Autorizzazione T ribunale di Siracusa n. 21 del 2/12/1989 .... Medica... · p erio d i lu n gh i o...

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Autorizzazione Tribunale di Siracusa n. 21 del 2/12/1989 Anno XXII, n. 5 - Settembre / Ottobre 2011 Diffusione gratuita a tutti gli iscritti all'Ordine di Siracusa ed a tutti gli Ordini d'Italia. SOMMARIO Direttore Responsabile Dr. Biagio Scandurra Redattore Capo Dr. Gaetano De Grande Comitato di Redazione Dr. Cirino Guido Bruno Dr. Sergio Claudio Dr. Dario Di Paola Dr.ssa Irene Noè Dr. Luca Signorelli Comitato Scientifico Dr. Sebastiano Barca Dr. Francesco Madeddu Dr. Andrea Piccolo Editore Emanuele Romeo Editore by Emarom s.a.s. Via Forte Vigliena, 6 - Siracusa Tel. 0931.463133 - Fax 0931.463193 Pubblicità Nova by Emarom s.a.s. Via Forte Vigliena, 6 - Siracusa Tel. 0931.463133 - Fax 0931.463193 Stampa Nuova Grafica di Invernale Antonino Floridia (SR) Vita dell’Ordine............................................................. 3 Comunicazioni Dicembre termine ultimo per partecipare al corso FAD “RCA” ....................................................... 4 Concorso per Ufficiali Medici nella Marina Militare ...................................................... 5 Medical Excellence TV .................................................. 6 Modifiche in materia di modalità di trasmissione della certificazione medica per il rinnovo e il rilascio di patente di guida ...................................... 7 Approvati emendamenti a favore dei malati oncologici ....................................................... 8 Osteoporosi: come diagnosticarla e come trattarla .... 9 Ecografia muscolo scheletrica integrata ..................... 10 Criteri per l’assegnazione dei crediti ECM ................ 13 La Pagina Letteraria La medicina militare di Andrea Piccolo .................................................................. 28 L’Opinione A proposito di solitudine professionale di Ugo Macca ...................................................................... 29 L’omonimia: lo devo ai miei amici di Enzo Bosco - mmg ............................................................. 31

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Autorizzazione Tribunale di Siracusa n. 21 del 2/12/1989Anno XXII, n. 5 - Settembre / Ottobre 2011

Diffusione gratuita a tutti gli iscritti all'Ordine di Siracusaed a tutti gli Ordini d'Italia.

SOMMARIODirettore ResponsabileDr. Biagio Scandurra

Redattore CapoDr. Gaetano De Grande

Comitato di RedazioneDr. Cirino Guido Bruno

Dr. Sergio ClaudioDr. Dario Di PaolaDr.ssa Irene NoèDr. Luca Signorelli

Comitato ScientificoDr. Sebastiano Barca

Dr. Francesco MadedduDr. Andrea Piccolo

EditoreEmanuele Romeo Editore

by Emarom s.a.s.Via Forte Vigliena, 6 - SiracusaTel. 0931.463133 - Fax 0931.463193

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StampaNuova Grafica

di Invernale AntoninoFloridia (SR)

Vita dell’Ordine............................................................. 3

ComunicazioniDicembre termine ultimo per partecipareal corso FAD “RCA” ....................................................... 4Concorso per Ufficiali Medicinella Marina Militare ...................................................... 5Medical Excellence TV .................................................. 6Modifiche in materia di modalità di trasmissionedella certificazione medica per il rinnovoe il rilascio di patente di guida ...................................... 7Approvati emendamenti a favoredei malati oncologici....................................................... 8Osteoporosi: come diagnosticarla e come trattarla .... 9Ecografia muscolo scheletrica integrata ..................... 10Criteri per l’assegnazione dei crediti ECM ................ 13

La Pagina LetterariaLa medicina militaredi Andrea Piccolo .................................................................. 28

L’OpinioneA proposito di solitudine professionaledi Ugo Macca ...................................................................... 29L’omonimia: lo devo ai miei amicidi Enzo Bosco - mmg ............................................................. 31

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Il Castello, con la sua lunga storia, è la testimonianzadelle diverse civiltà che si sono succedute in Sicilia,popoli diversi, tradizioni diverse, religioni diverse

che all’interno delle maestose mura federiciane hanno vissutoperiodi lunghi o brevi ma comunque intensi.

Il Castello, con la sua sagoma,è anche l’emblema della città che si proietta nel mare,

del rapporto fra uomo e natura,un rapporto intimo e necessario, difficile a volte,

ma che è essenziale per il genere umano.

EMANUELE ROMEO EDITORE by EMAROM s.a.s.VIA FORTE VIGLIENA, 6 - 96100 SIRACUSA

TEL. 0931.463133 - FAX 0931.463193www.emanueleromeoeditore.it – [email protected]

In tutte le librerie

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5/2011 ARETUSA MEDICA VITA DELL’ ORDINE 3

AVVISO PRIMA CONVOCAZIONEELEZIONI ORDINISTICHE

Si comunica che le Elezioniper il rinnovo delle cariche ordinistiche

per il triennio 2012-2014,in prima convocazione,

si terranno presso la sede dell’Ordine,Corso Gelone 103,

nei giorni:

Venerdì 11 Novembredalle ore 8,30 alle ore 20,00

Sabato 12 Novembredalle ore 8,30 alle ore 20,00

Domenica 13 Novembredalle ore 8,30 alle ore 20,00

Il PresidenteDott. Biagio Scandurra

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ARETUSA MEDICA 5/2011

Scade a dicembre 2011 il termine ultimoper partecipare al corso Fad - Blended“RCA - Root Cause Analysis”, primo stepdel Corso sul governo clinico promosso daFNOMCeO in collaborazione con Ministe-ro della Salute e Ipasvi.

Si ricorda che è possibile prendere par-te a questa iniziativa di aggiornamento,che dà diritto a 12 crediti ECM validi per il2011, in tre diverse modalità:

– collegandosi sul web della Federazionedegli Ordini (www.fnomceo.it);

– partecipando ad eventi residenziali pro-mossi dagli Ordini provinciali;

– mediante autoformazione sul relativovolume edito dalla FNOMCeO e in-viando per fax l’allegato test di valu-tazione.

(Il primo volume può essere richiesto in au-tomatico attraverso il n. tel. 06 6841121).

