Spatola ad Alviano/P. Iannetta NOTIZIARIO 1/2017 … · disdegnato un nostro piccolo aiuto:...

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NOTIZIARIO 1/2017 GENNAIO/MARZO Primi mesi del nuovo anno nelle oasi del WWF. Oltre all'ordinario, molte le iniziative già attivate. Dal punto di vista ambientale, il passaggio repentino da fasi di freddo intenso a periodi di caldo anticipato, ha interferito con il calendario naturale delle fioriture, delle partenze e degli arrivi dei migratori. Allo stesso tempo, si assiste ad un aumento della biodiversità. Altro importante segnale è l'aumento dei visitatori. Questo grazie alle tante iniziative che ogni area organizza e rinnova, seguendo la programmazione e anche le tante opportunità che il contesto regala ogni giorno. Buona lettura. A.C. ALVIANO Si, fa freddo, ma nelle Oasi WWF si è protetti! Nel mese di gennaio anche l’Oasi WWF di Alviano è andata sotto zero, il lago si è per gran parte ghiacciato. Alcuni uccelli sono andati verso lidi più favorevoli, ma molti hanno deciso di fermarsi. E così abbiamo assistito ammirati al “pattinaggio” di anatre e aironi alla ricerca di qualche buco nel ghiaccio per trovare cibo, al raspare dei passeriformi sulla neve in cerca di semi. Gli animali riescono sempre a cavarsela se pur con qualche difficoltà, ma non hanno disdegnato un nostro piccolo aiuto: mangiatoie con semi e noci, mais per le anatre... un’oasi protetta dove stare tranquilli e il freddo non ha fatto paura. Corso di fotografia naturalistica Il corso si è rivolto ad un target ampio: dal visitatore che vuole avvicinarsi alla fotografia naturalistica al birdwatcher che vuole passare dal binocolo alla macchina fotografica ma anche al fotografo naturalista che vuole approfondire le conoscenze su tecnica di scatto, attrezzatura, composizione, catalogazione, archiviazione, post produzione e condivisione degli scatti.Il valore primario che si vuole trasmettere è quello della conoscenza, del rispetto e dell’etica in questo complicat o genere fotografico dove ci troviamo al cospetto di un essere vivente nel suo habitat naturale e intento a svolgere le sue delicate attività quotidiane. E’ solo dalla consapevolezza che non si deve mai ledere la libertà del soggetto da fotografare che si otterranno i migliori scatti. Pettirosso - Archivio WWF/A.Capoccia. Mestoloni Archivio WWF/A.Capoccia.

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NOTIZIARIO 1/2017 GENNAIO/MARZO

Primi mesi del nuovo anno nelle oasi del WWF. Oltre all'ordinario, molte le iniziative già attivate. Dal punto di vista ambientale, il passaggio repentino da fasi di freddo intenso a periodi di caldo anticipato, ha interferito con il calendario naturale delle fioriture, delle partenze e degli arrivi dei migratori. Allo stesso tempo, si assiste ad un aumento della biodiversità. Altro importante segnale è l'aumento dei visitatori. Questo grazie alle tante iniziative che ogni area organizza e rinnova, seguendo la programmazione e anche le tante opportunità che il contesto regala ogni giorno. Buona lettura. A.C.

ALVIANO Si, fa freddo, ma nelle Oasi WWF si è protetti! Nel mese di gennaio anche l’Oasi WWF di Alviano è andata sotto zero, il lago si è per gran parte ghiacciato. Alcuni uccelli sono andati verso lidi più favorevoli, ma molti hanno deciso di fermarsi. E così abbiamo assistito ammirati al “pattinaggio” di anatre e aironi alla ricerca di qualche buco nel ghiaccio per trovare cibo, al raspare dei passeriformi sulla neve in cerca di semi. Gli animali riescono sempre a cavarsela se pur con qualche difficoltà, ma non hanno disdegnato un nostro piccolo aiuto: mangiatoie con semi e noci, mais per le anatre... un’oasi protetta dove stare tranquilli e il freddo non ha fatto paura. Corso di fotografia naturalistica Il corso si è rivolto ad un target ampio: dal

visitatore che vuole avvicinarsi alla fotografia naturalistica al birdwatcher che vuole passare dal binocolo alla macchina fotografica ma anche al fotografo naturalista che vuole approfondire le conoscenze su tecnica di scatto, attrezzatura, composizione, catalogazione, archiviazione, post produzione e condivisione degli scatti.Il valore primario che si vuole trasmettere è quello della conoscenza, del rispetto e dell’etica in questo complicato genere fotografico dove ci troviamo al cospetto di un essere vivente nel suo habitat naturale e intento a svolgere le sue delicate attività quotidiane. E’ solo dalla consapevolezza che non si deve mai ledere la libertà del soggetto da fotografare che si otterranno i migliori scatti.

