Agenda di Famiglia 210

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tenetevi informati sul nostro sito www.provinciasacrocuore.it Anno XVI - N. 210 19 Dicembre 2012 Pubblicazione riservata ai Servi della Carità 210 Provincia S. Cuore - Opera don Guanella - Via T. Grossi, 18 - 22100 COMO (Italy) tel. (+39) 031.296.711 - fax (+39) 031.302.995 Internet: http://www.provinciasacrocuore.it - Email: [email protected] Agenda di famiglia M ercoledì19 dicembre la famiglia Gua- nelliana festeggia il 170° “com- pleanno” del Fondatore. In questa occasione abbiamo pensato di offrirvi in anteprima uno stralcio del nuovo libro di don Adriano Folonaro (in collaborazione con Silvia Fasana) “Sui passi di don Lu- igi Guanella” (Nuove Frontiere Editrice, Roma 2012), edito nell’ambito del proget- to “Sui passi di don Luigi Guanella… Il senso di un cammino”. Il brano proposto riguarda proprio la famiglia Guanella, la “culla” del nostro Santo. Ricordiamo che questo progetto è stato proposto dalla Pro- vincia “Sacro Cuore” dei Servi della Cari- tà e sostenuto da Fondazione CARIPLO, da numerose istituzioni ed enti (tra cui le Figlie di Santa Maria della Provvidenza, la Diocesi di Como, la Comunità Montana Valchiavenna, la Provincia di Sondrio, la Provincia di Como, le Comunità Montane Valtellina di Morbegno e Valli del Lario e 170 Fraciscio: casa natale di san Luigi Guanella Numero Speciale PER IL 170° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI DON LUIGI GUANELLA SUI PASSI DI DON LUIGI GUANELLA a Fraciscio San Luigi Guanella 23 ottobre 2011

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Pubblicazione riservata ai Servi della Carità

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Anno XVI - N. 210 19 Dicembre 2012Pubblicazione riservata ai Servi della Carità

210Provincia S. Cuore - Opera don Guanella - Via T. Grossi, 18 - 22100 COMO (Italy)tel. (+39) 031.296.711 - fax (+39) 031.302.995Internet: http://www.provinciasacrocuore.it - Email: [email protected]

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Mercoledì19 dicembre la famiglia Gua-nelliana festeggia il 170° “com-pleanno” del Fondatore. In questa

occasione abbiamo pensato di offrirvi in anteprima uno stralcio del nuovo libro di don Adriano Folonaro (in collaborazione con Silvia Fasana) “Sui passi di don Lu-igi Guanella” (Nuove Frontiere Editrice, Roma 2012), edito nell’ambito del proget-to “Sui passi di don Luigi Guanella… Il senso di un cammino”. Il brano proposto

riguarda proprio la famiglia Guanella, la “culla” del nostro Santo. Ricordiamo che questo progetto è stato proposto dalla Pro-vincia “Sacro Cuore” dei Servi della Cari-tà e sostenuto da Fondazione CARIPLO, da numerose istituzioni ed enti (tra cui le Figlie di Santa Maria della Provvidenza, la Diocesi di Como, la Comunità Montana Valchiavenna, la Provincia di Sondrio, la Provincia di Como, le Comunità Montane Valtellina di Morbegno e Valli del Lario e

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Fraciscio: casa natale di san Luigi Guanella

Numero Specialeper il 170° aNNiverSario della NaScita di doN lUiGi GUaNella

Sui paSSi di

don Luigi guaneLLa a Fraciscio

San luigi Guanella23 ottobre 2011

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del Ceresio, i Comuni interessati, le Parrocchie, la Fondazione Credito Valtellinese, il BIM dell’Adda), oltre che da associazioni e gruppi culturali ed escursionistici locali.

