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Approccio preventivo globale al paziente dislipidemico con rischio cardiovascolare aggiunto lieve o moderato NH Hotel Ambassador - Via Medina 70 - 80133 NAPOLI 20-21/04/2013 RAZIONALE Il Corso ha lo scopo di sensibilizzare i MMG sulle problematiche connesse alle dislipidemie le cui conseguenze cliniche possono determinare quadri morbosi estremamente frequenti e cronici, a presentazione eterogenea. La dislipidemia è uno dei fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di vasculopatia aterosclerotica e le patologie cardiovascolari rimangono, nonostante le numerose campagne di prevenzione, la prima causa di morte e di disabilità nei Paesi sviluppati per il continuo aumento dei pazienti a rischio. Il parziale insuccesso della prevenzione primaria deriva dalla difficoltà di individuare e trattare precocemente pazienti che non presentano malattia aterosclerotica conclamata pur albergando molte alterazioni metaboliche destinate a generare un evento clinico aterotrombotico. La popolazione a basso rischio, e ancora di più quella a rischio moderato di eventi (5-10% a 10 anni), non può essere lasciata priva di trattamento ma, come previsto dalle Linee Guida, deve essere gestita con idonee misure preventive. Queste misure riguardano, in prima istanza, modificazioni dello stile di vita (dieta, sedentarietà etc) e, in assenza di benefici, appropriate correzioni nutrizionali e/o d’integrazione alimentare fino ad arrivare al trattamento farmacologico. E’ evidente che trattandosi di vaste fasce della popolazione il ruolo del MMG è determinante per un intervento terapeutico specifico o per indirizzare il paziente allo specialista. Scopo del progetto è migliorare le conoscenze del MMG in tema di dislipidemie, inquadrandole nel più ampio contesto del rischio cardiovascolare globale, nonchè perfezionare la sua capacità di prendere decisioni terapeutiche di varia natura (dietetica, farmacologica etc) sulla base delle evidenze cliniche più recenti e delle indicazioni delle Linee Guida nazionali ed internazionali. Affinché il MMG abbia un ruolo fondamentale nella prevenzione cardiovascolare del paziente dislipidemico è utile, inoltre, creare una partnership con lo Specialista al fine di: individuare precocemente i soggetti affetti da dislipidemie e stimare il loro rischio cardiovascolare globale; garantire prestazioni di elevata qualità in termini di diagnostica e trattamenti; garantire un migliore followup e compliance terapeutica. L’evento formativo coinvolge Specialisti, in qualità di Relatori, e MMG. Nella prima giornata uno Specialista svolgerà prima la parte teorica, introduttiva, in cui vengono inquadrati le linee guida ESC/EAS finalizzate alla diagnosi delle dislipidemie e alla stratificazione del rischio cardiovascolare. Successivamente un altro Specialista affronterà il tema dell’importanza del trattamento dietetico comportamentale delle alterazioni metaboliche e il ruolo dei nutraceutici nel trattamento delle dislipidemie.

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Approccio preventivo globale al paziente dislipidemico con rischio cardiovascolare aggiunto lieve o moderato

NH Hotel Ambassador - Via Medina 70 - 80133 NAPOLI

20-21/04/2013

RAZIONALE Il Corso ha lo scopo di sensibilizzare i MMG sulle problematiche connesse alle dislipidemie le cui conseguenze cliniche possono determinare quadri morbosi estremamente frequenti e cronici, a presentazione eterogenea. La dislipidemia è uno dei fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di vasculopatia aterosclerotica e le patologie cardiovascolari rimangono, nonostante le numerose campagne di prevenzione, la prima causa di morte e di disabilità nei Paesi sviluppati per il continuo aumento dei pazienti a rischio. Il parziale insuccesso della prevenzione primaria deriva dalla difficoltà di individuare e trattare precocemente pazienti che non presentano malattia aterosclerotica conclamata pur albergando molte alterazioni metaboliche destinate a generare un evento clinico aterotrombotico. La popolazione a basso rischio, e ancora di più quella a rischio moderato di eventi (5-10% a 10 anni), non può essere lasciata priva di trattamento ma, come previsto dalle Linee Guida, deve essere gestita con idonee misure preventive. Queste misure riguardano, in prima istanza, modificazioni dello stile di vita (dieta, sedentarietà etc) e, in assenza di benefici, appropriate correzioni nutrizionali e/o d’integrazione alimentare fino ad arrivare al trattamento farmacologico. E’ evidente che trattandosi di vaste fasce della popolazione il ruolo del MMG è determinante per un intervento terapeutico specifico o per indirizzare il paziente allo specialista. Scopo del progetto è migliorare le conoscenze del MMG in tema di dislipidemie, inquadrandole nel più ampio contesto del rischio cardiovascolare globale, nonchè perfezionare la sua capacità di prendere decisioni terapeutiche di varia natura (dietetica, farmacologica etc) sulla base delle evidenze cliniche più recenti e delle indicazioni delle Linee Guida nazionali ed internazionali. Affinché il MMG abbia un ruolo fondamentale nella prevenzione cardiovascolare del paziente dislipidemico è utile, inoltre, creare una partnership con lo Specialista al fine di:

� individuare precocemente i soggetti affetti da dislipidemie e stimare il loro rischio cardiovascolare globale;

� garantire prestazioni di elevata qualità in termini di diagnostica e trattamenti; � garantire un migliore followup e compliance terapeutica.

L’evento formativo coinvolge Specialisti, in qualità di Relatori, e MMG. Nella prima giornata uno Specialista svolgerà prima la parte teorica, introduttiva, in cui vengono inquadrati le linee guida ESC/EAS finalizzate alla diagnosi delle dislipidemie e alla stratificazione del rischio cardiovascolare. Successivamente un altro Specialista affronterà il tema dell’importanza del trattamento dietetico comportamentale delle alterazioni metaboliche e il ruolo dei nutraceutici nel trattamento delle dislipidemie.

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La successiva tavola rotonda sarà un momento di confronto fra Specialisti e MMG al fine di costruire un approccio condiviso al paziente con rischio cardiovascolare definendo esattamente i compiti delle parti alla luce della nuova Nota 13. Gli Specialisti presenteranno, poi, dei casi clinici, coinvolgendo attivamente i partecipanti attraverso domande e la produzione di un rapporto finale. Casi clinici presentati e discussi durante la sessione CASO CLINICO RCV n° 1

Paziente maschio di 41 anni affetto da HIV in trattamento con terapia antiretrovirale In eccesso ponderale con BMI 28, circonferenza vita 110cm, pressione arteriosa di 130/90 mmHg, glicemia a digiuno 115 mg/dl Soffio carotideo a sinistra Visita cardiologica ed elettrocardiogramma nei limiti della norma Si riferisce al MMG per i seguenti dati di laboratorio:

Azotemia 44 mg/dl Creatininemia 1,0 mg/dl Emocromo normale Transaminasi elevate (AST 80 mg/dl; ALT 120 mg/dl) Colesterolemia totale 200 mg/dl HDL 55 mg/dl TG 250 mg/dl LDL 95 mg/dl QPE (quadro proteico elettroforetico) nella norma K 4,5 mEq/L Na 133 mEq/L

Vengono consigliati al paziente ulteriori accertamenti cardiovascolari (curva da carico di glucosio e eco color Doppler dei vasi del collo) e si adottano come opzioni terapeutiche dieta ipolipidica e nutraceutici. CASO CLINICO RCV N° 2 Paziente di sesso maschile, di anni 65, con anamnesi negativa per malattie cardiovascolari, affetto da ipertensione in trattamento con nifedipina e nebivololo, con buon controllo dei valori pressori. Agli esami di laboratorio si evince colesterolemia tot 240, LDL 170 mg/dl , TG 180 mg/dl, filtrato glomerulare di 40 ml/mi, altri valori sostanzialmente nella norma. Il paziente non assume statine. Percorso terapeutico con conferma della terapia antipertensiva ed aggiunta di ezitimibe/simavastatina 10/40; dopo 6 mesi di terapia LDL colesterolo di 120 mg/dl, per cui il paziente viene messo in terapia con atorvastatina 40 mg al fine di raggiungere il target di 70 mg/dl. CASO CLINICO DIETA E PREVENZIONE RCV N° 1 P.M.- maschio- 55 anni- altezza 175 cm - peso 77,5 kg - BMI 25 – circonferenza vita 99 Impiegato, consuma abitualmente un pranzo frugale fuori casa, conduce una vita sedentaria, non fa attività fisica strutturata, consuma d’abitudine bevande alcoliche, fuma 15 sigarette al giorno. E’ in trattamento da 2 anni con Nebivololo 5 mg, 1 cp/mattina Come ogni anno esegue analisi del sangue prescritte dal Medico di Medicina Generale. Quadro lipidico:

Colesterolo totale: 242 mg/dL* Colesterolo-HDL: 38 mg/dL* Trigliceridi: 267 mg/dL* Colesterolo-LDL: 158 mg/dL* Glicemia: 99 mg/dL Pressione arteriosa:138/86

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Inizialmente il MMG mette a dieta il paziente e ne modifica lo stile di vita, successivamente, sulla base degli esami portati in visione dal paziente, incrementa l’attività fisica e prova un approccio terapeutico con statina e infine passa ad un approccio combinato di dieta equilibrata, attività fisica e terapia medica con nutraceutico CASO CLINICO DIETA E PREVENZIONE RCV N° 2 Pazienti simili ma molto diversi …………. Sig.ra Rosa Sig. Piero

• 51 anni (in menopausa) • Anamnesi familiare negativa per

dislipidemia • Fuma 10 sigarette/die da 10 anni • PA = 145/90 mmHg • Circ. vita = 102 cm • LDL= 162 mg/dL • TG= 275 mg/dL • HDL-C= 44 mg/dL • Glicemia = 112 mg/dL

• 54 anni • Anamnesi familiare positiva per

dislipidemia e cardiopatia ischemica precoce

• Fuma 10 sigarette/die da 35 aa • PA= 140/84 mmHg • Circ. vita = 100 cm • LDL = 210 mg/dL • TG= 304 mg/dL • HDL-C= 40 mg/dL • Glicemia = 104 mg/dL

Sembrano simili ma sono molto diversi Conclusione preliminare

• Sig.ra Rosa: Sindrome Metabolica da seguire; prescritti, suggerimenti dietetico-comportamentali, Doppler-TSA, esami del sangue da ripetere dopo circa 3 mesi;

• Sig. Piero: Dislipidemia Familiare, ma quale? Si chiede di tornare con suoi dati precedenti e dati della famiglia. Prescritti suggerimenti dietetico-comportamentali, subito Simvastatina 40 mg (Classe A, Nota 13), ECG da sforzo, Doppler-TSA, esami di laboratorio da vedere dopo 1 mese dall’inizio della statina

Per quanto riguarda il Sig. Piero, dopo aver esaminato i dati precedenti suoi e dei famigliari, avergli fatto eseguire un doppler sottorenale, il test da sforzo e una coronarografia si procede con PTCA e stent su Coronaria destra media e su Coronaria destra distale e si procede con il seguente trattamento farmacologico:

• terapia con Cardioaspirina, Clopidogrel, Simvastatina 40 mg, n-3 PUFA 1000 mg, Ramipril 5 mg b.i.d., Atenololo 25 mg b.i.d.

• Assetto lipidico: LDL = 128 mg/dL, TG= 228 mg/dL, HDL-C= 39 mg/dL, glicemia 121 mg/dL, HbA1c= 6,8%

• Come indicazioni della nota 13, si inserisce in terapia Fenofibrato 1 cp/matino Mentre la Sig.ra Rosa:

• Ha seguito la dieta, si è iscritta in palestra, ha dimezzato le sigarette … • PA = 138/86 mmHg • Circ. vita = 94 cm • TC= 233 mg/dL • LDL= 144 mg/dL • TG= 198 mg/dL • HDL-C= 49 mg/dL • Glicemia = 101 mg/dL • Doppler TSA positivo per ispessimento mediointimale diffuso (max. 1.1 mm)

In conclusione:

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• Prescrizione di un nutraceutico combinato ad azione ipocolesterolemizzante associato a persistenza delle misure dietico-comportamentali intraprese

• A 2 mesi la paziente ha perso altri 3 kg, ha PA 136/84, LDL= 125 mg/dL, TG= 162 mg/dL, HDL 51 mg/dL, Glicemia= 96 mg/dL

• Non ha ricominciato a fumare • Non rientra più nella diagnosi di SM

Una volta presentata la storia clinica del paziente, il caso clinico si sviluppa con una serie di domande (quale livello di rischio cardiovascolare, quali approfondimenti clinici, quale ipotesi diagnostica, quale trattamento adottare etc) le cui risposte sono caratterizzate da elevati livelli di complessità e criticità decisionale. L’obiettivo didattico è quello di suscitare consapevolezza nei discenti di un percorso di analisi e diagnosi più in linea possibile con il quadro clinico del singolo paziente, facendo loro acquisire strumenti valutativi efficaci e performanti. In particolare in tutti i casi clinici si arriverà alla conclusione che il trattamento più idoneo non è mai uno solo ma una combinazione di più trattamenti diversi (dieta + terapia medica oppure dieta + attività fisica + terapia medica). La seconda giornata dell’evento sarà caratterizzata dalla discussione di casi clinici interattivi su iPad durante la quale, i partecipanti verranno suddivisi in gruppi da tre e ogni gruppo avrà a disposizione un iPad e dovrà svolgere 4 casi clinici. Ogni caso verrà sviluppato per riuscire a gestire informaticamente un caso clinico reale su piattaforma iPad, con modalità interattiva per aumentare l’efficacia formativa. L’obiettivo è quello di ricreare percorsi diagnostici-terapeutici con esercitazioni di gruppo, finalizzati alla formazione e all’aggiornamento dei discenti sulla base di materiale multimediale scientifico caratterizzato da elevati livelli di complessità e criticità decisionale. L’obiettivo didattico è quello di suscitare consapevolezza nei discenti di un percorso di analisi e diagnosi più in linea possibile con il quadro clinico del singolo paziente, facendo loro acquisire strumenti valutativi efficaci e performanti. Attraverso la presentazione dei casi clinici il discente avrà quindi l’opportunità di:

� Analizzare la storia clinica del paziente; � Individuare un percorso diagnostico definendo il livello di rischio cardiovascolare; � Individuare la patologia del paziente: � Selezionare il trattamento terapeutico adeguato;

Al termine del percorso verrà avviata la discussione con il docente, esaminando le scelte fatte dai vari gruppi alle domande proposte. Clinical game eseguiti e discussi durante la sessione CLINICAL GAME RCV n° 1

Paziente di 48 anni maschio con storia clinica di calcolosi renale recidivante e transitorie riduzioni del filtrato glomerulare. BMI 28. Sedentario. Fumatore di circa 30 sigarette al giorno. Riferisce dolori toracici atipici associati talvolta a sensazione di “fame d’aria”. Esame obiettivo:

• PA 150/95; fc: 84 bpm • Esame clinico cardiovascolare con evidenza di riduzione del murmure vescicolare

fisiologico e lieve soffio sistolico sul focolaio mitralico • ECG: ritmo sinusale interrotto da extrasistolia ventricolare isolata e talvolta in coppie; segni

di prevalenza ventricolare sinistra con alterazioni del tratto ST nelle derivazioni precordiali Esami ematochimici:

• Azotemia 44 mg/dl • Creatininemia: 1,4 mg/dl, VFG: 50 ml/min/1,73m2

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• glicemia a digiuno: 115 mg/dl • TG: 180 mg/dl • Col totale: 205 mg/dl • HDL-col: 45 mg/dl • LDL-col: 124 mg/dl • Na+ 134 mEq/l; K+ 4,5 mEq/l • Emocromo normale; transaminasi normali, coagulazione normale

Vengono consigliati al paziente una serie di esami da cui si evince che è inquadrabile con un RCV molto alto e viene fatta un’ipotesi diagnostica. Viene iniziata una terapia con Ace-inibitori, Ezetimibe / Simvastatina e Acetilsalicilico. Infine, a seguito degli ulteriori esami portati dal paziente si riconsidera la terapia medica e si passa a ezetimibe da sola associando un nutraceutico se i valori di LDL non rimangono a target. CLINICAL GAME RCV N° 2 Sesso femminile, età 65 anni. Ipertesa da oltre 20 anni. Diabetica. Obesa con BMI 31. In trattamento con amlodipina 10 mg con labile controllo della pressione arteriosa Alcune settimane prima la paziente riferisce di aver avuto perdita del visus della durata di qualche minuto all’occhio sinistro, poi regredita spontaneamente Da qualche mese avverte facile affaticamento e dispnea durante sforzo fisico anche di modesta entità. Esame obiettivo ed ECG

• All’esame clinico cardiovascolare la paziente presenta soffio carotideo a sinistra e soffio in regione periombelicale destra

• L’ascoltazione cardiaca mostra frequente attività aritmica, spesso in bigeminismo, con soffio sistolico 3/6 alla punta e soffio sistolico 3/6 sul focolaio aortico

• L’ECG mostra segni di ipertrofia ventricolare sinistra, frequente extrasistolia ventricolare ed anomalie diffuse del tratto ST con sottoslivellamento ascendente nelle derivazioni precordiali anteriori

• I valori pressori sono di 170/100 mmHg, la frequenza di 80 bpm Indagini di laboratorio

• EMOCROMO NELLA NORMA • CREATININA DI 1,5 MG/DL DACUI SI RICAVA UN FILTRATO DI 40 ML/ORA • Glicemia a digiuno 135 mg/dl • Emoglobina glicata 7,7% • Colesterolo totale 245 mg/dl; LDL 170 mg/dl; TG 180 mg/dl • Altri esami nella norma

Dopo aver stimato come molto alto il livello di rischio cardiovascolare della paziente, e fatta la seguente ipotesi diagnostica:

• Sospetto episodio di TIA in soggetto con sindrome metabolica e diabete mellito • Sospetta insufficienza cardiaca • Sospetta cardiopatia ischemica

Si prescrive alla paziente SUBITO ECO DOPPLER DEI TRONCHI SOVRAPRTICI , POI ECOCARDIOGRAMMA, successivamente TEST DA SFORZO CON IMAGING e da subito si aggiunge alla terapia della paziente:

• un beta bloccante, un antiaggregante e metformina • associazione ezetimibe/simvastatina

La paziente viene poi sottoposta ad angioplastica e stenting della carotide sinistra, e dimessa in terapia con nebivololo 5 mg, acido acetilsalicilico e clopidogrel, ezetimibe/simvastatina 10/20, amlodipina 10 mg, omega 3 2 gr. Viene inoltre prenotata per eseguire esame miocardioscintigrafico con test al dipiridamolo.