Spatola ad Alviano/P. Iannetta Pettirosso - Archivio WWF/A.Capoccia.

Mestoloni Archivio WWF/A.Capoccia.

ASTRONI Dinosauri nel vulcano degli Astroni! L’uomo potrebbe sopravvivere a un’estinzione di massa come quella che ha annientato i dinosauri dell’era mesozoica? Per avere una risposta basta chiedere a chi di dinosauri se ne intende, come i paleontologi e gli artisti che, a partire dallo studio dei fossili, hanno riportato “in vita” i “Dinosauri in carne e ossa" nella Riserva Naturale Oasi WWF Cratere degli Astroni. La mostra-evento a tema preistorico è approdata in Riserva: oltre 6 kilometri di percorso in una natura incontaminata e i suggestivi interni della Torre Borbonica per ammirare le ricostruzioni a grandezza naturale di una quarantina di animali estinti tra cui dinosauri iconici come il temibile T-rex e il gigantesco Diplodoco. Dal 4 marzo al 5 novembre, grazie alla mostra realizzata da GeoModel, con la collaborazione di WWF Oasi e promossa dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I., sarà possibile scoprire perché i dinosauri si sono estinti e comprendere la dinamica evolutiva adattamento/estinzione e la necessità di tenerne conto anche oggi nell’approccio dell’uomo verso la natura. Manutenzione e miglioramenti in Riserva Gennaio e febbraio sono stati mesi di intenso lavoro nell'Oasi. Il vecchio sentiero Borbonico è stato completamente rimesso a nuovo, migliorando la

percorribilità, l'osservatorio sul Lago Grande è stato completamente ristrutturato, e la strada di accesso carrabile, chiusa a causa delle ripetute frane, è stata rimessa in sicurezza. Grazie all'aiuto dei rocciatori sono stati rimossi blocchi instabili e tronchi abbattuti dal maltempo che impedivano l'accesso. BOLGHERI dal diario dell'Oasi - Paolo Maria Politi 13 gennaio: il censimento IWC 2017 registra il record storico di presenza invernale nel Padule di Bolgheri dell’oca selvatica con 879 individui. A queste da aggiungere l’oca lombardella presente con 3 individui. Nonostante la ridotta estensione degli stagni dovuta alle scarse piogge autunno/invernali, la presenza di anatre si è attestata sulla media degli ultimi anni. 26 gennaio: notevole numero di chiurli (18) e pivieri dorati (113). Tutta la mattina transito di ondate di stormi di fringuelli (forse 1500-2000) e dei primi tordi bottacci. Ancora presente qualche fenicottero, cormorani, qualche codone e moltissime folaghe.

Dinosauri agli Astroni - Archivio WWF

Oche selvatiche - Archivio WWF/A.Carugi.

27 gennaio: dai camminamenti, sento un gran vociare. Cerco uno spazio di cielo libero e vedo arrivare uno stormo impressionante di oche selvatiche provenienti da sud. Molto vocifere, distribuite in varie formazioni, stimate tra 700 ed 800. Semplicemente fantastico! Il gran vociare si è progressivamente dissolto...le oche sono scese negli stagni, impegnate nelle abluzioni. Un bagno collettivo di oche stipate come sardine e che producevano con i loro sbatacchiamenti delle ali sull’acqua spruzzi e schizzi straordinari! Per almeno 1 giorno il Padule di Bolgheri ha ospitato contemporaneamente tra le 1.300-1.400 oche selvatiche. Che io ricordi si tratterebbe del record storico di presenza della specie. W le zone umide! 24 febbraio: nonostante la giornata uggiosa per la pioggia intermittente, sembra che agli uccelli in migrazione

non importi proprio nulla. Verso le 12 uno stormo di 7 chiurli piccoli si sono involati dal prato-pascolo che in inverno è occupato abitualmente dalle oche selvatiche; nel pomeriggio, in un temporaneo squarcio di sole, si sono materializzati i balestrucci, una quindicina; alle 16,00 nei pressi della stalla, due corrieri grossi segnalavano che “la tura si è aperta”! 10 marzo: lavorare con nelle orecchie il canto delle rondini in migrazione ed il trillo del rospo smeraldino non è male. Ma quando si arriva a percepire lo “stropiccio di carta di caramella” del richiamo delle prime marzaiole che arrivano alla spicciolata, per tutto l’arco della giornata, diventa improvvisamente primavera! Almeno in 30-35 sono arrivate in padule in gruppetti sparuti.

