AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO · di tutelare la salute mentale della popolazione...

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AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO Ospedali: Legnano - Cuggiono - Magenta - Abbiategrasso Sede: Via Papa Giovanni Paolo II – C.P. 3 - 20025 Legnano - Tel. 0331 449111 - Fax 0331 595275 -Codice Fiscale e Partita IVA 12313480159 Magenta, 29. 3. 2013 DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Direttore: Dr Giorgio Cerati Tel. 02 97963.501 - Fax 02 97291354 E-MAIL [email protected] Prot. n. Alla Direzione Generale p. c. - Direzione Sanitaria - Direzione Amministrativa Oggetto: Relazione sull’attività del Dipartimento di Salute Mentale nell’anno 2012 PRESENTAZIONE DEL DSM Le caratteristiche peculiari del Dipartimento di Salute Mentale nell’ambito delle A.O. Il DSM, attraverso le sue articolazioni, si caratterizza per il suo forte radicamento territoriale al fine di tutelare la salute mentale della popolazione sia dei minori che degli adulti. Altra caratteristica è la prevalenza dei processi di collaborazione e integrazione rispetto alla concorrenzialità delle prestazioni. A questo si legano le connessioni nella rete territoriale, presenti ad una serie livelli: ASL e distretti, Comuni e Piani di zona, Medicina generale, Medicina ospedaliera, Associazionismo familiari volontariato e terzo settore. Esiste, inoltre, una vocazione alla continuità terapeutica e assistenziale dotata di una organizzazione funzionale specifica e capillare per i disturbi gravi (PTI, case manager, PTR, ecc.) e collegata con la rete sociale. Vi è altresì una forte componente di impegno anche in rapporto con gli organi giurisdizionali, ad es. inerente: l’affidamento dei minori, la tutela di minori e adulti la gestione dei pazienti autori di reato. L’ampiezza dell’interesse territoriale si è negli ultimi anni rivolta a ulteriori aree di bisogno emergenti, che sono oggetto di specifici programmi finanziati dalla regione, in collaborazione con ASL e con A. O. vicine quali l’AO Salvini di Garbagnate: - programmi innovativi di salute mentale - progetti di NPIA. La fotografia del territorio I due grandi bacini d’utenza del DSM, il legnanese e il magentino, compresi nella ASL Provincia di Milano 1, fanno riferimento il primo alla U.O.P. 43 e alla SSNPIA di Legnano (Distretti n. 4 di Legnano e n. 5 di Castano P.), e il secondo alla U.O.P. 44 e alla SSNPIA di Magenta (Distretti n. 6 di Magenta e n. 7 di Abbiategrasso). Comuni Popolazione tot. < 18 anni > 17 anni UOP 43 e NPIA Legnano n. 23 255.671 42.739 212.932 UOP 44 e NPIA Magenta n. 29 205.651 35.682 169.969 Totali DSM n. 52 461.322 78.421 382.901

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AZIENDA OSPEDALIERA

OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO Ospedali: Legnano - Cuggiono - Magenta - Abbiategrasso

Sede: Via Papa Giovanni Paolo II – C.P. 3 - 20025 Legnano - Tel. 0331 449111 - Fax 0331 595275 -Codice Fiscale e Partita IVA 12313480159

Magenta, 29. 3. 2013

DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Direttore: Dr Giorgio Cerati

Tel. 02 97963.501 - Fax 02 97291354

E-MAIL [email protected]

Prot. n.

Alla Direzione Generale p. c. - Direzione Sanitaria - Direzione Amministrativa

Oggetto: Relazione sull’attività del Dipartimento di Salute Mentale nell’anno 2012

PRESENTAZIONE DEL DSM Le caratteristiche peculiari del Dipartimento di Salute Mentale nell’ambito delle A.O.

Il DSM, attraverso le sue articolazioni, si caratterizza per il suo forte radicamento territoriale al fine di tutelare la salute mentale della popolazione sia dei minori che degli adulti. Altra caratteristica è la prevalenza dei processi di collaborazione e integrazione rispetto alla concorrenzialità delle prestazioni. A questo si legano le connessioni nella rete territoriale, presenti ad una serie livelli: ASL e distretti, Comuni e Piani di zona, Medicina generale, Medicina ospedaliera, Associazionismo familiari – volontariato e terzo settore. Esiste, inoltre, una vocazione alla continuità terapeutica e assistenziale dotata di una organizzazione funzionale specifica e capillare per i disturbi gravi (PTI, case manager, PTR, ecc.) e collegata con la rete sociale. Vi è altresì una forte componente di impegno anche in rapporto con gli organi giurisdizionali, ad es. inerente: l’affidamento dei minori, la tutela di minori e adulti la gestione dei pazienti autori di reato. L’ampiezza dell’interesse territoriale si è negli ultimi anni rivolta a ulteriori aree di bisogno emergenti, che sono oggetto di specifici programmi finanziati dalla regione, in collaborazione con ASL e con A. O. vicine quali l’AO Salvini di Garbagnate:

- programmi innovativi di salute mentale - progetti di NPIA.

La fotografia del territorio

I due grandi bacini d’utenza del DSM, il legnanese e il magentino, compresi nella ASL Provincia di Milano 1, fanno riferimento il primo alla U.O.P. 43 e alla SSNPIA di Legnano (Distretti n. 4 di Legnano e n. 5 di Castano P.), e il secondo alla U.O.P. 44 e alla SSNPIA di Magenta (Distretti n. 6 di Magenta e n. 7 di Abbiategrasso).

Comuni Popolazione tot. < 18 anni > 17 anni

UOP 43 e NPIA Legnano n. 23 255.671 42.739 212.932

UOP 44 e NPIA Magenta n. 29 205.651 35.682 169.969

Totali DSM n. 52 461.322 78.421 382.901

Personale DSM

Dipendente: circa 250 unità Consulenti a progetto: circa 25 unità Aree funzionali

AREE ADULTI - UOP MINORI - SSNPIA

Territoriale 5 CPS, anche con attività di CD 6 sedi ambulatoriali: Legnano con Parabiago e Cuggiono; Magenta con Abbiategrasso e Bareggio

Ospedaliera 2 SPDC con DH (H Le. Ma.) Attività diurna NPIA H. Magenta e Legnano

Residenziale 6 SR: a Magenta, Parabiago, Legnano; 7 app. res. leggera (Magenta, Abbiategrasso)

(1 Comunità Antenna Beolchi di Cuggiono in convenzione)

Organigramma DSM

Direttore – Ufficio di Direzione allargato

UOP 43 Legnano UOP 44 Magenta Direttore UOC Direttore UOC

UOS SPDC H. Legnano UOS SPDC H. Magenta UOS CPS Legnano UOS CPS Magenta

UOS CPS Parabiago UOS CPS Abbiategrasso UOS CPS Cuggiono

Alta Sp. Coord. SR DSM (M) SSD Psicologia Clinica (L)

NPIA (SSD) UOS NPIA Legnano UOS NPIA Magenta

Nuovo POA: 1 SSD di NPIA + 1 SS “Attività Npi ospedaliera”

Il disegno funzionale interno nel POA

L’attuale assetto appare funzionale, come conferma l’esperienza acquisita negli anni, in quanto attribuisce responsabilità anche di ordine formale alle strutture e ai servizi che presentano, nella sostanza, sia volumi di attività importanti che un’organizzazione più autonoma e maggiormente interfacciata con le istituzioni del territorio e con altre organizzazioni esterne e/o interne all’azienda.

A tali caratteristiche rispondono pienamente per le UO di Psichiatria i CPS e gli SPDC, ai quali viene confermata l’attribuzione della Struttura Semplice.

I servizi di NPIA, organizzati nei due Poli territoriali di Legnano (con Parabiago e Cuggiono) e di Magenta – Abbiategrasso, si segnalano sia per la diversificazione dei compiti richiesti e le crescenti prestazioni svolte, sia per i numeri e l’articolazione del personale operante: le due Strutture Semplici sono oggi necessarie ma non sufficienti a governare la complessità descritta. Si ritiene opportuno quindi ribadire l’indispensabilità della SSD per assicurare l’unitarietà dei processi a livello dipartimentale, specie riguardo al governo degli interventi territoriali. Nel contempo si è proposto di riconoscere le competenze neuro-pediatriche rivolte all’attività ospedaliera anche con l’istituzione di una struttura semplice in staff con il DSM e collegata in senso funzionale con il DMI. I servizi di NPIA, inoltre, sono funzionalmente connessi con quelli dell’AO Salvini di Garbagnate nell’ambito del già istituito Dipartimento Interaziendale di NPIA. Anche la SSD di Psicologia di recente avviata sta rispondendo, coerentemente con gli scopi istitutivi, alla necessità di coordinamento aziendale dell’attività attualmente in costante incremento, molteplice e articolata, degli psicologi nelle diverse UU. OO. e presidi dell’AO.

Rimane da segnalare l’importanza strategica dell’Area Residenziale del DSM, che comprende servizi (dotati di oltre 100 p. l. complessivi e di circa 70 operatori addetti) sviluppatisi notevolmente in questi anni e con crescenti necessità di integrazione. L’attività di Coordinamento funzionale dei percorsi riabilitativi e assistenziali nelle Strutture Residenziali del DSM è fondamentale e garantisce un reale collegamento dei servizi e programmi di cura integrati per i pazienti, a livello dipartimentale, con un incremento di qualità assolutamente netto rispetto al passato: per questo va formalizzata l’attribuzione di funzioni dipartimentali all’Alta specializzazione esistente, in attesa di sviluppi organizzativi sicuramente da prevedere. I processi interaziendali

Tra le caratteristiche, descritte all’inizio della presente nota, del Dipartimento di Salute Mentale vi è la sua rete di relazioni estesa ai diversi soggetti ed enti del territorio.

La molteplicità degli attori in campo e la complessità degli interventi richiesti esigono un lavoro di collegamento e di integrazione incessante, che nell’ordinamento regionale lombardo ha trovato risposta con l’istituzione, a livello delle macroaree ASL, degli Organismi di coordinamento per la salute mentale (area adulti) e degli Organismi di coordinamento per la Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (area minori). La continuità dell’azione di tali organismi sovra-aziendali, con la funzione di regia della ASL, si esplica sia per gli ordinari programmi di cura e riabilitazione sia per l’area dei progetti innovativi.

Inoltre, per quanto riguarda i percorsi di prevenzione - diagnosi - cura e i modelli di lavoro nell’ambito della NPIA è stato istituito di recente, come detto sopra, il Dipartimento Interaziendale di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza tra la AO di Legnano e l’AO Salvini di Garbagnate. Le potenzialità di sviluppo di tale nuova organizzazione funzionale dovrebbero essere dispiegate nel prossimo triennio, da un lato avendo come obiettivo l’ottimizzazione dei processi, dell’impiego delle risorse, della qualità delle cure e della tempestività delle risposte, dall’altro concordando tra le due AO l’adozione dei provvedimenti volti alla collaborazione organica per migliorare gli interventi in un settore tanto delicato e bisognoso di attenzione.

Le Strutture Complesse

Unità Operativa di Psichiatria n. 43 di Legnano - UOC Il personale dipendente multiprofessionale che vi opera è di 129 unità, oltre a quello a progetto. Il bacino d’utenza comprende una popolazione di circa 255.000 abitanti di cui circa 213.000 dai 18 anni in su.

L’articolazione dei servizi e strutture è la seguente:

- Area Ospedaliera: SPDC nell’Ospedale di Legnano (20 PL) con DH - Area Territoriale: CPS-CD di Legnano, CPS-CD di Parabiago e CPS di Cuggiono; sono inoltre attivi 4

programmi innovativi territoriali: TR43 (esordi), TR44 (DCA), TR46 (DPP), TR89 (facilitatori) - Area Residenziale, con funzioni assistenziali e riabilitative: CPA 1 e CPA 2 con 30 PL a Parabiago;

CPB M e F con 6 PL (ibidem); 1 CRM a Legnano con 14 PL (contratto di Associazione in

partecipazione).

Unità Operativa di Psichiatria n. 44 di Magenta - UOC

Il personale dipendente multiprofessionale che vi opera è di 85 unità, oltre a quello a progetto. Il bacino

d’utenza comprende una popolazione di circa 205.000 abitanti di cui circa 170.000 dai 18 anni in su.

