Artriti
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Patologia articolare cronica ad impronta distrofico-degenerativa, caratterizzata da alterazioni distruttive delle cartilagini epifisarie e proliferativo-addensanti del tessuto osseo limitrofo.
Distruzione delle superfici della cartilagine articolare sottoposte a carico
Disintegrazione meccanica della articolazione stessa
Rimodellamento dell’osso subcondrale
Formazione di osteofiti marginali
1) Artrosi PRIMARIA (80%): lesioni articolari che insorgono in modo lento e progressivo in maniera apparentemente primitiva.
2) Artrosi SECONDARIA (20%) - lesioni articolari conseguenti a:
a) patologie infiammatorie (artrosi post-artritiche)
b) traumi (artrosi post-traumatiche)
c) squilibri della statica
d) malattie endocrine (artrosi endocrine)
e) emofilia (artrosi emofilica)
Osteoartrosi primaria
Età avanzata (oltre i 50 aa);
costante nell’età senile (nel 90% dei casi asintomatica)
rara (ma in aumento) tra i 30 e 50 aa
F=M (nel sesso femminile compare prima)
Articolazioni sottoposte a carico meccanico:
- ginocchio
- anca
- rachide
- articolazioni interfalangee delle dita
Generalmente pluriarticolare
Osteoartrosi secondaria
Età medio-avanzata (circa un decennio prima della osteoartrosi primaria)
abbastanza frequente anche in età giovanile (soprattutto la forma post-traumatica)
Le articolazioni colpite sono quelle a carico delle quali si sviluppa la patologia causale
Localizzazione mono o pluriarticolare
Osteoartrosi primaria
Etiopatogenesi: multifattoriale, non del tutto chiarita e presumibilmente favorita da processi di invecchiamento delle cartilagini articolari che comportano modificazioni della:
- composizione chimica
- struttura morfologica
Altri fattori possibilmente coinvolti:
alterazioni cartilaginee su base costituzionale (obesità, forza muscolare, stabilità etc)
ereditaria (multipli geni poco contributivi)
squilibri endocrini postmenopausali
fattori vascolari, endocrini, nervosi e dismetabolismi locali o generali che diminuiscono la capacità di resistenza del tessuto articolare
Sintomatologia:
Dolore: assente per lo più a riposo e che insorge con i primi movimenti, per regredire o attenuarsi col movimento stesso e ricomparire con il prolungato impegno funzionale
Rigidità mattutina
Limitazione funzionale: in flessione ed estensione, spesso attribuibile alla contrattura muscolare antalgica; in fase tardiva si sovrappongono processi fibrotici retraenti a carico della capsula (zoppia vera).
Quadro radiologico:
- riduzione della rima articolare per usura della cartilagine
- cercini marginali e osteofiti ossei
- osteosclerosi subcondrale
- osteoporosi epifisaria con formazione di cisti da riassorbimento lacunare dell’osso
Lesioni cartilaginee:
- perdita di lucentezza ed elasticità
- superficie ruvida e sfrangiata
- comparsa di erosioni, spaccature e sporgenze filiformi simili a villi
- ulcerazioni a fondo liscio porcellanaceo costituite da osso sottocondrale levigato dal continuo sfregamento (eburneizzazione)
- frammenti cartilaginei e ossei liberi nello spazio articolare (topi articolari)
Lesioni ossee:
- osteosclerosi sottocondrale
- cisti ripiene di materiale fibromixoide
- osteofitosi marginale: cercini ossei che si sviluppano nella zona dove termina il periostio e comincia la capsula articolare e la sinovia e che fanno corpo con l’osso sottostante
- osteoporosi epifisaria: tardiva, dovuta ad atrofia ossea da ridotta mobilità dell’articolazione.
Gli osteofiti (o esostosi) si sviluppano nelle parti marginali non sottoposte a carico delle articolazioni, dove possono dare luogo a formazione di placche osteocartilaginee anche ampie.
ARTRITE: processo flogistico che coinvolge le articolazioni e si sviluppa a carico della capsula e della membrana sinoviale con raccolta dell’essudato nel cavo articolare e con eventuali alterazioni della cartilagine articolare.
In base all’etiologia si distinguono:
1) artriti infettive: impianto di germi patogeni nei tessuti sinoviali.
2) artriti reumatiche: flogosi articolari amicrobiche dipendenti da fenomeni di sensibilizzazione allergica della sinoviale a fattori tossici o infettivi.
