Bergamo Socialista n2 2012

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1/8 Bergamo socialista Notiziario di informazione dei socialisti bergamaschi - Fondato nel 1946 Nuova serie anno III - Marzo 2012 - n. 2 Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 2 del 16.01.1973 Poste Italiane s.p.a. - spedizione in a.p. 70% - LO/BG INDICE A Nembro: Valle Seriana sviluppo, occupazione Stato e chiesa fuori dalla famiglia Congresso del PSOE a Siviglia Lettere al Direttore Lite in famiglia in casa Bossi TREVIGLIO: acqua al cloroformio? A Nembro: Valle Seriana, sviluppo, occupazione di Rino Tiani Grazie al Partito socialista il 9 febbraio si è tenuto a Nembro un importante convegno sulle prospettive di sviluppo della Valle Seriana. Hanno animato il dibattito il Segretario provinciale del Partito Socialista , Francesco De Lucia, il Segretario dell’UIL Marco Tullio Cicerone, il Presidente della PERSICO SPA, Pierino Persico, il Presidente della commissione bilancio del Comune di Nembro Francesco Ghilardi, la Presidente dell’internazionale socialista donne Pia Locatelli. Dirigeva il dibattito il segretario regionale Santo Consonni. Continua a pag. 3 Stato e chiesa fuori dalla famiglia di Francesco De Lucia Quando si parla di giustizia sociale, di diritti, (soprattutto in queste settimane) c’è sempre qualcuno che ci ricorda Maastricht, i vincoli di bilancio... l’enorme debito pubblico. Consiglio, prima di tutto, di far notare che, secondo dati della Banca d’Italia il debito pubblico è più che raddoppiato dal 1992 in poi....quella che doveva essere la “seconda repubblica” più bella e più giusta è stata invece, la più grande delusione degli ultimi 150 anni (anniversario che abbiamo appena festeggiato dell’unità d’Italia). Ma esistono diritti calpestati anche a costo zero (o quasi). Continua a pag. 2 Congresso del PSOE a Siviglia di Pia Locatelli Presidente dell’Internazionale Socialista Donne Tre giorni di congresso per un risultato quasi alla pari: 49% a 51%, ma 22 voti fanno la differenza tra Carme Chacón che ne ottiene 465 e Alfredo Rubalcaba che, ottenendone 487, si costruisce un gruppo dirigente molto fedele, concedendo assai poco alla sua antagonista. Lo stesso era avvenuto nel 2000 con Zapatero vincitore su Bono per 8 voti. Continua a pag. 6

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Bergamo socialista

Notiziario di informazione dei socialisti bergamaschi - Fondato nel 1946 Nuova serie anno III - Marzo 2012 - n. 2 Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 2 del 16.01.1973 Poste Italiane s.p.a. - spedizione in a.p. 70% - LO/BG

INDICE

� A Nembro: Valle Seriana sviluppo, occupazione

� Stato e chiesa fuori dalla famiglia

� Congresso del PSOE a Siviglia

� Lettere al Direttore

� Lite in famiglia in casa Bossi

� TREVIGLIO: acqua al

cloroformio?

A Nembro: Valle Seriana, sviluppo, occupazione di Rino Tiani

Grazie al Partito socialista il 9 febbraio si è tenuto a Nembro un importante

convegno sulle prospettive di sviluppo della Valle Seriana.

Hanno animato il dibattito il Segretario provinciale del Partito Socialista ,

Francesco De Lucia, il Segretario dell’UIL Marco Tullio Cicerone, il

Presidente della PERSICO SPA, Pierino Persico, il Presidente della

commissione bilancio del Comune di Nembro Francesco Ghilardi, la

Presidente dell’internazionale socialista donne Pia Locatelli. Dirigeva il

dibattito il segretario regionale Santo Consonni.

Continua a pag. 3

Stato e chiesa fuori dalla famiglia di Francesco De Lucia

Quando si parla di giustizia sociale, di diritti, (soprattutto in queste

settimane) c’è sempre qualcuno che ci ricorda Maastricht, i vincoli di

bilancio... l’enorme debito pubblico. Consiglio, prima di tutto, di far notare

che, secondo dati della Banca d’Italia il debito pubblico è più che

raddoppiato dal 1992 in poi....quella che doveva essere la “seconda

repubblica” più bella e più giusta è stata invece, la più grande delusione

degli ultimi 150 anni (anniversario che abbiamo appena festeggiato

dell’unità d’Italia).

Ma esistono diritti calpestati anche a costo zero (o quasi).

