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ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com Alea News, Giugno 2014 E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore. 1 editoriale di Maurizio Beraldo Nel numero precedente abbiamo pubblicato un articolo che riportava i risultati di una domanda diffusa per mezzo di un social network: “Se poteste dare UN suggerimento, al titolare di una piccola azienda per vendere di più, quale suggerimento dareste ? “. L‟aumento del fatturato per tutti è realizzabile aumentando le vendite, per tanti recuperando la parte persa a causa delle contraffazioni del proprio marchio o dei prodotti fabbricati nella propria azienda: ora un applicativo installato negli irrinunciabili Smartphones consente di verificare l‟autenticità del prodotto prima dell‟acquisto e altro ancora; la possibilità di ottenere direttamente i riferimenti dei clienti, anzi, di arrivare a diretto contatto con questi, apre nuovi modi di valorizzare un brand, di creare un nuovo social network nel quale i produttori non hanno più intermediari per raggiungere il cliente. Forse è una soluzione ad alto valore aggiunto al problema del Made in Italy, oggetto di un confronto impegnativo a livello comunitario perché sia riconosciuto come marchio. Nel mese di maggio abbiamo organizzato Capitani coraggiosi, appuntamento che si tiene ogni anno su temi vari, questa volta era dedicato espressamente a come la cultura può trasformarsi in sviluppo economico: il panorama ricostruito dai relatori è stato sconfortante, poche strategie e in ordine sparso; in questo numero ospitiamo un articolo su questo evento tenuto a Venezia e un altro che illustra i risultati di una ricerca in Trentino sui ritorni degli investimenti in cultura. Nella rubrica Imprese nuove continuiamo a ospitare articoli sulle innovazioni sfornate negli incubatori, dalle applicazioni nel campo della medicina ai servizi per il tessuto economico del territorio: sono indice che se ci sono le condizioni, lo spirito di inventiva può dar vita a nuove realtà imprenditoriali, una speranza in un paese fermo.

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In questo numero di Aleanews: recuperare fatturato e valorizzare il brand, nuove possibilità dalle tecnologie mobile; cultura e sviluppo economico, cosa è emerso dall'ultimo Capitani Coraggiosi e dalle esperienze in Trentino

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1

editoriale

di Maurizio Beraldo

Nel numero precedente abbiamo pubblicato un articolo che riportava i

risultati di una domanda diffusa per mezzo di un social network: “Se poteste

dare UN suggerimento, al titolare di una piccola azienda per vendere di più,

quale suggerimento dareste ? “.

L‟aumento del fatturato per tutti è realizzabile aumentando le vendite, per

tanti recuperando la parte persa a causa delle contraffazioni del proprio

marchio o dei prodotti fabbricati nella propria azienda: ora un applicativo

installato negli irrinunciabili Smartphones consente di verificare l‟autenticità

del prodotto prima dell‟acquisto e altro ancora; la possibilità di ottenere

direttamente i riferimenti dei clienti, anzi, di arrivare a diretto contatto con

questi, apre nuovi modi di valorizzare un brand, di creare un nuovo social

network nel quale i produttori non hanno più intermediari per raggiungere il

cliente.

Forse è una soluzione ad alto valore aggiunto al problema del Made in Italy,

oggetto di un confronto impegnativo a livello comunitario perché sia

riconosciuto come marchio.

Nel mese di maggio abbiamo organizzato Capitani coraggiosi, appuntamento

che si tiene ogni anno su temi vari, questa volta era dedicato espressamente a

come la cultura può trasformarsi in sviluppo economico: il panorama

ricostruito dai relatori è stato sconfortante, poche strategie e in ordine sparso;

in questo numero ospitiamo un articolo su questo evento tenuto a Venezia e

un altro che illustra i risultati di una ricerca in Trentino sui ritorni degli

investimenti in cultura.

Nella rubrica Imprese nuove continuiamo a ospitare articoli sulle

innovazioni sfornate negli incubatori, dalle applicazioni nel campo della

medicina ai servizi per il tessuto economico del territorio: sono indice che se ci

sono le condizioni, lo spirito di inventiva può dar vita a nuove realtà

imprenditoriali, una speranza in un paese fermo.

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Sommario

Younivocal, un nuovo sistema per combattere la contraffazione, di Francesco Di Genova

Imprese nuove

Come ti ‘fiuto’ il tumore, di Giampiero Barbieri, AREA Science Park, Trieste Open Source: la chiave di successo della società Engys s.r.l, BIC Incubatori FVG S.p.A Quando la cultura si fa impresa e diventa motore di sviluppo, di Davide Modena, Trentino Sviluppo

Le nuove frontiere della telemedicina passano per Torino, di Alessandro Tibaldeschi, I3P, Torino

Al Vega è nato Kid Pass, di Gabriella Parmesan, Vega Le imprese altoatesine in un unico punto d’incontro, di Astrid Brunetti, Heiko Schoberwalter, Eva Pichler, TIS innovation park

InALEA

Capitani coraggiosi: imprenditori e manager della cultura, di Luca

Baseggio

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Younivocal, un nuovo sistema per combattere la contraffazione

Di fronte al noto problema della contraffazione di

prodotti, tipicamente del Made in Italy, arriva una

risposta tecnologicamente avanzata, che introduce, nella

lotta contro la contraffazione, la sicurezza della Firma

Digitale.

E‟ il frutto di un‟applicazione sviluppata da me e Andrea

Pace, due giovani informatici di Ancona, e per questo ad agosto 2013 è stata

fondata Younivocal, una nuova azienda che porta nel nome il suo core business.

Younivocal ha realizzato Etichette Uniche e Irriproducibili che sfruttano la

tecnologia informatica più sicura al mondo, la Firma Digitale: queste etichette

sono un vero e proprio passaporto elettronico del prodotto (con lo stesso livello di

sicurezza del Passaporto Elettronico rilasciato alle persone fisiche).

Tutto è verificabile off-line, gratuitamente, senza quindi utilizzare internet o sms

o telefonate, e non c'è alcuna possibilità di clonare il nostro strumento come

attestato da un Certificato Internazionale (EAL4+), al contrario di tutte le altre

soluzioni attualmente in commercio.

Il sistema è brevettato a livello Internazionale e ad oggi ha ottenuto diversi

riconoscimenti e premi:

abbiamo ricevuto mentorship da parte di Google;

abbiamo vinto un concorso patrocinato da Telecom ed Expo Milano 2015

(dove tra l'altro saremo presenti);

hanno parlato di noi praticamente tutte le testate giornalistiche più

importanti;

siamo stati selezionati da SMAU Milano 2013 come tra i 5 progetti più

cool del panorama italiano;

di Francesco Di Genova,

[email protected]

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collaboriamo attivamente con la Commissione Europea sia nel fare

informazione che nel dare una soluzione finalmente efficace a questo

problema.

L'etichetta interagisce con i cellulari dotati di tecnologia NFC (tecnologia molto

conosciuta all'estero per la gestione dei micropagamenti), ormai presente sulla

maggior parte degli Smartphone, anche quelli più economici; in questo modo

ogni consumatore, avvicinando lo SmartPhone all'etichetta avrà visibilità del fatto

che il prodotto sia originale ed inoltre, sempre nell'etichetta, potranno essere

veicolate informazioni quali storytelling del manufatto, pubblicità e quant'altro.

L‟innovazione quindi porta ritorni economici all‟azienda riducendo le perdite

dovute ai falsi presenti nel mercato, e consente di attivare politiche di brand e

fidelizzazione perché il consumatore è raggiungibile direttamente.

La contraffazione nel settore abbigliamento vale circa 2,5 miliardi di euro, 1,1

miliardi nel settore alimentare; per quanto riguarda quest‟ultimo settore non è da

sottovalutare il problema della sicurezza, di garantire la certezza della

provenienza, penso a prodotti tipici quali il Grana Padano o il Lacrima di Morro

d‟Alba. Il settore del mobile è un altro toccato dalla contraffazione, il cui livello

sembra particolarmente alto nel triveneto.

Il consumatore, di fronte al

prodotto posto sullo scaffale del

punto vendita, avvicina il proprio

SmartPhone nel quale è stata

preinstallata l‟App Younivocal, e

riceve in risposta dall‟etichetta

speciale se il prodotto è autentico, o

informazioni pratiche come

modello, taglia, tessuto, se

consideriamo un capo di

abbigliamento.

Possiamo inoltre fornire uno

strumento contro i furti: l‟azienda

revoca i certificati delle etichette

applicate ai prodotti rubati, e il

consumatore, interrogando

l‟etichetta riceverà notizia del reato

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commesso, e avrà la possibilità di collaborare con le autorità segnalando in modo

anonimo la posizione del prodotto.

Pensando al marketing, il sistema di Younivocal consente di attivare strategie

innovative di comunicazione per favorire l‟engagement dei consumatori, inviando

contenuti multimediali verso lo SmartPhone del potenziale acquirente.

Abbiamo attualmente stretto accordi di fornitura con aziende calzaturiere

marchigiane (terra di spicco per questa tipologia di settore) e aziende che si

occupano della produzione di materiali odontoiatrici che, anche con nostro

scetticismo, abbiamo scoperto colpiti anche loro dallo stesso problema.

L‟obiettivo è quello di rendere il consumatore cosciente del problema e

consapevole del fatto che oggi ha finalmente uno strumento sicuro al 100% per

conoscere l‟originalità e quindi la provenienza dei prodotti che vuole acquistare.

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Come ti „fiuto‟ il tumore

Grazie a un naso elettronico BAC

Project punta a sfruttare una funzione

vitale come il respiro a caccia di

sostanze gassose che possano diventare

spia del cancro al polmone e altre

malattie.

Trovare un sistema semplice ed efficace per lo screening di massa mirato alla

diagnosi dei tumori ai polmoni e di altre patologie. Questo è l‟obiettivo di BAC

Project (Breath and cancer), un progetto che il Dipartimento di Scienze Chimiche

e Farmaceutiche dell‟Università degli Studi di Trieste e la sua spin off company,

ARCO Solutions s.r.l., stanno portando avanti con il supporto del Dipartimento

di Chirurgia Toracica dell‟Azienda Ospedaliero - Universitaria "Ospedali Riuniti"

di Trieste e dell‟Associazione Esposti Amianto del Friuli Venezia Giulia.

