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Primo piano 6Lente, prima la ciclabile

Attualità 12Illuminazione, cambia tutto

Patrimonio 13Fondi per salvare la pineta

Erosione 16Il geotubo non convince

Formazione 19Nasce l’Università del Volo

Storia 20Al via l’Archivio Storico di Maccarese

Ambiente 22È sempre rischio oleodotto

Storie 80Caritas Fregene, una meraviglia

Sotto l’albero è arrivato il regalo di Natale, fondi per riac-

cendere la pineta oscurata da tanti mesi di degrado. Per l’e-

rosione la soluzione resta lontana e l’avvicinarsi del porto

commerciale di Fiumicino non migliora certo lo scenario.

Anche il progetto di riqualificazione del lungomare, il tratto dal Villaggio dei Pescatori al Ri-

viera, sembra essersi appannato, bisogna puntarci sopra un bel faro fisso.

E a proposito di luce, la rivoluzione della pubblica illuminazione è davvero una bella noti-

zia, se tutto andrà come è stato promesso non bisognerà più passare le giornate a sollecita-

re il cambio delle lampade spente o dei quadri con interruttori saltati.

Furti e rifiuti, piaghe difficili da estirpare ma sono violazioni ai fondamenti del vivere civi-

le. Come si può tollerare l’intrusione continua dei ladri nelle proprie abitazioni? E allo stes-

so tempo lo sfregio degli scarichi indiscriminati? Anche su questi temi bisognerebbe ac-

cendere dei bei riflettori.

Chi invece non ha bisogno di led sono le volontarie della Caritas parrocchiale, quello che

fanno è già avvolto da una luce propria, forse quasi celestiale.

ANNO XXX n° 255Dicembre 2018/Gennaio 2019

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Fabrizio Monaco

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Alberto Branchini

CAPOREDATTORE

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Negli articoli firmati gli autori esprimono la propria opinione, chepuò non coincidere conquella della direzione del giornale.l’invio di fotografie alla redazione neautorizza la pubblicazione;articoli e fotografie inviate non verranno restituite.

Autorizz.del Tribunale di Roman. 302 del 18-5-1988Finito di stampare 9/12/2018

Lucidi Natale

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Il 13 ottobre del 2007 al Sogno delMare venne presentato dall’Ammi-nistrazione comunale di allora edall’Ares 2002 dei Federici il risul-tato di un concorso di progettazio-ne che il Gruppo fece per ricevereidee e proposte sulla sistemazionedel centro lungomare. Vi parteci-parono diversi studi affermati e ilmasterplan finale fu un processo disintesi dei due progetti vincitori,quello di Avventura Urbana e Cel-lini-Salvioni. Da allora il quadro è un po’ cam-biato, sono arrivate nuove prescri-zioni dagli enti territoriali e le su-perfici edificabili si sono ridotte.Tuttavia, avendo già illustrato nelrecente passato la proposta vinci-trice, in questo numero abbiamovoluto presentare quelle dello stu-dio degli architetti Maria Ciprianoe Giovanni Rebecchini. Quest’ulti-mo tra l’altro è il tecnico che haprogettato, sempre a Fregene per i

Federici, la piazzetta dove si trovala Conad in viale della Pineta.Aldilà delle soluzioni, quello chepotrebbe essere significativo è la fi-losofia della proposta, il suo respi-ro che aiuta a capire quando si par-la della Lente di che tipo di inter-vento è in via di preparazione.Il progetto Rebecchini-Ciprianoidentifica chiaramente come as-sunti chiave la separazione del traf-fico automobilistico dalla linea dallungomare e la realizzazione di unospazio urbano collettivo fortemen-te riconoscibile, un foro che si pon-ga idealmente come nuovo centrocondiviso di un tessuto urbano tra-dizionalmente frammentato. Taleprogramma è ottenuto arretrandonella porzione centrale la strada discorrimento nord-sud, in modo daformare un’ansa entro cui prendeforma l’intervento architettonicoche, con una conformazione avvol-gente simile a un crescent, funge

da quinta per la grande piazza af-facciata sul mare. Le funzioni ri-chieste dal bando sono infatti ag-gregate in un organismo unitario,variamente articolato, con una for-te connotazione formale. La sua sa-goma complessiva in planimetriarichiama esplicitamente la sil-houette di un pesce, sul quale si po-trà avere un punto di vista privile-giato arrivando in volo al vicino ae-roporto di Fiumicino. Al suo inter-no sono collocate attività commer-ciali e locali per la ristorazione; nel-la sezione meridionale è innestatal’arena del cinema-teatro all’aper-to, in continuità con una gradona-ta rivolta verso il mare. Avviene inquesto punto l’aggancio con l’al-bergo, che proietta il suo corpoprincipale al di là della strada, ver-so l’entroterra, dove si trovano an-che i suoi servizi di pertinenza euna serie di corpi minori destinatialla funzione di residence.

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Il Gruppo Federici ha presenta-to al sindaco Esterino Montinoil progetto delle opere di urba-

nizzazione da realizzare a Fregene.Ci sono stati diversi incontri, la ro-sa è già definita, manca un crono-programma dettagliato, però l’e-lenco è stato fatto. Il tutto rientra

negli interventi a scomputo resipossibili grazie all’approvazionedel piano particolareggiato delcentro balneare approvato il 22febbraio scorso dalla Giunta co-munale. Interventi importanti de-stinati a completare l’assetto urba-nistico della località. “Abbiamoconcordato alcune opere priorita-rie - dichiara il sindaco EsterinoMontino - il completamento di via-le Castellammare Sud e via Agro-poli, la condotta di risalita, vialeViareggio, via Ortona e il nuovotracciato della ciclabile sul Lungo-mare Centro”. Proprio quest’ultima potrebbe es-sere una delle prime a partire, il suotracciato non correrà parallelo allungomare attuale, ma da via Vi-serba taglierà verso l’interno conuna linea semicircolare, attraverse-rà via Cattolica e si ricongiungeràcon via Numana, seguendo il peri-metro esterno della Lente. “Il pro-getto generale del Lungomare

Centro ancora non esiste - spiegal’assessore alle Strategie del Terri-torio Ezio Di Genesio Pagliuca -dovrà essere valutato insieme dainostri tecnici e da quelli dei Fede-rici. Si tratta di un’opera impor-tante per Fregene, quindi andràponderato bene sotto tutti i puntidi vista. Deve trasformarsi in quel-la grande occasione di riqualifica-zione attesa da anni”.Se il progetto ancora non esiste,possiamo dare qualche numeroche faccia capire l’entità. Sarannocirca 80mila mc sviluppati su unasuperficie di 25mila mq tra resi-denziale, commerciale realizzati travia Viserba e via Numana. Un nuo-vo polo centrale di 12 ettari com-plessivi nell’area della “Lente” do-ve è previsto un centro polifunzio-nale con servizi alberghieri, risto-razione, negozi, parcheggi, piazze,servizi, aree sportive e ricreative,piscina e palestre, spazi congres-suali, aree verdi e fitness.

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Primo pianoTra gli interventi concordati traComune e Federici il primo sarà la pista della Lente. Il progettodel lungomare è ancora da definire,ecco uno di quelli del concorsodel 2007: Rebecchini-Cipriano

Marco Traverso

La ciclabile centro

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Il 27 ottobre del 2016 la GiuntaMontino ha approvato il proget-to “Lavori di ristrutturazione

del Lungomare di Fregene trattotra via Iesolo e via La Plaia”. Unaproposta importante che dovevadare un seguito alla realizzazionedella ciclabile. “Dopo la realizzazione davanti aglistabilimenti balneari di un lungopercorso ciclopedonale ora l’Am-ministrazione intende sistemare ilgrande viale su cui scorre quella pi-sta”, avevamo scritto allora nell’ar-ticolo di presentazione. “Bisognaandare oltre la ciclabile - dichiara-va il sindaco Esterino Montino - sela realizzazione della pista ha datoun nuovo decoroso aspetto al lun-gomare, dopo i lavori della piastra,marciapiede, pista e aiuola, è di-ventato indispensabile un riordinogenerale dell’assetto di tutto il via-le, intorno al quale ci sono tanti in-terventi da fare”.Alla delibera di Giunta seguiva l’in-serimento nel piano delle opere2016-2018 delle somme per la rea-lizzazione, 1,4 milioni di euro divi-so in tre anni, 400mila il primo e ilsecondo e 500mila il terzo. Da allora qualcosa è cambiato per-ché il progetto esecutivo non è mai

stato fatto e quest’anno le poste so-no proprio sparite dal Piano delleopere. “Sono cambiate le regole -ha detto il sindaco Montino - ab-biamo ridotto molte voci inseriteperché prima se non erano previstenel piano non potevano essere fi-nanziate. Ora invece si possonorealizzare solo quelle che hanno giàuna progettazione approvata, al-meno preliminare. Ma questo nonvuol dire che non vogliamo farlo,una volta approvato il preliminarecon un assestamento di bilanciopossiamo procedere in qualsiasimomento”.Vedremo nei prossimi mesi allorase alle parole seguiranno i fatti e sela progettazione verrà eseguita. Sa-rà quello il segnale reale della ef-fettiva volontà di procedere e dinon lasciare il lungomare ancoracome un’incompiuta.La sistemazione riguardava circadue chilometri di strada, la primaparte del lungomare, quella dallarotatoria del Villaggio dei Pescato-ri all’angolo con via Iesolo, doveverrebbero realizzate ampie aiuoleverdi centrali fino allo stabilimen-to il Riviera in via La Plaia. Quindistesso format lungo tutto il viale, un“unicum” che darebbe ampio re-

spiro a tutto il waterfont ricalcandoquelle linee che erano state conce-pite nel 1926 dal progetto dei fon-datori della “Marina e Pineta diFregene”. Un lungomare simile aquello che si trova intorno al piaz-zale a mare, con grandi spazi verdicentrali e ciglio rialzato in traverti-no, carreggiata a una sola corsia persenso di marcia e parcheggi a spi-na ai lati delle aiuole.Il riordino prevedeva anche l’im-possibilità di attraversare il vialedalle strade interne, con sposta-mento degli attraversamenti chenon coincideranno più con quelliattuali per evitare incroci pericolo-si; per fare l’inversione di marcia sidovrà girare intorno alle aiuole. Sul lato opposto alla ciclabile,quello delle abitazioni, verrebberealizzato un marciapiede con be-tonelle e subito dopo un’altra fa-scia adibita ai parcheggi. Nella zo-na della nuova piazzola dell’elisoc-corso la carreggiata in direzionenord verrà spostata verso le case, inmodo da non avere più la rientran-za attuale del marciapiede. Il rior-dino prevede anche la “ridefinizio-ne” dell’avanzamento di alcuni ter-reni privati che avrebbero occupa-to la fascia demaniale.

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Primo pianoEra stato approvato il 27 ottobre2016 il progetto di riqualificazione dalVillaggio fino a via La Plaia. Ma è rimasto nell’oblio e ora è anche fuori dal Piano delle opere

di Andrea Corona

Quando il nuovo lungomare?

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Alla fine i soldi sono arrivati:800mila euro per dare alme-no una sistemata alla pineta.

Dal Piano delle opere approvatosono stati stanziati 600mila euro,sia per il risanamento della pinetache per la lecceta di competenzacomunale. Poi altri 200mila europrovenienti dall’Iresa destinati, tradiverse polemiche, “a ecosistemi eambienti che svolgono una funzio-ne essenziale nel limitare l’inqui-namento acustico del territorio”. “Una somma complessiva suffi-ciente per ripartire con un riordi-no generale - dichiara il sindacoEsterino Montino - la difesa del-l’ambiente è sempre stata una no-stra priorità, figuriamoci i 22 mera-

vigliosi ettari della pineta secolaredi Fregene. Dobbiamo risanarla epoi curarla mettendo ogni annofondi a bilancio”. Un momento importante di questainversione di rotta è stato quellodella convocazione della Commis-sione ambiente del 13 novembre(nella foto) proprio in pineta. Un’i-niziativa del consigliere comunalePaola Meloni e del presidente del-la stessa Commissione, MassimoChierchia, per “verificare la situa-zione in generale del parco e lo stu-dio di soluzioni per messa in sicu-rezza e riqualificazione”.La relazione della Commissione,alla quale si è aggiunto anche il tec-nico dell’Area ambiente ClaudioCinti, è stata impietosa e ha foto-grafato ufficialmente quello chetutti sapevano: l’estremo degradodella situazione. “La relazione è stata consegnata -spiega Massimo Chierchia - adessogli uffici stanno preparando un pia-no articolato di interventi, speroche dall’inizio del prossimo anno sipossa partire con il risanamento”. Anche se il piano non è ancora de-finito, si sa quali saranno le lineegenerali: taglio e ripiantumazionedei pini pericolanti (si parla di 150alberi complessivi per le tre Aree),sistemazione dei giochi e degli ar-redi, nuove panchine, riattivazionedegli impianti di illuminazione edelle fontanelle, visto che nel cor-so degli anni sono state tutte ruba-

te quelle in ghisa.Ci sarebbe all’esame anche la pro-posta, condivisa dalla maggior par-te dei membri della Commissioneche hanno fatto il sopralluogo, dichiudere al pubblico le aree più in-terne e pericolose, almeno finchénon verranno trovati altri fondi ne-cessari per la loro messa in sicurez-za. Spetterà comunque al nuovo di-rigente del’Area ambiente, Vincen-zo Robusto, il compito di redigere ilpiano degli interventi che dovrà es-sere poi condiviso dal sindaco. “Abbiamo cominciato a invertire larotta - dichiara Paola Meloni - que-sto è proprio un nodo cruciale dasciogliere. Era impensabile che unmonumento naturale di questa im-portanza dovesse rimanere in similicondizioni. Se il primo passo è la si-

curezza, il successivo sarà la valoriz-zazione del parco, dobbiamo resti-tuire la centralità perduta alla pine-ta che deve tornare ad ospitareeventi, specie d’estate. Un parco ri-sanato e pieno di iniziative per bam-bini e adulti, è questo il mio sogno”.

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Il 27 novembre è stata approvatain Giunta comunale la conven-zione con Engie Italia, azienda

vincitrice dell'appalto Consip Luce3. Una vera rivoluzione destinata acambiare in poco tempo il sistemadi illuminazione pubblica dellestrade di tutto il Comune di Fiumi-cino. A partire dal gennaio del2019, e in soli sei mesi, il colossomondiale dei servizi energetici, chevanta un fatturato nel mondo di 65miliardi di euro, rinnoverà tutto ilsistema attualmente in funzionesenza alcun costo aggiuntivo perl’Amministrazione pubblica. A il-lustrare il progetto il 4 dicembre,oltre al sindaco Esterino Montino eall'assessore ai Lavori pubblici An-gelo Caroccia, sono intervenuti an-che il Sales Manager di Engie, l'in-gegner Riccardo Braca, e la Tech-nical Sales Support dell'azienda,l'ingegner Silvia Pomarico.Vediamo nel dettaglio la portatadell’operazione. Engie, a partiredal prossimo gennaio, inizierà a so-stituire in tutti i 7.716 “corpi illu-

minanti” le lampade che sarannoesclusivamente a led, visto che lealtre 1.421 già sono con questanuova tecnologia. Entro il prossi-mo aprile saranno pronti il 70% deilampioni, il 100% entro giugno2019. Non solo led perchè verran-no sostituiti 9 km di nuovi cavi,(una parte delle linee si trovanosott’acqua), adeguati alle normati-ve 175 quadri elettrici (quelli chespesso saltano durante le piogge),ripristinati o sostituiti 700 pali o so-stegni ammalorati e ripristinati 300pozzetti o muffole. “Ma alla fine dell'anno, nonostantetutti questi benefici - spiega l’as-sessore Angelo Caroccia - avremospeso la stessa cifra corrisposta fi-nora per il solo consumo energeti-co. Questo grazie al notevole ri-sparmio che l'adozione delle lam-pade a led permette, parliamo del67% in meno”. La convenzione con la Engie dure-rà nove anni, sarà la società a paga-re direttamente la bolletta del con-sumo e quindi la prima interessataa sostituire, nel più breve tempopossibile, le lampade vecchie conquelle nuove. In cambio l’Ammini-strazione comunale le corrispon-derà un canone pari più o meno al-l’attuale spesa sostenuta per la for-nitura elettrica del 2017. Anche i

335 impianti semaforici verrannodotati di tecnologia a led, Engie intutta questa operazione di rinnova-mento investirà 5,4 milioni di euro. Le strade con le lampade a led sa-ranno illuminate meglio perché,nonostante il consumo sia inferio-re, la luce è più potente. Si riduceanche l’inquinamento luminosodei nostri cieli, il fascio luminoso èinfatti diretto più verso il basso,strade e marciapiedi. Una maggiore sicurezza confortataanche dall’arrivo di 100 nuove tele-camere di ultima generazione, mol-to delle quali “brandizzate”, conpossibilità di essere manovrate conzoom da comando remoto e inseri-te nel sistema già esistente control-lato dalla centrale operativa dellaPolizia locale. “Rispetto alle 90 telecamere esi-stenti - chiarisce Montino - ne arri-veranno altre 90 direttamente daEngie posizionate sui pali della lu-ce. La stessa società, poi, sposteràle 48 telecamere che ci sono sullaciclabile di via Coccia di Morto in-serendole in postazioni strategiche.Calcolando che altre 10 telecamerearriveranno da un bando regionale,la nostra rete alla fine ne conterà ben238. Le avremo più che raddoppiategarantendo copertura a tantissimezone strategiche che ne hanno dav-vero bisogno”.Ogni palo, quadro, semaforo, saràindividuabile in pochi secondi conla geolocalizzazione e avrà un nume-ro corrispondente. In caso di guastoil call center di Engie risponderà 7giorni su 7 e h24. Non solo, ma daconvenzione sono stabiliti anche itempi di intervento: in caso di peri-colo per le persone (codice rosso) ilsopralluogo dovrà essere fatto entro3 ore dalla segnalazione, in caso diinterruzione del servizio senza peri-colo per le persone (codice giallo) ilsopralluogo deve scattare entro 24ore, nel caso di situazione senza pe-ricolo né emergenza (codice verde)entro 48 ore.

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AttualitàGrazie alla convenzione con il colosso Engie, entro giugno 2019tutte le paline avranno lampade aled. Nuovi cavi, quadri, pozzetti,sostegni con 90 telecamere

di Marco Traverso

PatrimonioDeciso il suo risanamento: tagli,piantumazioni, arredi, giochi, illuminazione e fontanelle. Verso lachiusura le aree interne, poi fondiogni anno per la manutenzione

di Fabrizio Monaco

La rivoluzionedella luce

Pineta, pronti 800mila euro

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Il 3 novembre è stata firmata laconvenzione tra il Comune diFiumicino e gli operatori bal-

neari di Fregene Sud per la manu-tenzione ordinaria del geotubo. Mai lavori della sua posa in opera stan-no procedendo molto a rilento. Leprime ruspe si sono mosse solo il14 novembre con la prova dellamessa in acqua della “zattera” arti-gianale realizzata dagli operai delcantiere.Poi, nonostante le prolungate gior-nate di tempo buono, si è fatto mol-to poco. Più movimento a terra,cioè ricostruzione del passaggiosull’arenile degli automezzi con lasabbia prelevata dalla zona centra-le e portata in quella sud. Per capi-re la velocità con cui si procede, afine novembre era stato posiziona-to solo il primo tratto del geotubo,30 metri scarsi a partire dallo sta-

bilimento la Vela quando il crono-programma diceva che ogni giornosi sarebbero dovuti realizzare quei30 metri.“Non lo dicono aperta-mente, ma la ditta ha problemi aprocedere con i lavori - spiega unconcessionario - riescono a lavora-re solo con il mare completamentepiatto, basta un po’ di onda, anchepochissima, che non riescono a fa-re lo scavo per interrare il tessutoriempito di acqua e sabbia”.

