ATTI I - Scuola Normale Superiore di...

97
Scuola Normale Superiore di Pisa Comune di Gibellina CESDAE Centro Studi e Documentazione sull’Area Elima - Gibellina - TERZE GIORNATE INTERNAZIONALI DI STUDI SULL’AREA ELIMA (Gibellina - Erice - Contessa Entellina, 23-26 ottobre 1997) ATTI I Pisa - Gibellina 2000

Transcript of ATTI I - Scuola Normale Superiore di...

Page 1: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

Scuola Normale Superiore di Pisa Comune di Gibellina

CESDAECentro Studi e Documentazione sull’Area Elima

- Gibellina -

TERZEGIORNATE INTERNAZIONALI DI

STUDI SULL’AREA ELIMA

(Gibellina - Erice - Contessa Entellina, 23-26 ottobre 1997)

ATTI

I

Pisa - Gibellina 2000

Page 2: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

ISBN 88-7642-088-6

Page 3: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

PRESENTAZIONE

Le Terze Giornate Internazionali di Studi sull’Area Elima sisono svolte, dal 23 al 26 ottobre 1997, a Gibellina, Erice eContessa Entellina e hanno visto ancora una volta quell’ampia equalificata partecipazione di studiosi di diversi ambiti disciplina-ri che hanno assicurato il successo delle due prime edizioni diquesti incontri. Gli appuntamenti triennali organizzati dal Centrodi Studi e Documentazione sull’Area Elima (CESDAE), natograzie alla feconda collaborazione fra il Comune di Gibellina e ilLaboratorio di Topografia Storico-Archeologica del MondoAntico della Scuola Normale Superiore di Pisa, sono così diven-tati la sede istituzionale di comunicazione e di confronto suiproblemi storici e archeologici dell’area elima, e più in generaledella Sicilia Occidentale.

Tale risultato non sarebbe stato possibile senza il contributoe il sostegno finanziario di vari enti e senza la dedizione di un grannumero di persone. Il mio più sentito ringraziamento va in primoluogo a chi ha reso materialmente possibile lo svolgimento diqueste Giornate: al prof. Antonino Zichichi e al dr. AlbertoGabrieli, rispettivamente direttore e segretario della Fondazionee Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana” di Erice, alsindaco di Gibellina prof. Giovanni Navarra, al sindaco di Con-tessa Entellina dr. Antonino Lala. Sia qui ringraziata anche laScuola Normale Superiore per il sostegno finanziario che ha datoalla loro realizzazione. Ricordo infine che noi tutti abbiamocontratto un grosso debito di gratitudine con il prof. VincenzoAdamo, segretario del CESDAE, il cui costante impegno è unasolida garanzia per la continuazione e il successo delle attività delCentro.

Il personale del Laboratorio di Topografia della ScuolaNormale si è come sempre prodigato senza risparmio per la buonariuscita di questa iniziativa: un caloroso grazie ad AlessandroCorretti, Michela Gargini, Bruno Garozzo, Mariella Gulletta perl’impegnativo lavoro svolto in qualità di membri della Segreteriadel Convegno, e a Cesare Cassanelli per il contributo fornito alla

Page 4: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

redazione di questi volumi. Dobbiamo ancora alla cura e alladedizione di Alessandro Corretti se gli Atti di queste TerzeGiornate vedono la luce prima delle Quarte Giornate Internazio-nali di Studi sull’Area Elima, che si terranno presso il Centro“Ettore Majorana” di Erice dal 4 al 7 dicembre 2000.

Nel licenziare queste pagine, il ricordo di chi scrive va, congratitudine e commozione, al Maestro di umanità e di libertà,Giuseppe Nenci, che questo Centro ha fondato e diretto fino allasua improvvisa scomparsa e che con il suo entusiasmo, la suacapacità organizzativa, la sua illuminata e infaticabile attività distudio e di ricerca ha dato il primo, decisivo impulso ai progettie alle iniziative di cui le Giornate sono il coronamento. Sonocerto di interpretare i sentimenti di tutti i partecipanti a questoConvegno nel dedicare queste pagine alla sua memoria.

Il Direttore del CESDAEUgo Fantasia

Pisa, 27 marzo 2000.

Page 5: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE

“WHITAKER” AL MUSEO DI MOZIA

BRUNO GAROZZO

1. Introduzione

Il Museo G. Whitaker di Mozia possiede una piccola, mainteressante, collezione di anse timbrate, relative ad anfore com-merciali, sia di importazione egea sia di produzione locale1 . Se ècerta la provenienza topografica del materiale in questione,totalmente da ascrivere a Lilibeo, ad eccezione di un’ansa rodiarinvenuta proprio all’isola di Mozia nel 1910, meno sicuri sonoi dati relativi alla formazione della collezione medesima. Alcunitimbri, infatti, derivano sicuramente dall’attività di scavo esegui-ta dal Whitaker nei primi decenni del nostro secolo a Mozia e aLilibeo, come si evince dai resoconti di Biagio Pace apparsi nelleNotizie degli scavi del 1915 e del 1919: nel primo caso, il Pacecita la scoperta di un’ansa rodia dell’eponimo Damokles, rinve-nuta «tra le rovine di un edificio assai notevole ... nello strato piùsuperficiale» e costituirebbe – dice B. Pace – «l’unica ansa rodiaper ora segnalata nell’isola2 »; più legato ai bolli il secondocontributo in questione, intitolato appunto Bolli fittili dell’anticoLilibeo e necropoli di tipo punico. In quella sede il Pace pubblicasedici anse della nostra collezione, undici rodie e cinque definitedal Pace «anch’esse ricurve ma di creta meno pura e di fattura piùgrossolana» recanti «iscrizione greca in lettere poco accurate eper ogni riguardo di tipo assolutamente diverso dal rodio. Si trattadi fabbriche secondarie forse della Sicilia stessa il cui studio sipotrà compiere solo quando ne saranno pubblicati migliaia diesemplari3 ». Tali bolli, stando sempre alle parole del Pace,provengono «da sterri e scavi occasionali compiuti nell’area

Page 6: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

548 B. GAROZZO

dell’antica città (...) soprattutto verso la cosiddetta Flora, pressoPorta Nuova, dal lato del Capo Boeo4 ».

Il Pace è l’unico che fa espressamente menzione del Whitakera proposito dei bolli in questione. È noto che la raccolta di repertiantichi conservata attualmente all’interno del Museo Whitakerera costituita sia da materiale scavato e raccolto direttamente sulcampo dal Whitaker medesimo, sia da donazioni di collezionisti:a riguardo della nostra collezione, ne sarebbe una dimostrazioneil fatto che altre anse della raccolta comparirebbero nel notoarticolo di A. Pellegrini, Iscrizioni ceramiche di Erice e suoidintorni, edito nell’Archivio Storico Siciliano del 1887: in que-st’opera, infatti, dedicata ai bolli di Erice, vengono inserite alcuneanse timbrate da Lilibeo provenienti da raccolte private chetrovano puntuale riscontro con esemplari della collezioneWhitaker5 . Di quest’ultimo non vi è alcuna menzione nell’artico-lo del Pellegrini: è dunque probabile che G. Whitaker sia entratoin possesso di queste anse dopo il 1887 e che tali marchi abbianocostituito probabilmente il nucleo di partenza della raccoltamedesima. Del resto, a riprova di quanto affermato, nel contribu-to del Pellegrini non sono menzionati i bolli editi da B. Pace nel1915 e nel 1919, timbri che derivano sicuramente da scavi e nonda donativi di collezionisti locali.

Alla nostra collezione, infine, accenna M. L. Famà nella guidadi Mozia del Poligrafico dello Stato, pubblicata a Roma nel 1989:in quella sede, la studiosa data il materiale tra il IV sec. a. C. ed ilI sec. d. C., concentrando l’attenzione sull’ansa del fabbricanteImas «la cui intensa attività ebbe inizio poco prima del 175 a. C.».Tale ansa – dice sempre la Famà – «sembra l’esemplare piùsignificativo per lo studio della circolazione di queste anfore» 6 .

Alla singolare figura di G. Whitaker, personaggio ben notonell’archeologia siciliana, sono stati dedicati numerosi saggi econtributi soprattutto in questi ultimi dieci anni7 . Dai diversigiudizi espressi su di lui emerge un quadro interessante di unarcheologo ‘dilettante’ al di fuori degli schemi e delle Accade-mie: dopo aver personalmente acquistato l’isola di Mozia vicondusse numerose campagne di scavi dal 1906 al 1930, riuscen-

Page 7: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

549I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

do a svelare pagine inedite sulla storia dei Fenici in Sicilia.Appartenente a quella schiera di pionieri che con la loro azioneilluminata hanno contribuito al progresso degli studi archeologici,fu, infatti, autore di una monografia sull’isola di Mozia che siimpone all’attenzione degli studiosi soprattutto per ciò che lostesso Whitaker scopre e rivela sulla civiltà fenicia del Mediter-raneo. Oltre quindi a pubblicare i risultati dello scavo, dette vitanell’isola ad un Museo ancora oggi fondamentale per la cono-scenza della cultura fenicio-punica nel Mediterraneo. Di lui B.Pace dice «grande è il servizio reso alla scienza da questa nobileimpresa che merita il plauso incondizionato dagli studiosi perchésfugge anche ad ogni più diffidente chauvinisme essendo dovutabensì ad un inglese che è però nato fra di noi e della Sicilia si è resolargamente benemerito seguendo un’ormai centenaria tradizionedi famiglia in cui alla liberalità è pari un’illuminata passione8 »

2. Catalogo

All’interno della nostra collezione, costituita attualmente dauna trentina di frammenti di anse bollate, si possono individuaredue nuclei principali: i bolli di anfore rodie e i marchi riferibili aquei contenitori da trasporto, noti nella letteratura archeologicacol termine di ‘greco-italiche’, oggetto di numerose dispute equestioni in merito ai luoghi di produzione e alla cronologia.Accanto a questi due gruppi, troviamo altri bolli, sia greci sialatini, ed uno punico, riferibili ad altre categorie quasi sempre,purtroppo, di tipologia non definibile con assoluta certezza.

2.1. Bolli anforarî rodî

Per quanto riguarda la cronologia dei bolli anforari rodî, si èfatto riferimento, oltreché alla cronologia tradizionale elaboratada V. Grace e perfezionata da J.Y. Empereur e A. Hesnard, anchealla nuova ‘chronologie basse’ proposta a metà degli anni ’90 daG. Finkielsztejn, secondo lo schema che presentiamo qui diseguito9 :

Page 8: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

550 B. GAROZZO

Cronologia tradizionale

Periodo I ca. fine IV sec. a. C.- 240 a. C.Periodo Ia (fino al 280 a. C.);Periodo Ib (280-270 a. C.)10;Periodo Ic (269-240 a. C.)11.

Periodo II 240 a. C. - 210 a. C.Periodo IIa (240-225 a. C.)Periodo IIb (225 ed il 210 a. C.).

Periodo III 210 a. C.- 175 a. C.Periodo IIIa (211-202 a. C.)12;

Periodo IIIb (201-194 a. C.)13;Periodo IIIc (193-189 a. C.);Periodo IIId (188-183 a. C.);Periodo IIIe (182-175 a. C.)14.

Periodo IV 175 a. C. - 146 a. C.

Periodo V 146 a. C. - 108 a. C.Periodo Va (145 a. C.-111 a. C.)Periodo Vb (111 a. C. e 108 a. C.)

Periodo VI 108 a. C. - 80 a. C.

Periodo VII 80 a. C. - 30 a. C.

Cronologia ‘Finkielsztejn’

Periodo Ia: 300 a. C. - 269 a. C.Periodo Ib: 268 a. C. - 259 a. C.Periodo Ic: 258 a. C. - 245 a. C.Periodo Id: 244 a. C. - 229 a. C.Periodo IIa: 228 a. C. - 214 a. C.Periodo IIb: 213 a. C. - 195 a. C.

Page 9: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

551I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Periodo IIIa: 194 a. C. - 191 a. C.Periodo IIIb: 190 a. C. - 183 a. C.Periodo IIIc: 182 a. C. - 178 a. C.Periodo IIId: 177 a. C. - 172 a. C.Periodo IIIe: 171 a. C. - 164 a. C.Periodo IVa: 163 a. C. - 156 a. C.Periodo IVb: 155 a. C. - 146 a. C.Periodo Va: 145 a. C. - 111 a. C.Periodo Vb: 110 a. C. - 108 a. C.Periodo VI: 107 a. C. - 86 a. C.Periodo VII: 85 a. C. - età augustea

2.1.1. Eponimi

1) Inv. 714 (tav. XCV, 1). Fr. di ansa a gomito d’anfora rodia con bollo.Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 5 YR 7/4. Bollo greco a rilievo,su tre linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 4,2 × 1,4). Ansa: cm 9,1 ×3,9 × 2,5. H. lettere: cm 0,25 - 0,4.

ejpi; ∆Aghs/travtou / Dalivou15

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: B. PACE, Marsala. Bolli fittili del-l’antica Lilibeo e necropoli di tipo punico, NSA, 1919, 80-86, 81, nr. 10.

Periodo IIIe.Il nostro bollo dovrebbe appartenere ad Agestratos II16 , che si colloca

alla fine del Periodo III, essendo presente nel deposito di Pergamo17 e non nelriempimento della stoa di mezzo dell’agora di Atene; si colloca, pertanto,negli anni 183-175 a. C., probabilmente nel 182 a. C.18, oppure all’anno 171a. C. epoca in cui comincia il Periodo IIIe della ‘chronologie basse’ elaboratadal Finkielsztejn nel 199519. Altro elemento di datazione la correlazione diAgestratos II con diversi fabbricanti del Periodo III, quali Agathokles, Nikasion,Aphrodisios e Philainios20.

Agestratos II è caratterizzato da bolli rettangolari – talvolta con la testadi Halios sulla sinistra, e con il s lunato – ampiamente diffusi nel bacino delMediterraneo e presenti, oltreché a Rodi21 e ad Atene22, anche a Pergamo23,a Iasos24 ed in diversi centri del Medio Oriente25 e del Mar Nero26. Nonmancano attestazioni nell’isola di Cipro27, a Cartagine28 ed in Egitto29,mentre, nella nostra penisola se ne riscontra la presenza a Roma30, a Taranto31

e ad Oristano32. In Sicilia Agestratos è attestato a Centuripe33, Siracusa34,Agrigento35, Erice36, Licata37, e Segesta38: per Lilibeo non risultano altre

Page 10: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

552 B. GAROZZO

attestazioni oltre questa della collezione Whitaker.

2) Inv. 722 (tav. XCV, 2). Fr. di parete con orlo e di ansa a gomitod’anfora rodia con bollo. Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 5 YR7/4. Bollo greco a rilievo, su due linee, in cartiglio rettangolare completo (cm4,4 × 2,2). Ansa: cm 3,5 × 3,1. Parete cm 8,6 × 6,4 × 1,1). H lettere: cm 0,2- 0,6. Sulla sinistra testa di Halios.

e≥jp≥i≥; ∆Aqa/nodovtou

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Periodo IIId.All’interno della suddivisione in periodi delle anfore rodie bollate,

Athanodotos si colloca nel Periodo III, in base alla sua presenza sia neldeposito di Pergamo, sia nel riempimento della stoa di mezzo dell’agora diAtene: fa, dunque, parte di quegli eponimi che sono stati datati tra il 188 ed il183 a. C., e, secondo una recente ipotesi di V. Grace, la sua cronologia si puòulteriormente circoscrivere all’anno 183 a. C. come si evince anche dallapresenza di bolli secondari39. Secondo la recente cronologia elaborata da G.Finkielsztejn il nostro eponimo si daterebbe all’anno 172 a. C.40. Athanadotos,inoltre, data l’attività dei fabbricanti Agathokles II, Amyntas, Antimachos41,oltre ad Ariston, Damokrates, Hyppokrates, Sarapion e Philainios che sicollocano nell’ambito del Periodo III, o comunque in questo Periodo hannoiniziato la loro attività42.

Del nostro eponimo sono noti sia bolli rettangolari sia circolari con rosadi Rodi al centro. Le scoperte archeologiche legate alla diffusione di Athanodotosinteressano un ampio settore del bacino del Mediterraneo. I suoi bolli, infatti,sono stati scoperti a Rodi43, a Delo e ad Atene44 a Pergamo45 e in diversi sitidel Mar Nero46. Non mancano, inoltre, attestazioni ad Alicarnasso47, ed inMedio Oriente48, a cui si aggiungono i dati relativi all’isola di Cipro49, all’Egitto50 e a Cartagine51. Il nostro eponimo, inoltre, risulta presente inAlbania52, ad Antibes53, e, venendo alla nostra penisola, a Fregellae54, MonteVairano55, Reggio Calabria56; in Sicilia risulta attestato ad Acre57, Comiso58,Centuripe59 ed ancora a Siracusa60, Erice61 e Licata62: dovrebbe riferirsi alnostro eponimo, infine, un bollo lacunoso scoperto a Lilibeo, nella necropolidi Proprietà Scavone ed edito da A. Brugnone nel 198663.

3) Inv. 721 (tav. XCV, 3). Fr. di parete e di ansa d’anfora rodia con bollo.Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 5 YR 7/4. Ingubbiatura giallino-rosata vicino a M 10 YR 8/4. Bollo greco a rilievo in cartiglio circolarecompleto (diam. cm 2,9). Ansa: cm 3,5 × 3,1. Parete cm 7,25 × 6, 4 × 0,8). H.lettere: cm 0,2 - 0,45. Al centro, rosa di Rodi.

Page 11: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

553I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

ejpi; ∆Aqanodovtou Panavmou

Provenienza Lilibeo. Bibliografia: PACE, Marsala... cit. a n. 3, 81, nr. 9.Cf. nr. 2

4) Inv. 720 (tav. XCV, 4). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anfora rodiacon bollo. Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 5 YR 7/4. Ingubbiaturagiallino-rosata vicino a M 10 YR 8/4. Bollo greco a rilievo in cartiglio circolarecompleto (diam. cm 2,9). Ansa: cm 9,8 × 4,1 x 2,8. Parete cm 6,3 × 6, 1 × 1,3.H. lettere: cm 0,1 - 0,3. Al centro, rosa di Rodi.

ejpi; Aijnhsidavmou ÔUakinqivou

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: PACE, Marsala... cit. a n. 3, 81, nr. 10.Periodo IIIc.Come si è messo in rilievo nell’edizione di un bollo di Ainesidamos II

da Segesta, esistono due eponimi distinti con questo nome, uno del Periodo Ied uno del Periodo III64 . Anche in questo caso, il bollo in questione si deveattribuire per ragioni tipologiche ed epigrafiche all’eponimo Ainesidamos II:quest’ultimo è attestato nel deposito di Pergamo65 e si trova in sincronismo coifabbricanti Amyntas, Olympos e Sokrates tutti e tre databili nell’ambitocronologico del deposito medesimo66. Riguardo alla cronologia del nostroeponimo si possono proporre il 192 a. C., in linea con V. Lungu, o il 181 a. C.,adottando l’ipotesi di Finkielsztejn, anche se, secondo Ariel, la datazionedell’eponimo si pone tra il 210 ed il 200 a. C.67.

Di Ainesidamos sono noti sia bolli rettangolari, sia rotondi con la rosa diRodi al centro; il nome dell’eponimo presenta talvolta il s lunato. Il nostroeponimo risulta attestato oltre che a Rodi68 e a Pergamo69, anche a Delo70, aLesbo71 e a Iasos72, ed ancora a Cipro73, a Cartagine74, nell’ambito del MarNero75 ed in Egitto76; altri rinvenimenti ne confermano una notevole diffusio-ne in Medio Oriente77, ed in Italia, dove i bolli del nostro eponimo sono statirinvenuti in territorio cremonese78 ed ancora a Messina79, a Gela80, a Siracusa81

ad Erice82, a Monte Iato83 e a Segesta84. Questa della collezione Whitakersembra essere la prima attestazione dell’eponimo in questione a Lilibeo.

5) Inv. 724 (tav. XCV, 5). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anfora rodiacon bollo. Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 5 YR 7/6. Bollo grecoa rilievo, su due linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,2 × 0,9). Ansa:

cm 10,1 × 3,9 × 2,9. Parete cm 8,1 × 6, 8 × 2,9. H. lettere: cm 0,2 -0,4. Sullasinistra, testa di Halios. n retrogrado.

Page 12: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

554 B. GAROZZO

ejpi; Aijn/hvtoro"

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Periodo IIIb.La presenza dei bolli di Ainetor nel deposito di Pergamo85, insieme ai

dati restituiti dal contesto di Delo86, rendono possibile l’attribuzione alPeriodo III di questo eponimo, di recente assegnato da V. Lungu al 194 a. C.87,o al 190 a. C. secondo Rotroff; adottando i criteri del Finkielsztejn si daterebbeall’anno 183 o al 179 a. C.88. Da un punto di vista epigrafico, i bolli delmedesimo, noti nelle canoniche forme rettangolare e circolare con rosa di Rodial centro, si presentano talvolta con i due o di piccole dimensioni rispetto aglialtri segni.

Le anfore bollate di Ainetor, attestato in coppia con Aristarchos e conAgathokles, Damokrates e Philainios89, sono assai diffuse nel bacino delMediterraneo: i suoi timbri, infatti, oltre che a Rodi90, Pergamo91, Atene eDelo92, sono stati rinvenuti a Cipro93, in vari centri del Mar Nero94, inPalestina95 , in Egitto96 e a Cartagine97 . In Italia Ainetor è presente aPreneste98, a Monte Vairano99 e – passando alla Sicilia – a Monte Judica100,a Siracusa101, ad Agrigento102, ad Erice103 e a Segesta104. Per quanto riguardaLilibeo, il nostro bollo si va ad aggiungere alle attestazioni edite da A.Brugnone105.

6) Inv. 732 (tav. XCV, 6). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anfora rodiacon bollo. Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/4.Ingubbiatura giallino-rosata vicino a M 10 YR 8/4. Bollo greco a rilievo incartiglio circolare completo (diam. cm 3,2). Ansa: cm 9,4 × 3,2 × 2,5. Parete

cm 7,2 × 5,1 × 1. H. lettere: cm 0,1 - 0,2. Al centro, rosa di Rodi.

ejpi; ∆Aleximav(cou) Qesmoforivou106

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: PACE, Marsala... cit. a n. 3, 81 nr. 11.Periodo IV.I rinvenimenti di Tarso107 e di Corinto108 permettono di assegnare al

Periodo IV quest’eponimo, la cui assenza a Cartagine può essere spiegata colfatto che l’anno del sacerdozio di Aleximachos era prossimo alla distruzionedella città medesima, nel 146 a. C., e, dunque, va assegnato agli anni 149-146a. C.109. Del resto, è possibile collegare ad Aleximachos l’attività di numerosifabbricanti del Periodo IV, quali Hermias, Andrikos, Menothemis,Antimachos110, oltre ad Eukleitos, Manes e Theumnastos: in quest’ultimocaso, i bolli di Aleximachos, noti nella canonica forma rettangolare e circolare,si presentano in forma romboidale, secondo una tipologia che, come ha messoin rilievo un recentissimo lavoro di N. Zeitoun – C. Cristophi e J. Y. Empereur,

Page 13: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

555I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

caratterizza la produzione del fabbricante in questione111. Un’associazionecon Hippokrates può essere, invece, suggerita dalla presenza, nelle anse diAleximachos, dei bolli supplementari tipici di questo fabbricante.

La diffusione nel bacino del Mediterraneo dei bolli del nostro eponimoè piuttosto vasta: oltre che a Rodi112, Lesbo113, Atene e Delo114, i marchi diAleximachos sono stati rinvenuti anche a Cipro115, nel bacino del MarNero116, ed ancora in diversi centri del Medio Oriente e a Kyme in Turchia117.Piuttosto cospicua, inoltre, la presenza in Egitto del nostro eponimo, cherisulta attestato ad Alessandria e a Crocodilopolis-Arsinoé118. Nel Mediterra-neo occidentale, Aleximachos è presente ad Ampurias e ad Olbia di Proven-za119, mentre in Italia i suoi bolli sono stati scoperti ad Aquileia120, aBrindisi121, a Taranto122, a Vibo Valentia123, a Cagliari124 ed ancora, perquanto riguarda la Sicilia, a Comiso125, Catania126, Paternò127, Erice128,Licata129 ed Eraclea Minoa130: in merito a Lilibeo, il nostro bollo si va adaggiungere agli esemplari editi da A. Brugnone131.

7) Inv. 731 (tav. XCVI, 1). Fr. di ansa a gomito d’anfora rodia con bollo.Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 5 YR 7/4. Bollo greco a rilievo,su tre linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,6 × 1,6). Ansa: cm 6 × 3,8x 3. H. lettere: cm 0,2 - 0,35.

ejpi; ∆Arci/laivda / Karneivou

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Periodo IIIe.L’eponimo Archilaidas, presente con quattro bolli nel deposito di

Pergamo132, ma non attestato nel riempimento della stoa di mezzo dell’agoradi Atene, si assegna, secondo la cronologia tradizionale, agli anni 182-176 a.C., alla fine del Periodo III133, datazione confermata dal sincronismo coifabbricanti Aristokles, Amyntas e Damokles134. In base, invece, alle nuoveteorie del Finkielsztejn, il nostro eponimo si daterebbe nell’arco cronologicocompreso tra il 171 ed il 164 a. C., attorno all’anno 166 a. C.135.

Di Archilaidas sono noti bolli soprattutto in forma rettangolare, e piùraramente circolare, mentre, talvolta, per uno scivolamento del punzone, ilnome si presenta nella forma errata ∆Arcilavdai.

La diffusione nel Mediterraneo dei bolli dell’eponimo in questione copreun settore piuttosto ampio. Oltre che a Rodi136, a Delo137 e ad Atene138, talibolli sono stati scoperti a Pergamo139, in Medio Oriente140, in Egitto141, aCartagine142, a Cipro143 e nell’ambito del Mar Nero144. Per quanto riguardal’Italia, le attestazioni del nostro eponimo sembrano concentrarsi in Sicilia:resti di anfore recanti i bolli di Archilaidas sono stati rinvenuti a Siracusa145,Tusa146, Comiso147, Taormina148, Lentini149, Erice150, Agrigento e Segesta151.

Page 14: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

556 B. GAROZZO

Bolli di Archilaidas a Lilibeo sono stati editi anche dal Pellegrini e da A.Brugnone152.

8) Inv. 730 (tav. XCVI, 2). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anfora rodiacon bollo. Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/4. Bollogreco a rilievo, su tre linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,9 × 1,9).

Ansa: cm 8,85 × 3,3 × 2,7. Parete cm 8 × 6,6 × 0,9. H. lettere: cm 0,2 - 0,4.

ejpi; ∆Arci/laivda / ÔUakinqivou

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Cf. nr. 7.

9) Inv. 736 (tav. XCVI, 3). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anfora rodiacon bollo. Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/4. Bollogreco a rilievo, su due linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,7 × 2,5).

Ansa: cm 9,8 × 3,7 × 2,6. Parete cm 7 × 5,8 × 1,2). H. lettere: cm 0,2 - 0,4.

ejpi; Govrgwno" / ÔUakinqivou

Provenienza: Lilibeo. Bibl.: PACE, Marsala ... cit. a n. 3, 80, nr. 3.Periodo IV.Il nostro eponimo non compare in nessuno dei contesti che caratterizza-

no il Periodo III e pertanto si assegna al Periodo successivo, sulla base delleattestazioni di Cartagine, Delo e Tarso153 e del sincronismo coi fabbricantiBromios e Diokleia154, la cui attività si estende fino al Periodo V. Un’ulterioreconferma per una datazione alla metà del II sec. a. C. è data dall’utilizzo, daparte del nostro eponimo, di un bollo secondario introdotto nel 188 a. C. edivenuto di uso comune negli anni attorno al 150 a. C.155.

L’eponimo Gorgon è relativamente diffuso nel bacino del Mediterraneo:i suoi bolli, infatti – noti sia in forma rettangolare sia circolare con rosa di Rodial centro – risultano presenti a Rodi156, a Pergamo e ad Atene157, a Lesbo158,a Delo159 e nel bacino del Mar Nero160. Non mancano attestazioni inAlbania161, in Medio Oriente162 e a Cipro163, a cui si possono aggiungere idati relativi all’ Egitto164, a Cartagine165 e ad Ampurias166. In Italia resti dianfore datate da Gorgon sono stati scoperti a Brindisi167, a Taranto168, inSardegna169 e, per quanto riguarda la Sicilia, a Siracusa170 e ad Erice171. PerLilibeo, non mi risultano esserci altre attestazioni edite dell’eponimo inquestione.

10) Inv. 717 (tav. XCVI, 4). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anfora rodiacon bollo. Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/4.

Page 15: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

557I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Ingubbiatura giallino-rosata vicino a M 10 YR 8/4. Bollo greco a rilievo, sudue linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,8 x 1,2). Ansa: cm 9,7 ×2,8 × 1,2. Parete cm 7,3 × 6,5 × 1,3. H. lettere: cm 0,1 - 0,3.

ejpi; Damokleu'" / ÔUakinqivou

Provenienza: Mozia. Bibliografia: B. PACE, Mozia. Prime note sugliscavi eseguiti negli anni 1906-1914, NSA, 1915, 431-446, 438 e n. 1.

Periodo IIIc.Sono noti due eponimi con questo nome, un Damokles I, attivo nella

seconda metà del III sec. a. C.172, ed un Damokles II, presente con ventiesemplari nel deposito di Pergamo173, oltre che nel riempimento della stoa dimezzo dell’agora di Atene174 e che, pertanto, si data agli inizi del II sec. a.C.175, probabilmente attorno all’anno 193 a. C., come propone V. Lungu176.Adottando, invece, la cronologia elaborata da G. Finkielsztejn, il nostroeponimo si daterebbe tra il 182 ed il 178 a. C.

Damokles II, a cui si riferisce il nostro esemplare, data l’attività delfabbricante Marsyas177, è caratterizzato da bolli di forma rettangolare ecircolare secondo le tipologie note, e risulta attestato in diversi centri delbacino del Mediterraneo, quali Rodi178, Atene179, Pergamo180, Delo181 eCipro182. Non mancano attestazioni dell’eponimo nell’ambito del Mar Nero183,del Medio Oriente184 e dell’Egitto185, a cui si aggiungono i dati di Cartaginee di Marsiglia186. Venendo alla nostra penisola, Damokles risulta presente aRoma187, a Taranto188, ad Acre189, a Siracusa190 e ad Erice191. Quella diMozia, come si è già rilevato, è l’unica attestazione rodia dell’isola.

11) Inv. 733 (tav. XCVI, 5). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anfora rodiacon bollo. Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/4. Bollogreco a rilievo, su tre linee, in cartiglio a losanga incompleto (cm 5,2 × 2,1).

Ansa: cm 9,9 × 4,4 × 3,4. Parete cm 7,2 × 5,8 × 1,2. H. lettere: cm 0,2 - 0,4.

ejpi; Eujdavmou / Dalivou

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Periodo IV.Quest’eponimo, non attestato nei contesti legati alla definizione

cronologica del Periodo III, è stato assegnato al Periodo IV in base aisincronismi noti che vedono Eudamos datare l’attività dei fabbricantiHippokrates, Theumnastos, Zenon II e Aristokles192. A. Brugnone suggeri-sce, inoltre, l’associazione con Diokleia, in base alla stretta somiglianza tra ledue anse dell’eponimo e della fabbricante in questione scoperte a Lilibeo nellanecropoli di via del Fante193. È probabile, inoltre, il sincronismo con Nikasion,

Page 16: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

558 B. GAROZZO

come attesterebbe un’anfora intera del Museo di Sarasota dove, per quantoriguarda l’eponimo, è preferibile integrare il nome di Eudamos piuttosto chequello di Sodamos194. Una datazione del nostro eponimo al Periodo IV èinoltre suggerita anche dai contesti di Tarso195 e di Delo196.

Assai suggestiva l’ipotesi che vuole identificare l’Eudamos dei bolli rodîcon l’omonimo comandante delle navi rodie a Tenedo nel 168 a. C., di cui siha notizia in Livio (44, 28, 3)197.

Di Eudamos sono noti bolli rettangolari e a losanga, nel caso deicontenitori di Themnastos, come quello che qui presentiamo; tali bolli risul-tano ampiamente diffusi nel bacino del Mediterraneo: le scoperte archeologiche,infatti, ne attestano la presenza a Rodi198, ad Atene199, a Delo200, a Perga-mo201, in vari siti del Mar Nero202, a Cipro203, nell’ ambito del MedioOriente204, in Egitto205, a Cirene206 e a Glanum207.

Nella nostra penisola resti di anfore bollate da Eudamos sono statirinvenuti a Taranto208, a Gioia del Colle209, e, per quanto riguarda la Sicilia,ad Acireale210, a Gela211, a Siracusa212, a Lentini213, ad Erice214, a Licata215

e a Segesta216: per quanto riguarda Lilibeo, il nostro bollo arricchisce il quadrodelle attestazioni di Eudamos a Marsala, rese note da A. Brugnone217.

12) Inv. 713 (tav. XCVI, 6). Fr. di di ansa a gomito d’anfora rodia conbollo. Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 5 YR 7/6. Bollo greco arilievo, su due linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 4 × 1,6). Ansa: cm

6,5 × 4,1 × 2,7. H. lettere: cm 0,1 - 0,2.

ejpi; Qeaidhvtou / Diosquvou

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Periodo IIId.Il nostro eponimo, presente con nove esemplari nel deposito di Perga-

mo218 ed attestato nell’agora di Atene, si data al Periodo III, probabilmenteattorno all’anno 184 a. C.219, come dimostrano i sincronismi noti coi fabbri-canti Aristos e Hippokrates220. Adottando la nuova cronologia elaborata da G.Finkielsztejn il nostro eponimo si daterebbe, invece, al 173 a. C.221.

