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Gottardo Davide Matricola 822587 Utilizzo di un software per la gestione dell’allevamento suinicolo

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Gottardo Davide Matricola 822587

Utilizzo di un software per la gestione

dell’allevamento suinicolo

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Sommario 1. Introduzione ................................................................................................................................. 3

2. Tecnologie informatiche software ............................................................................................... 4

3. Software di gestione .................................................................................................................... 7

4. Tabella di analisi ......................................................................................................................... 17

5. Conclusioni ................................................................................................................................. 18

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1. Introduzione

Negli ultimi trent’anni la zootecnia ha subito dei profondi cambiamenti; da una realtà rurale, in cui il contadino allevava pochi animali, spesso di specie diverse, in strutture piuttosto rudimentali e artigianali, per l’autoconsumo, si è trasformata in un comparto altamente specializzato e produttivo, in cui l’allevatore si trova a gestire tantissimi capi appartenenti alla stessa specie in strutture specifiche e funzionali. La Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. mostra le trasformazioni delle aziende zootecniche nel tempo: da sinistra verso destra possiamo vedere come, nel caso delle bovine da latte, si è passati da una mungitura manuale con il secchio, all’utilizzo dell’utilizzo dell’impianto di mungitura prima applicato alle stalle a posta fissa, poi integrato ad una stanza specifica chiamata per l’appunto sala di mungitura e infine si è arrivati alla costruzione del robot d mungitura in cui la figura del mungitore è stata del tutto rimpiazzata dalla tecnologia.

Figura 1

Indipendentemente dal fatto che si tratti di allevamenti di bovine da latte, come sopra descritto, o di suini, o di altre specie di interesse zootecnico, le trasformazioni di questo settore sono state le seguenti:

- diminuzione del prezzo del prodotto, con conseguente aumento dei capi allevati e delle dimensioni degli allevamenti;

- diminuzione della forza lavoro, dovuta all’aumento del costo del lavoro; - diminuzione del tempo a disposizione.

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Proprio questo ultimo punto, ovvero la diminuzione del tempo a disposizione, unito all’aumento di dimensioni aziendali, ha dato il via alla ricerca di nuove tecnologie per gestire la moderna realtà zootecnica. Le tecnologie disponibili sul mercato sono di diversa natura:

- tecnologie elettroniche di base, che comprendono ad esempio l’utilizzo di sensori per la misurazione di parametri chimici o fisici, sistemi di identificazione o di telerilevamento;

- tecnologie di posizionamento, come ad esempio il gate detecting per il controllo dei transiti o il GPS (geographic position system);

- tecnologie informatiche hardware, che comprendono sistemi di comunicazione e trasferimento dei dati, computer fissi o mobili;

- tecnologie informatiche software, come DBMS (database management system), GIS (geographic information system) o pacchetti software multifunzionali per il razionamento, le concimazioni, il calcolo dei costi di esercizio o la gestione dell’allevamento.

2. Tecnologie informatiche software

Come descritto in precedenza, esistono molte applicazioni di queste tecnologie e, in questo caso, mi occuperò della gestione dell’allevamento dei suini tramite l’utilizzo di un software. Prima di parlare specificatamente di questa tecnologia, credo che sia molto utile, capire il meccanismo di tali programmi. Come primo passo bisogna stabilire il dominio di interesse ovvero i confini del nostro sistema, cioè la gestione di un allevamento suinicolo, e, conseguentemente, gli obiettivi del nostro lavoro, ovvero quello che vogliamo ottenere utilizzando questo tipo di strumento tecnologico. Inseguito è utile andare a identificare gli attributi, cioè tutto quei parametri che vogliamo misurare e tenere sotto controllo, ad esempio la gestione dei box, la carriera riproduttiva di una scrofa, la pianificazione dei trattamenti da effettuare, ecc. Successivamente bisogna attribuire dei valori numerici agli attributi, per poterli confrontare e leggere in modo critico, questi attributi vengono chiamati dati, o messaggi. Sono relativi ad aspetti specifici del sistema reale, estraibili dal sistema semplificato determinato dal dominio di interesse e possono avere natura sia quantitativa sia qualitativa.

