Anatre, De Marco falchi e colombe · C’è sempre modo per impegnarsi, tenendo a bada l’antico...

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Primo piano LUCE E GAS, IL DANNO E LA BEFFA PER FAMIGLIE E PICCOLE IMPRESE Alessandro Chizzini pag. 11 Anno XVII n. 637 Periodico d’informazione del Salento Primo piano CERES COPIA IL MARCHIO DELLA NOVEMBER RAY E B94 VINCE LA CAUSA Serena Merico pag. 12 24.02.2018 La sentenza del Consiglio di Stato ha confermato il caso di “anatra zoppa” per il Comune di Lecce. Carlo Salvemini non si dimette e la “patata bollente” passa ora in mano proprio al centrodestra, i cui consiglieri dovrebbero dimettersi in gruppo entro il 24 febbraio per consentire nuove elezioni quest’anno. Le alternative? Il commissariamento della città fino al 2019 o un governo a larghe intese M. Maddalena Bitonti pag. 18 TRICASE Claudia Mangione pag. 27 SPETTACOLO Edoardo Winspeare, il regista "poeta" che incanta il mondo Missione Olimpiadi in Corea per don Gionatan De Marco Anatre, falchi e colombe

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Primo piano LUCE E GAS, IL DANNO E LA BEFFA PER FAMIGLIE E PICCOLE IMPRESEAlessandro Chizzini pag. 11

Anno XVII n. 637

Periodico d’informazione del Salento

Primo piano CERES COPIA IL MARCHIO DELLA NOVEMBER RAY E B94 VINCE LA CAUSA Serena Merico pag. 12

24.02.2018

La sentenza del Consiglio di Stato haconfermato il caso di “anatra zoppa” peril Comune di Lecce. Carlo Salvemini nonsi dimette e la “patata bollente” passaora in mano proprio al centrodestra, icui consiglieri dovrebbero dimettersi ingruppo entro il 24 febbraio perconsentire nuove elezioni quest’anno.Le alternative? Il commissariamentodella città fino al 2019 o un governo alarghe intese

M. Maddalena Bitonti pag. 18

TRICASE

Claudia Mangione pag. 27

SPETTACOLO

Edoardo Winspeare, il regista "poeta"che incanta il mondo

MissioneOlimpiadi in Corea perdon GionatanDe MarcoAnatre,

falchi ecolombe

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2 24 febbraio 2018

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Mentre siamo tutti presi dalla campagna elettoraleper le elezioni politiche del 4 marzo e, a Lecce,dalle notizie incessanti relative all’ “anatra zoppa”,è passata quasi inosservata la notizia che su 80comuni in Salento solo tre (Specchia, Botrugno eSannicola) sono riusciti a raggiungere, nell’ultimotrimestre del 2017, una percentuale di raccoltadifferenziata utile per evitare l’aumento dell’ecotassa.Per gli si profila quest’anno una stangata, cheporterà la spesa per ogni tonnellata di rifiuti prodottaa 25,82 euro. Le responsabilità di tutto questo? Sicuramenteuna gestione non efficiente dei rifiuti in passatonella nostra regione pesa parecchio, ma il motivoè soprattutto uno: la raccolta differenziata aisalentini pesa (tanto) farla, nonostante la diffusionedella raccolta porta a porta. I dati parlano chiaro: il48% della nostra immondizia finisce in discarica,contro una media nazionale del 25%. Troppa,davvero troppa, dal momento che l’ecotassa perlegge si applica quando i rifiuti solidi vengonoconferiti in discarica, smaltiti negli impianti di ince-nerimento senza recupero di energia, abbandonatiin depositi incontrollati (ovvero discariche abusive). Le soluzioni? Innanzitutto una migliore e più efficacecomunicazione sociale e istituzionale a riguardo,che informi al meglio sui vantaggi del riciclo e dellaraccolta differenziata; contemporaneamente pro-muovere un rinnovamento culturale a cominciaredalle nuove generazioni. Quest’ultima, ovviamente,sarà la cosa più difficile da realizzare…

EditorialeIncapaci indifferenziati

di Andrea Colella

OPINIONI

Cristo Gesù consacrò l’isti-tuzione del tempo peni-tenziale con il digiuno di40 giorni. Vincendo le in-sidie dell’antico tentatoreci insegnò a dominare le seduzioni del peccato. Amici di Belpaese, siamo ormai nella grande Qua-resima, sacramento della nostra salvezza e tempofavorevole per la nostra conversione. Il digiunopraticato da Cristo per 40 giorni una volta erapraticato anche da noi, si trattava di un albero deidivieti: non bisognava mangiare, bere, parlare eguardare! Oggi questi antichi digiuni sono sostituitida diete salutari contro le malattie del benessere,come il diabete, l’obesità e l’ipertensione. Papa Francesco, nel messaggio per la Quaresima,ci esorta a praticare le antiche opere penitenziali,quali la preghiera, il digiuno e l’elemosina, inteseperò come fame della Parola di Dio, astenendocida parole che offendono, dividono, distruggono esoprattutto condividendo con i poveri quello cheabbiamo. Paolo VI, in una famosa esortazionealla penitenza, dichiarava di non far pagare allostomaco, privandolo di cibo e bevande, quandoinvece è la testa che deve cambiare, indicando ildigiuno essenziale delle parole inutili, degli sguardimalevoli e dei risentimenti oltraggiosi. C’è sempre modo per impegnarsi, tenendo abada l’antico tentatore per giungere alla Pasquapurificati nell’anima e più leggeri nel corpo. Vi au-guro, amici di Belpaese, una santa Quaresima,tenendo conto di quanti sono costretti a privazionidi cibo e di vestiario nella condizione di profughi,rifugiati e senza fissa dimora. Contemplare CristoGesù nella Parola e incontrarlo non solo nei sa-cramenti, ma nel volto di ogni persona, ci farà piùcapaci di una religione al passo con i tempi e conle attese della società.

a cura di fra Roberto Francavilla

La lucerna

Belpaesetornerà in distribuzione

il 2 marzo 2018

Caro Direttore,sabato 10 febbraio presso ilcastello Marchesale di Gala-tone si è tenuta una manife-stazione in memoria delle “vit-time meridionali del Risorgi-mento”. Una giornata volutadalla stessa Regione Puglia eche, nell’occasione galatonese,ha visto la partecipazione didue degli autori maggiormentein voga tra l’opinione pubblicameridionale: Pino Aprile eLorenzo del Boca. Il numeroso pubblico, piena-mente allineato con le tesi dei

due giornalisti, ha confermatoi miei timori sull’argomento:con operazioni editoriali chespesso non hanno nulla discientifico si sta portandol’opinione pubblica del sudad una deriva vittimistica, ca-rica di rancore verso tutto ciòche non è meridionale. […]La storia, intesa come disci-plina scientifica, ha da decenniabbandonato l’ottica di “casaSavoia”. Già nello stesso XIXsecolo studiosi e pubblicistihanno iniziato a porre in evi-denza i mali legati ad un Ri-

sorgimento incompiuto, malattuato e mal realizzato. Aprilee Del Boca non scoprono dun-que nulla di nuovo, ma stannoa mio parere solo portandoavanti un’operazione sleale,inoculando nella pubblica opi-nione meridionale (e, ciò chemi fa ancor più paura, neigiovani) la sensazione di esserestati sempre truffati, raggirati,addirittura massacrati da ban-de di mercenari al soldo degliinglesi, dei piemontesi e dellostraniero di turno.

Alessio Palumbo

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

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5 24 febbraio 2018

PUBBLICITÀ ELETTORALEComunicato preventivo a norma della legge n. 28 del 22/2/2000 e delibere n. 58/04 CSP e 60/04 dell’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

Si comunicano le condizioni per la pubblicazione di messaggipolitici elettorali per le elezioni politiche del 4 marzo 2018

Non si accettano spazi pubblicitari inferiori ai 15 moduli ad uscita.Termini per la prenotazione e la consegna dei materiali: almeno una settimana primadella data di pubblicazione.Saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti nei termini indicati, nel rispetto dellecondizioni stabilite nel documento analitico.Le tariffe verranno applicate a tutti i partiti e movimenti politici e ai rispettivicandidati.Il pagamento dovrà essere sempre anticipato.Il criterio di accettazione delle prenotazioni si basa sul principio della progressionetemporale.Il documento analitico concernente la pubblicazione dei messaggi politici elettoralisulla testata sopraindicata è depositato presso la segreteria di redazione del Belpaese:Via N. Ferramosca, 113 - 73024 Maglie (Le) - Tel. 0836.428565Le richieste di pubblicazione e di preventivi dovranno essere indirizzati alla forzavendita della Edizioni Belpaese srls oppure direttamente a: Edizioni Belpaese srls -Via N. Ferramosca, 113 - 73024 Maglie (Le) - Tel. 0836.428565

TARIFFA A PAGINA (mm 280 x 307) euro 1.000,00 + IVA

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PIEDE DI PRIMA PAGINA (mm 280 x 84) euro 1.000,00 + IVA

POSIZIONE DI RIGORE + 30%

SUCCEDEVA IL 24 FEBBRAIONel 1981Buckingham Palaceannuncia il fidanzamento delPrincipe Carlo del Galles conLady Diana Spencer.Nel 2003 muore a Roma, a82 anni, Alberto Sordi, unotra i più importanti esponentidella storia del cinema ita-liano con circa 200 film allespalle.Nel 2010 iTunes Store vendela 10 miliardesima canzone.

La polizia cinese dota i propri agenti di speciali occhialiconnessi che permettono di identificare in tempo realesospetti e ricercati anche in mezzo alla folla. Montanouna telecamera ad alta definizione e sono collegativia bluetooth al tablet di cui è dotato ogni poliziotto.Il dispositivo contiene un database sempre aggiornatocon le foto segnaletiche e i dati identificativi deiricercati: se il volto inquadrato combacia con uno diquelli contenuti nel registro dei cattivi, il sistemainforma l’agente e gli fornisce tutte le informazioni sulsospettato così che possa intervenire in sicurezza.

Occhiali intelligenti

Le grotte di ghiaccio che sitrovano in Islanda, sono unospettacolo della natura. Il fo-tografo Matej Kriz ha realizzatouna serie di incredibili scatti,immortalando questi meravi-gliosi scenari da angolazionidavvero suggestive. Giocandocon i riflessi di luce creata daqueste sculture naturali, hadato vita a delle immaginiche, più che foto, sembranopitture d’arte contemporanea.

Grotte come arte contemporanea

Le bici bianche Se nel nostro Paese gli amanti responsabili della bicicletta nonhanno vita facile, nel resto del mondo il problema non ècomunque risolto. Per ricordare i ciclisti vittime della strada esensibilizzare l’opinione pubblica, da quasi 15 anni è sorto il mo-vimento delle “ghost bikes”. Verniciate completamente di biancoe installate nei luoghi in cui, in seguito a un incidente stradale,un ciclista ha perso la vita. Un avvertimento ai ciclisti ma anchee soprattutto agli automobilisti: non siate fantasmi gli uni pergli altri.

La 26 enne brasilianaè l’orgogliosa fondatricedi Malfeitona, lo studiodi tatuaggi più forte almondo, per il semplicemotivo che la proprie-taria non sa disegnare.I soggetti che realizzasono stilizzati e sem-brano fatti da bambinidell’asilo. Eppure l’autrice dei cosiddetti “tatuagens peba” (tatuaggispazzatura) ha l’agenda piena di impegni e una coda lunghissimadi clienti in attesa. Guardando su Instagram le sue creazioni, paresia stata premiata per la sua follia e il suo coraggio!

Tatuatrice del secolo!

Sindhu Rajan èun ingegnereinformaticoper profes-sione, mafood artiste fotografaper passio-ne, ed è ori-ginaria del-l’India, anchese adesso vivenegli Stati Uniticon il marito e laloro bimba; ha ini-ziato a preparare questeopere d’arte come dimostrazione d’amore nel momentoin cui ha capito di dover rendere il momento del pranzoun’occasione vivace, buona da gustare e bella da vedere.

Food art

Post-itcuriosità dal mondo

La nuova collezio-ne firmata Mar-cantonio è statapresentata da Se-letti nell’ulti-ma fiera didesign Mai-son et Objeta Parigi; si ispiraall’ arte del kintsugi(in giapponese: “riparare con l’oro”) che rappresenta l’ideache dall’imperfezione, possa nascere una forma di maggioreperfezione estetica ed interiore. Motivi e decorazionidifferenti vengono accostati e fusi tra loro in un insolito earmonioso puzzle.

