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Primo piano 6

La Lecceta per bici e pedoni

Ciclabili 8

Pista finita, in bici da sud a nord

Servizi 38

Acqua col contagocce

Eventi 60

Fregene Summer F estival

Miti 78

Audrey Hepburn a Fregene

Memoria 82

Ennio Flaiano

Protagonisti 96

Brando Pacitto

Artisti 98

Andrea Trisciuzzi

Molti non lo hanno capito. Quel cartello all’ingresso conla scritta “Fregene, la città delle biciclette” era una pro-

vocazione. E’ stato realizzato dalla Pro Loco di qualche an-no fa nel momento in cui nel centro balneare, con il nuo-vo piano urbanistico approvato, non era previsto un metro

di ciclabile. Piano piano le cose sono cambiate, ora la pista in riva al mare è finita e per laprima volta si viaggia pedalando su tutto il lungomare. E con il parco ciclabile della lecceta, 20ettari di verde collegato alle scuole, quel proclama potrebbe finalmente diventare realtà. Per fa-re il salto di qualità, però, serve maggiore decoro, le piste devono essere immerse in un conte-sto piacevole e il lungomare deve aprirsi di più, con il coinvolgimento di tutti, stabilimenti pub-blici compresi.E’ arrivato Largo Flaiano, un omaggio forse tardivo a un grande italiano ma pur sempre unriconoscimento apprezzato, nell’articolo di Umberto Broccoli viene raccontato alla perfe-zione il suo rapporto con questo territorio. Sul filo del come eravamo in questo numero c’è un altro racconto esclusivo, il legame di Au-drey Hepburn con Fregene e le foto di lei, bambina, sulla spiaggia. Infine il Fregene Summer Festival, una bella soddisfazione per molti vedere il pieno di con-sensi che riceve.

ANNO XXIX n° 231

Luglio 2016

Direttore responsabile

Fabrizio Monaco

FonDatore

Alberto Branchini

CaporeDattore

Francesco Zucchi

reDazione

Via Numana, 31 - 00054 Fregene

tel e fax: 06.665.60.329

www.fregeneonline.com

e-mail: [email protected]

Hanno Collaborato

Rossella Angius

Alessandra Benadusi

Francesco Camillo

Maria Camilla Capitani

Andrea Corona

Lorenzo D’Angelantonio

Riccardo Di Giuseppe

Fabio Leonardi

Elisabetta Marini

Rosangela Mollica

Andrea Ricci

Chiara Russo

Nino Saccavino

Anna Scudo

Marco Traverso

FotograFie

Stefano Manduzio

Ottica Attardi

Kurt Macchini

pubbliCità

Media Press

Via Numana, 31

00054 Fregene (Rm)

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progetto graFiCo

Stefano Castiglionesi

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impaginazione

Stefano Castiglionesi

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00166 Roma

tel. 06.66181808

Negli articoli firmati gli autori

esprimono la propria opinione, che

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l’invio di fotografie alla redazione ne

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articoli e fotografie inviate

non verranno restituite.

Autorizz.del Tribunale di Roma

n. 302 del 18-5-1988

Finito di stampare 09/07/2016

Quella cittàdelle biciclette

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La Giunta comunale ha appro-vato la delibera del progetto“Recinzioni aree verdi di Fre-

gene”. Come avevamo anticipatomesi fa, si tratta della proposta diistituire una grande area verde nel-la lecceta riservata a percorsi cicla-bili e pedonali. Un’altra grande fa-scia che si aggiunge a quella dellungomare dove poter circolare li-beramente e in sicurezza in bici-cletta a Fregene sud con la possibi-lità di arrivare, pedalando o a pie-di, fino alla scuola di via Portove-nere, grazie anche alla istituzionedi una “zona 30” contigua, con unlimite di velocità di circolazione,appunto, di 30 chilometri orari. Dopo la pulizia dai rifiuti e il tagliodella vegetazione, avvenuto duran-te la primavera, ora le società im-mobiliari dei Federici stanno ini-ziando la recinzione della lecceta,circa 20 ettari di bosco che al ter-mine delle operazioni verrà trasfe-rito al Comune. “Questo perché l’amministrazionecomunale intende promuovere ini-ziative, piani e progetti per la mo-bilità sostenibile a basso impatto,favorendo in particolare all’internodei centri abitati la mobilità ciclo-pedonale”, dichiara l’assessore allaPianificazione Ezio Di Genesio Pa-gliuca. I principali obiettivi prefis-sati sono indicati nella delibera isti-tutiva: la riqualificazione urbanacon la valorizzazione dell’integra-zione tra spazi urbani e spazi verdidi rilevanza ambientale, eliminan-do e prevenendo le occupazioniabusive e impattanti, le discarichee gli usi promiscui e impropri deglispazi pubblici con particolare rife-rimento alle aree verdi anche me-diante l’inserimento di percorsi fit-ness, e ciclo pedonali, giochi bam-bini, zone relax, etc; la promozione

della ciclopedonalità e delle fun-zioni del tempo libero, della socia-lizzazione e della promozione terri-toriale; la creazione di aree e strut-ture finalizzate alla diffusione epromozione di iniziative culturali esportive, nonché di aree wifi e pub-blico accesso; l’inserimento di atti-vità per la sostenibilità economicadella gestione e la promozione ter-ritoriale e delle attività turistiche eculturali e sportive, con la costitu-zione di un polo multidisciplinareche favorisca sia la promozione chel’integrazione delle diverse disci-pline sportive che quella delle“adozioni” degli spazi pubblici edel verde da parte dei privati. Le aree verranno recintate con due

sistemi diversi: recinzione genera-le con pali di castagno su plinto difondazione e rete romboidale amaglia sciolta, di 2212 metri, men-tre sulle aree adiacenti viale Ca-stellammare, per una lunghezzacomplessiva di 252 metri, è previ-sta la stessa struttura modulare inferro battuto realizzata in vialedella Pineta. Ma oltre alla recinzione il progettoprevede la chiusura al traffico au-tomobilistico di alcuni assi viarisecondari per destinarli al solotraffico ciclopedonale mediante larealizzazione di appositi varchitransitabili “solo da pedoni e cicli-sti”; in qualche modo un’altragrande pista ciclabile che si potrà

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Primo pianoNasce a Fregene sud nei 20 ettaridella lecceta un’area ciclopedonaledalla quale si potrà arrivare fino alla scuola in sicurezza, prevista lachiusura di diverse strade secondarie

di Andrea Corona

connettere a quella che verrà rea-lizzata a breve tra Fregene e l’Oasidel WWF per il tratto che da vialeCastellammare arriva fino a vialedella Pineta attraverso via Marina diLeuca, Maratea, Cesenatico e Por-tovenere, per poi dividersi lungo itratti via Marotta (fino a via Fertiliadi fronte alla Polisportiva) e via Por-tovenere fino a viale della Pineta,assi viari preclusi al traffico auto-mobilistico anche se dovrà essereconsentita la rimozione delle bar-riere per renderle fruibili in casi diemergenza. “Quando dopo tutti ilavori, recinzioni comprese, i 20 et-tari passeranno al Comune, proce-deremo all’indizione di due distin-ti bandi pubblici per la concessio-

ne degli stessi ad associazioni o aprivati che intendano svolgervi atti-vità compatibili con la situazioneambientale e con il carattere dellapubblica utilità - commenta l’as-sessore Pagliuca - la prima zona 30del Comune nascerà proprio a Fre-gene, l’abbiamo presentata durantela Settimana europea per la mobi-lità sostenibile. L’asse viario da cuipartiamo è quello nella zona sud delcentro balneare. Entrando dal vialeprincipale, viale Castellammare, siprosegue per via Marina di Leuca,poi lungo via Maratea, via Marottaper arrivare alla scuola. Vogliamoche i primi fruitori di questa novitàsiano proprio i ragazzi che tutte lemattine utilizzano in massa le bici

per andare a lezione”. Il progetto,curato dall’ingegner Massimo Gui-di, è pronto ed è già stato presenta-to agli studenti della scuola. Ora sa-ranno loro, insieme ai docenti, asuggerire eventuali miglioramentianche attraverso la rete EcoSchool. “I tempi di realizzazione sarannobrevi - continua l’assessore - per lerecinzioni non ci vogliono più di 2-3 settimane, poi bisognerà fare lasegnaletica stradale. Ci sarannoinoltre collegamenti pedonali con ilparco vicino di 20 ettari da poco ri-qualificato dalla Maccarese. Oltrealla rete delle ciclabili, ci proponia-mo di delineare altri percorsi pro-tetti per le due ruote con Fregenecapofila della sperimentazione”.

Un grande parco ciclabile

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In bici da Fregene sud al Villag-gio dei Pescatori. Da piazzalePedaso a Largo Ennio Flaiano.

Ora non si tratta più di una ipote-si, di un rendering, ma di un’ope-ra diventata realtà. Dopo il primotratto, che arrivava fino al Sognodel Mare, è stato realizzato anchel’altro, gli ultimi 800 metri. Il “ri-congiungimento” è avvenuto loscorso 24 giugno, mentre per l’i-naugurazione bisognerà attenderela realizzazione della piazzola perl’elisoccorso che si trova davantiall’Ufficio Locale Marittimo. L’esi-

genza di averne una è ormai di vec-chia data, tanto che all’incirca do-dici mesi fa il sindaco EsterinoMontino ha effettuato un sopral-luogo per capire se c’erano le con-dizioni di sicurezza per realizzarla.Per Fregene si è scelta quest’area,classificata come “piazzola occa-sionale”, perché la presenza h24del personale dell’Ufficio localemarittimo sarà essenziale per poter

far atterrare l’elisoccorso, control-lando il traffico e facendo da coor-dinamento con le altre forze del-l’ordine. Intanto però, con i 4 kmdi pista ciclabile con marciapiedeannesso, è totalmente cambiatal’immagine di tutto il lungomare,ora piacevolmente percorribilesulle due ruote senza il bisogno didover cambiare percorso. In attesadell’inaugurazione alcuni stabili-menti balneari come Il Riva, Il Mi-raggio e Il Glauco hanno pensatoautonomamente ad allestire leaiuole, regalando un colpo d’oc-

chio migliore. Nella parte sterrata,quella adibita ai parcheggi che vadal Ministero della Marina fino alSogno del Mare, è stata messa laghiaia. Molti dettagli di questotratto non sono ancora completi,l’illuminazione pubblica ne è l’e-sempio maggiore, ma il più è fatto eil risultato finale non è male. Tuttauna fascia di lungomare, prima for-temente degradata, ora è ritornata

in un contesto urbano e civile. Anche i controlli saranno a tema,in ritardo rispetto alla tabella dimarcia prevista, a breve vedremo lapattuglia della Polizia locale in bi-cicletta che controllerà il trafficosul lungomare ma anche nelle al-tre strade principali. Vigili che pe-dalano in calzoncini e polo prontia far rispettare il codice anche trai ciclisti. Ai quali si aggiungonodue uomini dell’Ufficio locale ma-rittimo, anche loro in bicicletta,che svolgeranno i controlli sul de-manio marittimo.

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CiclabiliPronti i 4 chilometri del percorso, da piazza Pedaso a sud si pedalafino a Largo Flaiano, prossimo obiettivo il Villaggio dei Pescatori

di Francesco Camillo

Ecco il ricongiungimento

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Anche la pista sul lungomaredi Maccarese è pronta al de-butto. I lavori sono finiti e a

breve ci sarà l’inaugurazione. Man-cano ancora opere importanti co-me l’illuminazione e le caditoie, mail grosso del lavoro è stato fatto. Ilsecondo step della pista ciclabilesarà la realizzazione del collega-mento con Passoscuro. Le opera-zioni saranno veloci, visto che bi-sognerà solamente sostituire il vec-chio ponticello di legno con quellonuovo. Ma il collegamento più atte-so sarà quello con il Villaggio deiPescatori che richiede più tempo

per essere realizzato, un ricongiun-gimento che avverrà attraverso unponte di legno sull’Arrone rialzatosu palafitte, una soluzione che èstata scelta anche per altre zone adalta valenza ambientale come que-sta. Sarà un percorso molto sugge-stivo e panoramico. Nel frattempo si lavorerà per rea-lizzare il tracciato ciclabile al Vil-laggio dei Pescatori. Al momentosono due le opzioni sul quale si stalavorando; realizzare il tracciatolato case, come prevedeva il pro-getto originario, oppure il passag-gio sul lato del parcheggio con ilconseguente allargamento dellastrada. Le due ipotesi sono ora alvaglio della Commissione Riservache entro breve tempo, insiemecon l’amministrazione comunale,sceglierà la proposta più adatta,dando il via libera alla realizzazio-ne meno impattante.Intanto entro il prossimo inverno

partiranno i lavori per la realizza-zione della ciclabile all’interno del-l’Oasi WWF di Macchiagrande,che si collegherà con Focene e lapista di Coccia di Morto che arrivaa Fiumicino. Il tracciato già esiste,basterà solamente sistemarlo conmateriale ecocompatibile, tipobiostrasse. Sarà un percorso lungo4 km, dopo aver raggiunto l’ingres-so dell’Oasi in prossimità di viadella Veneziana si resterà all’inter-no dell’area verde, senza dover an-dare nel traffico cittadino, passan-do tra il bosco e l’abitato esistente.All’altezza di via Polignano a Mare,ci sarà una svolta fino al congiun-gimento con la pista ciclabile dellungomare di Fregene in prossimi-tà dello stabilimento balneare “LaPerla”. L’obiettivo dell’ammini-strazione comunale, quello di unpercorso ciclabile che va da Fiumi-cino a Passoscuro, è sempre più aportata di mano.

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CiclabiliPronta anche la pista sul lungomare,vicino il collegamento conPassoscuro, in attesa di quello conFregene che passerà sull’Arroneattraverso un ponte sulle palafitte

di Fabio Leonardi

Pedalare a Maccarese

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Ora che la pista ciclabile è ulti-mata, emergono ancora piùchiaramente gli aspetti su cui

è necessario concentrare gli sforziper completare l’opera. A parte levisuali a mare, tema affrontato se-paratamente, due sono le proble-matiche maggiori che risaltano per-correndola: le aiuole lungo tutta laciclabile e i varchi a mare. Sul pri-mo aspetto la questione da risolve-re è apparentemente semplice: aparte il loro affidamento, come inogni lungomare che si rispetti deveesistere una strategia concordatasulla scelta delle piante/essenze damettere a dimora, in modo da uni-formare la passeggiata con un arre-do coerente e in grado di dare con-tinuità e armonia alla visione d’in-sieme. Ovvero il contrario di quan-to effettivamente sta succedendo. Inquesta fase, infatti, le aiuole sono difatto affidate alla sensibilità e al gu-sto personale dei concessionari, al-meno quelli che collaborano, con ri-sultati molto differenti tra di loro.Da quelle ancora in quasi totale ab-bandono, vedi gli stabilimenti deivari ministeri e corpi dello Stato manon solo, a quelle dove è stato siste-

mato un po’ di tutto: piante orna-mentali esotiche, erbe aromatichemediterranee, prato, o quelle dove èperfino comparso il Tribulus terre-stris, meglio noto come “baciapie-di”, pianta temutissima per le suespine acuminate che fanno stragedei pneumatici delle bici. Un caos al momento comprensibilee inevitabile, per il futuro, però,sembrano esserci tutte le premesseper trovare una soluzione concor-data. Da una parte, infatti, l’ammi-

nistrazione comunale ha più voltedimostrato di avere coscienza delproblema: oltre alla delibera delloscorso gennaio dell’assessorato al-l’Ambiente per l’adozione da partedi privati di piccole aree verdi a ti-tolo gratuito, anche su Fregene ilComune ha lavorato a diverse ipo-tesi per l’affidamento di spazi verdia privati. Dall’altra le dichiarazionidelle associazioni dei balneari,pronte a fare la loro parte per la ma-nutenzione dell’aiuole del lungo-mare. Un interesse convergente chedeve però essere pilotato da un’uni-ca cabina di regia, al fine di elabo-rare con tutte le parti in causa unprogetto complessivo coerente edesteticamente gradevole. Diversa e più complessa da risolve-re è invece la questione dei varchi,

dove i problemi non sono solo di de-coro ma anche di sicurezza. Un pe-ricolo particolarmente avvertito neidue varchi sul lungomare di Levan-te: due passaggi stretti, più simili adei corridoi tra i confini degli stabi-limenti, regolarmente scambiati perpattumiera e bagno pubblico daipassanti e sistematicamente utiliz-zati dai venditori ambulanti per de-posito delle merci e dimora nottur-na. Il risultato è una sporcizia ende-mica, certo non risolvibile con l’af-

fidamento della loro pulizia agli sta-bilimenti adiacenti così come oraprevisto, e una sensazione di insicu-rezza che solo un controllo costantee mirato potrà eliminare. Diverso il caso del varco tra il Pel-licano e il Raloce.: qui lo spazio èdecisamente più ampio, al puntoche nei giorni di grande afflusso lepersone vi sostano con tanto disdraie e ombrelloni nonostante ilcartello comunale in bella vista loproibisca espressamente, produ-cendo a fine giornata una mole dirifiuti molto più simile a quella diuna vera e propria spiaggia libera,la cui pulizia spetta invece al Co-mune. Una via di mezzo tra una de-stinazione e l’altra che certo nonne favorisce il decoro e la pulizia.Chi interviene?

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DecoroServe una regia unica per la manutenzione del verde e dei tre varchi a mare, senza la stessaciclabile rimarrà un’incompiuta

di Francesco Zucchi

Aiuole e varchi,chi interviene?

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“Come può chiamarsi lungo-mare una strada che non of-fre nessuna visuale verso la

spiaggia?” Ricordate? Era questo ladomanda-ritornello che puntualmen-te veniva posta da chi percorreva illungomare di Fregene. Una situazionerimasta per decenni senza soluzione esenza risposte e che invece da un paiod’anni è in continuo mutamento gra-zie alla realizzazione della ciclabile eagli interventi che ne sono seguiti daparte dei balneari, oggi sempre piùconsapevoli di doversi adeguare a que-sta nuova “frontiera” verso il pubblico.Un processo iniziato lo scorso annocon Il Lido e continuato con i lavori disgombero delle visuali a mare esegui-ti prima e durante questa stagioneestiva a La Vela, Il Riviera, JangaBeach, Miraggio Club, Glauco, Riva eCoqui Beach. Un numero significati-vo di stabilimenti (anche se ne man-cano ancora molti all’appello) che pe-rò già oggi permette a pedoni e cicli-sti di godere di visuali verso il mareche rendono sicuramente più affasci-nante la passeggiata sul lungomare,ora percorribile per intero da piazza-

le Pedaso al nuovo largo Flaiano. A questo punto, affinché questo pro-cesso virtuoso possa continuare, è ne-cessario agire su due fronti. Il primo èsempre quello dei balneari che lasciaben sperare per due principali motivi:l’impegno preso in questo senso dallestesse associazioni di categoria, che sisono dichiarate disponibili ad affron-tare con spirito di collaborazione e dis-ponibilità tutta la questione lungoma-re a partire dal confronto con l’ammi-nistrazione comunale. Il secondo èche i risultati raggiunti in termini di ri-chiamo e valorizzazione delle struttu-re dove si è intervenuto possano inne-scare un effetto emulazione che spin-gerà prima o poi altri concessionari adaffrontare il problema, spesso risolvi-bile anche con interventi non tropporadicali e costosi. Osservando moltistabilimenti, infatti, si nota come a ri-dosso della pista ciclabile rimanganoancora in piedi delimitazioni realizza-te con siepi che potrebbero essere po-tate diversamente o eliminate; ancoraincannucciate, teli e reti facilmente ri-movibili con altri materiali meno im-pattanti. l’altro fronte su cui lavorare è invecepiù complicato, ed è quello delle sta-bilimenti balneari dei vari ministeri edenti statali presenti a Fregene: un to-tale di sei strutture, tra le più rilevantiin termini di spazio occupato e proba-bilmente concepite a suo tempo da un

punto di vista architettonico proprioper creare uno spazio escluso alla vi-sta dall’esterno. Una potenziale visua-le di diverse centinaia di metri ora qua-si del tutto nascosta alla vista da muridi cinta o da fabbricati che occupanol’intero fronte mare. Su questo frontel’esperienza purtroppo insegna che irapporti tra enti ed istituzioni di di-verso livello sono stati spesso, se nonsempre, complicati e con risultati cherichiedono tempi decisionali comun-que troppo lunghi. Per fortuna, però,le istituzioni sono fatte anche dagli uo-mini e quindi molto può dipendereanche dalla sensibilità dell’interlocu-tore. Un esempio incoraggiante inquesto senso è stato dato in questi ul-timi anni dal Ministero della Difesacon l’apertura dei sui spazi all’ArenaFellini e ad altri eventi, a dimostrazio-ne, dopo decenni di totale isolamento,di una nuova attenzione alle esigenzedella località. La struttura negli ultimianni è molto migliorata, ora sarebbebello riuscire a prevedere un nuovopasso: eliminare il muro esterno sosti-tuendolo con una soluzione meno im-pattante che permetta la visuale delmare. Il nuovo gruppo dirigente hamostrato una grande attenzione allacomunità locale e siamo sicuri cheprenderà in considerazione le richie-ste che provengono dalla società civi-le che chiede di riappropriarsi in qual-che modo del suo lungomare.

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VisualiContinuano le aperture sul lungomare da parte dei balneari, per fare un ulteriore salto di qualitàora serve il coinvolgimento degli stabilimenti pubblici e militari

di Francesco Zucchi

Lungomuro,nuova fase

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Preg. mo Signor Ministro, Ro-berta Pinotti, Le scrivo per se-gnalare la situazione degli sta-

bilimenti balneari militari di Fre-gene-Maccarese, alcuni dei qualiversano in condizioni disastrose.Come noto, vi sono numerosi sta-bilimenti militari o appartenenti avari corpi, sulle spiagge di Fregenee Maccarese. Sono un esempio Mi-nistro, mi consenta di dirlo, di unacementificazione selvaggia dellecoste. Qualche anno fa lo stabili-mento della Marina Militare di Fre-gene è in parte crollato e versa an-cora in quelle condizioni. Terribilisono le condizioni di quello, che midicono essere lo stabilimento del-l’esercito a Maccarese, fatiscente eda anni abbandonato. Fa male alcuore, Ministro, vedere l’immaginedell’Italia e delle nostre forze ar-mate, che ci hanno riempito di or-goglio con le missioni di pace all’e-stero, deturpata da queste struttu-

re che tra l’altro espongono all’e-sterno i simboli delle nostre forzemilitari. È arrivato il momento diconvertirli, dovranno essere messiall’asta e, per le strutture più gran-di, se non sarà possibile demolirle,almeno che vengano trasformati inalberghi, con l’obbligo preciso diabbattere i muri che impedisconola visione del mare. Basterebbe la-sciarne uno dedicato a tutte le no-stre forze militari imponendo che

venga tenuto in ottime condizioni.Ciò che, inoltre, stupisce sono lemodalità con le quali i gestori deglistessi, in massima parte, non colla-borano con la cittadinanza e il Co-mune.A Fregene e Maccarese c'è in attoun meraviglioso programma di ri-qualificazione della costa che haportato al completamento dei 14chilometri nuovi di pista ciclabile.Li inaugureremo fra poche setti-mane. Gli accordi erano che i ge-stori degli stabilimenti si sarebbe-ro dovuti occupare delle aiuole difronte alla loro struttura. Purtrop-po nessuno degli stabilimenti mili-tari ha fatto nulla per curare leaiuole che versano in condizioniveramente pietose. A questo ag-giunga che appena finiti lavori del-la pista gli stabilimenti militari, pertutti valga l’esempio della MarinaMilitare di Fregene, hanno tirato dinuovo su muri, reti e cancelli per

andare a occupare nuovamentedelle parti da adibire a parcheggioche in realtà dovrebbero essere la-sciate libere per i cittadini. È in-credibile, ma se lei verrà a Fregenevedrà due muri e due cancelli, unodavanti alla spiaggia e, venti metridopo, un altro davanti a quello cheè stato deciso essere arbitraria-mente il parcheggio dello stabili-mento. Parlando con altri gestoriprivati, che non curano le aiuole,

per invitarli a fare un minimo diopere, mi è stato risposto che lorosi comportano esattamente come loStato, e mi hanno portato ad esem-pio proprio gli stabilimenti milita-ri. Concludendo, Ministro, una suatelefonata potrebbe intanto far sìche le aiuole vengano tenute in mo-do decoroso e con una sua telefo-nata si potrebbe anche tentare dibuttare giù quei muri che delimi-tano i parcheggi che sono secon-do me costruiti non nel rispettodella normativa. Il cambiamentoparte dal concretizzare queste pic-cole grandi cose. Mi auguro poi che venga preso inseria considerazione un program-ma che metta all’asta anche leconcessioni degli stabilimenti mi-litari che farebbe entrare non so-no milioni di euro nelle casse del-lo Stato, ma porterebbe occupa-zione e sarebbe un volano enormeper il rilancio del territorio.

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AppelliLettera al ministro della Difesa affinché intervenga per porre fine al degrado in cui versano alcunestrutture e per abbattere le barriereche impediscono la vista del mare

Avvocato David Apolloni

Quegli stabilimenti militari

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Sorpresa a metà giugno a Fo-cene. In una giornata che an-cora una volta aveva brusca-

mente sfavorito la tintarella inspiaggia, è stata la natura a movi-mentare gli animi. Davanti allo sta-bilimento “Arcobaleno Beach” so-no passati due delfini, ben visibilia occhio nudo, che hanno fatto ca-polino dall’acqua. E non è un fattoda sottovalutare neanche dal pun-to di vista ambientale, visto che gliscienziati considerano i delfini co-me i veri indicatori della salute ma-rina. Questi animali, però, quando

si avvicinano alla costa rischiano dicadere nelle reti dei pescatori ille-gali per poi rimanere uccisi. Come è accaduto all’esemplare dibalena tra fine giugno e inizio lu-glio, lungo circa 7 metri, ritrovatosullo specchio d’acqua antistante lacosta di Ladispoli. L’animale daiprimi rilievi era già in avanzato sta-to di decomposizione. Una voltache è stata raccolta la segnalazione

è entrata in azione la Capitaneria diPorto. La carcassa del cetaceo è sta-ta rinvenuta a circa cinque o sei mi-glia dalla costa, avvolta da una reteda pesca rossa. Secondo quanto ri-costruito dalla Capitaneria si po-trebbe trattare della stessa carcassadi balena avvistata quattro giorniprima a Ostia, poi trascinata dallacorrente. Non è la prima volta chebalene, ma anche altri esemplarimarini, compaiono sulla costa diLadispoli. Diversi capodogli sonostati trascinati dalla corrente senzavita a riva nei pressi della frazione

di Marina San Nicola. Qualche an-no fa spuntò uno squalo volpe,sempre impigliato, in una rete al-l’altezza di Porto Pidocchio. Il gior-no dopo il ritrovamento della car-cassa della balena, sulla spiaggia diMarina di San Nicola è stata rinve-nuta una tartaruga morta. Proba-bilmente questa volta non c’entra-no i pescatori illegali. Nel frattem-po, a metà giugno, un delfino di no-tevoli dimensioni è spiaggiato aTarquinia. Il cetaceo era talmentedecomposto che inizialmente erastato scambiato per un capodoglio. E sabato 9 luglio a Maccarese, pres-so il chiosco Archa, è spiaggiatauna grande tartaruga morta. Dalontano, mentre si avvicinava a rivasospinta dalla corrente, sembrava ilcadavere di una persona. Poi un ba-gnante si è avvicinato e si è accortoche era una tartaruga. Il giorno suc-cessivo la carcassa era ancora sullaspiaggia, avvolta in un sacco nerodi plastica, con una mini recinzio-ne intorno in modo da difenderladalla curiosità dei bagnanti, in at-tesa della rimozione da parte deiveterinari della Asl.Insomma, nell’ultimo periodo sisono registrate troppe morti ano-male di cetacei nel mar Tirreno. Lasperanza è che una volta per tuttevengano stanati e sanzionati in mo-do esemplare coloro i quali gettanoillegalmente le reti in mare non ri-spettando l’ambiente marino. Ve-dere questi animali a pochi metridalla riva, come è accaduto a Foce-ne con i due delfini, è uno spetta-colo che fa venire i brividi dall’e-mozione.

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MareAvvistati o ritrovati morti sul litorale: i delfini a Focene, la balena a Ladispoli e la testuggine a Maccarese

di Maria Camilla Capitani

Tra delfini, balene e tartarughe

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Èsuccesso a Maccarese in viadell’Olmazzetto, la strada checonduce all’impianto di com-

postaggio. Lo scorso 13 giugno neicampi si è rotta una conduttura fo-gnaria dell’Acea Ato2, la Maccare-se Spa ha segnalato la fuoriuscitadal chiusino ma per giorni nessu-no è intervenuto. Con il risultatoche i liquami straripanti, oltre adanneggiare le colture rendendoleinutilizzabili, sono finiti diretta-mente nei canali di irrigazione e daquesti nel mare di Fregene attra-verso la foce dell’Arrone. Il fattonon ha lasciato insensibili gli uo-mini dell’Ufficio locale marittimodi Fregene che sono intervenuti il20 giugno ponendo sotto sequestrol’area e chiedendo l’immediato in-tervento dell’Acea. Sul posto sonoarrivati anche i tecnici dell’Arpaper raccogliere campioni di acquadai canali. Così la sera del 21 giu-gno l’Acea è intervenuta per stap-pare il tombino fognario.“l’Ufficiolocale marittimo - guardia costieradi Fregene, sotto il coordinamentodel comandante della capitaneriadi porto di Roma - capitano di va-scello Fabrizio Ratto Vaquer, appe-na ricevuta la notizia relativa allarottura di una conduttura fognan-te della soc. Acea Ato2 in localitàMaccarese del comune di Fiumici-no, ha provveduto a richiedere unurgente intervento tecnico dellasoc. Acea Ato2 e a porre sotto se-questro giudiziario (ex art. 354c.p.p.) l’area adiacente la fuoriusci-ta delle predette acque e ad inte-ressare l’Arpa Lazio - sezione pro-vinciale di Roma per effettuarecampionamenti delle acque di sca-rico e di superficie e a notiziare laProcura della Repubblica di Civi-

tavecchia per le indagini del caso -si legge nella nota della Capitane-ria di Porto di Roma - Grazie al-l’intervento degli uomini dellaGuardia Costiera, la Soc. AceaAto2 ha provveduto la sera stessadell’intervento a ripristinare il cor-retto funzionamento della condut-tura fognante, che aveva causato losversamento di acque di scarico neicanali superficiali di raccolta delleacque dei locali terreni agricoli del-la Maccarese Spa che, attraversouna fitta rete di condotti, conflui-scono nel fiume Arrone. Ciò al fi-ne di evitare che gli sversamentipotessero sfociare attraverso l’Ar-rone in mare tra le località di Fre-gene e Maccarese”. Negli ultimi giorni un nuovo sver-samento di liquami ha minacciato

l’Arrone stavolta proveniente daAranova: “Oltre all’odore nausea-bondo che si respira nella zona diCastiglione, proprio sotto il ponti-cello di via Michele Rosi che con-duce al castello di Torrimpietra, c’èun pericolo per la salute pubblica- ha detto Roberto Severini, presi-dente dell’associazione CrescereInsieme - I liquami inquinano lefalde e a due passi c’è la famosa zo-na di via Crescini, dove le personeper lavarsi utilizzano l’acqua deipozzi. l’Arrone poi sbocca a mare,nella zona tra Maccarese e Fregene.Spero che si riesca a trovare imme-diatamente una soluzione a una si-tuazione ormai insostenibile”.Fatti gravi che non contribuisconoin piena stagione balneare ad aiu-tare l’ambiente e il turismo.