In effetti le giornate in cui si sonoviste le ruspe procedere in mare so-no state davvero poche. E in riva almare la preoccupazione è alla stel-le, perché per come è la situazioneun’altra mareggiata, probabile inquesto periodo, potrebbe risultareletale per le strutture ormai allostremo.Comunque sia in pochi, anche tragli stessi balneari, per come è oracompromessa la situazione, credo-no che il geotubo possa riuscire adarrestare l’avanzata del mare. Siguarda a una soluzione diversa, piùgenerale, a difesa della costa cheperò stenta a essere perfino deli-neata. A fine novembre c’è stato l’ennesi-mo sopralluogo del sindaco Esteri-no Montino,insieme all’assessoreai Lavori pubblici Caroccia e al-l’Ambiente Cini: “Le ultime ma-

reggiate - ha poi dichiarato il sin-daco - hanno eroso altri dieci me-tri di costa. La situazione è gravis-sima: non è più rimandabile un in-tervento strutturale più organico.Per questo rivolgo un appello allaRegione Lazio e all’assessore Mau-ro Alessandri perché si apra un ta-volo al più presto per individuarele soluzioni più adeguate”.E il 20 novembre lo stesso Ales-sandri ha firmato un protocollo

d’intesa con i Comuni di Latina eSabaudia che prevede un monito-raggio costante del litorale, per de-finire in tempo reale gli interventinecessari, promuovendo un’attivi-tà diretta delle amministrazioni lo-cali interessate. “Un modello di ri-ferimento da estendere a tutti i ter-ritori costieri del Lazio, dove è ne-cessario il ruolo programmatoriodella Regione, ma anche la condi-visione della programmazione edegli interventi con gli enti locali ele associazioni balneari”. Ma cheper Fregene e Focene non è statoprevisto.“Noi ci siamo resi disponibili a unconfronto con tutti gli enti interes-sati per affrontare con somma ur-genza questa situazione - dichiara ilsindaco Montino - diamo piena dis-ponibilità a un tavolo interistituzio-nale con a presenza della Regione”.

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ErosioneIl geotubo procede a rilento, in 3 settimane fatti solo 30 metri. E l’assessore Alessandri firma unaccordo con Latina e Sabaudia per l’erosione. E Fregene?

di Matteo Bandiera

Andamento lento

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con esse la possibilità di eliminarele cause reali della erosione.La “regolarizzazione” della dinami-ca della corrente litoranea permet-te anche di rendere efficaci e dura-turi i ripascimenti (laddove neces-sari)e di trovare comunque unequilibrio tra le dinamiche natura-li e l’economia portuale e turistica,spendendo meno e meglio di quan-to avvenuto sino ad ora.La costruzione a suo tempo del mo-lo attuale del porto di Fiumicino hadato l’innesco, verso nord, a tutti ifenomeni erosivi ben noti, con uneffetto domino che, senza risolverein sostanza il problema locale, nonha fatto altro che spostare versonord l’erosione, con intensità viavia crescente. Su questo quadro drammatico siinnesta poi il progetto del nuovoPorto Commerciale di Fiumici-no:così come ora concepito, nellasua geometria e dimensioni, avràun effetto devastante su tutta la fa-

scia costiera a nord, a causa del-l’effetto erosivo provocato dalla al-terata dinamica della corrente co-stiera di fondo. È importante peròessere consapevoli che vi sono so-luzioni per realizzare tale strutturasenza alterare la dinamica dellacorrente litoranea, evitando quindila crisi definitiva del litorale di Fo-cene e Fregene, progettando il por-to con adeguati accorgimenti co-struttivi.Il previsto intervento emergenzialeche si dovrebbe realizzare nelleprossime settimane a Fregene (geo-tubo con ripascimento), non soloavrà una durata molto effimera, macreerà seri problemi alla balneazio-ne e alla sicurezza di quel tratto dicosta a causa delle buche che si ver-ranno a creare per l’azione combi-nata delle onde e della corrente li-toranea di fondo. C’è una grande difficoltà di tipoculturale e scientifico, ma anchemolti interessi in gioco, che impe-

discono di cambiare registro nellagestione della salvaguardia dei lito-rali, malgrado le evidenze oramaiconclamate e prima descritte.Si può progettare in modo sosteni-bile per ripristinare le condizionienergetiche di equilibrio dellaspiaggia o, nel caso di spiagge nontroppo antropizzate, per preveniree/o modificare interventi con ope-re rigide che non tengono contodella naturale resilienza dellaspiaggia.Serve una pianificazione eprogrammazione degli interventi(attuando il D. Lgs. n. 228/2011)con l’obiettivo di ripristinare gliequilibri della spiaggia, rispettan-do la naturale resilienza dell’ambi-to costiero.La sfida più grande da affrontare,nel Lazio come altrove, è capire co-me interpretare e declinare nellospecifico il famoso aforisma di Ein-stein che recita: “Non si può risol-vere un problema con la stessamentalità che l’ha generato”.

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La necessità di un nuovo ap-proccio per il recupero e lasalvaguardia dei litorali in

erosione deriva in primo luogo dal-le evidenze negative degli interven-ti sino ad ora realizzati.Il puntocentrale, che risulta evidente dal-

l’analisi storica degli interventi diprotezione, è che le opere rigiderealizzate lungo la costa si sono viavia moltiplicate senza risolvere ilproblema dell’erosione, che inrealtà viene solo spostato nelparaggio adiacente. Quanto suc-cesso negli ultimi 20 anni, da Foce-

ne a Fregene, ne è un esempio tan-gibile e drammatico.Non prendereatto di queste evidenze significacontinuare a sperperare soldi pub-blici senza una oggettiva giustifica-zione a supporto, di cui qualcuno,prima o poi, dovrà rispondere. Lostudio e l’analisi puntuale di oltretrent’anni di osservazioni sulla di-namica delle spiagge hanno dimo-strato che non sono le onde la cau-sa primaria della erosione costiera,

bensì il trasporto longitudinaledelle sabbie operato dalla correntelitoranea di fondo.Le zone costierein erosione, al netto dei diminuitiapporti di sedimento da parte deifiumi, sono il risultato del disequi-librio idrodinamico della corrente

litoranea di fondo sottocosta, cau-sato dalla presenza di opere antro-piche, come moli, porti, scogliere epennelli, che interferiscono sullanaturale circolazione litoranea del-la corrente.La sabbia trasportata dalla corren-te si deposita nelle zone dove que-

sta perde energia (creando seri pro-blemi allafruibilità delle aree por-tuali, alla navigazione e alla bal-neazione), mentre in altri tratti lasua accelerazione provoca erosionimolto vaste e a largo raggio, in fun-zione della conformazione e di-mensione delle opere antropichecostiere.Continuare a progettare e costrui-re opere rigide (pensate per ferma-re le onde) per proteggere le spiag-ge, significa letteralmente sbaglia-re obiettivo. Molto spesso i ripasci-menti realizzati, anche quando ne-cessari, hanno avuto vita toppobreve, proprio a causa del “rigetto”del sistema naturale costiero, alte-rato nel suo equilibrio di base.La conoscenza dettagliata della cir-colazione litoranea della correntedi fondo, che si acquisisce attraver-so un attento e periodico monito-raggio della morfologia dei fonda-li, è quindi fondamentale per adot-taresoluzioni progettuali che dianorisposte efficaci ai problemi erosi-vi, intervenendo così sulle causeoriginarie del problema invece ditrattarne solo i sintomi con i solitiinterventi emergenziali.Come risulta da interventi già rea-lizzati seguendo questo approccio,

la rimodulazione volumetrica espaziale e/o soprattutto l’elimina-zione studiata (totale o parziale)delle opere rigide (pennelli e sco-gliere), consente il ripristino dellecondizioni di equilibrio idrodina-mico (regolarizzazione del flussodella corrente litoranea di fondo) e

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ErosioneServe un nuovo approccio per latutela dei litorali, le opere rigide spostano il problema al tratto adiacente. E dello sperpero di soldipubblici qualcuno dovrà rispondere

di Diego Paltrinieri

Cronaca di un disastro annunciato

Il nuovo porto sarà destinato a traghetti, navida crociera e darsena pescherecci. E Balnearia va dal presidente di Autorità portuale a chiedere garanzie contro l’erosione

di Aldo Ferretti

Il 29 novembre nella sede romana della Banca Europea per gliinvestimenti (Bei) è stata firmata la concessione della prima tran-che di 50 milioni erogati per lo sviluppo dei Porti di Roma e delLazio. Un finanziamento approvato di 195 milioni di euro checonsentirà l’ampliamento del Porto di Civitavecchia e la crea-zione di un nuovo scalo a Fiumicino: il Porto Commerciale permerci e passeggeri. L’operazione è stata perfezionata dal vice-presidente della Bei Dario Scannapieco e dal presidente del-l’Autorità di Sistema Portuale Francesco Maria di Majo che han-no siglato l’accordo. Nel dettaglio a Fiumicino il nuovo porto sa-rà destinato ai traghetti per servizio passeggeri e merci (roll-onroll-off, le navi per trasporto passeggeri e merci su gomma), al-le navi da crociera e alle attività di pesca con la Darsena pe-scherecci tra gli obiettivi primari della prima fase.“Un passo decisivo e importante - ha commentato il sindacoEsterino Montino - che investe in una grande opera e sulla por-tualitàdella nostra città, per la prima volta nella storia del Co-mune di Fiumicino.Ora si tratta di stabilire un timing precisoper la fase operativa prevenendo gli effetti che la nuova infra-struttura portuale potrebbe avere sui nostri arenili. È mia in-tenzione aprire un tavolo permanente con tutti gli interlocutoriinteressati, enti, associazioni riconosciute e imprenditori bal-neari, che avrà il compito di seguire il problema e di trovare so-

luzioni e compensazioni prima, durante e al termine dei lavori”. Un tema delicato quello sull’erosione già devastante sulle spiag-ge di Focene, Fregene e di tutto il Nord del litorale comunale.Anche perché la prima opera che verrà realizzata sarà propriol’antemurale di 1,3 chilometri, quello più temuto dagli ambien-talisti e non solo. Intanto una delegazione dell’associazione Balnearia-Assobal-neari Fiumicino, ha incontrato il presidente dell’Autorità por-tuale Di Majo: “L’incontro è stato molto importante - dichiara-Simonetta Mancini, presidente di Balnearia-Assobalneari Fiu-micino - perché dopo tanti anni si è colto, prontamente, da unaparte che il porto ‘potrebbe’ fare ulteriori gravissimi danni a luo-ghi già allo stremo, dall’altra che lo sviluppo deve essere soste-nibile, non solo a parole, monitorando e assecondandone tuttele fasi realizzative, fino a riconoscerne realisticamente eventua-li compensazioni”.

Porto Commerciale, 50 milioni dalla Bei

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L’Università del Volo a Macca-rese. L’idea frullava da temponella testa dell’ingegnere An-

drea Guizzi, residente a Maccarese.Perché non creare a Fiumicino, do-ve c’è l’aeroporto più grande delPaese, un polo di formazione in am-bito aeronautico e aerospaziale persupportare e integrare l’Universitàtradizionale nel suo sviluppo futu-ro? Così, grazie alla mediazione delconsigliere comunale Paola Melo-ni, si sono svolti i primi contatti asettembre scorso con il sindacoEsterino Montino. Si è formato unsuper Comitato Promotore forma-to dalla stesso Guizzi e da GianniPrincipe, Antonio Chialastri, Bru-no Barra, Leonardo Del Prete, Da-vid Apolloni, Claudio Scarponi,Gaetano Intrieri. E dopo diversi in-contri l’idea è diventata realtà: il 27novembre la Giunta comunale haapprovato il protocollo di intesa traComune di Fiumicino e l’Universi-tà Sapienza. E lo stesso 27 novem-bre il protocollo ha passato l’esameinterno del Dipartimento di Inge-gneria meccanica e aeronauticadella stessa Università. “Una delle ipotesi più concrete èquella di realizzarla a Maccarese -spiega il sindaco che ha creduto finda subito nel progetto - nella zonadella cantina e più precisamentenell’area denominata “Celle”. Sitratta di uno spazio che può arriva-re fino a 3mila metri quadrati cheperaltro si trova su via Tre Denari apochi passi dalla stazione ferrovia-ria Maccarese-Fregene”.“L’Accademia del Volo” non solosvolgerebbe la funzione della for-mazione ma potrebbe rappresenta-

re un polo di attrazione per la crea-zione e l’insediamento di start upinnovative che sappiano sviluppareidee e brevetti in ambito aerospa-ziale e materie affini. Sarebbe an-che sinonimo di economia dell’ae-rospazio, come volano di trasfor-mazione del territorio e come nuo-va opportunità di lavoro.“Un polo del genere andrebbe a ga-rantire la formazione professionalespecifica in un contesto sinergicotra mondo accademico e industria- spiega Guizzi - e avrebbe una no-tevole attrazione turistica sul mo-dello Tolosa o Kiev, con le qualinon si escludono sinergie”.“Saranno sviluppate in particolareiniziative di formazione qualificataper i giovani - spiega Paolo Gau-denzi, direttore del Dipartimentodi Ingegneria Meccanica e Aero-spaziale (Dima) della Sapienza - trale quali un possibile corso di laureaa indirizzo professionale per tecni-ci specializzati nel comparto aero-nautico. Il Dima raccoglie lo stimo-lo ad aprirsi e offrire tutto il suobackground di competenze edesperienze in campo aeronautico eaerospaziale sollecitata dal Comu-ne di Fiumicino che si fa interpre-te dei bisogni e delle opportunitàdel territorio e del contesto pro-duttivo operante nel comparto ae-

ronautico e aeroportuale di Fiu-micino. Saranno coinvolti gli entie le imprese operanti nel settoreche potranno offrire le competen-ze indispensabili a percorsi di for-mazione per professionalità in li-nea con gli standard previsti dalmondo aeronautico”. E tutto questo a Fiumicino, cittàdel volo per antonomasia, speran-do che tutto proceda senza intop-pi. “Le idee da sole non bastano -dichiara Andrea Guizzi - per anda-re avanti serve la condivisione dipersone speciali che mettano insie-me le loro grandi competenze.Senza il loro aiuto non sarebbe maiandata avanti”.

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Grandi novità per il Leonardoda Vinci. Domenica 9 dicem-bre entrerà in vigore il nuovo

orario invernale di Trenitalia. Conuna innovazione assoluta per il si-stema, i quattro Frecciarossa dal 18dicembre e i due Frecciargento checonnetteranno l’aeroporto di Fiu-micino con Venezia, Padova, Bolo-gna, Firenze, Genova, La Spezia ePisa. Un piano che vuole integraretreno e aereo, garantendo un’offer-ta di mobilità complessiva per chiviaggia in Italia, per i turisti che ar-rivano dall'estero e per lo sviluppodell'economia del Paese.“Mettiamo in campo un modelloflessibile - spiega l’amministratoredelegato di Ferrovie dello Stato ita-liane, Gianfranco Battisti - che vaad intercettare la domanda quandoserve. Stiamo studiando collega-menti anche su Malpensa in mododa creare un sistema integrato tra-sportistico tra modello aeroportua-le e stazione”.Sulla trafficata tratta Roma-Milanosalgono fino a 104 i viaggi, con tre

nuovi collegamenti a disposizione.L’offerta parte alle 5 di mattina e siprotrae fino a mezzanotte. I treniveloci che uniscono le due città inmeno di tre ore saranno 56, gli al-tri 46 Frecciarossa, che diventano49 nel fine settimana, permetteran-no di spostarsi nelle altre città delsistema alta velocità. Le frequenze da Fiumicino saran-no aumentate nel corso dell'annocosì come le destinazioni servite,mentre anche la stazione del Leo-nardo da Vinci verrà resa ancorapiù confortevole ed efficiente.E in vista della rivoluzione ferro-volo gli assessori comunali ai Tra-sporti, Paolo Calicchio, e alle Stra-tegie del Territorio, Ezio Di Gene-sio Pagliuca, hanno scritto all’as-sessore regionale Mauro Alessan-dri una lunga lettera in cui chiedo-no maggiore attenzione per i pen-dolari residenti a Fiumicino circal’utilizzo dei treni in partenza dal-l’aeroporto. La premessa di par-tenza è la perdita della stazione fer-roviaria cittadina avvenuta alla finedegli anni 90 per “veicolare un traf-fico passeggeri più cospicuo dal-l'aeroporto Leonardo da Vinci ver-so la Capitale”. In questo modo “lacittadina è stata privata della pro-pria stazione senza che fosse ga-

rantito ai residenti un adeguatoservizio di mobilità alternativa”.Da qui la proposta: “L'aeroporto èservito da un treno metropolitano,il Leonardo Express, che garanti-sce una comunicazione diretta tralo scalo internazionale e la stazionedi Roma Termini.Quest'ultimarappresenta una stazione strategicaper lavoratori e studenti, che ogginon è però servita direttamentedalla tratta regionale FR1. Il prez-zo del biglietto per una corsa sem-plice del Leonardo Express ha uncosto di 14 euro, pensato princi-palmente per un target di utenza ditipo turistico. Chiediamo, per i so-li cittadini residenti a Fiumicino dipoter sperimentare un biglietto ri-servato per il Leonardo Expressche garantisca un prezzo contenu-to e che potrebbe aggirarsi attornoai 2 euro a tratta.Va sottolineato co-me un biglietto ridotto riservato airesidenti sia già previsto per quan-to riguarda la tratta RegionaleFR1, che però non prevede sostealla stazione Termini. Crediamofortemente - concludono gli as-sessori - che un collegamento di-retto con la stazione di Roma Ter-mini possa far vivere alla comuni-tà ancor più positivamente la pre-senza dell'aeroporto”.

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AeroportoDa dicembre corse anche dal da Vinci. Sempre più integrato ilsistema treno-aereo. E il Comunechiede per i residenti un biglietto da 2 euro per il Leonardo Express

di Matteo Bandiera

Il Frecciarossa da Fiumicino

L’Accademiadel Volo

FormazioneFirmata l’intesa tra Comune e Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospazialede La Sapienza per creare un polo di attrazione unico in Italia

di Paolo Emilio

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Èstato inaugurato il 7 dicem-bre l’Archivio storico dellaMaccarese. All’interno di

un’ala completamente restauratadel Castello San Giorgio, è statopresentato al pubblico questo pa-

trimonio straordinario: circa100mila documenti, “mezzo chilo-metro” di storia dipanato tra regi-stri, faldoni, appunti, statuti, bilan-ci, verbali di riunioni e incontri, fo-tografie, disegni tecnici e planime-trie, registri, corrispondenza conenti e istituzioni. Uno dei più ric-chi centri archivistici nazionali, ununicum rappresentato non solo dalvalore documentale ma anche dal-l’importanza dell’azienda, una del-le principali società agricole italia-

cumenti da oggi a disposizione deiricercatori dopo gli interventi con-servatoci degli esperti della societàMemoria. Data l’enorme mole di documenti,il lavoro di archiviazione richiede-rà ancora degli anni. Una prima se-lezione di materiali è stata digita-lizzata. L’archivio viene gestito conl’utilizzo di un software di ultimagenerazione che consente ricercheanche molto raffinate. La consulta-zione dei documenti è offerta an-che in formato digitale ed è predi-sposta per un riutilizzo dinamicosul web delle descrizioni archivisti-che e delle loro relazioni con sche-de di persone, enti o eventi.“L’archivio della Maccarese - rac-conta Francesca Ghersetti, respon-sabile del centro documentazionedella Fondazione Benetton e coor-dinatrice del progetto di recuperodell’archivio - finalmente aperto al-lo studio e alla ricerca, rappresen-ta un tassello importante e attesoda anni dagli studiosi di una rete difonti archivistiche per la storia del-l’agricoltura. Queste fonti, tutte in-sieme, nell’ottica di costituire unaunica grande fonte storica, sono unpatrimonio nazionale di assolutorilievo per comprendere e scriverepagine importanti della nostra sto-ria economica e sociale”.