DICEMBRE TERMINE ULTIMO PERPARTECIPARE AL CORSO FAD “RCA”

(12 CREDITI ECM)

4 COMUNICAZIONI

Dott. MICHELE LO MAGROPSICOTERAPEUTA

SPECIALISTA IN PSICHIATRIA

Studio: Via Po, 10 - Siracusa - Tel. 0931/64817

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5/2011 ARETUSA MEDICA

Oggetto: concorso, per titoli ed esami,per l’ammissione di complessivi 88 (ottan-totto) giovani all’11° corso Allievi Ufficiali inferma prefissata (AUFP) per il consegui-mento della nomina a Ufficiale in fermaprefissata della Marina Militare, ausiliariodel ruolo normale o del ruolo speciale delCorpo di Stato Maggiore, del Corpo delGenio Navale, del Corpo Sanitario Milita-re Marittimo e del Corpo delle Capitaneriedi Porto, con il numero di posti di seguito in-dicati: Allievi Ufficiali in ferma prefissata,ausiliari del Ruolo Normale: 3 posti per ilCorpo di Stato Maggiore, 6 posti per ilCorpo del Genio Navale, 6 posti per il

Corpo Sanitario Militare Marittimo, cosìripartiti: 5 Medici; 1 Farmacista; 40 po-sti per il Corpo delle Capitanerie di Porto;Allievi Ufficiali in ferma prefissata, ausiliaridel Ruolo Speciale: 3 posti per il Corpo diStato Maggiore, 30 posti per il Corpo del-le Capitanerie di Porto.

Riferimento: Gazzetta Ufficiale 4ª S.S. n°71 del 6 settembre 2011.

INFERMERIA AUTONOMA M. M.Il Direttore del Servizio SanitarioC.V. (San) Gerardo Anastasio

COMUNICAZIONI 5

CONCORSO PER UFFICIALI MEDICINELLA MARINA MILITARE

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ARETUSA MEDICA 5/2011

Parte da Siracusa il primo portale conweb tv esclusivamente dedicato alla medi-cina. MediaEgo, società tutta siracusanacon una ventennale esperienza nelle pro-duzioni televisive di qualità, ha avviato in-fatti Medical Excellence Tv. On line entro lafine di ottobre 2011, si tratta del networkche finalmente farà dialogare su un'unicapiattaforma medici, strutture ospedalierepubbliche e private, case farmaceutiche ecittadini utenti.

Un canale sarà riservato esclusivamenteai medici che, con una semplice iscrizioneal sito, hanno la possibilità di ricevere nelproprio computer la diretta, la differita o laregistrazione di un intervento chirurgico ogli atti di un congresso, oppure possono as-sicurarsi un canale privilegiato per l'acqui-sizione di pacchetti formativi per l'aggior-namento on line di Educazione Continua inMedicina.

Medico e assistenti potranno avere tuttele informazioni utili sulle strutture pubblichee private presenti nel territorio nazionale esulle innovative tecniche utilizzate per il trat-tamento delle diverse patologie.

Il progetto è stato illustrato dai respon-sabili durante un recente incontro con il pre-sidente dell'Ordine dei Medici di Siracusa,Biagio Scandurra, a cui sono stati eviden-ziati i punti di forza del progetto: il costan-te aggiornamento del canale portale televi-sivo tematico che, attraverso interviste e ser-vizi filmati realizzati con i più importantiesponenti della ricerca scientifica, chirurghie specialisti nelle diverse branche della me-

dicina, si offre come strumento semplice edinamico di consultazione per il cittadino; ilservizio di newsletter, attraverso il quale mi-gliaia di medici potranno tenersi costante-mente informati sull'attività del servizio sani-tario nazionale, sulle novità del settore far-maceutico e sull'offerta sanitaria d'eccellen-za da parte di aziende ospedaliere pubbli-che o privati, istituti di alta specializzazionee policlinici universitari; il canale di infor-mazione in live streaming che, quotidiana-mente, segue i più interessanti eventi legatial mondo della medicina (convegni, novitàscientifiche, cronaca relativa all'attività del-la pubblica amministrazione e alle iniziativeprivate); il sito web parallelo alla tv che sup-porta testualmente l'attività delle struttureospedaliere pubbliche e private con l'inseri-mento di eventuali comunicati stampa (con-cordati con la direzione sanitaria o con l'uf-ficio stampa dell'ente) e la presenza di unosportello informativo virtuale; il comitatoscientifico che ispira le scelte editoriali e ga-rantisce l'alta valenza dei contenuti.

I medici interessati all'iscrizione gratui-ta al canale a loro riservato su medica-lexcellence.tv devono inviare una mail [email protected], oppure telefonare allo0931.949392 manifestando semplice-mente la volontà a essere contattati per ri-cevere successivamente il modulo di ade-sione con il consenso per il trattamentodei dati personali.

6 COMUNICAZIONI

MEDICAL EXCELLENCE TV

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5/2011 ARETUSA MEDICA

Facendo seguito alla Comunicazione n.12 del 25 febbraio 2011, si ritiene oppor-tuno segnalare che nella Gazzetta Ufficialen. 187 del 12 agosto 2011 è stato pubbli-cato il decreto 26 luglio 2011 recante “Mo-difiche al decreto 31 gennaio 2011 in ma-teria di modalità di trasmissione della certi-ficazione medica per il rinnovo e il rilasciodi patente di guida”. Si segnalano di segui-to le modifiche di maggior rilievo apportateal decreto 31 gennaio 2011.

L’art. 6, comma 3, del decreto 31gennaio 2011 come modificato dall’art.4, comma 1, del decreto 26 luglio 2011prevede che fino alla data del 15 feb-braio 2012 i medici appartenenti ad am-ministrazioni e corpi (i medici appartenen-ti ad uffici con funzioni di medicina-legaleappartenenti alle unità sanitarie locali, i me-dici responsabili dei servizi di base dei di-stretti sanitari, i medici appartenenti al ruolodei medici del Ministero della Salute, i me-dici del ruolo professionale dei sanitari dellaPolizia di Stato, i medici militari in serviziopermanente effettivo, i medici del ruolo sani-tario del Corpo nazionale dei vigili del fuo-co, gli ispettori medici del Ministero del La-voro e delle Politiche Sociali e quelli delleFerrovie dello Stato) possono rilasciarecertificati di idoneità psico-fisica neces-sari al conseguimento della patente diguida secondo le modalità previgenti ri-spetto alle disposizioni dell’art. 1 del de-creto 31 gennaio 2011, che introduce in-vece l’uso di un codice di riconoscimentoche dovrà essere riportato in calce alle cer-

tificazioni unitamente al timbro ed alla firmadel medico certificatore e all’indicazionedell’ufficio di appartenenza dello stesso.

L’art. 3 del decreto 31 gennaio 2011 co-me modificato dall’art. 2, comma 1, del de-creto 26 luglio 2011, con riferimento al ri-lascio di certificazione da parte di medi-ci non più appartenenti alle strutture ecioè i medici che abbiano cessato di ap-partenere ad amministrazioni e corpianche per motivi diversi dallo stato diquiescenza, chiarisce che la suddetta attivi-tà di certificazione possa essere espletatadai predetti medici purché abbiano svoltol’attività in parola negli ultimi dieci anni o ab-biano fatto parte delle commissioni me-diche locali per almeno cinque anni.

L’art. 3-bis del decreto 31 gennaio 2011inserito dall’art. 3, comma 1, del decreto26 luglio 2011 recante “Apposizione edimensioni del codice di identificazionesulle certificazioni utili ai rinnovi di vali-dità di titoli abilitativi alla guida” dispo-ne che all’atto del rilascio del certificatomedico di cui all’art. 331, comma 1, letteraa), del DPR 495/92 il codice di identifica-zione è apposto alla sinistra del campo“generalità, qualifica e firma del sanitario”in uno spazio di dimensioni pari a 3 cm dilunghezza e a 1 cm di altezza.

Al fine di consentire un esame più ap-profondito della materia è possibile scari-care copia dei provvedimenti indicati in og-getto sul portale della FNOMCeO al ca-nale Gazzetta Ufficiale.

FNOMCeO

MODIFICHE IN MATERIA DI MODALITÀ DI TRASMISSIONEDELLA CERTIFICAZIONE MEDICA PER IL RINNOVO E

IL RILASCIO DI PATENTE DI GUIDA

COMUNICAZIONI 7

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ARETUSA MEDICA 5/2011

Il Comune di Siracusa prevede 200milaeuro a favore di servizi per i malati oncolo-gici. Il Consiglio comunale ha approvato,durante la lunga maratona di settembre sulbilancio, alcuni emendamenti proposti dalPartito democratico: assistenza domiciliareai malati oncologici con un intervento paria 100mila euro e “interventi-spese per lecure dei malati oncologici indigenti con unaprevisione di spesa di 130mila euro.

Medico oncologo e consigliere comu-nale del Pid, Giovanni Raddino spiega co-me e dove si spenderanno questi fondi par-tendo dall'ultimo emendamento: «i 130milaeuro serviranno quali rimborso spese, perquei pazienti che ne faranno richiesta, peril trasporto o il soggiorno dovuto a terapieo indagini strumentali che non possonosvolgersi nella Provincia di Siracusa».

Discorso a parte per la Radioterapia,che sebbene non sia fattibile a tutt'oggi aSiracusa, la lega tumori offre ugualmente ilservizio di trasporto gratuito a Catania,quindi il comune potrebbe avviare un dis-corso legato alla convenzione con l'asso-ciazione. «Ci sono terapie, però, di cui og-gi si può fare richiesta a Palermo per auto-rizzarne il rimborso – prosegue il medicooncologo –. Questa non è certo una cifraaltissima, ma potrebbe essere un modo peraccedere ai rimborsi snellendo l'iter. Nonsono ancora state fissate le regole, infatti,ma si potrebbe seguire lo stesso regola-mento vigente tra l'Azienda sanitaria loca-le e la Regione, solo che stavolta l'Asp sipotrebbe interfacciare con il Comune di Si-

racusa e in particolare con l'assessorato al-la Solidarietà sociale. Saremmo noi onco-logi a decidere la fattibilità del rimborso ele procedure per ottenerlo sarebbero piùbrevi».

Apre una porta verso il futuro, secondoil dott. Raddino, l'altro emendamento ri-guardante l'assistenza domiciliare ai malationcologici. «Per eseguire le terapie a casale associazioni dovranno essere accredita-te dalla Regione – sottolinea infine – maquesto è il futuro: si tenderà a preferire l'as-sistenza domiciliare a quella ospedaliera».

Il fine ultimo dei servizi di assistenza do-miciliare ai malati oncologici è di migliora-re le condizioni di vita del paziente in ognisuo stato della malattia assicurando nelcontempo una continua interazione conl'ambiente familiare, preferibile a una stan-za asettica.

8 COMUNICAZIONI

APPROVATI EMENDAMENTI A FAVOREDEI MALATI ONCOLOGICI

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5/2011 ARETUSA MEDICA

PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE: CORSO TEORICO-PRATICO

OSTEOPOROSI:COME DIAGNOSTICARLA E COME TRATTARLA

SIRACUSA P.O. RIZZA - 10 E 24 NOVEMBRE 2011 (2 Edizioni)

Responsabile Scientifico: Dott. Salvatore Denaro

PROGRAMMA

Ore 08.30 Iscrizione dei partecipantiOre 08.45 Presentazione del corsoOre 09.00 Osteoporosi: i fattori di rischio - A. ZoccoOre 09.30 Metodiche densitometriche e Morfometria - S. DenaroOre 10.00 Interpretazione del T-Score e la nota 79 - G. BaroneOre 10.30 Osteoporosi indotta da glucocorticoidi - C. BaianoOre 11.00 Coffee breakOre 11.30 La Riabilitazione come prevenzione e cura dell'Osteoporosi - A. RomeoOre 12.00 Principi di terapia dell'osteoporosi - S. DenaroOre 12.30 La comunicazione influisce nell'aderenza alla terapia? - S. ClaudioOre 13.00 DiscussioneOre 13.30 Light Lunch

CASI CLINICI INTERATTIVI

0re 14.30 Caso Clinico n° 1 - A. Zocco Ore 14.50 Caso Clinico n° 2 - A. RomeoOre 15.10 Caso Clinico n° 3 - A. ZoccoOre 15.30 Caso Clinico n° 4 - A. Romeo

PROVE PRATICHE MOC DEXA E CALCANEARE AD US

Ore 14.30 - 16.00 GRUPPO B = MOC DEXA (lombare e femorale) S. Denaro e C. BaianoOre 16.00 - 17.30 GRUPPO A = MOC DEXA (lombare e femorale) A. Romeo e A. Zocco

CASI CLINICI INTERATTIVI

Ore 16.00 - 17.30 GRUPPO B - S. Denaro e C. BaianoOre 17.30 Discussione e compilazione Test ECMOre 18.00 Chiusura del Corso

COMUNICAZIONI 9

GRUPPO A}

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ARETUSA MEDICA 5/201110 COMUNICAZIONI

PROGRAMMA

17 Novembre

ore 10,45 Introduzione al Corso(S. Denaro)

ore 11,00 L’ecotomografia: la tecnica, leapparecchiature e le novità(G. Viola)

ore 11,30 L’imaging in patologia muscolo-scheletrica: muscoli e tendini• Anatomia e semeiotica eco-

grafica (S. Boccaccio)• Patologia traumatica-flogisti-

ca, degenerativa e neuromu-scolare (P. Minafra)

ore 12,30 Imaging integrata dei muscoli etendini(A. Politi)

ore 13,00 Articolazioni (I parte)Anatomia e semeiotica(S. Denaro)

ore 13,30 Light Lunch

ore 14,30 Articolazioni (II parte)Patologia traumatica, flogisticae degenerativa(N. Culmone)

ore 15,00 Imaging integrata delle artico-lazioni (A. Politi)

ore 15,30 Razionale della terapia Antinfiam-matoria e della Condroprotezio-ne nell’Osteoartrosi (G. D’Avola)

ore 16,00 Coffe break

ore 16,30 Spalla• Anatomia ecografica e pato-

logica (P. Minafra)• Imaging integrata (A. Politi)

ore 17,30/19,30Esercitazioni praticheTecniche Ecografiche della Spalla(P. Minafra, N. Culmone, S.Boccaccio, S. Denaro)

18 Novembre

ore 8,30 Gomito• Anatomia ecografica e pato-

logica (P. Minafra)• Imaging integrata (A. Politi)

ore 9,30 Polso e Mano• Anatomia ecografica e pato-

logica (N. Culmone)• Imaging integrata (A. Politi)

ore 10,30 Ginocchio• Anatomia ecografica e pato-

logica (P. Minafra)• Imaging integrata (A. Politi)

