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Allegato A alla Relazione Riassuntiva I GIUDIZI SUI CURRICULA, SUI TITOLI E SULLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE PRESENTATE CANDIDATO: Marcella Bracale Giudizi individuali: Commissario prof. Anna Maria Innocenti Marcella Bracale, laureata in Fisica (110/110 e lode) nel 1982 presso l’Università degli Studi di Milano, Nel 1983 entra al Dottorato di ricerca in Biologia Cellulare e molecolare presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Milano. Nel 1985 vince una borsa di 12 mesi all’IBMC di Strasburgo (Francia). Nel 1988 consegue il titolo di Dottore di ricerca e vince un concorso di Ricercatore CNR presso il Centro di studi del CNR per la Biologia Molecolare e Cellulare delle Piante di Milano. Nel 1989 vince una borsa di studio EU del Max Planck Institut di Colonia (FRG). Nel 1998 diventa Prof Associato di Botanica presso l’ Università dell’Insubria sede di Varese. L’attività di ricerca, ampia ed articolata, ha prodotto risultati apprezzabili nel campo della biologia della riproduzione, delle basi genetiche e fisiologiche della differenziazione sessuale nelle piante dioiche ed dell’identificazione di marcatori molecolari e di polipeptidi sesso specifici. Più recentemente l’interesse si è rivolto alle piante transgeniche nelle quali è possibile affrontare lo studio del comportamento di geni specifici. Le pubblicazioni presentate per la valutazione comparativa compaiono su riviste internazionali con buon fattore d’impatto. Per quanto la ricerca sia sempre stata condotta in collaborazione, non appare dubbio l’apporto della candidata . L’attività didattica è stata svolta nell’ambito del Settore Scientifico Disciplinare oggetto del concorso ed in campi affini. La candidata è pertanto meritevole di essere presa in considerazione ai fini dell’attuale concorso. Commissario prof. Donatella Serafini Fracassini L'ampia, continua e rigorosa ricerca, condotta con metodologie aggiornate della prof Bracale è congruente con le discipline comprese nel SDD BIO/01. Si articola in diversi filoni che riflettono il percorso della sua carriera e delle sue collaborazioni tutte sviluppate, sia nel passato che attualmente, nell' ambito della prestigiosa scuola milanese. L'esame dei quindici lavori, fra cui una rassegna su libro, che presenta ai fini del concorso in oggetto consente di individuare taluni di questi filoni. Un primo gruppo di ricerche ha per oggetto lo studio dell'effetto della benziladenina e della luce sull' inverdimento dei plastidi; ha inoltre affrontato, con un certo numero di pubblicazioni, il tema della biologia fiorale identificando fra l'altro dei marcatori molecolari durante il differenziamento dei fiori maschili e femminili in asparago. In un altro filone sono presentati studi su proteine istoniche e sul DNA cruciforme e proteine interagenti con esso; un gruppo di ricerche è volto allo studio degli stress da freddo e da carenza idrica in Arabidopsis transgenica e in radici di pisello, mentre un altro gruppo di lavori si riferisce alle piante transgeniche di riso e tabacco di cui studia rispettivamente la stabilità del genoma e l'efficienza di

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    GIUDIZI SUI CURRICULA, SUI TITOLI E SULLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE PRESENTATE CANDIDATO: Marcella Bracale Giudizi individuali: Commissario prof. Anna Maria Innocenti Marcella Bracale, laureata in Fisica (110/110 e lode) nel 1982 presso l’Università degli Studi di Milano, Nel 1983 entra al Dottorato di ricerca in Biologia Cellulare e molecolare presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Milano. Nel 1985 vince una borsa di 12 mesi all’IBMC di Strasburgo (Francia). Nel 1988 consegue il titolo di Dottore di ricerca e vince un concorso di Ricercatore CNR presso il Centro di studi del CNR per la Biologia Molecolare e Cellulare delle Piante di Milano. Nel 1989 vince una borsa di studio EU del Max Planck Institut di Colonia (FRG). Nel 1998 diventa Prof Associato di Botanica presso l’ Università dell’Insubria sede di Varese.

    L’attività di ricerca, ampia ed articolata, ha prodotto risultati apprezzabili nel campo della biologia della riproduzione, delle basi genetiche e fisiologiche della differenziazione sessuale nelle piante dioiche ed dell’identificazione di marcatori molecolari e di polipeptidi sesso specifici. Più recentemente l’interesse si è rivolto alle piante transgeniche nelle quali è possibile affrontare lo studio del comportamento di geni specifici. Le pubblicazioni presentate per la valutazione comparativa compaiono su riviste internazionali con buon fattore d’impatto. Per quanto la ricerca sia sempre stata condotta in collaborazione, non appare dubbio l’apporto della candidata . L’attività didattica è stata svolta nell’ambito del Settore Scientifico Disciplinare oggetto del concorso ed in campi affini. La candidata è pertanto meritevole di essere presa in considerazione ai fini dell’attuale concorso. Commissario prof. Donatella Serafini Fracassini L'ampia, continua e rigorosa ricerca, condotta con metodologie aggiornate della prof Bracale è congruente con le discipline comprese nel SDD BIO/01. Si articola in diversi filoni che riflettono il percorso della sua carriera e delle sue collaborazioni tutte sviluppate, sia nel passato che attualmente, nell' ambito della prestigiosa scuola milanese. L'esame dei quindici lavori, fra cui una rassegna su libro, che presenta ai fini del concorso in oggetto consente di individuare taluni di questi filoni. Un primo gruppo di ricerche ha per oggetto lo studio dell'effetto della benziladenina e della luce sull' inverdimento dei plastidi; ha inoltre affrontato, con un certo numero di pubblicazioni, il tema della biologia fiorale identificando fra l'altro dei marcatori molecolari durante il differenziamento dei fiori maschili e femminili in asparago. In un altro filone sono presentati studi su proteine istoniche e sul DNA cruciforme e proteine interagenti con esso; un gruppo di ricerche è volto allo studio degli stress da freddo e da carenza idrica in Arabidopsis transgenica e in radici di pisello, mentre un altro gruppo di lavori si riferisce alle piante transgeniche di riso e tabacco di cui studia rispettivamente la stabilità del genoma e l'efficienza di

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    trasfomazione. Altri argomenti trattati si riferiscono alla valutazione di biomarcatori dell'esposizione a sostanze genotossiche con possibili ricadute applicative. Tale gamma di ricerche, se da un lato evidenzia sia una notevole duttilità che ampie conoscenze teoriche e tecniche, dall'altro non consente di individuare una linea di ricerca in cui la personalità della candidata emerga fra i collaboratori. La collocazione editoriale è più che buona essendo l'IF medio di 2,47; in 5 pubblicazioni compare come primo ed in due come ultimo autore. In evidenza le pubblicazioni su JBC e Plant Journal. Nelle pubblicazioni non sono risultano collaborazioni internazionali. L'attività didattica istituzionale è ampia e congruente col raggruppamento concorsuale o in settori affini. Molto consistente l'attività organizzativa. La candidata è pertanto considerata meritevole di essere preso in considerazione nell’attuale concorso Commissario prof. Francesco Sala Nata nel 1957, laureata in Fisica nel 1982 (Univ. di Milano), è dottore di Ricerca in Biologia Cellulare e Molecolare (Univ. di Milano) ed è ricercatore C.N.R. (Milano) nel periodo 1988-98. Nel 1998, vince il concorso per Prof. Associato di Botanica (BIO 01), ed è inserita nei ruolo della Facoltà di Scienze dell’Univ. dell’Insubria. L’attività di ricerca scientifica è documentata, al gen. 2004, da 36 pubblicazioni a stampa, per la maggior parte su riviste scientifiche con referee. La ricerca ha portato alla richiesta di tre domande di brevetto. L’attività didattica si è sviluppata ininterrottamente dal 1991 al 2004, nell’ambito di corsi su “Colture in vitro e cenni sulle possibilità di trasformazione genica in pianta”, “Morfologia e Fisiologia Vegetale”, “Biotecnologie Vegetali”, “Argomenti di Biologia Vegetale Cellulare e Molecolare” e “Normativa delle Biotecnologie. Inoltre ha curato la realizzazione e la presentazione di 10 tesi di laurea. E’ membro del Collegio docenti del dottorato di Ricerca in Biologia Evoluzionistica e dello Sviluppo. Ha svolto diversi incarichi nella gestione della Facoltà, ha partecipato all’organizzazione del 96° Congresso della S.B.I. Dall’elenco delle 15 pubblicazioni ritenute utili ai fini della valutazione comparativa la Bracale compare in 5 di esse con il primo nome (usualmente la posizione riservata all’autore principale) ed in una come ultimo (usualmente la posizione riservata al coordinatore della ricerca). Le riviste in cui i lavori compaiono sono considerate di buon livello nel settore della biologia vegetale. Gli interessi scientifici sono concentrati sul differenziamento sessuale in asparago (periodo 1988-93), poi toccano diversi argomenti quali la germinazione (1995) e l’analisi del genoma delle piante ogm (2001-03), la mutilazione del DNA (2002). L’interesse più recente è concentrato su problematiche relative all’adattamento al freddo (2003-04). Le pubblicazioni sono in genere firmati da numerosi autori, a dimostrazione della preferenza accordata a ricerche con caratteristiche interdisciplinari ed anche della curiosità per nuovi argomenti. La candidata mostra di essere in possesso di metodologie molecolari di avanguardia. Commissario prof. Paolo De Luca La candidata Marcella Bracale, professore Associato di Botanica (BIO01), presso la Facoltà di Scienze MM FF NN dell’Università degli Studi dell’Insubria, presenta, come da Bando, 15 lavori scientifici.

