IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima...

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IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione Con Gesù nel deserto Tra la paura del diavolo e il fascino di Cristo In ascolto della Parola di Dio Parte prima Il tentatore gli si accostò e gli disse... Se sei Figlio di Dio... Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto Nel deserto per essere tentato dal diavolo Parte seconda Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto La prima tentazione: dì che questi sassi diventino pane! La seconda tentazione: gettati giù! La terza tentazione: tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai! Parte terza Un " decalogo" per le nostre tentazioni Le tentazioni e la Grande Tentazione Rivestitevi dell'armatura di Dio! Conclusione Ma liberaci dal Maligno 1

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IL GRANDE TENTATORE

Lettera per la Santa Quaresima 2001

28 febbraio 2001

INDICE

Introduzione

Con Gesugrave nel deserto

Tra la paura del diavolo e il fascino di Cristo

In ascolto della Parola di Dio

Parte prima

Il tentatore gli si accostograve e gli disse

Se sei Figlio di Dio

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto

Nel deserto per essere tentato dal diavolo

Parte seconda

Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto

La prima tentazione digrave che questi sassi diventino pane

La seconda tentazione gettati giugrave

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Parte terza

Un decalogo per le nostre tentazioni

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Rivestitevi dellarmatura di Dio

Conclusione

Ma liberaci dal Maligno

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Introduzione

CON GESU NEL DESERTO

E da tanti secoli sin dallantichitagrave che la Chiesa ci fa riascoltare allinizio di ogni Quaresima una pagina grande e arcana del santo Vangelo la pagina delle tentazioni di Gesugrave

E ciograve egrave grandemente significativo per noi E in realtagrave questo testo evangelico ci col-pisce in modo sempre nuovo con la sua profonda misteriositagrave Ad una condizione perograve che si superi il facile e comune rischio di trascurarla questa pagina di Vange-lo oppure di leggerla solo occasionalmente - in Quaresima appunto - e per di piugrave molto superficialmente

Essa invece egrave di singolare importanza in ogni tempo dellanno soprattutto percheacute ci costringe a scendere in profonditagrave ad entrare dentro il nostro stesso essere di di-scepoli di Gesugrave intimamente uniti a lui e al suo dono di salvezza Infatti se come ha detto Gesugrave il Regno di Dio egrave dentro di voi (Luca 17 20) egrave nellintimo del no-stro io che quotidianamente si viene instaurando questo Regno - e dunque lamo-re e la grazia del Signore - e ciograve avviene sempre nel segno di una lotta tra Gesugrave e il dia-volo tra il cristiano e il diavolo

Tra la paura del diavolo e il fascino di Cristo

Confessiamolo tutti noi forse siamo frenati da una qualche paura di fronte al diavolo al Grande Tentatore E in un certo senso egrave comprensibile percheacute di fatto la nostra at-tuale societagrave e la sua cultura dominante non solo non amano parlare del diavolo ma ne negano categoricamente lesistenza e ne liquidano la credenza che ancora so-pravvive come fosse una fantasticheria nostalgica di mitologie superate e comun-que indegne delluomo come essere razionale e intelligente

Ma nonostante tutto assistiamo anche oggi al rifiorire di un certo interesse per questa realtagrave misteriosa e tragica del nostro esistere Certo in questo interesse tro-viamo spesso uno strano intreccio di magia folklore morbositagrave superstizione de-viazioni psichiche forme maniacali e magari anche inadeguata o deformata cono-scenza della veritagrave cristiana Senza dire che non manca chi seguendo il Carducci o il filosofo tedesco F Nietzsche ricorre al diavolo come a un eroe audace che anela verso la libertagrave e la bellezza sfidando e violando tutti i divieti della divinitagrave

Ma tutto ciograve egrave un motivo in piugrave per sconfiggere la paura e per ricercare con fiducia la veritagrave Occorre allora il coraggio di risalire alla sorgente genuina di ogni discorso se-rio e vero sul Grande Tentatore E la sorgente egrave la Parola di Dio quella parola che si

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egrave fatta carne in Gesugrave Ed egrave proprio in rapporto a lui e alla sua missione di salvezza che levangelista ci presenta il diavolo e la sua azione

In tal modo ancora una volta siamo invitati a guardare a Cristo a tenere fissi i nostri occhi su di lui come ci sollecita il Papa nella sua lettera del dopo-Giubileo Egli non esita a individuare la grande ereditagrave che il Giubileo ci consegna ricondotta al suo nucleo essenziale nella contemplazione del volto di Cristo lui considerato nei suoi lineamenti storici e nel suo mistero accolto nella sua molteplice presenza nella Chiesa e nel mondo confessato come senso della storia e luce del nostro cammino (Novo millennio ineunte n 15)

In realtagrave la pagina evangelica delle tentazioni egrave una pagina di cristologia percheacute ci svela il vero volto di Cristo e della sua missione di salvezza ci dice chi egrave Gesugrave e qual egrave il compito messianico che egli ha ricevuto da Dio E una pagina di Cristologia mol-to densa e suggestiva come appare dalla sintesi tracciata dal Catechismo della Chiesa Cattolica Gli evangelisti rilevano il senso salvifico di questo misterioso avvenimen-to (le tentazioni) Gesugrave egrave il nuovo Adamo rimasto fedele mentre il primo ha ceduto alla tentazione Gesugrave compie perfettamente la vocazione dIsraele contrariamente a coloro che in passato provocarono Dio durante i quanta anni nel deserto Cristo si rivela come il Servo di Dio obbediente in tutto alla divina volontagrave Cosigrave Cristo egrave il vincitore del diavolo egli ha legato luomo forte per riprendergli il suo bottino (cfr Marco 3 27) La vittoria di Gesugrave sul tentatore nel deserto anticipa la vittoria della passione suprema obbedienza del suo amore filiale per il Padre (n 539)

Pagina di Cristologia quella delle tentazioni egrave anche e proprio per questo una pa-gina di etica cristiana percheacute ci presenta il vero volto del cristiano e del suo comporta-mento da seguace di Gesugrave Siamo cosigrave di fronte a unesperienza di vita di Gesugrave che mentre egrave rivelatrice del suo stesso essere si fa paradigmatica per lesperienza di vita di ogni suo discepolo In questa pagina troviamo inscindibilmente congiunte lesal-tazione di Gesugrave Cristo salvatore del mondo nellobbedienza amorosa al Padre che chiede il dono di seacute sulla croce e lesaltazione delluomo veramente libero delluomo cioegrave che rivive nella sua esistenza la scelta vittoriosa del Signore Gesugrave

Nella fede e nellamore contempliamo Cristo Signore Contempliamolo con gli oc-chi degli evangelisti e in particolare di Matteo con gli occhi dei cristiani dei primi tempi con gli occhi dei Padri della Chiesa e dei Santi e dei semplici fedeli E invo-chiamo lo stesso Spirito che ha condotto Gesugrave nel deserto per essere tentato dal dia-volo e che lha reso vittorioso la sua luce ci doni di ammirare commossi e stupiti gli splendidi lineamenti del volto di Cristo e la sua grazia ci doni di partecipare grati e gioiosi al mistero della vittoria di Cristo sul Male

Siamo cosigrave invitati ciascuno di noi in particolare a seguire Gesugrave nel deserto Seguirlo non solo nel senso di assistere come spettatori allo scontro frontale chegli sostie-ne con il Grande Tentatore ma anche nel senso piugrave profondo di partecipare come

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discepoli allesperienza spirituale che Gesugrave sta vivendo infatti la sta vivendo per seacute ma anche per la sua Chiesa dunque per noi

In ascolto della Parola di Dio

Eccoci dunque al bellissimo racconto di Matteo che si sviluppa in tre momenti Il pri-mo come introduzione ci presenta gli attori del dramma Gesugrave e il Grande Tentatore Il secondo che costituisce lampio contenuto centrale ci fa assistere al triplice assalto di Satana per distogliere il Gesugrave il Figlio di Dio fatto uomo dallaffidarsi alla volon-tagrave del Padre nel compiere lopera della salvezza Lultimo momento come conclu-sione fa seguire alla sconfitta di Satana il servizio che gli angeli rendono a Gesugrave

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo

E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse Se sei Figlio di Dio di che questi sassi diventino paneacute Ma egli rispose Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave santa lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave percheacute sta scritto Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorreggeranno con le loro mani percheacute non abbia a ur-tare contro un sasso il tuo piede Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Si-gnore Dio tuo

Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se pro-strandoti mi adorerai Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Si-gnore Dio tuo e a lui solo rendi culto

Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 1-11)

Il testo evangelico chiede di essere letto e riletto chiede di essere meditato con grande calma e con piugrave grande fede percheacute in esso risuona veramente la voce di Dio che ancora ci parla secondo lesplicita affermazione del Concilio Vaticano II Le Sa-cre Scritture contengono la parola di Dio e percheacute ispirate sono veramente parola di Dio (Dei verbum 24)

In tal modo Dio stesso attraverso la meditazione orante della pagina evangelica ci svela il volto e il cuore del Messia tentato dal diavolo e ci attrae a Cristo Signore come al modello per affrontare le nostre tentazioni e come alla fonte viva da cui attingere la grazia per essere sempre vittoriosi

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Vale cosigrave anche per la pagina delle tentazioni di Gesugrave quanto ha scritto il Papa nella citata lettera al termine del Giubileo E necessario che lascolto della Parola diventi un incontro vitale nellantica e sempre valida tradizione della lectio divina che fa co-gliere nel testo biblico la parola viva che interpella orienta e plasma lesistenza (Novo millennio ineunte 39)

Parte Prima

IL TENTATORE GLI SI ACCOSTO E GLI DISSE

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Questo allora rimanda a un quadro cronologico che levangelista dipinge nei due precedenti versetti del suo racconto nei quali egli presenta gli attori o protagonisti del dramma il Signore Gesugrave e il tentatore Scrive Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser ten-tato dal diavolo E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fa-me (Matteo 4 1-2)

Siamo di fronte allintroduzione del brano delle tentazioni di Gesugrave unintroduzione questa che ci coinvolge personalmente non solo percheacute siamo in rapporto con i due attori che si fronteggiano tra loro ma anche percheacute lesperienza di Gesugrave egrave destinata a diventare la nostra stessa esperienza come esempio e come grazia Nella sorte di Gesugrave egrave in qualche modo anticipata la sorte del discepolo Lo esprime in modo limpido e profondo santAgostino nel commento a un salmo Cristo fu certamente tentato dal diavolo ma in Cristo eri tentato tu Tua infatti era la carne che Cristo aveva presa percheacute tu avessi da lui la salvezza Egli aveva preso per seacute la morte che era tua per donare a te la vita da te egli aveva preso su di seacute le umiliazioni perchegrave tu avessi da lui la gloria Cosigrave egli prese da te e fece sua la tentazione affinchegrave per suo dono tu ne riportassi vittoria Se in lui noi siamo tentati in lui noi vinciamo il diavolo Ti preoccupi percheacute Cristo sia stato tentato e non consideri che egli ha vinto In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria Riconoscilo (Esposizione sul salmo 60)

Anche su di noi con il battesimo viene effuso lo Spirito anche noi veniamo con-dotti da questo stesso Spirito anche noi andiamo nel nostro deserto affrontiamo le nostre tentazioni facciamo il nostro digiuno soffriamo la nostra fame Sigrave anche noi Ma come discepoli dobbiamo guardare a Cristo e rimanere in comunione di vita e di vittoria con lui

Se sei Figlio di Dio

Il racconto delle tentazioni segue quello del battesimo di Gesugrave Non si tratta semplice-mente di una successione cronologica prima il battesimo e poi le tentazioni bensigrave di unintima connessione chiaramente attestata dai tre sinottici (Matteo Marco e

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Luca) Tra i due racconti cegrave un interessante rapporto dal momento che il tentatore si rivolge a Gesugrave con le parole Se sei Figlio di Dio rifacendosi in questo modo alla aoce che dallalto egrave risuonata sul fiume Giordano Ed ecco una voce dal cielo che disse Questi egrave il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto (Matteo 3 17)

Ma qual egrave il preciso contenuto del rapporto tra i due racconti E il fatto che luno e laltro rimandano al mistero di morte e di vita proprio di Gesugrave

Nel battesimo di Gesugrave viene prefigurato il mistero della morte e della risurrezione del pec-cato e del perdono Gesugrave scendendo nelle profonditagrave del fiume Giordano rappresen-ta simbolicamente un evento di morte una vecchia vita viene sepolta percheacute la nuova possa risorgere Ma Gesugrave egrave senza peccato non ha nessuna vecchia vita da seppellire Se accetta da Giovanni il Precursore il battesimo egrave percheacute Gesugrave vuole anticipare la croce ossia vuole liberamente accettare i peccati nostri e del mondo in-tero e accettare cosigrave la nostra morte Quando poi Gesugrave risale dalle acque il cielo si squarcia e da esso risuona la voce del Padre che lo dichiara suo figlio Comegrave elo-quente questo cielo aperto dopo il discendere di Gesugrave nel fiume Dice che nel buio profondo della morte e dei nostri peccati Dio nel suo amore misericordioso viene a cercarci e a riportarci nuovamente alla luce della vita Il battesimo di Gesugrave dunque anticipa il dramma della sua vita e della sua morte e insieme ce lo fa cogliere nel suo meraviglioso e sorprendente significato per noi

E cosigrave egrave anche del racconto delle tentazioni Esso egrave unanticipazione del mistero di Gesugrave Cristo del mistero di Dio e delluomo Infatti qui nel deserto tentato dal diavolo Gesugrave continua la sua discesa quella discesa che ha iniziato con lincarnazione - con il suo farsi carne nel grembo di Maria - ha reso visibile pubblicamente con il battesimo nel Giordano e che porteragrave a compimento sulla croce nella tomba e nel mondo dei morti (la discesa agli inferi) Ora la sta vivendo questa discesa con-dividendo con la nostra fragile umanitagrave la prova e lassalto del tentatore Nello stes-so tempo nelle tentazioni vinte da Gesugrave si compie anche sempre nuovamente una risalita che apre e rende possibile la risalita delluomo dal suo abisso e oltre se stesso

Se sei Figlio di Dio Gesugrave egrave stato dichiarato al Giordano Figlio di Dio ed ora nel deserto gli viene data loccasione di provare la sua adesione filiale al Padre accet-tando la difficile missione affidatagli Il battesimo costituisce la vocazione storica che il Padre celeste rivolge a Gesugrave come Messia Figlio Servo e rappresenta la sua con-sacrazione messianica Ebbene latteggiamento di Gesugrave durante le tentazioni e la sua risposta al tentatore descrivono in forma narrativa la libera non facile risposta di lui alla chiamata del Padre la sua scelta messianica in totale conformitagrave al progetto di Dio

Potremmo dire che le tentazioni costituiscono in un certo senso una verifica voca-zionale in ordine non tanto a discernere la volontagrave di Dio quanto a viverla nella fe-

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deltagrave piena E questo per la veritagrave un significato universale della tentazione egrave prova vocazionale di ricerca costante - al di lagrave delle suggestioni o delle pressioni del diavolo del mondo dellegoismo personale - del volere di Dio di quel volere cui siamo definitivamente consacrati con il battesimo

Cosigrave proprio mediante la prova subita dopo il battesimo viene rivelato cosa si-gnifica per Gesugrave essere Figlio di Dio e vivere da Figlio di Dio Collocata poi allinizio del Vangelo - al suo prologo - lesperienza del deserto appare non soltanto come il primo atto pubblico di Gesugrave ma come la scena sulla quale si svolgeragrave ogni gior-no come un vero e proprio dramma di confronto con Satana tutto il suo ministero Infine le tentazioni ci dicono che lo Spirito donato nel battesimo non separa affat-to Gesugrave dalla storia neacute lo strappa alle ambiguitagrave del mondo lo inserisce invece pienamente dentro la storia e allinterno della lotta che in continuitagrave la scuote

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto

Con queste parole levangelista introduce il racconto delle tentazioni ed egrave un inizio veramente singolare sul quale troppe volte si sorvola Basti rilevare il fatto che egrave lo stesso Spirito di Dio quello Spirito che discese su Gesugrave e che lo riempigrave totalmente nel battesimo a condurlo nel deserto per essere tentato dal diavolo (Matteo 4 1)

E ciograve racchiude almeno un duplice e grande insegnamento per noi

Il primo la tentazione rientra nel disegno di Dio sulluomo su ogni uomo e quindi an-che su Cristo come vero uomo libero Vi rientra come elemento necessario che ren-de possibile lazione della libertagrave e il suo concreto esprimersi Lavvio del racconto di Matteo riecheggia lesortazione di Mosegrave a Israele Ricograve rdati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarantanni nel deserto per umi-liarti e metterti alla prova per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osser-vato o no i suoi comandi (Deuteronomio 8 2)

Gesugrave egrave messo alla prova come Israele anzi come il primo Adamo Lessere tentato egrave parte essenziale del suo essere uomo del suo discendere nella comunione piena con noi e nellabisso della nostra miseria Se egli sa compatire le nostre infermitagrave egrave per-cheacute - ci ricorda lautore della lettera agli Ebrei - egrave stato lui stesso provato in ogni cosa a somiglianza di noi escluso il peccato (Ebrei 4 15 cfr anche 2 18)

Lo Spirito dunque non ci fa evitare bensigrave affrontare la prova Figlio se ti presenti per servire il Signore prepagrave rati alla tentazione (Siracide 2 1) Anche percheacute con la tentazione chiamata pure paideia (educazione) lo Spirito - quale insuperabile pe-dagogo - ci addestra alla vita dei veri figli di Dio (cfr Ebrei 12 8) e ci purifica nella nostra fede (cfr Giacomo 1 2ss 1 Pietro 1 6)

Il secondo insegnamento egrave questo se egrave Dio che affida Adamo Israele e Gesugrave alla prova con lo strumento del diavolo allora anche il diavolo Satana egrave - suo malgrado -

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uno strumento di Dio che concorre al progetto divino Dio nel suo amore per noi egrave sempre piugrave potente del tentatore Lo diceva chiaramente san Cipriano ai suoi fedeli Nulla puograve lavversario contro di noi se non quanto gli egrave permesso da Dio

Nel deserto per essere tentato dal diavolo

Il deserto delle tentazioni di Gesugrave - possiamo immaginarlo - egrave quello nel Sud della Giudea che si stende verso i monti circostanti il Giordano un paesaggio privo di vegetazione orrido senza vita Anche Adamo dopo il peccato si egrave trovato in un deserto E cosigrave pure Israele dopo luscita dallEgitto Il deserto egrave dunque il luogo che evoca la crisi di fede del popolo di Dio pellegrino nella steppa del Sinai luogo della solitudine della prova e della caduta Ma egrave anche il luogo nel quale Dio educa alla-scolto al dialogo damore allincontro allintimitagrave divina in un silenzio che non impaurisce ma affascina e conquista al risuonare della voce di Dio e allavvicinarsi della sua presenza

Gesugrave egrave portato dallo Spirito nel deserto per incontrare i fratelli disobbedienti e in-giusti che in esso si sono perduti (S Fausti) Per questo egli sta in ascolto del Padre e della sua Parola per questo prega e digiuna Non mangia nulla dunque Pieno di Spirito il Figlio di Dio vive di questa straordinaria pienezza egrave il suo incomparabile nutrimento

E nel deserto Gesugrave si ferma quaranta giorni Questi ricordano innanzitutto i quaranta giorni che Mosegrave passograve digiunando sul monte Sinai prima che egli potesse ricevere la Parola di Dio le sacre tavole dellalleanza Ricordano inoltre i quaranta giorni e le quaranta notti di Elia nel suo cammino verso il monte Oreb giorni e notti senza neacute cibo neacute bevanda ma con lunico nutrimento dello sguardo e della parola dellan-gelo che lo accompagnava E ancora ricordano i quarantanni di deserto di Israele in cammino verso la terra promessa Infine i Padri della Chiesa vedendo nel numero quaranta il numero simbolico del tempo della storia umana hanno considerato i quaranta giorni di Gesugrave nel deserto come limmagine di ogni vita umana E in questo senso le tentazioni di Gesugrave possono anche essere comprese come la ripresa e il su-peramento della tentazione originaria di Adamo il primo uomo

Dopo aver digiunato Gesugrave egrave tentato dal diavolo Tentato significa nel linguaggio della Bibbia essere sottoposto a una prova a un esame a un test per verificare la fe-deltagrave e il valore di qualcuno ma significa anche essere sollecitato al male Ed egrave quan-to accade a Gesugrave in quanto proclamato Figlio di Dio nel battesimo egli veramen-te viene provato nella sua obbedienza amorosa e fedele al Padre e alla sua volon-tagrave e in quanto uomo come noi viene lui pure sollecitato al male dal tentatore non certo perograve percheacute puograve essere portato a commettere un male ma per manifesta-re ciograve che di profondo e autentico cegrave in lui

Per la veritagrave nella Bibbia la tentazione ( prova) egrave dapprima attribuita soltanto a Dio che vuole in tal modo saggiare lautenticitagrave della fedeltagrave delluomo libero Cosigrave

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nel libro di Giobbe satana egrave presentato come un ministro del consiglio della co-rona di Dio che ha lo scopo di verificare se Giobbe crede in Dio per nulla o per in-teresse (Giobbe 1 9) Dopo lesilio di Babilonia quando cresce la conoscenza degli angeli egrave Satana (ossia avversario) che viene considerato come il nemico e la cau-sa di ogni afflizione per lumanitagrave Il libro della Sapienza lo identifica con il serpen-te tentatore della Genesi La morte egrave entrata nel mondo per invidia del diavolo (Sapienza 2 24)

Nei vangeli Satana egrave il calunniatore laccusatore davanti a Dio una volta che siamo caduti ci accusa implacabilmente inchiodandoci alla nostra colpa E pure chiama-to diavolo cioegrave divisore colui che ci divide da Dio e ci lascia soli E detto an-che tentatore (peiragrave zon) percheacute tenta di farci cadere Nei libri cosiddetti apoca-littici il demoniaco si incarna nelle potenze politiche oppressive come nel libro di Daniele la Bestia mostruosa - simbolo classico per indicare il diavolo - che rappre-senta i regni dellantico Oriente che avevano schiacciato Israele e nel libro dellA-pocalisse la Roma imperiale che perseguita la Chiesa

Ma se il tentatore il diavolo esiste viene da chiederci chi egrave veramente Una semplice raffigurazione simbolica del potere del male sugli uomini una forza maligna op-pure una vera e propria realtagrave personale I vangeli ci presentano Gesugrave che ha la consapevolezza di lottare contro il principe di questo mondo come in Giovanni egrave chiamato Satana Se io scaccio i demograve ni con il dito di Dio egrave dunque giunto a voi il regno di Dio (Luca 11 20)

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Cessa cosigrave la solitudine del deserto Gesugrave ha ormai vicino a seacute alle costole il tentatore E il tentatore prende la parola Eccoci al dramma delle tentazioni

Parte seconda

ADORA IL SIGNORE DIO TUO E A LUI SOLO RENDI CULTO

Levangelista presenta in tre scene che si susseguono come in una sequenza cinema-tografica le tre tentazioni mosse dal diavolo a Gesugrave nel deserto Narrate con imma-gini grandiose sono poste allinizio della sua vita pubblica Ma egrave un inizio paradig-matico che si apre al seguito e che in qualche modo anticipa le singole tappe della vi-ta di Gesugrave In particolare Luca scrive esplicitamente Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione il diavolo si allontanograve da lui per ritornare al tempo fissato (Luca 4 13) Cosigrave dopo la moltiplicazione dei pani quando le folle lo vogliono fare re Gesugrave fugge sulla montagna lui solo (Giovanni 6 15) E cosigrave quando lo vorrebbero limitare alla dimensione del miracolo ostacolandolo nellannuncio che egrave la sua missione ti-pica (Marco 1 35-39) E ancora quando Pietro dopo aver confessato che Gesugrave egrave il Figlio di Dio pretende di tenerlo lontano dalla via della passione il Signore invece

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lo rimprovera dicendogli Lungi da me satana Percheacute tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini (Marco 8 33)

Continuo dunque egrave il confronto tra Gesugrave e Satana E in tal senso il racconto delle tentazioni compendia in mirabile e drammatica sintesi tutta la lotta di Gesugrave egli difende e custodisce limpide lessenza e lautenticitagrave della missione ricevuta dal Padre e nello stesso tempo indica lordine che deve guidare la vita il cammino dellessere umano il cammino della storia In questione egrave sempre la scelta radicale tra lobbedienza alla volontagrave di Dio suprema e unica norma di vita e lascolto della voce del diavolo che spinge alla disobbedienza

Si tratta ultimamente di ciograve che ha importanza nella vita Questa realtagrave ultima de-cisiva egrave il primato di Dio Il cuore di ogni tentazione egrave di mettere da parte Dio che accanto a tutte le cose che urgono della nostra vita appare come una questione di secondordine Ritenere piugrave importanti se stessi le esigenze ed i desideri del mo-mento che non Lui questa egrave la tentazione che sempre ci minaccia Infatti in tal modo si contesta a Dio la sua divinitagrave e facciamo nostro Dio noi stessi o meglio le potenze che ci minacciano (J Ratzinger)

