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1. Dinamica della popolazione e cause di morte “Un’ASL attenta ai bisogni della popolazione che invecchia” Raccogliendo tutte le informazioni necessarie per descrivere lo stato di salute della popolazione assistita dall’ASL di Mantova, si evidenzia quel fenomeno, largamente individuato e descritto, che è stato chiamato transizione epidemiologica . Con questo termine si vuol indicare il mutamento progressivo delle caratteristi- che delle malattie che ha accompagnato il miglioramento complessivo delle condizioni di salute nell’ultimo secolo. Infatti, insieme al calare della mortalità e al crescere della speranza di vita, la nostra popolazione ha conosciuto uno spostamento delle caratteristiche delle malattie da un quadro dominato dalle malattie infettive a uno in cui prevalgono quelle croniche come le cardiopatie e i tumori. Questo scivolamento verso le patolo- gie croniche si può in parte spiegare con la dinamica che molta più gente ha vissuto ed attualmente vive fino all’età in cui queste malattie insorgono. Un altro contributo rilevante a tale fenomeno lo riveste il miglioramen- to apportato alla diagnostica precoce, alla terapia ed alla cura, aspetti che hanno certamente modificato la prognosi e la sopravvivenza di gravi forme patologiche caratterizzate, un tempo, da elevata letalità: ecco per- ché oggi è importante valutare non solo gli anni di vita vissuti in più, ma anche la qualità della vita e il grado di autonomia e di abilità residue delle persone. 1.1. Struttura della popolazione Per descrivere nel modo più adeguato lo stato di salute della popolazione, considerata la relazione stretta che esiste tra l’insorgenza delle malattie e l’età o il sesso della popolazione, è opportuno partire con una pri- ma analisi delle caratteristiche demografiche degli assistiti, studiandone l’andamento nel corso degli ultimi anni. Nel giugno 2005 risultavano regolarmente iscritti all’anagrafe sanitaria 383.674 cittadini utenti, così suddivisi per ambito distrettuale sul territorio mantovano: ISCRITTI ANAGRAFE ASL DI MANTOVA – (Giugno 2005) DISTRETTI FEMMINE MASCHI TOTALE % ASOLA 21522 20800 42322 11,0% GUIDIZZOLO 29667 28312 57979 15,1% MANTOVA 75189 68717 143906 37,5% OSTIGLIA 23491 21814 45305 11,8% SUZZARA 25040 24204 49244 12,8% VIADANA 23039 21879 44918 11,7% TOTALE 197948 185726 383674 100,0% Nel corso degli anni più recenti si è riscontrato un incremento di circa il 2% della popolazione assistita, anche se il numero di persone che muoiono ogni anno, circa 4000, non è compensato da un eguale o superiore numero di nati: l’anno scorso, infatti, sono nati 3.612 bambini. L’incremento che si è comunque registrato è dunque dovuto principalmente ad un flusso migratorio positivo di popolazione extracomunitaria che attual- mente è costituita da circa 20.000 persone regolarmente assistite, la cui presenza contribuisce sia ad incre- mentare le fasce di popolazione giovane in età lavorativa e fertile, che ad aumentare la natalità. Attualmente il tasso di natalità della nostra popolazione corrisponde a 9,3 bambini ogni 1.000 abitanti e il dato risulta es- sere comunque in crescita rispetto agli anni scorsi e in linea con il tasso di natalità della Regione Lombardia (9,4x1.000).

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1. Dinamica della popolazione e cause di morte

“Un’ASL attenta ai bisogni della popolazione che invecchia”

Raccogliendo tutte le informazioni necessarie per descrivere lo stato di salute della popolazione assistita dall’ASL di Mantova, si evidenzia quel fenomeno, largamente individuato e descritto, che è stato chiamato transizione epidemiologica . Con questo termine si vuol indicare il mutamento progressivo delle caratteristi-che delle malattie che ha accompagnato il miglioramento complessivo delle condizioni di salute nell’ultimo secolo. Infatti, insieme al calare della mortalità e al crescere della speranza di vita, la nostra popolazione ha conosciuto uno spostamento delle caratteristiche delle malattie da un quadro dominato dalle malattie infettive a uno in cui prevalgono quelle croniche come le cardiopatie e i tumori. Questo scivolamento verso le patolo-gie croniche si può in parte spiegare con la dinamica che molta più gente ha vissuto ed attualmente vive fino all’età in cui queste malattie insorgono. Un altro contributo rilevante a tale fenomeno lo riveste il miglioramen-to apportato alla diagnostica precoce, alla terapia ed alla cura, aspetti che hanno certamente modificato la prognosi e la sopravvivenza di gravi forme patologiche caratterizzate, un tempo, da elevata letalità: ecco per-ché oggi è importante valutare non solo gli anni di vita vissuti in più, ma anche la qualità della vita e il grado di autonomia e di abilità residue delle persone. 1.1. Struttura della popolazione Per descrivere nel modo più adeguato lo stato di salute della popolazione, considerata la relazione stretta che esiste tra l’insorgenza delle malattie e l’età o il sesso della popolazione, è opportuno partire con una pri-ma analisi delle caratteristiche demografiche degli assistiti, studiandone l’andamento nel corso degli ultimi anni. Nel giugno 2005 risultavano regolarmente iscritti all’anagrafe sanitaria 383.674 cittadini utenti, così suddivisi per ambito distrettuale sul territorio mantovano:

ISCRITTI ANAGRAFE ASL DI MANTOVA – (Giugno 2005) DISTRETTI FEMMINE MASCHI TOTALE %

ASOLA 21522 20800 42322 11,0% GUIDIZZOLO 29667 28312 57979 15,1% MANTOVA 75189 68717 143906 37,5% OSTIGLIA 23491 21814 45305 11,8% SUZZARA 25040 24204 49244 12,8% VIADANA 23039 21879 44918 11,7% TOTALE 197948 185726 383674 100,0%

Nel corso degli anni più recenti si è riscontrato un incremento di circa il 2% della popolazione assistita, anche se il numero di persone che muoiono ogni anno, circa 4000, non è compensato da un eguale o superiore numero di nati: l’anno scorso, infatti, sono nati 3.612 bambini. L’incremento che si è comunque registrato è dunque dovuto principalmente ad un flusso migratorio positivo di popolazione extracomunitaria che attual-mente è costituita da circa 20.000 persone regolarmente assistite, la cui presenza contribuisce sia ad incre-mentare le fasce di popolazione giovane in età lavorativa e fertile, che ad aumentare la natalità. Attualmente il tasso di natalità della nostra popolazione corrisponde a 9,3 bambini ogni 1.000 abitanti e il dato risulta es-sere comunque in crescita rispetto agli anni scorsi e in linea con il tasso di natalità della Regione Lombardia (9,4x1.000).