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SversamentiPerdite dalla conduttura fognaria aMaccarese e ad Aranova, le fogne finiscono nel fiume e quindi in marecon Acea Ato2 che interviene solodopo diversi giorni

di Andrea Corona

Liquami nell’Arrone

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Il presidente della commissioneAmbiente, Massimiliano Chiodi,

in un recente comunicato stampaha dichiarato: “Relativamente almonitoraggio ambientale su do-manda della consigliera Erica An-tonelli, l’assessore all’Ambiente e ildirigente ci hanno confermato laprossima messa a dimora delle trecentraline per il monitoraggio del-le acque dei canali”. Poche righe anonime per chi nonconosce l’argomento, ma per chiper quelle centraline si è impegna-to da anni questa è un’ottima noti-zia. Un passo indietro necessarioper far capire di cosa si parla: l’am-ministrazione comunale, tra i pochimunicipi del Lazio, aveva un siste-ma di monitoraggio di eccellenzadelle acque interne che permette-va di controllare nei canali in tem-

po reale ogni presenza di sostanzeanomale. Un piccolo gioiello tec-nologico formato da due sonde col-locate in punti strategici, una lun-go il Canale delle Acque Alte nel-l’Oasi WWF, l’altra sulla foce del-l’Arrone vicino al depuratore. En-trambe le stazioni, installate nell’e-state del 2011, sono state rimossenel dicembre del 2014 dall’ammi-nistrazione comunale per “opera-zioni di manutenzione” e da allorase ne erano perse le tracce. Così co-me non si conosceva il destino del-la terza sonda, ancora più modernaperché mobile, donata dalla Mac-carese Spa a fine 2013 e mai messain funzione. Ora tutto questo sta per tornare:“Gli uffici mi hanno fatto sapereche le tre centraline sono statecompletamente ricondizionate etestate nelle loro funzionalità - di-chiara Erica Antonelli - sono quin-di pronte per essere di nuovo in-stallate, una presso l'Oasi WWF diMacchiagrande, la seconda pressola foce dell'Arrone e la terza, mol-to probabilmente, presso le Vasche

di Maccarese”. Le centraline sonoin grado di indicare in tempo realela qualità delle acque interne deicanali, e possono risultare di gran-de utilità per monitorare la situa-zione in periodi di moria dei pescie di sversamenti fognari. 22

MonitoraggioProssima la loro installazione lungo i canali e i fiumi per avere in tempo reale il controllo ambientaledelle acque interne

di Marco Traverso

Centraline, verso il ritorno

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Si intensifica, nel periodo estivo,lo sforzo operativo della Guar-

dia Costiera teso ad assicurare lacorretta fruizione del mare e l’or-dinato svolgimento delle attività lu-diche e produttive ad esso collega-te, in un periodo in cui sulle costee nei mari italiani si riversano mi-

lioni di cittadini e di turisti. Sicu-rezza e legalità, ma anche serenitàe divertimento, sono i concettichiave di “Mare Sicuro 2016”, l’o-perazione che è stata presentata ametà giugno presso la Base Navaledella Guardia Costiera di Fiumici-no, dai ministri delle Infrastrutture

e Trasporti Graziano Delrio, dellePolitiche agricole alimentari e fore-stali Maurizio Martina, e dell’Am-biente e della tutela del territorio edel mare Gian Luca Galletti. Finoal 18 settembre le Capitanerie diPorto metteranno in campo circa3.000 uomini e donne e 300 mezzinavali, risorse dispiegate capillar-mente lungo tutti gli 8mila chilo-metri di coste del Paese. Tra le no-vità di quest’anno ci sono i cartellidi colore blu, provvisti di numera-zione a segnare tutte le postazionidegli assistenti bagnanti. “Sono in-stallati sia sul lato mare che sul la-to terra - spiega il comandante del-la Capitaneria di Porto di Roma,Fabrizio Ratto Vaquer - I nostrimezzi nautici così possono vedereil numero dal largo, mentre i ba-gnanti possono comunicarlo aisoccorsi da terra per orientarsi e in-tervenire rapidamente”. 24

CapitaneriaTra i provvedimenti messi in campoper la sicurezza, i cartelli blu connumero delle postazioni degli assistenti bagnanti visibili sia da mare che da terra

di Paolo Emilio

Mare sicuro, numerati i bagni

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Una lotta incessante per qual-che metro di terra. È questa labattaglia d’altri tempi in cor-

so sulla spiaggia sud di Fregene.Sacchetti bianchi pieni di sabbia,tante sentinelle a difesa della costa,pronte a rispondere colpo su colpoa ogni onda, centimetro per centi-metro. Dietro, al riparo insieme allestrutture balneari, i bagnanti chevogliono solo godersi il sole dell’e-state. Una realtà impressionantecon cui bisogna fare i conti, perchése il mare avanza bisogna pure farqualcosa e nel silenzio delle istitu-

zioni l’iniziativa è tutta nelle manidei balneari, che non hanno ri-sparmiato ogni sforzo possibileper dare battaglia e fare la stagio-ne. Una battaglia quotidiana, conquei sacchi bianchi, soldatini pie-ni di sabbia a difesa della costa,pronti a rispondere a eventuali im-provvise mareggiate. Fa veramen-te impressione vedere le ruspe an-che a luglio in movimento sullaspiaggia nel pieno della stagione,perché basta una buca improvvisache si forma o una secca per im-pedire di mettere i lettini. “Abbiamo sperimentato una nuo-va palizzata con i sacchi sotto lasabbia e sopra il legname - diceLuca Pacitto del Point Break - stadando buoni risultati, quanto me-no impedisce alle onde di invade-re il ristorante”. Oltre al paesaggio surreale, l’altrofatto che colpisce è che a fine giu-gno il mare ha continuato ad avan-zare quando generalmente duran-te l’estate le onde si attenuano econcedono un po’ di pace. Invecequest’anno, complice anche unastagione meteo instabile, la treguanon è arrivata.A inizio giugno la Regione Lazio ha

comunicato che con 500mila euroè stato finanziato il progetto, pro-posto dai balneari per il posiziona-mento di un geotubo di circa sette-cento metri da mettere interrato eparallelo alla battigia.“Constatato l’effettivo avanzamen-to dell’erosione nella parte sud diFregene, recentemente la Regioneha subito stanziato la somma ne-cessaria, circa 500mila euro, per lacopertura dell’appalto risolutivodelle opere necessarie per metteredefinitivamente in sicurezza il trat-to di costa ove insistono gli stabili-menti, Perla e Cigno compresi - ri-badisce la Regione - Si tenga con-to che, a tutela degli interessi deitanti operatori turistici, il progettoè stato presentato direttamente daibalneari ed è già stato inviato allavalutazione di impatto ambientale,a garanzia dell’area di pregio natu-ralistico circostante. Certo, è unalotta contro il tempo e le intempe-rie. Oggi, però, contrariamente aquanto avvenuto negli anni passa-ti, l’amministrazione regionale ènel pieno di un’attività volta al rag-giungimento di una soluzionestrutturale”. Poi nel 2017, sempre con i fondi re-gionali, dovrebbe essere realizzatala tanto attesa barriera soffolta, unulteriore argine posto più avantiche dovrebbe mitigare l’erosione.Nel frattempo tra i gestori balneariè nata l’ipotesi di presentare un ri-corso al Tar in merito alla mancatariduzione dei canoni demaniali.

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ErosioneIl mare non arretra neppure a giugno,ancora sacchi di sabbia a difesadella costa, in attesa del geotubobalneari pronti a rispondere colpo sucolpo all’avanzata

di Francesco Camillo

Corpo a corpo con le onde

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Fregene ha un luogo dedicatoalla memoria di Ennio Flaia-no. Al grande sceneggiatore e

scrittore italiano è stato intitolato loslargo tra il lungomare di Ponente evia Jesolo, all’ingresso del Villaggiodei Pescatori, a pochi metri da quel-la casa dove Flaiano rimase a lungo.“Siamo molto onorati di ospitare aFregene, località dove Flaiano havissuto e lavorato ad alcuni dei suoicapolavori, un luogo che ne ricordila grandezza artistica, umana e intel-lettuale - ha detto il sindaco Monti-no - Flaiano amava molto la nostralocalità, che per lui è stata anche fon-te d’ispirazione. Ci sembrava dun-que doveroso ricambiare un po’ diquesto amore, intitolandogli unospazio di grande passaggio e richia-mo turistico nella sua Fregene. “Il ricordo di Ennio Flaiano, scom-parso oltre 40 anni fa, è ancora vivoe si alimenta attraverso le sue pre-ziose opere - ha sottolineato l’asses-

sore alla Cultura, Arcangela Galluz-zo - Fu un grande intellettuale chesi occupò di cinema, teatro, prosa egiornalismo. Una figura versatile einconfondibile, unica nel panoramaitaliano del dopoguerra, che non po-tevamo non celebrare con il giustopeso, anche a memoria dei più gio-vani”. Dopo la cerimonia di intitola-zione, che si è tenuta lo scorso 27giugno, la serata è proseguita sullaterrazza del Castello San Giorgio diMaccarese con Umberto Broccoli eSandra Milo che hanno ricordatoFlaiano, raccontando storie e aned-doti della sua vita. Sull’inaugurazione di largo Flaianoc’è stato un aspro scontro tra Mar-cello Sorgi, ex direttore del Tg1 ededitorialista de La Stampa, e il sin-daco Esterino Montino. Proprio suLa Stampa Sorgi ha scritto un arti-colo dal titolo “Lo schiaffo di Esteri-no Montino a Flaiano e la rivolta del-la Fregene dei pescatori”. Sorgi hacriticato il sindaco per non aver in-vitato all’inaugurazione, fatta il 27giugno, i pescatori del Villaggio e inparticolare la famiglia Mastino che

con lo scrittore aveva un legame spe-ciale: “C’era la banda municipale, leautorità in divisa, ma non c’erano isuoi adorati pescatori, quelli a cuiFlaiano raccontava a voce le sue sto-rie prima di scriverle”, dice Sorgiche poi conclude: “Non finirà tantopresto la rivolta dei pescatori controil sindaco che s’è dimenticato dei ve-ri amici dello scrittore”. Immediata è stata la replica di Mon-tino attraverso un duro comunicato:“Ricordo che Flaiano è morto nel1972, 44 anni fa e fino a 27 giugnonessuno si è ricordato di lui intito-landogli un luogo sul nostro territo-rio”, ha ribattuto Montino. Anche l’associazione Il Villaggio deiPescatori aveva manifestato “stupo-re” per non essere stata invitata allacerimonia: “Riteniamo davveromortificante per la nostra associa-zione e per tutti i soci che la com-pongono, non essere stati invitati.Forse i rappresentanti del comunedi Fiumicino non lo ricordano, ab-biamo contribuito a nostre spese,impegnando tanto tempo e tanta fa-tica, per allestire quella rotonda”…

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RicordiLa rotonda all’ingresso del Villaggio è stata dedicata al grande scrittore,polemica tra Marcello Sorgi e il sindaco Montino sullo “schiaffo ai pescatori”

di Fabio Leonardi

Largo EnnioFlaiano

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S.O.S. segnaletica stradale. AFregene, dalle strade princi-pali alle vie più interne, la si-

tuazione è sempre la stessa: la se-gnaletica orizzontale è scomparsa ein alcuni casi quella verticale è po-co visibile, o perché fatiscente o ècoperta dalla vegetazione. Anchecapire dove si può attraversare lastrada è diventato difficile, le con-seguenze sono facilmente intuibilie la dimostrazione è anche qualcheincidente stradale in più avvenutoa giugno.“Eravamo rimasti d’accordo conl’amministrazione comunale e conla Polizia locale di consegnare unarelazione che andava ad evidenzia-re i punti in cui era più urgente ilripristino della segnaletica - diceAngelo Giavara, presidente dell’as-sociazione Vivere Fregene a nomeanche della Confcommercio Fiu-

micino e del Nuovo Comitato Cit-tadino Fregene 2.15 - Adesso, con-siderato lo stato delle cose, il tuttosarebbe inutile visto che ormai la

segnaletica è sparita ovunque. Ilproblema è serio, visto il numero diincidenti che si verificano. È ur-gente un intervento”.

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ManutenzioniServe un rapido intervento per ripristinare quella orizzontaleormai scomparsa dagli incroci

di Marco Traverso

Chiarita la direzione di marcia da via Sistiana: senso unico verso il mare,doppio senso nella direzione opposta

di Chiara Russo

Barbara Bruni ci aveva rivolto il seguente appello: “Vo-levo porre la vostra attenzione su un quesito al qua-

le vorrei una risposta certa e sicura. Avete presente via Jesolo? Quella strada che da via Se-stri Levante porta sulla rotonda del Villaggio? Ecco. Èindubbio che l’ultimo pezzo verso il mare sia a sensounico appunto in direzione mare…. ma venendo da viaSistiana non ci sono cartelli che impediscono di girarea destra sulla strada quindi di considerare il secondopezzo doppio senso. Così capita che molti girano… a me-tà strada sul lato sinistro c’è il segnale di senso uni-

co…..ma alla fine della strada c’è il cartello “Dare pre-cedenza” con tanto di segnaletica a terra. Per favore po-treste trattare l’argomento nel vostro giornale in modoche qualcuno mi sappia dare una risposta? D’estate que-sto è motivo di 1000 incidenti e discussioni. Grazie perl’attenzione”. Abbiamo chiesto spiegazioni all’Ufficio Tecnico comu-nale che in poco tempo, 24 ore, ha fatto insieme a noiun sopralluogo per verificare la situazione. Al termineè stato chiarito quanto segue: il senso unico è in effet-ti solo da via Sistiana verso mare, da via Sistiana versoviale Sestri Levante la strada è a doppio senso di cir-colazione, deve essere tolto il cartello di senso unicodopo l’incrocio con viale Sestri Ponente, retaggio del-la vecchia disposizione che cambiava con ordinanza nelperiodo estivo, più un altro cartello proprio all’uscitadi via Sestri Ponente. Con la promessa che a breve ver-ranno tolti i cartelli.

Via Jesolo, il mistero svelato

Segnaleticacercasi

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Iprimi weekend di sole hanno di-mostrato i soliti limiti della via-bilità locale. I principali, sem-

pre gli stessi, sono quelli esterni alcentro balneare. Uno su tutti è ilponticello sull’Arrone davanti alCastello di Maccarese che porta siasull’Aurelia sia al casello della Ro-ma-Civitavecchia. Una strozzaturaantica che genera un rallentamen-to enorme nelle ore di punta. “Inattesa del nuovo viadotto sull’Arro-ne, che permetterà di raggiungereviale Castel San Giorgio diretta-mente da via Rospigliosi si potreb-be provare una sperimentazione -dice Angelo Giavara presidente diVivere Fregene a nome di Conf-commercio Fiumicino e Nuovo Co-mitato Cittadino Fregene 2.15 - inparticolare nel fine settimana ilsenso unico dal cavalcaferrovia di

Maccarese in entrata verso Fregenesu viale Castel San Giorgio, mentrein uscita spostare il traffico su viadelle Tamerici servendosi di vialedi Porto. Certo, adottando una so-luzione del genere sarebbe neces-sario uno sforzo importante da par-te della Polizia locale ma la circola-zione così sarebbe molto più flui-da. In certe occasioni siamo prigio-nieri in casa visto che non possia-mo uscire o entrare da casa e mol-te persone non vengono più pro-prio per evitare di restare ore e orein macchina sotto il sole cocente”.Altro punto critico è senza dubbiovia della Veneziana, specialmentenelle giornate di massima affluen-za e quando ci si dimentica di dis-attivare il semaforo su viale di Por-to che rende l’uscita davvero pro-blematica. Una scena che è statavissuta lo scorso 29 giugno. Questo per quanto riguarda la via-bilità esterna anche se non manca-no i nodi interni: “In questo caso ilVillaggio dei Pescatori resta la mag-

giore criticità - continua Giavara -I vigili nel weekend ci sono, ma nonbasta, è necessario impedire l’ac-cesso alle auto una volta che i par-cheggi sono esauriti. Un’altra zonaproblematica è poi quella del lun-gomare dove le vetture vengonoparcheggiate senza regole. In parti-colare nel tratto di via Cattolica, neipressi del Villaggio Mammolo e da-vanti agli stabilimenti centrali dovele auto vengono parcheggiate afianco delle aiuole”. I problemi a volte vengono causatinon solo dalle auto ma anche dallebiciclette. “Anche i ciclisti possonocreare il caos - dice Giavara - pren-diamo quelli che vanno sui marcia-piedi in viale Castellammare a vol-te anche in duplice fila, come pos-sono passare i pedoni? Poi ci sonotutti quelli che non rispettano isensi unici, insomma chi è indisci-plinato lo è qualunque mezzo im-pieghi e contro queste persone laPolizia locale dovrebbe intervenirecon delle multe”.

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ViabilitàQuello a Maccarese davanti alCastello di San Giorgio, un incuboper il traffico estivo capace di generare un ingorgo selvaggio

di Fabio Leonardi

Il ponte dei sospiri

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Se la pista ciclabile sul lungo-mare di Maccarese è ormaiuna realtà, manca solo l’inau-

gurazione ufficiale, gli esercentibalneari manifestano malumori eperplessità a causa del cantiere an-cora aperto. Soprattutto per i pro-blemi alla viabilità, non certo age-vole in quel tratto di litorale, e perla riduzione dello spazio per i par-cheggi. E con l’esplosione dell’e-state, i disagi diventano notevoli.“Non solo - dichiarano i balneari -un altro grande problema è la pre-senza di molte zone sabbiose dovericadono i parcheggi. Quasi ognigiorno ci vediamo costretti ad usci-re con i nostri trattori per tirarefuori le auto rimaste arenate. Nonsono casi isolati ma è una costante;è successo persino a un camion chevendeva panini e bibite”. Una delle giornate con maggioricriticità è stata quella del 29 giugno.Un normale giorno feriale per ilterritorio di Fiumicino, ma giorna-ta festiva per eccellenza a Roma chefesteggiava San Pietro e Paolo. Co-sì, mentre migliaia di turisti si ri-versavano in spiaggia, sul lungo-

mare di Maccarese la ditta prose-guiva i lavori con ruspe e camion inazione. Inevitabile il caos con alcu-ni gestori che hanno chiamato i Ca-rabinieri.Se in linea generale il percorso ci-clopedonale ha riqualificato tutto ilfronte mare di Maccarese, illumi-nazione pubblica compresa quan-do verrà accesa, alcuni gestori sol-levano però una serie perplessità.“Dubbi che non nascono da un’op-posizione di principio, anche semolto andrebbe detto sulla logica etempistica di un’opera che senzacollegamenti con le altre piste ci-clabili rimane comunque incom-piuta e poco utilizzabile - ripetono

- ma da osservazioni concrete chetrovano conferma nelle critichequotidiane espresse dagli abitualifrequentatori di questo litorale.Iniziamo col dire che una volta fi-nito il tracciato non significa averterminato il progetto, perché mol-te opere accessorie mancano anco-ra all’appello. La loro assenza si ri-fletterà inevitabilmente sulla per-cezione dell’opera sia da un puntodi vista estetico che pratico”. Allo stato attuale, però, l’esigenzapiù urgente è quella di trovare unasoluzione per l’area cantiere checontinua a creare seri problemi al-la già difficoltosa viabilità sul lun-gomare di Maccarese.

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ViabilitàIl cantiere aperto per l’ultimazionedella ciclabile sul lungomare di Maccarese crea problemi a circolazione e sostain una zona già molto critica

di Paolo Emilio

Caos parcheggi

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Sopralluogo del sindaco Este-rino Montino e del coman-dante del corpo della Polizia

locale, Giuseppe Galli sul litoraledel Comune in occasione della fe-sta di San Pietro e Paolo. “Sono sta-te dieci le pattuglie dei vigili im-piegate nella mattina e altre diecinel turno pomeridiano - fa sapereMontino - Un controllo stringenteper garantire viabilità e parcheggiconsentiti dal codice della strada. AFregene sono state rilevate criticitàal Villaggio dei Pescatori dove laPolizia locale ha rimosso vettureche ostruivano il passaggio su can-celli e passi carrabili, e sono stateelevate decine di contravvenzioni.Controlli anche a Fiumicino, Foce-ne e Passoscuro. Sul lungomare diMaccarese le contravvenzioni perparcheggi selvaggi sono state 95 esono state rimosse macchine in di-vieto di sosta sulla pista ciclabileappena realizzata. Alle 17.00 lemulte erano 370: 110 a Fregene, 100a Focene, 95 a Maccarese, 40 a Fiu-micino, 25 a Passoscuro”.Un’azione attesa da tempo a frontedell’invasione di auto senza freninei fine settimana anche se il weekend seguente tutto è tornato comeprima, con parcheggi a dir poco pi-rotecnici da parte di autentici per-sonaggi. Senza ombra di dubbio ilVillaggio dei Pescatori è la primaemergenza, seguito da alcuni trattidel lungomare, da viale Castellam-mare e viale Nettuno nei pressi del-l’ufficio postale. “Come volevasi di-mostrare, i vigili sono venuti il 29giugno e poi basta - dice Andrea -Davanti ad alcuni stabilimenti ven-gono lasciate auto in sosta vietatacon l’impossibilità di passaggio pereventuali mezzi di soccorso. Nellestrade perpendicolari al lungoma-re c’è difficoltà a muoversi anche in

bicicletta a causa delle auto par-cheggiate su ambo i lati”. La palma del parcheggio migliore,dopo un testa a testa avvincente, vaall’automobilista che ha lasciato lapropria vettura in mezzo alla cicla-bile, che quando viene usata im-propriamente può diventare un ri-schio per chi la percorre. “Tra le au-to che escono ed entrano negli sta-bilimenti incuranti di guardare se

ci sono bici in arrivo, tra quelli chela considerano un marciapiede ecamminano in mezzo incuranti delfatto che è riservata alle due ruotela situazione è insostenibile”. Sepoi vengono lasciate sopra auto insosta o addirittura camper altro-chè percorso riservato. Un motivoin più per avere la presenza co-stante almeno nei fine settimanadella Polizia locale.

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ViabilitàNel fine settimana è sosta selvaggia,al Villaggio dei Pescatori, sul lungomare, in viale Castellammare,auto lasciate persino sulla ciclabile

di Francesco Camillo

Parcheggi, senza vergogna

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Scatta l’emergenza idrica a Fre-gene. Nelle ultime settimanesono state tante le lamentele

per la riduzione o la mancanza del-l’acqua nelle abitazioni e non solo.“Anche quest’anno siamo in diffi-coltà con l’acqua potabile. Molticittadini ne segnalano la scarsaquantità e pressione insufficiente,problemi che si verificano nell’ar-co dell’intera giornata - dice Pie-tro Valentini, presidente del NuovoComitato cittadino Fregene 2.15 -La causa di questa mancanza è do-vuta forse alle varie rotture delle tu-bazioni nelle strade che vengonoormai giornalmente segnalate alnumero verde dell’Acea. Purtrop-po, come ben sappiamo, i tempi de-gli interventi per le riparazioni so-no molto lunghi e si crea uno spre-co non indifferente. In secondoluogo, sicuramente i problemi dellascarsità di acqua sono dovuti all’a-pertura delle case di villeggiaturacon conseguente incremento diconsumo dovuto all’aumento dipersone che gravitano su Fregenedurante la stagione estiva. In ultimo,ma sicuramente non per importan-za, la riapertura degli stabilimentibalneari ha provocato un maggiorconsumo dell’acqua, sia in riferi-mento alla quantità sia alla pressio-ne della stessa che causano nelle tu-bazioni una rilevante perdita di por-tata. Dopo quest’analisi sulle pro-babili cause, dobbiamo pensare acome risolvere la situazione. Ho te-lefonato personalmente al numeroverde dell’Acea esponendo le pro-blematiche che affliggono la locali-tà, la risposta dell’operatore è statache avrebbe segnalato la questioneall’interessato, aggiungendo chenormalmente l’Acea regola i flussidell’acqua nel periodo estivo. Spe-riamo che ciò avvenga in tempi bre-vi cosicchè Fregene possa tornare

alla normalità. A questo propositoperò mi sorge un dubbio: speriamoche le tubazioni esistenti, che ingrossa parte andrebbero cambiate,possano reggere l’aumento dellapressione dell’acqua”. Sull’argomento è intervenuto an-che il sindaco Esterino Montino,dato che la stessa problematica lavivono anche altre località del ter-ritorio. “Ho scritto ai responsabilidi Arsial e Acea Ato2 sollecitando-li, ognuno per le proprie compe-tenze, ad attivarsi in merito ad al-cuni problemi di fornitura idricasul nostro territorio - dice il il pri-mo cittadino - I cittadini di alcunelocalità del nord del Comune (Te-sta di Lepre, Tragliata e Tragliatel-la), continuano a denunciare lamancanza d’acqua presso le pro-

prie abitazioni. Ho anche chiesto diallacciare e mettere in funzione inuovi 4 chilometri di condotta re-centemente realizzati e posizionatidal comune di Fiumicino proprioin località Testa di Lepre. Inoltre al-cune località, penso a Fregene eAranova, proprio in questi giornisubiscono una diminuzione dellapotenza del flusso idrico che in al-cune zone impedisce l’approvvi-gionamento d’acqua. Consideran-do l’inizio della stagione più caldadell’anno, ho chiesto un interven-to urgente e immediato per il ripri-stino del servizio di fornitura di unbene primario ed essenziale”.Appelli rimasti tutti inascoltaticonsiderato quello che succede inmolte abitazioni non solo del cen-tro balneare.

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ServiziScarseggia l’acqua in molte abitazioni, colpa delle rotture nellarete ma anche di impianti non piùsufficienti ai bisogni delle famiglie

di Francesco Camillo

Emergenzaidrica

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l’ennesimo esempio del livellodi civiltà raggiunto. Nel piaz-zale della Polisportiva nei pri-

mi giorni di giugno la società hamesso uno scarrabile per i rifiutispeciali, la raccolta di calcinacciper lavori interni alla struttura. Nelgiro di poche ore, e nei giorni suc-

cessivi, è stato sommerso da rifiutidi ogni genere, una massa di sac-chetti lasciati da privati che hannotrovato la soluzione al porta a por-ta, persone che aprivano il baga-gliaio e scaricavano dai loro suvsacchetti senza il minimo imbaraz-zo. La solita miseria che offre unamisura del degrado morale in cui citroviamo, ma anche di quanto sia-no ancora numerose le persone chenon pagano la Tari in questo paeseo che non vogliono fare la diffe-renziata. Così, un’orda di personetutti i giorni esce di casa con l’o-biettivo di gettare per le strade ilsacchetto dei rifiuti. E i risultati sivedono, basta il là lanciato da qual-cuno con il primo scarico e a se-guire arriva la montagna di rifiuti,un inquietante mucchio selvaggioin grado di seppellire molte co-scienze. Ogni tanto Guardie ambientali e

Polizia locale fanno qualche blitzma si tratta sempre di episodiquando invece ci vorrebbe un’azio-ne mirata. A fine giugno a Fregenesono scattati alcuni controlli sugliscarichi, le pattuglie hanno portatoall’individuazione di cinque sog-getti che avevano lasciato sacchettiin giro per la località, tra questi c’èanche il gestore di un’attività com-merciale. “Così come a Passoscuro,zona critica dal punto di vista degliscarichi, abbiamo iniziato i con-trolli anche a Fregene dove in que-sto periodo riaprono le seconde ca-se - dichiara il presidente del Con-siglio comunale Michela Califano -Chiediamo una maggiore collabo-razione ai cittadini e in particolareagli esercenti, avere una localitàbalneare decorosa conviene a tutti,soprattutto a chi vive di turismo.Ricordo che abbiamo istituito deiservizi supplementari di raccolta

dei rifiuti per favorire un po’ tutti,compresi quelli che vengono soloper una giornata a Fregene, ognidomenica estiva dalle 18.00 davan-ti al Centro di raccolta di via Cese-natico ci sarà una postazione mo-bile che raccoglie la frazione umi-do e secco indifferenziato. I con-trolli andranno avanti costante-mente, senza interruzione, ci sa-ranno pattuglie miste composte daGuardie ambientali e Polizia localein borghese che monitoreranno lezone più sensibili. Staneremo ine-sorabilmente tutti gli evasori dellaTari come gli elusori. Infine voglioringraziare il personale dell’UfficioAmbiente del Comune, in partico-lare Francesco Giambanco, così co-me gli uomini della Polizia locale equelli delle Guardie ambientali”.In loro supporto sono scesi in cam-po anche i Carabinieri della stazio-ne di Fregene per stanare gli eva-sori della tassa sui rifiuti. I militari,nella zona del lungomare e sullestradine laterali, già al primo girodi controllo effettuato hanno tro-vato diverse famiglie non in regolacon i pagamenti della tassa.

