Scommettiamo che hai diritto a indennità di malattia, maternità e congedo parentale?

Samanta Boni

Anche i freelance si ammalano… e fanno i figli

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Gestione Separata INPS: cos’è e cosa eroga

Fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati e nato nel 1996 con la riforma del sistema pensionistico, anche nota come riforma Dini

Oltre alle pensioni, eroga prestazioni a sostegno del reddito, come malattia, maternità, congedi, assegni al nucleo familiare ecc.

Chi comprende?

Parasubordinati, ovvero co.co.co, co.co.pro, titolari di assegni di ricerca, ma anche liberi professionisti non iscritti ad albi o ordini professionali

A quanto ammonta l’aliquota contributiva?

Per l’anno 2014 27,72% (comprensiva dello 0,72% per quota malattia e maternità)

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A partire dal 2007 anche i liberi professionisti possono ammalarsi! In particolare hanno diritto alla DEGENZA OSPEDALIERA (incluso day hospital) e dal 2012 anche alla MALATTIA DOMICILIARE.

DEGENZA OSPEDALIERA

Max. 180 giorni nell’arco dell’anno solare (circolari 147/2001, 95bis/2006 e 76/2007)

QUANTO SPETTA

In sostanza per il 2013 l’indennità giornaliera per malattia ospedalizzata è pari a:21,71 euro se nei dodici mesi precedenti sono stati versati 3-4 mesi di contributi32,56 euro se nei dodici mesi precedenti sono stati versati 5-8 mesi di contributi43,41 euro se nei dodici mesi precedenti sono stati versati 9-12 mesi di contributi

QUANDO E COME RICHIEDERLA

Compila l’apposita domanda e presentala entro 180 giorni dalla data di dimissione ospedaliera, corredata da autocertificazione dei redditi percepiti.

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REQUISITI- non essere iscritti ad altre gestioni pensionistiche;- aver versato almeno tre mensilità di contributi alla gestione separata- essere in possesso di un reddito inferiore al 70 per cento del massimale su cui si versano i contributi, con riferimento al reddito e al massimale dell’anno precedente, ovvero per il 2013 un reddito non superiore a 69.323 euro.

DA SAPERE

Nei campi relativi ai compensi/redditi lordi inserisci i dati in tuo possesso. In parte i calcoli saranno approssimativi ma l’importante è che siano il più possibile vicino al reale, non casuali.

Compensi o redditi lordi conseguiti nell'anno del ricovero o dell'evento di malattia*Malattia di novembre 2013 > compenso lordo da gennaio a ottobre 2013Compensi o redditi lordi conseguiti nell'anno precedente quello del ricovero o dell'evento di malattia*Malattia di novembre 2013 > compensi dell’anno 2012Numero giornate lavorate o comunque retribuite nei 12 mesi precedenti l'evento di malattia*Media annuale personale dei giorni di lavoro 4

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MALATTIA DOMICILIARE

Max. 61 giorni nell’arco dell’anno solare (circolari 147/2001, 95bis/2006 e 76/2007)

REQUISITI

- avere accreditati almeno tre versamenti mensili e non aver superato il 70% del massimale contributivo;- sono incluse solo le malattie di durata non inferiore ai 4 giorni per un massimo di 61 giorni nell’anno solare-l’indennità, proporzionata al numero di mesi di versamento contributivo, sarà il 50% dell’indennità ospedaliera giornaliera e non sarà accompagnata da alcuna contribuzione figurativa per la pensione.

QUANTO SPETTA

10,85 euro se nei dodici mesi precedenti sono stati versati 3-4 mesi di contributi16,28 euro se nei dodici mesi precedenti sono stati versati 5-8 mesi di contributi21,71 euro se nei dodici mesi precedenti sono stati versati 9-12 mesi di contributi

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QUANDO E COME RICHIEDERLA

Compila l’apposita domanda. La domanda può essere presentata anche tardivamente, l’importante è che il medico curante invii il certificato all’INPS di competenza entro il giorno successivo all’entrata in malattia.