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CLINICAL GAME DIETA E PREVENZIONE RCV N° 1 LM, donna, 55 anni (in menopausa da 3), casalinga. Peso Kg 78 (dei quali 8 acquisiti dopo la menopausa), altezza 1,58. Non fumatrice. Presenta dalle ultime analisi del sangue effettuate presso la Farmacia, solo un’alterazione del colesterolo totale (240 mg/dL). La paziente riferisce ipotensione con due episodi lipotimici nel corso dell’ultimo anno. Anamnesi familiare negativa per eventi cardio e cerebrovascolari. Valutazione dello stato nutrizionale:

• BMI 31 • consuma 2 pasti al giorno e riferisce abitudini alimentari irregolari nel corso della giornata • metabolismo basale 1600 kcal • attività fisica leggera

La paziente viene valutata prescrivendo alcuni esami e viene inviata ad una visita specialistica cardiologica. Lo Specialista sulla base delle informazioni e degli esami ricevuti inquadra la paziente con un RCV lieve e invia la paziente ad uno Specialista in scienza dell’alimentazione. Lo Specialista dopo un primo approccio terapeutico combinato, alcuni esami e alcune visite decide di continuare con una dieta normocalorica e isolipidica, aumentare l’attività fisica e continuare con un nutraceutico. CLINICAL GAME DIETA E PREVENZIONE RCV N° 2 AF, Uomo, 44 anni, carpentiere. BMI 27.2, con buona componente di massa muscolare. Fumatore di 10 sigarette/die da 24 anni. Famigliarità nota per malattie cardiovascolari precoci (padre forte fumatore con primo IMA a 49 anni). Assumeva Tredaptive 2 cp/die da 1 anno per un precedente riscontro di iperlipoproteinemia (a), poi sospeso per ritiro dal commercio. Il padre del paziente muore per la terza recidiva di IMA… Questo spinge il soggetto a rivolgersi al medico per un piccolo check-up cardiovascolare Il collega riscontra una PA di 138/88 mmHg, stressa l’importanza della cessazione dell’abitudine tabagica, fornisce indicazioni dietologiche generali e prescrive alcuni accertamenti: prescrizione del profilo lipidico standard più Lipoproteina(a), Valutazione di funzionalità epatica e renale e Doppler tronchi sovraortici con valutazione morfometrica delle eventuali lesioni. Viene fatta la diagnosi. Il paziente, adeguatamente informato sul suo livello di rischio, chiede un aiuto al medico, impegnandosi a modificare il suo stile di vita, ma, se fosse possibile, preferirebbe evitare di dover assumere farmaci perché ricorda gli effetti collaterali del Tredaptive. Accetta però un supporto farmacologico per sospendere il fumo e di sottoporsi ad un regime dietetico più adeguato ed il curante prescrive un ciclo di vareniclina. Il paziente migliora molto, ma permane un quadro lievemente fuori target per molti parametri (PAS, LDL, HDL, TG, Lp(a). A questo punto si continua il trattamento nutrizionale e si prescrive un nutraceutico attivo sul metabolismo lipidico. Anche al termine di questi clinical game si arriverà alla conclusione che il trattamento più idoneo non è mai uno solo ma una combinazione di più trattament L’evento fa parte del Progetto CARDIO, progetto formativo a carattere nazionale.

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PROGRAMMA SCIENTIFICO

Sabato Moderatore: Italo Paolini

09.00-10.00 Le linee guida ESC/EAS nelle dislipidemie PASQUALE PERRONE FILARDI

Relazione su tema preordinato

10.00-11.00 Diagnosi e follow-up del paziente con rischio lieve - moderato PASQUALE PERRONE FILARDI

Relazione su tema preordinato

11.30-12.30 Dieta e prevenzione cardiovascolare ARRIGO FRANCESCO GIUSEPPE CICERO

Relazione su tema preordinato

12.30-13.30 Le dislipidemie: il ruolo dei nutraceutici ARRIGO FRANCESCO GIUSEPPE CICERO

Relazione su tema preordinato

14.30-15.15 Tavola rotonda. Nota 13: luci e ombre ITALO PAOLINI

Tavola rotonda con dibattito tra esperti

15.15-16.00 La riduzione del rischio cardiovascolare: take home message ITALO PAOLINI

Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore

16.30-19.00 Presentazione di casi clinici A.F.G. CICERO, P.PERRONE FILARDI

Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)

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Domenica Moderatore: Italo Paolini

09.00-13.00 Clinical game su iPad A.F.G. CICERO, P.PERRONE FILARDI, I. PAOLINI

Esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche

13.00-13.30 Test di verifica dell’apprendimento A.F.G. CICERO, P.PERRONE FILARDI, I. PAOLINI

Verifica con questionario

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C.V. RESPONSABILI SCIENTIFICI E RELATORI

ARRIGO F.G. CICERO Ricercatore confermato. Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche. Università degli Studi di Bologna

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI Nome Arrigo F.G. Cicero

Indirizzo Telefono

Fax E-mail [email protected]

Nazionalità Italiana Data di nascita 03/04/1974

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a) 2002-2006

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Dipartimento di Medicina clinica e Biotecnologia applicata “D. Campanacci” – Via Massarenti 9 – Bologna

• Tipo di azienda o settore Alma Mater Studiorum Università di Bologna • Tipo di impiego Dottorando di Ricerca – Assegnista di Ricerca

• Principali mansioni e responsabilità Attività di ricerca clinica

• Date (da – a) 2007-2011 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Dipartimento di Medicina Interna, dell’Invecchiamento e Malattie nefrologiche – Via Massarenti

9 – Bologna • Tipo di azienda o settore Alma Mater Studiorum Università di Bologna

• Tipo di impiego Assegnista di Ricerca • Principali mansioni e responsabilità Attività di ricerca clinica

• Date (da – a) 2012-In atto

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Dipartimento di Medicina Interna, dell’Invecchiamento e Malattie nefrologiche – Via Massarenti 9 – Bologna

• Tipo di azienda o settore Alma Mater Studiorum Università di Bologna • Tipo di impiego Ricercatore universitario – SSD Med09 (Medicina Interna)

• Principali mansioni e responsabilità Attività di ricerca clinica

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) 1992-1998

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• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia – Facoltà di Medicina e Chirurgia – Alma Mater Studiorum Università di Bologna (Voto di laurea 110/110 e lode)

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

Medicina e Chirurgia

• Qualifica conseguita Medico Chirurgo

• Date (da – a) 1998-2002 • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione Scuola di specializzazione in Farmacologia ad indirizzo clinico – Facoltà di Medicina e Chirurgia

– Università degli Studi di Modena e Reggio nell’Emilia (Voto di specializzazione 110/110 e lode con dignità di stampa)

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

Farmacologia clinica e tossicologia medica

• Qualifica conseguita Specialista in Farmacologia clinica

• Date (da – a) 2002-2006 • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione Dottorato di ricerca in Medicina Sperimentale Aterosclerosi – Facoltà di Medicina e Chirurgia –

Università degli Studi di Siena • Principali materie / abilità

professionali oggetto dello studio Metodiche sperimentali in medicina, con particolare attenzione all’ambito dell’aterosclerosi e

delle sue complicanze • Qualifica conseguita Dottore di Ricerca in Medicina Sperimentale Aterosclerosi

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI

PRIMA LINGUA Italiano

ALTRE LINGUE

Francese Inglese Tedesco • Capacità di lettura Ottima Molto buona Sufficiente

• Capacità di scrittura Buona Buona Sufficiente • Capacità di espressione orale Ottima Buona Sufficiente

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI COMPETENZE DIDATTICO-DIVULGATIVE ACCERTATE IN LEZIONI UNIVERSITARIE, CORSI, SEMINARI E