Per informazioni e per richiedere il libro: don Adriano Folonaro, tel. 031.296894

La famigLia guaneLLa

N onno Tomaso Guanella era nato sot-to la dominazione dei Grigioni nel 1777; il figlio Lorenzo (il padre di don

Luigi) era nato nel 1800 al tempo della Repubblica Cisalpina di Napoleone; i fi-gli erano “austriaci”, eccetto il penultimo Gaudenzio, nato nel 1849 in una pausa tumultuosa di libertà italiana. Nel 1859 con la seconda Guerra d’Indipendenza, si chiudeva per queste terre un lungo ciclo di dominazioni straniere. I nipoti dunque

nascevano italiani. In generale è piuttosto raro che in una famiglia quattro genera-zioni successive nascano sotto il segno di altrettante bandiere; questo spiega perché in queste valli prossime al confine il senti-mento dell’unità nazionale non fosse mol-to sentito. Il ramo della famiglia Guanella di Fraciscio era indicato con il sopranno-me di Carafa, perché un antenato, Toma-so, aveva servito come famiglio di scude-ria per vari anni (1738-1751) il cardinale Pierluigi Carafa iuniore a Roma1.Senza dubbio i genitori di Luigi, pa’ Lo-

Mamma Maria BianchiPa' Lorenzo Guanella

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La "stüa" di casa Guanella: un luogo intimo, che accoglieva la famiglia, dopo il lavoro, per i pasti frugali e la preghiera serale. "Stüìn": qui il 19 dicembre 1842 nasce Luigi Guanella.

renzo e mamma Maria, sono state figure fondamentali nella costruzione della sua personalità e spiritualità.Due figure complementari: pa’ Lorenzo, robusto di fisico e di spirito, ispirava sicu-rezza, stabilità e forza, anche se era poco incline alla tenerezza. La severità di pa’ Lorenzo veniva però ampiamente mitigata dall’affabilità e dalla dolcezza di mamma Maria. Due polarità differenti e comple-mentari, capaci di creare un buon equili-brio e una grande armonia in famiglia.L’amore, la stima e l’ammirazione, la de-vozione di don Luigi nei loro confronti era-no assai profondi: egli conservò «sempre verso i suoi genitori una dolce e affettuosa memoria, come si poteva bene arguire dal modo, e dalla commozione colla quale ce ne parlava, commozione che talvolta arri-vava fino alle lacrime»2. Ormai anziano, confessa ai suoi confratelli che «la Provvidenza […] gli diede genito-ri cristiani, che gli apprendessero quelle virtù di pietà e di amore al lavoro e al sa-crificio»3. Ma non solo: la profonda fede della famiglia, scandita dalla Messa, dal Rosario, dalla lettura della Bibbia e delle Vite di santi, dall’abbandono nelle mani di Dio, ha influito in modo determinante sul suo futuro. Ai genitori, nel 1880, dedicherà una delle sue operette più belle e più significative: Andiamo al Padre. Inviti famigliari a ben recitare l’orazione del Pater noster4. Egli scriverà: «Alla cara memoria / dell’otti-mo genitore / Lorenzo Guanella / e della diletta genitrice / Maria Bianchi / che si

congiunsero in cielo / ad implorare bene-dizione / ai loro figli»5: al momento dell’e-dizione infatti era da poco scomparsa la mamma (18 settembre 1879), mentre il papà era morto il 22 gennaio 1874.

Pa’ Lorenzo guaneLLa

lorenzo Guanella nacque il 2 aprile 1800 da Tomaso e Maria Orsola Buz-zetti, maggiore di quattro fratelli; il 21

gennaio 1824 sposò Maria Bianchi, di sei anni più giovane e dalla quale ebbe tre-dici figli. Ecco come lo descrive don Lui-gi nelle sue memorie autobiografiche: «Il capo di casa Guanella Lorenzo, di Toma-so, è un tipo di montanaro vestito sempre alla spagnuola anche quando dagli altri si intese seguire le mode nuove; di colorito

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sano appariscente, di un carattere fermo e inconcusso come le rocce del Calcagnolo [monte di fronte a Fraciscio] che circonda. Per circa ventiquattro anni fu primo depu-tato e sindaco nel comune di Campodolci-no. Il Lorenzo Guanella era di tale veduta che nessuno meglio. Era sempre l’ultimo a parlare e l’ultima parola era la sua anche al confronto di autorità mandamentali o provinciali, perché sapeva di essere sicu-ro e giusto nelle vedute e proposte sue»6. «Lorenzo, per tanti anni maggiorente del paese […], aggiustava le pendenze ed i guai del paese con queste due parole: “Bi-sogna aver coscienza”»7.

