Bilancio missione 2011

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Bilancio Sociale e di Missione 2011 Bilancio Sociale e di Missione 2011 Bilancio Sociale e di Missione 2011

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Bilancio missione 2011

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S. Spirito - Fondazione Montel Azienda Pubblica di Servizi alla Persona

Sede legale: Via Marconi n. 4 - 38057 Pergine Valsugana (TN) Tel. 0461/53 10 02 Fax 0461/53 29 71 www.apsp-pergine.it E-mail: [email protected] Sedi operative: Struttura Via Pive Via Pive n. 7 - 38057 Pergine Valsugana (TN) Struttura Via Marconi Via Marconi n. 55 - 38057 Pergine Valsugana (TN) Il presente documento, scaricabile liberamente all’indirizzo www.apsp-pergine.it, può essere richiesto in forma cartacea all’indirizzo e-mail: [email protected] o telefonando al nr. 0461/531002.

Stampa: Grafica Pasquali s.n.c. - Fornace - Pergine Valsugana (TN)

100 volontari

262 dipendenti

750 trattamenti odontoiatrici

2.363 trattamenti fisioterapici

81.320 giornate occupazione posto letto

152.971 pasti

11.420.159 valore della produzione

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Questo documento rappresenta il Bilancio Sociale e di Missione 2011. Obiettivi Offrire uno strumento pratico e puntuale a tutti coloro che si relazionano con la nostra realtà e a quanti desiderano conoscere la struttura, i servizi, gli obiettivi e i progetti della Santo Spirito. L’edizione del 2011 si colloca in un percorso iniziato nel 2008, con la prima edizione del Bilancio Sociale, che ha portato negli anni ad una evoluzione del documento arrivando oggi ad identificare con più precisione le informazioni nonché migliorare la veste grafica. Contenuti * Un’organizzazione di persone - in questa prima parte viene delineata l’identità dell’Azienda, la mission, la storia, il governo, l’organizzazione e gli interlocutori. Ampio

spazio viene dato al personale e alla formazione. * Un’offerta calibrata sulla persona - nella seconda parte vengono identificati e descritti i servizi che offre la Santo Spirito e i risultati ottenuti nel 2011. * La dimensione sociale - in questa parte si rendiconta l’attività messa in campo dalla Santo Spirito sia all’interno della struttura che all’esterno, con il coinvolgimento di

una risorsa molto preziosa: i volontari. * Il valore creato e la restituzione agli stakeholder - nella quarta parte sono forniti in modo sintetico gli aspetti economico-finanziari con una particolare attenzione al

controllo di gestione. * Il rispetto degli impegni assunti - in questa parte si evidenziano gli obiettivi e i risultati raggiunti che hanno caratterizzato la gestione. * Preparare il futuro - nella sesta parte sono riportati i nuovi progetti e le aspettative per il futuro. Periodo di riferimento Questa edizione del Bilancio Sociale e di Missione si riferisce all’anno 2011. Come per le rendicontazioni precedenti, anche quest’anno abbiamo cercato di confrontare i dati del 2011 con i dati degli anni precedenti. Gruppo di lavoro La realizzazione è stata progettata dal Comitato Editoriale, composto dal dott. Bertoldi Giovanni (Direttore), Bolgia Cristina (Responsabile Qualità), Cestari Fabrizio, Meneghini Giovanna e Zuccatti Andrea Comunicazione Una versione del Bilancio Sociale e di Missione 2011 è scaricabile dal sito www.apsp-pergine.it Per la predisposizione del documento sono state seguite le linee guida predisposte da CSV.net.

Nota metodologica

Perché il Bilancio Sociale e di Missione, 4 Presentazione, 5 Prima parte Un’organizzazione di persone

La storia, 6 I principi fondamentali, 7 La mission, 7 Carta d’identità, 8 Insieme per invecchiare bene, 10 Carta dei valori, 12 Governance, 14 I portatori di interesse, 16 Le risorse umane, 18

Seconda parte Un’offerta calibrata sulla persona

Servizi residenziali, 31 Servizi semiresidenziali, 36 Servizi domiciliari e alberghieri, 36 Servizi ambulatoriali, 37 Servizi informativi consulenziali, 38 Servizi di supporto, 39

Terza parte La dimensione sociale

Le attività e i progetti, 40 Il volontariato, 42 La comunicazione, 44

Quarta parte Il valore creato e la restituzione agli Stakeholder

Stato patrimoniale, 46 Conto economico, 46 Le risorse economiche, 48 Il risultato di gestione, 49 I fornitori, 50 La retta, 51

Quinta parte Il rispetto degli impegni assunti

Monitoraggio, verifica e valutazione, 52 Bilancio Sociale e di Missione, 53 Provider di formazione, 53 Q&B - l’arte della qualità della vita nelle strutture, 54 Clima aziendale, 56

Sesta parte Preparare il futuro

Gli obiettivi strategici, 60 I progetti 2011, 60 I progetti 2012, 61

Settima parte Migliorare valutandoci Questionario di gradimento, 63

Sommario

Il Bilancio Sociale e di Missione costituisce il principale documento che l’Azienda utilizza per rendiconta-re l’attività effettuata nel corso dell’anno, nell’ottica di una maggiore trasparenza nei confronti dei principali stakeholder. Il Bilancio come strumento: di trasparenza e comunicazione utilizzato nei confronti di tutti coloro che si relazionano con l’organiz-

zazione. Favorisce la partecipazione e il dialogo tra l’Azienda e gli stakeholder, limitando i comporta-

menti opportunistici;

di gestione in quanto fornisce indicazioni gestionali e strategiche che possono essere elemento di rife-

rimento delle scelte aziendali. Permette al personale di conoscere gli obiettivi e i valori dell’azienda

rafforzando la motivazione e il senso di appartenenza all’organizzazione e la cultura aziendale, mi-

gliorando gli aspetti partecipativi nella gestione dell’azienda;

che permette la verifica istituzionale misurando la coerenza tra input iniziali, ossia la missione, e gli

output finali di gestione, ossia i risultati;

che migliora la coesione sociale e permette la lettura della realtà istituzionale dell’impresa.

Il nostro obiettivo è quello di definire, anno dopo anno, in un ottica di miglioramento continuo, un bilancio

il più possibile chiaro, coerente ed utile.

Buona lettura.

“Il bilancio sociale è l’esito di un

processo con cui l’amministrazione

rende conto delle scelte, delle

attività, dei risultati e dell’impiego di

risorse in un dato periodo, in modo

da consentire ai cittadini e ai diversi

interlocutori di conoscere e

formulare un proprio giudizio su

come l’amministrazione interpreta e

realizza la sua missione istituzionale

e il suo mandato” .

(Ministero dell’Interno, 2007).

Bilancio Sociale

Perché il Bilancio

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Presentazione

… dal curare al prendersi cura

È lo slogan che apre la home page del nostro sito internet. Da anni la Santo Spirito ha fatto della comunicazione uno dei principali fattori di qualità e trasparenza della pro-pria azione gestionale ed amministrativa. Se da un lato si mira, attraverso la costante implementazione del sistema di accredita-mento istituzionale, della certificazione di qualità e del modello di eccellenza Q&B UPI-PA, alla qualità e benessere della vita dei residenti, dall’altro, attraverso i diversi canali comunicativi, si tende a garantire sempre la massima informazione di ciò che l’Azienda oggi rappresenta per la comunità di riferimento . Il bilancio sociale e di missione, ormai arrivato alla quarta edizione, rappresenta la for-ma più nobile e completa di rendicontazione sociale quale strumento di verifica del pro-prio operato sia sotto l’aspetto economico che sociale. Marco Casagrande - Presidente Giovanni Bertoldi - Direttore Generale

Bilancio Sociale e di Missione 2011

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L'Ospedale Ricovero di S. Spirito ebbe origine nel secolo XIV dalla Società dei Lavoratori delle Miniere. Nel 1423 Ermanno fu Zanino lasciò con suo testamento alla Fradaglia dei lavoratori “un letto fornito per collocarvi un povero artista infermo”; nello steso anno la moglie assegnò uno stabile con annessa una ca-sa diroccata, collocato nell’attuale Piazza Gavazzi di Pergine Valsugana, dove venne aperto anche un reparto maternità. Nel 1508 fu elevato con bolla del Pontefice Giulio II a pubblico nosocomio e aggregato al grande ospedale di S. Spirito di Roma, da cui prese il nome. Sin dall'origine l'Istituzione ebbe diversi benefattori che sono ricordati nell'albo apposto all'entrata dell'attuale struttura di via Pive. Nel 1959 la Signora Montel Luisa in Gentilini lasciò con testamento a favore del Comune di Pergine Valsugana il Palazzo Montel a Pergine Valsugana, vincolandone la destina-zione a scopi di pubblica utilità, preferibilmente come ricovero di anziani bisognosi di assistenza. Il vec-chio edificio di Piazza Gavazzi dovette essere abbattuto e la sede dell'Ospedale fu trasferita nel Palazzo Montel. Nel 1975 l'Ospedale fu dotato dell'attuale struttura di via Pive costruita nel vasto orto-giardino an-nesso al Palazzo Montel. La struttura fu completata nel 1978 anche grazie ai contributi di vari Enti quali Stato - Provincia - Comune - Cassa Rurale e ASUC di Pergine, nonché grazie ai lasciti di Sartori Maria e Moser Lina. Palazzo Montel, rimasto così inutilizzato, fu trasferito in proprietà al Comune di Pergine Valsugana in os-sequio alle disposizioni testamentarie, riservando il diritto di usufrutto sulla casetta di nuova costruzione annessa al Palazzo e su alcuni locali a pianterreno. A partire dal 1985 la struttura di via Pive ha subito significativi interventi di ristrutturazione ed ampliamento che hanno permesso la realizzazione di ampi spazi comuni nonché il miglioramento della qualità complessiva dei servizi offerti. Nel 2002 viene inaugurata ed aperta la nuova struttura residenziale di via Marconi dotata di moderne tec-nologie e maggiormente rispondente ai più recenti e moderni standard strutturali. Nel 2010 viene ultimata la struttura per servizi generali che, collegata alle due residenze attraverso sotto-passi pedonali, completerà l’opera di ammodernamento dell’Istituzione per la creazione di una moderna cittadella dell’anziano e dei servizi alla persona.

LA STORIA

L’identità

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Centralità della persona e della produzione di utilità sociale nell’erogazione dei servizi Integrazione con i servizi territoriali pubblici e privati Strumentalità dell’organizzazione rispetto al conseguimento delle finalità istituzionali Distinzione tra poteri di indirizzo e programmazione e poteri di gestione Massima flessibilità delle forme organizzative e gestionali Valorizzazione e sviluppo delle competenze professionali Orientamento al cliente e al miglioramento continuo Efficacia, efficienza ed economicità gestionale

I PRINCIPI FONDAMENTALI

Nel 1833 i coniugi Fortunato Montel e Ca-terina Tecini, diedero vita, con il concor-so dei fratelli Montel, alla Ditta Montel con filanda della seta e negozio annesso. A seguito della crisi bacologica e del mer-cato sericolo, soppiantato dalla diffusio-ne dei tessuti in "bombace" (cotone), due figli maschi di Fortunato e Caterina la-sciarono Pergine per intraprendere all'e-stero attività di tipo preindustriale e im-prenditoriale. Nella casa di famiglia rimase tuttavia l'ul-timogenito Francesco, dottore in legge e padre di Luisa, insigne benefattrice della comunità di Pergine. La famiglia si distin-se per numerose opere filantropiche in favore della chiesa, della Congregazione di carità e dell'Ospedale di Pergine.

