Lombardia in Bici

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Pedalare in Lombardia!

Regione LombardiaDirezione Generale Territorio e UrbanisticaU.O. Tutela e Valorizzazione del TerritorioStruttura Paesaggio

Assessore Davide BoniDirettore Generale: Mario NovaDirigente U.O.: Dario FossatiDirigente Struttura: Diego TerruzziResponsabile U.O.: Sergio CavalliFunzionari: Loredana Baldi e Tiziano Gandola

Si ringrazia per la collaborazione:Direzione Generale Giovani, Sport, Promozione Attività TuristicaU.O. Sistemi Turistici e Progetti: Gianpiero Viotti - Luca MambrettiStruttura Promozione Attività Turistiche: Isabella Molina

PUBBLICAZIONE FUORI COMMERCIO

REALIZZATA PER REGIONE LOMBARDIA

Testi e grafica© Sole di Vetro - Monzawww.soledivetro.it

ImmaginiItinerAria, © Sole di Vetro

Stampa: novembre 2007

Dott. Pier Gianni ProsperiniAssessore Giovani, Sport, Promozione Attività Turistica

Regione Lombardia

Davide BoniAssessore al Territorio e Urbanistica

Regione Lombardia

Territorio tra i più variegati del Bel Paese, propone una varie-tà di paesaggi tali da accompagnare il transito dai ghiacciaiperenni delle Alpi fino agli ambienti dei grandi laghi. Per sco-prire tutti questi tesori ambientali non esiste strumentomigliore della bici: per muoversi in modo ecologico, per avvi-cinare aree sensibili senza comprometterne l’equilibrio, perscegliere uno stile di vita attivo che trova nella rete ciclabileregionale una sensazionale occasione di mobilità. Attraverso questa guida, gli Assessori al Territorio e Urbanisticae alla Promozione Attività Turistica di Regione Lombardia pro-pongono agli appassionati delle due ruote alcune idee e per-corsi per scoprire lo straordinario patrimonio ambientale,urbanistico, paesaggistico e architettonico che si dipana lungovallate, fiumi, navigli e laghi di invidiabile bellezza costeggian-do mura di città antichissime, binari di storiche linee ferrovia-rie, filari di vigneti di secolare coltura. La proposta non è solo quella di vivere un territorio, ma anchedi abbracciare una vera e propria filosofia: spostarsi in bici-cletta vuol dire infatti mantenersi in forma, stabilire un con-tatto immediato e diretto con la strada, con le persone chesi incontrano e con il paesaggio che ci circonda. Muoversi sui pedali crea un rapporto diverso con lo spazio econ il tempo, che consente di apprezzare pienamente detta-gli, atmosfere, giochi di luce. Lo scorrere del paesaggio è piùlento e si ha il tempo necessario per cogliere ogni particolare. In bicicletta si diventa parte del paesaggio circostante, Vi invi-tiamo pertanto a scoprire la nostra splendida regione utiliz-zando questo coinvolgente mezzo!

Buone pedalate!

Davide BoniDott. Pier Gianni Prosperini

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La Via dei PellegriniI tappa 4

II tappa 6

III tappa 8

IV tappa 10

I NavigliIl Naviglio Grande 12

Il Naviglio Pavese 14

Il Naviglio Martesana 16

L’AddaL’Adda e il Naviglio di Paderno 18

Il PoIl Po tra lodigiano e cremonese 20

La Golena del Po 22

Verso la confluenza tra Oglio e Po 24

La ciclovia sinistra Po 26

Il Po nelle terre Matildiche 28

Il MincioIl Mincio dal Garda a Mantova 30

Tra Mincio e Po 32

Percorsi ciclabiliLa ciclovia della val Seriana 34

La ciclovia della val Brembana 36

La Greenway del torrente Morla 38

La ciclovia delle Città Murate 40

Dalla pianura al lago di Garda 42

Quando i progetti pedalano 44

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Sommario

Download!

Tutti i percorsi proposti in questa guida completi di cartine e roadbook sono scaricabili in versione pdf dai siti:

www.territorio.regione.lombardia.itwww.turismo.regione.lombardia.it

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sa che ridà forza alle gambe affaticate, si arriva all’imboccodella Valganna, lembo orientale del Parco Naturale RegionaleCampo dei Fiori, dove ad accogliere i visitatori è la mole del-l’abbazia di San Gemolo, un ex monastero benedettino risa-lente all’XI secolo, appartenuto ai monaci fino alla secondametà del Cinquecento. Secondo la tradizione la Chiesa venneedificata a ricordo dell’uccisione del pellegrino Gemolo e delsuo compagno Imerio; le vicende di questa badia sono da sem-pre legate a filo doppio con la storia della vallata che fu quasitotalmente di proprietà dei Benedettini. Il complesso com-prende la Chiesa duecentesca a tre navate, il campanile roma-nico, il chiostro e le abitazioni claustrali, costruite verso lavalle. Ma anche il centro di Ganna offre interessanti sorprese:Villa Tabacchi, per esempio, che conserva un’originale gipso-teca appartenuta allo scultore Odoardo Tabacchi e la residen-za liberty della famiglia Calegari. Dopo aver lasciato il paesela strada procede ancora in salita fino all’abitato di Brinzio, nelcuore dell’area verde, ultima tappa prima dell’arrivo a Varese;da qui in poi il percorso è tutto in discesa, fino all’ingresso incittà. Prima di fermarsi a piazzale Trento, dove si trova la sta-zione ferroviaria, che segna il termine dell’itinerario, è possi-bile pedalare per Varese, alla scoperta di alcuni dei suoi ango-li più incantevoli: come il settecentesco Palazzo Estense incor-niciato dai celebri giardini, e il Sacro Monte, uno dei più gran-di e raffinati esempi di “vie sacre” presenti in Italia, solo percitare due tra le costruzioni più note.

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La Via dei PellegriniI tappa

SchedaPartenza:Porto Ceresio, stazione ferroviaria

Arrivo:Varese, stazione ferroviaria FS

Lunghezza totale (km):38.1Percorribilità:in bicicletta

Tempo di percorrenza

(ore.min):2.00

Dislivello in salita (m):411

Dislivello in discesa (m):304

Quota massima (m):570

Difficoltà:M (media)

Strade pavimentate:100%

Strade sterrate e carrarecce:0%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:21%

Segnaletica:presente nella parte centrale del percorso

Cartografia:mappe M-Vp-01, M-Vp-02

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linea FS Varese-Porto Ceresio

Ritorno:linee FS Milano-Varese e FNM Milano-Laveno fermata Varese

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I riflessi danzanti del lago di Lugano accompagnano il percor-so di 38 chilometri lungo la prima tappa della Via dei Pellegrini,seguendo il tracciato dell’antica ferrovia che collegava PonteTresa a Marchirolo, per godere poi della splendida Valganna,alle porte di Varese.

A pochi passi dal confine svizzero, sulla punta meridionale dellago di Lugano, a 13 chilometri da Varese, si trova Porto Ceresio,punto di partenza del tour. Da qui la bici scorre leggera lungola litoranea che costeggia il bacino che i Romani chiamavano“Ceresium”, per il colore delle sue acque, “più blu del cielo”.Davanti a un simile incanto la fatica scompare, e in breve ci sitrova all’imbocco della ciclabile ottenuta dal recupero deltracciato ferroviario della vecchia tratta, che collegava PonteTresa a Marchirolo. La natura rigogliosa e riposante distrae lamente dal pensiero degli oltre 200 metri di salita che condu-cono all’abitato di Ghirla, impreziosita dal suo delizioso omo-nimo lago, un piccolo specchio d’acqua di 24 ettari soltanto,e dai murales, che raccontano gli antichi mestieri e le tradi-zioni locali. Spingendo sui pedali, dopo una piacevole disce-

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4 La Via dei Pellegrini

La Badia di San Gemolo

Il campanile della Badia di San Gemolo

La splendida ciclabile ottenuta dal recupero della ferrovia Ponte Tresa-Marchirolo

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meridionale, il maggiore dei quattro specchi d’acqua, inseritiin un orizzonte di dolci colline che preludono ai boscosi rilie-vi prealpini. Toccato Bodio, con la seicentesca Villa Bossi, siavanza verso il successivo bacino, quello di Comabbio, in ori-gine unito al lago varesino. Del prosciugato braccio d’acquache collegava i due stagni rimane oggi la Palude Brabbia, un’am-pia zona umida sfruttata un tempo come torbiera e oggi dive-nuta riserva naturale protetta. La si attraversa su sterrato peda-lando fra lussureggiante vegetazione ripariale, e si prosegueverso la sponda orientale del lago di Comabbio, ora lungo laprovinciale per Vergiate. Prestando attenzione al traffico auto-mobilistico - che rende l’itinerario poco adatto ad essere per-corso, nel suo sviluppo complessivo, dalle famiglie con bam-bini - nei pressi di Corgeno si svolta a destra per entrare nel-l’abitato e riprendere la provinciale che scende fino alla meta,il centro di Sesto Calende. Situato poco più a valle dell’usci-ta del Ticino dal lago Maggiore, la sua importanza storica èlegata soprattutto allo sviluppo della linea ferroviaria delSempione, di cui Sesto rappresenta uno snodo viario fonda-mentale. Il “castrum Sexto” che invece è ricordato in un docu-mento dell’XI secolo si abbarbicava in posizione sopraelevatarispetto all’attuale lungofiume, fungendo da roccaforte postaa guardia del porto. I resti del sito sono ancora visibili graziealle due torri angolari che si inseriscono nella pianta a “U” dellaCasa Mazza. Percorrendo invece il lungofiume alberato si puòammirare l’imponente ponte in ferro a due piani, sul quale pas-sano la SS 33 e la ferrovia del Sempione.

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12 43La Via dei Pellegrini

II tappaScheda

Partenza:Varese, stazione ferroviaria FS

Arrivo:Sesto Calende, stazione ferroviaria FS

Lunghezza totale (km):30.1

Percorribilità:in bicicletta

Tempo di percorrenza(ore.min):1.30 (in bici)

Dislivello in salita (m):111

Dislivello in discesa (m):289

Quota massima (m):389

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:90%

Strade sterrate e carrarecce:9%

Mulattiere e sentieri:1%

Percorso ciclabile in sede propria:34%

Segnaletica:presente (con la E)

Cartografia:mappe M-Vp-03, M-Vp-04

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linea FS Milano-Porto Ceresio fermata Verese

Ritorno:linea FS Milano-Domodossola fermata Sesto Calende

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Prosegue la fuga dalla città e dal traffico automobilistico gra-zie a un itinerario ciclopedonale che tocca le sponde sudo-rientali del lago di Varese e di quello di Comabbio. L’attraver-samento della zona umida della Palude Brabbia, lungo i 30chilometri di pedalata, è sicuramente l’attrattiva naturalisti-ca più interessante e suggestiva.

