Art. 2103 c.c.: mansioni, demansionamenti, trasferimenti e mobbing

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Art. 2103 c.c.: mansioni, mansioni, demansionamenti, demansionamenti, trasferimenti e mobbing trasferimenti e mobbing A cura A cura Dott. Stefano Rossi Dott. Stefano Rossi Servizio Ispezione Lavoro Servizio Ispezione Lavoro Bari Bari

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Art. 2103 c.c.: mansioni, mansioni, demansionamenti, trasferimenti e demansionamenti, trasferimenti e

mobbingmobbing

A cura A cura

Dott. Stefano RossiDott. Stefano Rossi

Servizio Ispezione Lavoro BariServizio Ispezione Lavoro Bari

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Art. 2103 c.c.Art. 2103 c.c.

Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto (att. 96) o a quelle per le quali è stato assunto (att. 96) o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione. Nel caso di assegnazione a mansioni della retribuzione. Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore ha diritto al trattamento superiori il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all’attività svolta, e l’assegnazione stessa corrispondente all’attività svolta, e l’assegnazione stessa diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi. contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi. Egli non può essere trasferito da una unità produttiva ad Egli non può essere trasferito da una unità produttiva ad un’altra se non per comprovate ragioni tecniche, un’altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive.organizzative e produttive.Ogni patto contrario è nullo.Ogni patto contrario è nullo.

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Le mansioni di assunzione:Le mansioni di assunzione:il principio della contrattualità delle il principio della contrattualità delle

mansionimansioni

Art. 96 disp. AttArt. 96 disp. Att. L'imprenditore deve far . L'imprenditore deve far conoscere al prestatore di lavoro, al momento conoscere al prestatore di lavoro, al momento dell'assunzione, la categoria e la qualifica che gli dell'assunzione, la categoria e la qualifica che gli sono assegnate in relazione alle mansioni per sono assegnate in relazione alle mansioni per cui e stato assunto (Cod. Civ. 2103).cui e stato assunto (Cod. Civ. 2103).Le qualifiche dei prestatori di lavoro, nell'ambito Le qualifiche dei prestatori di lavoro, nell'ambito di ciascuna delle categorie indicate nell'art. 2095 di ciascuna delle categorie indicate nell'art. 2095 del codice, possono essere stabilite e del codice, possono essere stabilite e raggruppate per gradi secondo la loro raggruppate per gradi secondo la loro importanza nell'ordinamento dell'impresa. Il importanza nell'ordinamento dell'impresa. Il prestatore di lavoro assume il grado gerarchico prestatore di lavoro assume il grado gerarchico corrispondente alla qualifica e alle mansioni. corrispondente alla qualifica e alle mansioni.

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Lo jus variandi del datore di lavoroLo jus variandi del datore di lavoro

Mobilità orizzontaleMobilità orizzontale: le mansioni : le mansioni equivalenti e l’irriducibilità della equivalenti e l’irriducibilità della retribuzioneretribuzione

Mobilità verticale peggiorativaMobilità verticale peggiorativa: divieto e : divieto e deroghe deroghe

Mobilità verticale migliorativaMobilità verticale migliorativa: il diritto : il diritto alla promozionealla promozione

Il Il trasferimentotrasferimento del lavoratore del lavoratore

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Mobilità orizzontale: presuppostiMobilità orizzontale: presupposti

1.1. EquivalenzaEquivalenza tra vecchie e nuove tra vecchie e nuove mansionimansioni

2.2. Irriducibilità della retribuzioneIrriducibilità della retribuzione: non vi : non vi deve essere alcun detrimento economico deve essere alcun detrimento economico dalla modifica della prestazione dalla modifica della prestazione lavorativalavorativa

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Mobilità orizzontale: le mansioni Mobilità orizzontale: le mansioni equivalentiequivalenti

Giurisprudenza tradizionaleGiurisprudenza tradizionale sul concetto di “equivalenza” sul concetto di “equivalenza”

a) l’equivalenza non significa “identità”, ma a) l’equivalenza non significa “identità”, ma omogeneitàomogeneità (Cass. 10333/1997; 5921/1984 ; (Cass. 10333/1997; 5921/1984 ;b) l’equivalenza va b) l’equivalenza va valutata in concretovalutata in concreto rispetto ai seguenti elementi: rispetto ai seguenti elementi:- contenuto materiale intrinseco dei compiti assegnati- contenuto materiale intrinseco dei compiti assegnati- competenza richiesta- competenza richiesta- livello professionale raggiunto- livello professionale raggiunto- possibilità di utilizzazione del patrimonio professionale acquisito dal- possibilità di utilizzazione del patrimonio professionale acquisito daldipendente nella pregressa fase del rapportodipendente nella pregressa fase del rapporto- grado di autonomia e discrezionalità - consistenza quantitativa dell’impegno (Cass. - grado di autonomia e discrezionalità - consistenza quantitativa dell’impegno (Cass. 14496/2005),14496/2005),- posizione del dipendente nel contesto dell'organizzazione aziendale del lavoro (Cass. - posizione del dipendente nel contesto dell'organizzazione aziendale del lavoro (Cass. 425/2006);425/2006);c) non sussiste l’equivalenza quando il lavoratore venga lasciato inattivo. Posto che il lavoro c) non sussiste l’equivalenza quando il lavoratore venga lasciato inattivo. Posto che il lavoro costituisce non solo un mezzo di guadagno, ma anche un modo di estrinsecazione della costituisce non solo un mezzo di guadagno, ma anche un modo di estrinsecazione della personalità del lavoratore (Cass., 2 gennaio 2002, n. 10; 22 febbraio 2003 n. 2763; 13 personalità del lavoratore (Cass., 2 gennaio 2002, n. 10; 22 febbraio 2003 n. 2763; 13 febbraio 2006, n. 3046; 8 marzo 2006, n. 4975) ed anzi l’inattività, secondo Corte Cost. 6 febbraio 2006, n. 3046; 8 marzo 2006, n. 4975) ed anzi l’inattività, secondo Corte Cost. 6 aprile 2004 n. 113, costituisce la forma più grave di demansionamento. aprile 2004 n. 113, costituisce la forma più grave di demansionamento. d) non costituisce invece demansionamento l’affidamento di mansioni inferiori ove queste d) non costituisce invece demansionamento l’affidamento di mansioni inferiori ove queste siano meramente marginali ed accessorie ed il lavoratore sia adibito in maniera prevalente e siano meramente marginali ed accessorie ed il lavoratore sia adibito in maniera prevalente e assorbente a mansioni corrispondenti alla qualifica di appartenenza.assorbente a mansioni corrispondenti alla qualifica di appartenenza.

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L’”equivalenza professionale”S.U. 25033/2006 – Cass. 10091/2006

Nozione “Nozione “dinamicadinamica” di equivalenza;” di equivalenza;Affinità delle mansioni dal punto di vista Affinità delle mansioni dal punto di vista professionaleprofessionale;;““un minimo comune denominatoreun minimo comune denominatore” di conoscenze ” di conoscenze teoriche e capacità pratiche;teoriche e capacità pratiche;Professionalità come Professionalità come patrimonio di conoscenze potenzialmente polivalente ; ;Attraverso l'affidamento di compiti nuovi, del tutto estranei rispetto all'attività precedentemente svolta ed alle cognizioni tecniche già acquisite, non venga del tutto disperso il patrimonio professionale e di esperienza già maturato dal dipendente

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Cassazione 13173/2009Cassazione 13173/2009Il casoIl caso

Un medico che svolgeva mansioni di aiuto Un medico che svolgeva mansioni di aiuto al personale medico, veniva destinato al al personale medico, veniva destinato al servizio accettazione. Il giudice del merito servizio accettazione. Il giudice del merito aveva escluso il demansionamento poiché aveva escluso il demansionamento poiché aveva incentrato la motivazione aveva incentrato la motivazione esclusivamente sulle nuove mansioni esclusivamente sulle nuove mansioni svolte e al loro valore professionale.svolte e al loro valore professionale.

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Cassazione 13173/2009Cassazione 13173/2009la sentenzala sentenza

Ai fini della verifica del legittimo esercizio dello Ai fini della verifica del legittimo esercizio dello “jus variandi” da parte del datore di lavoro, deve “jus variandi” da parte del datore di lavoro, deve essere valutata, dal giudice del merito, la essere valutata, dal giudice del merito, la omogeneità tra le mansioni successivamente omogeneità tra le mansioni successivamente attribuite e quelle di originaria appartenenza, attribuite e quelle di originaria appartenenza, sotto il profilo della loro equivalenza in concreto sotto il profilo della loro equivalenza in concreto rispetto alla competenza richiesta, al livello rispetto alla competenza richiesta, al livello professionale raggiunto ed alla utilizzazione del professionale raggiunto ed alla utilizzazione del patrimonio professionale acquisito dal patrimonio professionale acquisito dal dipendente. dipendente.

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Ulteriori approdi giurisprudenziali:Ulteriori approdi giurisprudenziali:Il ruolo della contrattazione collettiva nel Il ruolo della contrattazione collettiva nel

concetto di equivalenzaconcetto di equivalenza

La valutazione che il giudice di merito è tenuto La valutazione che il giudice di merito è tenuto ad effettuare, in ordine all’equivalenza delle ad effettuare, in ordine all’equivalenza delle mansioni, deve essere effettuata in concreto, e mansioni, deve essere effettuata in concreto, e non è vincolata alla classificazione delle non è vincolata alla classificazione delle mansioni nella contrattazione collettiva.mansioni nella contrattazione collettiva.Tuttavia, ciò che è decisivo rimarcare è che se il Tuttavia, ciò che è decisivo rimarcare è che se il ccnl non può vincolare il giudice nella definizione ccnl non può vincolare il giudice nella definizione astratta dell’equivalenza, può e deve astratta dell’equivalenza, può e deve significativamente significativamente orientarloorientarlo nella definizione nella definizione della della quaestio facti.quaestio facti.

