Anzio-Space 27 - Aprile 2011

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NUMERO VENTISETTE - APRILE 2011 L I N F O R M A Z I O N E F A CENTRO NO AL NUCLEARE… Andrea Mingiacchi Emanuela Moroni La tragedia che si sta consumando in Giappone ci ha posto improvvisamente di fronte alle nostre paure, alla fragile essenza di essere umani: immortali e invincibili nello spirito, ma nella sostanza tutt’altro. In questi giorni il nostro territorio e gli uomini che vi risiedono sono protagonisti di proiezioni angosciose e di paure ancestrali. Il governo, anche se in questo momento è in pausa riflessiva, porta da anni avanti un programma per la riattivazione delle vecchie centrali atomiche e la costruzione di altre nuove in Italia, e il territorio di Anzio-Nettuno-Latina sarà tra i prescelti per questa operazione. Infatti tra i siti di elezione per questo ritorno al nucleare, uno potrebbe essere proprio quello di Borgo Sabotino, qui a due passi. Se quest’iter proseguirà senza interruzioni e senza alcun determinato ripensamento, in pochi anni ci troveremo a vivere a meno di trenta chilometri da una centrale atomica. Giorni fa il premier giapponese Naoto Kan ha annunciato in tv che l’esplosione al reattore di Fukushima ha provocato una fuoriuscita radioattiva e ha chiesto agli abitanti nel raggio di 30 chilometri dalla centrale di non uscire di casa; da quel momento qui ad Anzio ed a Nettuno ci si sta chiedendo verso quali possibili scenari la politica di questo Paese ci sta portando e se questo tragico evento non sia un segnale d’allarme che meriterebbe maggiore riflessione da parte di tutti e specialmente da parte di chi ci governa, per evitare, un giorno, il peggio a casa nostra. Ci auguriamo che la nostra amministrazione comunale possa prendere consapevolezza dell’enorme pericolo di dover vivere un domani nel raggio di trenta chilometri da una centrale nucleare e si possa impegnare, per amore della città e dei suoi abitanti, in una battaglia politica per la salvaguardia del nostro litorale. Naturalmente ci aspettiamo posizioni definite anche dall’opposizione. Anzio-Space dice no al nucleare e inizia da oggi una campagna referendaria per sensibilizzare i nostri concittadini a votare “sì” al referendum del prossimo 12 giugno per fermare quanti vogliono il ripristino delle centrali atomiche in Italia. Noi cittadini di Anzio non vogliamo correre il rischio di sventure del tipo di quelle che stanno vivendo gli abitanti di Fukushima. DONNE: UNA FESTA PER UNIRLE Le parole hanno il loro peso e l’8 marzo da festeggiare c’è ben poco: semmai tanto da ricordare. E far sì che il ricordo delle lotte e delle vittorie si trasformi nel bagaglio delle donne di domani. Pertanto cominciamo a chiamare l’8 marzo “Giornata Internazionale della Donna”. Poi sfatiamo subito una “leggenda metropolitana”: l’8 marzo nessuna donna bruciò viva. Durante la prima guerra mondiale le donne di San Pietroburgo l’8 marzo del 1917 guidarono una grande manifestazione pacifista considerata a tutti gli effetti l’inizio della Rivoluzione russa di febbraio. Il resto è storia: quattro giorni dopo lo zar fu costretto ad abdicare e alle donne russe fu concesso il diritto al voto. Dopo la seconda guerra mondiale cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l’8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cottons avvenuto nel 1908. Molti studi hanno dimostrato l’erroneità di queste ricostruzioni, nonostante queste siano ancora diffuse soprattutto fra i mass media. Ma al di là delle origini storiche “chi” festeggiamo l’8 marzo? Qual è l’identità e il ruolo della donna oggi? Le donne sembrano divise: da una parte quelle che protestano in piazza contro il ruolo di “oggetti di carne” che il Berlusconismo ha loro affibbiato. Dall’altra quelle che solo l’8 marzo ricordano di essere libere e riempiono i locali e i pub, concludendo spesso la serata con uno spogliarello maschile. Insomma un benefico caos contraddistingue il ruolo femminile nella società contemporanea: un caos voluto e mantenuto dalle donne stesse che troppo spesso dimenticano le battaglie delle loro antenate. Non me ne vogliano le donne se dico che molte, troppe di loro, non mi piacciono. Mi sembra che al gentil sesso di oggi non sia precluso praticamente nulla e francamente mi dà noia il vittimismo querulo di chi invoca per le donne un trattamento di favore, come ad esempio quello delle quote rosa a loro destinate ai vertici delle aziende, delle università, della politica e della pubblica amministrazione. Le donne abili e capaci oggi possono affermarsi senza ricorrere a trucchi che le mortifichino. Emergere, poi, raggiungere i vertici, è difficile per tutti, anche per gli uomini, particolarmente in Italia dove nepotismi e raccomandazioni, minano l’efficienza dell’intero sistema sociale. Pertanto mi piacerebbe vedere meno donne nei locali l’8 marzo! E vederne molte di più tutti gli altri giorni dell’anno. Ovunque!

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Mensile dell'Associazione Culturale 00042

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N U M E R O V E N T I S E T T E - A P R I L E 2 0 1 1

L ’ I N F O R M A Z I O N E F A C E N T R O

NO AL NUCLEARE…

Andrea Mingiacchi

Emanuela Moroni

La tragedia che si sta consumando in Giappone ci ha posto improvvisamente di fronte alle nostre paure, alla fragile essenza di essere umani: immortali e invincibili nello spirito, ma nella sostanza tutt’altro.In questi giorni il nostro territorio e gli uomini che vi risiedono sono protagonisti di proiezioni angosciose

e di paure ancestrali. Il governo, anche se in questo momento è in pausa riflessiva, porta da anni avanti un programma per la riattivazione delle vecchie centrali atomiche e la costruzione di altre nuove in Italia, e il territorio di Anzio-Nettuno-Latina sarà tra i prescelti per questa operazione.Infatti tra i siti di elezione per questo ritorno al nucleare, uno potrebbe essere proprio quello di Borgo Sabotino, qui a due passi. Se quest’iter proseguirà senza interruzioni e senza alcun determinato ripensamento, in pochi anni ci troveremo a vivere a meno di trenta chilometri da una centrale atomica.Giorni fa il premier giapponese Naoto Kan ha annunciato in tv che l’esplosione al reattore di Fukushima ha provocato una fuoriuscita radioattiva e ha chiesto agli abitanti nel raggio di 30 chilometri dalla centrale di non uscire di casa; da quel momento qui ad Anzio ed a Nettuno ci si sta chiedendo verso quali possibili scenari la politica di questo Paese ci sta portando e se questo tragico evento non sia un segnale d’allarme che meriterebbe maggiore riflessione da parte di tutti e specialmente da parte di chi ci governa, per evitare, un giorno, il peggio a casa nostra.Ci auguriamo che la nostra amministrazione comunale possa prendere consapevolezza dell’enorme pericolo di dover vivere un domani nel raggio di trenta chilometri da una centrale nucleare e si possa impegnare, per amore della città e dei suoi abitanti, in una battaglia politica per la salvaguardia del nostro litorale. Naturalmente ci aspettiamo posizioni definite anche dall’opposizione.Anzio-Space dice no al nucleare e inizia da oggi una campagna referendaria per sensibilizzare i nostri concittadini a votare “sì” al referendum del prossimo 12 giugno per fermare quanti vogliono il ripristino delle centrali atomiche in Italia. Noi cittadini di Anzio non vogliamo correre il rischio di sventure del tipo di quelle che stanno vivendo gli abitanti di Fukushima.

DONNE: UNA FESTA PER UNIRLE

Le parole hanno il loro peso e l’8 marzo da festeggiare c’è ben poco: semmai tanto da ricordare. E far sì che il ricordo delle lotte e delle vittorie si trasformi nel bagaglio delle donne di domani. Pertanto cominciamo a chiamare l’8 marzo “Giornata Internazionale della Donna”.Poi sfatiamo subito una “leggenda metropolitana”: l’8 marzo nessuna donna bruciò viva. Durante la prima guerra mondiale le donne di San Pietroburgo l’8 marzo del 1917 guidarono una grande manifestazione pacifista considerata a tutti gli effetti l’inizio della Rivoluzione russa di febbraio. Il resto è storia: quattro giorni dopo lo zar fu costretto ad abdicare e alle donne russe fu concesso il diritto al voto. Dopo la seconda guerra mondiale cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l’8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cottons avvenuto nel 1908. Molti studi hanno dimostrato l’erroneità di queste ricostruzioni, nonostante queste siano ancora diffuse soprattutto fra i mass media.Ma al di là delle origini storiche “chi” festeggiamo l’8 marzo? Qual è l’identità e il ruolo della donna oggi? Le donne sembrano divise: da una parte quelle che protestano in piazza contro il ruolo di “oggetti di carne” che il Berlusconismo ha loro affibbiato. Dall’altra quelle che solo l’8 marzo ricordano di essere libere e riempiono i locali e i pub, concludendo spesso la serata con uno spogliarello maschile. Insomma un benefico caos contraddistingue il ruolo femminile nella società contemporanea: un caos voluto e mantenuto dalle donne stesse che troppo spesso dimenticano le battaglie delle loro antenate. Non me ne vogliano le donne se dico che molte, troppe di loro, non mi piacciono. Mi sembra che al gentil sesso di oggi non sia precluso praticamente nulla e francamente mi dà noia il vittimismo querulo di chi invoca per le donne un trattamento di favore, come ad esempio quello delle quote rosa a loro destinate ai vertici delle aziende, delle università, della politica e della pubblica amministrazione. Le donne abili e capaci oggi possono affermarsi senza ricorrere a trucchi che le mortifichino. Emergere, poi, raggiungere i vertici, è difficile per tutti, anche per gli uomini, particolarmente in Italia dove nepotismi e raccomandazioni, minano l’efficienza dell’intero sistema sociale. Pertanto mi piacerebbe vedere meno donne nei locali l’8 marzo! E vederne molte di più tutti gli altri giorni dell’anno. Ovunque!

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in Italia. 3) I DUE QUESITI SULL’ACQUA: Dopo la raccolta di 1 milione e 400 mila firme in tutta Italia, c’è stato il via libera dalla Corte di Cassazione e dalla Corte C o s t i t u z i o n a l e per i referendum per l’acqua pubblica. Gli italiani dovranno esprimersi sull’abrogazione del decreto Ronchi che ha sancito nel 2009 che il servizio idrico dovrà essere affidato a società private o comunque possedute da privati almeno per il 40 per cento. Il secondo quesito riguarda la cancellazione della norma del cosiddetto Codice dell’ambiente che prevede una quota di profitto sulla tariffa per il servizio idrico, la “remunerazione del capitale investito”.Votando SI gli italiani faranno in modo che l’acqua sia un bene comune e non una merce sulla quale i privati possano speculare.

3Anzio SpaceSpace - Città

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Tra pochi mesi saremo chiamati a votare su legittimo impedimento, nucleare e acqua pubblica

Emanuela Moroni

I referendum abrogativi 2011 si terranno in Italia il 12 e 13 giugno 2011 e riguardano il legittimo impedimento, il ritorno all’energia nucleare e la privatizzazione dell’acqua (Decreto Ronchi).I referendum sul legittimo impedimento e sull’energia nucleare sono stati organizzati su iniziativa dell’Italia dei Valori (IDV), mentre i quesiti sull’acqua pubblica derivano da un’iniziativa civica con la raccolta di un milione e 400 mila firme in tutta Italia nei mesi passati.Ma vediamo quali sono i tre quesiti ai quali saremo chiamati a votare a giugno:1) QUESITO SUL LEGITTIMO IMPEDIMENTO:

Si vota per abrogare la legge nota come “ l e g i t t i m o impedimento”, che consente agli avvocati del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di

ritardare le udienze in tribunale del loro assistito, per motivi istituzionali. Nella sua versione originaria, questa legge è stata abusata poiché gli avvocati del Premier hanno fatto richiesta di rinvio non solo per importanti impegni istituzionali, ma anche (per fare un esempio calzante) per modeste inaugurazioni di piccole opere pubbliche sconosciute alla maggior parte dei cittadini. La Corte Costituzionale ha ristretto il campo di applicazione della legge, dando facoltà ai giudici di valutare caso per caso se l’impedimento del Premier sia veramente legittimo da giustificare la sua assenza dal tribunale come imputato. Tuttavia questa legge pone Berlusconi in

una condizione di superiorità rispetto agli altri cittadini, tradendo lo spirito della Costituzione italiana: “La legge è uguale per tutti”.Votando SI gli italiani permetteranno che, anche il Presidente del Consiglio, come tutti gli Italiani, possa essere sottoposto a processo se commette reati contro la legge, togliendo un privilegio ad una carica istituzionale che, se operasse realmente e correttamente per il bene comune, non ne avrebbe neanche bisogno. 2) QUESITO SUL NUCLEARE: si tratta di un quesito molto articolato per abrogare la norma per la “ r e a l i z z a z i o n e nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare” relativo al decreto legge riguardante “disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge il 6 agosto dello stesso anno. Gli altri punti toccati dai quesiti sul nucleare riguardano la localizzazione delle centrali, le procedura autorizzative e altre norme che contengono disposizioni strettamente funzionali al perseguimento degli impegni internazionali e comunitari dell’Italia. Non dimentichiamo che l’Italia disse già NO al nucleare con il referendum abrogativo del 1987, che “di fatto” ha sancito l’abbandono da parte del nostro Paese del ricorso al nucleare come forma di approvvigionamento energetico (infatti di lì a poco le quattro centrali nucleari in Italia furono chiuse anche se a tutt’oggi i rifiuti radioattivi sono custoditi non in condizione di massima sicurezza e in più località generalmente nei pressi delle vecchie centrali). Eppure nonostante ciò si deve tornare al referendum. Votando SI gli italiani impediranno la costruzione di nuove centrali nucleari

REFERENDUM 2011: COMINCIAMO A CAPIRCI QUALCOSA

L’AssOcIAZIONE 00042 scENdE IN pIAZZA

In occasione del prossimo voto del 12 giugno, l’Associazione Culturale 00042 scende in piazza a fianco dei cittadini per promuovere il SI ai referendum. Domenica 10 aprile saremo a Lavinio all’ingresso del centro commerciale “Zodiaco” da mattina a sera e domenica 8 maggio ci troverete in Piazza Pia ad Anzio con il nostro gazebo.Il “SI” che vince bloccherà la possibilità di far sorgere centrali atomiche nel Paese e di speculazione privata sull’acqua, elemento primario per la vita degli esseri umani, il cui accesso deve essere sempre garantito senza alcun tipo di aggravio economico per il cittadino. Ti aspettiamo, sostieni anche tu con noi il “SI” al prossimo referendum.

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La Regione inizia i lavori di difesa della costa sul litorale di Anzio a ponente....

< SONO QUATTRO

SPERANzE E INcERTEzzE AccOMPAgNANO LA REALIzzAzIONE dI 15 PENNELLI E UNA bARRIERA SOffOLTA

Space - Litorale

realizzazione del tratto che va dallo stabilimento Saint Tropez fino a Tor Caldara (quello in corso d’opera), poi a seguire il secondo fino al Marinaro ed il terzo fino a Rivazzurra. Dalla relazione del progetto esecutivo del primo stralcio apprendiamo che:le previste opere da realizzarsi possono essere sommariamente descritte in:• Realizzazione di n. 15 pennelli ortogonali alla linea di costa, con lunghezza media di 100 m ciascuno, con larghezza al coronamento media di 5 m, con quota al coronamento pari a + 1.00 m s.l.m., disposti ad interasse di 200 m. La forma dei pennelli sarà a “T” con testata di lunghezza totale pari a 25 m. (cioè che ogni 200 metri ci sarà un molo alto 1 metro e lungo

Dopo anni di attesa, finalmente iniziano i lavori per difendere le coste di Anzio dall’erosione. Le case vengono dichiarate inagibili, l’Ardeatina rischia di crollare e la falesia perde pezzi ogni anno, un intervento era necessario! Un mese fa le ruspe depongono le prime pietre e qualcuno, che vive il mare quotidianamente, si incuriosisce e vuole conoscere meglio il progetto. L’amara delusione! Si scopre che quello che è stato progettato dall’ARDIS (Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo) non sono i soli pennelli (moli perpendicolari alla costa) così come era stato assicurato, ma una interminabile sequenza di celle per tutti i 4-quattro chilometri di costa che vanno da Rivazzurra a Tor Caldara. L’opera è prevista in 3 stralci: il primo prevede la

100 metri verso il mare).• Realizzazione di barriera soffolta, per una lunghezza totale di 5 Km circa, con larghezza al coronamento media di 10 m, con quota al coronamento pari a – 0,5 m s.l.m. (vuol dire che per tutto il tratto di costa ci saranno dei massi sommersi a soli 50 centimetri dal pelo dell’acqua).Pennelli e barriera concorrono al “la formazione di “celle” aventi dimensioni circa pari a 100x200 m al fine di garantire l’arresto dei fenomeni erosivi in atto nelle aree oggetto del presente intervento e il naturale ripascimento del litorale”.È importante chiarire: QUESTO è il progetto, questo è previsto dal progetto e questo è

Genesio Ludovisi, 24 anni, pluricampione italiano ed europeo di bodyboard.Ciao, Genesio, quando hai iniziato le gare e dove ti ha portato il bodyboard/surf? Avevo iniziato, come gioco, nel 2002 a fare gare che mi hanno dato tantissime soddisfazioni, poi sono arrivati i primi sponsor. Grazie a questo sport ho viaggiato molto e conosciuto moltissima gente ed ora lavoro come rappresentante del settore Il mare è abbastanza valorizzato al di là della balneazione estiva?No, non credo, perche d’inverno le spiagge vengono trattate come bidoni della spazzatura... ed è una vera tristezza.Credi che la città di Anzio dia abbastanza spazio agli sport e ai giovani in generale?Per gli sport che interessano forse sì, ma non è mai abbastanza. Al surf non danno importanza; non capisco perché, visto che da maggio fino a fine ottobre le associazioni di surf hanno moltissimi iscritti!Per finire, come vedi il futuro della tua città? Cosa si potrebbe fare per crescere?Oggi a me sembra che manchi quel balzo in avanti che possa essere da traino al turismo di questa stupenda cittadina. Il surf qui è nato circa trentanni fà ma solo negli ultimi

anni grazie anche agli ottimi risultati ottenuti da alcuni nostri atleti in campo nazionale e internazionale, si è avuto uno sviluppo enorme. Durante la stagione estiva si vedono moltissimi bambini che con la tavola in mano scendono in spiaggia e durante il periodo invernale basta passare sopra uno degli spot in una giornata di onde e se ne contano a centinaia. Bene non bisogna guardare esempi a noi lontani come la Francia o la Spagna oceanica che hanno fatto di questo sport il loro fiore all’occhiello, ma basta vedere la Versilia o la Liguria per capire che il surf può essere proprio uno di quei volani che può dare uno grosso slancio al turismo.Un turismo fatto di persone che amano il contatto e il rispetto con la natura, un turismo giovane sano che forse da troppo tempo manca qui ad Anzio.