Continua a pag. 2

Congresso del PSOE a Siviglia

di Pia Locatelli Presidente dell’Internazionale Socialista Donne

Tre giorni di congresso per un risultato quasi alla pari: 49% a 51%, ma 22

voti fanno la differenza tra Carme Chacón che ne ottiene 465 e Alfredo

Rubalcaba che, ottenendone 487, si costruisce un gruppo dirigente molto

fedele, concedendo assai poco alla sua antagonista. Lo stesso era avvenuto

nel 2000 con Zapatero vincitore su Bono per 8 voti.

Continua a pag. 6

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Segue da pag. 1 -Stato e chiesa fuori dalla famiglia

Mi riferisco al capitolo della laicità, parlo di laicità

invece di laicismo perche ritengo che i due termini

siano diversi. Come laicità intendo la giusta esigenza di

distinguere “il peccato” dal “reato”, laicismo è

affrontare ogni azione o scelta in versione antireligiosa

o anticlericale cosa che, da cattolico, non condivido.

Ma le fette di salame sugli occhi e certe ipocrisie sono

peggio di molti dei peccati capitali!

Parliamo di divorzio nel 2012: ancora oggi bisogna

attendere dalla separazione “legale”, che certo è

successiva alla separazione vera e propria, passino tre

anni (fino a pochi anni fa erano cinque gli anni) per

“far riflettere” la coppia e portarla ad un ripensamento

prima del divorzio vero e proprio.

Solo in questi giorni il Parlamento ragiona sulla

riduzione ad un anno.

Tre anni prima, cioè di un incontro con quel “povero”

giudice che, senza la minima competenza psicologica (

e magari senza nemmeno tanta voglia) dovrebbe fare

“l’ultimo tentativo di riconciliazione”...una cosa tra la

farsa e il dramma. Il dramma per chi, pur tra mille

dolori, lutti e difficoltà, ha deciso di interrompere un

percorso in comune e la farsa di intervenire

quando tutti i cocci sono rotti e senza

possibilità di essere ricomposti.

Laicamente e, razionalmente, sarebbe bello

sapere dal 1978 ad oggi quante coppie si sono

riconciliate! Nel frattempo i servizi sociali di

sostegno alla famiglia, i consultori, le reti

sociali di aiuto vanno via via a sparire.

Con queste ipocrisie nascoste dai fautori della

famiglia; vi evito i nomi dei soliti noti che conoscete

bene...quelli che credono nella famiglia e, per questo

ne tengono in piedi 2 o 3 contemporaneamente.

Il tutto ovviamente anche per far piacere ad una

gerarchia ecclesiastica che viene smentita

quotidianamente dai propri parroci impegnati in ben

altre sfide che quelle di nascondere i cocci sotto il

Bergamo socialista

notiziario di informazione dei socialisti bergamaschi

Direttore editoriale: Francesco De Lucia - [email protected]

Direttore responsabile: Rino Tiani - [email protected]

Vice direttore responsabile: Paolo Pasquot

Redazione: Celestino Bianchi, Giorgio Bonfanti, Franco Colacello, Santo Consonni, Pia Locatelli, Sara Pasquot, Carlo Rizzi.

Sede-Direzione-Redazione-Amministrazione: Via C. Serassi, 13/e – 24125 Bergamo – tel/fax 035234377

tappeto di casa (un po’ come si fa con la polvere

quando non si vuole fare davvero ciò che serve).

Il risultato: aumento dei divorzi e diminuzione dei

matrimoni... senza che nessuno spieghi a un giovane ( a

parte di alcuni corsi per fidanzati promossi dalle

parrocchie) se e come si può migliorare la propria

comunicazione e quindi la relazione con il partner,

scuola in primis.

Allora smantelliamo questa ipocrisia dicendo che le

leggi che regolamentano le unioni civili sono state

inserite dalla Comunità Europea tra le norme di

reciprocità. In pratica significa che chi si sposa in Italia

può divorziare nel paese della CEE che predilige. Un

esempio: in Romania in una settimana (e

probabilmente con spese inferiori) si può ottenere il

divorzio. Divorzio che avrà valore legale in Italia.

Nessuno auspica maggior superficialità nel contrarre

matrimonio, anzi!

Il matrimonio è un passo fondamentale per giungere

alla costituzione di quel nucleo fondamentale per la

società che è la famiglia, ma per favore diciamo basta a

chi crede che gli italiani siano degli stupidi ai quali

bisogna dire anche quanto tempo devono pensare se

amano ancora il proprio marito o la propria moglie.

Credo che i socialisti dovranno chiedere nel

2012 l’immediata eliminazione del “periodo

di riflessione” o almeno l’immediata

riduzione a un mese degli attuali 3 anni che

debbono trascorrere tra la separazione e il

divorzio. Credo, inoltre, che si debbano

trovare le risorse per servizi di sostegno alla

famiglia e alla coppia.

Direttamente collegato al tema del

matrimonio e del divorzio vi è la vicenda delle coppie

di fatto. Vi ricordate i PACS ??? E i DICO ??? Che

fine hanno fatto??

