Barbéro Belli, Mattìa_2013_Corso Selecontrollori e Selecensitori ATCGE1_Appunti_04_Lezione 04
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Transcript of Barbéro Belli, Mattìa_2013_Corso Selecontrollori e Selecensitori ATCGE1_Appunti_04_Lezione 04
8 marzo 2013
Lezione 04
Andrea Marsan
Si è visto che la maggior parte dei caprioli nasce a FINE MAGGIO/INIZI GIUGNO. POCHISSIMI
nascono PRIMA (fine aprile/inizi maggio), POCHISSIMI nascono DOPO (metà giugno).
Il vantaggio di nascere "tra i più" consiste in un MINORE RISCHIO DI ESSERE PREDATI. Inoltre,
dal punto di vista dell'alimentazione e della crescita, quello è un periodo ottimale.
NASCERE DOPO (intorno a metà giugno al massimo, in ogni caso), significa avere condizioni
alimentari ancora migliori, ma meno tempo per accumulare riserve che permettano di superare
l'inverno. Inoltre, essendo in meno, la possibilità di essere predati è maggiore.
NASCERE PRIMA (fine aprile/inizi maggio), allo stesso modo, comporta una maggiore possibilità
di essere predati, ma più tempo per prepararsi all'inverno e dunque maggiori possibilità di superarlo.
L'abbaio del capriolo è segno di territorialità e pericolo.
~
DAINO (Dama dama)
SUPERORDINE Ungulata
ORDINE Artiodactyla
SOTTORDINE Ruminantia
FAMIGLIA Cervidae
GENERE Dama
SPECIE Dama dama (europeo);
Dama mesopotamica (asiatico)
Il daino, originariamente, proviene dall'ANATOLIA.
Il maschio adulto del daino è molto più grande della femmina adulta (DIMORFISMO SESSUALE
MOLTO EVIDENTE): raggiunge e supera i 100 kg. di peso, contro i 50/60 kg. della femmina.
DIMORFISMO SESSUALE EVIDENTE ↔ POLIGINIA SPINTA
In generale, se il dimorfismo sessuale è POCO evidente, si tratta di animali MONOGAMICI, ma
NON è il caso del daino.
Caratteristiche del DAINO, in breve:
– Specchio anale bianco/nero
– ASSENZA di canini superiori
– Palco palmato (presente SOLO NEI MASCHI)
– Pelame estivo con pomellatura bianca
– Coda relativamente lunga
– Laringe ipertrofica (pomo d'Adamo molto evidente)
– Maschi con ghiandola prepuziale e pennello penico molto evidenti
Il collo, nel maschio, è robustissimo, quasi quanto il torace, ed è molto più grande rispetto al collo
della femmina. Il pennello penico è molto evidente anche nei giovani.
Il palco ha STANGHE PALMATE IN ZONA APICALE. A differenza del capriolo, il PALCO DEL
DAINO È RICONOSCIBILE INDIVIDUALMENTE.
Nel daino, a partire dal 4° fino al 10°/11° anno, il palco cambia poco.
IL DAINO SI ACCOPPIA AD OTTOBRE (tra il 10 e il 25 più o meno), dunque la posatura del
palco avviene molto prima, intorno a fine agosto.
La dieta, tra Maschi e Femmine di daino, è molto diversa.
I piccoli, siano essi di cervo, daino, capriolo o camoscio, NASCONO TUTTI A FINE
MAGGIO/INIZI GIUGNO. (I piccoli di cinghiale nascono a marzo, quelli di muflone a marzo/aprile).
CICLO DEL PRIMO PALCO NEL DAINO1.
I giovani lo perdono in primavera, gli adulti dopo (fine agosto circa, vedi sopra). In ogni caso, da
marzo in poi.
Il daino, poco più alto del capriolo, ma tre volte più pesante, patisce moltissimo la neve persistente.
Daino e capriolo NON patiscono per la mancanza di acqua, mentre cervo e cinghiale sì, bevono
moltissimo, e il cinghiale effettua quotidianamente bagni di fango (insoglio).
Il manto del DAINO può essere, in generale, di 4 colori:
– Rossiccio pomellato
– Bruno e meno pomellato (contrasto maggiore tra sella e ventre)
– Nero
– Bianco
Quando accade che la policromia è spinta? Quando l'animale viene addomesticato molto e vengono
fatti incroci e selezioni, creando soggetti che, in natura, verrebbero sicuramente puniti da una
maggiore predazione.
È opinione del docente, e anche dell'ISPRA, che il daino andrebbe ostacolato, se non eradicato,
SOPRATTUTTO IN ZONA ALPINA. Ma, nonostante il dibattito sia aperto, difficilmente il daino
potrà essere eradicato, in quanto esistono realtà locali che hanno sempre convissuto con il daino, ed
è un po' difficile andare a spiegare, a chi ha sempre convissuto con una specie, che essa è "alloctona"
e che, se in un dato luogo non fosse stata portata, semplicemente non esisterebbe.
Il daino è stato portato in Europa dall'Anatolia nel tardo Neolitico. Già allora veniva addomesticato,
mangiato e se ne conservava il trofeo.