Artriti infettive:
- liquido sinoviale settico
- mono o oligoarticolari
Artriti reumatiche:
- liquido sinoviale asettico
- poliarticolari
1) ARTRITI INFETTIVE
A) Artriti acute
- sierofibrinose
- purulente
B) Artriti croniche
- aspecifiche
- specifiche
tubercolare
luetica
micotiche
Artriti acute sierofibrinose
Etiopatogenesi:
Batteri - streptococco, pneumococco, salmonella, brucella, gonococco
Virus - morbillo, varicella, rosolia, epatite C.
I germi giungono ai tessuti sinoviali quasi sempre per via ematica.
Quadro macroscopico:
Mono o oligoarticolari (soprattutto ginocchio).
Articolazione: tumefatta con tessuti periarticolari edematosi ed iperemici.
Membrana sinoviale: opacata per deposizione di membrane fibrinose sulla superficie.
Liquido sinoviale: di entità variabile, limpido o lievemente torbido, contenente fiocchi di fibrina.
Quadro microscopico:
Liquido sinoviale: granulociti neutrofili, linfociti e cellule di sfaldamento in varia proporzione.
Membrana sinoviale: infiltrazione di granulociti neutrofili e linfociti; epitelio di rivestimento sfaldato e ricoperto da membrane fibrinose.
Artriti acute sierofibrinose
Esiti:
guarigione con restitutio ad integrum delle strutture articolari;
talora organizzazione dell’essudato con formazione di tessuto di granulazione e sclerosi.
Etiopatogenesi:
Batteri - streptococco, staffilococco, H. influenzae, E. Coli, Salmonella, Pseudomonas.
I germi giungono ai tessuti sinoviali per:
a) via ematica
b) penetrazione diretta dall’esterno (ferita)
c) per contiguità dai tessuti limitrofi
Artriti acute purulente
Quadro macroscopico:
Mono o oligoarticolari (soprattutto ginocchio).
Articolazione: tumefatta con tessuti periarticolari edematosi ed iperemici.
Membrana sinoviale: arrossata ed opacata per deposizione di membrane fibrinose sulla superficie con aree ascessuali.
Artriti acute purulente
Quadro macroscopico:
Liquido sinoviale: abbondante, prima fibrinoso poi torbido e francamente purulento (empiema)
Cartilagine: inizialmente inalterata, poi opaca. Rammollimento per liberazione di enzimi proteolitici dai granulociti con formazione di ulcere.
Tessuti periarticolari: formazione di ascessi e flemmoni periarticolari e sottocutanei.
Osso: interessamento tardivo dell’osso subcondrale con osteomielite purulenta.
Quadro microscopico:
Liquido sinoviale: numerosi granulociti neutrofili con rari linfociti; frammenti di cartilagine.
Membrana sinoviale: infiltrazione di granulociti neutrofili; pseudomembrane superficiali costituite da fibrina e detriti necrotici di cellule sinoviali.
Artriti acute purulente
Esiti:
guarigione con restitutio ad integrum delle strutture articolari se la flogosi purulenta e di lieve entità;
anchilosi, lussazioni patologiche, retrazioni cicatriziali ed aderenze nei casi più gravi.
Etiopatogenesi:
Esito di artriti acute sierofibrinose e purulente.
a) forme fibrinose in cui la cronicizzazione corrisponde alla fase di organizzazione dell’essudato.
b) forme purulente esito di forme acute a decorso torpido
Artriti croniche aspecifiche
Quadro istologico:
Membrana sinoviale: proliferazione villosa e formazione di tessuto di granulazione che riveste la cartilagine articolare (panno).
Cartilagine articolare: processi regressivi e sostituzione fibrosa; evoluzione sclerosante con obliterazione dello spazio articolare e fissazione dei capi ossei anchilosi fibrosa.
Artrite tubercolare
a) per contiguità da una osteomielite tubercolare
b) per via ematica da focolai polmonari o linfonodali
Sedi: colonna vertebrale, anca, ginocchio.
Tubercoli.
Corpuscoli risiformi: corpiccioli ovoidali a grano di riso intra-articolari, costituiti da materiale necrotico con fibrina.
Artrite luetica
Periodo terziario; gomme luetiche
Artriti croniche specifiche
2) ARTRITI REUMATICHE
Processi infiammatori non suppurativi ed amicrobici determinati, con meccanismo allergico, da fattori etiologici ignoti (reumatismi primari) o noti (reumatismi secondari).
Artrite reumatoide
Febbre reumatica
Sindrome di Reiter
Artrite enteropatica
Artrite psoriasica
Febbre reumatica - malattia infiammatoria acuta, immunomediata, multisistemica, che si verifica dopo poche settimane da una infezione (faringite) da Streptococco beta emolitico di gruppo A.
