ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3....

28
4. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazione a risposta scritta: Grillo ........................................... 4-00108 359 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta in Commissione: Bratti ........................................... 5-00058 362 Economia e finanze. Interrogazione a risposta orale: Arlotti ......................................... 3-00010 364 Giustizia. Interrogazione a risposta scritta: Fucci ........................................... 4-00107 365 PAG. Infrastrutture e trasporti. Interrogazione a risposta orale: Arlotti ......................................... 3-00012 366 Interrogazione a risposta in Commissione: Iannuzzi Tino ............................ 5-00059 367 Interrogazione a risposta scritta: Meta ............................................ 4-00101 369 Istruzione, università e ricerca. Interrogazioni a risposta scritta: D’Ottavio ..................................... 4-00102 369 Mattiello ..................................... 4-00109 369 Lavoro e politiche sociali. Interrogazione a risposta orale: Zappulla ...................................... 3-00011 370 Atti Parlamentari 357 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 26 MARZO 2013 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

Transcript of ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3....

Page 1: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

4. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

PAG.

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazione a risposta scritta:

Grillo ........................................... 4-00108 359

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Bratti ........................................... 5-00058 362

Economia e finanze.

Interrogazione a risposta orale:

Arlotti ......................................... 3-00010 364

Giustizia.

Interrogazione a risposta scritta:

Fucci ........................................... 4-00107 365

PAG.

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazione a risposta orale:

Arlotti ......................................... 3-00012 366

Interrogazione a risposta in Commissione:

Iannuzzi Tino ............................ 5-00059 367

Interrogazione a risposta scritta:

Meta ............................................ 4-00101 369

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazioni a risposta scritta:

D’Ottavio ..................................... 4-00102 369

Mattiello ..................................... 4-00109 369

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta orale:

Zappulla ...................................... 3-00011 370

Atti Parlamentari — 357 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

Page 2: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

PAG.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Boccuzzi ..................................... 5-00060 371

Interrogazioni a risposta scritta:

Miotto ......................................... 4-00103 371

Carella ........................................ 4-00106 372

Politiche agricole, alimentari e forestali.

Interrogazioni a risposta scritta:

Melilla ......................................... 4-00100 374

Dal Moro .................................... 4-00105 374

Salute.

Interpellanza:

Ricciatti ...................................... 2-00013 375

PAG.

Interrogazione a risposta orale:

Binetti ......................................... 3-00009 377

Interrogazione a risposta scritta:

Miotto ......................................... 4-00104 378

Sviluppo economico.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Ghizzoni ..................................... 5-00057 379

Apposizione di firme a mozioni ............. 382

Pubblicazione di un testo riformulato, ap-posizione di firme e modifica ordinedei firmatari ............................................ 382

Mozione:

Baretta ........................................ 1-00006 382

Atti Parlamentari — 358 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 3: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta scritta:

GRILLO. — Al Presidente del Consigliodei ministri. — Per sapere – premesso che:

a seguito delle notizie di stampacartacea e ai servizi di telegiornali regio-nali e nazionali, si apprende dell’intensaattività parossistica verificatasi nei giorniscorsi sul vulcano Etna;

la violenta eruzione, così come de-scritta da alcuni organi di stampa, tra cuiil « Corriere del Mezzogiorno », da « Live-sicilia.it », dall’agenzia di stampa « Agi »,prodottasi nel cratere siciliano è avvenutaa partire da sabato sera 16 marzo 2013,letteralmente sommergendo di sabbia vul-canica i paesi etnei del versante orientale,che adesso si trovano alle prese con l’en-nesima « emergenza cenere »;

anche il dipartimento regionale dellaSicilia dell’Istituto nazionale di geofisica evulcanologia (INGV) ha dato ampio risaltoalla pericolosità dell’evento;

infatti dalla relazione che si puòleggere sullo stesso sito dell’Ingv risultache la grande fontana di lava del nuovocratere di sud-est, durante la manifesta-zione effusiva del 16 marzo 2013, haprodotto l’ottavo episodio di attività pa-rossistica nell’arco di meno di quattrosettimane, dopo un intervallo di calma didieci giorni;

questo evento, secondo la relazionedell’istituto, è « uno dei più violenti nel-l’attuale serie di parossismi »; è stato pre-ceduto da una lunga fase di « preludio »,inteso come attività stromboliana. Que-st’ultima è caratterizzata da espulsione,con cadenza spesso ritmica, di brandelli dimagma incandescente (bombe, lapilli eceneri) ad altezze da pochi fino a centinaia

di metri, o anche alcuni chilometri. A quelpunto cenere e lapilli, sospinti lateral-mente dai venti dominanti formano unaspecie di ombrello dal quale iniziano acadere depositandosi a terra;

questa volta la quantità di scorieemesse dal « pit crater » di sud-est è stataparticolarmente ingente e per i sindaci laconta dei danni è quanto mai amara;

tra i centri più colpiti, occorre men-zionare Zafferana etnea, insieme al trian-golo di territorio che ha ai suoi verticiSanta Venerina, Acireale e le cittadine diGiarre e Riposto. In media si calcola che,a Zafferana, la densità di materiale piro-clastico versatosi ammonta a circa 12chilogrammi al metro quadro, contro gli800 grammi della scorsa volta;

già dieci giorni prima, tra il 5 e il 6marzo, l’attività di espulsione di ceneriaveva interessato lo stesso territorio. El’attività parossistica era continuata conun progressione sempre minore all’internodella voragine del cratere fino al quasitotale silenzio dello scorso 14 marzo. Nelpomeriggio del 15 invece, i sismografihanno iniziato a registrare « numerosi se-gnali di attività esplosiva », e si è osservatoun « aumento dell’ampiezza del tremorevulcanico, continuato in maniera gra-duale », fino a raggiungere le esplosionidella notte del 16 marzo, con annessitrabocchi frequenti di lava, e « fontane altefino a 2 chilometri sopra l’orlo craterico ».A quel punto gli agenti atmosferici hannocontribuito a sospingere le ceneri sulleabitazioni dei centri sul lato est del vul-cano;

nella città di Zafferana, secondo ledichiarazioni del sindaco Alfio Russo, rac-colte dal Corriere del Mezzogiorno, « lacomunità è in ginocchio e ci vorrannoalmeno due mesi per riportare la situa-zione alla normalità ». Dall’esperienza delprimo cittadino del comune etneo si ricavapure che tra le ultime « trenta emergenzedi sabbia vulcanica degli ultimi anni, que-sta rappresenta un evento eccezionale »; sicalcola che lo spessore del deposito dilapilli scoriacei abbia raggiunto in codesto

Atti Parlamentari — 359 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 4: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

comune « circa 10 centimetri », e moltiframmenti avevano un diametro « fra i 5 e8 centimetri », fino a 10, che hanno de-terminato anche danni a numerose auto-vetture. Fino al pomeriggio del 17 marzo,a fasi alterne, l’attività esplosiva è conti-nuata; l’amministrazione comunale ha di-ramato un comunicato con il quale hasancito la chiusura dei plessi scolastici delcentro urbano e delle frazioni per duegiorni, 18 e 19 marzo, « al fine di consen-tirne la pulizia, riscontrare eventuali dannie prevenire potenziali pericoli per la via-bilità e (...) l’incolumità » delle persone incaso di pioggia. È stato chiesto l’aiuto dellaProtezione civile e, sebbene nei primigiorni si è avuto scarso riscontro, Russo hariconosciuto che negli ultimi giorni l’im-pegno della direzione regionale del dipar-timento di protezione civile è stato avviato« con forza »;

sempre il comune di Zafferana hainoltrato alle istituzioni regionali e statalila richiesta dello stato di calamità poiché,« a causa delle eccezionali proporzionidell’evento calamitoso, non è in condizionidi fronteggiare, questa volta, detta emer-genza con proprie risorse, uomini e mezzi,né di assicurare il giusto ristoro al gra-vissimo pregiudizio sofferto dalla popola-zione » per la « riparazione dei veicoli »,nonché per « gli ingenti costi occorrentiper la pulizia dei tetti e delle grondaie »;un’altra conseguenza negativa sul paeseetneo è quella relativa ai « danni incalco-labili al turismo ed allo sviluppo econo-mico » di Zafferana, denominata « Centroturistico estivo ed invernale per l’Etna »;

a Santa Venerina, città più voltecolpita in passato da eventi tellurici, l’am-ministrazione comunale ha diramato l’en-nesimo comunicato con cui invita i citta-dini a tenersi al chiuso nelle abitazioni e,laddove necessario, a circolare a moderatavelocità « al fine di evitare il sollevamentodi sabbie e polveri sottili »; ha disposto lachiusura degli istituti scolastici per unpaio di giorni e degli stessi cimiteri;

nel paese di Acireale, ha dichiaratonegli scorsi giorni il sindaco di Acireale

Nino Garozzo alla stampa, mentre ruspe ebobcat lavoravano senza sosta per ripulirele strade, « i residenti hanno dovuto rim-boccarsi le maniche e cavarsela da soli,ammucchiando i sacchi con la cenerelungo i marciapiedi e liberando le gron-daie prima dell’arrivo delle piogge ». Ri-volgendo anche un rimprovero alle istitu-zioni regionali e statali per « l’imbaraz-zante assenza, anche solo di conforto »;dal portale internet del comune di Acirealesi ricava un comunicato stampa dal saporeamaro. In cui si legge che « a seguito dellacopiosa caduta di cenere e lapilli vulcanici(...) tra le frazioni di S.M. Ammalati,Guardia, Mangano, S. Giovanni Bosco,Pozzillo, Stazzo, S. Tecla, si è tenuta unariunione » con i maggiori responsabili isti-tuzionali del settore di protezione civile. E,dopo una ricognizione dei danni, oltre allarichiesta dello « stato di calamità, sonostati assunti alcuni provvedimenti imme-diati »; l’apertura delle scuole delle sumenzionate frazioni acesi è stata resapossibile grazie all’intervento dei volontari.E ancora oggi è in atto la raccolta deisacchetti di cenere, attività che si pro-trarrà fino al prossimo 3 aprile. Il comuneha iniziato ad intervenire « secondoquanto previsto dal Piano di protezionecivile, a partire dal centro delle frazioni,fino ad allargarsi sui perimetri stradali »;

anche a Giarre la situazione non èmigliore. È iniziata la pulizia delle arterieviarie, tra polemiche tra le fazioni politi-che per presunti « ritardi e rimbalzi re-sponsabilità tra enti locali » comunali, pro-vinciali e regionali; la situazione è taleinfatti che alla prossima seduta del con-siglio comunale è stato aggiunto un puntointegrativo che ha come obiettivo la « riap-provazione della delibera consiliare » giàemanata qualche settimana fa per unevento simile, in modo da disporre delladichiarazione dello stato di emergenza e di« somme per iniziative necessarie in con-seguenza dell’intensa e ricorrente attivitàvulcanica » sulla zona;

tutti i comuni su citati, del resto,hanno invitato i propri cittadini ad ar-marsi di buona volontà per porsi a dispo-

