Anzio-Space 26 - Marzo 2011

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NUMERO VENTISEI - MARZO 2011 L I N F O R M A Z I O N E F A CENTRO Serve un’Evoluzione Positiva per il futuro di Anzio 50 cent Andrea Mingiacchi Federico Arancio La crisi di una certa politica locale che da destra a sinistra,ma specialmente da destra, ha prodotto fino ad oggi uno sviluppo della città senza più controllo né direzione; i sogni infranti di tante scelte rivelatesi involutive portate avanti dal centro destra in questi ultimi decenni; scelte che hanno stravolto gli equilibri territoriali ed economici della città, tanto che oggi è a tutti manifesta l’esigenza di trovare nuove e più adeguate mete per la crescita e per il suo mantenimento; tutto ciò sta preparando un importante spazio per una reale alternativa all’attuale assetto politico-amministrativo locale. In questo momento è necessaria una sana autocritica da parte di un’ amministrazione ormai limitata fortemente dalle prescrizioni della Regione Lazio sul progetto del nuovo porto, vilipesa, sempre dalla stessa, dalle restrizioni imposte al servizio sanitario locale ed incapace ormai di pensare a progetti di interesse collettivo fatti di buone idee e non solo di buon cemento. In questo momento il vuoto di idee e di programmazione concreta che si riscontra è a disposizione di tutti coloro che amano il territorio e desiderano un’evoluzione positiva per le attuali e per le prossime generazioni, che, proseguendo di questo passo, ci condanneranno senza appello. È questo il momento in cui possono aprirsi tavoli di discussione e condivisione di pensieri, anche diversi fra loro, per costruire il canovaccio di una rappresentazione più degna di Anzio, la rappresentazione che merita una Città e tutti i cittadini, dove la scenografia sia fatta di grazia e bellezza, lavoro e sviluppo, servizi e sicurezza, dove i principali attori siano i 50.000 abitanti di Anzio, nessuno escluso. In questo momento chi riuscirà ad incontrarsi intorno a questo tavolo con la disponibilità e la buona volontà di percepire i propri limiti e valorizzare le idee degli altri, avrà sicuramente la forza di cambiare le sorti di questa estrema periferia romana. Avrà la forza di ricostruire una Città. Oltre 1600 cittadini firmatari aspettano una risposta dall’amministrazione P unto sul centro polifunzionale Come noto l’Associazione Culturale 00042 ha depositato presso il Comune di Anzio la proposta di delibera per realizzare un progetto di un Centro polifunzionale dei giovani sul nostro territorio. La proposta è stata accompagnata da più di 1500 firme e, come previsto dallo Statuto Comunale nell’articolo 6 sull’iniziativa popolare, il Consiglio è tenuto a deliberare entro sei mesi dalla presentazione del progetto con le firme dei cittadini allegate. La nostra richiesta è in questi giorni al vaglio del Sindaco Luciano Bruschini. Ci auguriamo che il progetto venga ritenuto lodevole e quindi si possa proseguire su una strada che dia concretezza a un’importante struttura per lo sviluppo e la crescita dei giovani del territorio. Il Sindaco, che nei giorni scorsi ci ha accolti con cortesia e disponibilità, si è mostrato possibilista nel destinare una struttura già in carico al comune per questa funzione. Lo riteniamo un buon incoraggiamento e sugli sviluppi successivi informeremo i nostri lettori strada facendo. Cogliamo l’occasione per ringraziare nuovamente tutti i firmatari e le associazioni partner che hanno sottoscritto l’iniziativa: la Cooperativa Sociale “Il Paracadute”, l’Associazione “Comunità Massimo” ONLUS, “La Voce di Falasche” ONLUS, la Cooperativa Sociale “Insieme Per” ONLUS, l’A.S.D. “Elysub”, il Circolo Legambiente “Le Rondini Anzio Nettuno”, l’Associazione Culturale “Tropicalia”, il Gruppo Scout A.G.E.S.C.I. Nettuno 1, la Società Cooperativa Sociale “La Coccinella”, il Comitato Anzio Colonia Lido Marechiaro, l’Associazione Culturale “Coriolano”, l’Associazione Culturale “Synkhronos”, l’Associazione Culturale Compagnia Teatrale “I senza nome”, l’Associazione Culturale “Cercle”, l’Associazione Culturale Compagnia Teatrale “Atto Secondo”, l’Associazione Paulus Antiche Arti e Mestieri, l’Associazione di Promozione Sociale “Carlo Favilli” ONLUS, il Comitato Quartiere Europa e tutte quelle che si stanno unendo a noi in quest’azione.

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Mensile dell'Associazione Culturale 00042

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N U M E R O V E N T I S E I - M A R Z O 2 0 1 1

L ’ I N F O R M A Z I O N E F A C E N T R O

Serve un’Evoluzione Positiva per il futuro

di Anzio

50cent

Andrea Mingiacchi

Federico Arancio

La crisi di una certa politica locale che da destra a sinistra,ma specialmente da destra, ha prodotto fino ad oggi uno sviluppo della città senza più controllo né direzione; i sogni infranti di tante scelte rivelatesi involutive portate avanti dal centro destra in questi ultimi decenni; scelte che hanno stravolto gli equilibri

territoriali ed economici della città, tanto che oggi è a tutti manifesta l’esigenza di trovare nuove e più adeguate mete per la crescita e per il suo mantenimento; tutto ciò sta preparando un importante spazio per una reale alternativa all’attuale assetto politico-amministrativo locale.In questo momento è necessaria una sana autocritica da parte di un’ amministrazione ormai limitata fortemente dalle prescrizioni della Regione Lazio sul progetto del nuovo porto, vilipesa, sempre dalla stessa, dalle restrizioni imposte al servizio sanitario locale ed incapace ormai di pensare a progetti di interesse collettivo fatti di buone idee e non solo di buon cemento.In questo momento il vuoto di idee e di programmazione concreta che si riscontra è a disposizione di tutti coloro che amano il territorio e desiderano un’evoluzione positiva per le attuali e per le prossime generazioni, che, proseguendo di questo passo, ci condanneranno senza appello. È questo il momento in cui possono aprirsi tavoli di discussione e condivisione di pensieri, anche diversi fra loro, per costruire il canovaccio di una rappresentazione più degna di Anzio, la rappresentazione che merita una Città e tutti i cittadini, dove la scenografia sia fatta di grazia e bellezza, lavoro e sviluppo, servizi e sicurezza, dove i principali attori siano i 50.000 abitanti di Anzio, nessuno escluso.In questo momento chi riuscirà ad incontrarsi intorno a questo tavolo con la disponibilità e la buona volontà di percepire i propri limiti e valorizzare le idee degli altri, avrà sicuramente la forza di cambiare le sorti di questa estrema periferia romana. Avrà la forza di ricostruire una Città.

Oltre 1600 cittadini firmatari aspettano una risposta dall’amministrazione

Punto sul centro polifunzionale

Come noto l’Associazione Culturale 00042 ha depositato presso il Comune di Anzio la proposta di delibera per realizzare un progetto di un Centro polifunzionale dei giovani sul nostro territorio. La proposta è stata accompagnata da più di 1500 firme e, come previsto dallo Statuto Comunale nell’articolo 6 sull’iniziativa popolare, il Consiglio è tenuto a deliberare entro sei mesi dalla presentazione del progetto con le firme dei cittadini allegate. La nostra richiesta è in questi giorni al vaglio del Sindaco Luciano Bruschini. Ci auguriamo che il progetto venga ritenuto lodevole e quindi si possa proseguire su una strada che dia concretezza a un’importante struttura per lo sviluppo e la crescita dei giovani del territorio. Il Sindaco, che nei giorni scorsi ci ha accolti con cortesia e disponibilità, si è mostrato possibilista nel destinare una struttura già in carico al comune per questa funzione. Lo riteniamo un buon incoraggiamento e sugli sviluppi successivi informeremo i nostri lettori strada facendo.Cogliamo l’occasione per ringraziare nuovamente tutti i firmatari e le associazioni partner che hanno sottoscritto l’iniziativa: la Cooperativa Sociale “Il Paracadute”, l’Associazione “Comunità Massimo” ONLUS, “La Voce di Falasche” ONLUS, la Cooperativa Sociale “Insieme Per” ONLUS, l’A.S.D. “Elysub”, il Circolo Legambiente “Le Rondini Anzio Nettuno”, l’Associazione Culturale “Tropicalia”, il Gruppo Scout A.G.E.S.C.I. Nettuno 1, la Società Cooperativa Sociale “La Coccinella”, il Comitato Anzio Colonia Lido Marechiaro, l’Associazione Culturale “Coriolano”, l’Associazione Culturale “Synkhronos”, l’Associazione Culturale Compagnia Teatrale “I senza nome”, l’Associazione Culturale “Cercle”, l’Associazione Culturale Compagnia Teatrale “Atto Secondo”, l’Associazione Paulus Antiche Arti e Mestieri, l’Associazione di Promozione Sociale “Carlo Favilli” ONLUS, il Comitato Quartiere Europa e tutte quelle che si stanno unendo a noi in quest’azione.

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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

L’intervento del Sindaco Bruschini ha lasciato dubbi e perplessità

Maurizio D’Eramo

indiscriminata del quartiere, nata con l’abusivismo degli anni ‘70 e ‘80. Viene da chiederci allora: ma chi doveva controllare che quelle case non venissero costruite? E poi, ma il Piano Regolatore varato cinque anni fa dal Comune, non c’entra proprio nulla?Proprio su questo argomento si è soffermato il consigliere PD Toselli, ricordando al Sindaco il ‘pasticciaccio’ del supermercato Tuodì realizzato sull’area che doveva essere destinata ad una scuola. “Il Piano Regolatore era falso. Perché quell’area era già un’area commerciale, e voi l’avete venduta ai cittadini come

un’area scolastica. E non vi siete preoccupati, quando l’avete scoperto, di trovarne un’altra. Il quartiere di Lavinio che sul Piano Regolatore, aveva un area destinata a scuola, ora non ce l’ha più!”Un altro tema che ha infiammato gli animi è stato quello legato all’immigrazione. Che Lavinio scalo sia un quartiere di frontiera, è ormai una realtà consolidata. Girando per le vie del quartiere, ormai è più facile credere di vivere in un sukh indiano che in una città italiana, ma il Comune,

ha chiesto la consigliera PD Cupelli, cosa sta facendo per l’integrazione? Apprezzabilissima la risposta del Sindaco che ha riconosciuto come l’impegno sociale del Comune deve prescindere dalla nazionalità delle persone; se ci sono delle famiglie straniere che vivono in baracche o in capanne è giusto dare loro una sistemazione dignitosa, perché parliamo in ogni caso di esseri umani. Ma purtroppo da parte del Sindaco non sono arrivate le risposte che tutti aspettavano: se ci sarà mai un piano per tentare di far funzionare l’integrazione. Così come il cittadino non può più accettare di sentirsi dire: “Fatele voi le proposte e date delle soluzioni”. Da che mondo è mondo, proposte e soluzioni le deve trovare chi governa.

“Alla fine, la colpa sembra esse’ tutta nostra!” Questa è stata la sintetica affermazione rilasciata all’uscita della sala da uno dei tanti cittadini che sono intervenuti, sabato 5 febbraio, all’incontro che il Comitato dei Cittadini di Lavinio ha organizzato, nei locali del Centro Ecumenico, con il Sindaco di Anzio Luciano Bruschini. Un incontro che ha richiamato la partecipazione di un centinaio di cittadini e di alcuni consiglieri comunali sia della maggioranza sia dell’opposizione, e che ha avuto come moderatore il presidente del Comitato stesso, il dottor Riccardo Brio.Vistosamente fasciato per i postumi di una brutta caduta, il Sindaco è arrivato alla riunione con l’assessore ai Lavori Pubblici, Alberto Alessandroni. Un incontro, però, che non ha dato i risultati sperati. Infatti quasi tutti gli intervenuti sono usciti dalla sala con la faccia di chi è rimasto per l’ennesima volta deluso da un incontro con gli Amministratori della città. Non erano contenti quei cittadini che avevano chiesto al Sindaco delle risposte su interventi di carattere più “personale”, su quella buca da riparare sotto casa o su quel lampione che sta al buio da mesi, così come non lo erano i vari consiglieri dell’opposizione che hanno richiamato l’attenzione del primo cittadino sui problemi più generali del Quartiere. Il primo cittadino, illustrando gli interventi che verranno fatti a breve sul territorio, ha fatto capire ampiamente che di soldi nelle casse comunali ce ne sono ben pochi e che, come si suol dire, è difficile fare le nozze coi fichi secchi; proprio per questo motivo il Comune si è trovato costretto a realizzare una serie di opere attingendo ai contributi regionali. Ma un’operazione di questo genere, avvalora ancora di più l’idea che la Giunta vada avanti senza un preciso piano programmatico, sperando di arruffare quello che si può dai vari progetti regionali o provinciali.Certo le piste ciclabili fanno comodo,

ma fa comodo anche una perfetta rete fognaria, che invece è la stessa di 15-20 anni fa nonostante la costruzione di centinaia di nuove abitazioni, o farebbero comodo (come molti dei presenti hanno richiesto) dei parcheggi lungo una sempre più intasata via di Valle Schioia. Come ha sottolineato il sempre più accigliato Assessore Alessandroni, è facile lamentarsi delle cose che non vengono fatte e non vedere mai quello che l’Amministrazione realizza ma questo, ricordiamo all’assessore ai Lavori Pubblici, fa parte non solo dell’animo umano ma anche della politica. Il cittadino, stanco

di ‘svenarsi’ per pagare i contributi comunali, ha ormai la memoria sempre più lunga e non si accontenta più delle solite chiacchiere, o come ha contestato uno degli intervenuti, di statue di Nerone o della realizzazione di un porto che da solo sembra dover risolvere tutti i mali della città.La realtà è che per Lavinio si fa poco, pochissimo, quasi fosse solo una piccola appendice della città, mentre bisognerebbe tener presente che sia sotto il profilo ‘abitativo’ sia sotto quello della pressione fiscale la sua popolazione rappresenta, da sola, il 40% dell’intero Comune.Così come non si può rimanere indifferenti al fatto che, a sentire il Sindaco, le colpe (che in parte ci stanno, e saremmo ipocriti a non riconoscerlo) della sporcizia sono tutte da imputare ai cittadini, così come quella della cementificazione

INCONTRO COMITATO CITTADINI – AMMINISTRATORI:

UN’ALTRA OCCASIONE PERSA

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Cristiano Di Rosa

Alessandro Tinarelli

l’accesso al centro storico nei mesi invernali, Pollastrini ne propone l’apertura al transito delle auto, creando zone di parcheggio rapido utilizzando un solo lato per ogni via centrale con sosta di 30 minuti. Importante l’utilizzo del parcometro dotato di tastierino alfanumerico, che faciliterebbe l’operato di controllo della Polizia Locale perché una volta inserita la targa del veicolo si può verificare all’istante se è stata rispettata la fascia oraria di sosta. L’altro lato della via sarebbe destinato alla creazione di parcheggi riservati ai residenti. Bisognerebbe poi “sfruttare” di più le aree di posteggio a due passi dal centro come quelle delle riviere, segnalandole con più cartelli stradali e potenziando l’illuminazione delle vie. Dunque la parola d’ordine contro questa crisi è reagire per valorizzare il centro storico, migliorare e potenziare i servizi e la qualità di vita. Serve una strategia per un futuro migliore, altrimenti a farci compagnia sarà l’abbandono.

La crisi attuale del centro storico di Anzio ci viene raccontata da Paolo Pollastrini, titolare della storica pescheria “Da Peppinello” di via XX settembre. Il negoziante punta il dito contro la classe politica locale sorda agli appelli e alle richieste dei commercianti del centro. Da quando il “cuore della città” è diventato nel 2003 un’isola pedonale, i negozianti hanno registrato un calo delle vendite e un progressivo crollo dei fatturati. Questa situazione, legata alla crisi economica e ad un inverno definito dagli addetti ai lavori “orribilus”, ha accelerato il trend negativo costringendo diverse attività commerciali ad alternare cartelli di affittasi o vendesi, tagliando il personale e riducendo gli investimenti in opere di restyling. Così se una volta il centro era il luogo di occupazione soprattutto nei periodi estivi, oggi è diventato il più delle volte sinonimo di disoccupazione e il futuro per molte attività commerciali si fa incerto. I motivi di questa crisi sono legati in

particolare alla viabilità. L’isola pedonale è stata creata senza uno “studio sistematico” della transitabilità e dei parcheggi. Sono dovuti passare diversi anni prima di veder realizzata l’area di posteggio “La Piccola”: considerata da molti un’ottima soluzione per la capienza dei

posti auto, ha però uno scarso servizio navetta. Le corse andrebbero incrementate creando in estate una linea diretta “La Piccola – Piazza della Pace” con partenze ogni 10/15 minuti ed ogni 30 minuti in inverno. Per migliorare poi

pregiato e transita nelle mense scolastiche e nelle pescherie. Pangasio orientale sfilettato e spinato, orate e spigole di allevamento che costano un quarto di quelle nostrane, dentici del Marocco, seppie dell’Africa oceanica, gamberi dei mari del nord ecc. Mentre l’ISTAT mette nel paniere dei beni più comprati dagli italiani, il salmone affumicato e il sushi. Per cui, essendoci alternative, i nostri ristoranti e gli intenditori non rinarrano mai senza il prelibato pesce locale anche se un peschereccio su cinque non ci fosse più. L’attività della pesca viene presa in considerazione ed è aiutata dalla Comunità Europea. C’è un organismo, il FEP (Fondo Europeo per la Pesca), che mette a disposizione altri fondi per le migliorie sui pescherecci come la ristrutturazione, il cambio motori, il rinnovamento delle attrezzature da pesca, la revisione dei sistemi di sicurezza e igienici e la conversione del tipo di pesca. Fondi anche per l’acquacoltura e per le iniziative volte allo sviluppo o al ripopolamento delle specie marine come la creazione di dighe. Ogni pescatore può informarsi dal rappresentante regionale della Federcoopesca.