ANDAMENTO NUMERO ASSISTITI (dal 2002 al giugno 2005)

376.773

378.804

382.314

383.674

376.000377.000378.000379.000380.000381.000382.000383.000384.000

anno 2002 anno 2003 anno 2004 giu-05

ANDAMENTO NATI (dal 2001 al 2004)

3.429 3.4473.398

3.584

3300335034003450350035503600

anno 2001 anno 2002 anno 2003 anno 2004

Ma quali sono le caratteristiche demografiche della popolazione assistita? Dividendo per grandi fasce d’età la popolazione, si nota che, complessivamente il 23% della stessa ha più di 65 anni e quasi 7 mantovani su 100, per un totale di oltre 26.000 persone, hanno più di 80 anni. L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno riscontrato su tutto il territorio nazionale; tuttavia Mantova risulta essere attualmente, dopo Pavia, la provincia con il più elevato indice di vecchiaia della Regione Lom-bardia (vedi tabella e grafico qui sotto). Fasce d'età 0-17 18-34 35-49 50-64 65-79 80 e > totale numerosità 55.645 76.984 89.447 73.104 62.372 26.122 383.674 % 15% 20% 23% 19% 16% 7% 100%

DISTRIBUZIONE % DEGLI ASSISTITI PER FASCE D'ETÀ

15%

20%

23%19%

16%7%

0-17 18-34 35-49 50-64 65-79 80 e oltre

Aggiungendo all’analisi delle fasce d’età la distinzione per sesso, si nota che, complessivamente, le donne risultano essere 197.948, cioè il 51% del totale, mentre gli uomini, 185.726, rappresentano il restante 49%. Se l’analisi complessiva vede quasi un pareggio della proporzione tra i sessi, il raggruppamento per classi di età evidenzia che, all’aumentare dell’età, la componente femminile aumenta sensibilmente sino a raggiunge-re il 69% nella fascia degli ultraottantenni. Il fenomeno è ben evidenziato dal grafico a barre seguente:

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E FASCIA D'ETÀ

Femmine 26.84 37.76 43.47 37.18 34.73 17.93Maschi 28.79 39.21 45.97 35.91 27.63 8.187

0-17 18-34 35-49 50-64 65-79 80 e oltre

Questo dato è confortato dall’evidenza che le donne vivono mediamente almeno 3 anni più degli uomini, co-me dimostrano i dati ISTAT sulla speranza di vita degli italiani, per cui le donne di 75 anni hanno un’attesa di vita di circa 12,3 anni rispetto ai 9,7 anni degli uomini della stessa età. Di seguito sono riportati i grafici a barre che rappresentano, per ciascun distretto, la distribuzione per sesso e fasce d’età degli assistiti:

02000400060008000

1000012000

classi di età

DISTRETTO DI ASOLA: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ

M 3555 4711 5254 3774 2673 833

F 3375 4510 4780 3709 3393 1755

0-17 18- 35- 50- 65- 80 e

02000400060008000

10000120001400016000

classi di età

DISTRETTO DI GUIDIZZOLO: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ

M 4980 6304 7276 5243 3547 962

F 4590 6269 6913 5293 4475 2127

0-17 18-34 35-49 50-64 65-79 80 e +

02000400060008000

10000120001400016000180002000022000240002600028000300003200034000

classi di età

DISTRETTO DI MANTOVA: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ

M 10265 13845 17261 13689 10633 3024

F 9662 13641 16637 14802 13644 6802

0-17 18-34 35-49 50-64 65-79 80 e +

0

5000

10000

15000

classi di età

DISTRETTO DI OSTIGLIA: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ

M 2861 4415 5142 4456 3675 1265

F 2752 4150 4869 4481 4693 2546

0-17 18-34 35-49 50-64 65-79 80 e +

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

classi di età

DISTRETTO DI SUZZARA: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ

M 3683 5384 5839 4469 3728 1101

F 3404 4842 5377 4616 4436 2365

0-17 18-34 35-49 50-64 65-79 80 e +

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

classi di età

DISTRETTO DI VIADANA: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ

M 3452 4560 5201 4284 3380 1002

F 3066 4353 4898 4288 4095 2338

0-17 18-34 35-49 50-64 65-79 80 e +

Un altro importante indicatore che riassume la sezione demografica precedente e che contestualizza la pro-vincia di Mantova all’interno della Lombardia è appunto l’indice di vecchiaia della popolazione, indicatore sin-tetico del grado d’invecchiamento della popolazione che si ottiene rapportando gli ultasessantacinquenni ai giovani fino a 15 anni. Dall’ultimo censimento ISTAT risulta che la distribuzione di questo indicatore in Regione Lombardia e in pro-vincia di Mantova è il seguente: DISTRIBUZIONE DELL’INDICE DI VECCHIAIA IN PROVINCIA DI MANTOVA E ZONE CONFINANTI

DISTRIBUZIONE DELL’INDICE DI VECCHIAIA IN PROVINCIA DI MANTOVA E ZONE CONFINANTI

Il gradiente chiaro-scuro in senso nord-sud-est della cartina nella zona della Provincia di Mantova, con una particolare concentrazione di tonalità scura nella “punta” sud-orientale, denota una forte concentrazione di popolazione anziana in questa zona. Infatti, dalla tabella seguente che riporta il calcolo dell’indice di vec-chiaia, si evidenzia un gradiente Nord-Sud di questo indicatore nella provincia, verosimilmente giustificato dalle attività imprenditoriali tipiche dell’Alto Mantovano direttamente correlate alla presenza di forze-lavoro sul

territorio, che giustifica come nei distretti a Nord della provincia , Asola e Guidizzolo, si concentri complessi-vamente oltre il 34% degli immigrati, fenomeno ben descritto nel capitolo successivo dedicato all’argomento. Dalla tabella seguente emerge come, nel distretto di Ostiglia, territorialmente dislocato nella “punta” sud-orientale, per ogni 100 ragazzi di età inferiore ai 16 anni, risultino esserci 233 ultrasessantacinquenni.