L’articolazione dei servizi e strutture è la seguente: - Area Ospedaliera: SPDC nell’Ospedale di Magenta (15 PL) con DH

- Area Territoriale: CPS-CD di Magenta e CPS di Abbiategrasso; sono inoltre attivi 4 programmi innovativi territoriali: TR43 (esordi), TR44 (DCA), TR46 (DPP), TR89 (facilitatori)

- Area Residenziale, con funzioni riabilitative e assistenziali: a Magenta 1 CRA con 16 PL; 1 CRM con 16 PL; attività di CD / semiresidenziali; Residenzialità leggera: 22 utenti con programmi attivati.

RELAZIONE ANNO 2012

Le attività generali di Psichiatria svolte

Si presenta di seguito un quadro dei dati generali relativi alle diverse attività di Psichiatria svolte nel 2012 e un confronto con gli anni precedenti. I valori espressi sono quelli corrispondenti alla valorizzazione economica delle prestazioni, che offre una rappresentazione sintetica e completa dell’attività effettuata (il dettaglio sulla tipologia e la quantità degli interventi viene riportato nelle schede allegate relative a ciascun servizio).

ATTIVITA’ UOP44 UOP43 DSM 2012

Territoriale 2733750 2458265 5192015

Residenzialità Leggera 343395 0 343395

Residenzialità 1921880 2179767 4101647

Totale 46 SAN 4999025 4638032 9637057

Programmi Innovativi 177550 368390 545940

Ambulatoriale 28 SAN 27450 53723 81173

Ricoveri SPDC 1179002 1485554 2664556

Totale attività Psichiatria 12928726

ATTIVITA’ DSM 2011 DSM 2010 DSM 2007 DSM 2003

Territoriale 4653868 4636722 3407928 2464104

Residenzialità Leggera 296910 305640

Residenzialità 4038665 3817151 3670564 3098000

Totale 46 SAN 8989442 8759513 7078492 5562104

Programmi Innovativi 639564 487050

Ambulatoriale 28 SAN 104313 226392 488064 441770

Ricoveri SPDC 2691345 2541982 2898600 2471600

Totale attività Psichiatria 12424664 12014937 10465156 8475474

L’attività dei servizi e delle strutture del DSM nel 2012

Allo scopo di favorire la conoscenza e il reciproco scambio comunicativo, a livello aziendale e di DSM, dell’attività delle diverse unità organizzative operanti, sono state predisposte e compilate – con modalità omogenee – delle schede con le informazioni rilevanti per ciascun servizio (struttura semplice o alta specializzazione).

In allegato le “SCHEDE DI RELAZIONE ANNUALE 2012”

Le relazioni dei servizi sono presentate per raggruppamenti:

Area di Psichiatria Ospedaliera

Area di Psichiatria Territoriale

Area di Psichiatria Residenziale

Psicologia Clinica

Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza

Servizio Attività Territoriali

Progettualità innovative con finanziamento regionale

Area di Psichiatria Ospedaliera

SCHEDA RELAZIONE ANNUALE 2012

U.O. di Psichiatria n. 43 – SPDC Ospedale di Legnano Responsabile Medico: Dr. Colombo Giorgio

Coordinatore inf.: I. Gallazzi Luciana

Relazione attività anno 2012 Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura comprende 20 posti di degenza ordinaria e 2 di DH. Vengono ricoverate in regime di degenza ordinaria le persone con un disturbo psichico in fase acuta che necessitano di osservazione, controllo specialistico, terapie specifiche, esami di laboratorio e/o strumentali. La media annuale dei ricoveri negli ultimi cinque anni (2007-2011) è di 524 per un totale di 2619. Il personale medico svolge anche attività di consulenza presso il dipartimento di emergenza e accettazione e presso le altre degenze ospedaliere. Il bacino d’utenza del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Legnano fa riferimento all’UOP 43 (255.671 abitanti). Personale: 1 infermiera coordinatrice, 15 infermieri, 3 infermieri generici, 3 OSS, 4 OT 4 medici. I turni di pronta disponibilità sono garantiti con la collaborazione del personale medico della UOP. Scheda Riepilogo Anno 2012

N. ricoveri, n. ricoverati, n. TSO e primi ricoveri

N. ricoveri: 503. N. ricoverati: 363. Giornate di degenza: 6523 N. TSO: 55. Primi ricoveri: 170

Indici attività Degenza media: 12,5. Indice di saturazione: 89,1% Indice di rotazione: 25,2. Turnover: 1,5

Tipologia delle prestazioni effettuate

Ricoveri ordinari urgenti. Ricoveri in Day Hospital di tipo diagnostico e terapeutico

Principali modelli di intervento in atto

Terapie farmacologiche. Colloqui di supporto individuali e familiari. Interventi psicoeducativi di gruppo ad orientamento cognitivo comportamentale. Valutazione diagnostica clinica, testale e strumentale. Elaborazione di programmi terapeutici o riabilitativi in collaborazione con i CPS e le comunità del territorio. Elaborazione di programmi assistenziali in collaborazione con i servizi sociali. Attività di consulenza in Dipartimento di emergenza urgenza (DEU) e nei reparti di degenza. Interventi di consulenza in DEU e ricoveri d’emergenza destinati a soggetti minori, in collaborazione con Pediatria, Neuropsichiatria Infantile e con i consulenti APA

Dati contenzioni Pz contenuti

N. contenzioni

Contenzioni < 6 h

Contenzioni 6 – 12 h

Contenzioni 13 – 24 h

Contenzioni > 24 h

41 76 42 24 10 0

Sono presenti: - il registro delle contenzioni; - un protocollo scritto e periodicamente aggiornato sulle

modalità di attuazione della contenzione con particolare riguardo all’assistenza dei pazienti e alla sicurezza sia dei pazienti sia degli operatori.

Aree di formazione e miglioramento introdotte nel corso del 2012

Elaborazione di cartella infermieristica con pianificazione dei bisogni del paziente. Sperimentazione del protocollo sulla gestione dell’aggressività e sulla contenzione. Partecipazione degli operatori alla elaborazione di una griglia di attività in collaborazione con gli operatori dei DSM di Como e Garbagnate, finalizzata a condividere, integrare e standardizzare i modelli di intervento (“Progetto pluriennale di formazione: “ Il gruppo di lavoro integrato come strumento “esperto” dell’organizzazione in psichiatria”)

Nuove o specifiche problematiche affrontate

Elaborazione di un protocollo per l’intervento d’emergenza sui minori, in collaborazione con Pediatria, Neuropsichiatria Infantile e con i consulenti APA.

Criticità da segnalare Assenza di un ambiente adeguato per le consulenze psichiatriche in DEU. Prolungamento dei ricoveri per motivazioni extracliniche, in particolare per i tempi di elaborazione di programmi residenziali riabilitativi e/o assistenziali. Difficoltà ad evitare ricoveri che non hanno precise indicazioni cliniche ma rispondono nell’immediato (e a volte per lunghi periodi) a carenza socio assistenziali del territorio.

Progetti e proposte per il 2013

Gruppo di miglioramento:”Sviluppo delle competenze nella relazione d’aiuto tese a migliorare le capacità e potenzialità del paziente con patologia psichiatrica attraverso i principi del counselling”, condotto da operatori del CPS di Cuggiono. Gruppo di miglioramento: “Modello cognitivo comportamentale attraverso gli interventi con valenza psicoeducativa”, condotto dalla dr.ssa R. Massagrandi. Partecipazione alla parte conclusiva del “Progetto pluriennale di formazione per i dipartimenti di Psichiatria delle Az. Osp. Di Como, Garbagnate e Legnano: “ Il gruppo di lavoro integrato come strumento “esperto” dell’organizzazione in psichiatria”) Partecipazione di tutti gli operatori al corso su: “Prevenzione incendi nel nuovo ospedale di Legnano”, proposto dall’Azienda al personale.

SCHEDA RELAZIONE ANNUALE 2012

UOP 44 Struttura SPDC Responsabile Medico dr. Gian Carlo Belloni

Coordinatore inf Antonella Calcaterra

Relazione attività anno 2012 Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura comprende 15 posti di degenza ordinaria e 2 di DH. Vengono ricoverate in regime di degenza ordinaria le persone con un disturbo psichico in fase acuta che necessitano di osservazione, controllo specialistico, terapie specifiche, esami di laboratorio e/o strumentali. La media annuale dei ricoveri negli ultimi cinque anni (2007-2011) è di 374 per un totale di 1871. Il personale medico svolge anche attività di consulenza presso il dipartimento di emergenza e accettazione e presso le altre degenze ospedaliere. Il bacino d’utenza del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Legnano fa riferimento all’UOP 44 (205.651 abitanti). Personale: 1 infermiera coordinatrice, 15 infermieri, 3 OSS, 3 medici. I turni di pronta disponibilità sono garantiti con la collaborazione del personale medico della UOP. Scheda Riepilogo Anno 2012

N. ricoveri, n. ricoverati, n. TSO e primi ricoveri

n. ricoveri = 317 n. ricoverati = 243

n. TSO = 17, n primi ricoveri = 119

n. D.H. = 75

Indici attività Giorni di degenza = 5165,

percentuale di saturazione = 94,0

Intervalli di turnover = 1,0 Indice di rotazione = 21,1

Degenza media = 15,8

Tipologia delle prestazioni effettuate

Ricoveri ordinari ed urgenti

Ricoveri in DH di tipo diagnostico e terapeutico e di supporto alla presa in

carico

Principali modelli di intervento in atto

Valutazione diagnostica clinica, testale e strumentale

Impostazione trattamento farmacologico.

Colloqui individuali e familiari Elaborazione di programmi terapeutici o riabilitativi in collaborazione con i

CPS e le comunità del territorio. Elaborazione di programmi assistenziali in collaborazione con i servizi sociali.

Attività di consulenza in Dipartimento di emergenza urgenza (PS) e nei reparti di degenza.

Interventi di consulenza in PS e ricoveri d’emergenza destinati a soggetti

minori, in collaborazione con Pediatria, Neuropsichiatria Infantile e con i consulenti APA

Dati contenzioni N pazienti contenuti 38 Episodi di contenzione 53

Sono presenti: - il registro delle contenzioni;

un protocollo scritto e periodicamente aggiornato sulle modalità di

attuazione della contenzione con particolare riguardo all’assistenza dei pazienti e alla sicurezza sia dei pazienti sia degli operatori

Aree di formazione e Procedure di trattamento e gestione del paziente aggressivo: definizione di

protocolli di attuazione della contenzione del paziente agitato.

miglioramento introdotte nel corso del 2012

Elaborazione di cartella infermieristica con pianificazione dei bisogni del paziente.

Partecipazione degli operatori alla elaborazione di una griglia di attività in collaborazione con gli operatori dei DSM di Como e Garbagnate, finalizzata a

condividere, integrare e standardizzare i modelli di intervento (“Progetto

pluriennale di formazione: “ Il gruppo di lavoro integrato come strumento “esperto” dell’organizzazione in psichiatria”)

Nuove o specifiche problematiche affrontate

Elaborazione e sperimentazione di un protocollo per l’intervento d’emergenza sui minori, in collaborazione con Pediatria, Neuropsichiatria

Infantile e con i consulenti APA.

Criticità da segnalare Assenza di un protocollo/procedura operativo con PS riguardo alla gestione

del paziente psichiatrico nelle sue tre principali dimensioni:

acuzie psichiatriche minori Sindromi psico –organiche

Paziente agitato/aggressivo Assenza di spazi dedicati alle consulenze in PS

Prolungamento dei ricoveri per motivazioni extracliniche, in particolare per i

tempi di elaborazione di programmi residenziali riabilitativi e/o assistenziali. Difficoltà ad evitare ricoveri che non hanno precise indicazioni cliniche ma

rispondono nell’immediato (e a volte per lunghi periodi) a carenza socio assistenziali del territorio.

Progetti e proposte per il 2013

Prosecuzione Progetto pluriennale di formazione: “Il gruppo di lavoro

integrato come strumento “esperto” dell’organizzazione in psichiatria”

"L'approccio con la famiglia del pz ricoverato" Il progetto formativo potrebbe articolarsi nel modo seguente.