Al Theaidetos che compare nei bolli si può avvicinare un omonimo,padre di Astymedes che compare in un’iscrizione222.

Di questo eponimo, di cui sono noti bolli rettangolari e circolari, talvoltacon rosa di Rodi al centro, si possono annoverare numerose attestazioni nei piùdiversi settori del bacino del Mediterraneo, come è ormai assodato per glieponimi del Periodo III: oltre che a Rodi223, Atene224 e Delo225, i bolli diTheaidetos sono stati scoperti a Pergamo e ad Assos226, a Cipro227, enell’ambito del Mar Nero228. Il nostro eponimo risulta presente anche aCartagine229, in Egitto – nei centri di Alessandria e Crocodilopolis-Arsinoé230

Page 17: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

559I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

– ed in Medio Oriente231. Venendo alla nostra penisola, resti di anfore timbratedall’eponimo in questione sono state rinvenute a Taranto232, ad Acre233, aLentini234, a Catania235, a Siracusa236, ad Erice e a Solunto237, ed a TerminiImerese238.

Per quanto riguarda Lilibeo, il nostro bollo costituisce l’unica attestazio-ne edita.

13) Inv. 727 (tav. XCVII, 1). Fr. di parete e di ansa d’anfora rodia conbollo. Pasta arancio-rosata depurata dura vicino a M 5 YR 7/4. Bollo greco arilievo, su tre linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,1 × 1,6). Ansa: cm

9,4 × 3,8 × 3,3. Parete (cm 5,7 × 6, 25 × 0,9). H. lettere: cm 0,25 - 0,5.

ejpi; Nika/sagovra / Dalivou

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Periodo IIId.Sono noti due eponimi con questo nome, uno riferibile al Periodo III,

l’altro assegnato al Periodo V239. Quest’ultimo è associato ai fabbricantiEukleitos, Agathoboulos ed Euphranor240 e potrebbe essere identificato conNikasagovra" ÔIppokleu`" che fu sacerdote di Athana Lindia nel 123 a. C.241.Secondo G. Finkielsztejn, si potrebbe circoscrivere ulteriormente la datazionedell’ eponimo all’anno 130 a. C.242.

Nikasagoras I, a cui appartiene il bollo in questione, fa parte di quelgruppo di eponimi che V. Grace data tra il 188 ed il 183 a. C., forse, conmaggior precisione, all’anno 185 a. C., o al 174 a. C., adottando la ‘chronologiebasse’ del Finkielsztejn243. Importante ai fini della datazione, inoltre, ilsincronismo con i fabbricanti Damokrates I, Aristokles, Agesippos, Diophantose Linos244. Altre associazioni possibili riguardano, inoltre, i fabbricantiAmyntas ed Herakleitos245.

I bolli col nome Nikasagoras, attestati nelle canoniche forme rettango-lare e circolare, sono assai numerosi e diffusi, anche se non sempre è possibiledistinguere i due diversi eponimi: oltre a Rodi246, a Delo247 e a Pergamo248,se ne trovano a Iasos e a Pella249, ad Alicarnasso250, nell’ambito del MarNero251 e a Cipro252. Da segnalare, inoltre, gli esemplari scoperti nell’ambitodel Medio Oriente253 e a Cartagine254, a cui si aggiungono i dati relativiall’Egitto255 e l’attestazione francese di Saint Blaise256.

In Italia Nikasagoras è presente ad Ancona257, a Monte Vairano258, adIschia ed a Pompei259, a Taranto260 e – per quanto riguarda la Sicilia – adAcre261, a Siracusa262, ad Erice263, a Monte Iato264. Per Lilibeo, il timbro quipresentato arricchisce la documentazione marsalese edita nel 1986 da A.Brugnone265.

Page 18: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

560 B. GAROZZO

14) Inv. 726 (tav. XCVII, 2). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anforarodia con bollo. Pasta rosata depurata dura vicino a M 5 YR 6/6. Bollo grecoa rilievo, su tre linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,4 × 1,5). Ansa:

cm 9,4 × 3,2 × 2,4. Parete cm 6,5 × 6,3 × 1. H. lettere: cm 0,2 - 0,4.

ejpi; Xeno/favneu(") / ÔUakinqivou

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: PACE, Marsala... cit. a n. 3, 80, nr. 4.Periodo IIIb.La scoperta di bolli in cui compare sia Xenophanes sia Xenophanes figlio

di Ieron, di cui si hanno esempi a Segesta e nella nostra collezione, confermal’esistenza di due eponimi distinti da collocare nell’ambito del Periodo II e delPeriodo IIIb266. Il più tardo dei due dovrebbe essere Xenophanes senzaindicazione del patronimico: compare infatti sia nel deposito di Pergamo sia inquello di Villanova e in quest’ultimo caso data anfore del fabbricante DiskosII267, mentre altri sincronismi collegano Xenophanes II ai fabbricanti Sokratese Philainios268. La sua datazione dovrebbe rientrare all’interno del Periodo IIIb, circoscritto negli anni 201 a. C.-194 a. C., anche se la Lungu propone dirialzarne la cronologia all’anno 203 a. C.269. In base alle ricerche di G.Finkielsztejn, Xenophanes II verrebbe a datarsi o all’anno 192 a. C., corrispon-dente alla proposta di V. Lungu, o all’arco cronologico compreso tra il 190 edil 183 a. C., anni che delimitano il Periodo IIIb270. I bolli di Xenophanes II sononoti noti sia in forma rettangolare che circolare con rosa di Rodi al centro. Lacircolazione delle anfore timbrate da Xenophanes II hanno interessato i centridi Rodi271, Delo272, Pergamo273 ed Atene274. Non mancano attestazioninell’ambito del Mar Nero275, dell’isola di Cipro276, e del Medio Oriente277, acui si aggiungono le scoperte di Cartagine278, dell’Egitto279 e di Marsiglia280.Venendo in Italia, i bolli di Xenophanes sono documentati a Ischia281, aReggio Calabria282, a Centuripe283, a Camarina284, a Siracusa285 e ad Erice286.Bolli di Xenophanes da Lilibeo sono stati editi da A. Brugnone287

15) Inv. 718 (tav. XCVII, 3). Fr. di ansa di anfora rodia con bollo. Pastarosata depurata dura vicino a M 5 YR 6/4. Bollo greco a rilievo, su tre linee,in cartiglio rettangolare completo (cm 3,5 × 1,4). Ansa: cm 6,8 × 4,4 × 3,3. H.lettere: cm 0,1 -0,3.

ejpi; Xenofavneu(") / tou' ÔIevrwno" / Panavmou

Provenienza: Lilibeo.Periodo II.Il bollo di Lilibeo costituisce, insieme a quello da Segesta di recentissima

pubblicazione, una conferma alla presenza di due eponimi distinti rispondenti

Page 19: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

561I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

al nome di Xenophanes, databili rispettivamente al Periodo II e al PeriodoIII 288, e all’identificazione di una dei due con lo Xenofavnh" tou' ÔIevrwno",sacerdote di Halios, menzionato in un’iscrizione di Camiro databile attorno al189 a. C.289. Essendo assenti dal deposito di Pergamo i bolli con l’indicazionedel patronimico, si può ipotizzare che il nostro marchio, insieme a quellorinvenuto a Segesta, siano da riferire a Xenophanes I, che sembra esserecaratterizzato solo da timbri di forma rettangolare assai meno diffusi rispettoa quelli di Xenophanes II noti sia in forma rettangolare che circolare con rosadi Rodi al centro. In base alle ricerche di G. Finkielsztejn, la datazione diXenophanes I si collocherebbe tra il 228 ed il 195 a. C.: in tal caso avremmouna datazione assai vicina al 189 a. C., confermando l’identificazione diXenophanes I col personaggio menzionato nell’iscrizione di Camiro.

I bolli di Xenophanes, figlio di Hieron sembrano essere noti solo informa rettangolare e, in linea con i prodotti datati da eponimi precedenti ilPeriodo III, meno diffusi: ai bolli noti di Segesta e Lilibeo – di cui il nostrorisulta essere la prima attestazione edita –, si possono accostare esemplari daRodi290.

2.1.2. Fabbricanti

16) Inv. 723 (tav. XCVII, 4). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anforarodia con bollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/4.Bollo greco a rilievo, su due linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,5× 1,3). Ansa: cm 10 × 3,5 × 3,5. Parete cm 6,5 × 6,2 × 1,1. H. lettere: cm 0,2- 0,3.

[...] ou / ∆Agaqokleu'"

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: PACE, Marsala... cit. a n. 3, 80, nr. 5.Periodo III.Si conoscono due produttori con questo nome, uno degli inizi della

produzione rodia, l’altro del Periodo III291. Agathokles II si data agli anni 210-175 a. C. in base alla presenza di trenta dei suoi bolli nel deposito diPergamo292 e al sincronismo con gli eponimi Agestratos II, Athanodotos eSymmachos, a cui si aggiunge probabilmente anche Ainetor293; questi eponimi,come si è visto, si inseriscono tutti quanti negli anni finali del Periodo III: trail 190 ed il 182 a. C., secondo la cronologia tradizionale, o, adottando le nuoveteorie di Finkielsztejn, tra il 179 ed il 171 a. C.294.

L’attività di Agathokles, a giudicare dai ritrovamenti, dovette esseremolto intensa: i bolli del nostro fabbricante, noti in forma rettangolare colnome del mese sopra o sotto quello del fabbricante – che talvolta presenta ils lunato e i segni q ed o più piccoli rispetto agli altri – sono stati rinvenuti in

Page 20: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

562 B. GAROZZO

misura assai rilevante in tutti i settori del bacino del Mediterraneo coinvolti nelcommercio del vino rodio. Le scoperte archeologiche, infatti, ne attestano lapresenza, oltre che a Rodi295, a Lesbo296 e a Tenos297, anche a Delo298, adAtene299, a Pergamo300, a Cipro301, ed ancora a Labraunda302. Bolli cheriportano il nome del nostro fabbricante si trovano, inoltre, in Medio Orien-te303, in Albania304, nel bacino del Mar Nero305, a Cartagine306, in Egitto307

e a Marsiglia308. Anche per quanto riguarda la nostra penisola la documenta-zione relativa ai marchi di Agathokles è piuttosto ricca sia in quantità di repertiche di siti interessati dalla circolazione dei suoi contenitori: stando infatti allabibliografia, i suoi bolli sono presenti a Monte Vairano309, a Taranto310, aCagliari311, ad Oristano312, e, venendo in Sicilia, a Catania313, ad Eloro314,a Gela315, a Siracusa316, a Centuripe317, a Tusa318, a Castellaccio di Sagana319,in territorio di Heraclea Minoa (loc. Campanaio)320, ad Erice321, a Licata322,a Monte Iato323, a Solunto e a Palermo324. Il bollo della collezione Whitakerarricchisce il quadro delle presenze di Agathokles a Lilibeo rese note da A.Brugnone325.

17) Inv. 712 (tav. XCVII, 5). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anforarodia con bollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 5 YR 7/6. Bollogreco a rilievo, su due linee, in cartiglio rettangolare quasi completo (cm 4 ×1,2). Ansa: cm 7,8 × 3,6 × 3,3. Parete cm 7,3 × 3,6 × 1,5. H. lettere: cm 0,2- 0,5.

∆Agoravnakto" / Dalivou

Provenienza: Lilibeo. Inedito326.Periodo II-Periodo III.Il fabbricante in questione, com’è noto dall’immensa bibliografia legata

alla diffusione dei suoi marchi, è attestato sia nel deposito di Pergamo, sia nelcontesto di Villanova327. Datato in un primo momento dalla Grace negli anni221-199 a. C., a cavallo, dunque tra il Periodo II ed il Periodo III328, Agoranaxrisulta tuttavia associato ad eponimi che arrivano al 181 a. C.: il nostrofabbricante è, infatti, attestato in coppia con gli eponimi Kratidas, Sostratos II,Tharsipolis329, che V. Lungu assegna agli anni 207 a. C.-201 a. C.; a questi,tuttavia, si deve aggiungere l’eponimo Aratophanes I330, datato da V. Graceattorno al 181 a. C. Non mancano, comunque, esempi di fabbricanti la cuiattività copre un arco cronologico piuttosto ampio. In tal caso avremmo i limitisuperiore ed inferiore dell’attività di Agoranax, da porre tra il 220 a. C. – oforse 210 a. C. – ed il 181 a. C., un’attività che, del resto, deve essere statapiuttosto intensa come si può evincere dalla grande quantità di bolli del nostrofabbricante scoperti nel bacino del Mediterraneo. Tale cronologia, ovviamen-te, si deve abbassare agli anni 200-170 a. C., nel caso si adotti la cronologia

Page 21: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

563I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

proposta dal Finkielsztejn331. Si è inoltre ipotizzata una connessione con glieponimi del Periodo II Harmosilas e Mytion, in base alle somiglianze tipologichedei timbri332. Del resto, Agoranax è caratterizzato da bolli di forma rettango-lare, col nome del fabbricante – talvolta abbreviato in Agoranakto senza il sfinale o con l’o di dimensioni minori rispetto agli altri segni – in prima lineasopra quello del mese e con una doppia cornice rettangolare che in certi casipresenta un forte aggetto. Tali bolli, come si è già rilevato nell’edizionedell’instrumentum domesticum bollato di Segesta, sono attestati a Rodi333, adAtene334, a Pergamo335, a Tenos336, ad Elide337, e a Delo338. Non mancanoesemplari da vari siti del Mar Nero339 e del Medio Oriente340, ed ancora daCipro341, da Labraunda342, dall’Egitto343 e da Cartagine344. Anche l’Italia,con le sue attestazioni di Roma345, di Falerii Novii346, di Monte Vairano347,di Taranto348 e di Reggio Calabria349, conferma l’enorme diffusione diAgoranax che in Sicilia risulta presente a Gela350, a Siracusa351, ad Erice352,a Licata353 e a Segesta354.

Il nostro bollo si aggiunge alle attestazioni note da Lilibeo355.

18) Inv. 734 (tav. XCVII, 6). Fr. di parete con orlo e di ansa a gomitod’anfora rodia con bollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 5 YR7/4. Ingubbiatura giallina vicino a M 10 YR 7/3. Bollo greco a rilievo, su unalinea, in cartiglio rettangolare completo (cm 4,20 × 1,45). Ansa: cm 7,8 × 3,6

× 3,3. Parete cm 10,1 × 6,7 × 0,6 (1,15 al bordo). H. lettere: cm 0,45. A sinistra,corona laureata.

∆Amuvnta

Provenienza: Lilibeo. IneditoPeriodo IIIb-Periodo IIIe.Amyntas è presente con tredici bolli nel deposito di Pergamo356 e questo

ne autorizza l’inserimento all’interno del Periodo III. L’esame dei sincronisminoti suggeriscono un arco cronologico compreso tra il 192 a. C. e gli anniSettanta del II sec. a. C.: l’attività del medesimo è infatti datata dagli eponimiAinesidamos II, probabilmente del 192 a. C., Symmachos, ed Athanodotos,assegnati da V. Grace il primo agli anni 188-186 a. C., il secondo al 183 a.C.357, oltre ad Archilaidas e Xenophon358, che la studiosa americana ha datatotra il 182 ed il 176 a. C. ed infine Aristomachos359, del Periodo IV; a questi siaggiungono, probabilmente, anche Nikasagoras I del 185 a. C. e Pratophanes360

(201-194 a. C.). Adottando, invece, la cronologia del Finkielsztejn il nostrofabbricante si collocherebbe tra il 181 ed il 164 a. C.361.

Tutti i bolli di Amyntas sono di forma rettangolare e si caratterizzano perla presenza di un attributo, herma, corona o caduceo, che accompagnano ilnome del medesimo, posto in genere su una linea.

Page 22: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

564 B. GAROZZO

La diffusione dei bolli di Amyntas è piuttosto vasta e copre tutti i settoridel bacino del Mediterraneo. Resti di anfore col nome del nostro fabbricantesono, infatti, stati rinvenuti a Rodi362, a Pergamo363, a Delo e ad Atene364,nell’ambito del Mar Nero365, a Cipro366, a Cartagine367, in Medio Oriente edin Egitto368. In Italia bolli di Amyntas risultano attestati a Preneste e adArpino369, a Pozzuoli370, a Taranto371, a Catania372, a Centuripe373, aTusa374, a Siracusa375 e ad Erice376. Per quanto riguarda Lilibeo, il bollo inquestione sembra costituire l’unica attestazione edita.

19) Inv. 715 (tav. XCVIII, 1). Fr. di parete e di ansa a gomito d’anforarodia con bollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/4.Bollo greco a rilievo, su una linea, in cartiglio rettangolare completo (cm 3, 65× 1,85). Ansa: cm 10,4 × 3,8 × 3. Parete cm 10,9 × 7,6 × 0,9 . H. lettere: cm0,45. Ai lati, quattro stelle a 6 punte; s al di sopra del nome del fabbricante, aal di sotto.

∆Aristavrcou

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Periodo III377.La datazione di questo fabbricante al Periodo III riposa, oltre che sulla

presenza di venti esemplari nel deposito di Pergamo378, sul sincronismo congli eponimi Ainetor e Symmachos379, che si datano negli anni 194 a. C.-186a. C., o, in base alle teorie del Finkielsztejn, tra il 183 ed il 175 a. C.380.

Da un punto di vista tipologico, i bolli di Aristarchos si presentano informa rettangolare, su una linea, ed hanno come attributi quattro stelle ai lati,a quattro o a otto punte e, talvolta, lettere secondarie sopra (a o m) e sotto (s)la seconda a del nome del fabbricante.

Notevole la diffusione dei bolli di Aristarchos nel bacino del Mediterra-neo: resti di anfore timbrate da questo fabbricante sono stati, infatti, scopertia Rodi381, ad Atene382, a Delo383, a Pergamo384, oltreché a Iasos385, nelbacino del Mar Nero386, a Cipro387, in Medio Oriente388, in Egitto389 e aCartagine390. In Italia il nostro fabbricante è presente a Taranto391, a ReggioCalabria392 ed ancora, per la Sicilia, ad Acre393, a Centuripe394, a MonteJudica395, a Siracusa396, ad Erice397 e a Segesta398 oltre, ovviamente aLilibeo, dove timbri di Aristarchos sono stati editi dalla Brugnone399 .

20) Inv. 725 (tav. XCVIII, 2). Fr. di ansa a gomito d’anfora rodia conbollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/6. Bollo grecoa rilievo, su una linea, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,2 × 0,8). Ansa:

cm 8,4 × 3,7 × 2,7. H. lettere: cm 0,2-0,3.

Page 23: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

565I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Divou

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Periodo IIb-Periodo III.Il rinvenimento di diciannove dei suoi bolli nel deposito di Pergamo400,

oltre al sincronismo con gli eponimi Iasikrates, Sodamos, Thestor, KallikratesII, Kleonymos II401 e, probabilmente, Ariston II402, autorizzano una datazionedel nostro fabbricante a partire dagli inizi del Periodo III, se non alla fine delprecedente, fino agli anni Ottanta del II sec. a. C., probabilmente in un arcocronologico compreso tra il 208 a. C. ed il 178 a. C. In base alla recentecronologia elaborata dal Finkielsztejn, la datazione di Dios si pone tra il 197ed il 167 a. C.403.

L’attività di Dios, a giudicare dai ritrovamenti, fu assai intensa: i bolli delnostro fabbricante, infatti, noti in forma rettangolare col nome su una linea,sono documentati a Rodi404, a Pergamo405, a Delo406, ad Atene407, a Lesbo408,a Iasos409, oltreché nell’ambito del Mar Nero410, a Cipro411, in MedioOriente412 ed a Cartagine413. In Italia bolli di Dios sono stati rinvenuti aTaranto414, e, in Sicilia, a Centuripe415, a Siracusa416, ad Erice417 e a MonteIato418, oltreché a Marsala, dove il nostro bollo conferma la presenza deiprodotti del fabbricante rodio Dios, già delineata dalla Brugnone 419.

21) Inv. 725 (tav. XCVIII, 3). Fr. di ansa a gomito e di parete d’anforarodia con bollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/4.Bollo greco a rilievo, su una linea, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,9× 1,3). Ansa: cm 8,4 × 3,7 × 2,7. Parete: cm 7 × 5,6 × 0,9. H. lettere: cm 0,75.Sotto il nome del fabbricante, caduceo con andamento a destra.

∆Ima'

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: M. L. FAMÀ, in AA. VV., Mozia,Roma 1989, 88.

Periodo IV-Periodo V.L’ attività di Imas si può far risalire agli inizi del Periodo IV, come risulta

dall’attestazione di uno solo dei suoi bolli nel deposito di Pergamo420 e dalleassociazioni note con gli eponimi Autokrates – di recente assegnato nell’arcocompreso tra il 175 a. C. ed il 166 a. C.421 –, Damainetos, Pausanias III,Pythodoros e Timourrodos422 tutti attribuiti al Periodo IV423; a questi,tuttavia, si deve aggiungere, probabilmente, anche Thersandros424, assegnatoal Periodo successivo.

Del nome Imas si è occupato di recente il Masson, che ha vistonell’antroponimo, da restituire in ∆Ima'" o “Ima", un nome di origine frigia,pertinente forse ad un personaggio di origine servile425.

Page 24: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

566 B. GAROZZO

I bolli di questo fabbricante si presentano in forma rettangolare, conlettere di grandi dimensioni e la presenza del caduceo, sopra o sotto il nome delmedesimo. Non è raro, inoltre, incontrare come attributo anche la cornucopia.

La produzione di Imas è piuttosto cospicua, come dimostrano lenumerosissime attestazioni sparse in tutto il bacino del Mediterraneo: i bollidel nostro sono stati rinvenuti a Rodi426, a Pergamo427, ad Argo428, a Atenee a Corinto429, in diversi punti del Mar Nero430, oltreché a Delo431, aLesbo432, e a Cipro433. Non mancano, inoltre, attestazioni a Festo434, inMedio Oriente435, in Egitto436 a Costantina437, a Cartagine438 e adAmpurias439. In Italia, resti di anfore timbrate da Imas sono presenti a FaleriiNovii440, a Taranto441, a Tharros442 e – venendo alla Sicilia – ad Acre443, aCatania444, a Centuripe445, a Gela446, a Messina447, a Siracusa448, ad Erice449,e a Segesta450. Per quanto riguarda Lilibeo, il nostro bollo si va ad aggiungerealle attestazioni edite da A. Pellegrini e A. Brugnone451.

22) Inv. 728 (tav. XCVIII, 4). Fr. di ansa a gomito e di parete d’anforarodia con bollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 5 YR 7/4. Bollogreco a rilievo, su una linea, in cartiglio rettangolare completo (cm 4,5 × 1,6).

Ansa: cm 8,9 × 4 × 2,6. Parete: cm 7,2 × 6 × 1,1. H. lettere: cm 0,3 - 0,5.

Nanivo"

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: PACE, Marsala... cit. a n. 3, 80, nr. 1.Periodo IIIe-Periodo IV.La datazione di Nanis tra la fine del Periodo III e l’inizio del Periodo

IV452, è confermata dalla sua presenza nel deposito di Pergamo453 e dalsincronismo con un eponimo, di incerta lettura ma sicuramente databile neglianni 182-176 a. C.454, o 171-165 a. C., secondo la nuova cronologia elaboratadal Finkielsztejn; un terminus post quem al 200 a. C. sarebbe inoltre suggeritodal contesto archeologico di Bethel455.

I bolli di Nanis, di forma rettangolare col nome su una linea che in raricasi si presenta al nominativo col s lunato456, compaiono a Rodi457, aPergamo458, in vari punti del Mar Nero459, ad Atene e a Delo460, a Cipro461,oltreché in Medio Oriente462, a Cartagine463, ed in Egitto464.

In Italia Nanis è presente a Paestum465, a Gela466, a Naxos e a Siracusa467,ad Erice468, a Licata469, a Monte Iato470 e a Segesta471. Per Lilibeo, disponia-mo delle attestazioni edite dalla Brugnone472.

23) Inv. 729 (tav. XCVIII, 5). Fr. di ansa a gomito e di parete d’anforarodia con bollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/4. Bollogreco a rilievo, su una linea, in cartiglio rettangolare completo (cm 4,3 × 1,3).

Ansa: cm 8,45 × 4 × 2,5. Parete: cm 7 × 6,6 × 1,1. H. lettere: cm 0,25 - 0,4.

Page 25: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

567I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Nanivo"

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Cf. nr. 22.

24) Inv. 716 (tav. XCVIII, 6). Fr. di ansa e di parete d’anfora rodia conbollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 7.5 YR 7/4. Bollo grecoa rilievo, su una linea, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,5 × 1,45). Ansa:

cm 3,3 × 3. Parete: cm 7,25 × 6,10 × 1,2. H. lettere: cm 0,5.

∆Onasioivkou

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Periodo III- Periodo IV.Presente con alcuni bolli nel deposito di Pergamo473, Onasioikos risulta

associato agli eponimi Damaratos e Pausanias III474, sincronismi che giusti-ficano l’attribuzione del nostro fabbricante in un arco di tempo intermedio trail Periodo III ed il Periodo IV.

I bolli di Onasioikos, noti in forma rettangolare col nome del fabbricantesu una linea, meno diffusi rispetto ai prodotti di altri ‘colleghi’ contemporanei,risultano comunque attestati in quelle aree interessate dalla esportazione delvino rodio. Timbri di Onasioikos, infatti, sono stati restituiti dall’attività discavo effettuata nei centri di Rodi475, di Atene476, di Delo477 e di Argo478.Non mancano, inoltre, attestazioni nell’ambito del Mar Nero479 e del MedioOriente480, a Pergamo e a Pella481, a Cipro482 e a Cartagine483. Per quantoriguarda l’Italia, la presenza di Onasioikos sembra concentrarsi in Sicilia,precisamente a Centuripe484, ad Erice485 e a Lilibeo, di cui il nostro bollosembra costituire l’unica attestazione edita.

25) Inv. 719 (tav. XCIX, 1). Fr. di ansa a gomito e di parete d’anfora rodiacon bollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 5 YR 7/4. Bollo grecoa rilievo, su due linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,3 × 1). Ansa:

cm 7,3 × 4 × 3,3. Parete: cm 6,4 × 4,8 × 1,2. H. lettere: cm 0,2 - 0,5.

∆Agrianivou / Filainivou

Provenienza: Lilibeo. Inedito.Periodo III.Per quanto riguarda Philainios si dispone di un immenso patrimonio

bibliografico che consente di delineare un quadro abbastanza esauriente sullacronologia e la diffusione dei suoi marchi: presente, infatti, con diversiesemplari nel deposito di Pergamo486, il nostro fabbricante risulta associato

Page 26: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

568 B. GAROZZO

sicuramente con gli eponimi Xenophanes II, Philodamos, Athanodotos,Agestratos II, Aristodamos e Pratophanes e probabilmente con gli eponimiTimasagoras, Archokrates e Kratidas487, elementi che rimandano agli anni201-179 a. C., o 190-168 a. C., se si adotta la cronologia Finkielztejn488.

Com’è noto, i bolli di Philainios sono generalmente rettangolari, su unalinea e talvolta compare anche l’indicazione del mese. In qualche caso, inoltre,nel nome del fabbricante il n ed il secondo i si presentano in legatura. Ladiffusione delle anfore recanti i marchi di Philainios riguarda i centri diRodi489, Atene490, Lesbo491, Delo492 e Cipro493. Non mancano attestazioninel bacino del Mar Nero494, a Pergamo495 ed in Medio Oriente496, ed ancorain Egitto497, a Cartagine498, a Marsiglia499 e a Minorca500. Venendo all’Italia,la presenza dei bolli del fabbricante in questione sembra concentrarsi nel suddella penisola, precisamente a Pozzuoli501, a Taranto502, ad Acre503, aMessina504, a Catania505, a Centuripe506, a Siracusa507 ed ancora a Erice508,ad Entella509, ad Eraclea Minoa510 e a Lilibeo, dove il nostro bollo va adaggiungersi alle attestazioni edite dalla Brugnone nel 1986511.

2.2. Bolli di anfore greco-italiche.

Sui problemi di datazione, definizione tipologica e centri diproduzione legati a quelle anfore ‘schiacciate’ dalla definizione‘greco-italiche’ che ormai non è più sufficiente a dar ragione diuna realtà ben più complessa, ci siamo già soffermati in altrasede512. Anche la collezione Whitaker conferma la ricchezza didati che emergono dall’analisi del materiale proveniente dagliscavi sia sul terreno sia sull’inedito che giace nei magazzini e neimusei: le riflessioni sulle anfore greco-italiche, infatti, rischianodi giungere ad un punto morto se non si opera un censimento dibolli vecchi e nuovi, da pubblicare con criteri moderni, simili aquelli che si adottano per i bolli anforari rodî. Il poter dare inoltreun’identità ceramica a tutte le trascrizioni di marchi che compa-iono nei vecchi repertori del secolo scorso potrà sicuramenteapportare notevoli contributi anche ad una delimitazione territo-riale di alcuni di questi noti timbri513.

2.2.1. Bolli greci

26) Inv. 754 (tav. XCIX, 2). Fr. di ansa a nastro d’anfora greco-italica conbollo. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 5 YR 6/4. Bollo greco a

Page 27: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

569I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

rilievo, su una linea, con andamento retrogrado, in cartiglio rettangolarecompleto (cm 3,1 × 1,1). Ansa: cm 7,65 × 3,7 × 2,1. H. lettere: cm 0,8.

∆Antav(llou)

Provenienza: Lilibeo. Inedito.III sec. a. C. (?)Il confronto con bolli ericini “Antal, che il Pellegrini legge ∆Antavllou514,

rende probabile tale interpretazione per il nostro reperto. L’origine sicilianadelle anfore recante i bolli in questione poggia su due elementi: innanzi tuttola diffusione dei bolli in questione che presenta una maggior concentrazionenell’isola, in secondo luogo il fatto che l’antroponimo “Antallo", consideratocome tipicamente siciliano515, compare in diverse iscrizioni della Siciliastessa516, tra cui si segnalano epigrafi dell’antica Phintias517, di Morgantina518,di Termini Imerese519, di Solunto520, di Camarina e Siracusa521 e moltoprobabilmente anche di Monte Iato522. A questo proposito, sarebbe interes-sante – ma si tratta al momento soltanto di un’ipotesi – interpretare comeabbreviazione dell’antroponimo Antallos il nesso che compare sia nellenote tegole ÔIerai; scoperte ad Entella e a Monte Iato523, sia in un esemplaredi marchio anforario attestato nell’antica Ietas524. Si tratterebbe di una grifferelativa ad un fabbricante operante in un’area più vasta rispetto a Monte Iato,che bolla sia tegole sia anfore, all’interno di un’officina che eseguiva laterizidi carattere pubblico. E in area elima, del resto, abbiamo un autorevoleesempio di figura di fabbricante, “Onaso", che timbra sia laterizi sia conteni-tori da trasporto525. Del resto, non mancano esempi di tegole in cui unalegatura , simile a quella del nostro bollo, rimanda ad un antroponimoiniziante con le lettere ANT: in una tegola di Viterbo, per esempio, ilmonogramma in questione rimanda all’antroponimo Antiochus526.

Le anfore recanti il marchio ∆Antavllou sono state scoperte, oltre che adErice e a Lilibeo, anche ad Eraclea Minoa527, e, fuori della Sicilia ad Ischia528

e a Cartagine529.

27) Inv. 744 (tav. XCIX, 3). Fr. di ansa a nastro d’anfora greco-italica conbollo. Pasta arancio chiaro ricca di inclusi neri di piccole dimensioni vicino aM 5 YR 6/4. Bollo greco a rilievo, su una linea, in cartiglio rettangolarecompleto (cm 2,6 × 0,8). Ansa: cm 9,2 × 4 × 2,8. H. lettere: cm 0,3 - 0,6.

Biwto

Provenienza: Lilibeo. Bibl: PELLEGRINI, Iscrizioni ceramiche d’Erice esuoi dintorni, ASS, N. S. XII, 1887, 184-303, 275, nr. 588; CH.VAN DER

MERSCH, Vins et amphores de Grande Grèce et de Sicile, IVe-III e s. avant J.-

Page 28: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

570 B. GAROZZO

C., Rome 1994, 164, s. v., nr. 10.IV-III sec. a. C.Bolli anforari Biwto, o Biw in forma abbreviata, sono attestati nel relitto

della Secca di Capistello, le cui anfore, com’è noto, sono state inserite nellaforma a1 della classificazione di E. Lyding Will ed MGS V530 di Ch. Van DerMersch e sono databili a cavallo degli anni 300-250 a. C.531.

Ai bolli del relitto della Secca di Capistello, che hanno determinato ladefinizione cronologica e tipologica di tali contenitori, sono stati accostati altritimbri simili provenienti da diversi centri della Sicilia e pubblicati nel secoloscorso.532. Malgrado la diversità di punzoni e di abbreviazioni, è moltoprobabile che ci si trovi di fronte al medesimo nome espresso in diverseabbreviazioni, come dimostrerebbero le scoperte di Acre e di Erice, in cuicoesistono le diverse varianti533.

