Analisi delle Istituzioni Politiche -...
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DdP e beni collettivi • La reciproca convenienza non è sufficiente a garantire a
un gruppo sociale di raggiungere il bene collettivo
• Vari autori suggeriscono diversi modi per ottenere l’ottimalità paretiana attraverso la cooperazione
– Incentivi selettivi per i beni pubblici (Olson)
– Intervento dell’autorità per eliminare i beni comuni (Hardin)
– Autorganizzazione (Ostrom)
• Sono tutti modi per creare aspettative reciproche sui comportamenti dei membri del gruppo
=> Ridurre l’incertezza dei membri del gruppo circa i comportamenti degli altri, producendo fiducia che le regole del gioco stabilite saranno rispettate 2
ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Istituzioni • Un’istituzione è un qualunque sistema di regole che
consente a un gruppo di individui di prendere decisioni collettive
• Le istituzioni indirizzano i comportamenti
– segnalando agli attori sociali quanto nelle diverse situazioni è lecito o doveroso fare, e quanto invece non è consentito
– riducendo l’incertezza intorno ai comportamenti degli altri, da cui in generale ci si aspetta che rispetteranno le regole stabilite
– creando aspettative comuni di regolarità nell’azione dei singoli e consentendo di fare previsioni attendibili sull’evoluzione degli eventi collettivi
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Organizzazioni • Sono tutti i gruppi che adottano una procedura interna per
determinare le scelte collettive del gruppo
• un’organizzazione è un attore (collettivo) che agisce per uno scopo (razionale): ad es. un partito, un’assemblea elettiva, un ministero, un governo, ecc.
• Le procedure interne di un’organizzazione costituiscono il sistema delle istituzioni vigenti tra i membri di quella organizzazione
• Organizzazioni complesse sono quelle che hanno organizzazioni tra i loro membri; ad es. un sistema di partiti
• I rapporti tra organizzazioni sono regolati da istituzioni relative a sistemi organizzativi complessi
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Una distinzione importante (D. North)
• Le istituzioni regolano l’attività delle organizzazioni
• Istituzioni: regole del gioco
• Organizzazioni: giocatori
• Come nascono le istituzioni e come operano entro le organizzazioni; due fasi
– Fase costituente : le regole dell’organizzazione emergono in modo endogeno dal gruppo non ancora regolato
– Fase post-costituente: le regole statuite nella fase costituente devono essere rispettate per il funzionamento dell’organizzazione secondo i criteri fissati nella fase costituente
ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
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Cambiamento istituzionale • Distinguere tra organizzazioni e istituzioni consente
di apprezzare se e perché le istituzioni sono adatte a una data organizzazione
• Le istituzioni definiscono la struttura degli incentivi che motivano all’azione i membri dell’organizzazione
• I cambiamenti istituzionali modificano la struttura degli incentivi e possono determinare il successo o l’insuccesso delle organizzazioni (la conquista o meno del bene collettivo)
ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
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Il mercato e la sua regolazione • La teoria economica neoclassica e la “naturalizzazione” del mercato (le “leggi”
del mercato come leggi di natura) – Mercato composto da un gran numero di produttori che offrono una piccola parte della quantità
del bene prodotta complessivamente a un grande numero di consumatori che ne domandano una piccola parte.
– Il mercato funziona in base al prezzo di equilibrio che si stabilisce tra domanda e offerta.
– La competizione tra molti produttori garantisce l’efficienza del mercato, mantenendo il prezzo di equilibrio al livello più basso possibile data la tecnologia disponibile.
– “Naturalizzazione” del mercato: gli scambi basati sul prezzo sono una sfera a parte delle relazioni umane che si sviluppa spontaneamente, retta da “leggi di natura” immutabile che vanno rispettate.
– Concezione priva di fondamento storico
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Il mercato e la sua regolazione • La storia economica e la regolazione autoritativa del mercato al fine di facilitare
gli scambi – L’insorgenza e la stabilizzazione di una attività di scambi avviene solo attraverso qualche forma
di regolazione autoritativa in grado di ridurre il potenziale opportunismo:
• unità di misura
• moneta
• sistema legale
• La realtà attuale delle agenzie pubbliche per il controllo dei mercati
– contenimento delle posizioni di monopolio
– tutela dei brevetti
– regolazione del credito
– ecc.
• Storicamente il mercato si è sviluppato grazie alla politica, e a sua volta i benefici del mercato hanno rafforzato e legittimato la politica
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Mercato come istituzione
• L’autorità politica istituisce e regola il mercato
– Stabilendo cosa può essere oggetto di scambio
– Assegnando e proteggendo per tali beni e servizi i relativi diritti di proprietà
– Fissando le modalità che rendono legittimi i trasferimenti di proprietà connessi con gli scambi
– Sanzionando chi non rispetta tali modalità
• Il mercato è un’istituzione della politica
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Mercato come bene pubblico • Entro i limiti che lo regolano:
– Il mercato assegna a tutti il diritto di partecipare agli scambi: non escludibile
– l’opportunità di scambiare che il mercato offre a qualcuno non diminuisce la stessa opportunità offerta ad altri non rivale
• Il mercato è un bene pubblico
• Tutte le istituzioni sono beni pubblici (per la collettività di riferimento)
– La legge, le norme morali, la regola della maggioranza, le convenzioni sociali, ecc.
– Hanno la funzione di creare una struttura di incentivi per gli individui che operano attraverso di esse 10
ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Impresa • L’impresa è un’organizzazione che opera entro l’istituzione
mercato
• Entro l’impresa il mercato sparisce come istituzione, per essere sostituito da una gerarchia
• La gerarchia non funziona per mezzo di scambi regolati da prezzi, ma attraverso ordini trasmessi alle varie parti della struttura organizzativa
• Nella prospettiva razionale ciò avviene quando la gerarchia è più efficiente del mercato come istituzione per la produzione di beni
• Infatti il mercato implica dei costi trascurati dalla prima rivoluzione neoclassica della teoria economica
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Costi di transazione
• Sono quelli che le parti devono sopportare per concludere gli accordi contrattuali che portano agli scambi entro il mercato; due tipi: 1. per la perlustrazione delle opportunità offerte
dal mercato e dei relativi prezzi
2. per la negoziazione dei contratti di compravendita, e il controllo che gli accordi contrattuali siano rispettati
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Mercati, costi di transazione, gerarchia dell’impresa
• L’impresa si costituisce come una gerarchia per cercare di contenere i costi di transazione che si svilupperebbero al suo interno se funzionasse come un mercato
• L’economia neoclassica nella sua prima formulazione ha nascosto i costi di transazione – e l’analisi dell’impresa – sotto la finzione della perfetta informazione degli attori entro il mercato
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Mercato e impresa
• Domanda: dati i costi di transazione, perché il
mercato non si trasforma in un’unica grande
impresa?
• Risposta: anche l’organizzazione gerarchica
dell’impresa presenta costi
• I costi di transazione del mercato vanno
comparati con i costi interni dell’organizzazione
gerarchica dell’impresa
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Dimensioni dell’impresa • Il confronto tra produrre al proprio interno o acquistare
sul mercato è un confronto tra i costi della gerarchia e i costi del mercato
• I limiti dell’integrazione verticale (“fare” o “comprare”)
– CA (costi interni dell’impresa A)
– CB (costi interni dell’impresa B)
– CTAB (costi di transazione tra le due imprese)
– A può trovare conveniente assorbire B solo se CA ≤ CB + CTAB
• Quanto maggiori i CTAB tanto più inefficiente lo scambio tra A e B rispetto al controllo gerarchico e tanto più probabile l’assorbimento di B in A
• Nascita dell’impresa come caso di cambiamento istituzionale basato sul calcolo comparato dei costi
ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
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Nascita contrattuale dell’impresa (1) Perché l’impresa?
Problema di azione collettiva: trasformare un collettivo in
un’organizzazione che funziona sulla base di un sistema
istituzionale che consenta di raggiungere determinati
obiettivi.
Modello del lavoro di squadra e soluzione contrattuale al
problema dell’opportunismo.
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Nascita contrattuale dell’impresa (2) Consideriamo un gruppo di lavoratori indipendenti
Difficoltà dell’azione collettiva nel lavoro di squadra
– Manca il coordinamento
– Si perdono i vantaggi della specializzazione
– Il problema della misurazione della produttività marginale (stabilita a
priori una remunerazione eguale per tutti)
– Il calcolo del singolo e il bene collettivo =>il vantaggio di “scansare la
fatica”:
• cooperando si accolla il costo della fatica del suo contributo alla
produzione complessiva, e ottiene la remunerazione prestabilita; non
cooperando riduce la produzione e rinuncia alla parte di
remunerazione che non può essere distribuita=> accolla al resto della
squadra il costo collettivo della sua mancata cooperazione
– situazione analoga al dilemma del prigioniero mutua non
cooperazione 17
ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI
Nascita contrattuale dell’impresa (3) • Per risolvere il DdP della squadra occorre un cambiamento
istituzionale per compensare ciascuno in base a quanto ha contribuito (produttività marginale)
• Introdurre la regola di sorvegliare il lavoro di ciascuno. Ma in che modo? – Ciascuno sorveglia a turno? (perdita del beneficio della specializzazione)
– Assumere un sorvegliante? (Rischio di collusione)
– Come compensarlo?
– Il concetto di residuo (compenso in base alla produzione complessiva che riesce a realizzare spronando la produttività marginale di ciascun lavoratore)
• Il sorvegliante è l’imprenditore e la squadra diventa l’impresa
• L’impresa si afferma consensualmente al posto del mercato perché distribuisce ai lavoratori più di quanto otterrebbero se fossero indipendenti
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ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI