ANZIO SPACE, IL NUMERO DI NOVEMBRE

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N U M E R O U N D I C I - N O V E M B R E 2 0 0 9 L I N F O R M A Z I O N E F A C E N T R O ANZIO: UNA CITTÀ PER TUTTE LE STAGIONI L’amministrazione cavalca un nuovo slogan per il paese Anzio sembra detenere un buon record di slogan ad hoc trovati dalle sue ultime amministrazioni che propongono la città come “città di…”. Difatti qualche anno fa, se non erro, si parlava di Anzio come “città d’arte”, concetto presto abbandonato per la lunga parentesi dello slogan dello stravolgente porto di Anzio. Poi si è passati dall’arte monumentale all’arte dello spirito, quindi si è proposto Anzio come “città della pace”. Il lettore, ingenuo, penserà che queste azioni servano per migliorare la visibilità di Anzio con una definita e specifica qualificazione di identità comunitaria attorno alla quale ruotano programmi e attività di rilievo, ben pubblicizzate a livello nazionale e che danno stimolo e sostanza al cosiddetto turismo culturale! Niente di tutto ciò, purtroppo: è solo fumo negli occhi ai molti elettori compiacenti ed all’oscuro dell’inutilità e dello spreco di energie e parole, che hanno poco a che vedere con concetti come “programmazione” e “strategie” per il bene del territorio. Da oggi avremo una nuova Anzio: “la città di Nerone”, una piccola mostra che poco dice del personaggio, cartelloni che pubblicizzano questa nuova identità del paese e una statua di bronzo dell’imperatore. Siamo certi che inaugurata la statua con eminenti presenze e aperitivo aristocratico sarà il termine di questo slogan. Anzio-Space rimane comunque ad osservare l’andazzo in attesa della “Anzio città dei fiori”. Andrea Mingiacchi UN SOGNO. UNA REALTÀ. I lettori più fedeli conoscono le nostre ambizioni e quali sono i nostri propositi per riqualificare il territorio di Anzio. Lo abbiamo espresso in termini chiari da queste colonne ed attraverso l’operato dell’associazione 00042. Arriva un momento in cui i sogni cominciano a prendere forma, grazie all’operato incessante di un gruppo di amici. Accade che in pochi giorni si materializza quanto era stato ipotizzato per mesi in riunioni accese, in cui il confronto era serrato ma poi da buoni amici si brindava alzando un bicchiere di Vecchia Berta. Ecco che un giovane e valente architetto, un insegnante che vola alto e un rompiscatole doc si trovano in pochi giorni a realizzare il Sogno. Il Sogno si traduce in realtà e prende il nome di Centro Polifunzionale dei Giovani. Un’idea semplice ma geniale (come tutte le idee semplici), che mira a realizzare una struttura permanente a disposizione dei ragazzi del territorio. Il Sogno poi si trasforma in Progetto, con tanto di presentazione ufficiale presso la scuola media Virgilio nell’ambito di un bando presentato dal Comune di Anzio. All’interno troverete maggiori dettagli sull’iniziativa, ma ci premeva ringraziare in queste colonne chi ha contribuito materialmente a condurre il Sogno in porto. Un plauso va al comune di Anzio che ha offerto un’occasione a tutti i cittadini di poter presentare un progetto atto a migliorare il territorio (grazie ad un ingente finanziamento della Regione Lazio). Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno espresso consensi all’iniziativa e a quei consiglieri comunali (in primis Toselli) del Partito Democratico che hanno difeso a spada tratta i progetti a sfondo sociale, tra cui spicca anche quello realizzato dal trio Mangili- Cappuccia- Pugliese. A prescindere dall’esito del bando, il Progetto va avanti spedito in attesa che venga realizzato. Siamo certi che si farà, perché quel gruppo di amici ha una marcia in più. P.S. Siamo stati autoreferenziali, ma una volta tanto non guasta. Nel prossimo numero celebreremo un anno di Anzio Space. Preparatevi a grandi sorprese. Marcello Bartoli è un giornale che vive di proprie risorse, apriamo una sottoscrizione diretta a tutti coloro che condividono la nostra linea. Puoi aiutarci con un piccolo contributo economico. Contattaci al 3474012468. Unisciti al nostro gruppo “00042” su:

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Uscito il n. 11 del mensile di Anzio e Nettuno

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N U M E R O U N D I C I - N O V E M B R E 2 0 0 9

L ’ I N F O R M A Z I O N E F A C E N T R O

ANZIO: UNA CITTÀ PER TUTTE LE STAGIONIL’amministrazione cavalca un nuovo slogan per il paeseAnzio sembra detenere un buon record di slogan ad hoc trovati dalle sue ultime amministrazioni che propongono la città come “città di…”. Difatti qualche anno fa, se non erro, si parlava di Anzio come “città d’arte”, concetto presto abbandonato per la lunga parentesi dello slogan dello stravolgente porto di Anzio. Poi si è passati dall’arte monumentale all’arte dello spirito, quindi si è proposto Anzio come “città della pace”. Il lettore, ingenuo, penserà che queste azioni servano per migliorare la visibilità di Anzio con una definita e specifica qualificazione di identità comunitaria attorno alla quale ruotano programmi e attività di rilievo, ben pubblicizzate a livello nazionale e che danno stimolo e sostanza al cosiddetto turismo culturale! Niente di tutto ciò, purtroppo: è solo fumo negli occhi ai molti elettori compiacenti ed all’oscuro dell’inutilità e dello spreco di energie e parole, che hanno poco a che vedere con concetti come “programmazione” e “strategie” per il bene del territorio. Da oggi avremo una nuova Anzio: “la città di Nerone”, una piccola mostra che poco dice del personaggio, cartelloni che pubblicizzano questa nuova identità del paese e una statua di bronzo dell’imperatore. Siamo certi che inaugurata la statua con eminenti presenze e aperitivo aristocratico sarà il termine di questo slogan.Anzio-Space rimane comunque ad osservare l’andazzo in attesa della “Anzio città dei fiori”.

Andrea Mingiacchi

UN SOGNO. UNA REALTÀ.I lettori più fedeli conoscono le nostre ambizioni e quali sono i nostri propositi per riqualificare il territorio di Anzio. Lo abbiamo espresso in termini chiari da queste colonne ed attraverso l’operato dell’associazione 00042. Arriva un momento in cui i sogni cominciano a prendere forma, grazie all’operato incessante di un gruppo di amici. Accade che in pochi giorni si materializza quanto era stato ipotizzato per mesi in riunioni accese, in cui il confronto era serrato ma poi da buoni amici si brindava alzando un bicchiere di Vecchia Berta. Ecco che un giovane e valente architetto, un insegnante che vola alto e un rompiscatole doc si trovano in pochi giorni a realizzare il Sogno. Il Sogno si traduce in realtà e prende il nome di Centro Polifunzionale dei Giovani. Un’idea semplice ma geniale (come tutte le idee semplici), che mira a realizzare una struttura permanente a disposizione dei ragazzi del territorio. Il Sogno poi si trasforma in Progetto, con tanto di presentazione ufficiale presso la scuola media Virgilio nell’ambito di un bando presentato dal Comune di Anzio. All’interno troverete maggiori dettagli sull’iniziativa, ma ci premeva ringraziare in queste colonne chi ha contribuito materialmente a condurre il Sogno in porto. Un plauso va al comune di Anzio che ha offerto un’occasione a tutti i cittadini di poter presentare un progetto atto a migliorare il territorio (grazie ad un ingente finanziamento della Regione Lazio). Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno espresso consensi all’iniziativa e a quei consiglieri comunali (in primis Toselli) del Partito Democratico che hanno difeso a spada tratta i progetti a sfondo sociale, tra cui spicca anche quello realizzato dal trio Mangili- Cappuccia- Pugliese. A prescindere dall’esito del bando, il Progetto va avanti spedito in attesa che venga realizzato. Siamo certi che si farà, perché quel gruppo di amici ha una marcia in più. P.S. Siamo stati autoreferenziali, ma una volta tanto non guasta. Nel prossimo numero celebreremo un anno di Anzio Space. Preparatevi a grandi sorprese.

