ANNO SCOLASTICO 2014/2015 - dalcero.it · SEDE CENTRALE SEZIONE STACCATA ... 2013/2014 21 21 10 0...

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1 Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “M. O. LUCIANO DAL CERO” 37047 San Bonifacio (VR) c. f. 83002690234 SEDE CENTRALE SEZIONE STACCATA Tecnico Commerciale per Ragionieri Tecnico Industriale Tecnico per Geometri Liceo Scientifico Tecnologico Via Fiume, 28/bis Via Camporosolo, 151 Tel 045-7611398 / 045-7610986 fax 045-6130850 Tel: 045-7610942 Fax: 045-6103271 ANNO SCOLASTICO 2014/2015 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5A C Costruzioni Ambiente Territorio Indirizzo Geometri - Nuovo Ordinamento

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Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore

“M. O. LUCIANO DAL CERO”

37047 San Bonifacio (VR) c. f. 83002690234

SEDE CENTRALE SEZIONE STACCATA Tecnico Commerciale per Ragionieri Tecnico Industriale

Tecnico per Geometri Liceo Scientifico Tecnologico

Via Fiume, 28/bis Via Camporosolo, 151 Tel 045-7611398 / 045-7610986 fax 045-6130850 Tel: 045-7610942 Fax: 045-6103271

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

DOCUMENTO DEL

CONSIGLIO DI CLASSE

Classe 5A C

Costruzioni Ambiente Territorio

Indirizzo Geometri - Nuovo Ordinamento

PARTE PRIMA: IL CONSIGLIO DI CLASSE E LA CLASSE

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INDICE PARTE PRIMA: IL CONSIGLIO DI CLASSE E LA CLASSE

1. IL CONSIGLIO DI CLASSE

1.1. Composizione e continuità didattica

1.2. Verifica della programmazione iniziale e programmi svolti

2. LA CLASSE 5a

A C geometri

2.1. Composizione

2.2. Profilo della Classe

PARTE SECONDA: METE FORMATIVE

1. ASSE DEI LINGUAGGI

2. ASSE MATEMATICO

3. ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO

4. ASSE STORICO SOCIALE

PARTE TERZA: ATTIVITA’ CURRICULARI, EXTRA CURRICULARI E INTEGRATIVE

1. ATTIVITA’ CURRICULARI ED EXTRA CURRICULARI

2. PERCORSO FORMATIVO CANTIERE IN SICUREZZA

3. STAGES

4. CORSI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO

5. CORSI DI RECUPERO E SERVIZIO HELP

PARTE QUARTA: LA VALUTAZIONE

1. VERIFICHE A CARATTERE DISCIPLINARE

1.1. Criteri di misurazione dei livelli degli alunni con i rispettivi punteggi

1.2. Elementi per la valutazione

1.3 Indicatori e descrittori

PARTE QUINTA: LA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

1 TIPOLOGIA DELLE PROVE EFFETTUATE A CARATTERE INTERDISCIPLINARE

1.1 Scelta delle tipologie di svolgimento

1.2 Scelta delle discipline

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

1. ITALIANO

2. STORIA

3. LINGUA INGLESE

4. MATEMATICA

5. EDUCAZIONE FISICA

6. GEOPEDOLOGIA ECONOMIA ED ESTIMO

7. TOPOGRAFIA

8. GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO

9. PROGETTAZIONE COSTRUZIONI E IMPIANTI

ALLEGATI:

1. TESTO DELLA PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

2.GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

3.GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

4.TESTO DELLA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

5.GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

PARTE PRIMA: IL CONSIGLIO DI CLASSE E LA CLASSE

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PARTE PRIMA

IL CONSIGLIO DI CLASSE E LA CLASSE

1. IL CONSIGLIO DI CLASSE

1.1. Composizione e continuità didattica

La tabella 1 sintetizza la composizione del consiglio di classe e la continuità didattica dei docenti

nel triennio.

Tab.1 - Composizione del Consiglio di Classe della 5 a sez. A geometri A.S. 2014-2015

Are

a

Dis

cip

lin

are

MATERIA DOCENTE Tipo di

servizio1

Cariche

Cont. didattica

2012/1

3

2013/1

4

2014/1

5

UM

AN

IST

ICA

Religione prof. Restello Luca R x x x

Italiano prof. Francesco Tessarini R x

Storia prof. Francesco Tessarini R x

Lingua Inglese prof.ssa Elena Ferro R x x x

Scienze motorie e sportive prof.ssa Lidia Ceccato R x x x

SC

IEN

TIF

ICA

TE

CN

OL

OG

ICA

Progettazione Costruzioni

Impianti prof.Saverio Vicentini R Coord. x x

Matematica prof.ssa Valentina Ceretta R . x x x

Geopedologia Economia ed

Estimo prof.carmelo Cutrò S x

Gestione del cantiere e

Sicurezza degli Ambienti di

Lavoro

Prof. Giovanni Arinelli R x

Topografia prof.Vincenzo Moretta R x

Progettazione Costruzioni

Impianti

prof. Roberto Tindaro

Trimarchi ITP x

Geopedologia Economia ed

Estimo Salvatore Smiroldo ITP x

Topografia Luca Ferrarini ITP x

Rappresentante

Genitori

Fabbro

Mariangela

Rappresentante

Genitori Giarolo Mario

1 Le sigle indicano: R docente di ruolo, U docente utilizzato, S docente con supplenza annuale, ITP insegnante tecnico

pratico.

PARTE PRIMA: IL CONSIGLIO DI CLASSE E LA CLASSE

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Rappresentante Allievi Giulia Rebellin

Rappresentante Allievi Osamudiamen

Eguavoen

PARTE PRIMA: IL CONSIGLIO DI CLASSE E LA CLASSE

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1.2. Verifica della programmazione iniziale e programmi svolti

L’anno scolastico si è svolto regolarmente ma la nomina dell’insegnante di Geopedologia Economia

ed Estimo è avvenuta in ritardo (10/11/2014) e l’insegnante di progettazione Costruzioni e Impianti

è assente tre giorni al mese per fruizione della Legge 104, pertanto sono state perse parte delle ore

dedicate alla didattica. I programmi pertanto hanno avuto alcune variazioni rispetto alla

programmazione iniziale.

2. LA CLASSE 5a

A C

2.1. Composizione

La classe è composta da 16 allievi e da 6 allieve, come si evince dalla tabella.

Tab.2 – Composizione della classe 5a

A geometri

Alunno Data di nascita 1 ADAMI THOMAS 13/05/1996

2 BALESTRO DANIELE 17/03 /1994

3 BELLUCO SERGIO 01/ 08/1996

4 DALLA ROSA EROS 19/09/1996

5 DANESE ALBERTO 18/06/1995

6 EGUAVOEN OSAMUDIAMEN 06/12/1993

7 FAVALEZZA FRANCESCO 22/06/1996

8 GIAROLO VALENTINA 17/03/1996

9 GUGOLE MATTIA 14/02/1996

10 KAUR GURPINDER 18/04/1997

11 MARCAZZAN MICHELE 12/10/1994

12 MIHAYLOVA KSENIA 02/07/1993

13 MILANOVIC YADRANKA 07/07/1994

14 ORIGANO CHRISTIAN 06/01/1996

15 PIUBELLI FRANCESCO 05/02/1996

16 POLICHETTI FEDERICO 28/10/1996

17 POSENATO FEDERICO 23/07/1995

18 REBA ANDREEA 03/01/1995

19 REBELLIN GIULIA 25/07/1996

20 SANTOLIN STEFANO 15/10/1995

21 ZAMPIERI ALBERTO 17/03/1996

22 ZIGIOTTO NICOLÒ 05/03/1994

Tab.3 – Percorso didattico della 5a

A geometri

CLASSE 5^A C GEOMETRI

ANNO ISCRITT

I

SCRUTINA

TI

AMMES

SI

NON

AMMES

SI

SOSPES

I

AMMESSI

SESS.DIFFERIT

A

NON

AMME

SSI S.D.

2012/2013 22 22 11 1 10 10 0/0

2013/2014 21 21 10 0 11 11 0/0

2014/2015 22

PARTE PRIMA: IL CONSIGLIO DI CLASSE E LA CLASSE

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2.2. Profilo della Classe

La classe 5aAg, è costituita da ventidue studenti dei quali ventuno provenienti dalla 4 Aco, ed uno,

Nicolò Zigiotto, ripetente della 5B, corso geometri tradizionale. Di questi, sei sono ragazze e

sedici ragazzi.

Dalla tabella indicata nella pagina precedente si evidenzia il percorso compiuto dalla classe

nell'arco dell'intero triennio: dei ventidue studenti della terza A, ventuno sono stati ammessi alla

classe quarta e successivamente tutti sono stati promossi in quinta con un curriculum di studi per

qualcuno regolare, per altri con alcune non ammissioni precedenti al triennio; lo studente acquisito

dalla 5 B ha ripetuto più anni scolastici.

La comune provenienza e l’analogia dei percorsi effettuati dagli alunni, hanno contribuito a rendere

sufficientemente omogeneo il percorso didattico in molte discipline e favorito la buona coesione del

gruppo.

Pur essendo una classe con allievi che presentano mediamente discrete capacità, alcuni devono

essere spesso stimolati, perché tendono ad adeguare la loro preparazione al minimo necessario per

ottenere un risultato complessivamente sufficiente.

In quasi tutte le discipline non sono mancati attenzione e partecipazione. Nell’ultimo anno la classe

ha cambiato gli insegnanti di Lettere, Estimo, Gestione del Cantiere e Sicurezza, materia nella quale

è stata sperimentata la modalità CLIL (Content and Language Integrated Learning), con lezioni in

lingua inglese.

Il rendimento scolastico dei ragazzi si può sostanzialmente collocare su tre livelli:

il primo è costituito da circa un terzo degli alunni, i quali hanno ottenuto risultati buoni o più

che buoni in tutte le discipline, applicandosi con costanza, serietà ed interesse allo

svolgimento delle lezioni e allo studio domestico;

il secondo, nel quale si colloca l’altro terzo degli studenti, è costituito da ragazzi che hanno

raggiunto livelli sufficienti o discreti. Tra essi alcuni hanno messo a frutto le loro normali

capacità applicandosi con costanza e partecipando con interesse all’attività didattica, altri

invece, pur dotati d buone capacità personali, non hanno dato continuità alla preparazione

con uno studio individuale metodico, ottenendo una semplificazione degli argomenti trattati

che ne ha ridotto lo sviluppo e la valorizzazione dei contenuti. Questo li ha portati a risultati

complessivamente sufficienti o più che sufficienti, ma con qualche lacuna in alcune materie;

il terzo ed ultimo livello, anch’esso costituito da circa un terzo dei ragazzi, è rappresentato

da allievi che già dal primo trimestre avevano evidenziato lacune, accompagnate da un

impegno superficiale o inadeguato e con risultati non del tutto sufficienti o addirittura

carenti in alcune discipline. La media dei voti ottenuti, anche se complessivamente quasi

sufficiente, spesso è il frutto di un calcolo personale che li ha portati a valorizzare il

contenuto di alcune discipline trascurandone altre.

Nel corso dell’anno sono stati individuati casi di scarsa puntualità e astensione dalle lezioni,

mettendo in evidenza un elevato numero di ritardi o assenze, soprattutto in momenti particolari

dell’attività didattica come verifiche o interrogazioni.

La vita scolastica è stata caratterizzata da un piacevole dialogo tra docenti ed alunni, anche se la

loro esuberanza ha richiesto spesso l’imposizione della disciplina, anziché il suo ottenimento come

conseguenza di una raggiunta maturità. Solo nell’ultima parte dell’anno, con l’avvicinarsi della

prova d’esame è stato possibile notare una maggiore responsabilità individuale che ha avuto effetti

positivi anche sul gruppo.

PARTE SECONDA: METE FORMATIVE

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PARTE SECONDA

METE FORMATIVE

ASSE DEI LINGUAGGI

Lingua Italiana

• Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per

intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

• Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali.

• Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e

responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini

dell’apprendimento permanente.

Lingua straniera

• Padroneggiare la lingua Inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi

al percorso di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del

QCER.

• Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

• Distinguere e utilizzare le principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali, in

base alle costanti che le caratterizzano.

ASSE MATEMATICO

• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della Matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare

situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e

naturali e per interpretare i dati.

• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare.

• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle

tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO

Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di

lavorazione.

Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni

più adeguate ed elaborare i dati ottenuti.

Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e

manufatti di modeste entità, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio

energetico nell’edilizia.

Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi.

Tutelare , salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente.

PARTE SECONDA: METE FORMATIVE

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Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al

territorio.

Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi.

Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative della sicurezza.

ASSE STORICO SOCIALE

• Correlare la competenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle

tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le

connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute

nel corso del tempo.

PARTE TERZA:ATTIVITÀ CURRICULARI, EXTRA CURRICOLARI E INTEGRATIVE

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PARTE TERZA

ATTIVITA’ CURRICULARI, EXTRA CURRICULARI E INTEGRATIVE

ATTIVITA’ CURRICULARI, EXTRA CURRICULARI E INTEGRATIVE ________________

1. ATTIVITA’ CURRICULARI ED EXTRA CURRICULARI

Progetti ed incontri Argomento/destinazione Data

Approfondimenti

personali Il quotidiano in classe: lettura individuale

Intero anno

scolastico

Progetto ‘900

Relatore Prof. Francesco Maria Feltri

“Gulag e crimini nazisti a confronto” la sfida delle

comparazioni; totalitarismi a confronto

Medio Oriente in fiamme: lo Stato Islamico in Siria e

in Iraq

04/11/2014

Arteven: lezione spettacolo “UNA FEROCE

PRIMAVERA” (Grande Guerra “14/“18)

19/11/2014

Progetto ITINERA e

ORIENTAMENTO

Incontri a carattere socio-psico-pedagogico per

1) sensibilizzare gli studenti al problema

dell’orientamento;

2) per rendere gli studenti consapevoli e protagonisti

della loro scelta.