Il Giappone nel designitaliano

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in copertina

La decisione del Consiglio di Stato era abbastanzanell’aria. Un po’ per tutti, anche per il sindaco di LecceCarlo Salvemini (nella foto) che nel pomeriggio di lunedìha indetto una conferenza stampa per spiegare gli scenarifuturi, aperti da una sentenza che “che non mette in di-scussione la mia elezione, ma esclusivamente l’assegnazionedel premio di maggioranza alla coalizione che mi ha so-stenuto”. Vicino a lui il vicesindaco, Alessandro DelliNoci, a rinsaldare un’alleanza nata nelle settimane pre-cedenti il ballottaggio. Cosa succede ora dal punto di vista politico è lo stessoSalvemini a spiegarlo con molta chiarezza e il pronto in-tervento del Prefetto di Lecce che mercoledì mattina haprovveduto alla sostituzione dei consiglieri uscenti conquelli che andranno ad occupare per la prima volta ilseggio, ha fatto sì che lo stesso sindaco abbia potutofissare per giovedì alle 9.30 la convocazione del nuovoConsiglio comunale. I tempi sono stretti, soprattutto per chi pensa di tornare

presto alle urne, magari già entro l’estate. La deadline èil 24 febbraio: se arrivano in blocco le dimissioni dellamaggioranza dei consiglieri si potrà tornare a votare, al-trimenti Salvemini proverà ad andare avanti finché ci sa-ranno le condizioni oppure toccherà ad un Commissariotraghettare la comunità verso le nuove elezioni nel 2019.La palla (o patata bollente) a seconda dei punti di vista,è ora nelle mani del centrodestra. Se non ci saranno le dimissioni sarà dunque l’approvazionedel bilancio di previsione (non prima della metà di marzo)il primo scoglio da superare. Se il voto sarà sfavorevole ilConsiglio si scioglierà automaticamente, se non ci sarà lamaggioranza Salvemini presenterà le dimissioni. Inentrambi i casi, toccherebbe ad un Commissario traghettarela città verso una nuova competizione elettorale: “Chie-diamo alle forze politiche un voto per governare il cam-biamento, che è l’impegno assunto con i leccesi. Alla lucedel sole, in modo trasparente, così come avvenuto in oc-casione dell’accordo siglato con Alessandro Delli Noci.

Le mie eventuali dimissioni, seppur immediate, diverrebberoirrevocabili solo tra 20 giorni, dunque oltre la data limitedel 24 febbraio, l’unica che consente di votare subito”.

Tanto tuonò che piovve. È arrivatanella mattinata di lunedì 19 feb-braio la tanto attesa sentenza delConsiglio di Stato sul risultatodelle elezioni leccesi dello scorsomese di giugno, che vide prefigu-rarsi la cosiddetta “anatra zoppa”,cioè maggioranza dei consigliericomunali di una fazione e sindacoeletto nelle fila della fazione op-posta. Per i giudici di Palazzo Spa-da, così come già avvenuto in pre-cedenza per gli omologhi del Tar,prevale il principio di rappresen-tatività rispetto a quello di gover-nabilità. Vale a dire il premio dimaggioranza in Consiglio comu-nale va quindi al centrodestra, dalmomento che al primo turno leliste che appoggiavano la candi-datura di Mauro Giliberti otten-nero la maggioranza dei seggi(50,656%), salvo poi veder trion-fare Carlo Salvemini nel ballot-taggio con il 54,8% dei consensi,grazie anche all’accordo con Ales-

sandro Delli Noci. La commissione elettorale, pre-sieduta da Alcide Maritati, nellesettimane successive alla tornataelettorale optò per riconoscere ilpremio di maggioranza del 60%al centrosinistra in virtù del prin-cipio della governabilità. Una de-cisione che portò Mauro Giliberti,Paolo Perrone e Roberto Marti,tra gli altri, a fare appello, primaal Tribunale Amministrativo Re-gionale, dove ottennero una primavittoria. E in questa direzione èandata la sentenza emessa dai giu-dici di Palazzo Spada secondo cui“la soluzione interpretativa pro-posta dagli appellanti pecca perl’eccessivo peso attribuito ai prin-cipi di governabilità e di primaziasindacale, i quali dovrebbero so-pravanzare ogni altra esigenza,compresa quella, non meno rile-vante in un assetto istituzionaleispirato al principio della demo-crazia rappresentativa, di garantire

la presenza nell’organo consiliaredi indirizzo politico-amministrativodi una rappresentanza di tutte leforze politiche tendenzialmenteconforme al peso che ciascuna diesse riveste all’interno del corpoelettorale”. In virtù di quanto stabilito dallaSezione Terza del Consiglio diStato il centrodestra passa da 11a 17 consiglieri, mentre il centro-sinistra passa da 20 a 14 consiglieri,con il restante seggio nelle manidel Movimento 5 Stelle. Fuoridunque Ernesto Mola, RobertaDe Donno, Silvano Vitale, Gio-vanni Castoro, Gildo De Giovannie Maria Paola Leucci; al loro postosubentreranno Angelo Tondo, At-tilio Monosi, Giorgio Pala, FedericaDe Benedetto, Laura Calò e PaolaGigante. Ora la matassa è tuttada sbrigliare, al netto dei rimpallidi responsabilità tra l’una e l’altracoalizione. Vediamo insieme qualisono gli scenari possibili.

Poche ore dopo la notizia della sentenza il sindaco ha chiarito la sua posizione, ricordandol’appuntamento di marzo per l’approvazione del bilancio di previsione, vero e proprio banco diprova per il futuro della città

La sentenza del Consiglio di Stato ha confermato il caso di “anatra zoppa” per il Comune diLecce. Carlo Salvemini non si dimette e la “patata bollente” passa ora in mano proprio alcentrodestra, i cui consiglieri dovrebbero dimettersi in gruppo entro il 24 febbraio perconsentire nuove elezioni quest’anno. Le alternative? Il commissariamento della città finoal 2019 o un governo a larghe intese

Salvemini: “Noi andiamo avanti. La scelta ora spetta all’opposizione”

Anatre, falchi e colombe

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in copertina

Stando alle affermazioni del primocittadino tocca ai consiglieri di cen-trodestra, quindi a chi ha avallato ilricorso al Consiglio di Stato, fareun passo avanti, che poi sarebbe unpasso indietro, vale a dire dimettersiin massa per poter permettere aicittadini leccesi di tornare quantoprima alle urne. La reazione che ar-riva dal centrodestra, ovviamente,rigetta le responsabilità al sindaco:dovrebbe essere lui, sostengono Gi-liberti e soci, a rassegnare le dimis-sioni, in blocco con i suoi consiglieri.“Una vera delusione: ci aspettavamola linea da uomo con la schienadritta di Salvemini, con le conseguentidimissioni -hanno dichiarato all’uni-sono le forze di centrodestra-. Edinvece ci ritroviamo la linea tipica-mente ondivaga in stile dellinociano.Certo è che gli inciuci si fanno in

due ed uno ci pare già disponibile:si chiama Carlo di nome e Salveminidi cognome”. Critica al sindaco,ma mirino ben puntato su DelliNoci a evidenziare rotture mai sa-nate.Che la partita si giochi, però,soprattutto nella metà campo delcentrodestra lo testimonia l’incontrodi martedì 20 presso l’Hotel Tiziano.Quasi tutti i consiglieri presenti, mala quadratura del cerchio è difficileda raggiungere. Passano le ore, lasituazione resta in stand by e l’ipotesidi dimissioni di massa si fa semprepiù remota. Paolo Perronegiura cheè pronto a dimettersi: “Sono prontoa dimettermi e quindi sono favore-vole, anzi favorevolissimo, a scioglierequesto Consiglio comunale e a tor-nare al voto -commenta l’ex sindacodi Lecce-. Purtroppo, la mia ideanon è condivisa dall’unanimità dei

consiglieri di centrodestra e siccomesono necessarie 17 firme (mi risultache anche il consigliere Fabio Valentedei 5Stelle sia contrario) per deter-minare lo scioglimento del Consiglio,questa strada allo stato dei fatti nonè percorribile. Non approvo la sceltadi chi non vuole dimettersi, ma larispetto”. Dello stesso pensiero Gaetano Mes-suti, Angelo Tondo, Andrea Guido,Attilio Monosi, Luca Pasqualini,Paride Mazzotta, Luciano Battista,Federica Di Benedetto, Paola GiganteeLaura calò: tutti pronti a dimettersie a far seguire la loro linea ai com-pagni di partito, ma l’obiettivo prin-cipale sembra essere quello di portareallo scoperto i nomi di chi intendesostenere l’amministrazione Salve-

mini. A tal punto che Mauro Gili-berti, anche lui pronto a dimettersi,sfoga la propria delusione: “Incom-prensibile fare ricorso e poi non di-mettersi. Non posso nascondere lamia amarezza. Il centrodestra hal’occasione di alzarsi dalle sedie esuperare i personalismi con le pri-marie ed il voto subito, partendo daun programma condiviso che è giàpronto e dando voce al proprio po-polo. Invece mi pare non essercil’unanimità su questo”. Il riferimentoè a coloro che nella sua coalizionehanno espresso dubbi sulle dimis-sioni, ovvero Michele Giordano,Antonio Finamore, Alberto Russi eBernardo Monticelli Cuggiò. Intantoil tempo stringe e la scadenza del 24febbraio si avvicina…

Se la pista delle dimissioni di tuttii consiglieri del centrodestra restairta di ostacoli, anche perché trachi è stato riammesso in Consigliocomunale (Angelo Tondo, AttilioMonosi, Giorgio Pala, FedericaDe Benedetto, Laura Calò, PaolaGigante) o non vede l’ora di co-minciare a lavorare, pensandoanche di fare causa per risarci-mento dei danni subiti, sia eco-nomici sia morali, o non ha in-tenzione di dimettersi, specie senon ha garanzie di una ricandi-datura futura, prende quota lapossibilità di una sorta di “grossekoalition” in modalità salentina.L’obiettivo di Salvemini è quellodi provare a continuare nell’azioneamministrativa che, però da oggi,dovrà tenere conto della maggio-

ranza di centrodestra nel Consigliocomunale. Lo lascia intendere an-che Forza Italia, che ufficialmentenon chiude le porte ad una pos-sibile collaborazione, a patto cheil programma da seguire sia quellodel centrodestra. C’è chi lo chiamainciucio, chi governo nell’interessedel paese.I tempi stringono e il primo cit-tadino lo sa bene: “Intendo com-piere tutti gli atti necessari pergarantire ai consiglieri comunalieletti nelle liste che hanno soste-nuto Mauro Giliberti di poteresercitare il loro diritto di sceltariguardo lo scioglimento del Con-siglio mediante raccolta conte-stuale di 17 firme. E consentirein tal modo di poter tornare alvoto tra il 15 aprile ed il 15

giugno 2018”. Se così non fossebisognerà cercare di convivere,mettendo davanti a tutto il mottodi un governo per il bene dellacittà, individuando possibili puntidi incontro nei progetti e nei pro-grammi di sviluppo futuri. La conferma arriva dal PartitoDemocratico che rimarca: “Nelledichiarazioni del sindaco si evi-denzia il primato della cura del-l’interesse generale di una comu-nità rispetto a qualsiasi calcolodi natura tattica, la cifra innova-tiva dell’agire politico”. Innova-zione che, tuttavia, dovrà essereapprezzata e condivisa da alcunicomponenti degli altri schiera-menti, pena il rischio di ritrovarsinuovamente in una situazione distallo che la città non può per-

mettersi. A partire dall’approva-zione del bilancio di previsionedel prossimo mese di marzo, ilmanifesto programmatico sulleopere da portare avanti da una

civica amministrazione. Sottilis-simi fili, per lo più programmatici,su cui il governo cittadino dovràmuoversi come un funambolo perevitare rovinose cadute.

La scadenza per la consegna delle firme è fissata per il24 febbraio, ma l’opposizione a Palazzo Carafa apparedivisa tra favorevoli (tra questi Perrone e Giliberti) econtrari, oltre al timore di fare di Salvemini un “martire”

Anche se qualcuno lo definisce “inciucio”, la soluzione proposta da Salvemini piace al Pd e nondispiace a Forza Italia, che ufficialmente non chiude le porte ad una possibile collaborazione

E se ogni tentativo dovesse fallire? Niente dimissioni di massa dei consiglieridel centrodestra entro il 24 febbraio, niente coalizione, niente approvazione delbilancio di previsione, dimissioni eventuali del sindaco, cosa succederebbeallora? La soluzione davanti a tutte queste ipotesi sarebbe una ed una soltanto:la guida della città verrebbe affidata nelle mani di un Commissario prefettizioche la guiderebbe fino alla prossima tornata elettorale. Un tempo abbastanzaindefinito, soprattutto se si considera che non ci sono alle porte nuoveconsultazioni amministrative.Il Commissario prefettizio può compiere qualunqueatto, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione; tuttavia, non dovendorispondere agli elettori e non avendo un preciso mandato elettorale, difficilmenteassume decisioni di portata strategica. Se l'eventualità non fa strappare icapelli ai politici, ad esempio Paolo Perrone afferma che “in tutta franchezza,se Salvemini si dimettesse oggi e arrivasse il commissario, non sarebbe unasciagura. Anzi, una gestione commissariale in questo momento è preferibile aquella a cui abbiamo assistito in questi mesi”, non altrettanto la pensanocittadini ed imprenditori leccesi che piuttosto che avere il commissario prefettiziopreferirebbero tornare subito al voto.