(L'uomo ha provato ad addomesticare qualsiasi animale. "Provato", poiché con alcuni non c'è nulla
da fare).
1 Cfr. immagini in fondo al documento.
QUANTITATIVO MEDIO DI FORAGGIO VERDE FRESCO AL GIORNO CONSUMATO (KG.)
CERVO 14,2
CAMOSCIO 3,2
CAPRIOLO 2,8
DAINO 5
~
CAPACITÀ DI CARICO DELL'AMBIENTE (ricordare sempre questo concetto fondamentale).
Gli agricoltori, probabilmente, abbatterebbero tutti gli animali selvatici: è normale, rientra nei loro
interessi.
~
La carne del daino è molto buona, ed è molto ambìta dal punto di vista gastronomico.
Il daino può essere considerato, si fa per dire, una "bestiaccia": è diffidentissimo, e pesa molto. In
certe zone non viene cacciato, poichè sarebbe troppo difficile, poi, trasportarne il corpo.
IL DAINO È UN PASCOLATORE INTERMEDIO, ma SI ADATTA AD ESSERE
BRUCATORE: entra in competizione con tutti gli altri ungulati, ed è avvantaggiato poiché,
NON essendo un selettore, mangia praticamente di tutto.
Il daino è l'ungulato con l'AREALE PIÙ ESTESO AL MONDO: è addomesticabile, buono da
mangiare, si adatta a vivere in cattività (cosa impossibile per cervo e capriolo).
Come già detto, il daino teme la neve, ma lo si trova anche in Scandinavia, proprio perché può essere
addomesticato e si adatta a vivere in cattività.
In Italia, il daino è presente soprattutto sull'Appennino Tosco-Emiliano e sull'Appennino Ligure. La
madre di tutti i daini d'Italia è S. ROSSORE (PISA).
Ci sono circa 100 daini dietro il porto di Vado (SV) e molte centinaia nella zona di Borghetto, Alassio,
Bardineto.
Nella provincia di La Spezia (SP) il DAINO NON ESISTE, poiché reca troppo disturbo alla caccia
in braccata al cinghiale. (Il capriolo era invece presente in epoca storica, poi si è estinto.
Successivamente, una volta venuti meno i fattori di estinzione, è stato reintrodotto.)
DIFFERENZA TRA INTRODUZIONE e RE-INTRODUZIONE (prestare attenzione, sia il concetto
che le motivazioni sono differenti).
Nel DAINO sono presenti FORME DI SEGREGAZIONE SESSUALE E TERRITORIALE. Gruppi maschili separati da gruppi femminili.
Il daino col palco più grande, generalmente, lo perde prima. È difficile vedere il daino durante il
periodo della posatura del palco (dunque in primavera/estate, fino ad agosto).
Ad OTTOBRE, a seconda della DENSITÀ e della STRUTTURA delle popolazioni, I DAINI
COMBATTONO PER IL TERRITORIO: quasi non mangiano, non bevono, non dormono.
Combattono e difendono il territorio costantemente, arrivando, in un mese, a perdere fino al 30% del
loro peso corporeo. In un periodo in cui tutti gli altri ungulati sono dediti ad accumulare riserve per
l'inverno, il daino si trova in completa "controtendenza". Vita durissima. Dopo il periodo dei
combattimenti, si riformano i gruppi sociali unisessuali.
Per quanto riguarda la femmina, di solito il gruppo base è formato da 3 individui (un'adulta, una
sottile, una piccola).
Come già detto, i piccoli di daino nascono a FINE MAGGIO/INIZI GIUGNO, di solito 1, massimo
2. Il daino pratica "cure allargate" alla prole: allattamento collettivo, adozioni...
CLASSI D'ETÀ NEL DAINO MASCHIO.
ETÀ (Mesi) CLASSE NOME
Da 0 a 12 0 Piccolo dell'anno
Da 12 a 24 1 Fusone (stanghe costituite da un solo "FUSO")
Da 24 a 48 2 Balestrone (il palco inizia ad essere palmato)
Più di 48 3 (4) Palancone (palco palmato, territorialità e BRAMISCE)
"Fusone", "Balestrone" e "Palancone" erano i nomi che utilizzavano i cacciatori in Maremma, poi
essi sono passati al linguaggio scientifico.
È stabilito, per convenzione, che il primo anno di vita degli ungulati sia in realtà un anno "breve", di
9 mesi e rotti. Dunque, il primo "anno" va da fine maggio/inizi giugno fino al 15 marzo (sempre per
convenzione).
BRAMITO: verso emesso dal daino adulto, un misto tra muggito e ruggito che può essere sentito
anche a 1 km. di distanza. Esso può essere considerato un "AVVERTIMENTO ONESTO", un modo
per studiarsi prima del combattimento e per capire se esso è realmente necessario (può non esserlo,
in caso di manifesta superiorità di uno dei contendenti).
Pur combattendo anche molto a lungo, difficilmente i combattimenti si concludono con la morte di
uno dei due contendenti.
