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• L’indagine sulle caratteristiche istituzionali della categoria, a cui appartiene un determinato gruppo, risulta utile ad integrare le conoscenze rilevabili da un’analisi, che prenda in considerazione il singolo gruppo.

• Per effettuare un esame del genere, ci muoviamo, naturalmente, all’interno di quella categoria di congregazioni religiose femminili che assunsero, come base comune al loro riferimento normativo, la regola del terz’ordine francescano: circa 70 istituti, che nel 1965 contavano ben 26.000 unità, nel 1990 scendevano a 19.000

• Le domenicane 9.000 membri; le suore di S. Giuseppe 8.800; le suore delle Misericordia 7.600; le Figlie di Madre Séton, 5.000 ; le suore Scolastiche di Nôtre Dame, 4.000.

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• Le terziarie francescane degli Stati Uniti, almeno nei loro 2/3, vennero fondate nel periodo compreso tra il 1847 e il 1931, in coincidenza cioè del più rilevante fenomeno migratorio e non senza influsso del medesimo.

• Delle sessanta istituzioni ancora presenti nel 1998 solo la metà risultano fondazioni americane in quanto tali; le altre sono da considerarsi invece filiazioni, vale a dire il frutto di separazioni da altre congregazioni, la maggioranza delle quali sorte in Europa.

• Un dato è significativo: su quaranta fondazioni, nate da congregazioni europee, soltanto dieci mantengono ancora legami con il loro gruppo di origine.

• Si rileva quindi un chiaro legame con l’Europa dovuto alla provenienza d’origine e una certa conflittualità con la casa primigenia con la tendenza, a volte molto accentuata, all’autonomia.

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• Le francescane indicarono una certa preferenza per i territori del Midwest, distinti da una forte presenza di immigrati, ossia ad alta concentrazione di cattolici.

• Certi elementi devono servire a tracciare delle linee di demarcazione tra le varie categorie di francescane terziarie:

• - il fattore tempo, o la cronologia delle fondazioni;

• - il loro legame con il fenomeno immigratorio; • - l’influsso delle problematiche etniche.

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• Il periodo di più alto flusso migratorio risulta essere stato non il decennio 1900 - 1910, con 8 milioni di immigrati, corrispondente al 10,85 % della popolazione, bensì il decennio 1850-1860, con soli 2,8 milioni di immigrati, pari al 12% della popolazione.

• In successione, va calcolato il decennio 1880 - 1890, di seguito il decennio 1890 – 1900.

• ‘Migrazione di ritorno’: il 1900 è stato l’anno in cui è stato registrato il numero più elevato di rientri in Italia, con circa 200.000 unità (prevalenza maschile).

• L’insorgere del fenomeno delle fondazioni religiose femminili sovviene lo squilibrio demografico conseguente alla sproporzione tra popolazione maschile e femminile.

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1860-70 1870-80 1980-90 1890-00 1900-10 1910-20 1020-30

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• Nel decennio 1870-1880, più di 10 milioni di persone provennero da Paesi del Nord-Europa: Inghilterra, Irlanda e Germania, contribuendo a suscitare quel fenomeno, che venne definito come ‘modello americano’, (WAPs)

• Il risultato si espresse con una popolazione ben radicata nel territorio, fornita di una forte autonomia rispetto al ‘vecchio mondo’.

• Tra il 1890 e il 1914 giunsero negli Stati Uniti più di 16 milioni di immigrati, l’80% dei quali proveniva dall’Europa orientale e meridionale, in gran parte dalla Polonia e dall’Italia.

• Gli emigrati di questa generazione conservarono solide strutture comunitarie, etnico-religiose e familiari, più evidenti soprattutto tra gli italiani, a Boston, e tra gli ebrei, a New York

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• Prendendo, ora, come punto di riferimento il criterio temporale - senza dimenticare le sue implicanze con i fattori immigrazione ed etnia - possiamo dividere le congregazioni di fondazione americana sulla base dell’anno di fondazione, mentre le branche di congregazioni non americane, su quella del loro arrivo negli Stati Uniti.

• Con tale operazione segnaliamo 4 categorie principali:

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32 fondazioni, 7 esprimono rapporti considerevoli con l’immigrazione polacca;

molto numerose, con una media di 471 membri;

6 congregazioni si stabiliscono nello stato di New York, 5 in Wisconsin, 4 tra la Pennsylvania e l’Illinois;

Finalità educativa, stimolata dal concilio di Baltimora (1884), con certa attenzione preferenziale verso la cura dei malati (1/3);

Su 32 fondazioni, solo 12 risultano branche di comunità europee : 10 fondazioni/filiazioni nacquero in seguito a contrasti di tipo etnico;

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• 1. Fondazioni o arrivi entro il periodo che va dal 1850 al 1875, risulta costituita di congregazioni legate al fenomeno migratorio della cosiddetta prima ondata

• 2. categoria tra il 1876 e il 1925, connessa alla seconda ondata immigratoria

• 3. congregazioni costantemente legate alla loro comunità di origine, con sede in territorio non americano, che si stabiliscono negli Stati Uniti tra il 1919 e il 1962

• 4. formata da un gruppo di congregazioni fondate in periodo posteriore al Concilio Vaticano II

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19 risultano aver subito l’influenza decisiva dall’immigrazione tedesca, le altre appaiono legate a varie entità etniche: tedesca, irlandese, inglese e italiana;

6 nello stato di New York; 5 in quello dell’Illinois, 4 in quello del Wisconsin, 3 in quello della Pennsylvania;

Le loro finalità di insediamento in linea con i servizi richiesti dagli immigrati: educazione, cura degli infermi, degli anziani e dell’infanzia;

Il rapporto conflittuale con il clero per 16; una media di 315 membri, almeno 12 tra le 15

maggiori fondazioni francescane degli Stati Uniti

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Tempo, immigrazione, ‘etnicità’, hanno dunque permesso di individuare quattro categorie di congregazioni francescane, i cui elementi di distinzione risultano essere essenzialmente di tre ordini diversi: ◦ demografia, ossia numero di membri; ◦ tipologia di apostolato, cioè le finalità assunte dai

diversi gruppi; ◦ dinamiche istituzionali e, in particolare: il rapporto

con i diversi gruppi etnici, con la chiesa locale e con le gerarchie interne alle stesse congregazioni religiose.

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L’aspetto demografico pare il vero elemento di demarcazione tra le quattro classi di congregazioni. Gli indici considerati, che fanno sempre riferimento al numero dei membri riportati nell’annuario cattolico del 1998, consentono una valutazione dell’efficienza istituzionale, e in parte anche della longevità delle congregazioni appartenenti alle differenti categorie.

In altri termini, si intende asserire che l’influenza subita dall’istituzione congregazionale a motivo delle variazioni sperimentate in conseguenza del fenomeno immigrazione/etnicità, risulta determinante per stimarne l’efficienza e la longevità.

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• Per efficienza istituzionale si intende qui la capacità aggregativa di un gruppo, presupposto che dipende dalla significatività, dall’eccellenza ed evidenza del rispettivo messaggio.

• Tale fattore fa percepire immediatamente il nesso con la componente demografica: l’efficienza istituzionale di un gruppo può essere valutata in base al numero dei suoi membri.

• Per questo genere di analisi, abbiamo selezionato un campionario di 36 (su 40 indicati dall’annuario) istituti religiosi femminili, i quali appartengono in parte alla prima categoria, in parte alla seconda, relativamente ad un periodo compreso tra il 1850 e il 1900.

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• Facendo assegnamento al prospetto dell’annuario del 1998, le congregazioni sono state selezionate in rapporto al numero di membri, e divise poi in due gruppi: il primo di essi raccoglie le organizzazioni il cui numero di membri supera la quota di 300, l’altro quelle aventi un numero di religiose inferiore alle 300 unità

• Tra le congregazioni appartenenti al 1° gruppo, si riscontra quanto segue: quattro sono state fondate tra il 1850 e il 1859; tre negli anni compresi dal 1860 al 1869; cinque tra il 1870 e il 1879; nessuna tra il 1880-1889; infine soltanto una tra il 1890-1899.

• Nell’altro gruppo, formato da congregazioni con numero di membri inferiore a 300, si nota invece questo: una soltanto risulta fondata tra il 1850 e il 1859; due tra il 1860 e il 1869; quattro tra il 1870 e il 1879; due tra il 1880 e il 1889; nove addirittura tra il e 1890 e il 1899

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Gli studiosi di storia dell’immigrazione sembrano affermare che l’esodo verso gli Stati Uniti d’America di fine Ottocento e di inizio Novecento, si sia svolto più per l’attrattiva (pull) verso il successo, che per l’effetto di spinte (push), dovute a recessioni economiche, o a persecuzioni religiose: le ondate immigratorie corrispondono maggiormente alle fasi di prosperità economica degli Stati Uniti, anziché a quelle di depressione europea.

Si dimostra però una certa differenza riguardo alla cosiddetta forza di attrazione, cioè nella volontà di sviluppo, tra la prima ondata immigratoria e la seconda.

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• Ci potrebbero essere dei fattori di ordine strutturale, dovuti non all’ambiente bensì alle scelte delle singole congregazioni, dai quali dipenderebbe l’inefficienza?

• E’ possibile documentare una percezione istantanea, che cioè risultino maggiormente inefficienti, nel senso già spiegato, quelle congregazioni orientate ad un unico filone di apostolato, con una scarsa espansione sul territorio americano, e carenti di iniziative missionarie intraprese all’esterno degli Stati Uniti?

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• A. abbiamo assegnato un punto alle congregazioni, che si sono impegnate in almeno tre campi di apostolato, quali, ad esempio: educazione, ospedali, cura degli anziani, tra altri possibili (orfanotrofi, cura della gente di colore, missioni indiane, ecumenismo).

• B. un secondo punto alle congregazioni, il cui intervento apostolico si estendeva nell’ambito di almeno tre stati nordamericani non attigui.

• C. Un terzo punto, infine, è stato attribuito agli istituti interessati all’espansione missionaria volta all’esterno del territorio americano

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Tra le congregazioni, registrate con la composizione di un numero di membri superiore alle 300 unità, l’84 % ha raccolto tre punti, le altre 16 % ne ha meritato due.

Di quelle con numero di soggetti inferiore ai 300, risulta che: il 22 % si è assicurato tre punti, il 38% due punti, il 22% un punto, il 16 % zero punti.

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• Molte delle congregazioni nate a New York sembra raccogliessero vocazioni quasi esclusivamente da ceti irlandesi: suore della Misericordia, della Carità e del buon Pastore…

• Il fenomeno è conseguenza del fatto che, nella città di New York, verso la metà degli anni Ottanta, gli irlandesi costituivano circa il 28% della popolazione e, in maggioranza donne (nel 1860 già il 58%).

• Le FMSC, ad esempio, appena giunte a New York, aprirono una scuola a favore di tedeschi e italiani, ma la loro prima postulante fu un’irlandese.

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Gli Irlandesi sono impegnati nell’organizzazione politica dei cattolici mediante la rete di scuole parrocchiali!

Si ipotizza che l’ambiente irlandese di New York, con una etnicità quasi esclusiva, abbia bloccato l’efficienza organizzativa del gruppo delle FMSC, rendendolo del tutto funzionale al suo progetto di politica scolastica, e frenandone, conseguentemente, l’espansione missionaria e la diversificazione apostolica.

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In sintesi, si può parlare per il 1° gruppo di:

◦1. filiazioni, la cui data di origine si riferisce alla separazione;

◦2. branche di congregazioni con la propria casa madre fuori degli US, che fanno invece riferimento alla data di arrivo negli US del primo gruppo;

◦3. fondazioni nel senso proprio del termine (6 in tutto), la cui data di nascita corrisponde, nella stragrande maggioranza dei casi, con la vestizione del primo gruppo.

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• Uno dei pochi esempi, se non l’unico, in l’unico, in cui la fondazione sembra coincidere cui la fondazione sembra coincidere con la cerimonia di vestizionecon la cerimonia di vestizione di una singola suora, è quello di Joseph Todd, della congregazione di Allegany.

• La fondazione viene, dunque, ritenuta alla stregua di un atto comunitario, dove se mai sembra emergere il ruolo legittimatore della chiesa locale, impersonata dal vescovo o da un suo delegato.

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“In 1865, three Franciscan Missionary Sisters of the Sacred Heart came from Genoa (sic), Italy to New York City to minister to the needs of German immigrants. In 1890, the Sisters founded the Saint Francis Province in Peekskill, New York. In 1986, 112 vowed women of the Saint Francis Province co-founded an Institute that embodies a new expression of the charism of Saint Francis: peace. The Franciscan Sisters of Peace are rooted in the pioneering spirit, faith and trust in Divine Providence characteristic of the early pioneering sisters” (concetto pionieristico del superamento delle frontiere).