Un Commissario prefettizio fino al 2019Dimissioni dei consiglieri di centrodestra e nuove elezioni

IPOTESI 1

Un governo a larghe intese IPOTESI 3

IPOTESI 2

Foto: Leccenews24.it

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10 24 febbraio 2018

primo piano

Nel listino plurinominale di Fratellid’Italia al Senato nel collegio Puglia2 compare il nome di Paolo Per-rone, l’ex sindaco di Lecce cheper la prima volta separa il suocammino politico da quello diRaffaele Fitto. Dopo vent’anni aPalazzo Carafa, come assessore,vicesindaco, sindaco e, negli ultimimesi, consigliere d’opposizione,Perrone dunque prova la scalataal Parlamento, mettendo a dispo-sizione del suo nuovo partito edel territorio la profonda esperienzaamministrativa accumulata in que-sti due decenni (arricchita ancheda una breve presenza in Consiglioprovinciale, dalla presidenza del-l’Aip e dalla vicepresidenza na-zionale di Anci). Dalla sua Perrone ha sempre unbuonissimo feeling con la gente,che nel tempo gli ha consentito diessere puntualmente vincente nellesfide elettorali e nel 2016 lo haportato ad essere designato “ilsindaco più amato d’Italia”, se-condo “Governance Poll” de IlSole 24 Ore. Le circostanze oggilo hanno portato a sposare lacausa del partito di Giorgia Meloniin questo complicato e incertissimoappuntamento elettorale che dovràdare al Paese un nuovo Parlamentoe un nuovo governo. Intanto, come mai la ritroviamoin Fratelli d’Italia dopo la lun-ghissima militanza fittiana?Diciamo che Fratelli d’Italia perme rappresenta un’occasione, unasfida molto affascinante che hodeciso di accettare. Con GiorgiaMeloni e con altri esponenti diFdI c’era un dialogo aperto datempo, che prescindeva da elezioni,candidature e collocazioni di ognitipo. Questo rapporto è sfociatonella possibilità di un impegno di-retto, che ho accettato con entu-siasmo. In tutta buona fede ag-giungo che negli ultimi tempi hoavuto prima la sensazione e poi lacertezza che le prerogative, le ur-genze e le aspettative di Lecce e ditutto il territorio, stessero per finirein un vicolo cieco. Non perchésarei rimasto senza poltrona, senzauna occupazione politica, ma per-ché a queste istanze sarebbe servitodare uno slancio maggiore, peso,forza. Non è il sottoscritto che hamaturato il diritto a finire a Roma,ma è Lecce, il territorio tutto, chemeritano senza ombra di dubbiodi avere una rappresentanza par-lamentare che non sia sparuta eche sia all’altezza delle degne aspet-

tative di questa terra. Ad un certopunto ho compreso che questo ri-schio si stava concretizzando e hofatto una scelta, sfruttando unoscacchiere di tempi, di condizionie di possibilità che è nel frattempomaturato. Insomma, è un modo per darecontinuità a una esperienza dasindaco che è durata dieci anni. Negli anni in cui il centrodestraha governato Lecce, la “Firenzedel Sud”, periferia del Paese edella Puglia, è diventata una cittàriconoscibile in ambito interna-zionale e la sua capacità di attra-zione è cresciuta di pari passo conl’affermazione come meta di turi-smo, città d’arte, capitale di eventie “copertina” di un Salento dina-mico, frizzante e in grande crescita.Per quanto riguarda i miei duemandati, credo che le scelte chiavesiano state la valorizzazione delgrande patrimonio monumentale,l’aver reso più vitali le periferie, lagestione della cosa pubblica sempre

votata alla trasparenza e alla se-rietà. Mi sono sempre presentatodi fronte ai miei concittadini senzafare voli pindarici e senza effettispeciali e questo è stato apprezzato.Sono convinto che a tutto questobisogna dare continuità. Ripetonon al mio impegno politico, maalle istanze del territorio. Cosa l’ha convinta di Fratelli d’Ita-lia a livello programmatico? È un partito che ha fatto propriun cammino politico e alcuni temiche mi piacciono e lo ha fatto conassoluta determinazione. Dalla si-curezza alla questione dell’immi-grazione irregolare, con gli italianiche si sentono ormai in secondopiano, non garantiti e in certi casipenalizzati, dalla famiglia al Sud,le cui potenzialità e le cui risorsesono l’unico carburante per il fu-turo del Paese. È un approccioche condivido e una prospettivaper il Salento e per l’Italia a cui miauguro di poter contribuire.Cosa è più urgente per il Salento?

Il Salento, da anni ormai, ha unappeal straordinario, ma ci sonoaspetti che nel frattempo non siamoriusciti a migliorare. I trasporti,ad esempio, che sono estremamentepenalizzanti sia per chi viene invacanza, sia per chi vuole investire.Ma anche solo per noi salentiniche dobbiamo banalmente spo-starci per lavoro da una zona aun’altra della provincia o da questaprovincia a quelle di Taranto, Brin-disi o Bari. Da questo punto divista siamo ancora “periferia”,una condizione inaccettabile cheimpone scelte repentine e profonde.Anzi, il compito di chi rappresen-terà il Salento e la Puglia in Parla-mento sarà quello di rovesciare latendenza a preferire le istanze dialtri territori al nostro e in qualchecaso a isolarlo deliberatamente,come a mio avviso è accaduto sulfronte dei trasporti ferroviari. Come si rilancia il Mezzogiorno? Il rilancio del Mezzogiorno deveavvenire innanzitutto attraverso

l’impresa. Ci sono proposte diFratelli d’Italia che sono moltointeressanti e che ritengo debbanoessere priorità del prossimo Par-lamento e del prossimo governo.Per esempio, la previsione di unasuper deduzione per le aziende delNord che aprono sedi secondarienel Meridione, la vera alternativaalla delocalizzazione all’estero.Oppure la previsione delle “tas-sazione zero” per le imprese cheoperano nelle zone più disagiate,che sono prevalentemente al Sud,in pratica la scialuppa di salva-taggio verso uno scenario di falli-menti e chiusure. Del resto, peressere di nuovo competitiva l’eco-nomia del Paese deve ripartire dalSud. Il Nord, da solo, rischia lamarginalità. Il tema della sicurezza sembra es-sere quello più discusso in questacampagna elettorale. Siamo unPaese effettivamente a rischio sulfronte della sicurezza e dell’ordinepubblico? In effetti, gli indici statistici suireati sono migliori di quelli diqualche anno fa, ma resta il fattoche gli italiani si sentono smarritie insicuri. Per una serie di ragionie, secondo me, anche per la con-dizione di profonda incertezzadelle forze dell’ordine. È una si-tuazione di quasi emergenza, vistele condizioni assurde, gli organiciridotti all’osso e le risorse stri-minzite, che contribuiscono a dif-ficoltà e umiliazioni continue, asforzi e sacrifici continuamentevanificati. Fratelli d’Italia pensasia utile la cartolarizzazione o altreforme di privatizzazione del pa-trimonio immobiliare costituitodai beni sottratti alla mafia pertrarre risorse che nella misura del50% complessivo possano rim-pinguare il comparto sicurezza.C’è bisogno di stipendi e straordi-nari finalmente dignitosi e, peraltro,adeguati a quello degli operatoridella sicurezza degli altri Stati eu-ropei. C’è bisogno di dotazioni dimezzi e strumenti che siano tec-nologicamente e operativamentein grado di contrastare la crimi-nalità, piccola e grande. C’è biso-gno, infine, di far crescere gli or-ganici delle forze dell’ordine.Chi vincerà il 4 marzo?Il centrodestra, che è tornato fortee unito e ha una intensa dialetticainterna che ritengo positiva. Delresto, quando si presenta compattoall’elettorato, il centrodestra vienepremiato.

Miglioramento dei trasporti, sgravi fiscali per chi investe nel Meridione,investimenti sulla sicurezza: questa la ricetta per il rilancio del nostro territoriosecondo l’ex sindaco di Lecce, candidato al Senato con Fratelli d’Italia

Paolo Perrone: “L’economia del Paesedeve ripartire dal Sud. Ora tocca a noi”

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11 24 febbraio 2018

A cura di Alessandro Chizzini

Aumento del 5,3% per la fornitura elet-trica, 5% per il gas. Quest’anno le bollettecosteranno alle famiglie italiane 79 euro inpiù dopo gli incrementi stabiliti dall’Auto-rità lo scorso dicembre. Un aumento che,come ha spiegato la stessa Autorità, è do-vuta ad una serie di fattori quali il maggiorprezzo del gas in inverno, la scarsa produ-zione di idroelettrico nella scorsa caldaestate, la dispersione nelle reti del Sud, oltrea costi per adeguatezza e sicurezza. Come ha raccontato la giornalista MilenaGabanelli nella sua nuova trasmissione“Dataroom” (online sul sito Corriere.it),questi aumenti non sono altro che la con-seguenza di una scarsa manutenzione, unavoce presente in bolletta, che paghiamo re-golarmente e che, addirittura, è salita del50% negli ultimi 7 anni. Gli incrementi sta-biliti dall’Autorità non sono però passaticosì superficialmente sotto gli esperti occhiindagatori della Gabanelli, la quale, dopoaver studiato la delibera di approvazionedegli aumenti, ha portato alle luce gli ele-menti che più di altro sono all’origine diquesti aumenti: innanzitutto, un decreto delMinistero dello Sviluppo Economico, ap-provato il 21 dicembre scorso, ha stabilitodi praticare uno sconto a 2.800 grandi im-prese a forte consumo energetico allo scopo

di renderle più competitive. Peccato, però,che la somma risparmiate da queste società-circa 1,7 miliardi di euro- peseranno sulletasche delle famiglie italiane e le piccole im-prese. Non bastasse questo, tra le ragioni di questiaumenti compaiono anche gli incentivi agliimpianti che operano con le energie rinno-vabili (i cosiddetti Cip 6), compresi, però,anche quelli che ancora oggi producono

elettricità con rifiuti non biodegradabili(scarti agricoli, vegetali, industriali, oli pe-santi, ecc.) nonostante il divieto impostodalla Commissione Europea nel 2003. LaGabanelli, poi, pone l’accento anche sui“certificati bianchi”, titoli pensati per favo-rire interventi di efficienza energetica e checompaiono in bolletta negli oneri di si-stema; in soli 18 mesi, però, le quotazionidi tali titoli sono cresciuti addirittura del

260%, e ad approfittarne sono state le so-cietà di distribuzione elettrica e le EnergyService Company, società impegnate nelmiglioramento dell’efficienza energetica;questo meccanismo, finora, sta costandoagli italiani 7 milioni di euro al giorno.

Gli aumenti in bolletta stabiliti dall’Autorità servono a favorire la competitività di 2.800 grandiaziende, ma 1,7 miliardi così risparmiati saranno a carico dei piccoli consumatori

Luce e gas, il danno e la beffaper famiglie e piccole imprese

Antonio Tanza (nella foto), avvo-cato di Galatina e presidente na-zionale Adusbef (Associazione Di-

fesa Utenti Servizi Bancari e Fi-nanziari), si dice esterrefatto degliaumenti stabiliti dall’Autorità e

vede in questadecisione l’en-nesimo schiaffoalle fasce piùdeboli della po-p o l a z i o n e .Sono diverse lecontestazioni diTanza alla de-libera dell’Au-torità, a partiredalla naturadelle bollette diluce e gas: “Da

quanto sappiamo, le bollette elet-triche sono state oggetto di carto-larizzazione, cioè sono state tra-sformate in un prodotto finanziarioche in quanto tale rappresenta giàdi per sé un aiuto da parte delloStato per la banca che questi titolili ha acquistati. Questo si aggiungeallo sconto stabilito dall’Autorità,creando così un doppio ed ingiu-stificato arricchimento. Una ma-novra illecita a livello finanziario”.Tanza parla di un sistema iniquo,dove qualsiasi perdita si venga acreare viene fatta ricadere su queicittadini che invece le bollette lepagano sempre, con una Autoritàche non interviene a sostegno deiconsumatori italiani. Il detto ‘chisbaglia paga’ non viene quindi ri-spettato per l’avvocato galatinese,che come presidente Adusbef an-

nuncia le pri-me azioni:“Abb iamopresentato unesposto allaProcura diMilano e in-vitato i cittadini a scaricare dalnostro sito web un modulo dacompilare e inviare via PEC persostenere questo nostro provvedi-mento. Siamo di fronte ad unoscandalo e non possiamo non farintervenire la Magistratura”. L’avvocato non risparmia poi asprecritiche per la stessa Enel: “Hafatto una serie di giochetti sfrut-tando le caratteristiche dei mercati,ma ha sbagliato nel dividersi in di-verse società, perché alla base c’èsempre l’Enel e la sua errata mo-dalità di vendita. Si è resa prota-

gonista di una mala gestione, ma aquesto non devono porre rimedioi cittadini. Chi sbaglia deve pagare,ciò deve valere per tutti, compreseEnel e le banche. È fin troppo co-modo far ricadere queste respon-sabilità sui cittadini”.Questi sono anche i concetti con iquali Tanza spiega l’aumento del46% previsto a partire dal 2019:“Un’industria che consuma tantodeve far quadrare il proprio bilancioe non può subire degli aumentisenza danneggiare i conti. Le fa-miglie, invece, consumano poco,ma possono affrontare una spesamaggiore di poche decine di europerché verrebbero assorbite più fa-cilmente rispetto ad una sommaben maggiore che verrebbe applicataalle industrie. D’altronde, lo Statosa che non ci si arricchisce coi pa-peroni, per questo ci massacra contasse, accise e tributi sui beni piùimportanti”. Infine, un pensieroalla campagna elettorale: “Faregiustizia con luce, acqua e beniprimari equivale a ben più di unreddito di cittadinanza”.

Il presidente dell’associazione a tutela dei consumatori contestala politica di Enel e condanna in toto la delibera dell’Autorità,contro la quale ha presentato un esposto alla Procura di Milano

Le “sorprese” riservate alle famiglie italianedall’Autorità non si limiteranno agli incrementistabiliti per il 2018. Anzi, la ciliegina sullatorta è prevista per il prossimo anno, quandole bollette di luce e gas registreranno un au-mento del 46%. Milena Gabanelli ha spiegato con estremachiarezza le ragioni di questa crescita: dagennaio 2019 entreranno in vigore le nuovetariffe progressive, il cui scopo sarà quello difavorire il consumo di energie elettrica; ciòsignifica che, se oggi chi consuma di piùpaga di più, dal prossimo anno chi consumeràdi più riuscirà a risparmiare qualcosa sullabolletta, a dispetto di chi invece continueràa consumare poco, che riceverà sul propriocollo la mannaia del 46%. E, come è ovvio,sono le famiglie i soggetti che consumanomeno energia elettrica. D’altronde, la stessaAutorità spiega nella sua delibera che “l’at-tuazione del terzo step della riforma tariffariaper i clienti domestici del settore energeticocomporterà inevitabili aumenti di spesa annuaper larghe fasce della popolazione”. Tutto questo, mentre da uno studio dell’Os-servatorio dell’Unione Europea sulla povertàenergetica emerge che i prezzi sia di luceche di gas in Italia siano i terzi più alti dell’UE;e nell’ultimo anno, ben il 9,1% delle famiglieitaliane ha avuto difficoltà a pagare le bollette.

primo piano

E dal 2019 bollette più care per chiconsuma di meno

Adusbef: “La vecchia logica di favorire i ricchi a dispetto dei più deboli”

L'incidenza degli oneri di sistema in bolletta - fonte Arera per Corriere.it

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12 24 febbraio 2018

primo piano

L’immagine commerciale diun’impresa si crea attraverso isegni distintivi che utilizza perdifferenziarsi dalla concorrenza,in particolar modo attraversoi marchi con cui sceglie di per-sonalizzare i suoi prodotti. Inun mercato dunque semprepiù globalizzato non è stranoche spesso tornino alla ribaltacontroversie legate alla tuteladel marchio. È questo il casodel birrificio leccese B94 diRaffaele Longo, protago-nista di una disputa legaleche ha visto come con-troparte il marchio Ceres,birra danese prodottadalla CeresBrewery di Aarhus (Da-nimarca).Quando nel 1994 Raf-faele ha iniziato a pro-durre la sua birra arti-gianale, il Salento era unterritorio votato alla pro-duzione vitivinicola lecui radici affondavanoin una tradizione moltoantica. Ad ispirare il la-voro del mastro birraio

sono state soprattutto la passione ela ricerca continua di un prodottoin grado di fornire un valore ag-giunto ad un panorama agro-ali-mentare già ricco e variegato. Ed èstato così che a Lecce nel 2008 pas-sione, ricerca, amore per il territorioed esperienza maturata nel corsodegli anni hanno dato vita al birri-ficio B94. Le etichette dei suoi prodotti sonofacilmente distinguibili da una grandelettera che coincide con l’inizialedella relativa birra: un’idea graficadi grande impatto, che identifica leproduzioni di B94 in maniera moltopeculiare. Un progetto pionieristicotutto salentino a cui Ceres ha pensatobene di mettere i bastoni tra le ruotenel marzo del 2016 quando, notandoil crescente aumento d’interesse neiconfronti della birra artigianale, de-cide di lanciare sul mercato la sualinea crafty denominata Norden.Sin qui tutto bene, se non fosse chela multinazionale realizza per illancio di questa nuova linea un’eti-chetta con una lettera ‘N’ di coloreblu, pressoché identica a quella uti-lizzata dal birrificio quando, moltianni prima, aveva immesso sul mer-

cato la November Ray: birra am-brata in classico stile “english paleale” con aroma maltato e fruttato. Il copione sembra avere tutte lecarte in regola per riproporsi perl’ennesima volta uguale a sé stesso:una potente multinazionale chemette lo sgambetto alla microim-presa locale, pensando di farla fran-ca. L’epilogo però che ha avuto lacontroversia portata avanti da B94è rincuorante: le birre incriminatesono scomparse dal mercato dopoqualche mese e l’etichetta delle suc-cessive ha cambiato colore. La Ceres

ha tentato ripetutamente di dissua-dere Longo con una proposta com-promissoria rifiutata ad oltranzafino al dicembre del 2016, quandofinalmente la richiesta del birrificioè stata accolta dal Tribunale di Baripotendo così procedere ad imporreal colosso danese il ritiro delle bot-tiglie dal mercato e il pagamentodelle spese processuali. Ceres hasuccessivamente proposto un nuovoaccordo, accettato in ultima istanzadal collegio di difesa dell’aziendasalentina.

Serena Merico

Il Tribunale di Bari ha dato ragione al birrificio artigianale di Cavallino nella disputalegale contro la multinazionale danese, rea di aver copiato il marchio della November Ray

Ceres non c’è: B94 vince la causa per plagio

Un brindisi per la vittoria La storia di B94 è una storia di cura, attenzione e passione per il proprio lavoroche Raffaele Longo ha difeso strenuamente sino alla fine, anche quandol’antagonista da combattere aveva le dimensioni di una multinazionale. Cosìdall’azienda hanno commentato l’esito della sentenza: “Il Tribunale di Bari neldicembre del 2016 ha accolto totalmente il ricorso per provvedimento d’urgenzadepositato in agosto dal Birrificio B94, produttore di numerose e apprezzate birreartigianali, in commercio non soltanto nell’area salentina ma ormai diffuse da annisu tutto il territorio nazionale e presenti anche all’estero”. E poi spiega: “Laevidente e innegabile situazione di confondibilità sul mercato ha dunque costrettoil Birrificio B94 a dover prendere provvedimenti. La linea di azione del BirrificioB94 è stata contraddistinta da convinzione, trasparenza e coerenza. È dunque consoddisfazione che Raffaele Longo assieme al suo legale Flora Santaniello, alla suaconsulente in proprietà industriale Maria Grazia Cavallo Marincola e al suo collegiodi difesa composto da Federica Felici, Eurialo Felici, Gino Giovanni Petroforte eNico Zinnari ha accolto la decisione del Tribunale Pugliese”.

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13 24 febbraio 2018

primo piano

La giovane giornalista Barbara Politi (ma ormaisoprannominata da tutti “Babette”) è semprepronta a realizzare nuovi reportage, ma ovvia-mente il suo punto di partenza per la realizzazionedelle sue puntate non poteva che essere lanostra terra e le sue eccellenze. “Tra i tanti -di-

chiara Politi- ho intervistato dei produttori diolio che oggi esportano i loro prodotti al difuori dei confini nazionali, come in Spagna ein altri Paesi Europei. Dietro ad ogni prodottoc’è una storia e tanta energia per offrire ilmeglio”.

Nel corso di quest’esperienza Barbara Politiha avuto la possibilità di seguire le Fiere, comea New York dove ha realizzato una puntata suiristoratori pugliesi che hanno aperto delleattività a Manhattan. Sarà presente alla Fieradi Milano “Identità golose” e il 24 febbraio alBTM che si svolgerà a Lecce. “In ogni caso -conclude Politi- al centro delle mie storie c’èsempre il Salento e la Puglia con i loro prodotti”.

Le storie di successo secondo Babette

Dopo anni di esperienzacome collaboratrice per di-versi quotidiani locali, emit-tenti televisive e uffici stampa,la giornalista professionistaBarbara Politi, tarantina dinascita e leccese di adozione,ha avuto l’idea innovativadi affiancare al proprio lavoronelle pubbliche relazioni perla promozione di brand esocial strategy, la propriapassione per il cibo, la cu-riosità per i piatti e per lestorie che raccontano le per-

sone, tutto ciò attraverso unprogetto nato lo scorso annosul web dal titolo “Il pranzodi Babette”, che prende ilnome da un racconto di Ka-ren Blixen degli anni ‘50,oltre che dall’omonimo filmdel 1987 diretto da GabrielAxel. Precedentemente tra-smesso su YouTube e inseritoall’interno di portali di in-formazione, dal 10 febbraioscorso è stato riformulatoattraverso un vero e proprioblog che prende il nome dallagiornalista (www.barbara-politi.it). Il sito contiene tutti i repor-tage dedicati agli chef, re-censioni dei ristoranti e deiprodotti, del mondo del foode della gastronomia, soprat-tutto tipici della nostra terra;una bellissima iniziativa, riccadi idee, nuovi posti e nuovipiatti, dove si spazia dallericette più complesse a quellepiù semplici che profumano

di “casa”, dalla presentazionedi dolci ai primi o secondipiatti. Parallelamente nonpoteva non esser presenteanche su Facebook la paginadenominata, appunto, “Ilpranzo di Babette”. “Fin da subito -ci raccontaBarbara Politi- la gente miha associata al nome di Ba-bette, il personaggio francesedel film, motivo per cui hoaperto il gruppo Facebook‘I vostri piatti per Babette’,in cui ogni giorno gli utentipostano foto e ricette deiloro piatti, dedicandoli a Ba-bette”. Un vero e proprioviaggio insomma nelle storiedei prodotti enogastronomicie dei loro produttori, insiemea ristoranti d’eccezione. Rac-contare la storia di un’aziendavuol dire anche portare lon-tano il suo nome, anche at-traverso una foto si può viag-giare all’interno di quello cheè l’identità del prodotto con

la propria storicità, così comeaccade con i nostri prodottitipici. Tra le aziende salentinead esempio vi sono BenedettoCavalieri con la sua storicapasta, le sorelle Mocaveroche hanno conquistato il tea-tro Ariston con il “capocolloubriaco”, oppure Alex Ri-storante riconosciuto per ilterzo anno consecutivo comemiglior ristorante leccese daGambero Rosso. Non mancano i profili e iracconti di importanti chefe food blogger salentini o dipassaggio, insieme alle re-censioni di eventi sempre le-gati all’agroalimentare. “Iprogetti sono tanti -dichiarala food blogger- e a brevepotrebbe anche partire unnuovo format, ma per ora ètutto a sorpresa”. Non ci re-sta quindi seguire la cucinasalentina in giro per il mondosul portale di Barbara Politi.

Clara Scarciglia

Giornalista per professione e per passione, nei giorni scorsi Barbara Politiha inaugurato il suo nuovo sito web dove illustra ricette, personaggi,prodotti d’eccellenza ed eventi del settore agroalimentare in Puglia

Una food bloggerper tutti i gusti

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Una risonanza magnetica? Torni tra un anno

14 24 febbraio 2018

Che WhatsApp fosseil social messenger piùutilizzato tra i giovanilo si sapeva da tempo,e proprio questo uti-lizzo così “intensivo”ha fatto spesso accu-sare questa app, e piùin generale i socialnetwork, di isolare igiovani dal mondo edi avere un effetto ne-gativo sulle loro abi-tudini. Don Antonio Murrone(nella foto) della Parrocchia diSan Massimiliano Kolbe la pensainvece diversamente tanto da averattivato “una linea diretta con igiovani lontani dalla Chiesa e daDio” attraverso un numero What-sApp.“Il servizio -spiega il parroco- èstato concepito per andare incontroai dubbi degli studenti delle scuolesuperiori che abbiano perso i puntidi riferimento, ragazzi di cui sentoil distacco e il disagio e che, spesso,non sanno con chi confidarsi.Componendo il numero380.3724181, tramite WhatsAppi giovani potranno porre domandeo semplicemente scambiare con-siderazioni e riflessioni su fede,

etica, morale, proble-matiche a loro care”.Un canale sempreaperto a cui sarà lostesso don Antonio arispondere oppure igiovani che fanno par-te di associazioni vicinealla Parrocchia. Unservizio attivo 24 oresu 24 anche per venireincontro a situazionidi emergenza, soprat-

tutto tra i ragazzi che frequentanole scuole superiori, da cui emer-gono segnali sempre più preoccu-panti, tra bullismo e violenze neiriguardi dei docenti. Ragazzi spessochiusi nel loro mondo virtuale,alle prese con gli interrogativi e leconflittualità di un’età così delicatacome l’adolescenza. “È necessario intercettare il disagio-sottolinea don Antonio- di ragazzispesso fragili, senza i punti di ri-ferimento di una volta. Con l’at-tivazione del servizio, si è volutodare un segnale per dire loro chenon devono sentirsi mai lasciatisoli e che c’è sempre qualcunopronto ad ascoltarli”. L’intuizione di don Antonio Mur-rone trova peraltro conforto in

recenti studi condotti dall’Univer-sità di Haifa, in Israele, secondocui l’app di messaggistica istanta-nea contribuisce ad aumentare irapporti sociali tra i giovani, e,soprattutto, può rivelarsi utile aspingerli ad aprirsi maggiormentee forse ad arrivare al punto diavere il coraggio di chiedere aiutoquando necessario.Il progetto prevede anche il vo-

lontariato che i giovani possonosvolgere presso la mensa seraledei poveri, l’aiuto ai senzatetto eil servizio presso il centro di acco-

glienza, o ancora le attività sportivee sociali a favore dei ragazzi delleperiferie della città.

