ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

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ARTEMISIA N° 10 - Anno II - Marzo / Aprile 2013 LE DIVINITÀ CORNUTE AIDS MALATTIA PRODOTTA IN AMERICA? ALEX SANDERS IL “COSMIC TOP SECRET” DEL VATICANO! ALIENI IN VATICANO? IL CONCLAVE CADICISMO CHI È BAPHOMET? Numero 10 !!!

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Artemisia rivista on-line dell'Associazione Italus

Transcript of ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

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2013

LE DIVINITÀ CORNUTE

AIDSMALATTIA PRODOTTA

IN AMERICA?

ALEX SANDERS

IL “COSMIC TOP SECRET” DEL VATICANO!

ALIENI IN VATICANO?

IL CONCLAVE

CADICISMO

CHI È BAPHOMET?

Numero 10 !!!

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Eccoci giunti al Decimo numero di Artemisia!

Oltre ad essere un numero speciale, perché appunto raggiunge la decina che nel-la numerologia è l’apice, è anche particolare, perché contiene gli articoli di un certo Grossi Nonunse, quasi delle inchieste relative ad argomenti particolari come Alie-ni in Vaticano, il Cosmic top Secret e le Scie chimiche. Lasciamo a voi giudicare!Questo numero è inoltre ricco di molte curiosità e notizie/approfondimenti: cono-

sceremo le modalità di svolgimento del Conclave per nominare il nuovo Papa della Chiesa Cattolica; parleremo del Dio Cornuto e di Bafometto, del Cadicismo, dei simboli della Pasqua, dell’origine del titolo di Pontefice e della Festa del Papà.Parleremo di Alex Sanders, il fondatore della Wicca Alexandriana e di alcuni dei

patrimoni italiani considerati Beni dell’Umanità.Per restare nell’attualità riportiamo un dossier sulla presunta origine dell’AIDS,

lasciando però a voi giudicare a riguardo, e racconteremo le varie lotte e vittorie fatte da organizzazioni come WWWF e Greenpeace.

Un numero davvero ricco e pieno di notizie e curiosità.Ci auguriamo di farvi compagnia in questo inizio di Primavera!

A voi tutti una buona lettura!

IN QUESTO NUMERO...

Informiamo tutti che è possibile contribuire alla stesura di Artemisia. I lettori potranno inviare arti-coli o opere (grafiche o fotografiche) per la rubrica “Creatività” o foto per la sezione “Percorsi Natura-li” scrivendo alla E-mail: [email protected]

Inoltre i lettori potranno inviare segnalazioni e pubblicare annunci personali nella rubrica “Recensio-ni & Post-it” scrivendo alla E-mail: [email protected]

Infine è possibile inoltrare domande o proporre argomenti da approfondire nella rubrica “Oltre la Soglia” di Astrosibilla scrivendo alla E-mail: [email protected]

Un particolare ringraziamento va al grafico impaginatore Francesco Voce, ad AstroSibilla responsa-bile della rubrica “Oltre la Soglia” e redattrice della rivista, a Leron presidente dell’Associazione Italus e a tutti coloro che hanno contribuito a questo quarto numero di Artemisia.

Anno IIN°10MarzoAprile2013

Tommaso DoreDirettore di Artemisia

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ITALUS COMUNICA ------------pag. 3

NEWS & CURIOSITA’ ---------pag.14Il Tempo ------------------------pag.14Nave “fantasma” giapponese... -------

------------------------------------pag.15Bambina guarita dall’Aids -----pag.15Chemitrails o scie chimiche ---pag.16Il “cosmic top secret” del Vaticano! ---

------------------------------------pag.17Alieni in Vaticano??? ---------- pag.18

PIANETA SPERANZA -----------pag.19WWF – adotta un gorilla! -----pag.19APP dice addio alla deforestazione… --

------------------------------------pag.19Tutti i pericoli del Fracking ----pag.20

PERCORSI NATURALI ---------pag.22I patrimoni italiani dell’umanità -------

------------------------------------pag.22

NATURA & BENESSERE --------pag.27Beauty farm in casa -----------pag.27Erbe per depurarsi in primavera ------

------------------------------------pag.28Fitoterapia e depurazione primaverile

------------------------------------pag.28

DOSSIER -----------------------pag.29Cadicismo ----------------------pag.29Chi è Baphomet?---------------pag.30Il Papa (o Pontefice) ----------pag.31

SOMMARIO Il Conclave ---------------------pag.32La festa del papà --------------pag.36Simboli e curiosità sulla Pasqua -------

------------------------------------pag.36Aids - malattia prodotta in America? --

------------------------------------pag.37

UOMINI & TESTIMONIANZE --pag.39Alex Sanders -------------------pag.39

MITOLOGIA & FOLKLORE -----pag.43Le divinità cornute -----------pag.43Luna di Marzo ------------------pag.45Luna di Aprile ------------------pag.45Sabbat di Primavera -----------pag.46Sabbat di Beltane -------------pag.46

OLTRE LA SOGLIA ------------pag.47Almanacco ---------------------pag.47Fante di Coppe -----------------pag.48Cavaliere di Coppe ------------pag.48Regina di Coppe --------------pag.49Re di Coppe --------------------pag.49

CUCINA ------------------------pag.50

CREATIVITA’ -------------------pag.53Pop Art -------------------------pag.53

RECENSIONI & POST-IT -------pag.59

Artemisia è una rivista interattiva e ci tiene ad esserlo, noi non pontifichiamo ma comunichiamo, per cui ognuno di voi si senta libero di scriverci.

Saremo lieti, per quanto possibile, di esaudire le vostre richieste e pubblicare i vostri lavori.

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ITALUS COMUNICA

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Siamo giunti quindi al Decimo numero di Artemisia!È comunque un traguardo per una rivista che all’inizio fu concepita come un

semplice comunicato tra associazione e associati, oggi invece ci sta dando molte soddisfazioni. Certo l’impegno non è poco e per questo non mi resta che ringra-ziare l’intero staff, il Consiglio Direttivo dell’Associazione, in particolare Tom-maso Dore, Sibilla Astro, Giulia Tizzano e Claudia Grappasonni. Senza di loro sarebbe tutto più difficile!Chiudiamo l’anno 2012 in positivo (per il secondo anno consecutivo), raddop-

piando le entrate per finanziare le attività dell’associazione. Certo non è molto, ma è giusto che sia così, siamo un’Associazione e riuscire a chiudere l’anno in positivo, in un periodo di profonda crisi, è un successo per noi!Sono tanti i nostri progetti, da poco abbiamo ufficializzato la Italus Edizioni

(www.italusedizioni.info) , iscrivendo Italus alla Camera di Commercio. Abbiamo in programma vari seminari e visite guidate. Abbiamo iniziato a raccogliere le firme della Petizione Neopagana, a Roma è

possibile firmarla presso la Libreria Aradia (Via Mantova 42), e ne approfitto per ringraziare la proprietaria Laura Brugnone, persona splendida, gentile e di-sponibile. Ci troviamo davvero molto bene sia con lei che nella sua libreria, che è un luogo dove si può trovare di tutto, dai libri all’oggettistica.Continua il nostro sostegno ad OXFAM e probabilmente in futuro sosterre-

mo e ci affiancheremo ad altre iniziative benefiche, ma è ancora presto per parlar-ne. Aspettiamo a fare i fatti e poi a diffondere ciò che facciamo, come sempre!

Che dire, grazie, grazie e grazie a tutti voi, a voi che vi iscrivete finanziando il no-stro operato, a voi che create gli articoli, a voi che ci seguite nelle nostre attività, a voi che ci seguite on-line, grazie a tutti!

Auguro un felice Sabbat di Primavera e di Beltane a tutti i neopagani e ai no-stri amici cristiani una buona Pasqua!

Per tutte le informazioni riguardanti l’Associazione e il suo operato visitate il sito: www.italus.info

Leron

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EVENTI SVOLTI !

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VENERDI’ 11 GENNAIO 2013, CONFERENZA:”MISTERI DI TERNI IERI ED OGGI: DALLA PROTOSTORIA AL NEO-

PAGANESIMO”Si è svolta, presso la Sala Rossa di Palazzo Gazzoli, alle ore 17:00

- nella città di Terni (Umbria), la conferenza sul libro: “Misteri di ieri e di oggi a Terni e nella bassa Umbria”, edito da Italus Edizioni (Ass. Italus) di Tommaso Dore.

DOMENICA 20 GENNAIO 2013ITALUS INCONTRASi è svolto alle ore 15:30 il Seminario sugli Arcani Maggiori - Introduzione sulla divinazione e le carte dei tarocchi -.Tema del seminario sono stati i significati delle 22 lame maggiori e

le tecniche divinatorie. Il seminario si è svolto presso la Libreria ARADIA, in Via Mantova

N°42 , Roma.

DOMENICA 10 FEBBRAIO 2013ITALUS INCONTRASi è svolto alle ore 15:30 il Seminario sulla Wicca.La Coven del Quadrifoglio ha parlerà della Wicca, delle festività, dei

rituali, dei strumenti rituali, del concetto degli Dei e della “magia”.Si è tentato di dare risposte a domande tipo: la Wicca è davvero

l’antica religione? Cos’è la magia, l’incantesimo? Perché si è wiccan? Quanto di vero

e quanto di inventato?Il seminario si è svolto presso la Libreria ARADIA, in Via Mantova

N°42 , Roma.

SABATO 23 FEBBRAIO 2013Lo svolgimento della III° Giornata della Memoria Pagana e’ stato

Rinviato, per la forte pioggia, a Sabato 2 Marzo 2013. Il programma dell’Evento resta comunque invariato!

Da Gennaio è possibile firmare su carta la

Petizione Neopagana, sia durante gli Eventi svol-ti dall’Associazione Italus o anche presso la Libreria Aradia, sita a Roma in via Mantova n° 42.

Firmala anche tu !

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EVENTI IN PROGRAMMA !

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ITALUS INCONTRAÈ un progetto dell’Associazione Italus.Italus Incontra consiste in una serie di seminari/corsi svolti

dall’Associazione.E’ nostro desiderio che i contenuti dei nostri seminari possa-

no servire ed “aiutare” ad affrontare in meglio la vita quotidiana (almeno per ciò che è possibile). Vogliamo offrire esperienza e tecniche concrete, non solo parole.

Abbiamo adottato come simbolo il labirinto perché, come il la-birinto, vogliamo che i nostri incontri siano un percorso di arric-chimento e che stimolino la sete di sapere, propria dell’essere umano...

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:scrivere alla seguente e-mail (con oggetto “Italus Incontra”) :[email protected] www.italus.info

RENDICONTO ANNUALE 2011/2012

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Oxfam è una delle più importan-ti confederazioni internazionali nel mondo specializzata in aiuto umani-tario e progetti di sviluppo, composta da 17 organizzazioni di Paesi diver-si che collaborano con 3.000 partner locali in oltre 90 paesi per individua-re soluzioni durature alla povertà e all’ingiustizia.

Oxfam Italia, che ha aderito nel 2010 alla confederazione internazio-nale Oxfam, nasce dall’esperienza di Ucodep, organizzazione non gover-nativa italiana da oltre 30 anni impe-gnata con passione e professionalità per migliorare le condizioni di vita di migliaia di persone povere nel mon-do e dare loro il potere e l’energia di costruirsi un proprio futuro, di con-trollare e orientare la propria vita, di esercitare i propri diritti.

Oxfam crede che la più grande ri-sorsa del nostro pianeta sia l’ener-gia umana. Ed è questa energia che cerca, libera e sostene. Per trasfor-marla in cibo, salute, acqua, istru-zione, diritti concreti e dignità della persona.

Oxfarm vuole un mondo in cui tutte le persone abbiano accesso ad una sana alimentazione, ad un’abitazio-ne, un lavoro e un degno compenso per le loro fatiche. Un mondo in cui scuole, ospedali e acquedotti fun-zionino e siano accessibili a tutti. Un mondo in cui tutti, possano godere della necessaria protezione e assi-stenza in caso di conflitti e disastri naturali. Un mondo in cui ogni perso-na partecipa in modo attivo alla vita sociale, economica e culturale della propria comunità. Un mondo in cui cittadini, istituzioni, imprese e orga-nizzazioni internazionali lavorano in-sieme, ciascuno secondo le proprie possibilità, per il bene delle proprie comunità e per un pianeta sano da consegnare ai propri figli.

Gli Impregni di Oxfam sono:Crediamo nelle persone.Crediamo in tutti gli uomini e in tut-

te le donne del mondo.Crediamo nell’energia degli esseri

umani e crediamo che grazie a essa gli uomini e le donne potranno vince-

OXFAMItalus sostiene questa organizzazione,

sia per il suo impegno che per i suoi valori!

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re e migliorarsi.Crediamo che la forza delle per-

sone sia una ricchezza in grado di fermare la povertà e l’ingiustizia, di dare luce ai diritti di tutti.

Crediamo nel lavoro e nella passio-ne di chi non si risparmia mai.

E crediamo che tutti debbano ave-re la certezza che la loro voce sia ascoltata e che le loro capacità sia-no riconosciute.

Vogliamo cambiare il mondo.Con determinazione e coraggio.

Lavoriamo direttamente in 20 paesi del mondo per contribuire a garan-tire mezzi di vita sostenibili, il dirit-to all’acqua, la salute e l’istruzione, il rispetto dei diritti umani nelle crisi umanitarie, il diritto alla partecipazio-ne, all’ascolto e la solidarietà.

I valori di Oxfarm:Giustizia. Dignità umana. Democra-

zia. Solidarietà. Impegno. Sobrietà.

Per sradicare povertà, ingiustizia e le loro cause è necessario operare a 360° nel Nord e nel sud del mondo. Oxfam Italia ha scelto un approccio integrato fra programmi di sviluppo, interventi di emergenza, campagne di opinione e iniziative educative per migliorare le condizioni di vita di mi-gliaia di persone nel mondo permet-

tendo loro di esercitare i propri diritti e costruirsi un futuro dignitoso.

Programmi di sviluppo di Oxfam:Lavoriamo per aiutare le persone a

migliorare le loro condizioni di vita, fornendo loro sostegno e risorse adeguato, favorendo processi di svi-luppo sostenibili nel lungo periodo.

Interventi di emergenzaPortiamo acqua, servizi igienico-

sanitari e rifugi alle popolazioni vit-time di conflitti e disastri naturali. E quando l’emergenza è finita, soste-niamo la ricostruzione fino al ritorno alla normalità.

Pubblichiamo analisi e organizzia-mo eventi di informazione per in-fluenzare le politiche che causano la povertà e l’ingiustizia globale; tra-mite percorsi educativi e iniziative di mobilitazione, stimoliamo i cittadini a chiedere ai leader un maggior impe-gno nella difesa e nella promozione degli interessi delle persone più po-vere e vulnerabili.

Contattiwww.oxfamitalia.orgEmail Ufficio Stampa: [email protected]

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Riportiamo le mail di conferma, relative alle donazioni fatte dall’Associazione Italus a OXFAM

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Qui di seguito riportiamo gli indirizzi di posta elettronica dell’Associazione Italus, strumenti di contatto tra l’Associazione e

il pubblico tesserato e non.

Sito internet dell’Associazione Italus:www.italus.info

http://italus.info

E-mail per informazioni generiche sull’[email protected]

E-mail del Presidente dell’[email protected]

E-mail del Consiglio Direttivo dell’Associazione

[email protected]

E-mail della rivista on-line Artemisia, per

collaborare e inviare articoli, immagini, ecc. o opere (grafiche o fotografiche) per

la rubrica “Creatività”, o foto per la sezione “Percorsi Naturali”

[email protected]

E-mail per pubblicare vostre recensioni o segnalazioni nella rubrica di Artemisia

“Recensioni & Post-it”[email protected]

E-mail per comunicare con la rubrica di Artemisia “Oltre la soglia” di Astrosibilla (per richiedere o suggerire argomenti da

approfondire)[email protected]

E-mail per comunicare con la rivista o inoltrare suggerimenti

[email protected]

E-mail per comunicazioni destinate al progetto “Segnala ad Italus”[email protected]

E-mail per il Centro Studi [email protected]

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ICA CONTATTI

Questa rivista non rappresenta un pro-dotto editoriale, ai sensi della legge

n. 62/2001, essendo strumento informa-tivo interno all’Associazione Italus.Il copyright degli articoli appartiene

ai rispettivi autori.

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Marzo / Aprile 2013*** *** ***

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DIRETTORE:Tommaso Dore

REDATTORI:Sabrina Lombardini (Sibilla Astro)

Tommaso DoreFrancesco Voce

GRAFICO E IMPAGINATORE:Fracesco Voce

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Del tempo sappiamo molto poco, è uno di quegli argomenti su cui è difficile dare delle esatte definizioni. Nonostante ciò, per cui sveliamo al-cuni miti, e domandiamoci: cos’è per noi il tempo?

IL TEMPO NON È SEMPRE ESI-STITO!

Secondo gli astrofisici, si ritiene che prima dell’inizio (del Big Bang / origine dell’Univero così come lo conosciamo, circa 13.770.000.000 miliardi anni fa) non c’era spazio e ne tempo.

IL TEMPO SULLA TERRA STA RALLENTANDO!

A causa dell’influenza della luna e del sole sulle maree, il giorno solare si allunga di 1,7 microsecondi ogni secolo, e di conseguenza la rotazio-ne della Terra rallenta.

QUANDO C’ERANO I DINOSAU-RI, UN GIORNO DURAVA 23 ORE!

Le giornate vanno allungandosi, e si stima che tra circa 140 milioni di anni un giorno solare durerà 25 ore.

IL CONTESTO CULTURALE IN-FLUENZA LA NOSTRA PERCEZIO-NE DEL TEMPO?

La percezione del tempo varia notevolmente in tutto il mondo: ad esempio, gli americani di solito pen-sano di essere sempre in orario, e che ad un appuntamento si possa tranquillamente arrivare 5 minuti dopo. I mediorentali, considerano sempre un quarto d’ora in più.

LA LANCETTA DEI SECONDI TI SEMBRA PROCEDERE LENTA-MENTE? LA COLPA È DEL TUO CERVELLO!

Dei recenti studi cerebrali hanno dimostrato che nel momento in cui i nostri occhi passano da un punto all’altro, la nostra percezione del tempo torna leggermente indietro (si parla di millesimi di secondi), e così il nostro cervello riempie quel vuoto

NEWS & CURIOSITA’

IL TEMPO

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facendovi credere che il secondo passato sia stato più lungo.

PREFERIAMO ATTENDERE PIÙ A LUNGO IN UNA FILA CHE PASSA-RE IN UN’ALTRA PIÙ VELOCE MA SENTIRCI SOTTO PRESSIONE.

Secondo un recente studio, si pre-ferisce attendere qualche minuto in più in una fila più lenta, piuttosto che sceglierne una più veloce: sentirsi sotto pressione, talvolta, può risulta-re insopportabile.

IL TEMPO VOLA QUANDO CI SI DIVERTE? NON È VERO!

Un recente studio ha preso in esa-me diverse persone a cui gli hanno fatto ascoltare diversi tipi di musica: pare che il tempo, per loro, passasse più lentamente nel momento in cui ascoltavano la loro musica preferita. Ciò potrebbe dipendere dal fatto che le persone prestano una maggiore attenzione alle cose che preferisco-no, e ciò dunque può rallentare la

loro percezione del tempo.

