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Le parti

GJi e/ementi-base della bieie/etta,picco/a 0 grande, da c tiro» a aa eorse,sana g/i stessi e gli stessi (quasi) i problemi.

Per buona sorte dell'appasslonato di brl-

col age, la bicicletta e terse il plu sempli-

ce mezzo dl trasporto, da un punta dl vi-sta purarnente rneccanlco, i: chiaro che

questa atterrnazlone sublsce modlfiche pro-fonde se sl passa dalla "due ruota» piu

tradizionale ai sonstlcatl m_odelli da corsa.

La realta e che tutte Ie blclclette, di qual-

slasl madelia esse siano. (compress quel-

Ie a ruote plccole e Ie pleqhevoll) rlspet-

tano cancnl dl struttura e dI costruzloneormai consoli dati da decenni. Telaio, ruo-

te, manubria, torcetle, ingTanaggi, possono

mutare di forma a dimensioni, rna la lorafunz.lone non varia. Ecce qulndl come na-see il «rnelanqe » della tavola qui accan-

to, In cu: cl 5 1 € I propostl dl Illustrate. Iepartl della bicicletta che rlchledono la mag-

gioreattenzione, sla da un punta di vista

dl manutenzione, sla da quello della ripa-

razione. Sis preso come base un madelia

sportivo, dl cui si sono illustrate net parti-

colari Ie partl piu delicate. Parti, per lncl-

sa, che ne.IIa lora raffigurazlone non sem-pre rappresentano quelle del modello stes-

so. L'esempio viene dal prirno del partlco-larl, quello del frena posteriore. II prlncl-plo e , praticamente, 10 stesse su tutte Ie

blciclette: due parttnl di gomma che ral-

l-entano la marcia della bici quando ven-gono a contatto can 1 1 cerchione, cosa che

fanno quando si esercita una presstcnesul-la lelia al rnanubrio, e 10 storzo viene tra-

ernesse. per mezzo di un cavo alia. gana-

sola flssata sulla ruota. Si puo osservare,n~J nostro disegno, che II cavo· (avvolto da

unapualna) provlene dal basso. Si tratta,

in ett~ttl, della struttura dei frenl appltcatl

a carte bioiciette pleqhevotl 0 da donna.Quella della nostra illustraztone e quella

del. clcll da corsa prevede invece un cavoche provlene dall'afto, come e chiaramen-

ta vlsfblle -nel disegno centrale. t questa

quanta st lntande col dire che variano ipartieolari e -non il principia genera le, e a

questa " regola" ci sl e attenuti nella com-pilazione di questa manuale.

Nella veduta d'insieme della figura accan-

to, grazie anchs all'opportuno uso dei c o -lori, 51 e volute Indieare quail Siano, in

una bicicletla,.i

punti da oliare (freGeegialle), da ingra5sare (frecee- gialle borda-

ta di nero), da registrare 0regolare (treece

rosse). Basta tenere bene d'occhio questipunti per assicurarsi Iellcl gite in blclclat-

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tao Nelle pagine successlve slcsrca Inve-

ce dl spiegare come eftettuare Ie opera-zlonl Indicate, tenendo conto soprattutto

delle piccole difficorta che possono insor-gere quando sl ha a che fare con modelli

piu scttstlcatt, Proseguendo nell'esame deidettagli della figl,lra quiaccanto, sl pub

appunto osssrvare una leva freno plutto-

sto cornpleta, che prevede addlrlttura lareqolazione della tenslone del eavo, perregistrare i freni senza blsogno di ihterve-

nlre sulla ganascia alia ruota: un interven-

to semplicissimo, che oonststs nel ruotareuna piccola ghiera af termine della guaina

per estendere la lunghe_zza della stessa.

Abbiamo quindi il cosiddetto « cenctto 0

ehe collega il manubrlo alia forcella ante-

riore, e che vediamo capovolto in figura,al fine di indicare meglio dove deve awe-

nlre la lubrlflcazlone. II cambio s forse il

meccartismo piu dellcato nelle blciclette

che ne sono munlts. Particol-ari cure van-no dedicate af rnozzl e aLle pedlvelle. So-noqueste, in pratlca, Ie parti del clclo cha

rlchiedono Ie magglori attenzloni, Purtrop-

po la magglor parte del clcllsti .. dilettanti"tende a trascurare unaadeguata manutsn-

ztone: il mezzo perde in efficienza e, a lun-

g.o andare, puC;; risentirne anehs la slcu-

rezza e il tunzionamento. Alcunl esempi:

se I fre.ni arrestano la blci, questa non

significa che siano efficienti; possono es-

sere migliorati ollando il perno della ga-

nascia, sostituendo j due pattin! dl gam-ma non appena danno qualche segno dleccessiva usura, reglstrando regolarmente

il cavo atfinche ragglunga la sua tensione

massirna a circa meta corsa della leva suimanubria, E 10 sterzo deve essere equili-

brato, morbido. Corona, catena e pignone

posteriors devono essere regolarmente lu-brlflcaf se si vuole garantire if massimo

del risultato con iI minima dello sforza;

senza. contare che a lungo andare 51 usu-ran 0, e possono rlchledere. una sostituzio-

ne, quando non ba_sti, per esempio, accor-

clara una catena che si e stesa troppo, 0

ridurre II gioco della ruota Ilbera e della

corona con opportune regolazioni di viti eghiere, a con la sostituzione di cusclnattl a

sfere che, a lungo and are, possono avere

perso la loro forma originale e quindl iflora tunzlonarnento regolare.

Queste, sl diceva, sana Ie patti piu lmpor-tanti della biclcletta, Ma non sono Ie so-le a cui bisogna fare malta attenzione. Rag-

.gl e pneurnatlei, per esemplo, richiedono

un peri'odico controllo per garantlrne I'ef-

ficiehza (e qutndl la sicurezza). II telalostesso, la sella, I'impianto elettrlco, i pe-daLi possono avera bfsogno di interventi. J :un discorso che va comunquaaffrontato in

tutti i suoi parttcolart.

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La biclcletla nel suo; paitico/arl plu del/catl, cne richiadona una continue ettenziane. In 1 untipo di freno, con relativa leva al manubria (in 2), regolabile con te gMera A. In 3, capovolto,1 / cenotto dello sterzo, de lubriftcare. Nel perttcotere 4 1 / gruppo mazzo-pignone posteriore d,1un clcfo munlto dl eemble, In 5 I punt! delica,li ,dena p"edlvella, in 6 la strutture di fissaggio delmozzi. Le treece giall,e Indicana i punt/ da alia re, qu.elle g/aJle bordet« di nero queJ/l da Ingras-sere, quelle rossa indicano invece i punt/,da. rag/strare,

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Gli attrezzi

Pochi, e tonunetemente poco costosi,

gli attrezzi necesserl per ripsrere e

mantenere in buono stato il nostro. " cicio ...

Per una cornpleta e attenta rnanutenzlone

della bicicletta e sufficiente un numero re-lativamente limitato dlattrezzi. Occorrs, an-

zitutto, una serie di chiavi dl diverse di-

mensioni. Possono variare .ca cicio a ciclo,

quindie qui Impossibile dare una Indica-

zions precisa,

per Ie operazioni di verifica e riparazione

sterzo (compresa la sostituzione delle ste-

re) e necessaria una chiave esagonale 0

a C, essenziale per estrarre ii dado di fls-saggio delle slere supertorl (queila a C

serve anche per aprire il dado dl fissag-

gio del p,ignone del movimento centrale,

cioe l'albero -aile cui sstrernlta sono fissale

Ie pedivelle). Per estrarre Ie sedi delle ste-re serve un martello e un punzone di ferro;

e conslgliablle, tnvecs. procurarst una maz-za dl legno 0 di plastica per inserire nel

canotto dello sterzo Ie nuove sedi, senza

danneggiare il meta IIo. E uno strumento

utilissimo, percha puc servire a numerosi

allri interventi. Tre cacciavite (piccolo, me-

dia, gro5'so), 0[i6 minerale fluidissimo e

grasso sono essenzjali per nurnerose ope-

raziani di registraziane e lubrificazione.

Per la corona, quando non e del tlpo tis-sato alia pedivella, occorre una chlavettaa brugola che consente dl staccarla dai

raggi proveriientl dalla pedivella.Particolare attenzione richiedono Ie opera-

Lioni che prevedono I'intervento sul plqno-

ne posteriore, Occorre uno specials estrat-

tore per staccare la ruot_a libera dalla ruo-

ta: ne eslstono di quattro o cinque tipf e

cvviamente occorre proeurarsi quello: adat-

to al tlpo dl ruota llbara rnontato sulla pro-

pria bicicletla.

Due pinze, una a punte larglle e una a pun-te strette, servono per una serie dl opera-

zioni dl verifica, di regoiazione, di srnon-

taggio e rimontagglo. Un curiosa attrezzo

e if tiraraggi, cheserve per regol,are ia ten-

slone del rag!1i delle ruote per eltmlnare-

Ie deforrnazionl del cerehioni. Per quanta

(iguarda i pneurnaticl, la rtparaztone di una

toratura richiede I'uso di part.icolari stru-

rnentl: per Ie biclClette con camera d'arla

e copertdne servano tre levette per estrarre

II copertone, mentre per staccare un tubo-

lare dal cerehione oceorrs un solvente ben-

zoico, con un panno a una spugnetta, oltrea un fila e un ago per la ricucitura. La ca-

mera d'arta viene rlparata in modo analoqo

in enlrambi I cast: occorrono cartavstro,

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mastice, pezze dl gomma (una vecchla ca-

mera d'arla va benissimo, anche seesisto-

no in commercia prodottl gia prontl), un

paio di torblclne.

E inoltre importante, per chi desldara ef-fettuare interventi sulla blclcletta, disporre

di un banco di lavoro com pi eta mente at-

trezzato. Per chi e invece costreUo a lavo-rare in casa, puo essere suHiciente una

morsa, da appllcare al tavolo di cucina aa un cavalletto. E sempre bene avere in

casa, inoltre, alcunl cavettl per i freni e

per 1 1 cambia, che sl rornpono facllmente.

E ancha bene avere qualche metro dl guai-

na, in quanta la sua usura puo essere de-terrnlnante nel mancato scorrlmento dei ca-

vetti.

