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1 Istituto Professionale Statale “ Emanuela Loi “ Indirizzo IPIA: Settore Industria e Artigianato Settore servizi Indirizzo Tecnico: Settore Tecnologico CARBONIA - SANT’ANTIOCO Via Dalmazia, Carbonia Tel.0781/662021-0781/662159 - www.ipiaemanuelaloi.gov.it e-mail [email protected] PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO DIDATTICA ANNUALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2017 - 2018 Classe 2 ^ Sezione D Indirizzo Servizi socio-sanitari Docente coordinatore: prof.ssa Maria Lorena Zedda

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Istituto Professionale Statale “ Emanuela Loi “ Indirizzo IPIA: Settore Industria e Artigianato – Settore servizi

Indirizzo Tecnico: Settore Tecnologico CARBONIA - SANT’ANTIOCO

Via Dalmazia, Carbonia Tel.0781/662021-0781/662159 - www.ipiaemanuelaloi.gov.it – e-mail [email protected]

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO DIDATTICA ANNUALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

A.S. 2017 - 2018

Classe 2 ^ Sezione D

Indirizzo Servizi socio-sanitari

Docente coordinatore: prof.ssa Maria Lorena Zedda

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Presentazione generale della classe

Alunni complessivi iscritti 12

Femmine 9

Maschi 3

Composizione del C.d.C.

Dirigente Scolastico: Prof.ssa Rosanna Sardu

Coordinatore: Prof. ssa Maria Lorena Zedda

Disciplina Docente Piani Di Lavoro/Griglie di

Valutazione

Lingua e Letteratura Italiana Viola Maria Pirinu

Storia Viola Maria Pirinu

Lingua Inglese Stefania Magarò

Spagnolo Anna Maria Impera

Matematica Maria Teresa Betzu

Diritto Economia Giovanni Maria Floris

Scienze della terra Patrizia Musu

Scienze motorie e sportive Liliana Mezzena

Scienze umane e sociali Maria Lorena Zedda

Metodologie operative Daniela La Rocca

Educazione musicale Luca Vacante

Chimica Luca Manconi

IRC o attività alternativa Antonio Cherchi

Sostegno Federica Scarpinati

Sostegno Roberto Murgia

Sostegno Natascia Diana

Rappresentanti dei genitori Rappresentanti degli studenti

Argiolas Natalie

Pani Nicola

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1. PROFILO PROFESSIONALE INDIRIZZO

Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo Servizi socio-sanitari, possiede

le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle

esigenze socio- sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e

del benessere bio-psico-sociale.

È in grado di:

• partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso

l’interazione con soggetti istituzionali e professionali;

• rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso

idonee strutture;

• intervenire nella gestione dell’impresa socio-sanitaria e nella promozione di reti di

servizio per attività di assistenza e di animazione sociale;

• applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e

sanitaria;

• organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e

fasce deboli;

• interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di

intervento;

• individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e

igienicosanitari della vita quotidiana;

• utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del

servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi socio-

sanitari consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini

di competenze:

• Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i

bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare

progetti individuali, di gruppo e di comunità.

• Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare

l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti

sul territorio.

• Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed

utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.

• Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della

corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del

benessere delle persone.

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• Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.

• Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno

e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire

l’integrazione e migliorare la qualità della vita.

• Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti

diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

• Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul

campo.

• Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali

svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.

2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SITUAZIONE DI INGRESSO

a) ASPETTI SOCIO-CULTURALI DEL GRUPPO CLASSE

STUDENTI NUMERO

ISCRITTI 12

RIPETENTI 2

DIVERSAMENTE ABILI 2

DSA O ALTRE TIPOLOGIE BES

PROVENIENTI DA ALTRA SEZIONE 1

PROVENIENTI DA ALTRO ISTITUTO

Altre osservazioni:

Il contesto socio-economico di provenienza risulta medio-basso e in alcuni casi offre scarsi

stimoli culturali.

