, soci e non, nelle forme consen-tite, che vanno dal lavoro dipendente al

contratto di collaborazione, per espletare mansioni e incarichi necessari per la

realizzazione delle attività e degli obiettivi

del circolo.

“Il bilancio di un circolo può essere

solo in pareggio”Non necessariamente, ma l’avanzo

di gestione deve essere destinato, su decisione dell’Assemblea dei soci,

ad usi compatibili con le finalità statutarie (migliorie alla sede,

reinvestimento in attività, beneficenza, ecc.)

“un circolo è sempre dotato

di una sede e di un bar”Esistono molti circoli che hanno il bar, come luogo di ristoro per i soci che ne

frequentano le attività; ma esistono anche molti circoli che sviluppano attività di

carattere tematico, che non hanno il bar e a volte neanche

una sede fissa.

“Buongiorno! Noi vorremmo aprire

un circolo...”Non si può “aprire un circolo”, perché un circolo non è un negozio o un bar,

ma nasce dall’iniziativa di cittadini che, senza fini di lucro, si associano per sviluppare un comune interesse,

quindi non ci sono “titolari” o “soci fondatori” (dotati cioè di

diritti e benefici particolari).

Essere affiliati all’Arci non è obbligatorio...In Italia, infatti, sono alcune decine le associazioni con finalità riconosciute dal Ministero dell’Interno che possono rilasciare af-filiazioni. Dal dicembre 2000 è inoltre in vigore la Legge 383 che istituisce le associazioni di promozione sociale, riconoscendo il va-lore sociale dell’associazionismo liberamente costituito e delle sue molteplici attività come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo. Legge che l’Arci ha fortemente voluto e nei cui regi-stri è presente fin dall’inizio.

...ma sicuramente da noi trovi sostegno, consulenze, servizi, consigli:- consulenze (legale, fiscale, associativa) sulla normativa in vigore- assistenza legale e relativa copertura assicurativa - convenzioni commerciali per gli acquisti - fondi di contributo per le attività innovative dei circoli- sostegno alla progettazione di attività culturali (musica, cinema,

corsi, ecc.)- informazione ai soci con il Vademecum e il sito web www.arcire.it

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Page 37: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

PremessaEsistono molte definizioni di bilancio sociale, e molti modi di costruirlo. In linea di massima, “il bilancio sociale è un documento pubblico rivolto agli interlocutori sociali che, direttamente o indirettamente, sono coinvolti nell’eser-cizio dell’attività. Destinatari del bilancio sociale sono, dunque, tutti gli stakeholder e la collettività in genera-le” (da Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale, Principi di redazione del bilancio sociale, Milano, 1998). Inoltre, “rappresenta la certificazione di un profilo etico, l’elemen-to che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comuni-tà di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio” (dal sito www.bilanciosociale.it). Infine, “il bilancio sociale è uno strumento in grado di provare che il fine dell’impresa non è solo quello di con-seguire per sé un vantaggio economico, ma anche quello della creazione e della ripartizione di valore aggiunto per la comunità nel rispetto delle norme e dei valori che la caratterizzano” (definizione dell’Istituto Europeo per il Bi-lancio Sociale).Sia il mondo dell’impresa che il no profit hanno da tempo iniziato a sviluppare modelli di valutazione e verifica per rendere quantificabile lo sviluppo dei processi che indi-rizzano la propria azione e con essi il livello di ricaduta sociale delle proprie attività. Colmando almeno in parte il vuoto esistente, l’Agenzia per le Onlus ha varato ufficial-mente nel febbraio 2010 le “Linee Guida per la redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit”, tut-tora non vincolanti ma che certamente costituiscono un passo avanti nell’ambito di una legislazione come quella italiana che tuttora, nonostante diversi tentativi, stenta a collocare in un unico quadro normativo coerente la grande varietà di modelli associativi esistenti.

