ANNO XXVIII n° 218 - Fregeneonline.com · ma Marina e Pineta di Fregene, il suo destino è sempre...

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Primo piano 6

Il piazzale ritrovato

Piano urbanistico 8

Il lungomare curva al centro

Lavori 10

L’ultimo lotto di asfalto

Viabilità 12

Le strade chiuse per lavori

Rifiuti 14

Via Porto Recanati off limits

Aperture 25

La Casa della Salute

Ritrovamenti 46

L’antico acquedotto

Made in 48

I Soulplay

Riparte la stagione balneare e le famiglie tornano sulla

spiaggia. è questa da sempre la principale vocazione di

Fregene, fin da quando all’inizio del secolo scorso venne con-

cepita come “moderna stazione balneare”. A parte il periodo

iniziale di massimo splendore, con l’ippodromo usato anche

come pista di atterraggio per i piccoli aerei, il lungomare splendido, il viale di ingresso con i

fiori e la grande fontana, con lo sfortunato epilogo nel 1930 del fallimento della società anoni-

ma Marina e Pineta di Fregene, il suo destino è sempre stato in bilico. Dopo essere salita sul-

l’altare, negli ultimi decenni è scesa e non poco nella polvere.

Ora ci sono decisi segnali di ripresa, i turisti se ne sono accorti e commentano favorevolmente le

novità. Strade decenti, ciclabile e passeggiata sul lungomare, la rotonda in arrivo sul Piazzale.

“Risvegli”, abbiamo riassunto in copertina, sempre sperando in un clima di maggiore parteci-

pazione ad una qualche forma di politica turistica da parte di imprenditori, commercianti, bal-

neari, professionisti e anche residenti.

ANNO XXVIII n° 218

Aprile 2015

Direttore responsabile

Fabrizio Monaco

FonDatore

Alberto Branchini

CaporeDattore

Francesco Zucchi

reDazione

Via Numana, 31 - 00054 Fregene

tel e fax: 06.665.60.329

www.fregeneonline.com

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Fabio Leonardi

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Marina Pallotta

Andrea Ricci

Chiara Russo

Nino Saccavino

Anna Scudo

Cristina Scudo

Marco Traverso

Foto Di Copertina

Francesco Camillo

FotograFie

Stefano Manduzio

Ottica Attardi

Kurt Macchini

pubbliCità

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Negli articoli firmati gli autori

esprimono la propria opinione, che

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L’invio di fotografie alla redazione ne

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articoli e fotografie inviate

non verranno restituite.

Autorizz.del Tribunale di Roma

n. 302 del 18-5-1988

Finito di stampare 11/04/2015

Il ritosi ripete

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Durante i lavori di demolizione è stato ritrovato un proiettile di mortaio calibro 57

di Fabio Leonardi

Per poter continuare nel prolungamento della pas-seggiata pedonale e ciclabile sul lungomare la Pub-

blica Amministrazione ha dovuto eliminare uno deidue fortini davanti al Sogno del Mare. Costruiti dai te-deschi nel 1943, erano strutture difensive che doveva-no servire per opporsi allo sbarco degli Alleati attesosul litorale romano e che poi avvenne ad Anzio. Unaoperazione che portò i tedeschi a distruggere gran par-te dei riferimenti presenti sul piazzale di Fregene, le co-lonne di marmo, il ristorante Grande, con l’abbatti-mento di tanti pini messi di traverso sul viale per osta-colare l’eventuale avanzata. La leggenda popolare vuole che nel cemento di uno diquei fortini fosse finito anche un caporale tedesco parti-colarmente ostile agli operai locali reclutati per realizzar-

li. Comunque sia, il fortino più piccolo è stato distrutto,quello più grande invece è stato ripulito, dopo essere si-stemato verrà recintato e aperto a visite didattiche.Durante i lavori di sminamento, sotto il fortino più pic-colo è stato trovato un ordigno bellico, un proiettile dimortaio calibro 57 risalente al 1943. I militari dell’e-sercito lo hanno preso in consegna e poi fatto brillaresulla spiaggia del Sogno del Mare. Prima dell’esplo-sione siamo riusciti a documentare in questa foto il ri-trovamento.

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Arriva il nuovo Piazzale a ma-re. Come avevamo anticipa-to il mese scorso, l’Ammini-

strazione comunale ha iniziato i la-vori per realizzare un ingresso sullungomare finalmente decoroso.Al termine del viale della Pineta,la strada principale che porta allaspiaggia, al posto della preceden-te striminzita rotatoria si apriràuna grande rotonda larga 18 me-tri. Ricoperta di prato e fiori, ospi-terà al centro, sopra un basamen-to alto un metro e mezzo, “ChiraCentaura di Enea” dell’artista Al-

ba Gonzales. Una scultura inbronzo, alta a sua volta 2,5 mt, chela sera verrà illuminata da fari na-scosti nel prato per un Piazzale amare all’insegna dei fasti del pas-sato. Proprio in quello slargo, in-fatti, fino al 1943 si affacciavanodue monumentali colonne mar-moree distrutte dall’esercito tede-sco prima dello sbarco degli Al-leati. è stata fissata anche la datadell’inaugurazione: il 18 aprile.Tempo permettendo, sarà allorache Chira troverà la sua centralis-sima collocazione.“Devo ringraziare il sindaco Este-rino Montino – ribadisce AlbaGonzales – dopo tanto girovagare,l’opera torna sul suo mare da do-ve era partita nel 2002, l’anno del-la realizzazione”.E il nuovo piazzale avrà davantiun’altra novità: quella passeggia-ta ciclabile e pedonale che du-rante l’inverno ha visto il con-giungimento del lungomare sudcon quello centrale. Così ora aFregene, tra lo stupore dei turisti,per la prima volta su quasi tre deiquattro chilometri di fronte ma-

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Primo pianoIl 18 aprile l’inaugurazione dellarotonda con la statua di AlbaGonzales. I lavori per la ciclabileproseguono dal Sogno del Marefino al Ra.Lo.Ce.

di Andrea Corona

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re si può passeggiare a piedi o inbicicletta. “Oltre al nuovo piazzale prima del-l’estate prolungheremo ancora untratto della ciclabile – anticipa ilsindaco Esterino Montino – dallostabilimento Sogno del Mare, do-ve abbiamo tolto il fortino più pic-colo, fino al Pellicano. Poi siste-meremo le aiuole centrali, da via

Foce Verde fino a via Rapallo, ver-rà rifatta la carreggiata lato mare erealizzeremo la nuova segnaleticaper i parcheggi”. Slitterà invece a dopo l’estate ilproseguimento della ciclabile conil Villaggio dei Pescatori. “Il fi-nanziamento c’è - spiega il sinda-co - 400 mila euro sono pronti, matra la gara e l’affidamento ci ritro-

veremmo con il cantiere aperto inpiena estate su un tratto piuttostostretto, come quello dell’ingressodel borgo, dove andremmo a crea-re problemi alla viabilità, quindimeglio rinviare tutto”. Compresol’intervento per il lungomare diMaccarese dove, oltre alla ciclabi-le, arriverà anche il nuovo impian-to di illuminazione pubblica.

Il nuovo Piazzale a mare

L’ordigno sotto il fortino

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La nuova recinzione sul lungo-mare che parte dal VillaggioMammolo e arriva fino a via

Gabicce a Mare ha suscitato diver-si malumori. Alcuni giustificati perla preoccupazione di quello chepotrebbe accadere al traffico du-rante le giornate estive con il re-stringimento della carreggiata el’impossibilità di parcheggiare leauto in un lungo tratti di strade. Maaltri però dimostrano come si fac-cia confusione sul futuro assettodel lungomare di Fregene. Forsevale la pena di ricordare che il 13ottobre 2007 allo stabilimento Il

Sogno del Mare si è svolta la pre-sentazione del progetto “lungoma-re centro” del gruppo Federici, ov-vero i 900 metri di litoranea, la“LM2” come veniva chiamato nellaconvenzione, che dovrà realizzaredirettamente l’immobiliare. Che cosa prevedeva - e ancora og-gi prevede - quel progetto? Che illungomare non continui in linearetta nella parte centrale di Frege-ne. Poco dopo via Gabicce a Marela strada curva verso l’interno perpoi andarsi a ricongiungere all’al-

tezza del Villaggio Mammolo con illungomare che passa davanti al Le-vante 2.0. Non più una “elle” comela vediamo oggi, con l’asta centralesu via Cattolica, ma una parabolache comunque non segue assoluta-mente la linea della attuale ciclabi-le (come si vede nella pianta). Questo perché nei 16 ettari dellaLente è prevista la realizzazione diun complesso residenziale, “l’al-bergo diffuso”, e di servizi con unagrande piazza pedonale rialzata, la“piastra attrezzata”. Nella quale, se-condo quel progetto del 2007, tro-veranno spazio la piscina coperta,

il centro sportivo, fitness e benes-sere, l’area congressi, il ristorantepanoramico, il bar e il centro com-merciale e perfino il pontile di le-gno che passerebbe sopra AlbaChiara. Sotto la piastra, interrato,un mega parcheggio privato, men-tre quelli pubblici sono posiziona-ti a raso lungo la viabilità perime-trale. Tutto intorno una grandeisola pedonale con altre piste ci-clabili e il parco. Ora quel proget-to ha subito delle variazioni, si sache sono state ridotte le superfici

edificabili di macchia mediterra-nea, ma in linea di massima nellasostanza non dovrebbero esserciprofonde rivoluzioni. Quella che certamente non è cam-biata è la viabilità, la strada per le au-to non passa davanti al VillaggioMammolo ma rientra verso l’interno.Nel giro di poco tempo dovremmoessere in grado di presentare ilprogetto aggiornato che pubbli-cheremo integralmente. Intantoera necessario chiarire questopunto senza il quale è impossibi-le ragionare sul futuro assetto dellungomare di Fregene.

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Piano urbanisticoIl progetto futuro non prevede che le auto, da via Gabicce a Mare a via Numana, passino sulla stessa linea della ciclabile

di Andrea Corona

Il lungomare centro

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Nuovo asfalto sulle strade diFregene. Stanno per partirei lavori di sistemazione delle

vie più disastrate del centro bal-neare, almeno 40 quelle oggettodell’intervento. Nella zona delCantiere, dove i residenti avevanopiù volte protestato per le pessimecondizioni della rete viaria, glioperai sono già entrati in azione:via Duino, via Bacoli, via Andora evia Coroglio, saranno le prime atornare in sicurezza, poi si prose-guirà con le altre.

“Ben 30mila mq di nuovo asfalto daqui ai prossimi mesi – confermal’assessore comunale all’Urbanisti-ca Ezio Di Genesio Pagliuca - dopoviale Castellammare, sistemata nelgiugno scorso, grazie alla rinnova-ta collaborazione con le societàconvenzionate dei Federici, l’Am-ministrazione è riuscita ad ottene-re la partenza dei lavori di manu-tenzione del terzo lotto in questocaso effettuati dalla società Ala ‘97.

Si tratta di un intervento impor-tante che durerà diversi mesi e cheinteresserà oltre 40 strade secon-darie della località”.Tra queste ci sono strade al limitedella praticabilità dove le protestesono state tante come via Duino,via Caorle, via Varazze, via Paraggi,via Camogli, via Rodi Garganico,via Peschici, via Marina di Campo,via Maiori, via Laigueglia, via Fol-lonica, via Roseto degli Abruzzi evia Ganzirri. Vie ancora private chedopo i lavori verranno acquisite de-

finitivamente dal Comune che siprenderà cura definitivamente del-la loro manutenzione. Non ci sa-ranno marciapiedi, né caditoie, maalmeno l’asfalto tornerà in ordine epercorribile in sicurezza.Più complessa la situazione delquadrante sud, a parte viale Ca-stellammare pavimentata recente-mente, le strade tra via Loano e viaRiomarina restano nel limbo. Sitratta di vie senza manutenzione

da decenni e in pessime condizio-ni. L’ostacolo principale sarebbela situazione amministrativa dellarete mai passata ufficialmente alComune, anche se quando venne-ro fatti i lavori dell’Italgas i fron-tisti consegnarono l’atto di ces-sione all’Amministrazione comu-nale, di fatto mai preso in caricoin via Portuense. Per l’ex zona Sa-pi la soluzione ancora non si vede,anche se per motivi di sicurezza nonsarebbe impossibile trovare il mododi intervenire…

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LavoriSi sblocca l’intervento sull’ultimoquadrante rimasto, dopo via Ortonasistemate anche tante altre vie disastrate, ancora nel limbo la situazione ex zona Sapi

di Andrea Corona

Strade, arriva l’asfalto

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Procedono spedite le pale mec-caniche su viale di Porto. Leoperazioni per la realizzazio-

ne del sistema fognario stanno ri-spettando i tempi previsti. Fino al30 aprile gli operai sono impegnatinel tratto tra la rotatoria di vialedell’Olivetello e la parrocchia di S.Antonio, con la conseguente chiu-sura al traffico veicolare. Poi, pernon danneggiare l’economia bal-neare, i lavori si sposteranno nellaparte interna, tra via della Luna evia delle Tamerici, riaprendo altraffico viale di Porto. Che verrà dinuovo chiusa per il completamen-to dell’intervento a partire da set-tembre e fino a dicembre nel trat-to tra via della Veneziana e il pontedella parrocchia.Nel frattempo, però, non sempre èstato necessario, a seconda della

scelta, servirsi di via dei Collettori,via del Campo Salino o via dellaMuratella per raggiungere Fregeneo Maccarese provenendo da Foce-ne e Fiumicino. Questo grazie albuon cuore di un agricoltore, pro-prietario del lotto di terra che sitrova tra viale dell’Olivetello e via-le di Porto, che ha gentilmente con-cesso il transito ai veicoli nella suaproprietà. In questo modo ha fattorisparmiare tempo e carburante aiveicoli, anche andando a discapitodella salute della propria terra. Do-po qualche settimana, però, per ov-vi motivi lavorativi, dove si era crea-to il passaggio sono passati i mezziagricoli arando il terreno chiuden-done di fatto l’accesso. E la stradadi fortuna è tornata a svolgere il suonaturale compito, nuove coltivazio-ni la attendono. La “chiusura” è av-venuta in concomitanza con lo spo-stamento delle pale meccaniche indirezione della parrocchia, cosache avrebbe reso inutile l’accessoalla strada di fortuna. In questo

modo, almeno nei fine settimana,per continuare a risparmiare chilo-metri è possibile servirsi del distri-butore di benzina che di fatto per-mette di aggirare l’ostacolo del can-tiere. Poi dal 30 aprile ci sarà il se-maforo verde fino a settembre. Su via Monti dell’Ara a Maccarese,sempre per la realizzazione del si-stema fognario, fino al 30 aprile laviabilità sarà regolata da una disci-plina provvisoria del traffico, neltratto in prossimità del centro 38 eper circa un chilometro in direzio-ne viale Maria. “Lungo questa stra-da stiamo realizzando un’opera im-portantissima per i residenti, comeil nuovo sistema fognario - spiega ilpresidente della Commissione La-vori Pubblici Silvano Zorzi - Gli in-terventi iniziano ogni settimana illunedì alle 7.30 per terminare il ve-nerdì alle 16.00, quindi dal venerdìpomeriggio fino al lunedì mattinasarà garantita l’apertura di via Mon-ti dell’Ara istituendo il senso uniconel tratto oggetto dell’intervento”.

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ViabilitàSu viale di Porto e via Monti dell’Arafino al 30 aprile continuanoi disagi alla circolazione per il lavori delle nuove fognature a Maccarese

di Francesco Camillo

Strade, riaperte il 1° maggio

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Abbiamo nei primi giorni diaprile diverse segnalazioni da

parte di famiglie che si sono visteapporre il bollino rosso da partedegli addetti al ritiro sul “solito sac-chetto” della frazione secco.Abbiamo così chiesto all’Ammini-strazione comunale se c’era stataqualche variazione nelle modalitàdi raccolta. La risposta è stata ne-gativa, “le modalità sono quelle disempre, c’è solo una maggiore at-tenzione da parte degli operatorinei confronti di chi non rispetta leregole – spiegano – vale a dire, cisiamo resi conto che alcuni in oc-casione del ritiro della frazionesecco residuo, il sabato e il marte-dì, mettevano nel sacchetto anchealtro materiale differenziabile, co-me vetro, plastica, carta. Solo inqueste circostanze viene apposto

il bollino rosso. Per esempio, se in-vece del secco si lascia un sac-chetto con le foglie da giardinoqueste non vengono ritirate per-

ché le foglie vanno messe in altrigiorni nel sacchetto dell’umido.Gli aghi di pino invece sono con-siderati frazione secco residuo,per qualunque dubbio si può an-dare sul sito www.fiumicinodiffe-renzia.it e consultare le linee gui-da della raccolta.Per quanto riguarda Fregene restaancora alto il numero degli utentiche non paga la Tari, così comequello di coloro che non ha anco-ra ritirato i mastelli, questi ultimisono ancora più di 700. Un eserci-to di utenti che in piena estate co-me smaltirà i rifiuti quotidiani?