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RifiutiTroppe persone non pagano la Tari enon hanno i mastelli, tutti i giorni perla strada vengono lasciati centinaia disacchetti e i risultati si vedono…

di Andrea Corona

Mucchio selvaggio

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Dai primi giorni di giugno inriva al mare è salita la ten-sione. Nonostante l’Ati, così

come concordato con la pubblicaamministrazione, abbia previstodal 6 giugno al 13 settembre “il po-tenziamento della raccolta diffe-renziata nelle strutture balneari enegli esercizi commerciali situatisui 24 chilometri di costa”, il risul-tato è all’improvviso diventato cri-tico per molti. Tanti i rifiuti che so-no rimasti davanti agli stabilimentiproprio nei primi giorni di massi-ma affluenza sulle spiagge. Perchése è aumentato il numero dei pas-saggi per il ritiro, la situazione sem-

bra improvvisamente peggiorata?Perché si è iniziato ad applicare al-la lettera il nuovo regolamento ap-provato dal consiglio comunalenell’aprile scorso che prevede no-vità sostanziali sulle modalità delprelievo. Le attività commercialiadesso hanno diritto a un quantita-tivo proporzionato alla superficieda loro occupata e questo per i pic-coli stabilimenti, in particolare ichioschi ma non solo, si è tradotto

in una drastica riduzione del volu-me ritirato. “Nessuno ci ha infor-mato di queste novità e ora con lastagione cominciata siamo in tota-le emergenza”, dichiarano i gesto-ri. “Le associazioni Assobalneari,Federbalneari e Sib, nelle personedei rispettivi presidenti e a seguitodel grave disservizio relativo allaraccolta dei rifiuti in atto da giornipresso le strutture balneari dei pro-pri associati, esprimono tutto ilproprio rammarico per la mancan-za di comunicazione e di pronto in-tervento da parte dell’amministra-zione comunale - hanno scritto letre sigle unite - Le stesse richiedo-

no all’amministrazione che venga-no adottati provvedimenti urgentiper risolvere il grave disagio arre-cato attivandosi tempestivamenteal fine di risolvere in maniera de-finitiva la problematica posta inquestione”. A fine giugno il pro-blema non era ancora rientrato,nei box ecologici degli stabilimen-ti l’accumulo del materiale è esor-bitante e lo si intuisce alla perfe-zione durante la passeggiata in bi-cicletta per il nauseante odoreproveniente dai mastelli. Problemi anche con i commercian-ti, a fine giugno alcuni operatori so-no passati presso le attività com-merciali di Fregene per avvisare gliesercenti che da quella settimana ilprelievo di carta e cartone sarebbestato fatto “una sola volta a setti-mana, dal lunedì e venerdì, al solovenerdì. “Ci hanno spiegato chepoiché il carico delle utenze priva-te è aumentato non ce la fanno piùa smaltire a noi esercenti due voltea settimana − spiega il gestore diuna pizzeria tavola calda − in pienastagione ci sembra una pazzia vistoche già così facevamo fatica a gesti-re l’accumulo del materiale”. “Unafollia − ribadisce Franco Del Mo-naco, presidente della Confcom-mercio Fiumicino − la programma-zione va fatta prima, non in pienastagione balneare. È noto che d’e-state a Fregene con le seconde ca-se la raccolta aumenta, ma aumen-ta anche la necessità degli esercen-ti di avere un numero di prelieviproporzionati alle loro reali esigen-ze, non si può all’improvviso di-mezzare il servizio. Chiederemo unincontro immediato con i respon-sabili della società che gestisce laraccolta dei rifiuti”.“Per tutti quei commercianti diFregene che producono quantitàimportanti di imballaggi le modali-tà di ritiro rimarranno invariatecon due passaggi a settimana - haprecisato in un comunicato l’am-ministrazione comunale - la revi-sione e la razionalizzazione del ser-vizio saranno basate sull’effettivaproduzione di materiali a secondadella tipologia di esercizio. Qualo-ra vi fosse necessità di un ritiro ex-tra, con almeno una trentina di im-ballaggi, l’attività commerciale in-teressata può contattare il numeroverde in tempo utile al numero800.020.661”.

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RifiutiContestate le modalità di raccolta del nuovo regolamento comunale,prelievi commisurati alle superficioccupate e contingentati anche per plastica, carta e vetro

di Fabio Leonardi

La protestadi balneari ed esercenti

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Se la situazione rimane comun-que sotto controllo, gran parte

del merito è loro. Sono i ragazziadibiti al servizio di pulizia dellestrade, quelli che raccolgono i sac-chetti in giro, spazzano le vie, il fi-lo diretto con il pubblico, personeche non si tirano mai indietro e nongirano mai la testa dall’altra partequando si crea un problema. Sa-rebbe ingeneroso citarne solo al-cuni, ma li vogliamo ringraziaretutti, hanno un compito non sem-plice, raccogliere oggi sapendo chele stesse persone domani farannolo stesso. Eppure non si smontanoe intervengono come se fosse sem-pre la prima volta.Ricordiamo a tutti che fino all’11settembre a Fregene, Focene e Pas-

soscuro, saranno attivate postazio-ni mobili di raccolta del rifiuto or-ganico e indifferenziato. A Fregenelo scarrabile è posizionato ogni do-menica davanti al Centro di raccol-ta in via Cesenatico 204 e resterà adisposizione di tutti, cittadini e tu-risti, dalle 18.00 alle 24.00. Chiunque poi volesse smaltire ri-fiuti ingombranti, potrà recarsi al-lo stesso Centro di raccolta, apertotutti i giorni dalle 11.00 alle 14.00 e

dalle 15.00 alle 18.00 escluso i fe-stivi. Qui è possibile conferire ri-fiuti ingombranti come divani, ta-voli, porte, finestre, ma anche sfal-ci di potature e rifiuti elettrici edelettronici come tv, computer e al-tri tipi di piccoli elettrodomestici.Il servizio è accessibile in manieradel tutto gratuita. Ricordiamo inol-tre che rimane attivo il servizio diritiro a domicilio utilizzando il nu-mero verde 800.020.661.44

RifiutiA quelli che con le Apette puliscono le nostre strade, seri e gentili impediscono al centro balneare di essere seppellito sotto una valanga di rifiuti

di Andrea Corona

Grazie ragazzi!

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Si avvicinano mesi decisiviper il futuro dell’aeroportoLeonardo Da Vinci. Come

infatti sottolinea il Comitato Fuo-riPISTA, il “Progetto per Fiumi-cino”, presentato da ENAC-AdR eapprovato dal Governo nel dicem-bre 2012, indica nel 2017 l’annodel possibile inizio lavori perl’ampliamento e la realizzazionedella IV Pista, un vero e proprioraddoppio dell’aeroporto - ricor-da il Comitato - su circa 1300 et-tari, tutti ricadenti in aree vinco-late all’interno della Riserva Na-turale Statale del Litorale Roma-no. Un progetto a cui FuoriPISTAha contrapposto un progetto al-ternativo, elaborato da esperti delsettore in collaborazione con iprofessionisti del Comitato, giàpresentato e fatto proprio dal sin-daco di Fiumicino, e consegnatoin aprile al Ministro delle Infra-strutture e dei Trasporti, GrazianoDelrio, documento che verrà abreve anche inviato a ENAC e adAdR, ai membri della Commissio-ne Trasporti della Camera e delSenato, ai consiglieri del comunedi Fiumicino e alla popolazionedel territorio. Sempre in quest’ottica, per pre-sentare e diffondere il suo proget-to di potenziamento alternativo alraddoppio dell’aeroporto, ondeevitare “la realizzazione di un ope-ra inutile e dannosa, necessariasolo a soddisfare gli interessi fi-nanziari e speculativi di pochi”, aiprimi di luglio il Comitato ha in-contrato anche l’assessore alle Po-litiche del Territorio e della Mobi-lità della Regione Lazio. l’incon-tro, al quale ha partecipato anchel’assessore all’Urbanistica e Ri-

serva del comune di Fiumicino, hapermesso di presentare in modoapprofondito questo progettoche, secondo FuoriPISTA, “di-mostra in modo inequivocabile lanon necessità di raddoppiare l’ae-roporto per soddisfare i volumi ditraffico previsti per il futuro. Conun utilizzo più razionale delle pi-ste, una migliore riorganizzazionedegli spazi liberi (oltre 160 ettari)presenti all’interno del sedime ae-roportuale e di quelli esistenti e,soprattutto, senza ulteriore con-sumo di suolo, è infatti possibile:“aumentare i movimenti/ora degliaerei passando da 60 del 2015(teorici 90) a 120; realizzare nuoviterminal aumentando il numerodelle postazioni degli aerei, con lapossibilità di effettuare gli imbar-chi e sbarchi dei passeggeri me-diante un numero superiore difinger; soddisfare - ove fosse ne-cessario - la domanda di oltre 80milioni di passeggeri/anno; ab-bassare l’impatto dell’inquina-mento acustico modificando leprocedure di decollo ed atterrag-

gio; soddisfare la domanda di spo-stamenti da e per l’aeroporto uti-lizzando il treno fino al 75% delflusso di passeggeri; incrementa-re i livelli occupazionali diretti eindiretti per soddisfare i previstiaumenti del volume di traffico;evitare la distruzione di 1300 etta-ri di agro romano ricadente all’in-terno della Riserva Naturale Sta-tale del Litorale Romano; evitarel’esproprio di piccole e medieaziende agricole e di abitazioni”. Durante l’incontro, secondo ilComitato FuoriPISTA, la RegioneLazio ha confermato la disponibi-lità a “verificare ipotesi alternati-ve al raddoppio dell’aeroporto persalvaguardare le aree ricadenti al-l’interno della Riserva NaturaleStatale del Litorale Romano e diverificare con le altre istituzionil’individuazione di un aeroporto asostegno del Leonardo da Vincidove trasferire i voli low cost, co-me in effetti già richiesto durantel’elaborazione del Piano Naziona-le degli Aeroporti”.Info: www.comitatofuoripista.it.

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AeroportoIl progetto di FuoriPista per il Leonardo Da Vinci: “non serve il raddoppio, è possibileun traffico passeggeri oltre gli 80milioni senza altro consumo di suolo”

di Maria camilla Capitani

Incrementosenza raddoppio

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“Il comune di Fiumicino haprorogato di altri tre anni il

proprio accordo con Arpa Lazioper il monitoraggio del rumoreaeroportuale attraverso le quattrocentraline installate a Fiumicino,Isola Sacra, Fregene e Maccare-se”. Lo comunica il presidentedel consiglio comunale di Fiumi-cino, Michela Califano. Le centra-line di rilevamento monitoranol’impatto del rumore degli aero-mobili e i dati rilevati, elaborati evalidati dal personale tecnico del-l’Arpa Lazio, sono poi oggetto diappositi rapporti che l’Arpa tra-smette al comune di Fiumicinocon cadenza trimestrale. Il rumo-re aeroportuale, con i suoi possi-bili effetti negativi per la saluteumana, è un tema da sempre mol-to sentito dalla cittadinanza e dal-le associazioni territoriali, ancheperché le attività di controllo del-

l’inquinamento acustico aeropor-tuale, eseguite nel recente passa-to, hanno evidenziato la necessitàdi mantenere elevata l’attenzione,specialmente in virtù del previstopiano di ampliamento dell’aero-porto Leonardo da Vinci.“l’inquinamento acustico, so-prattutto in alcune zone del no-stro Comune, rimane un fattoredi rischio che va costantementemonitorato in maniera accurata econ strumenti scientifici - spie-ga Michela Califano - Il nostro èun territorio complesso, con unaimportante fascia ambientale diRiserva e quartieri intensamenteabitati che devono coesistere conun hub intercontinentale. Il rumo-re acustico derivante dagli aerei inpartenza e in decollo necessita diuna verifica continua e puntualeche va valutata nel tempo per per-mettere ai vari enti di poter agirenel caso si creino i presupposti e lasalute pubblica o la tutela ambien-tale lo richiedano. Per questo motivo il mio plauso vaalla giunta comunale del nostroComune per aver immediatamen-te approvato questo provvedi-mento senza alcun indugio”.48

AmbientePer il monitoraggio del rumore degli aerei attraverso le centralineinstallate sul territorio. Califano: “È un fattore di rischio, serve verifica puntuale”

di Rosangela Mollica

Arpa, rinnovatala convenzione

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Ma quanta droga circola a Fre-gene? Chi è fuori da questomondo fa fatica a pensare

che il numero delle persone coin-volte nel “giro” sia decisamenteelevato. Se gli spacciatori restano iprimi nel mirino, i consumatorirappresentano l’altra faccia di que-sta medaglia. Perché “senza do-manda” il business si sgonfierebbementre invece il mercato sembraessere sempre molto florido. Una misura di quanto il fenomenosia diffuso nel centro balneare ar-riva dai carabinieri che durantesemplici azioni di controllo strada-le hanno intercettato solo nelle ul-time settimane diverse persone inpossesso di sostanze stupefacenti. l’ultimo arresto risale ai primi di lu-glio: l’uomo, tenuto d’occhio già datempo dai militari dell’Arma diFregene, è stato sottoposto a uncontrollo e trovato in possesso di 8grammi di cocaina suddivisa in do-si, pronte per lo spaccio. La suc-cessiva perquisizione domiciliareha permesso di rinvenire ulteriorigrammi di hashish. A fine giugno era stato un pregiudi-

cato romano di circa 40 anni, resi-dente a Fregene, a essere trovato inpossesso di 32 grammi di cocaina ea finire in manette. l’uomo è statofermato dai militari durante un ser-vizio di controllo e durante la per-quisizione è uscita fuori la droga. La sera dello scorso 7 giugno, inve-ce, durante un normale controllosulla circolazione stradale, i Cara-binieri della stazione di Fregenehanno fermato un’auto a bordodella quale si trovava un pregiudi-

cato di Fiumicino. Il quarantenne èstato riconosciuto dai militari chedurante la perquisizione gli hannotrovato 20 grammi di cocaina. Ar-restato, è stato portato nel carceredi Civitavecchia. Qualcuno penserà che si tratta dicasi sporadici, può darsi. Ma la do-manda è: quante persone, ragazzi,adulti, girano con dentro le taschesostanze stupefacenti pronte per lavendita o per il proprio consumo aFregene?

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SicurezzaDurante controlli stradali i Carabinierihanno trovato diverse persone in flagrante, un fenomeno in crescitache non risparmia il centro balneare

di Paolo Emilio

Droga, altri arresti

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Con un comunicato stampa, ilcomune di Fiumicino ha reso

noto che “a partire da lunedì 11 lu-glio, nell’ottica della razionalizza-zione prevista nel Testo Unico del-le leggi sull’ordinamento degli En-ti locali, e in base alle esigenze delnostro territorio, l’Ufficio decen-trato di Fregene sarà aperto al pub-blico solo il martedì e il giovedì dal-le 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle17.00, mentre rimarrà chiuso il lu-nedì, il mercoledì e il venerdì”.Un’opzione che era stata ripetuta-mente smentita nei mesi scorsiquando si era parlato di un “possi-bile, futuro ridimensionamento delservizio ma solo qualora fosse statoattivato precedentemente il servi-zio di anagrafe digitale”.Protestano le associazioni del terri-torio nei confronti del ridimensio-namento del servizio dell’ufficio

comunale di via Loano, in partico-lare nel periodo estivo quando l’af-flusso del pubblico è maggiore.“Purtroppo l’ipotesi che si era pa-ventata mesi fa è diventata realtà -dice il presidente della Pro LocoGiovanni Bandiera - speriamo chenon sia una scelta definitiva ma siasolo legata a difficoltà nel reperi-mento di personale nel periodoestivo”.“Così vengono disattese tutte le in-

dicazioni precedenti - dichiaraFranco Del Monaco presidente del-la Confcommercio anche a nome diVivere Fregene e Nuovo ComitatoCittadino - non erano questi gli im-pegni presi al momento della ri-apertura dell’ufficio dopo Natale. Aquesto punto temiamo il peggio,cioè che si tratti di un preambolo auna inaccettabile chiusura definiti-va. È necessario un incontro ur-gente con l’amministrazione”.54

UfficiCambia l’orario dell’Ufficio comunaledi via Loano, apertura solo martedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00, chiuso tutti gli altri giorni

di Marco Traverso

Una delegazione part time

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Nel primo pomeriggio delloscorso 16 giugno una rafficadi vento ha fatto crollare un

grande pino proprio sul bordo divia Portovenere. Si tratta dell’AreaC, quella messa in sicurezza dai la-vori fatti in primavera. l’albero perfortuna è caduto verso l’interno delbosco, comunque a pochi metridalle auto e da un’area giochi perbambini. In quel momento nonc’era nessuno altrimenti poteva fi-nire molto male. “All’interno il pi-no è marcio, la pianta era da abbat-tere e invece è stata solo potata du-rante il recente intervento”, diceun giardiniere. Una circostanza chedimostra quanto scriviamo da tem-po: l’Area C della pineta non è af-fatto in sicurezza. Nel piano origi-nario redatto dall’area Ambientecomunale che abbiamo in più oc-

casioni divulgato c’era chiaramen-te scritto che: “Bisogna procedereall’abbattimento di 41 pini perico-lanti, già individuati, alla potaturaper la messa in sicurezza di altri 56,alla piantumazione di 35 giovaniesemplari e all’istallazione della re-cinzione e degli arredi”. I conti quindi oggi non tornanoperché in tutto saranno stati abbat-tuti appena 10 esemplari (9 per laprecisione). Non serve essere deglispecialisti per vedere che davanti aLa Ginestra ci sono ancora tantigrandi pini che dovevano essereabbattuti, si vedono rami cadenti,cime spezzate. Questa volta, come tante altre, nonè successo niente ma se poi un gior-no qualcuno ci rimane sotto? In gio-co c’è la vita delle persone, dei bam-bini che passeggiano in quell’areadella pineta, delle auto che passanoper andare verso la scuola. La do-manda è sempre la stessa: come sipuò pensare di mettere la cancella-ta se la messa in sicurezza non ap-pare ancora conclusa?Altro problema che comincia ad

essere evidente è la sofferenza ditanti pini in tutte e tre le zone. Nel-l’area A i pinetti ripiantumati daqualche tempo patiscono la man-canza di acqua, non hanno ancorasuperato la fase critica e hanno bi-sogno di cure. Era stato fatto un im-pianto esterno per poterli irrigare,ci sono ancora le tracce dei tubi maè molto tempo che nessuno li ri-fornisce di acqua, sarebbe imper-donabile farli seccare ora. Altro problema riguarda pianteadulte con cime secche un po’ovunque. Come è successo alla sta-zione ferroviaria di Maccarese, gliesemplari si seccano all’improvvi-so. Il fungo che colpisce le radici ègià stato individuato, ma servonotrattamenti per prevenire le infe-zioni e curare le piante, non si puòsolo aspettare che cadano. Una pi-neta monumentale come quella diFregene, proprio al centro del pae-se, è un patrimonio inestimabilema servono cure e manutenzionecontinue, non interventi tardiviquando ormai i danni diventano ir-reversibili.

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PinetaCade un pino sulla strada nell’Area Cappena bonificata e in attesa di recinzione, dubbi sulla messa in sicurezza, pini in sofferenza senza acqua e prevenzione

di Andrea Corona

Un crolloemblematico

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TORNEI Scacchi lungo la strada

Nel programma estivo di Fregene,non poteva mancare “Scacchilungo la strada”, il torneo open,giunto alla 32° edizione, organiz-zato dalla U.I.S.P. Roma - AreaGiochi e Sport Tradizionali in col-laborazione con l’Immobiliare Bi-

telli. l’appuntamento, in program-ma domenica 24 luglio, è sempreAgliarchi di Bitelli in viale Castel-lammare 69/b, con chiusura pre-notazioni alle 14.45 e primo turnoalle 15.00. Durante la premiazio-ne, prevista per le 20.00, medaglia

per tutti i partecipanti e coppe aitre primi assoluti Gruppo A, aiprimi di ogni fascia Elo con alme-no 5 giocatori e al primo degli Un-der 16. Per info e prenotazioni,tel. 06/66563973 - [email protected].

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CartelloneGli appuntamentida non perdere

CONCERTIFranco Lillo “One man show”

Una delle figure più rappresentative dell’estate di Fre-gene è senza dubbio Franco Lillo “One man show”.Dopo quelli di giugno, Franco Lillo è pronto a un lu-glio davvero scoppiettante: il 20 alle 21.30 sarà prota-gonista in coppia con Sony Yang all’Hotel Corallo perl’ operetta Mon Amour, il 29 luglio alle 21.30 sarà all’SClub. Ad agosto torna in coppia con Sony Yang; il 10all’Hotel Corallo e il 12 all’Hotel Miraggio, dove ci sa-rà aperitivo e musica a partire dalle 19.00. Il 15 agostonel pomeriggio sarà al centro anziani di via Porto Con-te, mentre la sera sarà protagonista al Saint Tropez, pertornare il 24 agosto all’S Club.

OASI WWFI Venerdì della Notte

Tutti i venerdì di luglio nello scenario delle Oasi diMacchiagrande e Vasche di Maccarese, WWF Oasi eProgramma Natura organizzano i "Venerdì della Not-te": una serie di appuntamenti speciali e d'eccezionealla scoperta delle oasi nell’oscurità. “Sono poche lepersone che hanno avuto la possibilità di visitare unbosco dopo il crepuscolo - spiega Riccardo Di Giu-seppe, naturalista e responsabile oasi - il bosco è ani-mato da numerosi ‘abitanti’ che iniziano la loro attivi-tà proprio quando gli altri vanno a dormire. I visitato-ri dell’oasi, accompagnati da guide del WWF, avrannola possibilità di vivere questa emozionante esperienzapercorrendo in silenzio i sentieri per ascoltare i suonie le voci del bosco di notte”. Prossimi appuntamenti:15 luglio “Gli uccelli e il Buio”, 22 luglio “I profumidella notte” e il 29 luglio “Sulle tracce degli animali

nell’oscurità”. Da sottolineare inoltre la prima visitanotturna di sempre alle Vasche di Maccarese riservataad un piccolo numero di visitatori. Per partecipare aglieventi è obbligatoria la prenotazione, info:339.15.88.245, [email protected], [email protected].

VISITEMacchiagrande di GaleriaPer le visite guidate di Natura 2000 il 20 luglio si va aMacchiagrande di Galeria (possibilità di cena in azien-da agricola). Mercoledì 27 Episcopio di Porto e arginedel Tevere. Prosegue intanto l’attività del Centro Visi-te Itinerante della Riserva del Litorale Romano su cam-per mobile, queste le prossime tappe: a luglio 16 e 17Borgo di Palidoro, 23 e 24 Conad Focene, 30 e 31 viaTorre Clementina; 6 e 7 agosto rotonda Passoscuro. Info: tel. 339.65.95.890, [email protected].

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Qualcuno l’ha già definita lapiazza estiva di Fregene. Egià, non ci volevano poteri

soprannaturali per capire che ilFregene Summer Festival avrebbefatto centro. Quando si è mai vista a Fregeneuna struttura così? E un livello diofferta e di professionalità altret-tanto qualificata? Lo ricordate il re-frain degli anni passati, fastidiosoquanto corretto: “Ma alla fine la se-ra cosa offre Fregene a chi vuole fa-re una passeggiata o uscire a pren-dere qualcosa?”. Il vuoto ora è colmato, eccome. Apiedi, in bicicletta, in auto attra-verso il comodo parcheggio, per gliadulti come per i bambini che han-no uno spazio tutto dedicato e benorganizzato: il Festival ha convinto

tutti. “Devo ribadire la positivitàdell’iniziativa - dichiara Franco DelMonaco presidente della Conf-commercio Fiumicino - gli orga-nizzatori hanno raccolto in pieno ilnostro appello di avvalersi dellacollaborazione delle attività locali.Auspico che l’iniziativa centri tuttii suoi obiettivi e possa proseguire alungo nei prossimi anni”.Del resto l’investimento è stato no-tevole: in un’area verde di 35milamq proprio accanto alla Pineta, èstata allestita un’arena estiva da piùdi 3mila posti. Il colpo d’occhio,una volta seduti, è impressionante,il palco, tutto circondato dalla chio-ma dei pini secolari, è uno spetta-colo nello spettacolo. L’iniziativa è a cura della MF Pro-duzioni, in collaborazione conl’amministrazione comunale diFiumicino e delle società del Grup-po Federici, Ares 2002 e Ala 97, chehanno concesso le aree. La parten-za di Enrico Brignano è stata ec-cellente, quasi da tutto esaurito,tanto che il comico replicherà lospettacolo il 5 agosto.“Il calendario si aggiorna conti-nuamente - dichiara MassimilianoFranco, l’organizzatore - quest’an-no non abbiamo potuto prenotaretutti gli artisti a cui avevamo pen-sato perché siamo arrivati in ritar-do, ma stiamo provando qualchesorpresa finale”.

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EventiIl Fregene Summer Festival ha già fatto centro, non solo per i suoi grandi artisti ma ancheperché ha saputo diventare un punto di riferimento serale per tutti

di Andrea Corona

E’ qui la piazza

15 luglio Cartoonando

16 luglio Pablo e Pedro

17 luglio Massimo Ranieri

21 luglio Nocerino Genco

22 luglio Renzo Arbore

28 luglio Manzo Nocerino

29 luglio Andrea Perroni

30 luglio Holi Festival

31 luglio Dario Cassini

2 agosto Pink Floyd Legend

3 agosto Michele La Ginestra

4 agosto Damiano Comunale

5 agosto Enrico Brignano

7 agosto Bengi & Fede

11 agosto Martelli Farnè

12 agosto Gigi D’Alessio

Prossimi eventi

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Grandi artisti a parte, anche ilVillaggio è una piacevolesorpresa. Entrare la sera dal-

l’ingresso illuminato di via Agro-poli è sempre una bella sensazione,lontana anni luce da quel retrogu-sto di pecoreccio che è sempre inagguato dietro l’angolo. Qui nessu-

no scivolone, nella sua semplicitàl’organizzazione non ha sbagliatoun colpo, considerando che è il nu-mero zero. “Qualcosa si può mi-gliorare - ribadisce MassimilianoFranco, l’organizzatore - la primaedizione è sempre un salto nelbuio. Dobbiamo sicuramente cer-care di riempire meglio il conteni-tore del Village, ma considerando iltempo che avevamo a disposizionedirei che è stato quasi miracolosoriuscire a trovare tanti partner dis-posti a dividere insieme a noi que-sta avventura”. Musica, teatro, cabaret, tutte le se-re ad ingresso libero viene propo-sto qualcosa.Al Village si cena, o si prende unabirra, un gelato, una pizza, ham-burger, fritti, piatti semplici senzafare il minimo di concorrenza ai lo-

cali del centro o a quelli in riva almare, niente servizio ai tavoli, né al-tre formalità.“Il Festival rappresenta uno spazioimportante per Fregene – ha ripe-tuto il sindaco Montino – l’arena sitrova in un punto facilmente rag-giungibile per la cittadinanza e per-metterà di ospitare eventi culturalie musicali di alto livello. Sono cer-to che rappresenterà un punto diforza per il turismo su tutto il no-stro litorale”. E in effetti gli ospiti vengono da unpo’ tutto il litorale, incuriositi daquesto luogo. Un paradiso ancheper i bambini, dove la regia del Pic-colo Principe Yogarmonia si fa sen-tire con tanti intrattenimenti e la-boratori. Intorno una rampa per loskate, un campo da pallacanestro,uno da beach volley e un altro dabeach tennis, poi scivoli, altalene,insomma una piccola Babilonia.Poi sul palcoscenico spazio allamusica, ai concerti sempre gratisdel Village, al contrario di quellidell’Arena a pagamento riservata aibig dello spettacolo. Molto spazioanche qui ai gruppi locali per i qua-li l’organizzazione ha sempre la-sciato la porta spalancata. Chiun-que sia interessato può rivolgersi altel. 06.39.36.61.23 oppure a [email protected].

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EventiOltre alla grande Arena, riservata ai big dello spettacolo, tutte le seresul palcoscenico del Festival in programma spettacoli a ingresso libero

di Fabio Leonardi

La sorpresa Village

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Nonostante la programmazionedi FiumicinoEstate più che

mai ricca di eventi a Fregene, pertanti vacanzieri e residenti il cine-ma sotto le stelle all’Arena Fellini,allo stabilimento del ministerodella Difesa sul lungomare di Le-vante 50, è diventato un appunta-mento da non mancare. Meritodell’organizzazione che, oltre adallestire un’arena estiva con tutti iconfort e mezzi tecnici per unaproiezione ottimale, anche que-st’anno ha messo a punto un car-tellone in grado di soddisfare i gu-sti di un pubblico di tutte le età,dall’animazione alle commedie efilm drammatici. Per informazioni: 338.4813732 - FbArena Fellini. Ingresso € 6,00 - An-teprime/prime € 8,00. Ingresso vietato agli animali.64

CinemaTutte le migliori pellicole in programma fino a settembre,un’ottima occasione per vedere o rivedere i film dell’anno

di Francesco Zucchi

Luglio

15 - 21.45: Loro chi?, di Francesco Miccichè. Commedia16 - 21.45: Il ponte delle spie, di Steven Spielberg. Drammatico17 - 21.45: l’abbiamo fatta grossa , di Carlo Verdone. Commedia18 - 21.45: Star wars, di J.J. Abrams. Fantastico19 - 21.45: Suburra, di Stefano Sollima. Drammatico20 - 21.45: Kung Fu Panda 3, di Jennifer Yuh Nelson. Animazione21 - 21.45: Belli di papà, di Guido Chiesa. Commedia22 - 21.45: Assolo, di Laura Morante. Commedia drammatica 23 - 21.45: Il caso Spot Light, di Thomas McCarthy. Thriller24 - 21.45: Café Society, di Woody Allen. Commedia25 - 21.45: Tini - La nuova vita di Violetta, di Juan Buscarini. Commedia26 - 21.45: Alice attraverso lo specchio, di James Bobin. Fantastico27 - riposo28 - 21.45: Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Mainetti. Azione29 - 21.45: Perfetti sconosciuti, di Paolo Genovese. Commedia30 - 21.45: Quo vado, di Gennaro Nunziante. Commedia 31 - 21.00: Hotel Transylvania 2, di Genndy Tartakovsky. Animazione

Agosto

01 - 21.30: Tiramisu di e con Fabio De Luigi. Commedia02 - 21.30: l’uomo che vide l’infinito, di Matt Brown. Drammatico03 - 21.00: Angry birds - il film, di Clay Kaytis, Fergal Reilly. Animazione 04 - 21.30: La pazza gioia, di Paolo Virzì. Commedia drammatica, 05 - 21.30: Ave Cesare, di Ethan e Joel Coen. Commedia nera06 - 21.30: Revenant- redivivo, di Alejandro González Iñárritu. Avventura 07 - 21.30: Quo vado, di Gennaro Nunziante. Commedia08 - 21.30: Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Mainetti. Azione 09 - 21.00: Kung fu panda 3, di Jennifer Nelson, A. Carloni. Animazione10 - riposo

La Dolce Riva

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Che fine ha fatto il trenino turisti-co? In tanti in questi giorni si

stanno facendo questa domanda, vi-sto che a Fiumicino invece è partitolo scorso 6 luglio. La risposta, pur-troppo, non è delle migliori: il servi-zio gratuito, tanto apprezzato nelleprecedente stagione balneare, que-st’anno non ci sarà. Non sarebberostati trovati i fondi per riproporlo aFregene e l’idea di farlo facendo pa-gare il biglietto è stata accantonata.Un vero peccato perché le reazionierano state molto positive lo scorsoanno, da parte di tutti, residenti, tu-risti, commercianti e alberghi, i cuiclienti avevano trovato un piacevolemezzo di trasporto. Ma il trenino era piaciuto soprattut-to ai bambini, tanto che diverse as-sociazioni che organizzano d’estate icentri estivi, come il Piccolo Princi-

pe Yogarmonia, in più di un’occasio-ne avevano radunato i ragazzi perpasseggiate sulla locomotiva. Il per-corso andava dal capolinea (parcheg-gio dietro Infopoint Pro Loco, ango-lo viale Castellammare - viale dellaPineta), per poi proseguire su vialeSestri Levante, via Iesolo, Lungoma-re di Ponente (Fermate via Marina diPisa, via Lardenza, piazzale di Frege-ne, tutte in corrispondenza fermateTpl), Lungomare di Levante (Ferma-te via Numana), via Cattolica, viale

Viareggio (Fermate via Marotta), viaGabicce a mare, Lungomare di Le-vante (Fermate via Cesenatico, viaGioiosa Marea), via Gioiosa Marea,viale Castellammare (Fermate: Bar

Ravarotto, via Marotta, via Cattolica,via Bagnoli, via Voltri). Il trenino era partito con la marciagiusta, purtroppo quest’anno è ri-masto “senza gasolio”. “Si tratta diun esperimento in cui crediamomolto - diceva il sindaco EsterinoMontino un anno fa - Oltre a unascelta chiara in termini di mobilitàsostenibile con alleggerimento deiparcheggi, la possibilità di collegaredurante il giorno le principali attivi-tà aiuterà il turismo. Dopo l’esten-

sione della pista ciclabile, ora saràpossibile spostarsi all’interno di Fre-gene quasi senza automobile”. Un esperimento che purtroppo peril momento non avrà un seguito.