Pasquale De Santis

Nei giorni scorsi don Antonio Murrone ha attivato una linea WhatsApp on line 24 ore su 24 rivolta ai giovani, per ascoltare i loro problemi e rispondere ai loro dubbi su fede, etica e morale

Il XX Rapporto PIT Salute di “Cit-tadinanza attiva - Tribunale per idiritti del malato”, presentato loscorso dicembre a Roma, ha evi-denziato la volontà dei cittadini dicurarsi attraverso il servizio sanitariopubblico, perché fiduciosi nella suaefficienza e perché non tutti ingrado di sostenere i costi di un’as-sistenza privata. Per contro ci si ri-trova a dover fare i conti conlunghe liste di attesa, costo elevatodei ticket e dei farmaci, carenze edisservizi. Dati generali suscettibilidi variazione in peggio o, più rara-mente, in meglio, a seconda delleRegioni in cui si vive.In Puglia, si può arrivare, come

avvenuto ad un cittadino leccese,rivoltosi al Cup della Asl di Lecce,a dover aspettare un anno perpoter eseguire una risonanza ma-gnetica alla colonna lombosacrale.Tempi normalmente già lunghi,ma che lo sono diventati ancora dipiù nell’attesa che la Regione assegnii budget alle strutture convenzionatenecessari a coprire le prestazionierogate. L’enorme domanda di sa-nità di un territorio così popolosocome quello salentino, infatti, tenutoanche conto del personale e deimezzi a disposizione, può esseresoddisfatta solo attraverso l’ausiliodelle strutture private, accreditatepresso ogni Asl, che effettuano pre-

stazioni in regime di convenzione. Al di là della contingenza, i datisono comunque sconfortanti e co-stringono spesso i cittadini a sceltedifficili. Un pugliese che si ritrovia dover eseguire con rapidità unesame diagnostico, infatti, non haaltra alternativa che rivolgersi alprivato e pagare di tasca propriala visita specialistica o l’esame, am-messo che disponga delle risorseeconomiche per farlo. Non è uncaso che, secondo l’ultimo reportdel Tribunale per i diritti del malato,oltre il 10% dei pugliesi ormai ri-nuncia alle cure perché dovrebbepagarle di tasca propria.

Pasquale De Santis

Si allungano sempre più i tempi per le prenotazioni delle prestazioni sanitarie erogate della Asl diLecce, in attesa che la Regione Puglia assegni i budget alle strutture convenzionate

Appuntamento domenica 25 febbraio con l’ottava edizione di“Corri a Lecce,” la manifestazione sportiva podistica per profes-sionisti e amatori organizzata dalla Asd Gpdm in collaborazionecon l’Amministrazione comunale. Sul percorso, che attraversa lepiù belle piazze storiche e bellezze architettoniche della città, sfi-leranno a passo di corsa circa 2mila atleti provenienti da dieciregioni d’Italia, attirati dal richiamo di una manifestazione chepunta ad affermarsi anche come evento turistico destagionaliz-zante in un periodo di bassa stagione. Sono previsti due percorsi, di differente lunghezza: “Corri e Cam-mina nel Barocco” è una corsa non competitiva pensata per imeno allenati, che si sviluppa sulla distanza di 10,2 km, conpartenza alle 9 da Porta Rudiae, mentre gli atleti più in formapercorreranno due volte il circuito cittadino gareggiando sui21,097 chilometri della “Mezza maratona”, con partenza alle9.30 (tempo massimo per concludere il percorso: 180 minuti). La partenza del percorso è stabilita a Porta Rudiae. Il villaggio

per gli atleti sarà installato invece in Piazza Angelo Rizzo davantiall’Arco di Trionfo. Da qui i corridori si dirigeranno verso l’Obeliscoe le Mura Urbiche, per poi scendere da viale De Pietro versopiazza Mazzini, fino a raggiungere Torre Del Parco e da lì rientrareverso il centro storico, che sarà percorso in lungo e in largo primadi chiudere il percorso tagliando il traguardo a Porta Rudiae. Info: www.corrialecce.com.

lecce

Corri a Lecce", al via l'ottava edizione della maratona

Dalla Parrocchia di San MassimilianoKolbe un aiuto social

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15 24 febbraio 2018

Erano numerose le criticità indicate in una lettera che il 20aprile 2016 la Confraternita della Chiesa dei Santi Mediciinviò al sindaco, all’assessore all’Urbanistica e ArredoUrbano e al comandante dei Vigili Urbani di Maglie. Nellamissiva fedeli e confratelli chiedevano l’intervento dell’Am-ministrazione comunale per ripristinare agibilità, sicurezza,fruibilità e decoro del parco e delle aree circostanti laChiesa dei Santi Medici. A poco meno di due anni didistanza, però, la situazione segnalata dai componenti dellaConfraternita non è cambiata, anzi, si è assistito ad un in-cremento dei disagi. Il sodalizio lamenta ancora lo stato di abbandono in cui ri-versa ancora il parco, un’area piuttosto vicina al centrodella città. È di domenica scorsa, ad esempio, l’ennesimoritrovamento di bottiglie e bicchieri di vino, ombrelli rottie altri oggetti abbandonati che avrebbero potuto esseretranquillamente conferiti nei contenitori dell’immondizia.L’area è inoltre invasa dagli escrementi lasciati dai canirandagi e spesso i genitori portano i loro bambini al parcoconvinti che quel verde sia utile per farli divertire, ma inrealtà è solo il frutto di una mancata manutenzione. I confratelli lamentano anche le precarie condizioni dimolti alberi, alcuni dei quali perdono delle cime che po-trebbero rivelarsi pericolose per chi dovesse in quel momentotrovarsi in quel punto; tra gli altri numerosi disagi cheancora persistono, inoltre, anche il dissestato manto stradaledel viale che ha causato diversi infortuni. L’unico interventofinora realizzato consisterebbe in una pedana vicino al mo-

numento di cui ancora non è chiara la funzione. La Confraternita, quindi, sollecita ancora un interventodell’Amministrazione, considerando che nella zona sonopresenti cartelli informativi che vietano espressamente de-terminati comportamenti, ma senza il controllo della PoliziaMunicipale. Resta, però, un aspetto principale: la respon-sabilità di tutto non può ricadere solo sulle istituzioni, maanche sugli stessi visitatori, perché i loro atteggiamenticontrari al rispetto dell’ambiente hanno contribuito aldegrado di una bella area naturale magliese.

Alessandro Chizzini

in copertina

Nella scorsa settimana, a causa delle avverse condizioni climatiche,l’organizzazione del Carnevale ha rinviato la tradizionale sfilata delmartedì grasso al giorno successivo. Questa scelta non è però pia-ciuta ai parroci magliesi, perché il mercoledì in questione coincidevacon la celebrazione delle Ceneri, significativo momento cattolico per-ché coincide con l’inizio della Quaresima. Tra i parroci che non hanno apprezzato lo svolgimento della manife-stazione in questa particolare ricorrenza compare don Antonio Car-luccio: “Ho appreso dell’evento conclusivo del Carnevale solo la serastessa delle Ceneri. Fino a quel momento non ne sapevo nulla, nénessuno ha chiesto un mio parere in merito. Devo essere sincero e

ammetto di esserci rimasto molto male: la festa di Carnevale si sa-rebbe potuta svolgere in qualsiasi altro giorno, anche perché il mer-coledì delle Ceneri è un momento molto sentito dai fedeli magliesi,che in questa occasione partecipano numerosi alla celebrazione inChiesa. Io stesso, nel corso dell’omelia, ho preso spunto da questasituazione per affermare che i tempi vanno rispettati”. Fortunatamente, la partecipazione è stata alta, ma don Antonio nonnasconde la sua delusione: “Molti fedeli sono rimasti costernati perquanto accaduto. Spero di poter presto confrontarmi con il referentedell’organizzazione e con il sindaco, affinché in futuro non possanopiù ripetersi simili episodi”. (A.C.)

Sempre più nel degrado il parcodella Chiesa dei Santi MediciSembra passata inosservata la lettera che due anni fa la Confraternita inviò all’Amministrazionecomunale per denunciare la condizione di abbandono dell’area

maglie

Festa di Carnevale nel mercoledì delle Ceneri, la delusione dei parroci magliesi

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18 24 febbraio 2018

tricase

La parola di Dio sbarca alle Olim-piadi di Pyeongchang, in Corea,e lo fa attraverso la figura delcappellano della spedi-zione italiana alle Olim-piadi, don Gionatan DeMarco, un salentino dav-vero speciale, che avràl’onore e l’onere di man-tenere in esercizio la spi-ritualità degli atleti az-zurri. Successore di donMario Lusek, il nuovocappellano, 36enne diTricase, è direttore del-l’Ufficio nazionale perla pastorale del tempolibero, turismo e sportdella Conferenza Epi-scopale Italiana, direttoredell’Ufficio catechisticodella Diocesi di Ugento- S. Maria di Leuca eideatore e organizzatore dell’even-to internazionale #cartadileuca,un’esperienza che vede giovanidei Paesi del Mediterraneo dia-logare e sperimentare la fraternitàe la convivialità. Proprio que-st’irenismo di fondo è lo stru-mento da lavoro nella sua nuovamissione, attraverso il paradigmadell’amicizia e del dialogo tra ipopoli. “Il contatto d’esordio con la realtàolimpica a Pyeongchang -racconta

don Gionatan in un’intervista adAvvenire- è stato molto positivo,caratterizzato dal desiderio di in-

staurare rapporti di amicizia au-tentica, unico luogo dove far ca-dere il seme del Vangelo. Ciò chemi aspetto è una rassegna doveprima del medagliere si riempial’ ’abbracciere’. Devo dire che lacosa più bella di chi vive l’espe-rienza olimpica è proprio questa:vedere concretamente l’abbracciotra i popoli”. In Corea la giornata del giovaneprete con la passione per la scrit-tura, inizia con l’invio a tutto il

Team Italia e a tutti coloro chelavorano a Casa Italia del mes-saggio su Whatsapp con #lapa-

roladelgiorno. “Prendouna frase della Paroladi Dio del giorno -spiegail cappellano- e lo facciodiventare messaggio perla vita e per la speranzadei miei amici in questaavventura coreana. Du-rante la giornata mi di-vido tra un villaggio el’altro per incontrare gliatleti e consegnare quelloche io chiamo il mio piz-zino”. Che altro non èche un modo per incon-trare gli atleti per comea loro è più congeniale,attraverso un messaggio,un incontro personale,o ascoltando la Messa.

Del resto la fede come lo sportsono forme di linguaggio attra-verso cui si esprime la bellezzache ognuno porta con sé e lofanno con le stesse modalità: ilcoraggio, l’allenamento, l’allegria,l’altruismo. Perfettamente a suoagio anche in questo nuovo inca-rico don Gionatan conclude conl’auspicio, che accomuna tutti gliitaliani: di vedere tante medagliecolorate di azzurro.

M. Maddalena Bitonti

“Fede e sport in fondo sono simili, per entrambi occorre coraggio e altruismo”:ne è convinto il 36enne tricasino, cappellano del team azzurro ai giochi diPyeongchang in Corea

Missione Olimpiadi per don Gionatan De Marco

Ambizioso e originale il progettodidattico “Arte attiva, quando l’artediventa esperienza” realizzato daldocente di arte e immagine GiovanniPerdicchia per coinvolgere i suoialunni nello studio della storia del-l’arte. Il docente ha fatto interpretarefotograficamente agli studenti lepose di alcune famose opere d’arte,spingendoli a evidenziare tutti iparticolari mai notati, scoprendoin questo modo la tecnica utilizzatadai grandi artisti per realizzareopere come “La nascita di Venere”del Botticelli, “Fanciullo con cane-stro di frutta” e “I bari”, di Cara-

vaggio e “L’Ultima Cena” di Leo-nardo Da Vinci. Successivamentegli studenti hanno sovrapposto lapropria foto con l’immagine deldipinto originale. Quando si sonovisti protagonisti del dipinto, hannoavuto un effetto strabiliante inol-trandosi nell’immensità di ogni ope-ra, trasformatasi in un apparatoscenico, a mezz’aria tra la profonditàdell’opera e lo spazio reale. Il Progetto didattico “Arte attiva,quando l’arte diventa esperienza”di Perdicchia, ha ricevuto i compli-menti della responsabile editorialedella Mondadori. (M.M.B.)

Si è costituito “Tricase Sotterranea - per la tutela, valorizzazione e promozione deipatrimoni culturali tricasini”, grazie alla volontà di alcuni cittadini, i quali hannovoluto fare rete e sintesi delle loro esperienze professionali, di vita associativa e diimpegno civico. L’input che ha portato alla costituzione del Comitato ha avuto originegrazie ai recenti rinvenimenti archeologici e architettonici di piazza Don Tonino Bello:i preziosi rinvenimenti si inseriscono in un importante processo di stesura della storiadel nostro paese e nel loro contesto documentale qualitativo vanno a colmare ilframmentario e scarso repertorio delle fonti storiche e archivistiche tricasine. Fosse frumentarie, cisterne, invasi di raccolta e raccordo delle acque, sepolture,ceramiche e manufatti, sono testimonianze significative per la ricostruzione storicadel passato della comunità di Tricase, nonché dei processi di evoluzione economicae sociale della nostra società. Ancor più di rilievo è il basamento architettonico dellaparete di un edificio rinvenuto nella zona adiacente alla Chiesa Matrice, ancora infase di studio da parte degli esperti e degli archeologi; al momento, è opinabile, consupporto documentario, che l’elemento architettonico rinvenuto sia riconducibileall’antica Parrocchiale tricasina, edificio che nel corso dei secoli venne più voltericostruito a seconda delle esigenze demografiche della nostra comunità. È un momento di grandi attese, ma soprattutto di domande che cercano risposte. Ilnostro impegno sarà quello di osservare e studiare, focalizzare e proporre, sensibilizzaree valorizzare. Un impegno, vogliamo sottolinearlo, libero dalle appartenenze politiche.Un impegno civico che vuole trovare nelle istituzioni civili e religiose di Tricase ildialogo propositivo. Inoltre, il Comitato vede nel lavoro del gruppo archeologico, rap-presentato da Andrea Chiuri e Luigi Coluccia, un valido sostegno per la crescitaculturale del paese e per la valorizzazione del nostro patrimonio storico, insieme allacollaborazione dei molti validi studiosi protagonisti della storiografia e della memoriatricasina.