Il bollo in questione dovrebbe riferirsi all’antroponimo Bivwto", comepropone H. Blanck sulla base di un’iscrizione di S. Marco Alunzio in cuicompare un personaggio così chiamato figlio di Timandros534. Nella formaBivoto" è invece attestato in un’iscrizione di Gela del V sec. a. C.535. Lo stessonome compare infine su tegole bollate di III sec. a. C. provenienti dai centrilucani di Monte Scaglioso e Difesa San Biagio (MT)536: in quest’ultimo caso,il marchio sembra essere pressoché identico a quello dei timbri anforari, equesto, ovviamente, non gioca a favore di un origine siciliana di tali conteni-tori. A meno infatti di scoperte siciliane delle tegole in questione, la presentadi questi laterizi in area magnogreca suggerisce un origine lucana anche delleanfore recanti tale marchio.

Tornando ai bolli anforari, questi sono attestati, oltre che a Lipari537,anche a Cartagine538, a Taranto539, ad Acre540, a Siracusa541, ad Erice542 e aSelinunte543. Per quanto riguarda Lilibeo, non mi risultano altre attestazioniedite.

28) Inv. 742 (tav. XCIX, 4). Fr. di ansa a nastro d’anfora greco-italica.Pasta arancio ricca di inclusi vicino a M 5 YR 6/6. Ansa: cm 6,8 × 3,8 × 2,4.

Bollo a rilievo, su una linea, in cartiglio rettangolare (cm 4,1 × 1). H. lettere:cm 0,6.

Ona

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: PACE, Marsala... cit., 81, nr. 12; cf.VAN DER MERSCH, o. c., 173, s. v. Ona-.

III-II sec. a. C.Al di fuori di Lilibeo, il bollo Ona è attestato anche a Cartagine544 e

sembra riferibile, stando all’ansa di Mozia, al tipo MGS VI della classificazio-ne elaborata da Ch. Van Der Mersch. Il ductus epigrafico è, invece, molto

Page 29: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

571I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

vicino a quello dei marchi ∆Onavsou: quest’ultimo bollo, noto generalmente sutegole ampiamente diffuse in tutta la Sicilia occidentale, compare anche suun’ansa di anfora analoga alla nostra rinvenuta di recente a Segesta545: in talcaso, il legame con quello che si può a buon diritto considerare il fabbricantepiù attivo della Sicilia occidentale è confermato, oltreché dall’identitàonomastica, da altri elementi quali la presenza del s lunato che caratterizza unadelle varianti dei timbri ∆Onavsou su tegola ed ancora la scoperta del nostrobollo a Segesta e non ad Erice, da cui sembrano essere totalmente assenti iprodotti di quell’“Onaso" che una felice intuizione di L. Bivona ha identificatocon l’«Onasus segestanus» citato nelle Verrine di Cicerone546. Se l’attribuzio-ne dei contenitori recanti il marchio ∆Onavsou alla categoria delle greco-italicheverrà confermata da nuove ricerche, avremmo un’ulteriore conferma dellaproduzione in Sicilia di greco-italiche. La datazione di questi contenitori al IIsec. a. C. verrebbe confermata anche dal s lunato che a Lilibeo compare inun’iscrizione datata alla meta del secolo547. L’antroponimo Onasos è ampia-mente diffuso in tutta la Sicilia: un “Onaso" padre di ∆Arivstwn è attestato aTaormina in un’iscrizione548; tale nome risulta inoltre documentato a Lipari,a Castel di Iudica549, e – stando alle tegole – ad Alcamo, Carini, Monte Iato,Partinico, Palermo, Scopello, Segesta550.

Tuttavia il bollo Ona potrebbe rimandare, come propone anche il Van derMersch, anche al nome ∆Onavsimo", attestato ad esempio in una defixio diCamarina del 460-450 a. C.551, ed in epigrafi di Catania552, Siracusa553 eMessina554.

29) Inv. 742 (tav. C, 1). Fr. di ansa a nastro d’anfora greco-italica. Pastaarancio ricca di inclusi vicino a M 5 YR 5/4. Ansa: cm 6 × 4,5 × 2,1. Bollo a

rilievo in cartiglio rettangolare (cm 4,1 × 1). H. lettere: cm 0,6.

Car

Provenienza: Lilibeo. Inedito.III sec. a. C.Riguardo al marchio Car, presente oltre che a Lilibeo anche a Segesta555,

non escluderei un riferimento, in forma abbreviata, al nome Cavrh" cheritroviamo nei noti bolli del relitto della Secca di Capistello556. Lo stesso bollo,comunque, potrebbe rimandare al nome Cavrmh", attestato probabilmente aCatania557 e su bolli anforari di Manfria558 e di Agrigento559. Nella formaCavrme è attestato su anfore di Cartagine, di Gela560, di Selinunte561 e diEraclea Minoa562.

Da un punto di vista tipologico, le anfore recanti questi bolli potrebberoriferirsi ai tipi MGS IV563 ed MGS V564 della classificazione di Ch. Van DerMersch. Rimanendo nell’ambito dell’instrumentum domesticum, mi sembra

Page 30: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

572 B. GAROZZO

interessante rilevare che il medesimo bollo compare anche su anfore Dressel1C565. Per quanto riguarda, invece, i laterizi, il bollo Car è presente su mattonida Velia566.

2.2.2. Bolli latini

30) Inv. 750 (tav. C, 2). Fr. di ansa a nastro d’anfora greco-italica. Pastaarancio ricca di inclusi vicino a M 5 YR 5/6. Ingubbiatura giallina vicino a M5 YR 5/6. Ansa: cm 5,6 × 4,2 × 2,05. Bollo a rilievo in cartiglio rettangolare

incompleto (cm 3,4 × 0,8). H. lettere: cm 0,5.

Tr. Loisio

Provenienza: Lilibeo. Inedito.III-II sec. a. C.Sulla diffusione e la cronologia di questo ormai famosissimo bollo ci

siamo già soffermati in più occasioni567: noto in diversi punti del bacino delMediterraneo, quali Elide568, Rodi569, Alessandria570, Cartagine571, PortVendres572 ed ancora La Cloche573, Maiorca, Cap Bear574, Sagunto eCadice575, in Italia sembra effettivamente essere attestato solo nella partemeridionale dell’isola: la ricerca archeologica ne ha infatti documentato lapresenza ad Ischia576, Pompei577, Taranto578, Caulonia579, Vibo Valentia580

ed ancora, venendo in Sicilia, a Gela581, Siracusa582, Erice583, Trapani584,Licata585, Entella e Segesta586 e Lilibeo, in cui il nostro bollo si aggiunge alleattestazioni edite da A. Brugnone587.

Il poter disporre di anse rinvenute direttamente sul suolo della Sicilia e,come si è visto, in diversi punti, offre la possibilità di poter analizzare l’argilladei contenitori in questione, per verificare se vi siano analogie con cave situatenell’isola. Al momento, purtroppo, mancano rinvenimenti di questo bollo insiti interessati da un’indagine archeologica condotta con scavo stratigrafico,ma sicuramente una ripresa degli scavi in Sicilia potrebbe portare elementinuovi in tal senso. Per quanto riguarda la datazione ritengo che si possamantenere la fine del III sec. a. C.

2.3. Bollo di Dressel 2-4588

31) Inv. 753 (tav. C, 3). Fr. di ansa bifida di anfora Dressel 2-4. Pastaarancio chiaro depurata dura vicino a M 5 YR 6/6. Bollo latino a rilievo, su unalinea, in cartiglio rettangolare completo (cm 2,1 × 1). Ansa: cm 5,3 × 4 × 1,7.H. lettere: cm 0,65. Lettere U ed L in legatura. A sinistra del nome compare unattributo costituito da un rametto stilizzato.

Page 31: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

573I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

P. Sulla

Provenienza Lilibeo. Bibl.: PELLEGRINI, art. c., 291, nr. 744; PH. DESY,Les Timbres Amphoriques de l’Apulie républicaine, Oxford 1989, 46, nr. 220.Cf. D. MANACORDA, Le anfore dell’Italia repubblicana. Aspetti economici esociali, in «Amphores romaines et histoire économique. Dix ans de recherce.Actes du colloque de Sienne, 1986», Rome 1989, 443-467, 451 e n. 32.

Il bollo P. Sulla, impresso sia su anfore Dressel 1 sia su anfore Dressel2-4589, è caratterizzato dalla combinazione in legatura dei segni V ed L, L edA e dalla presenza, come attributo, di un rametto stilizzato.

Al P. Sulla dei bolli si potrebbe avvicinare il nipote di Silla, P. CorneliusSulla, console designato nel 65 a. C. e morto nel 47 a. C., uomo assai ricco edi elevata condizione590.

Su Dressel 1 il bollo in questione è attestato a Taranto591, mentre perquanto riguarda le Dressel 2-4 è noto, oltreché a Lilibeo, anche ad Atene592.

2.4. Bolli di produzioni incerte

32) Inv. 743 (tav. C, 4). Fr. di ansa e di parete d’anfora probabilmentelocale. Pasta arancio chiaro depurata dura vicino a M 5 YR 7/4. Bollo grecoa lettere impresse, su una linea, in cartiglio rettangolare completo (cm 3,1 ×2,1). Ansa: cm 5,6 × 4 × 2,3. Parete: cm 5,4 × 2,8 × 0,9. H. lettere: cm 0,3-0,7; lettere l ed a in legatura.

La≥ko[…]?

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: PACE, Marsala… cit. a n. 3, 81, nr.16.

La lettura Lako per questo bollo anforario, con l ed a in legatura, che quisi propone in via del tutto ipotetica, potrebbe essere confermata dalla presenzaad Entella e a Monte Iato dei noti marchi ejpi; Lavkwno"593 : in quest’ultimocaso, tuttavia, è ovvio che il timbro si riferisce ad un personaggio che ricopreuna carica pubblica e non ad un figulo. L’antroponimo Lakon, in Sicilia,sembra essere attestato soltanto dai laterizi in questione e dunque nei centri diEntella e Monte Iato, a cui si aggiungerebbe Lilibeo, se la lettura propostatrovasse altre conferme date dal rinvenimento di bolli anforari interi.

33) Inv. 739 (tav. C, 5). Fr. di ansa d’anfora commerciale. Pasta aranciorosata depurata dura vicino a M 5 YR 6/4. Bollo greco a rilievo, retrogrado, sudue linee, in cartiglio rettangolare completo (cm 2,6 × 1,5). Ansa: cm 6,6 × 4,8

× 2,1. H. lettere: cm 0,4 - 0,6.

Page 32: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

574 B. GAROZZO

Eia / Dra

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: PELLEGRINI, art. c., 273, nr. 571.Mancano confronti per questo marchio attestato solo a Lilibeo in questo

esemplare e probabilmente riferibile ad un’anfora locale.

34) Inv. 752 (tav. C, 6). Fr. di ansa d’anfora commerciale. Pasta aranciorosata depurata dura vicino a M 2.5 YR 6/6. Bollo latino a rilievo, in cartigliorettangolare completo (4,3 × 2). Ansa: cm 6,4 × 6,1 × 4,8. H. lettere: cm 1,4.

Ther [ ]

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: PELLEGRINI, art. c., 290, nr. 743.Il collegamento ipotetico di questo marchio alla gens Terentia potrebbe

essere suffragato dal rinvenimento, in territorio di Gibellina, di un frammentoinedito di tegola con bollo L Terenti594: in questo caso, tuttavia, a differenzadel nostro bollo d’anfora, il marchio, a rilievo e su una linea, è costituito dacinque elementi: la lettera L, corrispondente al praenomen del personaggio, trenessi consecutivi – costituiti rispettivamente il primo dalla legatura dei segniT ed E, il secondo dalla legatura di E ed R, il terzo dalle lettere N e T, semprein legatura –, che riportano al nomen ed infine un quarto nesso, corrispondenteal cognomen, con lettere che non sono riuscito al momento ad individuare.Rimanendo nell’ambito dell’instrumentum domesticum, si segnala il bollo sutegola L. Terenti Antioci da Viterbo595. I bolli in questione costituisconoun’ulteriore testimonianza della presenza della gens Terentia in Sicilia596.

35) Inv. 738 (tav. C, 7-8). Fr. di parete e di ansa d’anfora punica conbollo. Pasta arancio vicino a M 5 YR 5/4. Bollo punico a rilievo, in cartigliorettangolare completo (1,5 × 1,4). Ansa: cm 3,5 × 3,1. Parete: cm 9,2 × 7,1 ×1. H. lettere: cm 0,5.

Provenienza: Lilibeo. Bibliografia: PACE, Marsala… cit. a n. 3, 81 e fig.1; M. G. GUZZO AMADASI, Le iscrizioni fenicie e puniche delle colonia inOccidente, Roma 1967, 79, C1; M. L. SIGNORELLO, Le anfore puniche in Sicilia,Trapani 1995, 45, 49 nr. 33.

Bolli punici in Sicilia, sia anepigrafi, sia recanti antroponimied altro, sono stati rinvenuti, oltre che a Lilibeo, anche adAgrigento, Eraclea Minoa, Erice e Selinunte597. Del nostro bollonon sembra esservi confronti nell’isola, mentre se ne trovanouguali a Cartagine598.

Page 33: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

575I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

3. Conclusioni

All’interno della Collezione Whitaker, come abbiamo visto,sono rappresentate le principali categorie di anfore timbrate, siad’importazione sia di probabile produzione locale, che si ritrovanoin tutte le aree interessate dalla circolazione di contenitori recantivino ed olio. Confrontando i dati della nostra collezione conquanto emerso dall’accurata edizione, a metà degli anni Ottanta,dei bolli anforari dalla necropoli di Lilibeo a cura della Brugnone599,si evince che il materiale, sicuramente minore rispetto a quantopubblicato dalla studiosa, oltre a confermare la presenza a Lilibeodi timbri già noti in quella sede, fornisce nuove attestazioni sia dieponimi sia di fabbricanti rodî, come si è messo in rilievo nelcatalogo; resta comunque invariato il quadro cronologico relativoall’apparizione delle anfore rodie a Lilibeo, a partire dalla fine delIII sec. a. C., con un picco nel primo cinquantennio del II sec. a. C.fino ad arrivare ad un notevole calo alla fine del II sec. stesso.Confrontando i dati di Lilibeo con quelli di altri centri limitrofi,quali Monte Iato, Entella e Segesta, si osserva a Marsala da un latouna maggior quantità di materiale, dall’altro un arrivo precoce ditali prodotti rispetto ai centri dell’interno, un dato, per altro, che siriscontra anche ad Erice, da cui sono noti centinaia di bolli rodî,grazie ai lavori del Pepoli e del Pellegrini, editi com’è noto alla finedel secolo scorso600. Questa presenza più consistente – e più antica– di prodotti rodî rispetto all’interno si può spiegare, innanzitutto,con una maggiore concentrazione di anfore nel porto di Lilibeo almomento dell’arrivo di tali contenitori in Sicilia occidentale esicuramente attesta il ruolo di tale porto come centro di smistamentodi questi prodotti verso l’hinterland. L’area in questione dovevacostituire una testa di ponte di estrema importanza per gli scambicommerciali tra la nostra penisola ed il nord-Africa; Tuttavia,com’è stato sottolineato a più riprese soprattutto da J. Y. Empereur,questa predominanza di bolli rodî, una caratteristica del resto cheavvicina Lilibeo e la Sicilia a numerosissimi centri del Mediterra-neo orientale ed occidentale, va analizzata in base a considerazionidi cui, molto spesso, non si è tenuto in dovuto conto nell’esame

Page 34: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

576 B. GAROZZO

quantitativo di tipologie anforarie presenti in un dato territorio601:

I) il fatto che i bolli rodî compaiano su entrambe le ansedell’anfora comporta sicuramente una concentrazione notevolerispetto ad altre produzioni in cui il marchio è un fenomenosporadico: dunque un’analisi condotta solo sui timbri potrebbeesagerare i dati di una categoria rispetto a quelli che si evinconoda un’altra;

II) il collezionismo del secolo scorso, come si è visto indiversi esempi, ha privilegiato la raccolta di anse rodie con bolli,sia rispetto ad altri marchi locali, sia rispetto al materiale anepigraferelativo alle anfore, vale a dire, orli, colli e piedi. In tal senso sirischia di fare analisi quantitative basandosi su un materiale cheè già stato selezionato a priori secondo criteri di gusto esteticoche certamente non si adattano alla ricostruzione della culturamateriale del territorio di cui ci si occupa602;

III) le anfore rodie, per la loro qualità, venivano probabil-mente riutilizzate anche per la conservazione di altre derratealimentari una volta esaurito il vino rodio. Del resto, la presenzadi queste anfore intere in contesti funerari603 ne conferma ilpregio intrinseco e rende probabile l’ipotesi che fossero oggettodi ‘tesaurizzazione’ anche in antico.

Questa massiccia presenza di bolli rodî, ben lungi da testi-moniare una presunta scarsa produzione di vino siciliano604,sottolinea semmai la vivacità di scambi commerciali che caratte-rizza il nostro settore, esportatore di beni, quali prima di tutto ilgrano, ma forse anche altri generi alimentari, che avevano comeelemento di scambio il vino rodio, sicuramente uno dei prodottipiù ricercati in età ellenistica, forse più per ragioni di convenienzache per un particolare pregio del vino medesimo. Questo afflussosarà stato determinato, inoltre, dalla presenza nell’isola sia dipopolazioni di origine rodia605 sia di mercatores italici cheavevano contatti col porto franco di Delo, grande centro diintermediazione.

Per quanto riguarda, invece, i marchi di altre produzioni

Page 35: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

577I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

rispetto alle importazione egee, la collezione Whitaker dimostrala ricchezza di dati, sia a livello tipologico, sia a livello onoma-stico, che può fornire il censimento di collezioni e timbri inediti,anche in merito ad una ridefinizione delle anfore ‘greco-italiche’.

Indice onomastico606

Antroponimi greci

∆Agaqovboulo": f. r., 13.∆Agaqoklh§": f. r., nr. 16, 1, 2, 5.∆Agesivppo": f. r., 13.∆Agevstrato" I: ep. r., 1.∆Agevstrato" II: ep. r., nr. 1, 16, 25.∆Agoravnax: f. r., nr. 17.∆Aqanovdoto": ep. r., nr. 2, nr. 3, 16, 18, 25.Aijnhsivdamo" I: ep. r., nr. 4.Aijnhsivdamo" II: ep. r., nr. 4, 18Aijnhvtwr: ep. r., nr. 5, 16, 19∆Alexivmaco": ep. r., nr. 6.∆Amuvnta": f. r., nr. 18, 2, 4, 7, 13.∆Andrikov": f. r., 6.“Anta(llo"): f. g. it., nr. 26.∆Antivmaco": f. r., 2, 6.∆Aratofavnh" I: ep. r., 17.∆Arivstarco": f. r., nr. 19, 5.∆Aristovdamo": ep. r., 25.∆Aristoklh'": f. r., 7, 11, 13.∆Aristovmaco": ep. r., 18“Aristo": f. r., 12.∆Arivstwn: ep. r., 20.∆Arivstwn: f. r., 2.ÔArmosivla" II: ep. r., 17.∆Arcilaivda": ep. r., nr. 7, nr. 8, 18.∆Arcokravth": ep. r., 25.Aujtokravth": ep. r., 21.∆Afrodivsio": f. r., 1.Bivwto("): f. g. it., nr. 27.Brovmio": f. r., 9.Govrgwn: ep. r., nr. 9.

Page 36: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

578 B. GAROZZO

Damaivneto": ep. r., 21.Damavrato": ep. r., 24.Damoklh'": ep. r., nr. 10.Damoklh'": f. r., 7.Damokravth" I: f. r., 2, 5, 13.Diovkleia: f. r., 9, 11.Di'o": f. r., nr. 20.Diovfanto": f. r., 13.Divsko": f. r., 14.ÔErmiva": f. r., 6.Eu[damo": ep. r., nr. 11.Eu[kleito": f. r., 6, 13.Eujfravnwr: f. r., 13.Zhvnwn: f. r., 11.ÔHravkleito": f. r., 13.Qarsivpoli": ep. r., 17.Qeaivdhto": ep. r., nr. 12.Qevrsandro": ep. r., 21.Qevstwr: ep. r., 20.Qeuvmnasto": f. r., 6, 11.∆Iasikravth": ep. r., 20.∆Ima'": f. r., nr. 21.ÔIppokravth": f. r., 2, 6, 11, 12.Kallikravth" II: ep. r., 20.Klewvnumo" II: ep. r., 20.Krativda": ep. r., 17, 25.Lavko[.]: f. g. it. ?, nr. 32.Livno": f. r., 13.Mavnh": f. r., 6.Marsuva": f. r., 10.Mhnovqemi": f. r., 6.Mutivwn: ep. r., 17.Navni": f. r., nr. 22, nr. 23.Nikasagovra" I: ep. r., nr. 13.Nikasagovra" II: ep. r., 13, 18.Nikasivwn: f. r., 1, 11.Xenofavnh" II: ep. r., nr. 14, 25.Xenofavnh" tou§ Ievrwno": ep. r., nr. 15.Xenofw'n: ep. r., 18.“Olumpo": f. r., 4.Ona(...): f. g. it., nr. 28.∆Onasivoiko": f. r., nr. 24.

Page 37: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

579I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Pausaniva" III: ep. r., 21, 24.Pratofavnh": ep. r., 18, 25.Puqovdwro": ep. r., 21.Sarapivwn: f. r., 2.Suvmmaco": ep. r., 16, 18, 19.Swvdamo": ep. r., 20.Swkravth": f. r., 4, 14.Swvstrato" II: ep. r., 17.Timasagovra": ep. r., 25.Timouvrrodo": ep. r., 21.Filaivnio": f. r., nr. 25, 1, 2, 5, 14.Filovdamo": ep. r., 25.Car(...): f. g. it., nr. 29.

Antroponimi latini

Tr. Loisios: f. g. it., nr. 30.P. Sulla: f. Dr. 2-4, nr. 31.Ther[..]: f. g. it.?, nr. 34.

Mesi del calendario rodio

∆Agriavnio": 25.Davlio": 1, 11, 13, 17.Diosquvo": 12.Qesmofovrio": 6.Karnei'o": 7.Pavnamo": 3, 15.ÔUakivnqio": 4, 8, 9, 10, 14.

Indice degli attributi

caduceo: 21.corona laureata: 18.lettere supplementari a e s: 19.rosa di Rodi: 3, 4, 6.stella a 6 punte: 19.testa di Halios: 2, 5.

Page 38: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

580 B. GAROZZO

NOTE

1 Ringrazio affettuosamente l’amica M. L. Famà che mi ha conces-so, con la generosità che la contraddistingue, l’opportunità di presentare inquesta sede la collezione. Un ringraziamento particolare ed affettuoso aVittorio Uccello Barretta che ha curato con estrema precisione e competenzala riproduzione fotografica dei reperti. A questo proposito ho dovuto consta-tare che, nonostante tutti gli accorgimenti presi per realizzare al meglio lefotografie dei bolli, il risultato che è emerso dalla pubblicazione dellemedesime, per ragioni totalmente indipendenti dalla mia volontà, non rendesempre possibile la lettura dei marchi oggetto di questo contributo. Perovviare a questo spiacevole inconveniente ho deciso, in accordo con Alessan-dro Corretti che ringrazio per la grande cura con cui ha seguito l’edizione diquesto testo, di riportare in didascalia la lettura di ogni singolo bollo. E grazieancora a G. Nenci, L. Bivona, A. Brugnone, F. Cordano per i preziosi consigliche hanno accompagnato la stesura del presente contributo e a MichelaGargini per il valido aiuto offertomi durante la catalogazione dei reperti. Unringraziamento particolare anche a Caterina Greco e a Maria CostanzaLentini per avermi messo a disposizione il materiale di Solunto e Naxos.

Al mio caro maestro, Giuseppe Nenci, chiedo di continuare a vegliaresul mio lavoro con lo stesso calore che mi ha sempre dato: a lui dedico tuttociò che, anche senza di lui ma sempre col pensiero a lui rivolto, potròcontinuare a scrivere.

2 B. PACE, Mozia. Prime note sugli scavi eseguiti negli anni 1906-1914, NSA, 1915, 431-446, 438 e n. 1.

3 Vd. B. PACE, Marsala. Bolli fittili dell’antico Lilibeo e necropolidi tipo punico, NSA, 1919, 80-86, 80.

4 Vd. PACE, Marsala... cit., 80.5 Vd. A. PELLEGRINI, Iscrizioni ceramiche d’Erice e suoi dintorni,

ASS, N. S. XII, 1887, 184-303, 275 nr. 588, 291, nr. 744.6 Vd. M. L. FAMÀ , in AA. VV., Mozia, Roma 1989, 88. Sulle vicende

della collezione vd. M. L. FAMÀ , La collezione Whitaker: storia e prospettivefuture, in «Da Mozia a Marsala. Un crocevia della civiltà mediterranea,Marsala 1987», Marsala 1990, 145-148. Riguardo all’ansa di Imas, cf. infra,nr. 21.

7 Vd. R. CAMERATA SCOVAZZO, Il Museo “Giuseppe Whitaker” diMozia, in R. TREVELYAN, La storia dei Whitaker, Palermo 1988, 247-248; V.TUSA, Jospeh Whitaker a Mozia, ibid., 149 sgg.; FAMÀ , La collezione... cit.;V. TUSA, in S. DE VIDO - A. TUSA CUTRONI - V. TUSA, s.v. Mozia, BTCGI, XII,Pisa-Roma 1993, 77-129, 85; F. BRANCATO, I Whitaker di Villa Malfitano, in«I Whitaker di Villa Malfitano. Atti del Seminario di Studi. Palermo 1995»,a cura di R. Lentini - P. Silvestri, Palermo 1995, 17-36; V. TUSA, La Famiglia

Page 39: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

581I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Whitaker, ibid., 37-43; R. ZANCA-PUCCI, La genealogia dei Whitaker di VillaMalfitano, ibid., 43-54; P. SILVESTRI, Gli interessi culturali e scientifici diJoseph Whitaker, ibid., 155-164; G. FALSONE, Gli ultimi scavi di GiuseppeWhitaker a Mozia (1921-1930), ibid., 329-338.

8 Vd. PACE, Mozia... cit., 1915, 431.9 Per una sintesi sulle problematiche cronologiche relative ai bolli

anforarî rodî vd. da ultimo B. GAROZZO, Nuovi bolli anforari da Entella,Segesta, ed Erice, in «Sicilia Epigraphica. Atti del Convegno Internazionaledi studi, Erice 1998», c.d.s. Sulla cronologia elaborata dal Finkielsztejn vd.G. FINKIELSZTEJN, Chronologie basse des timbres amphoriques rhodiens etévaluation des exportations d’amphores, ActaHyp, VI, 1995, 279-296.

10 Si tratta del gruppo di eponimi che precedono il fabbricanteHieroteles (FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281).

11 A questo sottoperiodo appartengono, invece, gli eponimi chedatano il primo periodo dell’ attività del fabbricante Hieroteles, e che sonocaratterizzati dall’assenza del nome del mese. (vd. J. Y. EMPEREUR - A.HESNARD, Les amphores hellenistiques et romaines, in P. LÉVÊQUE (ed.),Céramiques hellenistiques et romaines, II, Paris 1987, 9-54, 18-19, 45 e n. 69.

12 A cui appartengono gli eponimi che precedono gli otto del contestodi Villanova: si tratta di Hieron I, Kratidas, Xenophanes II, e Pratophanes,associati al fabbricante Diskos, e di Archokrates, Kleonymos II, Timasagoras,Philodamos, associati al fabbricante Aristos. Per un bollo di Xenophanes IIvd. infra, nr. 14.

13 Il periodo III b è relativo agli eponimi che datano il contesto diVillanova pubblicato da A. Maiuri (A. MAIURI, Una fabbrica di anfore rodie,ASAA, IV-V, 1921-1922, 249-269).

14 Nel Periodo IIIc si ritrovano gli eponimi attestati a Pergamo manon a Villanova e che non portano timbri secondari; il periodo IIId è, invece,caratterizzato dalla presenza di tredici eponimi che utilizzano bolli secondarie che sono attestati sia a Pergamo, sia nel riempimento della stoa di mezzodell’agora di Atene; all’interno del Periodo IIIe abbiamo, infine, i bolli deglieponimi presenti a Pergamo ma non nella stoa di mezzo dell’agora di Atene(V. GRACE, The Middle Stoa dated by Amphora Stamps, Hesperia, LIV, 1985,1-54, 7 e sgg.).

15 La stessa forma errata del nome in un bollo di Byblos: cf. M.DUNAND, Fouilles de Byblos, II, 2, Paris 1958, 544, nr. 12697.

16 In base ai bolli anforici, si distinguono almeno due eponimi conquesto nome, in carica rispettivamente nel Periodo I e nel Periodo III:Agestratos I è caratterizzato da bolli a bottone, senza l’indicazione del mese.I timbri di Agestratos I sono noti anche in forma rettangolare, col nome su duelinee. (Esempi di bolli di Agestratos I in Z. SZTETYLLO, Timbres amphoriquesgrecs des fouilles polonaises à Alexandrie (1974-1979), EtTrav, XIV, 1990,

Page 40: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

582 B. GAROZZO

159-212, 167, nrr. 2-3). ed è probabilmente identificabile con un omonimofiglio di Aristomachos, sacerdote a Camiro nel 249 a. C., di Athana Polias eZeus Polieus. Un terzo eponimo è ipotizzabile, con ampio margine di dubbio,sulla base di un’iscrizione del 129 a. C. in cui compare un Agestratossacerdote di Halios. All’Agestratos III di Periodo V dovrebbe appartenere unbollo di Tell Anafa, che sarebbe da considerare il primo marchio editodell’eponimo in questione (vd. D. T. ARIEL – G. FINKIELSZTEJN, StampedAmphora Handles, in S. C. HERBERT (Ed.), Tell Anafa I. Final Report on tenYears of Excavations at a hellenistic and Roman Settlement in NorthernIsrael, Ann Arbor 1994, 183-240, 189). L’attribuzione del bollo di Tell Anafaad Agestratos III è da considerare ancora un’ipotesi, come hanno rilevato idue studiosi medesimi. Su tutta la questione dei tre eponimi e delle iscrizionivd. inoltre L. CRISCUOLO, Bolli d’anfora greci e romani. La collezionedell’Università cattolica di Milano, (Studi di Storia Antica, 6) Bologna 1982,30; SZTETYLLO, Timbres Amphoriques... Alexandrie (1974-1979)... cit., 167;Z. SZTETYLLO, Pottery Stamps. (1975-1989). Nea Paphos IV, Warsaw 1991,20; ARIEL-FINKIELSZTEJN, art. c., 189, GAROZZO, Nuovi bolli... cit., nr. 10. conaltri rimandi bibliografici.

17 C. SCHUCHHARDT, Die Inschriften von Pergamon. Altertumer vonPergamon VIII, 2, Berlin 1895, 437-438, nrr. 797-801; Ch. BÖRKER, DerPergamon Komplex, in CH. BÖRKER - J. BUROW, Die HellenistischenAmphorenstempel aus Pergamon, Berlin-New York 1998, 1-72, 19, nrr. 26-28. A questo proposito deve essere considerato un errore quanto detto inSZTETYLLO, Pottery Stamps... cit., 20 «Agestratos himself is not recordedamong the eponyms known from Pergamon finds».

18 GRACE, The Middle Stoa... cit., 8.19 G. FINKIELSZTEJN, Tell Abu Hawam: Réexamen des périodes

hellenistiques et perse (fouilles 1922 à 1933), Révue Biblique, XCVI, 2,1989, 224-234, 281, fig. 1.

20 Sui sincronismi di Agestratos II vd. da ultimo GAROZZO, Nuovibolli... cit., nr. 10.

21 IG, XII 1, 1066; M. P. NILSSON, Timbres amphoriques de Lindospubliés avec un étude sur les timbres amphoriques rhodiens, (Bulletin del’Academie Royale de Danemark), Copenhague 1909, 37-180, 349-539, 353-354, nr. 9; G. G. PORRO, Bolli d’anfore rodie nel Museo Nazionale Romano,ASAA, II, 1916, 103-124, 109, nr. 5.

22 A. DUMONT, Inscriptions céramiques de Grèce. Archives desMissions Scientifiques et Littéraires, Paris 1871, 77, nr. 8; cf. GRACE, TheMiddle Stoa... cit., 8.

23 SCHUCHHARDT, o. c., 353-354, nrr. 797-801; H. V. PROTT - W.KOLBE, Die 1900-1901 in Pergamon gefundenen Inschriften, MDAI(A),XXVII, 1902, 44-151, 148, nr. 228; V. R. GRACE, Die gestempelten

Page 41: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

583I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Amphorenhenkel aus stratigraphisch gesicherten Fundzusammenhängen, inO. ZIEGENAUS - G. DE LUCA (edd.), Altertümer von Pergamon XI, 1. DasAsklepieion I, Berlin 1968, 175-178, 177, nr. 14; BÖRKER, Der PergamonKomplex… cit., 19, nrr. 26-28; J. BUROW, Die Übrigen Stempel aus Pergamon,in CH. BÖRKER-J. BUROW, Die Hellenistischen Amphorenstempel ausPergamon, Berlin-New York 1998, 71-138, 80, nrr. 22-23.