Per chi possiede una blcieletta da cotsapuo anche essere conveniente tenere in ca-sa un rototo di nastro dl tela adesivo, per

sostltulre regolatmente quello appllcato sui

manubria, che secondo le condlzionl d'uso

puo sporcarsi a anche tag.liarsl.

Chi dedica alia sport clellstico la sua at-

lenzione, e chiaro, necessita di ben allri ac-cessori: viti, pneurnatlcl di ricambio, pedi-

velIe, pedal I, sfere, fermapiedi, moltipliche

eccetera. Noi riteniamo tuttavla che un tale

armamentario vada al di 1 8 delle necesslta

di chi fa della blcicletta soitantc un hobby

per il tempo libera, e tenderemmo ad esclu-dere tall approvvigionamenti, anche per non

rubare eccessivo spazlo al ripostiglio degli

attrezzi.

Puc essere tuttavia utile, per chi tenga inmodo partlcolare ad avera una bicicletta

dall'aspetto imrnacolato, tenere a pertata dl

mana un llquldo al silicone (del tipo usato

per lucid-are Ie autornoblll), un po' di pasta

abrasiva per elilTlinare Ie righe pill plccole,

e un tubetto di pasta spectate per Ie cro-

mature: sovente. purtroppo, Ie partl croma-

te della bicicletta, sottopaste a pioggla 0

aria urnlda, possono perdere la loro bril-

lantezza e diventare facile preda della rag-

gina.

Per Ie normal! operazioni dlpullzia dellepatti meccaniche, in cui l'unlone. di graaso

e polvere sl traduce in un impasto nero

diffieile da eliminare, ogni «esparto,. ha

II suo suggerimenta validisslmo da soste-

nare, La mistura che gode del maggiorj fa-

vorl e costituita da meta benzlna e meta

petrollo, a cui qualcuno aggiunge una deci-

ma_parte dl olio lubrificante. 51 appliea, In

genere, can un pennello.

Per chi ha una bicicletta con Il sellino di

cuolo serve inollre un po' dl grasso da cuolo

(si mette sotto e non sOPJa la sella) e un

cili'ndro dl ferro lunqo una ventina dl cen-

timetri e con diametro di 1 cm per ammor-

bidlre la sella, facendalo ruotare satto pres-

sione sulla superficie.

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Alltezzl per la rlparazione e la manutenzione della biclcletta: 1 morsa, 2 protetlivo per emma-

ture, :3 0/lalore,4 martel/a, 5 grasso per catena, 6 chleve re.golabile, 7 mazza, 8 pasta ebre-siva, '9 serle dl cbievi, 10 pinzaa punta stretta, 11 pinza untverest«, 12 estreitere per ruola libera,

13 serle dl dacciaviti, 11 e. 15 estrenor« per w:Jta iiber« per bicioJette da corse, 16 pynzohe,

17 cnlev» a C, 18 msteriei« per ripalare toretur», 19 chlave a brugo/a, 20 ;orbic/. 21 lavatteper tog/fere iI copertone. 22 call'etto, 23 nestro per manubria, 24 lirartJggi, 25 g,uaina.

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L A

Registrazione

sterzo

Operazione semplicissima, epera determinante per retttoienzee la sicurezze di guids.

~ importante, per un perfetto funalonarnan-

to della guida, che non cl sla gloeo allosterzo. II controlloe facile. Basta tenereferms Is ruota e " can Ie.mani sui manubria,muoverlo leggermente verso t'alto e versoil basso. Deve essercl unacompleta rig 1-dlta. In caso contrario € I necessario Inter-venire stringendo Ie ghiere dl raccordo.In figufs 1 a indicata, in « esploso ", lastruttura della sterzo. Dall'alto in basso slosservano Ir;! diverse parti che 10 cornpon-

gono: dadi, ghiere ecc. Le sedi Interne dellesfere fanno generalmente corpo unicoconil tslaio, In moll'! casl, luUavla,sono sol-tanto lnfllate a pressione nal telaio.Per regoiare il g'ioco e sufficiente operaresui due dadl superiori. Can una chiaveaprire leggermente il dado di fissagglo econ una seconda chiave registrare il dadodl regolaZ:ione, qulndl bloccare nuovamen-te can il dado di flssaqqlo. Tenere presen-te chs, in questa operaztons, occorrs estre-ma precisione: se da una parte non si

vuole gioco, intattl, dall'altra blsogna evi-tare che Ie stere alano imprlgionate treppestrettarnente. Ne risulterebbe un " lnduri-menlo" dallo ster-zo, call conseguente rl-duzione delJ'efficienza e della sicurezza.Un rnetodo empirico, ma sempre valida,

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1

Le partl della sterzo sono Indicate In questo

esp/oso: dado di fissaggio A . dado dl rego-

lazione del gloco B. stere superior; C. csnot-to D. ster» inferlorl E. ghlSra sede delle stereInferlorl F .

2

Per regol8re II gloco aprire con /a ehlave

A /I dado di fissagglo B. e con la ohlave

C reqlstrere l! dado di rego/szione D. flneM

scompsre tutto iI gloeo dello sterzo vis/-

bile aI/a ghJera (nfer/ore E.

per controllare che cl sla una sufflclente

rigidita senza eccesso dl presslone sullesfere, consiste nel sollevare la biciclettareggendbla dalla parte anterlore del telaio,quindi giJare il manubria da una parte al-l'altra esercitando II rnlnlmo della sforzo.Se si riseontra una certa resistenza,se Infase di discesa (vale a dire dopa che laruota ha superato la sua poalzlone diritta)il movlmento nona sciolto, se addiritturasi sentissero rumortnt strani (rna a difficile,perche II grasso dei cusclnetti a stere ten-de a cornprlrnarli), e segno che la registra-

zione e stata eccessiva. Decorre In talcaso aprrrs il dado di fissagglo, e alleg-gerire leggerm.ente la presslone del dadodl regolazione prima di flssare nuovamente.E importante che 10 sterzo non abbla glo·co, anche per una questlone di sicurezza.

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Sosti tuzione

delle s fere

Questa semplice «cure" si rendenecessaria non appena insorgonoi primi sintomi di «aftaricamento ».

Non ci vuole molto a ridurre In cattlve con-dizlon! Ie sfere dello sterzo: basta un usoprolungato, Ia mancata lubrificazione a In-tervalli regolari, qualche piccolo incidents,o anehe soltanto una maldestra regolazionedel gi.oco dellosterzo (basta stringere trop-po per danneggiare Ie stere). II sintomo piuchlaro di questa !< affaticamento » delle sfe-re, Ie quall sono danneggiate nel sensache hanno perso in qualche modo la loro

perfetta stertclta, e un rumore sardo e me-tallieo, a.ccompagnalo da un movimento nonpiu morbido, ma quasi a scaltl, del manu-brio. !: anche possibile che ll danno siastate provocato aile sedi delle sfere che,rigandosi, non consentono piu il regolarerotolarnento delle stesse, La cura e una esempliee: occorre sostituire Ie stereo Orae bens precisars che ci sono due tipi dlsedi per queste sfere: uno prevede la mon-latura delle sed! stesse, come una sempll-ce svasatura, nella parte superiore e in

quella inferiore del telalo: l'altro € I formatoda due pezzl infilaN a presslone nel telaio.Le operazloni inlzlall sono, In pratiea, Iestesse viste nella pagina precedente. Svi-tare con lachiaveil dado di fissaggio, poiquello dl regolazione. Le stere suparlorlrlmangono cosl allo scoperto, e sarannoestratte e messe in apposito eontenitore(ad esempio una vecchia lattina). Sollevarequindi II telaio, e poi ripetere con Ie sterelntertort la stessa operazione di recupero.In qualehe caso possono essere di dimen-

sioni diverse rispetto aile sfere superiori,e sarebbe bene in tal caso tenerle sepa-rate, in un altro contenitore. Per toglierela sede inferlbre di queste stera oecorrefissare- II canotto dello sterzo in una morsa,capovolto (olos v c o n la ruota in alto) esmuoverto con delleati colpl di martello epunzone fino a quando si sfila dalla sede.Osservare bene Ie sfere: se danneggiate,aequistarne altre della- stesso numera edelle stesse dimensioni. Vedere poi Ie sedi.Hanna bisogno di sostltuzlons 0 no? Qua-lora sfere e sedi non siano danneggiate,rna semplicemente "dure» per mancanzadJ lubrttlcaztone, pullrle bene in bagno dlpetrolio, poi farle asciugare acc:uratamen-teo Altre attenzioni non sono necessarle,a mena ehe il telaio non abbia Ie sed! in-

1Le sfere veechlesono riposte In un oonte-

nitore (dettaglio 1). 81 puliseono qulndi Ie

ghiara (2). Si rtcottoceoo Ie nuova siere (3)

su uno strato dl grasso, e quind/(4j IIte/aio

suI canolto, perpendicolarmente.

2

La alere superfor!sono .. ttssete» eno stes-so modo, con ruso digrasso. In 2 it tis-

8agg/o del dado di rego/azione gloeo. SIappliea pot jJ dado dt fissaggio e I'operazlo-

ne e complete.

terne Incorporate. Se 10sana, basta pulir-

Je con petrolia. poi lisciarle (se danneg·glate) can cartavetro tlnlsslma, Se sonoseparate, Inserlte a presslone, e danneg-giate, estrarle valandosl dl un punzone in-serito all'Interno del telaio e colpito ripe-tutamente. In varie poslzionl, con un mar-tello. Le nuove sedi saranno Inserite nelrelate colpando COnuna mazza.E ora II rimontaggio. Con un tubo di dla-metro leggermente superiore a quello delcanotto rimettere in poslzlone la sede dellesfere inferlori. Pol rlempire la sede di gras~so, e su questa grasso collocare Ie sfere.Infilare qulndi it telalo sui canotto. Ingras-sare la sede stere superiorie collocare Ierelative stare, Sistemars la seds stsre supe-rior]•.II dado dl regolazione gloco e iI dadedi iissaggio, come si e gia vista.

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II manubrio

Necesslta fondamentafmente dt dueoperazloni: rego/az/one del suo assettoe buone menuteruione.