Gli alunni si rivelano piuttosto vivaci e nel complesso interessati al discorso educativo-didattico,

dimostrando partecipazione ed un impegno sufficientemente adeguato nelle attività di studio.

b) PRE-REQUISITI DEL GRUPPO CLASSE

La situazione iniziale degli studenti, relativamente al possesso dei pre-requisiti disciplinari, è stata accertata mediante diverse tipologie di prove dalle quali risulta il seguente quadro complessivo (indicare con una x):

• completo possesso dei pre-requisiti

• adeguato possesso dei pre-requisiti

• sostanziale possesso dei pre-requisiti

• superficiale possesso dei pre-requisiti X

• scarso possesso dei pre-requisiti

Altre osservazioni:

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La 2 D SSS si presenta all’inizio dell’anno con 12 allievi. Cinque alunne sono pendolari e

giungono dai centri più o meno limitrofi alla scuola (Bacu Abis, Narcao, Giba e Sant’Anna

Arresi). Il profilo complessivo della classe può dirsi adeguato, in quanto, pur nella inevitabile

differenziazione di qualità individuali e di impegno scolastico, quasi tutti cercano di contribuire

alla riuscita del dialogo educativo, rispondendo alle varie sollecitazioni culturali e formative

offerte dai docenti, anche se la disponibilità alla lezione non è sempre costante. Il

comportamento nel complesso appare corretto, buona parte degli studenti assume un

atteggiamento rispettoso nei confronti del regolamento d’istituto, dei docenti, dei compagni e del

personale operante all’interno della scuola, anche se in alcuni momenti si rende necessario un

richiamo alle norme che regolano la vita scolastica. Le prime lezioni sono state dedicate alla

discussione dei prerequisiti necessari per lo studio delle diverse discipline, in modo tale da

favorire la nascita e il consolidamento della motivazione all’apprendimento e la creazione di una

piattaforma comunicativa basata sul dialogo interpersonale e l’ascolto reciproco. Al momento,

sebbene non si possano ancora formulare giudizi precisi per l’esiguo numero di verifiche, si può

evidenziare che tutti gli allievi partecipano più o meno attivamente alle attività svolte; alcuni si

caratterizzano per una situazione di partenza fragile e per un metodo di lavoro ancora incerto;

altri invece manifestano valide capacità e un corretto metodo di studio. Nel complesso

sussistono le premesse necessarie per la crescita personale, sociale e culturale di tutti gli

alunni.

La seguente ipotesi di lavoro sarà adeguatamente calibrata durante il percorso attuativo del

processo educativo-didattico, in rapporto alle esigenze della classe e in conseguenza dello

sviluppo delle dinamiche di insegnamento/apprendimento; essa sarà fatta oggetto, pertanto, di

controllo periodico.

3. AZIONE FORMATIVA

a) DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

Conformemente a quanto indicato nel PTOF gli obiettivi educativi sono: l’educazione:

• alla democrazia;

• alla legalità;

• al rispetto per la pluralità degli individui e delle opinioni;

• all’autonomia critica.

Gli obiettivi didattici trasversali, pienamente condivisi dal Consiglio di classe sono:

• esprimersi in modo chiaro e corretto, anche con i lessici specifici delle singole discipline;

• comprendere un testo, anche professionale, rielaborarlo ed esporne i punti significativi;

• redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali;

• cogliere la coerenza interna dei procedimenti, per applicare le regole;

• collegare argomenti diversi della stessa disciplina;

• trasferire per inferenza da una disciplina all’altra le strutture logico-concettuali;

• contestualizzare dati e fenomeni;

• utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

• interpretare dati e fenomeni con formulazione di pareri personali.

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b) COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA

Il Consiglio di Classe è concorde nel ritenere che l’insegnamento di ciascuna disciplina debba

contribuire alla preparazione culturale, alla promozione umana ed all’inclusione sociale degli

studenti attraverso lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza articolate come segue :

❖ AMBITO COSTRUZIONE DEL SE’ (Imparare a imparare. Progettare)

• Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di lavoro.

• Realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

❖ AMBITO RELAZIONE CON GLI ALTRI (Comunicare e comprendere. Collaborare e partecipare. Agire in modo autonomo e responsabile)

• Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi e differenti supporti (cartacei, informatici e multimediali).

• Interagire in modo attivo all’interno del gruppo, comprendendo i diversi punti di vista e rispettandoli.

• Imparare a gestire la propria emotività attraverso l’autocontrollo.

• Rispetto delle Istituzioni e dei suoi rappresentanti.

• Saper valutare le conseguenze delle proprie azioni.

• Saper gestire il proprio lavoro e tenere fede agli impegni assunti.

❖ AMBITO RAPPORTO CON LA REALTA’ (Risolvere problemi. Individuare collegamenti e relazioni. Acquisire ed interpretare l’informazione)

• Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti

e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo le soluzioni più adatte.

