Risotto e bici, il turista straniero è servito - Casi di successo, Regione Lombardia

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IL PORTALE DI PRENOTAZIONI BOOKING.COM L’HA MESSO AL PRIMO POSTO DELL’OFFERTA TURISTICA PAVESE PER RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO. È L’AGRITURISMO CASCINA MORA DEI FRATELLI GIOVANNI E ANNA SAVINI, 26 ANNI LUI, 28 LEI S e qualcuno avesse ancora dei dub- bi sull’opportunità di sostenere i giovani in agricoltura, dovrebbe venire qui a Pavia, a vedere quel che sono riusciti a fare in pochi anni i fratel- li Anna e Giovanni Savini, 28 anni lei, 26 lui. Insieme gestiscono l’agriturismo e l’azienda risicola Cascina Mora, recu- perata sette anni fa dalla vecchia pro- prietà dei nonni vicino al Comune di Bereguardo, l’autostrada Milano-Genova alle spalle e, di fronte, il circuito accade- mico delle facoltà scientifiche e il polo ospedialiero delle cliniche Maugeri e Mondino. Una posizione strategica, dunque, per la vicinanza col raccordo autostradale ma anche e soprattutto per le potenzia- lità turistica della città, ancora in gran parte inespresse: da una parte, il patri- monio storico, architettonico e paesag- gistico della provincia di Pavia e della I CASI DI SUCCESSO I Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l’Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura Risotto e bici, il turista straniero è servito città capoluogo; dall’altra, il grande baci- no di clientela rappresentato dai ricer- catori provenienti da tutto il mondo diret- ti all’ateneo, e dall’indotto delle strut- ture sanitarie pavesi. Una cornice di saperi, di scienza e di storia locale in cui hanno mosso i primi passi sicuri i due fratelli Giovanni, laureato in Finanza alla Bocconi, e Anna, che svolge la professione medica. Anna e Giovanni non solo hanno dimo- strato di sapersela cavare con un com- parto, quello del riso, che soffre più degli altri cereali per i tagli ai contributi Pac, per l’estrema volatilità dei prezzi e per la concorrenza globale, che si traduce in una difficile e spesso impari con- trattazione con la grande distribuzione. Hanno anche saputo intercettare meglio di altri la domanda dei consumatori, col- mando un vuoto lasciato da una ricetti- vità non all’altezza della domanda, tra-

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Anna e Giovanni Savini raccontano a Regione Lombardia le attività ed i progetti della loro Azienda pavese.

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IL PORTALE DI PRENOTAZIONIBOOKING.COM L’HA MESSO ALPRIMO POSTO DELL’OFFERTATURISTICA PAVESE PER RAPPORTOQUALITÀ-PREZZO.È L’AGRITURISMO CASCINA MORA DEI FRATELLI GIOVANNI E ANNASAVINI, 26 ANNI LUI, 28 LEI

Se qualcuno avesse ancora dei dub-bi sull’opportunità di sostenere igiovani in agricoltura, dovrebbe

venire qui a Pavia, a vedere quel chesono riusciti a fare in pochi anni i fratel-li Anna e Giovanni Savini, 28 anni lei, 26lui. Insieme gestiscono l’agriturismo el’azienda risicola Cascina Mora, recu-perata sette anni fa dalla vecchia pro-prietà dei nonni vicino al Comune diBereguardo, l’autostrada Milano-Genovaalle spalle e, di fronte, il circuito accade-mico delle facoltà scientifiche e il poloospedialiero delle cliniche Maugeri eMondino. Una posizione strategica, dunque, perla vicinanza col raccordo autostradalema anche e soprattutto per le potenzia-lità turistica della città, ancora in granparte inespresse: da una parte, il patri-monio storico, architettonico e paesag-gistico della provincia di Pavia e della

I CASI DI SUCCESSO I

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:l’Europa investe nelle zone rurali

PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura

Risotto e bici, il turistastraniero è servito

città capoluogo; dall’altra, il grande baci-no di clientela rappresentato dai ricer-catori provenienti da tutto il mondo diret-ti all’ateneo, e dall’indotto delle strut-ture sanitarie pavesi. Una cornice disaperi, di scienza e di storia locale in cuihanno mosso i primi passi sicuri i duefratelli Giovanni, laureato in Finanzaalla Bocconi, e Anna, che svolge laprofessione medica. Anna e Giovanni non solo hanno dimo-strato di sapersela cavare con un com-parto, quello del riso, che soffre più deglialtri cereali per i tagli ai contributi Pac,per l’estrema volatilità dei prezzi e perla concorrenza globale, che si traducein una difficile e spesso impari con-trattazione con la grande distribuzione.Hanno anche saputo intercettare megliodi altri la domanda dei consumatori, col-mando un vuoto lasciato da una ricetti-vità non all’altezza della domanda, tra-

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mite l’offerta di prodotti e proposte turi-stiche originali.La scelta di stare su Booking.com, nono-stante i costi elevati di gestione, è statauna delle prime intuizioni dei fratelliSavini, che sin dall’inizio hanno pun-tato a intercettare la domanda stranie-ra, poco considerata a Pavia e dintor-ni. E difatti sono stati premiati, sia daituristi provenienti da oltreconfine, siadallo stesso Booking.com, che pro-prio nelle settimane scorse ha conse-gnato alla Cascina Mora la targa col pun-teggio di 8,5, che la pone ai vertici del-la ricettività pavese.

“SEI TU LO CHEF” La più intrigante delle intuizioni dei fra-telli Savini è però sicuramente il risot-to in scatola pronto in 15 minuti. Prodottisimili non si trovano in zona: la propo-sta della Cascina Mora non ha nulla diprecotto, a partire dal riso Arborio, «indi-cato per i risotti perché ha la capacità dimantenere la cottura», si legge nella con-fezione. Apri la scatola in cartone rici-clabile e in due lingue - italiano e ingle-se - e, insieme al riso (per due o per quat-tro persone), trovi tutto quel che serveper cucinare un risotto come tradizio-ne comanda: il soffritto di cipolla, il bro-do vegetale e gli altri ingredienti - ifunghi, oppure i piselli le zucchine e ilbasilico, o la zucca; dipende dalla ricet-ta che hai scelto di comprare. Dopodiché,ti puoi mettere subito ai fornelli, anchese sei straniero e non hai mai prepara-to un piatto di risotto in vita tua. Bastaseguire passo a passo il foglietto delleistruzioni - bilingue pure questo - cheti accompagna nella preparazione: nonpuoi sbagliare, ogni bustina degli ingre-dienti è siglata con un numerino corri-spondente alla rispettiva fase di pre-parazione illustrata sul foglietto: 1) è ilbrodo vegetale, 2) la cipolla, 3) il riso ecosì via. Il riso, ovviamente, proviene

«L’idea ci è venuta dopo aver conosciu-to molti turisti stranieri che non sannocome si cucina un risotto, perché all’e-stero conoscono solo la bollitura, mache cionondimeno sono molto interes-sati alle nostre tradizioni culinarie.L’ultimo, un finlandese, è rimasto tal-mente stupito nello scoprire come si faun vero risotto che ci ha fatto riflette-re. Abbiamo cominciato a pensare a unmodo per promuovere quella che è unaproduzione agricola tutta nostra e unodei nostri piatti più tipici e più ricercatiall’estero», ci racconta Giovanni, che hatrascorso lunghi periodi di studio e lavo-ro in Svizzera e negli Stati Uniti. «Cosìabbiamo pensato a un nuovo concettodi risotto pronto, da vendere al detta-glio nella nostra azienda», continuaGiovanni, che a 26 anni ha già ormai benchiara quale sia l’immagine che il restodel mondo s’è fatto dell’Italia. «Se ti capi-

dai 70 ettari di terreno della CascinaMora, per l’80 per cento coltivati a riso- Arborio, appunto, e poi Carnaroli eBaldo - mentre gli altri ingredienti sonotutti essiccati e preparati da un’aziendadi Verona specializzata in questo ramo.

t IL FASCINO DELLACAMPAGNA PAVESE L’agriturismo Cascina Mora, puressendo a pochi chilometri dal centrostorico di Pavia, è completamenteimmerso nella campagna. I novealloggi della struttura sono statiricavati dalle case che furono deisalariati agricoli, e si affacciano suicampi, mentre all’interno le salecomuni sono dotate di computer,videoproiettori e wi fi, per la clientelabusiness che necessita anche di spaziper le riunioni di lavoro.