DISTRETTI INDICE DI VECCHIAIA (Giugno 2005) ASOLA 134 GUIDIZZOLO 122 MANTOVA 181 OSTIGLIA 233 SUZZARA 173 VIADANA 177

Utilizzando le informazioni disponibili relative al profilo della popolazione mantovana, tenendo conto del bi-lancio demografico nelle sue componenti di natalità e mortalità, nel prossimo quinquennio la popolazione de-gli ultrasessantacinquenni a Mantova potrebbe subire un incremento del 13%, raggiungendo circa 90.000 unità. Dall’altro fronte, la popolazione inferiore ai 65 anni di età aumenterà del 5%, attestandosi intorno a 315.000. Il totale complessivo previsto si aggira intorno ai 405.000 cittadini utenti. L’indice di vecchiaia della popolazione raggiungerà il valore di 195 ultrasessantacinquenni ogni 100 giovani (età <15 anni) e l’indice demografico di dipendenza passerà dall’attuale 32% al 46%, con un incremento di oltre il 38%. Questo ultimo indice, costruito ponendo a numeratore le persone, in via presuntiva, non autonome per ragioni di età, e a denominatore le persone che si presume debbano sostenerle, è per sua natura di calcolo un indice di rile-vanza economica e sociale, molto utile nei processi di pianificazione e programmazione di attività legate allo stato di salute e di autosufficienza della persona. 1.2. Popolazione immigrata Il monitoraggio e l’analisi della popolazione assistita sul territorio mantovano suggeriscono di prestare l’opportuna attenzione ad una possibile modifica dei bisogni sanitari e socio-sanitari dovuta ad una quota sempre più rilevante di cittadini di diverso profilo demografico/epidemiologico, rappresentata dagli immigrati (e dalle loro famiglie) presenti nella nostra provincia così come nel nostro Paese , nonché al recente feno-meno delle “badanti” provenienti per larga misura dal Paesi dell’est europeo. Da rilevazioni epidemiologiche precedenti prodotte dall’ASL di Mantova (Gennaio 2003) gli immigrati risultavano essere una quota degli as-sistiti pari al 2,7%, contro l’attuale 5,2%, con una distribuzione nell’ambito distrettuale che si è mantenuta prevalente nei distretti di Asola e Guidizzolo. Attualmente l’ASL di Mantova registra come regolarmente assistiti circa 20.000 stranieri, distribuiti per sesso e per distretto secondo la tabella ed i grafici seguenti:

Anno 2003 - Distribuzione della popolazione immigrata assistita per Distretti e per sesso (numeri assoluti)

0500

100015002000250030003500

F 1325 1846 3131 980 1225 998

M 1548 2045 3110 1075 1643 1066

ASOLA GUIDIZZOLO MANTOVA OSTIGLIA SUZZARA VIADANA

Distribuzione % della popolazione immigrata assistita per distretto (anno 2003)

14%

20%

32%

10%

14%

10%

ASOLA GUIDIZZOLO MANTOVA OSTIGLIA SUZZARA VIADANA

L’età media della popolazione immigrata si attesta, complessivamente, intorno ai 32,9 anni, mentre le pro-venienze di maggior frequenza, che assieme costituiscono oltre il 65% della presenza straniera regolare so-no: Marocco, India, Albania, Romania, Cina, Brasile, Bangladesh, Tunisia, Repubblica di Macedonia e Nige-ria. Poiché un recente rapporto sulla salute in Italia rileva che i principali fattori di rischio per la salute del cittadi-no immigrato sono:

disoccupazione o precarietà occupazionale inadeguatezza abitativa, sovraffollamento, carenze igieniche alimentazione insufficiente e/o sbilanciata diversità climatiche lontananza dagli affetti, mancanza di supporto psicoaffettivo sradicamento culturale, diversità di costumi e valori difficoltà comunicative e di inserimento sociale discriminazione nell’accesso e/o nell’utilizzo dei servizi sociosanitari

si ritiene che conoscere e misurare queste nuove realtà rappresenti il primo passo nella direzione di una preparazione del personale sanitario e delle strutture deputate ad analizzare ed accogliere i bisogni di salute di questi cittadini utenti. 1.3. Mortalità e gruppi di cause di morte L’archivio delle schede di morte ISTAT (flusso della mortalità) è una base dati molto consolidata nel tempo, disponibile presso l’ASL di Mantova, in forma cartacea, dal 1987 per i Comuni del Distretto di Mantova e come archivio provinciale completo ed informatizzato dal 1998. Analizzando complessivamente i dati dell’ultimo triennio (2002-2004), si rileva che ogni anno in Provincia di Mantova vengono registrati tra i resi-denti oltre 4000 decessi, che corrispondono a poco più dell’1% della popolazione assistita.

DECEDUTI PER SESSO anno 2002 anno 2003 anno 2004 totale Maschi 2059 2153 2023 6235 Femmine 2163 2343 2034 6540 Totale 4222 4496 4057 12775

TASSO DI MORTALITÀ n° morti 2002-2004 popolazione 2002-2004 tasso grezzo Maschi 6540 550207 1,19% Femmine 6235 587492 1,06% Totale 12775 1137699 1,12%

Di cosa muoiono i mantovani? Potremmo affermare, semplicemente, di vecchiaia. Questo almeno ci sugge-risce l’analisi complessiva dei deceduti per fasce d’età, dalla quale emerge che il 55% di chi è morto negli ultimi tre anni aveva 80 anni o più (vedi grafico qui sotto riportato).

Mortalità complessiva per fasce d'età (anni 2002-2003)

1%3%

1%9%

31%55%

0-17 18-34 35-49 50-64 65-79 80 e oltre

La distribuzione dei dati relativi ai deceduti in provincia di Mantova, per età e sesso, nel corso del triennio e-saminato 2002-2004, sottolinea l’andamento caratteristico nei due sessi, per cui la componente femminile mostra lo slittamento verso età più avanzate rispetto ai maschi. La mortalità infantile, che di fatto è rappresentata in modo significativo dalla mortalità nel primo anno di vita, è strettamente correlata con le pratiche e le tecniche connesse con il parto, con l’allattamento, con l’igiene dell’ambiente e con le cure medico-sanitarie. Come in tutti i Paesi sviluppati, la mortalità entro il primo anno di vita rappresenta a Mantova circa il 3‰ della mortalità totale, e tocca circa lo 0,3% delle nascite, contro il 25-30% del passato

Distribuzione per sesso ed età dei deceduti nel triennio 2002-2004

0

50

100

150

200

250

300

350

400

0 6 17 22 27 32 37 42 47 52 57 62 67 72 77 82 87 92 97 102

107

età

num

eros

ità

F M

Come mostra il grafico qui sopra, la flessione della curva in entrambi i sessi intorno agli 87 anni rappresenta la quota persa di popolazione durante la prima guerra mondiale, ovvero mancate nascite che quindi incidono sui mancati morti. Sempre di questo periodo storico è anche la pandemia cosiddetta “spagnola” che infierì sulle popolazioni specie durante l’ultimo trimestre del 1918.

La tabella seguente mostra la mortalità del triennio 2002-2004 per gruppi di cause. Le cause sono state ordi-nate per ordine di prevalenza relativa rispetto a tutte le altre, per meglio apprezzare la rilevanza delle prime tre che, assieme, coprono il 77,8% della mortalità totale.