Triennio

Incontro con

Associazioni

AIDO e AVIS

Presso aula magna dell’Istituto Durante il

pentamestre

Approfondimento

didattico

Conferenza e mostra su Corte Grande Sarego a Veronella

con Prof. R.Prando, G. Tondini e L.Farinazzo

(Volontari “Salviamo Corte Grande di Veronella)

25/01/2014

8/02/2014

Uscite didattiche

Uscita didattica Rubner Haus (Bressanone e Chienes) Classe terza

Made Expo di Milano (Rho) Classe quarta

Monte Cengio 02/10/2014

Uscita didattica all'EXPO 2015 Milano 28/05/15

Viaggio d’istruzione Viaggio d’istruzione a Monaco e Praga dal 2/12/2014

al 6/12/2014

Settimana

“sperimentale” di

Recupero

Sede centrale e staccata dell’Istituto Dal 19/01/15

al 28/01/15

Stages Presso studi tecnici, enti della zona In estate

PARTE TERZA:ATTIVITÀ CURRICULARI, EXTRA CURRICOLARI E INTEGRATIVE

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2. PERCORSO FORMATIVO “CANTIERE IN SICUREZZA”

Gli allievi hanno effettuato un percorso triennale di visite in cantiere e incontri tecnici con il

supporto di personale di enti come SPISAL, INAIL e CPT, organizzato dal prof. Arinelli Giovanni.

Le visite hanno visto gli allievi, oggetto delle seguenti azioni:

Classe terza

VISITA IN CANTIERE

incontro preparatorio in aula con Tecnici CPT per illustrazione modalità di accesso e

consegna check list

visita in cantiere con consegna dei DPI previsti prima dell’ingresso in cantiere (durata:

intera mattinata)

incontro di confronto e verifica in aula con Tecnici SPISAL a partire dalle check list

compilate durante la visita

INCONTRO SULLE MALATTIE PROFESSIONALI

L’incontro sulle malattie professionali in aula magna con medico del lavoro SPISAL.

Classe quarta

VISITA IN CANTIERE

a) visita in cantiere con consegna dei DPI previsti prima dell’ingresso in cantiere: Cava

DANESE Verona CACCIA AL RISCHIO

b) incontro di confronto e verifica in aula con Tecnici SPISAL a partire dalle check list

compilate durante la visita

INCONTRO SULLE MACCHINE/ATTREZZATURE CON INAIL

L’incontro tenuto presso il CPT sulle Macchine di cantiere per il sollevamento.

Classe quinta

Percorso formativo su base volontaria, presso la sede del CPT di Verona, con riconoscimento di

crediti formativi rispetto al corso per Coordinatore della Sicurezza per la Progettazione e

l’Esecuzione dei lavori previsto dal d.lgs. 81/2008, con test d’ingresso e verifica finale.

Il percorso formativo è stato così strutturato:

a) 24 ore in aula; percorso formativo pomeridiano su base volontaria a cura del CPT di Verona

b) 21 ore presso studi tecnici; tirocini specifici presso studi di geometriche si occupano di

sicurezza nei cantieri edili.

Contenuti del corso:

Data Ore Argomento Docente Luogo

16/01/15 3 Il d.lgs.n.81/2008 e le sue successive modifiche. Cpt Aula cpt

PARTE TERZA:ATTIVITÀ CURRICULARI, EXTRA CURRICOLARI E INTEGRATIVE

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La documentazione tecnica di cantiere

20/01/15 3 Le diverse figure presenti in cantiere. Il ruolo e la

responsabilità del preposto, addetto emergenza Spisal Aula cpt

23/01/15 3 Il rischio macchine e attrezzature Giarola/

Furlan

Aula cpt

27/01/15 3 La valutazione dei rischi aziendali.

La valutazione dei rischi da agenti pericolosi, fisici. Piacenza Aula cpt

30/01/15 3 Incontro con lo SPISAL. Disamina situazioni di

cantiere

Spisal Aula cpt

03/02/15 3 Piano di Sicurezza e Coordinamento Spisal Aula cpt

10/02/15 3 Piani Operativi di Sicurezza (POS). Ponteggi.

Valutazione sistemi e PIMUS

Spisal Aula cpt

20/02/15 3 Discussione su argomenti trattati e test finale CPT Aula cpt

Totale 24

Le 21 ore di stage effettuate presso gli studi hanno trattato argomentazioni specifiche concordate

singolarmente con gli stessi studi tecnici professionali.

3. STAGES

Alcuni degli studenti hanno partecipato, nel corso del triennio, a stages estivi in studi tecnici, enti e

comuni della zona, lavorando nell’ambito della progettazione edilizia e/o del rilievo topografico. Il

riscontro registrato da parte dei professionisti è stato positivo e soddisfacente in tutti i casi.

4. CORSI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO

Nell’ambito del triennio alcuni studenti hanno partecipato ai seguenti corsi:

- Corso di AUTOCAD

- Corso ed esame livello B2 di inglese

- Corso teatro con rappresentazione finale

5. CORSI DI RECUPERO E SERVIZIO HELP

Nel triennio sono stati svolti alcuni corsi di recupero, soprattutto estivi, per preparare gli studenti

agli esami di riparazione.

PARTE QUARTA: LA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

12

PARTE QUARTA

LA VALUTAZIONE

1. VERIFICHE A CARATTERE DISCIPLINARE

1.1 Criteri di misurazione dei livelli degli alunni e rispettivi punteggi adottati per le verifiche a

carattere disciplinare.

Ottimo voto di profitto 9 /10

L’alunno dimostra di:

saper approfondire autonomamente i contenuti trattati

saper trattare in modo critico e personale i contenuti acquisiti operando opportuni collegamenti

aver acquisito un metodo di studio efficace

aver acquisito fluidità e ricchezza espressiva

Buono voto di profitto 8

L’alunno dimostra di:

conoscere ampiamente i contenuti trattati

aver particolare interesse per alcuni argomenti

saper rielaborare i contenuti in modo preciso e talvolta in modo personalmente critico

aver acquisito un metodo di studio efficace

saper utilizzare il linguaggio specifico con proprietà

Discreto voto di profitto 7

L’alunno dimostra di:

conoscere i contenuti trattati

saper rielaborare personalmente i contenuti, dimostrando capacità di analisi

saper lavorare in modo ordinato

sapersi esprimere in modo corretto

Sufficiente voto di profitto 6

L’alunno dimostra di:

possedere le fondamentali conoscenze dei contenuti trattati

saper riferire i contenuti in maniera semplice, attenendosi al testo

saper lavorare in modo ordinato

sapersi esprimere in modo sostanzialmente corretto(permessa qualche incertezza)

Insufficiente voto di profitto 5

L’alunno dimostra di:

aver conoscenze incomplete dei contenuti trattati

non saper rielaborare personalmente i contenuti acquisiti e di non saperli collegare

lavorare in modo non sempre ordinato

esporre in modo impreciso

PARTE QUARTA: LA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

13

Gravemente insufficiente voto di profitto 4

L’alunno dimostra di:

aver conoscenze frammentarie dei contenuti essenziali

non saper rielaborare i contenuti acquisiti e di non saperli collegare

sapersi esprimere in modo stentato

Negativo voto di profitto inferiore a 4

L’alunno dimostra di:

non conoscere gli aspetti fondamentali della disciplina

aver notevole difficoltà nell’acquisizione e nell’elaborazione dei contenuti

sapersi esprimere in modo molto stentato e con scarsa padronanza dei termini.

1.2 Elementi per la valutazione

Oltre ai dati del profitto, nella valutazione finale si tiene conto di:

Livelli di partenza scolastica e percorso compiuto, intendendo l’esperienza scolastica

come un processo di cui il singolo anno è un segmento che non può essere scisso dagli altri

pregressi;

Frequenza scolastica, intesa sia come presenza fisica a scuola sia, soprattutto, come

presenza attiva, con il rispetto dei propri obblighi e della comunità scolastica;

Partecipazione intesa come capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i

docenti e di fornire significativi contributi al dialogo educativo;

Impegno inteso come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con costanza,

precisione e puntualità gli obblighi connessi;

Metodo di studio, inteso come capacità di organizzare il lavoro, di elaborare percorsi

culturali, di acquistare strumenti operativi;

1.3 Indicatori e descrittori

SCRITTO

attinenza alla traccia;

conoscenza dell’argomento trattato;

uso corretto del linguaggio;

coerenza dell’argomentazione;

capacità di creare collegamenti.

ORALE

conoscenza dell’argomento;

uso corretto del linguaggio specialistico;

capacità di analisi e sintesi;

coerenza dell’argomentazione;

capacità di creare collegamenti.

PARTE QUARTA: LA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

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PARTE QUINTA

LA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

1.TIPOLOGIA DELLE PROVE EFFETTUATE A CARATTERE INTERDISCIPLINARE

1.1 Scelta delle tipologie di svolgimento

Nel corso dell’anno scolastico il Consiglio di Classe si è orientato verso simulazioni di Terza Prova

di tipologia B - QUESITI A RISPOSTA SINGOLA.

Ciascuna prova, della durata di tre ore, ha interessato quattro discipline.

Ogni disciplina ha presentato tre quesiti, per un totale di dodici quesiti.

I testi delle prove effettuate e la griglia di valutazione vengono allegati alla fine del presente

Documento.

1.2 Scelta delle discipline

Prima simulazione:

15 marzo 2014 – Matematica

Geopedologia, Economia ed Estimo

Topografia

Gestione Del Cantiere e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro

Seconda simulazione:

27 maggio 2015 – Materie ancora da comunicare

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

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PARTE SESTA

RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia: ITALIANO PROFILO DELLA CLASSE LA CLASSE 5Aco è composta da ventidue alunni, di cui sei sono ragazze. La classe non ha beneficiato della continuità didattica poiché ha cambiato insegnante di Lettere ogni anno del triennio. Dal punto di vista disciplinare il comportamento della classe non è stato sempre corretto, sia per quanto riguarda il comportamento in aula sia per le frequenti assenze, ritardi ed uscite anticipate. Durante le spiegazioni, tuttavia, l'attenzione è stata sempre di buon livello da parte di quasi tutti, e molti prendono regolarmente appunti. Il lavoro per casa invece è stato molto opportunistico: buona parte degli allievi studia solo in vista di interrogazioni e verifiche, mentre i compiti scritti (controllati periodicamente) risultano in molti casi svolti parzialmente o copiati in fretta da qualcun altro. Anche i libri di testo, nel periodo iniziale, non venivano percepiti come “obbligatori” da portare. Non manca malgrado tutto, in molti allievi, un genuino interesse nei confronti dei diversi argomenti trattati, sia in Italiano che in Storia, dimostrato da domande ed osservazioni. Il profitto della classe è sufficiente o discreto per quanto riguarda l'orale, meno nello scritto. ORALE La maggior parte degli alunni studia rielaborando quanto appreso e lo espone in modo non mnemonico e operando i dovuti collegamenti; alcuni allievi invece (una parte minore) ottiene risultati mediocri a causa del poco studio e/o della difficoltà di operare la suddetta rielaborazione. Vi è poi un piccolo gruppo di alunni i cui risultati sono molto buoni. SCRITTO Nel primo trimestre si è lavorato abbastanza sulle tipologie testuali, con esercitazioni volte a migliorarne la conoscenza nonché la capacità di produzione. Alcuni alunni tuttavia hanno mantenuto difficoltà anche notevoli nella composizione scritta a causa di antiche lacune morfosintattiche mai sanate oppure per il fatto che sono stranieri, anche se quasi tutti costoro riescono comunque ad elaborare un ragionamento coerente e ad attenersi alla tipologia testuale prescelta. Si è lavorato, soprattutto nel primo trimestre, per cercare di rinforzare questi aspetti. Il resto della classe riesce ad elaborare testi sufficientemente o discretamente coerenti a livello logico, linguisticamente appropriati e rispondenti alla tipologia prescelta. Due o tre alunni, infine, riescono a scrivere non solo in modo corretto ma anche incisivo e originale. A conclusione d’anno il livello è sufficiente per la maggior parte della classe e molto positivo per alcuni, mentre per altri permangono ancora lacune nella preparazione e nelle competenze.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

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METODOLOGIE La lezione frontale è stata la modalità prevalente, cercando comunque di coinvolgere gli alunni; ho privilegiato l’approccio diretto ai testi degli autori e dei movimenti affrontati, curandone la parafrasi, l’analisi contenutistica e formale, il collegamento con la biografia e la poetica dell’autore nonché la contestualizzazione storica. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti, non da parte di tutti gli allievi in modo omogeneo, i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE E ABILITÀ

Conoscenza dei testi degli autori, fondata sulla parafrasi letterale dei brani poetici e di prosa letti in classe

Conoscenza del patrimonio letterario italiano considerato nell’articolata varietà interna, nel suo storico costituirsi e nelle sue relazioni con altre correnti europee

Conoscenze delle varie tipologie delle prove scritte Capacità di sintetizzare e schematizzare i contenuti appresi Capacità di analizzare un testo letterario Capacità di produrre un testo rispondente alla tipologia di genere

COMPETENZE

Saper esporre in modo coerente e lineare i contenuti appresi Saper collocare un autore o una corrente nel suo contesto culturale Saper cogliere le relazioni fra i vari autori e le diverse correnti letterarie Saper apprendere in maniera efficace Saper scegliere la tipologia testuale più appropriata

MATERIALI DIDATTICI Manuali in adozione, testi forniti in fotocopia o tramite supporto elettronico TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Prove scritte: due nel trimestre, tre nel pentamestre:

Analisi di testi poetici Saggio breve/Articolo di giornale

Prove orali: due nel trimestre, tre nel pentamestre

Interrogazione Test scritto con domande aperte e chiuse

prof. Francesco Tessarini

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

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Materia: ITALIANO PROGRAMMA SVOLTO

Docente: prof. Francesco Tessarini

Testi: BALDI-GIUSSO-RAZETTI-ZACCARIA, Il piacere dei testi, ed. Paravia, voll. 4-5-6 + volumetto su Giacomo Leopardi Tornotti, La mente innamorata-Divina Commedia, ed. B. Mondadori