PROVARE A CONTROLLARE LE NOSTRE EMOZIONI ALLUNGA LA NOSTRA PERCEZIONE DEL TEM-PO.

Il tempo passa più lentamente, quando combattiamo contro i nostri istinti.

L’UNIONE SOVIETICA SPERI-MENTÒ SETTIMANE CON 5 E 6 GIORNI TRA IL 1929 E IL 1931.

L’esperimento, però, fallì misera-mente, e nel 1940 furono totalmente ripristinate le settimane da 7 giorni.

IL TEMPO VOLA?Più è denso il campo gravitaziona-

le, più è lento il passare del tempo. Ciò significa che nei posti più alti, come in aereo, i secondi saranno molto più lunghi.

Arved

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NAVE “FANTASMA” GIAPPONESE

RIEMERSA IN CANADA, CONTINUANO GLI STUDI ...

ferma di poter comprendere il ritrova-mento del peschereccio ma, in base alla sua traiettoria ed alla sua veloci-tà, lo si aspettava a sud e non prima di altri 50 giorni. Proprio per questo

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A distanza di un anno circa, conti-nuano gli studi riguardo al pesche-reccio ritrovato al largo delle isole Queen Charlotte, arcipelago della costa nord della British Columbia. E’ stato ormai appurato che si fosse dato per disperso durante lo tsunami del disastroso 11 marzo 2011, cosa chiara fin dal suo ritrovamento, av-venuto per caso grazie ad un aereo di ricognizione dell’Aviazione di Ot-tawa che lo ha avvistato un anno fa.

A bordo, naturalmente, non c’era nessuno e, proprio per questo mo-tivo, in patria gira una leggenda metropolitana che vede a bordo del peschereccio i fantasmi di coloro che sono defunti a causa dell’onda anomala.

A smentire questa fantasiosa sup-posizione vi è la University of Ha-waii, secondo cui la maggior parte dei detriti causati dal disastro di due anni fa, dovrebbero essere ancora in viaggio, per mare ovviamente. Unico punto poco chiaro è quello su cui ribatte la senatrice dello stato di Washington, Maria Cantwell, che af-

motivo gli studiosi continuano a in-dagare: che ci sia davvero qualcosa di paranormale in tutto questo?

Veronica De Lucia

UNA BAMBINA NATA MALATA DI AIDS E’ STATA GUARITA: è la svolta?

pianto di midollo osseo. A rivelare la notizia della guari-

gione della piccola, invece, è stato un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins, dell’Università del Missis-sippi e dell’University of Massachu-setts, in occasione di una conferen-za. ”Questa è la prova che ci serviva per dimostrare come l’HIV possa essere potenzialmente curabile nei neonati”, ha affermato Deborah Per-saud, virologo alla Johns Hopkins University di Baltimora, secondo le testimonanianze raccolte dalla po-polare testata BuzzFeed. Se questo successo sarà ripetuto, si tratterà di una svolta straordinaria, proprio a 30 anni dalla scoperta del Retrovirus come causa dell’Hiv.

Potremmo essere ad una svolta per quanto riguarda la ricerca di una cura per l’AIDS. Una bambina di soli due anni e mezzo, infatti, affetta di AIDS fin dalla nascita, sarebbe sta-ta guarita con un cocktail di farmaci impiegati nella cura per i soggetti più adulti. La bambina era stata curata già da neonata: non si è perso ne-anche un minuto di tempo. Il caso di questa bambina, se confermato, potrebbe ridare speranza a tanti ne-onati già affetti da Aids nei paesi del Terzo Mondo, come ad esempio in Africa.

Sarebbe questo il secondo caso di guarigione dall’Aids, anche se il primo guarito era un uomo adulto: Timothy Brown, che riuscì a guarire dall’Aids nel 2007 grazie ad un tra-

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sperdono nell’aria, ma assumono una conformazione ad espansione, cioè dalla scia diritta di color latte, muta in una scia più tenua di che però si allarga centralmente, spesso unendosi ad altre scie presenti o con corpi nuvolosi.

Si è notato, inoltre, che l’apparizio-ne di una, o più, di queste scie por-ta nei minuti a seguire un repentino cambiamento del cielo con una pre-senza nuvolosa a strati, che prima non c’era.

Alcune persone hanno segnalato che, in certi casi, dopo l’apparizione delle scie a volte segue una irroga-zione di pioggia.

Di queste particolari scie nei cieli ne sono state osservate parecchie, e nelle forme più strane e con più evoluzioni: a griglia, a curve, a cro-ce, parallele, a ics, e nel giro di pochi minuti il cielo cambia, come abbia-mo detto, diventando di color bianco latte.

Ci sono molte ipotesi sul perché di queste scie nei cieli, una delle più ricorrenti e che le scie siano in re-lazione con forme influenzali, que-sto, viene riportato, anche da alcuni centri di controllo della malattia negli USA che definiscono alcune di que-ste forme influenzali come dovute ad “agente patogeno sconosciuto”, e i risultati di analisi e di test specifici risultano esenti dal virus.

Oggi però si sta affacciando una nuova ipotesi, non si tratterebbero di irradiazioni di forme influenzali o

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Di questo fenomeno se ne parla poco, ma non è nuovo come argo-mento!

Le informazioni su di esse sono fa-cilmente reperibili, e nel leggerle non si può che restare sorpresi, tanto che si finisce per dire “ma li ho visti anche io!”.

Ma cosa sono le Chemitrails o me-glio le Scie Chimiche?

Le prime notizie su questo argo-mento provengono dagli Stati Uniti, è apparvero intorno al 1996. Purtrop-po coloro che hanno avuto il corag-gio di indagare su questo fenomeno e andare avanti nelle ricerche, sono scivolati, ancora una volta, come al solito quando si indaga su questi ar-gomenti, nel Cover Up o meglio nel baratro del silenzio, magari minac-ciati o ignorati.

Ufficialmente gli “esperti” giustifi-cano questo fenomeno affermando che si tratta di condensazione degli scarichi degli aerei, composti per lo più di acqua e ghiaccio, e che le for-me che le scie assumono sono do-vuti ai venti. Tesi che naturalmente non tiene!

Le scie si possono ossevare molto facilmente nelle belle giornate con cieli limpidi, si possono così osser-vare aerei che lasciano (come è normale) scie che si dileguano qua-si subito, negli altri casi, invece, si può notare il passaggio di aerei che lasciano scie ben visibili nel cielo. Queste al loro passaggio non si di-

malattie, ma si tratterebbe invece di un metodo usato per raffreddare il pianeta da un suo surriscaldamento “interno”. In effetti vi sono metodi più efficaci e meno visibili per diffondere malattie, influenze o virus. Sembra invece che il Pianeta Terra negli ulti-mi 50 anni stia accumulando al suo interno del “calore”, dell’energia che causerebbe una frequenza elevata di forti terremoti ed eruzioni vulca-niche, le cause di questo “accumu-lo” di energia sono ancora ignote. Le scie quindi sarebbero usate per schermare il pianeta, favorendo l’au-mento dell’albedo (cioè la naturale riflessione dell’energia prodotta dal Sole e riflessa, e quindi non assor-bita dalla Terra). Infatti si nota il cie-lo cambiare dopo la comparsa delle scie, portando spesso delle precipi-tazioni. In questo modo la Terra sa-rebbe protetta da ulteriori radiazioni che contribuirebbero al suo surri-scaldamento.

In ogni caso restano supposizioni ma nessuna conferma, intanto am-miriamo queste scie e auguriamoci che siano innocue.

Grossi Nonunse

CHEMITRAILS O SCIE CHIMICHE

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IL “COSMIC TOP SECRET” DEL VATICANO !

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Secondo alcune fonti autorevoli, di cui un membro del SIV (Servizio In-formazioni del Vaticano, l’equivalen-te della CIA), agli inizi degli anni ’90 il Vaticano ha finanziato una spedizio-ne nello spazio, di una sonda spa-ziale. Questo progetto tenuto tutt’ora nascosto con la collaborazione della Nasa venne chiamato “Siloe”.

Ma per quale motivo ?L’obbiettivo udite, udite, fu fotogra-

fare il famoso e ipotetico decimo pia-neta del nostro Sistema Solare.

Si pensa che questo decimo pia-neta possa essere il famoso pianeta “Nibiru”.

Di Nibiru ne parlano le leggende sumeriche, secondo queste, sareb-be il pianeta d’origine degli Dei che da esso scesero sulla terra, e che di volta in volta la sua orbita si incroce-rebbe quella terrestre.

Di un ipotetico decimo pianeta ne parlano da un paio d’anni anche gli astronomi, e lo fanno per spiegare ad esempio le anomalie delle rivolu-zioni spaziali di Urano e Nettuno.

Ma quello che risulta strano non è tanto la missione che viene tenuta nascosta (son tante le cose che a noi comuni cittadini vengono nasco-ste) ma la stranezza sta nel fatto che il Vaticano, la Chiesa Cattolica, sem-pre austera verso la scienza, lei che fino a due secoli fa credeva ancora che la terra fosse al centro dell’uni-verso, lei che crede che l’uomo sia creato ad immagine e somiglianza del loro Dio, oggi si dichiara interes-sata allo spazio, all’universo.

Perché? Per quale ignoto motivo?Forse è da questo pianeta che ar-

rivano i così famosi dischi volanti e company?

Forse è un pianeta abitato?Forse è consapevole che nell’uni-

verso vi sono altri esseri, probabil-mente più evoluti di noi?

Ma ritorniamo a noi; lo stesso ricer-catore Cristoforo Barbato, sarebbe stato contattato da questo misterio-so esponente del SIV, esso si sa-rebbe sottoposto ad una intervista, mostrando addirittura allo stesso ricercatore un filmato, denominato

“Jesuit Footage” e classificato come “Cosmic Top Secret”, ove mostrava immagini riprese appunto dalla son-da Siloe riguardante questo decimo pianeta.

Ma c’è di più!Allo stesso ricercatore Cristoforo

Barbato questo misterioso esponen-te del SIV oltre a mostrargli il filmato gli ha rilasciato delle dichiarazioni ri-ferite ad una serie di relazioni intrat-tenute per lunghi anni dal Vaticano con una razza Aliena.

In particolare esso ha dichiarato che vi fu un incontro di delegazione Aliena di Grigi avvenuto in Califor-nia nella base di Muroc Airfield con il presidente americano Eisenhower e a cui presenziò il Vescovo di Los Angeles James Francis McIntyre.

Raccontò che fu stabilito un accor-do di collaborazione tra il Papa Pio XII e gli alieni “positivi” di razza nor-dica proveniente dalle Pleiadi, ma lo stesso dichiara che al momento è stato interrotto (per ignoti motivi).

Inoltre ha dichiarato che il Vaticano possiede in Alaska un radiotelesco-pio avanzatissimo gestito solamente da gesuiti e che ha ubicato all’inter-no di un impianto industriale per il recupero del petrolio.

Altro che Angeli e Demoni o Codice Da Vinci!

Purtroppo le uniche notizie sono queste, non vi sono prove tangibili, altrimenti non sarebbe stato un pro-getto segreto.

Ma ciò basta per affermare e con-cludere che forse la Chiesa insieme alla Nasa più di tutti è al corrente di certe oscure “problematiche”.

Forse quello che è tenuto “top se-cret”, lo è per evitare “traumi” cultu-rali, ma se un giorno l’umanità dalla mattina alla sera, senza preavviso, dovesse confrontarsi con questa re-altà a noi oggi occulta?

Forse ci capiterà ciò che è suc-cesso alle culture amerinde quando vennero in contatto con quella euro-pea?

Mi auguro di no, perché se allora interessò solo una popolazione que-sta volta interesserà tutta l’umanità …

(Fonti www.secretum-omega.com)

Grossi Nonunse

Page 19: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

ce sotto i pavimenti del Vaticano do-vrebbe essere studiato dalle nostre Università. Questo prova la teoria che i governi mondiali sono a cono-scenza dell’esistenza degli alieni. E il Vaticano è essenzialmente un go-verno con i propri militari”.

Madre Judy Mebosa, della St. Jo-hn’s Cathedral di Londra avrebbe così affermato: “è il segno che la fine è vicina. Qualunque cosa quei resti rappresentino, c’è una ragione perché i Buoni Padri li seppellirono

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“Qualunque cosa quei resti rap-presentino, c’è una ragione perché i Buoni Padri li seppellirono per esse-re dimenticati”. (Madre Judy Mebosa - St. John’s Cathedral di Londra).

Secondo alcune fonti sarebbero stati ritrovati alcuni scheletri di cre-ature “aliene” seppelliti sotto il Vati-cano.

Avete capito bene resti di alieni nel Vaticano !!!

I resti sarebbero stati trovati negli anni ’90 a seguito di alcuni lavori di ristrutturazione di una vecchia can-tina ubicata sotto la biblioteca del Vaticano.

A seguito di questa eccezionale scoperta il servizio di sicurezza del Vaticano si sarebbe affrettato a vie-tare qualsiasi accesso alla bibliote-ca.

Secondo fonti di stampa l’allora Papa Giovanni Paolo II, su richiesta di molte organizzazioni di sicurezza mondiali, ordinò il massimo silenzio sulla vicenda, in più un portavoce della Santa Sede avrebbe persino espresso il proprio timore riguardo alla scoperta, ma questo fu subito smentito dallo stesso.

Il presidente Mary Peterson del SART (are Space Aliens Reaò and a Threat / gli alieni sono reali e sono una minaccia) dichiarò: “ciò che gia-

lì, per essere dimenticati. E c’è una ragione perché Dio ha permesso che venissero ritrovati”.

Un pastore luterano, Michael Ma-reggi, alla notizia avrebbe così di-chiarato: “gli ufologi speculano da molti anni sul fatto che gli alieni pos-sano essere quelli che i nostri ante-nati chiamavano Angeli.

Se questo fosse vero perché degli Angeli sarebbero stati seppelliti in Vaticano per essere dimenticati?”

A questa domanda padre Edward Muldoon rispose: “Forse loro (gli alieni) sono Angeli, ma ricordate che esistevano due gruppi di Angeli, quelli fedeli al Signore e quelli ribelli capeggiati da Lucifero”.

Ovviamente tutta questa storia non può essere provata al momento da prove tangibili, quindi il dubbio re-sta.. E’ certo però che il Vaticano sia in possesso d’informazioni det-tagliate su forme di vita aliena. Non si potrebbero altrimenti spiegare le dichiarazioni di monsignor Corrado Balducci, della congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Un teologo molto stimato in Vaticano e molto amico del defunto Papa Gio-vanni Paolo II.

Il religioso ha ammesso senza al-cun dubbio l’esistenza degli alieni, precisando che non c’è alcun con-trasto né teologico, né morale, né di alcun altro tipo tra il credere negli extraterrestri e la fede in Cristo.

Sempre Balducci sostiene che è sbagliato considerare poco credibili i racconti di incontri ravvicinati con gli extraterrestri. Lui stesso dice che: “è invece ragionevole credere e af-fermare che gli alieni esistono; le loro esistenze non possono essere negate più a lungo perché ci sono troppe evidenze dell’esistenza degli extraterrestri e dei dischi volanti”.

Quello che è certo, vere o fantasti-che che siano, queste storie fanno riflettere, o meglio ci mandano in confusione!

(Fonti: www.spazioufo.com – www.great-dreams.com – www.altrogiornale.com)

Grossi Nonunse

ALIENI IN VATICANO ???

I resti dovrebbero essere simili a questo cranio (alieno?) Trovato in Messico (intorno al 1930)e denominato Starchild (bambino

delle stelle). In effetti ad analisi del DNA questo teschio risulta ambiguo.

Page 20: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

C’è un forte legame tra distruzione dell’habitat e commercio di carne selvatica di gorilla. Le foreste sono rese accessibili dalle compagnie del legname e i bracconieri posso-no così arrivare facilmente alle aree dove vivono i gorilla. Ogni anno, a causa di deforestazione e taglio il-legale, nel cuore verde dell’Africa perdiamo una zona ampia 3 volte il Belgio. Anche il commercio di cuc-cioli come animali da compagnia sta riducendo al minimo storico questa specie. Adotta i gorilla, ci aiuterai a combattere il bracconaggio e a tute-lare il cuore verde dell’Africa.

Aiutaci a garantire un futuro a tante specie a rischio di estinzione: adot-ta una specie ora. Non è mai troppo tardi per scegliere l’adozione: qua-lunque tipo tu scelga, puoi richiede-re che il destinatario del tuo dono riceva una e-mail personalizzata nel giorno che vorrai.

PIANETA SPERANZA

WWF – ADOTTA UN GORILLA!

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VAI SU www.wwf.it

Tratto da WWWF , Leron

Grazie all’impegno di tante orga-nizzazioni e alla tenacia dell’opinio-ne pubblica. Dopo un decennio fatto di inchieste, richieste congiunte e negoziati, il colosso cartario indone-siano APP ha detto addio alla defo-restazione. È una vittoria storica per le foreste pluviali dell’Indonesia, le popolazioni che le abitano e tutto il Pianeta.

La nuova “Politica di Conservazio-ne forestale” pubblicata oggi da APP sancisce un cambiamento epocale per il futuro delle foreste in Indonesia. Ma deve essere applicata sul serio! E proprio in tal senso monitoreremo da vicino i progressi dell’azienda.

Le foreste pluviali indonesiane

APP DICE ADDIO ALLA DEFORESTAZIONE.

VITTORIA PER LE FORESTE INDONESIANE!sono un habitat vitale per specie in via di estinzione come la tigre di Sumatra e rappresentano l’unica casa per migliaia di comunità indi-gene. Per proteggerli in questi anni abbiamo condotto una campagna di indagine sulle pratiche illegali di APP che ha portato alla luce la lun-ga e controversa storia ambientale dell’azienda.

Noi abbiamo denunciato i brand di-rettamente e indirettamente coinvol-ti, colpevoli dell’uso di cellulosa APP per la carta e il packaging. E grazie alla pressione dell’opinione pubbli-ca, numerosi marchi globali hanno sospeso ogni rapporto commerciale con il colosso indonesiano eliminan-do la deforestazione dalle loro filiere

produttive.Più di 100 aziende si sono mosse,

tra queste Adidas, Kraft, Mattel, Ha-sbro, Nestlé, Carrefour, Staples e Unilever. In Italia, grazie alla campa-gna “Salvaforeste” rivolta al mondo dell’editoria, il 65 per cento circa del mercato editoriale italiano si è dotato di politiche di acquisto della carta a Deforestazione Zero.

L’impegno di APP arriva in un mo-mento cruciale: i due anni di mo-ratoria sulla deforestazione decre-tati dal presidente Yudhoyono nel 2011, infatti, scadranno a maggio di quest’anno. Lo stesso governo indo-nesiano ha anche riconosciuto che la produzione di cellulosa, carta e olio di palma rientra tra le principali

Page 21: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

cause della deforestazione in Indo-nesia.