La bellezza paesaggistica dei dintorni di Verese - e dello stes-so capoluogo che si è meritato il soprannome di “città giar-dino” - è stata soltanto in parte appannata dall’industrializza-zione e dall’espansione della moderna edilizia residenziale.Percorrendo in bici i dintorni del capoluogo, verso occidente,si scopre un sistema di quattro piccoli laghi di origine more-nica chiuso a Sud da morbidi rilievi collinari, che fu non soloculla di preistorici insediamenti palafitticoli, ma anche luogodi villeggiatura delle nobili famiglie milanesi e soggetto pre-diletto di molti vedutisti settecenteschi. Uscendo da Varese in direzione del lago omonimo si raggiun-ge, al quadrivio di Schiranna, la pista ciclabile che ne compieil periplo: ci si appresta così a costeggiare, lungo la sponda

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6 La Via dei Pellegrini

Il lago di Varese

La ciclabile del Lago di Varese in prossimità di Capolago

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Provinciale si prosegue in piano, seguendo l’alzaia del Ticino,lungo la ciclabile; le anse del fiume continuano a disegnare ilpercorso che si unisce a quello del Canale Villoresi che, proprioin queste terre, va a ingrossare la portata del Ticino. Tanta abbondanza d’acqua non poteva che favorire lo sviluppodi centrali idroelettriche, che proliferano lungo le sponde: daquella di Vizzola, suggestiva per l’architettura e per gli scivolid’acqua, che rappresenta uno dei più importanti esempi di inge-gneria idraulica, la prima del suo genere costruita in Italia, a quel-la di Tornavento e Turbigo. A Nosate una sosta merita la deli-ziosa chiesetta di Santa Maria in Binda, così come il piccolo abi-tato di Cascina Pedregnana, pochi chilometri più a Sud. In questo tratto il Naviglio diventa sempre più sinuoso e piace-vole, circondato da una ricca vegetazione e da ville signorili,come la dimora dei Clerici, all’altezza del seicentesco ponte diCuggiono, caratterizzata da uno scenografico giardino che si pro-tende fino all’imbarcadero, con cinque ordini di terrazze balau-strate. Passati gli abitati di Bernate, Boffalora, da cui partiva finoall’Ottocento il battello diretto a Milano, e Ponte Vecchio, sigiunge a Robecco sul Naviglio, dove spicca nel verde il profilomerlato di Villa Archinto, accanto a un suggestivo ponte pedo-nale. Lo sguardo è rapito dall’eleganza delle tante dimore cheimpreziosiscono questo tratto di Naviglio, destinate alla villeg-giatura della nobiltà milanese: da Villa Naj a quella dei Visconti- Maineri, da Villa Krentzlin alla residenza dei Negri. Ancora pochicolpi di pedale separano dall’arrivo ad Abbiategrasso, ultimatappa del tour, a 24 chilometri dal centro di Milano.

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La Via dei PellegriniIII tappa

SchedaPartenza:Sesto Calende, stazione ferroviaria

Arrivo:Abbiategrasso, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):54.7

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):2.40 (in bici)

Dislivello in salita (m):51

Dislivello in discesa (m):135

Quota massima (m):204

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:95%

Strade sterrate e carrarecce:5%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:80%

Segnaletica:assente

Cartografia:mappe da M-Vp-05 a M-Vp-08 comprese

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linea FS Milano-Domodossola fermata Sesto Calende

Ritorno:linea FS Milano-Mortara fermata Abbiategrasso

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In sella alla bici lungo il nastro argentato del Ticino, dallapunta più meridionale del lago Maggiore fino ad Abbia-tegrasso: 54 chilometri di splendida natura nel cuore di unodei parchi fluviali più belli d’Europa, alla scoperta di repertipreistorici e ville signorili.

La magia del Ticino che abbandona il bacino del lago Maggioreper cominciare la sua corsa verso Pavia, dove si unirà poi nel-l’abbraccio con il Po, segna l’avvio di questo itinerario scanditodal lento ed elegante scorrere del fiume, partendo da SestoCalende, situato a valle dell’emissione fluviale. Pochi chilome-tri più a Sud, dopo aver percorso la SP 27, l’itinerario delle tombepreistoriche del Monsorino, permette di tuffarsi in un passatovecchio di milioni di anni. Qui, infatti, si trova Golasecca, un’am-pia zona archeologica che conserva reperti dell’area prealpinaest-piemontese e ovest-lombarda, che coincidono con la primaetà del Ferro, relativi al periodo che va dal IX al V secolo a.C.Scendendo verso il fiume si trovano le indicazioni che segna-lano la zona degli scavi di Monsorino dove, nel 1965, venneroritrovati importanti testimonianze preistoriche come urne cine-rarie biconiche e sepolcri collettivi. Lasciato l’asfalto della

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8 La Via dei Pellegrini

L’abitato di Boffalora

Villa Archinto a Rebecco sul Naviglio

Un biker in allenamento lungo il Naviglio

Il Naviglio Grande nei pressi di Castelletto

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cistercensi provenienti da Morimond, una località a Nord dellacittà francese di Digione. All’ordine religioso dev’essere attribui-ta anche la promozione della bonifica e della messa a colturadi gran parte del territorio alla sinistra del Ticino. Accanto almonastero sorge la Chiesa abbaziale di Santa Maria, la cui archi-tettura richiama lo stile tipico degli edifici sacri gotico-borgo-gnoni. Di grande interesse è la facciata in laterizio sulla quale,specie al tramonto, si creano effetti cromatici davvero sugge-stivi. All’interno le tre navate spoglie e con volte a crocierasovrastano un ambiente ricco di importanti testimonianze arti-stiche: l’acquasantiera trecentesca, l’affresco strappato diBernardino Luini, gli stalli lignei del coro. Riprendendo a peda-lare lungo l’argine del Naviglio si superano cascine e conche finoall’abitato di Motta Visconti, in prossimità di un terrazzo fluvia-le che sovrasta di ben 15-20 metri il letto del Ticino. Bereguardo è antico centro agricolo che prende il nome da“Belriguardo”, dato al trecentesco castello che i Visconti eles-sero a loro residenza di campagna. Allo stesso modo si chiamail Naviglio costeggiato e che affianca il Ticino, qui attraversatoda un caratteristico ponte di barche. Risaie e prati a marcita pun-teggiati qua e là da secolari cascine, immettono in quella pro-vincia pavese che tanto deve al sistema di irrigazione fluvialeoggetto dell’itinerario. Sulla sponda sinistra del fiume si attra-versa ormai il ponte coperto per addentrasi nel cuore del capo-luogo: dalla stazione ferroviaria si imboccano le vie lastricatedel centro, alla scoperta dei maggiori monumenti cittadini.

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La Via dei PellegriniIV tappa

SchedaPartenza:Abbiategrasso, stazione ferroviaria

Arrivo:Pavia, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):45.2

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):2.15 (in bici)

Dislivello in salita (m):45

Dislivello in discesa (m):90

Quota massima (m):120

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:89%

Strade sterrate e carrarecce:10%

Mulattiere e sentieri:1%

Percorso ciclabile in sede propria:44%

Segnaletica:assente

Cartografia:mappe M-Vp-09, M-Vp-10, M-Vp-11

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linea FS Milano-Mortara fermata Abbiategrasso

Ritorno:linee FS Milano-Genova e Milano-Piacenza fermata Pavia

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Due paesaggi, quello agricolo attraversato dal Naviglio diBereguardo, e quello naturale della valle fluviale del Ticino,offrono lo scenario perfetto per un itinerario cicloturistico cheripercorre il sistema di regolazione delle acque che, da Abbiate-grasso, raggiungono il cuore di Pavia.

Abbiategrasso è il maggior centro industriale e di mercato agri-colo della Bassa milanese attraversata dal Naviglio Grande.Edifici della nobiltà settecentesca affiancano da subito lo svi-luppo dell’itinerario, che si allontana dal nucleo storico - dovemerita una visita la basilica di Santa Maria Nuova - proseguen-do sull’opposta riva del Naviglio di Bereguardo, in direzione Sud-Ovest. Appaiono così le prime tenute a risaia tipiche della vici-na Lomellina, e si attraversa l’ingegnoso sistema di conche checonsentiva il collegamento sull’acqua tra Castelletto diAbbiategrasso e Pavia: una via di comunicazione che, in realtà,fu poco sfruttata a causa di un trasbordo terrestre da Bereguardoal Ticino. Giungendo in prossimità di Caselle d’Ozzero, il cui abi-tato si adagia sul margine del terrazzo fluviale, ci si trova a unpasso dall’Abbazia di Morimondo, fondata nel 1136 dai monaci

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10 La Via dei Pellegrini

Il ponte di barche a Bereguardo

Un ciclista amatoriale in allenamento tra Bereguardo e il ponte di barche

Il ponte coperto a Pavia

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permettono invece di raggiungere il centro economico e pro-duttivo di Corsico, i cui confini comunali sono ormai indistin-guibili dal resto della metropoli. La tappa successiva è Trezzanosul Naviglio, borgo agricolo originariamente chiamato “Treciano”,cresciuto intorno a due conventi, l’uno certosino e l’altro cister-cense, ancor oggi visibili, anche se trasformati in case private.Da qui in poi si richiede una moltiplicata attenzione al traffico,dal momento che la pista ciclabile subisce un’interruzione primadi riprendere la sua lunga traiettoria verso Gaggiano. A sedurreil visitatore si innalza dal centro abitato Palazzo Marino, primae più evidente testimonianza della serie di ville e residenze dicampagna fatte costruire dalla nobiltà e dalla ricca borghesialungo questo tratto di canale. Incrociata quindi la ciclabileVermezzo-Rosate, si prosegue verso Ovest fino al gomitodescritto dal Naviglio dopo che ha corso parallelo al Ticino,di cui attinge le acque. Ci si trova così in località Castelletto,luogo un tempo fortificato e in cui, nel 1264, fu gettato uno deiprimi ponti sul canale. Il seicentesco Palazzo dei Cittadini, appar-tenuto a una nobile famiglia milanese, e la seicentesca Casadella Regia Camera o del Custode, che fu sede del Commissariodel Naviglio Grande e Questore delle Acque, rappresentanole maggiori emergenze architettoniche. Abbiategrasso si deli-nea poco più a Ovest, non solo come importante centro indu-striale e agricolo, ma anche quale antica roccaforte visconteae sforzesca. Lo confermano i resti del Castello duecentesco,disposti in asse con il Naviglio e la via per Milano.

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Il Naviglio Grande SchedaPartenza:Milano, stazione P.ta Genova

Arrivo:Abbiategrasso, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):21.7

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):1.00 (in bici)

Dislivello in salita (m):21

Dislivello in discesa (m):20

Quota massima (m):120

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:100%

Strade sterrate e carrarecce:0%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:51%

Segnaletica:assente

Cartografia:mappe M-Ng-01, M-Ng-02

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linee FS su Milano

Ritorno:linea FS Milano-Mortara fermata Abbiategrasso

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Nei suoi 20 chilometri di sviluppo, da Milano ad Abbiategrasso,l’itinerario ciclopedonale percorre il tratto finale del NaviglioGrande, il più antico dei canali che formavano il sistema deinavigli milanesi. A discapito dell’agibilità del tracciato c’è pur-troppo la forte urbanizzazione della zona, che soffoca l’impor-tante via di navigazione.

Se la bici può essere un mezzo per fuggire al caos metropoli-tano, uno degli itinerari più invianti per il cicloturista è sicura-mente quello che si snoda lungo l’alzaia del Naviglio Grande, ilprimo e storicamente più importante nel sistema dei naviglimilanesi. La pedalata risale il corso del canale mantenendosisulla sinistra idrografica, dalla stazione di Porta Genova adAbbiategrasso. È poi in località Castelletto che il Naviglio, duran-te la sua discesa dal fiume Ticino alla Pianura Padana, effettuauna svolta a gomito, segnando idealmente la meta finale del-l’itinerario prescelto. L’alzaia ha inizio superando il grande quar-tiere Sud-Ovest di Milano, nato a fine Ottocento come zonaindustriale e residenza operaia: una vocazione oggi completa-mente scomparsa, e intuibile solo dalle numerose corti e daitanti ballatoi ristrutturati che ne caratterizzano l’edilizia. Pochedecine di chilometri di pista ciclabile in direzione Sud-Ovest

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12 I Navigli

Il ponte pedonale di Gaggiano

La virata del Naviglio Grande in direzione Milano a Castelletto

Il Naviglio Grande dà vita alla darsena

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stello Visconteo, oggi sedemunicipale. Giunti sull’opposta riva si pro-spetta un lungo rettilineoattraverso aree agricole chealternano le tradizionali col-ture irrigue a quella, a scopoindustriale, del pioppo. Casarile precede l’ingresso inprovincia di Pavia dove, pas-sate alcune conche che per-mettono all’acqua di supera-re un dislivello complessivo diquasi una sessantina di metri,si preannuncia la meraviglia architettonica della Certosa, nel-l’omonimo comune con sede a Torre del Màngano. L’abbazia,fondata nel 1396 da Gian Galeazzo Visconti come mausoleoper sé e per la propria famiglia, è un immenso complesso con-ventuale che comprende la Chiesa e l’insieme degli edificidestinati alla vita monastica. L’interno, in stile gotico, si con-trappone alla suggestiva facciata, di impianto rinascimenta-le. Poco oltre la cintura boschiva che ne descrive grossomo-do il perimetro, si passa da Borgatello, antico centro agrico-lo, sopraggiungendo infine alla confluenza con il Ticino. Pavia,scrigno d’arte e di storia, si concede con i suoi mille monu-menti, le sue altissime torri e la sua rinomata università.