Ricorda il nipote Lorenzo Sterlocchi, figlio di Maria Orsola Guanella (sorella di don Luigi), che pa’ Lorenzo era «cattolico pra-ticante a tutta prova. Se appena il poteva, tutti i giorni sentiva la S. Messa che si ce-lebrava nella Chiesetta della Frazione, nei giorni di festa poi non si accontentava di quella, ma coi figli e colla moglie discen-deva, come del resto in quei tempi faceva-no quasi tutti quegli abitanti, alla Chiesa parrocchiale per udirne una seconda e per sentire la spiegazione del Vangelo; non mancava mai ai Vesperi e alla spiegazio-ne della Dottrina cristiana; spesso si acco-stava ai Santi Sacramenti: tutte le sere im-mancabilmente recitava colla famiglia il Santo Rosario […]: era esatto osservatore dei precetti della Chiesa e generalmente coll’intera famiglia passava tutta la Qua-resima, comprese le Domeniche, senza mangiar carne: mai dalla sua bocca si udì uscire parola alcuna, non dirò scandalosa, ma neppure di piazza, che in qualunque modo potesse offendere le orecchie di qualsiasi persona»8.

Ricorda don Guanella: «Manco dire che nella sua famiglia di tredici figli era come sacerdote e re perché leggeva, a così dire,

Fraciscio e le sue montagne

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NOTE1 Cfr. P. Pellegrini, Luigi Guanella: gli anni della formazio-

ne…, o. c., 122; cfr. anche Enciclopedia Cattolica, Ente per l’Enciclopedia cattolica e per il libro cattolico, Città del Vaticano 1949, Carafa, Vol. III, 746-747.

2 Positio super introductione causae, o. c., Summarium N. II, 54, teste M. Cugnasca.

3 Una data, in La Divina Provvidenza, giugno 1915, 85.4 Questa opera, la cui prima edizione fu stampata a Como

dalla Tipografia dell’Ordine di Cavalleri e Bazzi nel 1880, è ora pubblicata in Scritti morali e catechistici, III, Centro Studi Guanelliani Roma, Nuove Frontiere Editrice, Roma 1999, 105-181.

5 l. guanella, Andiamo al Padre. Inviti famigliari a bene re-citare l’orazione del Pater noster, (1880), in Scritti morali e catechistici, III, Centro Studi Guanelliani Roma, Nuove Frontiere Editrice, Roma 1999, 106.

6 l. guanella, Le vie della Provvidenza, Articolo II, 25-26.7 l. guanella, VdP, o. c., Articolo XVIII, 54.8 l. Sterlocchi, Vita di Caterina Guanella, Scuola Tipografi-

ca Casa Divina Provvidenza, Como 1911, 9. 9 l. guanella, VdP, o. c., Articolo II, 26. Il manoscritto ori-

ginale (cfr. L. Guanella, Le vie della Provvidenza, 1913-1914, manoscritto, ASG Como, VIIa 3) riporta invece «fa-miglia di 12 figli», in quanto il tredicesimo era vissuto poco meno di un anno.

10 l. Sterlocchi, Vita di Caterina Guanella, o. c., 11.11 l. guanella, VdP, o. c., Articolo II, 26.12 Cfr. Liber baptizatorum, Vol. 5, Archivio parrocchiale di S.

Pietro di Samolaco.13 Cfr. Un’ultima visita del nostro Servo di Dio a Motta di Ma-

desimo, in LDP, agosto-settembre 1961, 2-3.14 l. guanella, VdP, o. c., Articolo II, 26. Il manoscritto ori-

ginale (cfr. L. Guanella, Le vie della Provvidenza, 1913-1914, manoscritto, ASG Como, VIIa 3) riporta invece «Alle-vò 12 figli», in quanto il tredicesimo era vissuto poco meno di un anno.