Per questo Greenpeace chiede al governo (del’Indonesia) di sfrutta-re l’impegno preso da Asia Pulp & Paper per rafforzare ed estendere la moratoria sulla deforestazione, a partire dalla revisione di tutte le concessioni forestali esistenti. Raf-forzando le leggi forestali, il governo aiuterà multinazionali come APP ad attuare politiche di conservazione.

APP, parte del gruppo Sinar Mas, è uno dei due produttori mondiali di cellulosa e carta in Indonesia che si è rifornita di fibre provenienti dalla foresta pluviale per i suoi prodotti, utilizzati dai marchi domestici di tutto il mondo.

Greenpeace ha oggi scritto al CEO di APRIL (Asia Pacific Resources International), il secondo più grande produttore di cellulosa e carta dell’In-donesia, per chiedere quando la sua azienda prevede di assumere un im-

pegno simile per mettere la parola fine al crimine della deforestazione.

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Tratto da GreenpeaceLucilla

Che cos’è il fracking? Vuol dire “fratturazione idraulica”

ed è una tecnica per estrarre gas naturale anche da sorgenti non con-venzionali – come le rocce di scisto o depositi profondi di carbone. Negli USA questa tecnica estrattiva si è ampiamente sviluppata negli ultimi anni, generando un crescente mo-vimento di opposizione. È di questo che parla il film “Promised Land” di Gus van Sant e noi vi spieghiamo il perché.

Negli USA il fracking ha abbattuto i prezzi del gas nel Paese, ha aumen-tato notevolmente le riserve disponi-bili di gas estraibile e ha provocato una riduzione dell’uso del carbone (il cui prezzo è sceso negli USA, favorendone l’esportazione all’este-ro). Ma questi sviluppi del gas di sci-sto – shale gas – non sono privi di problemi ambientali. Tra gli aspetti maggiormente preoccupanti, vanno segnalati gli impatti sull’acqua e le perdite “fuggitive” di gas metano.

Vediamoli nel dettaglio:

Impatti sulle risorse idriche: • Il processo di fracking consu-

ma enormi quantità di acqua. È stato

TUTTI I PERICOLI DEL FRACKINGstimato che una quantità compresa tra 9 mila e 29 mila metri cubi di ac-qua all’anno è necessaria per ogni singolo pozzo (e i pozzi dei campi di gas di scisto sono migliaia). Que-sto potrebbe causare problemi con la sostenibilità delle risorse idriche, anche in paesi temperati, e certa-mente può rappresentare una forte pressione sulle risorse idriche nelle zone più aride;

• i rischi ambientali associati alle sostanze chimiche impiegate come additivi ai fluidi impiegati nel proces-so di fratturazione – che costituisco-no il 2 per cento circa del loro volume – sono assai poco conosciute. Infat-ti, negli Stati Uniti, queste sostanze sono esentate dal regolamento fe-derale e le informazioni relative sono protette come segreto industriale. Al-meno 260 sostanze chimiche sono note per essere presenti in circa 197 prodotti e alcuni di questi sono noti per essere tossici, cancerogeni e mutageni. Queste sostanze chimi-che possono contaminare le falde sotterranee a causa della mancata tenuta dei pozzi e consentire la mi-grazione di contaminanti attraverso il sottosuolo. La mancanza di libero accesso alle informazioni su queste sostanze non è accettabile;

• una cifra tra il 15 per cento e il 80 per cento dei fluidi iniettati per la fratturazione idraulica ritorna in superficie come acqua di riflusso, mentre il resto rimane nel sottosuo-lo. Questi fluidi conterranno additivi impiegati nella fratturazione e i loro prodotti di trasformazione. Sostan-ze disciolte dalla fratturazione delle rocce di scisto sono metalli pesanti, idrocarburi e elementi radioattivi na-turali.

Impatti sulle emissioni di gas a effetto serra:

Dopo la fratturazione delle rocce di scisto viene liberato il gas meta-no che viene raccolto nella fase di estrazione. La questione preoccu-pante riguarda le emissioni fuggitive di gas metano, cioè quella quota di gas metano che sfugge al processo estrattivo e si disperde in atmosfera. Se si tiene conto di queste emissioni fuggitive, per le quali in letteratura circolano cifre abbastanza variabili, il vantaggio ambientale del gas di scisto rispetto al carbone tende a ridursi. Le perdite di metano dal fra-cking sono, infatti, superiori di quelle legate all’estrazione del gas conven-zionale, con stime che oscillano dal 30 per cento al 100 per cento in più.

Page 22: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

Per le stime più pessimistiche delle emissioni fuggitive, l’impatto sul cli-ma del gas di scisto risulta confron-tabile a quello del carbone, in termi-ni di emissioni totali di gas a effetto serra per unità di energia prodotta nell’orizzonte dei cento anni, che è quello utilizzato come riferimento dall’IPCC. Nell’orizzonte a più breve termine di venti anni, quello in cui le emissioni di metano hanno l’impatto peggiore, il contributo del gas di sci-sto risulta maggiore non solo di quel-lo del gas convenzionale ma persino del carbone.

La posizione espressa da Greenpe-ace e da altre associazioni ambien-taliste sulle prospettive del fracking in UE sono quelle di una sostanziale moratoria, fino a che non verranno risolti e chiariti gli aspetti ambientali che questa forma di estrazione pre-senta e definite le migliori tecnologie per eliminare o minimizzare questi impatti.

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Tratto dall’articolo di Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace.

Giulio Lucanto

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PERCORSI NATURALI

I PATRIMONI ITALIANI DELL’UMANITA’Secondo l’ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del Comitato per il Patrimonio dell’Uma-

nità a Parigi il 19 giugno 2011, la lista è composta da un totale di 936 siti (di cui 725 beni culturali, 183 naturali e 28 misti) presenti in 153 Nazioni del mondo.

Quella di Sito Patrimonio dell’Umanità è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del Patrimonio dell’umanità, o nella sua accezione inglese World Heritage List, della Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità.La Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità, adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO

il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale.

Attualmente l’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patri-moni dell’umanità (47 siti), seguita dalla Spagna (43 siti) e dalla Cina (41 siti).

ABBIAMONE CURA !

Qui di seguito riportiamo alcune foto di alcuni fra i tanti Parchi Nazionali Italiani.

Tratto dala Guida Percorsi Italiani del Centro Studi dell’Associazione Italus.

VALLE CAMONICA - l’Arte Rupestre

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ROMA - la città storica (i Fori)

MILANO - Il “Cenacolo “di Leonardo da Vinci, in Santa Maria delle Grazie

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24PISA - Piazza del Duomo

FIRENZE - Centro storico

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VENEZIA

25MATERA - i Sassi

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26NAPOLI - Centro Storico

VICENZA - Ville venete palladiane (La Rotonda)

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Page 28: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

NATURA & BENESSERE

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Continuiamo con la nostra serie di consigli utili, economici e naturali, per il benessere del proprio corpo.

Una maschera di bellezza, un im-pacco nutriente, un bagno anticellu-lite: è il modo ideale per allontanare lo stress della vita quotidiana. E non è necessario regalarsi una settima-na in un centro benessere, sono sufficienti alcuni accorgimenti per godere di tutti i benefici di un’espe-rienza di bellezza, anche termale, comodamente a casa propria. Basta trasformare un angolo della propria abitazione in una beauty farm e sce-gliere i trattamenti che più aggrada-no anche solo per un giorno, per ri-trovare benessere e forma fisica con qualche cura casalinga a base di sale, impacchi fai da te e maschere al fango.

In commercio, in farmacia o in er-boristeria, si possono acquistare fa-cilmente tutto il necessario per fare preparazioni senza aggiunta di so-stanze attive, cioè privi di sostanze sintetiche, in nome di una cosmeti-ca autentica ed efficace che pone al centro le sostanze della natura.

Ovviamente siate certi che nessu-no di questi prodotti sia per voi fatto-re di allergia o intolleranza.

I seguenti metodi, di origine natura-le, sono riportati da Benessere.com a cura di Stefania Foti.

LA BELLEZZA DEI CAPELLI

Impacco nu triente :Prima dello shampoo fare un im-

pacco nutriente con olio di semi di lino: scaldare a bagnomaria una taz-zina di oli di semi di lino e un cuc-chiaio di olio extravergine di oliva, mescolare bene. Applicare il tutto a mo’ di impacco sui capelli, avvol-gerli con una pellicola trasparente e lasciare in posa per mezz’ora circa, quindi fare lo shampoo. Se, invece, si preferisce fare l’impacco dopo lo

shampoo mettere sui capelli una dose abbondante di balsamo e av-volgere la testa per dieci minuti con un asciugamano caldo per accelera-re l’azione dei principi attivi, quindi risciacquare.

Maschera di bellezza alla camo-milla per rendere i capelli morbidi e docili al pettine:

Lasciare in infusione per dieci mi-nuti un cucchiaino di fiori di camomil-la secchi in una tazza d’acqua. Unire all’infuso mezzo avocado schiaccia-to e un cucchiaio di aceto di mele. Lasciare in posa sui capelli per una ventina di minuti quindi procedere al lavaggio.

LA BELLEZZA DEL CORPO

Acqua di rose per le mani:Per prevenire screpolature. Pre-

parare un fluido miscelando accu-ratamente 30 ml di glicerina, 30 ml di acqua di rose e 30 ml di succo di limone. Frizionare la miscela sulle mani una o due volte al giorno, me-glio la sera, lasciandola agire duran-

te le ore notturne.

Cataplasma di Edera per le sma-gliature:

Per scongiurare la comparsa di una trama più o meno fitta di sottili sma-gliature è necessario contrastare la perdita di tono e mantenere elastici i tessuti. Ecco un utile preparato. Cuo-cere qualche foglia di edera in poca acqua per una decina di minuti. Con l’aiuto di una forchetta schiacciare le foglie e farle raffreddare comple-tamente. Stendere il cataplasma fra due lenzuola, che si appoggeranno sulla porzione di pelle interessata.

Olio profumato antismagliature Miscelare 30 ml di olio di mandor-

le dolci, 30 ml di olio di calendula, 20 ml di olio di germe di grano e olio essenziale di lavanda, legno di rosa, melissa, neroli (2 gocce ciascuno). Applicare sulla pelle.

Moon Day

BEAUTY FARM IN CASA

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Per la gioia di molti o forse di tutti, l’inverno può definirsi quasi finito! Liberandoci dalle tossine e dalla pesantezza invernale possiamo aiutarci ad affrontare meglio e con maggiore serenità il periodo primaverile ed arrivare in estate in gran forma!Ora più che mai ci servirebbe qualcosa che possa depurarci e farci tornare in forma per la primavera e l’estate!Ecco quindi le erbe principali che aiutano a ripulire l’organismo in modo del tutto naturale:Betulla (diuretica, depurativa);Tarassaco (depurativo del fegato, diuretico);Bardana (disintossicante, purifica la pelle).

Claudia

ERBE PER DEPURARSI IN PRIMAVERA

FITOTERAPIA E DEPURAZIONE PRIMAVERILE

Con la primavera la vita si risveglia, sugli alberi si aprono i germogli, gli animali escono dal letargo invernale. Anche noi, persino se ormai viviamo in grandi città, in contesti del tutto antropizzati e quasi completamente immemori della nostra appartenen-za alla Natura, non facciamo ecce-zione.

Per preparare l’organismo e disin-tossicarlo dopo l’inverno, in cui il corpo fisiologicamente ha accumu-lato riserve, ecco una semplice ed efficace tisana depurativa, diuretica, drenante e rimineralizzante, che co-stituisce una vera e propria cura na-turale di stagione.

Chiedete alla vostra erboristeria di fiducia la seguente miscela di erbe in taglio tisana:

- 30 g di equiseto- 30 g di ortica- 20 g di bardana- 20 g di fumaria.

Usate un cucchiaio per tazza d’ac-qua bollente di questo mix di fitote-rapici, lasciatelo in infusione 5-10 minuti, filtrate e bevete. Il momento ideale per assumere questa tisana disintossicante per la primavera è al mattino a digiuno. Se desiderate potenziarne gli effetti, potete anche prepararvi un termos da portare con voi e da consumare durante la gior-nata. Valeria Colombo

Le informazioni qui riportate sono fornite a scopo puramente divulgativo e non sostituiscono in alcun modo le prescrizioni del medico né una terapia.

Ai curatori di queste pagine non possono essere attribuite alcuna responsabilità per eventuali conseguenze derivanti da un uso delle stesse diverso da quello meramente informativo.

Page 30: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

Il Cadiscismo, conosciuto anche come Natib Qadish, espressione ugaritica che letteralmente signifi-ca “la via sacra”, o semplicemente Qadish, è una moderna religione neopagana che si ripropone come continuazione degli antichi culti ca-naaniti e in generale mediorientali. Queste religioni erano in passato praticate dai popoli dei Cananei, dei Fenici, degli Assiri, degli Accadi, dei Sumeri e dei Babilonesi, prima della diffusione dello Zoroastrismo, poi del Cristianesimo e infine dell’Islam.

La moderna religione cadiscita si rifà in particolare alla religione cana-anita dell’antichità, operando commi-stioni con le altre fedi mediorientali.

Tutto ciò che si conosce a riguardo dell’antica religione canaanitica ci è pervenuto grazie a tavolette rinvenu-te ad Ugarit nel 1928 e scritte in ca-ratteri cuneiformi. Le storie trascritte erano probabilmente tradizioni origi-nariamente tramandate per via ora-le, la maggiore di queste raccolte è quella che narra delle avventure di Baal (Signore dell’Universo, figura centrale della mitologia fenicia).

Gli studiosi tendono ad interpretare questi miti come una raccolta mitolo-gica simboleggiante il ciclo delle sta-gioni, in particolare la fine dell’estate e l’inizio della stagione delle piogge.

I cadisciti tendono ad utilizzare questi libri come testi “sacri” e testi epici.

DOTTRINALa teologia cadiscita è enoteistica,

ovvero riconosce un Dio unico, So-stanza cosmica che costituisce tutto l’universo e che si manifesta in una molteplicità di aspetti, le divinità, le quali possono entrare in contatto con il mondo fisico, consentendo all’uomo di giungere alla conoscen-za del divino. La religione è inoltre panteistica, ovvero riconosce Dio come forza attiva e agente all’inter-no della natura del mondo.

Le divinità venerate dai cadisciti sono quelle codificate nel 1928 da

DOSSIERCADICISMO

autoproclamatisi seguaci della vec-chia religione semitica fu Lilinah Biti Anat, che, insieme a tre amici in Ca-lifornia, diede vita ad una prima co-munità. Il suo sito internet, chiamato Qadash Kinahnu, fu il primo a trat-tare temi concernenti la nuova reli-gione cadiscita. Con il sito avviò an-che un gruppo online, il quale però fu chiuso poco tempo dopo a causa della mancanza di aderenti.

Attualmente appare come la forma di Neopaganesimo meno diffusa, confinata ad alcune comunità onli-ne, di cui ne esiste una considere-volmente frequentata, oltre che un sito internet di carattere iniziatico e informativo.

Leron

Ras Shamra, il quale ne trasse infor-mazioni da antichi testi ugaritici.

Il concetto di peccato nel Cadisci-smo, come per tutte le religioni neo-pagane è molto diverso dal concetto che invece caratterizza le religioni abramitiche. Più che di disobbedien-za a Dio negli insegnamenti cadicisti il peccato rappresenta l’azione vio-lenta nei confronti della natura, il non rispetto del prossimo, del mondo e di tutti gli esseri viventi. Questo genere di peccato è considerato causa degli squilibri e dei problemi sociali.

ORGANIZZAZIONELa religione si basa su un sistema

di regole per la buona morale rap-presentato dalle cosiddette Sette Componenti.

OGGILa moderna religione cadiscita non

è attiva da molto tempo, si parla all’incirca degli anni Ottanta. Proba-bilmente uno dei primi personaggi

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PALMA, simbolo molto diffuso nel Cadicismo. E’ considerata il simbolo di vita in grado di sopravvivere ala morte, que-

sto perchè è un albero che cresce in zone aride, e quindi rappresenti la vita in quanto in grado di sopravvivere all’aridità, all’infertilità.

la Palma rappresenta anche l’esistenza, perché produce frutti ricchi di acqua, il liquido simbolo della nascita della vita.

Page 31: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

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Bafometto, chiamato anche Ba-phomet, si tratta, secondo la leggen-da, di un idolo pagano, adorato dai Cavalieri Templari.

I Cavalieri Templari furono proces-sati dall’Inquisizione, le accuse che gli furono lanciate sono molteplici: una di queste fu proprio quella di utilizzare un Bafometto nelle loro cerimonie di iniziazione. Per questo, il loro Ordine religioso fu accusato sia di eresia che di idolatria, e i vari membri furono perseguitati (molti torturati e messi al rogo).

Sembra che gli Illuminati e i Sa-tanisti utilizzino come loro simbolo, spesso e volentieri, il Bafometto.

Sull’origine del misterioso termine sono state elaborate numerose teo-rie, nessuna delle quali provata:

Secondo alcuni il nome Bafometto sarebbe una deformazione latinizza-ta di Mahomet, una versione medie-vale del nome del profeta dell’Islam.

Secondo altri deriverebbe dalle pa-role greche Baphe e Metis. Le due parole insieme significherebbero “battesimo di saggezza”, anche inter-pretabili come “tintura di saggezza”.

Oppure una corruzione del termi-ne ebraico Behemoth (letteralmente “Bestie”, pluralis maiestatis di “behe-mah”), citata nel libro biblico di Giob-be (40:15) e di Ezra (6:49 e 6:51).

O ancora significherebbe, tradotto secondo il cifrario di Atbash (scoper-to dallo studioso Schonfield), Sophia, la parola greca per “saggezza”.

Idries Shah propose che Baphomet derivasse dal sostantivo arabo: Abu fihama, con il significato di “padre dell’ignoto”, e associato con il sufi-smo.

Eliphas Lévi propose che il termine fosse composto da una serie di ab-breviazioni lette al contrario: “Tem. ohp. ab”. che prendono origine dal latino Templi omnium hominum pa-cis abhas, con il significato di “padre della pace universale tra gli uomini”.

Una più recente e conosciuta de-scrizione raffigura il Bafometto nella forma di un capro umanoide alato con seno e una torcia sulla testa tra le corna. Questa immagine proviene dall’opera di Eliphas Lévi Dogme et rituel de la haute magie (Dogma e rituale dell’alta magia) del 1855-56.

Nella testa del Bafometto di Levi vi è un pentacolo, che è un simbolo di protezione, spiritualità; oggi questo il pentacolo è adottato dai fedeli della Wicca e da altri seguaci dell’occulti-smo e del Neopaganesimo.

Invece la testa di capro inscritta in un pentagramma invertito, è un sim-bolo occasionalmente adottato dai satanisti.

La testa, le corna e la torcia della raffigurazione del Bafometto di Levi, insieme prendono la forma di un Fleur de lys (il Giglio), simbolo di pu-rezza, regalità e spiritualità.

Il disegno di Levis è, inoltre, sia maschile che femminile, e sottolinea rappresenta la natura dualistica del-

Eliphas Lévi, per la cronaca, fu un famoso esoterista francese dell’800, colui che associò le lame dei 22 ar-cani maggiori dei Tarocchi alle 22 lettere dell’alfabeto ebraico.