MASTERS RIVOLTI A STUDENTI, MEDICI, FARMACISTI, ERBORISTI, ETC Coordinazione di studi (anche multicentrici) e di gruppi di ricerca in ambito universitario

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE Esperienze organizzative come segretario scientifico in diversi corsi e convegni, nazionali ed

internazionali in ambito medico-scientifico; Esperienze di gestione finanziaria di fondi finalizzati alla ricerca

CAPACITÀ E COMPETENZE

TECNICHE Impiego corrente di Word, Excell, Power Point, Access, SPSS, Primer

PATENTE O PATENTI B

ULTERIORI INFORMAZIONI - Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche integrali su stampa internazionale

(IF>390, h-index= 24), 50 pubblicazioni scientifiche integrali su stampa nazionale, 2 trattati e 180 estratti pubblicati su atti di congressi nazionali ed internazionali. - Attività di tipo didattico-divulgativo in ambito medico-scientifico a corsi e seminari nazionali ed internazionali (ca. 40/anno) - Ruolo di organizzatore e/o coordinatore di corsi ed eventi accreditati ECM - Attività di referee per diverse riviste scientifiche internazionali nell’ambito delle malattie del metabolismo, della nutrizionistica e della farmacoterapia

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ALLEGATI ELENCO PUBBLICAZIONI SU STAMPA INTERNAZIONALE CON IF

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi

sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali, secondo

quanto previsto dalla Legge 196/03.

NOME E COGNOME (FIRMA)

San Giovanni P., 10 gennaio 2013

-------------------------------- Arrigo F.G. Cicero

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Pubblicazioni integrali su stampa internazionale con IF (N. 151) IF>370; h-index= 18 • Cicero AFG, Bandieri E, Arletti R. Orally administered Panax notoginseng influences rat spontaneous behaviour. Journal of

Ethnopharmacology (J Ethnopharmacol) 2000; 73: 387-391. • Cicero AFG, Braiato A, D’Addato S, Sangiorgi Z, Gaddi A. A suggestion for Familial Hypercholesterolemia (FH) heterozygosity clinical

diagnosis based on an epidemiological observation in a large Italian population. International Journal of Cardiology (Int J Cardiol) 2000; 74: 5-11.

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GIORGIO CARLO MONTI Medico di Medicina Generale. Area Cardiovascolare Fondazione per la Ricerca SIMG. Animatore di formazione

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome MONTI GIORGIO CARLO Indirizzo Telefono

Fax Cell

E-mail [email protected]

Nazionalità Italiana

Data di nascita 24 settembre 1954

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a) Dal 1980 al 1985 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Policlinico S.Matteo di Pavia

• Tipo di azienda o settore Patologia Chirurgica II

• Tipo di impiego Attività di internato e tirocinio ospedaliero • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1982

• Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Medico di Medicina Generale convenzionato con il SSN • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1990

• Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Docente ai Corsi di Formazione Permanente per la Medicina Generale, Docente ai Seminari di Formazione Specifica per la Medicina Generale,

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Tutor di Medicina Generale • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1990 al 1993 • Nome e indirizzo del datore di lavoro

• Tipo di azienda o settore Scuola Lombarda per Animatori di Formazione e Ricercatori in Medicina Generale

• Tipo di impiego Attività di docenza presso la Scuola Lombarda per Animatori di Formazione e Ricercatori in Medicina Generale.

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2000 al 2002 • Nome e indirizzo del datore di lavoro DAMS, Scuola di pubblica amministrazione con sede a Lucca.

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Docente corsi formativi per amministratori pubblici

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2001 ad oggi • Nome e indirizzo del datore di lavoro IReF-SDS

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Attività di docenza in Farmacoeconomia al Corso di Formazione

Manageriale per Dirigenti di Struttura Complessa dell’area di Sanità Pubblica organizzato dall’IREF e dall’Università di Brescia.

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Anni accademici 2002/2003, 2003/2004, 2004-2005 e 2005-2006 e 2006-2007

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Università degli Studi di Pavia • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Professore a contratto nel Corso Professionalizzante in Medicina Generale presso Università degli Studi Pavia

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2004 • Nome e indirizzo del datore di lavoro SDA Bocconi di Milano

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Attività di docenza al Master di Management Sanitario della

• Date (da – a) Dal 2003 al 2005

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali di Roma • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Membro gruppo di lavoro per la definizione di linee guida

• Date (da – a) Dal 1998 al 2006

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• Nome e indirizzo del datore di lavoro Health Search, Istituto di ricerca della Società Italiana di Medicina Generale

• Tipo di impiego Presidente

• Date (da – a) Dal 2009 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Fondazione del ricerca in Medicina Generale Simg

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Vicepresidente

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione 1973 Maturità Scientifica

1980 Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pavia 1986 Specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università di Pavia

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita Medico Chirurgo – Specialista in Chirurgia Generale • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della

carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi

ufficiali.

PRIMA LINGUA Inglese

• Capacità di lettura Buona

• Capacità di scrittura Buona • Capacità di espressione orale Buona

ALTRE LINGUE Francese

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre persone, in

ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in

squadra (ad es. cultura e sport), ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es.

cultura e sport), a casa, ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE

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TECNICHE Con computer, attrezzature specifiche,

macchinari, ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE ARTISTICHE

Musica, scrittura, disegno ecc.

ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE

Competenze non precedentemente indicate.

PATENTE O PATENTI

ULTERIORI INFORMAZIONI

ALLEGATI

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti

falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali,

secondo quanto previsto dalla Legge 675/96 del 31 dicembre 1996.

Voghera, 8 gennaio 2013 NOME E COGNOME (FIRMA)

-------------------------------- Giorgio Carlo Monti

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PASQUALE PERRONE FILARDI Professore associato. Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate. Università degli Studi di Napoli Federico II

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome PASQUALE PERRONE FILARDI Indirizzo Telefono

Fax

E-mail [email protected]

Nazionalità italiana

Data di nascita 20/10/1958

ESPERIENZA LAVORATIVA

Dal 2010 Coordinatore, Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Università Federico II di Napoli

Dal 2010 Docente Supplente presso il Corso di Laurea Triennale in Fisioterapia, Università Federico II di Napoli, sede distaccata di Benevento, insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Corso Integrato di Riabilitzione nelle malattie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e neurologiche

Dal 2009 Docente presso il Dottorato di Ricerca in Applicazioni Cliniche dell’Imaging Cardiovascolare, Università degli Studi di Messina

Dal 2008 Professore Associato, settore scientifico disciplinare MED/11 Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Università Federico II di Napoli

1999-2008 Ricercatore Universitario - settore disciplinare MD11 - Malattie dell’Apparato Cardiovascolare - Dipartimento di Medicina Clinica, Scienze Cardiovascolari e Immunologiche, Università Federico II di Napoli

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2006 Idoneità a Professore Associato, settore scientifico disciplinare MED/11 Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, presso l’Università degli Studi di Messina

Dal 2005 Docente Supplente presso il Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica, insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare

2003 - 2004 Docente Supplente presso il Corso di Laurea triennale per Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare, Università Federico II di Napoli, insegnamento di Orientamento Professionale

Dal 2003 Responsabile del Settore Funzionale di “Cardiomiopatia e Scompenso Cardiaco”, Dipartimento Clinico di Medicina Interna, Geriatria, Patologia Cardiovascolare ed Immunitaria e Cardiochirurgia, Università Federico II di Napoli

2001 - 2003 Docente del corso di Didattica Opzionale “Prevenzione primaria e secondaria della cardiopatia ischemica” Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università Federico II di Napoli

Dal 2002 Docente Incaricato presso il Corso di Laurea triennale per Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare, Università Federico II di Napoli, insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare

Dal 2002 Docente Incaricato presso il Corso di Laurea triennale in Neurofisiopatologia. Università Federico II di Napoli, insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare

2001 - 2002 Docente Supplente per le esigenze delle Malattie dell’Apparato Cardiovascolare nel corso integrato di Medicina Generale e Specialistica, Corso di Diploma di Laurea in Fisioterapia, Università Federico II di Napoli

1999 - 2001 Attività di Tutore per la disciplina di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università Federico II di Napoli

Dal 2000 Docente Incaricato presso la Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport, Università Federico II di Napoli, insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiaco

1999 - 2000 Docente Incaricato presso la Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport, Università Federico II di Napoli, insegnamento di Cardiologia dello Sport

Dal 1999 Docente presso la Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Università Federico II di Napoli, insegnamenti di Cardiologia Clinica e Diagnostica Cardiologica non Invasiva

Dal 1999 Dirigente Medico di I° livello, Dipartimento Clinico di Medicina Interna, Geriatria, Patologia Cardiovascolare ed Immunitaria e Cardiochirurgia, Università Federico II di Napoli

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1986 - 1999 Medico interno presso la Cattedra di Cardiologia della Facoltà' di

Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, diretta dal Prof. Massimo Chiariello

1994 - 1999 Docente a Contratto, insegnamento di Diagnostica per Immagini, Scuola di Specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare, Università "Federico II" di Napoli

1994 - 1996 Docente a Contratto, insegnamento di Diagnostica per Immagini, della Scuola di Specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare, Università "Federico II", Napoli

1994 Elezione a Fellow dell'American College of Cardiology

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

2004 Diploma di “Scholar” in Cardiologia della Società Italiana di

Cardiologia

2/10/1996 Specializzazione in Medicina Interna presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, con la votazione di 50 e Lode/50

1995 Borsa di studio della Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri per la ricerca in cardiologia presso la Cattedra di Cardiologia, Università "Federico II" di Napoli

22/07/1993 Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia Cardiovascolare presso la II Università' di Roma "Tor Vergata

1992 - 1993 Borsa di studio "Bristol Myers-Squibb" della durata di due anni per la ricerca in cardiologia presso la Cattedra di Cardiologia , Università "Federico II" di Napoli

1990 - 1992 Fogarty International Fellowship presso il Dipartimento di Medicina Nucleare, Sezione di Cardiologia Nucleare, National Institutes of Health, Bethesda, MD, U.S.A.