La famiglia Montel

"Personalizzazione, differenziazione e diversificazione dei servizi nell’ambito dell’integrazione so-cio-sanitaria e della continuità della presa in carico dell’utente" rappresenta la mission e la strategia aziendale che viene esplicata attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi:

• passaggio da un’organizzazione mono-servizi ad una organizzazione pluri-servizi; • continuità della presa in carico mediante l’offerta di servizi ambulatoriali, semiresidenziali e

residenziali; • equilibrio economico di bilancio; • collaborazione con altre A.P.S.P. e con istituzioni, organizzazioni e associazioni presenti sul

territorio; • formazione continua del personale anche attraverso FAD (Formazione a distanza) e FSC

(Formazione sul campo); • benessere organizzativo; • coinvolgimento della famiglia e della comunità; • soddisfazione del cliente.

LA MISSION

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SERVIZI RESIDENZIALI

Sono stati creati per garantire le funzioni proprie del nucleo famigliare. Rispondono al bisogno, primario e indispensabile, di vivere in un luogo che sia al tempo stesso accogliente ed efficiente. Le nostre strutture forniscono il massimo comfort assistenziale e sanitario alla persona che si trova in una condi-zione di non autosufficienza temporanea o permanente. La salvaguardia dei bisogni fondamenta-li dell'individuo è obiettivo di primaria importanza della nostra azienda. I nostri servizi soddisfano queste necessità con cura ed attenzione, rispondendo a requisiti di personalizzazione, rispetto e umanizza-zione. Le strutture sono dotate di servizi specifici di natura sociale e sanitaria e di personale qualificato per l’assistenza diretta e per le attività di tempo libero e di animazione.

SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

E' sempre crescente la richiesta da parte dei cittadini anziani di rimanere nella propria abitazione nono-stante le difficoltà legate alla non autosufficienza. Per questo viene data la possibilità di usufruire dei ser-vizi della nostra azienda in regime semi-residenziale cioè continuando a vivere nella propria abitazione. I servizi semi-residenziali sono diretti a garantire la permanenza della persona nella propria ca-sa tramite prestazioni ed attività volte ad integrare funzioni proprie del nucleo familiare. In relazione alla tipologia degli utenti, essi possono realizzare attività riabilitative, attività socio-educative, attività di addestramento, formazione e lavoro finalizzato all'acquisizione di competenze ed abilità atte a garantire l'integrazione sociale. Tali servizi possono integrare gli interventi di assistenza domiciliare ed essere luo-go di incontro sociale, culturale, ricreativo e di ristoro.

SERVIZI AMBULATORIALI

L'apertura di alcuni servizi di carattere ambulatoriale all'esterno mira all'integrazione della nostra Azien-da nel tessuto sociale della comunità. La nostra struttura si apre anche agli utenti esterni e fornisce alcuni preziosi servizi in convenzione con l'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Tra i servizi forniti alla comunità ci sono quello di recupero e rieducazione funzionale, che si esplicita nella fisioterapia per

CARTA D’IDENTITA’

Prima parte: L’identità

Lo Statuto

L’Azienda ispira la propria azione nel rispetto dei principi di uguaglianza, im-parzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione, efficienza ed efficacia promuovendo gli atti necessari alla loro affermazione. L’Azienda è al servizio della persona; a tal fine orienta la propria attività al rispetto della dignità della persona e alla garanzia del principio di riservatez-za. Garantisce adeguatezza, flessibilità e personalizzazione degli interventi, nel rispetto delle scelte dei destinatari e delle loro famiglie, promuovendo e per-seguendo il miglioramento della qualità della vita. L’Azienda, per la sua natura pubblica e in continuità con le finalità delle I.P.A.B. da cui deriva, opera per il mi-glioramento della qualità della vita, del benessere e della convivenza sociale e per la piena inclusione ed integrazione sociale di tutte le componenti della co-munità, ivi comprese le risorse umane impiegate per l’erogazione dei servizi impegnandosi nella valorizzazione del lavoro “di cura”, nell’aggiornamento e nella formazione e nella promozione di iniziative di studio e ricerca. (art. 3)

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utenti esterni e il servizio di assistenza odontoiatrica. Le prestazioni vengono effettuate rispettiva-mente dai fisioterapisti dipendenti dell'APSP e da personale medico/odontoiatrico convenzionato. E' pre-sente, inoltre, un progetto di prevenzione sanitaria, denominato "Occhio alla salute", con l'obiettivo di promuovere l'opera di prevenzione delle complicazioni legate all'ipertensione arteriosa e al diabete.

SERVIZI DOMICILIARI E ALBERGHIERI

Sono servizi destinati a persone anziane autosufficienti o con un parziale grado di compromissione, che vivono a domicilio. Grazie alla polifunzionalità dei servizi erogati ci si pone come punto di riferimento per tali persone, affiancandole nell'adempimento di alcune mansioni della vita quotidiana.

SERVIZI INFORMATIVI E CONSULENZIALI

Sono un utile sportello al cittadino. Vengono fornite importanti informazioni legate a tematiche socialmen-te sensibili. La nostra azienda si apre verso il territorio e fornisce informazioni riguardanti gli aspetti della legalità, dell'assistenza, della formazione.

SERVIZI DI SUPPROTO

Hanno la finalità di fornire al cittadino la possibilità di fruire di spazi della nostra struttura. Agli enti pubblici o privati, alle associazioni con o senza fini di lucro e ai privati cittadini viene data la possibilità di utilizzare gli attrezzati spazi delle nostre strutture, che bene si prestano a numerose iniziative culturali, sociali e for-mative.

Bilancio Sociale e di Missione 2011

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Noi firmatari di questo appello siamo consapevoli che l’invecchiamento non è una malattia, ma un’espe-rienza, unica per ciascuno, comune a moltissimi e condivisa con i propri cari. Per questo motivo ci impe-gniamo perché questa esperienza possa essere vissuta da tutti nel modo migliore, facendo leva sulle risor-se e le opportunità di ciascuno e sulla solidarietà della comunità. Chiediamo quindi a tutti i responsabili della programmazione politica dei servizi agli anziani di riconosce-re, rispettare ed applicare nella loro attività i seguenti principi e valori, in cui ci riconosciamo come perso-ne … Chiediamo inoltre a tutti coloro, che - come noi - desiderano poter invecchiare bene, di unirsi a questo nostro appello.

I servizi per gli anziani e per l’invecchiamento sono un bene pubblico primario in una società civile at-tenta ai bisogni di tutti. Devono quindi essere organizzati come servizi della comunità e per la comuni-tà, accessibili a tutti secondo criteri di equità, e non come prestazioni individuali che ciascuno può acquistare solo in base alle proprie capacità economiche.

Le persone che invecchiano, diventano gradualmente non autosufficienti e sviluppano una dipendenza dagli altri e dalla comunità, hanno diritto ad un supporto ed una assistenza globale e individualizzata, che le consideri nella loro personalità complessiva, con le loro risorse e non solo con i loro deficit.

È impegno e obbligo di tutti, di fronte all’invecchiamento della società nel suo complesso, garantire la continuità e la sostenibilità nel tempo delle risposte al problema della non autosufficienza, anche tro-vando la giusta integrazione tra intervento pubblico, forme di assicurazione e di mutualità, intervento degli interessati e dei loro cari, coerentemente con i principi della equità, responsabilità e sussidiarietà.

E’ necessario rompere l’isolamento sociale e relazionale in cui si trovano oggi gli anziani, ammorbidendo le differenze culturali tra le nuove generazioni e le vecchie, riducendo la loro esclusione sociale dovu-ta all’allontanamento dalla vita attiva e partecipativa, restituendo così maggior dignità al tempo, alle

INSIEME PER INVECCHIARE BENE

Prima parte: L’identità

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relazioni, alle volontà e ai desideri delle persone di ogni età. Perciò ci impegniamo a promuovere la coo-perazione tra generazioni, la restituzione del patrimonio esperienziale e culturale degli anziani verso le giovani generazioni insieme all’innovazione e creatività di questi per contribuire insieme a sviluppare una società più vivibile.

E’ e sarà nostro impegno fare in modo che le strutture fisiche di servizio semiresidenziale e residenziale per gli anziani non siano concepite come “depositi”, dove le persone vengono prese in custodia per cu-rarne le malattie e prolungarne la sopravvivenza senza vitalità, ma come luoghi di abitazione e di vita, dove le persone trovino un ambiente protetto capace di aiutarle a superare le proprie limitazioni e re-cuperare la propria vitalità e la propria capacità di relazione. Desideriamo che le strutture di assistenza agli anziani si trovino in tutti i sensi “nel cuore della comuni-tà”: fisicamente e geograficamente al centro, facilmente raggiungibili e permeabili, ma anche cultural-mente e politicamente tra le priorità della comunità stessa, come attenzione e come supporto per il loro corretto funzionamento.

Ci impegniamo a coinvolgere le comunità in cui operiamo nella promozione della qualità della vita e del benessere della persona che, per noi, passano dal rispetto della dignità e dei valori di ciascuno, dalla sua autorealizzazione, dalla salute e dal benessere fisico e mentale, dalla socialità, dell’affettività, dalla libertà e dalla partecipazione attiva, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, compresa la forma-zione permanente di tutti gli attori coinvolti e, più in generale, della comunità locale.

Vogliamo essere parti attive del processo di rimodulazione dei servizi per offrire alle comunità locali sistemi di presa in carico efficienti, efficaci, sostenibili e tesi all’accompagnamento dell’anziano in una logica preventiva e non ripartiva, perché con il supporto e la vicinanza della comunità, tutti possano davvero invecchiare bene.

Trento, 27 ottobre 2011

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CARTA DEI VALORI—Gli impegni del modello Q&B

Prima parte: L’identità

Rispetto è … possibilità di vedere ri-conosciuti dall’organiz-zazione il rispetto dei tempi e ritmi di vita per-sonale, degli spazi pri-vati, della privacy e del-la riservatezza dei dati, della dignità della per-sona e dei suoi valori.

Autorealizzazione è … possibilità di attuare an-cora concretamente le proprie aspirazioni, de-sideri, passioni, stili di vita e sentirsi appagati e soddisfatti di ciò, su-perando ove possibile gli ostacoli derivanti dal-la non autosufficienza.

Operosità è … possibilità di vedere espresse, promosse e valorizzate le capacità, le attitudini, le abilità, le competenze del resi-dente nell’agire quoti-diano e nella gestione del tempo libero.

Affettività è … possibilità di mantenere e sviluppare relazioni affettive ed emotive au-tentiche anche all’inter-no della residenza sia con persone, che con oggetti personali ed ani-mali significativi.

Interiorità è … possibilità di fruire di occasioni, spazi e servi-zi adeguati per il racco-glimento spirituale (nel rispetto del pluralismo religioso), per riflettere sul sé ed il senso della vita anche affrontando l’esperienza della morte

Comfort è … possibilità di fruire di un ambiente fisico nel qua-le la persona vive ed opera in grado di coniu-gare le proprie esigenze personali e vita comuni-taria con particolare at-tenzione alla dimensio-ne familiare.

Rendere misurabile ciò che è importante aggiornando periodicamente il modello di valutazione e perfezio-nando gli indicatori. Valorizzare e far crescere la capacità degli enti di auto valutare la qualità del proprio lavoro nel modo più obbiettivo possibile, considerando fattori ed elementi soggettivi e difficili da valutare, attraverso una supervisione della auto valutazione. Promuovere la partecipazione degli anziani residenti alla valutazione ed al miglioramento dei servizi, individuando idonee forme di coinvolgimento dei loro cari nei casi in cui essi non possano più partecipare attivamente. Riconoscere il contributo fondamentale di tutto il personale delle strutture nella realizzazione di un clima di effettiva accoglienza e qualità della vita degli anziani residenti, coinvolgendo il personale nella autovalutazione e nella restituzione degli esiti. Facilitare la conoscenza reciproca, la cooperazione in rete e la diffusione delle migliori esperienze tra i

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Bilancio Sociale e di Missione 2011

Umanizzazione è… possibilità di essere ac-colti nella propria globa-lità con una presa in carico attenta all’ascol-to, alla personalizzazio-ne degli interventi ed alla dimensione umana e relazionale dell’assi-stenza.

