Arte Firenze Nel mezzo America -...

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MARTEDÌ 6 AGOSTO 2013 5 I più venduti A cura della libreria Feltrinelli via Farini, 17 - Parma Cultura Lo scaffale Alighieri on line Banca dati d'Oltreoceano con tutti i principali commenti del poema dal Medioevo ad oggi NARRATIVA ITALIANA a Parma 1.AA.VV.Ferragosto in giallo.Sellerio 2.Camilleri.Un covo di vipere.Sellerio 3.Siti.Resistere non serve a niente.Rizzoli NARRATIVA STRANIERA a Parma 1.Dicker.La verità sul caso...Bompiani 2.Hosseini.E l'eco rispose.Piemme 3.Sparks.La risposta è nelle stelle.Frassinelli SAGGISTICA a Parma 1.Buddha Gotama.I quattro pilastri della saggezza.Newton&Compton 2.Agassi.Open. La mia storia.Einaudi 3.Schopenhauer.L'arte di ottenere ragio- ne.Newton&Compton VARIA a Parma 1.Mozzi.La dieta del dottor Mozzi.Coop. Mogliazze 2.Byrne.Te secret.Macroedizioni 3.Il grande libro del gelato e del dessert.Dix NARRATIVA ITALIANA in Italia 1.Camilleri.Un covo di vipere.Sellerio 2.AA.VV..Ferragosto in giallo.Sellerio 3.Saviano.ZeroZeroZero.Einaudi NARRATIVA STRANIERA in Italia 1.Hosseini.E l'eco rispose.Piemme 2.Dicker.La verità sul caso...Bompiani 3.Brown.Inferno.Mondadori SAGGISTICA in Italia 1.Bisignani-Madron.L'uomo che sussurra ai potenti.Chiarelettere 2.Papa Francesco.Lumen fidei.Libreria Edi- trice Vaticana 3.J.M. Bergoglio.Papa Francesco. Il nuovo papa si racconta. Salani VARIA in Italia 1.Agassi.Open. La mia storia.Einaudi 2.Parodi.Mettiamoci a cucinare.Rizzoli 3.Casati Modignani.Il diavolo e la rossu- mata.Sperling & Kupfer Arte Firenze Zhang Huan, opere fra tradizione e ricerca A Palazzo Vecchio e a Forte Belvedere mostra dedicata a uno dei maggiori artisti cinesi di oggi II E' in corso a Firenze «L’Anima e la Materia», la più grande mostra in Ita- lia di Zhang Huan, artista cinese tra i più interessanti della scena contem- poranea internazionale, dopo la per- sonale al PAC di Milano del 2010. L’esposizione, ospitata in due dei luo- ghi simbolo della città, Palazzo Vec- chio e Forte Belvedere, sancisce l’in- contro tra due grandi capitali cultu- rali: Firenze, luogo principe del Rina- scimento e Shanghai nuova «fabrica» e capitale creativa del XXI secolo. Zhang Huan è rimasto affascinato dall’arte dei grandi maestri del nostro passato come Donatello, Michelange- lo, Vasari che a suo tempo celebrarono le vicende politiche e il mecenatismo della Repubblica Fiorentina e dei Me- dici. E dalle riflessioni tratte dal suo sog- giorno fiorentino, è nato un percorso espositivo che mira ad un fertile dia- logo tra tradizione e sperimentazione, in un’indagine che si dipana tra realtà terrena e spiritualità. L’Anima e la Ma- teria mette dunque a confronto la cul- tura storica con quella contempora- nea, operando sul doppio binario dell’iconografia cinese ed occidentale. La mostra è ideata e a cura di Olivia Turchi. «Chi si modera di rado perde» Confucio Letti per voi Christian Stocchi P arola d’ordine: carità. Carità vis- suta in tutta la sua urgenza, pon- te tra credenti e non credenti, punto di partenza per una ricerca che sappia unire sensibilità diverse. Sta pro- babilmente qui il senso profondo dell’impegno di don Virginio Colme- gna, già direttore della Caritas ambro- siana, da diversi anni presidente della Fondazione Casa della Carità di Milano, che accoglie persone in difficoltà e offre loro sostegno nel percorso di reinseri- mento nella società. Questa esperienza si fa riflessione forte in «Ora et labora. La