IL CAPITALE UMANO NELLO SVILUPPO DELL’ECONOMIA...

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Lecco, 20 febbraio 2012 IL CAPITALE UMANO NELLO SVILUPPO DELL’ECONOMIA LOMBARDA

Transcript of IL CAPITALE UMANO NELLO SVILUPPO DELL’ECONOMIA...

Lecco, 20 febbraio 2012

IL CAPITALE UMANO NELLO SVILUPPO DELL’ECONOMIA

LOMBARDA

2

La dinamica della popolazione

• Il tasso di crescita della popolazione lombarda dal 2001 al 2010 è stato positivo (+0,9%) e superiore a quello italiano (+0,8%).

• Entrambi i valori risultano comunque superiori alla media europea (+0,4%).

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Tasso di variazione medio annuo della popolazione

(anni 2001-2010)

Fonte: Eurostat

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4,0

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7,0

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9,0

10,0

Tasso di incremento

naturale

Tasso migratorio

Tasso di crescita naturale e migratorio

(ogni 1.000 ab., anno 2010)

Ue27

Italia

Lombardia

3

La dinamica della popolazione

• La crescita della popolazione lombarda è dovuta quasi interamente al flusso migratorio, che presenta un tasso superiore a quello italiano ed europeo.

• Il tasso di crescita naturale èinvece limitato (+0,8%) e risente comunque della maggiore natalità degli stranieri residenti; in Italia il minor apporto straniero determina invece un tasso negativo.

• La Lombardia, inoltre, gode anche di un tasso migratorio interno positivo (+1,7%), esercitando una forza attrattiva sulle altre regioni italiane.

Fonte: Eurostat

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1,10

1,20

1,30

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1,60

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Tasso di fecondità totale

Lombardia

Italia

4

La fecondità

• Negli ultimi anni si è assistito a una ripresa dei livelli di fecondità, grazie soprattutto all’apporto della componente straniera; siamo comunque ancora lontani dal valore che garantirebbe il ricambio generazionale (2,1 figli per donna).

• In Lombardia la crescita è stata ancora più marcata e ha portato al sorpasso sul valore italiano, sebbene si sia registrato un calo nel 2010 (dato stimato).

Fonte: Istat

30,0

30,5

31,0

31,5

32,0

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Età media al parto

Lombardia

Italia

5

La fecondità

• Continua a crescere l’età media al parto, con una dinamica più sostenuta per l’Italia che la sta avvicinando al valore lombardo, tradizionalmente più alto.

Fonte: Istat

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La struttura della popolazione

• L’indice di vecchiaia presenta valori molto più elevati rispetto alla media europea, sebbene almeno in Lombardia negli ultimi anni la crescita si sia arrestata, grazie alla ripresa della natalità.

Fonte: Eurostat

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2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Indice di vecchiaia(pop. >64 / pop. <15)

European Union (27 countries)

Italy

Lombardia

44,0

45,0

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2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Indice di dipendenza(pop. >64 + pop. <15 / pop. 15-64)

European Union (27 countries)

Italy

Lombardia

7

La struttura della popolazione

• L’invecchiamento della popolazione e l’aumento della natalità sono le cause della progressione continua dell’indice di dipendenza, che cresce con particolare intensità in Lombardia.

• La nostra regione ha quindi raggiunto il livello italiano, superando nel 2005 il valore europeo, che è rimasto costante negli anni.

Fonte: Eurostat

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2,0

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2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Stranieri ogni 100 residenti

Lombardia

Italia

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La popolazione straniera

• La consistenza della componente straniera negli ultimi 10 anni ècresciuta rapidamente, passando dal 3,6% della popolazione lombarda nel 2002 al 10,7% del 2011.

• Rimane ampio lo scarto con la situazione italiana, dove la popolazione straniera rappresenta il 7,5%.

Fonte: Istat

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La popolazione straniera

• L’importanza dell’apporto demografico straniero appare evidente dal confronto delle piramidi dell’età: la maggiore incidenza si concentra infatti nella fascia dell’età lavorativa compresa tra i 30 e i 40 anni.