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ta di vivere all’estero per un certo perio-do di tempo, com’è capitato a me, ti accor-gi che il cibo italiano è diventato un veroe proprio “cult”. Ragion per cui non vasprecata l’opportunità offerta da Expo2015», ritiene Giovanni. «Istituzioni comeRegione Lombardia, che ci hanno per-messo di ricevere un finanziamento perl’agriturismo grazie alla misura 311del Psr 2007-2013, dovrebbero investi-re anche nella creazione di brand ter-ritoriali che facciano da traino al Madein Italy oltreconfine e da sostegno alleproduzioni locali».Giovanni e Anna, in pratica, lo stannogià facendo: «Stiamo lavorando a un

progetto per aprire a Milano dei pic-coli corner di vendita dei prodotti loca-li, in partnership coi produttori di vinoe salame dell’Oltrepò pavese», ci antici-pa Giovanni. «Intanto continuiamo aguardare all’estero, con un progetto perportare i nostri risotti sul mercato tede-sco, dove abbiamo instaurato buoni con-tatti e ci sono spazi da riempire», ci spie-ga ancora Giovanni. «Qui in Italia, pur-troppo, la grande distribuzione orga-nizzata taglia le gambe ai piccoli pro-duttori come noi: siamo costretti a con-ferire il riso a 0,3 centesimi al chilo, perpoi ritrovare sugli scaffali dei supermer-cati prezzi a 4 euro al chilo». Un moti-vo in più, dunque, per innovare per dav-vero, cercando e inventandosi dei nuo-vi sbocchi di mercato.

“MINETTE”, LO SNACK GENUINOAnna e Giovanni ci hanno infatti ripro-vato, prendendo spunto questa voltadal mercato americano. «Durante la miapermanenza negli Usa ho potuto con-statare come gli americani siano oggialla ricerca di cibi non più fritti - perchéhanno capito l’importanza di una die-ta sana e genuina - ma che al contem-po mantengano quelle caratteristichetipiche degli snack da portare in borsae in ufficio. Abbiamo allora pensato auna nuova linea di gallette di riso, mol-to più piccole delle tradizionali in com-mercio, e innovative dal punto di vistadel sapore, apprezzabili dagli adultiquanto dai bambini, senza conservan-ti nè olio». La scoperta di un macchi-nario prodotto in Corea del Sud per laproduzione artigianale di gallette ha fat-

t L’OSPITALITÀ È DI CASA «Abbiamo progettato gli alloggicon l’obiettivo di offriresoluzioni diversificate, infunzione delle diverse tipologiedi domanda», spiega GiovanniSavini. «Oltre a quella dedicataai portatori di handicap,abbiamo alternato stanze conletti singoli o matrimoniali averi e propri mono e bilocalidotati di cucina, per i turisti,soprattutto stranieri, che sifermano più a lungo».

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to il resto e, dopo la lunga e costosatrafila burocratica per importarlo inItalia, i fratelli Savini hanno iniziato laproduzione anche di questa nuova linea.«Sono gallette piccole come monetine,25 millimetri di diametro, che stiamoprovando in vari gusti: al rosmarino,all’origano, ai semi di sesamo. Abbiamofatto una campagna di promozione fuo-ri dei cancelli dell’università, a Pavia, egli studenti sono parsi molto soddisfat-ti». Attenzione dunque al marketing e

alla distribuzione, tanto quanto alle ten-denze del mercato e dei consumatori atutte le latitudini. «Restano le difficoltà quotidiane per leinfrastrutture che non ci sono», aggiun-ge però Giovanni. «Per esempio, il nostroagriturismo offre il noleggio gratuitodelle biciclette, molto apprezzato daituristi stranieri, interessati a scoprire ilterritorio con modalità ecocompatibilicome le due ruote. Spesso però riman-gono delusi dall’assenza di piste cicla-

bili nelle nostre zone o di un sistemaorganizzato di percorsi turistici».Investimenti sulle infrastrutture cheandrebbero fatti a livello locale, «persostenere gli agricoltori che, oltre a tenervive le produzioni locali, fanno manu-tenzione del territorio. Quello che ser-virebbere davvero», concludono Annae Giovanni, «sarebbe una nuova coscien-za collettiva, non dei singoli ma dellacomunità».

Eleonora Marchiafava

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