Il sindaco Esterino Montino hadisposto a fine marzo con un’or-dinanza la chiusura di via Porto

Recanati nel tratto compreso tra via-le Viareggio e il lungomare di Le-vante. L’effettiva chiusura del trattodi strada, prevista nelle prossimesettimane, verrà effettuata a spesedelle società convenzionate dei Fe-derici. “La decisione è scaturita –spiega Montino – dal fatto che que-sto tratto di strada, quasi chiuso dal-la vegetazione, è oggetto di molte-plici episodi di abbandono illecitodi rifiuti da parte di ignoti. Purtrop-po non è servito a nulla effettuaredei controlli e pulire la zona. Tra l’al-

tro ricordo che ogni volta che si bo-nifica un’area per colpa di qualcu-no, l’intervento ricade sui portafoglidi tutti. La chiusura alle estremità divia Porto Recanati in quel tratto, pe-raltro non prevista nel Piano Parti-colareggiato esecutivo di Fregene,costituirà un deterrente al ripetersidi atti di abbandono di rifiuti. Ov-viamente abbiamo sentito il pareredella Polizia Locale, che è risultato

positivo anche in considerazionedel fatto che esistono strade alter-native per il raggiungimento dellungomare e che l’attuale sede stra-dale non garantisce la sicurezza, siapedonale che veicolare. Questoprovvedimento è volto alla tuteladell’igiene pubblica e dell’ambien-te e salvaguarderà comunque l’ac-cessibilità generale al lungomare eun sufficiente livello di fluidità del-la circolazione. Nel tratto di vialeViareggio che confina con via PortoRecanati sarà ripristinata la conti-nuità del marciapiede”. La notizia, diffusa dall’ufficio stam-pa del Comune il primo di aprile,

per fortuna non si è rivelato unoscherzo. Era da lungo tempo, infat-ti, che si attendeva un provvedi-mento del genere, in quanto unicaalternativa possibile allo scempioche accade ormai da anni impune-mente e che aveva ridotto la stradain una delle più “rifornite” discari-che di Fregene. Perché, oltre ai cu-muli, lungo i lati della strada queltratto di via Porto Recanati dava an-che la possibilità ad auto e auto-mezzi da lavoro di accedere aun’ampia zona di macchia, invasaanch’essa con l’andare del tempo dascarichi abusivi di materiali da ri-sulta di ogni tipo. Tutto questo sen-za considerare i rischi derivanti dal-la vegetazione, che non solo aveva ri-dotto in un viottolo una strada inteoria a due sensi di marcia, ma che

esponeva tutta l’area al pericolo in-cendi, cosa tra l’altro avvenuta piùvolte la scorsa estate. Nonostante tanti buoni motivi,qualcuno sui social network ha pa-ventato il rischio che il provvedi-mento fosse propedeutico a unachiusura definitiva. Su questo pun-to, però, non c’è alcun mistero, an-zi, la parola fine a qualunque possi-bilità di riapertura della strada è giàstata scritta da tempo dal piano disviluppo edilizio, approvato, dellazona Lente delle società convenzio-nate dei Federici, progetto che ridi-segna tutta l’area cancellando di fat-to quel tratto di via Porto Recanati.

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RifiutiOrdinanza del sindaco, da vialeViareggio al lungomare di Levantenon si passerà più, la strada eradiventata una discarica di rifiuti

di Francesco Zucchi

RifiutiStretta degli operatori sui sacchettinon differenziabili, resta alto il numero degli utenti che non hannoancora ritirato i mastelli e di quelliche non pagano la Tari

di Fabio Leonardi

S t a b i l i m e n t o b a l n e a r e

Fregene - Lungomare di Levante - Tel. 06/6680907

PIZZERIAFORNO A LEGNARISTORANTE

Chiusa viaPorto Recanati

Secco residuo,occhio al bollino

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Atenere banco sono sempre iTir dell’Ama che transitano aMaccarese per raggiungere

l’impianto di compostaggio di viadell’Olmazzeto. Una presenza sem-pre più indigesta per i residentidella località, soprattutto dopo laproroga della “trasferenza” fino al-la fine del prossimo giugno che inrealtà sarebbe dovuta terminare loscorso 10 marzo. Sulla questione,oltre ai cittadini, da tempo è scesoin campo il Comitato Rifiuti ZeroFiumicino che proprio il 10 marzoha organizzato una manifestazionedavanti all’impianto di compostag-gio. Una vertenza che non è passa-ta inosservata, tanto che lo scorso26 marzo la Polizia Locale ha ini-ziato ad effettuare dei controlli peraccertare la regolarità della circola-zione dei mezzi speciali dell’Ama

adibiti al trasporto di rifiuti organi-ci diretti all’impianto. “L’operazione si è svolta su due tur-ni e ha coinvolto in totale dieciagenti – ha spiegato il Comandan-te della Polizia Locale GiuseppeGalli – Durante la mattina sono sta-ti controllati 5 mezzi: due sono sta-ti multati per violazione dell'art.180 del Codice della Strada, poichéprivi al momento del controllo del-la carta di circolazione e del con-tratto assicurativo; un altro è statocontravvenzionato per violazionedell'art. 15 del Codice della Strada,poiché il veicolo in movimentosporcava la carreggiata. Nel pome-riggio sono stati 6 i mezzi control-lati ma solo uno quello multato, an-ch’esso per violazione dell'art.15del Codice della Strada. Sono incorso ulteriori accertamenti per ve-rificare l'idoneità tecnica dei veico-li che hanno comportato la perditadi liquidi sulla corsia. Ogni setti-mana saranno inoltre effettuati ul-teriori controlli per accertare la re-golarità dei mezzi pesanti chetransitano in zona”. Un messaggio molto chiaro, chi in-quina paga a prescindere, trasfe-renza o meno. E infatti nei giorni

successivi sono continuate le veri-fiche sui Tir. “Da tempo avevamosollecitato un monitoraggio e uncontrollo più serrato per verificarela regolarità del traffico e lo statodei mezzi - dichiarano i consigliericomunali di maggioranza EricaAntonelli, Massimiliano Chiodi eAngelo Petrillo - Proprio per que-sto accogliamo favorevolmente illavoro svolto dai Vigili”. “Erano mesi che chiedevamo intutte le sedi opportune un inter-vento della Polizia Locale per veri-ficare e monitorare il via vai incon-trollato dei Tir Ama sulle strade diMaccarese - sottolinea il consiglie-re comunale di opposizione Wil-liam De Vecchis - Il fatto che sia-no state riscontrate alcune viola-zioni, vedi perdite di liquidi daicassoni, significa che avevamo ra-gione e che magari se questa Am-ministrazione ci avesse dato primaascolto forse oggi la situazione sa-rebbe migliore”.I cittadini, quelli più danneggiatidal continuo via vai di Tir, chiedo-no al sindaco a gran voce di firma-re un’ordinanza per arrestare lamarcia dei Tir su Maccarese. La pa-zienza è finita.

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VertenzeLa Polizia Locale ha iniziato a sanzionare i camion diretti all’impianto di via dell’Olmazzettoche inquinano le strade di Maccarese

di Paolo Emilio

Multe ai Tir

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èstato approvato il regolamen-to comunale per l’installazio-ne degli impianti di telefonia

mobile che detta le procedure fi-nalizzate alla loro localizzazione edistribuzione, al rilascio di conces-sioni e autorizzazioni per l’installa-zione delle antenne. Un regola-mento che si applica a tutti gli im-pianti per telecomunicazioni ope-ranti nell’intervallo di frequenzatra 100 KHz e 300 GHz, nonché gliimpianti di ponti radio o assimila-bili installati nel comune di Fiumi-cino. Qualsiasi localizzazione –specifica il regolamento – dovràtendere alla minimizzazione dell’e-sposizione alle onde elettromagne-tiche garantendo una distanza mi-

nima di 150 metri dai siti classifi-cati sensibili. In particolare saràvietato installare impianti di telefo-nia mobile a meno di 150 metri daasili nido, scuole di ogni ordine egrado, case di cura e riposo, centridi accoglienza, parchi pubblici,parchi gioco, aree verdi attrezzate etutte quelle aree soggette a tutelaintegrale dal Piano di Gestione del-la Riserva Naturale Statale del Li-torale Romano. L’obiettivo, in ap-plicazione al principio di precau-zione, è quello di prevenire e tute-lare la popolazione dalle emissionielettromagnetiche, salvaguardarel’ambiente e assicurare un correttoinsediamento urbanistico degli im-pianti di telefonia mobile. “Sul nostro territorio ci sono statein passato 37 procedure autorizza-tive - dichiara il sindaco EsterinoMontino - Eppure il piano non si èmai visto anche se la legge Gaspar-ri n.112 risale al 3 maggio del 2004.In tutti i comuni d’Italia c’è statoun proliferare di norme e delibere,

solo qui non ci si è mossi. Io ho fat-to un’ordinanza nel giugno scorsoche ha bloccato due installazioni aFregene e Isola Sacra, proprio invista del piano. Un regolamentoche non ha allegati, ma criteri vol-ti alla salvaguardia dell’ambiente edella salute pubblica”. “Siamo arrivati finalmente all’ap-provazione del Regolamento - ag-giunge l’assessore all’Urbanistica,Ezio Di Genesio Pagliuca - con ilquale discipliniamo tutte le succes-sive proposte di installazione. Que-sti impianti sono necessari, ma nonpossiamo acconsentire a una instal-lazione selvaggia. Ci sarà anche lapossibilità di installarli su siti di pro-prietà comunale, ovviamente non inprossimità di luoghi consideratisensibili. Il regolamento prevedeun’azione di monitoraggio, mappa-tura e controllo dei livelli di esposi-zione ai campi magnetici e prevedel’imposizione di eventuali interven-ti di risanamento e razionalizzazio-ne delle installazioni”.

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DelibereApprovate le regole di installazionedegli impianti di telefonia mobile,distanza minima di 150 metri dai siti sensibili, asili nido, parchi e aree verdi

di Paolo Emilio

Il regolamentoantenne

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Il 16 marzo scorso il chiosco DadaUmpa è finito in cenere. Pochi

dubbi sull’origine dolosa dell’in-cendio, gli investigatori hanno tro-vato la recinzione del chiosco ta-gliata. Tra l’altro in quel momentopioveva abbondantemente sullaspiaggia, impossibile che la struttu-ra in legno e paglia possa essere an-data a fuoco da sola. Considerato ilforte vento, solo l’intervento dellaProtezione Civile e dei Vigili delFuoco ha impedito alle fiamme dipropagarsi alle strutture vicine. Nonè certo il primo rogo sospetto a Fiu-micino, cantieri navali compresi. Pochi giorni dopo ad allungare leombre sul litorale ci ha pensato il“Rapporto Mafie nel Lazio”, redat-to dall'Osservatorio per la sicurez-za e la legalità della Regione Lazio,in collaborazione con la Fondazio-ne Libera Informazione. Il quadroappare fosco: ottantotto i clan ma-fiosi presenti su tutto il territorioregionale, di cui 35 appartenenti al-la ‘Ndrangheta, 16 a Cosa Nostra,29 alla Camorra, 2 alla Sacra Coro-

na Unita, 6 autoctone. Nel 2008 neerano stati censiti 60, un incre-mento che lascia poco spazio aidubbi. Per il Procuratore aggiuntodella Dda di Roma, Michele Presti-pino “se mettiamo insieme i datiche ci offre il rapporto dell'Osser-vatorio, riflettiamo su una pluralitàdi presenze mafiose sul territorioromano e credo non ci possa esse-re più nessuno che dica che c'è quiuna porzione di territorio dove nonesista un problema genericamentemalavitoso”.Il magistrato ha poi fatto esplicitoriferimento al caso del Dada Umpa:“qualche giorno fa hanno hannobruciato uno stabilimento piutto-sto famoso a Fiumicino. Il presi-dente della Federbalneari ha dettoche a Fiumicino non c'è alcun pro-blema di controllo malavitoso deglistabilimenti. Confesso la mia sor-presa perché abbiamo due fonti dinotizie diverse e non le ho solo io.A Ostia c'è un allarme serio, qual-cuno ha detto che non ci sono piùle condizioni per amministrare

correttamente perché c'è un fortecondizionamento derivante da uneccesso di presenza mafiosa - haaggiunto Prestipino - Sono con-tento che a Fiumicino non ci sia ilproblema mafioso e neppure mala-vitoso, ma purtroppo le mie infor-mazioni mi raccontano altro”.

èstata sgominata la banda deglioleodotti che nei mesi scorsiha sconquassato il territorio

tra Maccarese e Palidoro. Con l’o-perazione “Oil Vampires”, i carabi-nieri del Nucleo Investigativo delReparto Operativo e quelli dellaCompagnia di Rieti, supportati daicolleghi dei Comandi Provinciali diRoma e Latina, hanno stroncatouna pericolosa banda criminale spe-cializzata nei furti di gasolio daglioleodotti nelle zone di Maccarese eAprilia e di ingenti quantitativi dirame da stabilimenti industriali del

centro Italia. Le manette sono scat-tate per undici persone, 9 rumeni e2 italiani (associazione a delinquerefinalizzata alla commissione di furtie ricettazione). Per tre degli arresta-ti c’è anche la contestazione di altodisastro colposo/ambientale. Ilblitz, scattato il 17 marzo, ha impe-gnato 70 militari e ha portato all’ar-resto di: Monteanu Adrian; SetraruViorel Ionel; Monteanu Romica;Bucalau Costel; Munteanu Valerica;Munteanu Marian; Anfuso Massi-

mo; Olaru Mugurel Cristian; Grigo-ras George; Iordache Ionut; France-sco Pallante. Nel corso dell’operazione sono sta-te eseguite 15 perquisizioni domici-liari che hanno portato al rinveni-mento di un quintale di cavi in ra-me, una fiamma ossidrica, 10 conte-nitori per il gasolio e vari arnesi dascasso. L’attività investigativa hapreso il via a seguito del furto di cir-ca 15 quintali di rame avvenuto il 28giugno 2014 ai danni dello stabili-mento “Replas srl” a Rieti in via del-le Scienze. Il prosieguo delle inda-

gini ha fatto emergere inoltre evi-denti responsabilità di alcuni degliarrestati in sei episodi relativi al pre-lievo forzoso di carburante daglioleodotti di proprietà Eni dove, ol-tre all’impossessamento di decinedi migliaia di litri di Jet-Fuel, si ve-rificava anche il pericoloso sversa-mento di carburante sul terreno cir-costante e nel torrente “Ponte Gale-ria”. Proprio come poi è accaduto aPalidoro e Maccarese. Il sindaco Esterino Montino hacommentato così la notizia: “L’ar-resto di una banda organizzata,una vera e propria organizzazionecriminale dedita al furto di gaso-lio, è sicuramente importante.Sembrerebbe che questi individuisi siano resi responsabili anche deifurti di cherosene e dei tentativi diprelievo dagli oleodotti Eni avve-nuti nelle settimane scorse nellenostre località con le conseguenze

che tutti conosciamo”.Il disastro dei “vampiri del petrolio”nell’area tra Passoscuro e Maccare-se non è stato solo un danno eco-nomico. Ha provocato un’ecatombedi animali selvatici che vivevano sulfiume Arrone, una zona che ospitadiverse specie di pesci, uccelli e nonsolo. Testuggini, gallinelle d’acqua,germani reali, garzette, nutrie, oltrea una trentina di uccelli acquaticicome cormorani e aironi sono statitrovati morti nelle perlustrazioni deivolontari a novembre. Si spera cheora l’incubo sia finito.