• L’indice di dipendenza nella popolazione straniera è quindi molto inferiore a quello della popolazione totale (30% contro 52%).

• Anche la “base” della piramide straniera è risulta più ampia: è l’effetto della maggiore fecondità della popolazione straniera, giunta in Italia per lavorare e che poi ha iniziato a far figli.

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100

Piramide dell'età popolazione

straniera residente in Lombardia

Maschi

Femmine

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Piramide dell'età popolazione

residente in Lombardia

Maschi

Femmine

Fonte: Istat, popolazione al 1 Gennaio 2011 Fonte: Istat, popolazione al 1 Gennaio 2011

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Popolazione residente NON

straniera in Lombardia

Maschi

Femmine

10

La popolazione straniera

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Piramide dell'età popolazione

residente in Lombardia

Maschi

Femmine

Fonte: Istat, popolazione al 1 Gennaio 2011

• Se dalla popolazione complessiva togliamo l’apporto straniero, l’effetto è quindi una sensibile riduzione della popolazione in etàlavorativa.

• Inoltre anche la base della piramide si assottiglia.

11

Scenari demografici

• Senza immigrazione la popolazione nel 2020 scenderebbe sotto i 9,7 milioni.

• Con l’immigrazione si supererà quota 10,5.

19901991

19921993

19941995

19961997

19981999

20002001

20022003

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10.500

11.000

Base Senza migrazione

Senza immigrazione

Fonte: Prometeia per Unioncamere Lombardia

12

Scenari demografici

• La popolazione in età da lavoro senza immigrazione scenderebbe da quasi 6,5 a poco più di 6,0 milioni

• Con l’immigrazione sfiorerà i 7,0 milioni

19901991

19921993

19941995

19961997

19981999

20002001

20022003

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20142015

20162017

20182019

2020

6.000

6.250

6.500

6.750

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Base Senza migrazione

Senza immigrazione

Fonte: Prometeia per Unioncamere Lombardia

39%

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3%

46%

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52%

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Occupati

dipendenti

Occupati

indipendenti

Persone in cerca di

lavoro

Inattivi

Composizione ogni 100 residenti >15 anni

(II trimestre 2011)

Lombardia

Italia

13

La condizione lavorativa della popolazione

Ogni 100 residenti con più di 15 anni:• non partecipano al mercato del lavoro 47 lombardi e 52 italiani;• lavorano alle dipendenze 39 lombardi e 33 italiani;• come indipendenti 12 lombardi e 11 italiani;• sono in cerca di lavoro 3 lombardi e 4 italiani;

Fonte: Istat, indagine sulle forze di lavoroFonte: Istat, indagine sulle forze di lavoro

24%22%

29%

23%

0,0%

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10,0%

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30,0%

35,0%

Inattivi in età lavorativa Inattivi in età non

lavorativa (>64)

% Inattivi

(II trimestre 2011)

Lombardia Italia

14

La partecipazione al mercato del lavoro

• Il tasso di attività in Lombardia è decisamente superiore a quello italiano, sebbene non raggiunga i livelli europei;

• La percentuale di forze lavoro sulla popolazione in età 15-64 anni èandata crescendo in Lombardia fino al 2008, per poi decrescere nel biennio successivo.

Fonte: Eurostat

55,00

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59,00

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63,00

65,00

67,00

69,00

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73,00

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Tasso attività 15-64

Euro area (13 countries)

Italy

Lombardia

40,00

45,00

50,00

55,00

60,00

65,00

70,00

75,00

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Tasso attività femminile

Euro area (13 countries)

Italy

Lombardia

70,00

72,00

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82,00

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Tasso attività maschile

Euro area (13 countries)ItalyLombardia

15

La partecipazione al mercato del lavoro

• In Lombardia la differenza rispetto ai livelli europei è dovuta interamente alla componente femminile;

• In Italia invece anche il tasso di attività maschile risulta inferiore.

Fonte: Eurostat

Fonte: Eurostat

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25,00

30,00

35,00

40,00

45,00

50,00

55,00

60,00

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Tasso attività 15-24

Euro area (13 countries)

Italy

Lombardia

16

La partecipazione al mercato del lavoro

• 10 anni fa il tasso di attività giovanile lombardo era allineato a quello europeo, ma dal 2005 il gap si è allargato, forse per effetto della maggiore permanenza dei giovani nelle scuole e nelle università e per la riforma universitaria del cosiddetto “3+2” (1999).