14 marzo: un gruppo di circa 70 combattenti si è insediato nell’area di alimentazione di solito frequentata in questo periodo dalle pittime reali, di cui c'è ancora traccia. 21 marzo: la primavera ha portato a Bolgheri un maschio di albanella minore, a volo quasi radente, al punto da stuzzicare almeno 6/7 chiurli che si sono involati direi alquanto disturbati dal potenziale predatore. Allodole e strillozzi pervadono ormai lo spazio aereo e le staccionate degli stazzi delle vacche al pascolo con i loro canti; la prima rondine insediatasi nella mini-colonia all’ingresso dell’Oasi BOSCO ROCCONI Bracconieri in Riserva Già dallo scorso anno, dietro segnalazione del WWF, le guardie della provincia avevano predisposto giri di vigilanza; mercoledì 11 gennaio sono stati sorpresi alcuni cacciatori che avevano le poste per la caccia al cinghiale all’interno della riserva naturale. L’operazione ha avuto esito positivo anche grazie alla segnalazione di cacciatori locali, indignati per il comportamento scorretto dei bracconieri. Il comportamento di queste persone era diventato intollerabile, mettendo a rischio anche l’incolumità delle famiglie in visita all’Oasi WWF, oltre ovviamente a disturbare la fauna. Più di una volta i visitatori si erano trovati circondati da cinghiali feriti, rincorsi da mute di cani, con il

Oche selvatiche - S. Benucci.

Marzaiole - Archivio WWF/F.Cianchi.

Combattente - Archivio WWF/F.Cammarota.

rischio di essere travolti. Scene che in un’area protetta non dovrebbero avere mai luogo. Le Aree Protette, se non presidiate, sono terreno facile per l’illegalità di ogni tipo. Ringraziamo quindi la Polizia provinciale per il fruttuoso intervento e quei cacciatori che hanno contribuito con la loro lettera inviata al WWF e al Prefetto nel riportare la legalità anche nell’Alta Valle dell’Albegna. Gli anfibi dell'Oasi Anche se Bosco Rocconi è nata per la tutela di importanti specie di rapaci, come lanario, pellegrino e biancone, non va sottovalutata la presenza di diverse specie di anfibi; delle 13 specie di anfibi segnalate in Provincia di Grosseto, l'Oasi ne ospita ben 9. Tra questi, la Rana dalmatina, i cui giovani, completata la metamorfosi, si sposteranno nel bosco circostante, e diventeranno adulti verso i 3 o 4 anni. Due le specie di tritone presenti, il punteggiato (Lissotriton vulgaris) ed il crestato italiano (Triturus carnifex) che si riproducono a partire dalla fine di febbraio fino ad aprile. Il crestato italiano è presente spesso con esemplari neotenici, che si possono osservare in acqua tutto l’anno. Presenti anche la rana appenninica (Rana italica) e la salamandrina di Savi (Salamandrina perspicillata).

LE CESINE Dal diario dell'Oasi - Giuseppe De Matteis Un inverno ricco in termini qualitativi e quantitativi quello delle paludi costiere dell’Oasi Le Cesine. Presenze interessanti, tra cui una coppia di fistioni turchi, un giovane di cicogna nera, un cospicuo numero di morette e morette tabaccate. Numerosissimi anche i moriglioni,

simbolo dell’area. L’aquila minore sorvola la nostra macchia mediterranea prediligendola come area di svernamento (sino a 18 individui osservati quest'anno). tra macchia e coltivo si

incontrano i primi colubri leopardini, tra gli stagni temporanei, impegnati in frenetici movimenti i girini di rane e rospi e in canto le raganelle. Le prime fioriture degli anemoni annunciano l’arrivo della nuova stagione; le orchidee quest’anno sono in pronunciato ritardo di fioritura (almeno 30 giorni) ma è stata individuata la 38ma specie presente nell’area, si tratta di Anacamptis collina. Negli stagni, in fiore di Ranunculus peltatus subsp. baudotii, specie che è inserita nella Lista Rossa regionale.

Rana dalmatina - Archivio WWF/F.Cianchi.

Morette - Archivio WWF/G.De Matteis.