L’attenzione tenuta per la “rottamazione dei pescherecci” con relativo e definitivo annullamento delle licenze da pesca ha portato ad un certo allarme, per la verità più mediatico che popolare. Si teme che il pesce nostrano sia privato dei mezzi per essere pescato e quindi portato sulle nostre tavole con ripercussioni economiche sul turismo che vive delle nostrane delizie culinarie. Pur essendo preventivato dalla Federcoopesca che nel Lazio entro il 2013, data di scadenza del bando per la rottamazione, il 20% dei pescherecci scomparirà dalle

nostre coste, non ci sono dati che giustificano il timore di non trovare più il pesce locale nelle pescherie o nei ristoranti. Da questa operazione dell’Unione Europea, già attuata negli anni ‘90, ci guadagnano tutti. Ci guadagna l’armatore che rottama e viene risarcito con una somma che oscilla in base ai parametri da 200mila a 500mila euro da reinvestire in una nuova attività, ci guadagnano i pescherecci che continuano a pescare e che avranno con molta probabilità qualche cassetta di pesce in più nei loro sacchi, ci guadagnano i nostri fondali

marini che finalmente potranno respirare, essendo meno stravolti e violentati dalle reti a strascico. La rottamazione quindi è un’operazione estremamente intelligente che porta al riequilibrio fisiologico tra i bisogni lavorativi umani e il riassetto marino che soffre di un netto calo delle specie ittiche. Già ora c’è una notevole quantità di pesce importato che non ha nulla a che vedere con il nostro

Il commercio di pesce non subirà flessioni, il calo della flotta è fisiologico

ROTTAMAZIONE PESCHERECCI: FACOLTATIVO E OPPORTUNO

“No Parking No Working”, frase cult del Marketing Americano

MOLTE ATTIVITA’ COMMERCIALI A RISCHIO CHIUSURA O VENDITATRA I MOTIVI l’AbbANdONO dEl cENTRO STORIcO. lE pROpOSTE dI UN NEgOZIANTE

Space - Città

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Bologna degli anni settanta, quando quella città era amministrata (bene peraltro) dall’allora P.C.I. Un illustre urbanista.E l’altra faccia del problema è che quel Piano Regolatore l’hanno voluto, ideato e gestito insieme i due Sindaci di centrodestra che si sono succeduti nell’ultimo decennio ad Anzio: De Angelis e Bruschini, gli stessi che fanno tuttora il bello e il cattivo tempo nell’Amministrazione Comunale.Cosa hanno fatto dunque questi personaggi nel pensare il Nuovo Piano Regolatore? Anziché costringere i proprietari e gli imprenditori ad impegnarsi nel Centro Storico e ad investire su di esso, hanno reso edificabili tutti i terreni disponibili sull’intero territorio, specie se degli amici o degli amici degli amici, mentre il Centro della città l’hanno chiuso, sbarrato con una incomprensibile isola pedonale,che ha reso il Centro una vera e propria isola rispetto al resto del territorio e ne sta decretando la morte lenta, giorno per giorno.Le motivazioni di tutto ciò le tratteremo nel prossimo numero.

Vito Colarossi

Ad Anzio no: il centro pur essendo l’unico luogo di attrazione dell’intero territorio viene tenuto in uno stato di degrado e di abbandono non comprensibile. Non basta certo la truccatina di un po’ di fiori, che da qualche tempo un qualche Assessorato del Comune ci propina, per dare nuova vita e lustro al Centro della città. Eppure quando serve ci si riempie la bocca con il gran numero di abitanti che risiedono ad Anzio, che ormai, insieme a Nettuno, costituisce una delle prime città del Lazio. Solo che questi abitanti risiedono per il 95% fuori del Centro, come dimostrato dai dati della ricerca condotta dal Dott. Giancarlo Scatassa e pubblicata da ANZIO SPACE. E non basta certo il trenino estivo e natalizio per superare la generale impressione di un Centro che appare essere solo una appendice al territorio di Anzio. Così come non basta il pur apprezzabile sforzo della bella sistemazione del parco di Villa Adele e della buona stagione teatrale estiva.Il problema vero è che il Centro Storico ad Anzio è fuori degli interessi reali ed economici della città, perché così è stato decretato dal Piano Regolatore redatto dall’esimio Prof. Cervellati, Pierluigi, l’ex Assessore al Centro Storico del Comune di

Quasi ogni mese ormai assistiamo alla cessazione di una qualche attività commerciale al Centro di Anzio, anche attività da sempre presenti e, in qualche modo, “storiche”: l’ultima, in ordine cronologico, è stata quella della pescheria Giovannini, posta all’angolo fra Piazza Pia e Piazza Garibaldi, che si aggiunge alla chiusura del negozio di alimentari ex Palomba in Via dei Fabbri e che sarà certo seguita da altre man mano che gli attuali gestori andranno avanti con l’età oppure che non ce la faranno più a pagare affitti sempre più onerosi.Perché questo sta avvenendo al Centro di Anzio: che i negozi non sono più una risorsa per la famiglia, per cui in passato l’esercizio passava di padre in figlio e assicurava sia un adeguato posto di lavoro per le nuove generazioni, sia un tenore di vita invidiabile per il fortunato figlio del commerciante. Non solo, ma gli affitti dei locali salgono ogni anno di più, pur essendo i proventi delle attività commerciali sempre più bassi: ciò comporta il fenomeno di continui cambiamenti sia della gestione dei negozi sia del genere degli stessi, in un vorticoso “apri e chiudi” che sicuramente causa a più di qualcuno gravi conseguenze economiche.Nel mentre, sono nati negozi di prodotti cinesi che nel tempo daranno risposte sempre più adeguate al generale impoverimento non solo dei residenti nel Centro, ma anche di coloro che il Centro lo frequentano per ragioni turistiche anche solo per una gita al mare. Altro che la Montecarlo favoleggiata da qualche nostro sindaco in vena di fantasie, ormai anche Ostia è lontana da noi mille miglia in termini di servizi e di qualità. Infatti è ormai una constatazione comune per chiunque frequenti il Centro Storico della nostra città che questa parte

del territorio di Anzio sia sostanzialmente abbandonata a se stessa e comunque esclusa dal ciclo vitale delle attività economiche e sociali. E ciò nonostante che il Centro costituisca il nucleo originario da cui sono nati tutti gli altri quartieri. Ogni Comune che si rispetti tutela in primo luogo il Centro della città, lo valorizza, lo rende sempre più appetibile per residenti e visitatori, lo rende un luogo esclusivo perché in esso risiede la storia della città, in esso si forma il nucleo della pubblica opinione, in esso sono situati i beni culturali, artistici, archeologici e ambientali del proprio territorio. Nel Centro Storico delle città “normali” il patrimonio edilizio è curatissimo perché altissimo è il suo valore economico. Lo stesso dicasi della rete commerciale: in genere negozi di grande valore economico dove è concentrata la qualità; “normalmente” i Centri Storici costituiscono dei veri centri commerciali naturali, dove la gente si reca volentieri e anche con qualche sacrificio per fare acquisti, per passeggiare, per ammirare le bellezze architettoniche, per godere il paesaggio, per andare al ristorante. Non parliamo di Roma, perché è troppo particolare e unico il valore di questa grande e splendida città. Ma pensiamo a qualsiasi piccola o media cittadina del Lazio. In tutti questi comuni i Centri della città sono i centri della bellezza del posto, della tutela, del valore, della residenza ambita.

Il cuore della città è sempre più fuori dagli interessi reali ed economici

CHI VUOLE LA MORTE DEL CENTRO STORICO

DI ANZIO?

Tutelare e valorizzare

il cuore del paese

Il Centro costituisce il nucleo

da cui sono nati tutti gli altri quartieri

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6 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Politica

ACQUA ALL’ARSENICO, IL NUMERO VERDE PER L’EMERGENZA“La Asl ha tolto dal suo sito la dannosa Nota informativa dell’Istituto Superiore di Sanità che si riferiva ai Comuni in regime di deroga, impropria per la Provincia di Latina, Roma e per tutto il Lazio, che non ha ottenuto deroghe, ma che tutti i Comuni hanno utilizzato per vietare l’acqua solo ai bambini e non a tutti.” si legge nel comunicato diffuso dal Comitato di Acquapubblica di Anzio e Nettuno. “Quindi, senza deroghe, il valore massimo dell’arsenico nell’acqua potabile è di 10 mg/l.”Sempre nel sito della ASL di Latina è stato aggiunto un numero verde EMERGENZA ARSENICO 800402999 (dalle 8:00 alle 20:00), a disposizione dei cittadini per le informazioni sull’acqua. In un comunicato stampa dell’11 febbraio inoltre l’ASL di Latina raccomanda che nelle zone in cui i valori riscontrati siano appena inferiori al limite di 10 microgrammi litro, ma dove si siano verificate oscillazioni al di sopra di tale limite, di evitare l’uso potabile per i bambini al di sotto dei tre anni e per le donne in stato di gravidanza aderendo al principio della massima precauzione. red

PORTO ANZIO, LO FAZIO: “TANTE CHIACCHIERE, MA NULLA SI MUOVE”

“Il sindaco di Anzio, sulla vicenda del porto, in maniera semplicistica divide fra ottimisti e catastrofisti, ma al di là delle belle parole siamo ancora fermi ad un fumoso accordo di programma tra Comune di Anzio e Regione Lazio; tra l’altro privo di ogni impegno finanziario da parte di quest’ultimo. Siamo ancora alle scartoffie burocratiche, ma del porto non si vede l’ombra. Tante chiacchiere, ma nulla si muove”. È quanto dichiara in una nota il consigliere del Pd del Comune di Anzio, Aurelio Lo Fazio. “Per quanto riguarda la delibera sulle società partecipate – spiega il consigliere Lo Fazio - mi sembra strano che la Corte dei Conti si sia pronunciata sulla legittimità dell’atto, visto che ho presentato un esposto proprio a tale organo e ancora non sono stato chiamato, né tanto meno informato dalla Corte stessa sulla fondatezza dei rilievi evidenziati. A tal proposito faccio notare che più volte ho richiesto notizie agli uffici del Comune di Anzio se fosse partita la delibera in questione per il dovuto controllo esterno e fino al 7 febbraio mi è stato assicurato che ancora non era avvenuto. Pertanto – conclude Aurelio Lo Fazio - aspetto fiducioso sull’operato della magistratura contabile. Noi del Pd siamo abituati al rispetto delle funzioni Costituzionali, a differenza di altri sempre pronti a puntare il dito contro giudici e magistrati”.

Qui Radio Nerone

Sindacus! Ho saputo che l’opposizione ha depositato le dichiarazioni dei redditi agli uffici competenti del Comune, mentre tu e i tuoi cortigiani non avete nessuna intenzione di farlo. Credo sia una buona iniziativa da sostenere… è giusto che la plebe rimanga schiacciata dal dolore dell’invidia e che venga sottomessa dalla consapevolezza del valore del portafogli del potente!! Forse non lo fate per rispetto al sommo Nerone, perché pensate che io possa ingelosirmi e infuriarmi scoprendo che tu o qualche tuo collaboratore è più ricco di me? Amato Sindacus Luciano, puoi stare sereno non farò nulla di tutto ciò, tutt’al più potrei chiederti gabelle per l’uso del mio eminente nome a favore della tua Città.

red

modo per aggirare “l’ostacolo” posto dalla Commissione Europea che tre mesi fa aveva bocciato la richiesta dell’Italia di diverse deroghe per portare a 50 microgrammi per litro la concentrazione di arsenico nelle acque a uso alimentare perché i rischi per la salute sarebbero elevati. A Nettuno invece i valori sono al limite: la media di arsenico contenuta nei pozzi e serbatoi della rete idrica si attesta su 9,9 microgrammi per litro. Per questo motivo il sindaco Alessio Chiavetta non è arrivato all’ordinanza. Intanto il Comitato Acqua Pubblica Anzio-Nettuno, in una nota stampa, sottolinea come abbia fatto più volte delle domande ai Sindaci delle due cittadine senza ricevere alcuna risposta. È stato chiesto un incontro, anche formalmente, con tanto di richiesta protocollata, ma nessuno dei due ha mai voluto accettare il confronto diretto. Nell’attesa di una risposta il comitato ha organizzato per venerdì 4 marzo alle ore 16 presso la sala consiliare di Villa Sarsina (Anzio) una conferenza pubblica dal titolo “Ce la danno da bere”

Resta alta l’allerta sul livello dell’arsenico presente nelle acque potabili della Regione Lazio. In diverse città della provincia di Roma, Viterbo, Latina, Rieti e Frosinone sono scattate le ordinanze emesse dai sindaci dei comuni a rischio, tra questi anche Anzio dove l’arsenico supera i limiti vigenti (più di 10 microgrammi per litro). Il primo cittadino Luciano Bruschini ha reso esecutiva l’Ordinanza relativa alla limitazione dell’uso dell’acqua, proveniente dall’acquedotto, per i bambini sotto i tre anni di età, le donne in stato di gravidanza e per le attività del settore alimentare. Inoltre, nell’ordinanza, viene immediatamente chiesto all’Ente Gestore del Servizio Idrico (Acqualatina) di provvedere a distribuire acqua destinata al consumo umano

nelle scuole dell’infanzia e in quelle materne e all’immediato ripristino della qualità dell’acqua erogata. La decisione è stata presa in seguito ai risultati diffusi dalla Asl Roma H sulla presenza di arsenico nell’acquedotto della città neroniana. Gli ultimi prelievi effettuati il 4 febbraio dalla Asl Rm H hanno rilevato una presenza di arsenico disciolto per un valore di 12-13 microgrammi nella fontana di piazza Lavinia e nel serbatoio di Sant’Anastasio in via della Spadellata (mentre il limite è di 10 microgrammi). “Anche quando sono difformi – spiega in un comunicato stampa Bruschini - non ho alcuna difficoltà a rendere noti dei dati, anche se continuo a ritenere non allarmante la situazione visto che, a breve, anche nel Lazio il limite del parametro arsenico nell’acqua passerà da 10 a 20 microgrammi litro così come lo è attualmente in altre Regioni che, per legge, considerano potabile l’acqua anche con dati pari a diciannove microgrammi per litro”. L’eventuale provvedimento per innalzare la soglia a 20 microgrammi tamponerebbe l’emergenza dell’acqua potabile e rappresenterebbe un

Nel Lazio comuni in crisi. In molti si rischia la chiusura dei rubinetti

ARSENICO, AD ANZIO VALORI OLTRE I LIMITIIl SINdAcO INVITA I bIMbI SOTTO AI 3 ANNI E lE dONNE INcINTA A NON bERE l’AcQUA dEll’AcQUEdOTTO

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7Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Città

Maurizio D’Eramo

Sono bastate poche decine di minuti per mandare letteralmente in fumo uno dei simboli dell’estate laviniense, e con lui anche la possibilità, per tanti villeggianti di potervi trascorrere prossimi i mesi estivi. Erano da poco passate le 8 di mattina di domenica 20 febbraio, quando alcuni passanti, intenti a fare jogging sulla spiaggia, hanno notato sprigionarsi delle fiamme nei magazzini che danno direttamente sull’arenile del ‘Miramare’, il famoso stabilimento del Lungomare delle Sirene.I vigili del fuoco e i carabinieri, immediatamente allertati, sono arrivati tempestivamente sul luogo, con grande dispiego di mezzi, ma purtroppo la struttura dello stabilimento, completamente in legno e con il tetto fatto di paglia, ha favorito il veloce diffondersi delle fiamme che hanno completamente distrutto l’intero complesso e tutti gli oggetti che vi erano conservati (ombrelloni, sdraio, lettini, sedie e addirittura un piccolo trattore per spianare la sabbia). Le fiamme, poi, si sono propagate al piano superiore, dove c’era una veranda adibita a ristorante e bar. I danni ammonterebbero a diverse migliaia di euro.Durante l’intervento dei vigili del fuoco si sono avuti momenti di vero panico quando c’è stata una violenta deflagrazione che ha fatto tremare i vetri delle case nel raggio di duecento metri, e che per un attimo ha fatto pensare ad un attentato; si trattava, invece, dello scoppio di una delle varie bombole presenti nella cucina del ristorantino.Dopo la perizia dei vigili del fuoco, pur non escludendo nessuna pista, le indagini dei carabinieri sembrerebbero seguire l’ipotesi più probabile, quella dell’incendio doloso. Ma di quale matrice? Legato all’ambiente del racket delle estorsioni? (che negli ultimi mesi ha colpito molti stabilimenti da Ostia a Ladispoli). O semplicemente un incendio fortuito, magari causato da uno dei vari clochard che di notte trovano riparo negli ambienti abbandonati della spiaggia? Non si può escludere che qualcuno abbia acceso un fuoco per riscaldarsi dal freddo, perdendone poi il controllo. La pista del cortocircuito è stata invece immediatamente scartata, dietro consiglio dello stesso proprietario dello stabilimento che ha subito informato gli inquirenti che d’inverno l’impianto elettrico è sempre staccato, così come lo stesso proprietario ha immediatamente smentito le voci su eventuali minacce a cui poteva essere stato sottoposto da ambienti malavitosi. Sta di fatto che, visto l’approssimarsi della stagione estiva e i danni riportati (oltre alle lungaggini amministrative legate a perizie assicurative e quant’altro), difficilmente quest’estate questo ‘pezzo di storia’ balneare di Lavinio potrà riaprire i battenti.