1. Il Romanticismo: il movimento in Germania, Inghilterra e Italia; caratteri generali del movimento; la questione della lingua nell’Italia dell’Ottocento

2. Alessandro Manzoni Vita, opere e pensiero; la poetica del “vero per soggetto, l’utile per iscopo,

l’interessante per mezzo”; Lettera a M. Chauvet (un brano) Odi civili: Il cinque maggio Adelchi: coro atto terzo “Dagli atrii muscosi…” I Promessi Sposi (lettura integrale effettuata nel biennio): personaggi e

tematiche; la nascita del romanzo moderno, l'idea manzoniana di una società giusta; “Il sugo di tutta la storia”

3. Giacomo Leopardi Vita, opere e pensiero; le varie fasi del “pessimismo” leopardiano; la teoria del

piacere; la poetica del vago e dell’indefinito Canti: L’infinito; A Silvia; Canto notturno di un pastore errante dell’Asia; La

ginestra: parafrasi e commento di passi scelti, per il resto lavoro a gruppi Operette morali: Dialogo della natura e di un islandese

A conclusione del modulo sul Romanticismo è stato visto il film “I miserabili”

Coordinate culturali del secondo Ottocento: Positivismo e mito del progresso

4. Il Naturalismo e il Verismo: caratteri generali; il Naturalismo francese e Zola; il Verismo italiano

5. Giovanni Verga Vita, opere e pensiero Lo straniamento e l’artificio di regressione Vita dei campi: Fantasticheria (“l’ideale dell’ostrica)”, Rosso Malpelo Novelle rusticane: La roba, Libertà Il ciclo dei “Vinti”: caratteristiche e tematiche, La prefazione; i Malavoglia:

sintesi

6. Il Simbolismo: caratteri generali; Simbolismo e Decadentismo; Charles Baudelaire, precursore del Simbolismo; da “I fiori del male”: L’albatro, Corrispondenze

7. Gabriele D’Annunzio Vita e opere La fase dell'estetismo e Il piacere (sintesi) Panismo e superomismo, Le laudi Alcyone: La sera fiesolana; La pioggia nel pineto

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

18

8. Giovanni Pascoli Vita, opere e pensiero; la poetica del fanciullino; metrica, lingua e stile di

Pascoli fra tradizione e innovazione; il simbolismo impressionistico; Myricae, Canti di Castelvecchio, Poemetti

Myricae: struttura e tematiche; X agosto; L’assiuolo Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno Poemetti: Italy (passi scelti)

9. Le avanguardie in Europa: Futurismo, Dadaismo, Surrealismo. Caratteri generali, il Futurismo e le “parole in libertà” Filippo Tommaso Marinetti: Fondazione e Manifesto del Futurismo

10. Luigi Pirandello Vita, opere e pensiero; la “vita” e la “forma”; la poetica dell’umorismo, la

differenza tra umorismo e comicità: La vecchia imbellettata; la narrativa: i romanzi umoristici e le novelle; Novelle per un anno: Il treno ha fischiato; La signora Frola e il signor Ponza suo

genero il teatro del grottesco e il “teatro nel teatro”; Sei personaggi in cerca d’autore:

sintesi

11. Italo Svevo Vita, opere e pensiero; la figura dell’inetto attraverso i suoi tre romanzi La coscienza di Zeno: sintesi; tematiche e tecniche narrative; La prefazione del

dottor S.; Psicoanalisi; Profezia di una catastrofe cosmica

12. I poeti della guerra: Giuseppe Ungaretti Vita, opere e pensiero; la “religione della parola” L’allegria, stile e tematiche: In memoria (Moammed Sceab), I fiumi, Veglia, Soldati

13. Eugenio Montale Vita, opere e pensiero Ossi di seppia: Meriggiare pallido e assorto; Spesso il male di vivere ho

incontrato; Forse un mattino andando in un'aria di vetro

Laboratorio di produzione testuale: il saggio breve e l'articolo di giornale. Nella prima parte dell'anno sono state effettuate diverse esercitazioni anche guidate per consolidare la capacità di progettare e realizzare queste tipologie di scrittura documentata.

La classe ha anche partecipato la Concorso europeo del Movimento per la vita

elaborando uno scritto sull'argomento “Essere figli oggi”, riguardante tematiche etiche e sociali

L’insegnante si riserva la possibilità di presentare una rettifica del programma se non riuscirà a portare a termine quanto previsto dopo il 15 maggio. prof. Francesco Tessarini

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

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Materia: STORIA PROFILO DELLA CLASSE Per la presentazione della classe vedasi la relazione di Italiano. Riguardo Storia in modo specifico, il profitto è stato sempre sufficiente o buono sia nel primo che nel secondo periodo dell'anno e l'interesse costante da parte di quasi tutti gli alunni. Nel mese di dicembre 2014 si è anche utilizzato, in via sperimentale, il metodo della classe capovolta: la spiegazione in classe è stata “spostata” a casa attraverso videolezioni, mentre le attività di consolidamento ed approfondimento sono state svolte in classe. Il riscontro, verificato tramite un test, è stato molto positivo, sia dal punto di vista del profitto che del gradimento da parte degli alunni. La maggior parte degli alunni prende appunti durante le lezioni e studia su quelli, integrando con il libro di testo, ed espone in modo non mnemonico operando i dovuti collegamenti; un solo allievo ottiene risultati mediocri a causa del poco studio. Un piccolo gruppo di alunni raggiunge risultati molto buoni. METODOLOGIE Il programma di Storia, visto il tempo limitato e l’ampiezza del programma, è stato svolto nelle sue linee essenziali fino ai primi anni del secondo dopoguerra, secondo quanto esposto in allegato. Gli eventi storici sono stati affrontati prevalentemente con il metodo della lezione frontale e procedendo in ordine principalmente cronologico; tuttavia si è cercato di evitare una semplice rassegna di date e avvenimenti, dando invece spazio all’analisi delle cause e delle conseguenze, approfondendo le diverse interpretazioni e istituendo confronti tra fenomeni analoghi. Come si è detto sopra, nel mese di dicembre (in cui si è affrontata la Rivoluzione russa) si è utilizzato il metodo della classe capovolta. Si sono anche svolti alcuni incontri nell’ambito del progetto “Il Novecento e le sue interpretazioni”, che hanno visto un intervento del prof. Feltri sulla tematica del razzismo in Italia e Germania, sul confronto fra il sistema concentrazionario nazista e quello staliniano ed infine sul fondamentalismo islamico. E’ stata effettuata un’uscita didattica sul monte Ortigara ed al museo della prima guerra mondiale di Canove (Asiago). In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti, non da parte di tutti gli allievi in modo omogeneo, i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE E ABILITÀ

Conoscenza dei principali eventi storici compresi tra l’ultimo quarto dell’Ottocento e i primi anni dopo il secondo conflitto mondiale

Capacità di utilizzare un metodo di studio efficace ed autonomo Capacità di utilizzare il linguaggio specifico della materia Capacità di collocare gli avvenimenti nella loro dimensione spazio-temporale

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

20

COMPETENZE

Saper individuare gli elementi di trasformazione politica, economica, sociale e culturale

Saper stabilire relazioni diacroniche e sincroniche fra i diversi avvenimenti storici Saper cogliere i collegamenti interdisciplinari Saper svolgere ricerche ed approfondimenti utilizzando una pluralità di fonti

CONTENUTI DISCIPLINARI

La Destra storica e la Sinistra storica e i grandi mutamenti socio-economici prodottisi in Italia

Seconda rivoluzione industriale e socialismo

L’età dell’imperialismo e del nazionalismo

L’età giolittiana

La prima guerra mondiale

La rivoluzione russa e la nascita del regime comunista

La situazione internazionale tra le due guerre

L’Europa dei totalitarismi: l’Italia dal dopoguerra al fascismo; la Germania da Weimar al nazismo; lo stalinismo Il “secolo breve”: una chiave interpretativa profonda della storia del Novecento La seconda guerra mondiale; la nascita dell’Italia repubblicana; il nuovo ordine del mondo dopo la seconda guerra mondiale e la decolonizzazione MATERIALI DIDATTICI

Manuali in adozione, testi forniti in fotocopia o tramite supporto elettronico, videolezioni TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Interrogazioni Questionari a domande aperte e chiuse

prof. Francesco Tessarini

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

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Materia: STORIA

PROGRAMMA SVOLTO

Testo: Brancati-Pagliarani, Voci della storia e dell'attualità - Il Novecento, La Nuova Italia, vol. 3

1. L’Italia dall’Unità alla fine del secolo: Destra e Sinistra storica, problematiche sociali, politiche ed economiche

2. Nazionalismo, imperialismo e colonialismo 3. La seconda rivoluzione industriale 4. Politica, società ed economia a inizio ’900 in Europa: espansione del ceto medio,

società di massa, partiti di massa 5. L’età giolittiana e lo sviluppo industriale dell’Italia; l'emigrazione; socialisti e

cattolici; la guerra di Libia 6. La prima guerra mondiale 7. La rivoluzione russa, la guerra civile e la nascita dell’Unione Sovietica 8. Lo stalinismo sovietico, industrializzazione, collettivizzazione e dekulakizzazione 9. Crisi politica e conflitto sociale nell’Europa del primo dopoguerra; la repubblica di

Weimar 10. Biennio rosso, origine e ascesa del fascismo, nascita del regime 11. L’Italia fascista fino alla vigilia della seconda guerra mondiale: economia, società,

propaganda, politica estera, leggi razziali 12. Anni Venti in America, crisi del ’29, New Deal americano 13. Germania: crisi della repubblica di Weimar e ascesa di Hitler 14. Il regime nazista fino alla vigilia della seconda guerra mondiale: economia, società,

propaganda, politica estera, leggi razziali 15. Gli anni ’30 e la polarizzazione dell’Europa in blocchi contrapposti (nazifascista e

liberal-socialista) 16. Il “secolo breve”: una chiave interpretativa della storia del Novecento 17. La seconda guerra mondiale e la Shoah 18. La nascita dell’Italia repubblicana 19. Il nuovo ordine del mondo nel secondo dopoguerra: guerra fredda, decolonizzazione

L’insegnante si riserva la possibilità di presentare una rettifica del programma se non riuscirà a portare a termine quanto previsto dopo il 15 maggio.

prof. FrancescoTessarini

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

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LINGUA INGLESE

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia: LINGUA INGLESE Insegnante: Elena Ferro

Profilo della classe

La classe in oggetto ha dimostrato nel suo insieme un rendimento molto diversificato. Un gruppo d esiguo, di 7 alunni, ha ottenuto risultati discreti e solo in casi rari molto buoni. La maggioranza degli studenti sì è rivelata invece superficiale ed incostante, ottenendo un rendimento fino alla fine insufficiente o appena sufficiente. Nel trimestre la partecipazione e l'impegno sono stati molto superficiali, con conseguente profitto negativo. Solo nell'ultimo periodo la situazione è leggermente migliorata. Alcuni alunni hanno cercato di essere più coinvolti nelle attività, durante le quali ciascun soggetto ha manifestato, a vari livelli, e con esiti diversi, la volontà di superare le difficoltà linguistiche.

Lo studio ed i compiti a casa sono stati svolti con una certa continuità da un gruppo molto esiguo, mentre la maggioranza degli studenti ha manifestato un impegno scarso, e talora opportunistico e superficiale. Numerose le assenze strategiche per evitare interrogazioni.

Fatto salvo per il suddetto esiguo gruppo i risultati ottenuti possono essere considerati nel complesso appena sufficienti, soprattutto a causa dell'impegno molto discontinuo della maggior parte nell’approfondimento o nel semplice studio, o anche nel mero svolgimento dei compiti assegnati.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in

termini di :

CONOSCENZE:

Conoscenza delle sequenze logiche nella scrittura e uso corretto del linguaggio specifico

Conoscere a grandi linee la storia della caduta del muro di Berlino, e conseguenze in

Germania.

Conoscere la nascita delle Nazioni Unite e la guerra fredda.

Conoscere alcune tipologie abitative

Conoscere le principali tipologie di muri e gli esempi dei grandi muri del passato

Conoscere gli elementi fondamentali degli stili architettonici dall’età classica

all’ottocento

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

23

Conoscere alcuni elementi base dell storia dell'architettura britannica: dalle origini, ai

diversi stili: georgiano, regency e vittoriano

Conoscere alcuni elementi base dell’architettura del XX° secolo

Conoscere gli elementi base di alcuni maestri dell’architettura del XX° secolo

Conoscere gli elementi narrativi principali del romanzo di George Orwell "1984". e

cenni sulla vita ed opere dell'autore stesso. Concetto di dystopian novel.

COMPETENZE:

Comprendere in maniera globale o analitica testi orali generici e relativi al settore

specifico dell’indirizzo;

Comprendere in maniera globale o analitica testi scritti di interesse specifico al settore

dell’indirizzo;

Produrre testi orali per descrivere processi o situazioni con sufficiente chiarezza logica

e discreta precisione lessicale;

Produrre brevi testi scritti con sufficiente chiarezza logica e discreta precisione

lessicale;

CAPACITÀ

Saper comunicare adeguatamente i contenuti studiati ed acquisire una accettabile

competenza comunicativa adeguata al contesto;

Saper rielaborare in modo critico le conoscenze acquisite.

Saper trasferire le conoscenze in ambiti interdisciplinari.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

24

1- CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER UNITÀ

DIDATTICHE

Si veda il programma analitico allegato.

2- METODOLOGIE

Seguendo un approccio nozionale - funzionale all’insegnamento della lingua inglese, è stato

fatto costante ricorso ad attività di tipo comunicativo in cui tutte le quattro abilità linguistiche

fossero usate dagli alunni in modo motivante. Le modalità di svolgimento della normale

attività didattica sono state prevalentemente di tipo frontale con discussione in classe o di

gruppo.