SPORT E MARE PER CRESCERE

UNA BRUTTA sORpREsA Ogni progetto ha i suoi punti di forza ed i suoi punti deboli. In questo caso il punto debole rischia di diventare una questione di salute pubblica e non solo. Nel progettare questo primo tratto i tecnici della Regione non si sono posti il problema delle acque che scendono a mare durante le frequenti ed abbondanti piogge. Per gli abitanti del Lido delle Sirene è una triste realtà: durante i temporali milioni di litri di acqua si riversano nel mare come una cascata dalle ultime case sulla falesia e da alcuni bocchettoni escono per ore ed ore acque che le autorità definiscono come piovane, ma che per tutti coloro che frequentano questa costa sono chiaramente acque grigie, malsane fortemente maleodoranti. Cosa accadrà quando questo scroscio d’acqua finir’ in queste celle di mare? La domanda è stata posta all’amministrazione che assicura un veloce intervento in proposito. Certamente non potranno tralasciare di risolvere il problema, ma i timori per il futuro restano.

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A conti fatti bisogna proteggere anche l’ambiente e il rispetto per il territorio

CHILOMETRI .... >

RAI3, sINdAcO E RUspE Venerdì 26 marzo la troupe di “Buongiorno Regione” con Digiovampaolo ha dato appuntamento ad alcuni cittadini delle Associazioni per raccogliere pareri sui lavori in corso. E’ intervenuto anche il sindaco Luciano Bruschini, che prima e dopo l’intervista si è intrattenuto con le persone per scambiare opinioni creando un momento di confronto fra cittadini e Amministrazione molto raro. Al di là di ogni polemica, su quanto l’Amministrazione avrebbe dovuto fare per impedire questo scempio, è risultata palese la difficoltà nel contrapporsi a tecnici della Regione che portano avanti questo tipo di progetto come fosse l’unica soluzione al problema erosione. Se anche il Sindaco pare poco convinto dell’intervento, perchè i lavori continuano così? I sindaci delle altre città di mare che subiranno la stessa sorta cosa ne pensano? Alternative ecosostenibili esistono! I primi cittadini devono bloccare la Regione in questo folle piano, solo loro possono!!!!

quello che andranno a fare (con qualche modifica, pare….). Non esistono alternative personalizzate come se ne sentono tutti i giorni…. L’opera è quella appaltata; non altre.Alcune associazioni del territorio, mosse da GreenOceanSurfing, AnzioSurf ed il Comitato di Anzio Colonia, hanno iniziato a fare domande e studiare le carte per capire cosa si stava realizzando sotto i loro occhi, sul loro mare e da subito ci si è resi conto che il primo problema da affrontare era l’informazione. Nessuno aveva chiaro il progetto. Ora le cose sono molto più chiare.Il progetto redatto dalla Regione è assolutamente efficace per combattere l’erosione (è elementare: più massi metti, più proteggi; meno ne metti, meno proteggi….), ma come si può intervenire su un tratto di costa come questo, o come qualunque altro, senza interessarsi in alcun modo di problemi legati alla sicurezza, alla balneazione, al turismo, agli sport acquatici, all’igiene e, primo fra tutti, l’ambiente? Interessante anche la modalità con cui verrà fatto l’intervento. Per praticità verrà realizzata una strada che correrà parallela alla costa ad una distanza di 100 m per tutto il tratto (1500m) e di lì verranno realizzati i pennelli, avanzati dal mare quindi. Al di là di tutto da qui si capiscono 2 cose: che la barriera rimarrà là per forza di cose e che quest’estate (i lavori saranno sospesi a maggio) un intero chilometro di litorale avrà una tangenziale a 100 metri dalla battigia! In una città come Anzio non sarebbe stato più coscienzioso iniziare i lavori in autunno? E il turismo? E l’economia di decine di famiglie che su questo vivono per tutto l’anno?Le perplessità delle associazioni sono state portate per giorni di fronte agli amministratori

della Città e finalmente qualcosa pareva muoversi. Il Sindaco, Luciano Bruschini, dopo aver studiato meglio il caso, ha diramato un comunicato stampa e indetto un incontro con i tecnici della Regione. Cosa è stato ottenuto? Il sindaco assicura che la barriera verrà sommersa fino a un metro e che verrà aperto un varco di 40 metri al centro di ogni cella. Sinceramente pare veramente poca cosa davanti ad un’opera faraonica come questa. Un’opera del genere sul territorio anziate è di importanza strategica sotto molti punti di vista eppure, se non fosse stato sollevato un polverone da qualche cittadino, nessuno se ne sarebbe accorto fino a che non ci si fosse ritrovati quest’estate a fare il bagno in una vasca per le paperelle (cito Giolini). Il mare è mare e la sua dignità non è in vendita!Da un ANSA del 11 marzo pare che la Regione Lazio abbia stanziato oltre 25 milioni di euro per interventi destinati alla protezione delle coste ed i progetti, con molte probabilità saranno pressocchè identici a quello anziate. Ostia, Anzio, Nettuno, Latina, Formia, Fondi, Minturno, Terracina, Pomezia (Torvajanica), Ladispoli saranno tutte deturpate per sempre.Il Sindaco rassicura dicendo che questi primi 1500 metri saranno una specie di esperimento, poi si procederà con i successivi. E se l’esperimento fallisse? Questo è una prova senza ripensamenti. Le tonnellate di massi di montagna buttati ora sul nostro fondale, lì rimarranno anche se il risultato non dovesse piacere. Esistono modi diversi di affrontare il problema. Esistono metodi ecosostenibili ed ecocompatibili che permettono, questi sì, di tornare indietro…. Anzio è la prima città a ottenere il finanziamento

e potrebbe essere la prima ad alzare la testa e chiedere che la Regione rispetti il suo territorio. Bisogna intervenire con progetti credibili e con impatti ambientali minimi. Anzio non può permettersi di perdere il bene più grande che ha: il mare! Quello che in molti ormai chiedono è che si riveda il progetto in maniera seria e strutturale, perché i mezzi ci sono e non si può svilire una costa come questa con progetti che rischiano di fare più danni di quelli che vanno a risolvere.

- Aggiornamenti sugli sviluppi:www.greenoceansurfing.comgosblogsurf.blogspot.comwww.surfculture.it- Raccolta firme presso: GODZILLA SURfSHOP - Via Ardeatina 186, Anzio

Bruno Pepe

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con investimenti privati di centinaia di milioni di euro, non è venuto neanche un nuovo e stabile posto di lavoro; visto peraltro che neanche le imprese artigiane locali che ruotano intorno all’edilizia (falegnami, idraulici, elettricisti, ecc.) hanno avuto ritorni in termini di commesse di lavoro; visto ancora che per l’edilizia economica e popolare non sono state previste aree, per cui i pochi finanziamenti ricevuti dal Comune sono stati spesi per acquistare (sembra a prezzi superiori a quelli di mercato) villette costruite da privati e rimaste invendute.Per sapere il resto, è necessaria un’altra puntata.

Vito Colagrossi

Poi si sono concesse edificabilità sui pochi terreni liberi senza pensare ad alcuna riserva di terreno per servizi pubblici, neanche per necessità di parcheggi, creando quella normativa bislacca della edificabilità dei terreni liberi e di quelli con costruzioni da demolire che tanti problemi e disparità ha portato nei pochi casi in cui è stata attuata (Bambinopoli, Villa Adriana, Via Cupa).Ma la realtà è che per il Centro Storico le mire speculative sono tutte concentrate sulla costruzione del NUOVO PORTO, la grande invenzione dei nostri amministratori comunali che, non contenti di aver massacrato l’intero territorio, con tale progetto intendono rovinare anche il mare. Infatti, anziché progettare la sistemazione del molo turistico realizzato per le Olimpiadi del 1960 con nuove banchine e 700 posti barca, hanno voluto ipotizzare la costruzione di un nuovo porto retrostante all’attuale Molo Innocenziano, per realizzare 1.700 posti barca. Quindi migliaia di casette a terra e migliaia di posti barca a mare. A vantaggio di chi?Certamente non dei cittadini di Anzio, visto che dal boom edilizio di questi anni,

Gli ideatori dell’attuale deleterio Piano Regolatore (ricordiamoli: Cervellati, De Angelis, Bruschini) hanno puntato tutto su due punti:- Edificazione più o meno su tutto il territorio- Assenza di piani particolareggiatiIn questo modo hanno lasciato il Centro Storico come zona residuale dal punto di vista economico, rispetto alla grande prateria aperta agli interessi degli imprenditori, all’eldorado prospettato con la possibilità di costruire casette a tutto spiano con l’unico scopo di moltiplicare a dismisura quella “villettopoli” tanto criticata dallo stesso Cervellati in altri contesti. E questo con la formula del “tutto e subito”, cioè senza aspettare la redazione di piani particolareggiati, che avrebbero, nell’ottica dei nostri amministratori, fatto solo perdere del tempo prezioso rispetto alle tante promesse di facili guadagni elargite ai tanti piccoli, medi e grandi proprietari terrieri a cui veniva concessa la possibilità di edificare sui propri terreni senza dover pagare neanche il dazio di un minimo di programmazione territoriale e temporale.I risultati di queste scelte sono sotto gli occhi di tutti: basta girare per le varie zone di Anzio e vedere le migliaia di casette senza alcuna qualità che sono sorte negli ultimi anni dappertutto e che stanno sorgendo ancora dovunque senza un minimo di servizio sia di tipo privato che pubblico

a un costo medio di 200 mila euro, senza scantinato ma con un bel garage a piano terra a fianco del saloncino. Tutto questo è avvenuto con la meticolosa ricerca dei titolari delle proprietà ai fini, ad essere buoni, di ottenere a breve il più largo consenso elettorale, senza alcuna preoccupazione delle conseguenze che l’edificazione indiscriminata avrebbe portato alla città, in termini di intasamento del traffico e dei servizi pubblici. Tornando pertanto ai problemi del Centro Storico, è evidente che questa parte del territorio non poteva presentare le caratteristiche di immediati e facili guadagni rispetto a zone come Colle Cocchino, Paiella o Falasche, perché ogni intervento presentava difficoltà e perché gli elettori, come i residenti ovviamente, sono pochi e non fanno la massa critica necessaria per fare un salto di qualità elettorale. Pertanto al Centro sono state date solo possibilità di edificare con demolizioni e ricostruzioni, quanto mai difficoltose visto l’enorme frazionamento delle proprietà immobiliari, peraltro in mano per la grandissima parte a non residenti.

Per il cuore della città le mire speculative sono tutte concentrate sulla costruzione del nuovo porto

CHI VUOLE LA MORTE DEL CENTRO STORICO?

-Seconda Puntata-

Intendono rovinare anche il mare

Varie zone di Anzio

senza un minimo di servizio

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Alessandro Tinarelli

Yoshiro Izumi

Il dramma della tossicodipendenza nel nostro territorio c’è, anche se è più nascosto e complesso rispetto agli anni ‘80-‘90, non è necessario attendere la morte per overdose di alcuni, basta seguire le cronache che spesso annunciano massicci sequestri di sostanze. I narcotrafficanti non sono i soli responsabili di un prodotto sociale aberrante, lo stesso tossicodipendente si

avvita in un’avventura che renderà la propria vita piena di handicap, priva di autonomia e di volontà. Altre responsabilità sono delle istituzioni sempre più lontane dai problemi delle persone, l’assenza di prevenzione nelle scuole e di iniziative per la creatività, lo stimolo nel dare un senso alla vita e poi la disoccupazione arrivata al 29% che corrode l’esistenza. Sono le stesse istituzioni ad impegnarsi nel duro e difficile lavoro di recupero di questi soggetti. Il Ser.T. (Servizio per la Tossicodipendenza) di Anzio è stato definito nell’ultima Conferenza Nazionale sulle droghe a Trieste tra le eccellenze per la buona prassi, cioè un esempio da seguire. Per questo siamo andati ad ascoltare il dr. Gaetano De Mauro responsabile psicoterapeuta della struttura, di cui il dr. Pasquale Farina è Direttore di dipartimento. L’ambulatorio è adiacente all’ospedale di Anzio.Dottor De Mauro, qual è l’identikit del tossicodipendente che oggi chiede il vostro aiuto?Non c’è più il tossicodipendente che fa uso esclusivo di eroina, oggi sono sempre più numerosi coloro che vi associano altre sostanze tipo cocaina, psicofarmaci e alcool. Abbiamo un utente diverso dal passato, ci sono più lavoratori e genitori e per questi motivi sono cambiati anche i programmi del nostro servizio. Questo lo si può notare anche dalla diversa esposizione pubblica dei tossicodipendenti che sono sempre meno identificabili. Le comunità, con cui abbiamo una stretta collaborazione, hanno programmi meno rigidi, più corti e flessibili, sensibili alle esigenze individuali in cui a volte si prevede anche il rientro a casa.Quanti utenti avete avuto nel 2010?Gli ultimi dati elaborati ci rivelano che le persone che hanno chiesto il nostro aiuto sono 326 di cui 54 inserite subito nelle comunità. Quindi gli utenti che avviano un nostro programma sono 272. Di questi sono 30 che fanno un programma esclusivamente psicosociale escludendo qualsiasi farmaco mentre 70 sono nel programma integrato sia psicoterapeutico-psicosociale che farmacologico. Sono 100 utenti in totale coloro che trattiamo con programmi psicosociali. Negli ultimi anni c’è un aumento di richieste di aiuto rispetto a 10 anni fa. Dal 2009 ci siamo occupati di 12 casi di dipendenza da gioco d’azzardo di cui la metà ex dipendenti da droghe o alcool.Che risultati avete ottenuto l’anno scorso?I risultati sono relativi agli utenti che fanno un programma in cui è compreso l’aiuto psicosociale. L’8% è stato dimesso positivamente, il 25% ha interrotto il programma e si è perso, il 67% è andato in “drop in” cioè continua il programma nel 2011.

Intervista a Gaetano De Mauro responsabile psicoterapeuta

IL SER.T. IN PRIMA LINEA NEL RECUPERO DEI TOSSICODIPENDENTIcAMbIA L’IMMAgINE dI cHI SI dROgA. L’EROINA è MIxATA cON ALTRI STUPEfAcENTI E PSIcOfARMAcI

Di cosa ha bisogno il Ser.T per una maggiore funzionalità?Abbiamo ancora carenza di personale, per cui sarebbe necessario ricoprire la pianta organica minima prevista dal servizio almeno per il nostro distretto ASL H4 di Anzio-Nettuno, calcolando che la nostra struttura ricopre anche il territorio di Ardea Pomezia ASL H6 che, finalmente da quest’anno, sarà coperta da un centro diurno satellite del nostro Ser.T., operazione voluta e ottenuta dal comune di Pomezia e dall’Associazione “La Tenda”. Da questo nuovo servizio i nostri programmi psicosociali potranno essere continuati dagli utenti residenti nella zona della ASL H6.

