BAFFO E CODA 3A

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a cura di Elena Sarti Libri per... imparare A. Bellini S. Brino M. Poli

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BAFFO E CODA 3A

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Page 1: BAFFO E CODA 3A

a cura di Elena Sarti

Libri per... imparare✓

✓A. Bellini

S. Brino

M. Poli

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4 Le conchiglie5 Rotolando in spiaggia6 Broccoli nel piatto8 L’appendicite

10 Assistente in cucina11 È ora di dormire!12 La casa di tutti14 Domenica dal nonno15 A casa da sola16 Lezione con il… merlo18 Dinosauri, che passione!20 Vivere nella Preistoria

22 CODA E I GRAFFITICREO IL MIO GRAFFITO

24 La volpe25

31 La signora Rebecca32 Dal diario di Dora33 Caro diario

34 I racconti realisticiI racconti fantastici

35 Realistico o fantastico?

36 La bambina «sveglia»37 Zanzare38 Gigante o gnomo?39 U come unità40 Per far piovere41 Dentro l’armadio42 L’occhio del drago44 Quanto manca a Natale?

46 Le descrizioni

48 Cielo49 Axel50 Il bimbo-ghiro51 La mia nonna52 La bottega53 La veste da caccia

54 CODA E IL RITRATTOUN MONDO DI FACCE

56 Descrivo!57 I fumetti58 Nuvolette e parole-suono60 Le fiabe

62 Il filo d’oro63

69 Gli gnomi e il calzolaio70 Lo zufolo magico72 La buona scelta74 Il gatto con gli stivali76 L’uomo e il serpente

77 Le favole78 Il corvo e la brocca79 La colomba e la formica80 Il serpente e il topo

82 I miti

83 La vita dell’uomo84 Come nacquero la luce e il buio86 L’origine del mondo

87 Le leggende88 La neve e il bucaneve90 Indra e il pavone92 I monti pallidi94 Il Mare a pranzo95 La torre di Bologna

96 CODA E GLI ALBERI

98 Conte e filastrocche99 Le poesie

Impara e scrivi con me

Impara e scrivi con me

Impara e scrivi con me

Impara e scrivi con me

Impara e scrivi con me

Impara e scrivi con me

Impara e scrivi con me

E ARRIVATO

L’’

INDICE

storie idi giornitutti

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

DIARIODIARIO

idi colorituttistorie

RACCONTIFANTASTICI

RACCONTIFANTASTICI

quadri e quadretti

TESTIDESCRITTIVI

TESTIDESCRITTIVI

unac’era volta.. .

FIABEE FAVOLE

FIABEE FAVOLE

storieeroi e leggendarie

MITIE LEGGENDE

MITIE LEGGENDE

E ARRIVATO

L’’

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Parole magiche per�159 La grotta dei cervi

TEMI E ARGOMENTILA SCUOLA 12 - 16 - 33 - 50 - 123

I BAMBINI 4 - 5 - 6 - 8 - 10 - 11 - 14 - 15 - 18 - 32 - 33 - 50 - 112 - 120GLI AMICI 32 - 33 - 118 - 122 - 124

I GIOCHI E LO SPORT 32 - 98 - 99 - 100 - 107 - 108 - 117 - 131 - 135 - 152 - 153LA STORIA 18 - 20 - 53

STARE BENE 8 - 11 - 156L’ALIMENTAZIONE 6 - 10 - 132 - 136 - 138 - 155

LA NATURA E GLI AMBIENTI 12 - 52 - 130 - 145 - 158GLI ANIMALI 24 - 48 - 49 - 127 - 128 - 129 - 134 - 157LA FANTASIA 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 44 - 62 - 69 - 70 - 72 - 74 - 76 - 78 - 79 - 80 - 83 - 84 - 86

88 - 90 - 92 - 94 - 95LE FESTIVITÀ 44 - 109 - 110 - 126 - 154

I SUONI E LA MUSICA 12LE STAGIONI sono trattate negli inserti e alle pagine 4 - 5 - 109 - 110 - 113 - 114 - 115 - 156

PER IMPARARE A COLLABORARE,A VOLERSI BENE

E A RISPETTARE L’AMBIENTE

10 - 12 - 38 - 39 - 44 - 122 - 123 - 130135

Impara e scrivi con me

Impara e scrivi con me

Impara e scrivi con me

rime e poesie

TESTIPOETICI

TESTIPOETICI

saluti e baci

TESTIEPISTOLARI

TESTIEPISTOLARI

non tuttiforse sanno che...

TESTIINFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

C a n t i amo Rec it iamo

Parole magiche per...

giocare

sognare

fare amicizia

cantare insiemee recitare

100 Giochi in rima101

107 Filastrocche108 Il domino109 Trentun dicembre110 Carnevale111 La lumachina

Canguri112 Le storie113 Gli sci

Il mare114 La nebbia

Il risveglio del vento115 Piccola nuvola di primavera116 Nuvoletta117 La culla

Il bastimento

118 Le lettere

120 Cara mamma…122 Una e-mail per Franci123 Stili diversi124 Lettera a un giornalino

125 I testi informativi

126 A Capodanno sotto il vischio127 La pappa reale128 La coda degli scoiattoli129 Il valore degli alberi

130 Un tesoro prezioso131 L’orso di peluche132 La patata134 Le farfalle135 I Giochi Olimpici136 La piramide degli alimenti138 Le fragole139

145 Lo stagno

146 CODA E I COLORII COLORI COMPLEMENTARI

SPERIMENTA CON I COLORI

148 Le opinioni degli altri150 I testi regolativi

152 Infila il bottone153 Attenti!154 L’uovo-gallina155 Cracker di compleanno156 Sei trucchi contro il caldo157 Qua la zampa!158 Uno zaino ben riempito

E ARRIVATA

LA

E ARRIVATA

L’

TESTIREGOLATIVI

TESTIREGOLATIVI

e disfarefare

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Un giorno, in agosto, Pamela partì per cercare con-chiglie sulla spiaggia.

A Pamela piaceva dare un nome a ogni cosa; ilbar per esempio lo chiamava Silvana Bananaper via del colore, che era di un giallo e nero

scintillante.Da quel bar il suo ombrellone era facile

da trovare: tre file verso il mare e un po’a sinistra.

Pamela camminava, raccoglieva con-chiglie, guardava e il bar Silvana erasempre fermo lì. Tre conchiglie euno sguardo: era sempre lì.Sei conchiglie e uno sguardo: eraun po’ più in là. Altre conchiglie edera sempre un po’ più indietro, altrisguardi e il bar di Silvana non si ve-deva quasi più.Quando ebbe raccolto abbastanzaconchiglie per una collana, Pamela

sollevò gli occhi e capì di essersi smar-rita.

Ebbe un’idea per ritornare: bastavaraccogliere lo stesso numero di conchi-

glie trovate all’andata! Così fece e… cammina camminatornò al suo ombrellone.– Ma dov’eri, Pamela? – domandò la mamma.– Ero andata a cercare conchiglie.– Prima o poi finirai per perderti. Ne hai trovate?– Sì, due collane… Una all’andata e una al ritorno!

Bruno Tognolini, Sentieri di conchiglie, Fatatrac

4

LE CONCHIGLIEstorie idi giornitutti

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

Rispondi.

Dove si trovava Pamela?Come mai si smarrì sullaspiaggia?In che modo riuscì aritrovare il suo ombrellone?

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Ci siamo incamminati verso il mare. Abbiamo percorso dicorsa dei sentierini fiancheggiati da siepi di caprifoglio mistea rose canine e campanule. Abbiamo visto un riccio, duefarfalle, tre conigli e quattro ragazze. Mamma si è lamen-tata che la spiaggia le sembrava molto lontana.Io e Biscotto siamo corsi avanti perché finalmente eravamoriusciti a vedere in lontananza il mare.– Siate prudenti! – ci ha urlato dietro Mamma.C’erano solo dune erbose, seguite da un lungo pendiosabbioso, che scendeva giù giù giù fino alla spiaggia.– Uauuuuuuu! – ha esclamato Biscotto e ha cominciatoa scendere di sedere.– Uauuuuuuu! – ho esclamato anch’io, scendendo allostesso modo.Avevo sabbia dappertutto, nella maglietta e nei cal-zoncini, ma non me ne importava un bel niente.Mi sono messo su un fianco e sono sceso rotoloni gri-dando.Anche Biscotto ha cominciato a rotolare: sembravaun grande pallone da spiaggia che rimbalzava giù,sempre più giù.Quando sono arrivato in fondo avevo la sabbia nei ca-pelli, sabbia nelle orecchie, nella bocca e perfino nelnaso.

Jacqueline Wilson, Sepolto vivo!, Salani

5

ROTOLANDO IN SPIAGGIAstorie idi giornitutti

Il caprifoglio è unapiccola pianta rampicantecon fiori profumati bianchio rosa.

Piccolo dizionario

Rispondi.

Dove ha trascorso le vacanze il bambino che racconta?Hai capito chi è Biscotto?Che cosa hanno visto i bambini lungo il percorso?In che modo hanno raggiunto la spiaggia?

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

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6

Emma era impegnata ad apparecchiare la tavola per lacena, ma aveva le mani sporche.– Lavati anche il dorso delle mani! – disse zia Evelina.– Ma io non mangio con il dorso! – protestò Emma.– Non mangi nemmeno sul dietro dei piatti – continuòzio Elliott. – Però li laviamo davanti e dietro.Emma corse in bagno a lavarsi anche il dorso delle mani.– Che cosa c’è per cena? – chiese Emma.– Tante cose che fanno bene! – disse zia Evelina.Emma guardò la tavola, preoccupata. Videuna cosa strana.– Che cosa sono? – chiese a zia Evelina.– Broccoli – rispose la zia.– Non posso mangiarli – disse Emma.– E perché? – chiese zia Evelina.– Perché si muovono nel piatto.

BROCCOLI NEL PIATTOstorie idi giornitutti

Il broccolo è un tipo dicavolo con piccoli fioriverdi raggruppati lungo il gambo.

Piccolo dizionario

1. Prendi qualche foglia di insalata, carotetagliate a fili sottili, olive, formaggio,pomodori a dadini e pezzi di grissino.

2. Sistemali come vuoi su un piatto, in mododa creare un disegno. Che cosa hai creato? Ora non ti resta chemangiare la tua opera d’arte!

Coda ti insegna a...

CREARE A TAVOLA

MATERIALE OCCORRENTE

~ insalata ~ carote ~ olive ~ formaggio

~ pomodori ~ grissini

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– Sciocchezze! I tuoi broccoli nonsono vivi e dunque non si muovono. – Allora non posso mangiarli per-ché sono broccoli morti.– I broccoli ti fanno bene – disse lazia. – Ti fanno venire le ossa forti e identi scintillanti.– Io le mie ossa non le vedo e non c’è bisognodi sorridere tutto il tempo. – Non ti va il gelato di ciliegie con i canditi? – chiese la zia.– Sì!– Allora prima devi mangiare i broccoli!Ed Emma tagliò i broccoli in ventidue piccolissimi pezzi e liingoiò come fossero vitamine; forse non era poi tanto maleavere le ossa forti e i denti scintillanti. Però il gelato con i can-diti scomparve ancora più rapidamente dal piatto di Emma.

Patricia MacLachlan, Sette baci ogni mattina, Mondadori Ragazzi

Baffo ti insegna a...

Il brano che hai letto è un racconto realistico. Nei raccontirealistici si narrano storie in cui i personaggi, i luoghi, lesituazioni esistono o potrebbero esistere nella realtà.

7

Rispondi.

Quali sono ipersonaggi dellastoria? Dove si svolgono ifatti?Quando?Che cosa non vuolefare Emma? In che modo la zia laconvince a mangiarei broccoli?

CAPIRE I RACCONTI REALISTICI

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

Page 8: BAFFO E CODA 3A

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Bertil è tutto fiero. Ha una ferita non ancora rimargi-nata sulla pancia, con tanto di punti e la mostra volen-tieri a tutti quelli che la vogliono vedere. – Deve averti fatto male – dice Zigge.Zigge è contento che Bertil sia di nuovo a casa. Senza suo fratello, c’era un gran vuoto e decisamentetroppo silenzio. Adesso però il vuoto se n’è andato eanche il silenzio, a dire il vero. In fondo Bertil deve re-cuperare un’intera settimana!– Mi hanno trapassato la pelle con l’ago – si vanta con ivicini. – E io non ho detto una parola. Non ho propriofiatato.

L’APPENDICITEstorie idi giornitutti

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In realtà Bertil non avrebbe potuto dire proprioniente, perché gli hanno fatto un’iniezione e lui hadormito per tutta l’operazione. Però, quando si è sve-gliato, ha fiatato eccome! Sgridava tutti quelli cheaveva a tiro, soprattutto il papà, che stava seduto sullasedia accanto al letto e cercava di dargli il succo dabere. E anche il dottore che l’aveva operato.– Rivoglio la mia appendice! – strillava Bertil. – Adesso!Hai capito, ladro di un dottore che non sei altro!Ma poi il medico si era seduto sul bordo del letto eaveva parlato a lungo con Bertil di appendici e inie-zioni e di tante altre cose importanti e alla fine sierano lasciati da amiconi.– Tienitela pure, l’appendice – aveva detto Bertil ge-nerosamente. – Tanto non me ne importa niente.

Inger Lindahl, Arrivederci Zigge,

Feltrinelli Kids

Rispondi.

Secondo te, i personaggidi questo raccontopotrebbero esistereveramente?

La vicenda è ambientatain due luoghi. Quali?

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I RACCONTI REALISTICI

Nei racconti realistici i fatti di cui si parla sonoaccaduti o potrebbero accadere realmente. Anchel’arco di tempo è definito: le storie si possonosvolgere in un’estate, un anno, un giorno,un’ora…Secondo te, quanto tempo può essere duratoil discorso tra Bertil e il dottore?

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

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Mi ricordo quando la mamma si met-teva a cucinare e mi chiamava «il suo as-sistente». Quando me lo chiedeva, lepassavo il sale, o lo zucchero, o versavola farina nella ciotola. Guardarla prepa-rare da mangiare mi piaceva moltissimo.

Anche quando cucinava qualcosa chedetestavo, tipo le torte salate con den-tro le uova sode.Sembrava una maga. Le sue mani sa-pevano sempre esattamente dove an-

dare e che cosa fare.Trascorrevamo ore intere tra i fornelli.Lei aveva un’espressione concentrata e,di tanto in tanto, si fermava e scrutava

con occhio critico il lavoro. Certe volte in-filava un dito in qualche impasto eme lo appoggiava sulle labbra. – Com’è? – mi chiedeva.Mi sentivo importante, nemmenofossi stato io il cuoco! Assaggiavo,sbattevo un po’ la bocca, sollevavo gliocchi al cielo, facevo: – Mmmmmm –e poi esprimevo il mio giudizio.

Barbara Garlaschelli, Davì, Edizioni EL

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ASSISTENTE IN CUCINAstorie idi giornitutti

SECONDO TE, PERCHÉ AL BAMBINO PIACEVA AIUTARE LA MAMMA IN CUCINA?

PIACE ANCHE A TE? CHE COSA FAI PER AIUTARE LA MAMMA O IL PAPÀ IN CUCINA?

QUALI SONO LE TUE PIETANZE PREFERITE? SAI DIRE CON QUALI INGREDIENTI VENGONO

PREPARATE? RACCONTA.

E TU?E TU?

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

Scrutare significa osservarecon molta attenzione.

Piccolo dizionario

Page 11: BAFFO E CODA 3A

Rispondi.

Perché Martino non riuscivaad addormentarsi?

Che cosa fece allora?

«Allora il mago, adirato per la grave offesa, rapì la bellissimaprincipessa e la rinchiuse in una torre alta come una monta-gna. La torre non aveva porte e le pareti erano così lisce e ri-pide che nessuno era mai riuscito a scalarle. Molti principiforti e valorosi ci avevano provato, ma tutti avevano dovutorinunciare. La giovane principessa, affacciata alla stretta fi-nestra, guardava sospirando il rettangolo di cielo azzurro epiangeva tutte le sue lacrime…»– E poi? – chiese Martino.– E poi è ora di dormire – disse il papà. E chiuse il libro.– Ma la principessa? Come farà tutta sola nella torre? Trapoco verrà buio e…– Aspetterà ancora un po’ – rispose il papà. – Ora dormisenza fare storie.– Buonanotte, papà.– Buonanotte, Martino.Il papà spense la luce e chiuse la porta.Rimasto solo, Martino provò a dormire.Ma non riusciva a togliersi dalla testa la principessina dallatreccia d’oro che il mago crudele aveva rinchiuso nella torre.«Chissà che paura avrà di notte…» pensava.Martino si alzò e accese la luce. «Che scemenza» pensò. «Come se la mia lampada potessefar luce fin laggiù!»Però si sentì meglio lo stesso.

Anna Vivarelli, Storie per gioco, Nuove Edizioni Romane

È ORA DI DORMIRE!storie idi giornitutti RACCONTI

REALISTICI

RACCONTIREALISTICI

LEGGI O TI FAI LEGGERE DELLE STORIE LA

SERA PRIMA DI ADDORMENTARTI? QUAL È IL

TUO LIBRO PREFERITO? RACCONTA.

E TU?E TU?

11

Page 12: BAFFO E CODA 3A

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Questa mattina è venuta in classe una guida natura-listica che si chiama Alberto. Ci ha spiegato perchéè importante rispettare e proteggere la natura.Ci ha raccontato che l’uomo, con il suo comporta-mento, ogni giorno distrugge boschi e foreste, in-quina l’acqua e l’atmosfera e mette a rischio lasopravvivenza degli animali.

– Mi sapete fare qualche esempio? – ci ha doman-dato la maestra.

Giuseppe ha alzato la mano e ha detto: – Come le ba-lene, che vengono cacciate per il loro grasso.

Chiara ha disegnato un panda, perché i germogli dibambù sono sempre più scarsi, e così questi simpatici

animali non trovano niente da mangiare e corrono ilrischio di scomparire.

storie idi giornitutti

1. Allinea le bottiglie unaaccanto all’altra, dallapiù grande alla piùpiccola, poi attaccalecon lo scotch (deve fareil giro di tutte le bottigliee tenerle ben ferme).

2. Soffia dentro lebottiglie: scoprirai cheproducono suonidiversi.

Coda ti insegna a...

COSTRUIRE UNO STRUMENTO MUSICALE

MATERIALE OCCORRENTE

~ 4 bottiglie di plastica vuote e di altezze diverse ~ nastro adesivo

LA CASA DI TUTTI

Page 13: BAFFO E CODA 3A

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Allora Alberto ha esclamato: – Giusto! E anche voi bambini po-tete fare ogni giorno piccoli gesti che servono a difendere la na-tura. Sono sicuro che ne conoscete qualcuno!Matteo ha detto che non bisogna sprecare la carta, così si sal-vano gli alberi, che servono alla terra per respirare. Margherita ha spiegato che è importante spegnere la lucequando si esce da una stanza, perché in questo modo si ri-sparmia energia. Luca, mentre si spazzola i denti, non fa scorrere l’ac-qua inutilmente perché è un bene prezioso. Marta ha detto che bisogna fare la raccolta diffe-renziata dei rifiuti, così vengono recuperati ilvetro, la carta e tanti altri materiali, e congli avanzi di cibo possiamo fare il com-post, che serve per concimare l’orto.Io ho raccontato che mio papà, quandopuò, lascia a casa la macchina e va apiedi o in bicicletta. Dice che unabella passeggiata ti tiene in forma,non inquina e ti fa risparmiare.Alberto ci ha fatto i complimenti eci ha detto che anche se siamopiccoli possiamo spiegare agliadulti i comportamenti correttiper proteggere la natura.Nicoletta Bertelle – Maria Loretta Giraldo,

La Terra é la casa di tutti, San Paolo

Baffo ti insegna a...

RICONOSCERE LE PARTI DI UNA STORIA

Ogni storia si sviluppa in tre momenti principali:l’in izio, lo sviluppo e la conclusione.Individua le tre parti nel racconto che hai lettoseparandole con una linea.

CHE COSA FAI TU, INSIEME

ALLA TUA FAMIGLIA, PER

PROTEGGERE E RISPETTARE

LA NATURA? RACCONTA.

E TU?E TU?

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

Page 14: BAFFO E CODA 3A

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Oggi è domenica e siamo venutidal nonno, che vive in campagna,nella sua fattoria. Il nonno è venuto a prenderci allastazione con la sua vecchia auto.– Ciao, nonno! Bella giornata per unpicnic, vero?– In marcia! – esclama il nonno.

Al limitare del bosco troviamo unbel posticino per mangiare. La mam-ma ha preparato per il nonno il pollofreddo: è il suo piatto preferito.

A un tratto si mette a piovere etutti corriamo alla fattoria a bere unatazza di tè e a vedere gli album di fo-tografie che il nonno tiene nello scrit-

toio. Ci sono anche le foto di quando la mamma abitavaalla fattoria, e ci divertiamo tantissimo mentre il nonnoracconta quello che faceva da piccola.

È già ora di tornare a casa. Peccato! Il nonno ci dàl’insalata e i fagioli dell’orto.– Aspettate… Ho anche una sorpresa! – grida.E ritorna con una cassetta di legno per gli uccellini cheha fatto con le sue mani.

Adesso siamo di nuovo in treno. La domenica sta perfinire e ripenso alla bella giornata trascorsa con ilnonno. Eravamo così di fretta che non abbiamo nem-meno avuto il tempo di abbracciarlo prima di partire.Ma gli scriverò una letterina e gli manderò un bel dise-gno… perché voglio molto bene al nonno.

Philippe Dupasquier, Una domenica dal nonno, Edizioni EL

DOMENICA DAL NONNOstorie idi giornituttiRACCONTI

REALISTICI

RACCONTIREALISTICI

Il racconto è statodiviso in sequenze.Colora i cerchietticome indicato erispondi.

inizio

sviluppo

conclusione

Chi racconta i fatti,secondo te?

Un bambino o unabambina.

Un adulto.

Di quali persone si parlanel racconto?

Page 15: BAFFO E CODA 3A

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Nasti aveva sempre paura di tutto. Non solo dei cani,ma anche delle cantine e delle soffitte, paura direstare da sola in casa e dei rumori scono-sciuti.Quando di sera se ne stava al buio in ca-mera sua, moriva di terrore ogni voltache un’auto sfrecciava per strada dise-gnando una striscia di luce sul soffitto.Anche il pavimento le faceva paura,quando scricchiolava.Ma quello che l’angosciava di piùerano le sere in cui i suoi genitoriuscivano. Prima veniva la baby-sitter.Ma costava troppo e alla fine il papàaveva detto che ormai Nasti era grandeabbastanza per restare a casa da sola.– Proviamo una volta – aveva proposto il papà.– Solo per un paio d’ore – aveva detto la mamma.Erano state due ore da incubo per Nasti! Si era sdraiata sulletto, terrorizzata dalla luce delle auto e dal pavimento chescricchiolava. Aveva bisogno di andare in bagno ma nonosava muoversi. Aveva fame ma non si fidava ad arrivarefino in cucina.– E allora, tesoro? Com’è andata? Hai avuto paura? – leavevano domandato i genitori al loro ritorno.– Neanche un po’! – aveva risposto Nasti precipitandosiin bagno; poi era andata a prendersi qualcosa da man-giare facendo finta di aver trascorso due splendide oretranquille.

Christine Nostlinger, Angelo custode cercasi, Panini

A CASA DA SOLAstorie idi giornitutti RACCONTI

REALISTICI

RACCONTIREALISTICI

HAI ANCHE TU ALCUNE

PAURE CHE NON RIESCI

A VINCERE? CHE COSA

RIGUARDANO? IN UNA

SITUAZIONE COME

QUELLA DI NASTI, SARESTI

RIMASTO TRANQUILLO

OPPURE…? RACCONTA.

E TU?E TU?

Page 16: BAFFO E CODA 3A

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Fa ancora caldo. La maestra Rita apre la finestra.In quel momento qualcosa che sembra una nuvo-letta scura entra dalla finestra aperta: è un uccellotutto nero con il becco giallo.I bambini lo guardano stupiti.L’uccello vola in alto, tocca il soffitto e le pareti, poisi butta verso il basso e sfiora la testa di Eleonora.Dopo il primo attimo di stupore, i bambini ridonoe battono le mani.– Tranquilli – dice la maestra. – È un uccello in-diano. Certamente è fuggito da qualche gabbia.Finalmente il merlo si ferma. Appollaiato in cimaalla lavagna, si guarda intorno, si pulisce il beccofra le piume, alza il capo e… parla.

storie idi giornitutti

LEZIONE CON IL… MERLO

Page 17: BAFFO E CODA 3A

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Rispondi.

Dove si svolgono i fattinarrati nel racconto?Chi è il protagonista?Quali sono gli altripersonaggi?Quanto tempo puòessere durata la vicenda,secondo te?

Un giorno intero.

Un’ora.

Un mese.

Nel racconto sottolinea inblu l’inizio, poi dividi losviluppo in sequenze.

Che cosa sarà accadutoalla fine? Immagina escrivi tu la conclusionedella storia.