I ricercatori e i tecnici coinvolti nel progetto hanno da subito avuto ben chiara

l‟idea che, per poter dare la maggior diffusione possibile a questo tipo di indagini

e contribuire ad aumentare la capacità di riconoscimento tempestivo dei tumori

operabili, sia necessario disporre di una tecnologia economica e non invasiva. A

portare alla luce una tale esigenza è stata una realtà che tratta e segue

annualmente, con prestazioni di eccellenza riconosciute a livello nazionale e

internazionale, centinaia di pazienti affetti da malattie polmonari, come il

Dipartimento di Chirurgia Toracica dell‟AOU triestina.

Il concetto alla base del progetto è semplice: sfruttare una funzione vitale come il

respiro nel presupposto che le sostanze gassose contenute nell‟espirato possano

diventare spia di alcune malattie. Il respiro dei pazienti viene raccolto all‟interno

di un particolare sacchetto (campionato), grazie a un sistema composto da un

boccaglio e valvole, per essere successivamente analizzato in laboratorio. Al

momento le analisi sui composti organici nell‟espirato vengono condotte con

metodi analitici piuttosto costosi e “lenti”, come la gascromatografia di massa. Ma

il passo successivo prevede di effettuare le analisi con uno strumento definito

“naso elettronico”, dotato di sensori in grado di individuare le molecole

identificabili come l‟impronta chimica del tumore.

di Gianpiero Barbieri,

ARCO Solutions s.r.l.

[email protected]

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Il naso elettronico oltre ad essere utilizzato nella diagnosi precoce troverebbe

anche applicazione nei pazienti operati per identificare eventuali recidive di

malattia evitando esami costosi (TC TC-Pet ecc). Questo abbatterebbe di molto i

costi, rendendo il sistema conveniente per le strutture sanitarie pubbliche e

private.

ARCO Solutions e l‟unità di Chimica Ambientale dell‟Università di Trieste già da

alcuni anni si sono avvicinati al campo diagnostico medicale, fornendo ai colleghi

di Bari del Dipartimento di Scienze Chimiche dell‟Università di Bari e di un altro

spin off, Lenviros s.r.l., strumenti per il campionamento di esalato finalizzati

all‟individuazione di marker per le patologie tumorali del colon retto. La

sperimentazione, che si è svolta in Puglia in collaborazione con il Policlinico di

Bari, ha interessato circa 200 volontari per tre anni, dando esiti incoraggianti.

ARCO Solutions e l‟unità di ricerca hanno quindi portato avanti le proprie attività

di sviluppo, arrivando a ottimizzare il sistema di campionamento per la raccolta

dell‟espirato e il relativo metodo di analisi. Ad approfondire gli aspetti scientifici

hanno contribuito anche due tesi di laurea e un dottorato di ricerca attualmente

in corso.

Il cosiddetto naso elettronico è uno strumento normalmente utilizzato negli studi

ambientali per l‟individuazione di inquinanti e in generale sostanze che generano

odori. L‟innovazione sta dunque nel sviluppare un nuovo strumento dedicato al

comparto diagnostico medicale sulla base di esperienze in altro settore. Sarà

d‟aiuto al conseguimento del risultato l‟avvio di una collaborazione tecnologica

con Sensigent llc, società americana specializzata nello sviluppo di sensoristica ad

alta definizione, fortemente votata alla ricerca e sviluppo.

Attualmente il gruppo di ricerca di Trieste sta sviluppando in proprio il progetto,

attingendo a fondi interni, pronto a passare alla fase di prototipazione di sensori

dedicati non appena i risultati sul campo daranno i buoni esiti attesi.

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Open Source: la chiave di successo della società Engys s.r.l

Engys S.r.l., insediatasi presso

l‟Incubatore di Trieste da poco

più di 2 anni, è una società di

servizi specializzata nella

consulenza e sviluppo di soluzioni informatiche nel campo della Computer Aided

Engineering (CAE) per la progettazione in ambito industriale.

L‟idea di fondare la società è partita da un gruppo di ingegneri altamente

specializzati con oltre dieci anni di esperienza nella fornitura di servizi e sviluppo

di soluzioni informatiche nell‟ambito della Computational Fluid Dynamics (CFD)

e dell‟ottimizzazione multidisciplinare per l'industria. Tali strumenti

rappresentano una sempre più importante alternativa ai comuni software di

ingegneria commerciali, in quanto consentono di eliminare completamente i costi

di licenza software e si prestano molto efficacemente alle personalizzazioni su

misura per i cliente.

A causa della forte competitività e il considerevole aumento dei contenuti

tecnologici in termini di prestazioni e affidabilità relative al design industriale, i

progettisti si trovano sempre più spesso a utilizzare tecnologie innovative per

ridurre i costi di ricerca e sviluppo nonché i tempi di consegna. In questo

contesto, nel corso degli ultimi tre decenni l'utilizzo di strumenti avanzati per la

progettazione quali la CFD sono diventati un mezzo indispensabile per la

simulazione nell‟ambito automobilistico, aerospaziale, navale e nell‟industria di

processo.