Feb.1990 – Apr.1992

Fogarty Visiting Fellow presso il Dipartimento di Medicina Nucleare, National Institutes of Health, Bethesda, MD, U.S.A., sotto la guida del Dr. Robert O. Bonow

1991 - 1992 Borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche della durata di un anno presso i National Institutes of Health, Cardiology Branch, Bethesda, Maryland, U.S.A., sotto la guida del Dr. Robert O. Bonow

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1988 - 1992 Corso di Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia Cardiovascolare presso la II Università' di Roma "Tor Vergata"

Feb.1989 – Feb.1990

Guest Researcher presso la Divisione di Cardiologia, Sezione di Cardiologia Nucleare, National Institutes of Health, Bethesda, MD, U.S.A., sotto la guida del Dr. Robert O. Bonow

1989 – 1990 Borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione della durata di un anno presso i National Institutes of Health, Cardiology Branch, Bethesda, Maryland, U.S.A., sotto la guida del Dr. Robert O. Bonow

1989 Borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche della durata di sei mesi presso i National Institutes of Health, Cardiology Branch, Bethesda, Maryland, U.S.A., sotto la guida del Dr. Robert O. Bonow

1988 Corso annuale di aggiornamento in "Attualità' in tema di Patologia Vascolare" a cura dell'Ordine dei Medici della Provincia di Napoli, con la votazione di 30/30

25/07/1986 Specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare presso la Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, con la votazione di 70 Lode/70

1982 - 1986 Medico interno presso la I Clinica Medica della Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, diretta dal Prof. Mario Condorelli

25/07/1984 Abilitazione all'esercizio della professione medica negli ospedali degli Stati Uniti (Foreign Medical Graduate Examination in the Medical Sciences

1984 Corso semestrale di Cultura in Medicina Preventiva dei Lavoratori e Psicotecnica, presso la Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II", Napoli, con la votazione di 30/30

1984 Corso semestrale di Cultura in Medicina di Fabbrica, presso la Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II", Napoli, con la votazione di 30/30

29/12/1983 Abilitazione all'esercizio della professione medica

18/07/1983 Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, con la votazione di 110 Lode/110 e Menzione

1980 - 1982 Studente interno presso l'Istituto di Patologia Speciale Medica e Metodologia Clinica della Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, diretto dal Prof. Mario Condorelli

Attività editoriale e di revisione di articoli

- Deputy Editor, Journal of Cardiovascular Medicine (2007-2010)

- Editor, Journal of Cardiovascular Medicine (2010)

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- Membro Editorial Board dell’ European Journal of Cardiovascular

Imaging - Membro Editorial Board dell’European Cardiology

- Attività di revisore

- Circulation - American Journal of Cardiology - Journal of the American College of Cardiology - European Heart Journal - European Journal of Heart Failure - Echocardiography - Journal of Nuclear Medicine - Journal of Nuclear Cardiology - Heart - Giornale Italiano di Cardiologia

Attività educazionali - Direttore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo

“Nuove strategie diagnostiche e terapeutiche nella cardiopatia ischemica”. Università degli Studi di Padova, 2004

- Coordinatore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Sistema renina-angiotensina e patologia cardiovascolare”. Società Italiana di Cardiologia. Corso Intra Moenia. Roma, 2004

- Coordinatore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Cardiopatia ischemica ed imaging nucleare”. Società Italiana di Cardiologia. Corso Intra Moenia. Roma, 2004

- Direttore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Il rischio cardiovascolare: dalla definizione al trattamento”. Università degli Studi di Napoli Federico II. 2005

- Direttore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Diabete e rischio cardiovascolare”. Università degli Studi di Napoli Federico II. 2005

- Coordinatore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Cardiopatia ischemica ed imaging nucleare”. Società Italiana di Cardiologia. Corso Intra Moenia. Roma, 2005

- Direttore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Nuove strategie diagnostiche e terapeutiche nella cardiopatia ischemica”. Università degli Studi di Padova, 2005

- Direttore e responsabile scientifico dell’XI Corso Nazionale di Aggiornamento in Cardiologia Nucleare del Gruppo Italiano di Cardiologia Nucleare. Spoleto, 2005

- Direttore e responsabile scientifico del III Corso di Aggiornamento per Tecnici di Medicina Nucleare del Gruppo Italiano di

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Cardiologia Nucleare. Spoleto, 2005

- Project Leader della “How to session” dal titolo “L’interpretazione della miocardioscintigrafia nel paziente con cardiopatia ischemia”, 66° Congresso della Società Italiana di Cardiologia. Roma, 2005

Premi e riconoscimenti 2011 Premo Annuale Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali (ARCA) per la pubblicazione del caso clinic dal titolo “Cardiomiopatia Dilatativa da Feocromocitoma. Descrizione di un caso clinico” 2010 Best Poster Award American College of Cardiology 2010 per la comunicazione: Does Intima-Media Thickness regression predict cardiovascular risk reduction? A meta-analysis of 41 randomized clinical trials. Atlanta 14-16 Marzo 2010 2001 Premio ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARDIOLOGI EXTRAOSPEDALIERI per la comunicazione “Valutazione del’applicabilità del color doppler tissue imaging durante infusione di dobutamina in pazienti con severa disfunzione ventricolare sinistra 2000 Premio G.M. LANCISI per la comunicazione ”Valore prognostico incrementale della combinazione dell’ecocardiografia con dobutamina e della tomoscintigrafia miocardica con TL-201 in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra 2000 Premio ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARDIOLOGI EXTRAOSPEDALIERI per la comunicazione “Variazione dell’accuratezza dell’ecodobutamina nella identificazione del miocardio vitale in relazione ai livelli di captazione del Tl-201 a riposo” 1991 Premio "ZAMBELETTI" per il migliore articolo originale pubblicato su riviste italiane di cardiologia nell'anno accademico 1990-91 per il lavoro: "Identificazione del miocardio vitale in pazienti con cardiopatia ischemica cronica e disfunzione ventricolare sinistra: correlazione tra flusso, attività' metabolica e funzione regionali" (Cardiologia 36: 299-307, 1991) 1990 Premio annuale della SOCIETA' ITALIANA DI MEDICINA INTERNA per la Ricerca 1988 Premio "LIRCA" per la ricerca cardiologica per il programma: "Regressione dell'ipertrofia miocardica: effetti sulla funzione diastolica ventricolare sinistra" 1984 Premio "DE GASPERIS-DONATELLI" per la comunicazione: "Effetti metabolici dell'arresto cardiaco anossico e cardioplegico. Possibilità' di intervento"

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Partecipazione a Congressi Relatore su invito a >200 Congressi nazionali ed internazionali di

cardiologia Moderazioni a Congressi di rilievo nazionale o internazionale 1994. 55° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 1995. 56° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 1998. 59° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2000 XXII Congress of the European Society of Cardiology,

Amsterdam 2001. 5th International Congress of Nuclear Cardiology, Vienna 2001 62° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2001 XXV Congress of the European Society of Cardiology, Berlino 2001 Working Group on Nuclear Cardiology of the European Society

of Cardiology, Camogli (Ge) 2002. Clinical Postgenomic Cardiovascular Research at UHRS.

Meeting on “Inflammation in myocardial and coronary disease.” Milano

2002. VI Congresso Nazionale Associazione Italiana di Medicina Nucleare, Genova

2002 63° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia, Roma

2003 6th International Congress on Nuclear Cardiology, Firenze 2003. X Corso di Aggiornamento. Gruppo Italiano di Cardiologia

Nucleare, Arezzo 2003. 64° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2004. Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri. Simposio

su “La valutazione globale del rischio cardiovascolare: identificazione dei soggetti a rischio”. Napoli

2004. VII Congresso Nazionale Associazione Italiana di Medicina Nucleare, Palermo

2004 XIV Congresso Nazionale della Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri, Sorrento

2004. European Society of Cardiology. WG5 Brain Storming Meeting, Kitzbuehel

2004. XXVI Congress of the European Society of Cardiology. Monaco 2004. 65° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2005. 7th International Conference of Nuclear Cardiology, Lisbona 2006. VII Congresso Nazionale A.R.C.A., Pisa 2006. Fall Brainstorming meeting of the WG 5 Nuclear Cardiology.

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European Society of Cardiology, Creta 2006. XVI Congresso Nazionale Associazione Nazionale Cardiologi

Extraospedalieri, Capri (NA) 2006 67° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2006 8th International Conference on Nuclear Cardiology, Praga 2007 68° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2007 Brainstorming Meeting WG5 European Society of Cardiology,

Kitzbuhel 2008 XXX Congress of the European Society of Cardiology, Monaco 2008 69° Congresso della Società Italiana di Cardiologia, Roma 2009 Brainstorming meeting WG5 European Society of Cardiology,

Capri, Italy 2009 9th International Conference on Nuclear Cardiology, Barcelona 2009 XXXI Congress of the European Society of Cardiology,

Barcellona 2010 XXXII Congress of the European Society of Cardiology,

Stoccolma 2010 71° Congresso della Società Italiana di Cardiologia, Roma 2011 Brainstorming Meeting WG5 European Society of Cardiology,

Kitzbuhel 2011 10th International Conference on Nuclear Cardiology, Amsterdam 2011 XXXIII Congress of the European Society of Cardiology, Parigi

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI Acquisite nel corso della

vita e della carriera ma non necessariamente

riconosciute da certificati e diplomi ufficiali.

MADRELINGUA ITALIANA

ALTRE LINGUA

Inglese

• Capacità di lettura [ eccellente. ] • Capacità di scrittura [ eccellente. ]

• Capacità di espressione orale

[ eccellente ]

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre

persone, in ambiente multiculturale, occupando

posti in cui la comunicazione è

importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare

Da oltre 15 anni coordinatore della attività di ricerca di studenti, specializzandi in formazione e dottorandi presso la Cattedra di Cardiologia dell’Università Federico II di Napoli

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in squadra (ad es. cultura e sport), ecc.

APPARTENENZA A SOCIETA' SCIENTIFICHE Socio della Società Italiana di Cardiologia Fellow dell'American College of Cardiology Fellow European Society of Cardiology Membro del Working Group on Regional Myocardial

Function dell'European Society of Cardiology

Socio della Associazione Italiana di Medicina Nucleare Socio dell'Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri

CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es. cultura e sport), a casa, ecc.

Responsabile di Progetti di Ricerca Finanziati : - Responsabile Unità Operativa del progetto dal titolo “Nuovi

determinaneti nella instabilità delle lesioni aterosclerotiche umane: ruolo degli oxiasteroli e del fattore di trascrizione NF-kB” nell’ambito del Programma di Ricerca Scientifica di Interesse Nazionale (PRIN) anno 2004

- Responsabile del progetto dal titolo “Identificazione della

cardiopatia ischemica asintomatica in soggetti diabetici di tipo 2: ruolo della valutazione non invasiva della funzione endoteliale”, finanziato ex L.R. Campania # 5/2002, eserczio finanziario 2005

- Assegnatario finanziamento della Federazione Italiana di

Cardiologia per il progetto dal titolo “Ruolo del blocco del recettore dell’aldosterone in aggiunta al blocco del sistema renina-angiotensina nella regressione del rimodellamento ventricolare sinistro nello scompenso cardiaco cronico”, anno 2007

- Responsabile Unità Operativa per il Progetto “Evaluation of

integrated cardiac imaging for the detection and characterization of ischemic heart disease”, Seventh Framework Programme, European Community, Health 2007.2.4.2-6

Incarichi istituzionali: - Coordinatore del Gruppo di Studio “Cardiologia Nucleare” della

Società Italiana di Cardiologia (2002-2004) - Coordinatore nazionale del Gruppo di Studio “Cardiopatia

Ischemica” dell’Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri (2003-cont)

- Segretario Nazionale Gruppo Italiano di Cardiologia Nucleare (2004-2005)

- Membro Commissione per il Congresso della Società Italiana di Cardiologia (2005-cont)

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- Membro Consiglio Direttivo della Società Italiana di Cardiologia (2007-2010)

- Vice Chairman Working Group 5 Nuclear Cardiology and Cardiac CT dell’European Society of Cardiology (2007-2008)

- Membro European Board for Accreditation in Cardiology of the European Society of Cardiology (2008-cont)

- Chairman Working Group 5 Nuclear Cardiology and Cardiac CT dell’European Society of Cardiology (2008-2009)

- Membro Task Force ESC/ERS Guidelines for the “Diagnosis and Treatment of Pulmonary Arterial Hypertension”, Committee for Practice Guidelines, European Society of Cardiology (2008)

- Membro Task Force ESC/EAS Guidelines for the “Management of dyslipidemias”, Committee for Practice Guidelines, European Society of Cardiology (2009)

- Membro Consiglio Direttivo dell’Associazione Interdisciplinare di Cardiogeriatria (2008-cont)

- Membro, European Council of Nuclear Cardiology Board (2008 – cont)

- Componente Comitato Tecnico-Scientifico paritetico del Ministero della Pubblica Istruzione – Società Italiana di Cardiologia (2008-cont)

- Consulente Commissione Cardiovascolare EMA (European Medicines Agency)

- Coordinatore Commissione Gruppi di Studio della Società Italiana di Cardiologia (2009-2010)

- Membro, Consiglio Direttivo della Associazione Italiana di Cardio-Oncologia (2010-cont)

- Presidente, Sezione Campana della Società Italiana di Cardiologia (2011-cont)

- Consulente Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) (2011-cont)

PUBBLICAZIONI Oltre 100 pubblicazioni di articoli originali su riviste internazionali con impact factor o capitoli di libri

Impact factor >400 Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e

delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali, secondo quanto previsto dalla Legge 196/03.

Napoli, 10 gennaio 2013 NOME E COGNOME (FIRMA)

________________________ Pasquale Perrone Filardi

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ITALO PAOLINI Medico di Medicina Generale. Area Cardiovascolare SIMG. Animatore di formazione

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome Italo Paolini Indirizzo Telefono cellulare

E-mail italo [email protected]

Nazionalità Italiana

Data e luogo di nascita 24/01/1958 Arquata del Tronto (AP) Codice fiscale PLNTLI58A24A437X

Iscrizione Ordine dei Medici 1651

ESPERIENZA LAVORATIVA • Date (da – a) DAL 15/10/1987 A TUTT’OGGI

• Nome e indirizzo del datore di lavoro

ZONA TERRITORIALE N.13 A.S.U.R. MARCHE. LOC. MONTICELLI –AP

• Tipo di azienda o settore MEDICINA GENERALE CONVENZIONATA • Tipo di impiego MEDICO DI MEDICINA GENERALE

• Principali mansioni e responsabilità

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ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) 1977-1983

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

università degli studi di Ancona

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

medicina e chirurgia

• Qualifica conseguita laurea medicina e chirurgia in data 07/04/1983 con votazione 110/110 e lode

• Data

30/06/1987

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

università degli studi di Perugia

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

specializzazione in anestesia e rianimazione

• Qualifica conseguita specialista in anestesia e rianimazione

• Date (da – a) 2002-2004 • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione Università degli studi di Ferrara

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

master universitario biennale di 2° livello, istituito ai sensi D.M. 509/99, in “giornalismo, comunicazione scientifica ed istituzionale”

• Qualifica conseguita esperto comunicazione scientifica ed istituzionale

CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI

Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente

riconosciute da certificati e diplomi ufficiali.

PRIMA LINGUA Italiano ALTRE LINGUE inglese-francese

Inglese scientifico • Capacità di lettura buona

• Capacità di scrittura scarsa • Capacità di espressione orale insufficiente

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CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI

.

• Direttore responsabile rivista Doc’s, registrata il 27 ottobre al n. 497 del registro Stampa del Tribunale di Ascoli Piceno.

CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE

Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di

lavoro, in attività di volontariato (ad es. cultura e sport), a casa, ecc.

• coordinatore (2004-2011) del progetto “INTEGRA” (rapporti ospedale-territorio) Z.T.13 ASUR Marche;

• coordinatore di diversi progetti di audit e ricerca in medicina generale a livello regionale e nazionale

• membro del “ The Italian College of General Practitioner” (SIMG) dal 1995; • Animatore di formazione SIMG (corso residenziale Firenze 9-10-11-

12/2/1996 • Membro del Consiglio di Presidenza Nazionale (CPN) della SIMG dal 2007 • Co-responsabile nazionale SIMG della area informatico-telematica-ICT dal

2007; • Collaboratore nazionale area cardiovascolare e metabolica della SIMG; • Presidente regionale SIMG Marche dal 2001 al 2003; • Segretario organizzativo SIMG per l'area del Centro-Italia dal 2004 a

tutt'oggi • Componente commissione informatica nazionale FIMMG (Federazione

Italiana Medici di Medicina Generale); • Membro del consiglio direttivo dell’Accademia Medico-Chirurgica del Piceno • Consigliere dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di

Ascoli Piceno dal 1997; vicepresidente dal 2003; • Membro dell’Istituto di ricerca Health Search (SIMG) • Ricercatore rete di farmacovigilanza della S.I.M.G. (Pharmasearch) dal

2002; • membro dell'osservatorio regionale per l'appropriatezza (ORA), istituito

dalla regione Marche nel 2002 al 2006; • Membro del direttivo regionale dell’AIMAR • Componente del Nucleo di Valutazione Aziendale ASL Chieti dal 2006 al

2009 • Componente della commissione didattica del Centro regionale di riferimento

della Regione Marche per la Medicina Generale e le Cure Primarie come Responsabile dell’Area ricerca e sviluppo (AIR – DGRM 751/07 art.52 – DGRM 1237/07

• Membro del Comitato Tecnico Scientifico del Centro Regionale Rischio Clinico

• Membro del comitato diabetologico regionale

CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHE

Con computer, attrezzature specifiche, macchinari, ecc.

buona conoscenza e padronanza dei principali software mac e windows; buona conoscenza sw gestionali per la medicina generale

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ATTIVITA’ COME DOCENTE

Presso Università, scuole superiori, ecc.

• Docente corso di formazione manageriale per dirigenti sanitari con incarico di direzione sanitaria aziendale o responsabilita’ di struttura complessa della regione Basilicata (Università cattolica Roma) anno 2006; XI modulo (20-21/10/2006): La gestione delle risorse nel territorio: sviluppi della medicina di comunità

• Docente di due seminari al master “strategia e gestione delle organizzazioni a rete in Sanità.” Facoltà Economia G.Fuà di Ancona 01-02/02/2007

• Docente Corso di Perfezionamento in Economia e Management dell’Assistenza Primaria Anno Accademico 2009-2010 cone seminario tenuto in data 29/05/2010 “ I modelli organizzativi e gli strumenti per l’integrazione dei livelli di assistenza: strutture, processi e sistemi informativi

• Componente della commissione ministeriale (ISS) sulla prevenzione incidenti domestici (documento 2007);

• Componente del comitato scientifico 23°-24°-25°-26°-27°-28°-29° congresso nazionale SIMG

• Partecipazione in qualità di RELATORE a numerosi congressi nazionali e regionali

ATTIVITA’ COME FORMATORE

Indicare Ente, corso tenuto, date, impegno orario…

1. Responsabile scientifico, tra gli altri, del progetto AUDIT PNEUMO (Marche-

Abruzzo) e del Progetto MAGIC (miglioramento appropriatezza gestione indicatori clinici); del progetto VISC (Valutazione indicatori scompenso cardiaco- Marche-Abruzzo); del progetto SURGE (coordinatore nazionale

2. animatore di formazione con numerose esperienze di formazione a livello locale, regionale e nazionale

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PUBBLICAZIONI

Lazzari G., Paolini I., Valori N., Zamperini D.: analisi software gestionali in Medicina Generale. Occhio Clinico Maggio 1999. UTET

Carosino, Del Zotti, Paolini, Savino, Tonello, e lista netaudit: Insulinoterapia in Medicina Generale . QQ vol.7 n.4

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Congresso ATS May 2005-San Diego [C37] [Poster: J88] COPD Management: An Audit on Practitioner Database in Two Regions of Mid-Italy

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Gestione cronica del paziente ad alto rischio cardiovascolare in medicina generale. Pacini Editore Medicina 2009 e update 2011

Membro editorial Board del Multidisciplinary respiratory medicine official scientific journal of aimar Supplement for GPs

Obstructive sleep apnoea in patients with obesity and hypertension"; A. Di Guardo , G. Profeta , C. Crisafulli , G. Sidoti , M. Zammataro , I. Paolini, A. Filippi; British Journal of General Practice, Volume 60, Number 574, May 2010 , pp. 325-328(4)

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Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti

falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali,

secondo quanto previsto dalla Legge 196/03.

Arquata del Tronto, 10 gennaio 2013 NOME E COGNOME (FIRMA)

-------------------------------------- Italo Paolini

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ABSTRACT

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LE LINEE GUIDA ESC/EAS NELLE DISLIPIDEMIE Prof. Pasquale Perrone Filardi

Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate. Università degli Studi di Napoli Federico II

Le recenti linee guida sulle dislipidemie rappresentano il risultato della collaborazione tra Società Europea di Cardiologia e Società Europea dell’Ateroslerosi e introducono importanti novità sulla gestione delle dislipidemie a partire dallo stato di rischio del soggetto in esame. La classificazione del rischio si articola in 4 livelli dal rischio molto alto, ad alto, intermedio e basso, basandosi sulla stima ottenuta dalle carte SCORE che si riferiscono alla probabilità di sviluppare un evento cardiovascolare fatale, superiore al 10% a10 anni per il rischio molto alto, al 5% per quello alto, all’1% per quello moderato ed inferiore all’1% per quello basso. I livelli target di colesterolo LDL si riducono ulteriormente rispetto alle recedenti linnee guida internazionali, in quanto si raccomandano valori <70 mg/dl nel rischio molto alto, <100 in quello alto e < 115 in quello moderato. Nell categoria di rischio molto elevato rientrano tutti i pazienti con pregressi episodi cerebro o cardiovascolari, nonché i pazienti con patologia carotidea, aterosclerotica degli arti inferiori, i diabetici di tipo II e i pazienti con riduzione della funzione renale identificata da filtrato glomerulare <60 ml/min. Dunque la platea dei candidati al trattamento cresce sensibilmente rispetto alle precedenti linee guida. Per la prima volta nella stima del rischio entrano a far parte le HDL, che a parità di altri fattori giocano un ruolo indipendente nella composizione del rischio cardiovascolare. In aggiunta, anche per i giovani prima dei 40 anni e per gli anziani dopo i 70 anni, nei quali la valutazione assoluta del rischio può essere fuorviante per il peso assunto dall’età, viene raccomandata la valutazione del rischio relativo, ovvero del rischio di individui di pari età in assenza del fattore di rischio. Riguardo ai trattamenti si ribadisce il ruolo centrale delle statine come farmaci di prima scelta, da affiancare in associazione ad ezitimibe nei soggetti in cui non si raggiunge i l target o nei quali le dosi debbano essere ridotte per lo sviluppo di effetti collaterali. Una importante novità è il peso che le linee guida riservano ai comportamenti virtuosi di alimentazione con una serie di raccomandazioni sulle qualità favorevoli di alcuni elementi e dei tipi di cottura. In questo contesto vengono raccomandati anche una serie di composti di derivazione naturale (nutraceutici) presenti negli alimenti o disponibili in formulazioni commerciali, il cui impiego viene contemplato in situazioni di dislipidemie non particolarmente impegnative, soprattutto in soggetti a rischio moderato. Infine, sezioni dedicate delle linee guida sono riservate a popolazioni specilai di pazienti, inclusi gli anziani, le donne, i soggetti con insufficienza renale, ecc

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DIAGNOSI E FOLLOW-UP DEL PAZIENTE CON RISCHIO LIEVE - MODERATO

Prof. Pasquale Perrone Filardi Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate.