La prima tentazione di che questi sassi diventino pane

La prima tentazione si aggancia alla fame di Gesugrave una fame causata dal prolungato digiuno E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame Il ten-tatore allora gli si accostograve (Matteo 4 2)

E lo tentograve Gli disse Se sei Figlio di Dio digrave che questi sassi diventino paneacute (Matteo 4 3) E dunque sul suo essere sulla sua identitagrave filiale e quindi sulla sua relazio-ne vivente e personale con Dio che Gesugrave viene tentato Se sei Figlio di Dio Que-ste parole le udremo ancora sulle labbra di quelli che scherniranno Gesugrave sotto la croce Se tu sei Figlio di Dio scendi dalla croce (Matteo 27 40) Sono parole che mentre suonano derisione e insulto contengono una grande sfida come giagrave le paro-le che seguono Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni salva te stesso Dunque per essere credibile Gesugrave deve dare la prova delle sue prerogative divine

Per la veritagrave questa egrave una richiesta che attraversa tutta la vita di Gesugrave Ed egrave la stes-sa richiesta che anche noi lungo la storia rivolgiamo a Dio a Cristo alla Chiesa Se tu o Dio veramente esisti devi mostrarti con evidente chiarezza Se tu o Cristo sei veramente il Figlio di Dio lo devi attestare in modo irrefutabile anche con il mira-colo Se tu o Chiesa sei veramente la Chiesa di Cristo devi far trasparire senza ombre il suo volto luminoso

Il tentatore chiede a Gesugrave come prova del suo essere Figlio di Dio di rendere pane le pietre del deserto Non egrave forse una richiesta assolutamente logica se egrave vero che niente contraddice piugrave radicalmente la nostra fede nella bontagrave di Dio e nellamore di Cri-sto redentore che la fame degli uomini Tanto piugrave che nel cammino di Israele nel

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deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 2: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

Introduzione

CON GESU NEL DESERTO

E da tanti secoli sin dallantichitagrave che la Chiesa ci fa riascoltare allinizio di ogni Quaresima una pagina grande e arcana del santo Vangelo la pagina delle tentazioni di Gesugrave

E ciograve egrave grandemente significativo per noi E in realtagrave questo testo evangelico ci col-pisce in modo sempre nuovo con la sua profonda misteriositagrave Ad una condizione perograve che si superi il facile e comune rischio di trascurarla questa pagina di Vange-lo oppure di leggerla solo occasionalmente - in Quaresima appunto - e per di piugrave molto superficialmente

Essa invece egrave di singolare importanza in ogni tempo dellanno soprattutto percheacute ci costringe a scendere in profonditagrave ad entrare dentro il nostro stesso essere di di-scepoli di Gesugrave intimamente uniti a lui e al suo dono di salvezza Infatti se come ha detto Gesugrave il Regno di Dio egrave dentro di voi (Luca 17 20) egrave nellintimo del no-stro io che quotidianamente si viene instaurando questo Regno - e dunque lamo-re e la grazia del Signore - e ciograve avviene sempre nel segno di una lotta tra Gesugrave e il dia-volo tra il cristiano e il diavolo

Tra la paura del diavolo e il fascino di Cristo

Confessiamolo tutti noi forse siamo frenati da una qualche paura di fronte al diavolo al Grande Tentatore E in un certo senso egrave comprensibile percheacute di fatto la nostra at-tuale societagrave e la sua cultura dominante non solo non amano parlare del diavolo ma ne negano categoricamente lesistenza e ne liquidano la credenza che ancora so-pravvive come fosse una fantasticheria nostalgica di mitologie superate e comun-que indegne delluomo come essere razionale e intelligente

Ma nonostante tutto assistiamo anche oggi al rifiorire di un certo interesse per questa realtagrave misteriosa e tragica del nostro esistere Certo in questo interesse tro-viamo spesso uno strano intreccio di magia folklore morbositagrave superstizione de-viazioni psichiche forme maniacali e magari anche inadeguata o deformata cono-scenza della veritagrave cristiana Senza dire che non manca chi seguendo il Carducci o il filosofo tedesco F Nietzsche ricorre al diavolo come a un eroe audace che anela verso la libertagrave e la bellezza sfidando e violando tutti i divieti della divinitagrave

Ma tutto ciograve egrave un motivo in piugrave per sconfiggere la paura e per ricercare con fiducia la veritagrave Occorre allora il coraggio di risalire alla sorgente genuina di ogni discorso se-rio e vero sul Grande Tentatore E la sorgente egrave la Parola di Dio quella parola che si

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egrave fatta carne in Gesugrave Ed egrave proprio in rapporto a lui e alla sua missione di salvezza che levangelista ci presenta il diavolo e la sua azione

In tal modo ancora una volta siamo invitati a guardare a Cristo a tenere fissi i nostri occhi su di lui come ci sollecita il Papa nella sua lettera del dopo-Giubileo Egli non esita a individuare la grande ereditagrave che il Giubileo ci consegna ricondotta al suo nucleo essenziale nella contemplazione del volto di Cristo lui considerato nei suoi lineamenti storici e nel suo mistero accolto nella sua molteplice presenza nella Chiesa e nel mondo confessato come senso della storia e luce del nostro cammino (Novo millennio ineunte n 15)

In realtagrave la pagina evangelica delle tentazioni egrave una pagina di cristologia percheacute ci svela il vero volto di Cristo e della sua missione di salvezza ci dice chi egrave Gesugrave e qual egrave il compito messianico che egli ha ricevuto da Dio E una pagina di Cristologia mol-to densa e suggestiva come appare dalla sintesi tracciata dal Catechismo della Chiesa Cattolica Gli evangelisti rilevano il senso salvifico di questo misterioso avvenimen-to (le tentazioni) Gesugrave egrave il nuovo Adamo rimasto fedele mentre il primo ha ceduto alla tentazione Gesugrave compie perfettamente la vocazione dIsraele contrariamente a coloro che in passato provocarono Dio durante i quanta anni nel deserto Cristo si rivela come il Servo di Dio obbediente in tutto alla divina volontagrave Cosigrave Cristo egrave il vincitore del diavolo egli ha legato luomo forte per riprendergli il suo bottino (cfr Marco 3 27) La vittoria di Gesugrave sul tentatore nel deserto anticipa la vittoria della passione suprema obbedienza del suo amore filiale per il Padre (n 539)

Pagina di Cristologia quella delle tentazioni egrave anche e proprio per questo una pa-gina di etica cristiana percheacute ci presenta il vero volto del cristiano e del suo comporta-mento da seguace di Gesugrave Siamo cosigrave di fronte a unesperienza di vita di Gesugrave che mentre egrave rivelatrice del suo stesso essere si fa paradigmatica per lesperienza di vita di ogni suo discepolo In questa pagina troviamo inscindibilmente congiunte lesal-tazione di Gesugrave Cristo salvatore del mondo nellobbedienza amorosa al Padre che chiede il dono di seacute sulla croce e lesaltazione delluomo veramente libero delluomo cioegrave che rivive nella sua esistenza la scelta vittoriosa del Signore Gesugrave

Nella fede e nellamore contempliamo Cristo Signore Contempliamolo con gli oc-chi degli evangelisti e in particolare di Matteo con gli occhi dei cristiani dei primi tempi con gli occhi dei Padri della Chiesa e dei Santi e dei semplici fedeli E invo-chiamo lo stesso Spirito che ha condotto Gesugrave nel deserto per essere tentato dal dia-volo e che lha reso vittorioso la sua luce ci doni di ammirare commossi e stupiti gli splendidi lineamenti del volto di Cristo e la sua grazia ci doni di partecipare grati e gioiosi al mistero della vittoria di Cristo sul Male

Siamo cosigrave invitati ciascuno di noi in particolare a seguire Gesugrave nel deserto Seguirlo non solo nel senso di assistere come spettatori allo scontro frontale chegli sostie-ne con il Grande Tentatore ma anche nel senso piugrave profondo di partecipare come

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discepoli allesperienza spirituale che Gesugrave sta vivendo infatti la sta vivendo per seacute ma anche per la sua Chiesa dunque per noi

In ascolto della Parola di Dio

Eccoci dunque al bellissimo racconto di Matteo che si sviluppa in tre momenti Il pri-mo come introduzione ci presenta gli attori del dramma Gesugrave e il Grande Tentatore Il secondo che costituisce lampio contenuto centrale ci fa assistere al triplice assalto di Satana per distogliere il Gesugrave il Figlio di Dio fatto uomo dallaffidarsi alla volon-tagrave del Padre nel compiere lopera della salvezza Lultimo momento come conclu-sione fa seguire alla sconfitta di Satana il servizio che gli angeli rendono a Gesugrave

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo

E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse Se sei Figlio di Dio di che questi sassi diventino paneacute Ma egli rispose Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave santa lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave percheacute sta scritto Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorreggeranno con le loro mani percheacute non abbia a ur-tare contro un sasso il tuo piede Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Si-gnore Dio tuo

Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se pro-strandoti mi adorerai Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Si-gnore Dio tuo e a lui solo rendi culto

Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 1-11)

Il testo evangelico chiede di essere letto e riletto chiede di essere meditato con grande calma e con piugrave grande fede percheacute in esso risuona veramente la voce di Dio che ancora ci parla secondo lesplicita affermazione del Concilio Vaticano II Le Sa-cre Scritture contengono la parola di Dio e percheacute ispirate sono veramente parola di Dio (Dei verbum 24)

In tal modo Dio stesso attraverso la meditazione orante della pagina evangelica ci svela il volto e il cuore del Messia tentato dal diavolo e ci attrae a Cristo Signore come al modello per affrontare le nostre tentazioni e come alla fonte viva da cui attingere la grazia per essere sempre vittoriosi

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Vale cosigrave anche per la pagina delle tentazioni di Gesugrave quanto ha scritto il Papa nella citata lettera al termine del Giubileo E necessario che lascolto della Parola diventi un incontro vitale nellantica e sempre valida tradizione della lectio divina che fa co-gliere nel testo biblico la parola viva che interpella orienta e plasma lesistenza (Novo millennio ineunte 39)

Parte Prima

IL TENTATORE GLI SI ACCOSTO E GLI DISSE

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Questo allora rimanda a un quadro cronologico che levangelista dipinge nei due precedenti versetti del suo racconto nei quali egli presenta gli attori o protagonisti del dramma il Signore Gesugrave e il tentatore Scrive Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser ten-tato dal diavolo E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fa-me (Matteo 4 1-2)

Siamo di fronte allintroduzione del brano delle tentazioni di Gesugrave unintroduzione questa che ci coinvolge personalmente non solo percheacute siamo in rapporto con i due attori che si fronteggiano tra loro ma anche percheacute lesperienza di Gesugrave egrave destinata a diventare la nostra stessa esperienza come esempio e come grazia Nella sorte di Gesugrave egrave in qualche modo anticipata la sorte del discepolo Lo esprime in modo limpido e profondo santAgostino nel commento a un salmo Cristo fu certamente tentato dal diavolo ma in Cristo eri tentato tu Tua infatti era la carne che Cristo aveva presa percheacute tu avessi da lui la salvezza Egli aveva preso per seacute la morte che era tua per donare a te la vita da te egli aveva preso su di seacute le umiliazioni perchegrave tu avessi da lui la gloria Cosigrave egli prese da te e fece sua la tentazione affinchegrave per suo dono tu ne riportassi vittoria Se in lui noi siamo tentati in lui noi vinciamo il diavolo Ti preoccupi percheacute Cristo sia stato tentato e non consideri che egli ha vinto In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria Riconoscilo (Esposizione sul salmo 60)

Anche su di noi con il battesimo viene effuso lo Spirito anche noi veniamo con-dotti da questo stesso Spirito anche noi andiamo nel nostro deserto affrontiamo le nostre tentazioni facciamo il nostro digiuno soffriamo la nostra fame Sigrave anche noi Ma come discepoli dobbiamo guardare a Cristo e rimanere in comunione di vita e di vittoria con lui

Se sei Figlio di Dio

Il racconto delle tentazioni segue quello del battesimo di Gesugrave Non si tratta semplice-mente di una successione cronologica prima il battesimo e poi le tentazioni bensigrave di unintima connessione chiaramente attestata dai tre sinottici (Matteo Marco e

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Luca) Tra i due racconti cegrave un interessante rapporto dal momento che il tentatore si rivolge a Gesugrave con le parole Se sei Figlio di Dio rifacendosi in questo modo alla aoce che dallalto egrave risuonata sul fiume Giordano Ed ecco una voce dal cielo che disse Questi egrave il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto (Matteo 3 17)

Ma qual egrave il preciso contenuto del rapporto tra i due racconti E il fatto che luno e laltro rimandano al mistero di morte e di vita proprio di Gesugrave

Nel battesimo di Gesugrave viene prefigurato il mistero della morte e della risurrezione del pec-cato e del perdono Gesugrave scendendo nelle profonditagrave del fiume Giordano rappresen-ta simbolicamente un evento di morte una vecchia vita viene sepolta percheacute la nuova possa risorgere Ma Gesugrave egrave senza peccato non ha nessuna vecchia vita da seppellire Se accetta da Giovanni il Precursore il battesimo egrave percheacute Gesugrave vuole anticipare la croce ossia vuole liberamente accettare i peccati nostri e del mondo in-tero e accettare cosigrave la nostra morte Quando poi Gesugrave risale dalle acque il cielo si squarcia e da esso risuona la voce del Padre che lo dichiara suo figlio Comegrave elo-quente questo cielo aperto dopo il discendere di Gesugrave nel fiume Dice che nel buio profondo della morte e dei nostri peccati Dio nel suo amore misericordioso viene a cercarci e a riportarci nuovamente alla luce della vita Il battesimo di Gesugrave dunque anticipa il dramma della sua vita e della sua morte e insieme ce lo fa cogliere nel suo meraviglioso e sorprendente significato per noi

E cosigrave egrave anche del racconto delle tentazioni Esso egrave unanticipazione del mistero di Gesugrave Cristo del mistero di Dio e delluomo Infatti qui nel deserto tentato dal diavolo Gesugrave continua la sua discesa quella discesa che ha iniziato con lincarnazione - con il suo farsi carne nel grembo di Maria - ha reso visibile pubblicamente con il battesimo nel Giordano e che porteragrave a compimento sulla croce nella tomba e nel mondo dei morti (la discesa agli inferi) Ora la sta vivendo questa discesa con-dividendo con la nostra fragile umanitagrave la prova e lassalto del tentatore Nello stes-so tempo nelle tentazioni vinte da Gesugrave si compie anche sempre nuovamente una risalita che apre e rende possibile la risalita delluomo dal suo abisso e oltre se stesso

Se sei Figlio di Dio Gesugrave egrave stato dichiarato al Giordano Figlio di Dio ed ora nel deserto gli viene data loccasione di provare la sua adesione filiale al Padre accet-tando la difficile missione affidatagli Il battesimo costituisce la vocazione storica che il Padre celeste rivolge a Gesugrave come Messia Figlio Servo e rappresenta la sua con-sacrazione messianica Ebbene latteggiamento di Gesugrave durante le tentazioni e la sua risposta al tentatore descrivono in forma narrativa la libera non facile risposta di lui alla chiamata del Padre la sua scelta messianica in totale conformitagrave al progetto di Dio

Potremmo dire che le tentazioni costituiscono in un certo senso una verifica voca-zionale in ordine non tanto a discernere la volontagrave di Dio quanto a viverla nella fe-

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deltagrave piena E questo per la veritagrave un significato universale della tentazione egrave prova vocazionale di ricerca costante - al di lagrave delle suggestioni o delle pressioni del diavolo del mondo dellegoismo personale - del volere di Dio di quel volere cui siamo definitivamente consacrati con il battesimo

Cosigrave proprio mediante la prova subita dopo il battesimo viene rivelato cosa si-gnifica per Gesugrave essere Figlio di Dio e vivere da Figlio di Dio Collocata poi allinizio del Vangelo - al suo prologo - lesperienza del deserto appare non soltanto come il primo atto pubblico di Gesugrave ma come la scena sulla quale si svolgeragrave ogni gior-no come un vero e proprio dramma di confronto con Satana tutto il suo ministero Infine le tentazioni ci dicono che lo Spirito donato nel battesimo non separa affat-to Gesugrave dalla storia neacute lo strappa alle ambiguitagrave del mondo lo inserisce invece pienamente dentro la storia e allinterno della lotta che in continuitagrave la scuote

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto

Con queste parole levangelista introduce il racconto delle tentazioni ed egrave un inizio veramente singolare sul quale troppe volte si sorvola Basti rilevare il fatto che egrave lo stesso Spirito di Dio quello Spirito che discese su Gesugrave e che lo riempigrave totalmente nel battesimo a condurlo nel deserto per essere tentato dal diavolo (Matteo 4 1)

E ciograve racchiude almeno un duplice e grande insegnamento per noi

Il primo la tentazione rientra nel disegno di Dio sulluomo su ogni uomo e quindi an-che su Cristo come vero uomo libero Vi rientra come elemento necessario che ren-de possibile lazione della libertagrave e il suo concreto esprimersi Lavvio del racconto di Matteo riecheggia lesortazione di Mosegrave a Israele Ricograve rdati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarantanni nel deserto per umi-liarti e metterti alla prova per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osser-vato o no i suoi comandi (Deuteronomio 8 2)

Gesugrave egrave messo alla prova come Israele anzi come il primo Adamo Lessere tentato egrave parte essenziale del suo essere uomo del suo discendere nella comunione piena con noi e nellabisso della nostra miseria Se egli sa compatire le nostre infermitagrave egrave per-cheacute - ci ricorda lautore della lettera agli Ebrei - egrave stato lui stesso provato in ogni cosa a somiglianza di noi escluso il peccato (Ebrei 4 15 cfr anche 2 18)

Lo Spirito dunque non ci fa evitare bensigrave affrontare la prova Figlio se ti presenti per servire il Signore prepagrave rati alla tentazione (Siracide 2 1) Anche percheacute con la tentazione chiamata pure paideia (educazione) lo Spirito - quale insuperabile pe-dagogo - ci addestra alla vita dei veri figli di Dio (cfr Ebrei 12 8) e ci purifica nella nostra fede (cfr Giacomo 1 2ss 1 Pietro 1 6)

Il secondo insegnamento egrave questo se egrave Dio che affida Adamo Israele e Gesugrave alla prova con lo strumento del diavolo allora anche il diavolo Satana egrave - suo malgrado -

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uno strumento di Dio che concorre al progetto divino Dio nel suo amore per noi egrave sempre piugrave potente del tentatore Lo diceva chiaramente san Cipriano ai suoi fedeli Nulla puograve lavversario contro di noi se non quanto gli egrave permesso da Dio

Nel deserto per essere tentato dal diavolo

Il deserto delle tentazioni di Gesugrave - possiamo immaginarlo - egrave quello nel Sud della Giudea che si stende verso i monti circostanti il Giordano un paesaggio privo di vegetazione orrido senza vita Anche Adamo dopo il peccato si egrave trovato in un deserto E cosigrave pure Israele dopo luscita dallEgitto Il deserto egrave dunque il luogo che evoca la crisi di fede del popolo di Dio pellegrino nella steppa del Sinai luogo della solitudine della prova e della caduta Ma egrave anche il luogo nel quale Dio educa alla-scolto al dialogo damore allincontro allintimitagrave divina in un silenzio che non impaurisce ma affascina e conquista al risuonare della voce di Dio e allavvicinarsi della sua presenza

Gesugrave egrave portato dallo Spirito nel deserto per incontrare i fratelli disobbedienti e in-giusti che in esso si sono perduti (S Fausti) Per questo egli sta in ascolto del Padre e della sua Parola per questo prega e digiuna Non mangia nulla dunque Pieno di Spirito il Figlio di Dio vive di questa straordinaria pienezza egrave il suo incomparabile nutrimento

E nel deserto Gesugrave si ferma quaranta giorni Questi ricordano innanzitutto i quaranta giorni che Mosegrave passograve digiunando sul monte Sinai prima che egli potesse ricevere la Parola di Dio le sacre tavole dellalleanza Ricordano inoltre i quaranta giorni e le quaranta notti di Elia nel suo cammino verso il monte Oreb giorni e notti senza neacute cibo neacute bevanda ma con lunico nutrimento dello sguardo e della parola dellan-gelo che lo accompagnava E ancora ricordano i quarantanni di deserto di Israele in cammino verso la terra promessa Infine i Padri della Chiesa vedendo nel numero quaranta il numero simbolico del tempo della storia umana hanno considerato i quaranta giorni di Gesugrave nel deserto come limmagine di ogni vita umana E in questo senso le tentazioni di Gesugrave possono anche essere comprese come la ripresa e il su-peramento della tentazione originaria di Adamo il primo uomo

Dopo aver digiunato Gesugrave egrave tentato dal diavolo Tentato significa nel linguaggio della Bibbia essere sottoposto a una prova a un esame a un test per verificare la fe-deltagrave e il valore di qualcuno ma significa anche essere sollecitato al male Ed egrave quan-to accade a Gesugrave in quanto proclamato Figlio di Dio nel battesimo egli veramen-te viene provato nella sua obbedienza amorosa e fedele al Padre e alla sua volon-tagrave e in quanto uomo come noi viene lui pure sollecitato al male dal tentatore non certo perograve percheacute puograve essere portato a commettere un male ma per manifesta-re ciograve che di profondo e autentico cegrave in lui

Per la veritagrave nella Bibbia la tentazione ( prova) egrave dapprima attribuita soltanto a Dio che vuole in tal modo saggiare lautenticitagrave della fedeltagrave delluomo libero Cosigrave

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nel libro di Giobbe satana egrave presentato come un ministro del consiglio della co-rona di Dio che ha lo scopo di verificare se Giobbe crede in Dio per nulla o per in-teresse (Giobbe 1 9) Dopo lesilio di Babilonia quando cresce la conoscenza degli angeli egrave Satana (ossia avversario) che viene considerato come il nemico e la cau-sa di ogni afflizione per lumanitagrave Il libro della Sapienza lo identifica con il serpen-te tentatore della Genesi La morte egrave entrata nel mondo per invidia del diavolo (Sapienza 2 24)

Nei vangeli Satana egrave il calunniatore laccusatore davanti a Dio una volta che siamo caduti ci accusa implacabilmente inchiodandoci alla nostra colpa E pure chiama-to diavolo cioegrave divisore colui che ci divide da Dio e ci lascia soli E detto an-che tentatore (peiragrave zon) percheacute tenta di farci cadere Nei libri cosiddetti apoca-littici il demoniaco si incarna nelle potenze politiche oppressive come nel libro di Daniele la Bestia mostruosa - simbolo classico per indicare il diavolo - che rappre-senta i regni dellantico Oriente che avevano schiacciato Israele e nel libro dellA-pocalisse la Roma imperiale che perseguita la Chiesa

Ma se il tentatore il diavolo esiste viene da chiederci chi egrave veramente Una semplice raffigurazione simbolica del potere del male sugli uomini una forza maligna op-pure una vera e propria realtagrave personale I vangeli ci presentano Gesugrave che ha la consapevolezza di lottare contro il principe di questo mondo come in Giovanni egrave chiamato Satana Se io scaccio i demograve ni con il dito di Dio egrave dunque giunto a voi il regno di Dio (Luca 11 20)

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Cessa cosigrave la solitudine del deserto Gesugrave ha ormai vicino a seacute alle costole il tentatore E il tentatore prende la parola Eccoci al dramma delle tentazioni

Parte seconda

ADORA IL SIGNORE DIO TUO E A LUI SOLO RENDI CULTO

Levangelista presenta in tre scene che si susseguono come in una sequenza cinema-tografica le tre tentazioni mosse dal diavolo a Gesugrave nel deserto Narrate con imma-gini grandiose sono poste allinizio della sua vita pubblica Ma egrave un inizio paradig-matico che si apre al seguito e che in qualche modo anticipa le singole tappe della vi-ta di Gesugrave In particolare Luca scrive esplicitamente Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione il diavolo si allontanograve da lui per ritornare al tempo fissato (Luca 4 13) Cosigrave dopo la moltiplicazione dei pani quando le folle lo vogliono fare re Gesugrave fugge sulla montagna lui solo (Giovanni 6 15) E cosigrave quando lo vorrebbero limitare alla dimensione del miracolo ostacolandolo nellannuncio che egrave la sua missione ti-pica (Marco 1 35-39) E ancora quando Pietro dopo aver confessato che Gesugrave egrave il Figlio di Dio pretende di tenerlo lontano dalla via della passione il Signore invece

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lo rimprovera dicendogli Lungi da me satana Percheacute tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini (Marco 8 33)

Continuo dunque egrave il confronto tra Gesugrave e Satana E in tal senso il racconto delle tentazioni compendia in mirabile e drammatica sintesi tutta la lotta di Gesugrave egli difende e custodisce limpide lessenza e lautenticitagrave della missione ricevuta dal Padre e nello stesso tempo indica lordine che deve guidare la vita il cammino dellessere umano il cammino della storia In questione egrave sempre la scelta radicale tra lobbedienza alla volontagrave di Dio suprema e unica norma di vita e lascolto della voce del diavolo che spinge alla disobbedienza