Marcello Bartoli

è un giornale che vive di proprie risorse, apriamo una sottoscrizione diretta a tutti coloro che condividono la nostra linea. Puoi aiutarci con un piccolo contributo economico. Contattaci al 3474012468.

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ECCO IL NOSTRO CENTRO POLIFUNZIONALE SCHEDA TECNICA

Nei dettagli vi sveliamo i segreti del progetto.Il progetto presentato dalla nostra associazione (00042) è frutto dell’ingegno di gran parte degli associati, per quanto concerne la parte tecnica dell’architetto Bruno Pepe. Il giovane professionista già noto per aver presentato al comune di Anzio la proposta per la realizzazione di uno skatepark ha messo in campo le sue idee per il centro polifunzionale. Il centro sorgerebbe tra i plessi scolastici del Cappell College e del Gavio Apicio (nella zona di Anzio 2), su un terreno di proprietà comunale, andando idealmente a formare una vera cittadella della cultura. La struttura ideata dall’architetto Pepe è stata concepita secondo i più moderni criteri della bio architettura, sfruttando il legno e i suoi principali derivati. L’aspetto preponderante riguarda l’uso dei pannelli fotovoltaici, che consentirebbero un ampio sfruttamento delle energie naturali e (cosa fondamentale) garantirebbero un autofinanziamento permanente. Il centro produrrebbe energia, creando in questo modo reddito e non gravando sulle casse dell’amministrazione comunale. Un concetto vitale tenendo conto anche del rispetto dell’ambiente grazie all’utilizzo di materiali ecosostenibili. Nella costruzione del centro verrebbero coinvolti gli stessi ragazzi (loro che sono l’obiettivo del progetto), dando loro la possibilità di essere gli artefici di questo gioiello. Un modo per renderli maggiormente responsabili e per educarli ad avere cura di quella che sarà la loro casa ideale. L’architetto Pepe ha già evidenziato le sue qualità in diversi ambiti, nel caso del centro polifunzionale si è superato, riuscendo in poco tempo a realizzare un autentico gioiello. In caso di non realizzazione immediata l’architetto insieme agli associati della 00042 ha garantito che è pronto ad esportare la sua idea ovunque, provando ogni canale possibile. E’ inutile sottolineare l’enorme portata di questo progetto, che andrebbe a colmare una lacuna evidente nel nostro territorio, ergendosi come il primo vero centro di aggregazione del mondo giovanile. Chi vi scrive auspica a breve la realizzazione, sognando che finalmente Anzio possa balzare agli onori della cronaca per essere il primo comune del litorale a vantare una simile conquista.

Marcello Bartoli

2Anzio Space - Mensile di Informazione

GLI OBIETTIVIDopo aver analizzato la parte tecnica del centro, è doveroso porre l’accento sui contenuti del progetto. L’associazione 00042 ha presentato l’opera nell’ambito di un bando comunale, che ha dato modo a numerosi cittadini anziati di esporre le proprie idee per migliorare il nostro territorio. Il tutto si è concretizzato lo scorso 5 novembre presso la scuola media Virgilio di Lavinio, teatro di questo incontro di spessore. L’amministrazione era rappresentata dal sindaco Bruschini e dall’assessore al Patrimonio Mercuri, che hanno apprezzato lo sforzo profuso dalle diverse associazioni presenti, mostrando un interesse concreto ai progetti realizzati. Questo era un doveroso cenno di cronaca per ricordare quanto accaduto all’inizio del mese. Nel contesto della manifestazione del 5 novembre l’associazione 00042 ha presentato il progetto per la realizzazione di un innovativo centro polifunzionale dei giovani. I rappresentanti dell’associazione hanno spiegato le ragioni di fondo di questo ambizioso progetto, tutto incentrato sul mondo giovanile. Questo l’obiettivo principale fissato dagli associati, che hanno dichiarato di voler porre il

giovane al centro di questo progetto. Nel contesto del centro polifunzionale i ragazzi coinvolti non sarebbero solo fruitori passivi di corsi (come spesso accade e anche a pagamento…), ma gli artefici stessi della vita culturale. Seguiti da un collaudato gruppo di tutor i giovani del territorio avrebbero la possibilità oltre a seguire corsi di vario genere, di proporre lezioni, organizzare feste, dibattiti e concerti. La struttura è stata ideata per essere open, quindi senza esclusioni a priori per iniziative, purché abbiano una valenza sotto il profilo sociale e culturale. Nel centro il giovane deve sentirsi libero e può usufruire di un’emeroteca, di una sala d’informatica e di altre sale per lo svago. Tra i corsi proposti dall’associazione 00042 ve ne sono alcuni di estremo interesse: un corso d’italiano per immigrati per favorire l’integrazione di questi ultimi. A loro volta gli stranieri potranno proporre corsi inerenti la loro cultura d’origine, dando vita ad un fecondo gemellaggio con gli abitanti del nostro territorio. Altri corsi previsti: botanica (i ragazzi verrebbero iniziati alla coltivazione di alberi nell’area verde adiacente la struttura), musicoterapia per i disabili, centro d’ascolto con l’apporto di un valente pool di psicologi. Ci sarà spazio anche per i più tradizionali corsi di informatica, di musica e di pittura, che potranno però contare su un drappello di professionisti in qualità di docenti. Da non trascurare anche la scelta logistica del centro polifunzionale: la struttura sorgerebbe nel quartiere residenziale di Anzio 2, in una zona che ha subito un’evoluzione notevole sotto il profilo urbanistico. Peraltro il centro andrebbe a creare una sorta di polo collegandosi alle scuole della zona, ovvero il liceo classico e l’istituto alberghiero. Una posizione ideale per creare sinergie con questi istituti scolastici, che possono a loro volta contare su strutture all’avanguardia e su un personale docenti di prim’ordine. Non è da mettere in secondo piano anche la presenza del commissariato di polizia, che garantirebbe la sicurezza per tutti gli abitanti della zona e rappresenterebbe un ottimo deterrente per chiunque pensasse di arrecare danni alle strutture o di compiere atti illegali. L’associazione 00042 è fermamente convinta nella riuscita di questo progetto e nei prossimi mesi continuerà a dare battaglia affinché questo splendido sogno si tramuti in realtà.

Marcello Bartoli

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IL PROGETTO DELL’ASSOCIAZIONE 00042 PER I GIOVANI

Estendere formazione e integrazione sul territorioPer aiutare la formazione e l’integrazione dei giovani del territorio di Anzio proponiamo la realizzazione di un “centro polifunzionale”, che sarà punto di riferimento per i giovani del nostro territorio; poche sale per coinvolgerli in esperienze teatrali, musicali, dibattiti, approfondimenti culturali mirati all’integrazione e all’espressione.L’idea è quella di creare una struttura accogliente nella quale il giovane possa sentirsi soggetto partecipe ed attivo. Difatti le azioni culturali che si svolgeranno all’interno della struttura saranno per lo più proposte ed organizzate dai giovani stessi, che verranno messi in condizione, attraverso il tutoraggio di adulti competenti nelle specifiche attività, di fare formazione attiva e mettersi in gioco.Nel centro polifunzionale per i giovani e la cultura si prevedono le seguenti attività:- laboratorio di pittura- laboratorio di arte-terapia (per favorire l’integrazione)- laboratorio di musicoterapia (per favorire l’integrazione)- laboratorio di informatica- corsi di italiano per stranieri- lezioni di strumento musicale- corsi di grafica- ripetizioni per gli studenti- corsi per orientamento al lavoro- laboratorio teatrale- laboratorio di botanica- gruppo scout- consulenza psicologica e orientamento scolasticoInoltre si potranno organizzare esposizioni d’arte, feste e concerti musicali.Evidenziamo il fatto che il giovane e la sua formazione morale e civile è al centro del nostro progetto e che ogni attività sarà gestita e coordinata dagli stessi giovani monitorati da esperti del settore.Prevediamo per la realizzazione della struttura la collaborazione dei giovani del territorio attraverso interventi sia nella progettazione, che nella costruzione.