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La contrattazione collettivaLa contrattazione collettivaIn altri termini, pur ribadendosi la netta differenza categoriale tra In altri termini, pur ribadendosi la netta differenza categoriale tra qualifica e mansionequalifica e mansione, attenendo la prima ad un dato puramente , attenendo la prima ad un dato puramente formale ed astratto, e quindi relativo e convenzionale, e la seconda ad formale ed astratto, e quindi relativo e convenzionale, e la seconda ad un aspetto concreto, oggettivo, deve però tenersi a mente che un aspetto concreto, oggettivo, deve però tenersi a mente che le le definizioni contrattuali-collettive in punto di fungibilità ed definizioni contrattuali-collettive in punto di fungibilità ed equivalenza, pur rimanendo inidonee a derogare al precetto equivalenza, pur rimanendo inidonee a derogare al precetto imperativo di cui all’art. 2103, possono svolgere un rilevante imperativo di cui all’art. 2103, possono svolgere un rilevante ruolo, parametrico ed orientativo, per il giudicanteruolo, parametrico ed orientativo, per il giudicante. Non è questa la . Non è questa la sede per sviluppare ulteriormente il cruciale argomento della tendenza sede per sviluppare ulteriormente il cruciale argomento della tendenza ordinamentale alla delegificazione e all’assegnazione alle parti sociali ordinamentale alla delegificazione e all’assegnazione alle parti sociali di spazi sempre più ampi di poteri regolativi, nella direttiva di un diritto di spazi sempre più ampi di poteri regolativi, nella direttiva di un diritto del lavoro sempre più largamente dispositivo (del lavoro sempre più largamente dispositivo (cd. cd. soft lawsoft law), ), ma deve ma deve almeno darsi atto ed anzi rimarcarsi che almeno darsi atto ed anzi rimarcarsi che la disciplina pattizia può la disciplina pattizia può oggi legittimamente entrare, nei limiti legali, nel ragionamento oggi legittimamente entrare, nei limiti legali, nel ragionamento giuridico pure giudizialegiuridico pure giudiziale, , anche se solo a livello indicativoanche se solo a livello indicativo. Infatti, . Infatti, le parti sociali, nell’ambito dei diversi settori produttivi, meglio le parti sociali, nell’ambito dei diversi settori produttivi, meglio conoscono realtà, sistemi organizzativi e di lavoro, così che le loro conoscono realtà, sistemi organizzativi e di lavoro, così che le loro espressioni negoziali definiscono un indicatore spesso privilegiato della espressioni negoziali definiscono un indicatore spesso privilegiato della bontà di tante scelte imprenditoriali. bontà di tante scelte imprenditoriali.

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Il caso delle Poste Italiane Il caso delle Poste Italiane Cassazione 8596/2007Cassazione 8596/2007

Un dipendente delle Spa Poste Italiane assunto con la qualifica di operatore Un dipendente delle Spa Poste Italiane assunto con la qualifica di operatore specializzato di officina ed inquadrato nella quinta categoria secondo il previgente specializzato di officina ed inquadrato nella quinta categoria secondo il previgente contratto, veniva successivamente inquadrato nella sesta categoria, svolgendo contratto, veniva successivamente inquadrato nella sesta categoria, svolgendo mansioni di manutenzione meccanica ed elettromagnetica (e molto marginalmente mansioni di manutenzione meccanica ed elettromagnetica (e molto marginalmente elettronica) degli impianti postali (apparecchiatura e componentistica varia).elettronica) degli impianti postali (apparecchiatura e componentistica varia).A seguito della trasformazione dell’ex amministrazione Poste in Ente Pubblico A seguito della trasformazione dell’ex amministrazione Poste in Ente Pubblico Economico e con la stipula di un nuovo contratto nazionale di lavoro che prevedeva Economico e con la stipula di un nuovo contratto nazionale di lavoro che prevedeva l’abolizione delle precedenti categorie e l’inquadramento, al fine di consentire la l’abolizione delle precedenti categorie e l’inquadramento, al fine di consentire la massima flessibilità gestionale del personale, in sole quattro aree di classificazione, massima flessibilità gestionale del personale, in sole quattro aree di classificazione, sicché gli ex dipendenti della quarta, quinta e sesta categoria, l’interessato confluiva sicché gli ex dipendenti della quarta, quinta e sesta categoria, l’interessato confluiva nell’area operativa. nell’area operativa. Inoltre, nell’attività di ristrutturazione aziendale, ritenuta antieconomica la gestione Inoltre, nell’attività di ristrutturazione aziendale, ritenuta antieconomica la gestione diretta dell’attività di manutenzione degli impianti di ripartizione meccanizzata della diretta dell’attività di manutenzione degli impianti di ripartizione meccanizzata della corrispondenza, la stessa si era poi affidata ad una ditta esterna, e l’interessato corrispondenza, la stessa si era poi affidata ad una ditta esterna, e l’interessato veniva tolto dal servizio tecnico di manutenzione apparecchiature, al quale era da veniva tolto dal servizio tecnico di manutenzione apparecchiature, al quale era da tempo addetto, ed assegnato a servizi di sportelleria.tempo addetto, ed assegnato a servizi di sportelleria.Ad avviso dello stesso ciò avrebbe comportato una sua dequalificazione, e, pertanto, Ad avviso dello stesso ciò avrebbe comportato una sua dequalificazione, e, pertanto, presentava ricorso chiedendo quindi di essere riassegnato alle mansioni presentava ricorso chiedendo quindi di essere riassegnato alle mansioni precedentemente svolte od altre equivalenti, per avvenuta soppressione, però precedentemente svolte od altre equivalenti, per avvenuta soppressione, però sempre di natura tecnica, oltre il risarcimento del danno.sempre di natura tecnica, oltre il risarcimento del danno.

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Cassazione S.U. 25033/2006Cassazione S.U. 25033/2006

La contrattazione può introdurre meccanismi La contrattazione può introdurre meccanismi convenzionali di mobilità orizzontale convenzionali di mobilità orizzontale prevedendo, con apposita clausola, prevedendo, con apposita clausola, la fungibilità la fungibilità funzionale tra mansioni nella stessa area per funzionale tra mansioni nella stessa area per sopperire a contingenti esigenze aziendali sopperire a contingenti esigenze aziendali ovvero per consentire la valorizzazione della ovvero per consentire la valorizzazione della professionalità potenziale di tutti i lavoratori professionalità potenziale di tutti i lavoratori inquadrati in quella qualificainquadrati in quella qualifica, senza per questo , senza per questo incorrere nella sanzione di nullità del comma incorrere nella sanzione di nullità del comma secondo della citata disposizione dell’articolo secondo della citata disposizione dell’articolo 2103 c.c.2103 c.c.

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Il CCNL e la professionalità Il CCNL e la professionalità potenzialepotenziale

Secondo le Sezioni unite, la dimensione individuale della Secondo le Sezioni unite, la dimensione individuale della garanzia dell’articolo 2103 c.c. crea degli garanzia dell’articolo 2103 c.c. crea degli “steccati” “steccati” che che certamente valgono a protezione del lavoratore nei certamente valgono a protezione del lavoratore nei confronti di un indiscriminato confronti di un indiscriminato jus variandi jus variandi del datore di del datore di lavoro; ma possono rappresentare anche un attrito di lavoro; ma possono rappresentare anche un attrito di resistenza alla progressione professionale della collettività resistenza alla progressione professionale della collettività dei lavoratori inquadrati in quella stessa qualifica. Ed dei lavoratori inquadrati in quella stessa qualifica. Ed allora, se come deve ritenersi in materia , rileva allora, se come deve ritenersi in materia , rileva non solo non solo quello che il lavoratore fa, ma anche quello che sa farequello che il lavoratore fa, ma anche quello che sa fare (ossia la (ossia la professionalità potenzialeprofessionalità potenziale),), la contrattazione la contrattazione collettiva può legittimamente farsi carico di ciò, collettiva può legittimamente farsi carico di ciò, prevedendo e disciplinando prevedendo e disciplinando meccanismi di scambio o di meccanismi di scambio o di avvicendamento o di rotazioneavvicendamento o di rotazione che non violano la garanzia che non violano la garanzia dell’articolo 2103 c.c., ma che con quest’ultima sono dell’articolo 2103 c.c., ma che con quest’ultima sono compatibili. compatibili.