– Mi chiamo Cesare, e tu? Mi chiamo Cesare, e tu? – dice con una vocetta stridula. Succede il finimondo.– Cesare, Cesare! – gridano eccitati i bambini.– Bambini, tranquilli! – grida la maestra.– Lo teniamo in classe con noi! – urlano i bambini.Toc, Toc, Toc. Qualcuno sta bussando alla porta.Entra Antonio, il custode.– Scusate, – dice – ma ho sentito un fischio…Guarda meravigliato il merlo.– Mi chiamo Cesare, e tu? – ripete l’uccello.– Ma certo che sei Cesare! Sei scappato, eh? Vado subitoad avvertire la signora Teresa…

... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Erminia Dell’Oro, Un merlo parlante in classe, Emme Edizioni

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

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In città ci sono i dinosauri, al museo.Nonna Camilla accompagna sempre Ottavio a vederli, e ognivolta gli domanda: – Ma perché ti piacciono tanto i dinosauri?

E Ottavio risponde: – Tu parli di dinosauri o di rettili preistoriciin generale?– Perché i dinosauri che cosa sono?

– Grandissime lucertole.– Oh, guarda – dice la nonna.

Quando è il momento di entrare, Ottavio corre: ha semprepaura che i dinosauri siano spariti.

– Ma non sono già scomparsi milioni e milioni di annifa? – chiede la nonna.– Sì, ma questi qui no. Per fortuna!

E per due ore Ottavio parla, legge le targhette con inomi in latino, dice: – Guarda che roba, guarda-

gli la testa, è un atlantosauro; questa è la metàdell’Era secondaria, il periodo giurassico.

– Bravo – dice la nonna, come se li avessestanati lui. E poi: – Duecentocinquantami-lioni di anni fa, ma sei sicuro?All’uscita la nonna dice: – Guarda l’ora!– Guarda l’ora – dice anche Ottavio.

18

storie idi giornitutti

HAI ANCHE TU UNA

GRANDE PASSIONE

COME OTTAVIO?

QUAL È? CHE COSA

FAI PER

COLTIVARLA?

RACCONTA.

E TU?E TU?

DINOSAURI, CHE PASSIONE!

Page 19: BAFFO E CODA 3A

Se controllano gli orologi chehanno al polso, c’è una ragione precisa.Ottavio fa collezione di dinosauri e la nonnagli permette di comprarne tre, lì al banchetto.Ma soprattutto gli permette di pensare pertrentacinque minuti, prima di scegliere.Ma ora i trentacinque minuti sono passati.– Un minuto, nonna. Che cosa ti costa aspet-tare un minuto ancora, mezzo di mezzo minutosecondo? Non ho deciso.La nonna scuote il capo. Poi dice «pim pim caval-lin» e sceglie lei.– Questa è una prepotenza, nonna.Ogni volta è così. E sceglie bene.Il dimetrodonte con la vela sulla schiena. Lo stego-sauro con le placche. E il grande pteranodonte chevola. Ha indovinato anche stavolta.La signorina del banchetto gli sorride. Ottavio infilail suo pacchetto dentro la felpa e se ne va felice.

Matilde Lucchini, Per fortuna ci sono i dinosauri,

Mondadori Ragazzi

19

Rispondi.

Dove vanno Ottavio e la nonna?

Da quali frasi del racconto puoicapire che i dinosauri sono lagrande passione di Ottavio?

Perché, all’uscita del museo,Ottavio e la nonna guardano i loro orologi?

Perché, alla fine del tempostabilito, è la nonna a scegliere i tre dinosauri-regalo?

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

Page 20: BAFFO E CODA 3A

Quando i venti freddi soffiavano forte da Nord, noi am-mucchiavamo tutte le nostre riserve di legna davantialla caverna e facevamo un gran fuoco.Da quando avevamo scoperto il fuoco, le nostrecondizioni di vita erano molto migliorate.Prima erano modeste. Eravamo discesi daglialberi, avevamo l’ascia di pietra, potevamorizzarci su due zampe per avvistare le predeal di sopra dell’erba alta della pianura, maquando catturavamo una preda non ci re-stava che masticare le sue carni crude.Pochi, pochissimi ricorderanno le indige-stioni tremende che avevamo patito in queiprimi tempi, mentre ora potevamo cuo-cere le carni e digerirle molto facilmente.Per non dire delle caverne! Avevamobisogno di una caverna spaziosa conun’imboccatura stretta, in modo chefosse facile difenderci dagli attacchidi tigri, orsi e leoni. Ma tutti glianimali lo sapevano, per questole caverne scarseggiavano.

20

VIVERE NELLA PREISTORIAstorie idi giornitutti

Page 21: BAFFO E CODA 3A

Rispondi.

Chi racconta i fatti,secondo te?In quale epoca delpassato si svolgono i fatti?Quale pericolo minacciavagli uomini che vivevanonelle caverne?Perché il fuoco era utile?

Sapevamo per esperienza che se una caverna era oc-cupata da un animale feroce era meglio lasciargliela,oppure fare fagotto in fretta e furia se nella cavernadove abitavamo noi uno di loro voleva entrarci.Ricordo ancora le notti passate con gli occhi sbarrati,ascoltando i ruggiti farsi sempre più vicini. Ora cheavevamo il fuoco, invece, potevamo spaventare gli ani-mali e conquistare le caverne più accoglienti. E se tor-navano, trovavano sempre un bel falò acceso davantiall’ingresso, rimanevano un po’ a contemplarlo, poicambiavano idea e se ne andavano.Ma soprattutto la fiamma che fa luce quando il sole ètramontato ci ha insegnato il gran lusso di rilassarcila sera accanto al focolare, masticando cibo e raccon-tandoci qualche storia.

Roy Lewis, Il più grande uomo scimmia del Pleistocene, Adelphi

IMMAGINA DI ESSERE UN

BAMBINO DELL,ETÀ DELLA

PIETRA. CHE COSA FARESTI

OGNI GIORNO? IN QUALI

ATTIVITÀ AIUTERESTI IL

PAPÀ E LA MAMMA?

RACCONTA SUL QUADERNO.

E TU?E TU?

21

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I RACCONTI

VEROSIMILI

Il racconto che hai lettoè frutto della fantasiadell’autore, ma i fatti narratirispecchiano ciò cheprobabilmente accadeva nellaPreistoria, secondo quantodicono gli storici.Il racconto, cioè, è verosimile.

Page 22: BAFFO E CODA 3A

22

CODA E I GRAFFITIIl graffito è un’incisione eseguitasu una superficie con uno strumento appuntito.Era la tecnica usata dagli uominiprimitivi per disegnare e lasciarele loro tracce sulle pareti dellecaverne o sulle rocce.

Collega ogni riproduzione al suo significato.

Graffiti rupestri della popolazione neolitica dei Camuni della Valle Camonica

aratura

scena di caccia

guerriero a cavallo

capanne

carro

combattimentotra guerrieri

lavoro al telaio

Archeocamuni, Parco Nazionale delle incisioni rupestri, Capo Di Ponte

Page 23: BAFFO E CODA 3A

CREO IL MIO GRAFFITO

Prova anche tu a fare un graffito!

1. Ricopri con un pastello a cera di colorechiaro un foglio di cartoncino.

2. Ripassa in modo uniforme sopra il colorecon un pastello a cera blu.

3. Incidi la superficie con uno strumentoappuntito come, per esempio, unpunteruolo. Usa punte di diverso spessoree traccia linee orizzontali, verticali,spezzate, miste come negli esempi sotto.

4. Prepara un cartellone con i tuoi compagniformato da tutti i cartoncini incisi con latecnica del graffito che avete preparato.Tutti insieme, date un titolo al vostrolavoro.

23

Page 24: BAFFO E CODA 3A

RACCONTIREALISTICI

RACCONTIREALISTICI

Rispondi.

Chi racconta i fatti?

Una bambina. Un papà. Un bambino.

Da che cosa lo hai capito?

Con chi ha uno strano incontro la bambina?

Come mai le tremano le gambe?

LA VOLPEstorie idi giornitutti

Baffo ti insegna a...

utilizzare i titoli

Tutti i testi hanno un titolo

che richiama uno o più elementicontenuti nel testo: può essere ilnome del protagonista, oppurequello del protagonista insiemea qualche altro personaggio, oancora uno dei fatti raccontati.Il testo che hai letto avrebbepotuto avere come titolo anche«Un incontro inaspettato»oppure «Sorpresa nel buio».Divertiti a cambiare il titolo airacconti che hai già letto: saitrovarne uno adatto per ognunodi essi?

24

È già quasi buio, fuori.– Vai a buttare la spazzatura! – mi dice papà.– Non si può fare domattina? – chiedo.– No, non si può aspettare: la spazzatura nella ve-randa attira le volpi – dice papà. – Se hai paura,vengo con te.– Non ho più paura del buio da quando avevo treanni – ribatto scandalizzata.Prendo la torcia elettrica ed esco con il sacchetto inmano. L’aria è già molto fredda e mi pizzica le orec-chie. I cassonetti sono in un angolo buio e io ac-cendo la torcia. Mi blocco di colpo: vedo due occhigialli spalancati. Lentamente, trattenendo il respiro,inquadro tutto l’animale nel fascio di luce: la volpenon si muove, alla luce della torcia sembra un canemagro dai grandi occhi, ritto sulle zampe, con unagrossa coda…All’improvviso si volta e sparisce con un balzo nelbuio della notte.Io butto il sacchetto nel cassonetto e torno versocasa. Mi tremano le gambe, ma non so se è per lapaura che la volpe ritorni o per la gran voglia di ri-vederla.

Maria Toffetti, Un cucciolo da salvare, Mondadori Junior

Page 25: BAFFO E CODA 3A

E ARRIVATO

L,

ALBERI AL VENTOAlberi che ondeggianooscillando la loro chioma.Alberi al vento.Alberi spogliche si accarezzano insiemeprestandosi i colori.

Brigitte Beretta, Albero albero cresci,

Macro Edizioni

Scegli una poesia,

imparala a memoria

e rappresentala con

un disegno sul

quaderno.

ALBERI D,AUTUNNO

Alberi d’autunnoquante foglie sono cadutela notte scorsa!Pare che gli alberi si siano girati sottosoprae abbiano adessola chioma in terrae le radici in cielo.

Juan Ramón Jimènez, Poesie, Guanda

Page 26: BAFFO E CODA 3A

Raccogli da terra alcune foglie

non troppo secche, puliscile con

un panno e mettile sotto un

foglio da disegno. Colora il foglio

con i pastelli a cera usando i

colori nominati nel testo: sul

foglio rimarrà impresso il segno

dei margini e delle nervature.

Questa tecnica si chiama

«frottage».

Alcuni alberi sono rimasti verdi,altri invece stanno perdendo le foglie.Sono ingiallite e cadono a una a una.Fanno in terra un tappeto che è giallo,marrone, persino rossiccio e violetto.Ogni tanto arriva il vento, che fa turbinare le foglie,e allora nell’aria c’è una festa di colori.Le foglie girano, ballano, ondeggiano, poi si stendonodi nuovo a terra, fino alla prossima folata di vento.

da Le grandi storie, Ave

intor

noa

te

IL TAPPETO DI FOGLIE

Page 27: BAFFO E CODA 3A

1. Taglia in tre pezzi il contenitore del latte. Laparte superiore con il tappo e quellainferiore devono essere alte circa due dita.

2. Con le forbici apri la parte centrale,ritagliane un pezzetto e poi richiudilausando la pinzatrice.

3. Con le forbici ritaglia una piccola aperturaa triangolo. A questo punto chiedi aiuto aun adulto per le fasi successive.

4. Con uno stecchino buca il contenitore,la base e il tappo come vedi nellafotografia.

LA MANGIATOIA CON IL TETTUCCIO

MATERIALE OCCORRENTE

~ contenitore del latte di tetra-pak da 1 litro con il tappo ~ forbici ~ pinzatrice

~ stecchini lunghi per spiedini ~ pennelli

~ colori acrilici che aderiscono alla plastica ~ pezzetto di spago

Page 28: BAFFO E CODA 3A

5. Unisci le parti della mangiatoiainserendo i due stecchini.

6. Dipingi la mangiatoia come preferisciutilizzando i colori acrilici.

7. Attacca lo spago allo stecchinosuperiore e legalo con due nodini.

8. Apri il tappo e riempi la mangiatoia coni semini per gli uccelli, poi appendila sulbalcone: avrai molto presto la visita deituoi nuovi amici piumati!

Page 29: BAFFO E CODA 3A

Era uno splendido autunno. Le more erano ormai mature, e lenoci erano al punto giusto; i topolini di Boscodirovo avevano ungran daffare. Ogni mattina uscivano nei prati per raccoglieresemi, bacche, radici che trascinavano poi fino all’EmporioTronchetti, dove venivano conservate tutte le provviste per l’in-verno. Il signor Topo de’ Topis era uscito di buon mattino conla figlia più piccola, Primulina. Primulina coglieva i frutti più vi-cini a terra, mentre il papà abbassava i rami più alti con il suobastone da passeggio. Il cestino era quasi pieno quando furonoraggiunti dalla signora Smeraldini, che lavorava alla Latteria.– Stavo proprio cercando voi! – esclamò. – Brutto tempo in ar-rivo! Dobbiamo finire la raccolta prima che si metta a piovere.Così il signor de’ Topis rimandò Primulina a casa e andò al-l’Emporio per aiutare nell’organizzazione del lavoro. Gruppidi topi cominciarono ad andare su e giù per il campo con car-riole e carretti, per raccogliere le ultime bacche e le noci.

Jill Barklem, Un anno a Boscodirovo, Einaudi Ragazzi

d’a

utun

no

un

racc

onto

Rispondi.

Che cosa stavano facendo i topolini di Boscodirovo?Che cosa facevano Primulina e il papà?Che cosa annunciò la signora Smeraldini?

AUTUNNO A BOSCODIROVO

Page 30: BAFFO E CODA 3A

GIOCHI D,AUTUNNO

caldo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

estate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

brina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

vino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

uva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

solco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

uccelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

pioggia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .Scegli dall’elenco nel riquadro le

parole che fanno coppia con

quelle qui a destra. Le iniziali delle

parole aggiunte ti ricorderanno la

festa di Halloween.

Risolvi il

rebus.

Cerca nello

schema tutte le

parole elencate

nel riquadro.

FA

FA

F DDO!

!(6)

–– –– –– –– –– ––

LE

LE

(6)

–– –– –– –– –– ––

SUI R

SUI .

(4)

–– –– –– ––

3(7)

–– –– –– –– –– –– ––

O V A I Z U C C A M

C A S T A G N E N H

S T O U C F U N G O

V I G N A E B F G R

B F H I C F I C H I

V E N T O C D M N G

tappo nebbia impermeabile

freddo migrazione

autunno semina acini

ZUCCA

CASTAGNE

FUNGO

VIGNA

CACO

NUBI

FICHI

VENTO

Page 31: BAFFO E CODA 3A

DIARIODIARIO

31

La mia mamma è una vera sportiva: portale buste della spesa come un sollevatoredi pesi; evita i miei giocattoli sparsi nellastanza come un saltatore ad ostacoli, lilancia nella cesta come un giocatore dibasket; sale in soffitta e scende incantina come uno scalatore; insegue ilcane Teo come un corridore di atletica;quando spolvera o lava i vetri agita lebraccia come un canottiere… Inoltre èveloce e non si stanca mai.Il mio papà dice che la mamma èsoprattutto una sportiva del cuore:quando sorride e ci abbraccia fasempre gol!

Francesca Ferrante, In famiglia, Piccoli

storie idi giornitutti

Informatie racconta.

La tuamammaassomiglia unpo’ allamamma delracconto?

Mercoledì 10 ottobre

Voglio raccontarti della nostra nuova vicina. È la signora

Rebecca, che abita da poco al quarto piano. Io non la

sopporto e nemmeno Buck, che infatti non smette

di abbaiare ogni volta che viene a casa nostra.

Chiede sempre: «Come va la scuola?», che è la domanda

preferita dai grandi, e mi raccomanda di studiare, come

se non ci fossero già tutti gli altri a raccomandarmelo.

Ieri avrei voluto risponderle: «Un disastro!», ma sarebbe

stata una bugia e la mamma ci sarebbe rimasta malissimo.

L’altra sera è venuta e, appena entrata, ha detto:

«Che buon profumo!» annusando l’aria.

«Vuol fermarsi a cena?» le ha chiesto la mamma.

«Non disturbo?» ha risposto, togliendosi la grande

pelliccia di povere volpi morte assassinate.

Solo che Buck, spaventato da tutte quelle teste di

volpi, le è saltato addosso e lei è scappata via

urlando e non l’abbiamo più vista!

Erminia Dell’Oro, Le pagine segrete di Arianna, Edizioni EL

Rispondi.

Chi ha scritto questa paginadi diario? Sarà un bambinoo una bambina? Perscoprirlo, guarda la rigasotto il testo, dove sonoriportati il nome dell’autrice eil titolo del libro da cui èstato tratto questo brano.

LA SIGNORA REBECCA

Baffo ti insegna a...

RICONOSCERE UN DIARIO

Il brano che hai letto è un diario, cioè un testo incui una persona racconta quello che le accadegiorno per giorno, oppure scrive pensierie impressioni. Generalmente, in alto èriportata la data del giorno in cui il diario viene scritto.Ci sono anche diari che si possonochiudere con un lucchetto: in questomodo nessuno potrà leggere i pensierisegreti di chi scrive!

Page 32: BAFFO E CODA 3A

32

A ricreazione mi ero messa a giocare al

«sotterraneo».

Rosa è arrivata e mi ha chiesto che cosa stessi

facendo. Le ho risposto che stavo scendendo in una

prigione sotterranea. Allora lei ha voluto sapere che

cosa avrei fatto una volta laggiù. Le ho risposto che

non lo sapevo, perché non c’ero ancora arrivata.

A quel punto Rosa mi ha spiazzata.

Ha detto che sapeva di un perfido mago nascosto

nella torre del castello, e che saremmo potute salire

lassù a dargli battaglia.

Tracy Dockray, Il diario segreto di Dora, PescaMela Edizioni

DAL DIARIO DI DORAstorie idi giornitutti

Rispondi.

Di che cosa parla questapagina di diario?

Di un castello misterioso.

Di un gioco fatto durantela ricreazione.

Chi è Rosa, secondo te?

Una compagnadi classe.

Una maestra.

Dora e Rosa, durante laricreazione, dimostrano di…

essere molto fantasiose.

annoiarsi e non sapere checosa fare.

DIARIODIARIO

Page 33: BAFFO E CODA 3A

33

DIARIODIARIO

2 settembre

Domani ricomincia la scuola. Se

qualcuno mi chiede se sono contenta,

rispondo: «Brrr, no!». Ma in realtà

sono contenta un pochino. Non tanto

per lo studio, quanto per i compagni.

Mi siederò vicino ad Alexander.

L’anno scorso non mi piaceva molto,

ma quest’estate siamo diventati

amici. Michi si siederà davanti a noi

e Alì dietro. L’abbiamo deciso ieri ai giardini.

Spero che domani ci sia il sole così potrò mettere

il mio vestito nuovo. È bianco e la gonna è tutta

ricamata con mazzolini di fiori rosa.

La gonna è ampia e se faccio una giravolta si

alza e vola come una nuvola bianca.

Il papà mi ha detto: «Con quel vestito sei la

bambina più bella del mondo».

Se domani piove, la mamma non me la lascerà

sicuramente mettere. Dovrò mettere il kilt.

Lo odio! È fatto con una stoffa ruvida. Quando

me lo metto, inizia subito a pungermi la pancia.

E mi fa grassissima. Ma la mamma non lo vuole

ammettere. L’ha fatto lei ed è molto orgogliosa

del suo «capolavoro».

Christine Nostlinger, Diario segreto di Susi, Piemme Junior

CARO DIARIOstorie idi giornitutti

Rispondi.

Perché la bambinaè contenta chericominci la scuola?Come si chiamano i suoi amici?Che cosa vorrebbeindossare il primogiorno di scuola?Perché sperache non piova?

Page 34: BAFFO E CODA 3A

3434

Nei racconti fantastici le vicende narrate sonoimmaginarie e non possono accadere nella realtà.A volte questi racconti mescolano realtà e fantasia inserendo in unanarrazione realistica un elemento impossibile, magico, assurdo o unasituazione così esagerata da nonpoter essere reale.I personaggi possono essere persone comuni che vivono avventure fantastiche o magicheoppure personaggi immaginari,come gnomi, fate e folletti.

I racconti fantastici

DOVE

in spiaggia

Impara con me

I racconti realistici narrano vicende verosimili, cioè «simili alvero»: possono essere accadutenella realtà, oppure solo «pensate» dall’autore.Nei racconti realistici spesso puoiriconoscere luoghi e ambienti cheti sono familiari (la casa, la scuola,il parco…) e personaggi con cuianche tu hai a che fare tutti igiorni, come genitori, fratelli e sorelle, insegnanti e compagni…

I racconti realisticiQUANDO

quest�estate

QUANDO

il bagnino

tanto tempo fa

PERSONAGGI

DOVE

un bosco incantato

il cane parlante la strega

Luigi

PERSONAGGI

Page 35: BAFFO E CODA 3A

35

Realistico o fantastico?Quale di questi due testi contiene elementi fantastici? Segnalo con X.

35

Sai distinguere la realtà dalla fantasia? Segna con X gli elementi fantastici.

Un coccodrillo parlante.

Un ascensore guasto.

Un bambino con le ali.

Una strega malvagia.

Un tritatutto elettrico.

Un tessuto impermeabile.

Puoi trasformare un racconto realistico in fantastico inserendo nella narrazioneuno o più elementi «impossibili». Per esempio:

Scrivi con me

Mandy fece ancora qualche passo,quando si trovò di fronte l’essere piùstrano che avesse mai visto. Se nestava sospeso per aria, seduto co-modamente su una palla d’argentoche emanava una luce blu.

Nell’intricata matassa di ramie rovi, Mandy vide due cervi: unoadulto che giaceva morto aterra; il cucciolo invece era vivoe con il muso cercava di sve-gliare la madre. Mandy chiamòa bassa voce: – James, vieni,presto!

Aggiungi in questo puntola descrizione del canedei vicini immaginandoun elemento di fantasia:il pelo verde, dueantenne al posto delleorecchie oppure…

Spiega anche come maiha queste caratteristiche.

Quando il mio Pepito vide il nuovo cane del vicinocominciò a scodinzolare. Il nuovo arrivato si mise a guaire allungando ilmuso fra le sbarre del cancello.Era un cane davvero molto strano!– Andiamo Pepito – dissi tirandoil guinzaglio dolcemente. – Torneremo più tardi a conoscere il nuovo arrivato,quando sarà tornata dascuola anche Miriam.

Page 36: BAFFO E CODA 3A

Nella mia classe c’è una bambina che si chiama Stefania: èmolto brava, legge alla svelta e sa contare molto in fretta senzasbagliarsi mai.Quando i grandi parlano di lei, dicono: «È una bambinamolto sveglia!».Lo dicono le maestre. Lo dice il bidello. Lo dicono tutti.

E a forza di dire «È sveglia! Oh, com’è sveglia!» a Stefa-nia sono spuntate le lancette sulla pancia! Proprio così!

L’altro giorno a scuola ha cominciato alamentarsi.

– C’è qualcosa che mi punge… –diceva.La maestra si è inginocchiata e leha sollevato la maglietta.«Tic-tac, tic-tac…» faceva in-tanto Stefania senza riuscire afermarsi.Le lancette sono proprio comequelle degli orologi veri, una cor-ta per le ore e una lunga per i mi-nuti.

Nadia Bellini, Il mondo di Federico,

Raffaello Editrice

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I RACCONTI FANTASTICI

Nella prima parte del racconto si parla di una bambinache potrebbe esistere nella realtà; nella seconda partela situazione diventa fantastica perché è impossibileche accadano i fatti di cui si parla.Indica con un ● il punto in cui, leggendo, capisci chesi tratta di un racconto fantastico.

36

idi coloritutti

LA BAMBINA ‹SVEGLIA›storieRACCONTI

FANTASTICI

RACCONTIFANTASTICI

Page 37: BAFFO E CODA 3A

Nella città al contrario le zanzare non avevano maidato un morsetto ai bambini, neppure per sbaglio.Potevi accendere tutte le luci, spalancare tutte le finestre,andare al ristorante all’aperto, passeggiare verso sera neiluoghi zanzareschi per eccellenza, cioè i luoghi erbosie acquosi, potevi persino chiamarle per mezz’ora: – Zanzaaaaare! Venite! Siamo qua con i nostribraccini saporiti!Niente da fare, se sentivi un zzzzz stavano fa-cendo un voletto di passaggio, al massimo ti fa-cevano il solletico con un’ala.A loro non piaceva il sangue, tantomeno quellodei bambini, erano zanzare… vegetariane.Pizzicavano foglioline di basilico, di menta,di rosmarino, l’ortica no, la sputavano. An-davano pazze per l’erbetta dei prati e poi-ché di erba ce n’era fin che volevano, lezanzare della città al contrario eranoproprio grassottelle.

Vivian Lamarque, Mettete subito in disordine!