Tuttavia dal punto di vista industriale i software commerciali CFD molto spesso

richiedono elevati costi, soprattutto a causa delle notevoli risorse di calcolo

richieste e dei costi di manutenzione delle licenze software. Pertanto a causa delle

sempre più forti restrizioni in termini di budget per le aziende, i software Open

Source sviluppati da Engys S.r.l. hanno maturato in questi anni un interesse

sempre crescente nell‟ottica di acquisizione di uno strumento professionale

affidabile a costi ridotti rispetto ai software commerciali tradizionali.

Ufficio Relazioni Esterne

[email protected]

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Figura 1 – Esempi di applicazioni del software sviluppato da Engys per la CFD

Inizialmente i servizi offerti da Engys S.r.l. comprendevano la consulenza

mediante strumenti software CAE Open Source, lo sviluppo software, l‟assistenza

tecnica a supporto degli strumenti software, il calcolo on demand su computer

HPC ad alte prestazioni e infine corsi di formazione software.

In seguito, grazie all‟interesse maturato nell‟ambito di svariati campi applicativi,

tra i quali industria automobilistica e aerospaziale, industria di potenza, oil & gas,

edilizia, ingegneria dell'ambiente e industria alimentare, è stato ha avviato un

programma di investimento volto allo sviluppo di prodotti software basati su

tecnologie Open Source da cui sono nati i prodotti HELYX®, HELYX-OS ed

ELEMENTS dedicati alla CFD e al calcolo ad alte prestazioni. I software vengono

sviluppati utilizzando metodi avanzati di programmazione, project management e

controllo qualità basati su metodologie AGILE. Inoltre, al cliente viene offerto un

servizio di assistenza post-vendita mediante un sistema di accesso per la

segnalazione di ticket di assistenza in un contesto di controllo qualità.

Engys S.r.l. inoltre collabora con importanti istituti di ricerca e Università a

livello internazionale e ha ottenuto nel 2012 un finanziamento a fondo perduto

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nell‟ambito del progetto di ricerca FP7 MAAT (Multibody Advanced Airship for

Transport) per lo studio dell‟aerodinamica del sistema di trasporto aereo studiato

nell'ambito del progetto (si rimanda al sito http://www.eumaat.info per ulteriori

informazioni).

Figura 2 – Presentazione del software sviluppato da Engys a una conferenza

tematica in ambito CFD

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Quando la cultura si fa impresa e diventa motore di sviluppo

I risultati di una ricerca svolta in Trentino: ogni euro speso in cultura

genera 2,5

Attenzione a considerare la cultura

cenerentola delle attività economiche: il

sistema produttivo culturale genera il

5,3% del valore aggiunto totale, conta circa 2 mila aziende per un giro d‟affari di

oltre 760 milioni di euro ed in tempo di crisi è tra i pochi settori a registrare un

incremento di spesa delle famiglie. Sbagliato considerare improduttivi i

finanziamenti nei settori artistico e culturale: ogni euro investito in cultura dà

origine a 2,49 euro di ricaduta economica sugli altri settori. Sono questi alcuni dei

risultati emersi dalla ricerca condotta da Trentino Sviluppo. Un‟analisi condotta

sul sistema economico locale ma che indica delle prospettive e traccia dei percorsi

validi per l‟intero territorio italiano, considerato che la cultura e i beni storico-

artistici sono il vero “petrolio” del nostro Paese.

I numeri della leva economica culturale

Tra i dati positivi il patrimonio culturale di partenza. In Trentino ci sono 25

musei, tra cui eccellenze come Muse e Mart, 17 percorsi archeologici, 86

biblioteche, 12 istituti archivistici, un valore di oltre 138 milioni di euro dedicati

alla cultura, di cui il 55% da diretta fonte provinciale, una manifesta propensione

da parte del territorio a sostenere gli ambiti culturali.

Un euro investito in cultura in Trentino darebbe origine ad una ricaduta sugli

altri settori economici pari a 2,49 euro, mentre l‟incidenza del valore aggiunto del

sistema produttivo culturale sul valore aggiunto totale è pari al 5,3%, in linea con

la media europea ed italiana. La Provincia di Trento si colloca al 26° posto, su 110

province italiane, per valore aggiunto generato dal sistema culturale, sempre al

26° posto per incidenza degli occupati del sistema produttivo culturale (5,6% del

totale) e al 33° posto per quota di imprese (7,3% del totale) operanti nel sistema

produttivo culturale.

di Davide Modena,

d.modena@trentinosvil

uppo.it

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Un valore aggiunto, quello prodotto a livello locale dal sistema culturale privato,

pari a 762 milioni di euro l‟anno, in cui a fare la parte del leone sono l‟editoria

(218,4 milioni), l‟architettura (118 milioni), il design (110 milioni), l‟artigianato

(88,6 milioni), la produzione di videogiochi e software (87,6 milioni), il settore

film, video, radio e tv (57,8 milioni), quello della comunicazione e branding (50,7

milioni), le rappresentazioni artistiche, intrattenimento, convegni e fiere (19,8

milioni).