24 D. LEVI - G. PUGLIESE CARRATELLI, Nuove iscrizioni di Iasos,ASAA, XXXIX-XL, 1961-1962, 605-629, 607, nr. 1.

25 Samaria: J. W. CROWFOOT, Potter’s Stamps. The Objects fromSamaria, in AA. VV., Samaria-Sebaste, III, London 1957, 379-388, 380.Gerusalemme: D. T. ARIEL, Excavations at the city of David 1978-1985, II.Imported Stamped Amphora Handles, Coins, Worked Bones and Hivory,Glass, Jerusalem 1990, 39-40, nrr. S72-S83. Tell Anafa: ARIEL - FINKIELSZTEJN,art. c., 189, nr. SAH 1. Tell Keisan: M. CH. HALPERN ZYLBERSTEIN, Timbresamphoriques, in J. BRIEND - J. B. HUMBERD, Tell Keisan (1971-1976), une citéphénicienne en Galilée, Friburg-Göttingen-Paris 1980, 243-255, 247, nr. 31.Byblos: DUNAND, art. c., 878 nr. 16544, 903, nr. 17172. Gezer: R. A. S.MACALISTER, The Excavations at Gezer, London 1912, I-III, 352, nrr. 8-9.Seleucia: C. BÖRKER, Griechische Amphorenstempel von Tell Halaf bis zumPersischen Golf, MDAI (Baghdader Abt.), VII, 1974, 31-49, 38, nr. 14.

26 E. M. PRIDIK, Inventario dei bolli su anse e colli di anfore e sutegole della collezione dell’Hermitage, Petrograde 1917, 5, nrr. 6-10. Olbia:E. I. LEVI, Keramiceskij Komplecs III-IIv. do n. e. iz raskopov ol’ vijskojAgori, in Ol’via Temenos i Agora, Moskva 1964, 225-280, 261, nrr. 9-10.Tomis: M. GRAMATOPOL - GH. POENARU BORDEA, Amfore stampilate dinTomis, SCIV, XIX, 1, 1968, 41-61, 55, nr. 34. Istria: V. CANARACHE, Importulamforelor stampilate la Istria, Bucarest 1957, 237-238, nrr. 536-537.

27 Nea Paphos: Z. SZTETYLLO, Les timbres céramiques (1965-1973).Nea Paphos I, Varsovie 1976, 32, nr. 25 (il nr. 26, attribuito dalla studiosapolacca ad Agestratos, è invece stato riferito da L. Criscuolo ad Agesippos,vd. CRISCUOLO, art. c., 31, e n. 45); SZTETYLLO, Pottery Stamps... cit., 20, nrr.2-3. Amathous: I. NICOLAOU, Inscriptiones Cypriae alphabeticae, 29, 1989,RDAC, 1990, 173-179, 178, nr. 26.

28 CIL VIII Suppl. 3, 22639, 7.29 Regione del Fayum: CRISCUOLO, o. c., 30-31, nr. 2. Alessandria: Z.

SZTETYLLO, Timbres amphoriques grecs des fouilles polonaises à Alexandrie(1962-1972), EtTrav, VIII, 1975, 159-235, nr. 39; Z. SZTETYLLO, Timbrescéramiques des fouilles polonaises à Alexandrie (1973-1974), EtTrav, X,1978, 259-316, 270, nr. 14 (Agestratos II); SZTETYLLO, Timbres amphoriques...Alexandrie (1974-1979)... cit., 167, nrr. 2-3 (Agestratos I).

30 E. LISSI CARONNA, Roma. Piazza dell’Esedra. Saggio di scavo perla costruzione della stazione della Metropolitana, NSA, 1976, 221-262, 261.

Page 42: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

584 B. GAROZZO

La lettura del bollo è incerta.31 IG, XIV, 2393, 21.32 IG, XIV, 2393, 1.33 G. V. GENTILI, I timbri anforari rodii nel Museo Nazionale di

Siracusa, ASSir, IV, 1958, 18-95, 36, nr. 16.34 IG, XIV, 2393, 22a,b, 23; GENTILI, art. c., 40, nr. 27; E. LISSI,

Siracusa. Scavo presso l’Olympieion (anno 1953), NSA, 1958, 197-223,220-221, nr. 3.

35 IG, XIV, 2393, 24.36 A. PEPOLI, Antichi bolli figulini e graffiti delle sacerdotesse di

Venere Ericina, rinvenuti in Monte San Giuliano, Firenze 1885, 16, nr. 25, nr.56, nr. 148, nr. 248, nr. 399; PELLEGRINI, art. c., 199-200, nrr. 20-26.

37 IG, XIV, 2393, 20.38 Vd. GAROZZO, Nuovi bolli... cit., nr. 10.39 GRACE, The Middle Stoa... cit., 8 e sgg. I bolli secondari, costituiti

dalle lettere t o u, caratterizzano i fabbricanti Damokrates ed Hyppokrates,con cui il nostro eponimo è assai probabilmente associato. (cf. GRACE, TheMiddle Stoa... cit., 10 e A. BRUGNONE, Bolli anforarii rodii della necropoli diLilibeo, Kokalos, XXXII, 1986, 19-100, 88. Per quanto riguarda la presenzadi quest’eponimo nel deposito di Pergamo, vd. SCHUCHHARDT, o. c., 438-439,nrr. 808-819; BÖRKER, Der Pergamon Lomplex… cit., 20, nrr. 30-41. SecondoRotroff il nostro eponimo si data al 189 a. C.: vd. S. I. ROTROFF, The AthenianAgorà. XXII. Hellenistic Pottery: Athenian and Imported Moldmade Bowls,Princeton 1982, 103.

40 FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281, fig. 1.41 Riguardo al sincronismo con Agathokles vd. V. R. GRACE, Standard

Pottery Containers of the Ancient Greek World in «Commemorative Studiesin honor of Theodore Leslie Shear», Hesperia, Suppl. VIII, Princeton 1949,175-189, 180, nr. 23; cf. BRUGNONE, Bolli anforarii rodii... cit., 88, e n. 525e J. Y. EMPEREUR - A. M. GUIMIER SORBETS, Une banque de données sur lesvases conteneurs - amphores et lagynoi - dans le monde grecque et romaine,in «Recherches sur les amphores grecques, Actes du Colloque Internationale,Athènes 1984», a cura di J. Y. Empereur - Y. Garlan, BCH, Suppl. XIII, Paris1986, 127-141, 130. In relazione all’associazione con Amyntas, vd. V. R.GRACE, The Stamped Amphora Handles, in H. GOLDMANN (ed.), Tharsus I.Excavations at Gozlu Kule, Princeton 1950, 135-148, 135, nr. 2, 141, nrr. 29-30; I. NICOLAOU - J. Y. EMPEREUR, Amphores rhodiennes du Musée de Nicosie,in «Recherches sur les amphores grecques, Actes du Colloque Internationale,Athènes 1984», a cura di J. Y. Empereur - Y. Garlan, BCH, Suppl. XIII, Paris1986, 513-531, 517-518, nr. 3. Cf. JU. S. BADAL ’ JANC, On the ChronologicalPosition of Some Personal Names at the Rhodes Amphoras, SA, II, 1980, 161-166, 163 e BRUGNONE, Bolli anforarii rodii... cit., 88, e n. 526. Per quanto

Page 43: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

585I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

riguarda, invece, Antimachos vd. SGDI, III, 1, 4245, 2180, nr. 23;SCHUCHHARDT, o. c., 425; BADAL ’ JANC, On the Chronological Position... cit.,164; cf., inoltre, BRUGNONE, Bolli anforarii rodii... cit., 88, e n. 527.

42 GRACE, The Middle Stoa... cit., 10; cf. BRUGNONE, Bolli anforariirodii... cit., 88 e n. 528.

43 IG, XII 1, 1070; NILSSON, o. c., 358-359, nr. 25; J. PARIS, Timbresamphoriqus de Rhodes, BCH, XXXVIII, 1914, 300-326, 302, nr. VI; PORRO,art. c., 109, nr. 9.

44 Per quanto riguarda Delo vd. V. R. GRACE, Timbres amphoriquestrouvées à Délos, BCH, LXXVI, 1952, 514-540, 528. In merito ad Atene vd.DUMONT, o. c., 79, nrr. 20-21.

45 SCHUCHHARDT, o. c., 438-439, nrr. 809-810; BÖRKER, Der PergamonKomplex… cit., 20, nrr. 30-41.

46 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 2, nrr. 19-24. Olbia: LEVI, art. c.,261-262, nrr. 11-39. Tomis: GRAMATOPOL-POENARU BORDEA, Amfore …Tomis… cit., 56, nr. 35.

47 NILSSON, o. c., 530, nr. 3.48 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 41, nrr. S87-S89. Gezer: G. REISNER,

Harvard Excavations at Samaria 1908-1910, Cambridge 1924. Samaria:CROWFOOT, art. c., 380. Tarso: GRACE, Stamped Amphora Handles...Tarsus...cit. , 135, nr. 2, 141, nrr. 29-30.

49 Salamina: Y. CALVET, Salamine de Cypre III. Les timbresamphoriques (1965-1970), Paris 1972, 28, nr. 47; Y. CALVET, Timbresamphoriques de Salamine (1971-1974), RDAC 1978, 222-234, 224, nrr. 5-6. Nea Paphos: SZTETYLLO, Les timbres céramiques...(1965-1973)... NeaPaphos... cit., 36, nr. 46; Z. SZTETYLLO, Timbres céramiques des fouillespolonaises à Nea Paphos en 1978, EtTrav, XIII, 1984, 366-370, nrr. 1-3;SZTETYLLO, Pottery Stamps... cit, 21-22, nrr. 5-6. Nicosia: NICOLAOU-EMPEREUR,art. c., 517-518, nr. 3.

50 Alessandria: SZTETYLLO, Timbres amphoriques... Alexandrie (1962-1972)... cit., 179, nr. 171; SZTETYLLO, Timbres amphoriques... Alexandrie(1973-1974)... cit., 271, nr. 17.

51 CIL VIII Suppl. 3 22639, 12-16; J. FERRON - M. PINARD, Les fouillesde Byrsa, CahByrsa, IX, 1960-1961, 77-170, 100, nr. 230, 111, nr. 268. S.LANCEL - J. P. THUILLIER, Rapport préliminaire sur la campagne de 1976(niveaux puniques), in S. LANCEL (ed.), Byrsa I. Rapports préliminaires desfouilles (1974-76), Roma 1979, 187-270, 215, 217, nr. A 150. 92. Sullapresenza di questo eponimo a Cartagine vd. inoltre J. LUND, Rhodian Amphoraeas Evidence for the Relations between Late Punic Carthage and Rhodes, inP. GULDAGER BILDE - I. NIELSEN - M. NIELSEN (edd.), Aspects of Hellenism inItaly: Towards a Cultural Unity?, Acta Hyperboraea, V, Copenhagen 1993,359-375, 363.

Page 44: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

586 B. GAROZZO

52 Apollonia: P. C. SESTIERI, Bolli anforari rodî d’Albania, Epigaphica,III, 1941, 284-291, 285, nr. 5.

53 F. BENOÎT, L’ épave du Grand Congloué à Marseille (Gallia, suppl.XIV), Paris 1961, 31.

54 A. MAIURI, Ceprano. Bolli greci del territorio di Fregellae, NSA,1913, 240-243, 241, nr. 1.

55 G. F. DE BENEDITTIS, Anfore greche nel Sannio, in S. CAPINI - A. DI

NIRO (a cura di), Samnium. Archeologia del Molise, Roma 1991, 140-141;174-175, 175, nr. d 91d.

56 IG, XIV, 2393, 44a.57 IG, XIV, 2393, 44b.58 P. E. ARIAS, Còmiso. Esplorazione di edifizio romano e di varie

zone della città antica, NSA, 1937, 456-475, 474, nr. 3.59 IG, XIV, 2393, 42.60 GENTILI , art. c., 41, nr. 34.61 IG, XIV, 2393, 41; PEPOLI, art. c., 16-17, nr. 37, nr. 278, nr. 298;

PELLEGRINI, art. c., 202-203, nrr. 45-50, 259, nr. 481.62 IG, XIV, 2393, 40.63 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 88-89, nr. 111.64 Vd. C. NACHTERGAEL, La Collection Marcel Hombert, I, Timbres

amphoriques et autres documents écrits acquis en Egypte, (PapyrologicaBruxellensia 115), Bruxelles 1978, 37-38, nr. 12. GAROZZO, Nuovi bolli... cit.,nr. 11. Sulla presenza di due eponimi con questo nome, cf. GRACE, Timbres...Délos... cit., 528. Riguardo ad Ainesidamos I, vd. IG, XII 2, 579; V. R. GRACE,Notes on the Amphoras from the Koroni Peninsula, Hesperia, XXXII, 1963,310-334, 328, nr. 1; N. CONOVICI - M. IRIMIA , Timbres amphoriques et autresinscriptions céramiques decouverts à Sartu-Nou, Dacia, N. S., XXXIV,1990, 209-217, 160, nr. 252.

65 SCHUCHHARDT, o. c., 440-442, nrr. 827-840; BÖRKER, Der PergamonKomplex… cit., 20, nrr. 44-57;

66 Riguardo ai sincronismi di Ainesidamos vd. GAROZZO, Nuovibolli... cit., nr. 11.

67 V. LUNGU, Nouvelles données concernant la chronologie deaamphores rhodiennes de la fin du IIIe siècle au début du IIe siècle av. J. C.,Dacia, XXIV, 1990, 209-217. Riguardo alla ‘chronologie basse’ vd.FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit. Per una datazione tra il 210 ed il 200a. C. vd. BÖRKER, Griechische Amphorenstempel… Tell Halaf… cit., 33, nr.10; ARIEL, o. c., 41, nr. S93.

68 IG, XII 1, 1071; NILSSON, o. c., 360, nr. 30; PORRO, art. c., 109, nr.10.

69 SCHUCHHARDT, o. c., 440-442, nrr. 827-840; G. DE LUCA, DieFünde, in O. ZIEGENAUS - G. DE LUCA, Altertümer von Pergamon XI , 1. Das

Page 45: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

587I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Asklepieion II. Der nördliche Temenosbezirk und Angrenzende in hellenisticherund frührömischer Zeit, Berlin 1975, 57-142, 71, nr. 94; BÖRKER, DerPergamon Komplex… cit., 20, nrr. 44-57; BUROW, o. c., 80, nrr. 30-33.

70 GRACE, Timbres.... Délos... cit., 528.71 IG, XII 2, 579.72 LEVI - PUGLIESE CARRATELLI, art. c., 607, nr. 3 (si tratta probabilmen-

te di un bollo di Ainesidamos I).73 Nea Paphos: SZTETYLLO, Les timbres céramiques … (1965-1973)…

Nea Paphos… cit., 32-33, nrr. 28-31; SZTETYLLO, Timbres céramiques... NeaPaphos... 1978... cit. , 367, nr. 3; SZTETYLLO, Pottery Stamps... cit., 22-23, nrr.7-12. Kition-Bamboula: Y. CALVET, Kition-Bamboula I. Les timbresamphoriques (1965-1970), Paris 1982, 17, nr. 19.

74 CIL VIII Suppl. 3, 22639, 18-20; FERRON - PINARD, Byrsa... 1960-1961... cit., 100, nr. 231, 111, nr. 269.

75 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 6, nr. 27. Callatis: L. BUZOIANU

- N. CHELUTA GHEORGESCU, Stampile de amfore inedite de la Callatis, Pontica,XVI, 1983, 149-190, 164 nr. 18. Albesëti: A. RADOLESCU - M. BARBULESCU - L.BUZOIANU, Observatii privind importul amforelor stampilate in sud-estulDobrogei, Pontica, XVIII, 1985, 55-74, 71 nr. 59. Istria: CANARACHE, o. c.,228, nr. 508, 238, nr. 539. Olbia: LEVI, o. c., 262, nrr. 40-47. Tanis: D. B.SELOV, Les Timbres amphoriques de Tanais III-I siecle avant notre ère (inrusso), Mosca 1975, 31, nr. 9. Tomis: L. BUZOIANU, Stampile rhodiene de laedificiul roman cu mozaic, Pontica, XIII, 1980, 119-139, 131, nrr. 17-18;Valea lui Vocu: CONOVICI - IRIMIA , art. c., 160, nr. 252 (Ainesidamos I).Odessos: M. MIRCEV, Les timbres amphoriques du Musée de Varna, Sophia1958 (in bulgaro con riassunto in francese), 25-26, nrr. 84-85

76 NACHTERGAEL, o. c., 37-38 nr. 12. Alessandria: E. BRECCIA, Rapportsur la marche du Service du Musée pendant l’exercise 1919-1920,(Municipalité d’Alexandrie), Alexandrie 1921, 21, nr. 11, 2. Crocodilopolis-Arsinoé: J. Y. EMPEREUR, Timbres amphoriques de Crocodilopolis-Arsinoé,BIAO, LXXVII, 1977, 197-233, 205-206, nr. 10.

77 Tell’Arqa: J. P. THALMAN , Tell’Arqua (Liban du Nord). CampagnesI-III. Rapport préliminaire, Syria, LV, 1978, 1-145, 61. Tell Bisseh: GRACE,Standard Pottery... cit., 180, n. 281. Gerusalemme: J. W. CROWFOOT - E.FITZGERALD, Excavations in the Tyropoeon Valley, (PEFA, V), London 1927,86, I, 4; ARIEL, o. c., 41 nrr. S90-S93. Samaria: CROWFOOT, o. c., 380.

78 Probabilmente dall’antica Bedriacum: vd. G. PONTIROLI, Anforecon bolli greci nel Cremonese, Epigraphica, XXXII, 1970, 184-187, 184.

79 IG, XIV, 2393, 54; L. CAMPAGNA, Bolli anforari del MuseoRegionale di Messina, in Ricerche di Archeologia. Quaderni dell’attivitàdidattica del Museo Regionale di Messina, Messina 1992, 29-56, 31-32, nr.2, 47 e nn. 35-41.

Page 46: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

588 B. GAROZZO

80 C. CARITÀ, La Topografia di Gela antica, ovvero le origini dellacittà di Licata, Bologna 1972, 161, nr. 84.

81 IG, XIV, 2393, 53; GENTILI , art. c., 42, nr. 35.82 PEPOLI, art. c., 17, nr. 169, nr. 206, nr. 275, nr. 281, nr. 388, nr. 398;

PELLEGRINI, art. c., 203-204, nrr. 52-62, 259, nr. 482.83 H. - P. ISLER, Grabungen auf dem Monte Iato 1984, AK, XXVIII,

1985, 45-52, 52.84 B. GAROZZO, I bolli anforari della Collezione Leonora nella

Biblioteca Comunale di Calatafimi, in «Atti delle Seconde Giornate Interna-zionali di Studi sull’Area Elima, Gibellina 1994», Pisa - Gibellina 1997, 807-844, 810, nr. 2, 826 nn. 17-24; GAROZZO, Nuovi bolli... cit., nr. 11.

85 SCHUCHHARDT, o. c., 442-443, nrr. 841-853; BÖRKER, Der PergamonKomplex… cit., 21, nrr. 58-71. Il nostro eponimo è presente anche a Villanova.(vd. MAIURI , art. c., 262).

86 GRACE, Timbres... Delos... cit., 528.87 LUNGU, art. c., 211, 216.88 FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1.89 Per quanto riguarda il sincronismo con Aristarchos vd. P. ORSI,

Monte Judica. Anfora bollata, NSA, 1904, 374, e BRUGNONE, Bolli anforarirodii... cit., 25, e n. 30. In merito al sincronismo con Agathokles vd. EMPEREUR

- GUIMIER SORBETS, art. c., 130; LUNGU, art. c., 214, nr. 4. L’associazione coni fabbricanti Damokrates e Philainios è proposta da V. Lungu: vd. LUNGU, art.c., 211, 216; cf. GAROZZO, Collezione Leonora... cit., 826 e n. 28.

90 IG, XII 1, 1072; NILSSON, o. c., 360-361, nr. 31; PORRO, art. c., 109,nr. 11; MAIURI, art. c., 262.

91 SCHUCHHARDT, o. c., 442-443, nrr. 841-853; PROTT-KOLBE, art. c.,148, nr. 224; BÖRKER, Der Pergamon Komplex… cit., 21, nrr. 58-71; BUROW,art. c., 82, nrr. 34-42.

92 Per quanto riguarda Atene vd. DUMONT, o. c., 79, nr. 22. In meritoa Delo vd. Grace, Timbres Delos... cit., 528.

93 Nea Paphos: SZTETYLLO, Les Timbres ceramiques... (1965-1973)…Nea Paphos... cit. , 33, nr. 32; SZTETYLLO, Pottery Stamps... cit., 23-24, nrr. 12-13. Altra bibliografia in BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 25 e n. 33.

94 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 7, nrr. 28-37, 132 nr. 10-11;Olbia: LEVI, o. c., 262, nr. 48. Nymphaeum: JU. S. BADAL ’ JANC, RhodianAmphora Stamps from Nympaheum, VDI, 3, 1970, 113-126, nr. 1. Mirmekion:Z. SZTETYLLO, Les timbres céramiques dans les collections du Musée Nationalde Varsovie, Varsovie 1983, 33, nrr. 22-24. Indipendent≥a: LUNGU, art. c., 214,nrr. 4a, 6a, 10, 11.

95 REISNER, o. c., 313-314;. MACALISTER, o. c., 353, nr. 38; CROWFOOT,o. c., 380. Gerusalemme: ARIEL, o. c., 41-42, nrr. S94-S95.

96 Alessandria: BRECCIA, art. c., 22, nr. 12.

Page 47: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

589I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

97 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 25 e n. 33 con bibliografiaprecedente.

98 IG, XIV, 2393, 50.99 G. BEVILACQUA - G. F. DE BENEDITTIIS, in AA. VV., Sannio. Pentri

e Frentani dal VI al I secolo a. C., Roma 1980, 344, nr. 5.100 ORSI, Monte Iudica… cit., 374.101 GENTILI , art. c., 42, nr. 36.102 IG, XIV, 2393, 52.103 IG, XIV, 2393, 49; PEPOLI, art. c., 18, nr. 52, nr. 156, nr. 179;

PELLEGRINI, art. c., 204-205, nrr. 63-70, 259, nr. 483.104 GAROZZO, Collezione Leonora... cit., 810, nr. 3, 826-827, nn. 25-

32.105 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 25, nrr. 3-4.106 Sulla forma abbreviata dei nomi nei bolli rodî vd. NILSSON, o. c.,

passim, e CRISCUOLO, o. c., 48 e n. 110.107 GRACE, Stamped Amphora Handles... Tharsus... cit., 136, 142, nrr.

39-40.108 O. BROONER, Investigations at Corinth 1946-1947, Hesperia, XVI,

1947, 233-247, 239-240, nr. 9.109 V. R. GRACE, Stamped Amphora Handles. Anatolian Collection of

Charles University, in AA. VV., Kyme I, Praha 1974, 89-98, 94 e sgg. Cf.BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 26 e ARIEL - FINKIELSZTEJN, art. c., 190.Il nostro eponimo, tuttavia, non compare nella lista di eponimi del Periodo IVelaborata di recente da G. Finkielsztejn (vd. FINKIELSZTEJN, Chronologiebasse... cit., 293 e n. 3).

110 Per quanto riguarda il sincronismo con Hermias vd. GRACE, StampedAmphora Handles. Anatolian Collection... cit., 94 e ss. Cf. BRUGNONE, Bollianforari rodii... cit., 26 e n. 45 e EMPEREUR-GUIMIER SORBETS, art. c., 130. Inrelazione ad Andrikos vd. BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 26, 27 e n. 46.Sul sincronismo con Menothemis vd. GRACE, Stamped Amphora Handles.Anatolian Collection... cit., 94 e sgg. Cf. BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit.,26, 27 e n. 47. Per quanto riguarda il sincronismo con Antimachos vd. PRIDIK,Zu den Rhodischen... cit., 309, 321, 331; cf. BADAL ’ JANC, On the chronologicalposition... cit., 163; BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 26, 27 e n. 48;EMPEREUR - GUIMIER SORBETS, art. c., 130.

111 Per quanto riguarda l’associazione con Eukleitos e Manes vd.BADAL ’ JANC, On the chronological position... cit., 165 e BRUGNONE, Bollianforari rodii... cit., 26, 27 e n. 49. In merito alle associazioni con Hippokratese Theumnastos vd., nel primo caso, GRACE, Stamped Amphora Handles.Anatolian Collection... cit., 163 e BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 26, 27e n. 50 e, nel secondo, GENTILI , art c., 27, 44, nr. 40; BRUGNONE, Bolli anforarirodii... cit., 27 e n. 51 e da ultimo N. ZEITOUN - C. CRISTOPHI - J. Y. EMPEREUR,

Page 48: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

590 B. GAROZZO

Les anses d’amphores du Musée Gréco-Romain d’Alexandrie. L’étatd’avancement de la Banque de données sur les amphores et le cas exemplairedu fabricant rhodien Theumnastos, in «Commerce et artisanat dansl’Alexandrie hellénistique et romaine. Actes du colloque, Athene 1988»,Paris 1998 [BCH Suppl. XXXIII], 367-391, 372, 379-380.

112 IG, XII 1, 1076; NILSSON, o. c., 363-364, nr. 39.113 IG, XII 2, 582.114 Per quanto riguarda Atene vd. DUMONT, o. c., 80, nr. 29. In merito

a Delo vd. GRACE, Timbres Delos... cit., 528.115 Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos (1965-1973)... cit., 54, nrr.

139-141; SZTETYLLO, Nea Paphos (1975-1989)... cit., 24, nr. 14.116 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 3-4 e nrr. 47-49. Mirmekion:

SZTETYLLO, Les timbres ceramiques ... Varsovie... cit., 88-89, nr. 58. Tanis:SELOV, o. c., nr. 17. Nymphaeum: Ju. S. BADAL ’ JANC, Les marques d’amphorestrouvées à Nymphaeum, VDI, IV, 1978, 207-217, nr. 2. Histria: CARANACHE,o. c., 239, nr. 542-543.

117 Tell ‘Arqa: THALMANN , art. c., 62. Samaria: CROWFOOT, art. c., 380.Gezer: MACALISTER, o. c., 353, nr. 43. REISNER, o. c., 314. Tell Anafa: ARIEL

- FINKIELSZTEIN, art. c., 190, nr. SAH 3 (Il bollo è riportato erroneamente nellaforma ∆Alecivmaco"). Israele, Tel Istabah: Y. LANDAU - V. TZAFERIS, TelIstabah Beth Shean: the Excavations and Hellenistic Jar Handles, IEJ,XXIX, 1979, 152-159, 155, nr. 8. Babilonia: BÖRKER, GriechischeAmphorenstempel... Tell Halaf… cit., 41, nr. 26. Tarso: GRACE, Tharsus...cit.., 142, nr. 40. Per quanto riguarda Kyme vd. GRACE, Stamped AmphoraHandles. Anatolian Collection... cit., 94, nr. A3, 96, nr. A5.

118 Alessandria: SZTETYLLO, Stamped Amphora Handles... Alexandrie(1962-1972)... cit., 188, nr. 100; SZTETYLLO, Stamped Amphora Handles...Alexandrie (1974-1979)... cit., 177, nr. 35; ZEITOUN - CRISTOPHI - EMPEREUR,art. c., 379, nr. 2.6. Crocodilopolis-Arsinoé: EMPEREUR, art. c., 206, nr. 12.

119 M. ALMAGRO, Las inscripciones ampuritanas, griegas ibéricas ylatinas, Barcellona 1952, 259, add. 8, nr. 55. Per quanto riguarda invece Olbiavd. BENOÎT, art. c., 31, e M. LABROUSSE, Amphores rhodiennes trouvées aToulose et vieille Toulose, RAN, IV, 1971, 35-46, 44 e n. 5.

120 C. TIUSSI - L. MANDRUZZATO, Bolli di anfore rodie dagli scavidell’ex Essicatoio Nord ad Aquileia, AquilNost, LXVII, 1996, 49-80, 59-60,nr. 10.

121 IG, XIV, 2393, 67.122 IG, XIV, 2393, 64a.123 IG, XIV, 2393, 64b.124 IG, XIV, 2393, 66.125 ARIAS, art. c., 474, nr. 4.126 IG, XIV, 2393, 63.

Page 49: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

591I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

127 R. SORACI, Appunti di epigrafia greca e romana relativa allaregione Hyblense, Inessea, Adranita, RAL, S. VIII, XIII, 1958, 251-257, 252,nr. 7.

128 IG, XIV, 2393, 65; PEPOLI, art. c., 31, nr. 32, nr. 92, nr. 284, nr. 329:il Pepoli riporta erroneamente il nostro eponimo sotto la lettera ‘L’, come sesi trattasse di un improbabile Lexmachos; PELLEGRINI, art. c., 206-208, nrr. 77-89.

129 IG, XIV, 2393, 69 (la lettura del nome dell’eponimo non è affattosicura).

130 E. DE MIRO, Heraclea Minoa. Scavi eseguiti negli anni 1955, 56,57, NSA, 1958, 232-287, 278, nr. 4.

131 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 26-27, nrr. 6-7.132 SCHUCHHARDT, o. c., 454-455, nrr. 960-964; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 26, nrr. 145-150.133 Probabilmente nell’anno 177 a. C.: vd. ROTROFF, o. c., 99 e GRACE,

The Middle Stoa... cit., 8.134 In relazione ad Aristokles vd. GRACE, Standard Pottery... cit., 186,

nr. 5, 187, nrr. 4-5; V. R. GRACE - M. SAVVATIANOU PÉTROPOULAKOU, Lestimbres amphoriques grecs, in AA. VV., L’îlot de la maison des Comediens,Paris 1970 [EAD XXVII] 277-382, 279 e n. 2, 291 e n. 3; BADAL ’ JANC, On theChronological Position... cit., 164; GRACE, The Middle Stoa... cit., 8, 11, 17,23 e n. 65; NICOLAOU - EMPEREUR, art. c., nr. 5. Cf. EMPEREUR - GUIMIER

SORBETS, art. c., 130. Per quanto riguarda il sincronismo con Amyntas vd.NACHTERGAEL, La Collection Marcel Hombert… cit., 27, nr. 6; BADAL ’ JANC,On the Chronological Position... cit., 163. Cf. EMPEREUR - GUIMIER SORBETS,art. c., 130. In merito, infine all’associazione con Damokles vd. SCHUCHHARDT,o. c., 426; BLECKMANN, De Inscriptionibus... cit., 31; F. BLECKMANN, Zu denrhodischen Eponymen Heliospriestern, Klio, XII, 1912, 249-258, 254, nr. 80;BADAL ’ JANC, On the Chronological Position... cit., 164. Per un quadroesauriente sui sincronismi di Archilaidas, cf. inoltre BRUGNONE, Bolli anforarirodii... cit., 90 e nn. 539-541.

135 FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1.136 IG, XII 1, 1110; NILSSON, o. c., 400-401, nr. 135; PORRO, Bolli...

Museo Nazionale Romano... cit., 113, nr. 50; MAIURI, art. c., 262.137 GRACE, Timbres Delos... cit., 529.138 DUMONT, o. c., 87, nr. 79; V. R. GRACE, Stamped Amphora Handles

found in 1931-32, Hesperia, III, 1934, 197-310, 230, nr. nr. 59.139 SCHUCHHARDT, o. c., 454-455, nrr. 960-964; PROTT - KOLBE, art. c.,

148, nr. 229; BÖRKER, Der Pergamon Komplex... cit., 26, nrr. 145-150;BUROW, o. c., 85-86, nrr. 117-118.

140 Byblos: DUNAND, o. c., 624, nr. 13792, 629, nr. 13847, 800, nr.15775 bis, 838, nrr. 16534, 16536, 902, nr. 17156, 1037, nr. 18853. Tell

Page 50: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

592 B. GAROZZO

Keisan: HALPERN - ZYLBERSTEIN, art. c., 249 nr. 56. Samaria: CROWFOOT, o. c.,381. Gezer: REISNER, o. c., 313-315. Tell Bisseh: GRACE, Standard Pottery...cit., 187, nrr. 4-5. Gerusalemme: ARIEL, o. c., 47-48, nrr. S156-S160.

141 Regione del Fayum: CRISCUOLO, o. c., 46, nrr. 23-24. Alessandria:SZTETYLLO, Timbres Amphoriques... Alexandrie...(1962-1972)... cit., 177, nr.58; SZTETYLLO, Timbres Amphoriques... Alexandrie...(1974-1979)... cit., 172,nr. 20. Crocodilopolis-Arsinoé: EMPEREUR, art. c., 209, nr. 23.

142 CIL, VIII Suppl. 3 22639, 44-45; J. FERRON - M. PINARD, Lesfouilles de Byrsa: 1953-1954, CahByrsa, V, 1955, 31-81, 64, nr. 107.

143 Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos (1965-1973)... cit., 54-56,nrr. 146-148; SZTETYLLO, Nea Paphos (1975-1989)... cit., 32-33, nr. 32; aqueste testimonianze si aggiunge l’anfora intera dal Museo di Nicosia, editain NICOLAOU - EMPEREUR, art. c., 519-520, nr. 4.

144 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 6, nrr. 107-109, 132 nr. 19. Olbia:LEVI, o. c., 263-264, nrr. 67-74. Tanais: SELOV, o. c., 45, nrr. 77-78.

145 G. CULTRERA, L’Apollonion-Artemision di Ortigia a Siracusa,MonAL, XLI, 1951, 701-860, 800, 803 fig. 76. 1; GENTILI, art. c., 51-52, nr.66.

146 G. F. CARETTONI, Tusa (Messina). Scavi di Halaesa, NSA, 1959,293-349, 345, nr. 24.

147 ARIAS, art. c., 474, nr. 3.148 IG, XIV, 2393, 162.149 IG, XIV, 2393, 163.150 IG, XIV, 2393, 161; PEPOLI, art. c., 20, nr. 20, nr. 30, nr.125, nr.