Storielle al contrario, Einaudi Ragazzi

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I RACCONTI FANTASTICI

Nel racconto che hai letto le zanzare sono un elementoreale ma la situazione in cui agiscono è fantastica,perché nella realtà non esistono zanzare vegetariane.

37

idi coloritutti

ZANZAREstorie RACCONTI

FANTATSICI

RACCONTIFANTASTICI

Una persona vegetarianasi nutre di ortaggi, frutta,latte e uova e non di carne.

Piccolo dizionario

Page 38: BAFFO E CODA 3A

Giovannino scoprì che se girava velocemente intorno asé stesso verso destra e contava da uno a dieci cresceva;se invece girava verso sinistra e contava da dieci a uno di-

ventava piccolo piccolo. Talvolta però diventava così grande che sbatteva la

testa contro il soffitto e le gambe gli uscivano dallafinestra. Oppure diventava così piccolo che avevapaura di essere schiacciato o che i gatti lo por-tassero via. Pensa e ripensa, alla fine trovò la soluzione. «Occorre essere giganti per esser tanto grandi»decise. «E occorre essere gnomi per essere tantopiccini».Allora, quando giocava a fare il gigante, toccavail cielo con un dito e si sedeva sulle montagne.Quando giocava a fare lo gnomo, faceva com-pagnia ai grilli dei campi e abitava con le formi-che. Ma quando voleva giocare con gli amici...

restava il bambino che era.AA.VV., Favolette in dormiveglia, Editrice Piccoli

idi coloritutti

GIGANTE O GNOMO?storieRACCONTI

FANTASTICI

RACCONTIFANTASTICI

QUALI COSE POTRESTI FARE

SE FOSSI GRANDE GRANDE?

E SE FOSSI PICCOLO PICCOLO?

IMMAGINA E RACCONTA SUL

QUADERNO.

E TU?E TU?

Secondo te, il racconto che hai lettoè realistico o fantastico? Perché?Spiegalo con le tue parole.

38

Page 39: BAFFO E CODA 3A

* Una colonia di pernici argentate si erasistemata ai margini della foresta perpassare l’autunno. Sfortunatamenteun cacciatore se ne accorse, pre-parò delle reti e le buttò sulle per-nici per catturarle.

* Una dopo l’altra le pernici finironoprigioniere delle reti e iniziarono a dibattersi inutilmente.

* Vedendo le sue compagne catturate unadopo l’altra, una vecchia pernice riunì le so-pravvissute per dar loro un consiglio: – Sorelle,state attente, ci sono reti in tutta la pianura! Seper disgrazia venite catturate, potete salvarvi lostesso. Basterà infilare la testa tra le maglie della rete e batterenello stesso tempo le ali. In tal modo tutte insieme riusciretea sollevare la rete; poi dovrete farla impigliare nei rami di unalbero e sarete di nuovo libere. Ricordatevi bene le mie pa-role, e non avrete nulla da temere!

* Il giorno dopo molte pernici restarono intrappolate nellarete, ma unendo le loro forze riuscirono a volare tutte in-sieme e a fare impigliare la rete nei rami di un albero. Cosìvolarono via sane e salve.Johanna Marin Coles – Lydia Marin Ross, L’alfabeto della saggezza, Edizioni EL

39

In che modo lepernici riuscirono a salvarsi? Spiegalocon le tue parole.

idi coloritutti

U COME UNITÀstorie RACCONTI

FANTATSICI

RACCONTIFANTASTICI

Baffo ti insegna a...

RICONOSCERE LE PARTI DI UNA STORIA

Come già sai, una storia può essere divisa insequenze. Nel testo che hai letto l’inizio di ognisequenza è segnalato da un asterisco (*).

La pernice è un uccello dimedia grandezza moltoricercato per la sua carne.Esiste anche la pernicedelle nevi: in inverno le suepenne diventano bianche,permettendole così dimimetizzarsi nella neve.

Piccolo dizionario

Page 40: BAFFO E CODA 3A

40

C’era una volta una piccola strega di centoventisette anni,che per una strega non vuol dire certo essere anziana.Abitava in una catapecchia, con il tetto sghimbescio e lìpassava il tempo a fare esercizi di stregoneria.Quel giorno era alle prese con le formule per far piovere;aveva il Gran Libro delle Streghe sulle ginocchia e il suoadorato e fedele corvo Abraxas appollaiato accanto a lei.– Devi far piovere pioggia – gracchiava il corvo con tonodi rimprovero – e invece fai piovere topi, rane o pigne.Non ce la farai mai!Allora la piccola strega fece salire in cielo una grossa nu-vola e le ordinò: – Sciogliti in pioggia!La nuvola si aprì, ma invece di cadere gocce di pioggia simise a piovere pastina in brodo!– Pastina in brodo! – gracchiò Abraxas. – Che cos’altrofarai piovere ancora?– Devo aver sbagliato la formula… – tentò di giustificarsila piccola strega.– Sbagliato la formula? Te lo dico io qual è il tuo pro-blema: sei distratta!

Otfried Preussler, La piccola strega, Salani

Sul quadernodisegna la casadella strega comela immagini tu.

idi coloritutti

PER FAR PIOVEREstorieRACCONTI

FANTASTICI

RACCONTIFANTASTICI

La piccola stregaabitava in unacatapecchia, cioè:in un palazzo.

in una casa malandata.

Il tetto della sua casaera sghimbescio, cioè:tutto storto.

appuntito.

Piccolo dizionario

Page 41: BAFFO E CODA 3A

La piccola Lucy toccò la maniglia e, con sua grande sor-presa, l’armadio si aprì subito. Senza pensarci su, la bam-bina entrò, lasciando però la porta aperta.Fece qualche passo: era buio là dentro, così tesele braccia per non sbattere controla parete di fondo.Poi sentì qualcosa che scricchiolavasotto le sue scarpe e toccò qualcosadi morbido e freddo.«Questa sì che è bella, sembra ne-ve» pensò Lucy sbigottita.Un attimo dopo sentì contro il suocorpo qualcosa di duro e pungente.– Sembrerebbero rami d’albero –mormorò piano.Si trovava in un bosco e nel boscoc’era un sentiero. Era buio e nevi-cava. La bambina era un po’ spa-ventata ma, nello stesso tempo,piena di curiosità… Decise di pro-seguire.– Se qualcosa non va, tornerò in-dietro – si disse per darsi coraggio.

Clive Staples Lewis,

Le cronache di Narnia, Mondadori

idi coloritutti

DENTRO L’ARMADIOstorie RACCONTI

FANTATSICI

RACCONTIFANTASTICI

Essere sbigottiti significaessere talmente meravigliatida restare senza parole.

Piccolo dizionario

Rispondi.

Qual è l’elemento magico in questoracconto?

Il bosco. La neve. L’armadio.

HAI VISTO I FILM CHE

RACCONTANO LE AVVENTURE

DELLA PICCOLA LUCY E DEI

SUOI FRATELLI? RACCONTA.

E TU?E TU?

41

Page 42: BAFFO E CODA 3A

42

Teo e Giò erano due passerotti che abitavano nellachioma di una grande quercia. Un bel mattino, Giò si svegliò e vide un grande occhioazzurro che lo guardava attraverso le foglie. Subito av-vertì suo fratello, che dormiva beato nel nido. – Teo, svegliati, presto! – gli sussurrò all’orecchio.Teo si svegliò di soprassalto.– Ehi, che succede? – disse un po’ seccato. – Sem-bra quasi che tu abbia visto un drago!Giò fece di sì con la testina e indicò a Teo l’occhiomisterioso.– Hai ragione! – esclamò lui pigolando sotto-voce, improvvisamente preoccupato. – È proprio

un drago! In quel momento il vento soffiò più forte e il drago si

mosse. I due uccellini per la paura non riuscirono nep-pure a spiccare il volo.

idi coloritutti

L’OCCHIO DEL DRAGOstorie

Coda ti insegna a...

COSTRUIRE UN DRAGO

1. Disegna e ritaglia nelcartoncino le parti deldrago: Il corpo, le alie le zampe.

2. Fai due tagli: unosotto il corpo perinfilare le zampe,uno sulla crestaper infilare le ali.

MATERIALE OCCORRENTE

~ cartoncino ~ matita ~ forbici ~ colla ~ pennarello

Page 43: BAFFO E CODA 3A

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Stavano per mettersi a piangere, quando senti-rono delle voci provenire da terra.– Insomma Luca, mi vuoi dire dove è andato a fi-nire? – chiese una voce di uomo.– È lassù, babbo. Qui c’è il filo, lo vedi? – risposela voce di un bambino. – È rimasto impigliato trale foglie della quercia. I due uccellini si sporsero oltre il bordo del nido eguardarono di sotto: c’erano un uomo e un bam-bino che armeggiavano con un lungo filo che siperdeva in mezzo ai rami del loro albero. L’uomoafferrò il filo e lo tirò con forza: un grande aqui-lone a forma di drago si fece largo fra i rami escese leggero fino a terra. Il bambino batté lemani contento. – Il mio aquilone! Grazie, babbo!I due uccellini si guardarono stupiti e si misero aridere: tanta confusione per un semplice drago dicarta colorata!

Stefano Bordiglioni, Un attimo prima di dormire,

Einaudi Ragazzi

Leggi di seguito lesequenze in cui puòessere suddiviso ilracconto. Segna con lamatita nel testo l’iniziodi ogni sequenza.

Giò vede un grande occhioe sveglia Teo.

I due uccellini pensano chesia l’occhio di un drago.

Il «drago» si muove e i dueuccellini sono terrorizzati.

I due uccellini sentono le vocidi un uomo e di un bambino.

I due uccellini scoprono che ildrago è un semplice aquilone.

I due uccellini ridono perchési sono spaventati per nulla.

6

5

4

3

2

1

3. Incastra le zampe e le ali sul corpodel drago.

4. Ritaglia nel cartoncino rosso una lingua difuoco e inseriscila nell’apertura della bocca.Il drago è finito!

RACCONTIFANTATSICI

RACCONTIFANTASTICI

Page 44: BAFFO E CODA 3A

Coda ti insegna a...

CONOSCERE LE TRADIZIONI

A Natale è tradizione scambiarsi piccoli doni in segnodi amicizia e di pace. In alcune regioni si dice chei doni arrivino sulla slitta di Babbo Natale; in altre,invece, sull’asinello di Santa Lucia la notte tra il 12 eil 13 dicembre; in altre ancora sulla scopa della Befana.

Descrivi sul quadernol’atmosfera natalizianella tua città e nellatua casa: le luci,i preparativi, le festein famiglia, i doni,i gesti di bontà.

44

Natale, per Anna, è il giorno più bello. Nessuno lo aspetta come lei.– Quanto manca a Natale? – comincia a chiedere già in estate,mentre gioca con la sabbia del mare.Il fatto è che Anna pensa che Natale, se non lo aspetti,non arriva. Ma non basta aspettarlo da sola. Bisognaessere in tanti. Tutta la casa. Di più, tutta la via. Dipiù, tutta la città. Con le vetrine decorate e nell’ariale note di una canzoncina. E poi ci vogliono luci ealberi di Natale dappertutto.Se poi il cielo si fa scuro e fa tanto freddo, Anna sache sta per arrivare la neve. Natale verrà, ne è si-cura, è già quasi qui! La mamma le ha detto diversevolte: – Se fai i capricci, se non impari a lavarti benei denti, se non la smetti di fare i dispetti a tuo fratelloe di sputare gli spinaci, Natale non verrà!Ma si è sbagliata. Improvvisamente Anna sente unavoce: – Stai aspettando me?– Chi ha parlato? Sei proprio Natale, quello vero?Davanti ad Anna si è fermata una slitta trainata darenne. Babbo Natale la invita a salire.Si alzano in volo sopra la città illuminata e vedono… Vedono un cane e un gatto dormire vicini dopo aver mangiatodalla stessa ciotola…

idi coloritutti

QUANTO MANCA A NATALE?storie

Page 45: BAFFO E CODA 3A

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ATTENDI ANCHE TU IL

NATALE CON IMPAZIENZA?

PERCHÉ? RACCONTA.

E TU?E TU?

Vedono un lupo e un agnello fare insieme quattro passiper digerire: la cena vegetariana è stata un po’ pesanteper il lupo…Vedono un’aquila e un coniglio discutere amabilmentedi come si sta lassù in alto e di che cosa si dice laggiù inbasso…E vedono un gran pranzo di Natale dove c’è posto pertutti quelli che vogliono.Babbo Natale dice: – Oggi tutti sono diventati amici.Buon Natale, Anna!Anna è felice. Risponde: – È vero, oggi tutti si voglionobene. Buon Natale, Natale!

Giusi Quarenghi, Buon Natale, Natale, Panini

Quali elementi difantasia contiene ilracconto? Segna conX il punto in cui ilracconto smette diessere realistico ediventa fantastico.

RACCONTIFANTATSICI

RACCONTIFANTASTICI

Page 46: BAFFO E CODA 3A

4646

Quando descrivi un oggetto, un animale, una persona o un ambiente,devi osservare attentamente per cogliere tutti i particolari.Per rendere più ricche le tue osservazioni, tieni presente tutto ciòche colpisce i tuoi sensi (la vista, l’udito, l’olfatto, il tatto e il gusto).

Le descrizioni

Quali dati useresti per descrivere un alimento? E un mobile?Quali useresti per descrivere un animale o una persona?

Colora i cartellini come indicato.

dati visivi dati uditivi dati olfattivi dati gustativi dati tattili

stoffa vellutatasilenzio assoluto fungo minuscolo

aroma intenso sugo insipidosuono assordante

I dati visivi riguar-dano il colore, la forma, le dimensioni,la posizione e tutto ciòche puoi cogliere con gli occhi.

I dati uditivi, oltreai suoni, ai rumorie alle voci, com-prendono i fruscii, i boati, i gorgoglii,le musiche...

I dati olfattivi ti informanosugli odori e i profumi.

Con i dati gustativivalutiamo i sapori.Non tutto si puòassaggiare ma,nel caso, è ilgusto a dirti seuna cosa è dolce,amara, aspra, salatao insipida.

I dati tattili ti permettonodi esplorare le superfici persentire se sono lisce o ru-vide, curve o spigolose.La tua pelle avverte la tem-peratura e ti dice se unacosa è calda o fredda.

Impara con me

Page 47: BAFFO E CODA 3A

Nella seguente descrizione mancano gli aggettivi qualificativi, che servonoper precisare l’aspetto e le caratteristiche del personaggio e dell’ambiente.

Scegli dall’elenco e completa il testo.

Il pirata Barbanera

Uno dei pirati più ............................................................ fu Barba-nera. Portava una ............................................................ barbanera ............................................................ e spesso legata connastri.Quando dava l’assalto a una nave, si infilavalunghi fiammiferi ............................................................ fra i ca-pelli, e talvolta sembrava prendere fuoco.Barbanera era un uomo .............................................................Quando guidava la sua ciurma all’arrembaggio, por-tava una ............................................................ spada in una manoe una pistola nell’altra. Si lanciava a bordo dellanave agitando la spada e la pistola e urlando a............................................................ polmoni.Probabilmente molte delle vittime di Barbaneraerano così ............................................................ dal suo assaltoche si arrendevano senza combattere.Dopo una scorreria, Barbanera faceva velaverso qualche località ............................................................,dove, insieme alla ciurma, talvolta seppellivail tesoro per nasconderlo.I pirati battevano una bandiera che avevacome insegna un teschio con due ossa........................................................: era chiamata «Jolly Roger».

da Tesori del mare, Giunti

Scrivi con me

deserta • pieni • lunga • gigantesco • audaci • grossa

incrociate • intrecciata • accesi • spaventate

4747

Page 48: BAFFO E CODA 3A

Era una gattina che si chiamava Cielo, forse perchéaveva gli occhi azzurri come certi cieli senza nem-meno una nuvola. Ai gatti la notte piace molto, invece Cielo ne avevapaura. Appena diventava buio, correva a nascondersidentro le pantofole del suo padroncino. Tanto lui nonse le metteva quasi mai, gli piaceva correre per casaa piedi nudi e la mamma gli diceva sempre: – Tiprenderai il raffreddore!Quando Cielo era piccola, dentro le pantofole stavaproprio comoda. Poi cominciarono a essere un po’strette per lei, ma diventarono strette anche al bam-bino e la mamma gliene comprò un paio più grandi.I piedini del bambino e le zampine di Cielo cresce-vano insieme, per fortuna.Quando Cielo faceva brutti sogni, zitta zitta uscivadalle pantofole e si arrampicava su per il letto delbambino e si infilava sotto le sue coperte.

Cielo era una gattina paurosa, però era anche una gattinaspeciale. Per esempio, quando in cielo c’era la luna, anchenei suoi occhi luccicava una specie di luna. E quando in cieloc’era il sole, anche nei suoi occhi luccicava una specie di sole.

Vivian Lamarque, Storie di animali per bambini senza animali,

Einaudi Ragazzi

48

quadri e quadrettiTESTIDESCRITTIVI

TESTIDESCRITTIVI

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE DESCRIZIONI

Nel testo viene descritto un animale: in questo casol’autrice ha scelto di parlare solo di alcuni elementidel suo aspetto f isico e del suo carattere, insiemecon alcuni comportamenti tipici. Il ritratto di Cielorisulta così molto simpatico e originale.

Rispondi.

Dove si nascondeva disolito la gattina?Perché Cielo era unagattina speciale?

Qual è la parteche ti è piaciutadi più nelladescrizione diCielo?Sottolineala espiega a voce ilmotivo della tuascelta.

CIELO

Page 49: BAFFO E CODA 3A

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AXELquadri e quadretti TESTI

DESCRITTIVI

TESTIDESCRITTIVI

Axel alzò la testa e annusò la zuppa. Dette una leccatacontrovoglia, appena con la punta della lingua. Una se-conda. Una terza già più convinta. E poi cacciò il musodentro la scodella e cominciò a mangiare facendo schioc-care rumorosamente la lingua contro il palato. La scodella scivolava di qua e di là, per le spinte che ri-ceveva. Axel si alzò per andarle dietro, a testa bassa,con il collo tutto proteso in avanti, mangiando e cam-minando insieme.Il cane sembrava impazzito. Si gettava sul cibo avida-mente, quasi con furia, sollevando schizzi di zuppa chevolavano da tutte le parti, compreso sul grembiule diAlessandra che lo guardava ridendo e pensando: «Sem-bra che non mangi da tre mesi!».

Anna Lavatelli, Attenti al cane… e al suo padrone!, Edizioni Messaggero

Baffo ti insegna a...

CAPIRE

LE DESCRIZIONI

Il testo descrive ilcomportamento di Axel, un cane. Axel non vienedescritto parlando del suoaspetto fisico o dellecaratteristiche del suocarattere, ma solo attraversole azioni che compie.Sottolinea nel testo tutte leazioni che compie Axel.

Il testo contiene undato uditivo: saitrovarlo?

Cerca e sottolineanella descrizionetutti i dati visiviche indicano unmovimento.

Page 50: BAFFO E CODA 3A

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE DESCRIZIONI

La descrizione di una persona puòessere scritta anche in mododivertente, mettendo in risaltoparticolari buff i e originali delsuo aspetto o del suo carattere.

Con quali aggettivi qualificatividefiniresti il bambino descrittonel testo?Segnali con X.

Vivace. Pigro. Distratto.

Attento. Agitato.

CHE BAMBINO SEI? UN BAMBINO-GRILLO,

UN BAMBINO-LEPROTTO, UN BAMBINO…

QUALE ANIMALE, SECONDO TE, TI

ASSOMIGLIA DI PIÙ? PERCHÉ?

RACCONTA SUL QUADERNO.

E TU?E TU?

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Come l’animaletto suo corrispondente, que-sto piccolo mammifero cade in letargo. Men-tre però il ghiro va in letargo ai primi freddi,il bimbo-ghiro non ha bisogno né di cambi distagione, né di sbalzi di temperatura: a inter-valli che possono variare da alcuni giorni apoche ore, egli si raggomitola nel suo banco-tana in posizione comoda e si abbiocca. Neppure i richiami più duri dell’insegnante

disturbano il suo sonno profondissimo.Il bimbo-ghiro esce dal letargo soloquando deve reintegrare le sue riserveenergetiche: alla ricreazione e quandosuona la campana che segnala la finedelle lezioni.

Interrogare un bimbo-ghiro è spesso, peruna maestra, un’esperienza deprimente e

interessante insieme: il piccolo mammifero,infatti, combina in modo del tutto originale ipezzetti di lezione che coglie qua e là.Per questo motivo i suoi resoconti sulla Prei-storia somigliano più a dei sogni che a dellerelazioni.

Stefano Bordiglioni, Scuola foresta, Einaudi Ragazzi

IL BIMBO-GHIROquadri e quadrettiTESTI

DESCRITTIVI

TESTIDESCRITTIVI

Page 51: BAFFO E CODA 3A

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE DESCRIZIONI

Per descrivere una persona devi parlare del suoaspetto fisico (corporatura, viso, abbigliamento…),delle sue abitudini, del suo carattere e dei suoigusti. Se poi una persona ha una qualità particolare(per esempio, una voce bellissima oppure disegnamolto bene…), puoi soffermarti su questacaratteristica spiegando anche con degli esempiperché ti colpisce.

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Era piccola, con minuscoli piedi calzati di stivaletti neria piccolissimi bottoncini. Era fiera di queipiccoli piedi che spuntavano sottola gonna, ed era fiera dei suoicapelli candidi, crespi, pettinatiin un alto casco rigonfio. Mio padre la portava ognigiorno a camminare. Cam-minavano, lui avanti, con isuoi passi lunghi, le mani in-trecciate dietro la schiena ela pipa in bocca. Lei stavadietro, con la sua veste fru-sciante, con i passetti deisuoi tacchettini; lei non vo-leva mai andare sulla stradadov’era stata il giorno prima:a lei piaceva provare semprestrade nuove.Natalia Ginzburg, Lessico famigliare,

Einaudi

LA MIA NONNAquadri e quadretti TESTI

DESCRITTIVI

TESTIDESCRITTIVI

Da quali parole neltesto puoi capireche la nonna di cuisi parla non è unanonna dei nostrigiorni? Com’erail suo abbigliamento?

Page 52: BAFFO E CODA 3A

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LA BOTTEGAquadri e quadrettiTESTI

DESCRITTIVI

TESTIDESCRITTIVI

Una bacheca è un pannelloappeso al muro dove siattaccano documenti, avvisi,biglietti promemoria...

Piccolo dizionarioVicino alla chiesa c’è una bottega dove le donne vannoa fare la spesa. Dentro è tutto in penombra. Sa di muffa.Sul bancone, accanto alle forme di formaggio e ai vasidi marmellata, ci sono dei quaderni con la copertina co-lorata, delle matite e una bacheca di vetro con tante car-toline che raffigurano le città del mondo, monumenti,palazzi antichi e campanili, montagne piene di neve euomini che sciano, spiagge piene di ombrelloni e genteche prende il sole. In una cartolina, ne sono sicuro,c’è disegnato un bambino che gioca con la sab-bia. Sta facendo un castello gigantesco, e ride.Sullo sfondo si vede un angolo di mare.In alto un cielo piatto.Alfredo Stoppa, Quanto mare…, Falzea Editore

Quali sono gli oggetti che l’autore vede nella bottega? Elencali in ordine.

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La veste da caccia era un indumento particolare, che i cac-ciatori indossavano per stare al caldo. Era fatta di pelled’orso e aveva un grosso cappuccio. Quando calava lanotte, il cacciatore si tirava il cappuccio sulla testa, si rag-gomitolava nella pelliccia e dormiva comodamente alcalduccio, persino sulla neve. La mamma decise di farne una a Pokonaso. Tirò fuoritutti i pezzetti e i ritagli di pelliccia che aveva. C’eranoscampoli di pelliccia d’orso bruno e di ermellinobianco. C’era anche un pezzo di pelliccia di scoiattolorosso e molte pelli di coniglio; perfino una bella pelledi lepre azzurra di montagna. Ma la più bella ditutte era una pelle di volpe rossa, intera ecompleta di coda. Quando il lavoro fu terminato, Poko-naso si mise la pelliccia e camminòavanti e indietro per la caverna, pa-voneggiandosi. E fu particolarmente soddisfattoquando scoprì che la coda di volpependeva dietro, proprio al posto giusto!

John Grant, Pokonaso cacciatore, Editrice Piccoli Rispondi.

Come utilizzavano la vesteda caccia i cacciatoridurante la notte?La mamma di Pokonasoha confezionato la vesteda caccia con la pellicciadi sei animali. Quali?Quale parte della veste dacaccia piaceva di più aPokonaso?

LA VESTE DA CACCIAquadri e quadretti TESTI

DESCRITTIVI

TESTIDESCRITTIVI

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE DESCRIZIONI

Per descrivere un oggetto, devi parlare delle diverseparti che lo compongono, del modo e delle situazioniin cui l’oggetto viene usato, delle sue qualità, deimateriali di cui è fatto. Se l’oggetto ti appartiene, puoianche spiegare perché ti piace o non ti piace eraccontare in quale occasione lo hai avuto.

Gli scampoli sono ritagli,avanzi di stoffa o pelle.

