Analisi SWOT
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silvio-marzo -
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Leadership & Management
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COME FARE UNA ANALISI SWOT
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PERCHÉ FARE UNA ANALISI SWOT
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La SWOT analysis (S-trenghts W-eakness T-hreats O-pportunities) • contesto competitivo • strategie di prodotto.
Essa analizza l'impatto dei : principali fattori interni (es. struttura organizzativa,
cultura aziendale, livello delle competenze, rete dei partner)
principali fattori esterni (tra cui livello tecnologico nel settore, forza dei concorrenti) posizionamento sul mercato di un'azienda elaborare una strategia competitiva.
Questa analisi aiuta l'azienda a focalizzarsi sui suoi punti forti minimizzare invece quelli deboli ottenere vantaggio dalle opportunità trasformare le minacce in nuove opportunità. Inoltre si è costretti ad analizzare il problema da 4 punti di vista diversi e contrastanti, quando invece si tende ad avere un solo punto di vista.
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2. L’ANALISI INTERNA
3. L’ANALISI ESTERNA
1. LA PARTE ANALITICA
4. LA FASE PROGETTUALE
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IL PERCORSO SWOT
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Queste sono le fasi che tipicamente vengono seguite durante un'analisi SWOT: 1° Si definisce uno stato finale desiderato (o obiettivo). 2° Si definiscono i punti principali dell'analisi SWOT, che sono: • Punti di forza: le attribuzioni dell'organizzazione che sono utili a raggiungere l'obiettivo; • Punti di debolezza: le attribuzioni dell'organizzazione che sono dannose per raggiungere l'obiettivo; • Opportunità: condizioni esterne che sono utili a raggiungere l'obiettivo; • Rischi: condizioni esterne che potrebbero recare danni alla performance.
A partire dalla combinazione di questi punti sono definite le azioni da intraprendere per il raggiungimento dell'obiettivo.
IL PERCORSO SWOT
Indipendentemente dall’oggetto e dal livello dell’analisi, in questa fase bisogna osservare la realtà così com’è e descriverla liberamente, attraverso parole, immagini, numeri, grafici, link a fonti esterne e includere tutto quello che si ritiene opportuno per inquadrare il fenomeno studiato. Non è questo il momento della sintesi! Più informazioni e dati pertinenti si ha a disposizione, più l’analisi risulterà centrata ed esaustiva.Inoltre, per aziende strutturate in cui esistono persone che si occupano di aree di lavoro specifiche si può decidere di suddividere gli ambiti di analisi tra le persone coinvolte.
Una volta effettuate le analisi interna ed esterna si può procedere con la compilazione della parte analitica della SWOT , essendo sintetici ma comprensibili. Meglio elencare punti di forza, di debolezza, opportunità e minacce per punti. Per gli approfondimenti si possono aggiungere dei collegamenti ipertestuali.Se nell’analisi sono coinvolte più persone, si può decidere di adottare per la compilazione le metodologie tipiche dei brainstorming.
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1. LA PARTE ANALITICA
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DEBOLEZZA (WEAKNESS)
FORZA (STRENGHT)
SWOT ANALYSIS
UTILE PERICOLOSOIN
TER
NO
EST
ERN
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RISCHI (THREATS)
OPPORTUNITA’ (OPPORTUNITIES)
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I PUNTI DI FORZA (STRENGTHS)
Risorse, competenze o fattori produttivi che consentono ad una organizzazione di attuare con successo le strategie e creare valore per il Cliente.
Ad esempio per individuare i punti di forza si dovrebbe cercare di dare una risposta a domande di questo tipo:• Quali sono i nostri vantaggi? • Cosa sappiamo fare bene? • Su quali risorse strategiche possiamo contare? • Quali sono i nostri punti di forza in un'ottica esterna
all'azienda?
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2. L’ANALISI INTERNA
Importante è però pensare ai punti di forza in relazione ai concorrenti, ad esempio se tutti i concorrenti forniscono un prodotto di alta qualità, allora un processo di produzione di alta qualità non deve essere considerato un vantaggio, bensì una necessità.
Esempi : La tecnologia Il know how del personale, le loro abilità Il valore creato e la capacità di soddisfare i
bisogni del mercato La fedeltà al brand, al nome e il suo
riconoscimento da parte del cliente/fruitore Vantaggi di costo Brevetti e tecnologie proprietarie Capacità di innovazione
La forza distributiva e di vendita
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I PUNTI DI DEBOLEZZA (WEAKNESSES)
Elementi che sono un vincolo, un freno al conseguimento di un determinato risultato, problemi , carenze od inefficienze .
Aree di debolezza possono essere scovate con le seguenti domande: • Cosa potremmo migliorare? • Cosa dovremmo evitare? • Cosa non sappiamo fare bene? • Cosa ci contesta il Cliente o ne è insoddisfatto?
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2. L’ANALISI INTERNA
Risorse mancanti Vincoli al cambiamento Il personale non è formato adeguatamente, non possiede
le capacità necessarie, manca di esperienza Scarsa sostenibilità finanziaria Tecnologia obsoleta od inadeguata Pubblicità poco incisiva, brand poco conosciuto, carenze
nel sistema distributivo Tecnologie, organizzazione aziendale obsolete, non al
passo con i tempi
Occore essere realistici e molto oggettivi , senza nascondere i problemi o sminuire le situazionni
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LE OPPORTUNITA’ (OPPORTUNITIES)
Per l’analisi esterna bisogna considerare, in generale, tutte le componenti esterne al prodotto/processo/impresa: AMBIENTE e contesto istituzionale, CONCORRENZA, FORNITORI e CLIENTI.
Le opportunità sono tutti quei fattori esterni che vanno a vantaggio dell’oggetto di analisi:
Mercato, economia reale in crescita Nuovi regolamenti/leggi/bandi che potrebbero
avvantaggiare la nostra attività Aumento dei segmenti target Problemi dei concorrenti Aumento della varietà degli input al processo,
aumento dei fornitori, del nostro potere d’acquisto
Sviluppo di nuovi canali commerciali e di promozione
•Un punto di forza può essere anche un punto di debolezza, come l’opportunità può essere una minaccia, ciò significa che una stessa voce può comparire in quadranti diversi della matrice.•Inoltre le opportunità e minacce esterne possono essere effetti di punti di forza o debolezza interni.
3. L’ANALISI ESTERNA
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•Una minaccia per l’Azienda può essere colta anche guardando le opportunità per la Concorrenza•Minacce latenti possono nascondersi anche dietro situazioni macro-economiche o politiche
LE MINACCE (THREATS)
Le minacce sono i rischi generati da particolari condizioni del contesto in cui si opera, sempre in riferimento ad ambiente, concorrenza, clienti e fornitori
Stagionalità, calo dei consumi, crisi Leggi che non favoriscono l’attività Pubblicità comparativa a nostro discapito,
campagne diffamatorie , cause legali Fallimento di fornitori, cartelli e monopoli Forza del brand, buona penetrazione del mercato
e del sistema distributivo della concorrenza Chiusura – riduzione crediti e finanziamenti Cambiamenti nei segmenti target Mercati emergenti Cambio – evoluzione tecnologia
3. L’ANALISI ESTERNA
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Una volta effettuata l’analisi si può passare alla fase progettuale, in cui si definiscono le azioni.
Punti di forza
Potenziare o
consolidare
Punti di debolezza
Eliminare o
arginare
Opportunità Sfruttare
Minacce Mitigare i rischi
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In generale, le azioni dovrebbero avere l’obiettivo di:
LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DELLE AZIONI
Le azioni possono:
Essere ripetute in riferimento a punti diversi, in questo caso le azioni più frequenti sono identificate come prioritarie
Generare nuovi punti di forza o debolezza, infatti la SWOT è una fotografia di una realtà in un determinato istante e può modificarsi anche molto velocemente 11
4. LA FASE PROGETTUALE
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Alta priorità
• Risolvibili o sfruttabili
• Unici e rari
• A lungo termine o permanenti
Bassa priorità
• Insormontabili o non sfruttabili
• Diffusi e generalizzati
• Temporanei o a breve termine
DEFINIRE LE PRIORITA’
Assegnare le priorità delle azioni in base alle caratteristiche degli SWOT a cui sono riferite:
Suddividere le azioni in tre gruppi:
AZIONI ESSENZIALI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI, AZIONI PIU’ FACILI DA REALIZZARE
GOOD
AZIONI AGGIUNTIVE CHE RENDEREBBERO IL PROGETTO PIU’ COMPLETO, PIU’ DIFFICILI DA REALIZZARE
BETTER
AZIONI NON ESSENZIALI CHE SE PORTATE A TERMINE CONFIGUREREBBERO LA SITUAZIONE PERFETTA, L’OTTIMO
NICE TO HAVE
In questa fase è utile fare una lista degli obiettivi che si intende raggiungere. Un obiettivo deve sempre essere:S pecific -> chiaro, non vagoM easusable -> misurabile e monitorabileA chievable -> realizzabile con le risorse disp.R ealistic -> realisticamente raggiungibileT ime related -> temporizzato, con deadline
4. LA FASE PROGETTUALE
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ANALISI INTERNA
ANALISI ESTERNA
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ESEMPIO: UN’ANALISI SWOT APPLICATA AL TURISMO SUL TERRITORIO ITALIANO
• Varietà delle risorse culturali, storia, territorio ed enogastronomia
• Expo Milano 2015 richiamerà più stranieri sul territorio italiano
• Risorse insufficienti per salvaguardare il patrimonio artistico/naturale
• Vincoli al cambiamento
Potenziare informazione e accessibilità
Pacchetti vacanza che abbinano Expo a tour nel territorio
Razionalizzare l’impiego di risorse, ridurre gli sprechi
Eliminare burocrazia inutile
• Crisi economica
• Italia percepita come un paese ad alta criminalità
• Offerta poco competitiva rispetto ad altri Paesi a seguito di adozione moneta forte Euro
• Peggioramento dell’immagine italiana
• Brand Italia conosciuto e apprezzato nel mondo
• Target turistico di massa
• Ampliamento del target di riferimento grazie alla crescita dei Paesi emergenti
Sfruttare
Ampliare la quota di mercato posseduta
Pubblicizzare il brand Italia nei Paesi emergenti, presidiarne i canali distributivi
Proporre pacchetti vacanza low cost
Migliorare immagine all’estero
Puntare sulla qualità
Migliorare immagine all’estero
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