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L’attuale ripudio della politica, la stanchezza di tanti cittadini nell’accettare imbrogli, faziosità squadriste, privilegi, mancanza di trasparenza, corsie preferenziali e disattenzioni sulle problematiche del territorio da parte della casta, stanno scatenando una serie di effetti collaterali, imprevedibili fino a poco tempo fa e che potrebbero essere determinanti ai fini di un reale cambiamento dell’assetto politico attuale. A un anno dalle nuove elezioni amministrative, un panorama alquanto particolare appare agli occhi dei più attenti osservatori della cosa pubblica. I partiti di governo della seconda repubblica anche ad Anzio appaiono pregni di tensioni e divisioni. Il PD (Padre D’opposizione) vive nel nervosismo del possibile debutto al governo della città, e piccoli partiti e liste civiche partecipate, forti della confusione e del malessere che regna in questo momento, si stanno organizzando per proporsi come novità alle prossime amministrative. La partita politica si giocherà sul piano di un’ampia eterogeneità di liste, così almeno sembra oggi, che potrebbero frammentare l’opinione elettorale, e per il centro sinistra potrebbe essere la volta buona per salire a “Villa Sarsina”, se riuscirà a conquistare la fiducia di queste nuove proposte. A tal fine molto conterà la capacità dell’attuale coalizione di centro- sinistra di aprirsi ad un dialogo con le altre liste partecipate e i partiti che si oppongono alla paludosa politica dell’attuale giunta di centro destra (liste e partiti che potrebbero sgraffignare dal 7 al 15 % del consenso elettorale). Se questo non avverrà, sarà molto difficile per il centrosinistra aggiudicarsi la possibilità del ballottaggio con uno dei due tronconi del centro destra, oggi diviso tra i due litiganti Bruschini e De Angelis. Il Sindaco del centro sinistra sarà colui che riuscirà ad unire le diverse sensibilità emergenti, che alla somma dei voti, risulteranno decisive per la vittoria elettorale. Auguriamo buon lavoro a tutti i militanti delle forze politiche, e ci auguriamo di essere stati, con questa breve nota, stimolo positivo per una migliore comprensione della partita politica che si sta delineando. Apriamo le menti e uniamo i frammenti. NUMERO QUARANTA - MAGGIO 2012 L I N F O R M A Z I O N E F A CENTRO Partecipazione e frammentazione Andrea Mingiacchi ANZIO: CC Anteo, V.le Antium 6 1° piano; Via Roma 41 ARDEA - Tor San Lorenzo: L.go San Lorenzo 5 www.biomondoweb.com www.biomondoshop.com Erboristeria Profumeria e Cosmetica Naturale e Biologica Alimentazione Biologica e Dietetica Articoli da Regalo ANZIO: CC Anteo, V.le Antium 6 1° piano; Via Roma 41 ARDEA - Tor San Lorenzo: L.go San Lorenzo 5 www.biomondoshop.com Il Programma Alimentare Zero lo trovi da PERDERE 10 CHILI IN UN MESE? CON ZERO SI PUO!

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L’attuale ripudio della politica, la stanchezza di tanti cittadini nell’accettare imbrogli, faziosità squadriste, privilegi, mancanza di trasparenza, corsie preferenziali e disattenzioni sulle problematiche del territorio da parte della casta, stanno scatenando una serie di effetti collaterali, imprevedibili fino a

poco tempo fa e che potrebbero essere determinanti ai fini di un reale cambiamento dell’assetto politico attuale.A un anno dalle nuove elezioni amministrative, un panorama alquanto particolare appare agli occhi dei più attenti osservatori della cosa pubblica. I partiti di governo della seconda repubblica anche ad Anzio appaiono pregni di tensioni e divisioni. Il PD (Padre D’opposizione) vive nel nervosismo del possibile debutto al governo della città, e piccoli partiti e liste civiche partecipate, forti della confusione e del malessere che regna in questo momento, si stanno organizzando per proporsi come novità alle prossime amministrative. La partita politica si giocherà sul piano di un’ampia eterogeneità di liste, così almeno sembra oggi, che potrebbero frammentare l’opinione elettorale, e per il centro sinistra potrebbe essere la volta buona per salire a “Villa Sarsina”, se riuscirà a conquistare la fiducia di queste nuove proposte. A tal fine molto conterà la capacità dell’attuale coalizione di centro-sinistra di aprirsi ad un dialogo con le altre liste partecipate e i partiti che si oppongono alla paludosa politica dell’attuale giunta di centro destra (liste e partiti che potrebbero sgraffignare dal 7 al 15 % del consenso elettorale).Se questo non avverrà, sarà molto difficile per il centrosinistra aggiudicarsi la possibilità del ballottaggio con uno dei due tronconi del centro destra, oggi diviso tra i due litiganti Bruschini e De Angelis.Il Sindaco del centro sinistra sarà colui che riuscirà ad unire le diverse sensibilità emergenti, che alla somma dei voti, risulteranno decisive per la vittoria elettorale.Auguriamo buon lavoro a tutti i militanti delle forze politiche, e ci auguriamo di essere stati, con questa breve nota, stimolo positivo per una migliore comprensione della partita politica che si sta delineando. Apriamo le menti e uniamo i frammenti.

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L ’ I N F O R M A Z I O N E F A C E N T R O

Partecipazione e frammentazione

Andrea Mingiacchi ANZIO: CC Anteo, V.le Antium 6 1° piano; Via Roma 41ARDEA - Tor San Lorenzo: L.go San Lorenzo 5

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maggio 2012 _ n.40 [email protected] Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

TuTTI I SABATI KARAOKE!!!

vIA dI vILLA CLAudIA, 36 - ANZIO

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ad oggi è da considerarsi solo una tappa di avvicinamento verso la realizzazione del porto. Contiamo di far partire i lavori tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013: è quello il traguardo”.Ci può dire qualche obiettivo che è stato raggiunto in questi anni?“Potremmo parlare delle attività culturali: con delle mostre che hanno avuto una grande risonanza di pubblico. Siamo uno dei comuni che spende più di tutti per i servizi sociali, così come per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei plessi scolastici. Inoltre c’è stato il rifacimento di Villa Adele ecc…”Per quale motivo il comune ha deciso di aderire ad una fondazione come la Logos?“Il comune in tutto ha 216 dipendenti e dall’entrata in vigore della legge Brunetta, tutti i comuni hanno bisogno di un supporto. Noi abbiamo deciso di aderire alla Fondazione Logos, che peraltro è senza scopo di lucro. Supporto che abbiamo in alcuni campi come il controllo di gestione, attività di supporto alla dirigenza e l’inventario dei beni patrimoniali comunali, dove rientrano case, terreni e impianti sportivi”.Non sarebbe meglio assumere nuovi dipendenti, piuttosto che ricorrere ad organi esterni?“Da quando ci sono tali norme possiamo assumere il 20% delle persone che sono andate in pensione. Se si potessero prendere persone altamente qualificate per svolgere questi servizi, non avremmo più bisogno né di Fondazioni né di altri soggetti esterni all’amministrazione”.Da cittadino cosa pensa di Anzio? Come e dove si potrebbe migliorare?“Oggi come oggi amministrare è molto più complesso di quanto una persona possa immaginare. Anzio ad oggi e per il futuro avrebbe sicuramente bisogno di un nuovo modello economico che il Porto potrebbe rappresentare.”

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strettamente strumentale ed è stata posta per crearmi dei problemi. Guido la struttura per conto del sindaco, creare dei problemi a me significa crearli a lui. Ho ben presenti i concetti di legalità e legittimità, sono sempre il figlio di un carabiniere”.Secondo lei perché c’è questo accanimento nei suoi confronti?“Non voglio entrare in polemica con nessuno. Dico solo che l’operato corretto dell’amministrazione aiuta a governare la città. Senza la macchina amministrativa questo non sarebbe possibile. La struttura è tesa a raggiungere obbiettivi di carattere organizzativo, che poi si traducono anche in risultati di carattere politico. L’amministrazione nasce con un programma, il quale viene attuato e realizzato anche grazie all’aiuto della struttura, leggi permettendo: perché da quando è entrata questa amministrazione, quattro anni fa, i vincoli normativi sono aumentati e sono diventati sempre più restrittivi, cioè ciò che era possibile fare prima del 2008 non è possibile farlo ora. Noi abbiamo una pianta organica che si sta riducendo sempre di più, abbiamo degli obblighi ad assumere solo una percentuale minima di persone rispetto a quelle che vanno in pensione. Abbiamo meno finanziamenti dallo stato e questo significa che o si aumentano le tasse o si riducono i servizi. Anzio ancora regge bene il confronto, anche se sotto il punto di vista economico bisognerà ridimensionarci. Questa realtà non vale solo per noi, ma per tutta Italia”. Ci sono degli obbiettivi che vi siete prefissati e che avete raggiunto, oppure che dovete ancora raggiungere?“I miei obbiettivi vengono stabiliti dal sindaco con decreto. Questa amministrazione ha fatto bene e un buon 90% del programma e degli obiettivi sono stati raggiunti. Stiamo lottando con le unghie e con i denti per portare a casa il porto: abbiamo ottenuto la concessione, che Leonardo Tardioli

Vicenda Pusceddu: l’intervista al direttore generale del comune di Anzio

“C’È STATO ACCANIMENTO NEI MIEI CONFRONTI”

Che la situazione politica anziate non fosse delle più rosee lo si sapeva già da tempo; nelle ultime settimane si è aggiunta un’altra vicenda che riguarda il direttore generale del comune di Anzio Franco Pusceddu. La questione è stata sollevata durante l’ultimo consiglio comunale dal capogruppo del Pd Paride Tulli e ha portato alle dimissioni lo stesso Pusceddu. Dimissioni che sono state respinte dal sindaco Luciano Bruschini. Vicenda complessa, ma allo stesso tempo delicata come ci ha spiegato proprio il direttore: “La vicenda è legata anche a difficoltà oggettive che sono all’ordine del giorno in tutta Italia. Queste difficoltà si ripercuotono nei rapporti tra politica e macchina amministrativa” - esordisce Pusceddu - “a seguito di attacchi fin troppo personali ho rimesso il mio mandato nelle mani del sindaco che l’ha rifiutato dandomi piena manifestazione di stima. Ci troviamo di fronte ad un modus operandi, di alcuni, che è quello dello squadrismo politico e che ha portato ad un accanimento nei miei confronti che ormai ha superato i limiti. Il mio compito è quello di mantenere un buon rapporto tra la politica e la struttura che è professionalmente preparata; il sindaco ha riconosciuto più volte la capacità e la dedizione dei nostri funzionari e impiegati. Gli attacchi dei quali sono oggetto riguardano il mio stipendio che è pubblico e si trova sul sito del comune – a Pusceddu viene contestato di aver preso un premio di retribuzione di risultato, che gli viene percepito da contratto, di 26.000 euro – la questione è

brasiliane, danza del ventre, spettacoli di Burlesque e hanno appena iniziato!Il locale è organizzato anche per addio al nubilato-celibato, feste private, feste per bambini con o senza animazione. Aperti anche a pranzo offrono convenzioni con Enel e aziende che lo richiedono. Il giorno di riposo è lunedì anche se da giugno a settembre saranno sempre aperti per un’estate all’insegna della buona cucina e del divertimento!

nella stagione estiva.Pizza e pesce le specialità perché al forno c’è Claudio che impasta e sforna pizze da 30 anni, in cucina il pesce… Lo sanno scegliere, acquistare e cucinare. I prezzi poi sono a dir poco concorrenziali, considerando la fonte diretta della materia prima, menu a partire da 8 euro per la pizza, 18 per la carne, 20 per il pesce. E per non annoiare mai i clienti tutti i sabato sul palco nella sala principale si alternano karaoke, spettacoli di danze

“DAR PRESIDENTE”: PASSIONE IN CUCINA E A TAVOLALa storia è semplice. Due amici uniscono le loro esperienze e aprono un ristorante. Così Silvia e Mario, l’una con esperienza di gestione, l’altro da una vita nel commercio all’ingrosso di pesce e frutti di mare a febbraio scorso danno vita a Dar Presidente (che per i curiosi come me è il soprannome con cui i loro amici chiamano Mario sempre pronto ad aiutarli tutti).Il locale è ampio, 120 posti a sedere all’interno e una cinquantina all’aperto

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biancheria e lavanderia, la tutela legale, il supporto psicologico e l’insegnamento della lingua italiana, nonché l’affiancamento nella ricerca del lavoro e dell’abitazione diventano spese non più sostenibili. C’è la possibilità di donare il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi nel box del volontariato, scrivendo semplicemente il codice fiscale: 96281790582. Dopo aver visitato tutto il centro rimanendone positivamente sorpresi per la pulizia delle camere, i profumi magnetici della cucina e gli sguardi sereni dei bambini, ne usciamo commossi sperando che le informazioni che vi abbiamo fornito siano in grado di entrare anche nei cuori più impenetrabili.