Atti Parlamentari — 360 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 5: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

sizione e coadiuvare le istituzioni nellaraccolta delle ceneri e disporle in appositisacchetti;

i comuni sono impossibilitati ad in-tervenire economicamente per non sforareil patto di stabilità, così come dai lororappresentanti dichiarato ai vari tavoli dicoordinamento dell’attività di intervento;

anche il prefetto di Catania si èattivato per convocare nei giorni scorsi untavolo straordinario, promettendo che sisarebbe rivolto direttamente alle istitu-zioni regionali;

la sera del 20 marzo 2013, infatti, siè riunito il vertice per l’emergenza ceneredell’etneo, convocato dal Presidente dellaregione. Sotto la coordinazione dell’asses-sore regionale Nicolò Marino e la parte-cipazione dei dirigenti generali regionalidella protezione civile e del dipartimentodi acqua e rifiuti, oltre al commissariodella provincia catanese, dall’incontro èscaturito l’impegno del dipartimento re-gionale della protezione civile a proporrealla giunta del presidente Crocetta la di-chiarazione dello stato di calamità e diavanzare al Governo nazionale la dichia-razione dello stato di emergenza per icomuni che hanno subìto i danni. Saràdefinito, inoltre, un piano di interventi delsistema di protezione civile, « da attuare inmodo automatico e strutturato per affron-tare tempestivamente ed efficacemente unfenomeno che ormai si ripete con unafrequenza sempre crescente, che contem-pli una dotazione di mezzi ed attrezza-ture »;

lo stato d’emergenza è necessitato,secondo quanto risulta da fonti di stampache hanno ripreso il dibattito dei varitavoli istituzionali e la relazione dell’Isti-tuto nazionale di geofisica e vulcanologia,è necessitato dal fatto che l’intensa attivitàesplosiva del vulcano Etna avrebbe colpitooltre tutto in maniera grave le colture, inparticolare delle zone intorno al comunedi Zafferana etnea;

gli agricoltori della zona ricadentenel comune di Zafferana etnea e di quelli

limitrofi, che in passato si erano costituitiin una cooperativa agricola, hanno dira-mato un comunicato in cui specificano idanni subiti dalle attività produttive. Inparticolare, secondo la cooperativa « Zau-fanah », « l’evento del 16 marzo è statoquello più violento verificatosi negli ultimisessant’anni, sia per il quantitativo dilapilli che per le dimensioni »; se nelcentro urbano sono ricaduti tra gli 11 e i12 chilogrammi di sabbia e cenere vulca-nica, invece « nella zona montana coltivataa frutteti, e distante dal cratere di sud-estsolamente 5 chilometri », la densità dimateriale piroclastico ammonta a circa« 30 chilogrammi al metro quadrato ». Ciòha provocato negli alberi da frutto, comei meli, « rotture e fessurazioni alle brancheprimarie, secondarie e terziarie e sullegemme a frutto ». Le conseguenze si ri-verbereranno non solo sulla mancata pro-duzione fruttifera dell’annata in corso, ma« anche su quelle successive »;

gli agricoltori dell’est etneo ribadi-scono che « gli eventi vulcanici degli ultimitre anni, per il loro susseguirsi con ca-denza e periodicità spesso ravvicinata, as-sumono carattere di continuità e non dieccezionalità ». Tanto da rendere non piùprocrastinabile « l’adozione di provvedi-menti anche di natura legislativa per do-tare la Protezione civile e i comuni distrumenti e mezzi idonei a fronteggiarel’emergenza »;

si tratta, invero, di una circostanza digravissima crisi in un’area determinata delterritorio, che deve essere fronteggiata conmezzi e poteri straordinari. E, così comeprevisto dalla legge n. 225 del 1992, lostato di emergenza è finalizzato a consen-tire l’adozione dei provvedimenti straordi-nari idonei al suo superamento (e all’avviodella ripresa) –:

se non ritenga di dover adoperarsiper approntare un adeguato piano di aiutiin termini di mezzi, risorse umane edeconomiche;

se non ritenga di disporre l’imme-diata convocazione del Consiglio dei mi-nistri per approvare la dichiarazione dello

Atti Parlamentari — 361 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 6: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

stato di emergenza non appena giunga larichiesta da parte della regione siciliana;

se non ritenga opportuno assumereiniziative dirette a consentire ai comunisopra menzionati lo sforamento del pattodi stabilità, proprio al fine di tutelare lasalute pubblica e la circolazione piena dipersone, mezzi e merci. (4-00108)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta in Commissione:

BRATTI, MARIANI e FERRANTI. — AlMinistro dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare. — Per sapere –premesso che:

ad esito del controllo effettuato indate 5-6-7 marzo 2013 presso lo stabili-mento ILVA in Taranto, finalizzato allaverifica dello stato di attuazione degliinterventi strutturali e gestionali previstidal decreto di riesame prot. DVADEC-2012-547 del 26 ottobre 2012, facendoseguito alla precedente comunicazioneISPRA prot. 11587 in data 12 marzo 2013,nella successiva comunicazione ISPRA harilevato che:

l’ammodernamento del sistema dicarico scarico materiali trasportati viamare, collocato presso gli impianti marit-timi, a parere del gestore risulta comple-tato (prescrizione 5). Il sistema attuale èper taluni scaricatori tuttora a benna, edè stato automatizzato asservendo il movi-mento del sistema ad una « logica » checomanda, senza possibilità di interventodegli operatori, spostamenti laterali e al-tezze di carico e scarico. Durante il so-pralluogo, effettuato presso il secondosporgente DM3 e DM2, si è constatato cheil sistema opera senza pendolamenti visi-bili, con una costante ripetizione delleoperazioni, senza errate aperture/chiusuredelle benne e con la contestuale bagnaturadella tramoggia di scarico ai nastri;

gli interventi di chiusura dei nastrie cadute di materiali sfusi (prescrizione 6)risultano, come noto, non completati entroil 27 gennaio 2013; ILVA con nota DIR257/12 del 17 dicembre 2012 ha richiestomodifica dell’atto autorizzativo e con DIR19/2013 del 21 gennaio 2013 ha trasmessoil nuovo crono programma, prevedendol’ultimazione di circa il 90 per cento degliadeguamenti entro fine 2014 e il comple-tamento entro il 2015; come desumibile dadetto nuovo crono-programma, trattasi diinterventi tecnici molto articolati neltempo, i cui lavori di esecuzione risultanoalla data del sopralluogo sostanzialmentenelle fasi di avvio (emissione di richieste diacquisto, emissione di ordini, attivazionedi cantieri) e solo in pochi casi completati;

la nuova rete idranti per la bagna-tura dei cumuli (prescrizione 11 indicatatra le misure gestionali da attuare subito)risulta ad oggi non realizzata; ILVA haemesso specifico ordine di acquisto conprevisione di completamento entro feb-braio 2014; i soli lavori eseguiti in rela-zione alla rete idrica sono preliminari eriguardano i sondaggi per la caratterizza-zione degli scavi, e non è risultato visibilenei parchi alcun componente ovvero alcuntratto di scavo ai fini della realizzazionedella rete idrica;

la nebulizzazione di acqua me-diante apposite macchine (fog-cannon) perla riduzione delle particelle di polverisospese generate dalla movimentazione estoccaggio dei materiali nei parchi pri-mari, OMO, Coke Nord e GRF (prescri-zione 12 indicata tra le misure gestionalida attuare subito) risulta al momento nonattiva; durante il controllo è stato acquistoil numero dell’ordine di acquisto con pre-visione d’installazione delle prime mac-chine fog-cannon entro giugno 2013 e dellerimanenti macchine entro ottobre 2013,per un totale di 8;

l’attuale depolverazione stockhouse dell’AFO/2 (prescrizione 16 indicatatra gli interventi strutturali da attuaresubito) in funzione risulta al momentonon potenziata in vista della chiusura

Atti Parlamentari — 362 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 7: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

dell’edificio SH2; ILVA ha emesso ordinedi acquisto, prevedendo la durata dei la-vori in 18 mesi, con previsione di ultimaregli interventi entro il mese di luglio 2014;alla data del controllo erano in corso iprimi rilievi per l’esecuzione dei lavori dichiusura, inoltre i tempi di realizzazionerisultano oggi significativamente estesi ri-spetto a quanto già comunicato all’autoritàcompetente e accertato nel precedentecontrollo di dicembre 2012; si consideriqui che la prescrizione 16 riguarda anchealtri interventi strutturali di chiusura edi-fici per i quali l’autorizzazione indicatempi più lunghi in altre prescrizioni (40,51, 58, 60, 65, 67);

le emissioni gassose fuggitive dagliimpianti di trattamento dei gas (prescri-zione 36) degli sfiati asserviti ai serbatoi dicatrame non sono state adeguate alla BAT47, come richiesto; ILVA ha dichiarato cheè prevista la consegna del progetto entro il31 maggio 2013; al progetto farà seguito larealizzazione delle captazioni, ma non èstato possibile acquisire una previsioneaggiornata per il completamento dell’in-tervento;

assenza di un sistema di nebulizza-zione di acqua per l’abbattimento delleparticelle di polveri sospese generate dalleemissioni diffuse (prescrizione 70 quartopunto), nelle more della realizzazione del-l’intervento di copertura area GRF e areadi svuotamento scoria liquida dalle parolee ripresa scoria raffreddata; per la pre-scrizione suddetta il gestore ha adottato lasoluzione impiantistica unica già espostaal punto 3, che prevede la nebulizzazionedi acqua mediante apposite macchine (fog-cannon) con previsione, come detto, d’in-stallazione delle prime macchine fog-can-non, entro giugno 2013 e completamentoentro ottobre 2013, per un totale di 8;

in relazione all’esercizio, invece, èstato accertato quanto segue:

superamento della durata delleemissioni visibili durante il caricamentodella miscela nelle batterie della cokeria(prescrizione 41); in base alle registrazionifornite da ILVA e relative all’esercizio di

fine anno 2012, sono stati riscontratitempi quasi sempre superiori ai 30 secondiprescritti per le batterie 3-4 e 5-6, allostato attuale ferme, e per le batterie 9-10della cokeria, attualmente in funzione;

superamento del limite di 20 mg/Nm3 di concentrazione di polveri per lebatterie 9-10 nel reparto cokefazione dellacokeria (prescrizione 42); le registrazioni(acquisite in allegato 14 al verbale d’ispe-zione del 7 marzo 2013) rilevano alcuniemissivi per il parametro polveri; le regi-strazioni fornite da ILVA, per le batterie3-4 e 5-6 nell’ultimo trimestre di esercizioprima della chiusura, rilevano altresì al-cuni superamenti, del limite di 20 mg/Nm3

di concentrazione di polveri e di 300mg/Nm3 di concentrazione di SO2;

superamento del valore di 25 g/t cokenell’emissione di particolato con il flussodi vapore acqueo in uscita dalle torri dispegnimento (prescrizione 49); in base alleregistrazioni fornite da ILVA e relativeall’esercizio di fine anno 2012, sono statiriscontrate emissioni di particolato, in al-cuni casi superiori a 25 g/t coke, sia per letorri 1 e 3 (si osservi che nella letteraISPRA prot. 11587 in data 12 marzo 2013la torre 3 è stata per un mero errore discrittura denominata torre 2), asservitealle batterie 3-4 e 5-6 della cokeria ogginon più in esercizio, sia per la torre dispegnimento n. 7 asservita alle batterie11-12, attualmente in funzione;

tale comunicazione è pervenuta alMinistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, al garante di Go-verno per l’ILVA di Taranto, alla procuradella Repubblica presso il tribunale diTaranto;

il Ministero dell’ambiente e della tu-tela del territorio e del mare in data 14marzo 2013 produceva un comunicatostampa dal titolo AIA: ILVA: non risultanoinadempienze dell’azienda, di fatto in con-traddizione con gli accertamenti fatti dal-l’ISPRA;

l’Arpa Puglia secondo le dichiarazioniriportate il 13 marzo 2013 su la Gazzetta

Atti Parlamentari — 363 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 8: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

del Mezzogiorno sosteneva la non ottem-peranza delle prescrizioni dell’AIA daparte dell’ILVA;

il garante con nota del 18 marzo2013 comunicava alla Presidenza del Con-siglio dei ministri la sua non competenzaa vigilare sulle prescrizioni ambientali im-partite all’ILVA –:

quali siano le ragioni per cui il Mi-nistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare si è espresso inmaniera opposta rispetto alle conclusioniriportate nei verbali dell’ISPRA e dalledichiarazioni dell’ARPA Puglia;

se intenda specificare pubblicamentequali siano i compiti del garante pergiustificare il suo considerevole compenso;

poiché il garante sostenga di nonavere compiti di vigilanza ma solo dicontrollo amministrativo se non sia il casodi indirizzare le risorse che oggi vengonodestinate al garante per potenziare l’atti-vità di controllo;

se non ritenga necessario che vi siaun maggior coordinamento tra l’Arpa Pu-glia e Ispra;

se, alla luce dello scarso coordina-mento in atto non sia il caso di favorire alpiù presto una riforma del sistema delleagenzie ambientali per poter dare al Paeseun sistema dei controlli più moderno edefficace. (5-00058)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta orale:

ARLOTTI. — Al Ministro dell’economiae delle finanze. — Per sapere – premessoche:

a norma dell’articolo 3 del decretodel Presidente della Repubblica 22 dicem-bre 1986, n. 917 (TUIR) e successive mo-

dificazioni, i soggetti residenti in Italiasono tassati su tutti i redditi posseduti,ovunque prodotti;

a seguito dell’abrogazione della let-tera c) del comma 3 del medesimo articolo3, che prevedeva l’esclusione dalla forma-zione del reddito Irpef dei redditi derivantida lavoro dipendente prestato all’estero invia continuativa e come oggetto esclusivodel rapporto, i soggetti residenti in Italiache prestano lavoro dipendente all’esterosono soggetti, a decorrere dall’anno 2000,ad imposizione in Italia su tali redditi;

a seguito di tale previsione è statasuccessivamente disposta una franchigiafiscale resasi necessaria al fine di mitigarel’imposizione fiscale su un reddito chesubisce il prelievo anche nello Stato esterodella fonte, in quanto erogato da un sog-getto ivi residente;

pertanto il lavoratore dipendente re-sidente in Italia incorrerebbe in una dop-pia tassazione, che verrebbe solo in partemitigata dal credito d’imposta per la partepagata all’estero (riconosciuta fino a con-correnza della quota di imposta italiana)ai sensi dell’articolo n. 165 del testo unicosull’imposta sui redditi;

l’articolo 29, comma 16-sexies, deldecreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216,convertito, con modificazioni, dalla legge24 febbraio 2012, n. 14, novellando l’arti-colo 1, comma 204, della legge finanziariaper il 2008, fissa in 6.700 euro per il 2012la franchigia di esenzione per i redditi dilavoro dipendente prestati all’estero inzone di frontiera, che, pertanto, risultaridotta rispetto all’esenzione pari ad euro8.000 prevista negli anni precedenti (2008-2011);

la franchigia inoltre non è estesa agliammortizzatori sociali, malattia maternitàe ai redditi di pensione e pertanto sem-brerebbe una misura equitaria l’assimila-zione del trattamento di tali redditi aquelli da lavoro dipendente;

appare altresì prioritaria una prorogae un innalzamento della franchigia – cheinvece dal 2012 risulta essere stata decur-

Atti Parlamentari — 364 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 9: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

tata da 8.000 a 6.700 euro – ormaiinadeguata sia rispetto al progressivo au-mento del costo della vita che al continuoinasprimento fiscale prodotto dalla doppiatassazione;

il citato comma 16-sexies prevedeinoltre che ai fini della determinazionedella misura dell’acconto dell’imposta sulreddito delle persone fisiche dovuto perl’anno 2013 non si tenga conto della sud-detta franchigia di esenzione;

in sostanza, il lavoratore frontalierodeve calcolare l’imposta in acconto dovutacome se non fosse prevista alcuna esen-zione dal reddito e dunque facendo con-correre integralmente il reddito di lavorodipendente;

l’articolo 1, comma 549, della legge24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità2013), proroga anche per l’anno 2013 lafranchigia fiscale di 6.700 euro per iredditi derivanti da lavoro dipendente pre-stato e prevede che anche ai fini delladeterminazione della misura dell’accontodell’imposta sul reddito delle persone fi-siche dovuto per l’anno 2014 non si tengaconto del citato beneficio fiscale;

i lavoratori frontalieri sono quindicostretti per gli anni 2013 e 2014 adanticipare le imposte dovute attraverso ilpagamento di acconti calcolati sul centoper cento del reddito senza tener conto infase di anticipazione delle reali tasse do-vute in relazione alla franchigia fiscale;

bisogna, inoltre, sottolineare la ne-cessità di correggere la differenza di trat-tamento dell’indennità di fine rapportoper i lavoratori frontalieri: il fisco infattitratta l’indennità di fine rapporto di talisoggetti come una normale mensilità, men-tre per l’equivalente trattamento di finerapporto italiano è prevista una diversa epiù bassa tassazione;

i lavoratori frontalieri sono conside-rati da sempre una risorsa per il nostroPaese, in quanto « importatori » di cono-scenze in grado di produrre redditi assog-gettabili a tassazione in Italia;

secondo la relazione tecnica allegataalla legge di stabilità, risulta che il numerodi lavoratori interessati dalla modificanormativa in esame, escludendo quindi ifrontalieri con la Svizzera e con lo Statodella Città del Vaticano, già esenti daimposizione in Italia, è di circa 11.000unità –:

se non ritenga utile prevedere unaproroga ed un’estensione della franchigiafiscale per i lavoratori dipendenti fronta-lieri sia in termini di innalzamento dellimite che di inclusione dei redditi dapensione e nei casi di malattia, maternità,cassa integrazione e disoccupazione, inconsiderazione del progressivo aumentodel costo della vita e dell’inasprimentofiscale prodotto dalla doppia tassazionecui sono incorsi i soggetti interessati;

se non ritenga doveroso ristabilireuna tassazione del trattamento di finerapporto egualitaria tra i lavoratori fron-talieri e i lavoratori italiani che sonoassoggettati a una tassazione dell’indennitàche risulta essere più bassa;

se non ritenga necessario applicare,anche nel computo dell’acconto Irpef deilavoratori dipendenti frontalieri, la citatafranchigia, al fine di evitare, soprattutto inquesto difficile periodo di crisi finanziaria,che gli stessi debbano anticipare le impo-ste attraverso il pagamento dell’accontocalcolato sul cento per cento del redditoimponibile. (3-00010)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta scritta:

FUCCI. — Al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

nella sua seduta del 20 marzo 2013,il consiglio provinciale della provincia diBarletta-Andria-Trani ha approvato al-l’unanimità un ordine del giorno chechiede un intervento urgente, da parte delMinistero della giustizia, per la riapertura

Atti Parlamentari — 365 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 10: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

immediata del carcere di Spinazzola (BT),una struttura all’avanguardia moderna eperfettamente attrezzata inizialmente de-stinata ad ospitare detenuti sex offender;

nel 2011 il Ministero della giustizia,nell’ambito di un piano di riordino erazionalizzazione delle strutture carcera-rie, decretò la chiusura della struttura allaluce dello scarso numero di detenuti lìpresenti;

tale decisione diede il via a molteproteste sia da parte del territorio chedelle istituzioni locali e regionali nellaconsapevolezza che fosse uno sperperochiudere una delle poche strutture carce-rarie d’eccellenza di tutto il Paese e nonutilizzarla per contribuire, ad esempio, adecongestionare altri carceri che al con-trario registrano situazione di estremodisagio;

a seguito di un attento e scrupolosolavoro condotto sia alla Camera che alSenato dai parlamentari del territorio siacon contatti diretti con i vertici politici delMinistero sia con il dipartimento dell’am-ministrazione penitenziaria (DAP), nelmese di ottobre 2011 il direttore di que-st’ultimo comunicò la decisione di mante-nere in funzione il carcere di Spinazzolaalla luce delle sue caratteristiche di eccel-lenza e della sua grande utilità nel con-testo generale delle strutture carcerarieitaliane, ma poi nulla di concreto è acca-duto nonostante i numerosi solleciti (com-presa una lettera dell’interrogante indiriz-zata al Ministro) nei confronti del Go-verno;

a parere dell’interrogante, che condi-vide in pieno l’ordine del giorno approvatodal consiglio provinciale, sarebbe invecenecessario rivedere una decisione che ap-pare davvero inspiegabile nel momento incui l’Italia vive una grave emergenza legataal sovraffollamento delle carceri, come daultimo affermato dalla Corte europea deidiritti umani che in una recentissima sen-tenza ha condannato l’Italia per la quartavolta –:

quali urgenti iniziative si ritenga diassumere in merito a quanto esposto in

premessa, così da salvare il valore econo-mico di una struttura all’avanguardia maormai lasciata in stato di abbandono e so-prattutto da contribuire, in modo razionalee a costi minimi, ad alleviare la difficilesituazione di sovraffollamento carcerarioper la quale l’Italia è stata già più voltecondannata in sede europea. (4-00107)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazione a risposta orale:

ARLOTTI. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

la società Nuovo trasporto viaggiatorispa (NTV) ha annunciato l’intenzione difornire un servizio di collegamento ad Altavelocità, con tre coppie di treni, a partireda giugno 2013; il servizio interesserà latratta Milano-Ancona, con fermate inter-medie a Bologna, Forlì, Rimini e Pesaro alfine di collegare la dorsale ferroviariaadriatica con la linea dell’Alta Velocitàesistente tra Bologna e Milano, servendoun potenziale bacino di oltre 1 milione e200 mila utenti;

i treni Italo di NTV percorreranno daAncona fino a Bologna la tradizionalelinea adriatica, per poi immettersi nelnodo emiliano sulla nuova linea ad Altavelocità. Il tempo di viaggio da Milano adAncona sarà così ridotto a sole tre ore.Anche se ancora non sono stati formaliz-zati gli orari, NTV propone tre coppie ditreni da Milano ad Ancona e viceversa;

tuttavia, da notizie di stampa risultache ci sarebbero delle difficoltà tecnicheche ostacolano il progetto; infatti le strut-ture delle banchine ferroviarie esistentinon sono strutturate sui modelli dei trenidi NTV e quindi non ne consentono lafermata in tutte le stazioni; in particolare,tale situazione risulta estremamente pena-lizzante per la città di Rimini che con unbacino di utenza superiore ai 15 milioni di

Atti Parlamentari — 366 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 11: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

presenze annue turistiche, fieristiche econgressuali non potrebbe usufruire delservizio di trasporto offerto da NTV inrelazione alla propria stazione centraleche non presenta le adeguate strutture;

il Gruppo ferrovie dello Stato – RFI– ha dichiarato in varie occasioni sullastampa di non avere intenzione, almenoper il 2013, di eseguire i lavori di ade-guamento delle banchine, nonostante talilavori siano poco più di una manutenzioneordinaria e che sia possibile svolgerli inpoco tempo e con costi limitati, comeavvenuto nel caso della stazione di Bolo-gna;

la stazione centrale di Rimini è unimportante polo intermodale che servel’intera riviera riminese con il suo bacinoturistico e le sue attività produttive valo-rizzando importanti infrastrutture quali lafiera di Rimini, i palacongressi di Riminie di Riccione e l’aeroporto Federico Fel-lini, rappresentando una componente es-senziale nello sviluppo socio-economicodel territorio;

il ruolo di volano economico che ilterritorio della città di Rimini può e devesvolgere in un momento di crisi economicacome quello attuale è con forza sostenutoe difeso dal sistema delle autonomie localiche stanno mettendo in campo tutte leloro energie per migliorare e valorizzareuna importante destinazione quale vienericonosciuta anche a livello europeo;

anche Trenitalia ha annunciato l’in-tenzione di voler portare l’alta velocità daMilano a Rimini, a partire dal 12 aprile2013, e tale iniziativa conferma l’impor-tanza per l’economia del Paese derivantedal pieno sviluppo dell’area romagnola chepotrebbe contare su un servizio significa-tivo di alta velocità che la collegherebbealla rete nazionale e europea;

la competitività di un importante di-stretto turistico quale è quello riminesedeve poter contare su una programma-zione e pianificazione dei sistemi di col-legamento veloci e integrati realizzata conl’apporto di tutte le componenti pubbliche

e private, che siano messe nelle stessecondizioni di operare per il bene dellacollettività e per la crescita del territoriogarantendo alla stazione di Rimini lo stan-dard necessario per ospitare le fermateanche dei treni di NTV –:

se il Ministro interrogato sia infor-mato dei fatti esposti in premessa e se nonritenga urgente intervenire per verificare lapossibilità di un pronto intervento che ga-rantisca alla stazione di Rimini lo standardnecessario per consentire le fermate di tuttii treni predisponendo i necessari lavori diadeguamento delle banchine. (3-00012)

Interrogazione a risposta in Commissione:

TINO IANNUZZI, PARIS e FAMI-GLIETTI. — Al Ministro delle infrastrutturee dei trasporti. — Per sapere – premessoche:

il collegamento stradale Salerno-Avellino, nel tratto fra Mercato San Seve-rino e Salerno, svolge una funzione diindubbia valenza nazionale;

infatti, tale arteria collega le auto-strade A30 Caserta ed A3 Salerno-ReggioCalabria, fungendo, quindi, da raccordoautostradale;

di conseguenza, questa rete stradale èinteressata da un enorme volume di traf-fico che, spesso, determina veri e propriingorghi con code chilometriche di veicoliche paralizzano per ore la circolazione eche rappresentano un pericolo per gliutenti;

il potenziamento e l’adeguamento ditale strada sono necessari per alleggerire eper rendere scorrevoli il traffico e lecomunicazioni verso il Sud e dal Sud,attraverso il collegamento fra le autostradeA30 e A3;

il raccordo Salerno-Avellino, allostato, presenta condizioni di sicurezza as-solutamente inadeguate, proprio per la