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StoriaInaugurato il 7 novembre il centro didocumentazione della Maccarese:100mila documenti che ripercorrono la vicenda della tenuta e quella del Paese

di Fabrizio Monaco

Apre l’Archivio storicone. La cui esistenza è stata semprelegata indissolubilmente ad un im-menso territorio di 3200 ettari dicampagna romana perché Macca-rese è ancora oggi «la Maccaresespa». Una vicenda strettamenteconnessa con i grandi temi dellastoria italiana del Novecento: le bo-nifiche, le migrazioni interne, letecniche e le politiche di produzio-ne agraria e zootecnica, ma anchele lotte sindacali del secondo do-poguerra.“Siamo molto orgogliosi di questorisultato - ha detto un emozionatoSilvio Salera, l’ad della Maccarese- Ci sono voluti cinque anni di in-terventi per la verifica della consi-stenza del patrimonio archivistico,per metterlo in sicurezza, con inte-grale sanificazione. Allo stessotempo si è proceduto al restaurodel Castello di San Giorgio, simbo-lo della tenuta”. Il recupero e la va-lorizzazione dell’archivio storicosono stati decisi dalla Maccaresecon la collaborazione scientificadella Fondazione Benetton StudiRicerche. Bisogna ricordare chel’attività agricola della Maccaresenasce ufficialmente nel 1925 quan-do subentra alla Famiglia Rospi-gliosi che dal 1683 era proprietariadella tenuta. Una storia documen-tata nelle decine di migliaia di do-

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Da un male nasce un bene, si faper dire! È quello che dice-vamo e ci ripetevamo quattro

anni fa quando oltre 50mila litri dicherosene avio fuoriuscirono dallacondotta Eni Civitavecchia-Pantanodi Grano. Fu un evento devastanteper l’ambiente e per la salute dei cit-tadini, quelle immagini rimarrannoper sempre scolpite nelle nostrementi. Quasi un bene, perché la so-cietà civile, finalmente, si era resaconto che il nostro territorio, la no-stra amata Riserva Litorale Romanoè solcata da un’impiantistica note-vole e pericolosa: gli oleodotti cheriforniscono gli aeromobili, pressolo scalo internazionale Leonardo daVinci. Sì perché in fondo osserva-vamo quelle paline gialle in bella vi-sta a lambire il paesaggio agrario, maforse con troppa leggerezza e senzamai soffermarci più di tanto su quel-lo che realmente c’è sotto i nostripiedi e su eventuali rischi. Oppure

sarebbe stato più opportuno e logi-co che qualcuno negli anni, magarichi si prende l’onere di rappresen-tarci e dovrebbe tenere all’incolu-mità pubblica, ci tenesse informatie aggiornati su questo tipo di im-piantistica. Fatto sta, che il 30 di-cembre 2014 il Gip del Tribunale diCivitavecchia Massimo Marasca hadisposto il sequestro preventivodell’oleodotto Civitavecchia-Panta-no di Grano, quello che avvelenò lacampagna di Maccarese, con divie-to di utilizzo finché non saranno in-stallati adeguati sistemi di controlloatti a impedire successivi reati; daquella data l’oleodotto Eni non èpiù entrato in funzione. Un impian-to costruito nel 1960! Ma c’è altro.Andando a ritroso dal 2014, inter-rogando qualche amministratore,oppure facendo un semplice, si faper dire, accesso agli atti si scopreche sversamenti di cherosene e ten-tativi di furto, la così detta “spillatu-ra”, nel passato ce ne sono stati, egià nel 2008. Ma poi, perché io ancora non l’hocapito: chi ruba questo liquido? Su

quale mercato è diretto? Da chi vie-ne acquistato? Proprio nel 2014 Enidichiarava di aver subito circa 100effrazioni a livello nazionale, di cuialmeno 15 sull’oleodotto Civitavec-chia-Pantano di Grano. Questo si-gnifica che il 15% di incidenti e re-lativi sversamenti hanno interessatoil nostro territorio. È di questi gior-ni invece la notizia di un nuovo ten-tativo di effrazione sulla condottaPantano di Grano-Seram Fiumici-no. Un violento incendio è scoppia-to nella serata di sabato 1° dicembre2018 nell’oleodotto di Pantano diGrano-Seram. Le fiamme scoppia-te probabilmente per un tentatofurto finito male, sono state domateda numerose squadre dei Vigili delfuoco insieme con Polizia e Carabi-nieri che, per consentire le opera-zioni, hanno chiuso una carreggiatadell'autostrada A12. Nessuno sver-samento di cherosene si legge, noinquinamento. Eppure i residentinon dicono così. Raccontano di unodore fortissimo e di bruciore agliocchi e alla gola. Insomma, qualcu-no avrà respirato quella nube tossi-ca, la combustione c’è stata. Il 5 feb-braio del 2016 ci fu un episodio ana-logo. Il tutto sembra incredibile. Suquel tratto all’epoca dovevano esse-re installati dei sensori vibro-acusti-ci, così da dare l’allarme in caso difurto e manipolazione. È stato fatto?Non hanno funzionato? Sono effi-caci? In ultimo, mi preme dirlo, hapoco senso dichiarare che l’eventonefasto è accaduto in un’area rica-dente del Comune di Roma, oppu-re nel Comune di Fiumicino. Ognicomune non ha la sua porzione diaria, acqua e terra; l’ambiente, l’e-cosistema non è una scatola chiu-sa. Per questo occorre una collabo-razione istituzionale tra comuni li-mitrofi per individuare e affronta-re uniti questo tipo di problemati-ca ambientale. È giunto il momen-to di farlo. La salute dei cittadini èuna priorità.

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AmbientePer un tentato furto sulla condottaEni tra Maccarese e Roma il 1° dicembre è scoppiato un incendio che ha provocato la chiusura dell’autostrada

di Riccardo Di Giuseppe

Oleodotto,ci risiamo

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Il mutamento del clima ha por-tato anche sulla penisola italia-na nuovi fenomeni meteorolo-

gici, come le bombe d’acqua. In ve-rità queste piogge veloci e torren-ziali già si sono affacciate da qual-che anno, ma è da poco tempo chesi verificano in modo costante. Per-tanto i cittadini dovranno abituarsia questo nuovo fenomeno, ma an-che le istituzioni dovranno metterein campo nuove soluzioni al fine disalvaguardare ogni angolo del ter-ritorio da allagamenti e alluvioni. Proprio per evitare uno scenariosimile a quello che hanno vissutolo scorso 25 novembre i residentidella zona di via delle Tamerici aMaccarese.Nel pomeriggio di quella domeni-ca infatti, tra via di Campo Salinoe via delle Tamerici, i canali di bo-nifica sono saliti fino a livello diguardia mentre quelli naturali indiversi punti hanno esondato alla-gando non solo le strade, ma anchei giardini delle abitazioni che si tro-vano nelle vicinanze. Quasi 20 cmdi acqua che hanno messo a rischioalcune famiglie. La Polizia locale èalla fine intervenuta e dopo diversitentativi sono stati puliti dei tom-

bini che hanno migliorato solo inparte la situazione. Tra l’altro dai canali è uscita fuoriuna grande quantità di rifiuti cheera stata gettata in precedenza daisoliti barbari. Nell’emergenza è sta-to uno spettacolo indecente.Non solo i canali di bonifica. Lapioggia che è caduta per tutta lagiornata e durante la notte ha alla-gato anche tante strade urbane. Alsolito completamente invasa dal-l’acqua la zona sud di Fregene, illungomare e piazzale Pedaso su tut-ti. Ma l’acqua alta ormai è una co-stante un po’ ovunque quando pio-ve per diverse ore.Come a Focene e a Isola Sacra a

Fiumicino. Sul problema proprioqualche giorno prima del diluvio,sabato 17 novembre, il Nuovo Co-mitato Cittadino Focene ha pro-mosso “La marcia degli allagati”,un corteo che si è snodato lungo lapista ciclabile di Coccia di Morto fi-no alla sede comunale. Lo scopoera quello di “denunciare lo statodi inefficienza del locale impiantofognario e chiedere interventi riso-lutivi alla ormai insostenibile situa-zione legata agli allagamenti. Daanni, in occasione di rovesci, anchemodesti, le acque scure si riversa-no sulle nostre strade causandoevidente disagio. Le reiterate solle-citazioni rivolte alle istituzioni nonsono bastate a ottenere risposte,nonostante la nostra situazione siaevidente, con frequenti richieste diintervento alla Polizia municipale,alla Protezione Civile”. “In verità - dice Manlio Introno,presidente del Nuovo ComitatoCittadino Focene - non è la primavolta che la nostra associazione af-fronta tale argomento. Le abbon-danti piogge di questo ultimo pe-riodo hanno non solo confermatol’urgenza di intervenire, ma hannoanche evidenziato come questacriticità sia peggiore rispetto aglianni passati”.

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FenomeniOrmai sembra diventato normale:dopo le piogge le strade si allaganoben oltre il livello di guardia, servirebbe prevenzione. E Focenelancia “La marcia degli allagati”

di Francesco Camillo

Strade allagatedopo la tempesta

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Chi conosce via Agropoli losa, certe volte il rischio difarsi male è molto alto. Spe-

cie quando la si percorre di nottenel tratto dove c’è quella spor-genza in muratura, una rientranzache rende il doppio senso di mar-cia molto problematico. Il 23 no-vembre intorno alle 19.00 una si-gnora alla guida, passando pro-prio in quel punto, è andata asbattere contro un fuoristrada fer-mo e parcheggiato sulla via accan-to alle abitazioni. “A un certo pun-to incrociando un’altra auto nonho visto più niente”, avrebbe det-to per giustificarsi. Poteva succedere a tutti perchéquella via è davvero pericolosa esenza regole. Prima di tutto per-ché le auto e le moto sfrecciano auna velocità folle passando davan-

ti al supermercato e alle altre atti-vità commerciali, che sono au-mentate molto negli ultimi anni.Non c’è pubblica illuminazione,quando è buio diventa tutto piùdifficile e per evitare le buche, chenon mancano, si finisce contro lealtre auto. Di marciapiedi nean-che l’ombra, escluso quello sul la-to delle case “Ogni volta cheusciamo a piedi corriamo il ri-schio di farci ammazzare - diceSalvatore Garofalo titolare di Pi-nus Pinea - da noi i clienti si de-vono fermare sulla strada non ab-biamo il parcheggio interno. Neabbiamo viste di tutti i colori inquesti anni, una situazione vera-mente singolare”.Mentre prima era una strada se-condaria, da quando sono stateaperte nuove attività commerciali,il flusso del traffico è aumentatomolto. Poi è arrivato l’asilo nido, il

centro anziani, la scuola di musi-ca. C’è la Polisportiva, l’Oratorio,la chiesa, la sede della Caritas par-rocchiale, la palestra della scuolacon le sue attività. Ma soprattuttoci sono le nuove case che cresco-no a vista d’occhio. Come sia sta-to possibile autorizzare la costru-zione di tanta cubatura residen-ziale a “Cecina di Falcia” senzaprima realizzare le opere di urba-nizzazione primaria, strada, illu-minazione, marciapiedi, ecc, restaun quesito senza risposta.Una delle prime opere da fare, traquelle concordate tra il GruppoFederici e l’Amministrazione co-munale, è proprio quella, resta dacapire quando succederà. Intantoil pericolo resta, anche perchéquella strada è sempre più utiliz-zata non solo dalle auto dei resi-denti ma anche da autobus, ca-mion e furgoni.

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Strade dimenticateUna strada senza sicurezza, buia,marciapiedi inesistenti. E il 23 novembre ennesimo incidentealla strettoia, un’auto ha perso il controllo. Quando finirà?

di Chiara Russo

Via Agropolipericolocostante

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Via Bellaria è una stradina che sitrova nel centro di Fregene,

precisamente tra via Palombina evia Portofino. Da qualche anno èpassata a patrimonio del Comunedi Fiumicino, dopo essere stataasfaltata dai Federici. Purtroppoviene utilizzata molto spesso comedeposito di rifiuti.Nel maggio del 2016, dopo un ap-

pello rivolto attraverso la nostra te-stata da un gruppo di cittadini, al-cuni funzionari dell’Area Ambien-te del Comune avevano preso acuore la situazione incaricandol’Ati che si occupa della raccoltadei rifiuti, di fare pulizia. Non solo,ma la Polizia locale aveva diffidatoanche il giardiniere che la utilizza-va come deposito. Via Bellaria così

era tornata alla normalità.Dopo due anni però i residenti sitrovano nella stessa identica situa-zione, anzi, forse addirittura peg-gio. Infatti si fa fatica a pensare chesotto quello strato di vegetazione efoglie ci sia una strada asfaltata.Pertanto rivolgiamo un nuovo ap-pello agli amministratori: restituia-mo un po’ di decoro a quella via. 28

DecoroVia Bellaria dopo essere stata asfaltata qualche anno fa è passataal Comune, ora è ricoperta da vegetazione e rifiuti. Perché nonviene fatta la manutenzione?

di Aldo Ferretti

La via dimenticata

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Èpassata tutta l’estate. Poi l’au-tunno e adesso sarà l’inverno

a entrare in scena. Da Ferragostosi è passati al Natale, e poi al Ca-podanno. Le associazioni, i com-mercianti, fanno del loro meglioper creare un clima natalizio. Poiperò ci sono delle situazioni inde-centi che rovinano tutto. È il casodei sampietrini sul marciapiede diviale Castellammare, in prossimi-tà dell’incrocio con via Numana.Era il 27 giugno quando deglioperai hanno aperto uno scavo,probabilmente della Telecom, poiperò non sono più tornati per ri-pristinare le condizioni originariedel marciapiede. Così a sei mesi didistanza i sampietrini sono anco-ra ammassati sul bordo del mar-ciapiede impraticabile. I due trat-ti dovrebbero essere ancora trans-ennati dal filo bianco e rosso chenel frattempo si è spezzato, met-tendo a rischio l’incolumità di chi

ci si trova a passare. In tutto que-sto lungo periodo e nonostantediverse segnalazioni l’Ammini-strazione comunale non è ancoraintervenuta sul viale principale diFregene. Oltre ai cittadini anche i commer-cianti della zona iniziano a essereesasperati da questa grottesca si-tuazione. Così mentre le varie as-sociazioni hanno organizzato in di-verse giornate l’evento “Addobbia-mo l’albero”, qualcuno ha propo-sto di promuovere l’iniziativa “Ad-dobbiamo il sampietrino” per rea-lizzare sul marciapiede un albero diNatale piramidale con i sampietri-ni divelti e poi colorarlo con dei fi-li colorati. Un Natale più da periodo post bel-lico ma che rende bene la misura dicome alle volte la disattenzione e ladistanza dai problemi dei cittadinicreino un clima di sfiducia diffici-le poi da ricucire.

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DecoroLa provocazione dei commercianti:realizzare un albero piramidale su viale Castellammare con i cubetti di porfido lasciati sul marciapiede dal 27 giugno

di Fabio Leonardi

Addobbiamo il sampietrino

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Via delle Tamerici è una stradamolto utilizzata per uscire sia

da Fregene che da Maccarese. Sem-pre più persone la percorrono per-ché permette di evitare il passaggiosu viale Castel San Giorgio, con isuoi autovelox, molto più trafficataspecie sul ponte di Maccarese e da-vanti alla scuola Marchiafava. Per

raggiungere il liceo Leonardo daVinci è utilizzata da molte famigliema esiste un problema sicurezzaquando al termine di via delle Ta-merici si entra in via della Muratel-la e bisogna inserirsi sul cavalca-ferrovia in direzione stazione diMaccarese. La visibilità è pessima,da un lato le auto scendono moltoveloci e dall’altro c’è una curva vi-cina che impedisce di veder arriva-re le auto o le moto più veloci. Il 9

novembre c’è stato un brutto inci-dente, un’auto che doveva immet-tersi su via della Muratella si èscontrata con un motociclista cheaveva superato la curva. Quest’ulti-mo è stato trasportato in eliambu-lanza in ospedale. “È vero - inter-viene l’assessore ai Lavori pubbliciAngelo Caroccia - quella svolta èpericolosa. Sarebbe il caso di pro-vare a realizzare una rotatoria allar-gando dove è possibile la strada”. 32

ViabilitàVia della Muratella all’incrocio con il cavalcaferrovia, l’immissioneverso la stazione di Maccarese èmolto problematica, grave incidente il 9 novembre

di Aldo Ferretti

Quella svolta pericolosa

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Il liceo da Vinci di Maccarese èun vanto della nostra comunità.Compreso l’Agrario di viale Ma-

ria e le nuove classi aperte accantoalla sede della Centrale del Latte, sisuperano i 1.200 alunni. Ma non ècerto un fatto di numeri ma del li-vello dell’Istituto, dei suoi docenti,delle attività, dello sforzo enormemesso ogni giorno in campo performare giovani secondo valori diciviltà, di educazione, di rispetto.In tutto questo il dirigente, Anto-nella Maucioni, ha un ruolo fonda-mentale, è la testa pensante dellamacchina che ha costruito a sua im-magine e somiglianza. È proprio riflettendo su tutto que-sto, allo sforzo che viene fatto al-l’interno di quelle mura per for-mare giovani promettenti, che sirimane basiti nel vedere come al-cuni genitori si comportino nonesattamente in linea con la “pro-pedeutica scolastica”. Succede inparticolare alle 14.00 l’ora dell’u-scita dei ragazzi, alle volte coinci-de con quella della scuola mediaSan Giorgio di Maccarese. Un mo-

mento complicato perché la stra-da, via di Maccarese è sì abbastan-za stretta, eppure abbastanza largada permettere il passaggio di duecorsie di auto in senso opposto. Senon fosse per i “furbetti del par-cheggino”, quelli che si piazzanocomodamente con due ruote sulmarciapiede, sotto il divieto di so-sta ovviamente, aspettando i pro-pri figli davanti al cancello. Allorasì che si scatena il caos perché èimpossibile procedere nel doppiosenso di marcia. E i “fenomeni” se ne stanno lìtranquilli, dentro l’auto, facendofinta di niente. In fondo che saràmai, un minutino e poi vado via.Basterebbe un po’ di civiltà, quel-la stessa che viene insegnata ognigiorno ai ragazzi, ma evidentemen-te per alcuni genitori è troppo tar-di. Anche se la speranza è l’ultimaa morire, magari uno stimolo po-trebbe arrivare da qualche bella,salata multa, fatta da qualche pat-tuglia della Polizia locale. Ma forseè chiedere troppa attenzione per ifurbetti del parcheggino.

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CiviltàVia di Maccarese all’uscita dellescuole, nonostante il divieto di sosta,qualcuno si piazza con l’auto sulmarciapiede impedendo il passaggio:“Un minutino e vado via”

di Fabio Leonardi

I furbetti delparcheggino

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Èbagarre sull’Iresa, imposta re-gionale sulle emissioni sonoredegli aeromobili civili. Si trat-

ta di un’imposta che viene pagatadalle compagnie aeree ai Comuni incui si trovano gli aeroporti civili, co-me indennizzo per l’inquinamentoacustico. Viene anche detta “tassa discopo” perché, sebbene incassatidalla Regione e poi dirottati ai Co-muni, deve o essere spesa sui terri-tori interessati per realizzare operedi protezione della popolazione dal-l’inquinamento acustico degli aerei.Il “caso Iresa” è scoppiato nel corsodel Consiglio comunale di fine no-vembre, quando è stato approvatol’assestamento di bilancio. Una del-le voci riguardava la messa in sicu-rezza della Pineta di Fregene e i200mila euro stanziati provengonoproprio dai fondi Iresa. “La maggioranza - si legge in unanota del M5S Fiumicino - ha viola-to la normativa, facendo un uso im-proprio e illegittimo dei fondi Iresa.La nostra proposta è stata quella diriportare la proposta in Commissio-ne Bilancio, dove avremmo potutoinsieme trovare dei fondi legali. Ri-badiamo infatti di essere totalmen-te favorevoli alla messa in sicurezzadella Pineta, a patto che ciò avven-ga nel rispetto della legalità. Lamaggioranza ha deciso invece diignorare la nostra proposta e di pro-cedere alla votazione del bilancio. Aquel punto ci siamo visti costretti a

votare in modo contrario all’interobilancio. La legalità rimane infattiun nostro principio imprescindibi-le, e non voteremo mai una delibe-ra che contiene un’evidente viola-zione della legge”.Dopo la presa di posizione del Mo-vimento 5 Stelle Fiumicino, è arri-vata la replica dal gruppo consiliaredel Partito Democratico: “Al di là delfatto che non si sia compiuto alcunatto illegittimo o immorale - diconogli esponenti del Pd - nel compierequesta scelta, abbiamo deciso dispiegarla attraverso la normativache gli stessi consiglieri dei CinqueStelle (che si ammantano di esseregli unici detentori della legalità nelnostro Comune) possono benissi-mo andare a verificare di persona. Ildisinquinamento acustico consistenell’impedire il deterioramento de-gli ecosistemi, dei beni materiali,dei monumenti e dell’ambienteesterno e comunque in tutte quelleattività di recupero funzionali alloscopo. Domandiamo allora ai consi-glieri 5 Stelle: non è forse la Pinetamonumentale di Fregene un beneambientale del nostro territorio?Per di più un bene monumentale,deteriorato e limitrofo all’aeroportoLeonardo da Vinci? Non rientra, in

sostanza, nella categoria degli ecosi-stemi e ambienti che svolgono, tra lealtre, una funzione essenziale nel li-mitare l’inquinamento acustico nelnostro territorio? Noi siamo convin-ti di sì, ed è il motivo per cui questaAmministrazione ha deciso di desti-nare una parte dei fondi Iresa allaPineta monumentale di Fregene.Questo è uno degli investimenti indirezione della limitazione dell’in-quinamento acustico, unitamente adaltre misure al vaglio, volte a incre-mentare il numero delle centraline eil loro monitoraggio costante. Deifondi Iresa, tra l’altro, il Comune haricevuto solo una parte rispetto aquanto dovuto in questi anni”. Anche il Comitato FuoriPista haespresso dubbi in proposito, in uncomunicato ha fatto sapere che“continuerà a sollecitare un corret-to uso del gettito Iresa nell’ambitodi una seria programmazione chepreveda, tra l’altro, il censimentodelle abitazioni destinatarie degliindennizzi e la lista dei possibili in-terventi di contenimento e preven-zione del rumore con annesso cro-noprogramma”, e che vigilerà “af-finché i fondi dell’Iresa venganoutilizzati secondo gli scopi previstidalla legge”.

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InterpretazioniBagarre tra M5S e Gruppo Pd sull’utilizzo di 200mila euro per la Pineta di Fregene. Dubbi in proposito anche da partedel Comitato FuoriPista

di Matteo Bandiera

Iresa, polemichesu impiego fondi

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Le statistiche diranno pure che ifurti sono in diminuzione, an-

che se non tengono conto di chinon va più nemmeno a sporgeredenuncia. Comunque il dato nonfornisce alcuna consolazione perchi subisce l’intrusione dei ladri. Anovembre si sono verificati diversifurti nelle abitazioni. La maggiorparte di questi sono avvenuti nelpomeriggio, la sensazione è quellache queste “persone” conoscanobene le abitudini delle famiglie,che le seguano prima. Come è sta-to per una signora in via Bagnoli, èuscita per andare alla messa delle17.00 nella chiesa dell’Assunta, alritorno ha trovato la casa sottoso-pra, sono entrati forzando un’in-ferriata e una volta dentro hannorovistato ovunque trovando unorologio d’oro e contanti. “Nei gior-ni prima il citofono aveva suonatopiù di una volta - raccontava alla Po-lizia la signora che per la secondavolta ha subito un furto in quella ca-sa - una voce che non mi sembravaitaliana mi chiedeva informazioniinsolite, probabilmente volevanostudiare le mie abitudini”.

Stessa dinamica in via Palombina,a poche centinaia di metri. Nel po-meriggio i ladri hanno tolto un’in-ferriata da una finestra, hanno rot-to il vetro e sono entrati. Una voltadentro sono andati subito nelle ca-mere da letto svuotando gli arma-di, aprendo cassetti, scatole dellescarpe, tutto quello in cui potevanoessere nascosti oggetti di valore.Probabilmente il rientro alle 19.30di una delle persone che vi abita liha disturbati, allora hanno messoun piattino sotto la porta di ingres-so impedendone l’apertura imme-diata, secondi guadagnati per fug-gire dalla stessa finestra da cui era-no entrati. Nonostante il disturbo,hanno comunque portato via con-tanti e dei cari ricordi di famiglia.

Poi ci sono i casi di via Paraggi, viaRapallo, via Cesenatico, tutti conidentiche modalità. Oltre ai danni,ogni volta la violazione più impor-tante: quella della propria sferapersonale. Chi ci è passato lo sa:l’intrusione non si dimentica facil-mente, la ferita può rimanere aper-ta per tutta la vita. “Alla fine restauna grande amarezza - dichiara An-drea che ha subito il furto - e poi lapercezione di un’insicurezza realee generale con la quale fare i contitutti i giorni e che nessuna statisti-ca potrà mai alleviare”.Naturalmente siamo sempre in at-tesa delle telecamere ai due ingres-si di Fregene. Anche queste, dopodue anni di vana attesa, un’altraamarezza.

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FurtiA novembre diversi colpi, tutti nelpomeriggio a Fregene centro. I ladri sembrano studiare le abitudinidelle famiglie, aspettano che escanoe poi colpiscono

di Andrea Corona

FRUTTA FRESCA VERDURA, VINI

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Ladri in casa, nessuno è al sicuro

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Proprio nel giorno in cui si è aper-ta la decima edizione della Setti-mana Europea per la Riduzione deiRifiuti, lo scorso 17 novembre, è sta-to perpetrato l’ennesimo sfregio alterritorio di Maccarese. Una mega

discarica è apparsa in via del Fianel-lo, grazie a un residente della zona,che è andato a scovare tra i rifiuti, siè scoperto che proveniva da un’abi-tazione di Fregene. Il proprietario siera affidato a uno svuota cantine cheper 150 euro aveva preso tutto perpoi disfarsi del carico in aperta acampagna. Purtroppo ancora trop-pe persone si affidano per lo smalti-mento dei rifiuti ingombranti a tra-sportatori disonesti. Questi, salvorarissimi casi, non hanno nessunapossibilità di lasciare in discarica oin un centro di raccolta quel mate-riale raccolto. Il più delle volte fini-sce lungo le strade, se il proprietariovolesse verificare la destinazionenon dovrebbe fare altro che chiede-re la bolla di consegna. Ma chi lo fa? Ricordiamo che alla fine la respon-sabilità civile e penale resta a caricodel titolare dei rifiuti prelevati. E in-fatti nel caso di via del Fianello è sta-to proprio quest’ultimo a ripulirel’area, sollecitato dai Carabinieri diFregene che lo avevano individuato. Ma la responsabilità è soprattuttomorale: è impensabile oggi, con ledisposizioni attuali, che uno svuotacantine possa conferire i rifiuti in

centri autorizzati. “Dobbiamo fare rete - dice un cit-tadino - coalizzarci per individuarequesti soggetti ed espellerli dal ter-ritorio e, se capita, lasciarli alle cu-re delle forze dell’ordine. Il dannoprocurato a tutti noi, all’ambiente,non vale il misero risparmio che sipensa di ottenere. Esistono metodilegali per smaltire i rifiuti, seguia-moli prendendo ognuno la propriaresponsabilità. E scoviamo questicriminali”. Gli scarichi hanno preso di mira an-cora via Reggiani, la strada di Mac-carese che collega via Tre Denari conviale Castel San Giorgio. Nel mese diottobre era stata oggetto di una ri-qualificazione da parte dell’Ammi-nistrazione comunale, ma dopoqualche giorno tutto era tornato co-me prima. Non si fa in tempo a to-glierli che i cumuli ritornano la not-te dopo e la mano sembra sempre lastessa: una piccola società edile chefa ristrutturazioni. “Non ci si crede - dice Fabio Zorzi,consigliere comunale Pd che si è at-tivato per la riqualificazione - sonosenza parole. Dobbiamo prenderliquesti personaggi”. 40

TormentoniCamionate di materiale sulle stradedi Maccarese, in via del Fianello uno svuota cantine riempie un canale. E a via Reggiani la puliziadura solo poche ore

di Aldo Ferretti

La battagliadei rifiuti

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Pendolari sul piede di guerra.Dal 10 novembre senza comu-nicazioni Trenitalia è passata dallatariffa chilometrica a quella “cen-troide”. In pratica tutti i viaggi dicorsa semplice per le principali sta-zioni romane sono adesso tariffaticome avessero destinazione RomaTermini. Risultato, costo del bi-glietto quasi raddoppiato. Unesempio? Da Maccarese a Roma ilbiglietto fino al 9 novembre costa-va 1,50 euro, dal 10 passa a 2,60,quasi il 70% in più. “Tutto questo - commenta l’Osser-vatorio Regionale sui Trasporti -senza aver dato alcuna comunica-zione preventiva agli utenti né, se-condo quanto ci è stato comunica-to, alla Regione Lazio, che in teoriadovrebbe essere responsabile delletariffe regionali e che aveva fatto re-centemente un’ampia campagnapubblicitaria garantendo tariffebloccate fino al 2021. Il concetto dicentroide inserito in tariffa però èampiamente fallace, in quanto fatrasparire una tariffazione “media”

all’interno di una superficie piana:invece, su 7 stazioni cui la tariffa èapplicata, 6 si trovano a ovest ri-spetto a Termini e una sola (No-mentana) a est. Questo fa capireche la nuova tariffa porta a un au-mento generalizzato. Guarda casol’unica altra linea con valenza sub-urbana, ossia la FL2, diretta a est,non è compresa nella nuova legge,garantendo così a Trenitalia di evi-tare riduzioni di tariffe per chi tra-versi il cosiddetto centroide di Ter-

mini recandovisi. Ci auguriamo -concludono amaramente all’Os-servatorio - che la Regione Laziosappia mantenere le proprie pro-messe imponendo a Trenitalia di ri-tornare alla tariffa chilometrica:certo che chi paventa che l’Ammi-nistrazione Pubblica non saprebbeporre un argine all’autoreferenzia-lismo e alle furbizie delle grandiimprese di trasporto private, si tro-va un imprevisto quanto sconcer-tante assist proprio da Trenitalia”.

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TreniPendolari infuriati, dal 10 novembreTrenitalia è passata alla tariffa centroide. Risultato: il biglietto da Maccarese a Roma è aumentato da 1,50 a 2,60 euro a tratta

di Chiara Russo

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La beffa del biglietto

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Desidero segnalare l'estremodisagio che devono affrontare

le persone che, come me, fre-quentano la chiesa dell'Assunzio-ne nelle ore pomeridiane. Conl'inverno, già alle 17.00 è buio, eil piazzale della chiesa non è illu-minato, quindi è facile inciampa-

re e cadere, soprattutto alle per-sone di una certa età: io ho com-piuto 93 anni, un incidente sa-rebbe sicuramente deleterio.

Sicura che riuscirete a interessaregli uffici del Comune e, se necessa-rio, il sindaco, le invio cordiali sa-luti e auguri di buon lavoro.

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La letteraLa signora Piera Quaranta, 93 anni,chiede di far illuminare largo Riva Trigoso: “Senza luce èfacile la sera dopo la messa inciampare e farsi male”

di Piera Quaranta

Piante e Fiori -Trattamenti antizanzareAllestimento Giardini

Impianti di irrigazione e illuminazione

Piazzale della chiesa al buio

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Idaini continuano a dare spet-tacolo nella lecceta di Fregeneed è sempre una grande emo-

zione incontrarli durante la pas-seggiata. La decisione dell’Ammi-nistrazione comunale di chiudereal traffico quella zona l’ha sicura-mente resa sempre più a misura dianimali selvatici. Il problema pe-rò c’è ed è rappresentato dal fattoche, soprattutto i daini, quandodalla lecceta passano all’Oasi diMacchiagrande, attraversano incontinuazione via della Venezianasenza alcuna protezione e sicurez-za per cittadini e animali. Troppevolte nei mesi scorsi si sono veri-ficati incidenti, già prima dell’e-state le istituzioni, quando morì ilterzo daino investito, si erano in-teressate al problema senza peròpoi intervenire concretamente.

A testimonianza di come questosia un tema irrisolto, c’è l’episo-dio che si è verificato nel tardopomeriggio dello scorso 14 no-vembre, quando in via della Ve-neziana sono comparsi un dainoadulto senza palco e un cucciolo.Abbagliati dai fari delle auto sisono messi davanti al cancello diingresso dell’Oasi del Wwf diMacchiagrande. Roberta, una re-sidente che passava, è scesa dal-l’auto e ha cercato di mandarlinello spazio interno, lontano dalpassaggio del traffico.“Purtroppo - dice Roberta - a di-stanza di mesi dagli ultimi investi-menti nulla è cambiato: le recin-zioni di via della Veneziana conti-nuano a essere aperte in tantipunti e nessuna delle ipotesi sug-gerite per ridurre la velocità o rea-lizzare passaggi protetti è statarealizzata”. Le istituzioni non dovrebbero fer-marsi ai proclami, perché in balloc’è la vita degli animali e l’incolu-

mità delle persone. Non basta cer-to la segnaletica stradale che indi-ca l’attraversamento di animaliselvatici, serve la messa in sicu-rezza dell’intera zona con soluzio-ni di tutela e attenzione.Per questo qualche residente hainiziato a pensare di chiedere unrisarcimento danni nei confrontidelle istituzioni, anche se causedel genere sono sempre comples-se e di difficile soluzione. Il re-cente orientamento del Tribunaledi Cassino, a fine novembre, po-trebbe dirimere molti dubbi in talsenso. La causa proposta da unacoppia di Villa Santa Lucia ha vi-sto infatti per la prima volta rico-noscere un principio fondamen-tale che vede nella Regione l’entepreposto a risarcire.Battaglie legali a parte, quello checonta è mettere in sicurezza via del-la Veneziana. Perché, così stando lecose, l’operazione ambientalista delComune di Fiumicino resta una del-le grandi incompiute di Fregene.

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IncompiuteDopo la morte del terzo animaleinvestito, si erano fatte tante promesse. Intanto il 14 novembre un cucciolo e la madre si sono bloccati su via della Veneziana

di Fabio Leonardi

Daini, pericoloincombente

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Dopo il parere negativo dellaSoprintendenza al progettoche prevedeva un fabbricato

di sei piani, la Direzione dell’O-spedale Bambino Gesù ha modifi-cato la proposta e presentato unnuovo progetto. Il quale prevedenon più un unico padiglione, madue edifici con altezze che rispette-rebbero le indicazioni chieste del-la Soprintendenza.Un primo edificio di tre piani e unsecondo di due che sarà costruitoal posto della vecchia struttura “aX” destinata agli alloggi e che ver-rà demolita. “Ci sono delle vecchie strutture de-gli anni ’60 rimaste lì - spiega la Di-rezione sanitaria - dei containerche a quanto pare risalgono al ter-remoto del Belice e addirittura unvecchio depuratore accanto alle

dune”. E nella nuova proposta vi-cino alla zona del depuratore è pre-visto un progetto di agricolturabiologica e pet therapy con cavallie asinelli. “Avere un edificio di cinque o seipiani - chiarisce la Direzione sani-taria - per noi sarebbe stato più co-modo. Abbiamo quasi 30mila ac-cessi l’anno al pronto soccorso, èun polo molto importante. Ma sia-mo contenti di aver recepito le in-dicazioni del Mibac: in realtà inquesto modo il luogo sarebbe an-che meglio vigilato, con il nuovoprogetto ci sarebbe anche una for-ma di protezione dell’ambiente. Ledune sarebbero curate, andrebbe-ro abbattuti edifici abbandonati da30 o 40 anni. Migliorerebbe tutto ilcontesto”. Il vecchio progetto d’ampliamentospaventava gli ambientalisti perchéavrebbe rappresentato “un apripi-sta pericolosissimo per eventualiprogetti di speculazione, in un ter-ritorio, quello del litorale romano,

devastato da anni di abusivismo econdoni, con il risultato di costedeturpate e sparite”. Il nuovo padi-glione previsto per potenziare i ser-vizi offerti al pubblico, era conte-stato da Fai Lazio, Italia Nostra La-zio, Wwf Litorale Laziale, Lipu La-zio e “Salviamo il Paesaggio”, per-ché ritenuto un “palazzo sul mare”.Sul nuovo progetto presentato oradall’Ospedale Bambino Gesù sisarebbe aperto uno spiraglio, la vi-cepresidente di Italia Nostra na-zionale, Ebe Giacometti, avrebbeespresso soddisfazione “per il fat-to che sia il primo progetto di seipiani e il secondo di cinque sianostati abbandonati”. Ma l’associa-zione si è riservata di valutare de-finitivamente la vicenda nel mo-mento in cui avrà in mano il pro-getto presentato nella prossimaconferenza dei servizi. “Riteniamocomunque - spiega Giacometti -che un’eccellenza medica comel’Ospedale Bambino Gesù avreb-be meritato di acquisire le struttu-re dell’ex Forlanini nel cuore diRoma, raggiungibile facilmente echiuso definitivamente nel 2015dalla Regione Lazio. Appogge-remmo con convinzione la riaper-tura di questa ipotesi”.“Noi andiamo avanti con il nostrolavoro - dichiara l’assessore comu-nale alle Strategie del TerritorioEzio Di Genesio Pagliuca - perquello che sappiamo il Mibac hagradito la nuova proposta. Le os-servazioni precedenti sono statetutte recepite, ora non dovrebberoesserci più ostacoli sostanziali. Ameno che non si consideri come unproblema la stessa presenza del-l’Ospedale a Palidoro. Noi ci batte-remo con tutte le nostre forze con-tro questo eventuale atteggiamen-to, la verità è che c’è chi non gradi-sce che in quella zona ci sia questameravigliosa realtà che svolge unservizio fondamentale per il nostroterritorio”.

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OpereLa direzione dell’Ospedale diPalidoro ha presentato modifichesostanziali che avrebbero trovato il gradimento del Mibac. Il vicesindaco: “Avanti tutta”

di Andrea Corona

Bambino Gesù,nuovo progetto

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Èl’assessore più giovane dellaGiunta Montino. Ventisetteanni, laureanda in Giurispru-

denza, manca solo la tesi “ma nonriesco a trovare il tempo per finir-la”, Marzia Mancino ha la delega alBilancio, Tributi, Programmazioneeconomica e finanziaria, Informa-tizzazione e innovazione tecnologi-ca, Aziende partecipate e Dirittidegli animali. È nata a Napoli masi è trasferita con la famiglia a Fiu-micino quando aveva 14 anni.Studi classici al liceo Anco Marziodi Ostia, sui cui banchi ha cono-sciuto Ezio Di Genesio Pagliuca,assessore e vicesindaco “una sor-presa bellissima ritrovarlo qui”. Mi riceve nella sua stanza al primopiano della sede comunale, è appe-na tornata da un convegno romanosulla “digitalizzazione delle pubbli-che amministrazioni”, non a caso ilsuo obiettivo primario. Sulla scri-vania, astuccio con pennarelli ematite colorate, quaderno a qua-dretti aperto sul quale durante ilcolloquio si segna le cose da ricor-dare o le idee da sviluppare. Cari-ca, determinata, mentre parlaesprime raffiche di dati e concetticome durante un esame. Marzia, come sei finita nella Giun-ta comunale? Per caso. Avevo cominciato a colla-borare come consulente per la Pro-tezione Civile di Fiumicino. Lì hoconosciuto Alfredo Diorio e poiDomenico Perna. Mi hanno chiestodi entrare nella loro lista alle ele-zioni comunali. Così ho conosciu-to il sindaco Montino che al termi-ne delle elezioni mi ha chiesto sevolevo fare l’assessore. Hai preso tempo? Non ci ho pensato un attimo, hodetto subito di sì. Entrare in Giun-ta per me è un grande onore, un’e-mozione, mi sento molto stimolata

per questa nuova avventura.Quali sono le priorità di questomomento? Bilancio e Tributi sono deleghemolto tecniche, Innovazione tec-nologica e Diritti degli animali so-no nella mia agenda quotidiana. State lavorando sull’informatizza-zione dell’Amministrazione co-munale? Certamente, una grande sfida af-frontata insieme allo staff e al diri-gente Emilio Scalfarotto. In questomomento è la nostra priorità. Stia-mo preparando nuove App per evi-tare le file e prenotare gli appunta-menti. Ma più in generale per snel-lire molto il rapporto tra Pubblica

Amministrazione e cittadino con lapossibilità di effettuate pagamentiper tutti i servizi forniti. Una piccola rivoluzione…Certamente, si tratta di un passag-gio epocale, dalla identità persona-le al domicilio digitale, lo Spid.Un’evoluzione nazionale che di-venterà in qualche modo obbliga-toria nel 2020. Noi procederemocon tutte le nostre forze in questadirezione, entro l’estate del 2019contiamo di essere pronti con lenuove App e i servizi a pagamento.Voglio ringraziare Qui Fiumicinoche ha deciso di collaborare con ilnostro Assessorato per la promo-zione di questa trasformazione.Diritti degli animali, quali sono lestrategie in programma? Prima di tutto l’adozione dei canianziani. Abbiamo triplicato il bud-get che è passato dai 5mila a 15mi-la euro. Abbiamo previsto due ti-pologie di sostegno per chi adotta,se si è residenti nel Comune di Fiu-micino ci sarà una riduzione dellaTari e un contributo economico.Per chi non è residente solo il con-tributo. Di quanto è il contributo?Sono 1.200 euro l’anno, rinnovabi-le di anno in anno. Molto meno diquanto spendevamo con il canile,5,30 euro al giorno per il ricovero.Naturalmente il cane deve esseretenuto in ottime condizioni contanto di controllo veterinario.Il canile di riferimento è semprequello di Valle Grande? Sì, l’appalto non permette al mo-mento soluzioni diverse. Per fortu-na che ci sono tanti volontari che ciaiutano e che fanno un lavorostraordinario per ridurre i disagi,voglio ringraziare tutte le loro as-sociazioni. Poi nei sogni c’è l’ideadi poter avere un giorno un caniletutto nostro, il canile di Fiumicino.