Oltre 26 mila vittime, fra morti accertati e dispersi

EMERgENzA gIAPPONE: ECCO COME AIUTARE

Numerosi enti italiani si sono mobilitati per raccogliere fonti e portare soccorso alla popolazione giapponese. Il presidente di Caritas Giappone, S.E. Mons. Isao Kikuchi, vescovo di Niigata, ha assicurato l’impegno di Caritas Giappone che si sta attivando per far fronte ai bisogni più urgenti (per donazioni www.caritas.it). L’Organizzazione Save The Children (per donazioni www.savethechildren.it) sta mettendo in campo tutti gli sforzi necessari per intervenire a supporto delle migliaia di famiglie e bambini. È possibile inviare contributi anche tramite l’Ambasciata Giapponese a Roma (www.it.emb-japan.go.jp/), oppure aiutare l’Unicef a prestare assistenza ai bambini giapponesi su www.unicef.it. Per donare 2 euro alla CROCE ROSSA ITALIANA “Pro Emergenza Giappone” è possibile inviare un SMS da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce, Tiscali o da telefono fisso Telecom, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali al numero 45500 fino al 15 aprile.I contributi raccolti dalla CRI saranno impiegati per supportare le attività di assistenza della Croce Rossa Giapponese a favore delle persone colpite. Oltre all’invio di un SMS, le altre modalità per donare sono:• Donazione online sul sito www.cri.it - causale “Pro emergenza Giappone”;• Bonifico bancario - causale “Pro emergenza Giappone” - IBAN: IT 19 P 01005 03382 000000200208;• Conto corrente postale n. 300004 intestato a: “Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma” - causale “Pro emergenza Giappone”.La bontà è l’unico investimento che non fallisce mai.

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Lavinio-Space8 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Città

Maurizio D’Eramo

A tre mesi dall’inaugurazione del Centro Commerciale Naturale (C.C.N) di Anzio, abbiamo voluto sentire come vanno le cose dalla viva voce di due dei protagonisti di questa nascita: il Presidente dell’Associazione del C.C.N., Angelo Graziosi e il suo vice, Gianfranco Cavallaro.Per prima cosa bisogna spiegare che il Centro Commerciale Naturale è un sistema di esercizi coordinato e integrato con lo scopo di promuovere lo sviluppo di una rete commerciale in un determinato territorio. Il suo principale intento non è solo quello di rilanciare le piccoli attività commerciali ma anche quello di restituire ai cittadini dei luoghi di aggregazione, di ritrovo… Nel nostro caso dovrebbe far diventare piazza Pia di Anzio, il salotto cittadino. Ecco quindi la risistemazione urbana con panchine, fioriere, nuovi bidoni per la spazzatura e paline segnaletiche. Un dispendio di energie e di denaro (la previsione è stata di circa 400mila euro arrivati dalla Regione, dal Comune e dall’autofinanziamento dei commercianti che si sono affiliati) che ora sta dando i suoi primi frutti.Pochi giorni fa c’è stata infatti una riunione al Comune tra l’Associazione CCN e il Primo Cittadino di Anzio per parlare delle migliorie da fare e le soluzioni da adottare per risolvere alcuni problemi come la sicurezza e la viabilità. “Abbiamo avuto molta disponibilità da parte dell’Amministrazione – interviene Cavallaro – forse perché abbiamo cambiato il metodo di richiedere le cose. Non siamo andati pronti a dar battaglia, con cartelli e bastoni, ma ci siamo presentati per collaborare e trovare una soluzione. Forse abbiamo talmente rotto le scatole che poi alla fine la soluzione l’hanno trovata, pur di levarci da torno. Sta di fatto che fino ad adesso la porta sbarrata non l’abbiamo mai trovata”.Il presidente Graziosi ci ha illustrato le finalità dell’Associazione, prevista tra l’altro dal progetto nazionale: “L’associazione serve per sviluppare le iniziative presenti nel progetto. Il nostro compito è quello di collaborare con il Comune, ma il progetto ce lo siamo trovati già bell’e pronto, con i suoi pro e i suoi contro. Noi abbiamo fatto più che altro in modo di sollecitare affinché la linea programmatica del progetto fosse più vicina possibile alle esigenze del nostro territorio. Purtroppo bisogna tener presente che i progetti sono standardizzati e non sempre possono essere adattati a tutti i comuni. Dobbiamo dire che abbiamo avuto un’ottima collaborazione con l’Amministrazione Comunale, in modo particolare con l’assessorato alle Attività Produttive, che ci ha permesso di portare delle migliorie al progetto, personificandolo in termini di idee”.

L’Associazione del Centro Commerciale Naturale: ecco le proposte e le migliorie da fare

DUE CHIACCHIERE SUL “SALOTTO CITTADINO” DI PIAzzA PIA

In seno al progetto, quello che sembra essere il fiore all’occhiello, è il Chiosco Multimediale della Piazza. La struttura ottagonale “è per noi” – ci illustra, quasi vantandosene Cavallaio - “un working-progress, di conseguenza l’apporto di idee da qualunque parte arrivino, non possono che portare ad un ulteriore sviluppo del sistema. Per il momento un impianto vide, permette la proiezione di immagini della città, contemporaneamente a notizie e informazioni utili; tra breve, grazie all’interessamento dell’Agenzia Giornalistica Italiana, verranno mandate in tempo reale le notizie AGI su di esso. E posso dire con orgoglio, che alcune idee del Chiosco Multimediale sono state già copiate. Abbiamo avuto, infatti, la visita dell’addetto agli arredi Urbani del Comune di Rimini, che è venuto appositamente a vedere com’era. Grazie all’interessamento di sponsor e di ‘amici’ come Radio Omega Sound e Radio Remake, abbiamo avuto un canale audio digitale dedicato. Questo significa che tra breve, nella zona intorno ad esso, ci sarà la possibilità di ascoltare in sottofondo della buona musica. In poche parole la piazza tornerà, o diverrà, quel vero e proprio salotto che tutti chiedono che sia”.Le ultime parole le vorremmo spendere sui temi di viabilità e sicurezza. Graziosi ci ha informati che tra pochi giorni avranno un nuovo incontro col Sindaco per valutare la possibile riapertura, nel periodo invernale, delle strade che hanno uno sbocco verso piazza Pia. “L’area pedonale è una bellissima cosa d’estate, ma d’inverno rende pressoché impossibile l’eventualità di fare shopping nelle vie centrali. Col freddo e con la piaggia, sono poche le persone che decidono di lasciare le auto alla ‘Piccola’ e di farsi 300-400 metri a piedi, o di diventare matti nella ricerca di un parcheggio nelle vie limitrofe. Aprire determinate vie nel periodo invernale non è certo una bacchetta magica, ma può rappresentare un tentativo di ripresa per tutte le attività commerciali del centro”. Il problema sollevato dalla nostra associazione presso il comune sembra aver finalmente trovato ascolto, soprattutto presso il presidente della Commissione al Commercio, Danilo Fontana, che si sta adoperando affinché si possa fare un tentativo di riapertura, almeno per i restanti mesi ‘morti’ di aprile e maggio. Secondo le indiscrezioni, ad un 80-90%, forse riusciremo nel nostro intento. Ultimo grave problema è quello della sicurezza. Come cala la sera, il centro rischia di diventare terra di nessuno, un piccolo far west. “Proprio per questo stiamo valutando l’ipotesi di munirci di un servizio di vigilanza privata a spese dei commercianti, per tutelare sia le attività commerciali, ma anche la sicurezza dei cittadini che frequentano piazza Pia e le vie limitrofe”.

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9Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Politica

Circolo Prc/ Fds di Anzio

Per ricordare due grandi personalità che hanno fatto molto per Anzio

A QUANDO LE INTITOLAzIONI IN MEMORIA DI IVANA gREgORETTI E DEL DOTT. CONTE?

Due anni e mezzo fa il Prc/Fds di Anzio, nella persona del Consigliere B. Colantuono, presentò due interrogazioni per l’assegnazione di un meritato riconoscimento a due personalità di rilievo della vita pubblica di Anzio: il Dott. Francesco Conte e l’Assessore Ivana Gregoretti. Scomparsi rispettivamente nel dicembre del 2008, sono considerati importanti nella crescita sociale e civile della nostra città, pur appartenendo a culture e orientamenti politici diversi. Le interrogazioni chiedevano a giunta e consiglio comunale di intitolare alla Gregoretti una scuola, visto l’impegno da lei profuso per l’educazione sia come maestra che come amministratrice, per l’attenzione alle problematiche delle scuole del territorio ed il loro superamento; e al Dott. Conte la piazza antistante il padiglione “Faina” degli Ospedali Riuniti, per l’impegno come uomo di medicina, attento ai bisogni dei più deboli, forte dei suoi principi universalistici e antifascisti che l’hanno portato a ricoprire in più occasioni il ruolo di consigliere comunale. Le interrogazioni furono accolte all’unanimità facendo ben sperare per una pronta attuazione. Invece, a oltre due anni da quella decisione, tutto tace: “Non vorremmo – interviene Colantuono - che il ritardo nell’attuare

quanto richiesto in merito a Conte e Gregoretti sia dovuto al fatto che qualcuno tema che i meriti di una tale decisione se li prenda un esponente dell’opposizione. L’intenzione della nostra proposta era quella di non far diventare inutili e prive di effetto tutte quelle parole che sono state dette sui giornali e nelle commemorazioni religiose e civili da i più illustri personaggi anziati e non (Sindaco, Vescovo e Senatore De Angelis in primis), e soprattutto contribuire alla conservazione della memoria di due personalità che hanno ottenuto negli anni riconoscimenti di stima per le loro doti umane, professionali e civili. La nostra era e rimane una proposta costruttiva per rafforzare l’identità “portodanzese”, per dare lustro alla nostra Anzio mantenendone la memoria storica per le generazioni avvenire. Anni fa, dietro il suggerimento di un custode della memoria storica della nostra città, Giulio Pollastrini, presentammo un’interrogazione analoga per l’intitolazione di una strada o una piazza a padre Vincenzo Vendetti. Fummo lieti quando l’amministrazione lo realizzò, e non pretendemmo né titoli di giornali né pubblici onori. Si faccia altrettanto per Gregoretti e Conte: è la città che lo chiede non noi”.

Hhiihihihihihi!! Per non danneggiare i bambini del nostro territorio dalle insane bevute dei rubinetti locali, il mese scorso è partita l’ordinanza del Sindaco che vietava di far bere acqua dell’acquedotto ai bimbi minori di tre anni!! Perfetto!!! Hihiihihhihihihhi!! Adesso sarebbe bene che Acqualatina fornisse una cassa d’acqua alle famiglie del territorio di Anzio per ogni bambino compreso in questa età. Sarebbe un bel segno di responsabilità e solidarietà, quantomeno le persone capirebbero che ad Acqualatina non sono bravi solo a prendere!! Hihihihihhihi!!!

Il nitrito di Incitatus

stessa città. Solo la cultura, in un momento di crisi come questa, se fatta e proposta in un certo modo, può rappresentare un volano di grande sviluppo per Anzio.Questa città è caratterizzata dalla mancanza di iniziative e progetti coerenti per la cultura. A parte manifestazioni di carattere storico territoriale, che coinvolgono il solito giro e intrattengono chi è in visita ad Anzio, nel territorio si fa poco o nulla e quel poco sempre scollegato da un progetto sinergico tra privato ed istituzione. Non c’è un progetto che valorizzi le tante associazioni che lavorano sul territorio, il mondo giovanile, l’artigianato dei maestri d’ascia, la nostra storia, il mare.Credo che sia il giusto momento per l’emancipazione di una politica culturale del territorio. Ma per fare questo serve la guida di un partito che inizi seriamente a lavorare per uno sviluppo che nel tempo sarà una Andrea Mingiacchi

Intervento presso l’assemblea degli iscritti del PD

ASCOLTIAMO LE “ENERgIE” DEL NOSTRO TERRITORIOSalve, sono Andrea Mingiacchi, membro del circolo di Anzio e Presidente dell’Associazione 00042, con la quale promuoviamo la biennale d’arte contemporanea Shingle22j; lavoriamo cercando sintonia con l’amministrazione perché si possa creare un centro polifunzionale per i giovani; pubblichiamo mensilmente Anzio Space, un giornale di dialogo con la nostra città; ci occupiamo di mostre, concerti e saremo nelle piazze per sensibilizzare i cittadini sul “SI” al referendum di giugno. Parlo per conto delle innumerevoli associazioni del territorio, delle maestranze, dei giovani e tanti cittadini. Credo sia importante prendere coscienza che la cultura è l’asse vitale per lo sviluppo della città. Non solo come una tantum ludico per l’estate. Ad Anzio è grande lo sforzo per il cartellone estivo, ma l’inverno il programma scarseggia, e questo a svantaggio della crescita dei cittadini e della

possibile risposta a quella crisi del lavoro sentita soprattutto tra i più giovani.Abbiamo energie giuste per poter rendere produttivi spazi come un teatro, un auditorium, sale polifunzionali per esposizioni, un museo della marineria e della pesca (per il quale si potrebbe predisporre anche una sezione galleggiante nel porto oltre che una struttura museale). Ritengo che andare verso questa direzione sia un modo moderno e concreto per fare risorgere questa realtà da una mentalità di paesino periferico, aprendo prospettive e sviluppo. Un paese che inizia a vedere la cultura non in contraddizione con la necessità di una moderna economia della città, un paese che vuole la tradizione e l’innovazione culturale come base per la sua crescita, ha bisogno però di investimenti e del sostegno convinto di un partito.

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10 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

da considerare positivamente. Tale opera sta molto a cuore al Sindaco Luciano Bruschini, che presta molto attenzione al decoro estetico e ci tiene a porre l’accento sulla realizzazione di giardini all’altezza della villa stessa. Ad oggi è un cantiere aperto: entrando

dal cancello superiore per raggiungere la biblioteca, il viale è delimitato da barriere che proteggono i passanti dalla terra smossa e dai massi, e alcune scalette di raccordo dalla parte bassa del parco a quella alta della villa sono delimitate da

dicendomi che ce l’ha nel DNA. La sua prima uscita in mare a bordo di un peschereccio l’ha fatta da ragazzo e quando lasci la terraferma inizia quella sfida con il “pianeta mare” che cancella tutti i problemi che hai a terra, arrivi sul punto pesca isolandoti da tutto e percepisci quel senso di libertà che solo il mare ti può dare affrontandolo con rispetto e professionalità. Solo così si riesce ad ottenere un reddito medio-alto investendo nelle varie pesche durante l’arco dell’anno, seguendo il valore di mercato delle varie specie. Ma nella sua vita da pescatore, Angelo sottolinea anche il prezioso e indispensabile contributo del fratello Giacomo, apprezzato da tutti gli addetti ai lavori per la sua completa formazione professionale e senza il quale non avrebbe mai ottenuto grandi soddisfazioni. Con il fratello sono stati protagonisti di pescate da incorniciare come quella di circa dieci anni fa di trentacinque dentici con pezzatura che variava dai 2 agli 8 kg; non dimenticando però anche i brutti momenti, con giornate perse a causa di reti rotte ed avarie meccaniche.

In questi ultimi anni sono molti i giovani di Anzio che affidano il loro futuro nelle mani della piccola pesca, antico mestiere di forte tradizione e risorsa valida alternativa alla difficoltà nel trovare lavoro “a terra” in un momento di crisi, che vede molti ragazzi al termine degli studi restare senza occupazione. Abbiamo fatto una chiaccherata con Angelo

Grillo (39 anni), che nonostante la sua giovane età, vanta un’esperienza di oltre 25 anni nel settore della pesca, prima con il peschereccio del padre Giuseppe e poi con il fratello Giacomo, proprietari della “Mamma Paola” imbarcazione di circa 10 metri adibita per la piccola pesca. Angelo ci parla dei due settori della pesca: lo strascico e la piccola pesca. Il primo viene effettuato con imbarcazioni di dimensioni grandi con conseguenti costi di gestione elevati, a volte impossibili da sostenere ma con il vantaggio di affrontare condizioni meteo avverse contando su un maggior numero di pescate l’anno ed una più vasta zona di pesca da poter scegliere. Invece la piccola pesca, così definita per le dimensioni delle imbarcazioni che non superano i 10 metri, ha costi di gran lunga contenuti ma condizionati tantissimo dal maltempo. Infatti per rimanere nello stretto attuale, a causa del brutto tempo in questo mese non arriveranno ad oltre dieci pescate. Comunque, nonostante le innumerevoli difficoltà, il pescatore anziate dice che non cambierebbe il suo lavoro con nessun’altra attività lavorativa. Mi guarda e si appassiona Cristiano Di Rosa

Stefano Chiappini

Angelo Grillo insieme al fratello Giacomo ci racconta come investire su se stessi

Lavori in corso per la sistemazione della parte superiore del parco

STORIA DI gIOVANI PESCATORI CHE AMANO IL MARE: LA PICCOLA PESCA DI ANzIO

VILLA ADELE, UN’OASI VERDE NEL CUORE DELLA CITTA’“Anzio è più bella in fiore”. Questo dicono i piccoli stendardi sparsi per i giardini di Villa Adele. Bisogna essere sinceri: Villa Adele è tra i primi posti che vorresti far vedere alle persone che ti vengono a trovare e non hanno mai visto la città neroniana. Merito sicuramente della riqualifica di qualche anno fa, che ha reso il parco una cornice più idonea sia per una semplice passeggiata sia per i numerosi spettacoli che prendono vita durante tutto il periodo estivo. Sono ricominciati i lavori per la valorizzazione anche della parte superiore di Villa Adele, dove vi sono le entrate per il Salone delle Conchiglie e per la Biblioteca Comunale, nonché di vari uffici assessorili. Villa Adele quindi sta vivendo un periodo di “restyling” per poter essere ancor più bella quest’estate. In un comune nel quale scarseggiano parchi e spazi naturali, l’intenzione di consolidare ed ampliare il verde è

un nastro. La tribuna stile “anfiteatro” per gli spettatori non è ancora presente, nella speranza che quest’anno sia costruita in maniera diversa in quanto troppo decentrata dal palco centrale. Le cose belle vanno mantenute, quindi anche i cittadini e i turisti devono impegnarsi per

conservare la Villa nella sua bellezza e nel suo decoro, evitando episodi incresciosi come quelli dell’estate scorsa, quando molti spettatori dei concerti, arrivati molto prima dello spettacolo, si sono accampati tutto il pomeriggio nelle aiuole, rovinando prato e fiori. Ci prepariamo quindi ad assistere alla nascita di una piccola oasi nella nostra città, nella speranza che sia da esempio

per successivi spazi pubblici dove i cittadini, che per primi beneficiano di tali opere, siano i primi a mostrare un giusto senso civico in rispetto dell’ambiente.