Atti Parlamentari — 367 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 12: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

ristrettezza e l’insufficienza della sedestradale – due sole corsie per ogni sensodi marcia – e per l’elevato livello deltraffico;

il potenziamento del raccordo è unapriorità assoluta nella politica infrastrut-turale del Paese, essendo parte integrantedell’asse autostradale Roma-Caserta-Saler-no-Reggio Calabria;

dopo anni di discussioni in meritoalla soluzione progettuale più idonea,l’Anas, ha indetto nel 2002 una garapubblica per la progettazione dell’adegua-mento dell’attuale tracciato stradale, am-pliando da due a tre corsie per ognidirezione di marcia, oltre alla strisciadell’emergenza ed alla messa in sicurezzadell’intero raccordo;

l’incarico di progettazione è statoaggiudicato alla società Bonifica Core diRoma, per il tratto da Salerno fino allagalleria di Solfora, e ad un libero profes-sionista per il tratto ulteriore fino adAvellino;

da tempo la società Bonifica ha con-segnato gli elaborati del progetto prelimi-nare, unitamente alla valutazione di im-patto ambientale;

l’accelerazione dell’iter progettuale èindispensabile, attesa la rilevanza straor-dinaria dell’opera;

il finanziamento del primo lotto delraccordo « Mercato San Severino-Fratte »,il cui costo complessivo è stato stimato in246 milioni di euro, venne inserito dalGoverno Prodi nel piano regionale dellamobilità 2007-2013 per l’importo di 190milioni di euro; la quota residua di 56milioni di euro avrebbe dovuto ricaderesulle risorse della legge obiettivo;

tale finanziamento è stato tuttaviarevocato e cancellato dal Governo Berlu-sconi con il decreto-legge n. 112 del 2008promosso dal Ministro pro tempore Tre-monti. Il Cipe, solamente nella seduta del3 agosto 2011, ha riassegnato parzialmenteil finanziamento del 1o lotto, destinandoall’ammodernamento del tratto Salerno-

Fratte-Mercato San Severino 123 milionidi euro; in seguito nessuna ulteriore ri-sorsa è stata assegnata a questa opera ditanta rilevanza strategica per l’intero si-stema autostradale italiano; né il GovernoMonti ha provveduto a completare il fi-nanziamento del 1o lotto di questa infra-struttura;

è indispensabile acquisire tale finan-ziamento, tenuto conto che il progetto puòe deve essere realizzato in fasi e stadidiversi e graduali, iniziando proprio daltratto di massima rilevanza nazionaleMercato San Severino-Fratte, la cosiddetta« barriera »;

è necessario adeguare il raccordo pergarantire che il traffico veicolare dalle trecorsie della A30 raggiunga la A3 con trecorsie nel tratto salernitano, attraverso uncollegamento Mercato San Severino-Sa-lerno anche esso dotato delle necessarietre corsie ed in regola con una moderna efunzionale messa in sicurezza –:

in quali tempi e con quali provvedi-menti il Governo intenda assegnare leulteriori risorse (123 milioni di euro),occorrenti per finanziare integralmente larealizzazione del 1o lotto dell’accordo, neltratto Salerno-Fratte-Mercato San Seve-rino, che costituisce una sorta di « lottozero », di « porta di accesso » all’autostradaA3 Salerno-Reggio Calabria, che assolvealla funzione, così essenziale e di assolutavalenza nazionale, di raccordare le auto-strade A30 ed A3 e che, come tale, è parteintegrante del sistema autostradale ita-liano e provvede a collegare il Nord ed ilCentro con il Sud del Paese;

se il Ministero e l’ANAS intendanoautorizzare, come è assolutamente neces-sario ed urgente, la immediata utilizza-zione dei 123 milioni di euro, già assegnatie disponibili, per appaltare, senza ulteriorie dannosi rinvii e ritardi, i lavori relativiad una parte, ad un primo stralcio del 1o

lotto del Raccordo « Mercato San Severi-no-Fratte ». (5-00059)

Atti Parlamentari — 368 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 13: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

Interrogazione a risposta scritta:

META, VELO, TULLO e BONAVITA-COLA. — Al Ministro delle infrastrutture edei trasporti. — Per sapere – premesso che:

in diversi porti sede di autorità por-tuale sono in scadenza o sono scaduti ipresidenti delle medesime autorità avendogli stessi svolto il mandato per quattroanni, limite previsto dal comma 2 dell’ar-ticolo 8 della legge n. 84 del 1994;

in particolare sono cessati dal man-dato i presidenti delle autorità portuali diCatania, Palermo e Napoli, mentre sono inprossima scadenza quelli di Ancona, Piom-bino e Olbia;

risulta agli interroganti che il Mini-stro interrogato stia commissariando lepredette autorità con procedimenti al-quanto singolari, senza alcun criterioomogeneo e, in qualche caso, con scelteche forzano l’interpretazione della legge.Ad esempio per l’autorità portuale di Pa-lermo è stato nominato commissario l’expresidente che ha già svolto due mandaticonsecutivi. Ciò benché la citata normastabilisca che « il Presidente ha la rappre-sentanza dell’autorità portuale, resta incarica quattro anni e può essere riconfer-mato una sola volta ». Ad esempio a Ca-tania è stato nominato un commissarioper sei mesi, termine ulteriormente pro-rogato senza che nel predetto periodo sisia proceduto alla nomina del presidente.A Napoli è stato nominato commissario ilpresidente che ha cessato il proprio man-dato, personalità che non figura nellaterna proposta dagli enti locali al Mini-stero per raggiungere la prevista intesasulla nomina del nuovo Presidente –:

con quali criteri il Ministro interro-gato abbia provveduto ai commissaria-menti delle predette autorità, se siano staticoinvolti nelle scelte i rappresentanti deglienti locali preposti e quali atti intendacompiere per affermare il principio dileale collaborazione con gli enti locali, siaper i commissariamenti già disposti sia perle prossime scadenze riguardanti altre au-torità portuali. (4-00101)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazioni a risposta scritta:

D’OTTAVIO, MORANI e MORETTI. —Al Ministro dell’istruzione, dell’università edella ricerca. — Per sapere – premessoche:

è in corso una protesta dei dirigentiscolastici appartenenti a tutte le sigle sin-dacali e alle associazioni di categoria inmerito alle disposizioni relative ai testantialcol per gli insegnanti da effettuarsi acura e spesa delle singole autonomie sco-lastiche;

in Piemonte, in particolare, il giorno25 marzo 2013 si è tenuta una affollatis-sima assemblea presso l’istituto Avogadrodi Torino dove da tutti i presenti è statadenunciata l’ennesima norma teorica inmateria di sicurezza che non fa i conti conla realtà;

avere inserito gli insegnanti tra lecategorie a rischio in fatto di assunzionedi alcol senza accompagnare questa dispo-sizione con le adeguate risorse economicheper assolvere ad un nuovo impegno scaricasui dirigenti scolastici-datori di lavoro unaulteriore responsabilità alla quale nonsono in grado di fare fronte –:

se sia al corrente della protesta ri-cordata in premessa e se intenda ascoltarele proteste dei dirigenti scolastici e qualimisure intenda assumere per revocare ilprovvedimento o renderlo praticabile nonsolo sulla carta, ma con le risorse ade-guate. (4-00102)

MATTIELLO, D’OTTAVIO e BOC-CUZZI. — Al Ministro dell’istruzione, del-l’università e della ricerca. — Per sapere –premesso che:

l’acquisto dei testi per sostenere gliesami universitari per numerosi studenti èmolto oneroso, al limite da negare ildiritto allo studio;

Atti Parlamentari — 369 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 14: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

il consiglio regionale del Piemonte haapprovato un ordine del giorno avente adoggetto « Agevolazioni per acquisto o pre-stito di testi universitari »;

8000 studenti su 12000 richieste del-l’università di Torino non hanno ottenutola borsa di studio nel corso dell’annoaccademico 2011-2012, pur essendo essiidonei per requisiti di merito e di redditoa ricevere tale Borsa;

peraltro la polizia municipale di To-rino in data 28 Febbraio 2013 ha dispostoil sequestro di 30 copisterie nel centro diTorino a causa della violazione dei dirittidi proprietà intellettuale di tipo econo-mico;

il decreto legislativo n. 68 del 2012,in vigore dal 15 giugno 2012, ha previstoche il fabbisogno finanziario per garantiregli strumenti ed i servizi per il pienosuccesso formativo di cui all’articolo 7,comma 2, della medesima disposizione, ein particolare le borse di studio, sianofinanziati nelle more della completa defi-nizione dei livelli essenziali delle presta-zioni e di quanto previsto dal decretolegislativo 6 maggio 2011, n. 68, con leseguenti modalità:

a) dal fondo integrativo statale perla concessione di borse di studio, apposi-tamente istituito a decorrere dall’annofinanziario 2012 nello stato di previsionedel Ministero;

b) dal gettito derivante dall’importodella tassa regionale per il diritto allostudio istituita, ai sensi dell’articolo 3,commi 20, 21, 22 e 23, della legge 28dicembre 1995, n. 549;

c) dalle risorse proprie delle regioniin misura pari ad almeno il 40 per centodell’assegnazione relativa al fondo integra-tivo statale –:

se il Governo sia a conoscenza dellasituazione rappresentata in premessa equali iniziative intenda assumere al fine dirafforzare il diritto allo studio universita-rio anche valutando la possibilità di in-crementare la dotazione del fondo inte-

grativo statale per la concessione di borsedi studio. (4-00109)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta orale:

ZAPPULLA. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

la notizia del mancato invio a domi-cilio da parte dell’Inps della certificazionedei redditi da lavoro dipendente, pensionee assimilati attraverso il CUD, conseguentealle disposizioni della legge di stabilità chehanno previsto per le pubbliche ammini-strazioni l’utilizzo del canale telematicoper l’invio di comunicazioni e certifica-zioni al cittadino, sta destando preoccu-pazione e disorientamento tra i pensionatiitaliani, chiamati a doversi far carico diprocedure complesse, farraginose ed one-rose per ottenere la documentazione di cuihanno potuto sinora beneficiare per gliadempimenti fiscali;

si tratta di una misura che scaricasugli utenti, in particolare su una categoriadebole come i pensionati, gli effetti deitagli di spesa per le pubbliche ammini-strazioni;

la disponibilità e la consuetudine nel-l’utilizzo dei canali telematici rappresen-tano per molti pensionati un ostacoloinsormontabile, soprattutto per coloro cheappartengono alle classi di età più avan-zate. Secondo una ricerca del 2011 sulladiffusione dell’« online » in Italia, condottadalla società Audiweb, preso a riferimentoun giorno medio di accessi alla rete, soloil 14,3 per cento degli utenti è rappresen-tato da cittadini di età tra i 55 e i 74 anni,e lo 0,6 per cento da cittadini di etàsuperiore a 74 anni –:

quali iniziative si intendano adottareal fine di limitare quanto più possibile idisagi per i pensionati italiani derivantidall’applicazione di dette disposizioni;

Atti Parlamentari — 370 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 15: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

se non ritenga di dover attivare unadiffusa iniziativa di comunicazione checonsenta di avvalersi dei servizi – daintendersi in ogni caso a titolo completa-mente gratuito – alternativi alla comuni-cazione telematica;

se non ritenga che possa essere dataapplicazione graduale a tale procedura,garantendo comunque ai pensionati piùanziani il mantenimento dell’invio a do-micilio della documentazione relativa allaloro condizione reddituale. (3-00011)

Interrogazione a risposta in Commissione:

BOCCUZZI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

l’articolo 24, comma 1, del decreto« Salva Italia » fa espresso riferimento « al-l’abbattimento dei privilegi e clausole de-rogative soltanto per le categorie più de-boli »;

i lavoratori esposti all’amianto chehanno contratto o potrebbero contrarremalattie gravi che possono portare allamorte, non sono rientrati in tale deroga,nonostante il « tempo di latenza » dellemalattie correlate possa essere anche di 40anni;

non aver previsto deroghe allungal’età pensionabile a chi ha un aspettativadi vita ridotta applicando gli aumenti ditre mesi in funzione della speranza di vitae applica le penalizzazioni per pensiona-mento prima dei 62 anni a chi usufruiscedi un beneficio di legge;

di fatto si tratta di una norma deltutto ingiustificata che finisce per pena-lizzare una categoria di lavoratori tra i piùa rischio e che meriterebbe il massimodelle attenzioni e delle tutele, così comeprevisto dalla previgente disciplina –:

alla luce delle prime evidenze emersedall’applicazione della citata disposizione,se non ritenga necessario verificare leconseguenze sui lavoratori interessati, te-nendo conto delle loro peculiari condizioni

di salute, anche ai fini di una possibilerevisione della norma. (5-00060)