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DelusioniNon passerà questa estate la caratteristica locomotiva per lestrade di Fregene, l’amministrazionenon è riuscita a trovare i fondi e l’iniziativa non verrà replicata

di Francesco Camillo

Niente trenino del mare

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Tante le iniziative programma-te quest’anno dalla BibliotecaGino Pallotta per l’estate. Gli

ampi spazi della nuova sede, la Ca-sa della Cultura, hanno permessoalle bibliotecarie di organizzare unsuper calendario ricco di appunta-menti. Non solo presentazioni di li-bri alla presenza degli autori maanche incontri formativi per adultie bambini su molti temi di attuali-tà. Come, per esempio, quello pre-visto lunedì 18 luglio alle 18.30:l’associazione “Come con Mamma”propone la lezione per bambini dai5 anni in su “Come costruire unacompostiera”, a cura dell’ingegnerGiovanni Petrucciani da parte delcomune di Fiumicino e dell’ATI-Gesenu. Si passa poi a mercoledì20 luglio dalle 16.30 alle 18.00 ecco“Fiabe e Musica in ascolto”, l’asso-ciazione Papagena offre un incon-tro per i bambini da 4 a 10 anni (ac-compagnati) per avvicinarli all’a-scolto della musica, lettura di favo-le e giochi musicali in giardino sul-le note di Robert Schumann (Sce-ne d’infanzia cd).

Domenica 24 luglio alle 21.00 “Unosceicco a Fregene”, serata carica diaspettative tutta dedicata a Federi-co Fellini con proiezioni di branidei suoi film. A cura di ClaudioFerretti, interviene Marco Castri-chella, esperto di cinema.Giovedì 28 luglio alle 18.00 “Pas-seggiate in bicicletta”, Laura Batti-sti accompagnerà il pubblico in untour in bicicletta a conoscere le Vil-le Storiche di Fregene, appunta-mento alle 18.00 in viale della Pi-neta 140.Il 3 agosto alle 18.30 incontro con

la senatrice Monica Cirinnà riguar-do la legge sulle Unioni Civili. Ve-nerdì 5 agosto alle 18.30: CamilloScoyni presenta il suo libro “Il ma-le sulle scarpe”, Tullio Pironti edi-tore. Sabato 6 agosto alle 18.30Bianca Silvestri presenta il suo li-bro “Io e lo straniero”, SangiorgioEdizioni. E mercoledì 10 agosto, al-tra novità: dalle 17.00 Burraco inBiblioteca che diventa sempre piùuno spazio dove incontrarsi e so-cializzare. Il programma proseguepoi per tutto agosto e settembre, in-fo: www.bibliotecafregene.com .

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CulturaAlla Gino Pallotta presentazione di libri, lezioni sulle compostiere,fiabe musicali, burraco, passeggiatein bici alle ville storiche, proiezioni di film e dibattiti

di Chiara Russo

Sempre alla Casa dellaCultura l’assessoreArcangela Galluzzo propone lo spettacolo teatrale “Una giornata particolare” dedicato a Ettore Scola e presentazioni di libri

Accanto al calendario di eventiproposti dalla Biblioteca Pallot-

ta, la Casa della Cultura in viale del-la Pineta 140 ospita un’altra serie diappuntamenti paralleli inseriti nelprogramma “FiumicinoEstate” eorganizzati direttamente dall’asses-sorato alla Cultura. A luglio, il 14 al-le 21.00, omaggio a Ettore Scolacon lo spettacolo teatrale di Massi-

mo Ali “Una giornata particolare”.Il 19 luglio alle 18.30 presentazionedel libro “Nome in codice Sieg-fried” di Adriano Monti e Alessan-dro Zardetto. Il 22 luglio, semprealle 18.30, presentazione del libro“Io, morto per dovere” di NelloTrocchia. Il programma proseguead agosto con la presentazione dialtri tre libri, “Messalina e la Romaimperiale dei suoi tempi” di Mari-sa Ranieri Panetta il 4 alle 18.00, “Ilmale sulle scarpe” Camillo Scoyni,il 5 alle 18.00, e “Io e lo straniero”di Bianca Silvestri il 6, sempre al-le 18.00.

Biblioteca, tantiappuntamenti

Fiumicino Estate

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Sempre più in alto. La NotteBianca del Parco Da Vincinon smette di stupire. Il 28 lu-

glio alle 21.30 arriveranno sul pal-coscenico tre artisti “monumenta-li” del livello di Ron, Umberto Toz-

zi e Michele Zarrillo, tutti presen-tati da un altro big come Red Ron-nie. Una serata da non perdere, co-me sempre completamente gratui-ta, quella organizzata dal centrocommerciale. Che anche quest’an-no vuole regalare ai suoi visitatoriuna serata di spensieratezza e buo-na musica per un evento ormaiconsolidato e molto atteso: la Not-te Bianca del Da Vinci. Un appun-tamento che ha raggiunto semprepiù rilevanza grazie alla partecipa-zione di artisti di livello nazionalecapaci di richiamare migliaia dipersone. Basta guardare alle ultimeedizioni per capire la portata dellarassegna che ha ospitato artisti co-me Enrico Montesano, RiccardoRossi, Max Giusti, Andrea Perronie Marco Marzocca nell’edizione del2014, Maurizio Battista e gli Stadioin concerto nella Notte Bianca tar-gata 2015. Un’idea vincente lanciata qualcheanno fa, legare alla spensieratezzadello shopping un sano diverti-mento per concedersi una “vacan-za” dai problemi quotidiani graziealle performance entusiasmanti diartisti amati e apprezzati. Un duplice viaggio all’insegna del-la leggerezza, il primo nello shop-

ping lungo i viali all’aperto per uti-lizzare anche l’occasione dei saldiestivi nei 60 megastore tra i più pre-stigiosi del panorama nazionale einternazionale aperti per l’occasio-ne fino alle 22.00. Il secondo sul fi-lo delle emozioni provocate daglishow dei grandi artisti lungo il per-corso della buona musica. Nel mez-zo la possibilità di fare una sosta neipunti ristoro del Parco capaci disoddisfare ogni tipo di esigenza efonte di ulteriore evasione. Che dire poi dello spettacolo, delmomento in cui il pubblico potràsentire la voce di questi infiniti ar-tisti intonare canzoni che hannofatto la storia della musica leggeraitaliana? Quando Umberto Tozzi,che ha venduto nel mondo 80 mi-lioni di dischi, canterà “Gloria”,“Tu”, “Ti amo”? O Michele Zarrilloattaccherà “La notte dei pensieri”,“l’elefante e la farfalla”, per nonparlare di Ron e dei suoi tanti suc-cessi senza tempo come “Vorrei in-contrarti tra cent’anni”, “Non ab-biam bisogno di parole”, “Sei vola-ta via”. Un concerto che il pubblico nonvorrebbe finisca mai, una intermi-nabile Notte Bianca tutta vissutasul filo di emozioni uniche.

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ConcertiEcco il tris d’assi calato dal Parco Da Vinci per la sua NotteBianca del 28 luglio, una seratacompletamente gratuita presentatada un certo Red Ronnie…

di Chiara Russo

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Iprimi appuntamenti dell’EstateBambini 2016, promossa dall’as-

sessorato alla Cultura del comune diFiumicino e organizzata dalla Bi-blioteca dei Piccoli presso la Casadella Partecipazione di Maccarese,hanno richiamato un pubblico for-

mato da bambini, in prevalenza pic-coli - dai 18 mesi a 6 anni - accom-pagnati dai loro familiari. Attenzio-ne, esclamazioni, risate hanno carat-terizzato la partecipazione dei bam-bini che, nei momenti di interazionestimolata dai protagonisti della sce-na, hanno assunto anche il ruolo diattori. Al termine degli spettacolibambini e adulti hanno goduto la se-rena atmosfera della corte di via delButtero grazie alla brezza rinfre-

scante della sera in arrivo. I bambi-ni giocavano a nascondino, gli adul-ti parlavano tra loro senza… la me-diazione digitale!Comunicazione Faccia-a-Faccia,Contatto fisico possono battere Co-municazione mediata, Immagine

virtuale o, più realisticamente, pos-sono continuare ad avere un ruoloimportante nel “contatto” con gli al-tri, nelle interazioni, nel confronto onella condivisione di opinioni. Ildialogo “in presenza”, ricco di se-gnali (movimenti del corpo, infles-sioni della voce, toni, espressioni delviso ecc.) che articolano i messaggi eguidano la comprensione, si dimo-stra ancora una volta essenziale perintegrare e ampliare la comunica-zione frammentata e asintattica de-gli SMS, dei POST. Una modalità di-gitale di comunicazione che, a lungoandare, potrebbe impoverire il no-stro pensiero.Ringraziamo gli attori della compa-gnia Traccedarte, la regista MariaDe Luca, gli attori-burattinai diBrum-Brum-Grimm che con la lo-ro carica emotiva hanno permessotutto questo.Il fine settimana dedicato ai bam-bini prosegue con un laboratoriodella serie “Creativamente insie-me”. Si riprende ogni venerdì (tea-tro), sabato (burattini) e poi dome-nica, ossia ogni fine settimana finoa domenica 31 luglio.72

IniziativeA Maccarese nella Casa dellaPartecipazione ogni fine settimanateatro, burattini e laboratori, a curadell’assessorato alla Cultura e della Biblioteca dei Piccoli

di Luigia Acciaroli

l’estate dei bambini

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Dopo la fortunata stagione estiva al-l’Isola del Giglio dello scorso an-

no, LITRO, la vineria tutta dedicata alvino naturale e ai cocktail di qualità, siè lanciata in una nuova avventura: dal1° luglio si è trasferita a “Bordo Pisci-na” del Cigno di Fregene. Cocktail e wine bar, aperitivi e menudedicato a base di pesce, musica dal vi-vo, serate di poesia, intrattenimenti instile circense, serate burlesque, le fotoin bianco e nero di Marcello Geppettidirettamente dagli anni ’60, sono gliingredienti di Bordo Piscina. l’allesti-mento e il programma sono intera-mente dedicati agli anni ruggenti dellido romano, i favolosi anni ’60, con unchiosco bar in paglia dallo stile sem-plice ma raffinato, ombrelloni colora-ti, sedie a sdraio a rigoni, un piccolopalco per i concerti. Un luogo infor-male, a pochi metri dal mare, sul bor-

do piscina dello storico stabilimento IlCigno, aperto per l’aperitivo del tra-monto fino al dopo cena, dove si po-tranno gustare i vini naturali di LI-TRO e raffinati cocktail preparati daibar tenders resident Emanuele Broc-catelli e Valeria Bassetti (del 47 Bar-rato) - oltre ad alcune incursioni diPatrick Pistolesi, Pino Mondello e Li-vio Morena. Aperitivo e cena con ipiatti di Massimo Morelli - lo chef ti-tolare del ristorante, che oltre al me-nu tradizionale, ha curato anche unparticolare piccolo menu a base dipesce dedicato proprio agli aperitivie ai finger food serviti a Bordo Pisci-na. In programma, il martedì e mer-coledì, serate di musica jazz, folkamericano, canzone italiana e rock;serate di poesia nello stile del festivaldi Castelporziano anni ’70; dal giove-dì alla domenica“Musica alla carta”

con giovani gruppi guidati dal mae-stro Riccardo Manzi. Un capitolo a parte merita la mostra difoto in bianco e nero provenienti dal-l’archivio di Marcello Geppetti, unodei fotografi della Dolce Vita, che ca-ratterizzerà l’intero allestimento diBordo Piscina: un centinaio di stam-pe, alcune di grandi dimensioni, cir-conderanno la piscina e saranno espo-ste anche in altri spazi dello stabili-mento, come ad esempio sulle portedelle cabine. Grandi stampe di Mina,Jimi Hendrix e Celentano e tanti altridirettamente dagli anni ’60 con unaparete interamente ricoperta da pic-cole stampe. Una cabina dello stabili-mento diventerà “a luci rosse” con l’e-sposizione di alcune famose immaginidi nudi rubate da Geppetti a perso-naggi dell’epoca. Alcune foto sarannoinedite ma tutte si potranno acquista-re, scegliendo anche dal catalogo/pro-gramma di Bordo Piscina. Un omag-gio particolare sarà per il Mariano Mo-relli, lo scomparso patron del Cigno,ritratto da Geppetti con i Rolling Sto-nes al Piper: la foto campeggerà sullosfondo del bar.Bordo Piscina c/o Il Cigno, Lungoma-re Levante 248; info: tel. 06.45.44.76.39 - 06.665.60.150.74

NovitàLa vineria LITRO sbarca a Fregene,tutte le sere wine bar e menu di pesce con spettacoli, concerti e la mostra di Geppetti, fotografodella Dolce Vita

di Fabio Leonardi

Al Cigno conBordo Piscina

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“Audrey, icona senza tem-po”. Questo il titolo che IlMessaggero ha scelto

qualche mese fa per annunciareuna mostra sull’indimenticabile at-trice di “Colazione da Tiffany”presso la National Portrait Gallerydi Londra. Un piccolo tesoro fattodi fotografie rare e documenti ine-diti, reso disponibile per la granparte dall’archivio della “AudreyHepburn Estate”, gestito dai due fi-gli della celebre diva, Sean Hep-burn Ferrer e Luca Dotti.Leggendo l’articolo, il nostro oc-chio è caduto su un trafiletto late-rale della pagina che il quotidianoromano ha dedicato alla notizia,nel quale il figlio Luca svelava un

sorprendente particolare: “Ho tro-vato anche una foto impensabile: lamamma a 9 anni in vacanza sullaspiaggia di Fregene!”. Un’occasio-ne troppo ghiotta per noi che an-dava approfondita e che, come ve-drete più avanti, ha avuto risvoltiinsperati. Nata nel 1929 a Bruxelles da padrebanchiere inglese e madre baro-nessa olandese, la piccola Audreysognava di diventare ballerina.Seppure di famiglia agiata, ebbeun’infanzia difficile, soprattuttonegli anni della guerra, sopportan-do lutti familiari per le deportazio-ni naziste e soffrendo la fame. Pas-sato l’orrore del conflitto mondia-le, lavorò come modella per poi ap-

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MitiLe foto inedite di Audrey Hepburn a 9 anni sulla spiaggia del centro balneare, una località amata dalla diva che ha continuato a frequentare nel corso degli anni

di Elisabetta Marini

prodare al teatro e infine al cinema.Vinse l’Oscar come migliore attriceprotagonista in “Vacanze Romane”di William Wyler, a cui seguirannouna serie ininterrotta di successi ci-nematografici: da “Sabrina” conHumphrey Bogart, ma anche “Co-lazione da Tiffany”, “My fair lady”,“Guerra e pace”, “Storia di una mo-naca”, “Due per la strada” fino a“Cenerentola a Parigi” con FredAstaire, solo per citarne alcuni.La bellezza eterea di Audrey Hep-burn, unita alla sua indiscutibilebravura, l’hanno consacrata comeuna delle regine di Hollywood piùconosciute e amate di tutti i tempi.Molti non sanno però che la celebrediva ha vissuto oltre 20 anni dellasua vita a Roma. Lo rivela il libro“Audrey mia madre” (ed. Mondado-ri Electa), uscito di recente, scrittodal figlio Luca che regala per la pri-ma volta un ritratto privato dell’at-trice, anzi della cuoca, giardinierama soprattutto mamma.Dal 1968, quando iniziò la sua rela-zione con lo psichiatra italiano An-drea Dotti, fino all’inizio degli anni’90, Audrey visse nella Capitale, im-mersa in una vita assolutamente“normale”, fatta di passeggiate peri vicoli del centro storico, tra le bot-teghe artigiane e i negozietti di ali-mentari dove comprare la mozza-rella buona. Parlava molto bene ita-liano ed era lei stessa a definirsi“una casalinga romana”.Spesso abbiamo raccontato su que-ste pagine di vip che frequentanoFregene e non potevamo restare in-differenti al fatto che questa donnadal fascino unico fosse stata ritrattaproprio sulle nostre spiagge.Dopo aver letto l’articolo su Il Mes-saggero, abbiamo azzardato un’e-mail alla sua fondazione e con infi-nito stupore è stato proprio il figlio,Luca Dotti, a rispondere e accor-darci l’autorizzazione per pubblica-re le foto di sua madre bambina aFregene che trovate in esclusiva suquesto numero.La piccola Audrey, con costume in-tero e capelli a caschetto scuri, è ri-tratta sulla spiaggia e guarda sorri-dente verso l’obiettivo. Sua mammaElla van Heemstra, si intravede die-tro di lei mentre osserva altri amiciscavare una buca nella sabbia. In unaltro scatto Audrey sembra tornarecontenta verso la mamma inginoc-chiata, forse dopo aver toccato l’ac-

qua fresca del mare.Chiediamo al figlio Luca come so-no stati ritrovati questi scatti. “Ab-biamo riscoperto da poco le foto diFregene − ci racconta − e incuriosi-ti dal fatto che su una di esse ci fos-se un’automobile targata Roma,siamo andati a riprendere in archi-vio le foto originali. La serie ripor-tava la scritta ‘Fregene, luglio 1938’e l’immagine che ritrae mammabambina durante un picnic (v. foto

pagina seguente, ndr) è stata presu-mibilmente scattata nella PinetaMonumentale della nota localitàbalneare”.Anche qui la comitiva sembra esse-re la stessa della spiaggia, con Au-drey in gonnellina a pieghe e suamamma seduta intenta a prepararela colazione.Una curiosità. Non ci siamo ferma-ti qui, abbiamo chiesto al PRA unavisura della targa dell’automobile

Vacanze romane, a Fregene

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che si intravede dietro agli alberi,una FIAT 1500 6C del 1936. E ab-biamo scoperto che le persone ri-tratte in queste foto sono presu-mibilmente amici italiani della fa-miglia Hepburn, in quanto l’autoera di proprietà di don Mario Co-lonna, Duca di Rignano e Calcata,morto tragicamente a Roma pro-prio nel luglio 1938. Sono passatitanti anni e neanche Luca Dotti èriuscito a trovare un possibile le-game tra la sua nonna materna e inobili italiani, ma forse era pro-prio il sangue blu il trait d’unionfra le due famiglie in vacanza sul-le spiagge di Fregene.Quasi casualmente abbiamo tro-vato anche altre testimonianzedella presenza dell’attrice britan-nica a Fregene, risalenti al ven-tennio che trascorse con la sua fa-miglia a Roma. Dal numero di“Oggi”, del 14 maggio 1969 ripor-tiamo un’immagine che ritrae ladiva a passeggio sulla spiaggia diFregene con il secondo maritoAndrea Dotti, in occasione delsuo quarantesimo compleanno.Scatti rubati a una icona di bellez-za e di stile che preferiva la tran-quilla quotidianità di mamma e di

moglie allo star system, perché“certe luci della ribalta rovinano lacarnagione a una ragazza”. Paroladi Audrey Hepburn.

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“Sono nato a Pescara; in un1910 così lontano e pulitoche mi sembra di un altro

mondo. Mio padre commerciante,io l’ultimo dei sette figli della se-conda moglie, Francesca […]. Acinque anni fui mandato nelle Mar-che, a Camerino, presso una fami-glia amica […]. Vi restai due anni[…]. Ho fatto poi anni di pensiona-to e di collegio in altre città […]. Ioricordo una Pescara diversa, di cin-quemila abitanti, al mare ci si an-dava col tram a cavalli e le sere d’e-state si passeggiava, incredibile,per quella strada dove sono nato, ilcorso Manthonè, ora diventato un

vicolo e allora persino elegante.Dell’Abruzzo conosco poco, quelpoco che ho nel sangue. A diciottoanni ero già trasferito a Roma, emi-grante intellettuale, senza nemme-no la speranza di ritornarci […], male mie estati sono abruzzesi e quin-di conosco bene dell’Abruzzo il co-lore e il senso dell’estate…”Parola di Ennio Flaiano. Un uomocon il mare davanti agli occhi e chivive in questa dimensione, neces-sariamente è aperto al mondo. Dal-l’Adriatico di Pescara al Tirreno diFregene e Maccarese. Ennio recu-pera le sue idee dal mare, perché siarriva davanti al mare con un baga-

glio esistenziale di pensieri e quasiinvolontariamente si affidano alleonde: quelle onde restituiscono ri-cordi, riflessioni e fantasie. Enniose ne sta là, spesso, sulla spiaggia aguardare il lavoro dei pescatori, adosservare le ore, ad allungare iltempo d’estate. Non lo immaginia-mo alla ricerca dell’ispirazione,perché non ci si siede sulla spiag-gia semideserta per trovar immagi-ni o parole. Crede così il turista del-la domenica, quello con il Suv e ilcachemire, pronto a fare discorsiecologici dopo aver gettato carte ecicche sulla sabbia bagnata fuoristagione. Il mare riflette e fa riflet-tere. Sul mare si fa il pieno incon-sapevole di idee e atmosfere e solosuccessivamente si trasformano inaltro. Fregene e Maccarese, anchese non nominate direttamente, so-no la scenografia naturale di “Unae una notte”, un libretto di raccon-ti, essenziale per ambientare “Ladolce vita”. Ed è uno spettacolo ri-leggere quelle parole come fosserodidascalie di un paesaggio vissutoallora e dimenticato oggi. NellaFregene di Ennio Flaiano, pochibagnanti d'estate. Nessuno a set-tembre. In quel settembre, solo ipescatori. Giornate più brevi, cielochiaro e una punta di malinconia:queste sono le componenti di quel-la estate antica di oltre mezzo seco-lo quando sulla spiaggia si chiudo-no gli ombrelloni, finiscono tuttequelle attività legate alle vacanze di

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MemoriaLa Fregene dello scrittore nei suoiracconti, didascalie di un paesaggiovissuto intensamente dove, tra ilmare del Villaggio e la campagna,nacque La dolce vita

di Umberto Broccoli

Parola di Ennio Flaiano

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allora (chi porta le bombole, chiporta la spesa, chi affitta case, etc.).“Chiudono quei negozi legati almare e all’estate. La “stagione” erafinita, chiusa; e più che dal tempo,che si manteneva sereno, Adrianone aveva conferma da piccoli fatti,che lo colpivano più dei grandi. Sisprangava il chiosco delle bibite,poi quello dei giornali e dei cap-pelli di paglia; il bar tabacchi delpaese aveva rimesso i tavoli doveprima erano i bigliardini e adessoerano occupati tutto il giorno dagente che giocava a scopa, piegan-do le carte come tegole e buttan-dole di schianto. Giocavano il ba-gnino, il giardiniere, il fornaio, il ra-gazzo che portava il pane nelle vil-le. Un giorno piovve; e allora fu dicolpo l’inverno, coi bambini nelleloro vecchie giacche e l’ombrello,gli uomini dietro le vetrine dei ne-gozi deserti che guardavano la stra-da allagata. Dietro i vetri della“boutique” la signora elegante pie-gava le raffie e le gonne. Il postinotrovò vuota la buca delle lettere eguardava dentro (di sotto in su), pervedere se c’era un guasto. Era dun-que finita”.Adriano e Graziano sono gli alterego di Ennio e dalle sue parole af-fiorano immagini come da una bol-la di aria antica. Sembra di sentirei profumi della pioggia di settem-bre, in grado di pulire il cielo e ab-

bassare sole e temperatura sul ma-re. Tutto questo si ripropone adogni fine dell’estate con una me-teorologia sufficientemente similea se stessa. Cambia radicalmentetutto il resto: dal gioco a carte al po-stino alle prese con la buca dellelettere trovata vuota. Già, perchéallora i pensieri viaggiavano via po-sta, scritti, imbustati, affrancati espediti. Ed era consuetudine scri-vere soprattutto durante le vacanzedai luoghi rispettivi di villeggiatu-ra, perché il telefono era inesisten-te e per chiamare fuori distretto sidoveva prenotare un’interurbanacon una procedura defatigante: te-lefonare alla TETI (bisnonna dellaTelecom), parlare con la prima si-gnorina disponibile, dare il nume-ro dell’utente e aspettare davantiall’apparecchio un tempo non pre-vedibile. Poi si poteva parlare pertre minuti, terminati i quali la si-gnorina della TETI intervenivanella conversazione per chiedere“che fa, raddoppia?”. Il tutto costa-va e, soprattutto, difficilmente lacasa al mare aveva il telefono. En-nio si appoggia a una terra in gra-do di sorreggere e assorbire ango-sce e tristezze per trasformarne gliumori in malinconia leggera. “Ilmare non c’è”, scrive dopo averpasseggiato chissà quante volte sul-la riva. Ma eccolo apparire questomare di parole diventate immagini:

“La spiaggia è oltre le prime mac-chie di ginepro, dopo il tracciatodella litoranea, con le dune diviseda pali e fili di ferro, in un disordi-ne che sorprende per la sua fre-schezza, perché il vento puliscesempre la sabbia e vi stampa le suemobili decorazioni. Sulla riva, do-po averli lavorati con la risacca, ilmare getta pacchi di rifiuti vegeta-li, neri fuscelli, meduse morte ecerte polpette di alghe che i ragaz-zi lanciano per gioco”.La domenica arriva molta gente.Anche oggi, Ennio. Anche oggi ar-riva molta gente. E sono quelli deiSuv e dei cachemire, dello spa-ghetto alle vongole da commentaread alta voce, dell’aperitivo sul fardel tramonto tutti insieme in un ca-sino di polvere sollevata, di risatesgangherate, di musica suonata (osuinata), di cani lasciati liberi di la-sciare quanto i cani devono fare e ipadroni dovrebbero raccogliere(ma sono troppo concentrati adagitarsi con la musica suinata), dicreme solari spremute e abbando-nate là, reliquie vuote come le loroteste e mi fermo. La casa di Adria-no, si intuisce, è là vicino, così co-me la casa di Ennio è al 39 di via Ie-solo, poco prima del Villaggio deiPescatori. Alla fine dei Cinquantaera: “Una striscia di terra sabbiosa,chiusa da un fiumiciattolo che va aconfondersi nel mare, quasi per-plesso di finire la sua corsa là, nel-la sabbia del mare, fra una rete so-spesa e una casetta affacciata percaso da decenni, fra qualche can-na, qualche cane randagio. La casadi Adriano era a poca distanza dalmare, al limite di un villaggio cheera venuto su negli anni della guer-ra, con gente fuggita dai paesi delSud e che aveva trovato un posto suquella striscia di sabbia del Dema-nio, tra la boscaglia e il mare. Era-no poche famiglie di contadini.Senza terra, erano diventati pesca-tori. Ora vivevano su quel mare po-vero e ventoso e parlavano del De-manio come di un signore tolle-rante che si contentava ogni annodi una domanda in carta da bollo edi una tassa”.Queste atmosfere non ci sono più,ovviamente. Sono scappate via, in-seguite dai Suv. Volendo si posso-no recuperare un po’ più a Nord,verso Passoscuro, superata la Torredi Palidoro, la testimone di pietra e

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mattoni della morte di Salvo D’Ac-quisto. Là, soprattutto d’inverno,troverete ancora quelle polpette dialghe, quei rifiuti organici del ma-re accanto a tutto il resto, approda-to sulla battigia dopo le mareggiatedi fine estate. Nei Cinquanta Enniopasseggia spesso sulla sabbia fuoristagione. Incontra le storie del ma-re, tutte simili e altrettanto diffe-renti fra loro. Una tempesta autun-nale spinge a riva un grande pescemorto. Non è raro e per Ennio di-venta una parte di racconto. I pro-tagonisti? Adriano, Giovanni (unpescatore), il corpo disfatto di unanimale non identificato e un’ondaanomala di fantasia: “Dal villaggiooltre il fiume arrivava un uomo inbicicletta. Dovette passare a guadoil torrente e vedendo quei due cheancora guardavano il mare, e i caniin allarme, domandò cosa era suc-

cesso. Gli rispose Adriano: “Nien-te, doveva essere un delfino butta-to a riva dal temporale”. Quando ri-tornarono verso le capanne, Gio-vanni, ora più lieto, si sfogava inbrevi risate nervose, si dava colpisulla testa, confessando infine cheaveva avuto paura: “Credevo chefosse 'na femmena, signo’ !”. E ri-deva, come Adriano non l’avevamai visto ridere, pronto però a ri-diventare serio. Adriano lo guardòveramente sorpreso e allora Gio-vanni, fermandosi, riassumendo dicolpo la sua gravità: “Signo', disseio ero uscito per vedere la barca.Vedo quella macchia scura e dico:che è? Se è 'nu pesce da nu' quin-tale, Dio me vo' bbene, è fatta la for-tuna mia! U' dalfino si muove, co-mincia a striscia', accussì, comefaccio io…” Si gettò sulla sabbia eavanzò bocconi, per un paio di me-

tri, sempre ripetendo: “Signo', ac-cussì”. Poi, levandosi: “Allora”,continuò, “ho avuto paura”. Ab-bassò la voce: “Signo’, quello ave-va una brutta faccia”. “Ma gli sei an-dato vicino?”, domandò Adriano.“No,” e lasciando infine cadere laconclusione: “Signo’, sapete a chirassomigliava? Vi ricordate quellaragazza che stava dal commendato-re vicino a voi? Piccoletta, tutta mo-ra, bruttarella? Quella, signo’!”.Una sirena, evidentemente. Ricor-date una delle scene finali de “Ladolce vita”, con la pesca di una spe-cie di mostro? Ecco il punto di par-tenza. Non è una novità. La “dolcevita” nasce nel triangolo Maccare-se, Fregene, Passoscuro, con unadeviazione verso Cinecittà. Perché- si sa - via Veneto è stata tutta ri-costruita là. Giugno 1958, fa caldoed Ennio Flaiano ricorda in unodei suoi tanti diari (“Fogli di Via Ve-neto”, in La solitudine del satiro):“Sto lavorando, con Fellini e TullioPinelli, a rispolverare una nostravecchia idea per un film, quella delgiovane provinciale che viene a Ro-ma a fare il giornalista. Fellini vuo-le adeguarla ai tempi che corrono,dare un ritratto di questa societàdel caffè… Una società sguaiata,che esprime la sua fredda voglia divivere più esibendosi che godendorealmente la vita, merita fotografipetulanti… Il film avrà per titolo“La dolce vita” e non ne abbiamoscritto ancora una riga…” Non so perché, ma mi sembra di ve-86