L’ipotesi più probabile è quella dell’incendio doloso. Danni per migliaia di euro

LE FIAMME CANCELLANO IL “MIRAMARE” DI LAVINIOIl pROpRIETARIO dEllO STAbIlIMENTO bAlNEARE ESclUdE lA pISTA dEl cORTOcIRcUITO

Porto d’Anzio: parere positivo per la Corte dei Conti. Il Sindaco replica a Lo Fazio (Pd)La Corte dei Conti del Lazio ha espresso parere positivo sull’accordo di programma per la realizzazione del nuovo porto di Anzio e il sindaco Luciano Bruschini ne ha approfittato per sottolineare la correttezza dell’operato dell’amministrazione. Riguardo le dichiarazioni rilasciate dal consigliere comunale Aurelio Lo Fazio (Pd), che nei giorni scorsi avrebbe presentato un esposto alla Corte dei Conti, il primo cittadino ha replicato dicendo: “Se veramente il Consigliere Comunale, Lo Fazio, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti rispetto alla legittimità dell’atto sulle società partecipate, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale anche con il voto favorevole e l’atteggiamento responsabile del suo partito (PD) che ringrazio, ha fatto l’ennesima brutta figura in quanto la Corte si è espressa positivamente ed il nuovo Porto di Anzio, che a lui piaccia o no, sarà realizzato dalla Capo d’Anzio”. Roma: rapinano un supermercato, rapinatori arrestati ad AnzioSono stati arrestati ad Anzio i due rapinatori che sabato 19 febbraio hanno rapinato un supermercato a Roma. Subito dopo il colpo i due, a bordo di una macchina, si sono diretti ad Anzio ma qui sono stati arrestati e portati in commissariato.Museo Civico Archeologico: attivi quattro nuovi serviziAl Museo Civico Archeologico di Anzio, ogni lunedì pomeriggio lo Sportello Didattico è a disposizione del pubblico per fornire informazioni e modulistica su progetti, didattica, attività di counseling e servizi del Museo. È inoltre aperta al pubblico la Biblioteca - Sezione Specialistica di Archeologia e Arte del Museo: ogni giovedì mattina è possibile consultare i volumi della Biblioteca, i materiali della Sezione Video e quelli dell’Archivio Istituzionale del Museo. Wifi gratuito alla Biblioteca di AnzioPresso la biblioteca comunale di Anzio è stato attivato il Servizio WiFi senza fili, libero e gratuito. Gli utenti del Servizio di consultazione in internet, avranno ora due possibilità: le postazioni fisse utilizzabili con smart card e il wireless libero nelle sale. Per qualsiasi informazione [email protected], 06 984 99 402.

BREVI

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Lavinio-Space8 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Il decreto mille proroghe (DL 225/2010) ha riaperto i termini scaduti il 31/12/2009 per inviare il modello EAS necessario per mantenere le agevolazioni fiscali per gli enti no profit. Il nuovo termine è stato fissato al 31 marzo 2011. La notizia non è di poco conto, visto che il modello fornisce all’Agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali ed è obbligatorio per beneficiare delle norme di defiscalizzazione di quote sociali e corrispettivi da soci. In altri termini l’associazione che, essendo tenuta alla compilazione, non rispetti la scadenza, non potrà avvalersi della defiscalizzazione (Ires e Iva) di queste entrate e verrà considerata ente commerciale.La riapertura dei termini riguarda pertanto tutti gli enti associativi, sia quelli già costituiti al 02/11/2009 sia quelli costituiti successivamente che non avevano effettuato la comunicazione entro il 31/12/209 o entro 60 giorni dalla costituzione e fino al 30/01/2011 (ovvero fino a 60 giorni prima del 31/03/2011).Ma cos’è il modello Eas? L’adempimento è stato introdotto dall’articolo 30 del decreto legge 185/2008: gli enti associativi di natura privata, con o senza personalità giuridica, per poter continuare a fruire dei benefici di legge

Associazioni: proroga al 31 marzo 2011 per l’invio del modello EAS

Marco MinoccheriLaura Frisina

Space - Città

Stefano Chiappini

Un’indagine tra i market del territorio dopo la messa al bando delle buste di plastica

I SUPERMERCATI “SEMI-PRONTI”ALLA SVOLTA ECOLOGICAI danni che in meno di trent’anni le buste di plastica hanno causato alla salute del pianeta sono enormi. Nel mondo sono state prodotte ogni anno circa 500 miliardi di buste con tempi di smaltimento di dieci/venti anni. In Italia (dati del 2007) ne sono state prodotte 300mila tonnellate, l’equivalente di circa 200mila tonnellate di CO2 immesse nell’atmosfera, e l’utilizzo è stato di 4 miliardi. Il materiale biodegradabile chiamato a sostituire gli “shopper” in polietilene (la plastica) è il mater-Bi, ingrediente derivato dall’amido di mais. Siamo andati a monitorare come la grande distribuzione degli ipermercati locali sta portando avanti la normativa europea entrata in vigore. C’è sembrato che per la maggioranza dei casi tale cambiamento sia stato metabolizzato. Le buste di plastica, che devono essere smaltite entro aprile, sono ancora alla portata di “cassa”; laddove non ci sono vengono proposti i sacchetti biodegradabili. C’è da dire che tale iniziativa porterà una piccola rivoluzione o se vogliamo una rivoluzione che guarda al passato. Ogni supermercato, per il costo che si aggira attorno ad un euro, ha prodotto una capiente

borsa realizzata con materiali interamente riciclati (la provenienza è per la maggiore MADE IN VIETNAM), che porterà ad un nuovo (o vecchio) modo di concepire la spesa: una vera e propria educazione del cittadino che è obbligato ormai ad assorbire il concetto di riciclo e non il disattento consumo di materiali. Siamo stati a fare la spesa alla Conad, alla Pam, da Billa,

all’Eurospin. Abbiamo riscontrato (chi più chi meno) che le buste in polietilene, laddove devono ancora essere smaltite, vengono concesse gratuitamente all’utenza (al di là di come si potrebbe malignare), mentre il costo medio oscilla tra i nove e dieci centesimi di euro per i sacchetti biodegradabili. La

diffusione degli “stopper” di materiale riciclato con i marchi dei vari distributori ha preso piede e sono molte le persone che si impegnano a portarsi da casa e riutilizzare la “propria” borsa della spesa. La diffusione del biodegradabile è l’intenzione cardine di questa svolta “ecologica”, malgrado molti definiscano questa iniziativa una “falsa ecologia” per i presunti

composti mischiati al mater-Bi per rendere più resistenti le buste, perché è un incentivo al riciclaggio differenziato dei rifiuti: difatti su tutte le buste vi è indicato il riutilizzo per la raccolta dell’umido. In comuni come il nostro, dove la raccolta differenziata pare ancora un miraggio, sono proprio questi piccoli input quotidiani che ci fanno capire che esistono realtà diverse e più evolute. Il discernimento dei rifiuti è una piccola attività quotidiana che speriamo possa essere presto metabolizzata nel

nostro territorio, perché è un semplice gesto che nel suo piccolo può alleggerire i processi di smaltimento dei rifiuti e allentare l’estenuante utilizzo ex novo delle risorse terrestri. Cominciamo a conservare queste buste, cominciamo ad educarci.

SACCHETTI BIODEGRADABILI? MEGLIO LA SPORTA

Dal 1° gennaio le tradizionali buste di plastica sono state sostituite dai sacchetti biodegradabili, costosi e dall’odore poco gradevole. Decisione presa nella finanziaria del 2007 ma attuata solo quest’anno. Per i negozi e i supermercati la legge prevede la possibilità di smaltire le scorte: i piccoli negozi hanno tempo fino a dicembre 2011, le aziende commerciali fino ad agosto 2011 e le grandi catene di distribuzione sino ad aprile 2011.Ma attenzione, rifiutatevi di pagare le vecchie buste di plastica, infatti la normativa prevede il divieto di commercializzare i sacchetti di plastica che non sono in materiale biodegradabile. Le uniche buste per la spesa che possono essere messe in commercio sono quelle con il codice EN13432 che certifica che il sacchetto è conforme alla normativa europea in materia di imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione. E attenzione anche al prezzo delle nuove buste biodegradabili che pare si aggiri fra i 5 e i 30 centesimi. E allora che fare? Meglio munirsi della vecchia borsa della spesa, la cosiddetta sporta, come facevano le nostre nonne, riutilizzabile, ecologica, economica e dall’odore gradevole.

(non imponibilità dei corrispettivi, delle quote e dei contributi), devono possedere i requisiti qualificanti previsti dalla normativa tributaria e sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali, per consentire gli opportuni controlli. Per l’invio della prima comunicazione (modello Eas), i soggetti interessati hanno avuto tempo fino al 31 dicembre 2009. Ogni anno è necessario segnalare eventuali variazioni intervenute dopo la presentazione del modello e, comunque, entro lo scorso anno. Infatti in caso di variazione dei dati precedentemente comunicati, l’Eas dev’essere nuovamente presentato entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la variazione.Per l’invio della comunicazione - nella quale vanno inseriti tutti i dati richiesti dal modello, anche quelli non variati - va utilizzato il prodotto informatico “ModelloEas”, reperibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia. Infine, va ricordato che, nel caso in cui l’associazione perda i requisiti per usufruire dei benefici fiscali, il modello Eas va ripresentato entro 60 giorni, compilando l’apposita sezione “Perdita dei requisiti”.

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9Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

ufficiale.“Abbiamo intenzione” -ci viene riferito- “di tenere a marzo un’assemblea popolare, dove mostreremo le ‘nostre verità’. Il Presidente del Consorzio, ogni qualvolta chiediamo delle documentazioni o non ce le dà o si copre dietro una serie di sentenze e delibere che, secondo loro, darebbero una parvenza di legalità all’Ente. Niente di più falso! In realtà si tratta di ordinanze che non hanno nulla a che vedere con le nostre motivazioni o addirittura si riferiscono ad altri consorzi. Noi vogliamo proporre alla gente fatti concreti, non chiacchiere! Abbiamo fatto delle ricerche storiche e legali, analizzato centinaia di atti e li possiamo mostrare, come faremo, alla gente, noi!”Dopo i molti argomenti illustratici, di cui abbiamo fatto menzione nel numero scorso del nostro giornale, il Presidente del Comitato ci ha voluto mostrare l’ultimo documento entrato in suo possesso: un parere della Prefettura di Roma, rilasciato il 6 aprile del 1964, sull’attività del Consorzio e sulla sua qualificazione giuridica. La conclusione del Prefetto non

Il Comitato: “I cittadini avranno un’arma in più per combattere l’arroganza del potere”

NASCE LA CLASS-ACTION CONTRO IL CONSORZIO DI LAVINIO

Una delle ultime domande fatte al Sindaco Luciano Bruschini durante l’assemblea popolare del 5 febbraio (di cui parleremo più avanti nel giornale), è stata sul perché il Comune continua a trasferire, per una serie di adempienze, ogni anno 170.000 euro al Consorzio di Lavinio, quando il Consorzio risulterebbe essere privato e non pubblico. La risposta del Sindaco è stata immediata e risoluta: “Siete voi a dire che è privato. Per me è pubblico! Punto e basta!”L’incontro tra i cittadini di Lavinio e il Sindaco

poteva essere l’occasione giusta per tentare un dialogo chiarificatore su questo tema, ma anche stavolta il sindaco Bruschini ha alzato un muro evitando di spiegare quello che centinaia di cittadini di Lavinio chiedono da diverso tempo. E così, davanti all’ennesimo ‘schiaffo del potere’ e stufi di sentire eludere in continuazione le proprie richieste, un paio di giorni dopo è stato il gruppo di consociati dissidenti a dire basta. Forti di un appoggio popolare che sta crescendo di giorno in giorno, anche dopo l’inchiesta apparsa sul numero scorso di Anzio-Space, il gruppo, composto da una decina di cittadini, ha deciso di costituirsi in un’associazione denominata ‘Comitato dei Cittadini Dissenzienti Consorzio di Lavinio’, che si prefigge come scopo sociale quello di “tutelare i diritti dei cittadini da obbligazioni imposte da Enti privati/pubblici non aventi diritto, utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione delle legge come la class-action o azioni collettive”. Ne possono far parte, come riporta lo statuto, tutti i cittadini che abbiano il domicilio, anche temporaneo, nel perimetro del Consorzio di Lavinio.L’attività del neo-nato Comitato, per ammissione del suo Presidente, sarà quella di portare da una parte all’eliminazione delle tasse consortili, vista la ‘volontarietà’ della partecipazione al Consorzio e non ‘l’obbligazione’, come risulta dallo Statuto del 1950 e al ‘ridimensionamento’ a privato e non pubblico dell’Ente stesso, che non avrebbe mai avuto questo riconoscimento

Maurizio D’Eramo

Silvia Arena

lascerebbe dubbi: “…Data la diversità della tutela giuridica esistente tra i Consorzi configuranti come Ente di diritto pubblico e quelli di natura privata, per cui nei confronti di codesto Consorzio rimane esclusa ogni possibilità di applicazione della norma circa l’ingerenza governativa, stabilita dall’art.16 – 2°comma- del DLl del 1.9.1918 n°1445. Ne consegue che gli utenti, qualora dovessero verificarsi disaccordi e difetti di funzionalità negli organi attivi del Consorzio, potranno provvedere alla tutela dei loro diritti nella sede giudiziaria competente, all’infuori di ogni ingerenza di questa Prefettura”. Chi si volesse mettere in contatto con il Comitato, può inviare una e-mail a: [email protected] oppure contattare il 342-0741861.

“Siete voi a dire che è privato.

Per me è pubblico! Punto e basta!”

Il comitato cittadino ha un preciso scopo sociale

Ci teniamo a puntualizzare che il problema espresso nel numero di febbraio di Anzio-Space riguardo alle assunzioni presso il Consorzio di Lavinio, risale ai tempi delle precedenti amministrazioni di centro destra.

DA VIA DI VALLE SCHIOIA VERSO ROMA Ogni giorno centinaia di manovre vietate sotto gli occhi della polizia municipaleOre 17.45 di sabato pomeriggio. Proprio davanti la nuova stazione della Polizia Municipale di Lavinio un imprudente autista, che sta facendo un’inversione proibita per andare, oltrepassati i binari del treno, da via di Valle Schioia sulla Nettunense in direzione Roma, si scontra con una vettura che percorre la Nettunense verso Anzio. Manovra usuale di molti automobilisti che, per evitare il cavalcavia che passa sopra il centro commerciale Zodiaco e risparmiare qualche centinaio di metri, preferiscono una manovra di attraversamento della Nettunese pericolosa e vietata, proprio dopo la rotonda verso Anzio. Ironia della sorte è che questa manovra riesca centinaia di volte ogni giorno, proprio davanti agli occhi, evidentemente semichiusi, della polizia municipale di Lavinio. Ormai è un andazzo comune quello di girare in direzione Roma provenendo da Via di Valle Schioia. Come è andazzo comune quello di fermarsi tra le due carreggiate davanti alla Tabaccheria Menniti, in mezzo alla strada, posteggio pericolosissimo per la circolazione, visto che è subito a ridosso del passaggio a livello. Troppa fatica fermarsi più avanti o più indietro, troppi passi a piedi per una giocata al lotto o un pacchetto di sigarette. E chi se ne importa se la sosta è vietata, visto che neanche la polizia municipale, pochi metri più in là, sembra preoccuparsene. Ci si chiede perché i vigili, tanto attivi nel centro di Anzio, restino chiusi tutto il giorno nell’ufficio e non controllino il traffico nei pressi della Stazione di Lavinio. E ci si chiede a quale scopo sia stato costruito quell’ufficio.