Tantissime sono le coppie che decidono per qualche

anno, o per sempre, di convivere invece che di

sposarsi.

Pur comprendendo che l’istituto del matrimonio,

regolato dal nostro codice civile, non può essere

esattamente sovrapponibile alla convivenza, mi pare di

poter dire che sia ora di smetterla di far finta che le

coppie di fatto e la convivenza non esistano.

I, pochi, diritti delle coppie conviventi sono stati

ottenuti a seguito di anni e anni di sentenze che, però,

non possono sostituirsi ad un provvedimento organico

che definisca diritti e doveri delle coppie “non

sposate”.

Anche qui ritengo che ad una posizione politica

fortemente condizionata dalle gerarchie ecclesiastiche i

nostri parlamentari non hanno voluto prendere

posizione.

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Inutile dire che, su questo tema, abbondi l’ignoranza e

la mala informazione e , su un tema come questo,

significa di fatto che molte persone credono di avere

dei diritti per poi scoprire l’amara verità, al momento

del bisogno.

Quindi un primo consiglio: informarsi e

approfondire. Il convivente non ha diritto alla

pensione di reversibilità, ha diritto ad un’eredità solo se

presente un testamento.

Capisco che tutti noi si pensi sempre che gli eventi

spiacevoli accadano agli altri e non a noi ma,

purtroppo, così non è. Intendo dire che la situazione

delle coppie di fatto è spesso vaga e confusa e i due

partner rischiano di vedersi negati alcuni diritti

fondamentali.

Alcune situazioni specifiche e quello che accade se si è

conviventi:

se uno dei due partner ha bisogno di un intervento

medico urgente e rischioso, l'altro non può

autorizzarlo, visto che non figura come parente;

il convivente non può chiedere permessi di lavoro se il

partner si ammala; il convivente che collabora

all'impresa dell'altro non ha nessun diritto; deve

perciò premunirsi con un regolare contratto di

società o di lavoro dipendente;

se la convivenza termina a seguito di

separazione, il convivente in stato di bisogno

non ha diritto a nessun sostegno economico da

parte dell'altro;se dalla convivenza sono nati

dei figli e questi sono ancora minorenni, nel

caso in cui la convivenza cessi, l'affidamento è

stabilito in base al criterio dell'interesse del

minore; se vi è disaccordo, l'affidamento è

deciso dal Tribunale per i minori (invece che dal

tribunale civile); Solo per citare alcuni aspetti.

La società civile si è organizzata con la definizione di

un “vero e proprio”, contratto di convivenza dove

definire diritti e doveri dei partner. Un ulteriore

dimostrazione che all’inedia della politica la società

risponde come può ma che questa è una sconfitta della

politica.

Come socialisti dovremmo ribadire che le coppie si

devono basare prima di tutto sull’amore dei partner. E

per questo la famiglia costituita da coppie di fatto non è

“famiglia di serie B” e che la politica deve fare

chiarezza sui diritti e i doveri di tutti i soggetti.

Potremmo parlare di testamento biologico, di

cittadinanza e di molto altro ancora. Lo faremo nelle

sedi politiche proprie.

Lo faremo con l’impegno che alle parole seguano le

azioni per rendere il nostro Paese meno ipocrita e più

civile trovando la giusta mediazione tra le diverse

sensibilità.

Francesco De Lucia

Continua da pag. 1 - Nembro: Valle Seriana, sviluppo, occupazione

Il segretario provinciale De Lucia ha esordito

ricordando che Il partito socialista italiano compie, nel

2012, i suoi primi 120 anni di vita e si scopre avere una

dirigenza ampiamente rinnovata.

Ma prima di tutto ha voluto ringraziare il compagno

nembrese Carlo Rizzi e il consigliere comunale

Francesco Ghilardi che hanno operato alacremente per

la buona riuscita di questo evento sottolineato dalla

presenza di un centinaio di presenti .

Per i socialisti rinnovamento, ha ricordato De Lucia,

non ha significato cambiare il nome del Partito per

mantenere le cose tali e quali, ma ha significato

impegnarci in una visione del lavoro più consona ai

problemi che pone il mondo globalizzato di oggi.

Con l’iniziativa di Nembro, ha proseguito, affrontando

il tema del lavoro in Valle Seriana, abbiamo inteso

iniziare, in modo nuovo, ma nel solco della nostra

tradizione, i festeggiamenti per i 120 anni di vita del

PSI. A questa iniziativa ne seguiranno altre sul

territorio, ma tutte tese a capire come affrontare il

problema dello sviluppo e del lavoro oggi.