161, nr. 165, nr. 391; PELLEGRINI, art. c., 217-218, nrr. 163-164, nrr.166--169,261, nr. 497; A. M. BISI, Catalogo del materiale archeologico del MuseoCordici di Erice, SicA, II, 8, 1969, 7-43, 43, nr. 184.

151 Per quanto riguarda Segesta vd. J. DE LA GENIÈRE, Alla ricerca diSegesta arcaica, ASNP, S. III, XVIII, 1988, 287-316, 293, nr. 30. In meritoad Agrigento, si tratta di un bollo inedito proveniente dalla collezionedell’architetto Aldo Mangione, che ringrazio per avermi messo a disposizio-ne i timbri della sua raccolta. Di questi bolli sarà curata una prossima edizioneda parte del sottoscritto.

152 PELLEGRINI, art. c., 217, nr. 165; BRUGNONE, Bolli anforari rodii...cit., 89-90, nr. 113.

153 Tarso: GRACE, Stamped Amphora Handles … Tharsus... cit., 142,nr. 42. Delo: GRACE, Timbres Délos... cit., 529. Per quanto riguarda Cartagine,cf. S. LANCEL, I.1 Le carrefour des rues II e III et les niveaux des rues, in S.LANCEL (ed.), Byrsa II. Rapports préliminaires sur les fouilles 1977-78, Roma1982, 13-21, 19, nr. A 170/121. Del resto si assegnano tradizionalmente alPeriodo IV i bolli assenti dai depositi di Pergamo, Villanova ed Atene – stoadi mezzo dell’agora – e presenti, invece, a Cartagine. Sulla datazione di

Page 51: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

593I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Gorgon al Periodo IV vd., da ultimo, FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit.,293 e n. 3. Secondo la cronologia bassa elaborata da G. Finkielsztejn, ilPeriodo IV si data tra il 163 ed il 146 a. C.

154 Riguardo al sincronismo con Bromios, vd. L. JALABERT - R.MOUTERDE, Les Inscriptions grecques et latines de la Syrie, V, Paris 1959,103, nr. 2188b. In relazione al sincronismo con Diokleia, vd. G. G. PORRO,Bolli d’anfore rodie trovati in Sardegna, ASSard, X, 1914, 380-389, 382, nrr.7-8; G. PIANU, Contributo ad un corpus del materiale anforario dellaSardegna. Le anfore rodie e le anfore Dressel 1, ASSard, XXXI, 1980, 11-28, 13, nr. 2.

155 SZTETYLLO, Nea Paphos... (1975-1989)... cit., 35, nr. 36, conbibliografia precedente.

156 IG, XII 1, 1114; NILSSON, o. c., 407, nr. 151; PARIS, art. c., 307, nr.XXVI; PORRO, Bolli... Museo Nazionale... cit., 114, nr. 58.

157 Per quanto riguarda Pergamo vd. BUROW, o. c., 86, nrr. 131a. Inmerito ad Atene vd. DUMONT, o. c., 87, nr. 82.

158 IG, XII 2, 589.159 GRACE, Timbres Délos... cit., 529.160 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 7-8, nrr. 126-132. Tanis: SELOV,

o.c., nr. 95. Tomis: GRAMATOPOL - POENARU BORDEA, Amfore… Tomis… cit.,57, nr. 46. Histria: CARANACHE, o. c., 230, nrr. 513-514, 243, nr. 559.

161 SESTIERI, art. c., 287, nr. 13.162 Tell Keisan: HALPERN - ZYLBERSTEIN, art. c., 249, nr. 52. Siria:

JALABERT - MOUTERDE, o. c., 103, nr. 2188b. Samaria: CROWFOOT, o. c., 381.Tarso: GRACE, Tharsus... cit. , 142, nr. 42. Gerusalemme: ARIEL, o. c., 61, nr.S286. Gezer: MACALISTER, o. c., 355, nrr. 156-158.

163 Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos (1975-1989)... cit., 35, nr. 36.164 Alessandria: BRECCIA, art. c., 30.165 FERRON - PINARD, Byrsa... 1960-1961... cit., 112-113, nr. 274;

LANCEL, art. c., 19, nr. A 170/121.166 ALMAGRO, o. c., 42-43, nr. 29.167 IG, XIV, 2393, 185.168 IG, XIV, 2393, 187; A. DELL’A GLIO, Le Collezioni Viola: I bolli

anforari: le importazioni greche, in AA. VV., Il Museo di Taranto. Centoanni di archeologia, Taranto 1988, 60-69, 63, nr. 9.1c.

169 PORRO, Bolli Sardegna... cit., 382, nrr. 7-8; PIANU, art. c., 13, nr. 2.170 GENTILI , art. c., 54 nr. 75, 1-3 (la provenienza è indicata dall’autore

come ignota).171 IG, XIV, 2393, 186, a, b; PEPOLI, art. c., 22, nr. 175; PELLEGRINI, art.

c., 220, nrr. 179-183.172 GRACE, The Middle Stoa... cit., 44.173 SCHUCHHARDT, o. c., 456-458, nrr. 980-996; BÖRKER, Der Pergamon

Page 52: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

594 B. GAROZZO

Komplex... cit., 27-28, nrr. 166-183.174 GRACE, Stamped Amphora Handles... 1931-1932... cit., 226, nr.

42; cf. GRACE, The Middle Stoa... cit., 44.175 GRACE, The Middle Stoa... cit., 44.176 LUNGU, art. c., 214, nr. 12. La datazione di questo Damokles II è

stata oggetto di dibattito da parte degli studiosi: in un’iscrizione compare unDamoklh`" Damevou, che viene identificato con l’eponimo attestato a Perga-mo. Tale epigrafe (SIG III 664 b), datata dal Damokles in questione, è stataattributa dagli studiosi agli anni 172-171 a. C., un’epoca troppo bassa perquesto eponimo che la Grace data incontestabilmente a prima del 189 a. C.(GRACE, The Middle Stoa... cit., 44). Del resto, anche adottando la nuovacronologia elaborata da G. Finkielsztejn il nostro eponimo si daterebbeattorno al 182 a. C. (vd. FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1).

177 F. BLECKMANN, De Inscriptionibusquae leguntur in vasculis rhodiis,Ghottingae 1907, 32; BLECKMANN, Zu den rhodischen... cit., 251; BADAL ’ JANC,On the Chronological Position... cit., 165.

178 IG, XII 1, 1117; NILSSON, o. c., 410-411, nr. 165; PORRO, BolliMuseo Nazionale Romano... cit., 114, nr. 63.

179 GRACE, Stamped Amphora Handles... 1931-1932... cit., 226, nr. 42.180 SCHUCHHARDT, o. c., 456-458, nrr. 980-996; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 27-28, nrr. 166-183; BUROW, o. c., 87, nrr. 134-136.181 GRACE, Timbres Délos... cit., 529.182 Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos... (1965- 1973)... cit., 41, nrr.

75-76; SZTETYLLO, Nea Paphos... (1975- 1989)... cit., 36-37, nrr. 38-39.Amathous: F. ALABE - T. PETIT, 2. Le Palais, in AA. VV., Rapport sur lestravaux de l’École française à Amathonte de Cypre en 1989, BCH, CXIV,1990, 987-1037, 996-1023, 1022. Salamina: CALVET, Salamine… 1971-1974… cit., 225 nr. 114.

183 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 8, nrr. 145-148. Callatis: BUZOIANU

- CHELUTA GHEORGESCU, art. c., 165, nr. 121. Olbia: LEVI, o. c., 264, nrr. 77-87. Histria: CARANACHE, o. c., 244, nrr. 561-562. Murighiol: LUNGU, art. c.,214, nr. 12.

184 Byblos: DUNAND, o. c., 943, nr. 17651. Abyla: SEG, XLIV, 1994,1393.

185 Alessandria: BRECCIA, o. c., 31; SZTETYLLO, Timbres Amphoriques...Alexandrie...(1962-1972)... cit., 179, nrr. 62-63; SZTETYLLO, Timbresceramiques... Alexandrie...(1973-1974)... cit., 274, nr. 24. Crocodilopolis-Arsinoé: EMPEREUR, art. c., 211, nr. 28.

186 Riguardo a Cartagine vd. CIL, VIII Suppl. III, 22639, 57-59;FERRON - PINARD, Byrsa... 1960-1961... cit., 103, nr. 240. Per quanto riguardaMarsiglia vd. G. BERTUCCHI - A. MARANGOU, Le remblai hellénistique de laBourse de Marseille. Résultats d’un sondage, RAN, XXII, 1989, 47-87, 64

Page 53: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

595I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

fig. 13, 105, fig. 65, d.187 CIL, XV 2, 3577.188 IG, XIV, 2393, 200b.189 IG, XIV, 2393, 199, 200 a, 201.190 IG, XIV, 2393, 202; GENTILI , art. c., 56, nr. 78.191 IG, XIV, 2393, 198; PEPOLI, o. c., 22-23, nr. 9, nr. 190, nr. 264, nr.

277, nr. 413, nr. 437; PELLEGRINI, art. c., 221-222, nrr. 187-191.192 Per quanto riguarda il sincronismo con Hippokrates vd. BADAL ’ JANC,

On the Chronological Position... cit., 164. Sul sincronismo col fabbricanteTheumnastos, vd. GENTILI , art. c., 27-28; BADAL ’ JANC, On the ChronologicalPosition... cit., 165; da ultimo EMPEREUR - ZEITOUN - CRISTOPHI, art. c. Cf.inoltre, in merito all’associazione con Zenon II, EMPEREUR - GUIMIER SORBETS,art. c., 130. Per quanto riguarda il sincronismo con Aristokles vd. BADAL ’ JANC,On the Chronological Position... cit., 165.

193 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 32, nr. 15 (Eudamos), 73-74,nr. 84 (Diokleia).

194 V. R. GRACE, Rhodian Jars in Florida, Hesperia, XVII, 1948, 144-147, 146; cf. BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 33 e nn 95-96.

195 GRACE, Tharsus... cit., 142, nr. 43.196 GRACE, Timbres Délos... cit., 529. Sull’assegnazione di Eudamos

al Periodo IV vd., da ultimo, FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 293 en. 3. Secondo la ‘chronologie basse’ del Finkielsztejn, il Periodo IV va dal 163al 146 a. C. (FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1).

197 CH. BLINKENBERG, Lindos. Fouilles de l’Acropole 1902-1914. II,Inscriptions, t. I (nrr. 1-281), t. II (nrr. 282-710), Berlin-Copenhague 1941,415, cf. BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 33 e n. 98.

198 F. HILLER VON GAERTRINGEN, Inschriften aus Rhodos, MDAI(A),1896, 39-66, 57, nr. 14; NILSSON, o. c., nr. 202; PORRO, Bolli... MuseoNazionale Romano... cit., 115, nr. 84.

199 DUMONT, o. c., 94, nrr.131-136.200 GRACE, Timbres Délos... cit., 529.201 BUROW, o. c., 89, nrr. 195-197.202 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 9, nrr. 155-161. Olbia: LEVI, o.

c., 264, nr. 88. Istria: CANARACHE, o. c., nr. 565. Tanais: SELOV, o. c., nr. 110.203 Kition - Bamboula: Y. CALVET, Les Timbres Amphoriques, in J. F.

SALLES, Kition - Bamboula IV Les niveaux hellénistiques, Paris 1993, 61-80,66, nr. 77. Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos (1965-1973)... cit., 57, nr.156. Per Cipro cf. anche GRACE, Rhodian... Florida... cit., 146.

204 Samaria: CROWFOOT, o. c., 381. Gezer: MACALISTER, o. c., 357;REISNER, o. c., 314. Tarso: GRACE, Tharsus... cit., 142, nr. 43. Gerusalemme:ARIEL, o. c., 62, nr. S291.

205 Alessandria: SZTETYLLO, Timbres céramiques... Alexandrie (1973-

Page 54: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

596 B. GAROZZO

1974)... cit., 281, nr. 39. Regione del Fayum: CRISCUOLO, o. c., 53-54, nr. 37.206 L. GASPERINI, Le epigrafi, in S. STUCCHI (ed.), Cirene 1957-1966,

Tripoli 1967, 165-180, 171.207 BENÔIT, o. c., 31, nr. 8; LABROUSSE, art. c., 44 e n. 10.208 IG, XIV, 2393, 244, 246.209 B. SCARFI, Gioia del Colle (Bari). L’abitato peucetico di Monte

Sannace, NSA, 1962, 1-286, 145, 165.210 P. ORSI, XVII. Paternò, NSA, 1903, 441.211 CARITÀ, o. c., 152, nr. 16.212 IG, XIV, 2393, 243, a; GENTILI , art. c., 61, nr. 96, 1-11.213 IG, XIV, 2393, 247.214 IG, XIV, 2393, 245; PEPOLI, o. c., 24, nr. 22, nr. 31, nr. 138, nr. 206,

nr. 310, nr. 311, nr. 417; PELLEGRINI, art. c., 225-227, nrr. 225-235.215 IG, XIV, 2393, 243, b.216 GAROZZO, Collezione Leonora... cit., 813, nr. 9, 830-831, nn. 78-

87.217 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 32-33, nrr. 15-16.218 SCHUCHHARDT, o. c., 461-462, nrr. 1022- 1031; BÖRKER, Der

Pergamon Komplex... cit., 28-29, nrr. 185-196.219 GRACE, The Middle Stoa... cit., 9.220 Sul sincronismo col fabbricante Aristos vd. BADAL ’ JANC, On the

Chronological Position... cit., 163. In relazione ad Hippokrates vd. CALVET,Kition-Bamboula... cit., 26, commento a nr. 58; GRACE, The Middle Stoa...cit., 45-46, nr. 3. Cf. EMPEREUR - GUIMIER SORBETS, art. c., 130.

221 FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e n. fig. 1.222 GRACE, The Middle Stoa... cit., 12.223 IG, XII 1, 1135; NILSSON, o. c., 428-429, nr. 229; PORRO, Bolli...

Museo Nazionale Romano... cit., 227 nr. 98.224 GRACE, Stamped Amphora Handles... 1931-1932... cit., 227 nr. 47.225 GRACE, Timbres Délos... cit., 529.226 SCHUCHHARDT, o. c., 461-462, nrr. 1022- 1031; BÖRKER, Der

Pergamon Komplex... cit., 28-29, nrr. 185-196; BUROW, o. c., 90, nrr. 204-205. Assos: N. KRAMER, Amphorenstempel, in U. SERDAROGLU - R. STUPPERICH

(edd.), Ausgrabungen in Assos 1991, [Asia Minor Studien X], Bonn 1993,187-198, 191, nr. 5.

227 Kition Bamboula: CALVET, Kition-Bamboula... cit., 24, nrr. 53-54.A queste si aggiunge l’anfora della collezione Cesnola edita in H. I. HALL , TheGreek Stamps on the Handles of Rhodian Amphorae Found in Cyprus andnow in the Metropolitan Museum of New York, JAOS, XI, 1885, 389-396, eripubblicata da V. Grace (GRACE, The Middle Stoa... cit., 45-46, nr. 3). NeaPaphos: SZTETYLLO, Nea Paphos (1965-1973)… cit., 45, nrr. 96-97. Salamina:CALVET, Salamine … (1965-1970)… cit., 28, nr. 48.

Page 55: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

597I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

228 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 10, nrr. 177-178. Olbia: LEVI, o.c., 264, nrr. 89-97.

229 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 80-81.230 NACHTERGAEL, o. c., 41-42, nrr. 14-15. Regione del Fayum: B.

BOYAVAL , Documents inédits de la Collection Despoina Michaelides, BIAO,LXIV, 1966, 75-93, 84, nr. XII. Alessandria: SZTETYLLO, Timbres céramiques...Alexandrie... (1973-1974)... cit., 269 nr. 12. Crocodilopolis-Arsinoé:EMPEREUR, art. c., 217-218, nrr. 51-53.

231 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 51, nr. S186. Byblos: DUNAND, o. c., 59,nr. 12697. Beirouth: CALVET, Kition-Bamboula... cit., 26, commento a nr. 58;F. TURQUETY - PARISET, Fouille de la municipalitè de Beyrouth [1977], Syria,LIX, 1982, 27 sgg., 40, nr. 35. Tell Keisan: HALPERN - ZYLBERSTEIN, o. c., 245,nr. 35. Tarso: GRACE, Tharsus... cit., 141, nr. 26.

232 IG, XIV, 2393, 274-275.233 IG, XIV, 2393, 276.234 G. RIZZA, XXVII. Leontinoi. Campagne di scavo 1950-1951 e

1951-52, NSA, 1955, 281-376, 303, nr. 1.235 IG, XIV, 2393, 277.236 GENTILI , art. c., 64, nr. 107 (provenienza ignota).237 PEPOLI, o. c., 26, nr. 1, nr. 17, nrr. 34-35, nr. 146, nr. 331, nr. 390;

PELLEGRINI, art. c., 229-231, nrr. 256-268. Solunto: si tratta di un bolloanforario inedito segnalatomi dalla dott.ssa Caterina Greco, che ringrazio.

238 A. BURGIO, Saggio archeologico nella chiesa di Santa Caterinad’Alessandria di Termini Imerese, in AA. VV., Archeologia e Territorio,Palermo 1997, 237-250, 246, nr. 2 e fig. 11.

239 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 46, nr. 41 e nn. 202-203, conampia bibliografia sulla questione. Sull’esistenza di un «Nikasagorasl’ancienne» del Periodo I vd. FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 293 en. 4.

240 Sul sincronismo tra Nikasagoras II ed Eukleitos vd. MACALISTER,o. c., 357, nr. 216, 363; V. R. GRACE, Stamped Handles of CommercialAmphoras, in H. D. COLT (ed.), Excavations at Nessana, I, London 1962, 106-130, 116. Per quanto riguarda invece la correlazione col fabbricanteAgathoboulos vd. NILSSON, o. c., 460, nr. 329; BLECKMANN, Zu den rhodischen...cit., 250-251, IV; GRACE - SAVVATIANOU PÉTROPOULAKOU, o. c., 306, nr. E 15;BADAL ’ JANC, On the Chronological Position... cit., 531, nr. 15. In merito,infine, al sincronismo con Euphranor vd. V. R. GRACE, The CommercialAmphoras from the Antikythera Shipwreck, TAPhAS, 5-17, 7, nr. 8; GRACE

- SAVVATIANOU PÉTROPOULAKOU, o. c., 306, nr. E 15; BADAL ’ JANC, On theChronological Position... cit., 165; GRACE, The Middle Stoa... cit., 11, nr. 21;NICOLAOU - EMPEREUR, art. c., 531, nr. 15. Cf. EMPEREUR - GUIMIER SORBETS,art. c., 130.

Page 56: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

598 B. GAROZZO

241 BLINKENBERG, o. c., 24, 125, 536-537, nr. 246.242 ARIEL - FINKIELSZTEJN, art. c., 186, 210, nr. SAH 65.243 Per l’anno 185 a. C. vd. GRACE, The Middle Stoa... cit., 8-9. Per il

174 a. C., vd. FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1. Il nostroeponimo, del resto, è attestato nel deposito di Pergamo (vd. SCHUCHHARDT, o.c., 473, nrr. 1139-1145; BÖRKER, Der Pergamon Komplex… cit., 35, nrr. 280-287).

244 Per quanto riguarda il sincronismo tra Nikasagoras I e DamokratesI vd. GRACE, The Middle Stoa... cit., 45, 2; L. MERCANDO, L’ellenismo nelPiceno, in «Hellenismus in Mittelitalien. Kolloquium in Göttingen 1974»,Göttingen 1976, 160-218, 163-164, 184-185 figg. 16-17; F. CORDANO, I bollirodii di Ancona, Picus, XII-XIII, 1992-1993, 189-193, 189-190, nr. 1. Cf.EMPEREUR - GUIMIER SORBETS, art. c., 130. Sul sincronismo con Aristokles vd.GRACE, Tharsus... cit., 135, nr. 2, 145, nrr. 76-77. In relazione ad Agesipposvd. NILSSON, o. c., 118; GRACE, Rhodian... Florida... cit., 146; BADAL ’ JANC, Onthe Chronological Position... cit., 163. Sul sincronismo con Diophantos vd.EMPEREUR - GUIMIER SORBETS, art. c., 130. Venendo, infine, a Linos vd.MAIURI , Una fabbrica... cit., 268, nr. 1; BADAL ’ JANC, On the ChronologicalPosition... cit., 163-164.

245 BADAL ’ JANC, On the Chronological Position... cit., 163-164.246 IG, XII 1, 1170; HILLER VON GAERTINGEN, art. c., 57, nr. 19;

NILSSON, o. c., 460-462, nr. 329, 1-4, 7-23; PARIS, art. c., 313, LXIV; PORRO,Bolli... Museo Nazionale Romano... cit., 119 nr. 145; MAIURI, Una fabbrica...cit., 262.

247 G. DELORME, Identification et chronologie des Palestres de Délos,in «Mélanges d’archeologie et d’histoire Ch. Picard», Paris 1949, 252-266,256-257, nr. 1; GRACE, Timbres Délos... cit. , 529 (Nikasagoras I).

248 SCHUCHHARDT, o. c., 473, nrr. 1139-1145; BÖRKER, Der PergamonKomplex... cit., 35, nrr. 280-287; BUROW, o. c., 95-96, nrr. 287-291.

249 Iasos: LEVI - PUGLIESE CARRATELLI, art. c., 613, nr. 45. Pella: SEG,XLV, 1995, 786, 5.

250 NILSSON, o. c., 531, nrr. 11-12.251 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 13-14, nrr. 263-269. Olbia: LEVI,

o. c., 266, nrr. 123-135. Moesia, Vadu Vacilor: CONOVICI - IRIMIA , art. c., 169,nr. 2.

252 Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos 1975-1989... cit. , 48-49, nr.65 (Nikasagoras I). Salamina: CALVET, Salamine... (1965-1970)... cit. , nrr.74-75. Kition - Bamboula: Calvet, Timbres amphoriques… cit., 67-68, nr. 84.A queste si aggiunge l’anfora intera edita in NICOLAOU - EMPEREUR, art. c., 531,nr. 15 (Nikasagoras II).

253 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 55, nr. S225 (Nikasagoras I). Byblos:DUNAND, o. c., 57, nr. 7011, 620, nr. 13741, 630, nr. 13850. Tell’Arqa:

Page 57: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

599I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

THALMANN , art. c., 62. Tell Anafa: ARIEL - FINKIELSZTEJN, art. c., 186, 210, nr.SAH 65 (Nikasagoras II). Tarso: GRACE, Tharsus... cit., 135, nr. 2, 145, nrr.76-77. Samaria: CROWFOOT, o. c., 381. Gezer: MACALISTER, o. c., 360, nrr. 336-360; REISNER, o. c., 313-314.

254 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 114-116; FERRON - PINARD, Byrsa...1960-1961... cit. , 106, nr. 250.

255 Alessandria: SZTETYLLO, Timbres amphoriques... Alexandrie (1962-1972)... cit., 184, nr. 90; SZTETYLLO, Timbres amphoriques... Alexandrie(1974-1979)... cit., 189, nr. 77; SZTETYLLO, Timbres amphoriques... Alexandrie(1979-1982)... cit., 160, nr. 8.

256 BENOÎT, o. c., 31, nr. 3; cf. LABROUSSE, art. c., 44 e n. 9.257 MERCANDO, art. c., 163-164, 184-185 figg. 16-17; CORDANO, I bolli

rodii… cit., 189-190, nr. 1.258 BEVILACQUA - DE BENEDITTIIS, art. c., 344, nr. 4.259 Ischia: P. MONTI, Ischia. Archeologia e Storia, Napoli 1980, 146.

Pompei: A. MAIURI, Pompei. Saggi e ricerche intorno alla Basilica, NSA,1951, 225-260, 258, nr. 7.

260 IG, XIV, 2393, 377, 378a, 381a,b.261 IG, XIV, 2393, 376.262 IG, XIV, 2393, 379, 380; GENTILI, art. c., 75, nr. 144.263 PEPOLI, o. c., 33, nr. 15, nrr. 312-314, nr. 397, nr. 403; PELLEGRINI,

art. c., 242, nrr. 351-354, 264, nr. 514.264 H. - P. ISLER, Bolli d’anfora e documenti affini dagli scavi di Monte

Iato, in «Filiva" cavrin. Miscellanea di studi classici in onore di E. Manni»,Roma 1980, IV, 1213-1229, 1219, nr. 8.

265 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 46-47, nr. 41.266 Vd. da ultimo GAROZZO, Nuovi bolli… cit., nr. 21.267 MAIURI , Una fabbrica... cit., 256-257; cf. EMPEREUR - GUIMIER

SORBETS, art. c., 130. Un altro esempio di questa associazione in GRACE,Tharsus... cit., 140, nr. 21. Sui bolli di Xenophanes a Pergamo cf. SCHUCHHARDT,o. c., 474, nrr. 1149-1154; BÖRKER, Der Pergamon Komplex... cit., 36, nrr.289-296. Xenophanes, inoltre, è presente nella stoa di mezzo dell’agora diAtene (cf. GRACE - SAVVATIANOU PÉTROPOULAKOU, art. c., 294).

268 Per quanto riguarda il sincronismo con Sokrates, vd. SCHUCHHARDT,o. c., 426; SGDI III 1 4248, 8; BLECKMANN, De inscriptionibus..... cit., 22, 31;BADAL ’ JANC, On the chronological Position... cit., 165. In relazione alsincronismo con Philainios vd. CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 2 (tale sincronismoè dato come probabile).

269 LUNGU, art. c., 211, 216.270 Vd. FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1.271 IG, XII 1, 1174. Potrebbe essere, invece, un bollo della forma

Xenofavnh" tou' ÔIevrwno" il nr. 1175; NILSSON, o. c., 464-465, nr. 340; PARIS,

Page 58: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

600 B. GAROZZO

art. c., 314, nr. LXVIII; PORRO, Bolli... Museo Nazionale Romano... cit., 119,nr. 152; MAIURI, Una fabbrica... cit., 256-257.

272 GRACE, Timbres Délos... cit., 529.273 SCHUCHHARDT, o. c., 474, nrr. 1149-1154; GRACE, Die Gestempelte...

cit., 176-177, nr. 9; BÖRKER, Der Pergamon Komplex... cit., 36, nrr. 289-296;BUROW, o. c., 96, nrr. 296-297.

274 GRACE, Stamped Amphora Handles... 1931-1932... cit., 229, nr.56; SEG, XXXVIII, 1988, 270.

275 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 14, nrr. 273-282, 134, nr. 55-60.Odessos: MIRCEV, o. c., 28, nrr. 102-103; M. LAZAROV, Les timbres amphoriquesd’Odessos, Izvestija na Narodnija muzej Varna, X, 1974, 19-56, 48, nr. 55.

276 Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos... (1965-1973)... cit., 30, nr.15; SZTETYLLO, Nea Paphos... (1975-1989)... cit., 50-51, nrr. 67-69. KitionBamboula: CALVET, Kition-Bamboula... cit., 30, nr. 74.

277 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 56, nrr. S234-S235. Byblos: DUNAND,o. c., 1023, nr. 18681 bis. Tell Keisan: HALPERN - ZYLBERSTEIN, art. c., 246 nr.17. Samaria: CROWFOOT, o. c., 381. Gezer: MACALISTER, o. c., 360, nr. 374;REISNER, o. c., 313-315. Tarso: GRACE, Tharsus... cit., 140, nr. 21. Tell AbuHawam: FINKIELSZTEJN, Tell Abu Hawam… cit.., 230, nr. 10.

278 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 2a, 119.279 Alessandria: SZTETYLLO, Timbres Amphoriques... Alexandrie...

(1962-1972)... cit., 186, nr. 93.280 BENOÎT, o. c., 31, nr. 1.281 MONTI, o. c., 147.282 G. CAMINITI , Reggio Calabria. Nuove scoperte di antichità dentro

e fuori l’abitato, NSA, 1892, 486-490, 489.283 IG, XIV, 2393, 396, a.284 P. PELAGATTI, Ricerche nel quartiere orientale di Naxos e nell’agorà

di Camarina, Kokalos, XXX-XXXI, 1984-1985, 679-694, 688, n. 22; cf. M.MATTIOLI , Camarina in età ellenistico-romana, Kokalos, XLI, 1995, 229-270, 268.

285 IG, XIV, 2393, 396, b; GENTILI, art. c., 76-77, nr. 148.286 IG, XIV, 2393, 396, c; PEPOLI, o. c., 34, nr. 374; PELLEGRINI, art. c.,

243-244, nrr. 361-363.287 A. BRUGNONE, Bolli anforarii, in AA. VV. Lilibeo. Testimonianze

archeologiche dal IV secolo a. C. al V secolo d. C., Palermo 1984, 126-131,127, nr. 157; BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 48-49, nr. 43.

288 Vd. GRACE, Timbres Délos... cit., 529; cf. GAROZZO, Nuovi bolli...cit., nr. 21.

289 M. SEGRE - G. PUGLIESE CARRATELLI, Tituli Camirenses, ASAA, XI-XIII, 1949-1951, 141-318, 242, nr. 111, 1-2; cf. BRUGNONE, Bolli anforarirodii... cit., nr. 43 e n. 223.

Page 59: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

601I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

290 Rodi: IG, XII 1, 1175. J. PARIS, Une nouvelle collection rhodiennede timbres amphoriques, in «Mélanges Holleaux», Paris 1913, 153-175, 163,LXX, A. Segesta: GAROZZO, Nuovi bolli… cit., nr. 21.

291 GRACE, The Middle Stoa... cit., 10.292 SCHUCHHARDT, o. c., 434-435, nrr. 766-774; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 41-42, nrr. 357-367.293 Sul sincronismo con l’eponimo Agestratos, vd. IG, XIV, 2393, 1;

BLECKMANN, De Inscriptionibus... cit., 22, 31; PORRO, Bolli... Sardegna... cit.,385, nrr. 43-44; GENTILI , art. c., 27, 29; BADAL ’ JANC, On the ChronologicalPosition... cit. Sul sincronismo con Athanodotos vd. GRACE, Standard Pottery...cit., 180, nr. 23; GRACE, The Middle Stoa... cit., 10. Cf., inoltre, EMPEREUR -GUIMIER SORBETS, art. c., 130. Per quanto riguarda la correlazione conSymmachos vd. GENTILI, art. c., 37, nr. 20 a-b. In relazione, infine alsincronismo con Ainetor vd. EMPEREUR - GUIMIER SORBETS, art. c., 130;LUNGU, art. c., 214, nr. 4.

294 FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1.295 IG, XII 1, 1210; HILLER VON GAERTRINGEN, art. c., 57, nr. 27;

NILSSON, o. c., 351-352, nr. 7; PARIS, art. c., 301, I; PORRO, Bolli MuseoNazionale Romano... cit., 109, nr. 1.

296 IG, XII 2, 577.297 R. ETIENNE - J. P. BRAUN, Ténos I. Le Sanctuaire de Poseidon et

Amphitrite, Paris 1986, 238, nr. 13.298 GRACE, Timbres Délos... cit., 525.299 DUMONT, o. c., 76, nrr. 1-3; E. M. PRIDIK, Amphorenstempel aus

Athen, MDAI(A), XXI, 1896, 127-187, 129, nr. 1; E. M. PRIDIK, NeueAmphorenstempel aus Athen, MDAI(A), XXII, 1897, 148-158, 148, nr. 1;GRACE, Stamped Amphora Handles... 1931-32... cit., 228, nr. 51.

300 SCHUCHHARDT, o. c., 434-435, nrr. 766-774; PROTT - KOLBE, art. c.,147, nr. 221; BÖRKER, Der Pergamon Komplex... cit., 41-42, nrr. 357-367;BUROW, o. c., 79, nrr. 1-10.

301 Kition-Bamboula: CALVET, Kition-Bamboula... cit., 16, nrr. 12-14.Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos... (1965-1973)... cit., 31, nr. 22;SZTETYLLO, Nea Paphos... (1975-1989)... cit., 55-56, nrr. 79-80. Salamina:CALVET, Salamine... (1965-1970)... cit., 25, nr. 39; CALVET, Salamine...(1971-1974)... cit., 223, nr. 1.

302 M. L. SÄFLUND, Stamped Amphora Handles, Labrauda, SwedishExcavations and Researches: II, 2, Stokholm 1980, 13, nr. 1.

303 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 38-39, nrr. S58-S65. Byblos: DUNAND,o. c., 799, nr. 15754, 902, nr. 17168, 1059, nr. 19079. Tell ‘Arqa: THALMANN ,art. c., 63. Tarso: GRACE, Tharsus... cit., 141, nr. 35. Gezer: MACALISTER, o.c., 351, nrr. 4-6; REISNER, o. c., 311, 313. Samaria: CROWFOOT, o. c., 382. TellKeisan: HALPERN-ZYLBERSTEIN, art. c., 248, nr. 40. Babilonia: BÖRKER,

Page 60: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

602 B. GAROZZO

Griechische Amphorenstempel... Tell Halaf... cit. , 42, nr. 27.304 Apollonia: SESTIERI, art. c., 285, nr. 1.305 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 21, nrr. 423-438. Histria:

CANARACHE, o. c., nrr. 607-608. Olbia: LEVI, o. c., 267, nrr. 160-169. Tanais:SELOV, o. c., nrr. 254-258. Odessos: MIRCEV, o. c., nr. 120. Costinesti: M.GRAMATOPOL - GH. POENARU BORDEA, Amphora stamps from Callatis andSouth Dobroudja, Dacia, N. S., XIII, 1969, 127-282, 264, nr. 1145. Albesti:GRAMATOPOL - POENARU BORDEA, Amphora Stamps from Callatis... cit., 267,nr. 1175. Tomis: GRAMATOPOL - POENARU BORDEA, Amfore... Tomis... cit., 58,nr. 61. Independent≥a: LUNGU, art. c., 214, nr. 4.