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Cassazione 8596/2007: mansioni Cassazione 8596/2007: mansioni promiscue e vicariepromiscue e vicarie

Le convenzioni delle parti sociali pongono, Le convenzioni delle parti sociali pongono, dunque, legittimi e razionali meccanismi di dunque, legittimi e razionali meccanismi di mobilità orizzontale prevedendo, con apposita mobilità orizzontale prevedendo, con apposita clausola, la fungibilità funzionale tra mansioni clausola, la fungibilità funzionale tra mansioni diverse ma con diverse ma con un nucleo di omogeneità ed un nucleo di omogeneità ed affinitàaffinità al fine di sopperire a contingenti al fine di sopperire a contingenti esigenze aziendali ovvero per consentire la esigenze aziendali ovvero per consentire la valorizzazione della professionalità potenziale di valorizzazione della professionalità potenziale di tutti i lavoratori inquadrati in quella qualifica tutti i lavoratori inquadrati in quella qualifica senza per questo incorrere in alcuna sanzione di senza per questo incorrere in alcuna sanzione di nullitànullità

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...riconversione e ristrutturazione ...riconversione e ristrutturazione aziendaleaziendale

una interpretazione dell’articolo 2103 c.c. una interpretazione dell’articolo 2103 c.c. abbandonando l’ottica di una cristallizzata tutela abbandonando l’ottica di una cristallizzata tutela del “singolo lavoratore” a fronte dello jusdel “singolo lavoratore” a fronte dello jus variandi variandi dell’imprenditore - debba privilegiare dell’imprenditore - debba privilegiare un un ponderato esame del dato normativoponderato esame del dato normativo che che tengatenga pure conto dei complessi problemi di pure conto dei complessi problemi di riconversione e di ristrutturazìone delle imprese riconversione e di ristrutturazìone delle imprese (che(che impongono una attenuazione di una rigidità impongono una attenuazione di una rigidità della regolamentazione del rapporto di lavoro della regolamentazione del rapporto di lavoro capacecapace di ostacolare detti processi)di ostacolare detti processi)

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Il principio di bilanciamentoIl principio di bilanciamento

In sintesi, per la Corte, alla stregua della regola del bilanciamento del diritto del datore di lavoro a perseguire una organizzazione aziendale produttiva ed efficiente e quello del lavoratore al mantenimento del posto - nei casi di sopravvenute e legittime scelte imprenditoriali, comportanti l’esternalizzazione dei servizi o la loro riduzione a seguito di processi di riconversione o ristrutturazione aziendali - il fatto di adibire il lavoratore a mansioni diverse, ed anche inferiori, a quelle precedentemente svolte (restando immutato il livello retributivo), non si pone in contrasto con il dettato codicistico, se tale scelta rappresenti l’unica alternativa praticabile in luogo del licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

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Mobilità orizzontale: l’irriducibilità Mobilità orizzontale: l’irriducibilità della retribuzionedella retribuzione

Nel caso di mutamento delle mansioni il Nel caso di mutamento delle mansioni il lavoratore ha diritto alla conservazione del livello lavoratore ha diritto alla conservazione del livello retributivo raggiunto comprensivo di eventuali retributivo raggiunto comprensivo di eventuali compensi speciali attribuiti con continuità ad compensi speciali attribuiti con continuità ad integrazione della retribuzione base, in ragione integrazione della retribuzione base, in ragione della professionalità raggiunta dal medesimo e della professionalità raggiunta dal medesimo e del livello qualitativo delle mansioni stesse; del livello qualitativo delle mansioni stesse; invece non ricadono nel principio di irriducibilità invece non ricadono nel principio di irriducibilità della retribuzione quelle indennità che della retribuzione quelle indennità che ineriscono a particolari modalità della ineriscono a particolari modalità della prestazione di lavoro ed a fattori di maggiore prestazione di lavoro ed a fattori di maggiore gravosità della medesima. gravosità della medesima.

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Indennità riducibiliIndennità riducibili

Indennità di rappresentanza;Indennità di rappresentanza;

Indennità estero;Indennità estero;

Indennità di reperibilità;Indennità di reperibilità;

Indennità di cassa o di rischio;Indennità di cassa o di rischio;

Indennità rimborso spese carburanteIndennità rimborso spese carburante;;

Indennità di turno per l’assegnazione a Indennità di turno per l’assegnazione a turni continui avvicendati.turni continui avvicendati.

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Mobilità verticale peggiorativa: Mobilità verticale peggiorativa: divieto e deroghedivieto e deroghe

Il divieto di dequalificazione professionale è Il divieto di dequalificazione professionale è costruito come una fattispecie più specifica costruito come una fattispecie più specifica rispetto a quella dell’obbligo che ha il datore di rispetto a quella dell’obbligo che ha il datore di lavoro di rispettare il canone dell’equivalenza lavoro di rispettare il canone dell’equivalenza nell’assegnare nuove mansioni al prestatore;nell’assegnare nuove mansioni al prestatore;

Il rapporto è di Il rapporto è di continenzacontinenza: le mansioni inferiori : le mansioni inferiori (vietate) sono sempre non “equivalenti” a quelle (vietate) sono sempre non “equivalenti” a quelle corrispondenti alla qualifica, mentre quelle non corrispondenti alla qualifica, mentre quelle non “equivalenti” non necessariamente sono anche “equivalenti” non necessariamente sono anche inferiori.inferiori.

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Accertamento della Accertamento della dequalificazionedequalificazione

L’accertamento della violazione del divieto L’accertamento della violazione del divieto deve essere compiuto raffrontando le deve essere compiuto raffrontando le mansioni in concreto attribuite al mansioni in concreto attribuite al lavoratore con quelle proprie della sua lavoratore con quelle proprie della sua qualifica; raffronto da operare innanzi tutto qualifica; raffronto da operare innanzi tutto secondo il canone dell’”equivalenza” secondo il canone dell’”equivalenza” dinamica tra mansioni; occorre poi dinamica tra mansioni; occorre poi comparare le mansioni per accertare il comparare le mansioni per accertare il minore contenuto professionale delle minore contenuto professionale delle nuove rispetto alle precedenti. nuove rispetto alle precedenti.

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La sottrazione di mansioni e La sottrazione di mansioni e l’inattività forzatal’inattività forzata

L’ipotesi più frequente di dequalificazione L’ipotesi più frequente di dequalificazione è è la riduzione (quantitativa e la riduzione (quantitativa e qualitativa) delle mansioniqualitativa) delle mansioni fino alla totale fino alla totale inutilizzabilità della prestazione lavorativa inutilizzabilità della prestazione lavorativa del dipendente lasciato in condizioni di del dipendente lasciato in condizioni di forzata inattivitàforzata inattività, tanto che la , tanto che la giurisprudenza ha parlato di un vero e giurisprudenza ha parlato di un vero e proprio diritto del lavoratore all’esecuzione proprio diritto del lavoratore all’esecuzione della prestazione lavorativa. della prestazione lavorativa.

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Il caso Santoro/RAIIl caso Santoro/RAITribunale Roma 15 febbraio 2005, giudice BilliTribunale Roma 15 febbraio 2005, giudice Billi

Il danno da dequalificazione professionale “attiene alla lesione di un interesse costituzionalmente protetto dall’art. 2 Cost., avente ad oggetto il diritto fondamentale del lavoratore alla libera esplicazione della sua personalità nel luogo di lavoro, secondo le mansioni e con la qualifica spettantegli per legge o per contratto, con la conseguenza che i provvedimenti del datore di lavoro che illegittimamente ledono tale diritto vengono immancabilmente a ledere l’immagine professionale, la dignità personale e la vita di relazione del lavoratore, sia in tema di autostima ed eterostima nell’ambiente di lavoro e in quello socio-familiare, sia in termini di perdita di chances per futuri lavori di pari livello” (Cass. N. 10157 del 2004). Nel caso di specie, alla luce di quanto sopra affermato, non è dubbio che la condotta di parte convenuta, consistente nel porre il ricorrente in una forzosa inattività, ha indubbiamente cagionato la lesione di diritti costituzionalmente protetti, ovvero il diritto alla libera esplicazione della personalità sul luogo di lavoro e il diritto alla dignità personale.

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Demansionamenti leciti: le deroghe Demansionamenti leciti: le deroghe

art. 4, comma 11° legge 23 luglio 1991, n. 223art. 4, comma 11° legge 23 luglio 1991, n. 223 : questa : questa norma, disciplinando le procedure di licenziamento per norma, disciplinando le procedure di licenziamento per riduzione di personale, dispone che gli accordi sindacali riduzione di personale, dispone che gli accordi sindacali stipulati nel corso di tali procedure possano prevedere il stipulati nel corso di tali procedure possano prevedere il riassorbimento totale o parziale dei lavoratori ritenuti eccedenti, riassorbimento totale o parziale dei lavoratori ritenuti eccedenti, e possono stabilire, anche in deroga al secondo comma e possono stabilire, anche in deroga al secondo comma dell’art. 2103 c.c., la loro assegnazione a mansioni diverse da dell’art. 2103 c.c., la loro assegnazione a mansioni diverse da quelle precedentemente svolte. quelle precedentemente svolte. art. 1, comma 7° e dall’art. 4, comma 4° legge 12 marzo art. 1, comma 7° e dall’art. 4, comma 4° legge 12 marzo 1999, n. 681999, n. 68: riguardanti la sopravvenuta inabilità dei lavoratori : riguardanti la sopravvenuta inabilità dei lavoratori allo svolgimento delle loro mansioni ; allo svolgimento delle loro mansioni ; art. 7, 5° co. L. 151/2001art. 7, 5° co. L. 151/2001: riguardante le lavoratrici madri, che : riguardante le lavoratrici madri, che durante il periodo di gestazione e sino a sette mesi dopo il durante il periodo di gestazione e sino a sette mesi dopo il parto - se il tipo di attività o le condizioni ambientali sono parto - se il tipo di attività o le condizioni ambientali sono pregiudizievoli alla loro salute - devono essere spostate ad pregiudizievoli alla loro salute - devono essere spostate ad altre mansioni anche inferiori a quelle abituali, conservando la altre mansioni anche inferiori a quelle abituali, conservando la retribuzione precedente retribuzione precedente

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L’interpello MLPS n. 39/2011L’interpello MLPS n. 39/2011

“...sembra potersi considerare lecito il patto di demansionamento sottoscritto tra il datore e la lavoratrice madre, rientrante in servizio in epoca antecedente al compimento di un anno di età del bambino. In tal caso, occorre tuttavia verificare che il contesto aziendale sia tale che, per fondate e comprovabili esigenze tecniche, organizzative e produttive o di riduzione di costi, non sussistano alternative diverse per garantire la conservazione del posto di lavoro e per consentire aliunde l’esercizio delle mansioni...”