Salvatore Musio e Valentina [email protected]

Nasce il comitato “Tricase Sotterranea” RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

L’arte diventa attiva con Giovanni Perdicchia

specchia

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20 24 febbraio 2018

Tutti pazzi per la Polisportiva Bagnolo del Salento:sembra il titolo di un film, invece è l’amore per lasquadra, che da inizio stagione 2017-‘18 milita inSeconda Categoria, con un seguito strepitoso e unatifoseria straordinaria che la supporta ogni dome-nica. Finalmente un approccio giusto al calcio,dopo tutte le delusioni del sistema calcistico na-zionale, un piccolo esempio sano di come questosport dovrebbe essere vissuto, anche a livelli ago-nistici maggiori, che fa scendere in campo interefamiglie. “Un orgoglio per la comunità -commentaentusiasta la sindaca Sonia Mariano- una squadrache si impegna dal punto di vista calcistico e spor-tivo, correttezza, disciplina ed educazione caratte-rizzano il gruppo, che sa distinguersi sempre, anchein situazioni dove spesso ci si fa prendere la mano,denotando grande maturità o responsabilità. Il Co-

mune -conclude la prima cittadina- nonostante lescarsissime risorse sostiene la Polisportiva, l’asses-sore allo sport Davide Capasa è il trait d’union tral’Amministrazione e la squadra, insieme si trovanole modalità per venire incontro alle esigenze dellastessa”. Anche se è un piccolo paese di poco meno di due-mila anime Bagnolo è una realtà calcistica con unatifoseria straordinaria: ogni domenica, infatti, le fa-miglie si incontrano al campo per seguire i loroamici e beniamini, anche quando la squadra giocafuori casa. La Polisportiva ha molti supporter, grandie piccoli (questi ultimi sono più di trecento). Unasquadra molto seguita anche dagli sponsor di tuttala provincia, grazie all’entusiasmo di Mario Vanza-nelli, presidente ad honorem, che ha promosso lasquadra con un capillare marketing territoriale.

Lo sport sano che fa scendere in campo le famiglie

bagnolo

poggiardo

Negli scorsi giorni “Produzioni dalbasso” ha avviato una campagnadi crowdfunding lanciata da Chri-stian Manno, regista e ideatore del-l’opera dedicata all’attività agricoladel poggiardese Ercole Maggio (nellafoto). Si chiamerà I campi speri-mentali di Ercole Maggio e rac-conterà la particolare esperienzadel giovane contadino salentino edella sua famiglia, impegnati nellaricerca di varietà di cereali un tempotipiche del territorio e oggi scom-parse. Un’idea partorita da ChristianManno, rimasto impressionato dalracconto di Maggio nel corso di unconvegno tenutosi a Martignano;il regista ha così seguito l’attivitàdel contadino poggiardese per tuttoil 2017 e con il crowdfunding èalla ricerca delle risorse per con-sentire la pubblica diffusione deldocumentario. Ercole Maggio hainiziato questa particolare attivitànell’ottobre 2012, selezionando dalgrano acquistato in estate da con-tadini locali una particolare varietàpresente in piccole quantità, la ma-iorca; considerando, poi, questa ti-pologia come una costante, ha ipo-tizzato che se la maiorca è presentein un dato campione, potrebbero

essere presenti anche altri cereali.Con i suoi campi sperimentali, quin-di, ha selezionato i grani spiga perspiga e in seguito, grazie alla colla-borazione di anziani, agronomi ealla consultazione di trattati di agra-ria, è giunto finora all’individuazionedi sei varietà di cereali: quattro digrano duro (saragolla, capinera,russarda e timilia) e due di granotenero (maiorca e carosella). Ad oggi, quella di Maggio è una ri-cerca di base, perché ancora nonsono note le proprietà di questevarietà; ha però notato, ad esempio,che la maiorca ha effetti diserbantinei confronti delle erbe secche av-versarie del grano, che la saragollaresiste nei terreni freddi e tufari eche la russarda è molto appetitosaper i passeri. “Ho iniziato questaattività solo per curiosità e ora rac-conto il nostro territorio attraversocereali un tempo diffusissimi, varietàche parlano anche dei popoli chehanno attraversato il Salento. Ri-portare alla luce vecchie varietà dicereali, inoltre, significa anche ri-chiamare la cultura e la tradizionecontadina del passato e me ne ac-corgo quando mi confronto con glianziani del nostro territorio”. (A.C.)

Ha preso il via la campagna di crowdfundingper finanziare laproduzione e la diffusionedi un lungometraggiodedicato al recupero delleantiche varietà di granodel Salento

Sala mensa, sala sporzionamento pasti,cortile ricco di giochi e un modernosistema di videosorveglianza. Questesono solo alcune delle caratteristichedella nuova scuola dell’infanzia di Pog-giardo, inaugurata lo scorso 30 settembrein via Diaz dopo degli interventi di ade-guamento alle norme di sicurezza eigiene; la struttura ospita tre classi perun totale di 76 alunni e la sua realizzazioneè stata finanziata con fondi regionali di953mila euro. La presenza di questonuovo plesso si era rivelata necessariaper sopperire al sovraffollamento del-l’edificio di via Circolone. Dopo quasi cinque mesi di attività, però,

la struttura ha presentato una bruttasorpresa ad insegnanti, alunni e personalescolastico: la settimana scorsa il plessosi è rivelato inagibile a causa della pioggiaabbondantemente caduta in questo pe-riodo, che si è infiltrata nelle pareti e haallagato gli spazi interni. Dopo le segna-lazioni dei genitori, sul posto si è recatoil professore Ubaldo Cursano, dirigentescolastico dell’Istituto Comprensivo diPoggiardo, il quale ha autorizzato il ritornoa casa dei bambini. Dallo scorso lunedì, i bambini frequentanotemporaneamente il plesso di via Circo-lone, come deciso dal vicesindaco Da-miano Longo che poi convocato l’azienda

che ha effettuato i lavori di ristrutturazionedella scuola. Il consigliere di minoranzaGiuseppe Cianci, invece, presenterà un’in-terrogazione su quanto accaduto. (A.C.)

Ercole Maggio e i suoi campisperimentali in un docu-film

Scuola dell’infanzia di via Diaz chiusa causa allagamento

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21 24 febbraio 2018

galatina

Le temperature sono ancora basse, soprat-tutto per alcuni studenti del Liceo Scientifico“Antonio Vallone” di Galatina. La situazionein questo momento vede, dopo mesi divana attesa e qualche intervento, ancora unpiano, l’ultimo dei tre, completamente alfreddo. I ragazzi dicono di vivere, purtroppo,in una situazione a sé stante rispetto alresto dell’Istituto dove l’intervento dellaProvincia, più volte sollecitato, è servito arisolvere già da qualche settimana un guastoal funzionamento dei termosifoni. I ragazzihanno confermato di dover andare a scuolain condizioni di oggettiva difficoltà: spessosono costretti a seguire le lezioni con i cap-potti, il bagno è completamente al freddo etra una zona e un’altra del Liceo c’è un’escur-sione termica alta. Le prime proteste sono nate quando, tranovembre e dicembre, tutta la scuola è ri-masta al freddo per la rottura dell’impiantotermico. Sono stati fatti incontri, dibattiti,scioperi, manifestazioni, a seguito dei qualic’è stata anche un’assemblea alla presenzadel presidente della provincia Antonio Ga-bellone che si è recato personalmente negliedifici del Liceo per verificare le condizioni

e per spiegare il perché dei ritardi. Durantequell’incontro, avvenuto nei giorni subitodopo le festività natalizie, il presidente si èsentito in dovere di promettere un interes-samento personale affinché la situazionepotesse risolversi. Sempre in quell’occasionei rappresentanti degli studenti hanno fattopresente che oltre al di-scorso riscaldamento, pur-troppo, c’erano in piedianche problemi di illu-minazione e di infiltra-zioni di acqua. Le moti-vazioni che Gabellone hafatto notare agli studentiper giustificare la preca-rietà di alcune situazioniricadevano, ovviamente,nelle difficoltà economichein cui versa la nostra Pro-vincia. Il problema che ancorasussiste, da quello che cihanno raccontano gli stu-denti, riguarderebbe tuttoil sistema di riscaldamentodell’ultimo piano, dunque.

I termoconvettori che dovrebbero riscaldarerisultano non funzionanti. Gli unici mezziattivi sarebbero alcuni termosifoni situatinell’anti-bagno dello stesso piano. I sistemidi riscaldamento presenti nel bagno, nei la-boratori e, come detto, nelle aule sono com-

pletamente spenti. Gli stessi ragazzi del Val-lone si augurano che la situazione possa ri-solversi quanto prima anche se presto lastagione fredda dovrebbe lasciare il postoalla primavera.

Marco De Matteis

Lezioni al gelo per glistudenti del “Vallone” Dopo i problemi all’impianto termico alla fine dello scorso anno, ilriscaldamento ancora non funziona nelle aule, nei bagni e neilaboratori all’ultimo piano del Liceo Scientifico

nardò

Sono dieci e sono pienissimi i sacchi di tappi di plastica che co-stituiscono il ricavato di quasi otto mesi di raccolta presso ilpunto dedicato nell’atrio della sede comunale di via Falcone eBorsellino. Ora lo smaltimento presso un’azienda specializzata,la Mr. Plast di Sava (Taranto), consentirà di destinare un primocontributo per l’acquisto di una carrozzinaper un giovane disabile aspirante giocatoredi basket. Si tratta della prima consegna nell’ambitodi “Vivere senza barriere, nella testa e nelcuore! Raccogli un tappo… per un sogno”,un progetto di sensibilizzazione sociale ededucativo della sezione di Avetrana di A.Ge.

(Associazione Italiana Genitori), patrocinato dal Comune diNardò, che serve a finanziare beni utili a giovani diversamenteabili che vogliano praticare un’attività sportiva. In questi giorniAnna Maria Leobono, la responsabile della sezione di Avetranadi A.Ge., sta procedendo alla raccolta dei tappi, frutto dell’impegno

e della sensibilità dei neretini in questi mesi.L’iniziativa si lega anche allo sviluppo delbaskin, attività sportiva che permette a giovaninormodotati e disabili di giocare nella stessasquadra di basket, di cui Leobono è lareferente per Puglia e Basilicata. L’iniziativaproseguirà con una nuova fase di raccolta eanche negli istituti scolastici della città.

“Un tappo per un sogno”, consegnati i primi dieci sacchi

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casarano

Si chiama Lorenzo Andrea Par-rotta (a sinistra nella foto, insiemeagli altri membri del team) l’in-gegnere di Casarano impegnato

in due innovazioni tecnologicheche potrebbero cambiare il mondodei mezzi di trasporto. Il salentino,infatti, ha preso parte ad un rivo-luzionario progetto realizzato dallastart-up “Ales Tech” e dalla societàdi ricerca Girotto Brevetti riguar-dante la “levitazione magnetica”dei treni. Le due compagini hannolegato il loro nome e quello dellaScuola Superiore Sant’Anna diPisa al brevetto “Ironlev”, pre-sentato qualche giorno fa in an-teprima mondiale in provincia diTreviso, che consente appunto di

far viaggiare i convoglicome se galleggiassero.Il tutto ovviamente avantaggio di una mag-giore velocità.La forza del progettosta nel fatto che un va-gone viene sollevatocon pochissima energia,quella che basterebbeper sollevare un caricodi poche decine di kg.Si parla addirittura di“treni del futuro” tal-mente è alta la portatadi queste innovazioni.L’operazione, che è sta-ta condotta con un pro-totipo in scala reale uti-lizzando un binario tra-

dizionale e quattro pattini di ferroe magneti in grado di sollevare lapiattaforma di cinque metri sopraun’auto, potrebbe rivoluzionarenon solo il sistema ferroviario,ma totalmente quello dei mezzidi comunicazione. Tutto il pro-cesso -è utile sottolinearlo- avvienesenza che venga consumata ener-gia. Il prossimo step, previstoentro 18 mesi, sarà quello di pas-sare all’applicazione pratica suun vagone funzionante. La levi-tazione passiva, anche in questocaso, non prevede consumo dienergia. Il processo elimina l’at-trito, non ha bisogno di nuoverotaie o convogli. Questa nuovatecnologia va, quindi, a inserirsiall’interno di un sistema già com-pleto di strutture, senza causarecambiamenti o aver bisogno dinuove attrezzature. Dallo stesso gruppo di lavoro ènato un secondo, ambizioso, pro-getto, anch’esso destinato a farestoria. Ciò che è stato prodottosono le sospensioni della navicellaHyperloop, il “treno a levitazione”che riesce a raggiungere la velocitàdi 1.200 km/h abbattendo le di-stanze e consentendo, ad esempio,di viaggiare da Nord a Sud del-l’Italia in un’ora.