306 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 5-6; A. MERLIN - R. LANTIER, Cataloguedu Musée Alaoui, Suppl. II, Paris 1922, 324-325, nr. 1251-1252; FERRON -PINARD, Byrsa... 1955... cit., 66, nr. 113; FERRON - PINARD, Byrsa... 1960-1961,99, nrr. 226-228. Altra bibliografia in BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit.,62 e n. 340. Sulla presenza di questo fabbricante a Cartagine vd. inoltre LUND,art. c., 364.

307 Regione del Fayum: CRISCUOLO, o. c., 79-80, nr. 74. Alessandria:SZTETYLLO, Timbres Amphoriques... Alexandrie... (1962-1972)... cit., 172,nrr. 35-36; SZTETYLLO, Timbres Amphoriques... Alexandrie... (1979-1982)...cit., 162, nr. 14. Crocodilopolis-Arsinoé: EMPEREUR, art. c., 202, nr. 1. TellAtrib: SZTETYLLO, Les Timbres Céramiques...Varsovie... cit., 71, nr. 14.

308 BENOÎT, o. c., 30, nr. 6; 31, e n. 1.309 BEVILACQUA - DE BENEDITTIS, art. c., 345, nr. 11.310 IG, XIV, 2393, 11.311 PIANU, art. c., 15, nr. 12.312 IG, XIV, 2393, 1.313 IG, XIV, 2393 10, 13, 14f.314 IG, XIV, 2393 14 a, b. GENTILI, art. c., 37, nr. 23, 13.315 CARITÀ, o. c., 152, nr. 18.316 IG, XIV, 2393 14 d, e, i; GENTILI, art. c., 37-39, nr. 23 1-12; 14-25.317 IG, XIV, 2393 14 k; GENTILI , art. c., 37, nr. 20 a-b.318 CARETTONI, art. c., 333, nr. 12.319 V. GIUSTOLISI, Parthenicum e le Aquae Segestanae, Palermo 1976,

50 .320 Vd. R. J. A. WILSON, L’epigrafia su manufatti in età ellenistico-

romana, in «Sicilia Epigraphica. Atti del Convegno Internazionale. Erice1998», c.d.s. Ringrazio il prof. Wilson per avermi cortesemente segnalato ilmateriale in questione.

321 IG, XIV, 2393, 12 a, b, 14 h; PELLEGRINI, art. c., 197-198, nrr. 1-14.322 IG, XIV, 2393, 14 l .323 ISLER, Grabungen... cit., 45.324 Palermo: IG, XIV, 2393, 14 g. Solunto: si tratta di un bollo inedito,

Page 61: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

603I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

attualmente conservato all’Antiquarium di Solunto, messomi a disposizionedall’amica Caterina Greco che ringrazio.

325 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 62-63, nrr. 60-61.326 In realtà, in PACE, Marsala... cit., 81, nr. 7 compare un altro bollo

di Agoranax oggi irreperibile.327 SCHUCHHARDT, o. c., 438, nrr. 804-808; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 42-43, nrr. 372-377. Per quanto riguarda Villanova: MAIURI,Una fabbrica... cit., 260 e M. B. WALLACE, Some Rhodians Amphora Capacities,Hesperia, LI, 1982, 293-320, 310.

328 Sulla datazione di Agoranax agli anni 221-199 a. C. vd. GRACE,Revisions... cit., 200.

329 Sui sincronismi di Agoranax vd. da ultimo GAROZZO, Nuovi bolli...cit., nr. 23. Sulla cronologia di questi tre eponimi vd. LUNGU, art. c., 211, 216.

330 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 1.331 FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1.332 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 64 e n. 91.333 IG XII, 1 1220, NILSSON, o. c., 356-357, nr. 19; PARIS, art. c., 302,

V; PORRO, Bolli... Museo Nazionale Romano... cit., 109, nr. 8; MAIURI, Unafabbrica... cit., 260.

334 DUMONT, art. c., 78-79, nrr. 15-19; PRIDIK, Amphorenstempel...Athen... cit., 130, nr. 4; GRACE, Stamped Amphora Handles... 1931-32... cit.,228, nrr. 49-50; V. R. GRACE, Stamped Wine Jar Fragments, in AA. VV.,Small Objects from the Pnyx, II, Princeton 1956 [Hesperia Suppl. X], 113-198, 144, nr. 103.

335 SCHUCHHARDT, o. c., 438, nrr. 804-808; BÖRKER, Der PergamonKomplex... cit., 42-43, nrr. 372-377; BUROW, o. c., 80, nr. 26.

336 ETIENNE-BRAUN, o. c., 238, nrr. 14-16.337 C. LEPENIOTIS, Die Amphorenstempel aus den alten Grabungen in

Elis, in ARCAIA ACAIA KAI HLEIA, Athenai 1991, 379-387, 380-383.338 GRACE, Timbres Délos... cit., 525; GRACE - SAVVATIANOU

PÉTROPOULAKOU, o. c., 302, nr. E1.339 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit, 21, nrr. 443-450, 135, nr. 83.

Olbia: LEVI, o. c., 267, nrr. 173-174. Histria: CANARACHE, o. c., 256, nr. 609-611, 700. Callatis: BUZOIANU - CHELUTA GHEORGESCU, art. c., 165-166, nr. 26.

340 Byblos: DUNAND, o. c., 56, nr. 6995, 591, nr. 13325, 837, nr. 16530,979, nr. 18047, 1021, nr. 18659; J. F. SALLES, La necropole “K” de Byblos,Boulogne 1980, 17, nr. 4. Gezer: MACALISTER, o. c., 352, nrr. 20-30; REISNER,o. c., 312. Samaria: CROWFOOT, o. c., 382. Tell Halaf: BÖRKER, GriechischeAmphorenstempel... Tell Halaf... cit., 35, nr. 4. Tell Abu Hawam: FINKIELSZTEJN,Tell Habu Hawam... cit., 229. Gerusalemme: ARIEL, o. c., 33, nrr. S16-S17.

341 Kition-Bamboula: CALVET, Kition-Bamboula... cit., 17, nrr. 16-18.Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos... (1965-1973)... cit., 27-28, nrr. 3-5;

Page 62: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

604 B. GAROZZO

SZTETYLLO, Nea Paphos... (1975-1989)... cit., 56-57, nrr. 82-83. Salamina:CALVET, Salamine... (1965-1970)... cit., 24 nr. 36; cf., inoltre, BRUGNONE,Bolli anforari rodii... cit., 64 e n. 358 con altra bibliografia.

342 SÄFLUND, art. c., 13, nr. 3.343 Regione del Fayum: CRISCUOLO, o. c., 80-81, nrr. 75-76; Alessan-

dria: SZTETYLLO, Timbres amphoriques... Alexandrie... (1962-1972)... cit.,174, nr. 41; SZTETYLLO, Timbres céramiques... Alexandrie... (1973-1974)...cit., 270, nr. 15; SZTETYLLO, Timbres amphoriques... Alexandrie... (1979-1982)... cit., 163, nr. 15. Crocodilopolis-Arsinoé: EMPEREUR, art. c., 204-205,nrr. 6-10; H. MELAERTS, Timbres amphoriques d’Égypte, CE, LXIX, 1994,332-352, 336, nr. 2; Naukratis: W. D. COULSON et alii, Amphoras fromNaukratis and environs, in «Recherches sur les amphores grecques, Actes duColloque Internationale, Athènes 1984», a cura di J. Y. Empereur - Y. Garlan,BCH, Suppl. XIII, Paris 1986, 535-550, 540, nr. 2. Tell Atrib: Z. SZTETYLLO,Stamped Amphora Handles from Polish Excavations in Tell Atrib, Eos, LIII,1963, 335-340, 337, nrr. 1-2; SZTETYLLO, Les Timbres céramiques... Varsovie...cit., 72-73, nrr. 17-20.

344 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 8-11; FERRON - PINARD, Byrsa...1955... cit., 65-66, nr. 110. Altra bibliografia relativa a Cartagine in BRUGNONE,Bolli anforari rodii... cit., 65 e n. 358.

345 H. LINGBY - G. SARTORIO, Indagini archeologiche nell’area del-l’antica Porta Trigemina, BCAR, LXXX, 1965-1967, 5-36, 28.

346 G. BEVILACQUA, Bolli anforari rodii da Falerii Novii, in «Epigrafiadella produzione e della distribuzione. Actes de la VIIe Rencontre franco-italienne sur l’épigraphie du monde romain organisée par l’Université deRoma-La Sapienza et l’Ecole Française de Rome sous le patronage del’Association internationale de l’Epigraphie grecque et latine, Roma 1992»,Roma 1994, 463-475, 471-472, nrr. 5-6.

347 BEVILACQUA - DE BENEDITTIIS, art. c., 344, nr. 3.348 IG, XIV, 2393, 35a. Non è affatto sicura l’attribuzione del bollo

brindisino di IG, XIV, 2393, 39 ad Agoranax.349 IG, XIV, 2393, 35 b; CAMINITI , art. c., 487.350 CARITÀ, o. c., 158, nr. 67.351 GENTILI , art. c., 41, nr. 33.352 IG, XIV, 2393, 33, 36; PEPOLI, o. c., 16, nr. 5, nr. 208, nr. 283, nr.

322 nr. 324; PELLEGRINI, o. c., 200-202, nrr. 31-40.353 IG, XIV, 2393, 37.354 GAROZZO, Collezione Leonora... cit., 815-816, nr. 17, 834-835 nn.

131-140; GAROZZO, Nuovi bolli... cit., nr. 23.355 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 64-65 nrr. 64-65. Come si è

detto, un altro bollo di Agoranax, oggi irreperibile doveva far parte dellacollezione Whitaker: vd. PACE, Marsala... cit., 81, nr. 7.

Page 63: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

605I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

356 SCHUCHHARDT, o. c., 443-444, nrr. 856-859; BÖRKER, Der PergamonKomplex... cit., 43-44, nrr. 390-398. 23

357 Sul sincronismo con Ainesidamos e Athanodotos vd. supra n. 41e n. 66. Per quanto concerne, invece, il sincronismo con Symmachos vd. P.ORSI, Catania, NSA, 1891, 361-362, 361; GENTILI, art. c., 35, nr. 11.

358 Sul sincronismo con Archilaidas vd. supra, n. 134. Riguardo alsincronismo con Xenophon vd. NACHTERGAEL, o. c., 27-30, nr. 6.

359 GENTILI , art. c., 23, nr.18.360 Riguardo al sincronismo con Nikasagoras cf. supra, n. 245. Pro-

porrei, inoltre, il sincronismo con Pratophanes in base a ragioni tipologichequali la presenza in alcuni bolli di Pratophanes della corona che caratterizzai bolli di Amyntas.

361 Cf. FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1.362 IG, XII 1, 1230.363 SCHUCHHARDT, o. c., 443-444, nrr. 856-859; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 43-44, nrr. 390-398; BUROW, o. c., 80, nrr. 22-23.364 Atene: DUMONT, o. c., 80, nr. 30. Delo: Grace, Timbres Délos... cit.,

526.365 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit, 22, nr. 461-469.Olbia: LEVI, o. c.,

268, nrr. 185-193. Histria: CARANACHE, o. c., 256-257, nrr. 612-613. Tanais:SELOV, o. c., 83, nrr. 263-264.

366 Kition-Bamboula: CALVET, Kition-Bamboula... cit., 17-18 nr. 21.Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos...(1965-1973)... cit., nrr. 3-5; SZTETYLLO,Nea Paphos...(1975-1989)... cit., 58, nr. 85. Salamina: CALVET ,Salamine...(1965-1970)... cit., nr. 36. Sempre, per Cipro, vd. NICOLAOU -EMPEREUR, art. c., 518-520, nr. 3.

367 FERRON - PINARD, Byrsa... 1960-1961... cit., 101, nr. 233.368 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 42, nrr. S96-S102. Gezer: MACALISTER,

o. c., 353, nrr. 46-47. Samaria: CROWFOOT, o. c., 382. Seleucia: BÖRKER,Griechische Amphorenstempeln… Tell Halaf… cit., 40, nr. 23. Byblos:DUNAND, o. c., 621, nr. 13763, 838, nr. 16535. Per quanto riguarda l’Egitto vd.NACHTERGAEL, o. c., 27-30, nr. 6. Alessandria: G. BOTTI, Catalogue desmonuments exposés au Musée gréco-romaine d’Alexandrie, Alexandrie1900, 235, nrr. 59-61.

369 Praeneste: D. VAGLIERI, Palestrina. Scavi di antichità eseguiti perconto dell’associazione archeologica prenestina, NSA, 1907, 132-144, 132.Arpino: M. RIZZELLO, I culti orientali nella media valle del Liri, Sora 1984,9-11.

370 E. LAFORGIA, La ceramica del tempio di Augusto a Pozzuoli,Puteoli, IV-V, 1980-1981, 201-222, 217.

371 IG, XIV, 2393, 71a.372 ORSI, Catania... cit., 361.

Page 64: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

606 B. GAROZZO

373 IG, XIV, 2393, 71d; GENTILI , art. c., 23, nr. 18.374 CARETTONI, art. c., 344, nr. 10.375 GENTILI , art. c., 45, nr. 41.376 IG, XIV, 2393, 71 b,c; PELLEGRINI, art. c., 208, nrr. 90-92.377 Per un imperdonabile errore di stampa in GAROZZO, Collezione

Leonora… cit., 816, nr. 18, al di sotto della trascrizione del bollo, comparePeriodo III-Va, invece che Periodo III.

378 SCHUCHHARDT, o. c., 445, nrr. 875-877; BÖRKER, Der PergamonKomplex... cit., 44, nrr. 406-408.

379 Riguardo al sincronismo con Ainetor vd. supra, n. 89. Sulsincronismo con Symmachos vd. GENTILI , art. c., 35, nrr. 9-10 a-b.

380 FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1.381 IG, XII 1, 1248; NILSSON, o. c., 377, nr. 79; PARIS, art. c., 303, XII;

PORRO, Bolli Museo Nazionale Romano... cit., 112, nr. 25.382 PRIDIK, Amphorenstempel... Athen... cit., 130, nr. 8.383 GRACE, Timbres Délos... cit., 526.384 SCHUCHHARDT, o. c., 445, nrr. 875-877; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 44, nrr. 406-408; BUROW, o. c., 83, nrr. 69-80.385 LEVI - PUGLIESE CARRATELLI, art. c., 607, nr. 7; D. LEVI, Nuovi bolli

vascolari da Iasos, ASAA, XLIII-XLIV, 1965-1966, 547-565, 549, nr. 4.386 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit, 23, nrr. 507-510, 135, nr. 86.

Olbia: LEVI, o. c., 268, nrr. 209-211. Odessos: MIRCEV, o. c., 31, nr. 122.Callatis: GRAMATOPOL - POENARU BORDEA, Amphora Stamps from Callatis...cit., 233, nr. 747. Tomis: GRAMATOPOL - POENARU BORDEA, Amfore… Tomis...cit., 58, nr. 63. Oltina: CONOVICI-IRIMIA , art. c., 167, nr. 320. Tanais: SELOV,o. c., 87, nr. 285. Histria: CARANACHE, o. c., 257, nr. 615.

387 Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos... (1965-1973)... cit., 37, nr.53, 121, nr. 258; SZTETYLLO, Nea Paphos... (1975-1989)... cit., 59-60, nrr. 88-91.

388 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 44, nrr. S121-S123. Byblos: DUNAND,o. c., 55, nr. 6981, 563, nr. 12959. Gezer: MACALISTER, o. c., 351, nr. 86;REISNER, o. c., 311, 313. Samaria: CROWFOOT, o. c., 382. Seleucia: BÖRKER,Griechische Amphorenstempeln… Tell Halaf… cit., 40, nr. 23.

389 Alessandria: SZTETYLLO, Timbres amphoriques Alexandrie... (1962-1972)... cit., 174-176, nrr. 44-45.

390 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 31; MERLIN - LANTIER, o. c., 325, nr.1253; FERRON-PINARD, Byrsa... 1955... cit., 67, nr. 116; FERRON - PINARD,Byrsa... 1960-61... cit., 102, nr. 237; J. M. CARRIÉ - N. SANVITI , Le Secteur B(1974-75), in AA. VV., Byrsa I. Rapports préliminaires des fouilles (1974-76),Roma 1979, 97-142, 141, fig. 46b, 142. Altra bibliografia relativa a Cartaginein BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 65-66, n. 364. Per quanto riguarda leattestazioni di ∆Arivstarco" a Cartagine vd. inoltre LUND, art. c., 364.

Page 65: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

607I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

391 IG, XIV, 2393, 92a, 93a.392 CAMINITI , art. c., 489.393 IG, XIV, 2393, 92b.394 IG, XIV, 2393, 93 b.395 ORSI, Monte Judica... cit., 374.396 IG, XIV, 2393 14 g; GENTILI, art. c., 35, nrr. 9-10 a-b, 46, nr. 48.397 PEPOLI, o. c., 19, nr. 189, nr. 356, nr. 358; PELLEGRINI, art. c., 210,

nrr. 108- 109.398 GAROZZO, Collezione Leonora... cit.., 816, nr. 18, 836, nn. 141-

148.399 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 65-66, nr. 66.400 SCHUCHHARDT, o. c., 459, nr. 1006; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 46, nr. 438.401 Riguardo al sincronismo con Iasikrates vd. LUNGU, art. c., 216, nr.

3. Sulla correlazione con l’eponimo Sodamos vd. IG XII 3 166; BLECKMANN,De Inscriptionibus... cit., 22, 32; BADAL ’ JANC, On the Cronological Position...cit., 164. In merito al sincronismo con Thestor vd. GRACE, Notes on Amphoras...Koroni... cit., 323, 325, 334, nr. 9; BADAL ’ JANC, On the Cronological Position...cit., 164. Riguardo all’accoppiamento con l’eponimo Kallikrates II vd. LEVI,o. c., 272, nrr. 334-335; NACHTERGAEL, o. c., 52; BADAL ’ JANC, On theCronological Position... cit., 164; EMPEREUR – GUIMIER SORBETS, art. c., 130.Sul sincronismo con Kleonymos II vd. CROWFOOT, o. c., 387.

402 BADAL ’ JANC, On the Cronological Position... cit., 164.403 FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1.404 IG, XII 1, 1287; NILSSON, o. c., 416, nr. 179; PARIS, art. c., 309,

XXXV; PORRO, Bolli... Museo Nazionale Romano... cit., 114, nr. 71.405 SCHUCHHARDT, o. c., 459, nr. 1006; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 46, nr. 438; BUROW, o. c., 88, nrr. 170-185.406 GRACE, Timbres Délos... cit., 526.407 GRACE, Stamped Amphora Handles... 1931-32... cit., 227, nr. 45.408 IG, XII 2, 595.409 LEVI - PUGLIESE CARRATELLI, art. c., 611, nr. 23.410 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit, 25, nrr. 590-596. Olbia: LEVI, o.

c., 269, nrr. 236-246. Tanais: SELOV, o. c., 96, nr. 326. Callatis: GRAMATOPOL-POENARU BORDEA, Amphora Stamps from Callatis... cit., 234, nr. 756. Tulcea:LUNGU, art. c., 216, nr. 3b. Histria: CARANACHE, o. c., 260, nr. 625.

411 Amathous: I. NICOLAOU, The Inscriptions, in V. KARAGHEORGHIS -O. PICARD - C. TYTGAT (edd.), La Nécropole d’Amathonte, Tombes 110-385,[Études Cypriotes XIII], Paris 1991, 195-208, 199-200, nr. 18. Nea Paphos:SZTETYLLO, Nea Paphos... (1965-1973)... cit., 43, nr. 86; SZTETYLLO, NeaPaphos... (1975-1989)... cit., 67, nrr. 109-109. Salamina: CALVET, Salamina...(1971-1974)... cit., 225, nr. 18.

Page 66: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

608 B. GAROZZO

412 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 50, nrr. S178-S182. Byblos: DUNAND,o. c., 53, nr. 6957. Beyrouth: TURQUETY-PARISET, art. c., 39, nr. 32. TellKeisan: HALPERN-ZYLBERSTEIN, o. c., 249, nrr. 48-49. Samaria: CROWFOOT, o.c., 383. Gezer: MACALISTER, o. c., 356, nr. 183; REISNER, o. c., 311.

413 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 75 e n. 424, con bibliografiaprecedente.

414 IG, XIV, 2393, 216a.415 IG, XIV, 2393, 216b.416 GENTILI , art. c., 59, nr. 85.417 PEPOLI, o. c., 23, nrr. 66-68, nr. 180, nr. 228, nr. 348, nr. 383;

PELLEGRINI, art. c., 224, nr. 211.418 ISLER, Grabungen... cit., 45.419 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 74-75, nr. 85.420 SCHUCHHARDT, o. c., 483, nr. 1240; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 47-48, nr. 461.421 Per quanto riguarda il sincronismo con Autokrates vd. A. BERTHIER,

Découverte à Costantine de deux sépultures contenant des amphores grecques,RAf, LXXXVII, 1943, 23-36, 28; GRACE - SAVVATIANOU PÉTROPOULAKOU, o.c., 304, nr. E7; I. BALD ROMANO, A Hellenistic Deposit from Corinth,Hesperia, LXIII, 1, 1994, 57-105, 84. La datazione di questo eponimo,appartanente al Periodo IV, è stata recentemente oggetto di diverse ipotesi:R. Etienne, sulla base dell’iscrizione di IG, XII 5, 824 in cui compare uneponimo con questo nome, lo assegna ad un’epoca compresa tra il 175 a. C.e gli anni 168-166 a. C. (vd. R. ETIENNE, La date du prêtre éponime de Rhodes,Autocratès, in «Recherches sur les amphores grecques, Actes du ColloqueInternationale, Athènes 1984», a cura di J. Y. Empereur - Y. Garlan, BCH,Suppl. XIII, Paris 1986, 45-47). Di diverso avviso Ch. Habicht che, ricono-scendo nel beneficiario del decreto in IG, XII 5, 824 uno stephanophoros diMileto in carica nel 200 a. C. , farebbe risalire la cronologia del nostroeponimo alla fine del III secolo a. C. (C. HABICHT, Der Rhodische EponymAutokrates (IG XII, 5, 824), Chiron, XIX, 1989, 273-277). Secondo J. Y.Empereur e Y. Garlan, la datazione proposta da Habicht non collimerebbecon i dati forniti dai sincronismi noti che rimandano inequivocabilmente alPeriodo IV, mentre è sicuramente più proponibile quella di R. Etienne, vistoche non è possibile spingere Autokrates ad un’epoca anteriore all’anno 171a. C. (cf. J. Y. EMPEREUR - Y. GARLAN, Bulletin archéologique: amphores ettimbres amphoriques 1987-1991, REG, CV, 1992, 176-220, 194, nr. 77).

422 Riguardo al sincronismo con Damainetos vd. BLECKMANN, DeInscriptionibus... cit., 22, 32; NILSSON, o. c., 115; cf. GRACE - SAVVATIANOU

PÉTROPOULAKOU, o. c., 304, nr. E7. In merito al sincronismo con l’eponimoPausanias III vd. PIANU, art. c., 13, nr. 3; GENTILI , art. c., 29; EMPEREUR -GUIMIER SORBETS, art. c., 130. Per quanto riguarda, invece, la correlazione con

Page 67: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

609I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Pythodoros vd. PIANU, art. c., 13, nr. 4. Riguardo infine all’accoppiamentocon l’eponimo Timourrodos vd. IG, XIV, 2393, 9; SCHUCHHARDT, o. c., 425;BLECKMANN, De Inscriptionibus... cit., 22, 32; SORACI, art. c., 252, nr. 6.

423 Sulla datazione di questi eponimi cf., in generale, GRACE -SAVVATIANOU PÉTROPOULAKOU, o. c., 304 nr. E4.

424 PORRO, Bolli... Sardegna... cit., 385, nrr. 37-38.425 O. MASSON, Les anses d’amphores et l’anthroponimie grecque, in

«Recherches sur les amphores grecques, Actes du Colloque Internationale,Athènes 1984», a cura di J. Y. Empereur - Y. Garlan, BCH, Suppl. XIII, Paris1986, 37-44, 39.

426 IG, XII 1, 1320; HILLER VON GAERTRINGEN, art. c., 57, nr. 38;NILSSON, o. c., 436-437, nr. 254; PARIS, art. c., 310, LI; PORRO, Bolli... MuseoNazionale Romano... cit., 117, nr. 112.

427 SCHUCHHARDT, o. c., 483, nr. 1240; BÖRKER, Der PergamonKomplex... cit., 47-48, nr. 461; BUROW, o. c., 91, nrr. 218-220.

428 M. T. LENGER, Timbres amphoriques trouvées à Argos, BCH,LXXIX, 1955, 484-508, 488, nr. 3.

429 Per Atene vd. DUMONT, o. c., 115-116, nrr. 3-8. Corinto: BALD-ROMANO, art. c., 84.

430 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 28 nrr. 669-672. Mirmekion:SZTETYLLO, Les Timbres céramiques... Varsovie... cit., 91, nrr. 64-65. Moesia,Costinesti: GRAMATOPOL - POENARU BORDEA, Amphora Stamps from Callatis...cit., 264, nrr. 1147-1148. Tomis: GRAMATOPOL – POENARU BORDEA, AnforeTomis... cit., 59, nr. 69.

431 DELORME, art. c., 257-258, nr. 4; GRACE, Timbres Délos... cit., 527;GRACE - SAVVATIANOU PÉTROPOULAKOU, o. c., 303-304, nrr. E7-E9.

432 IG, XII 2, 603.433 Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos... (1965-1973)... cit., 65, nr.

191; SZTETYLLO, Nea Paphos... (1975-1989)... cit., 73-74, nrr. 126-127.Salamina: CALVET, Salamine … (1965-1970)… cit., 31, nr. 56.

434 D. LEVI, Bolli d’anfore e pesi fittili da Festos, ASAA, XLIII-XLIV, 1965-1966, 596-617, 576, nr. 4.

435 Gezer: MACALISTER, o. c., 358, nr. 263; REISNER, o. c., 312. Samaria:CROWFOOT, o. c., 383. Gerusalemme: ARIEL, o. c., 51, nr. S190.

436 Regione del Fayum: CRISCUOLO, o. c., 98-99, nr. 108. Alessandria:SZTETYLLO, Timbres Amphoriques... Alexandrie (1974-1979)... cit., 182, nrr.53-54. Taposiris Magna: C. RÖMER, Zehn gestempelte Amphorhenkel ausKölner Privatsammlungen, ZPE, 50, 1983, 263-269, 266-267, nr. 4.

437 BERTHIER, art. c., 28.438 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 92. Altra bibliografia relativa a

Cartagine in BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 78 e n. 48.439 A. BRESSON, Epigraphie grecque et ordinateur: le cas des timbres

Page 68: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

610 B. GAROZZO

amphoriques rhodiennes, in R. ETIENNE (ed.), Epigraphie hispanique.Problèmes de méthode et de édition , Paris 1984, 241-257, 251, nr. 3.

440 BEVILACQUA, art. c., 470-471, nr. 6.441 L. VIOLA, Note del Prof. Luigi Viola sopra nuove scoperte

epigrafiche in Taranto e sopra iscrizioni messapiche inedite o malamentedivulgate, NSA, 1884, 117-133, 119, nr. 31.

442 PIANU, art. c., 13, nr. 3a; 4a, 15, nr. 14.443 IG, XIV, 2393, 305d.444 IG, XIV, 2393, 305e.445 IG, XIV, 2393, 304, 305a.446 CARITÀ, o. c., 155, nr. 43.447 IG, XIV, 2393, 305b.448 GENTILI , art. c., 68, nr. 121.449 PEPOLI, o. c., 27, nr. 135, nr. 147, nr. 185; PELLEGRINI, art. c., 232-

233, nr. 279, nrr. 281-285. Il Pellegrini ritiene Ima abbreviazione di Imaios.450 IG, XIV, 2393, 305c; GAROZZO, Collezione Leonora... cit., 817, nr.

22, 839 nn. 175-183.451 PELLEGRINI, art. c., 232, nr. 280; BRUGNONE, Bolli... cit., 128, nr.

160; BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 78-79, nr. 90.452 GRACE - SAVVATIANOU PÉTROPOULAKOU, o. c., 304, nr. E 11.453 SCHUCHHARDT, o. c., 472, nr. 1137; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 49, nrr. 489-490;454 Si tratta com’è noto di Aristodamos o Aristeidas II, vd. GRACE -

SAVVATIANOU PÉTROPOULAKOU, o. c., 304, nr. E11.455 FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1. Per quanto

riguarda il contesto di Bethel, vd. ARIEL, o. c., 55 con bibliografia precedente.456 Per un esempio di tali bolli cf. SZTETYLLO, Nea Paphos... (1975-

1989)... cit., 80-81 nr. 145.457 IG, XII 1, 1359; NILSSON, o. c., 459, nr. 321.458 SCHUCHHARDT, o. c., 472, nr. 1137; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 49, nrr. 489-490; BUROW, o. c., 95, nrr. 273.459 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 31, nrr. 754-761. Olbia: LEVI, o.

c., 271, nrr. 294-295. Tanais: SELOV, o. c., nr. 113, nrr. 423-426.460 Per Atene vd. DUMONT, o. c., 102, nr. 192. Delo: Grace - SAVVATIANOU

PÉTROPOULAKOU, o. c., 304, nr. E11.461 Nea Paphos: SZTETYLLO, Nea Paphos... (1975-1989)... cit., 80-81,

nr. 145. Kition-Bamboula: CALVET, Kition-Bamboula... cit., 29, nr. 69.462 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 54-55, nrr. S215-S217. Byblos: DUNAND,

o. c., 591, nr. 13314, 838, nr. 16541. Beyrouth: TURQUETY-PARISET, art. c., 40,nr. 37. Gezer: MACALISTER, o. c., 359 nr. 330; REISNER, o. c., 311. Samaria:CROWFOOT, o. c., 383. Bethel: cf. supra, n. 455.

463 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 113; FERRON - PINARD, Byrsa... 1960-

Page 69: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

611I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

1961... cit., 105-106, nr. 248; LANCEL, art. c., 17, nr. A 171, 79 e fig. 18. Altrabibliografia in BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 82 e n. 475.

464 Alessandria: SZTETYLLO, Timbres amphoriques... Alexandrie...(1974-1979)... cit., 175, nrr. 28-29; SZTETYLLO, Timbres amphoriques...Alexandrie... (1979-1982)... cit., 171, nr. 33.

465 M. A. CUOZZO, Ceramica d’uso comune di età ellenistica, in E.GRECO - D. THEODORESCU, Posidonia-Paestum III. Forum Nord, Roma 1987,149-154, 150, nr. 598.

466 CARITÀ, o. c., 152, nr. 19, 157, nr. 57.467 Naxos: si tratta di un bollo inedito segnalatomi dall’amica M. C.

Lentini, che ringrazio. Siracusa: GENTILI, art. c., 75, nr. 142.468 PEPOLI, o. c., 33, nr. 355; PELLEGRINI, art. c., 241, nrr. 339-340.469 IG, XIV, 2393, 371.470 ISLER, Bolli d’anfora... cit., 1218-1219, nr. 7.471 GAROZZO, Collezione Leonora... cit., 817-818, nr. 23, 839-840 nn.

184-188; GAROZZO, Nuovi bolli... cit., nr. 35.472 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 81-82, nr. 97.473 SCHUCHHARDT, o. c., 475, nrr. 1161-1162; BÖRKER, Der Pergamon

Komplex... cit., 50, nrr. 499-500.474 Riguardo al sincronismo con Damaratos vd. GENTILI, art. c., 34, nr.

2. In merito invece a quello con l’eponimo Pausanias III vd. GENTILI, art. c.,29, 35, nr. 7.

475 NILSSON, o. c., 467, nr. 346; PARIS, art. c., 314, LXXII; PORRO,Bolli... Museo Nazionale Romano... cit., 119, nr. 158.

476 DUMONT, o. c., 105, nr. 216b.477 GRACE, Timbres Délos... cit., 526.478 M. T. LENGER, Timbres amphoriques trouvées à Argos, (deuxième

série), BCH, LXXXI, 1957, 160-180, 163, nr. 84.479 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 32, nrr. 795-796. Histria:

CARANACHE, o. c., 265, nr. 64b.480 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 57, nrr. S239-S242. Byblos: DUNAND,

o. c., 563, nr. 12960, 565, nr. 12982. Samaria: CROWFOOT, o. c., 383. Gezer:MACALISTER, o. c., 361, nr. 382.

481 Pergamo: SCHUCHHARDT, o. c., 475, nrr. 1161-1162; PROTT-KOLBE,art. c., 148, nr. 235; BÖRKER, Der Pergamon Komplex... cit., 50, nrr. 499-500;BUROW 1998, 97, nrr. 308-310. Per quanto riguarda Pella vd. SEG, XLV,1995, 788a.