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BandeSgominata dai carabinieri l’organizzazione che prelevava carburante dall’oleodotto dell’Eni.Arrestate 11 persone, 9 rumeni e 2 italiani, operavano in tutto il centro Italia

di Francesco Camillo

CriminalitàL’incendio del chiosco Dada Umpa,poi il rapporto dell’Osservatorio per la sicurezza. Il Procuratore Prestipino della Dda di Roma: “a Fiumicino esiste un problema malavitoso”

di Marco Traverso

OperazioneOil Vampires

Mafia, ombresu Fiumicino

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Non è un periodo fortunatoper il territorio. Gli episodicriminosi non accennano a

placarsi nonostante tutti gli sforzimessi in campo dalle forze dell’or-dine. Non bastava la presenza co-stante dei topi d’appartamento inforte ripresa, oppure le scorriban-de dei vampiri degli oleodotti o la“banda del finestrino”. Ora hannopreso di mira anche le caldaie mon-tate negli appartamenti. è quelloche è avvenuto nella notte tra mer-coledì 18 e giovedì 19 marzo a Fo-cene, sulla via principale più vicinaalla zona di Mare Nostrum, a uncomplesso residenziale di recentecostruzione composto da sette abi-tazioni. I ladri, evidentemente pro-

fessionisti del settore, hannosmontato e portato via tutte le set-te caldaie. Il costruttore ha trovatola sgradita sorpresa ieri mattina, einsieme alle caldaie sono spariti an-che tutti gli attrezzi del magazzino. Ma tutta la situazione sembra esse-re sfuggita di mano alle istituzioniche puntano solo sulla riduzionedei costi e degli organici, cosìognuno si sente autorizzato a faredi tutto visto il clima di impunitàgenerale. Sembra di essere tornatiindietro nel tempo, alle scorriban-de o ai saccheggi durante la guer-ra, quando mancavano i generi diprima necessità. Così ecco gli at-tacchi al cavi elettrici o alle caditoiedi rame, ai tombini o alle fontanel-le di ghisa, al gasolio dei trattoriagricoli, insomma a tutto quello

che può avere un minimo di valorecommerciale, anche poche decinedi euro. Un passo indietro dram-matico in termini di civiltà, un mo-mento in cui anche un vaso di fio-ri messo fuori di casa sparisce si-stematicamente. Una razzia del ter-ritorio devastante alla quale si ag-giunge un'altra perla che contri-buisce a riportare indietro le lan-cette dell'orologio ai tempi andati:l'abbandono dei rifiuti ovunque,nelle aree protette, nei parchi gio-chi, lungo le strade. L'altra facciadella stessa medaglia, quella di unamoltitudine di individui primor-diali che se ne infischiano del ter-ritorio, persone concentrate solosulla propria esistenza senza alcu-na accettazione delle regole alla ba-se della convivenza comune.

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CriminalitàCavi elettrici, tombini di ghisa, caditoie di rame, persino i vasi dei fiori, territorio saccheggiato come nel dopoguerra

di Marco Traverso

Bruna Giri è finita nel carcere romano

L’ex procuratrice finanziaria Bruna Giri, latitante dal2011, è sbarcata il 29 marzo all’aeroporto di Fiumicino do-po essere stata arrestata ed espulsa da Santo Domingo. La donna era destinataria di una ordinanza di custodiacautelare emessa dall’autorità giudiziaria della Capitale ediffusa a livello internazionale dalla Criminalpol e, dopola notifica degli atti, è stata subito tradotta in carcere. Ascoprire la truffa stimata in 35 milioni di euro ai danni didiverse centinaia di persone fu l’inchiesta “Missing mo-ney”, che portò all’arresto di una quindicina di persone,fra consulenti, curatori fallimentari e avvocati con l’accu-sa di peculato, falso ideologico e riciclaggio. Nella lista dei clienti della Giri, subito denominata dallastampa la "Madoff in gonnella", sono emersi molti clien-ti vip dell’alta borghesia romana; con la promessa di in-vestimenti con interessi da capogiro, nella sua rete sono

finite anche molte persone di Fregene e Maccarese. Do-ve "Brunella" era conosciuta da molti anni proprio nellasua veste di consulente finanziario.

Da Santo Domingo a Rebibbia

Furti, tutto fa brodo

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Entro il 2015 aprirà i battenti laCasa della Salute di Maccare-

se. Ad annunciarlo è il sindacoEsterino Montino che ha da pocosiglato una convenzione con i me-dici di famiglia della zona nord delterritorio comunale. La strutturasanitaria nascerà nell’ex Dazio, diproprietà del Comune, che si tro-va a pochi passi dalla stazione fer-roviaria Maccarese-Fregene. E ilsemaforo verde è arrivato anchedal governatore del Lazio NicolaZingaretti. La Casa della Salute,recependo una direttiva regionaleche mira a migliorare l’assistenza

sanitaria ai cittadini, sarà operati-va 12 ore al giorno e sarà apertasette giorni su sette. Grazie ai me-dici di famiglia la struttura sanita-ria funzionerà come punto di rife-rimento per i pazienti, vale a direper i codici bianchi e i servizi aglianziani, secondo le statistiche il

30% del pubblico che si rivolge alPronto Soccorso. La nascita dellecase della Salute, e questa sarà unadelle prime nel Lazio, non solo halo scopo di dotare i cittadini di unservizio estremamente importan-te, ma ha anche l’obiettivo di snel-lire e facilitare il lavoro propriodegli ospedali, che in questo mo-do potranno dedicarsi pienamen-te ai casi più gravi. La sistemazione dell’ex Dazio sarà

a carico dei medici di famiglia conil quale l’Amministrazione comu-nale ha siglato la convenzione.“Questa apertura – commentaMontino – non rallenterà l’apertu-ra del presidio di Palidoro che èinserito nel programma triennaledella Asl”.

Un luogo di incontro dove dis-cutere e proporre soluzioni

per migliorare la qualità della vitadei cittadini. è stata inaugurata il18 marzo a Maccarese la “Casadella Partecipazione”. L’edificiocomunale di via del Buttero, finoa qualche mese fa sede dell’AreaAmbiente, è stato assegnato allesei Consulte Comunali: Promo-zione e difesa dell'ecosistema, Di-ritti delle persone e integrazionesocio-sanitaria, Giovani e libertàcivili, Risorse ed economia terri-toriale, cultura e sapere, Qualitàurbana e mobilità. L’ex Casa del Popolo diventa semprepiù un punto di riferimento delle as-sociazioni, visto che è stato raddop-piato lo spazio a disposizione delcentro anziani e inaugurata la Bi-blioteca dei Piccoli, associazione chepromuove la lettura tra i bambini fi-no agli 8 anni, ma accoglie anchequelli più grandi, compresi genitorie parenti interessati alla crescita deipiccoli attraverso la cultura.

“Una giornata bellissima – hacommentato al taglio del nastro ilsindaco Esterino Montino – ab-biamo creato un centro di aggre-gazione, una fucina di proposteaperta anche agli anziani e ai bam-bini. E presto la grande sala con-vegni, a disposizione di tutti, di-

venterà un teatro comunale”.“Diversi i lavori eseguiti dall’Am-ministrazione prima dell’inaugura-zione - aggiunge il consigliere co-munale Silvano Zorzi - e per la pit-tura delle pareti, nello spirito dellaCasa, c'è stata la partecipazione ditutte le associazioni presenti”.

InaugurazioniAperta il 18 marzo nel centro civicodi Maccarese, sarà la sede delleConsulte Comunali e della Bibliotecadei Piccoli

di Marco Traverso

ApertureA Maccarese nell’ex Dazio entro l’anno medici di famiglia dodici ore algiorno, anche sabato e domenica

di Francesco Camillo

La Casa dellapartecipazione

La Casa della Salute

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Sono in consegna in questigiorni i modelli F24 precom-pilati per il pagamento della

prima rata di acconto per la Tari,la Tassa sui Rifiuti, da versare en-tro il 16 aprile 2015.“A differenza degli scorsi anni –spiega l’amministratore unico

della Fiumicino Tributi S.p.A. An-tonio Quadrini – quest’anno ab-biamo deciso di mandare una ra-ta di acconto della Tari, in attesadell’approvazione in ConsiglioComunale del regolamento e del-le tariffe Tari per il 2015. La sca-denza per questo pagamento è ilprossimo 16 aprile. Le altre tre ra-te saranno scadenzate durante larestante parte dell’anno, mentreentro il 16 giugno 2015 si potrà pa-

gare in un’unica soluzione. Entroquesta data invieremo noi i bol-lettini di pagamento precompila-ti, nulla dovrà fare in autonomia ilcontribuente, che dovrà sempreaspettare una comunicazionescritta da Fiumicino Tributi e co-mune di Fiumicino. La prima ratadi acconto è calcolata sui paga-menti dello scorso anno (un quar-to del totale dei pagamenti 2014) eserve ad agevolare i contribuentiche desiderino rateizzare i paga-menti nel corso dell’anno”.Tutto per evitare la sovrapposizio-ne al 16 giugno di una stangata, ilpagamento dell’Imu e della Tasi.

Così, dopo quella del 16 aprile, leprossime scadenze della Tari (senon verranno modificate dal Con-siglio Comunale) saranno: 16 lu-glio, 16 settembre e 16 dicembre. Intanto la Fiumicino Tributi pro-segue nell’azione di recupero del-l’evasione: “Nel 2013 abbiamo re-cuperato 1500 utenze e nel 2014altre 1000 - commenta soddisfattoAntonio Quadrini - solo per la Ta-ri nel 2014 l’emissione a ruolo è

stata superiore di 500mila euro ri-spetto al 2013. Inoltre è in corsoun doppio recupero dell’imponi-bile, da un lato il numero di uten-ze, dall’altro viene ridotta anchel’elusione fiscale attraverso unaverifica dei componenti del nu-cleo familiare e delle superfici di-chiarate. Alla fine si tratta di cifreimportanti con le quali sarà pos-sibile tentare di contenere il costodella tassa sui rifiuti che per i cit-tadini, bisogna ricordare, con laTari arriva al 100% del costo tota-le. L’idea di pagare tutti per paga-re meno, resta la nostra filosofia diriferimento”.

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TasseIn attesa della tariffa stabilita dalConsiglio Comunale, si anticipa lostesso importo dello scorso anno.Quadrini: “La Tributi in 2 anni harecuperato ben 2500 utenze”

di Marco Traverso

Tari, prima rata il 16 aprile

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Ha suscitato curiosità e stupo-re in queste ultime settimanela presenza nella pineta mo-

numentale di Fregene, oggi “ParcoFederico Fellini”, di Pompeo, undaino maschio diventato da subitola mascotte di grandi e piccini. E al-lora conosciamo meglio Pompeo,anche perché le sorprese non man-cano di certo. Il daino appartiene al-la famiglia dei Cervidi e il suo nomescientifico è “Dama dama”; oggiquesta specie presenta una distri-buzione quasi completamente arti-ficiale, anche nel nostro paese.In Europa occidentale infatti, mol-te delle popolazioni presenti, hannoavuto origine da nuclei provenientida tenute aristocratiche, dove i dai-ni erano mantenuti per motivi or-namentali e venatori. L’areale origi-nale di “Dama dama” è posizionatonella porzione più orientale del ba-cino del Mediterraneo, molto pro-babilmente in Turchia. Il daino pre-senta dimensioni intermedie traquelle del capriolo e del cervo, concui non va confuso. Una caratteri-stica che a tutti noi è saltata all’oc-chio nell’ammirare Pompeo è il suomaestoso palco, le grandi corna cheporta in testa. La presenza del pal-co è particolarità solo dei maschi:questi portano palchi ramificati ecaratterizzati dalla parte superioreallargata a formare una pala, di di-mensioni variabili, che a sua voltapresenta diverse punte lungo i bor-

di superiore e posteriore. Se in que-sti giorni incontriamo Pompeo inpineta noteremo che il suo magnifi-co palco non c’è più. Proprio così, ildaino che ci troviamo davanti è sem-pre Pompeo, ma senza le sue corna! A partire da 9-10 mesi di età (mar-zo-aprile dell’anno successivo allanascita) i maschi iniziano la costru-zione dei primi palchi, formati dastanghe piuttosto corte e non ra-mificate, che verranno poi “ getta-ti” a fine maggio-giugno dell’annosuccessivo. La caduta dei palchi neimaschi di daino avviene ogni annoa partire da fine marzo, tutto mag-gio e anche inizio di giugno. Pochigiorni dopo il distacco e la cadutadel palco dal cranio inizia la cresci-ta dei nuovi palchi, che viene com-pletata in meno di 4 mesi. I nuovipalchi sono sempre più grandi e ra-mificati dei precedenti, e proprioper questo dalla forma e dalle di-mensioni si può stimare l’età delmaschio che li porta. Il daino ma-schio è detto “Fusone” se le suecorna sono costituite da stanghepiuttosto corte e non ramificate; inquesto caso l’animale ha 1-2 anni.Di anno in anno i palchi e la lar-ghezza della pala aumentano di di-mensione e complessità struttura-le, ma fino a che la pala non supe-ra i 10 cm di larghezza, i maschivengono detti “Balestroni”, pro-prio come il nostro Pompeo che hadai 3 ai 4 anni di vita. Con pala larga oltre i 10 cm i dainiprendono il nome di “Palanconi”, ehanno oltre 4 anni.Maschi e femmine come abbiamovisto sono molto diversi: i primi pos-siedono il palco e possono raggiun-gere i 110 kg e un’altezza superioreai 90 cm al garrese; le femmine dif-ficilmente superano i 65 kg e un’al-tezza di 80 cm al garrese.Per loro il mese degli amori è otto-bre, i maschi all’interno dei loro ter-ritori si esibiscono in marcamenti,combattimenti e bramiti cercandodi attirare le femmine per poi cor-teggiarle e accoppiarsi; da metàmaggio a metà giugno le femmine siisolano per partorire.Che dire.. Pompeo ci stupisce e cistupirà ancora. Adesso seguiremocon attenzione la crescita del suonuovo palco, sempre più imponen-te e ramificato, che deve esserepronto per settembre per i combat-timenti della stagione dell’amore.

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NaturaIl daino in pineta, diventato lamascotte dei bambini, non ha più le corna che cadono ogni anno tra marzo e aprile e ricrescono pochi mesi dopo

di Riccardo Di Giuseppe

Naturalista, Resp. Oasi WWF Litorale Romano

Pompeo haperso il palco

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Farm marketvendita diretta al consumatore

Il Consiglio Comunale ha approva-to l’ordine del giorno per promuo-

vere l’iter di riconoscimento ZPS(Zona a Protezione Speciale) per leVasche di Maccarese. Ad annunciar-lo è stato il presidente della Com-missione Ambiente, MassimilianoChiodi, primo firmatario del docu-mento, insieme ai consiglieri Gau-diello, Antonelli e Ferreri. “L’Oasidelle Vasche di Maccarese è un’areadi alto pregio naturalistico - ha spie-gato Chiodi - Lavorare per il ricono-scimento della ZPS significa contri-buire al mantenimento dell’habitat,alla sua valorizzazione e alla conser-vazione e gestione delle popolazionidi uccelli selvatici migratori”.“Lavoreremo affinché anche le Va-sche di Maccarese possano essere ag-giunte all'elenco dei siti ZPS già in-dividuati nel Lazio - ha dichiarato laconsigliera Erica Antonelli - L’ordi-ne del giorno rappresenta la volontàdi sostenere un’istanza che viene dalontano e che trova larga condivisio-

ne sul territorio”.“Nonostante l'opposizione abbiacercato di rinviare la votazione del-l'atto - ha aggiunto il presidenteChiodi - esprimo soddisfazione perla sua approvazione”. “Sarà nostraresponsabilità - ha sottolineato ilconsigliere Marco Gaudiello - e delresto dell'Amministrazione, insiemecon le associazioni ed enti interessa-

ti, portare avanti il lavoro che passatra un atto di indirizzo e il raggiungi-mento dell'obiettivo finale”. Tre gli obiettivi dell'atto approvato:tutelare maggiormente il sito delleVasche di Maccarese, sollecitare l’ap-provazione del Piano di Gestionedella Riserva e relativo regolamento,promuovere incontri di Commissio-ne con le realtà interessate.