Anacamptis collina - Archivio WWF/G.De Matteis.

Colubro leopardino - Archivio WWF/G.De Matteis.

MACCHIAGRANDE Pulizia delle spiagge domenica 26 febbraio volontari del WWF, Comune di Fiumicino, scout del CNGEI e attivisti di MAREVIVO, tutti insieme per fare qualcosa di concreto per l’ambiente. “Per questa giornata comune – dichiara Andrea Filpa Delegato del WWF Italia per il Lazio – abbiamo scelto di pulire tre spiagge particolarmente significative la spiaggia prospiciente l’Oasi WWF di Macchiagrande, quella dell'Oasi WWF Foce Arrone ed infine la spiaggia prospiciente l’Ospedale Bambin Gesù di Palidoro, non solo di rilevante valore ambientale ma anche importantissima perché offre in tutte le stagioni momenti di ricreazione e di contatto con la natura ai piccoli pazienti ed ai loro genitori”.

Orienteering in Oasi Grazie all'idea una giovane ambientologa di Fiumicino, che desiderava far conoscere al meglio il territorio dell'Oasi agli studenti liceali, Macchiagrande ha proposto ai licei del territorio comunale di Fiumicino una diversa modalità di visita e conoscenza dell'Oasi. I giovani, in maglietta, scarpe da ginnastica, bussola e carta alla mano, hanno esplorato questo tesoro della biodiversità, seguendo le 10 lanterne posizionate nei 280 ettari di bosco. La competizione è avvenuta nel massimo della correttezza, all’insegna del divertimento, nel rispetto dell’ambiente. I ragazzi più veloci hanno chiuso il percorso (c.ca 3 km), in meno di mezz’ora. Un grazie speciale alla Dottoressa Laura Tomassetti che ha realizzato la prima carta topografica dell’Oasi. MIRAMARE Bora e freddo: il dormitorio dei marangoni sul muraglione del Castello. Diverse decine di marangoni dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis) si sono attardati nei dormitori del Golfo di Trieste, in gran parte giovani non riproduttivi, mentre gli adulti si sono già mossi per raggiungere i siti riproduttivi della Croazia. Il freddo e la bora di gennaio stanno costringendo diversi individui a scegliere dormitori un po’ particolari, come il muro di arenaria che sostiene il viale dei Lecci.

Orieentering - Archivio WWF/R.Di Giuseppe.

Marangone dal ciuffo - P.Utmar.

Al via le attività didattiche 2017! Il 21 febbraio: ha preso il via la stagione didattica della Riserva con una nuova e frizzante attività proposta ai bambini: “Il gran ballo di Miramare”. Lo staff ha predisposto ogni cosa per le visite scolastiche, grazie ad accordi con stabilimenti balneari, società nautiche e con l'ostello della gioventù. Sono arrivati anche i nuovissimi Quaderni didattici, dedicati alla “Mitilicoltura nel Golfo di Trieste” e realizzati grazie al contributo del Ministero dell'Ambiente per il progetto didattico “Non mangiamoci il pianeta, alimentiamo le buone abitudini”. All’interno, biologia, storia e allevamento del mitilo e tecniche di maricoltura, e proposte per attività laboratoriali.

Ciao Barbara Il 6 marzo ci ha lasciato Barbara Camassa, un’amica e una collaboratrice di Miramare, vittima di un incidente stradale. E’ stata una subacquea professionale e rigorosa ma anche curiosa, auto-ironica e solare; grande appassionata di natura e di fotografia ha contribuito all’opera di diffusione delle conoscenze dell’ambiente subacqueo. La rivedremo sempre nelle splendide immagini che - spesso e generosamente - ha messo a disposizione per la divulgazione scientifica della Riserva.

Dal diario di un ornitologo: smerghi maggiori e canapiglie! Due nuove specie ornitiche per la Riserva Marina: due maschi di smergo maggiore (Mergys meganser) giunti a nuoto dal Porticciolo Cedas fin dentro la Riserva e otto canapiglie. Si tratta di due prime osservazioni recenti; le canapiglie sono tipicamente riconducibili a zone umide d'acqua dolce e salmastra, gli smerghi sono normalmente presenti presso i fiumi dalla pianura fino ai torrenti alpini e nidificanti anche in alcuni laghi delle Dolomiti Friulane. In Italia lo smergo maggiore ha iniziato a riprodursi nel 1996 nei pressi di Belluno

ed è "arrivato" in Friuli Venezia Giulia almeno dal 2002, nidificando sul fiume Isonzo. Bambini&Babbini! Grande successo per l’evento organizzato in occasione della Festa del Papà: l’iniziativa ha coinvolto bambini trai i 3 e 6 anni ed i loro papà e si è svolta sulla spiaggia di Miramare. L'evento è il primo di una serie di iniziative dal titolo “Piccoli incontri con la biodiversità” dedicate alla scuola dell’infanzia, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Altri eventi, con cadenza mensile, costelleranno i prossimi mesi e mirano a coinvolgere emotivamente i piccoli e i loro genitori per creare un legame affettivo con la Riserva e a instillare curiosità e rispetto verso il mondo marino.