Le lezioni, alternativamente , sono state articolate in

1- Attività di ascolto,

2- Attività di produzione orale,

3- Attività di lettura,

4- Attività di produzione scritta secondo le seguenti modalità:

I. Attività di ascolto: dopo l’ascolto di un testo orale è stato accertato il grado di

comprensione da parte degli studenti attraverso sollecitazioni di vario tipo.

II. Attività di produzione orale: utilizzando in classe la L2, sono stati favoriti dialoghi ed

esposizioni degli argomenti studiati.

III. Attività di lettura: sono state utilizzate tecniche di lettura intensiva ed estensiva di

testi relativi al settore d’indirizzo.

IV. Attività di produzione scritta: finalizzate alla produzione di brevi composizioni su

traccia o con domande aperte relative agli argomenti trattati, uso di tecniche di

riformulazione e rielaborazione, schematizzazione e stesura di riassunti.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

25

3- MATERIALI DIDATTICI

Come linea-guida è stato utilizzato il libro in adozione : “ House and Grounds ”- ELI EDIZIONI

Si è fatto uso anche di fotocopie tratte da magazines o siti web, schede elaborate dalla

docente, CD audio per i listening.

4- TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

- Esercizi di riformulazione (uso di diversi connettori e/o preposizioni)

- Comprensione ed analisi di brani di argomento tecnico

- Quesiti a risposta singola ( Answer the questions )

- Spiegazione di termini con definizioni e sinonimi

A disposizione della commissione è allegato il testo della simulazioni della terza prova

effettuata durante l’anno scolastico.

FIRMA DEL DOCENTE

Elena Ferro

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

26

Programma Svolto nell’a.s. 2014-2015 nella classe 5Aco

Prof.ssa Elena Ferro

TESTI:

“House and Grounds ”, di Patrizia Caruzzo- James Peters– Editrice ELI. 2012

Fotocopie tratte da libri di testo „New Culture Link“ e articoli BBC.

MODULE

n° TITLE CONTENTS

6 BUILDING AND

THE BUILDIN SITE

FOUNDATIONS -WALLS -FLOORS- STAIRS- ROOFS

-

RESTORATION – BUILDING RENOVATION-

HEALTH AND SAFETY ON THE BUILDING SITE

7

HOUSING

DIFFERENT HOUSING TYPES IN ENGLAND – HALF-

TIMBERED HOUSES IN THE UK AND USA

DIFFERENCES BETWEEN ENGLISH AND

AMERICAN HOUSES – UNIVERSAL DESIGN

GUIDELINES

BUILDING

INSTALLATIONS

PLUMBING SYSTEMS – FENG SHUI

ELECTRICAL AND HEATING SYSTEMS

SOLAR HEATING – CONCENTRATED SOLAR

POWER – VENTILATION AND AIR CONDITIONING -

ENERGY SAVING

8 BUILDING PUBLIC

WORKS

CIVIL ENGINEERING – EARTHQUAKE

ENGINEERING -EARTHQUAKES – BRIDGES –

ROADS – SCHOOLS – DAMS – OPERA HOUSES-

AIRPORTS – GARDENS AND PARKS – TUNNELS

LONDON'S MILLENNIUM BRIDGE – THE GOLDEN

GATE BRIDGE- THE CHANNEL TUNNEL – THE

VAJONT DAM

9 WORKING IN

CONSTRUCTION

PROFESSIONALS – SURVEYORS AND ENGINEERS –

EDUCATION – CV AND COVERING LETTER

EXTRA LITERATURE AND

HISTORY

25TH

ANNIVERSARY OF GERMANY

REUNIFICATION – CONSTRUCTION OF THE

BERLIN WALL – THE COLD WAR -

GEORGE ORWELL –LIFE AND WORKS -

DYSTOPIAN NOVELS - “ANIMAL FARM” – “1984”

CONTENT AND THEMES

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

27

DOSSIER

1

A SHORT

HISTORY OF

ARCHITECTURE

PREHISTORIC ARCHITECTURE –

ROMAN HERITAGE IN BRITAIN –THE GOTHIC

PERIOD AND CHURCHES – BRITISH CASTLES –

RENAISSANCE – CLASSICISM – GEORGIAN

ARCHITECTURE – GOTHIC REVIVAL AND NEO

CLASSICISM-

DOSSIER

2

FAMOUS

MASTERPIECES

OF THE PAST

ANTONI GAUDI – LECORBUSIER – FRANK LLOYD

WRIGHT

GRAMMAR REVISION : TENSES – PASSIVES – REPORTED SPEECH – PHRASAL VERBS

I rappresentanti degli studenti FIRMA DEL DOCENTE

Elena Ferro

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

28

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Disciplina: Matematica Insegnante: Valentina Ceretta

Ore sett.: 3

Mete didattiche ed educative raggiunte

L’insegnamento della Matematica ha avuto continuità didattica fin dalla classe seconda. Il

rapporto sviluppato con gli studenti in questi anni è stato buono; in generale si sono dimostrati aperti al dialogo, al confronto e alla collaborazione.

Il profilo didattico della classe, formata da allievi con personalità e attitudini eterogenee, risulta vario. Modi diversi di affrontare l’apprendimento della Matematica e livelli diversi di partenza, hanno prodotto gradi differenti di raggiungimento degli obiettivi disciplinari e formativi. Vi si possono distinguere tre gruppi di livello.

Un primo gruppo ha affrontato con impegno, serietà e partecipazione

ogni argomento sviluppato, perseguendo buoni od ottimi risultati. Il suo

percorso scolastico è stato regolare, possiede un proficuo metodo di studio e

manifesta una certa propensione per la disciplina, che ha permesso

l’acquisizione di competenze complete e adeguate. Un secondo gruppo ha saputo cogliere solo gli aspetti essenziali dell’iter didattico,

perseguendo risultati accettabili. Il percorso scolastico è stato talvolta incerto, l’impegno non sempre regolare e talora opportunistico. Ha acquisito comunque sufficienti competenze nella gran parte dei contenuti sviluppati.

Un terzo gruppo, peraltro piuttosto esiguo, ha acquisito solo in minima parte e in modo frammentario i contenuti disciplinari, perseguendo risultati incerti o del tutto insufficienti in alcuni aspetti della disciplina, anche per le numerose lacune pregresse mai del tutto recuperate, nonostante i continui interventi effettuati. Non possiede ancora un adeguato metodo di studio, che risulta spesso mnemonico e disorganizzato; inoltre manifesta talvolta una certa passività nei confronti della disciplina. Le competenze raggiunte risultano per alcuni argomenti appena sufficienti, per altri incerte o inadeguate.

La classe in generale ha incontrato difficoltà nell’acquisizione dei concetti che richiedono rilevanti capacità di astrazione. Pertanto sono stati proposti e affrontati solo in modo intuitivo e richiedendo competenze minime. Pochi allievi, e solo se guidati, hanno saputo evidenziare abilità cognitive quali l’argomentazione e la giustificazione dei risultati, l’organizzazione di un lavoro più ampio, articolato e globale.

In particolare, per la quasi totalità degli studenti, è risultato sempre difficile esporre i

contenuti teorici della disciplina, sia per la mancanza di studio adeguato, sia per la difficoltà di

cogliere gli aspetti essenziali e di saperli organizzare in una esposizione chiara, dettagliata e

puntuale con il lessico corretto e la simbologia specifica. In relazione alla programmazione curriculare, sono stati conseguiti, evidentemente in

diversa misura, i seguenti obiettivi in termini di: COMPETENZE

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

Scegliere la strategia più idonea per risolvere un problema. Utilizzare in modo corretto il linguaggio specifico e il simbolismo formale, sia per l’esposizione

orale che per quella scritta.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

29

CONOSCENZE

Conoscenza di definizioni, proprietà e regole del calcolo integrale. Conoscenza dei concetti generali e delle regole del calcolo differenziale. Conoscenza di definizioni, proprietà e criteri di convergenza relativi alle serie numeriche. Conoscenza dei concetti generali del sistema di riferimento nello spazio e delle funzioni in due

variabili. Conoscenza dei metodi per la rappresentazione di una funzione in due variabili e per il calcolo

dei punti estremanti e dei punti di sella. ABILITA’

Saper calcolare gli integrali immediati ed applicare diverse tecniche di integrazione. Saper calcolare e utilizzare gli integrali definiti per il calcolo di aree. Saper classificare e risolvere equazioni differenziali, saper determinare soluzioni particolari. Saper riconoscere serie geometriche e armoniche e determinarne il carattere. Saper applicare i criteri di convergenza per serie a termini positivi. Saper determinare e rappresentare graficamente il campo di esistenza di una funzione in due

variabili. Saper calcolare derivate parziali e saper determinare il piano tangente ad una superficie. Saper determinare i punti di minimo, massimo e sella di una funzione.

Metodologia

L’insegnamento della disciplina è avvenuto principalmente attraverso lezioni frontali, durante le quali si è cercato di stimolare le capacità intuitive, logiche e critiche degli allievi.

Per ogni unità didattica sono stati puntualizzati gli obiettivi attesi, i contenuti, i tempi previsti e gli strumenti di verifica.

Dopo opportuno richiamo e rinforzo delle conoscenze e competenze propedeutiche e dopo una presentazione mirata a favorire l’intuizione, l’argomento è stato sviluppato in modo più rigoroso e formale mediante l’uso del libro di testo, talvolta integrato da altro materiale fornito dall’insegnante.

Successivamente si è proceduto all’applicazione delle conoscenze acquisite e alla loro fissazione, attraverso numerosi esercizi svolti in classe, sia dall’insegnante, sia dagli stessi allievi, e alla sistematica correzione del lavoro assegnato. Particolare attenzione è stata prestata a non sovrapporre difficoltà tecniche e concettuali.

Si è cercato di favorire il feedback con la classe, valorizzando le domande ed utilizzando l’errore come risorsa.

Tipologia delle prove di verifica utilizzate

Il numero di prove, sia del trimestre, sia del pentamestre, è stato conforme a quanto stabilito

collegialmente. Anche la simulazione di terza prova scritta è stata valutata, trasformando il

punteggio da quindicesimi in decimi. In particolare, le verifiche scritte hanno richiesto la

risoluzione di esercizi di diversa difficoltà e la risposta a qualche quesito teorico.

Materiali didattici

Testi in uso: “Matematica.verde“-Vol. 4 e 5 - Autori: M.Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi - Ed. Zanichelli.

A integrazione del testo sono state predisposte alcune schede per favorire il ripasso o il

recupero di prerequisiti, per guidare gli studenti allo studio teorico e per sviluppare e potenziare le loro competenze.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

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Anno Scol. 2014-2015

Classe 5Aco

Programma di Matematica

Unità Formative Periodo

U.F. n.1 – Gli Integrali

L’integrale indefinito e le sue proprietà.

Gli integrali indefiniti immediati.

Gli integrali la cui primitiva è una funzione composta.

Integrazione per sostituzione (soprattutto razionalizzazione della funzione

integranda).

Integrazione per parti (con dimostrazione della formula).

Integrazione di funzioni razionali fratte.

Si sono trattati soprattutto i seguenti casi:

- denominatore di 1° grado;

- denominatore di secondo grado con 0 e numeratore di grado inferiore;

L’integrale definito e le sue proprietà.

Il teorema della media.

Formula del calcolo integrale definito.

Alcune applicazioni dell’integrale definito:

- Area della regione di piano compresa tra la funzione e l’asse x;

- Area della regione compresa tra due funzioni (in particolare retta – parabola e

parabola-parabola).

Set-Ott-Nov

U.F. n.2 – Le Equazioni Differenziali

Le equazioni differenziali del primo ordine: soluzione generale e particolare.

Problema e Teorema di Cauchy.

Le equazioni differenziali del tipo y’=f(x).

Le equazioni differenziali a variabili separabili.

Le equazioni differenziali lineari del primo ordine omogenee e non omogenee.

Le equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti (

0 ) omogenee e non omogenee (con r(x) polinomio).

Ricerca della soluzione particolare.

Dic – Gen

U.F. n.3 – Le Serie numeriche

Le successioni numeriche. (Cenni)

Teoremi sui limiti delle successioni. (Cenni) Definizione di serie numerica reale: serie convergenti, divergenti e oscillanti.

La condizione necessaria di convergenza.

La serie geometrica.

La serie armonica generalizzata.

Feb- Mar

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

31

Criteri di convergenza per serie a termini positivi: criterio del confronto (non

si sono richieste applicazioni), del confronto asintotico (confronto con la sola

serie armonica generalizzata), del rapporto e della radice.

U.F. n.4 – Le Funzioni di due variabili

Le disequazioni ed i sistemi di disequazioni in due variabili.

Il sistema di riferimento ortogonale nello spazio.

Il Dominio di una funzione di due variabili: calcolo e rappresentazione.

Rappresentazione di superfici per punti e con linee di livello.

Le derivate parziali: definizione e interpretazione geometrica.

Equazione del piano tangente ad una superficie.

I massimi, i minimi e i punti di sella di una funzione di due variabili.

Apr-Mag

Ripasso e recupero Giu

S. Bonifacio, li 15.05.2015

Prof.ssa Valentina Ceretta

____________________________ I rappresentanti degli studenti

_________________________

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

32

EDUCAZIONE FISICA CL. 5 Aco

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Disciplina: Scienze Motorie e Sportive Insegnante: Ceccato Lidia

RELAZIONE SULLA CLASSE

La classe è composta da 22 studenti, 16 maschi e 6 femmine, li conosco tutti da quattro anni.

Il gruppo quest’anno ha fatto un percorso di maturazione, anche se ci sono alcuni elementi che

manifestano lentezza a crescere in questo percorso.

La classe in generale ha dimostrato un buon impegno, discreto e a volte discontinuo per un ristretto

gruppetto. C’è comunque stata disponibilità per le attività proposte e buona collaborazione.

Le competenze raggiunte sono in linea generale buone e ottime per chi possedeva già apprezzabili

prerequisiti in abilità motorie.

Il clima di lavoro è stato generalmente positivo, soprattutto durante il secondo periodo dell’anno.