Raramente, quando sl acqulsta una blcl-cletta nuova, ! J manubria e adatto a chi Ia

usa. Puo essere treppe basso 0 troppo alto,

e in molti casl il montagglo e il controllo

del clclo escludona una attenta messa a

punta, ehe poi II venditore non sempre edisposto ad accollarsl, Quandosi acqulsta

una bicicleUa nueva, quindi, e _ sernpre be-ne controllare attentamenle che tutte Ie

partl siano saldamente tissate, e it manu-

brio 8 natura!mente uno degli elementi piu

lrnportanti. Sovente iI suo asserto sublsce

anche moditiehe in seguito all'uso. Un sas-

so colpito in veloclta, per esarnpio, puo

causara non soltanto la rottura di pneuma-

tici e cerchioni (se non anche una bella

caduta), rna anche 1 0 scentramento del-

I'asse dl direzione. Chiunque poi sla caduto

in bicicletta (e chi non e mai caduto?) sa

quanta sla facile rialzarsi e notare che U

manubria punta dlrttto quando la ruota an-

tenore va a destra 0 a slnlstra.

L'operazlone di regolazione del manubria

e molta sernpllee. Svitare di quattro 0 cin-

que girl la vite sltuata al centro del manu-

bria, sui canotto della sterzo, quindi ap-portare Ie necessarie modlflche di assetto,

t : : consigllabile agire prima sull'altezza del

rnanubrio. Basta, sbloccato com'e, alzarlo

o abbassarlo. Quindf, inforcando fra Ie gam-

be Is ruota anteriore della biclcletta, e ri-

volqendosi' verso la sella, regolare la dire-

zione, piegando il manubrio da una delle

due parti flnche, con la ruota anterlore per-

fsttamente dlrltta, l'asse del manubria eperpendicola.re rispetto alia canna del te-

lalo. A questo punto avvitare II dado di fer-

mo sui manubria.P u o essere consigliabile, quando non sl

dave rs,gistrare I'allezza del rnanubrlo ma

solamente la direzione, svltare mana il da-

do dl fissaggioi per non allentare troppo

il movimento. Si tratta, come si veda, di

due interventi molto semplici. Alcune blcl-clette, per esempio quelle di tipo pieghe-

vole, possono essers dotate di un diverso

Sistema, come indica iI primo disegno. II

manubria efissalo a pressione, can I'uso

dl una levetta, e la barra e fissata al pian-

tone per mezzo di un morsetto a vile: allen-

tandolo, si puo modifieare la « forma" stes-

sa del rnanubrlo.Importante e anche la manutenzione del

manubrio, cloe delle manopole. Nelle bici-

clatte cosiddette " da turismo ,. sana, in ge-

18

It

Ii:

!!:

~

e:

I!:

~

it

1Per regolare II manubrio svitsre 'II dado A(deUag/io 1), sotleverto e radddzzare come

in 2 prima dl eerrere i/ dado. In 3 una bict

piegfjevole con / . 1 3 levetta dl fissaggio 8 8

/ 1 3 vite di regolillione C.

2

.~-Ai.--,r~\

La manopole vanna elimtnate (dettag/io 1)

can un seghetto 0 (lna lama. Pulito iI manu-bria con benzina (2)0 certevetro (3) sl ap-pllceno Ie nu_ove (4) con colla. Nel manu-

brio da corsa (5) avvolgere un nsstro nuovo.

nere, di gamma a di plastiea. Quelle vee-

chie, danneggiate, possono essere sfilale.Ma, se sono lncollate al manubrio, oecorre

lagliarle can un seghetto (se del tipo dl

plastica rigida) 0 una lama universale, pra-

ticando un'incisione su tutta la loro lun-

ghszza in modo da poterle poi aprlre e

sftlare. Nelle biciclette da corsa, il cui rna-

nubrio 8 avvolto da un nastro adesivo dl

tela, basta srololarlo. Pulire bene II manu-

bria, per eliminare resldul di colla (Ia ben-

zina 8 II solvente plu adatto, rna sa non

basta si puo usare una cartavetro flnlssl-rna), lavare con un panno bag nato d'ac-qua, asciugare, quindi appllcare it nuovo

rtvesttmento. Nel rnanubrto da corsa nes-

sun problema con il nastro adeslvo: In

quello normale inserire Ie nuove manopole

dopo averle cosparse internamente di colla.

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L A

T R A S M I S S I D N E

I pedali

Richied'Ono tnterventi elvers!secotuio che siano montett su blc/cletteda turismo 0 da corsa.

Occorresublto dlstlnguere, per quanto rl-

guarda questo elem.ento prlrnarlo della tra-

smlsslone, fra II tlpo normale, quello mon-

rato Jn genere sulla biciclette da turismo,

formato da un plqnone centrale e due sup-

porti di gomma 0 dl metallo rlvestito di

gamma, e II ttpo abitualmente montato sul-

Ie biciclette da corsa, tutto metailico. Nel

prlmo ll gualo plu comuns e I'usura delia

gomma, con conseguente rottura; nel se-

condo II cedlmento del cusclnettl a sfere.

Proprio per questa caralteristica nei primo

puo essere sufficlente sostituire I supporti

dl gomma (ma raramente sl trovano In ven-

dita nei negozl dI accessori clcllstlcl, equi nd i e nscassari a sostltul re I'] ntero pe-

dale); nel secondo puo essere necessarlosostltulrs Ie sfere del cusclnattl, anche per-

che, trattandosl dl pedal! di ma,ggior pre-

gio e qulndt malta plu costosl, questo sem-

pllce intervento puc evitare una spesa inu-

tile. Per svitare il pedale oecorre una chla-

ve: quello destro 5 1 svita in senso orarlo,quello slnlstro in sense antiorario. Volendo

scsritulra soltanto Ie barre dl gamma, ba-

sta svitare j due dadi che trattengona la

staffa (per mezzo di un psrno a vlte, situateal centro dei blocchl digomma) passando

per iI mezzo-del pedale. Allrimentl prsn-dere i pedali nuovl, e avvitarli alia pedi-

vella.

Per j pedall da corsa occorre, nella sostl-

luzione delle sfere, un'operazione plu dell-

cata. Lo smontaggio, come Illustra la figura,

avviene dall'eslerno verso l'lntarno: sl svi-

ta la coppetta ol chlusura, po! il dado di

fissa99io, II dado dl regalaziane, la ranella

asslale, II conlco sfere, Ie stere, II pa-dale stesso, Ie sfere interne. Non e neces-

saria, Inveoe, staeeare dalla pedivella II

perno del pedale, che funge anche da sededelle stere interne.

Rlempire, quasi, dl grasso Ie sedl detle. sfe-re, In modo one quests possano esservlcollocate senza difflcolta. Pol Infllare Ie par-

ti, una dopo l'altra, tacendo molta attan-

zione a tlssare la ranella asstale nell'appo-

sita sede del perno pedals. Stringere U da-do dl r~golazione fino a quando II pedale

non pub plu girare sui proprio asse, quindl

allentarlo appena, fino a quando riacqulsta1 1 movimento libero. Bloecare can 1 1 dado

di 11ssaggl0 e applicare quindJ la cappettadl chiusura.

Per scstltulre un ped~.Ie !ogoro (deN.ag.lio 1)

svitare cotTle Indlc·ato e (2) inserlre 1 /' pedale

nuevo, Per sostttutr« i cusctnetti dl un pedale

at pregio smontareseguendo I'esp/oso 3, in cui

s! veaono /8 cappetta di chiusura A, II dado dl

fiss:aggio B, /I dado di rego/aziene C, 1 8 reneit«

assiaie D, il contco slere E , Ie stefa F , II pe,-

dale G, i/ aemo H con tncevo par ran ella e 1 /

dado termlnale L del pemo.

19

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La pedivella

Anche se praticamenfe indis t ruttibi/e ,

pub avere bisognodi una sostttuztone delle stereo

Salvo in caso dl caduta 0 di ruggina, Ie

pedivelle sono Indrstruttlblli: pub tuttaviaessere necessario intervenlre per sostltulreIe sfere allogglate nel canotto alia base deltelalo, Per logliere la pedivella slnlstra sisvita II dado di fissaggio della chiavella,in modo da poter sfilare la chlavella stes-sa. Se questa non si sfllasse facilmenteusare un punteruolo e un martello. Quindisl pucestrarro la pedlvella, Arialoga opera-zione st effettua dall'altra parte: dopa averesfUato la catena dalla corona, svitare ildado della chlavelta, estrarre la chiavella

quindi la pedlvella, la quale verra via canla corona stessa. Talvolta la pedlvella e fis-sata molto rigfdamente, a non si sfila tacll-mente; in tal caso dare qualehe I~ggerocolpo con una mazza dl legno, di gamma 0

di plastica. Can l'apposita chlave a C (10stesso tlpo usato per certi dadi di fissagglodallo sterzo) al toqile, muovendo in S.ensoantiorario, la ghiera di fissaggio sulla partesinlstra. Poggiando quindl la blclcletta aterra (se non 10 e gi9.) sl svita la sede stereoSi estrae quindi I'albero delle pedivelle, fa-

cendo bene attenzionea non perdere Iesfere. Togllere quindi la sede stere sulla par-te destra delta biciclstta, con movimentodella chiave a C in ssnso orario.

Esaminare attentamente I'albero, e in par-ticolare i coni che fanno da sede aile sfe-re, qulndl Ie due ghiere, e Ie sfere stesse.sosututre tutte Ie parti chs hanna segni diusur-a.Procurate Ie partl de sostltuire, e pu-lite in baqno di petrollo quelle ancora uti-llzzablll, avvitare la sede stere della partedestra. Ingrassarla con la solita abbondan-za. Con un dito, faeandolo passare nel ea-notto del telaio, mettere in posizione Iestere. Prandsre poi l'alberello, e prepararela parte stntstra, lnqrassando laghiera, ap-plicando Ie sfere, e mettendo la ghierastessa In posizione contro ll supporto co-nico dell'alberello. Abbassare lentamente econ molta attenzione I'alberello nel canot-to, facendo beneattenzione a seenders Vet-·!jcalmente per non danneggiare I~ sfere ap-pogglate sulla ghiera destra, Awitare in po-slzlona la ghiera sinistra, trattenendo canl'altra mano I'alberello.

Avvitare la ghiera slnlstra in sense orariofino ad ellminare il gioco dell'alberello, malasciandolo Jiberodi ruotare. Appficare quin-di, a. sinistra, Ie ghiera di fissaggio con lachlave aCe rlappllcara Ie due pedivelle.

