Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

download Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

of 12

Transcript of Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    1/12

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    2/12

    ISTITUTO DI ANTROPOLOGIA FISICA DELL 'UNIVERSITA DI GENOVA

    ANTONIO GUERCI

    Contributo alla conoscenza della dinamicacostituzionalistica della popolazione italiana.Studio diacronico sull'incremento staturaledei giovani in et di leva dal 1879 al 1969

    RIASSUNTO Con riferimento ad un'ampia indagine costituzionalistica condotta alcunianni fa dall'Istituto di Antropologia fisica dell'Universit di Genova sui giovani italiani in etdi leva, l'Autore ricava gli elementi per alcune considerazioni relative al noto fenomenodell'incremento staturale diacronico. In particolare vengono messe a confronto le staturetotali di 7163 soggetti, ripartiti in 15 regioni italiane, con i valori corrispondenti a partire dal1879 presenti nella letteratura.

    Novant'anni di evoluzione costituzionalistica della popolazione maschile italiana,nell'ambito anche di un pi ampio confronto con molte nazioni europee ed alcune extra-europee.

    Tra il 1968 e i primi mesi del 1970 una equipe di ricercatori facente capo alnostro Istituto, effettua alcuni rilevamenti antropometrici e caratterologici suoltre 7.000 reclute italiane.

    I dati antropometrici, scaturiti dalla successiva elaborazione, in armonia conil metodo antropometrografico, vennero presentati al IX Congressointernazionale di Scienze Antropologiche ed Etnologiche di Chicago (L. Brian etal., 1973, in corso di stampa); i dati caratterologici costituirono la messe per unlavoro sincronico al precedente (L. Brian et al., 1973, 255-264).

    A distanza di qualche anno abbiamo ritenuto opportuno riferire alcuneosservazioni in merito all'incremento diacronico della statura relativo alla

    popolazione maschile italiana in et di leva.Abbiamo volutamente pressoch trascurato, in questa sede, l'analisi delle

    cause che possono, o hanno potuto, interferire sul fenomeno in questione, purconvinti che differenti fisionomie ereditarie, socio-economiche, alimentari,

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    3/12

    306 Antonio Guerci

    giochino alternativamente e/o sinergicamente un ruolo fondamentale.In armonia con quanto gia ampiamente illustrato in Italia e all'estero, la

    statura risulta infatti essere in proporzione diretta alle condizioni socio-economiche, e quindi alla ripartizione delle ricchezze, delle diverse regioni (M.Cappieri, 1960, 295-300; M. C. Chamla et al., 1959, 37-61; M. C. Chamla et al.,1961, 277-280; G. Olivier, 1970, 189-210).Recentemente, inoltre, L. I. Gardner (1972, 72-78) ha polarizzato l'attenzionedegli studiosi sui releasing factors ipotalamici quali responsabili di alcune formedi arresto della crescita, legato a carenza ipofisaria indotta da particolari statiemotivi.

    Non condividiamo invece le considerazioni di pur autorevoli studiositendenti ad escludere il verificarsi del fenomeno, motivando le diverse situazionistaturali con una precocit di sviluppo in funzione del tempo o, soprattutto, conrilevamenti antropometrici remoti poco attendibili (S. Parot et al., 1967, 257-302). Riteniamo che l'incremento staturale sia stato gia sufficientementedimostrato nell'ambito di indagini condotte a breve termine e su campioni

    statisticamente rappresentativi (M. Aubenque, 1957, 202-214; M. Aubenque,1963, 124-129; T. Tremoliere et al., 1950, 117-212).

    * * *

    II nostro contributo si limita alla comparazione delle stature medie,differenziate per regione, di giovani in et di leva nel biennio 1968-69; conl'analogo parametro ricavato dai dati pi indicativi presenti in letteratura.

    Numericamente i soggetti sono gli stessi dell'indagine antropometrica cuiabbiamo gia fatto riferimento (L. Brian et al., 1973, in torso di stampa). Ilcampione ligure e stato ulteriormente ampliato grazie ai rilevamenti effettuati,ovviamente nella stessa epoca, su giovani studenti-lavoratori ventenni.

    Risultano tuttavia escluse dalla ricerca le regioni Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Umbria.

    Rileviamo che l'89,7% degli individui esaminati sono caratterizzatidall'avere entrambi i genitori nati nella regione d'appartenenza dei soggetti stessi;i restanti hanno almeno uno dei genitori con tale requisito.