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RiservaPer il sito naturalistico di Maccaresechiesto lo ZPS, il vincolo maggiore

di Paolo Emilio

Vasche a protezione speciale

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Vorrei segnalare un incredibilenumero di cani con o senza

collare che girano completamenteabbandonati per le strade di Fre-gene. Siamo nell'ordine di almeno15 cani liberi, abbandonati o ran-dagi che ho visto aggirarsi in di-verse zone della cittadina.Quasi tutte le mattine, da almenotre mesi, ci sono un gruppetto disimil cocker rossi che sfrecciano atutta velocità davanti a casa mia,nessun padrone mai visto all'oriz-zonte. In seguito durante la matti-nata, a volte passando, li vedo sta-zionare fuori sul marciapiedi difronte ad una casa, non dentro ilgiardino come ci si aspetterebbe,inoltre si fanno minacciosi, ab-baiando forte, se passa qualcuno.Un giorno ho temuto aggredissero

una persona che transitava tran-quillamente in bicicletta in vialeNettuno.Di pomeriggio, credo più di duemesi fa, ho visto una cagnetta pic-colissima libera, senza guinzaglio,correva affannosamente verso ilboschetto in zona via Cesenatico.Aveva le mammelle gonfie di lattequindi presumo avesse una cuc-ciolata da qualche parte.Oggi altri due cagnetti liberi. Masono veramente tanti, di taglie di-verse, ogni giorno ne spunta qual-cuno nuovo. Questo fenomeno erascomparso da diversi anni a Fre-gene, adesso ritorna. Ma quelloche mi ha dato più da pensare è unsimil lupo che gira solo solettoproprio da alcuni giorni molto vi-cino alla scuola San Giusto.Questo "simil-lupo" l'altro pome-riggio annusava un cancello doverisiede, almeno così pare, la sua"fidanzata prigioniera", c'era an-che un altro pretendente, un cane

nero tassativamente solo, ma conil collare. Speriamo di non dover rispolvera-re la favola del lupo e Cappuccet-to rosso... da raccontare ai nostrifigli già grandicelli che vanno ascuola da soli, a piedi o in bici.A parte le battute, credo che l'Am-ministrazione comunale, insiemealla Asl, dovrebbe contrastare conpiù grinta il fenomeno del randa-gismo poiché questa situazione,qualora ignorata, potrebbe coltempo degenerare in un'emergen-za in tutto il comune di Fiumicino.D'altro canto si dovrebbe enfatiz-zare un maggior controllo dei pa-droni sui propri animali, nel sen-so di custodirli meglio con più at-tenzione.Con la primavera gireranno moltepersone e bambini per le strade enon vorremmo assistere ad ag-gressioni da parte di cani incusto-diti e/o cresciuti selvatici nelle zo-ne boschive.32

CasiIn aumento il loro numero per le strade di Fregene, un fenomeno che sembrava scomparso e che ora ritorna

di Silvana Lovera - Comitato petizione ciclabili

Cani abbandonati

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Sono tornate le cinciarelle suviale Castellammare. Era dal

maggio del 2010 che non si face-vano vedere, da quando avevanoscelto di sfruttare un buco sull’al-

bero che si trova all’angolo tra lavia principale e via Numana. Daqualche giorno si sono riaffaccia-te nello stesso identico punto, re-galando un vero e proprio spetta-colo. “Non è niente di anomalo –dice Riccardo Di Giuseppe – Lecinciarelle, infatti, si tramandanodi generazione in generazione tut-ti i posti a loro favorevoli per la ni-dificazione. Ed ecco perché sonotornate a distanza di anni su vialeCastellammare”. è una coppia at-tivissima sin dalla mattina e va inperlustrazione per tutta la zona al-la ricerca del materiale che gli ser-ve per la costruzione del nido. Lacinciarella è tra le specie più dif-fuse come nidificanti in Italia. Ilperiodo della riproduzione inizia afine febbraio. Nidifica in qualsiasicavità di alberi, ceppi, muri o neinidi artificiali. Tra aprile e maggiodepone normalmente 7-10 uova,con guscio bianco screziato dapunti scuri, covate per circa 15giorni. I pulcini vengono poi ac-cuditi da entrambi i genitori peraltri 15-20 giorni. Questo esem-plare è lungo tra i 10,5 e i 12 cm epesa intorno ai 12 grammi. Il piu-maggio è molto vivace, presentan-do per entrambi i sessi una colo-razione blu cobalto sulla nuca, sul-le ali e sulla coda, verdastra suldorso, una mascherina bianca, at-

traversata da una linea nera all’al-tezza degli occhi, e petto giallo zol-fo. Ha il becco nero a punta e zam-pe corte e robuste grigio-blu. Igiovani sono molto più gialli degliesemplari adulti, e hanno un ca-rattere particolarmente giocoso(spesso si possono osservare indi-vidui assieme ad esemplari di co-dibugnolo). La cinciarella è cono-sciuta da tutti per l’esempio distrategia alimentare che ha saputomettere in campo a partire daglianni ’60 in Inghilterra, quando al-cuni individui della specie impa-rarono ad aprire a colpi di becco itappi in alluminio delle tradizio-nali bottiglie del latte per berne ilcremoso contenuto, riuscendo poia trasmettere questa abilità all’in-tera popolazione. Ma non è tutto.Se le cinciarelle sono disturbatementre sono nel nido, non solonon si spaventano ma, per ingan-nare il predatore, emettono un si-bilo simile a quello dei serpentiper intimorire l’aggressore. Soli-tamente frequentano boschi colli-nari e pianeggianti, ma sono ancheassidui frequentatrici di frutteti egiardini, dove è possibile ammi-rarle nelle sue acrobazie tra i rami,alla ricerca di cibo. Queste duecinciarelle, invece, hanno sceltouna strada trafficata come vialeCastellammare.34

NaturaSu viale Castellammare dopo 5 annidi assenza una coppia è tornata nel vecchio nido

di Francesco Camillo

Il ritorno delle cinciarelle

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Domenica 29 marzo sulla edi-zione nazionale de Il Giornale

è uscito un articolo firmato daMassimo Malpica dal titolo: “Pa-rentopoli a Fiumicino. Quei soldia pioggia agli amici del sindacoPd”. Nell’articolo la Giunta comu-nale, e Montino in particolare, ve-nivano accusati di aver dirottato“parte dei fondi del bando per i

giovani imprenditori a familiaridel sindaco e al candidato di unalista che lo appoggiava”.Seguiva l’elenco dei contributierogati dal bando con l’indicazio-ne dei nomi di quelli ritenuti vici-ni al sindaco, al suo staff o ai par-titi che hanno sostenuto l’elezionedel primo cittadino. Critiche an-che alle nomine dello staff e aquella di un avvocato esterno cheha difeso il comune di Fiumicinoin alcune cause. Lunedì 30 marzo durante la con-ferenza stampa la replica di Mon-tino che ha respinto “un caso pa-rentopoli” su consulenze e attri-buzione di fondi provenienti dalbando sull'imprenditoria giovani-le. “La mia è una risposta ferma-mente indignata - ha affermatoMontino - sono state scritte coseingiuste, ingiustificate e forzate,solo per fare polemica. Per il ban-do sui giovani imprenditori, laCommissione giudicante, guidatadalla dirigente al Bilancio, ha la-vorato in piena autonomia, e sen-za ascoltare nessuno sulle sue de-

cisioni che hanno portato all'am-missione di dieci giovani impresesu 26 partecipanti; ripeto, nessunoha messo bocca". Montino ha ricordato poi che ifondi destinati ai giovani impren-ditori sono arrivati interamentedal risparmio della politica, “a par-tire dalla mia rinuncia totale, perscelta etica e non per incompati-bilità con i vitalizi, al compensocome sindaco (53 mila euro l'anno)e alle rinunce, per il 30%, dei com-pensi degli assessori e del presi-dente del Consiglio Comunale(per un totale di 70 mila euro l'an-no). Invece che polemiche mi sa-rei aspettato piuttosto apprezza-menti per un Comune che rispar-mia sui costi della politica e li de-stina ai giovani”.Il primo cittadino ha infine giusti-ficato e difeso “i troppi incarichiprofessionali” assegnati a un notolegale “che bene rappresenta ilComune, come valido professioni-sta, in importanti cause che l'Am-ministrazione sta sostenendo eche ci garantisce dei risultati”.36

PoliticsUn articolo de Il Giornale accusa ilsindaco di aver distribuito a familiariparte dei fondi di un bando. Montino: “scritte cose ingiustificatesolo per fare polemica”

di Andrea Corona

Parentopoli aFiumicino?

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Il Parco Commerciale “MarketCentral Da Vinci” dal 17 aprile al

24 maggio 2015 sarà invaso da di-nosauri “viventi”, mediante unagrande esposizione gratuita, per laprima volta sul territorio laziale.

Dal titolo “Sono tornati! Esposi-zione di dinosauri viventi”, la mo-stra sarà aperta tutti i giorni dalle10.00 alle 21.00.Un percorso che si snoda tra cultu-ra e shopping con fantastiche ri-

produzioni in scala, degli animalivissuti più di 100mila anni fa! I vi-sitatori resteranno sbalorditi e in-creduli nel vedere dinosauri ri-prodotti nei minimi particolari ar-ricchiti da schede tecniche di faci-le comprensione e inseriti in con-testi scenografici. Saranno espostioltre una dozzina di esemplari di-versi, tra cui 10 “animatronici” cheriproducono i movimenti e i suonitipici dei padroni della preistoria!Potrete trovare il terribile T-Rexalto oltre 2,40 m, che è stato unodei più grandi teropodi di tutti itempi, oppure il Brachiosaurusdalle dimensioni di 5 m, fino ad ar-rivare all’Allosauro, Triceratopo eal piccolo Protoceratopo, un cuc-ciolo nell’uovo. E queste sono solo alcune dellemeraviglie esposte, una carrellatafantastica che, in particolare al ca-lar della sera grazie al gioco di lucie ombre, farà sprofondare tutti inun pianeta terrificante.

FIERAFestival dell’Oriente

Dal 9 al 12 aprile, appuntamentocon Romics, Rassegna Internazio-nale semestrale dedicata al fumet-to, all'animazione e ai games. Unfestival dedicato agli appassionatidel fumetto di tutti i tempi, ai pati-ti dei personaggi sfornati dalle ma-tite più originali e creative. E poi ilcinema d’animazione, insieme amostre, anteprime, concorsi, con-vegni, tavole rotonde e molto altroancora. Da non perdere a Romicsle sfilate di Cosplay, dove ammira-re i costumi dei più conosciuti per-sonaggi dei comics.L’11 e 12 aprile, Bimbinfiera, il sa-lone dedicato alle famiglie pensatoper tutti i genitori e i bambini ditutte le età. Dal 18 al 20 aprile ItalyBridal Expo, salone degli abiti dasposa con tutte le novità e le ten-denze del mercato. Dal 24 al 26aprile e dal 30 aprile al 3 maggiocon Festival dell’Oriente, in pro-gramma un grandissimo, unico eformidabile happening dedicato almondo orientale e a tutti i suoiaspetti tradizionali e moderni. Perinfo: www.fieradiroma.it

OASI WWFProfumo di primavera

Tanti gli appuntamenti primaverilinel mese di aprile all’Oasi di Mac-chiagrande. Domenica 12 (partenze alle 10.30 e14.30, senza necessità di prenotazio-ne), “Quo Vadis?”. Dove andiamo,dicevano i romani, ma soprattuttochi siamo e da dove proveniamo? Unviaggio tra specie del genere Homo,per capire che la nostra storia è ric-ca di misteri irrisolti e brillanti in-tuizioni. Domenica 19, (partenze10.30 e 14.30, senza necessità di pre-notazione) “Profumo di primavera”.Con il suo arrivo l'Oasi è inondata difiori di tutti i colori e tutte le forme.Preparatevi a scoprire i loro segreti,i loro profumi e gli insetti che ne so-no attratti. Con l'aiuto di un natura-lista osserveremo tutti i fiori più bel-li della macchia mediterranea. Sa-

bato 25 e domenica 26 un weekendd’eccezione interamente dedicatoalle famiglie. Due giorni di relax im-mersi nella natura di Macchiagran-de, tra scienza e divertimento, visiteguidate e laboratori ludici per gran-di e piccoli. Possibilità di effettuarepicnic al sacco per chiunque voles-se. Quale miglior occasione per dis-trarsi e iniziare a sentire il profumodell’estate! Domenica 26, (unica par-tenza alle 17.00, prenotazione obbli-gatoria) “Il tramonto alle Vasche diMaccarese”. Passeggiando all’inter-no dell’Oasi guidati da un espertonaturalista, i visitatori potranno im-parare a riconoscere e ad osservarele principali caratteristiche degli uc-celli nel momento più suggestivodella giornata: il rientro in Oasi al-l’ora del tramonto! Info e prenotazioni: [email protected] - [email protected], tel. 339.1588245.

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CartelloneGli appuntamentida non perdere

MostreAl Parco commercialeMarket Da Vinci dal 17 aprile al 24maggio “dinosauri viventi”, esemplari animati e riprodotti nei minimi particolari…

di Chiara Russo

LA SPIAGGIA

TRA IL FIUME E IL MARE

VIA SILVI MARINA, 313•ATEL 06.66.56.08.97 • FREGENE

BIMBILaboratori

Sono iniziati a fine marzo i laboratori creativo-manuali ed espressividedicati ai bambini da 3-5 a 6-10 anni frutto della collaborazione traquattro associazioni culturali, Emozioni in Movimento, Vivere Frege-ne, Follie di Pezza e Infinite possibilità e della onlus, Sentiero Dorato.I laboratori nascono con l’obiettivo di far riscoprire ai bambini il pia-cere di creare, di esercitare la manipolazione e di dare libero sfogo al-la propria fantasia. Si va dal cucito, all’arte pittorica, al riciclo, all’e-spressività, l’obiettivo non è “apprendere” una tecnica specifica, quan-to imparare ad esprimere i propri pensieri ed emozioni attraverso il po-tente e suggestivo linguaggio creativo. I laboratori si svolgono nei lo-cali in via di Portovenere e sono in programma il sabato con orario:9.30/12.00 e 15.30/18.00. è richiesta la prenotazione per meglio artico-lare la partecipazione. Info e adesioni: 342.3899020, 339.7960095,338.9719303, 349.1538035.

VISITE GUIDATEIl Porto di Claudio Per il mese di aprile, l’associazioneNatura 2000 propone due visiteguidate all’interno dei confini co-munali, sabato 11 il Tour delle Tor-ri di avvistamento nel nord del ter-ritorio, sabato18 il Porto di Clau-dio. Domenica 26 la visita alla Pol-ledrara di Cecanibbio (servizio apag.44). Visite nella Riserva: con-tributo adulti €4,00, soci gratuito.Iscrizione annuale all’associazione:€ 20,00. Prenotazioni (entro 3 gior-ni precedenti): tel. 339.6595890,[email protected].

Sono tornati i dinosauri!

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frutta fresca verdura, vini

viale castellammare, 118tel. 06/66561275

èstato un omaggio a Federico Fel-lini, al suo capolavoro “La Dol-

ce Vita”, ma anche un momento diconoscenza della storia del LitoraleRomano e delle sue ricchezze am-

bientali e culturali, in vista della ri-qualificazione di alcune delle aree dimaggior interesse. Un evento unico,la Dolce Primavera 2 che si è svoltoil 21 marzo a Passoscuro e che ha vi-sto la protagonista delle scene finalidel film, Valeria Ciangottini, alloragiovanissima al suo esordio nel ci-nema, tornare per la prima volta nei

luoghi in cui recitò nei panni dellagiovanissima Paola accanto a Mar-cello Mastroianni. “Fellini e tutto ilsuo staff erano gentili con me – haspiegato Ciangottini – e recitare erauna cosa in parte spontanea. Ricor-do l’atmosfera di allora, l’ampia ar-cata del ristorante Arcobaleno, an-che se tutto qui a Passoscuro è tan-to cambiato”.“Sono molto felice di aver patroci-nato questo evento, estremamenteimportante perché ricorda FedericoFellini, un regista che ha portato ilnome e soprattutto l’immagine diPassoscuro nel mondo” – ha dichia-rato l’assessore alla Cultura di Fiu-micino Daniela Poggi, che ha rin-graziato la Scuola “Erminio Carlini”e il comitato Dolcespiaggia per averpromosso questa giornata culturalee didattica, ospitata proprio nel ri-storante della “Dolce Vita”, l’Arco-baleno di Passoscuro.Protagonisti principali sono stati ipiccoli allievi dell’ IC Fregene Pas-soscuro. Bambini e pubblico adulto(complessivamente circa 150 perso-ne) hanno assistito alle proiezionipreviste: una carrellata di immaginie il video prodotto dalla Scuola nel-l’ambito delle ricerche sulla memo-ria del piccolo borgo marittimo, e ildocumentario “Un Paese di Federi-co – luoghi e ricordi su Fellini nelterritorio di Fiumicino”, di AnnaLongo, Stefano Manduzio e MarinaPallotta. Il lavoro affianca immaginidi ieri e di oggi, a partire dallo stes-so ristorante e dalla Foce del Rio TreDenari, che compare proprio alla fi-

ne della pellicola, chiusa dal bellis-simo sorriso di Paolina. Tra gli ospiti, Riccardo Morri spe-cialista di Geografia Storica dell’U-niversità Sapienza di Roma, il gior-nalista e critico Fernando Ferrigno;sono intervenuti anche l’assessoreall’Ambiente Roberto Cini, PaoloPuntoni presidente della Commis-sione Riserva, Luca Bragalli mem-bro della stessa Commissione, Mas-simo Tufano dello staff di Vito Con-soli, Commissario ad Acta per l’ela-borazione del Piano di Gestione del-la Riserva del Litorale, Oreste Ruti-gliano di Italia Nostra. La manifesta-zione “Dolce Primavera 2 – Passo-scuro al tempo della Dolce Vita” èstata organizzata dalla scuola Ermi-nio Carlini grazie all’impegno dellaresponsabile dei progetti ambienta-li Ecoschools/Tirreno Stefania Bra-gaglia, in collaborazione con il Co-mitato Dolcespiaggia.Hanno partecipato la vicepresideMatia Interesse, le insegnanti MariaGiuseppina Pollero, Eleonora Ca-roppo e Simona Giordano con le ri-spettive classi.Si ringrazia la dirigente dell’IC Fre-gene Passoscuro Isabella Ponzi per ilcaloroso sostegno ai progetti sullaMemoria di Passoscuro, la Bibliote-ca dei Piccoli di Maccarese, l’asso-ciazione Il Ritrovo degli Angeli e Va-nessa Sabbatucci. Un commosso ri-cordo ad Antonio Maria Di Fresco,di recente scomparso, giornalista eautore fra l’altro di uno spettacoloteatrale con Valeria Ciangottini pro-tagonista. 40