- la famiglia come sistema

- i familiari di fronte alla malattia - la famiglia di un paziente psichiatrico (cronicità ed esordio)

- il concetto di emotività espressa e malattia ed emotività espressa

-la relazione con i familiari, modalità comunicative e

difficoltà -la resilienza della famiglia

“L’esame psichico” con la seguente articolazione:

-Le aree di indagine -Tecnica e modalità di conduzione del primo colloquio

-Condivisione di modalità e “linguaggio” all’interno dell’equipe

Gruppo di miglioramento:”Sviluppo delle competenze nella relazione d’aiuto

tese a migliorare le capacità e potenzialità del paziente con patologia psichiatrica attraverso i principi del counseling”, condotto da operatori del

CPS di Cuggiono.

Area di Psichiatria Territoriale

SCHEDA RELAZIONE ANNUALE 2012

U.O. di Psichiatria n. 43 – Struttura: Centro Psicosociale di Legnano Responsabile Medico: Dr. Giorgio Bianconi Coordinatore Inf.: sig.ra Nadia Benvenuti

Relazione attività anno 2012 Il Centro Psicosociale di Legnano è la sede delle attività ambulatoriali, territoriali e domiciliari. Garantisce il raccordo con le altre strutture del DSM. Svolge il collegamento con i Medici di Medicina Generale, con le associazioni di volontariato e con i Comuni della zona per la continuità assistenziali e la cura dei pazienti in carico. Il CPS eroga attività di prevenzione, cura e riabilitazione (anche in ambito semiresidenziale), in sede e a domicilio, individuale e di gruppo, secondo percorsi di cura dedicati (Consulenza, Assunzione in cura, Presa in Carico) svolta da una equipe multiprofessionale (Psichiatri, Psicologi, Assistenti Sociali, Educatori Professionali, Infermieri Professionali). Nell’ambito delle attività del CPS è inclusa l’attuazione dei Programmi Innovativi Regionali. Presso il CPS di Legnano, nel corso del 2012, hanno svolto attività cliniche 26 operatori: 5 Medici (fra cui il Responsabile di Struttura e un Medico che opera per 18 ore presso il CPS di

Legnano ed il restante tempo presso la attigua CRM) 4 Psicologi (di cui 2 “a progetto” dedicati agli interventi dei Programmi Innovativi) 5 Educatori (che operano prevalentemente presso il Centro Diurno) 1 Assistente Sociale (l’altro Assistente Sociale attribuito al CPS di Legnano è in congedo per

maternità dalla fine del 2011) 11 Infermieri (fra cui 1 Coordinatore – 5 Infermieri sono a Tempo Pieno e 6 sono Part-time). Nel corso del 2012, 1620 utenti si sono sottoposti a percorso di cura presso il CPS di Legnano. Scheda Riepilogo Anno 2012

Utenti trattati per percorsi di cura

Dei 1620 utenti sottoposti a intervento presso il CPS di Legnano nel corso del 2012, alla fine del dicembre 2012, 136 aderivano ad un percorso di cura di PRESA IN CARICO.

Prime visite 323 Prime Visite, a cui si sommano 66 rientri – utenti che in passato si erano sottoposti a episodio di cura che si è concluso e che richiedono nuova/o consultazione/intervento.

Numero e Tipologia delle prestazioni effettuate

Visita/Colloquio = 10095 Somministrazione Farmaci = 2418 Attività di Valutazione = 276 Visita per Accertamento Medico-Legale = 61 Psicoterapia Individuale = 25 Colloquio con i Familiari = 1204 Intervento Psicoeducativo (diretto alla famiglia) = 55 Riunione sui Casi Interni alla UOP = 1318 Riunioni con Altri Enti = 284 Riunioni con Persone Non Istituzionali = 57 Interventi Individuali sulle Abilità di Base = 336 Interventi Individuali di Risocializzazione = 18 Inserimento Lavorativo = 7 Supporto Quotidiano = 1460 Supporto Sociale = 175

Principali modelli di intervento in atto

Modello del Case Management (per i progetti dedicati a pazienti in Percorso di Cura Presa in Carico)

Modello Recovery/Empowerment Orientato (per i progetti di inserimento/inclusione sociale)

Modello del Mutuo-Aiuto (per utenti e familiari di utenti con varie tipologie diagnostiche e di bisogno)

Skill-Training, Problem-Solving e Psicoeducazione (come specifiche tecniche di derivazione cognitivo-comportamentale, prevalentemente in gruppo, nell’ambito di percorsi riabilitativi)

CD / Attività semiresidenziale

Utenti con almeno UNA prestazione presso il Centro Diurno di Legnano: 182. Totale Interventi effettuati presso il Centro Diurno di Legnano: 529 (373 IN SEDE – 95 A DOMICILIO – 61 IN ALTRO LUOGO) di cui - 83 Visite/Colloquio

- 31 Colloquio con i Familiari - 20 Riunioni sui Casi Interne alla UOP - 307 Interventi Individuali sulle Attività di Base - 18 Interventi di Inserimento Lavorativo - 37 Interventi di Supporto alle Attività Quotidiane

Totale delle Semiresidenzialità: 430 di cui 256 semiresidenzialità minori di 4 ore 174 semiresidenzialità maggiori di 4 ore

Programmi Innovativi attivi

TR43 (2 medici di cui 1 “a contratto” – 1 psicologo “a contratto” – 1 educatore)

TR44 (1 medico – 1 psicologo) TR46 (1 medico – 2 psicologi di cui 1 “a contratto” – 1

infermiere) TR89 (1 medico – 1 educatore)

Aree di formazione e miglioramento introdotte nel corso del 2012

È stato avviato un AUDIT (che si concluderà nel giugno 2013) diretto alla rilevazione individuazione dei fattori inerenti la dimissione non concordata così da definire i parametri correlati alla necessità di contattare i pazienti drop-out.

È stata elaborata una procedura interna al CPS/CD di Legnano che regola ed uniforma la modalità di attivazione delle attività di gruppo educative e riabilitative, finalizzata alla condivisione e confronto all’interno dell’èquipe multidisciplinare.

È stata elaborata una procedura interna al CPS di Legnano che prevede il monitoraggio di comportamenti “sicuri” (per l’utenza e per il personale di servizio) nella gestione della terapia farmacologica somministrata e consegnata all’utenza.

Operatori del CPS di Legnano si sono coinvolti in progetti di Miglioramento/Formazione trasversali al Dipartimento di Salute Mentale nelle seguenti aree tematiche: - Consenso Informato - Foglio Unico di Terapia per i presidi di psichiatria territoriale - Collaborazione con i Servizi del Dipartimento Dipendenze di

ASLMI1 nell’ambito della programmazione degli interventi sulla Doppia Diagnosi

Nuove o specifiche problematiche affrontate

Nel corso del 2012 il servizio ha sviluppato una più articolata collaborazione con le Associazioni dei Familiari (AFAMP ed AIUTIAMOLI) diretta a migliorare i progetti di facilitazione ed inclusione sociale per gli utenti più gravi e per le loro famiglie.

È stato avviato un gruppo di mutuo-aiuto per utenti affetti da Disturbo Bipolare.

Operatori del CPS di Legnano hanno partecipato alla elaborazione della linee guida di collaborazione tra Servizio Intercomunale Tutela Minori, ASL MI 1 (Consultori Familiari del Distretto 4 e Dipartimento Dipendenze), Dipartimento di Salute Mentale (CPS di Legnano e CPS di Parabiago), per la presa in carico di situazioni familiari complesse a seguito di mandato dell’Autorità Giudiziaria Minorile ed Ordinaria.

Criticità da segnalare La sede del CPS in via Ronchi presenta evidenti problemi strutturali (necessità di ristrutturazioni murarie, di un rinnovamento dell’impianto termoidraulico e dell’ascensore).

L’area di Accettazione/Front-Office limita la privacy dell’utente e necessita di intervento di rinnovamento.

Progetti e proposte per il 2013

Nel 2013 è previsto l’avvio del progetto di Residenzialità Leggera che sarà garantito anche con la partecipazione di operatori del CPS di Legnano.

È previsto un approfondimento della mappatura della Rete al fine di garantire miglioramento nei progetti di inclusione sociale per l’utenza con maggiori bisogni riabilitativi e di risocializzazione.

SCHEDA RELAZIONE ANNUALE 2012

UOP 43 Legnano – Struttura: Centro Psicosociale di Cuggiono Responsabile Medico Roberto Bezzi

Coordinatore infermieristico Barbara Ragione

Relazione attività anno 2012 Il Centro Psicosociale di Cuggiono è la sede delle attività ambulatoriali, territoriali e domiciliari. Garantisce il raccordo con le altre strutture del DSM. Svolge il collegamento con i Medici di Medicina Generale, con le associazioni di volontariato e con i Comuni della zona per la continuità assistenziali e la cura dei pazienti in carico. Il CPS eroga attività di prevenzione, cura e riabilitazione (anche in ambito semiresidenziale), in sede e a domicilio, individuale e di gruppo, secondo percorsi di cura dedicati (Consulenza, Assunzione in cura, Presa in Carico) svolta da una equipe multiprofessionale (Psichiatri, Psicologi, Assistenti Sociali, Educatori Professionali, Infermieri Professionali). Nell’ambito delle attività del CPS è inclusa l’attuazione dei Programmi Innovativi Regionali. Presso il CPS di Cuggiono svolgono attività cliniche 15 operatori 3 psichiatri 1 psicologa a tempo pieno e 1 consulente per programmi innovativi condiviso con il Centro Psicosociale di Magenta, 1 coordinatore infermieristico e 5 infermieri professionali, 2 educatori professionali, 1 assistente sociale, 1 maestra d’arte). Scheda Riepilogo Anno 2012

Utenti trattati per percorsi di cura

954 persone hanno avuto almeno un contatto nell’anno con il Centro Psicosociale, di cui 551 erano donne. La distribuzione per età vede 43 utenti con meno di 24 anni, 125 tra 25 e 34, 214 tra 35 e 44, 219 tra 45 e 54, 148 tra 55 e 64 e 205 con più di 64 anni. 60 sono i pazienti che hanno richiesto un approccio complesso, con la scelta del percorso di cura Presa in carico, la costituzione di microéquipe, l’individuazione di un case manager e la compilazione di un Piano di Trattamento Individuale.

Prime visite 214 persone si sono rivolte per la prima volta al Centro Psicosociale.

Numero e Tipologia delle prestazioni effettuate

Gli utenti hanno ricevuto 11765 interventi, di cui 981 a domicilio e 1610 in altro luogo. Si è trattato di Visita colloquio 4913 Somministrazione farmaci 678 Attività di valutazione 259 Visita per accertamento medico legale 1 Psicoterapia individuale 182 Psicoterapia di famiglia o coppia 2 Colloquio con familiari 1357 Intervento psicoeducativo 1129 Riunioni su casi interne alla UOP 806 Riunioni con strutture sanitarie o altri enti 177 Riunioni con persone o enti non istituzionali 114 Interventi Individuali sulle Abilità di Base 177 Interventi Individuali di Risocializzazione 866

Supporto alle attività quotidiane 891 Supporto sociale 66

Principali modelli di intervento in atto

L’approccio di lavoro è di tipo integrato multiprofessionale multidisciplinare. Per i pazienti a cui viene attribuito un percorso di cura di presa in carico vengono costituite microéquipe, si individua un case manager e si redige un progetto specifico periodicamente rivisto (Piano di Trattamento Individuale). Per tutti i nuovi utenti l’accoglienza delle prime visite è immediata grazie all’impiego di un consolidato modello di triage infermieristico.

CD / Attività semiresidenziale

162 interventi in semiresidenzialità hanno garantito programmi riabilitativi individuali e di gruppo.

Programmi Innovativi attivi

Il Centro Psicosociale ha collaborato a tutti i programmi innovativi in atto: Intervento precoce negli stati mentali a rischio e negli esordi psicotici, Depressione post partum, Facilitatori sociali, Lavoro e Psiche, Disturbi del Comportamento Alimentare. Solo il programma innovativo su stati mentali a rischio e esordi psicotici ha personale dedicato, in particolare uno psicologo part time e, da quest’anno, una maestra d’arte. Tutti gli altri programmi innovativi sono stati garantiti dal personale in organico al Centro Psicosociale.