PREMESSA

L’educazione fisica è una disciplina che educa alla cultura del movimento corporeo in relazione

anche a una riflessione su come il corpo venga rappresentato e vissuto nella nostra società attuale.

La sua specificità è di essere essenzialmente pratica. Conoscere e imparare sono “fare” e quindi la

palestra (o altro impianto sportivo fruito nel corso dell'anno) rappresenta un grande laboratorio di

conoscenze e di ampliamento delle competenze motorie, oltre che un luogo di divertimento e gioco.

L’aspetto pratico rimane preminente e non dovrebbe, a mio avviso, essere ridotto per lasciare spazio

alla teoria.

Molti studenti non praticano alcuna attività sportiva al di fuori della scuola e conducono una vita

sedentaria. Non mi sembra opportuno privarli della già esigua possibilità di svolgere a scuola, in un

ambiente protetto, sano e gratificante, l’attività fisica che le linee guida ministeriali hanno previsto.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti:

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

33

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI:

14. Conoscenza di base delle varie tipologie di esercizi e le loro finalità allo scopo di ottenere un

armonico sviluppo corporeo e motorio, il miglioramento delle qualità fisiche e

neuromuscolari e il mantenimento di tali qualità nel tempo;

Sviluppo della creatività e dello spirito di ricerca di soluzioni innovative tramite la

sperimentazione di discipline sportive anche diverse da quelle già praticate dagli allievi nelle

società sportive del territorio;

Maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità, conoscenza delle proprie capacità

fisiche, disponibilità e padronanza motoria, accettazione di se e degli altri;

Educazione alla competizione: imparare a gestire tensioni che sopraggiungono quando il risultato

della prestazione è incerto;

Utilizzo degli spazi e delle attrezzature con razionalità e rispetto;

Scoperta e orientamento delle attitudini personali e nei confronti di attività specifiche;

Conoscenza delle regole essenziali e dei fondamentali dei grandi giochi sportivi;

Conoscenza dei benefici dell’attività motoria e sportiva al fine di promuovere un sano costume di

vita;

CONTENUTI DIDATTICI SVOLTI:

Conoscere il movimento:

Capacità motorie e gesto sportivo:

Corsa veloce e di resistenza (sviluppo della capacità aerobica: 12 min);

Esercizi di potenziamento muscolare a carico naturale, submassimale;

Salto in alto;

Mobilità articolare destrezza e coordinazione neuromotoria tramite esercizi a corpo libero e con

piccoli e grandi attrezzi (quadro svedese, palco di salita);

Equilibrio in volo tramite esercizi di preacrobatica con il trampolino;

Il gesto sportivo:

- Giochi sportivi: fondamentali individuali

- Pallavolo: palleggio, bagher, battuta, schiacciata e muro;

- Pallacanestro: palleggio, passaggio, tiro, terzo tempo;

- Calcetto: controllo di palla, passaggio, tiro;

- Tennis: dritto, rovescio, servizio, schiacciata, gioco singolo e doppio;

- Pallamano: conoscenza del regolamento, passaggi, tiro, schemi di gioco;

- Frisbee: passaggi, prese, gioco ultimate frisbee;

- Ping pong

Movimento e salute

- Acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive che tenda a promuovere la

pratica motoria e la capacità di rilassamento come stile di vita.

- Conoscenza dell’essere umano come espressione di un insieme di funzioni fisiche e

psichiche che interagiscono tra di loro

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

34

METODO DI INSEGNAMENTO:

tradizionali lezioni frontali, richieste ad invito, proposte di modelli da imitare, lavoro a gruppi a

seconda delle capacità e dell’interesse degli alunni. Si é dato largo spazio ai giochi sportivi perché il

momento del gioco é il più gratificante per gli alunni e, nello stesso tempo, é il momento più

complesso nel quale ciascuno può utilizzare le abilità di base in suo possesso e applicare le

competenze tecniche acquisite.

MATERIALI DIDATTICI:

sono stati utilizzati gli attrezzi e gli spazi disponibili in Istituto, salvo che per il corso di tennis e per

attività di atletica e corsa di resistenza, per i quali sono stati utilizzati dei campi esterni

(impianti sportivi di Villabella per il tennis e stadio per attività all'aperto).

PROVE DI VERIFICA:

nella definizione dei livelli raggiunti, considerato che la prestazione motoria umana appartiene alla

categoria delle “produzioni complesse”, si é tenuto conto, dove era possibile, di un parametro

esatto, come una misurazione attraverso tests motori codificati, e indicativo negli altri casi.

La valutazione finale é espressione di progressi motori globali e tiene conto della partecipazione in

termini di interesse, buona volontà e collaborazione dimostrati, correttezza nei rapporti con i

compagni e l’insegnante.

Prof. Ceccato Lidia

____________________________

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

35

Relazione finale del Docente

Materia: Geopedologia, Economia ed Estimo

Insegnante: Carmelo Cutrò

Classe: 5a A costruzione, ambiente e territorio

Ho conosciuto per la prima volta la classe (composta da 16 alunni e 6 alunne) il 10 novembre del

2014, data della mia assunzione di servizio presso l’”ISISS M.O. Dal Cero”, in seguito

all’aggiornamento delle Graduatorie d’Istituto per il personale Docente. Per tale motivo i ragazzi

hanno iniziato le attività didattiche con un altro insegnante. L’avvicendamento non ha giovato al

regolare svolgimento del programma curricolare e in definitiva alla preparazione complessiva della

classe in vista degli esami di stato. Nei primi due mesi è stato svolto dal mio predecessore un ampio

ripasso della matematica finanziaria del quarto anno e il capitolo relativo agli Aspetti Generali della

Disciplina.

A causa delle suddette motivazioni, alcuni degli argomenti della programmazione didattica, pur

importanti, non sono stati trattati per insufficienza di tempo.

Durante l’anno scolastico non tutti hanno lavorato allo stesso modo, pochi hanno profuso un

impegno costante che ha permesso loro di acquisire un buon livello sia di conoscenze che di

competenze, in particolare due alunni hanno raggiunto risultati eccellenti. Altri, invece, hanno

lavorato in modo altalenante e in qualche caso superficiale, ciò non ha permesso loro di raggiungere

a pieno le conoscenze e le competenze richieste dalla materia. Sono stati necessari, talvolta, dei

momenti di richiamo e rinforzo degli argomenti precedentemente trattati.

Gli alunni non sempre hanno mostrato sufficiente partecipazione e atteggiamento collaborativo alle

spiegazioni, quindi molto spesso si sono resi necessari dei richiami all’attenzione che di

conseguenza hanno rallentato il prosieguo della lezione. Non di rado, durante la lezione, alcuni

alunni sono stati sorpresi a distrarsi con telefonini o a studiare altre discipline. Da segnalare, inoltre,

un’ assenza strategica da parte di un considerevole numero di alunni in concomitanza di una

verifica scritta, programmata da tempo.

Dal punto di vista disciplinare la classe ha tenuto una buona condotta nei confronti del docente.

Anche il rapporto tra compagni è apparso discreto.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

36

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termine di:

CONOSCENZE

Conoscere i diversi aspetti economici, il metodo e i procedimenti di stima.

Conoscere le caratteristiche intrinseche ed estrinseche, i criteri e i procedimenti di stima dei

fabbricati.

Conoscere le caratteristiche, i criteri e i procedimenti di stima delle aree edificabili.

Conoscere i criteri e i procedimenti di calcolo/applicazione dei millesimi di proprietà

generale e d’uso (ascensore/scale e riscaldamento); conoscere i criteri di

ripartizione/attribuzione di altre spese relative al condominio, conoscere le innovazioni e i

fattori per i quali può avvenire la revisione delle tabelle, conoscere gli aspetti relativi al

governo del condominio (parte trattata in generale), conoscere i principi di determinazione

dell’indennità e del valore del diritto di sopraelevazione.

Conoscere le caratteristiche, i criteri (valore di mercato, valore complementare) e i

procedimenti (sintetici) di stima delle aree non edificabili, degli arboreti e dei frutti

pendenti/anticipazioni colturali.

Conoscere la normativa inerente alle espropriazioni per causa di pubblica utilità, l’iter

espropriativo e i criteri di determinazione delle indennità di esproprio e occupazione

temporanea.

Conoscere gli aspetti e le procedure relative alle fasi di formazione e conservazione del

Catasto Terreni e Fabbricati.

COMPETENZE

Saper individuare gli aspetti economici estimativi dei beni e la loro rispondenza ai possibili

motivi pratici delle stime.

Saper ricercare ed elaborare i dati necessari allo svolgimento delle stime.

Saper applicare i procedimenti sintetici di stima e le principali aggiunte e detrazioni al

valore ordinario.

Saper calcolare il valore di mercato e di trasformazione di un fabbricato civile con i vari

procedimenti.

Saper determinare il valore di costo (costruzione e ricostruzione) col procedimento sintetico

e analitico.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

37

Saper valutare un’area edificabile con i diversi criteri di stima.

Saper ricercare i dati e allestire le tabelle millesimali di proprietà generale e d’uso nonché

l’indennità e il valore del diritto di sopraelevazione (condominio).

Saper calcolare il valore di mercato di un fondo rustico, con procedimenti sintetici.

Saper determinare le diverse aggiunte e detrazioni al valor ordinario (fabbr. rurali, Fp e Ac)

Saper determinare per i frutteti il valore terra nuda (Vo), il valore dell’arboreto (Vm) e

valore del soprasuolo (Vss).

Saper calcolare l’indennità di esproprio per i diversi beni immobili.

Saper consultare gli atti catastali, e conoscere i criteri di determinazione dei redditi

imponibili per i terreni e i fabbricati.

Saper affrontare le principali operazioni di conservazione del Catasto terreni e Catasto

fabbricati.

METODO DI INSEGNAMENTO

- Lezioni frontali.

- Studio ed analisi di stime svolte.

- Confronto ed approfondimenti.

MATERIALI DIDATTICI

-Libro di testo: Stefano Amicabile – “Nuovo Corso di Economia ed Estimo” Casa Editrice

“Hoepli”.

-Appunti.

TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Verifiche scritte : relazioni di stima

Interrogazioni orali e verifiche scritte (valide per l’orale) con quesiti a risposta aperta.

S. Bonifacio, li 15.05.2015 Prof. Carmelo Cutrò

____________________________

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

38

PROGRAMMA SVOLTO DI ESTIMO

Classe 5a

Aco costruzione, ambiente e territorio – a.s. 2014/2015

ESTIMO GENERALE

Finalità della materia.

Aspetti economici dei beni.

Metodo di stima.

Procedimenti di stima.

Correzione dei valori (coefficienti di differenziazione e aggiunte/detrazioni).

ESTIMO CIVILE

Stima dei fabbricati civili

Caratteristiche estrinseche ed intrinseche.

Stima in base al valore di mercato.

Stima sintetica comparativa.

Stima analitica per capitalizzazione del reddito.

Stima in base al costo di costruzione e ricostruzione.

Stima in base al valore di trasformazione.

Stima in base al valore complementare.

Stima dei fabbricati rurali.

Stima delle aree fabbricabili

Generalità.

Caratteristiche delle aree edificabili.

Fattori che influenzano la domanda e l’offerta.

Stima in base al valore di mercato.

Stima in base al valore di trasformazione.

Stima dei reliquati.

Stima dei millesimi condominiali

Generalità.

Governo del condominio (cenni).

Millesimi di proprietà generale.

Millesimi d’uso: per le scale/ascensore, riscaldamento.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

39

Riparto delle spese condominiali in relazione alle tabelle millesimali.

Riparto/attribuzione altre spese (solai, balconi, terrazzi a livello, infiltrazioni).

Innovazioni.

Revisione tabelle millesimali.

Valore del diritto di sopraelevazione.

ESTIMO RURALE

Stima del valore di mercato fondi rustici con i procedimenti sintetico-monoparametrico e

valori tipici.

Stima con il valore complementare.

Stima dei frutteti.

Stima dei Frutti pendenti e delle Anticipazioni colturali (Fp e Ac).

ESTIMO LEGALE

Stime inerenti alle espropriazioni per pubblica utilità

Sintesi delle principali leggi che hanno preceduto l’emanazione del Testo unico.

Testo unico DPR n. 327 dell’8 giugno 2001 e successive integrazioni.

Iter espropriativo.

Determinazione dell’indennità di esproprio dei fondi agricoli, terreni edificabili, fabbricati e

indennità aggiuntive.

Retrocessione dei beni espropriati.

Indennità per occupazione temporanea.

ESTIMO CATASTALE

Catasto terreni.

Catasto fabbricati.

S. Bonifacio, li 15.05.2015 Prof. Carmelo Cutrò I rappresentanti _____________________________

_____________________________

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

40

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

DISCIPLINA: TOPOGRAFIA PROFESSORE:VINCENZO MORETTA

Classe 5a - Sezione Aco Anno Scolastico 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE La classe è costituita da 22 allievi/e (16 maschi e 6 femmine), tutti provenienti dalla classe

precedente eccetto un allievo ripetente. Nel complesso la partecipazione degli studenti alle lezioni è

stata abbastanza attiva e attenta a tutto ciò che gli è stato proposto, mostrando in generale un

atteggiamento serio e responsabile. In generale la preparazione degli studenti è mediamente più che

sufficiente e per alcuni è anche buona o ottima e non mancano allievi/e con una preparazione

parzialmente fragile e non pienamente sufficiente. Le lacune pregresse di alcuni allievi/e, in parte

trascinate dagli anni precedenti e in parte dalla non costanza del lavoro a casa, sono state colmate

parzialmente con il corso di recupero istituito alla fine del trimestre e in parte in itinere. Gli

allievi/e, in generale hanno sempre mantenuto positive relazioni interpersonali tra loro e un

comportamento costruttivo nei confronti della loro preparazione.