20

1

Per slllare Ie pedlvellesvltere. iI dado A e to-

gliere le chiaveJla B (in I e 2) co/pendo ~enecesserlo con un punteruo/o C, Sfila,. (in

3) Ie pedivelle, assest.ando eventualmente

qua/che leggaro co/po.

Per SOstllulre Ie slere toglirue con /"appos/ta

cnieve a C la ghiera di fissaggio D. Po; si

svfta /s sede steie E. Identica operazione

vlene effettuata ds/I' allra parta per stl/are/'albero F .,

3

Per rlmontaredopa avere pulito Ie sed; mette-re nuovo grasso (7) a iimettere in sade /e sfe-

re (2). In 3 II i stringe la sede stete fino If

sliminare il gioco delle ster«. In 4 Inllne slsistema /a ghieta dl I/ssaggio.

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Corona,ruota libera

e catenaSano organ! del/a tresmtsstoneche oossono venire sosrituit; canpocti« s semotic! opemzionl.

Nella maggior parte delle blclclette «eco-nornlcha » Is corona e parte .Integrale del-Ia pedivella dastra, qulndl la sua sostltu-zlone richiede la sostttuzicne dell'intera ps-diveIJa..Nelle biciclette da corsa, e in alcunlmodeJII dJ prsqlo, lnvece, Is corona puc) es-sere, facilmente separata dalla pedlvella,acui e collecata da uris serie di viti.Per effettuare la sostituzione toglierela pe-dlvella come Indicate alia pagins precedsn-te.,vale a dire sfllando la chlavalla dopa

averne svitato il dado di tlssaggio. I « . rag-gi,; della pedlvella sono collegati alia co-rona per mezzo di vitia brugola, che do-vranno essere svltate can I'apposita chla-vetta, La corona pub essereaostttuite. Nalcaso deUa blciclette dacorsa dotate di duecorone, queste sana a lora volta collegateda una serie di viti. indicate nal dettagHodella fl-g. 1.La sostltuzione della ruota IIbera 5 1 ren-de necessar1a quando Is sua azione tande adetsrlorarsl: quando, clce, sollevando iple-

di dai pedaJi con la bicicletta In movlman-to, quest! cominciano a girare. Tecniea-mante sarebbe possibHe rlparare Ia ruota.libera, ma 5 1 tratta di operazlona pluttostccomplicata, a non sempre sl possono tro-vare islnqoll pezzt; Maglio, qulnd], sostitut-ra l'lntera ruota Iibera. Togllere idadl difissaggio ad estrarre l'lntararuota dalla 10r-ceJJa posteriore. Fissare II mezzo in unamorsa, e applicare sulla ruota llberalo apa-clale estrattore. Riavvitare II dado dl fissag-giofincM vlena a contatto con l'estrattore,Stringerl.o can una chlave, TogHera la ruotadalla rnorsa, glrarla, a bloccara can Is mor-sa I'estrattore. Con Ie man! fare glrarelsruota In sensa antlorario. T0911er8 dallamorsa, svltare II dado dj 115sa9,910,qulndlcan Ie dita svitare I'estrattorefinche laruota Iibera esce, ststemere la nueva ruotaliberae avvitare.Per sostltirira Is catena, segulre attanta-mente la fig. 3. Facendo leva sul perno In-dlcatoriel dettaglio 1, dlsinsertretl ferma-glio. SI puc Quindi estrarre la maglia. djcoHegamento e la corrispondente plastrlnadl 1lssagglo. La.nuova catena si monta ese-Quendo Ie stesse operazloni .al contrario. IIgloco, che in totale dovrebbe asssre sui 13mm, va regolato muovendo la mota peste-riora e agenda sui due dadi bloccamozzo.

1

Tolla la pedlvella (1 e 2) dopa I'estrazlane

dette ehiart·ella A, sos!itulre il tuocco. In cet-

te bie! sliltandQ (3) Ie vttl con la chiavetta B

sl sepa,ra la corone. Due ootone 51 staooano

svttendo fa viti in 4.

2Per .. Irarre la ruola IIbera. slffssa (1) /'a-

strettor« A, si rlavvita, (2) il dado btocee-

moezo, si matte (3) f'ssfra,ftors nella motsee sigira /a ruet« in seMO ora rio. Poi (4)s.1

svita I e ruota IIbsra a mano.

3

Per -soslltulre Is catena dislnserira (1) it ter-maglio A, quindj es/rafrs (2) 18 maglia B 8 la

piastrina C. La nuova oatena !} fissata (3)

ripetando 1 3 1 contrerlo, ,La tensiona della ca-faria (4)e regolata oon i blocoamozzi D.

2 1

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Cambio di ve locita

e doppia mo ltip licaCome sostltuire un cavetto del cambia.

Le indispensabifi operazionidi contralto e rago/azione.

ParUamo in questa capitoletto di una bici-cletta dolata dl uncarnblo a dlecl rapporti:cinque alia ruota libera e due alia corona.E 1'«optimum» delle blcl da competizlone,tutte Ie allre possono approssimarsl per dl-fetto, prive della doppia corona, 0 con uncambia posteriore che lnvece dJcinque rap-portl ne ha quattro, a tre. Nell'uso di ogniglorno il cambio dl veloclta e la doppla mol-tlplica sono, con la catena e Ie ruote, gliorgani che sublscono Ie magglorl solleci-

tazlonl. Per questa la lora perfelta regola-zlone e la cura assidua di ognl parte sanaessenziali per un buon rendLmento,e anchaper dare alia bicicletta quel bagaglio dl af-fidabilita che dlstingue J I cicio odterno daquello spartano a« avventuroso .. di unavolta.

I cavetti

Sa un cavetto, tanto del cambia quanta del-Ia mol~ipllca, sl spezza, a bsns sostltulrlocan uno nuevo, malta piu robusto e resi-

22

stente (e alia lungs rneno costoso) di uncavetto sommariamente riparato, a cui estato saldato un nuovo terminale. Esami-nlarno la sostituzione del cavetto del cam-bia. Eliminato ll cavetto rotto, sfilandolosia dalla levetta del cambia quanta dai fer-mi al cambio, svitare con un cacciavlte(mezzo giro a sufficiente) la vite che garan-tlsce la rlgidita della levetta. Talora c'e una

farfalla, che si svita a mana. Plegare la le-vetta verso una postalone centrale, In mo-do da potere Inlilare dalla parte superiorel'estremita del cavetto, tacendolo scorrerefino a quando II piombino raggiunge la suasede. Plegare quindi inglu la levetta, inmodo da lar passare II ttlo, senza plegarloe_rovlnarlo, nell'occhiello dl guida situatosalta la levelta. Fare proseguire II "cam-rnlno » del cave fino al canaletto di guida

!

!

r!

E

=If

If

I!

~

- =

1Nel earnble sl osservano II pignone- a 5 tap-

peril A_. la vite B per r~gistrazione ruota e ca-

(ena, iI btocoeruota C. II dado fissag'g/o del

,deragliatore D, la guaina lIess/blie E, la mol/a

di rich/sma F, Ie due viti di rego/azione G, IIdadobloccatilo H, II carter guidacalena t, Ieroteutn«. rendic_Blena M, / I cavatto N. Per sostl-

tutr« quest'ultimo apr/re II gallelto 0 (dettaglio

1), togliere II vecchio eave, tnsertr« 1 / nuovocome indicato in 2. Farlo scorrere atlraverso I

support! (3), qltre II finecorsa della gualna (4)

e ttseerio (5) can II dado bloccafilo H. .Reg/-

strafe, poi stringers 11gal/etto0(0 la vlte) comeIn 6. .

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che nella maggior parte delle blciclette esttuato alia base inferiore del telaio, inprossimtta della pediveJiadestra, quindi at-traverso i passanti previsti (varlano secon-do i tipi di blctcletta) sui forcellone cheunisce il telalo al mezzo posteriore, Dequesto punto, in genere, il cavetto entra inuna gU'aina, che termina a,1cambio. Fare

passare II cavo nell'apposita vlts bucatasu cui appoggia il capeftlo. Spostare lalevette del cambia completamente In avan-ti, tendere iI tilo, farlo passare nel rnor-sette inferiore del carnblo e strlhqere II re-lativo dado 0 vite dl fissaggio. TagJiare IIcavetto un paio dt centlmetri sotto I'uscitadal marsetto. Questa breve tratto pub es-sere ricoperto can una speciale gualna diprotezlone. Riavvitare la vitS' delta levetta,in modo che Ia stessa possa restare inqua!siasi posizione resistendo all'etfetto

molla del cambio.

Regolazione del cambio

Abbassare la levettael massimo,affinchela catena entri sulla ruota dentate piu gros-se (quelle all'interno della ruota). 5i ve-dono, suI fianco della maggior parte delcarnbl, due viti di regolazione. Avvitare 0

svitare quella superlore fino a quando lacatena scorre regolarmente sulla ruota den-

tata pill grossa, senza escursioni da unaparte ne dall'altra, A questa punta e benecontrallare anche 10spazlo Ira i (aggi del-Ia ruota e II meccanlsrno del carnblo, Saramolto ridotto, rna 3 mm sono sufficienti.Muavere quindi verso I'alto, fino al termlnedella corsa, la levetta del cambia. La ca-tena dovrebbe essere sui rapporto pill pic-colo, quello dalla parte esterna della blcl-cletta. Con il cacciavite agire sulla lnte-riore delle due viti di cui sl diceva poc'an-zi, fino a quando 10scorrimento sui rap-

porto plu piccolo e regolare.

Regolazione della moltlpllca

Can l'uso approprlato dt spaztaton occorreasslcurarsl che Ie due corone siano siste-mate in posizione tale che la catena, per-fettamente dlrltta, sla a meta fra la coronapiu grande e quella piu plccola quando einnestata sulla ruota dentata medlana alcambia posteriore. Con la catena sulla ruo-

ta dentata p.iccola (quella esterna) e sullacorona piccola (quella interna). la guidametallica non deve toccare Jacatena stes-sa. I deragliatorisono dotali di una 0 dueviti dl re,golazione.Agenda su queste viii,come sl era fatto sulle viii di regolazione

2

La doppia moltlpllca nei suo; psrticoleri: la te-

vetta A, /a farlal/a 0 vUa di fissaggio B, iI cavo

C, ilmqrs"f]tto del cava D, la vite dl regolazioneE, /I dado dl flssaggia guida F, /a guide G al a 'dappla corona H.

del cambia, acoertarsi che la guida del de-ragliatore sia nella posizione corretta, ctoenon faccia andare la catena oltre Ie duecorone, ns sia toccata dalla catena.