Chiesa che vivo», un libro che aiuta a capire meglio il significato dello «stare nel mezzo» del sacerdote. Già, ma che cosa bisogna intendere con questa espressione? È un atteggiamento, ma anche «una scelta culturale, carica di significato politico: è il senso di guar- dare la storia dalla parte delle vittime». Soprattutto in mondo dominato dai mercati, dove possedere è tutto. Dove l’emarginazione è inevitabile per chi sta fuori dalla logica e dalla possibilità dei consumi: Bauman, citato dallo stesso autore, docet. Così, inevitabilmente – e il sacerdote lo spiega a partire dalle sto- rie di dolore con cui si misura ogni gior- no - «in questo mondo vi è tanto in- ferno». Il percorso di don Colmegna si articola in alcune tappe significative: una riflessione sulla Chiesa; la spiega- zione delle motivazioni di un impegno quotidiano («Chi me lo fa fare») che si àncora, tra l’altro, all’insegnamento di don Milani e al suo rispetto per la di- gnità del povero; un approfondimento dedicato a «La sfida di Casa della Ca- rità». Dopo il ragionamento, ecco la di- mensione spirituale che emerge in tutta la sua urgenza: e così il «commiato» si fa preghiera.«Avevo fame, sete, ero nudo, malato, in carcere, straniero... – scrive, invocando il Signore e la sua «grazia che non ha confini» – sì, straniero, ma fra- tello, sorella, madre, padre». Il faro, che spesso illumina la riflessione, è il ma- gistero del cardinale Carlo Maria Mar- tini, di cui, non a caso, don Colmegna riporta anche due scritti alla fine dell’opera. Un magistero che saprà of- frire ancora a lungo frutti copiosi. Pro- prio come quelli che maturano ogni giorno in quella Casa della Carità così fortemente voluta dal cardinale. Ora et labora. La Chiesa che vivo Chiarelettere, pag. 100, 90,00 VANGELO E SOLIDARIETA' SOCIALE NEL SAGGIO «ORA ET LABORA» DI DON COLMEGNA Donatella Quintavalla UN GIORNO SPECIALE DELLA SIGNORA ANEIRE Kimerik pag. 76 12,00 La tratta ferroviaria? Riconoscibile: montagna, gallerie, il verde e il bianco dell'inverno: Parma-La Spezia. Anna e Irene si ritrovano in un giorno normale nel mezzo di una settimana qualunque. Anna non è andata al lavoro ed ha scelto la libertà di un viaggio in treno verso il mare. Due storie di vita, due donne diverse che si osservano e si ascoltano dopo avere vissuto insieme gli anni della formazione scolastica. Un gioco di osservazione reciproca e di rispettosa amicizia di ritorno nell'età della ragione, nel romanzo della scrittrice parmigiana. Francesco Petrarca LA MELANCONIA Aragno pag. 44 8,00 Melanconia significa depressione, nel linguaggio contemporaneo. Melanconia è una forma di apatia esistenziale che deriva soprattutto dal disincanto e dall'esercizio di consapevolezza nel viaggio della vita. Francesco Petrarca, già incoronato Poeta, affronta la questione dal ritiro di Avignone dove vorrebbe dedicarsi agli studi e alla scrittura. Ma «un morbo dell'anima» glielo impedisce. Si intrattiene con Sant'Agostino in un dialogo intimo e intenso, quasi, verrebbe da dire, fosse una seduta di psicoanalisi «ante litteram» ridotta all'essenziale. Matteo Pelli FUORICORSO Tea pag. 183 12,00 Romanzo affollato di giovani, di idee, di futuro e di fatiche quotidiane. Nonostante tutto è un romanzo frizzante e con il respiro alla ricerca di futuro. Matteo Pelli dà il «la» al suo libro con una festa rumorosa e allegra, in un piccolo appartamento disordinato pieno di ragazzi. E cosè che fa iniziare il suo viaggio a ritroso negli anni dell'iniziazione alla vita dalla tarda adolescenza fino alla gioventù. Tobia rivolge a se stesso le domande dell'ultima riga dei bilanci: come è andata la tua vita? Ed ancora, la domanda ormai sbiadita per vecchi del mestiere della vita: sei felice? Marisa Battoglia LA PROMESSA DI AURORA Book Editore pag. 90 13,00 Poesia per immagini, attraverso la forza del colore e di materiche pennellate sulla tela. Marisa Battoglia, di formazione umanistica condotta tra Bologna e Parma, dove vive e dove è nata, regala un viaggio poetico di immediata visione. La sua scrittura è detersa e all'apparenza semplice. Ma l'essenzialità del messaggio poetico rimanda a contenuti esistenziali profondi. Le poesie di Marisa Battoglia sono fotografie di ambienti nei quali l'anima cerca e spesso trova un suo equilibrio, il senso del suo dialogo con il mondo. Poeta Dante in un dipinto di Domenico di Francesco. In mostra Un'opera di Zhang Huan. Intervista Gabriella Riccobono Autrice del saggio «Dante poeta profeta pellegrino autore» Nel mezzo del cammin di nostra America «Dai dantisti Usa preziosissimi contributi come il sito dell'Università di Princeton» di Sergio Caroli E’ affiatato con le recenti ricerche della dantisti- ca di area americana e inglese il saggio di Ma- ria Gabriella Riccobo- no «Dante poeta profeta pellegrino autore», sottotitolo: «Strutturazione espressiva della commedia e visione escatologica dantesca» (Aracne, pp. 154, euro 10). La studiosa, docente di Letterature comparate all’università di Milano, analizza le profezie della Commedia e il loro rapporto con la «lupa» -alle- goria dell'avarizia-cupidigia - metten- do a fuoco sia la riflessione dantesca sul destino ultimo dell'essere umano e dell'universo sia gli aspetti politici e sociali dell’antefatto attraverso le rie- vocazioni che, da Ezechiele e da Apo- calisse, vanno alle possenti figurazio- ni escatologiche e politiche presenti in alcuni canti del Purgatorio, fino al- la sommessa speranza di Beatrice ne- gli ultimi canti. Professoressa Riccobono, qual è il contributo dei dantisti americani all’intelligenza della Commedia? Per esempio, il sito creato dalla Uni- versità di Princeton per impulso del grande dantista Robert Hollander è uno strumento di lavoro preziosissi- mo per chiunque studi Dante. Si trat- ta di una banca dati che contiene tut- ti i principali commenti alla Comme- dia, dal medioevo agli anni recenti. Possiamo considerare di area ameri- cana il lavoro in assoluto più impor- tante tra tutti quelli scritti, in quasi settecento anni, sulla Commedia: il saggio «Figura», di Erich Auerbach (tedesco con radici ebree dal nazismo costretto a emigrare), che ci ha con- sentito di comprendere il rapporto tra senso letterale e senso ulteriore riposto del poema e dei singoli versi. Auerbach è il padre della scuola ame- ricana e l’iniziatore dello studio scientifico del profetismo dantesco. Lei indaga sulla funzione della «auc- toritas» nella Commedia. Quale il ruo- lo dei libri dell’Antico e del Nuovo Te- stamento? Dante tiene disgiunta l’«auctoritas» dei testi pagani, filosofici e anche poetici, da quella dei libri sacri cri- stiani. Sono detti da lui autori o «auc- tores» solo i grandi scrittori pagani, che prefigurarono, nel senso riposto dei loro scritti, le verità cristiane; se- condo la opinione diffusa nel medioe- vo quel senso riposto dei loro propri scritti era ai pagani ignoto, e solo gli esegeti cristiani avevano potuto rico- noscerlo. Gli scrittori biblici, invece, sebbene siano la fonte principale, specie Apocalisse, e luminosa, del poema, non vengono chiamati autori. Essi sono scrittori sacri, e ispirati, i quali hanno trasmesso le verità rive- late dall’unico «verace Autore» cri- stiano, Dio. Anche Dante, compiuto il percorso penitenziale per il Purgato- rio, diventa uno scrittore sacro, seb- bene questo tema necessiti di ulterio- re approfondimento da parte dei dantisti. A dimostrazione che le profezie di Dante sono legate alle diverse imma- gini del poeta all’interno della Com- media, lei pone in primo luogo quella del «poeta-pellegrino». A dire il vero, questa immagine esiste dal tempo di Dante, cioè dalla con- troversa lettera a Cangrande, da al- cuni attribuita all’Alighieri. Dante pellegrino o «viator» è il personag- gio, cioè colui che compie il viaggio nell’aldilà: importanti a tal proposito gli studi di Singleton e di Contini. Al personaggio si sovrappone spesso Dante autore, che interrompe il rac- conto e che parla dal presente della scrittura, a viaggio concluso e mentre elabora il poema-resoconto, rivolgen- dosi ai suoi lettori/uditori a fini di edificazione morale. Lei pone altresì in luce la figura del «poeta-scriba», deputato a «riprodur- re le esperienze vissute dal pellegri- no». Ma si tratta di semplice riprodu- zione? La voce narrante che dice io e fornisce il resoconto della visione del pellegri- no, visione ormai relativamente lon- tana nel tempo, spesso riassume, o evi- ta di raccontare conversazioni e altre esperienze che assai dilettarono il pel- legrino ma che sarebbe superfluo ri- ferire, ai fini della edificazione morale di chi legge e/o ascolta. Di ciò i lettori vengono apertamente avvertiti. Inol- tre, nel raccontare il Paradiso, il poe- ta-scriba spesso non trova le parole at- te a esprimere esperienze ineffabili di gioia, di armonia, di splendore; dun- que è costretto a lasciare monco il re- soconto o a saltare senza raccontare. Eppure si inventa nuove parole, fin che può, pur di raccontare fedelmen- te: immearsi, intuarsi e altre ancora. Perché il «poeta profeta» assolve una funzione vitale nella Commedia? Dante autore scaglia apostrofi contro i dannati, contro i vizi e contro tutti coloro che sulla terra tralignano; egli è anche il profeta che spesso predice il giusto castigo divino. Dante pelle- grino non è un profeta, però ascolta e custodisce nella memoria le profezie che tante anime salve, come, ad esempio, Ugo Capeto nel Purgatorio, e tanti grandi santi, scagliano contro la cupidigia e la corruzione. Si pensi a Cacciaguida, a Beatrice. In ogni caso Dante viator compie il pellegrinaggio nell’aldilà non solo al fine della sua salvezza personale ma al fine di por- tare con sé l’umanità intera: tutti po- tranno trarre rigenerazione morale e riconciliazione con Dio dall’esperien- za del pellegrino e dai commenti dell’autore. Quale è il pubblico creato o immagi- nato da Dante attraverso gli appelli e le celebri apostrofi? La ipotesi più probabile è che Dante immaginasse che nel pubblico dell’Inferno e del Purgatorio potesse trovarsi anche una vasta cerchia di semidotti e perfino di non-dotti: ma potevano ascoltare e capire qualcosa, certo non tutto. Il pubblico del Pa- radiso, invece, poteva esser composto solo da coloro che avevano studiato la scienza delle cose divine, come la fi- losofia e soprattutto la teologia, in- somma da dotti in piena regola. Dante poeta profeta pellegrino autore Aracne, pag. 154, 10,00 di Francesca Dallatana

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MARTEDÌ 6 AGOSTO 2013 5

I più venduti A cura della libreria Feltrinellivia Farini, 17 - Parma

Cultura

Lo scaffale

Alighieri on lineBanca dati d'Oltreoceanocon tutti i principalicommenti del poemadal Medioevo ad oggi

NARRATIVA ITALIANA a Parma1.AA.VV.Ferragosto in giallo.Sellerio2.Camilleri.Un covo di vipere.Sellerio3.Siti.Resistere non serve a niente.Rizzoli

NARRATIVA STRANIERA a Parma1.Dicker.La verità sul caso...Bompiani2.Hosseini.E l'eco rispose.Piemme3.Sparks.La risposta è nelle stelle.Frassinelli

SAGGISTICA a Parma1.Buddha Gotama.I quattro pilastri dellasaggezza.Newton&Compton2.Agassi.Open. La mia storia.Einaudi3.Schopenhauer.L'arte di ottenere ragio-ne.Newton&Compton

VARIA a Parma1.Mozzi.La dieta del dottor Mozzi.Coop.Mogliazze2.Byrne.Te secret.Macroedizioni3.Il grande libro del gelato e del dessert.Dix

NARRATIVA ITALIANA in Italia1.Camilleri.Un covo di vipere.Sellerio2.AA.VV..Ferragosto in giallo.Sellerio3.Saviano.ZeroZeroZero.Einaudi

NARRATIVA STRANIERA in Italia1.Hosseini.E l'eco rispose.Piemme2.Dicker.La verità sul caso...Bompiani3.Brown.Inferno.Mondadori

SAGGISTICA in Italia1.Bisignani-Madron.L'uomo che sussurraai potenti.Chiarelettere2.Papa Francesco.Lumen fidei.Libreria Edi-trice Vaticana3.J.M. Bergoglio.Papa Francesco. Il nuovopapa si racconta. SalaniVARIA in Italia1.Agassi.Open. La mia storia.Einaudi2.Parodi.Mettiamoci a cucinare.Rizzoli3.Casati Modignani.Il diavolo e la rossu-mata.Sperling & Kupfer

Arte Firenze

Zhang Huan,operefra tradizionee ricerca

A Palazzo Vecchioe a Forte Belvedere mostradedicata a uno dei maggioriartisti cinesi di oggiII E' in corso a Firenze «L’Anima e laMateria», la più grande mostra in Ita-lia di Zhang Huan, artista cinese tra ipiù interessanti della scena contem-poranea internazionale, dopo la per-sonale al PAC di Milano del 2010.L’esposizione, ospitata in due dei luo-ghi simbolo della città, Palazzo Vec-chio e Forte Belvedere, sancisce l’in -contro tra due grandi capitali cultu-rali: Firenze, luogo principe del Rina-scimento e Shanghai nuova «fabrica»e capitale creativa del XXI secolo.Zhang Huan è rimasto affascinatodall’arte dei grandi maestri del nostropassato come Donatello, Michelange-lo, Vasari che a suo tempo celebraronole vicende politiche e il mecenatismodella Repubblica Fiorentina e dei Me-dici.

E dalle riflessioni tratte dal suo sog-giorno fiorentino, è nato un percorsoespositivo che mira ad un fertile dia-logo tra tradizione e sperimentazione,in un’indagine che si dipana tra realtàterrena e spiritualità. L’Anima e la Ma-teria mette dunque a confronto la cul-tura storica con quella contempora-nea, operando sul doppio binariodell’iconografia cinese ed occidentale.

La mostra è ideata e a cura di OliviaTurchi.�

«Chi si moderadi rado perde»

Confucio

Letti per voi

ChristianStocchi

Parola d’ordine: carità. Carità vis-suta in tutta la sua urgenza, pon-te tra credenti e non credenti,

punto di partenza per una ricerca chesappia unire sensibilità diverse. Sta pro-babilmente qui il senso profondodell’impegno di don Virginio Colme-gna, già direttore della Caritas ambro-siana, da diversi anni presidente dellaFondazione Casa della Carità di Milano,che accoglie persone in difficoltà e offreloro sostegno nel percorso di reinseri-mento nella società. Questa esperienzasi fa riflessione forte in «Ora et labora.La Chiesa che vivo», un libro che aiuta a

capire meglio il significato dello «starenel mezzo» del sacerdote. Già, ma checosa bisogna intendere con questaespressione? È un atteggiamento, maanche «una scelta culturale, carica disignificato politico: è il senso di guar-dare la storia dalla parte delle vittime».Soprattutto in mondo dominato daimercati, dove possedere è tutto. Dovel’emarginazione è inevitabile per chi stafuori dalla logica e dalla possibilità deiconsumi: Bauman, citato dallo stessoautore, docet. Così, inevitabilmente – eil sacerdote lo spiega a partire dalle sto-rie di dolore con cui si misura ogni gior-

no - «in questo mondo vi è tanto in-ferno». Il percorso di don Colmegna siarticola in alcune tappe significative:una riflessione sulla Chiesa; la spiega-zione delle motivazioni di un impegnoquotidiano («Chi me lo fa fare») che siàncora, tra l’altro, all’insegnamento didon Milani e al suo rispetto per la di-gnità del povero; un approfondimentodedicato a «La sfida di Casa della Ca-rità». Dopo il ragionamento, ecco la di-mensione spirituale che emerge in tuttala sua urgenza: e così il «commiato» si fapreghiera.«Avevo fame, sete, ero nudo,malato, in carcere, straniero... – scrive,

invocando il Signore e la sua «grazia chenon ha confini» – sì, straniero, ma fra-tello, sorella, madre, padre». Il faro, chespesso illumina la riflessione, è il ma-gistero del cardinale Carlo Maria Mar-tini, di cui, non a caso, don Colmegnariporta anche due scritti alla finedell’opera. Un magistero che saprà of-frire ancora a lungo frutti copiosi. Pro-prio come quelli che maturano ognigiorno in quella Casa della Carità cosìfortemente voluta dal cardinale.�

�Ora et labora. La Chiesa che vivoChiarelettere, pag. 100, €90,00

VANGELOE SOLIDARIETA'SOCIALENEL SAGGIO«ORA ET LABORA»DI DON COLMEGNA

Donatella QuintavallaUN GIORNO SPECIALEDELLA SIGNORA ANEIREKimerikpag. 7612,00€

�La tratta ferroviaria? Riconoscibile:montagna, gallerie, il verde e il biancodell'inverno: Parma-La Spezia. Anna eIrene si ritrovano in un giorno normalenel mezzo di una settimana qualunque.Anna non è andata al lavoro ed hascelto la libertà di un viaggio in trenoverso il mare. Due storie di vita, duedonne diverse che si osservano e siascoltano dopo avere vissuto insiemegli anni della formazione scolastica. Ungioco di osservazione reciproca e dirispettosa amicizia di ritorno nell'etàdella ragione, nel romanzo dellascrittrice parmigiana.

Francesco PetrarcaLA MELANCONIAAragnopag. 448,00€

�Melanconia significa depressione,nel linguaggio contemporaneo.Melanconia è una forma di apatiaesistenziale che deriva soprattuttodal disincanto e dall'esercizio diconsapevolezza nel viaggio della vita.Francesco Petrarca, già incoronatoPoeta, affronta la questione dal ritirodi Avignone dove vorrebbe dedicarsiagli studi e alla scrittura. Ma «unmorbo dell'anima» glielo impedisce.Si intrattiene con Sant'Agostino in undialogo intimo e intenso, quasi,verrebbe da dire, fosse una seduta dipsicoanalisi «ante litteram» ridottaall'essenziale.

Matteo PelliFUORICORSOTeapag. 18312,00€

�Romanzo affollato di giovani, diidee, di futuro e di fatiche quotidiane.Nonostante tutto è un romanzofrizzante e con il respiro alla ricercadi futuro. Matteo Pelli dà il «la» alsuo libro con una festa rumorosa eallegra, in un piccolo appartamentodisordinato pieno di ragazzi. E cosèche fa iniziare il suo viaggio a ritrosonegli anni dell'iniziazione alla vitadalla tarda adolescenza fino allagioventù. Tobia rivolge a se stesso ledomande dell'ultima riga dei bilanci:come è andata la tua vita? Ed ancora,la domanda ormai sbiadita per vecchidel mestiere della vita: sei felice?

Marisa BattogliaLA PROMESSA DI AURORABook Editorepag. 9013,00€

�Poesia per immagini, attraverso laforza del colore e di materichepennellate sulla tela. MarisaBattoglia, di formazione umanisticacondotta tra Bologna e Parma, dovevive e dove è nata, regala un viaggiopoetico di immediata visione. La suascrittura è detersa e all'apparenzasemplice. Ma l'essenzialità delmessaggio poetico rimanda acontenuti esistenziali profondi. Lepoesie di Marisa Battoglia sonofotografie di ambienti nei qualil'anima cerca e spesso trova un suoequilibrio, il senso del suo dialogocon il mondo.

Poeta Dante in un dipinto di Domenico di Francesco.

In mostra Un'opera di Zhang Huan.

Intervista Gabriella Riccobono Autrice del saggio «Dante poeta profeta pellegrino autore»

Nel mezzodel cammindi nostraAmerica«Dai dantisti Usa preziosissimi contributicome il sito dell'Università di Princeton»di Sergio Caroli

E’affiatato con le recentiricerche della dantisti-ca di area americana einglese il saggio di Ma-ria Gabriella Riccobo-

no «Dante poeta profeta pellegrinoautore», sottotitolo: «Strutturazioneespressiva della commedia e visioneescatologica dantesca» (Aracne, pp.154, euro 10).La studiosa, docente di Letteraturecomparate all’università di Milano,analizza le profezie della Commedia eil loro rapporto con la «lupa» -alle-goria dell'avarizia-cupidigia - metten-do a fuoco sia la riflessione dantescasul destino ultimo dell'essere umanoe dell'universo sia gli aspetti politici esociali dell’antefatto attraverso le rie-vocazioni che, da Ezechiele e da Apo-calisse, vanno alle possenti figurazio-ni escatologiche e politiche presentiin alcuni canti del Purgatorio, fino al-la sommessa speranza di Beatrice ne-gli ultimi canti.Professoressa Riccobono, qual è ilcontributo dei dantisti americaniall’intelligenza della Commedia?Per esempio, il sito creato dalla Uni-versità di Princeton per impulso delgrande dantista Robert Hollander èuno strumento di lavoro preziosissi-mo per chiunque studi Dante. Si trat-ta di una banca dati che contiene tut-ti i principali commenti alla Comme-dia, dal medioevo agli anni recenti.Possiamo considerare di area ameri-

cana il lavoro in assoluto più impor-tante tra tutti quelli scritti, in quasisettecento anni, sulla Commedia: ilsaggio «Figura», di Erich Auerbach(tedesco con radici ebree dal nazismocostretto a emigrare), che ci ha con-sentito di comprendere il rapportotra senso letterale e senso ulterioreriposto del poema e dei singoli versi.Auerbach è il padre della scuola ame-ricana e l’iniziatore dello studioscientifico del profetismo dantesco.Lei indaga sulla funzione della «auc-toritas» nella Commedia. Quale il ruo-lo dei libri dell’Antico e del Nuovo Te-stamento?Dante tiene disgiunta l’«auctoritas»dei testi pagani, filosofici e anchepoetici, da quella dei libri sacri cri-stiani. Sono detti da lui autori o «auc-tores» solo i grandi scrittori pagani,che prefigurarono, nel senso ripostodei loro scritti, le verità cristiane; se-condo la opinione diffusa nel medioe-vo quel senso riposto dei loro propriscritti era ai pagani ignoto, e solo gliesegeti cristiani avevano potuto rico-noscerlo. Gli scrittori biblici, invece,sebbene siano la fonte principale,specie Apocalisse, e luminosa, delpoema, non vengono chiamati autori.Essi sono scrittori sacri, e ispirati, iquali hanno trasmesso le verità rive-late dall’unico «verace Autore» cri-stiano, Dio. Anche Dante, compiuto ilpercorso penitenziale per il Purgato-rio, diventa uno scrittore sacro, seb-