FesteA Passoscuro il 21 marzo ricordatala Dolce Vita ma anche i gioielli naturalistici del litorale romano

di Chiara Russo

Dolce Primavera, II atto

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Dopo Micaela Lattanzio e Vi-to Bongiorno, anche i lavoridi Enrico Borghini e Giulia

Ripandelli, sono entrati a far partedella collezione del MaaM, Museodell’Altro e dell’Altrove di Roma.Si tratta di artisti legati al nostroterritorio, presenti nelle mostre diVilla Guglielmi a Fiumicino curateda Sandro Polo e Silvia Calvarese.Un riconoscimento quindi impor-tante, sia per gli artisti in questio-ne, sia per il lavoro di promozioneportato avanti dai due curatori inquesti due anni con il patrociniodel Comune di Fiumicino.Enrico Borghini da sempre lavoracon oggetti trovati, scartati, abban-donati, soprattutto di uso quotidia-

no, al MaaM ha proposto “Barrica-ta”, un lavoro esposto a Villa Gu-glielmi nel 2014. Si tratta di un ac-cumulo di taniche di plastica recu-perate dal mare o dalla strada, illu-minate internamente da lampadineelettriche e assemblate in modo daconsentire loro un altro istante diimportanza, utilità, bellezza. Asteroide M1 è il titolo dell’operadi Giulia Ripandelli, una sculturadiscendente, fluttuante, realizzatacon rete metallica e corde intrec-ciate. Una metafora sul bisogno chespinge gli uomini a lasciare la pro-pria terra alla ricerca di condizionidi vita migliori. Una riflessione sul-la migrazione e sulla fatica e il do-lore che l’accompagnano.

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ArteAl Museo dell’Altro e dell’Altrove di Roma, dopo le opere di VitoBongiorno e Micaela Lattanzio, arrivano anche quelle di EnricoBorghini e Giulia Ripandelli

di Fabio Leonardi

Nostri artisti al MaaM

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Immaginate un panorama ricco dipiante verdi, di piccoli corsi d’ac-qua e qualche lago paludoso.

Dove vengono ad abbeverarsi glianimali: enormi elefanti, bufali, ri-noceronti, lupi e uccelli acquatici.Ci troviamo nel territorio di Romacirca 300mila anni fa. In questo par-ticolare paesaggio vive anche l’uo-mo con il suo bisogno di cacciareper procurarsi il cibo. Gli animalisono enormi e lui approfitta di quel-li morti, perché rimasti impantana-ti negli stagni paludosi, per scarnir-ne la carcassa con pietre aguzze e ri-cavare il pasto per sé e la sua fami-glia. Questo è quello che si è potu-to presumere dai resti trovati dopolunghi studi e scavi in varie parti diRoma e provincia. Proprio dentroRoma possiamo nominare MonteMario, Magliana, Casal dei Pazzi, Ac-quacetosa e persino via Nazionale eil Quirinale. Nei dintorni sono statiritrovati a Torrimpietra, Malagrotta,

Ponte Galeria… Ma il luogo più im-portante e anche più vicino al no-stro Comune è la Polledrara di Ce-canibbio nella campagna di Casteldi Guido. Sito paleontologico di fama inter-nazionale, al confine della RiservaNaturale Statale “Litorale Roma-no”, è unico in Europa per la ric-chezza e abbondanza di resti di Ele-phas Antiquus e unico in Italia perla presenza di bufali di quel perio-do. L’interesse scientifico del giaci-mento è dovuto all’eccezionale sta-to di conservazione dei reperti pa-leontologici fossilizzati dai sedi-menti vulcanici in cui erano inglo-bati, e la varietà di come si presentala loro giacitura, dalle ossa traspor-tate e dislocate qua e là dalla cor-rente del corso d’acqua a quelle inconnessione anatomica nell’ansadel fiume rimaste intrappolate per ilterreno paludoso. Importante an-che il ritrovamento di molti stru-menti di pietra, soprattutto selce, fa-cilmente lavorabile per ottenere at-trezzi dai margini taglienti. Ritrova-te anche molte ossa e corna di ani-mali utilizzate come armi per colpi-re nella caccia.Gli scavi, iniziati nel 1985, sono an-cora in evoluzione e hanno portatoalla luce enormi zanne, corna dibuoi e di cervi perfettamente con-

servate. Ultima recente scoperta è loscheletro di un elefante antico contutte le ossa ancora in parziale con-nessione anatomica. Il museo, realizzato in occasione delGiubileo 2000, ha permesso di con-servare in situ il deposito, di valo-rizzarlo e renderlo accessibile alpubblico. La struttura copre un’a-rea di 900 mq, comprendente unaparte della superficie già rimessa inluce e una parte di deposito ancorainesplorato, il cui scavo, ormai in viadi completamento, ha messo ulte-riormente in evidenza la spettacola-rità del sito.La visita organizzata dall’Associa-zione “Natura2000”, per domenica26 aprile, sarà una scoperta affasci-nante sia per adulti che per ragazzi.La visita si svolgerà lungo un per-corso sopraelevato da dove si po-tranno ammirare i reperti nello sta-to e nello stesso luogo di dove sonostati trovati. Un bravissimo archeologo spieghe-rà le varie fasi degli scavi e sarà dis-ponibile a rispondere a qualsiasi do-manda. Contributo per la visita: € 10,00 Adulti, € 7,50 Soci. Le prenotazioni sono aperte da su-bito, essendo la visita a numerochiuso, al numero dell’Associazione339.6595890 o via e-mail [email protected]

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ItinerariDomenica 26 aprile la visita guidataalla Polledrara di Cecanibbio

di Anna Consoli Scudo / Natura2000

Quando gli elefantivivevano a Roma

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Che la zona di Maccarese e Fre-gene fosse ricca di tracce delpassato è cosa risaputa.

Proprio su questa linea vi raccon-tiamo quello che è emerso durantealcuni scavi per la nuova condottaper l’acqua di irrigazione dei cam-pi agricoli da parte del Consorzio diBonifica Tevere Agro Romano.L’acquedotto in muratura è di cir-

ca un metro per sessanta centime-tri, su un tubo del diametro di cen-timetri 20.

Siamo vicini al fiume Arrone e alcasello autostradale; nelle vicinanzedi questo antico acquedotto, posto aun metro e cinquanta sotto terra, sitrova un bottino (piccola costruzio-ne in muratura) per l’acqua, scam-pato quasi per miracolo ai lavori dibonifica del passato.è un ritrovamento importante per-ché ci fa capire che l’acqua potabile

è sempre stata un bene prezioso, so-prattutto nei secoli passati. Questoantico acquedotto iniziava dalla zo-na collinare sopra il Castello di Tor-re in Pietra e poi dopo alcuni chilo-metri scendeva a valle fino al Ca-stello San Giorgio a Maccarese. Co-me ci ricorda un’antica mappa, al-cune diramazioni andavano verso ilprocoio delle vacche ed un’altra ver-so il procoio delle bufale.Un’antica iscrizione sulla lapide inmarmo del 1700 posta nell’andro-ne del Castello San Giorgio, ci ram-menta che questo acquedotto dallatenuta dei Falconieri (Torre in Pie-tra), zona ricca di buone sorgenti,dopo un lungo percorso arrivava al-la tenuta di Maccarese (Pallavicini-Rospigliosi ) . All ’epoca avevaun’importanza vitale.In quel periodo nelle zone di Mac-carese e Fregene abitavano sola-mente 50 persone a dimora fissa,oltre che qualche guitto (lavoratoristagionali) per la raccolta del grano.La zona non era provvista di acquabuona da bere e la palude la facevada padrona.Maccarese era considerata il regnodella malaria e quindi si moriva permolto poco.Un vecchio libro ci racconta che gliabitanti del Castello di Maccareseerano furiosi con quelli del Castel-lo di Torre in Pietra perché questiultimi adoperavano l’acqua potabi-le dell’acquedotto anche per lavarei panni e abbeverare il bestiame,giungendo così al Castello SanGiorgio non proprio pulita.L’acquedotto funzionò fino ai pri-mi del 1900 e poi, con l’arrivo nel1925 della bonifica integrale, lanuova società Maccarese S.A.B.proprietaria dei terreni fece co-struire tre grandi pozzi d’acqua po-tabile nella sua ampia tenuta.Questo per sostituire l’antico ac-quedotto non più sufficiente a ga-rantire l’acqua ai numerosi colonigiunti per la bonifica.

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RitrovamentiDurante gli scavi del Consorzio diBonifica trovati vicino all’autostrada i resti della condotta che dal Castellodi Torre in Pietra arrivava fino a quello di Maccarese

di Giovanni Zorzi / Resp. Ecomuseo

del Litorale Romano Polo di Maccarese

Quell’anticoacquedotto

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Daniele e Dario si conosconofin dai tempi del liceo. Han-no suonato insieme in varie

band, hanno anche inciso un cd esono passati su alcune radio nazio-nali. Ma la vera avventura è iniziatadopo l’incontro con (un altro) Da-niele e Paolo. Questi 4 ragazzi, ap-passionati di musica, sono statibravi a scegliersi ma anche “fortu-nati a trovarsi”, come dichiaranoloro stessi quando raccontano laloro storia. Era il 6 dicembre 2011 quando ènato ufficialmente il “ProgettoSoulplay”, una tribute band intera-mente dedicata ai Coldplay. L’o-biettivo è chiaro e sotto gli occhi di

tutti fin dal primo live: ricreare leatmosfere tipiche del celebre quar-tetto londinese senza l’ausilio di ul-teriori musicisti di appoggio (iSoulplay sono 4, come i Coldplay)e utilizzando le stesse soluzioni tec-niche adottate dagli stessi Coldplayper gestire i loro live. Ogni compo-nente dei Soulplay svolge infattisul palco esattamente le stesse atti-vità svolte dal proprio corrispettivoreale nei Coldplay. E il risultato èqualcosa di sorprendente! Dopopoco più di 3 anni dalla nascita delgruppo, Daniele Bensaadi (batte-ria), Dario Sangiovanni (frontman,piano e chitarra acustica), DanieleMarchionni (chitarra) e Paolo Real-dini (basso), possono vantarsi diaver dato vita a una delle più accla-mate tribute band del famoso quar-tetto britannico.I Soulplay hanno infatti all’attivoben 45 concerti live, sui palchi piùimportanti del Lazio tra i quali ilCrossroads ad Anguillara e il Jail-break di Roma. L’ultimo appunta-

mento li ha visti il 20 febbraioscorso a Stazione Birra per la“Coldplay Night”, in occasione delraduno ufficiale dei fan italiani, alquale hanno partecipato più di340 persone. Il segreto del lorosuccesso è da ricercare nella pas-sione per la musica, sicuramente,ma anche nel loro affiatamento,nel loro sentirsi “gruppo” anchefuori dal palcoscenico.Ancora una volta ci piace racconta-re sulle nostre pagine di talenti delterritorio, di ragazzi che si impegna-no e si mettono in gioco per mette-re a frutto le proprie doti.Eh sì, è un vanto per tutti noi ap-prendere che questi ragazzi sononati e cresciuti proprio qui, in varielocalità del litorale romano: Macca-rese, Fiumicino e Dragoncello.E ora non resta che sintonizzarsi sul-la loro pagina Facebook(https://www.facebook.com/soul-playtributeband) e attendere cheescano le prossime date dei loro con-certi per andare ad ascoltarli dal vivo.

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Made inDaniele Bensaadi, Dario Sangiovanni,Daniele Marchionni e Paolo Realdini,insieme hanno messo in piedi una delle più acclamate tribute banddei Coldplay

di Elisabetta Marini

I Soulplay

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L’appunto è scritto a penna, con unagrafia ancora da bambino: “Ho cam-biato scuola tre volte. I compagni inseconda elementare mi prendevanoin giro. Mi davano anche calci e pu-gni se non portavo la merenda chemi chiedevano. Non volevo più an-dare a scuola. Non volevo più anda-re a giocare neanche a calcetto. Allafine l’ho detto ai miei genitori. E hocambiato istituto. è andata bene perun po’. Poi quando ho iniziato le me-die mi sono ritrovato in classe alcu-ni dei ragazzi delle elementari. Tut-to è ricominciato. Ero triste e avevopaura. Ho cambiato scuola ancora emi sono trasferito in un’altra città”. “Sostanzialmente mi hanno rubatol’identità in rete - aggiunge Claudia- E sul mio profilo hanno pubblica-to alcune foto hard. Anche se sape-vo di non essere io quella ritratta,piangevo ogni giorno. Venivo offesaogni volta che mi collegavo al social.Ho iniziato a ferirmi con un coltelli-no perché forse chiedevo attenzioniche nessuno mi dava più. Ho rac-contato tutto ai miei superando lavergogna. E solo denunciando i fat-ti mi sono sentita più protetta”. “Mio cugino invece - confida Mara- si è suicidato perché lo hanno tal-mente annientato psicologicamentein un social che non ce l’ha fatta più.Andava a scuola in un’altra città. Lo

istigavano ad uccidersi perché dice-vano che era una nullità. Forse nes-suno dei suoi compagni sa bene chepeso si portasse dentro. Bisognereb-be sapersi frenare in tempo ed evi-tare i drammi”. Ma anche i bulli restano intrappola-ti nella rete che loro stessi getta-no.“Sono stato un bullo anch’io. Edoggi sentendo queste conferenze ealcune testimonianze mi vergognodi me stesso. Ho capito che nulla puòripagare il male che gratuitamente sifa all’altro”. E bravo Marco, sarebbe alla fine dadire, che ha avuto il coraggio di am-metterlo. Nomi di fantasia per tantestorie vere e a tratti diverse. Storie diprevaricatori e vittime. Alcune finitenegli uffici delle forze dell’ordine,dove è importante ricorrere per de-nunciare e chiedere il loro interven-to. “Erano mesi che chattavo conquesta persona – dice Andrea. Miaveva detto di avere 16 anni. Ci in-contrammo un giorno in un centrocommerciale. Non era quel ragazzi-no conosciuto online. Aveva forse 60anni. Mi spaventai molto perché miossessionava in rete. Con mammaandammo a fare una denuncia allapolizia. Lì ci hanno detto che stava-no facendo indagini su alcuni sog-getti pericolosi”. Quasi la metà deiragazzini delle scuole del comune di

Fiumicino, coinvolte nel progetto“l’età dell’innocenza”, ha ammessodi essere vittima di bullismo. Unadiscreta percentuale non ha paura aandare a appuntamenti con personeconosciute nel web. E alcuni, senzacrearsi troppi problemi, postano fo-to in cui sono ritratti seminudi. Mol-ti raccontano di aver subito aggres-sioni fisiche. Luca scrive e rincara ladose “alla fine ormai non contavopiù le volte che mi hanno pestato. Acasa dicevo un sacco di balle. Ma ungiorno, era il periodo di carnevale,sono finito in ospedale con il nasorotto ed una grossa ferita”. Un fen-dente, ricucito con 24 punti.

Bene ha fatto Fabio Abis, Diri-gente del commissariato diPolizia di Fiumicino, a sotto-

lineare la necessità di denunciare ifatti, vincendo la paura delle ritor-sioni, perché il bullismo può sfo-ciare in attività criminali. Dottor Abis che cos’è il bullismo? è un fenomeno sociale con risvol-ti criminali. è diffuso fra giova-nissimi e adolescenti ed è caratte-rizzato da comportamenti di pre-varicazione o oppressione, psico-logica e fisica, da parte di uno opiù soggetti, in maniera ripetuta eprolungata nel tempo, verso indi-vidui, spesso isolati, e percepiticome più deboli.