• Individuare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi anche lontani nello spazio e nel tempo, individuando analogie e differenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

• Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione valutandone l’attendibilità e l’utilità.

4. COMPORTAMENTI DEL CONSIGLIO NEI CONFRONTI DELLA CLASSE

Allo scopo di attivare e sviluppare le competenze individuate, il Consiglio di Classe, si

ripropone di:

• Osservare costantemente il gruppo classe nelle sue modalità sociali e nelle dinamiche

relazionali;

• Controllare che ci sia il rispetto delle regole comportamentali e delle disposizioni

impartite sia nell’ambito della classe che dell’intera comunità scolastica (monitoraggio

delle assenze, dei ritardi e delle giustifiche; controllo del lavoro svolto a casa e del

possesso del materiale didattico);

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• Accertare il rispetto di persone, ambienti e attrezzature;

• Privilegiare la didattica laboratoriale, offrendo strumenti e materiali dei laboratori

specifici;

• Affrontare e sviluppare, laddove è possibile, le tematiche in modo interdisciplinare, al

fine di rafforzare negli allievi la consapevolezza della globalità del sapere;

• Promuovere la partecipazione attiva degli alunni al dialogo educativo, consentendo loro

di aumentare l'autostima, rispettando i tempi di apprendimento di ciascuno;

• Rilevare precocemente eventuali disagi o demotivazioni e agire opportunamente per

impedire che il conseguente svantaggio si trasformi in insuccesso scolastico;

• Orientare gli alunni nei percorsi personali di crescita umana e scolastica;

• Attivare percorsi educativi e formativi con istituzioni ed enti extrascolastici e altre

agenzie formative presenti sul territorio finalizzati all’inclusione sociale e all’occupazione,

in particolare, saranno predisposte tutte le esperienze in grado di avvicinare lo studente

al mondo del lavoro (alternanza scuola lavoro, visite aziendali, simulazione di attività

professionali, incontri con esperti…).

5. CONTENUTI DISCIPLINARI E PLURIDISCIPLINARI

Per le indicazioni dei moduli, delle unità didattiche o di apprendimento si rimanda alla

programmazione di ogni singolo docente

6.PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE

Come deciso nel primo Collegio docenti l’anno scolastico è stato suddiviso in due quadrimestri.

Per i moduli, le unità didattiche e le unità di apprendimento si rimanda alla programmazione

personale di ogni docente, ma in linea generale vengono stabilite le seguenti scadenze

• Scadenze I Quadrimestre

o Analisi della situazione di partenza in relazione agli obiettivi previsti nelle

riunioni per dipartimenti e accertamento dei prerequisiti necessari allo

svolgimento dell’attività didattica.

o Eventuale recupero, potenziamento e approfondimento di prerequisiti

propedeutici allo svolgimento dell’attività didattica.

o Stimolo all’impegno e alla partecipazione attivi e costanti.

o Sviluppo delle tematiche (moduli o unità didattiche) contenute nelle singole

programmazioni educative e didattiche.

o Verifiche in itinere e sommative.

• Scadenze II Quadrimestre

o Eventuale recupero secondo quanto stabilito in sede di Collegio docenti, ma

anche attuando pause didattiche nel normale orario scolastico.

o Si procede con lo svolgimento dei programmi stabiliti.

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o Verifiche in itinere e sommative.

o Valutazione finale.

o Si stabiliscono almeno due prove scritte e due orali a quadrimestre. Per

quanto riguarda le prove scritte si sottolinea l'importanza della puntualità

nella correzione delle stesse da parte di ciascun docente e della trasparenza

con cui lo stesso deve comunicare il risultato a ciascun studente, sia nelle

prove orali che scritte, in modo da permettere tempestivamente eventuali

recuperi.