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Il Naviglio Pavese SchedaPartenza:Milano, stazione P.ta Genova

Arrivo:Pavia, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):37.2

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):1.50 (in bici)

Dislivello in salita (m):19

Dislivello in discesa (m):62

Quota massima (m):115

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:88%

Strade sterrate e carrarecce:12%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:49%

Segnaletica:cartelli turistici nel territorioPavese

Cartografia:mappe M-Pa-01, M-Pa-02, M-Pa-03

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linee FS su Milano

Ritorno:linee FS Milano-Genova e Milano-Piacenza fermata Pavia

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Seguire il percorso del Naviglio Pavese significa compiere unvero e proprio viaggio di scoperta attraverso la storia, la cul-tura, la tradizione e l’arte lombarda che hanno caratterizzato lapianura estesa a Sud di Milano, nell’arco dell’ultimo millennio:in sella alla bici, arriviamo a Pavia fiancheggiandone le acque.

Se si pensa che la sola costruzione del canale - il cui svilup-po va dalla Darsena di Porta Ticinese, a Milano, fino alla con-fluenza con il Ticino, nei pressi di Pavia - durò ben cinquesecoli, all’incirca dal 1359 al 1819, subito s’intuisce che quellache si costeggia è stata, storicamente, una delle vie di tra-sporto su acqua più importanti della regione. Lungo i suoi 33 chilometri si incontrano ancora, soprattuttonel tratto urbano milanese, alcuni barconi oggi riadattati adehors di ristoranti e birrerie. L’itinerario ciclistico ha iniziodall’imboccatura del ponte del Trofeo, nei pressi dellaDarsena, e continua lungo l’alzaia che ne costeggia l’interopercorso fino a Pavia, con un solo cambio di sponda a Binasco.Il fondo non è sempre protetto dal traffico automobilisticoe comprende anche tratti sterrati, soprattutto oltre Rozzano.Sebbene il panorama risulti movimentato da capannoni, cen-tri commerciali e tangenziali, si entra quasi immediatamentein quella campagna messa acoltura secoli e secoli fa daiCistercensi di Bernardo diChiaravalle, che vi introdusse-ro il prato irriguo noto come“marcita”. I nuclei di Assago, Rozzano,Moirago e Badile si susseguo-no lungo l’asse del Navigliofino al gomito di Binasco, chea sua volta si trova al centrodi una fitta rete di canali mi-nori e il cui borgo offre lapossibilità di una visita al Ca-

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14 I Navigli

Una conca di navigazione lungo l’alzaia del Naviglio a Milano

La pista ciclabile nel territorio Pavese

Borgo Ticino affacciata sul fiume omonimo

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architettonico di Villa Alari Visconti, “casa di delizie del SignorConte Don Giacinto Alario”, edificata nel primo Settecento, e cir-condata da uno splendido giardino che si prospetta sulle acquedel Naviglio. Nonostante la densa urbanizzazione dell’area la pistaciclabile procede tra labirinti di siepi e giardini, toccando VillaFiorita, in prossimità di Cassina de’ Pecchi, e arrivando fino aGorgonzola, nel cui abitato spiccano la Parrocchiale ottocentesca,Villa Sola Busca e Palazzo Serbelloni, sede dell’ospedale. La suc-cessione di antiche “case di delizia” è considerevole anche nei cen-tri di Inzago e di Cassano d’Adda, meta finale dell’itinerario: quiogni attenzione è rivolta alla magnifica Villa Borromeo, eretta nellaprima metà del Settecento ma riformata dopo il 1781 dal Piermarini,che intervenne sull’edificio in chiave neoclassica.

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Il Naviglio Martesana SchedaPartenza:Milano, stazione Centrale

Arrivo:Cassano d’Adda, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):32.1

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):1.30 (in bici)

Dislivello in salita (m):33

Dislivello in discesa (m):35

Quota massima (m):142

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:99%

Strade sterrate e carrarecce:1%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:74%

Segnaletica:cartelli turistici lungo il percorso

Cartografia:mappe M-Ma-01, M-Ma-02

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linee FS fermata Milano Centrale

Ritorno:linea FS Milano-Bergamo via Treviglio fermata Cassano d’Adda

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Dal cuore di Milano a quello di Cassano d’Adda, si percorronoi primi 32 chilometri di sviluppo del Naviglio della Martesana.Un percorso cicloturistico complessivamente pianeggiante eombreggiato, che si dipana in buona parte su fondo asfaltato.

La Martesana, il Naviglio che congiunge le acque dell’Adda al capo-luogo lombardo da ormai più di cinque secoli - fu realizzato infat-ti tra il 1439 e il 1475 su un’idea di Filippo Maria Visconti, e perfe-zionato da Leonardo nel 1482 per creare una via di comunicazio-ne navigabile fino alla Valtellina - si presta ottimamente a un pia-cevole itinerario riservato alle bici, che conduce da via MelchiorreGioia a Milano all’abitato di Cassano d’Adda. Da qui si può proce-dere ancora in sella fino a Trezzo sull’Adda, benché il fondo siaquasi interamente sterrato, congiungendosi alla pista ciclabiledel maggiore affluente del Po. Il paesaggio attraversato è quelloche, superato l’affollamento edilizio della periferia a Est dellametropoli, immerge nel verde delle cascine e degli antichi casola-ri che corrono lungo il limite fra la bassa e l’alta pianura milanese.Prima che assorbisse le funzioni industriali e residenziali allonta-nate dal capoluogo, questo era infatti un territorio di fiorenti atti-vità casearie e agricole, oltre che commerciali, con punti di rac-colta nei mercati di Gorgonzola e di Melzo. Con la bici, in uscita

da Milano, si imbocca via Padovalungo l’antica postale Veneta chefiancheggia il Naviglio. Presto sipossono vedere alcune delleprime ville padronali che segne-ranno il percorso man mano ci siporta verso la campagna. Dopopochi chilometri di pedalata ci siimbatte nell’abitato di Vimo-drone, e più avanti ancora inquello di Cernusco sul Naviglio,tradizionale luogo di villeggiatu-ra dell’aristocrazia ambrosiana.Ne è testimonianza il gioiello

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16 I Navigli

La Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso a Gorgonzola

Vimodrone, una delle numerose dimore patrizie lungo il percorso

La segnaletica lungo il percorso

Il Naviglio Martesana a Cassina de’ Pomm

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Dal Santuario ci si immette nell’alzaia dell’Adda, che in questotratto scivola sotto le mura del trecentesco Castello di Trezzo;pochi metri per scoprire uno dei villaggi industriali più famosid’Italia: Crespi d’Adda. Da qui in poi è tutto un susseguirsi di cen-trali idroelettriche: dalla Taccani, a pochi passi dalla societàcanottieri dove si apre la ciclopedonale, alla Esterle, molto piùsimile nelle linee architettoniche a una residenza signorile digusto neorinascimentale che non a un impianto, fino alla Bertini,attivata nel 1898, preziosa testimonianza della sintesi tra una ricer-ca stilistica raffinata e l’efficienza industriale. Giunti allo“Stallazzo”, la stazione di sosta per il cambio dei cavalli che trai-navano le imbarcazioni controcorrente, si continua poi a peda-lare per un lungo tratto seguendo il nastro d’acqua del Navigliodi Paderno, fino alla località Tre Corni, così chiamata per i massirocciosi sporgenti dal tetto del fiume. In sella alla bici si passasotto l’imponente mole de ponte in ferro di San Michele, finoalla diga di Robbiate e alla centrale Semenza, che delimita la finedell’Ecomuseo Adda di Leonardo; un tratto di fiume, questo, cheispirò molto il genio toscano, tanto che a Imbersago ancora oggisi può ammirare il progetto del suo celebre traghetto. Il portoe il battello, appartenuti ai Borromeo prima e allo Stato di Milanopoi, segnano l’ingresso a Brivio, importante centro religioso, tea-tro del clamoroso ritrovamento, nel 1888, di una preziosa cas-setta d’argento, risalente all’epoca paleocristiana. Chilometrodopo chilometro il fiume cede il passo al lago di Olginate, cheaccompagna il percorso fino all’imbocco con la SS 36, e all’abi-tato di Calolziocorte tappa ultima dell’itinerario.

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L’Adda e il Navigliodi Paderno

SchedaPartenza:Cassano d’Adda, stazione ferroviaria

Arrivo:Calolziocorte, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):45.5

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):2.30 (in bici)

Dislivello in salita (m):118

Dislivello in discesa (m):29

Quota massima (m):209

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:36%

Strade sterrate e carrarecce:59%

Mulattiere e sentieri:4%

Percorso ciclabile in sede propria:64%

Segnaletica:assente

Cartografia:mappe M-Ad-01, M-Ad-02, M-Ad-03

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linee FS Milano-Bergamo e Milano-Brescia fermata Cassano d’Adda

Ritorno:linea FS Milano-Lecco fermata Calolziocorte

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Un percorso alla scoperta dell’ingegno dell’uomo e della bellez-za, dolce e impetuosa dell’Adda, il maggior fiume interamentelombardo, seguendo il corso del Naviglio di Paderno, lungo unitinerario di oltre 45 chilometri: da Cassano d’Adda a Calol-ziocorte, alle porte di Lecco.

Il tour prende il via dalla stazione di Cassano d’Adda, a 30 chi-lometri da Milano, ma prima di mettersi in sella vale la penaammirare la settecentesca Villa Borromeo, delimitata dall’ele-gante cancellata del Piermarini, e Villa Rosales Pallavicini, risa-lente al XVII secolo, che si spinge fino alle acque del canale dellaMuzza. Dopo circa 4 chilometri si lascia l’abitato, in direzioneNord, costeggiando il corso del Naviglio Martesana lungo la pistaciclabile, fino all’incrocio con Groppello. Nonostante l’assenzadi segnaletica che indichi la via, è sufficiente attraversare il ponteciclopedonale sull’Adda per effettuare una breve visita a Farad’Adda. Continuando lungo il corso d’acqua si arriva al ponte diVaprio d’Adda, procedendo con molta attenzione sulla traffica-ta provinciale. Giunti al Santuario di Concesa, in corrisponden-za dell’imbocco della Martesana, bastano pochi metri per sco-prire uno dei villaggi industriali più famosi d’Italia: Crespi d’Adda.