Marco De Matteis

Lorenzo Andrea Parrottanel team di ingegneri cheha sviluppato dueprogetti rivoluzionari per creare il “trenogalleggiante” che viaggiaa più di mille km/h

Un parco in una condizione pietosa: a sol-levare la questione è il consigliere di oppo-sizione Attilio De Marco che si è rivolto di-rettamente al sindaco perché intervengaper sanare la situazione di una strutturache doveva rappresentare un fiore all’occhielloper la comunità casaranese. De Marco, chein passato, in qualità di assessore, ha curatol’iter per il finanziamento dello stesso parcoattraverso il Programma Integrato per la Ri-qualificazione delle Periferie, ha sottolineatola presenza di rifiuti, la distruzione dei serviziigienici e delle recinzioni. Nel suo intervento il consigliere ha chiestoal sindaco di tutelare il parco, suggerendo

alcune strategie di intervento: utilizzare chigià lavora negli uffici comunali, darlo in ge-stione ad una società esterna che lo curi oinfine potenziare la videosorveglianza, almomento completamente distrutta. Allostesso tempo De Marco sottolinea le re-sponsabilità del sindaco che da una parteha lasciato gratuitamente il parco nelle manianche di chi, come si è visto, non rispettatutte le regole, e dall’altra ha ammesso chesi potrà intervenire solo con dei fondi esterni,aumentando il rischio che i tempi si allunghinoo peggio si vada verso la chiusura di unparco costato sacrifici e lavoro.

(M.D.M.)

Attilio De Marco: “Il Parco di Contrada Botte in mano ai vandali”

Un genio a tutta velocità

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Il grande biologo inglese CharlesDarwin (1809-1882) ha segnatoin maniera significativa la storiadel pensiero scientifico degli ultimidue secoli, dal momento che lasua teoria sull’evoluzione dellaspecie ha sancito quasi un discri-mine tra un approccio laico aiproblemi sull’origine del genereumano e quanti si rifacevano intermini esclusivamente teologiciad una concezione dell’Universocreato dal nulla in un determinatomomento.Il cammino della ricerca scientificasegnato dal grande naturalista hasegnato le concezioni antropolo-giche del cosiddetto “positivi-smo”, il quale, utilizzando in ter-mini ideologici le conquiste dellascienza, le ha utilizzate per porreuna cesura fra pensiero teologicoe pensiero scientifico. Il pensieroteologico, di pari passo, si è evo-luto, allo stesso modo in cui lascienza umana forniva nuova lucesui misteri della natura, rimodu-lando l’eterno nel presente, perproiettarlo nel futuro, e sancendo

una compatibilità in termini spe-culativi tra il racconto della Genesie le nuove teorie sull’origine del-l’uomo, suffragate altresì dalleemergenze archeologiche, che sisusseguivano riscoprendo scheletridi ominidi e collocandoli in unascala cronologica che confermavale teorie darwiniane.L’importanza dello studio di Dar-win continua ancora oggi ad avereuna vastissima eco nel mondoscientifico e soprattutto della di-vulgazione delle nuove tesi scien-tifiche relative ai misteri della ri-cerca dell’origine dell’uomo, pri-mordiale domanda che va di paripasso con quella che da semprel’uomo si pone circa la sua fineed il suo destino.Sin dalla sua morte, nel mondoanglosassone, si è infatti celebratoun Darwin day, che in occasionedella ricorrenza della nascita delgrande scienziato, avvenuta il 12febbraio 1809, vede l’organizza-zione di convegni scientifici e me-morabilia aventi come obiettivonon soltanto la perpetuazione del

pensiero di Darwin, ma soprat-tutto la “difesa dell’impresa scien-tifica attraverso il razionalismo ela laicità”.Anche quest’anno, in tutto il mon-do si è celebrata tale iniziativa,ma fa particolarmente piacere lacircostanza che anche nel Salento,l’associazione R.eTe. Ricerca eTerritorio e Museo della Preistoriadi Nardò con il patrocinio e lacollaborazione della Soprinten-denza archeologia belle arti epaesaggio Brindisi, Lecce e Ta-ranto e dell’assessorato ad Am-biente, Parchi e Musei del Co-mune di Nardò, abbiano orga-nizzato in terra salentina la gior-nata internazionale dedicata al“padre” della teoria dell’evolu-zione.Ricco è il calendario di eventimesso a punto presso il Museodella preistoria di Nardò, che nelcorso di una settimana vedrà lapartecipazione di studiosi, curiosied appassionati, che condividonola passione per la ricerca scientificanaturalistica. Il primo appunta-

mento si è svolto sabato 17 feb-braio presso il Museo della prei-storia ed ha visto la partecipazionedell’archeozoologo Francesco Co-lopi, che ha trattato il tema “Glianimali selvatici del Salento diieri e di oggi”.La rassegna si concluderà sabato3 marzo, in cui è prevista unaescursione nel Parco RegionaleNaturale di Portoselvaggio e Pa-lude del Capitano, con laboratoridi geologia e paleontologia daltitolo “A spasso con Darwin.Viaggio nell’evoluzione di PortoSelvaggio” a cura di FrancescoColopi (archeozoologo), FrancescaLagna (geologa del Gruppo Spe-leologico Neretino) e Andrea Vi-tale (geologo).Di particolare interesse è l’inizia-tiva di venerdì 23 febbraio, chesi terrà anch’essa presso il Museodella Preistoria, e riguarderà inparticolare la presenza del luponel Salento. In tale occasione ilprofessor Raffaele Sardella, delDipartimento di Scienze della Ter-ra dell’Università la Sapienza di

Roma, confermerà la presenza diun canide il cui ritorno in terrasalentina è stato recentemente ri-scontrato. Il lupo, simbolo tote-mico di queste terre, il cui odiernocapoluogo ha come emblema aral-dico e come radice toponomasticaproprio il più feroce degli animaliselvatici, è tornato allo stato bradoin un luogo in cui è sempre stato,in cui era talmente diffuso edammirato, da assurgere ad ani-male-guida delle antiche popola-zioni salentine, che evidentementesi identificavano nella sua tempraforte, selvatica ed indomita, fa-melica e feroce.La meraviglia naturalistica delsuo ritorno assume ancor più ri-levanza simbolica in relazione alfatto che la ricerca scientifica neha testimoniato la presenza sindal pleistocene. E dunque “Attential lupo? La presenza di Canis lu-pus nel Pleistocene” costituiràanche quel sugello scientifico chelega i salentini alle proprie originipiù remote ed ancestrali.

Vinzenzo Scarpello

cultura

In occasione della ricorrenza per la nascita del padre della teoria evoluzionista, il Museodella Preistoria propone fino al 3 marzo un interessante ciclo di incontri ed escursioni

A Portoselvaggio si celebra il Darwin day

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spettacolo

Per segnalazioni: [email protected]

a cura di Claudia Mangione

Ad aprile in Austria si terrà un tributo al cinema diEdoardo Winspeare. Due settimane che, tra Linz e Vienna,vedranno il noto cineasta di Depressa protagonista con isuoi film tanto conosciuti e amati: da Pizzicata, Sanguevivo e In Grazia di Dio fino al recente La vita in comune.Lui, salentino cosmopolita (nato in Austria, cresciuto inSalento, fino ai 14 anni, e un po’ all’estero), con la lentepoetica del suo occhio cinematografico ha acceso iriflettori internazionali sulla realtà del nostro lembo diterra. Con i tutti i suoi chiaroscuri. Un omaggio importante quello che le sta tributandol’Austria.Sono molto orgoglioso, anche se non me lo merito, nonsono ancora morto [ndr. ride], il tributo si fa a Fellini!Ma c’è dietro un motivo, sono nato lì e mi sentono nontanto lontano.Siamo a quasi sei mesi dall’uscita de La vita in comune.Dovendo fare un primo bilancio, con all’attivo il “PremioFEDIC” della 74esima Mostra del Cinema di Venezia,non potrebbe che essere positivo?Sono contento, però cerco di essere molto onesto e devoanche dire che sì, il film è andato bene, ma meno bene inItalia di In grazia di Dio, per esempio, che invece haavuto un ottimo riscontro. Io ho uno strano pubblico,cioè tutti si aspettano che sia molto numeroso in Pugliaperché sono considerato un regista che fa film regionalistici,anche se non penso sia così. Invece vado molto meglio aBergamo o Verona che non a Brindisi o Taranto, conl’eccezione di Lecce città e di Tricase. A cosa lo imputa? Al fatto che qui si è persa la cultura del cinema. Sarebbeimportante già nelle scuole avvicinare i ragazzi allo studio

del cinema, del teatro con corsi di recitazione, come neiPaesi anglosassoni. Il film sta andando forte all’estero. Ho saputo che haconquistato anche la Cina.Sì, è stato acquistato in Cina da una specie di Netflix.Stiamo avendo delle grandissime soddisfazioni. Il film èstato venduto, tra gli altri Paesi, anche in Francia e nesono molto felice perché per noi cineasti è un Paese chevale quanto tutto il mondo, in Brasile e in Polonia.Quali difficoltà incontra sul mercato straniero con filmmade in Salento?Pur avendo fortuna all’estero mi ritrovo a scontrarmicon particolari meccanismi, cioè a volte dall’Italia ci siaspetta la solita Italia, non la novità. La mia magari nonè una gran novità, però sicuramente lo è perché gli attorisono del posto, parlano la lingua del posto, non c’èl’Italia tipica dell’immaginario collettivo, non ci sono leVespe, non ci sono tanti playboy moraccioni, ecc. Quindi il Salento appare al resto del mondo come unaterra non facilmente catalogabile?Sicuramente l’aspetto interessante è che pur essendoItalia e anche qualcos’altro, è un po’ Grecia, un po’Oriente. Il Salento ora è di gran moda. È un Salentoelitario, ci sono molti stranieri che hanno case qui, mac’è anche un Salento interno meno conosciuto, più au-tentico, con tanti problemi: si sta spopolando, c’è la di-soccupazione, si è perso il manifatturiero, non c’è piùl’agricoltura. Se potesse, nel cuore di chi vorrebbe far arrivare i suoifilm? Dei giovani, soprattutto in Italia dove ho un pubblico dianziani. Sono spesso nelle scuole per presentazioni e misono accorto che i giovani non vanno più al cinema o selo fanno è per vedere commedie e film americani perchépensano che tutto il resto sia noioso. Io non faccio filmper un’élite, ma faccio film in cui si parla di amore,passione, invidia, drammi, vicende emozionanti chepossono coinvolgere qualunque fascia di popolazione.

Crede che oggi, nonostante le distanze siano state azzeratedai social network, nel mondo ci sia più bisogno di arte? Penso che ci sia sempre bisogno di arte, soprattutto diarte “in comune”. La differenza tra la televisione e il ci-nema, per esempio, è che se condividi un’emozione conaltri il coinvolgimento è moltiplicato per cento. Lo stessovale per il teatro, per la musica, per le mostre. L’arte èuno strumento di sviluppo delle emozioni, ma anche diconoscenza che veramente ci avvicina tutti. Noi cineastivediamo di continuo film iraniani, sudamericani, cinesi evedere che loro, con forme diverse, amano e odiano facapire che siamo tutti della stessa razza umana. Siamotutti fratelli umani.

Il regista de La vita in comunesi racconta in occasione dei prossimiimpegni che lo vedranno protagonista

Edoardo Winspeare, il regista “poeta” che incanta il mondo

La prima domenica di marzo la comunità di Ma-rittima (frazione di Diso) celebra la festa dellaMadonna di Costantinopoli, una ricorrenzamolto sentita nell’intera comunità la cui devo-zione si base su un episodio che accaduto nel1589. L’allora parroco don Domenico Coluccia,una sera d'estate, dalla terrazza della sua abita-zione intravide in lontananza un insolito ba-gliore proveniente dal bosco situato inprossimità del paese fatto che attirò subito l'at-tenzione anche di tutti gli altri abitanti di Marit-tima e di Castro. Il prete decise di radunare tutti i fedeli e insieme

a loro, con zappe e badili, si recò nel luogo dacui la luce proveniva. Fu così che fu scoperta lalastra di pietra con l'effige della Madonna colbambino. Pochi giorni dopo venne eretta un'edicola vo-tiva perché l'immagine sacra potesse essere de-corosamente custodita. Trascorso un po' ditempo però gli abitanti pensarono fosse neces-sario avvicinare l'immagine della Vergine al cen-tro abitato, e diedero inizio alla costruzione diuna cappella. L'icona sacra fu trasferita nellanuova sede ma, con grande stupore di tutti,venne ritrovata il giorno successivo nel suo sito

originario. L’evento miracoloso si ripeté per tre volte, do-podiché la popolazione decise nel 1610 di co-struire proprio in quel posto un Santuariodedicato alla Madonna di Costantinopoli, tut-t'ora esistente e molto frequentato. La sua so-bria facciata è impreziosita da un pregevoleportale barocco ultimato nel 1691, mentre ilcampanile a pianta quadrata fu rifatto nel 1929.L'interno, ad aula unica rettangolare con voltaa crociera, è completamente decorato con stuc-chi settecenteschi. Lungo il perimetro della na-vata sono ospitati gli altari dell'Immacolata, delCrocifisso, di sant'Antonio da Padova e dell'Ad-dolorata. Sull'altare maggiore, risalente al 1660,troneggia in un ovale l'icona della Vergine colBambino. La chiesa è sede della Confraternita dell'Imma-colata istituita nel 1860.

