Alternativa

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Prende il via la campagna d’ascolto del territorio, va- rata dal comitato costituen- te di Casoria di “Fratelli d’I- talia”, che si propone di coinvolgere la cittadinanza nella elaborazione di un nuovo modello di gover- nance per la nostra città. Le sfide, che i processi storici in corso a livello glo- bale lanciano, vanno af- frontate in modo innovati- vo, immaginando risposte al rischio e alla crisi diver- se da quelle che un cultura retriva ha sempre praticato nel nostro Paese, non riu- scendo fare altro che spe- sa pubblica in deficit, con la conseguente compro- missione del presente del- le giovani generazioni. In tale ottica, l’unico per- corso immaginabile è rap- presentato dai processi partecipativi, che consen- tono ai cittadini di condivi- dere la responsabilità delle scelte che li riguardano. Un idea di partecipazione e di democrazia diretta, quindi, che sia declinata in maniera del tutto diversa, da quella predicata di re- cente da coloro i quali riten- gono che la partecipazione consista solo nella censura dei comportamenti dei deci- sori politici, ritenute sbaglia- te sulla base di parametri di giudizio morali non sempre condivisibili. “Fratelli d’Italia Casoria” ha varato un programma di in- contri con la città, attraver- so lo strumento del gazebo, presso il quale chiunque potrà recarsi per rispondere al questionario, che i mili- tanti hanno approntato e che somministreranno, sui bisogni, i punti di forza, le possibili soluzioni che la cit- tà mostra a chi la vive. Il primo appuntamento, che ci ha visti nel consueto sce- nario di via Marconi, ha ot- tenuto un riscontro, che di sicuro è di conforto, nel contesto di crisi della politi- ca che caratterizza il nostro tempo. AL VIA LA NOSTRA CAMPAGNA DI ASCOLTO DEL TERRITORIO. La pubblicazione non ha caratte- re di periodicità e non rappresen- ta "prodotto editoriale". Il materiale è riprodotto a scopo puramente informativo e illustra- tivo e resta di proprietà dei legit- timi titolari Contatti Il nostro sito: Il nostro sito: Il nostro sito: Il nostro sito: www.assaltoalfuturo.com La nostra e La nostra e La nostra e La nostra e-mail: mail: mail: mail: [email protected] Siamo presenti anche su Facebook E Twitter ALTE ALTE ALTE ALTE ALTE ALTE ALTE ALTE RNA RNA RNA RNA RNA RNA RNA RNA TIVA TIVA TIVA TIVA TIVA TIVA TIVA TIVA ASSALTO AL FUTURO ASSALTO AL FUTURO ASSALTO AL FUTURO ASSALTO AL FUTURO ASSALTO AL FUTURO ASSALTO AL FUTURO ASSALTO AL FUTURO ASSALTO AL FUTURO

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Page 1: Alternativa

Prende il via la campagna d’ascolto del territorio, va-rata dal comitato costituen-te di Casoria di “Fratelli d’I-talia”, che si propone di coinvolgere la cittadinanza nella elaborazione di un nuovo modello di gover-

nance per la nostra città.

Le sfide, che i processi storici in corso a livello glo-bale lanciano, vanno af-frontate in modo innovati-vo, immaginando risposte al rischio e alla crisi diver-se da quelle che un cultura retriva ha sempre praticato nel nostro Paese, non riu-scendo fare altro che spe-sa pubblica in deficit, con la conseguente compro-missione del presente del-

le giovani generazioni.

In tale ottica, l’unico per-corso immaginabile è rap-presentato dai processi partecipativi, che consen-tono ai cittadini di condivi-dere la responsabilità delle

scelte che li riguardano.

Un idea di partecipazione e di democrazia diretta,

quindi, che sia declinata in maniera del tutto diversa, da quella predicata di re-cente da coloro i quali riten-gono che la partecipazione consista solo nella censura dei comportamenti dei deci-sori politici, ritenute sbaglia-te sulla base di parametri di giudizio morali non sempre

condivisibili.

“Fratelli d’Italia Casoria” ha varato un programma di in-contri con la città, attraver-so lo strumento del gazebo, presso il quale chiunque potrà recarsi per rispondere al questionario, che i mili-tanti hanno approntato e che somministreranno, sui bisogni, i punti di forza, le possibili soluzioni che la cit-

tà mostra a chi la vive.

Il primo appuntamento, che ci ha visti nel consueto sce-nario di via Marconi, ha ot-tenuto un riscontro, che di sicuro è di conforto, nel contesto di crisi della politi-ca che caratterizza il nostro

tempo.

AL VIA LA NOSTRA CAMPAGNA

DI ASCOLTO DEL TERRITORIO.

La pubblicazione non ha caratte-re di periodicità e non rappresen-

ta "prodotto editoriale".

Il materiale è riprodotto a scopo puramente informativo e illustra-tivo e resta di proprietà dei legit-

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Il dibattito vivace, suscitato in Città dall’ap-

provazione in Consiglio Comunale del rego-lamento per il registro delle unioni civili, non poteva lasciare indifferenti una forza come “Fratelli d’Italia”, che si propone di tenere sempre alta l’attenzione su tutti i temi che riguardano il vivere civile, soprattutto quelli che attengono la dimensione più propriamen-

te etica.

Diciamo subito che l’atteggiamento scelto dal nostro consigliere comunale Giovanni Del Prete, il quale ha abbandonato l’aula al mo-mento del voto, è indicativo della nostra vo-lontà di sottrarci ad un dibattito, che assu-messe la connotazione di una contrapposi-

zione ideologica.