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dere queste riunioni nelle quali sischerza, si ride, si mangia, si fannopettegolezzi leggeri, si passeggia, sivaga alla ricerca di sensazioni e,non trovandole, si cambia zona. Cisi ferma dal pescatore per chiedereuno spaghetto con le telline, si fa ilbagno in un mare scintillante. Lapoca gente sulla riva guarda questivitelloni strani, commentando leloro stravaganze con “sono quellidel cinema”. Eccoli, “quelli del ci-nema”. Parola di Ennio Flaiano:“Ci siamo associati in un gruppo diamici e ci vedevamo di mattina, po-meriggio e sera. C’erano delle lun-ghe riunioni e una volta superataquesta fase di formazione dell’ideagenerale, si cominciava a scrivere.Il trattamento in genere lo scrivevoio e su questo ci si divideva le se-quenze. Poi si rivedevano insieme epiù si andava avanti meno il copio-ne diventava organico… Felliniprendeva tutti i differenti raccontie li rifondeva… era un lavoro ela-boratissimo, tutto il contrario diquello che si crede”.l’estate alla fine torna ancora, conparole venate di malinconia, nellequali si può riconoscere chi amaveramente il litorale del Tirreno a

nord di Roma: “Forse l’errore erastato di rimanere su quella spiaggiadopo che tutti se n’erano andati.Ma era un errore che Adriano nonpoteva rinviare e che gli ricordavacerti autunni della sua giovinezza.Allora, partiti gli amici e rinviatoogni progetto di fuga, restava solocon un mare simile e l’ansia per glianni che venivano inutilmente. Inquegli ultimi giorni aveva visto pas-sare davanti alla sua casa macchinecariche fin sul tetto di materassi,valigie e fagotti e dentro (stipate digente) bambini, vecchi, placidedonne con l’ultimo nato sulle brac-cia. La folla tornava in città e laspiaggia ora restava quasi deserta,immersa in un suo aspro languore,che aveva conquistato Adrianoquella prima volta che vi era capi-tato di inverno. Era il momentodella solitudine piacevole, con unottobre che infilava giornate unauguale all’altra, tiepide, ancorapromettenti. A bagnarsi ormai nonvenivano che pochi ragazzi del vil-laggio, qualche turista ritardatarioe sorpreso dal bel tempo, e la mo-glie di un pescatore, una donnaplacida e dai grandi occhi. Non siera mai vista durante l’estate e ora

veniva come certe cuoche dei pran-zi nuziali che si affacciano alla fineper godere anche loro un po' dellafesta. Veniva in sottana, entravacauta nell’acqua, guardando beneil fondo ondulante di alghe, facen-dosi il segno della croce con la de-stra, che immergeva nel mare comein un’acquasantiera”.La donna è Filomena Mastino, ca-postipite assieme al marito Ignaziodella generazione dei Mastino delVillaggio dei Pescatori di Fregene.Lei cucinava per Ennio, per Fede-rico Fellini e per quel gruppo di ar-tisti periferici, così stravaganti inun’Italia ancora troppo accademi-ca e criptobacchettona. Con quelgruppo di artisti periferici, Enniogira per la campagna romana e, inparticolare, per la campagna circo-stante il mare della via Aurelia. DaMaccarese recupera sensazioni an-tiche, nonché la sua passione per ilbello e per le antichità. In un po-dere Adriano trova un contadino,custode di una iscrizione latina. Làc’è chi pensa ci sia la città di Lo-rium e, comunque, vive la memoriadi una villa imperiale, forse di Mar-co Aurelio. Ennio ricorda spessogli scritti di quell’imperatore-filo-sofo, capace di elaborare pensieriprofondi sulla pace e sulla tran-quillità dell’anima e al tempo stes-so rendersi protagonista di stragiincredibili su Quadi e Marcoman-ni. Ecco Flaiano e il secondo in-contro con il contadino di Macca-rese, amico inconsapevole di Mar-co Aurelio. È Cosa succede alle pie-tre sempre da Una e una notte: “In-fine, al principio dell’autunno, unamattina, davanti al casale, c’era unuomo con la mano levata in aria,per chiedere un passaggio. Adria-no si fermò, sorridendo al pensie-ro di essere ormai entrato nelleconfidenze di quel burbero luogo.Nella macchina salì un contadino,il più anziano di quel giorno dellavisita, scusandosi del disturbo: ave-va perso la corriera per Roma.Adriano riprese la strada, lasciòpassare un lungo silenzio e infinedomandò: “Come sta Marc’Aure-lio?” Il contadino si volse sorpreso.Era vestito a festa e s’era sbarbatoda poco, sicché il suo volto sem-brava composto da due parti, con-nesse ad incastro: la parte superio-re cotta dal sole e rugosa, e quellainferiore rosea, segnata dal rasoio e

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leggermente stupefatta di esserenuda. “E chi lo sa?”, rispose il con-tadino. Sorrideva appena, con quel-l’amarezza staccata, che gli venivapiù dalla solitaria esperienza dellasua vita, che dallo scetticismo deltempo. Ed era una sana amarezza difilosofo non ancora sconfitto”.Riaffiora un’altra Italia a meno ditrenta chilometri da Roma. Un’Italiadi corriere per andare in città. E levediamo, magari vecchie Lancia Esa-tau, cigolanti, pronte a caricare ditutto, galline comprese. La corrieraoccupa tutta la sede stradale e intral-cia involontariamente il camminodelle automobili in viaggio. Siamonel periodo immediatamente prece-dente il boom economico e c’è la cor-sa per acquistare la makina, così co-me la chiamava Ennio, ironizzandosu questo modello nuovo di italianoinnamorato di lamiere e motori. Co-sì in Dizionario della Makina, alla vo-ce “Cornuto”: “Il guidatore fatto se-gno del gesto rituale delle corna. Perantica tradizione si suppone che unuomo tradito dalla moglie sia ancheun mediocre conducente, forse per-ché continuamente ossessionato dalpensiero della sua vergognosa situa-zione matrimoniale. La verità è di-versa. Recenti statistiche hanno pro-vato che i cornuti guidano bene, nel-la convinzione che i cornuti siano glialtri”.Chissà cosa scriverebbe Ennio oggi,osservando la stessa campagna, pocopiù a sud, verso Roma, lontano dallaMaccarese di Lorium. Forse aggior-nerebbe queste parole: “La patria delDiritto. Lei compri il terreno e co-minci a costruire abusivamente. Nonci sono pratiche da espletare appun-to perché la costruzione, essendoabusiva, l’Ufficio non deve approvar-la. Ogni settimana verrà una guardia,persona gentilissima, per la contrav-venzione; si tratta di una piccolasomma, lei paghi e continui a co-struire. Non è illegale. La contrav-venzione riguarda l’abuso edilizio.Non distingue? Non importa, quan-do avrà finito di costruire non po-tranno più farle contravvenzioni per-ché non è la costruzione in sé, nonapprovata e quindi inesistente perl’Ufficio, che cade sotto la sanzione;ma l’atto pure del costruire, che ègiustamente abusivo”.Aveva avuto il presentimento di unarotta perversa, seguita all’indomanidella ricostruzione gioiosa post bel-

lica. Ecco Flaiano a Tivoli, in gita:“12 ottobre. Gita a Tivoli. Perché ilPaese è morto. Sensazione che la vi-ta culturale non fiorirà mai in certeregioni d’Italia. Una gretta ammini-strazione, nessun vero bisogno, ol-tre la sopravvivenza fisica. E nem-meno saggezza. Assetati di ciò chel’industria moderna produce di piùbrutto e inutile”.l’Italia è un paese ostaggio della bu-rocrazia: allora, nei Cinquanta eSessanta. Solo allora? Direi di no, setroverete attuali queste righe, anti-che di almeno Cinquanta anni:“Non aveva ben osservata la proce-dura, ma fatte le cose di sua inizia-tiva e portatele a termine felice-mente. La sua precipitazione provo-cò comunque delle lagnanze “in al-to”; lagnanze che il direttore, per let-tera, volle trasmettere al responsa-bile notificandogli tutta la sua me-raviglia per l’accaduto. La dattilo-grafa scrive le lettere e si trova a do-

verne stabilire l’Oggetto. Nessuno èin grado di illuminarla, ma un Og-getto è pur sempre necessario. Siconsulta con un segretario e alla fi-ne scrive: Oggetto: Meraviglia delSignor Direttore”.Ed è la mia stessa meraviglia rileg-gendo questa opinione breve sullalibertà di stampa: “Libertà di stam-pa. Libertà di opinione e di stampache, da sempre, hanno avuto pienaestrinsecazione attraverso la diffu-sione dei giornali. Apriamo un gior-nale: gli elogi e superlativi sono pergli attori e i campioni dello sport: diloro tutto dobbiamo conoscere, econ simpatia. La censura e le offesesono per gli uomini politici: di lorodobbiamo sapere che hanno tradi-to, tradiscono o tradiranno. Gli in-sulti atroci sono per coloro che han-no voluto la Libertà: e si possono in-sultare impunemente perché c’è li-bertà di stampa”.Ennio, scrive. Continuamente e ri-

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empie taccuini, fogli volanti, cartel-le dattiloscritte ordinate e conosciu-te interamente solo molti anni dopola sua morte. Lo fa da Roma, lo fasoprattutto d’estate da Fregene, dal-la casa di via Iesolo 39. Non so dirvise e quali aforismi siano nati qui.Ma, comunque, hanno tratto stimo-lo e ispirazione da qui, da questopaesaggio, dalla macchia mediterra-nea, dal colore della sabbia, dal pro-fumo della pasta con le telline, dal-le passeggiate nel silenzio di un li-torale, oggi patria di rumore e con-fusione. Ne ho scelto qualcuno e so-lo un’osservazione superficiale puòrecuperare la chiave ironica, purpresente. Il retrogusto è malinconi-co e riflette il riflesso del mare diFregene al tramonto.“La televisione mi fa dormire e milascia sempre insoddisfatto, come iveri sonniferi”.“Leggere è niente. Il difficile è di-menticare ciò che si è letto”. “Il peg-gio che può capitare ad un genio è diessere compreso”. “Il tiranno piùamato è quello che premia e puniscesenza ragione”. “Chi rifiuta il sognodeve masturbarsi con la realtà”. “L’e-vo moderno è finito. Comincia il me-dioevo degli specialisti. Oggi anche ilcretino è specializzato”. “La societàva trattata tenendo conto che è com-

posta di persone sensibili alla corru-zione, all’adulazione e al disprezzo.Usando queste tre leve, non dovreb-be essere difficile dominarla”. “Ogniuomo ha la convinzione di una rela-tiva immortalità”. “Se dalla naturahai sortito un certo talento per loscrivere o per qualsiasi altra attivitàartistica e creatrice, usalo pure masenza riconoscere agli altri nessunmerito nelle stesse attività, anzi ac-cusandoli spesso di abuso e sempredi gaglioffaggine. Ti odieranno, maemergerai”. “L’italiano non sopportal’arbitro di calcio perché è uno deipochi a emettere una sentenza intempi brevissimi”.“Quattro passi al sole, per pensarein pace, incontri quattro persone:due vogliono raccontarti una tuaidea, le altre ti chiedono un’idea.Così passano i giorni: idee che ti en-trano da un orecchio ed escono dal-l’altro, scomodando, al passaggio,quell’unica idea che hai in testa eche vorrebbe dormire”. “Aspettare che le cose maturino dasole, non prendersi pena per antici-parle”. “Trarre dalla vita quel poco che puòdarti giorno per giorno, non mace-randosi per un domani che deve co-munque arrivare, o che può non ar-rivare”.

“Se tento di capirci di più, pensoche la nostra epoca è caratterizzataproprio dal Successo. Invidio since-ramente chi lo cerca e soprattuttocoloro che, avendolo ottenuto, nonrinunciano a niente pur di alimen-tarlo. Li invidio perché la loro giu-sta preoccupazione è il segno di unprofondo amore per il loro pubbli-co, oltre che per se stessi. Due amo-ri che non riesco a nutrire. Oggi ilsuccesso colpisce soprattutto gli uo-mini migliori, non ho quindi ango-scia per il futuro: il mio primo mo-desto successo ha tutta l’aria d’esse-re anche l’ultimo”.Poche parole, nello stile epigraficodelle lapidi romane, come quella delcontadino di Maccarese, successoredi Marco Aurelio. Di iscrizione iniscrizione, ne vediamo una recente:quella posta dall’amministrazionecomunale di Fiumicino, creando un“Largo Ennio Flaiano” all’inizio delVillaggio dei Pescatori, a poche de-cine di metri da via Iesolo 39. ConSilvio Salera e Patrizia Cavalieri loabbiamo suggerito: Esterino Monti-no e Arcangela Galluzzo hanno re-cepito e ora Flaiano sarà semprepresente. Tornerà negli appunta-menti, nelle indicazioni per arrivareal mare. Il suo nome potrà chiarireai bagnanti (compresi quelli con ilSuv) dove poter trovare il parcheg-gio, mentre sarà sfiorato dal ronziodelle biciclette sulla pista ciclabile.E, magari qualcuno si chiederà chisarà mai stato questo Ennio Flaia-no: capita, può capitare. Ricordo,anni fa, una ragazza chiedermi dovemai fosse “via San Quasimodo”.Lei, giustamente, aveva un bigliettocon un’indicazione S. Quasimodo ela s puntata è abbreviazione per san-to, soprattutto a Roma, città di san-ti, eroi e navigatori. Quel qualcuno,leggendo la lastra “Largo EnnioFlaiano” scoprirà essere “scrittore esceneggiatore”. Eppure: “Ho scrittoun libro. Quel che un amico mi rim-provera, con dolcezza ed anche sim-patia, è che il dettato sia chiaro. Sicapisce tutto. “Non devi aver fatica-to molto” mi dice con indulgenza.Rispondo che, al contrario, ho fati-cato moltissimo, che ho scritto e ri-scritto pagine infinite volte, poichése avessi dato ascolto alla mia natu-ra tutto sarebbe rimasto nel vago enell’oscuro. La vera operazione spe-rimentale la facciamo scrivendo“chiaramente”. Mi fa sorridere lo

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scrittore che esaspera la punteggia-tura, la scelta dei tempi e dei modi,la metonimia e la metafora, o pescavocaboli obliati e li usa in un’acce-zione squisita: è esattamente quelloche facciamo tutti noi, parlando.Come il Borghese gentiluomo diMoliere, che parlando faceva dellaprosa, da noi lo scrittore sperimen-tale quando scrive fa della conver-sazione”.Così dice di sé e precisa meglio, an-cor più chiaramente: “Non ho unavocazione narrativa. Scrivo, che èuna cosa molto diversa. Scriverenon mi piace, mi spaventa. È cosadifficile. Di tutto ciò che ho scrittoci saranno si e no tre pagine che nonmi disgustano. Il guaio è che non so-no nemmeno una di seguito all’al-tra. I fatti salienti della mia carriera

non me li ricordo e sulla mia vita pri-vata vorrei mantenere un certo ri-serbo”. Malinconico e maestro di vi-ta. Indulgente verso chi sbaglia, per-ché tutti noi viviamo negli errori.“Gennaio 1965. La mia vita è unabrutta copia. Se potessi rifarla dac-capo, potrei togliere qualche errore.Ma il carattere? Non mi porterebbea fare altri errori, forse più sottili, dipresunzione - come questo che micapita proprio ora, di pensare di po-ter correggere una vita? La quale, seha un suo significato (ma non lo ha)è proprio nella somma dei suoi er-rori spontanei e grossolani. Il carat-tere mi porta a credere che certi er-rori sono biasimevoli e altri invecelodevoli. l’errore di espandersi este-ticamente mi soddisfa, quello del-l’indecisione mi umilia, la poca per-

spicacia mi offende, la mancanza difede… altro errore?”. “Un altro anno ci lascia. Abbiamovissuto commettendo errori, l’unicomodo di vivere senza cadere. Vivereè una serie ininterrotta di errori,ognuno dei quali sostiene il prece-dente e si appoggia sul seguente. Fi-niti gli errori, finito tutto”.l’iscrizione di Marco Aurelio, l’iscri-zione a Largo Flaiano, via via fino al-l’ultima iscrizione da visitare. Cimi-tero di Maccarese. Ennio, ora, se nesta là, assieme a sua moglie Rosettae sua figlia Luisa, detta Lelé. Certa-mente osserva ancora la nostra so-cietà, ridendo sotto i baffi e riba-dendo come la situazione politica inItalia è grave, ma non è seria. Da ve-ro cronista del tempo. In grado diraccontare anche la propria fine: “Ildue marzo, cena da amici. Al ritor-no a casa, ore 1,30 colpito da pre-in-farto. Due o tre giorni. Poi il 5 mar-zo, infarto. Ricoverato al San Giaco-mo da 6 marzo al 6 aprile. Dal 6 apri-le, passo alla clinica Villa del Rosa-rio...10 maggio. Sono passati 68giorni e sono ancora vivo, è un belsuccesso. Tutto dovrà cambiare... Lamorte ha la faccia di certe signoreche telefonano al bar col gettone evi fanno un cenno di saluto e di sor-presa”. Questa è la cronaca scrupo-losa del suo ultimo atto. Flaianoesce di scena il 20 novembre del1972 e non potrà più scrivere “l’in-successo mi ha dato alla testa”.94

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ché tratta della scoperta della ses-sualità. Quella estate diventerà unperiodo unico, che ogni generazioneha vissuto come memorabile e irri-petibile”, ha aggiunto il regista. Lacolonna sonora del film invece sarà

curata da Jovanotti, che ha già pro-posto un singolo intitolato propriocome il film: l’estate addosso.Noi facciamo un grandissimo inbocca al lupo a Brando Pacitto, spe-rando che questo film gli spalanchi

le porte verso il cinema d’oltreo-ceano. Lo stesso Brando avevaespresso il desiderio di recitare inun film in lingua straniera in unadelle tante interviste per Braccia-letti Rossi.

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Arriverà nei cinema il 15 set-tembre prossimo “l’estateaddosso” il nuovo film di Ga-

briele Muccino con protagonisti i

giovani Brando Pacitto, MatildaLutz, Taylor Frey e Joseph Haro. Ilfilm, che si avvale delle musicheoriginali di Lorenzo Jovanotti, rac-conta di Marco che ha 18 anni e staper diplomarsi al liceo. Di fronte al-le fatali scelte della vita, è terribil-mente angosciato dall’incertezzaassoluta sul proprio futuro. l’estate“della maturità” subisce un im-provviso colpo di scena quando, inseguito a un incidente con lo scoo-ter, Marco riceve dall’assicurazioneun risarcimento che gli consentiràdi partire per San Francisco. Consuo grande disappunto però, ancheMaria, una compagna di scuola so-prannominata da tutti “la suora”,partirà alla volta della sua stessameta, ospite della stessa coppia diamici contattati dal compagno diclasse Vulcano. All’aeroporto diSan Francisco ci sono ad attender-li due ragazzi, Matt e Paul. Quel cheVulcano non ha detto è che Matt ePaul convivono e sono una coppiagay. Irritazione e pregiudizio si ma-nifestano immediatamente e Mar-co prende ancor di più le distanzeda Maria “la bigotta”. Nonostante lepremesse, nei giorni seguenti iquattro amici inizieranno a cono-scersi, gettando le basi per costrui-re un'amicizia imprevista e sor-prendente e i giorni inizieranno a

trascorrere veloci e nuovi per tuttiloro. Questa diventerà presto la lo-ro estate. Per sempre. E Brando Pacitto con questo filmha ottenuto una vera svolta nellapropria carriera artistica: dopo ilsuccesso di “Braccialetti Rossi”, ilgiovane attore è il protagonista de“l’estate addosso” . Lo stesso regi-sta ha postato sul proprio profiloInstagram una foto sul set della stardella fiction Rai. Brando che ha ter-minato in questi giorni le ripresedel nuovo film, sarà il 26 luglio al-l’ultima giornata del Giffoni FilmFestival. Sarà un’occasione per isuoi fan di incontrarlo nuovamen-te e di parlare della nuova pellico-la con cui ha varcato i confini na-zionali. “Si tratta della storia diquattro giovani che cercano la pro-pria identità e il significato stessodella vita - ha detto Muccino - Ilviaggio farà emergere l’approcciodi ognuno dei protagonisti alla cul-tura, alla società, ai rapporti inter-personali e all’amore”.La sceneggiatura del progetto, com-pletamente girato in inglese, è statascritta insieme a Dale Nall, amicostorico di Muccino: “È un film di vi-sioni più ampie rispetto ai miei pre-cedenti lavori prodotti in Italia. Èper un pubblico più vasto, non soloperché è in inglese, ma anche per-

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ProtagonistiQuella presa da Brando Pacitto con il film di Gabriele Muccino “l’estate addosso” nelle sale cinematografiche dal 15 settembre

di Aldo Ferretti

ProtagonistiBrando Pacitto parla della sua esperienza sul set con Muccino: adoro recitare, lo faccio da quando avevo 9 anni,ma un giorno mi piacerebbe provare a fare il regista

di Fabrizio Monaco

l’onda perfetta

C’è aria di famiglia al PointBreak. Lo percepisci subitocome dal lungomare inizi a

percorrere la passerella che ti portaverso il bar. Una famiglia “allargata”di cui fanno parte gli stessi clienti,tutti amici dei Pacitto’s. Brando sie-de a un tavolo con dei ragazzi, man-giano, scherzano. Ma se deve dareuna mano si alza subito: “Brà, portaun caffè al tavolo di Carlo”. Lo guar-do camminare e vedo un ragazzo di20 anni, trasparente, semplice, sen-za la minima presunzione. Ci sedia-mo sulla verandina del ristorante einiziamo a parlare. Allora Brando, come è iniziata que-sta avventura?Con un provino. Mi hanno chiama-to una sera dicendomi: “Brando do-mani devi partire per New York, de-vi essere lì per un film con GabrieleMuccino”. Il giorno dopo ero inviaggio, quando sono arrivato senti-vo la tensione, era tutto girato in in-glese e c’erano tantissimi giovani at-tori. Quando dopo un mese mi han-no detto che mi avevano preso hofatto i salti di gioia”. Come è andata l’esperienza sul setcon Muccino?Fantastica e impegnativa. All’iniziola pressione era forte ma Muccino miha aiutato molto mettendomi a mioagio. Ero l’unico italiano, gli altri treattori sono madrelingua, io me la ca-vo bene con l’inglese. Durante le ri-prese, poi, mi avevano dato un’e-sperta di dizione che mi aiutava con

i termini particolari. Rispetto a Braccialetti Rossi cheprova è stata?Un altro mondo, non solo perchésiamo stati a girare a Cuba e in Ame-rica. Con le serie tv c’è un abisso, ilcinema è un’altra cosa. In Italia so-no coccolato, lì mi hanno fatto sen-tire sempre un professionista. Ora che hai finito le riprese, che ef-fetto ti fa essere il protagonista delprossimo film di Gabriele Muccino,una produzione internazionale cheandrà in tutto il mondo?

I miei amici me lo ripetono in con-tinuazione: “Brà, ma ti rendi contodi quello che è successo?”. A mesembra di aver fatto solo il mio lavo-ro, quello che più mi piace fare daquando sono piccolo: recitare. Perquesto chiudo e vado avanti. Ho ini-ziato a fare l’attore a 9 anni nella se-rie Sacra Famiglia con AlessandroGassman. Ora recito ma un giornomi piacerebbe provare a fare il regi-sta, ho girato un corto ma per il mo-mento lo tengo per me. Adesso che farai?Vivere, soprattutto. Come un ragaz-zo di 20 anni. Fare surf, naturalmen-te a Fregene che è casa mia. E poiaiutare la famiglia al Point Break do-ve porto i caffè, le bottiglie, le insa-late al ristorante, rimanendo semprebene con i piedi per terra, come mihanno insegnato.Jovanotti ha girato qui alcune sce-ne del video di Un’estate addosso,come è andata con lui?È stato molto fico, è una personastraordinaria, di una grande sem-plicità.

C’è una dedica particolare, qualcu-no che vuoi ringraziare o che ti haaiutato ad arrivare fin qui? Mio nonno Pupi. Ha sempre cre-duto in me, mi ha accompagnatoalla scuola di recitazione a piazzadi Spagna. Lui che cammina condifficoltà, si è sempre fatto per meogni volta una lunga scalinata apiedi. Mi ha insegnato tanto, so-prattutto l’umiltà, una lezione chenon dimenticherò mai.

Il cinema? Un altro mondo

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Continua il viaggio alla sco-perta dei personaggi di Fre-gene. Dopo Eugenio Bene-

detti, con la sua straordinariafondazione, ecco lo scultore An-drea Trisciuzzi. Da anni frequen-ta Fregene ma adesso ha deciso divenirci a vivere tutto l’anno. Conla compagna, Stefania, per ora hapreso una casa in affitto al Vil-laggio dei Pescatori ma l’inten-zione è di trasferirsi in riva al ma-re definitivamente. Nato a Romail 5 agosto 1959, Andrea compiegli studi presso il Liceo Artistico“Istituto Rinascimento” di Roma.Nel 1982 con la guida del profes-sore Ferruccio Vezzoni, inse-gnante all’Accademia di BelleArti di Carrara, approfondisce lostudio della tradizione scultorea,per poi entrare a diretto contattocon l’opera artistica. Nel 1984 ha inizio l’attività espo-sitiva, partecipa a mostre colletti-ve d’ambito nazionale e interna-zionale dove le sue opere, di artesacra, arte contemporanea e pit-tura, vengono stimate e ricono-sciute anche oltre oceano. Nel1989 gli viene assegnato il primopremio “Orsa Maggiore e Minore”per la pittura. La contaminazionetra la propria esperienza di vita, la

realtà nei suoi aspetti più diversie la continua evoluzione di speri-mentazione di nuove tecniche emateriali, fanno di Trisciuzzi unprecursore di una nuova visionedi stati d’animo, una proiezione disintesi di colori e forme in cui ri-spetto al passato sintetizza il pre-sente e capta soluzioni future. Nel1998 il suo curriculum è deposita-to presso la Galleria Nazionaled’Arte Moderna e Contempora-nea di Roma. Una sua opera ”na-vicella” (turibulumaureum) è con-servata presso la Collezione d’ar-te religiosa moderna vaticana. Nel2001 l’opera “Lampada della pa-ce”, benedetta da Papa GiovanniPaolo II, viene portata in TerraSanta come segno di pace.“Do forma alle opere partendo dafotografie e immagini del sogget-to - spiega Andrea - Inizio con unmodello di creta che viene poi tra-sformato in un calco e quindi inscultura. Con il mio lavoro cercodi trasmettere l’essenza della per-

sona tramite la creta. Ricerco, stu-dio e sperimento varie configura-zioni per far assorbire la luce alleforme stesse, infondendo nellascultura inanimata i colori dellavita. La mia aspirazione è quella ditrasmettere le stesse emozioni cheho provato nel creare l’opera allapersona che la guarda”. Nel corso della sua carriera ha rea-lizzato lavori di arte sacra, come lascultura della Madonna di Tinda-ri della Madonna di Guadalupe,ma è stato anche autore di nume-rose sculture in occasione dell’as-segnazione di premi, di celebra-zioni, commemorazioni o eventidi particolare significato. È sua laCroce Astile donata dal Papa Gio-vanni Paolo II alla spedizionecompiuta dall’Opera Romana Pel-legrinaggi al Polo Nord e succes-s ivamente a l Polo Sud(2001/2003), con l’intento di por-tare la Croce “fino agli estremiconfini della terra”, così come au-spicato dal Pontefice.

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ArtistiLo scultore ha deciso di trasferirsi a Fregene. Tra le suetante opere, il ritratto di PapaGiovanni Paolo II, Charlie Chaplin, e anche “I Ciclisti”

di Francesco Camillo

Andrea Trisciuzzi

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Il territorio di Fiumicino si di-mostra sempre più sportivo. Trai vari atleti che nell’ultimo pe-

riodo si sono messi in luce c’è Wil-liam Fagiani, residente in via dellaMuratella a Maccarese. È un allievodell’istruttore di III° livello Alber-

to Cionci che opera presso Aure-lia Riding Club da circa 30 anni,prima circolo ippico Palidoro.

Una scuola che, sotto la sua guida,ha visto crescere molti allievi chesono diventati cavalieri professio-nisti. Due di questi, che vivononel comune di Fiumicino sonoLuisa Palli e Lino Paparella. Oggi,insieme a un suo allievo e ormaicavaliere professionista e istrutto-re, Nicolò Dolce, seguono la squa-dra agonistica di cui William Fa-giani fa parte.