Lavinio - Space

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Non erano tantissime persone, all’inizio, ma avevano bisogno di tutto. Dal lavoro alla casa. Tanti si misero dentro le ville abbandonate, qualcuno le ricostruì, altri le lasciarono così mezze diroccate. La popolazione che ho trovato era la più disparata, sia di carattere che di sentimenti… per cui il mio intento pastorale fu quello di dedicarmi subito al problema della famiglia. E proprio per questo la prima opera che ho deciso di creare intorno alla chiesa appena costruita, fu il teatro, col cinema”.La famosa Sala Lux, quindi un tentativo per creare intorno alla Parrocchia un centro di aggregazione e di socializzazione per i nuovi arrivati?“Sì, con il teatro e il cinema tutte le domeniche pomeriggio potevamo vedere le famiglie intere riunite nella nostra sala. Poi ho curato anche il problema dell’infanzia, e benché non tutti se lo ricordino, io e padre Vincenzo abbiamo costruito a spese della Parrocchia, se non del Parroco stesso, anche due scuole materne, una a Lavinio mare e l’altra a Lavinio Scalo, che hanno funzionato per tantissimo tempo”.Un grande impegno, quindi?“Il nostro territorio parrocchiale va da Tor Materno a Tor S. Lorenzo e comprende quasi i due terzi del Comune, per cui correvo da un capo all’altro del territorio senza fermarmi mai… Non facevo che correre e correre… si può dire che da allora non mi sono più fermato”.Mi tolga una curiosità: se non avesse avuto la ‘vocazione’, ha mai pensato a come sarebbe stata diversa la sua vita? Cosa avrebbe voluto fare nella vita, il piccolo Alberto?“La vocazione l’ho avuta giovanissimo, nel 1933. A quel tempo, oltre a frequentare l’oratorio, mi ero iscritto alla banda del mio paese. Mi piaceva suonare e poi, a dire il vero, all’epoca ti davano anche la divisa e vista la fame che c’era…” a questo punto siamo stati scoperti da un gruppo di parrocchiani che hanno subito abbracciato il nostro caro vegliardo e se lo sono portati via. Peccato. Per sapere quale strumento amava, dovremo attendere la prossima intervista, speriamo per il suo centenario. Tanti auguri padre Alberto!

I fedeli di Lavinio mare con una grande festa hanno voluto festeggiare domenica 6 febbraio i 90 anni di padre Alberto Tomassi, il primo “leggendario” parroco della Chiesa di S. Francesco. Era il 14 aprile 1957, quando l’allora trentaseienne sacerdote di Segni prendeva possesso, con una indimenticabile cerimonia, dell’appena completata parrocchia di Piazza Lavinia. Pioniere tra i pionieri, padre Alberto assunse fin da subito, oltre che l’incarico pastorale, anche l’onere di far nascere un intero quartiere dal nulla. Sfruttando amicizie e conoscenze, riuscì a trovare lavoro per gli uomini, luoghi di aggregazione, di cultura, di studio, insomma a “creare” Lavinio. E il suo amore per il quartiere e quello dei suoi parrocchiani per lui è perdurato nel tempo, anche dopo il settembre del 1970, quando arrivò il momento di essere sostituito tanto che -a distanza di cinquantatre anni dal giorno del suo insediamento- l’intera comunità parrocchiale (con la presenza di ancora molti dei parrocchiani di allora) ha deciso di decretargli una vera e propria festa ufficiale con una Messa Solenne celebrata dal Vescovo Gianfranco Girotti.Siamo riusciti ad incontrare padre

Alberto appena questi è arrivato, quasi in incognito, nella Sagrestia della Chiesa. Novant’anni portati nel migliore dei modi, sia nel fisico sia nello spirito, con una memoria da far invidia a un ragazzino. Sempre pronto a raccontare le vicende che hanno portato alla nascita della Parrocchia di Lavinio, “della sua Parrocchia”, non abbiamo fatto fatica nel convincerlo a dedicarci qualche minuto, giusto il tempo di fargli due domande, prima di lasciarlo alla vestizione dei panni liturgici.

Padre Alberto, com’era la Lavinio che ha trovato quando è arrivato qui? “Quando arrivammo io e padre Vincenzo (padre Vincenzo Vendetti, parroco di Anzio, n.d.r.), trovammo tantissimi disagi materiali. Per fortuna nostra avevamo, come comune amico, il dottor Calise, presidente della Palmolive (ricordiamo, per onor di cronaca, che lo stabilimento di Padiglione era stato costruito lo stesso anno della chiesa), e grazie a lui abbiamo avuto modo di trovare un lavoro fisso alla tanta gente che affluiva arrivando dalla Calabria, dalla Sicilia. Ci fu una bellissima sintonia civico-clericale che, partendo dalla pastorale religiosa, arrivò al fabbisogno civile della popolazione.

La comunità festeggia il compleanno del primo parroco di S. Francesco

PADRE ALBERTO NOVANT’ANNI A SERVIZIO DELLA CHIESA

Maurizio D’Eramo

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11Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Stefano Chiappini

Tra gli obiettivi: promuovere attività culturali legate alla musica e al teatro

L’ASSOCIAZIONE “LAVINIA LITORA”INAUGURA A VILLA CLAUDIA UNA NUOVA SEDE

in linea con le finalità dell’associazione, vantano sia numerose presenze in festival come il Concorso Città di Formello, dove hanno ottenuto il terzo premio e il VokalFest vera e propria festa della musica corale giovanile, sia un vasto repertorio gospel, spiritual, musica sacra rinascimentale e pop. Dopo si è esibita la Compagnia dei Cocci nata nel 2006 con regista Mimmo Costabile, e che ha già molte rappresentazioni all’attivo non solo ad Anzio, riscuotendo sempre molto successo, vincendo anche premi come “Teatro Classico” nella rassegna “Spazio Teatro Festival 2009”, e una collaborazione attiva con il coro Lavinium. Poi è stata la volta della formazione musicale “The ‘A’ train jazz” composta da 7 elementi (2 sassofoni, tromba, piano, contrabbasso elettrico, batteria, voce), che ha esordito dal vivo proponendo standard jazz quali Blue Monk, Night And Day, The Girl From Ipanema, Estate e How High The Moon. Per maggiori info: [email protected]

Il fenomeno dell’associazionismo nel nostro territorio è molto diffuso e la stragrande maggioranze delle iniziative culturali e dello spettacolo provengono da questo settore. Ne è un esempio l’Associazione Culturale “Lavinia Litora” che organizza, promuove e sostiene produzioni e manifestazioni artistiche e culturali, spesso finalizzate alla beneficenza.Nello specifico l’associazione si impegna a promuovere attività culturali legate a canto, musica, teatro; inoltre sta raccogliendo e catalogando libri nuovi e usati per

creare una biblioteca ad uso e consumo dei cittadini di Lavinio e non solo. Il dodici febbraio c’è stata l’inaugurazione della nuova sede a Villa Claudia. Il presidente dell’associazione la Dott.ssa Laura Casella ha più volte messo in luce l’importanza del “volontariato” degli operatori culturali, dicendo che l’allestimento della sede è stato realizzato con le fatiche di tutti gli associati, difatti “la cultura è di chi la fa, e di chi con la passione crede nei progetti”. Ha poi sottolineato l’importante funzione delle associazioni: “spero in una futura collaborazione collettiva di tutte le associazioni, per meglio ricevere un adeguato supporto”. I ragazzi dell’organizzazione hanno proposto varie esibizioni artistiche: in prima battuta si è esibito un gruppo di piccoli chitarristi in erba diretti dalla Maestra Carla. Poi il Coro Lavinium diretto dal maestro Fabrizio Vestri, attività che ha avuto inizio nel 2005. Numerosi concerti nel nostro territorio ma anche in altre città del Lazio e d’Italia, sposano cause di beneficenza

SC

tappi insieme ai suoi coetanei. Tra gli argomenti che i volontari propongono alle scolaresche ci sono il processo di riciclo e la differenziazione dei materiali con i

quali quotidianamente tutti noi siamo a contatto. Sempre grazie alla raccolta dei tappi le Guardie Zoofile hanno donato alla Scuola “Collodi” di Lavinio due gazebo per il cortile in modo da proteggere gli scolari dalla pioggia e dal forte sole. Altra bella iniziativa è stata l’organizzazione di una cena sociale l’11/02 al ristorante Boccuccia che aveva come scopo l’acquisto di un’ambulanza veterinaria grazie alla quale le guardie zoofile e un veterinario avranno modo di intervenire attivamente sul territorio. È evidente che quando si vogliono delle cose con determinazione, dei piccoli miracoli possono accadere. Per maggiori

informazioni potete consultare i seguenti siti: www.guardiezoofileecologiche.it; www.cooplacoccinella.org.

Quando vuoi che le cose intorno a te funzionino è meglio che ti rimbocchi le maniche e cominci ad attivarti: è quello che fanno da molto tempo le Guardie Zoofile ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) che operano a titolo volontario. Le attività di monitoraggio spaziano dall’ambiente alla difesa degli animali. Abbiamo fatto una piccola chiacchierata con il Sottotenente Silvio Marsili, meccanico di professione. Siamo venuti a sapere della raccolta dei tappi di plastica a favore della Cooperativa sociale “La Coccinella” e di altre lodevoli iniziative che questo gruppo opera sul territorio. Intanto un appello: conservate i tappi di plastica di bibite, detersivi ecc portateli all’Autofficina S.M in via di Valle Schioia 190 Lavinio, in modo che i ricavati dalla vendita dei tappi alle aziende possano essere riutilizzati per fini sociali. Vi è poi un importante intervento che le guardie fanno per le scuole: una vera e propria educazione civica rivolta ai bambini

e finalizzata al rispetto e alla “comprensione” dell’ambiente. Sensibilizzare già in età scolare i bimbi significa farli crescere con una coscienza ambientale ancora non ben

assorbita dagli adulti. Il bambino prova entusiasmo a vedere una pianta che grazie all’acqua e alla luce cresce forte e vigorosa ed è felice di condividere la raccolta dei

Incontro con un rappresentante delle Guardie Zoofile ENPA

QUANDO IL VOLONTARIATO AIUTA A “CRESCERE”Tra le attività la raccolta dei tappi di plastica e l’educazione ambientale nelle scuole

Lavinio - Space

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Lavinio-Space12 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

ANZIO e NETTUNO

EccEllENZA E cRITIcITà dI UN TERRITORIO

III PARTE.Immigrazione stranieraL’ entità degli immigrati stranieri residenti è rilevata dall’ ISTAT sulla base degli iscritti nelle anagrafi comunali. La Caritas/Migrantes valuta il numero di stranieri soggiornanti (non ancora residenti) maggiorando l’ entità dei residenti di circa il 50%.Il numero di stranieri irregolari è stimato pari al 15% dei residenti.Utilizzando le predette fonti, rileviamo che ad Anzio al 31 dicembre 2009 risultavano iscritti all’ anagrafe 5.791 stranieri, il 10,7% della popolazione. I soggiornanti stranieri erano alla stessa data in numero superiore a 7.000, pari al 13% del totale della popolazione. Se si aggiungono gli irregolari, il totale sale a oltre 7.500 unità. A Nettuno il fenomeno migratorio si presenta con intensità molto inferiore rispetto ad Anzio (poco meno della metà).

Al 31 dicembre 2009 erano registrati in anagrafe 2.959 stranieri, pari al 6,3% della popolazione. L’ entità dei soggiornanti è stimabile in 3.800, pari all’ 8% della popolazione. In complesso, compresi gli irregolari, la popolazione straniera a Nettuno raggiunge 4.200 unità.Rispetto al complesso del litorale romano, Anzio si colloca ai primi posti per incidenza degli stranieri (preceduta da Ladispoli, Ardea e Pomezia), mentre Nettuno è al penultimo posto, preceduta soltanto da Civitavecchia.L’ emigrante straniero è in prevalenza giovane (nell’ 80% dei casi ha meno di 45 anni); oltre 1.000 sono nel complesso di Anzio e Nettuno i ragazzi stranieri che frequentano le scuole pubbliche.La maggior parte degli immigrati stranieri ha lasciato il proprio Paese per ricercare un’ occupazione; seguono, molto distanziati, il desiderio di ricongiunzione familiare e motivazioni di studio e/o religiose.Il 30% degli occupati stranieri lavora, spesso in posizione precaria, nel settore agricolo e florovivaistico (soprattutto indiani), il 23% svolge attività in proprio -commercio ambulante, artigianato-(soprattutto marocchini e cinesi), il 15% è addetto all’ edilizia (soprattutto bulgari ed albanesi), il 12% è imbarcato sulle navi (soprattutto tunisini).Gran parte degli stranieri residenti ad Anzio e Nettuno proviene dalla Romania, seguita dalla Bulgaria, dall’ India, dal Marocco, dal Pakistan, dalla Tunisia, dall’ Ucraina e dall’ Albania. Anzio, Nettuno e Ardea accolgono il 35%

Nei precedenti due numeri di “Anzio Space” abbiamo analizzato la situazione demografica di Anzio e Nettuno nel contesto dei 9 Comuni del litorale romano, evidenziando come il Comune neroniano, molto piccolo quanto ad estensione territoriale, abbia una densità demografica tra le maggiori di quelle della Provincia di Roma e della intera Regione Lazio.Nettuno ha un territorio quasi doppio di quello di Anzio ma una popolazione inferiore e la densità demografica si attesta su valori leggermente superiori a quelli medi del litorale.Abbiamo quindi esaminato la popolazione per classi di età, evidenziando come i residenti ad Anzio e Nettuno risultino mediamente “più vecchi” rispetto al complesso dei Comuni del litorale, per cui, se venisse a mancare l’ apporto delle migrazioni, si avrebbe nel medio periodo una fase di stagnazione demografica. Infine ci siamo interessati della distribuzione della popolazione sul territorio, dimostrando come Nettuno conservi una sufficiente “centralità” del tessuto urbano, mentre il “vecchio” centro storico di Anzio sia ormai solo una minuscola parte della città, nella quale abita il 50% dei residenti, non oltre 2.500 persone.Concludiamo l’ indagine sulle caratteristiche e sulle tendenze evolutive della popolazione, occupandoci delle immigrazioni straniere, un fenomeno che sembra inarrestabile soprattutto nelle zone del litorale romano a più elevato sviluppo economico e che, ovviamente, genera rilevanti problemi di carattere infrastrutturale ed ancora più di ordine socio-economico.

dei bulgari che vivono nella provincia romana e 5 dei 9 Comuni del litorale registrano anche una notevole presenza di indiani e cingalesi. Ad Anzio si registra la più elevata concentrazione di cittadini indiani residenti o soggiornanti nella provincia di Roma, a Nettuno la prevalenza è dei romeni, impiegati (quelli di sesso maschile) soprattutto nelle attività edilizie (alcuni si sono messi in proprio), e (quelli di sesso femminile) nell’ assistenza agli anziani e nei lavori domestici. Nei Comuni di Anzio e Nettuno l’ andamento temporale del fenomeno delle migrazioni straniere non sembra ridursi, malgrado la grave crisi economica abbia ridotto non poco le possibilità di lavoro.Perché questo accade?Osservano gli studiosi che il migrante, legato a chi “governa” il fenomeno da una vasta rete di relazioni, non è incentivato esclusivamente dalle opportunità economiche potenzialmente presenti nella zona di destinazione, ma affronta lo spostamento dalla sua terra avendo come principale faro di riferimento gli insediamenti di parenti ed amici.Certo, com’ è il caso di Anzio e Nettuno, la vicinanza alla Capitale e la presenza di porti commerciali e turistici vengono percepiti come fattori in grado di favorire un qualche sbocco occupazionale.

Nei due Comuni gli stranieri non sono sufficientemente integrati, permanendo un forte distacco fra Amministrazioni locali e cittadini immigrati, come pure fra popolazione e comunità di stranieri.Nel Rapporto della Caritas di Roma si afferma che “ i cittadini stranieri in regola con il permesso di soggiorno e con la residenza ovviamente accedono a tutti i servizi sociali comunali. Tuttavia, né il Comune di Anzio né quello di Nettuno hanno attivato una politica specifica rivolta alle comunità straniere, né interventi concreti per affrontare queste problematiche. Tutto è delegato alle strutture di volontariato”.