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Il patto di demansionamentoIl patto di demansionamento

l’art. 2103 c.c… non opera allorché il patto l’art. 2103 c.c… non opera allorché il patto peggiorativo corrisponde all’interesse del peggiorativo corrisponde all’interesse del lavoratore medesimo. Ed in effetti il diritto alla lavoratore medesimo. Ed in effetti il diritto alla tutela della posizione economica e professionale tutela della posizione economica e professionale del lavoratore deve trovare contemperamento del lavoratore deve trovare contemperamento con la tutela di altri interessi prioritari del con la tutela di altri interessi prioritari del lavoratore quale quello alla conservazione del lavoratore quale quello alla conservazione del posto di lavoro; per cui posto di lavoro; per cui deve ritenersi legittimadeve ritenersi legittima una interpretazione non restrittivauna interpretazione non restrittiva della della disposizione anche alla luce delle maggiori e disposizione anche alla luce delle maggiori e notorie difficoltà in cui versa oggi il mercato del notorie difficoltà in cui versa oggi il mercato del lavorolavoro (Cassazione 18269/2006) (Cassazione 18269/2006)

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Requisiti per il patto di Requisiti per il patto di demansionamentodemansionamento

1.1. Il consenso del lavoratoreIl consenso del lavoratore2.2. Le condizioni che avrebbero legittimato il Le condizioni che avrebbero legittimato il

licenziamento (ristrutturazione per crisi licenziamento (ristrutturazione per crisi aziendale, chiusura di un punto vendita o unità aziendale, chiusura di un punto vendita o unità produttiva)produttiva)

3.3. Onere della provaOnere della prova: : l’onere di dimostrare la l’onere di dimostrare la sussistenza delle condizioni di fatto che sussistenza delle condizioni di fatto che avrebbero giustificato il licenziamento avrebbero giustificato il licenziamento incombe incombe sul datore di lavorosul datore di lavoro, in osservanza dell’art. 5 , in osservanza dell’art. 5 della legge n. 604/1961 e del divieto posto della legge n. 604/1961 e del divieto posto dall’art. 2103.dall’art. 2103.

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Mobilità verticale in melius: il diritto Mobilità verticale in melius: il diritto di promozionedi promozione

L’art. 2103 cod. civ. stabilisce che nel caso di L’art. 2103 cod. civ. stabilisce che nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore assegnazione a mansioni superiori il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all’attività ha diritto al trattamento corrispondente all’attività svolta e l’assegnazione stessa diviene definitiva, svolta e l’assegnazione stessa diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo per ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto (Cass. 23.3.2007, n. conservazione del posto (Cass. 23.3.2007, n. 7126), dopo un periodo fissato dai contratti 7126), dopo un periodo fissato dai contratti collettivi e comunque non superiore a tre mesi collettivi e comunque non superiore a tre mesi (termine prolungabile in relazione al personale (termine prolungabile in relazione al personale con qualifica di quadro e di dirigente: cfr. Cass. con qualifica di quadro e di dirigente: cfr. Cass. 2.7.2004, n. 12179 e, da ultimo, Cass. 2.7.2004, n. 12179 e, da ultimo, Cass. 4.10.2006, n. 21338). 4.10.2006, n. 21338).

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PresuppostiPresupposti

1.1. L’assegnazione deve essere riferibile al L’assegnazione deve essere riferibile al datore di lavorodatore di lavoro

2.2. Le mansioni assegnate devono avere il Le mansioni assegnate devono avere il carattere della “superiorità” rispetto a carattere della “superiorità” rispetto a quelle precedentiquelle precedenti

3.3. Il superamento del periodo legale o Il superamento del periodo legale o contrattualecontrattuale

4.4. Non vi deve essere sostituzione di Non vi deve essere sostituzione di lavoratore assente con diritto alla lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto conservazione del posto

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1. L’assegnazione alle mansioni 1. L’assegnazione alle mansioni superiorisuperiori

Il presupposto del diritto al superiore inquadramento non Il presupposto del diritto al superiore inquadramento non è costituito solo dalla circostanza che il lavoratore svolga è costituito solo dalla circostanza che il lavoratore svolga mansioni superiori, ma che egli vi sia «mansioni superiori, ma che egli vi sia «assegnatoassegnato»»Infatti l'assegnazione delle mansioni è un atto in cui si Infatti l'assegnazione delle mansioni è un atto in cui si esplica esplica il potere organizzativo del datore di lavoroil potere organizzativo del datore di lavoro (qualora le mansioni non siano dedotte nel contratto di (qualora le mansioni non siano dedotte nel contratto di lavoro) e non costituisce, invece, «lavoro) e non costituisce, invece, «terreno di iniziativaterreno di iniziativa» » del lavoratoredel lavoratore La prova del consenso del datore di lavoro costituisce La prova del consenso del datore di lavoro costituisce oggetto di accertamentooggetto di accertamento necessario soltanto qualora il necessario soltanto qualora il datore di lavoro contesti (datore di lavoro contesti (fatto impeditivofatto impeditivo) la pretesa ) la pretesa del dipendente provando che le mansioni superiori sono del dipendente provando che le mansioni superiori sono state svolte contro la sua espressa volontà state svolte contro la sua espressa volontà

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2. Il carattere della “superiorità”2. Il carattere della “superiorità”

Il procedimento logico-giuridico:Il procedimento logico-giuridico:1.1. L’accertamento in fatto delle mansioni L’accertamento in fatto delle mansioni

superiori concretamente svoltesuperiori concretamente svolte2.2. L’individuazione della categoria e dei L’individuazione della categoria e dei

livelli funzionali nei quali questa si livelli funzionali nei quali questa si articolaarticola

3.3. Il raffronto tra il risultato della prima Il raffronto tra il risultato della prima indagine e le declaratorie contrattuali che indagine e le declaratorie contrattuali che definiscono i livelli definiscono i livelli

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Gli elementi necessari della Gli elementi necessari della superioritàsuperiorità

L’assegnazione, anche senza investitura L’assegnazione, anche senza investitura formale purché non in contrasto con la formale purché non in contrasto con la volontà del datore di lavoro, deve essere volontà del datore di lavoro, deve essere pienapiena, nel senso che deve aver , nel senso che deve aver comportato l’assunzione della comportato l’assunzione della responsabilità e l’esercizio dell’autonomia responsabilità e l’esercizio dell’autonomia proprie della corrispondente (superiore) proprie della corrispondente (superiore) qualifica. qualifica.

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3. La durata minima del periodo3. La durata minima del periodo

l’art. 2103 c.c. la quantifica in tre mesi; la l’art. 2103 c.c. la quantifica in tre mesi; la contrattazione collettiva può tuttavia contrattazione collettiva può tuttavia introdurre condizioni di miglior favore. introdurre condizioni di miglior favore.

La derogabilità La derogabilità in peius in peius del termine del termine trimestrale indicato è invece consentita trimestrale indicato è invece consentita solo per i dirigenti ed i quadri, ex art. 6 solo per i dirigenti ed i quadri, ex art. 6 legge 13 maggio 1985, n. 170 legge 13 maggio 1985, n. 170

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ProblematicheProblematiche

Quali sono Quali sono le giornate lavorative le giornate lavorative computabilicomputabili ai fine del raggiungimento del ai fine del raggiungimento del periodo?periodo?

vi è la vi è la possibilità di cumulare periodi possibilità di cumulare periodi più brevipiù brevi sino al superamento sino al superamento complessivo dei tre mesi?complessivo dei tre mesi?

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Le giornate lavorative computabiliLe giornate lavorative computabili

La giurisprudenza ha affermato che ai fini La giurisprudenza ha affermato che ai fini del computo del periodo in questione, del computo del periodo in questione, deve attribuirsi rilievo deve attribuirsi rilievo alle sole giornate alle sole giornate di lavoro effettivo e non anche a quelle di lavoro effettivo e non anche a quelle di sospensione del rapportodi sospensione del rapporto (ferie, (ferie, malattia, maternità, ecc.)malattia, maternità, ecc.)Quindi si ha una mera parentesi, con la Quindi si ha una mera parentesi, con la possibilità di sommare le frazioni temporali possibilità di sommare le frazioni temporali anteriori e successive alla pausa. anteriori e successive alla pausa.

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Cumulo di periodi più breviCumulo di periodi più brevi

il diritto alla promozione automatica il diritto alla promozione automatica non richiede la non richiede la rigorosa continuità del periodorigorosa continuità del periodo, essendo sufficienti , essendo sufficienti anche molteplici brevi assegnazioni a mansioni superiori anche molteplici brevi assegnazioni a mansioni superiori per un periodo complessivamente maggiore di un per un periodo complessivamente maggiore di un trimestretrimestreai fini dell’insorgenza del diritto, dovrebbe risultare ai fini dell’insorgenza del diritto, dovrebbe risultare l’intento fraudolento del datore di lavoro diretto ad l’intento fraudolento del datore di lavoro diretto ad impedire la maturazione del diritto alla promozioneimpedire la maturazione del diritto alla promozione. . Tale intento sarebbe desumibile proprio dalla frequenza Tale intento sarebbe desumibile proprio dalla frequenza e sistematicità delle reiterate assegnazioni a mansioni e sistematicità delle reiterate assegnazioni a mansioni superiori tali da palesare la predeterminazione da parte superiori tali da palesare la predeterminazione da parte datoriale di tale contegno per sottrarsi all’applicazione datoriale di tale contegno per sottrarsi all’applicazione della norma in esame della norma in esame

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4. Sostituzione di lavoratore assente con diritto 4. Sostituzione di lavoratore assente con diritto

alla conservazione del postoalla conservazione del posto Sostituzioni legaliSostituzioni legali: ferie, malattia, maternità, : ferie, malattia, maternità, adempimento di funzioni pubbliche elettive o per adempimento di funzioni pubbliche elettive o per sciopero;sciopero;Sostituzioni convenzionaliSostituzioni convenzionali: il CCNL può prevedere : il CCNL può prevedere ipotesi in cui la sostituzione non attribuisce il diritto alla ipotesi in cui la sostituzione non attribuisce il diritto alla promozionepromozioneSostituzioni particolariSostituzioni particolari: la giurisprudenza ha affermato : la giurisprudenza ha affermato che è esclusa la promozione in caso di sostituzione di che è esclusa la promozione in caso di sostituzione di chi sia solo provvisoriamente assente per l’espletamento chi sia solo provvisoriamente assente per l’espletamento a rotazione di mansioni; ovvero nell’ipotesi di collega a rotazione di mansioni; ovvero nell’ipotesi di collega sospeso dal lavoro perché posto in cassa integrazione sospeso dal lavoro perché posto in cassa integrazione guadagni; o nel caso di assenza per l'espletamento di guadagni; o nel caso di assenza per l'espletamento di attività sindacale, in forza di permessi retribuiti previsti attività sindacale, in forza di permessi retribuiti previsti dalla contrattazione collettiva. dalla contrattazione collettiva.