Quali sono i comportamenti cheassumono bulli e vittime?I primi agiscono con lo scopo deli-berato di “fare male”, senza mo-strare alcun ravvedimento nei con-fronti delle vittime, facendolo innome di una maggiore forza e di unpiù accentuato potere. Le secondesubiscono, in modo continuativo,violenze e umiliazioni senza riferi-re in famiglia e senza denunciareper il timore di vendette, di rap-presaglie e dell’isolamento in cui

potrebbero poi trovarsi. Quando si parla invece di cyber-bullismo?Con il cyberbullismo si ripetononella comunità virtuale gli stessi at-teggiamenti riscontrabili nel bulli-smo “tradizionale”. L’intento delbullo online resta quello di maltrat-tare, umiliare e isolare coloro i qua-li sono percepiti più deboli. I prota-gonisti del fenomeno, bulli, vittimee spettatori, interagiscono esclusi-vamente in rete, via chat. Il prevari-catore, individuato colui che ritienediverso, lo prende di mira plateal-mente e per lunghi periodi. Quali sono i rischi?Il molestatore cerca il coinvolgi-

mento degli spettatori determinan-do nel destinatario un blocco psi-cologico e il conseguente isola-mento. Ciò potrebbe determinaredanni gravissimi alla psiche dellavittima e, nei casi peggiori, potreb-be indurre all’autolesionismo e alsuicidio.Quando un atto di bullismo di-venta reato?Tra gli adolescenti, portatori diesperienze complesse, il bullo do-vrà ricorrere a sistemi più efficaci

per imporre la propria supremaziae sottomettere colui che ha preso dimira. In tale frangente il bullismopuò assurgere a vero e proprio fe-nomeno delinquenziale penalmen-te perseguibile. I comportamentidel bullo possono integrare reatidi: percosse, lesioni personali, in-giuria, diffamazione, violenza pri-vata, minaccia, danneggiamento,furto ed estorsione. E ancora mo-lestie, stalking e infine pornografiaminorile, qualora il materiale inse-rito in rete concerna immagini cheritraggono minorenni in atteggia-menti sessualmente rilevanti. Con quali mezzi si deve combatte-re il bullismo?Risulta fondamentale l’azione pre-ventiva di chi vigila sui giovani vol-ta ad individuare i segnali precur-sori della devianza e intervenirecon strumenti opportuni ed effica-ci. Il miglior modo per neutralizza-re un bullo è quello di allontanar-lo dal gruppo, isolandolo.E qualora una vicenda di bulli-smo sia già sfociata in attivitàcriminale?Diviene indispensabile coinvolge-re una forza di Polizia che dovràsvolgere indagini per accertare l’e-satta dinamica dei fatti e individua-re gli autori per poi deferirli all’au-torità giudiziaria. La vittima, infine,deve comprendere l’importanzadella denuncia ed essere incorag-giata a superare l’omertà e a vince-re la paura. Adulti ed istituzioni so-no pronti in ogni momento a inter-venire per proteggere le vittime daibulli e risolvere definitivamente illoro problema.

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BullismoPer il Dirigente Fabio Abis a scuolabisogna intervenire fin dai primisegnali: “il miglior modo per neutralizzarli è isolarli, allontanandolidal gruppo”

di Francesca Procopio

BullismoQuasi la metà dei ragazzini dellescuole del comune di Fiumicino,coinvolte nel progetto “l’età dell’innocenza”, ha ammesso di essere vittima di bullismo

di Francesca Procopio

“Denunciate i bulli”

L’inferno trai banchi

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Farmacisti in aiuto è una Onlusnata a Fiumicino più di dieci

anni fa dal comune intento di alcu-ni amici e colleghi di portare soste-gno a persone che vivono in condi-zioni disagiate, di povertà, isola-mento e sofferenza. Da tanti annioperiamo in Italia e all'estero conl'obiettivo di coinvolgere le comu-nità che aiutiamo in un progetto alungo termine di ricostruzione e direinserimento sociale e lavorativo.Molto è stato fatto, ma davvero an-cora molto c’è da fare. Il progetto èmolto ampio e l’incertezza econo-mica italiana non ha certo giovatonel reperire fondi sufficienti agrandi opere quali l’ammoderna-mento e l’ampliamento delle infra-strutture ospedaliere che comecerto immaginerete hanno un co-sto molto elevato non solo per larealizzazione, ma anche per il lorosuccessivo mantenimento. Siamoimpegnati su questo fronte da tan-ti anni e speriamo di poter un gior-no offrire a Msange una strutturaospedaliera adeguata e sicura.Una delle zone che storicamentesosteniamo è una delle Valli dello

Yovi in Tanzania, in particolare traKisanga, Msange e Msolwa (distret-to di Mikumi). Abbiamo conosciu-to la storia di questo popolo e del-le comunità che abitano queste zo-ne, la nostra attenzione si è focaliz-zata in un primo momento sull’ap-provvigionamento idrico e sulla co-struzione di pozzi. In una secondafase del progetto abbiamo sostenu-to la scuola primaria Amani, tra lemigliori in Tanzania, per garantireistruzione ai tanti giovani che ognigiorno vi si recano per studiare. Da qualche anno, abbiamo avviatouna terza fase del progetto, compli-ce anche la partnership con un’al-tra associazione locale, la Matumai-ni con cui siamo impegnati per ilsostegno all’ospedale di Msange.Di fatto l’unico ospedale della zonache raccoglie lo stesso bacino d’u-tenza della scuola e sostiene le tan-te famiglie di queste aree.Uno dei problemi che da semprepreoccupa i missionari, infatti, èquello sanitario. Nella zona la mor-

talità infantile è ancora alta, circa il150 per mille, dovuta soprattuttoalla malaria, al colera che periodi-camente è presente nella valle, alleinfezioni respiratorie e urinarie e aivermi. Nel 2000 è nato l’HealthCenter di Msange che oggi assisteogni anno più di 10.000 persone. Sitratta di un piccolo ospedale cheagli inizi aveva una “ambulanza” ri-cavata da una bicicletta con unospeciale portapacchi, mancava lasala operatoria (e manca tutt’oraperché ancora non è chiaro quan-do si procederà all’elettrificazionedella zona) e per gli interventi bi-sogna trasportare i malati negliospedali distanti diversi chilome-tri. Abbiamo garantito tante attivi-tà ogni anno all’ospedale: visite emedicazioni ambulatoriali, assi-stenza alle partorienti, interventid'urgenza, vaccinazioni offerte gra-tuitamente, trasporto in ambulan-za a Mikumi nei casi particolar-mente gravi, ricoveri per tratta-menti complessi (tuttora in nume-ro modesto).Il nostro principale incarico è quel-lo di sostenere il rifornimento difarmaci e altri materiali ospedalie-ri necessari per la cura e le medi-cazioni dei pazienti e per la som-ministrazione di terapie farmacolo-giche. Per chi volesse avere mag-giori informazioni o contribuire aquesto progetto: www.farmacistii-naiuto.org oppure scriverci a [email protected] o [email protected] o ancoracontattarci al 346-4360567.52

OnlusL’iniziativa dell’associazione per garantire alla Tanzania una strutturaadeguata e sicura

di Tullio Dariol presidente Farmacisti in aiuto

Un ospedale per Msange

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SPECIALITA’ MARINARE - PRANZI  E CENE SU ORDINAZIONE

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Una volta lo zucchero era unarisorsa quasi indispensabile.Giornate di fatica. Campi da

coltivare. Nessun riposo alla finedella settimana. Poi il progresso. Lasedentarietà. Il sovrappeso. Perl’uomo, che si definisce “moder-no”, nasce l’esigenza di non perde-re quel piacevole sapore pur impo-nendosi la necessità di trovare so-stanze a basso contenuto di calorie.La chimica inizia il suo cammino.Nel 1879 viene sintetizzata la sacca-rina che, a parità di peso, ha un po-tere dolcificante superiore di ben450 volte rispetto allo zucchero eche permetterà per decenni ai pa-zienti diabetici, ovvero a pazientiche non possono in alcun modo faruso di zucchero, ovvero di saccaro-sio, di poter avere lo stesso piacereche avevano da “sani”. Come sem-pre però la chimica, a fronte di unvantaggio apparente iniziale, na-sconde una seconda faccia. Passa-no gli anni e si scopre, negli anni

’70, che la saccarina può esserecancerogena, capace di indurre pa-tologie neoplastiche soprattutto alivello vescicale. La ricerca conti-nua: sintetizza l’aspartame. Lo stes-so, grazie alle caratteristiche diquesta nuova molecola, entra im-mediatamente a far parte di centi-naia di prodotti ”light”: lo ritrovia-

mo in decine di bibite gassate, neidolciumi, nelle caramelle e… in-credibile… nei farmaci! Passa deltempo e sorgono anche in questocaso dubbi di pericolosità. L’aspar-tame infatti, quando viene degra-dato dal nostro organismo, per es-sere eliminato, libera acido asparti-co, fenilalanina e metanolo; so-stanze capaci di indurre reazioni al-lergiche e provocare degli inspie-gabili attacchi di emicrania. La ri-cerca continua: vengono successi-vamente immessi sul mercato, adisposizione della aziende produt-trici, l’acesulfame ed il ciclammato.Le industrie li usano a piene mani,nonostante ne conoscano i poten-ziali effetti collaterali nell’infanzia,li usano comunque per dolcificarecaramelle e gomme da masticare.La normativa cerca di porre un ar-gine obbligando i produttori a ri-portare sulle confezioni la dicitura:“l’uso è sconsigliato ai bambini conetà inferiore a 36 mesi”. Purtroppo

pochi leggono una scritta moltopiccola mentre molti continuano afar consumare, in modo inconsa-pevole, ai loro bambini, questi pro-dotti. Le aziende guadagnano, lagente si ammala. Per questo soste-niamo che è fondamentale leggerebene le etichette. Il non leggerle si-gnifica introdurre nel nostro orga-nismo, in modo inconsapevole, so-stanze dannose che a nostra insa-puta possono provocarci malattie odisturbi che permarranno fintantoche continueremo a “mangiarle”.Per questo dobbiamo preferire ali-menti che contengano sostanze na-turali come, nel caso dei dolcifi-canti, il fruttosio, il sorbitolo, ilmaltitolo e lo xilitolo, non consi-gliati comunque ai pazienti diabe-tici. Lo xilitolo, estratto da alcunealghe e cereali, è un componenteche alcune aziende iniziano ad usa-re facendo intravedere l’inizio diuna nuova coscienza da parte dichi, producendo alimenti, di fattopuò migliorare o peggiorare la no-stra vita: quella di tutti i giorni. Al-tri tesori a nostra disposizione,sempre preclusi ai pazienti diabeti-ci, come il miele, il succo d’uva, losciroppo d’agave o di acero e lozucchero di canna integrale, ven-gono ignorati nei processi produt-tivi dalle multinazionali o comun-que dalle grandi aziende. Recente-mente grande interesse sta susci-tando l’uso della Stevia. La SteviaRebaudiana Bertoni è una piantacapace di dolcificare, a parità di pe-so, fino a 200 volte di più di quan-to non faccia lo zucchero. Gli indi-geni Guaranì la usavano soprattut-to per addolcire un loro infuso, ilmate, che aveva un gusto decisa-mente amaro. Il prodotto appare si-curo ma lascia un retrogusto parti-colare, simile alla liquerizia, non atutti gradito. Così ragionando,mentre scriviamo queste poche ri-ghe, ci viene da pensare: se, comesembra, i surrogati sintetici dellozucchero, per non farci del male,devono essere assunti con partico-lare cautela ed attenzione, per evi-tare importanti effetti collaterali,come se fossero dei veri e proprifarmaci, per quale motivo non uti-lizziamo direttamente ciò che nonfa male limitandone, nelle quanti-tà, il consumo? Le scorciatoie co-me sempre non fanno rima con laparola salute.

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SaluteGli alimenti ipocalorici sono nociviper il nostro benessere

a cura dei Farmacisti delle Farmacie Comunali

di Aranova ed Isola Sacra

Zero calorie,zero salute

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Ancora quattro giornate e cala ilsipario sul campionato di Eccel-

lenza. Saranno trecentosessanta mi-nuti, recuperi esclusi, vietati ai de-boli di cuore. Perché il rush finale èpartito e allo sprint tutto può acca-dere. Basta un fallo di troppo, un cal-cio d’angolo battuto alla perfezione,un rigore fallito, una parata miraco-loso, un cambio azzeccato. Basta unniente per passare dal sogno all’in-

cubo, dall’inferno al paradiso. èquesto il bello del calcio, ben diver-so da quello che ultimamente rega-la la Serie A che vede da anni unasola squadra al comando, la Juven-tus. Ma chi non arriverà primo, po-trà comunque sperare di salire a bor-do del treno per la Serie D attraver-so i play off. Proprio quei play off in-digesti al Fregene, perché negli oc-

chi dei tifosi c’è ancora quella beffasubita contro il Latte Dolce al Pa-glialunga quando il sogno sembravaormai avverato. Era l’epoca di misterPierluigi Vigna, un’epoca non poicosì lontana. E adesso ci risiamo, anche se misterPaolo Caputo dall’alto della suaesperienza e dei suoi molti campio-nati vinti predica calma e sanguefreddo. Trastevere, Sporting Città di

Fiumicino, Villanova, Fregene, La-dispoli, Vigor Acquapendente, Fon-te Nuova, Montecelio Borussia; que-ste si giocheranno lo sprint, con leprime quattro più avvantaggiate. Tresono i confronti diretti che attendo-no anche il Fregene. Uno nella tra-sferta del prossimo contro il Villa-nova e due all’Aristide Paglialunga,contro il Vigor Acquapendente il 19aprile e l’altro il 3 maggio contro ilTrastevere. Il Trastevere, che guidala graduatoria, ha due gare casalin-ghe, due scontri diretti contro Mon-tecelio (il 19 aprile) e Ladispoli (pe-nultima giornata), e due trasferte: al-la terz’ultima sul campo del già sal-vo (al momento) Grifone Montever-de e l’ultima come detto sul campodel Fregene. Lo Sporting Città di Fiumicino hadue scontri diretti (Fonte Nuova eMontecelio) entrambi in casa e duetrasferte, con la pericolante Monte-fiascone, e contro il Grifone Monte-verde. Il Villanova potrebbe sfrutta-re al meglio il finale del calendario,che dopo il confronto diretto con ilFregene, avrà in sequenza tre gareconsiderate abbordabili, dovendoaffrontare Real Monterosi (fuori ca-sa), Monterotondo (in casa) e la giàsalva Almas Roma (fuori casa). “Le volate si fanno alla fine, un po’come avviene nel ciclismo, certo an-che noi siamo in corsa per arrivareprimi, ma sono sincero siamo sere-ni - dice mister Paolo Caputo - Ab-biamo intrapreso sin qui un cammi-no importante, valorizzando i giova-ni ed esprimendo tutto sommato uncalcio gradevole”. E adesso forzaFregene, vai a prenderti il sogno!56

CalcioA quattro giornate dalla fine il Fregene può ancora sognare

di Francesco Camillo

Sprint finale

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Se la prima squadra del FregeneCalcio è impegnata nello sprint

finale per aggiudicarsi un posto nelcampionato di Serie D, un’altrabella pagina in questa stagione cal-cistica l’hanno scritta i Pulcini 2004allenati da mister Alessio Calama-ri. Il ruolino di marcia che hannotenuto in campionato è stato a dirpoco mostruoso, frutto di un lavo-ro eccezionale fatto dal mister e datutto lo staff nel seguire i piccolicalciatori. Prima dei risultati, sipunta alla disciplina, alla coesionedi gruppo e alla socializzazione. ècon questo spirito che la merendadopo ogni partita è diventata un ap-puntamento fisso. Oltre ad essereun bellissimo gruppo, i bambinisanno anche giocare a calcio e que-sto dimostra ancora di più tutto ilvalore e l’importanza dell’allenato-re. Il mister ha poi dato un sopran-nome a ogni giocatore. Tutto que-sto ha permesso di formare unasquadra esemplare, che riceve

complimenti ovunque. Come neltorneo “Angelo Cerrai”, disputatoin casa della Lupa Roma durante lefeste natalizie. I giovani biancoros-si si sono arresi proprio ai padronidi casa in semifinale, e la sconfittaè coincisa con il primo ko stagio-nale. E il prossimo 23-25 aprile laformazione di mister Calamari saràimpegnata in un torneo ad AlbaAdriatica dove farà vedere tutte lesue qualità. Ecco la rosa (tra pa-

rentesi il soprannome dato dal mi-ster ai giocatori): De Santis (ArmaLetale), Folgori (Il Conte); Pegora-ro M. (La pulce); Pegoraro F. (Bat-man) capitano; Bartoli (Samurai)vicecapitano; Mengoni (Pirata);Clementi (Ringhio); Vladuto (ErCaciara); Del Santo (Re Leone);Piano (Er Grinta); Caponi (Aquila);Perino (Er tigre); Matera (Er Pupo-ne); Biscossi (Pendolino); Putini(Blade); Feliziani (Pluto).