La classe si presenta su livelli differenziati:

- dodici-tredici allievi/e hanno ottenuto globalmente buoni risultati e si presentano all’esame con

una buona preparazione omogenea avendo raggiunto più che discretamente tutti gli obiettivi

disciplinari;

- tre/quattro allievi/e hanno una preparazione globale fragile e lacunosa dovuta alla discontinuità

nell’impegno in classe e a casa e ad uno studio opportunistico;

- il resto del gruppo classe, hanno dato l’impressione di accontentarsi di una preparazione

essenziale, poco articolata ed approfondita, quindi si presenteranno all’esame con una

preparazione fragile. Nel complesso gli allievi/e hanno acquisito competenze di esposizione

orale sufficienti ma non sempre con padronanza della terminologia tecnica appropriata, mentre

nelle prove scritte hanno dimostrato di possedere discrete capacità logiche, di analisi e sintesi.

In generale gli allievi/e hanno acquisito competenze di esposizione orale sufficienti ma non sempre

con la padronanza della terminologia tecnica appropriata, mentre nelle prove scritte hanno

dimostrato di possedere discrete capacità logiche, di analisi e sintesi.

Nel pentametre sono state programmate due simulazioni dell’Esame di Stato sugli argomenti svolti,

delle quali la prima è stata già eseguita. I testi delle terze prove sono allegate al documento assieme

alla griglia di valutazione.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

41

2. CONTENUTI DISCIPLINARI Programma effettivamente svolto: vedi allegato

AVANZAMENTO DEL PROGRAMMA

Tematiche Tempi Strumenti di verifica

Calcolo delle aree settembre - ottobre Interrogazione

1 prova strutturata

2 prove scritte

Divisione di aree ottobre - novembre

Spostamenti e rettifica di confini dicembre- gennaio

Spianamenti gennaio - febbraio

3 prove scritte

1 prova strutturata

Interrogazione

Strade: introduzione storica, aspetti tecnologici,

normativa, planimetria e curve marzo -aprile

Strade: profilo longitudinale, livellette aprile - maggio

Strade: sezioni, calcolo dei volumi, diagramma

di Brukner maggio

Strade: picchettamento delle curve maggio- giugno

MAPPA DEGLI ARGOMENTI CON COORDINAMENTO DISCIPLINARE

Argomenti di topografia Discipline e argomenti correlati

Divisione dei terreni e rettifica dei confini Estimo: stima dei terreni, espropriazioni, ..ecc.

Spianamenti Progettazione e Costruzioni: fabbricati civili e industriali,

parcheggi, impianti sportivi, ecc.

Strade Estimo: espropriazioni.

Progettazione e Costruzioni: muri di sostegno, ponti, canali

urbanistica, piani territoriali, ecc..

Cantieri e sicurezza negli ambienti di lavoro: cave di

estrazione di materiale per l’edilizia e nelle opere civili che

richiedono operazioni topografiche.

3. OBIETTIVI CONSEGUITI:

A livello di conoscenze, gli allievi/e:

hanno acquisito, attraverso le teorie generali e la risoluzione di alcuni problemi pratici, i

criteri per individuare la metodologia operativa a cui in genere si ricorre nei diversi casi di

calcolo delle aree, della divisione di aree e di rettifica dei confini di superfici agrarie;

hanno acquisito le metodologie operative per calcolare il volume di uno scavo o di riporto,

necessarie per trasformare una superficie fisica del terreno in una piana o inclinata;

hanno affrontato le tematiche, soprattutto di carattere geometrico, collegate alla

realizzazione di un opera stradale;

A livello di competenza e capacità, gli allievi/e:

sanno razionalizzare i procedimenti analitici relativi al calcolo delle aree, alla divisione di

aree e alla rettifica e spostamenti dei confini;

sanno razionalizzare i procedimenti relativi alle vari tipologie di spianamento;

sanno “leggere” un progetto stradale nelle parti essenziali;

sanno determinare gli elementi geometrici di una strada (curve circolari, livellette, sezioni,

ecc.), tracciare la planimetria ed eseguire il profilo longitudinale di una strada di modeste

dimensioni, con relativo calcolo dei volumi di scavo e riporto (profilo delle aree e

diagramma di Brukner).

Sanno valutare i movimenti di terra in un’opera stradale

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

42

4. METODI E MEZZI DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

Premessa: attraverso il corso di topografia l’allievo/a è in grado di acquisire le abilità tecniche

necessarie: per poter effettuare il rilievo di territori di piccola e media estensione e successiva

restituzione grafica; per interpretare l’uso della cartografia esistente; per ricercare soluzioni ottimali

di problemi topografici che interessano il campo delle opere civili e/o la modificazione del

territorio, tutte abilità di base all’attività professionale del geometra. Per affrontare lo studio della

materia sono state necessarie conoscenze di base di matematica, fisica e disegno.

Il procedimento seguito nello studio della disciplina è stato quello di suddividere la materia

nelle sue parti principali e di individuarne le interconnessioni. Ogni parte sviluppata del

programma curriculare è stata suddivisa in moduli e unità didattiche.

Il percorso didattico della disciplina è stato affrontato con necessari e continui richiami agli

argomenti degli anni precedenti, al fine di comprendere meglio le nuove tematiche affrontate.

La soluzione grafica, accanto a quella analitica in molti problemi topografici, ha portato a

concretizzare e quindi a comprendere meglio i vari aspetti del problema.

La metodologia prevalentemente messa in atto è stata la lezione di tipo frontale dialogata per la

spiegazione dei contenuti e avvolte l’adozione di una metodologia di tipo interattiva attiva al fine di

creare occasioni di scambio comunicativo e di migliorare l’uso della terminologia tecnica

appropriata. In alcune occasioni si è dimostrata efficiente la metodologia per tematiche per

eventuali approfondimenti e potenziamento di argomenti che hanno suscitato un maggiore o

particolare interesse per gli allievi/e

Nella trattazione dei moduli, la parte applicativa ha sempre accompagnato la parte teorica, in

modo da preparare l’allievo/a al superamento di problemi pratici.

Le esercitazioni dei problemi pratici svolte in aula, sono state sempre rinforzate con esercizi

assegnati a casa che hanno contribuito anche a migliorare l’acquisizione delle abilità di calcolo.

La trattazione di alcuni argomenti del testo che hanno richiesto un registro iconografico per un

maggiore comprensione, sono state proiettate delle slide, le quali poi, sono state messe a

disposizione degli allievi/e per un eventuale consulto, nel registro elettronico alla sezione didattica.

Strategie adottate:

• Collegamento con argomenti svolti in precedenza e con le altre discipline per meglio

contestualizzare l’argomento.

• Richiamo globale degli argomenti fondanti ed esercitazioni scritte, a fine di ogni unità didattica e

modulo.

5. VALUTAZIONE E MISURAZIONE La valutazione delle prove scritte (due nel trimestre e tre nel pentamestre), ha tenuto conto

dell’ordine logico del procedimento risolutivo, dell’ottimizzazione del calcolo e della sua precisione

nonché quella del disegno.

La valutazione delle prove orali (due nel trimestre e due nel pentamestre), ha tenuto conto delle

nozioni apprese, delle capacità logiche espressive, dell’elaborazione personale, dell’autonomia

acquisita nello sviluppo dei concetti e del’uso della terminologia tecnica appropriata.

La valutazione ha tenuto in ogni caso, del livello di preparazione raggiunto in relazione allo stato di

partenza dell’allievo/a. Si è valutato il grado di partecipazione inteso come capacità relazionale utile

alla crescita della classe e dell’assiduità del lavoro a casa. La valutazione è stata trasparente, non

solo per dare un giudizio sulla preparazione degli allievi/e, ma ha costituito anche un valido

strumento per un eventuale aggiustamento della programmazione al fine di raggiungere gli obiettivi

sopracitati.

I criteri di misurazione e valutazione: sono stati seguiti i criteri deliberati dal Consiglio di classe e

collegio docenti nonché quelli deliberati nelle riunioni dipartimentale e/o per materia.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

43

6. STRUMENTI UTILIZZATI PER LA MISURAZIONE

- colloquio tradizionale; - esercitazione numeriche e grafiche svolte a casa; - compiti in classe tradizionali; - prove scritte strutturate secondo la tipologia “B” prevista per la terza prova dell’Esame di Stato.

L’INSEGNANTE

San Bonifacio (Vr), 29/04/2015 (Prof. Vincenzo Moretta)

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

44

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Docente Materia Classe Anno Scolastico

ARINELLI GIOVANNI

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO

V^ A COSTRUZIONI

AMBIENTE TERRITORIO

2014/2015

Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’

CONOSCENZE: Il gruppo classe è formato da 22 alunni, di cui 6 femmine e 16 maschi. La classe si presenta variegata per interesse e motivazione: è possibile considerare tre macro gruppi che si differenziano per impegno, profitto e competenze acquisite. Sono presenti al suo interno ottime individualità, distintesi per competenza e correttezza, puntualità nelle consegne e ottimi risultati. Le conoscenze dei percorsi formativi, in relazione anche agli obiettivi prefissati in sede di programmazione, è stata generalmente soddisfacente per l’intero gruppo classe. Alcuni allievi hanno mantenuto un metodo di studio inadeguato rispetto le aspettative didattiche. E’ stato preferito un metodo di studio che ha privilegiato l’aspetto “pratico - progettuale” della disciplina, tralasciando uno studio approfondito dei contenuti teorici dei vari argomenti proposti. Tutti gli allievi hanno così dimostrato di essere sufficientemente in grado di relazionare adeguatamente con il minimo linguaggio tecnico-specifico richiesto dalla disciplina in studio. Pertanto, il metodo di apprendimento non si è rafforzato per la totalità dell’intero gruppo classe, al punto tale da garantire una sufficiente autonomia nel gestire con sicurezza le proprie conoscenze sia dal punto di vista grafico che progettuale e tecnico-teorico legato agli aspetti professionalizzanti. Rispetto ai livelli di partenza, il profitto ha riscontrato un miglioramento. L’interesse per la disciplina è stato nel complesso altalenante ma mediamente soddisfacente. Alcuni allievi hanno dimostrato di aver conseguito una conoscenza molto apprezzabile dei contenuti della disciplina, raggiungendo un livello di preparazione molto buona, eccellente in qualche caso singolo. Nell’ambito del Progetto che ha visto la classe coinvolta nelle visite in cantiere ed i relativi incontri con le diverse figure professionali dello SPISAL e del CPT della provincia di Verona, ben tre allievi della classe hanno seguito, su base volontaria, un percorso di formazione sulla sicurezza nei cantieri di 24 ore in aula e 21 ore di stage formativo presso studi professionali per geometri che si occupano di Sicurezza nei cantieri.

CLIL - CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING

La classe, ha potuto sperimentare lo studio della disciplina in modalità CLIL (Content and Language Integrated Learning), seguendo con le difficoltà intrinseche del caso, con un interesse mediamente adeguato le lezioni delle tematiche in studio in lingua inglese.

La metodologia Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è una metodologia sperimentale che promuove l’educazione bilingue, ovvero l’insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera. Le finalità del CLIL sono state quelle di far acquisire contenuti disciplinari migliorando le competenze linguistiche nella lingua veicolare (inglese) utilizzata come strumento per apprendere e sviluppare abilità cognitive. Uno degli scopi dell’insegnamento veicolare è stato quello di aiutare gli studenti a

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

45

comprendere che la lingua è uno strumento di comunicazione, acquisizione e trasmissione del sapere (non un’astratta entità di regole grammaticali). Utilizzando la metodologia CLIL, la lezione si è focalizzata sia su contenuti disciplinari delle materie coinvolte in questa sperimentazione sia sulla lingua veicolare (inglese) di cui si è inteso favorire la comprensione e l’utilizzo. Per realizzare queste proposte didattiche, sono state attuate strategie che hanno previsto lezioni interattive e partecipate e attività mirate ad aumentare la produzione linguistica. Pertanto al fine di proporre nella lingua veicolare i contenuti delle specifiche discipline, si è cercato di applicare delle metodologie didattiche fortemente coinvolgenti e motivanti, con l’utilizzo di video e risorse multimediali e casi di studio reali come quelli proposti sui siti del HSE Health and Safety Excecutive (UK) e OSHA Occupational Safety & Health Administration (USA).

CAPACITÀ:

Nell’insieme, il gruppo classe ha dimostrato di essere capace di riconoscere gli elementi che stanno alla base dell’attività di progettazione di un layout di cantiere e di comprendere le misure procedurali da intraprendere per garantire una corretta gestione del cantiere nei termini che riguardano la tutela della Salute e la Sicurezza dei lavoratori all’interno dell’Ambiente di lavoro. OBIETTIVI FORMATIVI

Le finalità relative al profilo educativo, culturale e professionale dell'insegnamento di GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL'AMBIENTE DI LAVORO sono le seguenti:

1. normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell'ambiente e del territorio;

2. riconoscere ed applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi;

3. padroneggiare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

4. analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio ;

5. organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza; 6. valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base a un sistema di valori coerenti

con i principi della costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani; 7. utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi

produttivi e dei servizi; 8. identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti; 9. redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali. 10. Saper Leggere comprendere la lingua veicolare straniera utilizzata scritta e parlata e

argomentare e rielaborare utilizzano verbalmente la lingua straniera

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

46

COMPETENZE:

Nell’insieme, il gruppo classe ha dimostrato di essere capace di riconoscere gli elementi che stanno alla base dell’attività di gestione del cantiere nella progettazione della sicurezza conseguendo gli obbiettivi specifici della disciplina in studio:

- comunicare le proprie conoscenze e le proprie competenze con linguaggio tecnico

appropriato; - applicazione dei principi, delle regole e degli strumenti di lavoro; - Principi di organizzazione del cantiere e di utilizzo delle macchine. - Normativa relativa alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni e degli incendi nei

cantieri. - Conoscenza della normativa tecnica. - Principi e procedure per la stesura di Piani di Sicurezza e di Coordinamento - Ruolo e funzioni del Coordinatore nella gestione della Sicurezza in fase di Progetto e

in fase Esecutiva; - gestione delle interferenze. - Software per la gestione della sicurezza. - Tipologia dei documenti della sicurezza - Applicare i principi di organizzazione del luogo di lavoro al cantiere. - Intervenire nella redazione dei documenti previsti dalle norme in materia di sicurezza. - Verificare l’applicazione della normativa sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di

lavoro. - Intervenire nella redazione e nella gestione della documentazione prevista dal

Sistema Qualità. Il CLIL Attraverso la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning), utilizzando l’inglese come lingua veicolare, si è inteso favorire la motivazione dello studente e aumentare la consapevolezza dell’utilità di padroneggiare una lingua straniera. Questa metodologia ha inoltre sviluppato nello studente la fiducia nelle proprie possibilità e il piacere di utilizzare la lingua come strumento operativo. L’insegnamento della disciplina tecnica nella lingua veicolare stimola infine la maggiore competenza linguistica (incremento del lessico, fluidità espositiva, efficacia comunicativa), abilità trasversali (partecipare attivamente ad una discussione, porre domande, esprimere un’opinione personale) e abilità cognitive e di ragionamento autonomo, che sono obiettivi generale della scuola superiore.