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18 L’Adda

Veduta del Resegone dall’alzaia dell’Adda a Olginate

Il ponte in ferro di San Michele a Paderno d’Adda

La centrale elettrica Taccani a Trezzo sull’Adda

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nente naturale si confonde con le imponenti sistemazioni arti-ficiali, dove la pioppicoltura golenale si alterna alla praticaestrattiva di materiali inerti. All’estremo limite meridionale delterritorio lodigiano e lombardo, proprio a ridosso del Po, appa-re il piccolo centro di Castelnuovo Bocca d’Adda, antico feudodella famiglia Stanga, della quale permangono nei dintorni rile-vanti opere architettoniche. Addentrandosi nel nucleo storicosi notano la Parrocchiale, a pianta ottagonale, e il CastelloVisconteo, trasformato in palazzo signorile nel Settecento.Proseguendo verso il bivio di Meleti, si svolta a sinistra per rag-giungere la Rocca di Maccastorna, anch’essa appartenuta agliStanga e ancora dotata di fossato, torri, merli e beccatelli. Piùavanti, in pieno Parco dell’Adda Sud, si attraversa su ponte ilcorso del più lungo fiume lombardo, portandosi, in localitàCrotta, proprio sul tratto terminale che, lasciando il bassoLodigiano, precede la confluenza con il Po. Anche qui una sostaè doverosa per accostarsi alla tardobarocca Villa Stanga. Si ridi-scende quindi il corso d’acqua che va gettandosi nel Po, attra-versando gli abitati di Acquanegra e di Spinadesco, prima dientrare in Cremona e abbandonarsi alle seduzioni del suo cen-tro storico. La città, che è anche la capitale del torrone, è gene-rosa di itinerari artistici, tutti convergenti sulla celeberrima piaz-za del Comune: è qui, infatti, che si prospettano i 111 metri d’al-tezza del Torrazzo, la marmorea facciata del Duomo, il roma-nico edificio del Battistero e l’elegante struttura in cotto, instile gotico, della Loggia dei Militi.

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Il Po tra lodigianoe cremonese

SchedaPartenza:Piacenza, stazione ferroviaria

Arrivo:Cremona, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):53.8

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):2.40 (in bici)

Dislivello in salita (m):43

Dislivello in discesa (m):51

Quota massima (m):53

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:88%

Strade sterrate e carrarecce:12%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:11%

Segnaletica:assente

Cartografia:mappe M-Po-01, M-Po-02

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:

linea FS Milano-Bolognafermata Piacenza

Ritorno:linee FS Cremona-Milano via Codogno e via Treviglio

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Dalla riva destra del Po, dove questo sfiora la periferia set-tentrionale di Piacenza, l’itinerario ciclistico insegue l’anda-mento curvilineo del fiume, lasciandone infine il corso peraddentrarsi nel cuore di Cremona.

Allontanandosi dal Lodigiano, il Po pare voler tergiversare trale golene concedendosi sinuose svolte e divagazioni dal lettoprincipale. Tocca solo marginalmente Piacenza, situata sulla rivadestra laddove la via Emilia termina il suo lungo corso, e rag-giunge Cremona zigzagando capricciosamente lungo il confi-ne regionale. Lo stesso percorso è quello di un itinerario cicli-stico che si sviluppa per circa 54 chilometri su strade arginalitra il basso Lodigiano, il Parco Naturale Regionale dell’Adda Sude le meraviglie storico-artistiche del Cremonese. La severa eciclopica architettura di Palazzo Farnese appare in lontananzae segue la traiettoria che allontana dalla città per condurre,attraversato il ponte, sull’argine sinistro del Po. Per un buon trat-to il fiume descrive ampie anse nella campagna bonificata, dovesono ben visibili le idrovore che portano l’acqua alle grandiestensioni di mais che caratterizzano il paesaggio. La compo-

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L’argine del Po a Mezzana Casati

La campagna nei dintorni di Castelnuovo Bocca d’Adda

Il Duomo ed il Torrazzoa Cremona

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La Golena del Po SchedaPartenza:Cremona, stazione ferroviaria

Arrivo:Casalmaggiore, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):60.0

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):3.00 (in bici)

Dislivello in salita (m):28

Dislivello in discesa (m):45

Quota massima (m):44

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:89%

Strade sterrate e carrarecce:11%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:37%

Segnaletica:Golena del Po - Borghi delCasalasco

Cartografia:mappe M-Po-03, M-Po-04, M-Po-05, M-Po-06

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linea FS Milano-Mantova fermata Cremona

Ritorno:linea FS Brescia-Parma fermata Casalmaggiore

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Per conoscere e apprezzare l’ambiente fluviale padano si puòscegliere di affrontare un interessante percorso ciclistico chesi snoda su argini, strade alzaie e vicinali lungo i circa 60 chilo-metri di sviluppo longitudinale del Parco Sovracomunale dellaGolena del Po.

Cremona e Casalmaggiore rappresentano, rispettivamente, ilimiti occidentale e orientale del parco, gli estremi di un lembodi campagna fortemente segnato, oltre che dalla maglia orto-gonale di derivazione romana, anche dalle numerose testimo-nianze che confermano un legame inscindibile con il fiume ele sue risorse. La stessa toponomastica richiama e rincorre ilcontinuo alternarsi di cascine, strade, rogge, piccoli edifici reli-giosi, barche e baracche di pescatori all’interno del parco, dovenon mancano zone umide di grande valenza naturalistica. Il centro storico di Cremona, dal quale ha inizio l’itinerariociclabile, impone una visita alla sua piazza principale, chiusadalle armoniose masse dei più importanti monumenti citta-dini: il Torrazzo, il Duomo, il Battistero, la Loggia dei Militi eil Palazzo del Comune. Uscendo dalla città si scivola dolcemente tra viali alberati finoalla pista ciclabile “Golena del Po”, lungo il cui sterrato si pro-

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Una cappelletta nei pressi all’argine del Poa Gussola

La Chiesa di Borgolieto

Cascina Gerre del Sole

La bella strada alberata di Gerra Vecchia

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cede entrando nel Parco delPo e del Morbasco. Si toccal’abitato di Sommo con Porto,in comune di San Daniele Po,proseguendo fino al nucleo diIsola Pescaroli, piccolo borgoaddossato alla massiccia argi-natura del fiume, che qui èattraversato da un modernoponte nei pressi del quale siscorge un interessante impian-to di sollevamento delle a-

cque per l’irrigazione della pianura. Solarolo Monasterolo eMotta Baluffi sono i centri che precedono i più importantiScandolara Ravara e Torricella del Pizzo, i cui territori comu-nali si sviluppano lungo un tratto di golena fluviale di parti-colare interesse naturale e paesaggistico che è parte dellaRiserva Naturale Lanca di Gerole. Oltre le cascine di BoscoPiazza si continua verso Nord per circa un chilometro su stra-da asfaltata, fino all’innesto con l’Argine Maestro che raggiun-ge l’abitato di Gussola. Le ville tardobarocche movimentanola percezione di un paesaggio finora piuttosto monotono: inbreve si è di fronte al Santuario di Santa Maria dell’Argine, inprossimità del quale la strada diventa ciclopedonale prose-guendo, ombreggiata da olmi, fino alle porte di Casalmaggiore,meta finale dell’itinerario.

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Si avanza per un lungo trattolungo l’argine, superando dap-prima Buzzoletto, poi la Ga-rzaia di Pomponesco, colloca-ta in una posizione ottimaledal punto di vista avifaunistico,poiché parallela al Po e in un’a-rea golenale assai ampia. Da Pomponesco l'argine prose-gue parallelo al corso del Pofino a Dosolo, qui la stradaalzaia si allontana dal fiume per raggiungere Villlastrada eCavallara dove inizia un tratto sterrato. Si prosegue fiancheg-giando sulla destra una lanca, e il fitto Bosco del Ballottino, finoa raggiungere il centro di Cizzolo, alle porte della sezione meri-dionale del Parco Naturale Regionale dell’Oglio Sud. In quellache si presenta come una delle zone a vegetazione acquaticapiù estese d’Italia, habitat di numerose specie di pesci, anfibi,piccoli mammiferi e uccelli, è possibile soffermarsi per effet-tuare interessanti osservazioni presso le numerose aree attrez-zate. Superato il ponte di barche sull’Oglio poco prima che que-sto confluisca nelle acque del Po, si prosegue infine a Sud diMantova, arrivando alla meta dell’itinerario, Borgoforte. La strut-tura fortificata che sorge sulla riva destra del fiume e che necontraddistingue anche il toponimo, fu eretta dagli austriaciinsieme a una serie di roccaforti, oggi in gran parte perdute, chesi fronteggiavano sulle opposte sponde del corso d’acqua.

Un tratto di nuova ciclabile a Fossacaprara

Girasoli a Borgoforte

L’ambiente agricolo a Pomponesco

La Parrocchiale a Cicognara

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Verso la confluenza tra Oglio e Po

SchedaPartenza:Casalmaggiore, stazione ferroviaria

Arrivo:Borgoforte, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):50.6

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):2.30 (in bici)

Dislivello in salita (m):42

Dislivello in discesa (m):44

Quota massima (m):32

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:82%

Strade sterrate e carrarecce:18%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:78%

Segnaletica:itinerario “verso la confluenza Oglio Po”

Cartografia:mappe M-Po-07, M-Po-08, M-Po-09

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linea FS Brescia-Parma fermata Casalmaggiore

Ritorno:linea FS Verona-Mantova-Modena fermata Borgoforte

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L’itinerario si svolge tra i centri di Casalmaggiore e Borgoforte,lungo la sponda sinistra del Po che, prevalentemente su stra-de arginali chiuse al traffico, congiunge le province di Cremonae di Mantova. Il paesaggio è quello agricolo della campagnafluviale, che sconfina nella vegetazione ripariale del ParcoNaturale Regionale dell’Oglio Sud.

Casalmaggiore, grosso borgo a vocazione agricola e industria-le, si adagia sulla riva sinistra del Po, protetto da un potente argi-ne che si inizia a percorrere non prima di aver attraversato lascenografica piazza Garibaldi, dominata dal neogotico PalazzoComunale. La ciclabile supera le località di Fossacaprara e diCicognara, prosegue poi su fondo sterrato, giungendo in breveal centro di Viadana. Capoluogo del più vasto comune mantovano, la cittadina offresuggestivi itinerari storico-artistici, a partire dalla centralissi-ma piazza Gramsci con la Parrocchiale dell’Assunta, i cui inter-ni conservano opere pittoriche di inestimabile valore.Attraversata piazza Matteotti, sulla quale si prospetta il sette-centesco Palazzo del Comune, dotato di portico e torre, si escedal centro proseguendo verso Est, in direzione di Pomponesco.

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fiume, accrescendo la frequenza di scorci paesaggistici sugliambienti naturali tipici del basso Mantovano: dalle garzaie aiboschi planiziali, dalle lanche alle isole fluviali. Giunti alla con-fluenza del Mincio con il Po, la prima tappa di un certo rilievodiventa Govèrnolo, che è appunto il maggior centro del bassocorso del fiume mantovano. Fu qui che, secondo la leggenda,papa Leone Magno fermò, nel 452, Attila e i suoi Unni, impeden-do l’invasione del resto della penisola. Ed è qui, in prossimità del-l’argine, che si erge l’imponente architettura in cotto dellaParrocchiale, risalente alla seconda metà del Settecento. Semprelungo l’argine del Mincio, si scorgono i resti delle antiche chiu-se, con torrione medievale, progettate nel XII secolo dal Pi-tentino, l’ingegnere bergamasco cui venne affidato il compito diirreggimentare le acque del fiume e dei laghi mantovani. L’arginea poco a poco si riavvicina al Po, conducendo alla tappa succes-siva, Sustinente. L’attrazione principale è data dall’insolito edi-ficio bipartito della settecentesca Villa Guerrieri-Gonzaga, pre-ludio ai palazzi della meta finale dell’itinerario, il centro storicodi Ostiglia. Vi si arriva dopo aver percorso la riva sinistra e sfio-rato le località di Libiola, Torriana, Serravalle Po e Bagno SanRomano. Il borgo, di fondazione romana, è forse la patria dellostorico Cornelio Nepote, di cui spicca il monumento nella piaz-za omonima. Pedalando ormai tra le vie dell’abitato, adagiatosulla sponda sinistra del fiume di fronte a Révere, si segue unviale porticato per raggiungere piazza Matteotti e quindi il neo-classico Palazzo Bonazzi-Cavriani, ora sede municipale.