William si è classificato al primoposto del campionato regionalepony under 13 con la pony di pro-prietà del circolo Ukulele di Giul-fo. Considerata la sua giovane età,William avrebbe potuto partecipa-re al campionato under 11, ma gra-zie a un buon lavoro svolto da or-mai diversi anni era pronto per fa-re di più e lo ha dimostrato por-tando a casa la vittoria.100

Made inWilliam Fagiani, allievo dell’istruttoreAlberto Cionci, ha vinto il campionatoregionale pony under 13

di Paolo Emilio

Campioni che crescono

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Èandata in scena lo scorso 18giugno presso l’Agriturismoe Resort Equestre “Ars Na-

turae” di Tragliata lo spettacoloteatrale “Passeggiando per il mon-do - un viaggio a cavallo di un'ani-ma”. Il testo scritto e interpretatoda Marzia D'Anella, una straordi-naria e poliedrica artista che viveda anni a Fregene, si è avvalso inquesta versione delle splendide edemozionanti coreografie equestriideate da Rudj Bellini e FilippoSaltari. Il tutto con la sapiente re-gia di Serena Fraschetti, anche vo-ce narrante e “spalla” in scena del-la protagonista. Obiettivo racco-gliere fondi e sensibilizzare sulprogetto “Il Sorriso di Mok”, cheMarzia ha messo in piedi da qual-che anno per assistere bambinicentroafricani di un orfanotrofionel cuore del Benin.Ed ecco allora che in un ipoteticoviaggio per il mondo, gli spettatorisono stati trasportati letteralmentedalla savana africana al fascinosoMachu Picchu in Perù, per tornarein Europa (in particolare ad Am-sterdam) in una singolare espe-rienza-lezione sulla legalità. E poiancora l’incontro con un bimbosordomuto alla ricerca di caloreumano nel deserto della Giordania

con il vento Ghibli a fare da cor-nice, il viaggio al circolo polare ar-tico alla ricerca di Babbo Natale,tra renne e slitte trainate da canihusky, con una straordinaria visio-ne dell’Aurora Boreale e dei suoifantasmagorici colori. E poi Cuba,la noche de Cuba con le sue insi-die e uno scippo che ci porterà aconoscere veramente l’ambienteumano di quel paese. Per chiude-re con gli indiani d’America, i lo-ro riti, la loro fierezza e il loro ri-spetto per la natura. Racconti in-tensi e avvincenti che si completa-no con l’inserimento dei magnifi-ci camei equestri mirabilmentepreparati da Rudj e Filippo, mo-menti di rara bellezza e grande im-patto comunicativo.Che dire? Se Serena in scena di-mostra di avere la metà dei suoi an-

ni (un'autentica "magic-box" pienadi energia), se i cavalli accompa-gnano la narrazione diventando,grazie agli addestratori, un tutt’unocon il racconto, due parole vannospese per la protagonista e ideatri-ce di questo viaggio: Marzia D’A-nella. A volte un po’ Anna Magna-ni, a volte un po’ Penelope Cruz,Marzia coinvolge i presenti nellasua metamorfosi da ragazza a gio-vane donna e, ancor di più, da tu-rista a viaggiatrice. E sì, ne ha fattadi strada quella ragazzetta che sol-lecitata da una grande e illuminatamamma Graziella ha preso la vali-gia e il passaporto ed è partita allascoperta del mondo! Brava, bravi,anzi bravissimi e chissà che il pros-simo viaggio non abbia come desti-nazione proprio il Fregene Sum-mer Festival!

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MomentiLo spettacolo teatrale scritto e interpretato da Marzia D’Anella“Passeggiando per il mondo - unviaggio a cavallo di un'anima”

di Angelo Merisi / foto di Federico Favero

A cavallo di un’anima

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Un antico granaio degli anniTrenta riconvertito e trasfor-mato in una caratteristica

guest house: nel centro agricolo 31di Maccarese in viale Maria apre “IlSilos”, la prima attività ricettiva inItalia interamente ricavata in unastruttura storica circolare. Tre camere doppie disposte su sin-goli livelli, a cui si aggiunge, al pia-no terra, una sala comune con cu-cina per le colazioni. Immerso nelverde, un luogo unico dove si in-contrano la bellezza della campa-gna, la vicinanza del mare e i colle-gamenti stradali e ferroviari perRoma, Civitavecchia e l’aeroportoLeonardo Da Vinci. “I centri agricoli di Maccarese so-no una peculiarità di questo terri-torio e dobbiamo farli scoprire aituristi”, raccontano Dominga eAlessandro, che lo scorso dicem-bre, dopo la nascita del piccolo Al-berto, sono “fuggiti” dalla metro-poli (per Alessandro si tratta di unritorno nei luoghi dove è nato ecresciuto) e hanno acquistato l’im-mobile per ristrutturalo e aprirloal pubblico. “Dobbiamo scommet-tere sul comune di Fiumicino,dobbiamo far riscoprire la sua vo-cazione turistica, non solo stagio-nale. Siamo a un passo da Roma e,in particolare a Maccarese, nonabbiamo nulla da invidiare ai pae-saggi e alla storia della Toscana,che ha saputo far conoscere e va-lorizzare la sua bellezza nel mon-do”, proseguono i due ragazzi.

Le camere - due delle quali conbalconcino privato - godono di unavista panoramica sulle distese digrano. Ognuna è dotata di wi-fi, te-levisione, bagno privato e aria con-dizionata. Le stanze sono rifinitenei minimi particolari con soffittiin legno e parquet. La suite dell’ul-timo piano è provvista anche di unsaloncino per la lettura. Gli ospitihanno a disposizione biciclette e fri-go bar. “Saremo aperti tutto l’anno,forniremo il servizio navetta da e perl’aeroporto e la stazione di Macca-rese. Faremo conoscere i prodotti ti-pici del territorio e per questo spe-riamo di lavorare in sinergia con lealtre strutture ricettive e commer-ciali del luogo - concludono i duegestori - perché solo unendo le for-ze possiamo far crescere turistica-mente questa zona”.“Il Silos” Guest House. Viale Maria101, Maccarese, [email protected],www.ilsilos.it, tel 06.66.79.235, cell.366.38.38.082.

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VisioniUn antico granaio a Maccarese trasformato in una guest house, perchè “la nostra campagna ha poco da invidiare al paesaggiorurale toscano”

di Fabio Leonardi

Il Silos riconvertito

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Quando su questo giornale siscrive dell’azienda Maccarese,in genere si raccontano le mol-

te attività che svolge per la salvaguar-dia e lo sviluppo del territorio sia dalpunto di vista ambientale che sociale.Oggi vogliamo invece rilevare i pro-gressi e i successi che l’azienda ha rag-giunto nei settori agricolo e zootecni-co, attività caratteristiche che la proiet-tano tra le prime aziende a livello na-zionale. Il merito è degli investimentirealizzati dal momento della privatiz-zazione, avvenuta nel 1999, in partico-lare per la bonifica del territorio, lo svi-luppo e l’ammodernamento degli im-pianti di irrigazione, la sistemazioneidraulico-agraria dei terreni, l’acqui-sto di macchine ed attrezzature di ele-vata potenza dotate di elettronica, finoall’introduzione della tecnologia satel-litare applicata sui trattori e recente-mente introdotta in azienda.l’attento osservatore avrà notato que-st’anno che i campi di mais sono se-minati con file perfettamente diritte eparallele tra loro, ottenute grazie al-l’applicazione della guida satellitare.Con l’introduzione di tale tecnologianon è più l’operatore a gestire la se-mina, in quanto il trattore segue unpercorso preimpostato che sarà suc-cessivamente utilizzato anche per tut-te le operazioni colturali che si susse-guiranno. Inoltre, al momento dellaraccolta, i cereali raccolti sono pesati egeo localizzati andando a comporreuna mappatura degli appezzamenticon minori rese produttive consen-tendo, nell’esercizio successivo, di dif-ferenziare la concimazione ottenendoil risparmio dei concimi con un colla-terale minore impatto ambientale.Stessi vantaggi si avranno anche per itrattamenti con fitosanitari. La sostenibilità ambientale di cui tan-to si parla, passa necessariamente at-traverso l’innovazione tecnologica e

oggi nell’azienda Maccarese, grazieagli investimenti realizzati, si coltivacon trattori muniti di tablet assistiti dalsatellite, dopo aver opportunamentegeo referenziato tutta l’azienda. Il tut-to si traduce in risparmio economico,ma soprattutto in notevoli vantaggi perl’ecosistema, in quanto si eseguonoconcimazioni e trattamenti fitosanita-ri solo dove necessario.Proprio a seguito degli investimentirealizzati nel corso degli anni, finaliz-zati a migliorare la fertilità dei terrenie l’efficienza delle lavorazioni, che nel2016 si è ottenuto il record di produ-zione per il grano duro con una resa di68 quintali ad ettaro, contro i 35 quin-tali ante privatizzazione. Tale risultatoè ancora più positivo considerandoche dal punto di vista climatico la sta-gione non è stata positiva per le scar-se precipitazioni invernali e primave-rili. A suggellare pertanto l’introdu-zione della tecnologia satellitare inazienda, si svolgerà nei primi di set-tembre un evento dimostrativo sulcampo, in collaborazione con la CNH,il CREA e l’Università della Tuscia,nostri partner in questo innovativopercorso, alla presenza di funzionaridel MIPAF oltre ai componenti dellecommissioni Agricoltura della Came-ra e del Senato.Importanti investimenti sono stati rea-lizzati anche nel centro zootecnico am-modernando alcune stalle, sostituen-do le attrezzature ma soprattutto nellagestione informatizzata della mandriache è monitorata in remoto da appa-rati smartphone che consentono uncostante aggiornamento sull’anda-mento della stalla. A ogni capo è statoapplicato un apparato (pedometro)che consente di monitorare la produ-zione di latte e lo stato sanitario del ca-po, senza lasciare nulla al caso. Altriimportanti investimenti sono stati rea-lizzati per migliorare il benessere del-

la mandria con l’istallazione di venti-latori e ugelli nebulizzatori che per-mettono di mantenere un clima idea-le nelle stalle nei periodi più caldidell’anno. Questo percorso di infor-matizzazione della mandria, iniziatoalcuni anni fa, abbinato a un’assiduaformazione dei dipendenti ha con-sentito di ottenere delle performancedi produzione inimmaginabili fino aqualche anno fa, raggiungendo gli at-tuali 33 litri di produzione giornalie-ra per capo da latte.Ma abbiamo l’ambizione di fare dipiù, vogliamo rappresentare un labo-ratorio, un’officina delle idee dovetutto il lavoro di sperimentazione cheabbiamo implementato nel corso de-gli anni con università anche stranie-re e con istituti di ricerca quali da ul-timo l’ENEA per gli impianti di bio-gas, e con il CREA vada in questa di-rezione. A fine agosto parteciperemoa un congresso mondiale che si terràa Belfast per descrivere come abbia-mo applicato in azienda il concettodell’economia circolare, auspicato damolti e citato anche nell’enciclope-dia papale.La campagna produce l’alimenta-zione per gli animali, i quali con leloro deiezioni nutrono il biogas chea sua volte produce energia elettri-ca nonché sottoprodotti che riuti-lizzammo per la concimazione deiterreni lavorati.l’agricoltura nel suo ciclo, a differen-za dell’industria, non produce rifiutio scorie. Riteniamo importante cheuna grande azienda come la Maccare-se spenda in formazione sui propri di-pendenti e contribuisca attraverso op-portuni investimenti in ricerca e svi-luppo a riqualificare e innalzare il li-vello dell’agricoltura e della zootecnianazionale, nella speranza che altri ope-ratori adottino quello che abbiamosperimentato.

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AziendeLa Maccarese, grazie all’innovazione agli investimenti, nel settore agricolo e zootecnico, è diventata una delle prime società a livello nazionale

di Maria Camilla Capitani

Eccellenze inun territoriodi eccellenza

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Questo è uno dei tanti braniletti dai bambini, martedì 14giugno, nella sala della mu-

sica nel castello di Maccarese. Unevento importante per la scuolaprimaria “E. Marchiafava” perché èstato presentato al pubblico il libro“Viale Castel San Giorgio, la stradamaestra, esplorando il territorio diMaccarese” scritto, disegnato edelaborato dagli alunni delle dieciclassi. In veste di coordinatrice delprogetto e curatrice del libro, hoavuto l’onore di aprire la presenta-zione e illustrare brevemente ilsenso dell’esperienza realizzata.Presenti in sala anche Silvio Sale-ra e a Carlo Benetton, che hannoportato i loro saluti. Nella sala, af-follatissima, bambini e adulti, tracui tanti genitori, insegnanti e abi-tanti del territorio, guidati dalle pa-role del preside dell’Istituto Com-prensivo “Maccarese” e dalla breveintroduzione della dottoressa Hil-da Girardet, esperta di didatticadella storia, hanno ascoltato coninteresse e simpatia le letture ad al-ta voce dei bambini e hanno potu-to ammirare le immagini relativealle tante esperienze vissute daglialunni e confluite poi nel libro.Chi ha partecipato all’evento hapotuto così rendersi conto del mo-do in cui i nostri bambini hanno la-vorato, esplorando il territorio con“lentezza” guardandosi attorno,ponendo l’attenzione sui particola-ri utilizzando la più “pura” delle at-tività all’aria aperta ossia il cammi-nare. Questa semplice azione hapermesso loro di mettersi in uninedito atteggiamento di ascolto edi apertura nei confronti dell’am-biente esterno alla scuola e del ter-

ritorio in cui essi vivono. Al termi-ne di ogni passeggiata “guidata” ibambini hanno rappresentato gra-ficamente i percorsi compiutitracciando piantine sommarie. Sudi esse hanno individuato le posi-zioni dei siti visitati, poi posti aconfronto con immagini di fotoaeree, planimetrie, immagini sa-tellitari proiettate tramite la LIM.l’attenzione rivolta alle attivitàsvolte nel territorio ha portato ad

approfondimenti per individuare iluoghi rappresentati nelle fotogra-fie; per ricostruire idealmente ciòche non c'è più, o che c'è ancora,

per sottolineare ciò che ora c'è maprima non c'era. Alla presentazio-ne del libro erano inoltre presenticoloro che hanno creduto fin dal-l’inizio a questo progetto, in parti-colare: le insegnanti della scuola“E. Marchiafava”, Giovanni Zorzi,esperto di storia del territorio diMaccarese, Angelo Brun, curatoregrafico del libro, Riccardo di Giu-seppe, naturalista e animatore deilaboratori scientifici attuati nelleclassi. Infine, hanno voluto porta-re il loro apprezzamento anchel’assessora alla Cultura ArcangelaGalluzzo e il consigliere comunalePino Pavinato.Il libro è stato finanziato dal comu-ne di Fiumicino, assessorato allePolitiche del Territorio tramite ilProgetto “Tirreno Ecoschools” edalla Maccarese S.p.a.

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LibriIl volume realizzato dalle 10 classidella Scuola Ettore Marchiafava esplorando il territorio di Maccarese

di Maria Pia Cedrini

FILASTROCCA DI GEOGRAFIA

Filastrocca di geografiainsieme esploriamo la nostra Via.Un giorno d’inverno andiamo a passeggiodi fronte a noi, ecco il parcheggio.Usciamo da scuola, in fila al cancellogiriamo a sinistra verso il castello.Di via Campo Salino le strisce passiamodi Giorgio l’officina subito troviamo.Cammina cammina arriviamo al piazzaletra le auto e le moto della zona commerciale:il supermercato sul lato più cortocon frutta e verdura, ci sembra un orto;subito a destra la cartoleriacalze e quaderni vende Maria;è Caterina la tabaccaiaSara del bar la proprietariaesce curiosa per salutarecon noi una foto vuole scattare.

La strada maestra

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Dallo scorso mercoledì 6 lu-glio, presso l’ufficio Anagrafe

sarà possibile prenotare una del-le sale per la celebrazione dei ma-trimoni e dell’Unione Civile, pre-viste dalla legge 76 del 20 maggio2016. Nel comune di Fiumicino sicelebrano matrimoni e unioni ci-vili, non solo nelle sedi istituzio-nali ma nelle altre location auto-rizzate, spiagge, castelli.“Il sindaco inaugura l’ufficio ma leunioni civili non possono esserecelebrate per la mancanza del de-creto attuativo - dicono i consi-glieri comunali Mauro Gonnelli,William De Vecchis e FedericaPoggio - nella sua ossessiva ricercadi visibilità Montino è incappato

nell’ennesimo scivolone: l’inaugu-razione dell’ufficio per le UnioniCivili. Peccato che il decreto attua-tivo, che deve dare seguito alla leg-ge, non ci sia ancora. Dunque tut-ta una montatura. Le unioni nonpossono essere celebrate o comun-que c’è il rischio che il provvedi-mento, se portato avanti, venga an-

nullato subito dopo. Un bluff in-somma. Da due giorni gli uffici co-munali, già sotto organico per la to-tale paralisi amministrativa di que-sta maggioranza, continuano loromalgrado a dover rispedire al mit-tente decine e decine di richieste dicoppie dello stesso sesso di regola-rizzare la loro unione”.110

SocietàInaugurato l’Ufficio, critiche dallamaggioranza che parla di un bluff perla mancanza del decreto attuativo

di Chiara Russo

Unioni civilia Fiumicino

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“Sono molto felice di aver par-tecipato a questo evento un

“Calcio ai furti” e desidero ringra-ziare gli ideatori dell’evento, Mano-la Benedetti, Sergio Ascenzi,Giampiero Massimi e Fabrizio Mar-chese”. Lo ha detto il consiglierecomunale Marco Gaudiello: “l’ini-ziativa delle Consulte è stata molto

qualche mese - dice Gaudiello - lapartita ha permesso di raccogliereuna piccola somma di denaro dadestinare alle scuole di Maccareseche hanno subito i furti nel corsodell’anno scolastico, la partita è sta-ta vinta dai professori per un risul-tato di 10-4, a nulla è servita la miadoppietta per il risultato finale.Inoltre desidero ringraziare il pub-blico sui spalti, dando un arrive-derci alla prossima edizione”.

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SolidarietàLa partita tra genitori, professori epolitici per raccogliere fondi a favoredel Liceo Leonardo Da Vinci, dove iladri hanno sottratto computer emateriale didattico

di Chiara Russo

Un calcio ai furti bella non solo per il fine di benefi-cenza, ma anche perché ha unito lapolitica locale con genitori e pro-fessori in campo, è la prima espe-rienza del genere e ci sarà una se-conda occasione di incontro tra

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Parte la stagione calcistica perl’Sff Atletico. La squadra, ap-pena nata dalla fusione tra

Fregene, Sporting Città di Fiumici-no e Focene, inizierà la preparazio-ne il 19 luglio. Nel frattempo, in at-tesa degli esiti della domanda di ri-pescaggio in serie D formulata dalFregene, la società sta lavorandoper formare una rosa di primo pia-no. I primi acquisti sono i difenso-ri Esposito e Di Emma (provenien-ti dall’Aprilia), Iliano (Audace San-vitoEmpolitana), Carra (Primaveradel Genoa) e Paoliello (Fiumicino).In più sono stati confermati Inte-grati, Giustini e Tabirri che hannodisputato l’ultima stagione con lamaglia del Fregene. A centrocam-po insieme a Ramacci, che arrivadall’Ostia Mare, e Morini che hagiocato con la Lupa Roma, le con-ferme sono quelle di Chierico e Pa-nella. È proprio Emanuele Morini(nella foto con Esposito) uno deipezzi pregiati del mercato della so-cietà del presidente Davide Ciac-

cia. La scorsa stagione ha fatto unabella esperienza in Albania mili-tando quattro mesi in serie A con ilPartizan Tirana. Per motivi familia-ri è poi rientrato in Italia e que-st’anno ha deciso di sposare l’am-bizioso progetto dell’Sff Atletico,indipendentemente dalla catego-ria. l’altro botto di mercato è quel-lo dell’attaccante Diego Tornatore,bomber vero. È fresco vincitore delgirone B di Eccellenza con il Città

di Ciampino. Inoltre con i suoi 34gol nella scorsa stagione ha infran-to il precedente record di AlessioCarlini, diventando così il più pro-lifico marcatore della storia delcampionato di Eccellenza laziale. Al di là del campionato che andràa disputare, serie D o Eccellenza,l’Sff Atletico è una corazzata che si-curamente andrà a tagliare traguar-di prestigiosi. E il mercato non èancora finito. 114

CalcioEccellenza o serie D, la società staallestendo una rosa di primo piano,tra i pezzi pregiati Emanuele Morini e il bomber Diego Tornatore

di Francesco Camillo

Sff Atletico,tanti acquisti

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Archiviate le vicende del riassettosocietario, la nuova ASD Giada

Maccarese è ora impegnata a mette-re a punto la complessa macchina or-ganizzativa per la prossima stagione.Con il plauso del presidente DantePapili, si è conclusa la trattativa chevede la società Casal Lumbroso af-fiancare la Giada Maccarese portan-do organizzatori e collaboratori chesi aggiungeranno ai tecnici locali. l’o-biettivo condiviso sarà la gradualecrescita societaria al fine di raggiun-gere a breve i fasti di un tempo nonlontano a far crescere nel miglioredei modi piccoli campioni. Per gesti-re l’intero equipaggio di una nave ènecessario un comandante capace,per gestire al meglio una società dicalcio è necessario un direttore ge-nerale esperto e professionale. Ora aMaccarese c’è! È Nicola Zito, ex nu-mero uno del Massimina calcio. Per-sonaggio di spicco noto per la gran-de professionalità, esperienza, serie-tà e carisma. È venuto volentieri aMaccarese armato di volontà e pro-getti ambiziosi; annota, studia e pro-gramma ogni piccolo particolare perdare alla società un aspetto decoro-so, sia tecnico che logistico, per tuttoil settore calcio, in particolar modo

per quello giovanile. Le basi sonostate poste, gli incarichi sociali e icomponenti, gli organi direttivi sonostati formati, così come i gruppi di ca-tegorie agonistiche e scuola calcio.La nuova ASD Giada Maccarese C.L.avrà sempre a capo i fratelli Papilicon lo storico Dante (presidente) eGiancarlo (vicepresidente), NicolaMoccia (vicepresidente), Zito Nicola(direttore generale) e Renato Picchi(direttore sportivo). Riccardo Firottosarà il tecnico della prima squadra, lacui responsabilità sarà affidata a Mar-cello Tino con Nicola Moccia e Gian-ni La Salvia dirigenti accompagnato-ri e consiglieri, insieme a Paolo Pier-leonardi, Alessandra Papili, RenatoPicchi e Riccardo Firotto. Le catego-rie agonistiche saranno rappresentateda Prima Categoria, Juniores, Allievi(2000/2001) e Giovanissimi(2002/2003) dalle quali ci si aspetta im-pegno e sacrificio divertendosi e di-vertendo. Non meno impegnativa è la

programmazione del settore giovani-le da parte del dg Zito e del ds Picchi,decisi a dare il meglio per questi ra-gazzi/bambini. Grosse migliorie sonostate programmate per questo settoretanto caro al presidente Papili; sonogià stati individuati allenatori qualifi-cati FIGC per le varie categorie, alle-natore per portieri e coordinatore mo-torio. Saranno formate categorie Esor-dienti (per i nati 2004/2005), categoriePulcini (per i nati 2006/2007/2008) egruppi di Piccoli Amici/Primi Calci(per i nati 2009/2010/2011). Migliorarequesto giocattolo è la speranza di tut-ti, genitori e ragazzi, ed è certamentequesto il primo obiettivo della nuovadirigenza, decisa a tutto pur di ri-uscirci. Naturalmente il tutto sarà fat-tibile con la crescita numerica di ognisingola categoria. Per ulteriori infor-mazioni al Darra dal 1 settembre sa-ranno aperte le iscrizioni e dal 12 set-tembre i ragazzi inizieranno a calca-re il manto erboso. 116

CalcioConclusa la trattativa, le due societàinsieme al Darra con tecnici e dirigenti affiancati nel compito dimigliorare la macchina organizzativa

di Nino Saccavino

Psicoterapia FregeneStudio di consultazione psicologica e psicoterapia

Dott.ssa Elena Albieri Mediatrice Familiare - Consulente Tecnico per il Tribunale

Esperta in psicodiagnostica

Via Grottammare 118, tel. 320.93.30.549

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Giada Maccarese e Casal Lumbroso

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Ciao papà!

A Paolo da Ramona

Ciao papà, questo che era un pe-riodo così roseo della tua vita.... Fi-nalmente hai visto nascere tua ni-pote. Finalmente hai sposato ladonna che ami. Finalmente hai tro-vato il genero che ami più di un fi-glio. Finalmente hai ritrovato il fi-glio che avevi perso.Finalmente hai visto tua figlia feli-ce. E il destino ha deciso che que-sto bellissimo film non dovesse fi-nire con il lieto fine, ma con il do-lore infinito nel cuore.Ti ho sempre ammirato con gran-de affetto per la pazienza che hai di-mostrato nelle lunghissime batta-glie che hai affrontato. Tutte le vol-te che hai incassato pugni nello sto-maco con una cattiveria inaudita,quei pugni che ti hanno tolto il fia-to, la vita.In apparenza sembri burbero sem-pre a borbottare e pronto a tirarefuori il peggio di te quando ti fan-no arrabbiare, ma quegli occhionidolci da sempre illuminano il miosorriso. Ho sposato un uomo ugua-le a te, perché tu sei stato il mio pri-mo amore.Entrambi testardi ma fin troppo ar-rendevoli, perché accendete lamiccia ma raramente combattete,se non in campo. Perché siete diuna bontà infinita. In tanti lo co-noscete ma se sapeste in fondo chiè mio padre capireste quanto vuo-to lascerà nei nostri cuori.Ieri una sua amica gli ha detto chesta in paradiso perché era troppobuono. È la verità!!! Papà ha sem-pre pensato a proteggere gli altri eanche questa volta si è sacrificatoper donarci finalmente la serenità.Sì, così lo voglio pensare altrimen-ti non posso dare un senso a que-sto terribile colpo. Mio padre eraquella persona che quando ha sa-puto della pensione di invalidità mi

ha detto: "Ramo bisogna occupar-cene perché li voglio donare a deibimbi".Papà era quella persona che soffri-va quando sapeva di bimbi o ani-mali maltrattati. Mio padre eraquella persona pronta a perdonaretutti, ma le ferite erano talmenteprofonde che non gli permettevanodi fare il primo passo e questo fa-ceva pensare il contrario. Mio pa-dre era il coach che tutti vorrebbe-ro avere, amava i suoi ragazzi in mo-do smisurato. I suoi ragazzi… liamava come si amano dei figli; hacreduto così tanto in loro e in que-sti giorni ho capito che il legame tradi loro era proprio come quello diun padre con i figli.Don Giovanni, tuo amico di vec-chia data, ha raccontato di te nelmodo più dolce del mondo, perchélui conosceva la tua anima. A lui,pochi giorni prima di morire aveviespresso un unico desiderio: nonhai chiesto la guarigione, non haichiesto di sentire meno dolore malui hai chiesto la pace. E nella paceora immagino il mio angelo dagliocchi dolci. Non ci sei più. Non ti

vedremo più sul campo di terra ros-sa. Non ti vedremo più passeggiarein pineta. Non ti incontreremo alristorante con una bella tavola im-bandita a chiacchierare per ore del-le tue avventure. Non ti vedremopiù perché ora sei dentro il cuoredi ognuno di noi, ora devi essereancora più tosto perché devi pro-teggere tutti noi, soprattutto la tuateppistella a cui già manchi tanto.Abbiamo salutato un padre, un ma-rito, un nonno, uno zio, un fratello,un amico, un maestro. E sarà im-possibile colmare questo vuoto, macome mi hai detto tu tre mesi fa"Ramo ci vuole forza, pazienza e co-raggio". Ora lo dico io a te: forza ecoraggio papà, salutaci mamma enonno e dammi la forza per sorri-dere a questa vita. Ti amo.Tua briciola

Vorrei cogliere l’occasione perringraziare veramente tutti perl’affetto che ho ricevuto in questoperiodo. Dopo quasi due mesi an-cora incontro persone pronte aspendere una frase carina sul mioprezioso papà.

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Saluti

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Farm marketvendita diretta al consumatore

Preso il diploma da maestro fe-derale nel 1974 fremevo dalla

voglia di aprire una scuola di ten-nis a Fregene, ma in quel momen-to non era possibile. Così andai daldottor Marinna, allora presidentedel circolo Torrimpietra. Gli pre-sentai un progetto scuola tennisper bambini e partimmo. Fu unsuccesso strepitoso, l’azienda miseaddirittura a disposizione un pul-

mino per raccogliere i bambini cheabitavano nelle vicinanze. In quelmomento chiesi aiuto a mio fratel-lo Paolo, che era solo un giocatoredilettante, per aiutarmi nella scuo-la, purché prendesse pure lui laqualifica di maestro federale. E co-sì per un anno intero ci siamo alle-nati affinché arrivasse preparatoagli esami di ammissione. La scuo-la maestri durava più di un anno al-lora e Paolo prese il diploma nelgennaio del 1978. Nel frattempo lascuola si era spostata alla Polispor-tiva Fregene con sempre più suc-cesso, provavamo grande soddisfa-zione con i ragazzi. In seguito ci tra-sferimmo all’Albos e infine, conl’aiuto dei nostri genitori e con Mo-

nica, facendo molti sacrifici, nel1980 abbiamo iniziato l’avventuranel nostro circolo. Il resto della sto-ria la conoscete, compreso quelmaledetto 7 gennaio 2016. Da quelgiorno in poi Paolo è stato semprepeggio, fino all’epilogo finale. Ora, nel suo ricordo, abbiamo de-ciso di intitolare la nostra scuolatennis alla sua memoria, un attoche lui apprezzerebbe vista la pas-sione e l’impegno con cui si è sem-pre dedicato ai ragazzi, sia per i piùpiccoli a livello primario che ago-nistico. Una semplice dedica su una tabel-la ma anche un modo per far rima-nere ogni giorno Paolo ancora contutti noi.

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La scuola tennis “Paolo Bottan”

DedicheIl Circolo La Ginestra l’ha intitolata alla memoria dell’amato maestro scomparso

di Guido Bottan

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Nella nuova filosofia del bere emangiare bene proposta al-l’Albos Club con “Rosmari-

no”, sono previste tre colonne por-tanti. La Pagoda, il luogo del dolcerisveglio con tutte le offerte classi-che della caffetteria e originalitàcome pane burro e marmellata, caf-fellatte e biscotti, yogurt, frutta sec-ca, estratti di frutta e verdura, dol-ci da forno, i migliori di Roma quel-li della premiata ditta Roscioli.Sempre la Pagoda durante la gior-nata, sera compresa con aperitivitradizionali, sarà sempre il punto diriferimento per merende, spuntini,panini gourmet, sfizi salati e dolci,più almeno un paio di offerte ga-stronomiche per palati fini. All’oradi pranzo la protagonista sarà la Ta-vola calda la cui regia è stata affi-

data a Pasquale Torrente, l’inven-tore degli spaghetti alla colatura dialici di Cetara. Lo chef, oltre allesue specialità, ziti spezzati di Gra-gnano con genovese di tonno, me-lanzane alla parmigiana d’autore ei celebri fritti, ha portato in dotetutti i migliori fornitori individuatiin una vita dedicata alla ricerca del-le eccellenze agroalimentari: la pa-sta Di Martino di Gragnano, il po-modoro prodotto dalla cooperativaSan Marzano, la mozzarella di bu-fala di bufala Barlotti di Paestum etanti altri. Tutti prodotti che faran-no parte della dispensa di Rosma-rino e potranno essere acquistatidurante il giorno. Ma la terza colonna di Rosmarino èil wine bar, la vera novità della sta-gione dell’Albos Club, uno spaziorealizzato di fronte alla piscina deipiccoli, proprio davanti al mare. Haaperto il 9 luglio guidato da Corra-do Tenace, l’inventore dell’Orolo-gio di Fiumicino, ora gastronomo econsulente dei migliori ristorantistellati romani. Corrado, molto co-nosciuto anche a Fregene, è il regi-

sta delle “sbicchierate e dei morsi”del wine bar, dove si potrà prende-re un aperitivo o cenare in un mo-do del tutto alternativo, con piattiunici e veloci, accompagnati da ot-timi bicchieri di vino delle miglio-ri etichette in circolazione. Propo-ste tutte di alta qualità e mai bana-li, dalla mozzarella di bufala conbottarga, salmone e burrata, ai cru-di di mare, dalle ostriche scelte daCorrado, uno dei maggiori espertiin circolazione, ai frutti di mare piùprelibati e freschissimi ma anchetaglieri di salumi e formaggi. Un luogo informale, alternativo alristorante classico dove fare unasosta con la scusa dell’aperitivo epoi fermarsi per bere bene e man-giare meglio ma senza il vincolo delnumero delle portate, per di più inuna location panoramica e affasci-nante. Anche in questo caso, comein un’enoteca, le bottiglie presentinella carta dei vini potranno essereportate via dai clienti e acquistateseparatamente. Rosmarino, lungomare di Levante52, tel. 06.665.60.539.