Nel rispetto dell’ambiente e per la sostenibilità dello spazio, il centro polivalente lo abbiamo ipotizzato in legno con una copertura in fotovoltaico al fine di coprire i consumi energetici ed integrarsi con l’ambiente. Questo è un elemento vitale, in quanto il centro grazie all’autonomia energetica non graverà sulle casse comunali, consumando meno di quello che verrà prodotto.I giovani saranno responsabili anche delle operazioni di manutenzione della struttura e del giardino esterno. Scelta della localizzazione dell’iniziativaAbbiamo individuato per la realizzazione di questo centro l’area circoscritta tra la via Nettunense, viale Nerone ed l’Istituto professionale Apicio del Centro Anteo.Luogo strategico per quanto riguarda la visibilità e che permetterà di facilitare le iniziative in rete anche con le scuole e strutture sportive limitrofe.Quali sono gli utenti dell’iniziativaIl centro sarà a disposizione per tutti i giovani del territorio di Anzio e di Nettuno, sia residenti che domiciliati.L’accesso e la partecipazione saranno del tutto gratuite.Elementi di innovazione e differenziazione del progetto- Coinvolgimento dei giovani nel processo progettuale e produttivo- Autonomia gestionale- Edificio in legno con struttura a pannelli ecocompatibili- Produzione energia elettrica tramite fotovoltaicoSintesi dei punti di forza Il progetto prevede la realizzazione di una struttura atta a centro polifunzionale per lo sviluppo e la crescita sociale e culturale dei giovani, costruita secondo principi di bioedilizia e bioarchitettura con tetto a pannelli fotovoltaici integrati.Il programma è orientato all’avvio di un modello per lo sviluppo sostenibile, sia in termini sociali che ambientali, attraverso una struttura che sia autonoma dal punto di vista energetico e che anzi sviluppi reddito creando energia pulita.In un’area lasciata a verde di proprietà comunale, posta fra la via Nettunense ed il Quartiere Europa, adiacente una nuovissima struttura scolastica, si sviluppa un edificio costruito con tecnologie costruttive quali il legno e i suoi derivati e con impianti che permettano la massima efficienza energetica.Obiettivi del progettoIl progetto mira concretamente all’aggregazione del mondo giovanile, facendo leva sul concetto di autonomia e di risorsa dei giovani. Saranno loro i reali protagonisti del progetto, investiti delle responsabilità da loro richieste successivamente nel mondo adulto. Il progetto vuole quindi mirare alla formazione culturale del giovane, ma soprattutto alla sua autosufficienza. Il progetto prevede inoltre il rispetto dell’ambiente del nostro territorio, grazie alla costruzione di un centro aderente ai principi della bio architettura. OperatoriLe attività del centro saranno coordinate da un comitato di professionisti nel campo della cultura, dell’insegnamento, dell’integrazione, della consulenza psicologica e dell’arte, provenienti da realtà associative del territorio.

Inviaci commenti su http://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/ e per maggiori informazioni vai su http://www.anziospace.com/progetto.html

Andrea Mingiacchi

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INCHIESTA/INTERVISTA SUL PIANO REGOLATOREParola ai costruttori...Di fronte al boom edilizio creato dal PRG del Comune di Anzio, è sembrato doveroso sentire il parere di alcuni costruttori impegnati in questo settore.Due degli intervistati hanno espresso un giudizio positivo in quanto “si sono venuti a creare nuovi posti di lavoro a beneficio soprattutto delle imprese locali”.Altri invece hanno manifestato varie riserve: “da un giorno all’altro, molti terreni, da agricoli sono diventati edificabili senza prevedere, né progettare, i servizi sociali essenziali: strade, scuole e tutto un insieme di servizi di pubblica utilità”. “E’ sufficiente esaminare il Piano regolatore da Via Delle Cinque Miglia in su.....Borghesiana, Cavallo Morto, etc...”“Purtroppo”, afferma un altro costruttore, “questa specie di gara non ha elevato la qualità dell’edilizia, anzi ci ha costretto ad adattare prezzi e livelli qualitativi al mercato che in questo momento è fermo”. ”Certo, però non accettiamo svendite!”.“E’ senz’altro positivo”, afferma un altro, “che ci sia stato un aumento dei livelli di occupazione locale”; ”ma purtroppo, non solo locale! Infatti, alcuni si sono serviti di manodopera varia, anche di stranieri”.Alla domanda “se il piano regolatore avesse previsto lo sblocco differenziato e diluito nel tempo dell’edificabilità”, alcuni affermano che “la situazione sarebbe stata senz’altro migliore e più equilibrata”; altri, invece, che “questa eventuale differenziazione sarebbe risultata negativa per l’occupazione e avrebbe favorito eventuali “privilegi”.Per quanto riguarda l’importanza dei “sevizi primari” tutti gli intervistati sono perfettamente d’accordo. Alcuni però affermano l’esigenza di servizi migliori per favorire appetibilità e valore delle case costruite, come centri culturali, biblioteche, uffici dislocati del Comune e del servizio d’ordine. “E’ proprio di queste cose”, afferma un altro costruttore, “che bisognerebbe parlare”: “costruire qualche albergo, infrastrutture pubbliche e anche private ma di maggiore qualità...Solo così si salvaguarderebbe una continua e futura occupazione”.La maggior parte dei costruttori intervistati è d’accordo nel suggerire agli amministratori locali di lavorare meglio, ascoltando anche chi è contrario allo loro politica.

Gianfranco Aghedu

MA IL MERCATO, TIRA ANCORA?Dalle indicazioni degli addetti ai lavori, un futuro neroA quasi cinque anni dall’entrata in vigore del P.R.G. , in un territorio devastato dal moltiplicarsi di cantieri e di villini appena terminati, com’è cambiato il modo di lavorare per uno degli operatori tipici del settore, come le Agenzie Immobiliari? Lo chiediamo al sig. Graziano Manzolli, titolare dell’Agenzia Italia a Lavinio. “Ad essere sincero, per come è stato concepito, devo fare le mie critiche al Piano Regolatore; sarebbe stato molto più logico fare la scelta di sviluppare una sola zona della città, che ne so, vogliamo sviluppare Colle Cocchino? Allora, per 5-10 anni si sarebbe dovuto costruire solo là. Poi, passato quel tempo, si passava a sviluppare un’altra parte di territorio. Qui, invece, si è data via libera su tutti i punti cardinali, creando solo caos. Si è costruito solo case, senza pensare alle strade, alle scuole, ai servizi (che sono rimasti quelli di 10/20 anni fa), a discapito della qualità della vita. Si è creato solo un guazzabuglio generale che, secondo me, non porterà benefici né nell’immediatezza, che nel futuro”. Un’altra voce del vostro lavoro è l’affitto estivo. Come è andata la stagione?“Per fortuna, nonostante la crisi, qui a Lavinio il mercato dell’affitto, nel mese di agosto, ha retto abbastanza bene. Abbiamo avuto solo una flessione del 20% per il mese di luglio, percentuale che è in linea con l’andamento generale del resto del paese”.Per concludere, secondo lei, quale potrebbe essere una cura per risolvere il problema di ‘villettopoli’? “L’unica cosa da fare, sarebbe stoppare la situazione, fermarsi un attimo, anche se capisco che è quasi impossibile. E’ vero, però, che sarà il mercato stesso a fare la selezione. Per esempio, bisognava diversificare le cubature costruttive. In certi parti della città era necessario dare la possibilità di costruire case più grandi, anche perché la maggior parte di quelle fatte sono della metratura di 50/60 metri, tipica da seconda casa. Possono andar bene per i vacanzieri o per una coppietta di sposetti, ma appena nasce un figlio, vengono fuori i problemi di tutti i giorni (ad esempio la mancanza di asili nido) e molti, allora, decidono di tornarsene a Roma. Bisogna dare un futuro ad Anzio, un futuro per non farla diventare una città di sole seconde case”.