In Valle Seriana, partendo da quanto di

buono la politica ha già fatto in materia di

infrastrutture: la nuova superstrada, i

collegamenti con il tram e la rete a fibra

ottica della Provincia, riteniamo sia

necessario continuare in un’ottica di

sviluppo territoriale che salvaguardi

l’ambiente, favorisca gli insediamenti

produttivi ecocompatibili, limiti la

conversione delle aree industriali in

residenziale e commerciale.

Tuttavia, le nuove infrastrutture in via di ultimazione

più a valle, come la BREBEMI, rischiano di rendere

poco appetibili gli insediamenti vallari.

Da qui la necessità di una vera e propria azione di

marketing territoriale: di un progetto che censisca tutti i

punti di forza dell’area: risorse umane e sistema

formativo compresi e “guidi” lo sviluppo dei prossimi

20/30 anni.

E’ necessario che la politica faccia presto e bene (cosa

spesso disattesa) riacquistando una visione d’insieme e

una “vision” che è mancata negli ultimi venti anni

anche in questa provincia e in questa valle.

Lodevole eccezione a quanto accaduto è il governo del

territorio operato dalla giunta uscente del Comune di

Nembro che ha sapute assumere delle decisioni

strategiche che vanno nella direzione auspicata

Il Segretario dell’UIL Marco Tullio Cicerone ha messo

in evidenza come spesso le amministrazioni comunali

si siano rese colpevoli di permettere la trasformazione

delle aree industriali in aree a destinazione abitativa

consentendo così grosse speculazioni edilizie.

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Ha infine auspicato che le microimprese si associno tra

di loro per fare massa critica per reggere alle esigenze

del mercato moderno e ha auspicato la creazione di

una città lineare lungo tutta la valle in modo da

razionalizzare l’utilizzo del territorio. Per il segretario

dell’UIL anche gli industriali, non solo i lavoratori,

avrebbero bisogno di una scuola che insegni loro come

si fa impresa perché non è più tempo di avventure

individuali non supportate da una cultura d’impresa.

Francesco Ghilardi, Presidente della commissione

bilancio del comune di Nembro ha messo in evidenza

come, nei quasi due mandati elettorali ricoperti dalla

lista civica PAESE VIVO diverse siano state la

“vertenze” che hanno interessato il comune: nel 2002

la chiusura della CARTIERA VALLE SERIO s.r.l., nel

2006 quella della MANIFATTURA DI LEGNANO

s.p.a. e, nel 2009, la chiusa della COMITAL s.p.a..

Ancor prima della crisi economico-finanziaria

dell'estate-autunno 2008, le cause di dette chiusure

vanno ricondotte al basso valore aggiunto

rappresentato da alcune produzioni tradizionali, non

più in grado di competere sul mercato internazionale, e

lo “scivolamento” verso la pianura degli investimenti

produttivi, a causa di una migliore situazione

infrastrutturale ed un più basso costo degli

insediamenti.

Le strategie messe in atto

dall'Amministrazione per limitare l'emorragia

di posti di lavoro si sono concentrate su una

pianificazione urbanistica tesa alla

salvaguardia delle aree industriali esistenti

sebbene non più utilizzate, sull'instaurazione di

rapporti di collaborazione e reciproca fiducia

con gli imprenditori della zona, sullo

snellimento, ove possibile, degli iter

autorizzativi e burocratici necessari al “fare impresa”;

su scelte urbanistiche orientate alla qualità della vita.

In particolare, per quanto concerne la pianificazione

urbanistica, s'è proceduto, attraverso la variante n°15 al

Piano Regolatore Generale del gennaio 2005, poi

confermata anche nel P.G.T. (Piano di Governo del

Territorio) recentemente approvato, all'istituzione dei

P.R.U. (Piani di Ristrutturazione Urbanistica). In altre

parole, l'Amministrazione ha individuato delle aree

strategiche significative, rispetto alle quali

salvaguardare la destinazione industriale-produttiva

prevedendo capannoni con un'altezza massima di 10

metri ed un rapporto di copertura pari al 40% della

superficie.

Tra i piani previsti alcuni sono già stati definiti: si tratta

del P.R.U. n°2 relativo all'ex area COMITAL, che

diventerà sede della PERSICO s.p.a. scongiurando in

tal modo una possibile speculazione edilizia rivolta alla

costruzione di nuove unità abitative. Nell'area ex area

CRESPI, grazie all’intervento del comune, sta

sorgendo una “cittadella del lavoro” in cui troveranno

posto un insieme di attività artigiane di dimensioni

medio-piccole.

L’area ITALTUBETTI è stata già acquisita da FASSI

GRU s.p.a. con un intervento di riconversione

produttiva finalizzato alla miglior salvaguardia

occupazionale ed alla cessione al Comune delle aree in

fregio al fiume Serio ed alla roggia Morlana per il

completamento della rete di piste ciclo-pedonali.