482 GRACE, Rhodian... Florida... cit., 146.483 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 126.484 G. LIBERTINI, Centuripe. Scavi nella necropoli in contrada Casino,

NSA, 1947, 259-311, 295; GENTILI, art. c., 34, nr. 2b, 35, nr. 7b.485 IG, XIV, 2393, 402a; PEPOLI, o. c., 35, nr. 149; PELLEGRINI, art. c.,

Page 70: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

612 B. GAROZZO

245, nrr. 378-379.486 SCHUCHHARDT, o. c., 479-480, nrr. 1207-1212; BÖRKER, Der

Pergamon Komplex... cit., 52, nrr. 517-525;487 Sui sincronismi di Philainios vd. da ultimo GAROZZO, Nuovi bolli...

cit., nr. 5.488 Vd. FINKIELSZTEJN, Chronologie basse... cit., 281 e fig. 1.489 IG, XII 1, 1406; NILSSON, o. c., 494, nr. 422; PARIS, Une nouvelle

collection… cit., 165, LXXXVIII; PARIS, art. c., 316, LXXXVIII.490 DUMONT, o. c., 111, nrr. 258-260; PRIDIK, Amphorenstempeln …

Athen… cit., 137, nrr. 75-76.491 IG, XII 2, 619.492 GRACE, Timbres Délos... cit., 528.493 Nea Pahos: SZTETYLLO, Nea Paphos... (1965-1973)... cit., 59, nr.

136. Salamina: CALVET, Salamine... (1965-1970)... cit., 27, nrr. 44-45; CALVET,Salamine... (1971-1974)... cit., 227, nrr. 44-45. A queste si aggiunge l’anforaintera del Museo di Nicosia, edita in NICOLAOU-EMPEREUR, art. c., 518-519, nr.4.

494 PRIDIK, Inventario dei bolli... cit., 33 nrr. 848-854. Cernavoda: M.IRIMIA , Date noi privind asezarile getice din Dobrogea in a docia epoca afierului, Pontica, XIII, 1980, 66-118. Olbia: LEVI, o. c., 272, nrr. 320-321.Histria: CANARACHE, o. c., nr. 651. Tanais: SELOV, o. c., 121, nr. 468.

495 SCHUCHHARDT, o. c., 479-480, nrr. 1207-1212; PROTT - KOLBE, art.c., 148, nr. 238; GRACE, Die Gestempelte... cit., 176, nr. 9; BÖRKER, DerPergamon Komplex... cit., 52, nrr. 517-525; BUROW, o. c., 101, nrr. 372-383.

496 Gerusalemme: ARIEL, o. c., 59-60, nrr. S269-S272. Byblos:DUNAND, o. c., 837, nr. 16524, 979, nr. 18045. Gezer: MACALISTER, o. c., 362nr. 463; REISNER, o. c., 312. Samaria: CROWFOOT, o. c., 384. Susa: F. CUMONT,Deux anses d’amphores rhodiennes trouvées a Souse, Syria, VIII, 1927, 49-52, 49; BÖRKER, Griechische Amphorenstempel... Tell Halaf... cit., 44, nr. 37.Tarso: GRACE, Tharsus... cit., 141, nr. 33.

497 Regione del Fayum: CRISCUOLO, o. c., 108, nr. 129. Alessandria:SZTETYLLO, Timbres Ceramiques... Alexandrie... (1973-1974)... cit., 280-281, nrr. 37-38; SZTETYLLO, Timbres Ceramiques... Alexandrie... (1974-1979)... cit., 177, nr. 34; SZTETYLLO, Timbres Ceramiques... Alexandrie...(1979-1982)... cit., 172, nr. 37.

498 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 161; MERLIN - LANTIER, o. c., 326, nr.1263; Altra bibliografia in BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 87 e n. 519.

499 BENOÎT, o. c., 31, n. 1.500 BENOÎT, o. c., 31, n. 1.501 LAFORGIA, art. c., 217.502 IG, XIV, 2393, 502.503 IG, XIV, 2393, 505d.

Page 71: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

613I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

504 IG, XIV, 2393, 500; CAMPAGNA, art. c., 39-40, nr. 26, 52, nn. 199-210.

505 IG, XIV, 2393, 501, 505a.506 IG, XIV, 2393, 505b, c.507 IG, XIV, 2393, 502; GENTILI , art. c., 89-90, nr. 184.508 IG, XIV, 2393, 504; PEPOLI, o. c., 40, nr. 18, nrr. 64-65, nr. 126, nr.

186, nr. 220, nr. 294, nrr. 344-346, nrr. 421-422; PELLEGRINI, art. c., 257-258nrr. 467-474, 266, nr. 529.

509 GAROZZO, Nuovi bolli... cit., nr. 5.510 DE MIRO, art. c., 279, nr. 8.511 BRUGNONE, Bolli anforari rodii... cit., 87-88, nrr. 107-110.512 Vd. GAROZZO, Nuovi bolli ... cit., Introduzione.513 Nell’edizione dell’instrumentum domesticum bollato da Segesta,

infatti, vi sono numerosi esemplari che potranno risolvere l’attribuzionetipologica di alcuni bolli greci che, ad esempio, nella raccolta di bolli delPellegrini (PELLEGRINI, art. c.) figurano tra gli incerti. Emblematico il caso delbollo Fivlippo" (vd. GAROZZO, Nuovi bolli… cit., nr. 52): tale nome, infatti,identifica sia un fabbricante rodio sia un eponimo cnidio, rendendo difficilela definizione tipologica del bollo Filipp[… da Erice (vd. PELLEGRINI, art. c.,280, nr. 640), di cui l’autore dà il commento «lettere rozze, ansa ricurva». Lascoperta a Segesta di bolli Filivppou su anfore greco-italiche, dunque, rendeprobabile l’attribuzione a tali anfore anche dei bolli di Erice.

514 PELLEGRINI, art. c., 273, nrr. 569-570; IG, XIV, 2393, 78; Ch. VAN

DER MERSCH, Vins et amphores de Grande Grèce et de Sicile, Napoli 1994,162, s. v., nrr. 1, 4, 6. Cf. inoltre A. BRUGNONE, Iscrizioni greche del MuseoCivico di Termini Imerese, Kokalos, XX, 1974, 218-264, 221 e n. 17.

515 E. SJÖKVIST, Morgantina. Hellenistic inkstands, AJA, LXIII, 1959,275-277, 276. Sulla diffusione dell’antroponimo cf. inoltre BRUGNONE, Iscri-zioni greche... Termini Imerese... cit., 220 e n. 12 e P. M. FRASER - E.MATTHEWS, A Lexikon of Greek Personal names, III.A: The Peloponnese,Western Greece, Sicily, and Magna Grecia, Oxford 1997, 43, s. v. “Antallo",nrr. 10-26.

516 VAN DER MERSCH, o. c., 162, s.v., nr. 3517 IG, XIV, 256, l. 39 (I sec. a. C.).518 L. DUBOIS, Inscriptions greques dialectales de Sicile, Roma 1989,

228-229, nr. 192 (250 a. C.).519 IG, XIV, 313; BRUGNONE, Iscrizioni greche... Termini Imerese...

cit., 219-220, nr. 1.520 M. T. MANNI PIRAINO, Iscrizioni greche lapidarie del Museo di

Palermo, Palermo 1973, 114, nr. 114 (I d. C.); A. WIEGAND, Zwei Beiträge zurTopographie Solunts, MDAI(R), XCVIII, 1991, 121-126, 121-126 (II sec. a.C.); F. CORDANO, Considerazioni sull’uso greco del terzo nome in Sicilia, in

Page 72: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

614 B. GAROZZO

«Atti delle Seconde Giornate Internazionali di Studi sull’area Elima, Gibellina1994», Pisa-Gibellina 1997, 401-413, 405-406, nrr. 6-7.

521 Per quanto riguarda Camarina vd. G. MANGANARO, Case e terre aCamarina e Morgantina nel III-II secolo a. C., PP, XLIV, 1989, 189-216,196, VI, l. 9, 199 VII, ll. 5-6. In merito a Siracusa vd. G. MANGANARO, Nuovetavolette di piombo iscritte siceliote, PP, LII, 1997, 241-423, 306-349, nr. 4.

522 H. - P. ISLER, Monte Iato: la sedicesima campagna di scavo, SicA,XIX, 62, 1986, 29-48, 31-32 e fig. 6; H. - P. ISLER, Grabungen auf dem MonteIato 1986, AK, XXX, 1987, 25-33, 26-27, fig. 1: si tratta di un’iscrizionemonumentale greca reimpiegata in contesti medioevali. Alla prima linea siintravedono chiaramente le lettere NTAL.

523 Per quanto riguarda Entella vd. da ultimo B. GAROZZO, Bolli sucoppi ed embrici ad Entella, in G. NENCI (a cura di), Entella I, Pisa 1995, 169-187, 169-172, nrr. 1-9 e figg. 1-8, con bibliografia precedente. In relazione aMonte Iato vd. P. MÜLLER, Gestempelte Ziegel, in AA. VV., Studia Ietina I,Zürich 1976, 49-77, 56-57, nr. IV, 67, 71; AA. VV., Afrodite a Monte Iato?,Kokalos, XXV, 1979, 259-355, passim, H. - P. ISLER, Grabungen auf demMonte Iato 1991, AK, XXXV, 1992, 54-64, 28.

524 MÜLLER, o. c., 56-57; ISLER, Bolli d’anfora... cit., 1220-1221, nr.13, 1226-1228.

525 Su tutta la questione vd. infra, commento a nr. 28.526 Vd. G. COLONNA, Viterbo. Tegola bollata dalle terme del Bacucco,

NSA, 1975, 43-45.527 DE MIRO, art. c., 281, nr. 15; VAN DER MERSCH, o. c., 162, s. v., nr.

3.528 E. LEPORE, Per la storia economico-sociale di Neapolis, PP, VII,

1952, 300-332, 312, n. 4; VAN DER MERSCH, o. c., 162, s.v., nr. 2529 CIL, VIII, Suppl. III, 22639, 23; VAN DER MERSCH, o. c., 162, s. v.,

nr. 5530 VAN DER MERSCH, o. c., 76-80.531 VAN DER MERSCH, o. c., 164, s. v.532 Gran parte di questi bolli compaiono in IG, XIV, 2393 e nei lavori

di A. Pellegrini e del Barone A. Pepoli.533 Vd. VAN DER MERSCH, o. c., 164, s. v. Non credo, invece, che si

debbano attribuire al medesimo fabricante le forme Ebivw di Eloro (VAN DER

MERSCH, o. c., 164, s. v., nr. 7) e di Ischia (VAN DER MERSCH, o. c., 164, s. v.,nr. 6): si tratta probabilmente di un altro antroponimo.

534 IG, XIV, 366; cf. BLANCK , art. c., 96. Sulla diffusionedell’antroponimo Bivwto" in Italia meridionale e in Sicilia vd. FRASER -MATTHEWS, o. c., 92, s. v. Bivwto", nrr. 1-4.

535 DUBOIS, o. c., 148-150, nr. 130; R. ARENA, Iscrizioni grechearcaiche di Sicilia e Magna Grecia. II. Iscrizioni di Gela ed Agrigento,

Page 73: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

615I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Milano 1992, 29, nr. 45: iscrizione graffita su coronamento di cippo funebredatabile agli anni 500-450 a. C.

536 Per quanto riguarda Monte Scaglioso vd. M. CANOSA,Montescaglioso, SE, LII, 1984, 477-479, 479. In relazione alle scoperte diDifesa San Biagio, ringrazio affettuosamente l’amico Dimitri Roubis che miha fornito numerosi ragguagli su questi bolli di laterizi (vd. D. ROUBIS, inF.D’A NDRIA - D. ROUBIS, Insediamento indigeno di Difesa San Biagio aMontescaglioso. Seconda campagna di scavo 1996, in Siris I. Studi e ricerchedella Scuola di Specializzazione di Archeologia di Matera, Lecce 1998-1999,123-169, 154 tav. XXV.

537 H. BLANCK, Der Schiffsfund von der Secca di Capistello bei Lipari,MDAI(R), LXXXV, 1978, 91-111, 96; FREY – HENTSCHEL - KEITH, art. c., 289;VAN DER MERSCH, o. c., 164, s. v. nr. 1 Sulla diffusione dei bolli Bivw e Biwvto;cf. inoltre VAN DER MERSCH, o. c., 128-129.

538 VAN DER MERSCH, o. c., 164, s. v., nr. 4.539 IG, XIV, 2393, 180f; VAN DER MERSCH, o. c., 164, s. v., nr. 5.540 IG, XIV, 2393, 180b, c, d; VAN DER MERSCH 1994, 164, s. v., nr. 2,

nr. 8, nr. 13.541 A. M. FALLICO, Siracusa. Saggi di scavo nell’area di Villa Maria,

NSA, 1971, 581-639, 602; VAN DER MERSCH, o. c., 164, s. v., nr. 12.542 IG, XIV, 2393, 180e; PEPOLI, o. c., 21, nr. 572; PELLEGRINI, art. c.,

274, nrr. 585-587, 275, nr. 589; VAN DER MERSCH, o. c., 164, s. v., nr. 3, nr.9.

543 IG, XIV, 2393, 180a; VAN DER MERSCH, o. c., 164, s. v., nr. 11.544 VAN DER MERSCH, o. c., 173, s. v., nr. 2 con bibliografia precedente.545 Vd. fotografia a tav. XCIX, 5. Su questo bollo anforario vd. da

ultimo GAROZZO, Nuovi bolli… cit., nr. 47.546 Su tutta la questione vd. L. BIVONA, Epigrafia romana, Kokalos,

XXXIV-XXXV, 1988-1989, 427-436, 431-432; L. BIVONA, Le fornaci roma-ne di Partinico (Palermo), Kokalos, XXXVI-XXXVII, 1990-1991, 139-144;G. NENCI, Onasus Segestanus in Girolamo, Ep. 40, RFIC, CXXIII, 1995, 90-94; G. NENCI, Novità epigrafiche dall’area elima, in «Atti delle SecondeGiornate Internazionali di Studi sull’area Elima, Gibellina 1994», Pisa-Gibellina 1997, 1187-1202, 1196-1197.

547 M. T. MANNI PIRAINO, Su alcune iscrizioni inedite di Marsala, in«Studi di storia antica offerti dagli allievi a E. Manni», Roma 1976, 213-222,213 e sgg.

548 IG, XIV, 421.549 Lipari: IG, II2, 9215 (età ellenistica). Castel di Iudica: MANGANARO,

Nuove tavolette… cit., nr. 6, 3. Sulla diffusione di questo antroponimo inSicilia e Magna Grecia vd. da ultimo FRASER - MATTHEWS, o. c., 342, s. v.“Onaso", nrr. 2-9.

Page 74: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

616 B. GAROZZO

550 Vd. B. GAROZZO, Bolli su coppi ed embrici, in AA. VV., Segesta.Parco archeologico e relazioni preliminari delle campagne di scavo 1990-1993, ASNP, S. III, XXV, 1995, 537-1295, 1187-1204, 1193-1195. Perquanto riguarda Carini, si tratta di un fr. di coppo inedito segnalatomidall’amica Caterina Greco, che ringrazio.

551 DUBOIS, o. c., 127-129, nr. 121, l. 13; ARENA, o. c., 58, nr. 153552 P. ORSI, Catania. Scoperte varie di antichità negli anni 1916 e

1917, NSA, 1918, 53-71, 59.553 IG, XIV, 9a, età ellenistica.554 IG, IV, 1. Sulla diffusione dell’antroponimo ∆Onavsimo" in Sicilia

vd. FRASER - MATTHEWS, o. c., 342, s. v. ∆Onavsimo", nrr. 44-46.555 GAROZZO, Nuovi bolli… cit., nr. 53.556 FREY – HENTSCHEL - KEITH, o. c., 289; VAN DER MERSCH, o. c., 177,

s. v. Cavrh". (III sec. a. C.).557 IG, XIV, 522 (età cristiana).558 VAN DER MERSCH, o. c., 178, s. v. Cavrmh" (III sec. a. C.).559 Anche in questo caso si tratta di un bollo inedito della collezione

del prof. Aldo Mangione, direttore dell’Archeoclub di Agrigento, che ringra-zio per avermi messo a disposizione il materiale in questione, attualmentedepositato presso il Museo di Agrigento. La collezione Mangione saràoggetto di una pubblicazione da parte del sottoscritto.

560 Cartagine: VAN DER MERSCH, o. c., 178, s. v., nr. 4 (andamentonormale). Gela: VAN DER MERSCH, o. c., 178, s. v., nr. 3.

561 IG, XIV, 2393 518; VAN DER MERSCH, o. c., 178, s. v., nr. 1(andamento retrogrado).

562 DE MIRO, art. c., 282, nr. 18, VAN DER MERSCH, o. c., 178, s. v., nr.2 (andamento retrogrado). Rimanendo nell’ambito dell’instrumentmdomesticum, segnalo un bollo Cari da Alessandria d’Egitto (vd. G. BOTTI,Fouilles à la colonne théodosienne 1896, Alexandrie 1897, 94, nr. 99).

563 VAN DER MERSCH, o. c., 73-76.564 VAN DER MERSCH, o. c., 76-80.565 L. LONG - S. XIMÉNÈS, L’épave Riou 3 à Marseille, un chargement

d’amphores Dressel 1 estampillées en grec et de céramique campanienne Atardive, Cahiers d’Archéologie Subaquatique, VII, 1988, 159-183, 172-174.

566 IG, XIV, 2403.567 Vd. da ultimo GAROZZO, Collezione Leonora… cit., 819-821, nr.

30, 842-843, nn. 216-237, e GAROZZO, Nuovi bolli… cit., nr. 7.568 LEPENIOTIS, o. c., 384; VAN DER MERSCH, o. c., 168, s. v., nr. 16.569 E. LYDING WILL , Graeco-Italic Amphoras, Hesperia, LI, 1982,

338-356, 350.570 LYDING WILL , art. c., 358; VAN DER MERSCH, o. c., 168, s. v., nr. 14.571 CIL VIII 22637, 62; VAN DER MERSCH, o. c., 168, s. v., nr. 10.

Page 75: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

617I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

572 A. HESNARD et alii, Aires de productions des gréco-italiques et desDressel 1, in «Amphores romaines et histoire économique. Dix ans derecherches. Actes du Colloque, Siena 1986», Roma 1989, 21-65, 31 e n. 24.

573 EMPEREUR - HESNARD, o. c., 46, n. 126; Ph. DESY, Les timbresamphoriques de l’ApulieRepublicaine, Oxford 1989, 23, nr. 28; VAN DER

MERSCH, o. c., 168, s. v., nr. 15.574 Maiorca e Cap-Bear: B. LIOU - P. POMEY, Direction des recherches

sous-marines, Gallia, XLIII, 1985, 547-576, 551 e n. 17; VAN DER MERSCH,o. c., 168, s. v., nrr. 11-12.

575 C. ARANEGUI - GUASCO, Un ánfora de Tr. Loisio en Sagunto, in«Homenaje a la DRA Da Milagro Gil Mascarelli Brosca», ExtremaduraArqueologija, V, 1995, 247-263.

576 DESY, Timbres Amphoriques Apulie... cit., 23, nr. 24; VAN DER

MERSCH, o. c., 168, s. v., nr. 9.577 P. ARTHUR, Roman Amphorae and the Ager Falernus under the

Empire, PBSR, L, 1982, 22-33, 31, n. 14; DESY, Timbres AmphoriquesApulie... cit., 23, nr. 25; VAN DER MERSCH, o. c., 168, s.v., nr. 8.

578 L. VIOLA, Note del Prof. Luigi Viola sopra nuove scoperte epigraficheavvenute in Taranto e nel suo territorio, NSA, 1885, 258-288, 283, nr. 224-226; CIL I2, 425g; J. H. VAN DER WERFF, The Amphora Wall in the House of thePorc Ostia, BABesch, LXI, 1986, 96-137, 100, nr. 5; P. PALAZZO, Le collezioniViola. I bolli anforarii: le produzioni italiche, in AA. VV., Il Museo di Tarantocento anni di archeologia, Taranto 1988, 71-76, 71, 73 nrr. 9.2a; DESY,Timbres Amphoriques Apulie... cit., 20, nrr. 2-3, 21, nrr. 7-8; P. DESY,Recherches sur l’économie apulienne au II et au Ier siècle avant nôtre ère,Bruxelles 1993, 250, nr. 2; VAN DER MERSCH, o. c., 168-169, s. v., nrr. 18-20.

579 P. ORSI, Caulonia. Campagne archeologiche del 1912, 1913,1915, MonAL, XXIII, 1914, 685-994, 892, 895; VAN DER MERSCH, o. c., 168,s. v. nr. 7.

580 LYDING WILL , art. c., 350; DESY, Timbres Amphoriques Apulie...cit., 21, nr. 12.

581 CARITÀ, o. c., 152, nr. 20; VAN DER MERSCH, o. c., 168, s. v., nr. 2.582 P. ORSI, Siracusa. Nuove scoperte di antichità siracusane, NSA,

1891, 377-416; CIL, I2, 425e; DESY, Timbres Amphoriques Apulie... cit., 22,nr. 21; VAN DER MERSCH, o. c., 169, s. v., nr. 22.

583 PELLEGRINI, art. c., 286-287 nrr. 697-706; BISI, art. c., 43, nr. 190;DESY, Timbres Amphoriques Apulie... cit., 22, nrr. 19-20; VAN DER MERSCH,o. c., 168, s. v., nr. 3; 169, s. v., nr. 21.

584 CIL, X, 8051, 21a; DESY, Timbres Amphoriques Apulie... cit., 23,nrr. 23; VAN DER MERSCH, o. c., 168, s. v,. nr. 5.

585 CIL, X, 8051, 21d; DESY, Timbres Amphoriques Apulie... cit., 21,nr. 13.

Page 76: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

618 B. GAROZZO

586 Per quanto riguarda Entella vd. GAROZZO, Nuovi bolli… cit., nr. 7.Per Segesta vd. GAROZZO, Collezione Leonora... cit., 819-821, nr. 30, 842-843, nn. 216-237.

587 La nostra ansa si aggiunge alle attestazioni edite in BRUGNONE,Bolli… cit., 130, nr. 163; A. BRUGNONE, Altri bolli anforarii dalla necropolidi Lilibeo, Kokalos, XXXII, 1986, 101-113, 109-110, nrr. 14-15; DESY,Timbres Amphoriques Apulie... cit., 22, nr. 15; VAN DER MERSCH, o. c., 168,s. v., nr. 4.

588 LEPENIOTIS, o. c., 384; VAN DER MERSCH, o. c., 168, s. v., nr. 16.589 Ph. Desy inserisce un bollo P. Sulla da Lilibeo edito da A.

Pellegrini, nella categoria delle Lamboglia 2, riferendolo erroneamente adErice (PELLEGRINI, art. c., 291, nr. 744; DESY, Timbres Amphoriques Apulie...cit., 46, nr. 220). In realtà, è molto probabile che il timbro in questione siaproprio l’ansa Dressel 2-4 attualmente conservata al Museo Whitaker diMozia. (vd. D. MANACORDA, Le anfore dell’Italia repubblicana. Aspettieconomici e sociali, in «Amphores romaines et histoire économique. Dix ansde recherce. Actes du colloque de Sienne, 1986», Rome 1989, 443-467, 451e n. 32).

590 MANACORDA, art. c., 451 e n. 32.591 VIOLA, Note… cit., 282, nr. 215; DESY, Timbres Amphoriques

Apulie... cit., 26, nr. 51 (riferito alle Lamboglia 2); MANACORDA, art. c., 451e n. 32.

592 MANACORDA, art. c., 451 e n. 32.593 Sui bolli ejpi; Lavkwno" ad Entella e a Monte Iato vd. da ultimo

GAROZZO, Coppi … Entella… cit., 173-174, nrr. 12-15, 185-186 nrr. 32-36,con bibliografia precedente.

594 Il reperto proviene da Gibellina, contrada Magione, ed è conserva-to al Museo Civico di Gibellina col numero di inventario 458.

595 COLONNA, art. c., 43-45.596 Sulla presenza della gens Terentia in Sicilia vd. L. BIVONA, Iscri-

zioni latine lapidarie del Museo Civico di Termini Imerese, Roma 1994, 88-89, 234-235: con questo gentilizio vi furono magistrati nell’isola sia in etàrepubblicana, quali L. Terentius Massaliota pretore nel 187 a. C., sia in etàaugustea, come attestano le monete Lilibeo in cui compare il proconsole Q.Terentius Culleo. In un’iscrizione di Termini Imerese è attestato un Cn.Terentius Rufus, mentre un C. Terentius Symphorus, figlio di un C. TerentiusSyntrophus, compare in un’epigrafe funeraria di Messina.

597 Sulla diffusione di bolli punici in Sicilia vd. M. G. GUZZO AMADASI,Le iscrizioni fenicie e puniche delle colonie in Occidente, Roma 1967, 70-81;A. D. L. I. MANFREDI, Bolli anforari da Tharros, Riv St Fen, XIV, 1986, 101-107, 102, nrr. 7-11; M. L. SIGNORELLO, Le anfore puniche in Sicilia, Trapani1995.

Page 77: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

619I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

598 CIS, I, nr. 6037.599 BRUGNONE, Altri bolli … cit., 9-10, nrr. 14-15; BRUGNONE, Bolli

anforari rodii... cit.600 PEPOLI, o. c.; PELLEGRINI, art. c.601 Sulle attestazioni dei bolli nei diversi siti del Mediterraneo vd. da

ultimo R. ETIENNE, Ténos II. Ténos et les Cyclades du milieu du IVe siècle av.J. C. au milieu du IIIe siècle ap. J. C., Paris 1990, FINKIELSZTEJN, Chronologiebasse... cit. e, da ultimo G. KOEHLER, Wine Amphoras in ancient Greek Trade,in P. MC GOVERN - J. J. FLEMING - S. H. KATZ (edd.), The Origins and AncientHistory of Wine, Amsterdam 1997, 323-337, 330 e sgg.. Sull’esame quantitativodelle anse timbrate vd. le giuste osservazioni di J. Y. EMPEREUR, Les ansesd’amphores timbrées et les amphores: aspects quantitatifs, BCH, CVI, 1982,219-233.

602 Vd. a tal proposito le considerazioni di A. Dell’Aglio sulla colle-zione Viola di Taranto: «Si tratta di una semplice campionatura occasionaleed incompleta che presuppone alla base la scelta di materiali bolli, escludendoa priori i contenitori privi di bollo. Tale campionatura però, se non puòconsentire alcuna sintesi certa si rivela utile per offrire spunti interessanti siasui traffici connessi con il commercio del vino e dell’olio tra il IV ed il I sec.a. C. sia per lo studio relativo ad attestazioni italiche (DELL’A GLIO, art. c., 59e sgg.). Resta il fatto, comunque, che una netta prevalenza di anfore rodie siregistra anche in contesti in cui si dispone di analisi condotte in questi ultimianni, secondo criteri moderni che tengono conto di tutti i dati relativiall’anfora, non solo del bollo: a Segesta, come si è già rilevato, le anfore rodiecostituiscono il 77,8 % di tutta la documentazione raccolta fino ad oggi;tuttavia, a conferma di quanto detto prima, è qui che si registra la maggiorepresenza di anfore cosiddette ‘greco-italiche’, in una percentuale che si aggiraattorno al 19,2%, a dimostrazione del fatto che un esame più attento puòsicuramente rendere meno schiacciante la presenza di vino rodio

603 Devo a R. Guglielmino, che ringrazio, la segnalazione di un’anforarodia intera rinvenuta durante la campagna di scavo 1997 alla necropoli diEntella. Grazie alla cortesia di A. Corretti e di S. Frey-Kupper sono entratoin possesso dei calchi eseguiti con plastilina dei due bolli in questione: si trattadi un’anfora rodia dell’eponimo Sosikles relativa al fabbricante Epigonos:tale associazione non sembra essere documentata nella bibliografia relativaai bolli anforari rodî. Su quest’anfora vd. da ultimo GAROZZO, Nuovi bolli…cit., nr. 1.

604 Ma forse indice di una produzione locale di anfore di qualità piùscadente e deperibile rispetto ai contenitori rodî. Sul collegamento tra leimportazioni rodie e la produzione locale vd. le considerazioni in VAN DER

MERSCH, o. c., 120.605 Vd. G. MANGANARO, Tra epigrafia e numismatica, Chiron, XXII,

Page 78: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

620 B. GAROZZO

1992, 385-397. Ricordiamo, in linea con Manganaro, che Siracusani sonoattestati a Rodi e che a Siracusa sono attestate opere d’arte d’importazionerodia. Tuttavia, altro elemento interessante, all’enorme quantità di ansetimbrate corrisponde un’esigua presenza di moneta rodia a dimostrazione delfatto che il vino era merce di scambio diretto. Escluderei invece un collega-mento tra l’afflusso di vino rodio e l’inizio della dominazione romana.

606 I numeri in neretto si riferiscono ai bolli trattati in modo specificonel presente contributo, mentre quelli in tondo si riferiscono ai marchi citatinel commento ai bolli in questione. Le abbreviazioni «ep. r.» e «f. r.» indicanorispettivamente «eponimo rodio» e «fabbricante rodio». L’abbreviazione «f.g. it.» indica, invece, «fabbricante di greco-italica».

Page 79: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

621I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

BIBLIOGRAFIA*

AA. VV., Afrodite a Monte Iato?, Kokalos, XXV, 1979, 259-355.

F. ALABE - T. PETIT, 2. Le Palais, in AA. VV., Rapport sur les travaux del’École française à Amathonte de Cypre en 1989, BCH, CXIV, 1990,987-1037.

M. ALMAGRO, Las inscripciones ampuritanas, griegas ibéricas y latinas,Barcellona 1952.

C. ARANEGUI - GUASCO, Un ánfora de Tr. Loisio en Sagunto, in «Homenaje ala DRA Da Milagro Gil Mascarelli Brosca», Extremadura Arqueologija,V, 1995, 247-263.

R. ARENA, Iscrizioni greche arcaiche di Sicilia e Magna Grecia. II. Iscrizionidi Gela ed Agrigento, Milano 1992.

P. E. ARIAS, Còmiso. Esplorazione di edifizio romano e di varie zone della cittàantica, NSA, 1937, 456-475.

D. T. ARIEL, Excavations at the city of David 1978-1985, II. Imported StampedAmphora Handles, Coins, Worked Bones and Hivory, Glass, Jerusalem1990.

D. T. ARIEL – G. FINKIELSZTEJN, Stamped Amphora Handles, in S. C. HERBERT

(Ed.), Tell Anafa I. Final Report on ten Years of Excavations at ahellenistic and Roman Settlement in Northern Israel, Ann Arbor 1994,183-240.

Ju. S. BADAL ’ JANC, Les marques d’amphores trouvées à Nymphaeum, VDI, IV,1978, 207-217.

JU. S. BADAL ’ JANC, On the Chronological Position of Some Personal Names atthe Rhodes Amphoras, SA, II, 1980, 161-166.

JU. S. BADAL ’ JANC, Rhodian Amphora Stamps from Nympaheum, VDI, 3, 1970,113-126.

I. BALD ROMANO, A Hellenistic Deposit from Corinth, Hesperia, LXIII, 1, 1994,57-105.

F. BENOÎT, L’ épave du Grand Congloué à Marseille (Gallia, suppl. XIV), Paris1961.

A. BERTHIER, Découverte à Costantine de deux sépultures contenant desamphores grecques, RAf, LXXXVII, 1943, 23-36.

G. BERTUCCHI - A. MARANGOU, Le remblai hellénistique de la Bourse de

* Dato che l’elevato numero di note avrebbe reso difficile reperire iriferimenti bibliografici con il sistema di citazione adottato in questi Atti, si èritenuto opportuno aggiungere questa Bibliografia in calce alle Note [n. d. r.].

Page 80: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

622 B. GAROZZO

Marseille. Résultats d’un sondage, RAN, XXII, 1989, 47-87.

G. BEVILACQUA, Bolli anforari rodii da Falerii Novii, in «Epigrafia dellaproduzione e della distribuzione. Actes de la VIIe Rencontre franco-italienne sur l’épigraphie du monde romain organisée par l’Université deRoma-La Sapienza et l’Ecole Française de Rome sous le patronage del’Association internationale de l’Epigraphie grecque et latine, Roma1992», Roma 1994, 463-475.

G. BEVILACQUA - G. F. DE BENEDITTIS, in AA. VV., Sannio. Pentri e Frentanidal VI al I secolo a. C., Roma 1980.

A. M. BISI, Catalogo del materiale archeologico del Museo Cordici di Erice,SicA, II, 8, 1969, 7-43.

L. BIVONA, Epigrafia romana, Kokalos, XXXIV-XXXV, 1988-1989, 427-436.

L. BIVONA, Iscrizioni latine lapidarie del Museo Civico di Termini Imerese,Roma 1994.

L. BIVONA, Le fornaci romane di Partinico (Palermo), Kokalos, XXXVI-XXXVII, 1990-1991, 139-144.

H. BLANCK, Der Schiffsfund von der Secca di Capistello bei Lipari, MDAI(R),LXXXV, 1978, 91-111.

F. BLECKMANN, De Inscriptionibus quae leguntur in vasculis rhodiis, Ghottingae1907.

F. BLECKMANN, Zu den rhodischen Eponymen Heliospriestern, Klio, XII,1912, 249-258.

CH. BLINKENBERG, Lindos. Fouilles de l’Acropole 1902-1914. II, Inscriptions,t. I (nrr. 1-281), t. II (nrr. 282-710), Berlin-Copenhague 1941.

Ch. BÖRKER, Der Pergamon Komplex, in CH. BÖRKER - J. BUROW, DieHellenistischen Amphorenstempel aus Pergamon, Berlin-New York1998, 1-72.