Come estrarre la ruota

Basta svitare I dadi bloccamozzo, fareavanzare iI mozzo nelle due guide del ta-lalo fino a sganciare la ruota IIbera dallacatena. Quando c'e II cambio dl mezzo l'o-perazione € I piu cotnpllcata, Tenendo laruota ferma can una mana svltare i dadibloccamozzo. Con la mana tendere qulndiaU'indietro il gruppa cambia, che cederaper efletio della sua molla tendicatena.Quindi tarsavanzare la ruota fino a sbloc-carla dalle guide della forcella, fa.cendo

passare la ruota libera Ira 1 8 parte supe-dare e quella inferiore del percorso dellacatena, Per rtrnontare la ruota e sufficienteinfilarele ruotine dentate Ira Ie due partidella catena, sernpre tendendo i f cambiaverso l'lndletro, quindi fare entrare la ruota.

23

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/ .

L E R U O T E

Centratura

e raggi

Cams operere per restituire I'ortodossa« stettcite» a una ruota ova/e..Raggi e tiraraggi, un connubio delicato.

Un raggio storto dltticllmente potra essareraddrlzzato con successo. l.asciarlo non siPUD, percheIa ruota perde Inevitabilmentetutto II suo equilibria, .qulndl occorre inter-venire e sostituirlo. La sostituzione di unsolo raggl0 e posslblla senza 10smontag-glo totale del pneumatico e della camerad'aria, ma occorre precisare che e sernprepreferibila toglierli dl mezzo per poteresvolgers pill a.gevolmente II lavoro.La prima parte dell'operazione consists nel-

l'ellminare II ragglo difettoso. Svitare II nip-ple che trattiene intsrnamente al cerchloneII raggio stesso e sfilare II raggio dal mezzo.Prendere quindl II nuovo raggio, introdurlonel mozzo, portarlo 8,1cerchione, infilare IInipple da sotto il pneumatico,« aggancia-re » II raggio con II nipple, e avvltare fin-che iI ragglo € I teso come quelli circostanti,occorre, a questo punta, veriticarne atten-tamente la tensione. La procedura e lastessa seguita per equilibrare una ruotascentrata.

Gli esperti sanno se la tensions del raggie esatta dal suono che ernettono quandosi fa strlsclare su dl essi una chlava in-glese, ma II dilettante sl atterra a regolepili precise.Per correggere una distorsione laterale del

24

cerchlone, tenere un gessetto bianco In ma-na, all'altazza del bordo del cerchiona, afare .girare la ruota, II gessetto toochara IIcerchione, lasciando un segno, ogni voltache Questa passera fuori equilibria. Nellazona segnata dal gessetto, tendere can l'ap-posito tiraraggl. agendo sui nipple, I ragglche- vanno alia parte opposta del mezzo

rlspetto alia distorsione. Dare mezzo giroper volta, controllare e ripetere.Per una dlstorslone radiale appogglare unariga sulla forcella, in modo che tocchl Ipunf chs sporqono, Far girare la ruota esegnare con n gessetto Ie partl ens spar-gana. Stringere tutti i raggi di questa partI.r = sernpre bene, dopo un intervento suiragg.l. controllare che I raggi non escanodai nipple, in quanto potrebbero ,in que-sta caso bucare [a camera d'aria.

1Per 80atltuire un ragglo sf/lare (1) quello rot-

to, tnsertre al mezzo (2) quello nuovo, Infi-

(arlo (3) net nipple A e evviterto flnche /a

tens/one raggiunta. e quel/a deg/i altr; r8gg1

circostentl,

2

La dialorsione lalerale (1) del cerchione eeliminat'a segnando (2) i punti in cui la ruo-

ta spO.rge e reg/strando con if tlraraggl A

(3). Per te distorsione radiale (4) segnare (5) estringere tutti i raggl della zona (6).

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Mozzi e

montaggio ruo te

Solo una parletta efJicienza e un ortodossomontaggio della ruota

consentono iI rego/are assetto del veicolo.

$porclzla, mancata tubrttlcazlone, cattivaregolazione sono Ie prlnctpall cause d~1guasti al mozzi, guasti che sl possono (1-

durre all'eccessiva usura delle sfere, dellelora sedi conlche 0, nei cas! piu ..dlspe-ratl », addirittura delle sed! interne, cheformano parte integrale del mozzo, La pro-cedura per la sostituzione delle slere ri-calca, .sotto rnoltl aspetti, quella gia segui-ta per sostltulre Ie sfere della sterzo edelle psdlvelle, Tog1iere le coppette a vlteche tungono da dadi bloccamozzo, e libe-rare laruota dalla tercena, Fissare un'estrs-rnita del mozzo nella morsa e svltare dallaparte superlore II dado di fissaggio, valen-dosl di una chiave. Svitare poi la sede co-nlcar In genere e sufficiente la forza delledlta, rna anche qui potrebbe essere neces-saria I'uso di una chiave. Liberare la ruotadalla morsa, capovolqerla delicatamente, fa-cendo attenzione a far cadere in un conte-nitore Ie sfere che, dopa l'estrazfone dellasede conica, sono ormai libere. Sfilare I'al-

bero del mezzo dall'altra parte (non e ne-cessaria svitare, perch9 non c'e piu con-trosplnta): Ie sfere cadranno dantro II rnoz-zo stesso, e occorre quindi fare attenzionea farle cadere nella stesso contenitore. Pu-lire bene can petrolia tutte Ie parti, com-prese Ie sfere. Sostituira Ie partl deterio-rate. Pulire anche la parte interna del rnoz-zo, in cui si tormano sovante depositi so-lidi di grasso e sporcizia. Intilare qulndlI'alberello, per 3 0 4 em, nel mozzo, ln-grassare abbondantemente e sistemare Ie

stereo Far quindi scendere l'albereUo (cheda quella parte e ancora completo dl conoe di dado di fissaggio_)finche iI cono € I acontatto can Ie sfere. Glrare qulndl la ruo-ta, fissare I'alberello nella morsa e .agiresull'altro cusclnetto: ingrassare, sistemareIe sfere, avvltara ll cono, awitare II dadodi fissagglo. Si deve stringere, ma nontroppo; non cl deve essere gioco, rna al-mena in teorla la ruota dovrebbe avere an-cora una llbarta di movimento tale da con-sentirle di girare quando la valvola della

camera d'arla e o in alto. Se si rtasce a otte-nere questa giusta misura, I'operazione puoconsiderarsi completata nel migliore deimod'i. Basta poi rieisternare la ruota nellaforcella e avvitare Ie cappetta esterne.II montaggio delia ruota sulle torcelle e so-

10 in apparenza malta facile, in reaIta sldeve avvitare e fissare soltanto quando laruota e in posizione perletta. Per quanta rt-guarda la ruota anteriore basta controllareche entrambi i lati siano lnserlf per la stes-sa distanza rispetto alia blforcazione ter-minale della forcella; cosa non malta dlf-ficile In quanto generalmente il punta ideale

e quello di fine corsa. I problemi vengonoper la ruota posteriore. Le due guide perI'albero del mozzo sono ~iu lunghe, e ingenera Is posizione giusta e verso Ia metadelle guide stesse e dettata dalla nscessttadi tendere la catena in modo che la suaosclllazione (premendo net centro, a metafra corona e ruota libera) non superi i 13mm.Alcune biciclette sana dotate, comeindica la fig. 2, di una vite che regols Iscorsa del mozzo.

1

La parll del mozzo: I aeat fiss.agg/o ruote A,i dadi tissagglo mozzo e , / coni stere C, Ie

stare D , / 'alberelJo centrale a vita E , 1 1 mezzoF con sedi stere aile estremits. Par smontare

e pullre (1 a 2) btoccere C e sv{tare B.

2

Per fluare 113ruola colla care j/ cercnlo ante--riore (1) al centro dalla forcell€) e evvtter« A.Idem. per II posteriore (2). Per tandere /a ,ca-

tena (3) sl agisce sui dadini B. L'escursione

in G e D dovrebbe' essere ,di 13 mm.

25

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Foratura

Anche sa ptuttost» spiacevole,e un incidente cui dobbiamo prepararcla far fronte abbastanzaspesso.

J : : . l'lncldente piu comuns a chiunque vadain blclcletta, Basta una punta da dlsegno,una pietra appuntlta, un pszzo di vstro asuperare la fragile protezione d.ElIcoperto-na e, piu arrcora, quella di un tubolare dibiei da corsa. Per quanto riguarda II tubo-lare, purtroppo, la riparazione € I piuttosto'compllcata, tant's ehe rnoltl preterisconoaffldarla a uno specialista a addirlttura so-stituire II tubolare. Per un pneumalico nor-male, can, camera d'aria, j problemi sono

eosa da poco.

Pneumatico normale

Per facilitare [a riparazione dl una fora-tura € I conslqllabile estrarre la ruota dallabicicletta, come indicato a pagina 25. Esa-minare attentamente ll copertone, per ac-cartarsl che I'oggetto che ha causato [arottura della camera d'aria non sla piu pre-sente. Se 10 e estrarlo, segnando can ungessetto il punta preciso. Togliere il coper-chietto della valvola, quindi svitare dalla

valvola iI dadino che normalmente la tissaal cerchiene.Inserire sotto !I copertone, facendo bene at-tenzione a non pizzicars la camera d'aria,la prima delle tre apposite levette. Spin-gerla verso iI basso, in modo che alzl IIcopertone dat bordo del cerchione, e fls-sarlaa un raggio per mezzo dell'appositogancetto. Hipetera I'operazione con I.ealtredue levette, a circa dieci centimetri di dl-stanza. A questo punta una parte del co-pertone esce completamente dalla sua se-

de. SI possono estrarre Ie Ire levette, quln-di can Ie dita accarre fare uscire il restodel oopertone. Quando tutto un lato e uscl-to, estrarre la valvola dall'interno del car-chione, quindi I'intera camera d'arta. Gon-flarla e immergerla in un recipiente pienod'acqua. II foro verra messo In rlsalto dallebollicine chasi formeranno.Se era state posslblle individuare il puntoesatto deUafaratura prima ancora dl srnon-tare II copertone, fare un segno e comun-que controllare Ie altre partl della camera.Asciugare attentarnente con un panna lazona della foratura. Can cartavetro grattarela zona in superficie, quindi cospargerladeJlospeciale rnastlce, Mentre questa asctu-ga, ritagliare un quadratino di gomma va-lsndosl dl una vscchla camera d'aria, smus-

26

1

Per estrarre la camera d'arla toglloff~ cap-

ouccio A .0 dedtno 8, Quindl inssttt». 10 teveC (deUaglio· 1). Sli/are il copartone can te

dita '(2) e pracedere a/ gonfiaggio con /8

pompa (3).