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    In un gruppo di lavori ha pubblicato i risultati dei suoi studi genetici e fisiologici sulla differenziazione sessuale di piante dioiche, utilizzando come materiale di studio Asparagus officinalis. Ha caratterizzato il DNA e l’attività del mRNA dei fiori di Asparagus, i pattern di frazioni polipeptidiche degli organi della riproduzione ed ha eleborato anticorpi monoclonali da antigeni delle antere. Ha trattato poi di alcuni aspetti morfologici, del dosaggio ormonale e dell’individuazione di marker genetici associati a cromosomi connessi al sesso. Ha studiato i vari tipi di fiori maschili presenti in Asparagus. In altri lavori il candidato ha riportato i risultati ottenuti studiando l’mRNA della proteina LHCP in Citrullus e la caratterizzazione di proteine cromosomiche in Pisum. I risultati di questi lavori sono originali ed innovativi e sono ottenuti con rigore metodologico; l’apporto individuale del candidato appare in alcuni casi paritetico con i coautori, in altri casi prioritario. Altri lavori trattano della tolleranza dei vegetali agli stress, saggiando l’influenza di inquinanti ambientali su Arabidopsis, l’azione dello stress idrico sulla metilazione del DNA in Pisum, l’espressione del gene Osmyb4 di riso in Arabidopsis esposta a bassa temperatura. E’ presentata anche una “review” sulle strategie molecolari di adattamento alle basse temperature dei vegetali. Altri lavori ancora trattano della variazione somaclonale in piante transgeniche, dell’espressione del gene Mybleu e dell’attività del suo mRNA in protoplasti trasformati di Nicotiana; delle modificazioni genomiche in riso transgenico; della trasformazione di protoplasti di Nicotiana. Anche i risultati di questi lavori sono originali; il contributo della candidata appare paritetico a quello degli altri autori. I lavori presentati dalla candidata sono congruenti con le discipline comprese nel settore BIO01 e sono tutti pubblicati su riviste internazionali di buona rilevanza scientifica, ben diffuse all’interno della comunità scientifica. L’attività scientifica della candidata, desunta dal curriculum vitae, è sostanzialmente continua e risulta valida ed adeguata all’evolversi delle conoscenze botaniche. La candidata ha svolto la sua attività didattica nell’ambito del settore BIO01. Dal 91-92 al 95-96, mentre era ricercatore del CNR, è stata professore a contratto di “Colture in Vitro e cenni sulle possibilità di trasformazione genica in pianta” presso l’Università degli Studi di Milano; dal 1998-99 ad oggi tiene i corsi di “Morfologia e fisiologia vegetale” e di “Biotecnologie vegetali” presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Nel 1988 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Biologia Cellulare e Molecolare. Nel l986 ha vinto una borsa di studio annuale presso l’IBMC di Strasburgo. Nel 1988 ha vinto il concorso come Ricercatore del CNR (Biologia Molecolare e Cellulare delle Piante- Milano). Nel 1989 ha vinto una borsa di studio semestrale presso il Max Planck Institut di Colonia. Il curriculum didattico e la valida attività di ricerca suggeriscono che la candidata sia meritevole a ricoprire il ruolo di professore di prima fascia. Commissario prof. Mauro Cresti Prof.ssa M. Bracale (1957) Professore Associato (BIO01) presso la Facoltà di S.M.F.N. dell’Università dell’Insubria. L’attività di ricerca della candidata ha riguardato: lo studio delle fasi genetiche e fisiologiche legate al differenziamento sessuale in Asparagus, la caratterizzazione del DNA e l’attività del mRNA nei fiori, i pattern delle frazioni polipeptidiche negli organi riproduttivi, preparazione di anticorpi monoclonali da estratti di antere, markers genetici associati a cromosomi portatori di geni determinanti il sesso, problemi relativi alla tolleranza agli stress, induzione di proteine coinvolte all’assorbimento della luce.

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    Le tematiche affrontate sono di grande interesse con approcci innovativi anche dal punto di vista metodologico. L’apporto individuale della candidata appare paritetico con gli altri autori. Tutti i lavori scientifici presentati sono congruenti con il raggruppamento BIO01. L’attività didattica è stata svolta nell’ambito del raggruppamento concorsuale. La candidata ha usufruito di n° 2 borse di studio UE presso laboratori stranieri. Il C.V. della candidata si dimostra meritevole di ricoprire il ruolo di Prof. Ordinario di 1a fascia nel settore a concorso. Giudizio collegiale: Marcella Bracale, nata nel 1957, si laurea con lode in Fisica nel 1982; nel 1985 vince una borsa annuale UE presso IBMC di Strasburgo; nel 1988 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Biologia Molecolare e Cellulare e diviene Ricercatore CNR presso il Centro di Studio per la Biologia Molecolare e Cellulare delle Piante di Milano. Nel 1989 vince una borsa UE di 6 mesi presso il Max Plank Institut di Colonia. Nel 1998 diviene Professore Associato di Botanica presso il Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale dell'Ateneo dell'Insubria. La candidata presenta, come da Bando, 15 lavori scientifici. Una serie di lavori (1-2-4-5-6) ha riguardato lo studio delle basi genetiche e fisiologiche della differenziazione sessuale delle piante dioiche, utilizzando come materiale sperimentale Asparagus officinalis. Sono stati caratterizzati il DNA, l’attività del mRNA nei fiori (1) e i pattern di frazioni polipeptidiche degli organi della riproduzione (2) e sono stati preparati anticorpi monoclonali da antigeni estratti dalle antere (4). Aspetti morfologici, dosaggio ormonale ed individuazione di marker genetici associati a cromosomi portatori dei geni determinanti il sesso, sono trattati nel lavoro 5. Sono stati indagati anche vari aspetti riguardanti la presenza di diversi tipi di fiori maschili in questa specie (6). I risultati di questi lavori sono originali ed innovativi e sono ottenuti con rigore metodologico; l’apporto individuale della candidata appare paritetico nei lavori 1 e 6, prioritario nei lavori 2-4-5. Il lavoro n. 3 tratta dell’induzione sperimentale della proteina coinvolta nell’assorbimento della luce (LHCP-mRNA) in Citrullus. Le pubblicazioni n. 7 ed 8 trattano della caratterizzazione di proteine cromosomiche non istoniche ed istoniche in Pisum. Questi lavori sono condotti con rigore metodologico ed i loro risultati sono originali; nei lavori 7-8 il contributo della candidata appare preponderante, nel 3 e nel 5 appare paritetico con quello degli altri autori. I lavori n. 11-12-15 riguardano problemi di tolleranza agli stress nei vegetali attraverso analisi biochimiche e citologiche, verificando l’influenza di inquinanti ambientali su Arabidopsis, l’azione dello stress idrico sulla metilazione del DNA in Pisum e la sovraespressione del gene Osmyb4 di riso in Arabidopsis esposta a bassa temperatura. Il lavoro 14 è una ben documentata “review” sulle strategie molecolari di adattamento delle piante alle basse temperature. I risultati sono originali e sono ottenuti con rigore metodologico; il contributo della candidata appare paritetico a quello degli altri autori. I lavori 9-10-13, svolti nell’ambito dello studio del fenomeno della variazione somaclonale in piante transgeniche, trattano dell’espressione del gene Mybleu e dell’attività del suo mRNA in protoplasti trasformati di Nicotiana; delle modificazioni genomiche in riso transgenico ottenute infettando i calli con Agrobacterium; dell’efficienza della trasformazione transiente di protoplasti di Nicotiana. Questi lavori sono svolti in maniera rigorosa e presentano dati originali; il contributo della candidata appare paritetico a quello dei coautori.

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    I lavori presentati dalla candidata sono congruenti con le discipline comprese nel settore BIO01 e sono tutti pubblicati su riviste internazionali con elevato Impact Factor. L’attività scientifica della candidata, desunta dal curriculum vitae, è sostanzialmente continua e risulta adeguata all’evolversi delle conoscenze nel settore botanico. Le sue ricerche evidenziano notevole duttilità ed ampie conoscenze culturali e tecniche, ed indicano come la sua personalità scientifica si stia ben definendo, facendo con ciò auspicare il raggiungimento di risultati ancora più prestigiosi nel prossimo futuro. La candidata ha svolto la sua attività didattica principalmente nell’ambito del settore BIO01. I principali corsi che ha tenuto sono i seguenti: dal 91-92 al 95-96, mentre era ricercatore del CNR, è stata professore a contratto di “Colture in vitro e cenni sulle possibilità di trasformazione genica in pianta” presso l’Università degli Studi di Milano; dal 1998-99 ad oggi tiene i corsi di “Morfologia e fisiologia vegetale” e di “Biotecnologie vegetali” presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Ha incarichi nella Facoltà di Scienze quale Coordinatore Socrates ed è Responsabile dell'Autovalutazione per il CdL in Biotecnologie. Membro di due Dottorati di Ricerca, partecipa a progetti di Ateneo, Regionali ed Ista/Dompè. Ha coordinato un progetto Prin2002. Ha partecipato, a numerosi congressi nazionali e internazionali. Ha depositato alcune domande di brevetto nazionali ed una internazionale. Il curriculum didattico e la valida attività di ricerca suggeriscono che la candidata sia meritevole di ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a concorso. CANDIDATO: Luigi Brighigna Giudizi individuali: Commissario prof. Anna Maria Innocenti Laureato nel 1965 in Chimica presso l’Università di Firenze, vincitore di una borsa CNR presso l’Istituto di Industrie Agrarie dell’Università di Firenze nel 1965. Tecnico laureato nel !968 presso il Centro interfacoltà di Microscopia Elettronica nella stessa Università viene nominato Professore Associato di Botanica nel 1985. I lavori presentati per la valutazione comparativa riguardano studi sulle piante neotropicali in particolare sui fenomeni connessi con le strategie epifite che caratterizzano le Tillandsie (Bromeliaceae). Attraverso analisi morfologiche e funzionali al microscopio ottico ed elettronico sono state studiate le modalità di assunzione dei nutrienti tramite tricomi assorbenti tipici dell’epifitismo estremo ed il ruolo di particolari plasmodesmi. Dalle foglie di alcune Tillandsie sono stati inoltre isolati batteri che manifestano attività nitrogenasica e risultano coinvolti nell’assorbimento dell’azoto atmosferico. Di queste piante è stata studiata anche la biologia della riproduzione. Le pubblicazioni sono in buona parte in collaborazione ma è sempre ben evidente l’apporto del candidato. Buona parte di esse compaiono su riviste internazionali con ampia diffusione e buon IF. L’attività didattica è stata svolta nell’ambito del Settore Scientifico Disciplinare oggetto del concorso. Complessivamente il candidato appare meritevole di essere preso in considerazione ai fini di questo concorso Bio01. Commissario prof. Donatella Serafini Fracassini

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    Le sue ricerche più continuative ed originali e di cui risulta essere un esperto, vertono prevalentemente sulle piante neotropicali, con particolare riferimento alle Tillandsie di cui ha studiato con tecniche di microscopia ottica, elettronica e di citochimica le caratteristiche di adattamento e le stategie epifite, volgendo la sua attenzione ai tricomi assorbenti ed alle caratteristiche dei meccanismi riproduttivi e vegetativi ed alla microflora della fillosfera anche in relazione alla fissazione dell'azoto. Più recentemente si è interessato ai problemi ambientali di inquinamento urbano ed alla sensibilità della microflora della fillosfera di talune Tillandsie. I risultati dei suoi studi, anche collaterali, sono certificati da circa 25 pubblicazioni di carattere internazionale nel corso di trenta anni di ricerca, editi con alcune discontinuità temporali. Interessanti risultati sono stati ottenuti anche con recenti ricerche sull' apoptosi in strutture riproduttive. Altre pubblicazioni, che hanno caratteristiche tassonomiche ed ecologiche, e altre, che sono volte al biomonitoraggio dell'inquinamento urbano, appaiono marginali rispetto ai temi del settore disciplinare oggetto di questo concorso. L' I.F. medio dei quindici lavori che presenta ai fini del presente concorso risulta di 0,881; in tali pubblicazioni compare sempre come primo o ultimo autore, mostrando il ruolo preminente svolto dal candidato, evidenziato anche dalla originalità e dallo sviluppo temporale della sua linea di ricerca. Ha presentato pubblicazioni con un gruppo estero ed ha svolto attività organizzative ed editoriali. L'attività didattica è congrua . Il candidato è pertanto considerato meritevole di essere preso in considerazione nell’attuale concorso. Commissario prof. Francesco Sala Nato nel 1940, laureato in Chimica (Univ. di Firenze) nel 1965, è assistente volontario dal 1968 e, dal 1985, è professore associato nel settore BIO 01 nella stessa Università. Svolge attività didattica (e attività di assistenza alla preparazione di tesi di laurea) dal 1974 sino al 1985. Partecipa a 5 spedizioni scientifiche in Paesi dell’America Latina (anni 1975-97). L’attività di ricerca nel settore botanico inizia nel 1974 e prosegue a tutt’oggi nel settore delle piante neotropicali. Le 15 pubblicazioni (anni 1981-2002), scelte da un elenco globale di 33 del periodo 1974-2002, mostrano particolare interesse e competenza per l’analisi ultrastrutturale di materiale vegetale pollinici, pubblicazioni specifiche riguardano altre problematiche quali l’effetto dell’inquinamento sulle piante e la morte cellulare programmata. Le pubblicazioni a stampa sono su riviste di media e buona levatura. Dall’elenco delle 15 pubblicazioni ritenute utili ai fini della valutazione comparativa, Brighigna compare in 11 di esse con il primo nome (usualmente la posizione riservata all’autore principale) ed in 3 di esse come ultimo (usualmente la posizione riservata al coordinatore della ricerca). Il candidato mostra di essere in possesso di una lunga esperienza sulle metodologie di analisi ultrastrutturale. Commissario prof. Paolo De Luca Il candidato Luigi Brighigna, professore Associato di Botanica (BIO01) dal 1985-86 presso la Facoltà di Scienze MM FF NN dell’Università degli Studi di Firenze, presenta, come da Bando, 15 lavori scientifici. In numerosi lavori il candidato tratta della biologia, dell’ecologia e della riproduzione nel genere Tillandsia. In un lavoro, sono riportate osservazioni ultrastrutturali su polline di Tillandsia caput-medusae. In successivi lavori, vengono studiati organelli esclusivi del genere (tipo “microbodies”), e aspetti istologici del mesofillo di queste piante xeromorfe. In altri lavori viene descritta

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    l’ultrastruttura dei tricomi assorbenti di Tillandsia usneoides coltivata in varie condizioni ambientali, la dinamica plastidiale del granulo pollinico di Tillandsia durante lo sviluppo, l’ultrastruttura di radici libere ed ancorate di piante appartenenti allo stesso genere e quella del tappeto delle antere di Tillandsia albida. Il genere Tillandsia è stato utilizzato in due lavori per ricerche di tipo ecologico sull’inquinamento atmosferico di Pb, Cu e Cd e su quella di idrocarburi ciclici aromatici. Due ulteriori lavori hanno trattato della fissazione dell’azoto atmosferico da parte della microflora epifitica di 12 specie di Tillandsia e dell’influenza dell’inquinamento atmosferico sulla composizione delle popolazioni microbiche della fillosfera di esemplari appartenenti allo stesso genere. Tutte le ricerche esposte in questi lavori sono svolte con cura e rigore scientifico utilizzando metodiche aggiornate e fornendo risultati originali. Il contributo del candidato appare preponderante in tutti questi lavori. In due lavori sono studiate le caratteristiche ultrastrutturali dell’epitelio secretore di Selenicereus e l’ultrastruttura di Selaginella durante processi di reidratazione. Gli ultimi due lavori trattano problemi connessi alla morte programmata delle cellule. In un lavoro il candidato tratta di questo fenomeno in cellule del tappeto di due angiosperme xeriche, mentre in un altro lavoro descrive gli aspetti ultrastrutturali della degenerazione in megaspore non sviluppate di Larice. Anche questi lavori presentano dati nuovi ed originali, frutto di indagini attuate con rigore scientifico. In alcuni casi il contributo del candidato appare preponderante, mentre in altri è paritetico con i coautori. La produzione scientifica presentata dal candidato è congruente con le discipline del settore BIO01 ed i lavori sono pubblicati su riviste di buon livello ben diffuse nell’ambiente scientifico. La produzione, verificata dal curriculum, presenta continuità temporale ed è adeguata all’evoluzione delle conoscenze in relazione al settore BIO01. Dal 1985-86 al 1992-93, il candidato ha svolto il corso di Ultrastrutture Vegetali presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Firenze. Dal 1993-94 a tutt’oggi tiene il corso di Botanica per la laurea in Scienze Biologiche. Dal 1987-88 al 1991-92 ha svolto il corso di Botanica II per la Laurea in Scienze Naturali. E’ stato responsabile per parte italiana in 4 progetti bilaterali Italia-Messico del CNR, aventi come oggetto la Biologia del genere Tillandsia. Ha preso parte a 5 spedizioni in America latina per lo studio dello stesso genere. Dal 1986 al 1995 ha diretto la Biblioteca Botanica dell’Università di Firenze. Dal 2004 è Editor della rivista Caryologia. La buona attività di ricerca documentata e il curriculum didattico suggeriscono che il candidato sia meritevole di ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a concorso. Commissario prof. Mauro Cresti Professore Associato (BIO01) presso la Facoltà di S.M.F.N. dell’Università di Firenze. L’attività di ricerca del candidato riguarda: lo studio dei meccanismi regolativi e riproduttivi di Tillandsia, ricerche di tipo ecologico (monitoraggio dell’inquinamento atmosferico dovuto a Pb, Cu, Cd) usando come sistema Tillandsia, ruolo della microflora epifitica in alcune specie di Tillandsia. Altri lavori hanno riguardato l’ultrastruttura di alcuni epiteli di Selenicereus e Selaginella, e la degenerazione di megaspore di Larice. La produzione scientifica, seppure condotta con metodologie tradizionali, è ben curata e per certi aspetti anche originale e pertinente al concorso in oggetto. L’apporto individuale del candidato

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    appare paritetico con gli altri autori. L’attività didattica è pertinente con il raggruppamento concorsuale. La buona attività di ricerca documentata nel C.V. suggeriscono che il candidato sia meritevole di ricoprire il ruolo di Professore di prima fascia nel settore a concorso. Giudizio collegiale: Luigi Brighigna, nato nel 1940, si è laureato nel 1965 in Chimica. Dopo tre anni di borsa di studio, diviene Tecnico laureato presso il Centro Interfacoltà di Microscopia elettronica dell'Università di Firenze, svolgendo anche attività didattica di suporto a diversi corsi di Botanica; nel 1985 diviene Professore Associato di Botanica presso l'Università di Firenze. Il candidato presenta, come da Bando, 15 lavori scientifici. Un congruo numero di lavori tratta di meccanismi vegetativi e riproduttivi del genere Tillandsia. In un lavoro, vengono effettuate osservazioni ultrastrutturali su granuli di polline binucleati di Tillandsia caput-medusae (1). In successivi lavori, vengono studiati organelli tipo “microbodies”, presenti in alcune specie dello stesso genere, caratteristici per presenza di catalasi e di un nucleoide (2), nonché aspetti istologici del mesofillo correlati alle caratteristiche xeromorfe di queste piante (3). Viene poi caratterizzata l’ultrastruttura, in condizioni di umidità e stress idrico, dei tricomi assorbenti di Tillandsia usneoides, pianta caratterizzata da estremo epifitismo (4), così come quella delle radici libere e ancorate, prive della capacità assorbente, di specie dello stesso genere (5). In Tillandsia albida sono state descritte l’ultrastruttura del tappeto delle antere (7) e la dinamica plastidiale durante lo sviluppo del granulo pollinico (9). Il genere Tillandsia è stato utilizzato in due lavori per ricerche di tipo ecologico. Tillandsia caput-medusae è stata utilizzata per monitorare l’inquinamento atmosferico in Pb, Cu e Cd (8) e alcune specie del genere sono state usate per monitorare la presenza di idrocarburi ciclici aromatici (14). Due ulteriori lavori hanno riguardato il ruolo della fissazione dell’azoto atmosferico da parte della microflora epifitica di 12 specie di Tillandsia (6) e la variazione in composizione delle popolazioni microbiche della fillosfera di Tillandsia in condizioni di inquinamento atmosferico (11). Tutte le ricerche esposte in questi lavori sono svolte con cura e rigore scientifico utilizzando metodiche aggiornate e producendo risultati originali. Il contributo del candidato appare preponderante in tutti questi lavori. In due lavori sono studiate le caratteristiche ultrastrutturali dell’epitelio secretore di Selenicereus (12) e la struttura ed ultrastruttura di Selaginella durante i processi di reidratazione (13). Gli ultimi due lavori trattano problemi connessi con la morte programmata delle cellule. In un lavoro viene descritta, su base ultrastrutturale, la morte programmata di cellule del tappeto di due angiosperme xeriche (10), mentre in un altro lavoro sono descritti gli aspetti ultrastrutturali della degenerazione di megaspore non sviluppate di Larix (15). Anche questi lavori presentano dati nuovi ed originali, frutto di indagini attuate con rigore scientifico. Nel lavoro n. 13 il contributo del candidato appare preponderante, mentre appare paritetico nei lavori n. 10, 12 e 15. La produzione scientifica presentata dal candidato è congruente con le discipline del settore BIO01 ed i lavori sono pubblicati su riviste con Impact Factor. La produzione scientifica, verificata dal curriculum, presenta sostanziale continuità temporale ed è adeguata all’evoluzione delle conoscenze in relazione al settore BIO01. Il candidato ha svolto la sua attività didattica principalmente nell’ambito del settore BIO01. I principali corsi che ha tenuto sono i seguenti: dal 1985-86 al 1992-93 ha svolto il corso di Ultrastrutture Vegetali presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Firenze. Dal 1993-94 ad oggi

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    tiene il corso di Botanica per la laurea in Scienze Biologiche. Dal 1987-88 al 1991-92 ha svolto il corso di Botanica II per la Laurea in Scienze Naturali. Ha diretto per nove anni la Biblioteca di Botanica dell'Università di Firenze, di cui è stato anche presidente del comitato scientifico. Dal 2004 è Editor di Caryologia. Ha organizzato diverse spedizioni in Sud- e Centro-America con finalità di carattere tassonomico ed ecologico ed in relazione a tali studi ha organizzato un congresso internazionale. Negli anni 87-94 è stato Responsabile di 4 Progetti bilaterali Italia-Messico del CNR e nel 94 ha partecipato ad un programma di cooperazione con il Nicaragua. Ha partecipato a congressi nazionali e a una decina di congressi internazionali. Ha fondato un'associazione culturale di interesse botanico. L’attività di ricerca documentata e il curriculum didattico suggeriscono che il candidato sia meritevole di ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a concorso. CANDIDATO: Stefano del Duca Giudizi individuali: Commissario prof. Anna Maria Innocenti Stefano Del Duca Laureato con lode in Scienze Biologiche nel 1987. Dottore di Ricerca in Biologia e Fisiologia Cellulare nel 1994. Nel 1995 vince una borsa annuale della Japan Society for Promotion of Sciences presso l’Università di Chiba (Giappone). Nel 2001 e 2002 usufruisce a Nottingham di una borsa COST844 e di una Marco Polo. Nel 2003, alla Fraunhofer di Schmallenberg (Germania) ha un contratto nell’ambito del Programma Leonardo. Ricercatore nel settore BIO/01 nel 1997 viene confermato nel 2000 presso l’Università di Bologna. L'attività scientifica del candidato, condotta in modo intenso continuativo e rigoroso, riguarda aspetti biomolecolari e citofisiologici alla base della dormienza, crescita, differenziamento e senescenza nelle piante sia in vivo che in vitro. Le ricerche inizialmente focalizzate sul ruolo delle poliammine hanno portato, per la prima volta, alla caratterizzazione delle transglutaminasi nei vegetali (anche in alghe unicellulari). Il candidato ha inoltre contribuito a chiarire il ruolo chiave di alcuni enzimi nella modificazione post-traduzionale delle proteine durante i processi di differenziamento a livello dei cloroplasti del citoplasma e delle pareti sia in condizioni naturali che nei fenomeni di stress. Particolarmente significativi i lavori sulla morte cellulare e sul trasporto delle poliammine. I lavori presentati sono pubblicati su riviste internazionali con elevato IF ed in tutti è ben evidente il ruolo determinante svolto dal candidato. Considerevole l’impegno profuso nell’organizzazione di congressi internazionali (ESF e COST844) e la partecipazione a progetti di ricerca internazionali (nell’ambito dell’ESF e del COST) e nazionali (FIRB, COFIN). L’attività didattica è stata svolta nell’ambito del SSD BIO/01 e nel SSD BIO/15 (Biologia vegetale). Il candidato è pertanto molto meritevole di essere preso in considerazione ai fini dell’attuale concorso. Commissario prof. Donatella Serafini Fracassini L'attività scientifica del candidato, condotta in modo intenso, continuativo e rigoroso, si è sviluppata su tematiche pienamente congruenti con le discipline comprese nel SDD BIO/01. La ricerca, condotta su basi biomolecolari e citofisiologiche con metodologia aggiornata (talune

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    metodiche sono state messe a punto dal candidato), è focalizzata sulla dormienza, crescita e differenziamento delle piante, principalmente sui sistemi in attiva crescita, sia proliferativa (ciclo cellulare) che apicale, ed in senescenza, studiati sia in vivo che in vitro. I suoi contributi personali ed originali hanno consentito una rilevante innovazione delle ricerche sulle poliammine in atto nel gruppo in cui il candidato si è formato, sviluppando un nuovo filone di ricerca in un settore poco esplorato nelle piante. I temi più salienti sono ben illustrati dagli aspetti più originali della ricerca, quali la scoperta e la caratterizzazione delle transglutaminasi nei vegetali (anche in alghe unicellulari); l' identificazione dei substrati ed il ruolo come enzimi chiave nella modificazione post-traduzionale di proteine in numerosi processi cruciali per il differenziamento, in vari compartimenti cellulari (cloroplasti, citoplasma e pareti) e nei fenomeni di stress; con potenziali ricadute applicative. Significativi i lavori concernenti il trasporto delle poliammine e l'attività transglutaminasica durante la morte cellulare programmata. I risultati sono concretizzati in numerose pubblicazioni di carattere internazionale, con valori medio-alti di IF, come quelle su JBC,Plant Physiology o Cell Death Differentiation, oltreché in alcune rassegne su invito. L' I.F. medio dei quindici lavori che presenta ai fini del presente concorso, tutti di carattere internazionale, risulta infatti di 2,95; in 6 pubblicazioni compare come primo o ultimo autore. Il ruolo preminente svolto dal candidato è evidenziato anche dalla originalità, omogeneità e dallo sviluppo temporale e consequenziale della sua linea di ricerca, anche nei lavori in collaborazione con altri laboratori nazionali e con diversi gruppi esteri (4). L’attività didattica nel settore concorsuale è documentata anche da didattica svolta all'estero master. Svolge attività organizzativa nel Dipartimento (130 strutturati). Rilevanti le relazioni internazionali. Il candidato è pertanto considerato molto meritevole di essere preso in considerazione nell’attuale concorso. Commissario prof. Francesco Sala Nato nel 1963, laureato in Scienze Biologiche nel 1987 (Univ. di Bologna), dottore di Ricerca in Biologia e Fisiologia Vegetale (Univ. di Bologna) nel 1993. Nel periodo 1993-97, sviluppa attività di ricerca in Italia e all’estero usufruendo di borse di studio diverse. Dal 1997 è ricercatore (Bio 01) presso l’Università di Bologna. L’attività didattica è iniziata nel 1989 con l’assistenza a tesi sperimentali. Dal 1997 svolge esercitazioni nell’ambito del Corso di Botanica.. Dal 2000 svolge corsi d’insegnamento di Biologia Vegetale nell’ambito di corsi di laurea diverso dell’Univ. di Bologna. L’attività di ricerca nel settore botanico inizia nel 1987 e si concretizza in 28 pubblicazioni su riviste scientifiche con referee. Le 15 pubblicazioni (anni 1988-2003) proposte per la pubblicazione mostrano particolare interesse e competenza per ricerche dedicata, in modo continuo, agli effetti biologici delle poliammine, al loro metabolismo e alla base genetica del loro controllo. Le pubblicazioni sono su buone riviste scientifiche, con alcuni picchi relativi a pubblicazioni su riviste d’elite nello specifico settore scientifico. Dall’elenco delle 15 pubblicazioni ritenute utili ai fini della valutazione comparativa, Del Duca compare in 6 di esse con il primo nome (usualmente la posizione riservata all’autore principale) ed in 1 di esse come ultimo (usualmente la posizione riservata al coordinatore della ricerca). Il candidato mostra di essere in possesso di ottima padronanza delle metodologie molecolari. Commissario prof. Paolo De Luca

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    Il candidato, ricercatore confermato di Botanica (BIO01) presso la facoltà di Scienze MM. FF. NN. di Bologna, presenta, come da Bando, 15 lavori a stampa. La maggior parte dei lavori riportano dati riguardanti il ciclo cellulare, avendo come modello il parenchima del tubero di Heliantus tuberosus. Un primo contributo originale ha avuto per oggetto l’individuazione nei vegetali di una attività TGasica responsabile della coniugazione tra proteine e poliammine. Successivi lavori effettuati in seguito a questo interessante risultato hanno permesso di caratterizzare composti coniugati delle poliammine, di osservare la presenza di derivati marcati in seguito a somministrazione di poliammina, di determinare che la sintesi dell’enzima TGasi avviene nella seconda metà della fase G1. In successivi lavori il candidato ha studiato il profilo delle proteine e la sua modificazione indotta da spermidina durante le fasi di formazione, la dormienza e il risveglio del tubero di Heliantus, la distribuzione elettroforetica dei coniugati e l’attività transglutaminasica in colture di cellule indotte ad inverdire. In altri lavori, il candidato ha utilizzato il cloroplasto isolato di Helianthus evidenziando i substrati proteici dell’attività TGasica, i derivati delle poliammine, l’azione di vari fattori chimici, fisici e biologici sull’attività TGasica e l’influenza di cicli di luce su questa attività enzimatica localizzata a livello sub-organellare. I risultati di questa serie di lavori sono di particolare interesse, spiccatamente originali e particolarmente innovativi; i dati sono sempre presentati in maniera ben elaborata e sono ben inseriti nelle più ampie tematiche generali. In alcuni lavori l’apporto individuale del candidato appare preponderante, in altri paritetico con quello degli altri autori. Altri lavori riguardano la presenza di attività TGasica in polline germinante di Malus, alcuni aspetti della senescenza e della morte cellulare programmata in fiori di Nicotiana, ed aspetti adattativi di Dunaliella ad alte concentrazioni saline. Un brillante lavoro riguarda lo studio della regolazione della trascrizione dell’operone per il trasporto della spermidina da parte della proteina trasportatrice in Escherichia coli. Il candidato presenta anche un originale e rigoroso lavoro di review sulle tranglutaminasi vegetali. Anche i risultati di questi ultimi lavori sono particolarmente originali ed innovativi e vengono presentati con rigore metodologico. L’apporto individuale del candidato è in alcuni casi preponderante in altri casi paritetico con i coautori. Tutti i lavori sono congruenti con le discipline del settore scientifico-disciplinare a concorso o con tematiche interdisciplinari che le comprendano. Oltre ad essere di notevole valore scientifico, sono pubblicati su riviste internazionali di notevole rilevanza, molto diffuse all’interno della comunità scientifica. La produzione scientifica, rilevata dal curriculum vitae, presenta continuità temporale, coerenza ed intensità ed è sempre correlata all’evoluzione delle conoscenze nel settore BIO01. Il candidato ha svolto attività didattica nell’ambito del settore BIO01. A partire dal 2000 ha tenuto corsi di: Biologia Vegetale per la laurea in Farmacia e per la laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, nonché di Laboratorio di Biologia Vegetale per la laurea triennale in Biologia dell’Università degli Studi di Bologna. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Biologia e Fisiologia Cellulare nel 1994. Dall’1-11-94 all’1-11-96 è stato titolare di una borsa post-dottorato. Nel 1995 ha vinto una borsa di studio annuale presso il Laboratorio del Prof. Igarashi a Ciba in Giappone. Nel 1997 ha vinto il concorso di Ricercatore di BIO01 presso la facoltà di Scienze MM FF NN dell’Università di Bologna. Ha vinto borse di studio per soggiorni di ricerca presso la Notthingam Trent University (GB) e presso l’impresa tedesca Fraunhöfer di Schmallenberg.