Si tratta ultimamente di ciograve che ha importanza nella vita Questa realtagrave ultima de-cisiva egrave il primato di Dio Il cuore di ogni tentazione egrave di mettere da parte Dio che accanto a tutte le cose che urgono della nostra vita appare come una questione di secondordine Ritenere piugrave importanti se stessi le esigenze ed i desideri del mo-mento che non Lui questa egrave la tentazione che sempre ci minaccia Infatti in tal modo si contesta a Dio la sua divinitagrave e facciamo nostro Dio noi stessi o meglio le potenze che ci minacciano (J Ratzinger)

La prima tentazione di che questi sassi diventino pane

La prima tentazione si aggancia alla fame di Gesugrave una fame causata dal prolungato digiuno E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame Il ten-tatore allora gli si accostograve (Matteo 4 2)

E lo tentograve Gli disse Se sei Figlio di Dio digrave che questi sassi diventino paneacute (Matteo 4 3) E dunque sul suo essere sulla sua identitagrave filiale e quindi sulla sua relazio-ne vivente e personale con Dio che Gesugrave viene tentato Se sei Figlio di Dio Que-ste parole le udremo ancora sulle labbra di quelli che scherniranno Gesugrave sotto la croce Se tu sei Figlio di Dio scendi dalla croce (Matteo 27 40) Sono parole che mentre suonano derisione e insulto contengono una grande sfida come giagrave le paro-le che seguono Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni salva te stesso Dunque per essere credibile Gesugrave deve dare la prova delle sue prerogative divine

Per la veritagrave questa egrave una richiesta che attraversa tutta la vita di Gesugrave Ed egrave la stes-sa richiesta che anche noi lungo la storia rivolgiamo a Dio a Cristo alla Chiesa Se tu o Dio veramente esisti devi mostrarti con evidente chiarezza Se tu o Cristo sei veramente il Figlio di Dio lo devi attestare in modo irrefutabile anche con il mira-colo Se tu o Chiesa sei veramente la Chiesa di Cristo devi far trasparire senza ombre il suo volto luminoso

Il tentatore chiede a Gesugrave come prova del suo essere Figlio di Dio di rendere pane le pietre del deserto Non egrave forse una richiesta assolutamente logica se egrave vero che niente contraddice piugrave radicalmente la nostra fede nella bontagrave di Dio e nellamore di Cri-sto redentore che la fame degli uomini Tanto piugrave che nel cammino di Israele nel

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deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 3: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

egrave fatta carne in Gesugrave Ed egrave proprio in rapporto a lui e alla sua missione di salvezza che levangelista ci presenta il diavolo e la sua azione

In tal modo ancora una volta siamo invitati a guardare a Cristo a tenere fissi i nostri occhi su di lui come ci sollecita il Papa nella sua lettera del dopo-Giubileo Egli non esita a individuare la grande ereditagrave che il Giubileo ci consegna ricondotta al suo nucleo essenziale nella contemplazione del volto di Cristo lui considerato nei suoi lineamenti storici e nel suo mistero accolto nella sua molteplice presenza nella Chiesa e nel mondo confessato come senso della storia e luce del nostro cammino (Novo millennio ineunte n 15)

In realtagrave la pagina evangelica delle tentazioni egrave una pagina di cristologia percheacute ci svela il vero volto di Cristo e della sua missione di salvezza ci dice chi egrave Gesugrave e qual egrave il compito messianico che egli ha ricevuto da Dio E una pagina di Cristologia mol-to densa e suggestiva come appare dalla sintesi tracciata dal Catechismo della Chiesa Cattolica Gli evangelisti rilevano il senso salvifico di questo misterioso avvenimen-to (le tentazioni) Gesugrave egrave il nuovo Adamo rimasto fedele mentre il primo ha ceduto alla tentazione Gesugrave compie perfettamente la vocazione dIsraele contrariamente a coloro che in passato provocarono Dio durante i quanta anni nel deserto Cristo si rivela come il Servo di Dio obbediente in tutto alla divina volontagrave Cosigrave Cristo egrave il vincitore del diavolo egli ha legato luomo forte per riprendergli il suo bottino (cfr Marco 3 27) La vittoria di Gesugrave sul tentatore nel deserto anticipa la vittoria della passione suprema obbedienza del suo amore filiale per il Padre (n 539)

Pagina di Cristologia quella delle tentazioni egrave anche e proprio per questo una pa-gina di etica cristiana percheacute ci presenta il vero volto del cristiano e del suo comporta-mento da seguace di Gesugrave Siamo cosigrave di fronte a unesperienza di vita di Gesugrave che mentre egrave rivelatrice del suo stesso essere si fa paradigmatica per lesperienza di vita di ogni suo discepolo In questa pagina troviamo inscindibilmente congiunte lesal-tazione di Gesugrave Cristo salvatore del mondo nellobbedienza amorosa al Padre che chiede il dono di seacute sulla croce e lesaltazione delluomo veramente libero delluomo cioegrave che rivive nella sua esistenza la scelta vittoriosa del Signore Gesugrave

Nella fede e nellamore contempliamo Cristo Signore Contempliamolo con gli oc-chi degli evangelisti e in particolare di Matteo con gli occhi dei cristiani dei primi tempi con gli occhi dei Padri della Chiesa e dei Santi e dei semplici fedeli E invo-chiamo lo stesso Spirito che ha condotto Gesugrave nel deserto per essere tentato dal dia-volo e che lha reso vittorioso la sua luce ci doni di ammirare commossi e stupiti gli splendidi lineamenti del volto di Cristo e la sua grazia ci doni di partecipare grati e gioiosi al mistero della vittoria di Cristo sul Male

Siamo cosigrave invitati ciascuno di noi in particolare a seguire Gesugrave nel deserto Seguirlo non solo nel senso di assistere come spettatori allo scontro frontale chegli sostie-ne con il Grande Tentatore ma anche nel senso piugrave profondo di partecipare come

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discepoli allesperienza spirituale che Gesugrave sta vivendo infatti la sta vivendo per seacute ma anche per la sua Chiesa dunque per noi

In ascolto della Parola di Dio

Eccoci dunque al bellissimo racconto di Matteo che si sviluppa in tre momenti Il pri-mo come introduzione ci presenta gli attori del dramma Gesugrave e il Grande Tentatore Il secondo che costituisce lampio contenuto centrale ci fa assistere al triplice assalto di Satana per distogliere il Gesugrave il Figlio di Dio fatto uomo dallaffidarsi alla volon-tagrave del Padre nel compiere lopera della salvezza Lultimo momento come conclu-sione fa seguire alla sconfitta di Satana il servizio che gli angeli rendono a Gesugrave

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo

E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse Se sei Figlio di Dio di che questi sassi diventino paneacute Ma egli rispose Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave santa lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave percheacute sta scritto Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorreggeranno con le loro mani percheacute non abbia a ur-tare contro un sasso il tuo piede Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Si-gnore Dio tuo

Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se pro-strandoti mi adorerai Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Si-gnore Dio tuo e a lui solo rendi culto

Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 1-11)

Il testo evangelico chiede di essere letto e riletto chiede di essere meditato con grande calma e con piugrave grande fede percheacute in esso risuona veramente la voce di Dio che ancora ci parla secondo lesplicita affermazione del Concilio Vaticano II Le Sa-cre Scritture contengono la parola di Dio e percheacute ispirate sono veramente parola di Dio (Dei verbum 24)

In tal modo Dio stesso attraverso la meditazione orante della pagina evangelica ci svela il volto e il cuore del Messia tentato dal diavolo e ci attrae a Cristo Signore come al modello per affrontare le nostre tentazioni e come alla fonte viva da cui attingere la grazia per essere sempre vittoriosi

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Vale cosigrave anche per la pagina delle tentazioni di Gesugrave quanto ha scritto il Papa nella citata lettera al termine del Giubileo E necessario che lascolto della Parola diventi un incontro vitale nellantica e sempre valida tradizione della lectio divina che fa co-gliere nel testo biblico la parola viva che interpella orienta e plasma lesistenza (Novo millennio ineunte 39)

Parte Prima

IL TENTATORE GLI SI ACCOSTO E GLI DISSE

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Questo allora rimanda a un quadro cronologico che levangelista dipinge nei due precedenti versetti del suo racconto nei quali egli presenta gli attori o protagonisti del dramma il Signore Gesugrave e il tentatore Scrive Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser ten-tato dal diavolo E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fa-me (Matteo 4 1-2)

Siamo di fronte allintroduzione del brano delle tentazioni di Gesugrave unintroduzione questa che ci coinvolge personalmente non solo percheacute siamo in rapporto con i due attori che si fronteggiano tra loro ma anche percheacute lesperienza di Gesugrave egrave destinata a diventare la nostra stessa esperienza come esempio e come grazia Nella sorte di Gesugrave egrave in qualche modo anticipata la sorte del discepolo Lo esprime in modo limpido e profondo santAgostino nel commento a un salmo Cristo fu certamente tentato dal diavolo ma in Cristo eri tentato tu Tua infatti era la carne che Cristo aveva presa percheacute tu avessi da lui la salvezza Egli aveva preso per seacute la morte che era tua per donare a te la vita da te egli aveva preso su di seacute le umiliazioni perchegrave tu avessi da lui la gloria Cosigrave egli prese da te e fece sua la tentazione affinchegrave per suo dono tu ne riportassi vittoria Se in lui noi siamo tentati in lui noi vinciamo il diavolo Ti preoccupi percheacute Cristo sia stato tentato e non consideri che egli ha vinto In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria Riconoscilo (Esposizione sul salmo 60)

Anche su di noi con il battesimo viene effuso lo Spirito anche noi veniamo con-dotti da questo stesso Spirito anche noi andiamo nel nostro deserto affrontiamo le nostre tentazioni facciamo il nostro digiuno soffriamo la nostra fame Sigrave anche noi Ma come discepoli dobbiamo guardare a Cristo e rimanere in comunione di vita e di vittoria con lui

Se sei Figlio di Dio

Il racconto delle tentazioni segue quello del battesimo di Gesugrave Non si tratta semplice-mente di una successione cronologica prima il battesimo e poi le tentazioni bensigrave di unintima connessione chiaramente attestata dai tre sinottici (Matteo Marco e

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Luca) Tra i due racconti cegrave un interessante rapporto dal momento che il tentatore si rivolge a Gesugrave con le parole Se sei Figlio di Dio rifacendosi in questo modo alla aoce che dallalto egrave risuonata sul fiume Giordano Ed ecco una voce dal cielo che disse Questi egrave il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto (Matteo 3 17)

Ma qual egrave il preciso contenuto del rapporto tra i due racconti E il fatto che luno e laltro rimandano al mistero di morte e di vita proprio di Gesugrave

Nel battesimo di Gesugrave viene prefigurato il mistero della morte e della risurrezione del pec-cato e del perdono Gesugrave scendendo nelle profonditagrave del fiume Giordano rappresen-ta simbolicamente un evento di morte una vecchia vita viene sepolta percheacute la nuova possa risorgere Ma Gesugrave egrave senza peccato non ha nessuna vecchia vita da seppellire Se accetta da Giovanni il Precursore il battesimo egrave percheacute Gesugrave vuole anticipare la croce ossia vuole liberamente accettare i peccati nostri e del mondo in-tero e accettare cosigrave la nostra morte Quando poi Gesugrave risale dalle acque il cielo si squarcia e da esso risuona la voce del Padre che lo dichiara suo figlio Comegrave elo-quente questo cielo aperto dopo il discendere di Gesugrave nel fiume Dice che nel buio profondo della morte e dei nostri peccati Dio nel suo amore misericordioso viene a cercarci e a riportarci nuovamente alla luce della vita Il battesimo di Gesugrave dunque anticipa il dramma della sua vita e della sua morte e insieme ce lo fa cogliere nel suo meraviglioso e sorprendente significato per noi

E cosigrave egrave anche del racconto delle tentazioni Esso egrave unanticipazione del mistero di Gesugrave Cristo del mistero di Dio e delluomo Infatti qui nel deserto tentato dal diavolo Gesugrave continua la sua discesa quella discesa che ha iniziato con lincarnazione - con il suo farsi carne nel grembo di Maria - ha reso visibile pubblicamente con il battesimo nel Giordano e che porteragrave a compimento sulla croce nella tomba e nel mondo dei morti (la discesa agli inferi) Ora la sta vivendo questa discesa con-dividendo con la nostra fragile umanitagrave la prova e lassalto del tentatore Nello stes-so tempo nelle tentazioni vinte da Gesugrave si compie anche sempre nuovamente una risalita che apre e rende possibile la risalita delluomo dal suo abisso e oltre se stesso

Se sei Figlio di Dio Gesugrave egrave stato dichiarato al Giordano Figlio di Dio ed ora nel deserto gli viene data loccasione di provare la sua adesione filiale al Padre accet-tando la difficile missione affidatagli Il battesimo costituisce la vocazione storica che il Padre celeste rivolge a Gesugrave come Messia Figlio Servo e rappresenta la sua con-sacrazione messianica Ebbene latteggiamento di Gesugrave durante le tentazioni e la sua risposta al tentatore descrivono in forma narrativa la libera non facile risposta di lui alla chiamata del Padre la sua scelta messianica in totale conformitagrave al progetto di Dio

Potremmo dire che le tentazioni costituiscono in un certo senso una verifica voca-zionale in ordine non tanto a discernere la volontagrave di Dio quanto a viverla nella fe-

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deltagrave piena E questo per la veritagrave un significato universale della tentazione egrave prova vocazionale di ricerca costante - al di lagrave delle suggestioni o delle pressioni del diavolo del mondo dellegoismo personale - del volere di Dio di quel volere cui siamo definitivamente consacrati con il battesimo

Cosigrave proprio mediante la prova subita dopo il battesimo viene rivelato cosa si-gnifica per Gesugrave essere Figlio di Dio e vivere da Figlio di Dio Collocata poi allinizio del Vangelo - al suo prologo - lesperienza del deserto appare non soltanto come il primo atto pubblico di Gesugrave ma come la scena sulla quale si svolgeragrave ogni gior-no come un vero e proprio dramma di confronto con Satana tutto il suo ministero Infine le tentazioni ci dicono che lo Spirito donato nel battesimo non separa affat-to Gesugrave dalla storia neacute lo strappa alle ambiguitagrave del mondo lo inserisce invece pienamente dentro la storia e allinterno della lotta che in continuitagrave la scuote

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto

Con queste parole levangelista introduce il racconto delle tentazioni ed egrave un inizio veramente singolare sul quale troppe volte si sorvola Basti rilevare il fatto che egrave lo stesso Spirito di Dio quello Spirito che discese su Gesugrave e che lo riempigrave totalmente nel battesimo a condurlo nel deserto per essere tentato dal diavolo (Matteo 4 1)

E ciograve racchiude almeno un duplice e grande insegnamento per noi

Il primo la tentazione rientra nel disegno di Dio sulluomo su ogni uomo e quindi an-che su Cristo come vero uomo libero Vi rientra come elemento necessario che ren-de possibile lazione della libertagrave e il suo concreto esprimersi Lavvio del racconto di Matteo riecheggia lesortazione di Mosegrave a Israele Ricograve rdati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarantanni nel deserto per umi-liarti e metterti alla prova per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osser-vato o no i suoi comandi (Deuteronomio 8 2)

Gesugrave egrave messo alla prova come Israele anzi come il primo Adamo Lessere tentato egrave parte essenziale del suo essere uomo del suo discendere nella comunione piena con noi e nellabisso della nostra miseria Se egli sa compatire le nostre infermitagrave egrave per-cheacute - ci ricorda lautore della lettera agli Ebrei - egrave stato lui stesso provato in ogni cosa a somiglianza di noi escluso il peccato (Ebrei 4 15 cfr anche 2 18)

Lo Spirito dunque non ci fa evitare bensigrave affrontare la prova Figlio se ti presenti per servire il Signore prepagrave rati alla tentazione (Siracide 2 1) Anche percheacute con la tentazione chiamata pure paideia (educazione) lo Spirito - quale insuperabile pe-dagogo - ci addestra alla vita dei veri figli di Dio (cfr Ebrei 12 8) e ci purifica nella nostra fede (cfr Giacomo 1 2ss 1 Pietro 1 6)

Il secondo insegnamento egrave questo se egrave Dio che affida Adamo Israele e Gesugrave alla prova con lo strumento del diavolo allora anche il diavolo Satana egrave - suo malgrado -

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uno strumento di Dio che concorre al progetto divino Dio nel suo amore per noi egrave sempre piugrave potente del tentatore Lo diceva chiaramente san Cipriano ai suoi fedeli Nulla puograve lavversario contro di noi se non quanto gli egrave permesso da Dio

Nel deserto per essere tentato dal diavolo

Il deserto delle tentazioni di Gesugrave - possiamo immaginarlo - egrave quello nel Sud della Giudea che si stende verso i monti circostanti il Giordano un paesaggio privo di vegetazione orrido senza vita Anche Adamo dopo il peccato si egrave trovato in un deserto E cosigrave pure Israele dopo luscita dallEgitto Il deserto egrave dunque il luogo che evoca la crisi di fede del popolo di Dio pellegrino nella steppa del Sinai luogo della solitudine della prova e della caduta Ma egrave anche il luogo nel quale Dio educa alla-scolto al dialogo damore allincontro allintimitagrave divina in un silenzio che non impaurisce ma affascina e conquista al risuonare della voce di Dio e allavvicinarsi della sua presenza

Gesugrave egrave portato dallo Spirito nel deserto per incontrare i fratelli disobbedienti e in-giusti che in esso si sono perduti (S Fausti) Per questo egli sta in ascolto del Padre e della sua Parola per questo prega e digiuna Non mangia nulla dunque Pieno di Spirito il Figlio di Dio vive di questa straordinaria pienezza egrave il suo incomparabile nutrimento

E nel deserto Gesugrave si ferma quaranta giorni Questi ricordano innanzitutto i quaranta giorni che Mosegrave passograve digiunando sul monte Sinai prima che egli potesse ricevere la Parola di Dio le sacre tavole dellalleanza Ricordano inoltre i quaranta giorni e le quaranta notti di Elia nel suo cammino verso il monte Oreb giorni e notti senza neacute cibo neacute bevanda ma con lunico nutrimento dello sguardo e della parola dellan-gelo che lo accompagnava E ancora ricordano i quarantanni di deserto di Israele in cammino verso la terra promessa Infine i Padri della Chiesa vedendo nel numero quaranta il numero simbolico del tempo della storia umana hanno considerato i quaranta giorni di Gesugrave nel deserto come limmagine di ogni vita umana E in questo senso le tentazioni di Gesugrave possono anche essere comprese come la ripresa e il su-peramento della tentazione originaria di Adamo il primo uomo

Dopo aver digiunato Gesugrave egrave tentato dal diavolo Tentato significa nel linguaggio della Bibbia essere sottoposto a una prova a un esame a un test per verificare la fe-deltagrave e il valore di qualcuno ma significa anche essere sollecitato al male Ed egrave quan-to accade a Gesugrave in quanto proclamato Figlio di Dio nel battesimo egli veramen-te viene provato nella sua obbedienza amorosa e fedele al Padre e alla sua volon-tagrave e in quanto uomo come noi viene lui pure sollecitato al male dal tentatore non certo perograve percheacute puograve essere portato a commettere un male ma per manifesta-re ciograve che di profondo e autentico cegrave in lui

Per la veritagrave nella Bibbia la tentazione ( prova) egrave dapprima attribuita soltanto a Dio che vuole in tal modo saggiare lautenticitagrave della fedeltagrave delluomo libero Cosigrave

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nel libro di Giobbe satana egrave presentato come un ministro del consiglio della co-rona di Dio che ha lo scopo di verificare se Giobbe crede in Dio per nulla o per in-teresse (Giobbe 1 9) Dopo lesilio di Babilonia quando cresce la conoscenza degli angeli egrave Satana (ossia avversario) che viene considerato come il nemico e la cau-sa di ogni afflizione per lumanitagrave Il libro della Sapienza lo identifica con il serpen-te tentatore della Genesi La morte egrave entrata nel mondo per invidia del diavolo (Sapienza 2 24)

Nei vangeli Satana egrave il calunniatore laccusatore davanti a Dio una volta che siamo caduti ci accusa implacabilmente inchiodandoci alla nostra colpa E pure chiama-to diavolo cioegrave divisore colui che ci divide da Dio e ci lascia soli E detto an-che tentatore (peiragrave zon) percheacute tenta di farci cadere Nei libri cosiddetti apoca-littici il demoniaco si incarna nelle potenze politiche oppressive come nel libro di Daniele la Bestia mostruosa - simbolo classico per indicare il diavolo - che rappre-senta i regni dellantico Oriente che avevano schiacciato Israele e nel libro dellA-pocalisse la Roma imperiale che perseguita la Chiesa

Ma se il tentatore il diavolo esiste viene da chiederci chi egrave veramente Una semplice raffigurazione simbolica del potere del male sugli uomini una forza maligna op-pure una vera e propria realtagrave personale I vangeli ci presentano Gesugrave che ha la consapevolezza di lottare contro il principe di questo mondo come in Giovanni egrave chiamato Satana Se io scaccio i demograve ni con il dito di Dio egrave dunque giunto a voi il regno di Dio (Luca 11 20)

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Cessa cosigrave la solitudine del deserto Gesugrave ha ormai vicino a seacute alle costole il tentatore E il tentatore prende la parola Eccoci al dramma delle tentazioni

Parte seconda

ADORA IL SIGNORE DIO TUO E A LUI SOLO RENDI CULTO

Levangelista presenta in tre scene che si susseguono come in una sequenza cinema-tografica le tre tentazioni mosse dal diavolo a Gesugrave nel deserto Narrate con imma-gini grandiose sono poste allinizio della sua vita pubblica Ma egrave un inizio paradig-matico che si apre al seguito e che in qualche modo anticipa le singole tappe della vi-ta di Gesugrave In particolare Luca scrive esplicitamente Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione il diavolo si allontanograve da lui per ritornare al tempo fissato (Luca 4 13) Cosigrave dopo la moltiplicazione dei pani quando le folle lo vogliono fare re Gesugrave fugge sulla montagna lui solo (Giovanni 6 15) E cosigrave quando lo vorrebbero limitare alla dimensione del miracolo ostacolandolo nellannuncio che egrave la sua missione ti-pica (Marco 1 35-39) E ancora quando Pietro dopo aver confessato che Gesugrave egrave il Figlio di Dio pretende di tenerlo lontano dalla via della passione il Signore invece

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lo rimprovera dicendogli Lungi da me satana Percheacute tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini (Marco 8 33)

Continuo dunque egrave il confronto tra Gesugrave e Satana E in tal senso il racconto delle tentazioni compendia in mirabile e drammatica sintesi tutta la lotta di Gesugrave egli difende e custodisce limpide lessenza e lautenticitagrave della missione ricevuta dal Padre e nello stesso tempo indica lordine che deve guidare la vita il cammino dellessere umano il cammino della storia In questione egrave sempre la scelta radicale tra lobbedienza alla volontagrave di Dio suprema e unica norma di vita e lascolto della voce del diavolo che spinge alla disobbedienza

Si tratta ultimamente di ciograve che ha importanza nella vita Questa realtagrave ultima de-cisiva egrave il primato di Dio Il cuore di ogni tentazione egrave di mettere da parte Dio che accanto a tutte le cose che urgono della nostra vita appare come una questione di secondordine Ritenere piugrave importanti se stessi le esigenze ed i desideri del mo-mento che non Lui questa egrave la tentazione che sempre ci minaccia Infatti in tal modo si contesta a Dio la sua divinitagrave e facciamo nostro Dio noi stessi o meglio le potenze che ci minacciano (J Ratzinger)

La prima tentazione di che questi sassi diventino pane

La prima tentazione si aggancia alla fame di Gesugrave una fame causata dal prolungato digiuno E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame Il ten-tatore allora gli si accostograve (Matteo 4 2)

E lo tentograve Gli disse Se sei Figlio di Dio digrave che questi sassi diventino paneacute (Matteo 4 3) E dunque sul suo essere sulla sua identitagrave filiale e quindi sulla sua relazio-ne vivente e personale con Dio che Gesugrave viene tentato Se sei Figlio di Dio Que-ste parole le udremo ancora sulle labbra di quelli che scherniranno Gesugrave sotto la croce Se tu sei Figlio di Dio scendi dalla croce (Matteo 27 40) Sono parole che mentre suonano derisione e insulto contengono una grande sfida come giagrave le paro-le che seguono Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni salva te stesso Dunque per essere credibile Gesugrave deve dare la prova delle sue prerogative divine

Per la veritagrave questa egrave una richiesta che attraversa tutta la vita di Gesugrave Ed egrave la stes-sa richiesta che anche noi lungo la storia rivolgiamo a Dio a Cristo alla Chiesa Se tu o Dio veramente esisti devi mostrarti con evidente chiarezza Se tu o Cristo sei veramente il Figlio di Dio lo devi attestare in modo irrefutabile anche con il mira-colo Se tu o Chiesa sei veramente la Chiesa di Cristo devi far trasparire senza ombre il suo volto luminoso

Il tentatore chiede a Gesugrave come prova del suo essere Figlio di Dio di rendere pane le pietre del deserto Non egrave forse una richiesta assolutamente logica se egrave vero che niente contraddice piugrave radicalmente la nostra fede nella bontagrave di Dio e nellamore di Cri-sto redentore che la fame degli uomini Tanto piugrave che nel cammino di Israele nel