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Lo schema seguente mostra le varie fasi di un processo decisionale:

- il primo passo è la raccolta dei dati grezzi, che è fondamentale per tutto il resto del processo; questa fase appartiene all’attività di monitoraggio ed è effettuata tramite dispositivi e sistemi di regolazione e di controllo, di automazione e di raccolta dati, appartenenti alle tecnologie hardware;

- la seconda fase consiste nell’elaborazione dei dati grezzi raccolti; sistemi di elaborazione, comunicazione e trasferimento dei dati effettuano tale procedura che trasforma i dati grezzi in informazioni. Tale trasformazione è essenziale per le future fasi del processo decisionale, in quanto se il dato non viene trasformato in informazione, non può essere analizzato e utilizzato per prendere una decisione;

- la fase successiva è l’analisi delle informazioni; tramite applicativi specifici e sistemi di supporto alle decisioni, i dati diventano dei dati valutati, che possono essere utilizzati per prendere una decisione;

- l’ultima fase è l’utilizzo della decisione per compiere un’azione che è il punto di partenza per l’inizio di un nuovo ciclo decisionale.

Attività di

controllo

Attività di

monitoraggio

Dati

grezzi Selezione e

sintesi dei dati

Dati

valutati

Informazioni

UTILIZZO

RACCOLTA

ELABORAZIONE

ANALISI

AaII

decisione

e

azione

e

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All’interno di un’azienda, sia essa zootecnica o metal meccanica, esistono diversi livelli decisionali; come mostra la Errore. L'origine riferimento non è stata trovata., che rappresenta la piramide di Anthony, abbiamo:

- un livello strategico; è costituito dall’alta direzione che si occupa degli obiettivi primari dell’azienda a lungo termine nei confronti del mercato e della concorrenza, della scelta degli investimenti e dell’analisi degli scenari futuri; questi processi decisionali sono poco standardizzabili, non automatizzabili, prevedono bassi volumi di dati, ma una grande base cognitiva;

- un livello direttivo; è costituito dalla direzione funzionale, si occupa delle analisi economiche e previsionali a medio termine, dei piani di produzione e dei piani esecutivi e delle verifiche periodiche di attuazione, oltre che della scelta produttiva e delle misure correttive. Questi processi sono poco standardizzabili, molto analitici e a cadenza regolare;

- un livello operativo; è costituito dal personale esecutivo che attua i piani e esegue i processi, è fortemente standardizzato, facilmente automatizzabile e molto ripetitivo. Richiede esperienza e manualità per la gestione di una grande mole di dati.

Figura 2

piramide di Anthony

(1965)

LLii

vv

eell

lloo

gg

eerr

aarr

cc

hhii

cc

oo

piramide di Anthony

(1965)

SSTTRRAATTEEGGIICCOO

DDIIRREETTTTIIVVOO

OOPPEERRAATTIIVVOO

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3. Software di gestione

La tecnologia software più utilizzata per la gestione dei suini è WHPAsui. Questo programma è molto semplice e consente di controllare in maniera efficace tutti gli aspetti gestionali, tecnici e produttivi dell’allevamento. È supportato da Windows XP/Vista/Seven, garantisce vantaggi organizzativi, riduzione dei costi e degli sprechi. Struttura di WHpaSui:

- Gestione scrofe e verri; - Liste operative e di controllo; - Riepiloghi grafici e statistiche; - Gestione sanitaria, trattamenti, medicinali; - Manuale operativo sempre in linea; - Modulo multi aziendale; - Modulo terminale palmare (Psion - Pocket PC); - Modulo registri Anas/Ibridi/Esteri; - Modulo ingrasso/tracciabilità. - Servizi: - HelpDesk per assistenza; - Aggiornamenti periodici; - Formazione su richiesta; - Recupero dati danneggiati.

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È possibile utilizzare una versione particolare di questo software, specifica per allevamenti da ingrasso; in questo caso il programma si chiama WHPAtrace.