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PoliticsMarzia Mancino ha l’obiettivo di trasformare l’Amministrazionecomunale: “Con la digitalizzazionecambierà completamente il rapporto con il cittadino”

di Fabrizio Monaco

L’assessore all’innovazione tecnologica

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“Finirà come con le altre vil-le storiche di Fregene, de-molita e poi ricostruita

con tante villette a schiera”. In mol-ti hanno chiamato allarmati la no-stra redazione quando sulla recin-zione della “Casa rossa” in vialedella Pineta all’ingresso di Fregeneè comparso il cartello vendesi. Il ti-more che non ci sia alcun vincolo eche il futuro acquirente possa faretabula rasa e procedere con l’enne-sima speculazione è diffuso. Del re-sto non mancano gli esempi recen-ti: Villa Fellini, Villa Pecorella, Vil-la Fiorita, si è visto come è finita.Ma è bastato fare qualche telefo-nata per capire che invece questavolta i vincoli ci sono e al momen-

to sembrano insuperabili: “C’è unvincolo specifico imposto dallaSoprintendenza circa due anni faquando è uscita la Biblioteca Pal-lotta - assicura l’assessore alleStrategie del Territorio Ezio DiGenesio Pagliuca - poi c’è anche ladelibera Salvaville ancora operati-va. Quindi chi acquista non potràfare nulla, tantomeno demolire ericostruire”. L’immobile appartiene ai Federiciai quali è tornato indietro; per tan-ti anni è stata la sede della delega-zione comunale, poi è stato con-cesso in comodato gratuito alla Bi-blioteca Gino Pallotta. L’edificio èa due piani più un seminterrato eospita due appartamenti indipen-denti in cui è accatastato, ci sonoben tre scale esterne, gli alloggisono molto semplici. Ma la Casadel Guardiano ha una storia im-portante. Realizzata nel 1925 suprogetto di Pietro Aschieri, unodei progettisti italiani più impor-

tanti del dopoguerra, con la suatorretta, le arcatelle cieche, è unpiccolo capolavoro dell’architet-tura prerazionalista. “Le falde del tetto molto spioven-ti, profondi balconi e terrazze,grandi arcate a tutto tondo, la tor-retta che sovrasta la costruzioneornata di arcatelle cieche in ungioco estetico particolare, ecco glielementi di questo piccolo capo-lavoro dell’architettura”, scrivevaqualche anno fa Federica Gam-marelli nel descriverla. È sicuramente una delle ville piùantiche di Fregene, quando la Ban-ca d’Italia subentrò nel fallimentodella società Marina e Pineta diFregene i “guardiani”, a difesa del-la tenuta, alloggiarono nell’edifi-cio. Dalla Banca d’Italia ai Federi-ci, insieme a Fregene anche la Ca-sa del Guardiano cambiò proprie-tà. Ora è stata messa in vendita: an-che per lei dopo quasi un secolo èla fine di un’epoca.

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Ville storicheL’edificio del 1925 disegnato dall’architetto Pietro Aschieri è invendita. Ma non c’è alcun rischiodemolizione per i vincoli del Salvaville e della Soprintendenza

di Fabio Leonardi

A.A.A. Casa del Guardiano vendesi

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Il nuoto, nonostante la grandeevoluzione delle disciplinesportive, resta sempre uno sport

di riferimento. Specie per i bambi-ni che vivendo sul litorale romanocrescerebbero con un grave limitese non sapessero nuotare. Eppure,a parte i corsi lampo estivi, a Fre-gene e a Maccarese ancora non esi-ste una piscina coperta. Chi vuole portare i figli a farenuoto deve mettersi l’anima inpace e rassegnarsi a perdere buo-na parte del pomeriggio perché amomento le uniche opzioni, Ro-ma a parte, restano Fiumicino conl’Olimpia Club e la piccola pisci-na dell’Hilton, oppure Valcanne-to al Village Fitness.

Nel recente passato sono state fattediverse ipotesi su possibili nuovi im-pianti, ma al momento a breve nonesiste una sicura opzione. C’era ilprogetto della Polisportiva Fregeneche si è però arenato nella situazionecomplessa in cui si è poi venuta a tro-vare l’area che dovrebbe passare alComune e poi, attraverso un bandopubblico, potrebbe tornare alla vec-chia società sportiva, sempre che lacosa vada in porto. C’era poi l’intenzione di un circolosportivo privato che aveva anchepresentato un progetto, ma anchequesto si è arenato da tempo. Quin-di l’ipotesi avanzata dalla Maccare-se Spa di trasformare l’ex cantinasociale in un albergo a 5 stelle con

la possibilità di utilizzare la piscinaanche per il pubblico. Ma anchequesta idea non è andata a buon fi-ne, non si è trovata una seria socie-tà di gestione. E così oggi l’unica speranza è rap-presentata dal “Lungomare Cen-tro” dei Federici dove in qualcheoccasione si è parlato di realizzarela piscina, anche se certezze nonesistono ancora visto che il proget-to definitivo non è ancora statopresentato. Un vero peccato perché la richie-sta ci sarebbe, la popolazione re-sidente tra Fregene e Maccarese ècresciuta e i numeri sembrano po-ter confortare un eventuale inve-stimento.E pensare che nel 1975 lo stabili-mento La Nave, allora gestito daLuigi Monaco, aveva con grande in-traprendenza coperto la piscina eavviato i corsi invernali di nuoto.Che avevano funzionato per alcunianni dando la possibilità a molti dipraticare il nuoto finalmente pertutto l’anno. Ma a quei tempi i costi di gestionedell’impianto, il mantenimento delpallone geotermico e della tempe-ratura dell’acqua, erano molto altie dopo qualche tempo si dovettesmontare la copertura. Ma ancoratanti oggi ricordano con rimpiantoquell’esperienza pioneristica cheoggi sembra quasi fantascienza.

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SogniTutte le ipotesi sono rimaste tali, ogginon c’è nessun progetto concreto.Per nuotare bisogna andare aFiumicino o a Valcanneto. Eppure nel 1975 a La Nave di Fregene…

di Andrea Corona

Piscina d’inverno,sempre una chimera

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Per lei Fregene è “un pezzo dicuore”. Tanti i ricordi che lalegano al centro balneare. La

prima volta che ci venne era unabambina: “Andavamo con la fami-glia in Abruzzo, prima di partire cisiamo fermati a Fregene a mangia-re”, è il suo primo ricordo. Ha vissuto per anni al Villaggio dei

Pescatori accanto alla villa di Fran-cesco Rosi: “Le case erano sul ma-re, eravamo vicini alla Scialuppa diSalvatore. Vivevamo proprio sullaspiaggia, finché una mattina misvegliai e vidi che durante la nottemi avevano costruito una casa da-vanti. Andai dai Carabinieri ma ca-pii che non c’era nulla da fare e al-

lora me ne andai”. Ma in via Paraggi si fece costruireun’altra villa a fianco di quella diFederico Fellini. “Era la casa doveha vissuto tanti anni mia madre chela adorava, in cui è cresciuto mionipote, Massimino, e dove io l’ulti-ma volta ho girato una scena delfilm con Sofia Loren Peperoni ri-pieni e pesci in faccia, certamenteun pezzo rimasto nel mio cuore”. Fellini, Lina Wertmuller e SalvatoCappelli, drammaturgo e giornali-sta, erano amici e a metà degli an-ni ’60 comprarono un terreno dal-la Financo sul quale ognuno realiz-zò la propria casa. Oggi è rimastasolo villa Cappelli, visto che quelladella Wertmuller è stata completa-mente ristrutturata e frazionata. Ma Lina, quando può, parla sem-pre di Fregene. Lei la paragona aisuoi amati occhiali dei quali non sipriva mai perché “sanno d’estate,di mare e di vacanza”…

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PortfolioLa regista, che ha da poco compiuto90 anni, è sempre stata molto legataa Fregene dove si è fatta costruiredue case, una accanto a quella diFederico Fellini

di Chiara Russo / disegno di Luca Evangelista

Lina Wertmuller

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Èarrivato a Fregene il 2 gen-naio del 2009. Era stato chia-mato a sostituire Vito Mosca-

giuri andato in pensione. Quandoha varcato il cancello della casermaaveva il grado di maresciallo, ora in-vece Giancarlo Cammarata si èconquistato sul campo i gradi diluogotente, il massimo per un sot-tufficiale dell’Arma. Sono passatidieci anni precisi, volati via rapida-mente insieme ai suoi uomini nel-la caserma di viale Castellammare. Originario di Catania, classe 1963,sposato e padre due figli, ha sapu-to rapidamente conquistarsi la fi-ducia e il rispetto della cittadinan-za grazie alla disponibilità al dia-logo, all’ascolto e alla determina-zione nello svolgimento del suocompito che ha dimostrato fin dalsuo arrivo. Rispettato dai suoi uo-mini e dai suoi superiori, impresanon sempre facile nella galassiadell’Arma, conosce alla perfezionele dinamiche del territorio. Visto

che prima di Fregene ha prestatoservizio a Fiumicino per altri die-ci anni, dall’88 al ’98, per poi pas-sare, fino al 2007, al nucleo del-l’Arma in servizio all’aeroporto diFiumicino. Da 25 a 55 anni, Giancarlo ha pas-sato gran parte della sua vita pro-prio in questo Comune dove ha difatto messo le radici. Nella caser-ma dirige una diecina di militari,che nel periodo estivo diventanoqualcuno in più, ma mai troppi.Considerati i turni di lavoro, ma-lattie e ferie, un organico esiguoper l’immenso territorio da con-trollare. Perché non c’è certo soloFregene, ma anche Maccarese, Fo-cene, Fiumicino dove spesso i ca-rabinieri vengono chiamati a svol-gere servizi. Misurato, mai un comportamentosopra le righe. Paziente, difficilefargli perdere le staffe. Equilibrato,ragiona invece di partire allo sba-raglio. Modesto, in un mondo di

esaltati. In una località particolarecome Fregene, è riuscito a farebreccia tra le persone con il suo sti-le sempre affabile e comprensivo. Tante le operazioni eseguite, inparticolare contro lo spaccio di so-stanze stupefacenti, una piaga checoinvolge tanti insospettabili, masoprattutto giovani che a volte si ro-vinano la vita solo per sentirsi unpo’ più importanti. Anche la difesadell’ambiente è sempre stata alcentro dell’attività di prevenzione ein qualunque direzione. Dieci anni volati via, segno che lastrada fatta è quella giusta. Alloraauguri Comandante!

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Broni è un comune italiano di po-co più di 9mila abitanti. Si tro-

va nella provincia di Pavia in Lom-bardia, proprio ai piedi delle colli-ne dell'Oltrepò Pavese. Che c’entracon Fregene? Si domanderà qual-cuno. C’entra, eccome se c’entra,perché a Broni il 5 agosto del 1911è nato Paolo Baffi. Figlio unico diGiovanni e di Giuseppina Lolla,quando il padre, un piccolo colti-

vatore, morì Paolo aveva solo quat-tro anni e fu la madre a provvede-re ai bisogni della famiglia lavoran-do come sarta. Diplomatosi ragio-niere all’istituto tecnico Bordoni diPavia nel 1928, grazie a una borsa

di studio poté iscriversi all’Univer-sità commerciale Luigi Bocconi diMilano. Da quel momento non si èpiù fermato, scalando solo con leproprie forze le vette dell’econo-mia nazionale diventando governa-tore della Banca d’Italia.Una storia nota a Fregene dove Baf-fi ha vissuto a lungo con la famigliae dove una scuola porta il suo nomel’istituto di istruzione superiore inviale di Porto e da poco anche unapiazza alla stazione di Maccarese. Anche Broni ha voluto dedicare al-la memoria del grande economistauna scuola e il 20 dicembre si pre-para all’inaugurazione del plessoscolastico Paolo Baffi, un nuovoedificio che consentirà di dismet-tere la vecchia scuola. Alla cerimo-nia è stato invitato il ministro del-l’Istruzione Marco Bussetti, saràpresente il governatore della Ban-ca d’Italia Ignazio Visco, oltre ai fa-miliari dell’ex governatore. 60

MemoriaA Broni, il paese natale dell’ex governatore della Banca d’Italia, il 20 dicembre ci sarà la cerimonia d’inaugurazione del nuovo plessointitolato all’economista

di Andrea Corona

PersoneGiancarlo Cammarata il 2 gennaiodel 2009 è arrivato da marescialloalla guida della caserma dei carabinieri. Oggi è diventato luogotente, auguri Comandante!

di Fabrizio Monaco

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Paolo Baffi, nuova scuola

Dieci anni a Fregene

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Tre sconfitte in cinque giorna-te. Quattro punti conquistatisu quindici disponibili. È sta-

to un periodo storto per l’Sff Atle-tico quello tra ottobre e novembre,culminato con il ko all’Aristide Pa-glialunga contro il Monterosi. Perla squadra di mister Scudieri, pe-raltro, è stata anche la prima voltain questa categoria senza realizzareun gol davanti al pubblico amico.Per fortuna la squadra tirrenica haritrovato il ritmo giusto e, dopo ilpareggio in terra sarda per 0-0 con-tro il Castiadas, ha infilato le vitto-rie interne contro l’Aprilia RacingClub e l’Ostiamare.Il periodo di flessione non ha com-

promesso le ambizioni di classificadell’Sff Atletico che rimangonosempre quelle: il raggiungimentodei playoff.“Siamo in sette o otto squadre - as-sicura il tecnico Raffaele Scudieri -a giocarci l’accesso ai playoff, per-ché bisogna fare i conti anche conle formazioni sarde che quest’annosono più forti della passata stagio-ne. Noi siamo in piena lotta. Certo,i campionati come ogni anno si de-cidono a maggio”.Con il primo posto che sembra al-la portata del Trastevere, capace diumiliare in trasferta l’Avellino conun sonoro 4-1, per le altre compa-gini del girone G del campionato diSerie D, non resta che lottare per iplayoff.“Il Trastevere - dice Scudieri - è co-me un Frecciarossa sulla tratta Ro-ma-Milano: inarrestabile. Per quan-to riguarda il nostro percorso man-cano tre o quattro punti in più cheavremmo meritato e che ci avrebbe-ro messo in una posizione migliore.Però non cambia niente, perché co-me dico da inizio stagione, il cam-pionato è lungo e pieno di sorprese.Noi comunque vogliamo guada-gnarci i playoff, poi se saremo bravi

a infilare qualche vittoria consecu-tiva allora potremmo guardare aipiani più alti. Certo, in questo casosi dovrebbero fermare anche lesquadre che ci precedono in classi-fica. Comunque questo girone èbellissimo e di grande qualità”. Un trend diverso al campionato po-trebbe essere dato dall’imminentemercato di riparazione. “In effetti -sottolinea Scudieri - bisognerà ve-dere come le varie società si muo-veranno nel mercato invernale, delresto se le squadre di testa occupa-no determinate posizioni un moti-vo ci sarà. Guardando in casa no-stra, confermo che noi non faremomercato. Stiamo solo valutandol’integrazione in rosa di un giovaneclasse 2000. A me questa cosa fapiacere, perché quando si iniziaun’avventura a luglio è giusto finir-la insieme. In questo senso ho avu-to la disponibilità a rimanere ancheda parte di chi ha giocato di meno.Questa è una cosa positiva e dimo-stra che ho a disposizione un belgruppo e per tale motivo non ho ri-chieste da fare alla società. Anzi -conclude Scudieri - una volta re-cuperati tutti gli infortunati ce lapossiamo giocare con tutti”.

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CalcioUn mese poco brillante per l’Sff Atletico che ha perso punti per strada. Ma dicembre è iniziato benee ora la squadra di Scudieri punta arecuperare posizioni in classifica

di Francesco Camillo

Obiettivo playoff

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Si era chiuso positivamente il2017 per il Settore Giovaniledella Giada Maccarese, in pri-

mis la conquista dei “Regionali” daparte degli Allievi 2002, dominan-do il proprio girone e permettendodi beneficiarne quest’anno agli Al-lievi 2003. È stato formato un grup-po di ragazzi Under 16 del 2003,che da subito hanno evidenziatoprofessionalità e tanta voglia di benfigurare per la prima volta nei “Re-gionali”. Guidati dal tecnico DinoLattanzi, che da subito è riuscito adamalgamare questo gruppo; cari-smatico, preparatissimo professio-nalmente e seriamente impegnato,ha acquisito grande fiducia dai ra-gazzi che senza fronzoli lavorano esi applicano con passione e volon-tà non dando adito a dualismi e ge-

losie. Chiunque è impegnato in ga-ra ci mette tutto: voglia di crescere,capacità di soffrire e determinazio-ne per un gioco di squadra che diaspettacolo e risultato positivo. Par-titi in sordina, stanno crescendocome qualità di gioco preferendoun gioco offensivo basato su pos-sesso palla, verticalizzazioni e am-piezza; tutti danno il massimo pre-sentandosi sempre a dar man fortesia al reparto difensivo che offensi-vo. C’è sempre da migliorare, magià la squadra attualmente è posi-zionata nei quartieri alti del pro-prio girone. È deciso il mister Di-no Lattanzi: “Miglioreremo ancoraconsiderando l’impegno e la serie-tà dei ragazzi. L’importante è nondistrarci, il gruppo è ben amalga-mato e molti di essi hanno grandetalento, tutti si applicano con pas-sione e disponibilità. Prima ancoradei risultati il mio obiettivo è quel-lo di migliorare questi ragazzi, af-finché possano essere in futuro pa-trimonio della Società”. Fannoparte del gruppo: Federico Aurilia,difensore, buona tecnica, duttileper qualsiasi ruolo; Alessandro Ca-storino, attaccante, un problema fi-sico ha ritardato la preparazione;Emanuele Celegato, difensore cen-trale, quando impiegato è semprevalido; Alessio Di Pietrantonio,centrale molto valido, buona tecni-ca, utilissimo; Mattia Digiamberar-

dino, centrale con buona tecnica;Andrea Gabriele Donati, difensoremolto valido; Mattia Ferri, ottimodifensore, tenace, può coprire en-trambe le fasce; Fabio Giannelli, at-taccante, segna e fa segnare, capa-ce di far reparto da solo; FrancescoGiordani, difensore, qualità fisichee tecniche, riesce anche a far gol;Alessio Lo Duca, centrocampista,tecnica innata, spesso sbalordiscecon le sue giocate; Alessio Mincuz-zi, tecnica, fisicità e velocità gli per-mettono giocate impossibili; Lo-renzo Montino, buon portiere, lo-dato da tutti i compagni di squadra;Cristian Novelli, ottimo portierereattivo fra i pali, ottimo fisico; Lo-renzo Onori, difensore, volentero-so, si impegna sempre per miglio-rare; Federico Palombi, centro-campista dotato di tecnica e fisici-tà, recupera e smista; Diego Parpa-glioni, difensore; buona visione digioco, intelligenza tattica, CristianoPiergentili, attaccante, gran fisico egran tiro; Paolo Polito, determi-nante in attacco, ottima tecnica evelocità, senso del gol; FrancescoRicciuti, difensore, dà sicurezzacon tecnica e fisico; Iacopo Rossi,attaccante, quando impiegato nondelude; Andrea Scarabello, in dife-sa dà il meglio di sé, veloce e gransinistro; Lorenzo Bernardi, nonancora disponibile causa infortu-nio in fase preparazione.

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CalcioGuidati dal tecnico Dino Lattanzi, ungruppo carismatico e preparato,chiunque entra rende al massimo, partiti in sordina oraviaggiano nei quartieri alti del girone

di Nino Saccavino

Volano gli Allievi Regionali

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BABBO NATALE IN TOURIl 14 dicembre nel piazzaledella Polisportiva La novità del programma del 2018si chiama “Babbo Natale in Tour”,uno spettacolo itinerante, ideatodal nostro Alessandro Abete, cheha allestito un tir rosso fiammanteche porterà Babbo Natale in giroper tutto il territorio. Il tir nascon-de il villaggio di Babbo Natale do-ve i più piccoli potranno scoprirnela vera storia, con ceste di doni, am-bientazioni a tema e tutto quelloche hanno sempre immaginato. Iltour toccherà tutte le località co-munali, a Fregene arriverà venerdì14 dicembre alle 16.00 nel piazzaledella Polisportiva.