    I nostri campioni regionali risultano pertanto cosi rappresentatinumericamente:

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    4/12

    Abruzzo e Molise : 140 soggetti Marche 137 soggetti

    Basilicata 186 Piemonte 293 Calabria 343 Pu lia 794

    Campania 791 Sardegna 316 Emilia-Romagna 403 Sicilia 933

    Lazio . 568 Toscana 307

    Liguria . 265 Veneto 630 Lombardia . 1057

    TOTALE : 7163 soggetti

    I primi dati cui abbiamo attinto sono quelli classici di R. Livi (1896) che,come noto, si riferiscono ai giovani militari del quinquennio 1879-83.Successivamente abbiamo riportato le stature medie degli iscritti di leva del 1894e del 1938 (A. Costanzo, 1947, 273-284); infine il raffronto con la leva del 1953(M. Cappieri, 1960, 295-300).

    In tutti i casi si tratta di soggetti ventenni o la cui statura stata rapportata ai20 anni (A. Costanzo, 1947, 273-284).

    Nella tab. 1 sono elencate le stature medie, in mm, relative ai coscritti dei

    periodi sopra citati, suddivisi per regione; l'ultima colonna riporta le osservazionidel 1968-69, ovvero le nostre, che sono inoltre prospettate nella fig. 1. Nell'intervallo di tempo intercorrente tra il 1879 e il 1894 la statura

    TAB. 1 - Statura media (in mm) dei coscritti relativa agli anni 1879-83, 1894, 1938,1953 e 1968-69 nelle diverse regioni italiane

    REGIONI Statura media dei coscritti relativa agli anni1879-83 1894 1938 1953 1968-69

    Piemonte 1649 1646 1681 1699 1715 Valle d'Aosta 1689Lombardia 1653 1647 1674 1692 1711

    Trentino-Alto Adige 1694 Veneto 1666 1667 1686 1700 1688Friuli-Venezia Giulia 1718Liguria 1655 1651 1688 1702 1726Emilia-Romagna 1653 1653 1677 1699 1711

    Toscana 1656 1649 1681 1704 1711Umbria 1642 1639 1659 1676Marche 1638 1638 1655 1679 1685Lazio 1643 1640 1664 1684 1694

    Abruzzo e Molise 1632 1625 1645 1655 1676Campania 1635 1629 1650 1652 1655Puglia 1635 1622 1634 1648 1656Basilicata 1626 1593 1620 1629 1639Calabria 1631 1611 1637 1640 1656Sicilia 1635 1617 1642 1646 1651Sardegna 1619 1599 1619 1633 1646ITALIA 1642 1633 1657 1676 1681

    Din amica cost it uzionalis tica degli It aliani 307

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    5/12

    308 Antonio Guerci

    FIG. 1. - La statura in Italia nel 1968-69: medie regionali (in mm).

    1639 1646-56 1676 1685-94 1711-26

    .. ..

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    6/12

    Dinamica costituzionalistica degli Italiani 309

    media dei giovani veneti risulta essere la pi elevata; nel 1938, come nel 1968-69, sono i liguri i pi alti, mentre nel 1953 figurano al primo postoi friulani, dei quali peraltro non abbiamo ulteriori rilevamenti nel corso deltempo. La statura media minima, nell'ambito sempre delle cinque osservazioni,risulta essere alternativamente quella dei sardi e dei lucani.

    Le variazioni della statura e le percentuali d'accrescimento della stessa, conriferimento alle medie degli anni 1879-83, sono messe in evidenza nellasuccessiva tab. 2.

    Emerge immediato il notevole decremento verificatosi nel 1894, rispettoalle osservazioni del 1879-83, pari ad un valore negativo di 9 mm della medianazionale ( -0,5%); rileviamo un minimo assoluto in Basilicata ( -33 mm), deiminimi relativi in Calabria e Sardegna ( -20 mm), un solo valore positivo riferitoal Veneto (1 mm) e due situazioni di invariabilit nell'Emilia-Romagna e nelleMarche.

    Con la leva del 1938 si evidenziano incrementi che, con quelle successivedel 1953 e del 1968-69, risultano sempre pi accentuati (a parte nella Puglia e

    Basilicata ove persistono fino al 1953 differenze negative).In particolare osserviamo, dopo novant'anni dalle risultanze del Livi, unincremento di 71 mm in Liguria (4,3% della statura iniziale), di 66 mm in Piemonte,fino a 13 mm (0,8%) in Basilicata.