Space - Inchiesta

Anzio 5 791 10,7 Ardea 4 598 11,0 Cerveteri 2 862 8,0 Civitavecchia 2 262 4,3 Fiumicino 7 411 10,8 Ladispoli 7 182 17,8 Nettuno 2 959 6,3 Pomezia 6 591 11,0 S.Marinella 1 736 9,6 Tot. Fascia 41 392 9,9 Hinterland 136 661 9,7 Tot. Provincia 405 657 9,8Fonte: ISTAT

Popolazione straniera residente

Comuni Numero unità

% sul totale della

popolazioneresidente

al 31 dicembre 2009

Fonte: Caritas/Migrantes- Dossier statistico

Incidenza % della popolazione straniera residente sul totale della popolazione

10,711,08,0

4,3

10,8

17,8

6,3

11,09,6

-2,04,06,08,0

10,012,014,016,018,0

AnzioArd

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13Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSPECIALE

In arrivo la terza edizione della Biennale d’Arte Contemporanea

A maggio ad Anzio e Nettuno sboccia l’“Eco-Arte” “SHINGLE22j” 2011

Fervono i preparativi per “Shingle22j”, la Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno giunta alla sua terza edizione. Quest’anno il tema centrale che unisce le opere e gli eventi collegati alla manifestazione sarà l’ecologia nella sua “comunione” con l’arte contemporanea. L’evento, che si svolgerà dal 20 al 30 maggio, sarà inaugurato a Villa Adele il 20 maggio e si chiuderà il 30, dopo la premiazione (il 28 maggio nella Sala dei Sigilli al Forte Sangallo di Nettuno) del vincitore scelto tra i trenta artisti che sono stati selezionati. Oltre cento le opere inviate da artisti provenienti dall’Italia ma anche dall’estero.La Biennale di Shingle22J, manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale 00042, che ha visto la luce nel gennaio 2007. Alla prima edizione sul tema “Lo sbarco dell’Arte”, hanno partecipato 30 artisti e oltre 2000 visitatori. La seconda edizione di Shingle22J, su “Guerra alla guerra”, si è tenuta a febbraio 2009 in 3 diverse sedi espositive e diverse installazioni nelle città di Anzio e Nettuno. La partecipazione di 67 artisti provenienti da ogni parte del mondo e gli oltre 5000 visitatori sono stati la conferma della crescita dell’evento a livello nazionale. L’edizione di quest’anno, Shingle22J 2011, sarà articolata in quattro sezioni. La prima prevede il “CONCORSO INTERNAZIONALE “Eco-Arte” a cura di Chiara Ciappelloni (critico d’arte), Dario Evola (docente dell’Accademia delle Belle Arti di Roma), Leonardo Carrano (artista di video-animazione), che hanno selezionato le 30 opere degli artisti. La seconda sezione, dal titolo “SPERIMENTAZIONE AUDIOVISIVA”, a cura di Bruno di Marino, raccoglierà video creativi, video musicali e film/video di animazione di artisti di fama internazionale. Ogni video dovrà avere temi concreti e metaforici riguardanti l’ecologia. Infine ci sarà la sezione “CASTELLI ANIMATI”, curata dagli ideatori del Festival dei Castelli Animati, che da 14 anni si svolge a Frascati proponendo un piccolo spaccato di quanto si produce in tutto il mondo nel campo del cortometraggio di animazione d’autore. I video presentati sono in linea con il tema della manifestazione e affrontano in modo fantasioso e ironico il rapporto tra la l’uomo e la realtà che lo circonda. L’ultima sezione, dal titolo “OSPITI”,

Silvia Arena

LE 30 OPERE SELEZIONATETrash Totem di Maria Rita Del Giorgio (Roma), P.Q.R.S.T di Michele Pierpaoli (Pesaro Urbino), Natural Image di Vincenzo Schirripa (Roma), Echi dal nulla di Giulio Orioli (Matera), Ho un cappello grigio pieno di domande (omaggio a Joseph Beuys) di Meri Tancredi (Perugia), Ritrovamenti di Giulia Ripandelli (Roma), Life a flower di AuroraMeccanica (Milano), Disparità crescente di Annamaria Atturo (Pesaro Urbino), 235 Kyoto di Alessandro Barchiesi (Roma), Rhythm No. 7 di Wei Linyuan (Cina), Green _talent_Actuator_Sabotage_Mix di Emanuele Fabri (Roma), You are here di Francesca Pascuali (Bologna), Critico di Paolo Lo Giudice (Novara), Sugar dead di Elisabetta di Sopra (Venezia), Gli Stivali del Duca di Carmen Luzzardi (Perù), Natura naturans di Marcello De Angelis (Verona), Morning rise di Marianne Weiland (Germania), Stanotte i campi hanno cantato di Diana Tuonutto (Udine), Google earth di Stefano Bolcato (Roma), Albero di mattoni di Sauro Manetti (Firenze), Tritacittà di Alessandra Odoni (Bergamo), Esecuzione sospesa di Linda Schipani (Messina), Costanera Sur. Struggle di Martina Maffini (Parma), Indastria di Lorenzo Raffaelli (Rimini), Nature knows no greed, no fear no regred…and you? di Franco Angeloni (Panitda Hongchan) (Olanda), Ruminante gravido di Nunzio Paci (Bologna), Ecocromatografo di Fanni Iseppon e Davide Giaccone (Torino), Work of measured space di Pino Barillà (Vierbo), Lago di Vico di Mario Onofri (Viterbo).

è curata da Elisabetta Civitan, comprende il “Delitto sul Po” Antifilm a corpo morto, ideato e realizzato da Flavia Mastrella e Antonio Rezza, gli artisti di Bad Pyrmont che presentano le loro opere d’arte contemporanea e due gruppi di artisti di Totem, il Gruppo dell’Astura e il Gruppo Totem di Anzio. Per l’attuazione dell’evento l’Associazione 00042 ringrazia il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, per il profondo interesse dimostrato nei confronti della Biennale, i consigli logistici, la concessione delle strutture e il sostegno economico garantito. Doverosi ringraziamenti vanno anche all’Assessore Umberto Succi e a Giusi Canzoneri per l’ampia disponibilità dimostrata nelle tappe organizzative. L’Associazione ringrazia anche la grande disponibilità manifestata dal Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e dell’Assessore Giampiero Pedace. Si ringraziano inoltre la Regione Lazio, la Provincia di Roma, i Comuni di Anzio e Nettuno per il patrocinio concesso.

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Ancora tanta cultura e tante iniziative interessanti promosse dal Museo Civico Archeologico per il mese di marzo. Continuano gli incontri col Museo-Libro e con Musei&Musei 2, i due cicli di lezioni facenti parti dell’AREA FORMAZIONE CONTINUA E PERMANENTE. Nell’ambito Museo-Libro, a cura dei due archeologi Silvia Succi e Fabrizio Zazzeri, le date sono fissate per il 1° e il 15 marzo, in cui Silvia Succi parlerà dell’età imperiale: l’edilizia privata e dell’età imperiale: apparati decorativi; il 22 marzo, Fabrizio Zazzeri tratterà il tema dell’età imperiale: commerci e viabilità; e il 29 marzo, ancora Silvia Succi su L’età imperiale: il culto dei morti.Nell’ambito Musei&Musei 2, la conferenza per questo mese è fissata per il 17 di marzo, dove Margherita Cancellieri, Direttore dei Musei Archeologici di Priverno, illustrerà il patrimonio archeologico del suo territorio.Per quanto riguarda Poesia e territorio: Laboratorio tra poesia e archeologia, a cura del poeta Luigi Salustri e della Docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Scientifico “Innocenzo XII” di Anzio, Laura Latorre, l’appuntamento è per il 6 marzo 2011, dove sarà trattato l’interessante tema Teatro e moda nell’antica Roma attraverso la lettura di sculture e brani. La Prof.ssa Laura Latorre, mentore del gruppo di studenti e protagonista di questo laboratorio sperimentale, stimola i ragazzi a far affiorare il proprio vissuto e a esprimerlo attraverso un’operazione poetica che prende a pretesto i simboli archeologici dell’amore. L’impegno e l’intraprendenza di questa docente dimostrano come la categoria degli insegnanti attenti all’evoluzione degli studenti, sia ancora attiva e vitale.Il 3 e il 10 di marzo ci sarà l’insegnamento a cura del Docente Clemente Marigliani su La Cappella Sistina: Dio, uomini e santi e dal 4 al 25 marzo da non perdere le lezioni di Antonio Saccoccio, Docente di Diritto Romano – Università degli Studi di Brescia, su I romani e il diritto. Il 24 e il 31 marzo è la volta di Livia Guidolin, Laureanda in Storia e Conservazione del Patrimonio Artistico, con il modulo L’evoluzione del restauro in Italia. In questi due incontri di marzo le lezioni tratteranno La storia del restauro in Italia e le Metodologie tecnologiche per l’indagine sui beni archeologici e storico artistici (prima parte).Inoltre dal 19 al 27 marzo, all’interno del Museo Civico Archeologico, ci sarà la mostra a cura di Giuseppe Garzìa e Linda Serpa: Centro Culturale Rinascita Artistica onlus - Gabinetto Fotografico del Louvre (Fotografia) – Esame scientifico dei dipinti alla luce radente.

Elisabetta Civitan

MUSEO ARCHEOLOGICO DI ANZIO

Tutti gli appuntamenti in programma a Marzo

IN BIBLIOTECA CON GLI SCRITTORI LOCALI

Continuano gli appuntamenti presso la Biblioteca Comunale di Anzio all’insegna della lettura di qualità. All’inizio del mese sono iniziati i dodici incontri con gli scrittori locali. Ogni lunedì, dalle 17.30 alle 19.30, presso la sala Mediateca della Biblioteca Comunale, storici, saggisti, poeti, narratori del nostro territorio leggono alcune pagine dei loro libri. Gli ultimi sei appuntamenti in programma sono: il 28 febbraio con Yuri Durazzi (Tra inverno e inverno), il 7 marzo con Beniamo Giulianelli (Il circolo), il 14 marzo con Giorgia M. Righi (Il guardiano del tempo), lunedì 21 marzo con Virginia Cerrone (O mio Puccini caro), lunedì 28 marzo con Mario Leocata (Canne mozze), lunedì 4 aprile con Marco Nica (Così è (se mi pare)), lunedì 11 aprile Giuseppe Fabiano (Il tempo e clessidra). red

Fino al 13 marzo saranno esposte le opere di Maurizia Manganaro

A POMEZIA LA MOSTRA “ESPRESSIONI D’ARGILLA”

Dipinti ad olio, acquarelli ma soprattutto sculture d’argilla. Sono tante le opere realizzate dall’artista Maurizia Manganaro che si racconta attraverso una mostra personale, la prima sul nostro territorio, dal titolo:

“Espressioni d’argilla”. La rassegna pittorica, visitabile dal 5 al 13 marzo presso la sede dell’Associazione Coloni di Pomezia a piazza Indipendenza, è un “viaggio” alla scoperta del cammino artistico della Manganaro. “Un percorso”- come scrive Elena Claudiani, Coordinatrice Sezione Pittura Associazione Coloni, “caratterizzato da un’incessante ricerca e da una continua, inesausta evoluzione formale e tecnica. Le memorie provenienti dal passato, il mondo Greco - Classico e l’arte del Novecento, si accostano nella sua esperienza di sculture, miscelandosi a tracce di pura fantasia”. Siciliana d’origine, nata e cresciuta a Caltagirone, patria della ceramica sicula, l’artista ha alle spalle diversi anni di lavoro, ha partecipato a numerosi concorsi ed eventi culturali ottenendo sempre riconoscimenti e successi. La sua passione principale è l’argilla, attraverso la quale ama creare personaggi che narrano la vita. Al tempo stesso la Manganaro si dedica anche ad altre tecniche come l’acquerello, l’olio, l’acrilico e la pittura su pietra grazie alla quale semplici sassi di fiume si trasformano in simpatici animaletti, mentre i ciottoli di mare in originali ciondoli. La mostra si può visitare nei seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Space - Cultura

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13Space /Associazioni 15Space-Politica 13Space /Associazioni 15Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

festeggiare la festa più colorata dell’anno! Il Carnevale ronciglionese è probabilmente il carnevale più grande e fastoso della provincia di Viterbo con sfilata dei Cavalieri Ussari, cortei di maschere, balli, carri allegorici e corsa dei cavalli senza fantino.- Domenica 6 marzo 2011, “Carnevale di Poggio (RI)”: inizia il conto alla rovescia per la 149esima edizione dell’ormai storico e tradizionale Carnevalone Poggiano, che quest’anno vedrà il culmine il 6 marzo con la sfilata mascherata e il grande concorso mascherato. Le strade, le vie, le piazze, i piccoli slarghi si riempiranno di persone di tutte le età e rigorosamente in maschera.- Dal 26 Febbraio all’8 marzo, “Carnevale a Roma”: la festa inizierà con una grande sfilata di carri allegorici, musicanti, gruppi storici del Lazio e tante maschere, che animeranno l’intero centro storico di Roma. Un villaggio allestito per l’occasione ospiterà notevoli spettacoli sulla commedia dell’arte e sull’arte equestre a Piazza del Popolo. Il palinsesto del Carnevale prevede inoltre il coinvolgimento quotidiano delle Associazioni degli Artisti di Strada, con le quali sarà organizzato un vero e proprio Festival della Giocoleria.

Elisabetta Civitan

EVENTI, SfIlATE E AppUNTAMENTI dA NON pERdEREDopo l’abbuffata di panettoni, pandori e torroni pensavate di essere scampati alle feste? E invece no! Ecco già pronto, come ogni anno, il Carnevale! Caratterizzato da colori e schiamazzi, il Carnevale è considerato la festa dell’allegria per eccellenza sia per i grandi sia per i piccoli, con coriandoli, stelle filanti, balli in maschera e sfilate variopinte. L’etimologia del termine “carnevale” risale al latino carnem levare, espressione con cui nel Medioevo s’indicava la prescrizione ecclesiastica di astenersi dal mangiare carne dal primo giorno di Quaresima. È soprattutto nel mondo romano, dove si svolgevano feste in onore degli dei, che si possono ritrovare le origini del nostro Carnevale. Nell’antica Roma, infatti, vi erano i festeggiamenti in onore di Bacco, che si svolgevano lungo le strade delle città e prevedevano già l’uso di maschere, tra fiumi di vino e manifestazioni danzanti. In marzo e in dicembre era la volta dei Saturnali, le feste sacre a Saturno, padre degli dei, che si svolgevano nell’arco di circa sette giorni, durante i quali si sovvertiva l’ordine sociale vigente e si scambiavano i ruoli soliti, nascondendo la vecchia identità dietro delle maschere. Era eletto dal popolo il “Re della Festa”, che organizzava i giochi nelle piazze. La festa era caratterizzata da

uno sregolato godimento di cibi, bevande e piaceri sensuali. In seguito, con la diffusione della religione cristiana prima, e cattolica poi, il Carnevale ha assunto il significato d’inizio ufficiale delle celebrazioni quaresimali.Per un Carnevale divertente e colorato, ecco gli appuntamenti, da non perdere, in alcune delle città laziali.- Dal 22 gennaio all’8 marzo 2011, “Carnevale a Tivoli 2011”: tanti gli eventi, dal mercatino in piazza alle sfilate! Un’occasione di riscoperta

turistica, culturale e folkloristica per la città, preziosa sede di un diffuso patrimonio d’arte e di storia, accogliente località dell’area metropolitana romana e Porta di accesso alla Valle dell’Aniene. - Dal 3 all’8 marzo 2011, “Carnevale a Ronciglione (VT) 2011”: tante iniziative per

Space - Cultura

LC

Oltre trenta foto svelano la biodiversità della nostra regione

LA BELLEZZA DEL LAZIO RACCONTATA IN

“NATURA VIVA”

immortalano i campi di papavero che con il loro rosso annunciano l’estate. La rassegna fotografica “Natura Viva” è aperta al pubblico tutti i giorni, ingresso libero, dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle 19.

Lo splendore dei Monti Simbruini, le faggete innevate del Monte Navegna illuminate dal rosso del tramonto, le orchidee dai colori sgargianti, una lepre che fugge come un lampo verso l’orizzonte. Sono la flora e la fauna del Lazio raccontate attraverso gli scatti d’autore raccolti nella mostra fotografica “Natura viva. La biodiversità del Lazio”, visitabile al Forte Sangallo di Nettuno fino al 13 marzo. La rassegna, che raccoglie oltre trenta foto scattate dai soci dell’ANFI (l’Associazione Fotografi Naturalisti), nasce per far conoscere, valorizzare e tutelare la biodiversità della regione Lazio, una delle più ricche d’Europa. Nella nostra regione sono presenti circa un quarto delle piante che compongono la flora d’Europa: 3.185 specie diverse sulle circa 11 mila del continente europeo. I mammiferi sono invece rappresentati da 70 specie sulle 113 censite in Italia; 183 quelle di uccelli nidificanti su 240 a livello nazionale; 44 specie

di pesci in laghi e fiumi sulle 84 italiane. La mostra si snoda all’interno di tre sale. Entrando nel Forte, e percorrendo il piccolo ingresso, il visitatore potrà trovare i pannelli esplicativi che introducono al tema di “Natura viva” e potrà ammirare le prime foto come il vallone cupo del Bosco di Foglino o i ciclamini. Nella seconda sala gli scatti di paesaggi innevati si alternano a quelli della fauna laziale: come la volpe, l’istrice, il lupo magro e solitario che si muove con passo lesto tra la montagna o il Biancone chiamato anche “L’aquila dei serpenti”. Nella terza sala sono stati immortali dagli obiettivi dei fotografi diverse specie di uccelli, pesci, insetti, anfibi, ma anche funghi. Ecco allora la variopinta ghiandaia che vola tra il canneto, l’airone cenerino alla foce del Tevere, i passeri, il picchio muratore, il volo serale degli storni sopra alla stazione Termini di Roma. Ci sono poi i grilli, i rospi e le raganelle per arrivare infine agli scatti che

TUTTO PRONTO PER IL CARNEVALE 2011

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Lavinio-Space12 Space-Politica16 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Cultura

Valerio Bruni

La band locale suona il thrash metal, una sintesi tra l’heavy metal e l’hardcore punk

LA MUSICA DEI 5RAND CONQUISTA LITORALE E

PROVINCIACaratterizzato dalla combinazione dell’heavy metal e dell’hardcore punk è uno dei generi musicali più discussi, uno di quelli che o lo ami e ti ci immedesimi totalmente, o non riesci ad ascoltarne neanche i primi accordi. Non esistono vie di mezzo per il thrash metal. Nel nostro territorio sono stati diversi i gruppi che negli ultimi anni hanno diffuso questo genere, che ha raggiunto una certa popolarità nel mondo grazie a gruppi come Metallica, Megadeth, Slayer e Anthrax, per citare i più conosciuti. Basso, chitarra, batteria e tanta, tanta grinta. Nell’ultimo periodo un gruppo locale si sta sempre più affermando nel panorama “metallaro” di Roma e provincia. Tre elementi con una lunga esperienza musicale e provenienti da gruppi di tutto rilievo del litorale come gli Out of Order (cover band dei Rage Against The Machine) e i Rock Sotto Assedio (Vasco Rossi cover band). Il progetto nasce nel 2006 da un’idea di Pierluigi “Piggi” Carocci che, insieme a Davide Procaccini, rispettivamente alla chitarra e al basso, inizia la stesura dei primi brani. Da subito si sente la matrice thrash metal che, accompagnata da sonorità industriali dovute all’inserimento di parti elettroniche e campionature, delinea un profilo originale ed unico per il gruppo. Qualche mese più tardi, con l’entrata nella formazione di Andrea Rondoni alla batteria, il gruppo prende la sua conformazione definitiva e assume il nome di 5RAND. Con la formazione ormai definita il trio continua la produzione delle canzoni e qualche anno dopo iniziano le attività live nei locali e manifestazioni presenti sul litorale e nel Lazio al fianco di alcune band locali e altri nomi già noti nel panorama metal italiano come gli Tsubo. L’impatto diretto e la giusta aggressività propria del genere fanno si che i 5RAND producano un sound che tiene inchiodati al proprio posto gli spettatori dei loro concerti. L’esperienza dei musicisti dona poi alle serate un’atmosfera tutta particolare grazie alla quale è difficile non arrivare a chiedere il “bis” alla fine di ogni loro spettacolo. Accompagnati molte volte da band simili a loro, i 5RAND hanno suonato in diversi locali del territorio e hanno fatto parte di eventi importanti come “La Musica dei Sogni” ad Anzio nella scorsa estate e il raduno metal del Parco Palatucci a Nettuno sempre nello stesso periodo. Nei loro testi sono chiari i riferimenti al disagio giovanile e ad altre problematiche sociali e temi d’attualità come per esempio il rapporto tra uomo e mass media. Per conoscere meglio la band e seguire i live che ci saranno nella prossima primavera è possibile accedere al myspace.com/5rand oppure alla omonima pagina di facebook.