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Il trasferimento del lavoratoreIl trasferimento del lavoratore

Il primo comma, ultimo periodo, dell'art. 2103 Il primo comma, ultimo periodo, dell'art. 2103 c.c. (come sostituito dall'art. 13 della legge 20 c.c. (come sostituito dall'art. 13 della legge 20 maggio 1970, n. 300) dispone che il lavoratore maggio 1970, n. 300) dispone che il lavoratore "non può essere trasferito da una unità "non può essere trasferito da una unità produttiva ad un'altra se non per comprovate produttiva ad un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive“ragioni tecniche, organizzative e produttive“PresuppostiPresupposti::

1.1. Mutamento del luogo di lavoro e unità Mutamento del luogo di lavoro e unità produttiva;produttiva;

2.2. Comprovate ragioni tecniche, organizzative e Comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive produttive

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1. Mutamento del luogo di lavoro e 1. Mutamento del luogo di lavoro e unità produttivaunità produttiva

Occorre un trasferimento che consiste in Occorre un trasferimento che consiste in un un mutamento definitivomutamento definitivo (non già (non già temporaneo come avviene nel temporaneo come avviene nel distaccodistacco e e nella nella trasfertatrasferta) del luogo di adempimento ) del luogo di adempimento della prestazione lavorativa dedotta in della prestazione lavorativa dedotta in contratto;contratto;Occorre, inoltre, che il trasferimento Occorre, inoltre, che il trasferimento avvenga avvenga tra due unità produttivetra due unità produttive (quella (quella di provenienza e quella di destinazione)di provenienza e quella di destinazione)

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Unità produttiva: l’autonomiaUnità produttiva: l’autonomia

L’unità produttiva va individuata in ogni articolazione autonoma dell’impresa, avente sotto il profilo funzionale e finalistico idoneità ad esplicare, in tutto o in parte, l’attività di produzione di beni o servizi dell’impresa medesima, della quale costituisce elemento organizzativo, restando invece esclusi quegli organismi minori che, se pur dotati di una certa autonomia, siano destinati a scopi meramente strumentali rispetto ai fini produttivi dell'impresa (Cassazione 963/2000)

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Unità produttiva: l’indipendenza Unità produttiva: l’indipendenza tecnica ed amministrativa tecnica ed amministrativa

Poiché la finalità principale della norma di cui all'art 2103 cod. Poiché la finalità principale della norma di cui all'art 2103 cod. civ. è quella di civ. è quella di tutelare la dignità del lavoratore e di tutelare la dignità del lavoratore e di proteggere l'insieme di relazioni interpersonali che lo proteggere l'insieme di relazioni interpersonali che lo legano ad un determinato complesso produttivolegano ad un determinato complesso produttivo, le tutele , le tutele previste per il lavoratore trasferito rilevano anche quando lo previste per il lavoratore trasferito rilevano anche quando lo spostamento avvenga in un spostamento avvenga in un ambito geografico ristrettoambito geografico ristretto (ad (ad es. nello stesso territorio comunale) da una unità produttiva es. nello stesso territorio comunale) da una unità produttiva ad un'altra, intendendo per unità produttiva ogni ad un'altra, intendendo per unità produttiva ogni articolazione articolazione autonoma dell'aziendaautonoma dell'azienda, avente, sotto il profilo funzionale e , avente, sotto il profilo funzionale e finalistico, idoneità ad esplicare, in tutto o in parte, l'attività finalistico, idoneità ad esplicare, in tutto o in parte, l'attività dell'impresa medesima, della quale costituisca una dell'impresa medesima, della quale costituisca una componente organizzativa, connotata da componente organizzativa, connotata da indipendenza indipendenza tecnica ed amministrativatecnica ed amministrativa tali che in essa si possa tali che in essa si possa concludere una frazione dell'attività produttiva aziendale. concludere una frazione dell'attività produttiva aziendale. (Cassazione 11660/2003)(Cassazione 11660/2003)

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Unità produttiva: le altre fonti Unità produttiva: le altre fonti

Art. 18 e 35 St.Lav.:Art. 18 e 35 St.Lav.: tutela reintegratoria del lavoratore tutela reintegratoria del lavoratore ingiustamente licenziato;ingiustamente licenziato;Art. 19, 20, 21, 22, 23, 25, 27, 29 St. Lav. relativi alla nomina delle rappresentanze aziendali, trasferimento e permessi dei dirigenti delle stesse, alle modalità di richiesta e svolgimento delle riunioni, all’indizione ed espletamento del referendum, al diritto di affissione, fusione delle RSA e destinazione di locali aziendali per le stesse;Art. 2 lett. t) del testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.lgs. 81/2008) che individua l’unità produttiva nello “stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale”.

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2. Comprovate ragioni tecniche, 2. Comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttiveorganizzative e produttive

Sul punto si ritiene che, anche alla luce dell’art. Sul punto si ritiene che, anche alla luce dell’art. 41, 1° co., Cost., il controllo giudiziale sulla 41, 1° co., Cost., il controllo giudiziale sulla correttezza sostanziale del provvedimento correttezza sostanziale del provvedimento datoriale, non possa estendersi all’opportunità datoriale, non possa estendersi all’opportunità e/o all’adeguatezza della scelta datoriale, ma si e/o all’adeguatezza della scelta datoriale, ma si riduce ad un sindacato sulla esistenza delle riduce ad un sindacato sulla esistenza delle condizioni richieste dalla legge (condizioni richieste dalla legge (indagine indagine oggettivaoggettiva) e del ) e del nesso di causalitànesso di causalità tra queste tra queste ed il trasferimento. Pertanto resta insindacabile, ed il trasferimento. Pertanto resta insindacabile, ad esempio, la scelta tra più soluzioni ad esempio, la scelta tra più soluzioni organizzative, tutte ugualmente ragionevoli.organizzative, tutte ugualmente ragionevoli.

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EsclusioniEsclusioni

Quando il trasferimento avviene nella Quando il trasferimento avviene nella stessa unità produttivastessa unità produttiva

Quando il trasferimento è dipeso dalla Quando il trasferimento è dipeso dalla volontà del lavoratore che avanza volontà del lavoratore che avanza formale formale richiestarichiesta

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L’incompatibilità ambientaleL’incompatibilità ambientaleCasisticaCasistica

Tizio con motivato provvedimento disciplinare Tizio con motivato provvedimento disciplinare veniva trasferito dal cantiere navale in cui era veniva trasferito dal cantiere navale in cui era addetto alla manutenzione degli accumulatori addetto alla manutenzione degli accumulatori elettrici al deposito di altro cantiere della stessa elettrici al deposito di altro cantiere della stessa azienda dove avrebbe prestato l’attività di azienda dove avrebbe prestato l’attività di carrellista per lo stoccaggio di pezzi di ricambio. carrellista per lo stoccaggio di pezzi di ricambio. Il provvedimento era motivato sulla base dei forti Il provvedimento era motivato sulla base dei forti attriti che il lavoratore aveva nei confronti del attriti che il lavoratore aveva nei confronti del personale e, soprattutto, con il responsabile personale e, soprattutto, con il responsabile dell’unità produttiva. Tuttavia, Tizio non si è mai dell’unità produttiva. Tuttavia, Tizio non si è mai presentato sul luogo di lavoro assegnato presentato sul luogo di lavoro assegnato risultando pertanto assente ingiustificato e risultando pertanto assente ingiustificato e privato della retribuzione spettante. privato della retribuzione spettante.

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Questioni rilevanti del casoQuestioni rilevanti del casoIl trasferimento è definitivo quindi non si tratta di trasferta o Il trasferimento è definitivo quindi non si tratta di trasferta o distaccodistaccoI due cantieri costituiscono distinte unità produttive, se si fosse I due cantieri costituiscono distinte unità produttive, se si fosse trattato di distinti reparti nello stesso cantiere l’azienda non trattato di distinti reparti nello stesso cantiere l’azienda non avrebbe avuto necessità di motivare il trasferimentoavrebbe avuto necessità di motivare il trasferimentoLe ragioni organizzative sono rappresentate dalla Le ragioni organizzative sono rappresentate dalla c.d. c.d. incompatibilità ambientaleincompatibilità ambientale (Cassazione 22059/2008) (Cassazione 22059/2008)Tuttavia, l’”equivalenza professionale” delle mansioni tradisce una Tuttavia, l’”equivalenza professionale” delle mansioni tradisce una dequalificazione del lavoratore che potrebbe celare un dequalificazione del lavoratore che potrebbe celare un comportamento mobbizzante dell’azienda (comportamento mobbizzante dell’azienda (rischio di rischio di dequalificazionedequalificazione))L’illegittimo comportamento del datore di lavoro consistente L’illegittimo comportamento del datore di lavoro consistente nell’assegnazione del dipendente a mansioni inferiori a quelle nell’assegnazione del dipendente a mansioni inferiori a quelle corrispondenti alla sua qualifica corrispondenti alla sua qualifica può giustificare il rifiuto della può giustificare il rifiuto della prestazione lavorativaprestazione lavorativa, in forza dell’eccezione di inadempimento , in forza dell’eccezione di inadempimento di cui all’art. 1460 c.c., purché la reazione risulti proporzionata e di cui all’art. 1460 c.c., purché la reazione risulti proporzionata e conforme a buona fede (Cassazione 4060/2008)conforme a buona fede (Cassazione 4060/2008)

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Forma e motivazione del Forma e motivazione del trasferimentotrasferimento

Il trasferimento del lavoratore può essere Il trasferimento del lavoratore può essere disposto anche oralmente, non essendo disposto anche oralmente, non essendo richiesta la forma scritta e valendo invece il richiesta la forma scritta e valendo invece il generale generale principio della libertà di forma principio della libertà di forma negozialenegoziale in mancanza di specifiche previsioni in mancanza di specifiche previsioni legali o contrattuali.legali o contrattuali.Insorge l’obbligo formale di motivazione, in Insorge l’obbligo formale di motivazione, in applicazione analogica dell'art. 2, l. n. 604 del applicazione analogica dell'art. 2, l. n. 604 del 1966, solo ove il lavoratore ne faccia 1966, solo ove il lavoratore ne faccia tempestiva richiestatempestiva richiesta nel termine di otto giorni nel termine di otto giorni dalla comunicazione del trasferimento dalla comunicazione del trasferimento

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Legge 183/2010 e legge 10/2011Legge 183/2010 e legge 10/2011

La La Legge 183/2010Legge 183/2010 ha introdotto per la prima volta dei ha introdotto per la prima volta dei termini di termini di decadenzadecadenza per l’impugnazione del provvedimento con cui il datore di lavoro per l’impugnazione del provvedimento con cui il datore di lavoro dispone il trasferimento del lavoratore da una sede a un’altra. dispone il trasferimento del lavoratore da una sede a un’altra.

In particolare, la nuova disciplina prevede che: In particolare, la nuova disciplina prevede che: 1.1. entro 60 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di trasferimento, entro 60 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di trasferimento,

il lavoratore deve il lavoratore deve impugnareimpugnare il trasferimento; il trasferimento;2.2. impugnato per tempo il trasferimento, il lavoratore ha 270 giorni per impugnato per tempo il trasferimento, il lavoratore ha 270 giorni per

depositare il ricorso in tribunale oppure comunicare al datore di lavoro la depositare il ricorso in tribunale oppure comunicare al datore di lavoro la richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato;richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato;

3.3. in questo secondo caso, se la richiesta di conciliazione o arbitrato viene in questo secondo caso, se la richiesta di conciliazione o arbitrato viene rifiutata oppure non si raggiunge l’accordo, il lavoratore ha 60 giorni per rifiutata oppure non si raggiunge l’accordo, il lavoratore ha 60 giorni per depositare il ricorso in tribunale.depositare il ricorso in tribunale.La La Legge 10 del 2011Legge 10 del 2011 ha peraltro fatto slittare l’entrata in vigore di questa ha peraltro fatto slittare l’entrata in vigore di questa nuova procedura al 31 dicembre 2011. Sino ad allora, quindi, continuerà ad nuova procedura al 31 dicembre 2011. Sino ad allora, quindi, continuerà ad applicarsi l’attuale disciplina, la quale prevede che il lavoratore abbia cinque applicarsi l’attuale disciplina, la quale prevede che il lavoratore abbia cinque anni di tempo (termine prescrizionale) per impugnare il trasferimento anni di tempo (termine prescrizionale) per impugnare il trasferimento illegittimo. illegittimo.

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Onere della provaOnere della provaIl demansionamentoIl demansionamento

Il diritto che viene azionato è il diritto allo svolgimento di mansioni Il diritto che viene azionato è il diritto allo svolgimento di mansioni equivalenti. Il equivalenti. Il fatto costitutivofatto costitutivo del diritto consiste, quindi, nella del diritto consiste, quindi, nella individuazione del contenuto delle mansioni di assunzione o delle individuazione del contenuto delle mansioni di assunzione o delle ultime effettivamente svolteultime effettivamente svolte..Il Il fatto inadempitivo, della cui allegazione il lavoratore è comunque fatto inadempitivo, della cui allegazione il lavoratore è comunque onerato,onerato, consiste nella assegnazione a mansioni che si assumono deteriori. consiste nella assegnazione a mansioni che si assumono deteriori. Questo punto è molto importante, perché dalle asserzioni storico-giuridiche Questo punto è molto importante, perché dalle asserzioni storico-giuridiche contenute in ricorso il giudice deve essere già posto in condizione di contenute in ricorso il giudice deve essere già posto in condizione di apprezzare in astratto (rispetto all’attuale concetto di equivalenza) la apprezzare in astratto (rispetto all’attuale concetto di equivalenza) la modificatio in peius, modificatio in peius, sulla base di elementi fattuali circostanziati e specifici. sulla base di elementi fattuali circostanziati e specifici. Dunque, nel ricorso deve essere contenuta una Dunque, nel ricorso deve essere contenuta una comparazione analitica comparazione analitica del contenuto delledel contenuto delle mansioni di provenienza e di destinazione, con mansioni di provenienza e di destinazione, con adeguate argomentazioni circa la lamentataadeguate argomentazioni circa la lamentata disomogeneitàdisomogeneità. In questa . In questa direzione, la violazione dell’art. 2103 deve essere supportata da oneri direzione, la violazione dell’art. 2103 deve essere supportata da oneri assertivi precisi, senza che possa rimettersi il dedotto demansionamento al assertivi precisi, senza che possa rimettersi il dedotto demansionamento al fatto notorio, alla sensibilità comune, al mero confronto tra qualifiche o a fatto notorio, alla sensibilità comune, al mero confronto tra qualifiche o a formule vaghe e generalizzanti.formule vaghe e generalizzanti.Solo ove gli oneri assertivi che precedono siano stati sufficientemente assolti Solo ove gli oneri assertivi che precedono siano stati sufficientemente assolti si radica l’onere del convenuto di contestazione e di allegazione di fatti si radica l’onere del convenuto di contestazione e di allegazione di fatti impeditivi, estintivi o modificativi.impeditivi, estintivi o modificativi.

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Cassazione S.U. 6572/2006Cassazione S.U. 6572/2006

Le sezioni unite della Corte di Cassazione hanno posto fine a un Le sezioni unite della Corte di Cassazione hanno posto fine a un contrasto interno alla stessa giurisprudenza di legittimità sull’onere contrasto interno alla stessa giurisprudenza di legittimità sull’onere della prova in tema di danno da demansionamento. della prova in tema di danno da demansionamento.

1.1. In base a un primo orientamento, il diritto del lavoratore al In base a un primo orientamento, il diritto del lavoratore al risarcimento del danno veniva considerato in risarcimento del danno veniva considerato in re ipsare ipsa collegato al collegato al demansionamento, potendo dunque il giudice procedere alla demansionamento, potendo dunque il giudice procedere alla liquidazione del danno in via equitativa anche in mancanza di uno liquidazione del danno in via equitativa anche in mancanza di uno specifico elemento di prova da parte del lavoratore. specifico elemento di prova da parte del lavoratore.

2.2. Secondo invece un altro e diverso orientamento, al quale Secondo invece un altro e diverso orientamento, al quale aderiscono le sezioni unite, dal demansionamento, e quindi, aderiscono le sezioni unite, dal demansionamento, e quindi, dall’inadempimento del datore di lavoro, non consegue dall’inadempimento del datore di lavoro, non consegue automaticamente e necessariamente l’esistenza di un danno. E’ automaticamente e necessariamente l’esistenza di un danno. E’ dunque dunque onere del lavoratore provare l’esistenza del danno, la onere del lavoratore provare l’esistenza del danno, la natura e le caratteristiche del pregiudizio subito nonché il natura e le caratteristiche del pregiudizio subito nonché il relativo nesso causale con l’inadempimento del datore di relativo nesso causale con l’inadempimento del datore di lavoro.lavoro. Pregiudizio che potrà quindi essere dimostrato in giudizio Pregiudizio che potrà quindi essere dimostrato in giudizio con tutti i mezzi consentiti dall’ordinamento, ivi compresa la prova con tutti i mezzi consentiti dall’ordinamento, ivi compresa la prova per presunzioni. per presunzioni.