CORSO TEORICO-PRATICO DI

ECOGRAFIAMUSCOLO SCHELETRICA INTEGRATA

Hotel AlfeoSiracusa, 17-19 novembre 2011

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5/2011 ARETUSA MEDICA COMUNICAZIONI 11

ore 11,00 Coffee break

ore 12,00 Caviglia e Piede• Anatomia ecografica e pato-

logica (P. Minafra)• Imaging integrata (A. Politi)

ore 13,00 Discussione

ore 13,30 Light Lunch

ore 14,30/19,30Esercitazioni praticheTecniche Ecografiche: Ripresadella Spalla, gomito, polso e ma-no, ginocchio, caviglia e piede(P. Minafra, N. Culmone, S.Boccaccio, S. Denaro)

19 Novembre

ore 8,30 Anca• Anatomia ecografica e pato-

logica (N. Culmone)• Imaging integrata (A. Politi)

ore 9,30 Principi di base delle infiltrazioni(S. Denaro)

ore 10,00 Lezione magistraleUp to date sulle infiltrazioni eco-guidate dell’anca(A. Migliore)

ore 10,45 Coffee break

ore 11,00/14,00Esercitazioni pratiche di ecogra-fia e di infiltrazione ecoguidatadell’anca(P. Minafra, N. Culmone, S. Boc-caccio, S. Denaro, A. Migliore)

ore 14,00 Consegna e verifica Test di ap-prendimento ECM

ore 14,30 Light Lunch e chiusura del Corso

Informazioni sul corsoIl corso è destinato a 24 medici accreditatopresso il Ministero della Salute per l’attribu-zione dei crediti ECM.

Direttore del corsoDott. Salvatore Denaro

RelatoriDott. Salvatore BoccaccioDott. Nicolò CulmoneDott. Giovanni D’AvolaDott. Salvatore DenaroDott. Alberto MiglioreDott. Paolo MinafraDott. Antonio PolitiSig. Giuseppe Viola

Segreteria organizzativaIn Formazione Continua S.r.l.Via Montesoro, 8 - 96100 SiracusaEmail: [email protected]

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5/2011 ARETUSA MEDICA COMUNICAZIONI 13

Introduzione

L’attività educativa che serve a mante-nere, sviluppare e incrementare le cono-scenze, le competenze e le performancedegli operatori della sanità e che viene de-nominata ECM (Educazione Continua inMedicina) è stata introdotta in Italia con ilDlvo 229/1999 ed è stata concretamenteattivata in tutto il Paese dal 2002 e ulterior-mente regolata in base all’accordo Sta-to/Regioni dall’1 agosto 2007.

La partecipazione ad un’iniziativa di-dattica accreditata per l’ECM da diritto al-l’acquisizione di crediti. Il sistema di creditiECM è unico a livello nazionale e i creditiacquisiti hanno lo stesso valore. Non vi so-no differenze tra crediti ECM acquisiti fre-quentando attività finalizzate ad obiettiviformativi nazionali o regionali.

Lo sviluppo della formazione continuadei professionisti della Sanità, tuttavia, ri-chiede l’utilizzazione, possibilmente in for-me integrate, di metodi didattici appropria-ti ed efficaci che, oltre alle attività residen-ziali tradizionali includano anche la forma-zione sul campo e a distanza.

I Provider accreditati ECM, pertanto, sa-ranno autorizzati ad attribuire crediti diret-tamente alle loro attività didattico/formati-ve. La diversità delle possibili attività ECM ela molteplicità dei soggetti interessati richie-de un quadro di riferimento unico per l’at-tribuzione dei crediti, armonico e condiviso

in modo da offrire reciproche garanzie ditrasparenza e di affidabilità.

Questo documento contiene i principigenerali ed i criteri per l’attribuzione di cre-diti ECM per i diversi tipi di iniziative didat-tiche, di carattere residenziale, a distanza,sul campo, in autoapprendimento, etc. e an-che per quelle che utilizzano altri metodi.

Questo documento costituisce unapiattaforma sperimentale a livello na-zionale e un orientamento a livello re-gionale. La Commissione Nazionaleper la Formazione Continua, entro la fi-ne dell’anno 2010, procederà ad effet-tuare una verifica tecnica per consoli-dare un unico sistema su tutto il territo-rio nazionale.

Tali criteri dovranno essere anche utiliz-zati dagli Enti accreditanti sia nelle loro fun-zioni di controllo e verifica sul comporta-mento dei Provider e sia nell’accreditamen-to di singoli eventi o programmi.

Questo documento richiederà certa-mente aggiornamenti e modifiche dopouna prima fase applicativa, sulla basedi possibili criticità ed esigenze che po-tranno manifestarsi e la cui correzioneconsentirà un più efficiente ed efficaceattuazione delle attività ECM.

CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI CREDITIALLE ATTIVITÀ ECM APPROVATO DALLA

COMMISSIONE NAZIONALE PER LAFORMAZIONE CONTINUA

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ARETUSA MEDICA 5/2011

L’assegnazione di crediti ECM può av-venire soltanto in occasione di un processoformativo che sia:

– prodotto da un organizzatore che neabbia titolo (Provider Accreditato);

– realizzato senza che si determinino con-dizioni di conflitto di interesse;

– valutabile attraverso una documentazio-ne specifica e/o con osservazioni in situo ex-post;

– rispondente a precisi requisiti di qualitàrelativamente, in particolare, agli obietti-vi formativi che persegue, ai metodi di-dattici che sono praticati e alle modalitàcon cui si effettua la valutazione.

Il mancato rispetto di tali requisiti annul-la l’iniziativa formativa nella sua valenzaper l’ECM e non permette l’assegnazionedei crediti.

Espone inoltre l’organizzatore alle san-zioni previste dal documento “Requisiti mi-nimi per l’Accreditamento di ProviderECM”.

Pianificazione dell’attività formativaECM

Al fine di una appropriata pianificazio-ne delle attività ECM, devono essere indi-cati nel piano formativo (da presentare en-tro il 31 ottobre di ogni anno) i seguentiaspetti di ogni singolo evento:

a) Data e sede (per la FAD data di inizioe di scadenza del programma FAD)

b) Argomento (titolo)

c) Obiettivi formativi: ogni programmaECM deve prevedere obiettivi formativiespliciti e scritti in modo chiaro e chedevono essere proporzionati alla dura-ta e alle modalità di svolgimento dell’i-niziativa nonché garantiti, per quantoriguarda i contenuti, da un responsabi-

le scientifico di adeguata capacità intermini di conoscenze e competenze

d) Target dell’utenza cui il programmaECM è rivolto indicando anche la ca-pacità (o competenze) che i professio-nisti della Sanità dovranno acquisirenel corso del progetto formativo e chedevono essere aderenti alle specifichesituazioni lavorative e organizzative incui il professionista è coinvolto (unevento può essere indirizzato a diversetipologie di utenti)

e) La metodologia didattico-formativacon cui verrà erogata l’attività ECM

I metodi e le tecniche didattiche utilizza-te in un programma formativo per l’ECMpossono essere diversi. Il loro impatto di-pende molto dall’uso specifico che ne vienefatto nel contesto formativo. È quindi neces-sario che per ogni programma formativoECM vengano adottati metodi didattici che,oltre ad essere funzionali ai processi di ap-prendimento degli adulti, siano comunque:

– coerenti con gli obiettivi proposti;– realizzati con tempi, condizioni struttura-

li e organizzative adeguate ed idoneeattrezzature;

– rivolti ad un numero di partecipantiadeguato alle strutture e procedureutilizzate;

– gestiti da persone competenti del meto-do didattico utilizzato.