In questa panoramica, anche una associazione come l’Arci, che pure vanta storia, diffusione territoriale, au-torevolezza, esperienza e capacità di elaborazione, non è ancora riuscita nell’impresa di elaborare un proprio mo-dello in grado di meglio spiegare e comunicare l’identità e l’essenza delle esperienza associative, o almeno dei suoi principali presidi geografici, ovvero i Comitati territoriali.Fa eccezione il Comitato Arci di Reggio Emilia, che già dal 1998 invece ha autonomamente voluto impostare un pro-prio modello di bilancio sociale, avvertendo l’urgenza di informare maggiormente e in modo più completo i propri referenti principali (i Circoli aderenti e di riflesso i soci dei Circoli stessi) ma anche di forgiare e utilizzare strumenti nuovi di interpretazione del proprio agire. Nel 2005 e nel 2007, l’Arci di Reggio Emilia ha inoltre proposto i risul-tati del proprio bilancio sociale (rispettivamente degli anni 2004 e 2006) in due pubblicazioni aperte e diffuse al pubblico, nella convinzione che la platea di riferimento dell’associazione non sia solo quella degli aderenti, collet-tivi o singoli che siano, ma - dato il ruolo di protagonista nella vita sociale e culturale della città e della provincia che le viene riconosciuto - l’intera comunità che abita e vive il territorio.Per essere uno strumento significativo, tuttavia, un bi-lancio sociale deve essere in grado di riportare attività, obiettivi, strategie e relativi risultati trasformandoli in dati numerici e quindi misurabili, sulla base di criteri che li rendano controllabili e ripetibili negli anni e quindi raf-frontabili, per consentire la costruzione di una sequenza storica attendibile.

Gli obiettiviLe linee guida e gli obiettivi principali che l’Arci di Reggio Emilia si è prefissa da diversi anni non sono sostanzial-mente mutati. Essi sono:• la tutela e la promozione della realtà associativa

delle proprie basi sul territorio• il mantenimento e il rafforzamento delle attività

consolidate e identitarie

• l’attenzione alle nuove prospettive con sviluppo di capacità di innovazione

• il miglioramento della visibilità esterna della pro-pria azione

• una elevata e crescente capacità di operare in part-nership con altri soggetti

Questi sono i principi di fondo che hanno ispirato la ste-sura del modello di bilancio sociale, con l’aggiunta di una serie di fattori caratteristici per permettere agli Organismi Dirigenti di valutare la capacità organizzativa e strutturale del Comitato. Pertanto, su questa base l’Arci di Reggio Emilia ha iniziato nel 1998 a produrre un proprio autonomo bilancio sociale, scegliendo in modo personalizzato e del tutto soggettivo una propria peculiare modalità di costru-zione di un modello, in assenza - pur dopo tanti anni che se ne dibatte - di uno praticato e praticabile nell’ambito dell’associazionismo di promozione sociale.Non vi si troveranno pertanto tutti gli elementi che di so-lito compongono un “classico” bilancio sociale, per una scelta di campo rispetto alle valutazioni ritenute più im-portanti e funzionali per il Comitato. Così come non se ne trovano altri per la mancanza o l’insufficienza di elementi fondati e attendibili di valutazione numerica sufficiente-mente oggettiva, avendo ritenuto opportuno produrre ed esaminare solo quei dati la cui quantificazione non sia aleatoria o meramente “sociopolitica”.Peraltro, l’obiettivo è quello di essere in grado di produrre, oltre ai dati da ripetere per il necessario raffronto, anche riflessioni differenziate da un anno all’altro, usando la lente d’ingrandimento per approfondire l’analisi su singoli settori o singoli aspetti dell’azione e della struttura del Comitato.

Gli indicatoriLa scelta degli indicatori è stata oggetto di una ricerca molto attenta, che peraltro nel tempo ha portato a diverse modifiche del modello iniziale. Di indicatori insomma ce ne potevano essere molti altri, ma sono stati scelti quelli ritenuti più significativi e comunque misurabili con qual-che tipo di strumento:• i numeri relativi all’insediamento associativo indivi-

duale e collettivo• la scomposizione progressiva dei dati riguardanti il

corpo sociale• il rapporto con i Circoli affiliati e le associazioni

aderenti• il rapporto con i componenti gli Organismi dirigenti

e con gli operatori• la visibilità esterna, sui media e fra la gente• il rapporto con il tessuto sociale complessivo• Gli indicatori utilizzati per questo bilancio sociale

sono essenzialmente di tre tipi:• finanziari, direttamente tratti dal bilancio econo-

mico corrente (fatturato, ripartizione per settori e capitoli, ecc.)

• numerici, di natura non finanziaria (il tesseramento, le riunioni, ecc.)

• statistici, da questionari o da gruppi di valutazione (rapporti interpersonali, partecipazione, motivazio-ne, ecc.)

Gli strumentiCome reperire i dati per comporre tabelle e sequenze nu-meriche relative agli indicatori scelti? Certamente, quelli su Circoli e soci sembrano i più semplici, ma solo se ci si ferma al dato quantitativo e complessivo. Perché, per ottenere tutti gi altri dati, occorre:• convincere i Circoli a rendere al Comitato le veline

delle tessere fatte• inserire pazientemente nel computer i dati (socio

per socio, Circolo per Circolo, anno dopo anno)• utilizzare un programma in grado di compilare

elenchi sfruttabili anche per usi pratici (tessere pre-stampate, libro soci dei Circoli, etichette per spe-dire notiziari, newsletter, vademecum, convocazioni di assemblee...)