Interrogazioni a risposta scritta:

MIOTTO, LENZI, ARGENTIN, BOSSA,BURTONE, D’INCECCO, GRASSI, MURERe SBROLLINI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

la sezione lavoro della Corte di cas-sazione, con la sentenza n. 7320 del 22marzo 2013, è intervenuta nuovamentesulla questione dei limiti reddituali daapplicare ai fini della concessione dellapensione agli invalidi civili affermando cheil reddito a cui fare riferimento non è soloquello individuale, ma deve essere som-mato a quello del coniuge, se presente,ribadendo, quindi, quanto già affermatonella sentenza del 2011 (sezione lavoro,n. 4677 del 25 febbraio 2011);

in precedenza con la sentenzan. 4677 del 25 febbraio 2011, la Corte dicassazione aveva stabilito che il limitereddituale previsto per la concessionedella pensione di invalidità civile agli in-validi al 100 per cento (fissato nel 2011 a15.154,24 euro) non era solo quello per-sonale, ma anche quello dell’eventuale co-niuge;

già la sentenza del 2011 era di segnocontrario rispetto a precedenti – fra l’altrorecenti – pronunzie della Corte stessa(sentenze numeri 18825 del 2008, 7259 del2009 e 20426 del 2010);

gli interventi della Corte di cassa-zione, trovano fondamento nella farragi-nosità della normativa vigente e, benché,non pronunciati a sezioni unite, rappre-sentino solo un orientamento giurispru-denziale che può essere motivatamentesuperato da altre sentenze, vanno letti congrande prudenza in quanto mettono arischio le pensioni di oltre 850.000 per-sone;

già a fine 2012 l’INPS aveva emanatouna circolare che prevedeva il computo del

Atti Parlamentari — 371 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 16: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

reddito coniugale (e non più individuale)ai fini della concessione della pensione e,solo in seguito alle proteste delle associa-zioni e dei sindacati e al conseguenteintervento del Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali, la circolare era stataritirata dall’INPS in attesa, appunto, diun’istruttoria fra il Dicastero e l’Istituto;

la nuova sentenza, non essendo leggenon incide immediatamente sulle presta-zioni di milioni di invalidi civili, ma po-trebbe comunque condizionare il con-fronto in corso fra INPS e Ministero dellavoro e delle politiche sociali proprio suquesto tema –:

a che livello sia il confronto tral’INPS e il Ministro interrogato, qualisiano gli orientamenti del Governo e se ilGoverno non ritenga doveroso assumerecon urgenza ogni iniziativa di competenzaaffinché non solo sia fatta chiarezza sullanormativa in questione ma vengano ga-rantiti i diritti di tutte quelle persone chea fronte di una invalidità del 100 per centosi vedono corrispondere 275 euro mensili.

(4-00103)

CARELLA e PIAZZONI. — Al Ministrodel lavoro e delle politiche sociali, al Mi-nistro dell’interno. — Per sapere – pre-messo che:

la società Montebovi Industrie RomaSrl è una storica industria italiana sita nelcomune di Lanuvio specializzata nella pro-duzione e distribuzione di tipici prodottiitaliani da forno, biscotti, torte e panifi-cati. Nello stabilimento sono operativi 90dipendenti tra operai, impiegati e quadri;

la direzione aziendale il giorno 5ottobre 2012 comunicava per iscritto allerappresentanze sindacali che le quotedella società erano state vendute ad altrasocietà e che da visure camerali la nuovaproprietà risultava il consorzio Pulisystemsocietà cooperativa di pulizia e facchinag-gio di proprietà del signor Fabrizio Co-scioni, con sede legale ad Aprilia;

la direzione aziendale attraverso lastessa comunicazione comunicava lo spo-stamento dello stipendio di settembre afine ottobre 2012, dividendo in due tran-che lo stesso pagamento;

in data 12 ottobre 2012 sono staticollocati in ferie forzate 21 dipendenti afar data 15 ottobre 2012 fino esaurimento,facendo riferimento all’eventuale futuroimpiego di ammortizzatori sociali;

in data 12 ottobre è stata presentataalle organizzazioni sindacali e alle rappre-sentanze una comunicazione per attiva-zione della procedura di consultazionesindacale per trasferimento, tramite af-fitto, della produzione con 59 operai –articolo 47 della legge n. 428 del 1990 earticolo 2112 del codice civile in favore diuna società neo costituita con denomina-zione Dolciaria Srl;

quest’ultima società, da visura came-rale, è risultata di proprietà del signorFabrizio Coscioni;

la procedura di cui sopra prevede chealmeno 30 dipendenti, tra manutentori,impiegati ed operai rimangano con laMontebovi Industrie Roma Srl;

il 17 ottobre 2012 in seguito a tregiorni di sciopero è stato redatto un ver-bale d’incontro tra le organizzazioni sin-dacali e la direzione aziendale per verifi-care in un incontro successivo fissato peril 19 ottobre 2012 l’opportunità e la ge-stione della cassa integrazione guadagniordinaria;

nell’incontro del 19 ottobre 2012 leorganizzazioni sindacali chiedevano lapossibilità di concordare una cassa inte-grazione guadagni ordinaria a rotazionevisto la grande polifunzionalità delle mae-stranze e che la direzione aziendale dellaMontebovi Industrie Roma Srl non accet-tava, insistendo su un percorso di cassaintegrazione guadagni ordinaria solo per lepersone messe in ferie forzate individuatein maniera unilaterale;

in data 25 ottobre 2012 è stata pre-sentata dalla Montebovi Industrie Roma

Atti Parlamentari — 372 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 17: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

Srl alle organizzazioni sindacali e allerappresentanze sindacali una proceduralicenziamento collettivo ex articolo 4 e 24della legge n. 223 del 1991 per 21 lavo-ratori tra operai, manutentori ed impie-gati;

il giorno 30 ottobre 2012 la direzioneaziendale Montebovi Industrie comminava,a seguito dello sciopero pomeridiano, lecontestazioni disciplinari a 3 dipendenti dicui 1 rappresentante sindacale, inoltrandogravi accuse smentite per iscritto da al-meno 30 dipendenti, sospendendoli caute-lativamente;

per l’espletamento della consulta-zione obbligatoria prevista dalle normativevigenti sul trasferimento del ramod’azienda, articolo 47 della legge n. 428del 1990 e articolo 2112 del codice civile,la direzione aziendale convocava presso ilproprio stabilimento le organizzazioni sin-dacali e le rappresentanze sindacali per ilgiorno 2 novembre 2012;

il giorno 2 novembre 2012 la dire-zione aziendale della MIR Srl non per-metteva l’accesso nei locali aziendali, inviolazione a quanto previsto dalla leggen. 300 del 1970, al rappresentante sinda-cale sospeso in seguito al provvedimentodisciplinare di cui sopra;

a seguito del diniego aziendale l’in-contro del 2 novembre è stato svoltopresso l’aula consiliare del comune diLanuvio, alla presenza dell’assessoratodelle attività produttive. A cui facevanoseguito n. 2 verbali:

nel primo le organizzazioni sinda-cali prendevano atto della richiesta azien-dale di congelare la procedura per l’arti-colo 47 della legge n. 428 del 1990 el’articolo 2112 del codice civile in favore diDolciaria Srl fino al successivo incontroche veniva fissato per 12 novembre 2012,sempre presso l’aula consiliare del comunedi Lanuvio;

nel secondo verbale le parti con-cordavano il reintegro in servizio dei di-pendenti messi in ferie forzate che da

precisa verifica non ne risultavano averepiù capienza, cioè non avevano ferie epermessi residui;

il 7 novembre 2012 veniva fatta re-capitare alle organizzazioni sindacali lanotizia che il rappresentante della MIR Srlche aveva condiviso l’accordo del 2 no-vembre non rappresentava più la societàdatrice dal 26 ottobre 2012;

quanto concordato in data 2 novem-bre non veniva rispettato, in quanto di-versi dipendenti senza ferie residue veni-vano lasciati in ferie forzata;

le organizzazioni sindacali nel mani-festare tutto il proprio sdegno e la propriaindignazione contestavano l’operato del-l’azienda MIR Srl;

l’azienda lo stesso 7 novembre comu-nicava le modalità del pagamento dellostipendio di ottobre dilazionando ancorain 2 tranche, l’ultima della quale al 30novembre 2012 per lo stipendio;

l’azienda Montebovi Industrie RomaSrl il giorno 12 novembre 2012 non sipresentava all’incontro prefissato presso lasala comunale di Lanuvio, senza almenopreavvertire della sua assenza né le orga-nizzazioni sindacali né l’assessorato stesso;

le maestranze della Montebovi e dellaDolciaria Srl di proprietà del signor Co-scioni Fabrizio sono in sciopero dal 26novembre 2012 per 24 licenziamenti, ille-gittimo affitto di rapporti di lavoro nonchéper ferie forzate di 21 dipendenti e ritardodegli stipendi;

si intende segnalare anche che neiturni notturni del 27 e 28 novembre 2012in sostituzione dei dipendenti in scioperoè stato impiegato nelle linee di produzionepersonale esterno fatto entrare in aziendadai vigilanti presenti in azienda –:

se si intenda verificare se la società dicui in premessa agisca nel pieno rispettodelle leggi vigenti e se ci siano anche ipresupposti per la denuncia di comporta-menti antisindacali. (4-00106)

* * *

Atti Parlamentari — 373 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 18: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARIE FORESTALI

Interrogazioni a risposta scritta:

MELILLA. — Al Ministro delle politicheagricole, alimentari e forestali, al Ministrodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare. — Per sapere – premesso che:

l’amministrazione di Francavilla aMare (provincia di Chieti) nel 2012 hadeciso di abbattere ben 55 tigli cinquan-tenari, nel pieno centro cittadino, col pre-testo di dover rifare i marciapiedi (attivitàper la quale non è necessario l’abbatti-mento degli alberi, come giustamente so-stiene il Corpo forestale dello Stato);

contro questo progetto sono scese incampo tutte le maggiori associazioni am-bientaliste (WWF, Legambiente, Italia no-stra, CONALPA, ecc.) ed è nato un comi-tato di cittadini per contrastare il progetto,proponendo soluzioni alternative al tagli dialberi che, per quanto ragionevoli, sonorimaste inascoltate. È stato inoltre inviatoun esposto all’autorità giudiziaria contro iltaglio dei 55 tigli;

il comune ha già approvato il pro-getto esecutivo e ha aggiudicato l’appalto auna ditta che a breve potrebbe radere alsuolo gli alberi;

nel frattempo è entrata in vigore lalegge 10 del 14 gennaio 2013 recante« Norme per lo sviluppo degli spazi verdiurbani » che disciplina la tutela degli al-beri di particolare pregio in ambito ur-bano e stabilisce che tali alberi possonoessere abbattuti solo in determinati casi eprevio parere obbligatorio e vincolante delCorpo forestale dello Stato. In particolarel’articolo 7 della legge 10 del 2013 inse-risce tra le piante monumentali anche « ifilari e le alberate di particolare pregiopaesaggistico, naturalistico, storico e col-turali » come è appunto il caso dei 55 tiglidi Francavilla a Mare (CH);

il Corpo forestale dello Stato ha avutoun incontro con l’amministrazione comu-

nale di Francavilla a Mare e successiva-mente ha scritto una lettera a firma dellacomandante provinciale di Chieti con laquale si evidenzia un parere negativo all’ab-battimento invitando l’amministrazione adadottare un atteggiamento prudente neiconfronti dei suddetti tigli, che sono statipiantati negli anni cinquanta ed hanno unimportante valore, non solo ambientale, perla capacità di abbattere l’inquinamento e lepolveri sottili, ma anche storico e paesaggi-stico, per le dimensioni, per il fatto di esseredisposti a doppio filare per più di due chi-lometri, per la loro bellezza. La lettera delCorpo forestale dello Stato di Chieti si con-clude « confermando il concetto per cui ap-pare difficilmente accettabile, anche allaluce del recente inquadramento normativo,un taglio a raso come unica soluzione per-corribile »;

secondo stime scientifiche del « Coor-dinamento Nazionale per gli alberi e il Pae-saggio » ognuno di quei tigli ha un valoreeconomico di 8 mila euro per un totale di440 mila euro per non parlare del decoro edella bellezza che conferiscono al centro diFrancavilla a Mare, e della tutela della sa-lute dei cittadini per il contrasto che ope-rano nei confronti dell’inquinamento;

ciononostante l’amministrazione co-munale di Francavilla a Mare è intenzio-nata a procedere al taglio dei 55 tigli –:

quali iniziative intendano assumereper evitare una scelta irreparabile checontraddice la legge nazionale n. 10 del2013, laddove prevede un parere obbliga-torio e vincolante del Corpo forestale delloStato che ha proposto soluzione radical-mente diverse dall’abbattimento a raso.