Sindrome di Reiter - artrite + uretrite non gonococcica + congiuntivite.
Uomini - 20-30 aa
Patogenesi: reazione autoimmune seguente ad una infezione enterica (Shigella, Salmonella, Yersinia, Campylobacter) o genitourinaria (Clamidia).
Artrite enteropatica - artrite su base autoimmune associata a malattie infiammatorie croniche dell’intestino (retto-colite ulcerosa, M. di Crohn).
Artrite psoriasica - in pazienti affetti da psoriasi; tendenza precoce verso l’evoluzione fibrosa e la sclerosi.
Artrite reumatoide
Infiammazione cronica poliarticolare, a decorso progressivo, associata ad alterazioni extraarticolari coinvolgenti: tendini, cute, muscoli scheletrici, vasi, cuore, polmoni, linfonodi, milza.
Frequenza: 1% circa della popolazione
Età: 20-50 anni
Sesso: F (rapporto 3:1)
Sede: qualsiasi articolazione con localizzazione spesso bilaterale e simmetrica. Più di frequente coinvolge:
- articolazioni interfalangee e metacarpo-falangee (mano)
- articolazioni metatarso-falangee (piede)
- polso
- anca
- ginocchio
Etiopatogenesi: esposizione di un ospite geneticamente sensibile a un antigene artritogeno.
Sensibilità genetica – predisposizione legata ad alleli HLA – DRB1
Antigene artritogeno – incerto (EBV, retrovirus, parvovirus, micobatteri, etc; proteine citrullinate).
Autoimmunità: reazione autoimmunitaria verso i componenti dei tessuti connettivali e delle membrane sinoviali; ruolo centrale dei linfociti T.
- Fattore reumatoide - presente nel 90% dei pazienti con AR; è un anticorpo (IgM) anti Fc di IgG autologhe; può trovarsi anche in altre malattie infiammatorie croniche ed in soggetti normali. A livello sinoviale, reagendo con gli Ag specifici, attiva il complemento iniziando la serie di eventi che conduce alla sinovite.
- Anticorpi anti collageno III (sinovia) e collageno II (cartilagini articolari) - presenti nel 75% dei pazienti con AR.
- Marcata infiltrazione linfo-plasmocitaria delle sinovie
- Iperplasia dei centri germinativi della corticale dei linfonodi
Clinicamente si distinguono tre fasi:
a) sinoviale
b) sinoviale-cartilaginea
c) anchilosante
Fase sinoviale - da qualche mese a un anno.
Articolazione gonfia e arrossata
Microscopia:
proliferazione villosa della sinovia rivestita da fibrina
infiltr. linfo-plasmacell. con corpi di Russel e cell. giganti
follicoli linfoidi subintimali.
Sinovia di paziente con AR in fase sinoviale: infiltrati linfocitari e plasmacellulari
corpi di Russel contenenti fattore reumatoide (immunofluorescenza con anticorpi anti-fattore reumatoide)
Fase sinoviale-articolare - dopo vari mesi.
Articolazione tumefatta e gonfia; membrana sinoviale di colore rossastro e di aspetto granuleggiante con accentuazione della villosità.
Microscopia:
- ipertrofia villosa della membrana sinoviale
- tessuto di granulazione ricco di vasi che ricopre la cartilagine articolare (panno).
Il panno erode la cartilagine articolare sottostante
- ostacolando l’imbibizione della cartilagine da parte del liquido sinoviale che nutre i condrociti
- liberando enzimi proteolitici dalle cellule infiammatorie.
Alterazioni degenerative e necrotiche della cartilagine e dell’osso con isole di cartilagine intrappolata nel panno o nel cavo articolare.
Fase anchilosante - insorgenza dopo vari anni.
Macroscopia: forte riduzione della mobilità articolare con ispessimento e sclerosi dei tessuti capsulari e periarticolari. Rima articolare occlusa ed occupata da tessuto fibroso cicatriziale fino alla formazione di ponti ossei tra i capi articolari. Marcata osteoporosi. Atrofia muscolare.
deviazione delle dita a “colpo di vento”
Anchilosi e lussazioni multiple. Scomparsa pressochè completa di molte rime articolari con marcata riduzione del tono calcico.
Microscopia:
nodulo reumatoide - area centrale di necrosi fibrinoide circondata da fibroblasti ed istiociti a palizzata. Intorno ad essi si dispongono linfociti e palsmacellule.
Ha frequentemente sede cutanea (20%) in particolare alla superficie estensoria di gomito e braccia.
Altre sedi: sierose, milza, miocardio, valvole cardiache, polmone.