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FregeneExtraCARTELLONE FESTE

La Befana il 6 gennaioalla piazzetta ConadDomenica 6 gennaio alle 14.30 inprogramma la Festa della Befananei pressi della piazzetta dellaConad di Fregene. Organizzatada Vivere Fregene, in collabora-zione con Confcommercio Fiu-micino, Comitato spontaneo Vil-laggio dei Pescatori e Comune diFiumicino.

FESTELa Befana il 5 gennaio il Rogo della Vecia a S. AntonioSabato 5 gennaio dalle 18.00 in programma il “Rogo della Vecia” pres-so la chiesa di S. Antonio da Padova in viale di Porto a Maccarese a cu-ra della parrocchia locale.

CONCERTO DINATALE Il 15 dicembre Bobby Solo& United Voices aMaccarese

Sabato 15 dicembre alle 20.00 ilConcerto di Natale che vedrà prota-gonista Bobby Solo. Con lui dagliUsa ci sarà il gruppo Gospel di livel-lo internazionale “United Voices”.L’appuntamento è presso il centroaziendale della Maccarese Spa cheorganizza l’evento (viale Maria 423,Maccarese) dalle 19.15. Ingresso gra-tuito con prenotazione su sitowww.maccaresespa.com/natale2018

PROGRAMMACOMUNE E PRO LOCOAlla Casa dellaPartecipazione tanti eventi Sabato 15 dicembre ore 18.00 “Sa-xophobia”, concerto di Natale a cu-ra di C.S.M. Torrimpietra alla Casadella Partecipazione di Maccarese.Domenica 16 dicembre alle 18.00“A Natale si può”, musical a curadell’associazione Stratos alla Casadella Partecipazione. Giovedì 20 di-cembre alle 18.00 “Saggio di Nata-le” a cura di Sostare Danzando al-la Casa della Partecipazione. Ve-nerdì 21 dicembre alle 18.00 “Pi-nocchio” a cura di Fly Dancing al-la Casa della Partecipazione. Ve-nerdì 21 dicembre alle 19.30 “Con-certo di Natale” a cura della scuoladi musica “La Pantera Rosa” allachiesa dell’Assunta di Fregene inLargo Riva Trigoso 8.

BIBLIOTECA DEI PICCOLISpettacoli per bambini

Venerdì 28 dicembre alle 16.00 “Storie appese all’albero”, spettacolodi burattini a cura di Divisoperzero. Sabato 29 dicembre alle 16.00 “DaPierino porcospino al ciuccio di Nina”, spettacolo a cura di Tracce-darte. Venerdì 4 gennaio alle 16.00 “La strega Rossella”, laboratorioper bambini e famiglie a cura di Apertaparentesi. Sabato 5 gennaio alle 18.00 “Upside Down Christmas”, spettacolo perbambini a cura di Traccedarte. Tutti gli spettacoli si svolgeranno allaCasa della Partecipazione di Maccarese.

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La tradizione del presepe vi-vente ha origini molto lonta-ne nel tempo. Il primo risale

infatti al 1223, quando San France-sco d'Assisi mise in scena la nasci-ta di Gesù Bambino nel borgo diGreccio in provincia di Rieti. Allo-ra c'erano la grotta, il bue e l'asi-nello e la tradizione vuole che ilbambinello di terracotta prese vitain quella notte fredda. NeancheGiuseppe e Maria erano rappre-sentati, perché San Francesco nonvoleva si facesse “spettacolo” dellanascita di Gesù. Solo successiva-mente nei presepi sono stati ag-giunti tutti personaggi e oggi la tra-dizione dei presepi viventi è anco-ra molto viva in tutta Italia, com-

preso il nostro territorio.Anche a Fiumicino, dopo due annidi stop, la Pro Loco organizza que-st’anno il presepe vivente. La rap-presentazione, giunta alla VIII edi-zione, si svolgerà il 29 dicembredalle 15.00 in via Torre Clementi-na, nel tratto compreso dall'iniziodella strada fino all'altezza di piaz-za G.B. Grassi. Sarà quindi di nuo-vo il centro storico di Fiumicino afare da cornice alla rievocazione re-ligiosa della nascita del Bambinel-lo, a differenza degli scorsi anni,quando l'evento era ambientatonello scenario del complesso mo-numentale di Villa Guglielmi.Gli spettatori saranno immersi inun'incantevole ambientazione, conscene di vita quotidiana e rappre-sentazione di antichi mestieri tracui falegnami, contadini, pastori,musicanti e lavandaie; un suggesti-vo percorso che condurrà fino allacapanna con la Natività. Preziosasarà quest'anno la collaborazionedella Sezione Spettacolo della ProLoco Fiumicino e degli amici delCentro Catalani che renderannol'atmosfera ancor più magica into-nando canti tipici natalizi. Il mo-mento più importante della rap-presentazione, sarà certamente

l’arrivo della Sacra Famiglia, cheseguirà il cammino fino all’arrivonella tradizionale capanna in cui siverificherà l’atteso evento.Sempre nel Comune di Fiumicino,segnaliamo anche un suggestivopresepe vivente in località Traglia-tella, che sarà allestito il 26 dicem-bre e il 6 gennaio nelle grotte etru-sche in via delle Pertucce.E per chi avesse fantasia di allonta-narsi un po’ da casa, segnaliamo ilpresepe vivente nel Bosco di Palo(ingresso a via dei Delfini), orga-nizzato dalla Pro Loco di Ladispo-li per il 29-30 dicembre dalle 17.30alle 19.30; il presepe medievale diCanale Monterano, molto suggesti-vo per la sua ambientazione nellacittà abbandonata, si terrà dalle15.00 alle 19.00 del 26 e 30 dicem-bre con replica il 6 gennaio. Infine segnaliamo anche il presepevivente di Cerveteri presso il Parcodella Legnara in via Antonio Ricci(29-30 dicembre e 5-6 gennaio) equello di Bracciano al cortile del-l'Oratorio Parrocchiale Beato In-nocenzo XI in via Cupetta delleCartiere 1, organizzato dall’asso-ciazione Rione Borgo, di cui perònon sono ancora stati resi noti idettagli della prossima edizione.

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FregeneExtraCARTELLONE

Dove trovare nei dintorni le rappresentazioni della natività, a Fiumicino il 29 dicembre, poi a Tragliatella, a Palo, Canale Monterano, Cerveteri e Bracciano

di Elisabetta Marini

Torna il presepe vivente

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Fin dalla sua nascita, Cole Ti-ger ha sempre avuto qualcosadi diverso: occhi azzurro cie-

lo, pelle bianca come il latte, capel-li rossi, temperamento testardo ecoraggioso. Anche la sua amicaAquene, discendente di un’anticatribù di nativi americani, è intelli-gente e acuta, molto diversa da tut-ti gli altri. Eppure, qualcuno di an-cor più “strano” si aggira per la cit-tà di Everseen… uno strano vec-chio signore con una lunga tubanera e un’aria decisamente spettra-le, che passa attraverso i muri conun luccichio perfido negli occhi: èun fantasma e sta cercando proprioCole e Aquene. Ma cosa ci fa unospettro a Greenlake Street? E per-ché esce tutte le mattine dalla casadi Aquene? Tra spiriti, acchiappa-sogni, pugnali, nonne furiose e riti

magici, i due protagonisti dovran-no far fronte a un’antica profeziache li lega dal profondo e spezzareper sempre un’antica maledizione.Questo è solo un piccolo assaggiodella trama del libro “Cole Tiger el'esercito fantasma” di FedericaD’Ascani con illustrazioni di Vero-nica Truttero, uscito lo scorso 8 no-vembre nella Collana “I narratoria colori” di Sinnos Editrice. Nata a Ostia ma oggi residentecon la sua famiglia a Passoscuro,Federica ha cominciato a scri-vere a diciotto e anni e ha pub-blicato per diverse case editri-ci, spaziando dai romanzi aifumetti. Nel 2015 avevamo già parlatodi lei in occasione dell’uscitadel romanzo “Volevo sololei”, ambientato a Maccare-se negli anni ’30 durante labonifica integrale. “ColeTiger e l’esercito fanta-sma” è la sua opera diesordio per la letteraturadell’infanzia, una storiaavventurosa che va oltre ipregiudizi e racconta dilegami forti in un’am-bientazione vivace, mi-steriosa e tipica delvecchio West.“L’ispirazione è venu-ta all’improvviso -racconta Federica -anche se da tempocustodivo il deside-rio di scrivere qual-cosa per i bambini.Ne è uscito un mi-

stery avventuroso, dove racconto ladiversità e le sorprese che riserva achi trova il coraggio di vederla perquello che è: pura magia!”.Anche la grafica è estremamenteaccattivante, con tanti disegni colo-rati e il testo scritto con un caratte-re speciale, studiato appositamen-te per i bambini con disturbi spe-cifici di apprendimento o con pro-blemi di lettura.Il libro, già presente sulle princi-pali piattaforme di compravenditaonline, è stato presentato il 5 di-cembre alla Fiera Nazionale dellaPiccola e Media Editoria “Più libripiù liberi” che si è svolta a Roma,dove l’autrice ha parlato degli eroidel suo romanzo a un gruppo dibambini delle scuole elementari.Anche le scuole del territorio po-trebbero essere interessate a que-sta avventura travolgente, dolce ericca di emozioni.

FregeneExtraLIBRI

L’esordio nella letteratura per l’infanzia di Federica D’Ascani. Tra spiriti, pugnali e riti magici, i due protagonisti dovranno spezzare per sempre

un’antica maledizione…

di Elisabetta Marini

Tiger Cole e l’esercito fantasma

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Èstato recentemente pubblica-to il libro di Pierpaolo Conti:

“Un ponte arcobaleno tra i prati e

il cielo, appunti di eter-nità”, Tau editrice, conla prefazione del pro-fessor Robert Cheaibe l’introduzione e icommenti di FrancaMuroni. A sei annida l la nasc i ta inParadiso del gior-nalista e scrittoredel la soc ie tàDante Alighieridi Roma, graziealla tenacia pie-na d i amoredel la mogl ie

Franca, questa pubbli-cazione conforta chi ha conosciu-to Pierpaolo nella sua giovane vi-ta, nella convinzione che si trat-tasse di una persona davvero spe-ciale che ha lasciato in ognunouna traccia luminosissima anche

se mai quanto il suo sorriso. Nell'attesa di poter organizzareanche a Fregene una giornataevento per tenerne vivo il ricordo,grazie ai tanti amici unitalsiani enon solo che vanta da queste par-ti, ci sarà la possibilità di acqui-stare copie del libro magari in oc-casione delle prossime festivitànatalizie. Così da sostenere unprogetto di assistenza ai più biso-gnosi, in particolare ai bambini,del Centro Africa tanto cari aPierpaolo e Franca. Senza aggiun-gere nulla alla narrazione di que-sta biografia che trasuda Fede,Amore e Speranza pur con un belcarico di croci e sofferenze, colpi-sce come il professor Cheaib insede di presentazione, parlando diPierpaolo, ha affermato che: “Nonè guarito dal cancro, ma ha vintolo stesso!”.72

FregeneExtraLIBRI Un ponte

arcobaleno A sei anni dalla sua scomparsa,

pubblicata l’opera di Pierpaolo Conti. Una conferma di quanto fosse

un autore speciale

di Lorenzo D’Angelantonio

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Èuna delle novità più intrigantiapparse negli ultimi anni aFregene. In via Numana 33/c,

all'ombra di un antico leccio, trove-rete il vivace e colorato corner shop“State of Mind”, un angolo di Cali-fornia tra surf, skateboard, canne dapesca e stampe raffiguranti mare,onde e tramonti. Un piccolo scri-gno, che una volta varcata la sogliavi trascinerà in un mondo in cui nonc'è limite alla fantasia. L'ideatore èMarco Netri, Ceo del service di in-formazione sportiva SuperSport-Network, proprietario del marchioFREEgene©, e che proprio dallasua lunga esperienza nel mondodella comunicazione ha tratto lospunto per lanciare una sfida a suomodo rivoluzionaria, quella di unnegozio “reale” e “virtuale” allo stes-so tempo, in cui cogliere l'attimofuggente o immergersi in un vero eproprio “pozzo dei desideri”. Di co-sa si tratta? Ce lo facciamo spiegaredirettamente da lui.Marco, cos'è State of Mind?“Potrei sintetizzarlo così: “Your sta-te of mind is your mood or mentalstate at a particular time”. TradottoState of Mind è un luogo che da fi-sico diventa mentale, è il culminedi un lungo percorso professionalee personale, che porta con sé unricco bagaglio di esperienze. In ter-mini pratici, State of Mind è natocome shop per il merchandising diSuperSportNework, ma si è poi svi-luppato seguendo la stessa filoso-fia, quella del “Service”, che sta fi-nalmente prendendo piede in Ita-lia. Venendo al mio negozio puòdarsi che tu troverai subito qualco-sa che ti piaccia, ma nel caso in cuiciò non accadesse, il bello è che ba-sterà chiedere per veder esaudito iltuo desiderio. La location è confor-tevole, ma oggettivamente piccola enon sarebbe stato possibile allesti-re un magazzino, per cui è stata rea-lizzata come una bacheca o se pre-ferite un menù, con diverse propo-ste, da cogliere al volo o da rivisita-re a tuo piacimento. Non solo, la lo-gica del service è legata al fatto chenon avrai più bisogno di girare

per negozi o centri commerciali:basterà venire a trovarci e chiede-re, abbiamo una vasta rete di part-ner e marche e troveremo per teon line il prodotto che desideri al-l'interno del budget che stanzieraie in cambio ti chiederemo solouna minima percentuale sul tota-le dell'acquisto”.E il marchio FREEgene?“Rientra nella stessa filosofia. Ov-viamente è ispirato al senso di li-bertà che regala Fregene, un postomagico che ancora serba potenzia-lità inesplorate. Qui è davvero pos-sibile fare tutto e immaginare di

più. Viviamo a contatto con la na-tura, puoi correre, andare in bici-cletta, nuotare, pescare, fare surf,sup o kite, gironzolare con lo skate,passeggiare con il tuo cane, goder-ti albe e tramonti. FREEgene è uninvestimento ma anche un auspi-cio, un marchio che ho registratoper metterlo poi a disposizione ditutti, l'obiettivo è quello che pos-sa patrocinare iniziative e manife-stazioni sportive e con il tempo di-ventare un polo di comunicazioneper tutti quelli che ancora hannoil desiderio di valorizzare questoterritorio”.

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FregeneExtraDIMENSIONI

“State of Mind”, in via Numana 33/c, il corner shop dove Marco Netri conduce in un viaggio

fantastico tra surf, skateboard, canne da pesca, stampe, onde e tramonti…

di Fabio Leonardi

Un angolo di California

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Ogni giorno in Italia moltissi-me aziende e professionistisubiscono attacchi informa-

tici da parte di anonimi “hacker”. Imedia, specialmente i telegiornalinazionali, non ne parlano se non sitratta di grandi aziende tipo Face-book, Unicredit, British Airlinesecc. Purtroppo gli attacchi sono tal-mente frequenti che ormai nonfanno più notizia, come per i furtiin casa o gli incidenti stradali. Lo scopo criminoso di questi at-tacchi è quello di ottenere i datisensibili dell’azienda oppure quel-lo di bloccare completamente i si-stemi con un “ransonware” per ri-chiedere un riscatto. Banalmente,se riescono a prendere controllodella posta elettronica altrui, inter-net browser oppure della tastiera,possono fare qualsiasi cosa. Usan-do sempre più evolute tecniche dihackeraggio, si inseriscono nei rap-porti commerciali tra aziende. Re-centemente proprio a Fiumicino, icyber delinquenti sono riusciti aintercettare una email con i riferi-menti per un bonifico e cambiareun iban. Così facendo hanno dirot-tato i soldi del bonifico verso un al-tro conto corrente accessibile daimalviventi. Basta immaginare lasorpresa dell’imprenditore quan-do ha ricevuto la telefonata dalla“vera” società fornitrice chiedendoperché non avere ancora effettuatoil pagamento.In un altro caso tipico, uno studiolegale importante di Roma ha per-so tutti i documenti, email e conta-bilità a seguito di un attacco di sco-po estorsivo chiamato ransomware.Gli archivi sui pc e server sono sta-ti criptati e nonostante il pagamen-to del riscatto tramite “bitcoin”non sono più riusciti a effettuare ilripristino. Per gli avvocati è stato undanno incalcolabile. Secondo i dati della Cnaipic (Cen-tro Nazionale Anticrimine per laProtezione delle Infrastrutture Cri-tiche), nel 2017 sono stati diramati28.522 alert alle sole infrastrutturecritiche. La sala operativa del Cen-

tro ha gestito 1.006 attacchi infor-matici di interesse nazionale.La maggior parte di questi attacchisono impuniti perché molti hackerrisiedono all’estero, rendendomolto difficile e costoso portareavanti le indagini. Da quest’anno èentrata in vigore la nuova legge eu-ropea per la privacy chiamata Gdpr(General Data Protection Regula-tion) e le società hanno l’obbligo diproteggere i dati sensibili e denun-ciare eventuali cyber attacchi.Quindi, oltre la beffa di subire l’at-tacco informatico, l’azienda o ilprofessionista è anche responsabi-le penalmente per i danni arrecati

ai suoi clienti e soggetta a multe fi-no al 4% del fatturato annuale. Lepiccole imprese sono preda facile,perché solitamente non hanno leconoscenze tecniche nè gli stru-menti per difendersi. Senza assu-mere un esperto in azienda, oggi latecnologia permette di mettere alsicuro un computer con i dati sen-sibili per meno del costo di un caf-fè al giorno. Pertanto, chiunque vo-lesse fare gratuitamente una valu-tazione per scoprire se è a rischio ecome proteggersi meglio nel futu-ro, può scrievere una email [email protected] con i suoi riferimen-ti, sarà ricontattato in breve tempo.

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FregeneExtraINFORMATICA

Attacchi informatici fuori controllo, a Fiumicino dirottato il bonifico di un’azienda. E la nuovalegge impone alle società di proteggere i dati sensibili,

come tutelarsi senza grandi spese

di Chiara Russo

Protezione dai cyber delinquenti

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L’agenzia immobiliare Fregenedi Claudio Mattiuzzo si è trasfe-

rita in via Castellammare 45/B. Pro-prio la sede che per tanti anni haospitato l’agenzia fondata da Albi-no Meneghin. Oggi alla sua guidaci sono Claudio e Cinzia che ope-rano nel campo dell'intermediazio-ne e consulenza immobiliare. An-che la loro è ormai un’agenzia sto-rica di Fregene, fondata nel 1981 daMaria, la madre di Claudio, apertaa Fregene Sud, sempre in viale Ca-stellammare. “Siamo una realtà che vuole supe-rare la tradizionale figura del me-diatore - spiega Claudio - per con-figurarsi come struttura di serviziin grado di fornire un supportocompleto di consulenza immobi-liare in tutti i suoi aspetti tecnici,legali, economici e finanziari. Pro-prio per analizzare a fondo in ma-niera precisa ogni punto del pro-getto immobiliare con particolareattenzione alle esigenze, alla scelta

e relativa ottimizzazione dell'inve-stimento, oltre alla nostra specificaesperienza ci avvaliamo anche del-la consulenza di professionistiesterni quali architetti, ingegneri,

notai, avvocati, commercialisti, ecc.Tutti buoni motivi per i quali vi in-vitiamo con fiducia ad ascoltare inostri consigli per quanto riguardaogni vostro problema casa”.