Il Bafometto, come suggerisce l’illustrazione di Levi, è stato occa-sionalmente mal interpretato come sinonimo di Satana o come un de-mone, un membro della gerarchia dell’Inferno. Levi più volte contestò le critiche mosse verso la sua opera, dichiarando che non era un’immagi-ne malvagia, ma un dio del vecchio mondo, reso clandestino e condan-nato come una figura della stregone-ria dal cristianesimo ostile.

Questa immagine raffigurante Baphomet è la più famosa, creata dall’esoterico francese Eliphas Lévi.

Anche se molti conosco questa figura perché associata a Sa-tana in realtà essa è solo l’ennesima confusione del Satanismo e

della religione cristiana. Di Bafometto esiste anche una versione con un teschio umano,

una testa con due facce e un idolo gatto.

CHI È BAPHOMET (Bafometto) ?

Page 32: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

la vita. I seni femminili ed il fallo ma-schile (a forma di scettro caduceo, che richiama la fertilità), un braccio maschile ed uno femminile, uno verso l’alto e uno verso il basso: ciò sta a significare “come in cielo così in terra”, collegando la terra al cielo e quindi la materia allo spirito. Sul-le braccia appaiono le parole latine Solve (sciogli) e Coagula (unisci), a sottolineare l’unione degli elementi.

Ma perché la figura della capra? Pare che sia legata alla fertilità, e a quella che viene definita “alchimia spirituale”, una pratica che proviene dall’antico Egitto, e che consiste nel-la trasformazione dell’anima umana fino alla divinità.

Che ruolo giocano i Templari in tutto ciò? Anche essi venerarono il Bafometto: furono andati in Terra

avevano appreso grazie a quei teso-ri da essi ritrovati sotto il Tempio?

La Chiesa Cattolica, di conseguen-za, li avrebbe perseguitati proprio per questo motivo. Sotto tortura, i Templari ammisero di adorare l’ido-lo del Bafometto, di essere entrati in contatto con i Demoni e di aver ri-nunciato al nazareno.

Il loro capo, il Gran Maestro Jac-ques de Molay, fu torturato per sette anni, dopodiché fu bruciato vivo in pubblico.

Alessio(Centro Studi Italus)

Santa per scavare sotto il Tempio di Salomone. Lì sotto, avrebbero dovu-to trovare degli artefatti sepolti prima della distruzione di quel luogo. Infat-ti, sembra che vi trovarono dell’oro, delle reliquie antiche e diverse per-gamene.

Erano stati mandati lì da alcuni ric-chi europei. Non passò molto tempo da quel momento, e diverse catte-drali ed altri incredibili edifici furono costruiti in Europa. Per chi non lo sa-pesse, i demoni “gotici” sono famosi per essere degli “esperti architetti”, e secondo diverse leggende sarebbe-ro innumerevoli i ponti e le costruzio-ni in Europa ad essere state costrui-te da Satana e da altri demoni.

Dunque, i Templari sapevano qual-cosa che non avrebbero dovuto sa-pere? Delle conoscenze occulte, che

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Il titolo di papa deriva dal greco πάππας (pàppas), espressione fa-miliare per “padre” attestata a partire dal III secolo, contestualmente ad un analogo uso fatto per indicare il ve-scovo di Alessandria, in Egitto.

Il papa è la più alta autorità religio-sa riconosciuta nella religione catto-lica; secondo il diritto canonico, è il vescovo della chiesa di Roma, capo del Collegio dei vescovi, vicario di Cristo e pastore qui in terra della Chiesa universale, possedendo an-che i titoli di sommo pontefice della Chiesa cattolica e, per gli aspetti ci-vili, di sovrano dello Stato della Città del Vaticano.

L’ufficio del papa prende il nome di Papato, mentre la sua giurisdizione ecclesiastica ha il nome di Santa Sede o Sede Apostolica.

La particolare preminenza del papa sulla Chiesa deriva dal suo essere considerato successore dell’apo-stolo Pietro, al quale l’interpretazio-ne cattolica dei Vangeli riconosce l’incarico, ricevuto direttamente da Cristo, di guida della Chiesa univer-sale. Pietro, secondo la tradizione, avrebbe retto negli ultimi anni di vita la comunità cristiana di Roma, dive-nendone il primo vescovo e suben-dovi il martirio nell’anno 67.

XII per affermare l’Assunzione della Vergine Maria.

MA DA COSA DERIVA L’APPEL-LITIVO DI SOMMO PONTEFICE?

Il pontefice era un sacerdote della Religione romana.

La Chiesa ortodossa riconosce un primato di onore al Vescovo di Roma, ma non di giurisdizione.

Le Chiese protestanti non rico-noscono alcuna autorità superiore poiché la ritengono non conforme alle Sacre Scritture. Al giorno d’oggi molte Chiese protestanti manten-gono questa opinione, mentre altre non escludono una forma di ministe-ro papale, in prospettiva ecumenica, sostanzialmente diversa dal primato papale attuale.

L’INFALLIBILITÀ PAPALEIl dogma dell’infallibilità papale,

contenuto nella costituzione dogma-tica della Chiesa Pastor Aeternus approvato dal Concilio Vaticano I il 18 luglio 1870, nell’imminenza della fine del potere temporale, afferma che il magistero del papa deve esse-re considerato infallibile quando vie-ne espresso ex cathedra, cioè solo quando il papa esercita il «suo su-premo ufficio di Pastore e di Dotto-re di tutti i cristiani» e «[...] definisce una dottrina circa la fede e i costu-mi». Pertanto, quanto da lui stabilito «vincola tutta la Chiesa cattolica».

Finora il dogma dell’infallibilità è stato utilizzato due volte, da Papa Pio IX per affermare l’Immacolata Concezione di Maria, e da Papa Pio

IL PAPA (o Pontefice)

Papa Benedetto XVI°

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Pontifex (=pontem facere) significa in latino “costruttore di ponti”, quin-di il sacerdozio è esplicitamente ro-mano, anche se esistono paralleli in altri popoli imparentati con i latini. In Grecia c’erano sacerdoti paralleli, i gephyraei, con lo stesso significato di “costruttore di ponti”. La similarità tra i due sacerdozi fa pensare che

astrattezza, ma si pronunciavano sul punto di diritto del caso concreto, alla fattispecie contingente (interpre-tatio pontificum).

Con tali attribuzioni il pontefice di fatto, se non di diritto, rappresenta-va una figura limitativa del potere e dell’autorità del re (che inizialmente era un re-sacerdote), il quale doveva riconoscergli il ruolo preminente di depositario della sapienza giuridica.

Il pontifex maximus, presidente e rappresentante del collegio, ancora verso la fine della repubblica rivesti-va, da un punto di vista formalmente gerarchico, il quinto posto (dopo il rex sacrorum, il sacerdote al quale erano affidate le funzioni religiose compiute un tempo dai re, ed i tre Flamini maggiori: il Dialis, il Martialis ed il Quirinalis). Il suo potere diven-ne tale da subordinare, di fatto, quel-lo del rex sacrorum e da consentirgli giurisdizione sui Flamini e sulle Ve-stali.

Per quanto concerne la nomina dei pontefici veniva usato il sistema del-la cooptatio fino al 104 a.C., quando la legge Domizia introdusse l’elezio-ne popolare.

Arved(Centro Studi Italus)

la carica sacerdotale sia molto anti-ca, di origine indo-europea. L’origine del nome greco deriverebbe dal fatto che in epoca antica, in Tessaglia, le immagini degli dei da venerare ve-nivano poste sopra il ponte sul fiu-me Peneus; da qui discenderebbe il nome dei sacerdoti preposti al culto. In ambiente latino arcaico rimane il collegamento tra i pontefici ed i pon-ti: il primo ponte di Roma, il Subli-cius, era infatti restaurato a cura del collegio pontificale.

Questo accostamento con la tra-dizione greca potrebbe essere un ulteriore indizio a sostegno dei miti relativi alla fondazione di Roma, che insistono sui contatti avuti tra le po-polazioni latine ed alcuni profughi provenienti dalla Grecia.

Nella Roma arcaica, il pontefice era una sorta di esperto di tutto il complesso delle cose sacre, più che un sacerdote (come poi sarà in epo-ca successiva), il cui compito princi-pale era quello di indicare e sugge-rire, alle autorità e anche ai privati, il modo più opportuno per adempiere agli obblighi religiosi affinché fosse salvaguardata la pax deorum.

Il pontefice era quindi anche l’unico interprete dell’ordinamento giuridico in quanto depositario della sapienza giuridica ed in particolare dei formu-lari del diritto. Non era solo un erme-neuta, ma fungeva da mediatore tra l’ordinamento giuridico esistente e la società. Le delibere dei pontefici non avevano valore di generalità e

Imperatore Augusto in veste di Pontefice Msssimo

Il termine Conclave deriva dal la-tino cum clave, cioè “chiuso con la chiave”.

Nei primi anni del cristianesimo l’elezione del nuovo pontefice avve-niva nell’assemblea dei cristiani di Roma, a volte su indicazione stes-sa del predecessore. In seguito al diffondersi della nuova religione dal 336, su decisione di papa Marco, l’elezione fu riservata ai soli sacer-doti romani.

Nel 1059 papa Niccolò II decise di affidare l’elezione ai soli cardinali ve-scovi e, nel 1179, papa Alessandro III stabilì che dovesse decidere l’intero collegio cardinalizio. Era comunque sempre possibile l’elezione anche di

eletto, nel 1904, finalmente stabilì che i futuri elettori non avrebbero do-vuto accettare mai più alcun “veto”.

Nel 1198 i cardinali si riunirono per la prima volta in volontaria clausura ma la decisione dell’isolamento della riunione cardinalizia fu stabilita solo nel 1274 dal Concilio di Lione II, con la Costituzione apostolica Ubi Peri-culum di papa Gregorio X, per im-pedire i ritardi, i tentativi di influenza esterna e le corruzioni che in diversi casi si erano verificati.

Un caso eclatante si era avuto ap-punto dopo la morte di Papa Cle-mente IV nel 1268, quando la città di Viterbo fu sede dell’elezione papale

semplici maschi battezzati.Durante i secoli spesso ci fu anche

l’ingerenza di re e imperatori che im-ponevano alcuni candidati o impo-nevano il veto su altri. Ottone I nel 964 si fece attribuire da papa Leone VIII il diritto di approvare o meno la scelta del papa, che avrebbe dovu-to poi giurare fedeltà all’imperatore. Ancora nel 1903, quando si trattò di eleggere il successore di papa Le-one XIII, l’imperatore d’Austria pro-nunciò il suo veto contro il cardinale Mariano Rampolla del Tindaro. Il col-legio cardinalizio respinse il veto ma elesse comunque un diverso candi-dato, il patriarca di Venezia Giusep-pe Sarto, che divenne Pio X. Il neo

IL CONCLAVE

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del 1268-1271. Dal momento che i 19 cardinali riuniti non riuscivano ad eleggere un papa, dopo 19 mesi di sede vacante, la città rinchiuse let-teralmente i cardinali nel palazzo papale, li mise a pane ed acqua e scoperchiò il tetto. Nonostante que-ste costrizioni, peraltro successiva-mente ridotte, i porporati impiega-rono ben 1006 giorni per eleggere Gregorio X.

Con la Costituzione apostolica Ubi Periculum, i cardinali dovevano riu-nirsi in un’area chiusa e non aveva-no diritto a stanze singole. Nessun cardinale doveva farsi assistere da più di un servitore, a meno che non fosse infermo. Il cibo doveva essere somministrato attraverso una finestra e dopo tre giorni i cardinali avrebbe-ro ricevuto solamente un pasto al giorno; dopo cinque soltanto pane, vino ed acqua. Durante il conclave inoltre nessun cardinale poteva rice-vere alcuna rendita ecclesiastica.

Le regole rigide di Gregorio X furo-no in seguito sospese nel 1276 da papa Adriano V, ma papa Celestino V le ripristinò nel 1294, dal momento che per la sua elezione erano stati necessari ben due anni, e papa Bo-nifacio VIII le inserì nel Codice di di-ritto canonico nel 1298.

Nel 1562, Papa Pio IV emise una bolla papale che introduceva nuo-vi regolamenti sulla segretezza del voto ed altre norme procedurali.

Quasi sempre tuttavia i conclavi si sono tenuti a Roma e, a partire dalla sua creazione alla fine del XV seco-lo, si sono svolti nella Cappella Sisti-na in Vaticano.

Anche se il primo Conclave fu cele-brato ad Arezzo nel gennaio 1276.

Infatti papa Gregorio X aveva 65 anni quando arrivò ad Arezzo, alcuni giorni prima del Natale 1275. Ritor-nava a Roma da Lione, dove aveva convocato e presieduto un Concilio Ecumenico. Da alcuni mesi soffriva di improvvise febbri debilitanti. Arrivò col suo seguito papale e fu ricevuto e ospitato nel nuovo palazzo vesco-vile di Arezzo, costruito dal Vescovo Guglielmo degli Ubertini. Venerdì 10 gennaio 1276 Gregorio X morì nell’episcopio di Arezzo.

Dal 1621, i cardinali possono eleg-gere il papa per “ispirazione” o “ac-

to da papa Paolo VI che prevedeva una riduzione del quorum alla mag-gioranza assoluta a partire dal 34º o 35º scrutinio, qualora ci fosse stato su tale modo di procedere il consen-so dei Cardinali elettori.

LO SVOLGIMENTO DEL CON-CLAVE

l giorno fissato per l’inizio del con-clave, tutti i cardinali si riuniscono nella basilica di San Pietro dove celebrano la Missa Pro eligendo Romano Pontifice. Il pomeriggio i cardinali elettori in abito corale si re-cano in processione cantando il Veni Creator dalla cappella paolina verso la cappella Sistina, dove, nei giorni dell’interregno, sono stati allestiti i banchi per la votazione nel coro, è stata eseguita la bonifica da qualsia-si mezzo audiovisivo o di trasmissio-ne all’esterno, ed è stata montata la stufa, nella quale verranno bruciati appunti e voti degli elettori e verrà dato, attraverso i segnali di fumo, una fumata nera per ogni avvenuta votazione, fino a quando non verrà raggiunto il quorum previsto, che è indicato all’esterno con una fumata bianca.

IL GIURAMENTOGiunti nel coro della cappella, il

cardinale decano (o il più anziano dei cardinali elettori) pronuncerà per tutti gli elettori il giuramento:

«Noi tutti e singoli Cardinali elet-tori presenti in questa elezione del Sommo Pontefice promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo di osserva-re fedelmente e scrupolosamente tutte le prescrizioni contenute nella Costituzione apostolica del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, Univer-si Dominici Gregis, emanata il 22 febbraio 1996. Parimenti, promettia-mo, ci obblighiamo e giuriamo che chiunque di noi, per divina disposi-zione, sia eletto Romano Pontefice, si impegnerà a svolgere fedelmente il munus Petrinum di Pastore della Chiesa universale e non mancherà di affermare e difendere strenua-mente i diritti spirituali e temporali, nonché la libertà della Santa Sede. Soprattutto, promettiamo e giuriamo di osservare con la massima fedel-tà e con tutti, sia chierici che laici, il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo riguarda l’elezione del Roma-no Pontefice e su ciò che avviene nel luogo dell’elezione, concernente di-

clamazione” (accordo unanime per ispirazione dello Spirito Santo), per “compromesso” (non più in uso, si affidava il compito a un ristretto grup-po scelto tra loro), o con “votazioni a schede” (l’attuale maggioranza pre-vista è di due terzi).

La bruciatura delle schede che vengono usate, effettuata per con-servare il segreto sugli schieramenti formatisi, dà, attraverso dei segnali di fumo, la caratteristica fumata nera in caso di elezione mancata, mentre quando viene raggiunta la decisione sul nome del nuovo pontefice dà la famosa fumata bianca grazie all’ag-giunta di sostanze chimiche.

LA NORMATIVA ATTUALELe modifiche più consistenti nella

normativa per il conclave sono state effettuate da Paolo VI (Ingravescen-tem aetatem, 1970; Romano Ponti-fici eligendo, 1975), che ha escluso dal conclave i cardinali ultraottanten-ni e fissato in 120 il numero dei com-ponenti del collegio elettorale.

Papa Giovanni Paolo II con la Uni-versi dominici gregis del 1996, pur confermando le modalità essenziali in vigore, ha stabilito un nuovo luo-go per i cardinali in clausura nella Domus Sanctae Marthae, sempre in Vaticano; ha, inoltre, eliminato le possibilità dell’elezione per compro-messo (ormai comunque in disuso da alcuni secoli) ed ha recuperato, infine, il ruolo dei cardinali che han-no già compiuto ottant’anni: la loro funzione, però, è semplicemente spirituale. Partecipano, infatti, solo alle fasi preliminari dell’elezione e guidano le preghiere della Chiesa Universale.

Papa Benedetto XVI con il Motu proprio De Aliquibus Mutationibus dell’11 giugno 2007 (pubblicato il 26) ha stabilito che la maggioranza dei voti per l’elezione del Papa deve essere pari ai 2/3 dei votanti per tut-ti gli scrutini e che a partire dal 34º scrutinio (o 35° se si era votato an-che il giorno di apertura del Concla-ve) si procederà al ballottaggio, ma sempre con maggioranza di almeno i 2/3 dei votanti, tra i due cardinali più votati all’ultimo scrutinio; questi però perdono entrambi il diritto di voto. Si è così corretta una norma sancita da Papa Giovanni Paolo II ma già dichiarata possibile in passa-

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rettamente o indirettamente lo scru-tinio; di non violare in alcun modo questo segreto sia durante sia dopo l’elezione del nuovo Pontefice, a meno che non ne sia stata concessa esplicita autorizzazione dallo stesso Pontefice; di non prestare mai ap-poggio o favore a qualsiasi interfe-renza, opposizione o altra qualsiasi forma di intervento con cui autorità secolari di qualunque ordine e gra-do, o qualunque gruppo di persone o singoli volessero ingerirsi nell’elezio-ne del Romano Pontefice.»

Quando tutti i cardinali avranno pronunciato il giuramento il maestro delle celebrazioni liturgiche pontifi-cie pronuncia:

« Fuori tutti. »Questo ordine invita tutti gli astan-

ti, fuorché lo stesso maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e i cardinali non elettori, a uscire dalla Cappella Sistina.

Il Maestro chiude la porta di ac-cesso sotto chiave. Seguono le pre-ghiere. Il cardinale decano chiederà se vi sono ancora dubbi relativi alle procedure. Con la chiarificazione dei dubbi, le operazioni di voto possono cominciare.

Curiosità, un cardinale malato può lasciare il conclave e poi esserne ri-

sono richiesti i due terzi dei suffragi, conteggiati sul numero degli elettori presenti. Nel caso in cui il numero non sia divisibile per tre è necessa-rio un voto in più.

Agli scrutini si accede subito dopo la chiarificazione degli ultimi dubbi di voto.

Nel caso in cui le elezioni inizino il pomeriggio del primo giorno di con-clave, vi sarà un solo scrutinio. I gior-ni seguenti vi saranno due scrutini al mattino, due al pomeriggio.

