IL GOVERNO CLINICO NEL PAZIENTE CARDIOPATICO CRONICO La rete del cronico Gian Luigi Nicolosi...
-
Upload
dorotea-baroni -
Category
Documents
-
view
213 -
download
0
Transcript of IL GOVERNO CLINICO NEL PAZIENTE CARDIOPATICO CRONICO La rete del cronico Gian Luigi Nicolosi...
IL GOVERNO CLINICO NEL PAZIENTE CARDIOPATICO CRONICO
La rete del cronico
Gian Luigi NicolosiPordenone
Sistema sanitario: principi ispiratoriSistema sanitario: principi ispiratoriSistema sanitario: principi ispiratoriSistema sanitario: principi ispiratori
•Strumentale•Clinica/prestazioni•Strutturale/percorsi
•Strumentale•Clinica/prestazioni•Strutturale/percorsi
EquitàEquità EfficaciaEfficaciaEfficienzaproduttivaEfficienzaproduttiva
AppropriatezzaAppropriatezza
•Concentrazione servizi•Concentrazione servizi•Diffusione servizi•Diffusione servizi
IL POSSIBILE CIRCOLO VIZIOSO CENTRALITA’ DELLE PRESTAZIONI
CITTADINO
AUTOPRESCRIZIONE
SCARSA POSSIBILITA’ DI CONTROLLO DEL NUMERO,TIPOLOGIA E APPROPRIATEZZA DELLE PRESTAZIONI
DA PARTE DELL’EROGATORE
LA COMMITTENZA INCIDE SOLO SUL NUMERO E TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI RIMBORSATE
PRESCRIZIONE INDIFFERENZIATA DI PRESTAZIONI DA PARTE DEL
MEDICO PRESCRITTORE
LA CENTRALITA’ VIRTUOSA DEL PAZIENTECITTADINO
SODDISFAZIONE DEL BISOGNO
L’EROGATORE PUO’ SUPPORTARE MEDIANTE TELECONSULTO LA DECISIONE DI CHI ANALIZZA IL BISOGNO
LA COMMITTENZA PARTECIPA ALLA INFORMAZIONEAL CITTADINO E LEGITTIMA LE LINEE GUIDA CONDIVISE
E PARTECIPATE FRA PRESCRITTORI ED EROGATORI
PRESCRIZIONE DIFFERENZIATA DI PRESTAZIONI DA PARTE DEL MEDICO PRESCRITTORE
ANALISI DEL BISOGNODECISIONE CLINICA
Conseguenze del difetto di comunicazione/organizzazione
nella “filiera assistenziale” in generale Ridondanza e duplicazione di richieste di esami Inappropriatezza delle indicazioni/sedi di accesso Accessibilità incongrua alle prestazioni Uso incongruo di richieste urgenti Referto specialistico/lettera di relazione di qualità non
adeguata Conflittualità e confusione nelle prescrizioni tra le diverse
figure professionali (chi fa che cosa) Assenza di un chiaro riferimento per il paziente (chi tiene
le fila del percorso) Dissinergia fra Ospedale e Territorio Frammentazione invece che continuita’ assistenziale
Rete integrata:
Garantire continuità assistenziale
Evitare duplicazioni dei servizi (inappropriatezza economica e qualitativa)
Favorire la comunicazione in Medicina
La Rete Integrata sposta l’attenzione dalla
prestazione all’intero percorso assistenziale,
con l’obiettivo che questo possa svolgersi in
modo unitario per:
Rete integrata:
Obiettivo: eccellenza clinica (ubiquitaria), almeno a parità di risorse (finanziamento per progetti)
Esigenze perseguite: coniugare la concentrazione dei servizi con la necessità di diffusione dei servizi stessi per facilitarne l’accesso
Modello: interazione e complementarietà delle Strutture in Rete, in base alla soglia di complessita’ del caso che vi accede, indipendentemente dalla collocazione fisica e amministrativa delle Strutture stesse (Hub & Spoke)
Funzioni specifiche della cardiologia all’interno della rete assistenziale:
La Prevenzione, ad ogni livello, dal Medico di Medicina Generale alla Riabilitazione
L’Attività Ambulatoriale Specialistica
La Diagnostica Strumentale Non Invasiva
