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Associazione Italiana Sistemi Informativi in Sanità Newsletter AISIS - anno 3 - n° 1 anno 3 - n° 1 AISIS Newsletter continua a pagina Operazione 44 gatti TO BE CONTINUED! “Ho avuto una vita intensa ma difficile. Per quasi vent’anni dentro e fuori da ospedali e centri di riabilitazione. Ma sapete qual è la cosa peggiore? Che nessuno dei miei famigliari e amici ha veramente capito cosa io faccia negli ospedali, nelle case di cura e nelle palestre di riabilitazione. Ho provato a spiegarlo, ma alla fine di solito mi arrendo e ricorro all’abusato acronimo americano: sono un Ci Ai Oh, scandendo bene le lettere. Dopo una piccola pausa, il familiare smarrito generalmente risponde con un’altra vocale: ahhh. Vabbeh ma adesso possiamo parlare d’altro?” Se dovessi scrivere una mia autobiografia probabilmente inizierei così. E vi posso anche dire che in questi giorni ho fatto un esperimento interessante: ho chiesto a bruciapelo ad alcuni famigliari di spiegarmi il mio lavoro. Alla domanda secca: “Secondo te io che lavoro faccio?” le risposte sono state (in ordine sparso e rigorosamente anonime per garantire la privacy ma soprattutto la pace familiare): - “[sguardo diffidente] Perché me lo chiedi? Sei il capo dei sistemi informativi di Fondazione Don Gnocchi. Ti occupi di IT Governance, lo so perché ne parli sempre. Anche se non so che c…o sia ….” CIO - Fondazione Don Carlo Gnocchi Dr. G. Pozza continua a pagina 2 Poche parole, che non servono a molto, e qualche informazione relativamente alle iniziative che abbiamo avviato quest’anno per favorire l’attenzione sulle tematiche dell’ICT in sanità, per cercare di qualificare la presenza dei soci nell’Assciazione, per immaginare momenti di formazione e di scambio di esperienze e infine per tentare di dare concretezza al contenuto della nostra professione. Momenti formativi e di confronto 1. Abbiamo avviato un calendario di incontri “formativi” tramite un accordo quadro con il Politecnico di Milano che prevede: 2 borse di studio per soci Aisis al loro Master “percorso executive in gestione strategica dell’innovazione digitale” riservate agli iscritti Aisis 2014 under 40 (un maschio e una femmina che sono state assegnate al collega Marsala dell’AO S.Sofia di Palermo e della collega Salerno della Fondazione Don Gnocchi di MIlano la co-organizzazione di due workshop: uno si è svolto il 20.2.2014 sulla dematerializzazione e firme in sanità tenuto dalla Prof.ssa Finocchiaro e uno sarà il 26.06.2014 su Privacy e Sicurezza in sanità tenuto da Dott. Faggioli. del Politecnico. Restano a disposizione una trentina di posti gratis: iscrivetevi!!! Basta una mail a [email protected] . E’ in fase conclusiva la preparazione di un terzo workshop da tenere nella prima metà di maggio sul tema del Cloud in sanità con costi coperti da sponsor. L’idea è di approfondire “senza peli sulla lingua” una tematica che può essere una opportunità per i CIO ma presenta delle criticità che vanno approfondite. Seguirà specifica comunicazione. 2. Abbiamo avviato un accordo quadro con SudSanità e la rivista e-sanit@ al fine dell’organizzazione di incontri “regionali” con i CIO delle regioni del Centro-Sud al fine di attivare momenti di confronto con i colleghi di quest’area geografica. Questo il calendario degli incontri Roma 13 febbraio Napoli 04 marzo Palermo 27 marzo Catanzaro 28 maggio Catania 3 luglio (da confermare) Bari 10 settembre (da confermare) 3. Abbiamo fissato il Convegno annuale per il 30 e 31 ottobre a Parola al Presidente Presidente AISIS Dr. C. Caccia Roma presso l’Hotel Radisson Blu. Come anticipato il convegno si svolgerà nella giornata del 30 mentre la giornata del 31, come richiesto dall’assemblea dello scorso anno, sarà interamente riservata alle attività dell’Associazione con mattino dedicato all’approfondimento di temi “caldi” e il pomeriggio all’Assemblea dei soci. Per i soci è prevista l’ospitalità per cena e pernottamento del 30, colazione e pranzo del 31. continua a pagina 2

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Associazione Italiana Sistemi Informativi in SanitàNewsletter AISIS - anno 3 - n° 1

anno 3 - n° 1

AISIS Newsletter

Coordinatore Newsletter eCIO Ospedale S. Croce e Carle - Cuneo

Dr.ssa M. C. Farinelli

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Operazione 44 gatti TO BE CONTINUED!