La chiesetta di Boccadiganda

Incrocio con altri itinerari nei pressi di Ostiglia

La fertile pianura a Sustinente

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12 43La ciclovia

sinistra del PoScheda

Partenza:Borgoforte, stazione ferroviaria

Arrivo:Ostiglia, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):41.3

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):2.00 (in bici)

Dislivello in salita (m):6

Dislivello in discesa (m):18

Quota massima (m):25

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:89%

Strade sterrate e carrarecce:11%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:

0%

Segnaletica:sinistra Po - Eurovelo8

Cartografia:mappe M-Po-10, M-Po-11, M-Po-12

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linea FS Verona-Mantova-Modena fermata Borgoforte

Ritorno:linea FS Bologna-Verona fermata Ostiglia

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L’itinerario percorre i 40 chilometri di strade arginali scarsa-mente trafficate della sponda sinistra del Po, da Borgoforte aOstiglia, nel basso Mantovano. Un viaggio di scoperte pae-saggistiche, oltre che di una cultura umana fortemente legataal fiume, alla sua storia, al suo sviluppo lungo la Pianura Padana.

La conformazione pianeggiante che caratterizza la Bassa pada-na è uno stimolo indiscutibile ad intraprendere rilassanti itine-rari cicloturistici. Il Po che attraversa le campagne a Sud diMantova, in particolare, offre alcune peculiarità che rendono lapedalata ancor più suggestiva: la landa omogenea e continua cheè la regola lungo quasi tutto il corso che segna il confine regio-nale sembra temporaneamente interrompersi grazie alla presen-za di produzioni orticole, cascinali, torri campanarie e fortilizieche segnalano centri ricchi di storia e di cultura. Stabilita la par-tenza dall’abitato di Borgoforte, antico centro fortificato dagliaustriaci lungo le opposte sponde del fiume, si prosegue versoEst lungo la riva sinistra del Po, toccando le località di Boc-cadiganda, San Nicolò Po e San Giacomo Po. L’argine maestrosinistro si conforma e segue con una certa regolarità il letto del

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rare il bellissimo Palazzo Ducalecinquecentesco, consideratoun capolavoro del rinascimen-to mantovano. Passando oltrela località Bonizzo, sempre lun-go l’argine, si arriva a Borgo-franco sul Po, unico caso di“città del tartufo” in Lombar-dia, ma, giunti in prossimità diCarbonara Po, è Isola Bosconea catturare l’attenzione, con isuoi verdi boschi immersi in unpaesaggio di colture intensive,oggetto dell’omonima Riserva

Naturale. Superato lo stabilimento idrovoro di Moglia, fa seguitoil rinomato borgo fortificato di Sèrmide. La vicina frazione di SantaCroce è una delle pievi di età matildica più apprezzate insieme allaParrocchiale dell’Assunta di Felònica, anch’essa eretta per volon-tà dalla contessa nell’XI secolo. Attraversato anche l’ultimo comu-ne lombardo, sempre lungo l’argine fluviale, si “sconfina” nell’altoFerrarese, sfiorando l’elegante architettura della Rocca di Stellatao Rocca possente, fatta erigere da Niccolò II d’Este nella secondametà del Trecento per controllare la navigazione sul Po. Bondenoè la meta finale dell’itinerario: roccaforte estense, già munita dicastello da Matilde di Canossa, colpisce per le diffuse testimo-nianze delle imponenti opere di bonifica che gestiscono l’immen-sa ricchezza d’acqua della zona.

Idrovora per la bonifica dell’agro Mantovano-Reggiano a Moglia

Il campanile quattrocentesco della Chiesa matildica di Santa Maria Assunta a Felonica

Via d’accesso al fiume a Borgofranco sul Po

L’argine a Borgofranco sul Po

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Il Po nelle terreMatildiche

SchedaPartenza:Ostiglia, stazione ferroviaria

Arrivo:Bondeno, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):48.5

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):2.30 (in bici)

Dislivello in salita (m):23

Dislivello in discesa (m):20

Quota massima (m):24

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:100%

Strade sterrate e carrarecce:0%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:6%

Segnaletica:destra Po - Eurovelo8

Cartografia:mappe M-Po-13, M-Po-14, M-Po-15

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linea FS Verona-Bologna fermata Ostiglia

Ritorno:linea FER Ferrara-Poggio Rusco-Suzzara fermata Bondeno

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L’itinerario ciclistico si articola fra le località di Ostiglia e diBondeno, dipanandosi lungo quella porzione di provincia man-tovana che è bagnata dalla riva destra del Po, e che ha sullo sfon-do i tesori naturalistici e architettonici delle terre matildiche.

Matilde di Canossa fu una figura di primissimo piano nella storiadel medioevo mantovano. Principale feudataria della penisola, siprodigò per la risistemazione di antichi monasteri e chiese, facen-done anche erigere di nuovi. Una testimonianza piuttosto cospi-cua di tale fervente interventismo architettonico e artistico è datadalle numerose pievi e abbazie che caratterizzano l’Oltrepò man-tovano, soprattutto nel tratto compreso tra Ostiglia e Bondeno,ormai oltre il confine regionale, nell’alto Ferrarese. Per attraversar-lo in sella alla bici, si può partire da Ostiglia, cittadina industrialee commerciale sulla riva sinistra del fiume. Seguendo poi le indi-cazioni per la pista ciclabile lungo il Po, ci si porta lungo il carat-teristico ponte in ferro che collega il borgo alla tappa successiva,Révere, il cui profilo appare già ben delineato in lontananza. Di antichissima origine etrusca, per la sua posizione strategica sulPo, il centro fu sempre conteso e subì durissimi bombardamentidurante la Seconda Guerra Mondiale. Una sosta permette di ammi-

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ca, insieme ai resti del Castello Scaligero (XIII-XIV secolo) diValeggio sul Mincio e della grandiosa diga-ponte visconteagettata sul tratto di fiume che lambisce il nucleo di Borghetto.Pedalando fra le colline moreniche si sfiorano i centri diPozzolo e di Marengo, quindi si entra nel quadrilatero di muramerlate che cinge il nucleo storico di Soave. Da qui il pae-saggio campestre, segnato da silenziosi canali di irrigazione eda antiche corti e ville signorili, si dirada sempre di più fino asfumare nel verde scenario del Bosco della Fontana: oltre 200ettari di foresta originaria che un tempo coprivano tutta laPianura Padana. Il fiume indugia tra canneti e vegetazione fit-tissima, formando i tre laghi che circondano le meraviglie arti-stiche di Mantova, meta finale dell’intero itinerario.

Attracco turistico a Peschiera del Garda

Il ponte fortificato Visconteo di Borghetto a Valeggio sul Mincio

La pista ciclabile lungo lo scaricatore Pozzolo-Maglio

La Basilica di Sant’Andrea a Mantova

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Il Mincio dal Garda a Mantova

SchedaPartenza:Peschiera del Garda, stazione ferroviaria

Arrivo:Mantova, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):46.0

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):2.30 (in bici)

Dislivello in salita (m):30

Dislivello in discesa (m):83

Quota massima (m):79

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:98%

Strade sterrate e carrarecce:2%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:93%

Segnaletica:ciclovia Mantova-Peschiera -Eurovelo7

Cartografia:mappe M-Mi-01, M-Mi-02, M-Mi-03

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linea FS Milano-Verona fermata Peschiera s/Garda

Ritorno:linea FS Milano-Mantova

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Pedalare lungo le rive del fiume sta diventando un’abitudinesempre più diffusa, favorita anche dal moltiplicarsi delle pisteciclabili lungo i corridoi verdi dei maggiori corsi d’acqua. Quella che unisce, lungo i suoi 40 chilometri di sviluppo, lesponde del Garda alle rive dei tre laghi mantovani è sicuramen-te fra le più suggestive e frequentate della Lombardia.

Il percorso si snoda su strada interamente asfaltata dal centrodi Peschiera, con i suoi mediterranei scorci sul Benaco, fino aMantova, ripercorrendo un lato del famoso quadrilatero for-tificato realizzato dagli austriaci nella prima metà dell’Ot-tocento. L’itinerario consente anche di attraversare l’area natu-ralistica del Parco Naturale Regionale del Mincio, compren-siva di campi e prati irrigui, ville ottocentesche e importantizone boschive. Si parte dunque da Peschiera del Garda, il cuicentro storico, di impianto veneziano, è ordinato all’internodi un fortilizio pentagonale del XIX secolo. Pochi chilometriimmettono quindi nel territorio del parco: il borgo fortifica-to di Monzambano, sebbene situato sulla sponda opposta aquella della pista, si offre come prima tappa storico-artisti-

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30 Il Mincio

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schiere di canne palustri, nella speranza di scorgere almeno unodegli esemplari di airone rosso o cinerino che popolano questoecosistema. Nei pressi di Govèrnolo - dove, secondo la leggen-da, nel 452 si incontrarono Attila e papa Leone Magno - l’atten-zione è rapita dall’imponente Parrocchiale e dal suo campani-le in stile gotico. Qui termina l’area del Parco del Mincio e ilfiume stesso si getta nelle acque del Po. Si procede ora in dire-zione Ovest, lungo l’argine sterrato che tocca l’abitato di SanGiacomo Po e di seguito, sulla comoda strada arginale asfalta-ta, quello di San Nicolò Po, in direzione di Borgoforte. L’anticocentro fortificato, oggi importante snodo fluviale, si raggiungedopo pochi chilometri; delle strutture difensive che un temposi fronteggiavano sulle opposte rive del Po, rimane oggi solo ilforte a pianta ottagonale eretto dagli austriaci.

L’argine del Mincio a Corte Langhirola

Il profilo di Mantova osservato dalla Riserva Naturale della Vallazza

La scenografica piazzaSordello a Mantova

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Tra Mincio e Po SchedaPartenza:Mantova, stazione ferroviaria

Arrivo:Borgoforte, stazione ferroviaria

Lunghezza totale (km):44.8

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):2.30 (in bici)

Dislivello in salita (m):18

Dislivello in discesa (m):12

Quota massima (m):25

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:59%

Strade sterrate e carrarecce:39%

Mulattiere e sentieri:2%

Percorso ciclabile in sede propria:7%

Segnaletica:ciclovie destra Mincio e sinistra Po

Cartografia:mappe M-Mi-04, M-Mi-05, M-Mi-06

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:linea FS Milano-Mantova

Ritorno:linea FS Verona-Mantova-Modena fermata Borgoforte

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L’itinerario ciclistico di circa 45 chilometri unisce Mantova aBorgoforte, descrivendo una sorta di gomito che ha il verticenel punto in cui le acque del Mincio si uniscono a quelle del Po.