Ch. BÖRKER, Griechische Amphorenstempel von Tell Halaf bis zum PersischenGolf, MDAI (Baghdader Abt.), VII, 1974, 31-49.

G. BOTTI, Catalogue des monuments exposées au Musée gréco-romained’Alexandrie, Alexandrie 1900.

G. BOTTI, Fouilles à la colonne théodosienne, 1896, Alexandrie 1897.

B. BOYAVAL , Documents inédits de la Collection Despoina Michaelides,BIAO, LXIV, 1966, 75-93.

F. BRANCATO, I Whitaker di Villa Malfitano, in «I Whitaker di Villa Malfitano.Atti del Seminario di Studi. Palermo 1995», a cura di R. Lentini - P.Silvestri, Palermo 1995, 17-36.

Page 81: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

623I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

E. BRECCIA, Rapport sur la marche du Service du Musée pendant l’exercise1919-1920, (Municipalité d’Alexandrie), Alexandrie 1921.

A. BRESSON, Epigraphie grecque et ordinateur: le cas des timbres amphoriquesrhodiennes, in R. ETIENNE (ed.), Epigraphie hispanique. Problèmes deméthode et de édition , Paris 1984, 241-257.

O. BROONER, Investigations at Corinth 1946-1947, Hesperia, XVI, 1947, 233-247.

A. BRUGNONE, Altri bolli anforarii dalla necropoli di Lilibeo, Kokalos, XXXII,1986, 101-113.

A. BRUGNONE, Bolli anforarii, in AA. VV. Lilibeo. Testimonianze archeologichedal IV secolo a. C. al V secolo d. C., Palermo 1984, 126-131.

A. BRUGNONE, Bolli anforarii rodii della necropoli di Lilibeo, Kokalos,XXXII, 1986, 19-100.

A. BRUGNONE, Iscrizioni greche del Museo Civico di Termini Imerese, Kokalos,XX, 1974, 218-264.

A. BURGIO, Saggio archeologico nella chiesa di Santa Caterina d’Alessandriadi Termini Imerese, in AA. VV., Archeologia e Territorio, Palermo1997, 237-250.

J. BUROW, Die Übrigen Stempel aus Pergamon, in CH. BÖRKER-J. BUROW, DieHellenistischen Amphorenstempel aus Pergamon, Berlin-New York1998, 71-138.

L. BUZOIANU, Stampile rhodiene de la edificiul roman cu mozaic, Pontica, XIII,1980, 119-139.

L. BUZOIANU - N. CHELUTA GHEORGESCU, Stampile de amfore inedite de laCallatis, Pontica, XVI, 1983, 149-190.

Y. CALVET, Kition-Bamboula I. Les timbres amphoriques (1965-1970), Paris1982.

Y. CALVET, Les Timbres Amphoriques, in J. F. SALLES, Kition - Bamboula IVLes niveaux hellénistiques, Paris 1993, 61-80.

Y. CALVET, Salamine de Cypre III. Les timbres amphoriques (1965-1970),Paris 1972.

Y. CALVET, Timbres amphoriques de Salamine (1971-1974), RDAC, 1978,222-234.

R. CAMERATA SCOVAZZO, Il Museo “Giuseppe Whitaker” di Mozia, in R.TREVELYAN, La storia dei Whitaker, Palermo 1988, 247-248.

G. CAMINITI , Reggio Calabria. Nuove scoperte di antichità dentro e fuoril’abitato, NSA, 1892, 486-490.

L. CAMPAGNA, Bolli anforari del Museo Regionale di Messina, in Ricerche di

Page 82: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

624 B. GAROZZO

Archeologia. Quaderni dell’attività didattica del Museo Regionale diMessina, Messina 1992, 29-56.

V. CANARACHE, Importul amforelor stampilate la Istria, Bucarest 1957.

M. CANOSA, Montescaglioso, SE, LII, 1984, 477-479.

G. F. CARETTONI, Tusa (Messina). Scavi di Halaesa, NSA, 1959, 293-349.

C. CARITÀ, La Topografia di Gela antica, ovvero le origini della città di Licata,Bologna 1972.

J. M. CARRIÉ - N. SANVITI , Le Secteur B (1974-75), in AA. VV., Byrsa I.Rapports préliminaires des fouilles (1974-76), Roma 1979, 97-142.

G. COLONNA, Viterbo. Tegola bollata dalle terme del Bacucco, NSA, 1975, 43-45.

N. CONOVICI - M. IRIMIA , Timbres amphoriques et autres inscriptions céramiquesdécouverts à Sartu-Nou, Dacia, N. S., XXXIV, 1990, 209-217.

F. CORDANO, Considerazioni sull’uso greco del terzo nome in Sicilia, in «Attidelle Seconde Giornate Internazionali di Studi sull’area Elima, Gibellina1994», Pisa-Gibellina 1997, 401-413.

F. CORDANO, I bolli rodii di Ancona, Picus, XII-XIII, 1992-1993, 189-193.

L. CRISCUOLO, Bolli d’anfora greci e romani. La collezione dell’Universitàcattolica di Milano, (Studi di Storia Antica, 6) Bologna 1982.

G. CULTRERA, L’Apollonion-Artemision di Ortigia a Siracusa, MonAL, XLI,1951, 701-860.

F. CUMONT, Deux anses d’amphores rhodiennes trouvées a Souse, Syria, VIII,1927, 49-52.

M. A. CUOZZO, Ceramica d’uso comune di età ellenistica, in E. GRECO - D.THEODORESCU, Posidonia-Paestum III. Forum Nord, Roma 1987, 149-154.

G. F. DE BENEDITTIS, Anfore greche nel Sannio, in S. CAPINI - A. DI NIRO (a curadi), Samnium. Archeologia del Molise, Roma 1991, 140-141; 174-175.

G. DE LUCA, Die Fünde, in O. ZIEGENAUS - G. DE LUCA, Altertümer vonPergamon XI, 1. Das Asklepieion II. Der nördliche Temenosbezirk undAngrenzende in hellenisticher und frührömischer Zeit, Berlin 1975, 57-142.

E. DE MIRO, Heraclea Minoa. Scavi eseguiti negli anni 1955, 56, 57, NSA,1958, 232-287.

A. DELL’A GLIO, Le Collezioni Viola: I bolli anforari: le importazioni greche,in AA. VV., Il Museo di Taranto. Cento anni di archeologia, Taranto1988, 60-69.

G. DELORME, Identification et chronologie des Palestres de Délos, in «Mélanges

Page 83: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

625I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

d’archeologie et d’histoire Ch. Picard», Paris 1949, 252-266.

Ph. DESY, Les timbres amphoriques de l’Apulie Republicaine, Oxford 1989.

Ph. DESY, Recherches sur l’économie apulienne au II et au Ier siècle avantnôtre ère, Bruxelles 1993.

L. DUBOIS, Inscriptions greques dialectales de Sicile, Roma 1989.

A. DUMONT, Inscriptions céramiques de Grèce. Archives des MissionsScientifiques et Littéraires, Paris 1871.

M. DUNAND, Fouilles de Byblos, II, 2, Paris 1958.

J. Y. EMPEREUR, Les anses d’amphores timbrées et les amphores: aspectsquantitatifs, BCH, CVI, 1982, 219-233.

J. Y. EMPEREUR, Timbres amphoriques de Crocodilopolis-Arsinoé, BIAO,LXXVII, 1977, 197-233.

J. Y. EMPEREUR - Y. GARLAN, Bulletin archéologique: amphores et timbresamphoriques 1987-1991, REG, CV, 1992, 176-220.

J. Y. EMPEREUR - A. M. GUIMIER SORBETS, Une banque de données sur les vasesconteneurs - amphores et lagynoi - dans le monde grecque et romaine,in «Recherches sur les amphores grecques, Actes du ColloqueInternationale, Athènes 1984», a cura di J. Y. Empereur - Y. Garlan,BCH, Suppl. XIII, Paris 1986, 127-141.

J. Y. EMPEREUR - A. HESNARD, Les amphores hellénistiques et romaines, in P.LÉVÊQUE (ed.), Céramiques hellenistiques et romaines, II, Paris 1987, 9-54.

R. ETIENNE, La date du prêtre éponime de Rhodes, Autocratès, in «Recherchessur les amphores grecques, Actes du Colloque Internationale, Athènes1984», a cura di J. Y. Empereur - Y. Garlan, BCH, Suppl. XIII, Paris1986, 45-47.

R. ETIENNE - J. P. BRAUN, Ténos I. Le Sanctuaire de Poseidon et Amphitrite,Paris 1986.

A. M. FALLICO, Siracusa. Saggi di scavo nell’area di Villa Maria, NSA, 1971,581-639.

G. FALSONE, Gli ultimi scavi di Giuseppe Whitaker a Mozia (1921-1930), ibid.,329-338.

M. L. FAMÀ , in AA. VV., Mozia, Roma 1989.

M. L. FAMÀ , La collezione Whitaker: storia e prospettive future, in «Da Moziaa Marsala. Un crocevia della civiltà mediterranea, Marsala 1987»,Marsala 1990, 145-148.

J. FERRON - M. PINARD, Les fouilles de Byrsa: 1953-1954, CahByrsa, V, 1955,31-81.

Page 84: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

626 B. GAROZZO

J. FERRON - M. PINARD, Les fouilles de Byrsa, CahByrsa, IX, 1960-1961, 77-170.

G. FINKIELSZTEJN, Chronologie basse des timbres amphoriques rhodiens etévaluation des exportations d’amphores, ActaHyp, VI, 1995, 279-296.

G. FINKIELSZTEJN, Tell Abu Hawam: Réexamen des périodes hellenistiques etperse (fouilles 1922 à 1933), Révue Biblique, XCVI, 2, 1989, 224-234.

P. M. FRASER - E. MATTHEWS, A Lexikon of Greek Personal Names, III.A: ThePeloponnese, Western Greece, Sicily, and Magna Grecia, Oxford 1997.

B. GAROZZO, Bolli su coppi ed embrici, in AA. VV., Segesta. Parco archeolo-gico e relazioni preliminari delle campagne di scavo 1990-1993, ASNP,S. III, XXV, 1995, 537-1295, 1187-1204.

B. GAROZZO, Bolli su coppi ed embrici ad Entella, in G. NENCI (a cura di),Entella I, Pisa 1995, 169-187.

B. GAROZZO, I bolli anforari della Collezione Leonora nella BibliotecaComunale di Calatafimi, in «Atti delle Seconda Giornate Internaz. diStudi sull’Area Elima, Gibellina 1994», Pisa - Gibellina 1997, 807-844

B. GAROZZO, Nuovi bolli anforari da Entella, Segesta, ed Erice, in «SiciliaEpigraphica. Atti del Convegno Internazionale di studi, Erice 1998»,c.d.s.,.

L. GASPERINI, Le epigrafi, in S. STUCCHI (ed.), Cirene 1957-1966, Tripoli 1967,165-180.

G. V. GENTILI, I timbri anforari rodii nel Museo Nazionale di Siracusa, ASSir,IV, 1958, 18-95.

V. GIUSTOLISI, Parthenicum e le Aquae Segestanae, Palermo 1976.

V. R. GRACE, Die gestempelten Amphorenhenkel aus stratigraphisch gesichertenFundzusammenhängen, in O. ZIEGENAUS - G. DE LUCA (edd.), Altertümervon Pergamon XI, 1. Das Asklepieion I, Berlin 1968, 175-178.

V. R. GRACE, Notes on the Amphoras from the Koroni Peninsula, Hesperia,XXXII, 1963, 310-334.

V. R. GRACE, Rhodian Jars in Florida, Hesperia, XVII, 1948, 144-14.

V. R. GRACE, Stamped Amphora Handles. Anatolian Collection of CharlesUniversity, in AA. VV., Kyme I, Praha 1974, 89-98.

V. R. GRACE, Stamped Handles of Commercial Amphoras, in H. D. COLT (ed.),Excavations at Nessana, I, London 1962, 106-130.

V. R. GRACE, Stamped Wine Jar Fragments, in AA. VV., Small Objects fromthe Pnyx, II, Princeton 1956 [Hesperia Suppl. X], 113-198.

V. R. GRACE, Standard Pottery Containers of the Ancient Greek World in«Commemorative Studies in honor of Theodore Leslie Shear», Hesperia,

Page 85: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

627I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

Suppl. VIII, Princeton 1949, 175-189.

V. R. GRACE, The Commercial Amphoras from the Antikythera Shipwreck,TAPhAS, 1965, 5-17.

V. R. GRACE, The Middle Stoa dated by Amphora Stamps, Hesperia, LIV,1985, 1-54.

V. R. GRACE, The Stamped Amphora Handles, in H. GOLDMANN (ed.), TharsusI. Excavations at Gozlu Kule, Princeton 1950, 135-148.

V. R. GRACE, Timbres amphoriques trouvées à Délos, BCH, LXXVI, 1952,514-540.

V. R. GRACE - M. SAVVATIANOU PÉTROPOULAKOU, Les timbres amphoriquesgrecs, in AA. VV., L’îlot de la maison des Comédiens, Paris 1970 [EADXXVII] 277-382.

M. GRAMATOPOL - GH. POENARU BORDEA, Amfore stampilate din Tomis, SCIV,XIX, 1, 1968, 41-61.

M. GRAMATOPOL - GH. POENARU BORDEA, Amphora stamps from Callatis andSouth Dobroudja, Dacia, N. S., XIII, 1969, 127-282.

M. G. GUZZO AMADASI, Le iscrizioni fenicie e puniche delle colonie inOccidente, Roma 1967.

C. HABICHT, Der Rhodische Eponym Autokrates (IG XII, 5, 824), Chiron, XIX,1989, 273-277.

H. I. HALL , The Greek Stamps on the Handles of Rhodian Amphorae Found inCyprus and now in the Metropolitan Museum of New York, JAOS, XI,1885, 389-396.

M. CH. HALPERN ZYLBERSTEIN, Timbres amphoriques, in J. BRIEND - J. B.HUMBERD, Tell Keisan (1971-1976), une cité phénicienne en Galilée,Friburg-Göttingen-Paris 1980, 243-255.

A. HESNARD et alii, Aires de productions des gréco-italiques et des Dressel 1,in «Amphores romaines et histoire économique. Dix ans de recherches.Actes du Colloque, Siena 1986», Roma 1989, 21-65.

F. HILLER VON GAERTRINGEN, Inschriften aus Rhodos, MDAI(A), 1896, 39-66.

M. IRIMIA , Date noi privind asezarile getice din Dobrogea in a docia epoca afierului, Pontica, XIII, 1980, 66-118.

H. - P. ISLER, Bolli d’anfora e documenti affini dagli scavi di Monte Iato, in«Filiva" cavrin. Miscellanea di studi classici in onore di E. Manni»,Roma 1980, IV, 1213-1229.

H. - P. ISLER, Grabungen auf dem Monte Iato 1984, AK, XXVIII, 1985, 45-52.

H. - P. ISLER, Grabungen auf dem Monte Iato 1986, AK, XXX, 1987, 25-33.

H. - P. ISLER, Grabungen auf dem Monte Iato 1991, AK, XXXV, 1992, 54-64.

Page 86: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

628 B. GAROZZO

H. - P. ISLER, Monte Iato: la sedicesima campagna di scavo, SicA, XIX, 62,1986, 29-48.

L. JALABERT - R. MOUTERDE, Les Inscriptions grecques et latines de la Syrie, V,Paris 1959.

G. KOEHLER, Wine Amphoras in ancient Greek Trade, in P. MC GOVERN - J. J.FLEMING - S. H. KATZ (edd.), The Originsa and Ancient History of Wine,Amsterdam 1997, 323-337.

N. KRAMER, Amphorenstempel, in U. SERDAROGLU - R. STUPPERICH (edd.),Ausgrabungen in Assos 1991, [Asia Minor Studien X], Bonn 1993, 187-198.

M. LABROUSSE, Amphores rhodiennes trouvées a Toulose et vieille Toulose,RAN, IV, 1971, 35-46.

E. LAFORGIA, La ceramica del tempio di Augusto a Pozzuoli, Puteoli, IV-V,1980-1981, 201-222.

J. DE LA GENIÈRE, Alla ricerca di Segesta arcaica, ASNP, S. III, XVIII, 1988,287-316.

S. LANCEL, I.1 Le carrefour des rues II e III et les niveaux des rues, in S. LANCEL

(ed.), Byrsa II. Rapports préliminaires sur les fouilles 1977-78, Roma1982, 13-21.

S. LANCEL - J. P. THUILLIER, Rapport préliminaire sur la campagne de 1976(niveaux puniques), in S. LANCEL (ed.), Byrsa I. Rapports préliminairesdes fouilles (1974-76), Roma 1979, 187-270.

Y. LANDAU - V. TZAFERIS, Tel Istabah Beth Shean: the Excavations andHellenistic Jar Handles, IEJ, XXIX, 1979, 152-159.

M. LAZAROV, Les timbres amphoriques d’Odessos, Izvestija na Narodnijamuzej Varna, X, 1974, 19-56.

M. T. LENGER, Timbres amphoriques trouvées à Argos, (deuxième série),BCH, LXXXI, 1957, 160-180.

C. LEPENIOTIS, Die Amphorenstempel aus den alten Grabungen in Elis, inARCAIA ACAIA KAI HLEIA, Athenai 1991, 379-387.

E. LEPORE, Per la storia economico-sociale di Neapolis, PP, VII, 1952, 300-332.

D. LEVI, Bolli d’anfore e pesi fittili da Festos, ASAA, XLIII-XLIV, 1965-1966, 596-617.

D. LEVI, Nuovi bolli vascolari da Iasos, ASAA, XLIII-XLIV, 1965-1966, 547-565.

D. LEVI - G. PUGLIESE CARRATELLI, Nuove iscrizioni di Iasos, ASAA, XXXIX-XL, 1961-1962, 605-629.

E. I. LEVI, Keramiceskij Komplecs III-IIv. do n. e. iz raskopov ol’ vijskoj Agori,

Page 87: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

629I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

in Ol’via Temenos i Agora, Moskva 1964, 225-280.

G. LIBERTINI, Centuripe. Scavi nella necropoli in contrada Casino, NSA, 1947,259-311.

E. LISSI, Siracusa. Scavo presso l’Olympieion (anno 1953), NSA, 1958, 197-223.

E. LISSI CARONNA, Roma. Piazza dell’Esedra. Saggio di scavo per la costruzio-ne della stazione della Metropolitana, NSA, 1976, 221-262.

J. LUND, Rhodian Amphorae as Evidence for the Relations between Late PunicCarthage and Rhodes, in P. GULDAGER BILDE - I. NIELSEN - M. NIELSEN

(edd.), Aspetcs of Hellenism in Italy: Towards a Cultural Unity?, ActaHyperboraea, V, Copenhagen 1993, 359-375.

V. LUNGU, Nouvelles données concernant la chronologie des amphoresrhodiennes de la fin du IIIe siècle au début du IIe siècle av. J. C., Dacia,XXIV, 1990, 209-217.

R. A. S. MACALISTER, The Excavations at Gezer, London 1912, I-III.

A. MAIURI, Ceprano. Bolli greci del territorio di Fregellae, NSA, 1913, 240-243.

A. MAIURI, Pompei. Saggi e ricerche intorno alla Basilica, NSA, 1951, 225-260.

A. MAIURI, Una fabbrica di anfore rodie, ASAA, IV-V, 1921-1922, 249-269.

H. MELAERTS, Timbres amphoriques d’Égypte, CE, LXIX, 1994, 332-352.

D. MANACORDA, Le anfore dell’Italia repubblicana. Aspetti economici esociali, in «Amphores romaines et histoire économique. Dix ans derecherce. Actes du colloque de Sienne, 1986», Rome 1989, 443-467.

A. D. L. I. MANFREDI, Bolli anforari da Tharros, Riv St Fen, XIV, 1986, 101-107.

G. MANGANARO, Case e terre a Camarina e Morgantina nel III-II secolo a. C.,PP, XLIV, 1989, 189-216.

G. MANGANARO, Nuove tavolette di piombo iscritte siceliote, PP, LII, 1997,306-348.

M. T. MANNI PIRAINO, Iscrizioni greche lapidarie del Museo di Palermo,Palermo 1973.

O. MASSON, Les anses d’amphores et l’anthroponimie grecque, in «Recherchessur les amphores grecques, Actes du Colloque Internationale, Athènes1984», a cura di J. Y. Empereur - Y. Garlan, BCH, Suppl. XIII, Paris1986, 37-44.

M. MATTIOLI , Camarina in età ellenistico-romana, Kokalos, XLI, 1995, 229-270.

Page 88: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

630 B. GAROZZO

L. MERCANDO, L’ellenismo nel Piceno, in «Hellenismus in Mittelitalien.Kolloquium in Göttingen 1974», Göttingen 1976, 160-218.

A. MERLIN - R. LANTIER, Catalogue du Musée Alaoui, Suppl. II, Paris 1922.

M. MIRCEV, Les timbres amphoriques du Musée de Varna, Sophia 1958 (inbulgaro con riassunto in francese).

P. MONTI, Ischia. Archeologia e Storia, Napoli 1980.

P. MÜLLER, Gestempelte Ziegel, in AA. VV., Studia Ietina I, Zürich 1976, 49-77.

C. NACHTERGAEL, La Collection Marcel Hombert, I, Timbres amphoriques etautres documents écrits acquis en Egypte, (Papyrologica Bruxellensia115), Bruxelles 1978.

G. NENCI, Novità epigrafiche dall’area elima, in «Atti delle Seconde GiornateInternazionali di Studi sull’area Elima, Gibellina 1994», Pisa-Gibellina1997, 1187-1202.

G. NENCI, Onasus Segestanus in Girolamo, Ep. 40, RFIC, CXXIII, 1995, 90-94.

I. NICOLAOU, Inscriptiones Cypriae alphabeticae, XXIX, 1989, RDAC, 1990,173-179.

I. NICOLAOU - J. Y. EMPEREUR, Amphores rhodiennes du Musée de Nicosie, in«Recherches sur les amphores grecques, Actes du Colloque Internationale,Athènes 1984», a cura di J. Y. Empereur - Y. Garlan, BCH, Suppl. XIII,Paris 1986, 513-531.

M. P. NILSSON, Timbres amphoriques de Lindos publiés avec un étude sur lestimbres amphoriques rhodiens, (Bulletin de l’Academie Royale deDanemark), Copenhague 1909, 37-180.

P. ORSI, Catania, NSA, 1891, 361-362.

P. ORSI, Catania. Scoperte varie di antichità negli anni 1916 e 1917, NSA,1918, 53-71.

P. ORSI, Caulonia. Campagne archeologiche del 1912, 1913, 1915, MonAL,XXIII, 1914, 685-994.

P. ORSI, Monte Judica. Anfora bollata, NSA, 1904, 374.

P. ORSI, Siracusa. Nuove scoperte di antichità siracusane, NSA, 1891, 377-416.

P. ORSI, XVII. Paternò, NSA, 1903, 441, 443.

B. PACE, Marsala. Bolli fittili dell’antico Lilibeo e necropoli di tipo punico,NSA, 1919, 80-86.

B. PACE, Mozia. Prime note sugli scavi eseguiti negli anni 1906-1914, NSA,1915, 431-446.

Page 89: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

631I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

P. PALAZZO, Le collezioni Viola. I bolli anforarii: le produzioni italiche, in AA.VV., Il Museo di Taranto cento anni di archeologia, Taranto 1988, 71-76.

J. PARIS, Timbres amphoriqus de Rhodes, BCH, XXXVIII, 1914, 300-326.

J. PARIS, Une nouvelle collection rhodienne de timbres amphoriques, in«Mélanges Holleaux», Paris 1913, 153-175.

P. PELAGATTI, Ricerche nel quartiere orientale di Naxos e nell’agorà diCamarina, Kokalos, XXX-XXXI, 1984-1985, 679-694.

A. PELLEGRINI, Iscrizioni ceramiche d’Erice e suoi dintorni, ASS, N. S. XII,1887, 184-303.

G. PIANU, Contributo ad un corpus del materiale anforario della Sardegna. Leanfore rodie e le anfore Dressel 1, ASSard, XXXI, 1980, 11-28.

G. PONTIROLI, Anfore con bolli greci nel Cremonese, Epigraphica, XXXII,1970, 184-187.

G. G. PORRO, Bolli d’anfore rodie nel Museo Nazionale Romano, ASAA, II,1916, 103-124.

E. M. PRIDIK, Inventario dei bolli su anse e colli di anfore e su tegole dellacollezione dell’Hermitage, Petrograde 1917.

E. M. PRIDIK, Amphorenstempel aus Athen, MDAI(A), XXI, 1896, 127-187.

H. V. PROTT - W. KOLBE, Die 1900-1901 in Pergamon gefundenen Inschriften,MDAI(A), XXVII, 1902, 44-151.

A. RADOLESCU - M. BARBULESCU - L. BUZOIANU, Observatii privind importulamforelor stampilate in sud-estul Dobrogei, Pontica, XVIII, 1985, 55-74.

G. RIZZA, XXVII. Leontinoi. Campagne di scavo 1950-1951 e 1951-52, NSA,1955, 281-376.

M. RIZZELLO, I culti orientali nella media valle del Liri, Sora 1984.

C. RÖMER, Zehn gestempelte Amphorhenkel aus Kölner Privatsammlungen,ZPE, 50, 1983, 263-269.

S. I. ROTROFF, The Athenian Agorà, XXII, Hellenistic Pottery: Athenian andImported Mouldmade Bowls, Princeton 1982.

D. ROUBIS, Recenti scoperte nell’insediamento di Difesa San Biagio (MT). Lacampagna di scavo nel 1996, c.d.s..

M. L. SÄFLUND, Stamped Amphora Handles, Labrauda, Swedish Excavationsand Researches: II, 2, Stokholm 1980.

J. F. SALLES, La nécropole “K” de Byblos, Boulogne 1980.

B. SCARFI, Gioia del Colle (Bari). L’abitato peucetico di Monte Sannace, NSA,1962, 1-286.

Page 90: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

632 B. GAROZZO

C. SCHUCHHARDT, Die Inschriften von Pergamon. Altertumer von PergamonVIII, 2, Berlin 1895.

M. SEGRE - G. PUGLIESE CARRATELLI, Tituli Camirenses, ASAA, XI-XIII, 1949-1951, 141-318.

D. B. SELOV, Les Timbres amphoriques de Tanais III-I siècle avant notre ère(in russo), Mosca 1975.

P. C. SESTIERI, Bolli anforari rodî d’Albania, Epigaphica, III, 1941, 284-291.

M. L. SIGNORELLO, Le anfore puniche in Sicilia, Trapani 1995.

P. SILVESTRI, Gli interessi culturali e scientifici di Joseph Whitaker, ibid., 155-164.

E. SJÖKVIST, Morgantina. Hellenistic inkstands, AJA, LXIII, 1959, 275-277.

R. SORACI, Appunti di epigrafia greca e romana relativa alla regione Hyblense,Inessea, Adranita, RAL, S. VIII, XIII, 1958, 251-257.

Z. SZTETYLLO, Les timbres céramiques (1965-1973). Nea Paphos I, Varsovie1976.

Z. SZTETYLLO, Les timbres céramiques dans les collections du Musée Nationalde Varsovie, Varsovie 1983.

Z. SZTETYLLO, Pottery Stamps. (1975-1989). Nea Paphos IV, Warsaw 1991.

Z. SZTETYLLO, Stamped Amphora Handles from Polish Excavations in TellAtrib, Eos, LIII, 1963, 335-340.

Z. SZTETYLLO, Timbres amphoriques grecs des fouilles polonaises à Alexandrie(1962-1972), EtTrav, VIII, 1975, 159-235.

Z. SZTETYLLO, Timbres amphoriques grecs des fouilles polonaises à Alexandrie(1974-1979), EtTrav, XIV, 1990, 159-212.

Z. SZTETYLLO, Timbres céramiques des fouilles polonaises à Alexandrie(1973-1974), EtTrav, X, 1978, 259-316.

Z. SZTETYLLO, Timbres céramiques des fouilles polonaises à Nea Paphos en1978, EtTrav, XIII, 1984, 366-370.

C. TIUSSI - L. MANDRUZZATO, Bolli di anfore rodie dagli scavi dell’ex EssicatoioNord ad Aquileia, AquilNost, LXVII, 1996.

F. TURQUETY - PARISET, Fouille de la municipalitè de Beyrouth [1977], Syria,LIX, 1982, 27 sgg..

V. TUSA, in S. DE VIDO - A. TUSA CUTRONI - V. TUSA, s.v. Mozia, BTCGI, XII,Pisa-Roma 1993, 77-129.

V. TUSA, Joseph Whitaker a Mozia, in R. TREVELYAN, La storia dei Whitaker,Palermo 1988, 149 sgg..

V. TUSA, La Famiglia Whitaker, ibid., 37-43.

Page 91: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

633I BOLLI ANFORARI DELLA COLLEZIONE “WHITAKER”

D. VAGLIERI, Palestrina. Scavi di antichità eseguiti per conto dell’associazio-ne archeologica prenestina, NSA, 1907, 132-144.

J. H. VAN DER WERFF, The Amphora Wall in the House of the Porc Ostia,BABesch, LXI, 1986, 96-137.

Ch. VAN DER MERSCH, Vins et amphores de Grande Grèce et de Sicile, Napoli1994.

L. VIOLA, Note del Prof. Luigi Viola sopra nuove scoperte epigrafiche inTaranto e sopra iscrizioni messapiche inedite o malamente divulgate,NSA, 1884, 117-133.

L. VIOLA, Note del Prof. Luigi Viola sopra nuove scoperte epigraficheavvenute in Taranto e nel suo territorio, NSA, 1885, 258-288.

M. B. WALLACE, Same Rhodians Amphora Capacities, Hesperia, LI, 1982,293-320.

A. WIEGAND, Zwei Beiträge zur Topographie Solunts, MDAI(R), XCVIII,1991, 121-126.

R. J. A. WILSON, L’epigrafia su manufatti in età ellenistico-romana, in «SiciliaEpigraphica. Atti del Convegno Internazionale. Erice 1998», c.d.s.

R. ZANCA-PUCCI, La genealogia dei Whitaker di Villa Malfitano, ibid., 43-54.

N. ZEITOUN - C. CRISTOPHI - J. Y. EMPEREUR, Les anses d’amphores du MuséeGréco-Romain d’Alexandrie. L’état d’avancement de la Banque dedonnées sur les amphores et le cas exemplaire du fabricant rhodienTheumnastos, in «Commerce et artisanat dans l’Alexandrie hellénistiqueet romaine. Actes du colloque, Athene 1988», Paris 1998 [BCH Suppl.XXXIII], 367-391.

Page 92: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

TAV. XCV

1. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 1 (ejpi; ∆Aghs/stravtou /Dalivou).

2. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 2 (e≥jp≥i≥; ∆Aqa/nodovtou).

3. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 3 (ejpi; ∆Aqanodovtou Panavmou).

4. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo cata-logo nr. 4 (ejpi; Aijnhsidavmou ÔUakinqivou).

5. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 5 (ejpi; Aijn/hvtoro").

6. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 6 (ejpi; ∆Aleximav(cou) Qesmo-forivou).

Page 93: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

TAV. XCVI

1. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 7 (ejpi; ∆Arci/laivda / Karneivou).

2. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo cata-logo nr. 8 (ejpi; ∆Arci/laivda / ÔUakinqivou).

3. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 9 (ejpi; Govrgwno" / ÔUakinqivou).

4. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 10 (ejpi; Damokleu'" /ÔUakinqivou).

5. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 11 (ejpi; / Eujdavmou / Dalivou).

6. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 12 (ejpi; Qeaidhvtou / Diosquvou).

Page 94: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

TAV. XCVII

1. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 13 (ejpi; Nika/sagovra / Dalivou).

2. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 14 (ejpi; Xeno/favneu(") / ÔUakin-qivou).

3. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 15 (ejpi; Xenofavneu(") / tou'ÔIevrwno" / Panavmou).

4. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 16 ([...] ou / ∆Agaqokleu'").

5. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 17 (∆Agoravnakto" / Dalivou).

6. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 18 (∆Amuvnta).

Page 95: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

TAV. XCVIII

1. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 19 (∆Aristavrcou).

2. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 20 (Divou).

3. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 21 (∆Ima).

4. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 22 (Nanivo").

5. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 23 (Nanivo").

6. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 24 (∆Onasioivkou).

Page 96: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

TAV. XCIX

1. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 25 (∆Agrianivou / Filainivou).

2. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 26 (∆Antav(llou)).

3. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 27 (Biwto).

4. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 28 (Ona).

6. Tegola con bollo ∆Onavsou da Segesta.5. Ansa di anfora con bollo ∆Onavsou daSegesta.

Page 97: ATTI I - Scuola Normale Superiore di Pisalsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2011_03_22_10_20_43.pdfAppartenente a quella schiera di pionieri che con la loro

TAV. C

2. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 30 (Tr. Loisio).

3. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 31 (P. Sulla).

4. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 32 (La≥ko[…]?).

5. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 33 (Eia / Dra).

6. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 34 (Ther [ ]).

1. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollo ca-talogo nr. 29 (Car).

7. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollopunico catalogo nr. 35.

8. Mozia. Museo “Whitaker”. Bollopunico catalogo nr. 35 (da B. PACE, Bollifittili dell’antico Lilibeo e necropoli ditipo punico, NSA, 1919, 80-86, 81 fig. 1).