Più di 5.700 piccole e medie imprese trentine sono potenzialmente coinvolte, in

varia misura, al mondo della cultura, che può rappresentare in questo momento

contingente un volano di sviluppo territoriale e di riqualificazione aziendale

molto rilevante.

Creativi al lavoro in 20 aziende

Trentino Sviluppo è anche intervenuto direttamente per mettere la creatività a

servizio delle imprese. Attraverso la realizzazione di una ventina di progetti e la

collaborazione con una decina di enti di ricerca ed esperti di livello

internazionale, l‟agenzia di sviluppo ha supportato un centinaio di aziende

appartenenti a tutti i settori dell‟economia trentina lavorando sullo sviluppo di

prodotto e processo attraverso il design, la creatività e la comunicazione,

favorendo la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. Ne sono uscite tante idee

e realizzazioni: nuovi packaging per prodotti agroalimentari, design innovativi

per macchinari hi-tech, l‟uso delle risorse locali, come legno e pietra, nell‟arredo

per interni, percorsi alternativi di web marketing.

Dal liutaio all’animazione per cartoons

Tra i casi aziendali “raccontati” nel Rapporto c‟è l‟azienda di Giorgio Leonardelli,

specializzata nella realizzazione di arredi in legno, che ha costruito il modello in

scala 1:1 dell‟aereo Ansvaldo SVA esposto presso il Museo dell‟Aeronautica Gianni

Caproni e sta lavorando alla riproduzione di un sofisticato carillon uscito dal

genio di Leonardo Da Vinci.

Il liutaio Stefano Robol, dalla cui bottega escono ogni anno non più di 18

preziosissime chitarre destinate a professionisti di tutto il mondo, dalla Germania

alla Corea.

Mauro Ognibeni, con la sua Eurocoperture, partendo dalle opere di lattoneria in

generale si è specializzato nella lavorazione del rame per coperture storiche ed

artistiche di particolare pregio, come quelle di chiese e campanili.

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Valerio Oss con la sua Pixel Cartoons si è

inventato un lavoro che non esisteva in

Trentino: la realizzazione di grafiche

tridimensionali per l‟animazione

cinematografica. Un‟attività lavorativa che

oggi lo porta a dividersi tra Trento e

Londra, a lavorare per Disney e Marvel,

potendo contare su una rete di artisti e collaboratori che va dagli Stati Uniti alla

Cina, passando per Romania, Russia e Gran Bretagna.

Guardando avanti: alcune piste di lavoro

Lo studio si chiude con alcune proposte concrete che potrebbero permettere di

fare un salto di qualità nella catena di trasmissione che lega gli investimenti

culturali, ma anche turistici, alla produttività e redditività di tante piccole e medie

aziende.

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Tra queste una banca dati da mettere a disposizione delle istituzioni culturali per

individuare le competenze adatte a seconda delle esigenze; un osservatorio di

valutazione economica dell‟impatto degli investimenti culturali sul valore

aggiunto delle imprese del territorio. Ma anche una “borsa dell‟artigianato

culturale”, per far incontrare istituzioni ed imprese, e quindi domanda ed offerta,

di prodotti destinati alla promozione all‟interno dei musei (dal souvenir, al gioco,

alla confezione regalo, al prodotto gastronomico dedicato), incontri di

sensibilizzazione per le aziende che vogliano intraprendere collaborazioni con il

mondo della cultura, workshop tecnici con artisti, iniziative di collaborazione tra

aziende e giovani laureati, ad esempio in design o marketing, per lo sviluppo di

progetti specifici.

Ed ancora una sorta di “ufficio stile” al servizio non di una singola impresa ma di

uno specifico territorio, per tutte le questioni legate all‟indirizzamento di design,

tecnologie e mercati delle produzioni locali, in grado di fornire supporto sulle

ricerche in atto, tendenze, evoluzione delle metodologie produttive e dei

materiali, analisi di mercato, supporto alla partnership e alla

commercializzazione.

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Le imprese altoatesine in un unico punto d‟incontro

Start-up TIS: la Looptec New Media offre informazioni, scambi di idee

e e-commerce

Dove si trova la macelleria più vicina? In quali negozi

di vestiti trovo la migliore offerta e come si mangia

nella nuova pizzeria? Con la piattaforma looptown non

solo è possibile ottenere informazioni sulle aziende

altoatesine di ogni settore, ma si possono visualizzare

le opinioni di altri consumatori e lasciare una propria

valutazione. Looptown è stata sviluppata dall‟azienda

Looptec New Media, appena insediata nell‟Incubatore d‟imprese del TIS. La

novità in casa Looptec si chiama “looptown shops”,con il quale l‟azienda si

affaccia sul promettente mercato dell‟e-commerce.

Più di 33.000 imprese altoatesine provenienti da tutti i settori sono reperibili su

looptown - dall‟abbigliamento, agli alimentari, passando per le agenzie di viaggio

e ristoranti, ma anche medici e consulenti finanziari. Qui si possono cercare i

negozi, visionare le offerte e gli orari di apertura, leggere i commenti di altri

consumatori e commentare a propria volta. Attraverso l‟applicazione gratuita

looptown tutto questo è possibile anche in movimento: la app infatti dispone di

un servizio di localizzazione, che riconosce il punto geografico in cui l‟utente si

trova e mostra informazioni sulle aziende nei paraggi.