“Ho avuto una vita intensa ma difficile. Per quasi vent’anni dentro e fuori da ospedali e centri di riabilitazione. Ma sapete qual è la cosa peggiore? Che nessuno dei miei famigliari e amici ha veramente capito cosa io faccia negli ospedali, nelle case di cura e nelle palestre di riabilitazione. Ho provato a spiegarlo, ma alla fine di solito mi arrendo e ricorro all’abusato acronimo americano: sono un Ci Ai Oh, scandendo bene le lettere. Dopo una piccola pausa, il familiare smarrito generalmente risponde con un’altra

vocale: ahhh. Vabbeh ma adesso possiamo parlare d’altro?”Se dovessi scrivere una mia autobiografia probabilmente inizierei così. E vi posso anche dire che in questi giorni ho fatto un esperimento interessante: ho chiesto a bruciapelo ad alcuni famigliari di spiegarmi il mio lavoro. Alla domanda secca: “Secondo te io che lavoro faccio?” le risposte sono state (in ordine sparso e rigorosamente anonime per garantire la privacy ma soprattutto la pace familiare):- “[sguardo diffidente] Perché me lo

chiedi? Sei il capo dei sistemi informativi di Fondazione Don Gnocchi. Ti occupi di IT Governance, lo so perché ne parli sempre. Anche se non so che c…o sia ….”

CIO - Fondazione Don Carlo Gnocchi Dr. G. Pozza

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Poche parole, che non servono a molto, e qualche informazione relativamente alle iniziative che abbiamo avviato quest’anno per favorire l’attenzione sulle tematiche dell’ICT in sanità, per cercare di qualificare la presenza dei soci nell’Assciazione, per immaginare momenti di formazione e di scambio di esperienze e infine per tentare di dare concretezza al contenuto della nostra professione.

Momenti formativi e di confronto

1. Abbiamo avviato un calendario di incontri “formativi” tramite un accordo quadro con il Politecnico di Milano che prevede:• 2 borse di studio per soci Aisis al

loro Master “percorso executive in gestione strategica dell’innovazione digitale” riservate agli iscritti Aisis 2014 under 40 (un maschio e una femmina che sono state assegnate al collega Marsala dell’AO S.Sofia di Palermo e della collega Salerno della Fondazione Don Gnocchi di MIlano

• la co-organizzazione di due workshop: uno si è svolto il 20.2.2014 sulla dematerializzazione e firme in sanità tenuto dalla Prof.ssa Finocchiaro e uno sarà il 26.06.2014 su Privacy e Sicurezza in sanità tenuto da Dott. Faggioli. del Politecnico. Restano a disposizione una trentina di posti gratis: iscrivetevi!!! Basta una mail a [email protected] .

• E’ in fase conclusiva la preparazione di un terzo workshop da tenere nella prima metà di maggio sul tema del Cloud in sanità con costi coperti da sponsor. L’idea è di approfondire “senza peli sulla lingua” una tematica che può essere una opportunità per i CIO ma presenta delle criticità che vanno approfondite. Seguirà specifica comunicazione.

2. Abbiamo avviato un accordo quadro con SudSanità e la rivista e-sanit@ al fine dell’organizzazione di incontri “regionali” con i CIO delle regioni del Centro-Sud al fine di attivare momenti di confronto con i colleghi di quest’area geografica. Questo il calendario degli incontri• Roma 13 febbraio• Napoli 04 marzo• Palermo 27 marzo• Catanzaro 28 maggio• Catania 3 luglio (da confermare)• Bari 10 settembre (da

confermare)3. Abbiamo fissato il Convegno

annuale per il 30 e 31 ottobre a

Parola al Presidente

Presidente AISIS Dr. C. Caccia

Roma presso l’Hotel Radisson Blu. Come anticipato il convegno si svolgerà nella giornata del 30 mentre la giornata del 31, come richiesto dall’assemblea dello scorso anno, sarà interamente riservata alle attività dell’Associazione con mattino dedicato all’approfondimento di temi “caldi” e il pomeriggio all’Assemblea dei soci.