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ExtraAll’interno del format Rosmarino,dopo la nuova rivisitazione della Pagoda e della Tavola calda, il 9 luglio è stato inaugurato anche il wine bar

di Andrea Corona

Albos, apre il wine bar

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l’idea è venuta qualche anno fa aBenny Gili de La Baia di Frege-ne. Dalla vetrata del suo risto-

rante guardava il chiosco, la spiag-gia, il tramonto e percepiva l’at-mosfera rilassata creata negli annidal la ra f f inata Jeanet te DeKneght. Mancava qualcosa però.Da lì a pensare allo champagne èstato un attimo. Lo stesso che ci èvoluto per chiamare gli amici Ro-berto Scomazzon e Fabrizio Pa-gliardi di Remigio, nota champa-gneria di Roma, che alla propostadi portare ostriche e champagnesulla spiaggia non hanno esitato adire subito di sì. l’intuizione è stata giusta. Oggi lacollaborazione tra il chiosco de LaBaia e Remigio è una realtà conso-lidata. La cura nella scelta dellematerie prime, l’attenzione al bio ealle proposte salutiste - le centrifu-ghe di frutta di Jeanette sono ormairichiestissime - si sono coniugateperfettamente con la filosofia diRemigio che ha adeguato la sua of-ferta di enoteca alla spiaggia, da unlato rispettando la natura del chio-sco, che della salute e del benesse-re ha fatto il suo tratto distintivo,dall’altro introducendo i cibi datradizione della spiaggia con qual-che incursione dei suoi piatti stori-ci. Il pastrami sandwich è un’espe-rienza di gusto assolutamente daprovare.

La grande novità di quest’anno èpoi il servizio in spiaggia. Dalle 11alle 18 potrete scegliere se andareal chiosco o rimanere sdraiati sullettino dove vi verranno servite cen-trifughe, frullati, yogurt di bufalacon frutta fresca, insalata di bulguro di quinoa, vellutate fredde di ver-dure, birre biologiche francesi, ilmix etnico composto da humus, ba-baganouche e tzatziki, tortilla di pa-tate e cipolle e, naturalmente, vini,champagne, ma anche cocktail.Sempre disponibile poi la scelta delristorante o della tavola calda, dovenon mancano mai il fritto di mare egli spaghetti alle vongole. Al tramonto, con un’offerta di aperi-tivo in continua evoluzione, si ag-giungeranno ostriche, parmigiana dimelanzane, pizza prosciutto e fichi,frittata di maccheroni, caprese, panepomodoro e prosciutto e tutto quel-lo che la mattina girando per il mer-cato avranno stimolato la fantasia ga-stronomica di Jeanette e Fabrizio. Epoi i cocktail con tutti i grandi clas-sici e anche il Pimm’s decisamente

perfetto sulla spiaggia anche parec-chio prima del tramonto.Un cenno sui vini e sugli champagneè poi doveroso. Dallo Chardonnaybiologico di Beaufort alla Falanghinadi Contrada, al prosecco Bele e Ca-sel, passando per i rieslling tedeschiper arrivare poi alla carta degli cham-pagne, degna di un’enoteca su “ter-ra”. Nowack, Laval, Vouette & Sor-bee, Ardinat, Dom Perignon, Krug,solo per citare alcuni produttori. Icosti sono ovviamente variabili, maassolutamente onesti. E infine ci sono gli eventi specialisegnalati sempre sulle pagine face-book di Remigio Champagne e Vi-no e de La Baia di Fregene. La sera-ta con gli spiedini di tonno e maia-le con la collaborazione de La Bot-tega Liberati di Roma, quella con ilsushi o la pizza o ancora la seratafritti con Pastella di Roma, sono so-lo i primi a cui potrete partecipare.Inutile sottolineare che all’arrivo diFerragosto arriverà anche il pollocon i peperoni. Per informazioni: 393.05.84.057.

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ExtraCollaborazione tra la champagneriadi Roma Remigio e La Baia, di giorno servizio in spiaggia contanti sfizi, al tramonto meravigliosiaperitivi ed eventi speciali

di Valeria Carola

Un’estate al chiosco

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Nonostante l’incertezza cheancora grava sul futuro delleimprese balneari, esistono

imprenditori che continuano ascommettere sulla loro azienda in-vestendo, anno dopo anno, in mi-glioramenti e servizi aggiuntivi. Nelcaso dello stabilimento S. Tropez,guidato dai fratelli Fabio e Gianlu-ca Nosari, oltre a nuove soluzioniper l’accoglienza della clientela, glisforzi si sono concentrati nella rea-lizzazione di uno spazio “gourmet”intorno alla piscina, la cruderia IDivanetti, inaugurata a metà giu-gno. Un ambiente riservato e acco-gliente, separato dal ristorante No-sari, voluto da Gianluca e Cristianocon lo scopo di compiere essi stes-si per primi un ulteriore passo inavanti nella loro cultura culinaria.“A differenza di quanto succede inaltre parti - spiega Gianluca - non

si è ancora diffuso sul nostro lito-rale il concetto di gruppo di lavoroche ritengo invece fondamentaleper la crescita personale e dellapropria attività. Nel nostro settoreesistono fornitori e produttori, an-che a livello locale, che possiedonouna competenza tale da rappresen-tare una fonte di crescita profes-sionale anche per noi chef di me-stiere. È anche imparando da loro

che posso a mia volta accompagna-re l’emozione del palato offerta alcliente dalle nostre proposte conconsigli e spiegazioni su ciò chestanno degustando e su come farloal meglio. In questo senso sono or-goglioso di collaborare con Corra-do Tenace, gran maestro di cucinae tra i massimi esperti di ostricul-tura, che ci ha addentrati in questomondo affascinante e che ci forni-sce le 8-10 tipologie di ostriche cheproponiamo a rotazione, ognunacon una sua storia da raccontare”. “So che è un investimento che nongarantisce un ritorno a breve - spie-ga da parte sua Cristiano - ma perprimo ho spinto mio padre a com-piere questo passo perché anch’ioconvinto degli ottimi risultati rag-giungibili lavorando in gruppo.Con noi, ad esempio, collabora Pie-ro Palanti, un esperto selezionato-

re di extravergini e nostro fornito-re di ben 12 varietà di olio del La-zio che utilizziamo a seconda delleloro specifiche caratteristiche, daquelli per piatti di pesce crudo ocotto a quelli per il pinzimonio diverdure. Così come lavora con noiAldo Piccarreta, uno di quelli checrede che il vino si faccia prima ditutto coltivando sapientemente l’u-va e che con la sua azienda vinico-la Le Rose di Genzano ci forniscedegli eccellenti bianchi”. Un team votato all’eccellenza cheha dato nuovi stimoli alla fantasiaculinaria dei Nosari che per I Diva-netti ha messo a punto nuove crea-zioni. Come le rocher di salmonerivestito con polvere di cocco pog-giato su salsa di mango e zenzero erollè di cetriolo, un piatto di sor-prendente freschezza. O la panza-nella di gamberi rossi, una rivisita-zione completa della ricetta tradizio-nale dove la morbidezza del gambe-ro rosso a tartare si combina con lacroccantezza delle briciole di panecon dadolata di sedano e San Marza-no. “Qualunque sia la proposta, il se-greto è saper scegliere sempre il me-glio - aggiunge Cristiano - e se que-sto vale per il ristorante, a maggior ra-gione diventa una ricerca senza com-promessi per la cruderia. Per esem-pio, quando noi parliamo di gambe-ro rosso di Mazzara del Vallo, propriograzie al nostro gruppo di lavoro sia-mo sicuri che si tratti del vero pesca-to locale e non solo per denomina-zione come viene spesso spacciato,con tutto quello che significa in ter-mini di qualità e di costo. Stesso dis-corso per il pesce da caccia, di cui sia-mo certi la presa all’amo, un pescatocon costi ben differenti dalle catturecon reti da pesca o d’allevamento, macon una consistenza e resa al palatoineguagliabili”. Proprio per la parti-colarità e assoluta freschezza dellematerie prime, il menu de I Divanet-ti è volutamente ridotto a quattroproposte fisse e due variabili a se-conda del pescato, così come varianole tipologie di ostriche. Un viaggioverso le vette dell’eccellenza, quellaofferta della Cruderia I Divanetti,che associa nozioni ed emozioni tut-te da scoprire.I Divanetti, lungomare di Levante241, è aperto tutti i giorni dalle18.30 tranne il lunedì e martedì.Per informazioni e prenotazioni,tel. 06.665.64.493.

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ExtraIntorno alla piscina nasce una spaziogourmet dove Gianluca e CristianoNosari propongono ostriche, crudi di pesce e specialità di mare

di Francesco Zucchi

La cruderia I Divanetti

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Andare al mare liberamente sen-za la preoccupazione del pro-

prio cane, evitare che rimanendosolo a casa faccia danni o abbai tut-to il tempo, dandogli invece la pos-sibilità di giocare e socializzare conaltri cani. Non è un progetto utopi-co, ma la nuova realtà che si chia-ma “Liberamente Dog Camp” nataa Fregene in viale della Pineta 49.Un “asilo diurno”, aperto tuttol’anno, permetterà ai cani di tuttele età di trascorrere le ore in cui iloro padroni sono impegnati incompagnia, divertendosi, sia con iresponsabili del centro, sia con glialtri cani. Il servizio, che può anda-re da un’ora fino all’intera giorna-ta, garantisce la costante presenzadi personale qualificato per la sicu-rezza e la tranquillità degli anima-li. “Abbiamo effettuato un percor-so formativo cinofilo - dicono

Agnese, Marina e Serena - Ci sia-mo conosciute in quel contesto eoltre alla stima e all’amicizia, ab-biamo deciso di dare vita questarealtà. La ricerca del posto è statalunga, poi abbiamo optato per Fre-gene perché è un posto tranquillodove il cane è considerato parte in-tegrante della famiglia. In più ilcentro si trova in una posizionestrategica, proprio nella strada cheporta al mare. In questo modo èadatto anche ai bagnanti che pos-sono tranquillamente raggiungerci

e lasciare il proprio cane da noi”.Oltre all’asilo diurno, “Liberamen-te Dog Camp” offre anche altri ser-vizi come l’educazione di base, re-cuperi comportamentali e la scuo-la cuccioli. “Per il prossimo inver-no - aggiungono Agnese, Marina eSerena - puntiamo a una collabo-razione con le scuole per intra-prendere un percorso socio-educa-tivo con i bambini”. Info, tel.334.3721092 - 328.4638229 -338.9791137; Facebook: Libera-Mente Dog Camp. 128

ExtraIn viale della Pineta il nuovo centroper cani, asilo diurno a ore o a giornata ma anche corsi di educazione di base, recuperi comportamentali e scuola cuccioli

di Paolo Emilio

Liberamente Dog Camp

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W.O.K. è nato in Italia neldicembre del 2005 con unprimo punto vendita al-

l’interno della Stazione Termini diRoma. Il brand originario, W.O.K.,acronimo di World Oriented Kit-chen, esprimeva l’intento di esse-re un punto d’incontro tra tutte letradizioni culinarie asiatiche maanche diffondere la parola “wok”che, in Oriente, da millenni iden-tifica il simbolo dello street foodasiatico.La cottura mediante la wok, pre-serva tutti i principi nutrizionali diogni ingrediente, mantenendoneintatte sia le fibre sia la consisten-za naturale, grazie all’uniformedistribuzione del calore e ai tempibrevi di cottura. La combinazioneunica di gusto e leggerezza, insie-me a una formula veloce e diver-tente, ha reso W.O.K. un punto diriferimento per chi ama trattarsibene senza eccessivo impegno. Oggi W.O.K. è un’azienda con 9punti vendita localizzati a Roma,Firenze, Bologna e Milano; 2 nuo-vi punti vendita sono in fase diapertura nel Nord Italia.Nei locali lavorano oltre 80 dipen-denti, selezionati e formati inter-namente che trasmettono la filo-sofia dell’azienda agli oltre 2000clienti al giorno. La cucina a vistaè il cuore dei locali, dove i clientipossono osservare i wokers occu-

pati nella preparazione espressadei loro piatti.I principali piatti proposti rap-presentano i “signature dishes”delle tradizioni culinarie asiati-che e sono affiancati da proposteoriginali caratterizzate da ingre-dienti o spezie particolari. C’è unvasto assortimento di dim-sum,proposte stagionali come salads ozuppe, un’ampia selezione di the,tisane e bio-drinks per soddisfareogni tipo di esigenza. I menùguardano al futuro, per questo èstato realizzato il WOKids, unmenù pensato per i bambini, conla consulenza di nutrizionistiqualificati, per garantire un pastosaporito e bilanciato secondo laRDA di riferimento.“Per W.O.K. il rispetto è la ricercadi materie prime pregiate e di con-tinui test sugli standard qualitati-vi dei piatti - dichiarano i titolaridel brand - abbiamo bandito gras-si idrogenati, contribuendo al be-nessere dei nostri clienti. In ognisingola sezione del nostro menù sipossono scegliere piatti con ap-porto calorico certificato con me-no di 500 calorie o piatti con ri-cette vegetariane. Il nostro rispet-to è rivolto anche all’ambiente, perquesto usiamo materiali ecocom-patibili. Vi aspettiamo nel nostronuovo locale presso il CentralMarket Da Vinci”.

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ExtraAl Parco commerciale di Fiumicino a fine maggio ha aperto il simboloasiatico dello street food, cucinaorientale, thai, cinese, giapponese e vietnamita

di Chiara Russo

WOK al Da Vinci

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Varcare il cancello della resi-denza per anziani “Miriamel”significa rompere la barriera

della solitudine. La villa, immersanel verde e situata in via Bussana18, si trova a pochi passi dal mare edal centro di Fregene. Già dall’e-sterno è in grado di trasmettere tut-to il benessere possibile. “Siamo ingrado di arrivare fino a 10 ospiti fis-si - dice Michela Cioffi, referenteamministrativa - ma la permanenzanella nostra struttura può essere an-che diurna. Il nostro punto di forzaè un ambiente accogliente e fami-liare”. La residenza per anziani “Mi-riamel”, destinata prioritariamentea persone di età superiore ai 60 an-ni che conservano un sufficientegrado di autonomia e per le quali siaimproponibile l’ambiente familiare,

soddisfa in tutto l’esigenza di ognisingolo ospite, sia dal punto di vistasocio-sanitario che da quello ricrea-tivo. Il personale è formato e prepa-rato con perfetta osservanza deiprincipi etici a tutela degli utenti.Oltre a Michela Cioffi, le altre figu-re sono la referente sanitaria GiusyFerrante e la responsabile dellastruttura Loredana Rosati. Tra i ser-vizi offerti c’è l’assistenza infermie-ristica h24, l’assistenza medica dibase e specialistica, la lavanderia, lapulizia e sanificazione, attività ri-creative ed eventi fino al parruc-chiere per uomo e donna. “Moltoimportante è anche la presenza del-lo psicologo - aggiunge MichelaCioffi - In questo modo le personevengono seguite anche a livellocomportamentale. Diciamo che i

familiari degli ospiti non devonopensare più a niente una volta chesi sono rivolti a noi. In più non han-no orari di visite, un’altra dimo-strazione della trasparenza del no-stro lavoro. E cosa molto impor-tante, è che gli ospiti posso portarecon loro gli oggetti personali chehanno a cuore per non vivere inmodo traumatico il distacco dallapropria abitazione”. Niente è la-sciato al caso, negli ambienti di viaBussana 18 si respira un’aria con-fortevole e professionale. La strut-tura, disposta su unico livello e pri-va di barriere architettoniche, ècomposta oltre che dalle stanze dalletto anche dalla cucina, dalla salada pranzo, dalla medicheria e dallalavanderia che si trova all’esterno.La socializzazione degli ospiti av-viene maggiormente nella sala po-livalente, in grado di permettere at-tività fra loro compatibili: angololettura, tv, conversazioni, giochi disocietà, animazione, eventi cometornei di burraco e musicoterapia,hobbies e attività di tempo libero.Sempre rispettando le volontà diogni ospite della struttura. Insom-ma, con “Miriamel” l’essere anzia-ni non è più vista come una minac-cia. Per info, tel. 06.69309548 - cel.366.4874819 - 392.04.80.797.

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ExtraLa nuova residenza per anziani aperta in via Bussana. Ambientemolto confortevole e tanti servizi,psicologo compreso, e assistenza infermieristica h24

di Francesco Camillo

Arriva Miriamel

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Sempre più numerose sono leaggressioni nelle case private,così come lo sono le reazioni,

più o meno contestate, di legittimadifesa, con risultati quasi sempreindesiderabili, oltre che complessi,sotto il profilo giuridico. Complicela caduta di secolari barriere edu-cative, la diffusione delle droghe el’immigrazione incontrollata, le

persone e i beni privati sono sem-pre più a rischio. E se i numeri nonsempre riportano l’idea dell’emer-genza è perché molti cittadini so-no sfiduciati e nemmeno denun-ciano più i reati. Se l’emergenza ècomunque tenuta sotto controllo èmerito principalmente di unabranca della sicurezza: la vigilanzaprivata. Un settore che in Italia fat-tura 1,3 miliardi e occupa oltre50mila addetti professionalizzati.

Un settore nel quale si va distin-guendo sempre di più l’Italpol Vi-gilanza, leader nella Capitale epresente in diverse realtà italiane.Francesco e Giulio Gravina cheguidano Italpol Vigilanza, fondataoltre quarant’anni fa dal padreDomenico, fanno il punto della si-tuazione. Come procedere per garantirel’incolumità di persone e luoghi?l’Italpol opera nel delicato settoredella vigilanza, fissa e mobile, neiservizi di reception, nella telesor-veglianza, nell’investigazione, neipresidi di osservazione e sicurezza,svolti da personale non armato, nel“security engineering”. Offre unaconsulenza integrata che in sé rap-presenta un servizio aggiuntivo alcliente che può porre le sue richie-ste a un solo interlocutore. Nel no-stro gruppo opera un’azienda de-dicata esclusivamente alla proget-

tazione di tecnologie dedicate allasicurezza. Attualmente, il Gruppo ha un or-ganico di circa 2.500 unità, tra per-sonale armato e non armato; dis-pone di oltre 100 autoveicoli radio-collegati, fattura 100 milioni di eu-ro l’anno, gestisce oltre 3.500 ap-parati di allarme per la piccolautenza e oltre 220 sistemi di sicu-rezza complessi per la grande uten-za, con migliaia di sistemi di video-sorveglianza integrati. Dispone didue centrali operative, sei frequen-ze radio, 14 ponti radio, oltre 120 ri-petitori. Oggi per dormire sonni sicuri bi-sogna dotarsi innanzitutto di unbuon sistema d’allarme. Da quando vengono montati i si-stemi di allarme presso un nostroutente e viene attivato il collega-mento, noi interveniamo tempesti-vamente ogni qualvolta scatta l’al-larme. Ciò che si deve capire è chebisogna cercare di prevenire il fur-to in casa. Puntiamo, attraverso lanostra società di progettazione, adare mezzi sempre più tecnologicia costi abbastanza contenuti, affin-ché le persone possano tutelarsidall’intrusione. l’Italpol è l’aziendache ha più pattuglie operative, du-rante la notte, nel territorio romano.Puntiamo, nel futuro ad ampliareancor più la nostra presenza sulmercato per ottimizzare tempi di in-tervento e qualità di prestazioni.Abbiamo di recente migliorato an-che la nostra operatività sul territo-rio di Fregene e Fiumicino inaugu-rando una nostra più grande e piùefficiente sede in via della Muratel-la 797, telefono 06.665.61.792. Pos-siamo affermare che siamo in gradodi fornire sicurezza evoluta e sere-nità per le famiglie.134

ExtraIntervista a Francesco e Giulio Gravina, titolari dell’ItalpolVigilanza: mezzi sempre più tecnologici a costi contenuti e nuova sede in via della Muratella

di Fabio Leonardi

l’evoluzionedella sicurezza

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Nato a Roma nel 1960 MassimoD’Ascenzo è figlio d’arte, tra-scorre l’infanzia nella falegna-

meria della famiglia e impara osser-vando il padre e lo zio eseguire la-vori di falegnameria ed ebanisteriadi ogni genere. Nei successivi 40 an-ni di esperienza, si specializza in la-vori di falegnameria, restauro, eba-nisteria e riverniciatura, e negli an-ni si appassiona e realizza ancheprogettazione di interni costruendoarredi su misura. Ma Massimo è unprofessionista serio ed affidabile esin da subito la sua clientela lo pren-de come riferimento di fiducia pertutte le piccole e grandi necessitàdomestiche. Così, con il desiderio ela soddisfazione di essere di aiuto,con curiosità e uno spiccato sensopratico, ben presto acquisisce com-petenze e abilità anche nelle ripara-zioni domestiche, offrendo ai suoitanti clienti la soluzione giusta perogni problema in casa, dalle picco-le alle grandi riparazioni e manu-tenzioni domestiche. Più recentemente Massimo decidedi racchiudere tutta la sua esperien-za, maestria e competenza, nel mar-chio “Archimede Tuttofare” che benrappresenta la grande varietà deiservizi che offre e la sua innata atti-tudine duttile e creativa che gli hasempre consentito di risolvere ognisituazione. Archimede Tuttofare oggi è la solu-

zione giusta per ogni esigenza. Lepersone non hanno più tempo, co-me si faceva una volta, di fare in au-tonomia le riparazioni in casa e so-prattutto, spesso, sarebbe utile ave-re il riferimento di un factotum, unapersona di fiducia che viene in casae da solo risolve tanti piccoli pro-blemi consentendo così di ottimiz-zare tempi e costi. I servizi offerti so-no tanti: restaura porte, finestre emobili vari; rivernicia armadi, libre-rie, cucine, letti; ripara mobili, tavo-li, sedie, porte, tapparelle, persianee trasforma finestre in legno da mo-no a doppio vetro. Ma non solo. Sipuò chiamare Archimede Tuttofareanche per cambiare una serratura,sostituire le corde alle tapparelle eper lavori di elettricità e idraulica. Massimo come puoi essere utile incasa?“Molto semplice, per i miei clientirisolvo tutti i problemi in casa. Dal-le riparazioni del mobilio ai piccolilavoretti domestici che non si sa maia chi affidare o non si ha tempo difare da soli. Posso soddisfare prati-camente qualsiasi richiesta, dallepiù specialistiche alle più semplici.Può sembrare strano ma qualchecliente mi chiama anche per cam-biare la lampadina. Per me è unamissione e una soddisfazione aiuta-

re i miei clienti a rendere la propriacasa più bella e funzionale”.Chi è Archimede Tuttofare?“Archimede Tuttofare è il mio mar-chio, sono io e cerco di provvederepersonalmente a tutte le richieste diintervento. Ho però accanto a meanche un team di collaboratori chemi supportano da anni, nati e cre-sciuti a Roma come me nelle botte-ghe e aziende di famiglia, tutti pro-fessionisti selezionati e qualificati.Io porto a casa delle persone l’au-tentico Artigianato Made in Italy”. Quali sono le caratteristiche prin-cipali del tuo servizio? “Offro servizi di massima qualità,intervengo risolvendo rapidamen-te il problema e tutto a prezzi po-polari. Ma la vera novità è che lepersone possono così ottimizzarel’intervento riunendo in un’unicapersona la soluzione a tutti i loroproblemi in casa”. Attivo su tutto ilterritorio di Roma e provincia, daoggi Archimede Tuttofare offre ipropri servizi anche a Fregene, Mac-carese, Focene, Fiumicino e tutto illitorale romano. Artigianato Madein Italy, qualità massima a prezzi po-polari, interventi rapidi e servizi ga-rantiti, www.archimedetuttofare.it,Massimo D’Ascenzo, tel.392.52.99.161.

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ExtraIl servizio per le riparazioni domestiche, la soluzione ideale per risolvere tutti i problemi in casa

di Chiara Russo

ArchimedeTuttofare

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Dopo averlo fatto nel numerodi maggio, torniamo a parla-re del Centro Revisioni Ma-

re (CRM) su espressa richiesta deltitolare Bruno Fia che desidera fa-re chiarezza su un’affermazionecontenuta nell’articolo. “Quando siè parlato dei servizi presenti in of-ficina, riguardo al reparto gommeho aggiunto di essere esclusivistaFalken, così come mi era stato an-nunciato dalla casa giapponese -chiarisce Bruno - Quando però misono reso conto che i pneumatici

erano disponibili anche in altre at-tività del territorio, mi sono con-frontato con la Falken la quale, scu-sandosi, mi ha spiegato che, perquanto avessi rispettato i volumiprefissati in ottica esclusiva, era sta-ta decisa un’altra politica di vendi-ta. Cose che possono capitare senzaper questo compromettere i rap-porti. La Falken rimane comunqueun’ottima marca di cui rimango ri-venditore, però ritenevo giusto ret-tificare perché sono una persona diparola e non voglio passare per scor-retto con clienti e colleghi”. Equivoco a parte, il desiderio diprecisazione di Bruno Fia è l’enne-sima dimostrazione di quello stes-so scrupolo che gli viene ricono-sciuto sul lavoro e che gli è valsonegli anni la fama di serio e pun-tuale professionista. Fama che èandata crescendo con l’aperturadel Centro Revisioni Mare su vialedi Porto, la grande officina pluri-marca, specializzata in cambi auto-matici e motori ibridi, istallazionidi ganci traino, impianti GPL e ariacondizionata, in procinto di festeg-

giare il prossimo ottobre tre anni diattività. Un’azienda di successo,con personale qualificato, conven-zionata con le compagnie di noleg-gio a lungo termine, e centro revi-sioni, con auto di cortesia, ora at-trezzato al meglio anche per le vet-ture d’epoca, oltre che per tutti glialtri mezzi compresi moto e quod.“Quando aprii il CRM, uno deimiei obiettivi per il reparto revisio-ni era di sviluppare una collabora-zione con le altre officine del terri-torio, prendendomi l’impegno dinon fare della concorrenza slealeper eventuali riparazioni necessa-rie su auto inviate da altri meccani-ci. Un patto che ho sempre mante-nuto e che continua a funzionarecon mia grande soddisfazione”. E che mai così non sia… parola diBruno Fia!Il Centro Revisioni Mare, in viale diPorto 322/c, rimarrà chiuso dal 15al 30 agosto.Orari: da lunedì al venerdì 8.30-13.00/14.30-19.00, sabato 8.30-13.00. Tel. 06/65.89.941.

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ExtraIl Centro Revisione Mare precisa di non essere esclusivistaFalken, l’officina plurimarche siappresta a festeggiare il successo di tre anni di attività

di Francesco Zucchi

CRM, serietà e chiarezza

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“Amministrazione cercasi!Può sembrare una escla-mazione eccessiva ma non

si trovano parole diverse. Non eranostra intenzione una ribalta pub-blica per esprimere il disagio deidipendenti del comune di Fiumici-no, ma ci troviamo costretti a espri-mere tutto il nostro disappuntosull’andamento generale di questaamministrazione, emerso nell’as-semblea sindacale tenutasi lo scor-so 15 giugno”.Acque molto agitate all’internodelle sigle sindacali Fp Cgil, Cislfp,Uilfpl, R.S.U. di Fiumicino. La con-tinua rotazione del personale hafatto infuriare i sindacati interniche senza tanti giri di parole hannoalzato il tiro: “Un’amministrazionecon una chiara visione degli obiet-tivi avrebbe dovuto definire unastruttura organizzativa funzionale eassegnare i relativi incarichi di di-rezione - si legge nella nota delle si-gle riunite - Invece, nel corso del-l’ultimo triennio sono state effet-tuate ben sette riorganizzazioni e idirigenti sono stati ruotati in con-tinuazione. E sulla base di qualimotivazioni si è agito con questofrenetico attivismo organizzativo?Dopo numerosi incontri con i rap-presentanti dell’amministrazione eda ultimo con il sindaco, abbiamola piena consapevolezza che questaamministrazione brancola nelbuio, perché non ha idea su comesi gestisce e si organizza una strut-tura complessa qual è il comune diFiumicino. Tre lunghi anni di tota-le disinteresse e di non ascolto del-le numerose voci che i dipendenti,da diverse posizioni e ruoli, hannorappresentato ai vari tavoli nego-ziali; continui suggerimenti forniti

dalle organizzazioni sindacali sucome meglio gestire la macchinaamministrativa e migliorare i servi-zi, inascoltati. Ormai ogni mattina- continua la nota - il primo pen-siero di ogni dipendente è accer-tarsi se il giorno prima sia stata de-liberata un’ennesima riorganizza-zione e quale sia la nuova denomi-nazione degli uffici a cui sono as-segnati; inoltre, è necessario accer-tarsi se il dirigente assegnato inquel settore da pochi mesi sia sem-pre lo stesso o sia stato per l’enne-sima volta cambiato. Il tutto a dis-capito dei cittadini, che quando ar-rivano negli uffici pubblici spessosi trovano di fronte dipendentispaesati e incerti, perché privi diquei punti di riferimento organiz-zativi e direzionali che sono fonda-mentali per un buon funzionamen-to amministrativo. Con l’ultima ri-organizzazione, poi, si è deciso an-che di far ruotare i funzionari e i di-pendenti che in questi tre annihanno consentito di mandare avan-

ti la “baracca”, mettendo le pezze aicontinui buchi organizzativi. Siachiaro, il problema non è lo spo-stamento del personale in sé, ma ilfatto che dopo tre anni di disorga-nizzazione e assenza totale di indi-rizzi, sono stati proprio i funziona-ri che hanno consentito di mante-nere, comunque, una rotta ammi-nistrativa e hanno impedito di faraffondare la barca. Sono stati i fun-zionari che hanno garantito la gui-da a tutti i propri colleghi fornen-do quella sicurezza e assumendosidelle responsabilità oltre le proprieprerogative per garantire il regola-re funzionamento dei servizi. Giu-stamente ora i dipendenti si ribel-lano a tale incomprensibile scelta. Le scriventi organizzazioni sinda-cali hanno chiesto all’amministra-zione di revocare quest’ultimoprovvedimento che mette ancora dipiù in difficoltà una macchina am-ministrativa già fortemente provatada tre anni di continui cambia-menti”.