ASL gruppi di

cause decodifica del gruppo N° deceduti

2002-2004 Rapporto

Proporz. di mortalità

%cu-mulata

7 sistema circolatorio 5391 42,2% 42,2% 2 tumori 3873 30,3% 72,5% 8 apparato respiratorio 679 5,3% 77,8% 9 apparato digerente 532 4,2% 82,0% 17 traumatismi e avvelenamenti 479 3,7% 85,7% 6 malattie del snc e organi di senso 473 3,7% 89,4% 3 malattie endocrine e metaboliche 455 3,6% 93,0% 5 disturbi psichici 275 2,2% 95,2% 16 stati morbosi ben definiti 207 1,6% 96,8% 10 malattie dell'apparato genitourinario 171 1,3% 98,1% 1 malattie infettive e parassitarie 69 0,5% 98,7% 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 57 0,4% 99,1% 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 49 0,4% 99,5% 15 condizioni morbose perinatali 28 0,2% 99,7% 14 malformazioni congenite 15 0,1% 99,8% 18 cause non note 13 0,1% 99,9% 12 malattie della pelle e tessuto connettivo 9 0,1% 100,0% totale 12775

I seguenti due grafici mostrano il primo la diversa numerosità, per sesso, delle cause di morte, l’altro quanta fetta della mortalità è attribuita a ciascun gruppo (nel grafico compaiono solo le cause che incidono per una quota superiore all’1% del totale).

Proporzione dei decessi per sesso nei gruppi di cause di morte (anni 2002-2004)

0,0%

20,0%

40,0%

60,0%

80,0%

100,0%

120,0%

mal

attie

infe

ttive

e p

aras

sita

rie

tum

ori

mal

attie

end

ocrin

e e

met

abol

iche

mal

attie

del

san

gue

e or

gani

poi

etic

i

dist

ubi p

sich

ici

mal

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del

snc

e o

rgan

i di s

enso

sist

ema

circ

olat

orio

appa

rato

resp

irato

rio

appa

rato

dig

eren

te

mal

attie

del

l'app

arat

o ge

nito

urin

ario

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del

la p

elle

e te

ssut

o co

nnet

tivo

mal

attie

sis

tem

a os

teom

usco

lare

eco

nnet

tivi

mal

form

azio

ni c

onge

nite

cond

izio

ni m

orbo

se p

erin

atal

i

stat

i mor

bosi

ben

def

initi

traum

atis

mi e

avv

elen

amen

ti

caus

e no

n no

te% femmine %maschi

Rapporto proporzionale di mortalità (anni 2002-2004)

42,2%

30,3%

5,3% 4,2% 3,7% 3,7% 3,6% 2,2% 1,6% 1,3%0,0%5,0%

10,0%15,0%20,0%25,0%30,0%35,0%40,0%45,0%

sistem

a circ

olator

iotum

ori

appa

rato r

espir

atorio

appa

rato d

igeren

te

traum

atism

i e av

velen

amen

ti

malattie

del s

nc e

organ

i di s

enso

malattie

endo

crine

e m

etabo

liche

distub

i psic

hici

stati m

orbos

i ben

defin

iti

malattie

dell'a

ppara

to ge

nitou

rinari

o

(nb: non sono riportate le cause < all’1% di frequenza, vale a dire dall’11° gruppo in poi)

Di seguito sono riportate le tabelle per singolo distretto riferite al numero dei decessi totali divisi per grandi gruppi di cause nel triennio 2002-2004

DISTRETTO DI ASOLA codice decodifica del gruppo N°

DECESSI% %

Cumulata1 malattie infettive e parassitarie 6 0,46 0,46 2 tumori 395 30,15 30,61 3 malattie endocrine e metaboliche 54 4,12 34,73 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 4 0,31 35,04 5 disturbi psichici 26 1,98 37,02 6 malattie del snc e organi di senso 45 3,44 40,46 7 malattie del sistema circolatorio 571 43,59 84,05 8 malattie dell'apparato respiratorio 72 5,5 89,54 9 malattie dell' apparato digerente 40 3,05 92,60 10 malattie dell'apparato genitourinario 13 0,99 93,59 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 2 0,15 93,74 15 condizioni morbose perinatali 3 0,23 93,97 16 stati morbosi mal definiti 27 2,06 96,03 17 traumatismi e avvelenamenti 51 3,89 99,92 18 cause non note 1 0,08 100

Totale 1.310 100

DISTRETTO DI GUIDIZZOLO codice decodifica del gruppo N°

DECESSI % %

Cumulata 1 malattie infettive e parassitarie 7 0,45 0,45 2 tumori 542 34,72 35,17 3 malattie endocrine e metaboliche 49 3,14 38,31 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 4 0,26 38,57 5 disturbi psichici 36 2,31 40,87 6 malattie del snc e organi di senso 70 4,48 45,36 7 malattie del sistema circolatorio 568 36,39 81,74 8 malattie dell'apparato respiratorio 91 5,83 87,57 9 malattie dell' apparato digerente 60 3,84 91,42 10 malattie dell'apparato genitourinario 26 1,67 93,08 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 1 0,06 93,15 14 malformazioni congenite 4 0,26 93,4 15 condizioni morbose perinatali 3 0,19 93,59 16 stati morbosi mal definiti 29 1,86 95,45 17 traumatismi e avvelenamenti 69 4,42 99,87 18 cause non note 2 0,13 100

Totale 1.561 100

DISTRETTO DI MANTOVA codice decodifica del gruppo N°

DECESSI% %

Cumulata

1 malattie infettive e parassitarie 29 0,62 0,62 2 tumori 1.418 30,25 30,87 3 malattie endocrine e metaboliche 164 3,5 34,37 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 21 0,45 34,82 5 disturbi psichici 97 2,07 36,89 6 malattie del snc e organi di senso 203 4,33 41,22 7 malattie del sistema circolatorio 1.979 42,22 83,44 8 malattie dell'apparato respiratorio 237 5,06 88,5 9 malattie dell' apparato digerente 204 4,35 92,85

10 malattie dell'apparato genitourinario 69 1,47 94,32 12 malattie della pelle e tessuto connettivo 6 0,13 94,45 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 19 0,41 94,86 14 malformazioni congenite 7 0,15 95,01 15 condizioni morbose perinatali 10 0,21 95,22 16 stati morbosi mal definiti 77 1,64 96,86 17 traumatismi e avvelenamenti 145 3,09 99,96 18 cause non note 2 0,04 100