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deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 4: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

discepoli allesperienza spirituale che Gesugrave sta vivendo infatti la sta vivendo per seacute ma anche per la sua Chiesa dunque per noi

In ascolto della Parola di Dio

Eccoci dunque al bellissimo racconto di Matteo che si sviluppa in tre momenti Il pri-mo come introduzione ci presenta gli attori del dramma Gesugrave e il Grande Tentatore Il secondo che costituisce lampio contenuto centrale ci fa assistere al triplice assalto di Satana per distogliere il Gesugrave il Figlio di Dio fatto uomo dallaffidarsi alla volon-tagrave del Padre nel compiere lopera della salvezza Lultimo momento come conclu-sione fa seguire alla sconfitta di Satana il servizio che gli angeli rendono a Gesugrave

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo

E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse Se sei Figlio di Dio di che questi sassi diventino paneacute Ma egli rispose Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave santa lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave percheacute sta scritto Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorreggeranno con le loro mani percheacute non abbia a ur-tare contro un sasso il tuo piede Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Si-gnore Dio tuo

Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se pro-strandoti mi adorerai Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Si-gnore Dio tuo e a lui solo rendi culto

Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 1-11)

Il testo evangelico chiede di essere letto e riletto chiede di essere meditato con grande calma e con piugrave grande fede percheacute in esso risuona veramente la voce di Dio che ancora ci parla secondo lesplicita affermazione del Concilio Vaticano II Le Sa-cre Scritture contengono la parola di Dio e percheacute ispirate sono veramente parola di Dio (Dei verbum 24)

In tal modo Dio stesso attraverso la meditazione orante della pagina evangelica ci svela il volto e il cuore del Messia tentato dal diavolo e ci attrae a Cristo Signore come al modello per affrontare le nostre tentazioni e come alla fonte viva da cui attingere la grazia per essere sempre vittoriosi

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Vale cosigrave anche per la pagina delle tentazioni di Gesugrave quanto ha scritto il Papa nella citata lettera al termine del Giubileo E necessario che lascolto della Parola diventi un incontro vitale nellantica e sempre valida tradizione della lectio divina che fa co-gliere nel testo biblico la parola viva che interpella orienta e plasma lesistenza (Novo millennio ineunte 39)

Parte Prima

IL TENTATORE GLI SI ACCOSTO E GLI DISSE

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Questo allora rimanda a un quadro cronologico che levangelista dipinge nei due precedenti versetti del suo racconto nei quali egli presenta gli attori o protagonisti del dramma il Signore Gesugrave e il tentatore Scrive Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser ten-tato dal diavolo E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fa-me (Matteo 4 1-2)

Siamo di fronte allintroduzione del brano delle tentazioni di Gesugrave unintroduzione questa che ci coinvolge personalmente non solo percheacute siamo in rapporto con i due attori che si fronteggiano tra loro ma anche percheacute lesperienza di Gesugrave egrave destinata a diventare la nostra stessa esperienza come esempio e come grazia Nella sorte di Gesugrave egrave in qualche modo anticipata la sorte del discepolo Lo esprime in modo limpido e profondo santAgostino nel commento a un salmo Cristo fu certamente tentato dal diavolo ma in Cristo eri tentato tu Tua infatti era la carne che Cristo aveva presa percheacute tu avessi da lui la salvezza Egli aveva preso per seacute la morte che era tua per donare a te la vita da te egli aveva preso su di seacute le umiliazioni perchegrave tu avessi da lui la gloria Cosigrave egli prese da te e fece sua la tentazione affinchegrave per suo dono tu ne riportassi vittoria Se in lui noi siamo tentati in lui noi vinciamo il diavolo Ti preoccupi percheacute Cristo sia stato tentato e non consideri che egli ha vinto In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria Riconoscilo (Esposizione sul salmo 60)

Anche su di noi con il battesimo viene effuso lo Spirito anche noi veniamo con-dotti da questo stesso Spirito anche noi andiamo nel nostro deserto affrontiamo le nostre tentazioni facciamo il nostro digiuno soffriamo la nostra fame Sigrave anche noi Ma come discepoli dobbiamo guardare a Cristo e rimanere in comunione di vita e di vittoria con lui

Se sei Figlio di Dio

Il racconto delle tentazioni segue quello del battesimo di Gesugrave Non si tratta semplice-mente di una successione cronologica prima il battesimo e poi le tentazioni bensigrave di unintima connessione chiaramente attestata dai tre sinottici (Matteo Marco e

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Luca) Tra i due racconti cegrave un interessante rapporto dal momento che il tentatore si rivolge a Gesugrave con le parole Se sei Figlio di Dio rifacendosi in questo modo alla aoce che dallalto egrave risuonata sul fiume Giordano Ed ecco una voce dal cielo che disse Questi egrave il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto (Matteo 3 17)

Ma qual egrave il preciso contenuto del rapporto tra i due racconti E il fatto che luno e laltro rimandano al mistero di morte e di vita proprio di Gesugrave

Nel battesimo di Gesugrave viene prefigurato il mistero della morte e della risurrezione del pec-cato e del perdono Gesugrave scendendo nelle profonditagrave del fiume Giordano rappresen-ta simbolicamente un evento di morte una vecchia vita viene sepolta percheacute la nuova possa risorgere Ma Gesugrave egrave senza peccato non ha nessuna vecchia vita da seppellire Se accetta da Giovanni il Precursore il battesimo egrave percheacute Gesugrave vuole anticipare la croce ossia vuole liberamente accettare i peccati nostri e del mondo in-tero e accettare cosigrave la nostra morte Quando poi Gesugrave risale dalle acque il cielo si squarcia e da esso risuona la voce del Padre che lo dichiara suo figlio Comegrave elo-quente questo cielo aperto dopo il discendere di Gesugrave nel fiume Dice che nel buio profondo della morte e dei nostri peccati Dio nel suo amore misericordioso viene a cercarci e a riportarci nuovamente alla luce della vita Il battesimo di Gesugrave dunque anticipa il dramma della sua vita e della sua morte e insieme ce lo fa cogliere nel suo meraviglioso e sorprendente significato per noi

E cosigrave egrave anche del racconto delle tentazioni Esso egrave unanticipazione del mistero di Gesugrave Cristo del mistero di Dio e delluomo Infatti qui nel deserto tentato dal diavolo Gesugrave continua la sua discesa quella discesa che ha iniziato con lincarnazione - con il suo farsi carne nel grembo di Maria - ha reso visibile pubblicamente con il battesimo nel Giordano e che porteragrave a compimento sulla croce nella tomba e nel mondo dei morti (la discesa agli inferi) Ora la sta vivendo questa discesa con-dividendo con la nostra fragile umanitagrave la prova e lassalto del tentatore Nello stes-so tempo nelle tentazioni vinte da Gesugrave si compie anche sempre nuovamente una risalita che apre e rende possibile la risalita delluomo dal suo abisso e oltre se stesso

Se sei Figlio di Dio Gesugrave egrave stato dichiarato al Giordano Figlio di Dio ed ora nel deserto gli viene data loccasione di provare la sua adesione filiale al Padre accet-tando la difficile missione affidatagli Il battesimo costituisce la vocazione storica che il Padre celeste rivolge a Gesugrave come Messia Figlio Servo e rappresenta la sua con-sacrazione messianica Ebbene latteggiamento di Gesugrave durante le tentazioni e la sua risposta al tentatore descrivono in forma narrativa la libera non facile risposta di lui alla chiamata del Padre la sua scelta messianica in totale conformitagrave al progetto di Dio

Potremmo dire che le tentazioni costituiscono in un certo senso una verifica voca-zionale in ordine non tanto a discernere la volontagrave di Dio quanto a viverla nella fe-

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deltagrave piena E questo per la veritagrave un significato universale della tentazione egrave prova vocazionale di ricerca costante - al di lagrave delle suggestioni o delle pressioni del diavolo del mondo dellegoismo personale - del volere di Dio di quel volere cui siamo definitivamente consacrati con il battesimo

Cosigrave proprio mediante la prova subita dopo il battesimo viene rivelato cosa si-gnifica per Gesugrave essere Figlio di Dio e vivere da Figlio di Dio Collocata poi allinizio del Vangelo - al suo prologo - lesperienza del deserto appare non soltanto come il primo atto pubblico di Gesugrave ma come la scena sulla quale si svolgeragrave ogni gior-no come un vero e proprio dramma di confronto con Satana tutto il suo ministero Infine le tentazioni ci dicono che lo Spirito donato nel battesimo non separa affat-to Gesugrave dalla storia neacute lo strappa alle ambiguitagrave del mondo lo inserisce invece pienamente dentro la storia e allinterno della lotta che in continuitagrave la scuote

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto

Con queste parole levangelista introduce il racconto delle tentazioni ed egrave un inizio veramente singolare sul quale troppe volte si sorvola Basti rilevare il fatto che egrave lo stesso Spirito di Dio quello Spirito che discese su Gesugrave e che lo riempigrave totalmente nel battesimo a condurlo nel deserto per essere tentato dal diavolo (Matteo 4 1)

E ciograve racchiude almeno un duplice e grande insegnamento per noi

Il primo la tentazione rientra nel disegno di Dio sulluomo su ogni uomo e quindi an-che su Cristo come vero uomo libero Vi rientra come elemento necessario che ren-de possibile lazione della libertagrave e il suo concreto esprimersi Lavvio del racconto di Matteo riecheggia lesortazione di Mosegrave a Israele Ricograve rdati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarantanni nel deserto per umi-liarti e metterti alla prova per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osser-vato o no i suoi comandi (Deuteronomio 8 2)

Gesugrave egrave messo alla prova come Israele anzi come il primo Adamo Lessere tentato egrave parte essenziale del suo essere uomo del suo discendere nella comunione piena con noi e nellabisso della nostra miseria Se egli sa compatire le nostre infermitagrave egrave per-cheacute - ci ricorda lautore della lettera agli Ebrei - egrave stato lui stesso provato in ogni cosa a somiglianza di noi escluso il peccato (Ebrei 4 15 cfr anche 2 18)

Lo Spirito dunque non ci fa evitare bensigrave affrontare la prova Figlio se ti presenti per servire il Signore prepagrave rati alla tentazione (Siracide 2 1) Anche percheacute con la tentazione chiamata pure paideia (educazione) lo Spirito - quale insuperabile pe-dagogo - ci addestra alla vita dei veri figli di Dio (cfr Ebrei 12 8) e ci purifica nella nostra fede (cfr Giacomo 1 2ss 1 Pietro 1 6)

Il secondo insegnamento egrave questo se egrave Dio che affida Adamo Israele e Gesugrave alla prova con lo strumento del diavolo allora anche il diavolo Satana egrave - suo malgrado -

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uno strumento di Dio che concorre al progetto divino Dio nel suo amore per noi egrave sempre piugrave potente del tentatore Lo diceva chiaramente san Cipriano ai suoi fedeli Nulla puograve lavversario contro di noi se non quanto gli egrave permesso da Dio

Nel deserto per essere tentato dal diavolo

Il deserto delle tentazioni di Gesugrave - possiamo immaginarlo - egrave quello nel Sud della Giudea che si stende verso i monti circostanti il Giordano un paesaggio privo di vegetazione orrido senza vita Anche Adamo dopo il peccato si egrave trovato in un deserto E cosigrave pure Israele dopo luscita dallEgitto Il deserto egrave dunque il luogo che evoca la crisi di fede del popolo di Dio pellegrino nella steppa del Sinai luogo della solitudine della prova e della caduta Ma egrave anche il luogo nel quale Dio educa alla-scolto al dialogo damore allincontro allintimitagrave divina in un silenzio che non impaurisce ma affascina e conquista al risuonare della voce di Dio e allavvicinarsi della sua presenza

Gesugrave egrave portato dallo Spirito nel deserto per incontrare i fratelli disobbedienti e in-giusti che in esso si sono perduti (S Fausti) Per questo egli sta in ascolto del Padre e della sua Parola per questo prega e digiuna Non mangia nulla dunque Pieno di Spirito il Figlio di Dio vive di questa straordinaria pienezza egrave il suo incomparabile nutrimento

E nel deserto Gesugrave si ferma quaranta giorni Questi ricordano innanzitutto i quaranta giorni che Mosegrave passograve digiunando sul monte Sinai prima che egli potesse ricevere la Parola di Dio le sacre tavole dellalleanza Ricordano inoltre i quaranta giorni e le quaranta notti di Elia nel suo cammino verso il monte Oreb giorni e notti senza neacute cibo neacute bevanda ma con lunico nutrimento dello sguardo e della parola dellan-gelo che lo accompagnava E ancora ricordano i quarantanni di deserto di Israele in cammino verso la terra promessa Infine i Padri della Chiesa vedendo nel numero quaranta il numero simbolico del tempo della storia umana hanno considerato i quaranta giorni di Gesugrave nel deserto come limmagine di ogni vita umana E in questo senso le tentazioni di Gesugrave possono anche essere comprese come la ripresa e il su-peramento della tentazione originaria di Adamo il primo uomo

Dopo aver digiunato Gesugrave egrave tentato dal diavolo Tentato significa nel linguaggio della Bibbia essere sottoposto a una prova a un esame a un test per verificare la fe-deltagrave e il valore di qualcuno ma significa anche essere sollecitato al male Ed egrave quan-to accade a Gesugrave in quanto proclamato Figlio di Dio nel battesimo egli veramen-te viene provato nella sua obbedienza amorosa e fedele al Padre e alla sua volon-tagrave e in quanto uomo come noi viene lui pure sollecitato al male dal tentatore non certo perograve percheacute puograve essere portato a commettere un male ma per manifesta-re ciograve che di profondo e autentico cegrave in lui

Per la veritagrave nella Bibbia la tentazione ( prova) egrave dapprima attribuita soltanto a Dio che vuole in tal modo saggiare lautenticitagrave della fedeltagrave delluomo libero Cosigrave

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nel libro di Giobbe satana egrave presentato come un ministro del consiglio della co-rona di Dio che ha lo scopo di verificare se Giobbe crede in Dio per nulla o per in-teresse (Giobbe 1 9) Dopo lesilio di Babilonia quando cresce la conoscenza degli angeli egrave Satana (ossia avversario) che viene considerato come il nemico e la cau-sa di ogni afflizione per lumanitagrave Il libro della Sapienza lo identifica con il serpen-te tentatore della Genesi La morte egrave entrata nel mondo per invidia del diavolo (Sapienza 2 24)

Nei vangeli Satana egrave il calunniatore laccusatore davanti a Dio una volta che siamo caduti ci accusa implacabilmente inchiodandoci alla nostra colpa E pure chiama-to diavolo cioegrave divisore colui che ci divide da Dio e ci lascia soli E detto an-che tentatore (peiragrave zon) percheacute tenta di farci cadere Nei libri cosiddetti apoca-littici il demoniaco si incarna nelle potenze politiche oppressive come nel libro di Daniele la Bestia mostruosa - simbolo classico per indicare il diavolo - che rappre-senta i regni dellantico Oriente che avevano schiacciato Israele e nel libro dellA-pocalisse la Roma imperiale che perseguita la Chiesa

Ma se il tentatore il diavolo esiste viene da chiederci chi egrave veramente Una semplice raffigurazione simbolica del potere del male sugli uomini una forza maligna op-pure una vera e propria realtagrave personale I vangeli ci presentano Gesugrave che ha la consapevolezza di lottare contro il principe di questo mondo come in Giovanni egrave chiamato Satana Se io scaccio i demograve ni con il dito di Dio egrave dunque giunto a voi il regno di Dio (Luca 11 20)

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Cessa cosigrave la solitudine del deserto Gesugrave ha ormai vicino a seacute alle costole il tentatore E il tentatore prende la parola Eccoci al dramma delle tentazioni

Parte seconda

ADORA IL SIGNORE DIO TUO E A LUI SOLO RENDI CULTO

Levangelista presenta in tre scene che si susseguono come in una sequenza cinema-tografica le tre tentazioni mosse dal diavolo a Gesugrave nel deserto Narrate con imma-gini grandiose sono poste allinizio della sua vita pubblica Ma egrave un inizio paradig-matico che si apre al seguito e che in qualche modo anticipa le singole tappe della vi-ta di Gesugrave In particolare Luca scrive esplicitamente Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione il diavolo si allontanograve da lui per ritornare al tempo fissato (Luca 4 13) Cosigrave dopo la moltiplicazione dei pani quando le folle lo vogliono fare re Gesugrave fugge sulla montagna lui solo (Giovanni 6 15) E cosigrave quando lo vorrebbero limitare alla dimensione del miracolo ostacolandolo nellannuncio che egrave la sua missione ti-pica (Marco 1 35-39) E ancora quando Pietro dopo aver confessato che Gesugrave egrave il Figlio di Dio pretende di tenerlo lontano dalla via della passione il Signore invece

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lo rimprovera dicendogli Lungi da me satana Percheacute tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini (Marco 8 33)

Continuo dunque egrave il confronto tra Gesugrave e Satana E in tal senso il racconto delle tentazioni compendia in mirabile e drammatica sintesi tutta la lotta di Gesugrave egli difende e custodisce limpide lessenza e lautenticitagrave della missione ricevuta dal Padre e nello stesso tempo indica lordine che deve guidare la vita il cammino dellessere umano il cammino della storia In questione egrave sempre la scelta radicale tra lobbedienza alla volontagrave di Dio suprema e unica norma di vita e lascolto della voce del diavolo che spinge alla disobbedienza

Si tratta ultimamente di ciograve che ha importanza nella vita Questa realtagrave ultima de-cisiva egrave il primato di Dio Il cuore di ogni tentazione egrave di mettere da parte Dio che accanto a tutte le cose che urgono della nostra vita appare come una questione di secondordine Ritenere piugrave importanti se stessi le esigenze ed i desideri del mo-mento che non Lui questa egrave la tentazione che sempre ci minaccia Infatti in tal modo si contesta a Dio la sua divinitagrave e facciamo nostro Dio noi stessi o meglio le potenze che ci minacciano (J Ratzinger)

La prima tentazione di che questi sassi diventino pane

La prima tentazione si aggancia alla fame di Gesugrave una fame causata dal prolungato digiuno E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame Il ten-tatore allora gli si accostograve (Matteo 4 2)

E lo tentograve Gli disse Se sei Figlio di Dio digrave che questi sassi diventino paneacute (Matteo 4 3) E dunque sul suo essere sulla sua identitagrave filiale e quindi sulla sua relazio-ne vivente e personale con Dio che Gesugrave viene tentato Se sei Figlio di Dio Que-ste parole le udremo ancora sulle labbra di quelli che scherniranno Gesugrave sotto la croce Se tu sei Figlio di Dio scendi dalla croce (Matteo 27 40) Sono parole che mentre suonano derisione e insulto contengono una grande sfida come giagrave le paro-le che seguono Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni salva te stesso Dunque per essere credibile Gesugrave deve dare la prova delle sue prerogative divine

Per la veritagrave questa egrave una richiesta che attraversa tutta la vita di Gesugrave Ed egrave la stes-sa richiesta che anche noi lungo la storia rivolgiamo a Dio a Cristo alla Chiesa Se tu o Dio veramente esisti devi mostrarti con evidente chiarezza Se tu o Cristo sei veramente il Figlio di Dio lo devi attestare in modo irrefutabile anche con il mira-colo Se tu o Chiesa sei veramente la Chiesa di Cristo devi far trasparire senza ombre il suo volto luminoso

Il tentatore chiede a Gesugrave come prova del suo essere Figlio di Dio di rendere pane le pietre del deserto Non egrave forse una richiesta assolutamente logica se egrave vero che niente contraddice piugrave radicalmente la nostra fede nella bontagrave di Dio e nellamore di Cri-sto redentore che la fame degli uomini Tanto piugrave che nel cammino di Israele nel

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deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 5: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

Vale cosigrave anche per la pagina delle tentazioni di Gesugrave quanto ha scritto il Papa nella citata lettera al termine del Giubileo E necessario che lascolto della Parola diventi un incontro vitale nellantica e sempre valida tradizione della lectio divina che fa co-gliere nel testo biblico la parola viva che interpella orienta e plasma lesistenza (Novo millennio ineunte 39)

Parte Prima

IL TENTATORE GLI SI ACCOSTO E GLI DISSE

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Questo allora rimanda a un quadro cronologico che levangelista dipinge nei due precedenti versetti del suo racconto nei quali egli presenta gli attori o protagonisti del dramma il Signore Gesugrave e il tentatore Scrive Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser ten-tato dal diavolo E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fa-me (Matteo 4 1-2)

Siamo di fronte allintroduzione del brano delle tentazioni di Gesugrave unintroduzione questa che ci coinvolge personalmente non solo percheacute siamo in rapporto con i due attori che si fronteggiano tra loro ma anche percheacute lesperienza di Gesugrave egrave destinata a diventare la nostra stessa esperienza come esempio e come grazia Nella sorte di Gesugrave egrave in qualche modo anticipata la sorte del discepolo Lo esprime in modo limpido e profondo santAgostino nel commento a un salmo Cristo fu certamente tentato dal diavolo ma in Cristo eri tentato tu Tua infatti era la carne che Cristo aveva presa percheacute tu avessi da lui la salvezza Egli aveva preso per seacute la morte che era tua per donare a te la vita da te egli aveva preso su di seacute le umiliazioni perchegrave tu avessi da lui la gloria Cosigrave egli prese da te e fece sua la tentazione affinchegrave per suo dono tu ne riportassi vittoria Se in lui noi siamo tentati in lui noi vinciamo il diavolo Ti preoccupi percheacute Cristo sia stato tentato e non consideri che egli ha vinto In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria Riconoscilo (Esposizione sul salmo 60)

Anche su di noi con il battesimo viene effuso lo Spirito anche noi veniamo con-dotti da questo stesso Spirito anche noi andiamo nel nostro deserto affrontiamo le nostre tentazioni facciamo il nostro digiuno soffriamo la nostra fame Sigrave anche noi Ma come discepoli dobbiamo guardare a Cristo e rimanere in comunione di vita e di vittoria con lui

Se sei Figlio di Dio

Il racconto delle tentazioni segue quello del battesimo di Gesugrave Non si tratta semplice-mente di una successione cronologica prima il battesimo e poi le tentazioni bensigrave di unintima connessione chiaramente attestata dai tre sinottici (Matteo Marco e

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Luca) Tra i due racconti cegrave un interessante rapporto dal momento che il tentatore si rivolge a Gesugrave con le parole Se sei Figlio di Dio rifacendosi in questo modo alla aoce che dallalto egrave risuonata sul fiume Giordano Ed ecco una voce dal cielo che disse Questi egrave il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto (Matteo 3 17)

Ma qual egrave il preciso contenuto del rapporto tra i due racconti E il fatto che luno e laltro rimandano al mistero di morte e di vita proprio di Gesugrave

Nel battesimo di Gesugrave viene prefigurato il mistero della morte e della risurrezione del pec-cato e del perdono Gesugrave scendendo nelle profonditagrave del fiume Giordano rappresen-ta simbolicamente un evento di morte una vecchia vita viene sepolta percheacute la nuova possa risorgere Ma Gesugrave egrave senza peccato non ha nessuna vecchia vita da seppellire Se accetta da Giovanni il Precursore il battesimo egrave percheacute Gesugrave vuole anticipare la croce ossia vuole liberamente accettare i peccati nostri e del mondo in-tero e accettare cosigrave la nostra morte Quando poi Gesugrave risale dalle acque il cielo si squarcia e da esso risuona la voce del Padre che lo dichiara suo figlio Comegrave elo-quente questo cielo aperto dopo il discendere di Gesugrave nel fiume Dice che nel buio profondo della morte e dei nostri peccati Dio nel suo amore misericordioso viene a cercarci e a riportarci nuovamente alla luce della vita Il battesimo di Gesugrave dunque anticipa il dramma della sua vita e della sua morte e insieme ce lo fa cogliere nel suo meraviglioso e sorprendente significato per noi

E cosigrave egrave anche del racconto delle tentazioni Esso egrave unanticipazione del mistero di Gesugrave Cristo del mistero di Dio e delluomo Infatti qui nel deserto tentato dal diavolo Gesugrave continua la sua discesa quella discesa che ha iniziato con lincarnazione - con il suo farsi carne nel grembo di Maria - ha reso visibile pubblicamente con il battesimo nel Giordano e che porteragrave a compimento sulla croce nella tomba e nel mondo dei morti (la discesa agli inferi) Ora la sta vivendo questa discesa con-dividendo con la nostra fragile umanitagrave la prova e lassalto del tentatore Nello stes-so tempo nelle tentazioni vinte da Gesugrave si compie anche sempre nuovamente una risalita che apre e rende possibile la risalita delluomo dal suo abisso e oltre se stesso

Se sei Figlio di Dio Gesugrave egrave stato dichiarato al Giordano Figlio di Dio ed ora nel deserto gli viene data loccasione di provare la sua adesione filiale al Padre accet-tando la difficile missione affidatagli Il battesimo costituisce la vocazione storica che il Padre celeste rivolge a Gesugrave come Messia Figlio Servo e rappresenta la sua con-sacrazione messianica Ebbene latteggiamento di Gesugrave durante le tentazioni e la sua risposta al tentatore descrivono in forma narrativa la libera non facile risposta di lui alla chiamata del Padre la sua scelta messianica in totale conformitagrave al progetto di Dio