Maurizio D’Eramo

PUBBLICITA’

Per informazioni telefonare al 3343310438

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INCONTRO CON IL DOTT. SCATASSALe tappe della vicenda “BAMBINOPOLI”Quando ho incontrato Giancarlo Scatassa era il giorno 9/11, giorno che celebra il ventennale della caduta del muro di Berlino, mi sono reso conto quanto i due verbi “costruire” e “distruggere” talvolta si interscambino nel significato: venti anni fa’ qualcosa veniva distrutto ma si stava costruendo l’unione di una città, mentre nell’intenzione di costruire palazzi in una area verde si vede la distruzione di uno dei pochi patrimoni naturali rimasti.Cosa rappresenta “Bambinopoli”?Per noi un po’ più anziani rappresenta quasi un’istituzione, dopo tornati dalla guerra e dallo sfollamento era l’unica oasi verde dove potevamo passare del tempo, era un vero centro sportivo, si giocava a tennis, a minigolf, vi era perfino una pista di pattinaggio. Nel 1700 era un vero e proprio parco di Villa Sarsina e si estendeva fino al mare.Cosa è successo poi?Una speculazione selvaggia ha cominciato a modificare il paesaggio ma “Bambinopoli” con i Piani regolatori dell’epoca non era ancora sbloccata come area edificabile, e i proprietari di questo appezzamento arrabbiati per tale faccenda lo abbandonarono, e da allora fino ad oggi Bambinopoli rimase coperto di rovi, di meravigliosi alberi, pini e platani…dopo un po’ qualcuno ha cominciato a pensare che era momento di speculare anche su di esso. Quanto ha influito il piano regolatore?Il Piano regolatore del 2004 considerò ciò come zona edificabile, e la miopia politica è stata proprio quella di non prevedere per il centro urbano l’unico pezzetto di verde rimasto (2800mq) trasformato in un parco o altro, alla luce anche che vi sono qui due scuole, l’ospedale militare, sarebbe stato un bene della collettività, anche perché visto che si dice che Anzio ha una vocazione turistica bisognerebbe fare degli spazi per creare delle vere comunità. L’area in questione è stata denominata B/2, ovvero in zone di completamento che a sud della ferrovia, al contrario di quelli che sono al nord dove l’altezze degli edifici è fissata a 7,50 m, le costruzioni possono avere altezze variabili in linea però con la media degli altri. Qui l’amministrazione prendendo la palla tale cavillo, nel giugno 2008 ha rilasciato i lavori per la costruzione di due palazzi, di sei piani più una terrazza con un’altezza di quasi 20 per un totale di 60 appartamenti che sono provvedimenti presi per una densità di popolazione di periferia non per un centro storico. Quali sono stati i provvedimenti presi?E’ nato spontaneamente un comitato dai cittadini. Una mattina presto, mi svegliarono dei rumori e vidi una scena che difficilmente scorderò: pini e platani secolari abbattuti selvaggiamente; siamo scesi in pigiama e per intervenire sulla faccenda, poi è arrivata la Guardia Forestale e ha sospeso i lavori. Tale caso ha destato l’interesse della magistratura che ha obbligato il comune a sospendere i lavori. La nascita del comitato è stata retta dall’entusiasmo di cittadini di difendere tale territorio da una situazione surreale. Innanzitutto abbiamo fatto un esposto alla Procura della Repubblica perché pensavamo che non ci fossero solo errori burocratici e di interpretazioni di p.r.g ma anche piani finalizzati a realizzare certe cose con eventuali procedimenti penali. Poi in secondo luogo abbiamo fatto un ricorso al TAR con un avvocato, dove il comitato ha finanziato le spese onerose. In ultima battuta abbiamo segnalato il fatto alla regione che ha una giurisdizione politica nei p.g.r. Una prima udienza del TAR c’è stata che ha decretato che bisogna vedere chi ha veramente ragione in questa faccenda e la sentenza vi sarà a dicembre. La Regione invece ci ha dato ragione (anche in relazione alla faccenda Villa Adriana).

Noi viviamo la giornata, il cantiere non c’è e continuiamo a vedere alberi.Stefano Chiappini

NUOVA SEDE DEL GIMEMA A.I.LEsperienza personale all’incontro dei volontari AILIn data 27/10 sono stato invitato assieme a mia madre, in veste di volontario, per l’inaugurazione della nuova sede del Gimema, importante centro di ricerca legato all’AIL (Associazione italiana contro leucemie e linfomi). L’incontro è stato scandito dagli interventi del Prof. Franco Mandelli e dalla testimonial Lorella Cuccarini. L’incontro ha ribadito l’importanza dei fondi che ogni anno vengono raccolti con le donazioni degli Italiani, soprattutto come ha detto il Professore “in uno stato in cui le associazioni di ricerca non prendono un euro”. La sinergia dei volontari e la bontà del cittadino registra ogni anno grandi risultati. La foto non è autocelebrativa ma solo una testimonianza che “Anzio” è stata a tale incontro. Da non dimenticare l’appuntamento dal 5 all’8 dicembre con le Stelle di Natale nelle piazze del nostro territorio dove l’AIL è presente da ormai da quindici anni.

Stefano Chiappini

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Pagina di ANZIO-SPACEgestita dai giovani de “Il Giovanotto”.

IL NO DI LEGAMBIENTE“Due grandi inutili ‘parcheggi per barche’ che saranno quasi sempre ferme in porto; traffico, smog e posteggi per le automobili dei diportisti; un’enorme colata di cemento in mare e sulla costa: ecco, in sintesi cosa prevede il faraonico progetto per il nuovo porto di Anzio. Da 136.000 a 270.000 metri quadri lo spazio acqueo occupato, un’area quasi dieci volte più grande del centro storico della città, 300 metri di cemento per la banchina, fino a 1.082 unità posti barca”. Ecco come Legambiente descrive il progetto del nuovo porto incentrandosi poi sui relativi poblemi che prterebbe la costruzione dell’infrastruttura. “Ripercussioni gravi sull’ecosistema litoraneo, a rischio l’apporto sabbioso, ora assicurato in particolare dalla foce del Tevere, più a nord. Il mare sarà meno pulito e più lontano dalla città, nascosto da file di barche ormeggiate a pontili privati inaccessibili”.Quindi la costruzione del bacino portuale sarebbe solamente una grande gomma da cancellare, sparirebbe l’importanza storica della nostra cittadina. Basta cemento! Noi giovani vogliamo che il nostro ambiente venga rispettato, vogliamo che si smetta a costruire e costruire! Rispettate la nostra città dove siamo cresciuti e dove siamo intenzionati a far valere le nostre prospettive per un futuro pulito senza cemento.