Il territorio attraversato immediatamente a Sud del capoluogomantovano presenta suggestioni naturalistiche di particolarepregio e caratteri di grande omogeneità del paesaggio: canali,golene, argini e pioppeti seguono la trama di antichissime stra-de che collegano insediamenti rurali e capisaldi architettonicidell’età benedettina, in un ambiente che risulta fortementeinfluenzato, seppure a una certa distanza, dalla presenza del piùlungo fiume della penisola. I raffinati giardini di Palazzo Te, lacupola di Sant’Andrea progettata da Leon Battista Alberti, piaz-za Ducale e le possenti torri quadrangolari del Castello di SanGiorgio lasciano affascinati già alla partenza, quando si pedalafra le viuzze del centro, scoprendo inediti scorci sul Mincio frai palazzi della città. Abbandonati i monumenti gonzagheschi,si percorrono gli argini - in buona parte sterrati come il resto deltracciato ciclistico - dei laghi di Mezzo e Inferiore, fino alla primaemergenza naturalistica di rilievo: la Riserva Naturale Vallazza,un vasto complesso di zone umide che testimoniano, in stadidifferenziati, l’evoluzione spontanea delle anse fluviali. Si pro-segue così sfiorando le fronde di salici e ontani e lambendo

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32 Il Mincio

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non sempre in buone condizioni. Ed è proprio qui che si puòpianificare una prima sosta: il monte Cavlera, una delle tanteescursioni che partono da Colzate, fa infatti da cornice alSantuario di San Patrizio che domina il paese dalla sua posi-zione sopraelevata. Proseguendo sulla strada per Ponte Nossa,il paesaggio diventa più aspro, acquisendo dei marcati carat-teri alpini: la val Seriana, infatti, si estende fino al versantemeridionale del monte Torena, nelle Alpi Orobie. Tra il verde dei boschi e i mille rivoli del fiume si giunge aPonte Nossa centro di industrie tessili e minerarie dove ilMuseo dei Magli è una testimonianza della grande importan-za industriale di questa località. In paese è possibile visitareanche la Chiesa dell’Annunciazione di Maria, o Santuario dellaMadonna delle Lacrime, risalente al XVI secolo e ampliata allafine dell’Ottocento. L’ultimo tratto del percorso, ancora ster-rato, ricalca il tracciato della vecchia ferrovia e conduce all’al-topiano che ospita Clusone, l’ultima meta dell’itinerario.Percorrendo un tratto boschivo, in cui la vegetazione è soprat-tutto aghiforme, si riesce a scorgere il nucleo urbano nasco-sto dal colle Crosio e delimitato dalle valli del Serio e delBorlezza. Lasciando ora le due ruote è possibile visitare incan-tevoli punti d’interesse, tra cui la Chiesa del Paradiso, checustodisce alcuni antichi affreschi e la suggestiva piazzadell’Orologio con il Palazzo Comunale, ricostruzione di uncastello quattrocentesco sulla cui torre medievale fu collo-cato un segnatempo meccanico.

I portici di Piazza dell’Orologio a Clusone

Il percorso nei pressi di Ponte Nossa

L’altopiano di Clusone

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La ciclovia della val Seriana

SchedaPartenza:Fiorano al Serio, cimitero

Arrivo:Clusone

Lunghezza totale (km):15.7

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):1.00 (in bici)

Dislivello in salita (m):259

Dislivello in discesa (m):33

Quota massima (m):603

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:27%

Strade sterrate e carrarecce:49%

Mulattiere e sentieri:23%

Percorso ciclabile in sede propria:37%

Segnaletica:presente nella prima parte

Cartografia:mappa M-Se-01

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:autostrada A4 uscita Bergamo, Sp 35 della val Seriana

Ritorno:per il medesimo percorso dell’andata

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L’itinerario si snoda tra tesori naturalistici e architettonici,percorrendo poco più di 15 chilometri accompagnati dal silen-zioso scorrere del fiume Serio, lungo un percorso che parteda Fiorano e termina nel maggiore centro della media e altaval Seriana, la cittadina di Clusone.

La val Seriana, con i suoi 50 chilometri di sviluppo Nord-Sud,presenta numerosi scenari paesaggistici: valli dai fianchi mor-bidi, bacini, altipiani e scorci alpini. Il cicloturista che decidedi intraprendere questo suggestivo percorso è accompagna-to dalle bellezze e dalle atmosfere che caratterizzano la zona;come il tratto che collega Fiorano al Serio a Clusone, territo-rio di pianori, vegetazione boschiva e frescure fluviali nellamedia val Seriana. L’itinerario costeggia il Serio, principale affluente dell’Adda,che si estende per 124 chilometri, attraversando la Lombardiae collegando Bergamo a Cremona. La ciclabile si presentaasfaltata per un breve tratto, ma nei pressi di Colzate eCasnigo, divise dal fiume e collegate tra di loro da un ponte,la pedalata si fa più faticosa, con strade sterrate e carrarecce

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fondo asfaltato a rare carrarecce. Ciò che caratterizza questopercorso è sicuramente la presenza di numerose gallerie, sug-gestive per la loro illuminazione automatizzata. Dopo averneattraversate alcune e aver goduto di uno splendido scorciomontano sul fondovalle, si giunge a San Giovanni Bianco, carat-teristico borgo collocato alla confluenza del fiume col tor-rente Enna che scende verso la val Taleggio. Ciò che colpisce di questo nucleo medievale sono le stradinestrette, i porticati e i sette ponti, tre sull’Enna e quattro sulBrembo. Continuando sulla via che porta a Piazza Brembanala valle si fa sempre più stretta e, pedalando per un paio dichilometri su un sentiero immerso nella boscaglia, si incon-tra la cittadina di Cornello, che ha mantenuto intatto il suoimpianto medievale. Una sosta al Museo dei Tasso e della storia postale riportaindietro nel tempo, all’epoca in cui i Tasso, illustri antenati delborgo, si unirono in un gruppo di corrieri e formarono il primosistema postale. Continuando l’itinerario tra ponti, gallerie evalli, si raggiunge Lenna, situata alla confluenza tra i due ramidel Brembo. Da qui mancano solo un paio di chilometri perterminare la pedalata a Piazza Brembana, località di commer-ci e di villeggiatura estiva che “sconfina” già nell’alta valBrembana. Punto di partenza per escursioni montane alla por-tata di tutti, è punteggiata da importanti edifici religiosi, tracui spicca la Chiesa di San Martino, riedificata nell’Ottocento,che ospita statue di Andrea Fantoni e opere di Carlo Ceresa.

La vecchia stazione ferroviaria di San Pellegrino Terme

Veduta di San PellegrinoTerme

La suggestiva illuminazionedelle gallerie lungo il percorso

Ponte in pietra sul Brembo nei pressi di Scalvino

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12 43La ciclovia

della val BrembanaScheda

Partenza:S. Pellegrino Terme

Arrivo:Piazza Brembana

Lunghezza totale (km):16.9

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):1.00 (in bici)

Dislivello in salita (m):195

Dislivello in discesa (m):16

Quota massima (m):517

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:97%

Strade sterrate e carrarecce:3%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:81%

Segnaletica:ciclovia della val Brembana

Cartografia:mappe M-Br-01, M-Br-02

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:autostrada A4 uscita Bergamo, SS 470 della val Brembana

Ritorno:per il medesimo percorso dell’andata

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Un itinerario nel cuore della val Brembana, che unisce SanPellegrino Terme a Piazza Brembana con un percorso di circa17 chilometri. Seguendo il tracciato della ferrovia, si posso-no scorgere panorami mozzafiato, che si legano alla culturae all’architettura di queste zone.

Innumerevoli sono i paesaggi che caratterizzano la val Brem-bana, l’incisione limitata a Nord dalle Alpi Orobie, dal pizzodel Diavolo di Tenda e dal pizzo dei Tre Signori, che segna ilconfine tra le province di Bergamo, Sondrio e Lecco. In dire-zione Sud si aprono le vallate bergamasche e il fiume Brembocontinua placido il suo corso fino a raggiungere l’Adda.L’itinerario si apre da San Pellegrino, conosciuta come locali-tà di cura e benessere grazie alle sue terme e scenografica-mente divisa dal letto del fiume in due parti, messe in comu-nicazione da cinque differenti ponti. Prima di inforcare la bicisi può visitare il Palazzo della Fonte e l’ex Casinò municipale,progettati dallo stesso architetto, in stile floreale. Si inizia cosìla pedalata, costantemente in salita, che procede lungo il trac-ciato recuperato della vecchia ferrovia, alternando l’ottimo

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L’escursione, breve ma decisa-mente suggestiva, si conclu-de tra le chiome del boscoche circonda il torrente, con-quistato al termine di unabreve salita che conduce allafine della pista ciclabile aPontesecco, da cui si gode unasplendida vista sulla Valma-rina. Il richiamo seducente diBergamo Alta, a pochi chilo-metri da qui, invoglia a unasosta alla scoperta degli ango-

li caratteristici e delle bellezze architettoniche.Un tour ideale sulle due ruote parte da piazza Vecchia, il luogopiù conosciuto e frequentato della città, dove svettano il Palazzodella Ragione, la Torre Civica, chiamata Campanone e la fonta-na del Contarini; sul lato opposto della piazza spiccano inveceil candore di Palazzo Nuovo, l’elegante Duomo, la CappellaColleoni, il Battistero e la Basilica di Santa Maria Maggiore,che conserva opere di Lorenzo Lotto e dove riposano le spo-glie del musicista Gaetano Donizetti.

Veduta dei Colli di Bergamo

La pista ciclopedonale

Il torrente Morla

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La Greenway del torrente Morla

SchedaPartenza:Bergamo, via Baioni

Arrivo:Bergamo, località Pontesecco

Lunghezza totale (km):3.6

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):0.15 (in bici)

Dislivello in salita (m):35

Dislivello in discesa (m):3

Quota massima (m):300

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:100%

Strade sterrate e carrarecce:0%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:92%

Segnaletica:Greenway del torrente Morla

Cartografia:mappa M-Mo-01

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:entrambi gli accessi della ciclabilesi raggiungono facilmente dalla SS 470

Ritorno:per il medesimo percorsodell’andata

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Un percorso breve e rilassante, di poco più di 3 chilometri,che inizia sotto le mura di Bergamo Alta e termina, poco piùin là, a Pontesecco, seguendo il corso del torrente Morla: unaGreenway adatta a tutta la famiglia.

L’itinerario si apre nella splendida ed elegante cornice diBergamo, una delle quattro città italiane, insieme a Ferrara,Lucca e Grosseto, il cui centro storico è rimasto completa-mente circondato dalle mura, e che ha saputo quindi mante-nere inalterato il fascino del passato e il suo aspetto medie-vale. Il tour della Greenway prende il via a un paio di chilome-tri dal cuore della città vecchia, sotto le mura cinquecente-sche, accanto alla Chiesa di Sant’Agostino. In questo tratto laperiferia del capoluogo offre caratteristici scorci della cam-pagna bergamasca, mentre la bici scivola sulla ciclabile accan-to al letto del torrente Morla, in località Val Verde. Alcunecascine, il lavoro nei campi, i raggi del sole che illuminano lepiantagioni di grano: il colpo d’occhio è un quadro d’altri tempi,dove il passato rivive immutato nei gesti, nei profumi e neicolori della natura.

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strada, asfaltata, corre all’interno del Parco Naturale Regionaledell’Adda Sud, attraversando una campagna ricca di cascine emaneggi. Senza entrare nell’abitato, si procede quindi lungo unasterrata che segue le curve di livello dei terrazzi morfologici dellavalle, fino a sfiorare il nucleo di Ferie, nei pressi del quale si intra-prende l’alzaia che, lungo il Serio Morto, entra nell’omonimo ParcoSovracomunale. Le lanche boscate accompagnano fino a SanBassano, che si attraversa pervenendo sull’antico tracciato roma-no che collegava Milano a Cremona, la cosiddetta “Strada Regina”.Sempre puntando a Nord, dalla frazione Santa Maria dei Sabbionisi passano, su sterrato, le rogge Bernarda e Gallotta, e quindi untratto di pianura costellato di caratteristici cascinali, satelliti dellamoderna cittadina di Soresina, polo industriale di riferimento del-l’ampia area agricola. Poco lontano si incontra il Santuario diAriadello, cuore del Parco Sovracomunale dei Navigli, mentre nellalocalità Tomba Morta, o”Tredici Ponti”, si ha il più importante nodoidraulico per l’irrigazione del Cremonese: da qui una sterrata lungoi canali irrigui arriva a Genivolta, arroccata su un antico terrazzofluviale e prossima alle riserve naturali del fiume Oglio. Soncino è la meta finale del circuito, forse la più importante frale Città Murate attraversate. Il centro storico, chiuso dalle impo-nenti mura sforzesche, è costituito da piccoli isolati di forma ret-tangolare e la possente rocca quattrocentesca che ne emerge èuna delle meglio conservate della Lombardia: interamente in late-rizio, è a pianta quadrata e dotata di quattro torri il cui spessorearriva in alcuni punti fino a 4 metri.

