Adige euganeo feb 16

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ADIGEeuganeo newS magazine del Consorzio di bonifica Adige euganeo LA MANUTENZIONE SUL TERRITORIO ALLARME SICCITÀ PROGETTI SCUOLA HLI INCONTRI SUL TERRITORIO CONTRIBUTO CONSORTILE, LE NOVITÀ febbraio 2016

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ADIGE euganeo newS

magazine del Consorzio di bonifica Adige euganeo

LA MANUTENZIONE SUL TERRITORIO

ALLARME SICCITÀ

PROGETTI SCUOLA

HLI INCONTRI SUL TERRITORIO

CONTRIBUTO CONSORTILE, LE NOVITÀ

febbraio 2016

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INDICE

il consorzio incontra il terrtiorio4 incontri per raccogliere i pareri ed i sueggerimenti dei consorziati

CONTRIBUTO DI BONIFICACambiano le modalità di pagamento dei contributi consortili

cona, baone e monselice più sicureScattano le operazioni di manutenzione in tutto il comprensorio di bonifica

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a scuola con il consorzioProgetti multimediali e visite guidate, tutti a studiare il comprensorio di bonifica

allarme siccità, un piano regionale per l’irrigazioneUn “Piano regionale per l’irrigazione” per salvare l’agricoltura Veneta dall’emergenza siccità già riconosciuta dalla stessa Regione

qualche goccia non risolve un’emergenza ormai strutturale“Lo spirito concreto e programmatorio dell’Unità di Missione contro il Dissesto Idrogeologico deve essere replicato nella gestione delle risorse idriche, le cui criticità vanno affrontate preventivamente e non in emergenza.

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Il consorzio incontra il territorio

4 incontri per raccogliere suggerimenti e proposte dai

consorziati

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Nell’ambito delle attività informative e di confronto con le realtà territoriali, il Consorzio ha organizzato 4 incontri pubblici nei mesi di settembre e ottobre 2015 riservati principalmente alle Amministrazioni Locali e alle Organizzazioni Produttive, con l’obiettivo di illustrare l’attività dell’Ente e le prospettive di intervento e azione prevista per il prossimo anno.I quattro incontri si sono tenuti a Correzzola, Monselice, Este e Montagnana registrando un buona affluenza di pubblico, ma soprattutto un forte interesse da parte dei partecipanti. “E’ stata l’occasione – afferma il Presidente Zanato - per raccogliere suggerimenti e proposte da parte dei nostri consorziati e per evidenziare le problematiche in cui opera il Consorzio e principalmente per mettere in luce come la risposta al rischio idraulico che grava sul nostro comprensorio, sia compito di tutti i soggetti pubblici e privati. Solo una continua e collaborativa azione di tutela e prevenzione attuata dagli Enti Locali, dal Consorzio, ma anche dai privati, può consentire di affrontare al meglio le situazioni di criticità che vengono accentuate dai fenomeni climatici sempre più intensi che si sono registrati in questi ultimi anni.”Nel corso di queste riunioni pubbliche si è posto in luce come tutto il sistema di bonifica che recapita nel Fiume Fratta Gorzone sia compromesso della insufficiente capacità scolante del Fiume stesso, ormai inadeguato a fronteggiare eventi piovosi sempre più intensi e concentrati nel tempo. Il Consorzio sta mettendo a punto una serie di progettazioni di nuove opere infrastrutturali per interconnettere i sistemi di bonifica che ora scaricano sul Fiume Fratta Gorzone e recapitare le acque piovane sul Fiume Adige (progetti che sono stati illustrati negli incontri pubblici, ottenendo una condivisione e un apprezzamento da parte di tutti i presenti). Ma a fianco di queste opere infrastrutturali, la sicurezza idraulica deve essere migliorata attraverso un aumento generalizzato della capacità di invaso di tutta la rete di affossature comunali e private, attraverso una continua opera di manutenzione e mantenimento in efficienza delle canalizzazioni e scoli sia pubblici che privati, attraverso una più attenta politica di salvaguardia del territorio che preveda solo opere urbanistiche di trasformazione territoriale compatibili con il sistema idraulico di bonifica e in generale, attraverso una cultura più attenta all’ambiente e più consapevole dei rischi con cui la nostra collettività deve convivere.

Il presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo Michele Zanato

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contributo di bonifica

Cambiano le modalità di pagamento

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Importante novità per i contribuenti consortili: a partire da quest’anno, il pagamento dei contributi avverrà esclusivamente con MAV bancari. Ogni contribuente riceverà il consueto avviso di pagamento con l’indicazione dei beni immobili assoggettati a contributo di bonifica e/o di irrigazione, a cui saranno allegati uno o due bollettini MAV ( a seconda che il contributo sia pagabile in una o in due rate), con riportate le rispettive scadenze di pagamento.