Valerio Novara

TRENITALIA... CI SCUSIAMO PER IL DISAGIOTorniamo a parlare di mezzi di trasporto pubblico, in particolare di vandalismo: è ancora stato preso di mira il treno della tratta Nettuno-Roma. Qualche settimana fa dei vandali hanno danneggiato il treno distruggendo quattro delle sette vetture del treno regionale 12216.Ad accorgersi del danno il capotreno, attirato dal forte odore di fumo. Da un controllo delle vetture il ferroviere ha scoperto che in una era stato addirittura appiccato il fuoco ad un sedile. Fiamme subito spente con un estintore mentre nelle altre tre vetture, invece, sono stati distrutti i sedili, smontati gli arredi e le porte dei bagni.Per fortuna non c’erano passeggeri a bordo del treno ed il capotreno non ha subito alcun danno. Le vetture, intanto, sono state inviate alle officine di riparazione.Per questo affronto continuo di violenza sono i pendolari di Nettuno e di Velletri a subire i maggiori danni: nove convogli viaggiano con una vettura in meno, tre di Velletri e sei di Nettuno, per un totale di circa 2.700 posti a sedere in meno. Le Fs, intanto, hanno sporto denuncia contro ignoti. Il problema, però, resta la carenza di controlli nei nostri mezzi di trasporto pubblico, perché una cosa del genere fosse successa all’estero (in Inghilterra, ad esempio), i colpevoli sarebbero stati immediatamente rintracciati (ci sono telecamere a circuito chiuso in ogni vettura, nonché agenti di forze dell’ordine) e condannati a pagare caro il loro gesto. Come dire, se non li impediamo sul nascere questi episodi, a farne le spese restiamo sempre e solo noi pendolari…

Valerio Novara

Anzio Space - Mensile di Informazione6

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7Anzio Space - Mensile di Informazione

VISITA GUIDATA AL“RIUNITI ANZIO-NETTUNO”

Comincio da qui, nella veste di “inviata interna”, un tour guidato dell’Ospedale di Anzio: racconterò luci ed ombre ed accoglierò le vostre critiche, perché credo che il DIALOGO sia l’unica arma che una società civile debba imbracciare!

IL REPARTO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA.Uomini che passeggiano nervosi, cellulari che squillano, bimbi che corrono con mazzi di fiori, parenti che aspettano, donne in attesa di un bimbo… o di una visita. Tensione, nervosismo, ansia, gioia, rabbia. Un crocevia di stati d’animo e sensazioni che si avvertono a pelle attraversando l’androne affollato del 3° piano del Riuniti dove si trova il reparto di Ostetricia e Ginecologia!Il dott. Ambrogi dirige il reparto dal 2003: con professionalità, tenacia ed il supporto dei suoi collaboratori lo ha reso una realtà polifunzionale e di elevato standard qualitativo; i numeri parlano per lui: 750 parti l’anno(230 tagli cesarei); 180 interventi in regime di ricovero ordinario; 320 in Day Hospital; 200 Interruzioni Volontarie di Gravidanza (legge 194). A tutto questo va sommata l’attività ambulatoriale ripartita fra Anzio e Villa Albani!

IN AMBITO OSTETRICO le donne sono seguite fin dall’inizio con periodici controlli clinici e diagnostici. Da qualche mese è inoltre possibile effettuare l’amniocentesi, una procedura che permette la diagnosi già in utero di eventuali anomalie genetiche del nascituro. L’iter assistenziale per la gravida si completa con un corso teorico-pratico nell’ambito del quale pediatri, ginecologi e ostetriche preparano la futura mamma al parto. Il corso assume un ruolo fondamentale per il rapporto di fiducia che le donne instaurano con le ostetriche, figure cardine nella gestione della fase finale e più difficile della gravidanza costituita dal travaglio e dal parto stesso.Degna di rilievo l’iniziativa che pone il reparto all’avanguardia in campo scientifico ed umanitario: la Donazione del Sangue del Cordone Ombelicale (DSCO). E’ una procedura indolore e priva di rischi per mamma e bambino: dopo la nascita e dopo aver reciso il

cordone ombelicale il nascituro viene affidato alle cure dei pediatri e l’ostetrica esegue un prelievo di sangue dal cordone ombelicale prima che la placenta venga fisiologicamente espulsa. Il sangue prelevato viene spedito alla Banca di Sangue Placentare di riferimento dove viene conservato poiché contiene cellule dette staminali in grado di rigenerare le cellule del sangue. Un domani quel sangue potrà fare la differenza fra la vita e la morte per un bimbo malato di leucemia!

IN AMBITO GINECOLOGICO il reparto offre strumenti diagnostici a 360°: pap-test con ricerca del Papilloma Virus (HPV), colposcopie, ecografie, isteroscopie, partecipazione a progetti di screening preventivi. Punto di forza è l’ambulatorio di Uroginecologia che affronta la problematica dell’incontinenza urinaria femminile a tutto tondo grazie ad indagini diagnostiche quali l’Urodinamica e soluzioni chirurgiche all’avanguardia.

NELL’AMBITO DELLA LEGGE 194 il reparto vanta oggi un servizio al di sopra degli standard qualitativi medi grazie ad un fattore determinante:la continuità. Dal 2002 la dott.ssa Orlando gestisce il servizio con competenza e professionalità affiancando all’attività chirurgica una componente umana e di sostegno psicologico per le donne che attraversano la difficile esperienza dell’aborto. L’equipe anestesiologica ed infermieristica è composta da personale non obiettore dell’ospedale stesso ed è immutata da circa 7 anni,fattore questo di estrema rilevanza poiché ha conferito al servizio delle IVG una dignità ed un ruolo negatogli per molti anni a causa del continuo “turn over” di ginecologi ed anestesisti. In conclusione mi permetto di dire che forse un reparto come quello descritto avrebbe bisogno di maggior personale medico e paramedico, di un maggior numero di spazi e di un ascensore ad esso dedicato poiché vedo donne incinta affannate salire a piedi stanche di attendere l’unico ascensore mai disponibile!Infine cosa a mio avviso incresciosa e riferibile all’ ospedale tutto è la mancanza di servizi igienici esterni ai reparti!Vi assicuro che dover rispondere ad una donna incinta:“Mi spiace,qui il bagno non c’è. Deve suonare in reparto” è cosa che ti fa vergognare della struttura nella quale lavori!

Emanuela Moroni

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VOCI DALLA CITTA’

“III MEMORIAL FABIO GIANNINI”Anche quest’anno l’Associazione Culturale Libertà e Azione ha organizzato il “Memorial Fabio Giannini”, giunto ormai alla sua III edizione. Oltre al quadrangolare di calcetto, nel quale si sono sfidate le squadre de “Il Granchio”, “Gli amici di Fabio”, “Vecchia guardia” e “Libertà e Azione”, c’è stata la consueta assegnazione del Premio Giornalistico “Beppe Alfano 09”. Attraverso questa giornata speciale, dedicata allo sport, giornalismo e sociale, l’Associazione ha voluto così ricordare il compianto amico Fabio.

Al termine del Memorial sono state premiate le squadre partecipanti e consegnato il consueto Premio Giornalistico Beppe Alfano, quest’anno attribuito al giornalista del Granchio, Davide Vaggi.La premiazione è stata presenziata dal senatore anziate Candido de Angelis e dall’attore Giovanni Galati, interprete del film “Il grande sogno” di Michele Placido.L’appuntamento è stato per sabato 31 ottobre, alle ore 16.30, presso i campi del Family Club, in via Beato Padre Pio a Nettuno.Si ringraziano le Città di Anzio e Nettuno per aver concesso il patrocinio a questo giorno così speciale per la nostra Associazione.