Il nodo idraulico dei “Tredici Ponti”

I portici del Palazzo Comunaledi Pizzighettone

La cascina Vallate Ponte situata lungo il Serio Morto

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La ciclovia delle Città Murate

SchedaPartenza:Pizzighettone, Torre del Guado

Arrivo:Soncino, piazza Garibaldi

Lunghezza totale (km):40.5

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):2.00 (in bici)

Dislivello in salita (m):80

Dislivello in discesa (m):34

Quota massima (m):88

Difficoltà:F (facile)

Strade pavimentate:43%

Strade sterrate e carrarecce:55%

Mulattiere e sentieri:1%

Percorso ciclabile in sede propria:30%

Segnaletica:cartelli segnavia lungo il percorso

Cartografia:mappe M-Cm-01, M-Cm-02

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:autostrada A1 uscita PiacenzaNord, SS 234 per Codogno e Pizzighettone

Ritorno:per il medesimo percorso dell’andata

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Non una semplice pista ciclabile ma una vera e propriaGreenway: l’itinerario che percorre le campagne del Cremonesedall’Adda all’Oglio unisce infatti all’interesse storico-artisticoquello naturalistico, attraversando i due Parchi Sovracomunalidella “Valle del Serio Morto” e della “Valle dei Navigli”.

Da Pizzighettone a Soncino, la ciclovia delle Città Murate toccale principali località fortificate della provincia di Cremona, taglian-do il territorio di quest’ultima in direzione Sud-Nord e collegan-do le aree verdi dei Parchi Fluviali Regionali Adda Sud e OglioNord. Nei suoi 40 chilometri di sviluppo rientrano inoltre dueParchi Locali di Interesse Sovracomunale che abbracciano duevalli, quella del Serio Morto e quella dei Navigli. La Torre delGuado a Pizzighettone, scelta come simbolo dell’intero itinera-rio, segna l’inizio del percorso ciclabile: il baluardo rappresental’unico resto del castello in cui, nel 1525, fu imprigionato il re diFrancia Francesco I, sconfitto a Pavia rappresenta l’unico resto delcastello in cui, nel 1525, fu imprigionato il re di Francia FrancescoI, sconfitto a Pavia. Fuori dalle mura, si imbocca la via comunaleche conduce, ora costeggiando il Serio Morto, a Formigara. La

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sorse il nucleo antico di Ga-vardo, vi si trovano materia-li giunti, a partire dal 2005,dalle collezioni di molti altrimusei lombardi. Nuovamente in sella alla bi-ci, non più lungo il Naviglioma costeggiando il fiumeChiese, si attraversa un trat-to agreste fino a Villanuovasul Clisi, da dove di percorrela ciclabile che segue l'anticaferrovia dismessa. Giunti al

comune sparso di Roé-Volciano si abbandona anche il corso delChiese e si intraprende una ripida discesa verso il lago, sul qualesi aprono suggestivi scorci panoramici. Attraversato il centrostorico di Volciano, i segnavia conducono ancora in discesa eguidano lungo le stradine del rustico borgo di Campo Verde:pochi chilometri ancora e si è sul lungolago Zanardelli di Salò,sul quale si prospettano il Palazzo del Podestà, oggi sede comu-nale, e il Palazzo della “Magnifica Patria”, la comunità che, nel1337, riuniva i centri della riviera bresciana. Continuando si incon-tra il Duomo, in stile tardo-gotico, e accanto Palazzo Fantoni, lecui sale ospitano la Biblioteca dell’Ateneo di Salò, custode diun immenso patrimonio cartaceo, con manoscritti duecente-schi, incunaboli e altri antichissimi documenti.

Il campanile della parrocchialedi Mazzano

Le colline sovrastanti Salò

La ciclabile a Prevalle

Il Naviglio Grande Bresciano

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Dalla pianura al lago di Garda

SchedaPartenza:Mazzano, Chiesa Parrocchiale

Arrivo:Salò, campo sportivo

Lunghezza totale (km):22.4

Percorribilità:in bicicletta, a piedi

Tempo di percorrenza(ore.min):1.10 (in bici)

Dislivello in salita (m):114

Dislivello in discesa (m):191

Quota massima (m):243

Difficoltà:M (media)

Strade pavimentate:98%

Strade sterrate e carrarecce:2%

Mulattiere e sentieri:0%

Percorso ciclabile in sede propria:72%

Segnaletica:cartelli segnavia lungo tutto il percorso

Cartografia:mappe M-Bs-01, M-Bs-02

Periodi consigliati:tutto l’anno

Come arrivare:autostrada A4 uscita Brescia Est,SS 45bis fino a Mazzano

Ritorno:per il medesimo percorso dell’andata

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Brescia e il lago di Garda sono avvicinati da una gradevole pistaciclabile che congiunge il capoluogo alla cittadina rivierascadi Salò. L’acqua è il filo conduttore dell’emozionante pedala-ta, che dapprima si dipana lungo il Naviglio Grande Bresciano,poi costeggiando il fiume Chiese.

Gli insediamenti industriali e residenziali cresciuti intorno allacittà non hanno offuscato il fascino del patrimonio ambienta-le e paesaggistico esteso a Est di Brescia, dove azzurri corsi d’ac-qua placano la loro corsa verso la pianura aprendosi letti piùampi fra le isolate alture. L’itinerario cicloturistico presceltosegue per esempio lo sviluppo del Naviglio Grande Bresciano,prendendo le mosse da Mazzano, a pochi chilometri dal centrodi Rezzato, noto per la lavorazione del marmo. Prosegue quin-di in direzione Nord-Est per arrivare a Gavardo, da dove sarà ilfiume Chiese ad accompagnare il cicloturista fino ai boscosispalti del Benaco. Iniziando la pedalata dai giardini retrostantila Parrocchiale dei Santi Zeno e Rocco di Mazzano, dunque, siimbocca la ciclabile che corre lungo un corridoio alberato tra ilNaviglio e la strada statale. Si attraversa così il comune di Pre-

valle, pervenendo al terminedel primo tratto di pista neipressi di Gavardo. La cittadinaè un importante centro lanie-ro del Bresciano, e conservainteressanti edifici risalentisoprattutto al XV e al XVI se-colo. Di maggior interesse, so-prattutto per gli appassionatidel genere, è però il Museoarcheologico che si trova allespalle della Parrocchiale: oltreai ritrovamenti legati all’inse-diamento neolitico sul quale

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Quando i progetti pedalano Molti gli interventi a favore della mobilità ciclistica promossi dalla Regione Lombardia: una carrellata di iniziative per vivere da protagonisti il territorio, in armonia con la natura.12 43Oltre 50 milioni di euro, 183 progetti e centina-

ia di chilometri di piste ciclabili: questo è l’im-pegno che la Regione Lombardia, DG Territorioe Urbanistica, ha profuso per lo sviluppo dellamobilità ciclistica all’interno del territorio. Ilpiano originario approvava un primo program-ma di interventi relativo a 167 progetti, per uncosto complessivo delle opere da realizzarsipari a 38.586.820 euro, e un possibile contribu-to di 19.293.409 euro da impegnare ed erogare,a seguito dell’inizio lavori, sulla base delle risor-se finanziarie disponibili e tenuto conto dellepriorità individuate nei provvedimenti regiona-li di approvazione della graduatoria.A integrazione e in seguito a quella iniziativaè stato successivamente approvato un ulterio-re programma di interventi relativo a 62 pro-getti, per un importo complessivo delle opereda realizzarsi pari a 22.852.810 euro, e un pos-sibile contributo di 11.228.424 euro. Pertanto ilvalore complessivo del Piano regionale per lamobilità ciclistica, redatto ed approvato aisensi della Legge 19 ottobre 1998, numero 366,risultava di 61.439.630 euro, con un possibilecontributo di 30.521.833 euro. Ad oggi, a seguito delle variazioni intervenu-te rispetto al numero ed all’entità dei proget-ti ammessi originariamente a contributo, risul-tano finanziati all’interno del Piano regionale183 progetti (139 del programma originario e 44dell’integrazione a tale programma) con uncosto complessivo delle opere pari a51.215.000,00 euro ed un contributo di circa22.000.000 euro. La copertura finanziaria pertale cifra è garantita sia da risorse proprie regio-nali che dai fondi statali assegnati a RegioneLombardia sulla base dei piani di riparto per

la mobilità ciclistica. Attualmente per la realiz-zazione del Piano è stata investita una sommacomplessiva pari a 22.183.457 euro (9.565.827euro di risorse autonome regionali e 12.617.630euro di fondi statali). A oggi sono stati regolar-mente terminati i lavori relativi a 157 progetti,ed entro l’anno corrente è prevedibile la con-clusione dei lavori anche per i rimanenti 26 pro-getti (per i quali manca l’erogazione del saldoa conclusione dei lavori): le somme sinora ero-gate ai beneficiari dei contributi per la realiz-zazione dei progetti ammessi sono comples-sivamente pari a circa 20.000.000 euro. Sullabase di questi elementi è ipotizzabile, rispettoall’entità del contributo necessario stimato, unaprobabile minor spesa complessiva. Al riguardo Regione Lombardia, DG Territorio eUrbanistica, utilizzerà questo eventuale rispar-mio, oggi non precisamente quantificabile,quale opportunità per attivare specifiche inizia-tive, connesse al piano regionale in via di con-clusione, relative alla redazione di cartografiaspecializzata, alla posa in opera di cartellonisti-ca dedicata e alla promozione di iniziative didivulgazione e di educazione (seminari, conve-gni) per promuovere la mobilità ciclistica.

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SISTEMA DELLE PISTE CICLABILI REGIONALI

Programma finanziario 1999-2000(DGR 46929 del 03.12.1999 - DGR 482del 14.07.2000 - DGR 710 del 28.07.2000)

Abbiategrasso (MI) Tratto 1: Strada Mercadante - Stadio; tratto 5: viale Sforza- Ospedale - via Ticino

Albiate (MI)Rete di piste ciclopedonali

Albiolo (CO)Pista ciclabile Via per Cagno - località Sant’Anna

Arcisate (VA)Itinerario ciclopedonale Arcisate - Brenno - Useria

Arconate (MI) - 1Pista ciclopedonale di via Boschiva

Arconate (MI) - 2Pista ciclopedonale Concordia - Volta

Arsago Seprio (VA)Pista ciclabile di via Europa

Bariano (BG)Pista ciclabile di via Locatelli - tratto da via Europa a viaMadonna del Carmine

Borgo di Terzo (BG)Collegamento ciclopedonale tra il centro storico e lalocalità Terzo

Bornasco (PV)Pista ciclopedonale Bornasco - Gualdrasco

Bovisio Masciago (MI)Percorso ciclopedonale di via Bertacciola

Bregnano (CO)Collegamento ciclabile scuole - centro polifunzionale -casa anziani

Brescia - 2Itinerario ciclabile Gavardo - Salò (Brescia - Salò - 2° stralcio)

Brignano Gera d’Adda (BG)Pista ciclabile di via Treviglio

Campospinoso (PV)Pista ciclabile di via Grisini

Carvico (BG)Piste ciclopedonali di via Conte Carlo Girolamo e DonAngelo Pedrinelli

Casalmaggiore (CR)Pista ciclopedonale dal cimitero al Santuario dellaMadonna della Fontana

Casatenovo (LC) - 3Percorso ciclabile di via Roma

Casciago (VA)Percorso ciclabile di via Manzoni

Castel d’Ario (MN)Pista ciclopedonale in fregio a via Roma

Castelgoffredo (MN)Percorsi ciclabili

Castiglione delle Stiviere (MN)Nuovi itinerari ciclabili

Castiglione delle Stiviere (MN) - 20Itinerari ciclabili - lotto 20

Castiglione delle Stiviere (MN) - 3Nuovi itinerari ciclabili - lotto 3

Cava Manara (PV)Pista ciclabile di collegamento tra i comuni di CavaManara e Sommo

Cazzago San Martino (BS)Pista ciclabile Costa - Barco - Bornato

Cermenate (CO)Percorso ciclopedonale su via Europa Unita

Cerro Maggiore (MI)Pista ciclopedonale di via Boccaccio

Cingia de’ Botti (CR)Percorso ciclabile tra la frazione Vidiceto e il centro delcapoluogo