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Calcio babyLa squadra di Alessio Calamari continua a stupire

di Francesco Camillo

I Pulcini 2004

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Crescono, e quanto crescono ibambini della neo Societàcalcistica di Maccarese. Que-

st’anno si è ripartiti da zero pun-tando sui più piccoli, che hannosorpreso positivamente per l’otti-mo livello di crescita fin qui rag-giunto. Anche la Società vuole cre-scere! è più che convinto il presi-dente Dante Papili, deciso a ripor-tare al Darra categorie di più altospessore per attività agonistiche ericonquistare la fama di un passatonon lontano. La stagione 2014/2015è partita con bambini di giovaneetà, che sono stati le fondamentainiziali; per il prossimo futuro sivuole crescere anche con ragazzi

più grandi che potranno formarecategorie di Giovanissimi, Allievi ea salire fino a… Il responsabile Al-do Gardini e i vari collaboratorihanno avuto carta bianca per la ri-costruzione, con pazienza e serietàsi potrà ripartire e rivedere al Dar-ra categorie dilettantistiche asso-ciate al settore della Figc. Non saràun calcio esasperato ma un calciodivertente e piacevole giocato inparticolare dai giovani locali e non,che volessero praticare uno sportsano. Se poi il prossimo anno si do-vesse partire anche con categorie diragazzi più grandi, così meraviglio-samente bene come si è partiti que-sta stagione con i piccoli, il futurodel calcio a Maccarese sarà più cheroseo. I ragazzi quest’anno, Esor-dienti 2002, Pulcini 2004 e 2005 ePrimi Calci, stanno evidenziandodoti calcistiche sorprendenti, i ri-

spettivi tecnici Pizzichini, De An-gelis, Pegoraro e Pesci, con Gardi-ni in testa, hanno forgiato i gruppiche stanno sorprendendo per bra-vura e serietà. I gruppi sono già ca-paci di sistemarsi in campo e dis-putare partite vere; l’ottima condu-zione e la bravura dei singoli sievince ogni qualvolta questi grup-pi si misurano con ragazzi di parietà, sia in gare ufficiali che in tor-nei organizzati, riscuotendo ap-plausi e meraviglie. Sono queste le basi sulle quali sivuole crescere ricostruendo un cal-cio a Maccarese che ricalchi le or-me del glorioso passato. Se lo au-gura l’encomiabile presidenteDante Papili, che tanto ha dato inun passato non lontano, presen-tando un efficientissimo impiantosportivo e un team di tecnici alta-mente qualificati.

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CalcioDopo l’azzeramento iniziale, i giovani del Maccarese sono cresciuti molto, l’anno prossimo siapre anche a Giovanissimi e Allievi…

di Nino Saccavino

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Ricostruzioneriuscita

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Caro direttore, a volte passandodalle parti della Polisportiva ti

assale la voglia di scendere di nuo-vo in campo e tirare due calci a unpallone, come abbiamo fatto tantevolte nei nostri primi 50 anni. Poipensando alla pancia che ci è cre-sciuta, al fiato che è sparito e a qual-che acciacchetto di troppo che ciportiamo appresso, decidiamo che ilcalcio è sempre il nostro sport pre-ferito ma ora soltanto per guardarlogiocare dagli altri. E quante volteabbiamo detto: "Ah, quando gioca-vamo noi, quelli si che erano tempieroici"! Ora ti vorrei segnalare aquesto proposito la bella iniziativache ha lanciato Andrea Cesarini, exgiocatore anche lui del Fregene e fi-glio di quel “mister” Tonino che èstato uno di quelli che ha creduto dipiù e ha collaborato più intensa-mente al settore giovanile bianco-rosso e alle sorti del sodalizio frege-nese. Andrea ha lanciato un appel-

lo tra i suoi amici, su internet, facebook, whatsapp etc. per ritrovarevecchie foto e materiale d'epoca(magari una vecchia maglia o una tu-ta) relativi alla storia della societàsportiva Fregene, poi divenuta neglianni Polisportiva. L'intento è quel-lo innanzitutto di creare un archiviofruibile in rete da tutti, poi di se-gnalare eventi e curiosità che hannocaratterizzato e, a volte segnato, l'in-fanzia e l'adolescenza di molti di noinativi di Fregene. Alcune foto, adesempio questa, sono già in bella vi-sta nel pub 67° minuto di Isola Sa-cra, in perfetto stile anglosassone, dicui è socio il Cesarini. Eventual-mente chi è in possesso di questepreziosissime istantanee sportive

può rivolgersi a lui per scanneriz-zarle ed inserirle in rete per render-le di fatto fruibili da tutti.Entrando in tribuna alcune dome-niche fa ho letto su un muro la fra-se "Gente di mare 1948". Immaginoidentifichi un gruppo di attuali sup-porters bianco-rossi. Aldilà dellascelta magari inopportuna di scrive-re sulla recinzione muraria mi è ve-nuta in mente una frase che col cal-cio c'entra poco ma che è l'epitaffioscelto dai familiari di un nostro illu-strissimo concittadino sepolto nelnuovo cimitero di santa Ninfa: "Lagente di mare è differente da… unmare di gente". Orgoglio e Passione,ragazzi, e solo quello, mi raccoman-do. Sempre Forza Fregene!

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IdeeL’iniziativa di Andrea Cesarini, ritrovare le immagini delle formazionidi calcio del passato del Fregene e creare un archivio online a cui tutti possono accedere

di Lorenzo D’Angelantonio

Psicoterapia FregeneStudio di consultazione psicologica

e psicoterapia

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Piante e Fiori -Trattamenti antizanzareAllestimento Giardini

Impianti di irrigazione e illuminazione

Vecchie foto cercasi…

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bini “B. L. Ciobanu” possa riaprire alpiù presto. Nell’attesa sono stati espostii numerosi libri creati e costruiti daibambini e dalle insegnanti in tanti an-ni di attività. Il programma delle attivi-tà, molto denso e che ha visto una par-tecipazione numerosa, si è aperto conun omaggio a Gianni Rodari, alla pre-senza eccezionale della moglie delloscrittore, intervistata dai bambini, chehanno teatralizzato poi due favole diRodari. L’esibizione dei Piccolissimipercussionisti animati e diretti dal Mae-stro Pietro Rosati dell’Insieme Harmo-nico ha rallegrato e coinvolto tutti i pre-senti. Mentre in giardino l’Associazio-ne l’Albero teneva un laboratorio di yo-ga per bambini e la Biblioteca dei Pic-

coli li intratteneva con giochi cantati, al-l’interno le volontarie della BibliotecaPallotta hanno proposto libri in presti-to per grandi e piccoli e le insegnanti-bibliotecarie della Scuola hanno svoltodue laboratori: costruzione di segnali-bri e di libri artigianali. Infine, con ilComitato Promotore Parco Archeologi-co Fiumicino-Ostia è stato possibilepartecipare attivamente alla Campagna“Apriamoli”. Nel pomeriggio la manifestazione si ètrasferita a Parco da Vinci, davanti allaLibreria Edicolé che si è impegnata fat-tivamente per la realizzazione di questaparte della Giornata: un luogo, questosì, veramente insolito. Nel cuore delloshopping del sabato pomeriggio sono

stati proposti libri in prestito con la Bi-blioteca Pallotta, libri da barattare conla Biblioteca diffusa elaboratori creati-vi per bambini guidati dalle volontariedi “Pleiadi” e dall’Associazione Eidosin rete. Presenti anche i volontari diEmergency e del Comitato PromotoreParco Archeologico. Anche al Market Da Vinci, la musica èstata centrale: prima con il concerto deigiovani flautisti della “Compagnia delFlauto Magico”, diretti dal Maestro Ti-tone e poi con la sempre applauditissi-ma esibizione del Coro dell’ “InsiemeHarmonico” di Maccarese. Moltissime le persone che si sono incu-riosite e che hanno commentato positi-vamente l’iniziativa. Per le associazioni ele persone che da anni si occupano dipromozione culturale nel nostro territo-rio è stata una magnifica occasione perriunirsi e lavorare insieme. Ma anche peri semplici passanti e le famigliole a spas-so per i negozi è stato certo sorprenden-te e piacevole fermarsi ad ascoltare le no-te di Mozart o le canzoni di Gaber riela-borate in modo originale. Un ringraziamento a tutti coloro chehanno contribuito a questa prima espe-rienza e un grazie speciale per l’acco-glienza al Dirigente e alle insegnanti,sempre infaticabili ed entusiaste, dellaMarchiafava, alla Direzione del Centro“Market da Vinci” e a Audio-Service cheha provveduto ad allestire un impiantodi amplificazione di altissima qualità.

Qualità Urbana eMobilità incontra amministratori e cittadini

di Graziano Motta ed Andrea Ricci

Migliorare con una più efficiente mobi-lità la qualità della vita nel vastissimoterritorio di Fiumicino: questa la ragiond’essere, e il compito che si è propostadi assolvere, una delle sei Consulte checon tali specifiche finalità è stata pro-mossa dall’Amministrazione Comuna-le. I membri eletti del suo Coordina-mento, organo di promozione e rappre-sentanza, vi hanno dedicato le prime ri-unioni di studio e di proposta nella se-de delle Consulte (via del Buttero 3 aMaccarese) dopo aver adempiuto al ri-chiesto varo di un regolamento di lavo-ro, in armonia con le direttive approva-te dal Consiglio comunale. Si sono svol-ti, in questi mesi, fruttuosi scambi di ve-dute con gli esponenti dell’Ammini-strazione municipale preposti a tali te-matiche, il signor Giuseppe Pavinato,presidente della Commissione perma-nente VI, l’Assessore al Bilancio, Patri-monio, Personale, Trasporti e mobilitàArcangela Galluzzo, e un incontro conl’assessore all’Urbanistica e all’EdiliziaEzio Di Genesio Pagliuca nonché unocon i funzionari dei Lavori Pubblici(l’Assessore non ha potuto partecipareall’incontro fissato) compreso anche larichiesta di varia documentazione permeglio analizzare le problematiche e la-vorare alle proposte.Un altro incontro con rappresentantidell’Amministrazione si è svolto con ilDelegato alla Sicurezza Raffaele Megnapresso la Stazione ferroviaria di Macca-rese, nel quale è stata sottolineata la ca-renza di illuminazione sia nella partedel piazzale d’accesso sia nelle vie adia-centi all’entrata dalla parte di via TreDenari. Questa poca o nulla illumina-zione che già in passato ha agevolatouna rapina a mano armata dopo la chiu-sura del bar, è una delle cause, assiemeall’abbandono della struttura da partedelle Ferrovie e della mancata attivazio-ne di sistemi di videosorveglianza, del-l’aumento di furti e danneggiamenti al-le auto in sosta e diversi altri episodi didelinquenza e insicurezza nei cittadiniche percorrono a piedi la già disagevo-le via della stazione di Maccarese pienadi buche e talmente stretta che i bus delTPL ci passano a malapena. La dispo-nibilità di Rete Ferroviaria Italiana(RFI) a concedere i locali in comodatod’uso ed a consentire l’allargamentodella strada sono opportunità che, co-me è stato ribadito negli incontri primacitati, il Comune non può lasciarsi sfug-gire. Molte e urgenti sono state le esi-genze rappresentate, frutto anche dellacollaborazione con il Comitato Pendo-

lari Maccarese Palidoro, circa la rete lo-cale dei trasporti la cui efficienza do-vrebbe assicurare a tutte le località delterritorio un adeguato collegamentocon la città di Fiumicino e i nodi ferro-viari di Maccarese, Torrimpietra, Fiu-micino Aeroporto e Parco Leonardo. Sitratta innanzitutto di assicurare giusti efunzionali collegamenti in tempi e ora-ri in coincidenza con gli arrivi e par-tenze dei treni e di avviare una serratasperimentazione sull’efficienza e l’effi-cacia e fruizione delle progettate linee“a chiamata” contemplate dal nuovoPiano comunale dei Trasporti. E anco-ra: di dare ad esso maggiore visibilità (ainiziare dal colore degli autobus) e frui-bilità grazie ad una precisa indicazione,rispetto e divulgazione degli orari ditutti i collegamenti (treno, pullman eautobus locali) e all’attivazione di un“numero verde” telefonico per le even-tuali emergenze. Il Coordinamento ha tuttavia chiesto diriguardare con un nuovo approccio lamobilità dei cittadini nell’estesissimoterritorio comunale per farli partecipidella sua unicità politico-amministrati-va e soddisfare le esigenze ed offertenon solo di ordine amministrativo, maanche sanitario, scolastico, culturale esociale. In tale ottica ha proposto unostudio di fattibilità per l’introduzione diuna tessera familiare agevolata o prefe-ribilmente gratuita sulla rete locale ditrasporto. La rete potrebbe inoltre es-sere integrata da sistemi integrativi co-me taxi collettivi che, gestiti ad esempioda cooperative di giovani, potrebberotrovare sicuramente l’incoraggiamentodell’Amministrazione, anche in ordinealle agevolazioni previste per l’impren-ditoria giovanile. Il Coordinamento hasottolineato che un nuovo approccio,visto la valenza turistica del territoriodella Città di Fiumicino, deve esser va-lutato prevedendo anche biglietti diviaggio integrati con agevolazioni perscoraggiare ancor più l’evasione e in piùutilizzare il controllo elettronico. è sta-to sollevato il problema circa lo svilup-po del progetto ferroviario dell’ “alta ve-locità” che già interessa Fiumicino peril collegamento tra l’aeroporto con mol-te principali città. E sono state non so-lo chieste informazioni all’Amministra-zione comunale su numerosi progettiriguardanti la mobilità e la viabilità trai quali i parcheggi presso i nodi di scam-bio del nuovo piano TPL, la rete dellepiste ciclabili, la sistemazione del Pon-te “Due Giugno”, la bretella stradalepresso il ponte sull’Arrone a Maccare-se per far scorrere il traffico da e perFregene, il sottopasso della Fossa Traia-nea, il ripristino del collegamento fer-roviario con l’abitato di Fiumicino (aquesto riguardo, la Consulta ha ribadi-to che il Corridoio provinciale C5 uti-lizzato da mezzi su gomma non può es-sere la soluzione definitiva per i colle-gamenti tra i due più grandi comunidella Regione), ma anche, insieme allaConsulta 4 “Risorse ed Economia Ter-ritoriale”, un esame ufficiale da partedell’Amministrazione, del documentoconsultivo preliminare alla stesura delPiano regionale mobilità, trasporti e lo-

gistica, piano sul quale sono inoltre incorso una serie di incontri tra la Con-sulta e diverse Associazioni e Comitatidel territorio; così come si è lavorato as-sieme alla Consulta 4 ed alla 5 “Culturae Sapere” per le iniziative per la pro-mozione del Parco Archeologico diOstia e Fiumicino.L’incontro con i Lavori Pubblici hainoltre avuto il risultato di far prevede-re già da subito lo sbocco verso Focenedella pista ciclabile in costruzione su viaCoccia di Morto ed una progettazioneiniziale della nuova strada di collega-mento tra la stazione di Maccarese e viadella Muratella Nuova. Inoltre, a segui-to degli incontri col Delegato alla Sicu-rezza è stata attivata la sorveglianza nel-le due stazioni del nord da parte del-l’Associazione Nazionale Carabinieri, ele insistenze del Comitato Pendolarihanno portato al miglioramento dell’il-luminazione a Maccarese almeno sul la-to di competenza di Rete FerroviariaItaliana.Una nuova Assemblea degli iscritti è abreve in programma, ma tutti i cittadi-ni della Città di Fiumicino sono chia-mati a dare il loro contributo e sotto-porre problematiche riguardanti la“Qualità urbana e mobilità” parteci-pando alle riunioni del coordinamentoche sono sempre aperte e pubblicatesulla ripartizione specifica sul sito del-le Consulte ma anche inviando unamail all’indirizzo: [email protected].