che vivono “psicodrammi a catena” per le storie di ogni nuovo ingresso. È chiaro che vengono accolte persone fortemente disagiate che provengono da mondi violenti, spesso con precedenti di prostituzione, sempre all’ultima spiaggia e che quando escono dal centro respirano un’altra aria. Le risorse per il funzionamento del centro provengono dalle parrocchie, dalla curia vescovile, da sovvenzioni di comuni, provincia e regione e da opere di beneficenza di aziende o privati. Purtroppo oggi la crisi colpisce anche loro, il ceto medio si impoverisce e i poveri che si trovano in questi centri regrediscono anch’essi negli aiuti ricevuti. I servizi hanno un costo come fosse un hotel e la mensa, il servizio

Al Riuniti ridotti i turni pomeridiani in cui fare la dialisi. Manca il personale

Visita alla struttura che ospita ragazze madri e donne in difficoltà

CENTRO DON ORIONEIL VALORE DELL’ACCOGLIENZA

Entriamo con curiosità nel centro accoglienza “Don Orione”, nella chiesa del Sacro Cuore di Anzio. Orione era un prete, oggi è un santo, fondò questo istituto nel 1930 come orfanotrofio. In quel periodo di guerre era estremamente necessario avere certe strutture. Dal 2000 il centro è diventato luogo di prima accoglienza per le ragazze madri con i loro piccoli o donne in stato di gravidanza. Raramente accoglie anche uomini se legati da un nucleo familiare.La struttura ospita in media 25 persone, oltre 60 durante l’anno e si occupa della reintegrazione sociale, cercando sia di trovare una occupazione sia una casa entro i 6 mesi di soggiorno a cui sono vincolate le persone. La gestione è in mano a volontari appassionati

Alessandro Tinarelli

Alessandro Tinarelli

PIANO DI RIENTRO: ORA TOCCA AL CENTRO DIALISILA POLvERINI sPREcA dENARO INvEcE dI cOLMARE LE LAcUNE sANITARIE

Ennesima limatura agli ambulatori dell’ospedale Riuniti Anzio-Nettuno a causa dei tagli e delle leggi disposte dal precedente ministro Brunetta e che in sintesi impongono alle strutture pubbliche l’impossibilità di rimpiazzare con nuove assunzioni i dipendenti che vengono a mancare per pensionamento o altre motivazioni. La Governatrice Renata Polverini lascia eseguire alla lettera questa disposizione e il centro dialisi viene “falciato” di un turno su quattro. Dalla metà di aprile il pomeriggio dei giorni pari non sarà possibile fare dialisi all’ambulatorio ospedaliero. Una lettera alla Asl con richiesta di chiarimenti è stata inviata dall’associazione “Malati di Reni”, rappresentata dal signor Roberto

Costanzi. Nella lettera sviene segnalato anche il disagio dei pazienti in dialisi e dei loro familiari in caso di spostamenti e cambi d’orario. La risposta, firmata dal D. S. Dott. Vittorio Amedeo Cicogna neo dimissionario per le gravi lacune sanitarie e dal D.G. dr. Alessandro Cipolla, è questa nei punti salienti: “a causa della mancanza di personale non sarà possibile nell’ospedale di Anzio, mantenere in funzione il turno pomeridiano di dialisi nei giorni pari... Non è stato possibile effettuare sostituzioni a causa del blocco del turn-over imposto dal piano di rientro. Per la stessa ragione non è stato possibile sostituire due infermiere che si sono assentate per maternità...” Siccome le cose stanno così non possiamo fare niente, questa è la sostanza della risposta. La vita emotiva e affettiva del dializzato coesiste tra la sua casa e l’ambulatorio ospedaliero, dove passa molto tempo, ogni 48 ore, incontrando gli stessi infermieri e socializzando con altri pazienti amici con cui divide l’esperienza. Spostare un turno in un ente privato significa “spezzare” le proprie abitudini, le certezze svaniscono, oltre che mettere in difficoltà parenti e amici coinvolti nei programmi lavorativi personali che vengono sconvolti. Il dializzato perde il calore

e la quotidiana accoglienza che compensava la freddezza della macchina che purifica il sangue. La pena in caso di ritardo è il decesso. Per questo bisognerebbe domandare alla Polverini quali siano le priorità nella sua cognizione etica e morale. Il denaro e i tagli vengono prima della salute? Dal periodico l’Espresso del 5 aprile, in riferimento agli sprechi di danaro pubblico: “Renata Polverini va pazza per la pubblicità. Così, quando c’è da reclamizzare se stessa o le iniziative della Regione Lazio, la governatrice non bada a spese. Dall’inizio del suo mandato ha investito milioni e milioni di euro in campagne promozionali di ogni tipo: dai 20 mila euro spesi per il lancio del “Museo della Zampogna” di Villa Latina all’evento “Inno alla Luce” in Portogallo (costo 22.500 euro), passando per la celebrazione de “L’anno internazionale delle foreste” (38.700 euro) fino ai 18 mila euro per il volume “Rete Natura 2000”, abbiamo scoperto che la Regione Lazio ha speso un fiume di denaro in convegni, cartelloni, depliant, partecipazioni a fiere, progetti pubblicitari di ogni tipo e forma”, e molto altro. Complimenti Renata, i pazienti di Anzio e Nettuno ti osservano.

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prima elementare che a Villa Claudia non c’è mai; infatti, essendo la scuola dell’infanzia una scuola eterogenea (con bambini che vanno dai 3 ai 5 anni), soltanto 5/6 di essi passano ogni anno nelle elementari. Con una classe in più e sperando nel rientro dalla ‘diaspora’, dei tanti bambini villa-claudensi che frequentano le altre scuole, si avrebbe tale certezza. E si avrebbero dei miglioramenti, dal punto di vista organizzativo, anche nel corpo insegnante; il susseguirsi negli anni di tale situazione di precarietà (a cui si è aggiunta adesso la ristrutturazione del sistema scolastico - vedi box), ha portato alcuni docenti ad avere pronta nel proprio armadietto quella domanda di trasferimento ad un altro plesso scolastico, che poi viene costantemente rimandata all’anno successivo. La raccolta delle firme potrebbe spronare in qualche modo quel ‘chi di dovere’ a risolvere al più presto questo problema, senza slogan e promesse da campagna elettorale, ma con la costanza del lavoro del buon amministratore pubblico, evitando così che anche l’anno prossimo quei 20 bambini vengano dirottati in altre scuole.

fa, l’assessore all’edilizia scolastica Marco Del Villano si è avventurato nella promessa che i lavori sarebbero stati ultimati entro il settembre di quest’anno; ma sono in molti che, malignamente, parlano di una grande bufala, con l’approvazione della delibera che sarebbe avvenuta senza l’opportuna copertura finanziaria.L’intento di Anziospace, come sempre, è quello di constatare e di rendere partecipi i lettori di una situazione che a Villa Claudia, come negli altri quartieri periferici, è ormai al “collasso”; l’aumento demografico che si è avuto un po’ dappertutto non è supportato a dovere dai più elementari servizi pubblici.E dell’aumento demografico di Villa Claudia, se ne avverte la presenza in altre situazioni o ambienti, come l’enorme folla di pendolari che assiepa ogni mattina la stazione ferroviaria, o dall’enorme numero di fedeli e di bambini che frequentano la chiesa di S. Maria in Cielo; ad esempio nel giro di un paio di anni, i bambini iscritti all’oratorio per il catechismo, sono più che raddoppiati, creando dei problemi logistici anche in questo campo. La nascita di una nuova sezione porterebbe poi, alla sicurezza della creazione di una Maurizio D’Eramo

Scuola d’infanzia: i genitori scendono in piazza perché il progetto vada avanti

A VILLA CLAUDIA RACCOLTE OLTRE 600 FIRME PER UNA NUOVA CLASSE

Quest’anno erano venti i bambini in lista d’attesa per essere iscritti nella scuola dell’infanzia della struttura di Via Tirreno a Villa Claudia. Venti bambini, che potrebbero riempire una classe intera, anzi proprio quella classe la cui costruzione è stata da tempo richiesta dagli abitanti della zona all’autorità comunale. Proprio per ricordarne l’esigenza e per accelerarne i tempi della realizzazione, un gruppo di mamme è sceso in piazza, nel periodo pasquale, raccogliendo la cifra più che soddisfacente, di oltre 600 firme da presentare al Comune.“Non abbiamo voluto dare grande pubblicità alla cosa, abbiamo fatto la raccolta tra noi genitori, a cui si è aggiunto qualche amico che si è sensibilizzato ai nostri problemi. Il nostro intento è solo quello di rammentare ‘a chi è di dovere’ le nostre richieste”, ci dice una delle mamme.Ricordiamo che la classe da realizzare, occuperebbe la parte frontale dell’attuale plesso prendendo il posto di un piccolo, quanto fatiscente giardinetto. “Della realizzazione della seconda classe se ne sente il bisogno da diverso tempo”- ci dice un’altra mamma, che ricopre anche il doppio ruolo di maestra –“sono tante le persone che sono costrette a portare i propri figli negli altri plessi del territorio, se non addirittura in strutture private a pagamento. La popolazione del quartiere cresce di anno in anno e nelle classi elementari siamo arrivati ad avere oltre 100 bambini iscritti”.La giunta comunale investita del problema, si era mossa – una volta tanto- con una certa lungimiranza, approvando il 7 aprile dello scorso anno, con la delibera n°39, la spesa di 120.265,35 euro per la realizzazione del progetto preliminare dell’opera e la messa in sicurezza dell’intero plesso. Ma dopo dodici mesi da quella riunione e da quel documento, dei lavori non se ne vede traccia. È vero che in un’assemblea con le maestranze scolastiche e con i genitori di qualche mese

La scuola di Villa Claudia, con l’inizio del prossimo anno scolastico 2012-13, farà parte del 4° comprensivo di Anzio, nel nuovo piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche che ha soppresso i vecchi circoli accorpando in una unica struttura e sotto un unico dirigente, le scuole dell’infanzia, elementari e medie del territorio. Una situazione che dopo le polemiche dei primi mesi dell’anno, legati non sempre a fattori puramente scolastici ma anche d’interessi personali, ormai si è ben definita con le ultime delibere della giunta regionale, che ha portato il territorio anziate alla suddivisione di cinque comprensivi, così strutturati: Anzio I: prevede la scuola dell’infanzia e primaria Ambrosini, la scuola primaria Saragat, la scuola dell’infanzia del Quartiere Europa e 296 alunni della scuola secondaria di I grado Falcone;Anzio II: scuola infanzia e primaria dell’Acqua del Turco, scuola infanzia e primaria delle Falasche, 75 alunni della

EccO cOME LE scUOLE dI ANZIO sARANNO AccORPATE

scuola second. I grado Falcone, e la scuola infanzia e primaria Angelita;Anzio III: scuola infanzia e primaria Collodi, scuola infanzia e primaria Rodari, scuola primaria Ex Anmil e 75 alunni della scuola second. I grado Virgilio; Anzio IV: scuola infanzia e primaria Miglioramento, scuola infanzia e primaria Severiano, scuola infanzia e primaria Villa Claudia e 360 alunni della scuola second. I° grado Falcone;Anzio V: 739 alunni della scuola second. I grado Virgilio, scuola infanzia e primaria Leonardo da Vinci e scuola dell’infanzia Sirenette.

Per il quarto comprensivo (di cui fa parte la scuola di Villa Claudia), la ristrutturazione del sistema scolastico non ha però risolto tutti i problemi, visto che al momento non è stato ancora nominato il dirigente scolastico che dovrà guidarlo. Una situazione che di certo comporta una serie di disagi organizzativi non indifferente.

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La ProPosta

Migliorare l’efficienza energetica e promuovere l’uso delle energie rinnovabili per il prossimo futuro nel contesto urbano.

L’idea è quella di utilizzare gli edifici comunali (scuole, palestre, sedi comunali), gli edifici pubblici e i terreni di proprietà comunale per l’installazione di impianti fotovoltaici. La proposta deriva dalla necessità di contenere le spese delle utenze a servizio degli stabili di proprietà comunale e dalla constatazione che l’installazione di impianti fotovoltaici, oltre a dare un messaggio di educazione ambientale, è in grado di garantire notevoli risparmi, ripercuotendosi positivamente sia sulle casse comunali sia nelle tasche dei cittadini. Attuando tale intervento verrebbe valorizzata, con lo scambio sul posto l’energia elettrica prodotta dagli impianti ma non direttamente auto-consumata e sarebbe auspicabile vendere la corrente prodotta in eccedenza al gestore della rete elettrica.Sicuramente non si può dire che ad Anzio manchi la materia prima, cioè il sole! Alcuni studi di fattibilità sviluppati da Enel mostrano che circa 1 milione di euro di spesa da parte del Comune porterebbe ad un guadagno nei prossimi 25 anni di circa 2 milioni e mezzo di euro. La realizzazione degli impianti consentirebbe un notevole abbattimento delle emissioni inquinanti e dell’impatto ambientale locale rispetto agli impianti a gas

metano e a quelli termoelettrici tradizionali a olio combustibile. Sul piano economico l’amministrazione comunale potrebbe usufruire, per la durata di 20/25 anni, di una serie di agevolazioni. È anche vero che il Comune di Anzio potrebbe non avere i soldi necessari per l’investimento e a questo punto ci si ferma? No.