• confrontare gli anni fra di loro per apprezzare le variazioni

• Anche il rapporto con i Circoli è apparentemente semplice da rendicontare, ma in realtà comporta:

• riportare e poi archiviare costantemente le infor-mazioni relative al contatto con ogni singolo Circolo

• classificare le riunioni svolte, gli argomenti affron-tati, le decisioni prese

• raccogliere ogni anno dai Presidenti, al momento del rinnovo dell’adesione, le informazioni principali relative al Circolo tramite la compilazione guidata di un questionario

La compilazione e la raccolta di questionari è anche alla base dei dati relativi alle percezioni dei Consiglieri e dei Presidenti di Circolo inerenti il loro rapporto con il Comi-tato.Dopo aver tratto, nella passata edizione di questa pub-blicazione, una serie di valutazioni sull’utilizzo delle ri-sorse proprie come volano delle esperienze innovative e dello sviluppo delle basi associative aderenti (i cosiddetti Fondi), nonché una prima analisi strutturale delle risorse umane (dipendenti, collaboratori, volontari) connesse al lavoro del Comitato, abbiamo proceduto quest’anno ad una visualizzazione più completa del bilancio economico ripartito per settori di lavoro e per capitoli (secondo la nuova impostazione approvata di recente dal Consiglio provinciale).Per quanto riguarda l’esterno, se il dato relativo alle visite e all’uso del sito web è di semplice reperimento perché fornito direttamente dal contatore ad esso collegato, più complicato è stabilire quante volte siamo presenti con nostre iniziative sulla carta stampata, in quanto questo comporta un attento servizio di ufficio stampa che con-trolli e documenti quotidianamente le fonti; per quanto riguarda infine il rapporto con la società civile diffusa, abbiamo ritenuto sufficientemente significativo riportare le opinioni espresse da alcuni dei principali stakeholder pubblici, associativi e privati, avendo cura di prendere in considerazione ogni volta anche interlocutori differenti dalle precedenti occasioni.

I risultatiUna selezione ragionata delle tabelle riportanti l’ela-borazione e l’incrocio di questi dati viene presentata e commentata (singolarmente o per gruppi omogenei) nelle pagine seguenti, mentre delle principali iniziative, attività, progetti del Comitato si rende invece conto a parte; infine chiude ancora una volta questa pubblicazione - ultima per ordine ma non certo per importanza - la folta appendice che siamo usi dedicare alla vetrina della compagine di Circoli e associazioni aderenti all’Arci di Reggio Emilia, una parte del patrimonio associativo nazionale molto importante, storicamente e non solo, perché in continua espansione, modifica ed evoluzione, anche problematica, in presa diretta con le difficoltà e le opportunità dei tempi che cambiano.Come già detto - ma giova senza dubbio ripeterlo - attrez-zarsi per il reperimento di dati attendibili è certamente la parte più impegnativa della costruzione del bilancio so-ciale, e comportano una attenzione costante ed un lavoro pressoché quotidiani; la “ricompensa” finale di questo sforzo implica però, oltre ai preziosi dati sui quali ragio-nare, anche l’acquisizione di un metodo di lavoro che, una volta diventato abituale, consente di indirizzare in modo più efficiente lo svolgimento dei servizi così come il più efficace dispiegarsi del rapporto associativo nel suo com-plesso.

Metodo di lavoro e lettura dei dati

Comitato Territoriale Reggio Emilia

Viale Ramazzini, 37 42124 Reggio EmiliaTel.0522 392137 Fax 0522 553432

e-mail: [email protected] - www.arcire.it

L’Arci di Reggio Emilia è iscritta all’Albo provinciale dell’Associazionismo.Progetto Grafico: Delicatessen

Illustrazione di copertina: Davide CastelluccioStampa: Tipografia Sanmartino, Reggio Emilia

Elaborazione a cura di:Federico A. Amico

Stefano BertiniRiccardo FaiettiPaolo Gallinari

Hanno inoltre collaborato:Daniele Catellani, Valentino Gazzini

Silvia Guareschi

Page 38: Bilancio Sociale 2010 Arci Reggio Emilia

Bilancio Sociale 2010

NON FARE A MENO.VOGLIAMO FARE.

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