Aree di formazione e miglioramento introdotte nel corso del 2012

Il Centro Psicosociale ha avviato un percorso di orientamento del servizio al Recovery, cioè alla guarigione personale, puntando all’aumento dell'autostima ed al contrasto allo stigma interiorizzato. Gli operatori hanno inoltre partecipato a gruppi di miglioramento nell’ambito del DSM sul case management, sul foglio unico di terapia, sul consenso informato e sull’integrazione di servizi nei casi complessi

Nuove o specifiche problematiche affrontate

Il Centro Psicosociale si è preparato all’avvio del programma innovativo sui facilitatori sociali e ad accoglierli per il tirocinio previsto. Si è organizzata la prima edizione dell’evento ‘Stranamente normali’, spettacolo che ha visto protagonisti utenti dei servizi e artisti musicali di fama locale e nazionale.

Criticità da segnalare La complessità dei rapporti con gli altri servizi dell’UOP, in particolare il reparto, rimane uno dei nodi critici, poiché la trasmissione delle informazioni non è sempre all’altezza degli standard necessari. Non è ancora stato possibile recuperare gli spazi dati 2 anni fa alla NPI per l’avvio della costruzione della nuova ala dell’ospedale.

Progetti e proposte per il 2013

Prosecuzione dell’esperienza di ‘Stranamente normali’ e progetto di autonomizzazione nella gestione della terapia depot per alcuni utenti, in una prospettiva di empowerment e guarigione personale. Prosecuzione del tirocinio dei facilitatori sociali e progettazione del loro impiego futuro.

SCHEDA RELAZIONE ANNUALE 2012

U.O. di Psichiatria n. 43 – Struttura: Centro Psicosociale di Parabiago Responsabile Medico: dott. Bruno Travasso

Coordinatore Inf.: sig.ra Maria Adele De Angeli

Relazione attività anno 2012 Il Centro Psicosociale di Parabiago è la sede delle attività ambulatoriali, territoriali e domiciliari. Garantisce il raccordo con le altre strutture del DSM. Svolge il collegamento con i Medici di Medicina Generale, con le associazioni di volontariato e con i Comuni della zona per la continuità assistenziali e la cura dei pazienti in carico. Il CPS eroga attività di prevenzione, cura e riabilitazione (anche in ambito semiresidenziale), in sede e a domicilio, individuale e di gruppo, secondo percorsi di cura dedicati (Consulenza, Assunzione in cura, Presa in Carico) svolta da una equipe multiprofessionale (Psichiatri, Psicologi, Assistenti Sociali, Educatori Professionali, Infermieri Professionali). Nell’ambito delle attività del CPS è inclusa l’attuazione dei Programmi Innovativi Regionali. Presso il CPS di Parabiago, nel corso del 2012, hanno svolto attività cliniche 18 operatori: 3 medici (fra cui il responsabile di struttura) 2 psicologi (uno dei quali come libero professionista a tempo definito pari a 18 ore

settimanali) 4 educatori (che operano prevalentemente presso il Centro Diurno) 1 assistente sociale 8 infermieri (fra cui 1 coordinatore – 3 infermieri sono a tempo pieno e 4 sono part-time). Nel corso del 2012, 1455 utenti si sono sottoposti a percorso di cura presso il CPS di Parabiago. Scheda Riepilogo Anno 2012

Utenti trattati per percorsi di cura

Dei 1455 utenti del CPS di Parabiago del 2012, 73 sono inseriti in un percorso di cura di PRESA IN CARICO CON CASE MANAGER

Prime visite 305 Prime Visite, a cui si sommano circa 30 rientri

Numero e Tipologia delle prestazioni effettuate

Visita/Colloquio = 7225 Somministrazione Farmaci = 3880 Attività di Valutazione = 97 Visita per Accertamento Medico-Legale = 6 Psicoterapia Individuale = 1448 Psicoterapia famiglia coppia = 5 Colloquio con i Familiari = 1408 Intervento Psicoeducativo (diretto alla famiglia) = 7 Riunione sui Casi Interni alla UOP = 725 Riunioni con Altri Enti = 263 Riunioni con Persone Gruppi Non Istituzionali = 29 Interventi Individuali sulle Abilità di Base = 10 Interventi Individuali di Risocializzazione = 6 Inserimento Lavorativo = 1 Supporto Quotidiano = 5 Supporto Sociale = 61

Principali modelli di intervento in atto

Modello del Case Management Modello dei Gruppi di Parola Modello Recovery/Empowerment Orientato Modello del Mutuo-Aiuto Modello della Psicoeducazione Modello della Psichiatria Sociale e Psichiatria di Comunita’

Centro Diurno / Attività semiresidenziale

Utenti presso il CD di Parabiago: 61(prevalenza) Totale Interventi presso il CD di Parabiago: 1039 (1003 IN SEDE – 23 A DOMICILIO – 13 IN ALTRO LUOGO) di cui - 241 Visite/Colloquio

- 46 Colloquio con i Familiari - 29 Riunioni sui Casi Interne alla UOP - 4 Riunioni con strutt. sanitarie-altri enti - 709 Interventi Individuali sulle Attività di Base - 9 Interventi individuale di risocializzazione - 1 Interventi di Supporto alle Attività Quotidiane

Totale delle Semiresidenzialità: 524 di cui 244 semiresidenzialità minori di 4 ore 280 semiresidenzialità maggiori di 4 ore Consistente attività quotidiana per gli utenti delle comunità

di Parabiago (rendicontata presso le stesse)

Programmi Innovativi attivi

TR43 (1 medico – 1 psicologo “a contratto” per due mezze giornate solo nel corso del 2012 – 1 infermiera)

TR46 (1 medico – 1 educatore - 4 infermiere) TR89 (1 medico – 1 educatore- 1 assistente sociale)

Aree di formazione e miglioramento introdotte nel corso del 2012

gruppo di miglioramento dei livelli di sicurezza e di qualità della terapia farmacologica somministrata presso il CPS

miglioramento delle attività assistenziali di base per i pazienti delle strutture residenziali.

elaborazione prima parte di un protocollo di sicurezza per terapia con clozapina

coinvolgimento in progetti di miglioramento nelle seguenti aree tematiche: consenso informato, foglio unico di terapia, collaborazione con i servizi ASL (doppie diagnosi)

Nuove o specifiche problematiche affrontate

partecipazione a stesura protocollo di collaborazione tra Servizio Intercomunale Tutela Minori, Consultori Familiari del Distretto 4 e Dipartimento Dipendenze,

introduzione di specifica attività testistica ( valutazione Emotività Espressa e Qualità della Vita).

valutazione disabilità da patologia psichiatrica tramite DAS e valutazione deterioramento mentale tramite MMSE

valutazione funzionamento di personalità tramite applicazione qualificata della scala MMPI

Criticità da segnalare carico assistenziale consistente per il personale infermieristico relativo ai pazienti presso le comunità a bassa assistenza

debolezza privacy per carenze strutturali insufficiente protezione dell’ingresso ai locali del CPS. mancanza di condizionamento d’aria (grave nei mesi estivi).

Progetti e proposte per il 2013

Iniziative di formazione sul campo previste : “disagio dei figli –

giovani adulti in famiglie con portatori di patologia psichiatrica

grave”, “triage al domicilio del paziente”, “ruolo e attivita’ del personale di contatto

completamento procedura “clozapina” introduzione di test proiettivi e neuropsicologici ricerca sulla figura del case-manager ulteriore sviluppo dei “gruppi di parola”

SCHEDA RELAZIONE ANNUALE 2012

UO di Psichiatria n. 44 - Centro Psicosociale di Magenta Responsabile Medico Mina Giuliana Coordinatore inf. Vinera Luciana

Relazione attività anno 2012 Il Centro Psicosociale di Magenta è la sede delle attività ambulatoriali, territoriali e domiciliari. Garantisce il raccordo con le altre strutture del DSM. Svolge il collegamento con i Medici di Medicina Generale, con le associazioni di volontariato e con i Comuni della zona per la continuità assistenziali e la cura dei pazienti in carico. Il CPS eroga attività di prevenzione, cura e riabilitazione (anche in ambito semiresidenziale), in sede e a domicilio, individuale e di gruppo, secondo percorsi di cura dedicati (Consulenza, Assunzione in cura, Presa in Carico) svolta da una equipe multiprofessionale (Psichiatri, Psicologi, Assistenti Sociali, Educatori Professionali, Infermieri Professionali). Nell’ambito delle attività del CPS è inclusa l’attuazione dei Programmi Innovativi Regionali. Presso il CPS di Magenta svolgono attività cliniche 21 operatori:

5 medici 2 psicologi 4 educatori (di cui 1 part time) 7 infermieri professionali (di cui 3 part time) 1 coordinatore infermieristico 2 assistenti sociali

Sono in carico circa 2000 utenti.

Scheda Riepilogo Anno 2012

Utenti trattati per percorsi di cura

Dei 1984 utenti sottoposti a intervento presso il CPS di Magenta nel corso del 2012, alla fine di dicembre 201 aderivano ad un percorso di cura di presa in carico I restanti 1783 afferivano ad un percorso di assunzione in cura e consulenza.

Prime visite 420

Numero e Tipologia delle prestazioni effettuate

Visita/Colloquio______________________________ 18840 Somministrazione Farmaci_______________________ 5514 Attività di Valutazione____________________________ 90 Visita per Accertamento Medico-Legale________________3 Psicoterapia Individuale__________________________ 150 Psicoterapia Famiglia/Coppia_______________________ 10 Colloquio con i Familiari ________________________ 2329 Intervento Psicoeducativo ________________________ 172 Riunione sui Casi Interni alla UOP ________________ 1552 Riunioni con Strutture Sanitarie/Altri Enti ___________ 822 Riunioni con Persone/Gruppi Non Istituzionali ________ 141

Interventi Individuali sulle Abilità di Base __________ 3089 Interventi Individuali di Risocializzazione ____________ 965 Inserimento Lavorativo _____________________________ 5 Supporto alle Attività Quotidiane ___________________ 393 Supporto Sociale ________________________________ 657 Visita Parere medicina generale_______________________ 1 Interventi in Residenzialità Leggera_________________5904

Principali modelli di intervento in atto

Modello dell’integrazione funzionale nel trattamento dei casi clinici complessi (Case Management)

Psicoterapia ad orientamento psicodinamico e cognitivo Psicoeducazione sul modello di Falloon

Modello Recovery/Empowerment Orientato Problem Solving

CD / Attività semiresidenziale

91 pazienti in carico di cui: 62 pz con utilizzo del Servizio superiore alle 4 ore (3362 contatti) 29 pz con utilizzo del Servizio inferiore alle 4 ore (1314 contatti) Totale Interventi effettuati presso il CD di Magenta: 1444 (1098 in sede, 82 a domicilio, 105 in altro luogo) Numero Totale dei Gruppi: 686

Programmi Innovativi attivi

TR 43 (Programma per la prevenzione, individuazione e trattamento precoce dei disturbi psichici gravi nei giovani): 1 medico, 1 psicologo a contratto TR 44 (Valutazione e cura dei disturbi alimentari): 1 medico, 1 psicologo TR 46 (Individuazione e trattamento della depressione in gravidanza e post partum): 1 medico, 1 psicologo, 1 infermiera professionale TR 89 (Lavoro di rete e riabilitazione della persona con disagio psichico: l’utente diventa facilitatore sociale): 1 educatore

Aree di formazione e miglioramento introdotte nel corso del 2012

Corso di aggiornamento in psicofarmacologia Gruppo di miglioramento sul FUT Gruppo di miglioramento sul consenso informato

Nuove o specifiche problematiche affrontate

Supervisione di casi clinici complessi Lavoro sulla presa in carico con creazione di elenco aggiornato con scadenze PTI Revisione archivio e aggiornamento dati in Psiche Verifica drop out Coordinamento di rete: operatori, familiari e volontari collaborano nella progettazione di interventi sul territorio Alcuni operatori partecipano al Tavolo di Coordinamento Tutela Minori per la presa in carico di situazioni familiari complesse a seguito di mandato dell’Autorità Giudiziaria Minorile e Ordinaria

Criticità da segnalare Difficoltà di integrazione con agenti esterni quali MMG, Sert, Tutela Minori Interazione con SPDC per invio pazienti complessi Necessità di implementazione della figura del case manager

Progetti e proposte per il 2013

Gruppo di miglioramento sulla supervisione di casi clinici complessi Revisione del protocollo della presa in carico Gruppo di miglioramento “Le tecniche sviluppate nelle relazioni d’aiuto e nella facilitazione sociale tese a migliorare le capacità e potenzialità del paziente con patologia psichiatrica” Formazione su psicoeducazione Corso di Formazione su “L’équipe nel modello integrato funzionale”

SCHEDA RELAZIONE ANNUALE 2012

UO di Psichiatria n. 44 - Centro Psicosociale di Abbiategrasso Responsabile Medico: dr.ssa Martinazzoli Assunta

Coordinatore inf : sig.raMoro Antonella

Relazione attività anno 2012 Il Centro Psicosociale di Abbiategrasso è la sede delle attività ambulatoriali, territoriali e domiciliari. Garantisce il raccordo con le altre strutture del DSM. Svolge il collegamento con i Medici di Medicina Generale, con le associazioni di volontariato e con i Comuni della zona per la continuità assistenziali e la cura dei pazienti in carico. Il CPS eroga attività di prevenzione, cura e riabilitazione (anche in ambito semiresidenziale), in sede e a domicilio, individuale e di gruppo, secondo percorsi di cura dedicati (Consulenza, Assunzione in cura, Presa in Carico) svolta da una equipe multiprofessionale (Psichiatri, Psicologi, Assistenti Sociali, Educatori Professionali, Infermieri Professionali). Nell’ambito delle attività del CPS è inclusa l’attuazione dei Programmi Innovativi Regionali. Presso il CPS di Abbiategrasso svolgono attività cliniche 15 operatori: 3 medici psichiatri , 1 psicologo per 3 giorni la settimana, 2 giorni lavora presso il CPS di Magenta, 1 assistente sociale , 1 coordinatore di modulo funzionale, 6 infermieri professionali ( di cui 3 a tempo parziale), 3 educatori professionali (di cui 2 a tempo parziale) ; nel 2012 sono stati visitati circa 1300 utenti.