Propongo due idee per la diffusione del solare senza oneri per l’Ente. PRIMA IDEA: L’intervento, potrebbe essere affidato ad una Cooperativa Sociale del territorio con la conseguente creazione di lavoro socialmente utile in favore di persone svantaggiate. L’intervento non comporterebbe costi per l’Amministrazione comunale, in quanto l’installazione degli impianti fotovoltaici ripagherà il costo della manutenzione dei tetti e dei terreni incolti, beneficiando degli incentivi statali previsti dal Conto Energia (2011-2016), il programma governativo di incentivi per la produzione di energia elettrica pulita, ottenuta cioè senza immissione di anidride carbonica e altri inquinanti nell’ambiente. Infine, l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici verrebbe utilizzata negli stessi stabili comunali, consentendo una diminuzione dei costi

Comunica anche tu ad Anzio-Space la tua proposta per migliorare la nostra città scrivendo a [email protected] e mettendo come oggetto della mail “la proposta”. Saremo lieti di pubblicarla e diffonderla. Fatti parte attiva dello sviluppo del nostro territorio. La tua idea è importante! Associazione Culturale 00042

di Tiziana Mancino

energetici a carico dell’Amministrazione comunale.

SECONDA IDEA: A fronte di un canone di locazione il Comune permette ad un operatore di utilizzare i tetti degli edifici per installare impianti fotovoltaici, strutture che dopo 20 anni saranno di proprietà dell’amministrazione stessa. Il Comune potrebbe, come è già sperimentato in Germania e in altre città italiane, mettere i tetti degli stabili comunali attualmente liberi da installazioni, a disposizione di soggetti privati che intendono realizzare impianti fotovoltaici di varia potenza. La scelta fra più concorrenti da parte del Comune avverrebbe in base al maggior canone annuo offerto. Gli operatori dovranno realizzare a proprie spese l’installazione degli impianti, beneficiando degli introiti acquisiti grazie al Conto Energia e con la vendita dell’energia prodotta. In secondo luogo, a fronte del pagamento di un canone per kW installato, viene concesso il loro utilizzo per un periodo di 20 anni. La concessione d’uso di queste superfici di proprietà comunale comporta ovviamente la progettazione, la fornitura, i lavori di posa in opera e i lavori edili e impiantistici, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la gestione degli impianti e la consegna degli stessi al Comune alla fine del periodo contrattuale.

L’investimento nel risparmio energetico è sicuramente da approvare e ci si augura che il Comune di Anzio sposi la proposta. Alla fine ci guadagna la Pubblica Amministrazione, che persegue gli obiettivi eco-friendly, ci guadagna il cittadino, che vede decurtata una parte delle sue imposte e ci guadagna l’ambiente, che grazie al fotovoltaico vede ridotte le emissioni di Anidride Carbonica.

(Il servizio di scambio sul posto, previsto dalla Delibera AEEG 28/06, consente un meccanismo di bilanciamento tra consumo e produzione di energia elettrica per i titolari di impianti non superiori a 200 kWp, infatti il gestore della rete a cui è connesso un impianto fotovoltaico regola il pagamento delle bollette da richiedere all’utente in base al rapporto tra l’energia che esso ha prodotto e ceduto, e l’energia che ha consumato; prevedendo in questo modo, come è già stato detto sopra, il pagamento della sola differenza in caso di consumo maggiore, accumulo dell’energia eccedente in caso di produzione maggiore e nessun pagamenti in caso di perfetto equilibrio tra consumo e produzione).

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coordinamento della guardia costiera. Tutto questo mentre il ministero dell’ambiente al momento tace, “forse ordina” ma di certo non collabora alla rimozione del relitto che minaccia l’ecosistema marino. Il peschereccio affondato si trova a ridosso del molo di sopraflutto del nuovo bacino portuale che dovrebbe essere costruito, fondi e possibilità economiche permettendo. L’autorizzazione a costruire il molo è già stata data dalla regione che oggi non può ignorare il problema venuto alla luce. Nessun molo si potrà costruire se prima non verrà tolta l’enorme quantità di gasolio dai serbatoi del relitto. L’impresa, che dovrebbe essere abbastanza facile tenuto conto delle tecnologie attuali, sembra invece essere più complicata dal punto di vista delle responsabilità e della sensibilità ecologica, dato lo scaricabarile o ancor peggio l’ignorare tutto, tanto nessuno vede quello che si trova sott’acqua.

Il relitto del peschereccio, naufragato a ridosso del molo di Anzio più di 4 anni fa con sedicimila litri di gasolio nella “pancia”, viene trattato come una “mina vagante” da far brillare in gran segreto muovendosi sulle punte dei piedi. L’argomento è di quelli che scottano per questo se ne parla sottovoce, immaginate cosa significherebbe spalmare una tale quantità di nafta sulla nostra costa. Il fallimento completo delle nostre risorse

principali. Ma sotto sotto più di qualcuno si muove e si agita per risolvere questo spinoso problema. Ancora nessuna risposta ufficiale alle interrogazioni comunali di Creo e Colantuono, lo stesso per l’interrogazione del consigliere regionale Foschi; mentre un fugace trafiletto sull’area metropolitana del quotidiano “Il Messaggero” dà notizia di una ipotetica ordinanza del comune sull’estrazione del carburante. In realtà non è così, anche se qualcosa è stato fatto: nessuna bonifica del peschereccio ma la messa in sicurezza delle piccole perdite che iniziano a crearsi dai serbatoi colpiti dalla naturale erosione dovuta ai fenomeni chimici marini. La ditta di operatori subacquei proveniente da Fiumicino si è ancorata per oltre una settimana nei pressi del relitto e ha cercato di mettere in sicurezza i serbatoi del peschereccio nel miglior modo possibile, a spese del comune e con il red

Ancora nessuna soluzione definitiva al rischio inquinamento

MESSI IN SICUREZZA I SERBATOI DEL RELITTO

Il mare d’inverno non è un film visto in bianco e nero visto alla tv

red

QUALCUNO SPORCA E QUALCUN ALTRO PULISCEcOME OGNI ANNO I sURfIsTI PULIscONO PORZIONI dI sPIAGGIA dOPO LA dEvAsTAZIONE INvERNALE

Anche quest’anno alle prime luci della primavera il popolo (sempre più numeroso) dei surfisti del territorio si organizza per pulire parti importanti del litorale. L’occasione è stata quella delle Iniziative Oceaniche, manifestazione a carattere mondiale indetta da Surfrider Foundation, un’organizzazione internazionale di surfisti dediti alla salvaguardia del territorio. In tutto il mondo, in una certa data, migliaia di surfisti si raccolgono sulle loro spiagge per dare una bella rassettata dopo il lungo inverno che riversa tonnellate di rifiuti sugli arenili di tutto il mondo. All’appello i 2 maggiori surf-club di Anzio: Anzio-surf e Surfers Club. Il primo, come gli anni passati ha riversato le sue fatiche per pulire un luogo importantissimo per il nostro territorio: la spiaggia antistante

la riserva di Tor Caldara, in collaborazione con GreenOceanSurfing, altra associazione di surfisti incentrata sull’ambiente. L’altro club invece si è concentrato per pulire il Lido Garda, lo spot (tratto di mare dove le onde sono migliori) principe di Anzio, rinomato in tutta Italia dagli albori italiani di questo sport. In entrambi i casi la pulizia è stata condotta su 2 fronti: i macro rifiuti (copertoni, bidoni, reti abbandonate, elettrodomestici….) e i micro rifiuti, quei milioni di pezzetti di plastica che disseminano le nostre spiagge (vero problema nella salvaguardia dell’ambiente e della salute degli animali marini). Sono stati raccolti quintali di questi rifiuti sulla battigia, ma anche nella parte dunale e fra la vegetazione delle falesie.Come ogni anno, qualcuno si impegna in prima persona per pulire, anche simbolicamente una parte di spiaggia, ma non basta più. Quest’inverno particolarmente generoso di belle giornate ha portato numerose persone a frequentare le nostre spiagge anche fuori stagione e purtroppo troppo spesso lo spettacolo che veniva offerto loro non era degno della bellezza del nostro meraviglioso territorio. Gli scorci più suggestivi sono pressoché sempre costellati

di rifiuti! Occorre un cambio di mentalità! Per i nostri amministratori che sembrano non accorgersi dell’importanza dell’ambiente in una città come Anzio, ma anche e soprattutto per tutti i cittadini…. Le lattine vuote, le centinaia di bottiglie, cotton-fioc, buste, siringhe, scarpe, cassette di polistirolo, frigoriferi, lavastoviglie, ruote, reti, bidoni, fustoni, fustini e ciabattine non hanno le gambe e qualcuno deve averle pur disperse nell’ambiente!Anche di questo argomento si parlerà il 27 aprile al Hotel Lido Garda al convegno sull’ambiente di cui troverete la locandina in quarta di copertina. Ci vediamo lì!

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Lavinio-Space8 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Città

Questa è la storia di due giovani ragazzi che hanno deciso di distinguersi dalla massa e fare qualcosa per la cura della propria scuola. Due studenti, Gianmarco Vettori e Gabriele Ciccotosto, della scuola superiore I.T.C. Emanuela Loi, hanno creato un evento: la Settimana Verde. Si è svolta all’interno della loro scuola coinvolgendo professori e alunni. Con forza di volontà e molto sacrificio, questi giovani hanno sfidato anche il maltempo per ripulire la scuola da mozziconi di sigarette, cartacce; si sono occupati anche dell’esterno della scuola, ripulendo le aiuole e piantando degli ulivi. Sono andata a trovare questi ragazzi. Ecco cosa ci dicono.

Come avete avuto quest’idea?L’idea è nata perché volevamo sostituire la settimana di cogestione, che spesso si distingue per il caos che la domina. Volevamo creare qualcosa che coinvolgesse tutti i ragazzi e li facesse collaborare per uno scopo comune, ossia quello di ripulire l’ambito sociale in cui si vive, nel nostro caso la nostra scuola.I professori e gli altri studenti come pensavano sarebbe andata a finire?Inizialmente i docenti erano scettici perché era qualcosa organizzato e gestito da ragazzi, ma poi alla fine tutti sono venuti a farci i complimenti perché abbiamo lavorato con dignità e umiltà. Anche gli altri ragazzi si sono ricreduti, abbiamo unito l’utile al dilettevole; abbiamo fatto in modo di invogliarli dando loro la possibilità di saltare un’ora di lezione essendo giustificati per dedicarsi, appunto, alla pulizia.Cosa vi ha incoraggiato in quest’iniziativa?Abbiamo notato come sin dall’inizio tutti gli studenti si sono dedicati con sacrificio e umiltà in quest’iniziativa, e vedere loro incoraggiava noi a fare sempre di più, sia per loro sia per la scuola che per noi stessi. Vivere in un ambiente che ci piace sicuramente ci fa passare il tempo in maniera migliore.Qual era il vostro obiettivo iniziale? L’avete raggiunto? Si ripeterà la Settimana Verde in futuro?Avevamo due obiettivi: innanzitutto volevamo sostituire la settimana della cogestione e poi volevamo curare e trasmettere a tutti l’importanza di non sporcare. Volevamo trasmettere una sorta di culto della pulizia; dobbiamo capire che non bisogna essere superficiali come il resto della

società ma minuziosi e attenti a tutti ciò che ci circonda.Volete fare qualche ringraziamento in particolare?Certamente, dobbiamo ringraziare innanzitutto i ragazzi, i professori, ma soprattutto il nostro Preside Novara per aver concesso quest’opportunità e la segretaria Nadia per aver sovvenzionato la nostra

LA SETTIMANA VERDE ARRIVA IN AULA

L’iniziativa creata e promossa da due giovani studenti dell’Emanuela Loi

IMPARARE L’IMPORTANZA dELL’EdUcAZIONE AMbIENTALE AvENdO cURA dELLA PROPRIA scUOLA

Melania Maranesi

Cassonetti della spazzatura bruciati e diverse auto distrutte dalle fiamme. È il bilancio dell’incendio scoppiato al Piazzale Berlinguer di Nettuno alle 3.30 del mattino di domenica scorsa, 22 aprile. Le fiamme hanno avvolto i cassonetti della spazzatura e le auto vicine, di cui 3 sono andate completamente distrutte e altre 4 sono danneggiate. Le cause dell’incendio sono ancora da chiarire, non si esclude l’ipotesi di atto vandalico.

A maggio la biblioteca comunale organizza 4 incontri dedicati al benessere della persona nel rapporto con gli altri e con se stessa. L’appuntamento è per l’11-18-25 maggio e il 1° giugno, dalle 17.30 alle 19, per imparare a comunicare, negoziare e gestire i conflitti.

Torna anche quest’anno l’appuntamento con il Trofeo città di Nettuno “Memorial Macagnan”: la gara podistica di 10 km in programma il 3 giugno che si snoderà per le vie della città del tridente. Partenza e arrivo presso il poligono militare di Nettuno. Prevista anche una passeggiata non competitiva di circa 1 km per ragazzi diversamente abili e giovani delle scuole del territorio. Info su: www.spiraglidiluce.it.