2

Per ·riparare la foraiura immerqer« la came-ra in aeque (1): Ie bollie/ne indieano 1 / (oro.

Segnarf} (2) e ea.rteggiare la zone, rlcoprirladi mast/ce (3) due volie, quindi (4) flPplicarela peZ'zB.

sandone gli angoli. Le dimenslonl devono

essere dl almeno 2x 2 em, a comunquedevono (In caso di forature multiple) supe-rare di almena 1 cm la zona danneggiata.t chlaro che se la superficle danneggiatae troppo -estesa conviene sostltulra la ca-mera. Spalmare un secondo strato di rna-stice sulla camera, e quando e quasi asclut-to applicare la pezza e premere fortementecon Ie dita. Attenders qualche minuto, quin-di inserire la valvola nella sua sede, pas-sando dall'interno del cerchlone, infilarenuovamante Ia camera d'arla sotto ll co-partone, tlssara Ie valvola con il SLIO dadino.Spingere nuovamente II copertone all'inter-no del cerchlone, aiutandosi nella fase fi-nalecan Ie Ire levette gia usateper 1 0 smon-taggio~ Ganflare il pneumatico, awitare IIcappuccio della valvola.

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Tubolare

Peril tubolare l'oparaztcne, chlaramente

lndlcata darla fig. 3, prevedeanzItutto il dl-

stacco del tubolare dal csrchione. Que-

sta operazione pub essere facilitata con

l'uso di solvente benzoicocon cui si lrn-

pregna un pannoo una spuqnetta, Quando

il tubolarae staccato, rlpullrlo bene con 10stesso solvents e pullrebene ancheilcer-

chione. Esaminando la parte intema del

tubolare si notera una tettuceta, da stac-

care attentamente con Ie pinze e can Ie

dlta, Apparira una cueltura: tagJiare il fila

e cercare di elimlnarla in una v.oltasola,

senza sfllacclarla, avltando di rovinare 1buchl che possono poi servire nella ricu-cltura, Appare un'altra Iettuccia, che sepa-

ra ll tubolars dalla sua dallcatlsstma came-

ra d'arla, See eucita, rtrnueverla delieata-

mente, e spostarla su un lato, Estrarre quln-dl !a camera d'aria e prcceders alia rlpa-razrona della foratura come sJ €lvi,sto nel

trattarnento di unanormale camera d'arla.

Per fare meglio aderira le parti, flssarte con-

una rnolletta da bucato. Risistemare 18 tst-

tucela che separa II tubolare dalla camera

d'ariae segnare sui tubolare una serie di

tratl~ni in corrtspenoenza dei punti ehe sl

vogliono dare (e . conslqllablle, se nonsono

danneggiati, US:8re i fori della cucitura pte-

c~dent~),Annodare un capo del fila, quin-

dl cUCITe. facendo passare il 1110attraversoiI prtmo buco. II filo, detto par incise, de-

ve essere del tipo da ouclto, prase doppio.

Attenzione a non toccare la camera d'artaconI'ago e che la Iettuecia rlrnanqa nella

giusta posizione. Superare di almeno un

centimetre per parte la cueltura gia esl-stante quindi fare un node e tagliare II fila.

Passare un collante tanto sulla cucituraquanta sulla parte interna della lettuceia

eslema,e pramere quest'ultlrna 'dellcata-

mente rna con decislone, elimtnando even-tualigrinze. Passare del rnastlce all'inter-

no del cerchione e deltuboJare, dopa avere

qontiato quest'ultimo in modo da facilitare

I'0perazl one.

Dopo circa dieci minuti, quando Il mastlce

e quasi asciuttc, sqonflare quasi ccmpla-

lamente il tubolarae appllcarto sui cerchio-

ne, partende ovviarnente dal punto in cui

sl inserisce la valvcla, Premere il lubolare

controil cerchtone, qulnd: gonli8rlo com-

ple!amente. E opportune lasciare passars24 are prima di usare ia ruota, affinche umastlcefaccia -bene prssa,

3Per rlparare un lubolare steccnr« (1) la tettuc»ctaesteme A , s:cuclreeaprire il lubalare (2),mettere da una perte (3) la tenuccle. imern« B,

estratre fa c-amera e ripa,rar./-a (4), fissando poi

la p!,)zttl C coil la inottett« D (5). Sag/rare (B) i

punti della ricuciture e _ ricuclre come indicata

in7, 8

.eg- lneottere .fa tettuccle e51emas poi/ 'I'ntero tubottu« a/ cerobton«.

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I L T E L A I O

II se llino

Giust« altezza e «morbkiezze »

del sellino possono contribuire a renderepiiJ conforfevoJe la «marcia »,

II sellino della blcicletta e , con iI manu-

bria, una delle parti che piu probabllmanterichledono una «rnodlftca »ancha da nuo-

VI, per fare sl che 51 adattino perfettamente

all'altezza del clclista. Le teorie sull'altez-

za ottimale della sella rispetto ai pedall

sono molte. La plu corrente (e anche la

piu empirical consiste nell'appoggl-are jl

tacco della scarpa sui pedale: quando que-

sto e cornpletamente abbassato, e iI clcll-sta e sed uta, la gamba deve essere dlrltta,

estes a al rnasslrno. Per regolare l'altezza

del seliino basta svitare II dado dl fissaggio

facilmente vislblleal vertice del telalo, do-ve II canotto della sella si ihfila nel telalo

stesso. I J selttno potra rnuoversl liberamentea potra essereatzatc 0 abbassato, per por-

tarlo alia misura desiderata, prima d'l tlssa-ra nuovamente il dado. -

Sovente puo capitare che, in seguito a una

caduta, II sellino girl sui proprio asse. PuC>

essere sufficienta, per raddrizzarlo, fare for-

za con Ie mani. Se non si rnuovesse, e ne-

cessario svitare il dado di bloccagglo. Ana-

loga operazione, ovviamente, bisogna ese-

guire se il selilrio sl sposta lateralmente a

in altszza in segu.ito a una ridotta tenslone

del dado.

La magglor parte delle seJ!e, inoltre, haun

secondo bullone con dado nel punta in

cui la sella vera e propria e flssata al ca-

28

notto. Svitando il dado 5 1 pub modifiears

!'inclinazione della sella, Valgono, per que-

sta dado, Ie stesse raccomandazioni di prl-ma:se non tiene rigidamente, avvitare, in

quanta pub bastare una frenata un po' bru-

sea per spostare in avantl II peso del eorpo

e fare inclinare in avant! la .sella, talvolta

can conseguenzeabbastanza dolo rose per

il cicllsta,Ouasta lndlcazlonl, vallde tanto per Ie bi-

cicleUe da turismo quanto per quelle da

corsa, non esctudone altreposalblllta di mo-

diflca, Su cerle biciclette da corsa dl pre-

gio, per esampio, c'a un terzo dado, sotto

la sella, che consente 1 0 spostamento del

s~lIino avanti a indietro, per facllitare mag-

glormente la scelta dell'assetto piu adatto.

In alcune selle delle blclclette da turismo,

tnvsce, pub essere possibile modificars la

tensions delle molle cha dal centro della

selja. raggiungono la parte posterlore. Nonci sono, ln questo caso, dad.i a bullonl,

rna sltratta sempllcernente dl sostltulra Ie

molle stesse, adottando tlpl plu ° menorigidi. Per estrarre Ie veechle molle (ope-

raziona che puo comunque renders! neces-

saria se una di esse dovesse deformarsi

o spezzarsi sotto il peso degli anni e della

ruggine) basta piegare con una pinza i ter-

minali. Si introduce poi quella nueva a con

la stessa pinza si flssano saldamente Iter-minali.

Per Ie selle di cuotoe consigliabile pulirle

con acqua e sapone, pol arnrnorbldlrla con

grasso da cuolo applicato nella parte infe-

rtore, quindi «massagglarle .. facendov! ro-

tolare sopra, ssercttando pressione can Ie

mani, un cilindro di ferro lungo una ventinadl centimetri.

L a sella: per reg a/are rinellnezlone svilare A.,spester« coma in 2 e poi riavvitars par /'a/-

rezza si agisce suit« leva B a sui dado C(in 1 . D· setv« a regolare la teneion« del/a

sella; idadi E per sostitulre /s molle.

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I freni~ fin troppa ovvio che la toto pertettaetticienze e indispensabile se non si vuoteincorrere in spiacevo/i incidenti.