Ciascun scrutinio si divide in tre fasi:

AntescrutiniumScrutinium vere propriequePost-scrutinium

ANTESCRUTINIUMQuesta prima fase prevede che i

cerimonieri preparino e distribuisca-no due o tre schede a ciascun cardi-nale elettore; che l’ultimo cardinale diacono estragga a sorte fra tutti i cardinali elettori, tre scrutatori, tre incaricati detti “infirmarii” che raccol-gano i voti dei cardinali infermi pres-so la Domus Sanctae Marthae, e tre revisori; i cardinali elettori, durante le votazioni, rimangano soli.

Ciascun cardinale elettore dispone

ammesso, mentre un cardinale che lasci il conclave per qualsiasi altra ragione, non può ritornarvi.

Anche se nel passato i cardinali elettori potevano essere accompa-gnati da assistenti (“conclavisti”), ora solo un infermiere può accom-pagnare un cardinale che per moti-vi di salute necessita di assistenza, come confermato dal Collegio dei Cardinali.

La segretezza è imposta per tutta la durata del conclave: ai cardinali, ai conclavisti e a tutto il personale non è permesso rivelare informazio-ni in merito all’elezione. Ai cardinali è fatto divieto di conversare con per-sone fuori dal conclave o di comuni-cate per posta, per radio, per inter-net o per telefono. La violazione del segreto da parte del personale am-messo ad assolvere alle incomben-ze del conclave è un reato punibile con la scomunica latae sententiae. Ai cardinali è fatto ordine “graviter onerata ipsorum conscientia”, cioè di conservare il segreto anche dopo l’elezione del pontefice.

GLI SCRUTINIL’unica forma di elezione del Ro-

mano Pontefice ammessa è per scrutinium. Per la valida elezione

Immagine dell’atto iniziale dell’apertura del Conclave e del successivo giuramento dei cardinali

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di una scheda di forma rettangolare, con riportata la scritta

« Eligo in Summum Pontificem »sotto la quale ognuno scriverà con

grafia non riconoscibile il nome del cardinale che intende eleggere a Romano Pontefice.

SCRUTINIUM VERE PROPRIE-QUE

Quindi un cardinale alla volta si reca, tenendo in mano la scheda piegata in due e ben visibile, pres-so l’altare dove sono i tre scrutatori e un’urna con un piatto appoggiatovi sopra. Arrivato dinanzi all’affresco Giudizio Universale di Michelangelo pronuncerà il giuramento:

«Chiamo a testimone Cristo Signo-re, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto.»

Posta la scheda sul piatto, lo alze-rà per lasciarla scivolare all’interno dell’urna; quindi tornerà al proprio posto.

Compiute le operazioni di voto si procede alle operazioni di spoglio. Il primo scrutatore agita le sche-de nell’urna per mescolarle mentre l’ultimo scrutatore le conteggia una ad una ponendole in un’altra urna vuota, più piccola. Se il numero non corrispondesse al numero dei cardi-nali elettori le schede vanno bruciate subito, senza spoglio.

Il primo e il secondo scrutatore os-servano e leggono il nome scritto su ciascuna scheda, mentre l’ultimo lo pronuncia a voce alta perché anche i cardinali elettori possano tenere il conto. Ciascun scrutatore riporta i voti in appositi fogli. L’ultimo scruta-tore legge le schede e contempora-neamente le fora dalla parte interna, dove si trova la parola “Eligo”, per farvi passare un filo. Una volta finito lo spoglio, l’ultimo scrutatore fa un nodo ai due capi del filo e lo pone in un contenitore.

POST-SCRUTINIUMQuest’ultima fase comprende il

conteggio dei voti e il bruciamento delle schede nella stufa, solo dopo il secondo scrutinio eccetto per il po-meriggio del primo giorno o in caso di avvenuta elezione già al primo scrutinio.

Gli scrutatori assommano i voti che

STANZA DELLE LACRIMEAl termine del conclave il papa

neo-eletto si ritira nella “stanza delle lacrime”, ovvero nella sacrestia della Cappella Sistina, per indossare per la prima volta i paramenti papali con i quali si presenterà in pubblico dalla Loggia delle benedizioni della basili-ca di San Pietro. Il nome di tale luo-go deriva dal fatto che, si presume, il pontefice scoppi a piangere per la commozione e per il peso della re-sponsabilità del ruolo che è chiama-to a svolgere.

Tradizionalmente, nella sacrestia sono presenti paramenti papali di tre diverse misure, che possono ap-prossimativamente adattarsi alla ta-glia del nuovo eletto.

Nel caso teorico che il papa eletto non fosse un cardinale partecipante al conclave, la vestizione del nuovo papa avverrebbe sul luogo dell’an-nuncio.

HABEMUS PAPAMIl Cardinale protodiacono si affac-

cia quindi dalla loggia della Basilica di San Pietro e dà l’annuncio della nuova elezione con l’Habemus pa-pam; seguirà il nuovo pontefice, preceduto dalla croce astile, che im-partirà la solenne benedizione Urbi et Orbi.

Fino all’elezione di papa Giovanni Paolo II non era consuetudine che il nuovo pontefice pronunciasse le sue prime parole alla folla riunita in Piazza San Pietro prima della bene-dizione.

Francesco(Centro Studi Italus)

ciascuno ha riportato. Sia che il quo-rum sia stato raggiunto sia in caso di esito negativo i revisori devono con-trollare tutte le schede e le annota-zioni degli scrutatori per vigilare sul loro operato. Se il quorum non è sta-to raggiunto si procede a un’imme-diata nuova votazione, eccetto che per il primo giorno di conclave. Nel secondo scrutinio i cardinali ripete-ranno le stesse operazioni ma senza pronunciare di nuovo il giuramento o altre ripetizioni.

Al termine della seconda votazione e prima che i cardinali abbandonino la Sistina, le schede del secondo e del primo scrutinio vengono brucia-te dagli scrutatori, dal segretario del collegio e dai cerimonieri, richiamati dall’ultimo cardinale diacono. Si fa ordine a ciascun cardinale di conse-gnare i propri appunti al camerlen-go o ai cardinali assistenti, affinché anch’essi siano bruciati.

ELEZIONE E PROCLAMAZIONE DEL NUOVO PONTEFICE

Se per un candidato i voti raggiun-gono i due terzi dei votanti, l’elezio-ne del pontefice è canonicamente valida. L’ultimo dell’ordine dei cardi-nali diaconi richiama il maestro delle celebrazioni liturgiche e il segretario del collegio cardinalizio. Il decano o il vice decano oppure il primo cardi-nale dei cardinali vescovi si rivolge all’eletto dicendo:

« Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice? »

e a risposta affermativa, soggiun-ge:

« Come vuoi essere chiamato? »Il candidato risponderà con il nome

pontificale. Dopo l’accettazione si bruciano le

schede, facendo in modo che dalla piazza San Pietro possa vedersi la classica fumata bianca.

L’Ordo rituum conclavis prevede che, se il candidato non fosse vesco-vo, venga subito consacrato; lo stes-so Ordo regola le procedure da se-guire nel caso l’eletto risieda fuori del Conclave. Infatti, qualsiasi maschio battezzato celibe, secondo il diritto canonico, cioè che non ha contratto un matrimonio cattolico, può essere eletto papa (sebbene l’elezione di un non vescovo sia avvenuta raramen-te) e se non ha ancora ricevuto gli ordini sacri gli vengono subito confe-riti e viene consacrato vescovo.

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La festa del papà nasce nei primi decenni del XX secolo, comple-mentare alla festa della mamma per festeggiare la paternità e i padri in generale.

La festa è celebrata in varie date in tutto il mondo, spesso è accompa-gnata dalla consegna di un regalo al proprio padre.

In molti Paesi la ricorrenza è fissa-ta per la terza domenica di giugno, mentre in Italia viene festeggiata il 19 marzo.

La prima volta che fu festeggia-ta sembra essere il 5 luglio 1908 a Fairmont in West Virginia, presso la chiesa metodista locale. Fu la si-gnora Sonora Smart Dodd la prima persona a sollecitare l’ufficializza-zione della festa; senza essere a conoscenza dei festeggiamenti di Fairmont, ella organizzò la festa una prima volta il 19 giugno del 1910 a

Spokane, Washington. La festa fu organizzata proprio nel mese di giu-gno perché in tale mese cadeva il compleanno del padre della signora Dodd, veterano della guerra di se-cessione americana.

Nei Paesi che seguono la tradizio-ne statunitense, la festa si tiene la terza domenica di giugno. In molti Paesi di tradizione cattolica, la festa del papà viene festeggiata il giorno di san Giuseppe, padre putativo di Gesù, ovvero in corrispondenza con la Festa di San Giuseppe.

In alcuni Paesi la festa è associa-ta ai padri nel loro ruolo nazionale, come in Russia, dove è celebrata come la festa dei difensori della pa-tria, e in Thailandia, dove coincide con il compleanno dell’attuale sovra-no Rama IX, venerato come padre della nazione. Elisa Dell’Ago

(Centro Studi Italus)

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ERLA FESTA DEL PAPA’

Il termine Pasqua deriva dalla pa-rola latina Pascha e dall’ebraico Pesah, che significa “passaggio”. Il termine “Pasqua” ha due significati, che convivono tutt’oggi, a seconda che si stia parlando della tradizione ebraica o della tradizione cristiana.

IL CONIGLIETTO PASQUALETra i diversi richiami pasquali che

fanno bella mostra di sé nelle ve-trine dei negozi compare anche un coniglietto che porta delle uova. La sua presenza non è casuale ma si

rato la rappresentazione della vita e della rigenerazione. Questo lo pos-siamo vedere dall’uso simbolo che molte culture antiche facevano di esso.

I primi ad usare l’uovo come ogget-to benaugurante sono stati i Persiani che festeggiavano l’arrivo della pri-mavera con lo scambio di uova di gallina.

Anche nella antica Roma erano, esistevano tradizioni legate al sim-bolo delle uova. I Romani erano soliti sotterrare nei campi un uovo dipinto di rosso, simbolo di fecondità e quindi propizio per il raccolto. Ed è proprio con il significato di vita che l’uovo entrò a far parte della tradi-zione cristiana, richiamando alla vita eterna.

Nella cultura cristiana questa usan-za risale al 1176, quando il capo dell’Abbazia di St. Germain-des-Près donò a re Luigi VII, appena ri-entrato a Parigi dalla II crociata, pro-dotti delle sue terre, incluse uova in gran quantità. L’uso di regalare uova è collegato al fatto che la Pasqua è festa della primavera, dunque anche della fecondità e del rifiorire della na-tura.

richiama alla lepre che sin dai primi tempi del cristianesimo era presa a simbolo di Cristo.

Inoltre, la lepre, con la caratteristi-ca del suo manto che cambia colore secondo la stagione, venne indicata da sant’Ambrogio come simbolo del-la risurrezione.

LE UOVA DI PASQUAApparentemente la tradizione

dell’uovo pasquale sembra non ave-re niente a che fare con la tradizione cristiana della Pasqua, ma questa è una convinzione errata.

Fin dagli albori della storia umana l’uovo (l’Uovo Cosmico) è conside-

SIMBOLI E CURIOSITA’ SULLA PASQUA

Page 38: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

L’uovo è appunto simbolo della vita che si rinnova ed auspicio di fecon-dità.

LA COLOMBA PASQUALEE’ consuetudine nel periodo pa-

squale regalare la colomba, un dol-ce la cui forma ricorda quella di una colomba con ali distese.

La colomba richiama all’episodio del diluvio universale descritto nel-la Genesi, allorché ritornò da Noeè tenendo nel becco un ramoscello di ulivo, un messaggio di pace: il castigo divino concluso; le acque del diluvio vanno ritirandosi; inizia un’epoca nuova per l’umanità intera. La colomba diventa quindi simbolo della pace.

CURIOSITA’ SULLA PASQUA

Perché Pasquetta?Pasquetta indica, popolarmente,

il primo lunedì dopo la domenica di Pasqua (propriamente chiamato: Lunedì dell’Angelo). Con questa fe-sta si vuole ricordare l’apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in cam-mino verso il villaggio di Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme. E’ consuetudine tra i cristiani, pro-prio per ricordare il viaggio dei due discepoli, di trascorrere questa gior-nata con una passeggiata “scampa-gnata” fuori città.

Le campane mute.Dal venerdì santo fino alla domeni-

ca di Pasqua, le campane delle chie-se cattoliche non suonano, in segno di dolore per il Cristo crocifisso.

Perché la data di Pasqua è “mo-bile”?

Agli albori dei Cristianesimo, la ri-surrezione era ricordata ogni dome-nica. Successivamente, la Chiesa cristiana decise di celebrarla soltan-to una volta l’anno, ma parecchie correnti religiose dibatterono tra di loro per stabilire la data dell’even-to. Le controversie ebbero termine

con il concilio di Nicea dei 325 d.C., che affidò alla Chiesa di Alessandria d’Egitto il compito di decidere ogni anno la data.

Come si calcola oggi la Pasqua.Partendo dalle norme dei concilio di

Nicea, per le quali la Pasqua doveva cadere la domenica seguente la pri-ma luna piena di primavera, oggi la data si calcola scientificamente, sul-la base dell’equinozio di primavera e della luna piena, utilizzando per il computo il meridiano di Gerusalem-me, luogo della morte e risurrezione di Cristo.

La data della Pasqua ortodossa non coincida con quella cattolica, perché la Chiesa ortodossa utilizza per il calcolo il calendario giuliano, anziché quello gregoriano. Pertanto, la Pasqua ortodossa cade circa una settimana dopo quella cattolica.

Arved(Centro Studi Italus)

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Intorno agli anni ‘70, in piena guer-ra fredda, gli Stati Uniti d’America cercarono di creare delle arme bio-logiche che attaccassero il sistema immunitario umano.

Un docente di biologia dell’univer-sità di Humboldt , Germania, Jacob Segal, è convinto che l’AIDSsia sta-to creato dagli Stati Uniti. Dimostrò, infatti, che il virus è molto identico ad altri due virus: il VISNA, una malattia mortale che colpisce le pecore e non l’essere umano; e il virus della leu-cemia delle cellule T (HTLV-1), che sebbene non mortale è altamente infettivo per l’uomo.

Segal afferma che l’unione di que-sti virus (ad opera degli americani) provocò il virus dell’HIV.

Segal (come chiunque abbia un po’ di logica) respinge la tesi che l’AIDS abbia avuto origine dal contatto fra uomini è scimpanzé, in Africa. Se-

Circa 12 anni fa le autorità sanitarie iniziarono a lanciare l’allarme sulla pericolosità dell’AIDS, e sul rischio che si diffondesse a macchia d’olio diventando il flagello del 2000.

Ma nonostante questi allarmi, l’AIDS (per fortuna) resta una epi-demia molto più piccola di quel che si vuol far credere, confinata in Oc-cidente ad alcuni gruppi a rischio, e in Africa gonfiata dalla confusione di antiche malattie che per mancanza di mezzi vengono classificate sotto il nome di AIDS.

La teoria ufficiale sembra che non sia molto convincente, anche a molti medici,. Tale teoria descrive l’ AIDS come una malattia infettiva provoca-ta dal virus HIV, che distrugge pian piano le cellule del sistema immuni-tario. Il virus sarebbe trasmissibile attraverso il sangue, lo sperma e le mucose infette.

condo lui, il virus venne testato su dei carcerati che in cambio, della loro volontaria partecipazione, avrebbero avuto la libertà. I test furono consi-derati fallimentari, visto che i sintomi si manifestano dopo sei mesi circa, e i carcerati furono liberati. Alcuni di loro erano omosessuali, è una volta liberati, iniziando a frequentare i loro partner, non consapevoli delle loro condizioni, iniziarono a trasmettere il virus. Ed ecco che nel 1979 si mani-festò il primo caso di AIDS.

MA DAVVERO L’AIDS DIPEN-DE DALL’HIV, E VICEVERSA? E QUANTO?

È chiaro che il virus dell’HIV (che ufficialmente è il responsabile dell’AIDS) è in realtà un esperimento biologico fatto in laboratorio.

Ma quanto c’è di vero che l’AIDS dipende dall’HIV, o viceversa?

AIDS - MALATTIA PRODOTTA IN AMERICA ?

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Ma mentre la maggior parte, se non tutte, delle malattie infettive hanno come causa un unico virus, e che non possono verificarsi in sua as-senza, l’AIDS non si comporta come una malattia contagiosa e infettiva.

NON ESISTONO STUDI CHE DI-MOSTRANO CHE L’AIDS E’ CAU-SATO DALL’HIV.

Tutte le malattie infettive virali, salvo rare eccezioni, hanno una incubazio-ne breve, di pochi giorni o settimane. L’incubazione del virus dell’AIDS è stata calcolata inizialmente attorno ai 18 mesi, per aumentare poi di anno in anno, fino a raggiungere i 10/14 anni. A questo super-virus vie-ne attribuito di tutto. Di volta in vol-ta può essere furbissimo, tanto da sfuggire ad ogni tentativo di controllo da parte dei ricercatori, o viceversa, completamente “scemo”.

Da tempo i settori più reazionari del mondo politico e religioso occi-dentale erano alla ricerca di pretesti scientifici cui ancorare le loro offensi-ve puritane e restauratrici. Un primo tentativo fu compiuto alla fine degli anni ‘70, con una raffica di informa-zioni più o meno terroristiche sulle malattie veneree.

Ma l’AIDS sembrò l’occasione d’oro. Qui si delineava una malattia non solo sessuale ma mortale e in-

vulnerabile agli arsenali medici esi-stenti.

Insomma una malattia inventata su misura per i sessuofobi di ogni stam-po e di ogni paese.

Se fosse così, l’AIDS sembra esse-re un alleato invincibile in un’epoca in cui si comincia a temere le grandi esplosioni demografiche del “sud del mondo”: infallibile nel tenere a freno quelle nascite perché proprio con il rapporto sessuale si trasmette.

Non stiamo affermando che non esiste un pericolo di Aids, anzi invi-tiamo di usare tutte le precauzioni possibili, in particolare il preserva-tivo. Con questo articolo vogliamo solo suscitare perplessità e incon-gruenze legate a questo virus.

Marco De Lai(Centro Studi Italus)

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Virus dell’HIV

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Alex Sanders, pseudonimo di Orrell Alexander Carter, nasce a Birkenhead (Liverpool, Inghil-terra) il 6 giugno 1926, muore a Sussex il 29 aprile 1988. Fu un religioso britannico, fondatore della tradizione alexandriana del-la Wicca. Venne proclamato dai suoi seguaci “Re delle Streghe”, ma non è riconosciuto tale dagli altri movimenti wiccan.