Quanno vedo er postino a casa mia,m’aspetto sempre, c’ariva na batosta,m’ha preso, na spece de fobbìa!C’ho paura, de aprì la posta,

Ormai, è diventata n’ossessione,stò al’ limite de la pazienza!Rischio sempre, sbarzi de pressione,n’passa giorno, senza na scadenza!

Mai! Na lettera n’po’ carina,da quarche amico, co i saluti,Mai! M’arivasse na cartolina!Solo bollettini! Per di più, nsoluti!

Me li sfilo sempre, piano piano…Come ar poker, se la somma è bassa,ripìo fiato, me distendo sur divano…mentre er core, me se rilassa.

Ogni giorno, se ripete sta tensione,solo na vorta ar mese, c’è n’bollettino,quello, n’do c’è er credito de la pensione,L’unico, che me riconcilia… cor postino!

Er postino

Pietro Mammarella

Space - Poesia

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notti passate in bianco a causa dei dolori, della paura di non farcela; ma ricorda anche con affetto tutte le persone che gli sono state vicino: la moglie Barbara, la figlia Costanza, i colleghi di lavoro, gli amici e il “popolo di Gino”. Si alternano così pagine in cui si avvertono il dolore e le difficoltà di un

13Space /Associazioni 17Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Cultura

Per quanto riguarda gli appuntamenti in programma a marzo martedì 8 ci sarà Ascanio Celestini che presenterà “La pecora nera” e

lunedì 14 marzo Luca Zingaretti con “Gulu”. Il 21 marzo Silvio Muccino parlerà del suo film “Parlami d’amore”; mentre il 29 marzo sul palco della Casa del cinema ci sarà Libero De Rienzo per presentare “Sangue-La morte non esiste”. Gli ultimi incontri dedicati ai registi esordienti sono il 4 aprile con Rocco Papaleo “Basilicata coast to coast”, l’11 e il 18 aprile rispettivamente con Fabrizio Bentivoglio che parlerà di “Lascia perdere Johnny” e Alessandro Haber regista di “Scacco pazzo”. Al programma si aggiungerà anche un 11esimo incontro, in data da definire, dedicato ai cortometraggi sui quali

di recente si sono cimentati come registi Valeria Golino, Michela Cescon, Adriano Giannini, Paolo Sassanelli, Valerio Mastrandrea, Giorgio Tirabassi, alcuni di loro interverranno per presentare il proprio lavoro. Per maggiori info www.casadelcinema.facebook.com

Da Kim Rossi Stuart ad Ascanio Celestini, da Stefania Sandrelli a Luca Zingaretti, sempre più attori negli ultimi anni hanno deciso di cimentarsi nella regia cinematografica. Ma cosa spinge affermati interpreti di provenienza e formazione diversa a passare dall’altra parte del set? Sfrenate ambizioni o semplice voglia di rimettersi in gioco? A spiegarci i motivi di questo passaggio sono i protagonisti della rassegna: “Esordi di attori dietro la macchina da presa” che fino al 18 aprile sarà presente alla Casa del cinema di Roma. L’iniziativa, curata da Franco Montini, prevede dieci incontri settimanali gratuiti con dieci attori/registi. Ogni lunedì alle 16 (ad eccezione di martedì 8 e martedì 29 marzo) con doppia replica il sabato e la domenica successivi alle 16, si potrà assistere alla proiezione del film e dopo al dibattito con il regista. Ad inaugurare il ciclo di incontri è stato il 14 febbraio Kim Rossi Stuart autore nel 2006 di “Anche Libero va bene”, mentre il 21 e il 28 febbraio è stata la volta di Stefania Sandrelli

con la pellicola “Christine, Cristina” e Fausto Paravidino con “Texas”. La rassegna segue un fenomeno che si è intensificato nelle ultime

stagioni. “In Italia – spiega Montini – sono sempre più numerosi gli attori e le attrici che si trasformano in registi e, accanto a chi ha già compiuto il passo, altri si stanno aggiungendo, come Laura Morante, impegnata sul set proprio in questo periodo, o come Alessandro Gassman e Massimo Ghini, che lo faranno quanto prima”. Luisa Calderaro

LC

Alla casa del cinema di Roma dieci incontri gratuiti con dieci neo registi

ESORDI DI ATTORI DIETRO LA MACCHINA DA PRESAl’8 marzo Ascanio celestini parlerà del suo film “la pecora nera”

“L’ALBERO DEI MILLE ANNI” DI PIETRO CALABRESENulla succede mai per caso. Quando tutto sembra scorrere normalmente, ecco che due parole ti cambiano la vita: “addensamento polmonare”. Nulla è più come prima e la vita in un attimo corre via. È quello che è successo a Pietro Calabrese, grande firma del giornalismo italiano, al quale il 19 maggio 2009 durante un controllo di routine viene diagnostico un tumore maligno al polmone. Nel libro “L’albero dei mille anni” (ed. Rizzoli), uscito nelle librerie pochi giorni dopo la sua morte (avvenuta il 12 settembre 2010), il giornalista racconta il suo faccia a faccia con il cancro. Prende così vita un diario di dura emozione e lucidità attraverso il quale ripercorre la sua via-crucis per combattere “l’alieno” (il tumore al polmone destro) e i suoi “pipistrelli” (i linfonodi). Il libro è anche lo sfogo di un uomo che all’improvviso si trova catapultato in un’altra vita: quella del malato dove dubbi, interrogativi, paure lo assalgono in ogni minuto della giornata. Una malattia condivisa in parte con i suoi lettori e raccontata sulla rubrica “Moleskine” de Il Corriere della Sera attribuendo però a Gino, un amico immaginario, quello che gli stava capitando. Calabrese parla degli esami e delle cure a cui si sottopone, delle

malato, a quelle in cui i pensieri corrono e si intrecciano con i ricordi di un’altra vita, quella normale, da persona sana legata al lavoro, ai viaggi spensierati, alla sua Sicilia la terra natale. Pagina dopo pagina, domanda dopo domanda, perché non mancano i momenti di sconforto e i mille interrogativi che lo assalgono, il giornalista riesce a trovare una risposta a “quel cancro all’improvviso” che si collega al titolo del libro. Un viaggio in Africa, seconda terra amata dopo la Sicilia e l’incontro con un suo amico a Malindi, in Kenia, lo fanno riflettere sulla sua condizione. Così seduto ai piedi di un Baobab, che nel dialetto africano significa l’albero dei mille anni, trova la forza di lottare e andare avanti. “Le malattie – scrive Calabrese - servono ad aprire gli occhi e, se sei fortunato, a farli aprire agli altri”. Il significato dell’esistenza è nell’esistenza stessa e non altrove come spesso si pensa sottovalutando “le piccole cose che compongono il quotidiano”. Ciò che importa è dare un senso al tempo rimasto da vivere, perché “corto o lungo, il filo delle Parche diventerà esattamente quello che vorrete voi”.

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lA RIcETTA dEl MESELE CASTAGNOLE: DOLCE SEMPLICE MA GUSTOSISSIMOIngredienti :- per 4 persone:

PREPARAZIONE.Riunite in una capiente terrina 300 g di zucchero, l’olio extravergine di oliva e il liquore; aggiungete anche una presa di sale e mescolate bene il tutto. Incorporate a poco a poco la farina setacciata necessaria per ottenere un impasto piuttosto consistente.Versate l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e lavoratelo ancora

per qualche minuto con i palmi delle mani. Tagliatelo quindi a pezzetti e passateli tra le mani infarinate, ottenendo così delle palline tonde.Fate scaldare in una padella abbondante olio per friggere, quindi friggete le castagnole, voltandole a metà cottura. Scolatele con il mestolo forato e passatele su carta assorbente da cucina a perdere l’unto in eccesso; fatele intiepidire, spolverizzatele di zucchero e servitele fredde.Buon Appetito!

Roberta Treglia

Il consiglio di Cesare Del Gatto Anche se il piatto è semplice non abbiniamo un vino semplice, anzi. In Piemonte si produco milioni di bottiglie dall’uva moscato, ma c’è un produttore che ha ricevuto la più piccola doc per la più bassa resa per ettaro all’interno di una oasi del WWF. Il Loazzolo Vendemmia tardiva Forteto della Luja di Scaglione, da agricoltura biologica, deriva da uve appassite in pianta, infavate da muffa nobile e ulteriormente appassite in fruttai poi vinificate e affinate in botti di rovere per 2 anni. Al naso c’è frutta matura e balsamico, palato vanigliato e mielato. Piacevole è dir poco!

• zucchero • 2 dl di Mistrà o Alchermes • farina • 2 dl di olio extravergine di oliva • olio per friggere • sale

per ogni suggerimento, idea, iniziativa per noi donne scrivetemi a: [email protected]

Space - Donna

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13Space /Associazioni 19Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

L’8 MARZO MUSEI GRATUITI PER TUTTE LE DONNE

Per il quinto anno consecutivo, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) celebra la Festa della Donna con l’evento “La donna nell’arte”, per promuovere il patrimonio culturale italiano attraverso i principi della non discriminazione e delle pari opportunità. Tutte le donne potranno entrare gratis e visitare i musei, siti archeologici e gli archivi statali che aderiscono all’iniziativa. Il ruolo dell’arte in questo contesto è molto importante, perché è in grado di esprimere la realtà in maniera universale, superando ogni barriera culturale. La dirompenza del suo linguaggio ha il compito di riaffermare che eguaglianza non è sinonimo di uniformità, ma è il risultato di un atteggiamento armonioso nella visione e comprensione del mondo. Lo slogan scelto dal MIBAC “La donna nell’arte” ha l’obiettivo di valorizzare la figura femminile sia nelle sue diverse rappresentazioni nel tempo e nelle diverse forme di arte sia nella sua partecipazione alla produzione artistica attuale.

E.M.YEly& Manu l’Ynvidiosa

L’YNVIDIOSAUmore in fase calante. Lo specchio ti restituisce un’immagine a metà fra Fiona di Shrek (dopo la trasformazione) e Rossy de Palma (famosa caratterista di Almodovar). Il quadro si completa se ripensi alla frase con la quale il tuo ex, l’ultimo in ordine temporale, ti ha appena lasciata: “Mi serve un periodo di riflessione, ho bisogno dei miei spazi… mi allontano perché ti amo troppo!”

Allora basta! Bisogna reagire! Passeggiata fra vetrine e saldi! Esci… Inizia a piovere, sei senza ombrello e hai i capelli appena fonati. L’unico riparo è il bar all’angolo: un caffè in attesa che spiova. Come varchi la soglia senti alle tue spalle una voce che come una pugnalata ti inchioda e ti riporta indietro di vent’anni: “Manuuuuuuu……iuhhh…..sono quiiii!” Mi giro lentamente… molto lentamente e in quella frazione di secondi mi rivedo sui banchi del liceo quando lei, proprio lei “Romina la perfettina” mi chiamava con quella sua voce stridula e impostata! La vedo. Sempre uguale. Trucco e capelli perfetti, tailleur grigio fumo, borsa di Louis Vuitton! Con la sua manina affusolata mi fa cenno di raggiungerla. Mi viene da vomitare. Mi avvicino e si materializza nel mio campo visivo l’uomo che le è seduto accanto: un incrocio tra Brad Pitt e Bruce Willis in jeans, camicia bianca e blazer blu. Percorro i pochi metri che mi separano da loro mentre i conati di vomito aumentano. “Manu, siediti, prendi un caffè con noi. Ti presento Stefano, il mio fidanzato. Tra un mese ci sposiamo”. Rapida stretta di mano e a malincuore mi siedo. “Manu che bello rivederti, abbiamo tante cose da raccontarci”. Poi voltandosi verso Stefano: “Amore, perché non ci fai portare qualcosa di sfizioso? Io e Manu dobbiamo festeggiare, sono anni che non ci vediamo”. Stefano si alza sorridendo e si allontana. Attraverso la camicia bianca gli addominali scolpiti fanno capolino. Romina si volta verso di me, gli occhi raggianti: “Hai visto che spettacolo? Posso affermare di aver trovato davvero l’uomo perfetto!”. Resto seduta in silenzio, pazientemente ad ascoltarla, non ho scelta. Tento solo di mantenere sotto controllo il mio stomaco! Lei infierisce: “Mi adora, non ha occhi che per me. Se qualche volta sono un po’ giù - sai come succede a noi donne – mi riempie di complimenti, prende qualche giorno di ferie per starmi vicino, e mi porta la colazione a letto la mattina. Se ingrasso mi dice che adora

le donne con le curve; se invecchio ama le rughe. Adora venire a cena dai miei genitori, portarmi a fare shopping, comprarmi regali e portarmi da IKEA; se torno tardi dal lavoro, trovo la cena pronta e la casa perfetta. Per non parlare del sesso: coccole e preliminari per ore! La domenica dopo il pranzo si dedica al nostro nido d’amore: ha le mani d’oro nel “fai da te”. Ovviamente, quando gli impegni lavorativi glielo permettono – è un manager d’azienda oltre ad essere benestante di famiglia- si dedica al fisico. Ma non è mai andato una sola volta in palestra senza avermi chiesto di andare con lui.” Mentre lei parla, penso a tutti i ragazzi che conosco e che ho frequentato in questi anni. E penso a Fabio che, con le sue maniglie dell’amore mi diceva, prima del sesso: “sei troppo tonda per i miei gusti… se dimagrissi un po’ mi ecciteresti di più! Forse per questo poi il sesso con lui durava 15 secondi preliminari compresi…” A Enzo, 15 anni più di me, barba e capelli bianchi che si soffermava pensieroso sulle mie rughe o sui miei difetti fisici. Penso a Filippo che gli puzzavano piedi e ascelle e definiva troppo forte l’essenza del mio profumo, a Roberto che con 400 di colesterolo e una bella ciambella poggiata sui fianchi m’imponeva la dieta e mi vietava il dolce quando andavamo a pranzo fuori. Penso a Ottavio che a 40 anni passava le sue giornate davanti alla play-station chiuso in casa mentre io lavoravo e studiavo insieme. A Michele, 50 enne, che dopo un breve periodo di conoscenza si è presentato a casa mia con la valigia dicendo “ti amo, sono venuto a stare da te! Anche perché non sapevo dove andare visto che una casa non ce l’ho!”A Fabrizio, eterno laureando, mantenuto da mamma, che si meravigliava della mia stanchezza sullo smonto notte.Mentre tutti questi pensieri mi affollano la mente, mi accorgo che Romina sta ancora parlando; ma io non la sento più. Penso solo una cosa: che l’uomo perfetto non esiste. Stefano sta tornando al tavolo, in mano un vassoio con gli aperitivi, lo vedo districarsi fra la gente, mentre i suoi occhi cadono pesanti e grevi sul sedere della cassiera. Sorridendo ci serve gli aperitivi e finalmente sento la sua voce: “Romy, tesoro, ho preso due spremute di pompelmo, fa bene, è diuretico e brucia i grassi. Sabato hai la prova del vestito e sai quanto ci tiene mia madre... Ti voglio perfetta!”Li guardo in silenzio: i conati di vomito sono scomparsi. Sono sicura che fra qualche anno Romina, in un giorno di pioggia, sola e senza ombrello, capelli e umore in disordine, entrerà in un bar per ripararsi dalla pioggia e prendere un caffè. Ed io sarò lì ad aspettarla!