Scheda Riepilogo Anno 2012

Utenti trattati per percorsi di cura

Dei 1300 pazienti,sottoposti a intervento presso il CPS di Abbiategrasso nel corso del 2012 alla fine di dicembre 108 aderivano ad un percorso di cura di PRESA IN CARICO. I restanti 1200 sono suddivisi tra assunzioni in cura (circa 2 terzi) e consulenze(1 terzo).

Prime visite 237 prime visite effettuate a cui si sommano i 42 rientri – utenti che in passato si erano sottoposti a episodio di cura che si è concluso e che richiedono nuova consultazione o intervento

Numero e Tipologia delle prestazioni effettuate

Il totale degli interventi effettuati sui soggetti singoli sono: 20.224 visite/colloquio 11528, somministrazioni di farmaci 3478, attività di valutazione 35 visite per accertamento medico legale 10 psicoterapia individuale 69 psicoterapia famiglia coppia 3 colloquio con i familiari 1212 intervento psicoeducativo 4 riunioni sui casi interne all’UOP 692 riunioni con altri enti 386 riunioni con persone o gruppi non istituzionali 154 interventi Individuali sulle abilità di base 1476 interventi individuali di risocializzazione 327 supporto alle attività quotidiane 322 supporto sociale 222

visite domiciliari 1722, visite a parere 69, interventi fuori sede 1009. Interventi sulla residenzialità leggera 2171

Principali modelli di intervento in atto

Modello del case-management (per i pazienti con percorso di cura di presa in carico)

modello dell’integrazione funzionale (analisi dei bisogni,ascolto, continuità funzionale dell’equipe, supporto della rete).

Modello del mutuo-aiuto (per utenti e famigliari di pazienti difficili)

Psicoterapia ad orientamento psicodinamico e cognitivo. Modello Recovery/ Empowerment orientato. (per i progetti

di inseriemento /inclusione sociale)

CD / Attività semiresidenziale

Utenti con almeno una prestazione presso il Centro Diurno di Abbiategrasso: 60 Sono state effettuate attività di gruppo per un totale di 232, differenziate per 11 gruppi di attività: di cui in sede 158 in altro luogo 74. Sono stati coinvolti nelle attività: educatori, infermieri,

l’Assistente Sociale e sono stati coinvolti anche dei volontari per garantire la possibilità di un maggior numero di utenza accolta

Programmi Innovativi attivi

TR 43 con attività anche di sensibilizzazione nelle scuole, (1 medico, 1 educatrice, 1 infermiera professionale) TR46 ( 1 infermiera professionale)

Aree di formazione e miglioramento introdotte nel corso del 2012

Approfondimento del case-management Gruppo di miglioramento sulla realizzazione di una check-list per valutazione PTI, Gruppo di miglioramento per la r ealizzazione del FUT Operatori del CPS hanno partecipato al corso BLS, corso sulla Doppia Diagnosi, corso sull’Amministrazione di sostegno,

Nuove o specifiche problematiche affrontate

Funzionalità del PTI, Valutazione carichi di lavoro, Unificazione della cartella clinica, Nuova scheda per idoneità patente.

Criticità da segnalare Inadeguatezza della struttura (necessità di adeguate modifiche per locale reception, necessità di imbiancatura,telefonia difettosa, mancanza di spazio per archivio, pulizia scarsa, mancanza di climatizzatori).

Scarsità dei mezzi di locomozione . Difficoltà di archiviazione informatica, opportunità di cartella

informatica. Elevato monte ore dedicato a progetti trasversali, a supporto

educativo per pazienti con lieve deficit intellettivo (vista la mancanza di servizio apposito).

Progetti e proposte per il 2013

Aggiornamento sul counseling, Aggiornamento sulla psicoeducazione, Elaborazione strumento operativo per il front-office, Aggiornamento sulle procedure. Aggiornamento interno sulla farmacologia.

Area di Psichiatria Residenziale

SCHEDA RELAZIONE ANNUALE 2012

UOP 43-44 Strutture residenziali dipartimentali

Responsabile Dir. Medico Alta Specializzazione: Dr.ssa Giovanna Valvassori Bolgè

Relazione attività anno 2012 L’Area Residenziale del DSM è di importanza strategica e comprende servizi (dotati di oltre 100 p. l. complessivi e di circa 70 operatori addetti) sviluppatisi notevolmente in questi anni e con crescenti necessità di integrazione. L’attività di Coordinamento funzionale dei percorsi riabilitativi e assistenziali nelle Strutture Residenziali del DSM è fondamentale e garantisce un reale collegamento dei servizi e programmi di cura integrati per i pazienti a livello dipartimentale, assicurato dall’incarico di Alta specializzazione esistente, con un incremento di qualità assolutamente netto rispetto al passato e con lo sviluppo importante dell’area della residenzialità leggera a livello territoriale. Comprende le seguenti strutture residenziali: CRA Magenta, CRM Magenta, CRM Legnano (in Associazione in partecipazione con Cooperativa ICOS), CPA1 Parabiago, CPA2 Parabiago, CP3F Parabiago, CP3M Parabiago. Il personale assegnato ha come caratteristica principale la multiprofessionalità declinata in senso più sanitario o educativo a seconda della vocazione della singola struttura. Le diverse strutture, infatti, assolvono ai bisogni riabilitativi e assistenziali, modulati in modo differente per rispondere ai bisogni dei pazienti affetti da patologie psichiatriche gravi e per i quali è stata strutturata una presa in carico ambulatoriale, ma anche per situazioni di post-acuzie con finalità più a breve termine di stabilizzazione del quadro clinico dopo episodi di scompenso. Scheda Riepilogo Anno 2012

N. ricoveri e n. ricoverati Solo nelle strutture residenziali vengono gestiti 88 posti letto oltre a 23 pazienti inseriti in percorsi di residenzialitâ leggera sul territorio dell’UOP 44 e in previsione anche dell’UOP 43. Oltre a ció vengono gestiti pazienti in semiresidenzialitá che si appoggiano alle strutture residenziali o per percorsi di dimissione o per un mantenimento delle autonomie raggiunte che coincide con la stabilizzazione clinica e funzionale.

Indici attività Gli indici di saturazione del 2012 sono stati tutti superiori al 92%: di fatto le saturazioni piú basse sono presenti nelle strutture che hanno avuto il maggiore turn-over, come la CRA e le CRM dove i tempi di degenza piú contratti impongono maggiore flusso di pazienti. Tutte le strutture attuano percorsi di cura in linea con quanto stabilito dal Piano di salute mentale della regione Lombardia all’interno dei tempi di degenza concordati con l’Asl e stabiliti dal Piano Regionale

Tipologia delle prestazioni effettuate

Prestazioni effettuate: a seconda della struttura, vengono attuati programmi ad alta, media o bassa intensità riabilitativa. Gli interventi sul paziente vengono effettuati in diverse aree: attivitá di base della vita quotidiana, attivitá di risocializzazione, di implementazione delle competenze sociali e di inserimento lavorativo. Oltre a colloqui psichiatrici ci si avvale della consulenza psicologica e della psicodiagnosi laddove indicato.

Principali modelli di intervento in atto

I modelli di intervento in atto partono dall'analisi dei bisogni del paziente, una sorta di fotografia delle problematiche del paziente che l'equipe multidisciplinare compone osservando il paziente nel primo mese di permanenza, e che si sostanzia nel progetto terapeutico riabilitativo dove alle problematiche corrispondono degli obbiettivi da raggiungere. Oltre a tecniche comportamentali specifiche, alcune strutture utilizzano tecniche di cognitive remediation e laddove necessario, supporti psicologici. Grande attenzione viene posta al lavoro di rete allo scopo di creare un terreno favorevole al reinserimento sul territorio dei soggetti fragili. Le comunità sono attualmente sede di tirocinio per gli utenti del corso per Facilitatore sociale oggetto del progetto innovativo TR89 che, in un’ottica di recovery, mira a modificare il coinvolgimento degli utenti nel loro progetto di cura fungendo anche da risorsa per gli altri pazienti

Residenzialità leggera A partire dal 2006 sono stati inseriti sul territorio, a partire da percorsi comunitari oltre 20 pazienti all'interno di percorsi di residenzialitá leggera. Gestita da un’equipe mista tra UOP e Cooperativa Cometa, il progetto ha garantito a numerosi pazienti un rientro nel territorio di appartenenza con un “abitare assistito” all’interno di un progetto di cura la cui titolarità rimane al CPS di appartenenza.

Aree di formazione e miglioramento introdotte nel corso del 2012

Lo sforzo del 2012 è stato quello di consolidare una interconnessione tra le strutture residenziali con una regia che permetta di utilizzare al meglio la potenzialità delle singole strutture creando dei percorsi di cura tarati con sempre maggiore precisione sui bisogni dei pazienti. In tal senso sono risultate utili le riunioni di coordinamento intradipartimentali e la condivisione delle modalità operative tra gli operatori delle diverse strutture residenziali.

Nuove o specifiche problematiche affrontate

Si è posta particolare attenzione ai criteri di idoneità dei pazienti alle diverse strutture e alla creazione di percorsi residenziali dipartimentali. Ci si è inoltre focalizzati sul reperimento di soluzioni successive al percorso riabilitativo che garantiscano il mantenimento del livello di autonomia raggiunto; di fatto si è cercato di creare progetti post-dimissione tarati sui bisogni del singolo paziente con attenzione anche alle implicazioni economiche.

Criticità da segnalare Permane insufficiente il rapporto con i CPS durante la degenza dei pazienti nelle strutture residenziali, la condivisione dei progetti terapeutico-riabilitativi è in alcuni casi insoddisfacente e costituisce un elemento che crea particolare criticità nel momento del rientro del paziente nel territorio. Difficoltà sono anche presenti rispetto alla progettualità di quella quota di pazienti che necessitano di soluzioni prettamente assistenziali a lungo termine ma che sono ancora in età giovanile.

Progetti e proposte per il 2013

Si possono individuare diversi obbiettivi per il 2013, alcuni dei quali con respiro pluriennale: 1_ maggiore integrazione con i CPS con lo scopo di favorire invii mirati, condivisione del progetto riabilitativo allo scopo di rendere più agevole la ripresa in carico territoriale del paziente una volta uscito dal circuito residenziale. Per integrare maggiormente le equipe, residenziali e di CPS, sembra utile favorire la costituzione di gruppi misti, sia in termini di professionalità che di appartenenza, nella gestione di specifici progetti allo scopo di evitare una cristallizzazione delle equipe che rischia di portare alla demotivazione e al burn-out 2- implementazione del processo di “messa in rete” delle strutture residenziali dipartimentali 3- potenziamento dei contatti di rete anche nelle strutture con vocazione più assistenziali come le CP 4- creazione di percorsi post-dimissione con soluzioni ad hoc per singoli utenti (per esempio appartamenti condivisi con supporto diurno) e una residenzialità leggera sulle 24 ore che potrebbe venire incontro a quella fascia di pazienti cui va garantita una soluzione abitativa ma che per la patologia in atto necessitano di un livello di protezione esteso nelle 24 ore 5-potenziamento di specifici filoni di interesse quali quello della cognitive remediation con la possibilità di un investimento su innovative tecniche riabilitative.