Codogno (LO)Manutenzione straordinaria delle piste ciclabili lungo la SS234 e la SP 126

Cologne (BS)Pista ciclabile lungo la SS 573

Colonno (CO)Pista ciclabile “Colonno Alta”

Como - 2Itinerario ciclabile Porta Torre - parcheggio Ticosa

Como - 3Itinerario ciclabile Città Murata - Stazione FS San Giovanni

Corte dei Frati (CR)Percorsi ciclabili lungo la SP Grumone - Corte de’ Frati

Costa Masnaga (LC)Recupero di sentieri pedonali-ciclabili lungo il torrenteBevera e il fiume Lambro

CremonaPercorso ciclabile della Città Murata - 1° lotto

CremonaPercorso ciclabile Città Murata - 2° lotto

Desio (MI) - Pista BPista ciclabile via Milano - via Mazzini

Desio (MI) - Pista CPista ciclabile di via Agnesi

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Pralboino (BS)Pista ciclabile di via Dante

Prata Camportaccio (SO)Percorso ciclopedonale di collegamento “Pra di Albar”con San Cassiano

Pregnana Milanese (MI)Pista ciclopedonale di via Europa

Presezzo (BG)Percorsi ciclopedonali - 1° lotto - stralcio B

Redavalle (PV)Percorso ciclopedonale di via Gustavo Modena

Renate (MI) - 1Pista ciclopedonale di via Madonnina

Renate (MI) - 2Pista ciclopedonale di via Concordia

Rivarolo Mantovano (MN) - 1Pista ciclabile Cividale - Spineda

Rivarolo Mantovano (MN) - 2Pista ciclabile SP 64 Bozzolo - Casalmaggiore

Rogeno (LC)Percorso pedonale ciclabile lungo la via Provinciale

Roncaro (PV)Pista ciclabile

Ronco Briantino - Carnate (MI)Ciclabile di collegamento tra Ronco Briantino e Carnate

Rosate (MI)Piste ciclabili via Carducci, via E. Fermi e via S. Pellico

Rovello Porro (CO)Pista ciclabile di via Dante

Roverbella (MN)Piste ciclabili in fregio alla SP Postumia

San Donato Milanese (MI)Pista ciclabile di via Di Vittorio a Cascina Tecchione

San Giovanni in Croce (CR)Pista ciclabile di via Giuseppina - 2° stralcio

San Martino del Lago (CR)Pista ciclabile di collegamento del capoluogo con viaAlighieri

San Paolo (BS)Pista ciclopedonale di via Roma - lato Nord

San Paolo d’Argon (BG)Pista ciclopedonale lungo la SS 42 tra via Ruggeri daStabello e la località Portico

Santo Stefano Lodigiano (LO)Pista ciclopedonale dal centro del paese al fiume Po einterconnessioni

Sarezzo (BS)Percorso ciclabile lungo le sponde del fiume Mella

Serravalle a Po (MN)Impianto di illuminazione pista ciclabile località Libiola

Solarolo Rainero (CR)Pista ciclabile del capoluogo

Sondrio (SO)Pista ciclabile di collegamento tra il campus scolastico e ilcentro sportivo del tennis

Soresina (CR)Pista ciclabile da via Matteotti a via Montegrappa

Spineda (CR) - 2Pista ciclabile di via don Primo Mazzolari

Suzzara (MN) - 1Pista ciclabile di via Gina Bianchi

Suzzara (MN) - 2Pista ciclabile di via Cadorna

Torre de’ Busi (LC)Percorso ciclopedonale di via San Gottardo - 2° lotto

Torrevecchia Pia (PV)Piste ciclabili della frazione Vigonzone

Travacò Siccomario (PV)Pista ciclabile Balena - Crocione

Trescore Balneario (BG)Pista ciclabile di collegamento zona Fornaci - centro urba-no

Varese (VA)Percorso ciclabile in prossimità del lago di Varese - trat-ta Calcinate - Groppello - 1° stralcio

Varese - 1Passerella ciclopedonale di viale Valganna

Vedano al Lambro (MI)Sistemazione e riqualificazione viale C. Battisti - SP 6(lotto 1A e lotto 1B)

Vedano Olona (VA) - 2Pista ciclopedonale via Trezzi - via Patridi

Villimpenta (MN)Pista ciclabile in fregio alla SP 30 tra Villimpenta e Pradello

Virgilio (MN)Pista ciclabile “Quartiere Magri”

Vizzolo Predabissi (MI)Pista ciclabile di via Verdi

Zanica (BG)Pista ciclabile lungo la SS Cremasca

Zanica (BG)Percorso ciclopedonale lungo il torrente Morla

Zinasco (PV)Pista ciclabile tra Zinasco Vecchio e Zinasco Nuovo

Desio (MI) - Pista DPista ciclabile di via Pozzo Antico

Desio (MI) - Pista EPista ciclabile di via Togliatti tra via Forlanini e via PozzoAntico

Desio (MI) - Pista FPista ciclabile di via Forlanini

Gaggiano (MI) Lotto funzionale di pista ciclopedonale

Gambara (BS)Pista ciclopedonale su via Montello con rettifica sedestradale

Gandellino (BG)Percorso ciclabile Gandellino - Valbondione

Garlasco (PV)Pista ciclabile sul margine della Via Leonardo da Vinci -ex SS 596

Grontardo (CR)Pista ciclabile del capoluogo e della frazione di Levata

Iseo (BS)Percorso ciclabile Iseo - Paratico

Lavena Ponte Tresa (VA)Rifacimento ponti della ex strada ferrata Ghirla - LavenaPonte Tresa

LodiCompletamento delle ciclopedonali di collegamento frale frazioni Riolo e Fontana nel Comune di Lodi

Lodi - 2Passerella ciclopedonale a sbalzo sul ponte del fiumeAdda

Lomazzo (CO)Pista ciclopedonale di via Lombardia - 2° lotto

Lurano (BG)Pista ciclopedonale per Castel Rozzone - 1° lotto

Malnate (VA)Percorso ciclopedonale Rovara - San Salvatore

MantovaPista ciclabile “Capilupia” di collegamento tra i comuni diMantova e Curtatone

Martignana Po (CR)Piste ciclabili in fregio alla SP “Bassa di Casalmaggiore”

Marzano (PV)Nuove piste ciclabili

Massalengo (LO)Pista ciclabile da via Liberazione a Strada Longa

Mazzano - Prevalle (BS)Sistema viario ciclabile Brescia - Salò - 1° lotto Mazzano-Prevalle

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Monza (MI)Completamento percorso ciclopedonale lungo il canaleVilloresi (tra via don Giovanni Verità e le scuole)

Mortara (PV)Percorso ciclabile rondò Carlo Magno - piazza Italia

Mozzanica (BG)Prolungamento ciclopedonale SS 591 dal cimitero allacascina Colomberone

Nova Milanese (MI)Pista ciclabile sulla sponda del canale Villoresi - 3° lotto

Novate Milanese (MI)Percorso ciclopedonale di via Piave

Novedrate (CO)Pista ciclopedonale nel tratto via Canturina - Villaggio SanGiuseppe

Noviglio (MI)Pista ciclopedonale tratto Noviglio - Mairano

Orzinuovi (BS)Percorso ciclopedonale dal limite del centro storico allascuola media Corniani

Parco Agricolo Sud (MI)Riqualificazione di itinerario ciclabile lungo l’alzaia delNaviglio Grande

Paspardo (BS)Itinerario ciclabile nella Riserva Naturale Incisioni Rupestri

Passirano (BS)Pista ciclabile dalle frazioni Camignone e Monterotondoalla Scuola Media

Pavia - 1Greenway della Battaglia

Pavia - 2Segnalazione percorsi finalizzati all’utenza ciclistica

Pavia - 2Pista ciclopedonale di via Lodi

Pegognaga (MN)Percorsi ciclabili di via Verdi, via Roma, via Chiavighe e viaFermi

Pero (MI)Pista ciclopedonale di via Figino

Pioltello (MI) - 1Percorsi ciclopedonali in fregio alle SSPP Cassanese ePobbiano - Cavenago

Ponte San Pietro (BG)Passerella ciclopedonale sul fiume Brembo

Porlezza (CO)Pista ciclabile di collegamento alla zona turistico-alber-ghiera-sportiva e alle scuole

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Programma finanziario2004 “Aree Critiche” (DGR 18962/2004 e DGR 20667/2005)

Agrate Brianza (MI)Pista ciclabile di via De Gasperi

Alzano Lombardo (BG)Percorso ciclopedonale - lotto 1

BergamoPista ciclopedonale lungo il torrente Morla

Bollate (MI)Percorsi ciclopedonali - itinerario 5

Borgo Satollo (BS)Percorsi ciclopedonali

BresciaPiste ciclabili intervento n. 1 - lotto 5

Bresso (MI)Percorso ciclopedonale tratti 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7

Brugherio (MI)Pista ciclabile lungo i lati Ovest e Est del viale della Vittoria

Buccinasco (MI)Piste ciclopedonali 2

Busto Arsizio (VA)Pista ciclabile di viale Stelvio

Cabiate (CO)Pista ciclopedonale di via Padulli

Capiago Intimiano (CO)Percorso ciclopedonale

Castellanza (VA)Pista ciclabile tratto via Sempione

Cellatica (BS)Realizzazione tratto di ciclabile da via Tesa a via Breda

Cesano Boscone (MI)Percorsi ciclopedonali

Cinisello Balsamo (MI)Percorso ciclopedonale “Bassini”

Cormano (MI)Ciclabili di via Cadorna, via Garibaldi e via Clerici

Corsico (MI)Pista ciclabile sull’alzaia Trieste - Naviglio Grande

CremonaPercorso ciclabile 1° tratto e 2° tratto

Cusano Milanino (MI)Pista ciclabile lungo le vie Tagliabue, Marconi e Donizetti

Desio (MI)Rete di percorsi ciclopedonali - lotto A

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Gallarate (VA)Percorsi ciclopedonali 2° e 3° lotto - circonvallazione Sud

Gorle (BG)Pista ciclabile in via don Mazza

Limbiate (MI)Ciclopedonale nel Parco delle Groane per città satellite

LodiVia Cavallotti, viale Milano, Vecchia Cremonese, polo uni-versitario

Monza (MI)Piste ciclabili lungo il canale Villoresi

Muggiò (MI)Percorso ciclopedonale di viale della Repubblica (N-O)

Nembro (BG)Percorso ciclopedonale Gavarno - Nembro

Nembro, Alzano Lombardo (BG)Ciclopedonale Nembro - Alzano Lombardo - Villa di Serio

Nerviano (MI)Percorsi ciclopedonali lungo via Porta

Novedrate (CO)Pista ciclabile via Como - scuole medie

Opera (MI)Piste ciclabili in ambito urbano

Origgio (VA)Pista ciclopedonale in viale Lombardia

Osio Sopra (BG)Percorsi cilabili

Paderno Dugnano (MI)Realizzazione ciclopedonali nella frazione Calderara

Pioltello (MI)Pista ciclopedonale nel parco tra via Milano e via Mozart

Ranica (BG)Ciclovia dei parchi

Rho (MI)Ciclabile via Mattei - via Pirandello - via Pregnana

San Paolo d’Argon (BG)Formazione pista ciclopedonale di via San Lorenzo

Senago (MI)Percorso ciclopedonale di via Togliatti

Sesto San Giovanni (MI)Percorso ciclopedonale denominato “Marx - Adige”

Uboldo (VA)Ciclopedonale Parco pubblico - via dell’Acqua

Vedano al Lambro (MI)Pista ciclopedonale viale C. Battisti - via Santo Stefano

Vimercate (MI)Pista ciclabile Torri Bianche - centro sportivo comunale

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