Nudibranco - Archivio AMP Miramare

Smergo maggiore femmina Archivio WWF/A.Cambone R.Isotti - Homo ambiens

Bambini&Babbini - Archivio AMP Miramare

MONTE ARCOSU Medforval: nuove tecnologie contro gli incendi E' in partenza un progetto internazionale che vedrà tra i beneficiari anche la Riserva di Monte Arcosu, scelta per un’interessante proposta elaborata in collaborazione con la start up “NEEOT”. L’applicazione di Neeot consentirà una riduzione del rischio degli incendi boschivi, nonché la sperimentazione di una nuova tipologia di monitoraggio ambientale, in grado di acquisire maggiori conoscenze sullo status delle specie, per limitare minacce contro l’ambiente naturale.

Inaugurato il Punto Ristoro La Riserva di Monte Arcosu ha da poco inaugurato un nuovo spazio per arricchire l'offerta ai visitatori: si tratta di un Punto Ristoro in località Sa Canna, a pochi passi dalla biglietteria. La struttura è pensata per rispondere alle esigenze di molti visitatori che chiedevano la possibilità di fermarsi per il pranzo. Sin dall'apertura il ristorante ha registrato il tutto esaurito; i numerosi visitatori dopo la visita lungo i Sentieri Natura della Riserva, possono ora assaporare i piatti della cucina tipica sarda. Cucina semplice e variegata, rispettosa delle tradizioni e all’insegna della genuinità, preparata e servita da personale accogliente e altamente qualificato. Il ristorante è aperto regolarmente nel fine settimana. Nelle altre giornate per gruppi su prenotazione. Per informazioni: 3284678282 “Socialità, Ambiente, Territorio: Officina di futuro” - giornata antibracconaggio Proseguono le iniziative promosse nella Riserva di Monte Arcosu nell’ambito del progetto “Socialità, Ambiente,

Territorio: Officina di Futuro”, finanziato dalla Fondazione con il Sud. Nel mese di febbraio è stata promossa una giornata antibracconaggio, alla quale hanno preso parte i volontari del WWF e quelli di altre organizzazioni partners del progetto, supportati dagli agenti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sarda. Lungo i sentieri della Riserva sono stati rimossi decine di lacci per uccellagione e cavi d’acciaio per la cattura di cervi e cinghiali. Sebbene il fenomeno del bracconaggio si sia drasticamente ridotto grazie all’opera del personale WWF, dei volontari e del Corpo Forestale, c’è ancora chi tenta di trarre profitto dall’uccisione e dalla vendita di fauna protetta.

Monte Arcosu dall'alto - L.Pinna

la struttura che accoglie il Punto Ristoro - L.Pinna

giornata antibracconaggio - Archivio WWF

MONTE SANT'ELIA “UPPark!” conta i pipistrelli nel Parco “Terra delle Gravine” Quanti pipistrelli vivono negli ambienti ipogei del Parco Naturale Regionale "Terra delle Gravine"? Sarà il progetto “UPPark” a rispondere a questa domanda, nonché a monitorare lo stato di salute delle comunità di chirotteri residenti in questa ampia area, con una superficie complessiva di 25.000 ettari, su tredici Comuni della provincia di Taranto. Partner di “UPPark!" per questa azione è la Federazione

Speleologica Pugliese (FSP); che ha coinvolto nel progetto quattro gruppi speleologici del territorio: Gr.Speleo Statte, Gr. Grotte Grottaglie, Gr. Speleologico Martinese e Gr. Speleo Alto Salento. I dati raccolti saranno organizzati e sistematizzati nonché divulgati, anche mediante la creazione di un Gis (Sistema Informativo Geografico), e la loro implementazione nel Web Gis "Catasto delle Grotte e delle cavità artificiali". Tra i siti indagati sono compresi anche quelli presenti nell'Oasi WWF Monte Sant'Elia Tali informazioni saranno utili per individuare eventuali criticità al fine di poter poi prevedere delle azioni specifiche di tutela e di reintegrazione delle popolazioni di chirotteri esistenti.