La Degenza Clinica, i letti cardiologici dedicati, ove presenti, all’interno di altri Reparti (Medicina Generale, Aree di Emergenza, Medicina d’Urgenza, ecc.) e la ospedalizzazione domiciliare (Home Care)
Funzioni specifiche della cardiologia all’interno della rete assistenziale:
La Terapia Intensiva Cardiologica
La Diagnostica Angiografica e la Cardiologia Interventistica
L’Elettrostimolazione
L’Aritmologia Invasiva
La Cardiologia Pediatrica
La Cardiochirurgia
La Riabilitazione Cardiologica
Condizioni fondanti la Rete Integrata: Definizione dei bacini di utenza Descrizione dei servizi (chi fa che cosa) Sviluppo e mantenimento di conoscenze e capacità
professionali Sviluppo del sistema delle comunicazioni Implementazione e utilizzo condiviso di linee guida e
percorsi diagnostici/terapeutici Definizione delle autonomie e delle responsabilità (si
è parte tutti del percorso assistenziale: “eccellenza” distribuita)
Definizione dei sistemi di rimborso e finanziamento Istituzionalizzazione
La dimensione della rete cardiologicaLa dimensione della rete cardiologica
Il bacino di utenza deve essere adeguato per
sostenere una rete di servizi
(individuare l’estensione territoriale
dell’autosufficienza)
Di massima la popolazione potrebbe essere
compresa tra 300.000 ed 1.000.000.
(peculiarità epidemiologiche e geografiche:
territori montagnosi, viabilità ecc.)
Il bacino di utenza deve essere adeguato per
sostenere una rete di servizi
(individuare l’estensione territoriale
dell’autosufficienza)
Di massima la popolazione potrebbe essere
compresa tra 300.000 ed 1.000.000.
(peculiarità epidemiologiche e geografiche:
territori montagnosi, viabilità ecc.)
Criticità di sistema per il paziente cronicoAccessibilita’ predeterminata e rigida (deresponsabilizzazione del territorio)
Difficolta’ alla comunicazione e condivisione (teleconsulto)
Mancanza di flessibilita’ negli accessi e percorsi (burocratizzazione)
Latitanza delle Istituzioni
Latitanza e periferizzazione delle Cardiologie meno complesse invece che “eccellenza distribuita” sui percorsi
Criticita’ di sistema per il paziente cronico Patologia cardiovascolare che persiste nel tempo
con rischio di riacutizzazioni Frammentazione nel tempo e nello spazio dei
momenti di diagnosi, prevenzione, terapia, riabilitazione, follow-up
Frammentazione delle decisioni cliniche fra diverse figure professionali (impatto sui tempi di assistenza ed efficienza ed efficacia di diagnosi, terapia e riabilitazione)
Identificazione dei Medici ed Infermieri Responsabili dei percorsi e protocolli (condivisi)
Continuita’ assistenziale fra Ospedale e Territorio
La Continuita’ Assistenziale Reti di Ambulatori dedicati a singole patologie Sviluppo di Day Hospital e Day Service Coinvolgimento dei MMG e dei Cardiologi del Territorio
e Ambulatoriali Ospedalizzazione domiciliare (Home Care) Cartelle Cliniche e Database condivisi Strutture di Cardiologia Riabilitativa dedicate alla fase
intensiva e al cronico Ruolo centrale per Ambulatorio e/o Day Service
(Disease Management) Facilitazione e istituzionalizzazione dei percorsi fra
MMG-Ambulatori-Degenze-Laboratori (teleconsulto)
RETI DEL CARDIOPATICO CRONICO2005
NELLA TUA REGIONE ESISTONO PROGETTI DI RETI PER IL CARDIOPATICO CRONICO ?