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Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, 27 giugno 2011, n. 14158 27 giugno 2011, n. 14158

““[…] il prestatore di lavoro che chieda la condanna del datore di […] il prestatore di lavoro che chieda la condanna del datore di lavoro al risarcimento del danno (anche nella sua eventuale lavoro al risarcimento del danno (anche nella sua eventuale componente del danno alla vita di relazione o di cosiddetto danno componente del danno alla vita di relazione o di cosiddetto danno biologico) subito a causa della lesione del proprio diritto di eseguire la biologico) subito a causa della lesione del proprio diritto di eseguire la prestazione lavorativa in base alla qualifica rivestita - lesione che, per prestazione lavorativa in base alla qualifica rivestita - lesione che, per l’appunto, si profila idonea a determinare una dequalificazione del l’appunto, si profila idonea a determinare una dequalificazione del dipendente stesso - è tenuto ad indicare in maniera specifica il tipo di dipendente stesso - è tenuto ad indicare in maniera specifica il tipo di danno che assume aver subito ed a fornire la prova dei pregiudizi da danno che assume aver subito ed a fornire la prova dei pregiudizi da tale tipo di danno in concreto scaturiti e del nesso di causalità con tale tipo di danno in concreto scaturiti e del nesso di causalità con l’inadempimento, prova che costituisce presupposto indispensabile l’inadempimento, prova che costituisce presupposto indispensabile per procedere ad una sua valutazione, anche eventualmente per procedere ad una sua valutazione, anche eventualmente equitativa. Tale prova può essere data, ai sensi dell’art. 2729 c.c., equitativa. Tale prova può essere data, ai sensi dell’art. 2729 c.c., anche attraverso l’allegazioni di presunzioni gravi, precise e anche attraverso l’allegazioni di presunzioni gravi, precise e concordanti, sicché, a tal fine, possono essere valutate nel caso di concordanti, sicché, a tal fine, possono essere valutate nel caso di dedotto danno da demansionamento, quali elementi presuntivi, dedotto danno da demansionamento, quali elementi presuntivi, la la qualità e quantità dell’attività lavorativa svolta, il tipo e la natura qualità e quantità dell’attività lavorativa svolta, il tipo e la natura della professionalità coinvolta, la durata del demansionamento, della professionalità coinvolta, la durata del demansionamento, la diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo la la diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo la prospettata dequalificazioneprospettata dequalificazione […]”. […]”.

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L’art. 2103 c.c. e il mobbingL’art. 2103 c.c. e il mobbing

Quando la violazione dell’art. 2103 c.c. Quando la violazione dell’art. 2103 c.c. diviene comportamento mobbizzante?diviene comportamento mobbizzante?

Vi può essere demansionamento o Vi può essere demansionamento o trasferimento illeggitimo senza integrare il trasferimento illeggitimo senza integrare il mobbing? mobbing?

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Cassazione S.U. 4063/2010Cassazione S.U. 4063/2010

Un dipendente amministrativo del Ministero del Un dipendente amministrativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali svolgeva, dal 1996 al Lavoro e delle Politiche sociali svolgeva, dal 1996 al 1999, funzioni vicarie di direzione e coordinamento 1999, funzioni vicarie di direzione e coordinamento di uffici direttivi; successivamente, a seguito di una di uffici direttivi; successivamente, a seguito di una riorganizzazione degli uffici territoriali, veniva riorganizzazione degli uffici territoriali, veniva costretto a un quasi totale inattività e al disbrigo di costretto a un quasi totale inattività e al disbrigo di compiti inerenticompiti inerenti informazioni generali sulle informazioni generali sulle competenza della DPL e addetto al protocollo, competenza della DPL e addetto al protocollo, venendo collocato in un ufficio minuscolo, sprovvisto venendo collocato in un ufficio minuscolo, sprovvisto anche di computer, tanto da essere colpito da anche di computer, tanto da essere colpito da disturbi di natura psico – somatica che lo avevano disturbi di natura psico – somatica che lo avevano costretto al pensionamento.costretto al pensionamento.

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Cassazione S.U. 4063/2010Cassazione S.U. 4063/2010

La Cassazione, accogliendo il ricorso del lavoratore La Cassazione, accogliendo il ricorso del lavoratore mobbizzato, ha mobbizzato, ha dato il via a un risarcimento da dato il via a un risarcimento da ««mortificazione professionalemortificazione professionale»» aumentando aumentando nuovamente la somma risarcitoria, in considerazione:nuovamente la somma risarcitoria, in considerazione:

1.1. della persistenza del comportamento lesivo di circa due della persistenza del comportamento lesivo di circa due annianni

2.2. la lunga durata di reiterate situazioni di disagio la lunga durata di reiterate situazioni di disagio professionale e personaleprofessionale e personale, , consistite tra l’altro, nel dover consistite tra l’altro, nel dover operare in un locale piccolo, fatiscente e privo di computer operare in un locale piccolo, fatiscente e privo di computer

3.3. nonchè, per nonchè, per ““l’inerzia dell’amministrazione, rispetto alle l’inerzia dell’amministrazione, rispetto alle accertate richieste del dipendente intese a accertate richieste del dipendente intese a non non compromettere il patrimonio di esperienza e compromettere il patrimonio di esperienza e qualificazione professionalequalificazione professionale, che costituiva un suo , che costituiva un suo primario diritto a prescindere dall’esistenza di specifiche primario diritto a prescindere dall’esistenza di specifiche aspettative di carriera”.aspettative di carriera”.

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Cassazione S.U. 4063/2010Cassazione S.U. 4063/2010

La prova del danno da demansionamento  può La prova del danno da demansionamento  può essere fornita in giudizio con qualsiasi mezzo, in essere fornita in giudizio con qualsiasi mezzo, in particolare anche con presunzioni per cui dalla particolare anche con presunzioni per cui dalla complessiva valutazione di complessiva valutazione di precisi elementi precisi elementi dedottidedotti (caratteristiche, durata, gravità, (caratteristiche, durata, gravità, frustrazione professionale) si possa, attraverso frustrazione professionale) si possa, attraverso un prudente apprezzamento, coerentemente un prudente apprezzamento, coerentemente risalire al fatto ignoto, ossia all'esistenza del risalire al fatto ignoto, ossia all'esistenza del danno, facendo ricorso, ai sensi dell'art. 115 danno, facendo ricorso, ai sensi dell'art. 115 c.p.c., a quelle nozioni generali derivanti c.p.c., a quelle nozioni generali derivanti dall'esperienza, delle quali ci si serve nel dall'esperienza, delle quali ci si serve nel ragionamento presuntivo e nella valutazione ragionamento presuntivo e nella valutazione delle prove delle prove

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Tribunale di Trento, sezione lavoro, Tribunale di Trento, sezione lavoro, sentenza 18 gennaio 2011sentenza 18 gennaio 2011

Tizio viene trasferito dalla filiale di Vigo di Tizio viene trasferito dalla filiale di Vigo di Ton, sua sede di residenza, a quella di Ton, sua sede di residenza, a quella di Campodenno. Il trasferimento ha altresì Campodenno. Il trasferimento ha altresì determinato il passaggio da responsabile determinato il passaggio da responsabile di filiale a commesso addetto alla vendita. di filiale a commesso addetto alla vendita. Non solo ma in precedenza, il lavoratore Non solo ma in precedenza, il lavoratore sebbene inquadrato con la qualifica di 4° sebbene inquadrato con la qualifica di 4° livello super, ha svolto mansioni di capo livello super, ha svolto mansioni di capo reparto (3° livello) per un periodo reparto (3° livello) per un periodo superiore a tre mesi.superiore a tre mesi.

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RivendicazioniRivendicazioni

dichiararsi l'illegittimità del trasferimento del lavoratore dalla filiale dichiararsi l'illegittimità del trasferimento del lavoratore dalla filiale di Vigo di Ton, sua sede di residenza, a quella di Campodenno, di Vigo di Ton, sua sede di residenza, a quella di Campodenno, disponendo la reintegra del lavoratore nel posto di lavoro in disponendo la reintegra del lavoratore nel posto di lavoro in precedenza ricoperto presso la sede di Vigo di Ton;precedenza ricoperto presso la sede di Vigo di Ton;condannare la convenuta al pagamento dell'indennità di trasferta condannare la convenuta al pagamento dell'indennità di trasferta Accertato e dichiarato l'intervenuto demansionamento da Accertato e dichiarato l'intervenuto demansionamento da responsabile di filiale a semplice commesso addetto alla vendita e responsabile di filiale a semplice commesso addetto alla vendita e pertanto lo svolgimento di una mansione inferiore, annullare detto pertanto lo svolgimento di una mansione inferiore, annullare detto provvedimento del datore di lavoro ordinando la reintegrazione del provvedimento del datore di lavoro ordinando la reintegrazione del lavoratore nelle mansioni in precedenza svolte;lavoratore nelle mansioni in precedenza svolte;Il diritto ad essere inquadrato nel superiore livello 3° come capo Il diritto ad essere inquadrato nel superiore livello 3° come capo reparto con conseguente riconoscimento delle differenze reparto con conseguente riconoscimento delle differenze retributive e contributive;retributive e contributive;In conseguenza riconoscere la condotta mobbizzante del datore In conseguenza riconoscere la condotta mobbizzante del datore con risarcimento del danno patrimoniale alla professionalità, il con risarcimento del danno patrimoniale alla professionalità, il danno non patrimoniale quale danno biologico, morale ed danno non patrimoniale quale danno biologico, morale ed esistenziale esistenziale

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La sentenza: La sentenza: il trasferimento il trasferimento

Il trasferimento è illegittimo poiché il datore Il trasferimento è illegittimo poiché il datore di lavoro non ha provato le ragioni di lavoro non ha provato le ragioni tecniche, organizzative e produttive;tecniche, organizzative e produttive;

La conseguenza è la corresponsione La conseguenza è la corresponsione dell’indennità di trasferta nel periodo dell’indennità di trasferta nel periodo considerato considerato