Socialità è … possibilità di trovarsi inseriti in un contesto sociale e comunitario aperto verso l’esterno e permeabile dall’esterno, nel quale mantenere la comunicazione e lo scambio con la comuni-tà di riferimento.

Salute è … possibilità di fruire di azioni di prevenzione, cura e riabilitazione ero-gate da personale pre-parato, personalizzate ed integrate nel conte-sto di vita quotidiano, evitando forme di acca-nimento.

Libertà è … possibilità di agire e muoversi liberamente entro limiti di rischio ra-gionevoli e correlati alla proprie capacità resi-due, esercitando la li-bertà di scelta nel ri-spetto delle regole della civile convivenza.

Gusto è … possibilità di fruire di un servizio ristorazione con un’alimentazione sana, completa, varia e gusto-sa, adeguata alla libertà di scelta e alle condizio-ni di salute senza ec-cessive restrizioni, col-legata alle tradizioni ali-mentari del luogo.

Vivibilità è … possibilità di vivere in un luogo caldo, accogliente, confortevo-le, pulito, con un’atmosfera stimolante e rispettosa delle esigenze dei residenti e del contesto della vita comunitaria.

soggetti aderenti, attraverso il coinvolgimento diretto, reciproco e paritetico di loro rappresentanti nelle vi-site di valutazione. Porre le premesse per un confronto costante, nel tempo e tra enti, dei risultati di quali-tà raggiunti annualmente dai singoli soggetti aderenti e dal sistema nel suo complesso, per apprendere dall’esperienza e valorizzare l’attività di tutti. Favorire l’attivazione e il mantenimento di una tensione con-stante verso il miglioramento continuo che sia di stimolo e di confronto per gli enti in un clima di confronto cooperativo piuttosto che di competizione reciproca. Dare valore e visibilità alle migliori prassi ed alle spe-rimentazioni innovative. Creare una cultura dell’integrazione tra gli aspetti sociali e sanitari dei servizi agli anziani che sappia partire anche dalle risorse e non solo dai problemi di cui essi sono portatori. Fare in modo che i Fattori di Qualità della Vita e del Benessere degli anziani residenti in RSA siano costantemen-te considerati come un elemento guida nelle decisioni organizzative degli enti aderenti, ma anche dei sog-getti regolatori, mantenendo alto l’impegno di tutti a realizzarli al livello più elevato possibile.

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GOVERNANCE

Prima parte: L’identità

Il Consiglio di Amministrazione è l’organo di indirizzo, di programmazione e di controllo dell’azio-ne amministrativa e gestionale dell’Azienda. Provvede a fissare gli obiettivi strategici ed assume le deci-sioni programmatiche e fondamentali dell’Azienda e verifica la rispondenza dei risultati della gestione alle direttive generali impartite. Il Consiglio di Amministrazione è composto da 7 membri compreso il Presidente, nominati dalla Giunta Provinciale di Trento su designazione motivata da parte del Sindaco del Comune di Pergine Valsugana. Il Presidente è il legale rappresentante dell’Azienda e la rappresenta in giudizio, previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione. E’ sostituito nel caso di assenza o impedimento dal Vicepresidente. Egli assicura con la sua opera la vigi-lanza sul buon andamento istituzionale e l’unità di indirizzo dell’Amministrazione nei confronti degli enti titolari della competenza socio-assistenziale e socio-sanitaria e della comunità locale di riferimento. Il Direttore Generale è la figura dirigenziale apicale dell’Azienda. Sovrintende all’attività dei dirigenti, è capo del personale e dirige i servizi dell’Azienda, organizzando autonomamente le risorse umane, fi-nanziarie, strumentali e di controllo. E’ responsabile della gestione amministrativa, tecnica, economica, finanziaria e socio-assistenziale della medesima, nei limiti delle risorse, delle direttive e degli obiettivi assegnati dal Consiglio di Amministrazio-ne. L’Organo di Revisione collabora con il Consiglio di Amministrazione nella sua funzione di controllo, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione dell’Azienda e attesta la corri-spondenza del bilancio di esercizio alle risultanze della gestione redigendo apposita relazione accompa-gnatoria.

Presidente

Marco Casagrande

Consiglio di Amministrazione

Maurizio Berti

Luciano Biasi

Rodolfo Franzoi

Gerardo Lazzeri

Carla Sartori

Daria Zampedri

Revisore dei conti

Giulio Dalmaso

Direttore Generale

Giovanni Bertoldi

Il Consiglio di Amministrazione

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LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

AREA DIREZIONALE

DIRETTORE GENERALE DIRETTORE SANITARIO

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SEGRETERIA GENERALE

PERSONALE

CONTRATTI, APPALTI E FORNITURE

CONTABILITA’ E BILANCIO

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FORMAZIONE

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SERVIZIO MEDICO

COORDINAMENTO

UNITA’ OPERATIVE INTERNE

SPECIALISTI

SERVIZI AMBULATORIALI

EQUIPE DI NUCLEO

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La Santo Spirito è una realtà che dialoga e si confronta con numerosi enti, istituzioni, soggetti pubblici e privati. Ogni interlocutore è coinvolto in misura diversa, a seconda del suo ambito di interesse e di relazio-ne con la Santo Spirito. Tra gli stakeholder principali rientrano, oltre agli Ospiti residenti e i loro familiari, il personale dipendente e tutti i collaboratori dell’Ente che attraverso il loro lavoro quotidiano e la loro pro-fessionalità contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi fissati annualmente dall’Amministrazione, che rispondono al bisogno di assistenza e qualità della vita espresso dagli utenti.

I PORTATORI D’INTERESSE

Prima parte: L’identità

I portatori di interesse (stakeholder) sono “soggetti” che hanno con l’azienda relazioni significative e i cui interessi sono a vario titolo coinvolti nell’attività dell’azienda per le relazioni di scambio che intrattengono con essa o perché ne sono significativamente influenzati.

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COOPERAZIONE RECIPROCA PERGINE - C.R.P. Servizi rivolti alla cittadinanza: Il notaio informa, Sportello badanti e Occhio alla salute. www.cr-pergine.net

PATNERSHIP ISTITUZIONALI

PATNERSHIP STRATEGICHE

eTour s.r.l. Atelier di progettazione partecipata dell'innovazione. Progetto complessivo di comunicazione web. www.etour.tn.it

Progetto CARE In collaborazione con le A.P.S.P. di Levico, Civica di Trento, Mezzolombardo, Bezzecca e Malè Obiettivo: confronto sull’Alzheimer: Residenze ed Esperienza. Definizione delle “best practies” nell’assi-stenza in RSA delle persone con morbo di Alzheimer.

Progetto CONTROLLO DI GESTIONE In collaborazione con A.P.S.P. “Clementino Vannetti” di Rovereto, Casa Laner di Folgaria e APSP Giaco-mo Cis di Ledro-Bezzecca. Obiettivo: si propone la progettazione e l’implementazione di un sistema di controllo di gestione e control-lo strategico comune tra A.P.S.P. tale da permettere il confronto continuo e sistematico tra le aziende dei dati economico-gestionale e dei modelli di gestione dei servizi.

Progetto CAAV - Centrale Acquisti Alta Valsugana In collaborazione con A.P.S.P. Levico Terme e Roncegno Terme. Obiettivo: costituire un'unica centrale di acquisti (un unico ufficio economato a servizio delle tre A.P.S.P).

Presso la Santo Spirito è istituito un “Comitato dei familiari degli Ospiti”, comitato senza scopo di lucro e finalità politiche, che si prefigge unicamente la tutela e la salvaguardia dei diritti e degli interessi degli Ospiti. Possono essere soci del Comitato tutti coloro che siano ospiti, parenti, familiari o referenti di un Ospite dalla Santo Spirito. Possono inoltre essere soci anche gli utenti esterni che fruiscono dei servizi della struttura. I soci sono riuniti in Assemblea ordinaria almeno una volta all’anno ed è compito della stessa approvare il resoconto redatto dal Cassiere. L’Assemblea procede alla nomina del Direttivo, scegliendo fino a sette membri che rimangono in carica per un anno. L’organo Direttivo elegge tra i suoi componenti il Presidente, il Vicepresidente e il Segretario-cassiere. Le riunioni del Direttivo sono aperte a tutti i soci, che possono partecipare senza diritto di voto.

(Estratto dallo Statuto)

C.F.O.

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LE RISORSE UMANE

Le risorse umane (personale) rappresentano il principale fattore produttivo a disposizione dell’Azienda. Con i suoi 262 dipendenti, la Santo Spirito è la principale Azienda del perginese dal punto di vista occupa-zionale e lavorativo. Il 74,55% del Bilancio è dato dalla voce costo del personale. L’80% delle risorse umane è di sesso femminile e solo il 20% sono maschi. L’età media dei dipendenti è di 42 anni, con un’anzianità media di servizio di 10 anni e 5 mesi. Il 73% del personale è assunto con contratto a tempo indeterminato e solo un 27% ha un contratto a tem-po determinato. I contratti part-time incidono per il 39% sul totale. Nel corso del 2011 sono state effettuate 105 assunzioni di cui 13 a tempo indeterminato e 92 a tempo de-terminato. Nel corso dell’anno si sono registrati 9 infortuni (per un totale di 77 giorni di assenza). I giorni medi di assenza per malattia sono stati 6,39.

Prima parte: L’identità

18

I PARAMETRI PROVINCIALI

Tipologia personale Parametro PAT Dotazione effettiva Scostamento

Assistenza medica 1,25 1,63 + 0,37

Coordinamento 2 4 + 2

Assistenza generica alla persona 97,63 121,55 + 23,92

Assistenza infermieristica 22,27 26,77 + 4,5

Attività di animazione 3,56 8 + 4,44

Assistenza riabilitativa 4,27 4,70 + 0,43

Assistenza riabilitativa per esterni 0,77 0,77 ==

Annualmente la Giunta Provinciale, con proprie direttive, definisce quali sono i parametri di personale e il finanziamento alle R.S.A. La Santo Spirito, al fine di garantire sempre la miglior qualità e benessere del-la vita dei propri Ospiti, ha adeguato tali parametri alle proprie esigenze e alle esigenze degli Ospiti ga-rantendo i seguenti minuti giornalieri pro-capite di assistenza:

I profili professionali

1 Direttore Generale

1 Medico

5 Funzionari

2 Collaboratore amministrativo

1 Educatore professionale

6 Fisioterapisti

31 Infermieri professionali

3 Assistenti amministrativi

2 Coadiutori amministrativi

5 Cuochi specializzati

5 Aiuto cuoco

3 Operatori di animazione

1 Coordinatore serv. guardaroba

1 Operaio specializzato

1 Operaio qualificato

140 O.S.S.

15 O.S.A.

36 Ausiliari

3 Addetti ai servizi ausiliari di cucina

Bilancio Sociale e di Missione 2011

Il minutaggio complessivo per Ospite residente:

19

Prima parte: L’identità

Il 58% del personale impiegato ha un’anzianità anagrafica superiore ai 41 anni. E’ chiaro che con il con-temporaneo allungamento dell’età anagrafica e lavorativa sarà impegno della Santo Spirito promuovere azioni formative e a tutela del lavoro pensando in anticipo al ricambio generazionale.

LE FASCE D’ETA’

La territorialità è un elemento che contraddistingue da sempre la Santo Spirito. Il 93% del personale pro-viene dalle zone identificabili come Comunità di Valle. Ciò rappresenta un forte radicamento territoriale dell’Istituzione e allo stesso tempo una storica attenzione della comunità alle tematiche sociali ed assistenziali.