Piccolo dizionario

Page 54: BAFFO E CODA 3A

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CODA E IL RITRATTO

Felice Casorati,

Cesare Lionello (1911)

Osserva i tre ritratti e descrivi.– Quali personaggi sono rappresentati?– Come sono vestiti?– Quali colori hanno usato i pittori?– Quale ritratto ti piace di più? Perché?

Porta a scuola altre immagini di ritratti di artisti famosi e confrontale tra loro.

Édouard Manet, Il pifferaio (1866)

Fare un ritratto vuol dire rappresentare unapersona intera, o solo il suo volto e le spalle.

Quando disegni, devi cercare di cogliere leespressioni degli occhi, della bocca e dello sguardo.

Amedeo Modigliani,

Alice (1915)

Page 55: BAFFO E CODA 3A

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Quando osservi i volti delle persone, noti che sono diversiuno dall’altro: diversi occhi, diverse bocche, diversi nasi…Gli occhi, la bocca e le sopracciglia danno l’espressività del volto. Osserva come semplici tratti di matita possono cambiare l’espressione del volto.

Scrivi sotto ciascun volto quale stato d’animo esprime, scegliendo tra:gioia tristezza paura rabbia stupore

UN MONDO DI FACCE

Bruno Munari, Arte come mestiere, Laterza

Prova anche tu a creare dei ritratti con le l inee. Comincia completando questi.

Giochiamo insieme!1. Con i tuoi compagni, ritaglia da riviste e giornali illustrati le diverse parti che compongono i volti.2. Prepara su un cartellone una «galleria di ritratti»: incolla i ritagli e componi visi originali.

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Scrivi con me

Osserva la fotografia e rispondi.

Che cosa vedi? Quale colore risalta di più? Ti sembra una fotografia allegra? Perché? Quali sensazioni ti suggerisce?Mi fa pensare all’estate e ai giochi all’aperto.

Mi fa girare la testa perché la giostra gira velocemente.

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Che cosa sta pensando, secondo te, la bambina? Scrivilo nel fumetto.

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Descrivo!

Mi gira la testasolo a guardarli!

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I fumetti sono divertenti e si leggono con facilità perché raccontano storie attraverso molte immaginicolorate e poche parole.

I fumetti sono formati da tantevignette.Le vignette disposte in successioneformano la storia.Ogni vignetta contiene i disegni e leparole.

Le parole del fumettosono racchiuse in unanuvoletta (balloon).Ci sono diversi tipi dinuvoletta.Osserva la vignetta afianco.

I fumetti

Impara con me

Topolino sta pensando: la nuvoletta haun’altra forma; da essa partono alcunicerchietti diretti verso chi pensa.

I personaggi stanno parlando: le nuvo-lette hanno una forma da cui parte unaspecie di becco orientato verso chi parla.

Page 58: BAFFO E CODA 3A

Nuvolette e parole-suonoImpara con me

5858

Esistono altri tipi di nuvolette. Osserva.

Nei fumetti, le parole non sempre sono scritte dentro le nuvolette.

A volte ci sono parole scritte con caratteri particolari;riproducono rumori, suoni, emozioni, versi di animali…che accompagnano la scena illustrata. Si chiamano onomatopee.

Psst, psst

Si usa per le parolegridate.

Si usano per le parole che provengonoda fuori campo, cioè da un personaggioche non si vede nella vignetta.

Si usa per le parolesussurrate.

… E finalmente arrivarono in spiaggia.

Questa nuvoletta contiene le parolenarrate e introduce la storia.

Aiutoooo!!

COCCOFRESCO!

Page 59: BAFFO E CODA 3A

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Sapresti trasformare il fumetto qui sopra in un racconto? Incomincia così:

Barney sta cercando di costruire una tenda per le vacanze, ma Fred gli dice che… e glipropone di… Allora…

Scrivi con me

da

Il Giornalino,

San Paolo

Page 60: BAFFO E CODA 3A

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Le fiabe sono racconti fantastici in cui accadono eventi straordinari.

Il protagon i sta è sempre un eroe positivo, cioè unapersona generosa e buona che deve superare una serie di ostacoli e di difficoltà prima di otte-nere la sua ricompensa.

L’antagon i sta è il personaggio che cercadi ostacolare in tutti i modi l’eroe della fiaba,ma che alla fine viene sempre sconfitto.

L’a iutante è un alleato del protagonista.Può essere una persona, un animale,un oggetto magico o anche una parti-colare dote del protagonista, comela sua astuzia o il suo coraggio.

Tutte le fiabe si concludono con il lieto fine: gli ostacoli vengono superati e l’eroe o l’eroina vivono felici e contenti ottenendo in premio benessere e felicità.

Le fiabe

I personaggi delle fiabe

I personaggi delle fiabe sono spesso maghi,streghe, folletti, fate e altre creaturemagiche con poteri straordinari. Vi sono poi re e regine, principi e principesse, taglialegna, pescatori o altri personaggi di umili origini.In alcune fiabe i protagonisti sono bambini, comenel caso di Cappuccetto Rosso e di Hänsel e Gretel.

Impara con me

la regina

il boscaiolo

la strega

il gatto astutol�anello magico

Page 61: BAFFO E CODA 3A

FIABA ANTAGONISTA AIUTANTE

Cappuccetto Rosso

Biancaneve

Cenerentola

Hänsel e Gretel

Pollicino

6161

Per ciascuna di queste fiabe, che certamente conosci, scrivi gli elementi richiesti.

Il tempo delle fiabeLe fiabe si svolgono in un tempo lontano che non viene indicato con precisione. Le fiabe, infatti, iniziano spesso con «C’era una volta…», oppure «Molto tempofa…», oppure «In un tempo lontano…», oppure ancora «Tanti anni fa…».

I luoghi «fiabeschi»Molto spesso le fiabe sono ambientate in luoghiparticolari: castelli e palazzi, boschi e foreste,profondità marine o grotte sotterranee…L’aggettivo «fiabesco» indica, infatti, un’atmosfera diversa da quella della realtà quotidiana, più simile a quella dei sognie della fantasia.

Scrivi con me

nel castellofatato

negli abissimarini

Page 62: BAFFO E CODA 3A

Una fanciulla viveva in una casetta sperduta nel bosco.Era poverissima, ma aveva imparato a filare e con i lavoriche faceva con il fuso, la spola e l’ago riusciva a guada-gnarsi da vivere.Un giorno in paese arrivò un principe che cercava mogliee chiedeva a tutti chi fosse la fanciulla più bella e brava.Gli furono indicate le ragazze più eleganti, ma nessunopensò alla filatrice. A lei pensarono gli oggetti del suo lavoro.Il fuso le schizzò di mano e prese a correre nel boscotirandosi dietro un lungo filo d’oro.La spola si fermò fuori dalla porta e ricamò unmeraviglioso tappeto.L’ago si mise a ballare tra le dita della fanciullae ricamò tovaglie, tende e cuscini così la suapovera casetta divenne allegra e ac-cogliente!Poco dopo giunse il principeguidato dal filo d’oro delfuso; la brava filatrice ela casetta gli piacquerotanto che non andòpiù via.Gianni Padoan, 366…

e più fiabe, Fabbri

IL FILO D’ORO

Riconosci lesequenze della fiaba,poi scrivi ilriassunto sulquaderno.

unac’era volta.. .

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FIABEE FAVOLE

FIABEE FAVOLE

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L,’INVERNO

L’inverno sa di gocce per il raffreddoredi lunghissime oredi cielo grigio e giallodi fumo smerigliatodi respiro gelatocome opaco cristallo.Andrea Molesini, Tarme d’estate, Mondadori

NEVICAScende il silenzioin fiocchi gelati.Scende il silenzioche ammanta i prati.

Piove la danzadi lucciole cristalline.Piove la danzadi mille stelline.

Fiocca la speranzadi un giorno lieve.Fiocca la speranzadi giocare con la neve.

Monique Hion, Filastrocche

delle stagioni, Motta Junior

E ARRIVATO

L,

disegnopolenta

Rispondi.

Quale preferisci tra le due poesie? Perché?Di che cosa sa, secondo te, l’inverno?

Forse di , oppure di ,

oppure ancora di…

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A poco a poco la rete dell’orto diventò un meraviglioso ricamo bianco.I rami del ciliegio furono ornati da un pizzo finissimo, mentre il tronco dor-miva con la coperta bianca tirata fino alle orecchie e con la cuffia in testa.

Per tre giorni e tre notti l’aria fredda lavorò a cucire e ricucire il grandelenzuolo sul mondo che dormiva.Alla fine, tutto era a posto, magnifico, immacolato; non c’era piùun filo d’erba, non c’erano più strade, sparito il ruscello, spariti i

sentieri degli orti.Poi uscirono i bambini, si sentivano le loro voci allegre masenza eco, come se anche le voci fossero sotto la coperta.Sul mondo tutto bianco i bambini camminavano la-sciando le loro impronte nella neve… come tante scarpeperdute, una in fila all’altra.Quando i bambini se ne andarono, nella campagna

non si udì più alcun rumore.Mario Lodi, Bandiera, Einaudi Ragazzi

RICAMI DI NEVEintor

noa

te

impalpabile silenziosaimmacolata colorata

ghiacciata torrenziale imbottitacandida ricamata soffice

Scopri e sottolinea tutti

gli aggettivi qualificativi che

definiscono la neve.

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impalpabile silenziosaimmacolata colorata

ghiacciata torrenziale imbottitacandida ricamata soffice

IL CASTELLO LAMPADA

MATERIALE OCCORRENTE

~ scatola di cartone abbastanza grande da contenere una piccola lampada senza che questa toc-

chi le pareti ~ foglio grande di cartone grigio ~ lampada ~ carta velina gialla ~ forbici

~ nastro adesivo ~ pennarello nero ~ pennello ~ tempera nera ~ colla

Vuoi leggere le storie di principi, fate, streghe e folletti alla luce incantata di un castello, nellelunghe sere d'inverno? Ecco come realizzarlo.

1. Con le forbici elimina dalla scatola lequattro alette che servivano per chiuderlasopra e sotto.

2. Disegna la sagoma del castello sul cartonegrigio: dovrà essere più alto della lampadache metterai nella scatola, in modo dacoprirla interamente.

3. Ritaglia la sagoma del castello e pratica leaperture per le finestre e il portone.

4. Dalla carta velina ritaglia alcuni rettangoliun po’ più grandi delle finestre e fissali sulretro con il nastro adesivo.

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impalpabile silenziosaimmacolata colorata

ghiacciata torrenziale imbottitacandida ricamata soffice

5. Dipingi di nero i lati della scatola con latempera e lascia asciugare. Pratica unapiccola apertura a triangolo su un lato(servirà per far passare il filo dellalampada).

6. Incolla il castello sul lato della scatolaadiacente a quello in cui hai tagliato iltriangolo e metti la lampada all’interno.

Accendi la lampada e vedraile finestre illuminate!

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d’inver

no

un

racc

onto

La giornata era bella e la neve ancora alta. Due macchie rosse sullastrada attirarono la mia attenzione: era sangue. Dalle tracce lasciate miresi conto che apparteneva a una lepre che doveva essere stata investita. « Povera bestia» pensai.Le tracce continuavano dall’altra parte della strada, per i prati, dovela lepre si era allontanata. La voglia di soccorrerla mi assalì e decisi di

seguirla. Discesi nella valletta e proseguii fino alla sorgente. Era faticoso camminare nella neve alta ed ero tutto su-

dato. La lepre si era rifugiata dove gli abeti erano piùfitti. Strisciai fra i rami graffiandomi il viso e le mani

e, finalmente, tra i grumi di neve ghiacciata la vidiche mi fissava, immobile. Allungai la mano persfiorarla, ma lei fece uno scatto come se fosse

stata colpita da una scossa elettrica e corse via. – Vai – le gridai – cura le tue ferite con il

riposo nel tepore della tua tana e,quando sarai guarita, torna a sal-

tare spensierata in questi boschi.Mario Rigoni Stern, Il libro degli animali,

Einaudi

Sai riconoscere tra tutte queste impronte quelle della lepre?

A quali animali appartengono le altre, secondo te?

LA LEPRE

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GIOCHI D,INVERNO

Completa il cruciverba scrivendo

una lettera in ogni casella.

Risolvi il

rebus.

Cerca nello

schema tutte le

parole elencate

nel riquadro.

SUL

SUL

(9)

–– –– –– –– –– –– –– –– ––

(8)

–– –– –– –– –– –– –– ––

Z B U S C I A R P A

N E V E A O N U F R

V P O T C S N I U A

P U N G I T O P O N

F E B B R A I O C C

C A P O D A N N O E

1

2

3

4

5

6

7

8

VERTICALI

1 Si mangia a Natale.

2 Guidò i Magi fino alla grotta di Gesù.

3 Inizia il 21 dicembre.

4 Sull’albero di Natale sono carichi di pallinecolorate.

ORIZZONTALI

5 L’ultimo mese dell’anno.

6 Brucia nel caminetto.

7 Si calzano per scivolare sul ghiaccio.

8 Trainano la slitta di Babbo Natale.

SCIARPA

NEVE

PUNGITOPO

CAPODANNO

FUOCO

ARANCE

ANNO

FEBBRAIO

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69

C’era una volta un calzolaio così povero che gli restava soloil cuoio per un paio di scarpe. Le tagliò di sera per cu-cirle il giorno dopo. Al mattino, con sua grande sor-presa, le scarpe erano già pronte e molto ben fatte!Subito dopo entrò un compratore che le acquistò pa-gandole più del solito, così il calzolaio poté procurarsidel cuoio per due paia di scarpe. Le tagliò di sera e ilmattino dopo ebbe la stessa sorpresa: le scarpe erano bel-l’e pronte! E andò avanti così per un bel po’ di tempo.Verso Natale, insieme alla moglie, decise di stare sveglio pervedere che cosa succedeva. A mezzanotte arrivarono due pic-coli gnomi che si misero al lavoro con le scarpe.Il mattino dopo, la donna disse: – Gli gnomi ci hanno resi ricchi, cucirò loro dei vestiti.E così fece. La notte di Natale, al posto del cuoio, il calzolaio lasciò gli abiti. A mezzanotte, gli gnomi videro i vestiti, li indossarono e se ne andarono felici.Da allora non tornarono più, ma il calzolaio oramai era diven-tato ricco e non ebbe più nessun problema, grazie a loro.

Jacob e Wilhelm Grimm, Fiabe, Mondadori

GLI GNOMI E IL CALZOLAIOunac’era volta.. . FIABE

E FAVOLE

FIABEE FAVOLE

Completa le frasi che riassumono la storia e copiale sul quadernonell’ordine giusto.

Un calzolaio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Per molti giorni trovò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..

Per ricompensare gli gnomi, la moglie del calzolaio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..

Gli gnomi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e il calzolaio diventò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..

Alla sera le tagliò e il mattino dopo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .;

le vendette e così . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . altro cuoio.

Finalmente una notte scoprì . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..

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C’era una volta un vec-chio povero che possedevasolo un orto.Un giorno chiamò il figlio e glidisse: – I fichi nell’orto sono maturi.Cogli i più belli e portali al re. Magariti darà qualche moneta d’oro.Il ragazzo prese i fichi e si mise in cammino.Passò davanti alla casa di una vecchina che glichiese: – Che cos’hai nel cestino?– Fichi per il re.– Falli assaggiare anche a me!La vecchina prese tre piccoli fichi e ringraziò. Il ragazzo ripartì e arrivò al castello del re. Si presentò e mostrò i bei frutti grossi, dolci e maturi. Il re fu contento e gli diede una manciata di monete d’oro.Tornando a casa felice, il ragazzo ripassò dalla vecchia che gli disse: – Figliolo, sei stato gentile con me, prendi questo. E gli diede uno zufolo che, quando veniva suonato, faceva ballare e saltare chiunque. Allora il ragazzo cominciò a suonare. Arrivò in una città e subito giovani e vecchi,ragazzi e ragazze, poveri e ricchi, presero a saltare allegri. Il comandante delle guar-die, che aveva visto tutto, corse a dire al re quello che capitava.

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unac’era volta.. .

LO ZUFOLO MAGICO

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Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE FIABE

Anticamente le fiabe venivano tramandate a vocepoi, nel tempo, alcuni celebri autori letrascrissero per farle giungere fino a noi.

Bisogna sapere che il re era disperato perché la sua unicafigliola era stata presa dalla malinconia e, se non avessefatto presto una risata, sarebbe morta per la tristezza.Appena il re sentì che cosa era accaduto ordinò: – Por-tatemi qui il giovane con lo zufolo! Quando lo ebbe davanti, gli ordinò: – Suona! E il ragazzo suonò: e allora re, regina, ministri, servi,persino cani, gatti e polli e piccioni si misero a saltaree ballare, e quel corteo festoso andò verso le stanzedella principessa.La ragazza vide arrivare la fila di gente in allegria e al-lora anche lei fece una gran risata e cominciò a ballare.Alla fine il re abbracciò il ragazzo, e gli diede la figliain sposa. Lella Gandini – Roberto Piumini, Fiabe da tutta Italia, Einaudi Ragazzi

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Rispondi.

Chi è il protagonista dellafiaba che hai letto?

In quali luoghi si svolgonoi fatti? Prima… Poi… Poiancora…

Chi è l’aiutante delprotagonista? Qualeoggetto magico gli dona?Perché?

In che modo l’oggettomagico è statoutile al protagonista?

Sottolinea il lietofine.

Dividi la fiaba insequenze e scriviil riassunto sulquaderno.

FIABEE FAVOLE

FIABEE FAVOLE

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C’era una volta un re di un piccolo regno che desideravaprendere moglie. Gli presentarono quattro principesse e il redecise di metterle alla prova. Convocò così le quattro gio-vani e annunciò loro la sua partenza.– Nobili principesse, – disse – partirò per un breve viaggio.Al mio ritorno sceglierò quella che diventerà mia moglie eregnerà al mio fianco.Dopo qualche giorno un emissario del re si presentò allequattro principesse: – Sua maestà desidera portarvi un dono.Chiedete pure tutto ciò che vi piacerebbe ricevere.La prima principessa chiese abiti di seta e gioielli preziosi. La seconda principessa chiese morbidi tappeti e cuscini ricamati. La terza principessa domandò vasellame d’oro e d’argento.

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LA BUONA SCELTAunac’era volta.. .

In questo caso l’emissarioè un funzionario del re.

Piccolo dizionario

Coda ti insegna a...

RAPPRESENTARE UNA FIABA CON UN TEATRINO

MATERIALE OCCORRENTE

~ una scatola ~ cartoncino ~ stecchini lunghi ~ forbici ~ nastro adesivo ~ colori

1. Da una scatola ritagliauna finestra, poi colora edecora il teatrino con letempere e i pennarelli.

2. Disegna i personaggi su un cartoncino, ritagliali e fissa dietrociascuno un lungostecchino di legno.

3. Muovi i personaggi sullascena.

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Rispondi.

Chi è la protagonistadella fiaba?

Quali sono gli altripersonaggi?

Dove si svolgonoi fatti?

Hai capito perché laquarta principessa si èdimostrata più saggiadelle altre?

La quarta principessa disse: – Vorreiche il re tornasse al più presto perchémi manca molto. Al suo ritorno, il re fece chiamare lequattro principesse. Si rivolse alla prima: – Ecco per voi, bellaprincipessa, gli abiti e i gioielli preziosi.Poi si rivolse alla seconda fanciulla: – E pervoi, nobile principessa, tappeti di pelliccia e cu-scini ricamati.Poi il re si rivolse alla terza fanciulla: – Principessa, vi ho por-tato dei piatti d’oro zecchino.Il re avanzò allora verso la quarta fanciulla: – E a voi, miadolce principessa, offro il mio cuore e la mia corona, affin-ché diventiate mia sposa e io possa restare sempre con voi. Le altre tre principesse si guardarono stupite. Il consigliere del re disse allora: – Nobili principesse, eravatelibere di scegliere e avete ricevuto quello che avevate chiesto.Solo la futura regina ha dato prova di saggezza. E avendodesiderato solo l’amore del re, ha ottenuto anche tutto ilresto: vestirà abiti sontuosi e sarà ornata di gioielli meravi-gliosi; abiterà negli appartamenti più lussuosi e si nutrirà dicibi squisiti. Johanna Marin Coles – Lydia Marin Ross, L’alfabeto della saggezza, Edizioni EL

FIABEE FAVOLE

FIABEE FAVOLE

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C’era una volta un uomo che morendo lasciò ai suoi figli gli unici beni che aveva: al maggiore il mulino, al medio l’asino e al terzo un gatto. – Povero me! Morirò di fame – diceva il terzo figlio.– Non ti preoccupare – rispose il gatto, che era magico.– Comprami un paio di stivali, un sacco e poi vedremo…Il ragazzo accettò, e non appena il gatto ebbe ciò che aveva chiesto,andò in una conigliera e mise nel sacco un coniglio. Poi indossò gli sti-vali e andò dal re: – Questo coniglio è un dono del mio padrone, ilMarchese di Carabà.Questo era, infatti, il nome che il gatto aveva scelto per il suo padrone.E così ogni tanto catturava pernici o conigli e li regalava al re a nomedel giovane.Un giorno seppe che il re sarebbe andato a fare una passeggiata nelbosco con la figlia. Spiegò al suo padrone il piano che aveva in mente e ilragazzo acconsentì di buon grado.Così, mentre faceva il bagno in un torrente nel bosco, il giovane fece finta di af-fogare. Il gatto si mise a gridare: – Aiuto, aiuto! Il mio padrone sta annegando!Il re, riconoscendo il gatto, si ricordò di tutti i doni che gli aveva portato, salvòil marchese e, credendo che fosse stato derubato, gli donò un bellissimo abito.

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unac’era volta.. .

Coda ti insegna a... CREARE UN PUZZLE

MATERIALE OCCORRENTE

~ cartoncino ~ pennarello ~ forbici ~ righello ~ pastelli

1. Disegna su un cartoncinouna sequenza della fiabaa tua scelta.

2. Aiutandoti con il righellodividi il disegno in strisceorizzontali e verticali.

3. Ritaglia i riquadri,mescolali e scambia ilpuzzle con i compagni.

IL GATTO CON GLI STIVALI

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Rispondi.

Qual è il protagonistadella fiaba?Quali sono gli altripersonaggi?Qual è la qualitàprincipale del gatto,secondo te?

La generosità.L’astuzia.Il coraggio.

Dividi la storia in sequenze escrivi il riassuntosul quaderno.

La principessa, vedendo quel bel giovane così ben vestito, se ne innamorò e il re acconsentì alle nozze.

Il povero giovane, però, era molto preoccupato perché nonaveva neanche una piccola casetta per ospitare la principessa.Ancora una volta ci pensò il gatto che, passeggiando, ungiorno vide un castello molto bello. Una delle guardie lo av-visò: il proprietario del castello era un orco mago che ucci-deva chiunque osasse sfidarlo. Il gatto, furbo com’era, si presentò al suo cospetto e lo sfidò:– Se sei veramente potente come dici di essere, trasformatiin un animale!Per tutta risposta l’orco si trasformò in un feroce leone.Il gatto si finse sorpreso e gli chiese: – Sai trasformarti anchein un animale piccolo piccolo?L’orco subito si trasformò in un topolino. Il gatto velocis-simo lo catturò e lo mangiò. Così il giovane divenne il nuovopadrone del castello e sposò la principessa.Il gatto diventò un gran signore e continuò a dar la caccia aitopi solo come passatempo.

Charles Perrault, Fiabe, Einaudi

FIABEE FAVOLE

FIABEE FAVOLE

Page 76: BAFFO E CODA 3A

Molto tempo fa, in un deserto lontano,viveva in una tenda un uomo moltogeneroso. Ogni sera accendeva un fuocoperché i passanti potessero trovare un po’di ristoro e un riparo per la notte.Un giorno, un saggio indovino venne a far-gli visita.L’uomo generoso gli mostrò la mano echiese: – Leggimi il futuro.L’indovino la osservò con attenzione e disse:– Purtroppo morirai molto presto…un grosso serpente ti morderà.Dopo alcuni giorni, mentre l’uomo stavaper mangiare, passò dalla sua tenda unavecchia signora affamata che gli chieseda mangiare. L’uomo generoso le offrì il suo cibo.La vecchia mangiò e per ricompensarlogli regalò un grosso bastone, poi se neandò ringraziando.Quella notte, un grosso serpente entrò nellatenda: il bastone, che era fatato, si mosse dasolo e colpì mortalmente il serpente. L’uomo visse ancora per molti anni e continuò ad accendere ogni sera il fuoco per i viandanti.

AA.VV., Palestina, CENS

76

Inserisci nei riquadri al posto giusto i seguenti elementi della fiaba:

aiutante luogo lieto fine oggetto magico tempo antagonista protagonista

unac’era volta.. .FIABEE FAVOLE

FIABEE FAVOLE

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L’UOMO E IL SERPENTE

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7777

Commenta in classe i seguenti proverbi. Sapresti inventare una favolache li spieghi?

Chi trova un amico trova un tesoro. Chi fa da sé fa per tre.

Chi la fa l’aspetti. Chi troppo vuole nulla stringe.