Università degli Studi di Napoli Federico II

Nonostante l’enorme progresso nella cura e prevenzione le malattie cardiovascolari continuano a rappresentare la causa di morte principale nel nostro paese e nel modo industrializzato. Il contrasto dei fattori di rischio classici rappresenta la principale fonte di successo della riduzione di mortalità cardiovascolare registratasi negli ultimi decenni in tutti i paesi industrializzati. Infatti, nonostante la presenza di individue (circa il 10%) che sviluppano eventi cardiovascolari in assenza di fattori di rischio convenzionali, 9 fattori di rischio tutti modificabili identificati nello studio INERHEART spiegano oltre il 90% della incidenza di infarto del miocardio, così come allo stesso modo 10 fattori di rischio modificabili spiegano oltre il 90% della incidenza di ictus.. Dunque la riduzione dei principali fattori di rischio, primo fra tutti, le dislipidemie, rappresenta ancora oggi il miglior modo di ridurre la mortalità e morbilità cardiovascolari. Nonostante i recenti progressi tuttavia il livello di controllo in Italia dei principali fattori di rischio rimane largamente insoddisfacente. Una recente survey italiana, ispirata allo studio EUROASPIRE, ha dimostrato come soggetti affetti da precedenti eventi cardiovascolari intervistati a 17 mesi di tempo dall’evento, assumano in larga parte (oltre il 90%) statine ma solo il 30% di essi risulta a target terapeutico. Dunque, così come per il controllo della ipertensione, esistono due aspetti del problema strettamente correlati. Da un lato la disponibilità di farmaci con ridotti effetti collaterali e di provata efficacia che aumentino la compliance dei pazienti alla terapia, e dall’altro la consapevolezza della necessitò di ottimizzare la terapia per il raggiungimento dei target desiderati. Un aspetto importante da considerare è la coesistenza nello stesso paziente di più di un fattore di rischio, i quali agiscono in maniera sinergica nel promuovere il processo aterosclerotico. Tuttavia, nonostante le carte del rischio identificano soggetti a rischio alto o molto alto sui quali si concentra l’azione di prevenzione, la maggior parte degli eventi si realizza in termini assoluti negli individui a rischio moderato, per i quali si cerca di identificare colori i quali svilupperanno eventi. In tale ottica sono stati proposti una serie di marcatori di rischio sia bio-unorali (marker infiammatori, marker di sovraccarico ventricolare, ecc) che di danno d’organo (spessore intimale carotideo, calcio coronarico, ipertrofia ventricolare sinistra, ecc) che in alcune categorie di individui possono essere impiegati per una migliore definizione del rischio.

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DIETA E PREVENZIONE CADIOVASCOLARE

Dott. Arrigo F.G. Cicero Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Alma Mater Studiorum Università di Bologna

Nell’epidemiologia classica siamo abituati ad associare un dato fattore ad un dato evento. Ad esempio, è chiaro che se il fumo di sigaretta è associato ad un aumento di morbidità, indipendentemente da qualunque fattore protettivo o supportivo sia ad esso compresente. Nella dieta invece i fattori da considerare assieme sono numerosissimi, in parte non noti e comunque non includibili in un’analisi di regressione multipla standard. Le varie componenti dietetiche, oltre ad intercorrelarsi fra loro, sono condizionate da fattori qualitativi oltre che quantitativi (es.: per i vegetali la modalità di coltivazione, la fase di maturazione alla raccolta, la modalità di consumo – cottura e condimento -, etc.), dalle condizioni climatiche e dal consumo energetico del paziente, dal livello di stress ossidativo in atto (es.: fumatori vs. non fumatori, sportivi vs. non sportivi), dalla condizione psicologica, e dall’interazione cibo-assetto genetico (la così detta nutrigenomica). Ignorando alcune di queste problematiche, negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una serie di ampi e costosi errori metodologici applicati a mega-trials in cui si è testata l’efficacia preventiva della supplementazione vitaminica nei confronti delle malattie cardiovascolari ed oncologiche. Se infatti l’epidemiologia ci insegna che chi ha una dieta ricca in vitamine (ma anche usualmente in fibre, e dalla nascita!) ha un rischio minore di sviluppare le patologie sopracitate, la supplementazione di vitamine isolate non ha nessun vantaggio clinico rilevante (e forse, in alcuni casi, è addirittura deleteria). L’epidemiologia comunque ci ha fornito alcune informazioni base:

- Chi ha una dieta ad alto indice glicemico ha maggiori probabilità di sviluppare diabete e di morire per una patologia cardiovascolare o infiammatoria

- Chi ha una dieta ricca in colesterolo, grassi saturi e, soprattutto, transinsaturi ha maggiori probabilità di sviluppare e morire di una patologia cardiovascolare

- Chi ha una dieta ricca in acidi grassi polinsaturi della serie omega 3 (sia di origine ittica che vegetale) ha un minor rischio di mortalità cardiovascolare e di sviluppare diabete di tipo 2

- Chi ha una dieta ricca in vegetali ha una minore probabilità di sviluppare patologie cardiovascolari ed oncologiche

- Bassi dosaggi di bevande alcoliche proteggono dallo sviluppo di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2, ma l’alcol ha una neurotossicità dose-dipendente

La maggior parte dei trials clinici condotti in dietoterapia sono di breve durata e coinvolgono un numero limitato di soggetti. Inoltre tendono a valutare un numero contenuto di variabili, usualmente marcatori indiretti o surrogati (es.: variazioni della pressione arteriosa, della colesterolemia, dell’omocisteinemia). Questi trials sono quelli che ci mettono a conoscenza della leggera attività ipocolesterolemizzante di fibre solubili e fitosteroli, dell’azione antipertensiva del cioccolato e dell’olio extra-vergine d’oliva ad alta titolazione in polifenoli. Pochi trials di lunga durata hanno fornito informazioni su outcomes forti (morbidità, mortalità). Quindi sappiamo che:

- Ridurre i grassi saturi nella dieta migliora la prognosi dei pazienti post-infartuati - Ridurre il sale nella dieta riduce il rischio cardiovascolare globale.

L’intervento sui carboidrati per ridurre l’incidenza della diabete di tipo 2 sembra funzionare solo se associato ad un aumento sistematico e controllato dell’attività fisica. In conclusione ciò che sappiamo si potrebbe riassumere nel concetto che una dieta non sofisticata, relativamente ipocalorica, a basso indice glicemico, lacto-ovo-vegetariana sarebbe quasi ideale per la maggior parte della popolazione.

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LE DISLIPIDEMIE: IL RUOLO DEI NUTRACEUTICI

Dott. Arrigo F.G. Cicero Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Alma Mater Studiorum Università di Bologna

La riduzione della colesterolemia ottenuta con qualsiasi mezzo, dalla dieta ai farmaci, e più recentemente anche con un nutraceutico (le monacoline estratte da Monascus purpureus) hanno chiaramente dimostrato di ridurre l’incidenza di eventi cardiovascolari o di loro recidive in proporzione al grado di riduzione della colesterolemia LDL e del rischio basale di malattia. Partendo dalla premessa che la colesterolemia è l’unico fattore di rischio (oltre al fumo di sigaretta per cui ad oggi vale ancora il concetto di “the lower, the better”, i pazienti a basso rischio cardiovascolare dovrebbero raggiungere una colesterolemia LDL almeno <160 mg/dl, quelli a rischio intermedio (pazienti con più fattori di rischio in prevenzione primaria) <130 mg/dL, quelli ad alto rischio (pazienti in prevenzione secondaria, diabetici, vasculopatici, affetti da dislipidemie genetiche gravi) <100 mg/dL. Per questi ultimi, se ben tollerata, la terapia farmacologica (generalmente con statine) è essenziale. Negli altri casi un’adeguata correzione delle abitudini alimentari può essere eventualmente associata ad un integrazione con nutraceutici di provata efficacia (non solo ipocolesterolemizzante, ma anche di preservazione della salute vascolare) prescritti a dosaggi congrui. Allo stato dell’arte nutraceutici con queste caratteristiche sono fondamentalmente le gli acidi grassi polinsaturi della serie omgea 3, le monacoline estratte da fermentazione del riso rosso tramite Monascus puprureus, e pochi altri. I succitati nutraceutici possono essere impiegati con un certo grado di sicurezza anche in alcuni pazienti intolleranti alle statine. Per tutti i nutraceutici sopra citati vi è un problema di commercializzazione scarsamente controllata sul piano qualitativo, per cui numerosi prodotti contengono molecole a basso grado di purificazione e/o concentrazione, a dosaggio non terapeutico, o diverse da quelle per le quali esistono documentazioni scientifiche di efficacia. Il ruolo del prescrittore in tal senso è anche quello di poter orientare il paziente verso scelte razionali ed efficaci, in particolare verso formulazioni con un forte razionale scientifico, supportato da trials clinici randomizzati in doppio cieco, e prodotti con uno standard qualitativo e di sicurezza da industria farmaceutica.

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NOTA 13: LUCI E OMBRE

Dott. Giorgio Carlo Monti Medico di Medicina Generale

Area cardiovascolare Fondazione per la Ricerca SIMG Nel dicembre del 2012 l’AIFA ha pubblicato una nuova versione della nota 13, con modifiche che comportano impatti notevoli sulla salute della popolazione e sulle abitudini prescrittive dei medici di medicina generale (MMG). Alcune caratteristiche salienti della nuova nota sono: la reintroduzione delle carte del rischio (Progetto SCORE), l’identificazione di target terapeutici più aggressivi in relazione alla classe di rischio e l’individuazione di strategie terapeutiche in relazione al profilo di rischio e alle comorbilità. E’ indispensabile pertanto che il Medico Generale conosca e applichi quanto stabilito dalla nota perché solo grazie a un uso appropriato di tutte le strategie terapeutiche disponibili si riesce a ridurre la colesterolemia della popolazione. E’ questo un fatto di estrema importanza se consideriamo che a ogni diminuzione della colesterolemia LDL di circa 39 mg/dl (1 mmol/l) si associa una riduzione di eventi cardiovascolari del 20% circa, indipendentemente dai livelli lipidici iniziali.