NETTUNO, INcENdIO AL PIAZZALE bERLINGUER

cULTURA, GLI APPUNTAMENTI ALLA bIbLIOTEcA dI ANZIO

sPORT, IL 3 GIUGNO IL “TROfEO cITTà dI NETTUNO”

BREVI:

Qui Radio Nerone

Lucianus coll’ossoLucianus! Come ti stai organizzando per il prossimo plebiscito del 2013? Sindacus, bisogna darsi da fare! Qui troppa plebaglia sta alzando la testa. Tanti sono i barbari che vorranno il tuo scettro imperiale. Bisogna organizzare meglio i generali, soprattutto i più capaci (ci penso e poi ti dico). Ricorda, poi, Sindacus che anche qui in Antium c’è un Bruto pronto ormai da tempo per colpirti alla schiena. Ma la storia insegna: non dare le spalle al Senatur! Parti già oggi all’attacco. Ti offro un progetto che ti porterà in mano la città per altri 10 anni: la riattivazione del mio porto, che mai si è insabbiato, e il restauro della mia villa per la creazione di un meraviglioso casinò in stile romano. Io garantirò con la mia firma. D’altronde è roba mia! So cosa pensi caro Lucianus! Candidus potrebbe rilanciare con un terzo bacino! Ma non lo farà. Poiché tu proporrai di erigere all’ingresso del Nuovo Porto Neroniano un colosso a sua immagine e somiglianza. Vedrai che di fronte a tanto, inizierà a portare voti come ai vecchi tempi. Forza! Nerone è con te!

Settimana verde.Questi due ragazzi stanno dando un grande esempio di umiltà, ci vogliono far capire l’importanza che ha il nostro territorio. Dobbiamo averne cura, affinché un giorno questa Terra non si stanchi di noi. Prendiamo esempio da loro!

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Abbiamo incontrato Pino Lanzi esponente del Comitato acqua pubblica Anzio Nettuno. L’occasione per l’incontro è stato l’esito dell’ultimo consiglio comunale di Anzio. Infatti il 28 marzo l’assemblea ha deliberato all’unanimità la creazione di una consulta sull’acqua, che dovrà trovare una strada condivisa da tutte le forze politiche per sancire la natura di bene universale dell’acqua ad Anzio, modificando lo statuto

comunale, uscendo dalla gestione privatistica di Acqualatina. Quanto deciderà quest’organismo sarà poi votato dal consiglio comunale. Si tratta dell’esito di anni di lavoro per il comitato, prima impegnato nella raccolta firme per i referendum del 2011, poi con quella per la modifica dello statuto comunale per dichiarare l’acqua bene indisponibile economicamente; infine con la campagna di “Obbedienza civile” per fare rispettare l’esito dei referendum. A questo lavoro dal basso, il comitato ha saputo anche interagire con le forze politiche più sensibili al tema dell’acqua pubblica riuscendo a portare la questione in consiglio comunale, grazie all’impegno dei consiglieri di Rifondazione comunista e del Pd fino al voto, condiviso da tutti gli altri consiglieri, sulla consulta.

Pino, cosa pensi di questa importante novità nell’agenda politica anziate? Il 28 marzo, a seguito del consiglio comunale, si è aperto uno spiraglio di luce. La nomina di una commissione di rappresentanti di tutti gli schieramenti politici aperta anche ai comitati cittadini per affrontare il problema della gestione di Acqualatina sul nostro territorio, ci fa essere moderatamente ottimisti, e anche se non ci facciamo illusioni su quello che si riuscirà a compiere, noi come Comitato acqua pubblica siamo pronti a dare il nostro contributo.Quale sarà la vostra posizione all’interno della consulta?Sarà quella di determinare la convinzione in tutti i politici che la soluzione del problema della gestione dell’acqua è univoco: uscire dal gestore privato Acqualatina e formare un consorzio pubblico da soli o con altri comuni vicini per riappropriarci di un bene pubblico come l’acqua, da gestire senza profitti, reinvestendo sul territorio le entrate derivate dalla riscossione delle fatture emesse per il servizio fornito.Quali possibili vantaggi può portare questo atto politico?Tutti i cittadini potranno trarre vantaggio da ciò. Innanzi tutto in termini economici, in quanto, rispetto alle attuali assurde tariffe, che comportano la remunerazione del capitale investito del 7% più l’aumento annuale del 5%, ci saranno importi molto più bassi.Il secondo quesito referendario ha già abrogato la remunerazione del capitale investito ma Acqualatina l’ha ignorato, per questo è partita la campagna di “Obbedienza civile” ad Anzio come in tutta Italia.Proprio così: da febbraio è partita qui da noi questa campagna. Sarà possibile d’ora in poi auto ridursi la bolletta che Acqualatina ci invierà, decurtando l’equivalente della remunerazione del capitale investito, che ammonta per il nostro attuale gestore al 7% della cifra che ci viene chiesta più la quota fissa, per un totale del 10,42%. I cittadini non abbiano timore di rivolgersi a noi per aderire a questa campagna: si tratta di un gesto politico rilevante e maturo mirante a fare rispettare le leggi. Gli unici a dover temere qualcosa sono gli attuali gestori, che se ne infischiano della volontà di 27 milioni di cittadini!

L’altra questione che dovrà discutere la Consulta è l’inserimento nello statuto comunale dell’acqua come bene universale. Cosa ne pensi?Si tratta di un risultato significativo, infatti, ad Anzio non è prevista la modifica dello statuto grazie alle petizioni popolari. Se i consiglieri comunali hanno deciso di accogliere quanto hanno chiesto 1600 cittadini con le loro firme vuol dire che il muro di gomma che rende impermeabili le istituzioni ai bisogni sociali si è per lo meno incrinato. C’è la volontà di tutto il consiglio comunale di modificare lo Statuto di Anzio inserendovi l’acqua come bene privo di rilevanza economica: se veramente ciò accadesse celebreremmo una piccola rivoluzione culturale nella nostra città. E sarebbe ora!

UNO SPIRAGLIO DI LUCE PER L’ACQUA PUBBLICAObIETTIvI: fAR RIsPETTARE L’EsITO dEI REfERENdUM E RIbAdIRE cHE L’ORO bLU È UN bENE cOMUNE

Parte da Anzio la campagna “Obbedienza civile” e la consulta sull’acqua

Umberto Spallotta

Luisa Calderaro

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Scuole sempre più sostenibili e in linea con l’ambiente. Ad Anzio il Primo Circolo Didattico ha installato un impianto fotovoltaico in grado di soddisfare circa il 60% del fabbisogno dell’edificio, in piena attività, con un notevole risparmio energetico. Un passo importante che dimostra come le strutture scolastiche abbiamo raccolto la sfida lanciata dalla provincia di Roma: puntare alle fonti rinnovabili per una maggiore efficienza energetica, installando ad esempio panelli solari. L’impianto realizzato e installato al Primo Circolo Didattico rientra nei progetti degli enti locali finanziati con il “Bando Energia” della provincia di Roma. “Con la somma complessiva di quasi 2 milioni di euro sono stati infatti finanziati 39 progetti proposti da enti pubblici locali - ha spiegato l’assessore provinciale Aurelio Lo Fazio - Il contributo assegnato varia dall’80% per i progetti più significativi al 20% per gli altri. Il totale dell’investimento che sarà avviato grazie al contributo provinciale è pari a oltre 7,5 milioni di euro”. Fino ad ora l’ente territoriale ha realizzato, negli istituti scolastici superiori di Anzio, cinque impianti fotovoltaici; mentre altri due sono in fase di realizzazione. “In particolare – ha aggiunto Lo Fazio - è stato messo un impianto presso il Liceo Scientifico Innocenzo XII in via Pegaso 6, altri tre presso il Liceo Scientifico Innocenzo XII in via Nerone snc e un altro presso l’Istituto Statale d’Arte via Teatro Romano n. 1. Infine verranno installati altri due impianti rispettivamente presso il Liceo Scientifico Innocenzo XII in via Pegaso 6 e la succursale del Liceo Classico Chris Cappel College in via XXI Aprile”. La provincia di Roma, insieme ad altre comuni e province, ha tra l’altro ricevuto da Legambiente il premio nazionale “Comuni rinnovabili 2012” proprio per l’impegno dimostrato nella diffusione delle fonti rinnovabili. Una diffusione che inizia coinvolgendo prima di tutto le scuole, luogo ideale per sperimentare pratiche virtuose di risparmio e “sviluppare” tra i più giovani una cultura della sostenibilità. Come sottolinea da sempre Legambiente, è fondamentale partire dagli istituti scolastici per diffondere un modello di efficienza energetica. Riducendo consumi e sprechi, sarà possibile per gli edifici scolastici risparmiare molte risorse che possono essere invece reinvestite in interventi di ammodernamento o messa a norma.

LA SCUOLA ESEMPIO DI EFFICIENZA ENERGETICA

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agli abitanti di via delle Bouganville e delle Cinque miglia, nonostante questi comprensori non rientrassero nel perimetro consortile, e nonostante il comitato avesse da tempo avvisato il consorzio, gli avvocati di esso ed Equitalia, a non procedere a tale invio. A rincarare la dose sono arrivate le nuove in formazioni diffuse sul sito dei dissenzienti, che si rifanno tutte alle carenze del consorzio sia dal punto di vista legale che amministrativo: “Noi consideriamo” – si legge sul sito - “che il consorzio vuole aggiornare la sua “PELLE”: perché si definisce consorzio moderno, ma non ha lo Statuto di riferimento aggiornato sia per la definizione del territorio che per le tabelle millesimali per il pagamento delle “quote consortili”, sia per l’attribuzione dei “voti” ferma al 1960 per l’elezione dei Delegati. Non ha nessun potere per la progettazione, esecuzione e finanziamento di opere per il potenziamento della zona, perché previste nello “statuto” superato ed obsoleto, appartenente ad un

Si dice che Pasqua sia un periodo di pace, non per niente il dolce tradizionale è la colomba, da sempre il suo simbolo, ma questa volta con il periodo pasquale è arrivato “l’attacco” del comitato dei cittadini dissenzienti (CLD) al consorzio di Lavinio e S. Olivo. È stato proprio il presidente dei dissenzienti, Arch. Giuseppe Nicolò, ad informarne di ciò i ‘soci’ con una serie di e-mail e il nuovo sito web (www.dissenzienticonsorziolavinio.it), realizzato dallo stesso comitato.Questa volta dopo un esposto all’arma dei carabinieri, ne è stato presentato un altro alla Corte dei Conti; le motivazioni riguardano le cartelle esattoriali arrivate

I dissenzienti presentono un esposto alla Corte dei Conti

NEANCHE LA PASQUA FERMALA QUERELLE SUL CONSORZIO DI LAVINIO

Maurizio D’Eramo

altro consorzio e non al “consorzio di Lavinio S. Olivo e Sant’Anastasio.(…) Non si capisce come mai il comune di Anzio non abbia mai controllato quale consorzio ha costituito il notaio INTERSIMONE anche se ha riconosciuto di fatto il “consorzio volontario di Lavinio S. Olivo”.Per concludere poi con la ferma dichiarazione: “BASTA NON VOGLIAMO PIÙ PAGARE DOPPIE TASSE!” ricordando la natura di certi contributi pagati al comune che renderebbero non solo ormai superata la figura del consorzio, ma anche indecifrabile certe pretese: “Anche la Bucalossi e le contravvenzioni per sosta sulle strade di proprietà del consorzio, e i vecchi contributi riguardanti i passi carrabili sono pagati al comune di Anzio”. Infine sul consorzio sembrerebbe esserci anche l’interessamento delle ‘Iene’, il programma televisivo di Italia 1, che potrebbe – a breve- venire a Lavinio per realizzare uno dei suoi servizi speciali.

Lavinio - Space

E voi amministratori ci siete mai passati? Io credo proprio di no perché altrimenti vi sareste accorti che due persone a stento riescono ad incrociarsi e che se dovesse passare una carrozzina il pedone sarebbe costretto a salire sul prato erboso, se così si può chiamare visto che a distanza di un anno quello che era il fiore all’occhiello del progetto Rotonda Stazione Lavinio è divenuto la vergogna del quartiere. Qui lo stato di abbandono e di degrado è tale da far sì che l’immagine di Lavinio e di conseguenza di Anzio scenda sotto lo zero.Caro Sindaco Bruschini e caro assessore Patrizio Placidi, la zona verde in questione è in totale abbandono e i paletti che la delimitavano sono stati in parte divelti. In pratica cari Signori vi è bisogno di un’urgente manutenzione altrimenti la riqualificazione di questo quartiere Zodiaco (come è scritto sul cartello stradale di via Valle Schioia) non avverrà mai.