Impara con me

Le favole sono racconti fantastici chehanno in genere come protagonisti ani-mali e oggetti che si comportano comepersone e hanno caratteristiche moltoprecise.

Le favole

Lo scopo delle favole è trasmettereun insegnamento a chi ascolta o legge.Ogni favola, infatti, vuole farci capire qual è il comportamentopiù giusto, oppure farci riflettere su una semplice verità.Questo messaggio, presente in ogni favola, si chiama morale.A volte le favole si rifanno ad antichi proverbi o, al contrario,sono all’origine di alcuni detti popolari.

La vanitàè un difetto!

astutavanitoso

Che belle penne hai!Se la tua voce è altrettanto bella,

sei il re degli uccelli!

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Un corvo assetato trovò una grossa brocca che peròaveva solo poca acqua sul fondo. Balzò sull’orlo eaffondò il becco, ma si rese conto che non riuscivaad arrivare abbastanza in basso da poter bere. Al-lora cercò di versare l’acqua per terra, ma la broccaera troppo pesante e non riuscì a inclinarla.Rifletté a lungo, poi raccolse da terra un ciottolo elo lasciò cadere nella brocca. Continuò lasciandocadere un ciottolo dopo l’altro, così il livello del-l’acqua salì sempre di più finché arrivò all’orlo e ilcorvo poté finalmente bere.La favola dimostra che ragionando si risolvonoanche i problemi più difficili.

Jacqueline Morley, Le favole di Esopo, San Paolo

Nella favolasottolinea in rossola morale, cioèl’insegnamentocontenuto nellastoria.

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE FAVOLE

I protagonisti delle favole sono spesso animali parlanti,che rappresentano i vizi e i difetti oppure le qualitàdegli uomini.Quale qualità umana è rappresentata nella favolache hai letto? Segna con X.

La generosità. La sincerità. L’intelligenza.

78

IL CORVO E LA BROCCAunac’era volta.. .FIABE

E FAVOLE

FIABEE FAVOLE

Page 79: BAFFO E CODA 3A

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE FAVOLE

Non sempre la morale di unafavola è esplicita; in molti casil’insegnamento va ricavatoriflettendo su quanto è accaduto.Quale insegnamento contiene,secondo te, questa favola? Segna con X.

Ad aiutare chi è in difficoltàspesso si viene ricompensati.

Aiutare gli altri è solo unaperdita di tempo.

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Una colomba stava bevendo a un ruscello quandovide nell’acqua una piccola formica che si sforzava,senza riuscirci, di ritornare a riva. Subito la co-lomba l’aiutò: fece cadere nell’acqua un filo d’erbae la formica aggrappandosi a esso poté salvarsi. Poco dopo, da quel luogo passò un contadino checamminava a piedi nudi nell’erba. Il contadinoaveva con sé un fucile e, quando vide la colomba,desiderò di averla già in pentola.Ma mentre il contadino si preparava a sparare, laformica gli punse un tallone.Il contadino girò la testa e la colomba approfittòdell’occasione per scappare via.

Jean de La Fontaine, Favole, LITO

LA COLOMBA E LA FORMICAunac’era volta.. . FIABE

E FAVOLE

FIABEE FAVOLE

Page 80: BAFFO E CODA 3A

Un giorno che aveva fame, il serpente si appostò davantialla tana del topo pensando: «Quando uscirà non dovròfar altro che aprire la bocca e mangiarmelo!».A un certo punto il topo mise il naso fuori, ma lo ritiròsubito perché aveva visto il serpente.– Si può sapere che cosa ci fai lì? – gli chiese.

80

IL SERPENTE E IL TOPOunac’era volta.. .

1. Disegna su un grande fogliouna spirale doppia, comevedi nel disegno, eaggiungi la testa del serpente.

2. Colora il serpente di unbel verde brillante eritaglialo.

3. Appendi il serpentefacendo con una matita un foronella coda per far passare il filo.

Coda ti insegna a...

COSTRUIRE UN SERPENTELLO A SPIRALE

MATERIALE OCCORRENTE

~ cartoncino ~ matita

~ pennarelli ~ forbici ~ filo

Page 81: BAFFO E CODA 3A

E il serpente rispose: – Allah mi ha dato un grande sto-maco, perciò sto aspettando che tu esca per mangiarti.Il topo ci pensò su un attimo e poi disse: – Davvero? Secosì deve essere, vorrei prima salutare per l’ultima voltala mia famiglia. Posso?Il serpente gli accordò il permesso, allora il topo andòin fondo alla tana, scavò in gran fretta una galleria euscì a qualche metro di distanza. Poi gridò: – Ehi, ser-pente, sei ancora lì che aspetti?Il serpente si guardò attorno e vide la sua preda che sela filava tra le pietre: non sarebbe mai riuscito a rag-giungerla.– Da dove sbuchi? – gridò a sua volta. – Non ti ho vistouscire.E il topo, che scappava a tutta velocità, gli rispose dalontano: – Allah ti ha dato un grande stomaco, ma si èdimenticato di darti un gran cervello!

Francesca Lazzarato, in Mille anni di storie divertenti, Edizioni EL

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Segna con X laqualità di ognipersonaggio dellafavola.

Il topo è:

sciocco. furbo.

pauroso.

Il serpente è:

gentile. sciocco.

agitato.

Qual è, secondo te,la morale nascostain questa favola?Confronta la tuarisposta con quelledei compagni.

Dividi la favolain sequenze, poiscrivi il riassuntosul quaderno.

FIABEE FAVOLE

FIABEE FAVOLE

Page 82: BAFFO E CODA 3A

8282

I miti sono le storie più antiche della Terra:narrano le imprese degli dei e degli eroi del-l’antichità e cercano di spiegare con la fanta-sia l’origine dell’uomo e dell’Universo.

I personaggi dei miti sono creature fan-tastiche, divinità, eroi ed eroine, spiritie mostri che spesso possiedono po-teri straordinari.

I l uogh i e gli amb ient i sono ingenere quelli in cui vive il popoloche ha creato il mito.

I fatt i si svolgono in un pas-sato molto lontano.

Il tempo non è maidefinito con preci-sione: è quellodell’origine dellaTerra, dell’uomo,della nascita delleprime civiltà.

I miti contengono sempre alcuni simboli.Per esempio, il fulmine rappresenta la rabbia di un dio, come pure la tempesta; la luce è simbolo di vita; il vento e le montagne rappresentanogli ostacoli da superare.

I mitiImpara con me

Fai una ricerca in biblioteca e trascrivi sul quaderno un mitoche ti ha particolarmente colpito.

il dio

il mostro

sulla montagna alle originidell�Universo

Page 83: BAFFO E CODA 3A

Dopo aver fatto il mondo, Dio radunò il sole, la luna, lestelle e l’uomo affinché mangiassero della pianta dellavita e vivessero eternamente.Vennero il sole, la luna, le stelle e tutti si sedetteroin attesa dell’uomo.Dopo aver aspettato un bel po’, Dio mandò unmessaggero in cerca dell’uomo. Il messaggero tornò dicendo che l’uomo siera appena messo in cammino e che cam-minava per la strada senza alcuna fretta.Allora Dio si adirò e diede tutto l’alberodella vita al sole, alla luna e alle stelle.Per questo motivo il sole, la luna e lestelle vivono eternamente, mentrel’uomo deve morire.

Raffaele Pettazzoni, Miti e leggende, UTET

Adirarsi significaarrabbiarsi moltissimo.

Piccolo dizionario

83

LA VITA DELL’UOMOstorieeroi e leggendarie MITI

E LEGGENDE

MITIE LEGGENDE

Rispondi.

Che cosa fece Dio dopo aver creato il mondo?

Perché si arrabbiò con l’uomo?

Che cosa fece per punirlo?

Questo mito vuole spiegare…

come mai il sole, la luna e le stelle sono nel cielo.

come mai l’uomo deve morire.

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Molto, molto tempo fa Viracocha, dio degli Incas, osservò con at-tenzione l’Universo che aveva appena finito di creare e scosse latesta, scontento. Era troppo scuro.Ai piedi del monte Borosi, un’alta e robusta montagna, viveva ilvecchio Taguapac. Non era facile per lui e per sua moglie trovarecibo nel buio che li circondava, e i due erano costretti a spostarsi atentoni di qua e di là, cercando di evitare mille pericoli.Viracocha provò compassione per loro e decise di regalare allaTerra la luce.Per prima cosa chiamò Inti, il coloratissimo uccello sacro, che siposò a terra alla sua sinistra. Poi disse a Titi, il possente puma, diraggiungerli e l’animale, con passi leggeri, scese dai monti e si ac-cucciò alla sua destra.Viracocha sapeva che i due animali, regnando su un mondo im-merso nel buio, avevano dentro di sé una luce con cui potevanovedere senza essere visti: proprio di questa luce voleva servirsi pertenere a bada il buio nell’Universo che aveva appena creato.

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COME NACQUERO LA LUCEE IL BUIO

storieeroi e leggendarie

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– Inti, aiutami per piacere. Voglio che il buio e laluce vivano in armonia sulla Terra.Gli occhi sbiaditi del grande uccello si riempirono dimille colori. I colori si mescolarono più e più voltee poi sparirono, lasciando il posto al giallo brillantee all’azzurro scuro.Il cielo si illuminò all’improvviso, inondato dallacalda luce del sole, mentre la luna, tonda e azzurra,prendeva posto accanto al grande astro luminoso.– Così va bene, ma non basta. Se il sole rimarràsempre lì, i suoi raggi bruceranno la Terra. Bisognache ogni tanto se ne vada e quando se ne va voglioche qualcuno limiti i poteri del buio. Titi, vedi checosa puoi fare.Nello sguardo del puma brillarono innumerevolipunti luminosissimi, che in un attimo si sparpaglia-rono per il cielo. Anche le stelle erano state create.Con un gesto, Viracocha invitò il sole a farsi in di-sparte e quando l’astro luminoso si nascose, nel buiodella notte splendettero la sorridente luna e le luc-cicanti stelle.

Elio Giacone – Anna Mostacci, Ombre di luna, il Capitello

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MITIE LEGGENDE

MITIE LEGGENDE

Rispondi.

Secondo il mito, perchéil dio Viracocha regalò allaTerra la luce?

Quali animali chiamò affinchélo aiutassero?

Che cosa diventaronoil giallo e l’azzurro degli occhidell’uccello?

Che cosa diventarono,invece, i punti luminosissimidegli occhi del puma?

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I MITI

E LE LEGGENDE

Qualche volta, comein questo mito, il titolo ti facapire immediatamentequale fenomeno vuolespiegare il testo. In altri casi,invece, dovrai ricavarloragionando sulla storia.

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Agli inizi del mondo c’era solo acqua.Il Grande Capo Lassù viveva nel cielo tutto solo. Quando decisedi creare il mondo, scese in luoghi dove l’acqua è poco profondae cominciò a tirar su grandi manciate di fango, che divennerola terraferma. Fece un mucchio di fango altissimo che, per ilgelo, divenne duro e si trasformò in montagne. Quando cadde,la pioggia si trasformò in ghiaccio e neve sulla cima delle mon-tagne. Un po’ di quel fango indurì e divenne roccia. Il Grande Capo Lassù fece crescere gli alberi sulla terra, e ancheradici e bacche. Con una palla di fango fece un uomo e gli disse di prendere i

pesci nell’acqua, i daini e l’altra selvaggina nelle foreste. Quando l’uomo divenne malinconico, il Grande Capo

Lassù fece una donna affinché fosse la sua compa-gna e le insegnò a preparare le pelli, a lavorare

cortecce e radici e a fare cesti con quelle. Le insegnò quali bacche usare per ci-

bo e come raccoglierle e seccarle. Le insegnò come cucinare il sal-mone e la cacciagione che l’uo-mo portava.

AA.VV., Miti e leggende degli

Indiani del Nordamerica, Demetra

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L’ORIGINE DEL MONDO

Copia e completa sul quaderno il riassunto del mito.

Secondo questo antico mito degli Indiani, il mondo fu creato dal…, che viveva…Creò le montagne e le rocce con… Anche l’uomo fu fatto con… ed Egli gli insegnòa… Poiché l’uomo era…, il Grande Capo Lassù creò… e le insegnò a…

storieeroi e leggendarieMITIE LEGGENDE

MITIE LEGGENDE

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Fai una ricerca in biblioteca e scopri le leggende tipiche della zonain cui abiti trascrivendo sul quaderno quella che ti colpisce di più.

Impara con meLe leggende

Le leggende sono racconti fantastici che hanno ori-gini molto antiche. Esse sono nate per soddisfare ledomande degli uomini sull’origine delle cose, dei fe-nomeni naturali, del nome di certe località… Alla base delle leggende c’è sempre una verità oun fenomeno reale che, però, viene spiegato conl’immaginazione.

Divertiti anche tu a immaginare perché il girasole ha questo nome,perché i gatti hanno la coda oppure perché i pesci non hanno voce eprova a dare una spiegazione fantastica di questi fenomeni.

Moltissime leggende riguardanoluoghi geografici: la nascita di unlago, la profondità di un fiume, l’al-tezza di una montagna…

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In realtà, il bucaneve si chiama così perché è il primo fiore a spuntare sul finiredell’inverno, quando nei prati ci sono chiazze di neve non ancora sciolte.

Coda ti insegna a...

CONFRONTARE REALTÀ E FANTASIA

Un giorno il grande Maestro di Tutte le Cose di-stribuì i colori: al papavero il rosso scarlatto, allarosa canina un delicato rosa, alla campanula l’az-zurro, lo stesso azzurro che aveva dato al cielo, allagazza il suo magnifico abito di un bianco candidoe di un nero bluastro.Ma qualcuno non si era presentato alla distribu-zione: la neve, per esempio. Era forse pigra? O siera addormentata in un angolo? Quando arrivòalla distribuzione, i colori erano finiti. Com’era infelice, la neve, tutta sola e senza colore!Andò a cercare i suoi amici. Si avvicinò alla rosacanina che però non volle dividere con lei il suobell’abito rosa.

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LA NEVE E IL BUCANEVEstorieeroi e leggendarie

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Andò anche dall’erba e dagli alberi: perché non avere unbell’abito verde chiaro come le foglie della betulla in pri-mavera? Ma anche le più piccole erbe scossero la testa.Proprio in quell’istante un fiorellino piccolo la chiamò.– Neve, se vuoi, dividerò con te il mio colore – disse ilfiore chinando leggermente la testolina bianca.Così la neve riuscì ad avere un colore. Divenne biancacome il fiorellino, di un bianco abbagliante, e poté final-mente mostrare il suo grande abito candido e ballaresulla terra. Da allora, quando la neve ricopre la terra, tutti gli alberie i fiori che non hanno voluto dividere con lei il loro co-lore si nascondono per la vergogna, e scompaiono o sispogliano. Solo un piccolo fiore bianco china tenera-mente la testa sulla sua amica neve, a cui ha dato il suocolore. Lo chiamiamo semplicemente… bucaneve.

Louis Espinassous, Mille anni di storie all’aria aperta,

Edizioni EL

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Scrivi i nomi deifiori ricavandoli daltesto.

Rispondi.

Quali personaggicompaiono in questaleggenda?

Perché la neve erarimasta senza un colore?

Chi le offrì il suo?

Questa leggenda spiegain modo fantastico…

l’origine degli alberi.

com’è nato il bucaneve.

perché la neve è bianca.

MITIE LEGGENDE

MITIE LEGGENDE

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I MITI

E LE LEGGENDE

Come hai visto anche neiracconti precedenti, ilnome del Creatore puòvariare ma viene semprescritto con la letteramaiuscola perché indicala divinità suprema dallaquale hanno avuto originetutte le cose.

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Tanto tempo fa i pavoni erano uccelli moltoinsignificanti e a fatica si distingueva il ma-schio dalla femmina.Erano infatti tutti e due di colore bruno, conlunghe code e brutte zampe grinzose.Un giorno, un pavone maschio era intentoa mangiare tranquillamente insetti nel ter-reno quando Indra, il dio del cielo, gli sfrec-ciò accanto. Il pavone gli chiese: – Da checosa stai scappando?Indra gli rispose che Ravana, il re dei de-moni, gli stava dando la caccia. Proprio inquel momento il pavone e Indra udironoavvicinarsi il rimbombo dei passi di Ravana.

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INDRA E IL PAVONEstorieeroi e leggendarie

Sai che le penne degli uccelli non servono solo per volare? Le penne isolano il corpo degli uccelli dall’acqua e dal freddo,permettono loro di mimetizzarsi tra i rami o sul terreno, di conquistare una compagna con labellezza del loro colore, di covare al caldole uova e di mantenersi in equilibrio quandosi muovono sul terreno.Se abiti vicino a un bosco, è abbastanzafacile trovare le penne della ghiandaia, chehanno una bella striscia blu. Se vivi incampagna, troverai facilmente quelle difagiano, marroni, molto lunghe e sottili.

Coda ti insegna a...

CONOSCERE LE PENNE DEGLI UCCELLI

FOTO ghiandaiae fagiano

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In un attimo il pavone allargò la sua coda e Indra si na-scose dietro di essa. Il demone passò di corsa senza ve-derlo e si allontanò.– Grazie! – disse Indra. – Un uccello così coraggioso nondovrebbe avere un aspetto tanto insignificante. Io ti ren-derò l’uccello più bello del mondo.Il dio fece un inchino davanti al pavone e in un attimo lesue penne brune divennero di un blu brillante e la suacoda si colorò di un verde smagliante con migliaia diocchi dorati.Il pavone, diventato molto orgoglioso e vanitoso, se neandò in giro aprendo la magnifica ruota della sua codaper mostrare quanto fosse bello.

Sandy Shepherd, in Miti e leggende da tutto il mondo, SEI

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Rispondi.

Perché il dio Indra stavascappando?

Che cosa fece il pavoneper aiutare Indra?

In che modo Indraringraziò il pavone?

Che cosa vuole spiegarequesta leggenda?

Dividi la leggendain sequenze escrivi il riassuntosul quaderno.

MITIE LEGGENDE

MITIE LEGGENDE

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C’era una volta il figlio di un re che era sempre scontentoperché avrebbe voluto andare sulla Luna. Gli piaceva lasua luce argentata più di ogni altra cosa.Un giorno, giunse in cima a una montagna altissima. Il redella Luna lo vide dall’alto e ordinò alle sentinelle di an-darlo a prendere.Appena arrivato sulla Luna, il principe fu portato al co-

spetto del re e di sua figlia. Si presentò, raccontò la suastoria e il re lo invitò a restare nel suo castello. Contento,il principe sposò la bella figlia del re e rimase lì per unlungo periodo, fino a quando si accorse che quella lucecosì forte e bianca iniziava a bruciargli gli occhi.Così il principe ritornò sulla Terra insieme alla figliadel re della Luna e si stabilì vicino alle Dolomiti,montagne altissime e scure.

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I MONTI PALLIDIstorieeroi e leggendarie

Secondo te, che cosasignifica l’espressione alcospetto? Segna con X.

A casa di…

Davanti a…

Insieme con…

Piccolo dizionario

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Scrivi tu lasequenza finaledella leggenda:come diventò ilpaesaggio? Checolore presero imonti? Che cosadecise di fare,allora, la sposa delprincipe?

Quale caratteristicadelle Dolomiti vuolespiegare in modofantastico questaleggenda?

MITIE LEGGENDE

MITIE LEGGENDE

In un primo momento alla ragazza piacquero molto icolori della Terra, ma dopo un po’ fu presa da unagrande nostalgia del suo paese bianco e lucente, tantoda non poter più sopportare quei monti di roccia scurache la spaventavano.Ben presto, la ragazza si ammalò e per non morire de-cise di tornare sulla Luna.Il principe era disperato e chiese aiuto al re degli elfi.Quella notte gli elfi iniziarono a filare la luce che scen-deva dalla Luna e con questi fili lucenti rivestirono lemontagne.

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AA.VV., Fiabe e leggende della montagna, Keltia

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Baffo ti insegna a...

CAPIRE I MITI E LE LEGGENDE

A volte i protagonisti dei miti e delle leggendesono gli stessi elementi della natura, che parlanoe agiscono come gli esseri umani.Per esempio, quali sono gli elementi della naturaprotagonisti di questa leggenda?

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Tanto tempo fa, il Sole e la Luna vivevano sullaTerra in un bellissimo palazzo tutto d’oro ed’argento. Il Mare era loro amico e un giornoil Sole e la Luna decisero di invitarlo a pranzo. – Amici miei, vi ringrazio moltissimo ma noncredo che ci sia posto per me nella vostra casa:io sono molto ingombrante – rispose il Mare.– Che cosa dici? – replicò il Sole. – In casa no-stra c’è sempre posto per un amico!– Certo! – insistette la Luna. – E tu sei un caroamico. Quindi non fare tanti complimenti, tiaspettiamo domani a mezzogiorno.Il giorno dopo, il Mare andò a palazzo contutti i pesci, i molluschi e persino le conchiglie,ma non appena entrò, l’acqua inondò la casa ecominciò a salire. Il Sole e la Luna prima si ar-rampicarono sul tavolo, poi sull’armadio, poial piano superiore, poi sul tetto e infine si rifu-giarono in cielo.E lì i due si trovarono così bene che decisero dirimanervi per sempre.

Gianni Padoan, 366… e più fiabe, Fabbri

IL MARE A PRANZO

Rispondi.

Che cosa intende spiegarequesta leggenda?

Perché i molluschi vivononel mare.

Perché il Sole e la Lunavivono nel cielo.

storieeroi e leggendarieMITIE LEGGENDE

MITIE LEGGENDE

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Quando fu finita, il Garisendo dovette dare al gio-vane la figlia e Bologna ebbe una torre in più.

Un giorno, suo figlio si innamorò della figlia del Ga-risendo, cioè il Comandante della Piazza. E questo Ga-risendo proprio non voleva dargliela in moglie perchécredeva che fosse figlio di un poveretto.

Nella città di Bologna viveva un povero muratoreche per trasportare i suoi attrezzi aveva un paio di asini.

Così gli disse: – Mia figlia te la do, ma solo se co-struisci una torre che sia la più alta della città.

Il giovanotto, disperato, chiese aiuto a suopadre. Il muratore pensò che era arrivato il mo-mento di usare il suo tesoro e allora compròtutto quello che serviva a costruire la torre.Aiutati dagli asinelli, padre e figlio tiraronosu una torre così alta come non si era maivista prima.

Un giorno, mentre scavava le fonda-menta di una casa, trovò un tesoro: cen’era abbastanza da farlo ricco! Luiperò non lo disse a nessuno e conti-nuò a fare vita da povero, ma sottoil letto aveva un sacco pieno di mo-nete e questo lo aiutava a dormirebene e a fare bei sogni.Francesca Lazzarato, Per paesi e per città,

leggende italiane, Mondadori

LA TORRE DI BOLOGNA

Le sequenze dellaleggenda sono indisordine: numeraletu secondo l’esattasuccessione.

storieeroi e leggendarie MITIE LEGGENDE

MITIE LEGGENDE

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CODA E GLI ALBERII pittori hanno rappresentato gli alberi in diversi modi.

Osserva i dipinti e rispondi.– Quale dei due ti sembra

più realistico?

– Quali colori e lineerisaltano nei dipinti?

– Quale preferisci tra i due?Perché?

– A quale stagione ti fannopensare i due alberi?Perché?

Paul Cèzanne,

Il grande pino (1896 circa)

Piet Mondrian,

L’albero grigio (1911)

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Intingi il pennello nella vaschetta delcolore. Stendi il colore strisciando lapunta. Prima di usare un altro colore,aspetta che il primo sia ben asciutto.

Strappa dalle pagine di una rivista tantipezzetti di carta scegliendo con cura icolori (oppure usa carta da collage) eincollali per riempire il tronco e i rami.

Intingi i polpastrell i nei colori a dita. Util izza il verde chiaro e il verdescuro e colora la chioma dell’alberocon le tue impronte.

Con i pennarell i traccia tante lineeper colorare: l inee verticali per iltronco dell’albero, curve per lachioma, orizzontali per lo sfondo.

ANCH’IO VOGLIO PROVARE A CREARE

IL MIO ALBERO! POSSO USARE TANTI

MATERIALI DIVERSI.

CON I COLORI A DITA

CON LE TEMPERE CON LE CARTECOLORATE

CON I PENNARELLI

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Quella che hai letto è una conta. Sai dire quando si usa? Ne conosci una anche tu?

Le filastrocche sono testi in rima che hanno lo scopo di divertire e far giocare i bambini. Anche le filastrocche, come molte poesie, sono formate da versi: ogni verso corri-sponde a una riga.Le filastrocche sono facili da imparare a memoria proprio perché sono in rima.

Osserva le rime e scrivi altre parole come nell’esempio.

Scegli alcune parole e prova a unirle: otterrai una filastrocca.

Un gattino e un topolino,un lettone e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Conte e filastroccheScrivi con me

topolino

−ino gattino

bottino

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−ina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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−ella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

−one . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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−ato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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−etto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Un, due, tre, il topolino va dal re,il topolino va in frettae pedala in bicicletta.Topolino, dove vai?Un, due, tre, il topolino vien da te!