Psicologia Clinica

SCHEDA RELAZIONE ANNUALE 2012

Struttura Semplice Dipartimentale di Psicologia Clinica Responsabile: dott.ssa Lorena Vergani

Relazione attività anno 2012 Il Servizio di Psicologia Clinica, inserito nel Dipartimento di Salute Mentale, si occupa di tutte le attività psicodiagnostiche, psicoterapeutiche e di consultazione degli psicologi (oltre 40) operanti sia in ambito territoriale che ospedaliero. Gli interventi psicologici si articolano specificamente secondo i percorsi di cura previsti nei CPS e nei servizi di NPIA e sono rivolti alla popolazione dell’intero bacino d’utenza del DSM stesso; sono inoltre particolarmente presenti nei Programmi Innovativi regionali attivati. Il Servizio di Psicologia Clinica coordina, nei presidi ospedalieri, le attività degli psicologi che si configurano come: supporto al paziente degente, affiancamento ai medici e agli operatori sanitari nella relazione d’aiuto. Si sono avviate esperienze di consulenza psicologica ai pazienti degenti e, qualora necessario, anche ai famigliari. Fra le prestazioni erogate vanno considerate anche le attività formative, rivolte agli operatori sanitari delle diverse UU. OO. presenti in Azienda. Nel complesso si stimano in circa 30.000 le prestazione erogate/anno. Scheda Riepilogo Anno 2012

Utenti trattati, Prime visite Dati presenti nelle schede relative ai CPS

Ambiti di intervento Valutazioni psicodiagnostiche, psicoterapie individuali e di coppia/famiglia, attività di riunione sui casi interni e con servizi esterni. Attività psicologiche svolte in CRM di Legnano e CRA di Magenta

Numero e Tipologia delle prestazioni effettuate

Dati presenti schede CPS

Principali modelli di intervento in atto

Modello Psicodinamico, Sistemico e Cognitivo Comportamentale

Programmi Innovativi: attività

Per il Programma Depressione in gravidanza e nel Postpartum le attività previste: dalla sensibilizzazione rivolta a donne in gravidanza alle attività di formazione e confronto con gli operatori dei diversi servizi coinvolti, agli interventi psicologici ritenuti appropriati e necessari. Una collaborazione sia con il programma Disturbi psichici gravi in età giovanile,che con i disturbi del comportamento alimentare.

Aree di formazione e miglioramento introdotte nel corso del 2012

Partecipazione in qualità di docenti al corso Laurea Scienze Infermieristiche; primo anno: Psicologia Clinica (16 ore annuali, dr. Gatta) e Psicologia Generale (30 ore, dott.ssa Bogazzi). Seconda anno: Psicologia clinica, disabilità neuropsichica (15 ore dott.ssa Comerio) Giornata di formazione: Interventi psicologi e programmi innovativi regionali un confronto per individuare i percorsi di cura e sviluppare nuove sinfonie di lavoro. La giornata di formazione è stato uno spazio di riflessione interessante che ha dato luogo a un documento contenente le schede dei singoli programmi innovativi, ha permesso un confronto e una conoscenza delle attività cliniche svolte nei programmi innovativi presenti nell’area della salute mentale. Corso di Aggiornamento Programma Innovativo Regionale :

Depressione post partum, tenutosi a Magenta 4 ottobre. Sono stati riassunti i passaggi avvenuti nel triennio del programma, sono stati presentati i risultati ottenuti e le prospettive per il futuro. E’ emerso la richiesta per l’anno prossimo di preparare degli incontri specifici, per gli operatori della ostetricia-ginecologia,che si focalizzino sugli strumenti per individuare il disagio psicologico delle neomamme. Gruppo di miglioramento : Le attività psicologiche nel DSM e del Servizio di Psicologia Clinica, obiettivo: tracciare una mappa delle attività degli psicologi all’interno del dipartimento di salute mentale. Corso di aggiornamento rivolto alla Pediatria di Legnano e Magenta riguardante le tematiche della comunicazione e della relazione sia con i bambini che in particolare con i genitori. Corso di Aggiornamento rivolto alla Ortopedia di Legnano tema ; Le dinamiche relazionali presenti nel lavoro di gruppo. Partecipazione a un convegni organizzato dalla Medicina e dalle Malattie Infettive Ospedale di Legnano relative all’esperienze di formazione sviluppate in questi anni.

Attività di tutor rivolte ai tirocinanti psicologi per il Corso di Laurea, e per le Scuole di Psicoterapia

Nuove o specifiche problematiche affrontate

Criticità da segnalare Sede

Progetti e proposte per il 2013

Gruppo di miglioramento per l’SPDC di Legnano e Magenta dott.ssa Massagrandi e dott.ssa Comerio Gruppo di miglioramento EMDR, Gruppo di miglioramento per proseguire il coordinamento delle attività psicologiche, Corso riguardante la comunicazione richiesto dalla neurologia di Legnano Gruppo di miglioramento sulla Accoglienza dell’utenza nell’ Unità Trasfusionale- dr. Gatta Collaborazione all’avvio del progetto di assistenza in Pronto Soccorso delle donne che subiscono violenza domestica e sessuale Progetto multidisciplinare impatto emotivo e psicologico di eventi traumatici nell’ambito ospedaliero

Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza

SCHEDA DI RELAZIONE ANNUALE 2012

UONPIA Struttura Semplice P.P. Legnano Cuggiono

Responsabile Medico dr.ssa Ernesta Ricotta Coordinatore supplente Francesca Bonaldo

Relazione attività anno 2012

La Struttura Semplice di NPIA di Legnano si occupa dei disturbi che interessano l’area

neurologica, neuropsicologica e psichica dell’età evolutiva (0<18 anni). L’obiettivo, oltre alla

diagnosi, è, ove necessario, la presa in carico terapeutico riabilitativa, che viene programmata,

concordata e condivisa con i genitori; tale intervento viene attuato attraverso le diverse tipologie di

trattamento erogate (fisioterapia, logopedia, neuropsicomotricità, neuropsicologia, psicoterapia,

counseling psicologico a minori e genitori, interventi psicoeducativi).

Fanno parte di questa struttura semplice i Poli Territoriali di Legnano, Parabiago, Cuggiono. La

competenza territoriale è costituita da 22 comuni per un totale di 42.232 minori (dati Istat al

01.01.2012).

Nell’ambito della struttura opera al 31.12.2012 il seguente personale:

7 medici specialisti NPI (inclusi il Responsabile di Struttura e un medico su Progetti

regionali “Acuzie Psichiatriche dell’Adolescente” e “Introduzione al Parent-training”

5 psicologi, di cui 2 su Progetti regionali (1 per “Acuzie Psichiatriche dell’Adolescente” e 1

per progetto “Introduzione al Parent-training”

2 psicoterapeuti

18 terapisti della riabilitazione (di cui 3 logopediste su progetto “Minori con DSA, 1 TNPEE

in servizio su entrambe le SSNPIA Magenta Abbiategrasso)

1 educatore su Progetto regionale “Acuzie Psichiatriche dell’Adolescente”

1 infermiere, su Progetto regionale

1 amministrativa

2 operatori (1 OTA e un ausiliaria)

1 coordinatore (in aspettativa dal 01/09/2012)

L’attività svolta nel 2012, come rilevata dai dati del flusso 28 san (dati pervenuti a gennaio 2012)

n° 21.949 prestazioni ambulatoriali dirette (erogate direttamente a paziente).

n° 1485 prestazioni indirette effettuate.

TOTALE N°23434 prestazioni ambulatoriali

La Struttura Semplice è collegata funzionalmente con il Dipartimento Interaziendale di NPIA

Presso la SSNPIA di Legnano sono in carico n. 2166 pazienti.

N° cartelle aperte nell’anno 2012 n. 883

N° totale carico riabilitativo n. 603

Scheda Riepilogo Anno 2012 Utenti trattati per percorsi di cura

Fisioterapia 91 Logopedia (tradizionale) 163 Logopedia con metodo Reader 124 Psicomotricità 112 Riabilitaz. Neurops. (non log.) 18 Psicoterapia individuale 32 Sostegno psicologico 15 Parent-training 40 Teacher training 2 Sostegno educativo 2

Numero e tipologia delle Prestazioni effettuate (da 28san)

Prima visita 916 Visita di controllo – colloquio illustr. proced. Diagn. 1934 Somministrazione test (sviluppo, cognitivi, personalità) 1208 Colloquio psicologico, psicoterapia individ./gruppo 3064 Valutazioni (osserv. Di gioco, valut. Neurom, Psicom., logop, nps 3909 Sedute di riabilitazione singole e di gruppo 10918 TOTALE PRESTAZIONI DIRETTE 21949 Totale prestazioni indirette 1485 TOTALE COMPLESSIVO 23434

Principali modelli di intervento in atto

FISIOTERAPIA PSICOMOTRICITA’ LOGOPEDIA PSICOTERAPIA SOSTEGNO PSICOLOGICO COUNSELING-FAMIGLIARE PARENT-TRAINING TEACHER –TRAINING DIAGNOSTICA NEUROPSICOLOGICA POTENZIAMENTO COGNITIVO SECONDO METODICA FEUERTEIN SOSTEGNO EDUCATIVO Sono attivi i seguenti protocolli:

1. presa in carico del paziente con DSA 2. presa in carico del paziente con DSL

Progetti NPIA attivi 1. “Riabilitazione a favore di minori con DSA Secondo metodo Reader 2. “Procedura operativa per la gestione dell’emergenza/urgenza

psichiatrica in età evolutiva” 3. “Introduzione al parent-training”

Aree di Formazione e miglioramento introdotte nel 2012

- Attivazione gruppo di miglioramento "ICF-CY. Implementazione della check list da parte dei vari professionisti sanitari”

- Per gli obiettivi del comparto, nell’ambito dell’obiettivo 1. “Tracciabilità dei percorsi diagnostici, di cura ed assistenziali riabilitativi” si è provveduto a produrre un documento condiviso per la rilevazione delle attività dirette e indirette. Si è inoltre elaborata in condivisione con la SSNPIA di Magenta-Abbiategrasso una legenda unica da utilizzare per le prestazioni riabilitative dirette. Per l’obiettivo n.2 “Riorganizzazione modello assistenziale” è stata prodotta una procedura di prenotazione primo accesso condivisa. Per l’obiettivo 3 “Nell’ambito del miglioramento della qualità assistenziale tecnica riabilitativa o gestione del rischio clinico assistenziale” si è provveduto a predisporre in collaborazione con il SIECIO una procedura di unificazione/decontaminazione del materiale utilizzato in ambito riabilitativo.

- Adesione ai programmi di aggiornamento obbligatorio proposti dall’Azienda (BLSD, legge 81/08, ecc) e dal DSM

- Prosecuzione dell’attività del gruppo di miglioramento per logopediste

sulla definizione di protocolli operativi aziendali comuni.

Nuove e specifiche problematiche affrontate

- Attivazione per pz di Parabiago affetti da DSL di terapia a gruppi in età prescolare

- Attivazione CUP interno per prenotazione prime visite con creazione di CUP distaccati presso i Poli di Parabiago e Cuggiono

- Attivazione del gruppo di lavoro per la definizione di un protocollo operativo con il P.S. e i reparti di degenza (Pediatria, Psichiatria) riguardante la disponibilità telefonica specialistica nell’ambito del progetto sulla gestione dell’ “emergenza psichiatrica in adolescenza”.

Criticità da segnalare Tempi d’attesa per:

prima visita NPI ordinaria (senza codici prioritari) attualmente disponibilità per ottobre 2013

presa in carico terapeutica per logopedia tradizionale (a Legnano circa 410 gg in media di attesa; a Parabiago non garantita l’erogazione di terapia per carenza di personale; a Cuggiono 300 gg in media di attesa; dati rilevati al 31.12.2012 e comunicati alla ASL);

presa in carico terapeutica psicomotoria (a Legnano 420 gg in media di attesa; a Parabiago 180 gg in media; non attesa a Cuggiono; dati rilevati al 31.12.2012);

presa in carico psicoterapeutica: 47 pz in attesa al 31.12.2012.