Con le suddette scelte il Comune di Nembro può così

vantare una superficie destinata ad aree industriali di

742'488 mq totali, per un rapporto di 63,81 metri

quadrati abitante, più alto rispetto ai comuni

contermini. Ghilardi ha auspicato infine che aumenti la

consapevolezza nelle istituzioni preposte della

necessità che venga completato il recupero del deficit

infrastrutturale affiancando, alla già citata galleria del

Montenegrone, lo scavalco del rondò delle Valli ed il

potenziamento del collegamento ferroviario con

Milano, magari approfittando della prevista

connessione dell'aeroporto di Orio al Serio. Agli

industriali una sollecitazione perché ritrovino la

propensione al rischio e le nuove generazioni lo spirito

di sacrificio necessario per intraprendere qualunque

attività.

Notevole l’apporto del Signor Persico che, detto per

inciso, sta avviando in tutta segretezza la realizzazione

della nuova barca che sfiderà Oracle l’anno prossimo

ed è leader mondiale nella Stampa

rotazionale, nell’ indicare la via maestra per

un ritorno allo sviluppo del territorio e di

tutto il Paese:

secondo il Signor Pierino Persico è

necessario che si ritorni all’amore per il

lavoro, ad una scuola che abbia maggiori

rapporti con il mondo del lavoro, che sia più

rigorosa e selettiva, che si faccia ricerca;

l’Italia deve imitare la Germania che ha saputo creare

delle grandi aziende come la Wolkswagen, la

Mercedes, la Bosch e così via, gruppi che hanno

invaso i mercati con la loro capacità di fare sistema e

che si sono trascinati dietro tutta una miriade di

subfornitori che hanno fatto di quel paese il paese di

punta per l’espansione in Cina e nei paesi in via di

sviluppo.

Il vero problema del prossimo futuro per il Signor

Persico è il mancato credito alle industrie da parte delle

banche.

Ci stiamo arrovellando sull’art. 18 e non riusciamo a

capire che quello è un problema minore; se le banche

non riattiveranno il credito all’industria fra sei mesi ci

troveremo in una crisi senza precedenti perché parecchi

industriali dovranno chiudere perché non saranno in

grado né di ricevere i pagamenti, né di onorare i loro

impegni finanziari.

Numerosi gli interventi dei presenti, fra questi notevole

quello di Pezzotta, già consigliere socialista del

comune di Nembro, che ha auspicato la fine di comitati

e comitatini per affrontare problemi che non vengono

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mai risolti, ma che servono solo a sperperare il

pubblico denaro.

Gli enti locali, ed in primis la provincia che si è

dimostrata del tutto latitante, devono coordinare gli

interventi sul territorio e devono offrire dei veri servizi

alle imprese liberandoli da tutte le pastoie che ora

debbono affrontare per insediarsi: spetta agli enti locali

risolvere tutti i problemi a monte dell’insediamento,

all’impresa spetta solo proporre l’insediamento e

realizzarlo in tempi rapidi.

Non è più tollerabile che l’impresa sopporti un costo

del 40% del proprio investimento solo per risolvere i

problemi connessi al proprio insediamento, se

vogliamo che le imprese ritornino sul nostro territorio

devono essere liberate da questi costi impropri.

Ha concluso i lavori l’Onorevole Pia Locatelli,

Presidente dell’internazionale socialista donne, che ha

auspicato un stretto legame tra Europa e Regione, tra

Europa e comunità locali.

Rispondendo alle sollecitazioni del Signor Persico, Pia

Locatelli ha ricordato come i socialisti siano sempre

stati per una scuola rigorosa perché una scuola di

qualità serve soprattutto alle classi meno abbienti, i

ricchi possono sempre mandare i loro figli nelle scuole

di eccellenza o all’estero.

Con rammarico ha poi ricordato come il voto

degli elettori non premi i migliori e chi lavora

di più: il parlamento europeo ha steso una

classifica di merito fra i deputati europei, per

l’Italia sei sono stai i deputati considerati fra i

migliori per partecipazione ai lavori e per il

contributo fornito, ma, su sei ben cinque non

sono stati rieletti e fra questi purtroppo c’ero

anche io, nonostante tutti mi avessero riconosciuto un

grande impegno e un notevole contributo per la ricerca

in Italia.

Rino Tiani

Lettere al Direttore:

da questo numero inizia la pubblicazione delle lettere che i Lettori inviano al Direttore.

Tutta la redazione ringrazia sin d’ora coloro i quali

vorranno far pervenire un proprio contributo.

Potete scrivere alla sede di via Serassi 13/E 24125 –

Bergamo oppure via email:

[email protected]

Cara Redazione di Bergamo Socialista,

innanzitutto auguro buon lavoro al nuovo Direttore

Rino Tiani.