Suo padre era un ballerino con problemi di alcolismo. Poco dopo la sua nascita, la famiglia si tra-sferì a Grape St, Manchester e ufficiosamente cambiò il cogno-me in Sanders. Diverse e contraddittorie sono

le notizie riguardo l’Iniziazione di Alex nel mondo della Stregone-ria, tuttavia per convenzione si ritiene che quella più accreditata sia la versione riportata nella sua biografica, King of the Witches di June Johns, la quale racconta; che Alex da bambino fosse affet-todi tubercolosi e visitava spesso la nonna Mary Bibby, nel Galles. Per qualche raggione una sera su invitato a prendere il tè dalla nonna, aveva 7 anni (1933), ed entrando senza bussare vide sua nonna nuda al centro di un

UOMINI & TESTIMONIANZE

“Il Re delle Streghe”. Si suppone che la nonna lasciò

ad Alex il suo Libro delle Ombre all’età di nove anni, insegnando-gli i riti e le magie delle Streghe. Alex affermò che pochi mesi pri-ma che la nonna morisse a 74 anni, lo iniziò al secondo e terzo grado con la presenza di rituali sessuali. Patricia Crowther (Grande Sa-

cerdotessa) racconta una storia differente. Secondo le lettere in-viatole nel 1961 da Sanders, lui non riteneva di essere iniziato ma dichiarava di aver sperimentato la seconda vista. In effetti in un’intervista del 1962,

Sanders afferma di esser stato iniziato da un anno e di lavorare in un Coven gestita da una donna di Nottingham. Tale affermazione è confermata da Maxine Sanders, moglie e Sacerdotessa di Alex. Maxine sostenne inoltre che

sebbene Alex sia stato succes-sivamente iniziato alla Wicca, precedentemente in gioventù ha ricevuto gli insegnamenti di una forma di Stregoneria dalla nonna, Mary Bibby, che descrive come una donna austera, saggia nel folklore, che ha impartito le co-noscenze della sua tradizione ad

cerchio disegnato sul pavimento della cucina. Ricomposta, la nonna, intimò

ad Alex di entrare nel cerchio, di togliersi i vestiti, e di mettere la testa fra le sue cosce. Fatto ciò, prese un coltello a forma di falce e recidendo il suo scroto disse: “Adesso sei uno di noi”. Fu allora che Alex divenne un Stregone. Secondo la June Johns, sua

nonna era quindi una strega, discendente dal capo britanno Owain Glyndŵr, l’ultimo uomo (secondo Sanders) che si definì

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ALEX SANDERS

PROGETTO CLIO

È un progetto del Centro Studi dell’Associazione Italus.L’intento è quello di commemorare i più importanti personaggi che hanno contribuito alla nascita del

Neopaganesimo e, più in generale, influenzato l’Esoterismo moderno.In occasione di ogni ricorrenza sarà indetta una giornata atta a commemorare il pensiero,

il personaggio, la vita di ogni pensatore che di volta in volta sarà rievocato.Le parole d’ordine dell’evento sono: Conoscere, comprendere e non dimenticare!

Oggi, in occasione del 25° anniversario della sua morte (Sussex 29 aprile 1988), presentiamo una biografia su Alex Sanders, a cura di Arved.

Alex Sanders

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ZEAlex.

Tuttavia sembra che quando Alex si rivelò al pubblico come Stregone, la Signora Sanders ebbe uno shock così potente da sfiorare l’esaurimento nervoso.

Verso la fine della II° Guerra Mondiale Alex lavorò per un la-boratorio chimico a Manchester. Qui all’età di 21 anni conobbe e sposò la collega Doreen, dician-novenne. Da lei ebbe due figli Paul e Janice. Il matrimonio ve-locemente cominciò a collassare finché Doreen, presi i figli, lasce-rà Alex (ventiseienne).

IL SENTIERO DELLA MANO SINISTRADopo la Seconda guerra mon-

diale e l’abbandono da parte di Doreen, Alex si sentì isolato e privato della sua conoscenza oc-culta, perciò decise di imboccare il “Sentiero della Mano Sinistra” dopo svariati lavori andati pessi-mamente e relazioni sessuali al-talenanti con uomini e donne.Il Sentiero o meglio conosciuto

come la Via della mano sinistra (LHP, dall’inglese Left Hand Path, contrapposta alla Via della mano destra) indica un insieme di mo-vimenti religiosi che condividono in parte o totalmente le seguenti caratteristiche:Il rifiuto di una verità universale,

in favore di una visione individua-le.Una visione della vita quale

opera del proprio IO.Il rifiuto della dicotomia bene e

male, in favore del volere perso-nale.Una visione agnostica o gno-

stica riguardo all’esistenza della divinità.Il rifiuto di una legge di retribu-

zione/castigo (quale il Karma, la Legge del Tre, la qualità in una vita ultraterrena, o simili), in virtù alla credenza che ognuno deve costruirsi un proprio codice mo-rale.La credenza che le persone do-

Nel settembre del 1962 riuscì a convincere il Manchester Eve-ning News a pubblicare un arti-colo sulla Wicca. La pubblicità derivante fu un deterrente per Alex che prima venne licenziato dal lavoro nella Libreria e poi al-lontanato dai Crowther che con-siderarono pericolosa la sua ini-ziazione.L’iniziazione comunque gli ven-

ne offerta da una Sacerdotes-sa appartenente alla Coven dei Crowther che successivamente lavorò per parecchi anni con Ma-xine. (Per Coven si intende un gruppo

spirituale/di preghiera wiccan).Secondo alcuni, Alex riuscì a co-

piare il Libro delle Ombre Gardne-riano in un garage mentre il resto della Coven era in casa. Maxine controbatte questo, dichiarando che Sanders ricopiò il Libro delle Ombre secondo il metodo tradi-zionale dalla sua iniziatrice.Poco dopo entrò a far parte di

una Coven Gardneriana guidata da Pat Kopanski che si sciolse nel giro di un anno. Alex seguì moltissime Coven,

una di queste lo videro come pro-tagonista insieme ad una Sacer-

vrebbero trascendere la natura umana circoscritta in limiti fisici, praticando l’auto-divinizzazione.

All’inizio, come Alex racconta, il ricorso alla “magia nera” fu pro-ficuo, tutto andò bene ma suc-cessivamente: una delle amanti di Alex si suicidò; la sorella Joan fu ferita accidentalmente in una sparatoria e poco dopo morì di un tumore. Alex incolpò sé stes-so e la pratica della magia nera per questi avvenimenti, così de-cise di abbandonare la magia per scopi egoistici e di dedicarsi all’insegnamento a favore degli altri.In questo periodo studiò le ope-

re di Abremelin (l libro di Abrame-lin racconta la storia di un Mago egiziano di nome Abramelin, o Abra-Melin, che insegnò un si-stema magico a Abraham di Worms, un ebreo tedesco che si presume abbia vissuto dal 1362 a.C. al 1458 d.C.).

LA WICCAI primi contatti con la Wicca av-

vennero nel 1962 attraverso Pa-tricia Crowther.

Rituale presieduto da Alex Sanders

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dotessa di nome Sylvia. Sembra che successivamente sia Sylvia che altri membri abbandonarono pacificamente la Coven lasciando ad Alex l’esclusiva amministra-zione come Grande Sacerdote. In questo periodo la Coven di

Alex lavorò a Manchester. Con-tinuò nella politica pubblicitaria, attirando molti seguaci.Dal 1965 iniziò più di 1,623 indi-

vidui distribuiti in 100 Coven che lo nominarono Re delle Streghe.

Tra le sue presunte gesta magi-che c’è la creazione di un “bam-bino spirituale” che divenne il suo famiglio. La nascita rientra nell’at-to sacro della masturbazione, ti-pico della Magia Sessuale, cele-brato da Alex ed un suo seguace maschio. A conclusione del rito apparve il famiglio Michael che crescendo in forma si dissolse per riapparire poco dopo in una seduta di channelling (canaliz-zazione) presieduta dallo stesso Sanders. Si racconta che la forza del fa-

Tra le sue gesta si ricordano la distruzione delle verruche (augu-randole a qualcun altro); la gua-rigione di un uomo dall’eroina e una donna dalla cistite (imponen-do le sue mani sulla testa anche a distanza), la guarigione di una donna dal cancro rimanendo per tre giorni e tre notti in ospedale dove tenendo i piedi della donna le versò la sua energia guaritiva.Alex dichiarò anche di aver co-

mandato che una gravidanza si interrompesse, oppure che ha aiutato alcuni medici nella terapia su alcune donne. Una delle guarigioni più famose

dei Sanders è sicuramente quel-la che vide come protagonista la figlia Janice, nata senza liquido amniotico, con una malformazio-ne al piede sinistro. I medici dis-sero che non si poteva fare nulla finché la bambina non avesse raggiunto l’adolescenza. Micha-el Sanders ebbe l’ “intuizione” di ungere il piede malformato con olio di oliva caldo. Questo fece sì che il piede si raddrizzasse sor-

miglio Michael fu la causa che portò Alex a comportarsi in ma-niera abominevole ed aggressi-va, insultando addirittura i com-pagni. Tuttavia sembra che col tempo Michael maturò e divenne un utile famiglio volto alla guari-gione e al channeling.Un altro famiglio molto utilizzato

da Sanders fu Nick Demdike che rivelò di essere una strega per-seguitata a Lanchester nel XVII secolo (in effetti questo cognome compare nei registri ma non si è mai trovata un’esecuzione por-tante il nome di Nick Demdike).

Agli inizi del 1968, Alex Sanders partecipò ad altri ordini cavallere-schi - che nel 1974 raggiunsero il numero di 16 e probabilmente esso aumentò prima della sua morte. Tra questi si ricordano l’Ordine dei Cavalieri Templari, l’Ordine di San Giorgio, lOrdine della Luna (Order of the Romaic Crescent) e l’Ordine di San Mi-chele. Ordini diversi dalla spiri-tualità wiccan.

Alex Sanders mentre celebra un Hadfasting (matrimonio wiccan/neopagano)

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ZEprendentemente. In effetti il piede

rimase dritto e Janice continuò a camminare normalmente, tranne che per un lieve zoppicamento nei periodi umidi e freddi.

Nel 1965 venne celebrato l’Han-dfasting (letteralmete “legare le mani, cioè un matrimonio wiccan/neopagano) e nel 1968 si proce-dette anche all’unione civile con Maxine Morris, nello stesso anno nacque Maya, la loro primogeni-ta.

I Mass Media ebbero un gran-de interesse verso Alex Sanders, tanto che nel 1969 June Johns decise di scriverne una biogra-fia intitolata King of the Witches (Il Re delle Streghe) a cui seguì il film Legend of the Witches (La Leggenda delle Streghe). La sua popolarità portò i Sandars in di-versi talk-show e conferenze pubbliche. Sanders si fece spesso fotogra-

fare con indosso solo un perizo-ma, circondato da Streghe nude. La spiegazione sta nel fatto che la “Legge delle Streghe” impone (non in tutte le correnti wiccan, ma in particolare in quella Alexan-driana (Sanders) e Gardneriana) che l’anziano di una Coven deb-ba essere sempre riconosciuto e identificato dagli altri (un aspetto non riconosciuto nella maggior parte dei movimenti wiccan).

Nel 1971 Alex e Maxine si se-pareranno, con l’accusa che la donna non riusciva a sopportare la bisessualità del marito. Alex si trasferisce a Sussex mentre Maxine rimase a Londra dove continuerà a guidare le Coven, insegnando l’Arte (la Wicca) ed iniziando i candidati. Nello stes-so anno nacque il secondo figlio, Victor. Il forte rapporto di Alex e Ma-

xine continuò anche dopo la se-parazione con molti alti e bassi fino alla morte di lui avvenuta nel 1988.

Stewart Farrar, hanno dichiarato che Sanders ha dato contributo indispensabile all’Arte.A Lammas del 1998, dieci anni

dopo la morte di Alex, la New En-gland Wiccan Coven ha dichia-rato di aver contattato lo spirito di Sanders. La comunicazione continuò fino al 2000 momento in cui, secondo quanto dal suo spirito rivelato, Alex Sanders do-veva reincarnarsi in un giovane negli Stati Uniti. Tuttavia il con-tatto continuò fino al 2003 senza reincarnazione.I messaggi rivolti da Alex a tutti i

Wiccan esortavano all’amore per la Dea e all’unità della Wicca.

Arved(Centro Studi Italus)

Nel 1979 Alex pubblicamente chiese scusa per gli errori passa-ti, per le stupidaggini pubblicita-rie e per le iniziazioni false espri-mendo il desiderio che la Wicca un giorno dovrebbe mettere da parte le divergenze “unendosi in amore fraterno, con davanti il vol-to della Signora e del Signore” e realizzando così una propria di-gnità anche nel mondo esterno.

Nel 1979, Alex iniziò a lavorare con Derek Taylor, un medium e psichista. Insieme rafforzarono e svilupparono il lavoro magico dell’Ordine dei Sanders (oggi conosciuto come Alexandriana), l’Ordine della Luna in Constan-tinopoli. I due contattarono mol-tissime entità celesti, spiriti fino al Demiurgo stesso. Hanno regi-strato svariate predizioni tra cui lo scoppio della Terza Guerra Mon-diale.

Un altro gruppo oscuro in cui Sanders fu coinvolto nel 1960 a Londra fu l’Ordine di Deucalione, incentrato sulla magia atlantidea e sul contatto con gli abitanti dell’antica e perduta Atlantide.

Fino al 1980 Sanders continuò ad istruire ed iniziare svariati stu-denti.

Alla vigilia di Beltane (30 aprile) del 1988, dopo un sofferto cancro ai polmoni, Alex Sanders muore. Ma anche da morto genererà po-lemiche. Al suo funerale, i Sanders di-

chiararono che a prendere le redini della sua opera sarebbe stato il figlio Victor, il nuovo Re delle Streghe. Secondo Maxine tuttavia il figlio rifiutò e si trasferì negli Stati Uniti.

La Tradizione Alessandriana oggigiorno è diffusa in moltissi-mi paesi come l’Inghilterra. Negli Stati Uniti non ha mai ottenuto il successo di quella Gardneria-na, migliori risultati invece l’ha ottenuti in Canada. Molti, tra cui

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MITOLOGIA & FOLKLORE

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Attraverso la storia, molte divinità pagane e figure folkloristiche sono state descritte come provviste di corna e caratteristiche animali, simili a capre o cervi. Un dipinto rupestre chiamato “Lo Stregone” trovato in Francia rappresenta una figura metà uomo, metà cervo, anche se potreb-be rappresentare uno sciamano che sta svolgendo un rituale.

Il dio celtico conosciuto come Cer-nunnos dai Romani-Gallici aveva le corna di un cervo ed era associato alla fertilità. Il personaggio cornuto nel folklore inglese conosciuto come Herne the Hunter (Herne il Caccia-tore) potrebbe essere stato originato da Cernunnos.

Nella Grecia antica il dio con zam-pe di capra Pan era venerato e ven-ne associato a Fauno del pantheon romano. Sempre nella mitologia greca, Dioniso era dotato di piccole corna da capretto, mentre lo Zeus dell’oracolo di Ammone veniva raffi-gurato con corna di ariete.

In India, un dio cornuto chiamato Pashupati (“il signore degli anima-li”) era visto come epiteto per il dio Shiva.

L’idea che tutte queste immagini cornute fossero di divinità e che rap-presentavano manifestazioni di un singolo Dio Cornuto, e che il Cristia-nesimo ha cercato di sopprimere la sua venerazione associandolo con Satana, si sviluppò originariamente nei circoli occultisti di Inghilterra e Francia nel XIX secolo.

James George Frazer (antropologo e storico scozzese) vide nel folklore moderno e nei relativi costumi come dei rituali agricoli dimenticati.

Margaret Alice Murray (egittologa e antropologa britannica) selezionò e modificò pesantemente le fonti in modo da promuovere l’idea che le streghe che andavano ad incontrare Satana nei boschi erano effettiva-mente rappresentanti di un soprav-vissuto culto pan-europeo della ferti-

LE DIVINITA’ CORNUTE gruppi neopagani (come Wicca).

Come detto, la tesi della Murray, relativa ad un unico culto pagano clandestino a livello continentale, è stata in larga parte smentito dagli studiosi. E’ stata però al contrario dimostrata la presenza sotto traccia, fin oltre le soglie dell’età moderna, di credenze o culti di origine paga-na, presenti in varie parti d’Europa e con alcuni punti di contatto tra di loro. Tutte queste sopravvivenze pa-gane, non solo vennero perseguitate ed estirpate con violenza dalla Chie-sa e dall’Inquisizione, ma furono da queste istituzioni descritte, raccolte, appiattite, accumunate e spesso tra-visate e distorte come appartenenti tutte ad un unico indifferenziato cul-to malefico delle streghe verso il de-monio, da cui forse è poi derivata la grande svista presa dall’antropologa Murray nel formulare la sua celebre tesi.

Il “Dio Cornuto” è ancora venera-to da alcuni neopagani moderni, in particolare dai Wiccan, che lo han-no collegato con un’ampia varietà di divinità della natura (ispirandosi a varie mitologie). Tuttavia a volte si creano delle confusioni, e quindi

lità che venerava un Dio Cornuto. Le teorie della Murray sono state scre-ditate a causa della sua scelta delle prove, anche se la sua influenza è persistita a lungo.

Oggi è alquanto accertata che la rappresentazione di una divinità provvista di corna, o meglio antropo-morfa, è un’iconografia molto antica risalente all’età della pietra, agli al-bori della cultura umana. Le corna, in alcuni dipinti rupestri compaiono anche gli zoccoli caprine o cervine, rappresentano il legame tra l’esse-re umano e la natura, gli animali, e questa raffigurazione non rappre-senterebbe altro che fertilità, l’ab-bondanza e la forza, divenendo di buon auspicio per i primi cacciatori, auspicando l’abbondanza della cac-ciagione.

Sicuramente la presenza di un cul-to verso una divinità “cornuta” diede forma sia all’immagine popolare del Diavolo che al concetto moderno del Dio Cornuto riverito oggi da alcuni

Lo stregone o sciamano prei-storico, nella grotta dell’Ariege,

risalente al 13.000 a. C.

Altra raffigurazione preistori-ca di uomo antropomorfo

(dio, stregone, spirito?).

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anche divinità non provviste di corna diventano, nell’iconografia, “cornuti”. È il caso di molte figure dal folklo-re britannico, che nonostante fonti storiche li descrivano senza corna, sono considerati nondimeno correla-ti: Puck, Robin Goodfellow e il Green Man.

L’ACCOSTAMENTO CON SATANAPrima del XIX secolo il Diavolo o

Satana veniva rappresentato come un uomo vestito in nero, un cane o una capra. Sarà il dipinto “Il sabba delle streghe” di Francisco Goya (1823). Dal XIX secolo in poi si dif-fuse l’immagine di Satana come un mostro simile a una capra cornu-ta e ungulata, in forma umana. C’è da dire però, che già nel medioevo alcune rappresentazioni ritraeva-no streghe danzanti attorno ad una capra antropomorfa, ma questa non era l’idea diffusa di Satana, questa immagine veniva usata solo per con-dannare le streghe.

WICCANella religione Wicca, nata tra gli

anni ’40 e ’50 del XX secolo, il Dio Cornuto è riverito come il compagno e/o il figlio della Dea (questa descrit-ta solitamente come Grande Madre o Dea triplice).

Essendo la Wicca una religione che si rifà a dei culti pre-cristiani, no-nostante in essa vi siano filosofie e concetti orientali e all’avanguardia, il rappresentare il Dio Cornuto (il “Si-gnore”) insieme alla Dea (la “Signo-ra”), sono degli “archetipi” che colle-

rando elementi dal folklore inglese.Nella Wicca “Il Dio Cornuto” può ri-

ferirsi individualmente a un qualsiasi dio di una moltitudine provenienti da differenti culture (come Cernunnos o Pan o Dioniso) o a un archetipo universale che molti wiccan pensa-no tale dio rappresenti. A secondo il periodo stagionale ci si riferisce a lui come al “Grande Dio” o al “Grande Padre”, che mette incinta la Dea e muore poi durante i mesi autunnali e invernali per poi rinascere in prima-vera, un altro elemento che rappre-senta l’offerta del sacrificio (la morte) per concedere la vita (la nascita).