Mancata sostituzione della maternità TNPEE Binaghi Emanuela

Mancata sostituzione della Logopedista Liconti Emilia su progetto Reader (dimissionaria da maggio 2012) con conseguente creazione di una lista d’attesa per la presa in carico di minori con DSA idonei per trattamento Reader).

Mancata sostituzione delle ore di medico NPI in libera professione attive sul Polo di Cuggiono.

Carenza strutturale della sede di Parabiago (ambienti non idonei sia per la sicurezza sia per le problematiche condizioni igieniche, in particolare per l’impossibilità di mantenere una regolare pulizia e igienizzazione dei materiali di riabilitazione)

Progetti e proposte per il 2013

Attivazione progetto “Disabilità complessa 0-6”

Ridefinizione della Convenzione con la Cooperativa Artelier per la gestione della Comunità terapeutica Antenna Gertrude Beolchi;

Potenziamento dell’attività di Psicoterapia e definizione dei criteri di accesso;

Definizione di un percorso diagnostico per filtrare l’accesso in logopedia;

Assegnazione delle ore di specialistica sul Polo di Cuggiono;

Potenziamento delle ore attive sui progetti emergenza-urgenza e parent-training (ridotte nettamente a partire dall’01.01.2013 con un carico di lavoro in costante crescita);

Attivazione delle procedure concorsuali per la copertura a tempo indeterminato del posto vacante di NPI a Cuggiono;

Possibilità di un programma gestionale informatizzato.

Proposte formative: Attivazione gruppi di miglioramento per il 2013 come da schede MUOP09 inviate al Dipartimento.

SCHEDA RELAZIONE ANNUALE 2012

UONPIA Struttura Semplice P.O. Magenta Abbiategrasso Responsabile Medico dott. Andrea Deriu

Coordinatore inf. dott.ssa Antonella Collazzo Relazione attività anno 2012 La Struttura Semplice di NPIA di Magenta Abbiategrasso si occupa della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione della patologia neuropsichiatrica della popolazione 0-18 anni. Svolge un costante collegamento di rete con i diversi operatori della ASL ( pediatri e medici di base, consultori familiari, Sert, Noa ), con le strutture residenziali socio-educative e terapeutiche sia del territorio che extraterritoriali, con tutte le Scuole del territorio dalle Materne alle Superiori, con le diverse agenzie e cooperative che a vario titolo si occupano di minori. Fanno parte della Struttura gli ambulatori territoriali di Magenta, Abbiategrasso, Bareggio e il Polo Ospedaliero con funzioni di neurofisiopatologia del P.O. di Magenta. La competenza territoriale è rivolta ad un totale di 37.471 abitanti di età inferiore ai 18 anni.. Nell’ambito della struttura operano:

-7 medici specialisti NPI ( incluso il Responsabile di Struttura, un medico a 18 ore/settimana con contratto SUMAI, un medico dedicato al progetto Acuzie Psichiatriche dell’Adolescente- APA ) -9 psicologi ( di cui 4 dedicati agli interventi riguardanti i progetti regionali APA e Disabilità Complesse DICO ). -15 terapisti della riabilitazione, che includono le discipline di fisioterapista, psicomotricista e logopedista. Tra questi, 3 logopediste sono attribuite all’espletamento delle attività del progetto regionale “ Reader”. -1 infermiere professionale, dedicato agli interventi per il progetto “APA” -3 educatori, tutti attribuiti ai progetti regionali APA e DICO L’attività svolta nel 2012 rilevata dai dati della 28/san consta di 22.212 prestazioni ambulatoriali complessive erogate direttamente ai pazienti, che include la parte di attività indiretta ( 1.635 prestazioni). La SS è collegata funzionalmente con il Dipartimento Interaziendale NPIA. Presso le sedi della SSNPIA di Magenta Abbiategrasso sono in carico circa 1826 utenti. Scheda Riepilogo Anno 2012

Utenti trattati per percorsi di cura

In psicoterapia individuale 66 In psicoterapia di gruppo 12 In logopedia 132 In psicomotricità 81 In fisioterapia 34

Prime visite 674

Numero e Tipologia delle prestazioni effettuate

Psicoterapie 3.738 Attività di elettroencefalografia 520 Visite NPI e colloqui psicologici clinici 5.533 Logopedia 5.185 Fisioterapia 1.522

Psicomotricità 2.676 Attività educative 214

Principali modelli di intervento in atto

1- La presa in carico di NPI presuppone sempre un lavoro integrato tra i vari operatori che partecipano al programma terapeutico-riabilitativo, che spesso comporta l’esecuzione di interventi rivolti direttamente al bambino, ai suoi genitori, alla scuola di appartenenza.

2- La tendenza della NPI è quella di incrementare al massimo la possibilità di effettuare trattamenti terapeutici di gruppo, che comportano il vantaggio di utilizzare un intervento che riduce i tempi d’attesa ed i costi di esercizio.

3- Un’attività particolarmente importante e specifica della NPI è rappresentata dalla realizzazione delle riabilitazioni di natura logopedica, psicomotoria e fisioterapica. Anche questa attività è da ritenersi sempre come parte di un progetto complessivo che va affrontato nei molteplici ambiti che lo caratterizzano. E’ piuttosto raro, infatti, che un bambino abbia bisogno, nella sua presa in carico, del solo aspetto riabilitativo e spesso questo comporta il coinvolgimento di più di una disciplina, sia con tempi analoghi che in successione.

4-Il Servizio Territoriale di Magenta Abbiategrasso ha realizzato l’ “Osservatorio per la verifica delle abilità di lettura, scrittura, comprensione del testo” , riservato alle seconde classi elementari delle Scuole del territorio.

5- L’ attività di Laboratorio di metalinguistica “Giochiamo con le parole”, è stata proposta ai bambini dell’ultimo anno di Scuola Materna nelle scuole dell’abbiatense, è utile a sviluppare delle competenze che saranno fondamentali quando il bambino dovrà imparare a leggere e a scrivere

6- Osservatorio Dislessia. Rilevare i bambini con possibile Disturbo Specifico di Apprendimento, che non sono già in carico presso i servizi territoriali, e fornire una riabilitazione precoce. La dislessia è un disturbo che si manifesta sempre più frequentemente, ma non è rilevato in tempo. Con l’Osservatorio si intende rilevare, con l’ausilio della scuola, eventuali Disturbi Specifici di Apprendimento in tempo.Una prima fase di lavoro viene effettuata a scuola ed è svolta da personale non dipendente dalla N.P.I., la seconda fase garantisce una tempestiva valutazione diagnostica ambulatoriale e garantisce una immediata presa in carico riabilitativa.

Progetti di NPIA attivi 1-Definizione di un modello di intervento globale nella gestione della salute mentale in età evolutiva e adolescenza nei diversi momenti di crisi: procedura operativa per la gestione dell’urgenza/emergenza psichiatrica e definizione del piano terapeutico individuale attraverso la metodologia del case management” 2- La gestione territoriale della disabilità complessa nel bambino in età prescolare” 3- Riabilitazione a favore di minori con DSA

Aree di formazione e miglioramento introdotte nel corso del 2012

1 protocolli organizzativi: “Tracciabilità dei percorsi diagnostici, di cura ed assistenziali riabilitativi”, con la definizione un documento condiviso per la rilevazione delle attività dirette e indirette. Si è

inoltre elaborata in condivisione con la SSNPIA di Legnano una legenda unica da utilizzare per le prestazioni riabilitative dirette.

2 protocollo linguaggio: definizione di un percorso che definisce nei diversi momenti di diagnosi e di riabilitazione un modello di gestione definito. 3 protocollo per i DSA, con modifica del protocollo precedente in considerazione della nuova legge nazionale n. 170/2010 e successive delibere attuative nazionali e regionali. 4 prevenzione infezioni

Nuove o specifiche problematiche affrontate

1- Rapporti con i Servizi di tutela minori nel territorio del magentino 2- gestione delle psicoterapie prescritte dal T.M. 3- Disponibilità dei medici NPI nelle 24 ore

Criticità da segnalare L’attuale sede di Magenta è frazionata in tre diversi ambiti ospedalieri, a scapito della razionalità degli interventi. La sede di Abbiategrasso presenta una importante carenza di locali rispetto alle esigenze del personale, costretto a condivisioni di ambulatori e stanze di riabilitazione da utilizzare a turno Assenza di personale amministrativo per tutte le sedi della Struttura Carenza di personale infermieristico, rappresentato da un unico operatore, attribuito al progetto APA Carenza di strumenti informatici: nella sede di Magenta, per 12 dirigenti tra 5 medici e 7 psicologi sono disponibili solo 4 computer Nella sede di Abbiategrasso 2 medici e 2 psicologi, sono disponibili 3 computer, di cui 1 è utilizzato solo del Responsabile di Struttura Mancata sostituzione della fisioterapista Battiato, che ha terminato il suo rapporto di lavoro per pensionamento in data 31/12 /2011

Progetti e proposte per il 2013

1- Progetto presa in carico mirata dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento dalla 4° elementare alle superiori

2- Modello di gestione ambulatoriale delle attività di diagnosi

dei disturbi del linguaggio nella fascia 3-6 anni.

3- Attività di Laboratorio dei Numeri da proporre ai bambini del secondo anno della Scuola Materna nelle scuole dell’abbiatense.

Servizio Attività Territoriali

RELAZIONE ANNUALE 2012

Servizio Attività Territoriali Aziendale Responsabile: Cecilia Poesio

Coordinatori di area: Silvana Corigliano e Nadia Chiarello

Il Servizio Attività Territoriali Aziendale nel 2012, oltre ad occuparsi della gestione delle risorse umane di afferenza, con particolare riguardo agli aspetti di programmazione, inserimento,valutazione, ha posto

particolare attenzione a perseguire le seguenti finalità: ▪ promuovere l’integrazione dei Servizi e il lavoro di rete all’interno del DSM;

▪ implementare nuovi modelli organizzativi per erogare cure infermieristiche personalizzate e

multidisciplinari; ▪ promuovere e partecipare alla definizione di protocolli e standard qualitativi in ambito

organizzativo e assistenziale in linea anche con le indicazioni volte a prevenire il rischio clinico: ▪ promuovere una cultura di auditing da esperire anche fra pari come buona pratica clinica ed

organizzativa;

▪ migliorare il clima organizzativo all’interno delle unità operative attraverso la guida diretta dei

gruppi di lavoro, per incoraggiare il lavoro di gruppo integrato come fulcro e veicolo delle buone pratiche

per la sicurezza del paziente e dell’operatore.

OBIETTIVI SPECIFICI ED ATTIVITA’

Obiettivo: Implementare del modello di case management finalizzato alla continuità delle cure

presso CPA –CPB- CRA

Attraverso il gruppo di lavoro aziendale si sono individuati e condivisi, sulla base della letteratura, gli aspetti che costituiscono gli assi portanti della continuità assistenziale secondo un modello di case

management. Gli aspetti condivisi costituiranno gli indicatori di verifica di implementazione del modello nel 2013:

1) Piano di assistenza individuale;

2) Infermiere di riferimento del paziente, individuato sul piano assistenziale; 3) Presidiare la continuità delle informazioni circa i bisogni di assistenza infermieristica attraverso:

a - la presenza del documento di dimissione; b- il confronto fra professionisti appartenenti a diverse strutture, realizzabile attraverso

contatti telefonici e/o l’accompagnamento del paziente al momento della dimissione;

4) programmazione di momenti di incontro della rete, nello specifico ci si è posti come l’obiettivo 2012 di sperimentarci su un incontro tipo organizzativo andando a coinvolgere tra CRA, CRM,

Residenzialità leggera, Comunità Protette, CPS e SPDC. E’ stato effettuato un incontro di rete durante il quale si è condiviso la necessità di elaborare una scheda

di dimissione di continuità assistenziale, che sia garante di informazioni sintetiche e specifiche di ogni

settore, salvaguardando la scheda già presente in SPDC e le relazioni dei PTR. A tale scopo si è promosso e coordinato un gruppo di lavoro ( 3 incontri) , che ha deciso di adottare uno

strumento di dimissione di continuità assistenziale. E’’ stato quindi elaborato una scheda infermieristica di dimissione di continuità assistenziale e sperimentata teoricamente su due pazienti dagli infermieri di ciascun

servizio coinvolto: CPS, SPDC, CPA, CRA, residenzialità leggera. Dalle osservazioni emerse e dall’importanza che tutti hanno dato allo strumento, si è ritenuto opportuno proporre un gruppo di miglioramento

multidisciplinare per il 2013 .