    TAB. 2 - Variazioni della statura (in mm) e % d'accrescimento, in alcune regioniitaliane, con riferimento alle medie degli anni 1879-83

    REGIONI1894

    A % A1938

    %

    1953

    A %1968-69

    A %

    Piemonte 3 -0,1 32 1,9 50 3,0 66 4,0

    Lombardia 6 -0,3 21 1,2 39 2,3 58 3,5Veneto 1 0,06 20 1,2 34 2,0 22 1,3

    Liguria - 4 -0,2 33 1,9 47 2,8 71 4,3Emilia-Romagna 0 0 24 1,4 46 2,7 58 3,5 Toscana - 7 -0,4 25 1,5 48 2,8 55 3,3Umbria 3 -0,1 17 1,0 34 2,0 - Marche 0 0 17 1,0 41 2,5 47 2,8Lazio 3 -0,1 21 1,2 41 2,5 51 3,1Abruzzo e Molise 7 -0,4 13 0,8 23 1,4 44 2,6Campania 6 -0,3 15 0,9 17 1,0 20 1,2Puglia -13 -0,8 - 1 -0,06 13 0,8 21 1,2Basilicata -33 -2,0 - 6 -0,3 3 0,1 13 0,8Calabria -20 -1,2 6 0,3 9 0,5 25 1,5Sicilia -18 -1,1 7 0,4 11 0,6 16 0,9Sardegna -20 -1,2 0 0 14 0,8 27 1,6ITALIA - 9 -0,5 15 0,9 34 2,0 39 2,3

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    7/12

    310 Antonio Guerci

    Dalla fig. 2, ove vengono rappresentati gli incrementi differenziali nell'arcodi tempo da noi considerato, scaturiscono diverse osservazioni d'interesse nonsolo antropologico: massimi valori dell'incremento in Liguria e nel Piemonte; minimi in Basilicata e in Sicilia; la vasta area che interessa parte dell'Italia settentrionale e tutta la

    centrale ad incremento compreso fra 40 e 59 mm; il Veneto con incremento eguale a quello delle regioni meridionali

    della penisola e della Sardegna.Con particolare riguardo alla Sardegna, ove l'incremento risulta essere di 27

    mm (1,6%), segnaliamo che in Corsica (M. M. Piquet-Thpot, 1965, 235-278) nelcorso di 77 anni (1873-1949) l'aumento della statura media e stato di 40 mm (da1635 mm a 1675 mm). Differenza certamente sensibile tenuto conto dellavicinanza geografica.

    In definitiva, l'incremento della statura nel corso di novant'anni in Italia, estato di 39 mm, pari a una percentuale di accrescimento del 2,3 mentre nel corso

    di 75 anni (1894-1969) e stato di 48 mm (2,9%).I dati che 1'Istituto Centrale di Statistica ha pubblicato (in M. Cappieri,

    1960, 295-300) riportano, per contro, un aumento di 53 mm dal 1874 al 1954(3,3%). Il rilevamento che maggiormente si discosta dalle medie in nostro

    possesso e quello relativo ai nati nel 1864 ove osserviamo una media di 1630 mmcontro i 1642 mm dei nati fra il 1859 e il 1863 (R. Livi). Come giustificazione

    parziale a questo fatto rileviamo che nel riportare i risultati del Costanzo, relativialla classe 1894, abbiamo eseguito una approssimazione al millimetro da cui unadifferenza nella media nazionale di 4,5 mm. Permane tuttavia il decrementotemporaneo della statura, le cui motivazioni vanno ricercate sia nel fatto chesolamente per le classi dal 1874 al 1910 veniva effettuata una distinzione fra i natiin un determinato anno e quelli rimandati dalle leve precedenti (come affermaanche il Costanzo stesso), ma forse anche nelle situazioni belliche del Paese (M.Masali, 1967, 71-76; B. Chiarelli, 1976, 475-480).

    * *

    II pregevole lavoro di M. C. Chamla, sullo studio diacronico della statura inFrancia (1964, 201-278), cui abbiamo attinto interessantissime notizie, ci haindotti al confronto della variazione di questo parametro in rapporto a quantoverificatosi in alcuni paesi europei nel corso di differenti periodi di tempo.

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    8/12

    FIG. 2. L'incremento della statura in Italia dal 1879 al 1969: medie regionali (in mm).

    Din amica cost ituzi onalis tica degli It aliani 311

    0 0 0 0 0 o

    G

    N 2 0 20-39 40-59 60-79

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    9/12

    312 Antonio Guerci

    Nella tab. 3 sono riportate le situazioni pi indicative. Ne risultano dei daticronologicamente raffrontabili, ad eccezione della Germania e del Portogallo oveil periodo di tempo considerato e certamente troppo breve.