CONCLUSIONEConcludiamo quindi con l’afferma-

re che la raffigurazione di un Dio provvisto di corna non è sinonimo di male, non equivale a Satana, ma anzi questo rappresenta la fertilità, l’abbondanza, la forza, la vitalità, la natura selvaggia. Purtroppo è il Cri-stianesimo che dal XIX secolo ha er-roneamente accostato questa divini-tà antichissima al suo Satana.

Francesco V.(Centro Studi Italus)

gano questa fede ad antiche divinità tribali.

Infatti è accertato che la religione si sia originata nella prima metà del XX secolo, e lo stesso Gardner (fonda-tore della Wicca) affermò di avere ri-costruito i riti da frammenti, incorpo-

Raffigurazione di Cernunnos nel Calderone di Gundestrup

(coppa celtica).

Sabbat di Francesco de Goya (1789).

Tipica raffigurazione del Dio dei wiccan (spesso identificato con Cernunnos),

in questo caso una statua del Dio su un altare domestico (wiccan).

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Il nome di questa lunazione è “l’oc-chio che si chiude” indicando appun-to la chiusura di un ciclo invernale, caratterizzato dal gelo e dal sonno energetico che ha avvolto uomini, animali e piante.

È il ponte di congiunzione tra il ciclo del buio e quello della luce, per cui è da ritenersi un esbat dei nuovi inizi e dell’apertura al cambiamento.

Essendo in prossimità dell’Equino-zio di Primavera i segni di rinascita appena percepiti in febbraio, ora di-vengono più forti.

La luce solare continua a cresce-re fino a raggiungere la piena parità con il fratello buio durante l’equino-zio in cui si esplica l’equilibrio tra le due polarità, che si attraggono e si cercano l’un l’altra, sia fuori che den-

Luna Piena - 27 marzo, ore 10:30

Questo Esbat prende il nome di Luna del SEME.

Il nome allude ai campi che vengo-no preparati per ricevere la semina-zione, la quale darà successivamen-te i suoi frutti.

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tro di noi. È un esbat in cui possiamo ulterior-

mente sgomberare la nostra mente dai problemi dei mesi invernali, dalla stanchezza mentale e fisica che ci ha accompagnato nei mesi freddi, per poterci aprire alla nuova luce.

La meditazione è la fedele compa-gna che può aiutare a rinnovarci, a percepire il nuovo equilibrio ricer-candolo prima di tutto in noi stessi.

Sabrina

LUNA DI MARZO

Luna Piena - 25 aprile, ore 21:59

Questo Esbat è denominato Luna delle GEMME.

Il nome è legato alla nascita delle prime gemme sulle piante che carat-terizza proprio questo mese.

La Lunazione è detta “lunazione della Primavera” perché è la prima lunazione della nuova stagione ed è legata al tempo della germinazione che racchiude in sé la grande forza vitale.

La linfa vitale fluisce nei vegetali portandone vigore, allo stesso modo l’energia scorre nelle nostre vene per donarci la forza sopita nei mesi invernali, la quale diviene un motore per la nostra mente e il nostro cor-po; armonizzandoci con la Natura ne possiamo assaporare la forza pulsante.

Per la vita spirituale è il momento dell’anno che segna la rinascita.

Ci dona la massima produttività spirituale grazie alla crescita delle energie, tramite la meditazione riu-sciamo a ritrovare l’armonia che ci permette di fonderci con il Tutto.

Sono consigliati lavori che impli-chino la creazione di un qualcosa di nuovo o atti a ristabilire la sintonia tra noi e il resto del mondo. Giulia

LUNA DI APRILE

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SABBAT DI PRIMAVERAEquinozio di Primavera,

20 marzo, ore 11:02.

Questo Sabbat è molto simile alla Pasqua cristiana, entrambi infatti celebrano il ritorno alla vita, la rina-scita.

Nell’antica Grecia intorno all’Equi-nozio di Primavera venivano cele-brate le Antesterie, delle feste ce-lebrate in onore di Dioniso, queste erano feste caratterizzate dal con-sumo di vino come metafora per ce-lebrare il “fiorire primaverile”.

Ad Atene venivano chiamate “an-tiche dionisie” per distinguerle dalle “grandi dionisie”.

Dal movimento della Wica Italica questo Sabbat è denominato Ante-sterie, ma è conosciuto col nome di

Claudia

Ostara.Il nome Ostara deriva dalla dea

germanica, Eostre, patrona della fertilità.

Questo è il Sabbat dell’equinozio di Primavera, considerato “minore”.

In questo giorno si celebra il Dio or-mai cresciuto, nel fiore della sua gio-vinezza e la Dea rigogliosa, come la Terra, che si avvia verso il massimo della propria vitalità.

Tutto si risveglia, le piante fiori-scono, gli animali ritrovano nuova energia e luce e buio si trovano in equilibrio.

Si usa in questo giorno consumare uova e latte simboleggiando la rina-scita della vita.

SABBAT DI BELTANE30 aprile.

Beltane (dal gaelico irlandese Be-altaine o dal gaelico scozzese Beal-tuinn, entrambi dall’antico irlandese Beletene, “fuoco luminoso”) è un’an-tica festa gaelica che si celebra tra il 30 aprile e il 1º maggio.

“Bealtaine” è anche il nome del mese di maggio in irlandese ed è anche tradizionalmente il primo gior-no di Primavera in Irlanda.

È questo un Sabbat “maggiore”, il giorno situato a metà fra l’Equinozio di Primavera ed il Solstizio Estivo, astronomicamente il giorno corretto sarebbe il 5 maggio.

Beltane è l’espressione massima della potenza creativa della Natura:

il Dio e la Dea, simbolicamente vengono celebrati come la Coppia di innamorati, si uniscono in nozze sacre perché esploda la vita; l’estasi della pienezza dell’amore incremen-ta la rigogliosità della terra. Da ora fino al Solstizio Estivo celebra il Pe-riodo di Luce, considerato propizio e pieno di energia. Si usa danzare intorno a pali con nastri, denominati “Pali di Maggio” (dalla quale deriva-no gli alberi della cuccagna tipiche delle sagre paesane), e saltare pic-coli fuochi garantendosi prosperità.

Francesco

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OLTRE LA SOGLIA

ALMANACCOMarzo/Aprile 2013

Leron

LE VIRTU’ DEI PIANETISaturno protegge la vita, gli edifici, la scienza, le metamorfosi.

Saturno è considerato un pianeta “malefico”.Le ore di Saturno, nei giorni che si congiungono con la Luna sono adatte per fare lavori di odio,

di giudizi e di discordie.

IL SOLE NEI SEGNIIl Sole nell’Ariete 20 marzo ore 05h14mIl Sole nel Toro 19 aprile ore 16h12m

22 febbraio / 20 marzo – PESCI21 marzo / 20 aprile – ARIETE21 aprile / 20 maggio – TORO

FASI LUNARIMARZO

Ultimo quarto - 4 Mar - ore 22:54Luna nuova - 11 Mar - ore 20:54 Primo quarto - 19 Mar - ore 18:27Luna piena - 27 Mar - ore 10:30

APRILEUltimo quarto - 3 Apr - ore 06:38Luna nuova - 10 Apr - ore 11:38 Primo quarto - 18 Apr - ore 14:32Luna piena - 25 Apr - ore 21:59

PROVERBIMARZO

Per il 25 la zucca è nata.Se vedrai pioggia minuta, la vernata si è compiuta, ma se vedi sole chiaro, Marzo sarà come gennaio.Se Marzo non marzeggia, Aprile non verdeggia.

La pioggia marzolina dura dalla sera alla mattina.Marzo asciutto, April bagnato,

beato il contadino che ha seminato.Marzo è pazzo, un sole e un guazzo.

Marzo secco, contadino ricco.Se piove nella prima luna dopo Primavera

avrai più uva che frasca.

APRILEVale denaro ogni goccia d’Aprile.

Aprile dolce dormire, gli uccelli a cantare, gli alberi a fiorire.

Se per la Prima Luna c’è piovetta, la susina s’infughetta.

Se per il 23 piove, fichi neanche nove.La pioggia di Aprile dura quaranta dì.Aprile temperato non è mai ingrato.

Aprile piovoso, Maggio ventoso, anno fruttuoso.Ad Aprile non ti scoprire.

Se vuoi cocomeri grossi come un barile, piantali il primo giovedì d’Aprile.

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EVENTI31 Marzo - Pasqua.

20 Marzo - Equinozio di Primavera.1º aprile - Lunedì dell’Angelo.

10 aprile - 21 luglio: A Napoli si svolge il Forum Universale delle Culture.23 aprile - Bangkok è Capitale mondiale del libro per un anno.

30 aprile - La regina Beatrice dei Paesi Bassi abdica in favore del figlio Guglielmo Alessandro.30 aprile - Beltane.

EQUINOZIO DI PRIMAVERAMercoledì 20 Marzo, ore 11:02

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LIALa voce delle stelle

Se riesce a sviluppare il suo po-tenziale in maniera equilibrata, po-trà essere di grande aiuto agli altri grazie alla sua dolcezza, tolleranza e capacità di ‘sentire’.

AstroSibilla

* Creativo* Gentile* Fantasioso * Diplomatico* Sensibile

Questa Carta di Corte combina il simbolismo del Fante col simboli-smo del seme di Coppe.

Il Fante del Seme di Coppe è ric-co di fantasia, creativo e sensibile. Ha la capacità di ascoltare con tatto e sensibilità. La sua energia risiede nel cuore più che nella testa.

Si tratta di un fante, quindi ci sono ancora molte possibilità che il suo percorso di crescita prenda una di-rezione sbagliata. Il rischio è quello di perdersi nei meandri dell’immagi-nazione senza tradurre in concreto le intuizioni.

FANTE DI COPPE

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Inviate le vostre richieste a: [email protected].

Buona lettura da Astrosibilla!

esistenza.La sua crescita tuttavia non è an-

cora esente da rischi: a volte può perdersi nei sogni senza tradurli in pratica, essere troppo debole e insi-curo.

La grande sensibilità di cui è ca-pace può renderlo vulnerabile agli attacchi e alle critiche altrui, e ren-derlo soggetto a tristezza e sbalzi d’umore.

AstroSibilla

* Devoto* Gentile* Diplomatico* Amorevole* Ricco d’immaginazione

Questa Carta di Corte combina il simbolismo del Cavaliere col simbo-lismo del seme di Coppe.

L’immagine rappresenta un indivi-duo già ben avviato sul suo percorso di crescita, che non è tuttavia ancora concluso. Egli dispone già del domi-nio su molte qualità del suo essere collegate all’elemento Acqua: fanta-sia, amorevolezza, gentilezza, capa-cità di ascoltare gli altri, altruismo.

La vera forza di questo Cavaliere consiste nell’essere in contatto col suo cuore e i suoi sentimenti, che sono la porta attraverso cui riceve ispirazione e guida da altri piani di

CAVALIERE DI COPPE

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Tra i suoi doni c’è il potere di gua-rire, che si manifesta attraverso la capacità di assorbire dentro di sé le energie negative per poi trasformar-le. A volte è anche veggente e me-dium, capace di ricevere messaggi da altre dimensioni.

AstroSibilla

* Intuitiva* Romantica* Artistica* Creativa

Questa Carta di Corte combina il simbolismo della Regina con quello del seme di Coppe.

È una donna profondamente intu-itiva e creativa. La sua modalità di rapportarsi al mondo e agli altri è attraverso i sentimenti, che esprime in abbondanza attraverso i gesti e le parole dell’amore e dell’affetto.

Il potere di questa Regina deriva dall’elemento acqua. Come nell’ac-qua si rispecchia il paesaggio circo-stante, così il suo animo è capace di rispecchiare empaticamente le ani-me delle persone che incontra.

La sua presenza è avvolgente. Lei è capace di consolare, ascolta-re, proteggere e sanare le ferite del cuore. La sua energia è la più fem-minile fra tutte le Regine.

REGINA DI COPPE

devozione verso gli ideali in cui cre-de portano le persone a fidarsi di lui ed essergli leali. Sincero e onesto, le persone si confidano facilmente, certe che i loro segreti non saranno svelati.

Ha grande capacità di mediatore e armonizzatore ed è capace di in-staurare profonde relazioni di affetto e amore.

AsrtoSibilla

* Creativo* Diplomatico* Ricettivo* Armonizzatore* Magnetico

Questa Carta di Corte combina il simbolismo del Re con quello del seme di Coppe.

Il Re del seme di Coppe deriva il suo potere dall’elemento Acqua, che riesce a dominare esaltandone le qualità positive e riducendo al mini-mo quelle negative.

La sua grande capacità è quella di entrare in sintonia con l’animo umano e capirlo. Magnetico, il suo è un carisma che affascina, ipnotiz-za e ammalia. Questo Re è dotato di un’enorme capacità artistica e creativa, più sul piano delle idee e dell’immaginazione che della effetti-va messa in atto, che spesso delega ad altri. Possiede una grande intui-zione e sensibilità che gli permetto-no di comprendere a fondo i proble-mi e il modo migliore per risolverli. La sua compassione per gli altri e la

RE DI COPPE

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Gli asparagi saporiti si preparano la-vando, lessando e insaporendo l’aspa-rago, meglio se selvatico, con una salsa a base di acciughe pestate nel mortaio insieme all’olio d’oliva e al suc-co di limone.

INGREDIENTI per 4 personeAsparagi 1 kgAcciughe salate 4Limone 1Olio extravergine 3 cucchiaiPrezzemolo tritato (quanto basta)Sale (quanto basta)

PREPARAZIONE1 Lavate gli asparagi , lessateli in ac-

qua salata, scolateli quando saranno cotti e sistemateli in un piatto da portata e lasciateli raffreddare.

CUCINAASPARAGI SAPORITI

2 Nel frattempo preparate la salsa: la-vate e dissalate le acciughe, spinatele e pestatele nel mortaio insieme all’olio d’oliva, unite il succo del limone e il prezzemolo tritato.

3 Servite gli asparagi con la salsa alle acciughe.

Chiara

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L’Acquacotta è una minestra tosca-na preparata con le erbe tagliate a striscioline che verranno portate a bollore insieme ai pomodori, aglio, sale e pepe e quindi fatta cuocere per 1h e mezza circa e a cui unire-mo, verso la fine, le uova sbattute. A parte abbrustoliremo le fette di pane che verranno poste sul fondo di una zuppiera in cui verseremo sopra l’acquacotta.

INGREDIENTI per 4 personePane 460 gCicoria 1 kgUova 3Pomodori 200 gAglio 1 spicchioParmigiano 40 gSale (quanto basta)Pepe (quanto basta)

PREPARAZIONE 1 Mondate e lavate le erbe, quindi

tagliatele a striscioline.2 In un tegame portate ad ebollizio-

ne un litro e mezzo d’acqua con le

ACQUACOTTAerbe, i pomodori tagliuzzati grosso-lanamente, lo spicchio d’aglio, sale e pepe.

3 Fate cuocere il tutto a fuoco bas-so a recipiente coperto per un ora e mezzo circa. Verso la fine della cot-tura unite le uova sbattute.

4 Abbrustolite le fette di pane e di-sponetele sul fondo di una zuppiera: versate l’acquacotta bollente, co-spargete di parmigiano grattugiato e servite subito.

CURIOSITA’A questa vecchissima ricetta è lega-

ta una leggenda: nel Medioevo una sera alcuni frati cucinarono la solita acquacotta con erbe selvatiche tro-vate per caso; durante la notte tutti ebbero delle allucinazioni erotiche. Tutto si spiegò nel momento in cui si resero conto che proprio le erbe possedevano poteri afrodisiaci.

Lisa

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I bignè di San Giuseppe si prepara-no mescolando la farina con acqua e burro bollenti e lavorando la pasta fino a formare un composto omoge-neo al quale verranno unite le uova e lo zucchero, al termine il composto verrà fritto in abbondante olio a cuc-chiaiate e spolverizzato con zucche-ro a velo.

INGREDIENTI per 6 personeFarina 180 gUova 4 + 2 tuorliBurro 50 gZucchero 20 gLimone 1Sale (quanto basta)Olio per friggere (quanto basta)Zucchero a velo (quanto basta)

PREPARAZIONE 1 Portare ad ebollizione 1/4 l d’ac-

qua, poi aggiungete il burro e un piz-zico di sale.

2 Quando il composto bolle toglie-te il tegame dal fuoco e versatevi

BIGNE’ DI SAN GIUSEPPEin un sol colpo la farina, mescolate e rimettete sul fuoco continuate a mescolare fino a quando la pasta si staccherà dalle pareti.

3 Togliete il tegame dal fuoco, la-sciate intiepidire, poi incorporate uno alla volta le uova intere e i tuorli, lo zucchero, la scorza grattugiata del limone.

Mescolate poi coprite il recipiente e lasciate riposare per circa 1 ora.

4 Scaldate l’olio e friggete il compo-sto a cucchiaiate.

Sgocciolate i bignè ottenuti su car-ta assorbente, spolverizzateli di zuc-chero a velo e serviteli.

Maria De Luna

La grigliata di carne mista vede salsicce, costine di maiale e bracio-le disposte su una griglia a cuocere e insaporite da una salsina di aglio con rosmarino e olio d’oliva. que-sta grigliata fa parte di una serie di proposte da realizzare con il vostro barbecue per una favolosa grigliata, meglio se all’aperto durante la bella stagione.

INGREDIENTI per 4 personeCostine di maiale 4Braciole di maiale 4Salsiccia 4 pezziPancetta 4 fetteCostolette d’agnello 4Pomodori Pachino 10Sale (quanto basta)Pepe (quanto basta)Olio di oliva (quanto basta)Aglio, spicchi 2Rosmarino 1 ramettoAceto di vino bianco con del limone

(quanto basta)

GRIGLIATA DI CARNE MISTAPREPARAZIONE 1 Tritate l’aglio con il rosmarino, sa-

late, pepate e farcite con questo trito la carne.

2 Cuocetela alla griglia insieme ai pomodori, fino a quando sarà ben cotta e i pomodori appassiti.

3 Servite la grigliata calda con qual-che goccia d’olio d’oliva e qualche goccia di aceto.

Lorenzo

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Per Pasqua in Calabria si usa pre-parare un dolce semplice ma con dei simboli legati alla numerologia. Questo è un dolce tradizione, il suo nome è Cuzzupa.

Esiste anche una canzoncina tipica che fà: “Alleluja, allelujia pijja a cuz-zupa e fujia”, cioè “alleluia alleluia prendi la cuzzupa e scappa”.

INGREDIENTI per circa 4 Cuzzupe6 uova500 gr zucchero125 ml di latte250 ml d’olio1 kg di farina circa2 e 1/2 bustine di lievito2 scorze di limone grattugiate

PREPARAZIONE1. Impastate le uova con lo zuc-

chero in una ciotola, poi aggiungete la scorza di limone grattugiata il latte e l’olio.