LA PROVENIENZA DEL PERSONALE

20

Nel corso dell’anno si sono registrate nr. 430 domande di assunzione, pari a nr. 1,17 domande al giorno, segno da un lato della crisi economica e dall’altro del ruolo anche economico e lavorativo della Santo Spi-rito riconosciuta quale azienda solida e in grado di garantire stabilità e qualità lavorativa.

ANZIANITÀ DI SERVIZIO

Bilancio Sociale e di Missione 2011

Il personale con anzianità di servizio superiore ai 10 anni incide maggiormente nei servizi generali: cuci-na 56%, servizio lavanderia-guardaroba 20%, servizio manutenzione 4%, servizio parrucchiera 12%, altri servizi 8%. Il servizio più giovane è rappresentato dalla fisioterapia con 4,10 anni di media di anzianità. In generale il 55% del personale ha un’anzianità di servizio inferiore ai 10 anni. Solamente il 3,82% (pari a nr. 10 dipendenti) ha più di 30 anni di anzianità (10% servizio amministrativo, 50% servizio assistenza, 10% servizio animazione e 30% servizi generali).

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IL CONTRATTO

Prima parte: L’identità

Settore FULL T. PART T. Amministrazione 9 1

Coordinamento 3

Medico 1

Infermieri 16 15

Fisioterapisti 5 1

Assistenza 96 55

Animazione 4 6

Servizi Generali 23 18

Centro Diurno 3 6

Totale 160 102

%

4%

1%

0%

12%

2%

58%

4%

16%

3%

262

Al personale della Santo Spirito viene applicato il C.C.P.L. del comparto autonomie locali. Il 55% del per-sonale femminile ha un contratto part-time, segno della grande attenzione dell’Amministrazione verso i bisogni familiari e di assistenza ai figli. I contratti a tempo pieno (full time) sono pari al 61% contro il 39% dei contratti a tempo parziale (part time).

22

Bilancio Sociale e di Missione 2011

LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ

AZIONE 10

Già dal 2010 la Santo Spirito ha deciso di effettuare interventi di politiche del lavoro, con attività social-mente utili a favore di persone con problemi di marginalità più o meno accentuati. Le iniziative sono state attivate anche al fine di creare un graduale adattamento alla vita lavorativa. Gli interventi programmati nel corso del 2011 hanno riguardato i servizi di tipo sociale.

Nel corso del 2011 è stato sottoscritto con il Tribunale ordinario di Trento l’accordo per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai sensi del Decreto Ministeriale 26/03/2011. La convenzione in vigore dal 16/03/2011 prevede la possibilità di accogliere al massimo numero 5 unità all’interno delle strutture nel servizio animazione (supporto/affiancamento nelle attività di animazione, supporto agli operatori nelle atti-vità animative, piccoli gruppi di attività manuali e di intrattenimento, manifestazioni, attività esterne, attività di accompagnamento, svago, …) o nel servizio manutenzione (piccole riparazioni, supporto ai manuten-tori, ..) a seconda della attitudini personali del lavoratore.

Nr. operatori accolti Nr. ore effettuate Presso

2 276 Servizio animazione

1 158 Servizio manutenzione

23

2009 2010 2011

11 12 9

102 146 109

80 165 92

88% 89% 88%

12% 11% 12%

La salute e la sicurezza sul lavoro

Infortuni

Giorni infortunio

Visite mediche D.Lgs. 81/2008

Idonei senza limitazioni

Idonei con limitazioni

Prima parte: L’identità

LE ASSENZE

31/12/2009 31/12/2010 31/12/2011

Giorni medi di assenza 22,73 23,16 17,70

Giorni medi di assenza per malattia 9,20 10,20 7,09

24

Nel corso del 2011 si sono registrate nr. 3,94 ore di lavoro giornaliere per posto letto. Allo stesso tempo si sta registrando una diminuzione delle giornate di assenza per malattia e una riduzione degli infortuni sul lavoro. Da questo punto di vista è sempre alta l’attenzione verso la tutela dei lavoratori e la formazio-ne continua e permanente di tutto il personale dipendente.

INFORTUNI

Bilancio Sociale e di Missione 2011

Il servizio è rivolto a lavoratori dipendenti e convenzionati della Santo Spirito. E’ attivato prioritariamente dal Medico Competente (per i soggetti con limita-zioni collegate con problemi articolari). Il personale può richiedere l’attivazione del servizio, tramite la compilazione dell’apposito modulo. L’eventuale acces-

so al servizio sarà sottoposto a valutazione del Medico Competente. Eventuali urgenze devono essere segnalate dal Medico Competente. L’orario del servizio è il seguente: tutti i giorni dal lunedì al venerdì 13:30-14:30. Tale orario è stato programmato per facilitare l’accesso in relazione alle esi-genze di servizio del personale. Per esigenze particolari e specifiche è possibile l’erogazione delle prestazioni in orario diverso, previo accordo con il fisiotera-

pista. Le prestazioni di recupero e rieducazione funzionale saranno effettuate presso la palestra al piano terra della R.S.A. di Via Marconi n. 55 – Pergine Valsugana. Le prestazioni che possono essere erogate riguarderanno i particolare: ginnastica per la colonna vertebrale; trattamento fisioterapico individua-lizzato; elettroterapia antalgica diadinamica; elettroterapia antalgica TENS e ultrasuono terapia. Nel corso del 2011 le richieste di accesso al servizio sono state 22.

La fisioterapia per dipendenti

In base a quanto previsto dal decreto legislativo n. 81/2008, la Santo Spirito si avvale della collaborazione di un medico competente, che provvede, in base ai rischi specifici per tipologia di servizio ed attraverso visita medica (92 accertamenti effettuati nel 2011), all’accertamento dell’idoneità lavorativa. Tale attività ha lo scopo principale di evitare, o comunque ridurre al minimo, i rischi da malattia professio-nale. A seguito di tali visite al 12% dei dipendenti sono state riscontrate e certificate delle limitazioni nell’esercizio del proprio lavoro.

IDONEITÀ AL LAVORO

Trimestralmente, in sede di riesame di direzione, si effettua la rilevazione e l’analisi degli eventi infortuni-stici. Grazie anche a specifici momenti formativi e di sensibilizzazione, nel 2011 si è registrata una ridu-zione considerevole degli infortuni (- 25%).

25

La formazione continua del personale rappresenta un’azione strategica per mantenere e migliorare la qualificazione, la professionalizzazione e la motivazione dei collaboratori in modo da garantire nel tempo il giusto approccio alla non autosufficienza.

LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

Prima parte: L’identità

Anche nel 2011 la Santo Spirito ha dedicato particolare attenzione alla formazione del proprio personale per valorizzarle le potenzialità e favorire una crescita professionale. Le proposte formative a favore del personale dipendente sono cresciute in modo significativo negli ultimi anni, anche grazie alle richieste e proposte fatte dal personale stesso. Nel periodo si è anche cercato di implementare la FSC (Formazione Sul Campo), con l’obiettivo di creare dei gruppi di miglioramento coordinati da esperti interni.

ore di formazione totale 1.846,85

ore formazione esterna 73,93%

ore formazione interna 26,07%

ore media di formazione 7,05

per iscrizione corsi € 20.666,98

crediti ECM (totali) 1.251

crediti ECM Infermieri (media) 32,19

crediti ECM Fisioterapisti (media) 27,71

crediti ECM Medico 35

crediti ECM Educatore 24

26

Bilancio Sociale e di Missione 2011

favorire lo sviluppo professionale e di carriera, nonché orientare i comportamenti al raggiungimento degli obiettivi della R.S.A.. sviluppare conoscenze ed attivare processi comportamentali per un approccio alla sicurezza ambienta-le, personale e dell’utente, al fine di creare una cultura diffusa di prevenzione e gestione dei rischi nel rispetto delle specifiche responsabilità. acquisire conoscenze e capacità di applicazione delle misure di protezione attiva, nonché le mo-dalità di intervento in relazione allo specifico piano di evacuazione, allo scopo di porre in essere inter-venti corretti in caso di calamità. sviluppare abilità finalizzate all’aggiornamento continuo delle proprie competenze, attraverso l’utiliz-zo corretto delle risorse ed informazioni disponibili. acquisire conoscenze che permettano di definire percorsi assistenziali efficaci, appropriati ed efficienti. favorire il confronto tra i diversi operatori per individuare modalità appropriate per gestire adeguata-mente situazioni di utenti gravi. promuovere la ricerca di modalità di lavoro in team multiprofessionale, come modalità più adeguata sia per far fronte agli imprevisti sia per favorire integrazione e collaborazioni. fornire conoscenze e strumenti per essere in grado di gestire le dinamiche relazionali all’interno di situazioni di crisi o conflittuali sia con l’utenza sia con l’équipe e concorrere all’attivazione di com-portamenti propositivi e tesi all’integrazione professionale. riflettere sulle modalità di mantenere comunicazioni e rapporti con le famiglie per tutelare l’attua-zione dei progetti di cura e di assistenza dell’utente. approfondire conoscenze relative alle indicazioni normative previste per il trattamento e la sicurezza dei dati sensibili, al fine di tutelare il patrimonio informativo dell’Azienda, anche in relazione alla necessità di adeguare i servizi alle richieste dei cittadini. sviluppare la sensibilità degli operatori rispetto alle necessità di un confronto diretto con l’utente per riuscire a valutarne la soddisfazione. Fornire conoscenze e strumenti per raccogliere tali informazio-ni e compiere un’analisi costruttiva che permetta un miglioramento continuo del servizio offerto.

GLI OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE

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Il Piano di formazione costituisce uno strumento guida, a valenza pluriennale, per la programmazione di dettaglio delle offerte formative. Il Piano, proprio perché individua le linee guida all’interno delle quali si svilupperà l’offerta formativa, deve essere considerato uno strumento flessibile, in grado di adattarsi con tempestività ad eventuali mutamenti del quadro di riferimento che dovessero presentarsi in conseguenza di riforme legislative o organizzative e dell’individuazione di nuove priorità da parte dell’Amministrazione. Il Piano per la formazione illustra l’approccio metodologico che si adotta per la definizione delle azioni for-mative orientate a perseguire una coerenza e congruenza sia interna alle varie fasi del processo formati-vo che in linea con gli obiettivi strategici istituzionali. Sinteticamente esso è rappresentato da 4 fasi logi-che: l’analisi dei fabbisogni formativi, la programmazione delle attività formative, la realizzazione degli interventi e la valutazione dei risultati. Nel corso dell’ultimo trimestre è stato predisposto il Piano di formazione per il triennio 2012-2014 sulla base di un’analisi dei fabbisogni formativi del personale tenendo conto della normativa in vigore e delle direttive in materia di formazione del personale nelle pubbliche amministrazioni e contiene gli obiettivi for-mativi e l’elenco delle attività da realizzare nel triennio preso in considerazione, nell’ottica della qualità e qualificazione dei servizi offerti e del miglioramento continuo, nonché alcune indicazioni sulle modalità di partecipazione alle attività formative esterne alla R.S.A..

IL PIANO DI FORMAZIONE

Prima parte: L’identità

Lavora in R.S.A.: dinamismi

relazionali ed emotivi

Prendersi cura del malato con

Alzheimer

La gestione del dolore acuto e

cronico

La prevenzione delle cadute

Relazione operatore-Ospite-famiglia

La gestione delle contenzioni

Preparazione e somministrazioni

alimenti

Approccio ai disturbi

comportamentali

Addestramento all'utilizzo di

macchinari ed attrezzature

La gestione delle ulcere da decubito

Aspetti nutrizionali nell'anziano

Dal piano di lavoro al PAI

La prevenzione dell'errore e la

malapractice infermieristica

Il marchio qualità UPIPA

Gestione del guardaroba

Piano di formazione 2012-2014

QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE DEI FABBISOGNI FORMATIVI DEL PERSONALE

Sono stati elaborati n. 115 questionari (Ausiliari, OSS/OSA, IP, FT, Animazione, Servizi Generali, Cuochi). Per la predisposizione del Piano di Formazione 2012 - 2014 l’Amministrazione ha ritenuto opportuno ri-spondere alle aspettative espresse dai dipendenti, non escludendo la possibilità di attivare altri eventi for-mativi se le necessità lo richiedessero tenendo conto altresì delle risorse finanziarie a disposizione.