• Il valore si sta avvicinando alla quota 30%, non distante dal dato italiano.

Fonte: Eurostat

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4,0

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1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Tasso disoccupazione

European Union (27 countries)

Italy

Lombardia

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La disoccupazione

• Il tasso di disoccupazione italiano è storicamente superiore a quello europeo, ma dal 2002 la situazione si è invertita.

• In Lombardia il livello rimane invece decisamente più basso.

• Dal 2009, in seguito alla crisi, si è verificata una generalizzata impennata del valore del tasso, che risulta in crescita anche nel 2011.

Fonte: Eurostat

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100.000

150.000

200.000

250.000

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350.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Totale ore CIG autorizzate in Lombardia

(migliaia)

La disoccupazione

• Una l’abbiamo già vista e non è positiva, ossia lo scarso livello del tasso di attività (soprattutto femminile).

• Un’altra è l’utilizzo di uno strumento come la cassa integrazione, che mantiene formalmente occupate le persone anche in periodi di crisi.

Quali sono i fattori che frenano il tasso di disoccupazione in Italia e in Lombardia?

Fonte: INPS

310 milioni di ore

=200mila

lavoratori

18

19

La disoccupazione

• Inoltre la gran parte dei posti di lavoro in Italia, e ancor più in Lombardia, sono a tempo indeterminato, con un grado di protezione elevato nei confronti degli effetti del ciclo economico.

• Le maggiori ricadute occupazionali si scaricano quindi sulla minoranza dei contratti a tempo determinato, che evidenziano infatti un andamento fortemente collegato alla congiuntura economica.

Fonte: INPS

11%

89%

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14%

86%

1%0,0%

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20,0%

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70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

Tempo determinato Tempo

indeterminato

Stagionale

Composizione dipendenti

Lombardia

Italia

250

260

270

280

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310

320

330

340

2.000

2.050

2.100

2.150

2.200

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2.350

2.400

2.450

2.500

2006 2007 2008 2009 2010

Numero dipendenti in Lombardia

(migliaia)

Tempo indeterminato (scala sx)

Tempo determinato (scala dx)

Fonte: INPS

20

La disoccupazione

• Questi elementi non impediscono al tasso di disoccupazione giovanile lombardo di raggiungere il livello europeo, mentre quello italiano risulta molto superiore.

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25,0

30,0

35,0

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Tasso disoccupazione 15-24

European Union (27 countries)

Italy

Lombardia

Fonte: Eurostat

21

La disoccupazione

• Sia in Italia che in Lombardia il tasso di disoccupazione femminile è superiore di circa 2 punti percentuali a quello maschile, sebbene il gap tra i due valori evidenzi un trend decrescente. In Europa il divario è già stato annullato.

Fonte: Eurostat

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2,0

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6,0

8,0

10,0

12,0

European Union (27

countries)

Italy Lombardia

Tassi disoccupazione maschile e

femminile

Maschi

Femmine

22

La qualifica contrattuale

• I dati INPS certificano come la maggioranza relativa degli occupati dipendenti nel 2010 sia composta da operai (48%), percentuale inferiore al dato italiano (53%) nonostante la forte vocazione industrialelombarda.

Fonte: INPS

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

Operai

Impiegati

Quadri

Dirigenti

Apprendisti

Altro

Dipendenti per qualifica - composizione 2010

Lombardia

Italia

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1.600.000

2006 2007 2008 2009 2010

Dipendenti per qualifica in Lombardia - serie

storica

Operai

Impiegati

Quadri

Dirigenti

Apprendisti

Altro

23

La qualifica contrattuale

• Il numero di operai ha subito una forte riduzione tra il 2008 e il 2009 (-4,8%), mentre gli impiegati hanno risentito meno intensamente della crisi: il divario numerico tra le due qualifiche si è quindi ridotto.