■ La Formazione residenziale deve essererealizzata in una sede adeguatamente pre-disposta ed idonea per spazi e strumenti

■ La Formazione a distanza (FAD) includediverse modalità con cui è possibile co-municare con interlocutori localizzati insedi diverse e che possono parteciparein tempi diversi da quelli in cui opera il

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docente/formatore. È possibile una frui-zione individuale o a gruppi dei percor-si formativi e pertanto si distinguono nel-la FAD almeno tre principali tipologie:

• la classe virtuale – che è centrata suldocente che utilizza il tradizionalemetodo di insegnamento frontale,anche se la lezione è trasmessa a di-stanza e a molteplici pubblici non so-lo contemporaneamente ma anchein tempi diversi (materiale durevole);

• l’apprendimento collaborativo in rete– che è centrato sul gruppo dei pari,i quali condividono in rete conoscen-ze, esperienze e competenze;

• l’autoapprendimento integrato da si-stemi di supporto (cartacei, telemati-ci, informativi, etc.) che è centrato sul-l’allievo il quale utilizza materiali du-revoli opportunamente predisposti,seguendo un proprio percorso tem-poralmente (e anche culturalmente)individualizzato, con o senza la gui-da e il supporto di un tutor.

■ La Formazione sul campo (FSC) in cuivengono utilizzati direttamente per l’ap-prendimento i contesti, le occasioni di la-voro e le competenze degli operatoriimpegnati nelle attività assistenziali.Questa modalità di formazione, che in-clude anche la partecipazione ad attivi-tà di ricerca e a commissioni e gruppi dimiglioramento, offre la massima possibi-lità di essere legata alle specifiche esi-genze di sviluppo dei servizi e di mi-glioramento dei processi assistenziali,favorendo l’apprendimento di compe-tenze professionali e di comportamentiorganizzativi.

■ Altre forme di ECM: per completare ilquadro delle modalità attraverso cui unoperatore sanitario può sviluppare ilproprio percorso di formazione conti-nua, è importante riconoscere ancheformalmente le attività di docenza e di

tutoraggio in programmi ECM, la pre-sentazione di relazioni e comunicazioniin consessi scientifici e l’attività scientifi-ca e di ricerca, inclusa la pubblicazionedi lavori scientifici.Rientrano in questo ambito perché sono

indicatori, e anche strumenti, efficaci di cre-scita culturale e, quindi, di apprendimento.

f) Il responsabile scientifico dell’even-to/programma ECM (accludendo ilcurriculum vitae)

È bene ricordare che:

– Il piano formativo deve essere realizza-to dal Provider almeno al 50% deglieventi programmati. Altri eventi potran-no essere aggiunti in corso di anno, peri target di utenza già previsti, in rappor-to ad esigenze formative emergenti(nuove, per carenza di offerta o altro);

– Ogni progetto formativo ECM, a pre-scindere dai metodi e dalle tecniche di-dattiche utilizzate, deve includere obbli-gatoriamente anche una fase di valuta-zione che si articola in 3 momenti:

1. la verifica della effettiva partecipa-zione al processo, da attuare construmenti obiettivi;

2. la valutazione dell’apprendimento in-dividuale, da realizzare con strumen-ti adeguati e in forme coerenti a do-cumentare la acquisita conoscen-za/competenza di almeno il 75% de-gli obiettivi formativi dichiarati (cono-scenze, abilità/capacità operative,metodi e approcci, etc.). (*) Nota 1

(*) Nota 1In caso di valutazione con test a scelta multipladeve essere proposta scelta quadrupla con unasola risposta esatta. Per la FAD che utilizza stru-menti informatici i test a scelta multipla devonoprevedere la variazione casuale ma sistematicadell’ordine dei quesiti e dell’ordine della rispo-sta esatta.

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3. la misura della qualità percepita daipartecipanti, in particolare in meritoalla rilevanza del programma rispet-to ai bisogni formativi e al ruolo pro-fessionale dei partecipanti, la qualitàformativa del programma e dei sin-goli docenti, l’efficacia della forma-zione rispetto agli obiettivi formativi,la qualità dell’organizzazione ed iltempo necessario per svolgere l’atti-vità ed anche l’assenza di conflitto diinteressi percepito dall’utente;

– dato che la formazione continua è unostrumento fondamentale dello sviluppodella organizzazione sanitaria, dellepratiche professionali e della qualitàdell’assistenza, è necessario che i Provi-der siano in grado di mettere in atto pro-cessi di implementazione basati sulla va-lutazione delle attività formative anchein funzione delle valutazioni sopra indi-cate e quindi dell’impatto che i pro-grammi ECM producono sull’utenza cuisono dedicati.

Criteri per l’assegnazione dei creditiECM

Nella Tabella allegata sono indicati icriteri per l’attribuzione dei crediti ECM alprogramma ECM e quindi al professionistadella Sanità che avrà seguito un evento oun programma formativo accreditato edavrà soddisfatto tutti e tre i momenti di valu-tazione sopra indicati.

Al fine di garantire un quadro completoed armonico che permetta di comprenderele diverse possibili modalità di formazio-ne/apprendimento utilizzabili sono stateidentificate le seguenti 10 tipologie:

1. FORMAZIONE RESIDENZIALE (RES)2. CONVEGNI e CONGRESSI3. FORMAZIONE RESIDENZIALE INTE-

RATTIVA (RES)4. TRAINING INDIVIDUALIZZATO (FSC)

5. GRUPPI DI MIGLIORAMENTO O DISTUDIO, COMMISSIONI, COMITATI(FSC)

6. ATTIVITÀ DI RICERCA (FSC)7. AUDIT CLINICO E/O ASSISTENZIALE

(FSC)8. AUTOAPPRENDIMENTO SENZA TU-

TORAGGIO (FAD)9. AUTOAPPRENDIMENTO CON TU-

TORAGGIO (FAD)10. DOCENZA E TUTORING + ALTRO

Ad ognuna delle tipologie identificatecorrispondono specifiche indicazioni per ilcalcolo dei crediti. Va sottolineato, tuttavia,che in alcune circostanze, e soprattutto neiprogetti formativi più impegnativi, le diversetipologie di formazione possono essere in-tegrate tra loro, con alternanza, ad esem-pio, di momenti di formazione residenziale,fasi di autoapprendimento, di ricerca, etc.Alcuni progetti, di fatto, non sono più clas-sificabili come esclusivamente residenziali odi FSC o di FAD e, per questo, si usa il ter-mine blended (sistema “misto”). In questicasi occorre scomporre il progetto nelle va-rie componenti e sommare i crediti attribui-bili a ciascuna.