Associazione Libertà e Azione

PERICOLO PULCI, PERICOLO SCUOLA. DOBBIAMO VERAMENTE SCEGLIERE?Dal 23 settembre il plesso di Via Pegaso del Liceo Scientifico di “Innocenzo XII” di Anzio è chiuso a causa di una invasione di PULCI. Il problema in realtà si é presentato con l’inizio delle lezioni: già il 17 e il 18 settembre la presenza dei parassiti aveva comportato la necessità di chiudere la scuola per la disinfestazione. Lunedì 21 e martedì 22 settembre gli studenti hanno ripreso regolarmente le lezioni, ma mercoledì 23 settembre la scuola è stata nuovamente invasa dagli insetti che hanno morso studenti, personale e docenti. Il preside ha provveduto a far evacuare immediatamente la scuola avvisando le famiglie della necessità di ritirare i propri figli. Si è poi deciso di riprendere le lezioni. Quale soluzione è stata trovata in attesa della disinfestazione dalle pulci? Quella di ospitare i 200 studenti nella “palazzina” esterna del plesso di Via Ardeatina , dichiarata inagibile lo scorso anno (e lo è tuttora) a causa di infiltrazioni d’acqua dal soffitto e, soprattutto, per evidenti lesioni alla struttura che hanno messo in serio pericolo la stabilità dell’edificio. Questa scelta mette in serio pericolo la sicurezza degli studenti e dei lavoratori che operano all’interno della struttura, soprattutto in un periodo in cui la Terra continua a tremare. Anzio, rammentiamo, è ubicata su quella che i geologi denominano “linea Anzio-Ancona”, cioè sulla maggiore discontinuità tettonica che attraversa la catena dell’Appennino, ed in prossimità del distretto vulcanico dei Colli Albani. E’ sufficiente osservare le crepe dell’edificio per rendersi conto che siamo in una situazione di rischio elevato. Né i morti di S. Giuliano, né quelli de L’Aquila e di Messina hanno insegnato niente: si assiste all’assoluta indifferenza delle istituzione.Ma di chi sono le responsabilità? Torniamo alle pulci: quelle dentro scuola ormai sono morte, complice anche il freddo , per cui la Provincia non è più competente. E’ la disinfestazione dei terreni limitrofi, ossia di quelli dai quali si ritiene provengano le pulci , che si fa attendere. La competenza è dei proprietari dei terreni e, in assenza di intervento del privato, spetta al sindaco del comune che può obbligarli a disinfestare i terreni. Il sindaco ha finalmente emanato l’ordinanza con la quale si obbligava i proprietari dei terreni limitrofi ad intervenire ma sono scaduti i termini e nulla è stato ancora fatto. Perché non dispone un’immediata bonifica a spese dei proprietari?? I ragazzi continuano a vivere in una situazione di pericolo.Un Comune che si vanta di attuare una politica del FARE, dovrebbero essere tempestivo anche in queste occasioni, non solo nel rilasciare licenze edilizie.

Enrico Petrucciani

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CONVEGNO ANZIO FUTURA Dopo un anno di assestamento e di ricambi dirigenziale riparte l’attività di Anzio Futura ONLUS, la nota associazione culturale presente sul nostro territorio ormai da anni, e lo fà partendo subitoin quarta con un convegno dal tema terribilmente attuale: l’immigrazione.“L’immigrazione è uno dei problemi dell’ultimo trentennio non solo in Italia - spiega il neo Presidente Avv. Mario Marcellini - ma anche intutta Europa.Spesso si accomuna il problema immigrazione dal problema sicurezza, ma le teorie sociologiche più affermate e consolidate ci dicono che senza integrazione non ci sarà mai sicurezza e che i due temi, seppur simili, sono assolutamente distanti tra di loro.L’immigrato può e deve essere una risorsa - prosegue l’Avv. Mario Marcellini - e la sicurezza deve essere affrontata tanto per gli stranieri quanto per gli Italiani, magari cominciando a lavorare sulla “certezza” della pena, cosa che negli ultimi anni in Italia non ha fatto nessun governo.Le varie identità culturali debbono saper convivere, senza sopraffazione o, ancor peggio, con astio e diffidenza, alimentando la deriva culturale presente oggi in Italia.Con questo convegno vogliamo stimolare la cittadinanza ad una riflessione più approfondita del tema immigrazione, senza scadere nell’eccessivo e controproducente “ipergarantismo” tipico di alcune formazioni politiche ma nemmeno stimolare derive populiste ed intolleranti.La presenza di massimi esperti del settore, oltre a quella solita istituzionale ( Assessori Provinciali e regionali alle politiche sociali) darà al convegno quel taglio importante che spero possa essere apprezzato da tutti.Pregevole sarà l’intervento del dr. Giancarlo Cursi, sociologo della Caritas, che parlerà degli obiettivi culturali e educativi della CARITAS sul territorio Italiano ed ad ulteriore completamento interverrà la Dott.ssa Renata Covito per un approfondimento sulla Mondialità . Particolarmente interessante sarà il “taglio“ didattico e scientifico del dr. Francesco Tassiello, psicoterapeuta , che parlerà delle coppie a rischio in una società multietnica e multirazziale.La rituale presenza di organi istituzionali ai convegni di Anzio Futura sarà garantita dall’On. Claudio Cecchini - assessore provinciale alle politiche sociali del Comune di Roma - e dall’On. Di Liegro, ass. regionale, che ci aggiornerà delle politiche della nostra regione nell’ambito delle questioni immigratorie; il programma inoltre prevede anche l’intervento di amministratori locali e dirigenti scolastici, oltre al consueto appuntamento con gli interventi finali del pubblico.L’evento è quindi previsto per il 20 Novembre alle ore 16.30 circa, presso la sala conferenze del centro ecumenico di Lavinio, dal titolo “Immigrazione: conoscenza, solidarietà ed integrazione”.

il Presidente Mario Marcellini

COSA SI FA STASERA?Scherzosa vignetta di un’uscita invernaleRitorna fitto l’inverno e il freddo, e come giusto che sia, cambiano i modi di vivere le serate delle persone. Si immagini una comitiva nell’organizzare un’uscita il sabato sera nel nostro territorio: - Ciao Andrea che si fa stasera?- Ciao Enrico, ho sentito gli altri, propongono di farci un giro al borgo- Ma al borgo con questo freddo? Ma non sarebbe meglio andare in qualche locale o pub?- A Roberta non và molto, dice che i locali sono sempre gli stessi e si annoia…- Vabbé magari potremmo non so prendere un paio di macchine ed andare a Latina, almeno si fa qualcosa di diverso…- Maurizio non ha la macchina e Marcello non vuole spendere troppi soldi.- Senti io avverto Piero e Mario, ci vediamo davanti al Tirrena e poi decidiamo…- Ragazzi dai allora che si fa di bello?- Con questo freddo questa città sembra ancora più abbandonata da Dio!!!- Qualcuno ha casa a disposizione? Magari potremmo affittarci un film e vedercelo insieme…- Possibile che uno che abita qui per non dover fare le stesse cose deve macinare chilometri o spendere tanti soldi?- Bè in effetti se ci fosse qualche posto in più per passare una serata tranquilla non staremmo certo qui a discutere su cosa dobbiamo fare.- Però è innegabile la bellezza del paesaggio di notte qui, il mare le luci, il porto….sarebbe bello se ci fosse un locale,una discoteca o un luogo di ritrovo proprio qui!- Ma non vedi là quella costruzione, quella sorta di “palafitta” al confine tra la spiaggia e il porticciolo? Quella tanti anni fa era una discoteca, si chiamava “SPLASHDOWN”, e forse i nostri genitori avevano da divertirsi al contrario nostro di stasera!