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...il demansionamento da responsabile di ...il demansionamento da responsabile di

filiale a semplice commessofiliale a semplice commesso

con la revoca dell'incarico di responsabile di con la revoca dell'incarico di responsabile di filiale il ricorrente ha cessato di esercitare alcune filiale il ricorrente ha cessato di esercitare alcune mansioni di tipo organizzativo e gestionale (i mansioni di tipo organizzativo e gestionale (i controlli contabili e la definizione degli ordini di controlli contabili e la definizione degli ordini di acquisto), certamente implicanti l'assunzione di acquisto), certamente implicanti l'assunzione di responsabilità e l'impiego di cognizioni tecnico-responsabilità e l'impiego di cognizioni tecnico-pratiche, che prima espletava in aggiunta a pratiche, che prima espletava in aggiunta a quelle proprie del commesso specializzato (al quelle proprie del commesso specializzato (al banco dei prodotti alimentari). (banco dei prodotti alimentari). (c.d. c.d. dequalificazione per sottrazione di mansionidequalificazione per sottrazione di mansioni))

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Danni conseguenti al Danni conseguenti al demansionamentodemansionamento

Danno non patrimonialeDanno non patrimoniale::1.1. lesione all'integrità psichica e fisica suscettibile di accertamento lesione all'integrità psichica e fisica suscettibile di accertamento

medico-legale (c.d. danno biologico in senso stretto) - cfr. Cass. medico-legale (c.d. danno biologico in senso stretto) - cfr. Cass. 7.9.2005, n. 17812; Cass. 10.6.2004, n. 11045;7.9.2005, n. 17812; Cass. 10.6.2004, n. 11045;

2.2. lesione del diritto alla libera esplicazione della personalità nel lesione del diritto alla libera esplicazione della personalità nel luogo di lavoro (danno non patrimoniale alla professionalità in luogo di lavoro (danno non patrimoniale alla professionalità in senso soggettivo) - cfr. specialmente, di recente, Cass. senso soggettivo) - cfr. specialmente, di recente, Cass. 26.5.2004, n. 10157;26.5.2004, n. 10157;

3.3. lesione alla capacità professionale del lavoratore derivante o lesione alla capacità professionale del lavoratore derivante o dall'impoverimento della capacità acquisita o dalla mancata dall'impoverimento della capacità acquisita o dalla mancata acquisizione di una maggiore capacità (danno non patrimoniale acquisizione di una maggiore capacità (danno non patrimoniale alla professionalità in senso oggettivo) - cfr. Cass. 17812/2005 alla professionalità in senso oggettivo) - cfr. Cass. 17812/2005 cit.; Cass. 27.6.2005, n. 13719;cit.; Cass. 27.6.2005, n. 13719;

4.4. pregiudizio all'immagine ed alla dignità personali - cfr. Cass. pregiudizio all'immagine ed alla dignità personali - cfr. Cass. 17812/2005 cit.; Cass. 13719/2005 cit.; Cass. 10157/2004 cit.;17812/2005 cit.; Cass. 13719/2005 cit.; Cass. 10157/2004 cit.;

5.5. nel pregiudizio alle chances professionali - cfr. Cass. 17812/2005 nel pregiudizio alle chances professionali - cfr. Cass. 17812/2005 cit.; Cass. 13719/2005 cit.; Cass. 10157/2004 cit.; cit.; Cass. 13719/2005 cit.; Cass. 10157/2004 cit.;

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Danno patrimonialeDanno patrimoniale: consiste nel : consiste nel pregiudizio economico per la perdita di pregiudizio economico per la perdita di ulteriori possibilità di guadagno (danno ulteriori possibilità di guadagno (danno patrimoniale da lucro cessante - cfr. Cass. patrimoniale da lucro cessante - cfr. Cass. 11045/2004 cit. - mentre quello da danno 11045/2004 cit. - mentre quello da danno emergente è escluso in radice dal emergente è escluso in radice dal principio, espressamente richiamato principio, espressamente richiamato dall'art. 2103, dell'irriducibilità della dall'art. 2103, dell'irriducibilità della retribuzione - secondo quanto precisato da retribuzione - secondo quanto precisato da Cass. 8.11.2003, n. 16792). Cass. 8.11.2003, n. 16792).

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I danni riconosciuti per demansionamentoI danni riconosciuti per demansionamentoDanno biologicoDanno biologico: escluso poiché il ricorrente ha allegato : escluso poiché il ricorrente ha allegato solo un certificato del medico di base in cui si afferma che solo un certificato del medico di base in cui si afferma che il lavoratore “è in trattamento farmacologico ansiolitico”;il lavoratore “è in trattamento farmacologico ansiolitico”;Danno alla professionalitàDanno alla professionalità: non appare sussistere un : non appare sussistere un rilevante danno alla professionalità derivante dalla rilevante danno alla professionalità derivante dalla sottoutilizzazione del patrimonio professionale se si sottoutilizzazione del patrimonio professionale se si considera che il ricorrente, non appena gli è stata offerta la considera che il ricorrente, non appena gli è stata offerta la possibilità, ha ripreso a svolgere senza difficoltà l'incarico possibilità, ha ripreso a svolgere senza difficoltà l'incarico di responsabile di filiale;di responsabile di filiale;Danno alla reputazione socialeDanno alla reputazione sociale: in quanto la revoca : in quanto la revoca dell'incarico di responsabile di filiale, tanto più dell'incarico di responsabile di filiale, tanto più accompagnata di lì a pochi giorni dal trasferimento ad altra accompagnata di lì a pochi giorni dal trasferimento ad altra filiale, non può non aver ingenerato il dubbio tra i membri filiale, non può non aver ingenerato il dubbio tra i membri della piccola comunità di Vigo di Ton che il ricorrente si della piccola comunità di Vigo di Ton che il ricorrente si fosse reso responsabile di manchevolezze tali da fosse reso responsabile di manchevolezze tali da giustificare la modificazione di situazione organizzativa giustificare la modificazione di situazione organizzativa consolidatasi da oltre un decennio;consolidatasi da oltre un decennio;

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Il danno da mobbing per Il danno da mobbing per demansionamentodemansionamento

Per "Per "mobbingmobbing" si intende comunemente una " si intende comunemente una condotta del datore di lavoro o del superiore condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico, gerarchico, sistematica e protratta nel temposistematica e protratta nel tempo, , tenuta nei confronti del lavoratore nell'ambiente tenuta nei confronti del lavoratore nell'ambiente di lavoro, che si risolve in di lavoro, che si risolve in sistematici e reiterati sistematici e reiterati comportamenti ostilicomportamenti ostili che finiscono per che finiscono per assumere assumere forme di prevaricazione o di forme di prevaricazione o di persecuzione psicologicapersecuzione psicologica, da cui può , da cui può conseguire la mortificazione morale e conseguire la mortificazione morale e l'emarginazione del dipendente, con effetto l'emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio fisiopsichico e del lesivo del suo equilibrio fisiopsichico e del complesso della sua personalità; complesso della sua personalità;

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Elementi rilevantiElementi rilevanti

a) la a) la molteplicitàmolteplicità di comportamenti di carattere di comportamenti di carattere persecutorio, illeciti o anche leciti se considerati persecutorio, illeciti o anche leciti se considerati singolarmente, che singolarmente, che siano stati posti in essere in modo siano stati posti in essere in modo miratamente sistematico e prolungato contro il miratamente sistematico e prolungato contro il dipendente con intento vessatoriodipendente con intento vessatorio;;b) l'evento lesivo della salute o della personalità del b) l'evento lesivo della salute o della personalità del dipendente;dipendente;c) il nesso eziologico tra la condotta del datore o del c) il nesso eziologico tra la condotta del datore o del superiore gerarchico e il pregiudizio all'integrità psico-superiore gerarchico e il pregiudizio all'integrità psico-fisica del lavoratore;fisica del lavoratore;d) la prova dell'elemento soggettivo, cioè dell'intento d) la prova dell'elemento soggettivo, cioè dell'intento persecutorio. persecutorio.

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Nel caso...Nel caso...

le doglianze espresse dal ricorrente riguardano soltanto le doglianze espresse dal ricorrente riguardano soltanto due atti di gestione del rapporto di lavoro (il due atti di gestione del rapporto di lavoro (il demansionamento mediante revoca unilaterale demansionamento mediante revoca unilaterale dell'incarico di responsabile della filiale di Vigo di Ton ed dell'incarico di responsabile della filiale di Vigo di Ton ed il trasferimento dalla filiale di Vigo di Ton a quella di il trasferimento dalla filiale di Vigo di Ton a quella di Campodenno) compiuti in momenti temporali assai Campodenno) compiuti in momenti temporali assai ravvicinati; risulta quindi evidente, che ravvicinati; risulta quindi evidente, che il ricorrente non il ricorrente non è stato vittima di una molteplicità di comportamenti è stato vittima di una molteplicità di comportamenti di carattere persecutorio posti in essere in modo di carattere persecutorio posti in essere in modo miratamente sistematico e prolungato contro il miratamente sistematico e prolungato contro il dipendente con intento vessatoriodipendente con intento vessatorio, difettando così , difettando così l'elemento principale richiesto ai fini della configurazione l'elemento principale richiesto ai fini della configurazione di una fattispecie di mobbing. di una fattispecie di mobbing.

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CONCLUSIONICONCLUSIONI

Le condotte del datore di lavoro integranti Le condotte del datore di lavoro integranti violazione del precetto di cui all’art. 2103 c.c. violazione del precetto di cui all’art. 2103 c.c. possono non integrare comportamenti possono non integrare comportamenti mobbizzanti se:mobbizzanti se:

1.1. Sul Sul piano oggettivopiano oggettivo: manca la sistematicità e : manca la sistematicità e la protrazione nel tempo della condotta; ovvero la protrazione nel tempo della condotta; ovvero sul piano eziologico le condotte non sono sul piano eziologico le condotte non sono causa del pregiudizio all'integrità psico-fisica causa del pregiudizio all'integrità psico-fisica del lavoratore;del lavoratore;

2.2. Sul Sul piano soggettivopiano soggettivo: manca l’intento : manca l’intento persecutorio del datore di lavoro. persecutorio del datore di lavoro.