Per le tipologie di cui ai punti 2 (conve-gni, congressi, simposi, conferenze); 5(gruppi di miglioramento, ecc.); 6 (attivitàdi ricerca); 10 (docenza e tutoring), il nu-mero massimo di crediti acquisibili non puòeccedere, complessivamente, il 60% delmonte crediti triennale ottenibile da un sin-golo operatore sanitario (n. 90 crediti for-mativi su 150).

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BUSTINE DI STORIA DELLA MEDICINALA MEDICINA MILITARE

28 LA PAGINA LETTERARIA

DI ANDREA PICCOLO

ARETUSA MEDICA 5/2011

Gli storici dell’epoca tacciono di un qua-lunque servizio bene stabilito per il soccorsodei malati e dei feriti in combattimento. Nellaquasi totalità delle storie di guerra, l’assisten-za ai feriti viene riferita come espletata daicompagni del comandante.

Giulio Cesare nel De Bello Gallico diceche, dopo le grandi battaglie, gli infermi si ri-coveravano presso i privati, i quali venivanorimborsati delle spese sostenute, mentre i gran-di capitani avevano un medico personalechiamato “servus medicus”.

Augusto, dopo la battaglia di Azio, arruo-lò dei medici militari inquadrandoli nelle varieunità dell’esercito. Si ebbero quindi “medicilegionis”, ripartiti uno per coorte, ad eccezio-ne della prima che ne aveva due (“medicuscohortis”). Avevano un medico ciascuna dellecoorti pretoriane, urbane, le “alae equitum”,le coorti ausiliari, i reparti volontari e gli“equites singulares”. Tra essi non esisteva nes-suna gerarchia, ma dipendevano tutti dal“praefectus castrensis” e da un medico capoche poteva essere il medico dell’imperatore.

Nell’inquadramento generale erano consi-derati “pricipales” (sottufficiali) ma non pote-vano essere combattenti e perciò non passa-vano mai nel rango degli ufficiali.

Il medico militare di servizio aveva con sébuste di ferri e scatole di medicinali; la sua uni-forme era simile a quella dei soldati: tunica dilana fin sopra il ginocchio, farsetto di cuoio ri-coperto di metallo con doppia lorica e colla-re, brache alle cosce, calzari ai piedi e congrosse suole chiodate, fissate al polpacciocon corregge di cuoio; elmo coprinuca, cortae larga spada.

L’assistenza si faceva sul campo, o all’a-perto, o sotto le tende. Per le cure prolungateci si serviva del “valetudinarium in castris”, ca-pace di contenere fino a duecento malati, eche era sotto la sorveglianza del “praefectuscastrensis”, e che aveva alle sue dipendenzei “capsarii” (infermieri-guardarobieri), i “fric-tores” (massaggiatori) e gli “unguentarii”; ilservizio farmaceutico era disimpegnato dai“curatores operis armarii”.

Di recente è stato scoperto un grandeospedale militare in Germania, a Xanten, ap-partenente all’antico accampamento di Vete-ra. Esso è costituito da un fabbricato quadra-to, con cortile centrale, le cui ali sono lunghe83 metri. Le stanze per i malati, capaci di treletti ciascuna, occupavano le ali sud, est,ovest, con altri ambienti per i medici, gli infer-mieri ed i medicinali. L’ala settentrionale, conal centro una grande aula basilicale, era adi-bita ai servizi. L’orientamento del fabbricato,e la disposizione degli ambienti nei riguardidell’igiene e del servizio, corrispondono anorme in uso, anche negli ospedali moderni.

E terminerei dicendo che i Romani chia-mavano l’ospedale, come mi è capitato qual-che altra volta di dire, “domus hospitalis”, ca-sa dell’ospite, dove il medico va per “curare”,per suggerire e consigliare una terapia, e do-ve il malato va per “essere curato”; e la “The-rapeia”, letteralmente si traduce, in italiano,con il termine “cura, servitù, assistenza specieai malati” (cfr. il dizionario greco di F.Schenkl ed F. Brunetti), così come è inciso sul-lo stemma della Croce Rossa Internazionale:“Vitam ut fratribus servaret”.

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NOTA DI REDAZIONE

Si premette che non è costume di questoOrdine né di Aretusa Medica censurare leopinioni dei colleghi, per cui, quando è per-venuta la lettera di Francesco Carracchia, èstata pubblicata, come si è fatto in tante al-tre occasioni.

Ciò non vuol dire che la redazione èd’accordo con le tesi esposte dall’autore,né tanto meno la pubblicazione è da inten-dersi come un imprimatur da parte della ri-vista o dell’Ordine. Quindi l’autore rispon-de in prima persona delle tesi sostenute,con cui, in verità, non siamo d’accordo, mapossono rappresentare uno spunto per sen-tire il punto di vista di altri colleghi.

Invitiamo i dentisti a inviarci i loro conci-si contributi sull’argomento trattato (lo spa-zio sulla rivista è limitato), favorevoli o con-trari che siano, in modo che, chi si sente ti-rato in ballo in modo poco lusinghiero, ab-bia possibilità di replica.

Ho letto con attenzione ed interesse l'opi-nione che il collega Francesco Carracchia haespresso su questo giornale(n°4/2011) e purcomprendendone lo spirito non riesco a tro-varmi d'accordo sulle sue conclusioni (le trovoinvero inaccettabili). Certo la sua premessa ècondivisibile; la deriva eccessivamente com-merciale che la nostra professione sta assu-mendo è rischiosa per noi e per i pazienti, se

avviene a scapito di qualità, umanità e servizi.Non può non allarmare l'apparizione di

telepromozioni e cartellonistica stradale di“ipermercati dentali” (Dental coop,Vitaldent,Etc) dove giovani alle prime armi vengonostipendiati e mandati allo sbaraglio, spac-ciandoli per esperti; di convenzioni a tarifferidicole, di assicurazioni o altri enti che vei-colano flussi di pazienti alla sola ricerca delmiglior prezzo; di vetrine sulla strada con of-ferte del tipo “visita e radiografia panorami-ca gratuita” (a Rimini). E' capitato a me per-sonalmente di comprare una camicia e rice-vere insieme allo scontrino un coupon peruno sbiancamento a prezzo stracciato(50%) presso uno studio di Roma. Tutto que-sto è allarmante!

Capisco bene l'amarezza di chi ha vissu-to gli anni d'oro di questa professione e si ve-de davanti questo scenario, fatto anche di cri-si economica generalizzata e di viaggi dellasperanza verso est Europa o chissà dove.Considerando il divario di prezzi tra nord esud si potrebbe promuovere il turismo odon-toiatrico verso la Sicilia!