ORTI BOTTAGONE 13 gennaio, censimento invernale degli uccelli acquatici (IWC) Giornata ventosa che ha causato una bassa presenza di alcune specie di acquatici, come germani reali, tuffetti, aironi e l'assenza di pivieri dorati e pavoncelle, presenti nei giorni precedenti. Elevata presenza di falchi di palude al momento del crepuscolo, quando si dirigono al dormitorio del Bottagone. Nella media dell'area la presenza degli anatidi. PERSANO Attenzione, passa la puzzola! Venerdì 24 marzo Carlo Falanga, un grande amico e assiduo frequentatore dell'Oasi ha fatto un incontro davvero speciale: una bellissima puzzola che si aggirava lungo i camminamenti che normalmente utilizzano i visitatori per spostarsi all'interno dell'Oasi.

Puzzola - C.Falanga

pipistrello - Archivio UPPark!

Speleologo al lavoro - Archivio UPPark!

VALLE AVERTO Censimento IWC A gennaio si è svolto l'annuale censimento degli uccelli acquatici IWC (International Waterfowl Census) e ancora una volta Valle Averto si è rivelata di notevole importanza per lo svernamento di molte specie. Unica valle da pesca della laguna di Venezia dove non si pratica l’attività venatoria, rappresenta un porto sicuro per gli anatidi. Tra le presenze assidue in inverno è particolarmente importante la moretta, non molto abbondante nella laguna veneta; la sua popolazione svernante non supera le poche centinaia di individui. Durante il censimento sono stati contati anche gli oltre 420 cormorani che ogni sera raggiungono il dormitorio di valle Averto. I segreti del cormorano I cormorani sono animali poco graditi all’uomo nelle aree dove sono presenti allevamenti ittici, dal momento che la loro dieta è composta quasi esclusivamente di pesci. Si sono rivelate efficaci tecniche dissuasive non cruente, ma certo, saperne di più sulla sua alimentazione potrebbe aiutare a trovare una soluzione per una convivenza possibile. Per questo l'Oasi di Valle Averto ha accolto con entusiasmo la richiesta di una studentessa di Scienze Ambientali dell’Università Cà Foscari di svolgere una ricerca al dormitorio dei cormorani. Lo studio preliminare è

consistito nella raccolta delle borre, al fine di analizzarne il contenuto. In particolare si ricerca nelle borre l’otolite, un piccolo osso che si trova nella scatola cranica dei pesci e che consente l’identificazione della specie predata. La ricerca ha fornito dati preliminari molto interessanti per futuri approfondimenti. Notte europea della civetta...bis! Oltre 40 visitatori hanno partecipato alla conferenza presso il centro visite Cà Tiepola ed alla successiva escursione. Viste le numerose adesioni la serata è stata ripetuta il sabato successivo 18 marzo con altri 30 partecipanti. Nel corso della serata una civetta ed un allocco hanno risposto ai richiami acustici ed in particolare la civetta si è avvicinata in volo radente al gruppo di escursionisti. E’ stata anche un’occasione per ascoltare i numerosi suoni provenienti dal vicino lago Ancilotto dove sostavano alcune centinaia di volpoche particolarmente loquaci. VALMANERA Volontariato in Oasi: ricominciano i lavori primaverili Con l'arrivo della primavera era necessario mettere a dimora gli arbusti donati all'Oasi dal vivaio di Vercelli: 4 ontani, 4 cornioli e 4 carpini. Gli ontani ed i carpini sono stati collocati vicino al rio, i cornioli invece hanno trovato posto sulla collina alle spalle del recente impiantamento di ginestre: Abbiamo piantato un bagolaro residuo nella palificata vicino agli altri. Carnevale a Villa Paolina, 27 e 28 febbraio Durante le due giornate di giochi e laboratori, i 35 bambini partecipanti hanno costruito maschere di carnevale e risolto un "mistero" naturale che li ha guidati nelle sale del Museo di Villa Paolina. Entusiasmante la "caccia al