Per i soci è prevista l’ospitalità per cena e pernottamento del 30, colazione e pranzo del 31.

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Operazione 44 gatti TO BE CONTINUED!- “[sguardo smarrito che cerca aiuto

dagli altri familiari seduti a tavola, opportunamente istruiti per non interferire] Mah … direi … Direttore dei sistemi informativi di Fondazione don Gnocchi. Ti occupi di informatica. Gestisci persone di vario livello e genere … e tutto quello che riguarda la rete informatica …”

- “[massima serietà] Fai l’ingegnere, lavori al computer, mandi mail e dirigi le persone. Adesso posso andare a giocare?”

- “[risatina] Beh, tu ti … occupi di sistemi, di sistemi informativi sì. Ecco fai i siti … col computer … posso richiamarti più tardi?”

- “[risata divertita] L’informatico, fai l’informatico. Ma non il tipo di informatico che aggiusta i computer, no, quello non lo sai fare [velato riferimento ad alcuni tentativi di mio supporto informatico su un laptop finito con una mia chiamata ad un “tecnico informatico” perché il caso

era disperato o quasi]. Un informatico che gestisce risorse informatiche. [pausa e altra risata] Sei un originale. E’ divertente averti come fratello”.

Tralasciando le possibili considerazioni sul mio background familiare, l’ho fatta un po’ lunga perché volevo dimostrare sperimentalmente la necessità di “definire” la figura di informatico. Se non altro per evitare le periodiche crisi di identità in cui cado quando mi ostino a fare domande curiose alla gente.Per questo motivo la comunità Europea sta cercando da tempo, tramite il progetto eCompetences Framework (eCF), di definire le competenze e i profili in ambito informatico (http://www.ecompetences.eu).Qualche settimana fa come AISIS abbiamo lanciato l’OPERAZIONE 44 GATTI con l’obiettivo di trovare almeno 44 volontari per una prima fase di valutazione delle nostre competenze secondo il modello

eCF, valutazione resa possibile grazie alla collaborazione con AICA. Tutti possono auto-valutarsi al seguente link: http://cepisecompetencebenchmark.org/. E’ importante che venga inserito il “Group Code” AISIS per poter poi leggere in modo aggregato i risultati. Inoltre abbiamo selezionato 11 volontari (CIO o figure manageriali all’interno delle organizzazioni) chiedendo la loro disponibilità a “reclutare” almeno altri 3 gatti ciascuno e a portare avanti un lavoro successivo di approfondimento. Debbo dire che i volontari non sono mancati e gli “11 leader di gatti” sono: L. Cattaneo; B. Pocobelli; T. Piazza; A. Ronchi; N. Rosso; M. Sala; L. Perinati; A. Oliani; A. Amato; D. Mazza; C. Caccia, oltre a me e ai miei “gatti”.Ad oggi abbiamo già “catturato” 42 gatti, quindi direi che l’obiettivo di 44 gatti è molto molto vicino! Invito chi ha iniziato a compilare l’autovalutazione e non l’ha ancora conclusa a

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Iniziative a sostegno della qualità professionale

1. Abbiamo confermato l’attenzione

dell’Associazione al questionario per la rilevazione dello stato di maturità dei sistemi informativi nelle aziende sanitarie: il questionario dello scorso anno ha consentito di avere dati decisamente interessanti (che sono stati restituiti on line alle aziende aderenti) che vorremo approfondire con la survey di quest’anno la cui compilazione potrà essere effettuata on line e sarà disponibile a partire da metà aprile. Riceverete a giorni una mail di Netics, che collabora attivamente con Aisis, con le indicazioni per rispondere alla survey 2014. La compilazione del questionario richiede un paio d’ore di lavoro: sappiamo di chiedervi molto ma credo sia importante che Aisis come associazione disponga del “reale” stato di maturità dei sistemi informativi al fine di poter essere presente ai tavoli reginali e nazionali a ragion veduta. IL questionario onnline può essere compilato in momenti diversi e questo può facilitarne la compilazione: vi chiediamo gentilmente di dedicare questo tempo all’Associazione!!! Per qualsiasi informazione contattate

Fabio Del Ghianda [email protected]

2. Abbiamo avviato l’Operazione 44Gatti che con malgrado il nome “ironico” è al contrario un’iniziativa molto seria sulla qualità delle competenze del personale che opera nei nostri team. Il gruppo di lavoro, coordinato da Giuliano Pozza [email protected], ha coinvolto 11 CIO e 3 collaboratori di ogni CIO (da qui 44 gatti) che si sono sottoposti al questionario di self assessment di Cepis con il duplice obiettivo di verificare in primis le competenze risultanti dal self assessment di Cepis (che è allineato alle linee guide europee sulla definziione delle comptenze e dei profili professionali del personale ICT) rispetto a quelle che ciascuno ritiene di possedere e in secondo luogo di verificare quali sono i possibili gap formativi

su cui investire nei prossimi anni. Nella newsletter c’è un articolo in proposito e una sreie di dati decisamente interessanti verranno condivisi nelle giornate del convegno.

3. Abbiamo avviato il gruppo di lavoro sul mobile health coordinato da Alberto Ronchi [email protected]. Il gruppo ha già iniziato la propria attività ed è previsto il prossimo incontro per il 9 aprile sede Auxologico. Partecipano al gruppo oltre 40 persone che si sono suddivise in tre sottogruppi: mobile in ospedale, mobile per la continuità assistenziale ospedale-territorio, mobile a supporto dell’empowerment del paziente. Obiettivo del gruppo è produrre il documento tecnico che sarà presentato al Convegno. Ogni suggerimento è utile e gradito!!!

Abbiamo bisogno del vostro sostegno!!! rinnovate l’iscrizione e favorite le iscrizioni dei vostri collaboratori, partecipate alla survey, agli incontri e al convegno.Grazie a tutte/iA nome del Direttivo, il presidente di Aisis

Presidente AISIS Dr. C. Caccia

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L'utilizzo dei Social Network serve alle Aziende Sanitarie e ai cittadini?

L'uso dei Social nelle aziende sanitarie è uno dei temi che AISIS potrebbe analizzare e approfondire in futuro. Anche se affrontato fino ad ora singolarmente, la forza di questo strumento e l'impatto migliorativo organizzativo che ne consegue potrebbe diventare patrimonio comune.Parlando di Social non si parla solo di utenti che utilizzano Facebook come messaggi personali e chat o di Sentiment come comune sentire in merito a un evento, ma anche come costruzione di un messaggio strutturato (es. relativo al proprio brand) dato in pasto al mondo Social da chi fa impresa.Social media, Social analytics- Big Data fanno parte di uno stesso percorso che abbraccia l'impresa piccola o grande, sia che si tratti di aziende commerciali o di welfare pubblica o privata.Alcune similitudini hanno trovato riscontro con le nostre esperienze in un convegno tenutosi il 25 settembre 2013 organizzato da IDC dal titolo ”

Socialytics: Social media Analytics Conference sull' utilizzo dei Social che offrono servizi attraverso la propria immagine aziendale e che conduce al cambiamento del paradigma utilizzato fino ad oggi: non è più il prodotto al centro dell'impresa, ma il cliente.Questo concetto richiama molto quanto vissuto in Sanità nel mondo dell' IT, dove si è passati dall'uso dello strumento informatico finalizzato esclusivamente alla riorganizzazione fine a se stessa di un settore operativo dell'azienda, al bisogno di ottimizzare le esigenze dei reparti di degenza mettendo al centro il paziente e i suoi bisogni; ad es. agli albori quando si considerava l'informatizzazione del laboratorio d'analisi il centro e i reparti che producevano le richieste via web la periferia.Se questo paradigma, il cliente/paziente al centro è stato capito anche dalle imprese commerciali presenti al convegno, giunge quasi in parallelo una similitudine anche nell'approccio tra i sistemi informativi coinvolti da AISIS e quelli non direttamente coinvolti nel terzo settore e cioè non più una visione parziale relativa al rapporto diretto tra Direzione Aziendale e “CED” (CRM), ma anche un

approccio relativo a un forte coinvolgimento nella gestione organizzativa aziendale con una nuova figura, il Social Media Manager.Lo strumento Social Media quindi tende a riportare quanto viene prodotto dall'azienda e veicolato alle periferie del mondo in qualsiasi territorio rendendolo visibile a qualsiasi persona con qualsiasi piattaforma tecnologica.Certo è importante il messaggio di cosa viene proposto, rischieremmo di fossilizzarci sullo strumento, ma è affascinante avere come riferimento l'idea che nel momento in cui sono espresse delle proposte anche in sanità qualcuno possa vederle, utilizzarle, accettarle o rifiutarle per poi raccogliere i dati necessari a capire chi abbiamo davanti, quali informazioni possono essere utilizzate in modo complementare a quanto già abbiamo nei nostri archivi (es. cartella clinica ecc. ). E' qui che entra in gioco l'argomento dei Big Data e quanto concerne la capacità di un 'azienda di gestire la mole di informazioni correlate tra strutturate e non. Per fare questo occorre però creare un messaggio e presidiarlo, non abbandonarlo a se stesso e creare quindi una catena del valore dell'informazione. Il convegno si