    TAB. 3 - Incremento della statura (in mm), relativo a divers i periodi di tempo,in alcune nazioni europee

    NAZIONI Periodi Variazioni della staturaPolonia 1885 - 1947 da 1590 a 1720 (130)Paesi Bassi 1877 - 1960 da 1652 a 1760 (108)Svizzera 1884 - 1957 da 1635 a 1721 (86)Svezia 1880 - 1961 da 1686 a 1770 (84)

    Norvegia 1880 - 1960 da 1690 a 1771 (81)Danimarca 1879 - 1960 da 1677 a 1754 (77)Belgio 1880 - 1953 da 1655 a 1717 (62)Francia 1880 - 1960 da 1654 a 1700 (46)ITALIA 1879 - 1969 da 1642 a 1681 (39)Germania 1936 - 1957 da 1696 a 1732 (36)Spagna 1860 - 1955 da 1637 a 1661 (24)Portogallo 1899 - 1932 da 1634 a 1653 (19)Gran Bretagna 1881 - 1951 da 1726 a 1730 (4)Scozia 1881 - 1941 da 1729 a 1695 (-34)

    In Polonia (N. Wolanski et al., 1976, 548-552) riscontriamo un incrementodi 130 mm in 62 anni; nei Paesi Bassi (A. J. van den Broek, 1938, 51-64;

    Jaarcifers voor Nederland, 1959-60) 108 mm in 83 anni; in Sviza.ra (E. Pittard etal., 1931, 308-322; Annuaire Statistique de la Suisse, 1957) 86 mm in 73 anni; inSvezia (B. J. Lundman, 1939, 266-271; B. J. Lundman, 1962, 277-280) 84 mm in81 anni; in Norvegia (V. Kill, 1939, 1-176; Statistisk Arbok for Norge, 1960) 81mm in 80 anni; in Danimarca (P. Mackeprang, 1907-11, 153-158; Statistisk

    Arbog, 1961) 77 mm in 81 anni; in Belgio (L. Martin, 1958, 1-165) 62 mm in 73anni; in Francia (J. Sutter, 1955, 849-855; M. C. Chamla, 1964, 201-278) 46 mmin 80 anni; in Germania (H. Muller, 1936; R. Harbeck, 1959, 1-38) 36 mm in 21anni; in Spagna (F. Oloriz, 1896; J. Hernandez Gimenez et al., 1961, 117-143) 24mm in 95 anni; in Portogallo (L. de Pina, 1932, 1-7) 19 mm in 33 anni; in GranBretagna (British Association for the Advancement of Science, 1883; S.Rosenbaum, 1954, 331-347) 4 mm in 70 anni.

    Situazione particolarissima in Scozia (British Association for the Advancement of Science, 1883; H. Clements, 1954, 148-151) ove nel corso di 60anni la statura media sarebbe diminuita di 34 mm.

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    10/12

    Riguardo ai Paesi extra-europei i dati in nostro possesso si incentranosoprattutto sul Giappone e gli Stati Uniti d'America.

    K. Kimura (1967, 89-94) riferisce che dal 1892 al 1963 la statura mediadelle reclute giapponesi e passata da 156 cm a 164 cm, con un incremento quindidi 8 cm in 71 anni. In America (B. D. Karpinos, 1961, 335-354) la statura mediadei militari ha avuto un incremento di 3,04 cm fra il 1917 e il 1958 (0,7 pollici trala prima e la seconda guerra mondiale e 0,5 pollici tra la seconda guerra e il1958).

    Interessanti anche le osservazioni di A. Damon (1965, 401-408) il quale hadimostrato un aumento della statura, in America, dei discendenti degli immigratiitaliani di 4,87 cm negli endogami e di 5,94 negli esogami.

    Anche P. V. Tobias (1962, 801-810; 1975, 145-164) ha studiato e dimostratoanalogo fenomeno nelle popolazioni del Sud Africa.

    * * *

    Da quanto esposto appare che il valore dell'incremento della statura in Italiasi pone fra quelli pi bassi rispetto alle medie di alcuni paesi europei ed extra-europei.