Diversi mesi fa, sul profilo Facebook del sindaco di Anzio Luciano Bruschini, ho avuto uno scambio di opinioni con il primo cittadino riguardo la rotonda di Lavinio Stazione, contestando quei lavori e quel progetto. Ma Bruschini mi scalzò sostenendo che l’opera era stata progettata e finanziata dalla provincia e che lui e la sua giunta non erano responsabili di quanto fatto, allora mi scusai dell’imprecisione. Oggi, dopo tanto tempo, vengo a sapere che se pur vero che il progetto e i soldi sono stati stanziati dalla provincia, il progetto era giunto sul tavolo del comune che ha dato il suo assenso all’opera senza presentare soluzioni alternative come era nelle sue facoltà. L’area limitrofa alla rotonda è oggi in completo abbandono, poiché gli interventi di manutenzione sono alquanto sporadici se non inesistenti. Chi dei lettori ha mai percorso a piedi il vialetto che conduce al passaggio pedonale che attraversa la Nettunense, sa bene a cosa mi riferisco. Massimo Casa

INCURIA E ABBANDONO:LO STATO DELLA ROTONDA DI LAVINIO STAZIONE

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Circa un mese fa, tornando da Roma con la mia famiglia, alla stazione di Padiglione ho scoperto con disappunto che le spazzole dei tergicristalli della nostra auto erano state rubate. Siamo tornati a casa archiviando la giornata, peraltro piacevole, come macchiata da una nota stonata e la storia si è chiusa lì. In realtà, a quanto sembra, avremmo dovuto considerarci fortunati: nei giorni scorsi alla redazione di Anzio-Space è arrivata una segnalazione: i furti e i danneggiamenti alle automobili parcheggiate nei pressi delle stazioni di Villa Claudia e Lavinio sono all’ordine del giorno, e spesso non si limitano ai semplici tergicristalli. A quanto sembra ci sono persone che hanno subito danneggiamenti anche quattro, cinque volte;

atti che vanno dal vandalismo fine a se stesso (vetri e fanali rotti) al furto del veicolo. Subire eventi del genere un numero così elevato di volte sembra quasi irreale, sembra un dato da metropoli americana. Al riguardo i viaggiatori, peraltro già sistematicamente vessati dalle condizioni di viaggio della linea ferroviaria Nettuno-Roma, si sono attivati attraverso una petizione per chiedere alle istituzioni competenti maggiore sicurezza. Ma quando si cerca di far valere i propri diritti, sembra partire il consueto scaricabarile. Vista la situazione i viaggiatori si sono mossi attraverso una petizione per chiedere al comune di Anzio l’istallazione di telecamere e la formazione di un presidio di vigilanza, non solo per i parcheggi delle stazioni ma che copra anche l’interno delle stesse per monitorare i beni ivi presenti. In fin dei conti le stazioni sono patrimonio pubblico e come tale di tutti i cittadini, lasciarle preda dell’incuria vuol dire danneggiare noi stessi. Se poi aggiungiamo che quando si torna a casa dopo una giornata di lavoro, e dopo la consueta ora, ora e mezza di treno (a seconda del ritardo), si trova l’auto, lo scooter oppure

L’ODISSEA DEI PENDOLARI ANCHE “FUORI” DAL TRENO

Furti e danneggiamenti ad auto, bici e scooter nel parcheggio della stazione di Villa Caudia

PARTE LA RAccOLTA fIRME PER cHIEdERE TELEcAMERE E vIGILANZA

la bici danneggiata (quando la troviamo), c’è di che essere “arrabbiati”. Per chi volesse firmare la petizione riguardante la sorveglianza in stazione può andare sul sito: http://www.petizionionline.it/petizione/petizione-per-la-messa-in-sicurezza-delle-stazioni-di-villa-claudia-e-lavinio/6549. In periodi come questi, un “pizzico” di senso civico vuol dire riprendere in mano quello che è nostro (i nostri spazi, le nostre libertà) e non rimanere succubi di un sistema che non riesce a garantire il più delle volte la possibilità di spostarci come vogliamo.

Gino Querini

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“ OggI mI SENTO uN PO gIù!!! PRATICAmENTE A TERRA !!! “Villa claudia - nei pressi della stazione

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dinanzi ai loro occhi una città, da sempre sinonimo di eleganza e di polo turistico di eccellenza. Tutto questo è stato favorito da una classe politica distante anni luce dalle esigenze reali dei cittadini, anche perché ad Anzio essere politici equivale ormai ad una professione, ed essere cittadini assomiglia ad una velata sudditanza. Il declino della città neroniana è ormai un dato assodato e non solo una constatazione demagogica: i numeri stanno lì a dimostrare l’impoverimento generale (la città si sta sempre più “meridionalizzando”) e l’elevato tasso di disoccupazione. Tutto questo è accaduto perché il centrodestra ha inseguito con ostinazione la realizzazione di utopie quali il porto e il casinò (rimaste tali), tralasciando lo sviluppo delle imprese locali e dell’artigianato. Le risorse storiche del territorio, quali la gastronomia e le spiagge, resistono esclusivamente in virtù dell’iniziativa privata di imprenditori tenaci. Sempre i numeri, implacabili, ci riferiscono che nel 2010 ad Anzio il tasso di disoccupazione sfiora il 30% nella popolazione giovane, mentre l’83% dei contratti di lavoro sono precari. Il reddito medio pro capite è sotto le medie del litorale laziale, ma in compenso i sette dirigenti comunali attualmente in servizio costano alla comunità oltre 740mila euro annui. La politica affarista degli ultimi anni ha prodotto danni irreparabili, ma non per questo si può gettare la spugna, a maggior ragione in questo periodo storico, in cui nei cittadini sta emergendo una forte domanda di etica e di rigore nei riguardi della classe politica. Questo è un quadro parziale della situazione, in attesa di addentrarci nelle possibili soluzioni.

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“ANZIO, STORIA dI uN dECLINO E dI uNA POSSIBILE RINASCITA”Istantanea di una decadenza. L’ultimo censimento fotografa in modo perfetto e inesorabile il vertiginoso aumento del tasso demografico di Anzio. Ormai la città neroniana si attesta su cifre da grandi centri urbani, sfiorando le 60mila unità. Un’esplosione dovuta in parte alla concentrazione dell’immigrazione e indirettamente favorita dal piano regolatore voluto dal centrodestra, che ha devastato il territorio dando vita alla tanto vituperata: “Villettopoli”. Le costruzioni scriteriate degli ultimi anni hanno arrecato un duplice danno: da una parte il crollo del valore delle abitazioni (con oltre 7mila appartamenti invenduti), dall’altra la perdita d’identità dei residenti, che hanno visto scomparire

Space - Politica

Per informazioni: 333.73.50.189 [email protected]

QUESTO SPAZIOPUò ESSERE

TUO!!!!

Presenze degli Assessori nelle riunioni della Giunta Comunale nel corso del 2011(dati desunti dal sito del Comune)

mese febbr. marzo aprile maggio giugno luglio agosto settem. ottobre novembre dicembregiorno 18 21 10 24 7 15 18 20 30 5 12 9 16 23 29 4 14 21 28 5 24 29 30 6 18 20 27 10 17 29 15 22 29

BRUSCHINI LUCIANO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO SI SI SI SI SI SI SIALESSANDRONI ALBERTOSI SI NO NO NO SI NO SI NO NO NO SI SI NO SI SI SI SI NO NO SI SI SI SI SI SI NO SI SI SI SI SI SIATTONI SEBASTIANO (*) SI SI SICOLARIETI ITALO SI SI SI NO SI SI SI SI SI SI NO SI NO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO SI SI SI SI SI SI SI SI NODEL VILLANO MARCO NO NO SI SI SI NO SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO SI SI NO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO SIGARZIA RUGGERO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO SI SI NO SI NO NO NO NO NO NO NO NO NO SI NO NO NOMERCURI GIUSEPPE SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SIPERRONACE PASQUALE NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO SI SI SI NO NO SI SI SI NO NO NO NO NO NO NO NO NO SI NO SI SI SIPLACIDI PATRIZIO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO NO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO SI SI SISUCCI UMBERTO NO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO SI NO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO SI NO SI

(*) subentrato a dicembre al posto di Garzia

Marcello Bartoli

PRESENZE dEgLI ASSESSORI NELLE RIuNIONI dELLA gIuNTA COMuNALE NEL CORSO dEL 2011

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Un focus su problemi di viabilità e possibili soluzioni della strada che porta ad Anzio

LO STATO DI SALUTE DELLA NETTUNENSE

Si è aggiudicata la maglia nera nella sicurezza stradale ed è al primo posto nell’elenco delle strade più pericolose d’Italia. Stiamo parlando della Nettunense, la strada statale 207, che collega la zona dei Castelli Romani con la costa tirrenica del basso agro romano arrivando ad Anzio e Nettuno. E percorrendola tutti i giorni si può constatare proprio come il tratto della statale, che “attraversa” in parte il territorio della città neroniana, sia diventato un “percorso ad ostacoli”. Di certo è la parte di tale arteria che richiede più tempo rispetto ai 16 chilometri necessari per arrivare ad Aprilia e qui imboccare la Pontina.Il motivo di questo ingolfamento deriva dall’enorme aumento del costruito in tutte le parti di territorio che sono a cavallo della Nettunense stessa, voluto dal Piano Regolatore Cervellati-Bruschini-De Angelis; l’edificazione ha riguardato sostanzialmente tutte le zone agricole del precedente piano regolatore e che erano state, con questa classificazione, salvaguardate.Le circa 10mila nuove case costruite negli ultimi anni, anche se per buona parte usufruite come seconde case, per il 40% sono abitate stabilmente da residenti, altrimenti non si spiegherebbe il vertiginoso aumento dei residenti di Anzio, giunti ormai a circa 60 mila unità. Questo fatto comporta che la maggior parte dei nuovi residenti siano andati ad abitare in zone che hanno proprio nella Nettunense l’asse stradale di collegamento con tutto il resto del territorio: con i servizi del centro, le strutture scolastiche, i servizi commerciali di cui i più importanti si trovano proprio a ridosso o lungo la strada statale 207. Non solo, ma anche la disciplina del traffico su questa importante strada è stata abbandonata dal comune, dopo le prime rotonde di anzio-Colonia e Falasche, a cui la Regione ha di recente aggiunto quelle di Lavinio Stazione e Padiglione. Infatti molti sarebbero i possibili provvedimenti da prendere, ma l’amministrazione comunale è forse presa più dagli impegni di tipo elettoralistico che probabilmente pagano molto di più che non dallo studio attento delle possibili soluzioni che salvaguardino la salute, il tempo e il risparmio dei cittadini. La Nettunense è, come noto, una delle strade più pericolose d’Italia ed è quindi dovere degli amministratori pubblici assicurarne la percorribilità senza pericoli. Gli ingorghi che si creano nelle ore di punta, sempre più frequenti e caotici, fanno infatti perdere tempo ai cittadini che vi capitano e consumare inutilmente il carburante ogni giorno più costoso.

Le soluzioni che suggeriamo sono le seguenti:- costruzione di nuove rotatorie all’incrocio con Via della Fornace e a quello con Via Batteria Siacci;- istituzione del divieto di svolta a sinistra su tutto il percorso e specie nelle vicinanze delle rotatorie, con relativa seria sorveglianza;- costruzione di nuove rotatorie su Via dell’Armellino in sostituzione degli attuali semafori, per rendere questa strada più fruibile in alternativa alla Nettunense;- in alternativa istituire il senso unico sulla Nettunense e su Via dell’Amellino, verso Anzio sulla prima e verso Roma sulla seconda dal punto di incrocio con Via della Cannuccia e rientro sulla Nettunense a Via di Padiglione.

Proponiamo queste semplici idee agli organi decisionali del comune, sperando che qualcuno cominci a riflettere seriamente sul male fatto al nostro territorio e sui possibili rimedi per ridurre i pericoli. Una cosa è certa: non è pensabile che su una strada statale così trafficata tutti possano svoltare dappertutto, che tutte le traverse si immettano su di essa, che l’accesso a negozi e case sia consentito senza regole. E infine: asfaltare strade solamente a ridosso delle elezioni è una logica che impedisce interventi importanti per la vita di tutti i cittadini e per tutti i giorni dell’anno.

Vito Colagrossi

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Lavinio-Space12 Space-Politica16 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Cultura

durante i concerti, che via via registrano una partecipazione sempre maggiore nonché un progressivo miglioramento qualitativo sotto il punto di vista tecnico-musicale. Il sound prodotto è, infatti, di quelli che non stanca mai, anzi, nelle serate della band è raro che non venga chiesto il bis più di una volta. Con pezzi inediti sia in lingua italiana che inglese gli Upper Floor cercano di districarsi e distinguersi nella difficile giungla musicale del Belpaese facendo uso dell’inglese in ossequio alla lunga e celeberrima tradizione della musica del ventesimo secolo. Nonostante si siano affacciati da non troppo tempo nel panorama, il palco non fa paura agli Upper Floor. Lo dimostra senz’altro il fatto di lanciare pezzi inediti, per lo più intrecciando generi tra loro differenti che non sempre è facile far incontrare. Nei prossimi mesi è prevista la partecipazione della band in diverse iniziative organizzate sul territorio, consigliamo pertanto ai lettori di music@space di tenersi pronti e non mancare!

Ambizione di raggiungere importanti risultati, ispirazione tratta dai migliori maestri che il novecento musicale ci ha consegnato, perfetta sintonia nelle performance. Stiamo parlando degli Upper Floor, quartetto dirompente che negli ultimi mesi ha fatto parlare molto di sé. Il loro sound è un’intricata e composita rete di suoni, nella quale si posso distinguere tracce e frammenti del miglior blues ma anche le influenze caraibiche e sensuali del reggae e quelle made in USA del jazz senza farsi mancare alcuni ingredienti di puro e limpido rock’n’roll. Gli elementi appena citati, uniti ad una spiccata impronta personale,

frutto delle preferenze stilistiche dei membri del gruppo e delle tendenze sperimentali che fluiscono senza inibizioni durante le prolungate sessioni di prove nella mansarda del bassista, fanno della band uno degli esperimenti più promettenti del nostro territorio. Quattro storie, quattro stili, quattro percorsi diversi, si incontrano in un progetto che nasce nell’estate del 2011 e vede come artefici Luca Bernardi al basso e contrabbasso, Matteo “Elle” Marseglia al sax tenore, Fabrizio Monteriù alla batteria e Francesco Siraco che accompagna la sua voce con una chitarra grintosa e deliziosa allo stesso tempo. La prima apparizione in pubblico risale all’11 febbraio 2012 presso la Birreria “Il Boccale” di Anzio. A questa ne sono seguite altre, tra cui la più importante, il 10 aprile 2012 al locale “ConteStaccio” di Roma, dove hanno partecipato al Sonic Waft contest, concorso a banda nazionale. La determinazione nel portare avanti il cammino iniziato poco meno di un anno fa è tanta, come tanto è l’entusiasmo che il gruppo trasmette Valerio Bruni

Note di blues e jazz, unite a quelle caraibiche e del reggae per la giovane band

UPPER FLOOR: UNA “RETE” DI SUONI E MUSICA

music@space

cade dal cielo come la neve tra le braccia di Pazu: con questo fenomeno misterioso comincia l’avventura. L’esercito del colonnello Muska sta cercando una pietra enigmatica tramandata di generazione

Yoshiro Izumi

Dal 25 aprile al cinema un’altra opera del genio dell’animazione giapponese

“IL CASTELLO NEL CIELO” DI MIYAZAKIDopo 26 anni di assenza arriva nei cinema italiani “Il castello nel cielo”: un’animazione di Hayao Miyazaki uscita nelle sale giapponesi nel lontano 1986. Anche se datata, né l’animazione né la trama attualmente risultano scialbe. Il film ha un andamento imprevisto ispirato ai “Viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift ed è ricco di scene d’azione che fanno trattenere il fiato, come quando Pazu, un giovane minatore, salva Sheeta, la protagonista-chiave della storia. Graficamente la forma del castello di “Laputa” ha insieme durezza e morbidezza e la rappresentazione dei robot è eccezionale. Così le armi, l’aeronave e l’ornitottero si conquistano il giusto posto nel cuore degli spettatori. Di tutte le invenzioni che costellano il lungometraggio, l’ornitottero in particolare appare geniale. I cibi come la carne e il vino risultano gustosi al solo guardarli. Infine un’appropriata colonna sonora ha l’effetto di aumentare l’emozione. La storia viene alla luce con la scena in cui Sheeta, per sfuggire a chi l’ha catturata,

in generazione nella famiglia di Sheeta, discendente del popolo dei Laputa, un impero leggendario che vola nel cielo nascosto dalle nuvole. Nessuno crede alla sua esistenza ma il padre di Pazu un giorno è riuscito a fotografarlo. Il ragazzo allora decide di aiutare Sheeta a ritornare nella sua città e insieme iniziano un lungo viaggio, inseguiti dall’esercito. A complicare il tutto, arriva improvviso uno strambo gruppo di pirati in cui il capo è una donna, alla ricerca anche loro del castello di Laputa. I bambini sognano sempre di poter volare liberamente nel cielo e nelle animazioni di Miyazaki possono finalmente realizzare il loro sogno. Tante sono le protagoniste che nei lungometraggi di questo grande genio dell’animazione riescono a volare: la streghetta Kiki, la principessa Nausicaä e Chihiro de “La città incantata”. Davanti alle opere del maestro giapponese persino gli adulti possono tornare al periodo dell’infanzia. Ed è anche questo aspetto una ragione per cui molti “grandi” amano i film di Miyazaki.

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I nostri ragazzi tra piccole e grandi difficoltà: dalla scuola al gruppo di amici

IL “TETRIS” DEI GIOVANI:TRA ROTTURA E RICOSTRUZIONE

in quanto luogo di richieste, di rapporti sociali e soprattutto come primo ambiente estraneo alla famiglia, è frequentemente il luogo elettivo ove ansia e paura vengono manifestate. Nei confronti del mondo adulto davanti alla paura delle critiche o di un possibile giudizio il bambino ansioso tende spesso ad ingraziarsi l’altro anticipandone le richieste e fa continue domande volte ad ottenere rassicurazione. Nel gruppo dei pari la paura di “sbagliare” fa sì che il bambino, non partecipi, o assuma atteggiamenti “di rottura”. La singola crisi ansiosa non costituisce un problema, però quando si stabilisce una costanza di risposte ansiose occorre affacciarsi in “sala controllo”: c’è infatti un’ansia sana che fa parte del gioco della vita e che serve a mobilizzare risorse, ma c’è anche un’ansia paralizzante che blocca e determina il ritiro da situazioni sociali e il disinvestimento da realtà nuove potenzialmente ansiogene. Saremo lieti di interloquire con quanti di voi vorranno condividere la loro esperienza, su Facebook su PSI.CO Studio… Pomezia… suggerendoci magari dei temi da trattare.

Un momento di criticità è un momento di rottura degli schemi paragonabile all’attimo in cui un razzo, lanciato verso lo spazio, si separa da uno ”stadio” ormai divenuto inutile per proseguire la sua corsa verso il cielo. Eppure, nonostante gli accuratissimi calcoli che precedono le partenze e quindi i cambiamenti, non sempre tutto fila liscio come era stato previsto, rendendo necessaria una serie di aggiustamenti in “sala controllo” per permettere al razzo di continuare la sua missione. Nella vita di tutti i giorni i nostri ragazzi si trovano, in alcuni casi anche più volte al giorno, in un continuo processo di rottura e ricostruzione su basi più avanzate: proprio come nel “tetris”. Questo processo è normalmente accompagnato da una certa dose di ansia e di paura difficilmente verbalizzabile da chi ne è coinvolto. L’entrata nella scuola elementare, ad esempio, pone diverse richieste al bambino: stare seduto per lungo tempo, accettare nuove regole, interagire con l’altro, tollerare la frustrazione connessa con il complesso processo di apprendimento. Non tutti i bambini riescono

ad adattarsi immediatamente, o quanto meno con gli stessi tempi degli altri: c’è il bambino che non riesce a stare seduto, quello che non riesce ad integrarsi, quello che fa fatica ad imparare, quello che ha bisogno di un rapporto più diretto ed individualizzato con la maestra… E in tutti questi casi (ma non solo) che si rendono necessari gli aggiustamenti della “sala controllo” (i genitori e gli adulti di riferimento). A volte l’ansia e la paura sono talmente intensi da divenire destabilizzanti: di fronte alle richieste familiari ed extrafamiliari, il bambino, tende a reagire costantemente con la paura di non riuscire, di non essere all’altezza, di non sapere che cosa fare. Tale ansia si esprime tanto in una paura che non trova immediato riscontro nel reale come anche in una paura specifica e diretta che può riguardare indifferentemente novità o situazioni in cui il bambino è chiamato ad una prestazione. C’è il bambino che dissimula la sua ansia dietro atteggiamenti da “clown” o eccessivamente adulti ed iper-responsabili, altri bambini esprimono il proprio disagio attraverso il corpo: mal di pancia, mal di testa ecc. La scuola

addirittura la Grecia che registrava un 21% nel dicembre 2011. Uscendo dall’Europa, i sempre amati Stati Uniti non consolano, anche se dopo l’allarmante superamento del 9% di disoccupati che aveva fatto precipitare le borse mondiali si sono ripresi, la percentuale a febbraio 2012 si è stabilizzata intorno all’8,3 %. A quanto pare “tutto il mondo è paese”!

pochi hanno azzardato anche paesi esotici o asiatici). La motivazione pare essere la convinzione che sia molto più semplice trovare lavoro in questi paesi. Ma i dati cosa dicono? Innanzitutto i paesi europei dove la disoccupazione è minore sembrerebbero non affascinare molto i giovani (almeno quelli di Anzio). Medaglia d’oro all’Austria dove i senza lavoro sono il 4,2%, seguita dall’Olanda con il 4,9% e Lussemburgo e Germania dove la percentuale varia tra il 5 e il 6 %. Il nostro Belpaese resta sotto la media con il 9,3%, percentuale certamente elevata, ma non molto superiore a quella dei paesi che sembrano i preferiti dei giovani nostrani. In Gran Bretagna si sfiora l’8% di disoccupati, che arrivano addirittura al 9,5% in Francia, per non parlare della Spagna a cui va la maglia nera con il 23,6% di persone senza lavoro, superando

Gli ultimi mesi sono stati segnati da una profonda crisi economica che ha colpito tutto il mondo occidentale. In tv e sui giornali si sente parlare sempre più spesso di lavoro e disoccupazione, certamente uno dei problemi più gravi dell’Italia (e dell’Europa in generale), con le cifre sulla disoccupazione, soprattutto giovanile, in pericoloso aumento. Nel febbraio 2012 il tasso di disoccupazione ha toccato il 10-8 %: il livello più alto dal 1997. Si stimano circa 24,5 milioni di europei senza lavoro, di cui più di 17,1 nella sola area euro.Chiedendo a qualche giovane di Anzio con meno di 25 anni se, avendone la possibilità, lascerebbe l’Italia per cercare un lavoro all’estero la risposta è stata sempre un: “sì”. I paesi più gettonati? Come al solito Gran Bretagna, Francia e Spagna (tra i paesi extraeuropei ovviamente gli Stati Uniti,

Jessica Quaranta

Luigi Cecchini e Alessandra Pangrazi

Aumenta la disoccupazione: i giovani decisi a lasciare il paese ma anche altrove c’è crisi

RESTARE IN ITALIAO TRASFERIRSI ALL’ESTERO?

Lezioni di grammatica inglese e chimica

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Lavinio-Space12 Space-Politica18 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Donna

LA RIcETTA dEL MEsE

SPAGHETTI CON BRANZINO AL MANDARINO

INGREDIENTIPer 4 persone:-- 500 g di polpa di branzino tagliato a cubetti- 320 g di spaghetti- 60 g di burro- 6 olive verdi tritate- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva- 1 dl di vino bianco- 1 limone- 1 mandarino spellato- 1 cipollotto tritato- zucchero- prezzemolo tritato- peperoncino- sale

PROCEDIMENTOPrendete un tegame e rosolate il cipollotto tritato con 50 g di burro e un cucchiaio di olio. Aggiungete le olive tritate, il branzino a cubetti e gli spicchi di mandarino spellato e continuate a cuocere per 3 minuti circa. Aggiustate di sale e sfumate con il vino bianco. Prendete il limone e tagliatelo a fettine sottili; mettetele a rosolare in una padella antiaderente con un cucchiaio di olio e 10 g di burro. Cospargete il limone con lo zucchero e continuate a cuocere a fiamma dolce avendo cura di girare le fettine di tanto in tanto. Nel frattempo, cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente (seguendo le indicazioni riportate sulla confezione) avendo cura di conservare l’acqua di cottura. Versatela nel tegame con la salsa preparata, aggiungete un mestolino di acqua di cottura che avete tenuto da parte, una presa di peperoncino in polvere e saltate a fuoco vivo. Cospargete con prezzemolo e guarnite con il limone glassato.Buon appetito!

Elisabetta Civitan

- Per togliere facilmente le squame dai pesci, inumiditeli con dell’aceto.

- Per una frittura più leggera preparate una pentola piena d’acqua bollente, non appena gli alimenti fritti sono pronti, immergeteli per qualche secondo nell’acqua che bolle in modo da togliere l’olio.

- Per mantenere i biscotti sempre fragranti, nella scatola dove li riponete, non dimenticatevi di aggiungere 2 zollette di zucchero: assorbono l’umidità.

- Per montare alla perfezione e più velocemente la panna montata, usate un recipiente di metallo che avrete lasciato raffreddare in freezer per alcuni minuti.

- Non mettete mai il cioccolato in frigorifero: si rovina irrimediabilmente e tende ad assorbire gli odori degli altri cibi.

- Il riso integrale è un alimento delicato, per cui è bene riporlo in un ambiente areato, al riparo da sbalzi di temperatura e umidità. Sottovuoto si mantiene a lungo. Una volta aperto, si può travasarlo in un barattolo di vetro ben tappato, dove resisterà un mese circa.

- Le carote sono dolci quando l’anima interna è di piccolo raggio. Per capirlo, basta osservare la dimensione del picciolo.

- I tegami di terracotta sono ideali per cucinare pietanze che richiedono un calore costante, senza sbalzi di temperatura. Sono quindi adatti soprattutto per minestre, legumi, sughi e carni. Le pentole e i tegami in terracotta, quando sono nuovi, vanno messi prima per 24h in acqua: le pentole di terracotta sono porose sul fondo, dove sono verniciate, e assorbono l’umidità quando le laviamo. L’ammollo in acqua permette alla pentola o al tegame di reidratarsi, poiché durante l’uso a contatto con la fiamma, si seccano. E.C.