7. INDICAZIONI METODOLOGICO – DIDATTICHE

Metodi

Lin

gu

a e

lett

era

tura

ita

lia

na

Sto

ria

Lin

gu

a e

in

gle

se

Sp

ag

no

lo

Ma

tem

ati

ca

Dir

itto

ed

Ec

on

om

ia

S

cie

nze

S

cie

nze

Mo

tori

e e

sp

ort

ive

RC

o a

ltra

att

ivit

à

Ch

imic

a

Sc

ien

ze

Um

an

e e

So

cia

li

Me

tod

olo

gie

op

era

tiv

e

Mu

sic

a

Lezione

interattiva

X X X X X X X X X X X X X

Lavoro di

gruppo

X X X X X X X X X X X

Lavoro

individuale

X X X X X X X X X X X X

Ricerca in rete X X X X X X X X X X X

Problem

solving

X X X X X X X X X X X X

Lavoro “coppie

di aiuto”

X X X X X X X X

Uso del

manuale

X X X X X X X X

Osservazioni

guidate

X X X X X X X X X X

Brain -storming

Elaborazione di schemi e mappe concettuali

X X X X X X X X X X X

8. MEZZI E STRUMENTI

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I docenti del C.d.C al fine di raggiungere gli obiettivi educativi e didattici proposti si avvarranno

di tutti gli strumenti e delle tecnologie a disposizione della scuola, secondo la sintesi di cui sotto:

Strumenti L

ing

ua

e l

ett

era

tura

ita

lia

na

Sto

ria

L

ing

ua

e i

ng

lese

Sp

ag

no

lo

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tem

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ca

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Sc

ien

ze

Sc

ien

ze

Mo

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ort

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ltra

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ch

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a

Sc

ien

ze

Um

an

e e

So

cia

li

Me

tod

olo

gie

op

era

tiv

e

mu

sic

a

LIM X X X X X X X X X X X X X

Libri di testo X X X X X X X X X X X

Testi di

supporto X X X X X X X X

Fotocopie X X X X X X X X X X

Giornali

Quotidiani e

riviste

X X X X X X X

Schede

predisposte X X X X X X X X X X

Testi facilitatori X X X X X X X X X X

Computer X X X X X X X X X

Lettore CD X X X X

Videocamera X

Strumenti

scientifici X

Strumenti

tecnici X

Strumenti

multimediali X X X X X X X X X X X

Postazione

mobile

Visite guidate sul territorio X X X X X X X

Attrezzature X

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ginniche

Biblioteca X X X X X X X

Altro

9. VERIFICA E VALUTAZONE

a) VERIFICA

La verifica rappresenta una fase ordinaria importante ai fini della valutazione del processo di

apprendimento/insegnamento in rapporto agli obiettivi prefissati da parte del docente nonché ai

fini della valutazione del processo di apprendimento da parte dell'alunno. Le verifiche

periodiche (almeno due prove scritte e due prove orali per quadrimestre) accerteranno il grado

di conoscenze, competenze e capacità raggiunte dagli alunni in tutte le discipline e

permetteranno di osservare costantemente ogni alunno per facilitarne i processi di

apprendimento e maturazione Tra le tipologie di verifica scritta, il Cdc condivide le seguenti:

prove scritte tradizionali prove strutturate (quesiti a risposta chiusa), semi-strutturate (quesiti a

risposta chiusa e aperta) e non strutturate (questionari a risposta aperta).

Verifiche scritte

Lin

gu

a e

lett

era

tura

ita

lia

na

Sto

ria

Lin

gu

a e

in

gle

se

Sp

ag

no

lo

Ma

tem

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ca

Dir

itto

ed

Ec

on

om

ia

Sc

ien

ze

Sc

ien

ze

Mo

tori

e e

sp

ort

ive

RC

o a

ltra

att

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à

Ch

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a

Sc

ien

ze

Um

an

e e

So

cia

li

M

eto

do

log

ie o

pe

rati

ve

Mu

sic

a

Vero/falso X X X X X X X X X X X

Scelta multipla X X X X X X X X X X X X

Completamento X X X X X X X X X X

Produzione testi X X X X X X X

Abbinamento X X X X X X X

Traduzioni X X X X

Esercizi X X X X X X X X X X

Per la prova orale, si ricorrerà invece alla tipologia di prove sotto indicate. Sarà cura del C.d.C.

fare ricorso anche alle discussioni collettive, al fine di rendere tutti gli alunni partecipi e

protagonisti del processo di apprendimento e per valutare le capacità critiche dei singoli.