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    Il valido curriculum didattico e la prestigiosa e intensa attività di ricerca evidenziano come il candidato sia indubbiamente idoneo a ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a concorso. Commissario prof. Mauro Cresti Ricercatore confermato (Botanica BIO01) presso la Facoltà di S.M.F.N. dell’Università di Bologna. L’attività di ricerca ha riguardato: studio del ciclo cellulare, studio di proteine legate alla dormienza e risveglio dei tuberi di Heliantus, il modello di studio di cloroplasti isolati da foglie di Heliantus in relazione con l’attività proteica e ad attività enzimatiche a livello sub-cellulare. Le ricerche appaiono originali ed innovative e ben inserite nelle tematiche più generali legate alla disciplina. L’apporto del candidato appare paritetico con quello degli altri autori. Il candidato presenta inoltre altri lavori sul polline di melo e sulla senescenza e apoptosi che meritano estrema attenzione. Tutti i lavori sono congruenti con le discipline del settore scientifico disciplinare a concorso. Il candidato ha svolto attività didattica nell’ambito del settore BIO01. Ha usufruito di Borse di Studio UE presso Università e imprese straniere. Il C.V. evidenzia che il candidato è idoneo a ricoprire il ruolo di prof. di 1a fascia nel settore a concorso. Giudizio collegiale: Stefano Del Duca, nato nel 1963, laureato con lode in Scienze Biologiche nel 1987, dopo il servizio militare ha conseguito nel 1994 all’Università di Bologna il titolo di Dottore di Ricerca in Biologia e Fisiologia Cellulare. Dopo aver conseguito una borsa post-dottorale ed aver collaborato con vari laboratori italiani, nel 1995 ha vinto una borsa annuale della Japan Society for Promotion of Sciences presso l’Università di Chiba (Giappone); nel 2001 e 2002 ha lavorato a Nottingham (Inghilterra) rispettivamente con una borsa COST844 ed una borsa Marco Polo dell'Università di Bologna e, nel 2003, alla Fraunhofer di Schmallenberg (Germania) con un contratto del Programma Leonardo dell'Università di Bologna. E' diventato ricercatore nel settore BIO/01 nel 1997, confermato nel 2000, presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell'Università di Bologna. Il candidato presenta, come da Bando, 15 lavori a stampa. Nella maggior parte di essi il candidato ha studiato gli eventi del ciclo cellulare utilizzando come modello il parenchima attivato del tubero dormiente di Heliantus tuberosus. Un primo contributo originale ha riguardato l’individuazione, per la prima volta nei vegetali, di una attività transglutaminasica (TGasica) analoga a quella che negli animali è responsabile della coniugazione tra proteine e poliammine (1). Questo interessante risultato ha consentito lo sviluppo di successive indagini sempre in relazione alle varie fasi del ciclo cellulare: sono stati caratterizzati i coniugati delle poliammine, evidenziando, tra l’altro, la formazione di un legame non enzimatico (2); è stato osservato che, in seguito a somministrazione di poliammina, si ritrovano derivati marcati in percentuale diversa in relazione alle varie fasi del ciclo cellulare e che l’enzima TGasi è sintetizzato nella seconda metà della fase G1 (3-4). In successivi lavori il candidato ha studiato il profilo delle proteine e la sua modificazione indotta da spermidina durante le fasi di formazione, dormienza e risveglio del tubero di Heliantus (11) così come la distribuzione elettroforetica dei coniugati e l’attività transglutaminasica in colture di cellule indotte ad inverdire (5). In un altro gruppo di lavori il modello di studio è stato il cloroplasto isolato da foglie di Helianthus, in cui sono stati evidenziati sia i substrati proteici dell’attività TGasica (6), sia i derivati delle poliammine (7). Inoltre, sugli stessi organelli è stata

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    verificata l’azione di fattori chimici, fisici e biologici sull’attività TGasica (12) e l’influenza di cicli di luce su questa attività enzimatica localizzata a livello sub-organellare (14). I risultati di questa serie di lavori sono di particolare interesse, originali ed innovativi; tutti risultano condotti con rigore metodologico; i dati sono sempre presentati in maniera ben elaborata e si inseriscono nelle più ampie tematiche generali. L’apporto individuale del candidato appare paritetico a quello degli altri autori nei lavori 1-2-3-4-14, preponderante nei lavori 5-6-7-9-11-12. Un altro lavoro riguarda la presenza di attività TGasica in polline germinante di Malus, sistema particolarmente attivo riguardo all’espressione di proteine strutturali (9). In un ulteriore contributo vengono trattati alcuni aspetti della senescenza e della morte cellulare programmata in fiori di Nicotiana (13). Aspetti adattativi ad alte concentrazioni saline sono stati caratterizzati in Dunaliella salina (15). Un valido lavoro, sviluppato durante il periodo di lavoro in Giappone, riguarda lo studio della regolazione della trascrizione dell’operone per il trasporto della spermidina da parte di una proteina trasportatrice in Escherichia coli (10). Anche i risultati di questi ultimi lavori sono originali ed innovativi e vengono presentati con rigore metodologico. L’apporto individuale del candidato è preponderante nel lavoro n. 9 ed è paritetico nei lavori 13-15. Il candidato presenta anche una review sulle transglutaminasi vegetali, in cui sono comparati dati di biologia vegetale e animale. In essa l’apporto è paritetico a quello dei coautori. Tutti i lavori sono congruenti con le discipline del settore scientifico-disciplinare a concorso o con tematiche interdisciplinari che le comprendano. Oltre ad essere di notevole valore scientifico, sono pubblicati su riviste di rilevanza internazionale, con Impact Factor molto elevato. La produzione scientifica, rilevata dal curriculum vitae, presenta continuità temporale, coerenza ed intensità ed è sempre correlata all’evoluzione delle conoscenze nel settore Bio01. Appare evidente che il candidato è il ricercatore trainante nelle tematiche da lui affrontate e che pertanto possiede una ben definita personalità scientifica. Il candidato ha svolto attività didattica nell’ambito del settore Bio01. A partire dal 2000 ha tenuto corsi di: Biologia Vegetale per la laurea in Farmacia e per la laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, nonché di Laboratorio di Biologia Vegetale per la laurea triennale in Biologia dell’Università degli Studi di Bologna. Nominato nel Comitato organizzatore di congressi internazionali sotto gli auspici dell’European Science Foundation (ESF) e dell’azione COST844, ha partecipato attivamente ad una ventina di congressi internazionali ed a numerosi congressi nazionali. Ha partecipato e partecipa a progetti internazionali (ESF e COST) e nazionali (FIRB, COFIN), e a progetti di Ateneo. Ha fatto parte ripetutamente della Giunta del Dipartimento di Biologia Il valido curriculum didattico e l’autorevole e intensa attività di ricerca evidenziano che il candidato è particolarmente meritevole di ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a concorso. CANDIDATO: Aldo Musacchio Giudizi individuali: Commissario prof. Anna Maria Innocenti Aldo Musacchio Laureato in Scienze Biologiche nel 1968 presso l’Università degli Studi di Napoli dal 1970 al 1976 ha prestato servizio presso l’Orto Botanico di Napoli come esercitatore, tecnico e

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    successivamente tecnico laureato. A partire dal 1976 diventa Assistente Ordinario di Botanica presso l’Istituto di Botanica dell’Università di Napoli. Professore incaricato di Botanica I dal 1976 e stabilizzato nel 1979. Trasferito presso il Dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria nel 1978 diviene Professore Associato di Botanica nel 1985 sempre presso la stessa Università.

    Le pubblicazioni presentate caratterizzate da originalità e rigore metodologico riguardano lo studio di alghe unicellulari e di cianobatteri filamentosi, la loro variabilità e le interazioni con l’ambiente ed in particolare il fitoplancton ed il macrofitobentos delle coste tirreniche della Calabria. Studi successivi si sono focalizzati sui processi di decomposizione vegetale e dinamica dei nutrienti in diversi ambienti forestali. Più recentemente gli studi si sono rivolti alla variabilità genetica in piante mediterranee spontanee utilizzando tecniche molecolari per l’analisi dei polimorfismi allozimici e del DNA nucleare e plastidiale. I lavori presentati sono in gran parte su riviste di carattere internazionale con buon I.F. sono tutti in collaborazione, ma è sempre evidente l’apporto determinante del candidato ed il suo grado di autonomia. Va rilevata inoltre una non comune capacità organizzativa e di gestione del gruppo di ricerca dal 1998 a tuttoggi. Ha fatto parte del collegio dei Docenti del Dottorato di "Sistematica molecolare" presso l'Università Federico II di Napoli e successivamente del Dottorato in Biologia Vegetale presso l'Università della Calabria.. E' stato membro del Comitato Tecnico Scientifico dell'Orto Botanico dell'Università della Calabria e coordinatore di un Progetto Erasmus. Ha organizzato workshop a carattere internazionale e congressi nazionali. E' attualmente responsabile di un progetto PRIN ed ha partecipato a progetti PRIN, a due Progetti finalizzati del CNR e ad un progetto ESF. E' inoltre responsabile scientifico di un progetto di ricerca dell'Ente Parco del Pollino. L’attività didattica, ampia e versatile, è stata svolta nell’ambito del Settore Scientifico disciplinare oggetto del concorso sia nei corsi di base che specialistici. Considerevole il contributo profuso negli organi di gestione del Dipartimento è stato infatti membro della Giunta e vice Direttore di Dipartimento di Ecologia dell'Università della Calabria.

    Il candidato è pertanto considerato molto meritevole di essere preso in considerazione ai fini dell’attuale concorso. Commissario prof. Donatella Serafini Fracassini Nella sua lunga carriera scientifica, la ricerca del candidato si articola temporalmente, in tre ben riconoscibili filoni di ricerca: la variabilità, le interazioni con l'ambiente di alghe unicellulari e Cianobatteri filamentosi, la dinamica dei nutrienti in specie forestali e, più recentemente, mediante moderne tecniche molecolari, i polimorfismi allozimici e il DNA nucleare o orgenellare. Talune tematiche appaiono marginali nel raggruppamento concorsuale. Delle 15 pubblicazioni presentate ai fini del presente concorso, rappresentative del percorso scientifico del Candidato, (IF medio 1,140) un preminentente gruppo di ricerche è volto allo studio dell'ibridazione delle Orchidaceae ed in particolare dell'evoluzione del genoma plastidiale delle stesse piante. Queste ultime ricerche, condotte con moderne tecniche molecolari e presentate in collaborazione con ricercatori delle Università di Napoli e Zurigo, sono pubblicate su riviste internazionali con rilevante I.F.. Queste pubblicazioni evidenziano un'importante innovazione nella ricerca del gruppo diretto dal Candidato. L'attività organizzativa è molto intensa sia in ambito dipartimentale, dove ha fatto nascere un laboratorio di ricerca, sia in collaborazione con Enti extra-universitari, sia nel Corso di Laurea dove, inoltre, tiene numerosi corsi mostrando grande versatilità ed impegno anche nella didattica. Il candidato è pertanto considerato molto meritevole di essere preso in considerazione nell’attuale concorso.

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    Commissario prof. Francesco Sala Nato nel 1943, laureato in Scienze Biologiche nel 1968 (Univ. di Napoli), Assistente Ordinario di Botanica (Univ. di Napoli) dal 1976, Professore Associato di Botanica (BIO 01) dal 1985 (Univ. della Calabria).Nel periodo 1996-01 è membro del collegio dei docenti del Dottorato di “Sistematica Molecolare” dell’Univ. di Napoli e, dal 2001, è membro del collegio dei docenti del Dottorato in Biologia Vegetale (Univ. della Calabria). L’attività di ricerca nel settore botanico inizia nel 1972 e si concretizza, sino al 2003 in 46 pubblicazioni. Le 15 pubblicazioni (anni 1991-2003) selezionate mostrano particolare interesse e competenza per tre filoni di ricerca: variabilità genetica in alghe e cianobatteri e loro interazioni con l’ambiente. Le pubblicazioni sono su medie e buone riviste scientifiche, con un crescendo nelle pubblicazioni degli ultimi anni (2002-03). Dall’elenco delle 15 pubblicazioni ritenute utili ai fini della valutazione comparativa, Musaccchio compare in 4 di esse con il primo nome (usualmente la posizione riservata all’autore principale) ed in 4 di esse come ultimo (usualmente la posizione riservata al coordinatore della ricerca). Il candidato mostra di essere in possesso di una buona esperienza nel settore dell’analisi molecolare dei genomi delle piante, incluso quello cloroplastico, e nella elaborazione dei dati per ottenerne informazioni sulla evoluzione di individui e popolazioni. Commissario prof. Paolo De Luca Il candidato Aldo Musacchio, professore Associato di Botanica (BIO01) presso la Facoltà di Scienze MM FF NN dell’Università degli Studi della Calabria, presenta, come da Bando, 15 lavori scientifici. Il candidato presenta due lavori riguardanti i Cianobatteri, nei quali è caratterizzata l’attività nitrogenasica a diverse condizioni di aerobiosi e la variabilità isoenzimatica dei ceppi. Successivi lavori hanno studiato la dinamica dei nutrienti e la decomposizione della lettiera di conifere, incubate in campo, nonché l’andamento annuale di azotofissazione, denitrificazione ed emissioni di N2O e CH4 nella lettiera dei boschi della Calabria. I risultati di questi lavori sono indubbiamente interessanti, originali ed innovativi. Per la conduzione delle ricerche il candidato ha utilizzato numerose tecniche, tutte applicate con rigore metodologico. L’apporto individuale del candidato appare generalmente preponderante. Altri lavori hanno affrontato tematiche relative agli incroci tra Orchidaceae, utilizzando tecniche molecolari. E’ stata verificata l’origine ibrida di Orchis x colemanii e sono stati individuati esemplari F1, F2 e reincroci. E’ stata accertata l’origine ibrida di rari esemplari ritrovati in Italia meridionale, individuando le specie parentali in O. mascula ed O. provincialis. Sono stati individuati altri vari casi di ibridi naturali tra specie di Orchidaceae, dimostrando come in questa famiglia non siano altamente efficaci i meccanismi di isolamento fiorale. In altri lavori il candidato si è interessato di orchidee palustri mediterranee, caratterizzandone loci del genoma plastidiale. Ha individuato la presenza di un minisatellite e di un microsatellite nell’introne plastidiale per il tRNAleu di Anacamptis palustris ed ha verificato la loro variabilità. Ha poi studiato l’evoluzione molecolare di A. palustris e specie affini. Sulla base, poi, di questi dati, ha effettuato una analisi delle popolazioni di A. palustris, ed ha dimostrato una relazione tra il livello di variabilità del microsatellite e le dimensioni delle popolazioni naturali di A. palustris. Altri lavori hanno riguardato la caratterizzazione della variabilità genetica di specie mediterranee. Sulla base della variabilità dell’ITS I sono stati individuati gruppi omogenei tra le popolazioni italiane di Paeonia mascula s.l. Studiando la variabilità allozimica di Centaurea tenorei ha evidenziato problemi di conservazione. Infine, per disporre di marcatori nucleari codominanti utili

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    allo studio della biologia di popolazioni del genere Serapias, ha sviluppato marcatori microsatellitari. Le tematiche affrontate in questi lavori sono attuali e stimolanti; i lavori riportano dati di interesse, indubbiamente originali ed innovativi, presentati ed elaborati con notevole rigore metodologico e con avanzati metodi statistici. Anche per queste ricerche sono state messi a punto approcci originali ed innovativi. L’apporto individuale del candidato appare in alcuni casi prevalente in altri paritetico rispetto a quello dei coautori. L’attività scientifica del candidato è sempre congruente con le discipline del settore scientifico BIO01. I lavori appaiono pubblicati su riviste internazionali di prestigio ben diffuse all’interno della comunità scientifica. La produzione scientifica del candidato, verificata dal curriculum vitae, spazia in varie e vaste tematiche, utilizza numerose e complesse metodologie, presenta continuità temporale ed è sempre in relazione all’evoluzione delle conoscenze del settore a concorso. Il candidato presenta una vasta attività didattica nelle discipline del settore BIO01 ed in settori affini. Nel triennio 1976-79 ha tenuto il corso di Botanica I per la laurea in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Napoli. Dal 1985-86 al 1993-94 e dal 1996-97 al 2002-03 ha tenuto il corso di Botanica II per la Laurea in Scienze Biologiche presso l’Università della Calabria. Nel biennio 1994-96 ha tenuto il corso di Algologia. Sempre presso l’Università della Calabria ha tenuto i seguenti corsi: Fisiologia Vegetale (1986-87), Botanica I (dal 1991-92 al 1997-98), Botanica Evoluzionistica (dal 1998-99 in poi), Con l’attuazione del nuovo ordinamento ha tenuto corsi di Botanica, Sistematica vegetale, Botanica evoluzionistica per la Laurea in Scienze Biologiche, nonché il corso di Botanica Sistematica per la Laurea in Gestione dei Rischi Naturali del Polo Didattico di Vibo Valentia. Il candidato è stato assistente ordinario di Botanica presso l’Università di Napoli dal 1-6-1976. Nel 1979 si è trasferito presso l’Università della Calabria, dove è professore associato dal 1984. Il candidato è responsabile dell’unità di ricerca dell’Università della Calabria del PRIN-COFIN “Biologia ed evoluzione degli endemismi”. E’ stato responsabile scientifico del progetto “Studio di ambienti e specie animali e vegetali critiche,rare e a rischio di estinzione” finanziato dall’Ente Nazionale Parco del Pollino. E’ stato vice-direttore del Dipartimento di Ecologia dal 1999 al “2003”. Sulla base della complessa, originale ed innovativa produzione scientifica, nonché della intensa e varia attività didattica il candidato è indubbiamente meritevole di ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a concorso. Commissario prof. Mauro Cresti Professore Associato (BIO01) presso la Facoltà di S.M.F.N. dell’Università della Calabria. I settori di studio del candidato riguardano: lo studio di Cianobatteri filamentosi diazotrofici, la dinamica dei nutrienti e la decomposizione della lettiera di specie diverse di Conifere, la caratterizzazione molecolare dell’ibridazione tra specie affini di Orchidee, la variabilità genetica di alcune specie mediterranee. Per la conduzione delle ricerche sono state utilizzate numerose metodologie, anche innovative applicate con rigore scientifico. L’apporto individuale del candidato appare paritetico con quello degli altri autori. I lavori scientifici presentati sono congruenti con il raggruppamento BIO01. L’attività didattica del candidato è stata svolta nel raggruppamento a concorso. Il C.V. del candidato è meritevole di ricoprire il ruolo di professore di 1a fascia nel settore a concorso

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    Giudizio collegiale: Aldo Musacchio, nato nel 1943, laureato in Scienze Biologiche nel 1968 presso l’Università degli Studi di Napoli, dopo il servizio militare, dal 1970-71 al 1976 presta servizio presso l’Orto Botanico di Napoli come Esercitatore, Tecnico Esecutivo e successivamente Tecnico Laureato. A partire dal 1976 diventa Assistente Ordinario di Botanica presso l’Istituto di Botanica dell’Università di Napoli. Professore Incaricato di Botanica I dal 1976 e stabilizzato nel 1979. Trasferito nel 1978 presso il Dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria, diviene Professore Associato di Botanica nel 1985, sempre presso la stessa Università. Il candidato presenta, come da Bando, 15 lavori scientifici. I primi due lavori riguardano lo studio di Cianobatteri filamentosi diazotrofi. In un lavoro è stata caratterizzata l’attività nitrogenasica a diverse condizioni di aerobiosi (1). Nell’altro è stata valutata la variabilità isoenzimatica dei ceppi isolati da bacini lacustri dell’Italia meridionale (2). Altri lavori hanno riguardato la dinamica dei nutrienti e la decomposizione della lettiera di specie diverse di conifere, incubate in campo in un sito permanente della foresta della Sila di Pinus laricio (4-9), nonché l’andamento annuale delle attività di azotofissazione, denitrificazione ed emissioni di N2O e CH4 nella lettiera della stessa foresta (3). I risultati di questi due gruppi di lavori appaiono di apprezzabile interesse, originali ed innovativi; i dati appaiono ben inseriti nel vasto contesto di queste tematiche di ricerca. Per la conduzione delle ricerche sono state utilizzate numerose tecniche, tutte applicate con rigore metodologico. L’apporto individuale del candidato appare preponderante nei lavori 1, 2 e 3 e paritetico nei lavori 4 e 9. Altri lavori hanno affrontato la tematica della caratterizzazione molecolare del fenomeno dell’ibridazione tra specie affini di Orchidaceae. E’ stata verificata l’origine ibrida di Orchis x colemanii e l’esistenza di uno sciame ibrido composto da individui F1, F2 e reincroci (6). E’ stato accertato che O. mascula ed O. provincialis sono le specie parentali di rari esemplari trovati nell’Italia meridionale e dei quale era solo ipotizzata la natura ibrida (11). Sono stati individuati vari casi di ibridi naturali tra specie di Orchidaceae, la cui esistenza ha messo in discussione la diffusa opinione dell’assoluta efficacia dei meccanismi di isolamento fiorale operanti tra le specie di questa famiglia (7). Un gruppo di lavori ha indagato aspetti demografici ed evolutivi di orchidee palustri mediterranee, caratterizzandone loci del genoma plastidiale. In un primo lavoro è stata individuata la presenza di un minisatellite e di un microsatellite nell’introne plastidiale per il tRNAleu di Anacamptis palustris ed è stata verificata la loro variabilità (10). In un successivo lavoro sono state confrontate le specie del gruppo di A. palustris e altre di generi affini, chiarendo tempi e modi dell’evoluzione molecolare dei loci (13). Sulla base di questi dati, è stato possibile effettuare l’analisi delle popolazioni di A. palustris (14). E’ stata infine dimostrata una relazione tra il livello di variabilità del microsatellite e le dimensioni delle popolazioni naturali di A. palustris, evidenziando gli effetti genetici della loro drastica riduzione attuale (15). Altri lavori hanno riguardato la caratterizzazione della variabilità genetica di specie mediterranee. Sulla base della variabilità dell’ITS I sono stati individuati gruppi omogenei tra le popolazioni italiane di Paeonia mascula s.l. (5). L’analisi della variabilità allozimica di Centaurea tenorei ha evidenziato problemi di conservazione legati al basso flusso genico tra le sue popolazioni della Penisola Sorrentina (12). Infine, per disporre di marcatori nucleari codominanti utili allo studio della biologia di popolazioni del genere Serapias, sono stati sviluppati marcatori microsatellitari (8).

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    Le tematiche affrontate in questi lavori sono attuali e stimolanti; i lavori riportano dati di notevole interesse, indubbiamente originali ed innovativi, presentati ed elaborati con rigore metodologico e con avanzati metodi statistici. Gli approcci di queste ricerche appaiono originali ed innovativi. L’apporto individuale del candidato appare prevalente nel lavoro n. 5, paritetico rispetto a quello dei coautori nei rimanenti. L’attività scientifica del candidato è sempre congruente con le discipline del settore scientifico Bio01. I lavori sono pubblicati su riviste internazionali con buon Impact Factor. La produzione scientifica del candidato, verificata dal curriculum vitae, si focalizza su tre precisi filoni di ricerca, utilizza numerose e complesse metodologie, presenta continuità temporale ed è in relazione all’evoluzione delle conoscenze del settore a concorso. La lunga e articolata attività di ricerca e il fondamentale contributo alle attività organizzative nell’ambito dell’Università di appartenenza evidenziano l’affermata personalità culturale e scientifica del candidato. Il candidato presenta una vasta attività didattica nelle discipline del settore Bio01 ed in settori affini. Nel triennio 1976-79 ha tenuto il corso di Botanica I per la laurea in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Napoli. Dal 1985-86 al 1993-94 e dal 1996-97 al 2002-03 ha tenuto il corso di Botanica II per la Laurea in Scienze Biologiche presso l’Università della Calabria. Nel biennio 1994-96 ha tenuto il corso di Algologia. Sempre presso l’Università della Calabria ha tenuto i seguenti corsi: Fisiologia Vegetale (1986-87), Botanica I (dal 1991-92 al 1997-98), Botanica Evoluzionistica (dal 1998-99 in poi). Con l’attuazione del nuovo ordinamento ha tenuto corsi di Botanica, Sistematica vegetale, Botanica evoluzionistica per la Laurea in Scienze Biologiche, nonché il corso di Botanica Sistematica per la Laurea in Gestione dei Rischi Naturali del Polo Didattico di Vibo Valentia. Ha fatto parte del collegio dei Docenti del Dottorato di "Sistematica molecolare" presso l'Università di Napoli Federico II e, successivamente, del Dottorato in Biologia Vegetale presso l'Università della Calabria. Presso quest’ultima Università, dal 1998, ha organizzato e diretto il Laboratorio di Ricerca in Biosistematica Vegetale. E' stato più volte membro della Giunta di Dipartimento di Ecologia dell'Università della Calabria e ne è stato vice Direttore fino al 2003. Da molti anni è membro del Comitato Tecnico scientifico dell'Orto Botanico dell'Università della Calabria. Nel Corso di Laurea di Scienze Biologiche ha fatto parte di numerose Commissioni ed è Coordinatore del Progetto Erasmus. Ha organizzato workshops a carattere internazionale e congressi nazionali. E' responsabile di un progetto PRIN e precedentemente è stato membro di altri due progetti PRIN, di due Progetti finalizzati del CNR e di un progetto ESF. E' anche responsabile scientifico di un progetto di ricerca dell'Ente Parco del Pollino. Sulla base della originale ed innovativa produzione scientifica, nonché della considerevole attività didattica e organizzativa, il candidato è particolarmente meritevole di ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a concorso. CANDIDATO: Gesualdo Siniscalco Gigliano Giudizi individuali: Commissario prof. Anna Maria Innocenti

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    Laureato nel 1974 in Scienze Biologiche presso l’Università di Napoli ha prestato servizio come tecnico coadiutore dal 1970 al 1976 presso l’Istituto di Botanica e come tecnico laureato, presso l’Orto Botanico dell’Università di Napoli dal 1976 al 1983. Dal 1983 è stato inquadrato come ricercatore di Botanica e dal 1988 come professore associato di Botanica nella stessa Università. La maggior parte dei lavori presentati dal candidato affrontano aspetti della biologia delle Cycadales delle quali ha anche studiato, in chiave evolutiva, la distribuzione dei glucosidi del MAM e la loro attività neurotossica. Di rilevante interesse una ben documentata rewiew presentata sulla sistematica molecolare delle Cycadales. Altri studi riguardano la composizione chimica delle mucillagini nelle Cycadales ed il significato biologico di questi composti. Altre ricerche si sono focalizzate su aspetti botanici, chemiosistematici e tossicologici in piante produttrici di sostanze stupefacenti (Cannabis e Papaver). Alcuni dei lavori presentati sono a singolo nome altri in collaborazione, ma è sempre evidente l’apporto determinante del candidato, buona parte di essi compaiono su riviste internazionali con ampia diffusione e buon IF L’attività didattica, intensa e continuativa, è stata svolta nell’ambito del SSD BIO01

    Il candidato è pertanto considerato meritevole di essere preso in considerazione ai fini dell’attuale concorso. Commissario prof. Donatella Serafini Fracassini Presenta diversi lavori originali a rilevanza internazionale suddivisi in alcuni principali filoni di ricerca che riguardano la chemotassonomia e tossicità delle Cycadale e le piante da droga, quali Cannabis, studiata a fini forensi e Papaver, esaminata per il suo contenuto in droghe. Alcuni lavori vertono sulla fissazione dell'azoto in diverse simbiosi e nei cianobatteri e su proteine di Phytolacca inattivanti i ribosomi. Dei 15 lavori presentati ai fini del presente concorso (IF medio 0,707) un numero cospicuo di lavori di rilievo, specialmente fra i più recenti, ha finalità applicative per la ricerca forense. Vengono utilizzate appropriate tecnologie biochimiche o di biologia molecolare. L'apporto del candidato è rilevabile dalla continuità temporale delle pubblicazioni pur sulle diverse tematiche su riportate. Presenta pubblicazioni con collaborazioni estere. Ha svolto una lunga attività didattica, essendo Professore Associato dal 1988, congrua con il raggruppamento concorsuale. Presenta attività organizzativa ed editoriale. Il candidato è pertanto considerato meritevole di essere preso in considerazione nell’attuale concorso. Commissario prof. Francesco Sala Nato nel 1948, laureato in Scienze Biologiche nel 1974 (Univ. di Napoli), tecnico laureato nel 1976-83, è ricercatore (Univ. di Napoli) nel periodo 1983-86. Dal 1988 è Professore Associato di Botanica (Bio 01) (Univ. di Napoli). L’attività didattica si sviluppa nell’ambito del suo ruolo di Professore Associato con il corso di Botanica. Svolge inoltre esercitazioni di Biologia Sperimentale ed altri brevi incarichi didattici. L’attività scientifica si è concretizzata in 51 pubblicazioni (anni 1978-1999) su riviste di medio livello. L’elenco delle 15 pubblicazioni ritenute utili ai fini della valutazione comparativa distingue due specifici filoni di ricerca: “Marcatori delle Cycadales” e “Piante da droga”. In essi Siniscalco Gigliano compare per 4 volte come autore unico, per 3 volte come primo autore (usualmente la posizione riservata all’autore principale) e per 6 volte come ultimo (usualmente la posizione riservata al coordinatore della ricerca). I marcatori tassonomici sono basati sullo studio di metaboliti mentre le piante da droga sono studiate anche con marcatori del DNA. Il candidato mostra di essere in possesso di moderne e appropriate metodologie.