Dietro a looptown e all‟azienda Looptec New Media lavorano i due giovani

imprenditori Johannes Troger e Hannes Staffler di Lana. «L‟idea mi è venuta

qualche anno fa quando stavo cercando un medico specialista, e poco dopo me ne

fu consigliato uno da amici» racconta Johannes Troger «A quel punto pensai che

bisognava trasformare questo sistema in grande scala: una piattaforma

accessibile a tutti con le informazioni di tutte le aziende altoatesine» conclude il

ventisettenne. L‟azienda è stata fondata nel maggio 2013 e già nell‟ottobre dello

stesso anno looptown era online. Oggi looptown conta circa 100.000 utenti, e

l‟azienda ha ampliato il suo team arrivando a 6 collaboratori – un grande

successo per i due giovani imprenditori. Looptown offre alle aziende altoatesine

di Astrid Brunetti, Heiko

Schoberwalter, Eva Pichler,

TIS innovation park

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visibilità gratuita sia sul web che sulla app, dove gli utenti della community si

possono registrare, lasciare commenti e valutazioni. «Oltretutto offriamo alle

imprese la possibilità di diventare soci» spiega Staffler «Con una quota

associativa, possono valorizzare il loro profilo aggiungendo foto, loghi e prodotti,

tenendo sott‟occhio le statistiche giornaliere e i report mensili sul numero di

interazioni che il loro profilo ha generato con i visitatori». Inoltre, l‟azienda punta

attivamente sull‟ottimizzazione per i motori di ricerca, per poter offrire alle

aziende associate una buona visibilità su Google e Co. «Più del 70% dei nostri

visitatori ci ha scoperto grazie a Google, che rappresenta un‟importantissima

vetrina per le aziende» conclude Staffler.

L‟ultimo lancio dei due giovani imprenditori si chiama “looptown shops”.

All‟insegna del motto “shop online and local” gli esercizi commerciali altoatesini

hanno la possibilità di vendere i propri prodotti online, evitando il dispendio di

soldi e di tempo che lo sviluppo e la gestione di un proprio online shop

prevedrebbe. «All‟impresa non resta altro che assicurarsi che il prodotto sia

disponibile e pronto per la spedizione. Al resto pensiamo noi, dal caricamento del

prodotto su looptown, passando per le pratiche per il pagamento fino alla

spedizione» spiega Johannes Troger, e aggiunge «e il vantaggio sta nel fatto che

ogni negozio interessato riesce a mettere i suoi prodotti in vendita online dopo

solo due settimane». Una situazione quindi di doppio vantaggio sia per il

venditore che per il compratore: gli imprenditori locali hanno la possibilità di

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distribuire i propri prodotti in tutta Europa e i consumatori possono acquistare i

loro prodotti altoatesini preferiti attraverso un‟unica piattaforma.

«Con le sue offerte nel settore dell‟e-commerce e mobile commerce la Looptec si

inserisce in una nicchia di mercato, accettando una sfida che ancora poche

imprese altoatesine, tantomeno le start-up, hanno azzardato», spiega Petra Gratl,

Manager dell‟Incubatore d‟imprese del TIS «Considerando che in Paesi come

l‟Irlanda le imprese guadagnano quasi un terzo del loro fatturato annuale solo

attraverso l‟e-commerce, la Looptec con il suo concetto di online shop è

certamente sulla strada giusta».

Per maggiori informazioni su looptown: www.looptown.com.

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Al VEGA è nato Kid Pass

L‟incubatore del Parco Tecnologico di Venezia, il

Vegaincube ha supportato il lancio di una nuova start up

Kid Pass: il servizio che migliora la vita con i bambini.

Il 27 Maggio a Milano ed il 29 Maggio a Venezia Mestre,

due conferenze stampa hanno segnato il lancio di Kid

Pas, una piattaforma innovativa che promuove la qualità del tempo fuori casa

vissuto dagli adulti assieme ai bambini, contribuendo alla diffusione di una

cultura di accoglienza dei bambini nei luoghi “dei grandi”.

Il portale Kid Pass rappresenta un sistema informativo gratuito dotato di un

motore di ricerca web per PC, tablet e smartphone, in grado di soddisfare le

esigenze degli adulti che si muovono con i bambini e desiderano trovare quali

luoghi offrono spazi, servizi ed eventi a loro dedicati nelle principali città italiane.

I bisogni che KID PASS soddisfa sono da un lato la necessità degli adulti che

escono di casa insieme ai bambini (famiglia, genitore da solo, nonni, baby-sitter,

insegnante, ecc.) di individuare quali sono le strutture che offrono spazi

attrezzati, servizi dedicati e proposte di eventi. Dall‟altro lato la necessità delle

strutture di incrementare la propria visibilità, farsi trovare dalla potenziale utenza

del target famiglie o in generale dagli adulti con bambini.