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Verifiche orali

Lin

gu

a e

lett

era

tura

ita

lia

na

Sto

ria

Lin

gu

a e

in

gle

se

Sp

ag

no

lo

Ma

tem

ati

ca

Dir

itto

ed

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ltra

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Ch

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ien

ze

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an

e e

So

cia

li

Me

tod

olo

gie

op

era

tiv

e

Mu

sic

a

Interrogazione X X X X X X X X X X X X

Intervento X X X X X X X X X X

Dialogo X X X X X X X X X X

Discussione X X X X X X X X X X X X

Ascolto X X X X X X X X

Lettura X X X X X X

Per quanto riguarda le verifiche tecnico-pratiche ci si avvarrà infine dei seguenti strumenti di

valutazione: X

Verifiche tecnico-

pratiche

Lin

gu

a e

lett

era

tura

ita

lia

na

Sto

ria

Lin

gu

a e

in

gle

se

Sp

ag

no

lo

Ma

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ca

Dir

itto

ed

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Sc

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Mo

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sp

ort

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ivit

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Ch

imic

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Sc

ien

ze

Um

an

e e

So

cia

li

Me

tod

olo

gie

op

era

tiv

e

Mu

sic

a

Lavori manuali

/elaborati grafici

X

Lavori multimediali

X

Esecuzioni motorie

sportive

X

b ) VALUTAZIONE

La valutazione dei risultati di apprendimento in termini di competenze sarà il più possibile

oggettiva. Si adotteranno le griglie di valutazione specifiche per le singole discipline elaborate a

livello dipartimentale, in coerenza con i criteri previsti dal PTOF e allegate alla presente. Gli

elementi che concorrono alla formulazione del giudizio sia intermedio che finale saranno:

• II livello di apprendimento e di raggiungimento degli obiettivi programmati;

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• La situazione di partenza e il percorso formativo;

• II grado di partecipazione attiva alle lezioni, l'acquisizione di un efficace metodo di

studio, l'impegno profuso e le competenze;

• Considerazione delle eventuali difficoltà personali.

c) VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA

In osservanza del D.L., n. 137/2008 il comportamento degli studenti, valutato dal Consiglio di

Classe, concorre alla valutazione complessiva dell’alunno e determina, se insufficiente, la non

ammissione all’anno successivo di corso o agli esami di Stato.

Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini su

proposta del Coordinatore di classe, secondo la griglia presente nel PTOF.

10. STRATEGIE PER IL RECUPERO, IL SOSTEGNO E L'APPROFONDIMENTO

Tenuto conto delle fasce di livello precedentemente descritte, si attueranno gli eventuali

interventi di recupero, potenziamento e consolidamento sia individualizzati che di gruppo, in

itinere e a fine quadrimestre, con le modalità previste dal PTOF. Se occorre, il Consiglio potrà

rielaborare la programmazione per l'intera classe ridefinendo metodi e strategie, in modo da

garantire a ciascun alunno il successo formativo.

Per far sì che l’alunno non si blocchi di fronte ai primi ostacoli o all’esito negativo di una prova, i

docenti del Consiglio di classe effettueranno strategie di supporto impegnandosi a:

• Fornire spiegazioni dettagliate e ripetute ciclicamente;

• Controllare frequentemente l’avvenuta comprensione e assimilazione dei contenuti

mediante domande in classe e controllo dello studio individuale e/o svolto a casa;

• Guidare gli allievi ad acquisire la consapevolezza che l’esito negativo non deve essere

vissuto come frutto di una prestazione negativa, ma soprattutto come strumento di

misura dei loro progressi e di eventuali lacune, quindi, come guida all’orientamento della

propria azione;

• Stabilire con anticipo le verifiche scritte previste comunicandone la tipologia alla classe.

11. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

L'Istituto garantisce una costante informazione alle famiglie circa l’andamento didattico e

disciplinare degli alunni mediante i seguenti strumenti:

• Colloqui individuali con i docenti, su appuntamento, negli orari che saranno indicati;

• Chiamata telefonica in caso di assenza collettiva;

• Tempestive comunicazioni telefoniche relative a situazioni didattiche e disciplinari

particolarmente insoddisfacenti e problematiche.

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12. ATTIVITA’ INTEGRATIVE E AGGIUNTIVE

Il C. di C. della 2^ D SSS valuta positivamente e promuove la partecipazione degli allievi a concorsi indetti da Enti o Associazioni e alle diverse manifestazioni e progetti organizzati dalla Scuola.

ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED AGGIUNTIVE

(Spettacoli teatrali, cinematografici e musicali; conferenze; attività e manifestazioni sportive e progetti scolastici [es. Ed. alla legalità], attività di

orientamento, culturali, ecc. )

Attività Referente

1 Coding - Calcolo computazionale Prof. Andrea Farci e prof.ssa M. Teresa

Betzu

2 Campionato di informatica Prof.ssa M. Teresa Betzu

3 Monumenti aperti Prof.ssa Stefania Magarò

4 Quotidiano in classe Prof. Mauro Fontana

5

Per le visite guidate e i viaggi d'istruzione vengono formulate dal consiglio di classe le seguenti

proposte:

Visite guidate di un giorno:

• Consultorio, Centro Diurno e Casa della Domotica - Carbonia.