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Molte poesie sono scritte in rima. Esistono diversi tipi di rime e le più comuni sono:

Impara con meLe poesie

rima baciata

Disegno

A volo l’ape torna alla casetta,là trova la regina che l’aspettain preda a una gran curiosità:– Il miele che hai portato è una gran bontà.

Da dove viene io vorrei scoprire.– Fino al pendio laggiù ho volato,c’eran fiori di melo a non finire,la loro dolce linfa ho ben succhiato.

rima alternata

Le poesie sonocomposte da versi.

Tanti versi formanouna strofa.

Il palloncinoVola nel cielo un palloncino,rosso rosso nel gran turchino.Col gambo di spago tremolantenel suo regno fugge esultante.

Rossa bolla di fantasiasempre più in alto vola via:tra uccelli e nubi se ne vaa godersi la libertà.

L’additano tutti allegramentelo rimpiange un bimbo solamente. Marcello Argilli, Menù di cento storie, Editori Riuniti

L’andare a capoliberamente servea dare il ritmo giustoalla lettura.

Le poesie esprimono sentimenti, emozioni, stati d’animo e riflessionidell’autore. Per questo i testi poetici, come anche la musica, suscitanoemozioni e sono diretti al «cuore» di chi legge.Per leggere bene una poesia, devi rispettare il suo ritmo, cioè prestareattenzione alla successione dei versi.

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Baffo ti insegna a...

RICONOSCERE LE FILASTROCCHE

Ci sono diversi tipi di f ilastrocche.Le ninne nanne sono rivolte ai bambinimolto piccoli; in genere sono cantate conun ritmo simile al dondolio della culla. Chiedi alla tua mamma o al tuo papà seconoscono una ninna nanna e scrivila sulquaderno.

Le conte sono recitate dai bambini di tuttoil mondo, per stabilire a chi tocca iniziareun gioco. In alcune conte le parole nonvogliono dire niente, perché la cosa piùimportante non è il significato, ma il suonoe il ritmo.

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Fai la ninna, fai la nanna,qui sul cuore della mamma,dormi, dormi tesorino,chiudi gli occhi piccolino.

Filastrocca popolare

GIOCHI IN RIMArime e poesieTESTI

POETICI

TESTIPOETICI

A bi bo chi sta sotto non lo soma al più presto lo sapròa bi bo punto rosso, punto blustarai sotto proprio tu.

Conta popolare

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LA

E ARRIVATA

Su un ramo secco e aridoè fiorito un fiorestanotte nel timoreche gli sfuggisse maggio.

Non ci contavo ormai,lo davo per spacciatoal mio sguardo, inutile.Quasi l’avrei tagliato.

da La natura nelle poesie di adulti

e bambini, Piccoli

MI PIACE

IL VENTOMi piace il ventoperché mi porta via.

Mi piace il ventoperché non torna indietro.

Mi piace il vento perché spettina il mondo.

Mi piace il ventoperché gioca con tutti.

SU UN RAMO

SECCO

E a te perché piace il vento di

primavera?

Forse perché , oppure

perché, oppure perché…

Giusi Quarenghi, E sulle case

il cielo,Topipittori

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La rondine è un uccello di piccole dimensioni. Ha ilbecco lungo e robusto, penne nero-azzurre, coda bi-forcuta.Possiede una vista acutissima, nessun insetto le sfuggemai. Fedele al suo nido, ritorna ogni primavera nellostesso luogo dove ha nidificato l’anno precedente.Il piccolo nido, composto di terra, fili di paglia ed erba,

è in genere costruito contro il muro di una casa e vieneimbottito di piume ed erba secca.

Tutti e due i genitori si prendono cura dei piccoli. Sia il ma-schio sia la femmina, infatti, si alternano nei voli in cerca diinsetti per i loro rondinini.

AA.VV., La natura ci insegna, Fabbri

intor

noa

te

Alcune delle frasi seguenti sono

sbagliate! Scoprile e cancellale.

La rondine è un piccolo uccello.

Ha la coda biforcuta.

Ogni anno nidifica in un posto diverso.

Il nido è costruito sugli alberi.

Entrambi i genitori si prendono cura deipiccoli.

LA RONDINE

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IL BRUCO-MATITA

3. Disegna attorno ai cerchi due zampette ealcune linguette e poi ritaglia.

4. Piega le linguette, coprile con la colla einseriscile all’interno del cilindro.

1. Disegna sul cartoncino verde 6 cerchiseguendo il bordo del cilindro di cartone.

2. Fai un’incisione verticale sul primo rotolo,poi dipingili tutti di verde e lascia asciugare.

MATERIALE OCCORRENTE

~ fogli di cartoncino verde ~ 5 cilindri di cartone (per esempio quelli dei rotoli della carta igienica)

~ pennarello nero ~ forbici ~ colla vinilica ~ tempera verde ~ 2 scovolini rossi

~ nastro adesivo ~ pennello

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5. Disegna la testa del bruco (osserva lafoto) e ritagliala. Applica le antenneformate con gli scovolini fissandoledietro con il nastro adesivo.

6. Incastra la testa sul primo rotoloinfilandola nella fessura e incolla tra lorole altre parti del bruco.

Le tue matite, i pennarelli e le pennesaranno sempre a portata di ....bruco!

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Mamma Primavera aveva tre figli: Marzo, Aprile e Maggio edisse loro di regolarsi come meglio credevano con il tempo econ i venti. Marzo, però, era molto dispettoso: quando il tempo era nellesue mani si lamentavano tutti.Se un momento c’era il sole come a giugno, un’ora dopo c’eraun vento che soffiava giù dalla montagna, ghiacciando legemme dei fiori.Un giorno Mamma Primavera gli disse: – Ascoltami bene,mio piccolo Marzo. Oggi e domani fammi bel tempo che hotutta la roba dell’inverno da lavare e asciugare.Marzo promise e Primavera si mise subito a fare il bucato epoi lo stese: era tutto sereno.Quando Marzo vide tutta la biancheria pulita stesa ad asciu-gare, si fece venire in mente un’idea delle sue. Così fece alzareun gran vento e i panni stesi volarono dappertutto.Mamma Primavera dovette andare a raccogliere i panni ingiro, per i campi, sotto i tronchi, sui balconi e dovette ripor-tarli dentro per farli asciugare un po’ alla volta sulla stufa.

AA.VV., Fiabe e leggende della montagna, Keltia

diprim

aver

a

un

racc

onto

pazzerello grigiodispettoso caldo

nebbiosobizzoso allegro

ventosoinvernale

malinconico

Scopri e sottolinea tutti gli aggettivi qualificativi

adatti al mese di marzo.

LE BIZZE DI MARZO

Page 106: BAFFO E CODA 3A

GIOCHI DI PRIMAVERA

Risolvi il

rebus. ANCHE LA

ANCHE LA

SI

SI

–– –– –– –– –– –– –– –– ––

(7)

–– –– –– –– –– –– ––

IN

IN

1a

(9)

–– –– –– –– –– –– –– –– ––

D I Z B F P

X S A O H C

U G E L N Q

Scrivi in verticale le parole corrispondenti ai disegni seguendo il senso

indicato dalle frecce. Nella fascia colorata leggerai il nome di un animale

che in primavera si sveglia dal letargo.

In primavera si sciolgono le nevi. Come si

chiama questo fenomeno? Puoi scoprirlo

seguendo il senso delle frecce e leggendo le

lettere nelle caselle su cui sei passato. Parti

dalla casella colorata.

(9)

–– –– –– –– –– –– ––

→ ↓ ↓ → → ↑

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Sopra il lago di Sciacquettac’è un battello che strombetta.Sotto il lago c’è una bisciache veloce fruscia e striscia.

Hanno tutti una gran frettadentro il lago di Sciacquetta.

Guido Quarzo, Pocosenso, Edizioni EL

rime e poesie TESTIPOETICI

TESTIPOETICI

Baffo ti insegna a...

RICONOSCERE

LE FILASTROCCHE

Ci sono f ilastrocche per insegnare

le parti del corpo, le regoleortografiche, i numeri, i giorni dellasettimana…Altre filastrocche, invece, sonobuffe e servono a far divertire ibambini, come quelle che puoileggere qui sopra.

Questa è la storia di Magico Alberto,prestigiatore veloce ed esperto.Faceva sparire battendo le manidieci colombi, tre pulci e sei cani.Un giorno più forte le mani battée adesso nessuno sa dire dov’è.Guido Quarzo, Piccole catastrofi, Città Nuova

FILASTROCCHE

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Baffo ti insegna a...

CAPIRE FILASTROCCHE

E POESIE

I versi di un testo poeticopossono essere riuniti in strofe. In questa filastrocca ogni strofaè composta da . . . . . . . . . . . versi.

108

Le tessere vanno in fila indianaed è una fila molto strana:le coppie si cercano e si danno la manoper non restare mai più lontano.

Un maiale, vicino a un furgone, trova il compagno accanto a un limone, e il limone trova il gemello costretto a vivere con un fringuello.

Un fringuello che canta e ne chiama un altro cresciuto accanto a un lama. Il lama trova suo fratello che se ne stava con un coltello

e il coltello vede arrivare un’altra lama per tagliare. Intanto il furgone con il maiale aspetta la tessera finale.

Corinne Albaut, Filastrocche dei miei giocattoli,

Motta Junior

IL DOMINO

Questa filastrocca parla delletessere del gioco del domino, chesi accoppiano formando una catena.Disegna sul quaderno le tesseredi cui si parla, aggiungine altre eforma una catena più lunga.

rime e poesieTESTIPOETICI

TESTIPOETICI

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Trentun dicembre, giornata bigia,l’anno vecchio fa la valigia.A mezzanotte c’è un treno direttoe lui deve ancora fare il biglietto.Andrà in vacanza in quei paesidove villeggiano per mesi e mesi.Buonanotte signori e signore,non siate tristi, per favore,perché per un anno che se ne vauno migliore ne arriverà.

Maria Loretta Giraldo,

Filastrocche sotto la neve, Giunti

rime e poesie

Rispondi.

Quante strofe ci sono inquesta poesia?

Quanti versi ci sono in ognistrofa?

In questa filastrocca l’autriceimmagina che l’annovecchio…

vada a una festa con i suoiamici.

vada in letargo sottoterra.

parta in treno a mezzanotteverso i Paesi caldi.

TESTIPOETICI

TESTIPOETICI

Bigio significadi colore grigio spento.

Piccolo dizionario

TRENTUN DICEMBRE

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110

rime e poesieTESTIPOETICI

TESTIPOETICI

Osserva le rimenella filastrocca.Sai dire di che tiposono?

Rima baciata.

Rima alternata.

CARNEVALELa sfilata è cominciatala sfida è lanciata.Vincerà il grigiodel cielo bigioo esploderà il coloreche i bimbi hanno nel cuore?Monique Hion, Filastrocche delle stagioni,

Motta Junior

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CANGURI

rime e poesie

LA LUMACHINATESTI

POETICI

TESTIPOETICI

Secondo te, che cosasignifica argentea? Spiegalocon le tue parole.Sapresti dire com’è una cosache ha il colore dell’oro?

Piccolo dizionario

Cammina camminala lumachina lasciando sulla via un’argentea scia cammina lenta senza fretta perché tanto ha con sé la sua casetta…

Anna Maria Bruzzone, Il leprotto,

Edizioni Messaggero

Con due zampe come molle e una coda color crema che non stanno mai in panciolle, la cangura ha il bel problema che il figliolo non le cada e ha inventato un suo sistema per non perderlo per strada: una tasca per bebè, così adesso ovunque vada può portarlo via con sé.

Chiara Carminati – Roberta Angaramo,

Il Carnevale degli animali, Fabbri

In ogni testo sottolinea con lostesso colore le parole in rima, poicollega ogni titolo alla rima giusta.

Rima alternata

Rima baciata

La lumachina

Canguri

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Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE POESIE

I versi delle poesie possonoanche non essere in rima, comenel testo di questa pagina.In questo caso si chiamanoversi liberi.

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Chi mi racconta le storiericomincia da capo la mia preferitase glielo chiedo.Quella che non mi piacenon la finisce neanche.E se l’orco mi viene troppo vicino,mi prende per manoe lo teniamo lontano.

Chi mi racconta le storienon fa come la televisione.

Giusi Quarenghi, E sulle case il cielo,

Topipittori

LE STORIErime e poesieTESTI

POETICI

TESTIPOETICI

NELLA POESIA IL BAMBINO DICE

DI PREFERIRE CHE QUALCUNO

GLI LEGGA UNA STORIA

PIUTTOSTO CHE GUARDARE

LA TELEVISIONE. HAI CAPITO

PERCHÉ? SPIEGA CON LE TUE

PAROLE, POI PARLA DI TE: TU

CHE COSA PREFERISCI?

PERCHÉ?

E TU?E TU?

Page 113: BAFFO E CODA 3A

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE POESIE

Nei loro versi i poetiusano spesso similitudin i,cioè paragoni tra duecose per far capire megliociò che intendono dire.

Gli sci scivolano morbidi, taciti, ovattati, come la corsa delle lepri.

da Tante parole, Vita e Pensiero

GLI SCI

Continua tu la poesia, aggiungendo altri due versi con altre similitudini.

Il mare è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..Il mare è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..

rime e poesie TESTIPOETICI

TESTIPOETICI

IL MAREIl mare è azzurro come un cielo sereno.Il mare è verde come un prato a primavera.Il mare è rumoroso come un babbo che russa di notte.Il mare è calmo come un bambino che dorme.

da Scrittori per caso, Edicolors

113

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Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE POESIE

A volte nelle poesie le cose o glielementi della natura si comportanocome se fossero persone o animali,vengono cioè «personificati» dal poetacome nelle poesie di queste due pagine.Questa tecnica poetica si chiamapersonif icazione.La nebbia ricorda al poeta un animaleparticolare: quale? Perché, secondo te?Quale elemento della natura vienepersonificato nella seconda poesia?

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La nebbia arrivasu zampine di gatto.S’accuccia e guardala città e il portoe poi se ne va.

da Tante parole, Vita e Pensiero

LA NEBBIA

Nel colmo della notte, a volte, accadeche si risvegli, come un bimbo il vento.Solo, pian piano, vien per il sentiero,penetra nel villaggio addormentato.Striscia guardingo sino alla fontana,poi si sofferma, tacito in ascolto.Palllide stan tutte le case intorno;tutte le querce mute.

Rainer Maria Rilke, Poesie, Einaudi

IL RISVEGLIODEL VENTO

rime e poesieTESTIPOETICI

TESTIPOETICI

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PICCOLA NUVOLA DI PRIMAVERA

Che cosa succedealla piccola nuvola?Racconta con letue parole.

Hai capito qualeelemento è statopersonificato dalpoeta?

La nuvola.

Il vento.

Il campanaro.

rime e poesieTESTI

POETICI

TESTIPOETICI

Secondo te, che cosasignifica la parolaacquata? Segna con X.Nevicata.

Vento forte.

Acquazzone.

Piccolo dizionario

Dopo l’acquata le nuvole, pronte,pigliano il volo, scavalcando il monte.Or con la gonna di velo sottile,la più pigra s’impiglia al campanile.– Lasciami con codesta banderuola;mi strappi tutta, son rimasta sola!Ma il campanaro senza discrezionele risponde con il campanone!

Che sobbalzo, che sgomento!Per fortuna c’era il ventoche con gran galanteriala piglia e se la porta via.

Ugo Betti, in Nel paese della lirica,

Zanichelli

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Rispondi.

Secondo te, il poeta ha scritto questapoesia per…

un amico. la sua bambina.

Da che cosa lo hai capito?

Secondo il poeta, a che cosa assomiglia lasua bambina? Perché?

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Tu sei la nuvoletta, io sono il vento;ti porto ove a me piace;qua e là ti porto per il firmamento,e non ti do mai pace.Vanno a sera a dormire dietro i montile nuvolette stanche.Tu nel tuo letticciolo i sonni hai prontisotto le coltri bianche.

Umberto Saba, Il canzoniere, Einaudi

NUVOLETTArime e poesieTESTI

POETICI

TESTIPOETICI

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CAPIRE LE POESIE

Nelle poesie spesso l’autoreparla delle persone alle qualivuole bene o delle cose chegli sono care, esprimendoliberamente i suoi sentimentie le sue emozioni.

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LA CULLA

È partito un bastimento,carico di “b”:bambini, brioss, burattini,biscotti, bambole, budini,baci, bici, bomboniere,bellissime bandiere,burrasche e bufere.

Luigi Grossi, È arrivato un bastimento

carico di…, Einaudi Ragazzi

IL BASTIMENTO

Sul quaderno prova acomporre un calligrammacon la poesia «Ilbastimento»: disegna unanave con la matita, poidisponi le parole al suointerno. Cancella, infine, ilcontorno.

rime e poesie TESTIPOETICI

TESTIPOETICI

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE POESIE

VISIVE

I poeti a volte giocanocon lo spazio dellapagina, disponendoi versi con forme edisegni che richiamanol’argomento o il titolodella poesia. Le poesiefatte come un’immaginesi chiamano calligrammi.

La bimba che culla la bambola

Il bimbo a cavallo sul dondolo

La nonna su e giù dalla seggiola

Il tìcchete-tac della pendolaLa gente che in treno si appisolae insieme sussulta col capo che ciondol

a

La campanella che squillaLa ballerina che oscillaLa campana che suonae dondola don…don… don… don…

don… don…

Massimo Faustinelli, Le rime-figure, Mursia

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Scrivere una lettera è un modo personale e simpatico per comunicarecon un amico, un parente o una persona lontana.Quando scrivi una lettera, devi…

Le lettereImpara con me

Firenze, 6 dicembre 2010

Caro Paolo,

finalmente mi è passata l’influenza e sto meglio.

Appena guarita sono andata a vedere l’ultimo film di

Harry Potter: grandioso!

L’hai visto? Se ti capita, non perderlo perché è troppo

bello; secondo me è il migliore tra quelli usciti finora.

Mi dici che hai fatto un corso di scacchi: non è un gioco

un po’ noioso? Beh, a Natale, quando ci vedremo, me lo

farai vedere.

La mamma ha detto che quest’anno sarete voi a venire

per il Natale. Prepara gli sci perché quest’inverno devi

assolutamente imparare a sciare, pigrone!

Rispondimi presto, aspetto tue notizie.

Ciao!

Annarita

Chi sono il destinatario e il mittente della lettera qui sopra?

La persona alla quale è indirizzata la lettera è il destinatario.Chi scrive la lettera, invece, si chiama mittente.

scrivere i salutie la tua firmaalla fine del testo

indicare il luogoe la data

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Copia il testo corretto utilizzando il programma di posta elettronicadel computer e, se conosci l’indirizzo e−mail del destinatario,spediscigli la tua lettera in questo modo.

Scrivi con meScrivi anche tu una lettera: puoi destinarla a un amico, a un parenteo, se preferisci, a un personaggio di fantasia.

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saluti e baci

Rispondi.

Chi ha scritto questa lettera, cioè chi èil mittente?Chi è, invece, il destinatario?

Perché Silvia ha scritto alla sua mamma?Perché la mamma di Silvia si trova in unPaese straniero, lontana da casa?

Domenica, 16 dicembre 2010

Cara mamma,

mercoledì è fra tre giorni, tu stai per tornare e lo so

che non ha molto senso scriverti adesso. Ma devo

dirti quanto sono contenta. Sei partita da così tanti

mesi! Non so nemmeno se mi riconoscerai. La zia dice

che sono cresciuta parecchio e poi adesso ho i capelli

lunghi. E tu, sei cambiata in questi mesi?

Sono un po’ arrabbiata con gli zii perché loro

sapevano già da un pezzo che avevi cominciato il

viaggio di ritorno, ma a me non avevano detto niente.

Siccome non riuscivi a essere sicura della data, non

volevano che mi illudessi inutilmente. Dicono che una

che fa la giornalista in missione in Paesi lontani,

soprattutto nei posti dove vai tu, può trovare

talmente tanti ostacoli lungo il ritorno che non si

può essere sicuri di una data fino a poco prima

dell’arrivo.

Ma la cosa importante ora è solo questa: che tu

stai per tornare!

Silvia

Chiara Carminati, Diario in corsa, Edizioni EL

CARA MAMMA...

Page 121: BAFFO E CODA 3A

Il Cairo, martedì 18 dicembre 2010

Cara Silvia,

sono molto felice di avere ricevuto la tua

letterina.

Domani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Un bacione, la mamma

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Immagina che lamamma di Silviarisponda allalettera della suabambina.Che cosa le dirà?

Scrivi un indirizzoimmaginario diSilvia sulla busta.

TESTIEPISTOLARI

TESTIEPISTOLARI

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Page 122: BAFFO E CODA 3A

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saluti e baci

Che cosa risponderàFranci? Scrivilo tu.

UNA E-MAIL PER FRANCI

Baffo ti insegna a...

CONOSCERE LA POSTA ELETTRONICA

E-mail in inglese significa posta elettronica. Il vantaggio delle e-mail è la lororapidità, dato che arrivano in qualunque parte del mondo in pochi secondi.Naturalmente, sia il mittente sia il destinatario devono possedere un computercollegato alla linea telefonica e quindi a Internet.

TESTIEPISTOLARI

TESTIEPISTOLARI

Page 123: BAFFO E CODA 3A

123

saluti e baci

STILI DIVERSITESTI

EPISTOLARI

TESTIEPISTOLARI

Baffo ti insegna a...

CONOSCERE LE LETTERE

Avrai notato che si utilizzauno stile diverso a seconda deldestinatario della lettera. Peresempio, gli alunni che sirivolgono alla direttrice le dannodel «Lei» e le scrivono in modomolto rispettoso, usando un tono

formale nella comunicazione.Quando, invece, ci si rivolge agliamici, si usa un tono informale esi dà del «tu».

Martedì, 20 aprile 2010

Gentile Signora Direttrice,

siamo gli alunni della 3a

C. Abbiamo avuto

un’idea e volevamo sapere se Lei è

d’accordo e se ci può aiutare.

Durante l’anno abbiamo realizzato in

classe degli oggetti molto carini.

Ci piacerebbe organizzare una piccola

mostra e invitare tutti gli amici della

scuola, i genitori e i nonni.

Che cosa ne pensa?

Aspettiamo la Sua risposta.

Cordiali saluti

La classe 3a

C

Mercoledì, 21 aprile 2010

Cari alunni della 3a

C,

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Vi saluto con simpatia

dott.ssa Mirella Ferrini

Che cosa avrà rispostola direttrice ai suoialunni? Completa tula sua lettera.

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124

saluti e baci

Baffo ti insegna a...

CONOSCERE LE LETTERE

Sulle riviste e sui giornali, c’èsempre almeno una paginadedicata alle lettere inviatedai lettori. Controlla sul tuogiornalino preferito.

LETTERA A UN GIORNALINO

Caro Gufo,

sono Federico e ti scrivo da

Agrigento.

Sono entrato negli scout a

settembre.

A me è arrivato il giornalino ma io

non so che cosa fai tu nel

giornalino e perché ti chiami Gufo.

Aspetto la tua risposta.

Ciao,

Federico

TESTIEPISTOLARI

TESTIEPISTOLARI

Carissimo Federico,rispondo volentieri alla tualettera anche perché immaginoche siano tanti i bambini che,ricevendo per la prima voltail nostro giornalino, sipongano le stesse domande.Il mio nome è Gufo perché volodi notte proprio come un gufo!Qui in redazione il miocompito è rispondere allelettere che mi mandate escegliere tra i vostri disegniquelli da pubblicare.

Un caro saluto daGufo

Carissimo Federico,rispondo volentieri alla tualettera anche perchéimmagino che siano tanti ibambini che, ricevendo perla prima volta il nostrogiornalino, si pongano lestesse domande.Il mio nome è Gufo perchévolo di notte proprio comeun gufo! Qui in redazione ilmio compito è risponderealle lettere che mi mandatee scegliere tra i vostridisegni quelli dapubblicare.

Un caro saluto daGufo

da Scout, Giochiamo, Agesci

Page 125: BAFFO E CODA 3A

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Scegli un argomento che ti piacerebbeapprofondire, ricerca informazioni inbiblioteca o sui libri che hai a casa escrivi un breve testo per spiegare ciòche hai scoperto.

Impara con me

I testi informativi hanno lo scopo di fornire notizie riguardoun certo argomento particolare. Possono essere molto brevi (avvisi, cartelli, annunci, locan-dine degli spettacoli...), oppure più lunghi come gli articoli digiornale, i testi che parlano di storia, geografia, scienze.

Il linguaggio dei testi informativi è chiaro per permettere atutti di comprenderne il contenuto e ricco di termini speci-fici legati all’argomento di cui si tratta.I testi informativi possono essere arricchiti da fotografieo da disegni che servono a far comprendere meglio l’ar-gomento di cui si parla.