2. In una ciotola a parte setac-ciate insieme il lievito e la farina e gradualmente incorporateli agli al-tri ingredienti, si procede in questo modo per far venire il composto mor-bido ma non duro, se il composto ri-chiede più farina potete aggiungerla tranquillamente, ovviamente la resa della farina e delle uova non è mai universale quindi bisogna adattarsi un po’.

3. Fate dei filoncini di impasto e sigillate le estremità, poi mettete un uovo fermandolo con striscioline sot-tili di impasto. Spennellate con l’uo-vo sbattuto con un po’ di zucchero e infornate a 200°C per 35 minuti.

4. Oltre alla forma classica a ciambella si usa farne altre come ad esempio bambola, cuore, uccel-lino (colomba), farfalla o i cuculi che sono dei filoncini in cui si mette un solo uovo (sodo con il guscio).

SIMBOLISMO NUMERICOSecondo la tradizione calabrese

si prepara una Cuzzupa per ogni membro della famiglia e la dimensio-ne cresce con l’aumentare dell’età quindi la più grande per papà, poi mamma e per i figli.

Il numero delle uova ha un signifi-cato ben preciso in alcuni casi infatti secondo la tradizione la suocera la regala al genero, se si mettono 7

CUZZUPAuova vuol dire che dal fidanzamento si è prossimi al matrimonio, se inve-ce se ne mettono 9 la promessa di fidanzamento è rinnovata, ovvero “Cu’ nova rinnova, cu’ setta s’asset-ta” cioè “Con 9 (uova) si rinnova con

7 ci si siede” siede sta per accasarsi cioè sposarsi!

Infine è anche un simbolo di vita, perchè oltre a contenere un uovo sodo (intero) e per lo più composta da uova.

Francesco V.

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CREATIVITA’

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POP ARTLa Pop Art è una delle più importanti correnti artistiche del dopoguerra, nasce nella seconda metà del XX

secolo, in Gran Bretagna alla fine degli anni cinquanta, ma si sviluppa soprattutto negli USA a partire dagli anni sessanta, estendendo la sua influenza in tutto il mondo occidentale. La parola Pop Arte deriva dall’inglese “popular art” ovvero arte popolare.

La Pop Art discende direttamente dal graffiante cinismo della Nuova oggettività e dalla semplicità equilibrata del Neoplasticismo, del Dadaismo e del Suprematismo. Questa nuova forma d’arte popolare è in netta contrapposizione con l’eccessivo intellettualismo

dell’Espressionismo Astratto e rivolge la propria attenzione agli oggetti, ai miti e ai linguaggi della società dei consumi.

L’appellativo “popolare” deve essere inteso però in modo corretto. Non come arte del popolo o per il popolo ma come arte di massa, cioè prodotta in serie. E poiché la massa non ha volto, l’arte che la esprime deve essere il più possibile anonima: solo così potrà essere compresa e accettata dal maggior numero possibile di persone.In un mondo dominato dal consumo, la Pop art respinge l’espressione dell’interiorità e dell’istin-

tività e guarda, invece, al mondo esterno, al complesso di stimoli visivi che circondano l’uomo contemporaneo: il cosiddetto “folclore urbano”. La Pop Art è infatti un’arte aperta alle forme più popolari di comunicazione: i fumetti, la pubbli-

cità, i quadri riprodotti in serie. Il fatto di voler mettere sulla tela o in scultura oggetti quotidiani elevandoli a manifestazione artistica si può idealmente collegare al movimento svizzero Dada, ma completamente spogliato da quella carica anarchica, provocatoria e critica.

La mercificazione dell’uomo moderno, l’ossessivo martellamento pubblicitario, il consumismo eletto a sistema di vita, il fumetto quale unico, residuo veicolo di comunicazione scritta, sono i feno-meni dai quali gli artisti pop attingono le loro motivazioni. In altre parole, la Pop Art attinge i propri soggetti dall’universo del quotidiano e fonda la propria comprensibilità sul fatto che quei soggetti sono per tutti assolutamente noti e riconoscibili. La Pop Art infatti usa il medesimo linguaggio della pubblicità e risulta dunque perfettamente omogenea alla società dei consumi che l’ha prodotta.Gli artisti che hanno fatto parte di questo movimento hanno avuto un ruolo rivoluzionario in-

troducendo nella loro produzione l’uso di strumenti e mezzi non tradizionali della pittura, come il collage, la fotografia, il cinema, il video e la Musica da quale gli stessi Beatles per alcune canzoni hanno trovato ispirazione.Con sfumature diverse, gli artisti della Pop Art riprendono le immagini dei mezzi di comunicazio-

ne di massa, del mondo del cinema e dell’intrattenimento, della pubblicità. I temi raffigurati sono estremamente vari: prodotti di largo consumo, oggetti di uso comune, per-

sonaggi del cinema e della televisione, immagini dei cartelloni pubblicitari, insegne, foto di giornali, riviste.L’artista, di conseguenza, non trova più spazio per alcuna esperienza soggettiva e ciò lo configura

quale puro manipolatore di immagini, oggetti e simboli già fabbricati a scopo industriale, pubblici-tario o economico. Questi oggetti, riprodotti attraverso la scultura e la pittura, sono completamen-te personalizzati.

Nelle mani di un artista pop le immagini della strada si trasformano nelle immagini “ben fatte” dell’arte colta. Gli artisti che vanno ricordati sono: Jasper Johns, Robert Rauschenberg, James Rosenquist, Andy Warhol e

Roy Lichtenstein.A partire dagli anni novanta del XX secolo si è avuta una revitalizzazione di questa tendenza arti-

stica, che va sotto il nome di NeoPop.

Adelaide

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“0 Through 9” - JASPER JOHNS

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“Signs” - ROBERT RAUSCHENBERG

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“Balls” - JAMES ROSENQUIST

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Opere varie di ANDY WARHOL

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“‘The red horseman’” - ROY LICHTENSTEIN

“‘Modern Art Poster (C. II.8) ’” - ROY LICHTENSTEIN

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RISVEGLIARSI E RINASCEil Segreto della Magia, la Forza dell’Uomo, il Pote-

re del PensieroAUTORI: Leron e Sibilla ITALUS EDIZIONIPAGINE: 100EURO: 12,00Fin dai tempi antichi il sapere che nasce dall’esperienza per-

sonale è libero da condizionamenti istituzionali. Questo sapere è antico, ma comunque nuovo, perché continuamente rigene-rato dall’esperienza. Questo sapere è labile perché solo una minoranza di individui, passando da una generazione all’altra, riesce a mantenerlo. Una volta appresa questa tecnica siamo certi che sarai una

persona nuova, consapevole di poter avere e fare tutto. Ar-riverai a scoprire il tuo vero essere, a conoscerti, a piacerti e applicandola correttamente, giungerai a vivere in armonia e in pace con te stesso e conseguentemente con tutto l’universo!L’essere umano non dovrebbe vivere in funzione di ciò che lo

circonda, non dovrebbe sentirsi una particella del mondo, ma essere egli stesso un piccolo universo.Iniziate a sentirvi veri esseri liberi! Iniziate a fidarvi di voi stessi e ad usare il potere che è in noi! L’uomo libero è colui o colei che ha piena coscien-za di se stesso/a, colui o colei che in seguito a questo stato vive con forza la propria personalità, ama se stesso/a e si pone al centro di ogni piano vitale e spirituale. Liberatevi dai vincoli temporali e sociali, imparate a vivere! Con il pensiero positivo potete migliorare la vostra vita, senza fare male a nessuno, rendendovi liberi e consapevoli di voi stessi.MAGGIORI INFORMAZIONI SCRIVENDO A: [email protected]

RECENSIONI & POST-IT

MISTERI DI IERI E DI OGGI A TERNI E NELLA BASSA UMBRIA

AUTORE: Tommaso DoreITALUS EDIZIONI / PAGINE: 141 / EURO: 12,00

Chiunque si rechi a Terni per una breve visita non ha modo di percepi-re, e nemmeno lontanamente d’immaginare, i molti “misteri” e le strane “anomalie” che questa città solo apparentemente moderna e industriale nasconde, a meno che qualche esperto conoscitore del luogo e della sua storia dimenticata non glieli indichi e riveli: chi erano gli Umbri, un popolo “la cui memoria ci giunge come il suono delle campane di una città sprofon-data nel mare”? Perché un’importante necropoli preistorica è stata distrutta e in parte è ancora sepolta sotto gli stabilimenti delle Acciaierie? Qual era la funzione del misterioso “cerchio di pietre” dei Monti Martani? un semplice castelliere, un luogo sacro o un osservatorio astronomico simile a Stone-henge? È possibile che un antichissimo culto pagano sia sopravvissuto fino alla fine del XVII secolo, nel cuore della mistica Umbria, presso i resti di un tempio sul Monte Torre Maggiore? Come mai nel 2007, nella cattedrale di Terni, è stato dipinto uno stupefacente Giudizio universale, chiamato “La Risurrezione”, del quale si parla il meno possibile e che è, se non altro per dimensioni, secondo solo a quello di Michelangelo nella Cappella Sistina? Ci sarebbero molti altri interrogativi a cui provare a dare una risposta… e un patrimonio culturale d’importanza straordinaria da riscoprire che potrebbe rendere Terni una delle principali mete turistiche dell’Italia centrale.MAGGIORI INFORMAZIONI SCRIVENDO A: [email protected]

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TPOTERE E MISTERODai Flussi energetici alla stregoneria

Dai culti antichi alle testimonianze aliene nel Nord italia

AUTORI: Armando Bellelli e Wlliam Facchinetti KerdudoEREMON EDIZIONI PAGINE: 150PREFAZIONE: Ade CaponeEURO: 14,90

POTERE E MISTERO, fonde le caratteristiche e la fruibilità di una guida agli approfondimenti di un saggio, accompagnan-do il lettore in un viaggio fantastico e misterioso attraverso il nord Italia. Usando come filo conduttore le energie, esse si esprimono e si plasmano assumendo forme e caratteristiche che si canalizzano in precisi luoghi del nostro territorio. Forze a volte naturali, altre volte prodigiose convogliate dall’uomo e tramite i poteri dell’uomo. Coadiuvato da schede di esperti del paranormale, da ricercatori e da archeologi, POTERE E MISTERO ci illustrerà luoghi noti o ancora da scoprire, ma sotto un profilo del tutto originale.Un percorso per tematiche che porterà ad un nuovo ap-

proccio su itinerari quali le leggende sul misterioso Sercol in Lombardia, la stregoneria nel borgo di Triora in Liguria, i continui avvistamenti UFO sul monte Musiné in Piemonte ed ancora i flussi energetici che scorrono sotto la Collegta di S. Orso in Valle d’Aosta o le inquietanti presenze sovrannaturali del castello di Montebello in Emilia-Romagna.Un libro per conoscere luoghi del nostro splendido paese

attraverso un approccio insolito, curioso ed appassionante.Si ringraziano tutti coloro che hanno inviato le foto e hanno

così contribuito alla creazione di questa guida.

VOCI PAGANI vol. II°

UTORE: Sarah Bernini (Sarah degli Spiriti),ANGUANA EDIZIONIPAGINE: 364EURO: 24,00

È il secondo volume di una raccolta d’interviste re-alizzate dal 2004 ad oggi a diversi esponenti del movimento neopagano italiano, per farlo conoscere attraverso gli occhi di chi lo vive dall’interno, da chi si attiva per renderlo in costante evoluzione e per fare corretta informazione sull’argomento.Una raccolta su quello che è stato e che è ancora il

Movimento Neopagano in Italia in questi anni.Un ottimo punto di partenza per conoscere le tante

e diverse realtà che hanno fatto e formano il Ne-opaganesimo in Italia: Siti internet, Blog, Autori, Associazioni e Gruppi Spontanei.

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T GUIDA PERCORSI ITALIANI

AUTORE: Centro Studi Associazione ItalusPubblicazione on-line scaricabile gratuitamente su richiesta

in formato PDF.

Consci dell’immenso patrimonio paesaggistico, artistico e culturale del nostro paese, consapevoli dell’era in cui viviamo, l’Associazione Italus, con il progetto Percorsi Italiani, presenta una Guida turistica, fotografica riguardante i Parchi, le Aree marine protetti e i siti considerati Patrimonio dell’Umanità.Lo scopo principale è quello si farli conoscere con un approc-

cio diverso dalle solite guide turistiche, infatti questa è un’in-formazione basata su fotografie atte a suscitare al lettore la curiosità di andare ad approfondire e visitare fisicamente i luoghi che segnaliamo.Ci riserviamo dunque a presentare un qualcosa di leggero,

fotografico, artistico, non una comune guida turistica ma un vademecum delle bellezze italiane!Questa è una guida fotografica creata grazie al contributo di

coloro che hanno aderito al progetto Percorsi Italiani, non è un lavoro che completa l’intento del progetto (che è molto più ampio) ma è sicuramente un primo passo.

La guida è gratuita, per ricevere il file in formato Pdf scrive-re e richiederlo a: [email protected]

Si ringraziano tutti coloro che hanno inviato le foto e hanno così contribuito alla creazione di questa guida.

Il QUADRIFOGLIO

Gruppo spirituale neopagano della Wica Italica, con sede a Roma.Il Quadrifoglio si è costituito il 14 ottobre 2008 sempre nella

città di Roma.E’ un gruppo prettamente spirituale, di studio e pratica neo-

pagana.

GLI OBBIETTIVI PRINCIPALI SONO:Coltivare e praticare la spiritualità wicca; Studiare e ricercare quelle pratiche esoteriche, sciamaniche

che sono l’essenza della Wicca; Ricercare la purezza della pratica e della spiritualità toglien-

do il velo del consumismo e della mercificazione a cui spesso vanno soggette; Coltivare le tradizioni e i culti pagani tipici dell’Italia e in ge-

nerale del bacino del Mediterraneo (pre e greco-romane, celti-che, indoeuropee, orientali...); Cercare nella pratica spirituale e nelle varie tradizioni un co-

mun denominatore utile per raggiungere un’armonia materia-le e spirituale con ciò che ci circonda.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:www.wicaitalica.blogspot.comE-mail: [email protected] Oppure visitare il gruppo Facebook“Il Giardino della Wica Italica ...”

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TWICCA FONTE DI VITA

AUTORE: Raymond BucklandARMENIA EDIZIONIPREZZO: € 20,00PAGINE: 318

Un viaggio nella moderna stregoneria per arricchirne la pra-tica nella vita di tutti i giorni.Per la prima volta viene proposta al pubblico italiano questa

guida esaustiva destinata ai seguaci e ai neofiti della Wicca. L’intento dell’autore è precisamente quello di guidarli a intro-durre questa religione neopagana in tutte le situazioni e nelle varie stagioni della vita.Buckland, autorità riconosciuta in questo campo, affronta

tutti gli aspetti dalle origini della Wicca alla sua pratica nel mondo attuale, fino ad abbracciare riti, cerimonie e usanze di cui ogni praticante dovrebbe essere a conoscenza.Il volume, inoltre, comprende riferimenti dettagliati alla sim-

bologia dei colori, all’alfabeto magico, agli inni e ai canti e alle magiche virtù delle erbe, oltre a tutta una serie di informazio-ni e consigli sulle doti psichiche e sulle abilità di guarigione, sulle maledizioni e sull’attivazione dell’energia positiva, sulla eliminazione della negatività e su come migliorare i rapporti sociali.

VAI SUwww.giornatafai.it

GODITI L’ITALIA!

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PIMALAYA

PIMALAYA si collega ad una parola che in lakota significa “grazie”. Ma non certo a un grazie superfi-ciale o di cortesia. Si tratta invece di un grazie che si vorrebbe urlare quando il cuore è così gonfio di gioia da traboccare; è un grazie che si sussurra con le lacrime agli occhi dopo aver visto la nostra pri-ma alba; è un grazie che tieni dentro di te, così profondo e così autentico da non poter venir neppure pronunciato; è il grazie verso gli Dei, verso la sacralità che riempie la nostra vita e il nostro spirito di splendore. Pimalaya è una rivista pagana che nasce dal cuore di molte persone e che attraverso la condivisione si propone di portare il sacro all’interno delle nostre giornate.PER MAGGIORI INFORMAZIONIwww.pimalaya.blogspot.com www.pimalaya.altervista.org [email protected]

ARADIA

E’ un’ottima Libreria Esoterica, nonché un bel negozio di pietre e oggettistica varia!Libreria Esoterica AradiaVia Mantova 42, 00187 RomaTel: +39 06 85358638E-Mail: [email protected] libreria esoterica Aradia non è solo un negozio, ma un luogo di incontro di pensieri e culture,

religioni e magia, dove chiunque può trovare la sua dimensione ed ampliare i propri orizzonti, in unambiente amichevole, accolto da Laura, sempre sorridente e disponibile per un consiglio.Per maggiori informazioni consultare il sito: www.aradiaonline.com

LABRYS

LABRYS nasce a Yule (21 dicembre) 2004 come quaderno amatoriale rivolto a pochi amici interessati e nell’Aprile 2006 diviene una rivista registrata presso il Tribunale di Reggio Emilia, rivolta ad un pubblico maggiore, con l’intento di approfondire vari argomenti di interesse antropologico, mitologico, storico, esoterico ma anche artistico, sen-za pretese di accademismo ma con la curiosità dell’appassionato.Chiunque volesse partecipare a questa iniziativa sarà sempre ben

accetto; per cui, nel caso anche tu, caro lettore, volessi scrivere qual-che articolo, inviare immagini (disegni, foto) o anche solo dire la tua opinione su certi argomenti toccati dalla rivista, mi raccomando, contattaci!

PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA RIVISTA:www.rivistalabrys.it

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Page 65: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

*** *** ***PROSSIMO NUMERO DI

ARTEMISIAMaggio 2013

(bimestrale dell’Associazione Italus)*** *** ***

Ricordiamo a tutti che potete contribuire alla stesura di Artemisia,

inviando articoli segnalando le rubriche d’interesse,o inviare opere (grafiche o fografiche)

per la rubrica “Creatività”, o foto per la sezione “Percorsi Naturali”,

scrivendo alla seguente [email protected]

Potete fare segnalazioni e pubblicare vostri annunci di eventi, libri ecc.

nella rubrica di Artemisia “Annunci & Post.it”, scrivendo alla seguente [email protected]

Tutti potete comunicare con Artemisia e inoltrare suggerimenti,

scrivendo alla seguente [email protected]

Infine potete comunicare con la rubrica diArtemisia “Oltre la Soglia”di Astrosibilla,per richiedere o suggerire argomenti da

approfondire, scrivendo alla seguente [email protected]

Per maggiori informazioni riguardante l’Associazione Italusvisitare il seguente indirizzo internet:

www.italus.infohttp://italus.info

oppure scrivere alla seguente E-mail:[email protected]

Page 66: ARTEMISIA n°10 - marzo/aprile 2013

PROSSIMO NUMERO DI ARTEMISIA Maggio 2013

Per maggiori informazioni riguardanti Artemisia scrivere alla seguente E-mail:

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Per maggiori informazioni riguardanti l’Associazione Italusvisitare il seguente indirizzo internet:

www.italus.infohttp://italus.info

oppure scrivere alla seguente E-mail:[email protected]