Proposta di studio AISIS 2014

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completarla al più presto. Fino al 6 aprile tutti potranno ancora compilare l’auto valutazione: vogliamo raggiungere e superare la soglia dei 44 gatti, poi estrarremo i dati per l’analisi.Se volete un’altra prova dell’importanza di definire dei profili professionali e di costruire dei percorsi di formazione adeguati, date un’occhiata a questo grafico del Final Report pubblicato a febbraio 2014 “E-SKILLS FOR JOBS IN EUROPE: MEASURING PROGRESS AND MOVING AHEAD” della comunità europea:

Il verde è la proiezione 2011-2012, le altre per gli anni futuri, del fabbisogno (in positivo o in negativo) delle diverse figure professionali. E’ evidente che la composizione della workforce degli “informatici” sta cambiando in modo importante, con una grande “fame” di figure manageriali e ad alta specializzazione. Il tema quindi non può essere ignorato. Lato nostro come AISIS stiamo lavorando innanzitutto sulla rilevazione del bisogno (vedi auto-valutazione eCF e sondaggio che

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successivamente verrà proposto) per poi costruire dei percorsi formativi. Come dicevo anche nel titolo … l’operazione 44 gatti è solo all’inizio! Vi terremo aggiornati!PS: E se vorrete fare anche voi con i vostri famigliari l’esperimento di chiedergli “Secondo te io che lavoro faccio” … segnatevi le risposte perché

potrebbero tornarvi utili per il futuro questionario (oltre che per vostra autocoscienza). E siate comprensivi con i vostri cari …

CIO - Fondazione Don Carlo Gnocchi Dr. G. Pozza

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proponeva di capire quanto fosse esteso l'utilizzo dei Social nelle aziende e quante di esse avessero strumenti per l'utilizzo dei dati prodotti.Se la proposta di analisi fin qui fatta è riferita al cittadino utente, non meno importante è l'approccio del Social verso l'utenza interna dell'azienda e cioè verso il personale dipendente come utilizzatore.Lo sviluppo dell'informazione verso canali più strutturati non può prescindere la condivisone e il presidio dello strumento tecnologico.In proposito (dall'articolo tratto da BITMAT del 29.11.2013 di Richard Hughes: Social Network aziendali: promesse sempre mantenute?) “ L’ idea di sfruttare il successo dei social network come Twitter e Facebook e applicare le tecniche associate alla comunicazione d’impresa non è una novità. Per diversi anni molti leader di pensiero e fornitori hanno spiegato come i social network aziendali (Enterprise Social Networks, ESN) si profilassero come soluzione per molti degli inconvenienti della posta elettronica, con particolare riferimento alle discussioni di gruppo e all’acquisizione del capitale collettivo di conoscenze. Una conversazione tra cinque utenti è molto più efficace se svolta nell’ambito di un social network che se sviluppata su una lunga serie di e-mail inviate in copia a tutti i partecipanti. Il risultato offerto dai social network è un’immagine univoca e confermata della discussione visibile e disponibile a tutti i partecipanti e facilmente reperibile da altri membri della rete autorizzati all’accesso.I vantaggi dei social network all’interno di un’organizzazione sono stati documentati in maniera esauriente in una relazione del McKinsey Global Institute (MGI) del luglio 2012, intitolata” The social economy: Unlocking value and productivity through social technologies.” L’MGI ha riscontrato che le tecnologie sociali sono in grado di migliorare la produttività dei lavoratori del terziario avanzato del 20-25% riducendo il tempo impiegato nella lettura e nella scrittura delle e-mail, nella ricerca e nella raccolta di informazioni e nelle comunicazioni