Lo sapevi che....

sua dirimpettaia Emanuela che gestisce l’elegante centro estetico Vanity Center. Lei ha accolto l’idea con l’entusiasmo di chi ha voglia di aiutare gli altri ed è grazie a tale unione che sarà possibile prenotare un’acconciatura, un taglio, un colore chiamando Fabrizio allo 06.9807148 ma anche una manicure, un pedicure estetico e/o curativo, una depilazione corpo e/o viso o una pulizia viso chiamando Emanuela allo 06.9880713La Coccinella è una Cooperativa Sociale composta da un gruppo di giovani professionisti impegnati a garantire una casa e soprattutto protezione, affetto e cure “familiari” a bambini e ragazzi che non hanno avuto la fortuna di nascere in una famiglia dove crescere serenamente ed essere amati. Alzate la cornetta… la solidarietà vi aspetta!Per maggiori informazioni potete visitare il nostro profilo Facebook www.facebook.com/coopcoccinellafb o chiamarci al 349.5917395.

La Coccinella è lieta di invitarvi a partecipare alla 4° Edizione de “L’ACCOCCINELLA DAY”., una giornata all’insegna della Bellezza Solidale! Quest’anno il servizio di bellezza solidale sarà a 360 grazie alla collaborazione tra il salone del Parrucchiere Fabrizio Sannino e il Vanity Center di Emanuela Fois. Giovedì 24 maggio 2012 dalle 9 alle 20potrete prendervi cura non solo dei vostri capelli ma anche di tutto il vostro corpo, al primo piano di via XXV Luglio, 49 a Nettuno, vicino P.zza Regina Margherita.Sono passati 3 anni da quando il nostro fedele sostenitore Fabrizio ci ha proposto di mettere a disposizione il suo lavoro e la sua professionalità donando tutto il ricavato di un’intera giornata lavorativa a favore dei progetti della Cooperativa Sociale La Coccinella. Quest’anno Fabrizio ha pensato di coinvolgere nell’iniziativa anche la

Il 24 maggio dalle 9.00 alle 20.00, una giornata all’insegna della Bellezza Solidale!

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Rubriche21Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

dETTI PORTOdANZESI“Che t’ho detto cotica?” si diceva a chi si offendeva subito al primo accenno di critica. La cotica (pelle del maiale) è un alimento molto calorico, pesante, quindi non sempre gradito.“Er mughero sordo”, letteralmente: persone dal muso lungo e finte tonte. Imbronciate, silenziose ma in realtà molto attente, che ascoltano tutto.“Nun te sarva manco Gandolfo”, Gandolfo era un importante medico chirurgo anziate che operò e ‘salvò’ molti residenti. La frase era rivolta a chi desiderava risolvere un problema per esprimergli pessimismo sulla sua risoluzione .“‘Ndò va ciccio va baciccio” dove va uno va l’altro, due soggetti in cui uno insegue l’altro.“Barca de chiatto spigni de poppa”, l’imbarcazione alla deriva o in naufragio va lasciata andare, solo l’armatore e proprietario se ne deve preoccupare. È un modo di dire che si usa anche per ditte terrestri.“Che famo?... Famo debbiti e nun pagamo.” Per qualcuno ogni scusa è buona per non pagare, in questo caso si usava una rima.“Conti come er due di coppe quando regna denari” nel gioco a carte della briscola il due è la carta che ha meno valore, se poi si considera che neanche è una briscola (regnante) ecco che la metafora si associa ad un uomo senza nessun potere.“Arco muto” è la falesia a forma di arco dove sono i ruderi della villa imperiale di Nerone, si definisce muto perché le coppiette di innamorati vi si imboscavano senza che nessuno ne parlasse.

Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”.amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli

Anzio-Space dà spazio ai lettori

Scriveteci un sms al:

“Abito ad Anzio2 in Viale Europa, di fronte alla palestra Enea’s. Chiedo a chi di dovere di provvedere a mettere dei dossi per far rallentare le auto che si questa via corrono, fanno sorpassi, incuranti che dai cancelli o dalla palestra possono uscire persone visto che è un centro abitato! Dobbiamo aspettare la tragedia prima che si intervenga? ” Claudio

“Quando cominceranno ad Anzio a mettere pannelli solari su tutte le scuole e tutti gli edifici pubblici? È tempo di risparmiare!” Enzo

“Hanno inaugurato la pineta la quartiere Europa! Non hanno fatto quasi nulla di quello che avevano promesso! Forza casta! Avanti così. Intanto il mio voto e quello della mia famiglia l’avete perso già da tempo! ” Paola

“Un’ondata di multe sta investendo Anzio centro anche in zone sempre tollerate. E’ chiaro che l’ordine è partito dall’alto. Amara sorpresa anche per noi lavoratori del porto e la piazza” Sandro

CORBEZZOLOL’ALBERO RISORGIMENTALE

Il corbezzolo (Arbutus unedo) è un alberello con un portamento arbustivo sempreverde molto ramificato, che può raggiungere, in alcuni casi, anche un’altezza di 8 metri. È un’essenza autoctona del nostro litorale, infatti vegeta molto bene al livello del mare tra altri cespugli e nelle leccete come, ad esempio, quella

presente nella Riserva naturale regionale di Tor Caldara. Il corbezzolo dà un legno alquanto pesante, ma appena due mesi dopo il taglio può perdere quasi la metà del proprio peso. Le foglie del corbezzolo sono di forma ovale lanceolata con margini dentellati e un picciolo corto, sono larghe tra i 2 e i 4 centimetri e lunghe tra i 10 e i 12 centimetri, e sono raggruppate sulle estremità dei rami. Hanno una superficie superiore lucida e coriacea di un verde scuro, che è invece più chiaro nella lamina inferiore della foglia. Il corbezzolo fiorisce da ottobre a dicembre e fruttifica nell’autunno seguente. La pianta, che si trova dunque ad ospitare sia fiori sia frutti maturi, viene utilizzata spesso a scopo ornamentale nei nostri parchi e nei nostri giardini proprio per la presenza sull’albero di tre colori: il rosso dei frutti, il bianco dei fiori e il verde delle foglie. Questa particolarità ha reso il corbezzolo in epoca risorgimentale un simbolo del Tricolore, ispirando molti poeti di fine Ottocento, tra cui il grande Giovanni Pascoli, pervasi da una potente e genuina vena di patriottismo.I fiori pendono riuniti in grappoli di 15-20 unità. La corolla del fiore ha un colore bianco-giallastro o leggermente rosato, mentre le antere sono rosso scure con due cornetti gialli. I fiori di corbezzolo sono ricchi di nettare e perciò attirano fortemente le api, se il clima autunnale non è particolarmente freddo, e da questi fiori si ricava l’ultimo miele dell’anno, molto prezioso proprio perché non sempre le api sono ancora attive al momento della fioritura, di conseguenza non tutti gli anni è possibile produrlo. I frutti, commestibili e dal sapore gradevole, si presentano come bacche sferoidali carnose e rosse quando sono maturi, con tubercoli abbastanza rigidi, spessi qualche millimetro, sulla superficie, e se ne possono ricavare anche ottime marmellate e liquori. Ad Anzio l’estro culinario ha portato sulle tavole di alcuni ristoranti un ottimo semifreddo al corbezzolo, servito chiaramente solo nel periodo autunnale. Nel prossimo numero di Anzio-Space conosceremo un po’ meglio l’Erica arborea, un’altra essenza tipica della nostra suggestiva macchia mediterranea.

Filippo Valenti

Ha ispirato poeti e scrittori. Nel risorgimento è stato scelto come simbolo del Tricolore

I suoi frutti rossi sono usati anche in cucina. Ad Anzio il prelibato semifreddo al corbezzolo

sMs - space

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azienda e, in base a tale indagine, deciderà se rigettare il ricorso del lavoratore, condannare l’impresa al risarcimento del danno o, nei casi di manifesta infondatezza, alla reintegrazione in servizio. Staremo a vedere, ma per ora una cosa sembra certa: con regole cosi’ generiche l’obiettivo sbandierato di contenimento del contenzioso difficilmente sara’ conseguito.

preciso: quello della dimensione aziendale. Poco cambia per le imprese piccole (fino a 15 dipendenti) che godranno ancora di una sostanziale libertà di licenziare, correndo il rischio limitato di un indennizzo economico nel caso di recesso ingiusto. Per le aziende medio grandi, invece, il sistema sanzionatorio era notevolmente piu’ pesante, poiché, nella eventualità descritta, le stesse erano obbligate a ripristinare il rapporto di lavoro e a pagare importi spesso cospicui costituiti dagli arretrati di stipendio decorsi durante il periodo di causa e da ulteriori indennità risarcitorie. Ed e’ proprio qui che il nuovo esecutivo ha deciso di intervenire, rompendo un equilibrio ultratrentennale, allo scopo dichiarato di incrementare assunzioni e investimenti. La soluzione trovata ha un sapore pilatesco: nella impossibilità oggettiva, viste le reazioni sociali, di abrogare totalmente l’istituto della reintegra, il governo decide di delegare ogni decisione al magistrato del lavoro. Quindi, nei casi di licenziamento per cause economiche o disciplinari, il giudice valuterà caso per caso la serietà delle motivazioni portate dalla

LICENZIAMENTI: UN LAVORO DA TECNICIdi Alberto Stocco, avvocatoDopo mesi di incertezze ora ci siamo: il progetto di riforma del mercato del lavoro del nuovo governo tecnico guidato da Mario Monti è, finalmente, all’esame delle Camere. Il testo del provvedimento disegna alcune interessanti novita’ sulle condizioni di accesso all’impiego, sui modelli contrattuali di maggiore utilizzo, ed un nuovo sistema di tutela in uscita, leggermente piu’ esteso ma, senza dubbio, minato dalla graduale o parziale eliminazione di alcune garanzie di consolidata efficacia (mobilità, cassa integrazione straordinaria). Misure di natura tecnica, su cui si puo’ concordare o dissentire. Altro discorso per le novita’ in tema di licenziamenti che monopolizzano, in questi giorni, il dibattito politico ed economico. E non c’e’ da stupirsene, dal momento che il governo in carica sta tentando quello che nessun altro aveva osato fare: riformare l’articolo 18, ovvero la norma che stabilisce il diritto alla reintegrazione in servizio del dipendente in caso di licenziamento immotivato. Finora il sistema si è retto su un criterio

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23Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Sport

contro il San Biagio, una squadra che non aveva mai perso in casa. La cosa mi sembra quantomeno sospetta. Noi però pensiamo alla nostra squadra, che crede nella salvezza e darà battaglia fino al termine della stagione”. Le ultime battute che il presidente ci lascia sono sul giovane centrocampista Morosini, morto in campo durante la partita Pescara-Livorno, e sull’uso dei defibrillatori: “mi dispiace molto per il ragazzo ma come apprendo dai giornali, sembra si sia trattato di un problema al cuore e mi chiedo come sia possibile che i dottori non se ne siano mai accorti. Per quanto riguarda l’uso dei defibrillatori sono pienamente favorevole a patto che vengano fatti dei corsi specifici per istruire qualcuno ad usarli. Il massimo sarebbe avere un infermiere, ma va bene anche qualcuno della società che sappia usarlo al meglio”. Ringraziamo il presidente per l’intervista. Il nostro augurio è che la squadra raggiunga quanto prima la salvezza. In bocca al lupo.

Nettuno, stabile a metà classifica, la Virtus Nettuno che ha quasi raggiunto la salvezza e il Real Marconi, terzultimo a 2 punti dalla salvezza. È sulla squadra di mr. Tontini che ci focalizziamo, riportando alcune dichiarazioni che ci ha lasciato il presidente De Angelis a pochi giorni dal match contro il Vallemarina: “anche se andiamo ad affrontare l’ultima in classifica, ci sarà da lottare perché pur essendo già retrocessi sono in un buon momento, non hanno niente da perdere e poi si sa, fare punti in trasferta non è mai facile. Noi sappiamo il nostro valore, crediamo nella salvezza che è a 2 punti e quindi andremo lì per vincere. Gran parte del merito di questo finale di stagione va dato a mr. Tontini che prepara bene le partite e riesce a sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori. Nessuna polemica però con il vecchio mister Lucioli che è una gran persona e un conoscitore di calcio. L’indomita Pomezia è a 2 punti e permettetemi di esprimere un parere sulla gara vinta nell’ultimo turno in trasferta

Torniamo a parlare del campionato di prima categoria girone G, ossia il campionato che vede impegnate quattro “nostre” squadre. A guidare il girone, solitario e lanciato verso la vittoria del campionato e di conseguenza il passaggio in promozione c’è il Lido dei pini, squadra che sta facendo un ottimo torneo ed ha un margine di 7 punti sulla seconda in classifica, una distanza più che rassicurante considerando che mancano 6 turni alla fine della stagione. Le altre 3 squadre sono l’Atletico F.T.

Fabrizio Tirocchi

Quattro partite al termine della stagione: tutto è ancora possibile

Campionato di I categoria girone G. Parla De Angelis, presidente del Real Marconi

ANZIOLAVINIO OBIETTIVO SALVEZZA “DIRETTA”

hanno espugnato il comunale di Via Varrone per 2-1 grazie alla doppietta di Amassoka che proietta i biancazzurri al sestultimo posto con 36 punti. Siamo al rush finale. Fuori l’orgoglio portodanzese. Dal campo di battaglia si torna con la testa del nemico o senza la propria. Portiamo a casa questa salvezza.