Il pagamento può avvenire esclusivamente presso qualsiasi sportello bancario sul territorio nazionale, presentando semplicemente il Mav ricevuto e senza pagare nessun onere di commissione. Quindi, rispetto agli anni scorsi, in cui per ogni bollettino pagato, si dovevano anche aggiungere €. 1,50 per il servizio postale, dal 2016 nessun altro onere graverà sui contribuenti.

“Questa importante novità, è un segno di attenzione del Consorzio nei confronti delle Ditte consorziate – dice il Presidente Zanato Michele – perché consente una minore spesa complessiva dei contribuenti stimata in un importo variabile tra €. 120.000,00 e €. 150.000,00, azzerando ogni spesa accessoria legata alla riscossione dei contributi consorziali. Certo occorre un cambiamento nelle abitudini dei consorziati ( che erano soliti recarsi agli sportelli postali), ma data la diffusione degli Istituti bancari sul territorio e i risparmi di spesa, penso che sarà facile per ogni nostro consorziato adeguarsi ai nuovi strumenti di pagamento”.

Il Presidente continua richiamando l’attenzione sugli importi dei contributi previsti per l’anno 2016: “Nonostante gli sforzi e gli impegni per il contenimento dei costi aziendali, il bilancio che è stato approvato dall’Assemblea Consortile prevede aumenti nel carico contributivo dell’ordine del 1,8-2,00 % rispetto al 2015; ma ciò deriva dal progressivo venir meno – nel corso degli ultimi anni – della contribuzione regionale ordinaria prevista dalla vigente legislazione come compartecipazione regionale alle spese di gestione e manutenzione delle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione.

Il pareggio del bilancio per i Consorzi di Bonifica del Veneto viene assicurato annualmente, oltre che dalla contribuenza consortile, anche dalla previsione di erogazione di un contributo da parte della Regione - che per il Consorzio Adige Euganeo era nel 2010 di circa €. 640.000,00, è sceso a €. 405.000,00 nel 2014 e che per l’anno appena trascorso non è stato nemmeno deliberato dalla Regione e perciò di fatto, completamente azzerato. La mancata previsione del contributo regionale, costringe l’ente consortile ad un incremento seppur contenuto della contribuenza. In aggiunta, il bilancio del 2016 deve sostenere anche le maggiori spese derivanti dal nuovo contratto di Tesoreria e dalle aumentate spese per interessi passivi di scopertura imputabili alla situazione di cassa (anche in questo caso determinata dai ritardi con cui la Regione ristora le spese per esecuzione di opere pubbliche in concessione anticipate dal Consorzio).

Come si vede – continua il Presidente – questi aspetti negativi che influenzano il bilancio consortile, comportano un aumento del carico contributivo, perché in caso contrario si rischia una riduzione dell’attività manutentiva del Consorzio, con pregiudizio per la sicurezza idraulica del territorio.

Ritornando al pagamento dei contributi con Mav bancario, il Consorzio sta provvedendo per fornire ogni utile informazione e assistenza ai consorziati, sia tramite servizi di comunicazione telefonica, sia attivando sportelli appositi nelle sedi di Este e Conselve, sia mediante scambi comunicativi telematici.

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Scattano le operazioni di manutenzione

sul comprensorio di bonifica

L’esecuzione degli interventi di manutenzione, contribuiscono a ripristinare e a migliorare la funzionalità dei canali e dare maggiori sicurezze al territorio.

Michele Zanato, Presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo: “Si tratta di operazioni e interventi di vario genere, che spesso non sono noti alla collettività (come invece succede per i cantieri di opere pubbliche) e che costituiscono, invece, il più importante e qualificante aspetto della complessità delle azioni e dei compiti del Consorzio sul territorio.”

A titolo di esempio, si segnalano gli importanti

cona, baone e monselice più

sicure

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escavi e sistemazioni di collettori di bonifica del Bacino Cantarana in Comune di Cona, eseguiti nel mese di febbraio 2015 e tesi a dare capacità scolante ad un’area di oltre 900 ettari (su cui insistono anche aree urbanizzate a destinazione commerciale, industriale e residenziale); l’allargamento funzionale del collettore di bonifica in arrivo all’idrovora di Baone per dimensionarlo in modo adeguato a fronteggiare eventi piovosi più intensi; la realizzazione di una nuova briglia in località Camprestin sullo scolo Fossa Monselana a Monselice nel maggio di quest’anno o sempre a Monselice, i lavori di movimento terra e profilatura arginale presso l’area Umida di Monselice sul canale Desturo.

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a scuola con il consorzio

Foto, video e pubblicità. Il Consorzio di bonifica Adige Euganeo sviluppa progetti didattici multimediali dedicati al territorio.