Dunque, prima del combattimento, abbiamo una fase, detta di "ACCOMPAGNAMENTO", in cui gli
animali si girano intorno studiandosi, osservandosi e, appunto, emettendo i bramiti.
Il bramito "accompagna" il combattimento, ed è indicativo di forza.
Ripetiamo un concetto fondamentale: NON ESISTE MAI UN UNICO CARATTERE CHE
PERMETTA DI STABILIRE ALCUNCHÉ!
I gruppi unissessuli, nel daino, consentono il confronto tra classi d'età.
Come si riconosce un palancone da un balestrone? Dimensioni del corpo, del collo, del palco, e
atteggiamento. MA SONO I DENTI, IN OGNI CASO, A FORNIRCI GLI INDIZI PIÙ SICURI.
CLASSI D'ETÀ NEL DAINO FEMMINA.
ETÀ (Mesi) CLASSE NOME
Da 0 a 12 0 Piccola dell'anno
Da 12 a 24 1 Sottile
Più di 24 2 Adulta
È molto difficile riconoscere le femmine anziane, tenuto conto anche di quanto detto in precedenza
riguardo la vecchiaia in natura.
Il DAINO è dotato di GHIANDOLE PREORBITALI, METATARSALI, PENICHE,
INTERDIGITALI.
LA RIPRODUZIONE NEL DAINO.
MASCHI (M) FEMMINE (F)
Maturità sessuale FISIOLOGICA 17/18 mesi 17/18 mesi
Maturità sessuale COMPORTAMENTALE 5 anni 3 anni
Periodo di attività sessuale 4/5 anni 12/14 anni
A 18 mesi, OGNI FEMMINA DI DAINO SI ACCOPPIA. SEMPRE E COMUNQUE.
Dimorfismo sessuale (vedi sopra): il maschio investe in sviluppo fisico, la femmina investe in
riproduzione.
Il parto, come detto, avviene a fine maggio/inizi giugno. Di solito i piccoli pesano 4/5 kg., e lo
svezzamento dura all'incirca 7/9 mesi. Allattamento allargato ed adozione praticati.
Il daino ha un comportamento particolare: mentre il cervo ha l'harem, il DAINO insegue O una sola
femmina O un gruppo di femmine.
Strategie territoriali del daino:
– Territorio singolo
– Territorio multiplo
– Arene di combattimento (LEK)
Se si hanno, ad esempio, 100 maschi e 100 femmine di daino:
– 90 maschi su 100 NON SI ACCOPPIANO
– 5 maschi su 100 SI ACCOPPIANO con 5 femmine su 100
– 5 maschi su 100 SI ACCOPPIANO con 95 femmine su 100
LA NATURA SELEZIONA IL PATRIMONIO GENETICO MIGLIORE PER GARANTIRE
LA RIPRODUZIONE DI UNA DATA SPECIE.
Come si può dedurre dai dati, nel daino, il fenomeno dell'incesto è diffusissimo. Nell'uomo sarebbe
impossibile: le tare aumentano (emofilia ecc.). Nel daino, il maschio più forte si riproduce anche con
le sue stesse figlie, MA NON ESISTONO TARE.
Ciò che avviene in allevamento, in cattività, è completamente diverso, in generale, da ciò che avviene
in natura.
Sarebbe ideale cacciare il daino durante il periodo dei combattimenti nei LEK, ma NON ci si deve
andare, perché il predatore naturale non lo farebbe mai, come è stato osservato, e IL CACCIATORE
SIMULA IL PREDATORE.
(Piramide di Hoffmann)
Nel daino, il RAPPORTO M/F IDEALE È 1:1
Il daino adatta peso e condizione fisica all'ambiente.
Il daino è dotato di DENTATURA SELENODONTE: il GIOVANE (che ancora non ha completato la
dentizione) ha 3 PREMOLARI e 2 MOLARI, e il 3° premolare, quello subito a ridosso dei molari,
svolge la funzione del molare ancora mancante. L'ADULTO ha 3 PREMOLARI e 3 MOLARI
(dentatura completa).
NESSUN MASCHIO DI DAINO È UGUALE AD UN ALTRO.
L'impronta degli zoccoli, nel daino, è molto più larga che nel cervo e nel capriolo.
Le feci del daino hanno una forma "ad oliva" e sono chiare e opache; quelle del capriolo, di solito,
sono più scure e traslucide (poi, chiaramente, dipende anche dall'alimentazione).
(Sono comunque aspetti, questi, a parere del docente, che lasciano un po' il tempo che trovano).
Altri segni della presenza del daino sono le "CIMATURE" e gli "SCHIANTI".
(Il cervo ha una struttura delle popolazioni strettamente matriarcale).
Il daino è gregario ed ha aree vitali molto grandi (soprattutto i maschi adulti). Il daino, inoltre, si
affeziona al territorio, per questo talvolta mantiene densità elevatissime: gli piace restare dove è nato.
Il maschio di daino può vivere fino a 14 anni, la femmina arriva a 16 anni (in casi rarissimi anche a
20/22).
Seguono immagini illustrative del ciclo del palco del daino e della sua morfologia: