Sistemi Innovativi in Zootecnia -...
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Sistemi Innovativi in Zootecnia
HORSE ALARM
Dispositivo di allarme per il monitoraggio del parto
e coliche negli equini
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Carlotta Valentinelli
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Indice
Introduzione _____________________________________________ pag. 3
Il parto _____________________________________________ pag. 3
La colica _____________________________________________ pag. 4
Sistemi di monitoraggio __________________________________ pag. 6
HorseAlarm _____________________________________________ pag. 10
Acquisizione, gestione e utilizzo dati _______________________ pag.18
Conclusioni _____________________________________________ pag. 21
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1.Introduzione
La tecnologia in allevamento
Nel corso degli anni sono stati intrapresi nell’ambito tecnologico notevoli progressi.
L’utilizzo di sensori e di mezzi di controllo individuali degli animali ha permesso un
miglioramento nella gestione e nel controllo logistico-funzionale a tutto raggio.
In particolare la tecnologia tag ha riscontrato notevole successo in molte realtà zootecniche
andando a contribuire a miglioramenti nella redditività dell’azienda.
Essa si basa essenzialmente sull’interazione di tre elementi:
o Il Transponder (tag) costituto da un’antenna che contorna un chip.
Si distinguono diversi tipi di transponder:
tag passivi, non dotati di batteria;
tag semi-passivi con batteria di capacità limitata in grado di generare il segnale
modulante da addizionare a frequenza di attivazione;
tag attivi, dotati di batteria e quando interrogati sono in grado di generare il completo
segnale di risposta.
o Il Reader, sistema di lettura
o l’Antenna
Quando il microchip è inserito in un campo elettromagnetico, si attiva e trasmette i dati al
reader. All’interno del chip sono memorizzati i dati che verranno scambiati con il lettore.
Tali dati possono essere immodificabili, impiantati nel chip durante la sua produzione, e in
questo caso rappresentano un codice identificativo univoco (per esempio il codice
identificativo dell’animale) oppure modificabili dal lettore.
Il sistema di lettura interroga il tag per farsi trasferire le informazioni. Esso gestisce da una
parte la comunicazione con il tag e dall’altra con la rete aziendale a cui trasmette i dati letti
dal tag stesso. Nel caso in cui il contenuto del tag sia modificabile, il reader ha anche il
compito di scrivere, sotto il controllo del sistema, i dati nel tag.
La frequenza operativa (riconosciuta dall’ISO per l’IDE animale) sulla quale comunicano i
tag animali è di 134,2 kHz, su bassa frequenza, quindi su onde molto lunghe.
Il trasferimento delle informazioni dal tag al reader avviene mediante un’antenna che
propaga le onde elettromagnetiche inviate dal reader per concatenarsi all’antenna del tag.
La corrente così indotta viene accumulata a livello di un condensatore, nel caso si HDX,
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che successivamente alimenta il chip o, nel caso di FDX, alimenta direttamente il chip che
decodifica il segnale di interrogazione del reader. A questo punto il chip legge i dati della
sua memoria e modula l’impedenza dell’antenna dello stesso tag. Il reader percepisce le
variazioni di impedenza e invia i dati al suo sistema di controllo.
Per quanto riguarda l’allevamento equino, i tag passivi vengono impiegati per il
riconoscimento degli animali ai fini anagrafici.
l’Anagrafe degli Equidi è stata ufficialmente istituita nel mese di Agosto del 2003 con
l’obiettivo di creare una banca dati che permetta l’identificazione univoca degli equidi
presenti sul territorio nazionale. La sua organizzazione e gestione è affidata all’A.S.S.I,
successore dell’UNIRE, e prevede le principali finalità:
1) tutela della salute pubblica e tutela del patrimonio zootecnico (costituzione e
funzionalità della rete di epidemiosorveglianza);
2) tutela economica e valorizzazione del patrimonio zootecnico;
3) fornire il basilare supporto per trasmettere informazioni al consumatore di carni di
equidi e consentire un’etichettatura adeguata e chiara del prodotto;
4) assicurare la regolarità delle corse dei cavalli nonché garantire efficienza ed efficacia
nella gestione dei controlli sulle corse stesse;
5) prevenire e controllare il fenomeno dell’abigeato.
Inoltre essi sono univocamente identificati mediante:
a) l'applicazione di un dispositivo (elettronico) di identificazione individuale;
b) un documento di identificazione (passaporto).
Sul passaporto va riportato il numero del microchip riferito al singolo animale e i relativi dati
tra cui: sesso, data di nascita, il mantello, la destinazione finale dell’equide etc...
Successivamente, a carico del proprietario dovranno essere riportate i trattamenti sanitari, i
vaccini e eventuali passaggi di proprietà.
I medesimo tag sono poi impiegati anche per i sistemi informatici di gestione aziendale
Esempio di reader per l’identificazione degli animali
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quando vogliono essere automatizzate le attività di input dei dati legati a eventi connessi
all’allevamento dei singoli animali.
2. Sistemi di monitoraggio e la gestione sanitaria
All’interno di un maneggio o allevamento equino risulta di primaria importanza il
mantenimento dello stato di salute degli animali attraverso misure non solo di tipo
preventivo ma anche di tipo gestionale. Garantire il più ampio margine di benessere ed una
lunga aspettativa di vita lavorativa ai cavalli costituisce un vantaggio economico per
l’azienda, rendendola, quindi, più competitiva sul mercato. Tra gli eventi che riguardano
l'allevamento equino, due sono gli aspetti che possono risultare particolarmente critici agli
allevatori: la nascita di un puledro e l’insorgenza di una colica. In entrambi i casi i soggetti
risultano debilitati e quindi incapaci momentaneamente di svolgere le rispettive attività
quotidiane con conseguenti costi relativi alle situazioni fisiologiche. Senza considerare la
possibilità di aggravamenti fisici correlati che incrementano i costi delle terapie e i tempi di
sospensione dall’attività di allevamento. Il mercato negli ultimi anni ha reso disponibile
nuove tecnologie volte ad aiutare gli allevatori e operatori del settore nella sorveglianza dei
propri animali, migliorando significativamente la salute dei cavalli incidendo meno sui costi
aziendali. Per ridurre i rischi al momento del parto e in presenza di una colica, due sono i
fattori fondamentali da tenere in considerazione:
Attenzione;
Osservazione.
Il Parto
Le misure adottate da parte degli allevatori nella gestione della fattrice dalla fecondazione
al parto sono determinanti nel fornire all'animale le condizioni ottimali per portare a termine,
con successo, la gravidanza. Ogni allevatore, infatti, spera che il nascituro possa costituire
un vantaggio economico. La durata della gravidanza negli equini è approssimativamente di
340 giorni (11 mesi). Tuttavia, a differenza di molte specie che partoriscono in prossimità
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delle rispettive presunte date, il periodo della gravidanza equina risulta semplicemente una
linea guida poiché il parto può verificarsi in un range che va dai 320 ai 360 giorni, ed essere
considerato ugualmente fisiologico. Risulta fondamentale il monitoraggio della fattrice e del
feto nel corso dei mesi mediante una registrazione quotidiana dei dati attraverso una serie
di esami dell’apparato riproduttore (esame esterno, palpazione rettale, esame ecografico ed
esami di laboratorio).
Una settimana prima del presunto parto la fattrice deve essere spostata nella sala parto. Si
tratta di una struttura (di dimensioni 5x5m) dotata di caratteristiche importanti per la
sicurezza degli animali e degli operatori, quali: assenza di sporgenze, oggetti contundenti o
pericoli, superfici facilmente lavabili e disinfettabili, abbondante lettiera, riscaldamento e
dispositivi per il controllo degli animali (telecamere, magneti, sensori o zona rialzata per
operatori).
In particolare un’attenta osservazione è richiesta nelle seguenti fasi:
In prossimità del parto: occorre seguire l’evolversi della situazione per poter
intervenire tempestivamente qualora insorgessero complicazioni. La fattrice assume
atteggiamenti e modifiche fisiologiche e comportamentali tipiche del parto imminente
che costituiscono un segnale d'allarme per gli allevatori. Tra i sintomi più evidenti (e
comunque molto variabili in base alla razza e al soggetto) si evidenziano segni di
irrequietezza (lievi sudorazioni, irritabilità, movimenti della coda e atteggiamenti simili
ad una colica) alternati a momenti di tranquillità. L'animale inoltre si corica
ripetutamente al fine di trovare la posizione più comoda, in genere quindi si
preferisce lasciare la cavalla tranquilla nel box e restare ad osservare, intervenendo
solo in caso di complicazioni. La fattrice, se disturbata, può bloccare il processo
ritardando il parto, richiedendo in questi casi interventi d'urgenza. Inoltre le giumente
preferiscono partorire durante le ore notturne, questo naturalmente rende il
monitoraggio più difficoltoso.
Durante la fase espulsiva: dura dai 20 a 30 minuti e pertanto può sfuggire anche
all'allevatore più scrupoloso.
Durante il secondamento: superata la fase critica, anche gli attimi che susseguono
l'espulsione della placenta possono costituire problemi in quanto la cavalla può
manifestare disagio, agitazione ed eventualmente sintomi colici dovuti alle
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contrazioni post parto (che favoriscono l’involuzione dell’utero).
La Colica
Il termine, nel cavallo, è utilizzato per descrivere una sintomatologia scatenata da dolore
addominale prodotto da diverse patologie dell’apparato gastro-enterico che può essere, a
seconda della causa scatenante, di lieve, moderata o elevata intensità. La colica non deve
mai essere sottovalutata ed è sempre e comunque un’emergenza, poiché, anche quando la
sintomatologia è lieve, può rapidamente evolvere verso stadi più gravi. Proprio per questo
risulta importantissimo riuscire ad individuarne l’insorgenza e quindi intervenire con la
massima tempestività. Esistono diverse tipologie di coliche accomunate da sintomi tuttavia
tipici e inequivocabili. Tra i più comuni si individuano: dolori addominali, l’insorgenza di uno
stato depressivo o di irrequietezza, arricciamento del naso, il raspare, il guardarsi il fianco, il
rotolamento del cavallo e la comparsa di sudorazione. Con l’aumentare del dolore
addominale, aumentano la frequenza respiratoria, la frequenza cardiaca e la sudorazione.
Possono essere adattati diversi accorgimenti e precauzioni che possono diminuire la
frequenza delle coliche in allevamento, tuttavia non esiste una profilassi vera e propria. In
virtù di questa caratteristica, risulta ancora più importante che gli addetti delle scuderie
riescano a intervenire tempestivamente anche attraverso un buon monitoraggio degli
animali.
Spesso risulta difficile da parte dei dipendenti e/o dell’allevatore monitorare costantemente
e in tempo reale gli animali senza arrecare fastidio e nervosismo.
Le difficoltà che sono connesse a mantenere attiva una procedura che richieda a un
addetto di osservare il cavallo costantemente nell’allevamento sono relative a:
o la presenza di molteplici attività concorrenziali a quella di osservazione che fanno
perdere la concentrazione all’operatore;
o il verificarsi di urgenze;
o la difficoltà, specie durante le ore notturne e in generale nei periodi di grande
impegno lavorativo (in caso di concorsi, gare sportive o trasferte), di programmare
costantemente i periodi di osservazione.
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Per questi motivi si stanno sviluppando sempre di più nuove tecnologie che permettono il
monitoraggio dei singoli animali in modo più semplice e spesso completamente
automatizzato.
2 I principali tipi di sistemi in commercio
Sono stati proposti diversi sistemi volti ad affrancare l'uomo nell'osservazione durante fasi
delicate, quali il pre-parto, il post-parto la possibile insorgenza di una colica. In molte
circostanze, laddove l'addetto non sia in grado di seguire gli eventi minuto per minuto,
queste innovazioni possono andare a sostituire la presenza dell'uomo, monitorando e
registrando i movimenti degli animali.
Tra le tipologie vi sono:
• Telecamere: l'installazione nei box consente una sorveglianza ininterrotta degli
animali, anche durante le ore notturne, non costituendo un elemento di distrazione o
di disturbo per le fattrici o per i soggetti debilitati. Recenti tecnologie inoltre
prevedono che le immagini video vengano eventualmente registrate per essere
riprodotte in un secondo momento e/o riportate direttamente nei telefoni cellulari;
• Sensori: posizionati in genere sul torace del cavallo in grado di rilevare l'umidità,
quindi la sudorazione, e la frequenza dei movimenti. I sensori che rilevano i
movimenti sono transponder particolari, basati sul funzionamento dell’accelerometro.
Si tratta di un dispositivo in grado di rilevare o misurare un’accelerazione, ovvero
una variazione di velocità nel tempo. Si tratta di un accelerometro su 3 assi che
permette di rilevare le variazioni di velocità nelle 3 direzioni dello spazio. In questo
modo è possibile risalire non solo ai movimenti ma anche alla posizione del
movimento, rilevando quindi la posizione dell’animale (se sdraiato o coricato);
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• Identificazione automatica del parto: consiste in un trasmettitore applicato con punti
Alcuni sistemi possono essere integrati anche con sensori acustici.
3. HorseAlarm
Il dispositivo “horseAlarm” rileva e misura due indicatori importanti che riguardano
l'imminenza al parto e lo stato di salute del cavallo:
le sudorazioni;
la frequenza con cui si corica l'animale.
Grazie alla tecnologia offerta dal sistema, è possibile monitorare la condizione del cavallo e
Esempio di sensori che rilevano i
movimenti posizionati in una
bardatura a livello del garrese del
cavallo.
di sutura all’esterno delle labbra della vulva
della giumenta. Nel momento in cui le labbra
della vulva si aprono per il parto, il magnete
che inserisce l’allarme si stacca dal
trasmettitore e viene inviato un segnale radio
non udibile al ricevitore che inserisce un
allarme acustico.
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confrontare i valori riportati con quelli precedenti. L'allarme entra in funzione quando
vengono superati i limiti, impostati dall'addetto e aggiustati in base all'individualità del
cavallo. “HorseAlarm” opera con l’utilizzo di trasmettitori inseriti nelle apposite bardature a
livello toracico del cavallo e dispone di un ricevitore portatile in modo tale da unire praticità
e comfort.
La soluzione horseAlarm include i seguenti prodotti:
1. 1 bardatura con sensori incorporati
2. 1 trasmettitore
3. 1 ripetitore, per la ritrasmissione del segnale
4. 1 antenna trasmittente R300.
5. 1 ricevitore senza fili con monitor LCD, dotato di funzione archivio e allarme.
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I sensori e il trasmettitore (punti 1 e 2):
Figura 3.1 Bardatura con trasmettitore e sopraccinghia
La bardatura con il trasmettitore è dotata di 3 sensori:
o 2 di essi sono posti all’interno della bardatura e misurano la traspirazione del
cavallo, rilevando la variazione dell' umidità;
o 1, posto nel trasmettitore, rifornito di batterie, è dotato un processore in grado di
valutare in tempo reale i movimenti. Quindi controlla la posizione dell’animale,
indicando lo stato stazionario o di coricamento.
Affinché i sensori possano rilevare correttamente i valori, è importante che la bardatura
venga posizionata correttamente, come riportato nella figura seguente. Per quanto riguarda
i rilevatori di traspirazione, è importante verificarne lo stato quindi eventualmente pulirli e
trattare il cuoio su cui sono posizionati.
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Figura 3.2, posizionamento della bardatura sul cavallo
Il ripetitore (punto 3):
Le informazioni vengono inviate dai sensori al ripetitore che, senza la presenza di cavi,
riceve, amplifica e ritrasmette il segnale di ingresso . Il ripetitore può ricevere informazioni
da un massimo di otto trasmettitori contemporaneamente (otto cavalli) per una distanza
massima (fra il cavallo e il ripetitore) di 50 m. Esso va montato ad una distanza massima di
7 metri dal luogo d’installazione dell’antenna e di 2 metri da una presa elettrica a 220V.
Figura 3.3, ripetitore
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L’antenna (punto 4):
I segnali sono inviati tramite onde radio in grado di passare attraverso la maggior parte
degli oggetti, tuttavia il segnale si indebolisce man mano che incontra ostacoli. Per ottenere
il migliore segnale possibile è importante cercare sempre di posizionare l’antenna e il
ricevitore evitando la presenza di ingombri in linea d’aria.
Il ricevitore (punto 5):
Figura 3.4, il ricevitore
Il ricevitore recepisce il segnale e visualizza i valori, nonché l’archivio dei dati recenti, sullo
Il segnale viene quindi ritrasmesso dal ripetitore
all’antenna che va posizionata a una distanza
massima di 7 metri dal ripetitore. Le informazioni
vengono inviate dalla scuderia alla casa, quindi al
ricevitore, che riporta iconograficamente le
informazioni sullo schermo.
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schermo LCD. Quando i sensori posti sul cavallo rilevano segni di inizio del parto o di una
colica, horseAlarm dà l’allarme tramite indicatori sonori e visivi. Il dispositivo consente
all’utente di impostare sia una modalità semplice sia una avanzata. La prima tipologia è
indicata per coloro in possesso di un solo cavallo, che non siano interessati alle statistiche
e desiderino una schermata semplice da interpretare.
Figura 3.5, display esemplificativo della modalità semplice
Dove i simboli S e P indicano rispettivamente traspirazione e posizione. Dal ricevitore è
possibile non solo verificare lo stato della batteria del ricevitore stesso, ma anche quello del
trasmettitore, garantendo la massima sicurezza di funzionamento.
Poiché ogni cavallo presenta una sua variabilità ed unicità è necessario talvolta cambiare la
funzione di allarme di horseAlarm per adattarlo all’animale e all’ambiente. Per esempio, in
caso di alte temperature potrebbe essere necessario attivare solo l’allarme di posizione.
È possibile modificare i parametri tramite le seguenti modalità:
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Impiegato per porre un limite all’allarme di traspirazione ( fino a un livello massimo di 15).
Normalmente la giumenta non dorme in posizione coricata su un fianco al termine della
gravidanza. Dunque è possibile rilevare quando essa si corica e capire l’eventuale inizio del
parto. È possibile scegliere tra una serie di opzioni di posizioni:
L’allarme di posizione scatta se il cavallo resta in posizione coricata per più di 7 secondi
che corrisponde alla durata media di una contrazione. Se l’animale rimane coricato per un
tempo inferiore, l’allarme non scatta.
Questa impostazione è adatta per giumente che riposano coricate su un fianco.
Affinché l’allarme entri in funzione, la giumenta deve coricarsi e rialzarsi entro 3 minuti. Se
resta coricata per più di 3 minuti, si suppone che stia riposando e non si tratti di un parto,
dunque l’allarme non scatta quando essa si alza nuovamente dopo avere riposato.
Per cavalli che soffrono di coliche o di altri malori. L’allarme entra in funzione
immediatamente (entro 2 secondi) appena il cavallo si corica.
Nella modalità avanzata, horseAlarm tiene traccia dei valori e della loro storia. Si tratta di
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una funzione che consente di visualizzare gli accaduti durante le 6 ore precedenti, anche
se si è stati assenti o se si dormiva nel frattempo. Viene tenuta traccia della traspirazione e
della posizione e la schermata viene aggiornata ogni tre minuti. Il sistema offre inoltre la
possibilità di conoscere la temperatura della scuderia operando dai -20° ai +50°C; tale
funzione permette all’utente di capire se l’aumento di traspirazione dell’animale sia dovuto
al caldo all’interno del box o a uno stato di malessere e/o inizio del parto.
Figura 3.6, display esemplificativo della modalità avanzata
Interpretazione del diagramma di posizione (P):
Se il cavallo è coricato sul fianco destro, appare una linea spessa al di sotto della
linea sottile;
Se il cavallo è coricato sul fianco sinistro, appare una linea spessa al di sopra della
linea sottile.
Interpretazione del diagramma di traspirazione (S):
Il diagramma visualizza il livello di traspirazione del cavallo, 0 è il minimo e 15 è il massimo.
Il limite scelto viene indicato da un punto sul lato destro della schermata, oltre che da un
numero.
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Qualora fosse necessario il monitoraggio contemporaneo di più cavalli (fino a un massimo
di 8 per ciascun ricevitore), è sufficiente acquistare bardature aggiuntive dotate ciascuna di
trasmettitore a cui corrisponde un rispettivo ID.
Le caselle di seguito riportate illustrano le 8 possibili configurazioni, associate agli 8 ID.
Assumendo che si stiano monitorando OPERATIVO tre cavalli contemporaneamente. (ID 1,
2 e 3) Mentre si sta osservando il cavallo n. 1, il cavallo n. 3 ha una traspirazione che
eccede il limite impostato per l’allarme. Nonostante si stia osservando il cavallo n. 1, il
ricevitore invierà comunque l’allarme per il cavallo n.3. Nell’angolo in basso a destra dello
schermo, verrà infatti indicato quale cavallo ha attivato l’allarme (in questo caso il 3).
Di seguito sono illustrate le rispettive schermate delle modalità Semplice e Avanzata
dell’esempio precedente:
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Figura 3.7, modalità semplice e avanzata a confronto
Accessori per horseAlarm: GSM alarmer
Prezzi
o Intero pacchetto horseAlarm (incluso GSM alarmer)=> € 499
o Trasmettitore aggiuntivo per n cavalli >1 => € 349
HorseAlarm prevede la possibilità di integrare
al sistema di allarme un avviso di sms e/o
chiamata presso il cellulare di interesse. Si
tratta di un dispositivo volto a ricevere il
segnale dal ricevitore e inviare l’allarme a
uno o più telefoni mobili.
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4. Acquisizione, gestione e utilizzo dati HorseAlarm è uno strumento tipicamente progettato per la gestione intra-aziendale dei dati
e delle informazioni. Concentra il suo funzionamento sul monitoraggio e controllo dei singoli
animali e in particolare sui momenti vicini al parto o in casi di malessere fisico. Utilizzando
solo parzialmente dati di input e fornendo informazioni di output relativi ai cavalli in esame.
Come tutti i sistemi gestionali, esso prevede le seguenti fasi:
Raccolta
Elaborazione
Analisi e Valutazione
Utilizzo per presa di decisioni
Figura 4.1,Fasi di monitoraggio e controllo
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La prima fase prevede la raccolta dei dati e delle informazioni attraverso l’osservazione
diretta. Tramite questo procedimento, l’azienda può valutare e prendere delle decisioni di
tipo strategico, direttivo e operativo.
Il dato acquisito viene elaborato e può subire due percorsi alternativi:
Può essere impiegato direttamente nell’organizzazione dell’azienda per la presa
delle decisioni nell’immediato, come fattore di input, venendo quindi utlizzato in
ambito intra-aziendale (eventualmente anche attraverso elaborazioni in tempo
reale);
prevedere un utilizzo differito nel tempo, passando così attraverso una necessaria
fase di archiviazione, con eventuale integrazione e sintesi con altri dati di epoche
diverse.
La prima tipologia d’impiego è tipica del controllo operativo. La raccolta dei dati può essere
di tipo manuale o automatico; nel caso della manuale l’operatore, a seconda della
frequenza della raccolta dei dati, deve svolgere direttamente delle operazioni di lettura e
rilevazione, mentre nel caso della raccolta automatica essa sarà svolta tramite sistemi,
sensori di controllo e automazione.
Il secondo percorso, invece, riguarda tutte le normali applicazioni di management, con gli
obbiettivi del controllo direttivo che di norma affrontano problemi non standardizzabili e
non automatizzabili, con scelte condizionate dai modelli di realtà dei singoli decisori. In
questo caso l’informazione assume il ruolo di prodotto, ovvero output dell’azienda in quanto
possiede un importante utilizzo extra-aziendale nell’ambito di certificazione delle attività
svolte e nella documentazione delle prestazioni.
Il sistema è di supporto alle decisioni aziendali in cui spetta all’utente interpretare e
utilizzare i dati nel suo processo di presa di decisione. Il processo decisionale incrementa la
conoscenza e permette di prendere decisioni più utili alla gestione.
L’azienda è una struttura produttiva organizzata gerarchicamente: i livelli gerarchici sono
tre:
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Grafico 4.2, livelli di controllo
Il controllo operativo si occupa della ricezione di numerosi e frequenti dati con riscontri
immediati sull’attività del meccanismo automatico. Questo tipo di pianificazione richiede
rapporti dettagliati e richieste specifiche dal sistema informativo dell’organizzazione. Nel
caso specifico di HorseAlarm, i dati recepiti sono: il livello di traspirazione dell’animale e la
posizione dell’animale nello spazio, nonché i movimenti. I dati raccolti confluiscono a livello
del ricevitore e possono essere impiegati nell’immediato oppure registrati all’interno dello
stesso per un periodo di 6 ore.
La gestione esecutiva opera:
- con frequenza molto elevata, se non costantemente;
- su dati fortemente strutturati e dettagliati (analitici) provenienti dall’interno dell’azienda;
- con elevati volumi di dati.
Svolta dal personale esecutivo.
Il controllo direttivo è deputato all’analisi complessiva dei dati, all’osservazione attenta dei
risultati derivanti dall’automazione e quindi alla estrapolazione dei dati significativi per
formulare un nuovo piano di azione o confermare il precedente. Inoltre verifica l’attuazione
della pianificazione strategica, definisce gli obbiettivi a breve, sceglie la gestione produttiva
e le misure correttive e suggerisce nuovi investimenti.
La gestione direttiva opera:
- con frequenza prefissata (pianificazione annuale, mensile, settimanale con verifiche
giornaliere);
- su dati strutturati, sintetici o analitici provenienti prevalentemente dall’interno
dell’azienda;
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- con medi volumi di dati.
È svolta dalla media direzione.
Il controllo strategico si pone obiettivi primari dell’azienda nei confronti del mercato,
attraverso l’analisi del mercato e della concorrenza, scegliendo quindi quali investimenti
intraprendere per essere competitivi. Il monitoraggio e controllo dei nati in allevamento e
della salute degli animali costituisce un forte vantaggio reddituale per l’azienda.
La pianificazione strategica opera:
- con frequenza tendenzialmente sporadica;
- su dati estremamente sintetici e poco strutturati provenienti sia dall’interno che
dall’esterno dell’azienda;
- con bassi volumi di dati.
È svolta dall’alta direzione e dall’imprenditore.
5. Conclusioni
Come precedentemente riportato, AL LIVELLO DECISIONALE OPERATIVO il prodotto
HorseAlarm è in grado di offrire la massima praticità e comfort all’allevatore garantendo una
straordinaria attività di sostegno nei momenti critici come il parto e/o la presenza di soggetti
debilitati in scuderia.
Il costo d’investimento iniziale, in rapporto ad altri prodotti sostitutivi disponibili sul mercato
internazionale, risulta sostenibile. Considerando inoltre i vantaggi e benefici ottenibili
dall’impiego del prodotto in azienda, quest’ultimo si può ritenere un prodotto
complessivamente valido.
Da un punto di vista operativo, il suo impiego ne permette una migliore gestione:
l’allevatore infatti può dedicarsi ad altre attività direttive e strategiche, migliorando
ulteriormente il beneficio economico dell’azienda.
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