FregeneExtraATTIVITA’

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L’immobiliare Fregene di Claudio Mattiuzzo si spostanella sede aperta da Albino Meneghin. Un’evoluzioneverso una nuova realtà: la struttura globale dei servizi

di Chiara Russo

L’agenzia cambia casa

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STORIE

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perte, tovaglie, biancheria e scar-pe.Talvolta l’aiuto si esprime anchecon piccoli contributi economici,quelli che consentono di pagarel’affitto, le bollette o le spese sani-tarie più urgenti. Ma Caritas non è solo supporto ma-teriale: spesso le persone, soprattut-to quelle più anziane, hanno biso-gno di qualche piccola commissio-ne dal medico o in farmacia, oppu-re solo di un po’ di compagnia percombattere la solitudine.Sono diverse le modalità con cuil’attività di assistenza della Caritas siautofinanzia. Anzitutto con la rac-colta di generi alimentari nei super-mercati locali, che generalmenteviene effettuata 3 volte l’anno. Loscorso 17 novembre, per la primavolta, alla raccolta ha contribuito ungruppo di 15 cresimandi della par-rocchia, che si sono alternati fuoridal supermercato Tigre e hanno da-to un grande supporto alle volonta-rie. Anche la raccolta in parrocchia,che solitamente viene fatta in pienaestate, ottiene sempre una buona ri-sposta. I prodotti alimentari più ne-cessari sono sempre gli stessi: olio,tonno, legumi e scatolame vario,zucchero, caffè, formaggio e latte alunga conservazione. Il vestiario, in-vece, arriva sempre spontaneamen-te, soprattutto nei periodi del cam-bio di stagione.“Dobbiamo ringraziare la popola-zione di Fregene - continua MariaLuisa - che si dimostra sempre mol-to generosa. Ogni volta che organiz-ziamo raccolte speciali presso i su-permercati o in chiesa, la rispostadegli abitanti è sempre partecipati-va e consistente”.Per aiutare chi ha bollette o affitti da

pagare, queste infaticabili signoreorganizzano anche raccolte fondi.Gli appuntamenti annuali fissi sonoil 14 agosto per la Festa dell’Assun-ta e la ricorrenza dell’Immacolata;infatti proprio domenica 9 dicem-bre, davanti alla parrocchia dell’As-sunta, è stata allestita la pesca di be-neficienza sia per la Messa delle 8.30sia per quella delle 11.00. “Talvolta ci capita anche di parteci-pare a mercatini dell’usato - rac-conta Lorenza, che si occupa pro-prio del vestiario - dove vendendo icapi di abbigliamento più ‘nuovi’che ci vengono donati, riusciamo araccogliere del denaro utile per altriscopi.” Infine, esistono anche alcu-

ni benefattori che spontaneamenteoffrono dei contributi per sostene-re le persone meno fortunate.Abbiamo chiesto alle volontarie difare un appello, per chiedere alla co-munità ciò di cui hanno bisogno inquesto periodo. Senza esitazionehanno risposto che al momento laCaritas parrocchiale necessita dibiancheria, soprattutto lenzuolamatrimoniali, piumini da letto easciugamani; e se qualcuno lo aves-se disponibile, sarebbe gradito un

gazebo da utilizzare per i mercatini.Ma la cosa più importante di cui levolontarie avrebbero bisogno sa-rebbe un aiuto maschile per i lavorifisicamente più pesanti e, perchéno, anche di qualche giovane! Ulti-mo ma non ultimo di importanza: inquesti giorni prenatalizi sarebberogradite donazioni di panettoni, pan-dori e torroni, così da poter arric-chire i pacchi della distribuzioneper le feste di un dolce tipico dellanostra tradizione natalizia.Per chi volesse mettersi in contatto,la Caritas parrocchiale di Fregene sitrova in via Porto Conte 1, dietro lachiesa dell’Assunta, dove c’è anchel’Oratorio P.G. Frassati.

La struttura è aperta al pubblico neiseguenti giorni:- tutti i martedì dalle 15.00 alle 17.00per il Centro di ascolto, la raccolta ela distribuzione del vestiario, perqualsiasi altra necessità;- il giovedì a settimane alterne(quindi ogni 15 giorni) dalle 15.00alle 17.00 per la distribuzione deipacchi alimentari.Per informazioni o collaborazioni, le volontarie rispondo al numero338-1243469.

Quando si parla di “Caritas”spesso si ha l’impressione diriferirsi a un organismo qua-

si astratto, collocato chissà dove. In-vece la Caritas è fatta di persone, dibelle persone, che donano il lorotempo e le loro energie per stare ac-canto agli ultimi, ai più bisognosi,mettendo veramente in pratica lecontinue esortazioni di papa Fran-cesco. A Fregene la Caritas operanell’ambito delle attività della par-rocchia dell’Assunta e ha nel parro-co don Antonio il suo presidente.Ma dietro la porta della sede trovia-mo tante operose signore: MariaLuisa (responsabile parrocchiale),Cosetta (responsabile del Centro diascolto), Lorenza (incaricata del ve-stiario), Rosetta (incaricata della dis-tribuzione alimentare) e una decinadi volontarie che offrono 2/3 ore asettimana del loro tempo per tuttele necessità dell’associazione.“In oltre 25 anni di attività, la Cari-tas locale ha assistito tante famigliedi Fregene e, in casi di emergenza,anche dei paesi limitrofi come Mac-

carese, Focene e Passoscuro. In que-sto momento stiamo aiutando circa30-35 famiglie - racconta Maria Lui-sa in rappresentanza del gruppo -tutte italiane, alcune in situazioni digrave disagio per questioni di salu-te o per mancanza di lavoro”.Sono tante le modalità con le qualila Caritas fornisce supporto. Anzi-tutto con il Centro di ascolto, una

sorta di servizio di accoglienza assi-curato da 2 volontarie che ascoltanochi si rivolge all’associazione, si fan-no un’idea della situazione familia-re, inseriscono le persone tra i be-neficiari dei servizi Caritas ed even-tualmente le indirizzano agli enti disupporto, ad esempio all’assistenzasociale. Altro servizio fondamentale è la dis-tribuzione dei pacchi alimentari,che viene effettuata di giovedì concadenza quindicinale o mensile; incaso di presenza di bambini nel nu-cleo familiare, viene posta un’atten-zione particolare nella preparazionedei pacchi e spesso si inserisconoanche saponi e detersivi, a secondadelle disponibilità. “Cerchiamo sempre di agire rispet-tando la dignità di tutti - continuala responsabile parrocchiale - perquesto, se necessario, pensiamonoi a distribuire a domicilio i pac-chi alimentari”. Per la distribuzio-ne del vestiario, invece, la giornatadedicata è quella del martedì,quando diverse famiglie arrivanoper recuperare abiti, lenzuola e co-

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StorieCoadiuvate ora dai cresimandi, le meravigliose signore aiutano tante famiglie in tutti i modi:“Servirebbe qualche uomo nel gruppo e panettoni per i pacchi dono di Natale”

di Elisabetta Marini

Gli angelidella Caritas Fregene

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STORIE

Mi fermo a fare benzina sull’Au-relia, sono solo e in ritardo,

scendo dalla macchina per metterei soldi nel self-service e solo allorami accorgo di una ragazza accovac-ciata tra le due colonnine del dis-tributore. “Ciao”, la saluto. E le di-co: “È freddo stasera”. Lei saluta erisponde che è vero, ma che è lì dapoco. Vedo degli occhi neri pro-fondi, penso che non è lì per caso.Mi dice che la colonnina dove deb-bo fare benzina è la due. Io intantopenso al freddo, al ritardo, a lei cheè lì da poco aspettando clienti. Mi gi-ro e le dico: “Vuoi venire a teatro conme ho due biglietti e sono solo!”.Mi guarda per un secondo, comefossi un extraterrestre, poi di ri-mando mi dice: “Vuoi scopare?”.Rido e rispondo: “No, non alimen-to il mercato del sesso di cui tu seipurtroppo schiava, volevo solo fareuna cosa gentile per te stasera e to-glierti per qualche ora dal freddo,da quel freddo che senti dentroogni volta che sei costretta a starequi”. Ancora più stupita, mi guar-da, come se fossi sceso da chissà

quale pianeta, nel frattempo arrivauna macchina con due loschi figu-ri e ne scende una ragazza giova-nissima. Mi sorride anche lei condegli occhi grandi e chiari, unabimba. In un attimo la prima mi dice: “Nonposso venire a teatro, debbo lavo-rare e guadagnare altrimenti mimenano”. Intanto parla con l’altrae credo che le racconti del mio in-vito, mi sorridono con i loro occhi.

Allora le saluto e vado via con unasensazione di freddo che aumentasempre più.Lo spettacolo è bello, ma penso aquelle ragazze schiave del sesso chenon potranno mai andare a teatroperché qualcuno le picchierà, lebrutalizzerà, le darà in pasto ad al-tri uomini che sfogheranno le lorofrustrazioni e che non le porteran-no a teatro.Stasera vado a teatro…82

StorieCronaca minima di una serata versola capitale passando sull’Aurelia…

di Giuseppe Miccoli

Stasera vadoa teatro!

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STORIEG

iorgio Enzo era un predesti-nato. Classe 1962, a 15 anniquando da capitano degli al-

lievi del Maccarese scendeva in cam-po si vedeva subito che era di un’al-tra categoria. Alto, fisico potente, unmediano completo, capace umil-mente di marcare ma quando ripar-tiva non lo prendevi più. Colpo di te-sta, tecnica e un destro così potenteda mandare il portiere in rete contutta la palla. Gli osservatori se lo li-tigavano, tanto che dall’Emilio Dar-ra prese il volo molto presto. Dopopoca trafila finì nelle serie che con-tano, tante partite, altrettante batta-glie nel calcio vero, quello di “90° mi-

nuto”. In serie A con Lecce e Asco-li, ma ha vestito anche le maglie diAtalanta, Torino, Taranto, Massese,Savona, Cerretese e Frascati. Da mediano ha marcato addiritturaDiego Armando Maradona, ha la-sciato bellissimi ricordi in tutte lepiazze da lui frequentate ed è statouno degli artefici della risurrezionedel Torino (stagione ’89-’90). A parte gli amici più stretti di Mac-carese, quelli con cui si è sempresentito negli anni, la sua figura ètornata in questi giorni alla ribaltasui media nazionali, grazie a un ar-ticolo a firma di Marco Bonetto suTuttosport di domenica 18 novem-bre 2018 nella rubrica “L’uomo del-la domenica”.Sembrava che la vita gli avesse riser-vato solamente gioie o magari parti-te impegnative come quelle in cui glitoccò marcare Maradona e Platini.Invece il destino aveva in serbo perlui qualcosa di diverso. Un giorno, ametà anni ’90, la serenità nella suaabitazione San Baronto (Pistoia), do-ve vive attualmente, è stata spazzatavia in pochi secondi. Giorgio era sta-to inserito nella lista dei malati ditrapianto di fegato ed era un caso ur-

gente. “Avevo 33 anni - racconta aMarco Bonetto - ed ero stato benis-simo fino a quel momento. Giocavoancora, ero alla Massese. L’epatite Cè una bestia latente, subdola. Non dàproblemi. Poi un giorno esplode al-l’improvviso. E cominci a sentirtistanco, sempre più stanco. Qualun-que cosa ti stanca”.L’attesa del trapianto di fegato non èstata di giorni, settimane o mesi, èdurata ben diciassette anni. Dal1995 in cui gli è stata diagnosticatal’epatite C, il trapianto è avvenutosolamente nel 2012. È stato un lun-go calvario, snervante e pieno di si-lenzi perché Giorgio e la moglie han-no tenuto all’oscuro i figli. “Non vo-levo farli crescere con il terrore dipoter perdere il papà da un mo-mento all’altro. Volevo salvaguardar-li dal mio dramma”. Con il trapianto la strada sembravain discesa e la partita più importan-te della vita proseguiva nel miglioredei modi. “E invece due giorni dopoil trapianto - racconta Giorgio - ave-vo di nuovo in circolo l’epatite. Il fe-gato nuovo venne contaminato dalmio sangue infetto. Pensai che fossestato tutto inutile, per fortuna nel2013 è uscita la famosa medicina chequasi d’incanto ha fatto sparire l’e-patite C. Si chiama sofosbuvir, èun’opera d’arte”.È così che Giorgio ha vinto la parti-ta più lunga e più dura della sua vi-ta. Ora dopo la tempesta fa il nonnoa tempo pieno e il giardiniere dellasua casa dove cura 80 ulivi. Inoltreha continuato a mettere gli scarpini,visto che ha giocato una quarantinadi partite tra il 2013 e il 2017 indos-sando la maglia della Nazionale tra-piantati. “Poi - dice Giorgio - ho do-vuto smettere sia per motivi di etàche per i problemi al ginocchio”. Ma il riposo è durato poco, perchéda un anno è diventato lui l’allena-tore della Nazionale trapiantati. “Inun anno ho già guidato la squadra in10 partite - racconta - vinciamo, per-diamo ma per noi il risultato è sem-pre secondario. Diciamo che sonol’unico allenatore al mondo che nonrischia mai l’esonero. Giochiamoper promuovere la donazione degliorgani, questo stupendo atto di soli-darietà di vita”. E bravo Giorgio, ricordato con affet-to dagli amici di Maccarese e di Fre-gene, come da ragazzo continui a es-sere di un’altra categoria.

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StorieGiorgio Enzo, partito da Maccarese,ha giocato in tante squadre di SerieA. Poi l’epatite e il trapianto del fegato. Ora la rinascita e la guida della nazionale trapiantati

di Francesco Camillo

Campione anche di solidarietà

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Era lo scorso 26 novembrequando l’assessore al Tra-sporto pubblico locale Paolo

Calicchio è andato nuovamente acontrollare insieme alle ditte, la li-nea bus che dalle 7.00 va a Macca-rese, passando anche per ParcoLeonardo per arrivare al liceo Leo-nardo da Vinci. “Siamo saliti a San-ta Ninfa - dice Calicchio - e abbia-mo notato con estremo rammaricol’indecenza dell’atto vandalico conil quale è stata distrutta la pensili-na che si è presentata con il vetrosfondato. Abbiamo anche dovutoconstatare che su 100 ragazzi chehanno preso l’autobus ben 75 nonavevano pagato il biglietto. Conti-nuano quindi i controlli sul corret-to funzionamento dei trasporti eanche sul rispetto delle regole daparte di chi ne usufruisce. Alcune

cose non vanno decisamente bene.Come anche la questione del par-cheggio selvaggio di fronte allascuola di Maccarese, dove numero-se macchine impediscono il trans-ito dei bus del Tpl e anche quellodegli scuolabus”.Novità poi sul fronte degli orari: “Aseguito di alcune ispezioni e anchedelle segnalazioni dei ragazzi stessi- dichiara Calicchio - abbiamo de-ciso di anticipare la corsa mattuti-na della linea Fiumicino-Maccare-se del trasporto pubblico locale.Quindi dal 26 novembre invece chealle 7.30, i due autobus partirannoalle 7.20 da piazzale Dalla Chiesaper permettere a studenti e stu-dentesse di arrivare puntuali all'i-nizio delle lezioni. Sebbene non sitratti di trasporto scolastico, sap-piamo che sono principalmente gli

allievi del da Vinci di Maccareseche prendono quegli autobus e conil vecchio orario, purtroppo, arriva-vano in ritardo. Ora arriveranno al-le 8.05”. Sempre da lunedì 26 no-vembre, la corsa della linea 020 inpartenza alle 6.25 dalla stazione diMaccarese, è posticipata alle 6.30mentre quella delle 6.45 è stata so-stituita da una corsa della linea FM(Fiumicino-Maccarese).Il Comune, inoltre, comunica che apartire dal 3 dicembre agli orari del-la linea 020, che collega la sede delpalazzo comunale di Fiumicino allastazione di Maccarese, sono state ap-portate le seguenti modifiche: la cor-sa in partenza alle 14.05 dalla stazio-ne ferroviaria di Maccarese sarà po-sticipata alle 14.10; la corsa in par-tenza alle 14.50 da piazzale C.A. Dal-la Chiesa sarà posticipata alle 14.55.

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CronacheControlli dell’assessore PaoloCalicchio sulla linea Fiumicino-Maccarese utilizzata inprevalenza da studenti: “Su 100 controllati 75 non avevano pagato”

di Paolo Emilio

Trasporti, chi paga il biglietto?

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Torna a brillare il gozzo che sitrova nella rotatoria largo En-nio Flaiano all’ingresso del

Villaggio dei Pescatori. Era il giu-gno del 2015 quando venne posi-zionato in quel punto. Ora ci hapensato Mariano Micco a tirare alucido la barca, a sistemare la scrit-ta e a rimettere il pennone che erastato rubato. “In più - dice Mariano- sono state spostate le tre palmet-te ed è stata riqualificata tuttal’aiuola. Per questo ringrazio Florae Fauna”. Tutta quella rotonda è un bell’e-sempio di partecipazione e colla-borazione. “La sistemazione dell’a-rea è iniziata nel 2014. Per farlo -

racconta Alessandro Bensi, presi-dente dell’Associazione Villaggiodei Pescatori - ci sono volute piùforze in campo, oltre a quella del-l’associazione che presiedo, e mi ri-ferisco agli esercenti come la Baia,

Controvento e Singita, il gozzo èstato ristrutturato dai pescatori Ma-riano Micco e Piero Simeone, men-tre il materiale è stato fornito daSilvestri. A tutti loro va un sentitoringraziamento”.

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CronacheMariano Micco ha riverniciato ilgozzo, sistemato la scritta e rimessoil pennone che era stato rubato

di Chiara Russo

La cortesiapagaIl ringraziamento per gli addetti agli scarrabili che aiutano le persone a scaricare il materiale e forniscono con gentilezza tutte le informazioni

di Enrico Rossi

Quando si considerano i tempi in cui viviamo, so-prattutto per quanto concerne i rapporti con il

prossimo, non possiamo certo asserire di attraversareun mondo fatto di reciproca gentilezza e umanità: ba-sta accendere una radio o un televisore per rendersiconto della difficoltà di convivenza con il prossimo.Personalmente non mi faccio remore nel protestare perle innumerevoli scortesie che tappezzano una qualun-que giornata; ma così come sono pronto a protestare,ritengo sia anche giusto riconoscere a chi lo merita al-meno un plauso.In questo caso desidero, attraverso la rivista, ricono-

scere i meriti di quegli addetti della discarica di via Ce-senatico a Fregene e degli addetti agli “scarrabili” cheperiodicamente (veramente un po’ troppo rari duran-te l’anno) raccolgono tutti quei materiali non previstiper la raccolta differenziata. Ho constatato che si trat-ta di persone particolarmente gentili, competenti e dis-ponibili ad aiutare gli utenti, soprattutto persone an-ziane e comunque tutti coloro non del tutto in gradodi scaricare i loro rifiuti. Così come, sempre con cor-tesia, forniscono notizie per meglio effettuare la rac-colta differenziata. Un po’ di cortesia costa poco marende tanto.

Barca al Villaggio,nuova vita

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Ilavori Acea stanno diventandoun incubo per i residenti diFregene. A parte le continue per-dite che quotidianamente allaga-no le strade della località, sono lecontinue aperture del cavo stra-dale a sconquassare un asfalto giàdisastrato dalle operazioni effet-tuate nei mesi scorsi.

Infatti chi credeva che i lavori perla nuova conduttura Acea su vialeCastellammare Sud fossero finiti sisbagliava alla grande. L’azienda afine novembre ha chiesto e ottenu-to le autorizzazioni per riaprire ilcavo stradale e procedere a quelliche dovrebbero essere gli ultimi al-

lacci con le utenze private. La medesima operazione riguardavia Cesenatico e via Cattolica. Unavolta terminati i lavori sarà compi-to della stessa Acea rifare il mantostradale. In questo modo i cittadinipotranno finalmente godere di unastrada degna del nome di Fregene.

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CronacheRiaperto il cavo stradale in vialeCastellammare Sud, poi toccherà a via Cattolica e via Cesenatico,autorizzazioni chieste per rifare gli allacci privati

di Aldo Ferretti

Acea, ancora lavori

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La Regione Lazio ha stanziato400mila euro per la messa insicurezza del fiume Arrone

dalla vegetazione infestante cre-sciuta lungo l’alveo del fiume. Lorivela Michela Califano, consigliereregionale Pd: “Voglio ringraziarel’assessore regionale Alessandriper aver accolto immediatamentele mie sollecitazioni per la messa insicurezza del fiume Arrone. Grazieallo stanziamento di 400mila euroche servirà alla risagomatura dellesezioni di deflusso, al taglio dellavegetazione infestante, alla scavo ealla rimozione dei materiali depo-sitati dall’incile fino alla foce. Gliinterventi partiranno presumibil-mente con la bella stagione, tra laprimavera e l’inizio dell’estate edureranno circa 4 mesi. Siamo in

fase di progettazione dell’interven-to, passaggio propedeutico al ban-do di gara e all’assegnazione dei la-vori. Si tratta - conclude la Califa-

no - di interventi che si erano resinecessari e con i quali andiamo ascongiurare qualsiasi tipo di peri-colo e di possibile esondazione”.