Potremmo dire che le tentazioni costituiscono in un certo senso una verifica voca-zionale in ordine non tanto a discernere la volontagrave di Dio quanto a viverla nella fe-

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deltagrave piena E questo per la veritagrave un significato universale della tentazione egrave prova vocazionale di ricerca costante - al di lagrave delle suggestioni o delle pressioni del diavolo del mondo dellegoismo personale - del volere di Dio di quel volere cui siamo definitivamente consacrati con il battesimo

Cosigrave proprio mediante la prova subita dopo il battesimo viene rivelato cosa si-gnifica per Gesugrave essere Figlio di Dio e vivere da Figlio di Dio Collocata poi allinizio del Vangelo - al suo prologo - lesperienza del deserto appare non soltanto come il primo atto pubblico di Gesugrave ma come la scena sulla quale si svolgeragrave ogni gior-no come un vero e proprio dramma di confronto con Satana tutto il suo ministero Infine le tentazioni ci dicono che lo Spirito donato nel battesimo non separa affat-to Gesugrave dalla storia neacute lo strappa alle ambiguitagrave del mondo lo inserisce invece pienamente dentro la storia e allinterno della lotta che in continuitagrave la scuote

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto

Con queste parole levangelista introduce il racconto delle tentazioni ed egrave un inizio veramente singolare sul quale troppe volte si sorvola Basti rilevare il fatto che egrave lo stesso Spirito di Dio quello Spirito che discese su Gesugrave e che lo riempigrave totalmente nel battesimo a condurlo nel deserto per essere tentato dal diavolo (Matteo 4 1)

E ciograve racchiude almeno un duplice e grande insegnamento per noi

Il primo la tentazione rientra nel disegno di Dio sulluomo su ogni uomo e quindi an-che su Cristo come vero uomo libero Vi rientra come elemento necessario che ren-de possibile lazione della libertagrave e il suo concreto esprimersi Lavvio del racconto di Matteo riecheggia lesortazione di Mosegrave a Israele Ricograve rdati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarantanni nel deserto per umi-liarti e metterti alla prova per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osser-vato o no i suoi comandi (Deuteronomio 8 2)

Gesugrave egrave messo alla prova come Israele anzi come il primo Adamo Lessere tentato egrave parte essenziale del suo essere uomo del suo discendere nella comunione piena con noi e nellabisso della nostra miseria Se egli sa compatire le nostre infermitagrave egrave per-cheacute - ci ricorda lautore della lettera agli Ebrei - egrave stato lui stesso provato in ogni cosa a somiglianza di noi escluso il peccato (Ebrei 4 15 cfr anche 2 18)

Lo Spirito dunque non ci fa evitare bensigrave affrontare la prova Figlio se ti presenti per servire il Signore prepagrave rati alla tentazione (Siracide 2 1) Anche percheacute con la tentazione chiamata pure paideia (educazione) lo Spirito - quale insuperabile pe-dagogo - ci addestra alla vita dei veri figli di Dio (cfr Ebrei 12 8) e ci purifica nella nostra fede (cfr Giacomo 1 2ss 1 Pietro 1 6)

Il secondo insegnamento egrave questo se egrave Dio che affida Adamo Israele e Gesugrave alla prova con lo strumento del diavolo allora anche il diavolo Satana egrave - suo malgrado -

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uno strumento di Dio che concorre al progetto divino Dio nel suo amore per noi egrave sempre piugrave potente del tentatore Lo diceva chiaramente san Cipriano ai suoi fedeli Nulla puograve lavversario contro di noi se non quanto gli egrave permesso da Dio

Nel deserto per essere tentato dal diavolo

Il deserto delle tentazioni di Gesugrave - possiamo immaginarlo - egrave quello nel Sud della Giudea che si stende verso i monti circostanti il Giordano un paesaggio privo di vegetazione orrido senza vita Anche Adamo dopo il peccato si egrave trovato in un deserto E cosigrave pure Israele dopo luscita dallEgitto Il deserto egrave dunque il luogo che evoca la crisi di fede del popolo di Dio pellegrino nella steppa del Sinai luogo della solitudine della prova e della caduta Ma egrave anche il luogo nel quale Dio educa alla-scolto al dialogo damore allincontro allintimitagrave divina in un silenzio che non impaurisce ma affascina e conquista al risuonare della voce di Dio e allavvicinarsi della sua presenza

Gesugrave egrave portato dallo Spirito nel deserto per incontrare i fratelli disobbedienti e in-giusti che in esso si sono perduti (S Fausti) Per questo egli sta in ascolto del Padre e della sua Parola per questo prega e digiuna Non mangia nulla dunque Pieno di Spirito il Figlio di Dio vive di questa straordinaria pienezza egrave il suo incomparabile nutrimento

E nel deserto Gesugrave si ferma quaranta giorni Questi ricordano innanzitutto i quaranta giorni che Mosegrave passograve digiunando sul monte Sinai prima che egli potesse ricevere la Parola di Dio le sacre tavole dellalleanza Ricordano inoltre i quaranta giorni e le quaranta notti di Elia nel suo cammino verso il monte Oreb giorni e notti senza neacute cibo neacute bevanda ma con lunico nutrimento dello sguardo e della parola dellan-gelo che lo accompagnava E ancora ricordano i quarantanni di deserto di Israele in cammino verso la terra promessa Infine i Padri della Chiesa vedendo nel numero quaranta il numero simbolico del tempo della storia umana hanno considerato i quaranta giorni di Gesugrave nel deserto come limmagine di ogni vita umana E in questo senso le tentazioni di Gesugrave possono anche essere comprese come la ripresa e il su-peramento della tentazione originaria di Adamo il primo uomo

Dopo aver digiunato Gesugrave egrave tentato dal diavolo Tentato significa nel linguaggio della Bibbia essere sottoposto a una prova a un esame a un test per verificare la fe-deltagrave e il valore di qualcuno ma significa anche essere sollecitato al male Ed egrave quan-to accade a Gesugrave in quanto proclamato Figlio di Dio nel battesimo egli veramen-te viene provato nella sua obbedienza amorosa e fedele al Padre e alla sua volon-tagrave e in quanto uomo come noi viene lui pure sollecitato al male dal tentatore non certo perograve percheacute puograve essere portato a commettere un male ma per manifesta-re ciograve che di profondo e autentico cegrave in lui

Per la veritagrave nella Bibbia la tentazione ( prova) egrave dapprima attribuita soltanto a Dio che vuole in tal modo saggiare lautenticitagrave della fedeltagrave delluomo libero Cosigrave

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nel libro di Giobbe satana egrave presentato come un ministro del consiglio della co-rona di Dio che ha lo scopo di verificare se Giobbe crede in Dio per nulla o per in-teresse (Giobbe 1 9) Dopo lesilio di Babilonia quando cresce la conoscenza degli angeli egrave Satana (ossia avversario) che viene considerato come il nemico e la cau-sa di ogni afflizione per lumanitagrave Il libro della Sapienza lo identifica con il serpen-te tentatore della Genesi La morte egrave entrata nel mondo per invidia del diavolo (Sapienza 2 24)

Nei vangeli Satana egrave il calunniatore laccusatore davanti a Dio una volta che siamo caduti ci accusa implacabilmente inchiodandoci alla nostra colpa E pure chiama-to diavolo cioegrave divisore colui che ci divide da Dio e ci lascia soli E detto an-che tentatore (peiragrave zon) percheacute tenta di farci cadere Nei libri cosiddetti apoca-littici il demoniaco si incarna nelle potenze politiche oppressive come nel libro di Daniele la Bestia mostruosa - simbolo classico per indicare il diavolo - che rappre-senta i regni dellantico Oriente che avevano schiacciato Israele e nel libro dellA-pocalisse la Roma imperiale che perseguita la Chiesa

Ma se il tentatore il diavolo esiste viene da chiederci chi egrave veramente Una semplice raffigurazione simbolica del potere del male sugli uomini una forza maligna op-pure una vera e propria realtagrave personale I vangeli ci presentano Gesugrave che ha la consapevolezza di lottare contro il principe di questo mondo come in Giovanni egrave chiamato Satana Se io scaccio i demograve ni con il dito di Dio egrave dunque giunto a voi il regno di Dio (Luca 11 20)

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Cessa cosigrave la solitudine del deserto Gesugrave ha ormai vicino a seacute alle costole il tentatore E il tentatore prende la parola Eccoci al dramma delle tentazioni

Parte seconda

ADORA IL SIGNORE DIO TUO E A LUI SOLO RENDI CULTO

Levangelista presenta in tre scene che si susseguono come in una sequenza cinema-tografica le tre tentazioni mosse dal diavolo a Gesugrave nel deserto Narrate con imma-gini grandiose sono poste allinizio della sua vita pubblica Ma egrave un inizio paradig-matico che si apre al seguito e che in qualche modo anticipa le singole tappe della vi-ta di Gesugrave In particolare Luca scrive esplicitamente Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione il diavolo si allontanograve da lui per ritornare al tempo fissato (Luca 4 13) Cosigrave dopo la moltiplicazione dei pani quando le folle lo vogliono fare re Gesugrave fugge sulla montagna lui solo (Giovanni 6 15) E cosigrave quando lo vorrebbero limitare alla dimensione del miracolo ostacolandolo nellannuncio che egrave la sua missione ti-pica (Marco 1 35-39) E ancora quando Pietro dopo aver confessato che Gesugrave egrave il Figlio di Dio pretende di tenerlo lontano dalla via della passione il Signore invece

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lo rimprovera dicendogli Lungi da me satana Percheacute tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini (Marco 8 33)

Continuo dunque egrave il confronto tra Gesugrave e Satana E in tal senso il racconto delle tentazioni compendia in mirabile e drammatica sintesi tutta la lotta di Gesugrave egli difende e custodisce limpide lessenza e lautenticitagrave della missione ricevuta dal Padre e nello stesso tempo indica lordine che deve guidare la vita il cammino dellessere umano il cammino della storia In questione egrave sempre la scelta radicale tra lobbedienza alla volontagrave di Dio suprema e unica norma di vita e lascolto della voce del diavolo che spinge alla disobbedienza

Si tratta ultimamente di ciograve che ha importanza nella vita Questa realtagrave ultima de-cisiva egrave il primato di Dio Il cuore di ogni tentazione egrave di mettere da parte Dio che accanto a tutte le cose che urgono della nostra vita appare come una questione di secondordine Ritenere piugrave importanti se stessi le esigenze ed i desideri del mo-mento che non Lui questa egrave la tentazione che sempre ci minaccia Infatti in tal modo si contesta a Dio la sua divinitagrave e facciamo nostro Dio noi stessi o meglio le potenze che ci minacciano (J Ratzinger)

La prima tentazione di che questi sassi diventino pane

La prima tentazione si aggancia alla fame di Gesugrave una fame causata dal prolungato digiuno E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame Il ten-tatore allora gli si accostograve (Matteo 4 2)

E lo tentograve Gli disse Se sei Figlio di Dio digrave che questi sassi diventino paneacute (Matteo 4 3) E dunque sul suo essere sulla sua identitagrave filiale e quindi sulla sua relazio-ne vivente e personale con Dio che Gesugrave viene tentato Se sei Figlio di Dio Que-ste parole le udremo ancora sulle labbra di quelli che scherniranno Gesugrave sotto la croce Se tu sei Figlio di Dio scendi dalla croce (Matteo 27 40) Sono parole che mentre suonano derisione e insulto contengono una grande sfida come giagrave le paro-le che seguono Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni salva te stesso Dunque per essere credibile Gesugrave deve dare la prova delle sue prerogative divine

Per la veritagrave questa egrave una richiesta che attraversa tutta la vita di Gesugrave Ed egrave la stes-sa richiesta che anche noi lungo la storia rivolgiamo a Dio a Cristo alla Chiesa Se tu o Dio veramente esisti devi mostrarti con evidente chiarezza Se tu o Cristo sei veramente il Figlio di Dio lo devi attestare in modo irrefutabile anche con il mira-colo Se tu o Chiesa sei veramente la Chiesa di Cristo devi far trasparire senza ombre il suo volto luminoso

Il tentatore chiede a Gesugrave come prova del suo essere Figlio di Dio di rendere pane le pietre del deserto Non egrave forse una richiesta assolutamente logica se egrave vero che niente contraddice piugrave radicalmente la nostra fede nella bontagrave di Dio e nellamore di Cri-sto redentore che la fame degli uomini Tanto piugrave che nel cammino di Israele nel

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deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 6: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

Luca) Tra i due racconti cegrave un interessante rapporto dal momento che il tentatore si rivolge a Gesugrave con le parole Se sei Figlio di Dio rifacendosi in questo modo alla aoce che dallalto egrave risuonata sul fiume Giordano Ed ecco una voce dal cielo che disse Questi egrave il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto (Matteo 3 17)

Ma qual egrave il preciso contenuto del rapporto tra i due racconti E il fatto che luno e laltro rimandano al mistero di morte e di vita proprio di Gesugrave

Nel battesimo di Gesugrave viene prefigurato il mistero della morte e della risurrezione del pec-cato e del perdono Gesugrave scendendo nelle profonditagrave del fiume Giordano rappresen-ta simbolicamente un evento di morte una vecchia vita viene sepolta percheacute la nuova possa risorgere Ma Gesugrave egrave senza peccato non ha nessuna vecchia vita da seppellire Se accetta da Giovanni il Precursore il battesimo egrave percheacute Gesugrave vuole anticipare la croce ossia vuole liberamente accettare i peccati nostri e del mondo in-tero e accettare cosigrave la nostra morte Quando poi Gesugrave risale dalle acque il cielo si squarcia e da esso risuona la voce del Padre che lo dichiara suo figlio Comegrave elo-quente questo cielo aperto dopo il discendere di Gesugrave nel fiume Dice che nel buio profondo della morte e dei nostri peccati Dio nel suo amore misericordioso viene a cercarci e a riportarci nuovamente alla luce della vita Il battesimo di Gesugrave dunque anticipa il dramma della sua vita e della sua morte e insieme ce lo fa cogliere nel suo meraviglioso e sorprendente significato per noi

E cosigrave egrave anche del racconto delle tentazioni Esso egrave unanticipazione del mistero di Gesugrave Cristo del mistero di Dio e delluomo Infatti qui nel deserto tentato dal diavolo Gesugrave continua la sua discesa quella discesa che ha iniziato con lincarnazione - con il suo farsi carne nel grembo di Maria - ha reso visibile pubblicamente con il battesimo nel Giordano e che porteragrave a compimento sulla croce nella tomba e nel mondo dei morti (la discesa agli inferi) Ora la sta vivendo questa discesa con-dividendo con la nostra fragile umanitagrave la prova e lassalto del tentatore Nello stes-so tempo nelle tentazioni vinte da Gesugrave si compie anche sempre nuovamente una risalita che apre e rende possibile la risalita delluomo dal suo abisso e oltre se stesso

Se sei Figlio di Dio Gesugrave egrave stato dichiarato al Giordano Figlio di Dio ed ora nel deserto gli viene data loccasione di provare la sua adesione filiale al Padre accet-tando la difficile missione affidatagli Il battesimo costituisce la vocazione storica che il Padre celeste rivolge a Gesugrave come Messia Figlio Servo e rappresenta la sua con-sacrazione messianica Ebbene latteggiamento di Gesugrave durante le tentazioni e la sua risposta al tentatore descrivono in forma narrativa la libera non facile risposta di lui alla chiamata del Padre la sua scelta messianica in totale conformitagrave al progetto di Dio

Potremmo dire che le tentazioni costituiscono in un certo senso una verifica voca-zionale in ordine non tanto a discernere la volontagrave di Dio quanto a viverla nella fe-

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deltagrave piena E questo per la veritagrave un significato universale della tentazione egrave prova vocazionale di ricerca costante - al di lagrave delle suggestioni o delle pressioni del diavolo del mondo dellegoismo personale - del volere di Dio di quel volere cui siamo definitivamente consacrati con il battesimo

Cosigrave proprio mediante la prova subita dopo il battesimo viene rivelato cosa si-gnifica per Gesugrave essere Figlio di Dio e vivere da Figlio di Dio Collocata poi allinizio del Vangelo - al suo prologo - lesperienza del deserto appare non soltanto come il primo atto pubblico di Gesugrave ma come la scena sulla quale si svolgeragrave ogni gior-no come un vero e proprio dramma di confronto con Satana tutto il suo ministero Infine le tentazioni ci dicono che lo Spirito donato nel battesimo non separa affat-to Gesugrave dalla storia neacute lo strappa alle ambiguitagrave del mondo lo inserisce invece pienamente dentro la storia e allinterno della lotta che in continuitagrave la scuote

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto

Con queste parole levangelista introduce il racconto delle tentazioni ed egrave un inizio veramente singolare sul quale troppe volte si sorvola Basti rilevare il fatto che egrave lo stesso Spirito di Dio quello Spirito che discese su Gesugrave e che lo riempigrave totalmente nel battesimo a condurlo nel deserto per essere tentato dal diavolo (Matteo 4 1)

E ciograve racchiude almeno un duplice e grande insegnamento per noi

Il primo la tentazione rientra nel disegno di Dio sulluomo su ogni uomo e quindi an-che su Cristo come vero uomo libero Vi rientra come elemento necessario che ren-de possibile lazione della libertagrave e il suo concreto esprimersi Lavvio del racconto di Matteo riecheggia lesortazione di Mosegrave a Israele Ricograve rdati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarantanni nel deserto per umi-liarti e metterti alla prova per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osser-vato o no i suoi comandi (Deuteronomio 8 2)

Gesugrave egrave messo alla prova come Israele anzi come il primo Adamo Lessere tentato egrave parte essenziale del suo essere uomo del suo discendere nella comunione piena con noi e nellabisso della nostra miseria Se egli sa compatire le nostre infermitagrave egrave per-cheacute - ci ricorda lautore della lettera agli Ebrei - egrave stato lui stesso provato in ogni cosa a somiglianza di noi escluso il peccato (Ebrei 4 15 cfr anche 2 18)

Lo Spirito dunque non ci fa evitare bensigrave affrontare la prova Figlio se ti presenti per servire il Signore prepagrave rati alla tentazione (Siracide 2 1) Anche percheacute con la tentazione chiamata pure paideia (educazione) lo Spirito - quale insuperabile pe-dagogo - ci addestra alla vita dei veri figli di Dio (cfr Ebrei 12 8) e ci purifica nella nostra fede (cfr Giacomo 1 2ss 1 Pietro 1 6)

Il secondo insegnamento egrave questo se egrave Dio che affida Adamo Israele e Gesugrave alla prova con lo strumento del diavolo allora anche il diavolo Satana egrave - suo malgrado -

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uno strumento di Dio che concorre al progetto divino Dio nel suo amore per noi egrave sempre piugrave potente del tentatore Lo diceva chiaramente san Cipriano ai suoi fedeli Nulla puograve lavversario contro di noi se non quanto gli egrave permesso da Dio

Nel deserto per essere tentato dal diavolo

Il deserto delle tentazioni di Gesugrave - possiamo immaginarlo - egrave quello nel Sud della Giudea che si stende verso i monti circostanti il Giordano un paesaggio privo di vegetazione orrido senza vita Anche Adamo dopo il peccato si egrave trovato in un deserto E cosigrave pure Israele dopo luscita dallEgitto Il deserto egrave dunque il luogo che evoca la crisi di fede del popolo di Dio pellegrino nella steppa del Sinai luogo della solitudine della prova e della caduta Ma egrave anche il luogo nel quale Dio educa alla-scolto al dialogo damore allincontro allintimitagrave divina in un silenzio che non impaurisce ma affascina e conquista al risuonare della voce di Dio e allavvicinarsi della sua presenza

Gesugrave egrave portato dallo Spirito nel deserto per incontrare i fratelli disobbedienti e in-giusti che in esso si sono perduti (S Fausti) Per questo egli sta in ascolto del Padre e della sua Parola per questo prega e digiuna Non mangia nulla dunque Pieno di Spirito il Figlio di Dio vive di questa straordinaria pienezza egrave il suo incomparabile nutrimento

E nel deserto Gesugrave si ferma quaranta giorni Questi ricordano innanzitutto i quaranta giorni che Mosegrave passograve digiunando sul monte Sinai prima che egli potesse ricevere la Parola di Dio le sacre tavole dellalleanza Ricordano inoltre i quaranta giorni e le quaranta notti di Elia nel suo cammino verso il monte Oreb giorni e notti senza neacute cibo neacute bevanda ma con lunico nutrimento dello sguardo e della parola dellan-gelo che lo accompagnava E ancora ricordano i quarantanni di deserto di Israele in cammino verso la terra promessa Infine i Padri della Chiesa vedendo nel numero quaranta il numero simbolico del tempo della storia umana hanno considerato i quaranta giorni di Gesugrave nel deserto come limmagine di ogni vita umana E in questo senso le tentazioni di Gesugrave possono anche essere comprese come la ripresa e il su-peramento della tentazione originaria di Adamo il primo uomo

Dopo aver digiunato Gesugrave egrave tentato dal diavolo Tentato significa nel linguaggio della Bibbia essere sottoposto a una prova a un esame a un test per verificare la fe-deltagrave e il valore di qualcuno ma significa anche essere sollecitato al male Ed egrave quan-to accade a Gesugrave in quanto proclamato Figlio di Dio nel battesimo egli veramen-te viene provato nella sua obbedienza amorosa e fedele al Padre e alla sua volon-tagrave e in quanto uomo come noi viene lui pure sollecitato al male dal tentatore non certo perograve percheacute puograve essere portato a commettere un male ma per manifesta-re ciograve che di profondo e autentico cegrave in lui

Per la veritagrave nella Bibbia la tentazione ( prova) egrave dapprima attribuita soltanto a Dio che vuole in tal modo saggiare lautenticitagrave della fedeltagrave delluomo libero Cosigrave

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nel libro di Giobbe satana egrave presentato come un ministro del consiglio della co-rona di Dio che ha lo scopo di verificare se Giobbe crede in Dio per nulla o per in-teresse (Giobbe 1 9) Dopo lesilio di Babilonia quando cresce la conoscenza degli angeli egrave Satana (ossia avversario) che viene considerato come il nemico e la cau-sa di ogni afflizione per lumanitagrave Il libro della Sapienza lo identifica con il serpen-te tentatore della Genesi La morte egrave entrata nel mondo per invidia del diavolo (Sapienza 2 24)

Nei vangeli Satana egrave il calunniatore laccusatore davanti a Dio una volta che siamo caduti ci accusa implacabilmente inchiodandoci alla nostra colpa E pure chiama-to diavolo cioegrave divisore colui che ci divide da Dio e ci lascia soli E detto an-che tentatore (peiragrave zon) percheacute tenta di farci cadere Nei libri cosiddetti apoca-littici il demoniaco si incarna nelle potenze politiche oppressive come nel libro di Daniele la Bestia mostruosa - simbolo classico per indicare il diavolo - che rappre-senta i regni dellantico Oriente che avevano schiacciato Israele e nel libro dellA-pocalisse la Roma imperiale che perseguita la Chiesa

Ma se il tentatore il diavolo esiste viene da chiederci chi egrave veramente Una semplice raffigurazione simbolica del potere del male sugli uomini una forza maligna op-pure una vera e propria realtagrave personale I vangeli ci presentano Gesugrave che ha la consapevolezza di lottare contro il principe di questo mondo come in Giovanni egrave chiamato Satana Se io scaccio i demograve ni con il dito di Dio egrave dunque giunto a voi il regno di Dio (Luca 11 20)

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Cessa cosigrave la solitudine del deserto Gesugrave ha ormai vicino a seacute alle costole il tentatore E il tentatore prende la parola Eccoci al dramma delle tentazioni

Parte seconda

ADORA IL SIGNORE DIO TUO E A LUI SOLO RENDI CULTO

Levangelista presenta in tre scene che si susseguono come in una sequenza cinema-tografica le tre tentazioni mosse dal diavolo a Gesugrave nel deserto Narrate con imma-gini grandiose sono poste allinizio della sua vita pubblica Ma egrave un inizio paradig-matico che si apre al seguito e che in qualche modo anticipa le singole tappe della vi-ta di Gesugrave In particolare Luca scrive esplicitamente Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione il diavolo si allontanograve da lui per ritornare al tempo fissato (Luca 4 13) Cosigrave dopo la moltiplicazione dei pani quando le folle lo vogliono fare re Gesugrave fugge sulla montagna lui solo (Giovanni 6 15) E cosigrave quando lo vorrebbero limitare alla dimensione del miracolo ostacolandolo nellannuncio che egrave la sua missione ti-pica (Marco 1 35-39) E ancora quando Pietro dopo aver confessato che Gesugrave egrave il Figlio di Dio pretende di tenerlo lontano dalla via della passione il Signore invece

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lo rimprovera dicendogli Lungi da me satana Percheacute tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini (Marco 8 33)