Civetta - M.Brugnoli

Cormorano - M.Brugnoli

tesoro naturale" che si è svolta nel bosco e che ha fruttato indizi di ogni genere: penne, orme, tracce di cibo e tanti altri indizi naturali. Le giornate sono terminate con la Mostra "Vivente" sugli Artropodi, in collaborazione con Arthropoda Live Museum. Corso di utilizzo in sicurezza della motosega per operatori forestali Il corso per operatori forestali che si è avviato presso le aule didattiche del CEA di Villa Paolina avrà una durata triennale, ed è finanziato, tramite la Regione con fondi europei PSR, dal momento che l'Oasi è compresa in un SIC. Il corso ha avuto una durata complessiva di 40 ore, destinato a cittadini disoccupati non

residenti nel comune di Asti.Il corso ha permesso di apprendere tutto il necessario per operare in sicurezza in squadre di operatori forestali. I partecipanti, 15, hanno alloggiato per i 5 cinque giorni del corso presso l'Ostello interno all'Oasi. La legna tagliata è stata utilizzata nel nuovo impianto di riscaldamento di Villa Paolina. Notte Europea della civetta La serata, a cui hanno partecipato 65 persone, si è svolta in collaborazione con Luca Calcagno della Lipu di Asti, che ha esposto una presentazione sui rapaci notturni, terminata con la liberazione nell'Oasi di una civetta curata dal CRAS LIPU di Tigliole (Asti). Dopo il buffet vegetariano, passeggiata notturna nell'Oasi, durante la quale stati ascoltati allocchi e civette. VANZAGO Tesi di Laurea sul capriolo Nuova tesi di laurea sul capriolo (Capreolus capreolus) presso il Bosco Wwf di Vanzago. Andrea Mazzon del corso di laurea in scienze naturali dell'Università degli studi di Milano (relatore Giorgio Scarì e correlatore Marcello Zorzi) ha elaborato lo studio di fine corso sulla popolazione di capriolo presente nell'area protetta; questo lavoro rappresenta un ulteriore importante contributo per la corretta gestione della specie all'interno dell'Oasi Tesi di Laurea sullo scoiattolo

Nuova tesi di laurea sullo scoiattolo comune (Sciurus vulgaris) presso il Bosco Wwf di Vanzago. Giulia Ferrucci del corso di laurea in scienze faunistiche dell'Università degli studi di Firenze (relatore Riccardo Bozzi e correlatore Lucas Wauters) ha elaborato lo studio di fine corso sulla specie autoctona di scoiattolo comune presente nell'area protetta con una consistente popolazione. Gli studi effettuati all'interno delle aree protette apportano importanti informazioni scientifiche sia sullo status di conservazione della singola specie, che, indirettamente sull'ambiente e sulla sua corretta gestione. Anche per questo le Oasi del WWF accolgono sempre con entusiasmo e soddisfazione questi giovani laureandi, che offrono ai noi gestori un prezioso contributo, e sono orgogliose di poter offrire ambienti naturali adatti alla ricerca.

Corso operatori forestali - O. Maioglio

Carnevale in Oasi - G.Farris

VASCHE DI MACCARESE Ghiacciati gli invasi, gli uccelli "pattinano" Fenomeno inedito per l’Oasi: il gelo ha ghiacciato due degli invasi dell'area umida. Singolare vedere volpoche, avocette e anatidi "pattinare" sul ghiaccio: in tanti anni non si era mai visto un simile fenomeno. L'ondata di freddo può rappresentare un serio pericolo per la fauna: basse temperature, notti fredde, poche ore di luce, terreni gelati possono rendere difficile la sopravvivenza, ma la presenza di aree umide protette garantisce le risorse necessarie per passare i momenti più