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Scuola Nr. tirocinanti Settore di attività

Istituto “Marie Curie” di Pergine Valsugana 6 amministrazione/animazione

SIMKI s.r.l. di Trento 1 amministrazione

Università degli studi di Trento 3 amministrazione

Istituto Regionale di Ricerca Sociale di Trento 2 tirocinio O.S.S.

ENAC Ente Nazionale Canossiano di Feltre 2 tirocinio O.S.S.

Università degli studi di Verona 2 fisioterapia

Opera Armida Barelli di Levico Terme 18 tirocinio O.S.S.

I TIROCINI FORMATIVI

Bilancio Sociale e di Missione 2011

Il tirocinio formativo è un periodo di formazione che favorisce l’ingresso nel mondo del lavoro.

Gli obiettivi dei tirocini formativi sono: potenziare la capacità di confrontarsi con contesti e strutture diverse da quella scolastica; migliorare la capacità di intraprendere relazioni sociali in un contesto extra-scolastico; acquisire maggiore autonomia operativa e pratica; integrare e consolidare attraverso l’operatività le abilità acquisite in ambito scolastico.

Nel corso del 2011 al Santo Spirito ha ospitato 34 tirocinanti.

29

Un’offerta calibrata sulla persona

L’A.P.S.P. S. Spirito di Pergine Valsugana promuove il “ben-essere” della persona e sostiene i com-piti sociali delle famiglie. Le attività della Santo Spirito rispondono alle necessità che emergono dal contesto locale .

L’Azienda, in quanto soggetto pubblico istituzionale inserito nel sistema integrato di interventi e servizi sociali e socio-sanitari, ne è attore nelle forme previste dalla legislazione provinciale vigente e persegue i seguenti scopi: contribuire alla programmazione sociale e socio-sanitaria; erogare e promuovere attività socio sanitarie e socio assistenziali; erogare e promuovere servizi diversificati; erogare e promuovere servizi di cura e benessere alla persona; realizzare attività strumentali alla principale; attualizzare le volontà originarie dei fondatori dell’ente; promuovere ed erogare servizi nel campo socio-educativo; sostenere i compiti sociali delle famiglie.

30

Particolare de “La nostra storia” di I. Fruet

L’attività principale della Santo Spirito è rappresentata dai Servizi Residenziali che storicamente rappre-sentano il cuore dell’attività istituzionale. La Santo Spirito è dotata di nr. 2 strutture residenziali dove vengono accolti gli Ospiti della R.S.A. e della Casa di Soggiorno.

Palazzina Servizi Via Marconi n. 4

Pergine Valsugana (TN) Tel. 0461/53 10 02 e-mail: [email protected]

Le sedi operative

Struttura di via Pive

Via Pive n. 7 Pergine Valsugana (TN)

Caratteristiche: ∗ numero: 150 posti letto

∗ stanze singole: 20

∗ stanze doppie: 50

∗ stanze triple: 10

Struttura di Via Marconi

Via Marconi n. 55 Pergine Valsugana (TN)

Caratteristiche: ∗ numero: 73 posti letto

∗ stanze singole: 35

∗ stanze doppie: 19

Punto informativo

SERVIZI RESIDENZIALI

L’R.S.A. identifica una struttura sanitaria e assistenziale per persone non autosufficienti. Dei 215 posti letto totali, 201 risultano convenzionati con il S.S.P. La Casa Soggiorno è una struttura residenziale per personale parzialmente autosufficienti.

2009 2010 2011

Media Ospiti presenti nel periodo 220,69 221,84 222,70

Copertura posto letto 98,96% 99,48% 99,86%

Nuovi ingressi 77 86 73

Posti a sollievo 26 58 23

Decessi 62 44 63

Rientri al domicilio 37 41 32

2008

210,98

97,67%

68

17

48

28

31

FASCE D’ETÀ

Seconda parte: Un’offerta calibrata sulla persona

Con l’inserimento in R.S.A. di ospiti affetti da S.L.A. o in stato vegetativo (posti letto NAMIR) risulta in au-mento la presenta di Ospiti nella fascia di età fino a 64 anni.

I RESIDENTI

32

Fino a 64 64-84 85-100 Oltre i 100

Maschi 7 33 19 0

Femmine 5 45 112 2

Il residente più giovane ha 41 anni e quello più anziano 103. Dal 2008 si è registrato un lieve aumento dell’età media anche se non è ravvisabile un trend ben definito.

Nel corso del 2011 si sono registrati nr. 73 nuovi ingressi dei quali il 62% femmine e il 38% maschi. Dei 32 rientri al domicilio l’81% si riferisce a ricoveri temporanei e di sollievo mentre in 6 casi si riferisce a dimissione definitiva.

BACINO DI PROVENIENZA

Bilancio Sociale e di Missione 2011

33

2007 2008 2009 2010 2011

Pergine Valsugana 50% 46% 45% 45% 46%

Comunità di Valle 36% 37% 39% 41% 41%

Valsugana 1% 1% 1% 1% 1%

Provincia di Trento 11% 12% 11% 9% 9%

Extra PAT 2% 4% 3% 3% 3%

Dal 1991 si è registrata una graduale ma latente diminuzione del numero di Ospiti provenienti dal Comu-ne di Pergine Valsugana ed un corrispondente aumento di quelli residenti nei comuni della Comunità di Valle. Contemporaneamente si è notata una diminuzione degli Ospiti provenienti dagli altri comuni della provincia di Trento ed in particolare da Trento città.

Seconda parte: Un’offerta calibrata sulla persona

34

Il familiare di riferimento principale è il figlio/figlia nel 48,47% dei casi. Negli ultimi anni si è notato un au-mento della figura dell’Amministratore di sostegno e/o del tutore, infatti nel 2011 si sono avuti ben 15 Re-sidenti affiancati da questa figura (pari al 4,60%), in alcuni casi ruolo coperto da un familiare ed in altri da avvocati. Nel 2010 erano 8 i residenti con Amministratore/Tutore. Sono aumentati anche i Residenti con parenti lontani o amici (11,5%) come referenti, ben 36 contro i 27 del 2010 (9,34%).

Pranzo di compleanno: al fine di mantenere opportuni contatti e legami con i fami-liari, a ciascun Ospite è consentito invitare a pranzo persone ad esso gradite in oc-casione del “Pranzo di compleanno” senza addebito del relativo corrispettivo fino ad un massimo di 2 persone

153 familiari

Trasporto al domicilio: compatibilmente con la disponibilità dei propri mezzi e risor-se, garantisce, in caso di particolare motivazione, l’effettuazione di trasporti privati pur riservandosi la facoltà di richiedere il rimborso chilometrico.

7 richieste

Rientro al domicilio: al fine di mantenere opportuni contatti e legami con le fami-glie, gli Ospiti possono assentarsi dall’A.P.S.P., su richiesta propria o dei familiari.

67 giorni

Partecipazione al P.A.I.: l’equipe di nucleo denominata Unità Operativa Interna ha il compito di valutare la natura del bisogno socio-assistenziale e sanitario degli Ospiti per elaborare il Progetto Assistenziale Individualizzato (P.A.I.). Alla redazione del PAI viene coinvolto l’Ospite, se in grado, il familiare o il referente dello stesso.

44,46%

La Santo Spirito riconosce l’importanza ed il ruolo della famiglia per garantire qualità della vita e benes-sere dell’ospite. Per favorire questo l’Azienda mette in atto strategie di coinvolgimento e partecipazione dei familiari alla vita della Casa favorendo la presenza attiva durante le varie attività e le fasi di vita dell’Ospite all’interno della struttura residenziale.

RETE PARENTALE

PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO

Nuclei ad alto fabbisogno L’utenza della R.S.A. sta radicalmente cambiando. Dal 2008 si è registrato un aumento del 3,94% delle demenze ed una contemporanea diminuzione dell’11,70% degli Ospiti parzialmente autosufficienti. Risulta stabile la presenza degli Ospiti totalmente dipendenti e con grave compromissione sanitaria. E’ relativamente recente la presenza di S.L.A. e stati vegetativi (nr. 5).

GRAVITÀ

Bilancio Sociale e di Missione 2011

I nuclei ad alto fabbisogno assisten-ziale rappresentano un momento

specialistico finalizzato ad obiettivi particolari quali l’assistenza a perso-

ne con gravi disturbi comportamen-tali o l’assistenza a pazienti affetti

da forme patologiche severe che necessitano di assistenza qualifica-

ta ed intensiva. I nuclei ad alto fabbisogno vengono

classificati in tre tipologie: nuclei per soggetti con elevata

necessità assistenziale sanitaria, nuclei per demenze gravi e/o

importanti disturbi del compor-tamento ,

nuclei per soggetti in stato vege-tativo o a minima responsività (NAMIR).

35

Il Centro Diurno è un servizio caratterizzato da un duplice scopo: finalità socio-assistenziali (rivolto direttamente agli utenti); finalità di sollievo alle famiglie (riduzione del carico assistenziale dato dall’anziano e di sostegno alla

vita familiare). Obiettivo fondamentale è di garantire una miglior qualità di vita agli utenti: frequentare una struttura a regime diurno offre infatti la possibilità di mantenere vivi i legami familiari e sociali. Il servizio attivato in convenzione con il Servizio socio-assistenziale della Comunità di Valle e prevede l’accoglienza contemporanea fino ad un massimo di 10 utenti. Nel corso del 2011 sono stati accolti 32 utenti (24 femmine e 8 maschi). Si segnala che 11 degli utenti del Centro sono poi entrati in R.S.A. (pari al 34%). La presenza media è stata di 8,84 utenti al giorno con un leggero decremento rispetto al 2010 (-0,36 utenti al giorno). L’età media è di 82,79, registrando un ampio divario tra l’utente più giovane (64 an-ni) e quello più anziano (99 anni).

SERVIZI SEMIRESIDENZIALI: CENTRO DIURNO

Nel 2011 il servizio cucina ha confezionato nr. 179.991 pasti (493 pasti in media al giorno). I pasti a favore dei residenti sono stati nr. 161.042 ai quali vanno aggiunti quelli per gli utenti del Centro Diurno nr. 3.419.

SERVIZI DOMICIALIARI E ALBERGHIERI: SERVIZIO PASTI

Seconda parte: Un’offerta calibrata sulla persona

36

SERVIZI AMBULATORIALI: SERVIZIO DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE

trattamenti 2.373

utenti 173

giorni medi di attesa 3

ticket a carico utente € 1.881,40

tariffa APSS € 11.378,30

pagamento diretto €109,40

rimborso forfettario PAT € 6.263,00

2.239

158

24

€ 2.248,15

€ 10.494,55

==

€ 6.878,23

2010 2011 var. %

+ 5,98%

+ 9,49%

- 87,50%

- 16,31%

+ 8,42%

- 8,94%

SERVIZI AMBULATORIALI: SERVIZIO ODONTOIATRICO

trattamenti 446 750

utenti 68 122

giorni medi di attesa 44 41

quota a carico APSS € 44.698,00 € 109.573,50

quota a carico utente € 6.375,00 € 10.923,50

2010 2011 var. %

+ 68,16%

+ 79,41%

- 6,82%

+ 145,14%

+ 71,35%

Bilancio Sociale e di Missione 2011

37

L'A.P.S.P., in collaborazione con il Comune di Pergine, con CRP Cooperazione Reciproca Pergine e l’Or-dine dei Notai, propone il servizio denominata IL NOTAIO INFORMA. Tale iniziativa consiste in un servizio di “informazioni notarili” gratuite riguardanti tutte le tematiche che possono interessare i cittadini, con particolare riguardo a: successioni, testamenti, donazioni ed eredità e acquisto prima casa e mutuo bancario. Il professionista non stipula rogiti o atti ufficiali ma vuole essere di aiuto nel chiarire ogni dubbio in materia. Il notaio può inoltre indirizzare al meglio i cittadini nel percorso, spesso non facile, dei vari adempimenti normativi, sia dal punto di vista civilistico che fiscale.