Michele Zanato, Presidente del Consorzio di bonifica: “Da oltre 10 anni, il Consorzio ha un rapporto intenso con le Istituzioni scolastiche per cercare di avvicinare i ragazzi, gli studenti, le loro famiglie e gli insegnanti al mondo e alle problematiche della bonifica e della tutela delle risorse idriche. È sempre più importante far conoscere l’attività del consorzio agli studenti, affinchè si possa diffondere una cultura di tutela e sensibilità rispetto al territorio in cui viviamo.”

Progetti multimediali e visite guidate,tutti a studiare il consorzio Adige Euganeo

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In particolare, sono state proposte lezioni in aula scolastica presso gli Istituti primari e secondari del comprensorio sul tema dell’Acqua come minaccia e dell’acqua come risorsa – la manutenzione del territorio, che con un approccio multidisciplinare (storia, geografia, scienze, educazione civica, ecc) mirano a fornire un’ottica diversa e più attenta agli studenti sul territorio che li circonda e sull’importanza della salvaguardia idraulica. Con l’ausilio di proiezioni, personale consortile incontrerà i ragazzi nel loro ambiente scolastico, fornendo anche materiale divulgativo e rispondendo alle loro curiosità. Alla proposta del Consorzio, hanno aderito 21 scuole con incontri programmati da febbraio a maggio 2016, con la previsione di poter contattare più di mille studenti.

Altre scuole (per la precisione 15) stanno invece partecipando al Concorso “GREEN WEB” di cui il Consorzio è promotore e organizzatore insieme con l’Associazione Legambiente (Circoli di Este e di piove di Sacco), con il Centro di Educazione Ambientale della Saccisica e con il mensile La Nuova Ecologia . Il Concosro didattico a premi, quest’anno porterà gli studenti delle scuole primarie e secondarie a realizzare un filmato di 10 minuti sulle criticità del territorio, sui comportamenti da mettere in atto per evitare le calamità soprattutto riguardo all’utilizzo e alla gestione delle acque. Il video finale, che sarà frutto di un percorso di formazione e coinvolgimento che è iniziato già nel mese di novembre 2015 e che prevede incontri e laboratori applicativi, verrà poi utilizzato per realizzare un unico filmato come catena di testimonianze del mondo della scuola da mettere in rete sul

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web (con un lavoro di supervisione in termini di regia). Anche per questa iniziativa, sono previste visite guidate ad ambienti e siti di particolare importanza per il Consorzio: quali impianti idrovori, derivazioni irrigue, oasi naturalistiche; con autobus ed organizzazione a carico del Consorzio. Alle visite parteciperanno oltre 400 studenti; mentre al termine del concorso è prevista una cerimonia/festa di premiazione che, ad esempio, l’anno scorso ha visto la presenza di oltre 500 persone (adulti compresi) presso l’impianto idrovoro Cà Bianca di Chioggia.

Invece, il progetto educativo gestito da Anbi Veneto su tutto il territorio regionale, vedrà quest’anno coinvolta la Scuola Primaria di Ponso (PD) che – attraverso apposite lezioni didattiche in aula – preparerà un fotoromanzo ambientato presso l’Oasi di Cà di Mezzo e l’impianto idrovoro Barbegara di Correzzola, sempre sul tema della gestione delle acque, in cui reciteranno gli studenti che avranno anche il compito di inventare la trama, i dialoghi e di apparire come protagonisti.

Al progetto partecipa anche il nostro Consorzio con lezioni in aula, fornendo supporto operativo e accompagnando gli alunni sui posti indicati, illustrando le caratteristiche e l’utilità delle opere idrauliche.

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Un “Piano regionale per l’irrigazione” per salvare l’agricoltura Veneta dall’emergenza siccità già riconosciuta dalla stessa Regione, che ha convocato per il 12 febbraio a Venezia un tavolo con tutti gli attori che gestiscono la risorsa idrica per decidere razionamenti, priorità di uso, modalità di gestione dei bacini idrografici. Una criticità che rischia di diventare perenne e mettere così in pericolo il patrimonio agroalimentare del Veneto (si rischia una perdita del 20-30%), che oggi è la prima realtà del Paese, con una produzione lorda vendibile di 5,5 miliardi di euro.

L’allarme, e la proposta, li ha lanciati ieri da Fieragricola, a Verona, l’Anbi Veneto, realtà che riunisce tutti i Consorzi di Bonifica del Veneto, in un incontro al quale hanno partecipato l’assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Pan, presidenti e direttori dei vari Consorzi di bonifica, e

rappresentanti delle tre associazioni di categoria del settore: Confagricoltura, Coldiretti e Cia.