Continuo dunque egrave il confronto tra Gesugrave e Satana E in tal senso il racconto delle tentazioni compendia in mirabile e drammatica sintesi tutta la lotta di Gesugrave egli difende e custodisce limpide lessenza e lautenticitagrave della missione ricevuta dal Padre e nello stesso tempo indica lordine che deve guidare la vita il cammino dellessere umano il cammino della storia In questione egrave sempre la scelta radicale tra lobbedienza alla volontagrave di Dio suprema e unica norma di vita e lascolto della voce del diavolo che spinge alla disobbedienza

Si tratta ultimamente di ciograve che ha importanza nella vita Questa realtagrave ultima de-cisiva egrave il primato di Dio Il cuore di ogni tentazione egrave di mettere da parte Dio che accanto a tutte le cose che urgono della nostra vita appare come una questione di secondordine Ritenere piugrave importanti se stessi le esigenze ed i desideri del mo-mento che non Lui questa egrave la tentazione che sempre ci minaccia Infatti in tal modo si contesta a Dio la sua divinitagrave e facciamo nostro Dio noi stessi o meglio le potenze che ci minacciano (J Ratzinger)

La prima tentazione di che questi sassi diventino pane

La prima tentazione si aggancia alla fame di Gesugrave una fame causata dal prolungato digiuno E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame Il ten-tatore allora gli si accostograve (Matteo 4 2)

E lo tentograve Gli disse Se sei Figlio di Dio digrave che questi sassi diventino paneacute (Matteo 4 3) E dunque sul suo essere sulla sua identitagrave filiale e quindi sulla sua relazio-ne vivente e personale con Dio che Gesugrave viene tentato Se sei Figlio di Dio Que-ste parole le udremo ancora sulle labbra di quelli che scherniranno Gesugrave sotto la croce Se tu sei Figlio di Dio scendi dalla croce (Matteo 27 40) Sono parole che mentre suonano derisione e insulto contengono una grande sfida come giagrave le paro-le che seguono Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni salva te stesso Dunque per essere credibile Gesugrave deve dare la prova delle sue prerogative divine

Per la veritagrave questa egrave una richiesta che attraversa tutta la vita di Gesugrave Ed egrave la stes-sa richiesta che anche noi lungo la storia rivolgiamo a Dio a Cristo alla Chiesa Se tu o Dio veramente esisti devi mostrarti con evidente chiarezza Se tu o Cristo sei veramente il Figlio di Dio lo devi attestare in modo irrefutabile anche con il mira-colo Se tu o Chiesa sei veramente la Chiesa di Cristo devi far trasparire senza ombre il suo volto luminoso

Il tentatore chiede a Gesugrave come prova del suo essere Figlio di Dio di rendere pane le pietre del deserto Non egrave forse una richiesta assolutamente logica se egrave vero che niente contraddice piugrave radicalmente la nostra fede nella bontagrave di Dio e nellamore di Cri-sto redentore che la fame degli uomini Tanto piugrave che nel cammino di Israele nel

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deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 7: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

deltagrave piena E questo per la veritagrave un significato universale della tentazione egrave prova vocazionale di ricerca costante - al di lagrave delle suggestioni o delle pressioni del diavolo del mondo dellegoismo personale - del volere di Dio di quel volere cui siamo definitivamente consacrati con il battesimo

Cosigrave proprio mediante la prova subita dopo il battesimo viene rivelato cosa si-gnifica per Gesugrave essere Figlio di Dio e vivere da Figlio di Dio Collocata poi allinizio del Vangelo - al suo prologo - lesperienza del deserto appare non soltanto come il primo atto pubblico di Gesugrave ma come la scena sulla quale si svolgeragrave ogni gior-no come un vero e proprio dramma di confronto con Satana tutto il suo ministero Infine le tentazioni ci dicono che lo Spirito donato nel battesimo non separa affat-to Gesugrave dalla storia neacute lo strappa alle ambiguitagrave del mondo lo inserisce invece pienamente dentro la storia e allinterno della lotta che in continuitagrave la scuote

Allora Gesugrave fu condotto dallo Spirito nel deserto

Con queste parole levangelista introduce il racconto delle tentazioni ed egrave un inizio veramente singolare sul quale troppe volte si sorvola Basti rilevare il fatto che egrave lo stesso Spirito di Dio quello Spirito che discese su Gesugrave e che lo riempigrave totalmente nel battesimo a condurlo nel deserto per essere tentato dal diavolo (Matteo 4 1)

E ciograve racchiude almeno un duplice e grande insegnamento per noi

Il primo la tentazione rientra nel disegno di Dio sulluomo su ogni uomo e quindi an-che su Cristo come vero uomo libero Vi rientra come elemento necessario che ren-de possibile lazione della libertagrave e il suo concreto esprimersi Lavvio del racconto di Matteo riecheggia lesortazione di Mosegrave a Israele Ricograve rdati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarantanni nel deserto per umi-liarti e metterti alla prova per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osser-vato o no i suoi comandi (Deuteronomio 8 2)

Gesugrave egrave messo alla prova come Israele anzi come il primo Adamo Lessere tentato egrave parte essenziale del suo essere uomo del suo discendere nella comunione piena con noi e nellabisso della nostra miseria Se egli sa compatire le nostre infermitagrave egrave per-cheacute - ci ricorda lautore della lettera agli Ebrei - egrave stato lui stesso provato in ogni cosa a somiglianza di noi escluso il peccato (Ebrei 4 15 cfr anche 2 18)

Lo Spirito dunque non ci fa evitare bensigrave affrontare la prova Figlio se ti presenti per servire il Signore prepagrave rati alla tentazione (Siracide 2 1) Anche percheacute con la tentazione chiamata pure paideia (educazione) lo Spirito - quale insuperabile pe-dagogo - ci addestra alla vita dei veri figli di Dio (cfr Ebrei 12 8) e ci purifica nella nostra fede (cfr Giacomo 1 2ss 1 Pietro 1 6)

Il secondo insegnamento egrave questo se egrave Dio che affida Adamo Israele e Gesugrave alla prova con lo strumento del diavolo allora anche il diavolo Satana egrave - suo malgrado -

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uno strumento di Dio che concorre al progetto divino Dio nel suo amore per noi egrave sempre piugrave potente del tentatore Lo diceva chiaramente san Cipriano ai suoi fedeli Nulla puograve lavversario contro di noi se non quanto gli egrave permesso da Dio

Nel deserto per essere tentato dal diavolo

Il deserto delle tentazioni di Gesugrave - possiamo immaginarlo - egrave quello nel Sud della Giudea che si stende verso i monti circostanti il Giordano un paesaggio privo di vegetazione orrido senza vita Anche Adamo dopo il peccato si egrave trovato in un deserto E cosigrave pure Israele dopo luscita dallEgitto Il deserto egrave dunque il luogo che evoca la crisi di fede del popolo di Dio pellegrino nella steppa del Sinai luogo della solitudine della prova e della caduta Ma egrave anche il luogo nel quale Dio educa alla-scolto al dialogo damore allincontro allintimitagrave divina in un silenzio che non impaurisce ma affascina e conquista al risuonare della voce di Dio e allavvicinarsi della sua presenza

Gesugrave egrave portato dallo Spirito nel deserto per incontrare i fratelli disobbedienti e in-giusti che in esso si sono perduti (S Fausti) Per questo egli sta in ascolto del Padre e della sua Parola per questo prega e digiuna Non mangia nulla dunque Pieno di Spirito il Figlio di Dio vive di questa straordinaria pienezza egrave il suo incomparabile nutrimento

E nel deserto Gesugrave si ferma quaranta giorni Questi ricordano innanzitutto i quaranta giorni che Mosegrave passograve digiunando sul monte Sinai prima che egli potesse ricevere la Parola di Dio le sacre tavole dellalleanza Ricordano inoltre i quaranta giorni e le quaranta notti di Elia nel suo cammino verso il monte Oreb giorni e notti senza neacute cibo neacute bevanda ma con lunico nutrimento dello sguardo e della parola dellan-gelo che lo accompagnava E ancora ricordano i quarantanni di deserto di Israele in cammino verso la terra promessa Infine i Padri della Chiesa vedendo nel numero quaranta il numero simbolico del tempo della storia umana hanno considerato i quaranta giorni di Gesugrave nel deserto come limmagine di ogni vita umana E in questo senso le tentazioni di Gesugrave possono anche essere comprese come la ripresa e il su-peramento della tentazione originaria di Adamo il primo uomo

Dopo aver digiunato Gesugrave egrave tentato dal diavolo Tentato significa nel linguaggio della Bibbia essere sottoposto a una prova a un esame a un test per verificare la fe-deltagrave e il valore di qualcuno ma significa anche essere sollecitato al male Ed egrave quan-to accade a Gesugrave in quanto proclamato Figlio di Dio nel battesimo egli veramen-te viene provato nella sua obbedienza amorosa e fedele al Padre e alla sua volon-tagrave e in quanto uomo come noi viene lui pure sollecitato al male dal tentatore non certo perograve percheacute puograve essere portato a commettere un male ma per manifesta-re ciograve che di profondo e autentico cegrave in lui

Per la veritagrave nella Bibbia la tentazione ( prova) egrave dapprima attribuita soltanto a Dio che vuole in tal modo saggiare lautenticitagrave della fedeltagrave delluomo libero Cosigrave

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nel libro di Giobbe satana egrave presentato come un ministro del consiglio della co-rona di Dio che ha lo scopo di verificare se Giobbe crede in Dio per nulla o per in-teresse (Giobbe 1 9) Dopo lesilio di Babilonia quando cresce la conoscenza degli angeli egrave Satana (ossia avversario) che viene considerato come il nemico e la cau-sa di ogni afflizione per lumanitagrave Il libro della Sapienza lo identifica con il serpen-te tentatore della Genesi La morte egrave entrata nel mondo per invidia del diavolo (Sapienza 2 24)

Nei vangeli Satana egrave il calunniatore laccusatore davanti a Dio una volta che siamo caduti ci accusa implacabilmente inchiodandoci alla nostra colpa E pure chiama-to diavolo cioegrave divisore colui che ci divide da Dio e ci lascia soli E detto an-che tentatore (peiragrave zon) percheacute tenta di farci cadere Nei libri cosiddetti apoca-littici il demoniaco si incarna nelle potenze politiche oppressive come nel libro di Daniele la Bestia mostruosa - simbolo classico per indicare il diavolo - che rappre-senta i regni dellantico Oriente che avevano schiacciato Israele e nel libro dellA-pocalisse la Roma imperiale che perseguita la Chiesa

Ma se il tentatore il diavolo esiste viene da chiederci chi egrave veramente Una semplice raffigurazione simbolica del potere del male sugli uomini una forza maligna op-pure una vera e propria realtagrave personale I vangeli ci presentano Gesugrave che ha la consapevolezza di lottare contro il principe di questo mondo come in Giovanni egrave chiamato Satana Se io scaccio i demograve ni con il dito di Dio egrave dunque giunto a voi il regno di Dio (Luca 11 20)

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Cessa cosigrave la solitudine del deserto Gesugrave ha ormai vicino a seacute alle costole il tentatore E il tentatore prende la parola Eccoci al dramma delle tentazioni

Parte seconda

ADORA IL SIGNORE DIO TUO E A LUI SOLO RENDI CULTO

Levangelista presenta in tre scene che si susseguono come in una sequenza cinema-tografica le tre tentazioni mosse dal diavolo a Gesugrave nel deserto Narrate con imma-gini grandiose sono poste allinizio della sua vita pubblica Ma egrave un inizio paradig-matico che si apre al seguito e che in qualche modo anticipa le singole tappe della vi-ta di Gesugrave In particolare Luca scrive esplicitamente Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione il diavolo si allontanograve da lui per ritornare al tempo fissato (Luca 4 13) Cosigrave dopo la moltiplicazione dei pani quando le folle lo vogliono fare re Gesugrave fugge sulla montagna lui solo (Giovanni 6 15) E cosigrave quando lo vorrebbero limitare alla dimensione del miracolo ostacolandolo nellannuncio che egrave la sua missione ti-pica (Marco 1 35-39) E ancora quando Pietro dopo aver confessato che Gesugrave egrave il Figlio di Dio pretende di tenerlo lontano dalla via della passione il Signore invece

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lo rimprovera dicendogli Lungi da me satana Percheacute tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini (Marco 8 33)

Continuo dunque egrave il confronto tra Gesugrave e Satana E in tal senso il racconto delle tentazioni compendia in mirabile e drammatica sintesi tutta la lotta di Gesugrave egli difende e custodisce limpide lessenza e lautenticitagrave della missione ricevuta dal Padre e nello stesso tempo indica lordine che deve guidare la vita il cammino dellessere umano il cammino della storia In questione egrave sempre la scelta radicale tra lobbedienza alla volontagrave di Dio suprema e unica norma di vita e lascolto della voce del diavolo che spinge alla disobbedienza

Si tratta ultimamente di ciograve che ha importanza nella vita Questa realtagrave ultima de-cisiva egrave il primato di Dio Il cuore di ogni tentazione egrave di mettere da parte Dio che accanto a tutte le cose che urgono della nostra vita appare come una questione di secondordine Ritenere piugrave importanti se stessi le esigenze ed i desideri del mo-mento che non Lui questa egrave la tentazione che sempre ci minaccia Infatti in tal modo si contesta a Dio la sua divinitagrave e facciamo nostro Dio noi stessi o meglio le potenze che ci minacciano (J Ratzinger)

La prima tentazione di che questi sassi diventino pane

La prima tentazione si aggancia alla fame di Gesugrave una fame causata dal prolungato digiuno E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame Il ten-tatore allora gli si accostograve (Matteo 4 2)

E lo tentograve Gli disse Se sei Figlio di Dio digrave che questi sassi diventino paneacute (Matteo 4 3) E dunque sul suo essere sulla sua identitagrave filiale e quindi sulla sua relazio-ne vivente e personale con Dio che Gesugrave viene tentato Se sei Figlio di Dio Que-ste parole le udremo ancora sulle labbra di quelli che scherniranno Gesugrave sotto la croce Se tu sei Figlio di Dio scendi dalla croce (Matteo 27 40) Sono parole che mentre suonano derisione e insulto contengono una grande sfida come giagrave le paro-le che seguono Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni salva te stesso Dunque per essere credibile Gesugrave deve dare la prova delle sue prerogative divine

Per la veritagrave questa egrave una richiesta che attraversa tutta la vita di Gesugrave Ed egrave la stes-sa richiesta che anche noi lungo la storia rivolgiamo a Dio a Cristo alla Chiesa Se tu o Dio veramente esisti devi mostrarti con evidente chiarezza Se tu o Cristo sei veramente il Figlio di Dio lo devi attestare in modo irrefutabile anche con il mira-colo Se tu o Chiesa sei veramente la Chiesa di Cristo devi far trasparire senza ombre il suo volto luminoso

Il tentatore chiede a Gesugrave come prova del suo essere Figlio di Dio di rendere pane le pietre del deserto Non egrave forse una richiesta assolutamente logica se egrave vero che niente contraddice piugrave radicalmente la nostra fede nella bontagrave di Dio e nellamore di Cri-sto redentore che la fame degli uomini Tanto piugrave che nel cammino di Israele nel

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deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 8: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

uno strumento di Dio che concorre al progetto divino Dio nel suo amore per noi egrave sempre piugrave potente del tentatore Lo diceva chiaramente san Cipriano ai suoi fedeli Nulla puograve lavversario contro di noi se non quanto gli egrave permesso da Dio

Nel deserto per essere tentato dal diavolo

Il deserto delle tentazioni di Gesugrave - possiamo immaginarlo - egrave quello nel Sud della Giudea che si stende verso i monti circostanti il Giordano un paesaggio privo di vegetazione orrido senza vita Anche Adamo dopo il peccato si egrave trovato in un deserto E cosigrave pure Israele dopo luscita dallEgitto Il deserto egrave dunque il luogo che evoca la crisi di fede del popolo di Dio pellegrino nella steppa del Sinai luogo della solitudine della prova e della caduta Ma egrave anche il luogo nel quale Dio educa alla-scolto al dialogo damore allincontro allintimitagrave divina in un silenzio che non impaurisce ma affascina e conquista al risuonare della voce di Dio e allavvicinarsi della sua presenza

Gesugrave egrave portato dallo Spirito nel deserto per incontrare i fratelli disobbedienti e in-giusti che in esso si sono perduti (S Fausti) Per questo egli sta in ascolto del Padre e della sua Parola per questo prega e digiuna Non mangia nulla dunque Pieno di Spirito il Figlio di Dio vive di questa straordinaria pienezza egrave il suo incomparabile nutrimento

E nel deserto Gesugrave si ferma quaranta giorni Questi ricordano innanzitutto i quaranta giorni che Mosegrave passograve digiunando sul monte Sinai prima che egli potesse ricevere la Parola di Dio le sacre tavole dellalleanza Ricordano inoltre i quaranta giorni e le quaranta notti di Elia nel suo cammino verso il monte Oreb giorni e notti senza neacute cibo neacute bevanda ma con lunico nutrimento dello sguardo e della parola dellan-gelo che lo accompagnava E ancora ricordano i quarantanni di deserto di Israele in cammino verso la terra promessa Infine i Padri della Chiesa vedendo nel numero quaranta il numero simbolico del tempo della storia umana hanno considerato i quaranta giorni di Gesugrave nel deserto come limmagine di ogni vita umana E in questo senso le tentazioni di Gesugrave possono anche essere comprese come la ripresa e il su-peramento della tentazione originaria di Adamo il primo uomo

Dopo aver digiunato Gesugrave egrave tentato dal diavolo Tentato significa nel linguaggio della Bibbia essere sottoposto a una prova a un esame a un test per verificare la fe-deltagrave e il valore di qualcuno ma significa anche essere sollecitato al male Ed egrave quan-to accade a Gesugrave in quanto proclamato Figlio di Dio nel battesimo egli veramen-te viene provato nella sua obbedienza amorosa e fedele al Padre e alla sua volon-tagrave e in quanto uomo come noi viene lui pure sollecitato al male dal tentatore non certo perograve percheacute puograve essere portato a commettere un male ma per manifesta-re ciograve che di profondo e autentico cegrave in lui

Per la veritagrave nella Bibbia la tentazione ( prova) egrave dapprima attribuita soltanto a Dio che vuole in tal modo saggiare lautenticitagrave della fedeltagrave delluomo libero Cosigrave

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nel libro di Giobbe satana egrave presentato come un ministro del consiglio della co-rona di Dio che ha lo scopo di verificare se Giobbe crede in Dio per nulla o per in-teresse (Giobbe 1 9) Dopo lesilio di Babilonia quando cresce la conoscenza degli angeli egrave Satana (ossia avversario) che viene considerato come il nemico e la cau-sa di ogni afflizione per lumanitagrave Il libro della Sapienza lo identifica con il serpen-te tentatore della Genesi La morte egrave entrata nel mondo per invidia del diavolo (Sapienza 2 24)

Nei vangeli Satana egrave il calunniatore laccusatore davanti a Dio una volta che siamo caduti ci accusa implacabilmente inchiodandoci alla nostra colpa E pure chiama-to diavolo cioegrave divisore colui che ci divide da Dio e ci lascia soli E detto an-che tentatore (peiragrave zon) percheacute tenta di farci cadere Nei libri cosiddetti apoca-littici il demoniaco si incarna nelle potenze politiche oppressive come nel libro di Daniele la Bestia mostruosa - simbolo classico per indicare il diavolo - che rappre-senta i regni dellantico Oriente che avevano schiacciato Israele e nel libro dellA-pocalisse la Roma imperiale che perseguita la Chiesa

Ma se il tentatore il diavolo esiste viene da chiederci chi egrave veramente Una semplice raffigurazione simbolica del potere del male sugli uomini una forza maligna op-pure una vera e propria realtagrave personale I vangeli ci presentano Gesugrave che ha la consapevolezza di lottare contro il principe di questo mondo come in Giovanni egrave chiamato Satana Se io scaccio i demograve ni con il dito di Dio egrave dunque giunto a voi il regno di Dio (Luca 11 20)

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Cessa cosigrave la solitudine del deserto Gesugrave ha ormai vicino a seacute alle costole il tentatore E il tentatore prende la parola Eccoci al dramma delle tentazioni

Parte seconda

ADORA IL SIGNORE DIO TUO E A LUI SOLO RENDI CULTO

Levangelista presenta in tre scene che si susseguono come in una sequenza cinema-tografica le tre tentazioni mosse dal diavolo a Gesugrave nel deserto Narrate con imma-gini grandiose sono poste allinizio della sua vita pubblica Ma egrave un inizio paradig-matico che si apre al seguito e che in qualche modo anticipa le singole tappe della vi-ta di Gesugrave In particolare Luca scrive esplicitamente Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione il diavolo si allontanograve da lui per ritornare al tempo fissato (Luca 4 13) Cosigrave dopo la moltiplicazione dei pani quando le folle lo vogliono fare re Gesugrave fugge sulla montagna lui solo (Giovanni 6 15) E cosigrave quando lo vorrebbero limitare alla dimensione del miracolo ostacolandolo nellannuncio che egrave la sua missione ti-pica (Marco 1 35-39) E ancora quando Pietro dopo aver confessato che Gesugrave egrave il Figlio di Dio pretende di tenerlo lontano dalla via della passione il Signore invece

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lo rimprovera dicendogli Lungi da me satana Percheacute tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini (Marco 8 33)

Continuo dunque egrave il confronto tra Gesugrave e Satana E in tal senso il racconto delle tentazioni compendia in mirabile e drammatica sintesi tutta la lotta di Gesugrave egli difende e custodisce limpide lessenza e lautenticitagrave della missione ricevuta dal Padre e nello stesso tempo indica lordine che deve guidare la vita il cammino dellessere umano il cammino della storia In questione egrave sempre la scelta radicale tra lobbedienza alla volontagrave di Dio suprema e unica norma di vita e lascolto della voce del diavolo che spinge alla disobbedienza

Si tratta ultimamente di ciograve che ha importanza nella vita Questa realtagrave ultima de-cisiva egrave il primato di Dio Il cuore di ogni tentazione egrave di mettere da parte Dio che accanto a tutte le cose che urgono della nostra vita appare come una questione di secondordine Ritenere piugrave importanti se stessi le esigenze ed i desideri del mo-mento che non Lui questa egrave la tentazione che sempre ci minaccia Infatti in tal modo si contesta a Dio la sua divinitagrave e facciamo nostro Dio noi stessi o meglio le potenze che ci minacciano (J Ratzinger)

La prima tentazione di che questi sassi diventino pane

La prima tentazione si aggancia alla fame di Gesugrave una fame causata dal prolungato digiuno E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame Il ten-tatore allora gli si accostograve (Matteo 4 2)

E lo tentograve Gli disse Se sei Figlio di Dio digrave che questi sassi diventino paneacute (Matteo 4 3) E dunque sul suo essere sulla sua identitagrave filiale e quindi sulla sua relazio-ne vivente e personale con Dio che Gesugrave viene tentato Se sei Figlio di Dio Que-ste parole le udremo ancora sulle labbra di quelli che scherniranno Gesugrave sotto la croce Se tu sei Figlio di Dio scendi dalla croce (Matteo 27 40) Sono parole che mentre suonano derisione e insulto contengono una grande sfida come giagrave le paro-le che seguono Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni salva te stesso Dunque per essere credibile Gesugrave deve dare la prova delle sue prerogative divine

Per la veritagrave questa egrave una richiesta che attraversa tutta la vita di Gesugrave Ed egrave la stes-sa richiesta che anche noi lungo la storia rivolgiamo a Dio a Cristo alla Chiesa Se tu o Dio veramente esisti devi mostrarti con evidente chiarezza Se tu o Cristo sei veramente il Figlio di Dio lo devi attestare in modo irrefutabile anche con il mira-colo Se tu o Chiesa sei veramente la Chiesa di Cristo devi far trasparire senza ombre il suo volto luminoso

Il tentatore chiede a Gesugrave come prova del suo essere Figlio di Dio di rendere pane le pietre del deserto Non egrave forse una richiesta assolutamente logica se egrave vero che niente contraddice piugrave radicalmente la nostra fede nella bontagrave di Dio e nellamore di Cri-sto redentore che la fame degli uomini Tanto piugrave che nel cammino di Israele nel

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deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 9: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

nel libro di Giobbe satana egrave presentato come un ministro del consiglio della co-rona di Dio che ha lo scopo di verificare se Giobbe crede in Dio per nulla o per in-teresse (Giobbe 1 9) Dopo lesilio di Babilonia quando cresce la conoscenza degli angeli egrave Satana (ossia avversario) che viene considerato come il nemico e la cau-sa di ogni afflizione per lumanitagrave Il libro della Sapienza lo identifica con il serpen-te tentatore della Genesi La morte egrave entrata nel mondo per invidia del diavolo (Sapienza 2 24)

Nei vangeli Satana egrave il calunniatore laccusatore davanti a Dio una volta che siamo caduti ci accusa implacabilmente inchiodandoci alla nostra colpa E pure chiama-to diavolo cioegrave divisore colui che ci divide da Dio e ci lascia soli E detto an-che tentatore (peiragrave zon) percheacute tenta di farci cadere Nei libri cosiddetti apoca-littici il demoniaco si incarna nelle potenze politiche oppressive come nel libro di Daniele la Bestia mostruosa - simbolo classico per indicare il diavolo - che rappre-senta i regni dellantico Oriente che avevano schiacciato Israele e nel libro dellA-pocalisse la Roma imperiale che perseguita la Chiesa

Ma se il tentatore il diavolo esiste viene da chiederci chi egrave veramente Una semplice raffigurazione simbolica del potere del male sugli uomini una forza maligna op-pure una vera e propria realtagrave personale I vangeli ci presentano Gesugrave che ha la consapevolezza di lottare contro il principe di questo mondo come in Giovanni egrave chiamato Satana Se io scaccio i demograve ni con il dito di Dio egrave dunque giunto a voi il regno di Dio (Luca 11 20)

Il tentatore allora gli si accostograve e gli disse (Matteo 4 3) Cessa cosigrave la solitudine del deserto Gesugrave ha ormai vicino a seacute alle costole il tentatore E il tentatore prende la parola Eccoci al dramma delle tentazioni

Parte seconda

ADORA IL SIGNORE DIO TUO E A LUI SOLO RENDI CULTO

Levangelista presenta in tre scene che si susseguono come in una sequenza cinema-tografica le tre tentazioni mosse dal diavolo a Gesugrave nel deserto Narrate con imma-gini grandiose sono poste allinizio della sua vita pubblica Ma egrave un inizio paradig-matico che si apre al seguito e che in qualche modo anticipa le singole tappe della vi-ta di Gesugrave In particolare Luca scrive esplicitamente Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione il diavolo si allontanograve da lui per ritornare al tempo fissato (Luca 4 13) Cosigrave dopo la moltiplicazione dei pani quando le folle lo vogliono fare re Gesugrave fugge sulla montagna lui solo (Giovanni 6 15) E cosigrave quando lo vorrebbero limitare alla dimensione del miracolo ostacolandolo nellannuncio che egrave la sua missione ti-pica (Marco 1 35-39) E ancora quando Pietro dopo aver confessato che Gesugrave egrave il Figlio di Dio pretende di tenerlo lontano dalla via della passione il Signore invece

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lo rimprovera dicendogli Lungi da me satana Percheacute tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini (Marco 8 33)

Continuo dunque egrave il confronto tra Gesugrave e Satana E in tal senso il racconto delle tentazioni compendia in mirabile e drammatica sintesi tutta la lotta di Gesugrave egli difende e custodisce limpide lessenza e lautenticitagrave della missione ricevuta dal Padre e nello stesso tempo indica lordine che deve guidare la vita il cammino dellessere umano il cammino della storia In questione egrave sempre la scelta radicale tra lobbedienza alla volontagrave di Dio suprema e unica norma di vita e lascolto della voce del diavolo che spinge alla disobbedienza

Si tratta ultimamente di ciograve che ha importanza nella vita Questa realtagrave ultima de-cisiva egrave il primato di Dio Il cuore di ogni tentazione egrave di mettere da parte Dio che accanto a tutte le cose che urgono della nostra vita appare come una questione di secondordine Ritenere piugrave importanti se stessi le esigenze ed i desideri del mo-mento che non Lui questa egrave la tentazione che sempre ci minaccia Infatti in tal modo si contesta a Dio la sua divinitagrave e facciamo nostro Dio noi stessi o meglio le potenze che ci minacciano (J Ratzinger)

La prima tentazione di che questi sassi diventino pane

La prima tentazione si aggancia alla fame di Gesugrave una fame causata dal prolungato digiuno E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame Il ten-tatore allora gli si accostograve (Matteo 4 2)

E lo tentograve Gli disse Se sei Figlio di Dio digrave che questi sassi diventino paneacute (Matteo 4 3) E dunque sul suo essere sulla sua identitagrave filiale e quindi sulla sua relazio-ne vivente e personale con Dio che Gesugrave viene tentato Se sei Figlio di Dio Que-ste parole le udremo ancora sulle labbra di quelli che scherniranno Gesugrave sotto la croce Se tu sei Figlio di Dio scendi dalla croce (Matteo 27 40) Sono parole che mentre suonano derisione e insulto contengono una grande sfida come giagrave le paro-le che seguono Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni salva te stesso Dunque per essere credibile Gesugrave deve dare la prova delle sue prerogative divine

Per la veritagrave questa egrave una richiesta che attraversa tutta la vita di Gesugrave Ed egrave la stes-sa richiesta che anche noi lungo la storia rivolgiamo a Dio a Cristo alla Chiesa Se tu o Dio veramente esisti devi mostrarti con evidente chiarezza Se tu o Cristo sei veramente il Figlio di Dio lo devi attestare in modo irrefutabile anche con il mira-colo Se tu o Chiesa sei veramente la Chiesa di Cristo devi far trasparire senza ombre il suo volto luminoso

Il tentatore chiede a Gesugrave come prova del suo essere Figlio di Dio di rendere pane le pietre del deserto Non egrave forse una richiesta assolutamente logica se egrave vero che niente contraddice piugrave radicalmente la nostra fede nella bontagrave di Dio e nellamore di Cri-sto redentore che la fame degli uomini Tanto piugrave che nel cammino di Israele nel

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deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 10: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

lo rimprovera dicendogli Lungi da me satana Percheacute tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini (Marco 8 33)

Continuo dunque egrave il confronto tra Gesugrave e Satana E in tal senso il racconto delle tentazioni compendia in mirabile e drammatica sintesi tutta la lotta di Gesugrave egli difende e custodisce limpide lessenza e lautenticitagrave della missione ricevuta dal Padre e nello stesso tempo indica lordine che deve guidare la vita il cammino dellessere umano il cammino della storia In questione egrave sempre la scelta radicale tra lobbedienza alla volontagrave di Dio suprema e unica norma di vita e lascolto della voce del diavolo che spinge alla disobbedienza

Si tratta ultimamente di ciograve che ha importanza nella vita Questa realtagrave ultima de-cisiva egrave il primato di Dio Il cuore di ogni tentazione egrave di mettere da parte Dio che accanto a tutte le cose che urgono della nostra vita appare come una questione di secondordine Ritenere piugrave importanti se stessi le esigenze ed i desideri del mo-mento che non Lui questa egrave la tentazione che sempre ci minaccia Infatti in tal modo si contesta a Dio la sua divinitagrave e facciamo nostro Dio noi stessi o meglio le potenze che ci minacciano (J Ratzinger)

La prima tentazione di che questi sassi diventino pane

La prima tentazione si aggancia alla fame di Gesugrave una fame causata dal prolungato digiuno E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame Il ten-tatore allora gli si accostograve (Matteo 4 2)

E lo tentograve Gli disse Se sei Figlio di Dio digrave che questi sassi diventino paneacute (Matteo 4 3) E dunque sul suo essere sulla sua identitagrave filiale e quindi sulla sua relazio-ne vivente e personale con Dio che Gesugrave viene tentato Se sei Figlio di Dio Que-ste parole le udremo ancora sulle labbra di quelli che scherniranno Gesugrave sotto la croce Se tu sei Figlio di Dio scendi dalla croce (Matteo 27 40) Sono parole che mentre suonano derisione e insulto contengono una grande sfida come giagrave le paro-le che seguono Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni salva te stesso Dunque per essere credibile Gesugrave deve dare la prova delle sue prerogative divine

Per la veritagrave questa egrave una richiesta che attraversa tutta la vita di Gesugrave Ed egrave la stes-sa richiesta che anche noi lungo la storia rivolgiamo a Dio a Cristo alla Chiesa Se tu o Dio veramente esisti devi mostrarti con evidente chiarezza Se tu o Cristo sei veramente il Figlio di Dio lo devi attestare in modo irrefutabile anche con il mira-colo Se tu o Chiesa sei veramente la Chiesa di Cristo devi far trasparire senza ombre il suo volto luminoso

Il tentatore chiede a Gesugrave come prova del suo essere Figlio di Dio di rendere pane le pietre del deserto Non egrave forse una richiesta assolutamente logica se egrave vero che niente contraddice piugrave radicalmente la nostra fede nella bontagrave di Dio e nellamore di Cri-sto redentore che la fame degli uomini Tanto piugrave che nel cammino di Israele nel

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deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 11: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

deserto Dio stesso aveva nutrito il suo popolo con la manna E proprio questo pane del cielo era visto come una prefigurazione del tempo messianico

E una sfida tremenda quella posta dal tentatore a Gesugrave percheacute il grido degli affamati - sono senza numero nel mondo - ci penetra profondamente nellanima e ci scon-volge Ma come rispondere alla sfida Ecco la risposta di Gesugrave Sta scritto Non di solo pane vivragrave luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Qual egrave il vero senso di queste parole E necessario cercare di comprenderlo bene anche alla luce di altri interventi di Gesugrave circa il pane

Come sappiamo egli moltiplica il pane per migliaia di persone che lhanno seguito nel deserto Ma queste erano venute per udire la Parola di Dio e per questo aveva-no abbandonato tutto il resto Potevano allora con un cuore aperto a Dio e in co-munione con i fratelli ricevere il pane in un modo giusto Gesugrave dunque non egrave in-differente alla fame degli uomini alle loro necessitagrave materiali ma le colloca nel giu-sto contesto e dagrave loro il giusto ordine

Ritroviamo un altro intervento di Gesugrave sul pane egrave lintervento nellultima Cena quando il pane diventa Eucaristia Gesugrave stesso cadendo per terra e morendo di-viene pane di vita per noi (cfr Giovanni 12 24) con una moltiplicazione che dura in modo inesauribile sino alla fine dei tempi

Ora di fronte al tentatore e alla sua proposta Gesugrave si appella alla Parola di Dio e re-spinge la tentazione dei pani ossia rifiuta un messianismo economico come se la sal-vezza voluta da Dio e portata da Gesugrave agli uomini si potesse esaurire nella realiz-zazione e promozione esclusivamente mondane dellesistenza Ma il pane non egrave un assoluto e luomo non egrave soltanto homo oeconomicus Gesugrave rifiuta la via messianica di una salvezza soltanto terrestre e in termini di benessere (pani) e apre se stesso e noi al primato di Dio e della sua parola (V Mannucci)

Alfred Delp il gesuita tedesco giustiziato dai nazisti ci aiuta a cogliere la veritagrave e insieme la bellezza e lurgenza della risposta di Gesugrave al tentatore scrivendo Il pa-ne egrave importante la libertagrave egrave piugrave importante ma la cosa piugrave importante di tutte egrave la-dorazione Come a dire che dove questordine dei beni viene rovesciato ossia do-ve non cegrave adorazione di Dio non ci puograve essere giustizia nei riguardi delluomo an-che lambito dei beni materiali viene dissestato e distrutto Lo dimostra tra laltro il fallimento del marxismo rifiutando Dio esso credeva di poter trasformare le pietre in pane ma ha finito per dare pietre invece di pane Come scrive il Papa Il marxi-smo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore delluomo ma i risul-tati hanno dimostrato che non egrave possibile riuscirci senza sconvolgere il cuore (Cen-tesimus annus n 24)

Non di solo pane vive luomo Siamo chiamati ad riaccogliere con totale dispo-nibilitagrave e a vivere con grande determinazione queste parole cosigrave sante e cosigrave vere

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Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 12: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

Dobbiamo riconoscere nuovamente il primato di Dio e della sua Parola Solo questa adorazione di Dio unico e sommo Bene ci libera dalla idolatria dei beni mate-riali e dalla brama di ricchezza (cfr Efesini 5 5)

La seconda tentazione gettati giugrave

Levangelista la introduce cosigrave Allora il diavolo lo condusse con seacute nella cittagrave san-ta lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse Se sei Figlio di Dio gettati giugrave (Matteo 4 5-6)

E inutile domandarsi come il diavolo abbia portato Gesugrave a Gerusalemme Le tenta-zioni infatti non implicano nessuno spostamento tanto che alla fine Gesugrave si ritro-va di nuovo nel deserto Si tratta piuttosto di un processo puramente interiore dello spirito di Gesugrave

Teatro di questa seconda tentazione egrave il tempio di Gerusalemme il centro spirituale del giudaismo Anzi egrave il pinnacolo lo spigolo piugrave alto delle mura del tempio che sta su di uno strapiombo impressionante sulla vallata del Cedron da ligrave venivano precipitati giugrave i bestemmiatori Per Gesugrave il tempio della cittagrave santa egrave nella sua veri-tagrave piugrave bella e affascinante la casa del Padre In tal modo la tentazione riveste una forma profondamente religiosa diventa una sfida sacrilega a quanto di piugrave caro possiede e vive il Signore Gesugrave il suo rapporto filiale di totale fiducia con Dio

Il Grande Tentatore sottopone nuovamente a durissima prova la divinitagrave di Gesugrave Se sei il Figlio di Dio E proprio lui il diavolo non si vergogna di citare la Sacra Scrittura evidentemente per attirare Gesugrave nella sua trappola Gli ricorda il bellissi-mo Salmo 91 che canta la protezione di Dio garantita alluomo fedele mediante il soccorso degli angeli Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo ed essi ti sorregge-ranno con le loro mani percheacute non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede (Salmo 91 11-12)

Si noti lastuzia diabolica - egrave il caso di dirlo - di far riascoltare queste parole del Salmo in un luogo sacro dunque nel luogo che per eccellenza parla della protezio-ne di Dio dove dovrebbe luomo che crede in Dio e a lui si affida potersi sentire piugrave sicuro che non nel sacro recinto del tempio

La citazione del Salmo egrave precisa e puntuale E anche questo egrave un particolare signifi-cativo percheacute il diavolo si rivela grande conoscitore delle divine Scritture sicchegrave il colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito fra due esperti nella Bibbia Il diavolo vi appare dunque come abilissimo teologo (J Gnilka)

Anche Gesugrave risponde al colpo inferto dal tentatore con la stessa arma citando cioegrave la Parola di Dio Gesugrave gli rispose Sta scritto anche Non tentare il Signore Dio tuo (Matteo 4 7) Cosigrave per dare risposta alle 34 parole pronunciate dal diavolo (se-

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condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 13: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

condo il testo greco) a Gesugrave ne bastano pochissime Non tentare il Signore Dio tuo

Si tratta di una citazione desunta dal libro del Deuteronomio (6 16) che rievoca le-pisodio dellacqua scaturita dalla roccia Comegrave noto il popolo ebraico - giunto a Massa (che significa tentazione) - aveva messo a prova Dio con mormorazioni e contestazioni (Meriba vuol dire appunto contestazione protesta) reclamando acqua ad ogni costo sino a minacciare Mosegrave di lapidazione (Esodo 17 1-7) Israele dimostrograve ancora una volta la sua durezza di cervice e di cuore la sua ingrata sfi-ducia verso Dio che laveva liberato dallEgitto Di qui la pretesa minacciosa di un intervento miracoloso da parte di Dio Ma una simile pretesa costituiva una vera sfida una tentazione contro Dio Significava un metterlo alla prova Dio deve mostrare con un miracolo che egrave Dio Scrive lautore sacro Si chiamograve quel luogo Massa e Meriba a causa della protesta degli israeliti e percheacute misero alla prova il Signore dicendo Il Signore egrave in mezzo a noi sigrave o no (Esodo 17 7)

Gettati giugrave E la tentazione del messianismo miracoloso e spettacolare che sbaglia la grandezza con la grandiositagrave la gloria con il plauso il libero assenso con il consen-so pubblicitario (V Mannucci) Ci muoviamo nel contesto sociale e culturale del tempo di Gesugrave dove era viva presso i giudei lattesa di un messianismo spettacola-re come attesta lo storico Giuseppe Flavio e come conferma anche levangelista Lu-ca (cfr Atti 5 36 8 9ss) Infatti dopo lesilio di fronte al dominio degli stranieri negli ambienti apocalittici piugrave accesi si sognavano rivolgimenti cosmici e prodigi strabilianti in cielo e sulla terra per la liberazione del popolo eletto

Ma Gesugrave rifiuta questa via messianica taumaturgica e magica non vuole affatto strumentalizzare la protezione di Dio per finalitagrave mondane E cosigrave egli continueragrave a comportarsi durante tutto il suo ministero rifiuteragrave un segno dal cielo che i fari-sei gli chiedevano per sfida (cfr Marco 8 11ss) soprattutto non risponderagrave alle provocazioni di quanti lo schernivano invitandolo a scendere dalla croce per prova-re che era il Cristo (Marco 15 31ss) Certo Gesugrave compiragrave numerosi miracoli ma so-lo in funzione del suo annuncio di salvezza e in favore dei poveri dei malati degli emarginati come preludio dellavvento del regno di Dio

Gesugrave risponde al tentatore rinnovando la sua adesione irremovibile di Figlio alla volontagrave del Padre e dimostrando unamorosa e totale fiducia in lui Siamo esatta-mente allopposto di Israele che si riteneva abbandonato da Dio dopo tante prove di amore e di assistenza

La terza tentazione tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai

Siamo ora giunti al vertice del racconto evangelico delle tentazioni al piugrave violento assalto diabolico contro Gesugrave Di nuovo il diavolo lo condusse con seacute sopra un monte altissimo e gli mostrograve tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse Tutte queste cose io ti darograve se prostrandoti mi adorerai (Matteo 4 8-9)

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Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 14: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

Eccoci sul monte altissimo Questo non va cercato nella topografia terrestre an-che se forse levangelista allude al monte Nebo dal quale il Signore mostrograve tutto il paese a Mosegrave promettendo di darlo alla sua discendenza (cfr Deuternomio 34 1-4) Ora dal monte il tentatore fa vedere a Gesugrave nel loro splendore tutti i regni del mondo E allo sguardo segue lofferta Tutte queste cose io ti darograve Ma lofferta egrave a una precisa condizione sorprendente e allucinante se prostrandoti mi adorerai

E cosigrave Satana dimostra tutta la sua sacrilega spudoratezza ha la pretesa di rivaleg-giare con Dio esigendo di essere adorato al suo posto Ma prostrarsi davanti al diavolo in segno di adorazione non egrave forse il radicale pervertimento del rapporto filiale di Gesugrave con il Padre

Satana insiste vuole la sottomissione totale e il riconoscimento pieno del suo potere sul mondo A dire il vero egrave lo stesso Nuovo Testamento a prendere sul serio il do-minio tirannico di Satana questi infatti viene denominato principe di questo mondo (Giovanni 12 31 14 30 16 11 Apocalisse 13 1-8 19 19 19-21) il principe delle potenze dellaria (Efesini 2 2) il Dio di questo mondo (2 Corinzi 4 4) Marco lo descrive come il forte ma con limmediata precisazione che saragrave presto detro-nizzato dal piugrave forte (Marco 3 27)

Gli mostrograve tutti i regni del mondo e gli disse Tutte queste cose io ti darograve Ma ci viene da chiedere non egrave forse proprio questa la missione del Messia Non de-vessere lui il re del mondo E la Scrittura stessa a rispondere sigrave il Messia deve dominare da mare a mare e su tutti i confini della terra (cfr Salmo 2 68 72 8 110 1) Di piugrave a lui egrave stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (cfr Matteo 28 16-20)

Ma rimane totalmente aperto linterrogativo come il Messia deve dominare e per-cheacute gli egrave stato dato ogni potere E proprio lultimo testo evangelico citato che ci aiuta a individuare con chiarezza la ragione il contenuto e la modalitagrave assolutamente u-nici e originali del dominio di Gesugrave in radicale e irriducibile antitesi con la proposta del tentatore

E Gesugrave stesso dopo la sua risurrezione a radunare sul monte da lui fissato gli undici discepoli (v 16) E ad essi dopo che gli si prostrarono innanzi (v 17) di-chiara solennemente Mi egrave stato dato ogni potere in cielo e in terra Andate dun-que (vv 18-20) Come si vede il Signore ha potere non solo in terra ma anche e innanzitutto in cielo e solo chi ha tutto quanto questo potere ha il potere vero il po-tere che salva Senza il cielo senza la benedizione di Dio il potere terreno resta sempre ambiguo insidioso e fragile Inoltre Gesugrave ha questo potere in quanto egrave ri-sorto ciograve significa che il suo potere presuppone la croce e la morte presuppone quindi un altro monte - il Calvario - dove egli deriso dagli uomini e abbandona-to dai suoi viene appeso alla croce e muore

E cosigrave al confronto dellamore di donazione di Cristo che regna dalla croce tutti i regni e i re di questo mondo sono il capovolgimento grottesco di Dio e del suo Re-

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gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 15: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

gno tolgono la libertagrave invece di darla cercano il dominio invece del servizio gon-fiano di vanagloria invece di riflettere la Gloria Gesugrave saragrave re ma sulla croce Ligrave si riveleragrave come libertagrave assoluta mettendo la vita a servizio di tutti senza dominare nessuno (S Fausti)

La proposta ingannatrice cui il tentatore sottopone Gesugrave egrave dunque quella di un messianismo politico di un regno trionfalistico sostenuto dalle potenze del mondo e dal possesso delle ricchezze terrene E questa la religione del potere e del benesse-re che si risolve in unidolatria implacabile che esige dal suo fedele una totalitagrave as-soluta in dedizione simile a quella che lega il fedele autentico al Dio vivo e vero Ma egrave categorica e inequivocabile la risposta di Gesugrave Nessun servo puograve servire a due padroni o odieragrave luno e ameragrave laltro oppure si affezioneragrave alluno e disprez-zeragrave laltro Non potete servire a Dio e a mammona (Luca 16 13)

Per questo Gesugrave smaschera con la massima decisione la seduzione del diavolo sve-la la sua identitagrave e comanda energicamente al tentatore di andarsene via Ma Gesugrave gli rispose Vattene satana Sta scritto Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto- Gesugrave dunque rifiuta la via del messianismo politico nella linea del potere-dominio (adorazione del diavolo) e abbraccia in amorosa conformitagrave al progetto del Padre la missione del servo umile e obbediente che per amore lo porta alla morte di croce Aderisce cosigrave allunica signoria quella di Dio

Quel Vattene satana saragrave rivolto un giorno persino allo stesso apostolo Pietro qualificato come istigatore satanico Infatti dopo che ebbe confessato la sua fede messianica in Cristo (cfr Matteo 16 16) e sentendo Gesugrave dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani dei sommi sacerdoti e degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (v 21) Pietro lo trasse in disparte e cominciograve a protestare dicendo Dio te ne scampi Signore questo non ti accadragrave mai (v 22) Ma ecco istantaneo e folgorante il rim-provero di Gesugrave Lungi da me satana Tu mi sei di scandalo percheacute non pensi se-condo Dio ma secondo gli uomini (v 23)

La tentazione consiste appunto nello scontro frontale tra la volontagrave di Dio e la vo-lontagrave degli uomini consiste cioegrave nel tentativo del diavolo di allontanare luomo da Dio e dal suo progetto damore Gesugrave non ha nessunissima esitazione sceglie sem-pre e solo la volontagrave del Padre Al tentatore risponde citando lo Shema Israel la ve-ra parola centrale dellAntico Testamento la sua confessione di fede essenziale e la sua preghiera fondamentale (il giudeo la recitava tre volte al giorno) Ascolta Isra-ele il Signore egrave il nostro Dio il Signore egrave uno solo Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze Temerai il Signore Dio tuo lo servirai e giurerai per il suo nome (Deuteronomio 6 4-5 13) Recitando questa pre-ghiera il Messia unisce a seacute tutti coloro che riconoscono la loro totale dipendenza da Dio solo a lui solo rendi culto

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Non cosigrave egrave stato per Israele che non ha ascoltato lesortazione di Mosegrave e si egrave conta-minato con lidolatria adorando il vitello doro (Esodo 32) E il triste preludio delle future infedeltagrave nella Terra promessa allorquando il popolo eletto si prostreragrave in adorazione di Baal e di tante altre divinitagrave straniere Ora invece sul monte altis-simo Gesugrave riscatta lidolatria del suo popolo e porta a compimento in se stesso - nel suo cuore e nella sua carne - il primo e in un certo senso unico comanda-mento amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore con tutta lanima e con tutte le forze

E interessante notare come questultima frase biblica venga designata dal giudai-smo nei termini di prendere su di seacute il giogo del regno di Dio Come scrive il Card J Ratzinger Esattamente questo avviene qui Gesugrave istituisce il primato di Dio e dichiara il mondo suo regno regno di Dio E solo dove Dio regna solo dove Dio egrave riconosciuto nel mondo lagrave anche luomo egrave onorato lagrave il mondo puograve diventare giusto Il primato delladorazione egrave il presupposto fondamentale per la liberazione delluomo

Gli angeli lo servivano

Levangelista Matteo conclude cosigrave il suo racconto delle tentazioni di Gesugrave Allora il diavolo lo lasciograve ed ecco angeli si accostarono e lo servivano (Matteo 4 11)

Il diavolo lo lasciograve nella lotta contro Satana Cristo egrave il vincitore Ed ecco angeli si accostarono egli non egrave solo ma gode della compagnia degli angeli

Lo servivano E in questo servizio che sta il messaggio teologico dellevangeli-sta e non tanto una sua indicazione storica Infatti gli angeli che sono per antono-masia i ministri di Dio si pongono alle dipendenze di Gesugrave egli rifiuta la regalitagrave terrena propostagli da Satana ma condivide la regalitagrave stessa di Dio Gli angeli di-ventano suoi servitori E quando aerragrave nella gloria del Padre suo il Figlio del-luomo saragrave in compagnia dei suoi angeli (cfr Matteo 16 27 cfr Luca 9 26)