freddi. CALANCHI DI ATRI Corso full immersion di QGis -Geographic Information System Il corso, organizzato in collaborazione con lo Studio Associato Ecoview ha trattato uno tra i migliori software nel segmento Open Source in termini di funzionalità, flessibilità e facilità d'uso; il QGis è correntemente utilizzato da chiunque si trovi a gestire il territorio, raccogliere ed elaborare i dati, pianificare attività. I partecipanti, studenti, ed ex studenti con intenzione di riprendere materie già conosciute, hanno recuperato dimestichezza con il sistema operativo, spendibile anche per l'utilizzo di programmi simili come ad esempio ESRI ArcGIS, gvSIG ecc. Tra i partecipanti anche un operatore della protezione civile che utilizzerà il programma per localizzazione aree di rischio. Sabato 4 Marzo, consegna degli attestati di partecipazione, da parte del Direttore della RNR Oasi WWF Calanchi di Atri, Adriano De Ascentiis, e l'Ass. Urbanistica, Parchi, Riserve e Cultura del Comune di Atri. Per gli Architetti iscritti all'Ordine l'attestato riconosce 20 CFP grazie all'accordo con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Teramo, di cui si ringrazia il Presidente e l'Arch. Raffaele Di Marcello. CAPO RAMA Ciak si gira Le bellezze paesaggistiche di Capo Rama sono diventate per un giorno il set cinematografico di un film sul giornalista Mario Francese. La società Taodue film ha scelto, tra le aree protette del palermitano, proprio la Riserva Capo Rama quale scenario idoneo per girare alcune parti della fiction che andrà in onda a maggio. FOSSO DEL RONCHETTO Pulizie di primavera! Nel periodo invernale i volontari WWF, aiutati da alcune persone richiedenti asilo, che hanno partecipato con curiosità e impegno, hanno eliminato essenze alloctone e messo a dimora una corposa fascia arbustiva di sanguinella (Cornus sanguinea), nocciolo (Corylus avellana) e biancospino (Crategus monogyna), che offrono riparo e cibo ai passeriformi e tutelano alcuni stagni presenti nell’oasi, importanti per la riproduzione della rana di Lataste. Insieme ad alberi e arbusti messi a dimora negli scorsi anni; si svilupperanno in fretta e costituiranno la siepe perimetrale dell’oasi. Il Fosso del Ronchetto, essendo vicino al centro abitato, è interessato da colonizzazioni di specie alloctone provenienti dai giardini: lauroceraso, vite canadese e americana, caprifoglio giapponese etc, "arrivano" velocemente in Oasi e vanno costantemente eliminate. Più controllabili acero

Volpoche sul ghiaccio - R. Di Giuseppe

negundo e ailanto, sui quali si interviene a tappeto con l’eradicazione. La giornata ha consentito interessanti osservazioni: è confermata la presenza di una stazione di dente di cane (Erythronium dens-canis), probabilmente unica nel Parco delle Groane. Usuale e impressionante è la copertura dell’anemone di bosco (Anemone nemorosa), che segue la fioritura del campanellino invernale (Leucojum vernum), reintrodotto alcuni anni fa e confortante la presenza della felce lingua cervina (Phyllitis scolopendrium). (foto M.Borghi)

LAGO DI CONZA Nuova specie nidificante in Oasi: il cormorano Accertata la nidificazione di una coppia di cormorano (Palacrocorax carbo sinensis) nell’Oasi. Si tratta della prima nidificazione all’interno del lago e della seconda per la Campania. La specie risulta rara come nidificante nella regione contando un’unica altra nidificazione all’interno del lago di Campolattaro. Il nido sarà monitorato fino all’involo dei piccoli. Passaggio di gru Come ogni anno l’inverno nell’Oasi è accompagnato dal passaggio migratorio delle gru. Negli ultimi mesi grandi contingenti migratori della specie hanno raggiunto l’Oasi sorvolandola o posandosi lungo le sponde per riposarsi e rifocillarsi. Decine di migliaia sono state le gru osservate a partire da novembre e per tutto l’inverno. L’osservazione più "numerosa" ha visto in meno di 48 ore circa 6000 Gru raggiungere l’Oasi. TORRE SALSA Importante operazione in materia di pesca I primi di marzo si è conclusa una operazione di vigilanza pesca denominata "Phoenix 5", disposta e coordinata dalla Direzione Marittima di Palermo e condotta dagli uomini e dai mezzi della Capitaneria di porto di Porto Empedocle e degli Uffici Circondariali Marittimi di Sciacca, Lampedusa e Licata su tutta l'area di giurisdizione, sia a terra che a mare. Tale operazione, mirata a garantire il rispetto delle norme sulla pesca, dalla cattura alla vendita al dettaglio, ha interessato anche la parte a mare della Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa dove è stata sequestrata una imbarcazione illecitamente utilizzata per la pesca. HANNO COLLABORATO: Giorgio Baldizzone, Stefano Benucci, Stefano Borella, Maurizio Borghi, Ilaria Cammarata, Alessio Capoccia, Fabio Cianchi, Girolamo Culmone, Adriano De Ascentiis, Giuseppe De Matteis, Riccardo Di Giuseppe, Sara Famiani, Laura Genco, Silvia Ghignoli, Marcello Giannotti, Gianni Grasso, Remigio Lenza, Andrea Maria Longo, Oscar Maglioio, Lisa Peratoner, Luca Pinna, Paolo Maria Politi, Carlotta Maggio, Barbara Mariotti, Antonio Canu

Volo di gru - I.Cammarata