Ma sono molto più preoccupato per i gio-vani che si trovano ad affrontare questa real-tà con la preparazione incompleta fornita dalnostro sistema universitario, un mercato satu-ro, degli investimenti iniziali esageratamentecospicui (che ci sia la crisi gli operatori delsettore sembra non se ne siano accorti) e del-le spese di gestione mensili altissime.

Le loro aspettative (come quelli di parentied amici) di arricchimento facile si scontre-ranno con una realtà spesso diversa.

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A PROPOSITO DISOLITUDINE PROFESSIONALE

DI UGO MACCA

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Oltretutto saranno considerati “ladri edevasori” ( anche se le nostre spese sono de-ducibili e quindi le fatture a noi le chiedono adifferenza di tante altre categorie).

I neolaureati scontano spesso le colpe dei“padri”(ricordate film tipo “Yuppies”, i margi-ni di guadagno altissimi degli anni '80,'90 ,ilcosto del lavoro e in generale le spese di ge-stione bassissime e le tasse non pagate, lenorme igieniche sconosciute) forse anche daquesto dipende essere considerati “banda diprofittatori”.

Oggi è un'altra storia, e va analizzata.Ritengo anacronistico il confronto/scontro

medici-odontoiatri evocato dal dr.Carracchia;oggi le due figure sono assolutamente equi-parate. È pericoloso e sbagliato ritenere chei problemi dell'odontoiatria nascano dallacreazione di una figura professionale autono-ma e qualificata, presente in tutto il mondo,che solo in Italia non esisteva fino a poco piùdi 20 anni fa.

Ricordiamo come prima dell'istituzionedella facoltà di odontoiatria si potesse eserci-tare senza neanche aver dato l'esame di cli-nica odontoiatrica (tra l'altro consideratacomplementare tra le più semplici); oggi si di-venta dentisti dopo 6 anni di studi suddivisi tramaterie mediche e materie specialistiche.

Non mi sembra un passo indietro, anzi! Ol-tretutto il numero chiuso ha parzialmente cal-mierato il mercato, comunque in esubero.

I problemi della categoria sono altri, credosiano anche i problemi della società: marketingpiù importante del prodotto, concorrenza fra-tricida con prezzi e qualità al ribasso, valorideontologici dimenticati, successo non semprecorrelato a merito ed impegno, ……ed anche“ignoranza ed arroganza”.

Io personalmente sono odontoiatra dal1988, ho fatto il mio percorso di formazione(non è questa la sede per descriverlo ed es-sere autoreferenziali) ed ho scelto di essereuno specialista e di lavorare in team con altricolleghi specialisti in qualche “zia”(ortodon-zia, endodonzia, pedodonzia, etc..come ilcollega li definisce).

E qui il disaccordo è profondo.

1- Specializzarsi ed associarsi in studi multi-plidisciplinari è solo un mezzo per fornire mi-gliori prestazioni, garantendo conoscenzesempre approfondite ed aggiornate. Succedein tutte le altre branche della medicina, adesempio in ortopedia: da paziente io mi ri-volgo allo specialista della spalla o del gi-nocchio o del “piede piatto”. 2- Criticando i servizi che oggi si possonofornire come bancomat, carta di credito, o fi-nanziamenti agevolati significa confondere ilmarketing con un servizio che agevola i pa-zienti, tra l'altro con costi a nostro carico.3- Avere uno staff affiatato di assistenti, igie-niste e segretarie valide ed efficienti è un“plus” enorme per il paziente perché è benassistito e di certo non toglie umanità allo stu-dio. I rapporti tra odontoiatra e paziente re-stano diretti e cordiali secondo le predisposi-zioni personali. È come pensare che il prima-rio di un reparto ospedaliero che si avvale diaiuti ed infermieri responsabilizzati perda ilrapporto diretto e umano col paziente. 4- Parlare di “percorso ad ostacoli” e di “mo-struosa macchina da quattrini” mostra una vi-sione prevenuta e poco chiara della realtà.Guadagna molto di più chi lavora con unasola assistente che risponde anche al telefonosenza togliersi i guanti.5- Per ultimo, la “solitudine”. È vero, esiste! Ildentista è stato abituato a coltivare il proprioorticello, a pensare solo al proprio successopersonale, guardando i colleghi come con-correnti. Ma in passato c'era “pappa” per tut-ti e si poteva fare: ora è giunto il momento diaprire gli occhi e cambiare il modo di consi-derare le cose. È ora di diventare categoria,di sentirci categoria. Non guardarci più in ca-gnesco, come sfidanti pronti a parlar male l'u-no dell'altro pur di soffiarci un paziente.

La solitudine si combatte partecipandoalle riunioni, ai corsi di aggiornamento,

confrontandosi con i colleghi,facendo attività sindacale

e anche condividendo un aperitivo.Con i colleghi e non “contro”.

ARETUSA MEDICA 5/201130 L’OPINIONE

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Omonimia (dal greco omoios “stesso, mede-simo” e onoma “nome”) in semantica indica unfenomeno per cui una stessa forma ortograficae fonologica esprime più significati. Ad esem-pio, in italiano le parole vite (plurale di vita) e vi-te (pianta) sono sia omofone (si pronunciano al-lo stesso modo) e omografe (si scrivono allostesso modo), quindi si dicono omonime.

Il campo in cui l’omonimia ha i suoi aspettipiù peculiari è quello dell’onomastica e questofenomeno si verifica nel momento in cui più og-getti, persone, animali o località presentano lostesso nome identificativo per cui non possonoessere distinti sulla base dello stesso nome.

Ma perché questa premessa?Spesso mi è capitato di parlare con dei col-

leghi e qualche volta si è accennato ad “AretusaMedica”, la rivista che pubblica il nostro OrdineProfessionale e allora puntuale si è ripetuta ladomanda: “Ma allora sei tu quello che scrive sulnostro giornale…?. “Ma devi trovare una manie-ra per farti riconoscere, magari aggiungendol’anno di nascita, o inserendo – medico di Me-dicina generale –”. Qualcuno poi si è lasciatoandare ad ipotesi più fantasiose e irriverenti chetralascio per amore di pace. Mentre io pensavo,a denti stretti, alla benedetta omonimia con l’a-mico collega chirurgo.

Sì, è vero, qualcosa devo fare, lo devo so-prattutto ai miei “venticinque lettori” (che impu-denza andare a scomodare addirittura il Man-zoni), miei amici, ma il rapporto che mi lega atutti loro, indirettamente, si capisce, è impronta-to a cordialità e modestia oltre all’ironia che mipermette certamente di giudicarmi più severa-mente degli altri, e nel frattempo, di non pren-dermi mai estremamente sul serio.

Nè l’omonimo collega ha, in vero, mai fattoqualcosa per togliersi di dosso questo carico ole responsabilità di quanto scritto. Responsabi-lità che certamente non voglio affibbiargli, per

carità. Devo trovare la maniera di differenziar-mi! Coraggiosamente scelgo, di volta in volta,di trattare temi di portata universale che po-trebbero porre interrogativi anche al lettore piùdistratto.

Ma qualcuno ha mai pensato che, quan-do io scrivo, questo possa essere un lavoroeccezionale?