KID PASS attirerà l‟utenza per le funzionalità avanzate del motore di ricerca

fruibile da PC, tablet e smartphone, la capillarità di strutture presenti nelle città

selezionate e le informazioni sugli eventi kid-friendly, oltre alle news e agli

approfondimenti. Il servizio sarà completamente gratuito per gli utenti finali.

L‟attenzione verso l‟accoglienza dei bambini in tutti i luoghi e negli esercizi

pubblici sta iniziando a crescere anche in Italia, grazie all‟impulso proveniente

dagli Stati Uniti e dal Nord Europa.

Si evidenzia negli ultimi anni una forte crescita nella domanda e offerta di

strutture kid-friendly e di eventi e attività dedicate ai bambini insieme a genitori

o altri adulti.

di Gabriella Parmesan,

[email protected]

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Parallelamente cresce la domanda di strumenti rapidi di ricerca su web

geolocalizzati e in particolare da dispositivi mobile, sempre più diffusi. Ed ecco

KID PASS con tre caratteristiche distintive:

focus sulle strutture kid-friendly non solo in ambito turistico, ma rivolto a

tutte le tipologie di strutture in cui gli adulti accedono per le necessità di

tutti i giorni e nel tempo libero;

portale web all‟avanguardia dal punto di vista tecnologico e molto curato

nell‟interfaccia grafica, facilmente fruibile da dispositivo mobile e dotato

di un sistema di voto delle strutture da parte degli utenti iscritti;

notizie ed approfondimenti su tutto ciò che si muove nel mondo dei luoghi

e delle attività a misura di bambino saranno diffuse tramite il blog, le

newsletter e i Social Network. Kid Pass si sta registrando anche come

testata giornalistica.

Il progetto si fonda su un B2B che offre una vetrina web gratuita per la maggior

parte delle categorie di strutture e propone pacchetti di servizi opzionali a

pagamento (redazionali, inserzione eventi, banner, funzionalità aggiuntive, ecc.) e

sponsorizzazioni.

Il lancio ha ottenuto un successo strepitoso da parte della stampa. Quotidiani

locali e nazionali, testate, riviste specializzate così come i magazine on line hanno

pubblicato la notizia. Dal Sole 24 ore a Wired, una rassegna stampa degna di una

nuova storia di successo imprenditoriale che da piccola diventerà grande, proprio

come i bambini a cui è dedicata.

www.kidpass.it

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Le nuove frontiere della telemedicina passano per Torino

La telemedicina rappresenta la

nuova frontiera della sanità.

Grazie alle sviluppo delle

tecnologie legate al web, in

futuro potrebbe non essere più

necessario andare di persona dal

medico per farsi visitare ma

basterà collegarsi con lui da casa

in videoconferenza. La

telemedicina può essere

applicata anche ad alcuni esami diagnostici che potrebbero essere eseguiti in

farmacia senza la necessità di recarsi in ambulatorio oppure in ospedale.

Innovazioni di questo tipo avrebbero indubbi vantaggi sia per malati cronici sia

per persone che abitano in zone rurali lontane dai centri urbani.

A puntare sulla telemedicina c'è lo stesso ministero della Salute che ha

recentemente pubblicato le Linee di indirizzo nazionali sulla Telemedicina. “Con

particolare riferimento all'invecchiamento della popolazione e all'aumento della

cronicità delle patologie – fa sapere il ministero - la sanità in rete può essere

sinergica a interventi di telemedicina nelle attività di prevenzione. Ciò può essere

utile soprattutto per categorie identificate a rischio, in quanto, ad esempio, affette

da patologie cardiovascolari. Questi pazienti, pur conducendo una vita normale,

devono sottoporsi ad un costante monitoraggio di alcuni parametri vitali, al fine

di ridurre il rischio d'insorgenza di complicazioni”. In quest'ottica si inserisce

CardioPad Pro, l'innovativo sistema che rende possibile l'elettrocardiogramma in

farmacia senza liste d'attesa.

Lo strumento, ideato da Biotechware, start up che opera nel settore biomedicale,

è costituito da un dispositivo portatile per la registrazione professionale di

elettrocardiogrammi (ECG), concepito secondo le tecnologie più innovative che,

sfruttando la piattaforma cloud, permette di memorizzare, archiviare ed

elaborare più velocemente i dati. Con CardioPad Pro, l'elettrocardiogramma viene

inviato immediatamente al servizio di refertazione Biotechware che, avvalendosi

di una squadra di cardiologi selezionati e altamente qualificati, in breve tempo

di Alessandro Tibaldeschi,

[email protected]

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fornisce l‟esito. Il referto è poi comodamente disponibile e consultabile on line

tramite un portale realizzato ad hoc. Al sito possono accedere con diversi profili

sia il paziente che il medico: il paziente accede al fascicolo degli esami svolti

presso le farmacie, il medico accede ai dati di tutti i suoi pazienti. Inoltre,

trattandosi di dati sensibili (elenco dei pazienti, tracciati, referti, etc),

Biotechware ha posto particolare attenzione alla conservazione delle

informazioni. I dati sono infatti gestiti con il massimo della sicurezza in ogni fase,

dalla registrazione iniziale alla refertazione finale, grazie all‟impiego degli stessi

sistemi di crittografia utilizzati nelle transazioni bancarie.