Continua senza sosta la marcia dell’Anziolavinio verso la salvezza diretta, ossia senza passare per la post season che vorrebbe dire giocarsi le chance salvezza tramite i playout. Al termine della stagione mancano 4 partite. I biancazzurri, in questo mese che li separa dalla fine della stagione, giocheranno per 3 volte tra le mura amiche contro Pomigliano, Salerno e nell’ultimo match del 6 maggio contro il Fidene. L’unica trasferta sarà nella penultima giornata contro il Marino. Se il campionato finisse oggi, Guida e compagni sarebbero salvi perché pur essendo sestultimi e quindi in zona playout, il distacco dalla terzultima è di 9 punti e, in virtù del regolamento che recita: “se il distacco tra sestultima e terzultima è più di 8 punti, non ci sono playout ma a retrocedere è direttamente la terzultima”. In questo caso Anzio salvo e Sant’Elia retrocesso. Ma come dicevamo, la lotta è ancora lunga, ci sono questi 4 match che ci diranno se questa squadra merita veramente di mantenere la categoria. Ci sarà da soffrire. Importante sarà sfruttare il fattore campo perché come sappiamo il pubblico anziate può rappresentare il dodicesimo uomo in campo e spingere i ragazzi a conquistare questa salvezza. Negli ultimi 4 incontri disputati, Gallaccio & co, hanno raccolto 4 punti, un po’ pochi per la lotta

salvezza visti anche gli avversari che hanno affrontato. Il primo punto è arrivato contro l’Astrea, un 1-1 che lascia l’amaro in bocca per le diverse occasioni sprecate. La rete del pari è arrivata grazie a Fanelli al 35 pt. Nei 2 turni successivi sono arrivate due pesanti ko. Il primo in terra sarda contro il Portotorres che dopo il vantaggio anziate firmato Girometta ha ribaltato la situazione imponendosi per 2-1. L’altra sconfitta è arrivata nel match casalingo contro il Budoni, squadra sarda che non aveva niente da chiedere a questo campionato che però è uscita dal Bruschini con il bottino pieno. 0-2 il risultato finale con tante polemiche per l’arbitraggio del sig. Mastrodonato di Molfetta, mal coadiuvato dai due assistenti che non ha saputo tenere in pugno la partita. Ne è scaturita una rissa finale che ha coinvolto giocatori e dirigenti delle due squadre. L’ultima partita disputata prima di andare in stampa è stato un vero spareggio contro la Monterotondo Lupa. La squadra di Pochesci precedeva gli anziati di 3 punti. Il risultato finale ha sorriso ai biancazzurri che

“LA SQUADRA CI CREDE E SI BATTERÁ FINO ALL’ULTIMO”

n.40 _ maggio 2012

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Turista, se ad Anzio tu arrivie trovi una bella accoglienzavedrai che nei giorni a venirela tua permanenzala vuoi rinnovar.La spiaggia e il profumo di mare,pinete con Villa Borghese,il porto, le navi da pesca,la gente corteseti fanno incantar.Ci sono pure le belle figlioleche sotto il solecantano così:Arrivederci Anzio,good bye, ritornerò…Dalle antiche grotte di Neronealla spiaggia dei marinaretti…La fontana in piazza,poi ci metti il Casinò.Arrivederci, Anzio,ancor ti rivedrò.Scruto i pescherecci là nel porto,vedo il grattacielo di Nettuno.Credo proprionon ci sia nessunocome te.Arrivederci, Anzio!

In qualità di rappresentante del Comitato dei genitori del Collodi, che vogliono usufruire di un locale per far mangiare i propri figli a scuola con i cibi portati da casa, mi chiedo come mai bisogna impegnarci per mesi, perdere tanto tempo, per ottenere delle cose che credo siano un nostro diritto. Forse solo perché così facendo intralciamo i piani di coloro che per altro dovrebbero tutelarci? Forse sperano, con queste difficoltà di sfiancarci? Ma noi non molliamo, anzi devo dire che più tempo passa, senza una degna spiegazione da parte di chi dovrebbe darla e più troviamo, per nostra fortuna, il sostegno da parte di altri genitori che per un motivo o per un altro, sono costretti a chiederci appoggio o consiglio, per potersi avvalere di un diritto che non gli sia imposto.Credo che tutta questa pubblicità non faccia bene a nessuno, ma che non si dica che siamo pochi e quindi non contiamo nulla, perché le istituzioni pubbliche devono tutelare tutti e preoccuparsi delle loro richieste e dei loro reclami, fosse anche una sola persona. Credo che servirebbe da parte di tutti un esame di coscienza, ma capisco che chiediamo troppo.Comunque sia, siamo arrivati alla primavera e come volevasi dimostrare sono riusciti a non risponderci e a far passare quasi l’intero anno scolastico. Complimenti! Un vero plauso per quelle istituzioni che ci dovrebbero tutelare.Spero almeno che questo serva ad aprire gli occhi alla gente l’anno prossimo, quando queste stesse persone verranno a chiederci i voti alle elezioni. Certe persone dovrebbero imparare ad andare incontro alle famiglie cercando di fare qualcosa per esse, non contro di esse.Voglio concludere dicendo che visto quello che costa oggi la scuola dell’obbligo, e visto che le famiglie sono sempre più costrette a portarsi tutto da casa, mi domando che senso ha dare dei soldi per il fondo cassa? Questi soldi potrebbero servire in qualche maniera per quei problemi che abbiamo fin qui esposto.

Gentile Sindaco di Anzio,volevo informare lei e gli Enti che ci leggono in copia che oggi 29/03/2012 il Depuratore di Colle Cocchino emana una bella puzza.Anche quest’anno (come ogni anno) è iniziata la primavera e anche quest’anno (come tanti altri anni) è iniziata puntuale la puzza del Depuratore di Colle Cocchino di Anzio (RM). Inizia nuovamente la chiusura delle finestre di casa mia per non essere sopraffatto dall’olezzo; naturalmente la puzza si propagherà per tutta l’estate fino a quando non ritornerà il freddo (quindi con la chiusura delle mie finestre). Sono molti anni (dal 2009) che faccio presente a lei questo problema, e come ogni anno il problema viene affrontato in maniera superficiale, perché non si risolve mai.Spero di averle fatto un piacere nell’avvisarla della nauseabonda puzza che proviene dal depuratore, poiché lei potrà prontamente attivarsi nel risolvere il problema.

(parodia da “Arrivederci Roma” di Ferruccio A.)

Lettera firmata

Pietro Guerrieri

ARRIVEDERCI ANZIO

LETTERA AL DIRETTORE

LETTERA AL sINDACO

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Chiuso in redazione domenica 22 aprile 2012

Anzio-space - Mensile di cultura e politicaRegistrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009

Direttore responsabile: Maria Chiara MingiacchiCaporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])

Coordinatore di redazione: Silvia ArenaCoordinatore Space Donna: Roberta Treglia ([email protected])

Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected])Direttore IT: Stefano Murgia

Progetto e grafica: Domenico CondelloComposing e grafica: Bruno Pepe

Foto: Pietro Frisina

Redazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Jessica Quaranta,

Alessandro Tinarelli, Cristiano Di Rosa, Ilaria Cioè, Flavio Baldoni,Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Massimo Casa,

Umberto Spallotta, Valerio Bruni, Manuela Vela, Leonardo Tardioli, Filippo Valenti.

Stampa: Tipografia Capriotti, via Pordenone 19, Pomezia (RM)

-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e Nettuno-

Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)Presidente: Andrea Mingiacchi - [email protected]

Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative:www.00042.it

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Le collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto

pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.

Vogliamo contribuire a rendere Anzio una città che sia:

• vivibile e interessante per i giovani

• viva culturalmente

• all’avanguardia nell’ecologia e la preservazione del territorio

• arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue

Non siamo convinti di avere la risposta a tutte le domande o di essere i migliori, siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito) che vogliono darsi da fare per migliorare il territorio in cui vivono.

Al momento abbiamo tre iniziative:• Anzio Space, che puoi scaricare su www.anziospace.com

• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno, info su www.shingle22j.com

• Il Centro Polivalente per i Giovani e la Cultura, che vorremmo costruire.

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PILLOLE FISCALIa cura del Dott. Marco Minoccheri

Decreto semplificazioni: deroga al limite di 1.000 euro per l’uso del contante per i turisti stranieriCon il D.L. 16/2012 (art. 3, commi 1-2) viene disciplinato che per gli acquisti di beni e di prestazioni di servizi legati al turismo effettuati presso le imprese italiane che operano nel settore del commercio al minuto dalle persone fisiche di cittadinanza diversa da quella italiana e comunque diversa da quella di uno dei paesi UE ovvero dello SEE, residenti al di fuori del territorio dello Stato non trovano applicazione le disposizioni in materia di limiti all’uso del contante (soglia attualmente fissata a 1.000 euro).La deroga opera solo se il cedente del bene o il prestatore del servizio provvede, all’atto dell’effettuazione dell’operazione, ad acquisire fotocopia del passaporto del cessionario o del committente, nonché apposita autocertificazione attestante che quest’ultimo non è cittadino italiano, né cittadino di uno dei Paesi UE o dello SEE e che ha residenza fuori del territorio dello Stato. Inoltre, lo stesso cedente o il prestatore, per non incorrere nella violazione dell’obbligo, deve versare nel primo giorno feriale successivo a quello di effettuazione dell’operazione il denaro contante incassato in un conto corrente ad esso intestato presso un operatore finanziario e consegnare all’operatore stesso fotocopia del documento di identità del cliente e della fattura o ricevuta fiscale/ scontrino emesso.I contribuenti che intendono fruire di questa deroga devono effettuare apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate secondo le modalità e i termini che saranno stabiliti con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia.

Agevolazioni fiscali per chi noleggia occasionalmente imbarcazioni da diportoL’art. 59-ter del maxiemendamento al DL 1/2012, invece, dispone alcuni incentivi in favore del titolare persona fisica e dell’utilizzatore a titolo di locazione finanziaria che noleggiano occasionalmente le imbarcazioni e le navi da diporto.È previsto, infatti, in questo caso, che il noleggio non costituisca uso commerciale dell’unità.Oltre a disporre quali requisiti debbano possedere i soggetti noleggiatori (possesso di patente nautica o titolo professionale del diporto), è stabilito che i proventi derivanti dall’attività di noleggio sono assoggettati a un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali pari al 20% (l’imposta sostitutiva dovrà essere versata entro il termine per il versamento a saldo dell’IRPEF). Ciò a condizione che i ricavi non superino i 30.000 euro annui e sempreché il percipiente lo richieda. I costi e le spese sostenute relative all’attività di noleggio sono, in questo caso, indetraibili/indeducibili.

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Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716Caffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495Titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio MareServizio Facile, Via di Villa Claudia 53/d, tel. 06 98673219Pizzeria Boccione, P.zza Lavinia 5, tel. 347 2401063

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La giunta Bruschini si ricandiderà nel 2013“Squadrista “che vince non si cambia

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NEWS dAL CENTRO

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27Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e [email protected]

Tu ChIAMALE, SE vuOI, “TENTAZIONI”…Il prossimo 4 maggio Anna e Mauro festeggiano il primo anno di attività del loro negozio al centro Anteo. Sono felici, lo si vede dallo sguardo, felici per la conferma di avere fatto la scelta giusta quando, anche contro l’opinione di molti e lo scetticismo di alcuni, hanno voluto intraprendere un’ennesima sfida. E sì, perché loro di sfide se ne intendono! Appassionati di antiquariato e oggettistica, Anna e Mauro ci raccontano la loro storia fatta di viaggi in Europa alla ricerca di pezzi originali che in più di quindici anni hanno presentato ai clienti di mezza Italia nei mercatini specializzati. Anni di “dobbiamo alzarci presto domani, mi svegli tu?”, “oggi piove a dirotto, che si fa?”, “signora, prego si avvicini, le mostro questo splendido orologio, è tedesco!” sempre con un sorriso per tutti e l’estrema cortesia che è dote necessaria, ci racconta Mauro, per chi ha a che fare con tanta gente come noi. L’ambiente che ci accoglie quando entriamo li riflette. Un profumo buono, la musica di sottofondo, lo sguardo si perde tra mille oggetti dalla zona dedicata all’antiquariato e

l’oggettistica, a quella dedicata alle conchiglie provenienti da mari lontani, all’alta bigiotteria scelta con molta cura. Ce n’è veramente per tutti i gusti e per tutte le tasche, dalle deliziose conchiglie proposte come bomboniere, alla grande pendola olandese della metà del XIX secolo. Ogni oggetto una storia, ogni storia un’esperienza vissuta e fatta rivivere, tra ricordi ed emozioni.I clienti affezionati ritrovano qui Anna e Mauro, quelli nuovi li scoprono e alcuni entrano perché “sto dando solo un’occhiata, grazie”. Anna con discrezione si avvicina e chiede se può aiutare l’uomo che le racconta che è veramente tanto curioso di conoscere questo negozio di cui tanti parlano. Allora il sorriso di Anna e Mauro si allarga pieno di soddisfazione anche se il tipo non ha acquistato nulla e dopo un attento percorso fatto con le mani giunte dietro la schiena, soffermatosi qua e là, con lo sguardo compiaciuto esce, salutandoli come un vecchio amico.

bigiotteria oggetti d’epoca conchiglie

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