(4-00100)

DAL MORO. — Al Ministro delle poli-tiche agricole, alimentari e forestali, alMinistro dell’economia e delle finanze. —Per sapere – premesso che:

l’articolo 10 del decreto legislativo 14marzo 2011, n. 23, relativo al federalismomunicipale, modifica profondamente l’im-posta di registro, prevedendo due sole

Atti Parlamentari — 374 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 19: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

aliquote: 9 per cento per i trasferimentidegli immobili in genere e 2 per cento sesi tratta di prima casa;

la norma prevede che il nuovo regimeentri in vigore dal 2014;

lo stesso intervento prevede nelcomma 4 dell’articolo 10 di eliminare tuttele esenzioni e le agevolazioni tributarieanche se previste in leggi speciali;

questa specificazione eliminerebbe difatto l’agevolazione per la piccola pro-prietà contadina;

sopprimendo questa agevolazione sicreerebbe un ulteriore ostacolo all’ingressodi giovani imprenditori nel settore agri-colo, uno dei pochi comparti che cresce intermini di occupazione e che vede uncrescente interesse da parte delle nuovegenerazioni –:

come il Governo intenda interveniree quali iniziative intenda assumere perevitare che questa agevolazione fiscale ri-guardante la piccola proprietà contadinavenga cancellata. (4-00105)

* * *

SALUTE

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro della salute, per sapere – pre-messo che:

le cronache giornalistiche hanno trat-tato nel tempo i drammatici casi di alcunibambini affetti da patologie incurabili,quali ad esempio il caso di Celeste, malatadi atrofia muscolare;

in questo, nonché negli altri casi dipatologie terribili che affliggono numerosibambini, quali ad esempio il morbo diKrabbe, non esistono al momento cure checonsentano di arrestare o far regredire lamalattia, pertanto chi ne è colpito è de-stinato ad una morte certa che giunge altermine di un decorso della malattia par-

ticolarmente devastante, a cui i familiarisono condannati ad assistere impotenti;

l’unica possibilità, in relazione a talidrammatici casi, è rappresentata dallecure cosiddette compassionevoli, discipli-nate dal decreto ministeriale 5 dicembre2006, la cui efficacia è stata prorogata poidal Ministro Fazio nel 2008 (decreto Tur-co/Fazio), recante « Utilizzazione di medi-cinali per terapia genica e per terapiacellulare somatica al di fuori di sperimen-tazioni cliniche e norme transitorie per laproduzione di detti medicinali »;

a tali cure possono accedere pazientiaffetti da malattie per le quali non sussi-stono valide alternative terapeutiche, neicasi di urgenza ed emergenza che pongonoil paziente in pericolo di vita, nonché neicasi di grave patologia a rapida progres-sione;

le cure compassionevoli possonoquantomeno alleviare le sofferenze con-nesse alle patologie e, in tal senso, hannodimostrato particolare efficacia le inie-zioni di cellule staminali mesenchimiali,ricavate dal midollo osseo di un donatore.Tali cellule non hanno un costo a caricodel Sistema sanitario nazionale, a diffe-renza di quelle delle cosiddette cell factorydell’AIFA che, invece, vengono pagate;

la nuova cura, messa a punto dallaStamina e dal dottor Andolina (già re-sponsabile dei trapianti del midollo all’Isti-tuto di ricovero e cura a carattere scien-tifico « Burlo Garofolo » di Trieste) hamostrato, dopo una sola infusione dellecinque previste, positivi risultati terapeu-tici e potrebbe portare sollievo a migliaiadi persone affette da gravi malattie neu-rodegenerative che attendono di esserecurate;

tali tipi di cure, nel nostro Paese,sono state prestate solo negli spedali riu-niti di Brescia e dalla Stamina Foundation,a fronte di numerosissimi casi di famiglieche chiedono il trapianto di staminali; ilMinistero della salute autorizzò tali curecompassionevoli e l’AIFA espresse, a ri-guardo, un parere favorevole;

Atti Parlamentari — 375 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 20: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

in data 15 maggio 2012 è intervenutoil provvedimento dell’AIFA che ha impostoil divieto alla somministrazione delle cel-lule staminali secondo il cosiddetto « me-todo Stamina » in quanto ritenuto poten-zialmente pericoloso per la salute;

conseguentemente, ad oggi, per l’ac-cesso alle cure menzionate vi è la necessitàdi ricorrere al tribunale, nella funzione digiudice del lavoro, unica istituzione legit-timata a rimuovere il divieto imposto dal-l’Alfa che si interpone alla realizzazionedei diritti dei piccoli;

l’ordinanza n. 1/2012 del 15 maggio2012 emessa dall’AIFA è stata oggetto diopposizione innanzi al T.A.R. di Bresciasia da parte dell’azienda ospedaliera, siada parte della regione Lombardia, la qualeè intervenuta volontariamente ad adiuvan-dum della stessa azienda ospedaliera. En-trambi i convenuti chiedono al TAR di« annullare l’ordinanza n. 1/2012 del 15maggio 2012 e, per quanto possa e occor-rere, gli atti istruttori che hanno precedutol’emanazione » ritenendola priva di fonda-menta e illegittima;

desta perplessità che, nonostante lepesanti motivazioni contenute nell’ordi-nanza dell’AIFA in relazione alla man-canza dei necessari requisiti di affidabilitàdal punto di vista strutturale e medico –scientifico del laboratorio degli spedaliriuniti di Brescia, questo non sia statochiuso del tutto, ma siano state vietate solole attività della Stamina;

in favore della terapia con Stamina sisono schierati circa 40.000 medici associatia Consulcesi, nonché i genitori che recla-mano la continuazione della relativa tera-pia per i loro familiari e migliaia digenitori che reclamano tale terapia per laprima volta;

il blocco della terapia con Stamina,protratto fino all’esito finale della speri-mentazione clinica, significherebbe cagio-nare volontariamente lesioni psicofisiche emorte a tutte le migliaia di malati che nonpotranno accedervi;

va segnalato che il dottor MarinoAndolina, preannunciando una querela neiconfronti di una giornalista del Corrieredella Sera che aveva attribuito effetti li-mitati e controproducenti alla terapia conStamina, in relazione ad alcuni casi nonandati a buon fine, ha precisato « ... Ilpunto che non le perdono è quello di averscritto che le cellule usate erano di Sta-mina. Non escluso che questa afferma-zione non le costi una querela, in carenzadi rettifica. Le cellule che io e poi altri delBurlo abbiamo usato a Trieste nei bambinicon SMA, in attesa che si aprisse l’espe-rienza di Stamina a Brescia, venivanodalla stem cell factory di Monza, autoriz-zata dall’AIFA. Queste cellule sono “far-maci” e non possono essere trattate che inun solo modo. Quando ho chiesto dimodificare di poco la metodica per evitareche le cellule fossero iniettate nel sistemanervoso centrale ormai prossime alla ma-turazione in osso, mi hanno risposto chel’AIFA non avrebbe permesso tale modi-fica. Le cellule di Monza e di tutti ilaboratori “autorizzati” non rigenerano itessuti nervosi, ma come dimostrato da unbrillante ricercatore del Burlo (poi imba-vagliato) hanno un effetto anti-infiamma-torio bloccando con una proteina l’attivitàdei macrofagi cerebrali (microglia).Quando una cellula nervosa è sofferente lamicroglia la uccide (apoptosi). Quindi aCeleste ed agli altri bambini noi avevamoimpedito temporaneamente la morte cel-lulare “programmata” con un effetto pra-ticamente farmacologico. Tale effetto duraesattamente 30 giorni. Due bambini chehanno sospeso la terapia sono morti. Ce-leste e Sebastian che avevano sospeso per3 mesi la terapia al Burlo sono arrivati aBrescia completamente paralizzati. Nes-suna persona in buona fede può dubitare,anche senza leggere i referti dei neurologidi Brescia, vedendola muoversi su TGCome Le Iene, che la terapia Stamina fun-zioni... »;

tutto ciò considerato, appare senzadubbio positiva la notizia dell’approva-zione, in data 21 marzo 2013, di undecreto-legge sulla materia da parte delConsiglio dei ministri che, in particolare,

Atti Parlamentari — 376 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 21: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

autorizzerebbe l’uso delle staminali perchi ha iniziato la terapia con il metodoStamina; tuttavia, sarebbe auspicabile unintervento che, più in generale, garantissea tutti la possibilità del ricorso a taliterapie, così come finora eseguite a Bre-scia –:

se il Ministro interpellato, pur du-rante una eventuale sperimentazione, nonritenga di dover contemporaneamente in-traprendere iniziative urgenti per garan-tire a tutti la terapia con Stamina giàpraticata a Brescia ed estenderla a tutto ilterritorio nazionale, nelle strutture sani-tarie che ne facciano richiesta, in tal modogarantendo il diritto alla salute, sancitodalla Costituzione, anche alla parte dipersone affette da patologie incurabili,quali ad esempio il morbo di Krabbe, lamalattia di Nieman Pick, la leucodistrofiametacromatica, l’atrofia muscolare, ri-spetto alle quali i tempi di attesa di vitadella terapia sono incompatibili con quellidi una sperimentazione.

(2-00013) « Ricciatti, Migliore, Ferrara,Aiello, Nardi, Quaranta, Pi-ras, Scotto, Paglia, Di Salvo,Piazzoni, Pellegrino, Melilla,Pannarale, Kronbichler, Mar-con, Pilozzi, Lavagno, Clau-dio Fava ».

Interrogazione a risposta orale:

BINETTI. — Al Ministro della salute, alMinistro dell’economia e delle finanze. —Per sapere – premesso che:

ha destato molto interesse e grandepreoccupazione il caso della piccola Sofia,la bimba fiorentina di 3 anni e mezzoaffetta da leucodistrofia metacromatica,malattia degenerativa terminale che portaa progressiva paralisi e cecità;

i genitori di Sofia hanno dato l’au-torizzazione, seguendo la strada di moltealtre famiglie, a sottoporre la bimba alnuovo metodo di cura sperimentato da« Stamina Foundation ». Dopo la primainfusione di staminali, un giudice di Fi-

renze ha imposto l’interruzione della cura,mentre altri giudici, in Italia, si sonopronunciati in maniera opposta;

l’ampia discrezionalità in materia èpossibile in mancanza di una specificaregolamentazione, perché non ci sono an-cora sufficienti dati scientifici che confer-mino l’oggettiva validità della cura, per cuiil responso è spesso completamente diver-gente sia in ambito clinico che tra gli stessimagistrati;

sul caso è intervenuto anche il con-siglio comunale di Firenze con un appelloal Ministro della salute affinché la piccolaSofia possa essere curata con le staminaliprodotte da « Stamina Foundation »;

il Ministro della salute ha rispostoche: « non è il Ministero a decidere se unaterapia deve essere interrotta oppure no:nei mesi scorsi l’Aifa ha effettuato accer-tamenti e ispezioni, mentre la magistra-tura ha aperto alcune inchieste sul casodella “Stamina Foundation”, il cui proto-collo è contestato sia dal Ministero dellasalute che dall’Aifa »;

i risultati dell’indagini dell’Aifa – haprecisato il Ministro – sostengono che « iltrattamento al quale era sottoposta Sofiaera dannoso per la sua salute. Per questola cura è stata interrotta ». Obiezione a cuila mamma di Sofia ha ribattuto dicendo:« Dopo la prima infusione mia figlia èmigliorata sotto diversi aspetti e soprat-tutto ha avuto salva la vita »;

il Ministro della salute Renato Bal-duzzi ha comunque garantito a Sofia e atutti gli altri bambini che hanno già ini-ziato questo protocollo di cura, la possi-bilità di fare la seconda infusione dellacura già avviata; nel decreto-legge del 21marzo si parla di: « una norma basata sulprincipio etico per un trattamento sanita-rio avviato, se non da gravi effetti colla-terali, va proseguito »;

in questo caso sembra esserci unevidente stato di conflitto tra il diritto deigenitori a garantire alla figlia il migliortrattamento disponibile in un determinatomomento, anche se di natura semplice-