I testi informativi

Page 126: BAFFO E CODA 3A

II vischio è una pianta sempreverde parassita di numerosialberi, come per esempio pioppi, tigli, olmi, noci. Ha ramiverdi con piccoli fiori gialli e per frutto una bacca bianca. Le antiche popolazioni celtiche lo consideravano unapianta sacra, dono degli dei.I cespugli di vischio si notano specialmentein inverno, quando la pianta sulla qualecrescono ha i rami e il tronco nudi.Per tradizione il vischio viene re-galato all’inizio del nuovo annocome simbolo augurale; perquesto viene appeso alle portedelle case durante il periodonatalizio. È di buon augurio per le cop-pie baciarsi sotto un rametto divischio la notte di Capodanno:significa che la coppia si sposeràentro l’anno.

da Giorno per giorno, De Agostini

126

A CAPODANNO SOTTO IL VISCHIOnon tuttiforse sanno che...

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I TESTI INFORMATIVI

Il testo che hai letto ti ha fornito informazioni sulvischio. I testi informativi hanno, infatti, loscopo di trasmettere informazioni e conoscenze,presentando e spiegando un certo argomentoin modo chiaro e ordinato. Puoi trovare i testiinformativi su riviste e libri. Per esempio, moltitesti contenuti nel tuo sussidiario sonoinformativi.

TESTIINFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

Un parassita è una piantao un animale che vive aspese di un altro esserevivente, nutrendosi diesso.

Piccolo dizionario

Rispondi.

Che cos’è il vischio?Di che colore sono i suoifiori e le sue bacche?Come lo considerava ilpopolo celtico?Qual è l’usanza di buonaugurio nella notte diCapodanno?

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LA PAPPA REALE

Il testo che hailetto fornisceinformazioni su…

la vita delle api.

un particolare tipodi miele.

una dietaper dimagrire.

non tuttiforse sanno che...

Le api producono un parti-colare tipo di miele.Esso serve a nutrire l’ape re-gina per tutta la vita: perciòsi chiama pappa reale.La pappa reale è densa come una crema, ha un coloregiallo chiaro, contiene poco zucchero e ha un sapore unpo’ aspro. Contiene anche molte vitamine e tante altresostanze che fanno bene alla salute. Per esempio, fa venireappetito e ci aiuta a riprendere le energie quando siamoaffaticati oppure dopo una malattia.Possiamo usare la pappa reale anche come pomata percurare le ferite.Per conservarla bene, occorre tenerla in frigorifero.

da Due parole, Parlar Chiaro

TESTIINFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I TESTI

INFORMATIVI

Spesso il titolo deitesti informativi ti fasubito capire qual èl’argomento di cui siparla, come in questocaso e nel brano allapagina seguente.

Page 128: BAFFO E CODA 3A

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I TESTI INFORMATIVI

Nei testi informativi l’argomento generale puòessere suddiviso in paragraf i e ogni paragrafopuò avere un sottotitolo.I testi sono spesso illustrati con immagin i

(fotografie o disegni) spiegate dalle didascalie.

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LA CODA DEGLI SCOIATTOLI

Rispondi.

Quanti paragrafi ci sononel testo che hai letto?Sottolinea i sottotitoli deiparagrafi.Cerchia le didascalie delleimmagini.

non tuttiforse sanno che...TESTIINFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

Usando la coda comeparacadute, gli scoiattolipossono buttarsi dall’altodei rami.

Questi simpatici animaletti manten-gono la coda bella rigonfia, leggera e

morbida. La scuotono e la agitano come fosse un pennac-chio non per darsi delle arie ma, semplicemente, per pru-

denza: per gli scoiattoli, infatti, la coda non rappresenta un sempliceornamento del corpo, ma serve soprattutto da paracadute!Un vero, piccolo ma efficiente paracadute, che permette loro di but-tarsi dall’alto di un abete senza farsi alcun male o di lanciarsi diramo in ramo quando si sentono minacciati da qualche pericolo.

Anne-Marie Dalmais, 366… e più storie della natura, Fabbri

Gli scoiattoli devono tenere la codasempre pulita, soffice e vaporosa.

LA PULIZIA DELLA CODAGli scoiattoli si lisciano la coda con la loro minuscolalingua appuntita e se la pettinano con le zampette, libe-randola da tutti i rametti che vi sono rimasti impigliatie dai grumi di resina che ne appiccicano i folti peli.

LA PULIZIA DELLA CODA

Usando la codacome paracadute,gli scoiattoli possono buttarsidall’alto dei rami.

CODA… COME PARACADUTE

Page 129: BAFFO E CODA 3A

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IL VALORE DEGLI ALBERI

I paragrafi di questo testo sono molto brevi ma trattanoargomenti diversi. Scrivi tu il sottotitolo giusto sopra ogniparagrafo. Scegli tra:

Alberi per nutrirsiUn abile costruttoreAlberi per abitare

non tuttiforse sanno che... TESTIINFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Gli alberi sono molto importanti pergli animali: alcuni si nutrono dellefoglie e dei frutti, altri si cibano dellegno del fusto o delle radici.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Gli animali utilizzano il tronco

degli alberi anche come rifugio,trovando in esso tane e nascondigli.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C’è anche chi la propria abitazione se la costruisce da solo, a suon dibecco; si tratta del picchio. Il suo nido, scavato nel legno, è comodo eaccogliente; quando il picchio lo abbandona per cercare un posticinomigliore, ci sono subito molti pretendenti pronti a prenderne possesso.

Servizio promozione Parco Foreste casentinesi, Un sentiero per tutti… i sensi, D.B. Grafica

Page 130: BAFFO E CODA 3A

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I TESTI INFORMATIVI

I testi informativi che contengono dati numerici

sono spesso accompagnati da graf ici o tabelle

per far comprendere meglio il contenuto.

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L’acqua è un bene indispensabile per la sopravvi-venza e la natura ce la offre con generosità. Ma è im-portante non sprecarla. Bisogna fare attenzione aipiccoli gesti quotidiani! Le attività domestiche fanno consumare una quantitàincredibile di acqua. Quanta acqua viene utilizzata in media ogni giornoper una famiglia di quattro persone?• 50 litri circa per cucinare e lavare;• 130 litri circa per un bagno nella vasca;• 50 litri circa per la lavastoviglie;• 170 litri circa per la lavatrice;• solo 5 litri per bere!

Geronimo Stilton, Il piccolo libro della natura, Piemme Junior

UN TESORO PREZIOSOnon tuttiforse sanno che...TESTI

INFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

= 10 litri

Mentre mi spazzoloi denti, chiudo l

,acqua!

Innaffio le piantecon l

,acqua che ho usato

per lavare le verdure!

Quando faccio la doccia,chiudo l

,acqua mentre

mi insapono!

Page 131: BAFFO E CODA 3A

Cerca sul tuogiornalino preferitoo su una rivistauna curiosità escrivila sulquaderno.Confronta la tuacuriosità conquelle trovatedai tuoicompagni.

L’ORSO DI PELUCHEnon tuttiforse sanno che... TESTI

INFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

Ebbene sì, anche l’orso di peluche con cui hanno gio-cato tutti i bambini è un’invenzione… e neanche tantoantica! Il primo orsetto nacque infatti in America nel1902, fabbricato da Morris Mitchom. Il nome del primo orso di peluche è stato Teddy Bear,cioè Orso Teddy; pare che il pupazzo sia stato chia-mato così pensando al presidente degli Stati Uniti diallora, Theodore Roosevelt, soprannominato appunto«Teddy».

Annalisa Pomilio, Il grande libro delle invenzioni, De Agostini

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I TESTI

INFORMATIVI

I testi informativi brevi, comequello che hai appena letto,sono spesso riportati sugiornali, libri o riviste comecuriosità. Danno soloun’informazione che ha lacaratteristica di essereoriginale, strana o, perl’appunto, piuttosto curiosa.

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Page 132: BAFFO E CODA 3A

La patata nasce e cresce sottoterra. Osserva at-tentamente una patata: in alcuni punti è rigon-fia e sembra ammaccata.Da questi rigonfiamenti, che si chiamano occhi,sbocciano i germogli.

Dentro la patata c’è una riserva di cibo che sichiama amido. Servirà alla patata per crescere.Dopo una quindicina di giorni, uno dei germo-gli è cresciuto e gli sono spuntate le foglioline.Adesso, per crescere, si nutre dell’amido conte-nuto nella patata.

Il germoglio diventa ogni giorno più grande, fin-ché non spunta dal terreno. Una volta all’aperto,le foglie cominciano a schiudersi. Si aprono percatturare la luce del sole, che serve alla piantaper vivere e per crescere.

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LA PATATAnon tuttiforse sanno che...

Coda ti insegna a...

CONOSCERE LA STORIA DELLA PATATA

Già 2000 anni fa, la patata era il cibo degli Incas, un’anticapopolazione che viveva in America. Il suo nome era papas ed eraconsiderata un dono della dea Axomana.La patata venne portata per la prima volta in Europa circa 500 anni fa dagli Spagnoli che,però, la consideravano soprattutto una pianta ornamentale.In Italia si iniziò a consumare abitualmente le patate solo 200 anni fa: per molto tempo,infatti, la gente continuò a pensare che questi tuberi non fossero commestibili, prima diconvincersi del contrario. Oggi in cucina le patate servono a preparare tanti piatti diversi,per esempio gli gnocchi. Sai indicarne altri?

Commestibile significache può essereconsumato dall’uomosenza alcun rischio perla sua salute.

Piccolo dizionario

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Nello stesso tempo sottoterra crescono le radici,che si diramano dappertutto. Sulle radici cisono dei fili sottili che servono alla pianta perassorbire l’acqua e le sostanze nutritive presentinel terreno.

Intanto la patata che c’era all’inizio è marcitaperché la pianta ha «mangiato» gran parte del-l’amido che conteneva e ora è in grado di ca-varsela da sola.Sottoterra, sulle radici, si sviluppano dei rigon-fiamenti che si chiamano tuberi. Ogni tubero èuna minuscola patata che pian piano crescerà.

Dopo circa dodici settimane la pianta della pa-tata smette di crescere. Le foglie diventano sec-che e appassiscono. I tuberi si sono trasformatiin patate pronte per essere raccolte.

Barrie Watts, La patata, Editoriale Scienza

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5

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Osserva le fotografiee scrivi sotto ciascunauna didascaliaappropriata.

TESTIINFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

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LE FARFALLEnon tuttiforse sanno che...TESTI

INFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I TESTI INFORMATIVI

Nei testi informativi puoi trovare alcune parole, dette parole-chiave, scritte conun carattere diverso o in colore, per aiutarti a ricordare i concetti importanti.Osserva, per esempio, quali parole-chiave sono state evidenziate nel primoparagrafo, poi sottolinea quelle del secondo paragrafo.

LE FARFALLE NOTTURNELe farfalle notturne hanno un colore piut-tosto scuro. In volo, le ali si muovono insieme. Quando sono ferme, tengono le ali aperte oa forma di tetto. Le antenne, di varie forme, spesso sonorivestite da una specie di peluria.

Renèe Kayser – Pierre Ballouhey,

Copain des bois, Milan

Sapevi che certe farfalle volano di giorno ealtre solo di notte?

LE FARFALLE DIURNELe farfalle diurne sono molto co-

lorate. In volo, le ali sono indipen-

denti l’una dall’altra. Quando le farfalle sono ferme, le ali

vengono ripiegate verticalmente. Le antenne, sul capo, terminano con una

specie di piccola mazza.

Page 135: BAFFO E CODA 3A

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Quali delle seguentiinformazioni puoiricavare dal testo?Segna con X.

Il vincitore della maratonadei Giochi olimpici del2008.

L’origine del nome«Giochi Olimpici».

Lo spirito con cui sidevono svolgere i Giochi.

Il luogo in cui sisvolgeranno i prossimiGiochi.

non tuttiforse sanno che... TESTIINFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

CHE COSA SONO

Sono un evento sportivo che si svolgeogni quattro anni e che prevede competizioni di variediscipline sportive tra atleti provenienti da ogni partedel mondo.DA DOVE DERIVA IL LORO NOME

Deriva dalla città di Olimpia, in Grecia, dove fin dal-l’antichità si teneva una manifestazione sportiva similea quella attuale.LO SPIRITO DEI GIOCHI

Lo spirito dei Giochi è riassunto nella frase del baronePierre de Coubertin: «L’importante non è vincere mapartecipare». Fu lui a decidere che i Giochi si sarebberosvolti ogni volta in una città diversa, toccando tutti icontinenti in modo da rafforzare l’idea di fratellanza frale nazioni.IL SIGNIFICATO DEI GIOCHI

Il significato dei Giochi è di chiamare a raccolta gli atletidi tutto il mondo per dimostrare che la pace è possibile eche lo sport può servire a oltrepassare ogni differenza edivisione fra i popoli.

da Focus Junior, Gruner+Jahr/Mondadori

I GIOCHI OLIMPICI

Page 136: BAFFO E CODA 3A

Il cibo è fatto di sostanze nutritive che danno al corpo l’energia di cui habisogno per muoversi e per crescere.

Tutte le persone, e soprattutto i bambini, hannobisogno di queste sostanze nutritive per man-

tenersi in forma e in salute. Bisognaperò seguire una dieta bilanciata,cioè cercare di mangiare menocibi di un certo tipo e più di

un altro. La piramidealimentare mostra comebilanciare i cibi.

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LA PIRAMIDE DEGLI ALIMENTInon tuttiforse sanno che...

LA TUA ALIMENTAZIONE È EQUILIBRATA? RIPENSA A CIO CHE HAI MANGIATO

IERI E CONTROLLA SULLA TABELLA DELLA PIRAMIDE ALIMENTARE.

MANGI VOLENTIERI LA FRUTTA E LA VERDURA? ESAGERI NEL CONSUMARE

DOLCI O ALIMENTI MOLTO GRASSI COME, PER ESEMPIO, LE FRITTURE?

RACCONTA.

E TU?E TU?

Page 137: BAFFO E CODA 3A

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Copia e completa il testo seguente sul quaderno.

Il testo che ho letto mi ha fornito alcune informazioni sulla dieta bilanciata. Per mantenersi sanie in forma, bisogna consumare alimenti che contengono in modo equilibrato diversesostanze: i grassi…, la frutta e la verdura..., le proteine..., i carboidrati...

TESTIINFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

I cibi ricchi di proteine sono fonda-mentali per la crescita, nella formazionedei muscoli e dei tessuti del corpo.

I cibi che contengonocarboidrati rilascia-no energia lentamen-te e mantengono quin-di in forma per tutto ilgiorno.

I grassi vanno mangiatiin piccole quantità.

La frutta fresca e le verdure forniscono lefibre, molte vitamine e i sali minerali. Le fibre aiutano la digestione, le vitaminee i sali minerali sono importanti per mante-nere una buona salute.

da Il corpo umano, Jaca Book

Page 138: BAFFO E CODA 3A

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non tuttiforse sanno che...TESTIINFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

La fragola è un frutto rosso, commestibile e delizioso. È rossaper essere ben visibile, anche da lontano, nel sottobosco om-broso dove cresce di solito; è deliziosa perché così chi decidedi assaggiarla si ricordi bene di rimangiarsi un frutto conquella forma e colore. Insomma, la fragola si è così evolutacon lo «scopo di essere mangiata».Ma per essere mangiata da chi? La fragola vuole essere man-giata da porcospini, topi, volpi, lucertole. Ma i suoi clientipreferiti sono gli uccelli, soprattutto le specie migratrici.Chi mangia una fragola è costretto a inghiottirne i semi, chesono contenuti in quei piccoli puntini che ne picchiettano lasuperficie, gli achèni. I semi, inghiottiti e passati attraverso l’intestino, saranno ri-lasciati a distanza di decine, forse centinaia di chilometri dalpunto dove la fragola è stata mangiata.È così che le fragole-figlie, cioè le piantine che nascerannodai semi, saranno sparse per il mondo!Enrico Alleva, Il tacchino termostatico. Un etologo e i suoi animali, Theoria

Cerca nel testoe sottolinea concolori diversi leseguentiinformazioni.

Perché le fragolesono rosse.

Dove sonocontenuti i semi.

Quali animaliconsumano le fragole.

Dove cresconole fragole.

LE FRAGOLE

Page 139: BAFFO E CODA 3A

MEZZOGIORNO

D,ESTATE

L’azzurro giorno sostaper un’ora buona.La luce abbraccia ogni cosa.D’ombra privo, il mondo giacecullato nell’oro e nell’azzurro,nel profumo e in piena pace.

ESTATEUn arcobaleno di fiori multicoloriinvadono l’ariae m’inebriano.

E ARRIVATA

L,

Di che cosa sa l’estate, secondo

te? Forse di , oppure

di , oppure di…

Herman Hesse, Le stagioni, Guanda

AA.VV., Haiku, Pedrini

Page 140: BAFFO E CODA 3A

All’inizio dell’estate i soffioni del prato erano già pronti per illoro viaggio.

Aspettavano il vento. Oppure un bambino.Lo aspettavano già fin da quando erano ancora fiori,

con i petali gialli in mezzo al verde dell’erba. Poi…i petali erano appassiti ed erano comparse comedelle spine, che con il caldo si erano aperte inuna sfera fatta di piumini morbidi, che si tocca-

vano l’uno con l’altro, pronti a volare, al soffiodel vento o di un bambino.

Mancavano solo i desideri: quantevolte avete fatto volare i piuminidi un soffione, esprimendo undesiderio e poi soffiando forte?

Pippo Scudero, Soffia e va’,

Edizioni Coccole e Caccole

IL SOFFIONEintor

noa

te

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Quale desiderio esprimeresti soffiando

sui piumini di un soffione? Scrivilo qui.

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UN ACQUARIO... ALL,ASCIUTTO

MATERIALE OCCORRENTE

~ una scatola della pasta, di quelle chiuse in parte da un foglio di plastica trasparente ~ tempere

~ pennello ~ pennarelli ~ cartoncino bianco ~ forbici ~ filo azzurro di nylon

~ nastro adesivo ~ stuzzicadenti

1. Apri la scatola della pasta come indicato edipingi l’interno di azzurro e l’esterno comepreferisci.

2. Quando la tempea è asciutta disegna unoblò attorno alla plastica trasparente edecoralo come vuoi.

3. Disegna sul cartoncino alcuni animalimarini abbastanza piccoli da poter entrarenel tuo acquario, poi colorali.

4. Ritaglia con cura gli animali e sul retro diciascuno fissa il filo di nylon con il nastroadesivo.

Page 142: BAFFO E CODA 3A

5. Ricomponi la scatola con il nastroadesivo lasciando un lato aperto.Bucalo con uno stuzzicadenti e faipassare i fili dall’interno.

6. Fissa i fili fermandoli con un pezzetto dicartoncino dello stesso colore dellascatola e infine chiudi il lato con ilnastro adesivo.

Page 143: BAFFO E CODA 3A

d’estate

un

racc

onto

L,ACQUA ARGENTEA

Ancora in viaggio con il mio furgone. Il vento caldo alzava nubidi polvere dai campi riarsi, gli aghi di pino sembravano secchie le foglie degli alberi non facevano abbastanza ombra.Mi ero dimenticato di riempire la borraccia e mi rimanevanopoche sorsate di acqua calda. Speravo di incontrare una fontanellao un chiosco di bibite, ma la strada era un’infinita distesadi campi bruciati dal sole. Mi fermai e scesi dal furgone.Raggiunsi una fresca radura in un boschetto di pini.Tra felci e muschi scrosciava un argenteo getto d’acqua che inpochi istanti mi riempì la borraccia, strappandomela quasi di mano. Subito me la scolai tutta, a grandisorsate. Misi poi la testasotto quel getto perrinfrescarmi.William Least Heat-Moon,

Strade blu, Einaudi

cristallina piovana sorgivalimpida pura scrosciante

melmosa tranquillastagnante torbida

Scopri e sottolinea tutti

gli aggettivi qualificativi

adatti all’acqua di torrente.

Page 144: BAFFO E CODA 3A

GIOCHI D,ESTATE

Scrivi i contrari delle parole

elencate. Le iniziali ti daranno il

nome degli insetti più canterini

dell’estate.

Risolvi il rebus.

Cerca nello schema

tutte le parole

elencate nel riquadro.

Attenzione: due

parole sono al

contrario!

Che cos’è questa

golosità che si gusta

in estate? Ecco il suo

nome in codice.

Decifralo tu.

C1 − A3 − B2 − D1 − D3

B4 − E5

CCE E

E

(7)

–– –– –– –– –– –– ––

NI(8)

–– –– –– –– –– –– –– ––

IL

IL

(6)

–– –– –– –– –– ––

X(3)

–– –– ––

V M Z S U O R R O T

P A P A V E R I D B

L R O N G H A B L O

M E H G I P S E A N

S C O G L I O S C D

C O N C H I G L I A

piccolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

liscio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

finire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

vicino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

buio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

deciso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .

1 2 3 4 5

A O F R Z P

B R A O T O

C G B E S N

D N O I L V

E C L D P A

–– –– –– –– –– –– ––

PAPAVERI

MARE

ONDA

SPIGHE

CALDO

RIBES

CONCHIGLIA

SCOGLIO

Page 145: BAFFO E CODA 3A

145

Lo stagno è uno specchio d’acqua, ori-ginato o dal lento prosciugamento di unlago o dal riempimento di una piccoladepressione del terreno.Negli stagni possiamo distinguere duetipi di vegetazione: quella a sviluppo ver-ticale e quella a sviluppo orizzontale. La prima è dotata di foglie lunghe estrette con margini taglienti per difen-dersi dagli animali erbivori. Per esempio,sono abbondanti le canne di palude e igiunchi.Tra la vegetazione a sviluppo orizzontaletroviamo le piante galleggianti, come laninfea e la lenticchia d’acqua, che pos-sono invadere completamente la super-ficie dello stagno, mettendo in pericolola sopravvivenza di altre specie vegetali.La fauna degli stagni è in grado di sopportare sia l’umi-dità sia la forte siccità.Numerosi sono gli insetti come le zanzare e le libellule.Tra i pesci predominano la carpa e le tinche. Abbon-danti sono le sanguisughe, le rane, le raganelle e le sala-mandre. Tra i rettili, sono presenti le bisce d’acqua, abilinuotatrici che si nutrono di anfibi. Anche gli uccelli cheabitano lo stagno, molto numerosi e spesso vivacementecolorati, presentano adattamenti alla vita acquatica. Peresempio, le zampe delle anatre sono palmate, adatte alnuoto, mentre quelle degli aironi e dei fenicotteri sonolunghe con le dita allargate per non affondare nel fango.

da Vita e ambiente, Mondadori

LO STAGNOnon tuttiforse sanno che...

Cerca nel testo leinformazioni erispondi.

Da che cosa è originatouno stagno?Che tipo di vegetazionecresce in questo ambiente?Da quali animali è compo-sta la fauna degli stagni?Quale particolare strategiadi adattamento all’ambien-te hanno sviluppato le ana-tre?

TESTIINFORMATIVI

TESTIINFORMATIVI

Page 146: BAFFO E CODA 3A

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CODA E I COLORICome già sai, i colori fondamentali sono tre: il giallo, il blu e il rosso. Tutti glialtri colori si ottengono mescolando in parti uguali i tre colori primari.

giallo + blu = verde rosso + blu = viola

giallo + rosso = arancione

molto giallo + poco blu = verde chiaro poco giallo + molto blu = verde scuro

Se, invece, aumenti la quantità di un colore rispetto all’altro, otterrai tonalità diverse.

Il verde, il viola e l’arancione sono colori secondari.

Nel cerchio cromatico qui alato i colori primari sono neltriangolo al centro. L’esagono attorno a esso con-tiene i colori secondari e ilcerchio tutto intorno i coloriterziari, quell i cioè che ot-tieni mescolando un coloreprimario con uno secondario.

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147

I COLORI COMPLEMENTARI

SPERIMENTA CON I COLORIColora con i pennarell i util izzando le coppie di colori complementari.

Osserva il disco cromatico: i colori che nel cerchio esterno sonoin posizione opposta l’uno rispetto all’altro si dicono colori complementari.

Il verde fa risaltareil rosso.

Il viola rendepiù brillante il giallo.

L’arancionefa risaltare il blu.

Page 148: BAFFO E CODA 3A

148148

Pur parlando dello stesso argomento, Chiara e Marco hanno un’opinione diversadell’esperienza che hanno vissuto e ne spiegano i motivi.

Le opinioni degli altriImpara con me

Chiara dice: Marco dice:

Il punto di vista dei due bambini è molto diverso. Tu saiesprimere il tuo punto di vista con precisione e spiegandobene le tue ragioni?Quando vuoi esprimere la tua opinione su una esperienza,una lettura, un gioco, utilizza le parole scritte a lato: ti aiu-teranno a «mettere a fuoco» ciò che vuoi dire.

La visita al Museo della Preistoria

non mi è piaciuta molto.

La camminata per raggiungere il Mu-

seo non finiva mai!

Quando siamo entrati, c,era molta

confusione, la guida non riuscivo a

sentirla e mi sono annoiato un po,.

Poi siamo andati al parco, e li ho

giocato. Ma è durato poco, perché

siamo dovuti ripartire subito.

Siamo andati in visita al Museo della

Preistoria. Mi è piaciuto molto per-

ché c,era la ricostruzione di un mam-

mut e non lo immaginavo cosi grande

e dall,aspetto cosi terribile e miste-

rioso. A guardarlo mi faceva un po, di

paura, sembrava che potesse muo-

versi da un momento all,altro.