15 l. guanella, VdP, o. c., Articolo IV, 30.16 l. Sterlocchi, Vita di Caterina Guanella, o. c., 12-13.

« Per salire al vertice del monte

della santità tu devi seguire

quel sentiero che ti è tracciato

da Dio. »san Luigi Guanella

nel cuore di tutti e li voleva crescere alla virtù, alla obbedienza, al lavoro»9. Un forte senso di integrità morale, responsa-bilità, dedizione alla famiglia, una gran-de e profonda fede sono le caratteristi-che fondamentali di Lorenzo Guanella, anche se il suo carattere duro e autorita-rio spesso lo portava a manifestare gran-de severità e rigore. Puntualizza lo Ster-locchi: «Non bisogna credere però che per un tanto rigore o non fosse amato dai figli o che egli non li amasse; tutt’altro: i figli l’amavan di cuore e tanto, perché alla fin fine capivano che faceva tutto pel loro bene»10.Morì a Fraciscio il 22 gennaio 1874. Scri-

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0. Non lo sapete che voi come aquile siete chia-mate a volare in alto?

(L. Guanella, Alle Figlie di Santa Maria della Provvidenza nell’Opera degli Asili, 1913)

1. L’opera per eccellenza di Dio quaggiù è l’uo-mo. L’uomo è il più bell’inno che si possa can-tare al Creatore.(Cfr. L. Guanella, Le glorie del pontificato. Da Adamo al giubileo sacerdota-le di Sua Santità il pontefice Leone XIII, 1887)

2. Dio ci creò grandemente ammirabili nel cor-po, grandi nella mente, grandi nel cuore. Ci creò per la sua gloria, per diffondere la sua bontà e felicità in noi.

(Cfr. L. Guanella, Appunti di Esercizi dettati dal Fondatore e altre conferen-ze ripresi da suor Caterina Capelli, Esercizi del 16 agosto 1896)

3. C’è nell’alfabeto una lettera che, ripetuta tre volte, dona quanto di meglio si può desidera-re quaggiù. Questa lettera è la S, iniziale del-la parola santità, della parola scienza, della parola sanità. La santità vale a perfezionare l’essere cristiano dell’uomo. La scienza vale a perfezionare le facoltà intellettuali. La sanità perfeziona lo sviluppo del corpo fisico. Che cosa può augurare di meglio un padre ai suoi figli?(Cfr. L. Guanella, O Padre! O madre! Secondo corso di fervorini nelle feste del Signore e della Beata Vergine, 1884)

Le stazioni del sentiero meditativo da Fraciscio a Gualdera

“chiaMati a volare iN alto” la vita dell'uomo e la sua vocazione

Il sentiero meditativo che da Fraciscio porta a Gualdera, realizzato nell’am-bito del progetto “Sui passi di don Luigi Guanella… Il senso di un cammino”, affronta il tema «Chiamati a volare in alto» - La vita dell’uomo e la sua voca-zione. A Fraciscio, infatti, Luigi Guanella ha avuto la vita, proprio il 19 dicem-bre 1842; a Gualdera l’intuizione della sua vocazione alla carità.

verà nel 1914 don Luigi: «La figura di Lorenzo Guanella morto a 74 anni […] si ricorda con piacere ancora adesso e si au-gurerebbero i più di averlo presente come modello di governo e di retta coscienza»11.

mamma maria Bianchi

Mamma Maria Antonia Innocente Bianchi nacque a Samolaco il 28 di-cembre 180612 da Lorenzo Bianchi

e Giovanna Maria Levi e crebbe a Mot-ta13, frazione di Campodolcino, di cui era originaria la madre.

Era il vero cuore della famiglia e di lei scrisse don Luigi: «Il peso della sua [di pa’ Lorenzo] autorità provvidenzialmente ve-niva controbilanciato dalla madre sui figli, Maria Bianchi […], donna di energia e di soavità di modi onde nella famiglia era un vero tesoro di provvidenza. Allevò tredi-ci figli ed era sempre prima puranche alla

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4. Il tuo pensiero sia sempre puro come l’aria del bel mattino, la tua memoria sia sempre sgombra da ogni nebbia e il tuo buon cuore sia sempre limpido e fervido come i raggi del sole.