Totale 4.687 100

DISTRETTO DI OSTIGLIA

decodifica del gruppo N° DECESSI

% % Cumulata

malattie infettive e parassitarie 10 0,52 0,52 tumori 563 29,04 29,55 malattie endocrine e metaboliche 67 3,46 33,01 malattie del sangue e organi ematopoietici 9 0,46 33,47 disturbi psichici 60 3,09 36,57 malattie del snc e organi di senso 51 2,63 39,2 malattie del sistema circolatorio 841 43,37 82,57 malattie dell'apparato respiratorio 107 5,52 88,09 malattie dell' apparato digerente 85 4,38 92,47 malattie dell'apparato genitourinario 26 1,34 93,81 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 10 0,52 94,33 condizioni morbose perinatali 2 0,1 94,43 stati morbosi mal definiti 41 2,11 96,54 traumatismi e avvelenamenti 64 3,3 99,85 cause non note 3 0,15 100 Totale 1.939

DISTRETTO DI SUZZARA codice decodifica del gruppo N°

DECESSI % %

Cumulata 1 malattie infettive e parassitarie 4 0,25 0,25 2 tumori 489 30,64 30,89 3 malattie endocrine e metaboliche 53 3,32 34,21 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 8 0,5 34,71 5 disturbi psichici 24 1,5 36,22 6 malattie del snc e organi di senso 56 3,51 39,72 7 malattie del sistema circolatorio 680 42,61 82,33 8 malattie dell'apparato respiratorio 92 5,76 88,1 9 malattie dell' apparato digerente 57 3,57 91,67

10 malattie dell'apparato genitourinario 26 1,63 93,3 12 malattie della pelle e tessuto connettivo 1 0,06 93,36 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivi 10 0,63 93,98 14 malformazioni congenite 1 0,06 94,05 15 condizioni morbose perinatali 5 0,31 94,36 16 stati morbosi mal definiti 18 1,13 95,49 17 traumatismi e avvelenamenti 70 4,39 99,87 18 cause non note 2 0,13 100

Totale 1.596 100

DISTRETTO DI VIADANA codice decodifica del gruppo N°

DECESSI % %

Cumulata 1 malattie infettive e parassitarie 13 0,77 0,77 2 tumori 466 27,71 28,48 3 malattie endocrine e metaboliche 68 4,04 32,52 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 11 0,65 33,17 5 disturbi psichici 32 1,9 35,08 6 malattie del snc e organi di senso 48 2,85 37,93 7 malattie del sistema circolatorio 752 44,71 82,64 8 malattie dell'apparato respiratorio 80 4,76 87,4 9 malattie dell' apparato digerente 86 5,11 92,51 10 malattie dell'apparato genitourinario 11 0,65 93,16 12 malattie della pelle e tessuto connettivo 2 0,12 93,28 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 7 0,42 93,7 14 malformazioni congenite 3 0,18 93,88 15 condizioni morbose perinatali 5 0,3 94,17 16 stati morbosi mal definiti 15 0,89 95,07 17 traumatismi e avvelenamenti 80 4,76 99,82 18 cause non note 3 0,18 100

100 Totale 1.682 100

La patologia cardiovascolare è la prima causa di morte per entrambi i sessi, anche se in diversa percentuale, come ripreso nella tabella sottostante:

SESSO N° DECESSI % ETÀ MEDIA F 3037 56,3% 85,5 M 2354 43,7% 78,9 TOTALE 5391 100,0%

Oltre il 78% delle cause di morte, per entrambi i sessi, è dovuta a patologia circolatorio-vascolare dell’encefalo e all’infarto del miocardio. Di seguito la tabella mostra questa parte della mortalità per le cause attribuite al gruppo del sistema circolatorio, divisa per distretto

Codici ICD-9

Causa di morte (cod.140-239)- Mal.sistema circ. rilevanti

Asola Guidizzolo Mantova Ostiglia Suzzara Viadana Totale

410 Infarto del miocardio 95 94 381 178 128 131 1007

430-438 Disturbi circolatori dell'encefalo 161 150 447 231 168 207 1364

La seconda causa di morte è rappresentata dai tumori (43,5%: femmine 56,5%: maschi), circa un terzo della mortalità complessiva, in linea con le statistiche nazionali di mortalità. Di seguito è riportata la tabella delle prime cinque sedi di tumore che sono, per la popolazione in generale, le cause principali di mortalità per questo gruppo ((valori assoluti, dati del triennio 2002-2004).

N° DECESSI PER ALCUNI TUMORI ED ETÀ NEL TRIENNIO ASL

età 0-14 15-34 35-59 60-79 >=80 totale dettaglio cause: F M F M F M F M F M F M Cod. 151 stomaco 0 0 0 1 8 14 57 109 56 63 121 187 Cod. 153 colon 0 0 0 0 16 17 56 85 78 47 150 149 Cod. 154 retto 0 0 0 0 5 8 19 37 24 16 48 61 Cod. 162 trachea, bron-chi, polmoni

0 0 0 0 12 60 95 382 56 140 163 582

Cod. 174 mammella fem.

1 - 4 - 59 - 142 - 79 - 285

totale 1 0 4 1 100 99 369 613 293 266 767 979

La tabella seguente presenta i tassi standardizzati per 100.000 abitanti:

TASSI STANDARDIZZATI DI MORTALITÀ X 100.000(*) F M

151 stomaco 17,0 29,6 153 colon 20,9 23,7 154 retto 6,7 9,8 162 trachea, bronchi, polmoni 23,6 93,7 174 mammella fem. 42,6

(*) per sesso ed età (rif.pop italiana) L’impatto che la patologia oncologica ha sulla popolazione e le possibilità che, grazie a strumenti di preven-zione e diagnosi precoce, si riesca non solo a ridurre la mortalità ma anche ad evitare l’insorgenza della ma-lattia, giustificano lo sforzo organizzativo ed economico che l’ASL sta attuando per offrire agli assistiti pro-grammi di screening di provata efficacia, quali lo screening per i tumori della mammella e della cervice uteri-na per le donne e per i tumori del colon retto per donne e uomini. Da ultimo, è opportuno ricordare come la mortalità rappresenti in sé solo un indicatore parziale dello stato di salute di una popolazione, alla luce della considerazione che molte malattie di forte impatto sociale, di fatto, presentano bassi livelli di mortalità (esempio il diabete, che con i 369 casi di morte registrati nel triennio non raggiunge il 3% di tutte le cause). Inoltre, i progressi della diagnostica e delle terapie mediche e chirurgiche hanno portato ad una diminuzione della mortalità, anche se la rilevanza e la frequenza della malattia non so-no cambiate. Per affrontare con completezza l’argomento relativo alla salute degli assistiti, si rimanda al capi-tolo dedicato ai consumi sanitari e all’individuazione, tramite la loro analisi, della patologia cronico-degenerativa che maggiormente colpisce la popolazione (Banca Dati Assistito). La rilevanza della patologia a carico dell’apparato respiratorio (40,1%: femmine; 59,9 %: maschi) giustifica pienamente l’interesse che gli specialisti, i medici di medicina generale e l’ASL dedicano all’individuazione di percorsi diagnostici e terapeutici validati per l’asma e le broncopneumopatie, promuovendo parallelamente presso la popolazione interventi di formazione ed informazione sui corretti stili di vita (danni del fumo) utili ad evitare l’instaurarsi di patologie croniche debilitanti. Un cenno alla mortalità per traumatismi: complessivamente, gli incidenti stradali e i suicidi rappresentano, come causa, circa il 65% della mortalità di questo gruppo . Di seguito la tabella degli eventi di questo tipo oc-corsi nel triennio per distretto:

Mortalità per traumatismi, ed in particolare: codici ICD

Asol

a

Guid

izzol

o

Mant

ova

Ostig

lia

Suzz

ara

Viad

ana

tota

le

incidenti stradali E810-819 20 37 70 25 37 33 222 suicidi E950-959 4 9 31 12 14 15 85

Nel corso dell’ultimo triennio si è assistito ad una riduzione del 25,3 % dei decessi per causa esterna quale è l’incidente stradale ( 83 casi nel 2002, 62 casi del 2004). La diminuzione dell’incidentalità, peraltro in linea con la tendenza nazionale, si potrebbe sperare sia da attribuire alla maggiore responsabilizzazione dei citta-dini, anche a seguito del provvedimento che va sotto il nome di “patente a punti”; non di secondaria impor-tanza l’utilità della costante opera di informazione svolta sul territorio, nelle scuole in particolare, dalle Istitu-zioni preposte alla promozione dell’educazione stradale e dall’ASL stessa. 1.4. Principali cause di morte per Distretto a confronto Per sottolineare in modo più rigoroso quanto detto riguardo alla mortalità nella popolazione, suddivisa per sesso e fasce d’età, si possono calcolare tassi di mortalità che rappresentano la frequenza dei decessi ogni 10.000 abitanti. I dati così rappresentati permettono di appurare che, in ogni fascia di età considerata, i de-cessi sono più frequenti nella popolazione maschile (la retta azzurra è sempre sopra alla rosa nel grafico) e l’andamento dei tassi mette in evidenza che muoiono quasi 1.200 uomini ogni 10.000 assistiti nella fascia degli ultraottantenni, contro le circa 900 donne.

Andamento della mortalità generale per gli anni 2002-2004tassi specifici per 10.000 assistiti per fasce d'età

0

150

300

450

600

750

900

1050

1200

Maschi Femmine

Maschi 5 10 16 71 303 1189

Femmine 7 3 9 33 144 903

0-17 18-34 35-49 50-64 65-79 80 e oltre

Altra analisi è stata effettuata considerando i gruppi di cause di morte secondo la “Classificazione delle ma-lattie, traumatismi e cause di morte” ( codici ICD-9) .I tassi di mortalità sono stati calcolati utilizzando il meto do diretto: il tasso calcolato nella realtà di Mantova, per cause di morte, per sesso e per fasce d’età è stato applicato ad una popolazione di riferimento (Italia, censimento 2001). Di seguito sono riportati i tassi grezzi e standardizzati per età e sesso rispetto alle cause di morte a livello ASL. Tabelle equivalenti con dettaglio di-strettuale sono riportate in calce alla relazione. In tutti i casi, più o meno marcatamente, il tasso standardizzato risulta inferiore al grezzo, poiché è stato “cor-retto” l’effetto per età della popolazione in studio rispetto allo standard.

ASL TASSO GREZZO TASSO

STANDARDIZZATO(*) GRUPPI DI CAUSE F M F M

1 malattie infettive e parassitarie 6,6 5,5 5,2 4,8 2 tumori 286,8 397,7 240,8 350,0 3 malattie endocrine e metaboliche 42,9 36,9 34,0 31,9

4 malattie del sangue e organi ematopoietici 6,3 3,6 5,0 3,2 5 disturbi psichici 31,8 16,0 23,5 13,4 6 malattie del snc e organi di senso 51,7 30,7 39,7 26,0 7 malattie del sistema circolatorio 516,9 427,8 388,3 358,9

8 malattie dell'apparato respiratorio 46,3 74,0 35,1 60,7 9 malattie dell' apparato digerente 48,5 44,9 38,4 39,4

10 malattie dell'apparato genitourinario 14,1 16,0 10,9 13,5 12 malattie della pelle e tessuto connettivo 1,2 0,4 0,9 0,3 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 6,8 1,6 5,2 1,4 14 malformazioni congenite 1,7 0,9 1,9 0,9 15 condizioni morbose perinatali 2,0 2,9 2,4 3,4 16 stati morbosi mal definiti 26,0 9,8 19,4 8,1 17 traumatismi e avvelenamenti 22,5 63,1 20,2 60,4 18 cause non note 0,9 1,5 0,7 1,3

(*) X 100.000 (RIF. POP. ITALIANA 2001) Nella sezione seguente sono riportate, per ciascun distretto, le tabelle che rappresentano, per i principali gruppi di cause di morte, i tassi grezzi e standardizzati. I tassi standardizzati calcolati hanno “ripulito” il tasso grezzo dall’effetto della diversa composizione per sesso ed età della popolazione dei singoli distretti, e risul-tano direttamente confrontabili tra loro. Per brevità il gruppo di cause è stato riportato con il codice numerico, corrispondente alla decodifica presente in tutte le tabelle precedenti. La costruzione di un atlante di mortalità basato sul metodo indiretto di standardizzazione consentirà nei prossimi mesi di affinare l’analisi della mortalità, fornendo rapporti standardizzati di mortalità (SMR) e relativi intervalli di confidenza dell’indicatore.