Space - Città

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In merito all’articolo pubblicato sullo scorso numero di Marzo di Anzio-Space a pag. 11 dal titolo “Quando il volontariato aiuta a crescere”, occorre precisare che non si tratta delle Guardie Zoofile ENPA, ma delle Guardie Zoofile Ecologiche Città di Nettuno.

11Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Maurizio D’Eramo

La politica cerca di entrare nella querelle tra l’ente privato e il comitato dei dissidenti

CONSORzIO DI LAVINIO: ADESSO QUALCUNO VUOLE IL REFERENDUM

Lodevole iniziativa, quella di Attoni, che però va a sbattere contro ostacoli procedurali; il referendum vedrebbe infatti la partecipazione di tutta la popolazione iscritta nelle liste elettorali di Anzio, quindi anche gli abitanti di Falasche, della Sacida o di Anzio centro che, poco interessati al problema che riguarda un unico quartiere, rischierebbero con la loro astensione di inficiare il referendum; e se si aggiunge che il perimetro di questo Consorzio si è ridotto nel corso degli anni (peraltro senza atti ufficiali registrati e trascritti ) c’è da chiedersi come verrebbe formulata la domanda referendaria visto che i cittadini della città neroniana non sono a conoscenza dell’esistenza di questo “Consorzio Speciale”. Ma torniamo ad Attoni; pur non schierandosi apertamente con nessuna delle due parti, il consigliere è sembrato valutare sotto nuove prospettive un Organismo, come il Consorzio, che sembra cominciare a fare acqua da tutte le parti. Viene da domandarsi come mai non l’avesse mai fatto quando ne era alla Presidenza e, soprattutto, non vorremmo che sia un modo come un altro per saltare sul carro che sembra in questo momento vittorioso, nell’ottica delle prossime elezioni comunali… Se così fosse, posso solo ‘scherzosamente’ ricordargli che c’ero prima io.

Due fatti nuovi si sono verificati in queste ultime settimane sul fronte che vede schierati da una parte il Consorzio di Lavinio e dall’altra il gruppo di cittadini dissidenti. Il 12 marzo il neonato Comitato dei dissidenti ha indetto nei locali del Centro Ecumenico di Lavinio un’assemblea pubblica a cui hanno partecipato oltre centocinquanta cittadini e dove sono state spiegate le ragioni che hanno portato alla nascita del movimento di protesta e poi a quella del Comitato stesso. Il presidente del Comitato, l’arch. Giuseppe Nicolò, ha illustrato tutti i documenti originali riguardanti la nascita del Consorzio fin dal primo atto del 1947, quello del Notaio Marrocchi. Documenti che hanno comprovato la tesi del Comitato che il Consorzio è nato ‘privato’ e ‘facoltativo’. I presenti sono rimasti colpiti dalla mole di documentazione presentata dal Presidente Nicolò, che in quasi due anni di ricerche ha scovato nelle varie conservatorie e negli archivi notarili, tutto ciò che riguardava il Consorzio. “Sono oltre 15 chilogrammi di carte”- ha precisato l’architetto –“Documenti che mostrano la correttezza delle nostre richieste e la verità delle nostre tesi”. E le carte mostrate nell’assemblea indicano il tentativo occulto, nel tempo, di dare una parvenza legale e pubblica a qualcosa che era nato solo con un intento

speculatorio da parte dei presidenti delle tre società che dettero vita al primitivo Consorzio (Terra Nostra, Tor Caldara e Lido di Lavinio).Uno degli interventi arrivati dalla platea ha consigliato per il momento di pagare le cartelle esattoriali, per poi richiederne con una lotta comune il rimborso. “Noi non possiamo obbligare nessuno a non pagare” – precisa il Presidente – “Chi vuole, è libero di farlo… la nostra Associazione è nata per dare ampia battaglia, con una Class-Action, al Consorzio e profonderemo tutte le nostre forze per aprire quanto prima un’azione giudiziaria contro di esso”. Il secondo fatto che ha segnato queste settimane è “l’entrata in campo” nella querelle della politica; dapprima ci ha pensato il capogruppo del Pdl al Comune di Anzio, Mario Pennata, che ha chiesto in Consiglio Comunale, direttamente al Sindaco Bruschini, quale sia l’orientamento della Giunta nei confronti del Consorzio, e poi dell’ex presidente del Consorzio, il Consigliere Comunale Sebastiano Attoni. Quest’ultimo in un articolo apparso su un giornale locale si è detto pronto a ricorrere allo strumento del referendum popolare per sentire il parere dei cittadini sul problema, che lui –nell’intervista- definisce legato a delle “divisioni e lacerazioni interne” del Consorzio stesso.

Stefano Chiappini

S. C.

ai posti per ciclomotori. Vi è poi uno spartitraffico che delimita l’entrata e l’uscita circolare dal parcheggio. Il termine ufficiale dei lavori è stato il 15 marzo, più di un mese dopo l’ultimazione dei lavori secondo l’avviso dell’ufficio tecnico; tuttavia vista l’utilità di ampio respiro per la frazione di Villa Claudia e l’ottimo impiego dello spazio concesso, ringraziamo la Provincia e l’Amministrazione comunale per l’opera realizzata.

Villa Claudia, frazione di raccordo tra Marechiaro, Anzio Colonia e Lavinio, ormai da anni soffocata dal cemento derivante dal disastroso piano regolatore, ha notevolmente incrementato il numero dei suoi abitanti. Gli anziani del quartiere dicono che fino a vent’anni fa vedevano dalle loro abitazioni la stazione a distanza di tanti metri; ora invece solo case su case, asfalto e cemento. Il punto è che tanto è il numero degli abitanti, altrettanti dovrebbero essere i servizi. La stazione di Villa Claudia la mattina presto è gremita di pendolari, studenti e lavoratori, e lo spazio per le persone che utilizzano l’automobile per raggiungere i treni non risponde più alle esigenze dell’utenza. Negli scorsi numeri di Anzio-space abbiamo trattato la questione della stazione di Villa Claudia, proponendo più volte nuove aree parcheggio perché nelle ore di punta, tra le macchine in fila ad attendere il treno e quelle parcheggiate lungo le strade, si creava un forte disordine. La Delibera della Giunta Regionale 591 del 2009 della passata

amministrazione ha concesso l’importo di 150 mila euro per il “programma degli interventi di potenziamento dei nodi di scambio e di miglioramento dell’accessibilità al trasporto ferroviario”, sotto la progettazione dell’Ufficio Tecnico Comunale, con inizio lavori il 13/10/2010 e termine il 10/02/2011. Il posteggio gratuito appena realizzato contiene circa 70 posti auto di cui due per disabili vicino la rampa che dà sulla piazzola a lato dell’edicola, oltre

Il parking limitrofo alla stazione contiene circa 70 posti auto più quelli per i ciclomotori

VILLA CLAUDIA: L’ATTESO E “SOgNATO” NUOVO PARCHEggIO

Lavinio - Space

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Lavinio-Space12 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

“Da Via Valle Schioia verso Roma”

LA RISPOSTA DELLA POLIzIA LOCALE DI ANzIO

Sul numero del 26 marzo 2011 di Azio Space avevamo pubblicato l’articolo dal titolo, “Da Via Valle Schioia verso Roma” di Silvia Arena. Il comando della Polizia Locale di Anzio, ufficio distaccamento di Lavinio Stazione ci ha inviato una lettera in cui si esprime in merito all’articolo e precisando alcune note. Pubblichiamo perciò il testo integrale della lettera di risposta. Spett.le Redazione ANZIO-SPACE, Trovo giusto che i cittadini contribuiscano a rendere la propria città vivibile e interessante per i giovani, che la rendano viva culturalmente ed all’avanguardia nell’ecologia e la preservazione del territorio tenendo conto delle diversità etniche presenti sullo stesso, utilizzando i mezzi a loro disposizione ed in particolar modo nella partecipazione alla realizzazione del Vostro “mensile di informazione di Anzio e Nettuno ma non trovo giusto che per rendere appetibile un articolo la Vostra coordinatrice di redazione metta in cattiva luce una categoria di lavoratori ovvero i componenti della Polizia Locale.La Vostra testata giornalistica indica: ANZIO- SPACE l’informazione fa centro” ma l’autore dell’articolo forse per scarsa esperienza ha mancato il bersaglio! Fare giornalismo così è troppo facile, è come sparare sulla Croce Rossa….ma non era più professionale e logico prima di esprimere giudizi o pareri sull’operato della Polizia locale informarsi presso di loro come è organizzato il servizio e l’ufficio da poco aperto in Lavinio Stazione?Onde evitare all’autrice dell’articolo l’imbarazzo di presentarsi presso di noi al fine di attingere le informazioni di cui sopra, le trascrivo qui di seguito:l’ufficio è un distaccamento della Polizia Locale e dipende dal Comando centrale di Anzio, all’interno dello stesso si alternano due unità nell’arco della giornata per ricezione pubblico, ricezione telefonate da parte di cittadini e svolgimento pratiche di ufficio, mentre all’esterno agisce una pattuglia di due unità che copre un territorio che comprende Lavinio Stazione – Falasche – Villa Claudia- Cincinnato- Lavinio Mare – Lido dei Pini –Sacida, come si vede un territorio molto vasto per cui non si ha la possibilità da parte del cittadino di percepire una presenza costante della Polizia Locale. Nonostante quanto accennato sono molte le contravvenzioni che vengono elevate, specialmente in Lavinio Stazione ed in particolar modo sulla rotonda ed in prossimità delle attività commerciali indicate nell’articolo.Per ciò che riguarda i veicoli provenienti da Via Valle Schioia che si immettono sulla Nettunense e poi effettuano manovra di attraversamento della stessa direzione Roma preciso che il personale all’interno dell’ufficio quando non impegnato diversamente riesce a bloccare tali manovre, ma più delle volte è impossibilitato ad intervenire stante la repentinità della manovra stessa ma riesce comunque a rilevare le targhe dei veicoli ed elevare verbale di contravvenzione, infatti da ottobre 2010 a febbraio 2011 sono state elevate circa 200 contravvenzioni per inosservanza della direzione obbligatoria. E’ in fase di studio con personale della Provincia una variante onde evitare la possibilità della manovra su indicata agli automobilisti indisciplinati.Pertanto mi sembra che la Polizia Locale ( non si chiamano più vigili) non ha gli occhi semichiusi, mentre è evidente che siano realmente chiusi all’informazione corretta quelli della Coordinatrice di redazione Sig.ra Silvia Arena. Distinti saluti.

Il Responsabile del distaccamento Cap. Franco CibatiAnzio, lì 02 Marzo 2011

Andrea Mingiacchi(Presidente Associazione Culturale 00042)

Rispondiamo:Gentile Capitano Cibati, prendiamo atto della carenza di organico del vostro distaccamento di Lavinio Stazione da voi segnalata e mi rammarico di apprendere le difficoltà che quotidianamente affrontate nello svolgimento delle vostre mansioni. Tutto ciò dimostra chiaramente l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale nel comprendere che gli enormi problemi di Anzio, nella viabilità e non solo, sono proprio in periferia. Ci teniamo ad informarla che Anzio-Space è un giornale di cittadini, che raccoglie segnalazioni e lamentele delle tante persone che quotidianamente sono costrette ad affrontare i numerosi disservizi e non sanno come opporsi alle incurie che spuntano ovunque. Riteniamo dunque che la dott.ssa Silvia Arena ha assolto bene il suo compito di rendere pubblico un grave problema di viabilità, sicuramente con quel taglio critico e sempre costruttivo che ci contraddistingue.La ringraziamo della sua attenzione e cogliamo l’occasione per porgerle i nostri più distinti saluti

Porto, approvato il piano finanziario per la costruzione dell’operaLa società Capo D’Anzio ha approvato il piano economico finanziario per la costruzione del nuovo porto della città neroniana. Per realizzare i 1.256 posti barca e tutto il resto contemplato nell’accordo di programma, l’ammontare degli investimenti è di 167,7 milioni. I lavori dovrebbero iniziare entro l’anno e dureranno cinque anni. Sanità, dal 1 aprile ricoveri bloccati a pediatria e ostetriciaDal primo aprile 2011 verranno bloccati i ricoveri nei reparti di pediatria e ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno e a quello di Velletri. Il motivo di tale scelta è dovuto alla carenza di personale medico ed infermieristico. Il direttore della Asl RH Alessandro Cipolla ha scritto al Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e al direttore del servizio regionale per segnalare la situazione di emergenza in cui si trova il polo ospedaliero.Federcoopesca, allarme pesca telline per le barriere artificiale di Anzio“La pesca delle telline ad Anzio verrà messa a rischio dalla creazione di una barriera artificiale per la difesa della costa”. É l’allarme lanciato da Claudio Brinati, presidente Federcoopesca-Confcooperative Lazio dopo l’avvio dei lavori per erigere un barriera rigida che verrà realizzata proprio sull’area dove sono posizionate le secche sulle quali viene svolta la pesca professionale delle telline. Operazione, sottolinea l’associazione, che distruggerà di fatto tale ambiente ed obbligherà i pescatori a spostarsi altrove in quanto l’area diventerà di fatto inutilizzabile.

BREVI

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13Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Da 50 anni il polo di addestramento è il fiore all’occhiello della Polizia di Stato

Il coisp scende in piazza. In pericolo diversi posti di lavoro e la professionalità del personale

IL CENTRO CINOFILI DI NETTUNO A RISCHIO CHIUSURA

Sotto una pioggia battente e un vento sferzante, nel piazzale antistante l’Istituto per Ispettori di Nettuno, il primo marzo per l’interna mattinata i rappresentanti del COISP (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia), dimostrando il proprio totale dissenso, hanno manifestato contro la volontà del Dipartimento della Pubblica

Sicurezza di chiudere il Centro Cinofili della Polizia di Stato di Nettuno. L’intenzione del Dipartimento è quella di chiudere il centro cinofili che da cinquanta anni è il fiore all’occhiello della Polizia di Stato e che rappresenta il simbolo a cui i cittadini, ma anche tanti bambini e giovani, guardano con ammirazione. In questi anni infatti, oltre all’intenso lavoro di sorveglianza, repressione del crimine e prevenzione, il centro cinofili ha donato a tutta la cittadinanza la possibilità di entrare in rapporto con la Polizia, educare alla legalità, instaurare con i più piccoli un rapporto diretto. Le scolaresche hanno sempre partecipato a tutte le manifestazioni del centro cinofili osservando, con occhi rallegrati, meravigliati e incantati, gli esercizi che i cani abilmente addestrati effettuavano. Spesso la popolazione ha incontrato addestratori e amici a quattro zampe nei centri commerciali o in strada, magari durante le esercitazioni. “Una decisione che tenta di azzerare la professionalità e l’esperienza dei cinofili della Polizia di Stato - dichiara il COISP- una dissennata idea che incrinerà gravemente la funzionalità presente e futura di una specialità tanto amata quanto funzionale alle esigenze di prevenzione e repressione dei reati su tutto il territorio nazionale. Naturalmente ciò inciderà significativamente sulla sicurezza e sul contesto sociale ed economico delle città di Anzio e Nettuno”. Con la manifestazione del primo marzo inizierà una serrata campagna di denuncia degli sprechi che si realizzeranno a seguito della chiusura del Centro, denunciando come nel contempo siano state sottratte alle città di Nettuno ed Anzio, sia un importante presidio territoriale che indirettamente incrementava il sistema sicurezza predisposto a favore dei cittadini, sia importanti risorse economiche di alcuni milioni di euro che dovevano essere spesi nel compendio di Nettuno e che saranno destinati altrove. Una scelta quindi che danneggia oltremodo le due città, che si vedranno sottratte decine di posti di lavoro e le somme destinate a Nettuno. Per perseguire questa “oculata” missione, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha deciso infatti di spendere 12,5 milioni di euro. Nella gestione della chiusura del Centro il danno alla spesa pubblica è assolutamente evidente e inaccettabile. Non è comprensibile quale logica di razionalizzazione delle risorse economiche e della funzionalità amministrativa possa giustificare la chiusura di un Centro Cinofili, già esistente e funzionale, in grado di accogliere cento unità cinofile, per edificarne uno nuovo a 120 chilometri da Nettuno e che al massimo potrà ospitare circa 40 unità cinofile. Inoltre l’eventuale nuovo Centro non potrà mai disporre della professionalità degli Istruttori qualificati che da Nettuno non hanno alcuna intenzione di trasferirsi e ciò produrrà un abbattimento del 64% delle capacità formative dei cinofili della Polizia di Stato. Il Segretario Generale Regionale Lazio del COISP, Mario Vattone, ha