Stefano Chiappini

A SEGUIRE SU “NETTUNO-SPACE” :SALLY PAYEN AL FORTE SANGALLO

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NOTIZIE DALLA REGIONE LAZIOLEGGE DISABILI MIGLIORA INSERIMENTO LAVORATIVO E PRODUTTIVITA’ - Approvata in Consiglio regionale la legge sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Uno strumento che migliora ed accresce i servizi di inserimento al lavoro e che ha il vantaggio di accompagnare il lavoratore nella scelta dell’impiego più consono alle sue peculiarità, in modo che possa mettere a frutto le sue capacità contribuendo alla produttività complessiva dell’ente in cui opera. L’obiettivo della Regione è quello di trasformare il disagio in un’opportunità per la comunità. E’ infatti dimostrato che l’assunzione, e quindi l’inserimento lavorativo di individui con disabilità, può aumentare la produttività in un ente pubblico se ciò avviene in modo mirato, se cioè viene individuata la mansione giusta, corrispondente alle sue condizioni psicofisiche, per mettere a frutto le proprie potenzialità. A questo fine è stato costituito il Sild, il Sistema Inserimento Lavoro Disabili, che aiuta il lavoratore con disabilità a ricoprire il ruolo corrispondente alla sua reale capacità di lavoro. La legge approvata prevede inoltre l’istituzione nelle Asl di commissioni medico-legali dedicate alla valutazione del livello di disabilità delle persone che intendono iscriversi all’ufficio di collocamento. Questo per favorire il raccordo tra i servizi medico legali e i servizi per l’impiego, e per facilitare la valutazione delle competenze e delle capacità del singolo.

REGIONE STANZIA 18 MLN PER MICROCREDITO: TASSI DELL’1%I cittadini e le imprese che si trovano in una situazione di difficoltà nei confronti degli istituti di credito potranno beneficiare degli strumenti finanziari messi a disposizione dalla Regione Lazio tramite il microcredito. Prestiti individuali da 1.000 a 10mila euro per i cittadini e fino a 20mila per le imprese verranno erogati tramite un fondo regionale. In totale dal 2009 al 2011 sono previsti in bilancio 18 milioni di euro per finanziare il microcredito, 6 milioni all’anno. I beneficiari dei prestiti non riceveranno liquidità, ma tramite un istituto di creditoconvenzionato, verrà sanata la loro posizione debitoria. Il tasso di interesse è dell’1%, i tempi di restituzione delle somme variano in base ai richiedenti, mediamente si arriva ad un massimo di 36 mesi per i singoli cittadini e di 84 mesi per le imprese. Per conoscere le modalità di accesso al microcredito è possibile contattare il call center 800 264 526 e poi recarsi dagli operatori territoriali accreditati presso Sviluppo Lazio, tra cui anche quelli dell’associazione Di Gay Project.

DA REGIONE 240 MLN PER PMI - Contro la crisi del credito ed il conseguente impatto sull’economia reale, la Regione Lazio pubblicherà il prossimo 14 novembre il bando regionale per le Piccole e Medie Imprese del Lazio, che potranno ottenere dalle banche convenzionate un finanziamento agevolato e garantito da Banca Impresa Lazio, per un

importo complessivo di 240 milioni di euro.La Regione ha identificato, nell’ambito degli interventi programmati in materia economico-finanziaria, le iniziative prioritarie che possono essere attuate nell’immediato, chiedendo al sistema bancario un impegno concreto per garantirne l’impatto in termini di maggiore volume di credito a disposizione del tessuto imprenditoriale. L’intervento principale, che associa al sostegno all’accesso al credito una agevolazione in termini di tasso di interesse, è il Fondo Rotativo PMI, affidato in gestione a Sviluppo Lazio, a sostegno dei nuovi investimenti per un volume complessivo di 240 milioni di euro: il 14 novembre verrà pubblicato il bando per l’accessoall’intervento da parte delle imprese, che potranno ottenere dalle banche convenzionate un finanziamento agevolato e garantito da Banca Impresa Lazio.

ISTITUITO OSSERVATORIO CONTRO RAZZISMO - La Giunta ha approvato la delibera con cui si istituisce l’Osservatorio regionale contro il Razzismo e la Discriminazione, previsto dalla legge regionale sull’immigrazione n. 10 del 2008. L’Osservatorio avrà compiti di monitoraggio, analisi e contrasto legale del razzismo e della discriminazione, e sarà composto da 11 membri di cui 6 eletti tra le reti territoriali, in rappresentanza degli immigrati delle diverse province della regione (2 per la provincia di Roma e 1 per ognuna delle altre).L’Osservatorio regionale costituisce un imprescindibile strumento di sussidiarietà e coordinamento dell’azione degli organismi e degli attori locali, al fine di rendere maggiormente efficaci e sinergiche le politiche di prevenzione e contrasto dei fenomeni di razzismo e discriminazione in maniera omogenea su tutto il territorio regionale.L’Osservatorio regionale metterà a disposizione un Contact center per le segnalazione dei casi di discriminazione razziale sul territorio regionale, e una Task Force multidisciplinare per fornire assistenza legale alle vittime. Potrà anche promuovere studi e ricerche.Dalla Regione 70 mln per fogne e depuratori in tutto il Lazio Si da’ il via libera alla realizzazione di depuratori e reti fognarie in tutto in territorio regionale. Con l’approvazione di una delibera da parte della giunta regionale del Lazio saranno presto avviati lavori di risanamento delle reti idriche e fognarie per un importo complessivo di 70 milioni di euro.Decine gli interventi previsti in tutti il territorio regionale per la costruzione di nuovi depuratori, il completamento di reti idriche e fognarie o la ristrutturazioni di quelle esistenti. Lo stanziamento più rilevante, 9 milioni e 200mila euro, servirà per il completamento degli interventi di realizzazione delle adduttrici, le reti fognarie e la razionalizzazione della depurazione nel comprensorio dei castelli romani. “Con questi lavori realizzeremo soprattutto depuratori e reti fognarie in applicazione della delibera quadro 668 che prevede interventi igienico-sanitari” ha spiegato l’assessore regionale all’ Ambiente Filiberto Zaratti al termine della giunta.“Alcuni di questi lavori partiranno già entro la fine del 2009 - ha aggiunto - entro i primi mesi del prossimo anno saranno aperti tutti i cantieri”.

2,5 MILIONI PER NETTUNO - La regione Lazio erogherà 2,5 milioni di euro per le casse Nettunesi al fine di riqualificare il territorio: 1.063.000 euro saranno destinati al borgo medioevale, 476.500 euro saranno invece impiegati per la Riviera Egidi, 227.000€ per Piazzale Michelangelo e 100.000€ per il Belvedere. Altri 55.000€ sono stati stanziati per l’intervento su cinque strade quali, Via dei Marinaretti, Via della Divina Provvidenza, Via Guido Cicco, Via Mario De Franceschi e Via Padre Mauro Liberati.

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SALLY PAYENMostra premio per la seconda classificata dell’edizione 2009 di Shingle22j “Guerra alla guerra”Si è svolta venerdì 6 l’inaugurazione della mostra personale dell’artista inglese Sally Payen, vincitrice del secondo premio della biennale d’arte di Anzio e Nettuno “Shingle22j”, voluta dall’associazione culturale “Tre zeri quarantadue”.La terza edizione della biennale si svolgerà nel 2011, ed avrà come tema l’ecologia.L’artista Sally Claire Payen vive e lavora a Londra: le opere esposte in questa mostra sono apparentemente semplici ma dal significato profondo. Proprio questa apparente semplicità, dove predomina lo spazio bianco e le figure rappresentate sono piccole o grandi sagome nere, lascia spazio alla riflessione individuale del singolo osservatore.L’artista, in questo suo personale viaggio attraverso le forme, indaga su singoli fenomeni della società contemporanea. In particolare si sofferma su quelli che sono i nostri timori e debolezze più comuni come paura, rabbia, violenza e morte. E’ interessante osservare come con un semplice tratto su carta l’artista sia in grado di catturare e suscitare forti emozioni.All’inaugurazione era presente l’assessore alla cultura del comune di Nettuno Giampiero Pedace, mentre a fare gli onori di casa c’era il presidente dell’associazione organizzatrice, Andrea Mingiacchi: ”teniamo molto a questo tipo di eventi perché parte essenziale della nostra missione come associazione è promuovere l’interesse locale per la cultura”. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 15 novembre.