SERVIZI INFORMATIVI CONSULENZIALI: IL NOTAIO INFORMA

Il servizio si rivolge alle famiglie che cercano una risposta adeguata, affidabile e flessibile alle esigen-ze di cura di anziani e persone anche solo temporaneamente non autosufficienti. La Santo Spirito ha offerto la propria collaborazione a Promocare, Cooper Job e alla Società Cooperativa La Strada quale punto informativo e di contatto tra domanda e offerta.

SERVIZI INFORMATIVI CONSULENZIALI: SPORTELLO BADANTI

Seconda parte: Un’offerta calibrata sulla persona

L'A.P.S.P. in collaborazione con C.R.P. (Cooperazione Reciproca Pergine), ha attivato un progetto deno-minato "Occhio alla salute". Il progetto, che gode anche del patrocinio del Comune di Pergine Valsugana e della Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol, nasce dalla consapevolezza dell'importanza della prevenzione sanitaria, specie nelle persone meno giovani. Vi sono alcune patologie, come l'ipertensio-ne ed il diabete, che interessano quote molto elevate della popolazione. L'obiettivo è offrire la possibilità di avere gratuitamente interventi di prevenzione con cadenza periodica. Il servizio prevede la misurazio-ne gratuita di pressione arteriosa e glicemia almeno una volta al mese e se ritenuto opportuno, l'effet-tuazione dell'elettrocardiogramma.

SERVIZI INFORMATIVI-CONSULENZIALI: OCCHIO ALLA SALUTE

38

SERVIZI DI SUPPORTO: UTILIZZO SALE

La Santo Spirito mette a disposizione ad enti, pubblici o privati, ad associazioni con o senza finalità di lu-cro e a privati i seguenti locali per scopi sociali e formativi: sala polivalente - struttura di Via Pive; sala polivalente - struttura di Via Marconi; aula didattica - struttura di Via Marconi; aula didattica - struttura Servizi Generali.

Bilancio Sociale e di Missione 2011

39

Nel 2011 le richiesti sono pervenute dai seguenti enti/associazioni:

La dimensione sociale

Cercando di portare avanti una filosofia e uno stile lavorativo che metta al centro il benessere dei nostri residenti e il miglioramento della qualità della vita, il servizio animazione ha aumentato il ventaglio di attivi-tà proposte, per cercare di rispondere al meglio alle richieste dei residenti delle nostre strutture.

Nel 2011 la Santo Spirito ha partecipato al Concorso UPIPA “Suoni e rumori di una vita - ricordi orec-chiabili e panorami sonori degli anziani nelle strutture residenziali”. Per rendere omaggio al grande lavoro di raccolta e documentazione, anche grazie alla collaborazione dei numerosi volontari coinvolti, è stata realizzata una mostra. Oltre ai pannelli con fotografie e all’esposizione di strumenti e oggetti vari, i visitatori hanno potuto vedere ed ascoltare i racconti dei nostri residenti mediante un DVD auto realizzato per valorizzare l’importante contenuto prodotto dai ricordi dei nostri anziani. La mostra è stata aperta per quasi tutto il mese di aprile ed ha avuto un buon riscontro di visitatori (nr. 400). Per i nostri residenti è sta-to un momento gratificante e di autorealizzazione.

MOSTRA: “ SUONI E RUMORI DI UNA VITA”

LE ATTIVITA’ E I PROGETTI

Il progetto è nato in collaborazione con l’Istituto delle Arti di Trento; ha coinvolto circa quaranta residenti e una ottantina di ragazzi della 3°, 4° e 5° classe dell’istituto superiore. I giovani hanno intervistato i resi-denti sul tema dei ricordi e con l’aiuto dei loro insegnanti hanno trasformato i ricordi in immagini fissandoli su tele e su formelle di ceramica, usando una tecnica e dei colori utilizzati in India dalla tribù nomade dei “Rabari”. Durante l’anno i nostri residenti hanno visitato l’Istituto di Trento dove hanno potuto incontrare i ragazzi e vedere le dinamiche del lavoro e lo stato delle opere d’arte che raffiguravano quanto da loro rie-vocato. Il risultato è stato valorizzato con una mostra organizzata in collaborazione tra l’Istituto delle Arti, la nostra A.P.S.P., la Fondazione Kala Raksha, il Comune di Trento e la P.A.T. presso il Museo S.A.S.S. di Trento.

RICORDI IN ARTE

Il Libro dei desideri: raccolta e

realizzazione di alcuni deisideri

espressi dai residenti, valorizzazione

dell’esperienza attraverso

fotografie e brevi scritti nel libro

Gruppo orto: realizzazione di un

orto pensile in terrazza e dell’orto

in giardino (attività occupazionale e

attività di recupero delle abilità e

cultura contadina)

Pet-Therapy con il cane e con il

gatto: strumenti di riabilitazione

fisica, ma anche di riduzione

dell’ansia e dello stress da

istituzionalizzazione

Gruppo cucina: recupero di ricette

ed elaborazione di un ricettario

Laboratori esperienziali: grazie alla

partecipazione degli istituti

scolastici (visite, interviste, giochi)

Le attività del 2011

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Il progetto nasce a seguito della partecipazione di alcuni nostri residenti ad un incontro culturale sull’Etio-pia. In tale incontro il nostro medico ha mostrato una serie di diapositive sui suoi viaggi in Etiopia. Ha par-lato della sua esperienza come volontario, della grande dignità di questo popolo, così come della sua grande povertà. Questo incontro ha fortemente colpito molti nostri residenti che hanno espresso il deside-rio di poter aiutare queste popolazioni destinando una parte delle offerte raccolte durante il mercatino del gruppo maglia alla popolazione Etiope. Grazie alla grande collaborazione di altri gruppi abbiamo deciso di fare la mostra-mercato al centro commerciale Shop Center di Pergine nella settimana dal 12 al 18 dicem-bre 2011. Il raccolto di € 1.500,00 è stato quindi consegnato al dott. Brandolani per devolverlo a Paolo Caneva Missionario Laico Fidei Donum nella Diocesi di Emdibir che porta avanti molti progetti sia nel campo sanitario, che scolastico, che lavorativo.

SFERUZZANDO PER L’ETIOPIA

Dopo il 2° posto raggiunto nel 2010 eccoci finalmente vincitori. Primo premio “per l’alta aderenza al tema del concorso e l’originalità in cui il percorso di ricer-ca ha avuto esito. La realizzazione del “Gioco dei giochi” ha consentito il coinvolgimento attivo dei residenti, che hanno consegnato un lavoro esemplare nel-la sua possibilità di integrare le generazioni, stimolare la curiosità sul tema in oggetto, approfondire l’importanza della dimensione ludica nel passato e nel pre-sente. La realizzazione del CD multimediale del gioco facilita la sua riproducibilità.” Il Gioco dei Giochi nasce nel 2011, non solo come gioco vero e proprio ma anche come strumento di presentazione, con l’obiettivo di raccogliere e documen-tare i giochi che maggiormente sono emersi dai racconti e dai ricordi dei nostri anziani residenti durante il lavoro di raccolta per la partecipazione al concor-so UPIPA 2011. Prendendo spunto da un gioco molto antico e popolare, quale il Gioco dell’Oca, ci siamo divertiti a realizzare un tabellone gigante decorato con immagini con il quale narrare, in modo semplice ed efficace i vari giochi con le loro regole, i racconti, le testimonianze, e quant’altro abbiamo affrontato, risultando, a nostro parere, un gioco carino ed originale.

CONCORSO U.P.I.P.A: “Il tempo del gioco e i giochi d’un tempo”

Bilancio Sociale e di Missione 2011

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Terza parte: La dimensione sociale

IL VOLONTARIATO

Le 10 associazioni che operano con noi:

La Santo Spirito, per il conseguimento delle finalità di utilità sociale stabilite dallo Statuto ed in considera-zione dell’assenza di scopo di lucro propria della natura giuridica, promuove e sostiene le diverse forme di volontariato e di solidarietà sociale secondo quanto indicato dalle disposizioni vigenti. A tal fine garantisce l’accesso dei volontari alle proprie strutture residenziali e semiresidenziali nel rispetto delle modalità di collaborazione previste da apposito regolamento. Nel corso del 2011 si è potuto contare sulla presenza di circa un centinaio di volontari in modo continuativo e costante.

AVULSS di Civezzano (7 volontari che conducono attività culturali e di animazione spirituale nella sede di Via Marconi e 1 in entrambe le strutture). AUSER di Pergine con (3 persone che collaborano nei momenti ludico- ricreativi in entrambe le strutture). Movimento Decanale Pastorale di Pergine (6 persone che si attivano per la tombola e le varie attività ricreative in entrambe le strutture). Circolo Comunale Pensionati e Anziani di Pergine (5 persone che collaborano per la tombola in entrambe le strutture). Anteas (2 persone che si attivano per la tombola e le varie attività ricreative in entrambe le strutture). Ospitalità Tridentina (10 persone che a rotazione si dispongono per accompagnare i nostri residenti nelle uscite e nei pellegrinaggi. C.R.I. per la deambulazione assistita (10 persone che in coppia e a rotazione si occupano di tale attività in entrambe le strutture). C.R.I. per la clown terapia (100 persone che, in 8, a rotazione mensilmente propongono l’attività sui nuclei i Via Pive). Cu Cu Bau 7 per la terapia del Sorriso in Via Marconi (3 persone settimanalmente) Atelier (4 persone per il laboratorio espressivo figurativo).

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Bilancio Sociale e di Missione 2011

“Stare accanto all’anziano ...” è il titolo del percorso formativo proposto ai volontari nel corso del 2011, per dare senso e significato alle azioni, alle attività e ai progetti realizzati.

CORSO DI FORMAZIONE

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Riconoscendo il valore aggiunto che i volontari apportano rispetto alla qualità della vita dei nostri residen-ti, il percorso di informazione-formazione si è posto l’obiettivo di condividere, conoscere e/o approfondire i diversi aspetti che caratterizzano la complessa e articolata realtà della nostra A.P.S.P. Il corso, al quale hanno partecipato 54 volontari, prevedeva 5 incontri tematici:

1. … la normativa e i servizi nelle A.P.S.P. 2. … le patologie e i fattori di rischio 3. … l’etica e la privacy nelle A.P.S.P. 4. … l’assistenza e la movimentazione 5. … l’animazione

Alla conclusione del percorso formativo è stato chiesto hai partecipanti di compilare un questionario che ha restituito il seguente giudizio complessivo di soddisfazione:

LA COMUNICAZIONE

Terza parte: La dimensione sociale

La comunicazione quale strumento utile per consentire una valorizzazione dell’immagine della Santo Spirito e il ruolo che svolge all’interno della comunità. La qualità della comunicazione è stato un investimento importante negli ultimi anni. Questo ha portato all’istituzione di un Comitato Editoriale. Sono quattro gli strumenti importanti riconosciuti e valorizzati dall’Amministrazione dell’Ente.

Il sito internet nasce da un progetto formativo, che ha visto coinvolto un gruppo di dipendenti della Santo Spirito , dal titolo “La realizzazione del sistema integrato di comunicazione di APSP Pergine”. Il sito inteso come sportello virtuale per fornire informazioni e servizi ai cittadini/utenti .

Il periodico “Il Ponte” strumento di informazione, di confronto e di dialogo è arri-vato al 27° anno di pubblicazione (fino al 2007 prendeva il nome di “Eco della Casa di Riposo”).