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    Commissario prof. Paolo De Luca Il candidato Gesualdo Siniscalco Gigliano, professore Associato di Botanica (BIO01) presso la Facoltà di Scienze MM FF NN dell’Università degli Studi di Napoli, presenta, come da Bando, 15 lavori scientifici. Numerosi lavori presentati dal candidato trattano della biologia, della chemiosistematica e della evoluzione delle Cycadales. Il candidato ha evidenziato la presenza ubiquitaria nelle Cycadales della cicasina, un glucoside neurotossico isolato da Cycas, ed ha studiato la distribuzione nelle Cycadales australiane della macrozamina, altro glucoside neurotossico del MAM. Ha, poi, approntato uno studio chemiosistematico sulle Cycadales utilizzando con successo i MAM glucosidi come marcatori, ed ha verificato la tossicità di questi composti somministrandoli a topi e registrando danni indotti ad elementi figurati del sangue. Il candidato ha poi riportato dati su studi effettuati sulle mucillagini delle Cycadales, delle quali ha individuato la natura polisaccaridica ed ha identificato i monosaccaridi presenti. Sulla base di questi risultati ha effettuato uno studio sistematico sulle Cycadales utilizzando come marcatori la composizione delle mucillagini in monosaccaridi ed il pattern di distribuzione di questi nei diversi generi. Un lavoro di sintesi ha presentato una schema evolutivo delle Cycadales sulla base di nuovi dati riguardanti i MAM glucosidi e le mucillagini. Di altra impostazione è un lavoro sul genere Dioon (Cycadales) nel quale il candidato, utilizzando tecniche di RFLP, ha elaborato la prima completa analisi filogenetica del genere. Il candidato presenta una ben documentata review sulla sistematica molecolare delle Cycadales, di particolare interesse scientifico. I risultati dei lavori finora considerati presentano dati originali e nuovi. Le ricerche esposte appaiono svolte utilizzando numerose metodiche e protocolli originali, sempre eseguiti con rigore scientifico. Il contributo del candidato appare preponderante in alcuni casi, in altri paritetico con quello degli altri autori. Un altro gruppo di lavori tratta tematiche riguardanti piante produttrici di sostanze stupefacenti. Di particolare rilievo sono i lavori che mirano alla classificazione di Cannabis sativa e al riconoscimento delle sue cultivar, utilizzando analisi di DNA ribosomale, profili di restrizione del genoma, profili di restrizione dell’ITS I e dell’ITS II. In un interessante lavoro di review su questa specie vengono esposti i problemi botanici e gli approcci molecolari connessi alle attività forensi. Un ulteriore lavoro affronta tematiche morfologiche e chemiosistematiche legate a Papaver setigerum, e alla specie affine P. somniferum. Questi lavori sviluppano tematiche originali e presentano interessanti risultati. Le indagini si sono avvalse di metodiche eseguite con il dovuto rigore scientifico. Il candidato è unico autore di alcuni di questi lavori; per gli altri lavori in alcuni casi il suo contributo appare preponderante, in altri paritetico con quello degli altri autori. L’attività scientifica del candidato è sempre congruente con le discipline comprese nel settore BIO01 o con tematiche interdisciplinari che le comprendono. Tutti i lavori sono pubblicati su riviste internazionali di buon livello, ben diffuse nella comunità scientifica. La produzione scientifica, verificata dal curriculum, presenta continuità temporale, anche in relazione all’evoluzione delle conoscenze nel settore BIO01. Dall’anno accademico 1988 al 2001-02 ha insegnato Botanica I per la laurea in Scienze biologiche dell’Università di Napoli Federico II. Dal 2001-02 svolge l’insegnamento di Botanica Generale per il Corso di laurea in Biologia delle Produzioni Marine della Facoltà di Scienze dell’Università di

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    Napoli Federico II. Ha tenuto corsi di Laboratorio di Biologia Sperimentale della laurea in Scienze Biologiche e di Laboratorio di Biologia Vegetale per la laurea in Biologia delle Produzioni Marine. Dal 2001-02 tiene il corso di Didattica della Botanica nella Scuola Interuniversitaria per la Specializzazione all’Insegnamento dell’Università di Napoli. Il candidato è stato Ricercatore di Botanica dal 16/12/1983 al 1988, anno in cui ha preso servizio come Professore Associato. Ha frequentato i Laboratori del New York Botanical Garden, del Department of Physiological Botany dell’Università di Upssala, del Lehmann College di New York. Ha partecipato a missioni botaniche in America Centro-settentrionale, finanziate dall’Accademia dei Lincei e dal Ministero della pubblica Istruzione. L’interessante attività di ricerca documentata e il valido curriculum didattico suggeriscono che il candidato sia meritevole di ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a concorso. Commissario prof. Mauro Cresti Professore Associato (BIO01) presso la Facoltà di S.M.F.N. dell’Università di Napoli. L’attività di ricerca è principalmente orientata verso le problematiche connesse alla biologia ed evoluzione delle Cycadales affrontate usando anche moderne metodologie particolarmente innovative. I risultati ottenuti sono da considerare molto specialistici ma di estremo interesse scientifico. Di buon livello appare una review sulla sistematica molecolare delle Cycadales. Il contributo del candidato ai lavori scientifici presentati appare essere paritetico con gli altri autori. I lavori scientifici sono congruenti con il settore scientifico disciplinare BIO01. L’attività didattica è stata svolta nel settore BIO01. Il C.V. evidenzia che il candidato è meritevole di ricoprire il ruolo di Professore di 1a fascia nel settore a concorso. Giudizio collegiale: Gesualdo Siniscalco Gigliano, nato nel 1948 si laurea in Sc. Biologiche nel 1974. E' stato Tecnico Coaudiutore ed in seguito Tecnico Laureato presso l'Orto Botanico della Facoltà di Scienze dell'Università di Napoli Federico II fino al 1983, quando diviene Ricercatore presso il Dipartimento di Biologia Vegetale della Facoltà di Scienze dell'Università di Napoli Federico II. Nel 1988 è divenuto Professore Associato di Botanica presso lo stesso Dipartimento. Un cospicuo numero di lavori presentati dal candidato riguarda problematiche connesse alla biologia ed evoluzione delle Cycadales. In un primo lavoro egli evidenzia come sia ubiquitaria nelle Cycadales la presenza della cicasina, un glucoside del metilazossimetanolo (MAM), altamente neurotossico, riportato solo per Cycas (1). In un successivo lavoro studia la distribuzione nelle Cycadales australiane della macrozamina, altro glucoside neurotossico del MAM (2). Successivamente utilizza con successo i glucosidi del MAM come marcatori sistematici delle Cycadales (4). La tossicità dei glucosidi del MAM è stata verificata con esperienze su topo, in cui la somministrazione ha indotto danni ad elementi figurati del sangue (9). In altri lavori, il candidato riporta i dati di suoi studi effettuati sulle mucillagini delle Cycadales, composti presenti nei tipici canali mucipari di questo gruppo di piante. In un primo lavoro viene individuata la natura polisaccaridica di questi composti e vengono identificati i monosaccaridi in essi presenti (3). In un successivo lavoro, viene effettuato uno studio sistematico sulle Cycadales basato sulla composizione in monosaccaridi delle mucillagini e sul loro pattern di distribuzione nei

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    diversi generi (5). Un altro lavoro presenta una sintesi sulla chemiotassonomia delle Cycadales sulla base di dati riguardanti i MAM glucosidi e le mucillagini stesse (6). Di altra impostazione è un lavoro sul genere Dioon (Cycadales), che, utilizzando tecniche di RFLP, ha permesso di effettuare la prima completa analisi filogenetica del genere (7). I risultati dei lavori finora considerati presentano dati originali e innovativi. Le ricerche sono svolte utilizzando numerose metodiche e protocolli originali, sempre eseguiti con rigore scientifico. Il lavoro 6 vede il candidato come unico autore; nel lavoro 9 il contributo del candidato appare preponderante; nei lavori 1, 2, 3, 4, 5 e 7 il contributo appare paritetico a quello degli altri autori. Il candidato presenta una ben documentata review (8) sulla sistematica molecolare delle Cycadales, nella quale il suo contributo appare paritetico a quello degli altri autori. Un altro gruppo di lavori tratta tematiche riguardanti piante produttrici di sostanze stupefacenti, principalmente di aspetti botanici, chemiosistematici e tossicologici di Cannabis sativa. Di rilievo sono i lavori che mirano al riconoscimento di questa specie e delle sue cultivar a partire da campioni essiccati, utilizzando analisi di DNA ribosomale (11), profili di restrizione del genoma (12), profili di restrizione dell’ITS I (13) e dell’ITS II (14). In un interessante lavoro di review su Cannabis vengono esposti i problemi botanici e gli approcci molecolari connessi alle attività forensi (15). Un ulteriore lavoro porta alla identificazione su base morfologica e chemiosistematica di Papaver setigerum, evidenziando come questa specie sia ben distinta dall’altra specie , P. somniferum, con cui era stata sovente confusa (10). Questi lavori sviluppano tematiche originali e presentano interessanti risultati. Le indagini si sono avvalse di metodiche eseguite con rigore scientifico. Il candidato è unico autore dei lavori 13, 14 e 15; il suo contributo appare preponderante nei lavori 11 e 12, paritetico con quello degli altri autori nel lavoro 10. L’attività scientifica del candidato è sempre congruente con le discipline comprese nel settore BIO01 o con tematiche interdisciplinari che le comprendono. La maggior parte dei lavori è pubblicata su riviste internazionali di buon livello, con Impact Factor. La produzione scientifica, verificata dal curriculum, presenta continuità temporale, anche in relazione all’evoluzione delle conoscenze nel settore BIO01. Dall’anno accademico 1988-89 all’anno 2001-02 ha insegnato Botanica I per la laurea in Scienze biologiche dell’Università di Napoli Federico II. Dal 2001-02 ad oggi svolge l’insegnamento di Botanica Generale per il Corso di laurea in Biologia delle Produzioni Marine della Facoltà di Scienze dell’Università di Napoli Federico II. Ha tenuto corsi di Laboratorio di Biologia Sperimentale della laurea in Scienze Biologiche e di Laboratorio di Biologia Vegetale per la laurea in Biologia delle Produzioni Marine. Dal 2001-02 tiene il corso di Didattica della Botanica nella Scuola Interuniversitaria per la Specializzazione all’Insegnamento dell’Università di Napoli. Fa parte del Collegio dei docenti per il Dottorato in Sistematica vegetale presso la stessa Università. Ha ottenuto diverse borse per ricerche all'estero. Ha organizzato un congresso internazionale ed ha partecipato a congressi nazionali e internazionali. Negli anni 80-90 ha tenuto numerosi seminari all'estero. Ha frequentato i Laboratori del New York Botanical Garden, del Department of Physiological Botany dell’Università di Upssala, del Lehmann College di New York. Ha partecipato a missioni botaniche in America Centro-settentrionale, finanziate dall’Accademia dei Lincei e dal Ministero della pubblica Istruzione. Ha collaborato a lungo come consulente con gli Organi di controllo dello Stato sulle piante da droga. L’attività di ricerca documentata e il curriculum didattico suggeriscono che il candidato sia meritevole di ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a concorso.

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    La Commissione: prof. Mauro CRESTI Presidente prof. Paolo DE LUCA Componente prof. Francesco SALA Componente prof. Donatella SERAFINI FRACASSINI Componente prof. Anna Maria INNOCENTI Segretario