Valentina Marino

LETTERA DEL SINDACO DI NETTUNO, DOTT. ALESSIO CHIAVETTA SUGLI IMPE-GNI ASSUNTI DALL’ AMMINISTRAZIONE PER RESTITUIRE UN FUTURO ALLA CITTÀIl consiglio comunale di giovedì 29 ottobre ha segnato un nuovo passo importante per il processo di risanamento delle finanze municipali: l’anno scorso abbiamo eliminato i residui attivi che ancora pesavano sul bilancio ed entro il 2010 riusciremo ad estinguere l’intera massa debitoria di 21 milio-ni di euro: le procedure di dismissione del patrimonio comunale sono già state avviate da tempo e sono già iniziate ad affluire quelle entrate che ci consentiranno di saldare fatture risalenti anche a dieci anni fa. La gestione diretta della riscossione tributi, tra i primi obiettivi che ci eravamo posti come amministrazione, ci permette di poter contare sulla liquidità di cassa e di far fronte alla spesa corrente; l’amministrazione sta concretamente mettendo in atto un processo di risanamento delle casse municipali, nell’interesse di tutta Nettuno e anche di chi si troverà a governare dopo di noi, e tale impegno viene riconosciuto anche dalle istituzioni superiori: rassicurazioni in tal senso ci sono giunte sia dalla Prefettura che dal Ministero degli Interni, di cui abbiamo voluto sentire il parere proprio a maggior tutela nostra e della città tutta. Come cardine della manovra di bilancio ci sono l’operazione finanziaria sulla struttura della Divina Provvidenza e la vendita delle abitazioni di pro-prietà comunale: sommando i proventi da questi provvedimenti economici, arriviamo alla cifra di circa 23 milioni di euro, somma sufficiente a saldare tutti gli arretrati e ad accantonare un ulteriore fondo che ci permetta un certo margine di “sicurezza”. Per quanto riguarda la Divina Provvidenza, l’advisor è già da tempo al lavoro e presto consegnerà i risultati del proprio studio, cosicché entro maggio definiremo l’operazione; riguardo le case di proprietà comunale invece abbiamo già incas-sato il 3% di anticipo sui primi appartamenti per i quali abbiamo raggiunto l’accordo di vendita, e nei mesi a seguire concluderemo il piano di cessione. La città di Nettuno sta riemergendo dalla si-tuazione di prostrazione in cui l’aveva gettata una gestione miope e scellerata; torno oggi a ripetere, con maggior forza e soddisfazione, che stiamo riprendendoci il nostro futuro.

Il Sindaco di Nettuno Dottor Alessio Chiavetta

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“UNA SCUOLA PER TUTTI”Nasce il progetto di integrazione per gli alunni stranieri di Anzio e NettunoLa provincia di Roma ha finanziato al comune di Nettuno il progetto distrettuale “Una scuola per tutti” inserito nel Piano degli interventi per l’integrazione degli alunni immigrati (decreto legislativo n° 286/98). Il progetto prevede delle azioni finalizzate a rispondere ai bisogni dei minori stranieri, sia nell’infanzia che nell’adolescenza, sostenendo i processi di integrazione nel percorso scolastico con azioni finalizzate a sostenere e valorizzare le responsabilità familiari. La realizzazione di questo progetto è stata affidata all’Associazione Interculturale “Soweto” ed all’associazione “Pontum”. Quest’ultima, che segue il progetto in ambito locale, è un gruppo nato nel 2004 come associazione di Promozione Sociale fondata da 17 cittadini stranieri che rappresentano 14 nazionalità e realizzano attività interculturali, di sensibilizzazione, di servizio, di sostegno e inserimento con persone in stato di bisogno, siano esse immigrante che italiane. Al progetto hanno aderito le scuola elementari e medie di Anzio e Nettuno partecipando attivamente alla stesura del “protocollo di accoglienza”: uno strumento per facilitare le procedure delle singole scuole per l’iscrizione e l’accoglienza dell’alunno straniero e gli interventi possibili di supporto utili agli insegnanti e alla stessa scuola.Inoltre, grazie alla disponibilità della scuola media “E. Visca” di Nettuno e della scuola media “Virgilio” di Anzio che hanno messo a disposizione dei locali è stato creato uno “spazio di ascolto” a cui posso rivolgersi le famiglie straniere del territorio. Un secondo sportello di ascolto, gestito direttamente dall’associazione Pontum, si trova presso il comune di Nettuno a cui si rivolgono una media annuale di 1.200 cittadini stranieri. In queste aree sono presenti 35 mediatori linguistico culturali per facilitare la comunicazione tra insegnanti e alunni e insegnanti e genitori, disponibili il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 16:30 alle ore 19:30 presso la scuola Visca e il martedì e il giovedì presso Il Virgilio.É prevista la realizzazione di un secondo progetto, che continuando a promuovere una mediazione linguistico culturale, avrà una parte dedicata all’intercultura con lo scopo di avvicinare le popolazione locale alla forte presenza straniera che tutt’oggi viene ignorata e emarginata.

Sara Carmignani

LE GUARDIE ZOOFILE ECOLOGICHE INAUGURANO LA SEDE CONCESSA DAL COMUNE Il 24 Ottobre si è svolta l’inaugurazione della sede delle Guardie Zoofile Ecologiche Città di Nettuno presso il Palazzetto dello sport. La Nuova sede operativa è stata assegnata alle Guardie Zoofile Ecologiche grazie all’interessamento del Sindaco della Città di Nettuno Dott. Alessio Chiavetta e all’Assessore all’Ambiente e sanità Dott. Flavio Biondi, che in occasione dell’inaugurazione ha effettuato il taglio del nastro tricolore in rappresentanza del Sindaco il quale ha inviato i suoi auguri e saluti tramite l’Assessore Biondi. Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal Comandante del Gruppo, Capitano Gianni Fontana, al Sindaco, agli Assessori del Comune di Nettuno per la fiducia dimostrata alle Guardie Zoofile, confermando la disponibilità delle stesse a offrire il loro contributo per effettuare tutti i servizi inerenti la sfera ambientale e animale eventualmente richiesti dal Comune. Un Grazie particolare per la fiducia accordata alle Guardie è stato rivolto alle Autorità presenti: Polizia Locale Nettuno; Polizia Provinciale; Carabinieri Nettuno; Comando Vigili del Fuoco di Anzio; Guardia Costiera Anzio e Nettuno. Un ringraziamento, per aver onorato le Guardie con la loro presenza, al Commissario Daniele Cupini e alla Dott.ssa Nicoletta Tartaglione della sezione ENPA di Velletri, alla responsabile Ufficio tutela Animali del Comune di Nettuno Antonella Corsi ed al Dott. Petrona dell’Asl Veterinaria del Distretto RmH6. In occasione della cerimonia, l’Assessore Biondi ha ringraziato le Guardie Zoofile Ecologiche per il loro contributo dato a tutta la comunità ed ha prospettato una maggiore collaborazione per la tutela del territorio. E’ stata la volta poi del Sott. Ten. Silvio Marsili che ha illustrato tutta l’attività svolta nei dieci anni di servizio dal 1999, anno della fondazione, ed i progetti futuri che le Guardie stanno tentando di realizzare soprattutto con l’acquisto di un autoambulanza veterinaria per il territorio. Un ringraziamento, infine, è rivolto a tutti gli sponsor che hanno permesso di offrire un piccolo rinfresco agli invitati, alla pasticceria Muzzi di Nettuno e Di Fulvio di Lavinio.

Il Gruppo Guardie Zoofile Ecologiche di Nettuno

Nettuno�-�via�Cavour,�38�(angolo�via�Friuli)Tel.�06�9808249�-�06�98796146

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Redazione:Stefano Chiappini, Simone Selva, Diego Tortis,

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