Vorrei fare una breve sintesi sulla situazione in Valle

Brembana. Partiamo con il fornire dati

sull’occupazione in Valle (dati forniti dalla CISL).

Nel 2011 rispetto al 2010, nella nostra Valle, c’è stato

un incremento dei licenziamenti involontari pari al

23%, al primo posto troviamo la categoria degli Edili,

seguiti dal settore del Commercio. Per andare sul

concreto i numeri dei licenziamenti involontari in Valle

Brembana sono questi:

Dati CISL Anno Numero

licenziamenti

Totale

provinciale

2009 442 7,2%

2010 404 6,4%

2011 543 8%

Sappiamo che, da molti anni la situazione della Valle

ha cominciato a subire un declino.

Tra le principali situazioni ricordiamo il trasferimento

della Brembo Spa da San Giovanni Bianco a Mapello,

la prossima chiusura della Alstam Fir di San

Pellegrino Terme, Il fallimento della Lavanderia

Industriale “Fontanella” di San Pellegrino

Terme, il ridimensionamento di CMS di

Zogno, la situazione difficilissima della

Manifattura di Zogno, la Meccanica

Brembana di San Giovanni Bianco, il polo

industriale di Lenna, che negli ultimi anni è

stato fortemente ridimensionato, e

moltissime altre situazioni drammatiche.

Resistono il polo Industriale di Brembilla,

la Smi, la San Pellegrino Spa. Le prossime operazioni

Pedemontana e Brembi porteranno inevitabilmente ad

altri traslochi verso la Bassa.

I problemi principali della nostra Valle sono; i

collegamenti vari e la scarsa unione d’intenti tra i vari

Sindaci dei Comuni Brembani (38).

L’unica prospettiva per un possibile risveglio della

Valle sembra essere il Progetto di rilancio Turistico

Termale di San Pellegrino Terme, anche esso ha subito

gravissimi ritardi.

Questo ambizioso piano è stato sottoscritto da

Comune di San Pellegrino Terme, Provincia di

Bergamo, Regione Lombardia e Gruppo Percassi.

E’ inutile farsi delle illusioni di attivare nuove Aziende

Meccaniche o Tessili, l’unica soluzione, è solo il

Rilancio Turistico Termale di San Pellegrino Terme.

Quindi mi auguro che il progetto prosegua in maniera

più rapida. Anche sul settore turistico siamo messi

male, è di poche settimane fa che anche un Albergo

storico (Air di San Giovanni Bianco), ha chiuso i

battenti. Il numero degli alberghi nei tre principali

Comuni è il seguente:

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Zogno 1 albergo

S. Pellegrino Terme 350 posti letto disponibili

S. Giovanni Bianco 0 alberghi

Come vedete i numeri sono deludenti.

Speriamo in una più proficua collaborazione tra gli

Enti Vallari, per non sprofondare completamente.

Giovanni Milesi San Pellegrino Terme, 12/02/2012

Tutti i martedì

pomeriggio presso la

federazione PSI, Via

Serassi, 13/E Bergamo

Tel.035234377

[email protected]

UN AIUTO CONCRETO !

SOS diritti (servizio GRATUITO di tutela del

cittadino) promosso dal Partito Socialista

Italiano, raccoglie e predispone le richieste di

rimborso dell’IVA relativa al pagamento della

Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi

Urbani.

Infatti tale tassazione è ILLEGITTIMA così

come stabilito con sentenza della Corte

Costituzionale del 2009.

Consigliamo TUTTI di aderire in quanto: coloro che

presenteranno la richiesta di rimborso in tal modo non

pagheranno più l'Iva sulle prossime fatture.

Al contrario, coloro che non lo faranno dovranno

continuare a pagare l'Iva in quanto il beneficio non

scatta in maniera automatica, ma solo a seguito di

apposita richiesta in tal senso.

Naturalmente prima di presentare la richiesta di

rimborso occorre verificare che nelle fatture sia stata

effettivamente addebitata l'Iva. Dopodiché è necessario

avere tutte le ricevute di pagamento relative alla TIA

che devono essere allegate in copia alla domanda.

Per assistenza telefonare al 035234377 o scrivere a

[email protected], la sede di SOS diritti è in via

Serassi 13/E a Bergamo (aperta il martedì pomeriggio).

Sono molte le attività in programmazione e le

esigenze che possiamo soddisfare sia per i nostri

aderenti che per tutti i cittadini.

L’assistenza viene garantita dalla supervisione di un

Avvocato con adeguata esperienza.

Giuseppe Messina

Continua da pag. 1 - Congresso del PSOE a Siviglia

Allora il partito ripartì unito e dopo dodici anni

Zapatero, non potendo ringraziare tutti -“sarebbe una

lista troppo lunga”-, ringrazia una sola persona, Bono,

per la sua lealtà che ha consentito al partito di restare

unito e vincere due elezioni, nel 2004 e nel 2008. Si

ripeterà la storia di collaborazione? Forse.