Salvo qualche caso isolato di (renia tam-buro a a contropedale, la quasi total itadelle blciclette monta oggi frenl a pattini,formati da due ganasce (una davanli euna dietro) 'clascuna delle quail, in seguitoalia tensione esercitata sulla leva del ma-nubria e trasrnessa dal cavetto 0 dalla bae-ehetta, stringe due pattini di gGmma con-tra iI bordo del cerchrone. provoeando unattrito suHiciente a rallentare e blcccare \I

movlrnento della- ruota. I freni a pattlni del-le biciclette sono, in pratica, gli antesi-gnanlartigianali dei freni a disco rnontatl

svlle automobili: i pattini di gamma rap-presentano Ie pasliglle, il cerchtonesvolcela funzione del disco.Prima dl aftrontare il complssso capitoladel freni, una raccomandazlcne: percha i

freni dl una bicicletta siano sempre effi-cienti e ' bene che tutte Ie patti mobili sla-no periodicamente oliate. Ma mal, assolu-tamente, lasciare cadere una goccia d'oliosui pattini di gamma. Non servirebbero pilla nulla e dovrebbero essere sostituiti. Sta-reanche molto attentl, quando si pulisco-

no i eerchioni con un panno otlato, a nonlasciare un eccessivo velo d'olio sui bordlesterni del cerchtone,

La sostituzione del pattini

I pattlni del frenl devono essere sostttultiquando si sono consurnatl troppo, e il loraspessore costringe a tendere troppo Ie ga-nasce. Oppure, sempllcernenta, quando I'ef-fetto frenante tende a seomparire e viene

a mancare quella earatteristlca di slcurszzaessenziale In un impianto frenante.Per sostituire i pattini oecorre anzitutto ell-minare quem vecchi. I b\oechettl dl gammasono fissati sui dorso a una strlscia di me-tallo che e a sua volta fissata aile ganasce-per mezzo di un bullone integrale trattenutoda un lata. Occorre quindi svltare it bullo-ne per poter stilare j pattini darla stalta dlfissaggio. Valendo si pub utllizzare la pla-strlna, inserendo nuovl blocchetti di gommaCOn I'uso di un martelle, Inserire i pattlntnuovi, facendo aftenzione che siano dellestesse dimensioni. Farli scorrere nella staffsfino a quando sono all'altezza esatta, in cor-rispondenza del bordo del cerchione. Conuna mano tendere la leva del freno, in rno-

do che il pattrno rimanga fissato a presslo-

ne contro fI cerchione, quindl avvitare conforza II dado dl bloccaggio. Ripetere I'ope-razione dall'altra parte.Atlenziane: non sostitulre mal un solo pal-tine, ma la coppia. Seconda awertenza: as-slcurarsl che la parte chlusa della piastrlnametallica su c_uij blocchetti di gamma sonofissatl sia sistemata verso la parte anteriore

della blcicletta; altrimenti potrebbe accade-re, in casc idf frenata brusca, che i bloc-chetti si sfilino dalla piastrina, Resta a que-sta punta da rsqolare 18.distanza del pat-

tini ca : cerchione. L'Jdeale e 3 mm.

La regolazione

Sulla maggior parte delle biciclette con fre-ni a fjlo(dei freni a bacchetta sl parleraseparatamente) ct sana tre puntl dl reqo-

lazlone: due a vita e uno a morsetto. Pri-

ma di cccuparcene. tuttavla, ocearre pre-

p

1

II freno a filo: la Jeva A, iI nipple B del cavetto

0, la sede D deUa g,l)aina E, Ie vlte F per 10.

~pastemento del/a leva risperta -a1 menubrto, iI

reg/stratore. G, II dado b1occaf//o H, I semiercntL della ganascia, Ie guide M pe~ la regolazione

venicele del oettin! N med.iante II dado D, Hdado P , /a retteit« Q e la vi/e R per iJ fissag-

gio del/a ganascia al lelalo. Oltsre dove indlcato

daJle treece plu grosse.

29

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cisare che qualslasl regolazione e inutile

agli effetti della sicurezza se I pattini non

so no elficienti 0 sa Ia vite di flssaggio della

ganascia al telaio nan eben streUa (sltratta _di quells, vile collocata nella parte

superiors della ganascia, sulla quale tanno

perno I due semiarehi del Ireno).

La regolaziane pili importante e quella del

morsetto, dove termina ed e fissato II ca-

vetto pmveniente dalla leva dEli manubrlo.Trattenendo la ganascla In posiziane chlu-sa can una mana, svitare con una chiave

II dado dl bloccaggla del marsetto, fino a

quando il cava vi scorre liberamente. Aquesta punto stringere con la mana la ga-

nascla fino quasi al contatto eon il bordo

delle ruote. L'ideale e una distanza, sl edetto, di 3 mm; rna e bene parlare in que-

sta operazione di 1 0 al massimo 2 mm

poicha quando jI cavo sntrera in tensione

si verlflchera quasi inevitabilmente un leg-

gero gloco cha. porters camunque la di-stanza ai 3 mm richiestL Fatto questo, strln-

gere nuovamente il dado del morsetto, fi-

no a quando iI cavettoe decisamente bloc-

cato, Lasciare qulndl la ganaseia.

La regolazione a vite avviene sulla gana-

soia stessa, nella parte superiore, dove ter-

mina la corsa della qualna che protegge

il cavetto. II freno, come si puc facilmente

osservare dalle lllustrazlonl, sl strlnqe In

quanto il cavetto tira sulla parte inferiore

della ganascla mentre quella superiore e

tenuta ferma dalla guaina stessa. La vitee quella che blocca la guaina e attraversola quale il cavetto prosegue verso i1 basso.

Girandola con una chiave in senso anti-

orario si oUlene I'effetto di allunqare la par-

te dl cavetto rivestita dalla guaina, e quln-

di aceorciare quella esterna, 'In questa rno-do il freno va sempre pili in tensione. ~

ovvlo che, se it freno e troppo strel1o, oc-

corre .glrare la vlte In senso orarlo; in que-

sto modo la tenslona viene, rldotta,

II terzo punto dl regolazione (ma non tutte

Ie bielclette ne sono dotate) e al manu-

bria, dove II cavo lascia la leva. Anche

qui sl tratta dl una vite che blocca la guaJna

e .attraverso cui passa il caveUo. L'opera-

zione e la stessa, e il funzionamento iden-

tico, appena vlsto per Ia regolazione alia

qanascla. II suo vantaoplo e che non si

tratta dl una vite a dado, e quindi non rl-chleda I'uso di una chiave: basta 91rare

con. Ie dita la paretezJgrinata esterna, i1

che signifiea che € I possibile regal are IIfreno anche in marcia.

Un'osservazicne: perche I freni slano vera-

mente sttlclenf e necessaria che I cerchfo-ni siano perfetti. Se, qlrando ra ruota, que-

stl si avvicinano e, 5i allcntanano dal freni,

e segno chs occorra rimeUer!i in sesto co-

me indicato a pag. 24.

30

2

Per lostltulre II cavo estrerre (1) queI/o ronoA dopa 8vere aflentato II dado B in 2. Intra-

dUrre II nuevo cava e bloecare if dado B, re-nendo I pattinl a 3 mm del cerohton«. In 3

morsett/ e In 4 sostituzione dl un p,Bttino.

3Per rlparare un cavo In emergenza tagliarlo

dl netto come in A, saldare 1/ fermlnale come

in C e usere un nipple nuovo ,B , rlbattendo (1)

la testa del cavetto nel nipple; saldare poi (2)

€I timere.

II cavello

Per un buon funzionamento dei freni oc-carre ehe ii cavetto sia ben lubrificato, in

modo che possa scorrere facilmenta nella

guaina. Per questo e opportune riVestirlo

di gras50 di buena qualita quando e Intro-

datto nelia guaina stessa. Una manoata lu-brificazione, oltrs che a ridurne I'efflclenza,

puc portara a un'usura prematura, clos alia

rottura di uno a piu del fill d'accielo che

formano il cavetto.

II pili delle volte, tuttavia, II cavetto 51

spezza non per usura, all'interno della guai-

na, bensl per uno sforzo eccessivo 0 Im-provviso, in particolare all'attaceo al manu-

bria, dovee, trattenuto de un morsetto fisSQsaldato al cavetto.

Per sostltulre it cavetto rotto sfllarlo dopa

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avere svitato II morsstto di fissagglo aiiaganaseia del freno. Eliminare iI rnorsetto

rlmastc nella apposlta sede della leva almanubria. Infilare ll eavetto nuavo nellaguaina, partendo dall'estrernlta al manubrio,quindi infilare il morsetto nella sede. Se laleva dispone dj vite dl regolazione, chlu-derla tutta, quindi infilare il cavetto nella

leva; farlo passare attraverso la vite d. i re-golazione e quindi nella guaina. La stessaprocedura e necessaria se, pur rnancandela vite di regolazione, il eavetto passa at-traverso un toro clrcolare (8 non a tagIi0)

nel supporto della leva. Fare scorrere ll ca-va, bene ingrassato, lunge la guaina. Netcaso di freni (soprattutto nelle biciclette dacorsa) in cui la guaina ricopre U cava sol-tanto all'lnizlo e alia fine de) percorso dalmanubria alia ganascia, pulite poi attenta-mente II cavo nella parte asposta: II grassoattirerebbe soltanto la polvere, e sarebbeI'origj~nedl rnacchie a non finire. -Fara quin-di passare II cavetto nella vtts di regola-ztone alia gana:scia,infilando 190oaina nel-I'apposlta sada. Infilare II cavetto nel mor-setto, dopo avere completamente chiuso lavite dl regolazione, e stringere 11dado sa-guendo Ie avvertenze gia indicate per laregolare registrazione del franc,Nel caso dl indlsponlblllta dl cavetti di rl-cambia, si pub tentare una riparazione prov-visoria recuperando il cavetto spezzato, ta-gliandolo di netto dove e sfilacciato, inse-

rendolo In un piccolo morsetto a vile. Que-sta rlparazlone dl fortuna, tuttavla, non edelle piu slcurs e comunque non tutte Ie'blclclette hanna leve del freni in cui unmorsetto di quel genere, per quanta pic-colo, possa trovare posta. Altro modo con-siste nel recuperare iI morsetto orlqlnala,eliminare can una flamma ifill d'acclaiortrnastl attaccatl, e saldare la pal!ina chefa da morsetto al cava ripulito. Questo in-tervento, tuttavla, lascla supporre la dlspo-nlblllta di una saldatrice, quindi di un'offi-

cina. E dove c'a un'officina, anche in unpiccolo passe, c'e un cavetto di ricambio.

I freni a bacchetta

Sono caratteristiel dl certe vecchie blclclet-te, ma non sono stati eompletamente ab-bandonati dalla produzlone corrente. Pesa-no e SOM piuttosto compllca!i, ma hannoif vantaggio dl essere esiremamente robu-sti e duraturi, Per una loro perfetta effi~cienza e necessaria lubrificare perlodlca-mente tutti igiuntl, aHinche si muovanoliberamente, Se, per qualsiasi motivo, unadelle bacchette sl storca- oecorre raddrlz-zaria 0 sostituiria. I pattinl di gomma sonoidentici a quelli dei freni a cavo, ma a9i-

4

5

I trenl a bacchetta: Ie leve A, Ie molle dl ri-

ch/amo B, / morsettl dl rego/a~ione C, I pattinitrenenti entertort D, i punti da oJiare G, Ie viti

da verittcere E , i punti di moviment" F ne

sono gil elementl costitulivl.