Space - Donna

Silvia Arena

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Lavinio-Space12 Space-Politica20 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Donna

Mariella Sciacca

Il gentil sesso è più longevo, ma con il passare degli anni ha maggiori problemi di salute

IL PARADOSSO “AGRODOLCE” DELLA DONNAcancro al polmone. Il gentil sesso produce meno enzima che metabolizza l’alcool e a parità di consumo, sono più vulnerabili rispetto agli uomini. Il 75% delle persone che soffrono di malattie autoimmuni, come sclerosi multipla, artrite reumatoide ecc., sono donne.La maggior parte delle ricerche sugli effetti collaterali dei farmaci sono fatte sugli uomini e non tengono conto che possono provocare reazioni ed effetti collaterali diversi, in femmine e maschi. E non ci sono studi sul rischio psico-sociale dovuto al doppio carico di lavoro che spetta alle donne.Quindi da questo studio è emerso che le donne, sebbene vivano più a lungo degli uomini, trascorrono un maggior numero di anni in cattiva salute, soprattutto in età anziana. La conoscenza delle differenze delle malattie fra uomo e donna favorisce una maggior tutela della salute per entrambi i sessi, ma i tagli al finanziamento della ricerca creano un ulteriore rallentamento e rischiano di lasciare questa come altre interessanti ricerche, a livello pionieristico.

Le donne vivono più a lungo degli uomini e quindi… sono più forti.Qualcuno direbbe… e chi le ammazza quelle? Ma è proprio così? Uno studio “Progetto salute della donna” dell’Istituto Superiore di Sanità voluto dall’allora ministro della salute Livia Turco, intervenuta al seminario tenutosi per illustrare i risultati ottenuti dalla ricerca, dimostra che è vero che le donne vivono più a lungo e le speranze di vita per le europee sono aumentate fino a raggiungere gli 84 anni, ma ci dicono anche che le donne si ammalano di più, usano più farmaci e più servizi sanitari rispetto agli uomini.È importante ricordare che questo progetto non è indirizzato solo alla medicina per le donne ma è più ampio e intende dirigere la ricerca e le cure in base al genere di appartenenza femminile/maschile. Così ad esempio si è scoperto che le malattie cardiache sono la principale causa di morte tra il gentil sesso di età compresa tra i 44 e 59 anni, con un tasso di mortalità lievemente superiore a quello degli uomini.La depressione colpisce più le donne che gli uomini, ma i suicidi dovuti alla

depressione sono 4 volte più frequenti negli uomini. L’80% della popolazione colpita da osteoporosi sono donne, ma

le fratture causate all’uomo da questa malattia hanno un andamento clinico più severo rispetto a quello delle donne. A parità di esposizione al fumo le donne hanno maggior probabilità di contrarre il

In piazza pia per aiutare la lotta alla sclerosi multipla

LA GARDENIA DELL’AISM 2011

Sabato 5 e domenica 6 marzo in occasione della Festa della Donna, torna in 3.000 piazze italiane la “Gardenia dell’AISM”, l’appuntamento con la solidarietà per la lotta alla sclerosi multipla. Questa iniziativa, nata come Fiorincittà nel 1997 con la distribuzione di bulbi di diverse specie di fiori, nel 2005 si è completamente rinnovata ne “La Gardenia dell’AISM” dove la protagonista è diventata la gardenia, elegante pianta dal fiore profumatissimo. Dedicata alle donne, colpite in rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini, La Gardenia dell’AISM permette di sostenere, con un contributo di 13 euro, uno dei più importanti progetti dell’Associazione: Donne oltre la Sclerosi Multipla, che comprende attività di informazione e servizi mirati ad aiutare le donne con sclerosi multipla nei diversi ambiti della vita lavorativa, sociale e famigliare. Inoltre dal 28 FEBBRAIO AL 13 MARZO, inviando un sms al 45509 è possibile donare 2 euro con il cellulare TIM, VODAFONE, WIND, 3 e COOPVOCE; oppure 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da telefono di rete fissa TELECOM ITALIA e FASTWEB.

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21Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

DETTI PORTODANZESI“Ma che sei de coccio?” Sei testardo? Cocciuto. Lento ad imparare ed impacciato, insomma non è un’espressione gentile. “Chi nun more se rivede”. Un detto molto comune in tante zone italiane ma ripetuto milioni di volte anche ad Anzio.“Peggio che annà de notte”. Quando le cose si mettono peggio di come stavano andando. Complicazioni in vista.“Ma che vai trovanno? Maria pe Roma?”. Si dice a persona incontentabile che vuole l’impossibile o che sta dando fastidio. Non è facile trovare la Maria giusta in una metropoli.“L’hanno mannato chiacchieranno da solo”. Quando qualcuno che cercava di fare il furbo è poi stato punito dalle stesse vittime. Riferitospesso a situazioni economiche.“Scansate che ‘ngrassi le rote”. Cammina sempre sul marciapiede se non vuoi che le ruote delle macchine si ingrassino con la tua pelle.“Chi s’arza prima, prima se veste”. Chi agisce prima degli altri è vincente.Un tempo lo si diceva perché nelle famiglie numerose gli abiti scarseggiavanoe la mattina chi si svegliava prima riusciva a trovare qualcosa da indossare di più decente.

Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”.amministrato da Tinarelli Alessandro e Salustri Pina

Sport e ambiente

ABBADIA S.SALVATORE: L’ANTICO BORGO MEDIOEVALE TOSCANO

SMS - Space

Anzio-Space apre uno spazio ai lettori Scriveteci un sms al:

3337350189“Qualche giorno fa molti bambini della scuola di via Ambrosini e di viale Severiano sono stati colpiti da una forte dissenteria, sarà per quello che hanno mangiato a mensa? “ Mario

“Complimenti per il progetto del centro polifunzionale per i giovani. Ma qua con tutti questi amministratori bacucchi, la vedo dura!! .” Francesca

“L’incendio del Miramare ha portato Lavinio nel telegiornale regionale per un intero giorno! Ma per altre cose noooooooooo... ”Giovanni

“Come mai il campo da calcio della rotatoria della Nettunense è sempre ben curato, mentre i giardini del Quartiere Europa sono sempre una selva oscura? Pardon verde oscura?? ”Nino

“Fate attenzione a quello che sta accadendo alla costa. Intervenire per salvaguardare è un conto, violentare la natura un altro! Occhi aperti....” Orso Attivo

“Ritengo poco educativo aprire una sala di slot machine accanto alla scuola media Virgilio di Lavinio.” Anna

Il più popoloso centro dell’Amiata.…Cari lettori oggi ci spostiamo in Toscana nella Provincia di Siena per scoprire Abbadia San Salvatore, un paese alle pendici del Monte Amiata interessantissimo dal punto di vista storico-naturalistico.Il paese di Abbadia sorge a pochi chilometri dalla vetta del Monte Amiata, un paradiso per il trekking grazie agli innumerevoli percorsi che si inerpicano tra i famosi boschi di una stupefacente bellezza. Ci sono diverse cartine dei percorsi, che si possono reperire direttamente presso l’ufficio informazioni turistiche, che permetto a tutti di camminare sui sentieri più facili. Resta sempre comunque il nostro consiglio di rivolgersi ad una guida per affrontare gli itinerari più lunghi e difficili. Anche nel periodo invernale questo Monte offre diversi percorsi per lo sci da fondo e per delle belle camminate con le ciaspole, oltre agli impianti di risalita di circa 15 km per le piste da discesa.Abbadia è anche situato nel percorso di montagna della Via Francigena nel tratto finale della Provincia di Siena: decisamente interessante e molto bella la tratta che parte dall’Abbazia di Sant’Antimo e giunge proprio ad Abbadia San Salvatore, un percorso ricco di spunti storici, culturali e naturalistici.Il paese deve il nome alla famosa abbazia fondata nel 743 da Erfo, di nobile famiglia longobarda. Il centro abitato si sviluppò intorno all’abbazia soprattutto nel XII secolo. Nel 1347 i monaci, che esercitarono sul castello i diritti di signoria, vendettero questo diritto alla repubblica di Siena. Assieme a Siena l’Abbadia San Salvatore entrò poi a far parte dello stato fiorentino nel 1555. Interessanti, oltre all’abbazia, il museo minerario. Nel piccolo comune si estraeva infatti il cinabro, minerale da cui si ricavava il mercurio, e oggi le miniere chiuse sono diventate un affascinante museo. Si può dire che questi due monumenti, l’abbazia e la miniera, rappresentino i due poli principali attorno ai quali ha ruotato la storia del paese. Da non perdere la festa delle fiaccole, durante la quale vengono costruite più di quaranta cataste di dieci/quindici quintali di legna, che vengono accese alle 19 del 24 dicembre, e che si fanno bruciare fino all’alba. La probabile origine di questa tradizione deriva dai fuochi che i devoti abitanti dei villaggi sparsi attorno all’Abbazia di San Salvatore accendevano per scaldarsi durante la veglia di Natale in attesa della Messa.Manrico Martini, Associazione Sport, Ambiente e Natura “Su e Giù”

Rubriche

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Lavinio-Space12 Space-Politica22 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Fabrizio Tirocchi

Nelle ultime quattro partite la squadra conquista sette punti e si allontana dalla zona play out

CALCIO, ANZIOLAVINIO IN RIMONTACome dicevamo, la partita è stata sbloccata dal partenopeo Riccardi, azzeccatissimo innesto del mercato di gennaio, che con una girata volante sblocca il risultato. Il raddoppio porta la firma di Tommaso Gamboni, che semina due avversari e batte l’incolpevole numero uno sardo. Al termine della partita raccogliamo le parole di uno dei pilastri della difesa anziate, Alessandro Fioravanti: “il nostro obiettivo è la salvezza, prima centriamo questo obiettivo e poi proviamo a toglierci qualche soddisfazione. Andiamo avanti per questa strada e prepariamoci ad affrontare un avversario temibile come l’Aprilia”.Proprio l’Aprilia è stato l’ultimo impegno casalingo prima di andare in stampa e contro questa squadra lanciatissima verso la vetta è arrivata una sconfitta per 2-0 con i biancoblu che regalano un tempo agli avversari, non riuscendo nella ripresa a trovare la via del gol nonostante i continui attacchi. In chiusura segnaliamo la convocazione nella rappresentativa di Serie D di Valerio Giordani, giovane portodanzese classe ’92 che parteciperà al più importante torneo giovanile d’Italia come il “Torneo di Viareggio”. Una gioia e un onore per la società e per tutta la città.

L’Anziolavinio di Mr. Caputo riprende quota in classifica, allunga sulla zona play out e si avvicina sempre più a quei fatidici 40 punti che significano salvezza. Nelle ultime quattro partite i Portodanzesi hanno conquistato sette punti, frutto di due vittorie, un pareggio e una sconfitta. Andiamo per ordine e iniziamo dalla quarta giornata di ritorno, dove al Bruschini di Anzio, Rizzaro e compagni, in formazione rimaneggiata, pareggiano per 1-1 contro il Budoni, con marcatura al 23 s.t. di capitan Guida che pareggia l’iniziale vantaggio della squadra sarda. Resta il rammarico per aver sbagliato un calcio di rigore con Antonelli nel primo tempo. Archiviata la pratica Budoni, nella giornata successiva si è giocato in Sardegna, contro il Castiadas e qui è arrivata la prima vittoria di questo miniciclo di risultati positivi. Il risultato finale è di 3-0 con reti di Riccardi, Giannone e Gamboni. Tre gol arrivati negli ultimi dieci minuti, con i sardi che per tutta la partita hanno pensato a difendersi e a imbrigliare la manovra anziate. Dopo questa vittoriosa trasferta in terra isolana, ci sono stati due turni casalinghi per i biancoazzurri. Nella sesta giornata è scesa in campo la squadra sarda del Sanluri, sconfitta per 2-0 dai ragazzi di Mr. Caputo. Una gioia casalinga attesa da più di quattro mesi: tanto

era il tempo che non si vinceva in casa. La partita è stata risolta dai due giocatori partiti dalla panchina e subentrati in corsa Mirco

Riccardi e Tommaso Gamboni. Una buona prestazione dei Portodanzesi che incassano tre punti importanti per allontanarsi dalla zona play out e avvicinarsi sempre più alla salvezza.

F.T.

delle avversarie dietro in classifica che iniziano a risalire la china. Vantaggio Falasche con De Carolis al 26 p.t. che dura per tutto il primo tempo. Nella ripresa inizia la rimonta dei locali che si portano sul 3-1. Solo nel finale il falasche accorcia le distanze grazie ad un autogol. Il commento sulla gara è affidato a Cancelli: “Ci siamo abbassati troppo e abbiamo lasciato troppo spazio agli avversari, che sono stati bravi ad approfittarne. Resta il rammarico per la traversa colpita sul 2-1”. Nell’ultimo turno disputato il 13 febbraio i ragazzi di Mr. Bindi sconfiggono in casa il fanalino di coda Montespaccato. Una vittoria meritata ma sudata più del previsto, un 2-0 finale con le due marcature arrivate solo nella ripresa grazie al fantasista Gabriele che al 33 s.t. realizza dopo una bella azione personale. Il raddoppio arriva pochi minuti dopo con il solito Buchicchio che trasforma dagli 11 metri un calcio di rigore procurato da Flavio Porcari. Dopo 23 giornate di campionato i biancoverdi si trovano con 33 punti a centro classifica con un cammino che possiamo definire ad “elastico”.

È un buon Falasche quello visto nelle ultime domeniche che, al momento di andare in stampa si trova con cinque punti di vantaggio sulla zona play out. Nelle ultime quattro partite i bianco verdi hanno conquistato cinque punti, ma andiamo per ordine e iniziamo dal pareggio ottenuto sul campo del Borgo Flora nella 20° giornata di campionato. Un 1-1 finale con rete timbrata Buchicchio al 18 p.t., una partita “fortunata” per i bianco verdi visto i 3 legni colpiti dalla squadra locale. Un punto importante per Mr. Bindi che proietta la squadra al turno successivo di campionato dove, al comunale di Villa Claudia è arrivata la Vjs Velletri del grande ex Alessio Sambataro. Due squadre appaiate in classifica che si sono divise la posta in palio. Un pirotecnico 3-3 con pareggio finale siglato da Lauri al secondo minuto di recupero del s.t., le altre reti portano la firma di Buchicchio e di Molinari. Proprio il laterale anziate Molinari racconta a fine match: “dobbiamo evitare gli errori in difesa, siamo una buona squadra e possiamo vincere su ogni campo, la classifica è corta e si fa presto a salire e a scendere. Oggi abbiamo buttato via 2 punti, anche se abbiamo

pareggiato nel finale. Avevamo la possibilità di vincere, e in più abbiamo preso due gol da palle inattive”. Archiviata la pratica Velletri, Cancelli e

compagni sono andati a far visita alla capolista Cava dei Selci, dove sono usciti sconfitti per 3-2 abbandonando forse il sogno di agganciare il secondo posto e iniziando a preoccuparsi

Dopo 23 giornate di campionato i Biancoverdi sono a quota 33 punti

IL FALASCHE CONQUISTA LA “ZONA SICUREZZA”

Space - Sport

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ANZIO PALLANUOTO, UN INIZIO STAGIONE TUTTO D’ORO

In questo numero di marzo ci occupiamo dell’Anzio pallanuoto che sta facendo una grande stagione e punta dritto a centrare l’obiettivo dei play off. I ragazzi di Mr. Criserà sono reduci da cinque successi di fila, e al momento di andare in stampa sono secondi in classifica a quota 16 punti. È un cammino inarrestabile quello intrapreso dai ragazzi Anziati nell’ultimo periodo. Una sconfitta, un pareggio e cinque vittorie di fila sono l’ottimo bottino di questo inizio di stagione. L’ultima vittoria è arrivata contro la Rari Nantes Perugia per 16-5. Ora dopo una pausa ci saranno due incontri importanti e decisivi contro la Roma2007 e contro il Simply Sport Pescara per chiudere il girone di andata. Partite fondamentali che potranno far vedere il valore reale di questa squadra. Questa sosta servirà a recuperare la forza prima di questi due match

che comunque non saranno decisivi visto che c’è ancora da giocare il girone di ritorno.

23Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

la rete realizzata dal giovane Bastianelli che pareggia l’iniziale vantaggio ospite. Nella 21° giornata è arrivata una bella vittoria contro l’ex capolista Borgo Podgora per 2-1, una partita importante che ha visto il ritorno in panchina di Mr. Marco D’Ambra che ha recuperato a tempo di record dall’operazione che l’aveva costretto a lasciare la guida tecnica del Nettuno. Una bella vittoria che porta la firma di Risoldi e di Laudante, una vittoria conquistata con il carattere e con la determinazione, tre punti che potevano dare morale per la partita successiva in casa contro il Sabotino. Invece è arrivata una sconfitta per 1-0, con i Nettunesi che giocano una buona partita ma non trovano la via del gol che avrebbe sancito il pareggio, forse il risultato più giusto. Nell’ultimo turno difficile trasferta a Santa Maria delle Mole dove Bernardi e compagni non riescono a riscattare la sconfitta casalinga ed escono nuovamente battuti per 1-0. Urge una svolta societaria e una bella vittoria in campionato per risollevare le sorti del Nettuno.