• Orto botanico – Anfiteatro e Villa di Tigellio - Cagliari

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13. UDA per certificazione competenze trasversali (classi prime e seconde)

Titolo: UNA GIORNATA IN UN CENTRO DIURNO

14. PIANI DI LAVORO

Si allegano:

- I Piani di Lavoro dei Docenti del Consiglio di Classe.

- Il progetto dell’UDA

CARBONIA, 30/10/2017

Il Coordinatore

Maria Lorena Zedda

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ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA L’ARTIGIANATO E I SERVIZI SOCIALI

“Emanuela Loi”

Via Dalmazia 09013 Carbonia (CI)

Tel. 0781 662021, Fax 0781 662159,

[email protected] [email protected]

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO DIDATTICO

1.1 – Denominazione progetto

Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica

PRENDERSI CURA

VISITA GUIDATA PRESSO IL CONSULTORIO E IL CENTRO DIURNO POLIVALENTE PER LA

DISABILITA’ DI CARBONIA

1.2 – Responsabile/i del progetto

Indicare il nominativo del docente responsabile del progetto

ZEDDA M. LORENA

1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie

1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)

2 ^ e 3^ D SSS

1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’analisi dei bisogni formativi (indicando anche quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)

Gli adolescenti spesso non conoscono i Servizi a loro dedicati, la loro dislocazione nel territorio e ciò che tali servizi offrono. La conoscenza di questi Servizi può essere per i ragazzi un punto di riferimento importante per la loro formazione. Per questo motivo è rilevante conoscere il ruolo dei servizi sociali nella società contemporanea e saper utilizzare un determinato servizio per migliorare lo stato di bisogno di un utente, anche in vista della futura professione.

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1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in accordo con le finalità del PTOF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di Classe

➢ Consolidare un atteggiamento di responsabilità e senso civico ➢ consolidare e rafforzare le competenze disciplinari ➢ arricchire e ampliare l’offerta formativa in riferimento ai diversi saperi ➢ allargare il campo di conoscenza ed esperienza ➢ offrire importanti opportunità di integrazione e socializzazione tra le alunne, in un contesto

differente dalla struttura scolastica ➢ Stimolare un processo di apprendimento attivo e creativo ➢ Conoscere l’ambiente e intervenire sull’ambiente

1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili, dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, abilità, competenze

➢ Conoscere il Consultorio e il Centro polivalente per la disabilità ➢ Offrire uno spazio in cui i ragazzi possano riflettere e avere risposte alle loro domande ➢ Favorire l’utilizzo dei servizi nei casi di difficoltà e di disagio personale ➢ Conoscere la specificità dei servizi sociali nella società contemporanea ➢ Saper interpretare i bisogni dell’individuo in situazione di grave difficoltà

1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)

➢ Consolidamento delle conoscenze acquisite attraverso l’esperienza diretta ➢ Relazionarsi in modo adeguato con operatori e utenti ➢ Utilizzare i servizi e gli interventi come mezzi di aiuto al minore, disabile ➢ Saper analizzare il contesto fare scelte operative sulla base delle conoscenze acquisite ➢ Collaborare con docenti e compagni

1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri enti e scuole ecc.)

Visita guidata di un giorno presso

➢ Consultorio di Carbonia ➢ Centro Diurno polivalente per la disabilità ➢ Casa domotica

1.4 – Durata

Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri, illustrare le fasi operative (Indicare mese, giorni, ore in cui si prevede di svolgere l’attività progettuale)

Si prevede di svolgere la visita guidata nel mese di febbraio / marzo

1.5 – Strumenti di valutazione del progetto

Indicare i descrittori e gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto

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(numero dei partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)

1.6 – Modalità del monitoraggio

Il responsabile del progetto provvederà all’autovalutazione con la rilevazione dei punti di forza e di eventuali punti critici.

1.7 – Realizzazione di un prodotto finale

Realizzazione di un prodotto finale testuale, multimediale o altro (facoltativo)

1.8 – Risorse umane

Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e degli eventuali collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Specificare il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone coinvolte e loro ruolo nel progetto.

I docenti coinvolti sono i seguenti: ZEDDA M. Lorena Docenti di Metodologie operative e di sostegno

1.9 – Beni e servizi

Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse logistiche – aule, laboratori ecc. – impegnati, necessari alla realizzazione del progetto.

Si accompagneranno i ragazzi a piedi (in caso di pioggia si farà ricorso al servizio urbano)

Firma del docente responsabile

Maria Lorena Zedda

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ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA L’ARTIGIANATO E I SERVIZI SOCIALI

“Emanuela Loi”

Via Dalmazia 09013 Carbonia (CI)

Tel. 0781 662021, Fax 0781 662159,

[email protected] [email protected]

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO DIDATTICO

1.1 – Denominazione progetto

Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica

TRA ORTO E ARCHEOLOGIA

VISITA GUIDATA PRESSO L’ORTO BOTANICO DI CAGLIARI

E L’ANFITEATRO ROMANO

1.2 – Responsabile/i del progetto

Indicare il nominativo del docente responsabile del progetto

ZEDDA M. LORENA

1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie

1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)

2 ^ D SSS

1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’analisi dei bisogni formativi (indicando anche quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)

Si è constatata l’importanza di avvicinare gli studenti al mondo vegetale per sviluppare la capacità di “leggere” l’ambiente circostante, nei suoi aspetti naturali, culturali e storici. Inoltre osservare e conoscere in modo diretto esempi di edilizia residenziale romana, un complesso termale e l’anfiteatro che ospitava combattimenti tra gladiatori e tra animali, rende più vivo e concreto l’apprendimento della storia romana, stimolando interesse e curiosità.

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1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in accordo con le finalità del PTOF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di Classe

➢ Consolidare un atteggiamento di responsabilità e senso civico ➢ consolidare e rafforzare le competenze disciplinari ➢ arricchire e ampliare l’offerta formativa in riferimento ai diversi saperi ➢ allargare il campo di conoscenza ed esperienza ➢ offrire importanti opportunità di integrazione e socializzazione tra le alunne, in un contesto

differente dalla struttura scolastica ➢ Affinare gli interessi dei ragazzi ed il loro senso estetico ➢ Arricchire il rapporto docenti/allievi in contesti extra-curriculari ➢ Stimolare un processo di apprendimento attivo e creativo

1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili, dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, abilità, competenze

➢ Rispettare la natura e conservarla ➢ Approccio alla biodiversità ➢ Sensibilizzare gli alunni all’ambiente naturale ➢ Conoscere le piante in modo diretto e approfondirne gli aspetti scientifici e botanici

1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)

➢ Consolidamento delle conoscenze acquisite attraverso l’esperienza diretta ➢ Arricchimento culturale attraverso la scoperta di luoghi nuovi e il contatto con espressioni

artistiche di periodi differenti ➢ Sensibilizzare all’importanza della salvaguardia e del rispetto dell’ambiente e alla

conservazione dei beni culturali

1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri enti e scuole ecc.)

Laboratorio botanico presso Orto botanico per far conoscere agli studenti il mondo vegetale, attraverso un approccio ludico-didattico interattivo Visita guidata di un giorno presso

➢ Orto botanico cagliaritano ➢ Museo botanico ➢ Anfiteatro romano ➢ Villa di Tigellio

1.4 – Durata

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Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri, illustrare le fasi operative (Indicare mese, giorni, ore in cui si prevede di svolgere l’attività progettuale)

Si prevede di svolgere la visita guidata nel mese: marzo/aprile

1.5 – Strumenti di valutazione del progetto

Indicare i descrittori e gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)

1.6 – Modalità del monitoraggio

Il responsabile del progetto provvederà all’autovalutazione con la rilevazione dei punti di forza e di eventuali punti critici.

1.7 – Realizzazione di un prodotto finale

Realizzazione di un prodotto finale testuale, multimediale o altro (facoltativo)

1.8 – Risorse umane

Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e degli eventuali collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Specificare il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone coinvolte e loro ruolo nel progetto.

I docenti coinvolti sono i seguenti: ZEDDA M. Lorena PIRINU Viola Docenti di sostegno

1.9 – Beni e servizi

Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse logistiche – aule, laboratori ecc. – impegnati, necessari alla realizzazione del progetto.

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Mezzo di trasporto: pullman

Firma del docente responsabile

Maria Lorena Zedda