Fino all’apertura delle urne, l’incertezza ha dominato il

congresso di cui sono stati protagonisti i circa mille

delegati (58%) e delegate (42%) e i quasi 16.000

emendamenti alle tesi unitarie, base di discussione dei

congressi territoriali. Ne sono stati ammessi 10.000,

dopo un processo di analisi e aggregazione che li ha

ridotti a 12.4000; le tesi originarie ne sono uscite

modificate.

Le primarie: alle primarie per le teste di lista nelle

elezioni nazionali parteciperanno non solo i 222.000

militanti, ma anche i 280.000 simpatizzanti. Si

studieranno meccanismi per applicare la stessa formula

per quelle regionali. Il segretario nazionale invece

continuerà ad essere eletto nel congresso dai delegati e

non direttamente dagli iscritti, come era stato invece

richiesto dai sostenitori di Carme Chacón e

rifiutato da Alfredo Rubalcaba.

Più laicità: principio sostenuto da entrambi

i candidati nei loro discorsi prima del voto e

previsto da numerosi emendamenti. Paese

laico con tutte le conseguenze del caso, a

partire dalla revisione degli accordi del

1979, la difesa di una maggiore neutralità

negli spazi pubblici e pari trattamento

fiscale per tutte le confessioni religiose.

Voto a 16 anni: si decide di…. discuterne,

mentre non si affronta il tema della modifica della

legge elettorale per renderla più proporzionale. Fuori

dalle liste i condannati per reati di corruzione, non gli

imputati, come invece era avvenuto per le candidature

della scorsa campagna elettorale.

Incompatibilità tra incarichi pubblici e incarichi di

partito sintetizzata nello slogan: un puesto para cada

persona; una persona para cada puesto. E’ una

decisione che dovrebbe comportare un terremoto nel

partito, visti i numerosi casi di dirigenti con incarichi

sia istituzionali sia di partito.

Infine una raccomandazione per le elezioni nazionali:

teste di lista più equilibrate per presenze maschili e

femminili. E’ un impegno –“si lavorerà per….”-, non

una regola. Nonostante le candidature siano

obbligatoriamente paritetiche, lo squilibrio a favore di

quelle maschili nelle teste di lista, -le liste sono

bloccate, senza preferenze-, ha come conseguenza lo

squilibrio nel risultato elettorale: più uomini che donne

in parlamento, così come più delegati che delegate al

congresso.

Lo ha segnalato come dato negativo il nuovo segretario

del PSOE che, parlando della necessità di un partito più

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femminista, ha citato Pablo Iglesias, fondatore del

PSOE nel 1879, secondo il quale “la emancipazione

delle donne merita più attenzione perché maggiore è la

loro schiavitù”.

La nuova strategia del partito, all’opposizione dal

novembre scorso ma determinato a vincere le elezioni

regionali che si terranno in Andalucia e in Asturias il

25 marzo, è quella di un’opposizione utile, utile alla

Spagna per uscire dalla crisi. Per questo Rubalcaba ha

parlato di opposizione disponibile ad accordi quando

serva al Paese, pur se capace di dissentire quando

convinta che il governo stia sbagliando, pronta allo

scontro, anche duro, nel caso di politiche inaccettabili.

Il governo del PP Rajoy ha avuto tanta fretta, troppa,

nel cancellare in trenta giorni quello che è stato

costruito in trent’anni. Non si può assecondare il

populismo nella riforma del codice penale, come

propone il ministro della giustizia Gallardón,

cancellare le lezioni di cittadinanza nelle scuole,

modificare in modo più restrittive la legge

sull’interruzione della gravidanza e proibire la pillola

del giorno dopo.

Il PP spagnolo ha tanta fretta di cancellare ma è lento

nel fare, come dimostrano le vicende dell’approvazione

della legge di bilancio nazionale: a fronte della

richiesta della UE di approvare la Finanziaria

con rapidità, Rajoy ha preferito accogliere la

richiesta di Javier Arenas, leader dei Popolari

andalusi, di posticiparne l’approvazione a

dopo le elezioni regionali. La motivazione è

chiara: non mostrare la faccia dura e

impopolare delle misure del governo Rajoy. Il

commento di Alfredo Rubalcaba è

implacabile: l’interesse del PP a vincere le

elezioni regionali andaluse viene prima dell’interesse

del Paese, questa è la differenza tra PP e PSOE.

Pia Locatelli

Un ultimo saluto a:

EVARISTO ODINOLFI

Sindaco e Socialista negli anni in cui, nella

bergamasca democristiana, non era facile essere

l’una e l’altra cosa insieme.