Vera Iafrate

CONCORSO FOTOgRAFICO “NETTUNO IERI, OggI E DOMANI”:

VINCE ANNALISA CASANOÈ stata la foto di Annalisa Casano a vincere il concorso “Nettuno ieri, oggi e domani”, organizzato dal Consiglio Comunale dei Giovani di Nettuno in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia con l’obbiettivo di raccontare il passato, testimoniare il presente e immaginare il futuro della città del tridente. Al concorso hanno partecipato 16 giovani fotografi che hanno presentato ben 124 foto. Quasi la metà è stata esposta per una settimana, dal 14 al 20 marzo, al Forte Sangallo di Nettuno, dove ogni visitatore, munito di documento di riconoscimento, ha potuto votare per la sua foto preferita tra le 12 finaliste selezionate dalla commissione tecnica presieduta dal Prof. Andrea Mingiacchi e composta da Alessandro Cavallin, Valter Corizia, Alberto Scalia, Emanuele Ciuffetti, Fabio Piciullo e Valerio Scalia.Con la foto “Il lavoro di ieri, oggi e domani” scattata a largo di Nettuno sul peschereccio di famiglia, la giovane studentessa dell’IPSSAR Marco Gavio Apicio si è aggiudicata con ben 118 preferenze su 493 votanti l’ambitissima reflex digitale Canon EOS 60D. Seconda classificata, con 64 preferenze, la foto “La nostra Nettuno” scattata dalla studentessa dell’ITIS Luigi Trafelli Federica Bellucci che si è aggiudicata la partecipazione al corso di fotografia digitale dell’Università Civica Andrea Sacchi. Terzo classificato, con 58 preferenze, il talentuoso Simone Tibollo che con la sua “Gioco di ombre” che ritrae il Forte Sangallo in tutta la sua magnificenza si è aggiudicato l’abbonamento annuale alla rivista “Fotografia Reflex”. red

dichiarato: “È irragionevole che l’Amministrazione della P.S. decida di “staccare la spina” ad un rinomato Centro della Polizia di Stato che fin dal 1947 fa parte della storia della città di Nettuno e che nel corso degli anni ha costruito un rapporto forte e inscindibile sia con la cittadinanza che con le Amministrazioni Locali. Non è ammissibile disperdere le professionalità maturate dal personale in servizio presso il predetto Centro solo per una apparente e pretestuosa razionalizzazione ed economicità nella gestione delle risorse, invocata dai vertici del Dipartimento della P.S.”. Fulvio De Angelis, Segretario Generale Provinciale COISP di Roma, ha poi sottolineato come: “La previsione di un eventuale trasferimento del Centro presso la sede di Ladispoli, oltre a creare notevoli disagi al personale e alle rispettive famiglie, avrà ripercussioni negative sulla futura formazione degli istruttori e conduttori cinofili della Polizia di Stato. Estirpare il Centro Cinofili da Nettuno significa azzerare 50 anni di storia della Polizia di Stato”.

Nettuno - Space

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Lavinio-Space12 Space-Politica14 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

ANzIO e NETTUNOEccELLENzA E cRITIcITà dI UN TERRITORIO

IV PARTE.Sistema delle imprese, occupazioneNel 2009 erano attive ad Anzio 3.752 imprese, pari al 13,5%, di quelle dei Comuni del litorale romano. A Nettuno le imprese erano 3.034 (10,9%). Anzio occupa il terzo posto per numero di aziende, preceduta da Pomezia e Fiumicino. Nettuno il quinto posto, S. Marinella l’ ultimo. Nelle imprese di Anzio erano occupate 8.603 persone (8,9% degli addetti nei Comuni del litorale), a Nettuno 5.839 (6%). Per numero di occupati, Anzio regredisce al quarto posto, Nettuno rimane al quinto. Il trend occupazionale è costantemente decrescente negli anni. In entrambi i Comuni il sistema produttivo è costituito soprattutto da imprese di piccole dimensioni (più della metà individuali) mediamente con 2,3 dipendenti per azienda ad Anzio e 1,9 a Nettuno. L’attività maggiormente esercitata dalle imprese di Anzio riguarda i servizi pubblici e privati (34,9%), seguiti dal commercio (34,2%) e dalle costruzioni (20,7%). Il settore industriale incide per il 6,3%, l’ agricoltura e la pesca per il 3,8%. A Nettuno il maggior numero d’ imprese riguarda il commercio (33,6%); seguono i servizi pubblici e privati (32,9%), le costruzioni (19,2%), l’industria (7,2%), l’ agricoltura e la pesca (7%).Ad Anzio è maggiore, sia rispetto a Nettuno che alla media del litorale, l’incidenza delle imprese che operano nel settore dei servizi pubblici e privati, soprattutto terziario amministrativo pubblico -con esclusione dell’ istruzione e della sanità e con inclusione delle forze armate. Il corrispondente dato di Nettuno è inferiore a quello medio del litorale. In entrambi i Comuni è maggiore, rispetto al dato medio (più ad Anzio che a Nettuno) il “peso” delle imprese commerciali, soprattutto commercio di beni personali e per la casa. Si calcola per Anzio una densità commerciale di 2,4 esercizi per 100 residenti, per Nettuno di 2,2. Il dato medio del litorale è pari a 2. Molto vivace ad Anzio il mercato immobiliare con circa 1.350 transazioni ogni anno (18% del totale

dei Comuni del litorale). A Nettuno le transazioni sono circa 1.200 (9% del totale). Anzio si colloca al primo posto dei Comuni del litorale per “stock “di unità immobiliari esistenti (37 mila), Nettuno al quarto posto (25 mila). La “vivacità” del mercato immobiliare si riflette negativamente sul fenomeno dell’ abusivismo edilizio. Il CRESME e la Regione Lazio evidenziano che nel periodo dal 2008 al 2009 sono stati accertati nei 9 Comuni del litorale romano 974 casi di abusivismo edilizio. Nettuno si colloca al terzo posto con 201 casi (21% del totale), Anzio al quinto posto con 73 casi (8% del totale). Tutti i casi di abusivismo accertati ad Anzio nel 2009 sono stati oggetto di ordinanza di demolizione, ma nessuna è stata eseguita. A Nettuno l’ordinanza di demolizione ha riguardato il 40% dei casi ed è stata eseguita solo due volte. Rileviamo infine come sia inferiore ad Anzio rispetto a Nettuno e alla media del litorale l’incidenza delle imprese industriali in senso stretto (soprattutto manifatturiere). Sostanzialmente coincidente il “peso” di questo settore a Nettuno e nella media del litorale. Il tasso di disoccupazione, cioè il rapporto percentuale fra la popolazione in cerca di occupazione e il totale delle forze di lavoro, assume nelle due città un valore superiore di circa 3-4 punti a quello medio degli aggregati geografici di riferimento.RedditoNel periodo d’ imposta 2008, il reddito denunciato ad Anzio ai fini dell’ addizionale comunale sull’ IRPEF è risultato pari a 502,4 milioni di euro, a Nettuno a 446,1 milioni. Nel totale dei Comuni del litorale, ciascun contribuente dispone di un reddito annuale di 22.051 euro, ciascun residente può contare mediamente su 10.605 euro. Inferiore al dato medio è il valore del reddito annuo per contribuente calcolato per Nettuno (21.119 euro), mentre Anzio si colloca ai primi posti (22.341), pur facendo registrare una delle percentuali più basse di denuncianti rispetto alla popolazione (43,1%). L’entità del reddito annuo a disposizione di ciascun residente risente del “peso”

Prosegue l’indagine, a cura di Giancarlo Scatassa, con lo scenario economico-finanziario delle due cittadine.

demografico. Valori maggiori di quello medio si calcolano per Civitavecchia e S. Marinella, inferiori per Ladispoli e Anzio (9.626 euro), a dimostrazione per il Comune neroniano di una situazione demografica che ha raggiunto punte allarmanti, che condizionano pesantemente il livello di benessere economico. Nettuno si colloca in posizione migliore rispetto ad Anzio (10.038 euro per residente).Solo 198 contribuenti ad Anzio (0,9%) e 117 a Nettuno (0,5%) hanno dichiarato un reddito annuale superiore a 100 mila euro.Dai risultati di un’ indagine del Sole 24 ore sui redditi del 2007 si apprende che Anzio si colloca al 52° posto e Nettuno al 54° della graduatoria dei 121 Comuni della provincia di Roma per reddito pro-capite. Anzio, infine, occupa il 1° posto (Nettuno il 37°) nella graduatoria dei 378 Comuni del Lazio per consumi pro-capite, soprattutto di origine commerciale. Depositi e impieghi bancariPer il 2007 è stata rilevata un’entità di depositi bancari ad Anzio pari a 227,5 milioni di euro (4,6 mila euro pro-capite), a Nettuno a 299 milioni di euro (6,9 mila euro pro capite). La quota di depositi pro capite calcolata per il complesso dei Comuni del litorale è pari a 6,6 mila euro. L’ammontare degli impieghi è pari a 164 milioni di euro ad Anzio (3,3 mila euro pro-capite) e a 232,4 milioni di euro a Nettuno (5,4 mila euro pro-capite). Nel totale del litorale la quota è pari a 9,2 mila euro.Infine, Anzio e Nettuno presentano, rispetto ai dati medi del litorale, un notevole rapporto sofferenze/impieghi bancari.Dall’esame dello scenario economico-finanziario di Anzio appare evidente come la spiccata terziarizzazione del sistema produttivo, che si esprime soprattutto con la presenza di attività ancora poco strutturate e redditizie, e soprattutto il rilevante peso demografico, condizionano non poco gli indici, che infatti assumono valori inferiori a quelli di molti altri Comuni del litorale. Nettuno ha un sistema produttivo più “strutturato” che, se in valore assoluto esprime quote di ricchezza inferiori a quelle di Anzio, risente positivamente del maggiore equilibrio demografico e quindi il livello di benessere economico che è in grado di assicurare ai residenti non si discosta significativamente da quello medio dei Comuni del litorale.

Space - Inchiesta

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13Space /Associazioni 15Space-Politica 13Space /Associazioni 15Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSPECIALE

In corso i lavori della III edizione della Biennale d’Arte Contemporanea

L’ecoarte è il tema di questa edizione

A MAggIO SBOCCIA “SHINgLE22J”

Shingle22j Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno rinnova il suo impegno culturale e sociale con la terza edizione: “Eco-Arte”, che prenderà il via dal 20 al 30 maggio nella città neroniana. Realizzare un momento di elevato, raffinato e internazionale dibattito artistico sul tema dell’Ecologia è l’obiettivo primario di questa edizione di Shingle: il deterioramento dell’ecosistema è ormai uno degli aspetti caratteristici della nostra civiltà e nonostante si tratti di una questione vitale per la sopravvivenza dell’uomo, troppe volte viene trascurato e mai preso seriamente in considerazione dalla maggior parte di tutti noi. Oggi scopriamo che la natura non è un bene inesauribile ma un bene limitato e per nulla gratuito. L’edizione 2011 di Shingle22j offre agli artisti uno spazio per esprimere le proprie visioni sull’argomento e al pubblico una buona occasione per riflettere e crescere con l’Arte Contemporanea. Sezione concorso internazionale “Eco-Arte”: aderiscono alla sezione concorso, a cura di Chiara Ciappelloni, 30 opere scelte da un comitato di selezione qualificato nel campo dell’Arte Contemporanea: Chiara Ciappelloni (Critico D’Arte), Dario Evola (Docente Accademia delle Belle Arti di Roma), Leonardo Carrano (Artista di video animazione). Tra questi sarà selezionato un primo, un secondo e un terzo premio. Sezione “sperimentazione audiovisiva”: curata da Bruno di Marino, questa sezione ospita artisti di fama mondiale che hanno affrontato, attraverso il video, temi di sensibilità verso l’ecologia, sia concreti sia metaforici. I quattro elementi naturali, acqua-aria-terra-fuoco, oltre ad essere i cardini su cui si regge la vita dell’uomo su questo pianeta, sono stati anche celebrati dalla letteratura, dall’arte, dalla musica, dal cinema e – più in generale – dall’immagine in movimento. L’acqua, per esempio è il referente quasi obbligato dell’immagine elettronica, la cui natura è essenzialmente fluida; il fuoco, invece, il più delle volte appare sotto forma di luce, elemento basilare del cinema, arte del movimento; la terra, in quanto paesaggio naturale (ma anche umano), è il soggetto di molti film sperimentali e di altrettante esperienze nate sotto l’egida della land art alla fine degli anni Sessanta; infine l’aria, ovvero l’elemento più impalpabile, viene rappresentato sia come vento sia sotto forma di suono naturale o artificiale. Sezione “Castelli Animati”: gli organizzatori del Festival dei Castelli Animati di Frascati hanno selezionato tra centinaia di film

Elisabetta Civitan

che costituiscono l’archivio di più di 14 anni di Festival Internazionale del cinema di animazione e presentano un piccolo spaccato di quanto si produce in tutto il mondo nel campo del cortometraggio di animazione d’autore. I video scelti sono in linea con il tema della manifestazione e affrontano in modo fantasioso e ironico il rapporto tra l’uomo e la realtà che lo circonda. Sezione “Ospiti”: curata da Elisabetta Civitan, questa sezione vedrà protagonisti una delegazione di artisti provenienti da Bad Pyrmont, città tedesca gemellata con Anzio, con la quale l’Associazione Culturale 00042 ha già avuto il piacere di collaborare in un precedente evento che aveva come motivo l’acqua; parteciperanno inoltre il Gruppo Totem di Anzio e Gruppo Totem Torre Astura, di Aprilia, che esporranno tre Totem: due all’esterno del Museo Archeologico, il Totem del mare e della terra, e uno, “L’albero del vento”, posto nell’area sottostante il Cimitero Comunale di Anzio; saranno presenti anche la coppia artistica Flavia Mastrella e Antonio Rezza con il film “Delitto sul Po”. Antifilm a corpo morto, del quale curano soggetto, sceneggiatura, fotografia e montaggio. Il film è un thriller surreale, in cui il Rezza regista/attore, grazie alla sua ecletticità e al suo umorismo, riesce ad affrontare le varie sfaccettature delle tematiche moderne, soffermandosi anche sulle emozioni umane come l’ironia e la tragicità. Sezione “Poesia oggettuale”: la protagonista assoluta della sezione, curata da Ugo Magnanti, è la poesia che descrive l’oggetto di contemplazione estetica. La descrizione della forma dell’oggetto fisico, le sue funzioni e le potenzialità sono espediente letterario per personificare l’oggetto. Utilizzando il linguaggio semplice e descrittivo, un poema oggetto porta il lettore alla nuova percezione del soggetto. Per l’attuazione dell’evento l’Associazione 00042 ringrazia il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, per il profondo interesse dimostrato nei confronti della Biennale, i consigli logistici, la concessione delle

strutture e il sostegno economico garantito. Doverosi ringraziamenti vanno anche all’Assessore Umberto Succi e a Giusi Canzoneri per l’ampia disponibilità dimostrata nelle tappe organizzative. L’Associazione ringrazia anche la grande disponibilità manifestata dal Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e dall’Assessore Giampiero Pedace. Si ringraziano inoltre la Regione Lazio, la Provincia di Roma, i Comuni di Anzio e Nettuno per il patrocinio concesso.

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I 150 anni d’Italia e la nostra memoria storica

Appuntamenti, lezioni ed eventi per il mese di aprile

“CIÒ CHE UNISCE È PIÙ DI CIÒ CHE DIVIDE”

MUSEO CIVICO ARCHEOLOgICO DI ANzIO

Sono passati 150 anni da quando in quel lontano 17 marzo del 1861 nacque da un Paese diviso all’epoca in sette stati la nostra Italia. Una nascita sofferta, travagliata ma fortemente voluta. Per la nostra bandiera tricolore furono soprattutto i giovani a combattere in nome delle idee sacrificando anche la vita. Credevano nei loro sogni, nei loro ideali, volevano un’Italia diversa, un Paese unito, “indipendente dallo straniero” e ci riuscirono. Oggi, nel 2011, ricordiamo proprio quei protagonisti (Cavour, Garibaldi, Mazzini, Mameli…) e tutti quelli meno noti che contribuirono all’unità nazionale. Qualcosa però nel tempo è cambiato e se nel 150esimo compleanno d’Italia dovremmo sentire in maniera più forte quel legame con il passato, con la nostra memoria storica, quell’orgoglio e quella fiducia per la Patria che i nostri avi ci hanno insegnato, paradossalmente sembra non essere proprio così. Le celebrazioni di quest’anno sono state accompagnate da polemiche politiche che hanno visto i leghisti del Nord (anche se non tutti) prendere una posizione distaccata, rivendicando ancora di più quella “secessione” che i nostri posteri hanno voluto combattere. Al di là delle querelle politiche, alla fine i festeggiamenti sono stati fatti e tra tanti “No unità” molti hanno risposto sventolando il tricolore su balconi o terrazze. Quest’immagine però testimonia come l’Italia sia spaccata in due: da una parte c’è chi ancora l’ama, chi ha dato la vita per Lei e per le istituzioni (come i magistrati Falcone e Borsellino, i militari…); dall’altra c’è chi desidera andar via, chi è costretto a lasciarla (come i talenti italiani) o chi parla ciecamente solo del Nord. Nel 1951 lo scrittore e giornalista Guareschi, in un articolo riferito all’Europa ed all’europeismo, scrisse che: “Per sentirsi europei è necessario, prima, sentirsi violentemente italiani. […] Bisogna essere violentemente italiani per aver la forza di volere ad ogni costo rimanere tali. Solo gente che ami violentemente il proprio paese può costituire una solida unione”. Parole che conservano oggi una grande attualità. Se in “casa nostra” siamo gli uni contro gli altri per la provenienza geografica, come si può pensare di ragionare in termine europei? Senza una solida unione come si può guardare ad un futuro migliore per il Paese? Il problema di fondo è che bisognerebbe riflettere sul concetto di “identità italiana”. Bisogna avere coscienza della propria provenienza, della propria cultura e storia amando e rispettando le diversità. L’Italia è il paese degli ottomila comuni che racchiudono da Nord a Sud storie e bellezze culturali-artistiche uniche di cui andare fieri ed orgogliosi. Dobbiamo dunque ripartire da qui: dal riscoprire l’amore per la Patria perché solo ricordano chi siamo potremmo guardare avanti uniti oggi e domani, in Italia e in Europa. Non si può dimenticare il proprio “ieri”, bisogna ricordare il passato, le nostre “rughe storiche”, per costruire il presente e contribuire ad un futuro migliore.