(Cfr. L. Guanella, In tempo sacro. Fervorini per ogni giorno della Quaresi-ma, 1884)

5. Ognuno ha una inclinazione naturale ad un particolare compito; questa particolare in-clinazione è segno della vocazione di Dio a quel compito.

(Cfr. L. Guanella, Regolamento interno dei Figli del Sacro Cuore nella Casa Divina Provvidenza, 1899)

6. Quando Dio affida a qualcuno un compito, gli dà le grazie necessarie per compierlo bene.(Cfr. L. Guanella, O Padre! O madre! Secondo corso di fervorini nelle feste del Signore e della Beata Vergine, 1884)

7. Qualunque impresa, qualunque strada che il Signore ci apre, dobbiamo gettarci dentro ad occhi chiusi, con grande buona volontà e non risparmiare nessuna fatica purché si possa fare un po’ di bene per noi e per il nostro prossimo.

(Cfr. L. Guanella, Appunti di Esercizi dettati dal Fondatore e altre conferen-ze ripresi da suor Caterina Capelli, Conferenza del 15 giugno 1895)

8. Chi cammina con Dio viaggia lieto. (L. Guanella, Il pane dell’anima. Primo corso di omelie domenicali esposte

in una massima scritturale, 1883)

Sentiero Meditativo da FraciScio a GuaLdera

il sentiero meditativo raggiunge Gualdera

il sentiero meditativo al via da Fraciscio

inizi

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170° anniverSario deLLa naScita di don GuaneLLa

Numero SpecialeAgenda di famiglia

Ore 08.00 U.S.A., Messico, GuatemalaOre 09.00 ColombiaOre 11.00 Argentina, Cile, ParaguayOre 12.00 BrasileOre 14.00 GhanaOre 15.00 Italia,Nigeria,Congo,Polonia, Svizzera,SpagnaOre 16.00 Romania, Nazareth Ore 19.30 IndiaOre 22.00 Filippine

Le ore 15.00 itaLiane neL “Mondo GuaneLLiano”

Il giorno natalizio del Fondatore an-che quest'anno si caratterizza con una Concelebrazione Eucaristica alla stessa ora in tutte le parti del mondo. Sarà ancora un momento per rinno-vare il nostro ringraziamento a Dio che in don Luigi Guanella di ha dato un nuovo Santo.

SaNta MeSSa

iNtercoNtiNeNtale19 diceMbre 2012

Auguri !« Signore Gesù, con i pastori noi ci accostiamo al tuo presepe per contemplarti avvolto in fasce e giacente nella mangiatoia.

O Bambino di Betlemme, Ti adoriamo in silenzio con Maria, tua Madre sempre Vergine.

A Te la gloria e la lode nei secoli, divin Salvatore del mondo! Amen. »Giovanni Paolo II, Omelia, 24 dicembre 2002

dal Superiore Provinciale con il suo Consiglio

direzione della casa ed ai lavori della campagna»14.Donna di grande dolcezza e tenerezza, con una grande fede calata nelle piccole cose di ogni giorno, la sua azio-ne educativa era improntata all’affetto, alla premura e all’esempio. Si possono intravedere influssi materni nella spiritualità più profonda del figlio. Come ricorda don Luigi, era stata la «buona mamma»15 a prepararlo alla prima confessione. Il nipote Sterlocchi sottolinea che era molto attenta «verso i poveri, i quali non battevano mai alla porta della sua casa senza par-tirne appieno soddisfatti: e per insegnare anche ai figli il dovere di essere misericordiosi, spesso consegnava ad essi l’elemosina, affinché la facessero colle loro mani»16. Dopo una vita di lavoro e preghiera, Maria Bianchi morì a Fraciscio il 18 settembre 1879, assistita dalla figlia Ca-terina. q