Obiettivo: implementazione del modello di case management CPS attraverso un’attività di

auditing sul campo

Il SATA ha effettuato la verifica dei criteri condivisi ( presenza PTI aggiornato, scale di valutazione, carte di rete, incontro di multi professionale di mini equipe) attraverso momenti di auditing della

documentazione presente e relativa ai singoli pazienti presi in carico. I momenti di valutazione, condotti alla

presenza del personale infermieristico dell’UO, sono stati verbalizzati e , successivamente, le prime

valutazioni sono state inoltrate ai Coordinatori, ai Responsabili di Struttura e al Servizio Infermieristico. Nella

seguente tabella sono riportati i dati e le informazioni delle verifiche effettuate.

Documento

coerenti Documenti verificati

Cps Legnano I° verifica con un preavviso di 10 gg

19

20

1 paziente era in attesa di accertamenti clinici e quindi mancava solo il PTI.

II° verifica senza preavviso

3

3

Verificato anche il PTI del paziente carente di accertamenti clinici nella verifica precedente : idoneo

Cps Parabiago I° verifica con un preavviso di 10 gg

20 20

II verifica senza preavviso

3 3

Cps Magenta I° verifica con un preavviso di 10 gg

20 20

II verifica senza preavviso

3 3

Cps Abbiategrasso I° verifica con un preavviso di 10 gg

15 20 5 pazienti ricoverati presso la struttura residenziale da molti anni

II verifica senza preavviso

3 3

Cps cuggiono I° verifica con un preavviso di 10 gg

18 20 2 pazienti non è formalizzata la riunione mini equipe

II verifica senza preavviso

3 3

Obiettivo: migliorare la prassi della somministrazione e prescrizione della terapia attraverso la sperimentazione del Foglio Unico di Terapia (FUT) prodotto nel 2011 presso CPA, CPB, CRA

Il FUT è stato adottato per tutti i pazienti di tutte le strutture suddette. E dalla sperimentazione sono emersi i

seguenti vantaggi: - garantisce una maggiore immediatezza nella presa in visione della data di inizio e di fine terapia con

possibile riduzione del rischio di errori;

- garantisce una maggiore immediatezza nella presa in visione della data di somministrazione della terapia depot con possibile riduzione del rischio di errori

- garantisce una maggiore immediatezza nella presa in visione della avvenuta somministrazione della terapia, in particolare di quella depot, con possibile riduzione del rischio di errori;

- apportare la firma dell’avvenuta somministrazione di ogni farmaco viene ritenuta positiva.

L’ unica criticità emersa riguarda la riproduzione cartacea del FUT, che richiede di avere a disposizione una stampante A3 anziché A4.

Obiettivo: migliorare la prassi della somministrazione e prescrizione della terapia attraverso

l’elaborazione e l’applicazione FUT presso tutti i CPS:

Il gruppo di lavoro, costituito da medici ed infermieri dei 5 CPS, ha elaborato i fogli relativi al F.U.T..

Al primo incontro era presente l’operatore dell’Ufficio Qualità e RisK Management, che ha illustrato i requisiti necessari per l’elaborazione documentazione e discusso le prime perplessità con i presenti.

La documentazione elaborata è stata sperimentata dal 20/11/2012 al 20/12/2012 presso tutti i CPS. In 20 dicembre 2012 si è tenuto l’ultimo incontro, dove sono stati messi in evidenza gli aspetti positivi e le

criticità emerse durante la sperimentazione. Queste ultime sono da ricondurre prevalentemente alla necessità di dover pensare ad apportare alcune modifiche all’organizzazione interna per garantire una

efficace ed efficiente applicazione della procedura

Obiettivo: monitorare dell’applicazione procedure sul paziente aggressivo e il paziente a rischio suicidario presso i S.P.D.C.

Individuazione delle non conformità e delle azioni di miglioramento, previa una valutazione delle modalità di gestione della presa in carico di almeno tre pazienti ricoverati ritenuti a rischio dall’equipe.

Dalle verifiche è emersa la necessità di revisionare del procedura di prevenzione degli agiti aggressivi presso gli S.P.D.C., che è stata effettuata per mezzo di un gruppo di lavoro multi professionale

costituitosi ad hoc. L’attività di monitoraggio sull’applicazione delle procedure è stata svolta anche

nell’ambito dell’ obiettivo qui di seguito esplicitato.

Obiettivo: implementare la metodologia della pianificazione assistenziale e migliorare l’utilizzo degli strumenti e dei meccanismi finalizzati a garantire la corretta continuità delle

informazioni, quali la documentazione infermieristica e le “consegne”.

A tale scopo sono stati attivati diversi gruppi di miglioramento per ciascuna unità operativa coinvolta: SPDC

Legnano e Magenta, Comunità Protette 1 e 2, CRA. Tutti i professionisti dei diversi settori coinvolti, compreso il personale del SATA, hanno partecipato al progetto facendo riferimento alle istruzioni fornite

durante gli incontri plenari organizzati e gestiti da questo Servizio. Ogni partecipante al gruppo si è

sperimentato in piccoli gruppi ad elaborare i piani assistenziali da condividere nel gruppo di lavoro. Per l’analisi dei casi si è fatto riferimento al metodo del processo nursing.

I momenti sono stati importanti per richiamare l’attenzione sugli aspetti di ragionamento clinico, per accrescere le capacità di pianificazione e per riflettere sulla necessità di adottare un comune ed omogeneo

approccio assistenziale personalizzato sul paziente condiviso all’interno dell’equipe.

Durante l’incontro plenario sono state raccolte le seguenti testimonianze sull’esperienza fatta, che ha permesso di :

- richiamare alcuni principi scientifici clinici – assistenziali, particolarmente apprezzati dal personale OSS ;

- rendere consapevole gli operatori sulla necessità di implementare l’utilizzo della scheda di dimissione degli SPDC, per contribuire a garantire la continuità assistenziale;

- valorizzare il momento della consegna quale momento per pianificare in equipe e definizione delle

priorità; - sensibilizzare il personale a prendere contatti diretti con i colleghi di altre strutture quando il

paziente è già stato preso in carico dal da uno dei nostri Servizi: CPS e/o CRA e/o CRM, per facilitare nel più breve tempo possibile la raccolta dell’ anamnesi infermieristica;

- sapersi confrontare in gruppo per aderire ad un approccio assistenziale omogeneo;

- ridurre la percezione di inadeguatezza dello strumento da parte di alcuni infermieri, a fronte di un’aumentata capacità di metodo e di sperimentazione guidata dai tutor;

- formare dei tutor interni all’interno dei Servizi di metodologia nursing (attività propedeutica al gruppo di miglioramento gestito dal SATA). I tutor, tra i quali noi del servizio, hanno garantito almeno una loro presenza in ogni incontro .

Ad integrazione e al termine dei gruppi di lavoro il SATA ha effettuato la valutazione delle ricadute sul

campo, andando a visionare alcune cartelle infermieristiche insieme al coordinatore infermieristico e ad un infermiere individuato dall’UO. La documentazione consultata è risultata presente e completa nelle fasi di

raccolta dati, individuazione dei bisogni ed interventi. E’ emersa, invece, la necessità di sviluppare una maggior omogeneità dell’equipe nell’ esplicitare la fase di valutazione degli interventi.

In tale occasioni si è valutata anche l’applicazione del protocolli per la prevenzione/ gestione dei rischi

derivanti da comportamenti aggressivi ( su 8 cartelle)e quello per la corretta valutazione e gestione della contenzione fisica ( su una cartella), ottenendo riscontro positivo.

Obiettivo : elaborare “Progetto Carta di Accoglienza” Nell’ambito dei diritti del malato e in una logica di integrazione e continuità assistenziale, tutti i settori del

DSM, con la giuda del SATA, hanno elaborato la Carta dell’Accoglienza, tenendo conto del processo organizzativo di accesso, accoglienza,accertamento, cura ed assistenza, dimissione che ogni paziente

affronta quando prende contatto con il settore. Oltre alle comuni informazioni strutturali ed organizzative,

sono stati individuati anche gli standard di qualità dei servizi. Hanno partecipato tutte le figure professionali del DSM.

Responsabile Servizio Attività Territoriali Aziendale dott. Cecilia Poesio

Progettualità innovative con finanziamento regionale Si tratta di iniziative che si sono sviluppate negli anni, che comprendono sia i Programmi innovativi di salute mentale sia i Progetti di NPIA, nonché aree di integrazione in particolare per i disturbi dell’adolescenza. Gli uni e gli altri hanno consentito di intervenire, attraverso équipe multi professionali formate, in aree emergenti di bisogno e di entrare in contatto con il disagio di un’ampia popolazione, specie giovanile (ad es. solo nel 2012 oltre 400 giovani residenti nel nostro bacino d’utenza hanno avuto accesso ai servizi del TR 43), offrendo ascolto, percorsi di diagnosi e trattamento, iniziative preventive e di sensibilizzazione, formazione. Progetti Specifici di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza DEFINIZIONE DI UN MODELLO DI INTERVENTO GLOBALE NELLA GESTIONE DELLA SALUTE MENTALE IN ETÀ EVOLUTIVA E ADOLESCENZA NEI DIVERSI MOMENTI DI CRISI: PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELL’URGENZA/EMERGENZA PSICHIATRICA E DEFINIZIONE DEL PIANO TERAPEUTICO INDIVIDUALE ATTRAVERSO LA METODOLOGIA DEL “CASE MANAGEMENT” - APA LA GESTIONE TERRITORIALE DELLA DISABILITA’ COMPLESSA NEL BAMBINO IN ETA’ PRESCOLARE ( 0-6 ANNI ) – DICO INTRODUZIONE DEL PARENT TRAINING NEL SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DELL’AZIENDA OSPEDALIERA G. SALVINI E DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI LEGNANO NELL’AMBITO DI UN “APPROCCIO NEURO-PEDAGOGICO MULTIDIMENSIONALE” “RIABILITAZIONE A FAVORE DI MINORI CON DSA” Per quanto riguarda i Programmi di azioni innovative per la salute mentale si rimanda alla relazione annuale completa, redatta dalla ASL MI 1 e dalle AO afferenti, di cui di seguito si riporta l’indice: RELAZIONE ANNUALE – PERIODO 01/01 – 31/12/2012 – STATO DI ATTUAZIONE DELL’ACCORDO TRA ASL MI 1 E A.O. “OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO”, A.O. “G. SALVINI” E A.O. “SAN CARLO BORROMEO” PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI INNOVATIVI DI SALUTE MENTALE ANNO 2012 Sommario Premessa……………..………………………………………………………………………………………2 Rendicontazione economica produzione anno 2012……………………………..……………………..5 Progetto TR43 – PREVENZIONE INDIVIDUAZIONE E TRATTAMENTO PRECOCE DEI DISTURBI PSICHICI GRAVI IN ETÀ GIOVANILE…..…………………………………………………..6 Progetto TR44 – INTERVENTO MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO PER I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE……………………………………….…………………………… 16 Progetto TR46 – PROGRAMMA DI INDIVIDUAZIONE E TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE IN GRAVIDANZA E NEL POST-PARTUM…………………..………………………………………….22 Progetto TR89 – LAVORO DI RETE E RIABILITAZIONE DELLA PERSONA CON DISAGIO PSICHICO: L’UTENTE DIVENTA FACILITATORE SOCIALE……………….……………………... 28 Conclusioni………………………………………………………………………………………………….

Tutti i progetti sono condivisi a livello di ASL con l’AO Salvini di Garbagnate (e in parte con l’AO S. Carlo di Milano): l’AO di Legnano è capofila del TR 43 (responsabile dr. Belloni), del TR 44 (responsabile dr. G. Colombo), dell’APA (responsabile dr. Deriu) e del DICO (responsabile dr. Fioravanti).