Le domande di malattia possono anche essere presentate online sul sito dell’INPS tramite i Servizi online > Servizi per il cittadino. Inserisci codice fiscale e PIN, fai clic su Accedi e clic sul link Invio di domande prestazioni a sostegno del reddito. A questo punto seleziona Indennità di malattia e prosegui con la procedura.

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MATERNITÀ obbligatoria > 5 mesi > 2 + 3 o 1 + 4 (come i dipendenti)

QUANTO SPETTA? 80% del reddito medio di riferimento (reddito dichiarato) calcolato sui 12 mesi precedenti l’ingresso in maternità!

interessa 2 anni solari, nella maggior parte dei casi; interessa solo 1 anno solare se il parto avviene nel mese di marzo o se il minore, adottato o affidato, entra in famiglia nel mese di gennaio

REQUISITI: almeno 3 mensilità di accredito contributivo nei 12 mesi precedentiOBBLIGO DI ASTENSIONE DAL LAVORO

PAGAMENTO: in genere avviene a partire dal mese successivo all’ingresso in maternità con cadenza mensile, per un totale di 5-6 versamenti. Bonifico presso ufficio postale o accredito diretto sul conto corrente.

E i papà? L’indennità da paternità è erogabile solo nei casi di grave infermità della madre, morte o affidamento esclusivo al padre, come previsto da TU 151/2011.

Riferimenti di legge: D. Lgs. 151/2001 e D.M. 12/07/2007

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COSA DEVI FARE

Raccogli questi documenti!

1. Compila il Modulo SR01 MAT scaricabile dal sito INPS

2. Allega, in busta chiusa, il certificato medico con la data presunta del parto (meglio se medico ASL)

3. Se hai richiesto la flessibilità (1 + 4) attestazione dello stato di buona salute in cui il medico dichiara che puoi lavorare fino all’8°mese

4. Autocertificazione (anche in carta semplice) circa l’effettiva astensione dal lavoro

5. Documenti di dichiarazione dei redditi (UNICO)

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QUANDO E COME?

La domanda va presentata all’INPS presso Ufficio Prestazioni a sostegno del reddito della tua sede di competenza (residenza della lavoratrice) prima dell’inizio dell’astensione e comunque entro 1 anno dal parto.

Puoi presentare la domanda anche ONLINE se hai il PIN dispositivo. (per convertire il PIN online in PIN dispositivo > www.inps.it > HOME > SERVIZI > RICHIESTA PIN ONLINE)

www.inps.it >Home > Servizi online > Servizi per il cittadino

Inserisci codice fiscale e PIN, quindi fai clic su Accedi e sul link Invio di domande prestazioni a sostegno del reddito > Acquisizione domanda > Congedo di maternità/paternità > Gestione Separata

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IMPORTANTE: entro 30 giorni dalla nascita del bambino devi ricordarti di presentare i seguenti documenti:

- ALLEGATO MAT GEST SEP

- CERTIFICATO DI ASSISTENZA AL PARTO

- ATTO DI DICHIARAZIONE DI NASCITA

- CODICE FISCALE DEL BAMBINO

NOTA: per i periodi di astensione dall’attività lavorativa per maternità/paternità e per congedo parentale sono accreditati i contributi figurativi ai fini del diritto alla pensione

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A partire da gennaio 2012:

CONGEDI PARENTALI (ex. “astensione facoltativa”) > 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino

≠ i dipendenti hanno diritto a 6 mesi entro i 3 anni di vita del bambino

QUANTO SPETTA?

30% del reddito medio giornaliero preso a riferimento per l’indennità di maternità obbligatoria (per tutte le giornate indennizzabili)

E i papà? Attualmente solo i padri lavoratori subordinati iscritti alla GS – ma non i liberi professionisti – possono usufruire dei congedi a patto che la madre non ne faccia richiesta.