Atti Parlamentari — 377 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 22: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

mente compassionevole e il dovere delMinistero di garantire la qualità dei trat-tamenti disponibili sulla base di specificheevidenze scientifiche: resta sempre validoinfatti l’antico imperativo ippocratico:« Primum non nocere »;

se infatti il trattamento per Sofiaproseguirà presso gli spedali civili di Bre-scia, restano fuorilegge i casi di molti altribambini, il cui trattamento deve essereautorizzato dai giudici e successivamentecondiviso e sostenuto sul piano operativodal Ministero della salute; la disparità diposizioni nelle diverse regioni è vissuta daigenitori dei bambini affetti da patologiaanaloghe come una profonda ingiustizia,che aggiunge dolore a dolore e sofferenzaa sofferenza;

che sia la magistratura a decidere sesi debba o meno proseguire una determi-nata sperimentazione esula dalla naturastessa della ricerca scientifica, dei suoicanoni teorici e dalla valutazione dei suoirisultati; all’ospedale Burlo-Garofalo diTrieste i risultati ottenuti con la sperimen-tazione in questione sono decisamentenegativi e sono stati sospesi per ragionicliniche: su cinque bambini sottoposti allasperimentazione due sono morti e gli altritre hanno dovuto sospendere la « cura »,perché non solo non ne ricavavano van-taggi ma c’erano anche segni di peggiora-mento;

d’altra parte la ricerca sulle cause esulle possibilità di cura delle malattie rarein Italia è ancora fortemente penalizzatada una carente normativa specifica chesostenga gli investimenti nel campo deicosiddetti farmaci orfani, mentre in Fran-cia – ad esempio – esistono specifichenorme che facilitano gli investimenti esostengono la sperimentazione;

per una serie di ragioni di naturaprevalentemente commerciale, la necessitàdi brevettare tempestivamente i metodisperimentali per tutelarli da una forteconcorrenza industriale, rendono più com-plessa una tempestiva trasparenza scien-tifica, indispensabile per garantire il ma-lato da potenziali sperimentazioni prive di

adeguato fondamento scientifico, che loridurrebbero ad una sorta di cavia; maproprio per questo serve una normativachiara a forte tutela del diritto dei malatiad una cura sicura –:

quale sia il parere dato dai rispettivicomitati etici degli ospedali in cui si rea-lizza la sperimentazione della « StaminaFoundation » (Brescia, Pesaro, Trieste, ealtri);

in che modo e in base a quali criterisi stia affrontando il caso di Sofia attornoal quale si è concentrata l’opinione pub-blica e quali iniziative si intendano pren-dere per garantire a tutti i pazienti conmalattie rare un equo accesso alle cure,anche a quelle di carattere sperimentale, eai servizi socio-sanitari, per non lasciaresole le persone malate e le loro famiglie;

se non ritenga necessario intervenireanche sul piano normativo, per garantire,per quanto di propria competenza, che,per quanto riguarda le malattie rare e ipossibili trattamenti sperimentali, venganoadottate misure analoghe in tutto il Paese,per tutelare il diritto alla salute senzadistinzioni regionali;

se non ritenga urgente avviare unostudio scientifico rigoroso per sgombrare ilcampo da polemiche, di ricercatori e per-sonaggi di cultura, favorevoli o contrariall’uso di terapie che non sembrano avereuna comprovata efficacia e appaiono ad-dirittura pericolose. (3-00009)

Interrogazione a risposta scritta:

MIOTTO, NACCARATO e NARDUOLO.— Al Ministro della salute. — Per sapere –premesso che:

dal 1997 presso l’ospedale di Con-selve, collocato nella ULSS 17, opera ilCentro multidisciplinare per la riabilita-zione, previsto dalla programmazione re-gionale del Veneto, gestito in collabora-zione con l’azienda ospedaliera di Padovache non disponeva di idonei spazi per iservizi abilitativi;

Atti Parlamentari — 378 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 23: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

nei mesi scorsi è intervenuta un’in-tesa fra l’azienda ospedaliera di Padova el’azienda sanitaria locale n. 17 che modi-fica il precedente accordo fra le dueaziende ed affida l’intera gestione delcentro riabilitativo all’azienda n. 17, inassenza del reperimento dei necessarispazi presso l’azienda ospedaliera di Pa-dova ed in mancanza di idoneo aggiorna-mento della programmazione sanitaria re-gionale;

nel frattempo sono stati completati ilavori di ristrutturazione dell’ospedale diConselve, finanziati quasi interamentedallo Stato, e due nuovi piani sono datempo completati per ospitare fino adottanta posti letto in coerenza con l’ori-ginaria impostazione programmatoria cheprevedeva a Conselve la riconversione del-l’ospedale in un centro di eccellenza per lariabilitazione, a disposizione anche per leesigenze dei pazienti provenienti da Pa-dova;

il Patto per la salute prevedeva comeindice di riferimento standard per le atti-vità di lungodegenza e riabilitazione lo 0,7per cento e la programmazione sanitariaper il raggiungimento di tale obiettivoteneva conto anche degli ottanta posti lettopresso l’ospedale di Conselve;

nell’atto – sopra citato – contenentela modifica delle intese esistenti fra le dueaziende è stato peraltro stabilito il terminedel 31 marzo 2013 per il diritto di opzionedel personale dipendente dall’aziendaospedaliera di Padova, – medici esclusi –,che ha finora garantito il servizio a Con-selve;

questa scadenza così ravvicinata el’assenza della programmazione regionalehanno determinato una situazione digrande preoccupazione nei pazienti e fragli operatori ed hanno legittimamentecreato allarme fra la cittadinanza, perchési potrebbe creare un vuoto decisionale edi governo, pericoloso per la sopravvivenzadel Centro e soprattutto per il manteni-mento dei livelli di assistenza che finorasono stati garantiti;

la programmazione non definita, lascadenza per l’opzione dei dipendenti inassenza di prospettive definite, locali nuovinon attivati, rappresentano fattori digrande preoccupazione per il futuro nellaerogazione di un servizio essenziale pergarantire i livelli essenziali di assistenza aicittadini che ne hanno diritto –:

di quali elementi disponga il Governoin merito a quanto rappresentato in pre-messa, anche in relazione all’intesa tral’azienda ospedaliera di Padova e l’aziendasanitaria locale n. 17, con particolare ri-ferimento al rischio della compromissionedei livelli essenziali di assistenza nellaprovincia di Padova considerato che icittadini malati provenienti da Padova edal territorio della azienda sanitaria localen. 17 che necessitano di prestazioni ria-bilitative che finora erano assicurate aConselve e che ora rischiano di subire unforte ridimensionamento, potrebbero nongodere di una adeguata copertura sanita-ria nel delicatissimo settore della riabili-tazione;

quanto siano costati i lavori di ri-strutturazione del quarto e quinto pianodell’Ospedale di Conselve, finanziati quasiesclusivamente dallo Stato, e se risultiquando sia prevista l’apertura dei servizinei locali ristrutturati. (4-00104)

* * *

SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazione a risposta in Commissione:

GHIZZONI, BRATTI e BARUFFI. — AlMinistro dello sviluppo economico, al Mi-nistro dell’ambiente e della tutela del ter-ritorio e del mare. — Per sapere – pre-messo che:

in data 30 luglio 2002, la societàIndependent gas management srl (IGM),ha presentato al Ministero delle attivitàproduttive istanza per concessione di stoc-caggio sotterraneo di gas naturale nell’areadi « Rivara », provincia di Modena, com-

Atti Parlamentari — 379 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 24: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

prendendo porzioni territoriali dei comunidi San Felice Sul Panaro, Finale Emilia,Camposanto, Medolla, Mirandola, e Cre-valcore in provincia di Bologna;

il progetto prevede uno stoccaggio di3,2 miliardi di gas in un’area di 120chilometri quadri e sarebbe, in Italia, ilprimo impianto di questo tipo;

nel 2005 è stato espresso parere favo-revole sull’idoneità tecnica del progetto. Nelnovembre 2006 è iniziata l’istruttoria per lavalutazione di impatto ambientale conclu-sasi, nel luglio 2007, con la richiesta alsoggetto proponente di fornire ulteriorichiarimenti e integrazioni in mancanza deiquali, la procedente commissione tecnica diverifica dell’impatto ambientale VIA-VASdel Ministero dell’ambiente e della tuteladel territorio e del mare, non avrebbe po-tuto esprimere un parere positivo;

nell’agosto del 2009 la società ErgRivara Storage, costituita dalla precedenterichiedente e dalla società Erg Power eGas, ha presentato un nuovo progetto distoccaggio nel medesimo sito allo scopo diesperire la procedura di compatibilità am-bientale;

il 25 maggio 2011 la Commissioneambiente e lavori pubblici ha approvatouna risoluzione con la quale impegna ilGoverno « ad assumere una posizione po-litica precisa sull’inopportunità della sceltadella realizzazione del deposito di gasRivara, allo scopo di evitare di sottoporreil territorio e i cittadini a rischi impreve-dibili conseguenti alla mancanza di sicu-rezza sismica e geologica del sito chedovrebbe ospitare il deposito, oltre che perragioni di criticità ambientale »;

con parere approvato il 17 giugno del2011 la citata Commissione VIA-VAS, nonessendo in condizione di valutare ipotesialternative e concludere, comunque, laprocedura di compatibilità ambientale,esprime il proprio consenso all’avvio diuna campagna di indagini geognostichesecondo il programma e con le finalitàindicate dal proponente, vale a dire delleindagini dirette ad accertare in concreto la

realizzabilità dell’impianto di stoccaggio,facendo presente che l’autorizzazione de-finitiva, come previsto dalla normativavigente, è di competenza del Ministro dellosviluppo economico d’intesa con la regioneEmilia Romagna;

risulta agli interroganti che la Com-missione ministeriale VIA-VAS si sia nuo-vamente riunita, il 25 novembre 2011, peresprimere un nuovo parere favorevole,quindi sostanzialmente identico a quellogià espresso precedentemente, circa la rea-lizzazione della suddetta « fase di accer-tamento »;

la regione Emilia Romagna, che giànell’ottobre 2009, con la risoluzione delconsiglio regionale n. 4903/2009, aveva in-vitato il Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare a valutaresoluzioni alternative, ha espresso parerecontrario al progetto con delibera in data8 febbraio 2011 e ancora con nota inviatadall’assessore regionale competente al Mi-nistro dell’ambiente e della tutela del ter-ritorio e del mare in data 29 novembre2011, fornendo « oggettivi, ineludibili eincontestabili elementi di pericolosità pre-senti nell’area di Rivara » che rendereb-bero il sito incompatibile con « operazionidi immissione ed estrazione del gas », edesporrebbero la popolazione e l’ambientead un « rischio difficilmente quantificabileanche a seguito di ulteriori studi e per-tanto non valutabile con il margine dicertezza necessario in applicazione delprincipio di precauzione sancito dal dirittocomunitario »;

ripetutamente a partire dal 2005, icomuni interessati e la provincia di Mo-dena, hanno espresso, sulla scorta delleindicazioni fornite da numerosi esperti, lacontrarietà all’intervento, in quanto l’im-pianto non fornisce sufficienti garanzie intermini di sicurezza e tutela ambientale;

oltre alle istituzioni e agli enti locali,anche i comitati dei cittadini, apposita-mente costituiti, e le forze politiche, sia dimaggioranza sia di opposizione, hanno piùvolte manifestato analoga contrarietà alprogetto, evidenziandone l’insufficiente si-curezza;