Fonte: INPS

24

L’orario di lavoro

• Più di 4 dipendenti su cinque lavorano a tempo pieno in Lombardia, con una percentuale leggermente superiore a quella italiana.

• Il ricorso al tempo parziale rimane dunque minoritario, ma con una inequivocabile tendenza alla crescita.

82%

18%

79%

21%

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Tempo

pieno

Tempo

parziale

Orario di lavoro dipendenti - anno

2010

Lombardia

Italia

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

2006 2007 2008 2009 2010

% dipendenti a tempo parziale

Lombardia

Italia

25

I settori di attività

• Gli ultimi anni hanno visto il sorpasso dei lavoratori attivi nel terziario (40%) su quelli dell’industria (36%).

• Risultano abbastanza stabili il commercio (15%) e le costruzioni (8%).

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5,0%

10,0%

15,0%

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45,0%

Dicembre 2007 Dicembre 2008 Dicembre 2009 Dicembre 2010

Composizione dipendenti per settore

Agricoltura e pesca

Industria

Costruzioni

Commercio

Terziario

Fonte: SMAIL Lombardia

26

La dimensione aziendale

• Degli oltre 2 milioni e mezzo di lavoratori dipendenti lombardi, circa 700mila (più di uno su quattro) lavorano in grandi aziende con oltre 250 dipendenti.

• Il dato conferma la natura più “strutturata” del sistema produttivo lombardo.

Fonte: SMAIL Lombardia

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

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Dicembre 2007 Dicembre 2008 Dicembre 2009 Dicembre 2010

Dipendenti per dimensione aziendale

1 - 2 dip.

3 - 5 dip.

6 - 9 dip.

10 - 19 dip.

20 - 49 dip.

50 - 249 dip.

>249 dip.

27

La dimensione aziendale

• Rispetto al 2007 in Lombardia si sono persi quasi 90.000 posti di lavoro dipendente, con maggiori contrazioni occupazionali per le medie imprese con un numero di dipendenti compreso fra 10 e 50.

Fonte: SMAIL Lombardia

-2,9%

-1,2%

-1,8%

-6,0%

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-3,7%

-1,9%

-3,3%

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-1,0%

0,0%

1 - 2 dip. 3 - 5 dip. 6 - 9 dip. 10 - 19 dip. 20 - 49 dip. 50 - 249 dip. >249 dip. Tot

Dipendenti per dimensione aziendale

(variazioni % 2010/2007)

28

Produzione e occupazione

Fonte: Unioncamere Lombardia

• Secondo i dati sull’industria manifatturiera lombarda prodotti da Unioncamere Lombardia, al calo produttivo del 2009 è corrisposto una contrazione ridotta dell’occupazione, anche grazie al contributo della cassa integrazione.

• La riduzione della forza lavoro non si è però arrestata con la ripresa economica del 2010.

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07

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8

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1

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g-1

1

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11

Produzione e occupazione manifatturiera in

Lombardia (2005=100)

Produzione

Occupazione

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Istruzione

• Rispetto all’Europa, l’Italia e la Lombardia evidenziano un notevole gap nel livello di istruzione, sia per quanto riguarda l’istruzione secondaria superiore sia per quella universitaria.

• Le donne mostrano in generale un miglior livello di istruzione, con un divario rispetto agli uomini ancora più evidente in Lombardia.

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5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

Totale Maschi Femmine

% laureati popolazione 25-64

European Union

(27 countries)

Italy

Lombardia

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

Totale Maschi Femmine

% diplomati popolazione 25-64

European Union

(27 countries)

Italy

Lombardia

Fonte: Eurostat Fonte: Eurostat

30

Conclusioni

Il mercato del lavoro lombardo presenta una situazione migliore rispetto all’Italia sotto molteplici aspetti:• maggior incremento demografico grazie al flusso migratorio e alla

fecondità degli stranieri residenti;• tasso di attività più elevato per entrambi i generi e per i giovani;• tasso di disoccupazione inferiore.

Tuttavia il confronto con l’Unione Europea evidenzia anche aspetti critici:• tasso di attività femminile ancora troppo basso, seppur in costante

crescita;• livello di istruzione troppo distante dagli standard europei.