SI
NO
IL PROGETTO E’ OPERATIVO SU BASE VOLONTARIA?
N.P.
FORMALIZZAZIONEPARZIALE
FORMALIZZAZIONEPARZIALE
NON FORMALIZZATO
FORMALIZZATO
FORMALIZZAZIONEPARZIALE
RETI DEL CARDIOPATICO CRONICO2005
IL PROGETTO E’ OPERATIVO PER PATOLOGIA
N.P.
SCOMPENSO
SCOMPENSO
Il PROGETTO E’ OPERATIVOPER BACINI D’UTENZA
PROVINCIALE
AREA VASTA
NO
LOCALE
SCOMPENSO
SCOMPENSOANZIANO FRAGILE
SCOMPENSO
Criticità di sistema per il paziente acutoIncerta definizione del bacino di utenzaIstituzionalizzazione difficoltosaRiconoscimento incerto della centralità gestionale delle UTIC per la rete dell’ emergenza cardiologica Rischio di periferizzazione delle UTIC senza emodinamica e degli H senza UTIC (continuità H – Territorio ?) Integrazione diversificata con la rete del 118: funzione taxi e/o di assistenza? trasporto secondario? Iniziativa dei cardiologi ma difficile condivisione dei percorsi con le altre professionalità coinvolte
RETI INTEGRATE IN CARDIOLOGIA: A CHE PUNTO SIAMO?
2004
Il PROGETTO E’ OPERATIVO PER BACINI D’UTENZA
REGIONALE
PROVINCIALE
IL PROGETTO E’ OPERATIVO PER PATOLOGIA
AREA VASTA
METROPOLITANA
INATTIVO
SCA E/OEMERGENZACARDIOLOGICA
INATTIVO
ACUTO+CRONICO
I percorsi dell’acuto e del cronicoI percorsi dell’acuto e del cronicoLa rete cardiologica dei servizi per bacino di utenzaLa rete cardiologica dei servizi per bacino di utenza
Paziente acuto 118 DE + PS UTIC
Altre specialitàDipartimentoCardiologicoorizzontale
Paziente cronico
Cardiologie del territorioprevenzione - riabilitazione
Distretti + MMG
Il modello organizzativoIl modello organizzativoper bacino di utenzaper bacino di utenza
M.M.G.
PAZIENTE ANALISI DEL BISOGNO
DISTRETTO
DISTRETTO
OSPEDALE DI RETE
OSPEDALE DI COLLEGAMENTO
OSPEDALE DI RIFERIMENTO
PRESTAZIONI
TELECONSULTO
Come superare le criticità di sistema?Condivisione dei risultati e verifica istituzionale degli indicatori (modifiche dell’epidemiologia di bacino)
Disponibilita’ delle Istituzioni a semplificare la burocrazia (rimborsi, ecc.)
Interazione fra Comuni, Aziende Territoriali e Ospedali al fine di realizzare una vera continuita’ socio – assistenziale (RSA, Distretti, Case di Riposo, Centri di Riabilitazione, ecc.) definendo soglie e ambiti di competenza
In conclusione, dove siamo?• COINVOLGIMENTO DI SINGOLI MA
DIFFICILE COINVOLGIMENTO DI MASSA (INERZIA NELL’ADESIONE ALLA MISSION) • INERZIA BUROCRATICA, ISTITUZIONALE,
SINDACALE, PROFESSIONALE, DELLE CONSUETUDINI
(IMPROVVISAZIONE o ORGANIZZAZIONE ?)
• DIFFICOLTA’ NEL COORDINAMENTO DELLE FUNZIONI (VALORE ECCESSIVO DELL’AUTONOMIA)
E’ piu’ facile per un cammello passare per la cruna di un ago se questa e’ lievemente oliata
Kehlog Albran