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CronacheLa Regione stanzia 400mila euro per ripulire dalla vegetazione infestante l’alveo del fiume

di Chiara Russo

Arrone in sicurezza

Anci Lazio e Guardia Costiera coordinano la Consulta dei comunicostieri coinvolgendo la Regione Lazio

di Paolo Emilio

Il 7 dicembre presso la sede della Capitaneria di Portodi Fiumicino, si è riunita la Consulta dei comuni co-stieri del Lazio, in coordinamento tra Anci Lazio e di-rezione marittima del Lazio. L’obiettivo era presentareprogetti volti non solo a garantire una sempre maggio-re sicurezza degli utenti del mare, ma soprattutto assi-curare una migliore sostenibilità ambientale nellosfruttamento degli arenili e delle coste laziali. Un tema fortemente condiviso ha riguardato la neces-sità di assicurare una maggiore accessibilità agli areni-li e al mare da parte di tutte quelle categorie che per

differenti forme di disabilità o diversità non hanno lapossibilità di goderne liberamente. In ultimo la Consulta si è soffermata sul tema delle pla-stiche, in particolare non solo quelle raccolte in maredai pescatori, ma anche quelle che arrivano sugli are-nili dall’entroterra e soprattutto attraverso i fiumi, Te-vere in particolare.Tutti hanno concordato sulla necessità di coordinarepercorsi virtuosi, non solo dal punto di vista della rac-colta fisica e relativo smaltimento, ma anche condivi-dendo campagne di sensibilizzazione e diffusione diuna cultura “plastic free”, soprattutto nei confronti deipiù giovani.Si tratta dell’inizio di un percorso condiviso che, pas-sando da ulteriori e futuri momenti di condivisioneistituzionale, porterà alla definizione, entro la fine del-la prossima primavera, di interventi concreti prope-deutici al buon andamento dell’estate 2019.

Coste accessibili e senza plastica

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Governo dei rifiuti e civiltà collettiva

Con sullo sfondo la politica del Go-verno e le competenze della Regio-ne sui rifiuti, che devono essere og-getto di una riflessione molto piùestesa rispetto alle competenze delComune di Fiumicino, bisogna fa-re di tutto perché la cultura sullagestione dei rifiuti sia la più cono-sciuta e partecipata possibile. Al-cuni punti fermi: 1 - Il Comune diFiumicino è sicuramente fra i Co-muni più virtuosi in Italia con l'o-biettivo raggiunto dell'80% di rac-colta differenziata. 2 - Il contratto con l'attuale Ati è or-mai in scadenza e col nuovo bandoè necessario rivedere numerosipunti che hanno visto l'Ammini-strazione guidata da Montino dis-cutere, rivedere, modificare in cor-so d'opera vuoti della gestione cau-sa di numerosi problemi legati aicosti, alla raccolta, alle isole ecolo-giche e più in generale al sistemacomplessivo di raccolta e conferi-mento. 3 - La politica delle tariffe(Tari) ha registrato un andamentopositivo nel senso che oltre ai livel-li di tariffa stabiliti per legge ed ere-ditati dalla precedente Ammini-strazione di Centrodestra si è pro-ceduto a scontisti e interventi di as-sistenza molto importanti.

La cultura sui rifiuti, la chiusuradell'intero ciclo, la coscienza diun’azione collettiva e di interessepubblico, segna indubbiamente ilgrado di civiltà di una società. Per-tanto non sono pienamente suffi-cienti i risultati fin qui ottenuti. In-tanto perchè quel 20% mancante èancora una percentuale molto alta,che genera il triste, evidentissimo edannoso abbandono di rifiuti diogni tipo lungo le nostre strade, neicanali, nei nostri meravigliosi bo-schi e pinete. E poi la cultura del ri-ciclo e riuso stenta ad avere appli-cazione e anche strutture di usopubblico.Su questo aspetto l'Amministra-zione può e deve fare molto in al-meno quattro direttrici: 1 - diffon-dere con più energia anche finan-ziaria la crescita educativa fra i no-stri giovani e principalmente nellescuole. 2 - intervenire con più de-cisione sull’identificazione deglievasori con una politica ammini-strativa di individuazione e di cen-simento, senza preoccupazione diimpopolarità, anzi contribuendofortemente a stabilire un principiodi equità fra chi paga le tasse e i fur-betti che per varie ragioni le eva-dono e che magari gridano alla cit-tà sporca. 3 - intervenire con i mez-zi tecnologici (telecamere e altro) intutti quei punti che ormai sono co-nosciuti come quotidiani e conti-nui per zone e località. 4 - la rac-colta, il riciclo e il riuso devono ve-dere un intervento più deciso estrategico anche dal punto di vistadel risparmio sulla chiusura terri-toriale dell'intero ciclo della rac-colta, dello smaltimento e del con-

ferimento e vendita dei rifiuti sele-zionati. Si potrebbe ad esempio in-centivare il guadagno per le cassecomunali dell'attuale milione dieuro derivante dalla vendita dellaplastica e, non ultimo, creare i pre-supposti per imprese e occupazio-ne nuova.Rimane comunque obbligatorio ilconfronto con Ama e la Regioneper risolvere il grave problemaper tutto il nostro Comune dellatrasferenza e dei danni conse-guenti sulle nostre strutture, chesia Ama che la gestione del Co-mune di Roma non vogliono asso-lutamente a oggi affrontare nelComune di Roma come nei terri-tori confinanti. E la risposta nonpossono essere gli inceneritori néi fuochi, che troppo spesso appe-stano la nostra regione.

Giuseppe Pavinato

94

ForumOpinioni a confronto

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Tanti affettuosi auguri a Nicolò, unsuper papà “sempre carico” che il9 novembre ha compiuto gli anni.Ti vogliamo troppo bene! Margherita, Matilde e Raffaella.

Carissimi auguri a Francesca per isuoi pochissimi anni compiuti il 26novembre!Buon compleanno con una monta-gna di affetto da tutta la redazione.

Il 24 dicembre Erika The Voice fe-steggerà il suo compleanno. Auguridoppi da tutti gli amici di Fregene.

Maria Pia Cedrini ha compiuto glianta. Ma ha ancora l’energia e l’en-tusiasmo di una ragazza. AuguriMaria Pia, dai tanti amici di Macca-rese e Fregene che hanno avuto lafortuna di conoscerti in questi an-ni. E specialmente dai ragazzi aiquali hai saputo insegnare il ri-spetto per i veri valori della vita.

Il 26 novembre Maria Stabile hacompiuto 89 anni. Tantissimi au-guri dalla sua famiglia, dai figli Ste-fano, Nadia, Massimo, Riccardo edai nipoti Matteo, Gianluca, Eleo-nora, Ivan, Diego e Daniele.

Gentilina Ascenzi l’8 novembre hacompiuto 103 anni. Tantissimi au-guri da tutta la tua famiglia, dai fi-gli fino ai pronipoti, siamo tantissi-mi e ti diamo tutti un grande bacio.Auguri Nonna!96

LieteGli auguri ai nostri cari

Termica - IdraulicaBenucci

Condizionamento - Pannelli Solari Gas Metano - Irrigazione

Massimo 324 6855676Luigi 324 6869095

Fregene, via Marina di Sorso 22

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Vincenzo Bauco, 4 anni dopo

Amico caro, papà, fratello, nonno, manchi molto, manchi a tutti.Ci hai insegnato a essere forti coi forti(O presunti tali)e teneri coi più fragili!Hai contagiato tutti con l'Amore Benefico per la Madonna in tutte le Sue manifeste sfaccettature. E infine ci hai regalato in eredità la tuaSpeciale Salvifica Benedizione:DIO VE BENEDICA FIJI MIEI!Grazie Vince'! Grazie grande "capo"!Rimani nostro Amico. Resta Amico mio!

Lorenzo 98

LuttiIn ricordo di

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MACCARESE P. GALERIA AURELIA S.PIETRO TRASTEVERE OSTIENSE TUSCOLANA TERMINI

5.095.436.066.366.537.077.137.257.347.397.407.507.598.078.128.268.378.398.559.269.35

10.1110.1510.3711.1511.3212.1512.3613.1513.3714.1414.3615.3616.1416.3117.3117.5418.1518.3719.2219.3120.1022.0122.22

5.51

7.43

5.18

6.156.467.027.16

7.34

7.498.008.09

8.358.468.489.049.359.50

10.20

10.48

11.48

12.46

13.47

14.4615.4516.2316.4617.4618.03

18.4619.3119.46

22.1022.31

5.24

6.216.557.107.237.287.40

7.567.568.098.168.218.268.418.558.559.119.419.57

10.2610.2710.5711.2811.5512.2712.5513.2713.5514.2714.5515.5416.2916.5517.5518.1118.2718.5519.3719.5520.2522.1722.40

5.296.076.276.597.147.277.337.44

8.008.008.148.208.268.328.458.598.599.159.45

10.0110.3010.3111.0111.3211.5912.3112.5913.3114.0114.3114.5915.5816.3316.5917.5918.1518.3118.5919.4319.5920.2922.2222.44

5.336.126.337.067.217.347.397.51

8.078.058.218.278.338.378.529.069.069.229.51

10.0610.3710.3811.0611.3912.0612.3813.0613.3814.0614.3815.0616.0516.3917.0618.0618.2218.3719.0619.5020.0620.3622.2922.51

5.396.176.397.117.267.407.447.56

8.118.268.328.418.438.579.119.119.279.58

10.1110.42

11.11

12.11

13.11

14.11

15.1116.1016.4417.1118.1118.27

19.1120.0120.1120.4122.3422.56

5.486.256.487.187.33

7.51*7.508.03

8.188.188.338.408.488.509.039.189.189.33

10.07*10.1810.5010.4811.1811.5012.1812.4813.1813.4814.1814.4815.1816.1816.5017.1818.1818.3318.4819.18

20.07*20.1820.4822.4023.03

treni da Roma a Maccaresetreni da Maccarese a Roma

5.266.126.276.42

7.127.277.42

8.128.429.129.42

10.4211.1211.1211.4212.4213.1213.4214.2714.4215.1215.4216.2716.4217.1217.2717.4217.5718.1218.4218.5719.1219.4220.2720.4221.12

21.40*22.1223.27

5.32

6.336.467.037.187.33

8.188.48

9.4810.48

11.1811.4812.48

13.4814.3314.48

15.4816.3316.48

17.3317.4818.0318.1818.4819.03

19.4820.3520.48

21.4722.1823.33

5.376.37°6.386.517.087.237.38

8.238.539.219.53

10.5311.2111.2311.5312.5313.2113.5314.3814.5315.2115.5316.3816.5317.2217.3817.5318.0818.2318.5319.0819.2119.5320.4020.5321.2121.5322.2323.38

5.416.416.426.557.127.277.42

8.278.579.259.57

10.5711.2511.2711.5712.5713.2513.5614.4214.5715.2515.5716.4216.5717.2617.4217.5718.1218.2718.5719.1219.2519.5720.4420.5721.2521.5722.2723.42

5.466.466.477.007.177.327.477.55

8.329.029.30

10.0211.0211.3011.3212.0213.0213.3014.0114.4715.0215.3016.0216.4717.0217.3117.4718.0218.1718.3219.0219.1719.3020.0220.4921.0221.3022.0222.3223.47

5.526.526.537.067.237.387.53

8.389.089.36

10.0811.08

11.3812.0713.08

14.0714.5315.08

16.0816.5317.08

17.5318.0818.23

19.0819.2319.3620.0820.5521.08

22.0822.3823.53

8.00

6.017.027.027.217.327.478.028.078.108.479.179.45

10.2311.1711.4211.4812.2113.1713.4114.2115.0215.1715.4116.2317.0217.2217.4218.0218.1718.3218.4419.1719.3219.4520.1721.0421.1721.4222.1722.4700.01

feriale sabato domenica e festivi * Tiburtina ° cambio treno

N.B. Gli orari dei treni sono suscettibili di variazioni da parte di Trenitalia. Per informazioni contattare il numero verde 892.021 oppure visitareil sito www.trenitalia.com

DICEMBRE 2018

Aggiornamento in tempo reale suwww.fregeneonline.com/trasporti

TERMINI TUSCOLANA OSTIENSE TRASTEVERE S.PIETRO AURELIA P. GALERIA MACCARESE

EMERGENZE

Ambulanza - Tel. 112

Guardia MedicaTel. 06-570600

Antincendio - Tel. 803.555

Prot. Civile e AntincendioDelegazione GOEA FregeneTel. 338-7825199Tel. 338-5752814

Vigili del Fuoco Fiumicino Tel. 06-65954444-5

Capitaneria di PortoFiumicino - Viale Traiano, 37 Tel. 06-656171Ufficio Locale Marittimo Lungomare di Ponente sncTel. 0766-1943538

CarabinieriViale Castellammare, 72Tel. 06-66564333

Guardia di Finanza Fiumicino - Viale Traiano, 61 Tel. 06-65024469

Polizia di Stato FiumicinoTel. 06-6504201

Polizia Locale FiumicinoPiazza C.A. Dalla Chiesa, 10Tel. 06-65210790

Pronto Intervento Acea Tel. 800-130335

Protezione Civile AnimaliTel. 06-6521700Cell. 389-5666310

100

FARMACIEFarmacia SpadaViale Castellammare, 59Tel. 06-66560449

Farmacia MaccaresePiazza del Maccarese, 14Tel. 06-6679220

Farmacia della StazioneVia della Corona Australe, 18Tel. 06-66579603

NOTTURNE A FIUMICINO

15-21 dicembreFarmacrimiVia delle Meduse, 77Tel. 06-65025633

22-28 dicembreFarmacia ComunaleVia Trincea delle Frasche, 161/ATel. 06-65025116

29 dicembre - 4 gennaioFarmacia FarinatoVia Trincea delle Frasche, 211Tel. 06-6580107

5-11 gennaioFarmacia Di TerlizziVia Giorgio Giorgis, 214Tel. 06-6580798

12-18 gennaioFarmacia S. Maria della SaluteVia T. Clementina, 76-78Tel. 06-6505028

19-25 gennaioFarmacia Di TerlizziVia Giorgio Giorgis, 214Tel. 06-6580798

26 gennaio - 1° febbraioFarmacia dei PortuensiVia Portuense, 2488Tel. 06-65048357 2-8 febbraioFarmacrimiVia delle Meduse, 77Tel. 06-65025633

ORARIO SANTE MESSE

FREGENEDomenica e festivi8.30 Assunta11.00 Assunta17.00 San GabrieleSabato8.30 Assunta17.00 San Giovanni BoscoFeriali17.00 Assunta

MACCARESEDomenica e festivi8.00 San Giorgio10.30 Sant’Antonio11.00 San Giorgio18:00 San GiorgioSabato e feriali18:00 San Giorgio

NUCLEO CURE PRIMARIEViale della Pineta, 76Tel. 06-56484202

Sportello CUP• accettazione prelievilun-mer-ven (7.00-9.30)• prenotazionilun-mer-ven (10-11.45)mar (10.30-15.30)gio (8.15-12.45)

ConsultorioTel. 06-56484201lun-ven 8.00-13.30lun e mer anche 14.30-17

AmbulatorioTel. 06-56484212• prelievilun-mer-ven (7.00-9.30)• medicazioni e terapielun-ven (10-12 e 15-16)• ritiro refertilun-ven (10.30-12.30)

Ambulatori SpecialisticiPrenotazioni Tel. 803-333 • oculistica: mar (8.30-10.30)mer (15-18.30)• ortopedia: gio (14.30-18)• endocrinologia: gio (8.30-13)• neurologia: mer (8-10.30)• diabetologia: mer (8-13)• gastroenterologia: lun (8-13)

NUMERI UTILI

Comune di FiumicinoVia Portuense, 2498Tel. 06-65210245

Ufficio Postale FregeneViale Nettuno, 156Tel. 06-66561820-180

Ufficio Postale MaccareseVia della Muratella, 1059Tel. 06-6679234

ATI Cons. Raccolta Rifiuti N° verde 800-020661Centro Raccolta FregeneVia CesenaticoCentro Raccolta FiumicinoVia del Pesce Luna, 315Ritiro ingombranti a domicilioTel. 800-020661 (da fisso)Tel. 06-6522920 (da cell.)Lun-Sab 9.00-14.00

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trasporto locale

cotralda Fregene

capolinea v.le Sestri Levanteda Roma

capolinea stazione Cornelia (metro A)

5:30 6:15 7:00 7:20 8:40 9:46 11:00 12:35 13:2514:25 15:20 16:20 17:35 18:30 19:35 20:44

5:40 6:15 7:00 7:45 8:40 9:46 11:00 12:35 13:2514:25 15:20 16:20 17:35 18:30 19:35 20:44

5:50 6:25 8:35 9:30 11:00 12:25 14:20 15:20 17:3518:30 19:35 20:30

feriali

sabato

festivi

linea Fregene-Roma (orari soggetti ad aggiornamenti settimanali da parte del Cotral - Info: 800.174.471)

6:45 7:25 7:45 9:10 10:40 11:55 12:40 13:20 14:2015:10 16:25 17:45 18:45 19:25 20:35 21:35

6:45 7:25 7:45 9:10 10:40 11:55 12:40 13:20 14:2015:10 16:25 17:45 18:45 19:25 20:35 21:35

7:30 8:15 10:20 12:00 13:00 14:20 15:20 17:2019:25 20:35 21:35

feriali

sabato

festivi

da Maccarese stazione di Maccarese

da Fiumicino piazzale Gen. C.A. Dalla Chiesa

Maccarese - Fregene - Focene - Fiumicino

6.30 6.45 8.20 8.50 9.30 10.00 10.40 11.10 11.40 12.3013.20 14.10 14.30 15.30 16.00 17.40 18.40 19.40 20.30

7.40 9.40 11.40 13.20 15.40 17.30 19.10

feriali

festivi

5.40 6.30 7.15 7.20 8.40 9.00 9.40 10.20 10.50 11.3012.50 13.55 14.55 16.20 16.50 17.10 18.50 19.35

6.50 8.40 10.30 12.30 14.25 16.30 18.20

feriali

festivi

da Maccarese stazione di Maccarese

da Fiumicino piazzale Gen. C.A. Dalla Chiesa

Maccarese - Focene - Fiumicino

6.45 7.50 8.10 8.20 9.40 10.10 11.10 12.10 12.40 13.55 14.45 15.00 16.00 16.50 17.25 18.10 18.45

soloferiali

soloferiali

5.45 7.20 9.00 9.20 10.30 11.30 12.00 12.30 13.20 13.3014.15 15.20 16.05 16.40 17.40 18.05

soloferiali

da Maccarese stazione di Maccarese

7.05 8.00 8.45 10.00 10.45 12.40 13.35 14.20 15.15 16.0016.45 17.30 18.10 18.55 19.40

soloferiali

da Maccarese stazione di Maccarese

da Parco Leonardo stazione Parco Leonardo

7.10 8.10 9.15 10.30 11.40 12.40 13.40 14.40 15.40 16.40 17.40 18.40

15.20 16.20 17.30 18.30

feriali

festivi

7.20 7.40 8.40 10.00 11.00 12.10 13.10 14.10 15.10 16.1017.10 18.10 19.10

15.50 17.00 18.00 19.00

feriali

festivi

da Maccarese stazione di Maccarese

7.15 8.05 8.55 9.45 10.35  11.35   12.30  13.30  14.20   15.2016.20  17.20 18.15

da Maccarese stazione di Maccarese

6.15 7.30 8.20 9.25 10.30 11.35 12.30 13.35 14.35 15.3016.25 17.30 18.25

7.50 9.30 11.15 13.20 15.20 17.30 19.30

feriali

festivi

Maccarese - Fregene

Collegamento da/per aeroporto L. Da VinciTutte le corse provenienti da Roma Cornelia transitano per Fregene almeno 30-40 minuti dopo la partenza da Roma, proseguono per Fiumicino cittàe giungono al capolinea dentro l’aeroporto L. Da Vinci.Viceversa, le corse che da Fregene sono dirette a Roma partono tutte dall’aeroporto 20 minuti prima rispetto alla partenza prevista da Fregene.Il capolinea del Cotral in aeroporto si trova di fronte al Terminal 2, zona Arrivi. Per raggiungerlo seguire l'indicazione “Regional Bus Station”.

Page 53: ANNO XXX n° 255 - fregeneonline.com · Sotto l’albero è arrivato il regalo di Natale, fondi per riac-cendere la pineta oscurata da tanti mesi di degrado. Per l’e-rosione la