Anche in questo caso, il programma è sopportato da Windows XP/Vista/Seven; consente di controllare in maniera semplice ed efficace tutti gli aspetti gestionali, tecnici e produttivi nonché tutte le problematiche della sicurezza alimentare riferite alla tracciabilità esterna (clienti / fornitori) e alla tracciabilità interna (spostamenti / alimentazione / sanitario).

Struttura di WHpaTrace:

- Gestione partite in ingresso; - Gestione unità produttive (box, reparti, ecc.); - Carico, scarico, spostamenti, carico da svezzamenti, sanitari; - Gestione unità consumo (prodotti); - Carico, scarico, spostamenti, medicati; - Gestione sanitaria (trattamenti e somministrazioni); - Gestione lotti in uscita; - Gestione prodotti; - Registri, riepiloghi, grafici; - Manuale operativo sempre in linea; - Modulo multi aziendale; - Modulo gestione mangimificio interno; - Modulo collegamento con impianto distribuzione. - Servizi: - HelpDesk per assistenza; - Aggiornamenti periodici; - Formazione su richiesta; - Recupero dati danneggiati.

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La Figura 3 mostra la schermata iniziale del programma.

Figura 3

La Figura 4 mostra i parametri che possono essere modificati come il numero dei giorni di gestazione, il peso degli svezzati o la genealogia degli animali. Mentre i primi due parametri sono abbastanza fissi, infatti i giorni di gestazione sono in media 114 giorni e il peso degli svezzati è di circa 8kg, la genealogia è variabile. Si può infatti decidere di avere animali con una parentela molto alta, ovvero genotipicamente simili, in quanto hanno molti antenati in comune, ottenendo cosi performance produttive molto simili, ma con la possibilità di avere maggiori problemi riproduttivi come la bassa fertilità o la scarsa permanenza in allevamento; oppure si può scegliere di avere animali genotipicamente diversi, cioè provenienti da incroci di diversi soggetti, avendo come risultato produzioni relativamente differenti, ma minori problematiche riproduttive.

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Figura 4

La Figura 5 mostra la scheda scrofa, ovvero la schermata in cui compaiono tutte le informazioni della carriera produttiva dell’animale. Per prima cosa ci sono i codici identificativi dell’animale: numero della scrofa, matricola e tag; poi troviamo l’età, il giorno in cui è stata inserita nella produzione, la razza e infine il box in cui si trova. In seguito sono riportate le indicazioni relative al primo ciclo produttivo, ovvero il giorno della prima fecondazione e del primo parto, questo perché le prime produzioni sono molto indicative della futura carriera dell’animale; infatti se il primo ciclo produttivo risulta particolarmente scarso o economicamente poco conveniente, spesso l’animale viene riformato senza aspettare parti successivi. Durante il mio periodo di tirocinio nell’azienda agricola Tamagni Sergio, ho avuto la possibilità di utilizzare questo software; in particolare ho imparato a gestire la sezione dedicata alle scrofe. Con questa schermata è possibile tenere sotto controllo in ogni momento tutti gli animali presenti in allevamento. Per esempio in corrispondenza dello spostamento delle scrofe dal reparto fecondazione alla sala parto venivano stampati i riepiloghi degli animali, in cui comparivano tutte le informazioni relative ai parti precedenti.

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Con questo software l’allevatore mi ha anche insegnato a guardare le produzioni in modo critico e decidere se una scrofa deve essere esclusa dalla riproduzione e quindi riformata; i parametri da considerare sono i seguenti:

- l’intervallo interparto; - il numero di volte in cui la diagnosi ha riportato esito negativo; - il numero di ritorni in calore; - il numero di aborti; - il numero di nati vivi; - il numero di svezzati. -

Mentre i primi cinque punti sono abbastanza standard e poco variabili nelle genetiche moderne, gli ultimi hanno una grande importanza in quanto vanno ad incidere in grande misura sulla produttività dall’animale e conseguentemente sul reddito dell’allevatore. Particolarmente importante è il numeri di svezzati, ovvero il numero di suinetti che dalla sala parto vengono trasferiti nel reparto svezzamento, cioè la prima fase dell’ingrasso. L’analisi di questo parametro è estremamente utile in quanto:

- permette di valutare le capacità produttive delle scrofe, nonché le loro attitudini materne;

- permette di analizzare l’operato degli addetti alla sala parto, in particolare la loro presenza in questo reparto;

- influisce sull’utilizzo delle strutture e sulle modalità di svezzamento, in quanto, grazie al numero di svezzati, è possibile calcolare il numero di box che serviranno per accogliere i suinetti.

Nel caso in cui si riscontri che il numero di svezzati per scrofa sia troppo basso, si può intervenire in diversi modi:

- l’operazione più efficace sarebbe quella di aumentare la sorveglianza in sala parto, magari incaricando uno o più addetti esclusivamente a questo settore; così facendo si diminuisce la possibilità di perdere suinetti in seguito a schiacciamento, la principale causa di morte in sala parto. Purtroppo però l’azienda che ho frequentato durante il periodo di tirocinio, un allevamento di piccole dimensioni, aveva a disposizione due addetti che si occupavano della stimolazione-ricerca calori, delle fecondazioni, della gestazione, della sala parto e in parte dello svezzamento; quindi la soluzione di adibire un operatore alla sala parto non è proponibile in quanto gli altri reparti verrebbero sacrificati;

- riformare l’animale, se mostra pessime attitudini materne, ovvero tende a schiacciare troppo i suinetti o a mangiarli, oppure se nei parti precedenti ha mostrato gli stessi risultati;

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- modificare le dinamiche di svezzamento; potrebbe essere interessante anticipare o posticipare la data di svezzamento. Se si decide di anticipare il giorno dello svezzamento, bisogna tenere in considerazione il limite di 28 giorni imposto dalla legge che può essere portato a 24 nel caso in cui la permanenza in questo reparto possa causare problemi alla scrofa e ai suinetti; al contrario, prolungando i tempi di svezzamento, avremmo sicuramente dei suinetti più pesanti e più resistenti, ma ne conseguirebbe una riduzione globale del numero di parti per scrofa per anno e una modificazione dei flussi degli animali nell’azienda. Si può anche pensare alla tecnica dello svezzamento frazionato, ovvero prelevare i suinetti più grandi a 25 giorni di lattazione e svezzare i rimanenti a 30 giorni, formando così due gruppi di animali abbastanza omogenei. Questa tecnica è poco utilizzata in Italia in quanto è complessa e richiede il doppio delle strutture per accogliere gli animali e una grande capacità organizzativa.

Figura 5

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Il software è anche il grado di programmare i lavori in azienda, limitando gli errori eventualmente commessi dagli operatori poiché, come mostra la Figura 6, è in grado di creare un elenco di tutte le scrofe che sono in attesa di essere fecondate.

Figura 6

Utilizzando questo programma è possibile tenere sotto controllo la situazione produttiva globale, entrando nella sezione riepiloghi, Figura 7, si può facilmente accedere alle informazioni di un certo periodo di tempo. I dati che possiamo visualizzare sono:

- il numero di fecondazioni; che è molto utile sia nel caso in cui il seme viene prodotto all’interno dell’azienda, come nel caso dell’azienda che mi ha ospitato durante il tirocinio, poiché si ha una conferma delle dosi prodotte dei singoli verri aziendali da confrontare con il registro verri, sia nel caso in cui il seme venga totalmente acquistato all’esterno.

- il numero di nati vivi; - il numero di morti in sala parto; questo dato indica la gestione della sala parto

da parte degli operatori, in quanto le principali cause di morte in sala parto sono lo schiacciamento da parte della scrofa, l’ipotermia e l’anemia e tutti i tre casi sono discretamente controllabili da una maggiore presenza del personale in questo settore;

- il numero di svezzati; che permette di tenere in considerazione il flusso di animali dei reparti di svezzamento e il conseguentemente utilizzo delle strutture.

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Figura 7

È anche possibile visualizzare i dati produttivi non solo come interfaccia numerica, ma anche grafica; il software mette a disposizione un schermata grafici Figura 8 in cui è possibile avere un riscontro grafico di alcuni parametri, come ad esempio:

- intervallo svezzamento – copertura, Figura 9; - coperture – parti; - nati – svezzati; - cause di eliminazione scrofa; - cause di morte in lattazione; - rimonta; - laboratorio di FA.

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Figura 8

Figura 9

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Questo software permette di pianificare i trattamenti, la schermata sanitario, proposta in Figura 10, contiene tutte le indicazioni per la gestione sanitaria dell’allevamento, come si può vedere, troviamo:

- piano trattamenti generali; - piano trattamenti ciclo; - lista trattamenti ciclo; - analisi trattamenti.

Con questa funzione è possibile infatti avere sotto controllo la situazione igienico sanitaria aziendale. Nell’allevamento in cui ho lavorato, questa funzione veniva utilizzata insieme al registro dei farmaci per controllare che le quantità utilizzate corrispondessero al consumo effettivo dei farmaci.

Figura 10

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4. Tabella di analisi

Livello strategico Livello decisionale Livello operativo Settore ricerca calori-fecondazioni

numero di fecondazioni per scrofa, il tipo di seme da utilizzare

numero di passaggi giornalieri per ricercare-stimolare i calori, gestione del seme e dei flussi degli animali

ricerca dei calori, fecondazioni, spostamento degli animali, alimentazione e pulizia

Settore sala parto

numero di parti per scrofa, numero di giorni di svezzamento, tipologia di svezzamento, riforma delle scrofe

flussi degli animali, giorno adibito allo svezzamento, alla castrazione, ai trattamenti e alla pulizia, riforma delle scrofe

spostamento degli animali, alimentazione, pulizia, castrazione, trattamenti, svezzamento

Settore svezzamento

numero di giorni di svezzamento

numero di soggetti per box, gestione alimentazione, trattamenti e pulizia

spostamento degli animali, alimentazione, pulizia, trattamenti

Settore magronaggio-ingrasso

numero di giorni totali, giorno di invio al macello

numero di soggetti per box, gestione dei flussi, dei trattamenti, dell’alimentazione e della pulizia

spostamento degli animali, alimentazione, pulizia, trattamenti

Pulizia reparti organizzazione dei giorni di pulizia

pulizia dei vari settori

Personale addetto

proprietario dell’azienda

tre operatori team completo di sei persone

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5. Conclusioni

Il software WHPAsui è un potente strumento per la gestione delle aziende suinicole. L’utilizzo di questa tecnologia in un allevamento offre numerosi vantaggi:

- la possibilità di gestire numeri molto elevati di animali con grande facilità; - il continuo monitoraggio dei flussi di animali all’interno dell’allevamento; - la gestione dei singoli soggetti, con particolare riferimento al settore

riproduzione e alle scrofe; - la programmazione delle operazioni da effettuare all’interno della

giornata o di un certo periodo di tempo; - il continuo aggiornamento della situazione aziendale; - la gestione dei trattamenti igienico sanitari; - inoltre il programma è estremamente facile da utilizzare, in quanto nella

pagina iniziale sono presenti i pulsanti per accedere alle varie schermate, che possono essere consultate o modificate in ogni momento.

Il programma richiede però un continuo lavoro di aggiornamento e inserimento dei dati, operazione che nell’azienda che mi ha ospitato veniva giornalmente effettuato da un singolo operatore alla fine della giornata lavorativa. L’aggiornamento del sistema è però un punto critico, in quanto spesso, per motivi di praticità, si conoscono a memoria le pratiche di allevamento e non si sente il bisogno di consultare il programma, oppure si è soliti appuntare le operazioni effettuate su un foglietto messo poi in tasca o sulla scrivania, invece che recarsi in ufficio e inserirle nel programma. In questo caso, la presenza di un software specifico per la gestione aziendale non ha un ruolo fondamentale, in quanto la sua funzionalità e utilità vengono fortemente sottostimate, anche se resta uno strumento molto importante nella gestione dell’allevamento suinicolo.

Durante il mio breve periodo di stage presso l’azienda agricola Tamagni Sergio, ho imparato le dinamiche di un allevamento suinicolo, nonché le principali operazioni che si effettuano sugli animali e sulle strutture; ma ho anche potuto osservare l’organizzazione del lavoro da parte degli operatori. Proprio a questo riguardo, per migliorare la funzionalità di questo software, propongo un piccolo organigramma che, a mio avviso, potrebbe essere utile per risolvere alcuni piccoli problemi di gestione.

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L’azienda dispone di sei operatori: - uno addetto al settore magronaggio e ingrasso; - uno incaricato dell’alimentazione dello svezzamento; - due addetti che si occupano della stimolazione-ricerca calori, delle

fecondazioni, della gestazione, della sala parto e in parte dello svezzamento; - due addetti che hanno il compito di lavare le varie strutture e gestirle durante

i periodi di vuoto sanitario. Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, questa è svolta e programmata da tre persone, rispettivamente l’addetto all’ingrasso e i ragazzi delle sale parto. In questa piccola realtà zootecnica, queste tre persone sono in grado di organizzare tutte le operazioni e le scadenze di allevamento in maniera efficace. Io ho lavorato insieme ai due ragazzi nei settori di ricerca calori, fecondazioni, sala parto e gestazione, quindi qui di seguito darò un mio parere personale su ciò che va bene e quello invece che dovrebbe essere modificato; purtroppo non posso dire nulla per quanto riguarda l’ingrasso e la sua gestione.

- settore stimolazione-ricerca calori e fecondazioni: le operazioni da effettuare

in questa parte dell’allevamento sono piuttosto routinarie, al mattino si cercano i calori e successivamente o al pomeriggio si effettuano le fecondazioni. Quando una scrofa viene trovata in calore viene riportata la data sulla lavagnetta che è presente su ogni gabbia e viene inclinata di 90°, per renderla visibile e identificare le scrofe da fecondare. Tutti questi dati venivano scritti quotidianamente sul quaderno aziendale, ma riportati nel computer aziendale per essere gestiti dal software solamente una volta a settimana, cioè il venerdì pomeriggio, giorno non particolarmente pieno di impegni lavorativi. Questa pratica, a mio parere, è un punto che andrebbe risolto, in quanto un’introduzione così saltuaria dei dati nel software aumenta le probabilità di errore, compromettendo di conseguenza sia il lavoro compiuto, sia la gestione del programma;

- settore sala parto: per tutte le scrofe che venivano trasferite in questo reparto, veniva stampata la schermata relativa alle loro produzioni precedenti e conservata all’ingresso della sala; questa operazione è molto utile per avere a disposizione le carriere produttive degli animali presenti nelle rispettive sale parto. Anche in questo caso, come in precedenza, tutti i dati relativi al giorno del parto, al numero di suinetti nati vivi, nati morti, mummificati e svezzati veniva scritto sulle lavagnette, in particolare veniva aggiornato di continuo il numero di suinetti morti in seguito a schiacciamento. Purtroppo tutti questi dati venivano riportati nel computer aziendale dopo lo svezzamento cioè dopo che sia i suinetti sia le scrofe venivano allontanati dalla sala parto; anche in questo sarebbe raccomandabile un aggiornamento costante del software;

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- settore gestazione: in questo reparto sono indispensabili solamente due dati: il numero identificativo degli animali e la data del parto; entrambe queste informazioni erano presenti sia sulle lavagnette sia sul calendario aziendale per permettere di calcolare il numero di posti in sala parto. In questo settore non ho trovato nessun punto che ritengo di dover cambiare;

- settore svezzamento: questi due operatori si occupavano solamente di portare i suinetti dalle sale parto ai box di svezzamento suddividendoli per classi di peso. La gestione era lasciata ad un altro operatore che si occupava anche dell’alimentazione.

In generale ho potuto osservare che l’inserimento dei dati nel computer non era giornaliero e sistematico, ma settimanale e saltuario; il motivo di questo comportamento è dovuto al fatto che solamente una persona si incarica di questo compito e il tempo a sua disposizione per aggiornare il software non è molto, se non il venerdì pomeriggio. La situazione può essere facilmente risolta se anche agli altri addetti venisse imposto l’utilizzo di questo software per la gestione aziendale, che, con un piccolo sforzo e impegno quotidiano, renderebbe più semplice il lavoro dell’intero team.