Atti Parlamentari — 380 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 25: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

l’area interessata dal citato progetto ècompresa, com’è noto, nella vasta zonainteressata dai disastrosi eventi sismicidello scorso maggio. I comuni di SanFelice Sul Panaro, Finale Emilia, Campo-santo, Medolla, Mirandola, e Crevalcore,interessati dal deposito sotterraneo, sonotutti compresi nell’elenco, di cui al decretodel Ministro dell’economia e delle finanzedel 1o giugno 2012, relativo ai comunidanneggiati del terremoto;

il Ministro dell’ambiente e della tuteladel territorio e del mare, dopo l’avverarsidegli eventi sismici citati, ha ripetutamenterilasciato dichiarazioni alla stampa localedalle quali emergeva chiaramente l’inten-zione di negare ogni autorizzazione relativaallo stoccaggio di gas di Rivara, motivandotale nuovo orientamento con la evidentedrammatica consapevolezza della soprag-giunta inidoneità del sito;

già nella scorsa legislatura gli inter-roganti con la presentazione di diversi attidi sindaco ispettivo (5-06464; 5-08419),hanno più volte sollecitato il Ministrodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare circa l’opportunità di negare ogniautorizzazione relativa all’istanza per con-cessione di stoccaggio sotterraneo di gasnaturale nell’area di « Rivara », presentatadalla Erg Rivara Storage da ultimo nel-l’agosto 2009;

sempre il Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare rispon-dendo, in data 18 ottobre 2012, all’interro-gazione n. 5-08154, con la quale si chiedevadi fornire assicurazioni circa il rigetto defi-nitivo del progetto di realizzazione del de-posito di gas a Rivara, specificava che connota del 7 agosto 2012 il Ministero dellosviluppo economico ha comunicato di averrespinto, con decreto direttoriale del 6 ago-sto 2012, l’istanza di autorizzazione delprogramma di ricerca « Rivara – Verifica difattibilità dello stoccaggio » presentata dallasocietà Erg Rivara Storage e che con taleatto si è concluso con esito negativo l’iteramministrativo della domanda di verifica difattibilità presentata dalla società Erg Ri-vara Storage;

nella risposta fornita alla succitatainterrogazione n. 5-08154, si riferisce« quanto attiene al supplemento di istrut-toria citato nell’interrogazione, esso è statorichiesto alla Commissione tecnica di ve-rifica dell’impatto ambientale VIA e VASantecedentemente alla data di respingi-mento dell’istanza da parte del Ministerodello Sviluppo Economico ed immediata-mente a valle degli eventi sismici del 20 e29 maggio scorso. Dal momento che lefinalità di questa attività superano il casospecifico, si è comunque ritenuto di noninterrompere il summenzionato supple-mento istruttorio, perché i dati che essopotrà fornire si inquadrano nel più gene-rale tema delle eventuali correlazioni trastoccaggi in acquifero profondo ed eventisismici, anche di eccezionale gravità, ilMinistro interrogato non ravvisi un palesecontrasto con le procedure previste daldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,recante norme in materia ambientale, chestabilisce che le procedure di valutazionidi impatto ambientale siano attivabili soloa fronte di progetti concreti »;

il 5 febbraio 2013, la società Erg Ri-vara Storage ha annunciato tramite un co-municato ufficiale sul proprio sito web lavolontà di disimpegnarsi dal progetto diRivara e a quanto risulta agli interrogantida notizie di stampa di sollevare dall’inca-rico di amministratore delegato Mr. Nash;

nonostante le considerazioni di me-rito di cui sopra, il supplemento d’istrut-toria citato non ha modificato il parereprecedentemente fornito;

la normativa vigente prevede l’obbli-gatorietà dell’intesa con la regione com-petente, in questo caso l’Emilia Romagna,che nell’agosto 2012 con delibera dellegiunte regionale ha dinegato la stessa con-fermando le motivazioni tecniche e giuri-diche dei precedenti propri atti, così comedelle risoluzioni approvate dall’assemblealegislativa nonché quelli contenuti nelledelibere dei comuni coinvolti e della pro-vincia di Modena –:

se i Ministri interrogati, alla lucedelle suesposte considerazioni, non riten-

Atti Parlamentari — 381 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 26: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

gano opportuno adottare un atto di defi-nitivo diniego dell’autorizzazione dellostoccaggio di gas di Rivara, il cui sito è giàstato da più parti definito inequivocabil-mente inidoneo, mettendo così fine ad unasituazione di tensione e preoccupazionenella quale vivono da molti anni le popo-lazioni e le imprese residenti nei luoghicoinvolti dal progetto di stoccaggio, e col-piti gravemente dal sisma del 20 e 29maggio 2012. (5-00057)

Apposizione di firme a mozioni.

La mozione Speranza e altrin. 1-00003, pubblicata nell’allegato B airesoconti della seduta del 21 marzo 2013,deve intendersi sottoscritta anche dal de-putato Bobba.

La mozione Mariani e altri n. 1-00004,pubblicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 21 marzo 2013, deve intendersisottoscritta anche dal deputato Donati.

Pubblicazione di un testo riformulato, ap-posizione di firme e modifica ordinedei firmatari.

Si pubblica il testo riformulato dellamozione Baretta n. 1-00006, già pubbli-cata nell’allegato B ai resoconti della se-duta n. 3 del 25 marzo 2013.

La Camera,

premesso che:

il tributo comunale sui rifiuti e suiservizi (Tares) è stato introdotto nel nostroordinamento dall’articolo 14 del decreto-legge n. 201 del 2011, in sostituzione dellaTarsu e della Tia, con l’obiettivo di risol-vere la questione della tassa comunale suirifiuti, con particolare riferimento allaqualificazione della natura giuridica dellaprestazione patrimoniale dovuta a frontedei servizi di smaltimento dei rifiuti, conparticolare riferimento all’obbligo di as-

soggettare o meno le somme all’impostasul valore aggiunto. Si tratta di una pro-blematica che è stata oggetto di diverseinterpretazioni e di ampio contenzioso, sulquale si è pronunciata anche la Cortecostituzionale;

l’articolo 14 del decreto-leggen. 201 del 2011 ha previsto l’entrata invigore del nuovo tributo a decorrere dal 1o

gennaio 2013, a copertura dei costi relativial servizio di gestione dei rifiuti urbani edei rifiuti assimilati avviati allo smalti-mento, svolto in regime di privativa daicomuni e dei costi relativi ai servizi indi-visibili dei comuni;

la Tares, così come configurata dal-l’articolo 14 del decreto-legge n. 201 del2011, è composta da due tributi, una tassae un’imposta. La tassa è prevista a frontedel servizio di gestione dei rifiuti urbani,mentre l’imposta è genericamente riferitaai servizi indivisibili dei comuni. Il gettitodella tassa ha un vincolo legislativo didestinazione, dovendo finanziare per in-tero il costo del servizio di gestione deirifiuti urbani;

il tributo è dovuto da chiunquepossieda, occupi o detenga a qualsiasititolo locali o aree scoperte, a qualsiasi usoadibiti, suscettibili di produrre rifiuti ur-bani e la tariffa è commisurata all’annosolare nonché alla quantità e qualità me-die ordinarie di rifiuti prodotti per unitàdi superficie, in relazione agli usi e allatipologia di attività svolte. La superficieassoggettabile alla Tares è pari all’80 percento della superficie catastale;

la tariffa, che deve assicurare lacopertura integrale dei costi di investi-mento e di esercizio è composta da unaquota determinata in relazione alle com-ponenti essenziali del costo del servizio digestione dei rifiuti, da una quota rappor-tata alla quantità di rifiuti conferiti alservizio fornito e all’entità dei costi digestione e dai costi di smaltimento deirifiuti nelle discariche. Alla tariffa cosìdeterminata, si applica una maggiorazionepari a 0,30 euro per metro quadrato acopertura dei costi relativi ai servizi indi-visibili dei comuni;

Atti Parlamentari — 382 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 27: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

sul tributo come introdotto dall’ar-ticolo 14 del decreto-legge n. 201, sonostate sollevate da più parti, ed in partico-lare dall’Anci, preoccupazioni ed osserva-zioni critiche, con particolare riguardo alladeterminazione della base imponibile, allagestione del regime transitorio, alle mo-dalità di affidamento della gestione deirifiuti urbani, alla tempistica e alle mo-dalità di versamento del tributo, nonchécon riguardo all’aggravio delle imposte acarico dei cittadini stimato in circa 2miliardi di euro rispetto al previgenteregime;

la legge 24 dicembre 2012, n. 228,ha introdotto diverse modifiche alla disci-plina della Tares e differito ad aprile 2013la concreta operatività del tributo. Il qua-dro normativo finale che si delinea con lepredette modifiche ha visto stemperarealcune rigidità iniziali, ma non ha contri-buito ad eliminare tutte le criticità delladisciplina, soprattutto per quanto riguardagli aspetti gestionali;

successivamente, con l’articolo1-bis del decreto-legge 14 gennaio 2013,n. 1, convertito con modificazioni dallalegge 1o febbraio 2013, n. 11, è statoposticipato al 1o luglio 2013 il termine peril versamento della prima rata della Tares;

la disciplina relativa alla Tares, aseguito delle modifiche introdotte con lalegge di stabilità e dal decreto-legge n. 1del 2013 evidenzia alcune contraddizioniche richiedono un’attenta ed approfonditavalutazione e l’adozione di urgenti inter-venti correttivi;

in relazione alle scadenze collegateai versamenti della Tares per l’anno 2013,emerge in tutta evidenza la necessità didefinire con maggiore certezza l’articola-zione e la scadenza delle rate, che nell’at-tuale formulazione rischiano di essere ac-corpate in due sole scadenze, con conse-guente ulteriore aggravio per i contri-buenti;

lo slittamento della prima rata delversamento della Tares al 1o luglio 2013non è coerente con l’impianto normativo

della Tares, che impone la copertura deicosti relativi al servizio di gestione deirifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviatiallo smaltimento. In assenza di adeguaticorrettivi non è verosimile che i pagamentidovuti ai gestori del Servizio di igieneurbana possano procedere con normalecadenza, in assenza dei flussi finanziariderivanti dalle prime due rate del tributo,tradizionalmente incassate nel corso delprimo semestre dell’anno;

il comma 23 dell’articolo 14 deldecreto-legge n. 201 del 2011, ha unaformulazione generica che rischia di ge-nerare un possibile contenzioso che po-trebbe minare il fondamento stesso delprelievo. L’approvazione del piano finan-ziario annuale, presupposto essenziale perla determinazione delle tariffe per la com-ponente rifiuti del tributo, è previsto chesia approvato « dall’autorità competente »senza individuarla con certezza;

l’articolo 3-bis, comma 1-bis, deldecreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, in-trodotto con il decreto-legge n. 179 del2012, ipotizza un ampliamento delle com-petenze degli « enti di governo degli ambitio bacini territoriali ottimali e omogenei »,anche nel caso del servizio rifiuti, fino acomprendere la determinazione delle ta-riffe sia pure per quanto di competenza.Tale formulazione è in evidente contrastocon le potestà regolamentari comunali inmateria di Tares, che includono, ai sensidell’articolo 14 del decreto-legge n. 201del 2011, la determinazione delle tariffe,sulla base dei costi determinati con ilpiano finanziario e nell’ambito dei criteridettati dal decreto del Presidente dellaRepubblica 27 aprile 1999, n. 158,

impegna il Governo:

ad assumere le necessarie iniziativeper prorogare di un anno, al 1o gennaio2014, l’entrata in vigore della Tares;

ad adottare immediatamente inizia-tive normative dirette a raccordare lavecchia e la nuova disciplina del prelievosui rifiuti, tenendo conto dell’impatto della

Atti Parlamentari — 383 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013

Page 28: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed... · 2013. 3. 27. · Atti Parlamentari — 359 ... si ricava un comunicato stampa dal sapore amaro.

pressione fiscale sui cittadini e sulle im-prese anche al fine di valutare una suacompleta modifica;

ad avviare immediatamente la revi-sione della disciplina vigente e rinnovarel’apparato attuativo del nuovo tributo, inmodo da renderlo coerente con le esigenzedi efficiente copertura degli oneri com-plessivi della gestione del ciclo dei rifiuti.

(1-00006) (Nuova formulazione) « Baretta,Rughetti, Tullo, Fassina,Basso, Carra, Mariani, Pasto-rino, Vazio, Carocci, Rosato,Rossomando, Benamati, Sani,Moretti, Stumpo, Zoggia,Bini, Cuperlo, Boccia, Bur-tone, Giacobbe, Manciulli,Naccarato, De Maria, Bar-gero, Gribaudo, Fiorio, Bion-

delli, Antezza, Bressa, Amen-dola, Salvatore Piccolo, Pao-lucci, Giorgio Piccolo, Bossa,Guerra, Lorenzo Guerini,Palma, Faraone, Gelli, Braga,Picierno, Coppola, Donati,Nardella, Ermini, Boschi, Bo-nafè, Realacci, Bonavitacola,Valiante, Lotti, Carbone, Lat-tuca, Rostan, Borghi, Ian-nuzzi, Richetti, Pastorelli,Magorno, Orfini, Garofani,Crimì, Giacomelli, Patriarca,Pini, Fregolent, Fioroni,Grassi, Fragomeli, GiuseppeGuerini, Famiglietti, Bonomo,Narduolo, Paris, Cenni, Ru-binato, Fanucci, Casellato,Moretto, Parrini, De Me-nech ».

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

€ 2,00 *17ALB0000040**17ALB0000040*

Atti Parlamentari — 384 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 26 MARZO 2013