E da rilevarsi ancora che il Salmo 91 - citato a Gesugrave dal tentatore - ci presenta gli angeli come ministri obbedienti a Dio Ai suoi angeli daragrave ordini a tuo riguardo (Matteo 4 6) Ora gli angeli sono inviati a Gesugrave e lo servono stanno cioegrave ai suoi or-dini diventano cosigrave lespressione della fiducia filiale piena che Gesugrave ha nei riguardi del Padre e della sua amorosa protezione

In particolare nel contesto di Matteo il servizio degli angeli egrave connesso con la fame di Gesugrave Satana aveva promesso a Gesugrave la loro protezione se si fosse gettato giugrave dal pinnacolo del tempio Ora laiuto degli angeli per il nutrimento gli viene offerto da Dio stesso Anche in questo Gesugrave porta a compimento in positivo la storia di I-sraele questi durante lesodo aveva sigrave sperimentato lassistenza degli angeli (cfr Esodo 14 19 32 34 33 2) ma non seppe corrispondere alla benevolenza di Dio Ge-sugrave invece rimane assolutamente fedele a Dio e al suo progetto damore respin-

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gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 17: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

gendo ogni compromesso con il tentatore Per questo Dio gli procura un cibo pro-digioso che in qualche modo evoca il pane degli angeli di cui parla il libro della Sapienza Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli dal cielo offristi loro un pane giagrave pronto senza fatica capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gu-sto (Sapienza 16 20)

Gesugrave dunque rifiutograve il pane di Satana simbolo di una vita vissuta secondo la vo-lontagrave del proprio io Potegrave cosigrave mangiare il pane degli angeli frutto della sua totale disponibilitagrave alla volontagrave del Padre

Parte terza

UN DECAlOGO PER LE NOSTRE TENTAZIONI

Abbiamo seguito levangelista Matteo nel suo racconto delle tentazioni di Gesugrave nel deserto e con i suoi occhi - che si specchiano negli occhi della Chiesa delle origini e di ogni tempo - abbiamo contemplato il volto del Signore Gesugrave vero uomo e vero Dio An-che nella pagina delle tentazioni si riflette il mistero del Verbo incarnato e risuona la fede di Giovanni che proclama E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria gloria come di unigenito dal Padre pie-no di grazia e di veritagrave (Giovanni 1 14)

Il Papa commenta Il Verbo e la carne la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini E nellunione intima e indissociabile di queste due polaritagrave che sta lidentitagrave di Cri-stoSigrave Gesugrave egrave vero Dio e vero uomo (Novo millennio ineunte 21)

Gesugrave tentato come il primo Adamo e come ognuno di noi svela la sua umanitagrave u-numanitagrave che come ha voluto sperimentare la sofferenza e persino la morte cosigrave non ha disdegnato di assoggettarsi alla prova morale del tentatore Lo rilevava ai suoi fedeli san Gregorio Magno Non egrave cosa indegna che quel Redentore che ven-ne per essere ucciso abbia anche permesso di essere tentato Anzi era cosa giusta che chi era venuto a vincere la nostra morte morendo vincesse pure la nostra tenta-zione sopportando di essere tentato (Omelia 16 sui vangeli)

Gesugrave che vince il tentatore svela la sua divinitagrave egrave il Figlio di Dio che obbedisce in to-tale fedeltagrave e amore al Padre compiendone secondo il disegno stabilito la missione ricevuta

Ma nella meditazione del racconto evangelico delle tentazioni la contemplazione del volto di Cristo egrave naturalmente sfociata in una riflessione sul nostro volto di discepo-li di Cristo noi stessi siamo coinvolti nelle tentazioni di Gesugrave percheacute il suo compor-tamento si pone come esemplare e normativo per noi Egli ci offre un esempio da i-mitare e una norma da seguire Come predicava santAgostino Egli (Gesugrave) avrebbe

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potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 18: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

potuto tenere lontano da seacute il diavolo ma se non si fosse lasciato tentare non ti a-vrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato (Esposizione sul salmo 60)

Dobbiamo perograve immediatamente rilevare che lesempio e la norma di Cristo sono originalissimi nel senso che sono ripieni della sua grazia creano cioegrave un inserimen-to del nostro stesso essere in Cristo e nella sua vita offrono un dono di partecipa-zione al mistero di Cristo che vince il tentatore Con una sola splendida pennella-ta santAgostino dipinge la fortuna del cristiano In lui fosti tu ad essere tentato in lui tu riporti vittoria (Ibid) In lui in Cristo

Cegrave da chiederci ora che cosa comporta per noi e per le nostre tentazioni imitare lesempio seguire la norma e accogliere la grazia di Cristo che si lascia tentare e che vince il tentatore Certamente il commento fatto al brano di Matteo avragrave suscitato in ciascuno di noi una specie di confronto tra il comportamento di Gesugrave e il proprio comportamen-to e dunque una serie di riflessioni anzi di provocazioni salutari per la nostra vita di discepoli del Maestro e Signore Vogliamo comunque offrire qualche ulteriore spunto di meditazione nel desiderio che possa essere utile per il nostro cammino morale e spirituale

Le tentazioni e la Grande Tentazione

Sono tre le tentazioni allinizio della vita pubblica di Gesugrave riferite da Matteo E sono aarie le loro modalitagrave la tentazione del pane quella del tempio e quella del monte Nei Vangeli poi si parla anche di altre tentazioni di Gesugrave ed anche queste presentano diversi volti Nella sua Prima Lettera san Giovanni ci parla di una tri-plice concupiscienza che non viene dal Padre ma dal mondo la concupiscien-za della carne la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita (1 Giovanni 2 16) Ed egrave anche la nostra esperienza personale a dirci che le tentazioni sono molte-plici e varie

Ma a una lettura attenta tutte le piugrave diverse tentazioni rimandano a ununica grande tentazione quella di scegliere tra Dio e il proprio io tra la volontagrave del Padre e la propria volontagrave tra lamore per Dio e lamore per se stessi tra ladorazione delluni-co Signore e lidolatria (ladorazione al proprio piccolo Dio) Le diverse tentazioni che toccano realtagrave e gesti nei vari ambiti della vita da un lato sono manifestazioni e dallaltro concorrono alla realizzazione della Grande Tentazione di questa scel-ta dilemmatica tra il bene e il male tra la veritagrave e la falsitagrave il sigrave e il no detto a Dio il servizio e il dominio la nostra realizzazione e il nostro fallimento

Le varie tentazioni proprio percheacute esprimono e concretizzano la Grande Tentazione esigono di essere considerate nella loro serietagrave Anche se in forme e in gradi diversi - che pure hanno il loro significato morale e spirituale - le tentazioni sono una pro-va circa lautenticitagrave la soliditagrave e la fedeltagrave della scelta fondamentale della persona ossia della scelta per Dio o contro Dio Con le piugrave varie tentazioni noi veniamo pro-vati insidiati minacciati su realtagrave e gesti particolari ma che rimandano in ultima

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analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

24

con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 19: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

analisi alla nostra scelta radicale o di fede in Dio e di amorosa obbedienza alla sua volontagrave o di non-fede e di rifiuto dei suoi comandamenti

In tal senso le diverse tentazioni rivelano il loro vero volto in riferimento a quella scelta fondamentale che si presenta segnata da alcune caratteristiche essenziali E una scelta che si radica nel cuore lagrave dove luomo egrave uomo ossia essere cosciente e li-bero si polarizza in Dio come Valore Assoluto al quale consegnarsi e affidarsi si realizza nel segno o del sigrave o del no non consentendo il compromesso e lambiguitagrave in-veste tutta lesistenza delluomo sia nella sua globalitagrave (egrave la risposta libera al Tutto di Dio) sia nella sua particolaritagrave di momenti e di gesti singoli espressione del-luomo quale essere storico che diviene e si compie gradualmente attraverso la se-rie delle sue decisioni e azioni

Per comprendere meglio il senso di quella che possiamo chiamare la Grande Tenta-zione proprio in intimo riferimento alla decisione fondamentale dellesistenza u-mana e cristiana ricorriamo a due passi biblici luno dellAntico e laltro del Nuovo Testamento Ecco come viene formulata la scelta radicale che Dio mette davanti al suo popolo Vedi io pongo oggi davanti a te la vita e il bene la morte e il male poicheacute io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio di camminare per le sue vie di osservare i suoi comandi le sue leggi e le sue norme percheacute tu viva io ti ho po-sto davanti la vita e la morte la benedizione e la maledizione scegli dunque la vita (Deuteronomio 30 15-1619) E scegliere la vita egrave scegliere Dio

E la stessa scelta radicale riproposta da Gesugrave ai suoi con lindicazione del vero modo di vivere la vita Chi vorragrave salvare la propria vita la perderagrave ma chi perderagrave la propria vita per me la salveragrave Che giova alluomo guadagnare il mondo intero se poi si perde o rovina se stesso (Luca 9 24-25) Questo passo evangelico egrave inserito nel preannuncio della passione di Gesugrave con il quale egli corregge il falso concetto di Messia che aveva Pietro e cosigrave respinge la tentazione della falsa scelta la tenta-zione per eccellenza Il Signore applica poi a noi questo preannuncio mostrandoci che la scelta della vita passa attraverso lamore e il dono di seacute attraverso la croce Se qual-cuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9 23)

Commenta il Card J Ratzinger La croce non ha nulla a che vedere con la nega-zione della vita con la negazione della gioia e della pienezza dellessere uomini Al contrario ci mostra esattamente la vera forma di come si trova la vita Chi si tiene stretta la sua vita e vuole impadronirsene questi manca la sua vita Solo il perdere se stessi egrave la via per trovare e se stessi e la vita

Proprio di questo ci parlano le tentazioni di Gesugrave nel deserto Il Grande Tentatore ha sferrato la Grande Tentazione spingere il Figlio di Dio a operare la salvezza non secondo la volontagrave del Padre che gli chiedeva la croce come dono totale di seacute ma

19

secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

22

prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

24

con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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secondo la logica di un messianismo materialista miracolistico e politico Ma Gesugrave ha scelto la croce ha scelto la vita E il Grande Vincitore

Rivestitevi dellarmatura di Dio

La vittoria di Gesugrave sul Grande Tentatore egrave per noi una consolante e confortante gra-zia egrave fonte di vittoria per le nostre tentazioni Ma il dono del Signore segnato in-delebilmente dallassoluta gratuitagrave del suo amore lungi dallaffievolire o cancellare la nostra libertagrave la suscita e la rafforza

In questo senso la tentazione diviene un appello importante anzi una vera e propria sfida alla libertagrave Questa infatti viene provocata ad affermarsi come scelta umana e umanizzante e ciograve avviene quando la persona aderisce nellamore obbediente al progetto di Dio Nella sua opera sulla preghiera Origene (scrittore ecclesiastico del III secolo) scrive Dio non vuole costringere al bene vuole esseri liberi La tenta-zione ha una sua utilitagrave Tutti allinfuori di Dio ignorano ciograve che lanima nostra ha ricevuto da Dio lo ignoriamo perfino noi Ma la tentazione lo svela per insegnarci a conoscere noi stessi e in tal modo a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di rico-noscere (De oratione 29)

Di qui il nostro impegno cosciente libero e responsabile di fronte alle tentazioni E possibile allora delineare una specie di strategia morale e spirituale nella nostra lotta contro il Grande Tentatore una strategia che si snoda tra laltro attraverso i seguenti impegni Li formuliamo nei termini di dieci comandamenti

1 Non dimenticare che il diavolo esiste E menzognero e padre della menzogna (Gio-vanni 8 44) E la prima menzogna di cui vuole renderci vittime egrave di farci credere che non esiste

2 Non dimenticare che il diavolo egrave tentatore Ha tentato Adamo Israele lo stesso Gesugrave Tenta ossia mette alla prova e sollecita al male ogni uomo La tentazione egrave dun-que per tutti e per ciascuno di noi Non ritenerti neacute esente neacute invulnerabile

3 Non dimenticare che il diavolo egrave molto intelligente e astuto Continua a insidiare affa-scinando come ha fatto col primo uomo cui ha mostrato gli aspetti seducenti del frutto proibito buono da mangiare gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza (Genesi 3 6)

4 Sii vigilante negli occhi e nel cuore E sii forte nello spirito e nella virtugrave Il primo Papa san Pietro continua a esortarci Siate temperanti vigilate Il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5 8) E la-postolo Paolo Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza Rivesti-tevi dellarmatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo La nostra bat-taglia infatti non egrave contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i Principati

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e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

22

prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

23

spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

24

con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

25

Page 21: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

e le Potestagrave contro i dominatori di questo mondo di tenebra contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti Prendete perciograve larmatura di Dio percheacute possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Efesini 6 10-13)

5 Credi fermamente nella vittoria di Cristo sul tentatore Questa fede ti rende sicuro e imperturbabile di fronte anche allassalto piugrave violento che puograve essere sferrato con-tro di te Cristo egrave il piugrave forte Se io scaccio i demograve ni per virtugrave dello Spirito di Dio egrave certo giunto fra voi il regno di Dio (Matteo 12 28)

6 Ricordati che Cristo ti rende partecipe della sua vittoria E questa la grazia del santo Battesimo come insegnava san Cirillo di Gerusalemme ai catecumeni del suo tem-po Il sangue dellAgnello immolato Cristo Gesugrave egrave la forza che espelle i demograve ni Il tiranno faraone inseguigrave il popolo ebreo fino al mare il demonio tiranno sfacciato e spudorato principe del male inseguigrave la tua anima fino al sacro fonte Il faraone fu sommerso nel mare il demonio scompare al tocco dellonda salutare (Catechesi Mistagogica 1) Ed egrave questa la grazia degli altri sacramenti in particolare dellEuca-ristia mensa del Signore in opposizione alla mensa dei demograve ni (1 Corinzi 10 20-22) E questa la grazia che la Chiesa implora per noi nei segni sacramentali co-me lacqua benedetta

7 Sta in ascolto della Parola di Dio E ancora Pietro che di fronte al diavolo quale leone ruggente ci ammonisce Resistetegli saldi nella fede (1 Pietro 5 9) E la fede egrave generata e alimentata dallascolto della Parola di Dio che egrave lampada per i miei passi luce sul mio cammino (Salmo 119105) Gesugrave replica alle tre sfide di Satana che si mostra esperto di Scrittura sacra con ununica arma quella della Parola di Dio Ora anche il cristiano che cammina nella foresta dantesca della vita popolata dalle provocazioni sottili o plateali del benessere del successo e del potere deve avere come guida la Parola di Dio che egrave come fuoco che brucia e come martello che spacca la roccia del male (Geremia 23 29) (G Ravasi)

8 Sii umile e ama la mortificazione Di fronte alla sconfinata superbia del tentatore che pretende di mettere Gesugrave prostrato in adorazione ai suoi piedi occorre rispon-dere con lumiltagrave con la consapevolezza cioegrave della propria fragilitagrave e miseria e quindi con la fiducia piena nel Signore Al riguardo san Cipriano conclude cosigrave il suo commento al Padre nostro Al demonio egrave concesso potere su di noi a un du-plice scopo darci la pena se pecchiamo la gloria se superiamo la provaQuando chiediamo che non ci induca in tentazione ci viene quindi ricordata la nostra debo-lezza e fragilitagrave percheacute non abbiamo a insuperbirci e ad assumere atteggiamenti orgogliosi e arroganti gloriandoci della nostra pietagrave o del nostro spirito di mortifi-cazione Il Signore stesso ci richiama allumiltagrave quando dice Vegliate e pregate per non cadere in tentazione Lo spirito egrave pronto ma la carne egrave debole (Matteo 26 41) (Sul Padre nostro)

21

Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

22

prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

23

spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

24

con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

25

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Lamore poi alla mortificazione nelle sue piugrave svariate forme e nel senso fondamen-tale del possesso di seacute per spossessarsi cioegrave per donare se stessi a Dio e ai fra-telli egrave necessario per vincere la tentazione che sempre si risolve nellinvito a sce-gliere la strada dellegoismo

9 Prega sempre senza stancarti (cfr Luca 18 1) Il combattimento e la vittoria sulle tentazioni sono possibili solo nella preghiera E per mezzo della sua preghiera che Gesugrave vince il Grande Tentatore fin dallinizio e nellultimo combattimento della sua agonia Per questo egli ci insegna a pregare e non ci indurre in tentazione (non abbandonarci alla tentazione) ma liberaci dal Male (Matteo 6 13) Di piugrave egrave al suo stesso combattimento e alla sua agonia che Gesugrave ci unisce in questa domanda al Padre nostro Egli stesso ha pregato cosigrave Non chiedo che Tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno (Giovanni 17 15)

Dellassoluta necessitagrave della preghiera per vincere le tentazione egrave testimone la Chie-sa nella sua fede ed esperienza quotidiana A dar voce alla fede della Chiesa egrave tra gli altri santAmbrogio che scrive Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe egrave in grado di proteggervi e di custodirvi contro le in-sidie del diavolo che egrave il vostro avversario percheacute il nemico che suole generare la colpa non vi sorprenda Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo Se infatti Dio egrave dalla nostra parte chi saragrave contro di noi (Romani 8 3) (De sacramentis 5 30)

10 Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto E una legge di natura questa egrave lamore crescente al bene che indebolisce e cancella la seduzione del male egrave il fasci-no totale e totalizzante del bene a far impallidire e scomparire il fascino del male E soprattutto la linea di vita indicata da Gesugrave Lagrave dovegrave il tuo tesoro saragrave anche il tuo cuore Nessuno puograve servire a due padroni (Matteo 6 21 24) Per questo se grazie alla vita dello Spirito intensifichiamo ladorazione al Dio vivo e vero egli stesso ci daragrave di vincere la tentazione che ci attrae al male agli idoli vuoti e vani

Conclusione

MA LIBERACI DAL MALIGNO

Chi ha voluto seguire sin qui questa lettera sul diavolo sul Grande Tentatore - ma ancor piugrave su Cristo Signore il Grande Vincitore - saragrave stato in qualche modo aiuta-to nella sua contemplazione di Cristo nel mistero delle sue tentazioni nel deserto e insieme nella comprensione delle esigenze morali e spirituali del nostro essere di-scepoli di Cristo nel momento delle tentazioni

E legittima anzi necessaria e insostituibile una lettura personale del fenomeno del-la tentazione questo coinvolge ciascuno di noi nella sua unicitagrave e irripetibilitagrave Dal-tra parte la lettura Cristologica che abbiamo fatto delle tentazioni ci spinge pro-

22

prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

23

spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

24

con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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prio a partire da Cristo come chiave interpretativa e risolutiva dellintera storia u-mana a ritrovare nello stesso tempo la dimensione sociale e storica delle tentazioni non solo nel senso generale che anche la tentazione piugrave personale (quella piugrave segre-ta e a tutti sconosciuta) riveste sempre un significato che coinvolge la societagrave e la storia ma anche nel senso specifico che ci sono tentazioni che toccano le comunitagrave e i popoli come tali e dunque influiscono sul corso della storia dellumanitagrave

Da questo punto di vista egrave giagrave interessante rilevare come levangelista Matteo nel narrare le tentazioni di Gesugrave nel deserto abbia fatto costante riferimento alla storia di Israele il popolo eletto come pure sia stato in qualche modo linterprete della presenza allinterno della prima comunitagrave cristiana del fenomeno delle tentazioni Gesugrave Cristo - scrive B Maggioni - egrave il compimento di Israele Ne subigrave le medesime tentazioni ma a differenza di Israele le superograve Gesugrave egrave il vero autentico Israele E ancora il racconto della tentazione serviva non solo a schiarire le idee su Gesugrave e sul suo messianismo (del resto ormai chiarissimo a tutti dopo la crocifissione) ma anche a schiarire le idee sulla Chiesa e sul suo compito Nella tentazione del Cristo la Chiesa ritrova le proprie tentazioni (Il racconto di Matteo Assisi 1990 p 51 e 53)

In questa linea egrave possibile spalancare ancor piugrave la lettura delle tentazioni in riferi-mento allumanitagrave intera che sta sotto il duplice e contrastante influsso di Adamo del primo e vecchio Adamo e dellultimo e nuovo Adamo che egrave Cristo Una sintesi efficace della situazione storica universale ci egrave offerta dal biblista V Mannucci che cosigrave scrive Due Adami si contrappongono due tipi di umanitagrave si presentano ad ognuno di noi due solidarietagrave si contendono il cuore degli esseri umani Dal primo Adagrave m vengono il peccato e la morte per tutta lumanitagrave con lui solidale dal secondo Adagrave m da Cristo vengono la salvezza e la vita per tutta lumanitagrave a lui associata mediante la fede E un fatto universale che lesistenza umana chiusa nella sua au-tosufficienza per quanto pretenda di avanzare in senso positivo non ha alla fine al-tra prospettiva che il fallimento omnis homo Adagrave m Questa frustrazione esistenzia-le dellintera umanitagrave egrave superata dallazione salvifica di un altro Uomo lanti-Adagrave m Cristo il quale egrave la causa unica del superamento in tutti del peccato e della mor-te omnis hono Christus

La tentazione nella sua dimensione sociale e storica significa la provocazione of-ferta allumanitagrave di oggi nelle sue varie comunitagrave o gruppi o popoli perchegrave scelga tra luno o laltro tipo di umanitagrave luna o laltra solidarietagrave Sono in questione per riprendere il fondamentale paradigma delle tentazioni di Gesugrave nel deserto ladora-zione a Dio o lidolatria la fede o lincredulitagrave lobbedienza o la disobbedienza alla volontagrave divina il dono di seacute o legoismo E le forme di tentazione al di lagrave della loro varietagrave che le caratterizza in superficie rimandano ancora una volta alle tre tenta-zioni di Gesugrave il pane il successo il potere

Lha affermato con felicissima intuizione il grande scrittore russo F M Dostoevskij che nel romanzo I Fratelli Karamazov simmagina che le tre domande del terribile

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spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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Page 24: IL GRANDE TENTATORE Lettera per la Santa Quaresima 2001 05... · Lettera per la Santa Quaresima 2001 28 febbraio 2001 INDICE Introduzione ... Quaresima, una pagina grande e arcana

spirito venissero perse senza lasciare traccia su nessun testo Dovendo stabilirle di nuovo di nuovo escogitarle e formularle in modo da inserirle ancora una volta nelle scritture il risultato sarebbe che tutti i sapienti della terra reggitori di stati sommi sacerdoti eruditi filosofi poeti finirebbero per riproporre le stesse tre domande che realmente furono poste a Te quel giorno dal possente e penetrante spirito nel deserto infatti in queste tre domande egrave come riassunta in blocco e predetta tutta la futura storia umana e sono rivelate le tre forme tipiche in cui ver-ranno a calarsi tutte le irriducibili contraddizioni storiche della natura umana sulla terra intera

Linvito allora che viene da quanto abbiamo detto egrave di interrogarci circa le tentazioni (evidentemente nelle loro diverse modalitagrave e intensitagrave di configurazione) che entra-no a mettere a prova - e insieme a sollecitare al male - la fedeltagrave a Dio e la coerenza al Vangelo nella vita concreta delle famiglie dei gruppi delle comunitagrave cristiane degli am-bienti di vita della societagrave E uninterrogazione che sinserisce in quella purificazio-ne della memoria e richiesta di perdono da parte dei figli della Chiesa che sono stati elementi significativi dellesperienza del Giubileo e che devono continuare

E in questa prospettiva cosigrave ampia da essere veramente universale che la Chiesa - e in essa ciascuno di noi - inserisce la preghiera che le ha insegnato Gesugrave il Padre nostro in particolare limplorazione non ci indurre in tentazione ma liberaci dal Ma-le Unillustrazione particolarmente incisiva di questa preghiera la troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica in un testo che merita di essere riletto integralmen-te Chiedendo di essere liberati dal Maligno noi preghiamo nel contempo per es-sere liberati da tutti i mali presenti passati e futuri di cui egli egrave lartefice o listiga-tore In questultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano lumanitagrave la Chiesa im-plora il dono prezioso della pace e la grazia dellattesa perseverante del ritorno di Cristo Pregando cosigrave anticipa nellumiltagrave della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha potere sopra la Morte e sopra gli Inferi (Apocalisse 1 18) colui che egrave che era e che viene lOnnipotente (Apocalisse 1 8) (n 2854)

Per quanti leggono questa Lettera e per quanti il Signore ha affidato e affida alla mia cura pastorale prego con le parole della Chiesa che nella sua liturgia quaresimale cosigrave si rivolge al Signore

O Dio nostro Padre

concedi al popolo cristiano

di iniziare con questo digiuno

un cammino di vera conversione

per affrontare vittoriosamente

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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con le armi della penitenza

il combattimento contro lo spirito del male

O Dio

che conosci la fragilitagrave della natura umana

ferita dal peccato

concedi al tuo popolo

di intraprendere con la forza della tua parola

il cammino quaresimale

per vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua

nella gioia dello Spirito

X Dionigi Tettamanzi

Arcivescovo di Genova

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