A cura di Diletta Pascali

FESTA DELLA MADONNA DI COSTANTINOPOLI

foto di Marialucia De Siena

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spettacolo

Per segnalazioni: [email protected]

a cura di Claudia Mangione

Nuovo appuntamento teatrale il 2 marzopresso il Politeama Greco di Lecce con lospettacolo Massimo Lopez & Tullio So-lenghi Show e l’accompagnamento musicaledella Jazz Company diretta dal maestroGabriele Comeglio. Il duo si riunisce sulpalco dopo 15 anni con uno spettacolofirmato e interpretato dagli stessi, prontiad intrattenere al meglio per quasi dueore con voci, imitazioni, sketch, perfor-mance musicali, improvvisazioni ed inte-razioni con il pubblico come l’incontrotra Papa Bergoglio e Papa Ratzinger, inun esilarante siparietto di vita domestica,i duetti musicali di Gino Paoli e OrnellaVanoni e quello più recente di Dean Martine Frank Sinatra, che ha sbancato la puntatanatalizia di “Tale e quale Show”. Tullio eMassimo, da “vecchie volpi del palcosce-nico”, si offrono alla platea con l’empatiaspassosa ed emozionale del loro incon-fondibile marchio di fabbrica.Insieme ad Anna Marchesini i due artistitra gli anni ‘80 e ‘90 fondarono un popolaregruppo comico, “Il Trio”, che debuttòdapprima alla radio con il varietà “Helza-poppin” su Radio Due. A partire dal 1983fino alla metà degli anni ‘90 il trio Lopez-Solenghi-Marchesini fa ridere l’Italia intera:partecipano al varietà “Tastomatto” otte-nendo grande successo. Nel 1985-1986propongono i loro sketch anche a “Do-menica in”. L’anno successivo sono ospitifissi a “Fantastico”.

A teatro ottengono un notevole successocon gli spettacoli Allacciare le cinture disicurezza (1987) e In principio era il trio(1991), scritti, diretti e interpretati daloro. Nel 1994 il sodalizio termina e il Trio siscioglie e i tre artisti continuano le lorocarriere separatamente. Massimo Lopeznel 1998 realizza un’apparizione straor-dinaria nella soap opera “Beautiful” econtemporaneamente è intrattenitore in“Buona domenica” (edizioni 1998 e 1999),mentre nel 2000 è al fianco di Mara Venier

in “Fantastica italiana”. Solenghi da partesua, nella stagione 2001/2002 è ospite delprogramma “Quelli che il calcio”, condottoda Simona Ventura, con due nuovi perso-naggi: Briatore e il calciatore Tommasi.Nella stessa stagione prende parte anchea “Convenscion a colori” con i personaggidi Luca Giurato, la Iervolino ed EnzoBiagi. Dal 2003 al 2005, insieme a TullioSolenghi, Lopez porta a teatro La stranacoppia di Neil Simon, per la regia diGianni Fenzi.

Clara Scarciglia

Venerdì 2 marzo risate garantite con il nuovo show che, dopo la scomparsa della collega Anna Marchesini, vede il ritorno in scena di due comici tra i più brillanti nel panorama italiano

La residenza Astragali del Teatro Paisiello diLecce ospiterà mercoledì 28 febbraio alle 21lo spettacolo Io ti cielo - Frida Kahlo di AureliaCipollini accompagnata dal cantautore MassimoDonno, il percussionista Francesco Pellizzarie la voce registrata di Tomàs Acosta, con ilsupporto della Regione Puglia e del Comunedi Lecce. Tratto dalla biografia di Hayden Her-rera, lo spettacolo prende il titolo da una cita-zione di Frida Kahlo: “Io ti cielo, così che lemie ali possano distendersi smisuratamenteper amarti senza confini”. L’artista nata in Messico, è una donna folle,dolcissima e innamorata della vita nonchéuna delle più grandi pittrici del Novecento. At-

traverso lo spettacolo si ripercorre la sua vita,la sua esistenza tormentata e violenta sullosfondo della rivoluzione messicana. Combattuta tra due anime, il candore e la fe-rocia, si dedica così all’affascinante arte dellapittura ottocentesca dipingendo sempre lasua realtà. Sopravvissuta in infanzia alla poliomielite ead un incidente stradale che l’ha resa invalida,morì all’età di 47 anni a causa di embolia pol-monare e oggi la sua Casa Azul, dove sonoconservate le sue ceneri, è sede del “MuseoFrida Kahlo”. Info: 0832.306194,320.9168440 e [email protected].

Clara Scarciglia

La vita di Frida Kahlo raccontata in Io ti cielo

Al Politeama Greco arrivano Massimo Lopez e Tullio Solenghi

28 24 febbraio 2018

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a cura di Claudia Mangione

Con la cantante inglese Sarah Jane Morris (nella foto), il pianistae cantante Mario Rosini, il chitarrista Tony Remy e la MaximaOrchestra prende il via questa sera la prima edizione del RIMF,organizzato e prodotto dall’Ass. Culturale Club delle Idee, con ladirezione artistica e musicale di Alessandro Quarta.

Rudiae International Music FestivalSABATO 24

MUSICA

MUSICA

Il soprano Veronica Granatiero (nella foto), il tenore RaffaelePastore e il pianista Vincenzo Rana sono i protagonisti del “Galàdi Opere e Operette”, quinto appuntamento della rassegna di“Concerti con Aperitivo” organizzata dalla Camerata MusicaleSalentina.

Galà di Opere e OperetteLECCE, Teatro Paisiello - ore 20.

DOMENICA 25MUSICA

LECCE, Teatro Apollo - ore 21

Quarto appuntamento della ras-segna "Racconti d'Autore", in cuiogni musicista invitato parleràdi un proprio punto di riferimentoartistico. L'ultimo appuntamentodi febbraio vede protagonista ilcantante e musicista calimereseEmanuele Licci che racconteràattraverso scritti, canzoni e aned-doti la vita di Matteo Salvatore.Info: 338.1200398.

Emanuele Licci narraMatteo Salvatore

SABATO 24

CORIGLIANO D’OTRANTO, Art&Lab Lu Mbroia - ore 20.30

Liberamente ispirato a La signorina Else di Arthur Schnitzler,scritto come monologo nel 1924 sotto le stesse influenze da cuisarebbe nata la psicanalisi di Freud, Nunzia Antonino e CarloBruni portano in scena, nella traduzione di Giuseppe Farese, lastoria di Else, che vive in un mondo fonte di ossessioni e di follia.

ElseSABATO 24

TEATRO

ARADEO, Teatro Domenico Modugno - ore 20.30

TEATRO

La verità e le bugie di un’ami-cizia raccontate dal genio diNorm Foster, con la sua ca-pacità di risucchiarci in unumorismo che ci accompagnafino al calare del sipario. Di-retto e interpretato da Mauri-zio Micheli, lo spettacolo pro-pone un cast di attori del ca-libro di Benedicta Boccoli,Nini Salerno e Antonella Elia.Info: www.politeamagreco.it.

Il più brutto week-end della nostra vita

DOMENICA 25

LECCE, Politeama Greco ore 19

MUSICA

Enza Pagliara e Dario Muci,accompagnati dal fisarmonici-sta Michele Bianco, ripropon-gono canti raccolti dalla voceviva dei cantori del Salento. Liincarnano e li impastano con itempi, svelando la vitalità delpassato sullo sfondo del pre-sente. Un repertorio di cantitradizionali per voci, tamburellie chitarra che unisce la ricercaalla riproposta, il femminile almaschile.

Enza Pagliara e DarioMuci in concerto

MERCOLEDÌ 28

LECCE, Barroccio - ore 22

Esclusiva regionale per "Tutu", lo spettacolo dei Chicos Mambo,la famosa compagnia fondata dal francese Philippe Lafeuille,che oggi conta sei danzatori la cui esperienza e tecnica sonomesse al servizio dello humour. Travestiti da ballerine, danzanoin venti quadri in cui evocano le icone della danza e dello sport.

TutuMARTEDÌ 27

DANZA

LECCE, Teatro Apollo - ore 20.30

29 24 febbraio 2018

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30 24 febbraio 2018

Anno XVII - n. 637Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002

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Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Tessera n. 14594

Il tratto principale del tuo carattere.La determinazione.Il tuo principale difetto.Vivo assorbito dalle mie passioni eda quello che faccio, a volte trascuroil resto.La qualità che preferisci in una don-na?In una donna da tenere accanto, ilcalore. In generale, la capacità diispirare col proprio modo di essere.E in un uomo? Lo stesso che in una donna.Cosa ci vuole per esserti amico? Stima reciproca, comprensione, gran-de affetto.Cos’è la felicità? Desiderare quello che si ha, goderne,e allo stesso tempo poter inseguire ipropri sogni.L’ultima volta che hai pianto? Spesso di felicità, mentre guardo otengo in braccio mio figlio.Di cosa hai paura? Di non essere all’altezza delle mieaspettative. Canzone che canti sotto la doccia? Di solito non canto sotto la doccia. Musicisti o cantanti preferiti?Ne adoro tantissimi e di tanti generidiversi. Vado sul classico: The Beatles,

The Police, Caetano Veloso, MichaelJackson.Poeti preferiti? Omero. Autori preferiti in prosa?Gabriel Garcia Marquez, Bulgakov,Erri De Luca, Murakami Haruki.Libri preferiti. Il Maestro e Margherita, Cent’annidi solitudine, Dance dance dance, Ipesci non chiudono gli occhi.Attori e attrici preferiti. Jack Nicholson, Matthew McCo-naughey, Toni Servillo, LeonardoDi Caprio.Chi potrebbe interpretarti sul grandeschermo? Shia Labeouf, mi accontento dipoco!Film preferiti.La vita è un miracolo, Parla con lei,Basta che funzioni, Le conseguenzedell’amore e la serie tv BreakingBad.I tuoi pittori preferiti. Van Gogh, Leonardo Da Vinci, Ca-ravaggio.Il colore che preferisci.Non saprei.Se fossi un animale, saresti?Un drago.

Cosa sognavi di fare da grande?Lo scrittore, il portiere di calcio, ilmusicista.L’incontro che ti ha cambiato lavita? Ludovico Einaudi. La persona a cui chiederesti consiglioin un momento difficile? Mio padre. Quel che detesti più di tutto. L’incompetenza, specialmente se ac-coppiata all’arroganza. Quanto tempo dedichi alla cura deltuo corpo?Mi alleno a corpo libero quattrovolte a settimana, cerco di mangiarebene.Piatto preferito.Rape ‘nfucate.Il profumo preferito.L’odore di Silvia, mia moglie.Il fiore che ami. I fiori di campo. La tua stagione preferita? Estate. Il paese dove vorresti vivere? Il mio. In quale epoca ti sarebbe piaciutovivere?Mi sarebbe piaciuto essere al seguitodei grandi esploratori, specie via

mare, di ogni epoca.Personaggi storici che ammiri dipiù. Non sono credente, ma Gesù è statoun personaggio incredibile.Personaggi storici detestati. Tanti, troppi, tra i potenti di turno.Cosa faresti per sostenere ciò in cuicredi? Far seguire i fatti alle parole, essereun esempio.Chi è il tuo eroe vivente? Non ho un eroe prediletto, ma hotrovato e scelto delle persone, vicineo lontane, che per diversi motivisono punti di riferimento, maestri.Il tuo sogno ad occhi aperti? Tanti. Uno di questi è suonare conCaetano Veloso.Il tuo rimpianto più grande? Nessuno degno di nota. Cos’è l’amore?La forza più potente in natura, mo-trice e coesiva, carnale e spiritualeallo stesso tempo.Stato attuale del tuo animo.Felice.Il tuo motto.Al momento è: “niente scuse”.Come vorresti morire?Felice, di me stesso e per i miei cari.

Noto tamburellista, violinista e compositore, fin dall’età di 14 anni nel CanzoniereGrecanico Salentino, ne diventa il leader nel 2007, succedendo al padre DanieleDurante (la madre, Rossella Pinto, è un altro dei membri fondatori del CGS ed èstata parte del gruppo fino al passaggio di consegne generazionale). nel 2010esce Focu d’amore, il primo cd del Canzoniere prodotto dallo stesso Mauro, nel2012 Pizzica Indiavolata, nel 2015 Quaranta e nel 2017 Canzoniere. Sotto la suadirezione il CGS raggiunge la consacrazione internazionale, con partecipazioniai festival più prestigiosi e la reazione entusiasta della critica di tutto il mondo.A soli 26 anni è nominato assistente musicale del celebre maestro concertatoreLudovico Einaudi per l’edizione 2010 e 2011 della “Notte della Taranta”.

Mauro Durante

di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proustio PROPRIO io

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