E’ stato Sindaco di Terno d’Isola dalla fine degli

anni 60 fino al 1980. Seppe essere progressista con

lo sguardo avanti.

Di quanto fatto in quel periodo mi piace ricordare

interventi allora di avanguardia quali la scuola materna statale, l’asilo nido e la biblioteca. Scelte

atipiche per quegli anni in una Isola Bergamasca

che vedeva solo la presenza di amministrazioni

democristiane, tanto che Terno d’Isola fu

considerata allora “rossa” in zona “bianca”.

E’ tra le figure che hanno caratterizzato i Socialisti

per l’impegno civico e il contributo dato allo

sviluppo dei nostri Comuni, che hanno indotto i

giovani di allora, me compreso, all’impegno politico

amministrativo. Ad Evaristo Odinolfi il saluto di

tutti noi. Santo Consonni

Lite di famiglia in casa Bossi

Queste le indiscrezioni raccolte dal

Quotidiano Online “L’Indipendenza”.

Padre e madre del Trota starebbero litigando

suk destino di tanto rampollo; il padre

vorrebbe mandarlo all’europarlamento

(Così non può far danni a nessuno), la madre vorrebbe

inviarlo a Roma con il secondogenito Roberto Libertà,

o, in alternativa assicurare ai due figli un posto sicuro

in regione. Il fatto è che Umberto Bossi pare rendersi

conto della scarsa popolarità del figlio fra la base

leghista a causa dei suoi numerosi errori di lessico in

televisione e “all’ultimo scandalo sui presunti festini a

base di escort e coca con lo showman Valerio Merola”

Vera o non vera che sia la notizia: certo la Lega a

parole condanna Roma ladrona, nei fatti vuole

assicurare un avvenire ai figli del Grande capo

assicurando loro una comoda poltrona romana.

TREVIGLIO: acqua al cloroformio? Di Rino Tiani

Incredibile, ma vero. L’acqua di Treviglio e Arcene

pare sia al cloroformio. Lo ha stabilito un’indagine

dell’ARPA che, su sollecitazione dei comuni, ha

compiuto un a ricerca degli inquinanti che interessano

due pozzi pubblici di Treviglio e uno di Arcene. In setti

pozzi si sarebbe riscontrata una quantità superiore di

cloroformio superiore a quello fissato come accettabile

per legge (0,15 microgrammi litro). Al di là di detto

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limite è necessario procedere alla bonifica delle falde

acquifere.

Il cloroformio è un composto chimico usato come

solvente nelle industrie chimiche, ora messo al bando

perché distruttivo dello stato dell’ozono.

Fato sta che l’acqua al cloroformio non è certo la più

adatta per essere adoperata per gli usi alimentari ed è

Nuovo servizio di assistenza per famiglie e studenti.

Nasce SOS scuola!

Prima iniziativa: fornire lezioni di

ripetizione scuole medie inferiori e

superiori tramite insegnanti qualificati

e con tariffe convenienti.

E’ possibile anche ottenere consulenza

in merito ai diritti/doveri nei confronti della

“Istituzione Scuola” frequentata dal proprio

figlio.

Per info: telefona allo 035234377 o scrivi a

[email protected]

Per amore dell’Italia, da 120 anni!

La segreteria provinciale ha predisposto un articolato

programma di attività per celebrare i nostri primi 120

anni. Sono graditi, entro marzo, ulteriori proposte degli

iscritti e dei simpatizzanti.

quindi urgente intervenire per risalire alla fonte o alle

fonti dell’inquinamento per una bonifica delle falde o

per l’installazione di adeguati filtri, se ne esistono in

materia, per evitare che gli inquinanti raggiungano i

rubinetti di casa. Sarebbe poi interessante conoscere

quanto nichel è stato trovato, visto che il

campionamento era teso soprattutto a questo scopo.

ASSEMBLEA PUBBLICA

“PER UN FUTURO DI SINISTRA” Costruire una sinistra unitaria è possibile ? Introduce Norberto Fragiacomo - Segr. Lega dei Socialisti Nord-Est

Ne parliamo con:

Francesco De Lucia - Segr. Prov. Partito Socialista Italiano Gino Gelmi - Segr. Prov. Sinistra Ecologia Libertà

Francesco Gismondi - Segreteria Nazionale Movimento RadicalSocialista Francesco Macario - Segr. Prov. Rifondazione Comunista Amedeo Maddaluno - Coordinatore Prov. Giovani Partito Democratico Alberto Scanzi - Segr. Prov. Federazione della Sinistra

Conclude:

Pier Luigi Camagni - Presidente Nazionale Lega dei Socialisti Modera: Marcello Mapelli - LdS Bergamo

SABATO 24 MARZO 2012

ORE 16 - VILLA MILESI LOVERE (BG)