La guida era molto brava perché ci

spiegava ogni cosa passo passo.

Page 149: BAFFO E CODA 3A

Scrivi con meProva a esprimere la tua opinione spiegando bene perchéla pensi così.

149149

Sono in imbarazzo e non so che cosa dire quando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

perché . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Vado d’accordo con i miei compagni quando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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perché . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Non mi piace . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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perché . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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perciò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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150

Nella vita di tutti i giorni ti sarà capitato di leggere alcuni testiche forniscono informazioni utili per:• conoscere le regole di un gioco o le istruzioni

per montarlo;• realizzare ricette di cucina;• eseguire correttamente

un esercizio;• conoscere il regolamento di una

palestra, di una piscina, della stra-da (Codice stradale), di uno sport(regole del calcio, del basket, dellapallavolo…) con obblighi e divieti;

• realizzare un lavoretto;• sapere come comportarsi in caso

di malattia (prescrizioni medi-che).

Tutti questi testi si chiamano regolativi: alcuni dannoistruzioni, altri spiegano le regole da seguire per com-portarsi correttamente.

I testi regolativiImpara con me

Rifletti: dove potresti trovare, per esempio, questi testi regolativi?

150

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151151

Le regole seguenti non sono complete, infatti manca la parte piùimportante: ciò che si deve o non si deve fare. Sai ricavarla leggendola spiegazione della regola?

Mentre la maestra spiega . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

perché non capiresti ciò che dice e disturbe-resti i compagni.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

perché è molto importante rimuovere i residuidi cibo, che possono provocare la carie.

In bicicletta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

perché esso è riservato ai pedoni!

Per la strada . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

perché un veicolo potrebbe investirti.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

perché a un bambino della tua età sono ne-cessarie almeno otto ore di sonno ogni notte.

Scrivi con me

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Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE ISTRUZIONI

Le istruzion i sono un testo regolativo. Come vedi, in questo tipo di testi le frasi sono brevi e formulate in modo chiaro e preciso e indicano una dopo l’altra le azioniche si devono eseguire.Per questo motivo sono spesso precedute da numeri o da lettere, che indicano l’or-dine delle azioni. L’insieme delle azioni si chiama procedimento.

152

Numero dei partecipanti

almeno otto più un conduttoreOccorrente • alcuni fili di cotone lunghi

• bottoni di varie forme e dimensioni• due tazze

Procedimento

1. I partecipanti vengono divisi in duesquadre.

2. Il conduttore consegna al primoconcorrente di ogni squadra un filoe una tazza piena di bottoni (il nu-mero dei bottoni e la lunghezza delfilo devono essere uguali per ognisquadra).

3. Al «via!», il primo bambino di ognisquadra infila un bottone, poi passatutto l’occorrente al compagno allasua destra e così a seguire fino a cheanche l’ultimo bottone è stato infi-lato.

4. Vince la squadra che per prima in-fila tutti i bottoni.

da Giorno per giorno, De Agostini

e disfare

INFILA IL BOTTONEfareTESTI

REGOLATIVI

TESTIREGOLATIVI

DIS tutti i pas-saggi

Page 153: BAFFO E CODA 3A

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE ISTRUZIONI

Nelle regole dei giochi c’è un’introduzione in cui sono elencati il numero dei giocatori,il materiale necessario, le caratteristiche del luogo in cui il gioco deve svolgersi.Completa tu l’introduzione del testo ricavando i dati dalla spiegazione del gioco.

153

Procedimento

1. Tracciate per terra una linea conun gessetto: da una parte c’è la tanadelle volpi, dove si sistemeranno igiocatori-volpe, dall’altra i gioca-tori-leprotto.

2. Al «via!», i giocatori-volpe si dannola mano formando una catena e gri-dano: «Attenti!», poi corrono fuoridalla tana e cercano di prendere ileprotti senza spezzare la catena.

3. Chi è catturato diventa volpe e siaggiunge alla catena.

4. La catena via via si allunga, manon deve mai spezzarsi, altrimentisi deve ricominciare il gioco.

5. Il gioco finisce quando tutti i le-protti sono stati catturati.

da Il grande libro dei giochi,

Gribaudo Tempolibro

e disfare

ATTENTI!fare

Numero dei partecipanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Luogo in cui si può svolgere il gioco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Occorrente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

TESTIREGOLATIVI

TESTIREGOLATIVI

Page 154: BAFFO E CODA 3A

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE ISTRUZIONI

Anche le istruzioni per costruire oggetti sono un testo regolativo. In questo caso, c’èun’introduzione in cui è elencato il materiale necessario. Le fotograf ie ti aiutano acapire meglio le diverse fasi del procedimento.

154

Procedimento

1. Colora di bianco con la tempera le uova sode e lascialeasciugare.

2. Dipingi con la tempera azzurra due ovali al-l’altezza degli occhi.

3. Modella con la plastilina rossa la cresta,con quella arancione le zampe e il beccoe, infine, con quella nera due palline pergli occhi.

4. Incolla le varie parti sull’uovo con la collavinilica.

5. Dipingi i bargigli con la tempera rossa.Barbara Aldrovandi, Pasqua creativa, Il Castello

e disfare

L’UOVO-GALLINAfareTESTI

REGOLATIVI

TESTIREGOLATIVI

Occorrente • uova sode • tempera bianca, rossa e azzurra• plastilina rossa, nera, arancione • colla vinilica

Page 155: BAFFO E CODA 3A

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE RICETTE

Nelle ricette vengono elencate le azioniche devono essere compiute in suc-cessione per preparare un piatto di cu-cina, accompagnate a volte anche daillustrazioni. Nell’introduzione sono indi-cati gli ingredienti, le quantità (cioè ledosi degli ingredienti), gli utensili neces-sari per la preparazione. In certi casivengono anche indicati il numero di per-sone a cui la ricetta è destinata, i tempiper la preparazione e la difficoltà.

155

Procedimento

1. Disponi tutti i cracker su una superficiepiatta, per esempio sul tavolo della cu-cina.

2. Scrivi una lettera su ogni cracker usan-do i tubetti delle salse. Alterna le salsecosì le parole saranno più colorate.Potresti scrivere: tanti auguri, oppurebuon compleanno, oppure il nome delfesteggiato o un’altra frase adatta a unafesta di compleanno.

3. Sistema i cracker su un vassoio in modoche si legga bene quello che hai scritto.

e disfare

Quante fasi ci sono nelprocedimento che hai letto?

CRACKER DI COMPLEANNOfare TESTI

REGOLATIVI

TESTIREGOLATIVI

Occorrente • un pacchetto di cracker • un tubetto di maionese• un tubetto di pasta di olive• un tubetto di salsa tonnata o di un’altra salsa colorata

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5. Non rimanere al sole troppo a lungo ecercare l’ombra nel luogo più frescodella casa.

6. Rimanere tranquilli nel momento piùcaldo della giornata, nelle prime oredel pomeriggio.

e disfare

Sottolinea tutti i verbinel testo che hai letto:che cosa osservi?

Sono tutti al modo …………... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .….

Secondo te, questo testo ha lo scopo di:

dare istruzioni per giocare in estate.dare alcuni consigli su come sopportare meglioil caldo.spiegare come vestirsi per essere eleganti.

SEI TRUCCHI CONTRO IL CALDOfareTESTI

REGOLATIVI

TESTIREGOLATIVI

Renzo Zanoni, Manuale dell’esploratore, Demetra

1. Indossare vestitidi colore chiaroperché riflettonoi raggi del sole e non trattengono illoro calore.

2. Tuffarsi inuna piscinao rinfrescarsi con una doccia.

3. Tenere i polsi nell’acqua fredda. 4. Bere molta acqua,anche senza avere sete.

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Un cane può essere molto amico dei bambini.Se hai voglia di accarezzarlo, deviperò essere prudente, soprattuttocon un cane che non conosci. Ecco tre consigli utili.1. Prima di accarezzarlo, chiedi

sempre al padrone se lo puoifare.

2. Se il cane ha la coda dritta ecomincia a ringhiare, è me-glio che allontani la mano eche lo lasci stare.

3. Evita di toccare un cuccioloin presenza della ma dre: puòdiventare aggressiva se teme chequalcuno possa fare del male alsuo piccolo.

4. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Paola Dessanti, Il manuale dei bambini gentili, Editrice Piccoli

e disfare

Aggiungi altri consigli al testo: secondo te,è meglio avvicinarsi a un cane di fronteo standogli alle spalle? Perché?

Rifletti: che cosa non devi assolutamente faredopo aver accarezzato un cane o qualsiasialtro animale? Discutine in classe.

QUA LA ZAMPA!fare TESTI

REGOLATIVI

TESTIREGOLATIVI

COME TI COMPORTI

DI SOLITO CON ANIMALI

CHE NON CONOSCI?

SEI PRUDENTE

NELL,AVVICINARLI?

RACCONTA.

E TU?E TU?

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impermeabilelibro di lettura borraccia/bottiglia con l’acquapaninocostume da bagnocrema solaremaglione

occhiali da soleguanti da sciMP3telo da marerobotcioccolatogelato

Quando vai a fare una gita in montagna, è molto importante che tu abbia tuttoquello che ti può servire, evitando però di portare con te gli oggetti inutili: devifare in modo che lo zaino non sia pesante. Devi anche pensare alle condizioni

del tempo: se è estate, dovrai proteggerti dal sole, se è inverno dal freddo,ricordandoti comunque che il tempo puòcambiare molto in fretta. Per bere, è meglio portare con sé solo del-

l’acqua e non bibite gassate. Da mangiare,oltre ai panini, prevedi anche alimenti

che ti possono dare energia, come ilcioccolato e la frutta secca. Cerca anche di bilanciare bene ilpeso nel tuo zaino, riempiendolocon attenzione: metti le cose piùpesanti in fondo.

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e disfare

Per evidenziare i consigli, numerali e scrivili uno sotto l’altro sul quaderno.

Che cosa dovresti mettere nel tuo zaino per una camminata in collina inun giorno d’estate? Scegli nella lista qui sotto gli oggetti che, secondo te,non devi dimenticare e mettili nello zaino con una freccia.

UNO ZAINO BEN RIEMPITOfareTESTI

REGOLATIVI

TESTIREGOLATIVI

impermeabile libro di lettura

borraccia/bottiglia con l’acqua

paninocostume da bagno

occhiali da sole

guanti da sciMP3

telo da mare

robot

cioccolato

gelatocrema solare maglione

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Parole magiche per...

giocare

sognare

fare amicizia

cantare insiemee recitare

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La grotta dei cervi

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Sulla parete della grotta a Markus sembrò di vedere un�ombra piùscura che pareva una macchia.Si avvicinò per vedere meglio: i contorni della macchia si fecero piùnetti e più chiari. Era l�impronta di una mano!

Improntenel tempo

Guida1

Crea anche tu con la pasta da modellareo con le tempere la tua «firma in palmodi mano»! Fai così:

Premi la mano sulla pasta damodellare fino ad averel’impronta, poi colora tutto intorno.

Intingi il palmo della mano nelpiatto in cui avrai versatodella tempera colorata, poipremilo su un foglio.

Appoggia la mano su un foglio e, con una cannucciaintinta nel colore, soffia seguendo il contorno.

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Quando Markus riaprì gli occhi, tutto gli parve cambiato. Si ritrovòrivestito solamente con pelli di animale, i capelli crespi e lunghi, e ai piedi calzari fatti di pelliccia.A tracolla aveva una sacca e la voce inconsueta della madre gli stavafacendo capire, attraverso una serie di suoni incomprensibili, che dovevarecarsi a raccogliere delle bacche.Lasciò il piccolo accampamento e si avviò verso il bosco vicino, nel qualerigogliosi crescevano alti faggi e carpini. Raccolse una gran quantità dibacche, more e qualche noce, stupito dal silenzio che regnava nel bosco,rotto solo di quando in quando dal verso di qualche uccello.

Che buone queste bacchee quante ce ne sonoson molto coloratee molto saporite.

Son gialle, blu e violaoppure rosso fuocohanno un profumo intenso, fammele assaggiar.

Non sono fragoline,nemmeno dei mirtilli,non riesco a ricordaredi averle viste mai.

Mi riempio bene il sacco,faccio una bella scortaqui sono in abbondanza,conviene approfittar.

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Guida2 Baffo e Coda vanno a teatro

C a n t i a mo

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Il cuore di Markus batteva all�impazzata, mentre veloce tentava ditrovare riparo fra gli alberi che risalivano il pendio della collina.

TUM TUM TUM TUM TUM

Guida3

Il tamburoÈ uno strumento cilindrico di legno di piccole dimensioni(diametro 30 cm, altezza 13-15 cm) sulle estremità delquale sono tese, per mezzo di viti, due pelli. Si suonacon le bacchette. Il suono cambia notevolmente seviene ottenuto battendo al centro della pelle piuttostoche vicino al bordo.

Scopri gli strumenti a percussione

In ogni periodo storico l’uomo ha inventato e utilizzato gli strumenti musicali per comunicarecon gli altri, per pregare, per accompagnare le danze, o «soltanto» per esprimere la suavoglia di musica.Di tutti gli strumenti, quelli a percussione sono senza dubbio i più antichi e i più usati, perchésono i più semplici da costruire e da suonare. I suoni che si ottengono percuotendolisprigionano tanta energia quanta ne è richiesta per suonarli. La maggior parte di questistrumenti serve a tenere il ritmo; essi ripetono cioè una cadenza particolare.Gli strumenti a percussione si dividono in tre gruppi, a seconda del materiale con il quale

sono costruiti: pelle, metallo o legno.

I bonghettiSi tratta di uno strumento composto dadue cilindri in legno di dimensioni diverse,leggermente stretti sul fondo, ricopertida una membrana di pelle.Al contrario, il fondo dello strumento nonprevede copertura ed è quindi aperto.Si suona con le dita delle mani. Il suonoè chiaro e dolce.

La grotta dei cervi

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Le maracasSono tradizionalmente fatte con unazucca vuota riempita di sassolini o disabbia. Se ne trovano in commercioanche di legno intarsiato e si suonanoscuotendole. Il suono prodotto è leggero efresco.

Baffo e Coda vanno a teatro

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Il triangoloÈ uno strumento composto da una barretta di acciaio asezione circolare piegata a triangolo, con una breve

apertura in un angolo. Si sostiene con una piccola cordaper evitare che il contatto con la mano diminuisca le

vibrazioni. Si suona con una bacchetta dello stessometallo. Il suono è fresco e cristallino.

C a n t i a mo

I legnetti o clavesSono corti bastoncini. Si suonano battendolil’uno contro l’altro. Il suono prodotto è unoschiocco netto e asciutto.

Le nacchereSono uno strumento composto da due piccoli pezzi di legnoo d’avorio, rotondi e concavi nella parte interna, a forma diconchiglia, uniti da una cordicella in cui passano tre dita perpoterli agitare in cadenza. Il suono è asciutto e deciso.

Ascolta il suono degli strumenti e impara a riconoscerli.

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Pratica con lo spiedino un foro da parte aparte nel centro del tappo di sughero.Inserisci lo scovolino e infila una grandeperlina come testa.

Ora piega lo scovolino ai due capi lasciandoda entrambe le parti circa 1 cm.

Incolla le estremità all’apertura della perlinaoppure all’interno del tappo di sughero.

Ritaglia due strati di carta a forma di becco.

Incolla le due parti del becco all’estremitàdello scovolino al di sopra della perlina.Dipingi gli occhi.

Sul dorso del sughero pratica un’apertura einserisci le penne.

Applica il filo di lana dietro.

Annoda l’altra estremità del filo di lana a unbastoncino e incollalo per fissarlo bene.Muovi il bastoncino nell’aria descrivendo uncerchio e facendo volare l’uccellino: si creeràun suono simile a quello prodotto dal vento.

MATERIALE OCCORRENTE

~ un tappo di sughero ~ uno spiedino di metallo

~ uno scovolino da pipa nero ~ perline ~ cartarossa

~ matita da trucco o smalto per unghie ~ forbici

~ colla ~ 4 penne lunghe da 10 a 20 cm

~ un filo di lana sottile ~ un bastoncino di legno

Per imitare il suono del vento…… puoi costruire questo uccello

«frusciante»

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La grotta dei cervi

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Baffo e Coda vanno a teatro

Fai pure quel che credi,ormai sono al sicuronascosto in questa grotta.Tu qui non riesci a entrar.

L’entrata è troppo strettaper la tua grossa mole.Lo so sei affamatoe che mi vuoi mangiar.

Se avessi qui il mio arcogià ti farei vedereho una buona mirae tu sei un bel bersaglio.

Per cui se vuoi mangiarevai pur da un’altra partedai retta ti conviene,vattene via di qui.

Mentre Markus correva, ben conscio del pericolo che lo inseguiva, videun�apertura in un gruppo di massi sul pendio della collinetta e ci si infilò.Lo stretto cunicolo sfociava in una grotta oscura, forse la tanaabbandonata di qualche animale. Markus rimase immobile nel buio dellagrotta osservando la tenue luce che filtrava dall�apertura.Sentì l�orso all�esterno che rabbiosamente cercava di allargare con gliartigli l�ingresso della grotta, scavando invano sulla roccia granitica.«Scava, scava, stupido orso» si disse per farsi un po� di coraggio.«Qui dentro sono al sicuro dai tuoi artigli, e se vorrai mangiare dovraitrovarti un�altra preda.»

C a n t i a mo

Guida4

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La grotta dei cervi

C a n t i a mo

A intervalli regolari la goccia cadeva per poi fare una piccola pausa eriprendere il suo ticchettio continuo.A quel suono così regolare, Markus aggiunse quello delle pietre chebatteva con le mani e iniziò a modulare la voce seguendo il ritmo.

Ta ta tum Ta ta tum

Sono bloccato qui (onos otaccolb iuq)in questa caverna. (ni atseuq anrevac)

Ta ta tum Ta ta tum

Batti un po’ le mani, (ittab nu ‘op el inam)tieni questo ritmo. (ineit otseuq omtir)

Ta ta tum Ta ta tum

Basta qualche sasso (atsab ehclauq ossas)per fare del gran chiasso. (rep eraf led narg ossaihc)

Ta ta tum Ta ta tum

Se non hai le pietre, (es non iah el erteip)usa le tue mani. (asu el eut inam)

Ta ta tum Ta ta tum

Batti con i piedi (ittab noc i ideip)questo ritmo antico. (otseuq omtir ocitna)

Ta ta tum Ta ta tum

Battilo più forte (olittab ùip etrof)e sarai mio amico. (e iaras oim ocima)

Ta ta tum Ta ta tum

Trasforma una canzone di cui conosci a memoria il testoin un canto primitivo. Scrivi le parole al contrario e leggiscandendole bene: il tuo linguaggio sarà misterioso eincomprensibile!

Guida5

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Baffo e Coda vanno a teatro

Rispondi.

Chi è il protagonista della storia? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Dove si trova all’inizio della vicenda? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Con chi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Perché? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Che cosa rappresentavano i disegni sulla parete della grotta?

Hai capito grazie a quale «magia» Markus è stato teletrasportato nella Preistoria?

È salito su una macchina del tempo.

Ha appoggiato la sua mano sull’impronta di una mano dipinta sulla caverna.

Batti le mani contro le coscesbuffa col pettopiega le gambelascia che i fianchisi muovano a temposbatti i piedi più forte che puoi.

C a n t i a mo

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La grotta dei cerviRispondi.

Dove si svolgono i fatti narrati nella storia?

All’inizio e alla fine Markus è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Nel sogno, invece, si trova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

In quale epoca si svolge il sogno di Markus? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Secondo te, il sogno di Markus è durato… un giorno intero. pochi minuti.Da che cosa lo hai capito?

Osserva il disegno e scrivi al posto giusto le parole del riquadro.

lanciaradurasciamanocacciatorifocolare

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Coda ti insegna a...

creare a tavola 6

costruire uno strumento musicale 12

costruire un drago 42

conoscere le tradizioni 44

rappresentare una fiaba

con un teatrino 72

creare un puzzle 74

costruire un serpentello a spirale 80

confrontare realtà e fantasia 88

conoscere le penne degli uccell i 90

conoscere la storia della patata 132

Baffo ti insegna a...

capire i racconti realistici 7, 9

riconoscere le parti di una storia 13, 39

capire i racconti verosimili 21

utilizzare i titoli 24

riconoscere un diario 31

capire i racconti fantastici 36, 37

capire le descrizion i 48, 49, 50, 51, 53

capire le f iabe 71

capire le favole 78, 79

capire i miti e le leggende 85, 89, 94

riconoscere le f ilastrocche 100, 107

capire f ilastrocche e poesie 108, 112, 113, 114, 116

capire le poesie visive 117

conoscere la posta elettron ica 122

conoscere le lettere 123, 124

capire i testi informativi 126, 127, 128, 130, 131, 134

capire le istruzion i 152, 153, 154

capire le ricette 155E TU?E TU?

10, 11, 13, 15, 18, 21, 38, 41, 45, 50, 112, 136, 157

INDICE DELLE ATTIVITÀ

Riconoscere personaggi, luoghi e tempi di un racconto:7 - 9 - 17 - 71 - 73 - 75 - 76

Individuare le sequenze di un racconto: 14 - 39 - 43 - 62 - 69 - 71 - 75 - 81 - 91 - 95

Comprendere un racconto: 4 - 5 - 11 - 14 - 19 - 21 - 24 - 31 - 32 - 33 - 38 - 39 - 41 - 45 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 78 - 7981- 83 - 85 - 89 - 91 - 93 - 94

Comprendere un testo poetico: 109 - 110 - 111 - 115 - 116

Comprendere un testo epistolare:120

Comprendere un testo informativo: 126 - 127 - 128 - 129 - 133 - 135 - 138 - 145

Comprendere un testo regolativo: 155 - 156 - 158

Produrre un testo orale o scritto: 10 - 11 - 13 - 15 - 17 - 19 - 21 - 38 - 41 - 44 - 45 - 48 - 50 - 71 - 81 - 86 - 91 - 93 - 112 - 113 - 115 - 117 - 121 - 122123 - 131 - 136 - 137 - 157

Arricchire il proprio vocabolario e riflettere sulle parole: 5 - 6 - 10 - 37 - 39 - 40 - 41 - 52 - 53 - 72 - 83 - 92 - 109 - 111 - 115 - 126 - 132

Le pagine spiegano alcune caratteristiche dei testi

Le pagine propongono attività per il laboratoriodi scrittura

Impara con me

Scrivi con me

3434

Nei racconti fantastici le vicende narrate sono

immaginarie e non possono accadere nella realtà.

A volte questi racconti mescolano re-

altà e fantasia inserendo in una narra-

zione realistica un elemento

impossibile, magico, assurdo o una

situazione così esagerata da non

poter essere reale.

I personaggi possono essere per-

sone comuni che vivono avventure

fantastiche o magiche oppure

personaggi immaginari, come

gnomi, fate e folletti.

I racconti fantastici

DOVE

in spiaggia

Impara con me

I racconti realistici narrano vi-

cende verosimili, cioè «simili al

vero»: possono essere accadute

nella realtà, oppure solo «pen-

sate» dall’autore.

Nei racconti realistici spesso puoi

riconoscere luoghi e ambienti che

ti sono familiari (la casa, la scuola,

il parco…) e personaggi con cui

anche tu hai a che fare tutti i

giorni, come genitori, fratelli e so-

relle, insegnanti e compagni…

I racconti realisticiQUANDO

quest�estate

QUANDO

il bagnino

tanto tempo fa

PERSONAGGI

DOVE

un bosco incantato

il cane parlante la strega

Luigi

PERSONAGGI

35

Realistico o fantastico?Quale di questi due testi contiene elementi fantastici? Segnalo con X.

35

Sai distinguere la realtà dalla fantasia? Segna con X gli elementi fantastici.Un coccodrillo parlante.Un ascensore guasto.

Un bambino con le ali.Una strega malvagia.

Un tritatutto elettrico.Un tessuto impermeabile.

Puoi trasformare un racconto realistico in fantastico inserendo nella narrazioneuno o più elementi «impossibili». Per esempio:

Scrivi con me

Mandy fece ancora qualche passo,quando si trovò di fronte l’essere piùstrano che avesse mai visto. Se nestava sospeso per aria, seduto como-damente su una palla d’argento cheemanava una luce blu.

Nell’intricata matassa di ramie rovi, Mandy vide due cervi: unoadulto che giaceva morto a terra;il cucciolo invece era vivo e conil muso cercava di svegliare lamadre. Mandy chiamò a bassavoce: – James, vieni, presto!

Aggiungi in questo puntola descrizione del canedei vicini immaginandoun elemento di fantasia:il pelo verde, dueantenne al posto delleorecchie oppure…Spiega anche come maiha queste caratteristiche.

Quando il mio Pepito vide il nuovo cane del vicinocominciò a scodinzolare.Il nuovo arrivato si mise a guaire allungando ilmuso fra le sbarre del cancello.Era un cane davvero molto strano!– Andiamo Pepito – dissi tirandoil guinzaglio dolcemente.– Torneremo più tardi a co-noscere il nuovo arrivato,quando sarà tornata dascuola anche Miriam.