1° Rapporto sulla situazione sanitaria e ambientale della provincia di Mantova

Tassi Grezzi per ASL e per distretto ASL Tassi Grezzi n° decessi tasso M tasso F Gruppo di cause F M totale F M totale

1 39 30 69 0,007% 0,005% 0,006% 2 1.685 2.188 3873 0,287% 0,398% 0,340% 3 252 203 455 0,043% 0,037% 0,040%

4 37 20 57 0,006% 0,004% 0,005% 5 187 88 275 0,032% 0,016% 0,024% 6 304 169 473 0,052% 0,031% 0,042% 7 3.037 2.354 5391 0,517% 0,428% 0,474% 8 272 407 679 0,046% 0,074% 0,060% 9 285 247 532 0,049% 0,045% 0,047% 10 83 88 171 0,014% 0,016% 0,015% 12 7 2 9 0,001% 0,000% 0,001%

13 40 9 49 0,007% 0,002% 0,004% 14 10 5 15 0,002% 0,001% 0,001% 15 12 16 28 0,002% 0,003% 0,002% 16 153 54 207 0,026% 0,010% 0,018% 17 132 347 479 0,022% 0,063% 0,042% 18 5 8 13 0,001% 0,001% 0,001% Totale 6.540 6.235 12.775 1,113% 1,133% 1,123% popolazione 2002-2004 F M totale

587492 550207 1137699

DISTRETTO 1 Asola n° decessi tasso M tasso F Gruppo di cause F M totale F M totale

1 3 3 6 0,005% 0,005% 0,005% 2 169 226 395 0,265% 0,354% 0,315% 3 26 28 54 0,041% 0,044% 0,043% 4 2 2 4 0,003% 0,003% 0,003% 5 17 9 26 0,027% 0,014% 0,021% 6 33 12 45 0,052% 0,019% 0,036% 7 325 246 571 0,510% 0,386% 0,455% 8 34 38 72 0,053% 0,060% 0,057% 9 20 20 40 0,031% 0,031% 0,032% 10 4 9 13 0,006% 0,014% 0,010% 13 1 1 2 0,002% 0,002% 0,002% 15 1 2 3 0,002% 0,003% 0,002% 16 19 8 27 0,030% 0,013% 0,022% 17 11 40 51 0,017% 0,063% 0,041% 18 1 0 1 0,002% 0,000% 0,001% Totale 666 644 1.310 1,044% 1,010% 1,044% popolazione 2002-2004 F M totale

63.765 61.658 125.423

DISTRETTO 2 Guidizzolo n° decessi tasso M tasso F

gruppo di cause F M totale F M totale

1 4 3 7 0,005% 0,004% 0,004% 2 203 339 542 0,234% 0,409% 0,319% 3 24 25 49 0,028% 0,030% 0,029% 4 2 2 4 0,002% 0,002% 0,002% 5 22 14 36 0,025% 0,017% 0,021% 6 44 26 70 0,051% 0,031% 0,041% 7 291 277 568 0,335% 0,334% 0,334% 8 32 59 91 0,037% 0,071% 0,054% 9 29 31 60 0,033% 0,037% 0,035% 10 11 15 26 0,013% 0,018% 0,015% 13 1 0 1 0,001% 0,000% 0,001% 14 2 2 4 0,002% 0,002% 0,002% 15 1 2 3 0,001% 0,002% 0,002% 16 19 10 29 0,022% 0,012% 0,017% 17 12 57 69 0,014% 0,069% 0,041% 18 1 1 2 0,001% 0,001% 0,001% Totale 698 863 1.561 0,803% 1,040% 0,919% popolazione 2002-2004 F M totale

86.932 82.946 169.878

DISTRETTO 3 Mantova n° decessi tasso M tasso F Gruppo di causa F M totale F M totale

1 14 15 29 0,006% 0,007% 0,007% 2 651 767 1418 0,292% 0,377% 0,333% 3 93 71 164 0,042% 0,035% 0,038% 4 13 8 21 0,006% 0,004% 0,005% 5 67 30 97 0,030% 0,015% 0,023% 6 129 74 203 0,058% 0,036% 0,048% 7 1.122 857 1979 0,503% 0,422% 0,464% 8 92 145 237 0,041% 0,071% 0,056% 9 106 98 204 0,047% 0,048% 0,048% 10 34 35 69 0,015% 0,017% 0,016% 12 4 2 6 0,002% 0,001% 0,001% 13 15 4 19 0,007% 0,002% 0,004% 14 4 3 7 0,002% 0,001% 0,002% 15 5 5 10 0,002% 0,002% 0,002% 16 57 20 77 0,026% 0,010% 0,018% 17 45 100 145 0,020% 0,049% 0,034% 18 1 1 2 0,000% 0,000% 0,000% Totale 2.452 2.235 4687 1,099% 1,100% 1,099% popolazione 2002-2004 F M totale

223.175 203.250 426.425

DISTRETTO 4 Ostiglia n° decessi tasso M tasso F gruppo F M totale F M totale

1 5 5 10 0,007% 0,008% 0,007% 2 241 322 563 0,339% 0,488% 0,411% 3 42 25 67 0,059% 0,038% 0,049% 4 9 0 9 0,013% 0,000% 0,007% 5 37 23 60 0,052% 0,035% 0,044% 6 33 18 51 0,046% 0,027% 0,037% 7 486 355 841 0,684% 0,538% 0,614% 8 46 61 107 0,065% 0,092% 0,078% 9 49 36 85 0,069% 0,055% 0,062% 10 19 7 26 0,027% 0,011% 0,019% 13 9 1 10 0,013% 0,002% 0,007% 15 0 2 2 0,000% 0,003% 0,001% 16 33 8 41 0,046% 0,012% 0,030% 17 19 45 64 0,027% 0,068% 0,047% 18 2 1 3 0,003% 0,002% 0,002% Totale 1.030 909 1939 1,451% 1,377% 1,415% popolazione 2002-2004 F M totale

71.006 66.007 137.013

DISTRETTO 5 Suzza-ra

n° decessi tasso M tasso F

Gruppo di cause F M totale F M totale

1 1 3 4 0,001% 0,004% 0,003% 2 262 227 489 0,354% 0,318% 0,336% 3 22 31 53 0,030% 0,043% 0,036% 4 4 4 8 0,005% 0,006% 0,006% 5 7 17 24 0,009% 0,024% 0,017% 6 23 33 56 0,031% 0,046% 0,039% 7 302 378 680 0,408% 0,529% 0,468% 8 58 34 92 0,078% 0,048% 0,063% 9 24 33 57 0,032% 0,046% 0,039% 10 16 10 26 0,022% 0,014% 0,018% 12 0 1 1 0,000% 0,001% 0,001% 13 2 8 10 0,003% 0,011% 0,007% 14 0 1 1 0,000% 0,001% 0,001% 15 3 2 5 0,004% 0,003% 0,003% 16 4 14 18 0,005% 0,020% 0,012% 17 51 19 70 0,069% 0,027% 0,048% 18 2 0 2 0,003% 0,000% 0,001% Totale 781 815 1.596 1,056% 1,141% 1,097% popolazione 2002-2004 F M totale

73.985 71.448 145.433

DISTRETTO 6 Viadana n° decessi tasso M tasso F Gruppo di cause F M totale F M totale