    Alcune osservazioni ci inducono a pensare, in armonia con quanto affermaE. Schreider (1968, 279-296) che forse la statura tende verso un limite fissatogeneticamente; questo limite si traduce, nella realt dei singoli individui, in valoriche risentono sia in senso plus che in senso minus delle influenze ambientali. Lodimostrerebbero anche le carestie, le guerre, allorch a periodi di non incrementoo di decremento succedono periodi di maggiori incrementi e il fenomeno sispiegherebbe supponendo che solo la frazione di statura che non dipendedall'eredita si e accresciuta nelle recenti generazioni.

    SUMMARY With reference to an ample constitutionalistic research carried out by the PhysicalAnthropologic Institute of the Genoa University, on the young italians liables for National Service, theautor acquires the data for some considerations relative to the well-known case of the statural diacronicincrease. In particular, are compared the total heights of 7163 subjects, divided into 15 italian regions,with the corresponding values present in literature, beginning from 1879.

    Ninety years of constitutionalistic evolution of the italian male population, including also anampler comparation with many european and some extra european nations.

    Dinamica costituzionalistica degli Italiani 313

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    11/12

  • 7/22/2019 Antonio Guerci - Contributo Alla Conoscenza Della Dinamica della popolazione italiana

    12/12

    Dinamica costituzionalistica degli Italiani 315

    LUNDMAN B. J., 1962, Nytt material betrffande kroppslangdskingen i Sverige, Srtyck ur Ymer ,Oslo, 4, 277-280.

    MACKEPRANG P., 1907-11, Height of the Danish Conscripts, Meddel. om Danmarks Anthropologie ,Copenhague, 153-158.

    MARTIN L., 1958, Etude biomtrique de grandeurs somatiques recueillies sur des conscrits et recrues

    belges et de leur volution, Institut National de Statistique, Bruxelles, 1-165.MASALI M., 1967, Considerazioni sull'aumento secolare della statura e i fat tori ambientali, Archivio

    per l'Antropologia e la Etnologia , Firenze, 97, n. 1-2, 71-76.MULLER H., 1936, Musterung der Wehrmacht; ein Einblick in die Volksgesundheit, Leipzig.OLIVIER G., 1970, Anthropologie de la France. II - Influence du milieu socio-professionel, Bulletins

    et Mmoires de la Socit d'Anthropologie de Paris , 6, s. XII, 189-210.OLORIZ F., 1896, La talla humana en Espana, Real Academia Medicina , Madrid.PAROT S., POITRENAUD J., BOURLIERE F., 1967, Etude de rgressions de quelques variables

    biologiques et psychologiques au cours du vieillissement humain, Bulletins et Mmoires de laSocit d'Anthropologie de Paris , 1, s. XII, 257-302.

    PINA L. DE, 1932, 0 crescimento corporeo dos Portugueses (Estatura), Portugal Medico , Porto, 4,1-7.

    PIQUET-THEPOT M. M., 1965, La stature chez les corses, Bulletins et Mmoires de la Socitd'Anthropologie de Pari s , 7, s. XI, 235-278.

    PITTARD E., DELLENBACH M., 1931, L'augmentation de la stature en Suisse au cours de 25 ans, Journal de Statistique et Revue conomique suisse , Berne, 2, 308-322.

    ROSEMBAUM S., 1954, Heights and weights of the Army. Intake 1951, Journal Royal StatisticalSociety , London, 331-347.

    SCHREIDER E., 1968, L'inffuence de l'htrosis sur les variations staturales, L'Anthropologie ,Paris, 72, n. 3-4, 279-296.

    Statistisk Arbog, 1961, Det Statistiske Department, Copenhague.Statistisk Arbok for Norge, 1960, Statistisk Sentralbyra, Oslo.SUTTER J., 1955, L'accroissement de la taille moyenne et ses causes, Informations sociales , Paris,

    9, 849-855.TOBIAS P. V., 1962, On the increasing stature of the Bushmen, Anthropos, St. Augustin, 57, 801-

    810.TOBIAS P. V., 1975, Stature and secular trend among Southern African Negroes and San (Bushmen),

    South African Journal of Medical Sciences , Cape Town, 40, 145-164.TREMOLIERES J., BOULENGER J. J., 1950, Contribution l'tude du phnomne de stature et de

    croissance en France de 1940 a 1948, Recueil des Travaux de l'Institut National d'Hygine ,Paris, 4, n. 1, 117-212.

    VAN DEN BROEK A. J., 1938, La population des Pays-Bas, Koninkle Nederlande AardrijkskGenootschap. , Aja, 55, n. 4, 51-64.WOLANSKI N., KASPRZAK E., 1976, Stature as a measure of effects environmental change, Current

    Anthropology , Chicago, 17, n. 3, 548-552.