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CronacheLe sigle dei rappresentanti dei dipendenti comunali contestanola continua rotazione del personale:“In 3 anni 7 riorganizzazioni, uffici nel caos a discapito dei cittadini”

di Maria Camilla Capitani

Sindacati in rivolta

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Il 25 maggio insieme con i resi-denti avevamo lanciato un appel-

lo per la situazione di via Bellaria,la “strada dimenticata”. Si trova travia Palombina e via Portofino e do-po essere stata riasfaltata era dinuovo sprofondata nel degrado, ri-coperta di vegetazione e utilizzatacome discarica da alcuni giardinie-

ri. Nei primi giorni di luglio la via èdi nuovo in ordine, alcuni funzio-nari dell’area Ambiente del Comu-ne, in particolare Francesco Giam-banco, hanno preso a cuore la si-tuazione e hanno incaricato l’Atiche si occupa della raccolta dei ri-fiuti di fare pulizia. Non solo, ma la

Polizia locale ha diffidato anche ilgiardiniere che la utilizzava comedeposito, e che già aveva accumu-lato altro materiale dopo la pulizia. Via Bellaria così è tornata una vianormale, per la soddisfazione dellefamiglie che vi abitano e che gen-tilmente ringraziano.

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CronacheDa strada dimenticata a via normaledopo la bonifica ordinata dall’areaAmbiente del Comune, diffida al giardiniere dall’abbandonare ancora sfalci e rasature

di Chiara Russo

C E N T R O I P P I C O

Lezioni PasseggiateVia Paraggi - Tel. 06/66560689

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Via Bellaria ritrovata

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Accade in prossimità del “Can-cello di Fregene”. Sono anniche nell’ultimo tratto di viale

Castel San Giorgio, appena primadella rotonda da cui inizia viale del-la Pineta, è stato creato un cordolosu entrambi i margini della strada,praticamente una base che a rigordi logica avrebbe dovuto essere ri-empito e diventare un marciapiedi.Invece è passato tanto tempo, del-la banchina neanche l’ombra e ilcordolo si è riempito di radici, er-bacce e sassi, tanto da rendere im-possibile il transito pedonale di chiabita lì intorno. Il disagio riguardauna decina di famiglie che abitanonelle case in prossimità della “Lo-canda Antichi Sapori”. Un tratto di

strada di una ventina di metri cheperò costringe gli abitanti, talvoltamamme con il passeggino, ragazzio persone anziane, a camminaresulla strada per raggiungere la fer-mata dell’autobus o il parco giochi.“Sono anni che cerchiamo di risol-vere questo problema - raccontaLaura che abita in una delle casenel tratto di strada incriminato -abbiamo fatto decine di segnala-zioni al comune di Fiumicino, maad oggi nessuno ha risposto alla no-

stra richiesta di riempire almenouno dei cordoli sul ciglio della stra-da, per permettere il transito pedo-nale in sicurezza. Paradossalmen-te avremmo preferito che quellabase non l’avessero mai fatta, per-ché avremmo potuto continuare acamminare sul bordo della stradaanziché sulla carreggiata”. Speria-mo che qualcuno accolga l’appel-lo di queste famiglie prima di leg-gere nella cronaca di spiacevoliincidenti.

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CronacheAll’ingresso di Fregene nell’ultimotratto di viale Castel San Giorgio daanni manca la banchina rendendoarduo il passaggio dei pedoni

di Aldo Ferretti

Il caso via Tre DenariLa strada tutti i giorni è attraversata da Tir dell’Ama diretti all’impianto di compostaggio che durante il tragitto distribuiscono percolato sull’asfalto

di Alberto Vignaroli

Volevo segnalare lo stato pietoso di via Tre Denari. Tutti igiorni percorro avanti e indietro il tratto che da Torrim-

pietra, dove abito, arriva all’incrocio all’altezza del casello del-l’autostrada Fregene/Maccarese. Spesso di questi tempi lapercorro in moto e più di una volta ho rischiato di sentirmimale per il fortissimo odore nauseabondo che c’era a causadel percolato presente per lunghi tratti tra la discarica e la zo-na abitata. Non oso immaginare cosa stiano passando gli abi-tanti di quella zona, considerando che lo stesso odore a vol-te lo sento da casa mia se c’è il vento a “favore”. Oltre al pes-

simo odore, questa presenza può provocare anche pericolo-se scivolate per chi percorre la strada in moto, come pure apiedi o in bicicletta, senza considerare il rischio che si correnell’essere schizzati di quella putrida sostanza dalle macchi-ne in transito o che ti precedono. Rivolgo un appello affinchéil sindaco possa risolvere al più presto questa situazione, ma-gari coinvolgendo anche la neo eletta prima cittadina di Ro-ma Raggi che, mi aspetto, abbia un’attenzione particolare ver-so la situazione che sta vivendo l’Ama e quello che sta com-portando anche nel nostro comune.

Quel marciapiedefantasma

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Lo scorso 5 luglio una grande ta-volata con decine di persone ha

trascorso un’allegra serata da Agri-Sesto. Una scena abituale nello spa-zioso ristorante su viale di Porto, laparticolarità però era la presenza a

tavola di circa 40 suore CarmelitaneMissionarie di Santa Teresa delBambino Gesù, riunite tutte insie-me nell’occasione per festeggiare laloro partecipazione al Capitolo Pro-vinciale dell’Ordine che ha la suacasa generalizia a Santa Marinella. Èlì, infatti, che nacque la congrega-zione fondata nel 1925 dalla religio-sa siciliana madre Maria CrocifissaCurcio, al secolo Rosa (1877 - 1957),proclamata beata nel 2005 da papaBenedetto XVI e dove ancora si con-servano le sue spoglie. Un momen-to di festa, con tanto di foto ricordocon la famiglia Fabiani, che avrà ral-legrato queste suore di un ordineimpegnato quotidianamente inmolte opere di assistenza e acco-glienza in tante parti del mondo: Ita-lia, Brasile, Malta, Canada, Tanza-nia, Filippine, Romania , Indonesia,Vietnam e India.

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AppuntiDa AgriSesto per un raduno delleCarmelitane Missionarie successivoalla loro partecipazione al CapitoloProvinciale dell’Ordine

di Paolo Emilio

Piante e Fiori -Trattamenti antizanzareAllestimento Giardini

Impianti di irrigazione e illuminazione

A cena con 40 suore

Al Kiosco le riprese del film di Max Croci, conAmbra Angiolini e CarolinaCrescentini

di Chiara Russo

Ancora riprese a Fregene. Il setcinematografico del film “La

verità, vi spiego, sull’amore”, perla regia di Max Croci, con AmbraAngiolini e Carolina Crescentini,prodotto da NotoriousPictures, èstato girato a Fregene, precisa-

mente su via Silvi Marina al Vil-laggio dei Pescatori. Alcune scenehanno avuto anche la cornica moz-zafiato del tramonto alla foce del-l’Arrone. La pellicola sarà in salanel marzo 2017. Il film è tratto dal libro omonimodi Enrica Tesio, edito da Monda-dori nel 2015, a sua volta ispiratodal suo blog “Ti ASMO”, sottoti-tolo “L’Amore Prima o Poi Arrivae T’inc…”, un fenomeno esplosonell’estate del 2013 e mai fermato-si, arrivando anche a 150.000 let-tori per singolo post.

La verità, vi spiego, sull’amore

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Il 22 luglio Jacopo compie 13 anni.Buon compleanno da mamma, pa-pà e dalla tua sorellina Greta.

Il 30 luglio Marti compie 14 anni.Tanti auguri dalle sue amichettedelle scuole medie e da quelle chel’aspettano al liceo.

Il 16 luglio Ezio compie 25 anni,

tanti auguri da tutti gli amici di Fre-gene.

Tanti auguri ad Andrea che anchequest’anno, sempre con l’aiuto deisuoi collaudati badanti, è riuscito aspegnere nello spegnere un con-gruo numero di candeline.

Il 15 luglio Valeria e Mauro hannofesteggiato con gli amici i loro 25anni di matrimonio. Auguri di cuo-re dalla nostra redazione.

l’11 giugno 2016 si sono sposatiGiovanni e Claudia. Tanti auguri.da tutta la famiglia Bottari di Fre-gene!

Felicitazioni a Sonia e Fabio che il2 luglio hanno fatto "il grande pas-so", accompagnati all’altare dalpiccolo Tommaso. Affettuosi augu-ri di una lunga vita felice insiemeda tutti gli amici.

Tanti auguri a nonna Liliana per isuoi 78 anni, una nonna speciale esempre in ottima forma. Buoncompleanno da parte dei nipoti.148

LieteGli auguri ai nostri cari

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Arrivederci BrickTe ne sei andato così, senza preav-viso, senza respiro, e quando vidi latua vita spegnersi, immaginai quelbellissimo mare che avevi negli oc-chi, calmarsi in un momento, comela calma piatta dopo una tempesta.Mi ricordo che ti ho conosciutoquando ero piccola e tu mi chia-mavi “bricchetta”. Poi il tempo passò ma io rimasisempre la tua bricchetta, non-ostante abbia saputo che la tua me-moria non funzionava più comedoveva. Tu sei stato un grande perme e sei stato così tante cose cheneanche un pezzo di carta basta adescriverti. Ma sei soprattutto uneroe perché mi hai insegnato il co-raggio e la forza, perché solo la tuaforza ci voleva per affrontare la tuasituazione. Infatti la affrontavi conuna tale leggerezza che ti ammira-vo molto per questo. Mi sembra ancora assurdo il fattoche tu non sia qui, infatti penso chetu stia dormendo, e va bene così.Oppure mi piace pensare che tu siauna stella e che brilli anche per me.Mi ricorderò sempre di te. Il tuo sa-pere, infinito, i tuoi occhi, due stel-le, tu, l’Universo. E ora i tuoi pas-si non fanno più rumore e mi hai

lasciata in un silenzio, un lungo eprofondo silenzio, perché tu eri lamia musica.Consideralo non un“addio”, ma un “arrivederci”.

Ti vogliamo tutti un gran bene.Riposa in pace nonno. Sei il mioangelo

Chiara

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LuttiIn ricordo di

Termica - Idraulica

Benucci

condizionamento - Pannelli solari Gas Metano - irrigazione

Massimo 324 6855676Luigi 324 6869095

Fregene, via Marina di Sorso 22

Ciao Quirino La famiglia Fabiani, Sesto, Francesca, Simone, Francesco e Nicole, salu-tano Quirino Lucchetti, un grande abbraccio a un vero amico.

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treni da Maccarese a Roma

treni da Roma a Maccarese

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MACC. P. GAL AUR. S.PIET. TRAST. OST. TUSC. TERM.

FF°FSFSFSDFFFSFSFSFSDFSFDFSFSDFSFSF

FSDFFSF

FSDFSFFSFSDFSDFFSFSFSDFSD

TERM. TUSC. OST. TRAST. S. PIET. AUR. P.GAL. MACC.

5.426.066.376.527.077.137.257.347.397.508.008.078.158.268.378.398.559.269.35

10.1110.1510.3711.1511.3112.1512.3713.1513.3714.1514.3715.3616.2616.3617.3117.5618.1418.3719.3120.1021.5322.22

5.266.126.427.127.277.42

8.128.429.129.42

10.4211.1211.1211.4212.4213.1213.4214.2714.4215.1215.4216.2716.4217.1217.2717.4218.1218.4218.5719.1219.4220.4221.1222.1223.27

5.32

6.487.187.33

8.188.48

9.4810.48

11.1811.4812.48

13.4814.3314.48

15.4816.3316.48

17.3317.4818.1818.4819.03

19.4820.48

22.1823.33

5.376.376.537.237.38

8.238.539.209.53

10.5311.2111.2311.5312.5313.2113.5314.3814.5315.2015.5316.3816.5317.2217.3817.5318.2318.5319.0819.2119.5320.5321.2122.2323.38

5.416.416.577.277.42

8.278.579.259.57

10.5711.2511.2711.5712.5713.2513.5714.4214.5715.2515.5716.4216.5717.2617.4217.5718.2718.5719.1219.2519.5720.5721.2522.2723.42

5.466.467.027.327.477.55

8.329.029.30

10.0211.0211.3011.3212.0213.0213.3014.0214.4715.0215.3016.0216.4717.0217.3117.4718.0218.3219.0219.1719.3020.0221.0221.3022.3223.47

5.526.527.077.387.52

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10.0811.08

11.3812.0713.08

14.0714.5315.08

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22.3823.53

8.00

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7.34

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8.358.468.489.049.359.50

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18.4619.46

22.0222.31

6.076.276.597.147.277.337.44

8.008.148.208.268.348.458.598.599.159.45

10.0110.3010.3110.5911.3211.5912.3112.5913.3113.5914.3114.5915.5816.4516.5817.5918.1518.3118.5919.5520.2922.1422.44

6.126.337.067.217.347.397.51

8.078.218.278.338.398.529.069.069.229.51

10.0610.3710.3811.0611.3912.0612.3813.0613.3814.0614.3815.0616.0516.5217.0518.0618.2218.3719.0620.0620.3622.2122.51

6.176.397.117.267.407.447.56

8.268.328.418.448.579.119.119.279.58

10.1110.42

11.11

12.11

13.11

14.11

15.1116.1016.5717.1018.1118.27

19.1120.1120.4122.2622.56

6.256.487.187.33

7.51*7.508.03

8.188.338.408.488.509.039.189.189.33

10.07*10.1810.5010.4811.1811.5012.1812.4813.1813.4814.1814.4815.1816.1817.0317.1818.1818.3318.4819.1820.1820.4822.3323.03

F (feriale) S (sabato) D (domenica e festivi)* (Tiburtina) ° (cambio a Ostiense)

N.B. Gli orari dei treni sono suscettibili di variazioni da parte di Tre-nitalia. Per informazioni contattare il numero verde 892.021 oppurevisitare il sito www.trenitalia.com

5.51

7.43

6.017.017.157.478.008.078.108.479.179.45

10.1711.1711.4211.4712.1513.1713.4214.1515.0215.1715.4216.1717.0217.1717.4318.0218.1718.4319.1719.3219.4520.1721.1721.4222.4700.01

trasporti pubblicicotral

Orario valido fino al 31 luglio 2016 - Info. 800.174.471

da Fregenecapolinea v.le Sestri Levante

5:40 6:20 6:45 7:20 8:40 9:30 11:00 12:25 13:2514:25 15:20 16:20 17:35 18:30 19:30 19:35 20:30

da Romacapolinea stazione Cornelia

feriali

5:50 6:25 6:55 8:35 9:30 11:00 12:25 14:00 15:2016:20 17:35 18:30 19:30 20:30

festivi

6:45 7:10 7:45 8:40 9:10 10:40 11:55 12:40 13:4014:15 15:10 16:25 17:45 18:45 19:45 20:35 21:35

feriali

7:30 7:55 9:10 10:40 12:00 13:00 14:00 15:0016:25 17:25 18:25 19:25 20:35 21:35

festivi

trasporto localelinea 020

da Maccaresestazione di Maccarese

da Fiumicinopiazzale Gen. C.A. Dalla Chiesa

feriali

7.40 9.40 11.40 13.20 15.40 17.30 19.10festivi

5.50 6.30 7.15 7.20 8.40 9.00 9.40 10.20 10.50 11.3012.50 13.55 14.50 16.20 16.50 17.10 18.50 19.35

feriali

6.50 8.40 10.30 12.30 14.25 16.30 18.20 festivi

Maccarese - Fregene - Focene - Fiumicino

circolare Maccarese-Fregene

solo feriale 7.15 8.05 8.55  9.45  10.35  11.35  12.30  13.30  14.20  15.20  16.20  17.20 18.15

Stazione Maccarese - v. Castel S.Giorgio - v. Campo Salino - v. Tamerici - v.le di Porto - v.le della Pineta - v. Porto Azzurro -l.mare di Ponente - v. Silvi Marina - v.le della Pineta - v.le Viareggio - v. Gioiosa Marea - v.le Castellammare - v. Marotta -v. S. Teresa di Gallura - v. Agropoli - v.le di Porto - v. Tamerici - v. Campo Salino - v. Castel S.Giorgio - stazione Maccarese

Maccarese - Fregene

linea Maccarese-Parco Leonardoda Maccarese

stazione di Maccarese

7.10 8.10 9.15 10.30 11.40 12.40 13.40 14.40 15.4016.40 17.40 18.40

da Parco Leonardostazione Parco Leonardo

feriali

15.20 16.20 17.30 18.30festivi

7.20 7.40 8.40 10.00 11.00 12.10 13.10 14.10 15.1016.10 17.10 18.10 19.10

feriali

15.50 17.00 18.00 19.00festivi

linea Maccarese-Fiumicino

solo feriale

da Maccaresestazione di Maccarese

da Fiumicinopiazzale Gen. C.A. Dalla Chiesa

Maccarese - Focene - FiumicinoStazione Maccarese - v. Castel S.Giorgio - v.le di Porto - v.le Idrovore di Fiumicino - v.le Focene - v. Nautili - v. Coccia di Mortov. Foce Micina - v. Ombrine - l.go Delfini - v. Portuense - p.le Gen. C.A. Dalla Chiesa (e viceversa per il ritorno)

solo feriale7.50 8.10 8.20 9.40 10.10 11.10 12.10 12.40 13.5514.45 15.00 16.00 16.50 17.25 18.10 18.45

5.45 7.30 9.00 9.20 10.30 11.30 12.00 12.30 13.2013.30° 14.15 15.20 16.05 16.40 17.40 18.05

6.216.557.107.237.287.40

7.568.098.168.218.298.418.558.559.119.419.57

10.2610.2710.5511.2811.5512.2712.5513.2713.5514.2714.5515.5416.4116.5417.5518.1118.2718.5519.5520.2522.1022.40

circolare Maccarese-Passoscuro-OspedaleStazione Maccarese - v. Muratella Nuova - v. F. di Mezzaluna - v. Lucchini - v. Aurelia - Cimitero di Palidoro (se previsto) -v. S.Carlo a Palidoro - Ospedale Bambino Gesù - v. Serrenti - v. Florinas - v. Sanluri (e viceversa per il ritorno)

circolare Maccarese-Passoscuro

solo feriale 7.05 8.00 8.45 10.00 10.45 12.40 13.35 14.30 15.15 16.00 16.45 17.30 18.10 18.55 19.40

Stazione Maccarese - v. Muratella Nuova - v. Tre Denari - v. S.Carlo a Palidoro - v. Serrenti - v. Florinas - v. Villa Salto - v.S.Carlo a Palidoro - v.le Maria - v.le Monti dell’Ara - v. Tre Denari - v. Castel S.Giorgio - Stazione Maccarese

feriale 6.15 7.30 8.20 9.25 10.30 11.35 12.30 13.35 14.35 15.30 16.25 17.30 18.25festivo 7.50 9.30 11.15 13.20 15.20 17.30 19.30

Stazione Maccarese - v. Castel S.Giorgio - v.le della Pineta - v. Porto Azzurro - v. Sestri Levante - v.le Castellammare - v. dellaVeneziana - v.le di Porto - v.le Idrovore di Fiumicino - v.le Focene - v. Nautili - v. Coccia di Morto - v. Portuense - p.le Gen. C.A.Dalla Chiesa (e viceversa per il ritorno)

linea Fregene-Roma

6.25 6.45 8.20 8.50 9.30 10.00 10.40 11.10 11.40 12.3013.20 14.05 14.30 15.30 16.00 17.40 18.40 19.40 20.30

° transita in viale Maria il lunedì, mercoledì e venerdì

navetta aggiuntiva 6.40 7.20* 8.30  9.30  10.20  11.20  12.40  13.30*  14.40  15.40  16.40  17.40 18.40* Scolastica (Istituto Agrario)

Stazione Maccarese - v. Castel S.Giorgio - v.le della Pineta - v. Porto Azzurro - v. Sestri Levante - v.le Castellammare - v. Ve-neziana - v.le di Porto - v. Castel S.Giorgio - stazione Maccarese

sabato sabato5:40 6:20 6:45 7:20 8:40 9:30 11:00 12:25 13:2514:25 15:20 16:20 17:35 18:30 19:30 19:35 20:30

6:45 7:10 7:45 8:40 9:10 10:40 11:55 12:40 13:4014:15 15:10 16:25 17:45 18:45 19:45 20:35 21:35

Page 78: ANNO XXIX n° 231 - Fregeneonline.com · Primo piano 6 La Lecceta per bici e pedoni Ciclabili 8 Pista finita, in bici da sud a nord Servizi 38 Acqua col contagocce Eventi 60 Fregene

numeri utiliUUffffiicciioo CCoommuunnaallee FFrreeggeenneeVia Loano, 9�11Tel. 06/65.21.08.413CCoommuunnee ddii FFiiuummiicciinnooVia Portuense, 2498Tel. 06/65.21.02.45UUffffiicciioo PPoossttaallee FFrreeggeenneeViale Nettuno, 156Tel. 06/665.61.820�180UUffffiicciioo PPoossttaallee MMaaccccaarreesseeVia della Muratella, 1059Tel. 06/66.79.234AATTII CCoonnss.. RRaaccccoollttaa RRiiffiiuuttii N° verde 800.020.661Centro Raccolta FregeneVia CesenaticoCentro Raccolta FiumicinoVia del Pesce Luna, 315

emergenzeAAmmbbuullaannzzaa � Tel. 118GGuuaarrddiiaa MMeeddiiccaaTel. 06/57.06.00AAnnttiinncceennddiioo � Tel. 803.555PPrroott.. CCiivviillee ee AAnnttiinncceennddiiooDelegazione GOEA FregeneTel. 338/78.25.199Tel. 338/57.52.814VViiggiillii ddeell FFuuooccoo FFiiuummiicciinnooTel. 06/65.95.44.44�5CCaappiittaanneerriiaa ddii PPoorrttooFiumicino � Viale Traiano, 37 Tel. 06/65.61.71UUffffiicciioo LLooccaallee MMaarriittttiimmoo Lungomare di Ponente sncTel. 06/665.63.557CCaarraabbiinniieerriiViale Castellammare, 72Tel. 06/665.64.333GGuuaarrddiiaa ddii FFiinnaannzzaaFiumicino � Viale Traiano, 61 Tel. 06/65.02.44.69PPoolliizziiaa ddii SSttaattoo FFiiuummiicciinnooTel. 06/65.04.201PPoolliizziiaa LLooccaallee FFiiuummiicciinnooPiazza C.A. Dalla Chiesa, 10Tel. 06/65.21.07.90PPrroonnttoo IInntteerrvveennttoo AAcceeaaTel. 800.130.335PPrrootteezziioonnee CCiivviillee AAnniimmaalliiTel. 06/65.21.700Cell. 389/56.66.310

nucleo cureprimarieViale della Pineta, 76Tel. 06/56.48.42.02CCaappoossaallaaTel. 06/56.48.42.04SSppoorrtteelllloo CCUUPPTel. 06/56.48.42.00�07• accettazione prelievilun�mer�ven (7.00�9.30)• prenotazionilun�mer�ven (10�11.45)mar�gio (8.30�12.30)CCoonnssuullttoorriiooTel. 06/56.48.42.01lun�ven 8.00�13.30lun e mer anche 14.30�17

AAmmbbuullaattoorriiooTel. 06/56.48.42.12• prelievilun�mer�ven (7.00�9.30)• medicazioni e terapielun�ven (10�12 e 15�18)

• ritiro refertilun�ven (10.00�12.30)

AAmmbbuullaattoorrii SSppeecciiaalliissttiicciiPrenotazioni Tel. 803.333• prescrizione presidi sanitari

mar (8�13)• oculistica � mar (8.30�10.30)

mer (15�18.30)• ortopedia � gio (14.30�18)• cardiologia � lun (15�18)

mer (13�17)• endocrinologiagio (8.30�13)

• neurologia � mer (8�10.30)• diabetologia � mer (8�13)• gastroenterologialun (8�13)

farmacieFFaarrmmaacciiaa SSppaaddaaViale Castellammare, 59Tel. 06/665.60.449FFaarrmmaacciiaa MMaaccccaarreesseePiazza del Maccarese, 14Tel. 06/66.79.220

NNOOTTTTUURRNNEE AA FFIIUUMMIICCIINNOO99//77��1155//77 �� FFaarrmmaaccrriimmiiVia delle Meduse, 7706�65025633

1166//77��2222//77 FFaarrmmaacciiee CCoomm..Via della Scafa, 145/D06�650244502233//77��2299//77 �� FFaarriinnaattooVia T. delle Frasche, 21106�65801073300//77��0055//88 �� SS.. MM.. SSaalluutteeVia T. Clementina, 76�7806�65050280066//88��1122//88 �� DDii TTeerrlliizzzziiVia G. Giorgis, 21406�6580798

orari s.messeFFRREEGGEENNEEDDoommeenniiccaa ee FFeessttiivvii8.30 Assunta11.00 Spazio Sacro Pineta18.00 Spazio Sacro Oratorio19.00 Spazio Sacro PinetaSSaabbaattoo ee PPrreeffeessttiivvii8.30 Assunta18.00 San Giovanni Bosco19.00 Spazio Sacro PinetaFFeerriiaallii18.00 Assunta

MMAACCCCAARREESSEEDDoommeenniiccaa ee FFeessttiivvii7.30 San Giorgio10.00 Chiesetta del Castello10.30 Sant’Antonio19.00 San GiorgioSSaabbaattoo ee PPrreeffeessttiivvii19.00 San GiorgioFFeerriiaallii19.00 San Giorgio

ristorantiAAggrriiSSeessttoo ((PP))Viale di Porto, 645Maccarese � Tel. 06/66.78.551BBaacckk FFlliipp ddii MMooiisséé ((PP))Viale Castellammare, 331Tel. 06/665.62.648BBBBQQ ((PP))Viale Castellammare, 2/aTel. 06/665.60.518BBrraacceerriiaa MMaaccccaarreessee ((PP)) Via della Muratella, 267Maccarese � Cell. 339/78.39.588CCaabbiinnaa 3311 ((PP))Lungomare di Levante, 232Tel. 06/66.85.206

CCaallyyppssoo ((PP))Via Grottammare, 15Tel. 06/665.60.227CCoorraalllloo Via Gioiosa Marea, 140Tel. 06/665.60.121DDee CChhiiaarraa ((PP))Lungomare di LevanteTel. 06/665.64.700GGiinnaaVia Silvi Marina, 36Tel. 06/665.60.005GGuussttii DDiivviinnii ((PP))Piazza del Maccarese, 12 Maccarese � Tel. 06/66.78.555HHaanndd MMaaddee FFrreeggeenneeViale della Pineta, 52/cTel. 06/31.05.49.15IIll FFiieenniillee ((PP))Via Rospigliosi, 50Maccarese � Tel. 06/66.78.764IIll PPeennttaaggoonnoo ((PP))Viale di Porto Tel. 06/66.79.122IIll PPiioonniieerreeVia Silvi Marina, 251Tel. 06/665.64.103IIll TTiimmoonneeLungomare di Ponente, 128Tel. 06/45.68.41.94LL''AAnnggoolleettttooVia Cervia, 186Tel. 06/66.85.450LL''AArrcchheettttoo ((PP))Viale Nettuno, 202Tel. 06/665.60.208LL’’OOcccchhiioo dd’’AAmmaarree ((PP))Lungomare di Ponente, 53Tel. 06/665.63.100LLaa CCoonncchhiigglliiaaLungomare di Ponente, 4Tel. 06/66.85.385LLaa TTaannaa ddeell GGrriilllloo ((PP)) Via della Muratella, 1005Maccarese � Tel. 06/665.79.002LLee CCaasscciinnee ddii MMaaccccaarreessee ((PP))Viale di Porto, 724�726Maccarese � Tel. 06/65.89.455LLooccaannddaa AAnnttiicchhii SSaappoorrii Viale Castel San Giorgio, 570 Maccarese � Tel. 06/66.78.682LLoo SSppuunnttiinnoo ((PP))Viale Nettuno, 184 Tel. 06/665.64.025MMaauurroo ee MMaarriinnaa ((PP))Via Silvi Marina, 25Cell. 339/31.11.924NNiinnjjaa SSuusshhii RReessttaauurraannttViale Castellammare, 45/cTel. 06/665.63.215

OOsstteerriiaa aa GGuussttoo MMiiooViale Viareggio, 135Tel. 06/665.62.249OOsstteerriiaa ddeeii PPeessccaattoorriiLungomare di Ponente, 123Tel. 342�5442642RRuubbbbaaggaalllliinnee ((PP))Via della Muratella, 535Maccarese � Tel. 06/650.00.137SSaann GGiioorrggiiooPiazza della Pace, 9Maccarese � Tel. 06/66.57.90.54TTaavveerrnnaa PPaarraaddiissoo ((PP))Viale Castellammare, 32Tel. 06/665.61.990TThhaaii RReessttaauurraannttLungomare di Ponentec/o Stab. Il MiraggioTel. 06/665.60.369TTrraattttoorriiaa ddaaggllii AAmmiiccii ((PP))Viale Castellammare, 298Tel. 06/31.07.86.89VViinnoo && CCuucciinnaa Via di Maccarese, 13Maccarese � Tel. 06/66.78.415WWeeaakkllyy ((PP))Viale Nettuno, 163Tel.06/66.85.540ZZiioo MMaauurrooViale Castel San Giorgio sncMaccarese � Tel. 339/200.68.41

pizzerie/rosticcerieGGiiggii � Via Bonaria, 5Tel. 06/665.60.244LL’’AArrttee BBiiaannccaaViale della Pineta, 52Tel. 340/85.35.820LLuunnaa RRoossssaaViale Castellammare, 90Tel. 06/66.85.390PPiiaaddiinneerriiaa FFeelllliinniiVia Marotta, 143/bCell. 331/16.23.285PPiizzzzaa BBeeaacchhViale Castellammare, 131Tel. 06/665.65.235 PPiizzzzaa && CCaarrbboonn Viale Nettuno, 161Tel. 06/665.64.860PPiizzzzaappllààViale Castellammare, 6Tel. 06/45.66.86.54RRoossttiicccciiòò Via Cervia, 43/pTel. 06/45.42.19.16TTiikkii TTiikkiiPiazzale di Fregene, 2Cell. 338/30.08.093VVeerrssoo SSuuddViale Viareggio, 254Cell. 345/88.63.627

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