Come, al contrario, è subito apparso eviden-te, in quanto coloro i quali hanno animato le discussioni, soprattutto sui social network, hanno polarizzato il confronto intorno a due nuclei concettuali, che a nostro avviso poco hanno a che fare con problemi inerenti le de-cisioni politiche: la laicità dello Stato e il sen-timento religioso dei rappresentati dello Stato

stesso.

La nostra tradizione culturale ci pone, in tal senso, al di sopra di ogni sospetto di clerica-lismo o bigottismo. Noi rappresentiamo in Italia quella destra anti-ideologica e a-dogmatica, che affronta le scelte di natura politica, “etsi deus non daretur”, come se non esistessero divinità, come non esistessero

dogmi di fede.

Pertanto, non ci è apparsa conferente la po-sizione di quanti hanno voluto additare il sen-timento religioso dei consigliere, quale discri-mine per l’approvazione o meno del provve-dimento. Il fenomeno religioso nasce e si e-

saurisce nella dimensione interiore.

Nelle scelte pubbliche, esso non deve rileva-re, se non nei limiti dei principi etici, univer-salmente accettati, a cui il decisore politico individualmente si ispira. D’altra parte, va ri-cordato che nella storia repubblicana i cattoli-ci impegnati in politica non hanno mai dato

grande prove di coscienza religiosa, come

hanno dimostrato i fatti.

Si può votare contro le unioni civili, e con-testualmente perpetrare malversazioni o-diose: non si prova su questi aspetti la co-scienza religiosa di un singolo. Detto que-sto, va detto che il provvedimento adottato non va nemmeno salutato come una con-

quista, sul piano dei diritti civili.

Fondamentalmente, non serve a nulla. Le amministrazioni locali, che finora lo hanno adottato, intendevano imprimere un’acce-lerazione al dibattito nazionale: poco più che un’operazione simbolica, quindi. Come quando si esibiscono enormi striscioni, sul-le facciate di edifici pubblici, per sostenere

questa o quella causa.

E non servono per un motivo banale: non esistono le unioni civili! Quando fu introdot-to a Milano, i consiglieri della maggioranza di Pisapia non sapevano dare una risposta

alla domanda sull’utilità dello strumento.

Alla fine, una consigliera del Pd, tale D’A-mico, si sforzò di spiegare che il registro serviva perché “il figlio di una coppia gay, ad esempio, può essere andato a prendere a scuola solo dal genitore naturale. All’altro serve una delega che con il registro non sarà necessaria“. Piccolo particolare: in Italia nessuno può essere figlio di una cop-

pia gay.

Ma diremo di più: a pensarci bene, non a-vrebbero nessuna funzione sociale nem-meno le unioni civili. Per due ordini di moti-vi. Primo: molti dei diritti che vengono ri-vendicati dalle coppie non sposate si rin-vengono tranquillamente nel nostro ordina-mento, e riconosciuti come meritevoli di tutela. Secondo: i diritti che vengono rico-nosciute solo alle coppie spostate non so-

no dei privilegi.

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ESSERE PROGRESSISTI…

O SEMBRAR TALI…

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irrituale decise di bloccarne i lavori. Al consigliere Del Prete va rivolto l’invito ad un lavoro incessante, per quanto difficile, e che risulti sul medio termi-ne proficuo per le sorti della Città.

FRATELLI D’ITALIA “CASORIA”

Via Marconi n°7 - 80026 Casoria

Il Comitato costituente di “Fratelli d’Italia Casoria” saluta con grande soddisfazione l’elezione del consiglie-re Giovanni Del Prete alla presidenza della Commissione consiliare perma-nente Trasparenza e Controllo.

Un ruolo, questo, di grande respon-sabilità, che asseconda tuttavia la vo-cazione di “Fratelli d’Italia” Casoria a tenere sempre alta la tensione sui te-mi della politica locale, soprattutto in un momento in cui questa si trova o-staggio di un sistema di potere, che soffoca ogni forma di dibattito e di confronto.

L’importanza della Commissione in parola è ulteriormente dimostrata, sia pure in negativo, dal comportamento tenuto dal Sindaco Carfora, qualche tempo fa, quando in maniera del tutto

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COMUNICATO STAMPA

FRATELLI D’ITALIA CASORIA, GIOVANNI DEL

PRETE ELETTO PRESIDENTE DELLA

COMMISSIONE TRASPARENZA

...segue da pag.2

ESSERE PROGRESSISTI…O SEMBRAR TALI…

Rappresentano il contrappeso di responsa-bilità giuridiche enormi, di natura civile, pe-nale, tributaria, e finanche inerenti al campo

del diritto commerciale.

Non è legittima la posizione di quanti pre-tendono, sulla base di un elemento meta-giuridico quale l’affetto, di attingere agli stessi diritti della coppia sposata, evitando i doveri e le responsabilità. Sarebbe come ammettere la possibilità di concludere una compravendita senza che insorgano degli obblighi in capo al venditore, per esempio. Rispetto a queste tematiche, c’è poco da

fare propaganda.

Le amministrazioni locali devono occuparsi di quanto è di loro competenza, non com-piere operazioni politiche che non hanno

alcun impatto sulle esigenze delle comunità.

Uno sbaglio simile era stato già compiuto a Casoria, con il testamento biologico, del quale non si hanno più notizie, approvato in un momento in cui era in pieno svolgimento la riflessione ad altissimi livelli sulla dichia-

razione anticipata di trattamento.

Bisogna svolgere il proprio compito, sapen-do interpretare i reali bisogni di un territorio. E seguire in altri modi il dibattito su queste

tematiche.

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