bene questo tema necessiti di ulterio-re approfondimento da parte deidantisti.A dimostrazione che le profezie diDante sono legate alle diverse imma-gini del poeta all’interno della Com-media, lei pone in primo luogo quelladel «poeta-pellegrino».A dire il vero, questa immagine esistedal tempo di Dante, cioè dalla con-troversa lettera a Cangrande, da al-cuni attribuita all’Alighieri. Dantepellegrino o «viator» è il personag-gio, cioè colui che compie il viaggionell’aldilà: importanti a tal propositogli studi di Singleton e di Contini. Al

personaggio si sovrappone spessoDante autore, che interrompe il rac-conto e che parla dal presente dellascrittura, a viaggio concluso e mentreelabora il poema-resoconto, rivolgen-dosi ai suoi lettori/uditori a fini diedificazione morale.Lei pone altresì in luce la figura del«poeta-scriba», deputato a «riprodur-re le esperienze vissute dal pellegri-no». Ma si tratta di semplice riprodu-zione?La voce narrante che dice io e fornisceil resoconto della visione del pellegri-no, visione ormai relativamente lon-tana nel tempo, spesso riassume, o evi-ta di raccontare conversazioni e altreesperienze che assai dilettarono il pel-legrino ma che sarebbe superfluo ri-ferire, ai fini della edificazione moraledi chi legge e/o ascolta. Di ciò i lettorivengono apertamente avvertiti. Inol-tre, nel raccontare il Paradiso, il poe-ta-scriba spesso non trova le parole at-te a esprimere esperienze ineffabili digioia, di armonia, di splendore; dun-que è costretto a lasciare monco il re-soconto o a saltare senza raccontare.Eppure si inventa nuove parole, finche può, pur di raccontare fedelmen-te: immearsi, intuarsi e altre ancora.Perché il «poeta profeta» assolve unafunzione vitale nella Commedia?Dante autore scaglia apostrofi controi dannati, contro i vizi e contro tutticoloro che sulla terra tralignano; egliè anche il profeta che spesso prediceil giusto castigo divino. Dante pelle-grino non è un profeta, però ascolta ecustodisce nella memoria le profezieche tante anime salve, come, adesempio, Ugo Capeto nel Purgatorio,e tanti grandi santi, scagliano controla cupidigia e la corruzione. Si pensi aCacciaguida, a Beatrice. In ogni casoDante viator compie il pellegrinaggionell’aldilà non solo al fine della suasalvezza personale ma al fine di por-tare con sé l’umanità intera: tutti po-tranno trarre rigenerazione morale ericonciliazione con Dio dall’esperien -za del pellegrino e dai commentidell’autore.Quale è il pubblico creato o immagi-nato da Dante attraverso gli appelli ele celebri apostrofi?La ipotesi più probabile è che Danteimmaginasse che nel pubblicodell’Inferno e del Purgatorio potessetrovarsi anche una vasta cerchia disemidotti e perfino di non-dotti: mapotevano ascoltare e capire qualcosa,certo non tutto. Il pubblico del Pa-radiso, invece, poteva esser compostosolo da coloro che avevano studiato lascienza delle cose divine, come la fi-losofia e soprattutto la teologia, in-somma da dotti in piena regola.�

�Dante poeta profeta pellegrinoautoreAracne, pag. 154, € 10,00

di Francesca Dallatana