L’agenda del mese di aprile al Museo Civico Archeologico di Anzio propone una grande varietà di appuntamenti con lezioni, eventi e celebrazioni. Prosegue il corso “Museo Libro”, in cui per l’ultima lezione, che si terrà il 5 aprile all’interno del Museo Civico Archeologico, Fabrizio Zazzeri parlerà de “L’età imperiale: i culti religiosi”. Per quanto riguarda il corso di formazione Musei&Musei 2. I direttori dei Musei della Regione Lazio incontrano i cittadini di Anzio, il 21 aprile ci sarà Lucilla Venturi, Direttore del Museo Civico di Viterbo. Continuando l’esperienza di collaborazione e dialogo tra il Museo e la Scuola, avviata con il progetto SAM (Scuola Adolescenti Museo) e il progetto Famiglia-Museo-Scuola, il Museo Civico Archeologico da febbraio propone un ciclo di appuntamenti in cui gli adolescenti sono protagonisti, autori e registi della propria attività: Poesia e Territorio. Laboratorio tra Poesia e Archeologia. Ospite d’onore il poeta Luigi Salustri che è curatore con Laura Latorre, docente di Storia dell’arte presso il Liceo Scientifico “Innocenzo XII” di Anzio, dell’intera rassegna. Nel mese di aprile l’appuntamento è fissato per il 3 a Villa Corsini – Sarsina. Il 7 e il 14 di aprile sono gli ultimi due appuntamenti con il corso su L’evoluzione del restauro in Italia, lezioni curate da Livia Guidolin, laureanda in Storia e Conservazione del Patrimonio Artistico, che in questo mese parlerà delle Metodologie tecnologiche per l’indagine sui beni archeologici e storico artistici, e della Teoria del restauro. Ancora nell’Area Formazione – Formazione Continua e Permanente, per il mese di aprile è previsto il corso, curato da Elisabetta Civitan, Sebastiano Del Piombo: Venezia, Roma e la Controriforma, con visite a opere del pittore veneziano esposte a Roma. Di seguito le date delle lezioni: il 12 aprile, Sebastiano del Piombo a Venezia e Roma; il 19 aprile, Sebastiano tra Raffaello e Michelangelo; il 26 aprile, Sebastiano e la Controriforma. Nei mesi aprile-maggio, all’interno del Museo Archeologico di Anzio, prende il via un nuovo progetto: “IX Progetto di Didattica Museale Sperimentale Integrata al Counseling Io sono arrabbiato… Tu sei arrabbiato… Egli è arrabbiato… Noi siamo arrabbiati… Voi siete arrabbiati… Essi sono arrabbiati” a cura di Giusi Canzoneri, Responsabile del MCA ANZIO. Questa proposta didattica, tutta giocata sul piano della sperimentazione, quest’anno lavorerà sull’ira. Per quanto riguarda l’Area Mostre, dal 1° al 10 aprile esporrà l’artista Carla Maggiore (Pittura Informale), e dal 15 al 24 aprile Pino Pieri con le sue sculture di bronzo. Infine, per festeggiare in modo diverso la Pasqua, l’appuntamento è con Pasqua al Museo 2011: come in una grande famiglia, domenica 24 aprile dalle 9.30 alle 12.30 ci sarà la tradizionale colazione di Pasqua. Da non perdere! EC

Space - Cultura

Unisciti al nostro gruppo “00042” su:

Luisa Calderaro

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a tema obbligato “Mangiare Sano”-Tema 2: Stampe in bianco e nero a “tema libero”Ogni partecipante può inviare un massimo di quattro foto per sezione (f.to 30x40) che dovranno recare sul retro i dati dell’autore con relativo recapito telefonico, numero progressivo della foto, l’anno di realizzazione e la categoria alla quale partecipano. La quota d’iscrizione è di 10 euro per gli amatori e di 5 euro per gli studenti delle scuole medie inferiori. Il concorso, iniziato il 14 febbraio, ha come termine ultimo di presentazione delle opere il 15 aprile 2011. Dal 21 al 23 aprile, presso il Ristorante-pizzeria “Anema e Core” – Via Nettunense 267 – Anzio (RM), sarà allestita una mostra fotografica all’interno della quale sarà svolta la cerimonia

13Space /Associazioni 17Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Cultura

I nostri più sentiti elogi vanno rivolti proprio allo ‘studentello’, Gianluca Cortesi, un giovane talento che lavora nella compagnia di Alfiero Alfieri già da diverso tempo, e che ha la qualità di entrare sul palco in sordina, quasi in punta di piedi,

per poi impadronirsi della scena piano piano, in un crescendo quasi rossiniano. La seconda parte dello spettacolo è tutto un tributo al grande Aldo Fabrizi (ricordiamo che Alfiero Alfieri ha istituito, anni fa, tramite l’Associazione Ponte Mollo un premio dedicato proprio all’indimenticabile Mastro Titta di rugantiniana memoria). Vengono riproposti così alcuni dei più famosi sketch del grande attore, dallo scolaro al tranviere, dal cameriere all’immancabile poesia ‘culinaria’, recitata dal Cortesi. Insomma un paio di ore

di puro divertimento, di quelle che non bastano mai, e di cui si sente proprio il bisogno, logorati come siamo da un mondo sempre più triste e problematico.

Il palcoscenico del GTS Danza di Nettuno è stato scelto, nelle serate del 5 e 6 marzo, dal grande comico romanesco Alfiero Alfieri per il debutto del suo nuovo spettacolo: “Come se rideva na vorta a Roma”, un tributo all’avanspettacolo di una volta. Ed è proprio a quelle atmosfere e a quelle risate di un tempo, tipiche di questo genere di spettacolo che si riallaccia la storia dell’atto unico che riempie il primo tempo della rappresentazione; una trama fatta di equivoci e doppi sensi (e farcita dagli immancabili intermezzi che l’attore fa col pubblico, commentando l’andamento dello spettacolo), che riuscivi a trovare nei teatri come l’Ambra Jovinelli o il Volturno. La storia, senza grandi pretese, se non quella di far ridere, vede come protagonista Augusto, un vedovo con tanto di figlia da maritare, che ha due grandi difetti: l’avarizia e la paura delle malattie. E giocando proprio su tali difetti, la sorella dell’uomo (interpretata da Lina Greco, compagna sia sulle scene che nella vita di

Alfieri) per convincerlo a far fidanzare la figlia con un ragazzo, che lui ha già più d’una volta cacciato di casa, escogita un trucco ingegnoso, facendo passare lo spasimante, uno studentello fuoricorso in veterinaria, per un medico. “È sempre comodo avere un

medico in famiglia, che ti visita gratis” è la scusa con il quale lo studente viene accolto in casa, anche se il consulto si trasforma ben presto in una visita veterinaria, con tanto di croccantini dati per tenere buono il malato. Maurizio D’Eramo

Silvia Arena

Alfiero Alfieri ha debuttato col suo nuovo spettacolo sul palco del GTS Danza di Nettuno

È possibile inviare le proprie fotografie fino al 15 aprile. Previste 2 sezioni per categoria

IL TEATRO E IL DIVERTIMENTO “DE ‘NA VORTA”

“SCATTARE SANO”, CONCORSO FOTOgRAFICOSULLE BUONE ABITUDINI ALIMENTARI

Promosso dalla Regione Lazio e Organizzato dalla Follie Production, il “Concorso Nazionale di fotografia Scattare Sano” ha come scopo avvicinare e sensibilizzare gli studenti delle scuole medie, i giovani e gli adulti alla cultura del mangiare sano. In una società che predilige il “fast-food” e i cibi pronti, la manifestazione diventa non solo l’esibizione di fotografie belle o brutte che siano, ma un evento che evidenzia le personalità e il modo di sentire dei “fotografi” come esseri umani che guardando il mondo che li circonda, rimangono incantati. Gli scatti dei giovani e degli adulti diventano testimonianza del tempo che viviamo, che si esprime attraverso il linguaggio universale dell’Arte Fotografica. Il concorso, aperto agli amatori e agli studenti delle scuole medie inferiori, sarà articolato in due sezioni per categoria:-Tema1: Stampe a colori o in bianco e nero

di premiazione delle opere migliori. Saranno premiati i migliori tre autori per ogni categoria e per ogni sezione. Il primo premio consiste in una fotocamera compatta digitale NIKON. I restanti vincitori riceveranno del materiale fotografico e l’attestato di partecipazione. Durante la mostra saranno realizzati servizi foto e video per rappresentare il back-stage dell’evento. È possibile richiedere ulteriori informazioni all’indirizzo email: [email protected].

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resto della provincia. L’obiettivo dei ragazzi è quello di arrivare a 15 tunes per far sì che alla fine dell’estate 2011 sia possibile registrare il primo cd. La partecipazione ad eventi importanti ha permesso alla band di affermarsi sempre di più e di esibirsi insieme ad artisti rilevanti della scena reggae come i Taxi 109, Lady Flavia, VillaAda, Killacat, Nandupopu. Sonorità jamaicane con qualche elemento funk fanno del sound dei J Stuff uno dei più originali che ci sono in giro. Dalle loro canzoni è chiaro che non si tratta di una band che vuole limitarsi a suonare. È intenzione del gruppo infatti comunicare ciò che non è sempre chiaro e visibile nell’opinione pubblica. Non a caso i testi fanno riferimento alle problematiche ambientali e all’ecologia, alle diversità, ai problemi sociali. Da quanto ci dicono loro stessi “la reggae music ci tramanda dalle sue origini messaggi di pace e uguaglianza e chi suona questa musica non deve scordarsi mai quale è la linea guida da seguire per poter diffondere il più possibile questi insegnamenti”. Per saperne di più sui J Staff è possibile consultare la pagina facebook J STUFF ORCHESTRA e l’indirizzo www.myspace.com/jstufforchestra.

È qualche anno ormai che tra Anzio e Nettuno, durante la stagione estiva ma non solo, i “pantofolai” di turno che pensano di poter stare a casa tranquilli si ritrovano a non poter dormire per uno strano suono che viene da fuori le loro finestre. I ritmi in levare e le percussioni la fanno da padroni durante le serate di questo genere, che pian piano sta coinvolgendo sempre più persone nel litorale. È per questo motivo che metto in guardia i lettori della rubrica music@space, perché del panorama reggae sentiranno parlare spesso, molto spesso. In questo numero presentiamo i J Stuff, portodanzesi di nascita, cittadini del mondo intero e ultima band ad affacciarsi sulla scena locale. Il progetto nasce nell’estate del

2010 e da subito la determinazione è tale che, dopo appena tre incontri in sala prove il gruppo già esce allo scoperto e, con due giri di basso quasi improvvisati e qualche colpo di tastiera buttato lì senza pensarci troppo, le vibrazioni dei loro strumenti sono in grado di scaldare al punto giusto corpo e anima di chi li ascolta. Gente che balla sudata sotto al palco a ritmo di ska, reggae, raggamuffin è l’immagine che hanno i loro concerti,

ai quali la partecipazione e il coinvolgimento del pubblico dona un’atmosfera unica. La formazione è composta da Otello alla voce, Alessandro al basso, Eugenio alla chitarra, Cristian alla batteria, Claudio alle tastiere, Adriano alle percussioni e Luca al sax. Dopo un’estate entusiasmante fatta di serate che si sono susseguite ad un ritmo a dir poco frenetico, il gruppo mette subito in cantiere i primi pezzi originali. A novembre infatti vengono portati in studio i primi tre brani (Autostrada per il paradiso, Fronte Retro e Radici Cultura e Mbriacatura) e, con un concerto dopo l’altro, i J Stuff cominciano ad uscire dai confini del litorale per iniziare ad affacciarsi anche sulla scena di Roma e del Valerio Bruni

Yoshiro Izumi

Chi ha detto che senza superpoteri non si può essere supereroi?

I J STAFF TRA SONORITÁ JAMAICANE ED ELEMENTI FUNK

KICK-ASS, IL PRIMO EROE FAI-DA-TEDave, studente di liceo, trascorre la sua vita nella mediocrità finché un giorno, indossato un costume acquistato per corrispondenza, comincia ad agire da supereroe secondo i propri criteri di giustizia. Diventa così Kick-Ass, un eroe senza poteri che si esercita davanti allo specchio su pose e frasi da combattente del male. Non avendo doti al pari di “spider-man” o “superman” la sua particolarità è e rimane soltanto quella di indossare un costume di nylon verde smeraldo. Tuttavia la storia di Kick-Ass si dipana simile a quella degli eroi.Sotto la maschera in realtà Dave è un ragazzo che non ha fiducia in se stesso e vive in una situazione di instabilità emotiva. Ancora non sa bene qual è il suo ruolo all’interno della società e ha gli alti e bassi tipici degli adolescenti. Proprio per sfuggire alla realtà, è alla continua ricerca di ragionamenti stabili e situazioni di giustizia che nessuno può contrastare. Per Dave l’identità di supereroe e la giustizia diventano le basi su cui appoggiarsi: il ruolo di supereroe che combatte contro

il male lo fa sentire grande, forte e quasi eccezionale. Sotto la maschera, Kick-Ass però continua a nascondere le sue debolezze e le sue paure, sconfitte momentaneamente da una forza che è solo apparente. E quando la vita di Dave migliora, il ruolo di supereroe finisce nel cestino e azione e giustizia perdono importanza, mostrando così di essere soltanto una scusa per sfuggire alle debolezze e alle incertezze dell’adolescenza. Questo finché Dave non si trova coinvolto nella vendetta di un padre e di una figlia. La situazione richiede l’intervento di Kick-Ass, stavolta affiancato da Chloe Moretz, una nuova eroina che si presenta come “Hit Girl”. La giovane, in costume e capelli viola, combatte il male non per sua volontà ma per seguire la decisione del padre che la spinge verso la vendetta. Da questo momento Kick-Ass e Hit-Girl maturano insieme attraverso la lotta contro il male, superando le loro paure. Anche senza superpoteri, diventano supereroi che portano giustizia e speranza.

Space - Cultura

music@space

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diffusione della cultura nella città neroniana. L’ex Presidente Marcellini ha dichiarato di essere stato onorato del ruolo svolto ed ha accolto con grande entusiasmo l’elezione di Cappuccia, persona ritenuta ideale per la prosecuzione nel lavoro di questa gloriosa Associazione. La redazione di ANZIO SPACE augura al neo Presidente Cappuccia un proficuo e sereno lavoro!!!

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red

La libreria come spazio di diffusione e di ascolto culturale. Oggi sono sempre di più i negozi di libri che, oltre all’attività della vendita, decidono di farsi promotori di eventi letterali ed enogastronomici diventando così luoghi di fermento di attività culturali che “riempiono l’anima e la testa”. È quello che accade alla libreria Fahrenheit 451 di Nettuno, situata in via Carlo Cattaneo a pochi passi dal centro della città del tridente. Da quattro anni il negozio è diventato un punto di riferimento per la vita culturale e sociale del Paese. Qui non si entra solo per acquistare l’ultimo best-seller o curiosare tra gli scaffali, ma si viene per partecipare alle tante attività che da due anni i responsabili del negozio propongono al pubblico. Alla base di queste iniziative vi è l’amore per la lettura e il vedere nel libro una sorta di “traghetto”, di ponte che permette di intraprendere discorsi diversi e ampi confrontandosi su più argomenti. Leggere significa conoscere, informarsi, saper scegliere.“Da circa due anni - ci spiega Andrea Sacchi – organizziamo una serie di progetti che coinvolgono le scuole elementari, gli adulti e gli anziani. In questo momento presso la nostra sede, nel piano inferiore, i bambini della scuola elementare seguono alcune brevi lezioni dal titolo ‘La Storia del Libro: dagli egizi ad oggi’. È poi partita la seconda edizione della rassegna: “Di…Versi…Vini”, che nasce dall’unione di tre passioni: la letteratura, la recitazione e l’enogastronomia. Una volta alla settimana per un’ora e mezza il pubblico ha la possibilità di ascoltare alcuni brani tratti da diverse opere degustando contemporaneamente i vini scelti dal somelier Valeri Palumbo”. La Fahrenheit 451 cura poi che le presentazioni di libri e il 30 aprile presso la sala consiliare di Nettuno verrà presentato il volume scritto da Paola Pavani dal titolo: “Il trapianto d’organi in età pediatrica”. E anche quest’anno la libreria festeggerà il 23 aprile la giornata mondiale del libro con il “Progetto San Giorgio”, giunto alla seconda edizione. L’iniziativa, che coinvolgerà le scuole del territorio, è stata concepita come una piccola fiera: verranno allestiti degli stand, antistanti al negozio, e letti alcuni brani, storie e quant’altro. L’idea di questo progetto prende spunto dalla tradizione catalana che il 23 aprile festeggia per l’appunto San Giorgio, patrono del libro. Secondo la leggenda San Giorgio riuscì con la sua spada ad uccidere il drago e a salvare la principessa; il sangue versato si trasformò in una rosa che Giorgio le donò e la principessa ricambiò regalando un libro. Un regalo che vale un tesoro, perché come abbiamo detto il libro è un “ponte” attraverso il quale aprire la propria mente verso nuovi orizzonti e scambi culturali. Come disse Emily Dickinson: “Nessun vascello c’è che come un libro possa portarci in contrade lontane”.

Il negozio di libri è diventato un punto di riferimento per la vita culturale di Nettuno

LIBRERIA FAHRENHEIT 451: LUOgO DI INCONTRO CULTURALE

ANZIO FUTURA cAMBIA TIMONE: ANTONIO cAppUccIA NUOVO pREsIdENTE

Anzio Futura si rinnova e sceglie come nuovo presidente Antonio Cappuccia. Il 28 febbraio si è tenuta alle ore 18.00 presso la sede della Lega Navale di Anzio l’assemblea dei soci per il rinnovo delle cariche direttive e per il tesseramento 2011 dell’Associazione culturale ONLUS Anzio Futura. A Maggioranza l’assemblea dei soci ha nominato come nuovo Presidente Antonio Cappuccia, che succede all’Avv. Mario Marcellini.Durante l’assemblea è stato illustrato il percorso del Presidente uscente, un percorso breve ma significativo che ha visto l’Associazione ANZIO FUTURA sempre in primo piano per la

Ad ApRILE I GIARdINI dI NINFA ApRONO AL pUBBLIcO

Con l’arrivo della primavera riaprono le visite pubbliche all’Oasi di Ninfa, una vasta area tra Sermoneta e Norma che comprende i Giardini di Ninfa, sorti sulle rovine di un’antica città medioevale da cui presero il nome, e l’habitat naturale costituito dal fiume Ninfeo e dal piccolo lago formato dallo stesso corso d’acqua. In primavera l’area naturalistica è un trionfo di profumi e colori, come quelli dei ciliegi in fiore e degli iris dai viola sgargianti. Un luogo incantato dove la bellezza delle antiche rovine si fonde con la natura riflettendosi nel lago dando vita ad un gioco di sfumature e riflessi. L’apertura al pubblico è solo da aprile a ottobre, il primo weekend del mese, e la terza domenica di aprile, maggio e giugno. L’appuntamento con la natura di Ninfa è per il 2, 3, 17, 24, 25 aprile 2011. Per maggiori info sul calendario, le prenotazioni e i prezzi d’entrata potete consultare il sito internet: www.fondazionecaetani.org/

Space - Cultura

Luisa Calderaro

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Lavinio-Space12 Space-Politica20 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Donna

LA RIcETTA dEL MESEINVOLTINI CRUDO E ASPARAGI

Ingredienti :

PREPARAZIONE.Lavare accuratamente gli asparagi sotto acqua corrente, rimuovere la parte bianca del gambo, raschiarli con un coltello non troppo affilato facendo molta attenzione a non toccare le punte, fragili e delicate. Cuocerli a vapore,

oppure lessarli in abbondante acqua salata per 18 minuti circa. Ritirarli delicatamente, metterli su un tagliere e tagliare la parte terminale del gambo se coriacea. Dividerli quindi in due.Su un tagliere disporre le 4 fette di prosciutto ben sgrassate, mettere sopra ciascuna ½ sottiletta e suddividere i gambi degli asparagi, distribuendo in modo omogeneo le punte, che sono la parte più pregiata. Arrotolare gli involtini e disporli su una piccola teglia da forno.Cospargere con una grattugiata di pepe e passare sotto il grill del forno a 200° C per 3-5 minuti circa, finché la sottiletta non comincerà a fondere.Servire caldi o tiepidi.

Buon Appetito!Elisabetta Civitan

Il consiglio di Cesare Del Gatto Gli asparagi, con la loro tannicità, e il prosciutto, che è più sapido, possono essere accompagnati sia da un prosecco che da un rosso frizzante di medio corpo . Nella zona dell’Oltrepò Pavese si trovano bollicine metodo classico progressivamente migliori e infatti è da poco diventato doc. Oltre il Classico Brut di Ca’ di Frara, da uve chardonnay e pinot bianco, si accosta egregiamente all’antipasto, con acidità perfettamente equilibrata e bocca avvolgente; mela golden e frutti esotici sono i sentori riscontrabili.

• 250 g di asparagi • 4 fette di prosciutto crudos • 2 sottilette • pepe

Per ogni suggerimento, idea, iniziativa per noi donne scrivetemi a: [email protected]

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Silvia Arena

S. A.

Intervista a Cristina Droghini, campionessa provinciale di carabina ad aria compressa

SOgNANDO LE OLIMPIADI…compressa si pratica al chiuso, mentre quello a fuoco all’aperto. Questo mi consente di allenarmi anche quando piove. Per quanto riguarda i miei inizi sportivi, dal 2008 mi sono iscritta al poligono ma non avendo avuto dei buoni allenatori mi hanno presa ufficialmente l’anno scorso.Dove ti alleni?Il poligono TNS (Tiro a Segno Nazionale) che frequento si trova a Velletri quindi per tre volte a settimana i miei genitori devono accompagnarmi fin lì per consentirmi di allenarmi. Gli allenamenti durano un paio d’ore e consistono anche in preparazioni atletiche per sciogliere la muscolatura. C’è un poligono anche a Cisterna dove però bisogna portarsi dietro l’arma, che costa circa 2500 euro. A Velletri, dove pago un’iscrizione annuale per poter tirare, sono seguita da due tecnici federali che si occupano dei miei allenamenti.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?A 18 anni vorrei entrare nell’aeronautica e far parte del corpo sportivo del tiro con la carabina. Il mio sogno è quello di entrare in Nazionale e andare alle Olimpiadi.

Quasi 15 anni e al primo anno del liceo classico, Cristina Droghini abita ad Anzio e da marzo è campionessa provinciale del tiro con la carabina ad aria compressa a 40 colpi. La carabina è uno sport che consiste nel colpire dei bersagli mobili da una distanza di 10 metri, prendendo la mira attraverso due mirini, uno sulla canna dell’arma e l’altro all’altezza dell’occhio. È uno sport poco conosciuto e che ha poco spazio, soprattutto nella nostra regione. Cristina è molto brava, e nonostante la sua giovane età ha già ottenuto ottimi risultati. Ora sogna un giorno di entrare in Nazionale e partecipare alle Olimpiadi.Cristina, come ti sei avvicinata a questo sport?È stato un amico di mio padre che mi ha invitata a provare. Sono riuscita abbastanza bene e così insieme ai miei genitori ho deciso di continuare. È comunque uno sport piuttosto duro, soprattutto per il braccio che deve stare in tensione e per l’occhio destro che a volte, per lo sforzo di prendere la mira, mi comincia a lacrimare. Quando è iniziata la scuola a settembre e quindi il primo anno del liceo classico, ho avuto qualche problema di organizzazione con i compiti

e gli altri impegni e avevo quasi pensato di lasciare questo sport. Adesso invece mi sono abituata ai ritmi degli allenamenti e vorrei continuare a praticarlo.

In cosa consiste il tiro con la cabina e da quanto tempo lo pratichi?Il tiro con la carabina è di due tipi: a fuoco e ad aria compressa. Io tiro ad aria compressa perché a fuoco si inizia a 16 anni. Inoltre il tiro a segno ad aria

VITE IMPERFETTE NEL CUORE DI ROMA

Un filo sottilissimo lega le storie dei personaggi di Un giorno perfetto di Melania Mazzucco (2005), un racconto soprattutto interiore in cui le azioni più avvincenti sono i sentimenti e le emozioni dei protagonisti. Una Roma reale, rumorosa, silenziosa, profumata e puzzolente, con luoghi verosimili descritti nei minimi particolari. Uno spaccato di vite vissute, che si svelano una pagina dopo l’altra, dalla più squallida portineria della periferia, al lusso elegante del quartiere Parioli. Vite vissute in modo imperfetto, con scelte sbagliate, sentimenti fraintesi, segreti svelati, rapporti proibiti. La Mazzucco riesce magistralmente a caratterizzare ogni personaggio, non solo fisicamente, ma soprattutto nel suo aspetto interiore che viene analizzato e approfondito, scandagliato fino al più piccolo segreto riposto dentro l’anima e accuratamente nascosto. Personaggi normali, che si incontrano ogni giorno per strada, con le loro manie, le loro ideologie, le loro fisime, le cose non dette, la forza di sopravvivere ed andare avanti anche quando la vita volta loro le spalle. La saggezza di mamma Olimpia fa sorridere, saggezza antica, romanesca, mescolata con le parole dei personaggi dei programmi televisivi. Il buonsenso di Sasha è letterario, tratto dai romanzi classici che insegna ai suoi studenti. L’arrangiarsi di Emma è quotidiano, nato dalle sconfitte e dalle delusioni dell’esperienza vissuta. Tutti i tipi umani si incontrano in questo romanzo: il politico in declino, la guardia del corpo violenta e vendicativa, la ragazzina che vuole sembrare adulta e che imita le azioni della compagna più disinibita, parlando come i messaggi dei telefonini, la bimba-angelo, buona e pura come uno spirito celeste, l’anarchico utopico alla ricerca di mondo migliore, che la notte scrive sui muri e di giorno supera l’esame di diritto penale grazie alla notorietà del padre. Nel giro di 24 ore, in un “giorno perfetto”, le vite di tutti i personaggi subiscono un cambiamento che cambierà anche loro.

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Fabrizio Tirocchi

L’Anziolavinio raggiunge l’obiettivo 40 punti, ma turbano le parole del suo Presidente

FRANCO RIzzARO: “PRONTO A LASCIARE SOCIETÀ E CALCIO A FINE STAgIONE”

Bruschini, alloggiano negli alberghi di Anzio. Questi sono i motivi principali che hanno portato allo sfogo del presidente che ha però ribadito il suo massimo impegno fino al termine della stagione, rassicurando giocatori e dirigenti. Al termine del campionato si è detto pronto a trattare con chiunque voglia rilevare la società, altrimenti la lascerà in mano al Sindaco. La prima risposta è arrivata dal nipote di Franco Rizzaro, Sante Presta ex presidente del Falasche che si è detto pronto a rilevare il club a patto che Rizzaro resti al suo fianco almeno per il primo anno. Per ora non c’è stata risposta da parte del presidente. L’augurio che ci facciamo è che accetti la proposta del nipote, che continui a guidare questa società perché è un uomo che ama la città e vive per il calcio, con la speranza che si possa remare tutti nella stessa direzione (società – tifosi – organi comunali) per il bene di Anzio e per l’amore che questo paese nutre per questo sport. Per quanto riguarda il campo, con la salvezza in mano, c’è da godersi il finale di stagione, dove la realtà si mescola al desiderio di ogni portodanzese, arrivare ai play-off e sognare il professionismo.

La quota salvezza di 40 punti è stata raggiunta dai ragazzi di Mr. Caputo quando mancano ancora 6 giornate alla fine del campionato. L’obiettivo 40 punti era il traguardo minimo che si era prefissata la società bianco blu. Ora, con 18 punti ancora in gioco, può iniziare un mini campionato per gli Anziati in cui non ci sarà nulla da perdere, non ci sarà l’assillo di fare punti salvezza e con la mente sgombra e libera da pensieri, arrivare all’ultima di campionato (8 maggio) con i punti necessari

per giocare i play-off, cercando di cullare quel sogno “impossibile” che ogni portodanzese ha nel cassetto. A turbare l’ambiente Anzio sono state le dichiarazioni del patron Franco Rizzaro che ha manifestato la voglia di abbandonare l’Anziolavinio e il calcio al termine della stagione. Un vero e proprio shock per la società che il presidente guida dal 1990. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nei primi giorni di marzo, una voglia di abbandonare che a sentire il presidente frullava nella sua mente già al termine della scorsa stagione. Ci sono una serie di motivi che hanno spinto Rizzaro a prendere questa decisione. In primis il suo infortunio, le critiche dei tifosi che gli rimproverano il fatto di imporre al mister di schierare il figlio e il genero e la totale assenza di sostegno da parte dell’amministrazione comunale, con gli enti amministrativi che non hanno organizzato neanche una minima festa per celebrare la trionfante stagione passata culminata con la promozione in serie D, un vanto per la città e una forma di guadagno visto che ci sono 7 squadre sarde e 2 napoletane nel girone degli anziati, e che quando vengono a giocare al

F.T.

centrale difensivo Petruolo, che ha risolto una mischia insaccando alle spalle dell’estremo difensore ospite. Partita combattuta ed equilibrata con il Falasche, abile a sfruttare una delle poche occasioni avute nel corso dei novanta minuti. Nella ripresa forcing del Grottaferrata in cerca di goal e punti salvezza, ma il risultato non cambia con il Falasche abile a chiudere e a vanificare gli sterili attacchi degli ospiti. Con questa bella vittoria in tasca e senza l’assillo di dover fare punti, nell’ultimo turno Zitarosa e compagni sono andati a fare visita alla capolista Almas Roma. E qui possiamo registrare una mezza impresa degli Anziati che hanno costretto allo 0-0 Flamini e compagni che comunque tengono la testa della classifica. Un buon pari in una gara condizionata dal forte vento, con il Falasche che ha resistito agli sporadici attacchi dei biancoverdi che hanno concluso poco e malamente in porta. Punto importante che porta il Falasche a 41 punti con la salvezza in tasca ed un finale di stagione da vivere sulle ali dell’entusiasmo. Complimenti a tutta la società del presidente Carlo Galeazzi.

Missione compiuta. Salvezza centrata con largo anticipo. Continua a gonfie vele il campionato dei ragazzi di Mr. Bindi che adesso, a salvezza raggiunta matematicamente, possono iniziare a divertirsi e magari togliersi qualche bella soddisfazione. Andiamo con ordine e vediamo come si è arrivati a questa salvezza con 7 turni di campionato ancora da giocare. In questo mini ciclo di 4 partite, Palladino e compagni hanno raccolto 8 punti, frutto di due vittorie casalinghe e due pareggi esterni. La prima partita in casa è stata una sorta di “passeggiata” con l’Acilia sommersa da 7 reti (inutile la cronaca visto il risultato). Registriamo solo le marcature ad opera di Lauri, Zamparini, Buchicchio (2), Perica, Gabriele e Vittorio Palladino, con un gran goal da fuori area. Soddisfazione doppia per Palladino che era assente dai campi da gioco da più di un anno e mezzo, che è rientrato invogliato dalla possibilità di rimettersi in gioco con un allenatore che già ne conosceva le doti avendolo allenato in passato. Dopo la sbornia di goal rifilati all’Acilia, si è andati ad impattare per 0-0 a Casalotti, contro una formazione avvelenata di punti che sta lottando per la

salvezza. I romani hanno venduto cara la pelle, riuscendo a strappare un pareggio importante. A Cherubini e compagni è mancato solo il goal nonostante le diverse occasione create. La matematica salvezza è arrivata nel turno

successivo. Con i 3 punti ottenuti contro il Grottaferrata si è raggiunta quota 40 punti, traguardo fissato per avere la quasi matematica certezza di mantenere la categoria anche per la prossima stagione. A dar manforte a questa tesi, sono i 10 punti sulla sestultima con 7 turni ancora da giocare. Contro il Grottaferrata la vittoria è stata per 1-0 con goal al 45 p.t. del

I Biancoverdi sono a quota 41 punti. Ora un finale di stagione da vivere sulle ali dell’entusiasmo

PER IL FALASCHE “SALVEzzA RAggIUNTA”

Space - Sport

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completati”. Pronta la risposta dell’allenatore che dichiara: “Sono dispiaciuto per quello che ha detto Lucchini, io sto dando il massimo per la squadra senza ricevere nessun rimborso e nonostante le mie condizioni di salute. Ci ha confermato che tra 15 giorni ripartiranno i lavori al campo Loricina e verranno realizzati il campo da calcetto e da calciotto riprendendo il progetto iniziale. Sono contento di questa sua decisione di continuare l’impegno preso anche se non mi aspettavo di essere chiamato in causa per vicende extra calcistiche.”In questo clima surreale la squadra continua a giocare il suo campionato e influenzati da questa situazione, Bernardi e compagni si trovano in piena bagarre per non retrocedere. L’ultima vittoria è datata 30 gennaio, nelle ultime quattro partite sono arrivati solamente 3 punti con altrettanti pareggi. A 7 giornate dalla fine del campionato il Nettuno si trova nella parte bassa della classifica con 33 pt a lottare per evitare i play out. C’è bisogno di una sterzata importante da tutte le parti per calmare le acque societarie, far ritrovare la voglia di lottare e vincere ai giocatori, per raggiungere la salvezza e non far sparire una società gloriosa come il Nettuno Calcio.