Crisi societaria in casa Nettuno, prima di concentrarsi sul campo parliamo dei problemi che attanagliano la società verdeblu. Il Nettuno rischia di dover ritirare la squadra dal campionato a causa dei ritardi nei pagamenti dei rimborsi spese con giocatori che non prendono soldi da due mesi. Una situazione scomoda aggravata dall’attuale posizione in classifica, con i termini per il rinnovo delle convenzioni sportive che sono scaduti e che rischiano di veder tagliato fuori il Nettuno se non presenterà le giuste garanzie. Pare ci sia una cordata di imprenditori locali pronti a subentrare e a rilevare la delicata situazione economica della gestione Lucchini. A parlare è il dirigente Paolo Pietrangeli: “vorremmo avere delle risposte dal presidente che è il nostro unico referente al momento. Vorremmo sapere cosa dobbiamo fare per far fronte a questa situazione, vogliamo mantenere la struttura, vogliamo delle garanzie per il bene del Nettuno. È il presidente Livio Lucchini che deve gestire questa situazione”. I dirigenti hanno anche mandato una lettera al Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta in

cui hanno spiegato le problematiche attuali e il rischio del ritiro della squadra se non si farà fronte a sanare le utenze e a pagare i materiali.

Lasciamo questa delicata situazione con l’auspicio che si possa risolvere al più presto concentrandoci sul calcio giocato. Il Nettuno vive un momento critico anche a livello di risultati con 4 punti conquistati nelle ultime quattro giornate. In ordine registriamo il pareggio interno contro la VisAurelia con

F.T.

F.T.

della struttura inadeguata ad affrontare un campionato di Serie B: “stiamo valutando l’ipotesi di non giocare la Serie B il prossimo anno, perché senza campo siamo fortemente penalizzati e siamo costretti a giocare tutte le partite in trasferta. Un’alternativa ci sarebbe ed è quella di traslocare stabilmente a Latina prendendone anche il nome. Ci troviamo a giocare in stadi bellissimi mentre noi non abbiamo una struttura all’altezza, che penalizza noi e la città intera. Non abbiamo nessun sostegno nonostante i risultati positivi, il Comune rigetta ogni nostra richiesta. Noi chiediamo solo di fare i lavori adeguati a spese nostre, ma ci bloccano sempre. Se il problema è la dirigenza, siamo pronti a farci da parte”. F.T.

Il campionato di Serie B di Rugby registra tre settimane di stop a causa degli impegni della nazionale Italiana. Nell’ultimo turno prima della sosta i ragazzi di Mr. Cuttitta sono stati sconfitti per 26-13 dal Frascati. Una partita molto impegnativa contro una corazzata del campionato, con i Neroniani che hanno retto solo un tempo realizzando una meta con Alessi. Questa pausa serve ai ragazzi per recuperare le forze e gli infortunati in vista del match contro il Rieti alla ripresa del campionato, dove il Mister avrà a disposizione due nuovi giocatori Remigio Fiorelli - seconda linea e Matteo Seno – ala. Registriamo lo sfogo del Presidente Franz Nitti che sta meditando di lasciare Anzio e trasferirsi definitivamente a Latina a causa

Lo sfogo del Presidente Nitti e l’ipotesi di non giocare la Serie B il prossimo anno

La complicata situazione societaria non giova alla serenità dei Verdeblu

RUGBY, LA NERONIANA VA KO CONTRO IL FRASCATI

NETTUNO IN DOPPIA CRISI: SOCIETÀ E SQUADRA IN “AFFANNO”

Space - Sport

I ragazzi di Mr d’Ambra incassano un’altra sconfitta a S. Maria della Mole

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Lavinio-Space24 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoiL GIoVanOtto

Pagina di ANZIO-SPACE gestita dai giovani de “Il Giovanotto”.

Anche nella ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia l’autonoma iniziativa dei cittadini viene messa in secondo piano rispetto agli interessi delle singole persone.Non si placano di fatto le polemiche nel quartiere di Anzio Colonia, dove recentemente è stato inaugurata una nuova sede dell’Associazione A.S.C.I., tra il forte malcontento dei residenti.Infatti, già nel lontano 2003, il comitato di quartiere Anziocolonia-Lido di Marechiaro aveva fatto richiesta alla precedente giunta comunale di un locale pubblico, accolta con delibera comunale N.36 dello stesso anno.Non sono state però sufficienti le reiterate sollecitazione da parte del comitato (dovute anche a voci che vedevano favorita un’altra associazione) nell’assegnazione di tale locale, sia nel 2008 che nel 2010, vedendosi infine scavalcare dall’ASCI che aveva presentato formalmente richiesta solo nel giugno 2009, con assegnazione di un locale pubblico già nel settembre dello stesso anno nel medesimo quartiere . Nella delibera n. 241 del 02/12/2010 inoltre viene accolta all’Associazione A.S.C.I la richiesta per la realizzazione di uno “sportello sociale del Consumatore” ritenendo che un tale sportello possa facilitare i cittadini nella tutela dei propri diritti, migliorando i rapporti tra gli operatori economici e i consumatori.Va comunque sottolineato che l’apertura di tale sportello porta con se la possibilità di ricevere finanziamenti da parte della regione Lazio tenendo conto che il titolare di tale Associazione è lo stesso titolare dello sportello “Fare impresa” che a sua volta beneficia già di agevolazioni comunali e finanziamenti pubblici, naturalmente CON I soldi dei contribuenti e che all’interno di tale sportello risulta essere pubblicizzata questa attività. Tutto ciò è avvenuto di fronte alla totale assenza di bandi pubblici che normalmente sono richiesti per l’assegnazione di tali sportelli.Rimangono in fondo le promesse per la cessione di un locale per il comitato che, senza bisogno di fondi pubblici, si adopera proficuamente per migliorare la situazione e rendere migliore il quartiere dove SI vive.La possibilità di esercitare la propria attività in una sede agevolerebbe le esigenze del comitato che tanto ha già fatto, in alcune occasioni anche con l’aiuto delle istituzioni, per il suo quartiere.

Il comitato di quartiere di Anzio Colonia aspetta ancora la sua sede

“Siamo donne oltre alle gambe c’è di più…!”

Flavia Fontana

Giovanni Napolitano

Così cantava Jo Squillo negli anni ‘90 facendo diventare questa canzone un vero e proprio inno delle donne. Ma sembra che ormai lo spirito di questo pezzo si sia spento per dare spazio ogni giorno di più ad una figura femminile capace di apparire e basta. Ogni giorno purtroppo moltissimi programmi televisivi danno un’immagine distorta della donna, infatti possiamo vedere vallette con vestiti che mettono in mostra tutto, esprimendo un messaggio non negativo ma pessimo alle giovani ragazze che lo seguono perché prendono queste donne come esempio e quindi iniziano a vestirsi, a comportarsi in modo frivolo come loro. Trasmettono quindi un’immagine di donna-oggetto, che basta che sia bella, prosperosa e ben disponibile ad essere soggetto a battute squallide. Rimango sempre più esterrefatta da quanto viene proposto dai mass media perché noi donne non siamo così, anzi siamo intelligenti, forti, responsabili e dobbiamo farci rispettare. Donne di tutte il mondo si sono battute per avere i diritti che abbiamo oggi, ma in particolare per la parità di sessi. Invece oggi ci ritroviamo in una società dove per avere un posto di lavoro molte si spingono addirittura a fare dei “servizi speciali” a persone del campo, quando chi invece è veramente meritevole non ottiene lavoro perché decide di mantenere la sua dignità. Ma allora mi chiedo com’è possibile permettere una cosa del genere? In che razza di Paese superficiale stiamo vivendo? Perché quanto ho appena detto non è colpa di chi lo fa, da chi chiede quei “lavori extra”. Per fortuna però il 13 febbraio migliaia e migliaia di donne sono scese in piazza a Roma per manifestare e dimostrare che valiamo veramente e che abbiamo una dignità che tutti devono rispettare. È ora che ci facciamo sentire perché anche se l’intera società fa finta di non capire siamo delle vere e proprie tigri che acquistano potere ogni giorni di più.

“È proprio attraverso le domande che si può arrivare a costruire una società in grado di dare risposte” (R. Saviano)

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25Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace-Lettere a [email protected]

Chiuso in redazione domenica 27 Febbraio 2011

Anzio-Space - Mensile di cultura e politicaRegistrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009

Direttore responsabile: Maria Chiara MingiacchiCaporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])

Coordinatore di redazione: Silvia ArenaCoordinatore Space Donna: Roberta Treglia ([email protected])

Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected])Direttore IT: Stefano Murgia

Progetto e grafica: Domenico CondelloComposing e grafica: Bruno Pepe

Foto: Pietro FrisinaRedazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Emanuela Moroni, Maurizio

D’Eramo, Elisabetta Civitan, Fabrizio, Tirocchi, Publio Razza, Alessandro Tinarelli, Cristiano Di Rosa, Alessandra Tulli, Quirino Pollastrini, Yoshiro Izumi, Andrea Stefanelli, Federico Arancio, Massimo Garbini, Gabriele Arancio, Flavia

Fontana.Stampa: Tipografia Capriotti, via Pordenone 19, Pomezia (RM)

-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e Nettuno-

Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)Presidente: Andrea Mingiacchi

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www.shingle22j.com www.anziospace.comhttp://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/

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Le collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto pubblicato

è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.

Vogliamo contribuire a rendere Anzio una città che sia:

• vivibile e interessante per i giovani

• viva culturalmente

• all’avanguardia nell’ecologia e la preservazione del territorio

• arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue

Non siamo convinti di avere la risposta a tutte le domande o di essere i migliori, siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito) che vogliono darsi da fare per migliorare il territorio in cui vivono.

Al momento abbiamo tre iniziative:• Anzio Space, che puoi scaricare su www.anziospace.com

• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno, info su www.shingle22j.com

• Il Centro Polivalente per i Giovani e la Cultura, che vorremmo costruire.

UNISCITI A NOI!

Sono una cittadina di Anzio e girando in auto per le vie della mia città mi sento orgogliosa di appartenere a questa bella, anzi bellissima cittadina, mi sento un po’ meno orgogliosa quando mi trovo a passare in alcune zone periferiche, ma nonostante ciò tremendamente strategiche per l’immagine di Anzio e di tutto il circondario. Tanto per fare un esempio la rotatoria costruita a Lavinio stazione, luogo in cui ogni giorno migliaia di auto provenienti dalla capitale percorrono la Nettunense e si ritrovano davanti ad una bella rotatoria, da mesi piena di reti, erbacce, mucchi di terra e spartitraffico improvvisati, sono mesi che si trova in quelle condizioni…Stesso paesaggio ci si presenta se ci spostiamo qualche kilometro più in là, in località Padiglione: rotatoria, reti, macerie, erbacce, ecc. ecc. Oppure, allontanandoci per un attimo dall’argomento rotatorie, se ci troviamo a percorrere il ponte che congiunge Lavinio Stazione a Lavinio Mare… dall’alto dello stesso, invece che scorgere un paesaggio ridente della nostra città ci ritroviamo le macerie ed i rifiuti lasciati dagli addetti ai lavori che hanno tanto carinamente allestito il nuovo supermercato Tuodì, sorto qualche mese fa in Via Carlo Goldoni, ed altrettanto carinamente si sono preoccupati di gettare nel campo vicino resti di materiale da cantiere ed immondizia (tanta) per poi nasconderla con una rete di recinzione: magari i clienti del supermercato entrando nel parcheggio non si ritrovano davanti lo scempio, ma non hanno calcolato che invece dall’alto si vede molto bene… In un epoca in cui i rifiuti ed il mantenimento dell’area pubblica sono in primo piano nello scenario nazionale sarebbe bello distinguerci e non allinearci alla situazione critica di molte città in cui solo le vie centralissime sono ben tenute, mentre la periferia viene dimenticata.

LE ROTATORIE DELLA VERGOGNA

Lettera Firmata

La Guardia d’Onore al Pantheon Alessandra d’Epiro Dusmet de Beaulieu ha donato alla Croce Rossa Italiana, Comitato Locale di Anzio-Nettuno, 150 copie della sua opera “Nero Claudius Caesar Augustus Germanicus” - Patrocinio Città di Roma in Campidoglio 16 dicembre 2009 - cortometraggio su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Speciale Beni Archeologici Città di Roma. L’autrice ha espresso la volontà che il ricavato delle vendite venga devoluto totalmente al Corpo delle Infermiere Volontarie di Anzio per i fini istituzionali del Corpo stesso. Chiunque volesse acquistare l’opera può rivolgersi alla sede del Comitato Locale CRI Anzio-Nettuno, Riviera Zanardelli 105, Anzio. Tel 069848400

CROCE ROSSA, DONATE 150 COPIE DELL’OPERA “NERO CLAUDIUS CAESAR AUGUSTUS GERMANICUS”

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Prima di esprimere una mia “ideuzza” su Anzio, Lavinio e circondario, ho voluto sentire una “voce” del popolo, la voce del mio podologo di fiducia di Anzio, conoscitore di antica data, sia dei piedi sia dei pensieri degli abitanti della città neroniana e non solo. Il podologo mentre si accaniva a disincarnarmi i poveri pollici dei piedi, emette la sentenza: Anzio non esiste più, le case del centro vuote sono state vendute ai romani che, diciamo così, le frequentano per un mese o due l’anno. Beh dico io, ma ne hanno costruito di case e villette nuove, quindi ci ripopoliamo, ma quando mai mastica amaro il podologo: da 7 a 8 mila sono invendute. Aggiunge: da quando hanno chiuso piazza Pia al traffico locale e turistico, la piazza e Anzio-centro sono diventati una cattedrale nel deserto, gli affari dei negozi vanno giù e gli animi di più. Mi sono alzato dalla sedia del dolore pedatorio più traballante di prima e, stavolta, non per il dolore al piede. Visto che c’ero ho fatto due passi ho preso il giornale dall’edicola della piazza e mi sono seduto in un comodo sedile di pietra di piazza Pia. Avevo voglia di scambiare una chiacchera con qualcuno del posto ma non c’era nessuno tranne il verduraio della piazza, che mi guardava speranzoso pensando che andassi a comprare frutta e verdura da Lui. Eppure quando venti anni fa mi sono trasferito da Ostia a Lavinio ero rimasto affascinato dal litorale e della visione del bellissimo mare che lo fiancheggiava, mi dicevo questo posto diventerà una nuova Viareggio, dove per lungo tempo, ho abitato: ne ha tutte le caratteristiche la vista sul mare e per di più circondata qua e la da vestigia romane. Più avanti ho posato l’occhio su Tor Caldara e l’ho immaginata meta di turisti che trovavano, oltre allo splendore del luogo, baracchette a forma di barche che dispensavano frutti di mare ed pesci innaffiati dal bianco Cacchione raffreddato in botti immerse in acqua di mare. Un servizio continuo di barche attrezzate portava i turisti ad ammirare dal mare la splendida Villa di Nerone e il Paradiso sul mare e Torre Astura. Ahi mi sono svegliato, era un sogno, mannaggia.

SOGNANDO UN’ALTRA ANZIO

Nico Maria Martino

Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716Caffè Grand’Italia, Piazza Pia 2, AnzioCaffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459Chiosco del Parco, Via Ienne, FalascheMinibar, Via Ambrosini 5, Anzio, tel 069830291Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495Titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare

Anzio-SpAce lo trovi dA…

QUANDO SERVE UNA MANO LA CROCE ROSSA ITALIANA C’è!

Associandoti alla CRI fai tuoi i principi di umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità. La quota di PRIMA ISCRIZIONE è di 16,00€ per l’anno 2011 e deve essere corrisposta tramite il responsabile del proprio Gruppo Donatori Sangue; per chi è già iscritto la quota è di 8,00€.

È socio ordinario chi aderisce ai principi della Croce Rossa e intende con questo versamento sostenerne l’attività. È socio attivo chi, oltre al versamento della quota associativa annuale, si impegna a svolgere gratuitamente un’attività in favore della Croce Rossa Italiana. I donatori di sangue diventano soci attivi donando il sangue almeno una volta l’anno. La prima iscrizione si può effettuare in qualsiasi momento dell’anno, il rinnovo invece dovrà essere effettuato entro il 31 gennaio. Per ulteriori informazioni o per aderire: 06.6575320, 340.2560915, e-mail: [email protected]

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NEWS DAL CENTRO

....e la perla del Tirreno?“protetta da un guscio di cemento!”

PIGI2011

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27Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace-Lettere a [email protected]

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i buchi neri non si trovano solo nelle costellazioni....

ma anche

sulla terra!!

eccone uno !!!!

LA CITTA’ E SONO TUOI,

DI’ LA TUA ATTRAVERSO NOI!!!!

su carta e online (www.00042.it)....

Aderisci al nostro gruppo “00042”su facebook, pubblica le tue immagini e i tuoi pensieri

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