Giuseppe Romano, Presidente Anbi Veneto (Unione Regionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue): “Come ormai risulta evidente da alcuni anni, sono in atto significativi cambiamenti climatici che alternano periodi estremamente piovosi ad altri particolarmente siccitosi, in entrambi i casi però ne conseguono gravi emergenze che coinvolgono la società, le attività economiche e l’ambiente. Infatti, mentre il 2014 è stato l’anno più piovoso degli ultimi 20 anni, il 2015 è risultato essere invece il meno piovoso in assoluto dal 1993, con riduzioni consistenti delle precipitazioni soprattutto nei mesi autunno – invernali, proprio quando l’acqua dovrebbe essere più abbondante e consentire il riempimento dei serbatoi montani e la ricarica delle falde.”

Gli effetti dei cambiamenti climatici sono poi aggravati dalle criticità territoriali dell’infrastrutturazione irrigua. In Veneto esiste una zona pedemontana e di alta pianura di 200.000 ettari con irrigazione strutturata ed un’area di 400.000 ettari di media – bassa pianura con irrigazione di soccorso che necessita di essere infrastrutturata ed efficientata, per rispondere alle esigenze di un’agricoltura sempre più moderna e specializzata ma anche sottoposta a pesanti critiche perché considerata tra le principali responsabili dello “spreco” di acqua. Romano: “Come abbiamo sempre sostenuto in più occasioni, anche in sede di consultazione per il nuovo PSR, la razionalizzazione dell’uso dell’acqua in agricoltura, in risposta anche a quanto richiesto dall’Europa con la Direttiva 2000/60, può avvenire, solo ed esclusivamente, attraverso due azioni complementari: strutturazione delle aziende agricole integrata all’ammodernamento e alla realizzazione di adeguate opere irrigue di tipo consortile.” I Consorzi di bonifica hanno una progettualità irrigua per un ammontare complessivo di circa 1,3 miliardi di euro. La realtà però è che, ad oggi, in Veneto, tutti questi interventi sono difficilmente realizzabili a causa della mancanza di adeguati finanziamenti. Conclude Romano: “Ricordiamo che le uniche opere realizzate negli ultimi anni sono state finanziate, esclusivamente, dal precedente Piano Irriguo Nazionale (P.I.N.) mentre, per il futuro, non esiste alcuna certezza in merito alla possibilità di poter accedere al nuovo Piano Operativo Nazionale (P.O.N. Irriguo), anche per l’esiguità delle risorse messe a disposizione per tutto il territorio nazionale.”

Inoltre i Consorzi di bonifica, in Veneto, sono stati esclusi sia dalle passate Programmazioni che dalla attuale (PSR 2014-2020).

Quindi, se da un lato gli eventi meteorici stanno diventando sempre più estremi, dall’altro si avverte fortemente l’esigenza di avere politiche e programmazioni in grado di far fronte a tali emergenze attraverso un Piano di interventi coordinati sul territorio.

Allarme siccità: un piano regionale per l’irrigazione

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“Lo spirito concreto e programmatorio dell’Unità di Missione contro il Dissesto Idrogeologico deve essere replicato nella gestione delle risorse idriche, le cui criticità vanno affrontate preventivamente e non in emergenza. Qualche goccia di pioggia sta lenendo la sete delle campagne e ristorando i livelli dei grandi invasi, soprattutto i laghi Maggiore e di Como, ma non risolve la prospettiva di prossime settimane siccitose in periodi determinanti per l’agricoltura italiana, oggi soprattutto nel Nord Italia; per questo riteniamo importante l’attivazione di una cabina di regia nazionale, perché la raccolta e la tutela dell’acqua sono ormai un problema strutturale in tutto il Paese.”

A tornare sull’argomento è l’ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) tramite il suo Presidente, Francesco Vincenzi, intervenuto a Bologna alla presentazione del libro “Un Paese nel fango” di Erasmo D’Angelis.

“L’Italia deve cambiare passo sul tema della prevenzione, elemento dal forte valore economico. Per questo – sottolinea il Presidente ANBI - partecipiamo con convinzione a #italiasicura, contribuendo, ad esempio, alla stesura delle nuove linee guida per la progettazione del territorio e mettendo a disposizione il nostro annuale Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico. Ma non basta: serve l’ormai improcrastinabile approvazione della legge contro l’indiscriminato consumo del suolo, arenatasi nelle secche parlamentari ed è necessario un Piano straordinario di manutenzione dei territori montani, il cui assetto idrogeologico è penalizzato dal progressivo abbandono delle attività agricole. C’è bisogno insomma di un nuovo governo del territorio – conclude Vincenzi - per la cui gestione i Consorzi di bonifica rilanciano la disponibilità, per le loro competenze, a sostituire le Province quale ente intermedio.”

FRANCESCO VINCENZI, Presidente ANBI “QUALCHE GOCCIA NON RISOLVE UN’EMERGENZA ORMAI STRUTTURALE”FONDAMENTALE UNA CABINA DI REGIA PERMANENTE PER LA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA NEL PAESE”

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