Le acque in casa Nettuno sono sempre più agitate sia dal lato societario sia da quello legato ai risultati, con la vittoria in campionato che manca da più di un mese e mezzo. Si era paventato il rischio di uno sciopero da parte dei giocatori nettunesi a causa dell’irreperibilità del Presidente Livio Lucchini da più di due mesi, che ha lasciato i calciatori senza rimborsi e la società allo sbando. In un lettera inviata al Sindaco Alessio Chiavetta e al Presidente, i giocatori hanno manifestato il loro disappunto a causa della totale assenza del Presidente, dei rimborsi non pagati che evidenziano un disinteresse per la gloriosa squadra nettunese con il rischio di uno sciopero fino al termine del campionato e con conseguente radiazione della società dalla FIGC. Ci auguriamo che Lucchini non resti nella storia come il Presidente che ha fatto fallire la società sportiva più antica di Nettuno. Fortunatamente lo sciopero è stato rimandato e i calciatori sono scesi regolarmente in campo in attesa dell’incontro tra il primo cittadino e il Presidente. Le parti sono riuscite a vedersi. “L’avventura di Livio Lucchini alla guida del Nettuno Calcio continua”. Questo è emerso dal vertice a tre avvenuto i primi di marzo. All’incontro c’era anche il mister Marco D’Ambra. Il presidente non lascia, ma lamenta

in una lettera alla stampa lo scarso appoggio della politica locale e di aver ricevuto ostruzione ai suoi progetti da diverse parti. In sostanza Lucchini ribadisce le accuse già fatte diversi mesi fa chiamando in causa anche il mister

con parole dure: “Una lunga serie di equivoci con l’allenatore D’Ambra, oltre alla tua persona, hanno fatto sì che gli ingenti investimenti da me posti in campo con l’intento di rendere le attività sportive dell’asd Nettuno Calcio autosufficienti, si siano invece prosciugati in 2 anni di soli rimborsi spese, in lavori non

F.T.

F.T.

una pesante sconfitta per 29-0 della Neroniana che per la prima volta in stagione resta a 0 nella casella marcature. Si sapeva che sarebbe stato un incontro difficile, contro una delle pretendenti alla vittoria finale. Nella prima parte di partita si è giocato un buon rugby, cedendo il passo nella ripresa quando invece di segnare per avvicinare gli avversari, sono stati commessi un po’ troppi errori. Il rammarico più grande, aldilà della sconfitta che ci può stare, è lo 0 ai punti realizzati. Salvo clamorosi stravolgimenti, la salvezza non è in discussione con i 20 punti di vantaggio sulla penultima. Ora ci sono altre 2 settimane di stop, si torna in campo il 27 marzo con la trasferta di Palermo. La speranza è di

Continua il campionato della Neroniana Rugby, che in questa fase del campionato non sta giocando molto causa impegno della Nazionale Italiana al 6 Nazioni e per i vari turni di riposo previsti dal calendario. C’eravamo lasciati con la sconfitta contro il Frascati e purtroppo ci troviamo a commentare altri due insuccessi per i ragazzi di Mr. Cuttitta. Grimaldi e compagni hanno perso le altre due partite giocate contro il Rieti e contro il Segni. Andiamo in ordine e analizziamo la sconfitta rimediata a Rieti dove gli anziati escono a 16-12. Una partita giocata bene ma condizionata da un arbitraggio discutibile che ha interrotto molto la gara, penalizzando una delle armi vincenti della Neroniana che è la continuità di gioco. Pur avendo il pallino del gioco per gran parte del match, non sono riusciti a sconfiggere la compagine reatina e hanno ceduto sotto il piano nervoso, condizionati dalle varie decisioni arbitrali. Dopo la sosta, si è giocato in “casa” (Latina) contro la corazzata Segni e qui registriamo

La squadra perde contro Rieti e Segni. Prossima sfida il 27 marzo con la trasferta a Palermo

Acque societarie sempre più agitate e scarsi risultati in campo per i ragazzi di Mr D’Ambra

RUgBY, LA NERONIANA INCASSA SCONFITTE AMARE

NETTUNO, IL PRESIDENTE LUCCHINI ROMPE IL SILENzIO INCONTRA LA SQUADRA E IL SINDACO

Space - Sport

recuperare gli infortunati e la condizione nervosa, per chiudere in bellezza il finale di campionato. Notizia molto positiva arriva dall’amministrazione comunale che si è incontrata con la dirigenza della Neroniana e sembra che ci siano buone possibilità di adeguare il campo di Anzio 2, affinché il prossimo anno si possa giocare in casa la serie B.

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Lavinio-Space24 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

dETTI pORTOdANZEsI“Sto più ‘mpicciato della Germania!” In ricordo della sconfitta dei tedeschi nell’ultima guerra mondiale i nostri antenati di Anzio ritenevano che avessero più problemi di tutti. “Tira ‘na filippina”. In centro il vento freddo e pungente da nord-nord-est proviene dall’Istituto delle maestre Pie Filippini (dette le Filippine) che stanno sulla salita verso la stazione.“Stamo all’acqua dei merluzzi”. Siamo oltre, lontani dall’obiettivo. I merluzzi si trovano a profondità maggiore rispetto agli altri pesci, al largo, e un tempo, quando non c’erano potenti motori, queste distanze erano notevoli per cui il rientro in porto era lungo e spesso travagliato da fenomeni meteorologici.“...è ‘rivato callo callo presteme ‘a scopa”. Si dice di chi arriva per ultimo e prova a saltare la fila. Trattasi di un opportunista che vuole approfittare di situazioni create da altri.“Libeccio namo a Napoli senza ‘mpicci”. La navigazione Anzio-Napoli quando c’è il libeccio (sud-ovest) viene affrontata dall’imbarcazione con il giardinetto di poppa di dritta cioè prendendo le onde e il vento nella posizione migliore per non avere problemi di rollio o beccheggio.“Rezza nova pesce trova”. Propiziatorio. La speranza della rete nuova nell’attesa che si riempia di pesce.“È ‘na giornata de straccatura”. Giorno di calma assoluta di vento e mare tra due giornate o periodi di tempo cattivo, con molto vento, pioggia e mare mosso.

Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”.amministrato da Tinarelli Alessandro e Salustri Pina

Sport e ambiente

cARpINETO ROMANO NEL cUORE dEI MONTI LEpINI

SMS - Space

Anzio-space apre uno spazio ai lettori scriveteci un sms al: 3337350189

“Invece di togliere arsenico dall’acqua aumentiamo la soglia. Inquietante… “ senza firma

“L’unico modo per allungare le spiagge era quello delle dighe ma devono essere più lunghe e più alte. Perché fisiologicamente le mareggiate assestano e le vedremo sommerse in poco tempo… Vorrei conoscere quel genio che prima di arrivare a questa semplice soluzione aveva pensato di risolvere allungando le spiagge. Ingegneri o acchiappa lavori… .” The jakkal

“Le strade sono qualcosa di indicibile, dissestate come non mai.... fate qualcosa per la sicurezza e la decenza!!!!” Giorgio C.

“Notiamo con piacere che il parcheggio e tutto il lungomare delle Sirene finalmente viene regolarmente pulito, dopo anni di abbandono. Speriamo che pian piano i nostri concittadini si decidano a non usare questo posto come discarica e cestino dei rifiuti.....” caustikov

Tra miti e leggende immersi nella natura.…Cari lettori, questo mese visitiamo un piccolo centro nel cuore dei Monti Lepini: Carpineto Romano. Fra il mare, le paludi Pontine e la valle del Sacco, a sud-est da Roma, si stende dalle pendici dei vulcani laziali alla valle dell’Amaseno, quale contrafforte tirrenico degli Appenini. Questo sistema montuoso, chiamato genericamente dei Lepini, viene da alcuni suddiviso in due principali massi o agglomerati di montagne, fra loro distinti da una depressione che li solve di continuità: la prima porta il nome propriamente dei Lepini da monte Lepino, trasformato poi in Lupone (1378 m.) sopra Cori, il quale ne è la vetta culminante; la seconda si dice dei Pontini perchè sovrastanti la pianura: la Semprevisa (1536 m.), fra Sezze e Carpineto, ne è il punto più elevato. I monti Lepini sono coperti di faggi e qui e là spuntano le conifere, precedute dalle macchie verde cupo del tasso barbasso, che si abbarbica sul terreno calcareo (caratteristica propria dei monti Lepini) perchè la pianta per crescere ha bisogno di aria umida che circola nelle fenditure del sottosuolo.Molti itinerari di trekking si snodano su queste montagne ed esistono varie cartine della sentieristica sviluppate dal C.A.I. e dalle amministrazioni provinciali di Latina e Roma. Il monte Semprevisa presenta diverse cavità degne di essere tenute nella giusta considerazione: i cosiddetti “ousi”. Spedizioni speleologiche guidate dal Prof. Pasquini dello Speleo Club di Roma, sono scese nell’Abisso Consolini esplorandone i due pozzi e raggiungendo 210 m di profondità, seconda cavità dell’Italia centro meridionale: l’altro presenta l’apertura a 1360 m sul livello del mare per poi strapiombare per 91 m dove s’ incontra un portale che immette nella seconda cavità che scende fino a 210 m. Ancora oggi la montagna è legata alle spedizioni speleologiche e ci sono sempre nuove grotte da scoprire.Carpineto è un paesino della provincia di Roma, si trova ad un’altezza di circa 600 metri dal livello del mare, anche se le montagne arrivano a più di 1000. Questo bel paesino, circa due secoli fa, ha dato i natali a Papa Leone XIII il quale ha contribuito molto allo sviluppo del territorio, anche se purtroppo molte delle opere che lui voleva non furono realizzate. Secondo la leggenda il nome Carpineto deriva dal nome di “Silvio Carpito” che sarebbe stato un discendente di Enea. Da fonti più attendibili sappiamo invece che, durante le invasioni barbariche, si formò progressivamente il nucleo abitato sul crinale del Monte La Foresta, prendendo il nome di “Karpineta” dai boschi circostanti di carpino. Carpineto ha una lunga e variegata storia ed ha subito i vari cambiamenti epocali in modo molto netto, ma una cosa che accomuna il corso dei secoli è sicuramente l’influenza che ha avuto la Chiesa, i religiosi e la tradizione cristiana. Il paese è pieno di chiese e di feste che rimandano ad antiche credenze di carattere religioso: Santa Maria del Popolo ne è una grande testimonianza in quanto ha avuto un ruolo fondamentale durante la peste del XVII secolo. Per informazioni consultare: www.carpinetoromano.itManrico Martini, Associazione Sport, Ambiente e Natura “Su e Giù”

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Rubriche

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25Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace-Lettere a [email protected]

Chiuso in redazione domenica 27 Marzo 2011

Anzio-Space - Mensile di cultura e politicaRegistrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009

Direttore responsabile: Maria Chiara MingiacchiCaporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])

Coordinatore di redazione: Silvia ArenaCoordinatore Space Donna: Roberta Treglia ([email protected])

Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected])Direttore IT: Stefano Murgia

Progetto e grafica: Domenico CondelloComposing e grafica: Bruno Pepe

Foto: Pietro FrisinaRedazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Emanuela Moroni, Maurizio

D’Eramo, Elisabetta Civitan, Fabrizio, Tirocchi, Publio Razza, Alessandro Tinarelli, Cristiano Di Rosa, Alessandra Tulli, Quirino Pollastrini, Yoshiro Izumi, Andrea Stefanelli, Federico Arancio, Massimo Garbini, Gabriele Arancio, Flavia

Fontana.Stampa: Tipografia Capriotti, via Pordenone 19, Pomezia (RM)

-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e Nettuno-

Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)Presidente: Andrea Mingiacchi

Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative:www.00042.it

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Le collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto pubblicato

è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.

Vogliamo contribuire a rendere Anzio una città che sia:

• vivibile e interessante per i giovani

• viva culturalmente

• all’avanguardia nell’ecologia e la preservazione del territorio

• arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue

Non siamo convinti di avere la risposta a tutte le domande o di essere i migliori, siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito) che vogliono darsi da fare per migliorare il territorio in cui vivono.

Al momento abbiamo tre iniziative:• Anzio Space, che puoi scaricare su www.anziospace.com

• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno, info su www.shingle22j.com

• Il Centro Polivalente per i Giovani e la Cultura, che vorremmo costruire.

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Territorio di Anzio e Nettuno?

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QUESTO SPAzIOPUÒ ESSERE

TUO!!!!

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Cominciano gli adempimenti per la dichiarazione dei redditi relativi all’anno d’imposta 2010 e in particolare per la presentazione del modello 730/2011, che può essere utilizzato dai lavoratori dipendenti e dai pensionati soltanto se hanno un sostituto d’imposta che può operare il conguaglio fiscale entro i tempi stabiliti.Si può chiedere assistenza fiscale, senza oneri, al proprio datore di lavoro e in alternativa il contribuente può rivolgersi anche ai Centri di assistenza fiscale e ai professionisti abilitati.Il contribuente che si rivolge al proprio datore di lavoro deve presentare la dichiarazione entro il mese di aprile, chi si rivolge a Caf e professionisti, invece, ha tempo fino a tutto maggio.I datori di lavoro entro il 31 maggio devono dare al dipendente copia della dichiarazione elaborata e il relativo prospetto di liquidazione (modello 730-3), la consegna (come la presentazione della dichiarazione da parte del lavoratore o pensionato) può avvenire anche in formato elettronico, Caf e professionisti hanno tempo, invece, fino al 15 giugno.Il rimborso dell’imposta arriva direttamente in busta paga (luglio) o con la rata della pensione (agosto o settembre). Se dall’elaborazione del 730 emerge un saldo a debito, invece, le somme vengono trattenute direttamente in busta paga (luglio) o dalla pensione (agosto o settembre). Se lo stipendio o la pensione sono insufficienti per il pagamento di quanto dovuto, la parte residua, maggiorata degli interessi mensili (0,40%), viene trattenuta dalle competenze dei mesi successivi.Il contribuente può anche chiedere di rateizzare in più mesi le trattenute, indicandolo nella dichiarazione; per la rateizzazione sono dovuti gli interessi nella misura dello 0,33% mensile. Il contribuente, se compila autonomamente e correttamente il modello, non deve versare alcun compenso al Caf o al professionista abilitato. A tal fine si fa presente che il modello 730/2011 e le relative istruzioni sono scaricabili dal sito dell’Agenzia delle Entrate (http://www.agenziaentrate.gov.it) ed è riservato ai lavoratori dipendenti e pensionati. Tale modello è semplice da compilare e non richiede l’esecuzione di calcoli.

Il Pd di Anzio riparte di slancio. Il centrosinistra neroniano si è radunato lo scorso 20 marzo presso l’Hotel Lido Garda di Anzio per dare vita all’assemblea degli iscritti. Uno dei primi atti ufficiali della nuova gestione del segretario Ivano Bernardone, che ha presieduto l’evento. Ospite d’onore dell’assemblea il responsabile nazionale dell’area economica del partito Stefano Fassina, che ha effettuato un intervento di rilievo proprio a chiusura dell’evento. L’assemblea ha rispecchiato fedelmente la nuova linea politica del partito, all’insegna di una ritrovata unità e di una compattezza beneaugurante tra le varie “anime” del Pd. La manifestazione ha vissuto sull’onda emozionale degli ultimi eventi, a partire dallo spaventoso terremoto che ha colpito il Giappone (per il quale l’esponente del direttivo Maria Cupelli ha richiesto un doveroso minuto di silenzio). Inevitabili da parte di tutti gli iscritti che sono intervenuti, i riferimenti anche alla tragedia del conflitto bellico esploso in Libia. Per fortuna si è potuta registrare anche la nota lieta dei festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, che il partito di Bersani ha onorato l’inno di Mameli cantato da tutti i presenti. In merito agli interventi vanno annoverati quelli di molti consiglieri comunali e di membri del direttivo, tra cui Gianni De Micheli, Rosario Napoli, Angelo Pugliese e diversi altri. Nella maggior parte di questi si sono registrati un invito alla reciproca collaborazione e un richiamo alle linee guida dettate dal segretario Bernardone, ma anche stimoli critici verso l’operato a livello nazionale (a cui Fassina ha fornito le necessarie risposte). L’assemblea ha infine deciso di inviare un telegramma di ringraziamento al Presidente della Repubblica Napolitano, artefice principale del ritrovato spirito unitario che ha contraddistinto la festa del 17 marzo.

Modello 730/2011: istruzioni per l’uso

LA NUOVA STAGIONE DEL PD NERONIANO

Marco Minoccheri

Pd Anzio

Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716Caffè Grand’Italia, Piazza Pia 2, AnzioCaffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459Chiosco del Parco, Via Ienne, FalascheMinibar, Via Ambrosini 5, Anzio, tel 069830291Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495Titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare

Anzio-SpAce lo trovi dA…

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NEWs dAL cENTRO

....la destra pacifista.........la sinistra interventista.........svegliatemi da questo incubo

PIGI2011

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27Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace-Lettere a [email protected]

nemmeno a farlo a....... posta...!!!!

le macchine sono ferme...?????

NOO..... sono in sosta !!!!!!!

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