METODOLOGIE DIDATTICHE:

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

La programmazione modulare

PROGETTAZIONE ORE

Modulo 0 RISCHI CHIMICO – RUMORE - VIBRAZIONI 8

Modulo 1 FIGURE PROFESSIONALI E DOCUMENTI DELLA SICUREZZA 4

Modulo 2 LAVORI IN QUOTA 8

Modulo CLIL 3 GLI SCAVI 10

Modulo CLIL 4 DEMOLIZIONI 8

Modulo CLIL 5 RISCHI 10

Modulo 6 CANTIERI STRADALI 8

Modulo 7 PIANIFICAZIONE e GESTIONE DEI LAVORI 4

TOTALE 60

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

47

2. METODOLOGIE DIDATTICHE SEGUITE

Lezione frontale;

Lezione supportata da video proiettore;

Visualizzazione di video;

Esercitazione di progettazione in classe e a casa;

Esercitazione individuale in classe;

Esercitazione in aula informatica;

Correzione/discussione in classe sulle prove svolte;

Analisi dei progetti assegnati.

3. MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI

Testo adottato: GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA - Autori: Valli Baraldi Editore: SEI EDITRICE

LIM;

Internet;

AutoCAD;

Video proiettore;

Appunti. Dispense. Norme Tecniche.

4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Verifiche scritte strutturate e semi-strutturate;

Esercitazioni grafico-progettuali;

Prove orali;

5. CRITERI, STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE:

Si rimanda ai criteri comuni adottati nell’ambito del Consiglio di Classe, così come riportato nel Documento del 15 Maggio.

San Bonifacio lì 27/04/2014

Firma del docente (Prof. Giovanni Arinelli)

________________________

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

48

Anno Scolastico 2014 - 2015

Indirizzo: COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO Classe: V Sezione: A Insegnante: Giovanni Arinelli Materia: GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO

PROGRAMMA SVOLTO

Riferimenti Normativi sulla Sicurezza:

Normativa tecnica Italiana:

D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106

D.P.R. 6 giugno 2001 n.380

D.Lgs. 163-2006 Codice degli appalti

D.P.R. 207-2010 Regolamento

D.Lgs. 81-2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro

D.P.R. 34-2000

D.Lgs. 17-2010 Decreto Macchine

D.M. 19 aprile 2000 n.145 Decreto Interministeriale 11 aprile 2011

Normativa tecnica europea: il caso del Regno unito. HSE Health and Safety Excecutive.

Excavations;

Demolitions;

Normativa tecnica USA: Osha Standards. Activity sheets.

Excavations;

Demolitions; Le figure professionali responsabili della sicurezza:

Il committente e il responsabile dei lavori

L’impresa e il datore di lavoro

Ruolo delle imprese nel cantiere e lavoratori autonomi

Le figure aziendali nel cantiere edile

Il preposto e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)

Le maestranze e il rappresentante dei lavoratori

I coordinatori della sicurezza in fase di Progettazione (CSP) e in fase di Esecuzione (CSE)

Requisiti professionali dei coordinatori della sicurezza I documenti della sicurezza:

La documentazione del cantiere,

Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC). Contenuti minimi

Il fascicolo tecnico dell’opera

Piano per la gestione delle emergenze

Piano Operativo di Sicurezza (POS

I documenti di valutazione dei rischi

Piano di montaggio, Uso e Smontaggio ponteggi (PiMUS)

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

49

Il rischio chimico:

Il rischio chimico e la normativa di riferimento

Sostanze e preparati utilizzati in edilizia

Classificazione degli agenti chimici in base alla pericolosità

Le etichette. Le frasi di rischio e di prudenza

Schede di sicurezza. I 16 punti delle schede di sicurezza

Valutazione del rischio chimico

Rischio da inalazione. Rischio da contatto cutaneo. Il rumore e le vibrazioni:

La misura del suono

La valutazione del rischio rumore. Obblighi del datore di lavoro

Rumore generato da macchine e attrezzature

I DPI antirumore

Il rischio vibrazioni e le malattie correlate

La valutazione del rischio vibrazioni. Obblighi del datore di lavoro

I DPI antivibrazione Lavori in quota:

Sistemi collettivi di protezione anticaduta

I lavori in quota e i rischi di caduta dall’alto

Le opere provvisionali

Sistemi collettivi di protezione dei bordi

Parapetti provvisori: Tipologie

Lavori sul piano e sui tetti

DPC. Reti anticaduta. Parapetti.

I dispositivi di ancoraggio

Linee vita. I DPI nei lavori in quota

Il sistema di arresto caduta imbracatura + assorbitore + cordino

Dispositivi anticaduta di tipo guidato, di tipo retrattile

Tipologie di caduta. Distanze di caduta ed effetto pendolo

Ponteggi.

Uso di scale e Ponti mobili. Excavations:

Excavations activities

Bulk excavations

Trench excavations

Overhead and underground services

Ground characteristics: Safe angle

General hazards in excavations

Collapse of excavations. Burying

Falling or dislodging material

Falling into excavations

Inspection

Support Protections Systems Demolitions:

Overhead and underground services

Falls from height

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

50

Injury from falling materials

Uncontrolled collapse

Risks from connected services

Traffic management

Hazardous materials

Noise and vibration

Fire

Worker involvement

Hazards:

Confinated spaces

Falls from heights

Unsecured hazards in work area

Power and hand tool use

Structural instability

Contacts with electrical equipment

General heavy equipment operations

Work zone safety

Eye and Face Protection

Noise & Vibrations

Improper ladder or scaffold use

Welding cutting and burning

Discovery of unknown chemicals

Chemical and material storage and use

Hazardous materials: Lead, Silica and Asbestos

Cantieri stradali

Che cos’è un cantiere stradale

Infortuni, malattie professionali e norme di prevenzione

Valutazione dei rischi

Segnaletica temporanea dei cantieri stradali

Segnaletica per la delimitazione del cantiere

Segnali di pericolo, indicazione, luminosi, orizzontali

Segnali per cantieri mobili o veicoli

Misure di prevenzione e Protezione

La pianificazione e la gestione dei lavori:

La finalità della pianificazione e della programmazione

Il diagramma di Gantt (cronoprogramma)

Costruzione di un diagramma di Gantt

Durata delle attività e vincoli di precedenza

Il computo metrico estimativo

Stima dei prezzi unitari

Il quadro economico dei lavori

Contabilità dei lavori

San Bonifacio lì 27/04/2015

Firma del docente (Prof. Giovanni Arinelli)

________________________

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

51

I.S.I.S.S. “M.O. LUCIANO DAL CERO” S. BONIFACIO

PROGETTAZIONE COSTRUZIONI E IMPIANTI

Anno Scolastico 2014-2015

Classe 5^A C geometri. Nuovo Ordinamento

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

TESTI IN USO

Progettazione –Costruzioni e Impianti. Libri 3A - 3B – 3C. Edizioni Le Monnier Scuola.

Dispense fornite dall’insegnante

LIVELLO DI APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI E PROFITTO DELLA CLASSE

La classe, formata da sedici ragazzi e sei ragazze, mi segue dallo scorso anno nello

svolgimento della materia.

L’attenzione e la partecipazione allo sviluppo delle lezioni sono sempre stati di buon livello e la

maggior parte dei ragazzi si è dimostrata interessata agli argomenti trattati, sia nella parte

teorica che nelle esercitazioni svolte. In alcuni casi però è mancato il consolidamento dei

concetti appresi con uno studio domestico metodico.

Gli allievi, presentano diversi livelli di preparazione e possono essere identificati secondo le

suddivisioni sotto riportate:

un primo gruppo, formato da sette studenti, appare motivato e dotato di buone

potenzialità che, unite all’ impegno personale, hanno consentito loro di raggiungere

risultati buoni o più che buoni.

un secondo gruppo formato, da poco più di un terzo degli studenti, ha ottenuto risultati

che partendo da valori quasi sufficienti arrivano ad esiti discreti. Tra loro sono presenti

sia allievi che hanno dimostrato serietà e impegno, sia altri che, pur avendo buone

potenzialità, si sono applicati in modo discontinuo e superficiale

un terzo gruppo di ragazzi comprende i restanti allievi i quali, pur dotati di normali

capacità, hanno manifestato scarso interesse ed applicazione superficiale nello studio e

nel lavoro domestico; spesso non hanno rispettato le consegne, ed hanno ottenenuto

risultati insufficienti.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

52

Una parte della classe, ritenendo che gli argomenti della materia dedicati al calcolo degli

elementi strutturali fosse più impegnativa e richiedesse maggiore applicazione rispetto alla

progettazione, alla storia dell’architettura e all’urbanistica, ha preferito trasferire la propria

attenzione su questi argomenti, preferendoli al recupero delle lacune pregresse.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati proposti i seguenti obiettivi in termine di:

CONOSCENZE

Conoscenza delle metodologie di calcolo di semplici elementi costruttivi.

Conoscenza della gestione di lavori pubblici e privati e dei documenti che costituiscono

il progetto e delle modalità di contabilizzazione dei lavori

Conoscenza del Cad per poter usufruire delle sue potenzialità grafiche.

COMPETENZE

Saper utilizzare i testi per sintetizzare quanto appreso ed esporlo con terminologia

adeguata.

Saper utilizzare i documenti per la stesura dei computi e costruire le varie categorie di

lavoro e i relativi prezzi; ricercare nel web informazioni relative agli elementi necessari

alla realizzazione di un progetto.

Organizzare graficamente le impostazioni progettuali.

Relazionare con logica e proprietà di linguaggio gli argomenti trattati.

CAPACITÁ

Saper comunicare i contenuti studiati analizzandoli e rielaborandoli per adattarli alle

varie tipologie di intervento.

Saper individuare le varie fasi di intervento nella stesura di un progetto.

Saper dimensionare e verificare semplici strutture.

Saper collaborare alla gestione contabile del cantiere edile

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

Nel corso dell’anno parte delle ore di lezione sono state dedicate all’area di progetto, per

consentire agli allievi di analizzare le fasi progettuali di più tipologie edilizie, mentre le altre ore

settimanali sono state dedicate allo svolgimento del programma teorico e alle verifiche. Gli

argomenti trattati hanno avuto, in qualche caso, uno sviluppo meno approfondito del previsto

a causa di problematiche connesse alla necessità dell’insegnante di assistere la madre

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

53

invalida (Legge 104), che hanno portato ad una riduzione delle ore mensili dedicate alla

trattazione degli argomenti da svolgere.

METODOLOGIE

La metodologia applicata per l’apprendimento della materia è quella di tipo comunicativo

calata nelle situazioni reali di applicazione pratica, abbinando i riferimenti teorici analizzati in

classe con la lettura dei testi, alle situazioni reali che si possono sviluppare negli interventi

applicativi. Sono stati illustrati documenti progettuali con l’uso del proiettore e della lavagna

luminosa. Le lezioni hanno avuto momenti di svolgimento frontale per l’acquisizione delle

nozioni ed altri di lavoro individuale per l’organizzazione e la stesura delle fasi progettuali.

MATERIALI DIDATTICI

Per lo svolgimento delle lezioni sono stati usati libri di testo e materiale informativo disponibile

su supporto informatico tramite collegamento ad internet. In particolare, per l’analisi dei

progetti che rappresentavano le varie tipologie edilizie, sono stati utilizzati il laboratorio di

informatica e l’aula LIM. Solo nell’ultimo mese di scuola è stata installata una lavagna

luminosa anche in classe, consentendo di sviluppare in modo più efficace ed interessante gli

argomenti trattati.

TIPOLOGIA DELLE VARIE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Visto che lo svolgimento del programma comprendeva argomenti teorici ed esercitazioni di

dimensionamento strutturale e progettazione grafica, le verifiche sono state svolte

generalmente in forma scritta, sotto forma di domande a risposta aperta ,sia per calcolo sia

per la parte teorica.Una verifica orale è stata effettuata alla lavagna. Lo svolgimento delle

prove di progettazione è stato effettuato sia mediante computer e programma CAD, sia con

rappresentazione grafica manuale, simulando anche la prova d’esame su un tempo di otto

ore.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

54

COSTRUZIONI, PROGETTAZIONE IMPIANTI

Anno Scolastico 2014-2015

Classe 5^ AC Nuovo Ordinamento

PROGRAMMA SVOLTO

STRUTTURE IN C.A.

Caratteristiche del calcestruzzo e dell’acciaio

Tensioni ammissibili nei materiali

Ipotesi fondamentali nel calcolo delle strutture

Sforzo normale semplice (MTA): progetto, verifica e collaudo; limitazioni poste dalla

normativa sulle armature dei pilastri

Carico di punta (MTA): progetto e verifica con il metodo ω

Flessione semplice retta (MTA): progetto verifica di travi rettangolari ad armatura semplice

e doppia in spessore di solaio e fuori spessore. Travi appoggiate con sbalzo

La freccia elastica nelle strutture inflesse in C.A.