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interne.”Sempre nello stesso articolo però si evidenzia come le aziende ancora vivano un problema di identità indicando l'utilizzo sia interno che esterno all'Azienda come sistema Social business. Da una indagine infatti risulterebbe che lo strumento Social nelle aziende può essere determinato dall'utilizzo in qualche modo personale e non tanto collaborativo, cioè utilizzato nei processi di organizzazione aziendale.In proposito è importante sottolineare come i progetti che nascono dal basso sull'onda dell' entusiasmo Social (che sicuramente fanno bene alla cultura aziendale) debba avere l' appoggio della Direzione per stabilizzare il progetto sia con investimenti, sia con obiettivi aziendali affinchè l'uso dello strumento non sia fine a se stesso, ma venga utilizzato per i processi reali in modo che la realtà del lavoro quotidiano non favorisca il ritorno alla comunicazione tradizionale.Da qui il concetto che all'interno dell'azienda l'approccio della comunicazione Social ha valenze diverse tra le piccole e grandi. Se nelle piccole la comunicazione interna è immediata, nelle grandi il Social riduce i problemi logistici riducendo le barriere e aumentando il flusso delle informazioni. E' evidente che l'aumento o la riduzione del flusso è un obiettivo strategico culturale e che come dice Richards Hughes per non fallire l'obiettivo di migliorare la comunicazione aziendale con un buon enterprice social network occorre allinearlo e pianificarlo con i reali obiettivi dell'organizzazione aziendale.In un altro articolo sempre R. H. propone nell'analisi dal punto di vista della collaborazione aziendale tre categorie di Social che stimolano l'approfondimento della ricerca:

• Social network pubblici come Facebook e Twitter, utili per entrare in contatto con clienti esistenti e potenziali, inadeguati per discussioni più importanti.

• Community di clienti, ideali per coinvolgere in maniera più profonda

gli utenti. Queste possono essere definite come delle “social extranet” e comprendono anche le reti interaziendali per la comunicazione con partner e clienti B2B.

• Network per i dipendenti, per le comunicazioni interne all’azienda e definibili come “social intranet”.

In sintesi queste categorie si avvicinano molto alle problematiche che stiamo affrontando in Azienda proprio in merito alla Intranet Aziendale, al Sito Istituzionale e alla Extranet dei servizi interaziendali.Ma cosa significa in termini operativi approntare un progetto di questo genere?Quando si parla di aree geografiche si definiscono anche i confini entro i quali le logiche di sicurezza agiscono; se sono ben definite, le architetture tecnologiche Internet e Intranet permettono di muoversi in sicurezza, mentre se si parla di Extranet i problemi sorgono perchè i dati residenti su database in rete aziendale sono visibili all'esterno. Dal punto di vista “dell'infrastruttura” risulta che non ci sono per ora particolari soluzioni sia che si metta il server web in DMZ sia che si pubblichi il sito su internet utilizzando il reverse proxy e in qualsiasi caso allo stato attuale occorre un approfondimento.A questa criticità ne va aggiunta un'altra e cioè: senza una architettura di Identity Access Management diventa difficile e pericoloso gestire le credenziali di accesso esistenti sui vari sistemi. Infatti sia che si parli di Extranet sia di Intranet le integrazioni si propagano su più sistemi: Gestione del Personale, Gestione della Formazione, Gestione del Cartellino e quante altre integrate o da integrare con un sistema di single sign-on (es. Active Directory).Come già descritto in una precedente Newsletter di AISIS (N.1 Anno 1) un' altra rivista del settore, Zerouno WEB (Articolo del 13 gennaio 2014 di Arianna Leonardi) ha affrontato questo tema in un incontro in cui il relatore partner di Netconsulting dichiara: “ emergono così esigenze diverse: l' IT ha bisogno di strumenti integrati e pervasivi che vadano a toccare tutti i punti dell'infrastruttura per un controllo completo e granulare. Il business, invece, vuole strumenti semplici, da utilizzare in autonomia ".Anche l'intervento del Responsabile Rete & Sicurezza di Irccs Humanitas sottolinea: "Tenere sotto controllo l'accesso alle informazioni nell'ambiente ospedaliero, dove entrano ed escono quotidianamente molte persone, richiede impegno. A questa problematica si somma la complessità di un'infrastruttura IT eterogenea, composta da diverse applicazioni verticali. Stiamo quindi