Non è certamente questa la pretesa, né al-l’inizio, né tanto meno alla fine di quelli che,pomposamente, io chiamo i miei articoli. Non èdifficile riconoscerlo.

Quella che invece è pretesa con forza è ladignità di un compito portato a termine fra lasorpresa di tutti.

Scritti inutili, forse, che dureranno, nella me-moria di chi abbia la ventura di leggerli, lo spa-zio ed il tempo d’un battito d’ali di una farfala,ma che nelle mie speranze potrebbero rappre-sentare un successo più abbondante di quantoprevisto o desiderato.

Sono confortato dal fatto che spesso mi ècapitato di leggere libri, per così dire, poco in-teressanti, ma nei quali ho comunque trovatoqualcosa da apprendere, al punto che, alla finedella lettura, mi è rimasto sovente il dubbio che,più che il libro, fossi fatto male io. Non preten-do, quindi, quando scrivo, di colmare lacune,poiché già lo scritto può aprirne di altre ed inqueste ho provato a dare i miei pareri più o me-no illuminati, più o meno condivisi.

Ovviamente, neanche a dirlo, non auguro anessuno dei miei “venticinque lettori” di provarele mie stesse sensazioni.

Forse dovrei ringraziarli e, come nelle miglio-ri tradizioni, questo andrebbe fatto alla fine, dalmomento che si ringrazia qualcuno solo dopoaver chiesto o proposto qualcosa, ma con empa-tica ipocrisia, ringrazio prima quanti abbiano lavoglia o la ventura di sopportarmi dal momentoche ritengo non sia facile avere tanta pazienza

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L’OMONIMIALO DEVO AI MIEI AMICI

DI ENZO BOSCO - MMG

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quanta ne occorre quando, forse, io stesso, nonne avrei abbastanza per fare altrettanto. Ognigiorno mi sottopongo, in maniera maniacale, algiudizio di un tribunale. Quello di me stesso! Cre-detemi, è il più temibile perché, nel giudicarmi, ra-ramente, al contrario di come si dovrebbe, purcome sarebbe opportuno, mi assolvo, nonostantele prove. Condannarmi, con o senza prove, è cer-tamente più facile.

E così, uno degli impegni più onerosi consistenel cercare di trovarmi costantemente d’accordocon me stesso, perché, forse per fortuna, sempredi più, mi accorgo che le cose che non riesco acapire sono molte di più di quelle che mi illudo diaver capito.

Naturalmente iniziando da me stesso.Allora il primo ringraziamento lo devo fare

proprio a me stesso. Ma per cosa? Per credere,di volta in volta, in un sogno ed avere la pazien-za e la tenacia per supportarlo.

Mia moglie e le mie figlie più che pazientisono tolleranti. Mi lasciano fare, quasi disinte-ressandosi, pensando che nulla possono se ten-to di farmi male da solo.

Non voglio, quindi, né posso chiedere aiutoad alcuno. Me ne assumo per intero le responsa-bilità. Prima della lettura di un mio scritto, ringra-zio gli amici, i quali, in quanto tali, devono dimo-strare una notevole dose di tolleranza unità all’a-micalità di cui mi fanno dono e che io mi onorodi possedere.

Dai ringraziamenti non vanno esclusi, natu-ralmente, anche coloro che amano storcere il mu-so ogni volta che sono costretti ad ascoltare,quelli che non credono nell’esistenza di verità, fi-guriamoci, poi, quelle da me proposte, gli scetti-ci insomma e i dogmatici perché, invece, pensa-no che tutte le verità siano contenute nei lorodogmi così come gli ubriachi che pensano chetutto si svolga nella bottiglia al loro fianco. Que-sti ultimi, insieme alle due precedenti categorie,hanno davvero risolto tutti i loro problemi?

Ma ancora di più, devo ringraziare gli scet-tici curiosi, che naturalmente apprezzo di piùperché almeno mantengono la speranza, ricer-cano continuamente la verità ed i loro quesiti re-stano irrisolti. Non è un mio problema, ma se nepuò parlare.

Amo il silenzio e l’ascolto che ad esso neconsegue. Amo la sintesi. L’uno non è mai consi-derato una “diminutio”, l’altro mi trova con un at-teggiamento da spugna che assorbe. Della sin-tesi ho letto, fra l’altro, che è degli intelligenti edei sapienti ma ho paura ad andare oltre pernon rovinare tutto.

Sono certo di non avere la capacità di ca-pire fino in fondo le tematiche che alternativa-mente propongo o ascolto, ma sono altresì feli-ce, sia nell’uno che nell’altro caso, della miacontentezza per quanto ha riguardato la miaapprossimazione o il mio relativismo in ognisforzo compiuto perché mio e soltanto mio.

Da qualche anno ho la pretesa di fare miaun’affermazione di un famoso psichiatra di “de-stra” – nel 1978 era ancora possibile fare questedistinzioni ora desuete –. “Studiate, cari ragazzi,studiate”, ci diceva, “perché quando verranno icomunisti (sic!), tutto potranno togliervi trannequello che avete costruito nelle vostre teste”.

E allora ripeto “Nessuno potrà togliermi ciòche conservo nella mia testa, nei miei pensieri,nei miei sentimenti di uomo libero”. Per non fartorto a nessuno, o almeno per rendere giustiziaai comunisti, quei pochi rimasti, invero, non èche gli altri non ci stiano provando.

Però quest’argomento ci porterebbe lontano.Per scelta ho deciso di non occuparmi di po-

litica, ma ad entrambe le fazioni – ma davveroesiste ancora questa discriminante – direi para-frasando Aldo Moro: “Non fate nulla! Nulla. E seproprio non ce la fate a non fare niente, almenofate pochissimo” dal momento che, aggiungereiio, non avete proprio idea di cosa c… fare.

Ho da tempo maturato un concetto che im-porrei già ai ragazzi di scuola media.

La via da seguire è quella di Talete “Cono-sci te stesso”.

Perseguire la famosa iscrizione esposta sulfrontone del tempio di Delfi, imparare a capireed a distinguere la differenza e il diverso valoredi due strade per poi sceglierne una, non tantola vita dei sensi che ci obbliga a errare nelle te-nebre, ma quella della curiosità, della ricerca,che ci indirizza verso la luce, una conoscenzaaltrimenti non raggiungibile.

Senza avere la supponenza né la frontatez-za di dire che ho risolto i miei problemi, ho sco-perto che avere torto non è sempre un risultatonegativo giacché così mi sono reso conto diaver lasciato indietro non una sconfitta irrime-diabile bensì un errore a cui ero legato prece-dentemente.

Ho capito infine, fra le molte che non sospiegarmi, una cosa: che essere corretti paga,sempre. Ed infine che ad un cattivo raccontodella realtà non devo essere entusiasta contrap-ponendomi, ma concedermi il diritto al dubbioche mi deve accompagnare costantemente e,da uomo libero, il diritto a difendere con forzala possibilità di contraddirmi.

ARETUSA MEDICA 5/201132 L’OPINIONE