II freno posterlore: il tirante A, II ponticello

oso1llante B, i pattinl C, II perno D della tar-

cellinI) portapattinl scorrevole -.Per l'interpretB-zlone delle treece vedere Ie Indlcazioni della

figura preoedente.

scone sulla parte interna del cerchione.

Per registrare it freno anteriore e suffi-ciente svitare iI morsetto che tiene unite Iedue bacchette, tlrars in su la staffa porta-pattini, !acendala avvicinare fino a 3 mmdal cerchlone, e rtavvitare il morsetto. Perit freno posteriore svitare il morsetto, alzareIs bacchetta inferiore finche it braccio su-periore del semianello pivottante e in lineacan II tuba discendente del telaio. Capo-volgere la blcicletta: svltare completamentela vite di regalaziohe con una chiave; ten-dere la staffa portapattlni fino a farIe raq-giungere i 3 mm dal cerehione, e avvltarela vite di regolazione finchEi tutto a teso.~ anche bene controllare che II morseUoinferiore (sotto la base del telaio) sia benchiuso. Non dovrebbe comunque avere bl-sogno di regolazione.

31

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Impianto elettrico

Estremamente sempfiee come if mezzosu cui e montato, e costituitoda poehi e/ementi, genera tore e fanali.

L'impianto elettrico e , nella blclcletta, dlpartiea/are sampllolta. Consiste in pratlca

di Ire pezzi: fanale anterlore, fanalino peste-

riore e dinamo. I sistemi a plla, tanto co-

muni ann I addletro, sono ora quasi compte-tamente abbandonatl e trovano posto quasi

esclusivamente come inslallazionl provvlso-rie sulle blcicleUe da corsa,Per quanto semplice, tuttavla. I'impianto

elettrico di una bicicletta puo dare molte

noie, saprattutto can i vigili. II suo uso liml-tato, lnfattl, facllita l'ossldazione del contat-

ti, e basta poco per danneggiare i piccolif i J i che portano la corrente. Occorrs qulndi

verificare periodicamente la sua etficienza.

Dinamo

Controllare che la stafta dl lissag9io, in ge-

nere applicata alia forcellaanterlore, non

si sla svitata, Se necessaria stringerla: una

dinamo lasca potrebbe non solo essere po-

co efficienle, ma anche graffiare, can il

movimento stesso della staffa, la forcella(nido perfetto per un inizio di ruggine). Pu-

lire attentamente la dlnarno, che proprio

per la sua posizione riceve spruzzl d'acqua

e di fango. Controllare che la testina ro-

tante girl liberamente, can II tlpico rnovl-

menta a scatti dovuti alia costruzJone in-

terna. Controllare che il fila che ne esce

sia saldamenle morsettato. In aicuni tipi

di impianto elettrica anziche un solo fila,

su cui e applicata dopa pochi centlmetri

di corsa una derivazione per il fanalino po-

steriore, ci sana due fill. II collegamenlo,

anzlcha all'interno della parte bulbosa della

dlnarno, puo essere alia base della stessa,

formato da un bullone Integrale e un dado

di fissaggio, can relativa ranalla. ~ il tlpo

piu pratlco da controllare, ma anche quel-

10 che sublsce- maggiormentegli elementi

esterni. Se qualcuna delle partl si arrug-

ginisce, carteggiare.

Fanale

~, dell'impianto elettrtco, 18 parte che ri-

chiede la maggiore manulenzione. Anzitut-

10 occorre accertarslchs la posizione del

fanale sla corretta, affinch8 18, luce 110n sl

perda verso ll cielo ns rfsofiiartesctuslva-

32

L'implanto eletlrlco (1) comprende dinamo A,

tsneie 8, 'anal/no C, flfi D. In 2 rego/azione

ino}inazlone' luce a dado ,E a/lentato, controilo

morsetto F e apertura lana te. In 3 pullzia

oootsu! Se ghiera H. /n 4 pulizia morsetla.

mente il pneumalico anleriore. La maggior

parte dei fanali Ii! flssata can vite e da-

do alia staffa che a sua volta € I tlssata al

canotlo della sterzo. Per registrare la posl-zlone del fascia luminoso allentara i1 dado

di mi9ZZO giro, rnasslrno Lin giro, fino a

quando, pur restando fermo il tanale, € Ipossibile rnuoverlo can la forza di una rna-

no. lnnestare la dinamo, e awlare la blcl-

eletta (e, ovvlamente. un'operazlone che slpuc fare soltanto di sera). Mentre sl pro-

cede, regolare I'altezza del fascia lumina-

so. Fermare la bicicletta e stringere II dado

in 'luella poslzlone.

Per sostituire una lampadina bruciata oc-

corre aprire la parte anteriore del fanale,

che e lissata eon dado e bullona 0 sem-

pllcemente a pressione. Nel prirno easo sl

svita, nel secondo 51fa leva, da sotto, con

un cacciavlte, trattenendo bene con una

mana II fanale attlnche, sganciandost, non

cada a terra. Aperto il fanale, togliere 10

specchio che in genere € I trattenuto da

due g,ancetti, svitare la lampadina e sostl-

tulrla. Approfitlare di questa occasione per

putlre attentamente i punti di contatto, sl-

tuati nella parte posteriore del fanale. Usa-

re, per questa operazione, c_artavetro finis-

slrna, Pulire anche la ghiera della parte an-

teriore del farrale prj ma di affrontare II rl-

montaggio.

Verifieare II morsetto che blocca II fila elet-

trlco, ed esequlre Ie stesse operazionl gia

viste per il morsetto della dinamo. per quan-

ta riguarda it fanalino posteriore, la sostl-

tuz.ione della lampadina sl puo effi9ttuare

svitando la vite che blocca il rivestimento

rosso rifrangenle. Anehe qui € I opportuna

unaattenta pullzia di contatti e morsetti.

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Pompa

Fedele e tnalstruttibtte, se tenuta con curee II simbolo della comp/eta e tfanqui1lizzant~eutosutttctenze del velcolo blcictette,

Parlando della blclcletta e opportune de-dtcare un po' dl spazio alia pornpa, iI piufedele accessorlo per chi si dedica al turl-smo su due ruote.Superato II tlmore di far-sela rubare, un numero sempre crescentadi ciclisti la porta abitualmente sulla suabiclcletta. Riparare una foratura e facile, rnasenza la pompa a portata dl mana non slpu6 rlpartlre.La pornpa, per essere del tutto efficlente,ha bisogno dl una regolare lubrificazlone.Basta estrarre I'lmpuqnatura flno al fondo

della sua corsa, quindl depositaresull'astacentrale alcune gocee dj 0 1 1 0 malta fluldo,fare scorrere I'asta alcune volta dentro IIcorpo centrale (ll movlmento, cloe, che slla pompando), infine ripullrele goeee d'olloche eventualmente fossero colatesulla vi-te dl chi usura del corpodella pompa.Certe pompe metalliche presentano un al-Ira piccolo inconveniente: can l'uso alcuneparticelie dell'asta sl polverizzano e unen-dosi .al lubriflcante, tormano una p~lIicolagrigiastra che macchla terrlbllmente. In que-

sta caso, prima dl oliare I'asta, e opportu-no rlpullre attentamente can un panna I'astastessa,cercando dl elimlnare la maggjorparte possibile di quel mlscuglfo. Per riu-sclrcl magliO, in effettl, sarebba necessariaaprire la pompa. Per farlo basta sstrarraI'asta, svitare la chiusura a vite del corpopompa, e tlrara I'impugnatura: asta, molla,guarnlzlona usclranno cosl completamente.Potranno essere pulltl can un panno, e,Inserendo 1 0 stasso panno nel corpo dellapompa, sl potra anche pulire I'interno dellastessa prima di ollare con lubrificanta fre-

sco; rainserlre pol l'sstremtta dell'asta e rl-ehiudere la ehlusura a vite. In alouni casl,dopo un lungo uso, la guarnlzlone (gene-ralmente un dischetto di cuolo curvo al bor-dl) sl sfJbra per effetto del lubrlficante, edeve essare sostituita. ~ sufficlente estrar-re I'asta della pompa, come 5 1 e appena vi-sta, e svitare can un cacclavlta la vite si-tuata al fonda dell'asta la cui funzione edl trattenere iI dischetto dl cuolo a un sup"porto metaillco, anch'esso ricurvo ai bor-di. Prendere la guarniziotle nuova, ollarla,

spandere bene l'otlo can un dito, qulndl av-vltarla- Per introdurre nuovamente l'astanel corpo della pompa e necessaria adot-tare un movrrnento circolare angolato, altrl-menti la rigidita della nuovaguarnizlone lrn-

pediebbe I'lnserlrnanto.Talvolta, sfibrandosi, la guarnizione sl stac-ca dal suo supporto e resta bloccata infonda al corpadella pompa. In questo ca-so per estrarla occorre 1 fila d l ferro aliacui estrerntta e stato formata un piccologa/1clo. Inserire II filo nelcorpo pompa, ag-ganefare la .Quarnizione rotta, ed estrarla.

Un altro inconveniente della pompa puc es-sere la rottura del tubieino flessibile di gom-rna che collega la pompa stessa alia val-vola. In genere questa avviene In prossi-rnlta della vita che sl lnserlsce nella pompastessa. Togliere la fascetta metallica dl Ils-saggio, estrarre la vite, tagllare can una la-ma .Ia parte rotta del gommino, inserire lavite nella parte sana, a fissarla con un filadi ferro malta sotttte, da s1rlngere alle estre-

rnita can un palo dl plnze,

1

Per IOltllulre 18guarnlzlone estrerr» rasta A ,svitars la entusur« a vite B e tirare. Svltars (In1) /a guarnizione E dal dlschstto D su cuI pog-gie Ie molla C . Ollare. la guarnizlone nueva,avvltar/a, e Insertr« rasts (In 2).

2

Per rlperere II gommlno (1) estrerr« /s vita,

tagliara (2) la p arta rotta , nssat/a (3) a lia v itacon un sot_tlle fll6 dl latro .. In 4 I'estfez/one diuna guarnizione.staccata con file dl tesro A .

con punta a gane/e.

33