Il Bilancio Sociale e di Missione costituisce il principale documento che l’A-zienda utilizza per rendicontare l’attività effettuata nel corso dell’anno, nell’ottica di una maggiore trasparenza nei confronti dei principali stakeholder.

La Carta dei Servizi nasce da una disposizione del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presi-denza del Consiglio dei Ministri al fine di tutelare i diritti degli utenti dei servizi pubblici. Attraverso la Carta dei Servizi gli enti erogatori di servizi pubblici, e in questo caso l’A.P.S.P. “S. Spirito - Fondazione Montel”, si impegna a presentare la struttura e la propria organizzazione, illustrare l’offerta dei ser-vizi, adottare standard di quantità e di qualità ed a garantirne il rispetto e informare il cittadino/utente. La Carta dei Servizi orienta l’attività dell’Azienda verso l’obiettivo di fornire al cittadino un servizio di buona qualità.

GLI STRUMENTI

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Bilancio Sociale e di Missione 2011

La Santo Spirito ha aderito al progetto proposto da UPIPA e da Trentino TV dal titolo Prima Classa “In viaggio nelle residenze assistenziali del Trentino”. La trasmissione è visibile dal sito www.trentinotv.it sezione “Prima classe” oppure dal sito dell’APSP www.apsp-pergine.it nella sezione La Casa informa.

PRIMA CLASSE—TCA

La stampa locale dimostra sempre grande attenzione per le iniziative e le attività della Santo Spirito. Allo stesso tempo l’Amministrazione riconosce ai media un ruolo fondamentale e strategico per la comu-nicazione e l’informazione del proprio operato all’interno della comunità, anche come strumento di rendi-contazione in itinere.

RASSEGNA STAMPA

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Il valore creato e la restituzione agli stakeholder

STATO PATRIMONIALE

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ATTIVO 31.12.2010 31.12.2011

IMMOBILIZZAZIONI 44.704.586,40 45.059.093,36

ATTIVO CIRCOLANTE 2.812.097,27 3.257.824,35

RATEI E RISCONTI ATTIVI 44.563,89 94.680,68

TOTALE ATTIVO 47.561.247,56 48.411.598,39

CONTO ECONOMICO

31.12.2010 31.12.2011 A) Valore della produzione 10.808.951,97 11.420.159,01 B) Costi della produzione 10.803.911,39 11.788.468,99 DIFFERENZA tra VALORE e COSTI di PRODUZIONE (A-B) 5.040,58 -368.309,98 C) Proventi e oneri finanziari 5.643,41 17.423,52 E) Proventi e oneri straordinari 3.136,60 364.982,19 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 13.820,59 14.095,73 Imposte sul reddito dell'esercizio -11.541,00 -13.715,35

Risultato d'esercizio 2.279,59 380,38

PASSIVO 31.12.2010 31.12.2011 PATRIMONIO NETTO 36.050.615,83 36.130.996,21

FONDI PER RISCHI E ONERI 290.209,39 367.710,85

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 3.683.467,36 3.948.591,18

DEBITI 5.380.563,25 1.966.703,99

RATEI E RISCONTI PASSIVI 2.156.391,73 5.997.596,16

TOTALE PASSIVO 47.561.247,56 48.411.598,39

Bilancio Sociale e di Missione 2011

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L’UTILE DI GESTIONE

PATRIMONIO NETTO

Quarta parte: Il valore creato e la restituzione agli stakeholder

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Composizione dei costi 2010 % 2010 2011 % 2011

Acquisto di beni 988.730,52 9,12% 1.040.009,64 8,80%

Servizi 1.648.998,36 15,22% 1.835.998,36 15,54%

Costo per il personale 7.725.412,27 71,30% 8.035.459,87 68,02%

Ammortamenti e svalutazioni 147.013,93 1,36% 349.783,71 2,96%

Variazioni delle rimanenze - 15.451,61 -0,14% 47.486,34 0,40%

Accantonamenti per rischi 3.000,00 0,03% 83.000,00 0,70%

Altri accantonamenti 252.878,97 2,33% 352.804,67 2,99%

Oneri diversi di gestione 53.328,95 0,49% 43.926,40 0,37%

Oneri finanziari e straordinari 19.963,76 0,18% 11.643,02 0,10%

Imposte di esercizio 11.541,00 0,11% 13.715,35 0,12%

10.835.416,15 100,00% 11.813.827,36 100,00%

LE RISORSE ECONOMICHE: LA COMPOSIZIONE DEI RICAVI E DEI COSTI

Composizione dei ricavi 2010 % 2010 2011 % 2011 R.S.A. 9.458.051,60 87,27% 9.739.990,79 82,44%

Casa di soggiorno 132.486,80 1,22% 135.969,10 1,15%

Centro Diurno 348.381,03 3,21% 331.303,42 2,80%

Servizio pasti 132.876,60 1,23% 132.054,28 1,12%

Servizi ambulatoriali 70.693,93 0,65% 140.122,60 1,19%

Contributi 172.543,20 1,59% 411.374,59 3,48%

Altri ricavi e proventi 493.918,81 4,56% 529.344,23 4,48%

Proventi finanziari e straordinari 28.743,77 0,27% 394.048,73 3,34%

10.837.695,74 100,00% 11.814.207,74 100,00%

Bilancio Sociale e di Missione 2011

RISULTATO DI GESTIONE PER CENTRI DI COSTI

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R.S.A. e Casa Soggiorno Centro Diurno Servizio di fisioterapia e

rieducazione funzionale per esterni

Servizio odontoiatrico per esterni Servizio pasti

€ 12.765,74 - € 3.877,76 - € 15.672,92 € 24.197,01 - € 17.021,69

POSITIVO NEGATIVO NEGATIVO POSITIVO NEGATIVO

Determinato dalla maggior presenza media di ospiti,

dal minor numero di giorni di scopertura e dall’elevata

incidenza dei proventi finanziari e straordinari

Determinato dai costi fissi generali non completamente

finanziati da parte della Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol

Determinato dalle tariffe previste come da tariffario provinciale che risultano

inadeguate rispetto al costo orario del lavoro

Determinato dall’elevata richiesta di accesso al

servizio e dalla notevole indecenza dei proventi di

natura finanziaria e straordinaria

Determinato da un incremento dei costi per

generi alimentari a fronte di una riduzione, rispetto a

quanto previsto nel budget, nel numero di pasti erogati

Costo a posto letto € 137,06

Costo a giornata apertura € 30.536,51

Costo giornata apertura € 1.404,54

Costo ad ora € 36,07

Costo ad ora € 279,26

Costo a pasto € 10,11

I FORNITORI

Quarta parte: Il valore creato e la restituzione agli stakeholder

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La scelta dei fornitori rappresenta un aspetto fondamentale e strategico dell’attività della Santo Spirito. Selezionare e valutare costantemente i proprio fornitori consente di garantire nel tempo il miglior standard di servizio e promuovere la cultura della qualità sia all’interno delle strutture residenziali che all’esterno e quindi alla comunità di riferimento. Il 76,85% dei fornitori provengono dalla provincia di Trento garantendo così lavoro, vicinanza del prodotto e dei servizi, maggior capacità di controllo e fidelizzazione.

Bilancio Sociale e di Missione 2011

LA RETTA

Negli ultimi 10 anni la retta alberghiera a carico degli Ospiti ha avuto un incremento del 37,4% a fronte di un aumento inflazionistico del 24,5%. Tale divario è dato dal fatto che nel periodo di riferimento gli au-menti e gli scatti contrattuali sono stati maggiori rispetto all’aumento del prezzo al consumo.

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Aumento

totale 2001 - 2011

Aumento medio annuo Rette 2011 Incremento su

2010 Incremento % su 2010

APSP € 12,16 € 1,11 € 44,70 € 0,70 1,59%

Media € 10,90 € 1,09 € 42,35 € 0,79 1,91%

Differenza € 1,26 € 0,02 € 2,35 - € 0,09 - 0,32%

La retta della Santo Spirito si colloca ad un 5,55% in più rispetto alla retta media del sistema UPIPA-RSA.

Il rispetto degli impegni assunti

Annualmente la Santo Spirito adotta un sistema di monitoraggio, verifica e valutazione dei servizi. Il moni-toraggio ha lo scopo di misurare il livello di coerenza con gli obiettivi prefissati e con i vincoli normativi. Gli indicatori (Standard, Piano di Miglioramento, Indicatori di processo) sono elementi informativi, qualita-tivi e quantitativi necessari a fornire informazioni fondamentali per valutare i risultati e gli effetti complessi-vi della gestione. Gli obiettivi raggiunti nel 2011:

MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE

Rilevare la qualità del servizio svolto è un momento fondamentale dell’attività e delle vita dell’Istituzione, dal 2004 l'allora IPAB ha incominciato ad interrogarsi sulla necessita di intraprendere percorsi di migliora-mento che portassero alla definizione di un sistema di gestione per la qualità. Nel 2005 si è ottenuta la certificazione ISO 9001 con l'obiettivo di arrivare all'accreditamento istituzionale. Negli anni il sistema si è consolidato anche grazie all'apporto di tutto il personale. Inoltre è stato rilasciato dal CERMET la dichia-razione che il servizio di pulizie e sanificazione ambientale è conforme alle buone pratiche di puli-zia e sanificazione delle strutture sanitarie.

Accreditamento istituzionale

R.S.A. Autorizzazione all’esercizio con determinazioni del dirigente n. 88 dd. 30/06.2005, n. 90 dd. 8/07.2005, n. 75 dd. 31/08.2007 e n. 140 dd. 07/11.2008. Accreditamento Istituzionale con provvedimento della G.P. n. 134 e 135 dd. 19/12.2010.

CASA SOGGIORNO Autorizzazione all’esercizio con determinazione del dirigente n. 134 dd. 02/03.2007.

CENTRO DIURNO Autorizzazione all’esercizio con determinazione del dirigente n. 109 dd. 29/04.2005 e n. 417 dd. 07/07.2008.

SERVIZIO DI RIEDUCAZIONE E RIABI-LITAZIONE FUNZIONALE Autorizzazione all’esercizio con determinazione del dirigente n. 109 dd. 29/04.2005 e n. 417 dd. 07/07.2008. Accreditamento Istit uzionale con provvedimento della G.P. n. 123 dd. 09/09.2010.

SERVIZIO ODONTOIATRICO Autorizzazione all’esercizio con determinazione del dirigente n. 109 dd. 29/04.2005 e n. 417 dd. 07/07.2008. Accreditamento Istituzionale con provvedimento della G.P. n. 134 dd. 19/10.2010.

Piano di miglioramento:

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Il bilancio sociale come strumento di controllo interno per: analizzare e interpretare le informazioni dall’interno e favorire la raccolta di dati significativi.

Il bilancio sociale come strumento destinato all’esterno per: informare della qualità e dei risultati conseguiti e comunicare in modo trasparente.

BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE

La Carta dei Servizi rappresenta uno dei principali strumenti informativi della Santo Spirito. Attraverso questo strumento l’Azienda illustra le strutture, i principali servizi erogati e le relative modalità di accesso, definisce gli standard di qualità.

In particolare la Santo Spirito si impegna a: adottare standard di qualità del servizio;

pubblicizzare gli standard, informando le parti interessate. Gli standard e i conseguenti impegni fanno riferimento ad alcuni aspetti importanti della qualità dei servizi: la tempestività, la comunicazione, i ser-

vizi alberghieri, i servizi socio-sanitaria e assistenziali, la relazione con l’utenza.

La Carta dei Servizi

PROVIDER DI FORMAZIONE

Nell’ottica dell’ulteriore miglioramento del clima organizzativo interno e delle competenze professionali del personale, nel gennaio 2012 si è ottenuto dalla Provincia Autonoma di Trento l’accreditamento co-me provider ECM che permetterà all’APSP di organizzare e promuovere corsi di formazione per le figure sanitarie con il rilascio dei crediti ECM.

Bilancio Sociale e di Missione 2011

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Quinta parte: Il rispetto degli impegni assunti

Q&B—L’ARTE DELLA QUALITÀ DELLA VITA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI

Il modello, sviluppato dal 2005 da U.P.I.P.A s.c. (Unione Provinciale Istituzioni per l’Assistenza) in colla-borazione con Kairos Spa, si propone di valutare il livello di qualità realizzato per i 12 fattori individuati come importanti per la qualità della vita ed il benessere degli anziani residenti in R.S.A. I fattori rappre-

Punti di forza

Qualità complessiva della struttura; Socialità con particolare riferimen-to alla cura della comunicazione con l’esterno e nella promozione dell’immagine; Diversificazione dei servizi; Autorealizzazione ; Gusto, qualità e varietà del cibo; L’ambiente nel suo complesso; Affettività con la possibilità e le ricchezze di interazione terapeuti-che con gli animali; Vivibilità, particolare attenzione nella valutazione del clima interno e al coinvolgimento dei familiari.

Libro dei desideri; Il progetto con l’Istituto d’Arte di Trento “Ricordi in arte”; La rilevazione della soddisfazio-ne dei familiari; Le attività animative domenicali.

Buone prassi

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Bilancio Sociale e di Missione 2011

sentano delle dimensioni importanti nella vita degli anziani e sono stati individuati con un processo di confronto che ha coinvolto più di 300 soggetti interessati in rappresentanza di Presidenti, Amministratori, Direttori, figure professionali operanti all’interno delle strutture, anziani residenti e loro cari, figure istitu-zionali e rappresentanti politici, cui è stato chiesto di indicare quali sarebbero stati - a loro avviso - gli ele-menti fondamentali per vivere con qualità all’interno delle R.S.A. Tale modello attraverso l’autovalutazio-ne e la valutazione reciproca e partecipata dei fattori: RISPETTO, AUTOREALIZZAZIONE, OPEROSI-TA’, AFFETTIVITA’, INTERIORITA’, COMFORT, UMANIZZAZIONE, SOCIALITA’, SALUTE, LIBERTA’, GUSTO e VIVIBILITA’ mira al miglioramento della qualità di vita e di benessere degli ospiti residente nel-le RSA.

Ogni fattore di qualità viene valutato sulla base di determinanti e indicatori di tipo documentale, ambien-tale, focus group con Ospiti e personale su una scala 1-10 dove il valore minimo è 1 e il valore massimo è 10. Nel caso di corrispondenza tra punteggio assegnato in sede di autovalutazione e punteggio asse-gnato in sede di audit da parte del team esterno di valutazione il modello prevede il riconoscimento alla struttura della coerenza e dell’attendibilità dell’autovalutazione conferendo la qualifica di benchmarker. Laddove il punteggio dell’autovalutazione e della valutazione sia superiore a 8,5 viene altresì riconosciu-ta la qualifica di best performer nell’ambito del fattore individuato.

Nel 2011 sono state 43 le strutture residenziali che hanno aderito al modello di cui 25 in Trentino, 7 in Alto Adige, 5 in Friuli Venezia Giulia, 1 in Lombardia, 1 in Piemonte, 1 in Toscana e 3 in Veneto. Nell’ambito del processo di autovalu-tazione e di valutazione svolto nel 2011 sulle 43 strutture aderenti sono state individuate 8 RSA con 1 solo fattore

best performer. La Santo Spirito è risultata l’unica realtà con il riconoscimento di 5 fattori di eccellenza su 12: AUTOREALIZZA-ZIONE, AFFETTIVITA’, SOCIALITA’, GUSTO e VIVIBILITA’ rappresentando perciò una realità di eccellenza a livello regionale ed extra regionale.

Best Performer

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Quinta parte: Il rispetto degli impegni assunti

CLIMA AZIENDALE

La Santo Spirito, in linea con le finalità e le indicazioni date della Direttiva sul Benessere organizzativo ha aderito al progetto del Dipartimento della Funzione Pubblica, nell’ambito delle iniziative legate al progetto Magellano, di realizzare un’indagine sul clima e il benessere della propria organizzazione, fornendo agli enti gli strumenti operativi necessari allo scopo. Il questionario del benessere organizzativo consente la valutazione di diversi aspetti legati alla conviven-za organizzativa (la sicurezza sui luoghi di lavoro, i livelli di comfort, lo stress, le relazioni, ecc), al fine di individuare gli aspetti chiave su cui intervenire per favorire lo sviluppo della motivazione e il senso di ap-partenenza dei lavoratori.

IL QUESTIONARIO

I questionari somministrati sono stati 195, pari al 83% dei dipendenti con almeno 6 mesi di servizio (nel 2010 si era raggiunto il 75% ).

Anzianità di servizio del campione coinvolto:

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Bilancio Sociale e di Missione 2011

Suggerimenti: cose urgenti da migliorare

⇒ 23% valorizzazione del personale

⇒ 11% formazione e aggiornamento del personale

⇒ 10% chiarezza degli obiettivi e dei compiti

⇒ 9% sistema di distribuzione degli incentivi sistema di valutazione del per-sonale

⇒ 6% flessibilità dell’orario di lavoro

⇒ 4% assegnazione delle risorse rapporti tra le diverse unità organizzative

Il grafico è stato creato attraverso l’analisi del livello di presenza/assenza di ciascun fattore monitorato attraverso il questionario, utilizzando domande a risposta chiusa su di una scala di 4 valori (1 corrisponde ad una valutazione negativa e il 4 alla valutazione positiva).

La collaborazione, la sicurezza lavorativa, l’efficienza organizzativa ed il confort ambientale sono percepi-te dal personale come punti di eccellenza dell’organizzazione. Viene inoltre confermato il giudizio positivo rispetto all’apertura all’innovazione ed a supporto dei dirigenti. La percezione di stress si mantiene costante a livelli sostenibili come dal resto la soddisfazione generale in merito alla propria attività lavorativa.

Grazie al confronto del risultato 2011 con quello del 2010 e del 2008, è stato possibile evidenziare i cam-biamenti dell’organizzazione

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Quinta parte: Il rispetto degli impegni assunti

QUESTIONARIO FAMILIARI—FOCUS CON GLI OSPITI

La customer satisfaction ha riguardato la sola struttura di via Marconi.

I questionari restituiti compilati sono stati 50 (su 68) pari al 73,53% (nel 2009 era pari al 56,52%).

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Bilancio Sociale e di Missione 2011

Nell’edizione del Bilancio Sociale e di Missione del 2010 era stato inserito un questionario di gradimento, con l’intento di “migliorare valutandoci”. I questionari restituiti (compilati da familiari e da dipendenti) hanno evidenziato una valutazione positiva del lavoro. Il Bilancio è così risultato compren-

sibile e le informazioni esaurienti.

Il bilancio sociale: il questionario di gradimento

Il grafico nella pagina accanto rappresenta l’opinione dei familiari sui vari ambiti presi in considerazio-ne. SI nota come la valutazione negativa (insufficiente) si evidenzia: 10% nella fruizione del verde (purtroppo in entrambe le strutture …) 4% possibilità di portare oggetti con sé 4% qualità nelle relazione tra Ospiti 4% personalizzazione degli orari

Si è poi chiesta una valutazione generale: che voto darebbe alla Qualità complessiva del servizio del-la struttura? (scala 1-10). Il giudizio è complessivamente positivo, questo si nota dalla mancanza di voti pari o inferiori al 6. Un 30% attribuisce voto 9 e un 8% arriva ad assegnare al servizio un 10.

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Preparare il futuro

“Personalizzazione, differenziazione e diversificazione dei servizi nell’ambito dell’integrazione so-cio-sanitaria e della continuità della presa in carico dell’utente” Tale obiettivo generale viene perseguito attraverso i seguenti obiettivi strategici:

passaggio da un’organizzazione mono-servizi ad una organizzazione pluri-servizi; continuità dalla presa in carico mediante l’offerta di servizi ambulatoriali, semiresidenzia-

li e residenziali; equilibrio economico di bilancio; partnership con altre A.P.S.P. e con istituzioni, organizzazioni e associazioni presenti

sul territorio; formazione continua del personale anche attraverso FAD (Formazione a distanza) e

FSC (Formazione sul campo; benessere organizzativo; coinvolgimento della famiglia e della comunità; customer satisfaction.

GLI OBIETTIVI STRATEGICI

I PROGETTI DEL 2011

Occhio alla salute

Ristrutturazione sede di via Pive

Acquisto nuovo immobile

Realizzazione Casa soggiorno

Fisioterapia per dipendenti

Corso per volontari

Realizzazione impianto fotovoltaico

ATTIVATO

NON ATTIVATO

NON ATTIVATO

NON ATTIVATO

ATTIVATO

ATTIVATO

NON ATTIVATO

60

I PROGETTI DEL 2012

Bilancio Sociale e di Missione 2011

LAVORI Riqualificazione ed ampliamento struttura residenziale di via Pive

ACQUISTI Acquisto, mediante permuta immobiliare, ex Palazzina uffici annessa a Palaz-zo Montel di proprietà del Comune di Pergine Valsugana

PROGETTI Il dolore cronico in R.S.A. - progetto di ricerca con UPIPA per individuare gli strumenti di valutazione e i criteri di utilizzo

FORMAZIONE Sviluppo formazione interna e formazione sul campo

Q&B Autovalutazione e valutazione del modello UPIPA per la struttura di via Pive

COMUNICAZIONE Costituzione di un “Comitato editoriale” per lo sviluppo e la gestione degli strumenti di comunicazione

SERVIZI Sviluppo servizi integrativi e di supporto alla domiciliarità (sportello badanti, formazione volontari e badanti, …)

61

Migliorare valutandoci

Il questionario compilato può essere: invito all’indirizzo e-mail [email protected]

inviato per posta all’indirizzo: A.P.S.P. “S. Spirito - Fondazione Montel” - Via Marconi n. 4 - 38057 Pergine Valsugana (TN) inviato via fax al numero 0461/53 29 71

consegnato direttamente c/o gli uffici amministrativi

A quale categoria appartiene?

Ospite Utente esterno Familiare

Dipendenti Collaboratore Volontario

Fornitore Istituzione pubblica Altro ……….

Gli argomenti trattati all’interno del documento sono comprensibili?

Molto Abbastanza Poco Per nulla

Le informazioni presentate sono esaustive?

Molto Abbastanza Poco Per nulla

Gli argomenti sono stati approfonditi in modo adeguato?

Molto Abbastanza Poco Per nulla

Eventuali argomenti o temi da sviluppare nelle future edizioni:

Ritiene adeguata la comunicazione del Bilancio Sociale e di Missione tramite un documento cartaceo?

Molto Abbastanza Poco Per nulla

Ritiene appropriati gli strumenti e le modalità di pubblicazione del documento?

Molto Abbastanza Poco Per nulla

Ritiene appropriata la diffusione del Bilancio Sociale e di Missione?

Molto Abbastanza Poco Per nulla

E’ soddisfatto delle modalità di coinvolgimento al processo di rendicontazione tramite la compilazione del presente questionario?

Molto Abbastanza Poco Per nulla

Grazie per il suo prezioso contributo.

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Bilancio Sociale e di Missione 2011

Particolare de “Ospitale Santo Spirito (1917)” di F. Carlin

S. Spirito - Fondazione Montel Azienda Pubblica di Servizi alla Persona

             

Sede legale: Via Marconi n. 4 - 38057 Pergine Valsugana (TN)

Tel. 0461/53 10 02 Fax 0461/53 29 71 www.apsp-pergine.it

E-mail: [email protected]

Sedi operative: Struttura Via Pive

Via Pive n. 7 - 38057 Pergine Valsugana (TN) Struttura Via Marconi

Via Marconi n. 55 - 38057 Pergine Valsugana (TN)