Riferimenti di legge: Decreto Salva Italia 201/2011

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COSA DEVI FARE

1.Compila il Modulo SR23 AST/FAC scaricabile dal sito INPS.

QUANDO E COME?

La domanda va presentata all’INPS presso Ufficio Prestazioni a sostegno del reddito della tua sede di competenza (residenza della lavoratrice) prima dell’inizio dell’astensione.

DA SAPERE: puoi spezzettare i 3 mesi di congedo in più tranche, anche in singole giornate.

Puoi presentare la domanda anche ONLINE se hai il PIN dispositivo.

www.inps.it >Home > Servizi online > Servizi per il cittadino

Inserisci codice fiscale e PIN, quindi fai clic su Accedi e sul link Invio di domande prestazioni a sostegno del reddito e quindi Maternità per congedi parentali

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CASI PARTICOLARI

ADOZIONE/AFFIDAMENTO – l’indennità di maternità viene corrisposta per i 5 mesi successivi all’ingresso del bambino nel nucleo familiare per minori con meno di 6 anni – in caso di adozioni internazionali fino a 18 anni non compiuti. I congedi parentali possono essere richiesti dalla madre o dal padre.PARTO PREMATURO – Hai comunque diritto a ricevere 5 mesi di indennità a partire dalla nascita del bambino.GRAVIDANZA A RISCHIO – Per le lib. prof. è concessa solo in caso di “gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che ritenga possano essere aggravate dallo stato di gravidanza. Le parasubordinate possono richiedere con apposito modulo scaricabile dal sito INPS a cui andrà allegato il certifico del ginecologo ASL che attesta incompatibilità tra lavoro svolto e stato di salute. INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA – Solo dopo il 180°giorno di gestazione, anche nell’ipotesi di bambino nato morto o deceduto dopo un breve lasso di tempo, si considera a tutti gli effetti parto e dà diritto all’indennità di maternità per 5 mesi (2 mesi prima la data presunta del parto e 3 mesi dopo il giorno successivo a quello del parto) la lavoratrice dovrà astenersi dal lavoro.TRASFERIMENTO INDENNITÀ AL PADRE – solo in caso di morte o grave infermità o abbandono della madre, oppure in caso di adozione/affidamento.

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CONSIDERAZIONI PRATICHE

IMPORTANTE: ricordati di chiedere il saldo!

Per massimizzare i contributi in quale periodo è meglio che nasca mio figlio? Quando conviene andare in maternità? Se, come in genere succede, si prevede di ridurre l’attività lavorativa dopo la nascita del figlio, per massimizzare i contributi figurativi, l’astensione obbligatoria dovrebbe partire tra agosto (astensione agosto-dicembre, il computo riguarderà l’anno in corso, ma solo i mesi precedenti l’astensione) e gennaio (astensione gennaio-maggio, il computo riguarderà solo l’anno precedente). Quindi i contributi saranno maggiori se il bimbo nascesse tra la seconda metà settembre e la prima metà di marzo.

Le libere professioniste hanno diritto ai riposi per allattamento? NO!

Se faccio solo domanda online e non presento la documentazione per il calcolo del mio reddito cosa succede? L’indennità viene erogata lo stesso in base al minimale di reddito previsto per l’anno in corso e dà diritto a circa 300€ mensili.

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PER SAPERNE DI PIÙ

www.actainrete.it > DOMANDE E RISPOSTE > MALATTIA / MATERNITÀ

http://www.formaper.it/files/welfare/guida-lavorare-vivere-condividere.pdf

http://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3b0%3b5673%3b5688%3b&lastMenu=5688&iMenu=1&iNodo=5688&p4=2

http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5969

http://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3b0%3b5673%3b5770%3b&lastMenu=5770&iMenu=1&iNodo=5770&p4=2