1 10 3 13 0,015% 0,005% 0,010% 2 194 272 466 0,283% 0,419% 0,349% 3 36 32 68 0,052% 0,049% 0,051% 4 7 4 11 0,010% 0,006% 0,008% 5 27 5 32 0,039% 0,008% 0,024% 6 32 16 48 0,047% 0,025% 0,036% 7 435 317 752 0,634% 0,488% 0,563% 8 34 46 80 0,050% 0,071% 0,060% 9 48 38 86 0,070% 0,059% 0,064% 10 5 6 11 0,007% 0,009% 0,008% 12 2 0 2 0,003% 0,000% 0,001% 13 6 1 7 0,009% 0,002% 0,005% 14 3 0 3 0,004% 0,000% 0,002% 15 3 2 5 0,004% 0,003% 0,004% 16 11 4 15 0,016% 0,006% 0,011% 17 26 54 80 0,038% 0,083% 0,060% 18 0 3 3 0,000% 0,005% 0,002% Totale 879 803 1.682 1,281% 1,237% 1,260% popolazione 2002-2004 F M totale

68.629 64.898 133.527

Tassi standardizzati

DISTRETTO DI ASOLA TASSI STANDARDIZZATI X 100.000 tasso

standardizzato tasso grezzo tasso

standardizzato tasso grezzo

Gruppi di cause Maschi Maschi Femmine Femmine

1 5,1 4,9 4,4 4,7 2 366,1 366,5 241,2 265,0 3 45,2 45,4 35,8 40,8 4 2,9 3,2 2,5 3,1 5 14,0 14,6 22,1 26,7 6 19,9 19,5 44,4 51,8 7 382,9 399,0 421,1 509,7 8 58,1 61,6 44,6 53,3 9 32,9 32,4 27,2 31,4

10 13,9 14,6 5,7 6,3 13 1,7 1,6 1,2 1,6 15 3,0 3,2 1,6 1,6 16 12,3 13,0 24,3 29,8 17 65,5 64,9 15,4 17,3

DISTRETTO DI GUIDIZZOLO TASSI STANDARDIZZATI X 100.000 tasso

standardizzato tasso

grezzo tasso

standardizzato Tasso grezzo

Gruppi di cause Maschi Maschi Femmine Femmine 1 3,8 3,6 4,4 4,6 2 430,0 408,7 230,6 233,5 3 31,0 30,1 26,3 27,6 4 2,5 2,4 2,4 2,3 5 17,1 16,9 23,8 25,3 6 32,6 31,3 48,3 50,6 7 345,9 334,0 320,3 334,7 8 73,3 71,1 35,6 36,8 9 38,1 37,4 32,7 33,4

10 18,7 18,1 12,1 12,7 13 -- 1,1 1,2 14 2,2 2,4 2,4 2,3 15 2,2 2,4 1,2 1,2 16 12,6 12,1 20,5 21,9 17 70,4 68,7 13,7 13,8 18 1,2 1,2 1,1 0,0

DISTRETTO DI MANTOVA TASSI STANDARDIZZATI X 100.000 Tasso

standardizzato tasso grezzo

tasso standardizzato

tasso grezzo

Maschi Maschi Femmine Femmine gruppi di cause

1 6,6 7,4 4,9 6,3 2 332,0 377,4 243,8 291,7 3 30,3 34,9 33,0 41,7 4 3,4 3,9 4,5 5,8 5 12,6 14,8 22,0 30,0 6 31,0 36,4 43,4 57,8 7 358,0 421,6 375,6 502,7 8 59,7 71,3 31,1 41,2 9 42,4 48,2 37,3 47,5

10 14,8 17,2 11,9 15,2 12 0,8 1,0 1,4 1,8 13 1,7 2,0 4,9 6,7 14 1,4 1,5 2,2 1,8 15 2,6 2,5 2,8 2,2 16 8,1 9,8 19,0 25,5 17 47,4 49,2 18,7 20,2 18 0,4 0,5 0,3 0,4

DISTRETTO DI OSTIGLIA TASSI STANDARDIZZATI X 100.000

Tasso standardizzato

tasso grezzo Tasso standardizzato

Tasso grezzo

gruppi di cause Maschi

Maschi Maschi gruppi di cause Femmine

Femmine Femmine

1 5,8 7,6 1 4,5 7,0 2 380,0 487,8 2 249,8 339,4 3 28,2 37,9 3 41,2 59,1 5 24,5 34,8 4 7,8 12,7 6 19,7 27,3 5 32,0 52,1 7 379,9 537,8 6 30,0 46,5 8 63,9 92,4 7 435,6 684,4 9 41,1 54,5 8 43,6 64,8

10 7,6 10,6 9 45,4 69,0 13 1,3 1,5 10 17,1 26,8 15 3,8 3,0 13 7,8 12,7 16 8,4 12,1 16 27,3 46,5 17 60,6 68,2 17 23,1 26,8 18 0,9 1,5 18 2,3 2,8

DISTRETTO DI SUZZARA TASSI STANDARDIZZATI X 100.000 tasso

standardizzato tasso grezzo tasso

standardizzato tasso

grezzo Maschi Maschi Femmine Femmine

gruppi cause maschi

gruppi cause femmine

1 1,3 1,4 1 2,703 4,055 2 319,5 256,1 2 250,925 306,819 3 26,3 16,8 3 31,343 41,900 4 4,9 4,2 4 3,933 5,407 5 8,4 5,6 5 16,305 22,978 6 25,8 9,8 6 34,743 44,604 7 348,6 190,3 7 362,341 510,914 8 65,9 32,2 8 31,952 45,955 9 29,0 19,6 9 33,802 44,604

10 19,1 14,0 10 9,668 13,516 13 2,3 1,4 12 0,901 1,352 15 4,4 4,2 13 8,852 10,813 16 4,5 1,4 14 1,352 1,352 17 68,5 61,6 15 3,270 2,703 18 2,6 2,8 16 15,035 18,923

17 23,050 25,681

DISTRETTO DI

VIADANA TASSI STANDARDIZZATI

X 100.000

TASSO STAN-

DARDIZZATO

TASSO GREZZO

TASSO STANDAR- DIZZATO

TASSO GREZZO

Maschi Maschi Gruppi di cause per femmine

Femmine Femmine

gruppi di cau-se

per maschi

1 3,7 4,6 1 10,9 14,6 2 363,9 419,1 2 221,1 282,7 3 41,2 49,3 3 39,3 52,5 4 5,7 6,2 4 8,7 10,2 5 6 7,7 5 27,1 39,3 6 21,6 24,7 6 33,1 46,6 7 401 488,5 7 438,1 633,8 8 55,8 70,9 8 33,3 49,5 9 50,3 58,6 9 53 69,9

10 7,4 9,2 10 5,1 7,3 13 1,1 1,5 12 2,2 2,9 15 3,2 3,1 13 6,7 8,7 16 5,4 6,2 14 5,3 4,4 17 83,8 83,2 15 5,1 4,4 18 4,3 4,6 16 11 16

17 30,7 37,9