Good Deeds Day

di Alessandra Benadusi,

Hilda Girardet e Clelia Izzi

Gli eventi dei giorni 14 e 15 marzo so-no stati la risposta dei cittadini di Fiu-micino alla Giornata Mondiale del Vo-lontariato “Good Deeds Day – Insiemeper il bene comune”. La prima propo-sta è partita dalla Consulta della Cultu-ra che, nella sua prima prova pubblica,crediamo abbia dimostrato di saper es-sere un luogo di incontro e un labora-torio di nuove progettualità. L’idea diconquistare spazi non tradizionali perla cultura, si accompagna al tentativo didelineare un’idea di Cultura non elita-ria ma neppure semplice “ciliegina sul-la torta”: un’idea di cultura che costi-tuisce occasione di arricchimento reci-proco e di rielaborazione comune es-senziale per vivere bene: insomma pro-prio la torta! Ecco il racconto di questedue giornate.Gli eventi di sabato 14 marzo si sonosvolti nel territorio del Comune di Fiu-micino. La mattinata ha avuto comescenario la Scuola Marchiafava di Mac-carese che certo non è “luogo insolito”per la cultura, ma insolita è l’aperturadel sabato mattina destinata alle fami-glie e alle attività culturali. La scelta del-la scuola Marchiafava è stata motivataanche dalla speranza, fatta propria dal-la Consulta della Cultura e dalle varieassociazioni, che la Biblioteca dei Bam-

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Consulte

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Questo mese vogliamo parlare diuna specie conosciuta da tutti

che, negli ultimi anni, viene costan-temente riportata all’attenzione ge-nerale per il suo elevato contenutodi acidi grassi Omega 3 e quindi perle ricadute positive per la saluteumana legate al suo consumo: l’ali-ce. Conosciuta anche come acciuga,è l’unica specie della famiglia En-

graulidae che vive nei nostri mari, edè certamente la specie più conosciu-ta tra quelle di piccoli pelagici(sgombro, sardina, spratto) comune-mente definiti “pesci azzurri”.La nostra alice può raggiungere unataglia massima di 18/20 cm ma è co-mune sui nostri mercati tra i 9 e i 13cm. Come consumatori dobbiamoporre attenzione alla dimensione.Per questa specie è prevista una ta-glia minima di cattura di 9 cm, cheassicura che l’animale si sia ripro-dotto almeno una volta ed è pertan-to vietata la pesca e la commercializ-zazione di individui al di sotto di ta-le misura.Come riconoscerla sul banco dellapescheria? Innanzitutto l’etichetta-tura, obbligatoria per norma comu-nitaria, deve indicarci chiaramente ilnome e il mare dove è stata pescata.Individuata la cassetta con le alicipossiamo verificarne il loro aspettoesteriore nei principali caratteri. Ilcorpo si presenta affusolato e slan-ciato con ventre arrotondato e liscio,con un muso conico che sopravanzala mascella inferiore e la bocca chesi apre inferiormente. La posizionedella bocca è una caratteristica assaiutile ai biologi per distinguere gliesemplari giovanili dell’alice da altrespecie simili come la sardina, che in-vece presenta una bocca terminale.Il colore del corpo, che presenta pic-cole squame caduche, è scuro contonalità dal blu al verde sul dorso eargenteo sui fianchi e sul ventre.Questa particolare colorazione co-

stituisce un adattamento mimeticotipico dei pesci pelagici per sfuggireai predatori. Infatti, se visto dall’al-to, il blu del dorso si confonde conl’oscurità delle acque profonde delfondale, mentre se visto dal basso ilventre chiaro si confonde con la lu-ce proveniente dalla superficie.L’acciuga è un pesce fortemente gre-gario che vive formando grossi ban-chi composti da centinaia di migliaiadi esemplari, queste grosse aggrega-zioni migrano in periodo invernalein acque più profonde fino a 100/150metri per risalire in acque più su-perficiali nella stagione primaverile-estiva in concomitanza con lo svi-luppo di grosse quantità di plancton.Proprio il plancton è l’alimento del-l’alice e in particolare la frazione dizooplancton, fatta di piccoli crosta-cei e larve di molluschi, rappresentala percentuale maggiore sul totaledella razione alimentare.Per i quantitativi catturati, l’alicerappresenta una delle specie piùimportanti per la flotta pescherec-cia italiana. La pesca viene effet-tuata con reti pelagiche trainate dalpeschereccio o con reti a circuizio-ne calate in mare intorno al bancoattirato con l’ausilio di fonti lumi-nose. Gli attrezzi utilizzati per cat-turare le alici sono tutte con magliadi piccola dimensione per evitareche i pesci restino impigliati con latesta, rovinandosi e perdendo valo-re commerciale.Questo piccolo pesce lo troviamocommercializzato trasformato sottodiverse forme: sottolio, sottosale, inpasta, ma è quello fresco a fare laparte del leone sul nostro mercatoportandolo a essere il prodotto dipiù largo consumo.66

ExtraIl pesce del mese, saporite, economiche, per il loro elevato contenuto di acidi grassi Omega 3,hanno ricadute molto positive per la salute

di Claudio Brinati / Biologo Confagricoltura

Splendide alici

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Nell’ultimo periodo è insi-stente l’azione dei ladri dinotte nelle abitazioni men-

tre le famiglie dormono nei loroletti. A Maccarese in via delle Ta-merici sono entrati in una casadove vive da sola una donna, han-no svitato le serrature dalle portee una volta all’interno hanno cer-cato oggetti di valore in cucina enel salone. Ma la donna, da quan-do qualche anno fa ha subito unaltro furto, di notte si barrica nel-la sua camera da letto (ecco il li-vello di percezione della propriasicurezza!) e vi porta quello che leresta. Così il bottino per i ladri èstato magro. Secondo tentativo aFregene in via Marina di Sorso,anche qui i ladri hanno tentato disvitare le serrature ma non sonoriusciti ad entrare nella villettaforse perché disturbati.

Naturalmente parlare di prevenzio-ne è inutile, considerati gli organicidelle forze dell’ordine. Così la cosapeggiore che possa capitare ad unafamiglia, subire una violazione del

genere all’interno della propria ca-sa, esperienza che ti segna per sem-pre, comincia ad essere considerata“normale”. Oltre al danno anche l’a-marezza della beffa.

68

CronacheEntrano nelle case di notte forzando le porte

di Fabio Leonardi

Cocaina a MaccareseIn un centro a nord, denunciata la coppia che abita nella casa

Continua l’azione di contrasto e prevenzione deiCarabinieri di Fregene contro la detenzione e lo

spaccio di sostanze stupefacenti. Nel pomeriggio dello scorso 27 marzo i militari du-rante una perquisizione hanno trovato in una casa diMaccarese nord 120 grammi di cocaina, strumenti peril confezionamento della droga e una discreta quanti-tà di denaro in contanti. I due titolari dell’abitazione, assenti durante la per-quisizione, sono stati denunciati per “detenzione ai fi-ni di spaccio di sostanze stupefacenti”.

La banda delleserrature

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La verità in un disegno. In unapoesia. In un video. Un grido di

angoscia per un’unica voce, quelladei ragazzi del comune di Fiumicinoche hanno detto “no alla violenzasulle donne”. Il primo concorso perle scuole su un fenomeno che si èesteso anche nel territorio e che tal-volta vede coinvolti anche i più gio-vani, come vittime indirette di unaviolenza fisica e psicologica che dif-ficilmente si cancella. Le premiazio-ni qualche giorno fa nel plesso di viaCaltelli. Al primo posto un disegnodegli alunni dell’IC Granaretto diTorrimpietra, a seguire una poesia e

un video rispettivamente dellescuole di Aranova e via del Faro diFiumicino. “Insieme all’assessore Paolo Calic-chio – sostiene Francesco Commo-do, Preside dell’istituto Granaretto edelegato del sindaco alla scuola - ab-biamo voluto coinvolgere anche i piùgiovani in un fenomeno che pur-troppo è entrato anche nei nostri isti-tuti, dove talvolta si raccolgono dellestorie pesanti. E con questo concor-

so si è sottolineato quanto importan-te sia abbattere il muro del silenzio enon avere paura”. Gli alunni vincito-ri hanno ottenuto una tessera del va-lore di 200 euro per visitare musei,mostre e assistere a manifestazioniculturali a Roma e provincia. Dall’i-nizio dell’anno le forze dell’ordinedel territorio hanno formalizzato ol-tre una decina fra denunce e segna-lazioni per violenze e vessazioni psi-cologiche in ambito familiare.

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CronacheI vincitori del concorso rivolto alle scuole del Comune

di Francesca Procopio

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èpartito lo scorso lunedì 23 mar-zo, nel primo ambulatorio vete-

rinario pubblico del comune diFiumicino in via delle Ombrine, unservizio di sterilizzazione gratuitadelle colonie feline, ossia dei gattirandagi non di proprietà. I giornidi apertura dell’ambulatorio sonolunedì e venerdì, dalle 8 di mattinaalle 14, e il giovedì, dalle 14 alle 20.“Ringraziamo il direttore dell’areadipartimentale Sanità pubblica ve-terinaria, dottor Tomassetti per es-sere riuscito a implementare i ser-vizi offerti nell’ambulatorio e peraver instaurato un clima di colla-borazione con il nostro Comuneche continua a dare importantifrutti – dichiarano l’assessore e ilpresidente della Commissione Di-ritti degli Animali del comune diFiumicino Daniela Poggi e Mauri-zio Ferreri – Lottare contro il ran-dagismo e impedire il sovrappopo-lamento di canili e gattili è un attodi civiltà. Per questo è molto im-portante la sinergia tra Assessora-to Diritti degli Animali del comu-ne di Fiumicino e la Asl RmD. Da

gennaio a oggi i tanti amanti deglianimali impegnati nella lotta alrandagismo anche sul territorio delcomune di Fiumicino sono stati co-stretti a portare i gatti delle coloniepresso l’ambulatorio Asl di via For-ni a Ostia. Solo l’anno scorso 225felini sono stati sterilizzati lì. Orasono partite le sterilizzazioni anche

a via delle Ombrine, in un primomomento solo per i gatti maschi,ma entro poco tempo si entrerà apieno regime. Ricordiamo inoltreai cittadini che, presso l’ambulato-rio, è possibile iscrivere il propriocane all’anagrafe canina, un obbli-go di legge per ogni proprietario diun amico a quattro zampe”.

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CronacheServizio gratuito il lunedì e il venerdìnell’ambulatorio in via delle Ombrinea Fiumicino

di Chiara Russo

Sterilizzazioneper i gatti

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The beach club Alla Capannina corsi disup, surf, kite surf e sum-mer camp per bambini eragazzi dai 6 ai 14 anni

di Chiara Russo

L’associazione sportiva dilettanti-stica “The beach club”, presso lostabilimento balneare “La Capan-nina” di Maccarese, propone corsidi sup, surf, kite surf a vari livelliper adulti e bambini con istruttoriIsa-Fisurf. Inoltre c’è la possibilitàdi utilizzare gli spogliatoi con ledocce e il rimessaggio delle attrez-zature. In più il centro è anche no-leggio di sup, surf, windsurf, kite

surf. I bambini e ragazzi dai 6 ai 14anni, nel periodo da giugno ad ago-sto, su prenotazione possono par-tecipare al “summer camp”. Perun’estate sulla cresta dell’onda. In-fo, 366.53.84.600 (Pier Luigi) –333.99.29.132 (Federico) ; mail, [email protected]; www.the-beach-club.it. Su Facebook: Thebeach Club ASD.

L’Oratorio al torneo Wojtyla

Anche l’Oratorio “Pier GiorgioFrassati” di Fregene partecipa altorneo interparrocchiale “Gio-vanni Paolo II”. Saranno ben 37le squadre che si contenderannoil trofeo assegnato dall’Us Aclinell’ambito del torneo di calcio a5 delle Parrocchie "San Giovan-ni Paolo II"; un evento che assu-me un valore ancora maggiore inoccasione del decennale dellamorte del Santo Papa. Giunto al-la sesta edizione, quest’anno ve-drà un grande coinvolgimentodelle periferie, sulla scia delle pa-role di Papa Francesco.74

Appunti

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Flavia il 31 marzo ha compiuto 15anni, auguri alla topolina di casa damamma, papà e Tommy.

Quaranta e non sentirli! Prosit!Tanti auguri con tutto il cuore daFrancesca e Morena.

Anche se si avvicina agli anta, Rosresta sempre la nostra bella mam-ma. Auguri da Marti e Matteo.

Auguri per il suoi 50 anni a PietroPacitto, uno dei più grandi cam-pioni che il nostro litorale abbiamai sfornato. Storia e leggenda delwindsurf che ha conquistato titoliitaliani ed internazionali.

Tanti, tanti, tanti auguri a nonnoTonino che il 24 aprile compirà glianni! Buon compleanno dai nipo-tini Margherita, Matilde e Flavio.

Il 20 marzo Albino Bortolin hacompiuto 92 anni. Auguri da Etto-re, dai parenti e da tutti gli amici diFregene e Maccarese. 76

LieteGli auguri ai nostri cari

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Addio Sergio!Sergio Parotto a 72 anni si è spen-to il 30 marzo nella sua casa di Fre-gene. Un male improvviso se lo èportato via in poche settimane. Ti-tolare della S.A.F. era entrato nel1965 nell’azienda di famiglia spe-cializzata nella distribuzione di vi-ni e bevande. Era stato lo zio, Antonio Fabbri, afondarla nel 1962 ma lui vi era en-trato subito dopo continuando inquella strada disegnata già nel tar-do ‘800 dal suo bisnonno, quandoancora il Trentino era parte del-l'Impero Austroungarico. Anche ilnonno Lino distribuiva vini e li-quori a Borgo Vaisugana (Tn). “Fumio padre Ezio in qualche modo ainterrompere la tradizione di fa-miglia - raccontava Sergio - anchese rimase in quest'ambito in quan-

to, come perito agrario specializ-zato in viticoltura ed enologia, sitrasferì qui nei primi anni ’30 peroccuparsi dei vigneti sperimenta-li, un tempo fiorenti della Macca-rese. Posso dire che mio padre emio zio sono stati la mia scuola; dalprimo ho appreso ed ereditato finda giovane la passione per i vigne-ti e le tecniche di cantina, dal se-condo, brillante imprenditore, isegreti del commercio". Da poco aveva festeggiato i 50 annidella S.A.F. e da pochissimo si era

trasferito dalla sede storica di viaPorto Azzurro a quella nuova di viaAgropoli. Il destino se lo è portatovia appena intrapresa la nuova av-ventura. “In occasione del funerale di papà,è stata raccolta una generosa som-ma che andrà donata all'AIRC, As-sociazione Italiana per la Ricercasul Cancro, ringraziamo tutti colo-ro i quali sono stati presenti al fu-nerale e che hanno contribuito alprogetto”, dicono i figli, Carlo eElisa, insieme alla moglie Marisa.

78

MemoriaIn ricordo di

Ermelinda Vitali in Farinelli

Il 13 marzo ha concluso la sua lun-ga vita (97 anni tra 2 mesi) Erme-linda Vitali in Farinelli, detta da tut-ti “Mimma”. Era nata nel 1918 e tut-ta la sua vita l’ha vissuta in questacomunità, al Cantiere a Fregene,sempre testimoniando i suoi valori,la sua incrollabile tenacia, integritàe forza d’animo oltre ai valori del-l’onestà, della correttezza, dellalealtà. è un altro pezzo della nostrastoria, quella che ha concorso e vi-sto la fondazione della nostra citta-dina, che ci lascia. Già prima che nascesse, suo padreEttore si occupava della ristorazio-ne e di un forno per gli operai checostruivano Fregene. Resiste anco-ra il portone (chiuso e cadente dadecenni) in via Cervia che era l’in-gresso del bar del Cantiere e dellaTrattoria che gestiva negli anni ‘50con il marito. La famiglia ringraziacoloro che l’hanno ricordata.

Giovanni Satta

Il 22 marzo ci ha lasciati a 83 anniGiovanni Satta. Con affetto lo ri-cordano i suoi cari, la moglie Ma-ria, Germana e Rita, i nipoti e i pa-renti tutti.

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emergenzeAMBULANZA, tel. 118CAPITANERIA DI PORTOFiumicino, viale Traiano, 37 Tel. 06/65.61.71CARABINIERIviale Castellammare, 72Tel. 06/665.64.333GUARDIA DI FINANZAFiumicino, viale Traiano, 61 tel. 06/65.02.44.69GUARDIA MEDICA REGIONALETel. 06/57.06.00POLIZIAFiumicino, via della Pesca, 18 Tel. 06/65.04.201NUCLEO DI CURE PRIMARIEViale della Pineta, 76 Tel. 06/56.48.42.02Caposala Tel. 06/56.48.42.04VIGILI URBANITel. 06/65.21.07.09PRONTO INTERVENTOACEA tel. 800.130.335

numeri utili COMUNE DI FIUMICINOVia Portuense, 2498Tel. 06/65.21.02.45Ufficio Comunale FregeneVia Loano, 9Tel. 06/61.96.80.93ATI FIUMICINOFiumicino, via GiorgioGiorgis, 10Tel. 8000.20.661A.I.A. FregeneVia Cesenatico

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