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lavorando allo sviluppo di soluzioni IAM viste anche come elemento di razionalizzazione per la profilazione degli utenti e la gestione dei dati sensibili". Anche l' IT Manager Core Business di Edipower insiste sulla necessità di una soluzione orizzontale che permetta il provisioning e il deprovisioning degli utenti trasversalmente a tutta l’infrastruttura. Finora abbiamo sopperito a tale carenza grazie alla conoscenza delle persone, sapendone ruoli e comparti, ma il maggiore ricorso a forza lavoro esterna, che porta in azienda dispositivi e piattaforme diverse, fa emergere più che mai la necessità di un controllo maggiore, a livello non solo di endpoint, reti e applicazioni, ma dell'utente stesso”. Come a dire che l'identità diventa il focus attorno a cui costruire la strategia di sicurezza.”Mediazione tra esigenze di sicurezza e di business e Razionalizzazione e Conoscenza delle Identità sono requisiti necessari per la creazione di un'architettura IAM. L'esigenza non solo degli utenti interni, ma anche esterni che frequentano le aziende pubbliche come Università o Ospedali pongono specifiche diverse aventi l'obiettivo di soddisfare in modo ottimale le condizioni in cui operare in un contesto che abbia adeguate garanzie di sicurezza.

Rendere disponibili informazioni che devono essere utilizzate da sistemi diversi in modo dinamico: es. in sanità dalla gestione del personale e le sue peculiarità (reparto, qualifica ecc. ) alla gestione del paziente: quali funzionalità rendere disponibili o meno, a quali informazioni rendere accessibili. Il Sales Director di NetIq nell'articolo aggiunge che il rischio di perdere la Governance sugli accessi è alto e questo rischia di riflettersi sulla qualità dell'intervento sanitario. Diventa necessario avere capacità di vista integrata e profilatura

degli utenti “orizzontale” alle applicazioni: “Non bisogna vietare in modo categorico l’utilizzo di dispositivi e applicazioni, perché, quando si impongono regole troppo rigide, è alto il rischio che vengano aggirate. Piuttosto, dopo avere messo in sicurezza dati e applicazioni core, si devono mappare accessi e identità trasversalmente, tenendo un registro delle azioni: non si possono prevenire comportamenti scorretti, ma, in caso di incidente, si ha la possibilità di dimostrare al business di avere fatto tutto il possibile per tutelare il patrimonio informativo aziendale”.

Se si richiamano le eventuali criticità come il presidio e valorizzazione dell'informazione, definizione dei confini delle architetture, gestione degli accessi, sicurezza delle piattaforme e dei diversi sistemi mobili oggi a disposizione che si incontrano ad affrontare un progetto “ Social “ è importante sottolineare come i tre punti citati precedentemente da R.H. facciano emergere quanto sia importante l'analisi dei processi interni, dalla elaborazione della gestione quotidiana dell'attività, alla conoscenza della cura come espressione del prodotto della ricerca scientifica e degli strumenti che possono rendere ai cittadini una vita più dignitosa e umana nel percorso assistenziale. Esperienze multimediali identificabili nel concetto di multicanalità in aiuto alla gestione terapeutica dei disabili, all'utilizzo di nuove forme di comunicazione interattive, coinvolgenti, efficienti, che puntino alla diffusione dell'informazione, purchè presidiata, aventi obiettivi come la prevenzione, l'educazione alla salute, il Sentiment della qualità percepita rispetto all'accoglienza e accessibilità ai servizi, sono strumenti che permetterebbero alla pubblica amministrazione di erogare un' offerta sanitaria sempre più vicina ai bisogni del cittadino.

Sistema informativo AziendaleA.O. San Gerardo - Monza

Dr. A. Amato

eHealth with Benefits: Documenting Clinical and Financial ReturnsWho IT-Himss2-4 Aprile 2014, Nizza, Franciahttp://worldofhealthit.org/2014/

Mobile health:enhancing cancer supporting careSDA Bocconi4 Aprile 2014, Milanohttp://www.sdabocconi.it/en/site/mhealth-enhancing-cancer-support-care

premio eHealth 4 allAuditorium Assolombarda di Milano11 Aprile 2014, Milano

Exposanità21-24 Maggio 2014, Bolognahttp://www.senaf.it/SENAF-Mestiere-fiere-diventa-espositore/la-fiera/107/it

Convegno Annuale Aisis30-31 Ottobre 2014, Romahttp://www.aisis.it

Eventi e Convegni