Assorbimento delle tensioni tangenziali

Staffatura minima delle travi

Travi con soletta collaborante

Progetto e verifica di sezioni a T in C.A.(MTA) nei due casi: con asse neutro che taglia la

soletta e con asse neutro che taglia l’anima.

Momenti resistenti e lunghezze di ancoraggio

Diagrammi rappresentativi delle tensioni tangenziali nelle sezioni delle travi in C.A.

Solette in C.A. prescrizioni per la disposizione delle armature di ripartizione

Solai in calcestruzzo e laterizio: analisi dei carichi, progetto e verifica dei solai misti,

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

55

Fondazioni a plinto: plinti massicci e plinti elastici. Progetto e verifica del plinto e delle

azioni sul terreno in funzione della posizione del carico.

Fondazioni continue in C.A.-

MURI DI SOSTEGNO

La spinta delle terre

La teoria di Rankine per lo studio della spinta delle terre.

Verifica a ribaltamento, scorrimento e schiacciamento

GESTIONE DEI LAVORI PUBBLICI

Livelli di progettazione delle opere pubbliche: progetto preliminare, definitivo, esecutivo.

Documentazione allegata al progetto esecutivo: tavole grafiche, Relazioni Generali e

Relazioni specialistiche, Capitolato Generale e Capitolato Speciale d’Appalto, Piano di

Sicurezza e Coordinamento, Fascicolo del Fabbricato, Cronoprogramma, Elenco

Prezzi,Computo metrico estimativo, Analisi dei Prezzi, Quadro economico.

Preventivazione, computi e appalto dei lavori: Preventivo Sommario e Preventivo

Particolareggiato, Computo Metrico Estimativo, Analisi dei Prezzi, Contratto di Appalto,

Contabilità e registri di cantiere: Giornale dei Lavori, Libretto delle Misure, Liste Settimanali.

Registro di Contabilità, Stato di Avanzamento, Stato Finale, Certificato di Pagamento.

Direzione Lavori: Consegna dei Lavori (anche in pendenza di contratto), Sospensioni e

Riprese dei Lavori, Ordini di Servizio, firma con riserva dei documenti, Certificato di

Ultimazione dei Lavori.

Collaudo: Collaudo Statico e Collaudo Tecnico Amministrativo.

GESTIONE DEI LAVORI PRIVATI

Figure che intervengono nella realizzazione di un’opera privata.

Titoli abilitativi per gli interventi edilizi privati: edilizia libera, comunicazione di inizio lavori

(CIL), comunicazione di inizio lavori asseverata (CIA), segnalazione certificata di inizio attività

(SCIA), dichiarazione di inizio attività (DIA), dichiarazione di inizio attività in sostituzione del

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

56

permesso di costruire (“SUPERDIA”), permesso di costruire (PC), procedura autorizzativa

semplificata (PAS).

AREA DI PROGETTO

Progetto di un ristorante-pizzeria in località turistica con sistemazione dell’area esterna a

verde e parcheggio.

Redazione del computo metrico estimativo del parcheggio del ristorante

TIPOLOGIE EDILIZIE

Case unifamiliari e plurifamiliari. Gli spazi della casa

Edilizia per il commercio (negozi, ipermercati, centri commerciali)

Edilizia per lo spettacolo (Teatri e cinema)

Edilizia sanitaria (Poliambulatori e residenze per anziani)

Edilizia per la ristorazione (Ristoranti e bar)

Edilizia per il soggiorno turistico.

Abitazioni rurali ed edilizia per l’allevamento

BARRIERE ARCHITETTONICHE

Criteri di progettazione per portatori di handicap:adattabilità,visitabilità,accessibilità.

Barriere architettoniche e criteri di progettazione per scale, rampe,corridoi e passaggi,

bagni, parcheggi, servo scala, ascensori e piattaforme elevatrici.

Elaborati tecnici richiesti per la realizzazione dei progetti e procedura per la richiesta di

eventuali deroghe o soluzioni alternative.

Confronto tra la normativa statale (D.M. 236/1989) e regionale (D,G.R. 509/2010 del

Veneto).

URBANISTICA

Concetto di urbanistica, proprietà e autonomie locali

Organi urbanistici regionali e locali

Piani intercomunali e piano regolatore generale

Modalità di approvazione, contenuto ed effetti del PRG

Piani particolareggiati. Piani di lottizzazione:

Standard urbanistici.

PARTE SESTA: RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI

57

STORIA DELL’ARCHITETTURA

La Rivoluzione Industriale e il pensiero utopista

Il Art Nouveau in Francia e Liberty in Italia

Mackintosh e Gaudi

La scuola di Chicago. Il grattacielo, aspetto e struttura

Frank Lloyd Wrigt

Le Corbusier: i cinque punti, la loro applicazione e le altre innovazioni. Unità abitative, ,

cappella di Ronchamp

Il razionalismo. Walter Gropius e Mies Van Der Rohe

L’Italia fascista tra razionalismo e tradizionalismo

Firma insegnante Firma rappresentanti

________________________ _______________________

________________________

ALLEGATI

58

PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

MATEMATICA

Quesito n. 1

Dopo aver riportato la formula di integrazione per parti, la si utilizzi per risolvere i seguenti integrali indefiniti:

a) xdxx cos , b) xdxx ln9 2 Definire e spiegare la classificazione delle società

Quesito n. 2

Si risolva la seguente equazione differenziale: 4266'5" 2 xxyyy .

Si determini il carattere delle seguenti serie e, se possibile, la somma: a) 0

1

5

3

nn

n

, b)

1

3

n

n

n .

GEOPEDOLOGIA ECONOMIA ED ESTIMO

1) Dire quale importanza ha la tabella millesimale di proprietà generale di un condominio ed illustrare il

criterio e i procedimenti per la determinazione delle quote.

2) Indicare a che cosa corrisponde l’indennità di esproprio per i diversi beni immobili e gli aspetti

economici di stima che si utilizzano per la determinazione.

3) Indicare ed illustrare brevemente quali sono le fasi di formazione e conservazione del N.C.T.

TOPOGRAFIA

1) Il/La Candidato/a con l’eventuale ausilio di un supporto grafico, descriva le procedure da seguire

nel calcolo dei volumi in ragione dei corrispondenti modelli geometrici da adottare, necessari alla

realizzazione di opere civili (sbancamenti, sistemazioni superficiali, strade, fognature, canali ecc.).

2) Il/La Candidato/a con l’eventuale ausilio di un supporto grafico e dopo aver assegnato le misure di

campagna necessarie per risolvere il problema, descriva la soluzione grafica e analitica della

rettifica di un confine bilatero con confine rettilineo uscente da uno dei vertici e/o da un punto del

confine laterale avente distanza nota dal vertice più vicino del confine.

3) Il /La Candidato/a con l’eventuale ausilio di un supporto grafico e dopo aver assegnato le misure di

campagna necessarie al problema, descriva la procedura da seguire per realizzare nell’appezzamento di

terreno di forma quadrilatera ABCD e di valore unitario costante una divisione dell’appezzamento in due parti

uguali con dividenti parallele al lato AB.

Quesito n. 3

ALLEGATI

59

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

1. Esprimere, in maniera sintetica ed esaustiva, I contenuti e le finalità di una scheda di sicurezza

delle sostanze e preparati chimici presenti nei luoghi di lavoro.

2. Il candidato spieghi l’organigramma aziendale e quello di cantiere riguardante le figure

professionali responsabili della sicurezza.

3. What are the main hazards that we find in a Demolition Work? Explain how to control and

minimize these risks, giving an example.

SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

La seconda simulazione della Terza Prova Scritta è stata fissata per il 27/05/2015, quindi il testo non è

attualmente disponibile

ALLEGATI

60

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIA B

Classe 5AC – Candidato ………………………………………………………………..

Indicatori Descrittori Punteggio

Con

osc

enza

CONOSCENZA E COMPRENSIONE

(contenuti, regole, leggi, processi)

Lacunosa 1

Frammentaria e superficiale 2 - 3

Sufficiente 4

Discreta / Completa 5 - 6

Completa e approfondita 7

Ab

ilit

à

Com

pet

enza

ARGOMENTAZIONE E

STRUTTURAZIONE

del discorso e delle procedure

Capacità di ANALISI, SINTESI e

RIELABORAZIONE

Scorretta 1

Confusa e/o frammentaria 2 - 3

Sufficientemente corretta 4

Puntuale e/o rielaborata

personalmente 5

Form

a

CORRETTEZZA FORMALE

(uso di simbologie e linguaggi specifici)

Errata 0

Imprecisa 1

Sufficiente 2

Corretta 3

Valutazione

In caso di svolgimento nullo si assegna 1/15

ALLEGATI

61

PRIMA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

La prima simulazione della prima prova scritta è stata fissata il giorno 18/05/2015, quindi il testo non è

attualmente disponibile

ALLEGATI

62

ALUNNO ………………………………………………………………………………….. CLASSE …........... DATA …...........................

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA (italiano)

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Max. 15

Adeguatezza

Aderenza alla consegna

Pertinenza all’argomento proposto

Efficacia espressiva

Tipologia A) e B) : aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale,

scopo, destinatario, destinazione editoriale)

1-15

…….

Caratteristiche del

contenuto

Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei

contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti

Tipologia A): comprensione ed interpretazione del testo proposto

Tipologia B): comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; capacità di

argomentazione.

Tipologia C) e D): coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di

contestualizzazione e di eventuale argomentazione .

Per tutte le tipologie: significatività ed originalità degli elementi informativi, delle idee e delle

interpretazioni.

1-15

…….

Organizzazione del testo Articolazione chiara e ordinata del testo

Equilibrio fra le parti

Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)

Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni

1-15

…….

Lessico e stile Proprietà e ricchezza lessicale

Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario, ecc.

1-15

…….

Correttezza ortografica e

morfosintattica

Correttezza

Punteggiatura

1-15

……

TOTALE PUNTI ………………/5 VOTO …………

Gli elaborati fuori traccia saranno valutati gravemente insufficienti

ALLEGATI

63

PRIMA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

I.S.I.S.S. LUCIANO DAL CERO

A.S. 2014/2015

MATERIA: COSTRUZIONI PROGETTAZIONE E IMPIANTI

Su un appezzamento di terreno di proprietà comunale si vuole costruire un fabbricato da adibire a centro

culturale di quartiere.

L’edificio ha un solo piano ed è composto dai locali di seguito elencati:

Un ingresso , sala mostre, guardaroba, uffici di direzione e segreteria per una superficie

complessiva non superiore a m2 100;

Una sala conferenze, riunioni e spettacolo con 90 posti a sedere, di superficie non superiore a

m2 150;

3 salette da gioco ciascuna della superficie di m2 20 circa;

Una sala per 2 biliardi della superficie di m2 60 circa;

Una sala di lettura libri e giornali della superficie di m2 30 circa;

Una sala televisione di m2 25 circa;

Un locale per la centrale termica.

Servizi igienici e ripostigli.

Il fabbricato sarà costruito su un terreno pianeggiante confinante con una strada urbana; il candidato

definirà la forma del lotto, le sue dimensioni e ne progetterà le vie di accesso, indicando le superfici a

parcheggio e a verde.

Il candidato assuma liberamente ogni altro elemento necessario o utile per la redazione del progetto:

scala di rappresentazione, orientamento del lotto, tipo di copertura, tipo di struttura, numero degli

elaborati grafici, con un minimo di una rappresentazione in pianta dell’edificio e della planimetria del

lotto, due prospetti contigui e una sezione.

L’involucro deve essere in grado di soddisfare l’isolamento richiesto alle pareti, alla copertura e al

pavimento.

Una breve relazione illustrerà i criteri che hanno ispirato la progettazione.

Il candidato inoltre ha facoltà di integrare la prova con la trattazione di uno o più dei seguenti

argomenti:

Redazione di un computo metrico limitato ad alcune voci;

Calcolo e/o rappresentazione di qualche elemento della struttura;

Particolari costruttivi e decorativi;

Calcolo e/o rappresentazione anche parziale di uno degli impianti tecnici: termico, idraulico,

elettrico, ecc.

Durata massima della prova: 8ore.

E’ consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.

SECONDA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

La seconda simulazione della seconda prova scritta è stata fissata il 29/05/2015, quindi il testo non è

attualmente disponibile.

ALLEGATI

64

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

ESAME DI STATO a.s. 2014/15

COSTRUZIONI PROGETTAZIONE IMPIANTI CORSO GEOMETRI

CLASSE V A C

CANDIDATO:

INDICATORI INTERVALLO DEL PUNTEGGIO PUNTEGGIO ATTRIBUITO

Completezza dello

svolgimento con

articolazione ordinata

Nullo

Grav. insuf.

Insufficiente

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

0,0

1,0

2,0

3,0

3,5

4,0

4,5

Correttezza formale

nella composizione

architettonica e nelle

soluzioni tecniche

adottate

Nullo

Grav. insuf.

Insufficiente

Sufficiente

Buono

Ottimo

0,0

1,0

2,0

3,0

3,5

4,0

Corretta applicazione

delle procedure e delle

tecniche di

rappresentazione

grafica del progetto

Nullo

Grav. insuf.

Insufficiente

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

0,0

1,0

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

Relazione tecnica Nullo

Grav. insuf.

Insufficiente

Sufficiente

Buono

Ottimo

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

TOTALE

Qualora il punteggio sia decimale verrà arrotondato all’unità superiore se risulterà maggiore o uguale a

0,5; verrà arrotondato all’unità inferiore se risulterà compreso tra 0,1 e 0,4

ALLEGATI

65

I docenti:

Prof. FrancescoTessarini

Prof.ssa Elena Ferro

Prof.ssa Lidia Ceccato

Prof.ssa Valentina Ceretta

Prof. Saverio Vicentini

Prof.Giovanni Arinelli

Prof. Vincenzo Moretta

Prof. Carmelo Cutrò

Prof. Luca Restello

Prof. Roberto Trimarchi

Prof. Luca Ferrarini

Prof. Salvatore Smiroldo

San Bonifacio 15 maggio 2015