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d Pro, la start up si è aggiudicata il Premio “Innovatori d'Impresa”, concorso

lanciato da Unioncamere per invitare i giovani imprenditori a condividere la

propria esperienza d'azienda e a ricevere un premio finanziario per assumere

nuove risorse in azienda. “Sono molto emozionato nel ricevere il premio - ha

dichiarato Alessandro Sappia, CEO di Biotechware in occasione della premiazione

avvenuta a Roma lo scorso 4 giugno -. Vincerlo è la conferma che stiamo andando

nella direzione giusta. Questo riconoscimento ci darà la possibilità di assumere

una nuova persona e di cominciare a strutturarci come azienda”. Gli obiettivi

della start up sono infatti molto ambiziosi: considerando che le farmacie italiane

sono oltre 18000, Biotechware ritiene di poter raggiungere 1200 dispositivi

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venduti nel triennio 2014-16. I soci dell'impresa, inoltre, stanno valutando la

costituzione di un'azienda fuori Italia, al fine di espandere il servizio anche

all'estero.

“Il merito della vittoria è di tutto il team di Biotechware, delle persone e delle

realtà che supportano chi vuole creare la propria impresa, come l‟incubatore I3P”

ha aggiunto Alberto Sappia. L'innovazione targata Biotechware è infatti frutto di

anni di lavoro ma anche di supporto.

Fin dal suo debutto nel 2011, la start up entrò a far parte dell'Incubatore

d'Imprese Innovative I3P del Politecnico di Torino. “Siamo molto lieti per il

riconoscimento attribuito a Biotechware, che giunge proprio al termine di un

complesso processo di sviluppo, e nel momento in cui i suoi prodotti iniziano a

diffondersi sul mercato" ha aggiunto Marco Cantamessa, presidente di I3P. "In

start up come Biotechware vediamo non solo un significativo potenziale di

crescita anche a livello internazionale, ma anche una importante ricaduta sociale,

permettendo di ottenere diagnosi cardiologiche in modo efficace, rapido e,

soprattutto, economico”.

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Capitani Coraggiosi: imprenditori e manager della cultura

Il convegno annuale di Alea e Ca' Foscari Alumni, tenutosi il 24 maggio scorso a

Ca‟ Foscari, non poteva non avere come sfondo Venezia considerato il tema in

discussione. E forse non perdeva nemmeno esserci momento migliore, dato il

fresco smacco subito, ossia la mancata nomina della città a sentinella mondiale

della cultura per il 2019: una sconfitta amara e ancora bruciante.

Calcisticamente il dibattito si presentava però quale partita dall‟esito già scontato:

come può una città che permette alle navi di crociera di passare per i suoi bacini

pensare di essere annoverata come leader mondiale nella tutela e

valorizzazione della cultura?

Salvaguardia e conoscenza del patrimonio artistico non possono prescindere dalla

promozione del medesimo, ovvero dalla sua sana e lungimirante

fruizione corroborata dall‟amore filantropico dei privati. Ma sia l‟uno che l‟altro

discendono da una precoce ed attenta formazione primaria, indispensabile in un

paese con risorse millenarie.

Come ebbe a dire un grande maestro non è essenziale insegnare ai bambini uno

strumento, ma far loro apprezzare quanta più musica possibile. Allo stesso modo

non è essenziale insegnare a dipingere ma far apprezzare e gustare tutte le

molteplici espressioni artistiche del nostro Paese e non solo. La cultura richiede

cultura altrimenti diventa oblio, incuria e sfruttamento demagogico. Lo

stanziamento di risorse richiede terreno fertile e va opportunamente sostenuto

da enti, assetti organizzativi, organigrammi coordinati tra di loro e sottoposti

a una visione strategica chiara e univoca. Forse non manca la volontà politica, ma

piuttosto la capacità di andare oltre al mero assetto legislativo e tradurre le

disposizioni normative in un coerente progetto manageriale all'altezza dello

status mondiale del nostro patrimonio culturale.

Promozione e formazione, reperimento e gestione delle risorse, organizzazione

e visione strategica: si tratta cioè di economia e management - non di poltrone,

finanziamenti a pioggia, campanili, autoreferenze e sprechi (per non chiamarli in

qualche altro modo).

di Luca Baseggio

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Pure la dicotomia tra turismo di massa e turismo cosiddetto “a valore aggiunto”

deve essere superata.

Chi risparmia sui bisogni essenziali della scala di Maslow con

Couchsurfing o Airbnb è il benvenuto. Perché la stessa sensibilità che dimostra

nel vivere la quotidianità degli italiani è quella che, per esempio, lo porterà a

spendere i suoi soldi nell‟interpretazione di volumi antichi

opportunamente tomografati.

Oggi il profumo d‟Europa si sente soprattutto attraverso i tour che toccano le

capitali. Speriamo che forse un giorno questa stessa sensazione possa anche

passare, per esempio, per Bayreuth, Pienza e Aix-en-Provence.